Nuove aperture in centro Sondrio cerca altri sbocchi L' · Centrale di Premadio «Il nuovo rotore...

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mo amici gli anziani che sono ve- nuti a mancare». Detto questo, però, il presidente difende a spada tratta l’operato della Rsa che acco- glie 65 anziani, di cui 60 nella casa di riposo e cinque negli alloggi protetti. «La nostra casa di riposo è di- pinta come una struttura di eccel- lenza - afferma -. Il fatto è che molti ospiti vengono accolti quan- do le loro condizioni di salute sono già compromesse. Gli anziani hanno pluripatologie legate all’età e alle problematiche di base». CASTOLDI A PAGINA 21 Dalla Rsa arrivano spiegazioni fanno chiarezza il presidente della Fondazione Bongioni Lamber- tenghi, Sebastiano Caniglia, e la direttrice Olga Cedro. «Il consiglio di amministrazio- ne è consapevole di questa situa- zione che non sottovaluta - affer- ma Caniglia -. Questa partenza inaspettata del 2018 ci fa pensare e ci addolora, perché consideria- Energia Centrale di Premadio «Il nuovo rotore porterà più efficienza» GURINI A PAGINA 19 «Auguro a chi verrà dopo di me tutto il meglio, ma un consiglio voglio darlo: delineate una strategia e poi studiate la struttura per realizzarla. Altrimenti si rischia di fare pasticci e di perdere opportunità». Tempo di bilanci di un’esperienza durata sei anni per il direttore del Consorzio Turistico Francesco Comotti che a maggio lascerà Madesimo. PRATI A PAGINA 7 Tutti confermati i - lu- singhieri - dati preliminari. Il con- siglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio, ha ap- provato i conti 2017, che vedono un utile netto consolidato pari a 159,2 milioni (+61,47%) e una raccolta diretta a 31,63 miliardi (+2,2%). Il Cda ha così deciso di proporre all’assemblea, convocata per saba- to 28 aprile a Bormio, la distribu- zione di un dividendo unitario lor- do di 0,07 euro (era stato di 0,06 euro nell’esercizio precedente); la restante parte dell’utile sarà desti- nato a riserve. Non poteva manca- re un riferimento al recente pro- nunciamento della Corte Costitu- zionale, che mercoledì ha giudica- to legittima la riforma delle ban- che popolari del governo Renzi. «Non appena il quadro normativo sarà pienamente chiarito, l’Ammi- nistrazione assumerà le iniziative volte a garantire, come sempre, il pieno e tempestivo rispetto degli obblighi di legge». SERVIZIO A PAGINA 5 SINDACO DI SONDRIO, CORSA AL VOTO Provera: «Sì, mi candido Chiamato da molti amici» Finiti i condizionali. Fiorello Provera ha scelto l’indicativo e mettendo la parola fine alle illazioni di mesi ieri ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco SERVIZIO A PAGINA 13 Filo di Seta Romani o Bernini. Il Senato è un’espressione geografica. TORNA L’ORA LEGALE Questa notte alle 2 ricordarsi di spostare avanti di un’ora le lancette dell’orologio 9 771590 588032 80324 di ANDREA FERRARI L’ impressione è che nel centrodestra la situazione sia sfuggita di mano. L’accelerazione improvvisa di Matteo Salvini ha portato la coalizione ad un passo dalla disintegrazione: proporre alla presidenza del Senato una parlamentare di Forza Italia, Anna Maria Bernini, senza neanche dirlo prima a Berlusconi e in contrapposizione con la candidatura ufficiale di Paolo Romani, quella stessa che i Cinque Stelle non avrebbero mai votato, è risultato essere un affronto intollerabile per il Cavaliere. La cui reazione infatti è stata di una durezza inusuale: ha parlato di “atto ostile”, perpetrato “ a freddo” CONTINUA A PAGINA 4 IL RITORNO DEGLI INCUBI NELLA RIPRESA FRAGILE Restano ancora spazi vuoti e serrande abbassate, ma nel- le vie del centro stanno spuntando nuove realtà commerciali. E in cit- tà questi cambiamenti nella “map- pa” dello shopping hanno suscitato parecchia curiosità e molte discus- sioni, fra i cittadini ma anche fra gli operatori di un settore che in que- sti anni ha attraversato momenti molto difficili. In corso Italia ha aperto i bat- tenti un negozio di calzature a mar- chio Bata, una realtà in franchising avviata da un imprenditore titolare anche di altre attività sul territorio. Nella sede delle Telerie Balgera, in via Dante, il 26 aprile debutterà invece un punto vendita Upim, de- dicato ad abbigliamento e tempo libero, gestito sempre dalla fami- glia Balgera con la formula del franchising. Novità anche a Morbegno dove aprono attività di servizio, esercizi e sportelli multiservizio che offro- no attività differenziate e integra- te, servizi di stampa digitale. SERVIZI ALLE PAGINE 11-22 A fine aprile aprirà anche un punto vendita Upim FOTO GIANATTI I decessi in casa di riposo a Villa «Addolorati, ma qui si lavora bene» Dal primo gennaio a oggi si è registrato il decesso di sedici ospiti alla casa di riposo Bongioni Lambertenghi di Villa di Tirano, di cui 13 decessi in Rsa e tre in ospedale. Troppi secondo alcune famiglie e cittadini di Villa di Tira- no tanto che, da settimane, circo- lano voci sull’accaduto che sta cre- ando allarmismi. Sulla vicenda Dividendo e assemblea Le future mosse della Bps di UMBERTO MONTIN C ’è un problema in Italia, denunciato da anni ma non ancora risolto. E in moti casi neppure affrontato o almeno non con gli strumenti adeguati. Il problema è quello dei gap strutturali che continuano ad essere un freno alla crescita dell’Italia. La denuncia ancora una volta, instancabilmente, arriva da Cernobbio, dall’annuale forum di primavera della Confcommercio. Non è un allarme sterile, però, perché CONTINUA A PAGINA 4 Pezzini Basket Busi, che traguardo Coach 500 volte ANSELLI A PAGINA 33 Teglio Quando non c’è scuola Idee per gestire i figli SERVIZIO A PAGINA 18 Nuova 38 Varchi sulla statale Salvano gli animali GHELFI A PAGINA 22 Arriva la ztl Rogolo, stop alle auto per rilanciare il paese ACQUISTAPACE A PAGINA 23 COMOTTI: «NO A PASTICCI SUL TURISMO» DELLA VEDOVA «ADDIO AL SENATO MA RESTO IN POLITICA» BORTOLOTTI A PAGINA 12 Nuove aperture in centro Sondrio cerca altri sbocchi Cambia il commercio tra spazi vuoti e crisi. Sorprese anche a Morbegno SALVINI BERLUSCONI LOTTA E INCOGNITE ANNO 127 . NUMERO 82 • www.laprovinciadisondrio.it SABATO 24 MARZO 2018 • EURO 1,30 /ygjpah1i0FUPOkodfMt3peiBdBMTd5PEbFzYIXYATo=

Transcript of Nuove aperture in centro Sondrio cerca altri sbocchi L' · Centrale di Premadio «Il nuovo rotore...

mo amici gli anziani che sono ve-nuti a mancare». Detto questo, però, il presidente difende a spadatratta l’operato della Rsa che acco-glie 65 anziani, di cui 60 nella casadi riposo e cinque negli alloggi protetti.

«La nostra casa di riposo è di-pinta come una struttura di eccel-lenza - afferma -. Il fatto è che molti ospiti vengono accolti quan-do le loro condizioni di salute sonogià compromesse. Gli anziani hanno pluripatologie legate all’etàe alle problematiche di base».CASTOLDI A PAGINA 21Dalla Rsa arrivano spiegazioni

fanno chiarezza il presidente dellaFondazione Bongioni Lamber-tenghi, Sebastiano Caniglia, e la direttrice Olga Cedro.

«Il consiglio di amministrazio-ne è consapevole di questa situa-zione che non sottovaluta - affer-ma Caniglia -. Questa partenza inaspettata del 2018 ci fa pensaree ci addolora, perché consideria-

EnergiaCentrale di Premadio«Il nuovo rotoreporterà più efficienza»GURINI A PAGINA 19

«Auguro a chi verrà dopo di me tutto il meglio, ma un consiglio voglio darlo: delineate una strategia e poi studiate la struttura per realizzarla. Altrimenti si rischia di fare pasticci e di perdere opportunità».

Tempo di bilanci di un’esperienza durata sei anni per il direttore del Consorzio Turistico Francesco Comotti che a maggio lascerà Madesimo. PRATI A PAGINA 7

Tutti confermati i - lu-singhieri - dati preliminari. Il con-siglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio, ha ap-provato i conti 2017, che vedono unutile netto consolidato pari a 159,2milioni (+61,47%) e una raccoltadiretta a 31,63 miliardi (+2,2%).

Il Cda ha così deciso di proporreall’assemblea, convocata per saba-to 28 aprile a Bormio, la distribu-zione di un dividendo unitario lor-do di 0,07 euro (era stato di 0,06 euro nell’esercizio precedente); la

restante parte dell’utile sarà desti-nato a riserve. Non poteva manca-re un riferimento al recente pro-nunciamento della Corte Costitu-zionale, che mercoledì ha giudica-to legittima la riforma delle ban-che popolari del governo Renzi. «Non appena il quadro normativosarà pienamente chiarito, l’Ammi-nistrazione assumerà le iniziativevolte a garantire, come sempre, ilpieno e tempestivo rispetto degliobblighi di legge». SERVIZIO A PAGINA 5

SINDACO DI SONDRIO, CORSA AL VOTO

Provera: «Sì, mi candidoChiamato da molti amici»Finiti i condizionali. Fiorello Provera ha scelto l’indicativo

e mettendo la parola fine alle illazioni di mesi ieri

ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco

SERVIZIO A PAGINA 13

Filo di Seta

Romani o Bernini. Il Senato è un’espressione geografica.

TORNA L’ORA LEGALE

Questa notte alle 2ricordarsi di spostare avanti

di un’ora le lancettedell’orologio

9771590

588032

80324

di ANDREA FERRARI

L’impressione è chenel centrodestra lasituazione siasfuggita di mano.

L’accelerazione improvvisa di Matteo Salvini ha portato la coalizione ad un passo dalla disintegrazione: proporre alla presidenza del Senato una parlamentare di Forza Italia, Anna Maria Bernini, senza neanche dirlo prima a Berlusconi e in contrapposizione con la candidatura ufficiale di Paolo Romani, quella stessa che i Cinque Stelle non avrebbero mai votato, è risultato essere un affronto intollerabile per il Cavaliere. La cui reazione infatti è stata di una durezza inusuale: ha parlato di “atto ostile”, perpetrato “ a freddo” CONTINUA A PAGINA 4

IL RITORNODEGLI INCUBINELLA RIPRESAFRAGILE

Restano ancora spazi vuoti e serrande abbassate, ma nel-le vie del centro stanno spuntandonuove realtà commerciali. E in cit-tà questi cambiamenti nella “map-pa” dello shopping hanno suscitatoparecchia curiosità e molte discus-sioni, fra i cittadini ma anche fra glioperatori di un settore che in que-sti anni ha attraversato momentimolto difficili.

In corso Italia ha aperto i bat-tenti un negozio di calzature a mar-chio Bata, una realtà in franchisingavviata da un imprenditore titolareanche di altre attività sul territorio.Nella sede delle Telerie Balgera, invia Dante, il 26 aprile debutterà invece un punto vendita Upim, de-dicato ad abbigliamento e tempolibero, gestito sempre dalla fami-glia Balgera con la formula del franchising.

Novità anche a Morbegno doveaprono attività di servizio, esercizie sportelli multiservizio che offro-no attività differenziate e integra-te, servizi di stampa digitale.SERVIZI ALLE PAGINE 11-22 A fine aprile aprirà anche un punto vendita Upim FOTO GIANATTI

I decessi in casa di riposo a Villa«Addolorati, ma qui si lavora bene»

Dal primo gennaio a oggisi è registrato il decesso di sediciospiti alla casa di riposo BongioniLambertenghi di Villa di Tirano,di cui 13 decessi in Rsa e tre in ospedale. Troppi secondo alcunefamiglie e cittadini di Villa di Tira-no tanto che, da settimane, circo-lano voci sull’accaduto che sta cre-ando allarmismi. Sulla vicenda

Dividendo e assembleaLe future mosse della Bps

di UMBERTO MONTIN

C’è un problema in Italia,denunciato da anni manon ancora risolto. E inmoti casi neppure

affrontato o almeno non con gli strumenti adeguati. Il problema è quello dei gap strutturali che continuano ad essere un freno alla crescita dell’Italia.

La denuncia ancora una volta, instancabilmente, arriva da Cernobbio, dall’annuale forum di primavera della Confcommercio. Non è un allarme sterile, però, perché CONTINUA A PAGINA 4

Pezzini BasketBusi, che traguardoCoach 500 volteANSELLI A PAGINA 33

TeglioQuando non c’è scuolaIdee per gestire i figliSERVIZIO A PAGINA 18

Nuova 38Varchi sulla stataleSalvano gli animaliGHELFI A PAGINA 22

Arriva la ztlRogolo, stop alle autoper rilanciare il paeseACQUISTAPACE A PAGINA 23

COMOTTI: «NOA PASTICCISUL TURISMO»

DELLA VEDOVA

«ADDIO AL SENATO

MA RESTO IN POLITICA»

BORTOLOTTI A PAGINA 12

Nuove aperture in centroSondrio cerca altri sbocchiCambia il commercio tra spazi vuoti e crisi. Sorprese anche a Morbegno

SALVINIBERLUSCONILOTTAE INCOGNITE

ANNO 127 . NUMERO 82 • www.laprovinciadisondrio.it SABATO 24 MARZO 2018 • EURO 1,30

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2 LA PROVINCIA

SABATO 24 MARZO 2018

Il fatto del giorno L’attacco terroristico

Fuori dal market la madre e le due sorelle

Tutta la famiglia dell’attentatoreaccorsa sul posto per fermarlo

PARIGI

TULLIO GIANNOTTI

Torna il terrore in Francia, torna l’Isis. Redouane Lakdim, 26 anni, marocchino con documenti francesi, sospet-tato di radicalizzazione, è passa-to improvvisamente all’attacco a Carcassonne e a Trèbes: ha ru-bato un’auto e ucciso il passeg-gero, ha sparato a un gruppo di poliziotti e si è poi rifugiato in unsupermercato prendendo in ostaggio i clienti. Due li ha uccisi,poi ha ferito gravemente un te-nente colonnello che si era eroi-camente offerto per liberare una donna.

Era dal primo ottobre 2017che in Francia non si registrava-no attentati terroristici, da quando un uomo uccise due ra-gazze alla stazione ferroviaria diSaint-Charles, a Marsiglia. Lakdim, come ormai tristemen-te abitudine in questi casi, era pregiudicato per reati comuni, stupefacenti, furti. Ma era ancheschedato a rischio radicalizza-zione: «Non c’erano però ele-menti premonitori di un suo passaggio all’azione», ha detto il procuratore François Molins. Lakdim, invece, ha agito di col-po, ieri mattina: alle 10, il giovaneesce dalla casa della cité Aigle, dove abita con una ragazza fer-mata ieri in serata, e dove vivonola madre e le sorelle. È la perife-ria di Carcassonne, gioiello me-dievale, patrimonio dell’umani-tà dell’Unesco, in Linguadoca, ai

Da piccolo trafficante di droga a

«soldato dell’Isis»”: questo il

profilo di Redouane Lakdim, il

ventiseienne radicalizzato di

origini marocchine che ieri ha

ucciso tre persone tra Carcassonne

e Trebes, nel dipartimento france-

se dell’Aude. Residente a Carcas-

sonne con la madre e le due sorelle,

Lakdim era nato in Marocco ma

titolare di un passaporto francese

dal 2015. Nell’agosto del 2016

scontò un mese di carcere per

traffico di stupefacenti. Nella

breve trattativa con le Forze

speciali, durante la presa d’ostaggi,

il ragazzo ha chiesto la liberazione

di Salah Abdseslam, l’ultimo super-

stite del commando terroristico

degli attentati parigini del 13

novembre. Secondo diverse

testimonianze citate dai media

francesi, pare che la madre e le due

sorelle siano giunte sul posto per

facilitare la trattativa tra i negozia-

tori della polizia e l’assalitore, poi

fallita. L’uomo è stato ucciso nel-

l’assalto delle forze speciali all’in-

terno del supermercato. «Ha agito

da solo, non c’era nessuno con lui»,

ha dichiarato il ministro dell’Inter-

no, Gérard Collomb.

Torna l’incubo IsisLa Francia piangealtre tre vittimeBlitz al supermarket. In azione un giovane marocchino

Scia di sangue tra Carcassonne e Trèbes. Il killer ucciso

piedi dei Pirenei. I servizi sanno chi è, lo seguono da anni, già nel 2011 era stato arrestato per por-to d’armi senza autorizzazione, nell’agosto 2016 si fece un mese di carcere per uso di stupefacen-ti e resistenza pubblico ufficiale.Tutto il percorso di sangue di Redouane Lakdim si svolge sullaNazionale 113, la strada che uni-sce la sua casa alla caserma dei gendarmi e, otto chilometri più avanti, all’ipermercato «Supe-

rU». Ha un’arma, probabilmen-te anche alcune bombe a mano. Ferma un’Opel Corsa bianca e spara al conducente, poi uccide l’uomo che era sul sedile passeg-gero e ne lascia il cadavere in un cespuglio. Fa qualche metro, fi-no alla caserma di polizia dove un gruppo di quattro agenti sta rientrando lungo la strada dal jogging quotidiano. Li affianca, lisegue, poi apre il fuoco sei volte, ferendo gravemente uno di loro.

Quindi la fuga, un rettilineofino al supermercato di Trèbes, davanti al quale grida «Allah Akhbar», «Sono un soldato del-l’Isis, pronto a morire per la Si-ria», ed entra sparando. Uccide subito, sul colpo, due persone: un anziano cliente e un impiega-to della macelleria, un uomo di 49 anni, sindacalista, grande sportivo. All’interno del super-mercato è il panico: i clienti fug-gono da uscite posteriori, un gruppo trova rifugio in un adia-cente parcheggio di un’officina Renault, altri – come accadde nel tragico assalto del gennaio 2015 all’«Hypermarché Ca-cher» di Parigi da parte di Ame-dy Coulibaly – trovano riparo nella cella frigorifera della ma-celleria.

Lakdim spara, ferisce oltredieci persone (in tutto i feriti neitre assalti successivi saranno 16)ma la Gendarmeria interviene e riesce a evacuare quasi tutti i clienti. Lui, il terrorista, tiene con sé una donna. È a quel punto

che si fa avanti Arnaud Beltra-me, il capo dei gendarmi, che of-fre a Lakdim di restare lui al po-sto della donna. Il terrorista, chenel negoziato chiede anche la li-berazione di Salah Abdeslman, unico superstite delle stragi di Parigi del novembre 2015, accet-ta. Il tenente colonnello lascia il telefono cellulare sul tavolo, connesso con i colleghi. La si-tuazione degenera dopo pochi

minuti, le teste di cuoio del Gign,reparto Antiterrorismo di pun-ta in Francia, intervengono do-po aver udito attraverso il telefo-no colpi d’arma da fuoco. Lakdim ha colpito Beltrame, al-la gola soprattutto.

Il terrorista viene eliminato,nell’assalto restano feriti due uomini dei Servizi speciali. Pocodopo arriva la rivendicazione dell’Isis, sulla quale gli inquiren-

ti stanno indagando: troppo ra-pida rispetto al passato, e soprat-tutto senza che sia finora appar-sa qualche forma di adesione precedente all’azione del terro-rista allo Stato islamico.

Arnaud Beltrame è gravissi-mo. In serata, il fermo della com-pagna di Ladkim e le polemiche sulla vulnerabilità della Francia di fronte a terroristi già segnala-ti, seguiti e controllati.

n L’urlo d’assaltodel terrorista:«Sono un soldatodello Stato islamico pronto a morire»

n Lakdim, 26 anni,pregiudicatoper reati comuni, era già sospettato di radicalizzazione

Aveva chiesto di liberare Salah Abdeslam,l’ultimo sopravvissuto del commando del 2015

Salah Abdeslam è l’ul-timo sopravvissuto del com-mando di terroristi responsabi-le degli attentati parigini del 13 novembre 2015. È attualmente incarcerato in condizioni di massima sicurezza nel peniten-ziario di Fleury-Mérogis, a sud di Parigi, dopo l’estradizione dal Belgio. Ieri, durante la presa d’ostaggi al supermercato SuperU di Trèbes, nel sud della Fran-cia, l’assalitore Redouane Lakdim, di origini marocchine

come Abdselam, ha invocato – nelle brevi trattative con le forzespeciali – la sua liberazione. Do-po lunghi mesi di silenzio, l’or-mai trentenne cresciuto a Mo-lenbeek (Belgio) ha parlato per la prima volta al palazzo di giu-stizia di Parigi il 9 marzo scorso, ma solo per difendere Ali Oulka-di, uno dei tre uomini che gli per-mise di sfuggire alla polizia al-l’indomani degli attacchi che causarono 130 morti tra lo Stadede France, il Bataclan e i locali

del centro di Parigi. All’inizio delprocesso il mese scorso a Bru-xelles per il filone belga delle in-dagini, Abdeslam ha fatto prati-camente scena muta, salvo sfi-dare a un certo punto i presenti al palazzo di giustizia: «Non ho paura di voi né dei vostri alleati, ho fiducia in Allah». Lo scorso autunno, le sue condizioni di de-tenzione sono state leggermen-te ammorbidite a causa del ti-more che il nemico pubblico nu-mero uno possa suicidarsi pri-

ma del processo francese in pro-gramma non prima di fine 2019 o del 2020. Le misure di sorve-glianza, invece restano invaria-te: filmato 24 ore su 24 e guarda-to a vista da sei agenti, è l’unico detenuto di Francia ad essere oggetto di una tale misura, con quattro celle destinate a lui sol-tanto. La sua, una di ricambio in caso di danneggiamenti, una terza con un vogatore e una quarta come posto di sorve-glianza. Trèbes, nel dipartimento dell’Aude: è il luogo dell’attacco ANSA

Le teste di cuoio

dell’Antiterrorismo francese

schierate fuori dal market

di Trèbes preso d’assalto

ieri mattina FOTO ANSA

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LA PROVINCIA 3SABATO 24 MARZO 2018

La solidarietà

L’Ue preoccupata: insiemevinceremo questa battaglia

«Estrema preoccupazione» e

«piena solidarietà» alla Francia

per l’attacco terroristico a Trè-

bes da parte dell’Ue. Così il

presidente del Consiglio europeo

Donald Tusk e il presidente della

Commissione Ue Jean-Claude

Juncker al termine del vertice.

A tre anni dalla strage

Il minutodi silenzioallo stadio

Ottantamila tifosi riuniti allo

Stade de France a Saint-Denis

hanno osservato ieri sera un

minuto di silenzio in memoria

delle tre persone uccise a Car-

cassonne e a Trèbes nell’attacco

terroristico. Prima dell’inizio

della partita Francia-Colombia i

giocatori di entrambe le forma-

zioni si sono messi in circolo,

alcuni con il capo chino in segno

di rispetto. Dagli spalti i tifosi

hanno applaudito.

Nel novembre del 2015 proprio

lo Stade de France fu teatro di

un attacco terroristico che

provocò oltre cento vittime a

Parigi.

renei. Qui, dove è sempre sta-to stimatissimo dai suoi uo-mini, aveva avuto una sorta dipremonizione soltanto qual-che mese fa: nel dicembre2017, il tenente colonnelloBeltrame aveva organizzato,insieme con la Prefettura e ipompieri locali, un’esercita-zione.

Una simulazione di un at-tentato a Carcassonne. Loscenario immaginato da Ar-naud Beltrame per quell’eser-cizio era una strage terrori-stica in un supermercato.Proprio quella che egli stesso,con il suo comportamentoeroico, ha evitato ieri, salvan-do la vita a una donna, ultimoostaggio rimasto in mano alterrorista Redouane Lakdim.Poi, il sangue freddo di lascia-re il telefono connesso con icolleghi, che hanno lanciato ilblitz quando hanno udito icolpi del terrorista control’unico ostaggio rimasto nellesue mani, il tenente colonnel-lo Beltrame.

quale era voluto tornare allaScuola di guerra. Quindi ladecisione – per la carriera – dilasciare il Nord, dopo aver ri-cevuto per il suo valore la Le-gion d’onore nel 2012. DalNord al Sud: dopo aver co-mandato la compagnia dellaManica, ha deciso di andare aguidare i gendarmi nell’Aude,nel Sud-Ovest, ai piedi dei Pi-

PARIGI

Occhi chiari, frontealta, un cognome che più ita-liano non si può, il tenente co-lonnello dei gendarmi Ar-naud Beltrame è l’uomo piùamato dai francesi. Come uneroe d’altri tempi, si è offertoal terrorista RedouaneLakdim al posto di una donnaostaggio, poi ha avuto la pron-tezza di spirito di lasciare ilsuo cellulare acceso, in con-tatto con i colleghi. Quindi èrimasto gravemente ferito,alla gola, nell’assalto finale.«Ha fatto onore all’arma e allasua patria, tutti rivolgiamo unpensiero a quest’uomo chelotta fra la vita e la morte», hadetto con voce commossaEmmanuel Macron, renden-dogli un omaggio solenne.

Sui social, la sua fotografia,le parole commosse che la ac-compagnano, hanno inonda-to la Rete. Quarantacinqueanni, numero 3 della Gendar-meria della regione dell’Aude,è cresciuto nel vivaio degli uf-ficiali francesi, il prestigiosoliceo di Saint-Cyr-Coëtqui-dan, che gli è valso poi un pri-mo passaggio – giovanissimo– nel primo reggimento dellaGuardia repubblicana.

Originario del Morbihan,nel Nord del Paese, è volutotornare nella sua terra, an-dando a guidare la Compa-gnia di Gendarmeria diAvranches, sulla Manica, giànell’agosto 2010. Fu poi no-minato consigliere al mini-stero dell’Ecologia, dove ave-va come missione il coordina-mento fra il Gabinetto mini-steriale e la Gendarmeria. Unperiodo di distacco duratoqualche anno, al termine del

Il presidente Emmanuel Macron ieri durante il suo intervento ANSA

«Seguiamo la situazione da

molto vicino», ha detto Tusk ma,

ha sottolineato Juncker, anche

se il terrorismo «è una lotta di

lungo respiro, la combatteremo

e la vinceremo insieme». «Una

volta di più la Francia già dura-

mente provata dal terrorismo, è

colpita da un atto codardo e

sanguinoso», ha aggiunto Junc-

ker. Sulla stessa linea il cancel-

liere tedesco Angela Merkel:

«Colgo l’occasione per esprime-

re la nostra vicinanza alla Fran-

cia, i nostri pensieri vanno alle

persone colpite e alle loro fami-

glie, siamo al loro fianco». Dura

condanna anche da parte del

premier israeliano Benyamin

Netanyahu: «Condanno il crude-

le attentato terroristico avvenu-

to in Francia. Il mondo civile

deve unirsi ed agire per sconfig-

gere il terrorismo».

Beltrame, ufficiale eroeche ha salvato gli ostaggiL’atto di coraggio. Si è consegnato al fanatico assassino

per liberare una donna. Ferito, lotta tra la vita e la morte

n Tenente colonnello, 45 anni, è il numero tredella Gendarmeria dell’Aude

n L’omaggiodi Macron: «Ha fatto onore all’armae alla sua patria»

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LA PROVINCIA 5SABATO 24 MARZO 2018

[email protected]. 0342 535511 Fax 0342 535553

SONDRIO

Tutti confermati i -lusinghieri - dati preliminari.Il consiglio di amministrazio-ne della Banca Popolare diSondrio, istituto guidato dalconsigliere delegato e diretto-re generale Mario Alberto Pe-dranzini e dal presidenteFrancesco Venosta, ha appro-vato i conti 2017, che vedonoun utile netto consolidato paria 159,2 milioni (+61,47%), unaraccolta diretta a 31,63 miliar-di (+2,2%) e un cost/incomeratio che si attesta al 50% dalprecedente 55,31%.

L’assemblea

Il Cda ha così deciso di propor-re all’assemblea, convocataper sabato 28 aprile a Bormio,la distribuzione di un dividen-do unitario lordo di 0,07 euro(era stato di 0,06 euro nel-l’esercizio precedente); la re-stante parte dell’utile sarà de-stinato a riserve. Tra i princi-pali ratio patrimoniali, da se-gnalare il CET1 Ratio all’11,6%dall’11,07% e il Total CapitalRatio al 13,66% dal 13,55%.

Non poteva mancare un ri-ferimento al recente pronun-ciamento della Corte Costitu-zionale, che mercoledì ha giu-dicato legittima la riforma del-le banche popolari del governoRenzi. «Non appena il quadronormativo sarà pienamentechiarito, l’Amministrazioneassumerà le iniziative volte agarantire, come sempre, il pie-no e tempestivo rispetto degliobblighi di legge». Lo scrive ilCda della Banca Popolare diSondrio, che ancora non si èadeguata a quanto previstodalla riforma, che obbliga lepopolari a trasformarsi in Spa.Se ne saprà qualcosa di più inoccasione dell’assemblea deisoci, fissata in seconda convo-

Bps, grande 2017: bilanci approvatiConferme dal Cda. Utile netto consolidato di 159,2 milioni - Dividendo a 0,07 euro, l’assemblea il 28 aprile a Bormio

Sentenza della Consulta: «Una volta chiarito il quadro normativo, ci muoveremo per rispettare gli obblighi di legge»

cazione sabato 28 aprile alle10,30 al Pentagono di Bormio.«Quanto alle opinioni e ipote-si riportate dagli organi di in-formazione sulle future con-dotte della banca a tale riguar-do - aggiunge il Cda - esse ap-partengono al legittimo pub-blico dibattito su un tema di ri-levante interesse e non sonoattribuibili alla banca».

Il pagamento del dividendo,lo stacco è fissato il 21 maggio,decorrerà dal 23 maggio. L’uti-le di cui viene proposta la di-stribuzione ammonta a com-plessivi 31,7 milioni di euro. Ildividendo è soggetto all’impo-sizione fiscale fissata dallanormativa vigente; in partico-lare, i dividendi corrisposti apersone fisiche sono soggettialla ritenuta a titolo d’impostadel 26%. Per la rimanente par-te dell’utile netto verrà propo-sta la destinazione a riserveper 86,563 milioni e al fondobeneficenza per 0,1 milioni.

Contributi straordinari

Il risultato consolidato sareb-be ammontato a circa 184 mi-lioni in assenza dei contributistraordinari legati alla stabi-lizzazione del sistema banca-rio, pari, al lordo dell’effetto fi-scale, a 36,92 milioni. A talioneri, in massima parte ricon-ducibili alla svalutazione dellequote detenute nel Fondo At-lante, si aggiungono quelli or-dinari con medesima finalitàpari a 19,09 milioni.

Guardando invece al bilan-cio d’impresa, l’utile netto èstato di 118,400 milioni, risul-tato della sola attività ordina-ria, con un incremento del47,91% rispetto al precedenteesercizio. Al netto dei predetticontributi straordinari e deglialtri oneri legati alla stabiliz-zazione del sistema bancario,si sarebbe attestato a circa 143milioni.

Tornando al bilancio con-solidato (redatto dalla Capo-gruppo, che espone la situa-zione patrimoniale finanzia-ria e il risultato economico diun gruppo di imprese viste co-me un’unica impresa), i creditinetti verso clientela sommano25.756 milioni, più 1,75%.

Nuove erogazioni

Le nuove erogazioni a famigliee imprese superano i 3,2 mi-liardi di euro. Il risparmio ge-stito ammonta a 5.438 milioni,più 13,1%. Le commissioninette da servizi si incrementa-no del 4,09%. Le rettifiche net-te su crediti scendono del7,35%. Il costo del credito siposiziona allo 0,90% dallo0,99%. In ulteriore incremen-to, rispetto ai già consistentivalori di fine 2016, il livello dicopertura dei non performingloans che, calcolato sul totaledel credito deteriorato, passadal 46,17% al 50,99%, sulle po-sizioni a sofferenza, dal63,43% al 66,12% (al 75,23% seincludiamo gli importi passatia conto economico in anniprecedenti).

Su buoni livelli gli indicato-ri di incidenza del credito de-teriorato. Il rapporto tra totalecrediti deteriorati lordi e cre-diti lordi clientela (cosiddettonpl ratio lordo) scende dal16,10% di fine 2016 al 15,07% L.Beg.

«Tutti gli indicatori di bilancio

testimoniano il costante progressi-

vo procedere della gestione azien-

dale improntato all’efficienza e

all’efficacia dell’azione, nel rispet-

to dei tradizionali criteri di corret-

tezza e correntezza». Così si è

espresso il Cda della Popolare di

Sondrio nell’esaminare e approva-

re i bilanci d’impresa e consolidato

dell’esercizio 2017.

«Nell’esercizio in rassegna l’azione

manageriale e la crescita economi-

ca hanno determinato il calo del

flusso di nuovi crediti deteriorati e

favorito l’innalzamento della

qualità del credito - aggiunge

l’istituto di credito -. In tale conte-

sto, la banca ha dato continuità alla

propria azione in ambito crediti-

zio, seguitando a privilegiare il

rapporto con le economie dei

territori, le piccole e medie impre-

se, le famiglie, nella consapevolez-

za che questa è la missione che da

sempre ci contraddistingue».

Relativamente al quadro macro-

economico, «previsioni pressoché

concordi fanno pensare a un

progressivo consolidamento per

l’economia italiana, grazie in

particolare al traino della doman-

da interna. Tutto ciò, nel quadro di

un più generale processo di espan-

sione dell’economia dell’area

dell’euro e globale. Peraltro, non

mancano, sia a livello nazionale e

sia internazionale, motivi di ap-

prensione e rischi, che potrebbero

in particolare scaricare tensioni sui

mercati finanziari.

Quanto alla nostra banca, sia il

margine di interesse e sia i ricavi

da commissioni sono attesi, nono-

stante l’elevata competizione

presente sul mercato, in migliora-

mento. Alla luce della ripresa

economica in atto è legittimo

attendersi effetti positivi sulla

qualità del credito e sull’entità

delle rettifiche a conto economico,

mentre proseguirà l’azione volta al

contenimento dei costi mediante

l’efficientamento della struttura».

Il consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini e dal presidente Francesco Venosta

Analisi e prospettive

«Gestione improntata all’efficienzaIn calo il flusso di crediti deteriorati»

n Il pagamento del dividendo, stacco il 21 maggio, decorrerà dal 23 maggio

diritto alla mobilità anche a queipochi che viaggiano nelle ore non di punta. Pertanto, a tal pro-posito, sarebbe utile effettuare un monitoraggio sui numeri dei viaggiatori, anche tenendo con-to delle fasce orarie e delle sta-gioni, per porre in essere un ser-vizio su gomma che garantisca ilservizio e che non ne comporti in alcun modo una diminuzio-ne». La Cisl, apprezzando l’im-pegno messo in campo, chiederàai due esponenti istituzionali di poter avere un confronto, insie-me alle altre sigle sindacali e as-sociazioni, per fare il punto sulleprospettive del servizio ferro-viario, magari dopo l’incontro programmato con il gestore del-la linea Rfi, che permetterà di avere un quadro completo. S.Bar.

l’intervento della politica locale,la Cisl ha formulato da tempo siaa livello valtellinese, sia in ambi-to regionale dove i funzionari di-scutono direttamente con Tre-nord. «Attendiamo, dunque, an-cora una volta fiduciosi, gli in-terventi migliorativi annuncia-ti, sperando questa volta di non rimanere delusi da Trenord co-me, purtroppo, in passato avve-nuto».

Un altro punto centrale del-l’incontro fra Massimo Sertori, Luca Della Bitta e Cinzia Farisè di Trenord è stata la razionaliz-zazione delle corse. «Riteniamo che può essere utile snellire il traffico ferroviario mediante l’abolizione delle corse poco fre-quentate, ma, al contempo, re-putiamo necessario garantire il

deposito esteso, ossia quella chesi svolge sulle stazioni dove so-stano i mezzi». Di numeri su ri-sorse e aspetti concreti, infatti, nelle dichiarazioni che hanno seguito l’incontro non c’è stata traccia. «Serve un programma che, mettendo “nero su bianco”,evidenzi l’implementazione del numero dei lavoratori addetti, lemodalità di ricognizione sul ma-teriale rotabile per verificare non solo l’esistenza dei guasti ma, soprattutto, lo stato del ma-teriale per intervenire prima che la rottura si verifichi e un si-stema veloce di reperimento deipezzi di ricambio in quanto, spesso, i ricambi non sono im-mediatamente reperibili nelle stazioni dove sosta il treno». Tutte richieste che, in attesa del-

mamente urgente è, soprattut-to, l’elaborazione di un piano di interventi potenziato rispetto a quello messo in campo fino ad oggi, «che ha evidenziato evi-denti carenze».

Basta con le promesse, in-somma. «In pratica, alle generi-che affermazioni sull’imple-mentazione delle risorse desti-nate a tal fine, deve seguire l’esposizione di un programma, mirato soprattutto a rafforzare la cosiddetta manutenzione di

za sia dei lavoratori del settore, sia di quelli pendolari che rag-giungono fabbriche, uffici e scuole con le ferrovie. Nell’in-contro di Milano si è discusso di treni ristrutturati dal 2019, di nuovi convogli (dal 2020 nella migliore delle ipotesi) e di razio-nalizzazione del servizio. Ma anche di manutenzione del ma-teriale rotabile, fonte nelle ulti-me settimane di una lunga serie di guai. Quello che la Cisl di Son-drio ritiene prioritario ed estre-

Il puntoLa Cisl chiede programmi

e impegni concreti

per garantire sia i lavoratori

che i pendolari

«Non bastano generi-che promesse: sulle manuten-zioni serve un programma ben definito». Dopo l’incontro tra i vertici di Trenord e quelli delle istituzioni locali prende la paro-la il sindacato, in rappresentan-

Il nuovo piano dei treni«Promesse? Non bastano»

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LA PROVINCIA

Sondrio economia 7SABATO 24 MARZO 2018

nere il riconoscimento di In-fopoint si è dovuto fare ri-chiesta alla Regione nel pri-mo semestre del 2017. Gli uf-fici del Consorzio presentinel mandamento, hanno sod-disfatto i requisiti e si sono vi-sti assegnare il riconosci-mento.

«La fase di trasformazionedella governance del turismosul nostro territorio e in tuttala Lombardia, il progetto Re-gionale partito dall’Expo, puòdirsi a regime con risultaticoncreti e positivi - commen-

AccoglienzaLe riflessioni del direttore

Pinna mentre i due Uffici,

una volta Iat,

diventano Infopoint

Dal primo gennaio aoggi sono stati servite com-plessivamente oltre 10milapersone, di cui il 38% per atti-vità turistiche, mentre sonostate evase più di 1800 maildelle quali il 95% relative a in-formazioni turistiche.

Sono i numeri dei due Uffi-ci di informazione e acco-glienza turistica mandamen-tali gestiti dal Consorzio turi-stico Sondrio e Valmalenco,presenti nel capoluogo (in viaTonale) e a Chiesa zona Vas-salini), che ora sono diventatiInfopoint. La nuova denomi-nazione – che fa parte della ri-forma delle politiche regio-nali in tema di turismo – so-stituisce l’acronimo Iat, cam-biando l’immagine dellestrutture (a cominciare da unnuovo logo e da un logotipoche include il brand InLom-bardia in modo da favorire lariconoscibilità e la coerenza)e ampliare i servizi. Per otte-

ta dopo sei mesi il direttoredel Consorzio Roberto Pinna-. Due sono gli aspetti che inparticolare mi piace sottoli-neare: da un lato il migliora-mento dei territori sia dalpunto di vista della qualitàdell’offerta sia della volontàdi fare regia, dall’altro unacondivisione sulle principalistrategie al tavolo del turi-smo, il tutto dentro una cor-nice regionale coerente. Ilbuon andamento di questoinverno non è stato del tuttocasuale e, a parte la neve, hacomunque confermato labontà di questo impianto. Orasi tratta di continuare a lavo-rare per rendere l’economiaturistica sempre più centralenel panorama territoriale congli Enti superiori di riferi-mento ed il territori al centrodi questi processi».

Alle due strutture è statariconosciuta la tipologia“standard”, la più completaper una località turistica, inquanto sono stati ritenuti«strutture permanenti loca-lizzate presso i comuni capo-luogo di provincia e le localitàturistiche».

Tra le diverse innovazioniintrodotte, una regolamenta-zione sugli orari di aperturadegli uffici e una reale colla-borazione nella stesura e rea-lizzazione dei dati mensiliper l’Osservatorio turisticoprovinciale; oltre natural-mente ad essere un impor-tante presidio territorialenon solo per i privati ma an-che per gli enti.

Sondrio e Valmalenco«Strategie condivisee offerta migliorata»

Il direttore Roberto Pinna

MADESIMO

DANIELE PRATI

«Auguro a chi verrà do-po di me tutto il meglio, ma un consiglio voglio darlo: delineateuna strategia e poi studiate la struttura per realizzarla. Altri-menti si rischia di fare pasticci edi perdere opportunità».

A fine maggio se ne andrà, do-po la risoluzione anticipata con-sensuale del contratto che lo le-gava a Madesimo, e per il diretto-re del Consorzio turistico Fran-cesco Comotti è arrivato il tempodei bilanci di un’esperienza dura-ta sei anni.

Il branding

«Sono entrato ufficialmente in carica nel febbraio del 2012, mail primo contatto con Madesimol’ho avuto alcuni mesi prima. Asettembre. Ho trovato un paeseche aveva smarrito l’anima. Il marchio era sparito e l’attività sulterritorio era ridottissima. Ad esempio non avevano nessun ti-po di evento après ski. Immedia-tamente abbiamo cercato di darepiù vivacità, per poi agire su unaspetto fondamentale: il brand.Abbiamo riportato il nome di Madesimo ad avere il ruolo chegli spetta con una caratterizza-zione forte. Il branding è una del-le risorse fondamentali del marketing».

La riorganizzazione dell’uffi-cio è stato il passo successivo: «Le

Il direttore del Consorzio turistico Francesco Comotti: a maggio lascia

Sei anni di lavoro. Tempo di bilanci per il direttore del Consorzio Turistico

«Consiglio a chi verrà dopo di me: delineare una strategia almeno triennale»

cose positive fatte sono state molte altre - continua Comotti -.Penso al lavoro di co-marketingche ha portato a Madesimo nomicome Ricola, Porsche, Mercedes,Martini, Red Bull, Sony. All’im-patto sui grandi media come Di-scovery Channel e i giornali a tiratura nazionale. Il tutto senzaacquistare spazi pubblicitari, fi-no al lavoro di collaborazione av-

viato con la Valtellina e, dal puntodi vista operativo, anche con Chiavenna. Abbiamo portato an-che eventi importanti. Non possonon citare il concerto di GiovanniAllevi».

Le criticità

Non tutto, però, è andato per il verso giusto. Comotti non na-sconde le difficoltà. «Credo che

una parte del lavoro sia stata compresa poco dal territorio. Adesempio lo strumento del portaleper le prenotazioni non è stato sfruttato come si poteva. L’altrorammarico è quello legato al-l’agenzia per le affittanze delle seconde case Halldis, le cui po-tenzialità forse non sono state comprese appieno. Tanto è veroche la multinazionale sta racco-gliendo più consensi nel fondo-valle chiavennasco».

Adesioni, ma solo sulla carta

«L’ultimo aspetto critico - ag-giunge - è stato il fatto che moltinon hanno aderito al Consorzio,e questo è legittimo. Meno che,chi ha aderito ,poi non abbia pa-gato le sue quote. Questo ha fattomale a tutta la località. I risultatisono comunque lusinghieri. A fronte di un mercato italiano completamente inchiodato e algravissimo problema del manca-to completamento degli alberghiTorre e Cascata, tra il 2011 e il 2014 abbiamo fatto registrare un42% in più di presenze stranie-re».

Per il futuro bisogna puntaresulla pianificazione, secondo Co-motti: «Bisogna delineare una strategia, almeno triennale. Adesempio presto sarà pronto il po-lifunzionale. Bisogna cominciarea venderlo sul fronte del turismocongressuale e di quello sporti-vo».

primo, a Livigno, le funzionalità di Snowit durante un’intera giornata di sci con il team di svi-luppo dell’app. In seguito, ha mi-surato le proprie performance in pista e ha creato la propria sfi-da personale, invitando gli uten-ti di Snowit a confrontarsi con lasua performance: sciare per 53 chilometri. «Mi sono divertito molto - ha dichiarato Rocca -. Trovo appassionante che gli amanti dello sci e dello snowbo-ard abbiano un’app dedicata a loro, che permette di tracciare leloro performance e di condivi-derle, se vogliono, con gli amici. Lo sci e lo snowboard sono sportcompleti e fantastici, perché co-niugano l’amore per la monta-gna e la sana competizione. Pen-so che Snowit incarni tutto que-sto. Era quello che mancava nel panorama della tecnologia ap-plicata allo sport». Alla sfida lan-ciata dal campione livignasco hanno risposto più di 800 perso-ne, oltre 200 hanno raggiunto l’obiettivo. Tra i vincitori ne so-no stati estratti a sorte 20 che potranno seguire una lezione con Rocca nelle vesti di maestro.

Il ritrovo è alle 9,30 alla par-tenza della funivia Snow Eagle. Ivincitori della Sfida Giorgio Rocca potranno fare lezione conil campione valtellinese dalle 10 alle 13; dopodiché, alle 14, sciata finale di gruppo. Alle 15, après-ski alla baita Flinstones. È possi-bile acquistare la Snowit card - che a sua volta permette di com-perare il giornaliero per le loca-lità sciistiche partner - on line, sulla app o su Amazon. R.Rov.

DomaniL’ex campione incontrerà

i vincitori della sfida di Snowit

Grazie alla app nata nel 2016

in venti con lui tra i paletti

Chi non vorrebbe scia-re con un campione che può vantare 3 medaglie di bronzo iri-date, 22 podi, 11 vittorie in Cop-pa del mondo e una sfera di cri-stallo di slalom? Domani i venti fortunati vincitori della “Sfida Giorgio Rocca” avranno l’op-portunità di fare una lezione di sci proprio con lui, sulle piste delPalù, in Valmalenco.

Merito della presenza di unodei più forti slalomisti che l’Ita-lia abbia mai avuto va a Snowit, la app gratuita - fondata nel giu-gno 2016 da Pasquale Scopelliti e Riccardo Maggioni, ex consu-lenti di Boston Consulting Group -, utilizzabile in tutti i comprensori italiani ed europei con la possibilità di acquistare loskipass, evitando le file, nelle lo-calità partner (Chiesa in Valma-lenco è tra queste). L’app per-mette inoltre di tracciare le pro-prie performance registrando i dati delle sciate tramite Gps, conun algoritmo ottimizzato in ba-se all’altitudine che permette di memorizzare il numero di chi-lometri percorsi, dislivello, velo-cità, numero di discese e tempo effettivo di sciata.

Con Snowit sciatori esnowboarder possono anche or-ganizzare sfide tra loro e vincerepremi e sconti messi in palio da-gli sponsor. Rocca ha testato per

Comotti e la “sua” Madesimo «Puntare su sport e congressi»

Rocca in pistaLezione specialesulle piste del Palù

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8 LA PROVINCIA

SABATO 24 MARZO 2018

ERBA

MARILENA LUALDI

Una nuova stagione per un territorio capace di met-tere in campo progetti di rigene-razione, nonostante la burocra-zia. È l’atmosfera che si è respi-rata all’avvio della Mostra del-l’edilizia Meci a Lariofiere.

La trentacinquesima edizio-ne della rassegna organizzata dal centro espositivo e da Ance Lombardia, Como e Lecco-Son-drio, è partita nel segno della fi-ducia per via dei suoi 150 esposi-tori e non solo. Fin dal taglio del nastro, con il presidente di La-riofiere Giovanni Ciceri (accan-to al direttore Silvio Oldani) che ha ribadito la giungla di norme impressionanti ma anche il co-raggio della categoria.

L’inaugurazione

Lo dimostra il mantenimento diquesta fiera storica, e non a caso un saluto è stato rivolto da Vico Valassi, presidente camerale già quando Como e Lecco erano unite, e da Daniele Riva, attual-mente presidente lecchese.

A Como le costruzioni hannovissuto una timida risalita del fatturato (+1,3%), nell’ultimo trimestre del 2017, ma perdono occupati. Lecco ha visto addirit-tura una contrazione che sfiora il 12%. C’è una forte crisi , accan-to a una forte trasformazione, haribadito Riva. E lo sforzo degli enti locali – ha detto il sindaco diErba Veronica Airoldi – è di

Geometri e ingegneri

al convegno

sulla rigenerazione urbana

ieri nell’ambito di Meci

BARTESAGHI

semplificare dalla loro parte e disbloccare un patrimonio esi-stente vetusto. Anche con la spinta del turismo, e qui il coor-dinatore del comitato promoto-re Filippo Pontiggia ha ricorda-to il sopralluogo del giorno pri-ma, all’Hilton. Perché questa è lasvolta: cogliere la filiera trasver-sale dell’edilizia.

Un segnale che si trasmettefino a domani a Erba, anche gra-zie al lavoro di squadra, eviden-ziato all’avvio del convegno sullarigenerazione da Paolo Valassi (Ance Lecco-Sondrio): «Questa mostra è un’occasione per con-frontarsi su temi nuovi. La rige-nerazione non è solo la riqualifi-cazione sismica o energetica, bensì un approccio più com-plesso. Una partita vitale per il futuro dei nostri Comuni». C’è un tavolo di lavoro, anche a livel-lo regionale, con Ance e Anci. Valassi assicura che gli impren-ditori di Como, Lecco e Sondrio faranno la loro parte: «Dai nuovipropositi a nuovi progetti e nuo-vi cantieri». Nonostante un pre-sente con altri numeri depri-menti: «Le 42 pagine per il per-messo di costruire e 32 per la Scia». L’alleanza con le istituzio-ni è cruciale, per il presidente Anci Virginio Brivio: «La sfida è un pensiero nuovo attorno al concetto di rigenerazione. Un approccio anche etico e ambien-tale. E occorre tenere insieme leesigenze». La presidente degli architetti lecchesi Giulia Torre-

Edilizia e Comuni«Nuova stagioneper il territorio»Via a Meci . Il tema è la riqualificazione urbanistica

Lo sforzo degli enti locali. La crisi ha cambiato il settore

grossa introduce testimonianze di successo. Lontane, come quella di Maurizio Carta a Paler-mo, ma con l’elemento comune dell’acqua. Poi Gianmarco Pia-centi, un mondo vicino e incan-tevole: Villa Fontanella, appar-tenuta alla famiglia Versace e ac-quistata da un magnate russo.

Esempi a Como e a Lecco

Casi isolati? Costruttori e Co-muni non vogliono crederlo. Da Erba, è partito un tavolo infor-male dell’urbanistica che sta dando buoni frutti. L’assessore di Como Marco Butti ricorda che Como ha fatto altrettanto e mercoledì prossimo tratterà la zona Albarelli a Ponte Chiasso, dove si vuole risolvere il proble-ma della carenza di posteggi e ancor più di un luogo di aggrega-zione. Ma gli esempi si susse-guono. Ad esempio a Lecco, con l’assessore Gaia Bolognini: la sli-de sulla raffica di normative co-stantemente da aggiornare può spaventare, ma i tre casi concre-ti di riqualificazione presentati rincuorano.

Poi la voce dei bambini dellascuola Prandoni di Torno, con il progetto “Il Viandante del La-rio”, l’esempio di Ponte Lambro e di Holcim con Riccardo Bian-chi, coordinatore salute e sicu-rezza. L’attività di recupero del-le aree estrattive porta all’oasi diBaggero, a Merone, frutto della valorizzazione della ex cava di marna.

Valorizzazione del patrimonio

immobiliare e affitti brevi, un tema

decisivo per il territorio con il

turismo che è una ricarica per

l’economia locale. Il tema posto da

Ance in questi giorni è stato affron-

tato ieri con la Fimaa, nel convegno

organizzato dal collegio provincia-

le dei geometri della provincia di

Como. Alla fine è stato presentato

anche il nuovo Borsino immobilia-

re, con i vertici Fimaa, Mirko Bar-

golini (presidente), Claudio Zanetti

(vicepresidente) e Davide Carne-

vali (nella giunta). Il trend è positi-

vo per Como, come per il Canturino

e il Marianese. Le compravendite

nei primi nove mesi del 2017 sono

aumentate nel capoluogo in parti-

colare.

Ma il trend sono appunto le loca-

zioni e ancor più gli affitti brevi per

il mercato turistico: un nuovo

fronte da portare avanti per que-

sto comparto e di conseguenza per

l’economia di Como e Lecco? Così

appare, anche se c’è molta atten-

zione da parte del mondo degli

alberghi e delle altre strutture

ricettive affinché tutto avvenga

nel pieno rispetto delle norme.

Un altro tema caldo è rappresenta-

to dai sottotetti, nuova chance da

sfruttare a Como con la legge

regionale. Tema che varrà affron-

tato questa mattina alle 9.30 con

gli architetti. Ci sarà poi il listino

delle opere edili della Camera di

commercio alle 12.30 e Ristruttura-

re Como alle 10 parlerà di come

risanare il patrimonio immobiliare

esistente. Oggi oltre ai convegni si

susseguiranno corsi e chance

formative. Si riapre alle 9 e si

chiude alla 19. Domani ultimo

giorno, si chiuderà alle 18. L’ingres-

so a Lariofiere è gratuito. M. LUA.

Mercato immobiliare

Borsino in ripresagrazie agli affitti brevi

La rassegna A Lariofiere la Mostra dell’edilizia

Le iniziative

La collaborazionecon il Politecnico

Le nuove leve e le competenze

che stanno mettendo a fuoco

nelle università, altra rampa di

lancio per la rigenerazione dei

nostri territori. All’interno di

Meci a Lariofiere ci sono anche

le iniziative permanenti che

consentono di approfondire.

Tra queste, l’esposizione di

progetti di laurea svolti dagli

studenti della Facoltà di Inge-

gneria edile architettura del

Politecnico di Milano, polo

territoriale di Lecco.

Non solo. Si possono anche

vedere tutti i progetti che sono

stati presentati ieri durante il

convegno sulla rigenerazione:

dal Comune di Merone (che per

riqualificare le aree dismesse)

ha convocato i ragazzi all’Unio-

ne di Torno, Blevio e Faggeto

Lario, sempre attraverso la

scuola.

Nel Padiglione C inoltre il per-

corso virtuoso del cemento, a

cura dell’architetto Eugenio

Guglielmi e dell’Ordine lecche-

se.

Tra gli stand informativi istitu-

zionali, quelli di Ance e dei notai

di Como e Lecco.

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LA PROVINCIA 9SABATO 24 MARZO 2018

fiore all’occhiello della gamma Holcim. Missione possibile co-struire una struttura non solo elevata, ma leggermente incli-nata. L’elemento costruttivo piùimponente di queste strutture èrappresentato dalle fondazioni.

Virtuosismi tecnologici

Quelle della “Hadid” sono stata realizzate in 34 ore continuati-ve per concludere il getto di 7.600 metri cubi di calcestruzzoa basso calore di idratazione in meno di un fine settimana. Prossima tappa, la Libeskind Tower. Nel frattempo in sala La-rio il presidente di Ance Como Francesco Molteni apre il semi-nario dedicato alle tecnologie per costruire e rigenerare il co-struito. E tra gli altri incontri in programma, uno viene preso d’assalto da 200 ingegneri e geo-metri. M. Lua.

ERBA

Elemento strutturale o di decorazione? Il cemento si associa istintivamente alla pri-ma definizione, nella visione collettiva. E la sua storia condu-ce al futuro, anzi al presente: co-me i nuovi edifici di Milano, gra-zie alla Holcim di Merone per i materiali ma anche ad aziende come la lecchese Colombo per le costruzioni.

La giornata del cemento si èaperta ieri pomeriggio con un convegno firmato dall’Ordine degli architetti di Lecco, guidatoda Giulia Torregrossa. Una basestorica, affascinante, con l’ar-chitetto Eugenio Guglielmi, ha mostrato i corsi e ricorsi: con il cemento che si afferma in Lom-bardia anche per ornare gli edi-fici, e i nostri operatori che si vanno a formare in Ticino. Poi illinguaggio del moderno, con l’architetto comasco Matteo

Giulia Torregrossa

Il convegno. Gli esempi dei grattacieli di City Life e Porta Nuova

Holcim, premiata ai Mipim Awards, ha fornito il calcestruzzo necessario

«Rifatto lo skyline di MilanoCemento utile ma anche bello»

Paolo ValassiÈ un’occasione per confrontarsi su temi nuovi. La rigenerazione non è solo la riqualificazione sismica o energetica, ma un approccio più complessoUna partita vitale per il futuro dei nostri Comuni

Veronica AiroldiLo sforzo degli enti locali è di semplificare le norme e di sbloccare un patrimonio esistente vetusto

Moscatelli, che descrive il ce-mento come «uno dei materiali più versatili e dal miglior rap-porto costi-benefici, con la sto-ria più interessante». Si arriva alcalcestruzzo e poi al cemento ancora, anche attraverso Gaeta-no Puglielli della Soprintenden-za delle Belle arti.

Le nuove frontiere

Fino alle nuove frontiere. Calo-gero Santamaria, general ma-nager di Holcim, le apre con l’or-goglio della società di Merone (edi tutto il territorio) di aver resopossibile la nuova vita di Mila-no, attraverso la riqualificazio-ne di aree dismesse. Porta Nuo-va ha vinto il premio come mi-glior progetto di rigenerazione urbana ai Mipim Awards, un concorso di fama internaziona-le che premia il meglio del com-parto immobiliare. Poi Citylife tra cui il District shopping cen-

tre inaugurato pochi mesi fa: il più grande centro commerciale urbano d’Italia all’interno di quello che diventerà il più vastoparco pubblico milanese. Hol-cim ha fornito 12mila metri cubidi calcestruzzo per il Podio alla base della torre Torre Hadid. E ancora, quest’ultima aveva ri-chiesto oltre 100mila metri cubidi calcestruzzo e 40mila tonnel-late di cemento pozzolanico,

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LA PROVINCIA 11SABATO 24 MARZO 2018

tinelli: l’ingresso, la sala colloquie la stanza interna sono stati rin-novati con nuovi colori e arredi, mentre «è stata attivata una cu-cina di libero utilizzo per i dete-nuti, che consente di ovviare al-l’uso dei fornelletti nelle celle edè anche spazio per la socializza-zione e l’interazione». Nel car-cere si tengono «corsi di yoga, scrittura, lettura ad alta voce e computer», ha ricordato Marti-nelli, e prosegue l’attività del pa-stificio artigianale, «che pur-troppo vede impegnata una solafigura, quindi occorre impe-gnarsi affinché si possa amplia-re questa possibilità anche per altri detenuti». E per il futuro la-voro e reinserimento sono forti preoccupazioni per i detenuti. F.Bet.

nelli. Durante l’anno non ci sonostati problemi per l’accesso al carcere o i colloqui con i detenu-ti, ha riferito la garante, anche serestano aperte le questioni lega-te alle competenze specifiche della figura, «in assenza di una normativa più chiara su prero-gative e funzioni», un tema co-mune a tutti i garanti.

Nel frattempo all’interno delcarcere sono arrivate alcune no-vità positive sull’organizzazionedegli spazi, ha sottolineato Mar-

È uno degli elementi che lagarante delle persone limitate nella libertà Marina Martinel-li ha evidenziato ieri sera nella sua relazione al consiglio comu-nale, nella quale ha riassunto le attività condotte nel 2017. Un anno in cui è stato possibile su-perare «gli strascichi» delle vi-cende che avevano portato alle dimissioni di Francesco Rac-chetti, arrivando ad «interagire proficuamente con gli operatoricarcerari», ha spiegato Marti-

Palazzo PretorioLa relazione della garante

delle persone limitate

nella libertà Martinelli

ieri sera in consiglio comunale

Dentro il carcere il cli-ma è tornato più sereno, ma a preoccupare i detenuti è l’effet-tiva possibilità di reinserirsi nel-la società dopo aver scontato la pena, in un contesto in cui trova-re lavoro è difficile per tutti.

Clima più sereno in carcereA preoccupare è il “dopo”

Tante le iniziative proposte in carcere

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

FRANCESCA BETTINI

Restano ancora spazi vuoti e serrande abbassate, manelle vie del centro in queste settimane stanno spuntando nuove realtà commerciali.

E in città questi cambiamen-ti nella “mappa” dello shop-ping hanno suscitato parecchiacuriosità e molte discussioni, fra i cittadini ma anche fra gli operatori di un settore che in questi anni ha attraversato momenti molto difficili.

Nuove aperture

Le novità riguardano proprio la zona più centrale del capo-luogo: in corso Italia in questi giorni ha aperto i battenti un negozio di calzature a marchio Bata, una realtà in franchising avviata da un imprenditore ti-tolare anche di altre attività sulterritorio.

Nella sede delle Telerie Bal-gera, in via Dante, il 26 aprile debutterà invece un punto vendita Upim, dedicato ad ab-bigliamento e tempo libero: lo storico negozio di stoffe traslo-cherà al secondo piano della

Il negozio Bata appena aperto in corso Italia FOTO GIANATTI

Nuovi franchisingCome cambianole vie dello shoppingIl punto. In questi giorni in centro stanno spuntando

realtà commerciali legate a grandi catene

Preoccupazione per l’impatto sui piccoli negozi

palazzina, mentre pianterreno e primo piano ospiteranno la nuova realtà, gestita sempre dalla famiglia Balgera con la formula - anche qui - del fran-chising.

«Parlando con i clienti e i cit-tadini mi pare che l’idea sia sta-ta accolta bene, abbiamo un ri-scontro positivo - spiega Gior-gio Balgera -, anche molti col-leghi sono contenti, perché le nuove proposte contribuisco-no ad animare il centro storico.Quando abbiamo ricevuto la proposta di Upim ci è sembratamolto azzeccata per la realtà cittadina e per la nostra posi-zione, vedremo il riscontro. Pe-raltro non si parla di aperture dirette da parte dei marchi, madi iniziative che vedono prota-gonisti degli imprenditori at-traverso la formula del franchi-sing».

La discussione

Proprio la presenza delle gran-di catene è uno degli elementi che ha suscitato discussioni, a giudicare anche dai dibattiti via social network, con qualchepreoccupazione di alcuni ope-ratori per il possibile impatto sui piccoli negozi.

Delle novità si è parlato an-che all’interno dell’associazio-ne Il centro storico, che riuni-sce numerosi operatori com-merciali della “Sondrio vec-chia”, e il gruppo segue con at-tenzione questi sviluppi, spie-

ga il presidente Marco Vuono.«Le proposte di qualità pos-

sono creare interesse e attrarre– sottolinea -, certo la nostra zona non è un centro commer-ciale stile “scatolone”, la vera forza di un centro storico a no-stro avviso è il rapporto umano,l’attenzione alla clientela, la qualità. Ben venga se le nuove iniziative si inseriscono in que-sto filone».

Campagna elettorale

Intanto in città è sbarcato un altro marchio legato a calzatu-re e accessori, Pittarosso, con un negozio che ha preso il po-sto di Bata al piano inferiore della palazzina Oviesse e si ag-giunge alla realtà inaugurata già da qualche tempo nell’area commerciale di Castione. E se-condo i bene informati presto potrebbe trovare nuova vita anche l’ex negozio di calzature “Il Bagatto”, chiuso da qualchemese in corso Italia, nel quale aquanto pare prossimamente potrebbe traslocare una far-macia. Anche in centro, co-munque, si vedono ancora i cartelli “Affittasi” in diversi spazi commerciali, in via Piazzima anche in galleria Campello,così come in via Trieste. E non è difficile immaginare che il ri-lancio del commercio sarà unodei temi caldi della prossima campagna elettorale, visto che negli ultimi anni se n’è parlato molto, a palazzo Pretorio.

n Nell’ex Bagattochiuso da tempopotrebbe oratrovare posto una farmacia

Si parla dei nuovi negozi in centro

storico, ma pure piazzale Bertacchi

è stato e sarà al centro dell’atten-

zione. Proprio qui Coldiretti inten-

de infatti aprire un nuovo mercato

coperto dedicato agli agricoltori,

utilizzando gli spazi dell’ex stazio-

ne delle autolinee. Il sindaco Alcide

Molteni ha espresso forti perples-

sità sull’idea, convinto che la

struttura andrebbe collocata

altrove, possibilmente alla Piastra,

perché «bisogna lavorare con una

modalità seria, organica e armoni-

ca sulle diverse parti della città»,

ha dichiarato a suo tempo, mentre

il gruppo di opposizione di Uniti

per Sondrio ha contestato questa

posizione, invitando il Comune a

«ponderare attentamente» la

proposta. Anche di recente il

presidente dell’associazione di

categoria Alberto Marsetti ha

ribadito la volontà di Coldiretti di

portare avanti il progetto nella

zona di piazzale Bertacchi, perché

«la prospettiva è aiutare la crescita

della città». E dell’argomento, c’è

da scommetterci, si sentirà ancora

parlare. F.BET.

Zona Bertacchi

Discussionesul mercatocopertodi Coldiretti

La futura apertura di Upim annunciata dai cartelli in via Dante Vetrine ancora chiuse

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12 SondrioLA PROVINCIA

SABATO 24 MARZO 2018

più meritevoli per proseguiresino all’università», spiega.«Ma operiamo in una situa-zione di insicurezza perma-nente, con la minaccia dei ri-belli, anche loro spesso gio-vani senza istruzione e facil-mente manipolabii», prose-gue, dicendosi «fiduciosanella pace anche se ci vorràmolto tempo».

Aiuti dall’Italia? «Non dalgoverno ma da alcuni privatiche hanno conosciuto la no-stra attività». Un messaggioal nostro Paese?: «Rispettatee accogliete gli immigrati, vi-vono situazioni drammati-che che non sono immagina-bili. Se sbarcano è perchécercano lavoro e una vita piùdignitosa».

Paese di 5,5 milioni di perso-ne, «dove la metà è analfabe-ta e ha tra i 5 e i 18 anni, conoltre 10mila bambini solda-to». «I giovani sono la ric-chezza di questo Paese maoccorre seminare semi di pa-ce e promuovere l’educazio-ne, smettere di vendere armia questi Paesi per mettere trale mani dei ragazzi un libro,non un mitra», afferma.

Lei, come la sua missione,ha puntato sull’educazionefemminile, dato che «la mag-gioranza delle ragazze è rele-gata alla vita domestica o deicampi». «Abbiamo una scuo-la sino al liceo con 1300 alun-ne a Bocaranga ed oltre 150piccole scuole elementarinella savana, poi aiutiamo le

L’appello di suor Maria Elena: «Rispettate e accogliete i profughi»

lo femminile, spesso congrande rischio personale esacrificio».

Un riconoscimento, spie-ga, «non solo per me, ma pertutte le donne coraggiose nelmondo non premiate oggi mache lottano e lavorano perl’emancipazione femminile».Oggi dice di volere parlare «anome delle donne della re-pubblica Centrafricana», do-ve opera dal 2007 nella mis-sione cattolica di Bocarangae dove ha vissuto gli orroridella guerra nel 2013-2014 edato rifugio ai profughi scap-pati dopo l’attacco nel set-tembre 2017 del movimentoribelle ’Trois R’ e dei Seleka.«Hanno saccheggiato la no-stra missione, ucciso alcunepersone e ci hanno minaccia-to di morte sparandoci ai pie-di ma noi abbiamo mostratoloro che non abbiamo pauradi morire», racconta, sottoli-neando che il governo con-trolla solo due delle 16 pre-fetture.

Suor Maria Elena donaanima e corpo per dare spe-ranze a questo martoriato

Il personaggioÈ tra le dieci prescelteper il suo impegnocome missionarianel Centro Africa

«Io donna coraggio?I veri coraggiosi sono loro,questi giovani africani co-stretti a vivere in condizionidi povertà e insicurezza, co-me quelli che scappano dairibelli nella savana abbando-nando tutto ma ricomincian-do sempre dandoci una lezio-ne di vita»: così ha detto al-l’Ansa Maria Elena Berini,73 anni, di Sondrio, suoramissionaria della Carità diSanta Giovanna AntidaThouret, che ha ricevuto ieria Washington il “premio in-ternazionale Donne di corag-gio”, assegnato ogni anno daldipartimento di Stato statu-nitense a dieci donne che nelmondo «hanno dimostratoun eccezionale coraggio eleadership nel sostenere lapace, la giustizia, i dirittiumani, l’eguaglianza di gene-re e il rafforzamento del ruo-

Donna coraggioPremio negli Usaa suor Berini

IN TRIBUNALE

Condannatoper le minacce

Tre mesi di reclusione e il pagamento delle spese pro-cessuali. Questa la condannadel giudice Antonio De Rosanei confronti di Pasquale Scalise, del 1971, residente ad Ardenno. Doveva rispon-dere del reato di minaccia per una frase pesante dettasulle scale condominiali adun altro uomo nel 2012

IERI MATTINA

La sentenzaper le lesioni

Secondo l’accusa aveva consè un taglierino con il quale,nel luglio del 2015 a Morbe-gno, aveva ferito un uomo all’avambraccio sinistro e uno alla fronte. Il giudice hacondannato Francesco Bla-si, classe 1965 residente a Morbegno, sia per l’arma cheper le lesioni a sei mesi e a pagare le spese processuali.

IN AULA

A processoper la droga

Era accusato della cessionedi alcune dosi di hashish: Igor Paganoni, del 1984 di Albosaggia, è stato condan-nato a cinque mesi di reclu-sione,900 euro di multa e apagare le spese processuali,con la sospensione condi-zionale della pena.

Benedetto Della Vedova

Della Vedova chiudel’esperienza al SenatoMa non con la politica

MONICA BORTOLOTTI

La sua legislatura è fi-nita, non l’incarico di sotto go-verno fintanto che non ci sarà un nuovo esecutivo. Ma, soprat-tutto a non esaurirsi è la passio-ne politica che lo anima, quella ereditata dal nonno di cui portail nome e che anche in questo momento di inevitabili cambia-menti lo trattiene dall’abbando-nare. «Mi sembrerebbe una di-serzione» dice.

«L’impegno con la mia terra»

Con l’insediamento dei neo eletti e i tentativi di elezione deipresidenti di Camera e Senato, Benedetto Della Vedova ha chiuso la sua esperienza a palaz-zo Madama dove sedeva dal 2013 e anche in Parlamento do-ve era approdato nel 2006, elet-to alla Camera, dopo un’espe-

La storia. Il tiranese rimasto fuori dal Parlamento

mantiene l’incarico di sottosegretario agli Esteri

E sul futuro: «Andarmene ora sarebbe una diserzione»

rienza quinquennale - dal 1999 al 2004 - da europarlamentare.

Il 4 marzo ha decretato perlui, che ha scelto la via difficile di+Europa, la fine dell’esperienza maturata tra palazzo Madama eMontecitorio. Un finire di legi-slatura che però gli ha regalato un’ultima grande soddisfazio-ne: il via libera del Cipe al pro-getto della tangenziale di Tira-no, la sua città natale.

«Sono felicissimo - dice - per-ché avevo preso un impegno con la mia terra e l’ho portato infondo. Se non ce l’avessimo fattala sconfitta sarebbe stata mia e mia soltanto, mentre vedo che la vittoria ha tanti padri. Quan-do ho cominciato a lavorarci sembrava una battaglia impos-sibile, comunque molto difficilee, invece, con costanza e deter-minazione il risultato è arrivato.Ho finito di lavorarci mercoledìmattina (poche ore prima del Cipe, nda) - ricorda Della Vedo-va-. L’essere stato al Governo certamente ha aiutato, sono riu-scito a trasmettere la passione ela determinazione di una terra intera su questa partita. Da tira-nese non posso che essere mol-to contento: abbiamo sconfitto

tutti gli scetticismi».

«Il successo dell’export»

La tangenziale di Tirano è la ci-liegina su una torta infarcita di tante altre soddisfazioni: dal-l’intergruppo per la legalizza-zione della cannabis - «cui han-no aderito più di trecento parla-mentari che hanno sottoscritto il disegno di legge che seppure non sia andato in porto - e me nerammarico - ha comunque por-tato ad un miglioramento legi-slativo sulla cannabis terapeuti-ca» - all’esperienza «straordina-ria», come lui stesso la definisce,da sottosegretario agli Esteri che lo ha portato ad accompa-gnare il presidente Mattarella nelle missioni, ad incontrare ca-pi di Stato e primi ministri e a lavorare - «cosa di cui sono mol-to fiero» - insieme al ministro Calenda all’internazionalizza-zione delle imprese italiane. «Inquesti 4/5 anni abbiamo lavora-to molto bene - dice - mettendo risorse e ottenendo grandi ri-sultati. L’export delle imprese italiane ha superato quello dellaGermania. Per questo quando sento parlare dei dazi che la Le-ga vorrebbe mettere anche in

Italia, qui dove abbiamo un al-tissimo export, mi pare che qualcuno viva fuori dalla real-tà».

E poi c’è il progetto della listaeuropeista. «Quando ho inizia-to a parlarne - racconta - mi guardavano tutti malissimo, co-me fossi un pazzo e invece, in unmomento storico in cui a trion-fare sono i sovranisti e i nazio-nalisti, essendo partiti tardi ci siamo fermati ad un passo dal ri-sultato storico». Una visione quella europeista in cui Della Vedova crede profondamente. Una visione, dice a chi lo accusadi saltare da un partito all’altro, che è il vero discrimine politico:«I tempi sono cambiati. Ora la differenza sostanziale è tra chi ha una visione aperta e chi inve-ce ha un atteggiamento di chiu-sura. Come Lega e 5 stelle che

hanno politiche comuni pre-miate dagli elettori e che per questo hanno l’onere, oltre che l’onore, di governare. Siamo in una democrazia, dobbiamo ac-cettare il risultato delle urne e chi ha vinto deve assumersene la responsabilità».

Gli esiti delle elezioni perDella Vedova richiamano in causa il futuro, quel «cosa farò da grande» con cui tutti, prima odopo, sono chiamati a confron-tarsi. «Non ho ancora deciso - dice lui -. Sono molto combattu-to tra due spinte uguali e contra-rie. Da una parte c’è la passione politica che mi ha trasmesso mio nonno, tra i fondatori del Partito popolare, assessore in Provincia e sindaco di Tirano, quella che mi ha spinto a lascia-re una carriera ben remunerataa Milano per seguire Marco

Pannella a Roma e che in questomomento storico mi spinge an-cora di più ad impegnarmi sul progetto europeista di +Europa.Dall’altra, però, c’è la tentazionedi riaprire una parentesi tutta e solo professionale mettendo a frutto l’esperienza maturata in questi anni». Ma se le parole tra-discono il pensiero, la strada sembra essere già segnata.

Le banche

Un ultimo pensiero ancora per la Valtellina, per le sue banche. Della Vedova, strenuo sosteni-tore della necessità di creare unpolo unico del sistema crediti-zio locale esprime il proprio rammarico «perché non si è neppure provato a ragionarci». «Mi auguro di sbagliare - con-clude - e di poter trovare in futu-ro le sedi in Valtellina».

n nLa differenza è tra chi hauna visione aperta e chi invecedi chiusura

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LA PROVINCIA

Sondrio 13SABATO 24 MARZO 2018

cio con via Caimi. L’allarme è scattato in codice giallo, ma for-tunatamente le due persone coinvolte (un uomo di 63 anni e uno di 46) sono stati trasportatiin ospedale in codice verde, quello che indica i feriti meno gravi. Sul posto, per tutti i rilievie regolare la viabilità gli agenti di polizia coadiuvati dalla Fi-nanza. Sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco. Fino a quando non sono stati conclusi gli accertamenti e rimosse le au-to coinvolte nell’incidente, i di-sagi al traffico sono stati pesanti.

Il sinistroUn uomo di 63 anni e uno di 46

trasportati in ospedale

in codice verde

Pesanti i disagi al traffico

Due feriti lievi, auto danneggiate e pesanti disagi al traffico. Questo, in estrema sin-tesi, il bilancio dell’incidente av-venuto ieri mattina, poco dopo le 6,30 in via Trento. Per cause che sono ancora in corso di ac-certamento, infatti, due auto si sono scontrate tra loro all’incro-

clusione, con successo, del-l’aumento di capitale di 700milioni di euro, che apre lastrada a una accelerazione delpiano di cessione di Npl per untotale di 2,1 miliardi lordi dieuro nel corso del 2018. L’ou-tlook positivo del Creval, ri-flette le aspettative di Fitch dimiglioramento del profilo fi-nanziario complessivo dellabanca e ritorno a una (mode-rata) redditività per effettodelle cessioni pianificate.

Il rialzoL’agenzia di rating Fitch

migliora le stime

per la banca valtellinese

e l’outlook è ora positivo

Fitch Ratings ha al-zato il Long-Term Issuer De-fault Rating (Idr) del CreditoValtellinese a “BB-” da “B-”,rimuovendo il “Rating WatchEvolving”. L’outlook è ora po-sitivo. Il rialzo segue la con-

Creval, dopo l’aumentoprospettive migliorate

Incidente in via Trento, due persone coinvolte

I rilievi della polizia ieri mattina dopo l’incidente

La corsa per il ComuneProvera si candida«A servizio della città»

MONICA BORTOLOTTI

«Non si governa con lebuone idee, ma con le buone idee messe in pratica: io credo di averne alcune e vorrei condi-viderle con chi pensa che Son-drio meriti di più».

Dopo mesi di condizionali,Fiorello Provera ha scelto l’indicativo e mettendo la paro-la fine alle illazioni e ai «si dice»di chi lo vede sempre più spessoa passeggio per la città, ha an-nunciato ufficialmente la sua candidatura alla corsa per pa-lazzo Pretorio.

A servizio della città

Un annuncio arrivato con una nota stampa in attesa di una presentazione più ampia quan-do anche il quadro di coalizionee liste, cui Provera sta lavoran-do già da tempo, sarà più chiaro.

Amministrative. Anche il senatore ha rotto gli indugi

«Metto a disposizione l’esperienza di tutti questi anni

Sono certo che un nuovo futuro per Sondrio è possibile»

Ma intanto ha messo il punto fermo della sua presenza, ri-sposta indiretta a chi, nell’altra parte del centrodestra, ritene-va potesse trattarsi di un bluff.

«Ho deciso di mettere a di-sposizione dei miei concittadi-ni l’esperienza e le relazioni na-zionali e internazionali matu-rate in tanti anni di vita politicae amministrativa - le dichiara-zioni di Provera -. Non è stata una decisione facile né rapida perché so bene quali sono i pro-blemi reali e le aspettative che tutti condividiamo per la no-stra città capoluogo al centro delle Alpi». Definizione que-st’ultima che richiama il titolo attribuito a Sondrio nel 2007 quando Provera era presidentedella Provincia e a palazzo Pre-torio, sorretta da una coalizio-ne di centrodestra, c’era Bian-ca Bianchini.

«Questa mia candidaturanasce dalla gente, dai molti amici che mi hanno chiesto di mettermi al servizio della co-munità: lo faccio con umiltà perché ritengo di avere un debi-to di riconoscenza nei confron-ti di chi mi ha accolto con caloree generosità e che mi ha soste-

nuto per tanti anni nella mia esperienza politica e istituzio-nale. Sono certo che un nuovo futuro per Sondrio è possibile».

L’agenda

Chiare le linee su cui lavorare. «Sappiamo - prosegue Provera - che le risorse finanziarie sonolimitate rispetto alle necessità ed è quindi indispensabile atti-vare meccanismi complemen-tari agli attuali per rispondere ai bisogni sociali di una comu-nità che cambia e per disegnareun futuro ambizioso, proiettatooltre il nostro territorio, verso l’Europa e il mondo. L’occupa-zione giovanile, l’assistenza aglianziani, la sanità, l’impoveri-mento progressivo dell’econo-mia e, in generale, la scarsa fi-ducia per il futuro sono alcuni dei passi difficili da affrontare. Nessuno, però, può compierli con successo da solo senza la collaborazione di persone one-ste, competenti e capaci al ser-vizio della comunità. Più di tut-to, e soprattutto, è fondamenta-le il contributo delle associazio-ni, delle categorie produttive e dei singoli cittadini per segna-lare problemi e possibili solu-

zioni. Tutti vogliamo una nuo-va Sondrio: più viva, più attiva, più propulsiva e aperta al mon-do ma dobbiamo noi per primi credere nelle sue potenzialità».

Da qui il riconoscimento «al-le persone determinate e moti-vate, uomini e donne, giovani e meno giovani, pronte a metter-si in gioco e lavorare insieme «per realizzare grandi progetti e trasformare i sogni in realtà».

«Alcuni progetti - annunciaProvera - sono innovativi, at-tenti ai bisogni sociali, al pro-gresso tecnologico e aperti al mondo. Li illustrerò nel corso della campagna elettorale e so-no comunque disponibile ad ascoltare nuovi contributi per capire meglio i bisogni della no-stra città».

Fiorello Provera candidato ufficiale alle elezioni amministrative di Sondrio

Il curriculum

Una lunga carrierapolitica

Fiorello Provera, nato a Vigevano

il 31 marzo 1946, medico pediatra

ha una grande esperienza politica

alle spalle.

È stato esponente di spicco della

Lega Nord, cui è stato iscritto fin

dal 1991, fino all’espulsione del-

l’estate scorsa. «Non condivido per

nulla la politica di Matteo Salvini

che ha tradito la Lega seria di

Umberto Bossi e so di dare fastidio

a qualcuno che non si è rassegnato

al fatto che io potessi rimanere

nella Lega. Francamente sono

basito» aveva commentato la

decisione del Carroccio.

Provera è stato deputato nella XI

(92-94) e nella XII legislatura

(94-96) e senatore nella XIII (1996 -

2001) e XIV (2001-2006). Alle

elezioni provinciali del 2004 ha

superato Eugenio Tarabini, presi-

dente della provincia uscente,

governando palazzo Muzio fino al

2009. Nel 2008 è stato eletto

consigliere comunale. Dal 2009 al

2014 è stato deputato europeo

della Lega Nord, presidente della

Commissione Europa-Esteri dal

2011.Da allora non ha più rivestito

ruoli istituzionali.

n n Ho alcune idee da condividere con chi pensa che Sondrio meriti più di così

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LA PROVINCIA

Sondrio 15SABATO 24 MARZO 2018

GIUSEPPE MAIORANA

Sono ancora diversemigliaia gli studenti delle scuolelombarde di ogni ordine e gradonon ancora in regola con la pre-sentazione della documentazio-ne relativa all’obbligo vaccinale.

Secondo i dati forniti dall’as-sessore regionale al WelfareGiulio Gallera, infatti, sono25.599 i bambini e i ragazzi finoai 16 anni d’età le cui famiglienon hanno presentato la docu-mentazione necessaria alla datadel 10 marzo, fissata come sca-denza . Scendendo più nel detta-glio, dei 25.599 studenti non inregola, 77 sono gli alunni nellafascia fino ai tre anni, 1.093 quel-li fino ai sei anni e 24.429, dun-que la grandissima maggioran-za, quelli della scuola dell’obbli-go d’età compresa tra i sei e i 16anni.

Le sanzioni

«Mentre per le prime due cate-gorie la legge prevede che nonpossano frequentare fino aquando non si saranno messi inregola, - sottolinea Gallera - pergli alunni della scuola dell’obbli-go scatteranno le procedure perle sanzioni. Ora, comunque par-

Molte scuole non hanno trasmesso i dati

I numeri. In Lombardia manca la documentazione per 26mila ragazzi

Gli studenti fuori legge sono per lo più quelli tra i 6 e i 16 anni d’età

tiranno le verifiche da parte del-le Ats per accertare la reale si-tuazione. Da alcune analisi acampione già avviate dalle Agen-zie, tra i 25.599 inadempienti cisarebbe, infatti, anche qualcunoche pur non avendo presentatola documentazione risulta inve-

ce già essere stato vaccinato».Se, dunque, da un lato la situa-

zione potrebbe essere miglioredi quanto non dipingano attual-mente i numeri, d’altro è altret-tanto vero che il quadro fornitoa livello regionale è ancora piut-tosto parziale visto che si fonda

sugli elenchi che le scuole dellevarie province lombarde hannofornito alle rispettive Ats terri-toriali che poi a loro volta hannogirato alla Regione. Dei 10.729istituti scolastici che, però,avrebbero dovuto fornire i datialle Ats, solo 1.965 lo hanno fattoregolarmente.

Istituti inadempienti

Questa situazione, peraltro, si èverificata sino a questo momen-to anche in Valtellina e Valchia-venna con varie scuole che anco-ra non hanno comunicato glielenchi degli alunni in regolacon la documentazione vaccina-le all’Ats della montagna.

«Ci auguriamo che il numerodegli studenti non in regola siriduca ulteriormente - concludeGallera - Regione Lombardiametterà in atto, prima di giunge-re alle inevitabili sanzioni previ-ste dalla legge, che possono an-dare da 100 a 500 euro, tutti glistrumenti necessari per tentaredi convincere e far acquisire allefamiglie la consapevolezza chele vaccinazioni sono un atto re-sponsabile da compiere sia perla salute dei propri figli che peril bene della comunità».

prensivo di Novate, SimoneDurante del comprensivo diPonte e da Chiavenna Fabri-zio Fadini che frequenta ilGaribaldi.

Ad accompagnare Pugnettie Schiavo nella trasferta, la do-cente di matematica BiancaOrtigia, che complimentan-dosi con i “suoi” ragazzi, ponel’accento sull’importanza diqueste competizioni: «I ragaz-zi hanno dovuto risolvere gio-chi di logica e di matematica.Sono esperienze importanti esignificative, che danno l’op-portunità di promuovere e va-lorizzare le eccellenze che fre-quentano la nostra scuola.Inoltre, per i ragazzi, il cam-pionato offre un’occasione perconfrontarsi con altri coeta-nei e mettere a frutto quanto siimpara in classe». D.Luc.

La garaPrimo nella semifinale

interprovinciale

In tutto cinque valtellinesi

tra i primi dieci

Matematica, chepassione. È il caso di rimarcar-lo, parlando di Michele Pu-gnetti, alunno della scuolamedia Sassi del comprensivo“Paesi orobici” di Sondrio, chesi è piazzato al primo postonella sua categoria alla semifi-nale interprovinciale - in garastudenti delle province diSondrio, Lecco, Bergamo eMonza-Brianza - del campio-nato internazionale “Giochimatematici” promosso dal-l’università Bocconi di Mila-no.

Un risultato eccellente, chegarantisce al giovanissimostudente di seconda medial’accesso alla finale nazionale,che si disputerà il prossimo 12maggio nella sede milanesedell’ateneo. Altrettanto bril-lante la performance di Fran-cesco Schiavo, giunto setti-mo. Ben due studenti dell’isti-tuto sondriese diretto da Ma-ria Pia Mollura nei primi die-ci in classifica, dove fanno bel-la mostra di sé però altri trealunni valtellinesi. Al secondoposto Giulia Gangi del com-

Vaccini obbligatori a scuolaIn migliaia senza certificazione

Che bravo MicheleÈ un piccolo geniodella matematica

Sfide di matematica ARCHIVIO

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18 LA PROVINCIA

SABATO 24 MARZO 2018

TEGLIO

CLARA CASTOLDI

Come gestire i propri figli e conciliare famiglia e lavo-ro nei periodi in cui le lezioni scolastiche sono sospese come in estate o durante il periodo na-talizio oppure anche nei pome-riggi durante l’anno?

Due gruppi di mamme di SanGiacomo di Teglio non ci hanno pensato due volte e si sono uniteper organizzarsi venendo in-contro alle proprie esigenze e quelle di altri nuclei familiari.

L’opportunità è stata offertadal bando “Tutti in pista!” del progetto “Sbrighes! Prenditi la briga di ...” (sostenuto da Fonda-zione Cariplo), che ha dato una mano dal punto di vista econo-mico, mentre tutto il resto è sta-to coordinato dalle mamme e daun local coach di Sbrighes. Due le iniziative: “Mamalù” e “L’iso-la che non c’era”.

Carico da alleviare

«Il progetto “Mamalù” è iniziatonel settembre 2017 e si è conclu-so due settimane fa – spiegano Mara Testini e Marianna Theler -. È nato dal desiderio di promuovere attività ricreative per i bambini dai 2 ai 6 anni in

Un gruppo di bambini protagonisti dell’iniziativa con le mamme

L’iniziativa. Sfruttando il progetto “Sbrighes!” hanno coinvolto bambini da due ai nove anni

Grazie a una serie di attività sono riuscite ad aprire anche ad altre famiglie con ottimi risultati

base a quello che il territorio aveva da offrire e alla disponibi-lità dei genitori. Sono nati così laboratori di motoria, cucina, linguistici, creativi, visite alla mieleria, alla biblioteca di Teglioe al mulino Menaglio».

«Inizialmente i bambini era-no undici, in seguito abbiamo aperto anche ad altre famiglie. Essendo per noi mamme la pri-ma volta, siamo partite con una sorta di prova durante il periodoinvernale con incontri due volteal mese. Se Sbrighes ci sosterrà, vorremmo riproporlo in estate per alleviare le famiglie».

Proprio la scorsa estate – duegiorni alla settimana in luglio e agosto - si è tenuta l’esperienza de “L’isola che non c’era” con punte di 25, 30 bambini di San Giacomo, Castello Dell’Acqua e Tresenda. Quattro mamme, conil supporto saltuario di altre e il coinvolgimento di volontari, si sono unite per creare una sorta di centro estivo – anche qui autogestito – dove fare ginnastica, jo-ga, karaté, giocare a basket, se-guire corsi di danza classica o hip hop. «Abbiamo coinvolto bimbi dai 4 ai 9 anni e ci siamo trovati al campo alpini di San Giacomo o nelle ex scuole – spie-

ga Marzia Pedroli –. I bambini sono stati felicissimi. Abbiamo fatto anche un laboratorio scientifico per creare un forno con il cartone della pizza e la car-ta d’alluminio, in cui abbiamo sciolto una fetta di pane con pro-sciutto e mozzarella. Il progetto ha voluto porre attenzione ai bambini con bisogni speciali, che hanno fatto parte delle atti-vità con gioia».

Esperienza da ripetere

“L’isola che non c’era” - che in occasione del “Festival della fa-miglia” a Villa di Tirano ha otte-nuto il premio speciale della giornata – è proseguita anche a Carnevale con la sfilata a Nigola e intende riproporsi in estate.

Cosa è rimasto dell’esperien-za? «L’emozione dei bambini che giocavano sporcandosi le mani come una volta e il nostro entusiasmo di mamme che han-no offerto esperienze genuine».

Se l’obiettivo di Sbrighes èquello di portare innovazione sociale, stimolando il territorio ad avviare processi di cambia-mento per rendere il sistema welfare più comunitario, le mamme di San Giacomo hanno mostrato di aver colto la sfida.

Gestire i figli quando la scuola non c’èLa risposta da due gruppi di mamme

Tirano e Alta Valle

TEGLIO

Escursione col Cai lungo il Viandante

Domani appuntamentocon il Cai di Teglio chepropone un’escursionesul Sentiero del viandantefra Abbadia e Varenna.Tempo di percorrenzaprevisto per questo even-to è quattro ore con par-tenza alle 7,30 dalla piaz-za di Ponte in Valtelli-na. C.CAS.

APRICA

Pista Palabione Ecco il Trofeo A2A

L’undicesima edizione delTrofeo A2A di Sci “Conteadi Bormio” si terrà lunedì26 marzo sulle nevi diAprica. Il programmaprevede dalle 9 sulle pistedel Palabione la gara scislalom gigante, mentre alristoro Pasò è previstauna prova dimostrativa“Test dei cervelloni”, infi-ne alle 15 la premiazioneal centro direzionale. C.CAS.

APRICA

Sicurezza urbana tema in consiglio

Consiglio comunale con-vocato lunedì 26 marzoalle 18 ad Aprica. All’ordi-ne del giorno la comuni-cazione del prelievo dalfondo di riserva, la primavariazione di bilancio, laconcessione in esercizioper le seggiovie Alpe Vagoe Piana dei Galli, l’appro-vazione del patto per lasicurezza urbana. C.CAS.

siva del nucleo familiare dello studente secondo i criteri di va-lutazione indicati nel bando.

Le domande vanno presenta-re a partire dal 26 marzo ed en-tro le 12,15 del 27 aprile e vanno redatte in carta libera, secondo ilmodello predisposto dal Comu-ne e allegato al bando, disponibi-le all’ufficio istruzione in muni-cipio o scaricabile dal sito inter-net www.comune.tirano.so.it.

La presentazione della do-manda va consegnata all’ufficio protocollo del Comune da lune-dì a venerdì dalle 8.45 alle 12.15; il lunedì anche dalle 14.30 alle 16.30, oppure inviata come rac-comandata o Pec all’indirizzo [email protected]. C.Cas.

scolastico 2016-2017 all’esame finale della scuola media (vota-zione minima di 8/10).

Agli studenti iscritti al primoanno di università sono destina-te invece sette borse di studio da500 euro per i voti della maturi-tà della scuola superiore (valu-tazione minima di 80/100).

L’assegnazione verrà effet-tuata in base alla graduatoria predisposta dal servizio istru-zione, che terrà in considerazio-ne sia il profitto scolastico che lasituazione economica comples-

TiranoDodici quelle predisposte

per premiare i migliori alunni

nel passato anno scolastico

appartenenti a varie scuole

È stato indetto un ban-do di concorso per l’erogazione di 12 borse di studio. Cinque di queste del valore di 300 euro (per un totale di 1.500 euro) so-no destinate a studenti iscritti alla classe prima delle scuole su-periori per i risultati dell’anno

Bando borse di studioDomande da inviare

di cui tutti i giornali stanno parlando in queste settimane eche dovranno governare l’Ita-lia nei prossimi anni è stato emozionante.

Parliamo di due classi degliindirizzi Sistemi informativi aziendali e Amministrazione finanza e marketing dell’istitu-to Pinchetti di Tirano, che ieri hanno concluso la loro gita a Roma, accompagnati dai pro-fessori Luciana Damiani e Bruno Di Giacomo Russo, in occasione dei settanta anni della Costituzione italiana.

TiranoDue classi del Pinchetti

protagonisti dell’iniziativa

che li ha portati nei palazzi

dove si governa il Paese

Non è stato necessa-rio dire agli studenti, come tal-volta capita durante le visite guidate, di non chiacchierare, tale l’interesse che le mete del-la “gita istituzionale” hanno ri-scosso in loro.

Incontrare per di più sul tre-no o nei luoghi di visita i politici

muni (Teglio, Bianzone, Villa di Tirano, Aprica, Tirano e Castel-lo Dell’Acqua), rivolto a genitori,insegnanti, educatori e a tutti gliinteressati. Il dirigente scolasti-co Maurizio Gianola vorrebbe far passare il messaggio che “Educare si può ad ogni età”.

Aceti è responsabile dello“Sportello di ascolto” per alun-ni, genitori e docenti in alcune scuole materne, elementari, medie, superiori. Coordina un gruppo di psicologi titolari di sportelli di ascolto nelle scuole. Collabora come esperto con l’Ufficio nazionale per la pasto-rale della famiglia della Cei e connumerose diocesi, parrocchie, enti e istituti religiosi italiani. C.Cas.

mune di Milano e di molti comu-ni anche delle province di Comoe Lecco. Curioso anche il titolo della serata: “Adolescenti oggi: quanta pazienza nello stare con noi”. Con un ribaltamento del punto di vista, generalmente so-no i genitori a dire: «Quanta pa-zienza con questi ragazzi…», Aceti tratterà l’argomento nel ciclo di incontri del progetto “Si-nergie educative 2018”, pro-mosso dall’istituto comprensi-vo di Teglio con la collaborazio-ne di quello di Tirano e di sei co-

TeglioAppuntamento fissato lunedì

col lo psicoterapeuta Aceti

per parlare dei più giovani

nell’ambito di un progetto

Voce autorevole nel campo dell’educazione e della crescita dei figli quella di lunedì alle 20,45 all’auditorium scola-stico a Tresenda di Teglio.

Parliamo di Azio Aceti, psi-coterapeuta e psicologo dell’età evolutiva, consulente del Co-

Serata all’auditoriumdedicata agli adolescenti

In soli tre giorni gli studentihanno fatto il giro di tutti i luo-ghi più conosciuti, dal Campi-doglio a Palazzo Madama, sededel Senato, dal Palazzaccio cheospita la Corte di Cassazione a Montecitorio con la Camera dei Deputati dove l’onorevole Mauro Del Barba li ha accom-pagnati durante la visita guida-ta.

«Ho approfittato io stessoper conoscere la Camera - scherza Del Barba, che dal Se-nato si sta trasferendo a Mon-tecitorio per il prossimo man-dato da deputato -. Mi ha fatto piacere vedere i ragazzi così in-teressati». Il tour è proseguito con il Quirinale, dimora del Presidente della Repubblica, il palazzo della Consulta (Corte costituzionale) con una lezio-ne di Stefania Mabellini, co-stituzionalista, docente di di-ritto pubblico all’Università Tor Vergata, di Giacomo Ca-nale, costituzionalista, consi-gliere alla Corte costituzionale.

«Abbiamo conosciuto la Ro-ma istituzionale – spiega Di Giacomo Russo, professore, ol-tre che costituzionalista -. Mi ha fatto piacere notare come i ragazzi, che spesso paiono di-sinteressati al mondo della po-litica, abbiano percepito l’im-portanza di queste istituzioni della Repubblica, per di più in una fase attuale importante e delicata insieme. In particola-re è piaciuta la visita alla Came-ra dei deputati, il cuore della democrazia dove si è sempre dibattuto di più». C.Cas.

Da Tirano a RomaStudenti in visitaPolitica in cattedra

Alcuni degli studenti protagonisti della gita a Roma

Una delle iniziative previste che hanno coinvolto i più piccoli

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LA PROVINCIA

Tirano 19SABATO 24 MARZO 2018

chiama a Bormio migliaia di vi-sitatori, saranno resi noti i no-mi dei vari Pasquali, nonché i capireparto.

Una tradizione, quella che sisnoderà domani, dalle antiche origini, oggi divenuta anche una simpatica “sfida” tra i cin-que rioni della Magnifica Ter-ra.

Glicerio Longa nel volume“Usi e Costumi del Bormiese” dedicato all’etnografia dell’AltaValtellina, ricorda come questaarcaica costumanza convivessea cavallo tra il XIX e il XX secolocon quella di benedire in chiesaun agnellino addobbato in mo-do grazioso con nastri e fiori. D.Gur.

dell’arciprete di Bormio don Alessandro Alberti e rimar-ranno in esposizione per giuriae pubblico fino alle 19 di lunedì2 aprile.

I Pasquali vengono portati aspalla dai “pasqualisti”; alla co-lorata sfilata, secondo la tradi-zione, prendono parte anche donne, anziani e bambini, tuttiin rigoroso costume tipico.

L’evento è organizzato dal-l’associazione “I Reparti” im-pegnata da anni in prima linea nel difendere e portare avanti le tradizioni della Magnifica Terra.

Martedì sera, dopo la riunio-ne indetta dalla cabina di regia dell’evento che ogni anno ri-

per le vie del centro saranno complessivamente quattordici lavori, rispettivamente due peri reparti Buglio e Combo, tre per il Dossiglio, due ancora peril Dossorovina e cinque per il Maggiore.

In quest’ordine faranno in-fatti il loro ingresso ufficiale in piazza del Kuerc, anfiteatro na-turale della manifestazione do-ve riceveranno la benedizione

divisa la Magnifica Terra. In queste sere e notti sono

molti coloro che stanno lavo-rando alacremente per termi-nare i lavori dei sapienti manu-fatti artigianali, che ben uni-scono storia, tradizioni e cultu-ra al significato religioso legatoalla celebrazione della resurre-zione di Cristo.

A oggi il dato certo è che ladomenica di Pasqua a sfilare

BormioNei cinque reparti del paese

si lavora per la definizione

dei dettagli delle portantine

da mostrare nelle vie centrali

Non c’è Pasqua a Bor-mio senza la tradizione dei Pa-squali, le portantine allegori-che artigianali realizzate dai cinque reparti nei quali è sud-

Pasquali, ultimi preparativiQuattordici attesi alla sfilata

Torna la sfilata dei Pasquali

revisore contabile del Comuneper il periodo dal 20 aprile diquest’anno al 19 aprile 2021 e simodificherà il regolamentocomunale per la disciplina delcommercio su aree pubblichecon l’aggiunta di un posteggionon alimentare al mercato.

Infine saranno approvati,dopo la Comunità montana egli altri Comuni del manda-mento, convenzione e regola-mento per l’attuazione del pat-to locale di sicurezza urbananella Media Valtellina. C.Cas.

Tirano

Consiglio prima diPasqua per il Comune di Tira-no, che si riunirà prima dellapausa festiva giovedì 29 marzoalle 20,30 nella sala consiliaredel municipio in piazza Ca-vour.

Sei i punti all’ordine delgiorno, fra cui spiccano la pri-ma variazione al bilancio diprevisione e l’approvazione delprogetto di aggregazione so-cietaria riguardante Aevv spa.Inoltre è prevista la nomina del

Commercio tra i temiall’esame del consiglio

VALDIDENTRO

DANIELA GURINI

Lunedì nella centrale diPremadio di A2A in Valdidentroprenderanno avvio i lavori di smontaggio del rotore del primogruppo, quello che sarà sostituitocon l’articolata apparecchiaturagiunta in Alta Valle l’altra mattinadopo un viaggio di otto tappe par-tito da Genova.

Si tratta di un primo step diopere, visto che entro fine estategiungerà a Premadio anche il se-condo rotore per un investimentocomplessivo di 5 milioni di euro.Una centrale, quella di Premadio,datata 1956 e sulla quale A2A pun-ta molto, impianto strategico peril settore idroelettrico del gruppo.

La centrale di Premadio è dopoGrosio la seconda centrale di A2Ain Valtellina per potenza (245MW) ed energia prodotta (più di 500 GWh/anno).

Serbatoi importanti

Tra le particolarità dell’impiantodi Premadio, quella di poter utiliz-zare l’acqua di due “serbatoi” im-portanti, le dighe di Cancano, aventi una capienza di 180 milionidi metri cubi di acqua e con un “salto” dall’alta quota che aumen-ta notevolmente la produzione.

La centrale utilizza le acqueaccumulate negli invasi di San Giacomo e Cancano raccolte at-traverso due canali derivatori e addotte alle turbine in sala mac-

Alcuni rappresentanti di A2A presenti a Premadio in occasione dell’arrivo del rotore BORMIPHOTO

L’intervento. Da lunedì nella centrale di Premadio sarà smontato il pezzo da sostituire

Rabbi: «Un investimento per migliorare la gestione della risorsa idrica del gruppo A2A»

chine con due condotte forzate.Le acque turbinate sono scari-

cate nel canale Premadio-Valgro-sina e derivate nell’invaso propriodi quest’ultima località, per essereconvogliate nelle centrali di Gro-sio, Lovero, Stazzona.

Rilevanza strategica

Non c’è alcun dubbio sulla rile-vanza strategia di Premadio perA2A, visto che il funzionamentodi questa centrale è collegato a quello delle altre strutture valtel-linesi.

Lo ha spiegato Carlo Rabbi,responsabile A2A degli impiantiidroelettrici della Valtellina. «L’intervento – ha rilevato - por-terà anche l’aumento dell’effi-cienza, quindi è un investimentoche si contestualizza nel pro-gramma di miglioramento dellagestione della risorsa idrica del gruppo A2A con particolare rife-rimento al processo produttivo dienergia idroelettrica».

Riguardo al riscontro dell’in-vestimento sul futuro produttivodell’azienda, «stiamo parlando difonti di produzione di energia – hasottolineato Rabbi - esclusiva-mente da fonti rinnovabili e que-sto è particolarmente importan-te. Ci sarà sicuramente un miglio-ramento; la produzione degli im-pianti idroelettrici valtellinesi delgruppo A2A, come media annua-le, è di 2 miliardi di KWh che pos-sono soddisfare un fabbisogno

domestico medio di 2 milioni diutenti medi».

«La produzione di 2 miliardi diKWh da fonti rinnovabili consen-te un mancato utilizzo di 380.000tonnellate equivalenti di petrolioe una mancata emissione di un milione di tonnellate di CO2. SoloPremadio è nell’ordine della metà

di questi indicatori: questo dà un’idea dell’importanza della centrale e di quanto seguiamo tut-te le attività di manutenzione, mi-glioramento oltre che l manteni-mento delle condizioni di sicurez-za di tutti gli impianti del nostrogruppo, un altro aspetto fonda-mentale da considerare».

n nGli indicatoridanno un’ideadell’importanzadella centralevaltellinese

Aprica

I volontari del Soc-corso alpino di Aprica hannoincontrato in questi giorni lescuole lombarde e liguriospiti della stazione sciisticavaltellinese.

In totale sono stati circaun migliaio solamente que-st’anno gli studenti che han-no imparato a conoscere letematiche relative alla mon-tagna d’inverno.

I tecnici hanno illustratoin modo diretto e con un lin-guaggio adeguato che cosacomporta un intervento,hanno anche raccontatoaneddoti e storie vere perrenderli ancora più partecipidi quanto accade nel mondocomplesso del soccorso inmontagna.

Tutto è avvenuto in pre-senza di istruttori del Soc-corso alpino, unitamente aconduttori di unità cinofile etecnici che hanno portato laloro testimonianza. C.Cas.

Arrivato il rotore, scattano i lavori«Previsto un aumento dell’efficienza»

Volontaridel Soccorsoa confrontocon gli studenti

Soccorso alpino in cattedra

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LA PROVINCIA 21SABATO 24 MARZO 2018

antibiotici, uno più forte del-l’altro. Quando l’ho accompa-gnato al pronto soccorso, ilpersonale mi ha chiesto per-ché lo avessi portato lì, perchépiù di quanto era stato fatto,non si sarebbe potuto fare. Gliultimi giorni prima di andareall’ospedale era molto agitato.Di notte gridava, il personaleAsa lo assistito bene anche dinotte. Quando si tratta deipropri genitori si è agguerriti,è vero. Anche io lo sono. Ho di-scusso più volte con i mediciper le terapie, ma dal 2010 fre-quento tutti i giorni la casa diriposo e posso dire quanto tut-ti siano bravi con tutti gli ospi-ti. Stiamo parlando di personeanziane che vivono in una co-munità. Se una prende l’in-fluenza, per quanto la si possatenere isolata, può capitareche un’altra si ammali comelei. Insomma succede a tutti.Nel caso dei miei genitori so-no addolorata di averli persi,ma potrebbe essersi trattatodi una casualità. Da cinque an-ni e mezzo mia mamma pare-va sul punto di morire ed èsuccesso proprio ora …». C.Cas.

una protezione sul letto per-ché lei la oltrepassava, per cuisi era deciso di farle fare comesi sentiva. Poi ha avuto unatrombosi cui si sono aggiuntiproblemi vertebrali, per cuinon siamo più riusciti a farlaalzare ed è rimasta nel lettoper cinque anni e mezzo pri-ma di morire. In questo perio-do mai ha avuto una piaga equesto la dice lunga sull’assi-stenza che ha ricevuto. Se ri-penso agli ultimi giorni di vita,quando non voleva più aprirela bocca, non so se perché nonsentiva più la voce del marito ose perché era arrivata la suaora, è stata curata in manieraeccellente dal personale che ciha sempre supportati. Se n’èandata serenamente».

Nel caso del papà, invece,Albino Bargardi era alla Bon-gioni Lambertenghi da dueanni: prima aveva la sua came-ra perché i primi tempi era au-tosufficiente, poi è peggiorato.Soffriva di demenza e di pro-blemi cardiaci. «Ha avuto duestati di influenza da cui è gua-rito, poi l’ultimo è stato unapolmonite fulminante - pro-segue la figlia -. Prendeva due

giorni – è presente in casa diriposo, conosce «vita e mira-coli», come dice lei, di tutti.Proprio per questo mette lamano sul fuoco sulla qualitàdella cura e delle attenzioninei confronti degli ospiti, tuttiindistintamente. Anche se –come detto – ha perso il papàAlbino all’età di 92 anni e lamamma, Elisa Antonietta Ri-cetti, all’età di 94 anni.

«Abbiamo a che fare conpersone anziane e molto fragi-li - afferma -. Mia mamma èstata accolta nell’Rsa nel 2010.Aveva contratto cinque anniprima un grave Alzheimer.L’abbiamo curata a casa finchésiamo riusciti, poi l’abbiamoaccompagnata qui. I primi an-ni camminava, anzi la chiama-vano “fantasmino”, perchénon dormiva né di giorno né dinotte, non si poteva mettere

La testimonianzaParla Claudia Bargardi

nella doppia veste di figlia

e di consigliere del Cda

della Fondazione

«Queste voci mi fan-no malissimo e mi rammari-cano, perché ho vissuto sullamia pelle la morte, nel giro dibrevissimo tempo, di entram-bi i miei genitori ospiti dellacasa di riposo e posso accerta-re che l’assistenza c’è, anzi èmolta».

Parla Claudia Bargardinella doppia veste di figlia cheha perso il papà e la mamma lacui salma, proprio nelle ulti-me ore, è stata cremata e diconsigliere del Cda della Fon-dazione Bongioni Lamber-tenghi di Villa di Tirano. Bar-gardi ormai da anni – tutti i

«Sono voci che fanno molto maleE lo dico io che ho perso i genitori»

Una immagine della Residenza sanitaria per anziani

Il caso La strana situazione che si vive in paese

«Villa, quei decessi che ci addolorano»Dal primo gennaio. La casa di riposo risponde agli interrogativi dei familiari per i 16 morti in Rsa e ospedale

«Molti ospiti accolti in condizioni di salute già compromesse, ma questa rimane una struttura d’eccellenza»

VILLA DI TIRANO

CLARA CASTOLDI

Dal primo gennaio a og-gi si è registrato il decesso di sedi-ci ospiti alla casa di riposo Bon-gioni Lambertenghi di Villa di Tirano, di cui 13 decessi in Rsa etre in ospedale. Troppi secondoalcune famiglie e cittadini di Villadi Tirano tanto che, da settimane,circolano voci sull’accaduto chesta creando allarmismi. Sulla vi-cenda fanno chiarezza il presi-dente della Fondazione BongioniLambertenghi, Sebastiano Ca-niglia, e la direttrice Olga Cedro.

«Il consiglio di amministrazio-ne è consapevole di questa situa-zione che non sottovaluta - affer-ma Caniglia -. Questa partenza inaspettata del 2018 ci fa pensaree ci addolora, perché consideria-mo amici gli anziani che sono venuti a mancare». Detto questo,però, il presidente difende a spa-da tratta l’operato della Rsa cheaccoglie 65 anziani, di cui 60 nellacasa di riposo e cinque negli allog-gi protetti.

Pluripatologie legate all’età

«La nostra casa di riposo è dipintacome una struttura di eccellenza- afferma -. Il fatto è che molti ospiti vengono accolti quando leloro condizioni di salute sono giàcompromesse. Gli anziani hannopluripatologie legate all’età e alleproblematiche di base. È chiaroche, in presenza di un’influenzacome quella da cui noi adulti in buone condizioni abbiamo fattofatica a uscire quest’inverno, glianziani si scompensano più facil-mente rispetto a una persona gio-vane e hanno un tempo di rispo-sta più lento e difficile. In mediaregistriamo dai 15 ai 17-20 decessiall’anno, quest’anno si è partiti con un numero elevato che, però,non dipende dall’assistenza cheè al di sopra standard che preve-

dono per le persone accreditatea contratto, per le quali riceviamoun contributo da Regione Lom-bardia, 950 minuti di assistenzaalla settimana, per le accreditatesenza contratto 750 minuti».

L’Rsa dispone di un’inferme-riera presente 24 ore, una caposa-la dalle 8 alle 16, personale Asa (ausiliario socio-assistenziale) con quattro operatori al mattinoe due al pomeriggio nel repartoprotetto dove ci sono gli ospiti piùcompromessi, due al mattino e due al pomeriggio negli altri pia-ni, due fisioterapisti, due educa-tori, tre medici.

«Purtroppo ci sono personeche i famigliari non riescono piùa gestire e che, una volta ospitate,cerchiamo di risollevare, ma poinon ce la fanno. Ci sono anche storie positive, però - prosegue ilpresidente -, quelle di chi entra inRsa con malattie importanti e, nelgiro di 15 giorni o un mese, cam-bia aspetto e diventa come un “grillo” Tanto che, quando i pa-renti vengono a trovarlo, ci dico-

no che lo abbiamo resuscitato. Basta andare a vedere il gruppodi anziani che gioca a carte in sala,cammina e fa passeggiate quandoprima era in carrozzella. I fisiote-rapisti fanno molto per aiutarli,mentre questo sostegno a casa manca. E ci sono anche anzianiche, guariti in casa di riposo, tor-nano poi nella propria abitazio-ne».

La lista d’attesa

Cedro, dal canto suo, spiega quanto sia lunga la lista d’attesa:«A livello provinciale ci sono 400persone, che però non rappre-senta un dato reale perché ci sonopersone che fanno domanda perpiù case di riposo, in attesa che siliberi un posto - dichiara - . A Villasono dodici in lista d’attesa. Peral-tro nel nostro statuto hanno prio-rità d’entrata i residenti a Villa diTirano. È spesso difficile tampo-nare in tempo reale le emergenzeperché non ci sono grosse strut-ture in provincia: o l’Rsa oppurele strutture per le cure interme-die (ovvero dalla dimissione dal-l’ospedale al passaggio in casa diriposo) che in provincia sono soloa Morbegno e Sondalo con pochiposti. La domanda è purtroppo superiore all’offerta».

Caniglia, che annuncia a brevel’assemblea annuale dei soci, ri-corda i pilastri del Cda: oltre al-l’aspetto psicologico nell’aiutarel’utente ad abituarsi a spazi diver-si rispetto alla propria casa, si punta sulla qualità del cibo, sul-l’assistenza medica e sulla fisiote-rapia. «Per i pazienti disfagici, spesso inappetenti, abbiamo in-trodotto dei liofilizzati che dosi-no il corretto apporto calorico –conclude -. Inoltre da quando so-no presidente, abbiamo assuntoun fisioterapista in più, oltre al-l’unità precedentemente operati-va».

Da sinistra: il consigliere Claudia Bargardi, la direttrice Olga Cedro e il presidente Sebastiano Caniglia

n «Consideriamo amici gli anziani che sono venuti a mancarein questi mesi»

n «Ci sono anche le storie di chi entra in Rsa con malattie importanti e poi ritrova la salute»

La targa posta all’ingresso della Rsa di Villa di Tirano

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22 LA PROVINCIA

SABATO 24 MARZO 2018

to ma l’amministrazione ha co-munque scelto di inserire anchequesti tra i lavori che interessa lapiazza, per completare l’opera e soprattutto evitare un nuovo cantiere nel futuro per mettere mano a tubazioni e cavidotti. Permane, quindi, l’inaccessibi-lità dei veicoli alla piazza della chiesa, ma anche al tratto di via Stelvio che rappresenta il prin-cipale accesso alla zona in cui si concentrano anche scuola del-l’infanzia, bar e banca.

I lavori, ora integrati con i sot-toservizi, prevedono la rivisita-zione di tutta la zona che riguar-da l’intorno della piazza della chiesa delimitato ad ovest dal-l’area ex Geronomi che ospita la scuola dell’infanzia, il tempiet-to, la via Stelvio verso nord fino araggiungere la casa parrocchialee l’oratorio. I lavori interessano anche la via Stelvio dal restringi-mento della carreggiata fino allacasa parrocchiale. L’ area sarà ri-pavimentata, mantenendo la profidatura ma realizzando un’isola rialzata che delimiti tutta la zona intorno alla chiesa. Lo stesso avverrà per la piazza, per completare, anche con geo-metrie e colori , uno spazio che valorizza ulteriormente il re-stauro della chiesa recentemen-te concluso. A.Acq.

Cosio ValtellinoLa conclusione dei lavori

slitta fino al 28 aprile

per il rifacimento

dei vari sottoservizi

Un mese in più di chiu-sura alle auto per i lavori di ri-qualificazione di piazza San Martino che hanno subito i ri-tardi legati alla necessità emersadurante il cantiere di mettere mano anche ai sottoservizi.

Secondo la prima previsione,la chiusura i via Stelvio dall’in-crocio con via Maggiore all’in-crocio con piazza San Martino sarebbe dovuta terminare al-l’inizio di questa settimana, ma un nuovo provvedimento co-munica che «i lavori hanno subi-to un notevole ritardo a causa della sopravvenuta necessità di rifacimento dei sottoservizi», tanto che l’impresa incaricata dell’esecuzione delle opere ha indicato nella data del 28 aprile il probabile termine dei lavori. Sarà comunque garantito un passaggio pedonale adeguato.

Al momento della realizza-zione dello scavo che ha dato il via ai lavori, è stata verificata la condizione dei sottoservizi dellazona e valutato che necessitava-no di un rifacimento. Non era un’opera prevedibile dal proget-

una vera metamorfosi, l’asse ur-bana e commerciale di via Stel-vio è ormai segnatamente una zona di servizi, nessuno lì cerca di fare concorrenza alle bouti-que del triangolo, e differenzia».«È importante diversificare ed èimportante la specializzazione. Nuove attività che si sono affer-mate o si stanno radicando in città hanno spesso al “timone” operatori estremamente com-petenti. Sono ricette, non solu-zioni, ma se ognuno fa il suo, e differenzia, anche la crisi o co-munque il rallentamento sul comparto lo si soffre di meno». D.Roc.

coperte. In altre città,– chiarisceil referente dei commercianti – si notano reali problematiche dichiusure degli spazi, con eserci-zi che restano sfitti. In pieno centro si vede una certa soffe-renza tra gli operatori, qui inve-ce soffriamo un po’ meno».

Uno scenario di attività più dacittà. «Sì, più diversificato e con più opzioni – afferma – compa-iono di nuovo nei negozi anche le prestazioni artigianali, le ripa-razioni, opportunità che non trovi ovunque, se ti serve quel servizio, devi andare “quasi per forza” lì. Addirittura certe zone della città stanno completando

Piazza San MartinoCantiere prolungato

dalla presenza di tante bouti-que, ma che riesce a rappresen-tare una nuova tendenza. In via Fabani angolo Mattei trovi Tou-ba, agenzia di viaggi e “money transfer”, dietro i pc tra i catalo-ghi di viaggi, Mame e Maty por-tano nuove linee e idee di impre-sa e commercio in una delle ex boutique più centrali .

«Il nostro titolare, AlexNiang – spiegano – ha aperto dacirca un mese – abbiamo due agenzie di viaggio alle quali ci ap-poggiamo e due sono i servizi in-ternazionali di trasferimento di denaro con cui operiamo, We-stern Union e Ria, siamo ottimi-sti». Le nuove tendenze non sfuggono ai referenti locali del-l’Unione Commercio, turismo e servizi attiva in città con la sua delegazione mandamentale. «Trasformare piccoli e grandi negozi in centri di servizi diffe-renziati – precisa Fernando Pe-retti, presidente Ucts Morbe-gno – può essere una direzione, per contrastare la crescente perdita di “appeal” o l’immanca-bile sovraffollamento, che si scontano, su certe tipologie di esercizio più convenzionali o già

MorbegnoAperte attività di servizio

o che offrono più proposte

«È diventato importante

saper diversificare»

Attività di servizio, esercizi e sportelli multiservizioche offrono attività differenzia-te e integrate, servizi di stampa digitale. A Morbegno il 2018 del comparto commerciale si carat-terizza per l’apertura tra i nego-zi, di nuove tipologie. C’è l’agen-zia viaggi che inaugura e opera incentro, a un passo da piazza Mattei, che offre insieme alle va-canze il servizio di invio di dena-ro in tutto il mondo, c’è la tipo-grafia digitale, un service di stampa e grafica personalizzata che si insedia in via San Rocco.

Anche piccoli esercizi, unodedicato all’Intimo, in via Faba-ni che offre interventi di ripara-zioni sartoriali. Aumentano le agenzie immobiliari, i negozi di telefonia, che riparano anche lo smartphone, è un commercio diverso, rispetto agli standard della città del Bitto, le cui vie so-no sempre state caratterizzate

Nuovi negoziIl commerciocambia in città

Uno degli esercizi aperti da poco a Morbegno

MORBEGNO

SABRINA GHELFI

Mentre proseguonoi lavori per la nuova strada sta-tale 38 che a luglio consentiràdi attraversare più veloce-mente la Bassa Valle, si pensa auno dei molti aspetti legati al-l’arrivo della nuova viabilità: laconvivenza fra l’infrastrutturae il transito degli ungulati chedai versanti montuosi scendo-no verso il fondovalle e il fiumeAdda dove si abbeverano.

Il confronto con l’esperto

«Un problema che esiste giàadesso nella zona retica, legataalla tutela dei cervi, ma anchealla sicurezza di chi passa con imezzi sui medesimi tracciati -dice Fulvio Bottà della mino-ranza comunale morbegnese -con la nuova statale si aggiun-ge un problema in più».

Una situazione che il sinda-co Andrea Ruggeri ricono-sce. «Da una parte però nelprogetto della nuova 38 sonopreviste barriere e attraversa-menti dedicati agli ungulati -le sue parole -. Al tempo stessoci siamo confrontati con il tec-nico faunistico del Compren-sorio alpino di caccia di Mor-

Il cantiere della nuova statale 38 FOTO DAL VIDEO DI ACES AIR

Morbegno. Sono previste barriere e passaggi studiati per ridurre al minimo i pericoli

Non si è pensato solamente ai cervi, ma anche agli anfibi e alla fauna di piccola taglia

begno per ridurre al minimo ipotenziali pericoli di questaconvivenza, dagli incidentistradali che più volte si sonoverificati in passato, sino allasalvaguardia dei selvatici, nel-l’area che va dalla Bosca agliabitati da Campovico, Paniga eDesco, area compresa fra unazona di ripopolamento delcervo, la Colmen, e la nuova38».

Intanto nel progetto esecu-tivo della statale 38 sono statiprevisti interventi di mitiga-zione ambientale e di prote-zione della fauna. Per quantoconcerne la componente fau-nistica nel dettaglio da Cosiovaltellino al torrente Bitto lapiattaforma stradale per circa3,5 chilometri realizzata in ri-levato costituisce una barrierafisica e il passaggio degli ani-mali è garantito con undicisottopassi faunistici, per i qua-li sono previste zone di ap-proccio delimitate da reti erinverdite con essenze frutti-fere appetibili per la fauna.

Le diverse tipologie

Il progetto ha sviluppato trediverse tipologie di attraversa-menti faunistici: uno a esclusi-

vo uso della fauna anfibia(tombotti di 45 centimetri),uno per animali di piccola ta-glia (tombini faunistici di 150centimetri) e uno misto per lafauna e ciclopedonale (sotto-passi a uso promiscuo).

Poi vi è il tratto di 5,1 chilo-metri nei comuni di Traona,Civo e Morbegno. «Qui la 38 -spiega Francesco Bongio

consulente esterno del Comu-ne di Morbegno - passa esclu-sivamente in sotterranea nellegallerie di Selvapiana e Panigae non costituisce ostacolo allacircolazione della fauna inquanto il territorio non ha su-bito nessuna variazione a se-guito dei lavori». Poi c’è il trat-to all’aperto di circa 0,6 chilo-metri nel comune di Morbe-

gno (zona Torchi Bianchi tra iltorrente Tovate e l’imboccodella galleria Paniga) dove iltransito delle bestie è garanti-ta al viadotto Tovate (transi-tando l’alveo del torrente com-preso i camminamenti sugliargini) e al nuovo sottopassocarrabile della strada comuna-le per la frazione dei TorchiBianchi.

TALAMONA

Il punk rockall’Arci Demos

Appuntamento oggi dalle21 con “ Punk Rock DemosVol. 1” al Circolo Arci De-mos di Talamona . Una se-rata di musica a ingressolibero aperta a tutti. Sulpalco saliranno: PessimiElementi; Millwanks; Fu-ne di Fuga e Diaspora. S.GHE.

VALMASINO

Una notte passataal suono dei gong

Suoni di gong al Centrodella montagna questa se-ra. I gong suoneranno inin-terrottamente tutta la not-te, cullando il sonno deipartecipanti.L’entrata èdalle 20.30 alle 21.45. In-gresso 40 euro comprensi-vo di colazione. Bambinifino ai 6 anni gratis e dai 7ai 12 anni 50% di sconto. Ilricavato andrà in benefi-cenza. Prenotazione obbli-gatoria: Iris 3388598717 –[email protected];. S.GHE.

MORBEGNO

All’auditoriumi California dream

Musica questa sera con iCalifornia dream band. Al-le 21, 30 grazie al Quadratomagico salirà sul palco del-l’auditorium Sant’ Antonioun quintetto di fuoriclasse.Biglietti in vendita ancheal consorzio turistico Portedi Valtellina. L’ingresso èdi 20 euro. Info: www.qua-dratomagico.it . S.GHE.

Sottopassi per gli animali sulla nuova 38«Così si verificheranno meno incidenti»

Morbegno e Bassa Valle

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LA PROVINCIA

Morbegno e bassa valle 23SABATO 24 MARZO 2018

Le vincitrici “in rosa” del mini torneo al termine del corso

E la squadra maschile che ha battuto tutti gli avversari

ROGOLO

ANNALISA ACQUISTAPACE

Nasce la zona a trafficolimitato nel centro di Rogolo perla sicurezza di pedoni e ciclisti e favorire l’aggregazione. L’ammi-nistrazione sceglie di dare nuovavita alla piazza del paese con un provvedimento che scatterà oggie che per ora è previsto fino alla fine di settembre.

L’area interessata

L’ordinanza è stata preceduta daun atto della giunta che sottolinea«l’intenzione dell’amministrazio-ne di razionalizzare la circolazio-ne veicolare e ciclo-pedonale del-l’area urbana, con particolare rife-rimento all’area circostante il mu-nicipio, la chiesa parrocchiale e iservizi limitrofi, per mettere in sicurezza il transito degli utenti deboli della strada e favorire la presenza di spazi aggregativi, te-nendo conto delle particolari ca-ratteristiche strutturali delle stra-de comunali interessate e ridurreallo stretto necessario il transitoveicolare su queste strade». La ztlindividuata dal Comune riguardal’area comprende via Piazza dal-l’incrocio con via Roma fino all’in-crocio con via XXV aprile e via Bongini e vicolo Peregalli. L’ordi-nanza, che istituisce la ztl per mi-gliorare la sicurezza dei cittadinisoprattutto all’incrocio con via Bongini e XXV Aprile oltre che nella zona antistante il sagrato

Entra in vigore oggi l’ordinanza che vieta il passaggio delle auto in centro

Rogolo. Stop alle auto nel centro del paese fino alla fine di settembre

Con questa soluzione si punta anche alla sicurezza di pedoni e ciclisti

della chiesa, sarà vigente fino al 30settembre. Saranno ammessi al transito e alla sosta tutti i mezzi diproprietà comunale, delle forze dipolizia, dei veicoli di soccorso ol-tre che quelli a servizio delle ceri-monie religiose e civili.

Spazi per i disabili

Accesso e sosta verranno consen-titi su uno stallo ricavato su areapubblica ai veicoli al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria, qualora debba-no accedere agli uffici comunali o

alla posta. È previsto l’accesso a residenti, proprietari di secondecase in regola con i tributi locali econtratti di fitto, per l’accesso adaree di parcheggio su aree private

sulle quali abbiamo diritto all’uso,dietro rilascio di apposito pass. Li-bero accesso anche ai mezzi di Po-ste spa e della raccolta dei rifiuti urbani purché di peso complessi-vo inferiore a 45 quintali e ai mezziautorizzati di dipendenti e ammi-nistratori comunali. Il carico e scarico di merci per i mezzi munitidi pass sarà consentito da lunedìa sabato esclusi i festivi dalle 7 alle19 e solo per soste brevi. È previstala possibilità di richiedere al Co-mune un pass temporaneo per motivate necessità.

n Sono ammessial transitoi mezzi di soccorsoe delle forzedell’ordine

stri bimbi. La chiamata – ha pre-cisato la maestra Stefania Bar-ri – coincide con il 21 marzo, pri-mo giorno di primavera. Dap-prima i bambini hanno cantato per i loro nonni due canzoni, poisiamo usciti e siamo arrivati passando per il bosco fino alla chiesa della Madonna. Quindi, siamo tornati a scuola».

«Tutti, bambini e nonni, era-no muniti di campanacci e stru-menti per fare più rumore possi-bile. Al rientro a scuola – ha an-che detto – i bambini hanno of-ferto ai loro nonni un simpatico regalo, una coccinella e un’ape realizzate colorando e addob-bando dei sassi. Come sempre lapartecipazione dei nonni è statanumerosa e calorosa. Nell’occa-sione non è mancato il contribu-to volontario dei genitori che si sono messi al lavoro e hanno or-ganizzato una vendita di torte e dolci preparati da loro; il ricava-to del banchetto benefico verrà utilizzato per l’acquisto di mate-riale didattico». D.Roc.

MorbegnoL’appuntamento organizzato

dalla scuola d’infanzia Girasole

La vendita delle torte finanzia

acquisto di materiale didattico

Marzo avanza, la pri-mavera “meteorologica” non ar-riva, suonano i campanacci. A Morbegno a «dare la sveglia» al clima ancora freddo e ombroso ea sollecitare l’arrivo della bella stagione sono arrivati i bambini.Dalla scuola dell’infanzia Gira-sole di Morbegno è partita la “Chiamata dell’erba”, iniziativa di tradizione, si chiama la naturae si canta, per «risvegliare la ve-getazione dal lungo inverno» e invitarla a farsi avanti. La scuolad’infanzia abbina questa attivitàculturale, didattica e di gioco ad un “incontro tra generazioni”. «La Chiamata dell’erba – hanno spiegato le maestre – è un ap-puntamento che si ripete da al-cuni anni e che vede la parteci-pazione delle famiglie e soprat-tutto dei i nonni accanto ai no-

Nasce la zona a traffico limitato«Così favoriamo l’aggregazione»

I nonni con i bambiniTutti coi campanacciper chiamare l’erba

Nonni e bambini insieme alla scuola dell’infanzia Girasole

poiché oltre all’insegnamento degli aspetti tecnici ha permes-so a tutti la più ampia partecipa-zione nel rispetto delle diversi-tà». Positiva anche la collabora-zione fra le realtà: quella sporti-va che ha messo a disposizione gratuitamente gli allenatori e quella scolastica che si è dotato dell’attrezzatura per iniziare l’attività. Alla fine tutti gli alunnihanno ricevuto un premio mes-so a disposizione dagli allenato-ri. «Il percorso è stato validissi-mo – afferma il dirigente e alle-natore Eugenio Lombella - ho cercato di spiegare le basi del calcio a 5 fatto. Ma ho evidenzia-to ancor prima l’importanza dell’educazione e il rispetto de-gli avversari, dei compagni, deglieducatori e dei mister». France-sco Bertolini, parla di «una bel-lissima opportunità per i ragazzidi conoscere un’attività dai più piccoli, sia dal punto di vista lu-dico che quello più tecnico. Le sette lezioni hanno evidenziato le ottime impressioni dei prota-gonisti che con molto entusia-smo e partecipazione hanno di-mostrato voglia di apprendere. A.Acq.

DelebioL’iniziativa ha coinvolto

la primaria del paese

e l’Asd Olympic Morbegno

«Bellissima opportunità»

Sono stati 77 gli alunni che hanno preso parte al primo percorso ludico-sportivo dura-to due mesi e promosso dalla scuola primaria di Delebio in collaborazione con l’Asd Olym-pic Morbegno. L’alto numero dei partecipanti, la soddisfazio-ne dei dirigenti della scuola pri-maria e dell’Olympic Morbegnolasciano già presagire la propo-sta dell’ evento per il prossimo anno scolastico. «Grazie all’in-tervento dell’Asd Olympic Mor-begno – spiega Mirca Cristini, insegnante della scuola prima-ria – ha preso avvio a gennaio e siè concluso con un mini torneo a marzo il progetto sportivo “cal-cio a cinque” rivolto alle classi quinte e quarte. Il percorso è sta-to guidato dagli allenatori Eu-genio Lombella e Francesco Bertolini ed ha avvicinato i ra-gazzi a questo sport. Un’espe-rienza per noi molto positiva

Sport a scuola«Un percorsoriuscitissimo»

C’è la “Sampugnera”Si risveglia la natura

della chiamata dell’erba per ilrisveglio della natura avvienecon qualche settimana di ri-tardo rispetto al fondovalleche inizia con i “ciamà l’erba”a partire dai primi giorni delmese di marzo.

Il programma di oggi pre-vede il ritrovo di tutti i parte-cipanti alle 20 in piazza SanMarco da dove si partirà per

la sfilata attraver-so le vie dei paese ei fondi agricoli.Ognuno sarà ar-mato di campa-nacci, “brunzin”,piccole campane eattrezzi della tra-dizione agricola edell’alpeggio.

Al termine del-la sfilata sarà an-che premiato il

miglior figurante in costume.E subito dopo, a partire

dalle 20.40 seguirà una cenarustica a base di prodotti lo-cali e piatti tipici di un tempoche si svolgerà al Salot di Ba-rilocc: ne menù ci sono for-maggi, salumi, castagne cot-te, pane e zucchero e il tradi-zionale bisciolino. Tutta lapopolazione- sottolineanogli organizzatori -è invitata aprendere parte all’evento. A.Acq.

AlbaredoRitorna questa sera

l’appuntamento

della tradizione

E dopo la cena rustica

Si chiama la Sampu-gnera, cioè la chiamata del-l’erba che l’appuntamentoche tradizionalmente vienerinnovato ad ogniprimavera, l’even-to in programmaquesta sera ad Al-baredo che vieneproposto dalla proloco Valle del Bit-to.

Con questa se-rata si dà il via alricco programmadi iniziative chetutte le associa-zioni del paese in collabora-zione con l’amministrazionecomunale organizzano, pun-tando in particolare sulle sta-gioni calde per animare Alba-redo non solo in favore degliabitanti ma anche di villeg-gianti e turisti.

L’appuntamento di questasera vuole far rivivereun’usanza consolidata nonsolo nelle zone di campagnama anche nei paesi montanidove, necessariamente, il rito

Ritorna oggi

la Sampugnera

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24 LA PROVINCIA

SABATO 24 MARZO 2018

MADESIMO

STEFANO BARBUSCA

Per lo sci è stata unabuona stagione, soprattuttograzie alla presenza di turististranieri, ma sulle piste c’è damigliorare. In particolare altermine delle discese.

Ne è convinto il sindaco diMadesimo Franco Masanti,che in autunno aveva chiestodi vivacizzare l’attività del-l’après ski, soprattutto a bor-do pista. Quest’espressione,come noto, si riferisce allafrequentazione di locali disvago, tipici dell’ambientesciistico, in cui degustare al-colici, ballare e socializzare,dopo una giornata passata acontatto con la neve.

«Siamo molto ingessati,bisognerebbe concordarecon Ski area e tutti coloro chehanno buona volontà delle

Madesimo. L’appello del sindaco

«Siamo ancora molto ingessati

bisogna trovare delle soluzioni»soluzioni per l’après ski -spiega il primo cittadino chedal 2009 guida la giunta -.Qui lo si fa all’italiana, per es-sere al pari degli altri biso-gnerebbe stare sulle piste piùa lungo. Faccio un ulterioreappello, sperando che ci sen-tano: ne va del lavoro di tut-ti». L’appello ribadito da Ma-santi trova conferma non sol-tanto nell’esperienza deglisciatori che frequentano altricomprensori, ma anche nel-l’osservazione delle pagine diFb e dei siti di vari concor-renti. Nelle località sciistichemusica live e dj set, balli congli scarponi ai piedi e tantodivertimento sono il modomigliore per concludere lagiornata sulle piste. Accom-pagnati, naturalmente, da undrink analcolico oppure dauno spritz o da un Prosecco e

dalle specialità della gastro-nomia locale. Varie stazionifanno di questa componentedell’offerta turistica un veroe proprio punto di forza e loraccontano negli spot pro-mozionali e nei post dei so-cial network.

Alcuni locali, a Madesimo,hanno seguito questo trend ei risultati sono stati positivi,anche grazie a un’offerta diprimo piano sia a livello diqualità, sia di scelta. Ma sullabase delle parole del sindaco,non è ancora abbastanza perconquistare il pubblico gio-vane. Il dibattito, che s’eraaperto in autunno, probabil-mente si ravviverà. E ora cisono vari mesi per discuterne

Gli impianti a Madesimo. La stagione è stata buona ma il sindaco rilancia

Il 9 aprile

Rent a bikeUn incontroper operatori

Un’uscita destinata agli operato-

ri turistici della Valchiavenna

per conoscere il territorio e

rilanciare il centro di noleggio

biciclette di viale Risorgimento

in vista dell’estate. «Il Consorzio

Turistico Valchiavenna prosegue

il percorso di sviluppo del siste-

ma di Rent a bike in valle – spie-

ga il direttore Filippo Pighetti - .

Per questo invita tutti gli opera-

tori interessati all’Educational

formativo di lunedì 9 aprile,

organizzato da Fondazione di

Sviluppo Locale. La giornata è

intitolata “Il pian di Spagna, la

terra fra i due laghi”». L’iscrizio-

ne va comunicata entro il 6

aprile, compilando il modulo

inviato agli associati. In caso di

pioggia, l’uscita sarà recuperata

il 16 aprile. I posti sono 40. Il

punto di noleggio di Chiavenna,

si appresta a vivere la sua secon-

da stagione: «Abbiamo molte

iniziative in vista – spiega Pi-

ghetti – per migliorare l’offerta e

concentrarci sui target di clienti

che ci interessa». D.PRA

Prata Camportaccio

Sarà il Consorzio Fore-stale di Prata Camportaccio a si-stemare i sentieri della valle del-lo Schiesone. Affidato dalla Co-munità Montana Valchiavenna l’incarico all’impresa agricola che fa capo al sodalizio guidato dal presidente Guido Pasini. Tutto parte nel 2014, quando è stato firmato un protocollo d’in-tesa tra l’ente comprensoriale e iConsorzi Forestali presenti in valle per la realizzazione di lavo-ri relativi ad attività funzionali alla sistemazione e manuten-zione del territorio.

All’inizio di marzo la giuntaesecutiva presieduta da Severi-no De Stefani ha dato il via liberaal progetto definitivo dei lavori di riqualificazione dei sentieri presenti nella valle. Sia quelli che salgono sul versante sinistrodi Pratella sia quelli dell’altra sponda, sui monti di Lottano. Sentieri che nel corso degli anni sono diventati meno curati per la presenza delle piste forestali che raggiungono praticamente ogni nucleo dove sono presenti baite. Gli interventi riguarde-ranno il taglio della vegetazione presente, il risezionamento del-la sede dei sentieri, la realizza-zione di scalinate, parapetti e punti di sosta. Gli interventi, checosteranno 23.600 euro inizie-ranno in queste settimane. D.Pra.

Valchiavenna

Masanti insiste«Con l’après skisi valorizzanole nostre piste»

Valle SchiesoneIl Consorziosistemerài sentieri

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