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Ottobre 2016 - Numero 2 O P I N I O N I A CO N F R O N T O Diversi@Diversi Periodico di informazione scolastica edito dall’I.T.E.S. “ A. M. Jaci” di Messina Via Cesare Battisti,88 Tel. 090710401 Fax 090718552 E-mail [email protected] Ponte sullo stretto: una telenovela infinita A cura di Rosa Maria Trischitta Fonte: il Post ;Politica 24.it Mi piace iniziare con la copertina della Domenica del Corriere

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Ottobre 2016 - Numero 2

O P I N I O N I A CO N F R O N T O Diversi@Diversi

Periodico di informazione scolastica edito dall’I.T.E.S. “ A. M. Jaci” di Messina

Via Cesare Battisti,88 – Tel. 090710401 – Fax 090718552 – E-mail [email protected]

Ponte sullo stretto: una telenovela infinita

A cura di Rosa Maria Trischitta

Fonte: il Post ;Politica 24.it

Mi piace iniziare con la copertina della Domenica del Corriere

La telenovela del ponte sullo stretto è molto più antica di quel che si pensi.

Dovete sapere che, Aurelio Angelini, professore dell’Università di Palermo e autore di

“Il mitico Ponte sullo stretto di Messina“, la fa cominciare ai tempi delle guerre puniche, 250

anni prima della nascita di Cristo. All’epoca, racconta il geografo greco Strabone, i romani

costruirono un ponte di barche per portare sul continente un contingente di elefanti che avevano

catturato ai loro nemici cartaginesi. Nei secoli successivi, re e imperatori accarezzarono spesso

l’idea di unire la Sicilia al continente.

Secondo una storia di cui non è chiara l’origine, ci pensò anche Carlo Magno, quando

durante un viaggio in Calabria si accorse di quanto erano vicine le due sponde.

Fino al Diciannovesimo secolo, però, nessuno pensò seriamente che fosse possibile costruire un

ponte sopra i tre chilometri e trecento metri che separano Messina dalla costa calabrese.

Poi, quindici anni dopo l’Unità d’Italia, la sinistra arrivò per la prima volta al potere portando con sé

un piano di ambiziosi investimenti pubblici. Erano gli anni della rivoluzione industriale, quando

poche cose sembravano impossibili per l’ingegno umano: alcuni pensarono che fosse possibile

ricreare con i mezzi dell’epoca l’antico ponte di cui parla Strabone. E ricrearlo magari sotto le

acque, depositando sul fondo dello stretto un lungo tubo d’acciaio in cui far passare i treni. Nel

1876 l’allora ministro dei Lavori pubblici, Giuseppe Zanardelli, dichiarò: «Sopra i flutti o sotto i flutti

la Sicilia sia unita al Continente».

Concretamente non si fece niente, perché nonostante l’ottimismo di quegli anni costruire un ponte

sullo stretto di Messina è molto difficile, anche per la tecnologia del 2016. L’idea comunque

sopravvisse e continuò a intersecare ciclicamente i piani di sviluppo del Mezzogiorno. Il devastante

terremoto di Messina del 1908 fece mettere da parte i progetti per qualche anno, ma nel 1921 si

tornò a parlare dell’ipotesi di un tunnel sottomarino. Benito Mussolini parlò un paio di volte del

ponte, ipotizzando di costruirne uno dopo la guerra. Altri progetti furono valutati negli anni

Sessanta e Settanta. Poi, nel 1981, il governo Forlani creò la Stretto di Messina SPA. Nel

settembre di quell’anno il presidente della società, Oscar Andò, ex sindaco di Messina e padre del

sindaco dell’epoca, fece un primo sopralluogo sul sito dove si ipotizzava la costruzione e dichiarò:

«Il consiglio di amministrazione, visionando le sponde dello stretto, ha voluto dare la dimostrazione

che il progetto del ponte sta per entrare nella nuova fase preparatoria all’inizio dei lavori per

realizzare la grandiosa opera».

E adesso vi propongo, anno per anno, tutte le varie tesi iniziando dall’anno 2002 quando il

Governo Berlusconi vara il decreto; e così la società Stretto di Messina riprende in mano il

progetto preliminare predisposto nel 1992. All'inizio del 2003 il cda della società approva un nuovo

progetto corredato di studio di impatto ambientale. In aprile il Governo vara il decreto per la

realizzazione dell'opera. A giugno arriva anche il via libera del ministero dell'Ambiente. Il primo

agosto il Cipe approva il progetto preliminare.

2004 - IMPREGILO VINCE LA GARA - In primavera viene approvato il bando di gara per la scelta

del general contractor. Nel 2005 la commissione aggiudicatrice dichiara la vittoria del

raggruppamento guidato da Impregilo. Il contratto viene siglato il 27 marzo.

2005 - LAVORI AL VIA NON PRIMA DEL 2007 - Prima di aprire i cantieri, Impregilo deve

presentare il progetto definitivo (che deve essere approvato da Cipe e Stretto di Messina) e

quello esecutivo. I tempi previsti dall'impresa per i due progetti sono di 10 mesi al netto dell'iter

autorizzativo, a partire dalla firma del contratto. Per la realizzazione dell'opera ci vorranno altri 5

anni, fino al 2012.

2006 - PER IL GOVERNO PRODI NON È PRIORITÀ - Nel programma dell'Unione il Ponte sullo

Stretto non è fra le priorità e Di fronte al Senato per chiedere la fiducia al programma, il premier

non fa una parola sul ponte dicendo però che saranno privilegiati gli interventi "in una logica di

sistema integrato" piuttosto che le "singole grandi opere".

2006 - IL DECRETO FISCALE 2006 SULLE INFRASTRUTTURE - Stabilisce che circa 50 milioni

destinati alla costruzione del ponte sullo Stretto saranno destinati per il 70% alla realizzazione di

strade in Sicilia, per il 30% alla Calabria.

2008 - LA CAMERA APPROVA RISOLUZIONE CONTRO IL PONTE - I deputati, l'11 ottobre 2008,

approvano la risoluzione secondo cui il ponte sullo Stretto di Messina non si farà. Contrari

a oltranza Verdi e Prc ma votano anche quelli che, pur favorevoli o almeno disponibili, hanno

ritenuto che si debba dare priorità ad altre opere. Proteste dall'opposizione.

2008 - MATTEOLI: "IL PONTE SI FARÀ, I LAVORI INIZIERANNO ENTRO IL 2009" - Ennesimo

dietrofront con il ministro delle Infrastrutture, Matteoli, che annuncia che l'opera si farà.

2011 - UE: "IL PONTE NON È TRA LE PRIORITÀ" - Il commissario Ue ai Trasporti, Siim Kallas,

annuncia ad ottobre, nel corso della presentazione delle priorità europee previste nel piano di

investimenti per le reti infrastrutturali, che la Commissione europea non prenderà alcun impegno

riguardo a un possibile inserimento tra i progetti prioritari Ue del ponte sullo Stretto di Messina.

Nel 2012 il governo Monti, in piena crisi, decide di fermarlo e di prorogare, per un periodo

complessivo di circa 2 anni, i termini per l'approvazione del progetto definitivo "al fine di verificarne

la fattibilità tecnica e la sussistenza delle effettive condizioni di bancabilità". Eurolink, general

contractor di cui è capofila Impregilo, decide di recedere. Il governo Monti mette in Stabilità 300

milioni in caso di penali a valere sul fondo di coesione sociale.

Nel 2013 con il Dpcm del 15 aprile la società Stretto di Messina costituita nel 1981 e controllata da

Anas, è stata posta in liquidazione.

Arriviamo al 2014. "Mi auguro e spero che Renzi riapra il dossier" della costruzione del Ponte sullo

Stretto di Messina. afferma l'amministratore delegato di Salini Impregilo, Pietro Salini, dopo aver

parlato con il premier Renzi e aggiunge di essere disponibile a rinunciare alle penali per la sua

mancata realizzazione.

Siamo al 2015 quando il ministro dell'Interno Angelino Alfano annuncia "si riparte con

l'opera" dopo che alla Camera maggioranza e governo dicono sì alla mozione Ncd a favore del

Ponte dello stretto. Il ministro della infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio replica al collega

"abbiamo altre priorità". Sulla stessa linea il nuovo amministratore delegato di Anas Gianni

Armani.

E siamo ai nostri giorni: 2016 C’è chi sostiene che l’annuncio di Renzi a favore del Ponte sia solo

una mossa per recuperare terreno in vista del referendum sulla riforma costituzionale in una

Regione con oltre 5 milioni di abitanti dove il consenso per il Pd è in caduta libera. Sarà poi

così??????.

Renzi dice: completare il progetto "che può creare 100mila posti di lavoro" per "tornare ad avere

una Sicilia più vicina e raggiungibile e per togliere la Calabria dal suo isolamento

Una cosa è certa: una telenovela infinita quella del ponte sullo stretto di Messina che, tra favorevoli

e contrari, vede questa grande infrastruttura sospesa tra….. Messina e Villa San Giovanni sin dal

lontano 1870 accompagnata sempre da non poche polemiche.

Mi piace ricordare quando, negli anni ’50, in un padiglione della Fiera di Messina fu presentato il

primo plastico di ponte sospeso e negli anni ’60 cominciarono gli interventi da parte del ministero

dei Lavori pubblici.

Progetto ponte sullo stretto anni ’50 presentato alla Fiera Campionaria di Messina

Elaborazione grafica del progetto del ponte sullo Stretto

LA CHIESA DI MESSINA HA UN NUOVO VESCOVO

Il comunicato della Santa Sede:

Nomina dell’Arcivescovo Metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela (Italia)

Il Santo Padre Francesco ha nominato Arcivescovo Metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del

Mela (Italia) il Rev.do Mons. Giovanni Accolla, del clero dell’arcidiocesi di Siracusa, Parroco,

Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Architettonici e l’Edilizia di Culto, Presidente della

Fondazione Sant’Angela Merici.

Il Rev.do Mons. Giovanni Accolla è nato il 29 agosto 1951 a Siracusa. Ha compiuto gli studi

teologici presso il Seminario Arcivescovile di Siracusa.

Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 13 aprile 1977, incardinandosi nell’arcidiocesi di Siracusa.

È stato Vicario Cooperatore nella parrocchia della Cattedrale e Officiale di Curia. Ha ricoperto

l’incarico di Economo diocesano e Direttore della Caritas. Dal 2000 al 2004 è stato Economo dello

Studio Teologico San Paolo di Catania.

Attualmente è Parroco della parrocchia San Giacomo ai Miracoli in Ortigia (dal 2001), Presidente

della Fondazione Sant’Angela Merici (dal 2008), Membro del Collegio dei Consultori, Direttore

dell’Ufficio dei Beni Architettonici e l’Edilizia di Culto ed infine Membro del Comitato CEI per

l’Edilizia di Culto (dal 2004).

Tutta la comunità jacina prega per il nuovo Pastore della Chiesa messinese nella consapevolezza

che saprà “portare al pascolo il gregge appena affidatogli”.

L’aspettiamo a scuola Vostra Eccellenza.

RENZI A MESSINA

Firma il Patto per il Sud che prevede 332 opere da realizzare

(fonte: blogsicilia.it; la Sicilia)

Il Presidente del Consiglio Renzi e il Sindaco Accorinti firmano l’accordo; alle spalle il M.Rettore Navarra

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha firmato, insieme al sindaco Renato Accorinti, il

Patto per lo sviluppo della città metropolitana di Messina.

Il premier, nel corso del suo intervento all’università di Messina, ha elencato i numerosi

interventi infrastrutturali che saranno realizzati grazie ai finanziamenti previsti nel Patto,

complessivamente 332 per la provincia di Messina: «Lo svincolo di Giostra, il porto di

Tremestieri, l’acquedotto di Fiumefreddo, interventi per il Consorzio autostrade siciliane e

per strade provinciali, il Palazzo di Giustizia, il porto turistico di Santo Stefano di Camastra,

la riqualificazione di quattro aree di Messina e ancora interventi per l’ambiente e per la

messa in sicurezza dal rischio sismico e idrogeologico».

Critico su chi avversa la costruzione del Ponte sullo Stretto: «Assurdo pensare che le

grandi infrastrutture al Sud non si possano fare perché poi rubano» ha commentato Renzi.

UN NOBEL CHE ARRIVA E UNO CHE VA

Premio Nobel Letteratura 2016 a Bob Dylan

Il Comitato dei Nobel a Stoccolma ha annunciato il vincitore del premio per l’anno 2016.

Il riconoscimento internazionale, quest’anno, va ad un musicista: Bob Dylan.

Sebbene Dylan fosse già da tempo candidato, nessuno si aspettava l’estensione del Nobel a un

genere quale la musica pop.

Il Comitato ha motivato la sua scelta con il fatto che il cantante americano ha “creato una nuova

espressione poetica nell’ambito della tradizione della grande canzone americana”.

Scompare Dario Fo, il giullare sommo

Muore a 90 l’autore di Mistero buffo. Attore, drammaturgo, regista, scenografo, scrittore, poeta, pittore.

Una vita fortunata, “Esageratamente fortunata», ripeteva lui.

Nel 1997 ha vinto il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.

Allora Fo commentò: “Con me hanno voluto premiare la Gente di Teatro”.

Sabato 15 ottobre a Milano in un piazzale Duomo gremito di amici, gente di teatro, dello spettacolo, autorità civili e semplici cittadini, ci sono stati i funerali celebrati, per volere suo e della famiglia, in forma laica.

SICUREZZA NELLE SCUOLE

Servizio a cura della classe 3^ sez. C turismo fonte: CISL scuola

Garantire la sicurezza degli edifici scolastici è un dovere, tutti dovrebbero considerarla un’assoluta priorità.

Purtroppo continuano a ripetersi episodi, da ultimo in Piemonte e in Sicilia, che fanno emergere una verità elementare: non basta stanziare risorse, bisogna utilizzarle e utilizzarle al meglio. Cosa che evidentemente non sta accadendo.

Tutto ciò è di una gravità inaudita, perché in gioco ci sono la salute e la sicurezza di bambini e ragazzi che ogni giorno affollano le nostre scuole, e delle persone che ci lavorano. Se i soldi ci sono ma non vengono spesi, evidentemente qualcosa non sta funzionando; la macchina burocratica si dimostra sempre più vulnerabile e inefficiente.

Siccome l’esigenza che tutti abbiamo è che gli interventi necessari per rendere sicure le scuole siano fatti con la massima tempestività, chiediamo che si prendano tutti i provvedimenti indispensabili per rimuovere a qualunque livello intoppi e inerzie. Utilizzando a tal fine tutti gli strumenti ordinari e, se sono insufficienti, mettendo in campo misure e procedure straordinarie. Si può infatti ritenere straordinaria, una vera e propria emergenza, la situazione di degrado di troppe strutture scolastiche del nostro Paese.

L’ultima cosa da fare è perdersi nel solito rimpallo di responsabilità fra istituzioni e soggetti diversi: ciascuno faccia fino in fondo quello che deve, se non lo fa si trovi il modo di agire al suo posto. Ritardi, negligenze, disattenzioni e pigrizie non sono tollerabili quando ci sono in gioco la sicurezza e la vita delle persone.

Viste le competenze e le responsabilità che su questa materia hanno i comuni, ci auguriamo che il neo presidente nazionale dell’Anci, Antonio De Caro, ingegnere sindaco di Bari, voglia caratterizzare da subito il suo mandato nel segno della promozione di una maggior capacità di programmazione dei propri interventi da parte degli enti locali, dalla messa in evidenza delle criticità all’approntamento delle soluzioni.

Nelle scuole messinesi al già corposo elenco, si aggiunge anche la materna di Mili San Pietro, chiusa in parte per criticità strutturali che riguardano soprattutto il soffitto. Gli alunni sono stati trasferiti temporaneamente alla Salvo D’Acquisto, per consentire i lavori che una volta terminati, permetteranno ai piccoli di tornare tra i banchi in sicurezza. Ma quello di Mili san Pietro è solo l’ultimo caso. Dal mese di settembre sono sei le strutture risultate inidonee ad ospitare studenti e personale scolastico e dunque attualmente off limits, con disagi per oltre mille bambini e naturalmente per le rispettive famiglie. Quelli della media “Drago” sono a casa già da otto giorni. Nel plesso di via Catania infatti, sono ancora in corso i lavori per la messa in sicurezza dei soffitti pericolanti. Una volta effettuati gli interventi, si dovrà attendere il rilascio di un documento che attesti la sicurezza dei locali e dia l’ok per la riapertura. Andranno invece in “trasferta” gli alunni della “Tommaseo” e della “Pirandello”, anche queste chiuse per problemi strutturali. I bimbi infatti sono stati smistati tra l’Istituto Antoniano e la scuola “Manzoni”. Restano chiuse anche la “Ettore Castronovo”, risultata a rischio sismico dopo un’indagine dell’Ispettorato del Lavoro e la “Paino” di Gravitelli, che è interessata da lavori di messa in sicurezza e adeguamento sismico che si protrarranno per almeno cinque mesi. Nel frattempo alunni e docenti hanno trovato ospitalità al liceo “Maurolico”. La situazione è seria in molte altre strutture e, secondo un cronoprogramma stilato dall’assessore Pino, sono previsti interventi in 18 plessi scolastici. Recentemente il Comune ha partecipato ad un bando pubblicato dal ministero dell’Istruzione presentando una lista di scuole su cui avviare delle indagini, finanziate dal Miur per 63mila euro. Gli interventi, come affermato dallo stesso Pino, partiranno dalla scuola Granata di Contesse e dagli istituti di Mili S.Marco e Zafferia.

OPINIONI A CONFRONTO

Registrazione stampa Tribunale di Messina n. 13/81

Direttore Editoriale: Prof. ssa Giovanna Messina Direttore Responsabile: Prof.ssa Rosa Maria Trischitta

LINUX DAY ALLO JACI

A cura del prof. Francesco Pagano

Targa dono dell’ASIS al prof. Pagano

Sabato 22 ottobre 2016 è tornato il Linux Day, la principale manifestazione

nazionale dedicata a Linux ed al software libero. Come ogni anno decine di eventi

si svolgeranno in contemporanea in tutta Italia, nelle grandi città come nei piccoli

comuni, ovunque ci sia un gruppo di appassionati volenterosi, per scoprire, capire,

approfondire e discutere la sempre più vasta realtà del codice aperto e delle

tecnologie democratiche, ma anche delle libertà digitali, dei contenuti condivisi,

delle community trasversali e di tutto ciò che è “open”.

Per il 2016 è prevista particolare attenzione ad un tema caro a molti Linux

Users Groups italiani: il cosiddetto “coding”, ovvero l’insegnamento dei

rudimenti della programmazione a chi programmatore non è, ed in particolare a

bambini e ragazzini, destinato a far comprendere nella maniera più semplice

possibile come funziona un computer e quali sono le rigorose logiche alla base del

software. Il movimento mondiale “CoderDojo”, che organizza workshop di

programmazione per i più piccoli, ha nel nostro Paese numerosi gruppi locali, gran

parte dei quali sono stati instaurati da LUG cittadini già naturalmente frequentati

da persone sensibili alla consapevolezza digitale ed all’innovazione ragionata.

E’ la quarta volta, che il Linux Day viene ospitato nel nostro istituto ormai

diventato un punto di riferimento per tutta la comunità open-source della

provincia (ma anche della dirimpettaia Reggio Calabria). Il 22 ottobre l’Istituto

ha aperto le proprie porte (dalle 9:30 alle 13:30) tra una dimostrazione pratica ed

una semplice lezione e tutte le altre attività che da sempre accompagnano il Linux

Day

STUDENTI IN PIAZZA PER DIRE NO ALLA BUONA SCUOLA

Un gruppo di studenti jacini durante la manifestazione ( foto Trischitta)

Autunno caldo anche nelle scuole di Messina. Oggi, giornata nazionale di protesta

degli studenti contro la Buona Scuola del governo Renzi, tutti gli studenti delle scuole

della nostra città hanno voluto fare sentire la loro “voce” per un secco “NO” ad una riforma

che, secondo loro, di buono non ha proprio nulla. E l’hanno fatto sfilando tra le principali

vie cittadine con tanto di cartelloni e scandendo slogan verso un sistema scolastico che

ritengono inefficace e inefficiente.

“La scuola crolla gli studenti no”; “Questa riforma ha di buono solo il nome” si

legge su alcuni striscioni. Gli alunni delle scuole messinesi, e non solo, con questa

manifestazione urlano il loro disappunto contro l’abbandono scolastico e l’incertezza del

futuro che li attende; urlano il loro disappunto verso un’edilizia scolastica abbandonata

dove plessi hanno dovuto chiudere per mancanza di norme di sicurezza causando non

pochi disagi a famiglie e studenti.

Ma la “buona scuola” non piace anche perché non dà sempre l’accesso ad una istruzione

gratuita e non sempre è di qualità. I nostri giovani studenti dicono ancora no all’Alternanza

scuola-lavoro, alla figura del Dirigente Scolastico manager, all’aziendalizzazione e alla

privatizzazione delle scuole.

Insomma un secco “no” alla legge 107 e alla riforma Boschi. “E’ una scuola che non ci

appartiene più ci urla Marco dell’I.T.E.S. “Jaci”; “Non vogliamo una scuola-azienda, ma

una scuola-opportunità” dichiara Sara del liceo Maurolico. Abbiamo ascoltato diverse voci

e tutti, all’unisono, hanno criticato aspramente la riforma sostenendo che “ Renzi ha

trasformato la scuola in una scuola- un’azienda che crea soggetti precari e dove gli

studenti lavorano gratuitamente. Il riferimento è all’alternanza scuola-lavoro che li vede

deliberatamente sfruttati e non retribuiti, secondo il loro punto di vista.

Alla fine, dopo aver ascoltato la voce di questi ragazzi, vengo assalita da un’ atroce

dubbio: ma non sarà poi vero che questa “buona scuola” di “buono” non ha che solo il

nome????

La cultura della castagna e il mese dell'ottobrata A cura della prof.ssa Ketty Millecro

Non è possibile sapere le origini del castagno. Vi sono reperti fossili che collocherebbero l'albero da un ceppo originatosi nel Terziario, circa 10 milioni di anni fa che si era diffuso in in Europa , Asia e America . L'albero del castagno anticamente venne apprezzato dai Greci per le sue numerose qualità e per l'abbondante produzione di frutti nutrienti, per utilizzo di legname e per motivi farmaceutici . I Greci ne svilupparono la coltivazione selezionando le varietà, per poi consumare le castagne nei modi più disparati : pane nero di Sparta, sfarinate e minestre . Greci, Fenici ed Ebrei commerciavano in tutto il bacino del Mediterraneo il frutto , la cui pianta venne chiamata “albero del pane” da Senofonte (IV secolo a.C.). Virgilio diede consigli sulla coltivazione del castagno ; Marziale indicò che nell’Impero Romano nessuna città poteva gareggiare con Napoli nell'arrostire in maniera eccellente questo frutto. Plinio raccontò come con la farina di castagne si preparasse un pane particolare di cui si cibavano le donne durante le feste in onore di Cerere , periodo in cui era loro vietato mangiare cereali. I latini cucinavano le castagne sotto la cenere o al tegame con spezie, erbe aromatiche, aceto e miele. Galeno e gli altri medici avvertivano ,però ,che le castagne, anche se cibo di gran nutrimento, causavano gonfiore all'intestino e mal di testa. Nel Medioevo furono i monaci a migliorare la coltivazione con rimboschimenti nelle aree pedemontane ; proseguirono con la conservazione e la trasformazione delle castagne. Si affermò il mestiere di “castagnatores”, svolto da contadini specializzati nella raccolta e lavorazione di questi prodotti boschivi. Le castagne divennero così l’alimento principale delle genti di montagna, identificato come un cibo plebeo da evitare nei menu di corte. Nel XllI sec. iniziò a diffondersi il termine “marrone” per indicare le qualità eccellenti, più grosse e preziose, meglio adatte al consumo d'elite Nel Medioevo a questo frutto venivano anche riconosciute proprietà afrodisiache ed anche testimonianze successive. L'albero del castagno, longevo come la quercia e l’olivo, ha un tronco che diviene enorme , con radici più grandi di una casa . Celebre è il castagno dell’Etna, detto dei "Cento Cavalli", perché si narra che diede riparo sotto la sua chioma,

durante un forte temporale, alla carrozza della regina Giovanna d’Aragona con il suo seguito di cento cavalieri. Nella cucina contemporanea le castagne si cucinano sia bollite che arrostite ed offrono se essiccate e macinate una farina utile per mille ricette. E' un alimento digeribile, di alto valore nutritivo e calorico, sano perché la sua coltivazione non richiede l’uso di alcuna sostanza chimica. Per la ricchezza di amidi e zuccheri complessi, sono particolarmente indicati nella dieta di giovani, sportivi e persone che praticano attività fisica di un certo rilievo. Le quantità di zuccheri rendono la castagna un alimento alternativo per i bambini allergici al latte o al lattosio. La farina di castagna si adegua al fabbisogno di carboidrati nell’alimentazione di persone con intolleranze. I sali minerali, fosforo e magnesio contenuti in essi soddisfano le esigenze di oligoelementi essenziali al benessere fisico. Sono considerati anche una miniera di potassio, sostanza indispensabile al buon funzionamento degli apparati cardiovascolari e neuromuscolari . Le castagne fresche hanno un elevato contenuto calorico (160 Kcal ogni 100 g). Fra le Sagre della castagna più importanti quella di Arcidosso in Toscana, quella di Napoli, e e quella di Zafferana Etnea in provincia di Catania. Per rimanere dalle nostre parti e in particolare a Zafferana Etnea ,protagonisti sono i prodotti tipici della terra e i loro derivati cioè l'uva, il vino, la mostarda, il miele, le mele ,fichi d'india, noci , nocciole, castagne e pistacchi, i funghi porcini dell'Etna , olio ,olive e conserve sott'olio. Un ampio spazio è dedicato ai prodotti artigianali e agli antichi mestieri ormai in via di estinzione ovvero scultori del legno e della pietra lavica,carretti siciliani decorati , ricamatrici, lavoratori del ferro battuto e pupari . Vengono ospitati numerosi stand in cui è possibile degustare i dolci tipici locali come le zeppole, le paste di mandorla, le foglie da tè, i liquori, i vini, il miele, i torroni e la frutta secca caramellata, i gelati al pistacchio e tante altre leccornie. Gli stands che espongono e vendono salumi, formaggi tipici siciliani e conserve alimentari fanno da cornice alla meravigliosa fumata dell'Etna che dall'alto della sua conca con fragore vuol ricordare che esiste.

Almanacco del mese di ottobre

1 ottobre: Primo episodio di Candy Candy; nei negozi arrivano i CD; Invenzione della cartolina.

2 ottobre: Festa dei Nonni; La Giornata internazionale della nonviolenza;

3 ottobre: Le due Germanie si riuniscono; Inaugurazione della ferrovia Napoli-Portici

4 ottobre: Primo satellite nello spazio; Fondazione di WikiLeaks; Inaugurata l’Autostrada del Sole; Costituzione francese

5 ottobre: Primo episodio di Goldrake; James Bond debutta al cinema; Serie A 1975-76;

6 ottobre: Iniziano le trasmissioni radiofoniche; Inaugurato il Moulin Rouge;

7 ottobre: Dirottata l’Achille Lauro; Brevetto del codice a barre

8 ottobre: Impiantato il primo pacemaker; Volo del primo elicottero moderno

9 ottobre: Disastro del Vajont; Primo romanzo di Sciascia

10 ottobre: Primo Nobel a un italiano; Giuseppe Verdi

11 ottobre: Lennon pubblica Imagine; Prima trasmissione politica nella TV italiana;

12 ottobre: Colombo scopre l’America; Inaugurato il Cristo Redentore di Rio; Nasce l’Oktoberfest

13 ottobre: Istituito il meridiano di Greenwich; Inizia la costruzione della Casa Bianca

14 ottobre: Esordio di Winnie the pooh; Brevettato il pandoro; Scoppia la crisi dei missili di Cuba; Superata la barriera del suono

15 ottobre: Istituito il Corpo Forestale; Esce al cinema "Il grande dittatore" di Chaplin; Storica marcia contro la guerra in Vietnam; Scoppia l'Affaire Dreyfus

16 ottobre: La Giornata Mondiale dell'Alimentazione; Wojtyla è eletto Papa;

17 ottobre: La Giornata mondiale del rifiuto della miseria; Al Capone condannato per evasione fiscale;Fondata l’Atalanta;

18 ottobre: Pubblicato il libro Cuore; Il Mondiale piloti è di Button

19 ottobre: Riconosciuto l’inventore del computer elettronico;

20 ottobre: Inaugurata la Sydney Opera House; Max Biaggi domina la 250; Sydney Opera House;

21 ottobre: Prima puntata di Un posto al sole; Edison testa la lampadina ad alta resistenza; Oro mondiale per la ginnasta Ferrari; Il mondiale di Formula Uno è della Ferrari;

22 ottobre: Debutta Rambo; Carlson inventa la fotocopiatrice

23 ottobre: Apple lancia l’iPod; Fondazione del Club Alpino Italiano

24 ottobre: Crollo di Wall Street; Disfatta di Caporetto

25 ottobre: Va in onda l’Almanacco del giorno dopo; Primo forno a microonde domestico;

26 ottobre: Nasce la RAI; Pubblicati "I viaggi di Gulliver"; Trieste torna italiana; Nasce il calcio moderno;

27 ottobre: Caso Mattei; Inaugurata la metropolitana di New York; Pubblicato il primo banner pubblicitario

28 ottobre: Inaugurata la Statua della Libertà; Debutta il fumetto del Signor Bonaventura

30 ottobre: L’ultimo giorno di ora legale; Collegamento remoto tra computer; Il Don Giovanni di Mozart debutta a Praga; Buffon in Nazionale;

30 ottobre: Inaugurato il Gambrinus; Nasce il mito Lamborghini;

31 ottobre: Halloween; Crollo scuola San Giuliano; Doyle pubblica "Le avventure di Sherlock Holmes"; Attivata la teleselezione in Italia; Ad Häkkinen il Mondiale di Formula Uno;

OTTOBRE

Poesia di Giovanni Pascoli

Sera d'ottobre

Venne la sera ed abbuiò le strade.

Stridule, qua e là, di più colori,

correan le foglie; non s'udia per gli ampi

filari che il vocio degli aratori.

E tutta la semente era nei campi.

Or le vacche tornavano alle stalle:

e la gente, ciarlando per la via,

saliva coi marrelli sulle spalle.

Sonò, di qua di là, l'Avemaria.

Ora il fuoco accendeva ogni capanna

e i bimbi sazi ricevea la cuna,

col sussurrare della ninna nanna.

CIAO ANTONELLA

Domenica 9 Ottobre, è venuta a mancare la professoressa Maria Antonella Cocchiara, docente ordinaria di storia delle istituzioni politiche presso il Dipartimento universitario di Scienze Politiche e Giuridiche, presidente del Comitato Unico di Garanzia e del Comitato per le Pari Opportunità dell'Università di Messina.

Una carriera straordinaria, rivolta con dedizione alla difesa dei diritti delle donne, stroncata da una terribile malattia che negli ultimi anni aveva tentato di bloccarla, ma senza riuscirci. Un sorriso che faceva trapelare quanto amasse il proprio lavoro, un impegno verso una causa chiarissima, portato avanti con determinazione, con quelle sue riflessioni talvolta amare ma che lasciavano un messaggio forte, proprio perché provenivano da una donna straordinaria.

Il rettore Professor Pietro Navarra ha espresso, a nome di tutta la comunità accademica, il suo cordoglio ricordando la professoressa Cocchiara come un punto di riferimento nella diffusione della cultura della Parità di Genere e delle Pari Opportunità.

Ora la professoressa Cocchiara lascia un'eredità morale molto pesante che la comunità accademica dovrà immediatamente raccogliere. Questo è il modo migliore per onorare degnamente una Donna che tanto ha dato non solo all' università di Messina, ma anche a tutti quelli che, anche solo una volta, hanno avuto il piacere di vederla impegnata nelle sue battaglie. Ciao Antonella.

.

Addio a Oskar, "maestro" dei fotoreporter messinesi

Fernando Carciotto per tutti era Oskar, il suo nome d'arte. Fotoreporter di lunga data,

molto conosciuto in città, da vent'anni collaborava con il Giornale di Sicilia ma ha girato

l'Italia in lungo e in largo formando un'intera generazione di cronisti messinesi.

Era ricoverato da un paio di settimane all'ospedale Papardo, dov'è morto a soli 64 anni.

L'Oskar dei Messinesi Era Oskar per tutti, il suo nome e cognome quasi assente , ma in realtà era Fernando Carciotto. È scomparso da qualche giorno il mitico sessantaquattrenne fotografo . Messina può vantarsi di aver avuto uno dei più grandi fotoreporter di tutti i tempi . Lo si vedeva spesso sul viale S. Martino , dove un tempo aveva lo studio , questo piccolo adulto che con fare veloce portava sempre con sè una macchina fotografica con un obiettivo pazzesco. Oskar, che non ha mai avuto un Oscar per la sua professione, era stimato dai giornalisti di tutta l'Italia . Aveva immortalato le più belle foto della nostra città , donne bellissime ed eventi caratteristici come Miss Italia , la Vara , Mata e Grifone , le più belle partite del Messina con Totò Schillaci e persino la Rassegna di Taormina . A qualcuno poteva dar fastidio la sua noncuranza fisica , quei capelli lunghi che sono stati il simbolo degli anni della contestazione , la barba incolta , ma pulito e profumato. Lo conobbi in occasione di una manifestazione culturale ; si avvicinò per farmi i complimenti e mi scattò una foto che non ebbi mai . Le sue parole mi rimasero impresse : Un giorno sarai grande per Messina .Non sono mai diventata importante.

Chi non sarà dimenticato, invece , è lui , il piccolo grande Oskar. Prof.ssa ketty Millecro

ITINERARI TURISTICI: LA BADIAZZA

A cura della classe 3^ sez. B turismo

Da questo numero proporremo diversi itinerari turistici che riguardano la nostra città e la sua provincia. Oggi iniziamo con

La Badiazza

Poco fuori città, in una vallata ai piedi dei Peloritani, troviamo la bellissima chiesa medievale di S. Maria della Valle o della Scala (la chiesa era sorta lungo un'importante via di comunicazione che, attraverso una lunga scala che si inerpicava sui peloritani, collegava la vallata orientale alla zona tirrenica e alla piana di Milazzo). La sua fondazione si colloca nell'XI secolo ad opera di monache Benedettine che, accanto alla Badia, avevano anche un monastero di cui si hanno scarsi resti. Fin dal 1168 grazie a Guglielmo d'Altavilla, e per tutto il Medioevo, la Badiazza raccolse molti privilegi regali. La fondazione della chiesa e del monastero è legata ad un fatto leggendario a cui si ispirava un quadro, conservato in chiesa, raffigurante una Madonna con accanto una scala. Secondo la leggenda una nave di mercanti provenienti dalla Siria era approdata in città e dopo aver scaricato le merci si preparava a ripartire tenendo nascosto nella stiva il quadro della Vergine rubato in oriente. Dopo numerosi tentativi, i mercanti credettero di essere trattenuti da qualcosa di miracoloso e quindi decisero di rivelare la presenza del prezioso dipinto. Si recarono dall'arcivescovo e alla presenza del re Federico II di Svevia svelarono il furto. Si decise di sbarcare il quadro, cosa che permise alla nave di riprendere il mare, e dopo averlo caricato su un carro trainato da buoi, lo si lasciò andare finchè non si fermò proprio dove oggi sorge la chiesa. Nel 1282, durante la guerra del Vespro, le truppe di Carlo d'Angiò che assediavano la città la saccheggiarono e la incendiarono. Ricostruita e ampliata da Federico II d'Aragona fu abbandonata in seguito alla grande peste del 1347 durante la quale l'immagine della Madonna fu portata in processione all'interno della città per scongiurare la pestilenza. Cessato il pericolo le monache decisero di trasferirsi in un nuovo monastero costruito in città ritornando solo durante il periodo estivo a soggiornarvi. I numerosi straripamenti dei torrenti ed i terremoti ne hanno continuato il declino. E' stato di recente completata una lunga opera di restauro. La chiesa è un bell'esempio di arte medievale che accomuna vari aspetti dell'architettura siciliana del tempo. La chiesa, a croce latina, è divisa in tre navate di cui la più grande è quella centrale. La cupola, crollata nel secolo scorso, ma visibile in alcune stampe, era emisferica probabilmente influenzata dall'architettura araba. Negli anni successivi assunse forme sempre più goticheggianti, come si può vedere dai vari elementi ogivali che la caratterizzano tra cui le edicole delle absidi, le volte a crociera (con materiale misto di calcare e lava) e i portali. Le navate sono delimitate da poderosi pilastri sormontati da bei capitelli a motivi vegetali con foglie uncinate e croci.

ABBIAMO VINTOOOOOO!!!!!

Andremo a Chianciano Terme martedì 11 aprile 2017 a ritirare il nostro meritato premio.

JACI: NON SOLO SCUOLA Il nostro istituto, da anni ormai, grazie anche al Centro Servizi, partecipa ad una serie di progetti e concorsi per poter offrire ai propri alunni, non solo esperienza all’interno della scuola, ma esperienza di vita vissuta fuori dai cancelli. Vi racconteremo tutte le esperienze e tutti i viaggi che faremo per farvi capire che la scuola funziona solo se raccontata anche fuori di essa. In questo numero ospitiamo l’articolo della collega prof.ssa Marzia Ricca che ha portato alcune classi ad Orbetello per far loro capire che significa “Siamo ciò che mangiamo” ed a seguire l’esperienza di un’alunna.

DESTINAZIONE ORBETELLO: “SIAMO CIO’ CHE MANGIAMO”

“La conoscenza rende liberi , essere consapevoli ci consente di poter scegliere in maniera

oculata”. (cit. Socrate)

Il viaggio ad Orbetello è una delle tappe del progetto biennale sull’alimentazione

“Siamo ciò che mangiamo”, finanziato dal MIUR, che l’anno scorso ci ha permesso di

portare 80 ragazzi del nostro Istituto all’Expo di Milano. Le classi rimanenti, 5AT,

4 A AFM e 4D RIM, che già dall’anno scorso avevano partecipato al progetto, hanno avuto

modo di conoscere realtà produttive in ambienti particolari come la laguna di Orbetello, la

riserva del parco della Maremma, l’Uccellina, con l’allevamento della razza maremmana e

la realtà delle isole dell’arcipelago Toscano, il Giglio, con impianti di viticoltura e ulivo-

coltura. La particolarità della pesca in laguna, gestita da una cooperativa di pescatori, ha

suscitato curiosità e interesse ai ragazzi; una metodica di pesca particolare che rispetta

l’ambiente e il ripopolamento ittico in laguna grazie anche ad un impianto di acquacoltura.

Il pescato, oltre ad essere venduto, viene anche trasformato e cucinato in un ristorante

gestito dai pescatori della stessa cooperativa, creando così una filiera corta che garantisce

la freschezza e la bontà del prodotto. La visita a Alberese, zona in cui ricade il parco della

Maremma “Uccellina” patria dei “Butteri maremmani” mandriani a cavallo che conducono e

curano il bestiame che vive in stato semibrado nel parco della maremma, ha permesso di

vedere come ancora oggi il duro lavoro che, anche in situazioni metereologiche avverse

(pioggia continua), si deve svolgere per mantenere un allevamento di eccellenza che

conserva le particolari caratteristiche della razza. Particolarmente singolare è stato

l’incontro con un produttore di formaggi a latte crudo che ha spiegato con accuratezza e

dovizia tutte le fasi della produzione partendo dalla coltivazione del foraggio alla

generazione del latte fino alla tecnica di lavorazione del formaggio. Non è stato possibile

effettuare un percorso all’interno del parco a causa della continua pioggia, ma si è riusciti

a visitare la sua costa Tirrenica. Il Giglio ci ha accolto con un sole stupendo. L’escursione

alla rocca di Giglio Castello, una sorta di cittadella medievale avamposto del vicino

Argentario, è stata una delle mete dell’isola dove la castellana Palma, Giovanni e Sergio

hanno raccontato gli eventi storici e leggendari di questo posto. Ovviamente tutto ciò che i

ragazzi hanno appreso lo hanno memorizzato bene grazie ai pranzi che ogni struttura ha

predisposto mettendo nel piatto la loro produzione abilmente cucinata da ristoratori di

eccellenza tra cui Claudio Bossini chef de “La Paloma “ del Giglio. I pranzi sono stati

organizzati come dei laboratori del gusto con l’uso dei tre sensi principali vista, odorato e

olfatto guidati abilmente dal consigliere Internazionale e componente del direttivo di Slow

Food Toscana Massimo Bernacchini che ha organizzato e fatto da guida al gruppo alla

scoperta dei mestieri e sapori toscani. Infine, la visita alla incantevole Orbetello, un giro

per l’Argentario con le sue Rocche, una puntata a Talamone e un pomeriggio a Grosseto

hanno completato i nostri 5 gg alla scoperta delle filiere Toscane.

A cura di Cecilia Panzera classe 5^ sez. A turismo

E’ proprio vero che “siamo ciò che mangiamo” e purtroppo oggi, che non abbiamo

nemmeno un attimo da perdere, domina la dieta del fast food e del cibo spazzatura.

Questo ha colpito soprattutto noi giovani e il nostro modo di mangiare.

Per questo nasce Slow food, un’associazione no-profit

impegnata a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce

in armonia con ambiente ed ecosistemi.

Con questo sistema noi ragazzi della VAT, IVA e IVD siamo partiti in direzione Orbetello,

in Toscana.

Il nostro viaggio inizia, fattivamente, l’11 mattina con la visita alla laguna di Orbetello,

composta da 2400 divisi in levante e ponente. Sul bacino di ponente ci sono due canali di

collegamento che permettono il ricambio delle acque. La laguna di Orbetello è la più

sviluppata e moderna: grazie alla diversa salinità dell’acqua riescono a convivere pesci

d’acqua dolce (cefali ed anguille) e d’acqua salata (orate e spigole). I pesci entrano nella

laguna nelle notti

di alta marea

quando l’inganno

di pesca si apre,

finché questo si

chiude quando

l’alta marea sta

per finire.

A questo segue un’autoselezione del pesce grazie alle aperture di diverse dimensioni delle

gabbie. Infine al momento di pesca viene fatta un’ultima selezione del pescatore.

Il pranzo ci è stato

offerto da un

collaboratore

dell’azienda, un

pasto di ottimo

livello, tutto,

ovviamente, a

base di pesce

allevato in laguna.

Il giorno seguente

ci aspettava la

visita all’isola del

Giglio. Abbiamo

fatto un giro

panoramico in

autobus per

raggiungere il

castello che si trova nella parte centrale, più alta ed interna dell’isola.

Giorno 16 avevamo in programma la visita all’azienda agro biologica “le tofane”, però

purtroppo siamo stati colti dal maltempo. La situazione si è risolta grazie alla disponibilità

di Francioli Daniele che ci ha raggiunto direttamente al ristorante dove avremmo pranzato.

La sua azienda si occupa di formaggio pecorino biologico, si estende lungo 25 ettari di

terreno comprendenti anche i prati per il pascolo, composti da legaminacee e avena, che

danno il giusto equilibrio alimentare tra amido e proteine. Il formaggio è realizzato con latte

non pastorizzato, cioè con latte crudo. In modo da ottenere un gusto tradizionale, proprio

solo della zona di produzione, cosa che non si potrà mai ottenere con l’industrializzazione

dei caseifici.

Dal punto di vista didattico e formativo la nostra esperienza si è

conclusa col pranzo con gli assaggi di questi formaggi e della

carne tipica della maremma; però nel resto del tempo abbiamo

potuto approfittare delle bellezze del territorio Laziale, con una

breve visita a Tarquinia, e della Toscana, dove abbiamo visto

Grosseto, , Orbetello, la fortezza spagnola, il forte stella di porto

ercole ed altre piccole località marittime.

Penso di poter concludere, a nome di tutto il gruppo, dicendo che è stata una bellissima

esperienza di crescita conoscitiva e personale.

Torniamo a casa ricchi di informazioni preziosi, curiosi di vedere e apprendere dalle

meraviglie del mondo e desiderosi di impegnarci nel rendere più sana ed informata la

nostra alimentazione. Ed ecco le foto che hanno caratterizzato il nostro tour:

PROGRAMMA FORMATIVO STUDENTS LAB

Percorso.com “laboratorio di comunicazione”

SIAMO ALLE REGIONALI

A cura degli alunni 4^ sez. C turismo

Il gruppo selezionato per Palermo

Simona Catanzaro; Adele Restuccia; Alessia De Francesco; Rossella Frazzica; Giorgia Dainotta; Alessandro Germanotta; Nicola Cariolo; Samuel De Meo; Damiano Sammatrice; Desiree Mazza; Mariella Montemayor; Rebecca Micci e Marilea Minasi

Un progetto della IGS s.r.l. Impresa Sociale , partner tecnico dell’Associazione Students Lab Italia, iniziato lo scorso anno scolastico che, con .com utilizza la metodologia del learning by doing (imparare facendo) e si realizza attraverso la creazione e la gestione di laboratori di comunicazione in ambiente scolastico. Lo scorso anno scolastico, infatti, sotto la supervisione del Trainer che ci è stato affidato Santi D’Antoni e il nostro tutor la prof.ssa Rosa Maria Trischitta, abbiamo dato vita ad una vera impresa, abbiamo raccolto le quote di capitale sociale, e ognuno di noi ha coperto cariche sociali, realizzando un prodotto/servizio che ci ha visti protagonisti per la selezione provinciale a Milazzo in questo mese di ottobre. E adesso vi presentiamo la nostra agenzia di comunicazione sociale “Sanarga Spa” che ha superato la fase provinciale e, quindi, la prossima tappa sarà Palermo. Siamo orgogliosi del risultato ottenuto e ringraziamo tutti per l’occasione.

ERASMUS PLUS: LO JACI IN GRECIA

L ‘ITES A.M. Jaci, nell’ambito del Progetto triennale Erasmus+ “Healthy? Wealthy! Top Tips”

(2015-2018), a seguito delle esperienze in Polonia, Portogallo e Spagna, ha partecipato alla quarta

mobilità in Grecia a Rethymno – Creta dal 10 al 14 ottobre 2016.

Gli alunni, guidati dalla referente Prof.ssa Paola Lucchesi, hanno presentato i lavori inerenti alla

tematica progettuale discutendone e confrontandone i contenuti con i coetanei dei paesi partner

mentre i docenti hanno effettuato formazione su “didattica innovativa”.

Il progetto, nella sua poliedricità, mira a sensibilizzare i fruitori alla cultura del cibo ed

all’assunzione di buone pratiche alimentari. A tal fine, le giornate sono state strutturate in attività

formative didattico-culturali comprensive di visite in aziende locali. L’esperienza dell’ospitalità

degli alunni presso le famiglie di coetanei del Paese ospitante ha costituito un’ulteriore

arricchimento personale in termini di culture, usi e costumi.

Il viaggio nella cultura del cibo proseguirà in Norvegia, in Turchia e si concluderà in Italia.

Al progetto hanno collaborato le prof.sse R. Azzarelli e M.Grieco.

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Bullismo e cyberbullismo

Giannini e Boldrini siglano Protocollo d’Intesa per la conoscenza dei diritti e dei doveri in internet

fonte: Orizzonte Scuola

Il 17 ottobre 2016 è stato presentato il Piano Nazionale del MIUR per le scuole relativo alla prevenzione e al contrasto del bullismo e del cyberbullismo in classe. Il Piano è promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. È stato lanciato dal Ministro Stefania Giannini in occasione della firma del Protocollo d’Intesa con la Presidente della Camera Laura Boldrini, al teatro Palladium, a Roma.

Il Protocollo mira alla diffusione dei contenuti della Dichiarazione dei diritti e doveri in internet, elaborata dall’omonima Commissione di studio istituita dalla Presidente della Camera. Il Miur e la Commissione, nell’ambito di questa intesa, promuoveranno incontri di formazione e sensibilizzazione con gli studenti delle scuole secondarie per la conoscenza dei diritti e dei doveri in internet di cui ogni cittadino è titolare, con l’obiettivo di avviare un processo di educazione digitale. Tra le azioni previste dal Protocollo anche iniziative di formazione per i docenti e la progettazione di azioni finalizzate a sensibilizzare i ragazzi ad una riflessione sull’uso corretto della rete.

Dalla Giornata nazionale contro il bullismo a scuola, alla formazione degli insegnanti, dal concorso per gli studenti al format tv: sono alcune delle 10 azioni previste dal Piano nazionale del Miur contro il bullismo e il cyberbullismo.

“La scuola deve dare ai ragazzi soprattutto la capacità di scegliere sempre e comunque – ha spiegato il Ministro Giannini -. Adesso noi vogliamo dare gli strumenti perché questa capacità di scelta possa orientarli nella selezione di ciò che è positivo o negativo, educando al rispetto dell'altro e a una buona cittadinanza digitale. In tre anni – ha aggiunto il Ministro - più di 80mila ragazzi sono stati coinvolti nel programma Generazioni Connesse e oggi lanciamo questo Piano nazionale con uno stanziamento di 2 milioni di euro per l’anno scolastico in corso che verranno assegnati alle scuole attraverso una call to action”.

Tra le prime azioni che saranno messe in campo dal Piano, il concorso per gli studenti ‘No hate speech’. Verrà bandito nei prossimi giorni dal Miur e dalla Delegazione italiana presso l’Assemblea del Consiglio d’Europa. Il concorso vuole stimolare la riflessione dei ragazzi sui rischi e sui pericoli dell’odio on line e dell’incitamento al risentimento nei confronti dei loro coetanei e compagni. L’istigazione all’odio on line è divenuta, infatti, una delle forme più diffuse di abuso dei diritti umani. È prevista dal Piano anche la prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola il 7 febbraio 2017, in coincidenza con la Giornata Europea della Sicurezza in Rete (Safer Internet Day) indetta dalla Commissione Europea.

Saranno, invece, circa 16mila i docenti delle scuole di ogni ordine e grado coinvolti in attività di formazione a partire dal 2017, “lezioni” ad hoc per favorire l’acquisizione di competenze psico-pedagogiche e sociali per la prevenzione di questi fenomeni. E’ realizzato con la collaborazione della Rai il format ‘Mai più bullismo’. Si tratta del primo social coach televisivo incentrato sul bullismo, un tema trasversale perché interessa diversi ambiti della società, dai ragazzi che ne sono vittima alle famiglie e alla scuola. Il

format è in fase di realizzazione.

Da questo numero tutte le news e i concorsi per voi studenti

CARO PAPA’

Fonte: Orizzonte Scuola

Idea ispirata al libro “Padri Imperfetti”: lettera dei figli per esprimere riflessioni, parole mai dette o mai ascoltate. Iscrizione entro il 30 novembre. “Caro papà…” è il concorso letterario rivolto alle ragazze e ai ragazzi delle scuole superiori promosso dalla casa editrice romana C1V Edizioni. I partecipanti, come si legge nel bando pubblicato su www.c1vedizioni.com, hanno la possibilità di elaborare una lettera rivolta al loro “caro papà”. Una lettera per esprimere riflessioni, parole mai dette o mai ascoltate. I candidati potranno anche prendere spunto da “Padri Imperfetti”, il libro dell’educatore Alessandro Curti pubblicato nella sua seconda edizione da C1V, immaginando ad esempio come potrebbe essere la lettera di uno dei personaggi del romanzo. Insomma: un approccio attivo e creativo alla lettura e alla scrittura.

Per aderire al concorso si ha tempo fino al 30 novembre, mentre la consegna degli elaborati dovrà avvenire entro il 15 gennaio prossimo. La premiazione dei migliori elaborati è in programma ad aprile, a Roma, nell’ambito di “Scriptamanent”, il Salotto letterario di C1V Edizioni.

L’iniziativa è stata lanciata il 2 settembre scorso, a un anno dall’uscita della seconda edizione di “Padri imperfetti”. Il libro, la cui lettura è la base per partecipare al concorso, è incentrato sul tema della paternità, della maternità, sui rapporti di coppia e su quelli tra genitori e figli.

Gli studenti potranno partecipare al concorso singolarmente oppure come classi. Una giuria di esperti, tra cui Alessandro Curti, selezionerà i migliori elaborati. I primi classificati, cioè il singolo vincitore o la classe vincitrice, riceveranno in dono una copia del libro “Caro papà”, un testo che non sarà messo in commercio e che si tradurrà in una raccolta dei temi svolti per il concorso scaricabile in forma di e-book dal sito www.c1vedizioni.com

Sia per i partecipanti a titolo individuale che per le classi, i primi, i secondi e i terzi classificati riceveranno una pergamena personalizzata per immortalare la conquista del podio. La premiazione avrà luogo a Roma il 7 e l’8 aprile 2017 nell’ambito di “Scriptamanent”, il Salotto letterario di C1V Edizioni che chiamerà a raccolta i tanti autori della casa editrice e vedrà coinvolte anche le scuole.

6° Concorso nazionale a premi “Lo Sviluppo locale che vorrei: equo e sostenibile” per studenti classi terzo e quarto anno degli Istituti secondari di secondo grado

Il Concorso per l’a.s. 2016/17, promosso da Articolo Novantanove ed ANP, presenta la peculiarità di poter realizzare un nesso fra alternanza scuola lavoro ed educazione allo sviluppo sostenibile.

Si propone, infatti, di orientare le giovani generazioni ad un approccio progettuale per uno sviluppo equo e sostenibile dei propri territori, dando un impulso a potenzialità non ancora espresse con una loro ideazione e progettazione di impresa. Saranno utilizzati, allo scopo, anche i saperi ed i vissuti acquisiti nel percorso di alternanza scuola-lavoro (legge n.107/2015), e verranno sperimentate metodologie e strumentazioni capaci di far meglio rilevare, comprendere, valutare le criticità della realtà in cui vivono.

L’ iniziativa ha avuto il patrocino di Ministero dell’Ambiente, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ANCI, Unioncamere, Fondazione CON IL SUD, Tavolo di Coordinamento del Forum MyBES.

Il Bando del Concorso è pubblicato sul sito www.losviluppolocalechevorrei.it ed è possibile scaricarlo cliccando qui.

Prevede attestati e premi in denaro per i primi tre progetti classificati, rispettivamente di 1.000,00 - 750,00 - 500,00 euro da destinare all’acquisto di app e di e-book, di cui l’ 80% assegnato agli studenti ed il 20% ai docenti-tutor.

La scadenza per le iscrizioni è il 15 novembre 2016 e per la presentazione dei progetti il 15 aprile 2017. Le premiazioni sono previste a maggio 2017.

Per aderire compilare l'apposito modulo di iscrizione.

Segreteria ANP viale del Policlinico 129/a 00161 Roma tel. 06 44243262 - 06 44245820 fax 06 44254516 www.anp.it - [email protected]

Concorsi per studenti, Festival internazionale di corti cinematografici ASFF (Fonte: Orizzonte Scuola)

Si svolgerà a Roma, nei giorni 3 e 4 dicembre 2016, la IV edizione del Festival internazionale di corti cinematografici ASFF, organizzato dall’associazione culturale “Not Equal”, attiva nella promozione della cultura sulla condizione autistica e la sindrome di Asperger.

Nell’ambito del Festival è prevista anche una sezione che raccoglie cortometraggi nazionali e internazionali dedicati all’autismo, il cui fine è quello di valorizzare il cinema come strumento di inclusione sociale, come mezzo di formazione e informazione sulle tematiche relative ai disturbi dello spettro autistico e, ancora, come opportunità per accedere al mondo del lavoro e occasione per acquisire una migliore autonomia personale.

Il Festival prevede, inoltre, un apposito contest creativo per individuare il poster dell’evento. A tale concorso possono partecipare gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado e delle Accademie di Belle Arti.

Modalità di partecipazione e notizie sulla rassegna sono reperibili sul sito del Festival.

La scadenza del bando, prima fissata per il 25 ottobre, è stata prorogata al 7 novembre p.v.

1946 l'anno della svolta.

Mostra a Montecitorio in occasione dei 70 anni della Repubblica e della conquista del voto alle donne ( fonte: Orizzonte Scuola)

MIUR - A 70 anni dalle prime elezioni a cui le donne italiane parteciparono con il "diritto di eleggere" e "di essere elette", la Camera dei deputati intende ripercorrere, attraverso documenti d'archivio, atti parlamentari, materiali bibliografici, fotografici e audiovisivi, il lungo percorso compiuto per la conquista del suffragio femminile.

L'anno nel quale le donne italiane votarono per la prima volta ed entrarono a far parte dell'Assemblea Costituente, a cui era affidato il compito di redigere la Carta Costituzionale dell'Italia repubblicana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948.

La mostra della Camera dei deputati racconta il lungo tragitto che, a partire dall'Unità d'Italia, ha condotto alla conquista del suffragio universale.

Grazie a documenti originali, testi e atti parlamentari, tratti in gran parte dall'Archivio storico e dalla Biblioteca della Camera dei deputati, emergono le figure di alcuni protagonisti di questa battaglia civile e politica, donne e uomini: da Anna Maria Mozzoni a Anna Kuliscioff, dal deputato mazziniano Salvatore Morelli a Maria Montessori, e poi il giurista Lodovico Mortara, Angela Maria Guidi Cingolani, componente della Consulta Nazionale, prima donna a svolgere un intervento nell'emiciclo di Montecitorio, fino ad approdare alle 21 donne elette all'Assemblea Costituente.

Si parte dalle prime isolate iniziative - assunte quando in Italia poteva votare per diritto censitario appena il 2 per cento degli uomini adulti - per passare alla nascita delle organizzazioni e associazioni di donne, ai dibattiti parlamentari e alle tappe che, nel corso della prima metà del '900, hanno portato al decreto Bonomi che nel 1945 ha attribuito il diritto di voto alle donne, per giungere, infine, ai primi appuntamenti elettorali del 1946, a cui numerose e orgogliose le donne italiane presero parte.

L’accesso alla mostra non richiede prenotazioni. L’esposizione sarà aperta al pubblico gratuitamente fino al 31 ottobre 2016, dal lunedì al venerdì, ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17,30), e la domenica solo in occasione della manifestazione Montecitorio a porte aperte

Bonus 500 euro docenti di ruolo

Potrebbe saltare anche novembre

( fonte: Orizzonte scuola del 24 ottobre 2016 )

Entro il 31 ottobre le istituzioni scolastiche dovranno inviare le rendicontazioni sui 500 euro spesi dal personale docente di ruolo nell’a.s. 2015/16 per le spese di autoformazione, agli USR regionali.

Si tratta del modello B allegato alla nota Miur del 29 agosto 2016 che ha prorogato al 15 ottobre la possibilità di spesa per alcuni docenti e di rendicontazione per tutti. Le segreterie scolastiche già dal mese di settembre sono state però al lavoro per districarsi tra la documentazione presentata dai docenti.

Significa dunque che ci sarà un ulteriore passaggio e che solo successivamente si potrà procedere all’erogazione del bonus per l’a.s. 2016/17.

Secondo le intenzioni del DPCM del 23 settembre 2015 tale bonus per l’a.s. 2016/17 dovrebbe essere erogato tramite card. Ma i dubbi sulla fattibilità del progetto sono tanti, e questo frena le spese dei docenti che in questi mesi sono costretti a rinunciare a master, corsi di aggiornamento e altre iniziative di autoformazione perché il Ministero non ha chiarito nulla né sull’erogazione né sulle modalità di spesa.

Salterà anche il mese di novembre? Si attenderà la riconferma del bonus nella Legge di Stabilità o si potrà procedere prima? Chissà!!!!!!

Whatsapp e chat di classe: i genitori vanno sensibilizzati

( fonte: Orizzonte Scuola)

I genitori, molto spesso fanno un uso sconsiderato delle chat di gruppo Whatsapp portando, a volte

anche alle discriminazioni di bambini e ragazzi.

Moltissime sono le famiglie che utilizzano le chat di classe tramite Whatsapp per scambiarsi

informazioni e compiti quotidiani per i propri figli, ma molto spesso l’uso della chat diventa

improprio e trasforma questi gruppi in veri e propri tribunali virtuali.

Non si rispetta la privacy dei bambini, degli studenti, delle maestre e professori e delle famiglie

coinvolte, diventano luoghi di litigi e ripicche e proprio per questo arriva l’alt da parte dei presidi e

la richiesta di sensibilizzare i genitori sull’uso della chat di classe.

Una soluzione al problema esiste: basta far mettere da parte il cellulare nelle ore di lezione

per poi riconsegnarlo alla fine delle stesse. Mia proposta.

Torna l’ora solare 2016

Lancette indietro di un’ora nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre.

Torna infatti l'ora solare che sancisce il passaggio all'inverno con le giornate più corte e

con minor apporto della luce naturale e così gli italiani potranno finalmente recuperare

quell'ora di sonno persa nel fine settimana di marzo con l'avvento dell'ora legale. Certo, le

giornate si faranno sempre più corte, il buio scenderà prima del solito mentre al mattino il

sole sorgerà già alle 7.30 circa, per la gioia di coloro che si svegliano presto come noi

docenti e voi studenti. Quando l'orologio scoccherà le ore 03.00 le lancette torneranno

indietro di 1 ora.

All’inizio della primavera, l’ultima domenica di marzo del 2017, tornerà l’ora legale.

Il cambio dell’ora è ormai in vigore in maniera ininterrotta dal 1966 in tutta Europa, e dunque anche in Italia, con lo scopo di massimizzare le ore di luce che in inverno si riducono.

E non potevamo non inserire prima della chiusura di questo numero di giornale

Halloween

la festività anglosassone che si celebra la notte del 31 ottobre. Trae le sue origini da ricorrenze celtiche e ha assunto negli Stati Uniti le forme accentuatamente macabre e commerciali con cui oggi la conosciamo.

L'usanza si è poi diffusa anche in altri Paesi del mondo e le sue manifestazioni sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del trick-or-treat (dolcetto o scherzetto).

Caratteristica della festa è la simbologia legata alla morte e all'occulto, di cui è tipico il simbolo della zucca intagliata, derivato dal personaggio di Jack-o'-lantern

Il 31 ottobre è Halloween, quindi, la notte delle streghe, degli spiritelli e delle zucche intagliate. La festa d’origine celtica anche quest’anno invade l’Italia con la sua atmosfera festosa e un tripudio di maschere, party e falò che salutano l’autunno e segnano l’inizio dell’inverno.

Io non amo Halloween perché non ho messo da parte le tradizioni popolari che si ripetevano in occasione delle feste dei morti, e che per inciso erano molto ma molto simili alla stessa Halloween solo che non la chiamavamo così. I bambini di allora la chiamavamo la festa dei “morticini” e la festeggiavamo secondo i dettami della nostra cultura. Ossia, i bambini che, la notte del 31 ottobre, ponevano sotto il loro lettino un bicchiere d’acqua con un tozzo di pane e una letterina ai propri defunti per ricevere in regalo soldi o giocattoli.

Buona lettura e arrivederci a Novembre