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L'editoriale Vedere di Laura Bucciarelli Pitture rupestri di Fabio Massimo Franceschelli numero 5 //. ottobre 2013 Pubblichiamo Questione di centesimi di Pasquale Faraco //. 5 Patrizio - come quei divi di Hollywood che sono eterni di Gianni Spezzano //. 8 Civediamoaldìperdì di Elisabetta Granara //. 19 In virtù dell'orso di Fabio Gaccioli //. 27 Car pool Blues di Tommaso Urselli //. 40 Yesterday di Bruno Cerutti //. 44 Paralisi di Stefano Fiorillo //. 53 La Valle dell'Eco di Roberto Morpurgo //. 69 Fuori concorso Il concorso di drammaturgia di Fabio Massimo Franceschelli //. 79 Per ottenere gratuitamente nella tua casella di posta elettronica tutti gli arretrati e i prossimi numeri in uscita iscriviti alla nostra mailing list abbonati. Link: www.perlascena.it Link: perlascena su facebook Link: perlascena su twitter Abbonati gratuitamente on line Ricevi il PDF Stampa Rilega Leggi

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L'editoriale

Vederedi Laura Bucciarelli

Pitture rupestridi Fabio Massimo Franceschelli

numero 5 //. ottobre 2013

Pubblichiamo

Questione di centesimidi Pasquale Faraco //. 5

Patrizio ­ come quei divi di  Hollywood che sono eterni

di Gianni Spezzano //. 8

Civediamoaldìperdìdi Elisabetta Granara //. 19

In virtù dell'orsodi Fabio Gaccioli //. 27

Car pool Bluesdi Tommaso Urselli //. 40

Yesterdaydi Bruno Cerutti //. 44

Paralisidi Stefano Fiorillo //. 53

La Valle dell'Ecodi Roberto Morpurgo //. 69

Fuori concorso

Il concorso di drammaturgiadi Fabio Massimo Franceschelli //. 79

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perlascena ­ numero 5 //. ottobre 2013

L'editorialeVedere

di Laura Bucciarelli

Una   folla   che   cammina,   sto   diventando   confusa. (pausa) Non c'è da confondersi, sono quello che sono, siamo   quello   che   siamo,   entriamo   in   contatto,   ci avviciniamo e poi ci allontaniamo o rimaniamo a una distanza che ci aggrada, non devi spaventarti per tutti i   polpastrelli   che   ti   sfiorano,   non   sei   una   statua. (pausa)  Sì, appunto, la mia pelle è delicata e i tocchi sono diversi, alcuni prudenti, altri meno.  (pausa)  Tu sei lì, al centro dell'incrocio, è naturale che vengano a trovarti, a vederti.  (pausa)  Naturale? Non mi sembra, c'è   anche   chi   non   si   ferma   proprio   e   guarda   da lontano oppure non guarda nemmeno, va per la sua strada o segue qualcuno. Molti seguono qualcun altro, comunque   anch'io   mi   muovo,   non   sto   sempre all'incrocio.   Anch'io   vado   incontro.   Io   sono   un passante,   uno   qualsiasi.   Anche   tu,   no?  (pausa)  Mi fermo e riparto. Sono qui da più tempo degli altri. E che vuol dire? Ho solo visto un po' di più. Sai cosa mi viene in mente? Quel film, "Smoke"... a un certo punto Harvey Keitel, proprietario di una tabaccheria, mostra a William Hurt, che è uno scrittore in crisi... ma questo ora non importa...  a un certo punto, gli  mostra un album di foto che ritraggono l'angolo di fronte al suo negozio, tutte scattate dallo stesso punto di vista, ogni mattina. William Hurt le scorre e dice che sono tutte uguali, non capisce. Perché dedicarsi ossessivamente a ritrarre sempre la stessa inquadratura? Quattromila foto...  E Harvey Keitel:   "(...)  vai  troppo veloce,  non guardi   neanche   le   foto.   (...)   Sono   tutte   uguali   ma ognuna è differente dall'altra. Ci sono delle mattine di sole,   delle   mattine   buie,   ci   sono   luci   estive   e   luci autunnali.  Giorni  feriali  e  fine settimana.  C'è  gente con   l'impermeabile   e   la   galosce   e   gente   con   la maglietta   e   i   pantaloncini.   Qualche   volta   la   stessa gente, qualche volta differente. Qualche volta quelli differenti diventano uguali e la stessa gente scompare. La terra gira intorno al sole e ogni giorno la luce del sole colpisce la terra da un'angolazione differente.". (pausa) Più vedo e più mi accorgo di cose che all'inizio non percepivo nemmeno. Tutti mi passavano vicino e mi sembravano simili tra loro. Forse li guardavo con sospetto.   Ora   ne   sento   anche   le   voci.   Forse   si avvicinano di più o forse sono io che mi avvicino.Ma tu vieni qui tutti i giorni?  (pausa)  Certo, tu no? Non qui? Da qualche parte andrai, tutti i giorni.

Pitture rupestri

di Fabio Massimo Franceschelli

C’è qualcosa di così... viscerale nelle pitture rupestri, non trovi? Non mi viene ora il termine giusto... forse conatus, sì, conatus, Spinoza parlava di conatus vitale, no?   Non   ricordi?   Dai,   conatus   come   impulso   a perseverare nell’essere.  Ah, non c'eri? Eri assente il giorno che studiammo Spinoza? Va be',  comunque sforzo,   impulso,   energia   indipendente   dalla   nostra volontà, energia che ci muove e che ci spinge verso la vita, anzi no, è vita!, il conatus è vita che si manifesta, la   nostra   vita,   quella   degli   esseri   umani   che   è soprattutto   vita   culturale   altrimenti   saremmo   solo animali,   no?   Quindi,  dicevo,   immagina   gli  uomini preistorici, rozzi, seminudi, soggetti inermi a stimoli basilari, stimoli che li agitano e li governano, fame, sonno,  accoppiarsi,  deiezioni,  sì  deiezioni  e  non  in senso filosofico, Heidegger non c’entra nulla, ma che ne sai tu di Heidegger, che ne sai? Eri assente anche con Heidegger, vero? Assente, sempre assente tu. Va bene, continuiamo così. Deiezioni, dicevo... deiezioni... conatus, deiezione, ehi come è strana questa cosa che la filosofia per esprimere determinati concetti si affidi a termini così poco eleganti, non trovi? Il conato fa schifo, e anche la deiezione, poi ti arrivano Spinoza e Heidegger   et   voilà,   il   corporale   si   trasforma   in concettuale. Non ci avevo mai pensato prima, e tu? Ah, giusto, tu eri assente. Anche loro erano assenti, loro,   intendo   gli   uomini   primitivi,   Sapiens   o Neandertal,   erano   assenti   a   se   stessi   e   poi all’improvviso   ecco   manifestarsi   l’inaspettato,   un barlume di luce, una minuscola goccia che cade dalla sapienza di Dio, li  colpisce e loro vedono la parete grigia, marrone, bianca, screziata della grotta, quella stessa parete che fino ad allora gli era servita solo per ripararsi dal freddo, la vedono e tac!, scatta il conatus, dalla pancia, dalle viscere, ormai è partito e gli muove il braccio, la mano, prendono una punta di selce, hai presente una punta di selce, no?, prendono insomma questa punta di selce e iniziano a incidere, incidono là, sulla pietra dura della parete. Incidono animali e lance e frecce e poi se stessi, incidono se stessi, uomini e donne e bambini, incidono scene di caccia, incidono la loro   vita,   quel   che   vedono   ogni   giorno,   capisci? Rappresentano   la   loro   vita   quotidiana,   la   narrano, fanno narrazione. (pausa) E quindi perché, mi chiedo, sentono il bisogno di narrare e rappresentare ciò che già   conoscono perfettamente...   la   loro vita...   la   loro giornata... perché? (pausa) Io non lo so, e se non lo so io figuriamoci tu che eri sempre assente.

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perlascena ­ numero 5 //. ottobre 2013

On stageL'iniziativa   "on   stage",   aperta   a   tutti   i   soggetti interessati   e   basata   su   un   reciproco   scambio   di visibilità,  è  finalizzata alla messa in scena entro un periodo concordato di uno o più testi pubblicati su perlascena.   Maggiori   informazioni   sono   disponibili all'indirizzo www.perlascena.it/on­stage.

Diamo   segnalazione   delle   seguenti   adesioni   alla nostra iniziativa "on stage".

DoveComeQuandoCompagnia teatrale e associazione culturale

L'adesione   è   finalizzata   alla   promozione   del   Festival  INVENTARIA 2014  IV edizione   ­  Roma dal  12  al  15  maggio 2014.

Il   Festival   INVENTARIA   2014   (Roma,   Teatro dell’Orologio,  12­25 maggio 2014) si  propone come vetrina   pulita   e   indipendente   per   spettacoli   di drammaturgia contemporanea. Giunto ormai alla IV edizione,   articolato   in   3   sezioni  (spettacoli, monologhi/performance,   corti   teatrali)  e   con   un programma suddiviso in due sale (sala Mario Moretti e sala Gassman), INVENTARIA 2014 si segnala per essere,   in   questo   momento,   l’unico   festival   a partecipazione   davvero   gratuita   nella   stagione   off della   capitale.   Libero   da   sovvenzioni   pubbliche,   è caratterizzato   dal   feedback   diretto   di   tre   giurie   di qualità e da premi in servizi offerti da alcuni partner di   DoveComeQuando.   Il   Festival   è   collegato   al Premio  di  drammaturgia  DCQ­Giuliano  Gennaio (V   ed.)   ­   anch’esso   a   partecipazione   totalmente gratuita  e  con   in  palio   la  produzione,  da parte  di DoveComeQuando, del testo vincitore ­ e al concorso internazionale per fotografie di scena  Scene da una fotografia  (III   ed.),   i   cui   progetti   finalisti   vengono esposti  nel   foyer  del   teatro  per   tutta   la  durata  del Festival.

INVENTARIA, dal latino invenio, trovare;INVENTARIA, come invenzione, novità;INVENTARIA, come inventario, molteplicità;INVENTARIA, come ventata d'aria, d'aria fresca.

ATTENZIONE: Scadenza per la presentazione delle domande: 2 dicembre 2013

ESTRATTO DEL BANDO

1. SEZIONIIl   festival   teatrale   INVENTARIA   2014   prevede   tre distinte sezioni in concorso:

­ Sezione "Spettacoli", aperta a spettacoli di normale durata (da 45 a 90 minuti) 

­   Sezione  "Monologhi   /   Performance",   aperta   a monologhi e perfomance (da 35 a 50 minuti)

­ Sezione  "Corti teatrali",  aperta a corti teatrali che costituiscano in sé storie compiute (fino a 15 minuti, con un minimo di tolleranza discrezionale). Poiché nel corso di una stessa serata si succederanno più corti in concorso,   le   proposte   devono   prevedere   elementi scenografici e richieste tecniche compatibili con tale esigenza.

2. REQUISITIIl  presente bando è   rivolto  a   tutte   le  compagnie  e gruppi operanti nel territorio nazionale ed europeo. Le   opere   proposte   per   le   sezioni   previste   devono essere   ascrivibili   all'alveo   della   "drammaturgia   e sperimentazione contemporanea", italiana o straniera. Rientrano in quest'ambito  anche gli  adattamenti  di opere   classiche   sufficientemente   innovativi   o autonomi rispetto al testo originario. Il tema è libero e sono incoraggiate tutte le tecniche e tutti i linguaggi espressivi (tradizionali, sperimentali, teatro­danza, teatro fisico, ecc.).Le compagnie possono presentare più opere, ciascuna con email/plichi separati.Le   compagnie   possono   proporsi   per   una   o   più sezioni, facendo domanda separata.Alle   compagnie   che   ne   faranno   richiesta,   saranno inviate le piantine delle due sale del Festival.

3. GRATUITA'L'iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite.

BANDO COMPLETO, comprensivo delle schede di partecipazione, scaricabile a questo link:www.dovecomequando.net/inventaria2014.htm

Maggiori informazioni sul sito di DoveComeQuando www.dovecomequando.net 

1I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 5 //. ottobre 2013

Into The Aquarius

L'adesione   è   finalizzata   alla   promozione  della  performance   teatrale   interattiva  per  coppie di spettatori, "Puppets".

Titolo: PUPPETSProdotto   da:   Compagnia   Teatrale   INTO   THE AQUARIUS Scritto e Diretto da: Alessandra MR D'Agostino

Pagina Facebook:www.facebook.com/pages/Into­The­Aquarius­Official/105758419536236

Performance   teatrale   interattiva   per   coppie   di spettatori con panificazione finale.

Cast: Into The Aquarius Theatre Group feat. Matteo Martini (Baeckermeister)

Un   maggiordomo,   una   stanza   abitata   da   marionette,  malinconiche   e   prive   di   ogni   forza   vitale.   Una   sala   di  panificazione con un Baeckermeister, mastro del pane. E,  dopo aver panificato  insieme al mastro, arriva un uomo  nero, che ti porta via.

Club Silencio

L'adesione   è   finalizzata   alla   promozione  della propria stagione teatrale di cui sono di  seguito evidenziati gli spettacoli.

Maggiori   informazioni   sulla   pagina   facebook ClubSilencioCompagniaTeatrale: www.facebook.com/ClubSilencioCompagniaTeatrale

QUATTRO   SPETTACOLI   IN   CALENDARIO   AL TEATRO FRIGIA 5, MILANO.

Dal 30 Gennaio al 2 FebbraioDOGTOOTH ­ DENTE CANINOAdattamento e regia di: Luca PasquinelliDurata 75 minuti circa.

Cast:   Cristina   Castigliola,   Rita   Bertelle,   Paola   De Gregorio, Camilla Turrini, Andrea Ramilli, Federico Lapo.

I genitori di una ricca famiglia tengono sotto reclusione i tre  figli,  due femmine e un maschio, nella loro enorme casa  

isolata dal resto del mondo, per farli crescere e vivere privi di  qualsiasi contatto esterno, al fine di non contaminarli con  ciò che sta al di fuori dalle mura di casa. Solo il padre ha il  diritto di uscire dall'abitazione per andare a lavorare. Ogni  forma di comunicazione è soppressa, la famiglia vive una  sorta di esistenza irreale, i ragazzi sviluppano attitudini da  animali   domestici,   hanno   un   linguaggio   distorto   e   il  significato reale delle parole viene nascosto: ad esempio il  gatto viene descritto come una bestia feroce da cui non ci si  può difendere.

Dal 6 al 9 MarzoLIFE IS A LOSING GAMEScritto e diretto da: Luca PasquinelliDurata 70 minuti circa.

Cast: Silvia Adelaide, Federico Lapo.

La biografia di una vita vissuta come un conto alla rovescia,  di una partita persa in partenza, di una strada percorsa a  tutta velocità con gli occhi bendati. La storia di Amy, una  bambina che sognava di diventare una cameriera sui pattini  come quelle di "American Graffiti". La storia di Amy Jade  Winehouse, che ha lasciato la vita per diventare immortale.

Dal 3 al 6 AprileEVA   CASSIDY,   TANTE   VITE   E   UNA   SOLA MORTEScritto e diretto da: Luca PasquinelliDurata 70 minuti circa.

Cast:   Valentina   Mariucci,   Stefano   Matera,   Federico Lapo.

Le persone che hanno sentito la voce immacolata di Eva  Cassidy hanno semplicemente chiesto:  "Dov’era nascosta  prima? Perché  non la  conoscevo?" Tra parole e  musica,  ascoltiamo le tante vite che Eva ha vissuto attraverso le sue  canzoni e l’unica morte che l’ha portata via a 33 anni.

Dal 22 al 25 MaggioIL DOTTOR KScritto e diretto da: Luca PasquinelliDurata 75 minuti circa.Cast: Lorenzo Di Donato, Mattia Forte, David Reali.

Frankie scopre che suo fratello Nick gli ha rubato tutti i  risparmi   per   puntare   su   una   scommessa.   La   giocata   è  vincente e i due fratelli ora sono ricchi. Nick, intanto, si  ritrova ad essere il testimone oculare di un delitto.

2I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 5 //. ottobre 2013

Nogu Teatro

L'adesione   è   finalizzata   alla  promozione   di   NOpS   Festival  (Nuove Opportunità  per  la Scena),  realizzato   a   Roma   dal   18   al   22  dicembre.

Nogu   Teatro   organizza   il  NOpS   Festival   (Nuove Opportunità per la Scena)  rivolto alle realtà teatrali contemporanee   del   territorio   romano.   NOpS   si propone  come  luogo  d'incontro   creativo,   che   tiene conto delle varie sfumature del teatro, proponendo ai giovani   l'occasione   di   diventare   parte   attiva   del panorama attuale.

Il Festival è composto da Residenze artistiche rivolte a   gruppi   emergenti,  incontri   teorici,  interventi teatrali  in   luoghi   non   convenzionali,   e   serate   di spettacolo.

Prossima  edizione  dal  18  al  22  dicembre  presso   il Teatro   Antigone   (via   A.   Vespucci,   42   ­   Roma). Maggiori info su www.interneteatro.it/nops/.

AssociazioneCulturale "Frontiera"

L'adesione   è   finalizzata   alla   promozione   del   Premio  Letterario   Internazionale   "Lago   Gerundo"   la   cui  premiazione si è tenuta sabato 28 settembre 2013.

Premio  Letterario   Internazionale   "Lago  Gerundo" 2013 Undicesima edizione

Città di Paullo ­ Assessorato alla CulturaAssociazione Culturale "Frontiera"Accademia di Teatro e Musica

Con il patrocinio di:Regione LombardiaProvincia di MilanoProvincia di Lodi.

Riportiamo di seguito i vincitori ed i segnalati di questa   ultima   edizione   nelle   cinque   sezioni interessate:   Poesia,   Narrativa,   Teatro,   Saggistica, Giovani autori.

SEZIONE POESIA

1.   Rodolfo   Vettorello  Allegria   di   naufragi,   ma   dove?  (silloge inedita) 2. Luigi Maffezzoli  Sono passati i giorni  (Editori della Peste, 2013) 3. Franco Fiorini Il mio Poeta (silloge inedita) 

Premio speciale della Giuria ­ Alfredo Panetta Un giardino di croci (inedito) 

Premio speciale "Il Barbapedanna"­  Ninnj  Di  Stefano  Busà  Eros   e   la  nudità  (Edizioni Tracce, 2013)

Segnalati: ­ Antonella Antonelli In una notte lunga di un giorno che  non conta (Edizioni Tracce, 2013) ­   Lina   Anoardi  Poesia   per   pensare  (Editrice   Veneta, 2012) ­   Aldo   Selleri   (alla   memoria)   Sul   ponte   di   Joyce  (Edizioni La vita felice, 2013) 

SEZIONE NARRATIVA 

1. LucianaVasile Danzadelsè (Prospettiva Editrice, 2012) 2. Antonio Giordano Il grande sipario (Piero Vittorietti, 2012) 3. Giuseppe Mariano Il segreto del Francescano Volante (Negramaro, 2012) 

Premio "Lampi di Stampa" per la narrativa inedita ­ Francesco Sancisi La terza notte

Premi speciali "Filippo da Lavagna"­   Viviana   Viviani  Il   canto   dell’anatroccolo  (Corbo Editore, 2012) ­ Alessio Iarrera Il racconto dei boschi (Edizioni Montag, 2013) 

SEZIONE TEATRO 

1. Brunella Ardit Accabadora. Il processo2. Gennaro Aceto Ombre all’ultima sosta3.   Silvana   De   Masi/Alessia   Pratolongo  Monologo dell’ultima ora

Premi speciali "Francesco de Lemene"­ Sergio Castrucci L’ultimo viaggio ­ Gabriella Olivieri Gentili risorse 

3I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 5 //. ottobre 2013

SEZIONE SAGGISTICA 

1. Graziella Bernabò  La fiaba estrema. Elsa Morante tra  vita e scrittura (Carocci Editore, 2012) 2. Valentina Pontolillo D’Elia Da Jonathan Swift a James  Joyce:per un’analisi del Brutto (inedito) 3.   Gianni   Vianello  Operazione   San   Marco  (Websterpress, 2013) 

Premi speciali "Ambrogio da Paullo"­   Alessio   Cacciatore  Woodstock   1969:   la   storia,   i  protagonisti, la leggenda (Gruppo Albatros, 2011) ­   Ignazia  Crocè  Eros  Thanatos  nella  drammaturgia  di  Rocco Familiari (Qualecultura Edizioni, 2013) ­ Daniela Musini  I 100 piaceri di d’Annunzio. Passioni,  fulgori e voluttà (E. Lui Editore, 2012) 

SEZIONE GIOVANI AUTORI 

­ Luca Carpinone Pensieri (scuola secondaria di primo grado) 

­ Menzione speciale a Lizi Budagashvili Orologio (scuola secondaria di secondo grado)

Per ulteriori informazioni:[email protected]

Tutti i soggetti sopra elencati si sono  impegnati alla messa in scena, in forma di spettacolo e/o di mise en espace e/o  lettura interpretativa, di uno o più testi  pubblicati su perlascena.

4I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 5 //. ottobre 2013

Titolo: Car pool BluesAnno: 2005Autore: Tommaso Urselli, 1965Riferimenti: [email protected]

tommasourselli.wordpress.comForma di tutela: Testo depositato SIAENote: Prima rappresentazione presso Teatro Out Off, Milano per "Città in condominio"; già pubblicato nella raccolta di testi brevi dello stesso autore "Voci dalla città" (La Mongolfiera Editrice).

ATTENZIONE:   In   caso   di   rappresentazione   contattare  direttamente l'autore e seguire le usuali procedure SIAE.

Luoghi: una grande città, tipo Milano.Personaggi: due compaesani, X e Y, in auto (quella di X).

X ­ L'hai chiuso lo sportello?Y ­ Chiuso.X   ­   Sicuro?   No,   perché   a   me   mi   sembra   aperto. 

Guarda   che   se   non   è   chiuso   io   non   parto,   eh, controlla bene.

Y ­ Più chiuso di così.X ­ Allora parto?Y ­ Parti, parti.X ­ No, perché io ci tengo alla macchina. Me la sono 

guadagnata, io, la macchina. Io lavoro, io. E tu?Y ­ Studio.X ­ Io lavoro. Come un ciuccio, lavoro. Dal lunedì al 

venerdì. Per fortuna, sabato: riposo. Tu che fai di sabato?

Y ­ Studio.X ­ Pure di sabato? Il sabato non si lavora.Y ­ Io invece studio.X ­ Pure di sabato sera?Y ­ Pure di sabato sera.X ­ Il sabato sera si esce. Tutti escono di sabato sera. Se 

vuoi, qualche volta...Y ­ Nemmeno ti conosco.X ­ È che non mi piace uscire solo a Milano. A Milano, 

se esco solo poi resto solo. Al paese, se esco solo qualcuno   lo   incontro.   Qua   no,   non   incontro nessuno.

Y ­ Puoi andare più piano?X ­ Non conosco nessuno, qua. Nessuno mi conosce. 

Solo tu mi conosci.Y ­ Io non ti conosco.X ­ Ma se veniamo dallo stesso paese...Y ­ Non ti conosco lo stesso.X ­ Non è possibile, tutti mi conoscono al paese.Y ­ Io no.

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perlascena ­ numero 5 //. ottobre 2013

X  ­   Io  a   te   sì.   Sei   il   figlio  del  professore.  Tutti   lo conoscono, al paese, il professore. Tutti lo sanno chi è,   il   professore.   Tutti   ce   l'hanno   avuto   come professore,   il   professore.   Tutti   lo   sanno   che   il professore c'ha un figlio, e che suo figlio è uguale a lui. Tutti e due, professore e figlio, hanno la testa grossa grossa e quadrata quadrata. Capo di bomba, li chiamano, professore e figlio. Capo di bomba vi chiamano, a tuo padre e a te.

Y ­ Guida piano.X ­ Se studi pure di sabato, la testa ti diventa ancora 

più grossa. Lo sai come mi chiamano, a me?Y ­ Non lo so, non ti conosco.X ­ Non è possibile. Tutti mi conoscono al paese. Tu 

non mi conosci perché  pure al paese non uscivi mai.   Pure   al   paese   stavi   chiuso   dentro   casa   a studiare. E che te ne sei venuto a fare qua a Milano, dico io. Stare chiuso per stare chiuso, tanto valeva che te ne stavi chiuso là, almeno là ti conoscono: capo di bomba, sei. Qua chi sei? Nessuno. Come me. Ma al paese tutti lo sanno chi sono e come mi chiamo.

Y ­ Io no.X   ­   Niki   Lauda   mi   chiamano.   Quando   vado   in 

macchina al  paese,   tutti   si   spostano e  mi   fanno passare   e   mi   salutano.   Qua   nessuno   si   sposta, nessuno mi saluta.  Oh, ma che stai facendo con quel libro?

Y ­ Sto studiando.X ­ E pure in macchina studi?Y ­ Tutti i posti sono buoni per studiare.X ­ Sì, ma qua non stai sopra una macchina qualsiasi. 

Stai  sopra  la mia macchina.  E allora  io  che t'ho preso a fare! E meno male che gliel'avevo detto a quelli   della   radio,   che   volevo   un   paesano simpatico. Che potevo pure allungarla la strada se mi   trovavano   un   paesano   che   mi   teneva compagnia.   Che   sono   stanco   di   girarmi   tutta Milano in macchina, solo. Che già giro a piedi, solo. Che quando vedo certi nelle macchine che vanno in due o tre e mi fanno così col dito, mi girano i coglioni. Perciò  quando ho sentito alla radio che parlavano di questo carbul... 

Y ­ Car pool.X ­ Eh, e che ho detto io... Quando l'ho sentito alla 

radio, di questo carbul, io subito li ho chiamati. E chi mi mandano quelli?  Un coglione che studia. Uno che non lavora. Uno che la cosa più pesante che ha sollevato in vita sua è un cazzo di libro. Oh, sto parlando con te. Ho capito, va': accendiamo la radio, ch'è meglio.

NOTIZIE RADIO ­ ... le ragioni della recrudescenza di questa   fastidiosa   infestazione   sono  molteplici:   la 

loro efficiente capacità riproduttiva... la dispersione nell'ambiente a causa di spazzolature, trattamenti, tuffi...   l'uso promiscuo di cappelli,  cuffie, pettini, baveri, poltrone, poggiatesta...

Y ­ Ma che cos'è che stai ascoltando? X  ­  Non  lo   so,   tu  però  non poggiare   la   testa  allo 

schienale.   Guarda,   guarda   là:   poi   hai   voglia   a lamentarti di 'ste cazzo di code che non ti passano più... Per forza, quante persone vedi dentro quelle macchine? Te lo dico io: una!

Y ­ È che così uno si sente più libero.X ­ Sì? Be', vuoi sentirti più libero anche tu? Scendi!Y   ­   Oh,   ma   lo   sai   che   sei  un   tipo   incazzoso,   sei. 

Sempre a prenderla sul personale.X ­ E come la devo prendere. Tu te ne esci fuori con 

certe cazzate... "uno si sente più libero, più libero"... Ma libero di che, di fare la coda tutto il giorno? Te lo dico io che cos'è.  È  che a nessuno gliene frega niente di niente, e a quelli che stanno là sopra gli fa comodo.

Y ­ Là sopra?X ­ Aveva ragione mio nonno... "maledetto governo".Y ­ Che c’entra il governo, adesso?X ­ Guarda, guarda là davanti, che vedi?Y ­ Macchine.X ­ E là, che sono quelle parcheggiate?Y ­ Macchine.X ­ E là, quella pubblicità, che cos'è?Y ­ Una macchina.X   ­   Hai   capito?   Secondo   te   è   un   caso?   Siamo 

circondati. C'è la lobbi, delle macchine, e nessuno gli può  dire niente.  Ah, se erano tutti come me, vedevi... Pure io, quando prendo la macchina per andare all'università della Picocca...

Y ­ Bicocca!X ­ Eh, e che ho detto io. Quando ci vado, sempre solo. 

Lorenteggio, piazza Bolivar, via Foppa, San Vittore, corso Magenta,  Cadorna, piazza Castello,  piazza Lega Lombarda, Moscova MM2, Bastioni di Porta Nuova, via Gioia, via De Marchi fino in fondo al ponte  di  Greco,  via  Breda...   tutto  da   solo!  Così appena ho sentito alla radio di 'sto carbul...

Y   ­   Car   pool!   Sì,   ma   perché,   io   non   ti   ho   subito chiamato?

X ­ Sì, ma tu non la prendi mai la macchina. Sempre con la mia dobbiamo andare? Facciamo a turno, no? 

Y ­ Se c'ho la bicicletta! Mica posso fare car pool in bicicletta.

X ­ E già. Ma come fai ad andare in bicicletta, che ti respiri tutta quella merda?

Y ­ Però sono solo. Mi gusto la solitudine del ciclista. X ­ Ho capito, ho capito.  Oh, guarda, guarda quello 

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perlascena ­ numero 5 //. ottobre 2013

nella punto azzurra. Si sta scaccolando.Y ­ Perché, tu non ti scaccoli?X   ­   In   macchina   mai.   Mi   scaccolo   dove   non   mi 

vedono. E poi, era tanto per ridere. Tu, mai ridi?Y ­ In macchina mai. Se guidano gli altri, poi... X ­ Con me vai sul sicuro, vai. Ho guidato di tutto. 

Certe bestie così ho guidato. Me ne sono mangiata di strada quando stavo giù al paese. Col camion anche   fino   qua   a   Milano,   arrivavo.   Ah,   ma... arrivavo, facevo quello che dovevo fare, scaricavo e subito me ne tornavo. Mai più  di un giorno mi sono fermato. Non m'ha mai attirato, Milano, e chi se   l'immaginava   che   un   giorno...  È  che   m'ero stufato   di   vivere   sopra   un   camion.   E   poi   giù, lavoro...   niente,   la   morte.   Almeno   qua,   lavorare lavoro. Mando pure i soldi a casa. Alla Picocca sto bene.  Mi  tengono sopra un palmo di  mano,  mi tengono. Tutti i professori mi salutano. Anzi, se ti serve qualche cosa...

Y ­ Non mi serve niente.X ­ Tutti mi conoscono alla Picocca. Pensa che quando 

venivo   a   Milano   col   camion   passavo   sempre davanti   alla   Picocca,   solo   che   a   quei   tempi l'università ancora non c'era, e chi se l'immaginava che un giorno venivo proprio alla Picocca a fare il bidello.

Y ­ Già, chi se l'immaginava.X ­ Ogni giorno sempre lo stesso giro.  Lorenteggio, 

piazza   Bolivar,   via   Foppa,   San   Vittore,   corso Magenta,  Cadorna,  piazza  Castello,  piazza  Lega Lombarda, Moscova MM2...

Y ­ Lo conosco, lo conosco.X ­ Mi rompo le palle a farlo da solo. Ma tu da quanto 

tempo vivi a Milano? Y ­ Tre anni.X ­ No, perché mi sembri diventato un po' milanese. 

Quando ti vedevo al paese sembravi un ragazzo a posto e adesso invece...

Y ­ Io non t'ho mai visto al paese.X   ­   Ueh,   milanese!   Stavo   scherzando,   stavo 

scherzando. Ma da quanto tempo non ci torni, al paese?

Y ­ Tre anni.X ­ Io la settimana scorsa ci sono tornato, e già sto 

facendo il conto alla rovescia. A te non ti viene la nostalgia?

Y ­ No.X ­ Fumi?Y ­ No.X ­ È che quando parlo del paese...Y ­ Puoi spegnere quella sigaretta?X ­ La macchina è mia!Y ­ Io però avevo chiesto un non fumatore.

X ­ E io un paesano simpatico! e invece... (tossisce)Y ­ Hai visto? È meglio che smetti.X ­ Non è per il fumo. È colpa delle polveri. Anche se 

ci   sono   le   targhe   alterne   non   diminuiscono,   le polveri... c'è scritto sul giornale.

Y ­ Il fumo uccide... c'è scritto sul pacchetto.X ­ Se non la finisci t'uccido io. Mio nonno, è arrivato a 

cent'anni e non ha mai smesso di fumare.Y ­ Attento!X ­ Troia!Y ­ Ma non le hai viste le strisce?X ­ Ma che strisce e strisce! quella si stava buttando 

addosso, la macchina mi voleva spaccare.Y ­ Sei tu che non hai visto le strisce.X   ­   Vabbè,   ho   capito.   Accendiamo   la   radio,   ch'è 

meglio.NOTIZIE RADIO ­ ... il cuoio capelluto è una piccola 

nicchia   ecologica   che   ha   subito   solo   minimi cambiamenti   nel   corso   dei   secoli.   L'aumentato numero   degli   individui   della   specie   umana   ha costituito...

X ­ Spegniamo ch'è meglio. Be', hai finito di studiare? Adesso non è  che non riesci  a  studiare e poi   ti bocciano per colpa mia! Certo ma come cazzo fai a farli, 'st’esami, che tu non parli mai. Se vuoi li faccio io  al  posto  tuo,  che a me mi  piace parlare.   Ieri mattina ho parlato con una per le scale, una bionda bionda che abita all'ultimo piano. L'ho vista che stava   salendo   con   le   borse   della   spesa   cariche cariche   e   zoppicava,   allora   gli   ho   chiesto...   in milanese eh...:  "serve aiuto?".  Oh, s'è  spaventata! M'ha detto che non era abituata. Che in dieci anni che abita nel palazzo mai nessuno gli ha parlato. Ah, lo sai perché zoppica? È caduta da cavallo. Mai l'ho   conosciuta   una   donna   che   va   a   cavallo. Quando torno al  paese a   tutti  glielo dico  che a Milano   c'è   una   che   va   a   cavallo.   Oh,   coglione, guarda... Sta nevicando.

Y ­ Come sta nevicando?X ­ Quella che cos'è? Se alzi la testa da quel libro te ne 

accorgi che è neve. Quasi in primavera siamo, e si mette a nevicare.

Y ­ A inizio marzo, siamo.X ­ Appunto. Tre giorni fa c'era un sole che sembrava 

primavera come al paese, e oggi si mette a nevicare. Ho telefonato a mia moglie al paese e m'ha detto che c'è il sole e che è primavera.

Y   ­   Qua   siamo   a   Milano.   La   primavera   non   è cominciata.

X ­ Al paese è cominciata. E tre giorni fa quando ho visto   il   sole   ho   pensato   che   anche   qua   stava cominciando.   Che   finalmente   le   cose   stavano cambiando. Che se al paese è  primavera pure a 

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perlascena ­ numero 5 //. ottobre 2013

Milano è primavera. E invece nevica. E io con la neve non posso uscire. Se esco con la macchina non c'ho le catene, al paese non ci vogliono le catene. Se esco a piedi scivolo, non mi piace scivolare. Una volta   sono   scivolato   sulla   neve   e   non   voglio scivolare più.  In ospedale sono andato a finire e nessuno   mi   veniva   a   trovare.   Non   conoscevo nessuno.   Nemmeno   a   te   ti   conoscevo.   Se   ti conoscevo almeno tu mi venivi a trovare. Vero che mi venivi a trovare? Oh, ma mi stai sentendo? Ma vaffanculo! (frena bruscamente)

Y ­ Oh, e che fai, ti fermi? X ­ Fammi un piacere, me lo puoi fare un piacere? Y ­ Ma non siamo ancora arrivati...X  ­  Siediti  dietro.  Così   tu  studi  comodo,  e   io  non 

m'illudo che mi tieni compagnia. NOTIZIE  RADIO   ­   ...  non   fa  distinzioni   tra   classi 

sociali o tra persone che hanno più o meno cura della  propria   igiene...   Se   allontanato  dalla   testa, non   avendo   più   nutrimento,   il   parassita   muore dopo qualche ora...

X   ­   Hai   sentito?   Di   te   stanno   parlando!   Stanno parlando di te.

Y ­ Lo puoi abbassare il volume?X ­ Ma chi ti credi di essere. No, non lo abbasso. Tutti 

mi devono sentire, come quando vado al paese.Y ­ Qua siamo a Milano.X ­ E non ho capito, siccome siamo a Milano io non 

posso sentire la radio?Y ­ Sentila, sentila. Solo, abbassa il volume.X ­ E tu alzalo! Rispondimi, ogni tanto.Y ­ Se lo sapevo, che era obbligatorio parlare! Ma dico 

io, non potevi portarti qualcun altro?X ­ Te l’ho detto, non conosco nessuno.Y ­ Come... la bionda... quella dell'ultimo piano che va 

a cavallo.X ­ Non gli piace andare in macchina. Solo a cavallo, 

va.Y ­ Sì, a cavallo sulla circonvallazione.X ­ M'ha detto che...Y ­ Ma t'ha preso per il culo. Non voleva venire con te!X ­ Mio nonno al paese va al lavoro a cavallo.Y ­ E dagli col paese. Qua sei a Milano. Te lo devi 

dimenticare, il paese, se no non vivi più.X   ­   Ecco,   bravo,   m'hai   dato   un’idea...   vedi   che   a 

qualche  cosa  serve,   studiare...  non voglio  vivere più. Che vivo a fare se nessuno mi risponde. Le melanzane   che   tengo   nell'orto   al   paese   mi rispondono di più di te. Scusa eh, non ti dispiacere, ma io accelero! ... Lorenteggio piazza Bolivar via Foppa...  mi   faccio   tutti   i   rossi   e   chi   si   ferma  si ferma... San Vittore corso Magenta Cadorna... e se non si fermano peggio per loro, così  almeno mi 

sentono...  piazza Castello piazza Lega Lombarda Moscova MM2... Oh, dici che al monumentale ce li portano i fiori?

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Per questo numero

In redazione

Laura BucciarelliFabio Massimo FranceschelliGiacomo Quinti

[email protected]

Con la collaborazione di

Associazione Contaminazioni Teatrali per il concorso di monologhi UNO quarta edizione.www.contaminazioniteatrali.it/uno

Compagnia  BabyGang  per   il   Laboratorio   di Drammaturgia   Attiva   "Raccontami   una   bugia"   III edizione. www.compagniababygang.wordpress.com

KRAPP’S LAST POST  per la pubblicazione di un testo,  selezionato dalla redazione di  KLP,  tra quelli pubblicati su perlascena. www.klpteatro.it

I diritti delle opere pubblicate sono tutelati nelle modalità  indicate dagli autori stessi, i quali restano gli unici detentori  della  proprietà   intellettuale  dei   testi   inclusi  nel  presente  numero.   In  accordo  con  le   autorizzazioni   ricevute  dagli  autori è assolutamente vietata la pubblicazione del presente  documento (nella sua totalità  o in parte) con qualunque  modalità   (internet   o   a   mezzo   stampa)   senza  l'autorizzazione di "perlascena".

Nel prossimo numero

Presentiamo le rubriche per le quali invitiamo tutti i nostri abbonati autori ad inviarci un loro testo.

Pubblichiamo

Rubrica   all'interno   della   quale   riportiamo   i   testi   a tema libero inviati in redazione.

Uscita prevista: marzo 2014.

Per far pervenire i propri testi iscriversi  in veste di autore alla mailing list di  www.perlascena.it, inviare poi   i   testi   (massimo 2  per  ogni  numero   in  uscita) all'indirizzo  [email protected]  insieme   alla scheda autore scaricabile dal sito.

Formati  accettati:   .doc   .docx   .rtf   .odt,   senza alcuna formattazione   di   tabulazione   sul   paragrafo,   senza distanziamento   righe   tramite   interlinea   (utilizzare interlinea   singola   e   righe   vuote   per   separazione blocchi di testo).

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Perlascena adesso è "on stage"

perlascena cresce ogni anno di più, con questa uscita ha incrementato ulteriormente il numero degli autori e dei testi pubblicati (selezionati tra le centinaia ad oggi giunti in redazione) ed ha ampiamente superato ogni aspettativa in termini di quantità di lettori iscritti.

È quindi arrivato il  momento  di tentare   un ulteriore passo,   un passo   che   ci possa   portare ad   una   fase più   concreta   di quella  che   è   stata  e continua   ad   essere   la nostra missione:  contribuire alla divulgazione ed alla messa in   scena   di   una   nuova drammaturgia contemporanea. 

A   tal   fine   abbiamo   predisposto   una specifica  forma di  collaborazione  tra  la rivista   e   le   compagnie,   i   centri   di produzione, di formazione e chiunque sia parte attiva nel processo di messa in scena di un testo.

Ciò nelle seguenti modalità: 

da  parte  nostra  la  disponibilità   a contribuire attraverso i nostri canali (sito, facebook, twitter, mailing ai nostri   numerosi   e   qualificati iscritti,   apposita   rubrica   della rivista   che   chiameremo   "on stage")   alla   comunicazione   e alla divulgazione di una o più iniziative (da definire in fase di   adesione   alla   proposta) svolte da parte del soggetto aderente   a   "perlascena   on stage";

da   parte   del   soggetto   interessato  l'impegno   alla rappresentazione   in   un   arco   temporale   concordato (per il quale la collaborazione è definita), di almeno uno   dei   testi   pubblicati   sulla   rivista   in   forma   di spettacolo, mise en espace o lettura interpretativa. 

Relativamente   all'uso della   mailing   list   di 

perlascena   sarà costituito   un apposito   spazio che,   in   ogni 

comunicazione inviata, riproporrà le 

iniziative   "on   stage"   in essere.  Ogni nuova adesione 

sarà comunicata con un apposito singolo   mailing.   Opportune 

modalità   di   integrazione   tramite   i social   network   saranno   seguite   per 

l'utilizzo dei canali Twitter e Facebook.

"perlascena on stage"  si pone come uno strumento   nuovo   ed   utile   alla promozione di:­ bandi di concorso­ corsi di formazione­ residenze­ distribuzione di una produzione­ qualunque altra iniziativa in  ambito teatrale

Maggiori   informazioni   su www.perlascena.it  oppure 

[email protected].

Page 13: numero 5 //. ottobre 2013 Pubblichiamo...perlascena  numero 5 //. ottobre 2013 L'editoriale Vedere di Laura Bucciarelli Una folla che cammina, sto diventando confusa.