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NUMERO IV APRILE-GIUGNO Anno scolastico 2017-2018 Non permettere mai a nessuno di chiuderti in gabbia. Ricorda che sei nato libero... libero di scegliere, di sbagliare, di lottare, di ricominciare... Libero di chiudere gli occhi, di aprire le ali e di volare via.

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NUMERO IV

APRILE-GIUGNO

Anno scolastico 2017-2018

Non permettere mai a nessuno di chiuderti in gabbia.

Ricorda che sei nato libero... libero di scegliere,

di sbagliare, di lottare, di ricominciare...

Libero di chiudere gli occhi, di aprire le ali e di volare via.

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NUMERO 4 APRILE—GIUGNO Anno scolastico 2017/2018

All’I.T. “G. C. Falco” di Capua la GARA NAZIONALE di

TRASPORTI E LOGISTICA-COSTRUZIONI AERONAUTICHE

Con nota MIUR n. AOODGOSV 0016412 del 06/12/2017, il nostro Istituto è stato indivi-duato quale sede, per il corrente a.s. 2017/18, della Gara Nazionale per gli stu-denti che frequentano il IV anno del Corso di Trasporti e Logistica – indirizzo Costru-zione del Mezzo - opzione in Costruzioni Aeronautiche, in quanto un nostro alunno, Giuseppe Zagaria, lo scorso anno ha vinto l‘ultima edizione della Gara che si è tenuta presso l’I.T. “G. Fauser” di Novara. Alla gara, che si è tenuta nei giorni 19 e 20 aprile 2018, hanno partecipato gli studenti provenienti da Istituti scolastici di istruzio-ne secondaria di secondo grado di 12 città italiane: Alessandria, Caserta, Eboli (SA), Ferentino (FR), Francavilla Fontana (BR), Gallarate (VA), Marcianise (CE), Milano, Novara, Roma, Udine e Viterbo. È stata una competizione molto impegnativa che, come prevedeva il Regolamento trasmesso alle scuo-le, ha testato le competenze degli allievi concorrenti nella progettazione di alcuni componenti aero-nautici, concretizzatasi in due prove di tipo scritto e scritto-grafico di calcolo strutturale e di disegno al CAD 3D. La commissione di gara, nominata con decreto prot. n. 003896/04-06-a del 07/04/2018, si è costituita come di seguito riportato: Presidente: prof. Paolo TUTORE, dirigente scolastico I.T. G.C. Falco di Capua (CE)

Componenti: dott. Maurizio RICCIO, dirigente tecnico in rappresentanza del MIUR, su designazione del Direttore Generale dell’USR Campania prot.n. 7400 del 29/03/2018; ing. Michele MEROLA, presidente del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati della prov. di Caserta, in rappresentan-za del mondo produttivo; prof. Luigi MASCOLO, docente interno di materie tecniche; prof. Antonio RUGGIERO, docente interno di materie tecniche. Le operazioni della Commissione si sono concluse il giorno 10 maggio 2018 con la stesura della Gradua-toria di merito. La IV edizione della Gara Nazionale Trasporti e Logistica – Art. Costruzione del mezzo – Opzione: Costruzioni Aeronautiche - A.S. 2017/18 è stata vinta dallo studente Lorenzo Dal PONT, nato a Feltre (BL) il 01/09/2000 e frequentante l’Istituto Superiore “Arturo Malignani” di Udine. In concomitanza della Gara si è anche svolta l’annuale assemblea delle Rete degli Istituti di Costruzioni Aeronautiche, alla quale hanno partecipato ulteriori tre Istituti Scolastici: il “Volta” di Aversa (CE), il “Grassi” di Torino e il “Deffenu” di Olbia (SS).

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NUMERO 4 APRILE—GIUGNO Anno scolastico 2017/2018

La Rete COA, giunta al suo primo triennio di attività 2015/18, è attualmente composta da 14 Istituti scolastici ed ha come principale obiettivo la condivisione ed il confronto sulle varie attività svolte nelle scuole. Ha ottenuto il riconoscimento del Miur, come punto di riferimento per le attività didattiche e organizzative, in particolare per le attività di alternanza scuola lavoro e per l’ottimizzazione del curri-colo del tecnico di costruzioni aeronautiche. Nel corso della riunione svoltasi a Capua, l’assemblea ha all’unanimità confermato il “da Vinci” di Viterbo come scuola capofila per il triennio 2018/21 ed ha nominato il nuovo consiglio composto dagli Istituti scolastici di Alessandria, Capua (CE), Ferentino (FR), Francavilla Fontana (BR) e Udine.

L’Istituto, per rendere gradevole ed interessante la permanenza delle delegazioni degli Istituti che hanno partecipato all’even-to, ha pianificato la visita a due importanti aziende del territo-rio: la TECNAM, industria aeronautica leader mondiale nella produzione di velivoli di aviazione leggera e il CIRA, ente di ec-cellenza per le ricerche aerospaziali. Ha altresì organizzato, grazie al supporto della Pro Loco della città di Capua, visite guidate, per gli accompagnatori degli stu-denti, in alcuni luoghi importanti e storici del territorio (visita della città e del Museo Campano di Capua, Reggia di Caserta),

assicurando, altresì, la degustazione dei prodotti tipici della nostra terra. Alla fine di tutte le attività, nel pomeriggio del giorno 20 aprile, dopo i saluti di rito, sono state consegnate targhe ri-cordo alle scuole di appartenenza degli studenti e un attesta-to di partecipazione ai concorrenti. Si ritiene che l’evento abbia riscosso piena soddisfazione da parte di tutti i partecipanti per la modalità e per l’intensità dell’esperienza didattica, culturale, e umana vissuta.

prof. Paolo TUTORE,

Dirigente scolastico

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INCONTRO CON L’AUTORE

Il giorno 5 Maggio si è tenuto presso la sala conferenze del nostro istituto il secondo incontro con l’au-tore dell’anno scolastico, che ha visto partecipi gli studenti delle classi quarte e quinte.

Protagonista è stata la scrittrice Rossella Tempesta con il suo romanzo “La pigrizia del cuore”.

Il romanzo racconta la storia di una giovane donna, Stella, che dopo diverse delusioni d’amore, ultima quella dell’ex marito, si è ammalata della “pigrizia del cuore”. Il racconto è ricco di avvenimenti e di personaggi che alleggeriscono molto la lettura già molto scorrevole.

Al termine dell’incontro la signora Tempesta è stata lieta di leggere ai ragazzi anche delle poesie trat-te da sue raccolte di autografare i romanzi dei ragazzi.

Si ringraziano per l’incontro in modo particolare il D.S. Paolo Tutore e le docenti di lettere Angela Ma-stroianni e Carmela Ienco.

Maria BARONE, 5 AIN

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CONVEGNO FORMATIVO ALL’I.T. FALCO

Ha avuto luogo il 17 maggio il convegno formativo "Dalla scuola al mondo del lavoro. Prospettive ed opportunità per i giovani", organizzato da Movimento Forense SMCV presso l'IT "Falco " di Capua, alla presenza di un'aula convegni gremita di allievi attenti e partecipi. L'evento, moderato dall'Avv. Renato Gravante, componente del Movimento, si è rivelato, per i tutti i presenti, un'emozionante esperienza di incontro e confronto sulle prospettive e sulla tutela del lavoro nelle nostre aree geografiche, ancora oggi colpite da una bassa occupazione e da una forte dispersione scolastica. La Dott.ssa Maria Caroppoli, Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Napoli Nord, che ringraziamo per la sua sentita partecipazione, e il Presidente Avv. Maria Conforti hanno animato la riflessione, condivi-dendo le rispettive esperienze professionali con la giovane platea, cui hanno rivolto l'invito a costruire il proprio futuro, giorno dopo giorno, con tenacia e competenza.

Redazione del giornalino

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I RAGAZZI DEL FALCO PROTAGONISTI NELLA

MANIFESTAZIONE DEL PLACITO CAPUANO

Si sono svolte il 26 e 27 maggio le celebrazioni per il Placito Capuano, che ogni anno ricorda la

nascita della lingua italiana che si fa risalire alla redazione di un documento in volgare che tratta

di una controversia legale del monastero di Montecassino e che porta la data del marzo 960.

Nell’ambito di questa manifestazione viene organizzato un concorso per le scuole per rappresen-

tare con una tecnica a scelta il prezioso documento.

Anche quest’anno il nostro istituto ha partecipato con alcuni lavori e quattro alunni della 3 ACA si

sono classificati in finale, nella sezione Multimedia, con due prodotti originali in Power Point che

ripercorrevano le fasi e il contesto storico che ha favorito la nascita della nostra lingua.

Nella foto uno dei ragazzi della 3 ACA che ritira il premio dalle mani della preside della Facol-

tà di Economia.

Christian De Lucia, V AMM

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L’AZIENDA “LAMINAZIONE SOTTILE SPA” APRE LE PORTE AL FALCO

Continua l’attività di A.S.L. per gli studenti della 3 BMM dell’Istituto Tecnico “G. C.Falco” di Capua. Questa volta a ricevere gli studenti è stato il mdl dott. Ciro Sinagra, accompagnato dal mdl ing. Angelo Iovinella, e li ha ospitati nella sua azienda Laminazione Sottile spa di San Marco Evangelista (Caserta). Un’azienda di grande prestigio la Laminazione Sottile attiva nella lavorazione di prodotti in allumi-nio da oltre 90 anni. Fondata nel 1923, si è inizialmente dedicata alla produzione di capsule e tubetti. Successivamente l’azienda ha avviato un processo di integrazione verticale, introducendo la laminazione dell’alluminio. Negli anni sessanta si è specializzata nei semilavorati in alluminio, inter-rompendo la lavorazione di prodotti finiti. Oggi Laminazione Sottile è l’azienda madre dell’omonimo Gruppo, composto oltre che dalla case ma-dre da 4 aziende. 1991 – Fondazione di Contital – contenitori in alluminio e PET . 1993 Fondazione di Italcoat – trattamento superficiale e verniciatura dei nastri di alluminio. 2009 Acquisizione di i2r Packaging Solutions LTD– contenitori in alluminio. 2015 Acquisizione di IPS Industrial Packaging Solution – packaging

Non solo una lezione tecnica ed organizzativa, ma l’incontro è servito ad informare gli studenti sull’eti-ca aziendale e lo scopo sociale di un’azienda plasmata sull’alluminio, ma innovativa ed affidabile, di-namica ed eco sostenibile. Ha come missione generare valore: Divenendo partner dei suoi clienti, affiancandoli nella crescita ed esprimendo una cultura aziendale basata su Responsabilità, condivisione dei Valori, Comunicazione e Raggiungimento degli Obiettivi. I suoi punti forti sono: Rispetto dell’ambiente: per ridurre l’impatto delle nostre attività sull’ambiente, secondo un modello di crescita sostenibile ed ottimizzando le risorse. Etica: azioni sono improntate a canoni di trasparenza, correttezza, collaborazione, rettitudine, equità, lealtà e reciproco rispetto.

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Qualità: miglioramento continuo ed all’eccellenza; il nostro processo produttivo è progettato per esse-re in linea con elevatissimi standard qualitativi. Sicurezza: la salute dei dipendenti e la sicurezza sul lavoro siano priorità assolute; crediamo nell’im-portanza della prevenzione e nella diffusione della cultura della sicurezza. Flessibilità: pronta a rispondere rapidamente ed efficacemente alle esigenze del mercato, supportando al meglio i nostri clienti nel loro processo produttivo. Innovazione: anticipare, guidare ed accogliere il cambiamento, attraverso la ricerca e lo sviluppo di competenze specifiche sulla materia prima e sui prodotti, investendo in tecnologie e processi operati-vi, salvaguardando ambiente, salute e sicurezza. Impegno: rispetto di clienti e fornitori. Esaltiamo le eccellenze, responsabilizziamo i dipendenti e li incoraggiamo ad esprimere passione nel proprio lavoro, per assicurare una cultura aziendale condivisa. L’azienda “LAMINAZIONE SOTTILE è, insomma, una fucina di idee, in cui con approccio scientifico si elaborano le esperienze maturate nei reparti produttivi, per supportare la produzione e fornire soluzio-ni alle problematiche tecniche poste dai clienti

Redazione del giornalino

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ALTERNANZA ALLA CATONE GROUP

L’ attività di Alternanza Scuola-Lavoro, program-mata per le classi terze dell’indirizzo in Trasporti e Logistica del nostro Istituto per il triennio 2017/18 – 2019/2020, è incentrata sulla formazione della figura professionale del tecnico specialista in logi-stica. A tale scopo la nostra scuola ha firmato una con-venzione con il Gruppo Catone s.p.a In quest’ottica il 13 dicembre, alcuni esperti del Gruppo Catone si sono recati presso la sala confe-renze del nostro Istituto, ed in tale occasione ci hanno presentato la realtà aziendale e le persone che assolveranno la funzione di tutor.

Successi-vamente gli alunni della 3 ACA e 3 ACM, accompagnati dai tutor scolastici, professori Belardo G. e Morelli A., si sono recati il 12 marzo preso la Sede Operativa della Catone Logi-stica a Pastorano, il 19 marzo a Vitulazio preso la Sede Ope-rativa dell’Eurofrigo e il 23 marzo, per concludere il ciclo degli incontri, sono ritornati preso la Catone Logistica. La visita alla Catone Logistica è iniziata dagli uffici ammini-strativi, dove ci hanno illustrato come si programmano i viag-gi che devono fare i tir in tutta Italia e anche in molti paesi europei.

Il Gruppo Catone dispone di 115 motrici e altrettanti furgoni refrigerati, ai quali vanno aggiunti i vettori terzi (240 tratto-

ri), tutti costituiti da veicoli Iveco. La Ca-tone dispone delle più avanzate tecnolo-gie, come il controllo delle temperature e il tracciamento satellitare. Subito dopo gli alunni hanno visitato uno degli magazzini: la Catone Group è organizzata e struttura-ta per rispondere alle esigenze di una ve-loce movimentazione delle merci alimen-tari calde e fredde. Per concludere il primo giorno alla Catone Logistica, le classi si sono recate all’inter-no delle celle frigorifere con temperature a -12°C.

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Nel secondo incontro, presso la Eurofrifgo, ci siamo recati all’interno di un magazzino più grande e più organizzato a livel-lo operativo. Gli esperti aziendali hanno spiegato che i magazzini sono dotati di banchine di carico e scarico con pedane elettroidrauliche. L’alternanza alla Catone logistica si è conclusa con la veloce visita di un piccolo deposito, dove a scopo precauzionale ven-gono sistemati prodotti infiammabili in un’area distaccata dalle altre.

Dal 1985 L’obiettivo principale dell’Eurofrigo è quello di fornire all’industria alimentare le migliori at-trezzature disponibili, garantendo il mantenimento costante della temperatura a -25°C e ai valori di umidità e temperatura desiderati. Infatti durante la visita in una cella frigorifera con temperatura a -23°C, si potevano notare prodotti che avevano bisogno di temperature che partono da 0°C a -30°C. L’Eurofrigo è specializzata nello stoccaggio e movimentazione di prodotti frozen, dispone di rapporti commerciali con le più importanti aziende italiane ed estere operanti nel comparto alimentare ed a collaborare con esse. Ogni banchina è refrigerata così da garantire il mantenimento della catena del freddo. Grazie a una centrale frigorifera progettata e realizzata secondo le moderne tecnologie, la produzione del freddo è assicurata. La Catone Group è organizzata imprenditorialmente nella gestione della catena di distribuzione di tutte le merci a temperatura con-trollata, in particolare modo dei prodotti alimentari, Il gruppo Ca-tone è specializzato nel trasporto, stoccaggio, conservazione e di-stribuzione a terzi di prodotti congelati e surgelati. A Pastorano in provincia di Caserta si trovano la sede operativa della Catone Spa, la sede operativa e legale della Catone Logistica e la sede operativa dell’Eurofrigo. Mentre a Parma si trovano le due sedi legali dell’Eurofrigo e della Catone Spa. Mentre in Unghe-

ria a Budaors si trova la sede operativa della Catone KFT.

Nicola LAMBERTI, 3ACA

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Quest'anno scolastico 2017-18, meglio ancora il nostro percorso scuole superiori si é concluso con un bellissimo appuntamento con il mondo dell'alternanza scuola lavoro. Giorno 7 Maggio abbiamo fatto visita alla "Acca Software" a Bagnoli Irpino, leader italiano del soft-ware tecnico e del software BIM. Quest'incontro ci ha lasciato tutti a bocca aperta e soprattutto ci ha dato la carica, la motivazione per impegnarci per affrontare quest'ultima fase dell’anno. In un bellissimo auditorium noi alunni del Falco abbiamo ascoltato la storia della Acca Software; poi, accompagnati da una guida abbiamo visitato l’azienda: bellissima ed organizzatissima sia per il lavoro che per le pause! Abbiamo visitato la bellissima area relax, la piscina, la palestra e l’asilo in fase di ultimazione. Infine un piccolo rinfresco ha dato dimostrazione dell’accoglienza di cui godono i visita-tori. La guida é stata esaustiva e ha sollecitato il nostro interesse, ci ha praticamente fatto toccare con mano come l'amore per il lavoro si può trasformare, con un po' di fortuna, in un bene e servizio per la società. "Bisogna credere nelle proprie passioni, studiare e coltivarle per far sì che si avverino", questo é sta-to il messaggio lanciato dalla Acca Software, di cui ciascun alunno dovrebbe far tesoro. Un grazie alla nostra Scuola per averci dato questa grande opportunità di crescita, che rimarrà tra i momenti più belli vissuti del nostro percorso formativo!

Christian DE LUCIA, 5AMM

PARLIAMO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

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Sabato 12 maggio 2018, gli alunni della classe 3ACA della specializzazione Trasporti e logistica, insieme ai professori Belardo G. e Mascolo L. si sono recati a Ca-stel Volturno preso la Star Center Italia SRL. Gli uffici e le strutture operative oltre a quella presente a Ca-stel Volturno si trovano anche a Pozzuoli e nell’area Flegrea. Star Center Italia srl è un’azienda leader nella Forma-zione e nell’Addestramento del personale marittimo, riconosciuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Certificato ISO 9001:2008 dal prestigioso ente di certificazione RINA.

Le aule didattiche sono fornite di tutte le strumen-tazioni necessarie allo svolgimento dei corsi dove vi sono macchinari di ultima generazione. Gli alun-ni ricevono una preparazione sia dal punto di vista teorico che pratico. Nella struttura di Monterusciello allo Sporting Club Flegreo, si trova la piscina olimpionica dove gli al-lievi si allenano; la prova di voga è effettuata pre-so l’Ecoparco del Mediterraneo a Castel Volturno. Durante la giornata trascorsa alla struttura presen-te a Castel Volturno, la classe ha visitato il “Simulatore” dove possono addestrarsi fino a 18 allievi; il

simulatore e dotato di strumenti “multi radar” e di una “console di visione”. Tramite questi strumenti si può pianificare la navi-gazione con cartografia elettronica di tutte le aree del mondo. Per concludere la giornata, la classe si e recata presso una delle strutture dove c’è un campo di addestramento situato in località S. Sossio in cui si simula un incendio all’interno di una nave.

Redazione del giornalino

VISITA GUIDATA ALLA

STAR CENTER ITALIA SRL

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Il 21 maggio 2018 gli alunni delle classi terze della specializzazione di Elettronica si sono recati a No-la. Lo scopo della visita era di conoscere la realtà aziendale che opera nel campo della telecomunica-zione in particolare della fibra ottica. L’azienda che abbiamo visitato è situata nella zona industriale di Nola. Tale azienda fa parte di uno Consorzio di aziende che separatamente, curano, per le loro spe-cifiche competenze, un settore specifico e sono in grado di proporre e realizzare un progetto finito sia nella preparazione che nell’esecuzione. All’interno dell’azienda siamo stati guidati dal tutor aziendale che cura la logistica e gli aspetti prettamente legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ci ha illustrato e fatto vedere i vari reparti di cui si compone la Fincostruzioni e precisamente il reparto magazzino, l’ufficio acquisti, gli uffici amministrativi e l’ufficio tecnico. Inoltre il tutor ha sottolineato il modo che consente a tutti i reparti di lavorare in parallelo. Ci ha illu-strato, poi, il P.O.S.( piano di osservazioni di sicurezza) che è un documento in continuo aggiornamen-to perché tiene conto delle tipologie di lavoro e delle prescrizioni previste per ognuna di esse. Infatti il tutor ha sottolineato l'importanza delle norme di sicurezza che bisogna rispettare. In conclusione possiamo affermare che con questa visita abbiamo potuto vedere cosa realmente succe-de in azienda e quanto sia importante la sicurezza sui posti di lavoro visto che in Italia c’è una mortali-tà di 2 persone al giorno sui posti di lavoro!

Redazione del giornalino

ASL 3 AEL E 3 BEL: visita guidata alla Fincostruzioni

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Anche quest’anno la nostra scuola ha aderito all’iniziativa “Scuola Viva”,un progetto ambizioso della nostra regione che ha come obiettivo la diminuzione della dispersione scolastica e quindi l’avvicina-mento ai giovani al mondo dell’istruzione. Per raggiungere questo obiettivo la provincia finanzia le scuole aderenti, che a loro volta, mettono a disposizione diversi corsi che possono essere frequentati da tutti gli alunni del triennio della scuola stessa e non. Tali corsi, come l’anno scorso, hanno come tematiche: immersione nel mondo 3D, coding e scratch, fibra ottica e web TV. Di questi quattro andremo a parlare nel particolare di coding e scratch. Come primo passo si dovrà capire cosa significano queste due parole e di conseguenza l’obiettivo dato dal corso. Il termine “Coding” si può tradurre come: “programmazione informatica” ed è proprio di questo che il progetto vuole parlarci, introducendo lo “scratch”, un semplice linguaggio di program-mazione a blocchi sintetizzato in un ambiente grafico molto intuitivo, adibito alla programmazione 2D di software non molto complessi. Le lezioni si suddivideranno in due parti: la parte teorica e la parte pratica. Nella prima ci sarà l’in-troduzione al coding e soprattutto si andrà a familiarizzare con gli algoritmi imparando a scriverli in un sistema di linguaggio semplice e a blocchi. Questi algoritmi sono alla base della programmazione e non sono altro che una valida risoluzione, in termini di calcolo, a più problemi con la quale la macchina dovrà funzionare. Una volta imparato ciò, si passerà alla parte pratica e si inizierà ad interagire con il mondo dello scratch dove sarà possibile scrivere degli algoritmi o dei codici funzionali per programmare app o vi-deogiochi elementari. Tutto ciò è possibile grazie alla programmazione a blocchi, in cui verrà redatto un algoritmo sintetiz-zato in scritture semplici e numerate che determinano un’azione specifica che la macchina attuerà step by step per arrivare alla risoluzione del problema fornito. Questo corso, quindi, è molto suggestivo e interessante, particolarmente consigliato a chiunque voglia conoscere le basi della programmazione e in futuro approfondire la tematica senza partire da zero.

Alessandro CUCARANO, 5AMM

SCUOLA VIVA: CODING E SCRATCH

Esempio di algoritmo in ambiente scratch con il quale è stato programmato Il famosissimo PAC-MAN

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SCUOLA VIVA: CODING E SCRATCH

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SCUOLA VIVA: FIBRA OTTICA

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SCUOLA VIVA: FIBRA OTTICA

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SCUOLA VIVA: REALTA’ 3D

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SCUOLA VIVA: REALTA’ 3D

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SCUOLA VIVA: REALTA’ 3D

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SCUOLA VIVA: WEB TV

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SCUOLA VIVA: WEB TV

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SCUOLA VIVA: WEB TV

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PON DI ITALIANO s.a. GRAZZANISE

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PON DI ITALIANO CAPUA

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PON INGLESE

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PON DI SCHERMA

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PON MULTICOTTERO

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PON METEOROLOGIA s.a. GRAZZANISE

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PON: MICROCONTROLLORI STM32

Il nostro istituto quest’anno ha messo a disposizione un nuovo pacchetto di corsi extrascolastici che comprendono varie discipline: dalle scienze motorie, con il PON di scherma, all’aereonautica, con la progettazione e costruzione di multicotteri; però un nostro fiore all’occhiello è stato sicuramente il Corso di programmazione informatica di Microcontrollori STM32. Questo progetto come dice già il nome, tratta della programmazione di una piattaforma nucleo mi-crocontrollore STM a 32 bit, ciò viene articolato e accompagnato dalla costruzione di un robot: un’automobile di quarto tipo, cioè completamente autonoma, con l’obiettivo di programmarla per permetterle di circolare in una mini città anch’essa costruita e progettata dagli stessi studenti del corso. Ciò nasce dall’idea di un gruppo di appassionati di tecnologia che si sono imposti il fine di costruire una città in miniatura completamente automatizzata, con la speran-za che tale progetto venga adattato dal mondo umano a gran-dezza naturale; questo progetto prende il nome di “duckytown”. Durante il corso ogni gruppo, composto da 5 studenti, ha avuto il suo robot (duckybot) e la sua scheda nucleo da programmare e montare sull’automobile. Il tutto con l’aiuto di un esperto programmatore esterno, che sta insegnando agli studenti il linguaggio di programmazione Mbed che a loro volta dovranno programmare e scrivere l’algoritmo del duckybot, con l’intento di regolare i vari sensori montati su que-st’ultimo per permettergli di circolare per le strade in miniatura di duckytown e leggerne i vari segnali.

Alessandro CUCARANO, 5AMM

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PON MICROCONTROLLORI

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Gli alunni dell’I.T. Falco si distinguono anche in campo letterario con la poesia, avendo partecipato al concorso di poesia “Calliope” 2016/17, promosso dal Comitato di Cancello e Arnone. Il tema principale del concorso, appunto è la poesia e premia gli alunni di varie scuole che hanno scritto e presentato i migliori testi poetici, inserendoli in un libro di poesia, trattasi di un vero e proprio premio letterario. Il libro è stato recentemente pubblicato dal medesimo Comitato orga-nizzatore del concorso letterario, intitolato La gioia di comunicare con la poesia è una raccolta di trenta liriche, suddivisa in tre sezioni che comprendono dieci testi poetici ciascuno,le sezioni si distinguono in Ragazzi, Giovani e Adulti. A prendere parte al concorso letterario è stato un alunno della classe IV sezione AMM, Antonio Sepolvere che, tramite l’insegnante di storia e letteratura Angela Nespoli ha presentato al concorso il suo testo poeti-co intitolato Omofobia, avente un tema molto delicato, appunto quello dell’omofobia. La poesia scritta da Antonio Sepolvere è stata inserita nei primi dieci testi in classifica, precisamente al quinto posto, è stata quindi pubblicata e inserita nel libro di testo, nella sezione dei Giovani che comprende poesie di alunni dai 15 a 18 anni di età. Questa premiazione è considerata l’ennesimo successo dell’I.T. Falco, sempre presente a vari concorsi con i suoi studenti che portando a casa vari premi e soddisfazioni personali, non solo si distinguono, ma

si dimostrano molto in gamba e preparati.

Antonio SEPOLVERE, 4AMM

L’I.T. Falco abbraccia la poesia

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IL COLOSSO DEI CIELI, AIRBUS A380

L’airbus A380 è un velivolo di linea prodotto dal-la Airbus, appartiene alla Categoria dei Double Deck cioè l’aereo wide-body a doppio-ponte a lungo raggio, da 525 passeggeri per la configura-zione a tre classi a 853 passeggeri per la versione charter. La propulsione del A380 è fornita da quattro tur-bofan in configurazione sub-alare. Nella maggior parte dei casi si tratta di motori Alliance GP7200, in altri casi vengono impiegati i Rolls-Royce Trent 900. L’A380 ha i una apertura alare di 79,75 m, una

lunghezza di 72,72 m, una superficie alare di 845 m², un peso massimo al decollo di 575.000 kg, un’altezza di 24,09 m, il diametro della fusoliera è di 7,14 m. La velocita massima dell’A380 in quota di crociera sia aggira intorno ai 1.100 km/h. L’Airbus ha presentato pe la prima volta il 380 a Tolosa il 18 gennaio 2005 ed ha volato con il solo equipaggio. E’ decollato per la prima volta con passeggeri a bordo il 4 settembre 2006. In realtà i passeg-geri erano tutti dipendenti dell’Airbus, l’obiet-tivo era quello di testare le condizioni di com-fort all’interno dell’aereo. Il viaggio è durato sette ore con l’arrivo all’aeroporto stesso di Toulouse-Blagnac. La prima consegna è avvenu-ta il 15 ottobre del 2007 alla Singapore Airli-nes. Oggi il principale utilizzatore è la Emirates (compagnia aerea di bandiera dell'Emirato Ara-bo di Dubai). Il direttore delle vendite di Air-bus John Leahy nel corso di una presentazione online ha specificato che Emirates è l'unica compagnia aerea con una capacità di acquisto sufficiente per mantenere in vita il programma di produzione dell’A380. L'A380 è stato concepito e progettato con un'idea chiara: costruire un aereo più grande e capiente del normale come soluzione al congestionamento degli aeroporti più trafficati, dove i diritti di imbarco sono contingentati. La Boeing invece ha scelto la strada dell’economia, lanciando il Dremliner un mezzo più leggero grazie al materiale composito di parte del jet. Ormai nel campo dell’aviazione civile di linea sono rimasti soltanto l’Airbus e la Boeing. Ci sono aspre-polemiche tra le due industrie, soprattutto sui finanziamenti che entrambe ricevono dai reciproci gover-ni: in particolare l’Airbus che può richiedere prestiti ai governi europei a tassi vantaggiosi e senza l’ob-bligo di risarcimento in caso di perdite; la Boeing invece a stipulato contratti di ricerca e sviluppo con la NASA e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. L’A380 e il più grande aereo di linea per numero massimo di passeggeri. Inizialmente era previsto in due versioni: una in grado di portare più di 525 pas-seggeri per una configurazione a 3 classi standard per 15.200 km, l’altra, cargo, per trasportare più di 150 tonnellate di carico per 10.400 km. Durante la produzione della versione per passeggeri ci furono dei ritardi e di conseguenza venne sospeso lo sviluppo della versione cargo.

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L’Airbus ha subordinato lo sviluppo del progetto della versione cargo al caso di una maggiore richiesta da parte del mer-cato.Nel 2017 è giunta la notizia di una futura versione del A380 che prevede un rispar-mio del carburante fino al 4% ed una ridu-zione del 13% dei costi di servizio per ogni passeggero, tutto questo grazie alle alette d’estremità che permetteranno di favorire la crociera in termini atmosferici e rende-re il volo più piacevole. Il nuovo abitacolo disporrà di meno posti per favorire una zona per il relax dell’equipaggio.

Nicola LAMBERTI, 3ACA

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L’UTILIZZO DEI DRONI

I droni, come ormai noto, sono piccoli mezzi aerei a pilotaggio remoto, la cui forma ricorda spesso quello di un ragno e che possono volare in modo stabile (grazie alla presenza di più motorini elettri-ci), comandati appunto a distanza; di solito hanno a bordo qualcosa che rende utile il loro volo: una fotocamera o telecamera, tipicamente; oppure una termocamera, che misura le temperature in aria e al suolo; o magari sensori di gas; e così via. Senza almeno uno questi “occhi” o “nasi”, un drone non serve a molto, a parte l'eventuale trasporto di piccoli carichi. Tali dispositivi possono essere uti-lizzati in tantissimi ambiti civili e militari. I droni sono impiegati dalle forze dell’ordine per controllare le attività illecite delle organizzazioni criminali, per esempio trovare discariche abusive, piantagioni di droga, tane e nascondigli per armi, migrazione clandestina, individuare e salvare ostaggi. I robot volanti muniti di telecamera possono essere utilizzati per osservare dall’alto zone senza ac-cesso via terra, in questo modo si possono monitorare le dimensioni di aree verdi, terreni coltivabili per fini ambientali e architettonici. Le aree colpite da terremoto, tsunami e altri disastri naturali possono essere perlustrate con i droni per comprendere meglio i danni arrecati dalla calamità naturale e per cercare i superstiti tra le ma-cerie di edifici, che risultano pericolosi per i vigili del fuoco. In ambito meteorologico i droni possono essere impiegati per individuare l’arrivo di tempeste, ciclo-ni, tornado. Con il loro aiuto si rileva la posizione e la velocità e si riesce a calcolare quando e dove

la calamità andrà a colpire. Famosissimo è anche il video dif-fuso da Amazon dove i droni pre-levano i pacchi in sede e li recapi-tano al diretto interessato, facen-do voli di centinaia di chilometri. La tecnologia è usata anche per il telerilevamento, con cui si rac-colgono dati su un territorio speci-fico in base alle radiazioni emes-se. In questo caso, piccoli sensori vengono inseriti nei droni e inviati sui campi coltivati o in città per monitorare l’inquinamento o la presenza di radiazioni.

I droni sono utilizzati in ambito militare per compiere missioni in territori di guerra e monitorare l’andamento delle campagne. Enormi droni, grandi quanto un jet, possono essere equipaggiati con armamenti di diverso tipo e possono volare per centinaia di chilometri. La tecnica più utilizzata nel campo dei droni è sicuramente la ripresa video tramite telecamere in-serite nel sistema e collegate ad un telecomando che permette di pilotare il dispositivo a distanza. Le riprese aeree di questo tipo coinvolgono tutti i professionisti del settore: dal cinema, ai videoclip, alla tv e così via. Nel complesso, man mano che i droni cominciano a svolgere regolarmente nuovi compiti, magari non ci vorrà ancora molto prima di cominciare a pensare ad essi non come a una tecnologia distruttiva, ma come a un qualcosa d'essenziale per il benessere del pianeta.

Angelo DIGLIO, 4ACA

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I BITCOIN

I bitcoin sono una moneta digitale che gli utenti conservano in portafogli virtuali, e possono essere usati per fare pagamenti in negozi o società che li accettano, per trasferire denaro ad altri utenti, o semplicemente possono essere conservati sperando che aumentino di valore. La differenza con le normali valute è che Bitcoin risolve un gran numero di problemi che si hanno normalmente nelle transazioni economiche online. Non c’è infatti un’autorità centrale che controlli i bitcoin: niente banche, organizzazioni o società che ne gestiscano i flussi e il valore. Questo fa sì che non ci sia una terza parte coinvolta nelle transazioni: quindi niente commissioni a Visa, Master-card, Western Union, eccetera, e niente rischi che si possano subire attacchi informatici che sot-traggano numeri e codici di carte di credito. L’inventore dei bitcoin viene chiamato Satoshi Nakamoto, ma è un nome di fantasia che finora ha garantito anonimato alla persona o alle persone che li crearono nel 2009. Nel tempo sono state fat-te molte ipotesi, ma non si è ancora scoperto niente di certo. Nakamoto voleva creare un nuovo sistema di valuta elettronico senza nessun tipo di autorità centrale, riuscì nel suo intendo e nel 2010 sparì, sfilandosi completamente dal sistema che aveva ideato. Il valore dei bitcoin non ha fatto che aumentare negli ultimi anni e molte persone che li avevano acquistati o estratti quando valevano pochi dollari sono diventati “ricchi” in seguito alla costante crescita del loro prezzo. I sostenitori delle criptovalute sostengono invece che la loro continua cre-scita di valore sia un segno che queste monete sono destinate a restare e a ricoprire un ruolo sem-pre più importante nelle nostre economie.

Youssef EL MAIDI,

Andrea CAPUANO, 3AIN

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IL RASPBERRY

Il Raspberry Pi è un single-board computer sviluppato nel Regno Unito dalla Raspberry Pi Foundation. La presentazione al pubblico è avvenuta il 29 febbraio 2012. La scheda è stata progettata per ospitare sistemi operativi basati sul kernel Linux o RISC OS. È assemblata fisicamente in Galles, nel Sony UK Technology Centre. Le prime concezioni del Raspberry Pi, nel 2006, si basa-vano sul microcontrollore Atmel ATmega644. Gli schemi e il layout del circuito stampato di questo prototipo sono disponibili per il download libero e per l'assemblaggio a cura degli utenti. Eben Upton della Broadcom mise in-sieme un gruppo di insegnanti, accademici e appassionati di computer, per concepire un oggetto capace di inco-raggiare i bambini, fornendo loro know-how e ispirazio-ne. Il 19 febbraio 2012, la Raspberry Pi Foundation mise a disposizione un proof of concept di un'immagine disco caricabile su SD Card per produrre un sistema operativo preliminare. L'immagine si basava su Debian 6.0 (Squeeze), con LXDE co-me desktop environment e Midori come browser, più vari strumenti di programmazione. L'immagine poteva anche girare sull'emulatore QEMU, permettendo di emulare Raspberry Pi su varie altre piattaforme. La fondazione rilasciò successivamente un sistema operativo basato su Fedora e una versione di Arch Linux. Nel 2016 venne introdotto un sistema basato su Debian che venne poi chiamata Raspbian. Il progetto ruota attorno a un system-on-a-chip di fabbricazione Broadcom (BCM2835, oppure BCM2836 per il Raspberry Pi 2, o BCM2837 per Raspberry Pi 3), che incorpora un processore ARM, una GPU VideoCore IV, e 256 o 512 Megabyte o 1 Gigabyte di memoria. Il progetto non prevedeva né hard disk né una unità a stato solido, affidandosi invece a una scheda SD per il boot e per la memoria non volatile. La Raspberry Pi Foundation diffonde ufficialmente sistemi operativi basati su GNU/Linux, fra cui NOOBS e Raspbian, ambedue basate su Debian GNU/Linux. NOOBS contiene un in-staller semplificato mentre Raspbian propone un procedimento di installazione testuale come Debian. Esistono distribuzioni per l'utilizzo del Raspberry Pi come Media Center basa-te su Kodi: OpenELEC, XBian e OSMC. Nel Regno Unito, a gennaio 2012, sono giunte manifestazioni di interesse da parte di scuo-le, sia del settore statale sia di quello privato, con un netto sbilanciamento su quest'ultimo settore, dal quale sono pervenute richieste cinque volte superiori. Questo fatto è derivato dalla possibilità di installare facilmente sulla scheda svariati emulatori e di creare così una micro-console universale. Per questo motivo, Raspberry Pi Foundation ha rilasciato un emu-

latore dedicato per Raspberry Pi chiamato RetroPi e sono state rese disponibili scocche per la scheda che richiamano in gran parte le vecchie console. Nonostante il grande successo nell'ambitogaming, la casa madre di Raspberri Pi continua comunque a dedi-care il progetto all'ambito educativo.

Giovanni CASALE, 5 AIN

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L’AMBIENTE 4.0

Tra le esigenze più sentite dall'uomo contemporaneo c'è quella di vivere in un ambiente salubre ed esteticamente piacevole. Si tratta di soddisfare i bisogni di sopravvivenza e di conservazione, ma anche di placare il proprio desiderio spirituale di bellezza. La rivoluzione industriale, se da un lato ha migliorato il tenore di vita di strati sociali altrimenti esclusi dalla fruizione di tutta una serie di beni e servizi, ha dall'altro creato degli squilibri nell'ecosistema globale. E il liberismo sfrenato, minaccia di produrre danni ancora più terribili. Le metropoli, troppo densamente abita-te, sono già oggi invivibili; i centri urbani del mondo sviluppato sono soffocati da un traffico ingo-vernato e folle, dallo smog che impedisce di respirare, dalle esalazioni industriali che a volte mi-nacciano da vicino i cittadini; le acque, spesso usate senza razionalità e rispetto cominciano già a scarseggiare, quando non sono avvelenate da ogni sorta di veleno prodotto dalle lavorazioni indu-striali e dai consumi domestici o inquinate da microrganismi patogeni, il cui sviluppo è dovuto ad uno sviluppo produttivo non armonioso. Il disastro ecologico determinato dal cambiamento radi-cale della produzione e dell'economia, ha determinato come reazione, un movimento di idee criti-co verso la civiltà industriale. Il filone principale di questa ideologia antindustriale è rappresenta-to dal marxismo e da tutte le sue ramificazioni ideologiche novecentesche. Il movimento ecologi-sta, che oggi raccoglie in qualche modo l'eredità di questo pensiero critico radicale, ha rinunciato beneficamente a molti massimalismi e fondamentalismi ideologici (e ad altri sarebbe bene rinun-ciasse) e si è andato invero stemperando in un movimento variegato, dalle molte anime, ma con un obiettivo comune: garantire all'uomo la vita nell'ecosfera, la più armoniosa e salubre possibile. Qualsiasi intervento parziale, settoriale, locale sull'ambiente ha, secondo me, scarse probabilità di successo. Sempre più va profilandosi la necessità di intervenire sul modo di produrre, nell'impedi-re quelle lavorazioni che, come sottoprodotti generano veleni pericolosi per l'uomo, nel cercare delle fonti di energia il più pulite possibile. Non si tratta di predicare un'austerità ideologica fine a se stessa; tutti, credo, vogliamo continua-re a godere degli agi e delle comodità che il mondo contemporaneo ci offre copiosamen-te. Si tratta, però, di modulare meglio, in maniera più concertata e razionale, lo svi-luppo. Il ruolo di regolatore deve essere ripreso dallo Stato o da quegli organismi sovrana-zionali che ne hanno l'autorità. È necessario che le istituzioni riacquisiscano il loro ruolo, cui troppo frettolosamente avevano abdica-to, di arbitri del mercato e della vita eco-nomica, con troppa euforia e superficialità lasciati nelle mani della pur necessaria ini-ziativa, intelligenza e lungimiranza dei sin-goli.

Ilaria DELLA CIOPPA, 5ACM

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LA NUOVA GENERAZIONE DI AUTO

La storia dell'automobile come mezzo di trasporto affermato e funzionante inizia nel XIX secolo. I primi prototipi di automobili furono, però, create nella seconda metà del 1800, funzionavano con il motore a vapore! Solo dopo la prima guerra mondiale ci fu introduzione del motore endo-termico e della benzina. Col passare degli anni c’è stato un miglioramento dal punto di vista estetico ma, specialmente dal punto di vista meccanico con degli sviluppi straordinari. Oggi dopo anni di studi ed esperimenti, grazie alla nuova tecnologia, è stato progettato un nuo-vo modello di auto, quella elettrica. Un’automobile con motore elettrico che utilizza come fon-te di energia primaria l’energia chimica racchiusa in una o più batteria ricaricabili che hanno un’autonomia di circa 200-400km. Questa autonomia può essere caricata grazie a delle colonni-ne elettriche che sono stanziate in diverse zone della città. L’energia immagazzinata nella batteria nella fase di ricarica viene ceduta al dispositivo inverter che converte la corrente continua in alternata e la invia al motore che a sua volta permette lo spostamento del veicolo. I prezzi delle auto elettriche si stiano allineando a quelli delle vetture dotate di motori tradizio-nali. Con una spesa pari a quella di una vettura di medio-alto livello ci si può portare a casa un’auto elettrica che consentirà, a differenza di una macchina alimentata a benzina o a diesel, di ammortizzare in breve tempo il costo di acquisto grazie al risparmio dovuto alla totale assen-za dei costi di carburante! Largo, dunque, alle auto elettriche così si potrà risolvere anche il problema dell’inquinamento!

Luigi RISTALDO, 3 BEL

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VERSO L’INFINITO E OLTRE

La visione dell’uomo non si basa solo su ciò che può vedere tramite gli occhi, va’ ben oltre, per questo ha bisogno di creare ed escogitare diversi modi per poter avere una visione chiara e reale,ed una rispo-sta, soprattutto delle cose che lo circondano. Inizialmente si sapeva che la terra fosse piatta poi sferica e infine un ellissoide , questo perché l’uomo non sì è soffermato sulla prima ipotesi , è andato oltre fino a raccogliere informazioni indiscutibili. Grandi menti hanno sviluppato tecnologie sempre più innovative, fin dove si spingeranno? Arriveremo a guardare con i nostri occhi cose che adesso potremmo solo immaginare? Prendiamo in considerazione l’aereo: Un centinaio di anni fa, le persone potevano solo immaginare di spostarsi da un posto all’altro tramite macchine volanti. La costruzione di un vero e proprio aereo sembrava una pazzia,ma adesso? Ci sono miliardi di voli che percorrono i cieli di tutto il mondo, ed un numero svariato di persone che viaggiano, appunto su queste macchine volanti. Ma come fa un aereo ad alzarsi in volo? Inoltre potrebbe arrivare nello spazio? All’aumentare di quota l’aria diventa sempre più rarefatta e quindi vuol dire che la densità va a dimi-nuire. Esiste una quota massima alla quale un aereo può volare. Superata questa quota non è più possibile: finchè ci troviamo nell'atmosfera, abbiamo a che fare con due forze, la gravità e l'attrito dell'aria. Un aereo che si limitasse ad andare dritto non riuscirebbe ad uscire dall'atmosfera, anche supponendo che i motori continuino a funzionare, perchè la gravità lo tiene naturalmente in traiettoria. Come è noto, per il modo in cui sono fatti, gli aerei non possono inclinarsi più di tanto rispetto all'orizzonte, altrimen-ti vanno in stallo. La situazione può migliorare accendendo i post-bruciatori degli aerei a reazione, ma questi consumano il carburante a una velocità tale che non si può pensare di usarli se non al decollo o per recuperare una situazione critica. Ma l'uomo ha creato altre macchine in grado di alzarsi in aria, anche a velocità molto più elevate. I principali mezzi di trasporto utilizzati per poter arrivare sullo spazio, sono dei razzi vettori, funzionan-ti tramite una violenta reazione di combustione chimica tra idrogeno e ossigeno. Risultato della reazio-ne è la produzione di vapore acqueo che, espulso dall'ugello, imprime al razzo una spinta sufficiente al superamento della velocità di fuga sulla superficie del pianeta (nel caso della Terra pari a circa 11,2 km/s). Questi razzi potrebbero essere utilizzati per l’esplorazione di ciò che c’è al di fuori del nostro pianeta e qualcuno sta già mettendo in cantiere un viaggio verso Marte. Quest’uomo si chiama Elon Musk ed è molto ambizioso dell’idea di far diventare l’u-manità una specie multiplanetaria e che un giorno si possa colonizzare su Marte. Inoltre Musk ha l’intenzione di creare anche razzi più piccoli per spostamenti facili-tati, come spostarsi sulla terra da città in città. Sarebbe una svolta pazzesca perché un viaggio molto lungo come da Londra a New York avverrebbe solo in 29 minuti. Ormai l’uomo si spinge ad arrivare verso orizzonti immaginari. Come dice “Buzz

Light years” : verso l’infi-nito e oltre, ma forse è proprio “oltre” la vera svolta.

Sarah FUMO, 5ACM

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LA TRISTE ADOLESCENZA DEI GIOVANI D’OGGI

È oramai divenuto il pane quotidiano degli adolescenti, una bestia che uccide, che non provoca altro che danni fisici e mentali, l’alcol. Che sia per non pensare temporaneamente a dei problemi in casa o per semplice divertimento in compagnia, gran parte dei ragazzi di oggi non esitano a bere quel bicchie-re di troppo, quel cocktail di troppo o quella bottiglia di troppo, pur di ubriacarsi, al solo scopo di diver-tirsi dimenticando completamente il mondo che lo circonda, ovviamente non curante delle conseguenze dello “sballo” o della “sbronza”. L’alcol è la causa principale di malori e incidenti stradali, la sostanza è più difficile da smaltire in età adolescenziale, i ragazzi arrivano a bere a tal punto da sentirsi male fisicamente, o nei casi peggiori, finire in coma etilico, avente come conseguenza anche la morte, mentre la maggior parte degli inciden-ti stradali sono causati da persone che si sono messe alla guida ubriache, mettendo a rischio oltre alla sua vita, quella di tutti gli altri utenti della strada. Nel loro divertimento, gli adolescenti rischiano quindi la propria vita, come è possibile evincere anche da molti fatti di cronaca,il più recente del 02/04/2018, nel Salernitano, un ragazzo ritrovato senza vita in fondo a un vallone dopo una notte passata in discoteca a Positano, questo sembra essersi allontanato dai suoi amici al termine della serata precipitando nel vuoto, ovviamente sotto effetto di alcol. Morto all'uscita dalla discoteca, il padre di Nico: "Fermiamo la strage dell'alcol" „"Sembrava un campo di battaglia – racconta a proposito dell'esterno del locale dove cercava suo figlio, prima del tragico ritrovamento – con decine e decine di ragazzi che girovagavano semicoscienti, vestiti a malapena con camicie sudate e abiti leggeri, nel freddo della tarda notte. Chiazze di vomito dapper-

tutto".“ Nico sarebbe morto sul colpo, sbattendo la testa dopo una caduta lungo il sentiero sul quale si

stava inerpicando. A quel punto sarebbe scivolato per 70 metri fino in fondo alla vallata, dove poi è sta-to trovato. Ci sono però degli aspetti piuttosto controversi della vicenda. “Non è chiaro perché il ragaz-zo, caratterialmente non solito a questi colpi di testa, si sia avventurato da solo ed al buio lungo una stradina poco sicura. Non è chiaro perché continuava a mordicchiarsi la camicia, particolarmente nervo-so (è stato inquadrato da alcune telecamere di sicurezza), o perché nessuno fra le persone lì con lui lo abbia seguito”. Distrutto dal dolore suo padre scrive una lettera ai quotidiani in cui da libero sfogo alla sua rabbia verso

questa triste verità: "Nico è solo stato estratto a sorte quella maledetta domenica, come ce ne sono sta-

ti tanti altri e come purtroppo tanti, molti, ce ne saranno ancora". Inizia così la lettera di Antonio Marra al quotidiano di Napoli. Non solo parole di dolore, ma anche di paura. Paura per tutti quei ragazzi che rischiano ogni notte di fare la stessa fine di Nico. Se n'è reso conto in quelle ore disperate in cui cercava il figlio che non era rientrano, nè aveva telefonato come era solito fare quando sapeva di ritardare. "Sembrava un campo di battaglia - ricorda - con decine e decine di ragazzi che girovagavano semico-scienti, vestiti a malapena con camicie sudate e abiti leggeri, nel freddo della tarda notte. Chiazze di vomito dappertutto". E' l'uscita all'alba dai locali della movida notturna di Positano e del resto d'Italia, almeno negli occhi di un padre che proprio in quelle ore ha perso suo figlio. "Maledetto e spaventoso alcol. Ma perché tutto questo?", chiede a se stesso e a chi legge, ma soprattutto a coloro i quali possono agire concretamente per fermare tutto questo. Nico è solo una delle tante vittime dell’alcol e del “divertimento” dei giovani d’oggi, che sembrano in-capaci di svagarsi senza “sballarsi” o “ubriacarsi” fino a stare male, sembra oramai non esserci altro

divertimento, come una partita a calcio con ami-ci, uno sport che appassiona o una tranquilla se-rata in amicizia, ridendo e scherzando senza al-terare la propria condizione psico-fisica.

Antonio SEPOLVERE, 4AMM

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ABUSO DI ALCOOL

La dipendenza da alcol rientra nel gruppo dei cosiddetti disturbi alcool-correlati, che comprende tutti quei problemi, non solo medici, ma anche familiari, lavorativi e sociali, che possono colpire chi fa uso di bevande alcoliche. L'abuso di alcool è una situazione intermedia tra il bere occasionale e la dipendenza fisica da etano-lo; in questa fase, il soggetto - pur non presentando una vera e propria dipendenza fisica - soffre di ripetuti problemi interpersonali, lavorativi e sociali derivanti dal consumo eccessivo di bevande al-coliche. In questi casi, la dipendenza dall'alcool è di ordine prettamente psicologico; così, il sogget-to si attacca alla bottiglia per sentirsi più in forma, euforico, sollevato dai problemi che lo affliggo-

no, abbandonandosi ad occasionali eccessi o a un consu-mo continuativo di alcol nonostante i problemi che esso comporta. L’abuso di alcool, insieme al consumo di dro-ghe, è considerato uno tra le principali cause di morte fra i giovani. L’alcolismo è ormai un fenomeno in continua crescita ma purtroppo, anche grazie alle pubblicità, si lascia credere che non sia tanto grave quanto la tossicodipendenza. La cosa che negli ultimi tempi preoccupa è il fatto che l’abuso di alcool non avviene solo tra gli adulti ma anche fra i giovani che iniziano all’età di 12/13 anni poiché non ci sono limiti e l’alcol è reperibile ormai ovunque. È aumentato l’abuso di alcol soprattutto nei locali, i luo-ghi solitamente frequentati dai ragazzi quando escono

perché i giovani credono che per divertirsi è necessario bere. È una convinzione sbagliata poiché do-po aver abusato d’alcol si può andare incontro diversi danni alla salute. Chi abusa di alcol, solitamente è un ragazzo che vuole sentirsi libero, emancipato, alla moda. Ma ci sono fattori legati anche alla personalità in quanto un ragazzo può far uso di alcol se è introverso, timido, violento. Un altro fattore da tener presente è il modello di persona da cui si è circondati: amico del cuore, un familiare ecc. Chi fa uso eccessivo di alcol non riesce a rendersi conto che così facendo si provoca solo danni, che ci sono altri modi per divertirsi e sentirsi liberi e che se entra nel tunnel della dipendenza da alcol non è facile uscirne. Bisogna quindi dire, che l’alcool non danneggia soltanto gli organi di chi ne fa uso, ma anche le per-sone circostanti; è molto importante non sottovalutarlo, ma stare attenti a quanta quantità si con-suma!

Francesco RUSSO, 3BEL

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IL FUMO NELL’ADOLESCENZA

Come “recitano” ormai tutte le confezioni di sigarette, si sa che fumare può nuocere gravemente alla salute e provocare un'intossicazione cronica la cui sintomatologia è legata agli effetti del-la nicotina e delle altre centinaia di sostanze nocive contenute nel tabacco. Secondo l’OMS sono oltre un miliardo e cento milioni le persone che fumano prodotti a base di tabacco nel mondo, ed in molti Paesi la diffusione è in continuo aumento. Dal 2014 al 2017 la percentuale di fumatori in Europa è rimasta stabile, ma aumentano i giovani soprattutto nel sud Europa. Sono proprio i più giovani, anche per effetti d’imitazione e conformi-smo sociale, il facile bersaglio di abitudini negative come il tabacco, nonostante i divieti di con-sumo prima della maggiore età. Si tratta, infatti, di un modo spesso utilizzato per anticipare l’età adulta, verso la quale i ragaz-zi si stanno affacciando. In quest’età il rito della sigaretta assume anche una valenza socia-le molto forte, una sorta di rito di iniziazione per entrare in relazione con i pari e consolidare il gruppo. Innumerevoli sono anche i danni causati dal fumo. Infatti nei fumatori le malattie come il raffred-dore e il mal di gola guariscono più lentamente poiché il fumo tende ad asciugare le mucose dell’apparato respiratorio. Dopo la loro inalazione, le sostanze derivanti dalla combustione del tabacco penetrano nei vasi sanguigni e si mescolano al sangue. Il mescolamento con il sangue di alcune di queste sostanze può provocare: addensamento del sangue, ipertensione, aumento della

frequenza cardiaca e aterosclerosi. Il fumo inoltre reca danno all'apparato cardiocircolatorio

(quindi al sangue e al cuore), alla pelle, al cuoio capelluto, al cervello, all’apparato riproduttivo e alle ossa. I danni provocati dal fumo di sigaretta, insomma, sono numerosi e il loro impatto sulla salute può essere veramente devastante. In Italia ogni anno, per il fumo, muore un numero di persone che corrisponde al numero di vittime che si avrebbe se ogni giorno cadesse un jumbo-jet pieno di passeggeri. Con un tale rischio nessu-no accetterebbe più di volare. Perché allora si accetta di fumare?

Vincenzo TOMMASINO, 3BEL

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L’OMOFOBIA

Pochi giorni fa, il 17 maggio, c’è stata la giornata mondiale contro l’omofobia. Ma cos’è l’omofobia? Il Parlamento europeo la descrive come una paura e un’avversione irra-zionale nei confronti dell’omosessualità cioè gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, basate sul pregiudizio. C’è da dire che non si sceglie di essere omosessuali, così come non si sceglie di essere etero-sessuali. Ma al di là delle elucubrazioni di chi si domanda se L’omosessualità sia convertibile o meno, resta il fatto che giuridicamente parlando, l’orientamento sessuale fa parte di quel-le cose considerate “innate”, proprie della persona e non modificabili. Nel nostro paese esistono delle norme penali a tutela delle discriminazioni per motivi razzia-li, etnici, e religiosi. Una legge che risale al 1975, prodotto di una convenzione internazionale sul tema ci dice:” chiunque diffonda in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sul odio razziale ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali è punito con re-clusione sino a 3 anni”. Detto questo, è evidente che estendere i principi vigenti in materia di razzismo all’orienta-mento sessuale significa stabilire una pena per chi diffonde idee fondate sulla superiorità di un particolare orientamento. Sono convinto che chi non concorda con una piena equiparazione dell’omofobia rispetto al razzismo ha un grosso problema rispetto a un concetto più generale, che è quello di dare è eguale valore a tutte le persone. Si può davvero convivere con chi crede che essere nato bianco e eterosessuale conferisca au-tomaticamente il diritto di sentirsi superiori?

Raffaele GIORDANO, 4 AMM

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La pelle assorbente del diavolo spinoso

Una lucertola australiana chiamata diavolo spinoso (Moloch horridus) assorbe l’acqua dalla nebbia e dall’umidità presente nell’aria e nella sabbia. Per dissetarsi convoglia poi quest’acqua attraverso piccoli canali fino alla bocca. Come ci riesce? La risposta si potrebbe celare in una caratteristica straordinaria di questo rettile: la sua pelle. La pelle del diavolo spinoso infatti, è ricoperta di scaglie. Alcuni scienziati ipotizzano che le goccio-line di acqua raccolte sulle scaglie scorrono verso il basso fino a raggiungere la pelle rugosa del retti-le e penetrano nelle scanalature fra una scaglia e l’altra. Queste scanalature formano una rete di canali che raggiunge i lati della bocca del diavolo spinoso. Ma in che modo questa lucertola fa salire l’acqua dalle zampe, lungo il corpo e fin dentro la bocca sfidando la gravità? E come estrae l’acqua da una superficie umida semplicemente strofinando su di essa il ventre? Sembra che i ricercatori sia-no riusciti a svelare il segreto di questo animaletto. Le scanalature sulla superficie della pelle sono collegate da piccoli condotti a un’altra rete di canali sotto pelle, la struttura di questi canali è tale da permettere il fe-nomeno della capillarità grazie al quale un liquido come l’acqua può risalire lungo le pareti di sottili tubicini vincendo persino la forza di gravità. In poche parole, la pelle del diavolo spinoso si comporta come una spugna. Il sistema usato da questo rettile potrebbe essere utilizzato anche nelle nostre case: secon-do Jonine Benys, presidente del Biomimicry Institute, le tecnologie che imitano i meccanismi di as-sorbimento dell’acqua presenti in natura permetterebbero agli ingegneri di sviluppare sistemi in gra-do di rimuovere l’umidità dall’aria, e così ridurre la temperatura negli edifici in modo più efficiente e anche ottenere acqua potabile.

Alberto CORRADO, 3AEL

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I BUCHI NERI

Un buco nero è una regione dello spazio in cui il campo gravitazionale è così forte che qualsiasi cosa giunga nelle vicinanze viene attratta e catturata, senza possibilità di sfuggire all’esterno. In teoria si può paragonare un buco nero ad una stella, caratterizzata da una massa dieci volte superiore a quella del Sole, che si contrae, aumenta la sua densità e crolla sotto il proprio peso concentrando la propria massa in un unico punto detto, appunto, buco nero. Il buco nero formatisi è caratterizzato da una gravità talmente forte da far perdere la propria identi-tà e la propria luce a qualsiasi segnale luminoso o particella attratti, impedendone la “fuga” e ren-dendo il corpo interessato totalmente invisibile a qualsiasi osservazione. Nemmeno un raggio di luce è in grado di sfuggire alla “cattura” di un buco nero, nonostante la luce abbia una velocità elevata Il giorno in cui vedremo apparire in cielo due, tre, o anche dieci meteoriti, quello sarà il giorno in cui dovremmo cominciare a preoccuparci. Lo spettacolo potrebbe essere il segale di una tremenda cata-strofe cosmica: l’avvicinarsi alla terra di un buco nero. UNA POSSIBILITÀ’ REALE! Alessandro Marconi che insegna astrofisica rela-tivistica all’università di Firenze, fa una stima più precisa e tranquilliz-zante. Considerando che nella Via Lattea i buchi neri sarebbero circa 100 milioni cioè mille volte più rari delle stelle, la probabilità che uno di questi avvicinamenti sia coinvolto un buco nero, sarebbe di due su un mi-liardo. Se poi la dividiamo per l’inte-ra durata della vita dell’universo, oltre tredici miliardi di anni e voglia-mo che capiti proprio ora, il rischio diventa davvero trascurabile. D’altra parte pero i conti mostrano che nel-la vita di una galassia la probabilità che una sua stella si scontri con un mostro di questo tipo è del 20%. Che cosa accadrebbe allora? PRESI IN PIENO... A quel punto il nostro destino si giocherebbe in base alla rotta seguita da questa minaccia cosmica. Nel giro di pochi mesi alla terra toccherebbe l’infelice destino di schizzare via dal sistema so- lare come un boccino chiuso tra due biglie più grosse, oppure di finire inghiottita dal mostro. O SOLO DI STRISCIO... Ma anche se l’incontro fosse a distanza le conseguenze sarebbero disastrose. Il buco nero comince-rebbe ad avere effetti sensibili sul nostro pianeta quando si trovasse dalle parti dell’orbita di Nettu-no, diciamo a 4 miliardi di chilometri da noi. La sua forza di gravità modificherebbe le maree proba-bilmente anche l’inclinazione dell’asse di rotazione della terra cambiando il ciclo delle stagioni, po-trebbe fare o più caldo o più freddo.. IN FUGA NELLO SPAZIO...! Se dovesse mettersi davvero male e la tecnologia fosse davvero evoluta potremmo tentare di fuggire su un’astronave. Ma se, come nel più classico dei copioni hollywoodiani, la nostra astronave non ce la facesse e venisse risucchiata dal buco nero, si vedrebbe avvicinarsi all’orizzonte un evento dal quale non si potrebbe tornare più indietro ...

Annamaria CANTIELLO, 5ACM

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L’IMPORTANZA DEL CARATTERE

Descrivere la vita in tutte le sue sfumature, emozioni e situazioni è possibile. La vita è bella, ci fa capire la differenza tra bene e male, ci pone delle sfide da superare, ci forma per affrontare il mon-do che ci circonda. La vita è bella ma per affrontarla ci vuole carattere. Si forma in fase adolescenziale, si inizia tra gli 11 e 12 anni per finire intorno ai 18 quando ormai l’infanzia è solo un lontano ricordo. Ci si circonda di persone come noi, coetanei, ragazzi che non vedono l’ora di spaccare il mondo oppure di vivere rimanendo nell’ombra. Ci si diverte, ci si sostiene, si litiga, ci si confronta, in una parola sola, si vi-ve. È proprio vivendo che si plasma in noi il nostro carattere, a volte diverso, a volte simile a quello di altri, tutto dipende dalle esperienze fatte. S’impara circondandosi di persone giuste e sbagliate, facendo esperienze, comprendendo la differenza tra il bene e il male. L’insieme delle nostre esperienze ci dà la forza di andare avanti, nonostante il mondo avverso e di superare le sfide che la vita ci pone quasi come se ci volesse mettere alla prova. Il segreto è il carattere.

Antonio Di Benedetto V AEL

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LA COSTITUZIONE ITALIANA

La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato dove vengono fissati i principi ed i fini che lo Stato si pone e vengono regolati i rapporti con e fra i cittadini. Ha lo scopo di stabilire le regole e i principi fondamentali che sono posti al di sopra delle leggi. La Costituzione della Repubblica Italiana entrò in vigore il primo gennaio del 1948. Contiene 139 articoli: dal primo al dodicesimo sono detti principi fondamentali; i successivi articoli sono divisi in due parti: la prima parte riguarda i diritti e doveri dei cittadini mentre la seconda parte della Costituzione riguarda l’ordinamento della Repubblica. Essa riconosce i diritti umani più importanti: libertà di pensiero, di religione, di associazione, di stampa, di movimento, libere elezioni con voto segreto. Tutela le minoranze linguistiche, ricono-sce il diritto al lavoro, stabilisce l'uguaglianza dei cittadini. Sono pochi i cittadini che conoscono il testo costituzionale, soprattutto le giovani generazioni che si disinteressano totalmente a tutto quello che regola il “vivere civile”. Aumentano sempre di più i commenti e gli articoli di giornale sulla Costituzione per far sì che tutti i cittadini possano iniziare a capire il regolamento dello Stato italiano! I giovani, che rappresentano il futuro della società, devono conoscere la Costituzione per poter vivere in un mondo migliore!

Giuseppe IANNOTTA, 3BEL

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IL REATO DI OMISSIONE DI SOCCORSO

L'omissione di soccorso, nell'ordinamento giuridico italiano, è un reato contro la persona, e più spe-cificamente contro la vita e l'incolumità individuale. Si configura come un reato omissivo, nel quale il legislatore viene a reprimere il mancato compimento di una azione giudicata come doverosa, in-dipendentemente dal verificarsi o meno di un evento come conseguenza di tale omissione. Il diritto penale italiano prevede la fattispecie all'art. 593 del codice penale, ma in particolare pre-vede due distinte ipotesi. La legge 9 aprile 2003 n. 72 ha apportato le modifiche al codice penale italiano e al decreto legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, in materia di omissione di soccorso. Essa introduce l'allargamento della fattispecie nell'ambito della circolazione stradale. La norma è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2003. Il Codice della strada all'art. 189 regola il comportamento degli utenti della strada in caso di incidente (imponendo, in primo luogo, di fer-marsi). Qualora qualcuno, a seguito dell'incidente, abbia riportato delle lesioni, l'inosservanza di tali obblighi è sanzionata penalmente. Al conducente devono nondimeno aggiungersi tutti gli altri “utenti della strada”, ogni volta che un loro comportamento (peraltro, non necessariamente illeci-to) abbia dato causa ad un incidente con feriti, e, quindi, anche il pedone (che, per esempio, abbia attraversato una strada urbana lontano dagli attraversamenti zebrati ed abbia avuto uno scontro con un ciclomotore o una bicicletta, il cui guidatore sia rimasto ferito) e persino il trasportato a bordo di altro veicolo (ad esempio, il passeggero di un'auto o di una moto che, per scherzo o per imprudenza, sporgendosi o in altro modo, abbia colpito un pedone o abbia comunque causato il sini-stro). Secondo la Suprema Corte, integra il reato di omissione di soccorso previsto dal codice pena-le la condotta dell'automobilista che, imbattutosi in un incidente stradale, si allontani da tale luogo dopo essersi fermato ed avere avvisato telefoni-camente la competente autorità di polizia, in quanto, ai fini della prestazione della “assistenza occorrente”, non è sufficiente contattare la poli-zia e le autorità sanitarie, ma occorre anche pre-sidiare il luogo dell'incidente allo scopo di adotta-re tutte le cautele necessarie a limitare il danno riportato dalla vittima, e soprattutto a scongiura-re la sua esposizione al pericolo di essere investito ulteriormente da parte di altre vetture. Art. 981 - Obbligo di assistenza a navi o aeromobili in pericolo. L’assistenza a nave o ad aeromobile in mare o in acque interne, i quali siano in pericolo di perdersi, ovvero ad aeromobile caduto o atterrato in regioni desertiche, è obbligatoria, in quanto possibile senza grave rischio dell’aeromobile soccorritore, del suo equipaggio e dei suoi passeggeri, oltre che nel caso previsto negli articoli 485, 974, quando a bordo della nave o dell’aeromobile siano in peri-colo persone. Il comandante di aeromobile in corso di viaggio o pronto a partire, che abbia notizia del pericolo corso da una nave o da un aeromobile, è tenuto nelle circostanze e nei limiti predetti ad accorrere per prestare assistenza quando possa ragionevolmente prevedere un utile risultato, a meno che sia a conoscenza che l’assistenza è portata da altri in condizioni più idonee o simili a quelle in cui egli stesso potrebbe portarla. Art. 982 - Obbligo di salvataggio e di assistenza a persone in pericolo. Quando la nave o l’aeromobile in pericolo sono del tutto incapaci, rispettivamente, di manovrare o di riprendere il volo, il comandante dell’aeromobile soccorritore è tenuto, nelle circostanze e nei limiti indicati dall’articolo precedente, a tentare il salvataggio, o, quando ciò non sia possibile, l’assistenza, delle persone. È del pari obbligatorio, negli stessi limiti, il tentativo di salvare o di prestare assistenza, a persone che siano in mare o in acque interne in pericolo di perdersi. Come abbiamo visto il codice della navigazione aerea presenta differenze rispetto al codice della

strada ma, entrambi hanno d'obbligo di non omettere soccorso a terzi.

Ilaria DELLA CIOPPA, 5ACM

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Sfoglio i nostri ricordi come se fossero pagine di un libro, libro di cui abbiamo scritto noi le parole. Quelle parole che sono intrise di emozioni, quelle emozioni che ci hanno fatto battere il cuore, quelle emozioni che ci hanno fatto stare svegli la notte. E siamo stati noi a scrivere l’ultima pagine di quel libro, un libro che avrei voluto continuare. Con questa poesia Gaetano Tavoletta della 5 ACM di Grazzanise ha vinto il concorso di poesia: “Pensieri di…versi” organizzato dal Liceo Jommelli di Aversa. Il testo è stato scritto durante le attività del PON: “Obiettivo…Italiano”. Anche altri ragazzi sono stati premiati come finalisti nello stesso concorso.

De Lucia Christian, VAMM

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Ti ricordo così, con una chitarra in mano. Tu che suoni ed io che ti guardo come se fosse l’unica cosa che posso fare. Infatti lo è. Vorrei che quei giorni tornassero indietro. Quei giorni in cui mi svegliavi col suono della tua chitarra, quei giorni in cui litigavamo e dopo due minuti già facevamo pace perché quando ti arrabbiavi suonavi sempre. Ed io non potevo resistere a quel dolce suono della tua chitarra. Ti ricordo così: con una chitarra in mano.

LA CHITARRA IN MANO

Sabrina Mzoughi, classe II ATL, s.a. Grazzanise

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Francesco ENTROTTI 5 AMM

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LA REDAZIONE

Referenti articoli :

Docenti di Materie letterarie dell’Istituto

Grafici/Impaginatori

Giovanni CASALE 5 AIN

Maria BARONE 5 AIN

Coordinatori e Responsabili:

Prof.ssa Angelina SGUEGLIA

Prof.ssa Antonella POZZUOLI

SEDE DI GRAZZANISE:

Sarah FUMO 4 ACM

Annamaria CANTIELLO 5 ACM

Ilaria DELLA CIOPPA, 5 ACM

Giornalisti:

SEDE DI CAPUA:

Yossef EL MAIDI 3 AIN

Andrea CAPUANO 3 AIN

Nicola LAMBERTI 3 ACA

Alberto CORRADO 3 AEL

Domenico DI RAUSO 3 BEL

Giuseppe IANNOTTA 3 BEL

Francesco RUSSO 3 BEL

Luigi RISTALDO 3 BEL

Vincenzo TOMMASINO 3 BEL

Angelo DIGLIO 4 ACA

Antonio SEPOLVERE 4 AMM

Raffaele GIORDANO 4 AMM

Antonio DI BENEDETTO 5 AEL

Alessandro CUCARANO 5 AMM

Christian DE LUCIA 5 AMM

Francesco ENTROTTI 5 AMM

Maria BARONE 5 AIN

Giovanni CASALE 5 AIN

NUMERO 4 APRILE—GIUGNO Anno scolastico 2017/2018