Nuvole di confine

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Otto autori per il trionfo di uno tra i generi del fumetto più popolari degli ultimi anni in una mostra unica per genio e contenuti, raccolti in un catalogo firmato Rizzoli Lizard.

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CRONACHE DI GERUSALEMMEGuy Delisle Gerusalemme

STORIE BREVI Sarah GliddenPalestina e Sir ia

SALUTI DALLA SERBIAAleksandar ZografSerbia

IN MEZZO, L’ATLANTICO Marco CoronaColombia

BYE BYE BABYLON Lamia ZiadéLibano

SONATA PERL’AQUILA Vincenzo FilosaItal ia

BAHRAIN Josh NeufeldBahrain

DOVE LA TERRA BRUCIA Paola Cannatella & Giuseppe GaleaniAfghanistan

L’ARTE DEL REPORTAGE A FUMETTI

NUVOLEÊDIÊCONFINE- G R A P H I C J O U R N A L I S M -

Guy Delisle, Sarah Glidden, Aleksandar Zograf, Marco Corona, Lamia Ziadé, Vincenzo Filosa, Josh Neufeld, Paola Cannatella & Giuseppe Galeani

Curata da Luca Beatrice, promossa e organizzata dal Comune di Tolentino – Assessorato alla Cultura, con il Patrocinio della Regione Marche e della Provincia di Macerata, Nuvole di confine – Graphic journalism, l’arte del reportage a fumetti è una mostra unica nel suo genere, che dal 14 aprile al 16 settembre 2012 riunisce in un prestigioso spazio espositivo – Palazzo Sangallo di Tolentino – otto tra le migliori firme mondiali del graphic journalism. Un’articolata esposizione – la più completa mai realizzata in Italia – che rappresenta l’occasione per scoprire uno tra i generi del fumetto più popolari degli ultimi anni; una panoramica su un mezzo in grado di unire arte e dovere di cronaca in opere di grande livello prodotte da artisti internazionali (da Guy Delisle ad Aleksandar Zograf, da Sarah Glidden a Lamia Ziadé, da Marco Corona a Josh Neufeld, Vincenzo Filosa,

Paola Cannatella e Giuseppe Galeani), capaci di coniugare un alto valore grafico e artistico a una notevole capacità di indagine e reportage, spesso da alcuni dei luoghi più difficili della terra, testimoni di eventi drammatici e conflitti irrisolti.

19 novembre 2001, Maria Grazia Cutuli muore vittima di un attentato sulla strada che da Jalalabad conduce a Kabul. Scompare così una delle voci più appassionate dell’informazione italiana, esempio illustre di quel “giornalismo differente” che ha rivoluzionato la notizia, oltrepassando la linea di confine tra l’essere spettatore e il diventare autentico testimone delle tragedie umane. Dove la terra brucia racconta la donna e la reporter Maria Grazia, donando nuova vita alle sue stesse parole, quelle apparse negli articoli che l’hanno resa celebre, ma anche quelle conservate nei suoi diari più intimi. Un efficace esempio di graphic journalism tutto italiano che illustra le tappe di una carriera dedicata alla verità, da Catania a Milano, dalla Cambogia fino in Afghanistan, lì dove la terra bruciava sotto il fuoco dei bombardamenti e si manifestavano quegli oscuri eventi che hanno minato le fondamenta dell’assetto politico ed economico del mondo intero.

GIUSEPPE GALEANI (Catania, 1976) ha conseguito il dottorato di ricerca in Lettera-tura latina nel 2011 e attualmente è inse-gnante di lettere per la scuola secondaria. Vive a Pavia, ma si occupa di organizzare eventi culturali legati alla promozione del libro e della lettura nella sua città natale.

Con Dove la terra brucia esordisce come ideatore e co-sceneggiatore di storie a fumetti.

PAOLA CANNATELLA (Catania, 1979) è lau-reata in economia e commercio e lavo-ra come autrice di fumetti. Disegnatrice autodidatta, nel 2005 vince il Fumetto International Talent Award indetto da La Triennale di Milano. Dal 2008 vive a Pavia e lavora come grafica per impaginazio-ne e lettering di fumetti. Ha scritto e disegnato Inchiostro di Jack e Prospettive, edizioni Tunué.

MARIA GRAZIA CUTULI nasce a Catania il 26 ottobre 1962, primo-genita di quattro figli. Frequenta il Liceo Classico Spedalieri e nel 1985 si laurea presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Catania, con una tesi su Michel Foucault.A Catania esordisce come colla-

boratrice del quotidiano “La Sicilia”, per cui scrive di teatro e spettacoli e cura una pagina speciale sul mondo giovanile. Dopo la laurea e l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, continua a collaborare col quotidiano catanese, ma lavora anche come responsabile dell’ufficio stampa presso la sede locale della CGIL. Tuttavia la sua esperienza lavorativa più lunga sarà pres-so l’emittente locale Telecolor, per cui conduce il telegiornale e soprattutto scrive sul settimanale “Onda Sette”. All’inizio del 1988 ottiene un colloquio di lavoro per il periodico trendy della Mondadori “Centocose”, che sostiene impressio-nando il caporedattore. Nel maggio dello stesso anno si trasfe-risce a Milano per occuparsi di giornalismo al femminile. Tut-tavia è in questi anni che, a poco a poco, Maria Grazia matura una forte passione per i reportage in aree di crisi. All’interno

dello stesso gruppo editoriale, in cambio delle ferie, riesce a collaborare saltuariamente con il mensile “Epoca”, dove viene assunta nel giugno 1990. Inizia così a scrivere i suoi primi arti-coli come inviata di guerra, dalla Bosnia al Congo, dalla Sierra Leone alla Cambogia.Nel giugno 1996 frequenta a Pisa un corso di peacekeeping pro-mosso dalle Nazioni Unite, al fine di trascorrere un periodo di lavoro, come volontaria, presso l’UNCHR, l’Alto Commissariato per i rifugiati: lascia “Epoca” per lavorare come osservatrice dei diritti umani in Ruanda, dal dicembre 1996 al giugno 1997.Nel luglio 1997 ritorna alla sua professione: il “Corriere della Sera” le offre un contratto a termine alla redazione esteri. Nel 1999 è assunta a tempo indeterminato con la qualifica di re-dattrice presso il quotidiano milanese, per il quale la giornali-sta firmerà più di trecento articoli in quattro anni.Nel 2001, dopo gli eventi dell’11 settembre, Maria Grazia, che si trova a Gerusalemme, viene inviata in Pakistan, a seguire l’evolversi dell’operazione militare “Enduring Freedom” in Af-ghanistan. Si tratta della missione più importante e più dura-tura finora assegnatale: fino al 19 novembre, prima di cadere vittima di un attentato a una manciata di chilometri da Kabul, ha continuato a raccontare gli avvenimenti di cui è stata testi-mone con professionalità, umanità e passione.

“Seduto su un sasso, sullo sfondo delle mura di Gerusalemme, un

uomo disegna sul suo taccuino: qualcosa che ha visto, di cui è stato testimone, o che ha immaginato, la sua versione dei fatti. Invece di dirlo soltanto con le parole sceglie di accostarvi le immagini, che sono più forti, resistono più a lungo nel tempo. E soprattutto sono una lingua che non conosce confini.”

dalla prefazione di Luca Beatrice

“L’ immagine fumettistica riesce a fare quadrato contro l’eccesso di realtà, a

lenire l’iperstimolazione visiva e a riorganiz-zare il caos – pregi che il lettore accoglie con una fruizione lenta, recuperando intera la facoltà di osservare, riflettere, ricordare. Così, appunto, si compie il miracolo, e il disegno diventa più vero dell’immagine fotografica, più credibile del mondo reale.”

dalla prefazione di Sara Boggio

In copertinaIllustrazioni: Guy DelisleProgetto grafico: Studio RAM, Bologna

ISBN 978-88-17-05803-2€ 16,00

L’ARTE DI FARE CRONACA: OTTO SGUARDI D’AUTORE,

OTTO FINESTRE DISEGNATE SUL MONDO E SUI SUOI CONFINI

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CRONACHE DI GERUSALEMMEGuy Delisle Gerusalemme

STORIE BREVI Sarah GliddenPalestina e Sir ia

SALUTI DALLA SERBIAAleksandar ZografSerbia

IN MEZZO, L’ATLANTICO Marco CoronaColombia

BYE BYE BABYLON Lamia ZiadéLibano

SONATA PERL’AQUILA Vincenzo FilosaItal ia

BAHRAIN Josh NeufeldBahrain

DOVE LA TERRA BRUCIA Paola Cannatella & Giuseppe GaleaniAfghanistan

L’ARTE DEL REPORTAGE A FUMETTI

NUVOLEÊDIÊCONFINE- G R A P H I C J O U R N A L I S M -

Guy Delisle, Sarah Glidden, Aleksandar Zograf, Marco Corona, Lamia Ziadé, Vincenzo Filosa, Josh Neufeld, Paola Cannatella & Giuseppe Galeani

Curata da Luca Beatrice, promossa e organizzata dal Comune di Tolentino – Assessorato alla Cultura, con il Patrocinio della Regione Marche e della Provincia di Macerata, Nuvole di confine – Graphic journalism, l’arte del reportage a fumetti è una mostra unica nel suo genere, che dal 14 aprile al 16 settembre 2012 riunisce in un prestigioso spazio espositivo – Palazzo Sangallo di Tolentino – otto tra le migliori firme mondiali del graphic journalism. Un’articolata esposizione – la più completa mai realizzata in Italia – che rappresenta l’occasione per scoprire uno tra i generi del fumetto più popolari degli ultimi anni; una panoramica su un mezzo in grado di unire arte e dovere di cronaca in opere di grande livello prodotte da artisti internazionali (da Guy Delisle ad Aleksandar Zograf, da Sarah Glidden a Lamia Ziadé, da Marco Corona a Josh Neufeld, Vincenzo Filosa,

Paola Cannatella e Giuseppe Galeani), capaci di coniugare un alto valore grafico e artistico a una notevole capacità di indagine e reportage, spesso da alcuni dei luoghi più difficili della terra, testimoni di eventi drammatici e conflitti irrisolti.

19 novembre 2001, Maria Grazia Cutuli muore vittima di un attentato sulla strada che da Jalalabad conduce a Kabul. Scompare così una delle voci più appassionate dell’informazione italiana, esempio illustre di quel “giornalismo differente” che ha rivoluzionato la notizia, oltrepassando la linea di confine tra l’essere spettatore e il diventare autentico testimone delle tragedie umane. Dove la terra brucia racconta la donna e la reporter Maria Grazia, donando nuova vita alle sue stesse parole, quelle apparse negli articoli che l’hanno resa celebre, ma anche quelle conservate nei suoi diari più intimi. Un efficace esempio di graphic journalism tutto italiano che illustra le tappe di una carriera dedicata alla verità, da Catania a Milano, dalla Cambogia fino in Afghanistan, lì dove la terra bruciava sotto il fuoco dei bombardamenti e si manifestavano quegli oscuri eventi che hanno minato le fondamenta dell’assetto politico ed economico del mondo intero.

GIUSEPPE GALEANI (Catania, 1976) ha conseguito il dottorato di ricerca in Lettera-tura latina nel 2011 e attualmente è inse-gnante di lettere per la scuola secondaria. Vive a Pavia, ma si occupa di organizzare eventi culturali legati alla promozione del libro e della lettura nella sua città natale.

Con Dove la terra brucia esordisce come ideatore e co-sceneggiatore di storie a fumetti.

PAOLA CANNATELLA (Catania, 1979) è lau-reata in economia e commercio e lavo-ra come autrice di fumetti. Disegnatrice autodidatta, nel 2005 vince il Fumetto International Talent Award indetto da La Triennale di Milano. Dal 2008 vive a Pavia e lavora come grafica per impaginazio-ne e lettering di fumetti. Ha scritto e disegnato Inchiostro di Jack e Prospettive, edizioni Tunué.

MARIA GRAZIA CUTULI nasce a Catania il 26 ottobre 1962, primo-genita di quattro figli. Frequenta il Liceo Classico Spedalieri e nel 1985 si laurea presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Catania, con una tesi su Michel Foucault.A Catania esordisce come colla-

boratrice del quotidiano “La Sicilia”, per cui scrive di teatro e spettacoli e cura una pagina speciale sul mondo giovanile. Dopo la laurea e l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, continua a collaborare col quotidiano catanese, ma lavora anche come responsabile dell’ufficio stampa presso la sede locale della CGIL. Tuttavia la sua esperienza lavorativa più lunga sarà pres-so l’emittente locale Telecolor, per cui conduce il telegiornale e soprattutto scrive sul settimanale “Onda Sette”. All’inizio del 1988 ottiene un colloquio di lavoro per il periodico trendy della Mondadori “Centocose”, che sostiene impressio-nando il caporedattore. Nel maggio dello stesso anno si trasfe-risce a Milano per occuparsi di giornalismo al femminile. Tut-tavia è in questi anni che, a poco a poco, Maria Grazia matura una forte passione per i reportage in aree di crisi. All’interno

dello stesso gruppo editoriale, in cambio delle ferie, riesce a collaborare saltuariamente con il mensile “Epoca”, dove viene assunta nel giugno 1990. Inizia così a scrivere i suoi primi arti-coli come inviata di guerra, dalla Bosnia al Congo, dalla Sierra Leone alla Cambogia.Nel giugno 1996 frequenta a Pisa un corso di peacekeeping pro-mosso dalle Nazioni Unite, al fine di trascorrere un periodo di lavoro, come volontaria, presso l’UNCHR, l’Alto Commissariato per i rifugiati: lascia “Epoca” per lavorare come osservatrice dei diritti umani in Ruanda, dal dicembre 1996 al giugno 1997.Nel luglio 1997 ritorna alla sua professione: il “Corriere della Sera” le offre un contratto a termine alla redazione esteri. Nel 1999 è assunta a tempo indeterminato con la qualifica di re-dattrice presso il quotidiano milanese, per il quale la giornali-sta firmerà più di trecento articoli in quattro anni.Nel 2001, dopo gli eventi dell’11 settembre, Maria Grazia, che si trova a Gerusalemme, viene inviata in Pakistan, a seguire l’evolversi dell’operazione militare “Enduring Freedom” in Af-ghanistan. Si tratta della missione più importante e più dura-tura finora assegnatale: fino al 19 novembre, prima di cadere vittima di un attentato a una manciata di chilometri da Kabul, ha continuato a raccontare gli avvenimenti di cui è stata testi-mone con professionalità, umanità e passione.

“Seduto su un sasso, sullo sfondo delle mura di Gerusalemme, un

uomo disegna sul suo taccuino: qualcosa che ha visto, di cui è stato testimone, o che ha immaginato, la sua versione dei fatti. Invece di dirlo soltanto con le parole sceglie di accostarvi le immagini, che sono più forti, resistono più a lungo nel tempo. E soprattutto sono una lingua che non conosce confini.”

dalla prefazione di Luca Beatrice

“L’ immagine fumettistica riesce a fare quadrato contro l’eccesso di realtà, a

lenire l’iperstimolazione visiva e a riorganiz-zare il caos – pregi che il lettore accoglie con una fruizione lenta, recuperando intera la facoltà di osservare, riflettere, ricordare. Così, appunto, si compie il miracolo, e il disegno diventa più vero dell’immagine fotografica, più credibile del mondo reale.”

dalla prefazione di Sara Boggio

In copertinaIllustrazioni: Guy DelisleProgetto grafico: Studio RAM, Bologna

ISBN 978-88-17-05803-2€ 16,00

L’ARTE DI FARE CRONACA: OTTO SGUARDI D’AUTORE,

OTTO FINESTRE DISEGNATE SUL MONDO E SUI SUOI CONFINI

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