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Mensile a cura dell’associazione “Adotta il tuo Paese” Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella – Redazione: Via Porres, 119 – 82026 Morcone (Bn) – e-mail: www.adottailtuopaese.org Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% – Aut. 110/ATSUD/BN Caffè in grani - Cialde - Capsule - Capsule compatibili Nespresso Distributore: DI MELLA ICE s.r.l. c.da Piana z. i. 22, Morcone (BN) - Tel. 0824 956185 - fax 0824 957480 Questo giornale è distribuito gratuitamente nei comuni di Morcone, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Pontelandolfo, Santa Croce del Sannio, Sassinoro Apprima ri réndi e po’ ri paréndi ANNO V - N. 4 - APRILE 2015 NUOVA EDIZIONE - COPIA OMAGGIO EDIZIONI Via degli Italici 29/A - Morcone (BN) [email protected] Per l’anno scolastico 2015-2016 in allestimento il BANCO DEL LIBRO USATO Ciao, bella! Il Murgantino Settant’anni e li dimostra. La “liberazione” li ha compiuti questo 25 aprile con il solito discorso del Presidente della Repubblica, le solite bandiere rosse nelle piazze e nell’aria le solite note di “Bella ciao”. È evidente che in questa ricor- renza vi si riconosce solo quella parte d’italiani che com- batterono il nazifascismo. Gli altri, che per lungo tempo sono stati costretti a tacere (prima per legge e poi di fatto altrimenti accusati di apologia o di eversione) oggi stanno ri- scattando quel periodo vissuto dall’Italia dopo l’8 settembre ’45, soprattutto attraverso l’in- formazione compresa quella di Stato, in cui è sempre mag- giore la presenza di storici e scrittori che con le loro tesi e con i loro documenti ristabili- scono un certo equilibrio tra opposte ideologie. Da qualche anno molti espo- nenti della cultura italiana stanno riscrivendo la storia che l’Italia ha vissuto quando parte del nostro Paese, privo di una guida, ha conosciuto una cruenta guerra civile. I loro nomi ormai costituiscono un nutrito elenco: Giampaolo Pansa, Aldo Cazzullo, Gigi Di Fiore, tanto per citare quelli più noti, e le case editrici di- sposte a pubblicare i loro scritti sono del calibro di Riz- zoli o Rcs. Esse da qualche anno affiancano i tanti piccoli editori radicati su tutto il terri- torio nazionale, che da de- cenni, con modesti mezzi e tanto stoicismo, pubblicano la medesima storia vissuta dalla parte dei vinti. È questa la dimostrazione che alla vittoria delle armi non cor- risponde spesso quella ideolo- gica perché con la verità, alla fine, si deve sempre fare i conti e così, fatti taciuti per anni e documenti tenuti nascosti, oggi rimettono in discussione una storia che sembrava asso- data. È chiaro, quindi, che non saranno certo le cerimonie uf- ficiali e le passerelle di Stato ad arginare la verità dilagante della contro storia. Di questo passo, in un lontano futuro, scomparsi i protagonisti e sce- mato il vigore ideologico, il 25 aprile scadrà a una ricorrenza tra simpatizzanti. E se questo dovesse succedere, non vor- remmo che saranno in molti a salutare questa festa “Ciao, bella!”. MORCONE GESTIONE RIFIUTI di Marzio Cirelli Procede senza sosta l’attività dell’Amministrazione comunale di Morcone circa la gestione dei rifiuti. Più volte, anche attraverso le colonne di questo giornale, ho comunicato pedissequamente le varie tappe che la raccolta dei rifiuti ha percorso in que- sti ultimi anni. Già la precedente Amministrazione aveva ereditato una situazione a dir poco tragica rimasta ferma al vecchio modo di concepire la rac- colta attraverso operatori ecologici che, muniti di pala e ramazza, provvedevano alla manutenzione del decoro urbano; al contempo le famiglie con- ferivano la spazzatura nei contenitori dislocati in tutto il paese. Il primo passo è stato quello di passare alla “dif- ferenziata” attraverso il “porta a porta” nel centro storico e zone limitrofe, eliminando così gli anti- gienici e antiestetici cassonetti, spesso debordanti di sacchetti quando la discarica che avrebbe do- vuto riceverli rimaneva chiusa. I primi effetti si sono visti immediatamente con le cifre fornite da Legambiente che già da tempo ci ha incluso tra i comuni “ricicloni”. Per i risultati raggiunti, oltre a quei cittadini attenti, mi preme ringraziare anche le attività commerciali che, opportunamente sen- sibilizzate, hanno recepito la necessità di collabo- rare con il Comune tant’è che gratuitamente alcune di esse raccolgono pile esaurite e medici- nali scaduti, altre provvedono alla vendita (senza guadagno) dei sacchetti che gli utenti acquistano per la raccolta differenziata. Simultaneamente si è passati alla gestione dei ri- fiuti ingombranti rendendo efficiente l’isola ecolo- gica sita nella zona industriale dove i cittadini possono conferirvi ogni tipo di rifiuto che per ti- pologia e dimensioni non può essere collocato al- trove. Tutto questo è stato possibile anche grazie al lavoro svolto dalla So.Ge.Si., società con la quale il Comune intrattiene un proficuo rapporto di col- laborazione. a pag. 2 Avviato l’iter per l’adesione al compostaggio domestico COMUNE DI MORCONE Provincia di Benevento INAUGURAZIONE DEL PARCO DIDATTICO PROGRAMMA Ore 9,30: villa comunale “Tommaso Lombardi” Inaugurazione e benedizione del percorso Ore 10,30: sito mariano Breve funzione religiosa Saluto delle autorità e messa a dimora di una pianta autoctona Ore 11,30: Visita guidata del parco 13 maggio 2015 La cittadinanza è invitata IL PARTO DEL PARCO di Ruggiero Cataldi Finalmente! Il prossimo 13 maggio, alle ore 9,30 verrà inaugurato il sentiero adiacente alla villa comunale “Tommaso Lombardi”, meglio conosciuto come” Parco didattico”, sperando di poter vedere aperto quel can- cello, ornato dalle sagome in ferro di due scoiattoli, che da moltissimo tempo rimane chiuso impedendo ai cittadini la fruizione di questa meravigliosa opera. Zone di accoglienza, camminamenti im- mersi nel verde, sentieri per il trekking, per- corso della salute munito di tutte le attrezzature necessarie, sito mariano di pre- ghiera, riflessione e raccoglimento, area pic- nic, punto panoramico, capanna a tholos e quant’altro; insomma un intervento di mi- glioramento e incremento della fruizione tu- ristico-ricreativa di tutta quell’area che costeggia a monte la ex SS 87 fino al “Toppo della Lupa” e che decenni addietro era già stata oggetto di interventi di siste- mazione e piantumazione di centinaia di al- beri e di essenze nostrane da parte della Forestale e della Comunità Montana “Alto Tammaro”. L’opera, per un importo pari a 750.000,00 euro è stata finanziata con i fondi Fers (Fondo Europeo di Sviluppo Re- gionale). È palese che gli obiettivi conseguiti sono stati quelli legati alla valorizzazione della fo- reste e dei boschi pubblici con un accresci- mento della loro valenza ambientale, mirati a salvaguardare e migliorare il profilo eco- logico-paesaggistico e finalizzati in definitiva a garantire e ottimizzare l’utilizzo di tutta una zona adiacente il centro urbano e quindi molto facile da raggiungere. Indub- biamente, il territorio di riferimento dispone di risorse paesaggistico-ambientali di note- vole interesse, rappresentate dalla varietà di ecosistemi, di risorse storico-culturali e di ri- sorse agroalimentari di pregio. a pag. 2 Aprile 2015 n. 4_Il Murgantino 07/05/2015 21.46 Pagina 1

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Mensile a cura dell’associazione“Adotta il tuo Paese”

Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella – Redazione: Via Porres, 119 – 82026 Morcone (Bn) – e-mail: www.adottailtuopaese.orgPoste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% – Aut. 110/ATSUD/BN

Caffè in grani - Cialde - Capsule - Capsule compatibili Nespresso

Distributore: DI MELLA ICE s.r.l.c.da Piana z. i. 22, Morcone (BN) - Tel. 0824 956185 - fax 0824 957480

Questo giornale è distribuito gratuitamente nei comuni di Morcone, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Pontelandolfo, Santa Croce del Sannio, Sassinoro

Apprima ri réndie po’ ri paréndi

ANNO V - N. 4 - APRILE 2015NUOVA EDIZIONE - COPIA OMAGGIO

E D I Z I O N I

Via degli Italici 29/A - Morcone (BN)[email protected]

Per l’anno scolastico 2015-2016in allestimento il

BANCO DEL LIBRO USATO

Ciao, bella!Il Murgantino

Settant’anni e li dimostra. La“liberazione” li ha compiutiquesto 25 aprile con il solitodiscorso del Presidente dellaRepubblica, le solite bandiererosse nelle piazze e nell’aria lesolite note di “Bella ciao”. Èevidente che in questa ricor-renza vi si riconosce soloquella parte d’italiani che com-batterono il nazifascismo. Glialtri, che per lungo temposono stati costretti a tacere(prima per legge e poi di fattoaltrimenti accusati di apologiao di eversione) oggi stanno ri-scattando quel periodo vissutodall’Italia dopo l’8 settembre’45, soprattutto attraverso l’in-formazione compresa quelladi Stato, in cui è sempre mag-giore la presenza di storici escrittori che con le loro tesi econ i loro documenti ristabili-scono un certo equilibrio traopposte ideologie.Da qualche anno molti espo-nenti della cultura italianastanno riscrivendo la storiache l’Italia ha vissuto quandoparte del nostro Paese, privodi una guida, ha conosciutouna cruenta guerra civile. Iloro nomi ormai costituisconoun nutrito elenco: GiampaoloPansa, Aldo Cazzullo, Gigi DiFiore, tanto per citare quellipiù noti, e le case editrici di-sposte a pubblicare i loroscritti sono del calibro di Riz-zoli o Rcs. Esse da qualcheanno affiancano i tanti piccolieditori radicati su tutto il terri-torio nazionale, che da de-cenni, con modesti mezzi etanto stoicismo, pubblicano lamedesima storia vissuta dallaparte dei vinti.È questa la dimostrazione chealla vittoria delle armi non cor-risponde spesso quella ideolo-gica perché con la verità, allafine, si deve sempre fare i contie così, fatti taciuti per anni edocumenti tenuti nascosti,oggi rimettono in discussioneuna storia che sembrava asso-data. È chiaro, quindi, che nonsaranno certo le cerimonie uf-ficiali e le passerelle di Statoad arginare la verità dilagantedella contro storia. Di questopasso, in un lontano futuro,scomparsi i protagonisti e sce-mato il vigore ideologico, il 25aprile scadrà a una ricorrenzatra simpatizzanti. E se questodovesse succedere, non vor-remmo che saranno in molti asalutare questa festa “Ciao,bella!”.

MORCONEGESTIONE RIFIUTIdi Marzio Cirelli

Procede senza sosta l’attività dell’Amministrazionecomunale di Morcone circa la gestione dei rifiuti.Più volte, anche attraverso le colonne di questogiornale, ho comunicato pedissequamente le varietappe che la raccolta dei rifiuti ha percorso in que-sti ultimi anni. Già la precedente Amministrazioneaveva ereditato una situazione a dir poco tragicarimasta ferma al vecchio modo di concepire la rac-colta attraverso operatori ecologici che, muniti dipala e ramazza, provvedevano alla manutenzionedel decoro urbano; al contempo le famiglie con-ferivano la spazzatura nei contenitori dislocati intutto il paese.Il primo passo è stato quello di passare alla “dif-ferenziata” attraverso il “porta a porta” nel centrostorico e zone limitrofe, eliminando così gli anti-gienici e antiestetici cassonetti, spesso debordantidi sacchetti quando la discarica che avrebbe do-vuto riceverli rimaneva chiusa. I primi effetti si

sono visti immediatamente con le cifre fornite daLegambiente che già da tempo ci ha incluso tra icomuni “ricicloni”. Per i risultati raggiunti, oltre aquei cittadini attenti, mi preme ringraziare anchele attività commerciali che, opportunamente sen-sibilizzate, hanno recepito la necessità di collabo-rare con il Comune tant’è che gratuitamentealcune di esse raccolgono pile esaurite e medici-nali scaduti, altre provvedono alla vendita (senzaguadagno) dei sacchetti che gli utenti acquistanoper la raccolta differenziata.Simultaneamente si è passati alla gestione dei ri-fiuti ingombranti rendendo efficiente l’isola ecolo-gica sita nella zona industriale dove i cittadinipossono conferirvi ogni tipo di rifiuto che per ti-pologia e dimensioni non può essere collocato al-trove. Tutto questo è stato possibile anche grazieal lavoro svolto dalla So.Ge.Si., società con la qualeil Comune intrattiene un proficuo rapporto di col-laborazione.

a pag. 2

Avviato l’iter per l’adesione al compostaggio domestico

COMUNE DI MORCONEProvincia di Benevento

INAUGURAZIONE DEL PARCO DIDATTICO

PROGRAMMAOre 9,30: villa comunale “Tommaso Lombardi”

Inaugurazione e benedizione del percorsoOre 10,30: sito mariano

Breve funzione religiosaSaluto delle autoritàe messa a dimora di una pianta autoctona

Ore 11,30: Visita guidata del parco

13 maggio 2015

La cittadinanza è invitata

IL PARTODEL PARCO

di Ruggiero Cataldi

Finalmente! Il prossimo 13 maggio, alle ore9,30 verrà inaugurato il sentiero adiacentealla villa comunale “Tommaso Lombardi”,meglio conosciuto come” Parco didattico”,sperando di poter vedere aperto quel can-cello, ornato dalle sagome in ferro di duescoiattoli, che da moltissimo tempo rimanechiuso impedendo ai cittadini la fruizione diquesta meravigliosa opera. Zone di accoglienza, camminamenti im-mersi nel verde, sentieri per il trekking, per-corso della salute munito di tutte leattrezzature necessarie, sito mariano di pre-ghiera, riflessione e raccoglimento, area pic-nic, punto panoramico, capanna a tholos equant’altro; insomma un intervento di mi-glioramento e incremento della fruizione tu-ristico-ricreativa di tutta quell’area checosteggia a monte la ex SS 87 fino al“Toppo della Lupa” e che decenni addietroera già stata oggetto di interventi di siste-mazione e piantumazione di centinaia di al-beri e di essenze nostrane da parte dellaForestale e della Comunità Montana “AltoTammaro”. L’opera, per un importo pari a750.000,00 euro è stata finanziata con ifondi Fers (Fondo Europeo di Sviluppo Re-gionale).È palese che gli obiettivi conseguiti sonostati quelli legati alla valorizzazione della fo-reste e dei boschi pubblici con un accresci-mento della loro valenza ambientale, miratia salvaguardare e migliorare il profilo eco-logico-paesaggistico e finalizzati in definitivaa garantire e ottimizzare l’utilizzo di tuttauna zona adiacente il centro urbano equindi molto facile da raggiungere. Indub-biamente, il territorio di riferimento disponedi risorse paesaggistico-ambientali di note-vole interesse, rappresentate dalla varietà diecosistemi, di risorse storico-culturali e di ri-sorse agroalimentari di pregio.

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Aprile 2015 n. 4_Il Murgantino 07/05/2015 21.46 Pagina 1

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RIFLESSIONIA MANOVELLAdel Grillo sparlante

CAMERA DI COMMERCIO DI BENEVENTO NUOVE NOMINE AI VERTICI

Anno V - n. 4 - Aprile 2015Dalla prima pagina

Rubrica irriverente di satira murgantina

LE SCIMMIE DI KATMANDU

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Le mie antenne so’ longhe, ma accussì longhe che a volte captanocose che sfuggono agli umani.Spesso costoro (incauti!) tali appendici le definiscono erroneamentecorna, senza penza’ a le loro che sono come il trucco del prestigia-tore: ce stao, ma non se véréne.E proprio le mie antenne, circa un mese fa, hanno captato una tra-smissione che è andata in onda su a Rai Tre, “Scala Mercalli”, la cuipuntata trattava della raccolta dei rifiuti e durante la quale hannomostrato come questa si pratica in varie località del mondo, duedelle quali mi hanno colpito particolarmente.La prima è stata Trento, dove, passeggiando per le sue vie, si po-teva notare che a terra non compariva rifiuto alcuno: neanche l’om-bra di un pezzo di carta né di una cicca di sigaretta. I motivi? Da unlato l’educazione civica dei cittadini che differenziano i rifiuti meti-colosamente, dall’altra un’azienda ben organizzata che li raccogliesia nella città prealpina sia nei circa cinquanta comuni consorziatiche la circondano.Siamo al nord, commenterà qualcuno. Ma quanno mai. Nella stessatrasmissione si è visto che la provincia di Salerno raggiunge lestesse percentuali di recupero di rifiuti. Siamo al sud e per giuntain Campania, replico io!La seconda località è stata Katmandu, capitale del Nepal. Quandopensiamo a questo piccolo Stato asiatico (oggi ancora più noto peril tragico e immane evento calamitoso) vengono in mente le mon-tagne più alte del mondo sempre innevate, l’aria purissima come di-ceva il barbuto scalatore, i limpidi ruscelli la cui acqua cristallinacorre verso valle (a quanto pare anche da quelle parti l’acqua vaaddò pènne).Si è visto pure che a queste celeberrime montagne incontaminatefaceva da contraltare l’ambiente degradato delle zone urbane: ri-fiuti abbandonati ovunque, simboli della presenza dilagante e de-vastante della società consumistica. Se ne vedevano talmente tantiche, per chi avesse acceso il televisore solo in quel momento, sem-brava di essere nell’hinterland di Napoli, però, al contrario di casanostra, i nepalesi a questo problema hanno reagito in maniera inu-suale. Sono partiti da una semplice considerazione: se una manogetta il rifiuto, un’altra lo deve raccattare e così oggi, da quelle parti,quanti rifiuti vengono gettati altrettanti ne vengono raccolti.Alla fine la coccia tosta di alcuni, unita all’emulazione di altri, haavuto la meglio: l’ambiente è stato bonificato. E l’emulazione è statacosì contagiosa che in quel Paese pure le scimmie, opportuna-mente addestrate, oggi sono di aiuto ai volontari nel recupero diogni tipo di rifiuto.Ora veniamo a Morcone... e ca’ ve òglio.L’Amministrazione comunale.In ordine di tempo, prima ha organizzato la raccolta differenziata,successivamente ha avviato il “porta a porta” per il centro storico,infine ora si è attivata per promuovere il compostaggio domestico.Gli sforzi compiuti in pochi anni hanno prodotto lusinghieri risultatievidenziati anche da importanti attestati di merito.E l’opposizione? Dice ca è tutto faozo.Gli operatori ecologici.Raccolgono con competenza e puntualità (come da calendario di-stribuito ai cittadini) tutti i rifiuti prodotti e spesso mettono in ordineanche quando non dovrebbero: secondo voi chi raccoglie il vetro la-sciato accanto alle campane sistemate nel centro storico o i sac-chetti abbandonati vicino ai cassonetti presenti in periferia? Non dicerto il mago Zurlì. Infine, sempre gli stessi hanno riordinato l’isolaecologica e tutte le persone di buona volontà che vi si recano perdepositare i rifiuti, possono apprezzarne la gentilezza e la solerziache usano per aiutare l’utente.La cittadinanza.Molti eseguono la raccolta differenziata in maniera precisa e dili-gente e c’è chi il compostaggio domestico già lo pratica da qualcheanno. È proprio grazie a tutta questa gente che Marzio po’ fa rospaccono quando esibisce i premi che annualmente autorevoli as-sociazioni ambientaliste conferiscono al nostro paese. Ma i nervisaltano quando ogni tanto (e non di rado, purtroppo) degli imbecilliabbandonano i rifiuti lungo le strade o tra le limpide acque dei no-stri torrenti e così, alla recente scomunica di Don Nik, si sommanole jastéme dei cittadini perbene. Quest’andazzo mi fa proprio girarei gioielli di famiglia.Quasi quasi me ne vajo a Katmandu a prestare soccorso a quellagente sfortunata... e poi è sicuramente meglio accommatte co’ lescigne.

La redazione

Nuove nomine ai vertici della Camera di Commercio di Benevento. Il pre-sidente del Consiglio Regionale della Campania ha designato, in sostitu-zione dei componenti dimissionari Luigi Auriemma e Gennarino Masiello,come componenti della Cciaa di Benevento settore agricoltura il bene-ventano Rino Lemmo, ed il morconese Antonio Mastrantuono. Tali nomine, ufficializzate nell’ultimo Bollettino Ufficiale della RegioneCampania, derivano dalle dimissioni dei Consiglieri camerali Luigi Au-riemma e Gennarino Masiello, nominati con DPGR n. 292/2011 in rappre-sentanza del settore agricoltura. Con la nota n. 774 del 19/12/2014,

acquisita al prot. n. 0037235 del 21/01/2015 della Direzione Generale Svi-luppo Economico, l’apparentamento costituito dalle Associazioni Coldi-retti Benevento, Confagricoltura Benevento e CIA Benevento, hadesignato, in sostituzione dei componenti dimissionari sopra menzionati,il sig. Lemmo Rino e Mastrantuono Antonio”.  Le designazioni, infatti, sonostate inviate dalle Associazioni Coldiretti Benevento, Confagricoltura Be-nevento e CIA Benevento: “rappresentative del Settore Agricoltura, comeindividuate dal D.D. n. 552/2011, cui spetta designare i componenti delConsiglio della Camera di Commercio di Benevento”.Sempre sul Burc di oggi 07/04/2015 è apparsa la nomina sostitutivapresso la Commissione Provinciale per L’Artigianato di Benevento, del

dimissionario Giovanni Farricelli. Le dimissioni, si legge, erano giunte:“con nota n. 303 del 10/02/2015” dalla Segreteria della CPA di Bene-vento.Con la “nota n. 144 del 02/02/2015, invece, l’Assessore al Commercio eArtigianato” aveva proposto la “nomina della dott.ssa Rosalba Iscaro, giàfunzionario presso la Direzione Generale Lavori Pubblici e Protezione Ci-vile – UOD Genio civile di Benevento”. La nomina della Iscaro è arrivatacon il decreto n. 54 del 30/03/2015 a firma dello stesso Caldoro “ai sensidell’art. 3, comma 4 lett. (a della legge regionale n, 11/1987 smi, qualecomponente regionale senza diritto di voto della CPA di Benevento, ladott.ssa Rosalba Iscaro”.

Ultima, in ordine temporale, la de-cisione di promuovere e attuare ilcompostaggio domestico checomporterà la riduzione dellatassa sui rifiuti a quanti intende-ranno praticarlo nella misura per-centuale stabilita dalla GiuntaComunale in base a criteri all’uopofissati tra cui la stima del pesospecifico sottratto al conferimentoin discarica rispetto all’anno pre-cedente. Tale attività riveste anchecarattere didattico, infatti essamette in pratica quel circolo vir-tuoso che trasforma gli avanzi diumido in terriccio salutare per lepiante, alleggerendo così notevol-mente i costi di smaltimento. Perpiù dettagliate informazioni l’Am-ministrazione ha provveduto a unacapillare affissione di locandineesplicative presso gli esercizi com-merciali presenti su tutto il territo-rio comunale.Sempre nella logica del migliora-mento della gestione dei rifiuti, ilComune più di un anno fa pre-sentò un progetto presso la Re-gione Campania per l’ulterioreefficientamento dell’isola ecolo-gica con l’intenzione di trasfor-marla in un sito opportunamenteorganizzato per lo stoccaggio, laselezione e lo smaltimento deimateriali ingombranti (la cui ven-dita avrebbe permesso la ridu-zione della Tarsu) raccolti anchenei comuni vicini. A oggi non se neè fatto nulla per il mancato finan-ziamento. Ma l’aspetto buffo (senon sconcertante!) è stato che al-cuni cittadini, riunitisi in un appo-sito comitato, hanno addiritturaosteggiato la proposta paventandofantomatici rischi causati da orga-nizzazioni malavitose.Questo comitato, in verità, mi sem-bra molto attento solo quandodeve denunciare. Infatti risale soloa poche settimane fa quando, aseguito di rifiuti abbandonati daqualche balordo, il comitato li hasegnalati tramite Pec all’autoritàcompetente affinché la stessa“provvedesse” alla rimozione: piùche una segnalazione/invito, mi èsembrata un’ordinanza.Se a costoro stessero a cuore ve-ramente “la nostra terra e il nostrofuturo”, invece di creare allarmismiinutili e dannosi, potrebbero sensi-bilizzare e promuovere una rac-colta volontaria periodica (magaridue volte l’anno) atta ad avviare

Le opere realizzate sono dotate di strutture per l’accoglienza, diservizi per attività didattica per esperienze sensoriali e tattili in re-lazione all’ambiente forestale.L’aspetto più interessante forse è il valore didattico-ricreativo chepotrà assumere l’intervento. Lungo il percorso si potrà osservareil rifacimento di un forno per la produzione della calce, la flora ela fauna tipica della macchia mediterranea.L’ambiente diventa così un luogo rivolto all’educazione, diventaun laboratorio didattico all’aperto, dove tutto viene acquisito, rie-laborato e restituito con una duplice ricaduta: conoscere i propriluoghi è, fondamentalmente, conoscere se stessi, utilizzando l’am-biente come mezzo educativo. Diventa importante per una sen-sibilizzazione al rispetto dell’ambiente nella consapevolezza chel’uomo è parte importante della natura e dell’habitat che lo cir-conda e che deve avere un uso responsabile degli stessi.

Il parto del parco

Il punto di accoglienza

quel “processo di sublimazione eatto di coraggio che trasforma lerelazioni umane per una comunitàmigliore!”, tanto per usare le lorostesse parole. E anche sulla cono-scenza dei rifiuti questi signori la-sciano piuttosto a desiderare,essendo gli stessi che tempo fagridarono “al lupo, al lupo” per delmateriale ritenuto pericoloso, mache alla verifica si scoprì che sitrattava di lana di pecora, pergiunta stoccata in appositi sacchie munita di regolare documento ditrasporto pronta ad essere ritirata!Noi dell’Amministrazione ce lastiamo mettendo tutta, ma evi-dentemente non basta.

la redazione

Quando arrivi ti trovi subito a proprio agio. È questal’immediata sensazione che provi quando entri al“New Moon”, il nuovo locale inaugurato sabato 2maggio.Un elegante arredamento con travi e soppalco inlegno classico, bancone e tavoli ben sistemati, or-dine e pulizia ti invogliano a sedere e a consumarequanto di buono offre la casa.L’ambiente, molto raccolto, può ospitare circa ot-tanta persone, numero destinato a salire conside-rando l’ampio spazio antistante utilizzabile con labella stagione.Mauro e Celeste Ferrara, da Sassinoro, coadiuvatidall’infaticabile mamma Maria, hanno avuto la bril-lante idea di aprire un locale polivalente che si po-trebbe definire “uno e trino”, prendendo spuntodalla teologia cristiana e senza fare accostamentiblasfemi. Sì, perché questo locale, sito a Morconelungo il rettilineo che scende verso la Piana all’al-

tezza della caratteristica chiesetta dell’Addolorata,ha veramente tre anime.La mattina è soprattutto bar: apre alle 6,00 e offrericche colazioni dolci e rustiche. A ora di pranzo di-venta ristorante con pranzo a menù fisso e un ser-vizio molto veloce. La sera e la notte si imbellettaper diventare pub e pizzeria, quest’ultima impre-ziosita dalla presenza di un bel forno a legna. Iltutto a prezzi veramente modici.Il retrobanco espone una ricca liquoreria; anche labirreria è molto assortita e offre marche economi-che e di qualità, sia in vetro sia alla spina. Insomma,ce n’è per tutte le tasche e per tutti i gusti, com-preso quello orientale, visto che si può consumareun prelibato kebab.Colloquiando con i titolari è emersa la loro neces-sità di ringraziare quanti (e sono stati veramentetanti) con la loro presenza hanno reso omaggio allocale nel giorno dell’inaugurazione e quanti inten-deranno entrare a far parte della loro già nutritaschiera di clienti.

Gestione rifiuti

NEW MOONUN LOCALE “UNO E TRINO”In azione il veicolo della Sogesi mentre spazzola la strada

Tra i nuovi componenti designati compare il nostro compaesano Antonio Mastrantuono, in rappresentanza del settore agricoltura

Aprile 2015 n. 4_Il Murgantino 07/05/2015 21.46 Pagina 2

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di Gaetano Cipolletti

Il 22 e 23 aprile 2015 Casa Sannia,sede del Polo Culturale BAM (Bi-blioteca Comunale, Archivio Sto-rico Comunale, Museo Civico)“Enrico Sannia” e del Museo Scuola“Achille Sannia”, ha accolto i bam-bini frequentanti le classi 3a, 4a e 5a

della Scuola Primaria di MorconeCapoluogo e i bambini frequentantile classi 1a, 2a, 3a, 4a e 5a dellaScuola Primaria di Santa Croce delSannio.La visita presso Casa Sannia è av-venuta in occasione della “GiornataMondiale del libro e del diritto d’au-tore”, che ricorre il 23 aprile di ognianno. La giornata è caldeggiatadall’Unesco al fine di promuoverela lettura, la pubblicazione dei librie la protezione della proprietà in-tellettuale. La scelta del giorno nonè casuale, bensì è legata alla datadi morte, 23 aprile 1616, di tre scrit-tori: Miguel de Cervantes, WilliamShakespeare, Inca Garcilaso de laVega.I bambini, accompagnati dai do-centi, suddivisi in due gruppi hannovisitato i locali del Polo CulturaleBam “Enrico Sannia” e i locali delMuseo Scuola “Achille Sannia”; im-prescindibile per ogni gruppo èstata la conoscenza storico-cultu-rale di Casa Sannia, hanno visitatol’antica cucina e riscoperto il calorefamiliare conservato.La visita guidata al Polo CulturaleBAM “Enrico Sannia” è stata incen-trata sulla scoperta del significatodella parola BAM, infatti, i bambinihanno ricevuto indizi utili per sco-

prire a fine percorso il suo signifi-cato, ma il vero “cicerone” della vi-sita è stato il libro, considerato nonoggetto ma essere umano capacedi comunicare. Questo espedientesi è reso necessario per entrare di-datticamente in contatto con il pa-trimonio e soprattutto farconoscere le attività di inventa-riato, catalogazione e valorizza-zione promosse dalla BibliotecaComunale, dall’Archivio Storico Co-munale e dal Museo Civico “EnricoSannia”.La visita guidata al Museo Scuola“Achille Sannia” è stata incentrata

sulla conoscenza del patrimoniomuseale scientifico, quindi attra-verso il percorso trasmettere l’ideadella scienza non come una realtàculturale fredda che allontana,bensì umana che entusiasma e so-prattutto insegna.Il Polo Culturale BAM “Enrico San-nia” e il Museo Scuola “Achille San-nia” hanno accolto con entusiasmoe risposto alla Scuola che ha bus-sato il portone di Casa Sannia cheresterà sempre aperto a tutti affin-ché si conosca, riconosca e tra-smetta i valori storico-culturali iviconservati.

di Luigi Prozzo

Nuove aperture e grandi novità:tempo di inizi per la comunità diCuffiano.Dopo i lavori di rinnovamento, dapoco incominciati nel piazzale cheospiterà il “Mercato Agricolo” (an-tistante l’edificio scolastico), si èdato finalmente il via al nuovo Uf-ficio Comunale dislocato da Mor-cone e, per l’appunto, impiantatoproprio nel territorio della vastacontrada. L’ufficio, collocato in unambiente separato della ScuolaElementare, si spera diventerà, inbreve tempo, uno dei tanti punti diriferimento del circondario, ingrado di servire al meglio ognieventualità della propria cittadi-nanza. A dare l’esempio è lostesso primo cittadino, il sindacoCostantino Fortunato, che ha inau-gurato i lavori dell’esercizio pub-blico utilizzando per primo i serviziresi dall’Ufficio.Una benefica opportunità per lacontrada di ristabilire quel primatodi “centro nevralgico” che l’ha dasempre contraddistinta e che,negli ultimi tempi, è andato via viasminuendosi a causa dei ferocitempi di crisi, che malgrado tutto,siamo costretti a subire (un esem-pio su tutti, la “non sempre dispo-

nibilità” dell’Ufficio Postale inpiazza S. Pio da Pietrelcina, apertosolo di giovedì).Insomma: in una comunità chevanta due sezioni elettorali votanti(la VII e l’VII) e in cui, in passato, ri-siedeva una sede politica oltre cheuna struttura della Coldiretti, que-sta può davvero essere un buonaoccasione per tornare a quel dina-mismo maturo e intelligente che,

come scriveva il grande TommasoLombardi, “economicamente e po-liticamente è in grado di darepunti alla stessa Morcone ”.Ricordando, quindi, gli orari diapertura al pubblico dell’Ufficio(ogni lunedì dalle 8:00 alle 12:00e ogni giovedì dalle 15:00 alle18:00), non resta che lanciare un“in bocca al lupo” e augurare buonlavoro!

CUFFIANOARIA DI RINNOVAMENTO

di Luigi Moffa

A Colle Sannita sarà costituita la sezione dell’Asso-ciazione Nazionale Carabinieri (ANC). Infatti, alcunicittadini collesi, già appar-tenuti all’Arma, sono im-pegnati nella faseorganizzativa chedovrà portare al-l’apertura della se-zione localedell ’Associazionecon la cerimoniainaugurale che è infase di programma-zione. Attualmentequesto gruppo dicittadini, guidati daSalvatore Peluso, ap-puntato dei Carabi-nieri in pensione, èalle prese con la ri-cerca di una sede ido-nea e possibilmenteubicata nella centralepiazza Giuseppe Flora.Pertanto è stata presentatarichiesta all’Amministrazionecomunale al fine di ottenere lo-cali dove poter svolgere le attivitàsociali.“La Giunta comunale ha ritenuto opportuno

e doveroso – si legge nell’atto deliberativo – acco-gliere tale richiesta in quanto l’Arma dei Carabinierisvolge sul territorio, da sempre, un indispensabile einsostituibile ruolo di presidio della sicurezza pub-

blica e di tutela dei cittadiniin un’ampia pluralità di cir-

costanze. Però, ad oggi,il Comune non ha adisposizione localiadatti da soddisfarela richiesta, si rendeperciò necessarioacquisire in loca-zione da privati citta-dini una sedeadeguata”.L’organo esecutivoha dunque assuntol’impegno di reperireuna sede idonea aimembri dell’Associa-zione da concedere incomodato d’uso. I com-

ponenti di questa Asso-ciazione, che sono ex

carabinieri effettivi e ausi-liari, al momento sono circa

trenta provenienti anche daicomuni di Circello e Castelpa-

gano. Per il futuro ci sarà la possibi-lità di tesserare anche i simpatizzanti e

i familiari dei Carabinieri in congedo.

di Luigi Moffa

Il Comune di Circello, in seguito a una nota dellaGiunta regionale della Campania – Assessorato al-l’ecologia, tutela dell’ambiente e Disinquinamento– del 23 marzo 2015, provvederà al censimento ditutti gli immobili nei quali siano presenti materiali oprodotti contenenti amianto libero o in materialefriabile. A tale scopo con un avviso pubblico, a firmadel sindaco di Circello Gianclaudio Golia, si invitanotutti i proprietari di immobili con coperture in lastredi amianto e coloro che sono proprietari di benimobili o immobili nei quali siano presenti materialio prodotti contenenti amianto di provvedere entroil termine perentorio di 120 giorni ad effettuare ilcensimento degli stessi.I cittadini interessati a tale censimentopotranno utilizzare gli appositi modelliforniti dal Comune e disponibili pressol’ufficio tecnico oppure scaricabili dalsito internet del Comune di Circello. Leschede debitamente compilate dalproprietario dell’immobile vanno con-segnate al protocollo del Comune otrasmesse via Pec all’indirizzo: [email protected] parte dell’Amministrazione comu-nale occorre tenere sotto osserva-zione costante ogni fonte diinquinamento e che tutti i materialicontenenti amianto vanno bonificatinelle forme di legge, previa disposi-zione di apposito piano di lavoro per larimozione, il trasporto, lo smaltimentodei materiali e la messa in sicurezzadell’intero sito, al fine di evitare la di-

spersione di fibre nocive per la salute pubblica.“Intendiamo effettuare – dice il sindaco di CircelloGianclaudio Golia – una mappatura precisa del no-stro territorio per verificare sia negli immobili privatiche in quelli pubblici la presenza di materiali con-tenenti amianto. Confidiamo nella collaborazionedei cittadini sia da un punto di vista della tuteladella salute pubblica e sia per provvedere a even-tuali bonifiche. Da una prima analisi del nostro ter-ritorio non dovrebbero esserci siti contaminati,qualche sorpresa potrebbe venire dai vecchi edificidove potrebbero essere stati utilizzati materiali con-tenenti amianto. Solo con il fattivo aiuto dei cittadinisarà possibile addivenire a un censimento attendi-bile come previsto dalla normativa”.

Le scuole elementari di Morcone e Santa Croce del San-nio in visita al Polo Culturale BAM presso Casa Sannia

GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO

Morcone. Casa Sannia, sede della biblioreca comunale e del museo-scuola

COLLE SANNITAASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI

CIRCELLOCENSIMENTO DELL’AMIANTOIl Comune avvia l’iter per la mappatura del territorio

PRESENZA DI AMIANTO IN UN IMMOBILE

Avviata la fase organizzativa per l’apertura della sezione

L’inizio dei lavori della nuova piazza destinata al mercato agricoloe l’apertura del nuovo ufficio comunale rafforzano l’autonomiadella maggiore contrada di Morcone dove sono già presenti la par-rocchia, la scuola, l’ufficio postale, il campo sportivo e il cimitero

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di Luigi Moffa

Il comitato cittadino decoratese,costituitosi a Decorata, frazione diColle Sannita, denuncia la condi-zione in cui versa attualmente lastrada statale 212 Val Fortore, neltratto compreso tra lo svincolodella S.S 212 Variante “Fortorina”per Reino e il chilometro 49+670ovvero il limite di confine con laRegione Molise.“Dallo svincolo di Reino della sta-tale 212 Variante “Fortorina” – silegge nell’esposto inviato alle au-torità competenti e ai sindaci deiComuni interessati – e lungo tuttoil restante tratto fino al Km.49+670 si segnala un fondo stra-dale che si presenta sconnesso inmoltissimi tratti, pieno di buche efossati (vere e proprie trincee) econ le cunette invase da erbacciae rovi che impediscono il normaledeflusso delle acque piovane, cre-ando pericolo per la circolazionenonché danni meccanici ai veicoliche la percorrono giornalmente,anche a moderata velocità”.Il comitato, che segnala inoltrecome alcuni tratti di questa stradasono i più critici in caso di intensenevicate, chiede alla sezione della

Polizia Stradale di Benevento unaverifica dettagliata delle condizioniin cui versa il tratto di strada inquestione con diretto riscontroalle autorità competenti. Al capocompartimento della viabilità dellaCampania viene chiesto di garan-tire i lavori di manutenzione ordi-naria e straordinaria, di porre inatto azioni progettuali sul restantetracciato storico della SS 212 di

competenza, finalizzate a renderlouguale a quello già realizzato cosìda permettere anche ai paesicome Colle Sannita, frazione De-corata, Circello, Castelpagano eCastelvetere in Valfortore un col-legamento dignitoso, sia verso Be-nevento che verso il Molise. IlComitato infine chiede ai verticiAnas e ai sindaci un incontro perdiscutere della problematica.

di Luigi Moffa

Con determina del responsabile dell’area econo-mico-finanziaria del Comune è stato aggiudicatodefinitivamente il servizio di refezione scolasticaper gli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016 allasocietà cooperativa “Antares” di Circello, primanella graduatoria finale di merito, che ha offerto ilprezzo netto di 2,94 euro per ogni singolo pasto,cui naturalmente va aggiunta l’Iva nella misura dilegge.Per l’affidamento del servizio di refezione scolasticaè stato stabilito di procedere mediante proceduraaperta con il criterio dell’offerta economicamentepiù vantaggiosa. Il 14 ottobre 2014 è stata aggiudi-cata provvisoriamente la gara alla cooperativa “An-tares”, e una volta effettuate le verifiche delpossesso da parte dell’impresa aggiudicataria dei re-quisiti di ordine generale per la partecipazione alleprocedure di affidamento degli appalti, l’aggiudica-zione definitiva è divenuta efficace.Successivamente all’adozione della determina delresponsabile dell’area economico-finanziaria potrà

essere stipulato apposito contratto entro sessantagiorni dall’aggiudicazione divenuta efficace.Il servizio di refezione scolastica ha avuto inizio apartire dal 20 ottobre 2014 in esecuzione della de-termina di settore n. 61 del 16 ottobre 2014. La coo-perativa “Antares” svolge il servizio di refezionescolastica per la scuola dell’infanzia, la primaria e lasecondaria di primo grado del Comune di Circello.L’onere relativo al servizio di refezione scolastica èstato previsto a carico del bilancio comunale perl’esercizio finanziario 2014 e nel pluriennale 2014,2015, 2016 come approvati dal Consiglio comunalecon atto esecutivo n. 47 del 26 settembre 2014, percui la previsione è contenuta anche nel redigendobilancio per l’esercizio 2015.“È stata sempre volontà di questa amministrazione– dice il vice sindaco Alfonso Nava – rendere il ser-vizio di mensa scolastica il più efficiente possibile,ma soprattutto a tutela degli alunni che usufrui-scono del servizio stesso. Un nostro obiettivo èquello di utilizzare per la mensa prodotti a chilo-metro zero a garanzia dell’origine e della genuinitàdei prodotti stessi”.

di Luigi Moffa

Studenti dell’Università degli studidi Napoli Federico II svolgeranno ti-rocini formativi presso il Comunedi Campolattaro.La Giunta comunale ha approvatolo schema di convenzione che di-sciplina le modalità operative deltirocinio. Un’iniziativa che è finaliz-zata ad agevolare le scelte profes-sionali mediante la conoscenzadiretta del mondo del lavoro e rea-lizzare momenti di alternanza trastudio e lavoro nell’ambito dei pro-cessi formativi. Dunque, si tratta ditirocini di formazione e orienta-mento in azienda a beneficio di co-loro che abbiano già assoltoall’obbligo scolastico ai sensi dellalegge 31 dicembre 1962 n. 1859.L’Università degli studi di Napoli Fe-derico II ha inteso procederelungo questa direzione offrendoagli studenti la possibilità di ade-rire a percorsi formativi e a pro-getti di stage da effettuare pressoenti o aziende ospitanti che forni-scano la propria disponibilità. Il Co-mune di Campolattaro si èdimostrato disponibile a praticarequesto nuovo tipo di esperienzaaccogliendo all’interno dei propriuffici comunali per questa primafase un tirocinante che con moltaprobabilità sarà assegnato all’uffi-cio tecnico comunale.Durante lo svolgimento del tiroci-nio l’attività di formazione e orien-

di Fiorella De Michele

Ho sempre creduto che ognuno di noi abbia unamissione da compiere, un dono da sfruttare. Spessonon ne siamo coscienti e pensiamo di vivere soloper noi stessi. Non mi reputo una fervente religiosama sono sicuramente una forte credente, e ho fedenelle persone e nella loro capacità di amare, ancheoltre la vita.Quella che racconto èuna storia triste e gio-iosa al contempo.Mario Albini, 76 anni,marito e padre pre-sente, nonno amore-vole, conosciuto datutta la comunità diPontelandolfo, improv-visamente accusa unmalore; la situazioneappare subito critica,pochi giorni e sarebbearrivato il peggio. Ma lafamiglia, ricordando undesiderio espresso dalcaro congiunto, decidedi donarne gli organi.Fegato e reni, traspor-tati d’urgenza a chipure lottava tra la vitae la morte, hanno sal-vato altre persone. Peruna vita che si spegne,altre speranze si sonoriaccese.Mi ha colpito profonda-

mente questo che per me è un gesto di puroamore, un atto di altruismo, un segno di speranza inun mondo buio, contraffatto dall’egoismo. Non ci sirende mai conto di quanto sia cara, preziosa e ine-stimabile la nostra vita, se non quando ne avver-tiamo il pericolo; ma Mario e la decisione della suafamiglia ci trasmette un grande insegnamento:l’amore per la vita di tutti e il coraggio di aiutare chipuò essere ancora salvato.

di Chiara De Michele

Il 29 aprile, presso il centro di ag-gregazione di Colle Sannita, èstata festeggiata la sesta edi-zione di Legal-mente.Tutte le componenti dell’Istitutodi Istruzione “Don PeppinoDiana”, si sono riunite in unagrande kermesse in cui hannodato sfogo a tutta la creatività ealla varietà di attività finalizzataall’affermazione dei principi di le-galità. Canti, balli, rappresenta-zioni teatrali, lavori multimedialie dibattiti a tema, questi sonostati i contributi offerti dagli al-

lievi. E’ stata la grande festa dellascuola per alunni, docenti e per-sonale ATA che hanno valida-mente interpretato il nobilesentimento.Una mattinata all’insegna dell’al-legria, della riflessione, del sensocivico e dell’arte. L’evento, bril-lantemente coordinato dalladott.ssa Daniela Carlucci ha ospi-tato gli interventi del dott. Tom-maso Paulucci, del dirigentescolastico, dott.ssa Marina Lupo,del Sindaco del Comune di ColleSannita, dott. Giorgio Nista e delvicesindaco del Comune di Mor-cone, Ferdinando Pisco.

COLLE SANNITA EMERGENZA VIABILITÀGli abitanti della frazione di Decorata denunciano le preca-rie condizioni in cui versa la Strada Statale 212 Val Fortore

PONTELANDOLFOUNA BELLA STORIAGli organi di Mario Albini hanno restituito la speranzaad altre persone. Un gesto d’amore oltre la vita

Rifiorisce la vita

Un tratto della SP 212

CIRCELLOAPPALTATA LA REFEZIONE SCOLASTICA

Circello. Il borgo

tamento sarà seguita e verificatada un tutor designato dall’Univer-sità, in veste di responsabile didat-tico, e da un responsabile indicatodal Comune di Campolattaro.Per il tirocinante, in base alla con-venzione, sarà predisposto un pro-getto formativo e di orientamentoche prevede, tra l’altro, gli obiettivie le modalità di svolgimento del ti-rocinio, con l’indicazione dei tempidi presenza presso il Comune diCampolattaro. La realizzazione deltirocinio non comporta per l’Uni-

versità e per il Comune di Campo-lattaro oneri finanziari o di altra na-tura, salvo quelli assunti con lastipula della convenzione o quelliautonomamente decisi dal Co-mune di Campolattaro. La conven-zione che il Comune hasottoscritto con l’Università deglistudi di Napoli Federico II ha la du-rata di tre anni a decorrere dalladata della sua stipula ed è rinno-vabile alla scadenza medianteespressa manifestazione di vo-lontà di entrambe le parti.

COLLE SANNITA

CAMPOLATTAROTIROCINI PRESSO IL COMUNE

“Legal-mente” è giunta alla VI edizione

Aprile 2015 n. 4_Il Murgantino 07/05/2015 21.47 Pagina 4

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5Anno V - n. 4 - Aprile 2015Attualità

EMERGENZA IMMIGRAZIONEUn viaggio di speranza per un approdo di mortedi Fra’ Luigi Maria Lavecchia

Il Mediterraneo è il mare che con-fina a sud con la povertà, a nordcon la ricchezza, a est con l’indif-ferenza e a ovest con il profitto. Lesue onde partono da un bacino disofferenza e di degrado e si spin-gono fino alle terre della libertà,della dignità, della speranza, perinvocare attenzione e accoglienza,attendendo invano riscontri a mi-sura della dignità umana.L’Europa, il vecchio continente,sembra essere divenuto sclerocar-diaco nei confronti del gemito dipopolazioni che non chiedono ele-mosina di compassione né bricioledi avanzo dalle laute tavole del-l’opulenza del mondo occidentaleo dell’emisfero nord (che fa rimacon ricchezza), ma rispetto, consi-derazione per la loro condizionesubumana. Chiedono di poter con-dividere le prospettive di speranzache spettano a ogni uomo.Arriva pur sempre il momento incui l’allarme della povertà si fa piùinsopportabile del richiamo orgo-glioso delle proprie natie radici. Anulla più valgono gli sforzi di ri-strettezza per continuare a guar-dare il luogo, la patria della proprianascita. Quando ogni riserva natu-rale è sistematicamente mortifi-cata, l’alternativa porta un solonome: emigrazione. Ce lo hannoraccontato i nostri nonni e padri,partiti quando il nostro paese ver-sava in condizioni di indicibile po-

vertà, cercando fortuna in altri con-tinenti. Ce lo fanno rivivere le po-polazioni del nord Africa e oltre, lequali continuano a mirare nell’oltreMediterraneo una prospettiva disperanza che, ahimè, si trasformain delusione di morte. Intere fami-glie in partenza, o radicalmentedissestate, per sfidare quelle ondeche sono dei veri e propri marosi,e che tutto travolgono e risuc-chiano negli sterminati fondali dimorte. Tuttavia a far paura non è ilmare, ma la sonnolenza e la pro-crastinazione di una politica euro-pea che volge lo sguardo altroveper non vedere; che alza la vocein progetti alternativi o dialettichedi inutilità per non sentire il gemitodi quanti affondano nel mare dellaloro delusione e dell’abbandono,sommersi dall’inganno.Si parte da uno stato di sofferenzaper un viaggio di speranza, ma siapproda alla morte. Questo non faproblema a chi vive in contestiovattati di egoismo e in strutturedi chiusura. Intanto, il bel Mediter-raneo si sta trasformando in un im-menso cimitero, che ha il demeritodi nascondere nei suoi abissi cro-nache di quotidiana morte che ri-flettono il volto dell’indifferenza dichi potrebbe risolvere la proble-matica, ma che continua a latitarenei meandri di vuoti parolismi chenon incantano più nessuno, se noni conniventi di tale strage aggior-nata che sa dell’inverosimile.Sappiamo solo gettare su quel ba-

cino di morte qualche corona difiori (per giunta nemmeno freschi),che non vanno a fondo del pro-blema ma restano a galla e vi re-steranno fino alla loro naturaleestinzione d’ipocrisia. Chi piangeper quelle vite stroncate? Chi spie-gherà ai bambini il futuro spezzatodei propri genitori? Chi consoleràil pianto di mogli che continuano aportarsi sulle spiagge di attesascrutando l’orizzonte per ravvisarele fattezze del proprio amato e ri-prendere il sogno della ricomposi-zione e affermazione dellafamiglia?L’opinione pubblica è sconvolta. Lapolitica internazionale è indiffe-rente. L’Europa tace o temporeggia.L’Italia è sola nel fronteggiare il pro-blema di sbarchi crescenti, affollatie improvvisi, dispiegando un eser-

cito di uomini e donne che sistanno distinguendo per esube-ranza di umanità. La loro generositàdi operazione non è sostenuta dastipendi maggiorati (probabilità deltutto inverosimile), ma perché nelloro cuore pulsano i colori rossodel sacrificio, bianco della solida-rietà e umanità, e verde del sorrisodi speranza, che va dato a questinaufraghi di speranza quale cibo ur-gente, più importante del pane.Se l’Europa non ancora è rientratatutta negli annali della vergognaper questa nuova strage, di cui ungiorno bisognerà rendere contoalla storia e a Dio, è solo perché c’èun paese di frontiera, l’Italia, cheancor prima di aprire le propriebarriere, ha aperto il proprio cuoreper farsi primo asilo di accoglienzae di umanità. Grazie Italia!

la redazione

Il 22 aprile si è celebrata la Gior-nata della Terra, la più grande ma-nifestazione del pianeta dedicataai temi della protezione dell’am-biente. La giornata fu indetta dalleNazioni Unite dopo che nel 1970un movimento ecologista negliStati Uniti aveva deciso di fissarlaper questa data. Si tratta di un mo-mento celebrativo, ma anche edu-cativo e informativo durante ilquale i gruppi ecologisti di 192Paesi valutano le problematicheambientali e propongono delle so-luzioni.L’idea di creare la Giornata dellaTerra venne per la prima volta alsenatore democratico statunitenseGaylord Nelson che pensò, neglianni Sessanta, di organizzare unaserie di incontri e conferenze de-dicate all’ambiente: ci riuscì, coin-volgendo anche molti importantipolitici americani. Nel 1969, quandotra gennaio e febbraio a Santa Bar-bara, in California, si verificò unodei più gravi disastri ambientalidegli Stati Uniti causato dalla fuo-riuscita di petrolio da un pozzodella Union Oil, il senatore Nelsondecise di occuparsi in modo più si-stematico di questioni ambientaliper portarle all’attenzione di più

persone possibili, ispirandosi allaforza dei movimenti di protestacontro la guerra del Vietnam.Il 22 aprile del 1970, milioni di cit-tadini americani, varie organizza-zioni che fino a quel momento sierano occupate di specifiche bat-taglie, migliaia di college e univer-

sità aderirono a una grande mani-festazione in tutti gli Stati Uniti de-dicata alla salvaguardia delpianeta, una sorta di prima Gior-nata della Terra. Contemporanea-mente venne creato l’Earth DayNetwork (Edn), un’organizzazioneprima nazionale e poi internazio-

di Fiorella De Michele

Si porta a conoscenza che il sito del Comune di Pontelandolfo hacambiato dominio: da www.comune.pontelandolfo.bn.it è diventatowww.pontelandolfo.gov.it.Questo perché con la Direttiva del Ministro per la Pubblicaamministrazione n. 8/2009 si evidenzia l’importanza di fissare icriteri di riconoscibilità, di aggiornamento, di usabilità e accessibilitàindividuando con il “gov.it” il dominio che riconosce i siti e i portalidelle pubbliche amministrazioni.

PONTELANDOLFONuovo sito del Comune

Errata corrigeLa nostra redazione ha ricevuto per posta elettronica una nota, da-tata 14/4/2015 a firma del sindaco di Pontelandolfo dott. GianfrancoRinaldi, in cui si precisava che le pale eoliche istallate nel comunedi Pontelandolfo non sono tre, come erroneamente scritto nell’arti-colo a firma di Fiorella De Michele: “Pontelandolfo ... e vennero lepale eoliche” nel numero 3 del mese di marzo 2015, bensì una.Certi di aver ottemperato alla richiesta del dott. Rinaldi e nel por-gere le scuse per l’accaduto, si rinnova la disponibilità di questogiornale a ogni tipo di collaborazione inerente la comunicazione.

Il direttore

AMBIENTE GIORNATA DELLA TERRA

di Chiara De Michele

Interessante? Molto interessante. Una vera e propria riscoperta delleorigini. Il nuovo motto? Orgogliosi di essere sanniti.In queste brevi battute c’è il sunto della manifestazione “Incontrocon l’Autore”, avvenuta lo scorso 11 aprile presso l’Aula Magna delLiceo Scientifico “Don Peppino Diana”.Lo scrittore, ospite della kermesse, è stato Nicola Mastronardi checon la sua brillante oratoria ha saputo tenere alta l’attenzione dellaplatea. L’attività rientra nel Progetto Lettura ed è finalizzata alla riscopertadel territorio. L’evento è stato organizzato in collaborazione conl’Amministrazione Comunale, presente nella persona del vicesindacoFerdinando Pisco. La manifestazione ha coinvolto gli studenti delleclassi terze dell’Istituto Comprensivo di Morcone e ha avuto comeobiettivo la riscoperta delle origini attraverso l’analisi e lo studio delromanzo “Viteliu”, opera di pregevole valore letterario e storico par-torito dalla penna di Mastronardi. Il testo, ambientato negli anni im-mediatamente successivi alle persecuzioni di Silla ai danni deiSanniti, fa un’attenta analisi dell’insediamento e dell’evoluzione delfamoso popolo che mise radici nell’Italia centro-meridionale. Inoltre,l’autore, nella presentazione del lavoro, ha arricchito la nazione sto-rica degli eventi con aneddoti e riflessioni.La manifestazione, coordinata dalla professoressa De Tata, ha vistola valida presenza delle dirigenti scolastiche dott.ssa Marina Mupoe dott.ssa Giovanna Leggieri. Gli allievi hanno partecipato con vi-vace interesse e fervente passione. E’ risultato valido l’intervento diFabrizio Valletta, alunno della classe IIA, che con padronanza e di-sinvoltura, ha presen-tato la ricerca “Sanniti”,lavoro di gruppo por-tato a termine con icompagni di scuola. Leindagini svolte dagli stu-denti si sono concen-trate sulle controverserelazioni tra i locali e laRoma antica, sulle atti-vità economiche prati-cate nel territorio esoprattutto sul contri-buto bellico fornito daiSanniti ai Romani in oc-casione delle varie cam-pagne di conquista. Altermine della mattinataun po’ tutti hanno risco-perto l’amor patrio el’orgoglio di essere San-niti!nale per coordinare le diverse ini-

ziative dedicate all’ambiente du-rante tutto l’anno (attualmente nefanno parte oltre 22 mila movi-menti e associazioni di 192 Paesi). Il 26 febbraio del 1971, l’allora se-gretario generale delle NazioniUnite U Thant, ufficializzò la parte-cipazione dell’organizzazione allacelebrazione annuale dell’EarthDay. La Giornata della Terra con-tribuì in modo determinante allosvolgimento di iniziative ambientaliin tutto il mondo che, nel 1992, por-tarono all’organizzazione a Rio deJaneiro del cosiddetto Summitdella Terra, la prima conferenzamondiale dei capi di Stato sul-l’ambiente a cui parteciparono 172Paesi.La Giornata della Terra 2015, che èalla sua quarantacinquesima edi-zione, ha raccolto più di un mi-liardo di azioni ambientaliste eimpegni sottoscritti da cittadini ditutto il mondo. Il primo obiettivo diquest’anno è stato quello di pian-tare un miliardo di alberi o semi.In Italia sono stati organizzati di-versi eventi di sensibilizzazione:concerti, premi, concorsi, forum,azioni di volontariato, pulizie distrade, parchi e giardini, mostre,etc. E le Associazioni ambientalistemorconesi o pseudo tali?

Il 22 aprile si è celebrata la Giornata della Terra. Molte le associazioni di volonta-riato che hanno aderito, invece a Morcone questa data è passata inosservata

PROGETTO LETTURA“Viteliù”: l’orgoglio di essere Sanniti

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6 Anno V - n. 4 - Aprile 2015Attualità

di Paolo Mastracchio

Ci sono stati uomini che hannofatto molto per liberare l’Italia, ita-liani onesti, persone serie e anchequalcuno che ha dato la propriavita per amore della libertà. Unesempio è Salvo D’Acquisto che laChiesa ha posto agli onori degli al-tari. La massa di queste personeha lavorato silenziosamente nel-l’ombra raggiungendo l’obiettivo,senza alcuna propaganda, perchése si ama la propria terra si fa que-sto e altro. Certo, tra questi italianinon figura quel vigliacco che pro-vocò la strage di Via Rasella e fecetrucidare circa trecentocinquantapoveri innocenti non avendo avutoneppure il coraggio di presentarsial Comando tedesco a testa altadichiarandosi responsabile di quel-l’atto, per impedire la carneficinadelle Fosse Ardeatine. Quella me-daglia d’oro!!! offende l’onore degliitaliani onesti. Il mito del partigiano come eredeassoluto della resistenza si sta sfal-dando, ed era ora. Aldo Cazzullo lodimostra raccontandolo. Rispec-chia in pieno il pensiero di tanti ita-liani e, mi auguro che anche i libridi storia vadano riscritti.Dopo il fatidico otto settembre fuun periodo bruttissimo per l’Italia,causato a mio parere, dall’abban-dono a se stessa dell’Italia daparte di chi avrebbe dovuto fare ilproprio dovere, e cioè il Re che sa-rebbe dovuto restare al proprioposto quale garante della volontàdegli italiani, abdicare e cedere ilpotere al figlio, il Principe Um-berto. Forse quello sbando gene-rale non ci sarebbe stato. Invece,nello sbando generale, in assenzadi una figura forte e rappresenta-tiva della nazione, migliaia di mili-tari gettarono il fucile e se netornarono a casa. Ecco cosascrisse Roberto Stocchi, attore epoeta, alpino romano della Se-zione Molise: “…La mattina del 9 ilComando del Corpo d’Armata sisquagliò e, dopo due intimazioni diresa, in quattromila, quanti era-vamo, soli in terra straniera, (a Lu-

biana) senza ordini, senza infor-mazioni su quello che stava acca-dendo, traditi dai superioricomandi e nell’impossibilità di farefronte ai tedeschi, come pure aipartigiani, comprendemmo che laparola d’ordine era quella di arran-giarsi…”.Tempo fa, acquistai a Beneventouna pubblicazione relativa ai parti-giani nel Sannio beneventano e,nello scorrere i nomi trovai quellodi un sassinorese che, anche se de-ceduto, per motivi di privacy noncito. All’epoca lo incontrai in piazzae mi fermai per scambiare duechiacchiere, ma si trattò di unavera e propria intervista per capirei fatti. Ebbene, quando gli dissi cheil suo nome figurava tra i partigianisanniti rimase interdetto. Mi spiegòche dopo l’otto settembre, inquello sbando generale, come intanti, gettò il fucile e se ne tornò acasa. Questo sarebbe il partigianoche figura in quell’elenco. O me-glio, questi sarebbero i partigianiitaliani di quell’elenco che libera-rono l’Italia standosene a casa o

nascondendosi perché molti eranoricercati dai carabinieri. Al di làdella ricerca fatta senza criterio nérigore storico dall’autore del libro,ma copiando presso i registri deldistretto militare conservati pressol’Archivio di Stato, i nominativi dicoloro che abbandonarono l’eser-cito in quel caos generale, non co-nosco atti di resistenza di massanel Sannio. Si è voluto, invece,creare artificialmente un’identitàdel partigiano sannita che in pra-tica non esiste!!! È ora di finirla.Quella dei partigiani fu una lottaspietata e fratricida tra comunisti efascisti. Il 25 aprile 1945 due terzidell’Italia (isole, centro e sud)erano già liberi da un anno perchéavevano provveduto gli italiani diquelle regioni aiutati dagli angloa-mericani e dal nuovo esercito chesi andava formando dopo l’espe-rienza del Battaglione Alpini Pie-monte appena ricostituitosi, conl’eroica conquista di quella posta-zione strategica di Monte Marronesulle Mainarde nel Molise: aprile1944.

25 APRILE: FESTA NAZIONALE?

di Fiorella De Michele

Il giorno 23 aprile nella sala Papa Giovanni Paolo II inPontelandolfo, alla presenza delle istituzioni civili,militari e religiose si è svolta una manifestazione inoccasione della ricorrenza dei 70 anni dallaliberazione dell’Italia , ad opera delle truppe alleate,dall’oppressione nazifascista.Presenti in sala gli alunni delle scuole mediedell’Istituto comprensivo, a loro si sono rivolti inparticolar modo Tonino Conte, ex senatore dellaRepubblica e Presidente dell’A.N.P.I. (Associazionenazionale Partigiani Italiani), sezione di Benevento edue ospiti di eccezione, ovvero Giuseppe Crocco eAlfredo Festa, simbolo della resistenza sannita eultimi depositari di un pezzo di storia italiana. Confierezza e determinazione questi due partigiani hannoraccontato la loro storia, una storia di coraggio perchi in nome della libertà e dei diritti non solo delsingolo ma di tutta la collettività, ha messo in giocoanche la propria vita. Ma a 70 anni da quello storico

25 aprile 1945 la riflessione unanime è questa: maicome in questo momento storico le parole, i valori ela forza trasmessa da questo incontro appaiono piùattuali. La ricerca della libertà, e di conseguenza delladignità dell’uomo, non è mai finita; cosi come maideve terminare la voglia di migliorare se stessi perapportare miglioramento alla collettività. Dunque unagiornata significativa, intrisa di parole che ci induconoalla riflessione e sempre alla ricerca della conoscenzadel passato e della storia. Ma il giorno 23 aprile, ormai da tempo, la comunità diPontelandolfo ricorda anche un altro evento, triste edoloroso. Nel 1987 nella cittadina americana diBridgeport otto compaesani persero la vita nel crollodi un grattacielo. Come d’abitudine, anche quest’anno,al termine della manifestazione per le celebrazionidella Liberazione d’Italia, il corteo si è portato pressoil monumento ai Caduti delle vittime di Bridgeport,qui la deposizione di un bouquet di fiori e una mestapreghiera ha accompagnato il pensiero ai nostriconcittadini prematuramente scomparsi.

PONTELANDOLFO FESTA DELLA LIBERAZIONEManifestazione in ricordo del settantesimo anno

di Luella De Ciampis

Firmato il Protocollo d’Intesa, delladurata di un anno, con possibilitàdi rinnovo, tra la Asl di Benevento,rappresentata dal commissariostraordinario Gelsomino Ventuccie l’Ufficio scolastico Provinciale,guidato dal dirigente Angelo Fran-cesco Marcucci,  per la preven-

Le regioni del nord furono liberatecon un anno di ritardo per ven-dette personali da ambo le partiche impedirono agli Alleati di muo-versi liberamente. Basta vederecosa succedeva nelle zone rosse.Mi chiedo perché tali fenomeninon si verificarono nelle regionidel Sud Italia? In queste regioni, itedeschi anziché provocare gli ita-liani, fecero in modo che andas-sero via senza creare ulteriori egravi danni. Qui a Sassinoroavemmo ben tre morti che nes-suno ricorda, vittime delle mineposte dai tedeschi. Tre morti chenon possiamo addebitare ai ne-mici perché, prima che scappas-sero, un ufficiale tedesco girò tuttoil paese avvertendo la popolazionedei luoghi minati, invitando tutti distare attenti perché quelle mineerano destinate agli angloameri-cani. Purtroppo, l’imprudenza pre-valse. Sono passati settant’anni ed è oradi chiudere questo triste capitolodella nostra storia. Che il 25 aprilediventi una festa nazionale degliitaliani, come per i francesi, “Festadella Vittoria” di tutti gli italianiperché ognuno combatteva per unideale, anche quelli che eranodalla parte sbagliata. Finiamolauna buona volta con queste divi-sioni che creano disgregazione.Stiamo vivendo la più grave crisieconomica dal dopoguerra e biso-gna essere uniti e compatti per su-perarla. Il periodo delle ideologieè tramontato e occorre esclusiva-mente seminare speranza, in par-ticolare tra i giovani che ne hannobisogno. Finalmente l’opera deldott. Cazzullo restituisce la storia atutti gli italiani.Piuttosto, gridiamo tutti insieme“viva la libertà”.

di Irene Mobilia

Gentilissimo Polifemo, nono-stante tu abbia un occhio solo,vedi bene come in Sicilia, la tuabellissima isola, ponti, viadotti,strade stiano crollando gli unidopo le altre. Mi sembra di sen-tirti dire “e io che c’entro?”. Eb-bene, direttamente la vicendanon ti riguarda, però mi viene ildubbio che se tu, tanto tempofa, non avessi sottratto alla Sici-lia quei massi che scagliasti con-tro Ulisse (Nessuno) il quale, inverità, ti aveva gravemente of-feso, privandoti del tuo unico oc-chio, forse il territorio siculosarebbe più solido.Ora, invece, esso sembra averela consistenza di un budino, ot-timo se servito per dessert, mapoco apprezzabile se ci si trovaa camminare sopra, special-mente in auto.Tu non prevedesti le conse-guenze del tuo gesto, che infondo fu ispirato da legittima di-

fesa, anche se non eri esente dacolpa: ti eri cibato, infatti, di al-cuni compagni dell’astuto Odis-seo.Avresti potuto perdonare i su-perstiti e il loro capo, possibil-mente prima di sera, come ciconsiglia spesso papa France-sco (“non andate a dormiresenza aver fatto la pace con chivi ha o avete offeso”). Tu obietti,a questo punto, di non cono-scere il tale Francesco venuto“dalla fine del mondo”, peròanche tuo padre Poseidone tisuggerì la stessa cosa, special-mente quando gli dicesti che…nessuno ti aveva beffato.Bè, poiché non l’hai fatto, ora l’iradegli dei si scatena quasi ognigiorno contro i tuoi discendenti.Poverini, loro che già hanno daguardarsi da chi affonda le maninelle casse pubbliche, dagli “uo-mini d’onore”, ecc.Spero che i tuoi fratelli Ciclopi simuovano a pietà e ci mettano…una pietra sotto.

LETTERA A POLIFEMO

zione delle patologie genitali ma-schili nella fascia di età compresatra i 17 e i 20 anni.Nell’ultimo decennio è stato ac-certato l’innalzamento dell’età incui venivano diagnosticate pato-logie importanti a carico dell’ap-parato urogenitale, in seguitoall’abolizione della visita di levamilitare che assicurava un con-

trollo circostanziato ai giovani inetà post adolescenziale.“Venuta a mancare la visita di leva– ha affermato il commissarioVentucci – si è reso necessario at-tivare una prevenzione precoce“sostitutiva”, effettuando unoscreening  per patologie, quali va-ricocele, fimosi, stenosi meato-uretrale e altre ancora, rivolto aigiovani in età scolare. Al mo-mento il provvedimento riguar-derà solo gli istituti scolastici diBenevento, individuati dall’UfficioScolastico Provinciale, per poipassare, in una fase successiva, aquelli della provincia”.Saranno Cesira Zollo e MarioZeoli, specialisti ambulatoriali uro-logi dell’Azienda Sanitaria Localea svolgere attività di informazionescientifica e sensibilizzazionepresso le scuole del capoluogo,fornendo indicazioni alle famigliedegli alunni sul percorso da se-guire per accedere alla visita spe-cialistica necessaria a evidenziaretali problematiche.

ASL BN PROTOCOLLO D’INTESASiglato un accordo con l’Ufficio scolastico provincialeper la prevenzione delle patologie genitali maschili

NON CISI PUÒ

FIDARE DINESSUNO

Polifemo

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a cura diLuella De CiampisBREVI DA MORCONE

Il beato Giovanni da Monteverginee il miracolo della vita

RACCONTI MURGANTINIdi Daniela Agostinone

«Rallenta Mario, dove finirai se...» Queste parole gli giunsero dall’abitacolo vuoto della sua auto un attimo

prima di pigiare di più sull’acceleratore. Poi, la prima sensazione di cui Marioprese coscienza quando rinvenne, fu un dolore profondo che gl’impediva disollevare la testa dall’asfalto duro. La seconda, era data dal calore delle la-crime che scendevano senza controllo dagli occhi socchiusi; la terza fu l’im-magine sfocata dell’uomo chino su di lui, che lo scrutava con premura. – Haiperso il controllo dell’auto e sei precipitato nel burrone oltre il guard rail –cominciò a spiegare lo sconosciuto.«Non... sono... sicuro... d’essere... ancora vivo» mormorò il giovane, de-

formando in un gemito le ultime parole. «Lo sei. Ti ho estratto dall’auto accartocciata e ti ho condotto su questa

piazzola prima che la macchina s’incendiasse».Solo allora Mario comprese da dove proveniva quella luce rossastra che ac-

cendeva la notte a sprazzi e che con la coda dell’occhio riusciva a tratti a per-cepire. L’urlo di una sirena sovrastò la corsa delle auto sull’autostrada e il suocorpo spezzato. «È per te – l’avvertì dolcemente lo sconosciuto, sfiorandogli una guancia

con una carezza – stanno venendo a prenderti. Ce la farai». «Io... non è stato un incidente...» «Lo so, – disse l’uomo tenendogli una mano – il suicidio non è mai una so-

luzione».«Resta con me – lo pregò Mario in un soffio, prima che le ultime forze lo

abbandonassero, poiché vicino a quello sconosciuto sentiva di non avere piùpaura di nulla, neanche della vita stessa, della quale aveva appena tentato didisfarsi. «Non posso, – disse piano l’uomo, sfiorandogli con la mano calda la fronte

– ma vieni a trovarmi a Montevergine. Cerca di Giovanni, e porta con te la tuaanima».Mario perse conoscenza e quando si risvegliò, le luci del Pronto soccorso lo

abbagliarono, impedendogli di tenere gli occhi aperti per cercare lo scono-sciuto. Avrebbe voluto chiamarlo, chiedere di lui, ma non riusciva a parlare:era come se nella sua testa qualche pezzo si fosse spostato, andando a ostruireil misterioso passaggio che lascia scorrere i pensieri dalla mente alle labbratraducendoli in parole. Sentì le infermiere che, adoperandosi intorno a lui conflebo e garze, commentavano il suo incidente.«È stato proprio un miracolo che questo giovane si sia salvato», dicevano

tra loro; infatti nessuno riusciva a spiegarsi come avesse fatto a uscire dal-l’auto e risalire lo strapiombo fino all’autostrada; di certo qualcuno dovevaaverlo tratto in salvo, solo che nessuno poteva essere in grado di trasportarloin quel frangente e con quel tempismo, a meno che non avesse due ali!

Insieme all’auto di Mario era andata bruciata anche la Tac ai polmoni,quella che rappresentava la sua condanna e il motivo che aveva scatenato lasua disperazione nonché l’angoscia per un futuro che avrebbe dovuto esserecarico di promesse e che invece gli si era prospettato all’improvviso come unvicolo cieco. Ma, nonostante l’esame fosse andato distrutto, il male ai pol-moni rimaneva e la tosse lo perseguitava nelle sue notti insonni anche ora cheera tornato nella sua casa di Morcone. Dopo l’incidente la convalescenza era stata lunga e complicata, tanto da

ritardare le cure per il tumore. Mario aveva avuto così molto tempo per ri-pensare allo sconosciuto che lo aveva soccorso e per cercare sue notizie. Par-tito da quei pochi dettagli che gli aveva lasciato, su internet si era imbattutoin un beato Giovanni, nato a Morcone e vissuto nell’abbazia di Montevergine,in provincia di Avellino, della quale aveva ottenuto la reggenza dal 1172 al1191. Compito che aveva assolto con pia devozione, così come confermavanoi documenti dell’epoca e ottenendo di aggiungere nuove costruzioni al mona-stero tra cui anche una nuova chiesa, consacrata nel 1182. Il suo corpo eratutt’ora custodito in un’urna esposta nell’abbazia e sopra la quale si ergeva unbusto che lo raffigurava. Ed era lì che Mario sentiva di dover andare, a Mon-tevergine; solo così forse si sarebbe placata quell’ansia di decifrare lo stranoincontro con lo sconosciuto e capire perché lo avesse restituito a una vita a cuinon teneva più.

Porta con te la tua anima, aveva specificato il suo soccorritore invitandoloa Montevergine, ed era proprio la sua anima che ora Mario presentava, chinodavanti all’urna del beato Giovanni, insieme ai singulti della tosse che losquassava. Ed era un’anima tormentata e sfiduciata, bisognosa di consola-zione e di trovare un senso alla malattia, un incentivo alle proprie giornate.Mario si appoggiò al leggio sul quale l’elenco dei visitatori offriva le sue pa-

gine firmate, a malapena conscio del passaggio di alcuni fedeli alle propriespalle. Sfogliò le pagine e la sua attenzione fu attratta da qualcosa di fami-liare: un foglio stampato infilato nel mezzo del registro, su cui lettere nere al-lineate formavano il suo nome. Mario vi riconobbe il referto della Tac personell’incidente. Lo prese tra le mani tremanti e ne lesse il responso. Scoppiò inlacrime troppo a lungo trattenute: nessun miracolo, nessuna guarigione. Delresto di miracolo ne aveva già ricevuto uno quella terribile notte e non era ve-nuto per chiederne altri.Si era recato a Montevergine solo per una conferma e adesso che capiva

che questa era la volontà di Dio o in qualche modo il suo destino, si sentivafinalmente pronto ad accettarlo e a viverlo, il più serenamente possibile, finoin fondo. Con sollievo egli avvertiva che la realtà non è solo in ciò che riu-sciamo a vedere con gli occhi: qualche volta il misterioso mondo che è al di làdelle apparenze ci sfiora, così com’era avvenuto con le premurose carezze delbeato Giovanni e non possiamo che prenderne coscienza e affidarci a un vo-lere più grande, anche se incomprensibile, e lasciarcene condurre.

7Anno V - n. 4 - Aprile 2015Di tutto un po’

COMUNE RITOCCATE LE INDENNITÀRidotti del 10% i compensi percepiti dai componenti la Giunta

ENFITEUSI IN SEI LA ESERCITANOSono agricoltori di Cuffiano e Coste a riscattare i beni immobili

TRIBUTI RISCOSSIONE ACQUALe casse comunali introiteranno a breve oltre 270 mila euro

CASERMA C.C. NUOVA LOCAZIONEPer la Benemerita è previsto il comodato d’uso gratuito

Saranno ritoccati del 10% i compensi lordi di indennità,percepiti dagli amministratori del Comune di Morcone, ri-conteggiati in base alla popolazione residente.È con determina del responsabile del settore Economico-Finanziario del Comune Francesco Maselli, che sono staterideterminate, o per meglio dire, ridimensionate del 10%le retribuzioni  relative all’indennità di carica del sindaco,del vicesindaco e degli assessori comunali, con decor-renza dal primo gennaio 2015.Il provvedimento, che prevede la revisione degli importilordi delle somme riconosciute agli amministratori finoalla scadenza del mandato, fa seguito a quanto stabilitodalla legge 119/2000, che stabilisce  gli importi delle in-dennità di carica, in base alla popolazione residente e aquanto previsto dal successivo decreto legge n 266/2005che quantifica  nella cifra percentuale del 10% la riduzione

degli importi delle suddette indennità. Poiché con nota2548/2015, l’ufficio Anagrafe dell’ente ha certificato che lapopolazione residente su tutto il territorio comunale, chenegli ultimi venti anni si è ridotta di circa la metà, al31/12/2014 è di 4.952 unità, rientrando nella fascia delleamministrazioni per le quali, per legge, è prevista tale  ri-duzione, si è ritenuto di dover rideterminare gli importilordi dovuti al sindaco, al vicesindaco e agli assessori, ri-ducendoli del 10% rispetto agli onorari fin qui percepiti.Così,il compenso del sindaco Costantino Fortunato sarà pari a1.952 euro, quello del vicesindaco e assessore FerdinandoPisco di 390 euro, mentre il compenso degli assessorisarà di 292 euro. Inoltre, tali importi saranno corrispo-sti  nella misura del 50% nel caso in cui gli amministra-tori siano lavoratori dipendenti oppure pensionati.

Entreranno in pieno possesso dei terreni e dei fabbricati,sui quali da molti anni esercitano il diritto di enfiteusi, seiagricoltori del comune di Morcone che hanno fatto ri-chiesta di affranco del canone enfiteutico, a favore del-l’amministrazione, attuale proprietaria dei beni. Una sceltaeffettuata a vantaggio degli utenti, proprio nello spirito deldiritto di enfiteusi. È infatti con delibera della Giunta For-tunato che è stata accolta la proposta avanzata dal re-sponsabile del settore Tecnico-Attività Produttive, BrunoParlapiano, iscritta al n. 57 del Registro delle Proposte, diaffrancare il canone di enfiteusi, a favore del comune, peril quale, sono titolari privati cittadini.L’enfiteusi, dal greco emfiuteusis, che è un diritto che at-tribuisce all’enfiteuta il godimento di un bene immobile,di regola, per la durata di un ventennio, dietro l’obbligo dimantenerlo, migliorarlo e di pagare un canone, general-mente irrisorio, oggi quasi completamente in disuso, fu in-trodotto nell’800 come forma di garanzia, per consentireagli agricoltori di avere pieni poteri sui fondi che coltiva-

vano con la possibilità di affrancarli, diventandone pro-prietari.Per i terreni privati il diritto di enfiteusi si è estinto già damolti anni, mentre invece per alcuni appezzamenti di ter-reno e fabbricati di proprietà comunale e demaniale èrimasto ancora in essere. Nel caso del comune di Mor-cone, l’affranco enfiteutico, da effettuare con atto nota-rile, riguarda dunque fabbricati e terreni, non gravati dausi civici, che si trovano in contrada Coste e contradaCuffiano.Per i beni in oggetto, i sei titolari del diritto di enfiteusihanno fatto richiesta di ottenere il riscatto dei terreni, cor-rispondendo all’ente un canone di affranco complessivo,calcolato in base alla superficie dei beni di cui usufrui-vano e in base agli anni in cui ne hanno usufruito, di circa6mila euro. La somma sarà destinata dall’ente alla manu-tenzione straordinaria di immobili di proprietà comunale,insieme agli importi che dovessero derivare dall’even-tuale affranco enfiteutico di altri terreni.  

Entreranno circa 274mila euro nelle casse del Comune diMorcone, derivanti dalla riscossione del ruolo del servi-zio idrico integrato, da inserire nel redigendo bilancio diprevisione per l’esercizio finanziario corrente.È stato infatti approvato, con determina del responsabiledel settore Economico-Finanziario del Comune, France-sco Maselli, il ruolo del servizio idrico integrato che com-prende la quota canone per il periodo compreso tra ilprimo luglio 2014 e il 30 giugno 2015 e la quota consumiper il periodo compreso tra aprile 2014 e marzo 2015, perun totale di 2144 utenze e per un importo complessivo di273.665 euro.Con delibera di giunta n. 114 del 2011 era stata prevista,con decorrenza da giugno dello stesso anno, la gestionediretta da parte del Comune di Morcone del servizioidrico integrato, fino a quel momento affidata alla Gesesa.La giunta Fortunato aveva infatti ritenuto opportuno re-scindere il contratto stipulato in precedenza con la Ge-

sesa per gestire il servizio autonomamente, affidandosi aimprese di fiducia, al fine di contenere i costi delle bol-lette e di cercare di economizzare sulle spese di gestionedel servizio idrico, ricavandone un vantaggio economico,inteso soprattutto come movimento di contanti nellecasse comunali, creando altresì la possibilità di usufruiredi manodopera locale.A marzo dell’anno in corso, con determina del responsa-bile del settore  Manutentivo-Vigilanza, Vito Di Mella, n.53/2015 è stato affidato alla ditta Multiservice srl di Be-nevento, il servizio di lettura dei contatori presenti sul ter-ritorio e il servizio di verifica delle generalità delle utenze.La riscossione delle partite a ruolo avverrà attraverso ilversamento sul conto corrente postale del Comune, conpossibilità di rateizzazione per tutti gli importi che po-trebbero essere superiori a 100 euro, in quanto la letturadei contatori in dotazione agli utenti avviene con sca-denza annuale.  

È una determina del responsabile del Settore Tecnico,Bruno Parlapiano a modificare le condizioni di locazionetra il Comune di Morcone e i Carabinieri della locale sta-zione. Infatti, lo stesso stabile di proprietà comunale, incui ha sede la caserma, soggetto a un regolare contrattodi fitto, è stato ora concesso in comodato d’uso gratuitoai Carabinieri.La scelta operata dalla Giunta Fortunato mira soprattuttoa evitare che la caserma, presente in paese ancor primadegli anni ’50, possa cambiare sede ed essere spostatain territori limitrofi. Nel 2001, il comune aveva accordatoal Ministero dell’Interno il fabbricato in via Colesanti, co-stituito da 20 vani e 14 accessori, da usufruire come sededella caserma dei carabinieri, per un compenso annuo dicirca 15mila euro. Oggi il comune ha rinunciato al com-penso. L’attuale provvedimento ha fatto seguito all’esi-genza  delle Amministrazioni dello Stato di perseguire gli

obiettivi di contenimento della spesa pubblica, indivi-duando soluzioni logistiche più favorevoli, scegliendo con-dizioni allocative economicamente più vantaggiose, inbase alla vigente normativa, sancita dalla legge 191/2009.In tale ottica, il Comando Interregionale dei Carabinieri“OGADEN” aveva chiesto al comandante della Stazione diMorcone maresciallo Giuseppe Petrone, di sensibilizzarel’Ente proprietario per una possibile rinegoziazione delcanone corrisposto.L’amministrazione, al fine di assicurare la presenza dei ca-rabinieri sul territorio comunale, per salvaguardare la si-curezza della collettività, con delibera di giunta hastabilito la risoluzione del precedente contratto di loca-zione a favore della concessione dello stesso stabile incomodato d’uso gratuito, prendendo atto dello schemadi contratto trasmesso dalla Prefettura di Benevento eapprovato dal Ministero dell’Interno.

Aprile 2015 n. 4_Il Murgantino 07/05/2015 21.47 Pagina 7

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L’amica dimenticata Rubrica di botanica a curadel prof. Vincenzo Iorio

Anno V - n. 4 - Aprile 2015Di tutto un po’

Il profumo che eccita: la Menta

Sei puntino nel suo ventredue in uno, ecco il miracolo!Dopo averti reso Vitati fa dono del presente:il tuo, tutto da scoprireed il suo da condividere!Sei vagito, “nuova luce”e al solo primo sguardoriconosci quella donnache ti serra tra le bracciacol sapor di casa e amore!Sei bambino ai primi passie c’è lei che t’accompagnavai sicuro per la stradaperché senti la sua mano!Sei scolaro al primo annoprima vera lontananza,così piangi i primi giornisenti un vuoto che non s’empie!Ad un tratto sei matricolala tua strada si delinealei la vedi ormai di rado e la senti a giorni alternima il legame forte dentrovi fa essere vicini!Or si va verso l’altare

pronto a fare il grande passolei è alle spalle emozionata:la tua sposa è il tuo futuromentre lei è la tua sostanza...A tua volta genitorenuova vita hai generato.Lei è lì sempre con te, è da voi un passo indietroa sorreggervi, a gioire,perché sia famiglia unita!Lei è la donna più importanteperché è l’unica capacedi amare senza ingannod’esser sempre onnipresenteda lontano o da vicinodi proteggerti dal maledi scordare il male avutodi donarti il mondo intero!Lei è la MAMMA.Lei ti ha reso prima Vitapoi ti ha dato il tuo presentee le basta un tuo sorrisoper andare sempre avanti.Auguri, Mamme!!!

Raffaella Morelli

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Maggio e i suoi “fioretti”

A OGNI MAMMA(Ad Antonietta)

Alcuni rappresentanti del regno vegetale sono dotati di sofisticati sistemi chimici di difesache spesso vengono utilizzati per provvedere a una sorta di comunicazione fra lorostessi. È noto, per esempio, che alcuni alberi, se attaccati da un certotipo di insetto, producono sostanze chimiche che hanno loscopo di uccidere o allontanare l’insetto che ha cercato di ci-barsi delle sue foglie. Queste tossine, prodotte dalla piantache subisce l’attacco, vengono avvertite dalle piante vicineche hanno quindi la possibilità di anticipare la loro azionedifensiva. Questa forma di comunicazione su base chimicaè un artificio molto usato dalla natura che affonda le sueorigini fin nella notte dei tempi.Una delle caratteristiche principalidelle piante sono le emanazionichimiche, gli effluvi, gli odori ap-punto. Questa emissione di so-stanze volatili che le pianteproducono hanno funzionimolto varie che in questasede non possiamo ana-lizzare. Tuttavia, grazie aquesti oli volatili, le piantepresentano una gradevolefragranza oppure un cattivoodore.Conosciamo molti odori caratte-ristici e chi si intende di piante è ingrado di riconoscerne uno svariato nu-mero. Piantine molto vicine al nostro orticello come il ba-silico, l’assenzio, la menta e tantissime altre producono sostanzeprofumate di così meravigliosa azione persuasiva da consentirea noi umani un certo utilizzo delle loroproprietà.La menta, per esempio è una pianticella dotata di un profumo delicato che allon-tana certamente gli afidi e alcuni tipi di insetti, ma attira la nostra attenzione da un infinito numero di anni.La menta appartiene alla famiglia delle labiate, essa è utilizzata dall’uomo da tempi molto remoti. Descriverela struttura della pianta è inutile poiché è molto conosciuta; parliamo invece delle sue proprietà e del suo uti-lizzo. Diciamo subito che le varietà coltivate come la menta piperita Hudson, posseggono essenze molto con-centrate e quindi principi più attivi di quelli posseduti dalle varietà più selvatiche.La menta possiede una forte quantità di mentolo che viene adoperato industrialmente nei prodotti più sva-riati. Il mentolo è un blando antisettico che trova tipica applicazione nelle lievi affezioni della gola (caramellealla menta). L’infusione di menta è un buon espettorante, sedativo della tosse, è dotato di ottime proprietàdigestive, essa infatti combatte le fermentazioni intestinali.Anticamente con le infusioni di menta venivano lavati gli animali domestici per allontanare i parassiti. È benesottolineare anche che la menta possiede la capacità di eccitare il sistema nervoso e quindi è controindicataper gli ansiosi o i nevrotici. La menta è un’aroma eccellente in cucina dove viene impiegata come spezie siaper preparazioni a base di carne di agnello sia per le zuppe di verdura.Ricordo ai lettori che qualche fogliolina di menta può essere molto importante nelle zuppe di legumi per ren-dere più digeribile la pietanza. Io personalmente in estate introduco una manciata di foglie di menta con po-chissima acqua nel frullatore in modo da ottenere dopo pochi minuti un frullato, poi aggiungo zucchero eacqua ghiacciata in modo da preparare una reale bevanda rinfrescante.Il termine reale che ho adoperato si riferisce al fatto che in commercio esistono dei prodotti erroneamentecreduti sciroppi di menta, ma che sono in realtà il miscuglio di due coloranti molto discutibili. I coloranti ado-perati sono: l’azocolorante giallo E102 e il colorante blu E131. Non è necessario essere diplomati all’istituto d’arteo essere dei provetti pittori per sapere che il blu più il giallo determinano il verde e che quindi noi beviamosemplicemente acqua colorata.

Maggio è da tutti conosciuto comeil mese mariano, ed è in partico-lare in questo periodo dell’annoche si “offre” un piccolo sacrificioo un particolare proponimentocome segno di amore e devozioneverso la Madonna: il “fioretto”. Ilnome deriva dall’offerta di questoimpegno, come un fiore, “sacrifi-cando” qualcosa di personale perl’intero mese. Spesso tale offertadevozionale, consiste nella totaleprivazione di un alimento o di ungruppo di alimenti; privazione chese compiuta in maniera ragionata,sia nel corpo che (soprattutto)nello spirito può essere effettuatasenza alcun tipo di controindica-zione.Ora analizziamo l’impatto nutrizio-nale di alcuni tra i più comuni “fio-retti alimentari”, con i vari pro econtro a loro associati.Uno tra i più comuni è quello le-gato all’astinenza totale dal con-sumo di pane e/o pasta. Pane epasta sono i due alimenti cardineper il rifornimento di carboidraticomplessi in un’alimentazioneequilibrata. La scelta (forzata) dinon mangiare solo uno dei due ali-menti citati non comporta nessuntipo di controindicazione al benes-sere dell’organismo, anzi permettedi “spingere” il nostro corpo a per-correre strade alternative dalpunto di vista metabolico, riatti-vando percorsi a volte “arrugginiti”dall’eccesso di particolari nutrientia discapito di altri. Eliminare total-mente dai nostri pasti l’uno (nonambedue) a favore di qualchegrammo in più dell’altro, ci per-metterà comunque di avere unabuona dose di energia, di seroto-nina (ormone anti-stress) e di noncorrere il rischio di rallentare il no-stro metabolismo; e tutto ciò nonpotrà che farci bene.Molto più che bene, sarà invece, ilsacrificare per un po’ dolci, biscottie merendine confezionate in ge-nere (sceglietene uno e perse-guite l’obiettivo senza remore), inquanto una drastica riduzione dizuccheri semplici e “grassi dan-nosi” sarà una sicura penitenza peril nostro palato, ma farà sicura-mente molto bene alle arterie e ailivelli di glicemia del sangue.Quel che proprio non va fatto, è ilporsi come obiettivo il saltarecompletamente uno dei tre pastiprincipali della giornata (ricor-diamo che anche la colazione loè), che il più delle volte in questifioretti è la cena. Eliminare la cenaper un lungo periodo infatti, puòattivare nel nostro organismo deidannosi meccanismi di difesa, conimmediato innalzamento degli or-moni dello stress (così si dormedecisamente peggio) e rallenta-mento del metabolismo generale.Un’ottima scelta sotto ogni puntodi vista, potrebbe essere invecequella di riuscire a evitare i “fuoripasto”, imporsi cioè di riuscire anon cedere alle tentazioni di inter-mezzi tra i pasti principali, finaliz-zati esclusivamente a soddisfare lagola. A tal proposito, da premiare è lascelta di chi vorrà sacrificare inquesto mese il consumo di gelati,cioccolata e patatine fritte conconseguente riduzione di grassiidrogenati e quindi dei livelli di co-lesterolo, oltre che di un ricco as-sortimento di piccole molecolemolto dannose per l’organismo (dicui in futuro parleremo). Un’altrettanto ottima decisione (enon me ne vogliano i tanti che nesono quasi dipendenti) è quella dieliminare o di imporsi il consumomassimo di un solo caffè al giorno;se questa poi alla lunga dovesse

diventare la prassi, di sicuro reni,ossa, sistema digerente e nervosovi ringrazieranno a vita per il re-galo fattogli. Capitolo a parte è rivestito dai fio-retti riguardanti la frutta di sta-gione. È risaputo ad esempio, perciò che riguarda le ciliegie che“una tira l’altra” e grazie al conte-nuto in flavonoidi sono un tocca-sana per la salute cardiovascolare,oltre ad avere proprietà disintossi-canti, diuretiche e depurative. Ab-bastanza ricche di melatoninapare abbiano anche un effetto re-golatore sul sonno, ma per controcome molti sanno sono anchenote per le loro proprietà lassativee sacrificarle per un solo mese po-trebbe non essere impossibile.Chi sceglie le fragole o le nespolecome frutto della penitenza potràcompensare l’apporto mancantedi vitamina C con gli agrumi in ge-nere, i kiwi e i peperoni. Ancora inriferimento alle fragole riguardo al-l’apporto di vitamina K e manga-nese importantissime nellaprevenzione dei processi infiam-matori e per l’osteoporosi si potràsupplire con un incremento delconsumo di spezie essiccate (ba-silico, prezzemolo, origano, timo,salvia).Infine sulla scia dei cosiddetti“cammini penitenziali” non consi-gliamo certo un pellegrinaggio, maricordiamo ancora che, complici le

salute & benesserea cura del dott. luigi formisano

belle giornate che arriveranno, senon si abita nelle vicinanze di unachiesa, raggiungerla a piedi po-trebbe essere una fantastica occa-sione per il corpo di farsi unimportante regalo, donando con-temporaneamente allo spirito unmomento di riflessione e raccogli-mento utile alla preparazioneverso questo rito. Permettetemi ora una breve diva-gazione personale. Il momento delfioretto, inteso come atto di sacri-ficio devozionale, potrebbe e do-vrebbe essere visto anche comemomento per poter sperimentarenuove forme di “dono” che pas-sano non solo per la privazione diqualcosa che piaccia particolar-mente, ma anche e soprattuttoper l’assumere alimenti “sgraditi”(ma utili al benessere generale). Etra il serio e il faceto propongo:“Non possiamo sperimentarecome fioretto, quello di accet-tare/integrare come nostro, il di-verso (alimentare) da noi?”Pensiamoci. I vari ortaggi e verdure (cetrioli, ra-vanelli, carote, zucchine, finocchi,broccoli, cavoli, bietola, solo per ci-tarne alcuni) si sentiranno in que-sto modo meno esclusi. Viva l’integrazione alimentare! (…echissà che dopo questo “esperi-mento” questi ultimi non diventinopoi amici fidati della nostra dietaquotidiana).

La redazione

Riteniamo utile indicare i candidati sanniti che cor-rono per essere eletti al Consiglio regionale dellaCampania. Come è noto al Sannio sono assegnati per legge dueseggi sui cinquanta disponibili, dopo che anche laCampania ha ridotto il numero dei consiglieri pas-sando dai sessanta uscenti ai cinquanta che andrannoa occupare gli scranni consiliari, mentre i soli aspi-ranti consiglieri sanniti sono ben trentasei.Benevento città, conquista la maggiore concentra-zione di candidati. Ben otto su trentasei, ed ecco inomi con la lista di appartenenza: Lucio Lonardo (DeLuca Presidente), Daniele Gargano e Lucia Chiusolo(Psi), Manuel Medici (Fdl-AN), Lorenzo Cicatiello e Giu-lia Tesauro (Sinistra al Lavoro), Francesco Zoino eMaria Iele (IdV).Tra San Giorgio del Sannio, San Martino Sannita, Apicee San Nicola Manfredi troviamo ben sei candidati:Laura Mirra di San Martino Sannita (Centro Democra-tico), Fernando Errico di San Nicola Manfredi (Ncd-Campania popolare), Giuseppe Del Giudice di Apice(Popolari per l’Italia) e tre di San Giorgio del Sannio,

Francesca Maio (M5S), Gianni Zampetti (Centro De-mocratico) e Giovanna Petrillo (De Luca Presidente).Nell’hinterland beneventano tre candidati: Sandra Lo-nardo (Forza Italia) e Stefania Nappi (Caldoro Presi-dente), entrambe di Ceppaloni, e Felice Zampetti(Campania in Rete) di Sant’Angelo a Cupolo.Nella sola città di Airola abbiamo poi ben tre candi-dati: Giulia Abbate (PD), Mino Izzo (Forza Italia) e Pa-squale Maglione (M5S); l’altra candidata caudina èAntonella Esposito da Montesarchio.Nella Valle Telesina, al nastro di partenza ci sono:Giorgio Di Cerbo (Vittime giustizia e fisco) di FrassoTelesino, Rosaria Bravi di Telese (Campania in Rete),Antonio Raviele (Campania Libera) di San SalvatoreTelesino e da Cusano Mutri Roberto Marino.La Valle Vitulanese è presente con due candidati:Mino Mortaruolo (PD) di Torrecuso e Michelina Vi-glione (Vittime giustizia e fisco) di Tocco Caudio.Nella Valle del Tammaro troviamo Pasquale Vacca-rella di Pontelandolfo che si presenta per Noi Sud eEster D’Afflitto di Morcone nella lista Ncd-Campaniapopolare.L’unico rappresentante del Fortore rimane Luca Cola-santo con la lista Caldoro Presidente.

ELEZIONIREGIONALI

I candidati sanniti

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NUCLEO DI MORCONE

IL SINDACO– PREMESSO che con delibere di G. C. n.114 del 28 novembre 2003 e C. C. n. 24 del30/10/2007 è stato istituito il Nucleo Comunale di Protezione Civile;

– VISTA la Legge 11 agosto 1991, n. 266 – Legge quadro sul volontariato;– VISTE le altre disposizioni legislative in materia;

RENDE NOTOche, ai sensi dell’art. 2 del citato Regolamento, sono aperte le iscrizioni al Gruppo Comu-nale “ Volontariato” di Protezione Civile al quale potranno aderire tutti i cittadini residentio domiciliati nel Comune di Morcone e i residenti dei Comuni limitrofi, anche se iscritti adaltre associazioni di Volontariato operanti sul territorio.

REQUISITI PER L'AMMISSIONE1. Età minima per l’iscrizione anni 16, di entrambi i sessi, per i quali è richiesto l’attodi assenso dei genitori;

2. Età massima anni 65;3. Certificato medico di sana e robusta costituzione fisica;4. Non aver subìto condanne penali e non aver procedimenti penali in corso;6. Essere residenti nel Comune di Morcone o nei Comuni limitrofi;7. Dichiarazione di impegno a prestare la propria opera, senza fini di lucro o vantaggipersonali, nell'ambito della Protezione Civile in attività di previsione, prevenzione,protezione, soccorso e quant’altro utile al fine della tutela delle persone e delle cose.

Gli interessati che intendono far parte del Gruppo di Volontari di Protezione Civile delComune di Morcone devono presentare domanda redatta su carta semplice – in conformitàal modello disponibile presso l’Ufficio Comunale di Protezione Civile – entro il 30 Mag-gio 2015.Anche i volontari già iscritti al Nucleo Comunale di Protezione Civile devono inoltrare, neitempi indicati, la domanda di riconferma. In caso contrario si intendono rinunciatari.Le domande devono essere indirizzate al Comune di Morcone – Ufficio Protezione Civile,corso Italia n. 129 – e presentate direttamente all'Ufficio Protocollo del Comune di Mor-cone tutti i giorni, escluso il sabato, dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e il martedì e giovedì dalleore 15.00 alle ore 18.00.I richiedenti dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità quanto riportato nella do-manda di iscrizione, allegando copia di un documento di riconoscimento in corso di vali-dità, certificato medico e altra documentazione in possesso attestante qualifiche,specializzazioni o altro.ùPer la valutazione delle domande di iscrizione presentate verrà costituita un’appositaCommissione.

Il Consigliere delegato alla Protezione Civile Il SindacoFerdinando Pisco Dott. Costantino Fortunato

ISCRIZIONEAL GRUPPO COMUNALE “VOLONTARIATO”

DELLA PROTEZIONE CIVILE

Corso Italia, 129Tel. 0824 955424Fax 0824 956000

di Paolo Mastracchio

Da un po’ di anni la festa di San Marco sta perdendola sua forte identità cristiana per una serie di motivi.Recita un proverbio locale che “San Marco spartel’acqua”, cioè avviene la divisione meteorologica tral’inverno-primavera e l’estate-autunno perché cam-bia meteorologicamente la distribuzione dellepiogge. Fino a San Marco ancora si avverte la pre-senza dell’inverno. Dopo tale data domina un climapiù mite che risente delle giornate in cui l’insola-zione va continuamente aumentando.Diceva Numa Pmpilio, il secondo re di Roma, circa2700 anni fa, che la canicola di aprile, subito dopola festa di San Marco, dal 28 al 30, rovinava i campidi grano perché venivano colpiti da una muffa chene metteva a rischio il raccolto. Oggi che tale cani-cola non tutti gli anni ancora si manifesta, non suc-cede per via dei trattamenti chimici. San Marco era una festa importante e propiziatoriaproprio per l’agricoltura. Fino a non molti anni fa sicelebrava un rituale religioso importante. Al mat-tino presto, si effettuava una delle Rogazioni minori,una processione per le vie del paese costituita dalcrocifero in testa, dal celebrante col piviale accom-pagnato da due chierici e si procedeva salmo-

diando per strada. All’arrivo davanti la porta dellachiesa madre si deponeva su una parete di unacasa vicina una croce di cera perché doveva impe-dire l’entrata in paese agli elementi del male cheavrebbero potuto arrecare danni, in particolare al-l’agricoltura. Alcuni devoti seguivano il celebrantesalmodiando con lui.Oggi questa ricorrenza è rimasta solo sul calenda-rio, sopraffatta dalla festa della liberazione. Questaè la prima distrazione che impedisce di celebrarequel giorno.Inoltre a Sassinoro, è nata una nuova usanza: da al-cuni anni si va in gita con i ragazzi che devono per-correre un tratto di catechesi in preparazione allaPrima comunione. Il parroco organizza tale giornataa cui possono partecipare anche gli adulti. Que-st’anno il nuovo parroco Don Gennaro ha ritenutoopportuno far visitare ai ragazzi i luoghi di San Gen-naro a Pozzuoli, con una sosta alla solfatara, allachiesa dove si conserva la pietra che si tinge dirosso il giorno del miracolo del sangue e per ultimoun giro sulle sponde del lago d’Averno. Tutti luoghistraordinariamente belli da visitare che portanoanche tanta cultura.La festa di San Marco di oggi è questa. Il nuovo hacompletamente soppiantato il vecchio.

SASSINORO LA FESTA DI S. MARCO IERI E OGGIUna giornata a Pozzuoli

Pozzuoli. Santuario di San Gennaro alla Solfatara

* * *

di Don Nicola Gagliarde

Con gioia immensa e grande devo-zione, sabato due di maggio 2015alle ore 18,00 nella chiesa parroc-chiale di San Marco abbiamo ac-colto il ritorno della statua dellaMadonna della Pace che dal mesedi settembre dello scorso anno, su-bito dopo la sua festa, fu sottopo-sta a restauro a causa deglievidenti distaccamenti di stucco.Nei laboratori della Soprinten-denza delle Belle Arti di Benevento

è stato eseguito un lavoro certo-sino e la statua lignea, dopo mesidi lavoro, è tornata splendentenella nostra comunità accolta trala gioia e la commozione dei pre-senti al rito religioso. In tale circo-stanza la statua è stata benedettaed esposta al culto in una tecaprotettiva in attesa di essere poiricollocata nel suo santuario, mo-mentaneamente chiuso per lavoridi ristrutturazione. Durante il rito diaccoglienza e la celebrazione eu-caristica, sono stati benedetti gli

abiti che i ragazzi indosserannodurante le celebrazioni delle Primecomunioni che si terranno neiprossimi 10 e 17 maggio. Al ter-mine della messa il maestro cheha curato il restauro ha spiegato letecniche usate e ha rimarcato l’im-portanza artistica della statua.Egli ha anche messo in evidenza lapresenza di materiale organicosotto l’occhio sinistro della Ma-donna che ha formato una stria-tura che ricalca il percorso di unalacrima. La macchia, delicata ma

evidente, non è stata possibileasportarla in alcun modo. Antichiracconti riportano che la Madonna,durante la guerra, abbia lacrimatoa seguito delle incessanti implora-zioni di mamme e mogli che pre-gavano per i loro congiunti recatisial fronte.Durante il mese di maggio quoti-dianamente si reciterà il Rosario esi celebrerà la messa al cospettodell’immagine della nostra Reginadella Pace e quest’anno, il giorno21, i pellegrini si recheranno nellachiesa di San marco per la gior-nata penitenziale in onore di Maria.In occasione della riapertura delsantuario della Madonna dellaPace è prevista la ricollocazionedella statua e sarà tenuto un con-vegno di studi in cui, tra l’altro, sievidenzieranno tutte le fasi del la-voro certosino di restauro che lastatua ha subito.Infine, attraverso questo scritto, in-tendo ringraziare quanti vorrannoliberamente e spontaneamentesostenere le spese per il restaurodella statua.Maria, regina della pace, ci bene-dica e protegga Morcone e i mor-conesi vicini e lontani.

Accolta con una solenne cerimonia religiosa, tra la gioia dei numerosi fedeli,momentaneamente è stata collocata nella chiesa di San Marco Evangelista,poiché il santuario e Lei dedicato è in fase di una importante ristrutturazione

RESTAURATA LA STATUA DELLA MADONNA DELLA PACE

Aprile 2015 n. 4_Il Murgantino 07/05/2015 21.47 Pagina 9

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Mensile a cura dell’associazione “Adotta il tuo Paese”Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella

Aut. Trib. Benevento n. 5/12Redazione: Via Porres, 119 - Morcone (Bn)

[email protected] - www.adottailtuopaese.orgEditore: Scripta Manent - Tipografia: Scripta Manent

Via degli Italici, 29/A - Morcone (Bn)

COME ABBONARSIBollettino postale intestato a: Ass. Adotta il tuo Paese - via Porres, 119 - 82026 Morcone (Bn)

Bonifico bancario - Codice Iban: IT31 I076 0115 0000 0101 6196 436Conto corrente n.: 001016196436

Anno V - n. 4 - Aprile 2015Sport e Tempo libero10

di Arlaldo Procaccini

Il talento che in embrione è con-naturato in ciascuno, resta tale senon educato adeguatamente conpreparazione mirata e concreta.L’insegnamento, comunque sog-gettivo, è teso al completo svi-luppo delle potenzialità dell’allievo,tale da portarle al livello consentitodalle naturali possibilità: tecniche,fisiche e intellettive, fino a trasfor-marle in abilità motorie (capacitàdi eseguire i vari gesti tecnici colminimo dispendio di energie, sia fi-siche che mentali). Occorre fare inmodo che il giovane calciatore at-traverso la progressiva evoluzionepsichica e professionale, arrivi adamministrare le proprie potenzia-lità, fin tanto da essere semprepronto a rispondere alle esigenzedella gara, in qualsivoglia specificocontesto. Solamente con tale tipodi globale educazione, il ragazzodotato può arrivare a essere unfuoriclasse, un talento cioè che haacquisito la capacità di ammini-strarsi e operare nella costante vi-sione dell’interesse della squadra.Il tutto non disgiunto, per poter es-sere lungimiranti, da spirito di sa-crificio, volontà di riuscire, rifiuto ditutto ciò che può contrastare lavita da atleta, e ancor più attra-verso la guida sicura di maestriesperti. È tale il contesto che ac-comuna i calciatori di spicco nelpercorso dai “primi calci” all’ap-proccio al massimo livello profes-sionistico, tra i quali, consoddisfazione, va annoverato il no-

stro Gianluca Tronto. Torna inmente quando Gianluca, ragazzoestroso, come tanti altri della suaetà attratto dalla sfera di cuoio,aveva voglia di affermarsi nel giocodel calcio. Il buon papà Luigi, pre-maturamente scomparso, con or-goglio e spirito di sacrificio neassecondò il trasporto, gli fece fre-quentare la già affermata Scuola

Calcio “Acli Campobasso”. La sceltasi rilevò particolarmente appro-priata, poiché alla guida del Set-tore Tecnico del Sodalizio vi eraAntonello Toti, boy scout per anto-nomasia, fulgido personaggio delmondo del calcio, anch’egli scom-parso quando era in piena attivitànel diffondere la propria passioneper quel gioco che maggiormentecoinvolge giovani e adulti. Poi incampo, efficaci i primi insegna-menti, l’iniziazione alla disciplina daparte del Maestro di sport AntonioRauso, personaggio simbolo delgioco del calcio, sensibile ai risvoltiumani, deceduto per malattia con-tratta sui campi di calcio quando,anche in condizioni climatiche av-verse, non desisteva dalla voglia dierudire i discenti con dimostrazionidi provata validità maturate neltempo. A lui oggi è intitolato il ret-tangolo di gioco, proprio dellaScuola Calcio “Acli Campobasso”.Lunga e fertile l’esperienza nel ca-poluogo molisano di GianlucaTronto, rapida la crescita sia fisicache mentale, spontaneo l’adatta-mento al gioco di squadra, conesercitazioni mirate e tornei primain ambito locale, poi su scala re-gionale dalla categoria “pulcini”,agli “allievi”. Ovunque nelle com-petizioni Gianluca si distinguevaampliando la notorietà attraversogli apprezzamenti favorevoli dellacronaca sportiva.La particolare versatilità per il cal-cio, gli apre la strada verso le altesfere: all’età di quindici anni Trontoè nel vivaio del Napoli guidato daltecnico Angelo Sormani, fuori-classe del Brasile. Maggiormenteimpegnativi e di elevata qualità gliallenamenti che portano il ragazzoalla completa maturazione calci-stica e tecnico-tattica, nel ruolo alui congeniale di centrocampistaoffensivo, portato a rifinire le azionidi gioco e alle conclusioni da fuoriarea, con tiro potente e calibrato.Privo di difficoltà il passaggio dalleesperienze regionali ai tornei na-zionali che lo portano a confron-

tarsi con coetanei dei massimi so-dalizi nell’attività professionistica,dalla Roma, alla Juventus, al Milan,alla Fiorentina, e altre importantirealtà. Tanti i meriti, unanimi i con-sensi nei suoi confronti che lo pro-iettano verso le vette più ambite.Partecipa con successo a torneiunder 15 e under 16, fino ai più im-pegnativi Juniores nazionali. Vaoltre, dalle dispute nazionali aquelle internazionali: prende partecol massimo successo all’ambito“Torneo di Viareggio”, vetrina indi-scussa di giovani promesse. All’in-domani della manifestazione così ilsettimanale “Guerin Sportivo” delmarzo 1994: “Tante le conferme trai ragazzi di Sormani. La sorpresatra gli altri è Tronto (GianlucaTronto), interno che abbina laquantità alla qualità in maniera ef-ficace.”L’astro nascente Gianluca è nellaformazione ideale dei “Top 11” deltorneo, unitamente a: Castellazzidel Monza, Baldini della Juventus,Terrera della Juventus, Moro dellaJuventus, Cozza del Milan, Torbi-doni del Milan, Del Nevo della Ju-ventus, Stringardi del Milan, DelPiero della Juventus e Flachi dellaFiorentina. Non poteva esserci ri-conoscimento maggiore!Precoce l’evoluzione calcistica diGianluca: ancora in età adolescen-ziale, a soli diciassette anni, c’è ilpassaggio dalle giovanili del Napolial Giarre, compagine allenata damister Giannini, nel campionato diserie “C1”. Una sola stagione calci-stica ad alto livello in terra sicilianae il ritorno in Campania nelle filedell’ambiziosa Nocerina allenatadal tecnico Del Neri, mister di ver-tice, passato alla guida della Roma,e altre squadre del massimo livellonazionale. Sfiora l’accesso in serie“B”, nel secondo anno di perma-nenza a Nocera, la stagione calci-stica 1995/96. Fatale a tal fine, lasconfitta di misura nei play off, op-posti all’Ascoli, società che ottienela promozione. A seguire GianlucaTronto nei successivi passaggi dauna società all’altra, c’è l’estimatoredi partenza Antonello Toti, che lovuole nelle file del Campobassonella stagione calcistica 1996/97,conclusasi con la vittoria del cam-pionato e l’accesso in serie “D”.Dopo l’esaltante campionato nelcapoluogo molisano, se pure tra idilettanti, Gianluca ritorna tra i “se-miprofessionisti” in “C2”, nella VisPesaro, squadra allenata dai fratelliDino e Silvio Pagliari. Tre consecu-tivi campionati ad alto livello nelleprestazioni, con l’accesso ai playoff, nelle stagioni calcistiche1998/99 e 1999/2000. Ultimo tra-sferimento dalla Vis Pesaro alla ProVasto, la stagione calcistica2000/01, quando sollecitato da esi-genze di famiglia (dove comunqueripone i propri affetti), decide ditroncare con l’attività che lo avevatanto impegnato. Motivi di rilievo,nella severa decisione di cambiarestrada, il progressivo precipitaredelle condizioni di salute del papà,fino al decesso, e il prendere quotadell’attività commerciale di fami-glia, di cui sente di dover condivi-dere le responsabilità con mammaGina e il fratello Silvio.A soli 28 anni, in piena vigoria fi-

EDUCARE IL TALENTO PER LO SPORT E LA VITA

Il giorno 9 maggio 2015 alle ore 17,35 presso la saletta della Biblio-teca comunale di Palazzo Sannia, si terrà un incontro-seminario daltitolo: “Percezione sensoriale e realtà immaginata”.Si tratta di una relazione scientifica che mostrerà il funzionamentobiofisico dei nostri sensi e di come queste informazioni vengono in-terpretate dalla nostra mente. Il seminario sarà costituito da un lin-guaggio semplice e al tempo stesso avvincente e cercherà didivertire e interessare i convenuti tramite esplicative slides a colori.Il seminario è organizzato dal Museo Achille Sannia con l’intento dipromuovere ed esaltare la conoscenza e la cultura nella nostra cit-tadina. Quest’incontro inoltre, si prefigge di innescare un processodi partecipazione alla scienza e alla cultura per esaltare il polo cul-turale del centro storico del nostro paese, creando al tempo stessoentusiasmo e conoscenza.L’inizio è previsto per le 17,45. Si prega la puntualità.Tutta la cittadinanza è invitata.

la redazione

Il Circolo Tennis Morcone e l’Isti-tuto Comprensivo “Eduardo DeFilippo”, su proposta del TecnicoNazionale M° Antonio Leone,hanno aderito al progetto “Rac-chette di classe” rivolto aglialunni delle classi IV e V dellascuola primaria.Il progetto, voluto dalla Federa-zione Italiana Badminton e dallaFederazione Italiana Tennis, in ac-cordo con il Coni e il Miur, havisto la sinergia tra due sport diracchetta quali il Badminton e ilTennis, e si è posto in pieno ac-cordo con quanto previsto per lascuola primaria dalle IndicazioniNazionali per il Curricolo. “Rac-chette di classe” inquadrandosiall’interno del progetto nazionale“Sport di Classe”, è stato indiriz-zato alle classi terminali dellascuola primaria e ha propostoun’attività ludico-ricreativa e digioco sport inserendo gradual-mente anche l’aspetto tecnico-tattico e di confronto.L’impianto organizzativo ha realiz-zato attività in ambito curricolare,ovvero rivolta a tutta la classe, maanche extra curricolare, per co-loro che intendevano continuarel’attività oltre l’orario scolastico. Inambito curricolare, per questaprima esperienza, sono stati pre-visti almeno sei incontri da un’ora.In ambito extra curricolare, le atti-vità a libera adesione da partedelle famiglie potevano svolgersial di fuori dell’orario scolasticopropriamente detto.Il progetto del tutto gratuito, pro-posto all’Istituto “E. De Filippo”, èiniziato il giorno nove aprile e siè tenuto nei giorni di giovedì evenerdì per tutto il mese di

aprile, presso il campo da tennisSant’Erasmo. Le lezioni sonostate tenute oltre che dal M° An-tonio Leone, dall’istruttore del cir-colo Pasquale Lepore e dalfiduciario del Badminton GianniVarricchio e da suoi collaboratori.Il progetto si è concluso il 30aprile presso il CT Morcone dovehanno gareggiato tutte le classiche hanno partecipato soste-nendo: una prova di Badminton,una prova di Mini Tennis e provefisiche di destrezza. Vincitorisono risultati i ragazzi dellaQuinta B.Al termine della manifestazionesono stati premiati tutti i parteci-panti con un gadget offerto dalCT Morcone e gli alunni selezio-nati parteciperanno, sempre gra-tuitamente, alle finali nazionali diRoma che si terranno presso ilForo italico nei primi giorni dimaggio. Lo scopo principale delprogetto è stato quello di far ap-passionare sempre più un nu-mero maggiore di ragazzi alladisciplina del Tennis e di farli co-noscere e apprezzare il Badmin-ton. Il Presidente del CT MorconeGirolamo Iacobelli e il M° AntonioLeone responsabile del progetto,hanno ringraziato, per la loro di-sponibilità e fattiva collabora-zione, il dirigente scolasticodell’Istituto “De Filippo” prof.ssaGiovanna Leggieri, la delegataalla pubblica istruzione del Co-mune di Morcone Antonella San-tucci, il corpo docente delleclassi partecipanti, i genitori e glialunni, con l’auspicio che in fu-turo si possa riproporre e miglio-rare questa esperienza.Il servizio fotografico è stato rea-lizzato da Mara Mazzucco per Ni-canFoto.

sica, Gianluca Tronto pone fine allacarriera calcistica iniziata in teneraetà. Lascia qualche rimpianto tragli estimatori, che in particolare aseguito del successo di Viareggio,lo vedevano in tornei della mas-sima categoria professionistica, senon nella Nazionale a fianco di DelPiero. Comunque ci hai fatto so-gnare, va bene anche così Gian-luca!L’ex calciatore, inizia con altrettantosuccesso l’attività imprenditorialenel settore alimentare. Non siastiene da ulteriori dimostrazioni

Un progetto del Circolo Tennis Morcone e del-l’Istituto Comprensivo “E. De Filippo”

dell’innato estro calcistico in garenelle file del “Calcio Morcone” e intornei ricreativi estivi. Quindi la rea-lizzazione del “progetto famiglia” alungo accarezzato, il matrimoniofelice con l’adorata Michela, il le-game con “Cucù”, il cane disagiatonella deambulazione (a tre zampe),con cui ama divagarsi nel ricordodelle tante esperienze vissute suicampi di calcio che gli hanno tra-smesso fiducia nel proprio dive-nire, quale “uomo esperto ecapace”.In bocca al lupo, “talento Gianluca”!

MUSEO SCUOLAACHILLE SANNIA

RACCHETTE DI CLASSE

Gianluca Tronto al “Torneo di Viareggio” (foto: Guerin Sportivo)

Aprile 2015 n. 4_Il Murgantino 07/05/2015 21.48 Pagina 10