Nuova OCM Vino e Barbera D.O.C.G.Nuova OCM Vino e Barbera D.O.C.G. GENNAIO 2008 2 Nell’ottica di...

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N° 1 GENNAIO 2008 ANNO LXXXIX PERIODICO DELL’UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI DI ALESSANDRIA Poste Italiane Spa Sped. in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/AL “LA TERRA” - EDITRICE Ce.S.A. S.r.l. Euro 0.52 www.confagricolturalessandria.it Il 2008 si apre con tante novità per la viticoltura Nuova OCM Vino e Barbera D.O.C.G.

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N° 1 • GENNAIO 2008 • ANNO LXXXIX

P E R I O D I C O D E L L’ U N I O N E P R O V I N C I A L E A G R I C O LT O R I D I A L E S S A N D R I A

Poste Italiane SpaSped. in Abbonamento Postale - D.L.353/2003

(conv in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/AL

“LA TERRA” - EDITRICE Ce.S.A. S.r.l.E u r o 0 . 5 2www.confagricolturalessandria.it

Il 2008 si apre con tante novità per la viticoltura

Nuova OCM Vino e Barbera D.O.C.G.

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GENNAIO 20082

Nell’ottica di un uso intelligente delle risorse energetiche, INTESA SAN-PAOLO lancia un programma di finanziamenti destinati a privati ed impresea sostegno dell’energia pulita: l’obiettivo è promuovere l’utilizzo di fonti rin-novabili e la produzione di energia attraverso sistemi ecocompatibili, comecollettori solari termici, impianti fotovoltaici, a biomassa e di co-generazione.L’offerta di Intesa Sanpaolo si concretizza nella creazione di appositi stru-menti di finanziamento rivolti sia alla clientela Privata che alle Piccole eMedie Imprese.

In particolare sono state individuate 3 linee di prodotto:

Prestito EcoSanpaolo, con durata fino a 10 anni, riservato alle persone fisicheche intendono installare pannelli solari fotovoltaici.Prestito Energia, riservato alle piccole imprese appartenenti ai settori dell’in-dustria, commercio, artigianato, servizi e turismo, destinato a finanziare amedio-lungo termine la realizzazione d’impianti per la produzione/vendita dienergia ottenuta da fonti rinnovabili.Prestito Energia Verde, riservato alle imprese agricole che intendono dotarsidi impianti per la produzione ed eventuale vendita di energia pulita, a condi-zioni di tasso estremamente competitive.

Tramite questa iniziativa Intesa Sanpaolo intende sostenere finanziariamentegli operatori anche mettendo loro a disposizione supporti di consulenza spe-cifici.

Tutte le Filiali Intesa Sanpaolo sono a disposizione per ulteriori informazioni.

Filiali di Alessandria: Piazza Garibaldi, 58 tel. 0131 282111 • Via Dante, 102 tel. 0131 260404 • Via Tortona 2/a Spinetta Ma-rengo tel. 0131 216044/8 • Corso Acqui, 301 tel. 0131 342335 • Piazza Mentana, 36/38 tel. 0131 253032 • Corso Roma,17/19 tel. 0131 445220 • Ed a: Acqui Terme Piazza Italia, 10 tel. 0144 354211 • Via Amendola 36 tel. 0144 321847 • ArquataScrivia Via Libarna, 211 tel. 0143 636247 • Bistagno Corso Italia, 46 tel. 0144 79112 • Bosco Marengo Via Roma, 6 Bis tel.0131 299328 • Casale Monferrato Via Magnocavallo 23 tel. 0142 3311/331218 • Corso Valentino, 120 tel. 0142 454200 •Piazza Castello, 22 tel. 0142 454438 • Via Negri, 36 tel. 0142 70898 • Castellazzo Bormida Piazza Vittorio Emanuele, 5 tel.0131 275733 • Castelnuovo Scrivia Via Nino Bixio, 15 tel. 0131 855688 • Felizzano Via Paolo Ercole, 37 tel. 0131 772698 •Fresonara Via Boscomarengo, 5/a tel. 0143 480137/432 • Murisengo Via Asti, 6 tel. 0141 693011 • Novi Ligure Piazza Re-pubblica, 4 tel. 0143 7701 • Via Raggio angolo Via Figini tel. 0143 321135 • Ottiglio Via Mazza, 18 tel. 0142 921482 • OvadaVia Cairoli, 139 tel. 0143 81855 • Pozzolo Formigaro Via Roma, 73 tel. 0143 418656 • Sale Via Roma, 6 tel. 0131 84123 •San Salvatore Monferrato Via Panza, 37 tel. 0131 237006 • Ticineto Via Giacomo Matteotti, 1 tel. 0142 411321 • TortonaPiazza Duomo, 9 tel. 0131 813901 • Valenza Corso Garibaldi, 111/113 tel. 0131 97331 • Via Camurati 47 tel. 0131 924151

Intesa Sanpaolo sostiene l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili

Messaggio pubblicitario. La concessione dei finanziamenti è subordinata alla approvazione della Filiale, presso la quale sono a disposizione i Fogli Informativi

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GENNAIO 20083

DIRETTORE VVAALLTTEERR PPAARROODDII

DIRETTORE RESP. RROOSSSSAANNAA SSPPAARRAACCIINNOO

TESTATA IN COMODATO ALL’EDITRICE CE.S.A.CENTRO SERVIZI PER L’AGRICOLTURA - SRL

DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE:VIA TROTTI, 122 - AL - TEL. 0131 43151/2

VIDEOIMPAGINAZIONE E STAMPA:

LITOGRAFIA VISCARDI SNC

VIA SANTI, 5 - ZONA IND. D4 - AL

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI ALESSANDRIA

N. 59 DEL 15.11.1965AUT. DIR. PROV. PT AL N. 75

15057 TORTONA (AL)Località S. Guglielmo 3/13Tel. 0131.8791Fax 0131.879310L O G I S T I C A

Consulta il nostro sito www.confagricolturalessandria.it

ASSEMBLEE di ZONAALESSANDRIA

LLuunneeddìì 2211 GGeennnnaaiioo ore 14.30Salone Enaip - piazza S. Maria di Castello 9

ACQUI TERME-OVADAMMaarrtteeddìì 2222 GGeennnnaaiioo ore 9.30

Enoteca Regionale Acqui “Terme e Vino” - piazza A. Levi 7

TORTONAMMeerrccoolleeddìì 2233 GGeennnnaaiioo ore 15.00

Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona - Via Puricelli

NOVI LIGUREGGiioovveeddìì 2244 GGeennnnaaiioo ore 9.30

Dopolavoro Ferroviario - piazza Falcone e Borsellino 16(piazza Stazione)

CASALE MONFERRATOMMaarrtteeddìì 2299 GGeennnnaaiioo ore 9.30

Sala Riunioni Ufficio Zona - via Guala 9

TUTTI GLI ASSOCIATISONO INVITATI A PARTECIPARE

Carissimi associati,il 2008 che si apre cipone di fronte a nuovesfide e opportunità.Purtroppo ci ripro-pone alcuni temi rela-tivi alla programma-zione del PSR 2000-2006 che sono ancoraaperti e che richiedonoil nostro totale im-pegno e la nostra co-stante attenzione. Miriferisco ai pagamentidi alcune domande agroambientali (Misura F) del 2005 e del 2006.Ci siamo mossi per risolvere la questione su tutti i fronti, provinciale,regionale e nazionale: se per le domande residue 2006 abbiamo fi-ducia che entro poche settimane si possano ottenere le liquidazioni,per le 30 domande del 2005 ancora non pagate abbiamo deciso dimettere la questione nelle mani di un legale. Abbiamo ricevuto ri-sposte dagli organismi coinvolti che non ci hanno soddisfatto, anzi,al contrario, ci spronano a proseguire su questa strada: se in questigiorni di gennaio la situazione non si sbloccherà, insieme con i nostriassociati interessati, adiremo decisamente a vie legali nei confronti dichi si è dimostrato inadempiente. L’esasperazione dei nostri Soci è lanostra stessa esasperazione: ci sentiamo in dovere di intervenire conla massima decisione a tutela delle nostre aziende.Nell’esprimere soddisfazione per l’approvazione del P.S.R. 2007/2013,non posso però dimenticare che le modifiche apportate al Pianostesso per quanto riguarda la misura 121 (ammodernamento delleaziende agricole) non consentono di risolvere le problematiche rela-tive alle 415 aziende agricole, che hanno realizzato interventi di mi-glioramento per un importo di spesa di oltre 24 milioni di euro, cuicorrisponde un contributo di euro 9.360.000, domande presentate at-traverso il bando provinciale 2003/2004 della scorsa programma-zione.In questo periodo grande è il mio impegno, in collaborazione con laProvincia di Alessandria, perché si trovi reale riscontro alla disponibi-lità a suo tempo manifestata dalla Regione di tenere in particolareconsiderazione la realtà alessandrina in sede di stesura del bilancio2008 e di dare risposta a queste aziende che hanno realizzato investi-menti ingenti, che hanno comportato una forte esposizione finan-ziaria sotto l’effetto incentivante dei bandi in vigore; il mancato rico-noscimento del sostegno potrebbe compromettere infatti l’esistenzafutura di tali aziende. Per il settore bieticolo proseguono gli interventi volti a indennizzarel’abbandono dell’attività. Accanto ai pagamenti ricevuti dalle aziendenella scorsa campagna, sono previsti, di prossima erogazione, aiuti co-munitari calcolati sulle quote saccarosio prodotte mediamente nellecampagne precedenti la dismissione. I pagamenti saranno pari a circa227 euro/ton di saccarosio. Ulteriori interventi per finanziare la diver-sificazione del settore sono in corso di definizione e, nell’ambito diun budget di spesa totale per la provincia di Alessandria di circa 8 mi-lioni di euro, sosterranno l’ammodernamento delle aziende (pren-dendo in considerazione le spese effettuate a partire dal primo gen-naio 2007) e la diversificazione in attività di agriturismo o produ-zione di energia da fonti rinnovabili per la cessione a terzi. Avereperso la barbabietola ci ha reso tutti un po’ più poveri, dal lato eco-nomico, agronomico e della biodiversità. Ci fa ricordare con mag-giore nostalgia quando si consegnavano le barbabietole a Spinetta,quando per la crisi del Gruppo Montesi abbiamo manifestato condurezza per giorni… Non ci deve però fare perdere la fiducia nelle nostre capacità e nellenostre risorse. Nel 2008 ne avremo bisogno.

Gian Paolo Coscia

PREMIO ALLA FEDELTÀ

Recandovi presso i nostri Uffici Zona troverete il calen-dario Barbanera 2008 personalizzato dall’UnioneAgricoltori con il contributo della Centrale del Latte Ales-

sandria e Asti. Questo omaggio sarà consegnato agli associati che per primipagheranno la quota associativa 2008, come riconoscimentoper la fedeltà dimostrata alla nostra associazione. A tutti gli altri sarà consegnato un calendarietto tasca-bile sempre personalizzato dall’Upa.

Alcuni temi da affrontare

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Il 9 dicembre 2007 a Novi Li-gure si sono uniti in matri-monio DAVIDE DEMI-CHELI e LAURA BERGA-GLIO figlia del nostro affe-zionato associato GiorgioBergaglio e della signora Sil-vana.I migliori auguri ai neo sposidall’Unione Agricoltori,dalla Zona di Novi Ligure edalla Redazione de L’Aratro.

GENNAIO 20084

AVVISO IMPORTANTE PER GLI ASSOCIATI

Dal mese di novembre, telefonando ai numeri della Sede e della Zona di Ales-sandria, potrete comunicare direttamente con gli interni desiderati seguendole indicazioni della voce guida. Pubblichiamo di seguito l’elenco degli interni:

SEDE TEL. 0131/43151-43152 – FAX 0131/263842300 CENTRALINO – MONICA SACCO324 SEGR. PRESIDENZA/DIREZIONE – CRISTINA BAGNASCO303 UFFICIO TECNICO – MARCO VISCA 316 UFFICIO ECONOMICO – ROBERTO GIORGI317 UFFICIO ECONOMICO – ANGELA TERZUOLO314 AMMINISTRAZIONE – CRISTINA DONATI309 AMMINISTRAZIONE – ANTONELLA PARODI 325 UFFICIO STAMPA – ROSSANA SPARACINO318 SINDACATO PENSIONATI – CARLO BALOSSINO C.E.D. - Centro Elaborazione Dati TEL. 0131/43151-43152 – FAX 0131/56580312 GIUSEPPE BRUNO319 CAF – ANTONELLO GIUDICE313 ELENA GIRARDENGO321 PAOLA BIANCHI322 BARBARA LAZZARINI311 ANTONELLA PARODIZONA ALESSANDRIA TEL. 0131/252945-231633 – FAX 0131/56329340 AIUTO DEL DIRETTORE DI ZONA – PIERO VISCARDI304 SEGRETERIA/UMA ECC. – ELENA MAGNANI335 UFFICIO PAGHE – DANILA VAI336 UFFICIO PAGHE – LUISA MIRONE332 UFFICIO IVA – FRANCA RISCOSSA342 UFFICIO IVA – LUISELLA DEMARTINI 337 UFFICIO REDDITI/PREVIDENZIALE – MARINA BORTOLATO347 UFFICIO REDDITI/PREVIDENZIALE – MARIA LORUSSO341 UFFICIO TECNICO – MATTEO ERCOLE343 UFFICIO TECNICO – RICCARDO CANEPARI344 UFFICIO TECNICO – GIANNI REGGIO345 UFFICIO TECNICO – MATTEO FERRO346 UFFICIO TECNICO – ENRICA DOGLIO 348 UFFICIO TECNICO – ERNESTO SCOZZARI338 PRODUTTORI MAIS – ANDREA CAVALLEROC.A.F. TEL. 0131/43151-43152 – FAX 0131/56580CE.S.A. SRL TEL. 0131/252826 – FAX 0131/56580FATA – VERDE SICURO ALESSANDRIA SRL TEL. 0131/250227 – FAX 0131/56580PATRONATO ENAPA TEL. 0131/263845 – FAX 0131/305245

di…FebbraioLe scadenze

� 10/02/2008• Imposta di bollo - versamento assegni circolari• Invio dei dati statistici alla Provincia per le atti-

vità turistiche alberghiere ed extralberghiere� 13/02/2008• Prelievo erariale unico apparecchi da intratteni-

mento� 15/02/2008• Associazioni sportive dilettantistiche: registra-

zioni contabili• Fatturazione differita• Ravvedimento omessi versamenti di imposte e

ritenute• Registrazione dei corrispettivi• Registrazioni contribuenti minori ed enti non

commerciali in regime super semplificato� 16/02/2008• Addizionale comunale IRPEF• Addizionale regionale IRPEF• Capital gain - regime del risparmio amministrato

- versamento imposta sostitutiva• Capital gain - regime del risparmio gestito - ver-

samento imposta sostitutiva e versamento im-posta sostitutiva in caso di revoca del mandato

• Comunicazione applicazione IVA di gruppo• Dichiarazione di intento• Fondi comuni di investimento - versamento im-

posta sostitutiva• Fondi pensione - versamento imposta sostitutiva• Imposta di fabbricazione e consumo• Imposta sostitutiva rivalutazione TFR• Imposta sugli intrattenimenti

• Imprese di telecomunicazioni - versamento IVA• Modello Unico SC - versamenti• Registrazioni acquisti contribuenti minori ed enti

non commerciali in regime super semplificato• Ritenute su interessi da depositi bancari e a ri-

sparmio• Ritenute su polizze vita• Ritenute su redditi di capitale• Ritenute su redditi di lavoro autonomo, abituale,

occasionale, diritti d’autore e simili• Ritenute su redditi di lavoro dipendente e assimi-

lato• Versamento IVA mensile� 20/02/2008• Consolidato nazionale - opzione• Elenchi Intrastat� 25/02/2008• Trasmissione corrispettivi� 28/02/2008• Certificazioni compensi e ritenute• Prelievo erariale unico apparecchi da intratteni-

mento� 29/02/2008• Acquisti intracomunitari - Modello INTRA-12• Affitto fondi rustici - registrazione e versamento• Comunicazione annuale dati IVA• Comunicazione forniture stampati fiscali• Imposta di bollo - versamento rateale• Imposta sulle assicurazioni• Modello Unico SC - presentazione• Scheda carburanti - rilevazione chilometri• Tasse automobilistiche

Il 30 ottobre 2007 è mancato

RENATO MERLOdi Sale, padre del nostro asso-ciato della Zona di Tortona Ro-berto.Le più sentite condoglianze allamoglie Matilde, ai figli Robertoe Laura e ai parenti tutti dal-l’Unione Agricoltori, dalla Zonadi Tortona e dalla Redazione deL’Aratro.

Nozze

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"Si tratta di un accordo migliorativo ri-spetto alla prospettiva iniziale aumen-tano significativamente le risorse perl'Italia e vengono introdotte importantimisure per rafforzare la capacitàcompetitiva delle imprese e aumen-tare le capacità penetrative nei mer-cati internazionali". Afferma il presi-dente di Confagricoltura AlessandriaGian Paolo Coscia a proposito del-l'accordo raggiunto dal Consiglioagricolo sull'Ocm vino. "Rispetto al-l'approccio iniziale della commis-sione, nell'arco dell'intero negoziato -prosegue il presidente Coscia - sonostati inseriti alcuni importanti elementiche raccolgono le richieste avanzatedall'Italia". Il 15 gennaio 2008 il mi-nistro De Castro riferirà dettagliata-mente in Parlamento davanti alleCommissioni riunite di Camera e Se-nato su quanto deciso a Bruxelles. Ipunti essenziali dell'accordo rag-giunto sull'Ocm vino sono i seguenti:1) è stata esclusa la possibilità di vini-ficare nel territorio dell'Unione Eu-ropea mosti provenienti dai Paesiterzi, nonché di miscelare mosti e vinicomunitari con prodotti originari diPaesi terzi;2) l'obiettivo iniziale di 400.000 hadi estirpazione è stato ridotto a175.000 ha, con una speculare ridu-zione della spesa impegnata; la mi-sura avrà una durata di tre anni inluogo dei cinque originariamente pre-visti; ogni stato membro avrà la fa-coltà di arrestare l'applicazione dellamisura se verrà raggiunta la sogliadell'8% della superficie vitata nazio-nale; potranno essere escluse le zonedi montagna e quelle a forte pen-denza. Le altre zone sensibili da unpunto di vista ambientale potranno es-sere escluse entro un tetto del 3%;3) il regime attuale dei diritti di im-pianto è stato prorogato fino al2015; tuttavia potrà essere proro-gato fino al 2018 in ambito nazio-nale/regionale. Entro il 2012 laCommissione dovrà effettuare un rap-porto al consiglio, per evidenziare lasituazione riguardante al potenzialealla luce della riforma. Tale relazioneconterrà altresì degli aspetti relativi alrapporto dell'utilizzo del saccarosio edei mosti;4) in relazione alla reintroduzione del-l'utilizzo del saccarosio sarà possibileaumentare il titolo alcolometrico di3% gradi nella zona a, 2% nella zonab, 1,5% nella zona c. Qualora si ve-rificheranno particolari condizioni cli-matiche, sarà possibile aumentare lapercentuale di arricchimento in tutte lezone di un ulteriore 0,5%. Per consen-tire ai produttori italiani di poter bene-ficiare degli aiuti ai mosti, per l'arric-chimento, è stata aumentata la dota-zione finanziaria assegnata all'Italia.Tale dotazione è passata nel 2008-2009 da 190.000.000 di euro a251.300.000 di euro comprensividel trasferimento allo sviluppo rurale.Il trasferimento allo sviluppo rurale ri-guarderà solo 13.000.000 di euro.

Dal 2015 in poi la dotazione finan-ziaria sarà di 376.400.000 di euro.Gli aiuti ai mosti, utilizzati per l'arric-chimento, potranno essere concessisolo per quattro anni;5) sono state notevolmente diminuitele risorse trasferite allo sviluppo rurale,infatti da 400.000.000 di euro ini-zialmente previsti si è arrivati a trasfe-r i re al lo svi luppo rurale solo150.000.000 di euro;6) il ventaglio delle misure dell'enve-lope è stato ampliato prevedendo lapossibilità di finanziare misure di ade-guamento della filiera produttiva, didistillare i sottoprodotti della distilla-zione (fecce e vinacce) erogandol'aiuto ai distillatori sulla base deicosti di raccolta e di trasformazionedi adottare la distillazione di crisi, perun periodo di quattro anni con la pos-sibilità di concedere aiuti di stato perarrivare fino ad un massimo del 20%delle risorse dell'envelope. Per il re-stante periodo si potrà utilizzare in-vece solo il 15% dell'envelope nazio-nale. L'alcol ottenuto con la distilla-zione di crisi e con la distillazione deisottoprodotti potrà ricevere un aiutosolo se utilizzato per scopi industriali -energetici. Inoltre, per un periodo diquattro anni, sarà possibile conce-dere un aiuto accoppiato per i pro-duttori di vino che destinano il vinoalla distillazione dell'alcol da bocca;7) al fine di poter raggiungere uncompromesso, la commissione ha au-mentato le dotazioni finanziarie del-l'envelope da 90.000.000, a decor-rere dal primo anno, fino ad arrivarea 100.000.000 di euro nel 2015.L'Italia è stato il principale benefi-ciario dell'aumento;8) è stato riconosciuto il ruolo delleOp nella realizzazione del pro-gramma nazionale finanziato dall'en-velope;9) sono state confermate le attualipratiche enologiche. Sarà possibileintrodurne nuove, purché già adottatedell'Organizzazione Internazionaledella Vite e del Vino (O.I.V.), attra-verso una procedura più garantista erigorosa per i produttori ed i consu-matori. E’ stata esclusa la possibilitàdi produrre ed esportare vini con pra-tiche ammesse a livello internazionalema non ammesse dall'Unione Eu-ropea; 10) per i vini a denominazione d'ori-gine e ad indicazione geografica èstato inserito l'obbligo di vinificazionenella zone di produzione;11) per i predetti vini è prevista lapossibilità che i disciplinari prescri-vano l'obbligo di imbottigliamentonella zona di produzione;12) è stata attribuita agli Stati membrila possibilità di limitare l'indicazionein etichetta, per i vini senza indica-zione geografica, di alcune varietà.Nel nostro Paese molte denomina-zioni di origine del vino sono costi-tuite dal nome geografico accompa-gnato dalla varietà. Per evitare di ba-nalizzare i nomi di dette varietà gli

stati possono, quindi, escluderne l'usoin etichetta sia nel paese dove sonoprodotte le uve che in quello di desti-nazione. Inoltre, gli stati membri pos-sono escludere anche altre varietà inconsiderazione della loro limitata dif-fusione sul territorio nazionale;13) sono state adattate alle realtà ita-liane le condizioni cui devono rispon-dere le organizzazioni interprofessio-nali, quindi, i consorzi di tutela, po-tranno mantenere in tale contesto i ri-conoscimenti già ottenuti in ambitonazionale;14) sono state confermate le regoledi produzione dei vini spumanti diqualità ivi compresi gli spumanti diqualità aromatici e le deroghe esi-stenti riguardanti lo spumante "pro-secco" prodotto in alcune regioni ita-liane. Saranno, altresì confermate peri vini spumanti di qualità con denomi-nazione di origine l'uso dei termini"metodo classico" e "fermentato in bot-tiglia";15) è stata introdotta la nuova cate-goria di "vini da uve appassite", pro-dotto ottenuto, tra l'altro, da uve ap-passite al sole. "Sono stati fatti sostanziali passi inavanti su alcuni capitoli, ma contem-poraneamente rimangono percorsi insalita per la tutela della nostro sistemavitivinicolo nazionale" asserisce il di-rettore provinciale Valter Parodi, che

continua: "E’ positiva la riconfermadel sistema di gestione del potenzialecon i diritti di impianto fino alla finedel 2015 e la riduzione della super-ficie estirpabile. Senz'altro oppor-tuno, poi, l'ampliamento delle misurepreviste nel menù nazionale”. “Orasarà possibile – aggiunge il presi-dente della sezione vitivinicola diConfagricoltura Alessandria GiorgioLeporati - per i produttori investirenello sviluppo di nuovi prodotti e nel-l'ammodernamento della catena pro-duttiva, con un approccio positivo perle aziende dinamiche che guardanoal mercato. Ci aspettiamo che giungaal più presto la decisione nazionaleche eviti l'uso del vitigno in etichetta”.“Tuttavia - conclude il presidente pro-vinciale Coscia - un menù così ricconecessita di fondi adeguati. L'Italia haottenuto, grazie all'azione del mini-stro De Castro, un aumento dei fondiche potrebbero, però non essere suffi-cienti per una efficace applicazionedelle misure innovative previste". Per il nostro sindacato, comunque, lastrategia finale che si delinea per ilsettore vitivinicolo sarà senz'altro in-fluenzata dalla capacità che ogniStato membro riuscirà ad attivare edalla opportuna gestione dei finan-ziamenti ottenuti.

R.S.

GENNAIO 20085

OCM vino: passi avanti ma il percorso resta in salita

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GENNAIO 20086L’I.N.P.S. recupera i debiti previdenziali degliagricoltori direttamente dagli aiuti comunitari

Il 27 novembre 2007 l’AGEA, con propria circolare, in attuazionedell’art. 4 bis della legge 6 aprile 2007, n. 46, ha informato cheè autorizzata a compensare gli aiuti comunitari con i contributi

previdenziali dovuti all’I.N.P.S.dall’impresa agricola beneficiaria.I crediti INPS che potranno costituire oggetto di compensazionesono quelli maturati a partire dal 2006. Tali crediti saranno iscrittinel Registro Debitori dell’Organismo di Coordinamento (per l’ap-punto AGEA Coordinamento).Ciascun Organismo Pagatore, provvederà ad effettuare il recuperodegli eventuali crediti vantati dall’INPS, sugli importi di spettanzadell’azienda agricola a titolo di aiuti comunitari, già a partire daiprimi pagamenti della domanda unica 2007 (P.A.C.).Gli importi recuperati dagli Organismi Pagatori per compensa-zione con gli aiuti comunitari saranno accreditati all’INPS.L’AGEA Coordinamento ha specificato che ove l’azienda agricola siainteressata da un debito afferente aiuti comunitari ed un debito INPS, gliOrganismi Pagatori in sede di compensazione dovranno procedere in viaprioritaria al recupero del debito comunitario, oltre interessi e sanzioni, esolo successivamente al debito INPS.Precisiamo, infine, che AGEA Coordinamento provvederà allacompensazione sulla base dei crediti comunicati dall’I.N.P.S. cuicompete, in caso di contestazioni, la legittimazione processualepassiva.I nostri uffici sono a disposizione per fornire ulteriori delucida-zioni in merito.

Mario Rendina

Le dimissioni del lavoratore vanno scrittesu appositi modelli predisposti

Il 17 ottobre 2007 è stata pubblicata la legge n. 188 recante “Disposizioni inmateria di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni vo-lontarie della lavoratrice, del lavoratore nonché del prestatore d’opera e delle

prestatrice d’opera.La legge dispone che la volontà di recedere dal contratto di lavoro (dimissioni) daparte del lavoratore debba essere manifestata, a pena di nullità, su appositi mo-duli predisposti e resi disponibili gratuitamente dalle Direzioni Provinciali del La-voro e dai Centri per l’impiego, nonché sul sito internet del Ministero del lavoro.In altre parole, a seguito di tale previsione legislativa, le dimissioni volontarie daparte del lavoratore non possono più essere comunicate con un foglio qualsiasi,oppure oralmente, bensì esclusivamente per iscritto attraverso un apposito mo-dello ministeriale.La norma è evidentemente finalizzata ad evitare che il lavoratore venga costrettodal datore di lavoro a firmare un atto di dimissioni “in bianco” (cioè senza data)già all’atto dell’assunzione o comunque durante il rapporto di lavoro.Il meccanismo previsto dalla norma per neutralizzare il predetto fenomeno èquello di obbligare i lavoratori ad utilizzare un modello che ha una validità tem-poralmente limitata, fissata in 15 giorni dalla data di emissione.In tal modo si rende certa la data delle dimissioni e si evita la possibilità di abusida parte del datore di lavoro.La disposizione si applica non solo in caso di recesso dal rapporto di lavoro di-pendente, ma anche in caso di recesso dai contratti di collaborazione coordi-nata e continuativa, a progetto, occasionale, dai contratti di associazione in par-tecipazione con apporto di manodopera e dai contratti di lavoro con i soci la-voratori delle cooperative.La norma sarà operativa solo dopo l’emanazione di un apposito decreto intermi-nisteriale (Ministro del Lavoro e Ministro per le riforme e le innovazioni) che dovràessere adottato entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge.

M.R.

Unionfidi e Confagricoltura insieme per l’impresa agricola

Anche le aziende agricole possono beneficiare con più efficacia di un tempo dell’aiuto del sistema bancario. Basta es-sere ben consigliati, ben seguiti e andare “allo sportello giusto”. Ma come? La risposta è arrivata dall’accordo cheConfagricoltura ha stretto con Unionfidi, il maggiore Confidi italiano di emanazione associativa, che conta su oltre

10.300 imprese socie a livello italiano. L’obiettivo è proprio quello di fornire supporto allo sviluppo dell’impresa agricola, anche attraverso unpiù facile accesso al credito. Si tratta di un accordo che segna l’apertura “strutturata” dell’attività di Unionfidi al settore agricolo e, quindi, lapossibilità per le imprese di questo settore di usufruire pienamente dell’esperienza del Confidi, maturata da oltre 30 anni nell’ambito dell’ac-cesso al credito e ai finanziamenti agevolati per le piccole e medie imprese.L’accordo Confagricoltura/Unionfidi ha tutte le caratteristiche per divenire uno strumento concreto di crescita per le aziende agricole. Nonbisogna dimenticare, infatti, che l’accesso al credito è ormai un elemento cruciale e determinante per accelerare i processi di crescita e ri-strutturazione, indispensabili per rimanere sul mercato nei prossimi anni.Quali sono i servizi attualmente offerti?In base all’accordo, Unionfidi ha recentemente aperto un ufficio centrale presso la sede regionale della Federazione, assicurando la pre-senza periodica di uno specialista del credito anche presso le Unioni Provinciali. L’imprenditore può così ricevere una consulenza gratuitaper le “esigenze” finanziarie, oltre a poter contare sull’assistenza nei rapporti con gli istituti bancari convenzionati con Unionfidi, che sonooltre 60. Sono in fase di definizione, inoltre, specifici accordi per la creazione di “prodotti finanziari” dedicati alle imprese agricole, chesaranno lanciati prossimamente, anche sulla base della recente approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 del Piemonte.Confagricoltura Alessandria ha designato come referente per Unionfidi Paolo Castellano.

Per informazioni aggiuntive si prega di contattare gli Uffici Zona.

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GENNAIO 20087

NOTIZIARIO PATRONATO ENAPAE SINDACATO PENSIONATI

a cura di Paola Rossi

Il Sindacato Nazionale Pensionatidella Confagricoltura anche questoanno organizza il consueto sog-

giorno invernale. La località scelta èCapo San Nicola – Cefalù (Palermo)presso l’Hotel Costa Verde nel periododal 23 febbraio al 3 marzo.Nella settimana del soggiorno sarannovisitate, con bus gran turismo e guideturistiche altamente qualificate, alcunetra le località caratteristiche e partico-larmente suggestive della Sicilia e piùprecisamente Cefalù, Castelbuono, Pa-lermo, Monreale, Segesta, Selinunte,Marsala e Piazza Armerina.Verrà inoltre visitata Siracusa in duegiorni, con il pernotto in un hotel po-sizionato al centro di questa splendidacittà. Questo permetterà di poter ve-dere al meglio Siracusa e di proseguireper Noto e visitare la stupenda catte-drale, che è stata riaperta al pubblicodopo un lungo restauro.

Nei pomeriggi liberi e nelle serate, comedi consueto, sono previste gare canore,di ballo, di briscola e scopa, serate dan-zanti e intrattenimenti musicali di si-curo gradimento per i partecipanti.Le quote di partecipazione sono:• Euro 550,00 per i pensionati che

hanno rilasciato delega al nostrosindacato

• Euro 650,00 per i non pensionati eper i pensionati che non hanno rila-sciato delega al nostro sindacato.

Per coloro che vorranno usufruire dellacamera singola, compatibilmente alladisponibilità, il supplemento da pa-gare è di euro 135,00 per tutto il sog-giorno. Il viaggio sarà in aereo (il costoè ancora da definire) con servizio ditransfer dall’aeroporto di Palermo al-l’albergo.Informazioni ed iscrizioni presso gliuffici del Patronato Enapa entro il 18gennaio.

Pensioni 2008: gli aumentiDa gennaio 2008, come ogni anno, le pensioni sono aumentate

per via dell’adeguamento degli importi al costo della vita. Taleaumento è dato sulla base di un valore provvisorio calcolato

tenendo conto dell’inflazione.Se a fine dicembre l’inflazione dovesse risultare più alta, i pensionatirecupereranno la differenza con la prima rata del 2009.Quest’anno non ci sarà alcun conguaglio riferito all’anno precedente,in quanto nel 2007 la percentuale con la quale sono state aumentatele pensioni (2%) è risultata pari all’inflazione definitiva accertata dal-l’ISTAT.Nel 2008 i pensionati si dovranno accontentare di un aumentodell’1,6%, che francamente appare del tutto insufficiente a fronteg-giare l’andamento effettivo dei prezzi.L’aumento scende all’1,2% per le pensioni di importo mensile daeuro 2.180,70 a euro 3.489,11.E, se viene approvata la norma contenuta nel disegno di legge sul wel-fare che blocca per un anno i trattamenti superiori a otto volte il mi-nimo Inps, non avranno alcun aumento le pensioni superiori a euro3.489,12.Anche le pensioni e gli assegni di invalidità civile saranno rivalutaticon la stessa percentuale (1,6%) prevista per gli altri trattamenti.Per l’indennità di accompagnamento la rivalutazione è più elevataperché legata alla variazione dei minimi contrattuali. Al momento diandare in macchina non siamo però in grado di fornire l’importo. Riportiamo sotto un utile specchietto riepilogativo dal quale risul-tano gli importi aggiornati per il 2008.

GLI AUMENTI DA GENNAIO 2008MINIME E SOCIALI

Tipo di pensione Importo 2007 Importo 2008Trattamento minimo 436,14 443,12Pensioni “al milione” 559,91 566,89Pensione sociale 320,88 326,01Assegno sociale 389,36 395,59

GLI AUMENTI DA GENNAIO 2008INVALIDI CIVILI

Categoria Importo 2007 Importo 2008Invalidità civile 242,84 246,72

SINDACATO PENSIONATI

Soggiorno invernale in Sicilia

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GENNAIO 20088

Gli associati dell’Unione Agricoltori

che presenteranno questo tagliando

avranno uno sconto del

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CENTROCONGRESSI

Il 12 dicembre scorso si sono svolte le pubblicheaudizioni, in mattinata presso la CCIAA di Astie alle 17 al Castello di Marengo di Alessan-

dria, per la modifica dei disciplinari di produ-zione dei vini Barbera d’Asti, Barbera del Mon-ferrato e Barbera del Monferrato Superiore.Il punto più importante della proposta ha riguar-dato il passaggio dalla DOC alla DOCG per ivini Barbera d’Asti e Barbera del Monferrato Su-periore. E’ stata inoltre proposta una modifica deldisciplinare per il Barbera del Monferrato.Vediamo nel dettaglio quali sono le novità dimaggiore rilievo introdotte con il passaggio aDOCG per la Barbera d’Asti. La qualifica diDOCG verrà estesa a tutti i vini con denomina-zione Barbera d’Asti, compreso quindi il Barberad’Asti superiore. Al comma 2 dell’Art. 4 –Norme per la viticoltura, sono specificate alcunecondizioni di coltivazione imprescindibili per ilnuovo status del vino Barbera d’Asti: i vigneti de-vono essere collocati su terreni argilloso – cal-carei, con giacitura esclusivamente collinare(sono infatti escluse le posizioni di fondovalle,umide e non sufficientemente soleggiate), l’altitu-dine non deve superare i 650 m slm, l’esposi-zione deve escludere i versanti Nord dei rilievi, ilnumero di ceppi a ettaro per i vigneti di nuovo im-pianto non deve essere inferiore ai 3500. Alcomma 3 vengono fissate le rese di uva ad et-taro: rimangono invariati la produzione massimadi 9000 kg e il titolo alcolometrico volumico mi-nimo naturale a 11,50 % per il Barbera d’Asti ea 12,00% per il Barbera d’Asti superiore; per ivini con menzione “vigna” la resa massima deveessere pari a 8000 kg per ettaro con un titolo al-colometrico volumico minimo naturale pari a12,50%; seguono poi una serie di specificazionisulla riduzione di resa ad ettaro per i vigneti al disotto dei 7 anni di età che intendono fregiarsi

della menzione “vigna”. Al comma 7 vienesancita la cosiddetta “separazione degli Albi” trai vigneti iscritti all’Albo del Barbera d’Asti e quelliiscritti al Barbera del Monferrato e al Barbera delMonferrato superiore. All’Art. 5 – Norme perla vinificazione, vengono elencate in particolarele norme per l’affinamento dei vini; per quanto ri-guarda Barbera d’Asti e Barbera d’Asti con men-zione “vigna” l’affinamento minimo è di 4 mesidal 1° novembre dell’anno di raccolta delle uve,in recipienti di qualsiasi tipo; per i vini con deno-minazione Barbera d’Asti superiore e Barberad’Asti superiore “vigna” è d’obbligo un affina-mento di 14 mesi di cui almeno 6 in recipienti dilegno. La scelta vendemmiale è consentita soloverso le denominazioni di origine “Monferrato”rosso e “Piemonte Barbera”. Per quanto riguardale caratteristiche dei vini al consumo, sancite al-l’Art. 6, viene precisato che le tipologie supe-riore e “vigna” dovranno avere un titolo alcolome-trico volumico totale minimo pari a 12,50%,contro i 12,00% del Barbera d’Asti; per tutte le ti-pologie l’estratto non riduttore dovrà essere pari a23 g/l, mentre l’acidità totale minima dovrà es-sere peri a 4,5 g/l in acido tartarico. All’Art. 7– Etichettatura, designazione e presentazione,viene specificato, al comma 3, che la men-zione “vigna” può essere assegnata solo se l’uvaproviene da un unico vigneto iscritto con quellaspecifica menzione all’Albo dei Vigneti. Perquanto riguarda le norme sul confezionamento,descritte all’Art. 8, viene vietato l’utilizzo dicontenitori con capacità inferiore ai 18,70 cl e

del contenitore con capacità di 2,00 l.Il nuovo disciplinare proposto per il Barbera delMonferrato superiore D.O.C.G. ricalca in granparte quello del Barbera d’Asti D.O.C.G. Lenorme per la viticoltura elencate all’Art. 4,sono identiche a quelle proposte nel disciplinaredella Barbera d’Asti DOCG. La resa massima diuva per ettaro passa da 10000 kg a 9000 kg,con un titolo alcolometrico volumico minimo natu-rale delle uve pari a 12,50 %; per i vini con men-zione “vigna” la resa massima deve essere pari a8000 kg per ettaro con un titolo alcolometrico vo-lumico minimo naturale pari a 13,00 %; per i vi-gneti di nuovo impianto che vogliono fregiarsidella menzione “vigna”, fino al settimo anno dietà sono previste ulteriori riduzioni di resa ad et-taro; i vigneti iscritti al Barbera del Monferrato eal Barbera d’Asti non possono far parte dell’Albodel Barbera del Monferrato superiore. La sceltavendemmiale è consentita solo verso le denomi-nazioni di origine “Monferrato” rosso e “PiemonteBarbera”. Relativamente alle operazioni di vinifi-cazione, all’Art. 5 vengono specificati i pe-riodi di affinamento: sia per il Barbera del Mon-ferrato superiore che per il Barbera del Monfer-rato superiore con menzione “vigna” minimo 14mesi di cui 6 in legno dal 1° novembre dell’annodi raccolta delle uve. Per quanto concerne il pe-riodo di affinamento (Art. 5, comma 4), siaper il Barbera dl Monferrato superiore che per ilBarbera del Monferrato superiore “vigna” sonoobbligatori 14 mesi a partire dal 1∞ novembredell’anno di raccolta delle uve, di cui almeno 6 in

contenitori di legno. Per quanto riguarda le normesul confezionamento, descritte all’Art. 8, vienevietato l’utilizzo di contenitori con capacità infe-riore ai 18,70 cl e del contenitore con capacitàdi 2,00 l. Anche il disciplinare del Barbera delMonferrato verrà modificato. All’Art. 1 vieneaggiunta la tipologia “frizzante” e viene specifi-cato che la menzione “vigna” non verrà previstaper tale tipologia.. La resa massima di uva ad et-taro è pari a 10000 kg e il titolo alcolometricovolumico minimo naturale deve essere pari a11%; per le uve destinate a produrre Barbera delMonferrato con menzione vigna il titolo alcolome-trico volumico minimo naturale deve essere parial 12%, e la resa massima d’uva ad ettaro è paria 9000 kg. Sono previste ulteriori riduzioni diresa per i vigneti fino al settimo anno di età per iquali è prevista la menzione “vigna”. Anche peril Barbera del Monferrato la scelta vendemmialeè consentita solo verso le DOC “Monferrato”rosso e “Piemonte Barbera”. Per quanto riguardale norme sull’etichettatura e il confezionamento,all’Art. 8 viene sancito il divieto di utilizzare re-cipienti con capacità inferiore a 18,70 cl e il re-cipiente da 2 litri. Viene anche specificato che lebottiglie contenenti vini che si fregiano della men-zione “vigna” devono avere una capacità infe-riore a 500 cl. Le modifiche introdotte con i nuovidisciplinari segnano un cambio di rotta per laproduzione del vino Barbera, in quanto vengonodefiniti in maniera più precisa rispetto al passatoalcuni parametri che concorrono a creare la qua-lità finale del prodotto. Inoltre l’introduzione dellaDOCG per il Barbera d’Asti ed il Barbera delMonferrato superiore permetterà di controllare inmaniera precisa il numero di bottiglie in circola-zione, consentendo di capire quali sono le diffi-coltà che i prodotti possono incontrare sul mer-cato. Luca Businaro

Pubbliche audizioni per la Barbera d’Asti D.O.C.G. e la Barbera del Monferrato D.O.C.G.

Confagricoltura Alessandria a Dolci Terre Il 6 dicembre presso la Sala Conferenze del Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, ad inaugurare le giornate di Convegni

della 12ª edizione di “Dolci Terre di Novi…al sapor del vino”, Confagricoltura Alessandria ha organizzato il seminario “La nuovaOCM vino: proposte e modelli a confronto” con relatori il presidente Gian Paolo Coscia, il presidente della Sezione Vitivinicola

Giorgio Leporati, il direttore provinciale Valter Parodi e il tecnico della Zona di Acqui Luca Businaro.Tra le autorità erano presenti in sala il Sindaco del Comune di Novi Ligure Lorenzo Robbiano a far gli onori di casa con l’On.Mario Lovelli, l’On. Massimo Fiorio della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e Mauro Delfino per il Consorziodel Gavi. Sono anche giunti gli auguri di buon lavoro da parte dell’Assessore provinciale all’Agricoltura Davide Sandalo. Sempre nell’ambito della rassegna “il Mercato delle Dolci Terre” Confagricoltura Alessandria ha partecipato con bancarelle degliassociati. Ecco le aziende espositrici: Azienda agricola Coccon Milena di Serravalle Scrivia con formaggi e salumi; Az. Agr. Fon-tanella Stefano di Lumellogno (No) con riso; Az. Agr. Massimo Lanzone di Novi Ligure con ceci e polenta; Az. Vit. I tre quadri diScotto Mariangela di Gavi con vino; Civardi Enrico e Pier Paolo s.s. di Rivalta Scrivia con formaggi di capra; Il bosco delle apidi Torri Andrea di Voltaggio con miele e confetture; Azienda agricola Carlotta e Rivarola di Francesco Torello Rovereto di Ovadacon vini; Cascina La signorina di Luciano Montagna e co snc di Ovada con vini; Az. Agr. Caderfer di Santo Stefano Belbo (At)con vini; Cantina sociale di Mantovana di Predosa con vini. Rossana Sparacino

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GENNAIO 20089

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Martedì 11 dicembrepresso il Teatro Socialedi Valenza ha avuto

luogo la cerimonia di consegnadei Premi per l’impegno impren-ditoriale e per il progresso eco-nomico per il 2007, manifesta-zione che la Camera di Com-mercio di Alessandria organizzaannualmente insieme al conferi-mento del premio per l’Impren-ditore dell’anno.Si tratta di un appuntamentoormai tradizionalmente colle-gato al Concerto di Natale que-st’anno affidato al quintettod’archi, voce e percussioni GliArchitanghi, composto da stru-mentisti del Teatro Regio di To-rino; è un’occasione per loscambio degli auguri e per testi-moniare il grazie della Camera edel suo Presidente, il cav. lav. Re-nato Viale, a tutte le realtà checon essa collaborano a sostegnodell’economia locale. Per l’anno in corso, la Giunta haindividuato 28 aziende pre-miate, appartenenti a sei settoridistinti: commercio, industria,artigianato, agricoltura, servizi eturismo e brevetti. Delle 5aziende agricole premiate 3 sonoassociate a Confagricoltura Ales-sandria. Ecco i curricula:

- Orsi Franco di Quar-gnento: Correva l’anno1921 quando il padre egli zii dell’attuale tito-lare acquistavano la te-nuta Boschetto nel co-mune di Quargnento,consolidatasi dal 1996in capo ai genitori delsignor Franco Orsi che, inoltre,da ben 10 anni è attivo nel set-tore della cooperazione agricolaper lo stoccaggio, lavorazione ecommercializzazione di cereali.- Brezzi Romano Giorgio e Giu-seppe s.s. di Spinetta Marengo:Le origini di questa azienda agri-cola di Spinetta Marengo risal-gono ai primi del Novecento.L’attività e l’importanza si pale-sano in queste cifre: 850 ettaricoltivati, oltre 1800 capi di be-stiame in stalla, 150 quintali dilatte prodotti giornalmente. Si

può certamente affer-mare che si tratta diuna realtà economicaimportante nell’am-bito agricolo regionalee anche nazionale.- Borasio Pietro eFrancesco s.s. di Pio-vera: Sono oltre 120

anni che la famiglia Borasio sidedica all’attività agricola in queldi Piovera. A partire dagli inizinelle cascine “Bolla” e “Bar-botta” fino all’attuale azienda“La Fiorita” di 53 ettari irrigabili,la produzione, oltre a quella tra-dizionale cerealicola – forag-giera, è stata quella di alleva-mento bovini di alta genealogia.Per quanto riguarda invece l’Im-prenditore dell’anno, la scelta ècaduta sull’ing. Sandro Buzzi, delgruppo Buzzi Unicem di CasaleMonferrato. R. Sparacino

BORGO ROVERETO

Festa di Santa LuciaIn occasione della tradizionale festa di

Santa Lucia domenica 16 dicembre levie intorno al palazzo della Camera di

Commercio hanno ospitato un mercatodi prodotti tipici promosso da Confagri-coltura Alessandria, dalle altre OOPP eda BioAlessandria. Nel cortile della Camera di Commercio sisono tenute un’esposizione di automo-bili organizzata dai concessionari dellacittà, una degustazione di vino Barbera,premiato al 3° Concorso Internazionale,e di prodotti tipici.Le aziende associale a ConfagricolturaAlessandria che hanno partecipato al-l’evento sono: NOVELLI DONATELLA –C.na Saviola di Sale con polenta, erbearomatiche; LA CARCASSOLA DI LODIPATRIZIA – C.na Carcassola di RivaltaScrivia (Tortona-AL) con biscotti, mar-mellata, polenta, ceci e miele; AZIENDAAGRICOLA CASA COSTA DI TASSO GIULIAdi Murisengo con formaggi di lattecrudo; AZ. AGR. FONTANELLA STEFANOdi Lumellogno (NO) con riso; APICOL-TURA CANTOIA BARBARA di Novara conmiele, propoli, pappa reale, marmel-late, caramelle. R.S.

L’ottava edizione di Alessandria Top Winesi terrà ancora a Tortona il 10 e 11 feb-braio 2008 presso la collaudata struttura

del Museo Orsi. Il Banco d’Assaggio vini della provincia diAlessandria è organizzato da Maurizio Favacon le Condotte Slow Food del MonferratoCasalese e di Tortona e la Delegazione Aisdella provincia di Alessandria e si avvale delpatrocinio di Provincia di Alessandria e Co-mune di Tortona, della collaborazione di Con-fagricoltura Alessandria e delle altre organiz-zazioni agricole, di Alexala e per il primo

anno della Strada del Vino dei Colli Tortonesi.Quest’anno è stato ampliato il numero delleGuide prese in considerazione per la sele-zione delle aziende da invitare. Alle storicheguide di Slow Food-Gambero Rosso, Associa-zione Italiana Sommeliers, L’Espresso si sonoaggiunte la guida Veronelli, Vini Buoni d’Italiadel Touring Club, la Guida Migliori Vinid’Italia di Luca Maroni e la Top Hundred diPapillon. Sono 81 le aziende che hanno lapossibilità di partecipare, ciascuna per pre-sentare personalmente i suoi tre “top wine”.Alessandria Top Wine si conferma oltre che il

più importante e completo banco d’assaggioper i vini del territorio alessandrino, anche unindiscusso momento di grande solidarietà es-sendo ancora una volta partner dell’Associa-zione Massimo Accornero Viticoltore Onlusche nel 2008 sosterrà il “Piccolo Cottolengo”di Tortona. Tra le iniziative a sostegno dell’As-sociazione c’è anche la prova etilometro cherappresenta un po’ la novità di questa edi-zione.Non mancherà la mostra mercato “sALami” eil banco d’assaggio della grappa di qualità.Come sempre al vino si affiancheranno gli ar-tigiani di prodotti alimentari di assoluta eccel-lenza a completare una proposta che ognianno attrae migliaia di appassionati da tutto ilnord Italia.

CC IAAI premi per l’impegno imprenditoriale ai nostri agricoltori

Alessandria Top Wine 2008

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GENNAIO 200810

Confagricoltura Donna ha terminato a inizio dicembre le dueesperienze formative nel campo vinicolo a cura dell’agronomoRiccardo Canepari, tenutesi rispettivamente a Casale il primo

livello e ad Alessandria il secondo livello.Le due foto ritraggono momenti dei corsi.

ALESSANDRIA E CASALE

Conclusi con successo i due corsi di degustazione del vino

C onfagricoltura Donna organizza il primo corso di conoscenza dei formaggi nellegiornate di venerdì 15-22-29 febbraio e 7 marzo dalle ore 18 alle ore 20,presso l’Ufficio Zona di Alessandria, sito in via Trotti 114.

Il costo della partecipazione è di 50 euro.L’adesione va comunicata a Rossana Sparacino allo 0131.43151/2 (interno 325) entroil 1° febbraio.Confagricoltura Donnainvita le aziende vitivini-cole (produttrici di Gri-gnolino, Dolcetto nonbarricato, Barbera Supe-riore, Gavi e Passito) apartecipare attivamenteal corso per presentare ivini da abbinare ai for-maggi in degustazione.

Parte a febbraio il primo corso di conoscenza dei formaggi

a cura di CONFAGRICOLTURA DONNA ALESSANDRIASpazio Donna

Festeggiato il Natale al Museo del Cappello Borsalino

La mattina del 14 dicembre oltre 50 associate di Confagricol-tura Donna si sono riunite presso il Museo del CappelloBorsalino di Via Cavour ad Alessandria.

L’associazione femminile di Confagricoltura da anni ha, infatti,la tradizione di scambiare gli auguri per le festività di fine annotra le dirigenti, le associate, le amiche e gli amici.“Anche quest’anno un appuntamento che mette in correlazione l’agri-coltura con la cultura. – ha asserito la presidente Maria Teresa Bau-sone – Già l’anno scorso avevamo scelto le Sale d’arte della Bibliotecacivica. L’assessore comunale Bonadeo ci ha permesso di visitare questogioiello tutto nostrano, che ci rende celebri nel mondo. Il Museo delCappello rappresenta una parte della storia della nostra città che non sipuò dimenticare. Allo stesso modo anche l’agricoltura va valorizzata,perchè, come tutti sanno, ha fatto la parte del leone per lungo tempo nelnostro territorio”.Proprio nel segno dellapromozione, alla visitaal Museo del Cappello èseguito un ricco buffetcurato dalle associate diConfagricoltura Donna,con i prodotti delleaziende agricole dellaprovincia.

R.S.

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“Sono 1650, cento in più delloscorso anno, gli agriturismiselezionati per la 33a edi-

zione della Guida Agriturist che, nel-l’arco del 2008, accompagnerà gli ap-passionati di vacanze in fattoria allascoperta dell’Italia rurale” con questeparole di soddisfazione la presi-dente provinciale e regionale diAgriturist Rosanna Varese dà inizioalla conferenza stampa di presenta-zione della nuova Guida 2008.L’offerta interessa tutte le Regioni: laToscana è al primo posto con 469proposte, seguita dall’Umbria con167; nel Mezzogiorno, in evidenzala Sicilia che presenta 97 agritu-rismi. I posti letto sono complessi-vamente 33.300, il 60% dei qualinell’Italia Centrale; Nord, e Sud conIsole, si dividono equamente il re-stante 40%. Anche il Piemonte si di-fende bene con i suoi 70 agritu-rismi. L’alloggio è offerto in camere(39,5%) o appartamenti indipen-denti (60,5%), con servizio di risto-razione nel 50,6% dei casi (in cre-scita rispetto al 47% del 2007). So-stanzialmente stabile l’offerta diagricampeggio, proposta dal 6%delle aziende, e di turismo a cavallo(15,2%), mentre sono più nume-rosi gli agriturismi con piscina(49,1% rispetto al 47% del 2007) equelli attrezzati per accogliere disa-bili (47,3% contro il 45% dell’annoscorso). Leggero ritocco in crescita(+ 3% in media), rispetto all’annoscorso, per i prezzi dell’alta sta-gione. A livello nazionale: il 25%delle offerte richiede, per un pernot-

tamento, fino a 30 euro; il 25% ar-riva fino a 40 euro; il 18% non su-pera i 50 euro; richiede cifre supe-riori a 50 euro il 33% degli agritu-rismi. Ma sono aumentate le offertelast minute che propongono, perchi prenota i posti liberi dell’ultimomomento, sconti dal 10 al 20%.A livello regionale: il 33% delle of-ferte richiede, per un pernotta-mento, fino a 30 euro; il 29% arrivafino a 40 euro; il 10% non supera i50 euro; richiede cifre superiori a 50euro il 17% degli agriturismi. “L’agriturismo è anche turismo enoga-stronomico. Oltre alla vendita direttadei prodotti, attiva nel 90% degli agri-turismi, in evidenza le aziende biolo-giche (26,2% nazionale e 14,30%Piemonte) e quelle che propongono de-gustazioni (34,9% nazionale e 38,6%Piemonte); in crescita le visite didat-tiche, organizzate dal 16,9% degliagriturismi d’Italia e dal 27,10% inPiemonte. Senza contare che nella no-stra provincia, grazie al progetto diAgriturist Alessandria “Scatta il verde,vieni in campagna”, oltre alle fattoriedidattiche si è creato un vero e propriosistema di aziende che si occupano dididattica, da ben 16 anni” proseguela presidente Varese.“La Guida Agriturist 2008 - aggiungela segretaria di Agriturist CristinaBagnasco - dedica ampio spazio ai pro-dotti a Denominazione d’Origine Pro-tetta (DOP) e ad Indicazione Geogra-fica Protetta (IGP), nel quadro dellacampagna di informazione “Occhio aimarchi DOP e IGP! Certificano genui-nità, origine e tradizione”, realizzatacon il contributo del Ministero delle Po-litiche Agricole, Alimentari e Forestali.Consultando le mappe regionali, è pos-sibile individuare la zona di produzionedi tutte le specialità riconosciute DOPe IGP dall’Unione Europea. Completaquesta parte della Guida l’elenco deivini DOCG e DOC, divisi per re-gione”.L’agriturismo è anche ecoturismo,per cui la Guida Agriturist 2008 pre-senta anche i Parchi Nazionali ita-liani e le oasi naturalistiche delWWF.

“Andando più nel dettaglio della nostraprovincia, sono 32 gli agriturismi asso-ciati ad Agriturist Alessandria, all’in-segna dell’ottimo livello qualitativo peroffrire ai visitatori il miglior servizio pos-sibile” conclude Rosanna Varese.Ben dislocati sul tutto il territoriosenza esclusione di alcuna zona, leaziende agrituristiche offrono diversiservizi: 19 su 33 si occupano anchedi ristorazione; 20 aziende sono or-ganizzate per accogliere disabili; 2

propongono l’equitazione e 10 sonoanche fattorie didattiche; un terzodelle aziende selezionate da Agritu-rist ha la piscina; 6 agriturismi prati-cano l’agricoltura biologica, il 45%propone la vendita diretta dei pro-dotti propri combinata con la degu-stazione dei prodotti stessi. Prezzi: in7 agriturismi un pernottamentocosta fino a 30 euro, in 10 aziende sipaga dai 30 ai 40 euro, in 15 agritu-rismi il prezzo è superiore a 40 euro.

GENNAIO 200811

E’possibile fare di “Cascine Aperte” un vero e proprio prodottoturistico per il territorio della provincia di Alessandria? Per ri-spondere a questa e ad altre domande legate all’iniziativa va-

rata negli anni scorsi grazie ad Alexala, la stessa agenzia turistica lo-cale ha organizzato una giornata di formazione e confronto per glioperatori del settore, che si è svolta lunedì 3 dicembre in una strutturaagricola lombarda - “Cascina Caremma” a Besate - il cui modello or-ganizzativo e gestionale, rappresenta per molti versi un obiettivo cuitendere per imprimere un decisivo impulso a questo tipo di attività tu-ristica. Alexala ha organizzato la giornata di lavoro alla quale hannopartecipato oltre trenta operatori del settore, tra proprietari di cascine,esponenti delle associazioni di categoria tra cui anche di Confagricol-tura, titolari di aziende agrituristiche e rappresentanti degli enti locali. I risultati della giornata svoltasi alla Cascina Caremma e, in partico-lare, delle sessioni svolte da gruppi di lavoro saranno analizzati e uti-lizzati per dar vita, in tempi brevi, a un rinnovato progetto fondato sul-l’iniziativa promossa negli anni scorsi da Alexala. L’obiettivo di Alexala è quello di passare dalla fase di evento a quelladi prodotto turistico, per raggiungere il quale è necessaria una vo-lontà condivisa da tutti i soggetti coinvolti e un impegno altrettantocondiviso da ciascuno, per il ruolo che gli è proprio.

Pagina a cura di Rossana Sparacino

CASCINE APERTE non solo evento ma prodotto turistico

Agriturist di Alessandria ha presentato la Guida 2008

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Lo scorso 4 dicembre 2007 la Ca-mera di Commercio e la Pro-vincia di Alessandria hanno pre-

sentato a una folta platea di viticoltoriil manuale d’uso per la “zonazione vi-tivinicola della provincia di Alessan-dria”. Si è trattato di un momentomolto importante perché, come ha ri-cordato il Presidente della C.C.I.A.A.Cav. Lav. Renato Viale, la Provincia diAlessandria è zona viticola di primariaimportanza nel panorama mondialeper la sua ricchezza di biodiversità vi-ticola grazie a un territorio estrema-mente vasto, variegato e caratterizzatoda eccellenti differenze qualitative.Ha fatto eco al Cav. Viale l’assessoreprovinciale all’agricoltura Prof. Da-vide Sandalo che, nello spiegare le ra-gioni della ricerca nata nel lontano1993, ha sottolineato che la nostraProvincia è caratterizzata da produ-zioni capaci di incontrare i gusti e leaspettative di tutti i consumatorigrazie alla gamma dei vini prodotti,dagli spumanti ai bianchi, dai vinigiovani e vivaci ai grandi ed austerirossi fino ai vini dolci ed aromatici,tutti D.O.C. o D.O.C.G.Davide Sandalo ha concluso il suo in-tervento ricordando l’appuntamentoclou del mese di dicembre che vedeprotagonista il Barbera e la tanto au-spicata decisione ministeriale di con-ferirgli la D.O.C.G. Ha preso quindi laparola il Prof. Attilio Scienza, del di-partimento di Produzioni Vegetalidell’Università di Milano, responsa-bile scientifico del progetto.Il Prof. Scienza, dopo i dovuti e sinceriringraziamenti a quanti hanno colla-borato attivamente alla realizzazionedel progetto, tra i quali il dr. AngeloArlandini, ormai ritirato dall’attivitàdi dirigente della nostra C.C.I.A.A.,vera anima appassionata del progettosulla “Zonazione”, ha delineato i ma-teriali e i metodi del progetto e le con-clusioni cui si è pervenuti.Dal 1993 molte cose sono mutate incampo viticolo: si sono sviluppate leproduzioni viticole in nuove regioni

mondiali, sono cambiati gusti e mo-dalità di consumo; se fino a non moltianni fa il vino “si faceva così perchécosì piaceva al produttore”, ora il vinosi deve produrre come invece piace alconsumatore. Non solo: oggi fare vinosignifica filiera, tracciabilità, cono-scenza di chi lo ha prodotto e di comeè stato prodotto.In questo ambito si pone il lavoro diZonazione, strumento per gli addettiai lavori da utilizzare per esaltare lepeculiarità di ciascuna delle cinquezone viticole della nostra provincia(Casalese, Tortonese, Novese, Ovadeseed Acquese), per conseguire, per iprincipali vitigni provinciali, una ca-ratterizzazione e una differenziazioneche possono consentire la vera espres-sione del legame vino-territorio.Secondo il Prof. Scienza la Zonazionenon solo vuole informare i viticoltorisulla migliore scelta dei portinnesti,dei cloni e del sesto d’impianto: vuoleessere anche una traccia sulla qualesviluppare la filiera viticola delle Can-tine Sociali, approfondendo l’apparte-nenza dei viticoltori alle loro struttureCooperative, per una più consapevoleproduzione di qualità: la zonazionedeve essere uno strumento di crescitaimprenditoriale. Perché il lavorosvolto serva allo sviluppo viticolo ales-sandrino deve tradursi in azione col-lettiva per valorizzare, come detto, ledifferenze qualitative e produttive.Al Prof. Scienza è seguito il Prof. Bran-cadoro, che ha descritto la strutturadel manuale, che diventa quasi un“manuale d’uso del territorio”, da uti-lizzarsi per estrinsecare al massimo lequalità innate di ciascun vitigno alle-vato in una data zona, secondo bendeterminati criteri colturali e culturali.“Occorre modellare i nostri comporta-menti – ha sottolineato il Prof. Branca-doro – in base all’ambiente in cui ci sitrova ad operare, differenziando le scelte egli interventi in base alle peculiarità diogni territorio“.Il dr. Angelo Arlandini, nel chiudere ilavori ha sostenuto che ciascun viti-

coltore dovrebbe dotarsi del manuale,perché oggi più che mai il viticoltoreha bisogno di informazioni accurate escientificamente attendibili, per ac-quisire maggiori livelli di competiti-vità. L’augurio è che questo strumentopossa veramente orientare tecnici, viti-coltori, dirigenti di Cantine Sociali, in-sieme con tutti gli attori della filiera,per raggiungere l’obiettivo di valoriz-

zare le differenze di cui la nostra vitivi-nicoltura è straordinaria apportatrice,perché dall’unione di tante differenzene tragga beneficio tutta l’agricolturaalessandrina.Le copie del manuale “Zonazione Vi-tivinicola della Provincia di Alessan-dria” sono a disposizione presso laC.C.I.A.A. di Alessandria.

Marco Visca

GENNAIO 200812

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Uno strumento tecnico a salvaguardia della qualità del vino alessandrino

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GENNAIO 200813

Il 5 dicembre scorso laC.C.I.A.A. ha organizzato unseminario sull’etichettatura

del vino e delle bevande alco-liche.I ricercatori del Dipartimento diScienze Merceologiche della Fa-coltà di Economia dell’Univer-sità degli Studi di Torino, in-sieme con i gli analisti del Labo-ratorio chimico della Camera diCommercio di Torino, hannodelineato lo scenario normativoriguardante l’etichetta delle be-vande alcoliche, prime fra tutte ilvino.“L’etichettatura delle bevande alco-liche – ha sostenuto il Dott. Ro-berto Livraghi della C.C.I.A.A. –è uno degli aspetti più problematicidella legislazione alimentare, inquanto vi si manifestano diverse etalvolta opposte esigenze: la prote-zione dei consumatori, la difesa diun segreto industriale, la tuteladella libera circolazione delle merci,la possibilità di controllare le emer-genze conseguenti a crisi alimen-tari“.Il Prof. Franco Percivale ha,quindi introdotto il quadro nor-mativo, definendo come eti-chetta “l’insieme delle designa-zioni e delle altre menzioni,contrassegni, illustrazioni omarchi caratterizzanti il pro-dotto che figurano sullo stessorecipiente, compreso il disposi-tivo di chiusura, nonché sul pen-daglio appeso al recipiente”,come recita il Regolamento CE1493/99.L’etichetta, è stato più volte sot-tolineato, oggi rappresenta uno

strumento di difesa e di garanziadel consumatore, anche se piùspesso è stata utilizzata per enfa-tizzare le caratteristiche edoni-stiche del vino; in futuro con-terrà informazioni più detta-gliate a tutela della salute deiconsumatori, contenendo indi-cazioni circa gli ingredienti uti-lizzati per la produzione delvino con la conseguente pre-senza di eventuali tracce nel vinodegli ingredienti stessi.Quindi i ricercatori del Diparti-mento di Scienze Merceologichee del Laboratorio chimico dellaCamera di Commercio di Torinohanno presentato le diverse tipo-logie delle indicazioni presentisull’etichetta delle diverse tipo-logie di vini e quali informa-zioni riportare sull’etichetta

delle diverse bevande spiritose aisensi della normativa nazionalee comunitaria.Sono stati quindi presi in consi-derazione gli aspetti normatividelle principali nazioni extra eu-ropee principali importatrici divini italiani (Stati Uniti, Giap-pone e Russia), mettendo in evi-denza quali informazioni obbli-gatorie devono essere riportatenell’etichetta per poter commer-cializzare bevande alcoliche inquei Paesi, definendo anchequali accise vengono applicatealle bevande alcoliche.Infine è stato introdotto il di-scorso tracciabilità - etichetta.A tutti i partecipanti è stato datoin omaggio un interessante opu-scolo che contiene i risultatidella ricerca effettuata dal Dipar-timento di Scienze Merceolo-giche della Facoltà di Economiadell’Università degli Studi di To-rino e dal Laboratorio chimicodella Camera di Commercio diTorino.Questo incontro ha conclusoun’importante “due-giorni” viti-vinicola presso la Camera diCommercio: la “Zonazione viti-vinicola” il 4 e le norme di eti-chettatura il 5 dicembre.In altre pagine viene dato ampiorisalto all’ottenimento, il 12 di-cembre scorso, della D.O.C.G. alvino Barbera, fortemente volutada tutte le componenti della viti-vinicoltura provinciale.Si è trattato di un mese di di-cembre veramente da segnarenegli annali della viticolturaalessandrina: Confagricoltura

Alessandria plaude all’impegnoprofuso da tutte le componentidella filiera vitivinicola provin-ciale per il raggiungimento ditanti e importanti obiettivi.

Marco Visca

Dichiarazioni vitivinicole e denunceannuali delle uve a D.O.C./D.O.C.G.:

proroga al 31 gennaio 2008

La gestione delle Dichiarazioni vitivinicole da presentarsi ad Ageae delle Denunce annuali delle uve a D.O.C. / D.O.C.G. da pre-sentare alle Camere di Commercio ha riservato, per quest’anno,

non pochi problemi per gli operatori dei CAA, che hanno dovutofronteggiare un cospicuo numero di novità, di fronte alle quali sonoemerse grosse difficoltà nel rispettare la scadenza fissata dalla norma-tiva, cioè il 10 dicembre.Alla luce delle difficoltà emerse nell’adempiere alle incombenze dicui sopra l’Unione Agricoltori, tramite Confagricoltura e la Federa-zione regionale, si è mossa con largo anticipo nelle sedi opportuneper ottenere delle proroghe che consentissero di portare a termine leoperazioni di compilazione.Tramite gli sforzi profusi a livello politico - sindacale e grazie alla di-sponibilità di Agea, è stata chiesta e ottenuta una proroga al 31 gen-naio 2008 per la compilazione delle Dichiarazioni vitivinicole.Questo ha consentito di ottenere una dilazione dei termini di presen-tazione anche per quanto riguarda le Denunce annuali delle uve aD.O.C./D.O.C.G., in quanto le Dichiarazioni vitivinicole e le De-nunce annuali delle uve a D.O.C. / D.O.C.G. hanno lo stesso terminedi scadenza, come riportato dall’Art. 3 del D.M. 28/12/2006.

Luca Businaro

Prevenzione dei danni in frutticoltura:arriva un bando per i finanziamenti

Presso l’Assessorato Provinciale dell’Agricoltura, Direzione Agri-coltura, con D.G.P. 548 del 30/11/2007, è stato aperto un se-condo bando per gli aiuti compresi nella Legge Regionale n. 12

del 26 marzo 2003, riferito esclusivamente agli interventi di difesa at-tiva per ovviare e prevenire i danni arrecati dalle calamità naturali oda altri eventi eccezionali in frutticoltura. I finanziamenti erogabili in conto capitale, nella misura del 40%della spesa ammessa in collina e del 50% nelle aree montane, sonopreposti per la realizzazione di impianti di rete antigrandine o di irri-gazione antibrina. Gli aiuti riguardano tutto il territorio provinciale, in particolar modole zone vocate alla frutticoltura professionale per la coltivazione dimele, pere, pesche, nettarine, ciliegie, drupacee in genere, actinidia epiccoli frutti.Le domande possono essere presentate da aziende agricole condotteda imprenditori agricoli, da persone fisiche e diverse da quelle fisiche,dagli organismi di difesa operanti in Provincia di Alessandria innome e per conto dei loro associati. La scadenza del bando è fissata nella data del 31 marzo 2008.La modulistica è scaricabile presso il sito della Provincia di Alessan-dria e può essere ritirato in formato cartaceo presso l’URP provinciale.

R.Sparacino

Intesa AIPO eAssociazioni

Agricole per la manutenzione

dei territori lungo ilreticolo fluviale del Po

Il 30 novembre 2007 è statosiglato un protocollo d’in-tesa tra l’AIPO (Agenzia in-

terregionale per il fiume Po)da un lato e Confagricolturae le altre OOPP dall’altro peril coinvolgimento delle orga-nizzazioni professionali agri-cole nelle attività di manuten-zione del territorio, con parti-colare riferimento alla tuteladell’assetto idrogeologico ealla cura delle opere idrau-liche di competenza del-l’Agenzia interregionale sulreticolo principale del bacinodel fiume Po.Confagricoltura si è prodi-gata affinché questo risultatofosse raggiunto nel più brevetempo possibile e con il mas-simo impegno da parte di tuttigli attori coinvolti.

L’etichettatura del vino e delle bevande alcolicheLa normativa nazionale, europea ed extra europea a confronto

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Le sovrappopolazioni di colombi di città innescano un processo di‘animalizzazione’ del substrato urbano, mediante il suo inquina-mento con deiezioni, piume, escreti, uova, carcasse in putrefa-

zione. Questo favorisce l’inurbamento di altri sinantropi non tollera-bili quali topi, acari, zecche, mosche spesso vettori di pericolose zoo-nosi o causa di allergie. Anche in un contesto rurale il colombo reca danni per imbrattamentoe contaminazione fecale di alimenti ad uso zootecnico, ponendo pro-blemi relativi all’igiene dei mangimi e, inoltre, incide negativamentesulle coltivazioni, in particolare oleaginose e proteiche (pisello pro-teico, soia, girasole), insistendo sulle plantule appena emerse dalterreno.Il colombo incide negativamente sulla biodiversità: spesso occupa siticolonizzabili da uccelli selvatici, come i Rondoni, meglio tollerati neltessuto urbano. Questi ultimi a loro volta, analogamente ad altrespecie di uccelli (es. Taccola) e di mammiferi (Chirotteri), possonoessere danneggiati dagli interventi messi in atto dai privati o dalleamministrazioni pubbliche per scoraggiare la nidificazione dei co-lombi.Le sovrappopolazioni di colombi possono, in alcuni casi, elevare il li-vello di rischio sanitario in maniera diretta, costituendo essi stessifonte di patologie, e indiretta, albergando o richiamando altri animalivettori di parassiti.La massiccia presenza del colombo in città e le conseguenze da essaderivanti hanno da sempre destato l’interesse delle amministrazionipubbliche, sollecitate dalla cittadinanza ad intraprendere provvedi-menti per migliorare la convivenza con questi uccelli sinantropi.L’argomento non è mai stato di semplice trattazione per la man-canza di precisi riferimenti normativi, strumenti necessari alle ammi-nistrazioni per adottare interventi di controllo. La confusione derivadall’inquadramento giuridico del colombo di città che nel tempo havisto altalenare la sua posizione da fauna selvatica ad animale do-mestico, con tutte le implicazioni giuridiche conseguenti.In un primo tempo, al colombo di città venne riconosciuto lo stato dianimale selvatico con la sentenza n. 284/82 del 23 giugno 1983emanata dal Tribunale di Torino.Successivamente, però, la sentenza del Pretore di Cremona del 18gennaio 1988, n° 48 classificò il colombo di città come specie do-

mestica e, pertanto, non facente parte del patrimonio indisponibiledello Stato: la distinzione domestico/selvatico venne motivata suuna lunga serie di elementi morfologici e comportamentali che nonlasciarono dubbi sulla loro ragionevole fondatezza; in particolare sifece perno sul concetto di “libertà” che contraddistingue in modoinequivocabile il selvatico. Venne quindi sancito il principio di domesticità del colombo di cittàche, come tale, doveva essere soggetto a tutto quell’insieme dinorme igienico-sanitarie relative ai domestici. La sentenza, però, siespresse in maniera non del tutto risolutiva : “Il piccione urbano,sempre che ne sia inequivocabilmente accertata la natura domestica,è oggetto di ogni azione di sfruttamento, compresa la cattura e l’uc-cisione, purché esse avvengano con modalità atte a non integrare ilreato di maltrattamento degli animali perseguito dal C.P. ” (sosti-tuito dalla Legge n° 473 del 22/11/1993, e poi dalla Legge n.189 del 20/07/2004).L’entrata in vigore della Legge n. 157 dell’11 febbraio 1992“Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per ilprelievo venatorio” non ha, in realtà, introdotto particolari innova-zioni, in quanto non contribuisce a definire quale sia lo status del co-lombo di città rispetto al colombo selvatico, entità chiaramente rien-trante nella fauna d’Italia e, come tale, specie protetta.Per inciso, la Legge 157/92 risulta essere il recepimento e l’attua-zione della Direttiva del Consiglio del 2 aprile 1979 concernente laconservazione degli uccelli selvatici (79/409/CEE): in base aquesta direttiva, le differenti specie di uccelli selvatici vengono rag-gruppate in allegati, disciplinandone così particolari misure di prote-zione, gestione, regolazione, nonché sfruttamento. Il “Piccione sel-vatico”(Columba livia ), per cui, secondo l’art. 7 della Direttiva“…le specie elencate nell’allegato II possono essere oggetto di attidi caccia nel quadro della legislazione nazionale ” e in particolare “lespecie dell’allegato II/1 possono essere cacciate nella zona geogra-fica marittima e terrestre in cui si applica la presente direttiva ”.La Direttiva parla di “piccione selvatico” e nessun riferimento è fattoalla forma domestica di questa specie: in ogni caso, demandandoalla normativa nazionale, il piccione selvatico non rientra fra lespecie cacciabili in Italia.La sentenza n. 2598 della Corte di Cassazione Sezione III Penale

del 26 gennaio 2004, riconduce, invece, il colombo di città (erro-neamente chiamato piccione torraiolo) tra gli animali selvatici, affer-mando che “in tema di attività venatoria, il colombo o piccione tor-raiolo va incluso tra gli animali selvatici in quanto vive in stato di li-bertà naturale nel territorio nazionale, sicché ne è vietata la caccia ola cattura ”.Questa sentenza specifica, inoltre, che: “Per la definizione dellafauna selvatica non è rilevante la nocività dell’animale. È noto anziche alcune specie protette della fauna selvatica sono nocive: si pensial cinghiale, che reca gravi danni alle colture”. Seppur discutibile, la sentenza n. 2598 della Corte di Cassazione Se-zione III Penale del 26 gennaio 2004, l’ultima finora prodotta sul-l’argomento, attribuisce al colombo di città lo stato di fauna selvaticae, come tale, soggetto alla Legge 157/92 che prevede piani di con-trollo della fauna selvatica.Quindi, a conclusione dei provvedimenti normativi elencati finora, ilcolombo di città va considerato come fauna selvatica e, pertanto, èpossibile sfruttare la possibilità di contenimento dettata dall’art. 19della 157/92: “Le regioni, per la migliore gestione del patrimoniozootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la sele-zione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per latutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, provvedono alcontrollo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate allacaccia. Tale controllo, esercitato selettivamente, viene praticato dinorma mediante l’utilizzo di metodi ecologici su parere dell’Istitutonazionale per la fauna selvatica.Qualora l’Istituto verifichi l’inefficacia dei predetti metodi, le regionipossono autorizzare piani di abbattimento. Tali piani devono essereattuati dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni pro-vinciali. Queste ultime potranno altresì avvalersi dei proprietari o con-duttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi, purché munitidi licenza per l’esercizio venatorio, nonché delle guardie forestali edelle guardie comunali munite di licenza per l’esercizio venatorio”.In questo caso sarà la Regione e, per delega, le Province a doverprovvedere al controllo delle sovrappopolazioni di colombi di città,alla stessa stregua dei piani di contenimento per altri animali selva-tici, quali corvidi ed ungulati.

Valter Parodi

Il colombo di città è un animale selvaticoPer Confagricoltura Alessandria si può contenere ai sensi dall’art. 19 della 157/92

COLLINO & C. S.p.A.

CARBURANTIPER AGRICOLTURA

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GENNAIO 200815

Le società “rientrano”nel reddito agrario

Pubblicato in G.U. il decreto che attua le agevolazioni fiscali

Il 15 novembre 2007 è stato pubblicato sulla G.U. n. 266 il decretoministeriale del 27 settembre 2007 che consente l’applicazionedella tassazione delle società agricole in base al reddito agrario.

Tale norma fa esplicito riferimento alle società agricole aventi i requi-siti di cui all’art. 2 del D. Lgs. 99/2004 (escluse le S.p.a.) e avrà valoredal periodo d’imposta 2007.Il provvedimento, com’è noto, era fortemente atteso dai soggetti inte-ressati vista la sua rilevanza in termini di contenimento del carico fi-scale sulle società e del conseguente incentivo allo sviluppo degli in-vestimenti e delle nuove attività connesse.

M.O.

Variazioni colturali dei terreni: gli obblighi

per l’agricoltore

L’articolo 26 bis del decretolegge n. 159 del 01 ottobre2007 conver t i to in L.

223/07 pubblicata in G.U. il 30novembre u.s. introduce ulteriorimodifiche alla già complicata enon poco onerosa normativa re-lativa all’aggiornamento dei daticatastali dei terreni.In particolare, viene ribadito chele dichiarazioni per l’utilizzo deiterreni presentate dagli agricol-tori per beneficiare degli aiuti co-munitari saranno utilizzate perl’aggiornamento della bancadati catastale; viene previstoinoltre che le variazioni colturalidei terreni assumono rilevanza fi-scale anche per la regolare te-nuta del fascicolo aziendale.L’Agenzia del Territorio, nonavendo più l’obbligo di notifi-care le variazioni delle rendite,pubblica apposito comunicatonella G.U. che rende noto perciascun comune il completa-mento delle operazioni di ag-giornamento delle rendite; lostesso provvederà a pubbliciz-zare sul proprio sito internet epresso i comuni le nuove renditee i proprietari e/o affittuari deiterreni interessati da modificheavranno 120 giorni di tempodalla data di pubblicazione ditale comunicato per presentarericorso avverso le variazioni col-turali.Infine la stessa legge introduceun pesante sistema sanzionatorioche colpisce l’omessa, l’incom-pleta o la non veritiera indica-zione dei dati richiesti nelle di-chiarazioni relative all’utilizzodel suolo: l’Agenzia del Territorioapplicherà una sanzione ammi-nistrativa che va da 1.000,00 a2.500,00 euro all’agricoltoreconsiderato “colpevole” dellaviolazione. Una nota dolente...

Marco Ottone

Assistenza AssicurativaL’agente assicurativo interno Flavio Bellini dal 7 gennaiosarà a disposizione degli associati presso gli Uffici Zona con

il seguente calendario: – lunedì h. 9-12, Alessandria– martedì h. 9-12, Acqui Terme– mercoledì h. 9-12, Novi Ligure– giovedì h. 15-17, Casale Monferrato– venerdì 9-12, TortonaPer informazioni o per fissare appuntamentirivolgersi in Sede al numero: 0131.250227.

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GENNAIO 200816

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