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n° 59 - ESTATE 2014 - 5,50 SALVARE L’ITALIA DAASFALTO E CEMENTO RIPARTE IL NUCLEARE NEL MONDO? CENTRALE DI P.TOLLE: MORTI E TUMORI MUTUE AUTOGESTITE: LA FINANZA PULITA GENUINO, CLANDESTINO E FUORILEGGE DIFENDERSI DAI PESTICIDI LA PLASTICA DIFFERENZIATA VA IN FUMO UN POLLO PER SMALTIRE GLI AVANZI TAV TO-LIONE: UNA FOLLIA DA 26 MILIARDI ILVA, I TROPPI SILENZI DI VENDOLA PERSA LA GUERRA CONTRO IL CANCRO? SLOT-MACHINE: OBIEZIONE DI COSCIENZA GIARDINIERI-GUERRIGLIERI NELLE CITTÁ EUROPA11 MILIONI DI CASE VUOTE, ITALIA2,8 RIPORTIAMO LA NATURA IN CITTÁ AL VOTO AGGIUNGIAMO IL SORTEGGIO CICLOFFICINA A SCUOLA MILITARI USA IN ITALIA TRIPLICATI DAL 1991 Vivere lentamente da Gianfranco Zavalloni a Sepulveda da Gianfranco Zavalloni a Sepulveda POSTE ITALIANE SpA Spediz. in A. P., DL 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, NE/VE. Dir. resp. Michele Boato. Editore: Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, Viale Venezia, 7 Mestre. n° R.O.C. 21728 Stampa: Eurooffset, Martellago VE SALVARE L’ITALIA DAASFALTO E CEMENTO RIPARTE IL NUCLEARE NEL MONDO? CENTRALE DI P.TOLLE: MORTI E TUMORI MUTUE AUTOGESTITE: LA FINANZA PULITA GENUINO, CLANDESTINO E FUORILEGGE DIFENDERSI DAI PESTICIDI LA PLASTICA DIFFERENZIATA VA IN FUMO UN POLLO PER SMALTIRE GLI AVANZI TAV TO-LIONE: UNA FOLLIA DA 26 MILIARDI ILVA, I TROPPI SILENZI DI VENDOLA PERSA LA GUERRA CONTRO IL CANCRO? SLOT-MACHINE: OBIEZIONE DI COSCIENZA GIARDINIERI-GUERRIGLIERI NELLE CITTÁ EUROPA11 MILIONI DI CASE VUOTE, ITALIA2,8 RIPORTIAMO LA NATURA IN CITTÁ AL VOTO AGGIUNGIAMO IL SORTEGGIO CICLOFFICINA A SCUOLA MILITARI USA IN ITALIA TRIPLICATI DAL 1991 Vivere lentamente da Gianfranco Zavalloni a Sepulveda da Gianfranco Zavalloni a Sepulveda POSTE ITALIANE SpA Spediz. in A. P., DL 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, NE/VE. Dir. resp. Michele Boato. Editore: Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, Viale Venezia, 7 Mestre. n° R.O.C. 2172

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n° 59 - ESTATE 2014 - € 5,50

SALVARE L’ITALIADAASFALTO E CEMENTORIPARTEILNUCLEARENELMONDO?CENTRALE DI P.TOLLE: MORTI E TUMORIMUTUE AUTOGESTITE: LAFINANZAPULITAGENUINO, CLANDESTINO E FUORILEGGEDIFENDERSI DAI PESTICIDILAPLASTICADIFFERENZIATAVAIN FUMO UN POLLO PER SMALTIRE GLI AVANZITAV TO-LIONE: UNAFOLLIADA26 MILIARDI

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GAIA 59 copertina 7-06-2014 22:13 Pagina 1

n° 59 - ESTATE 2014 - € 5,50

SALVARE L’ITALIADAASFALTO E CEMENTORIPARTEILNUCLEARENELMONDO?CENTRALE DI P.TOLLE: MORTI E TUMORIMUTUE AUTOGESTITE: LAFINANZAPULITAGENUINO, CLANDESTINO E FUORILEGGEDIFENDERSI DAI PESTICIDILAPLASTICADIFFERENZIATAVAIN FUMO UN POLLO PER SMALTIRE GLI AVANZITAV TO-LIONE: UNAFOLLIADA26 MILIARDI

ILVA, I TROPPI SILENZI DI VENDOLAPERSALAGUERRACONTRO ILCANCRO?SLOT-MACHINE: OBIEZIONE DI COSCIENZAGIARDINIERI-GUERRIGLIERI NELLE CITTÁEUROPA11 MILIONI DI CASE VUOTE, ITALIA2,8RIPORTIAMO LANATURAIN CITTÁALVOTO AGGIUNGIAMO ILSORTEGGIOCICLOFFICINA ASCUOLAMILITARI USAIN ITALIATRIPLICATI DAL1991

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IDEE VERDI - 3

DOVE TROVEREMO TUTTO IL PANE? - Giorgio NebbiaDONNE E “TU”: L’ECONOMIA DEL BEN VIVERE - Luigino BruniCAMBIAMO MONDO - Francuccio GesualdiEMILIO DEL GIUDICE TRA RIGORE SCIENTIFICO E CREATIVITÁ - Livio Giuliani

FUTURO SOSTENIBILE - 8

SEPULVEDA: L’IMPORTANZA DELLA LENTEZZA - Leonetta BentivoglioCATALOGO DEI SEMI QUOTIDIANI - Massimo AcanforaOTTO MQ AL SECONDO: SALVARE L’ITALIA DA ASFALTO E CEMENTO - Domenico FiniguerraCONSUMO DI SUOLO IN ITALIA E IN VENETO - Terry Beggio

TECNOLOGIE APPROPRIATE - 12

TIRRENO POWER: TROPPI MORTI, SIGILLI ALLA CENTRALE - Erika Dellacasa e Andrea PasqualettoDOPO FUKUSHIMA RIPARTE IL NUCLEARE NEL MONDO? - Mario AgostinelliCENTRALE DI P. TOLLE: MORTALITÁ, TUMORI E RICOVERI - Thomas Mackinson

CONSUMI LEGGERI - 16

MUTUE AUTOGESTITE: LA FINANZA PULITA - Donatella CoccoliMAG 6: MAI PIÙ SCHIAVI DEL DENARO - Francesca BevilacquaGENUINO CLANDESTINO, IL GUSTO FUORILEGGE - Emanuele GòsamoPESCA NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE? - Franco RigosiUN MANUALE PER DIFENDERSI DAI PESTICIDI - Michele Boato

MENO RIFIUTI - 20

UN TERZO DELLA PLASTICA RACCOLTA FINISCE NEGLI INCENERITORI - Marta StrinatiFRANCIA: UN POLLO IN REGALO PER SMALTIRE GLI AVANZI - Marina Perotta

MOBILITÁ INTELLIGENTE - 22

TAV TORINO-LIONE: UNA FOLLIA DA 26 MILIARDI - Davide MazzoccoTO-LIONE, TRAFFICI IN CALO MA IL GOVERNO TACE - Mario CavargnaTAV SOTTO FIRENZE, INUTILE E DANNOSA - Associazione IdraCAR SHARING OPPORTUNO NELLE CITTÁ MEDIO-PICCOLE - Giulio Geremia e Franco RigosiPER I PENDOLARI TRENI VINTAGE MODELLO FAR WEST - Michele Serra

INQUINAMENTO ZERO - 26

ILVA, TROPPI SILENZI: 5 DOMANDE A NICHI VENDOLA - Marina PerottaILVA A FUMETTI: COMIZI D’ACCIAIO - Laura Tussi

ECOSALUTE - 28

STIAMO PERDENDO LA GUERRA CONTRO IL CANCRO - Patrizia GentiliniOBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE SLOT-MACHINEIN NEPAL SENZA FRONTIERE - Toio de Savorgnani e Fausto De Stefani di MW

NATURA VIVA - 32

GIARDINIERI GUERRIGLIERI IN CITTÁ - Livia MichilliMANIFESTO: RIPORTIAMO LA NATURA IN CITTÁIN EUROPA 11 MILIONI DI CASE VUOTE, 2,8 IN ITALIA - Michela FinizioALLUVIONI DEVASTANTI IN GB: PIÙ ALBERI E MENO CEMENTO - George MombiotLA MANUTENZIONE DEL PO FA... ACQUA - Antonio Amorosi

DEMOCRAZIA E AMBIENTE - 36

IL VOTO NON BASTA, AGGIUNGIAMO IL SORTEGGIO - Stefano MontefioriMANIFESTO PER LA RICERCA DELLA FELICITÁ - José Mujica, presidente dell’UruguaySARDEGNA: LA SOGLIA DEL 10% CALPESTA LA COSTITUZIONE - Massimo Marino

EDUCAZIONE AMBIENTALE - 40

LA PEDAGOGIA DELLA LUMACA DI GIANFRANCO ZAVALLONI - Daniele NovaraBARI: CICLOFFICINA IN AULA - Claudia Morelli comune.info

NONVIOLENZA E SOLIDARIETÁ - 42

FORZE USA IN ITALIA TRIPLICATE DAL 1991 - David Vine e Tom DispatchLAMPEDUSA CANDIDATA AL NOBEL - Giovanni Tizian intervista la sindaca Giusi NicoliniIL VANGELO DI DON GALLO, PRETE DI STRADA - Laura Tussi

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- Nonviolenza oggi - di Michele Boato- Parco naturale come modello di sviluppo sostenibile - di Sandro Boato- La violenza delle merci - di Giorgio Nebbia- Energia: nuova, pulita, rinnovabile - Beati i costruttori di pace- Le piazze dei giochi e dei diritti di bimbi e bimbe - di Gianfranco Zavalloni

conto corrente postale 29119880Ecoistituto del Veneto Alex Langer - Viale Venezia, 7 - 30171 Mestre

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SOMMARIOSOMMARIOEcoistituto del VEcoistituto del Veneto “Alex Langer”eneto “Alex Langer”Viale Venezia, 7 - 30171 Venezia-MestreTel/fax 041.935666 [email protected] Boato (dir. responsabile), Maristella Campello, Mao ValpianaAntonio Dalla Venezia, Toio de Savorgnani, Angelo Favalli, Anna Ippolito, Giulio L. Francia, Franco Rigosi,Francesco e Paolo Stevanato, Gianni Tamino,

Ecoistituto di Cesena Ecoistituto di Cesena via Germazzo, 189Tel/fax. 0547.323407 cell. [email protected] www.tecnologieappropriate.itDaniele Zavalloni, Leonardo Belli, Roberto Papetti, Vittorio BelliAlberto Rabitti, Andrea Magnolini

Ecoistituto del Piemonte Ecoistituto del Piemonte via Garibaldi, 13 - 10122 Torinotel. 011532824 fax 0115158000 www.serenoregis.orgNanni Salio, Cinzia Vaccaneo

Ecoistituto Emilia-Romagna - Centro diritto ambientaleEcoistituto Emilia-Romagna - Centro diritto ambientaletel. 0522922111 [email protected] Montanari, Celestina Pinelli

Ecoistituto VEcoistituto Valle del Talle del T icinoicinovia San Rocco, 9 - 20012 Cuggiono MItel.02.9746502 fax 02.97240252 www.ecoistitutoticino.orgOreste Magni, Aina Pacifico, Maria Lucia Benedetti, Giorgio Albertinale

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la popolazione.Invece di ricorrere alla Corte, la Regionedecide di fare una propria legge con unasapiente comunicazione, la presenta comelegge all’avanguardia. Ma la legge regio-nale sul benzoapirene del 28.2.2011 all’art.3.1 prevede che in caso di superamentodel limite di 1 ng/mc, l’impianto debbatornare sotto il limite “nel più brevetempo possibile”, che non significa nullaperché non è un termine preciso. La Re-gione avrebbe dovuto scrivere “ovvero 7-14 giorni, decorsi i quali l’impianto che in-quina si spegne. La dizione “nel più bre-ve tempo possibile” sa di beffa.

4. Perché nel 2011 disse Sì all’AIA(Autorizzazione Integrata Ambientale)?Lei sostiene che ha richiesto la revisione

dell’AIA del 2011. Non scrive che lo fa so-lo dopo l’intervento della Procura che, conla sua perizia chimica ed epidemiologica,stabilisce che quell’impianto produce in-quinamento e morte. Lei dimentica di scri-vere che l’AIA, per cui chiese nel 2012 larevisione, lei la firmò: era l’AIA scandalo-sa del luglio 2011; e lo fa nonostante la si-tuazione grave di inquinamento, accer-tata da una relazione dei carabinieri delNoe di Lecce che informavano la Procu-ra delle gravi violazioni ambientali; rela-zione pubblicata dai giornali. In quell’AIA c’erano grandissime illegitti-mità: scompariva la rete Monitoraggioesterna alla cokeria, importante per rilevarele emissioni di IPA e del pericolosissimobenzo(a)pirene; veniva depotenziato il si-stema di video registrazione delle emis-

sioni diffuse e fuggitive; aumentati i limi-ti per i macroinquinanti, tra cui polveri,ossidi di azoto e di zolfo; il monitoraggiodi sostanze come cadmio, cromo-esavalen-te, mercurio, arsenico non avveniva allafonte di emissione ma allo sbocco a marequando le sostanze arrivano diluite. Inoltreniente copertura del Parco minerali enon era previsto nessun sistema di abbat-timento degli inquinanti che escono daicamini delle cokerie: tutti possono vede-re il fumo nero che esce dai camini; nes-sun monitoraggio in continuo degli IPA(Idrocarburi Policiclici Aromatici); aumen-tata la capacità produttiva di 15 milioni

L’Autore del libro ILVA. Comizid'acciaio, Carlo Gubitosa, nar-ra, tramite l'arte del fumetto,un viaggio inedito negli ultimicinquant'anni di industria side-rurgica, in cui si racconta il“male oscuro dell'inquinamen-to”, attraverso storie di vita e dimorte all'ombra dell'acciaio;storie di scontri tra “Davide eGolia”: cittadini e lavoratori sitrovano a lottare contro politi-ca, malaffare, industria e gran-di sindacati; storie di sfrutta-mento del clima, dell'ambien-te, del territorio, in nome diun’illogica, sfrenata ed egoisti-ca speculazione produttiva. Ilcaso Taranto, come molte al-tre realtà lavorative ed ope-raie, vede i diritti alla salute ealla vita soppiantati e violatidalla ricerca del massimo pro-fitto dei padroni, votati al siste-ma capitalistico, all'ordine mili-tare sovranazionale e mondia-le, per il becero ricatto neoli-berista tra lavoro o salute, im-posto dagli ingranaggi di po-tere, dai poteri forti, da unapolitica locale connivente,corrotta. I cittadini e gli eco-pacifisti attivisti di Taranto, tra-mite l'associazionismo ambien-talista, da anni lottano contro ilmostro dell'acciaio, contro il si-derurgico infernale che emet-te sostanze tossiche (e non so-lo nel quartiere Tamburi) e nelfrattempo cittadini, lavoratorie operai continuano a moriredi inquinamento industriale,

perché a Taranto è elevatissi-mo il tasso epidemiologico diincidenza tumorale. L'associa-zione pacifista e ambientalistaPeaceLink, in primis, a Taranto,ha sollevato un autentico ter-remoto politico-giudiziario, unacontrapposizione netta trapartiti (politica partitica) e Ma-gistratura.Il Gip di Taranto, Patrizia Todi-sco, con il provvedimento disequestro, nella sentenza delluglio 2012, dichiara esplicita-mente: “con la salute la vitanon si può mercanteggiare”. Ipoteri forti (partiti, sindacati,Chiesa) troppo spesso sono ri-masti in silenzio. Con l'omertà siè nascosta la verità, già notada tempo, fatta di inquina-mento, malattia, morte. Comeattivista A.N.P.I. (AssociazioneNazionale Partigiani d'Italia),mi sento in dovere di constata-re che i veri Partigiani contem-poranei sono tutti gli ecopaci-fisti attivisti contro le GrandiOpere Inutili e dannose, pre-senti, non solo in Italia, ma an-che in Europa e nel mondo(come il TAV, il MUOS ecc.); imagistrati che lottano controla mafia e i poteri forti e tutticoloro che portano avanticause giuste e oneste, dovevengono negati e calpestati idiritti umani, la verità e la giu-stizia, dove la Magistratura si fagarante della legalità e dellatutela dei principi cardine del-la Costituzione (come il diritto

alla salute), dove le altre isti-tuzioni sono invece spessoomertose e corrotte. “Ma il mondo ha proprio bi-sogno di tutto questo ac-ciaio?”. Tale quesito pone,nella conclusione del libro,Alessandro Marescotti, Presi-dente di PeaceLink. “Sembrache senza la produzione diacciaio dell'Ilva debbanocrollare l'Italia, l'Europa e ilmondo intero. (…)Ma è dav-vero così?”. In realtà la Com-missione Europea parla di unaproduzione eccessiva. LeGrandi Opere vengono finan-ziate dai poteri forti, al fine dialimentare un mercato dell'ac-ciaio ormai al tracollo. Ma ègiunta l'ora che il sistema eco-nomico del grande capitale sirenda conto del proprio collas-so e della necessità di investire,al contrario, sui Beni Comuni,come la Pace e l’Ambiente,quali risorse principali della no-stra Comune Umanità, da cuiderivano altre priorità conse-quenziali, come la salute, lacultura, l'istruzione: la vita nellasua autentica essenza! È proprio questo il messaggiodel libro di Gubitosa: un gridoforte di disperazione di tutti glioppressi, di tutti gli abitanti deiSud del mondo schiacciatidalle bieche logiche di merca-to, dallo sfruttamento delle ri-sorse energetiche. Un inno allavita, un urlo di protesta per ri-vendicare gli inalienabili diritti

ad un'esistenza serena e felice,contro tutte le manovre impo-sitive dettate dai poteri forti,dallo strapotere economicodei mercati dell'alta finanza,dai padroni dell'acciaio, dai si-gnori della guerra.

Carlo Gubitosa Giuliano Cangiano

ILVA. Comizi d’AcciaioStorie di vita e di morte all’ombra dell’acciaio.Un viaggio a fumetti negli ultimi 50 anni dell’industria siderurgica.Conclusione: Alessandro Marescotti, Presiden-te Associazione PeaceLink- Tele-matica per la Pace, di Taranto.Cronologia: Michele De BenedettoEditore: BeccoGiallo, 2013 192 pagine, 12,75 euro

UN LIBRO A FUMETTI SULLA STORIA DELL’INDUSTRIA SIDERURGICA

ILVA: COMIZI D’ACCIAIO

inquinamento zero27 •

continua a pg. 29

• Laura Tussi

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Con la sezione ANPI di Nova Milanese,abbiamo più volte organizzato eventi condon Andrea Gallo e i suoi collaboratoridella comunità di San Benedetto, al Portodi Genova. Don Gallo, partigiano e pretedi strada, di marciapiede, rivoluzionario,all'interno della Chiesa e nella società,promuoveva e mette in pratica i principidel Vangelo e della Costituzione. Il suo ultimo libro “Come un cane in chie-sa. Il Vangelo respira solo nelle strade”, il-lustrato in modo sagace da Vauro, tradu-ce il Vangelo in parole ribelli contro un cri-stianesimo di facciata, per predicare ilGesù di tutti, una Chiesa povera, non ge-rarchica, un'autentica ecclesia, vicina achi soffre, dove umili, diversi, ultimi, emar-ginati ci precedono nel regno dei cieli,ma soprattutto su questa terra. Don Gallo intesse, in queste pagine dalpotere rivoluzionario di spinta al cambia-mento dal basso, l'elogio della diversità,per un'etica condivisa, oltre le traduzioniche distorcono la Bibbia.Le Beatitudini recitano “Beati gli operatoridi pace”: sia felice chi semina la pace, einfelici i vescovi con le stellette militari e ivari “sepolcri imbiancati” dei nostri giorni. Abbiamo solo un modo per abbattere ilpotere e l’ignoranza, l'attuazione del Van-gelo e lo strumento della Costituzione, tra-mite la solidarietà sociale, l'impegno civi-le, lo spirito fraterno e solidale, la fratellan-za reciproca e il dovere civico, contro ilpotere che nasconde la verità, in cercadi un lessico della speranza per dare vocea chi non ha voce e superare l'odio versoil simile e il dissimile, l'avversità nei confron-ti del fratello, e sedersi a tavola con gli ul-timi, senza tornaconto, superando l’assi-stenzialismo, per rilanciare la vera e since-ra condivisione, sia nella Chiesa sia nellasocietà, che devono ascoltare il grido deipoveri. Una spinta verso il cambiamento, per su-perare i rottami del berlusconismo, deveporre anche in rilievo la questione femmi-nile per una rivoluzione femminista e non-violenta, per non giudicare mai, nell'ac-coglienza fraterna, nel perdono a oltran-za, perché gli altri siamo noi ed è neces-sario amare il prossimo: siamo noi stessi. Il filosofo Emmanuel Lévinas affermavache il viaggio dell'esistenza e della costru-

zione di sé avviene nell'incontro con l'al-tro, con la donna, l'uomo e Dio, nell'amo-re di sé come Bene Comune da condivi-dere e partecipare con l'altro, tramite ilcorpo, il desiderio, l'amore. L'unico peccato è la mancanza d'amore.La reciproca umanità aiuta a riconoscerela verità dell'altro, nella dedizione senzatornaconto, nell'amore “a perdere”, perriedificare una spiritualità dell'uomo con-temporaneo che vive il travaglio dell'esi-stenza, l'ansia della vacuità dell'essere,per superare l'idolatria dell’io, la suprema-zia dell’ego, il dolore di esistere, per riusci-re ad abitare il presente, superando muricaratteriali e barriere ideologiche, oltrel'oppio dei popoli, tramite lezioni di laicitàe fedeltà al Vangelo autentico, scinden-do le due entità, Stato e Chiesa, oltre l’as-surdità del potere secolare e temporale,al fine di transitare dall'obbedienza ciecache rende servi, vili e ottusi all'autenticitàdell'amore, della verità, della forza delle

idee, nella dedizione all'altro da sé, in cuila diversità è paradigma e imprescindibileprerogativa dell'umano, da parteciparecon gli altri e per gli altri, nelle attività so-ciali, nell'associazionismo culturale, nell'im-pegno etico e civile, per attuare gli idealidel Vangelo e della Costituzione, i principidella giustizia sociale, dei diritti umani edella Pace.

Come un cane in chiesa

Il Vangelo di don GalloL'ultimo libro del “prete di strada” genovese, amico di Fabrizio De André, morto il 22 maggio 2013. • Laura Tussi

nonviolenza e solidarietà •46

ll tenente di vascello David Grassi si ribellò al superiore durante una missione e finì agli arresti. Dopo 12 anni il giudice gli ha dato ragione

Invece di abbassare la testa e obbedire rispondendo: «Signorsì, signo-re», ha guardato il superiore negli occhi e ha risposto: «No, signor ca-pitano, questo non lo possiamo fare. E se lo dovesse fare lei, sap-pia che ho gia fatto delle foto e alcuni filmati che invierò a chi didovere, anche alla stampa se necessario, per denunciare quelloche è successo a bordo». L'ordine che l'ufficiale David Grassi, insie-me ad altri due colleghi, si è rifiutato di eseguire e che ha cambiato lasua vita per sempre, era quello di sversare in mare migliaia di litri di li-quidi oleosi, provenienti dal motore, che si erano accumulati nella sen-tina; in barba alla tutela dell'ambiente, al rischio inquinamento e al re-golamento internazionale che prevede, anche per le navi militari, disvuotare le sostanze inquinanti nel porto più vicino e con l'inter-vento di una ditta specializzata.Era il 23 febbraio 2002 e l'allora tenente di vascello aveva 30 anni,era imbarcato sulla nave da "Maestrale" impegnata nella missione Enduring Free-dom nel Corno d'Africa. E pensava che le battaglie più importanti le avrebbe com-battute in mare, non certo in tribunale, tantomeno per riavere indietro la propria di-gnità dopo essere stato condannato - per quel «No» - a 15 giorni di arresto e a unamacchia che ne ha pregiudicato la carriera fino al congedo, avvenuto due anni fa.Invece la guerra civile dell'ufficiale ambientalista è durata 12 anni, un quarto dellasua esistenza, e si è conclusa con una (parziale) vittoria: il Tar di Genova, tribunaleal quale si era rivolto per far valere le proprie ragioni, ha cancellato quella sanzio-ne disciplinare ma non gli ha riconosciuto il risarcimento danni che aveva chiesto.

don ANDREA GALLO

COME UN CANE IN CHIESAIL VANGELO RESPIRA SOLO NELLE STRADE

Illustrazioni di VAURO SENESIA cura di GIANNI DI SANTOEdizioni PIEMME, 180 pp, 15 euro

Il "signornò" dell'ufficiale che rifiutò d’inquinare il mare