O A A A O A A . O E' A E otta per la pace e le libertà...

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« E E E — A Vii V Noienbra 14» - Ttl 689.121 63.52] 61.460 689.845 : Anmitmlrazioo» 684.706 . e 670.495 l O Àiìnò Sem TrìTfi UNITA' '. 8250 §260 f700 (con «dtitona de) luntdl) . . 7250 a750 1.930 RINASCITA 1200 600 E NUOVE 1.800 1000 500 Spedizione in aobojaaiento postale Conto cufrenio postale l/>*>m : mn». colonna Commerciale: Cinema . 15U - - s l e a l e U '<ttn> J spettacoli . 150 Cronaca . 160 . Nccroloiti.i lk 130 Finanziane, e - i - i . ) i - Via del parlamento 9 a - Tel 1 2-3-4-5 o succurs in t'alia ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO ANNO (Nuova Serie) . N. 13 ' 13 O 1955 1 la durata dei lavori delia Coti' ferenza gli Amici di Ancona e Terni diffondono ogni giorno rispettivamente 415 e 1*000 copie in più del normale Una copia . 25 - Arretrata . 30 O di prova Stanino a \edere come si concluderà la <TÌ aperta nel quadripartito 0 nel gowrno dalla questione dei patti a?rar'i. l'in da ora, però, un tìnto è acquisito, ed è il ii- gotto «la parie del governo della riforma contrattuale <o- come \cnne approvata quattro unni or sono. 1 linc- iali, la destra economica e politica, Scolila e l'anfani. a uno attinto una posizione «.ornane su quo-ito punto. 1-d e qiieito il punto essenziale. Sul piano di governo, un tale o e-ìCC d a g l i sche- nii dell'* immobilismo > e sc- arna un nuo\o spostamento dell'asse politico e pro,'iaiii- viatico \er-o destra. Sul pia- no politico generale, tocca di- ritto al cuore la a Cristiana. Che il partito de- mocristiano vada assumendo una < iniziativa mediatrice > a .socialdemocratici e libe- rali è una lumia. l punto di partenza è la rinuncia n una riforma democristiana, ed è punto comune al gover- no, a; liberali < all'on. l'an- fani. la e media/ione - de- mocristiana e il «compromes- so» ricercato in sode i go- verno non sono che una re- visinne in senso reazionario delle po-ì/ioiiì democristiane e di governo di quattro anni fa. Per comprendere la impor- tanza di quel che tota avve- nendo non bisogna dimenti- care quel clic furono le leggi .^egni di riforma agraria. Aon furono, certo, leirgi qualsiasi. Concepite « in funzione an- iicomunisfa » e limitate nella portata, furono tuttavia uno dei pilastri strutturali piti importanti della politica de- mocristiana dopo la - zione. Furono una delle chia- del « centrismo J. degnspe- riano, e furono il solo ten- tativo di applica/ione, sia pu- re monca, del programma ori- ginario della a Cristia''*. Furono presentate e *'ui« .ratto delle posi- zioni di principio tradizionali della politica cattolica nelle campagne, si richiamarono alle impostazioni del partito popolare, e perciò furono lo strumcno con cui venne in qualche modo assorbita la spinta delle masse popolari democristiane in favore di una politica di riforme. a riforma ilei contratti in par- ticolare, la cui concreta im- postazione iniziale rìsale non per caso al periodo della - sistenza, rimane infatti tutto- ra una rivendicazione asso- luta di tinta la ba-e d. e. Orbene. Fon. Fanfani si as- sume oggi la responsabilità di gettare a mare gli ultimi re- i di un indirizzo politico «ro-ì impegnativo per la - mocrazia Cri-tiann o per le sue stc»~<* tradizioni. Chi mai può es-ere tanto imrenuo da credere che Fon. l'anfani si muoia in quota direzione per far piacere all'on. - godi? Clit può credere che lo spinga a tanto il desiderio di t Sahare il quadripariito », nel pre-uppo-io che Fon. Sa- nerai >ia .-empre pronto a ca- pitolare a differenza dei li- lle ra li e i a'_* r arì? Chi può credere, cioè. < he solo un molilo coritiiì-ente e iattieo induca Fon. l'anfani a ba- rattare ita fondamento della tradizione - popolare > nelle campa2ne. per una opiiortn- A A A O A A . otta per la pace e le libertà operale centro dell'orione dei comunisti fra le mosse (ìli interventi di Secchia. i Vittorio, Calvaresi, Boni, Bardi, Natta, Bera. Gullo, Bardiai. Benedetti, Pancini. Patjliarini, o -l saluto delle delegazioni austriaca, svizzera, belga, inglese - Oggi la relazione di Grieco O E' A E Lucida follia nel memoriale di Canna rozzo l testo dell'u ultimatum » pervenuto al nostro giornale e precauzioni prese per impedire il suicidio dei familiari levi mattina alle 8 precise 6 ripreso ai Teatro Adriano il dibattito della V Conferenza nazionale del Partito comu- nista italiano- Non solo i de- legati all'oliano al completo, fin dall'inizio, la platea: anche i palchi, la galleria, il loggio- ne appaiono gremitissimi. Co- me nei giorni precedenti, an- ello in questa quarta giornata democristiani e di Azione Cat- tolica rivendicami nelle lo-o us.-emblce una diverta politi- ca, la fine degli scandali e clogìi arbitri e il rinnavamento delle strutture economiche. Esistono dunque grandi possi- bilità di estendere e di por- tare sii un piano più politi- camente qualificato il nostro cl.alogo con 1» ìrìas.-e calto'.i- diistruli e all'Agraria. Questa otl'ensiva. alla quale partecipa anche una parte dei clero, si esprime i.li'interno delle fab- briche in un inasprimento delle repressioni antioperaie, nei licenziamenti in massa, nello sbriciolamento delle aziende, nella dilYusione del lavoro a domicilio, mentre nelle campagne il mancato mia e 1: vero che 1.» i * d !-;-!».< - «;.-j i-r»iT:.::" cor TnT.r» < »i * » !>*' Fon. lantani ha <ercato di difenderai dalle accn-e riiol- te^li in tal s,«n-o da altri e-po- ncnii del -no *tc*-o partito e dalla sua ba-e. i fatto, pe- rò. q ia'-:a-i ' compromesso - in que-ta materia ha il cn- rattere di una <.\'>!:a nella pobika democri-tiana. < he ne—*i:i 1 da hiiraziorw icrba- di ì ai pr : n«inì > può m v i 'aerare. i r«-:i'".à è < "ie V«»!i. Fan- fini i an'r «coperto a~l- 7i:«'m*><». ":i a w< .!-:«»!>*. ]<> 've rn»-:/:«>";'. < !" prw«. o n T i!!a 1 a * !:« * if re r«»n aa- '.ì*a d; T.foTr' » in ri.r-' 1 ''fl'a i i n < la ba-«» d« :nm n.i > hi porra'o »11 1 cc*«-*r-- 1 pari,*'» 1- T -i T - : q-:.»-:i ?"«'-'. ]«.-i ìanf.T' -. è '<r« - «f» > 1- 10 d' in ::i . ait'aicr-*» il :o\('T?" ;,n a-trl-c dir.-Tia- Tn*">. sj *. : <'->->'ai" f o n !YY"«»- rì-o -! ; i 1 i » r,>- Ì CT'~:',.Ì-, 1. ,- rj:i'rd. *o:, li « «'. (i-,it:n < a rx>'-- 1 ca. »'i pn-e « *>n la::»" : :rad : 1 . ni '«> 0 0 - r la p-<--- V-,- de'!.» -'ia b-w*. >, tn>:rt !,]t-r<> po'iar.- <'i < :o ut finì: j »--«Tpni. Conn- r>Otr«*'»br * «»' f|',,ir.i oi'^s-o ;n diri/7-» : ««ri l'.nfani c>'i nn -:io '«ripo»j o n.''i nf«»rrn.ì >7ni. de! <ui ri'/'t'o le forze do!ii «'e-.;'."» c f u o . i ^ V i < po- litici hanno f .- T r « » ua.i q.u-- -:'«»*ie p'>';,!i ' Ter ni 1 p'Vìiir.i di r f«ir- me\ infatti. Tanfani non s. e ili bambini e bambine hanno recato ieri alla Conferenza cone alcuni che offrono fiori al comparito Togliatti e agli altri il loro festoso saluto. - membri della presidenza migliaia di invitati hanno as- sistito agli intensi lavori della Conferenza dal primo all'ulti- ino minuto. Questa folla di compagni e di simpatizzanti. che gremisce gli anditi e i corridoi del teatro, che preme sugli ingressi, che quotidia- namente fa la fila nelle sezioni del Partito per assicurarsi i ricercatissimi biglietti di invi- to è una delle carattet istiche più interessanti di queste as- s'se nazionali del . e ba- sterebbe da sola a testimo- niare la passione e l'attesa con cui il pò {io lo intiero segue ia manifestazione. Primo oratore della giorna- ta è il compagna o . segretario della Federazione di Ascoli Piceno, il quale affronta il problema dei rapporti con le masse cat- toliche della sua provincia, dove la C conserva ancora. nonostante i successi delle forze democratiche, una no- tevole influenza. Secondo lo oratore, la causa delia inade- guatezza della nostra azione in questa direzione dipende dal fatto che il Partito non ha ancora posto nei Ì giust. termini il problema delia di- fesa della pace, considerato troppo spe.-so una questione di pu *o tatticisma e di pro- oaganda. E' stata invece fatta ìY.-per:enza che quando si è ri'J.-c'ti a parlare con ie ma-se ci.ttoliche in termini concreti e conv : nc;r.*.i delia lotta per "3 p a c e , -i è trovata siib.to una adesione ed è st.'.'.i passi. bue d.battere in modo fecondo ji p;f jle'iii v'iella eoe;.utenza e i r !e".:*;.7.ione c c n t r ) l e a r m i d che. Tra i temi di più largo interesse popolare, il compa- gno Calvaresi indica la lotta contro l'azione soffocante del monopolio elettrico UNES e contro i monopoli chimici. Secondo oratore è il compa- gno Onder BON segretario della Federazione di o Emilia, il quale espone gli sviluppi della campagna anti- , antioperaia e anti- comunista orchestrata, con ar- bitri, violenze e arresti, dalle prefetture e dalle questure emiliane in appoggio agli in- reinvestimento della rendita porta allo spopolamento e al la fuga dei giovani. Energiche e avanzate sono state in Emilia alcune lotte di fabbrica, come quella delle , i grandi scioperi bracciantili, il movimento per la pace; debolezze e disconti- nuità si sono registrate però nel movimento per la rina- scita, per le sistemazioni idrauliche, agrarie e forestali, per le bonifiche, per l'indu- strializzazione e le riforme muoversi so"amo sul terre- no strettamente sindacale ed economicistico va superata, in quanto rende Più difficile la costituzione di h.rghe al- leanze. o la lettura di un tele- gramma della moghe del mar- tire Corbari, e d; un messag- gio da , in cui si annunciano i successi raggiun- ti nella costruzione della nuo- va Casa del Popolo, il compa- gno , che presiede la se- duta, da n parola al compa- gno Alberto , della Federazione di Terni. Bardi sottolinea il ruolo es- senziale che l'azione antimo- nopolistica svolge in una zo- na come quella di Terni le cui popolazioni dipendono, per la loro esistenza, eselusiva- mente dalle grandi fabbriche del gruppo Terni. Questa par- ticolare situazione economica ha determinato nelle masse una elevata coscienza e sensi- bilità politica. Per spingere i più larghi strati della popo- lazione ad una giusta scelta delle posizioni da assumere di volta in volta, e per conse- guire vasti schieramenti uni- tari, occorre saper dare una chiara e semplice - ne di lotta alla classe operaia dentro e fuori delle fabbriche. tentativi dell'avversario, e innanzi tutto del monopolio Terni, per spezzare l'unità della classe operaia e l e sue alleanze hanno finora fatto fallimento e i lavoratori con- tinuati a ad intluenzare in profondità i più diversi ceti della cittadinanza. a a Cristiana sc- iite due opposte linee per ten- tar di infrangere l'unità po- polare. a un lato essa invia nel ternano alcuni dei suoi caporioni a tenervi assise di tipo demagogico allo scopo di tentar di toglierci l'iniziativa. o lato va segnalata la attività sanfedistica che svol- gono nella zona alcune cric- che clericali più reazionarie: attività che provoca però, per (Continua in 6. pai;., 1. colonna) Passo della . presso . Gronchi Una delegazione del Comita- to direttivo della Federazione nazionale della stampa si è re- cata ieri sera dal Presidente della Camera, 011. Gronchi, per prospettargli l'opportunità che il Variamento discuta al più presto le proposte di legge de- gli on. C'apalozza, , Ariosto e del governo, tendenti tutte e quattro a sottrarre al giudizio del Tribunali i tutti quei cittadini che si tro- vino in congedo e che, secondo la procedura vigente, vengono considerati in servizio alle armi. Al termine del colloquio non è stata diramata alcuna comu- nicazione ufficiale, is'c è previ- sta una per 1 prossimi giorni; ma dall'aspetto visibilmente soddisfatto del Consigliere de- legato Azzarita e di altri de- legati si è potuto arguire che il Presidente Gronchi abbia acceduto alla richiesta di porre al più presto le quattro pro- poste di legge all'o.d g. O O E ANCONA, 12. — Per tutta la notte le pattuglie della pulizia /lamio continuato a battere le vie del centro e le strade periferiche, fer- mando le automobili c/ie en- travano e uscivano dalla città, nella t-'ana speranza c/te il maresciallo e Cannarono cadesse nelle nta- plie della loro rete ; per tut- to il giorno carabinieri e agenti hanno continuato a perlustrare le vie e gli angi- porti che il maresciallo co- nosceva, si può dire, milli- metro per millimetro; da tre giorni la polista piantona la casa di via gli in- gressi dei cinematografi, del- le redazioni, del locali pub- blici piti frequentati, confi- dando in un'imprudenza del fuggiasco; ma det marescial- lo non si riesce a vedere la ombra. Poco dopo le 7 di stamane, sono rientrate le squadre che avevano preso parte a bat tute a largo raggio nella zona di Cancro. A sud del I colloqui tra Meodès-France e Sceiba conclusi eoo un generico comunicato accenno ali iniziatiou per un negozialo con cui il gooerno si è impe- gnato in - Firmati alcuni documenti su questioni di minore importanza colloqui - o si sono con- clusi ieri sera a Villa - dama. Essi sono durati qual- che ora in più del previsto. l ritardo, secondo alcune indiscrezioni abbastanza at- tendibili, sarebbe stato do- vuto al fatto che il primo ministro francese ha richiesto ed ottenuto che la primitiva stesura del comunicato finale venisse abbondantemente cor- retta. Giornalisti italiani e stranieri hanno atteso invano che il ministro degli esteri , così come era stato annunciato, tenesse una con- ferenza stampa per illustrare la portata degli accordi rag- giunti. , infatti, ha lasciato Villa a alla chetichella e così l'ultima se rata romana di - sfera di imbarazzo e di fred- dezza. e - strati, a ogni modo, ha o ai giornalisti un comunicato che nella sua parte iniziale suona nel modo che segue: « A seguito delle decisioni che hanno ampiamente ri- confermato le basi della coo- perazione europea, il presi- dente del Consiglio e ministro degli affari Esteri di Francia, in conformità alla procedura di consultazioni periodiche già da lungo tempo stabilita, e venuto in visita a . Egli, nell'occasione, si è con- certato con il presidente del Consiglio e con il ministro degli affari Esteri a anche su problemi che for- meranno oggetto delle pros- sime riunioni internazionali Consapevoli dell'importan strutturali. a tendènza a ce si è conclusa in una atmo-"za fondamentale che riveste CfTfAlU A O A Eisenlioiter prospetta rinvio di truppe USA contro inoli "solversili„ in paesi stranieri Gravi dichiarazioni del presidente americano sall'aso delle armi atomicbe « strategiche » e « tattiche » NEW . 12. Gra- vissime dichiarazioni sui pro- positi americani di impiega- „.^ re le armi atomiche e sul- e strat ape. to intendimento de^li Stati Uniti di violai e l'ir.di- pcndenza nazionale dei po- poli sono state fatte oq^i dal p: elidente , previsioni assolutamente cer- te. Ecco perchè si deve dire che l'impiego «- t a t t i c o » o e g i e p -» d e l l e armi nu- cleari dipenderebbe da una specifica situazione; ed ecco anche perchè gli Stati Uniti non debbono concentrare i loio preparativi militari su coifo della sua consrict i; un unico tipo di armi conte: en'a stampa se".ma naie. P'a" :-:-rror; it» :n me: .ca militare del to a..a O go- s'.erm'.nlo. Questa adesione h r/rt-rtcìpr.to le auiorità ee- rl-rsi.'i-tiche. trm'.o è vero che : ^lorna'e ^l'a Carla :i ; co- « h-'verno. E..-«-nhov.er ha dlchia- o aver cosi confermato a delie distinzio- ni C h.- per rato, secondo q.tanto scino le- aic-nz.e di tr.to 1 c.n' q-.nì ur.i i-ni.r; cr.tto.-.ci r. :-tti c-->n i ; as-itmo.m sireri p.-'r a, ; ere- attenuare la vi- gilanza dei popoli, i propa- ^..ndisti atl-intici fanno sul j-.feri-ldue t.pi di armi atomiche, not.z:e! E.-e.iho\ver ha proseguito af- ';<"? ha inv: Jl.'tiia-e dr ;->.T..:ì--t: - 'e fr.r-ve di r>"*r'5ere le denti Altr" 3z."m : tsn.t.'sr.e e s"..;*. 1 nii"-b.!o rea'izzare con r mai---' cr-ttil:che relle ì.'tte o-'-r l i 'f.-cr e P"r i «->"sri. A n - che «ul r> ino n : ù n:npr:Y.r< i n- pn*.:"<o. n rietini comuni Ari 1 e a ter, eie * non poss.b.le i.r.ir.a^.nare par:.menti i-tagno tra le o che le armi atomi- .;.- :<:!'in'"i grjpo: n: gov. : *j.» oti m: atomiche « tattiche ^ e le : atomiche * =:rateicene ». o sropi perseguito dalla pi- l'.'.ira militare d^l governo ha pr^-eg.i.to :1 nres.rtenf."' e dotare : Stati ti, d. mezzi mll.tari effic.entii ' .-jscettlbil: di e-s-cre rani-! corT1 -'che ' hanno ormai assunto un r _!>i;;n:ficato storico perchè ] e hanno definitivamente messo line (cosi come è av\e»uto con gli acrei a lungo raggio d'a/i.vie) ali epoca in cu: gii Stati Uniti potevano contare s;ili.i "piotczone degli ocea- ni" >. Ancor p.u d-moate tuazinni i'ìipie-ati nelle s-id.ch.ara7.0n: più d.ve^e e p;r U : ?j arrn-r.cano non s..» r,o.- f.v.v'gh S: ;i grav: sono .e del piesidente propos.to de— 1 d: v.ila re la r...:l ! iti .- ; i ,<-'i "fu- j .« 1 .>pv:,i d O r iiipe-nato: f.n dd'qi: v.lrip.irtl -.i!!.i q.i<-tn»iivjbirà, <on la capitolatone <U>, i ii;-n:-:ro deli l'delia riforma f<>nirjt[t!<i ! «- . i o j >«-«. ..iblenu* rat'«ri. T'i'timo <«">!- \i. .ii/i. hi in;/:.i:<> 1 una «-norme miport.in-jp<». ."vanifica. rirr;r.*'lini*"nt«» ' /a T irt'id.* are d tu-i «li « .11 d.-ii>r».«>nc a - f a ' - -\i!np;»i dril.i «lau; nur. Oif- pr« > r 1 l mi,ficilmcnie il nia!<-o'it«-nto «:hf rni.i. l.a p<» ; i' <a de^h -j è ore.ii«> nella Ì).C. potrà . - t n.«:o d.iile 'a—'.<nra- /ii>n: » «li a n f a n i . (Vrt«">. n o n ,1,1.7 de.'h ritortila, dt .!.« »*«i»n«»-1 i< 1 « .ìf-i>;/ii >; pr«nl'it- > ai'.iri.i. > uv i-;< . fl'l« % -l 1 1 ,ì.'rr::i'u 1 .-lie a'if.mi ci»'t:\ «ì« 1 p.jn«> i e » q.i^^te .i--:cnra7ion; r-.xii'c -Vcf > frenare !,i i»r«»- . -e<v«ndo : <cinjiiina <oa:r«» q lei qm:'i f»r.ent,iin«-nn rorpora-1« !,e -1 ^ a tramando, r ;< m.i o 1 ! ti% ; < 1 che nulla hanno a o «oaijdirn" o! \e,ìere <«va una po'nwa di . potrànn«> c^*^-re !c prt- !%>rin« - . ni 1 the ,1:1/1 ne -on<» m«* .1 [ir«»:«-»t.ir«\ Q u n ; o alla " j-:;n ' d; _*«»»«'rn«'>. »i traf- . . la ' che - la di \«-dore —* la p*i!it:o«i di là u.«ta di.'a tri-i «ii»erta»i tielj r («oii/ioae deaiocrjlicj » ?u- 'ii'ini ~<H . «.li»' -: e <-apita l'nnportari/a della po- «Ta :n ^.«««»? n fjti*» è <«-r- 50: ed e che i «oojhlemocra- nci. qailori acccd<—*<-ro ai conipronic s -i che ! prt»fil,m««. n«"»n «<»'o o definiti*amento la !«>ro coita- c a questo j«»\«Tn«». ma darebbero un c«intribuf«» /radino a quel pro<ei««-» f ), liquidazione delle loro re»t- «l'ie pi>-Ì7i«>'n pf»liticbe e li«- i e \la!a.rodi. ciascuno nel ».io terreno, favoriscono riXTO indipendenza degli altri pae-fterrogati era: * e buo- 6i, assumendosi il ruolo di gendarmi del capitalismo mondiale. Citiamo ancora la agenzia francese - E* stato chiesto poi al pre- sidente essa fcrive : — di precisare che cosa egli inten- da per quelle " forze mobili " di cui ha sottolineato la ne- cessità nel suo " messaggio sullo Stato dell'unione" del 6 gennaio. Eisenhower ha rispo. sto che lo scopo perseguito al riguardo dal suo governo è la creazione sul posto di forze locali le quali iiano in grado di mantenere l'ordine 0 di fronteggiare manovre sovver- sive che non siano accompa- gnate da un intervento ester- no importante. e " forze mo. bili " air.ericrne che ootranno essere eventualmente chiama- te in aiuto — ha aggiunto Ei- senhower — debbono potere essere trasportate per via se- rea; ecco perché gli Stali Uni. ti debrxtn.o cii.-porre di unita di questo tipo -. « o ad una do- manda pios-egue sempre Elsenhower ha d'ehiarato poi che queste " forze i " non dovreb- bero. normalmente, essere dotate di armi atomiche. Tali armi, ha ag^.unto il pren- dente. non sono armi di po- lizia; ma anche in questo ca- io. nessuna possibilità può essere eschi^a. perchè è dif- f:Cil2 prevedere dove possa -fociare il ricolmo a forza >. l ben diverro orientamen- to del popolo americano e testimoniato oggi da un son- daggio dell'opinione pubblica effettuato dall'istituto « Gal- lup ». che ha dimostrato che il 65 per cento degli ameri- cani è contrario a Qualsiasi rottura de: rapporti diploma- tici con l'Unione Sovietica. X«a domanda rivolta agli in- na o cattiva l'idea che gli Stati Uniti possano rompere le relazioni diplomatiche con la a *? l 63 per cento ha dichiarato di ritenere la idea cattiva, il 21 per cento l'ha definita buona e il 14 per cento si è dimostrato in- deciso e senza opinione in proposito. la solidarietà stabilita tra le e ottnze occidentali per la pò. tìca comune seguita nel quadro del trattato nord- atlantico, i ministri dei due paesi ritengono che gli ac- cordi di Parigi costituiscono una tappa per l'edificazione di una Europa unita e che le disposizioni relative alla limitazione volontaria ed al controllo reciproco degli ar- mamenti contenute negli accordi stessi, dovrebbero ispirare, al fine di assicurare la pace nel mondo, quei più vasti accordi che potranno risultare da iniziative prese in tale materia dai paesi ami- ci in seno all'organizzazione delle Nazioni Unite. Strettamente fedeli al man- tenimento delle organizzazio- ni europee esistenti e risoluti a dare all'unione dell'Europa occidentale uno sviluppo co stante nel campo economico e sociale cosi come in quello politico, i ministri hanno convenuto sulla opportunità che sia presa in esame ogni ulteriore misura, anche in materia di produzione degl armamenti. o altresì ritenuto che una collaborazione sempre più stretta permetterà ai due paesi di dare il loro pieno contributo al consolidamento della pace e al miglioramento continuo delle condizioni di vita delle popolazioni. Ersi hanno ribadito la loro volon- di mantenersi in stretto contatto mediante scambi di informazioni e consultazioni reciproche. ministri hanno anche pro- ceduto ad un giro di orizzon- te, nel corso del quale hanno passato in rassegna le altre questioni internazionali che interessano i loro due go- verni. Essi si sono scambiate le informazioni di cui di spongono - e -< hanno - potuto constatare la concordanza dei loro punti di vista. prò gressi già compiuti nell'orga- nizzazione dell'Occidente de- vono. a loro giudizio, costi- tuire il punto di partenza di una azione dei paesi alleati atta a favorire la distensione internazionale e la coopera (Continua n 8. p a c " col.) o fra industriali italiani e francesi Presso la sede della Confin- duìtna è svolta ieri pome- uggio la annunciata riunione tra i rappresentanti delle or- ganizzazioni degli industriali francesi e italiani. Secondo informazioni di fonti ufficiali, nel corso di questo primo contatto ci si sarebbe limitati a esami- nare le questioni defili scam- bi tra i due i e le «< mo- dalità della collaborazione franco-italiana nella Unione francese e nel o d'taiia >. Su questo ultimo punto sembra siano stati rag- giunti degli accordi di mas sima che potrebbero essere perfezionati nei prossimi giorni, ma di cui per ora non si comprende la natura. Per quel che concerne il progetto francese di pool de- gli armamenti sembra che la riunione si sia conclusa con il più totale disaccordo. e fonti ufficiali, infatti, affer- mano che Tesarne della que- stione sarà continuato nelle prossime riunioni che avran no luogo nell'ambito delia 'unione dei iei paesi». i per un traditore / neo/iiscisli det in caccia disftrriìtii di qiorioxi antenati (essi dispongono solo dei degli An- ftis't e dei hanno affisso sui muri di un manifesto per esaltare la fijura dell'ex maresciallo traditore Uraziani, Voltato con sentenza del Tri- l'iinnlc supremo militare che il - maggio 1UJO lo condan- narli a tu anni di carcere. questore di sco forse dopo aver ascol- talo il parere del commissa- rio seviziatore Ca- iri ha regolarmente au- torizzato questo manifesto. signor <{iiesto r e. così so- lerte dispensatore di divieti. sotto i più speciosi pretesti. in altre occasioni, non ha ravvisato in questo caso la possibilità di turbamento dell'ordine pubblico, la apologia di fascismo, lt vilipendio delle istituzioni democratiche e dei calori della fondamen- to deirilalia repubblicana. Scandaloso modo di inter- pretare la legge- Soprattut- to di fronte alla colossale improntitudine dei fascisti, i quali porrebbero che ha intiera renda omaggio alla memoria del Graziant. e Questa italia essi feri- rono delta quale il de- stino stroncava la legittima ascesa verso rindipendenza, la pace e il lavoro >. Xo. anche questa volta il destino non c'entra affatto. destino ha anche questa volta dei nomi precisi: solini, Oraziani. mare- sciallo condannalo per tra- dimento fa colui che si mi*e al servizio dei tedeschi, e fece fucilare, impiccare. <an- cinare* migliala di patrio- ti, di italiani, che rifiuta- vano rinnegire la loro l'atrìa. maresciallo per il quale o-jqi si vorrebbero pretendere ^nari militari (e bene ha fatto il governo a respingere l'i sfacciala ri- chiesta) fu fra i responsa- bili massimi dell'entrata in gnerra deiritalìa n fianco dt fliller. e della sua rovina. maresciallo fche secon- do il manifesto fascista avrebbe < concorso n pro- muovere oltre i confini fa potenza r la dignità di ma > ' r in realtà colui che ha addensala sul nome della nostra Jo sdegno dei popoli civili per le barbare repressioni attuate in prima, in poi, Questo sanno, questo ri- cordano gli italiani: sia co- loro che il Oraziani spinse a combattere e a morire in una guerra ingiusta, senz'ar- mi. senza vestili, senza scar- pe; sia coloro che egli fece assassinare quando, compien- do fino in fondo il suo tr-idimento. divenne ministro delta guerra di Satò, Xon dunque, come afferma il provocatorio manifesto det fascisti, e an grande Soldato della ma un gran- de criminale. Si t chiaro che questo è il giudizio che oli italiani one- sti e demorratiri danno del <>raziani. il cui nome e la cui attirila rimingono /»- gali per sempre ni più infau- sto periodo della nostra storia, che vide la rovina morale e materiale un'altra cosa ancora sta chiara, ni missini «* ai loro amiri: il fascismo non ri- tornerà mai più ad ammor- bare la nostra .Ve .tono garanzia il possente sviluppo del movimento de- mocratico e antifascista e tutti i che dieci anni or sono, combattendo e sconfiggendo Graziani, crea- rono la nuova la città, tutta la costa è sta- ta frugata metro per metro: sono state visitate case, grot- te e cave, ma di Cannarozzo nessuna traccia. Questa sera la moglie e la suocera del maresciallo sono state sottoposte ad un inter- rogatorio, nel loro domicilio, da un giudice istruttore e dal sostituto procuratore della Nel corso del- Vinterrogatorio si è accertato che il maresciallo contra- riamente a quanto era stato affermato sino ad oggi su* bito dopo aver compiuto l'at- tentato al « Afefropoliton », è rientrato nel suo apparta- mento lasciando il basco blu e prendendo con un cap- pello grigio. basco è stato poi effettivamente ritrovato dalla polizia nella casa det Cannarozzo. a del gas ha prov- veduto a chiudere il con- duttore e ad asportare il con- tatore del gas dalla casa del Cannarozzo, forse in conse- guenza della notizia che cir- colava stamane, secondo cui i familiari del maresciallo tenterebbero di togliersi la vita. il timore che il folle, persistendo nel suo di- chiarato proposito di compie- re nuovi delitti — è noto che egli è armato di un certo ' numero di bombe a mano e di una fistola si diriga o s{ sia già diretto in altra cit- tà, ha messo in allarme tutte le Questure che van- no prendendo misure pre- cauzionali. A posti di blocco sono stati installati nelle principali vie di accesso alla Capitale e misure con- simili soni state adottate dal- le Questure di lano, Bologna, sina. A Genova tutti i cinema - e le chiese da stamane sono piantonati da forti nuclei di agenti: la portata di questa operazione può essere misu- rata dal numero dei cinema e delle chiese genovesi che sono complessivamente oltre duecentocinquanta. voci più disparate con- tinuano a incrociarsi sulla apparizione di individui so- spetti in questa o in quella località, e fra queste merita di essere segnalata la denun- cia fatta da un parrucchiere di Sesto S. Giovanni, tale i che avrebbe viaggiato ieri sera su un treno della linea , spalla a spalla con Cannarozzo. Secondo il suo racconto, il salito sul treno a dove aveva trascorso la giornata, per far ritorno a Sesto, trovò posto a mala- pena nel corridoio di un va- gone gremitissimo, e lo col- pi tra i suoi vicini nella res- sa, un viaggiatore di mezza età e di statura media, col capo coperto da un basco azzurro-scuro calcato fin sul- le orecchie, e avvolto in un pastrano color nocciola col bavero rialzato, nel quale lo individuo si studiava di na- scondere il più possibile il volto. sconosciuto sembrava assai agitato, e più volte apri e rinchiuse il finestrino, fra le proteste degli altri viag- giatori, affacciandosi alla esterno come fosse impazien- te di arrivare. Paolini non vi fece gran caso, per quanto il contegno dell'indi- viduo gli sembrasse piuttosto strano. Alla stazione centra- le di dove U treno arrivò alle 20,45, lo scono- sciuto scese insieme agli al- tri, e il parrucchiere lo per- dette di vista. Stamani, vedendo le gran- di fotografie del Cannarozzo sulle prime pagine dei gior- nali sotto i grossi titoli del fatto di Ancona, il rimasto colpito dalla somi- glianza, si risorcenn* dello strano compagno di viaggio della sera precedente e si presentò subito a far il yao racconto al commissariato di di Sesto. polizia ritiene, comun- que. che il Cannarozzo sia ancora ad Ancona e spera di prendere l'assassino per fame, saldando il cerchio attorno al- la città, ben sapendo che nes- suno, neppure il più pietoso e clemente degli amici, po- rrebbe prestare asilo e aiuto ad un criminale pazzo, la cui à costituisce una minac- cia permanente alla rà e alla tranquillità degli an- conitani. o poi si dice Cannarozzo dovrà Uscire. se ii folle, invece, si fosse predisposto un rifugio mu- nendolo di quanto è necessa- rio per vivere o acesse già tentato con successo la sor- tita dall'accerchiamento? So- no soltanto iootesi: tuttavia non è detto che debbano es- sere escluse, se si pensa che il maresciallo stava rimugi- nando da molti mesi un pro- posito di vendetta per dare

Transcript of O A A A O A A . O E' A E otta per la pace e le libertà...

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E E E — A Vi i V Noienbra 14» - Tt l 689.121 63.52] 61.460 689.845

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: mn». colonna Commerciale: Cinema . 15U - -sleale U '<ttn> J spettacoli . 150 Cronaca . 160 . Nccroloiti.i l k 130 Finanziane, e - i - i . ) i -Via del parlamento 9 a - Tel 1 2-3-4-5 o succurs in t'ali a ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIAN O

A N N O ( N u o v a S e r i e) . N . 13 ' 1 3 O 1 9 55 1

la durata dei lavori delia Coti'

ferenza gli Amici di Ancona e Terni

diffondono ogni giorno rispettivamente

415 e 1*000 copie in più del normale

U n a c o p i a . 2 5 - A r r e t r a t a . 3 0

O di prova

S t a n i no a \ ede re come si conc luderà la <TÌ aperta nel quadr ipar t i t o 0 nel g o w r n o dal l a quest ione dei patt i a?rar'i . l ' i n da ora, però, un tìnt o è acquis i to, ed è il i i -gotto «la par i e del governo del la r i form a cont ra t tua l e <o-

come \ c n ne approvata quat t r o unni or sono. 1 l inc-ia l i , la destra economica e pol i t ica , Scoli la e l 'anfani .

a uno a t t i n t o una posiz ione «.ornane su quo-ito punto. 1-d e q i ie i t o il punto essenzia le. Sul p iano di governo, un tale

o e-ìCC dagli sche-ni i dell ' * immobi l i sm o > e sc-arna un n u o \o spos tamento del l 'asse pol i t ic o e pro, ' iai i i -v ia t i c o \ e r -o destra. Sul p ia-n o pol i t ic o generale, tocca di -r i t t o al cuore la a Cr ist iana . Che il part i t o de-mocr is t iano vada assumendo una < in iz iat iv a mediat r ice >

a .socialdemocrat ici e l ibe-ral i è una lumia . l pun t o di partenza è la r inunci a n una r i form a democristiana, ed è punto comune al gover-no, a; l iberal i < al l 'on . l 'an -fani . l a e med ia / i one - de-mocr is t iana e il « compromes-s o» r icercato in sode i go-ve rno non sono che una re-visinne in senso reazionar io del le po- ì / io i i ì democr is t iane e di governo di quat t r o anni fa.

Per comprendere la impor -tanza di quel che tota avve-n e n do non bisogna d iment i -care quel c l i c furon o le leggi .^egni di r i form a agrar ia . A on furono , cer to, leirgi quals iasi. Concep i te « in funz ione an-i i comunis fa » e l imi ta t e nella portata , furon o tu t tav i a uno dei pi lastr i strut tural i pit i important i del la pol i t ic a de-mocr ist iana dopo la -z ione. Furon o una de l le ch ia-A Ì del « cen t r i smo J. degnspe-r iano , e furon o i l s o lo ten-ta t iv o di app l i ca / i one, s ia pu-r e monca, del p rog ramm a or i -g inar i o de l la a Crist ia ' ' * . Fu ron o presentate

e *'ui « . r a t t o del le posi-z ioni di p r inc ip i o t radiz ional i de l la pol i t ic a ca t to l ica ne l le campagne, si r i ch iamaron o a l l e impostaz ioni del part i t o popolare, e perc iò furon o lo s t rumcno con cui venne in qua lche m o do assorbi ta la sp in ta del le masse popolari democr is t iane i n favor e di una pol i t ic a di r i forme . a r i form a ilei contrat t i in par -t icolare, la cui concreta im-postaz ione in iz ia l e r ìsale non per c a so al per iodo del la -s is tenza, r iman e infatt i tu t to -r a una r ivendicaz ione asso-lu t a di t int a la ba-e d. e.

Orbene. Fon. Fanfani si as-s u me oggi la responsabi l i tà di get tare a mare gli ul t im i re-

i di un ind i r izz o pol i t ic o «ro-ì impegna t i vo per la -mocraz ia Cr i - t ian n o per le sue stc»~<* tradizioni . Chi mai può es-ere tan t o imrenuo da credere c he Fon. l 'anfan i si m u o i a in q u o t a d i rez ione per far p iacere al l 'on . -god i? Cli t può credere c he l o sp inga a tan t o il desider io di t S a h a re il quadr ipar i i t o », nel p re -uppo- io che Fon. Sa-nerai >ia .-empre pront o a ca-pi to lar e a di f ferenza dei l i -l l e ra li e i a'_*rarì? Chi p u ò credere, c ioè. < he so lo un m o l i l o cor i t i i ì -ent e e ia t t ieo induca Fon. l 'anfan i a ba-rattar e it a fondamento della t radiz ion e - popolare > nel le c a m p a 2 n e. per una op i ior tn -

A A A O A A .

ott a per la pace e le libert à operal e centro dell'orion e dei comunist i fr a le moss e

(ìli interventi di Secchia. i Vittorio , Calvaresi, Boni, Bardi, Natta, Bera. Gullo, Bardiai. Benedetti, Pancini. Patjliarini , o - l saluto delle delegazioni austriaca, svizzera, belga, inglese - Oggi la relazione di Grieco

O E' A E

Lucid a foll i a nel memoriale

d i Cann a rozz o l testo dell'u ultimatum » pervenuto al nostro giornale e precauzioni prese per impedire il suicidio dei familiar i

levi mat t in a a l l e 8 precise 6 r ipreso ai Teatro Adr ian o il d ibat t i t o del la V Conferenza nazionale del Par t i t o c o m u-nista ital iano- Non solo i d e-legati all 'olian o al comple to, fi n dal l ' in iz io , la p la tea: anche i palchi, la gal ler ia, i l l ogg io-ne appaiono gremi t iss imi. C o-me nei g iorn i precedent i, a n-ello in questa quart a g iornata

democr is t iani e di Az ione Cat-tol ic a r ivendicami ne l le lo-o us.-emblce una d iver t a pol i t i -ca, la fin e degli scandali e clogìi arbitr i e i l r innavamento del le st rut tur e economiche. Esistono dunque grandi possi-bi l i t à di es tendere e di por -tar e sii un p iano più pol i t i -camente qual i f icat o il nostro cl.alogo con 1» ìrìas.-e calto'. i -

d i is t ru l i e a l l 'Agrar ia . Questa otl'ensiva. alla qua le par tec ipa anche una part e dei c lero, si espr ime i. l i ' intern o de l le f a b-br ich e in un inaspr imento del le repressioni ant iopera ie, nei l i cenz iamenti in massa, nel lo sbr ic io lamento de l le aziende, ne l la dilYusione del lavor o a domic i l io , men t r e ne l le campagne il mancato

m i a e 1: vero che

1.» i * d ! - ; - ! » . < - « ; . -j i - r » iT : . : : "

cor TnT.r» < »i * » !>*'

Fon. l a n t a n i ha <ercato di di fenderai dal l e accn -e r i i o l -te^l i in tal s,«n-o da altr i e -po-ncni i del - no *tc*- o par t i t o e dal l a sua ba-e. i fat to , pe-rò . q ia'- :a- i ' compromesso -in que-ta materia ha il cn-ratter e di una <.\'>!:a nella p o b i k a democr i - t iana. < he ne—*i: i 1 da h i i raz ior w i c rba -]« di ì ai pr : n«inì > può m v i 'aerare.

i r«-:i'". à è < "i e V«»!i. Fan-f i n i i an ' r «coperto a~l-7i:«'m*><». ": i a w< .!-:«»!>*. ]<> ' v e rn»-:/:«>";' . < !" prw«. o nT i!! a 1 ' » a * !:« * if re r«»n

aa-'.ì* a d;

T.foTr ' » in ri.r-' 1 ' ' f l ' a i i n <l a ba-«» d« :nm n.i > h i porra ' o »11 1 cc*«-*r- - 1pari,*' » 1- T -i T - : q-:.»-:i ?"«'-' . ]«.-i ì a n f . T ' -. è '<r«- «f» > 1-10 d' in ::i . a i t 'a icr-* » il : o \ ( 'T? " ; ,n a-trl- c dir.-Tia -Tn*">. sj*. : <'->->'ai" fon !YY"«» -r ì - o -! ; i 1 i » r,>-

Ì CT'~:',.Ì-, 1. ,- rj:i 'rd . *o: , l i « «'. (i-,it: n < a rx>'- -1 ca. »'i pn-e « *>n la::»" :»

: :ra d : 1 . ni '«> 00-r la p-<--- V-,- de'!.» -' i a

b-w* . >, tn>:r t !,]t-r< > po' iar. -<'i < :o ut finì : j »--«Tpni. Conn-r>Otr«*'»b r * «»' f | ' , , i r . i oi '^s- o ;n diri/7- » : ««ri l ' . n fan i c>'i nn - : i o '«ripo»j o n.'' i nf«»rrn. ì > 7 n i . de! <ui r i ' / ' t ' o le forze do! i i «'e-.;'."» c f u o . i ^ V i < po-l i t i c i hanno f .- T r « » ua.i q.u---:'«»*i e p'>';,! i '

Ter n i 1 p'Vìiir. i di r f«ir -me\ infatt i . Tanfani non s.

e il i bambini e bambine hanno recato ier i al la Conferenza cone alcuni che offrono fiori al comparito Togliatt i e agli a l t r i

i l lor o festoso saluto. -membri della presidenza

mig l ia i a di inv i ta t i hanno a s-s is t i to agli in tensi lavor i de l la Conferenza dal pr im o al l 'u l t i -ino minuto . Questa fol l a di compagni e di s impat izzant i. che gremisce gli andi t i e i corr ido i del teatro, che p reme sugli ingressi, che quo t id ia -namen te fa la fila ne l le sezioni del Par t i t o per ass icurarsi i r icercat iss imi b ig l ie t t i di i n v i -to è una de l le carattet ist iche pi ù in teressanti di ques te as-s'se naz iona li del . e b a-s te rebbe da sola a t e s t i m o-n iar e la pass ione e l 'at tesa con cui i l pò {io l o int ier o segue ia man i fes taz ione.

P r i m o orator e del la g io rna-ta è il compagna o

. segretar io de l la Federaz ione di Ascoli P iceno, i l qua le affront a il p rob lema dei rapport i con le masse ca t-to l i ch e del la sua prov inc ia , dove la C conserva ancora. nonostan te i successi de l le forz e democra t iche, una n o-tevo le inf luenza. Secondo lo oratore, la causa del ia inade-guatezza del la nostra az ione in questa d i rez ione d ipende dal fat t o che il Par t i t o non ha ancora posto nei Ì g iust. termin i i l p rob lema del ia d i -fesa del la pace, cons iderato t ropp o spe.-so una ques t ione di pu *o ta t t ic isma e di p r o -oaganda. E' s tata invece fatt a ìY.-per:enza che quando si è ri'J.-c't i a par lar e con ie ma-se ci . t tol ich e in termin i concreti e conv:nc;r.*. i del ia lot t a per "3 pace, -i è t rovat a si ib. to una ades ione ed è st.'.'.i pass i. bue d.bat tere in modo fecondo

j i p;f j le ' i i i v'iella eoe;.utenza e ir!e".:*;.7.ion e c c n t r ) le arm i d

che. Tr a i temi di p i ù largo in teresse popolare, i l c o m p a-gno Calvaresi ind ica la lott a contr o l 'azione soffocante del monopo l io e le t t r ico U N ES e contr o i monopoli ch imic i .

Secondo orator e è i l c o m p a-gno Onder B O N segre tar io del la Federaz ione di o Emi l ia , i l qua le espone gli sv i luppi del la campagna a n t i -

, ant ioperaia e an t i -comunis ta orchestrata, con a r -bitr i , v io lenze e arrest i , da l l e prefet tur e e dal l e ques tu re emi l iane in appoggio agli i n -

re inves t imento del la rendi t a port a a l l o spopo lamen to e al la fuga dei g iovan i.

Energ iche e avanzate sono state in Emi l i a a lcune lot t e di fabbr ica , come quel la de l le

, i grandi sc ioperi bracciant i l i , i l m o v i m e n to per la pace; debo lezze e d i scon t i-nui t à si sono reg is t ra te però nel m o v i m e n to per la r ina -scita, per l e s is temaz ioni idraul iche , agrar i e e forestal i, per le bonif iche, per l ' indu -str ia l izzazione e l e r i fo rm e

muoversi s o " a mo sul terre -no s t re t tamente s indacale ed economic is t i co va superata, in quan to rende Più di f f ic i l e la cost i tuz ione di h.rghe al-leanze.

o la lettur a di un te le-g ramma de l la moghe del mar -t ir e Corbari , e d; un messag-gio da , in cui si annunc iano i successi r agg iun-t i nel la cost ruz ione del la n u o-va Casa del Popolo, i l c o m p a-gno , che presiede la s e-duta, da n paro la al c o m p a-gno A lbe r t o , de l la Federaz ione di Terni .

Bard i so t to l inea il ruol o e s-senzia le che l 'azione a n t i m o-nopol is t ica svo lge in una zo-na come quel la di Tern i le cui popolaz ioni d ipendono, per la lor o es is tenza, ese lus i va-men te da l l e grandi fabbr ich e del g rupp o Tern i . Questa pa r -t icolar e s i tuaz ione economica ha de te rm ina to nel le masse una e leva ta coscienza e sens i-bi l i t à pol i t ica . Per spingere i p i ù largh i strat i del la popo-laz ione ad una giusta sce l ta

del le posiz ioni da assumere di vo l t a in vo l ta, e per c o n s e-guir e vasti sch ie ramenti un i -tari , occorre saper da r e una chiar a e sempl ice -ne di lott a al la c lasse opera ia dentr o e fuor i de l le fabbr iche. tenta t iv i de l l 'avversar io, e

innanzi tut t o del monopo l io Terni , per spezzare l 'uni t à del la c lasse opera ia e l e sue a l leanze hanno finora fa t t o fa l l iment o e i lavorator i c o n-tinuat i a ad int luenzare i n profondi t à i p iù d iversi ceti del la c i t tad inanza.

a a Cr is t ian a s c-i i t e due opposte l inee per t e n-tar di in f ranger e l 'unit à p o-polare. a un lato essa inv i a nel te rnano a lcuni dei suoi capor ioni a tenervi ass ise di t ip o demagog ico a l l o scopo di tentar di togl ierci l ' in iz iat iva .

o lato va segnala ta la at t iv i t à sanfed is t ica che svo l-gono ne l la zona a lcune c r ic -che c ler ica li p i ù reaz ionar ie: at t iv i t à che p rovoca però, per

(Continua in 6. pai;., 1. colonna)

Passo della . presso . Gronchi

Una delegazione del Comita-to direttiv o della Federazione nazionale della stampa si è re-cata ier i sera dal Presidente della Camera, 011. Gronchi , per prospettargli l 'opportunit à che i l Variamento discuta al più presto le proposte di legge de-gli on. C'apalozza, , Ariost o e del governo, tendenti tutt e e quattr o a sottrarr e al giudizi o del Tribunal i i tutt i quei cittadin i che si tro -vin o in congedo e che, secondo la procedura v igente, vengono considerati in servizio alle armi .

A l termin e del col loquio non è stata diramat a alcuna comu-nicazione ufficiale, is'c è previ -sta una per 1 prossimi giorni ; ma dall 'aspetto vis ibi lmente soddisfatto del Consigl iere de-legato Azzarit a e di altr i de-legati si è potuto arguir e che i l Presidente Gronchi abbia acceduto alla richiesta di porr e al più presto le quattr o pro-poste di legge all'o.d g.

O O E

A N C O N A , 12. — Per tutta l a no t t e le pattuglie della pulizia / lamio continuato a bat ter e le v i e del cen t ro e l e strade periferiche, fer-mando le au tomobi l i c/ie en-travano e usc i vano dal la c i t tà , ne l la t-'ana speranza c/te il maresciallo e C a n n a r o no cadesse ne l le n ta-pl i e della loro rete ; per tut-to il giorno carab in ie r i e agen ti hanno con t inua to a per lus t rar e le vie e gli angi-porti che il maresciallo co-nosceva, si può dire, milli-metro per m i l l imet ro ; da tre giorni la pol is ta p ian tona la casa di via gli in-gressi dei cinematografi, del-le redazioni, del locali pub-blici pit i f requentat i , con f i -dando in un'imprudenza del fuggiasco; ma det maresc ia l-l o non si riesce a vedere la ombra.

Poco dopo l e 7 di s tamane, sono rientrate le squadre che a v e v a no preso parte a bat tute a largo raggio nella zona di Cancro. A sud del

I colloqui tra Meodès-France e Sceiba conclusi eoo un generico comunicato

accenno ali iniziatiou per un negozialo con cui il gooerno si è impe-gnato in - Firmati alcuni documenti su questioni di minore importanza

co l loqui -o si sono c o n-

c lusi i e r i se ra a V i l l a -d a m a. Essi s o no dura t i q u a l -c he or a i n p i ù del p rev is to. l r i ta rdo , secondo a l cune

ind iscrez ioni abbas tanza a t -tend ib i l i , sa rebbe s ta to d o-v u t o al fa t t o c he i l p r im o m in i s t r o f rancese ha r i ch ies to ed o t t enu to c he l a p r im i t i v a s tesu ra del c o m u n i c a to f inal e ven i sse a b b o n d a n t e m e n te co r-re t ta . Giorna l is t i i ta l ian i e s t ran ie r i hanno a t teso i n v a no c he i l m in i s t r o deg li es te ri

, così c o me era s ta to annunc ia to, tenesse u na c o n-fe renza s tampa per i l l us t ra r e l a por ta t a deg li accordi r a g -g iun t i . , in fat t i , ha lasc ia to V i l l a a a l l a che t i che l la e così l 'u l t im a se rat a romana di -

s fe ra d i imbarazzo e di f r e d -dezza. e -strat i , a ogni m o d o, ha o ai g iorna l is t i un c o m u n i c a to che ne l la sua par t e i n i z ia l e suona nel m o do c he s e g u e:

« A segu i to de l le dec is ioni che h a n no a m p i a m e n te r i -con fe rma to l e basi de l la c o o-peraz ione eu ropea, i l p r e s i-d e n te del Cons ig l io e m in i s t r o deg li af far i Esteri di F ranc ia, i n con fo rm i t à a l l a p rocedura di consu l taz ioni pe r iod iche g ià da l ungo t e m po s tab i l i ta , e v e n u to i n v i s i t a a . Egl i , ne l l ' occas ione, si è c o n-cer ta to con i l p res i den te del Cons ig l io e c on i l m i n i s t r o deg li af far i Es te ri a anche su p rob lemi c he f o r -m e r a n no ogge t to de l le p r o s-s i me r iun ion i i n te rnaz iona l i

Consapevo li de l l ' impor ta n strut tural i . a tendènza a ce si è conc lusa i n u na a tmo- "z a f o n d a m e n t a le c he r i v e s te

CfTfAl U A O A

Eisenlioiter prospetta rinvio di truppe USA contro inoli "solversili„ in paesi stranieri Gravi dichiarazioni del presidente americano sall'aso delle armi atomicbe « strategiche » e « tattiche »

NEW . 12. — G r a -v i ss ime dichiaraz ioni sui p r o -positi amer icani di i m p i e g a- „ . ^ r e l e arm i a tomiche e s u l- e strat ape. to in tend imento de^l i

Stati Unit i di v io lai e l ' ir.di -pcndenza nazionale dei p o-poli sono s ta te fat t e oq^i dal p: e l i den te ,

prev is ioni asso lu tamen te ce r-te. Ecco perchè si d e ve dir e c he l ' impieg o «- ta t t ic o » o

egiep -» de l le arm i n u -cleari d ipenderebbe da una specif ica s i tuaz ione; ed ecco anche perchè gli Stati Uni t i non debbono concent rare i l o i o preparat iv i mi l i tar i su

co i f o del la sua consrict i; un un ico t ip o di arm i conte: e n 'a s tampa s e " . ma naie.

P'a" :-:-rror ; it » :n m e: .ca mi l i tar e del

to a..a O g o -

s'.erm'.nlo. Questa ades ione h r/rt-rtcìpr.t o le auior i t à e e-rl-rsi.'i-tiche . trm'. o è vero che : ^ lorna ' e ^ l ' a Carl a : i ; co-

« h - ' v e r n o . E..-«-nhov.er ha d l ch ia-

o aver cosi con fe rmato a de l ie d is t inz io-

ni C h.- per

rato , secondo q.tanto s c i no le- aic-nz.e di

tr.t o 1 c . n' q-.nì ur.i

i-ni.r ;

cr.tto.-.ci r. :-tt i c-->n i ; as- i tmo.m s i r e r i p.-'r a, ; ere-

a t tenuare la v i -g i lanza dei popol i, i p ropa-^..ndist i atl- intic i f anno sul

j - . fe r i - ldu e t.pi di arm i a tomiche, not .z :e! E.-e. iho\ver ha prosegu i to af-

';<" ? ha inv: J l . ' t i ia- e dr ;->.T..:ì--t : -' e fr.r-v e di r>"*r'5er e le denti

A l t r " 3z."m : tsn.t.'sr.e e s"..;*. 1 n i i " -b. ! o rea' izzare con r mai---' cr- t t i l :ch e re l l e ì.'tt e o-'-r l i 'f.-cr e P" r i «->"sri . A n -che «ul r> i n o n : ù n:npr:Y.r< in-

pn*.:"<o . n r ietin i comuni

A r i 1 e a ter, e ie * non poss.b. le i.r.ir.a^.nar e par : .ment i i-tagno tr a le

o che l e arm i a t o m i-

.;.- :<:!'in'"i g r j p o : n: gov. :* j .» oti

m: a tomiche « ta t t ich e ^ e l e : a tomiche * =:rateicene ».

o s r o pi persegui to dal l a p i -l'.'.ir a mi l i ta r e d^ l governo — ha pr^-eg. i . t o :1 nres.rtenf." ' — e dotare : Stati t i , d. mezzi ml l . tar i ef f ic.ent ii ' . - jscett lb i l : di e-s-cre ran i - !

c o r T 1 - ' c h e ' hanno ormai assun to un r _!>i;;n:f icat o stor ico perchè ] e hanno def in i t i vament e messo

l in e (cosi c o me è a v \ e » u to con gli acrei a lungo raggio d'a/ i .v ie) ali epoca in c u: gii Stati Unit i po tevano contare s;ili. i " p i o t c z o n e degli ocea-ni" >.

Ancor p.u d-moa te tuazinni

i ' ì ip ie-at i ne l le s - i d . c h . a r a 7 . 0 n: pi ù d . v e ^e e p ; r U

: ?j arrn-r.can o

non s..» r,o.- f .v .v 'gh S: ; i

grav: sono .e del p i es iden te

propos. to de— 1 d: v . i l a r e la

r...: l ! i t i

.- ; i

,<-'i "fu -j .« 1 .>pv:,i d O r

i i i p e - n a t o : f.n dd'qi : v.lrip.irtl -.i!!. i q.i<-tn»iivjbirà , <on la c a p i t o l a t o ne <U>, i ii;-n:-:r o deli l 'de l i a r i form a f<>nirjt[t!<i !«- . i o j >«-«. . . ib lenu* rat'«ri . T' i ' t im o <«">!-

\i. . i i / i . h i in;/:.i:< > 1 una «-norme miport.in-jp<» . ."vanifica . rirr;r.*'lini*"nt« » ' /a T irt'id. * are d tu-i

«li « . 11

d.-ii>r».«>nc a - f a ' - -\ i !np;» i dril. i « l a u; nur . Oif -

pr« > r 1 l m i , f i c i lmcn i e il nia!<-o'it«-nt o «:hf rni.i . l.a p<»;i' <a de^h -j è ore.ii«> nella Ì).C. potr à

. - t n.« :o d.ii l e 'a—'.<nra -/ii>n : » «li anfani. (Vrt«"> . non

, 1 , 1 . 7

de. 'h ritortila , dt .!.« »*«i»n«»-1

i< 1 « .ìf-i>;/i i >; pr«nl'it - > ai ' . i r i . i . > uv i-; < . fl'l« %-l 1 1 , ì . ' r r : : i ' u 1 .-li e a'if.m i ci»'t: \

«ì« 1 p.jn«> i e » q.i^^t e . i - - :cnra7ion; r - . x i i ' c - V c f > frenar e !,i i»r«»-. -e<v«ndo : <c in j i i i n a <oa:r«» q lei

q m : ' i f»r.ent,iin«-nn rorpora-1 « !,e -1 ^ a t ramando, r ;< m.i o

1 ! ti% ; < 1 che null a hanno a o «oaijdirn " o! \e , ìe re <«va una po 'nwa di . potrànn«> c^*^-r e !c prt -!%>rin« -. ni 1 t h e ,1:1/1 ne -on<» m«* .1 [ir«»:«-»t.ir« \ Q u n ; o al la

" j - : ; n ' d; _*«»»«'rn«'>. »i traf -. . la ' che - la di \«-dore —* la p*i!it:o« i di

l à u.«ta di.'a t r i - i «ii»erta»i tiel j r ( « o i i / i o ae dea ioc r j l i c j » ?u-

'i i ' ini ~<H . «.li»' -: e <-apita l 'nnportari/ a del la po-«Ta :n ^.«««»? n fjti* » è <«-r-50: ed e che i «oo jh l emoc ra-nci . q a i l o r i acccd<—*<-ro ai conipronic s- i che ! prt»fil,m««. n«"»n «<»'o o def in i t i *ament o la !«>ro coita-

c a questo j«»\«Tn«». ma darebbero un c«intribuf« » / r a d i n o a quel pro<ei««-» f ) , l iqu idazion e del le lor o re»t-«l'i e pi>-Ì7i«>'n pf»liticb e e li«-

i e \ la!a.rodi . c iascuno nel ».io terreno, favor iscono

r iXTO

ind ipendenza degli a l t r i pae- f te r roga ti e ra: * e b u o-6i, assumendosi i l ruo l o di gendarmi d e l cap i ta l ismo mond ia le. C i t iam o ancora la agenz ia f rancese

- E* stato ch ies to poi al pre-s iden te — essa fc r i v e :— di prec isare che cosa egli in ten-da per que l le " forze mobi l i " di cui ha sot to l ineato la ne-cess i tà nel suo " messagg io su l lo S ta to de l l ' un i one" del 6 genna io. E i senhower ha r ispo. s to c he lo scopo persegu i to al r iguard o dal suo g o v e r no è la c reaz ione sul posto di forze locali le quali i i a n o i n grado di man tene re l 'ord in e 0 di f ronteggiar e manov re sovver-s ive che non s iano accompa-gna te da un in te rvent o ester-no impor tante . e " forze m o. bi l i " air .er icrn e c he oo t ranno essere e v e n t u a l m e n te ch iama-t e in a iu t o — ha agg iun to Ei-senhower — debbono potere essere t rasportat e per v ia s e-rea; ecco perché gli S ta li Un i . t i debrxtn.o cii.-porr e di uni t a di ques to t ip o -.

« o ad una do-manda — pios-egue sempre

— E lsenhower ha d 'ehiarat o poi c he ques te " forze i " non d o v r e b-bero. no rma lmente, essere do ta te di armi a tomiche. Tal i armi , ha ag^ .un to i l p r e n -dente. non sono arm i di p o-l iz ia ; ma anche in ques to ca-io. nessuna possibi l i tà può essere eschi^a. perchè è di f -f:Cil 2 p revedere dove possa - foc iar e il ricolm o a forza >.

l ben d iver r o o r i en tamen-t o del popolo amer icano e tes t imon ia to oggi da un s o n-dagg io de l l 'op in ion e pubbl ica e f fe t tua to dal l ' is t i tu t o « G a l -l u p ». c he ha d imost ra t o che i l 65 per cen to degli a m e r i -cani è contrar i o a Qualsiasi rottur a de: rapport i d i p l oma-tic i con l 'Union e Sov ie t ica.

X«a domanda r ivolt a agli i n -

na o ca t t i v a l ' ide a c he gli Stati Un i t i possano romper e l e re lazioni d ip lomat i ch e con la a *? l 63 per cen to ha d ich ia ra t o di r i tener e la idea ca t t i va, il 21 per c e n to l'h a def in i t a buona e i l 14 per cen to si è d imost ra t o i n -dec iso e senza op in ione i n proposi to.

l a so l ida r ie tà s tab i l i t a t r a l e

eo t t n z e occ iden ta li p er l a pò. t ìca c o m u ne s e g u i ta n el

q u a d r o del t ra t ta t o n o r d -a t lan t ico , i m in is t r i dei d ue paesi r i t engono c he g l i a c-cord i di Par igi cos t i t u i scono u n a tappa per l 'edi f icazione d i una E u r o p a un i t a e che l e d ispos iz ioni r e l a t i v e a l l a l im i t az i on e vo lon ta r i a ed al con t ro l l o rec ip roco deg li a r -m a m e n ti c o n t e n u te neg li accordi s tess i, d o v r e b b e ro isp i rare , al f in e di ass icurare l a p a ce n el m o n d o, q u ei p i ù v a s ti acco rdi c he po t rann o r i su l ta r e da i n i z ia t i v e p rese i n ta l e m a t e r i a dai paesi a m i -ci i n s e no a l l ' o rgan izzaz ione d e l l e N a z i o ni U n i t e .

S t r e t t a m e n te fede li al m a n-t e n i m e n to de l le o rgan i zzaz io-n i e u r o p ee es is ten ti e r iso lu t i a da r e a l l ' un ion e de l l 'Eu rop a occ i den ta le uno s v i l u p po co s tan te nel c a m po e c o n o m i co e soc ia le cosi c o me i n q u e l lo po l i t ico , i m in is t r i h a n no c o n v e n u to su l la oppo r tun i t à c he s ia p resa i n e s a me ogni u l te r io r e misura, a n c he i n ma te r i a di p roduz ione degl a r m a m e n t i .

o a l t resì r i t e n u t o c he una co l l abo raz ione s e m p re p i ù s t re t t a pe rme t t e rà ai due paesi di d a r e i l l o r o p i eno con t r i bu t o al c o n s o l i d a m e n to de l l a p a ce e al m i g l i o r a m e n t o c o n t i n uo d e l le cond iz ioni di v i t a d e l le popo laz ion i. Ersi h a n no r i bad i t o la lo r o v o l o n-t à di m a n t e n e r si i n s t re t t o con ta t to m e d i a n te scambi di i n f o rmaz ion i e consu l taz ioni rec ip roche.

m in i s t r i h a n no a n c he p r o -c e d u to ad un g i r o di o r i z zon-te, nel co rso del q u a le h a n no p a s s a to i n rassegna l e a l t r e ques t i oni i n te rnaz iona l i c he i n te ressano i lo r o d ue g o-v e r n i . Essi si sono s c a m b i a te

l e in fo rmaz ion i di c ui di spongono - e -< h a n no - po tu t o cons ta ta re la conco rdanza dei l o r o pun t i di v i s ta. p r ò gressi g ià comp iu t i n e l l ' o r g a -n izzaz ione de l l 'Occ idente d e-v o n o. a l o r o g iud iz io, c o s t i-tu i r e i l p u n t o d i pa r tenza d i una az ione dei paesi a l l ea ti a t t a a favor i r e l a d i s tens ione in te rnaz iona le e l a coopera

(Continua n 8. p ac " col.)

o fra industrial i italian i e francesi

P r e s so la sede d e l la Conf in -d u ì t n a è svol ta ier i pome-u g g io la annunc ia ta r iun ion e tr a i rappresen tan ti de l le o r -gan izzaz ioni deg li i ndus t r ia l i f rancesi e i ta l ian i .

S e c o n do in fo rmaz ion i di fon t i uff ic ial i , n el co rso d i q u e s to p r i m o con ta t to ci si s a r e b be l im i ta t i a e s a m i-nar e l e ques t ioni defil i scam-bi tr a i due i e l e «< mo-dal i t à de l la co l laboraz ione f ranco- i ta l ian a ne l la Un ione f rancese e nel o d' tai i a >. Su ques to u l t im o pun t o sembra s iano stati rag-g iun t i degli accordi di m as s ima c he pot rebbero esse re per fez ionati nei p ross imi g iorn i , ma di cui per ora n on si comprende la natura .

P er quel c he conce rne i l p roget to f rancese di pool de-gl i a r m a m e n ti s e m b ra c he la r iun ion e si s ia conc lusa con i l p i ù to ta l e d isaccordo. e font i uf f ic ial i , infat t i , affer-m a no c he Tesarne de l la que-s t ione sarà con t inua to ne l le p ross ime r iunion i c he a v r an n o l uogo ne l l 'ambi t o del ia ' un ion e dei i ei p a e s i ».

i per un traditor e / neo/iiscisli det in

caccia disftrriìtii di qiorioxi antenati (essi dispongono

solo dei degli An-ftis't e dei hanno affisso sui muri diun manifesto per esaltare la fijura dell'ex maresciallo traditore Uraziani, Voltato con sentenza del Tri-l'iinnlc supremo militare che il - maggio 1UJO lo condan-narli a tu anni di carcere.

questore disco — forse dopo aver ascol-talo il parere del commissa-rio seviziatore Ca-iri — ha regolarmente au-torizzato questo manifesto.

signor <{iiestore. così so-lerte dispensatore di divieti. sotto i più speciosi pretesti. in altre occasioni, non ha ravvisato in questo caso né la possibilità di turbamento dell'ordine pubblico, né la apologia di fascismo, né lt vilipendio delle istituzioni democratiche e dei calori della fondamen-to deirilalia repubblicana.

Scandaloso modo di inter-pretare la legge- Soprattut-to di fronte alla colossale improntitudine dei fascisti, i quali porrebbero cheha intiera renda omaggio

alla memoria del Graziant. e Questa italia — essi feri-rono — delta quale il de-stino stroncava la legittima ascesa verso rindipendenza, la pace e il lavoro >.

Xo. anche questa volta il destino non c'entra affatto.

destino ha anche questa volta dei nomi precisi:solini, Oraziani. mare-sciallo condannalo per tra-dimento fa colui che si mi*e al servizio dei tedeschi, e fece fucilare, impiccare. <an-cinare* migliala di patrio-ti, di italiani, che rifiuta-vano dì rinnegire la loro l'atrìa. maresciallo per il quale o-jqi si vorrebbero pretendere ^nari militari (e bene ha fatto il governo a respingere l'i sfacciala ri-chiesta) fu fra i responsa-bili massimi dell'entrata in gnerra deiritalìa n fianco dt fliller. e della sua rovina.

maresciallo fche secon-do il manifesto fascista avrebbe < concorso n pro-muovere oltre i confini fa potenza r la dignità dima > ' r in realtà colui che ha addensala sul nome della nostra Jo sdegno dei popoli civili per le barbare repressioni attuate inprima, in poi,

Questo sanno, questo ri-cordano gli italiani: sia co-loro che il Oraziani spinse a combattere e a morire in una guerra ingiusta, senz'ar-mi. senza vestili, senza scar-pe; sia coloro che egli fece assassinare quando, compien-do fino in fondo il suo tr-idimento. divenne ministro delta guerra di Satò, Xon dunque, come afferma il provocatorio manifesto det fascisti, e an grande Soldato della ma un gran-de criminale.

Si t chiaro che questo è il giudizio che oli italiani one-sti e demorratiri danno del <>raziani. il cui nome e la cui attirila rimingono /»-gali per sempre ni più infau-sto periodo della nostra storia, che vide la rovina morale e materiale

un'altra cosa ancora sta chiara, ni missini «* ai loro amiri: il fascismo non ri-tornerà mai più ad ammor-bare la nostra .Ve .tono garanzia il possente sviluppo del movimento de-mocratico e antifascista e tutti i che dieci anni or sono, combattendo e sconfiggendo Graziani, crea-rono la nuova

la città, tutta la cos ta è sta-ta frugata metro per metro: sono s ta te v is i ta t e case, grot-te e cave, ma diCannarozzo nessuna traccia.

Ques ta sera la m o g l ie e l a suocera del maresciallo sono state sottoposte ad un inter-rogatorio, nel lor o domic i l i o , da un giudice istruttore e dal sostituto procuratore della

Nel corso d e l-Vinterrogatorio si è accertato che il maresciallo — c o n t r a-r i amen t e a quanto era stato affermato sino ad oggi — su* bito dopo aver compiuto l'at-tentato al « Afef ropol i to n », è rientrato nel suo a p p a r t a -m e n to lasciando il basco b l u e p r e n d e n do c on sé un cap-pello grigio. basco è stato poi effettivamente ritrovato dalla polizia nella casa det Cannarozzo.

a del gas ha prov-veduto a chiudere il con-duttore e ad asportare il c o n-ta tor e del gas da l l a casa d el Cannarozzo, forse in conse-guenza della notizia che cir-colava stamane, secondo cui i familiari del maresciallo tenterebbero di togliersi la vita.

il timore che il folle, persistendo nel suo di-chiarato proposito di compie-re nuovi delitti — è n o to c he egli è armato di un certo ' numero di b o m be a m a no e di una fistola — si d i r i g a o s{ sia già diretto in altra cit-tà, ha messo in allarme tutte le Questure che van-no prendendo misure pre-cauzionali. A posti di blocco sono stati installati nelle principali vie di accesso alla Capitale e misure con-simili soni state adottate dal-le Questure dilano, Bologna,sina. A Genova tutti i cinema -e le chiese da s t a m a ne s o no piantonati da forti n u c l ei di agenti: la portata di questa operazione può essere misu-rata dal numero dei cinema e delle chiese genovesi che sono complessivamente oltre duecentocinquanta.

voci p i ù disparate con-tinuano a incrociarsi sulla apparizione di individui so-spetti in questa o in quella località, e fra ques te m e r i t a d i esse re segna la ta la denun-cia fatta da un parrucchiere di S e s to S. G i o v a n n i , t a l e

i che avrebbe viaggiato ieri sera su un treno della linea , spalla a spalla conCannarozzo.

S e c o n do i l suo racconto, il salito sul treno a dove aveva trascorso

l a g io rna ta, per far ritorno a Sesto, trovò posto a mala-pena nel corr idoi o di un va-gone gremitissimo, e lo col-pi tra i suoi vicini nella res-sa, un viaggiatore di mezza età e di statura media, col capo coperto da u n basco azzurro-scuro calcato fin sul-le orecchie, e avvolto in u n pastrano color nocciola col bavero rialzato, nel quale lo i n d i v i d u o si s tud iava d i n a-sconde re i l p i ù possibile il volto.

sconosciuto sembrava assai agitato, e più volte apri e r i nch ius e i l f inestr ino , f r a le proteste degli altri viag-giatori, affacciandosi alla esterno come fosse impazien-te di arrivare. Pao l ini non v i fece gran caso, per quanto il contegno de l l ' i nd i -v idu o gli sembrasse p iu t tosto strano. Alla stazione centra-le di dove U treno arrivò alle 20,45, l o s c o n o-sc iu to scese insieme agli al-tri, e il parrucchiere lo per-dette di vista.

Stamani, vedendo le gran-di fotografie del Cannarozzo sulle prime pagine dei gior-nali sotto i grossi titoli del fatto di Ancona, ilrimasto colpito dalla somi-glianza, si r i so r cenn* de l lo s t rano compagno di viaggio della sera precedente e si presentò sub i to a far i l yao racconto al commissariato di

di Sesto. po l iz i a r i t i ene , c o m u n-

que. che il Cannarozzo sia ancora ad Ancona e spera d i p rendere l'assassino per fame, saldando il cerchio attorno al-la città, ben sapendo che nes-suno, neppure i l più pietoso e c l e m e n te deg li am ic i , p o -rrebb e prestare asilo e aiuto ad un criminale pazzo, la cui

à costituisce una minac-cia permanente allarà e alla tranquillità degli an-conitani. o poi — si dice — Cannarozzo dovrà Uscire.

se i i folle, invece, si fosse predisposto un rifugio mu-nendolo di quanto è necessa-rio per vivere o acesse già tentato c on s u c c e s so la s o r-t i t a dall'accerchiamento? So-no soltanto iootesi: tuttavia non è detto che debbano es-sere escluse, se si pensa che il maresciallo stava rimugi-nando da molti mesi u n pro-posito di vendetta per dare

P#f. 6 «*» Giovedì 13 gennaio 1955 « * »

A A A A V A E P. G. .

Unire i l popol o nell a loll a per la libert à e la pace (Continuai, della 1.* pagina)

, negli stessi i cattolici, un o in fcnso anti fascista e -tico.

E' o da e no-a un più at tento studio di

questi i e delle con-i che si o

i n campo . E* neces-. al tempo stesso, che le

i s indacali n a-zionali o alla lo t ta dei i i

o i monopol i, pe la -ganizzazione . pe le

à , in modo che queste bat tagl ie non si

o sul p iano locale. o o di ,

a legge, a i ap-plausi, un messaggio inviato al la a dal Comitato

e del o di un i tà social ista della a

. Sono le nove quando -

de la a il compagno . o , o

del , salutato da un lungo applauso dell 'assem-b lea in piedi.

l tema o da Sec-chia è quel lo della uti l izzazio-ne di tu t te le o del -t i t o pe e il popolo i ta-l iano nella lotta o i p iani , in difesa del la à e della pace. L e

e del o ci sono — dice Secchia — si a di

e bene. l '45 ad oggi i l . non è o sol tanto di , ma si è fatto o pe la coscienza, l a , la capacità di lot ta dei suoi mi l i tanti e dei suoi . La a -ne « una sezione comunista pe ogni comune », lanciata dieci anni fa, ha o ad

e da 7380 a 11.147 il o delle e sezioni, e le cellule sono passate

da 29.230 a 56.934.

funzione dele è stata la funzione

assolta dal o , nel o di dieci anni, pe -

e la vi ta a del popolo i tal iano, che a stata a dal fascismo ed in e i non a mai esist i ta. i i si o illusi che lo svi luppo impetuoso del o comu-nista, del a socialista e del le associazioni -che i fosse_ un feno-meno o 'del dopo-

. o dovuto -i che si a di un fe-

nomeno assaj più , o con la vi ta stessa

del la nazione. Gli uomini dei i i monopolist ici e

del l 'a l ta finanza, gli uomini del la e della e si sono i che senza col-

e i l . non si possono e i o piani. ò

essi intensificano ed intensifi-o i a i i

pe e i l o -t i to .

a o non hanno an-a o di che si -

ta. o che la a del o o stia nel le ca-

ne, nel , nei mezzi ma-- , siamo un -

to o e pe e i l o o e la a lq t ta ci o di tut ti i mezzi i di -da e di . a non sono l e cose i la

e fondamentale della a del o e del mov i-

men to o i tal iano. Si o , che hanno

i a e e che dispongono di tut ti i mezzi pe e ogni a di

, a e un -t i t o come i l ! e un o come i l . 1J e lemento decisivo non sono i mezzi , ma gli uomi-n i . la classe , i lavo-

. ; di i tal iani, la e più avanzata del popolo.

sentono oggi l a necessità di e nel o comuni-

sta e nel o socialista, non pe un e ist in-to di e (quasi d i e, se n on ci o i no siri , essi o

e e in , ma è svi luppata

è oggi l a o coscienza di c lasse, l a o coscienza na z innale.

ben chiara e ò un e -

e se ci cullassimo in un o t-t im ismo facilone, se non ve-dessimo la à della sì tuaz ione qua le l 'ha indicata i l compagno Togliatt i, se ve-dessimo sol tanto il o comunista, i l o sociali-s ta e le e e che s tanno o a noi. e non vedessimo tu t ta quella -de e di , di c i t-tad ini onesti che a se-guono l a a -na e i i i o sono inf luenzati da l la o -ganda. Ed è o è questa à ci sta ben

a davan ti agli occhi, che pon iamo come a fon-damenta le pe la salvezza del la , della pace e p e e della nazio-ne i l a del l 'uni-tà. Noi abbiamo coscienza di non pote e da soli le

i bat tagl ie della à e del la pace. questo, og-gi p iù che mai, poniamo l 'e-sigenza del l 'uni tà di tu t te le

e e -che, di tu t ti gli uomini che vogl iono, o se stessi

e e dal lo -tamento del e dei -di monopol i, e nello stesso tempo la nazione ed'

e ad essa la a del o e di un -

de .

S iamo convinti che il ( o del l 'unità del la'

c lasse , dei ' e del popolo lo possiamo o i-

l 'na delegazione <li mutilali e invalidi i u tutte le tuo saluto alla a die, pe bocca del compagno z

ilei comunisti alle i di ciuesta

fedi e ha » i i! i, a o o

a

e soltanto con la mobi-litazione e di tut te le e , con un ul te-

e o ideologi-co, politico e o del . o \m e se pensassimo che la a del o n de già al o dei suoi

. l o degli -ti al o e di o che votano pe noi non conta an-

a nella" vita del e petut to quello che e con-

: e ciò anche se i -ti i non hanno -cedenti a del mo-vimento o ital iano.

Già al o — e Secchia — j -

mi i indicati co-me fondamentali non o tanto quelli della a di nuove e , quan-to quelli del o al po-tenziamento delle associazio-ni di massa e in o luogo dei sindacati. Questo -ma si e oggi con al-

a , e siamo a lontani o -

solto. Se vogliamo e un de-cisivo passo avant i, nel fissa-e i compiti di -

ne non o e di nuovo sullo stesso piano tut te le i di massa, è i -

o il o di o t tene-e i . Evidente-

mente dobbiamo e a t t i-vamente i -to. ma è difficil e pe il -tit o e il massimo o

e in tu t-te le . Ogni qual vo l-ta abbiamo voluto e un successo , abbiamo d o-vuto , pe un -to tempo almeno, tut te le -ze in una e o in a l-cune .

/ / sindacato

L a lista del le associazioni e è lunga. Se non

o con un piano, d i-o le e .

a o tempo, ad esempio. o che i comunisti d e-

vono e un più e o al funzionamento e

al l 'att iv i tà delle -ni sindacali. è non im-p e g n a no pe e mesi il lavo-o di e del -

tit o a questo scopo? L'uni tà della classe a e dei la-

i non e -a soltanto con un mag-

gio o di -i nel o comunista: la

condizione , essenziale pe e l 'unità della classe a e dei -i è l'esistenza e il funziona-

mento o di una e e s inda-

cale. a le i di

massa, ve ne sono due che, nella situazione attuale, han-no decisiva . e so-no i sindacati e il movimento dei i del la pace.

, se vogliamo ot te-e i più , dob-

biamo e uno o mag-e pe e in ogni

sezione, in ogni cellula, quali sono i compagni che devono

e att ivi in una associa zione di massa e quali sono quelli che devono e il

o o jn . E' e di ogni comunista

e o al s indacato, a una cosa è e un sem-

plice , una cosa è es-e un at t ivo mi l i tante.

E' possibile poi che un compagno sia o a due.

e e anche più associazioni , ma è impossibile che

possa e -mente at t ivo nel , nel sindacato, nei i de l-la pace, , nel le coo-

. Se non -mo m e d io questo o — che in e località è an-

a abbandonato alla - spon-tane i tà » — o pe a-

e , da una . un o o di compagni

i di o e a e un n o di com-

pagni inatt iv i. Noi abbiamo o un e ,

ma dobbiamo e a -e att ivi un maggio n u m e.

o di compagni e a e capaci di iniziative e tut te le cellule del . f issata la linea polit ica, ogni

, sezione, cellula deve e che sulla base di quella linea non solo può. ma ha il e di a si e con ini -ziat-Ac efficaci sul plano lo-

cale. Non .si lievi' e che tut to venga dal .

Secchia conclude insisten-do sulla necessità che, sulla base delle indicazioni del com-pagno Togliatt i, tutte le istan-ze del o moltipl ichino i i contatti con i -

, ascoltino e conoscano le i e che es-si accumulano ogni o nella o vita di o e di lotta.

La ul t ime e del com-pagno Secchia vengono salu-tate da un lunghissimo ap-plauso. Nuovi applausi accol-gono subito dopo la a del messaggio di saluto del Comitato e del -to comunista spagnolo -to dalla compagna s

. e poi la a il com-

pagno A di , il quale a il a del

o della scuola ita-liana di e al l 'accentuato

o di e in atto-

Egli sottol inea come, nono-stante tut te le , que-sto o sia cont inuato

e la a -zione del e o e come sia o in pieno col nuovo o Ennin i. Nat ta espone le minacce di -minazione ideologica che ven-gono lanciate o i -

i comunisti e , e e una documenta-zione dei metodi pedagogici

i in atto nelle scuole, con i quali si tenta dj avvele-

e la a infanzia e di e i figl i dei comunisti

e di tutti i non i con-o i o . e pe-

lò. nel le scuole e a i do-centi. il malcontento nei con-

i delia politica , che non t iene conto neanche delle i esigenze c-conomiche del e in-segnante.

a e , so è stata att iva l'azione di , di denuncia, di , in mi-no a abbiamo tentato di e un movimento ef-fettivo di a e di -novamento nella scuola na-zionale. Noi vogliamo che la scuola sia la scuola di tutt i. sia fondata cioè sullo o della a e della con-vivenza, sul o

11 compagno n , Oculato l T. C. o

pieno ed effettivo dei -pi di .

T i e temi essenziali ed im-mediati vengono indicati dal-

e a le e -cazioni di : la scuola , la u l u -lil a dei , il -ma della à a scuola

a e scuola statale.e la a di c las-

se che a a la scuola , noi dobbiamo i è la scuola fino ai 14 j — cioè quella che la Costitu/.i jne de-finisce a e -ta — sia unica. E se pe mu-

e l 'attuale condizione di cose nella scuola .

à o e l ' in-segnamento del latino, se-condo e no; -mo i i a tale .

Scuola democratica L' insegnamento il A lat ino

e e o d o-po i 1} anni- La a dei

i e e un o ej un o

nuovi al l ' insegnamento, pee la vecchia p

posizione a umanesimo e (Scienza e pe e al gio-vane una visione a del mondo, della vita, della

. , o la questione dei i a la scuola pubblica e , Natta sostiene à che venga definita la legge sulla à della scuola -vata. allo scopo di e i -

i a insegnamento cat-tolico e insegnamento laico sul o onesto del l 'emula-zione, di e la scuola di Stato dall 'assalto sanfedi-sta e di e la scuola

a alla . Natta ha appena o

il suo o sui i della scuola, che la sala del-la a diviene o di una invasione di nuovo ge-

. a ciascun . im-. affluiscono

nella sala cent inaia e cent i-naia di alunni e alunne delle scuole i di . venuti anch'essi a e il

o saluto alle assise nazio-nali del o comunista.

o i o i bianchi, , i con la indicazione della classe cuci-ta sulle maniche, con i i fiocchi al colletto, i bambini e le bambine o ciascu-no in mano un o -so. i e invitat i, l ieta-mente , si levano in piedi applaudendo affettuo-samente i piccoli ospit i. N u-

i i salgono sui palco e consegnano ~i i ai compagni della . Togliatti e gli i i della a e della -zione del o o lo-o la mano. Qualcuno dei

bambini più piccoli si -pica sul tavolo pe -e i i del . .

lentamente, i bimbi escono dalla sala a nuovi applausi.

o questo commo-vente , o i . E' il compagno Egon

. e del o comunista ,

che sale alla a pe -e il saluto del o -

tello. i della pace. della , del , della indipendenza che s i no al cen-

o dei i dibatt i ti — di-» k — costituiscono

anche pe noi i i i fondamentali della

a lotta. o in que-ste sett imane è o p.ù ch:a-o che il maggio? ^ ne? -; o o — che. n.T la sua pd iz ione -fica. ha un o di ; ninno n e la a dello NAT O — è insito nella po'.i-t:ca dei : -cani e nel o della -mania occidentale. modo'

e p:ù , i i d i-i della a oc-

cidentale d" eh o che la a a e una

o . che o 'levo e a fa e del

h tedesco, che a à « a » con una nuo-

va « Ansehluss ».

N'olia a lotta pe l ' in-d;pon:!enza aobiamo ò — aggiunge k — i! -zioso aiuto del l 'Unione Sovie-tica. All a a di -lino dei i degli es te-

. nella discussione su! -tato di pace pe l'Au-t—a. la

S ha p.-ete.-o tut te le ga-

e pe l ' indipendenza au-, indipendenza che vie-

ne invece negata dagli S. li -Questa posizione a e ine-quivocabile S ha dato

o a molti, in queste u l-time sett imane, dj e che è o e la

a in due , e inse-e a occidentale nel

blocco occidentale. i i o .-ono, una a

a ha pubblicato una caita a . in cui l 'Auit : i a occidentale faceva a già e della a occidentale!

a gli i non si ac-contentano di di-eguale -te . - —. i fanno quanto è in o e pe

e a occi-dentale in un posto e avanzato o .

/ / . C. austriaco l come in tutti gli i

paesi, anche a oc-cidentale gli i si ap-poggiano sugli i più -

, sui i nazisti <' sili i del ,

e o della . ita-liane. Nel me.-e si , il si-

, deputato del , lui di'ti.i in pieno

o che i soldati h i-i hanno combattutto

o e pe e la dignità e la à della umanità! a quale concetto i capi della Wehnnaeht avesse-o della à e della dignità

dell 'uomo, lo abbiamo visto i .— esclama e —

nella a vis. alle Eo.-se -

Con tutte le -ne , il o comunista o

combatte o questa poli-tica ant ipopolaie e -loudaia. Come già po il --alo. il o comunista i ta-liano ci à di aiuto e di e-<-empio nella post: a lotta pel'unità della c.a--e a

, pe la pace e pe il .

Spentosi l 'applauso che ha salutato le ultime e del

e , sale sul palcoscenico una delega-zione di i e , i quali donano a Togliatti una pubblicazione e del

e . La delega-zione è composta da .

, Guida. fJuttiiso. -. . . -

della. Tet tamant i. , Zigaina: ed è quest'ult imo che legge al o un messag-gio alia .

Gli i comunisti,' in onesti ult imi cinque annidico Zigaina — hanno posto nella a italiana -mi elle non vi si ponevano da

a un secolo: i i della e e .

a e nazionale, sul-la via della a e

e e della a a . Gli -

tisti i hanno o

e che hanno posto di nuovo all 'attenzione del mon-do la a e la a italiane, hanno fatto e sotto una luce nuova il o

, hanno dato un accento italiano alla a . La

a e è conosciu-ta nel mondo come o italiano, e non come e qualsiasi a o della « a cosmopolita.

i questo o di idee e di e gli i co-munisti vanno i e -gliosi. a questo o ,-i difende e si e solo con un o , tenace e mollo . La V

a a gli i comunisti impegnati in un se-

o esame o del o la-, in un'analisi at tenta e

a e o idee. n una coscienti' e collettiva

a delle insufficienze e degli impacci eli a idea-listica e dogmatica che an-

a l imitano lo sviluppo del-la a . La fiducia che ;;li i comunisti hanno di pote e la luio -duzione non con angosciati e sd"gn.)-i isolamenti, ma at-

o un dibatt i to appas-s.onato e di alto livell o ideo-logico, costituisce un fatto nuovo e , specie in

o con la stanchezza e la soddisfatta quiete dei nemici e a e .

l d ibatt i to di idee deve i e i o e la coscienza

che è o compito e sangue o e e i ta-liana, e ad essa quella autent ica à che può

e solo da un contat-to d > con le cla-sj po-

, senzi la cui linfa, og-gi, nani idea invecchia o e . Noi i comunisti — a Zigaina — dob-biamo e in a fil a nella lotta pe la à di

, o il o e l ' intimidazione, o la

a e i nemici del e umano. E* o che lo

o della , lo s'ancio e che da essa abbiamo avuto, si i e continui, è il o non solo non è cessato, ma si

: e og i non si può e e e la a se

non si salva l 'umanità dalla a e dalia .

coi cattolici i o gli i lascia-

no poi il palco, vivamente ac-clamati. Viene chiamato sul podio li successivo , che e il compagno , se-

o della e di .

o di a -na il a dei i con le masse cattoliche. Spe-cie a le e femmi-nil i do il e e tessili del

, l'influenza -

le è a notevole. Sta a noi, quindi, o gli effetti i della politica della D.C-, che a e si

o nella a di 5.1 stabil imenti tessili, nella

a di 70 mila fusi, nella e di o in molte e metalmecca-niche, nel l icenziamento di 20 mila . Nelle lotte e pe il o e il o si sono avute im-

i manifestazioni di unità con i cattolici, o alla epoca a si sono e , anche

, a la ba=e catto-lica e la . e vi sono documenti di alcune -zazioni dello ACL che -t'eano la politica d e, denun-ciano l ' inganno -sismo. o la necessi-tà dello .

a sottolinea il significato della a con la . dei deputati i e -ghi, eletti appunto nel colle-gio . Nel

e o . i sui ò

blemi di fondo della politica , ad esempio,

non può non e influit o la e a delle nius-

se, la lotta che i i del suo o e della sua fe-de a hanno condotto negli i anni e negli -si mc-i accanto ai i delle e tendenze. La conti-nua , condotta

a tutti gli i , sui

motivi di fondo che -nano la i e e a-

, sulle e che lavo-o pe n a e su chi

ha bisogno della pace e a pe la pace, ceco il sistema pe

i alle masse cattoliche e e in o una -denza. Non bisogna diment i-

, conclude , che dopo il 7 giugno nacque anche a i i cattolici un'ansia e una a di -mento.

/ problemi del cinema Sale a alla a il .

pagno Giuseppe E , il quale logge un appello alla

a sulla a situazione del cinema italia-no, appello o da lui e da i , , sce-

i e i comunisti. Con la , con l ' inti -

midazione, con la -zione politica — dice il testo letto da e Santis — con lo

o a e a dei temi e dei contenuti , si è ve-nuta o ima i acuta di quel cinema ital ia-no, che è stato uno dei più avanzati e i l luminati i di indagine a della

à italiana e di diffusione degli ideali antifascisti e de-

i della pace, delia l i -, della à a i

popoli. i e a questi già pesanti i dell'offensi-va dei nemici della a e della , i cinea-ti -

ti compagno o Secchia alla a

nisti sentono che è o e al o della clas-

se a e a tutto il movi-mento e e antifascista il sostegno attivo e quotidiano dei milioni di i e di cittadini che ne seguono le

. cineasti comunisti e demo-

i si impegnano a com-e tutto il o , su-

o ogni debolezza e li -quidando innanzitutto o.-tni

o di capitolazione. a il successo di questa lotta non può e soltanto dallo impegno dei cineasti, es.-o -chiede l'impegno do.le -nizzazioni dei i e di tutti i . Ogni -no in a più di 2 milioni di cittadini vanno al cinema-log: afo: di qui deve : e la consapevolezza della -vità d'un'eventuale sconfitta del movimento pe un cinema nazionale e . Gli ideali della pace, della ..-

, della a devo-no dunque e difesi an-che sul o della lotta po-

e jx1 la a e ci-.

L'assemblea applaudo Vi-vamente.

e cu a la p:.-a al compagno Giu-ep;.e.

O e delegati e invitati levano in piedi e acclamano a lungo il -

o e della . E-gli si a o che i la-

i di ogni e sa-lii ! a no con simpatia ii lat 'o che Togliatti abbia dato un

e o al civ bio-ma della difesa delle à

e e. innanzi tut-to. dei i dei i nelle e e in tutti i luoghi di . Que-to è in-fatti — e i Vitto-

o — il a fondamen-tale che si pone oggi a tutto il mondo de! : l'offensi-va a in o con-

a che le à sindacali e le à e co-stituiscono un tut 'o in-cind;-bil e po cui. quando la à è calpestata nella . tutte le e à sono mi-nacciato nel .

E qui e a la situazione che il e

o ha o nelle fab-. o come da

anni il o di o sin calpestato con licenziamenti di a e con i e i i ai danni degli , o la si-tematica od a

e dei tempi di cot-t imo. la e dei

i a e e de«ii apoalti intei-ni. n -ne di e di politica anche negli i di , il divieto di e e di diffon-

e la stampa, le -zioni disposte o del-le , l ' istituzione di

(Continua n 7. pac. 1. col.)

Un fanciullo portò in salvo fr a i tedeschi fa macchina per stampare l'Unità clandestina

- I I . — — - I . . — — I - - - » - I .1 I l - * - I . ,

o «li maiii icst i «lavanti alla caserma , - a macstr ina clic corrcjf<jcv a <jli articol i - a a scavata nelle viscere a terr a - Una lir a per la s tampa «li Parti t o

Aobinuio chiesto n o dei compagni i con medaglia d'oro ver la loro at-tivila di stampatori e dì dif-fusori dell 'Unità di i

\fatti ed episodi d'ella loro vita di militanti del co-munista. ora fe-delmente ni i i quanto ci è stato narrato.

La polizia fascista non riu-scì nini a e che quel piccolo, vàie, pallido, pingue direttore di tipografìa fosse un « o i o ». La sera, dopo aver salutato l'ultimo operaio, e aver chiu-so a . co:i le sue inani. le porte dello stabilimento « Arte della Stampa >», in a Stanislao , a , Alcide passeggia-

\va un * ver le strade, del \quart'.cre Flaminio, a

e di o all'osteria. [poi tornava indietro, guardin-go. rientrava e tirava il ca-tenaccio. Solo, in mezzo alle

e ferme, ancora cal-ide e odorose d'inchiostro, da-

i a un bancone i.'lumina-j ! o a ima fioca luce . nuata. affinché nessun bariti-\me tradisse trapelando \a~.Vc*:crnn, l'uomo componeva

stampava. con cura va-. distruggeva le tracce

Ulrl suo , / l l l 'a lba. i jf ì sue fatiche nof-

e o fra le mani di \chi era affanato di rerità e

o di chi arerà va tira di [saperla. brandelli di ! . finche scintille nel buio

o delia ìicnzoe.r.a e della \paurj.

V o l a n t i ni i

L >.a sere, una niofooiclefta passò i alia caserma - i «. o a due nomini. t:pografo. a cai'aldo ni del sellino poste-r-ore. aveva le tacche gonfie. E. d'un tratto, tnillc mani-

i ro'regginrotin nell'a-ria. si tosarono sull'asfalto. Al mattino, il quartiererigurgitava di poh'^ioffi -

. Quanti di quei manife-sti furono letti dai milit i fa-fc;sti in fxiitenza per l'A-frica? gli anni -

. i sembrava al evhr.ine della sua votenra e v.nlf i i i n ìeoa-vatm la schiera davanti a lui.

i " 'ni'sti i con-o a . -

]f i come talpe, scavavano velie {viscere più profonde della ìeoscienza impalare, -no — saggi ed accorti agricol-tori — pe i futuri raccolti. (Un'altra notte, nell'anniver-sario della morte del giovane comunista Tiberio Zampa, uc-ciso dai i in a

. il tipografo lanciò sul luogo dell'eccidio decine di volantini , come i su una tomba).

Quando andò a fare il sol-dato, o lacccanico Di-no Sasdclli, bolognese, era aia <;chcdalo. invece di un fu-cile. ver umiliarlo, ah mise-o in mano uva scojxi. L'uf-

ficiale gli disse, con un - di scherno: « Spazza il -

file . comunista ». E o sixtzzà, in silenzio, pensando: « Xon dubitare. Spazzeremo cosi bene che di questa im-mondizia non rìmarrà nemme-no l'odore sulla faccia delli terra ».

e o

o da Bologna, si trasferi a dove lavo-rò per quattro mesi in una tipografia. prezio-sa. per il o che io at-tendeva. lo scoppio di una bomba alla Fiera a provocò il suo arresto. Assol-to :n ì.7 dopo sei we-ti di detenzione preventiva. fu rinviato a casa con foaV.o di ria obbligatorio. A Bolo-gna riannodò i contatti col

e oli fu affidato un difficile i a i co: stampare l 'Unità. o di mezzi tipografici, di caratteri di \piombo e . -li si servi della « pasta sim-patica ». l i e scritto lo a da lontano, ver

ò di compaoni a lui sco-!»:o<;ci:Jfi. . , i l - corriere .. j>on . e

arrangiarsi un so-lo. crtn l'aiuto dei pochissimi con cui era in contatto. La difficoltà pi» grossa, per il giovane operaio, era quella di scrivere sen~a commettere er-rori di grammatica e di sin-tassi: e sfata una ver-qogna, per il oiomale della classe operaia. Sasdelli. at-tcnuandn un po' i! e d-^l'.a . si mise al-'a r-cerca di un ~ intellettun b- ». a i una viaestrlna. fi danzata di un compagno ope-

raio. Tutti ì mercoledì sera, le imrtava gli articoli; e lei glieli correggeva, meticolosa e scria, come se si trattasse di compiti dei suoi scolari.

del '43. ali aerei americani bombardarono Bo-logna e colpirono una caser-ma. Un militare, affiliato al movimento di < Ginst i ì ia e Libertà , approfittò della confusione del panico per ab-bandonare il reparto. Qualche giorno dopo, nel vagabondare per la campagna emi.'i.ma in cerca di asilo, lo sbandato ta-pitò in casa del comunista Giorgio a Conselice

Aveva con sé un manifestino o la a fascista e lo mostrò con orgo-glio, dicendo di aver'o stam-pato lui. era vero, poiché il snlda'o era tipografo. Quel qiomo. a sembrò di aver messo le mani su un tesoro.

10 settembre, con un ca-mion. il - giellista >» e altri c inque comunisti anda-

o a e una macchi-na tipografica, una * pedali-na « pesante offo quintal i. i notte, o o c del fiume Sillaro e in voche ore. lavorando ! bi'io con pa'c e picconi, o un rifil-ai o r.cll'arg'ne. Quando si levò il giorno, il rifugio ern finito. la macchina montata. pronti i caratteri, gli inchio-stri. i jwjcchi di carta.ore dopo. J" o copie del-l 'Unità eori'-neìnmno a usci-re, o spighe di arano dal-le zolle della terra emiliana. fXej rifugio, i'iumìnato da una lampada ed aceti lene, si

à attraverso una ho-fola, . e oli

i o cura di a di a baffuta e

di zolle erbose. Vi passavano mol'f . spesso i in-

. :n i . soffrendo il freddo e la fame).

Un , un garzone ti-pografo. che dava una mano a comporre il , fu

a o dai fascisti. Tortu-rato. sì lasciò sfuggire un no-me. quello del cugino d» -ca. e . Te-mendo U peggio. ordi-nò di trasferire il o e ciò fu (aito in ma sola rotte.

a coni-i nci.'O i ò da eroe le sevizie e tacque fino

alla morte. Trascinato davanti al plotone d'esecuzione, fu fucilato.

Al secondo rifugio capitò un fatto strano. Una cucina da campo tedesca i si andò a piazzare sopra, mentre i compagni stavano stampando i l . , rimasto fuori, organizzò in fretta e furia un colpo di mano contro i l reparto nazista, per e gli stampatori e salvare la « pedalina ». a alla a dell'attacco, i tedeschi leva-rono le tende. Avevano calpe-stato il rifugio e la botola senza accorgersi di nulla.

Altri quattro stampatori caddero qualche tempo più

. Durante un rastrella-mento, temendo che il o fosse scoperto. o abbandona-

o dopo aver accuratamen-te chiuso la botola, ma furo-no catturati e fucilati.

o o

giudicò che la «stam-peria >. fosse onaai compro-messa e ò un terzo tra-sferimento. come spostare la macchina in un paese per-corso in tutti i sensi da cen-tinaia di pattuglie tedesche? Fu deciso di rischiare. C'era. fra gli aiutanti stampatori, un ragazzetto di dodici anni, un magrolino dì pochemalinconico coinè un l

ne ricorda solo il co-gnome: i (dopo la Li -

f i e non se rie seppe più nu'.'i. v.oìché r.on't

à né madre, né ' né altri familiari). La « ì lina » fu caricata s> un car-\ retto e ricoperta dì paglia al carretto fu attaccato un c ' i-ò (i tedeschi e i fascisti ru-

bavano solo i ) e l'asi-no fti affidato al fanciullo. L'cspidiente riuscì, ma non senza intoppi. Al viede di una salita, il Grillini si accorse che il carro non a

, poiché l'asino non à a bastante a tra-

o i! carico ài otto quin-tali. Con perfetto sangue fred-do, il ragazzo chiamò una oaffugl-la tedesca e si fece

. Superò la salita r:n-oraziò dignitosamente i tede-schi. mise ni trotto il qua-drupede e giunse a:ir>ve. o un'abra notte d-

, anche il o o fu pronto. i l luogo era

stato scello male. L'acqua fil-trava dal sottosuolo e , minacciando di fermare la macchina. Bisognò pomparla, notte e giorno, senza interru-zione. i compagni continua-

o a lavorare, con il fango a mezza gamba, e l 'Unità usci e fino alla Liberazione.

A Firenze, le prime copie del l 'Uni tà clandestina usci-

o 22 anni fa.Bitossi, Lamprcdi. Frizzi.meo . quasi tutti disoccupali (Baracchi ri-corda di aver mangiato gratis per sei mesi in sette case di-verse, una per ogni giorno della settimana). Soldo per soldo, raccolsero le trenta li-re necessarie ad acquistare carta, inchiostro e « pasta siui-patica ». acquistare la colla senza dar troppo vel-l'occhio. Baracchi si era fat'.o fare una specie di ricetta, s-i carta intestata ad una piccola v pagri fi a artigiana). Un tap-pezziere di ria dell'Alloro.

o . mise la sua bottega a d isposinone degli stampatori. Fra lane, crino e capecchio, nacque la a Unità clandestina di Firenze: duecento copie a quattro pa-gine. quasi due ann i, i l

e t'scì regolari! cn'e ogni i . C.T v > Jo ode due volte.

l v e c c h io c o m p a g no

- o copie — -fa Baracchi — erano poche.

anche di quelle voche, per molti mesi, non riusci 'lì-mo a controllare la distribìi-zione. Facevamo il o io 'nalenon o c e a chi arrivasse, come venls-e ac-colto. se davvero rispecchias-se lo stato d'animo povolarc.

con,e brancolare nel buio. un o i v,cr la

strada un vecch'o compagno che i.on vedevo di quasi d:c-ci anni. chiamò dae. con circospez:one. tirò fuo-ri dal portafogli un fopUctto logoro, sporco, quasi illeggi-bile.^ una delle nostre Unità ! Finsi sorpresa e stu-pore. la mia gioia si mu-tò in imbarazzo e quasi ;-.

. quando il compa-gno mi chiese una e per la stampa di Arerò le tasche vuole e dovetti dirgli di ro... r. ,

O

P«f. T — Giovedì 13 gennaio 1955 / !

« ' n 1

A A A A V A E .

sindacati contro i cism o nell e fabbrich e (Continuazione dalla E. pagina)

i e i i di po l iz ia " . L ' o n. Sce iba — esc la-

m a e — a lcuni i f a ha accu la to i l c o m u n i s mo di e la à u m a n a. V a da ne l le e se v u ol i con to che sono o i i m o n o-po li da lui i a -

e la d ign i tà del !

alle C.

i o e a q u e-s to p u n to l a s ua a pel 'a t tacco o dai i

o le C o m m i s s i o ni -ne p e e in cond iz ione di n on p o t e e a l le

o funz ioni e. a , p e e e p iù sfac-c i t a m e n t e, le l is te sc ias ion is te

o q u e l le de l la . L o e s e m p io p iù scanda loso di ques ti in tei ven ti l 'ha d a to l ' A m b a s c i a ta , n on so l t an to con i l o de l le <c c o m m e s se » , ma a n c he con l ' appe l lo o da l la a L u ce agli i ndu-

i é facc iano « u na po l i t i ca j . vo l ta a e i

i a e pe le li -hte sc iss ion is te. A l l ' a m b a s c i a-

e , che o i l e n de cosi e l ' i nd i penden-za i t a l i ana e m a n ca ai do-

i di osp i ta l i tà o un popo lo , d o b b i a mo e — a con a i V i i

o — duo cose: se è o c he le c lassi i i ta l i a ne si sono e a n on po-t e n u l la e al o

, i i i ta-l i ani sono dec isi a e e oa la p iù e a la i n d i p e n d e n za e l a d i g n i tà n a-z iona l i; i n secondo luogo, lo

o o n on si i l l ud a di p o t e e l a cosc ienza dei i i ta-l i an i . V i è q u a l c o sa che i n

a n on si à m a i: è l a a cosc ienza del popo lo i t a l i ano! (V iv i ss imi a p p l a u s i ).

Ag l i i — c o n t i n ua i o — che v e n g o no

m e no al o obb l i go di n e u-à ne l le e lez ioni de l le

, d i c i amo c he n on si i l -l u d a no di p o t e e l a cosc ienza dei i i ta-l i an i , g iacché la c lasse a i t a l i ana ha u na a e u na

e a di -zaz ione e di lo t ta e sa b e ne c h e. se o i i e le

, t u t ti i l a vo-i o i a l la è del e .

a q u e s ta a noi -d i a mo l a a a -ne di e i n m a s sa c-gni e e ne l l ' e l ez ione de l le . a q u e s to n on b a s t a. L e e lez ioni d e l le . h a n no a c q u i s t a to u na e a e u n e po l i t i co e noi n on poss i amo e il

e a t t i v i s mo dei s inda-ca ti sc iss ionis t i. L e e no-

e n on sono s t a te mob i l i t a te a p p i e no p e e i no-

i success i: b i sogna o al p i ù . o i n t ens i.

e gli i p e -e i a l e e i

al fine di e l i s te u-e e, l a d d o ve q u e s to si

a imposs ib i l e, b i sogna e t u t te l e e -

ze p e e il successo a l le l is te de l la , t e n e n-do e c he t ino dei fat-

i d el successo è che i can-d i d a ti de l ia L s iano d i-

e des igna ti dai la-. L a s t a m pa -

l e a di e la sen-saz ione che la L s t ia -d e n do la fiducia dei -

: ma l a L — lo -di l a s t a m pa a s i n i tà a l la

a — ha ch iuso i l b i l anc io de l le i del 1954 con un a u m e n to del 2 p e cen to sugli i del 1953, m a n t i e ne la s ua e

1 i ioi:i!>.igno t ' i t iscppe o

de l la g ius ta causa. Ci l e cosa Sono, d u n q u e, ques ti i ca t to l ic i, se c a m b i a no in cosi poco la-so di t empo? L a -tà è che n el '50 i i -i t e m e v a no e anco

p iù i e acce t t avano la logge Segni come il mono peggio. Oggi, e al la po-l i t ic a a n t i c o m u n i s ta del go-

. i i i s: sen-tono p iù i e i n t endono li -

e la legge Segn i, A n c he ques to a ohe l 'ant ico-m u n i s mo e so l tan to i

i i e dannegg ia tu t ti i . o l 'an-t i c o m u n i s mo noi d o b b i a mo

e l ' un i tà de l la c lasse a e l ' un i tà di tu t ti i

, i di ab-e tu t te le e che

o o -n l i c i t a t o ilei o sviz-

o «lei o

gli i o di -e a gli i e gii

. Xoi comun i - ti non o nemici ne l la c lasse

a e l popolo -

L a : a a — a ne'. comp lesso ' c o n t i n ua i V . t t o i .o — ha

de l le az iende i t a l i ane e. o le e e la a l c u ne , è e del C o m i t a to ccn-a e .

Cortine fumogene

no

a le ha o ai comun i - li e ".e o ne l la .

e i l o del -A q u e s to p u n t o. i V i t to - , o del la L

a c he l ' a n t i c o m u - ':

f onaz ione a u na de legaz ione di i i nva l i di e mu t i l a ti di a compos ta di espo-nen ti di ogni fede po l i t i ca.mut i la ti e gli i nva l id i , uno dei qua li è c ieco, sf i lano da-van ti a l la , -gono la m a no a Tog l i a t ti e gli o u na a che

a le di 300 o com-pagni di t u t te le fedi po l i -t iche.

/ mutilati e invalidi

l capo de l la de legaz ione e poi l a a p e -e l ' ane l i to di p a ce che

a n i ma gli u o m i ni c he o su l le o i i segni de l la

, p e e la con-d a n na d el o e del le

i po l i t i che a n o me dei c o m p o n e n ti di u na Assoc iaz ione s a l d a m e n te un i-

a e p e e i co-mun i s ti de l l ' az ione svo l ta in

o e i o e assi-e l ' accog l imen to de l le

i de l la a - e de l le pens io-

n i . so l lec i to o de l le 240 mi l a e i — in

o con i i -na t i vi e di , au ten t i ci

i del -smo. L ' a s - o m b l ea a p p l a u de in

i e . a n o me del la , a e con-

a l ' i m p e g no dei comun is ti di e i i dei mu-t i lat i e degli inva l idi di .

i e i nv i t a ti -no a il o p lauso ad una de legaz ione di i -

i occupa ti ne l le az iende A e di a l cuni -

na li , o che i i non o a l le p a n z a ne dei fogli an t i-comun i s t i. t a n to è o che il 20 o e cen to di essi è o al e l '80 pe cen to vota

la . i off-o-no al la a 10 abbo-n a m e n ti a

Si a q u i n di a l la a i! c o m p a g no Fau- , 'o G U L L O.

e del o co-m u n i s ta de l la . -

, dopo a v e n o t a to che la ques t i one e .-; è impos ja c o me ques t i one n a-z iona le n on solo Ù ?'il -

i , ma a n c he sul o de l la lo t ta, e ?!-

'a cosc ienza n u o va n c q u ^ ' a ti da l le m a - -e c o n t a d i n e, d imo-

a come la . s: m u o vi nel o a " i l

o d e! o -;~mo : vo. Ne -ono <~on-

to che le leggi . .ite da l la . n on h a n no o i l -

b l ema e ne posso-no o e tali da

o a l m e no a . . u l u l o n e. L a ques t iono e - - e-ili e — è una ques t io-ne di - t i u t t ' i : a e con e

i do' .e e .-.-e e o . cap i te di che n a t u ia sia

il mei i d i cn .d i -mo -l'iiatio . à d i i e che la

, -i è i ilUt:..tu di e il h a u te a la à a p . e i i i t o 1 Cos t i t uz ione.

n ii a \ a ia to a la l e i -e gelici . i o ni a .ao.u-

i . i e - - a il t o l m o! — non ha app l i ca to la lesi le -A'> ;v\ .\ a:a nel ' l i ) sul suss id io it i i! -oeeapii/ ioiu» in -

i ' us -Utenza san i tà uà ; i col-i . Questi suc-

cessi h a n no o condiz ioni ohi i a! m o v i m e n to oe Li l i n a - c i ta i ai-n ino. ohe dev«» O

o un n e m i co t o n um » ai-la a dogli i - a l n n .: i g -andi monopo li e ' e t f ' c: «i i i elio ì sos tengono. L ' ins ta l ló / io i ie t<: bac ini e- l aghi i ha s igni f icato o ùev . i to

bocchi. :i e

l i na, l 'o non del! i (>i; n u le no

i

di pascol i, a lpeggi case e i \ i ! s o m me ii ; o. 11 eomoi - l ia-

o di ogni \ t i i a d ' aeuua al le i ha san i f i ca to

o di ^ i . i ' i i i i . la dev iaz ione di can i'i » la -vaz ione -pe-«o i v . n i . m e n te

: i ga / ' one. u e ìe t t t odo t ti

l u v g io di ! na ! l imon io

. n e, e* i , d e l l ' a c q ua pe r d ' i e tii

n.di.-n o che o «ìiiniflcato i af ivi'.a degli en ti di i e e .! e pe n on p a l l a io del o bosch ivo. che. e al i ' . i ' . ione deli i C'a.-sa pe il , il ni i i i io i o de l le g i o ì i u i i ' .avo* a-t iv e elfettua'.e nel i i i d è di

o i nve ie il i a u m e n t a l e, Se que- ti .-ono i : i de l la noh t .ca « mei idiona'. i^t .ca i> de l la C l 'on. F a n l am non si s tup isca, se. co-nò h.a d >-vu to o egli - tes-o, le popolaz ioni : non o a l cuna ' icono-scenza o i c le i icn l ".

L a a è assun ta o-.i dal c o m p a g no An ton io -

. il qua le dà la na-o la al c o m p a g no o .

o e d»d -t i t o pe la Toscana. F-gìi os-

a che i " i <lo'la Toscana, p u a v e n do eo inhat-tu to ne l l ' anno ; o -dì lot te in d i fe-a de', . del , del la à e d-1! l a pace, non . -emmv h a n no avu to a la i del \ a l o 'e e che ha. p e" tu t ta la a no!i-l ica. la ba t tag l ia in d i e- .) del la pace. C a d u ta la . si è avu ta q u a l c he a ne! ^ i i imnl i -citi del o de l l 'UEO. n on si è condot ta u na a d e g u a ta az ione p iopag.and i - t i ca 1".-

e l e e nacifi-che de l l 'Un ione Sov ie t i ca e non s-'ono .state sv i l uppa te le

e in iz ia t ive e pe e le pos iz ioni

e d e l ì ' i m p c; ia l i smo. No": so t to l i ne iamo con m a g-

e e ques to def ic ienze — dice n i — o

é i n Toscana il o è p iù e che i n e -ni e le e e godono di un e -gio. Ne sono a le e a l leanze che noi o a

e nel o de l le lo t te pe i l o e pe la : ne sono a le e

e da te dai i agli i e imposti a l le ca.-e del popo lo e al le sodi dol . T u t t a-v ia. si può e che non sem-

e la d i fesa de l le à dei i k? dei c i t t ad ini è

s ta ta con t inua e che il -b lema de l la u n i tà d ' a z i o ne

/ trust elettrici

l ' \ i - t i s: i : .o l iano o di a->!.:e ; .n , ' .i o !e i . ;,,.

gli : ;:: t. iìcia'.i, p . o\ o . a n do i:n peti ios,. o n d a te di mona d-'i

i e dei fin.ni con -: h o \) pe l ' i nco l i un . 'à s t o - 'a dei i e i \ n la di-.iti u / i o ne di ti n e fe i t i l i e <o ' t i va le. a la e -^ a t . \a dei i n on -i l im i t a ai (i . nm de l le

o i n . - ta l l a / i i n i. i t o i-n.'

colo p 'ù o a" i e di imponen ti v (ii

: i na -c i t a. a neta=ta dei monopo li è s ta ta d e n u n c i a ta nel o di una - i inchie-sta <\-"gui!a in V. i l te ' . 'ma e i! com i ta to p e la a del-

! 'o-ta--

a'Vo a lp ino .-i e d i i i i o d o le l o t 'e di quo e s U i i d e ic que.-tu in i z ia t i va odiati unni o i l o di

e zone, col o di e un e o

al i ; , lo t ta o la a mo-nopo l is t i ca e incendo scende-te in c a m po le popolaz ioni do ' la m n n t a e n a.

' a la \ o i t a del c o m p a g no che a app lausi

s c o c c i a n ti a al la Confe-ì e n /a il sa lu to del o co-mun is ta del . l -n : e - o n t a n te del o -tel lo a in "ti . noe-*1 ed es; i ta. a l 'ad i 'o. la combat-t i \ uà, i V n t u s i a s m o. la coscien-za il i o!a--e dei i ita-li. in: , che o nel suo pae-e e che l i a n in p : of o n d a-m e n te de luso o che ave. v:-no e: edu to di e

e come m a - -a di mano-i ix ' abb . i s - jue i i dei

i be lg i. 11 c o m p a g no . k . -ot tol inea -

tanza del o a in 'e n; / < n a l o in conseguenza eie! pos-e-so eie! o , u n a' si i j 'o.k ico quasi la to-ta l i tà del l ' i l i an io di cui pò-"-

:io o o oo tenxe hn-t v : ia l i - t ' che e a c he la e 'a , -e di^igent,» be lga si è a u n 'a la e -lit à il i i m i e tu t to ones to

- a le n e s 'i S ta ti l Tni t i oe

f.ahl p:oni» del : at -

i : d an id i / za-l e l.a s- t u a / i o ne po l i t ica del -no , l ' o ia to io ì i f lo 'ma che l 'at t ' . ia 'e o social i--!.a-!il)e:a!o è - ta to e ' e v a to al

e p e l a vo lon tà dei la-, che ne a v e v a no a b-

a del o .-ocial-, c del la

l e a / ì o ne più . e han-

Leopo ldo sul o e i>e l a e de l la a mi l i ta-

l e da 24 a 21 mes i, a a nel d i spos i t i vo -

sivo del o a t l an t i co. Que-sto , po p o t e -tono! e la -uà inf luenza, ha b isogno ò di e la voce dei i e di sod-

e la vo lon tà di pace e di o de l la e

a dei be lg i. a a i i au to più ques ta Volontà sa-

à i o azioni , t an to più il

o à o a te-e conto. * tx^ ques to

che. in v is ta d e l l ' i m m i n e n te d iba t t i to e sul-

. i comun is ti belgi si cono impegna ti con e s-lano'o pe e il po-polo o il o tedesco che tan ti lu t ti h i o al Uè' . ' io.

guerra atomica

Q a a n do -i e la ma-n i fes taz ione di p ' u u -o al -pi esen tan te dei comun is ti belg i, l 'assemblea è -m e n te co lp i ta d i l l ' into i ven to del c o m p a g no e -

. o di fnica al-à di G e n o v a, che

e le spaven tose -spe t t i ve di u na a ato-mica m e t t e n do tut ti t com-pagni in a da l l ' i l lus io-ne che, gli i pa_sa-no e- '-e i da l l ' im-

e i i da l la stessa o mic id ia le ca-pac i tà . Se non si o t t e i in e di que-ste i e se u na a -mica à sca tena ta — dice

i — l ' u m a n i tà non à {-campo, é le a t t ua li -

o di b o m be a tom iche so-no ta li da e in gioco l a es i s tenza stessa d el e u m a n o. Gli u o m i ni c he so-

o a l le esp los ioni o v i t t im e de l le -

z ioni a t o m i c h e, chi" b o a pe lun-

gh iss imo t e m p o: si a di gas i a base di an i-

e a c he h a n no il e di e t u t ti gli -

gani d e l l ' u o mo e in -e la pe l le, il m i d o l lo os -eo

e le ce l lu le d e s t i n a te a l la -e de l la spec ie. Gii

cs . 'en co lp i ti da o n e s te ta-d ia / i eni o -li o. ne l la e de l le ipo-tesi. o e

. Non à d u n q ue mai la t to a b b a s t a n za pemot to !e :n e l ' u m a n i tà di e a ques ta a

a di , s o-o é gli -

l i-t i i s t a n no p ee a a tomica ne l le

numi dei i naz is t i, c he h a n no già da to a di - ape

e scion t i f icamente la e di mi l ioni di uom in i. Noi s i amo i — conc lude i — a uiu> siuo.-cio di a p p l a u -i — che so l tan to la a dei uo-

i può e la : spe t ta a noi comun is ti e ai no - t ii c o m p a g ni soc ia l is ti sa-p e" e al ia a que- ta .

Nuovi app lausi e c h e g g i a no da un lato o de l la -mi t i ss ima sala, q u a n do il

e o legge la s e g u e n te l e t t e la i nv ia ta da p a pà i a Tog l ia t t i:

a ò di Pupa Cervi ci Togliatt i C a io T o g l . a ' t '. e: a ini

pe: m e t to di m a n d a: ti due -uho p e i !o st ito ni mia s a l u te che st , i .n t. v

cominc io a i : mi dal la ' t i l l uen /a e vogl io -p i" e che o ci i i v e d ' o mo in sa lu te.

i di-spi iue i nò non ho po tu to e inosen te al-la man i fes taz ione con tut ti i compagni e i s ta to de- i-

o di e me e n te al la a naz iona le che -

do à cs-oi 'e una be l la a che se lva a fa

e t u t ta quo ' la nebb ia elio si a p e il m o n do e possa e d , e ciò e un bel o -ehé ii popolo e più

. E io i -e p e i l b e ne di t u t ti c he la

a dia un e con-t n b u to è la a -li a possa e e paco.

«C l i o ((Util i che fanno ve-e que - ta nebb ia m que-

sto m o n do è a che -si ve i-coli i i ca t to l ic i, > di e le b o m be atd-

i e i (m iche e di e di : n on e è s t a to impo- ta*o d u n q ue d i to ai t o m p a g n i. c he al o del la a in iz ia-t iv a pol i t ica. n Toscana è

a possib i le * ' e de l le e -

che e o a q u e - to ob ic t-t iv o i comun i - ti -no tu t te !e o ,

Con s impa t ia l a a sa lu ta a il de l ega to d el

o o del . c o m p a g no o N che, o m i t a l i ano.

a al n 'j -vi -ucce-s i.

sono a l la a e a tu t ti gli i che o e

è la a à degli onesti e dei i e non de: fannu l loni .

< F. o t he si \ e : go inni! » i ma buona vo l ta di se-

e t an te l a l u n n ie a il o o e o ai

i e che n on .ii i niù il o loll a a e dei fa-e^'-i t edeschi che (p iando -oi i , . i d i v e n t a-

fìno al la a t inaie n e : ! : i |n „ peggio del le be l ve. lot ta pe la nace e " i l .-ocia' - ino e a t he l e'

inni

. Noi o c i>" a

e.-sa - d i e G u l 'o .a

L è

a de l le c o s i d i e t t" . « z o ne . n o n c hé le n i s mo e i l o n on

sono o che ee dif fuse p e .

l ' a u m e n to del c da ta t t i, e in l , , .. , . 5 J

m e n to p iù sp i e t a to ni d a n n i l k ^ go dal o e dal go- l '< > da ., a i 'o e. . a d - i vo T i :

i sola ! e e i;-l , ,. _. . . _,

i n d i c c i - p ' " ' : * n - F.anfani. e > cì« t a

:oni fa t te ai. e

. i n f . '

N a no li

i . t u f o

l o noi ^ .a de l la

et m o n i s t i. e

, ci

. . , , > J?o c.al nei i di ogni . Ce te. l '48 al o n del '54. l ' i nd ice del u a delki l o dei o è p a s s a to da 100'-<.n!:.-.:no più e -fi 183 a n i n n i f a t - U p o n - a b . :. ae'.le def ic ienza -

n e da 100 a b en 219 e i c l . a -uà az ione. L e a . e : .-ono g iuste

'49 al 53 gli u t i l i e o c au-i e contV-iit . E'

i c c e n na a i -c,i :- -i - a ' T nt -OC13. n oi e=ce ma;

e l e e dei ù monopo li sono a u m e n t a li . 1!

240 p e cen to al del 247

. e i j dal a - : n.,j e L c i a no e i l iesa-

in i . d e! 2-47 ;x>: cen to e mf£,..o le i . ce*. 200 po c*:nto a l la . : . i m c i: dei l a . j . - a ' . on agli , de] 453 ->e cen'»o nj.a oo . c l l i v. e. a ;.:.a definiti

. d el 5ò0 pe c e n t o n e. a <>1 . dobb la-fi!! a . Q J C - .Ì n ; j no :,r:,:.'.:^7" la ! ::.= p^r i a . -. s a l t a ti d e! d i spo t i smo o a : : de; a

'a :*n V A : * o on.i-o

^ll* » V o i ' ! a e "e .in*»*" i o e a1, a -7:rp(> d^ l l e n-,p-.-i : -

. A"-!7 : ne l la ^'-'T v is ione

. t . n . o ^ : c

T'\ ?s-"in una i h* .

*! a . '<

e il

-V- ;

* ) - ' n o i e »' e :.

.

A noi . def inendo-ci i p ia*aì '« i: . . ' :in o > e i

* fa t te4"d. . .-ico C a m p i l i :- o » a

. . . il ijb.a-..o;ni:c«> i « o d.a l.:i .-'.e- > e e:; n iù la n -egmto o rì'otinu

co.'.e.'s.'.nd.'la .aile lo*.-,..-sunto da l la . nei C"n-- i :

f i -i^ - v s l f

ej'.o oe le e d: a

n a ie e i . m e no a v a n z a t i. ; e r.

o con to. Un ca t to l i co m i l a n e s e. un e.-empio. o al la e o e n a de l la . (L* d o m a n da cos ta da u na m c h e -j A e del s.;o :n- Gu . io -s ia de l le A C L — e . c:.'.o. il . : - . i o : e eh te i dai » —i t . .-..-. a .1 n i n o n q -e

: * Sino ni 104S cri- n . : fi t > ci--» .n . s: o traumi * : i - e ; le tosv o : n

. :

a z one o . e

c i . no:

eli .nve.Jca » e n .

.

(polirti df , comuni*" o). Dnr.f< 'u.r.cc-* r\~ padrone ci tratta Dcgor> .

de l le e . L a e : a a e d u n a u e ^ . - ie r.':

a e a n c he i ; c - . ù e**: . i ca t to l i ci a o . . i o — . i ce : Vi t io -

to . {- o — »-"*.e e?-a a -a il compa- jno i 7 i oc n j

. o i l e a e p uò e de l la a dei pa t ti , a » una -

o di Napo li del 1.157. n. F a n f a n i. . — no' i

— ha d i m e n i . c a lo d-

e o e ; .n^: 1 , e lai dec idesse a e '.a

'.egee « t -c.oè l i leg**e S i la. n le lt"?gi e dal'.a

Seguo i f'-'itnz.i ^u:

. i sen to nel

i de l la con-o e

ii c o m p a g ni che m.o c u o. e c he

.; f.!-c!.-n:«» non à p iù. e il ii"'"-.:' i o a

gii occhi b e ne i :i -d. re di s;'.\.f.o la a d<d

1> e il * >-m-T tu t ti q u i n t i . C i-

e f! i i n n ' / i 1

p ' p.Ù di -e v e

i :-.f* i a. Si .v<s"o che t "e :1 b i -og ' io di

< i-T' j i . ' p c.a- e i can ; -g-i. e p e - ' -o ' i. Xon n-.: a

' : d. i t an ti sa l i . !, a te. Compagni i e ' i i o e a t .:.-

." .'.a a tu t to il o it... ,' »

i c i . n , ; ( , ; n" ì'.i-e Cervi .

. , o i o d e l l ' a s - e m b l e a. ; .a-i :i p.-'pà i u na -

; ^ e q u i n di dà le t-.i i ice: «agi ::.iu*.o . ": a l la a tl.i . -..'.. t o n i u n . - t:

; e d. c .a. , :

ii.i.'Éife-t.i / (>:i. ti ;

l'.»i:.» . ftti i ti- o «lei , a i

t a a l la a il s a l u to e del c o m p a g no -

y t o ai c o-m u n i s ti i t a l i ani nuovi s u c c e s-si in d i fesa de l la p a c e.

/ pionieri

l a d e l l ' e d u c a z i o ne de l l ' i n fanz ia e al o d e l-

o d e! success i vo , i! c o m p a g no o

, o -! Assoc iaz ione i -l ia. E g 'i a c he i l m o-v i m e n to o ha d e-d i ca to in q u e s ti a n ni m o l ta a t t e n z i o ne ai i de l ia a-s i - ten/ .a a l l ' i n fanz ia, ma ha

o un insuf f ic ien te i n -i s--o pt_ l ' educaz ione dei

f an - iu i l i . n q u e s to c a m po m o l to c'è da e è la

e ( leU' in fanZ'a « un a l to a p e k c ias ;i d o m i n a n t i: l o n t u t a ìa di n i i -pìiai.'t tl i i s o no a v v i a ti iiì o in a e tà o a b-

i sa ì !a ; la scuo 'a è a ne l le s ue

o e a i mi Jodi di i n -sc - . ' l amen to. ; i e d i-

i ni s c . i t 'i p e i S O-L O f,h i di f u m e t ti ì n..'a'.i c i'-:.<» ne l l ' i n fanz ia

fine d o b b i a mo e ai -gazzi s v a g h i, a t t i v i tà , g i te, , c a m p e g g i, a t t i v i t à a f fasc inan ti c he t e m-

o i l fisico e le am ic i z ie a g iovan i. E' ing ius t i f i ca-

b i l e c he a l c u ne -ni di o non si o nel d o v u to m o do del -ma d e l l ' e d u c a z i o ne -t ica dei i c he è u no dei c o m p i ti i d e l la c l a s-so a e del m o v i m e n to

.

propaganda

U l t i m o e de l la s e d u-ta è il c o m p a g no o -

, o del C o m i t a to e e e d e l l ' l / m-

tà di fionift. Eg li ana l i zza e l e -

ze de l la a , con e o a l l ' az ione svo l ta o

e d el , n e l la lo t ta p e l a p a ce e p e l a

e d e l la v i t a pubb l i ca. A l l a v ig i l i a de l la b a t t a g l ia al S e n a to o l 'UEO, n on è c o m p i to o

e e su l l ' es i to del vo to, ma p i u t t o s to di fa

o a a c c u-m u l a ta n el o d e l la a az ione i n d i fesa de l la pace.

e l a a e s u l-t anza p e il f a l l i m e n to de l la C E fu g i us ta ma p o s s i a mo oggi e c he a non

o a e b e ne a l l ' op i n i one p u b b l i ca e al

o c he q u el v o to fu i l o n on *di un o m o g e n eo

b locco, ma di u na c o n t i n g en te a l l e a n za a e c he n on si o t u t te di

e a l ia d i s t e n s i o ne . Nel e

l a a az ione -s t ica o l 'UEO, n on p o s-s i amo e i di non e i a e c he q u e s ta n u o va a l l e a n za non a c a p a ce di e t u t te l e i del

e a e ne f a-ceva anzi e de l le n u o ve

i n u o ve poss ib i l i tà ne l la a lo t ta p e e

e i p i ani dei i d el o tedesco, poss ibi

l i t à c he a n c o oggi e s i s t o no o in c o n s e g u e n za di

q u e s te . a , b i s o g na e c he

.-e v i v a ed eff icace ù s t a ta n a a v o l ta a

e i l o c he il o doli-i , o t edesco fa e a l la

a l l a v i t a , al con- p a ce del m o n d o, n on a b b i a mo

l e i concez ioni de l la c lasse d o m i n a n t e, d al -s mo a l lo o di v i o lenza. n q u e s ta s i t uaz i one i c o m u-

nis ti d e b b o no e l ' im -a di e ai -

gazzi u na e d u c a z i o ne d e m o-a e . Si i m p o ne

i n o luogo l ' es igenza di e un o d i b a t t i to s u l-

l 'educazione- dei fanc iu l l i , un d i b a t t i to c he si a n e l-l a po l em ica e e i deo-logica a n el p a e s e. a q u e s to n on b a s t a: e -

e q u e s to d i b a t t i to con i n i z i a t i ve i di

e ne i le p iù e e i i o o di

e d u c a z i o ne a de l-l ' i n fanz ia. A tal fine ha -d i s s i ma a lo sv i-l u p po di u na e dei i — c o me — c he l i a b i t ui al co l l e t t i vo, a ì-

e e s u l le à e su l le cond iz ioni di v i t a del popo lo i ta l iano, a n c he n el caso c he n on ci f osse u na

.

o i l s e c o n do t e-ma del suo , i l c o m p a g no o a c he è s t a to g ius to e un e o a l la n o-

a c a m p a g na -ca o la e c l e-

. n q u e s ta c a m p a g n a, in fa t t i , noi n on a b b i a mo v o-l u t o i i l gus to di

e a l la g o g na q u e s to o q u el e o ina n b b i a mo pos to u na q u e-s t i one f o n d a m e n t a l e, q u e l la c ioè dei i a i l e esecu t i vo, e la legge, a lo S t a to e : c i t tad in i. o s o t-to l inea a q u e s to p u n to come l a e e i i

i a l la s o m m i tà de l lo S t a to n on s iano o c he i l

o de l le -z ioni i l legali o i -

i e o i l m o v i m e n to o e c ioè le d ue

facce de l l ' i den t i co o c he e a e i l o d e l l ' e g u a g l i a n za dei c i t t a d i ni di e a l la l egge, a e i l o al di a d e l la legge, a m e t-

e o S t a lo al o n on

L:i compagna l lc t t y , u del . C inglese

t a n to d el o o di u n o q u a n t o, , di

u na faz ione o di u na . n e s e m p l i c i: da un

l a to v i s o no i i e i po l i z io t ti c he o o c o m p i to e i l a v o-

, a vi è i l -chese .

S p e t ta a l la a -g a n da e al o e

q u a n to m ai v i v o i l nesso a q u e s ti d ue a s p e t ti d e l la s tessa po l i t i ca e f a

e a t u t ti g li i t a-l i ani che q u a n do si a m m e t-tono l e i n e l le a s s u n z i o ni al o o n e l la concess ione d ei , q u a n do si o le -secuz ioni o i i o o l e o e s o no i o e i a c he . Si p uò o b i e t-

e — c o n t i n ua i l c o m p a g no o — che i n tal m o do

s c e g l i a mo i l o p iù f a-c i l e s ul o d e l la -p a g a n d a. , d e n u n c i a n do l a e e n on t o c c h i a mo l e q u e s t i o ni d e l la

a di q u e s ta s o c i e tà m a s o l t a n to i b u b b o ni c he da e s sa n a s c o n o. a è i m -

e e ag li i t a-l i a ni c he q u e s ta c lasse -g e n te è i n c a p a ce o di f a pu l i z ia del . Nel m o v i m e n to , l ' a b b i a-mo , chi e p a g a. n c a m po , i n v e c e, n on sono e c a-paci di fa pu l i z ia d ei -

!

libertà di stampa

t a t to con la . a non m e no e è Tas-asten za d0'. i ne l lo .

, a e S c e ' ba nb lva o po-izi^.ni .a , ; f : . . - ; co

a e e . a .

o o d. . ma d ' o ce»'a

oo-c.'»_:.?., . da l le n---c!ip:7."f i di , da l le ? z ion: ch^ si o n i b l e n .a del ta l con-e "faenza deg ii ecc idi i ' j c o a lp ino, a.la cai

cn. d: . d o ini» e .-./.i c ' na

l n » tip e . o del . C. l « f l e io

. n -ce e in p t i . .

o . do no co: g.: -vc-.il! con T u l i odi , che f n 'a :! i--">-

i c e ., .is- l.iz one .:- m !.o-

e . . E' al no*v- "in . n.f n . i in^: . V i . t t ' l ' ::ic -

* g iusta causei » .adducendo c i su: . a -eh« q u e s ta e i n e Q- ' fs 'e ; e è ne-s 'o con i ; fnci.ali o ; i -l a . a l 0 See'.ba ! m e n te a'.V e d-1 . e q u a si tu t ti i d.*-. a o n - o v a - o -j E* a .-eyn'o l ' .ann'a ' i -o

ono 2

i n ' i cui n o n n;

fi.a c. l .U i p i ; u -o.

/ / C. inglese

j U na a c o m p a g na .-: avv i c i na a a l la * e

y S d el C o-m i t a to e del e c o m u n i s ta i ng lese c he

a a p p l a u -i i n s i s t en ti e o di s a ' u t o.

e a c o me l 'os t i-l . tà dei i i ng lesi al

o t edesco si s ia a ne l le e di pos iz ioni del ie

e U m o ns e- del m o v i-m e n to o e a'jbi.a

o i i di des ti a del o a a -

e la o pos i z ione f avo-e e ad i l vo to

e s u l l ' U E O, s.c-c hè gli i di i h a n-no v i s to s o l t a n to 264 d e p u t a ti su 625 v o t a n ti a e i l o s i. e la c o m p a g na >

o c on l a a a m p i e z za ed a i i e h" la a del -

l a d i f fus ione di pubb l icaz ion '' o n c l 'a a occ i-- di i t he «-u-citìno nei d'-n'.aie e --'alla s i t u a-aeazzi i i e i i t a l i ana e c ioì ! o d: . - ; il p ' i . v ' o < he q-ae-to o

, ; ;*> \

;ge, :hcvvs so t t o l i nea o s d e g no V c he soet ta . ' .ui- jce-.-i — egli eiice —

q j " :! o di a v e i cegui :i con _ ^ ma*o il o a e i l a ' - i oe ia a dei i n v n - l d el popo lo i ng lese di -T.sa - il . ' e j t a n i. con ì.» leg^e ciao * b V . / . a . a ! le i n fami i con non o C.anioil li «i!-|i t i a e , l e aua' .i l ha / aif "nr,i'cr> Segn i, o e di 1.100 e l suo o di e ì

i , n-*» a l la a la le^ge Se- ja i , e ! i kvvh di' \ che sanc isce i l o a a j m-.nl-1 G a l lo a a q j c - to n -n ' cess .one e con

a m : " a i naz i s ti o n la i c ^ i e o sov ie t i co nel 1945 i e *

a-» e di i t i a i l s to sa lu to al la . Si , a , , o iti luì e

E s a m i n a n do l a a a z i o-ne su q u e s to o n on p o s s i a mo i c he poco a b b i a mo f a t to p e -

e l o s d e g no o q u e s to o q u el , c o n-

o q u e s ta o q u e l la , i n u na c o n d a n na o q u e-s to s i s t e ma sociale» o o n e s ta c l asse e c he n on è s t a ta c a p a ce e di e d a l la po l i z ia un

o e di an t i f asc i s ti e c he i n v e ce si è l a n c i a ta a e l a s t a m pa di oppos i z i one c he d e n u n c ia i , i m a l-

, i . -g na e c on a c he i l d e l i t to c o m p i u to d a l la s t a m-pa di o p p o s i z i o ne è u no s o l o:

e l a à di -t i ca. l o s t esso d e l i t t o, c i o è. c o m m e s so o c he n on l a p e n sa c o me i l . d e l i t t i c o m m e s si i n n o me di q u el l i be l l o o c he è

j d i v e n t a t a, so t to q u e s to -' , l a Cos t i t uz i one. N oi

o i m p e g no — c o n-c l u de o — di e con i a a a z i o ne di -p a g a n d a. u na o n d a ta di sde-

! g no n e l l ' o p i n i o ne p u b b l i ca p e o g n u no deg li a t t a c c hi c he v e n g o no i o l a s t a m pa e o i .

A h e 13,20. d o po a v e c o-m u n i c a to c he 36 i d el o h a n no g ià -t a to 73 m i l a c o p ie d el v o l u-m e t to « o d el -t i t o c o m u n i s ta >, i l e t og l i e l a s e d u ta e l a a a l l e 8 di oggi p e i l o d el c o m o a g no o s ul s e-c o n do p u n to a l i 'o .d .g.