NUOVERISORSEDIGITALIELOROIMPATTONELLA DIDATTICA · 2017-02-27 · un’idea di innovazione, di...
Transcript of NUOVERISORSEDIGITALIELOROIMPATTONELLA DIDATTICA · 2017-02-27 · un’idea di innovazione, di...
FORMAZIONE – Docenti Neoassunti A.S. 2015-2016
NUOVE RISORSE DIGITALI E LORO IMPATTO NELLA
DIDATTICA.DIDATTICA.
A cura del Prof. Salvatore Antonio PINA
1
Di cosa parleremo…
� CONTESTO DI RIFERIMENTO
� PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD)
� SCUOLA DIGITALE
� DIDATTICA CON LE TECNOLOGIE
�FLIPPED CLASSROM (CLASSE CAPOVOLTA)�FLIPPED CLASSROM (CLASSE CAPOVOLTA)
� AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
� DIDATTICA PER COMPETENZE
� VALUTAZIONE AUTENTICA
� PRIVACY
2
CONTESTO DI RIFERIMENTO
Lo scenario dell’innovazione
Chi è il “digital natives” ?Chi è il “digital natives” ?
Qual è l’identikit dello studente di oggi ?
Ma, soprattutto, come apprende ?
3
LA “DISCONESSIONE” TRA LA SCUOLA E LE NUOVE GENERAZIONI SI REALIZZA SOPRATTUTTO SUL PIANO DEI LINGUAGGI
1. DIGITAL NATIVES, letteralmente “nativi digitali”, è stata coniata da Marc Prensky, scrittore statunitense e ideatore dei videogiochi didattici. I nativi digitali si destreggiano con naturalezza tra computer, smartphone, tablet, consolle, ecc. e padroneggiano i nuovi linguaggi della comunicazione come una popolazione indigena nel suo ambiente originario.
2. DIGITAL IMMIGRANT , immigranti digitali sono le generazioni che hanno appreso in età adulta a utilizzare le tecnologie.
SECONDO PRENSKY, LA TECNOLOGIA HA PRODOTTO UN GAP GENERAZIONALE CHE NON E’ CIRCOSCRITTO AL SOLO GERGO O ALLE MODE, MA RIGUARDA I PROCESSI DI PENSIERO E DIELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE
4
Come si comportano i NMLs fuori e dentro la scuola?Come si comportano i NMLs fuori e dentro la scuola?Come si comportano i NMLs fuori e dentro la scuola?Come si comportano i NMLs fuori e dentro la scuola?
NMLsNMLsNMLsNMLs fuorifuorifuorifuori la scuolala scuolala scuolala scuola
�multimultimultimulti----taskingtaskingtaskingtasking
�multimultimultimulti----spaziospaziospaziospazio
�granularità e granularità e granularità e granularità e frammentazione del frammentazione del frammentazione del frammentazione del
NMLs NMLs NMLs NMLs dentrodentrodentrodentro la scuola la scuola la scuola la scuola
� monomonomonomono----taskingtaskingtaskingtasking
� uno spazio alla voltauno spazio alla voltauno spazio alla voltauno spazio alla voltaframmentazione del frammentazione del frammentazione del frammentazione del tempotempotempotempo
�simultaneitàsimultaneitàsimultaneitàsimultaneità
�Apprendimento non Apprendimento non Apprendimento non Apprendimento non linearelinearelinearelineare
�gli“gli“gli“gli“ScreenScreenScreenScreen----agersagersagersagers”,”,”,”,giocanogiocanogiocanogiocano conconconcon lolololo schermoschermoschermoschermononnonnonnon solosolosolosolo guardandolo,guardandolo,guardandolo,guardandolo, mamamamadivienedivienedivienediviene ilililil puntopuntopuntopunto d’ingressod’ingressod’ingressod’ingressoperperperper connettersiconnettersiconnettersiconnettersi
Creano e gestiscono la conoscenzaattraverso oggetti e testi (immagini,parole scritte, audio, video, altro…)
� uno spazio alla voltauno spazio alla voltauno spazio alla voltauno spazio alla volta
� il tempo è sequenziale il tempo è sequenziale il tempo è sequenziale il tempo è sequenziale (ad es. 1 ora di lezione (ad es. 1 ora di lezione (ad es. 1 ora di lezione (ad es. 1 ora di lezione per disciplina)per disciplina)per disciplina)per disciplina)
� un compito alla voltaun compito alla voltaun compito alla voltaun compito alla volta
� apprendimento lineare, apprendimento lineare, apprendimento lineare, apprendimento lineare, sequenzialesequenzialesequenzialesequenziale
� La classe La classe La classe La classe è tipicamente è tipicamente è tipicamente è tipicamente un luogo nonun luogo nonun luogo nonun luogo non connessoconnessoconnessoconnesso
Sono protagonisti attiviSono protagonisti attiviSono protagonisti attiviSono protagonisti attiviSono soggetti passiviSono soggetti passiviSono soggetti passiviSono soggetti passivi
Bibliografia: Prensky M, (2013), La mente aumentata. Dai nativi digitali alla saggezza digitale, Trento, Erickson, 5
Il Piano Nazionale Scuola Digitale
� Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di
indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della
scuola italiana.
� È un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015) � È un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015)
� si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea
di scuola come spazio aperto per l’apprendimento e come
piattaforma che metta gli studenti nelle condizioni di sviluppare le
competenze per la vita.
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/allegati/Materiali/pnsd-layout-30.10-WEB.pdf
6
Cambiare la scuola:
dalla trasmissione alla cooperazione
� Gli sforzi di digitalizzazione devono essere canalizzati all’interno di un’idea di innovazione, di scuola non più unicamente trasmissiva, e di scuola aperta e inclusiva in una società che cambia.
� In questa visione, il “digitale” non è un «valore assoluto» in sé, bensì strumento abilitante, connettore e volano di cambiamento.
Le parole- chiave del PNSD:
• strumenti
• competenze
• contenuti
• formazione
7
8
9
10
A che servono le tecnologie a scuola?
� Nel paradigma adottato dal PNSD, le tecnologie diventano:� abilitanti
�quotidiane
�ordinarie
� al servizio dell’attività scolastica
� contaminanti tutti gli ambienti della scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali,
Oltre l’effetto «Wow»Oltre l’effetto «Wow»
classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e spazi informali
� Gli obiettivi: � le competenze degli studenti
� i loro apprendimenti
� i loro risultati
� La loro realizzazione nella società come individui, cittadini e professionisti
11
Come siamo arrivati fin qui…� Negli anni 2000: corsi Fortic� Il primo PNSD parte nel 2007, con l’obiettivo di modificare gli ambienti di
apprendimento e promuovere l’innovazione digitale nella scuola:� Azione LIM� Azione cl@assi 2.0 (non più la classe in laboratorio, ma il laboratorio in
classe)� Azione Scuol@ 2.0� Azione editoria digitale scolastica � Accordi MIUR – Regioni per accompagare il processo di innovazione digitale� Accordi MIUR – Regioni per accompagare il processo di innovazione digitale� Centri Scolastici Digitali (per scuole in territori disagiati)� Azione wi-fi� Azione Poli formativi � Amministrazione digitale (dematerializzazione e digitalizzazione)
Oggi il 70% è connessa in Rete in modalità cablata o wireless (ma generalmente con una connessione inadatta alla didattica digitale), il 41,9% è dotata di LIM (dai dati dell’Osservatorio tecnologico del MIUR).
12
Le nuove tecnologie tendenzialmente favoriscono alcune modifiche generali nel contesto didattico:
�spostamento del focus dall’insegnante allo studente
�spostamento del focus dall’apprendimento sul �spostamento del focus dall’apprendimento sul fare
� aumento della motivazione degli alunni
� risalto alla cooperazione tra alunni
13
LIM
Lavoro
Presentazione
Archiviazione e
documentazione
Gioco finalizzato Comunicazione
è uno strumento di
focalizza l’attenzione (molto utile
con ADHD, autistici e bambini
con lieve ritardo mentale)
utilizzare canali comunicativi diversi
(audio, immagini, video, testi)
utili perche facilita
Apprendimento metacognitivo
Apprendimento
cooperativo
Adattamento degli
obiettivi curriculari e dei
materiali didattici
per accedere
file multimediale
lavoro già svolti
per imparare
fare qualcosa insieme
chescarico dalla rete
produco automaticamente
Già presenti nel software
utilizzare elementi grafici
facilitando l’uso dei mezzi di
comunicazione online
come ad esempio
Alunni con ospedalizzazione di
lunga durata
Progetti condivisi con scuole dislocate sul
territorio nazionale internazionale
Gioco finalizzato
Potenziamento e
anticipazione
Comunicazione
dal momento che rende più
immediato e accessibile
direttamente agli alunni l’uso del
computer e del Web
Rendendo possibile la comunicazione tra scuole e ambiente esterno
diventando tramite per
i linguaggi specifici di
alunni con BES
che permette molte modalità per
allenare alcune competenze
attraverso esercizi mirati
potenziare le funzioni e le abilità di base
evidenziare gli elementi essenziali del percorso predisposto per la classe
a scoporelazionale
didattico
studente
risorse e giochi online
software didattici
risorse giochi online
aiutarsi reciprocamente
Bibliografia: F. Zambotti, Didattica Inclusiva
con la LIM. Erickson
skipe
forum
come
Convertitore
linguaggio
Braile
Utilizzo di immagini per
sordi profondi
Letto-scritturaanalisi grammaticale
attenzione concentrazione
memoria spazialità
attività essenziali quando si lavora con
lieve ritardo cognitivo autistici sordi profondi
14
Metodologie didattiche utilizzabili attraverso la LIM
� TRASMISSIVA - STRUMENTALE (contenuti didattici già strutturati)
� TRASMISSIVA - RIELABORATIVA (testi/contenuti didattici già strutturati)
�TRASMISSIVA – PRODUTTIVA (realizzazione di nuovi contenuti, utilizzazione di
software didattici disciplinari, navigazione in rete)
� COLLABORATIVA – STRUMENTALE (studente e docente lavorano insieme su � COLLABORATIVA – STRUMENTALE (studente e docente lavorano insieme su
contenuti a livello base)
� COLLABORATIVA – RIELABORATIVA (studente e docente lavorano sui testi,
rielaborando i contenuti)
� COLLABORATIVA CRITICA – PRODUTTIVA (studenti lavorano cooperativamente
e producono nuovi contenuti utilizzando software didattici disciplinari e risorse
digitali in rete)
Sitografia: dall’ardesia alla LIM - http://www.raiscuola.rai.it/articoli-programma/generazione-digitale-dallardesia-alla-lim/24016/default.aspx
15
Alcune domande di riflessione
• Nell’era dei cosiddetti “nativi digitali” può l’insegnante riappropriarsi del suo ruolo e nello stesso tempo parlare un linguaggio più vicino a quello degli studenti? • È possibile sfruttare tutte le informazioni che sono già accessibili agli studenti tramite i diversi canali della comunicazione?• È possibile tornare ad essere quelle figure di riferimento e • È possibile tornare ad essere quelle figure di riferimento e orientamento fondamentali della società civile, in modo da essere una guida capace di insegnare ad apprendere da soli?• È possibile fare in modo che gli studenti si sentano più responsabili del loro apprendimento?
L’insegnamento capovolto è un piccolo passo in questa direzione.
16
“La cultura è assorbita dal ragazzo attraverso esperienze individuali in un ambiente ricco di
occasioni di scoperte e di lavoro”Maria Montessori
17
“Flipped classroom “ significa “Classe capovolta”: sfrutta le tecnologie per il lavoro a casa: lo studente non ascolta le lezioni in classe, ma a casa. Le lezioni sono audio, video, testi elettronici assegnati dal docente.
In classe, il docente, liberato dalla lezione, segue gli
La Flipped Classroom riorganizza la didattica
In classe, il docente, liberato dalla lezione, segue gli studenti nell’approfondimento degli argomenti studiati a casa e avvia discussioni sui temi affrontati. Viene innescato un processo di padronanza per raggiungere conoscenze attive, pratiche, condivise, La classe diventa una “Comunità di pratica”.
18
Gli studenti nella FlippedClassroom
Gli studenti nella classe tradizionale
OPERANO(consultano le lezioni online)
ASCOLTANO E SONO INTERROGATI(lezione frontale che non può essere riascoltata o rivista)
“Il più grande sogno per un insegnante è poter dire i bambini
stanno lavorando come se io non esistessi.”
Maria Montessori
PARTECIPANO AD UN LABORATORIO ASSISTITO UTILIZZANDO LE TECNOLOGIE(consulenza ed interattività)
CERCANO SOLUZIONI INDIVIDUALI AI PROPRI APPRENDIMENTI (lavoro personale senza supporto)
19
Flippped Classroom
IL TEMPO IN CLASSE È TEMPO ASSISTITO
IL DOCENTE È TUTOR E STIMOLATORE, LEADER DEL COMPITO E LEADER SOCIO-EMOZIONALE
L’INSEGNAMENTO È INDIVIDUALIZZATO E RENDE L’INSEGNAMENTO È INDIVIDUALIZZATO E RENDE POSSIBILE L’INCLUSIONE
GLI STUDENTI APPRENDONO A CASA LO STESSO ARGOMENTO DA ELABORARE COLLETTIVAMENTE E PRATICAMENTE IN CLASSE
Bibliografia: Maglioni M., Biscaro F (2014., La classe capovolta. Innovare la scuola con la flipped classrom, Trento; Erickson
20
Cosa fa l’insegnante?
L’insegnante
Attività didatticheMateriali da consultazione
(testi, video, screencast., ecc.)
Materiali della biblioteca
progettaelabora, individua, raccoglie
fornisce
Materiali della biblioteca
(libri analogici e digitali, testi
manoscritti ecc.)
Processi e prodotti
Lavori degli alunni(testi, risoluzioni, presentazioni,
relazioni , registrazioni, esperimenti, tutorial, ecc.)
Supporto al gruppo classe
Supporto individualizzatoconsulta
valutaosserva e orienta
21
Cosa fa lo studente?
L’alunno
Compagni del gruppo
classe
Materiali preparati dai professori(testi, video, screencast. Fogli di appunti,
ecc.)
Materiali della biblioteca
collaboralegge, ascolta, guarda
elabora
Materiali della biblioteca (libri analogici e digitali, testi
manoscritti ecc.)
Materiali di rete
(website istituzionali, blog,
wikipedia, ecc.)Prodotti multimediali (testi,
presentazioni, relazioni ,tutoriali, ecc.)
Prodotti cartacei e manufatti
(manoscritti, costruzioni, ecc.) consulta
consultaelabora
22
LA LEZIONE MUTIMEDIALE DEL DOCENTE
� Può essere preparata del docente.�Il docente può usare lezioni o video presenti in rete� La scuola può prevedere l’adozione di un sistema online (piattaforme, di un sistema online (piattaforme, repository ..) dove siano disponibili le lezioni per la fruizione, per il commento e la discussione con i compagni e il docente.
23
LA LEZIONE CONSISTE:
VIDEO
PODCAST PRESENTAZIONI
DOCUMENTI TUTORIALS
24
Tratto dal sito: http://www.slideshare.net/lantichi/flipped-classroom-16441932
25
26
Lo spazio come ambiente di apprendimento
Per lungo tempo, e per ragioni strutturali ancora adesso, gli
spazi della didattica sono stati subìti, ereditati da tempi in cui
metodologie e necessità erano di altra natura.
Occorre invece che l’idea di spazi vada nella direzione di una
visione sostenibile, collaborativa e aperta di scuola. visione sostenibile, collaborativa e aperta di scuola.
In cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque, in cui
spazi comuni e ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale.
A questo si deve accompagnare un’idea nuova di potenziamento
e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l’obiettivo di renderli
ambienti associati all’innovazione e alla creatività digitale.
27
28
29
LA VALUTAZIONE AUTENTICA
� Critica la valutazione tradizionale perché quest’ultima valuta le conoscenze come riproduzione conforme.
� Valuta i processi.� Valuta i processi.
� Valuta l’applicazione nel fare (= i prodotti di conoscenza).
� Produce la didattica per competenze.
30
NELLA DIDATTICA PER COMPETRNZE IL PRINCIPIO E’ APPUNTO QUELLO DI INTEGRARE (Da Re, 2009)
� il sapere (la conoscenza);
� il saper fare (le abilità);
�Il saper come fare (l’abilità complessa);
� il saper perché (metacognizione);
“Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma
ciò che sa fare con ciò che sa”
Grant Wiggins
� il saper perché (metacognizione);
� il generalizzare e trasferire la conoscenza;
� l’ideare, progettare, affrontare e gestire;
� il collaborare e relazionarsi
L’ obiettivo finale è quello di formare una persona veramente competente che conosca il “sapere agito”
31
Didattica per
competenze
Il docente è
stimolatorescaffolding
allena ad utilizzare
conoscenze
abilità
con l’obiettivo
saper fare
risolvere problemi
trasferire conoscenzecapacità personali
si fonda didattica laboratoriale
operatività
si basadefinisce
sviluppa
come
utilizzo di risorse personali
che sono
motivazionali emotive
socialimetacognitive
Le condizioni di partenza
risorse cognitive
euristiche
valori
controllo strategico
riflessioneautonomia
responsabilità
operatività
32
Obiettivo generale della FlippedClassroom
CHE LO STUDENTE COSTRUISCA IL SUO E-PORTOFOLIO EDUCATION
DELLE COMPETENZE
33
E-portfolio
Education
L’insieme delle proprie
produzioni digitali
presentazioni
testo
audiovideo
mutimediale
In formatoé
comprende curriculum vitae
rappresenta
Il proprio
apprendimento
è un contenitore
pubblico
è
comesito
repository
manufatti
la propria evoluzione
la propria identità
I propri obiettivi
le proprie passioni
Blogwikicontiene
prodotti
storieidee
esperienze
manufatti
come
cloud
riflettere
tenere memoria riaggiornare34
Vantaggi Svantaggi
Il tempo scuola viene interamente utilizzato per la sperimentazione, la laboratorialità, l’applicazione, e il perfezionamento delle competenze
Richiede tempo per ripensare le proprie lezioni e comporta un aumento soprattutto nei primi anni.
Si ha più tempo per conoscere i ragazzi e per parlare con loro
Richiede del tempo per apprendere alcune competenze informatiche
Si ha più tempo da dedicare agli studenti in difficoltà mentre il resto della classe procede in modo autonomo.
Richiede la messa appunto di un apposito sistema di valutazione.
autonomo.
I ragazzi più bravi possono aiutare quelli in difficoltà
Necessita che i genitori facilitano l’accesso al computer da parte dei figli, e, se esistono regole familiari che lo limitano per motivi educativi, diano nuove regole che comprendono anche l’uso di Inrtnret per scopi didattici
Gli studenti più dotati si possono dedicare ad attività diversificate e complesse
I costi di realizzazione sono molto bassi in quanto è sufficiente disporre
35
La privacy
Le regole del Garante per la scuola:
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1922676
�A scuola si possono usare i cellulari per uso didattico, se la �A scuola si possono usare i cellulari per uso didattico, se la scuola lo consente (v. regolamento d’Istituto)
�NON si possono diffondere/pubblicare immagini senza il consenso scritto degli interessati
�Attenzione ai dati personali, ma soprattutto ai dati sensibili (etnia, religione, stato di salute…)
36
Riferimenti bibliografici e sitografici
L. Antichi, http://www.slideshare.net/lantichi/flipped-classroom-16441932
Comoglio M. (sd), La valutazione autentica, http://www.apprendimentocooperativo.it/img/valutaz_autentica.pdf;www.scuolamediabastia.it/progetti/Classe%202.0/Comoglio1_valutazione_autentica[1].pdf .
Competenze e insegnamentoDa Re F. (2009), Competenze e insegnamento, http://www.istruzioneverona.it/wp-content/uploads/2009/08/Insegnare-e-apprendere-per-competenze.pdf .
Maglioni M., e Biscaro F. (2014), La classe capovolta. Innovare la didattica con le flipped classroom, Trento Erickson.
F. Zambotti (2009), Didattica Inclusiva con la LIM, Trento Erickson.
37
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
38