Nuovo Antisemitismo I

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Nuovo antisemitismo, antisionismo radicale, negazionismo e giudeofobia islamizzata in Europa (I\II Continua)

Alexandre Del Valle (Geopolitico)

. | Io Amo L'Italia

Risorge la giudeofobia in Europa. Secondo l' Annual Jewish Agency il 2009 è stato l'anno peggiore per quanto riguarda l'odio antiebraico dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il nuovo antigiudaismo si nasconde dietro l'antisionismo e il filoislamismo Mentre si commemora l'orrore dei campi di concentramento a Aushwitz oggi e domani, si parla sempre di più della crescita di un nuovo antisemitismo nel mondo musulmano, nel Terzo Mondo e anche in Occidente.

L'antisemitismo è in forte aumento in Europa, secondo le allarmanti conclusioni di un documento dell’Annual Jewish Agency che afferma che l'anno 2009 è stato l’anno peggiore dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in  quanto all'antisemitismo. Secondo quanto riportato dal documento, la guerra di Israele contro il movimento palestinese terrorista-islamista Hamas a Gaza avrebbe incentivato il sentimento di odio contro gli Ebrei, tanto che nei primi 3 mesi del 2009 gli incidenti antisemiti hanno superato quelli dell’intero 2008. Un fenomeno di odio verso gli Ebrei in funzione anti-israeliana e pro-palestinese che è stato amplificato dal Rapporto Goldstone del Consiglio dei diritti dell'Uomo dell'Onu che accusa Israele di "genocidio". In Francia, per esempio, si sono verificati 631 episodi di intolleranza antiebraica nella prima metà del 2009 rispetto ai 474 totali del 2008. In Italia, l'episodio delle bandiere israeliane bruciate selvaggiamente sulla piazza del Duomo di Milano o altrove nell'ambito di dimostrazioni di forza delle organizzazioni islamiche italiane hanno dimostrato che abbiamo raggiunto una tappa ormai allarmante.

Di che cosa stiamo parlando? antisemitismo o giudeofobia?

Occorre prima di tutto chiarire i termini e definire con precisazione il nuovo pericolo. Primo, la definizione classica dell'antisemitismo è l’odio nei confronti dei popoli o persone di etnia e lingua “semitica” (include Ebrei, Arabi, Aramei-assiro-cldei, ecc). Non concerne quindi solo gli Ebrei, mai tutti i popoli semitici. Vuol dire che anche un arabo puo’ essere giudeofobo, cioè nutrire anti-ebraici, pur essendo “semita” o seguace di una religione “semitica” come l’islam. Se vogliamo parlare dell'odio specifico nei confronti degli Ebrei, occorre quindi utilizzare piuttosto che il termine generale antisemitismo, quello più corretto di "giudeofobia". La Giudeofobia, termine concepito dal filosofo francese Pierre André Taguieff (direttore scientifico del Centro Nazionale Ricerca Scientifica)  negli anni 90, è l'odio specifico verso gli Ebrei come popolo, persone o religione. Quella di “giudeofobia" è una nozione più precisa di quella d’"antisemitismo". Permette di impedire ai giudeofobi arabi o musulmani di giocare sulle parole quando pretendono di non essere "antisemiti" pur odiando gli Ebrei, perchè sono loro stessi dei "semiti"...

Secondo, possiamo osservare che in Europa, l'odio anti-giudaico si è molto evoluto da qualche decina d'anni dopo sconfitta del nazismo nel 1945. Non potendo più esprimersi chiaramente in nome del nazismo o di un antisemitismo razziale apertamente criminale, l'odio anti-ebraico si esprime sempre di più in nome di un antisionismo, di una critica radicale nei confronti dello Stato

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di Israele e in nome di un "anti-razzismo" filoislamico, propalestinese e "progressista" che finge di lottare contro il razzismo anti-arabo per meglio fare legittimare la giudeofobia in funzione anti-israéliana e antisionista. Questa giudeofobia cosiddetta "antirazzista" è diventata un tema molto di moda sia all'interno dell'Estrema sinistra e dell'estrema destra europea, che all'interno dei movimenti islamici radicali in Europa. Secondo lo stesso report dell’Annual Jewish Agency, la nuova giudeofobia europea non sarebbe più appannaggio, come una volta, solo dell'estrema destra ma si concentrerebbe soprattutto a sinistra e negli ambienti pro-palestinesi e islamici.

Le tre principali fonti della nuova giudeofobia

In Europa e in Occidente, possiamo individuare almeno tre fonti principali della nuova giudeofobia: 1/ l'estrema sinistra antisionista, che accusa gli Ebrei non anti-israeliani di essere "complici" dei "crimini" dello Stato d'Israele; 2/ l'estrema destra, che odia da sempre gli Ebrei "apolidi" colpevoli di "distruggere le nazioni" e di organizzare dal territorio israeliano un "complotto mondiale" politico-capitalista-finanziario per "dominare l'Universo" (Tesi dei famosi Protocolli dei Saggi di Sion, opera diventata di moda in tutte le librerie d'estrema destra e islamiche). 3/ L'islamismo radicale, che progredisce in Europa tramite l'immigrazione, il proselitismo islamico, l'alleanza con la sinistra pro-palestinese e la complicità dell'Islamicamente corretto.

Questa nuova giudeofobia trilaterale o "rosso-nero-verde" è ampiamente diffusa fra i mezzi di comunicazione. Si tratta di un fenomeno globale e potente, di un'onda molto difficile o impossibile da fermare, favorita nelle società democratiche e mediatiche, dai mezzi di comunicazione di massa, dal relativismo morale e culturale. Quest'ondata giudeofoba rosso-verde-nera e islamicamente corretta è trasmessa attraverso Internet, l’e-mail, la televisione satellitare (Al Jazeera, Al Arabyia, Al Manar, diffondono in tutta libertà l'odio anti-ebreo e anti-sionista filoterrorista presso tutti i focolari domestici islamico-europei), le radio e i video. Combina l’odio tradizionale anti-giudaico (estrema destra e estrema sinistra) con l'odio post-moderno degli immigrati di origine arabo-islamica e delle organizzazioni terroristiche islamiche con base in Medio Oriente e impiantate in Europa attraverso le reti potentissime e attive dei Fratelli Musulmani egiziani e di tantissime organizzazioni islamiche. Queste hanno come scopo di impedire l'integrazione dei musulmani e a preparare la conquista islamica dell'Europa alla quale, secondo loro, farebbero ostacolo le "lobbies ebraiche".”

L"antirazzismo" , nuova copertura "progressista" della giudeofobia europea riciclata nel terzomondismo e il filopalestinismo

La nuova giudeofobia europea non si esprime più con le parole apertamente razziste dei nazisti degli anni 30-40. Per essere accettata e non ostacolata dai media e dalle autorità statali, che vietano ormai per legge il negazionismo della Shoah e l'incitazione all'odio razziale, la nuova giudeofobia europea si riveste della retorica "antimperialista" e "progressista" cara alla sinistra, una retorica in grado di raggiungere anche molte persone che non sarebbero mai state sensibili ai temi antisemiti tradizionali o a qualsiasi forma di razzismo espresso chiaramente. Questa nuova giudeofobia è magari ancor più efficiente della precedente, perchè finge di essere il contrario di cio' che è. E basata su un falso "anti-razzismo", sull'esempio della moda filopalestinese delle banlieues islamiche europee, sull’anti-nazionalismo e l’anti-globalizzazione. Per questo, temo che abbia un grande futuro, ed è chiaro che è "

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efficiente" e che non deve essere del tutto sottostimata. Costituisce un tragico rovesciamento della “lotta contro il razzismo”, che per lungo tempo ha compreso anche la lotta contro l’antisemitismo, pero' che ormai distingue o oppone spesso i due concetti.

La nuova “giudeofobia” europea, mira ad "incolpare ed accusare gli ebrei di razzismo" e ad assimilare gli Ebrei demonizzati allo Stato ebraico colpevole, secondo tali tesi, di genocidio e accusato di essere portatore di un "nuovo nazismo". Si fonda su una commistione polemica, un ribaltamento dei ruoli, che accusa ebrei, israeliani e sionisti di rappresentare il “male”. Le caratteristiche di base della “nuova giudeofobia” sono, tra l’altro: una strumentalizzazione massiccia e virulenta dell’anti-razzismo a scopo anti-ebraico, manifestatasi durante le conferenze del Consiglio dell'ONU contro il razzismo a Durban I (2001) e II (2009, Ginevra), dove il “sionismo” è stato in parecchie occasioni assimilato a “razzismo" e a "discriminazione". Questa nuova giudeofobia è basata su una pericolosa banalizzazione di rappresentazioni e tesi proprie del revisionismo (negazione dell'esistenza della Shoah). Un tema che sta al cuore dei verdi, dei rossi e dei neri, e che è anche diventato una vera moda, quando si osserva i successi registrati sul web da organizzazioni anti-ebraiche negazioniste come Radio Islam in Svezia (rete e radio nazislamica del marocchino pro-Hezbollah Ahmed Rami, estimatore di Hitler), Faits et Documents in Francia (Emmanuel Ratier, consigliere del Fronte nazionale e vicino alla Nuova destra neo-pagana chiamata il GRECE di Alain de Benoist), EFFEDIEFFE in Italia (rete cattolica antisemita filoislamica di Maurizio Bondet). Questi siti piacciono ai militanti o "intellettuali" rossi-neri-verdi che vi esprimono i loro "dubbi" sul “business della Shoah” e il numero di vittime ebraiche.

In Francia, di recente, un ex-combattente anti-Le Pen, il celebre comico  meticcio franco-senegalese Dieudonné, è diventato cosi l'eroe delle "banlieues" islamiche dopo aver litigato con la sua ex-comparsa ebrea di palcoscenico e da quando si è alleato cogli islamici pro-iraniani e  coi Fratelli Musulmani maghrebini-francesi e con l'estrema destra di Jean Marie Lepen oppure con i peggiori negazionisti storici come Serge Thion, Roger Garaudy (convertito all'islam) e anche Faurisson. Quest'ultimo, non è un autore qualisiasi, è il fatto che un ex-comico molto famoso e mediatizzato possa fargli pubblicità dappertutto in Europa è un fatto di un'importanza gravissima. Infatti, Roger Faurisson è uno fra i più grandi ideatori revisionisti al livello mondiale. Prima, piaceva solo a tre o quattro nazisti, ai militanti bordighisti di estrema sinistra ed eara invitato a Teheran dal presidente iraniano nazzismista Mahmud Ahmadinejad  Nessuno osava mostrarsi in pubblico con lui. E ormai invitato da Dieudonné e da ex-militanti anti-razzisti a Parigi, a Bruxelles e altrove in Europa come "guest star" nell'ambito degli spettacoli di Dieudonné. Quest'ultimo organizza con grande successo dappertutto in Francia e in Europa francofona dei meetings politici con migliaia di persone per denunciare cio' che chiama lo "Stato nazi-israeliano" e "la lobby ebraica comunitarista" francese e europea... (parla anche della "Clicque du CRIF, la massima organizzazione ebraica francese). Dieudonné e i suoi amici islamici delle "banlieues" e dei movimenti nazzi-fascisti revisionisti hanno anche creato una lista chiamata "euro-palestine" in occasione delle ultime elezioni

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europee per portare avanti la voce degli "anti-sionisti"... Parallelmente, Jean Marie Lepen, contro il quale Dieudonné faceva dei convegni anti-razzisti assieme al partito socialista francese e amici ebrei negli anni 90, è diventato lo zio dell'ultimo figlio di Dieudonné... Se questo non è un'accelerazione della storia, allora che cos'é?