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NUMERO 4, MERCOLEDÌ 29 MAGGIO 2019 14 giugno 2019 tutte e tutti allo sciopero delle donne!

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NUMERO 4, MERCOLEDÌ 29 MAGGIO 2019

14 giugno 2019tutte e tuttiallo scioperodelle donne!

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Alta la guardia sulle trattivecon il GovernoDocenti VPOD sempre propositiviNon perdere il nord nei licei!Dare dignità al lavoro socialeAssemblea alla S. Filomena di StabioNessuna museruola per i sindacalistiLavoratori sempre connessi all'aziendaProgramma dello sciopero del 14 giugnoPetizione per l'Ufficio parità cantonaleLe donne hanno diritto di scioperareCinquant'anni di asimmetrie di genereRivendicazioni sindacali per il 14 giugnoLotte sindacali nel mondoFesta del 1. Maggio 2019 a LocarnoIl lavoro di cura deve essere riconosciutoColonie dei SindacatiOfferte di lavoroCattivi pensieriCassa malati e protezione giuridicaPremio per i propagandisti sindacali

Il Sindacato VPOD deplora il risultatodella votazione popolare del 19 mag-gio scorso sulla Riforma fiscale e sulfinanziamento dell’AVS. Quest’ultimoaspetto ha determinato il risultatopositivo per la Riforma. I numerosivoti contrari non sono comunque statitrascurabili e ci spronano a conti-nuare a lottare nei vari Cantoni per lagiustizia fiscale e contro i pacchetti dirisparmio e di smantellamento deiservizi pubblici, che saranno probabil-mente presentati a seguito della ridu-zione della fiscalità sulle personegiuridiche. In tal senso il segretariogenerale VPOD Stefan Giger ha salu-tato positivamente nel Canton So-letta la bocciatura popolare dellarevisione fiscale che prevedeva una ri-duzione dal 21% al 13% dell’impostasull’utile delle persone giuridiche.

SOMMARIO

INFORMAZIONI GENERALI2

LA SCUOLA SIAMO NOI: AULA 20, TRA PASSATO E FUTURO

COMMENTO VPODSULLA VOTAZIONE

RFFA

Mostra dedicata ai 50 anni dall’occupazione dell’Aula 20.

SUPSI Dipartimento formazione e apprendimento, Locarno stabile A, primo pianoMostra aperta fino al 28 giugno 2019, da lunedì a venerdì: 8.00 – 17.00

19 maggio - 25 agosto 2019

Pinacoteca cantonale Giovanni ZüstRancate (Mendrisio), Svizzera

CARLO BASILICO.LA PITTURA COME LE PAGINEDI UN DIARIO

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EDITORIALE

Sabina Corso, segretariaCommissione del personale DASF

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SOSTEGNO ALLE TRATTATIVE SINDACATI-GOVERNOE ALLO SCIOPERO DELLE DONNE!

bita dai dipendenti in carriera al mo-mento dell’aggancio alla nuova scalasalariale, concedendo loro gli scatti dianzianità e i relativi aumenti salarialipieni non erogati in quell’occasione;

2. dare seguito alla promessa di ade-guare l’onere lavorativo settimanalea 40 ore, come nelle Città e negli entisussidiati;

3. mantenere gli impegni presi dalleautorità cantonali con i dipendentinel 2012 per ciò che attiene alle ren-dite pensionistiche, approvando il cre-dito straordinario richiesto dairesponsabili dell’Istituto di Previ-denza del Cantone Ticino (IPCT): taleversamento è indispensabile per ga-rantire il cammino di risanamentodella Cassa stabilito da Governo eParlamento. Se non si agisse in talmodo sarebbero ridotte ulteriormentee drasticamente le rendite per gli af-filiati all’IPCT di età inferiore ai 50anni al 1.1.2013, penalizzando così dalprofilo previdenziale per la secondavolta in pochi anni le medesime per-sone già penalizzate dal cambia-mento di sistema pensionistico.

Nelle prossime settimane prenderàavvio la trattativa tra i SindacatiVPOD, OCST e CCS con il Consiglio diStato. La Commissione del personaledella Divisione dell’azione sociale edelle famiglie (DASF), riunita il 7 mag-gio 2019, chiede al Consiglio di Statodi accogliere le richieste dei Sindacativolte a migliorare le condizioni con-trattuali dei dipendenti dello Stato,che sono state peggiorate a seguitodelle misure di risparmio.

Sono infatti stati parecchi i sacrificirichiesti negli ultimi 25 anni ai dipen-denti pubblici, che hanno contribuitoin modo rilevante a risanare i contidel Cantone: è quindi indispensabilereinvestire nelle risorse umane al finedi garantire anche in futuro l’attrat-tiva e la qualità del servizio pubblico. Nello specifico la Commissione delpersonale DASF chiede al lodevoleConsiglio di Stato di:

1. permettere ai dipendenti di recupe-rare parte delle perdite subite in pas-sato riconoscendo a tutti loro unaumento salariale pari al 3%, rispet-tivamente di correggere la perdita su-

4. abolire tutte le assurde misure dirisparmio esistenti, come ad esempiola penalizzazione del 20% sul salariodei supplenti nell’Amministrazionecantonale, e migliorare il regola-mento del personale ausiliario, po-nendo termine alle disparità ditrattamento con lo statuto dei nomi-nati.

La Commissione del personale dellaDASF invita infine tutto il personaledell’Amministrazione cantonale apartecipare allo sciopero delledonne del 14 giugno: in particolaread intervenire nei momenti di incon-tro regionali (Mendrisio, Lugano, Bel-linzona e Locarno) sul mezzogiorno ea partecipare alla manifestazione perla parità dei sessi a partire dalle 17 inPiazza Governo a Bellinzona. La Com-missione invita tutti i funzionari diri-genti dell’Amministrazione afacilitare la partecipazione dei dipen-denti allo sciopero delle donne del 14giugno, ritenendolo un evento socialestorico per superare le discriminazioniinaccettabili esistenti per le donnenel nostro Paese.

CREATO IL PRIMO GRUPPO DI LAVORO PER LE TRATTATIVE

Dopo 8 mesi dalla richiesta dei Sin-dacati di aprire una trattativa per unaumento salariale, per la riduzionedelle ore settimanali di lavoro a 40 eper la salvaguardia delle prestazionipensionistiche a rischio, il Consiglio

di Stato ha finalmente creato ilgruppo di lavoro paritetico, che è in-caricato dell’analisi dell’impatto fi-nanziario derivante dall’introduzionedelle 40 ore settimanali, di una set-timana di vacanza supplementare,

“tenuto conto del contributo delloStato per il risanamento dell’Istitutodi previdenza del Canton Ticino”. Peril Sindacato VPOD sono delegatiRaoul Ghisletta e Adriano Merlini.

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AMMINISTRAZIONE PUBBLICA4

di Raoul Ghislettasegretario VPOD Ticino

Il Sindacato VPOD ha chiesto al Con-siglio di Stato di rivedere la discrimi-nazione contenuta nelle disposizioniinterne per la timbratura delle ore,che portano alla cancellazione delleore supplementari in eccedenza al 31marzo, anche se sono state svolte dadipendenti ammalate-i e/o in gravi-danza, i quali non hanno avuto la pos-sibilità di recuperarle. Il Consiglio diStato ha delegato alla Sezione risorseumane la questione di prevedere ec-cezioni alle disposizioni interne, cheha fornito al Sindacato VPOD una ri-sposta che lascia di stucco: “Non cisembra necessario procedere ad una

modifica delle disposizioni in quantoil caso evidenziato è finora l’unico anoi segnalato”. La Sezione risorseumane decide però, “dopo attentaanalisi della situazione” di ricono-scere “eccezionalmente” alla neo-mamma le 22 ore in eccedenzarispetto alle 50 ore massime consen-tite dalle disposizioni. La SRU lo fadopo che il Sindacato VPOD ha sco-modato il Governo: prima la SRUaveva risposto di no alla dipendente.E quante altre volte avrà risposto dino a dipendenti che non si sono ri-volte al Sindacato?

LA VPOD AIUTA:SALVATE LE ORE SUPPLEMENTARI, MA...

ALTA LA GUARDIA SULLE TRATTATIVECON IL GOVERNO

Numerosi collegi docenti e commis-sioni del personale hanno sostenutoin questi mesi le rivendicazioni delSindacato VPOD. Le trattative si svi-lupperanno in estate. Per il Sinda-cato VPOD è chiaro che se le

trattative non andranno a buon fine,vista l’importante posta in gioco,sono da prevedere per l’autunnomomenti di mobilitazione e asten-sioni dal lavoro.

Il Sindacato VPOD ritiene che vadanocorrette le perdite subite da una partedei dipendenti (i giovani in carriera)al momento del passaggio dalla vec-chia scala salariale alla nuova scalasalariale nel 2018/19.Il Sindacato VPOD chiede di ridurrel’onere lavorativo degli impiegati a 40ore settimanali, come nelle Città enegli enti sussidiati, e di ridurrel’onere lavorativo dei docenti diun’ora-lezione, riportandolo a quelloesistente fino all’anno scolastico

2003/04 (aumentato per risparmiaresul numero di docenti).Il Sindacato VPOD ricorda alle auto-rità cantonali gli impegni presi con iloro dipendenti nel 2012 per ciò cheattiene alle rendite pensionistiche. Ilpassaggio dal vecchio al nuovo si-stema pensionistico ha già causatouna perdita del 15% per i dipendentiaffiliati all’Istituto di Previdenza delCantone Ticino (IPCT) a partire dal1.1.2013, come pure per i dipendenti af-filiati alla Cassa pensioni dipendentidello Stato che non avevano ancoraraggiunto i 50 anni in tale data. Ogniulteriore riduzione delle rendite è uninganno inaccettabile.Infine il Sindacato VPOD rivendical’abolizione di tutte le misure di ri-sparmio esistenti (come ad esempiola penalizzazione del 20% sul salariodei supplenti nell’Amministrazionecantonale e sul salario dei docentisupplenti) e il miglioramento del re-golamento del personale ausiliario,ponendo termine alle disparità ditrattamento tra questi ultimi e i no-minati.

RIVENDICATI 200 FR.MENSILI IN PIÙPER IL PERSONALEFEDERALE

I Sindacati della Confederazione ri-vendicano per il 2020 un aumento sa-lariale di 200 fr mensili uguale pertutti, oltre alla compensazione inte-grale del carovita 2019. La Confedera-zione con i suoi 3 miliardi di fr. diavanzo d’esercizio se lo può permet-tere! Inoltre i Sindacati chiedono alConsiglio federale degli sforzi perconciliare meglio lavoro e famiglia, inparticolare nella presa a carico deiparenti ammalati.

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SCUOLA 5

L’assemblea docenti VPOD, riunita il 22maggio a Rivera, ha riconfermatoAdriano Merlini come presidente VPODdocenti e ha affrontato vari temi d’at-tualità.

L’assemblea ribadisce il pieno diritto perle donne di scioperare il 14 giugno: per-tanto il Sindacato sosterrà chi sciopereràcon decurtazione salariale, garantendo in-dennità di sciopero e protezione giuridica. Il Sindacato è stato pure incaricato di or-ganizzare una giornata di mobilitazionein autunno, d’intesa con le altre associa-zioni del personale, per supportare le ri-vendicazioni sul salario, sul tempo dilavoro e sulle pensioni.Ricordando il successo del referendum

contro la meritocrazia ottenuto, l’assem-blea docenti VPOD chiede al Consiglio diStato di non applicare ai docenti formedi valutazione, che conducano alla me-ritocrazia salariale, ossia a promozioni opremi. Per i docenti, contrariamente agliimpiegati, non esistono le “promozioni”(art. 15 Legge stipendi): pertanto si chiedeal Consiglio di Stato di stralciare le pro-mozioni per i docenti dal nuovo Regola-mento dipendenti dello Stato (art. 53 cpv.6 e art. 54 cpv. 5). L’assemblea si opponeanche all’applicazione del premio per pre-stazioni eccezionali per i docenti (art. 18legge stipendi – art. 7a o 7bis vecchialegge stipendi): infatti i docenti, per svol-gere compiti particolari, ottengono deglisgravi orari ex ante.

TEMI D’ATTUALITÀ DISCUSSIDALL’ASSEMBLEA DOCENTI VPOD

di Redazione

MIGLIORAMENTIPER LA DOCENZAFEMMINILE

Il Sindacato VPOD ha chiesto al Dipar-timento di esaminare alcuni migliora-menti per la docenza femminile,quali:

- l’indicazione di non rifare il collo-quio di assunzione (lezione di prova)presso la scuola dopo il congedo nonpagato maternità se la docente è in-caricata;

- la possibilità di rientro nel corso del-l’anno scolastico dopo il congedo ma-ternità non pagato;

- la codirezione nelle scuole.È stato pure segnalata la questione dicome programmare il congedo pater-nità in modo da attivare subito unsupplente.

Quella di docente è una professione chesempre più si declina al femminile. Mal-grado le donne costituiscano più del 70%dei docenti, nei ruoli dirigenziali dellascuola sono ancora fortemente sottorap-presentate.Aggiungiamo a ciò che solo il 36% delledocenti lavora a tempo pieno a fronte del47% dei loro colleghi maschi.Le pari opportunità tra i generi e la com-patibilità tra carriera professionale e vitafamiliare sono priorità declamate dal no-stro datore di lavoro e il Sindacato VPODsi batte costantemente per l’effettiva rea-lizzazione di questi principi, ad esempio:- con la petizione in corso per la creazionedi un Ufficio cantonale per la parità trauomo e donna (firma e fai firmare!);- con l’iniziativa popolare “Asili nido di qua-lità per le famiglie”, consegnata nel 2013- con la richiesta di consentire alle neo-mamme di poter fruire di congedi non pa-gati post-parto di durata variabile

secondo le loro esigenze;- con la richiesta di permettere la codire-zione degli istituti scolastici (2 direttori a

metà tempo);- con la rivendicazione di un congedo ma-ternità e paternità migliori.

ANCHE LA SCUOLA SI PREPARA ALLOSCIOPERO DELLE DONNE

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PIANO SETTIMANALE DELLE LEZIONI AL LICEO:NON PERDERE IL NORD

SCUOLA

di Adriano Merlini,presidente docenti VPOD Ticino

vere bene ai loro compiti è il pro-blema più pressante della vita liceale.

In conclusione, una nota critica sulcalendario immaginato (errare huma-num est…): la consultazione a cavallodegli esami di maturità sembra pro-vocatoria e la proposta non prevedeuna seconda fase per permettere aidocenti di prendere visione delle mo-difiche apportate alla bozza a seguitodelle osservazioni da loro formulate.La CDPE impone l’introduzione dell’in-formatica a partire dall’anno 2022-23,ma il progetto SIMS la anticipa in-comprensibilmente al 2020-21. Perchétutta questa fretta?Dunque, la proposta contiene pureaspetti positivi e non la associamo dicerto alla nefasta “scuola delle tre i”di berlusconiana memoria. A nostroavviso il Liceo deve rimanere unascuola di cultura generale, dove glistudenti ricevono gli strumenti per ri-flettere criticamente, approfondendogli argomenti, così da orientarsi nellasocietà… senza perdere la bussola.Quanto proposto con la nuova grigliaoraria non ci sembra procedere nellagiusta direzione.

Nelle scorse settimane la Sezionedell’insegnamento medio superioreha presentato la bozza della nuovagriglia oraria liceale, elaborata incollaborazione con i direttori degliistituti coinvolti. Il tempo concessoai docenti per analizzare il progettoè brevissimo (fine giugno): spe-riamo che i nodi problematici ven-gano sanati dalla consultazione!

Il primo nodo problematico risiedenell’importanza politica rivestita dallagriglia oraria: sancisce cosa e quantovada studiato nei nostri licei. In pocheparole, la visione della società e glistrumenti analitici che vengono for-niti ai giovani. A noi sembra incom-prensibile che la sezione di undipartimento a guida socialista, chesostiene apertamente, ad esempio,l’attuale presa di coscienza giovanilea favore di un mondo migliore, pro-ponga come UNICO taglio nella dota-zione oraria disciplinare quello dellageografia (meno 20%), la sola materiache fa dello sviluppo sostenibile - so-cialmente, ecologicamente ed econo-micamente sostenibile- il cardine delproprio programma. Non solo. Parte della società civilechiede un liceo più umanistico: invece

di prendere la palla al balzo, certoentro i limiti imposti dalla Conferenzadei direttori della pubblica educa-zione (CDPE), si propone un potenzia-mento della matematica, dell’infor-matica e delle Opzioni Specifiche che,ad eccezione dell’economia, non rien-trano in questo ambito. Storia, filoso-fia, storia dell’arte… rimangono alpalo.Detto dell’aspetto di fondo, anche lacollocazione immaginata per lescienze sperimentali sull’intero qua-driennio pone un grosso problema, inquanto implicherebbe l’abbandonodel valore propedeutico largamentecondiviso del primo anno liceale. L’an-ticipo della scelta del curricolo licealealla fine della IV media ci sembra an-dare in direzione diametralmente op-posta alla politica scolastica delnostro Cantone degli ultimi 50 anni etemiamo non sia compatibile con laScuola media unica.È inoltre previsto un aumento del ca-rico orario settimanale per gli stu-denti, in particolare per le classi di IIIe IV: 35 ore settimanali contro le at-tuali 31/34. Ci sembra irragionevole:già oggi sia i docenti sia gli allievi se-gnalano che la mancanza di tempo adisposizione degli studenti per assol-

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inizi di carriera al di sotto della classeprestabilita per motivi di risparmio,non vi è più stato un adeguamento delsalario al carovita. Vige un disagiovero nelle Istituzioni sociali, non do-vuto solo alle vacanze o al salario, maal clima di controllo, di richieste buro-cratiche sempre più incombenti e chemettono in secondo piano il lavorocon e per la persona disabile.Chiediamo ai sindacati di vigilaresull’applicazione corretta del CCL e sueventuali misure interne agli IS chemettano il lavoratore in difficoltà. Al Dipartimento sanità e socialitàchiediamo di vigilare sull’applicazionedella Lispi all’interno delle IS.Iinnanzitutto per quanto concerne ilfine e gli scopi della Legge, subordi-nando i mandati di prestazione ai bi-sogni delle persone ospitate e seguitedalle IS e non viceversa. Chiediamoche i mandati di prestazione sianoadeguati tenendo conto delle mutateesigenze e dell’aumento costantedella burocrazia, in modo da permet-tere agli operatori che si prodiganoper la vera integrazione dell’utenza in-valida di perseguire il loro mandatocon serenità e soddisfazione.

SOCIO-SANITARIO

Il settore sociale sta morendo, emuore perché il concetto attuale ecoerente di pedagogia integrativa,colonna portante della Legge sul-l'integrazione sociale e professio-nale degli invalidi (Lispi), vienequotidianamente subordinato ad unsempre più pressante lavoro ammi-nistrativo centrato sul profitto esulla parità di bilancio.

Da quando sono stati attivati i man-dati di prestazione, le istituzioni so-ciali (IS) gestiscono sempre più lerisorse con uno stampo managerialee questo a scapito degli operatori edegli utenti, con iniziative di controlloe pressione al quanto discutibili.Prendiamo per esempio le malattie: inalcune realtà sono state introdottemisure interne di controllo che nonsono accettabili e che leniscono sia ilreciproco rapporto di fiducia, sia la di-gnità del lavoratore. Un esempio sututti l’introduzione del colloquio dirientro: se un operatore si ammala,oltre a dover avvertire imperativa-mente il proprio Direttore, deve soste-nere un colloquio di rientro con il suoresponsabile per determinare la ne-cessità o meno della sua assenza.Non ci si può più ammalare, bisognalavorare con la paura che se ci si am-mala la propria malattia sarebbe vis-suta come un gratuito assenteismo. Anche l’applicazione di alcuni articolidel Contratto collettivo di lavoro delleIS crea problemi: essi sono libera-mente interpretati a scapito dellaqualità di vita non solo dell’operatore,ma del suo nucleo famigliare. Fac-ciamo di seguito qualche esempio.

Un risparmio che cozza con la situa-zione realeL’Art. 51 che tratta degli “altri congedi”,garantisce al personale con responsa-bilità famigliare un congedo pagatofino a un massimo di 3 giorni per lacura dei figli malati, su presentazionedi un certificato medico. Questo arti-colo in alcune realtà lavorative vieneinterpretato come un massimo di tregiorni per anno, e ciò nonostante lapresa di posizione della CommissioneParitetica Cantonale delle IS sul tema.Un’interpretazione che cozza a pienocon le realtà famigliari, soprattutto incaso di situazioni monoparentali, perdi più in un settore che conta una pre-senza femminile importante. Chiediamo a tutti i sindacalisti di leg-gere questi esempi e altre situazionidi degrado come un chiaro segnale digestioni che di sociale hanno benpoco. Gli operatori sociali non si sen-tono più tutelati e si sentono impo-tenti nei confronti delle Direzioni e ilnumero esiguo di Commissioni Interneattive all’interno delle IS la dice lunga.Negli ultimi vent’anni, gli operatori so-ciali hanno perso per strada una set-timana di vacanza, sono stati imposti

RIDIAMO VITA ALLA LISPIE DIGNITÀ AL LAVORO SOCIALE!

di Lucio Negri,presidente del Comitato VPOD IS

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SOCIO-SANITARIO8

di Stefano Testa e Fausto Calabretta,sindacalisti VPOD Ticino

SEGNALI IMPORTANTI PER LA PARITÀ DI GENERE NEL SETTORE SANITARIO

IMPORTANTE ASSEMBLEA DEL PERSONALE ALLACASA ANZIANI S. FILOMENA DI STABIO

/pausa nella struttura: questi puntipermetteranno alle dipendenti di ri-trovarsi durante la pausa e di discu-tere sulle rivendicazioni dellagiornata;- permettere alle dipendenti di indos-sare il badge dello sciopero e diesporre bandiera e i volantini dellosciopero;- concedere la giornata libera, perquanto possibile, alle donne che chie-deranno congedo per partecipare allosciopero;- infine, visto che il personale socio-sanitario impiegato è in grande mag-gioranza femminile e che non saràcertamente possibile concedere ungiorno libero a tutte per evidenti esi-genze di servizio, riconoscere unapausa maggiorata di 15,30 minuti alledipendenti che lavoreranno il 14 giu-gno. Come indicato sopra la cifra ri-corda la discriminazione salarialemedia esistente per le donne in Sviz-zera: si tratta di lanciare un segnaleper la parità, anche se nel settore spe-cifico i salari non sono discriminatori!

servizio verranno concessi 15,30 mi-nuti di pausa supplementare, per ri-marcare simbolicamente l’imperativodi eliminare le discriminazioni sala-riali di genere esistenti in Svizzera. Lacifra è simbolica, infatti è stato calco-lato che, a causa della discrimina-zione salariale esistente ancora ogginel nostro Paese, mediamente unadonna che lavora a tempo pienosmette di guadagnare alle ore 15:30,rispetto ad un uomo attivo nella me-desima percentuale e funzione. Il Sin-dacato VPOD è soddisfatto dellasoluzione trovata attraverso il dialogo.

CLINICHE E CASE ANZIANINelle scorse settimane i Sindacatihanno contattato pure le direzioni ele commissioni interne del personaledelle Cliniche private e delle Case peranziani ticinesi chiedendo di:- organizzare un punto rinfresco

ENTE OSPEDALIERONelle scorse settimane Sindacati eCommissioni interne del personale deivari Istituti dell’Ente ospedaliero can-tonale (EOC) hanno inoltrato al vicedi-rettore EOC Piero Luraschi proposte diattuazione dello sciopero delle donnedel prossimo 14 giugno. L’EOC ha allesue dipendenze oltre 5'000 collabora-tori, tre quarti dei quali sono donne:pur essendo per molti aspetti la paritàdi genere acquisita, l’EOC ha deciso disostenere le richieste avanzate dalleCI, per lanciare un messaggio di atten-zione al tema. L’EOC permette quindidi creare dei punti di ristoro e infor-mativi per la giornata del 14 giugno,nella quale verranno consegnati vo-lantini e spille a tema. Le collabora-trici e anche i collaboratori EOCpotranno chiedere un giorno di con-gedo per poter partecipare alla gior-nata. Infine a tutti i dipendenti in

Pubblichiamo la presa di posizionedel 9 maggio scorso del personaledella Casa anziani Santa Filomena diStabio, che chiede al Sindacato diagire immediatamente per ritrovarela necessaria serenità nella struttura.

Il personale della Casa Anziani Santa Fi-lomena di Stabio, riunito in assembleacongiuntamente ai sindacati OCST eVPOD, chiede a questi ultimi di attivarsiimmediatamente chiedendo un incon-tro urgente con il Consiglio di Fonda-

zione allo scopo di trovare in tempi ra-pidi una soluzione, che permetta di ri-trovare la necessaria serenità. Si chiedeche venga attivata immediatamente laCommissione Paritetica allo scopo dicercare una mediazione tra le parti,fungendo da garante.I dipendenti desiderano poter tornaread operare nelle migliori condizionipossibili (sia per quanto concerne ilclima di lavoro sia la qualità gestionale)nel solo interesse degli ospiti, cui vatutta l’attenzione e la cura.

I dipendenti non condividono inoltre ledichiarazioni di un membro del Consi-glio di Fondazione, che ha voluto dareuna sua visione sul malcontento che datempo aleggia all’interno della strut-tura, sminuendo l’impegno e la pas-sione di collaboratori che da annioperano presso la Santa Filomena e chehanno avuto la sola colpa di esternareun malessere evidente, come ben ripor-tato dagli organi di stampa negli scorsigiorni riprendendo un atto parlamen-tare.

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SOCIO-SANITARIO 9

Su indicazione della Conferenza fe-derativa della sanità VPOD svoltasia Soletta, il Sindacato VPOD Ticinonelle scorse settimane ha contat-tato l’Ente ospedaliero cantonale(EOC) e le cliniche per introdurre ilriconoscimento del tempo necessa-rio per indossare la divisa di lavoroe recarsi dallo spogliatoio al proprioreparto.

La recente interpretazione da parteSegreteria di Stato all’economia(SECO) dell’articolo 13 dell’Ordinanza1 della Legge federale sul lavoro(OLL1) prevede che cambiarsi d’abitoe recarsi nel proprio reparto è da con-siderarsi quale tempo di lavoro. La ri-chiesta effettuata dal SindacatoVPOD all’EOC e alle cliniche nascedalla volontà di trovare una soluzionechiara per tutto il settore sanitario.

Negli scorsi giorni le direzioni delle Cli-niche private ticinesi, per mezzo dellaloro associazione ACPT, hanno comu-nicato al Sindacato di voler affrontareil tema in maniera unitaria in una riu-nione alla quale partecipino tutte lecliniche associate, le cliniche non as-sociate e l’OCST. L’EOC dal canto suoha comunicato al Sindacato VPOD chesta approfondendo la questione e cheuna discussione avverrà in estate.

di Stefano Testa e Fausto Calabretta,sindacalisti VPOD Ticino

di Raoul Ghisletta,segretario VPOD Ticino

IL TEMPO PER CAMBIARSIÈ TEMPO DI LAVORO

Il Sindacato VPOD da anni si batteper migliorare le condizioni di la-voro nel settore sociosanitario: oratre denunce per diffamazione, in-giuria, calunnia e concorrenzasleale hanno colpito un nostro sin-dacalista. Inaccettabile e vergo-gnoso!

Non farò nomi e cognomi di chi hapromosso queste arroganti e vergo-gnose azioni legali, che sono una per-dita di tempo e di soldi. Ma, dopo averdato modo alla giustizia di esaminarela fattispecie, garantisco che la no-stra reazione sarà implacabile. Nem-meno ai tempi dello scontro sindacalefrontale tra VPOD e SCuDo abbiamoricevuto denunce simili dalla contro-parte!

Ricordo che ha già provato il Governoa buttare fuori i sindacalisti VPOD Ti-cino dall’Amministrazione cantonale,rimediando una sentenza del Tribu-nale federale storica per tutta la Sviz-zera, che ha sancito il diritto deisindacalisti ad accedere ai luoghi dilavoro e a contattare i dipendenti: undiritto che ovviamente va regolato inbase al partenariato sociale, tenendoconto delle esigenze di servizio edell’utenza, come avviene pressotanti enti sociosanitari, in primoluogo presso l’Ente ospedaliero can-tonale, ma anche in tante case an-ziani e istituzioni sociali.È scandaloso scaricare la colpa deiproblemi su chi segnala i problemi. Ilsindacalista VPOD parla una, due, trevolte al datore di lavoro, chiedendoglidi sistemare le cose. Ma se la cocciu-taggine, l’insensibilità e l’incapacitàdei dirigenti prevalgono e nulla vienefatto di positivo, il sindacalista VPOD

deve agire facendo intervenire loStato e i Comuni, rispettivamente al-lertando l’opinione pubblica, in parti-colare quando il datore di lavorocontinua a prendersela con i dipen-denti e ci sono dei disservizi al-l’utenza. Dove esistono contratti collettivi dilavoro, commissioni interne del per-sonale e delegati sindacali, il sinda-calista VPOD cerca ovviamente diattivare tutti i canali di mediazione esoluzione dei problemi, prima di “farecasino”: d’altronde il casino media-tico dura poco e serve a poco, senzaun lavoro di costruzione sindacale sulterreno.Il lavoro non ci manca e non ci diver-tiamo a creare i problemi: lasciateoperare i sindacalisti e i delegatiVPOD, senza metter loro la museruolacon denunce assurde!

NESSUNA MUSERUOLA PER I SINDACALISTIDEL SETTORE SOCIOSANITARIO!

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INTERVISTA

TUTELARE I LAVORATORISEMPRE CONNESSI ALL’AZIENDA

Intervista a cura di Stefano Iucci“rassegna.it”

È stato presentato nelle scorse set-timane a Roma dal segretario gene-rale della CGIL, Maurizio Landini, ilmanuale “Contrattare l’innova-zione digitale”, curato da AlessioGramolati e Gaetano Sateriale: uninsieme di riflessioni, confronti, te-stimonianze e buone pratiche rac-colte dal ‘Progetto lavoro 4.0’ dellaCgil per fornire una cassetta degliattrezzi 4.0.

Innovazione tecnologica e, soprattutto,tanti anni di crisi, ci hanno consegnatouno scenario inedito, anzi paradossale:le ore lavorate diminuiscono, ma iltempo di lavoro aumenta. Sembra unacontraddizione, ma non è così, ed ètutto “merito” (o demerito) della con-nessione, cioè del tempo sempre piùlungo in cui, magari senza star effetti-vamente lavorando, siamo a disposi-zione di una possibile chiamata del

nostro datore di lavoro. “Il punto –spiega Alessio Gramolati, responsabileIndustria 4.0 della Cgil – è che questotempo di lavoro in cui siamo connessioggi si considera legittimamente ‘pro-prietà’ dell’impresa. Non è contrattua-lizzato, non produce valore alcuna peril lavoratore. Ecco, questo non vabene”.

Anche perché questo tempo un va-lore ce lo ha, effettivamente…Certamente. Se un lavoratore durantela sua prestazione decidesse di discon-nettersi, l’organizzazione aziendaleglielo impedirebbe e se lo stesso lavo-ratore continuasse su questa strada,questa scelta avrebbe effetti sul pianodisciplinare. Quindi, ricapitolando, èdel tutto evidente che la connessioneha un valore, solo che questo vantag-gio va tutto all’impresa. Ed è per que-sto che in tutto il mondo è cominciato

un dibattito importante nel quale si di-scute di come questa disponibilitàvada contrattata.

E come ci si sta muovendo?Gli approcci sono sostanzialmente due.Quelli che pensano che la regolazionedebba avvenire per legge – cioè il mo-dello francese – e quelli che puntanosulla contrattazione, come i tedeschi.Entrambi pongono un tema giusto, mala nostra propensione, come è noto, èper la via negoziale. La Cgil nella re-cente Conferenza di programma che siè svolta a Milano ha ribadito che laconnessione va, appunto, contrattata.

Quali sono secondo te i vantaggi diquesto approccio?Credo che l’approccio contrattualeconsenta una maggiore flessibilitànell’affrontare situazioni molto di-verse. Un conto, per dire, sono le la-vorazioni a ciclo continuo, un altro leprestazioni lavorative legate a un’at-tività intellettuale. Ovviamente in co-mune c’è il dato di fondo fondamen-tale: il vantaggio deve essere equa-mente redistribuito.

INTERVISTAAD ALESSIO GRAMOLATI

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Ci sono già esperienze di contratta-zione di questo tipo in atto?Sì, questa sensibilità sta cominciandoa diffondersi. Naturalmente con delledifferenze. Ad esempio, tra i lavoratoridell’assistenza o i trasfertisti il temadi come si contratta la reperibilità ètradizionale, in altri comparti meno.Insomma, c’è uno spazio enorme, mi-lioni di lavoratori che, consapevol-mente o meno, offrono la disponi-bilità ad essere sempre “collegati”senza che questo trovi ancora una ri-sposta nella contrattazione. C’èquindi uno spazio enorme di azioneper il sindacato, per una nuova poli-tica degli orari.Nella quale rientrano, natural-mente, anche tutti i casi in cui l’ora-rio di lavoro diminuisce per sceltaunilaterale delle aziende…Esattamente, con la cassa integra-zione, il lavoro precario, il part-timeinvolontario le aziende hanno provatoa resistere alla contrazione della loroattività dovuta alla crisi, riducendo leore di lavoro e dunque le retribuzioni.Questo, insieme all’aumento dellaproduttività generato dall’innova-

zione e a quello che si è detto sultema della connessione, rende neces-saria una più equa redistribuzione deltempo di lavoro. È chiaro che non èpossibile farlo con le rigidità del pas-sato – con orari settimanale o pluri-settimanale uguali per tutti – macerto questo tempo va negoziato.Anche per migliorare la qualità dellavita delle persone.

Del resto ogni grande rivoluzionetecnologica ha comportato una mo-difica del tempo e degli spazi del la-voro.La grande forza della seconda rivolu-zione industriale è stata quella di fa-vorire un forte incremento diproduttività, ma anche di consentireuna diversa organizzazione dell’esi-stenza delle persone a partire propriodal tempo di vita e di lavoro. Non è uncaso che l’obiettivo che unì i sindacatidi tutto il mondo in una battaglia con-divisa fu la riduzione dell’orario di la-voro e, in Europa, la costruzione di unsistema di Welfare State, che nascevaanche come risposta a una nuova do-manda di tempo liberato. Per tornare

all’oggi, credo che solo un grande com-promesso sociale renderà possibileun’innovazione condivisa, vissutacome opportunità e non come rischiodai lavoratori e dai cittadini. Qualcosacomincia a muoversi: faccio notare chenel nuovo contratto della scuola è en-trato per la prima volta il diritto alladisconnessione.

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SEMPRE A DISPOSIZIONEANCHE NEI SERVIZID’ASSISTENZA E CURAA DOMICILIO IN TICINO

La mania dell’essere sempre con-nessi al lavoro si verifica anche inTicino presso i servizi d’assistenzae cura a domicilio. Il personaledeve sempre rispondere al telefonoper fare cambiamenti di pro-gramma nelle visite a domicilio:appuntamenti che cadono, nuovevisite da aggiungere alla lista. Que-sto tempo di picchetto va remune-rato. È un’invasione forte del lavoronella vita privata! Colleghe e colle-ghi, segnalateci altri casi!

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12 DONNE

Pranzi in comune ed eventi decentrati con inter-venti di rappresentanti sindacali e delle associa-zioni femminiliBellinzona: Piazza Governo Locarno: Passaggio ai NavigliLugano: Piazza RiformaMedrisio: La Filanda

Bellinzona, Piazza GovernoCittadella della Parità: atelier e assemblee pertematizzare le rivendicazioni dello scioperocon associazioni femminili ticinesi

Bellinzona, corteo dalla Stazione FFSverso piazza Governo

Concerto nella Cittadella della ParitàSemilla Trio

Momenti di protesta comuni che unirannoidealmente le donne di tutta la Svizzera

Maggiori informazioni sulle attività della giornata, sui treni speciali e mappa in-terattiva dello sciopero disponibili su www.nateil14giugno.ch

PROGRAMMA DELLO SCIOPERO 14 GIUGNO 2019

Dalle ore 11 alle 14

Dalle 11 alle 20.30

Ore 17

Ore 20.30

Ore 11 e 14

La Commissione del Personale della Città di Luganoinvita le dipendenti e i dipendenti interessate/i a par-tecipare allo “sciopero delle donne” del 14 giugnoprossimo. La manifestazione riveste un carattere di protesta perle disparità di genere presenti in Svizzera: a Luganoin Piazza Riforma sul mezzogiorno si terranno dei di-scorsi e un pranzo. Seguirà alle 17 una manifestazionecantonale a Bellinzona in Piazza Governo.

D’accordo e d’intesa con il Municipio, compatibil-mente con le esigenze di servizio, i collaboratori dellaCittà saranno quindi autorizzati a parteciparvi.La nostra Commissione sarà rappresentata da SabrinaBornatico che interverrà nel momento dell’incontro inPiazza Riforma. Il Presidente: Il Segretario: F.Schnellmann M. Maggiulli

INVITO A PARTECIPARE ALLOSCIOPERO ANCHE A LUGANO

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13DONNE

Tutte le nostre affiliate e le personeinteressate sono invitate alla riu-nione del Gruppo donne VPOD ilprossimo 4 giugno al Grotto Ceneri. Questo incontro sarà molto impor-tante per il coordinamento dellagiornata dello Sciopero delle donnedel 14 giugno, nonché per scam-biarci utili consigli in vista di unagiornata che vorremmo diventi sto-rica e che permetta di cambiare lecose!

La Parità è iscritta nella costituzionedal 1981. 38 anni sono quindi trascorsisenza che questa sia stata applicatao che le basi perché sia corretta-mente rispettata fossero create.Siamo state molto pazienti, ma ègiunto il momento di pretendere deicambiamenti e la riuscita di un’azionecollettiva di protesta per questo èmolto importante. La numerosa par-tecipazione alla riunione sarà quindiessenziale per strutturare l’attivitàdella VPOD durante la giornata di

sciopero. Vi preghiamo quindi di di-scuterne con le colleghe e designareuna delegata che venga alla riunione,per rappresentarvi e per prendere ilmateriale che sarà distribuito. Nelfrattempo, sono a vostra disposizioneper eventuali o domande o chiari-menti, per organizzare un incontrocon il vostro datore di lavoro o per or-ganizzare delle attività durante lagiornata dello sciopero.Scrivete a [email protected] ochiamatemi lo 079 560 05 21.

GRUPPO DONNE VPOD AL CENERI PER PREPARARE LO SCIOPERO!

Per la creazione di un Ufficio cantonale per la parità tra donna e uomo(sul modello del Canton Vaud)

Petizione al Gran Consiglio

Durante gli anni dei risparmi radicali il Canton Ticino pur-troppo decise di sopprimere l'Ufficio per le pari opportu-nità: l'avv. Marilena Fontaine divenne allora laresponsabile dell'Ufficio della legislazione, delle pari op-portunità e della trasparenza del Canton Ticino, con uncahier des charges molto pesante. È stata una scelta diarretramento nella lotta alle discriminazioni di genere, dicui si pagano le conseguenze ancora oggi.

È giunto il momento di rilanciare l’azione del cantoneper le pari opportunità!Chiediamo al Consiglio di Stato la creazione di un Ufficiocantonale per la parità tra donna e uomo sul modellodel Canton Vaud, che si muova in maniera decisa per in-coraggiare la parità di genere:- offrendo alla popolazione, alle imprese e alle autoritànel Cantone consulenze specializzate e sostegno giuridico;- sviluppando delle campagne di sensibilizzazione e pre-venzione, realizzando del materiale informativo, organiz-zando delle formazioni ed elaborando degli strumentipedagogici.

Nome e cognome Domicilio E-mail FirmaN.

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Spedire entro il 14.6.19 a: Sindacato VPOD, Gruppo donne, CP 1216, 6501 Bellinzona

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14 DONNE

Uscire dalla legalità per entrare neldiritto [2]Ho esitato a lungo prima di scriverequesto testo: in quanto giurista soche dottrina e giurisprudenza consi-derano illecito lo sciopero femministae delle donne del 14 giugno 2019, nelsenso che un’astensione dal lavorodipendente, quel giorno, costituirebbeuna violazione del contratto di lavoro,un’assenza ingiustificata. Anche se –e questo va sottolineato – dottrina egiurisprudenza sono altrettanto con-cordi nel ritenere che eventuali san-zioni, in modo particolare unlicenziamento, sarebbero sproporzio-nate e persino abusive. Ma questa èsolo una parte della verità.Anche lo sciopero generale del 1918 èstato considerato uno sciopero poli-tico, non avente cioè quale obiettivouna modifica delle condizioni di la-voro presso un determinato datore dilavoro. Ma quando la ditta Fritz Martidi Berna ha cercato di procedere neiconfronti dell’associazione cantonale

operai metallurgici e orologieri, il Tri-bunale federale ha respinto la loro ri-chiesta (DTF 45 II 557 dell’11novembre 1919).Pure lo sciopero delle donne del 1991è stato ritenuto uno sciopero politico,che non rientrerebbe quindi nel con-cetto di libertà di coalizione (oggiesplicitamente protetta all’art. 28della Costituzione federale sulla li-bertà sindacale). Ma i commentari videdicano al massimo una frase e aparte una sentenza del Tribunale di-strettuale di Bülach, che in definitivaha giudicato abusivo il licenziamentodi una venditrice militante, non sononote sanzioni che sarebbero stateadottate nei confronti delle sciope-ranti.Più che di una questione giuridica sitratta quindi di una questione poli-tica: i datori di lavoro che dovesseroadottare delle sanzioni nei confrontidelle lavoratrici (e dei lavoratori soli-dali) che partecipassero allo scioperonon manifesterebbero né una partico-

lare sensibilità per la parità dei sessi,né promuoverebbero la loro immaginedi azienda al passo con i tempi. Comedicono i sindacati: quello che è illecitonon è lo sciopero, ma il perduraredelle discriminazioni nei confrontidelle donne!Ma c’è dell’altro: chi si è pronunciatosulla “liceità” o meno dello scioperodel 14 giugno, lo ha fatto riferendosiunicamente alla legislazione interna.La Svizzera ha però firmato diverseconvenzioni internazionali [3] che pro-teggono il diritto di sciopero in unaconcezione più ampia, non solo quindidi difesa degli interessi di lavoratricie lavoratori legati direttamente alrapporto di lavoro, ma di interessieconomici e sociali più ampi, i cuiobiettivi non sono limitati ad una mo-difica delle condizioni di lavoro pressoun determinato datore di lavoro.Tuttavia, l’attuale capa dell’ambito di-rezionale Diritto pubblico dell’Ufficiofederale di giustizia in un suo testosul diritto di sciopero e di serrata[4],scrive che nella misura in cui obiet-tivo dello sciopero sono delle richie-ste all’indirizzo del legislatore, losciopero politico continuerebbe ad es-sere vietato perché l’ordinamentogiuridico svizzero disporrebbe di stru-menti di partecipazione democraticafondamentalmente sufficienti. Di-menticando che non disponiamo deldiritto di iniziativa legislativa e che inSvizzera il 25% ca. dei/delle residentinon gode del diritto di voto e di ini-ziativa. Tra le lavoratrici e i lavoratoriquesta percentuale è anche mag-giore. Va aggiunto, come hanno rile-

DIRITTO DI SCIOPERO E CAUSA DELLE DONNE:IL TEMPO DEL SILENZIO È PASSATO [1]

di Rosemarie Weibel, avvocatacuratrice del sito sentenzeparita.ch

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15DONNE

di Lorena Gianolli,sindacalista VPOD Ticino

vato in molte in occasione della re-cente serata sul diritto di sciopero,che il problema non è tanto che nonabbiamo le leggi che vietano la discri-minazione basata sul sesso e impon-gono (imporrebbero …) a Confede-razione, Cantoni e Comuni di promuo-vere la parità, ma che queste normenon vengono applicate. Quali altrimezzi ci rimangono se non sciope-rare?L’interpretazione di una legge – inquesto caso il concetto di sciopero –,la legittimità di questo mezzo di lotta,la proporzionalità, possono compor-tare risposte differenti secondo il pe-riodo e le idee dominanti.Sta quindi anche a noi affermare de-cise e forti:- abbiamo il diritto di protestare!

- abbiamo il diritto di manifestare!- abbiamo il diritto di associarci!- abbiamo il diritto di scioperare perla parità e contro ogni discrimina-zione!E abbiamo il diritto esprimere la no-stra adesione allo sciopero rifiutandodi prestare il nostro lavoro per ungiorno, qualche ora o almeno per unmomento, perché sarebbe contraddi-torio predicare queste libertà ricono-sciute dalla Costituzione giudicandoleal contempo illecite, seppur sotto ilsolo profilo del diritto del lavoro[5].

[1] Titolo preso a prestito da un articolo di Isa-belle Fellrath, docteure en droit, avocate enl’étude Swisslegal, apparso su Le Temps del 30aprile 2019, che consiglio di leggere e che saràripreso dalla Newsletter genderlaw del FRI2019#3

[2] Romeo Manzoni, filosofo liberale-radicale inVita Nova, Ginevra 7.4.1889 (una sua breve bio-grafia sul dizionario storico della svizzera:www.hls-dhs-dss.ch

[3] Convenzione n. 87 concernente la libertà sin-dacale e la protezione del dirittosindacale; Patto internazionale relativo ai di-ritti economici, sociali e culturali, art. 8; Pattointernazionale relativo ai diritti civili e politici,art. 22; Convenzione europea per il diritti del-l’uomo, CEDU, art. 11

[4] Dr. Iur. Susanne Kuster, Streik und Aussper-rung aus verfassungs- und völkerrechtlicherSicht, in Jusletter 7 marzo 2015

[5] Si veda a questo proposito un’interessantesentenza della Corte di Cassazione civile ita-liana, del 21.08.2004, n. 16515

ASIMMETRIE DI GENEREA 50 ANNI DAL VOTO DELLE DONNE

Giovedì 16 maggio all’Universitàdella Svizzera italiana (USI) una con-ferenza di Ticino Business Profes-sional Women e dell’Associazionesvizzera degli ingegneri (SVI) hatratteggiato l’evoluzione professio-nale delle donne in Ticino.

La serata è stata animata dagli inter-venti della P.ssa Daniela Mondini,della storica Lisa Fornara, della ricer-catrice Supsi Danuscia Tschudi e dal-l’Ing. Piera Levi Montalcini.Il lavoro delle donne è sempre statoessenziale sia per l’economia fami-gliare, sia per l’intera società. Eppuresi comincia a parlare della loro en-trata nel “mondo del lavoro”, inten-dendo solo il lavoro dipendente.Inoltre le aspirazioni professionali

delle donne dovevano essere relegatea lavori semplici, nei quali vi era pocapossibilità di guadagno. Oggi ancoraperò sono poche le donne che sonoattive nell’ambito scientifico (circa il15% dei lavoratori) o che riescono aoltrepassare il famoso «soffitto di cri-stallo», raggiungendo posti dirigen-ziali. Ciò è dovuto anche al fatto chela percezione del tempo è molto dif-ferente tra uomini e donne, a causadel desiderio di avere figli. La donna ha pure tendenza a sce-gliere professioni dove sono attivealtre donne, riproducendo una segre-gazione orizzontale. È quindi moltoimportante mettere in rete le giovanicon professioniste attive in settori aprevalenza maschile.

Donne che hanno lottatoLa storia è piena di donne che si sonobattute perché il proprio lavoro e ipropri diritti fossero riconosciuti. Emi-

lie Kempin-Spyri ricorse al Tribunalefederale per poter esercitare la pro-fessione d’avvocata. Alcune maestredel Canton Ticino si appellarono alGran Consiglio per ottenere la paritàe un salario più alto! Il salario femmi-nile non era considerato come un’en-trata principale per la famiglia, tantoche durante la crisi economica deglianni ’30 molte maestre sposate per-sero il lavoro, perché si consideravache bastava il guadagno del maritoper vivere (oggigiorno una parte dellasocietà la pensa ancora così). Si è ri-cordato anche cosa significava per uningegnere donna lavorare nell’indu-stria meccanica negli anni ’70: il la-voro femminile non era proprioprevisto, tant’è che non c’erano nep-pure bagni per le donne. Molte cose sono cambiate oggi, ma laparità di fatto è ancora lontana. Restaquindi essenziale analizzare e inter-venire negli ambiti dove le donnesono ancora escluse o poco presenti,per integrare ovunque la presenzafemminile.

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16DONNE

Le rivendicazioni dell’USS per lo scio-pero delle donne

40 anni dopo l’iscrizione dell’articolosull’uguaglianza tra uomo e donna nellaCostituzione federale, la Svizzera non haancora fatto i propri compiti. Malgradoalcuni progressi avvenuti nel mondo dellavoro, rimangono numerose disparità,soprattutto per quanto riguarda il red-dito. I sindacati membri dell’Unione sin-dacale svizzera (USS) si impegnano afondo per il successo dello Scioperodelle donne e rivendicano “Più salario,più tempo e più rispetto”, volendo im-primere un’accelerazione al raggiungi-mento dell’uguaglianza!Le discriminazioni subite dalle donnenel mondo del lavoro hanno moltepliciforme. I salari delle donne sono inferiorimediamente del 20% rispetto a quellidegli uomini. Le cause sono numerose.Le donne sono meno valorizzate degliuomini. I salari nei settori della primainfanzia e della cura e assistenza sonobassi. Le possibilità di carriera sono li-mitate per le donne, anche a causa della

maternità: la maternità è ancora troppospesso causa di licenziamenti ed uscitadelle donne dal mondo del lavoro; op-pure porta le donne a lavorare a tempoparziale con salari modesti. E ci sonoanche le donne che si occupano di un fa-migliare senza essere remunerate. In-fine il 43% degli scarti salariali esistentitra uomo e donna rimane inspiegato equindi è di natura discriminatoria.

Per tutte queste ragioni i sindacatidell’USS, tra cui il Sindacato VPOD, ri-vendicano:- un salario minimo di 4’000 franchimensili per tutti e contratti collettivi dilavoro (CCL) che coprano tutti i rami eco-nomici a prevalenza femminile. Questopermetterebbe di migliorare la situa-zione salariale delle donne (ad esempionei nidi d’infanzia)- maggiori investimenti nei nidi d’infan-zia, nelle scuole a orario continuo, nellecure a domicilio e nella presa a caricodegli adulti bisognosi d’assistenza alfine di scaricare le donne (e gli uomini)dal lavoro famigliare non remunerato e

di migliorare le loro prospettive profes-sionali anche per posti altamente qua-lificati;- analisi salariali con controlli e sanzioniper eliminare completamente le discri-minazioni salariali: le recenti modifichedi legge devono essere attuate e valu-tate al più presto, allo scopo di permet-tere futuri miglioramenti;- rispetto, invece di sessismo, sui postidi lavoro. Tra le altre cose, bisognacreare una migliore protezione contro ilicenziamenti durante la maternità e perchi si occupa di famigliari, come purerafforzare le misure contro le molestiesessuali.

Il 14 giugno i sindacati dell’USS sa-ranno presenti in tutta la Svizzera e,unitamente ai collettivi e alle organiz-zazioni femministe, faranno in modoche la mobilitazione popolare sia la piùampia possibile. Per avere una visionesulle manifestazioni in tutta la Svizzerapotete consultare il sito www.14juin.ch/14-juin

PIÙ SALARIO, PIÙ TEMPO, PIÙ RISPETTO!

di Regula Bühlmann,segretaria USS

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1° MAGGIO 17

Perché il mio interlocutore non miporge la mano o non mi guardanegli occhi? Come mi devo compor-tare di fronte a determinate regole?Gli interpreti interculturali assicu-rano una comunicazione correttatra le persone di culture diverse.Questo compito è particolarmenterilevante nel settore dell’asilo e conla procedura accelerata assumeun’importanza ancora maggiore.

In ospedale, all’ufficio controllo abi-tanti o durante il colloquio con i geni-tori a scuola: gli interpreti interculturalicreano un ponte tra le culture in sensocomunitario. Non traducono solo il par-lato, ma aiutano anche a superare ledifficoltà di comunicazione a livello so-

ciale e culturale, consentendo un ac-cesso equo ai servizi pubblici ed evi-tando malintesi. Questa funzione èmolto impegnativa e comporta unagrande responsabilità, perché gli inter-preti sono infatti le uniche persone checapiscono la lingua di tutti gli interlo-cutori. Il ruolo del mediatore è partico-larmente sollecitato nell’ambito dellaprocedura d’asilo. Comprendere corret-tamente il richiedente asilo può esseredecisivo per l’avvio della procedura. Laprocedura accelerata prevede che dopol’arrivo nel centro di accoglienza vengaassegnato un rappresentante legale oun consulente a ogni richiedente asilo.A questo punto, l’interprete assume ilruolo di mediatore tra le parti. I consu-lenti e i rappresentanti legali possono

ad esempio rivolgersi agli interpretiper delle informazioni specifiche sulPaese di provenienza dei richiedentiasilo. L’interprete è un’ulteriore per-sona di riferimento anche per i richie-denti asilo, la quale è in grado diparlare la stessa lingua e spiegare lequestioni ordinarie. Ciò crea fiducia efacilita l’integrazione dei richiedentiasilo. Una formazione per l’interpretariatonell’ambito della consulenza e dellarappresentanza legale è quindi unpasso importante verso una proce-dura d’asilo equa e corretta. Caritasha elaborato un apposito modulo di-dattico, che diverrà parte integrantedella formazione nelle tre regioni lin-guistiche principali.

PER UNA CORRETTAINTEGRAZIONE

di Anna Haselbach,Caritas Svizzera

Giordania: il re deverespingere l’ingiusta leggeapprovata dal parlamento!

Migliaia di voi hanno inviato lo scorsomese un messaggio al parlamento gior-dano per sollecitare i deputati a non an-dare avanti con gli emendamenti allalegge sul lavoro profondamente sba-gliati. Sfortunatamente, questi emenda-menti sono stati adottati dal legislatoree sono stati inviati al re Abdullah II perla sua approvazione. Ora ti chiediamo di scrivere invitando ilRe a respingere questa legge e a lavo-rare con i sindacati per adottare unalegge sul lavoro che rispetti piena-mente le norme internazionali sul la-voro.

Non lasciamo che la democraziavenga indebolita in Turchia

La decisione presa questa settimanadalla Turchia di annullare le elezioni mu-nicipali di Istambul è un nuovo esempioallarmante di come la democrazia vengaindebolita nel mondo intero. A causa diquesta decisione, la Turchia non può piùgarantire libertà e equità, e quindi i di-ritti umani fondamentali sono in peri-colo. La popolazione ha però reagito conveemenza, in quanto la Turchia è ha unatradizione democratica solidamente an-corata e una società civile progressista.IndustriALL Global Union e i suoi alleaticontinueranno a battersi assieme ai di-fensori della democrazia in Turchia perdifendere i loro diritti e la loro dignità.

LOTTE SINDACALI NEL MONDOSeguite le campagne sindacali su Labourstart.org e Industriall-union.org

La convenzione 176 dell’OIL èessenziale per il settore minerario!

Le numerose e tragiche notizie sullemorti di minatori diffuse dai mediafanno pensare che l’industria minera-ria diventi sempre più insensibile. Lerassicurazioni di governi e compagnieattive contrastano con quanto è vis-suto realmente e quotidianamente iminatori e dalle loro famiglie. La con-venzione dell’Organizzazione interna-zionale del lavoro (OIL) è fondamen-tale per garantire sicurezza sul lavoro,delle buone condizioni quadro e unfuturo alla professione.

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18SOLIDARIETÀ

di Redazione

3'000 persone hanno formato a Lo-carno un corteo colorato e compostoin varie sezioni da collettivi femmini-sti, associazioni e sindacati. ChiaraLandi, presidente dell'Unione sinda-cale donne Ticino e Moesa e FrancoiseGehring, sindacalista SEV, si sono ral-legrate della numerosa affluenza, chedimostra la volontà popolare di rag-giungere finalmente parità. Numerose relatrici hanno preso la pa-rola nel corteo e dal palco. EmanuelaFraquelli del Gruppo migranti UNIA hapresentato la doppia discriminazione dicui sono vittime le donne migranti, lequali spesso evitano di denunciare gliabusi subiti per paura di ritorsioni ri-spetto al loro permesso di soggiorno.Pepita Vera Conforti del Coordina-mento donne della Sinistra ha inveceparlato delle molestie sessuali sul postodi lavoro: un argomento scomodo, chespesso viene minimizzato, ma purtroppoancora molto presente; le vittime spesso

non sanno con chi parlarne e spessovengono catalogate come “istigatrici”,che meritano quanto accaduto. LorenaGianolli del Sindacato VPOD Ticino haparlato dei licenziamenti per causa dimaternità e durante la gravidanza: sitratta di un fenomeno scandaloso chetocca ancora una donna su 10 nel nostropaese. Eleonora Failla, militante Unia,ha parlato del precariato crescente cheaffligge soprattutto le donne e che èuno dei motivi cardine che ci porterà ascioperare il prossimo 14 giugno. SheilaDotta, docente e militante del CollettivoIo l’8, ha parlato di come lo sciopero sista preparando nelle scuole. Lea Scher-tenleib, studentessa del Sindacato deglistudenti (SISA), ha denunciato il sessi-smo presente nell'insegnamento. Mi-chela Pedersini, neoeletta presidentedel Sindacato VPOD Ticino, ha denun-ciato i problemi di precariato e bassi sa-lari di una parte donne attive nel settoresociosanitario. Carmen Chiric ha denun-ciato i problemi delle badanti. Infine Da-niela Raggi, grafica indipendenteiscritta a Syndicom, ha parlato della dif-ficoltà nel far riconoscere il vero valoredel lavoro intellettuale e creativo.A conclusione degli interventi è stata in-

tonata la "Ticinella femminista", compo-sta dal Coordinamento donne della Sini-stra, per lanciare in modo allegro losciopero delle donne del 14 giugno:guarda il video sul nostro sito. La festadel 1. maggio è proseguita in musica conle bellissime canzoni di Ginevra diMarco. Ringraziamo le persone che hanno presoparte all'evento e vi diamo appunta-mento al prossimo 14 giugno 2019 perscioperare tutt* insieme per la parità!Fino ad allora siamo a vostra disposi-zione per aiutarvi se volete organizzarein quel giorno un’azione di protesta sulvostro luogo di lavoro: scrivete a [email protected] o venite alla nostrariunione del Gruppo donne VPOD del 4giugno 2019, ore 20, al Grotto Ceneri.

1° MAGGIO VIOLA A LOCARNOPER RIVENDICARE LA PARITÀ

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Care Donne, care mamme, care lavora-trici, care colleghe che lavorano nellecure,questo intervento è dedicato a tutte ledonne che curano. Il lavoro di cure èsempre ancora declinato al femminile,sia in casa, negli ospedale, nelle case dicura e nei servizi a domicilio. Un lavoroduro e anche stressante, un lavoro cherichiede molte competenze, un lavoro acui non si può rinunciare, anche se peròspesso invisibile e difficilmente quanti-ficabile. Un lavoro molto spesso non re-tribuito o mal pagato.

Penso a tutte le mamme, nonne, donneche curano i loro cari ogni giorno gratui-tamente.Penso al personale prevalentemente alfemminile negli ospedali, nelle case an-ziani, delle cure a domicilio e degli asilinido.Un settore nel quale le lavoratrici e i la-

voratori sono sempre più sotto pres-sione, sia per la crescente complessitàdei casi, sia per la tensione che devonosopportare giornalmente a causa diun’organizzazione sempre più stres-sante.Un settore dove il lavoro su chiamata di-venta quasi la regola, sempre più preca-rizzato, dove il risparmio è diventatoprimario e pesa sulle spalle del dipen-dente e a cascata ricade sul paziente.Paziente che subisce questi cambia-menti. Si pensi per esempio al mancatopagamento delle trasferte da parte degliSpitex.È certo, per poter lavorare è necessariobeneficiare di un buon salario, di buonecondizioni di lavoro, poter conciliare fa-miglia e lavoro, non penalizzando nes-suno dei due.Anche il settore sanitario necessita disalari e condizioni di lavoro EQUI emolte altre misure che tutelino il lavo-

ratore e lo aiutino a combattere l’abban-dono della professione che finisce perpenalizzare il paziente.Il personale di cura è uno dei pilastriportanti del nostro sistema sanitario, pi-lastro che non può essere messo a ri-schio! Ma ingiustamente si vuolerisparmiare sul personale di cura, che èprevalentemente femminile e cercaquindi ancora una volta di conseguireun guadagno sulle spalle delle donne!Il Sindacato VPOD vuole rafforzare laqualità dei servizi sociosanitari e garan-tire a tutte le lavoratrici e ai lavoratoriuna tutela efficace dei loro diritti, controil dumping delle condizioni di lavoro.È ora di dare maggiore valore al lavorodi cure sia che sia in casa o in una strut-tura. Un maggior riconoscimento, mag-giore retribuzione, maggiore rispetto pertutti. Perchè si sa: se le donne lo vo-gliono, tutto si ferma. E il prossimo 14giugno sciopereremo anche per questo!

IL LAVORO DI CURADEVE ESSEREGIUSTAMENTE RICONOSCIUTO

di Michela Pedersinie Francesca Remy Lauria, presidente

e vice-presidente Sindacato VPOD Ticino

Pubblichiamo l'intervento della presidente VPOD Ticino Michela Pedersini:intervento scritto assieme alla vicepresidente VPOD Francesca Remy Lauriae fatto in occasione del 1. maggio 2019 a Locarno, suscitando notevole in-teresse per le importanti tematiche toccate nel settore delle cure.

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Colonie Sindacati

Colonia montana Rodi, ragazzi/e da 5 (2014) a 11 anni (2008)1. Turno: martedì 2 luglio – martedì 16 luglio2. Turno: giovedì 18 luglio – giovedì 1° agostoRette: sindacalizzati* 340.- / non sindacalizzati 440.-

Campo per adolescentiRodi, ragazzi/e da 12 (2007) a 14 anni (2005)1. Turno: martedì 2 luglio – martedì 16 luglio2. Turno: giovedì 18 luglio – giovedì 1° agostoRette: sindacalizzati* 440.- / non sindacalizzati 540.-

Informazioni e [email protected], tel. 091 826 35 77formulario di iscrizione scaricabile dal sito:www.coloniedeisindacati.ch

* UNIA, VPOD, SEV, SYNDICOM, GARANTO

dei

Estate 2019

Valle LeventinaRodi-Fiesso

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Amministrazione dello Stato: 03/19 Concorso generale 2019 Medici assistenti presso l’Or-ganizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC), Mendrisio(vale per tutto il 2019) si richiamano le condizioni generali va-lide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);

04/19 Stage 2019 per psicologi assistenti presso l’Organizza-zione sociopsichiatrica cantonale per Servizio psico-sociali(SPS) per adulti; servizio medico-psicologici (SMP) per mino-renni, servizio di psichiatria e di psicologia medica (SPPM), Cli-nica psichiatrica cantonale (CPC); Centri psico-educativi (CPE),(scadenza 30 giugno) si richiamano le condizioni generali valideper il concorso (www.ti.ch/concorsi);

05/19 Stage 2019 per psicoterapeuti in formazione pressol’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale per Serviziopsico-sociali (SPS) per adulti, Servizi medico-psicologici (SMP)per minorenni, servizio di psichiatria e di psicologia medica(SPPM), Clinica psichiatrica cantonale (CPC); Centri psico-edu-cativi (CPE), (scadenza 30 giugno) si richiamano le condizionigenerali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);

06/2019 Concorso generale 2019 Personale ai servizi generalipresso l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC),Mendrisio (vale per tutto il 2019) si richiamano le condizionigenerali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);

84/19 Operaio/a al 100% presso l’Ufficio dei servizi elettro-meccanici dell’Area dell’esercizio e della manutenzione, No-ranco (scadenza 4 giugno) si richiamano le condizioni generalivalide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);

88/19 1 Apprendista operatore/trice per la comunicazionecon la clientela AFC, per il periodo dal 1° settembre 2019 al31 agosto 2022, presso l’Ufficio di esecuzione di Faido (sca-denza 31 maggio) si richiamano le condizioni generali valideper il concorso (www.ti.ch/concorsi);

89/19 Collaboratore/tric tecnico-amministrativo/a subordi-natamente Tecnico/a disegnatore/trice al 100% presso l’Uf-ficio delle geomatica, Bellinzona (scadenza 7 giugno) sirichiamano le condizioni generali valide per il concorso(www.ti.ch/concorsi);

90/19 Consulente informatico/a III al 100% presso il Centrodi competenze GAS-GAGI della Divisione della scuola, Bel-linzona (scadenza 4 giugno) si richiamano le condizioni gene-rali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);

91/19 Consulente all’inserimento incaricato/a al 100% pressoil Servizio inserimento dell’Ufficio del sostengo sociale edell’inserimento, Bellinzona (scadenza 12 giugno) si richia-mano le condizioni generali valide per il concorso(www.ti.ch/concorsi);

Scuola:Divisione della formazione professionale: esperte ed espertiinsegnamento professionale, vedi F.U. 40/2019 del 17 maggio(scadenza 31 maggio);

Infermieri, operatori/trici, assistenti di cura,ausiliari/e, educatori/trici, medici:Municipio di Chiasso: diverso personale per Case anziani giar-dino e Soave (vale per tutto l’anno 2019);

Municipio di Biasca: personale di cura presso la Casa per An-ziani -vedi F.U. 9/2019- (vale per tutto il 2019);

Ente Case Anziani Mendrisiotto ECAM: apre il concorso perdiverso personale – vedi foglio ufficiale 11/2019 - (vale per tuttoil 2019);

Municipio di Locarno: educatori/trici SUPSI o OSA indirizzo in-fanzia presso il Nido dell’infanzia (scadenza 3 giugno, ore 11.00);

Fondazione Diamante, sede Gudo: educatore sociale al 90%(scadenza 3 giugno);

Associazione Famiglie Diurne del Mendrisiotto: figure edu-cative per nidi d’infanzia e centri extrascolastici (scadenza 3giugno);

Municipio di Minusio (Centro Anziani Casa Rea): infermiere/acapo reparto (scadenza 14 giugno, ore 11.00);

Casa dei Ciechi, Lugano: capo reparto (informazioni a Casa deiCiechi, Via Torricelli 45, 6900 Lugano – 091 913.67.00)

Diversi:Municipio di Torricella-Taverne: un/a apprendista giardiniereAFC (scadenza 31 maggio, ore 11.00);

Municipio di Locarno: un/a cuoco/a responsabile di cucina al100% presso le scuole dell’infanzia (scadenza 3 giugno, ore11.00);

Municipio di Lugano: Divisione socialità: responsabile del per-sonale; responsabile farmacista a tempo parziale 40%; Divi-sione attività culturali: assistente del direttore diLuganoInScena (scadenza 3 giugno);

Municipio di Vernate: operaio comunale qualificato (scadenza4 giugno, ore 12.00);

Municipio di Paradiso: un/una apprendista giardiniere paesag-gista AFC (scadenza 5 giugno, ore 16.00);

Municipio di Croglio: un operaio comunale qualificato e unoperaio comunale generico (scadenza 14 giugno, ore 11.00);

Municipio di Caslano: un/a apprendista impiegato/a di com-mercio (scadenza 13 giugno, ore 12.00);

Municipio di Mendrisio: un/a contabile (funzionario/a) sca-denza 17 giugno, ore 16.00.

OFFERTE DI LAVORO

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I membri del Sindacato VPOD possono beneficiare di una riduzione per i centridi vacanza elencati sul sito: vpod-ticino.ch/partecipare/servizi/centri-di-vacanza-dellunione-sindacale-svizzera/L’ammontare della riduzione è variabile. Per maggiori informazioni (disponibi-lità, prezzi, riduzioni, …) vi preghiamo di rivolgervi direttamente alle struttureutilizzando i recapiti indicati, non dimenticate la vostra tessera VPOD!

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CHIUSURA UFFICIOCASSA DISOCCUPAZIONESYNDICOM-VPODBELLINZONA

Sarà chiuso: venerdì 21 giugnovenerdì 2 agostovenerdì 16 agosto

Riunione Gruppo donne4 giugno, ore 20.00Grotto del Ceneri, Rivera

Comitato di regione6 giugno, ore 20.30Grotto del Ceneri, Rivera

Assemblea gruppo giuristi12 giugno, ore 17.00c/o VPOD, Via S. Gottardo 30,Lugano

Assemblea delegati22 giugno, ore 11.00Zurigo

Comitato polizia28 giugno, ore 16.30Grotto Ceneri, Monte Ceneri

Assemblea VPOD TicinoOdg: congresso nazionale3 luglio, ore 20.30Grotto del Ceneri, Rivera

Comitato di regione2 settembre, ore 20Ristorante Olimpia, Lugano

APPUNTAMENTI SINDACALICATTIVI PENSIERIIL 14 GIUGNO 2019NEL PAESE DEI RETROGRADI

Il Sindacato VPOD Ticino ha chiestoai datori di lavoro pubblici e sociosa-nitari di favorire la partecipazioneallo sciopero del 14 giugno. Tra le ri-sposte di chi non ha capito nulla delsenso della giornata nazionale ci-tiamo:- nella nostra amministrazione pub-blica non vi è nessuna disparità trauomo e donna e quindi non è ammis-sibile che nostri dipendenti prendanoparte, durante il tempo di lavoro, aun tale evento;

- in questo contesto lavorativo nonvigono disparità salariali: riteniamodiscriminante e irrispettoso attri-buire una pausa extra di 15, 30 minutialle sole donne.

Peggiori ancora sono altre 3 rispostesenza uno straccio di motivazione,come: “il Municipio ha deciso di nonaderire alla richiesta.”

CHIUSURA UFFICIVPOD TICINOGli uffici VPOD Ticinosaranno chiusi i giorni divenerdì 14 giugnovenerdì 21 giugnovenerdì 2 agostovenerdì 16 agosto.

L’ufficio VPOD di Bellinzonaresterà chiuso dal 29 luglioal 18 agosto(VPOD Lugano aperto).

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SERVIZI CGIL PER I FRONTALIERIISCRITTI AL SINDACATO VPOD

Como Camera del lavoro,per info generali su sedi e orari: 031239 311

Patronato INCA via Italia Libera 25lu-me-ve 8.30-14.30 ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30 sa 9.00-11.30Per info sulle altre sedi provinciali del patronato: 031 239 390

CAAFCGIL Centro servizi fiscali via Anzani 12b. lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00Per appuntamenti o per infosulle altre sedi del CAAF: 031 260 375

Varese Camera del lavoro per info generali su sedi e orari: 0332 276 111

Patronato INCA, via Nino Bixio 37lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00

CAAFCGIL Centro servizi fiscali, via Nino Bixio 37Per appuntamenti o per infosulle altre sedi del CAAF: 0332 810 478

Verbania IntraCamera del lavoro,per info generali su sedi e orari: 0323 516112Patronato Inca, via fratelli Cervi 11Telefono 0323 402315

CAAFCGIL, via fratelli Cervi 11Telefono 0323 40 77 81

La lista completa delle sedi di permanenzae coordinamento frontalieri e patronatoINCA CGIL è consultabile sul sitowww.vpod-ticino.ch/frontalieri

IMPRESSUM

Redazione: Segretariato VPOD TicinoVia S. Gottardo 30, CP 748, 6903 LuganoTel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 [email protected]

Raoul Ghisletta (responsabile),Fausto Calabretta, Daniela Casalini-Tram-pert, Lorena Gianolli, Massimo Mantovani,Paola Orsega Testa, Stefano Testa.

Chiusura redazionale:10 giorni prima dell’uscitaFrequenza: mensileGrafica: Studio Warp, RobasaccoStampa: Tipo Aurora SA, Canobbio

Abbonamenti:Gratuito per i soci VPOD, Fr. 55.- per i non soci in SvizzeraFr. 70.- per i non soci all’estero

Il prossimo numero de «I diritti del lavoro» uscirà giovedì 19 settembre 2019

PROTEZIONE GIURIDICA PRIVATA MULTI – VPOD COOP ASSICURAZIONI – VPOD

A cosa serve la MULTI–VPOD?

In materia di circolazione stradale; in caso di controversie nell’ambitodella locazione, in caso di litigio con assicurazioni, uffici viaggio, denti-sti,... per prestazioni finanziarie per vittime di crimini e di violenze; perquestioni familiari e di diritto ereditario.

La protezione giuridica MULTI VPOD costa solo fr. 138.–annui e si può disdire ogni anno.

Richiedete la documentazione per la sottoscrizione al segretariato VPODtel. 091/911 69 30, [email protected]

Collettiva del Sindacato VPOD

Siamo al vostro fianco con tutto il nostro impegnoper garantirvi un’assistenza su misura!

Il Sindacato VPOD ha stipulato un accordo con il Gruppo Helsana Assicura-zioni SA nell’ambito dell’assicurazione malattia, di base e integrativa, a cuipossono aderire tutti i membri interessati e le loro famiglie.Infatti, senza controllo dello stato di salute, gli affiliati potranno aderireall’assicurazione di base obbligatoria LAmal, o se già assicurati con i marchiHelsana e Progrès, potranno godere dei vantaggi offerti dall’assicurazionecollettiva del Sindacato tramite un semplice trapasso assicurativo. È pos-sibile anche stipulare assicurazioni integrative personalizzate.

Helsana è l’assicuratore malattia e infortuni leader in Svizzera e circa 1,9mio di persone si affidano ad essa. Il gruppo è infatti da decenni un partnerassicurativo rinomato per la sua vasta gamma di prestazioni e condizioniinteressanti e questo consente agli assicurati di beneficiare di vantaggiosisconti nella maggior parte delle assicurazioni complementari.

Le vaste conoscenze specialistiche e l’esperienza centenaria di Helsanale consentono di offrirvi ciò che vi aspettate da un’assicurazione ma-lattia competente, ossia:- Assicurazione di base personalizzabile- Diverse modalità di assicurazione complementare- Ulteriori modelli di complementari ospedaliere- Prodotti all’avanguardia con ampie prestazioni- Sconti su contratti pluriennali per assicurazioni integrative- Sconti per le famiglie

Rimaniamo a vostra disposizione per maggiori informazioni o per fissareun colloquio di consulenza personale senza impegno.

Sindacato VPOD Lugano / CP 748 / Via S. Gottardo 30 / 6903 Lugano091 911 69 30 / [email protected]

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P.F. scrivere in stampatello

Cognome e Nome Sesso M F

Data di nascita Data d’adesione

Via e numero

No. Postale e domicilio Nazionalità

Tel. / Cel. Tel. fisso

E-mail

Datore di lavoro

Professione % lavoro Stipendio lordo annuo

Hai già un Sindacato, quale? Giornale in lingua: I T F

VPOD regala Fr. 100.— di premio (Fr. 50.– per i nuovi membri che sono ancorastudenti/apprendisti) a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato, indichiil cognome, nome, indirizzo:

Luogo, data Firma

Sindacato VPOD TicinoSito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch

Segretariato VPOD LuganoAperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31E-mail: [email protected] 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano(4°piano, vicino stazione FFS,davanti Ufficio regionale di collocamento)

Ufficio VPOD BellinzonaAperto lunedì 8.15-12 / 13.30-17.15e martedì-venerdì 8.15-11.45Inoltre su appuntamento.Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14E-mail: [email protected] 1216, Piazza Collegiata/Salita S. Michele 2,6501 Bellinzona(2° piano, sopra orologeria Tettamanti)

Sede VPOD LocarnoSu appuntamento, tel. 091 751 00 47Piazzetta dei Riformati 1, 6600 Locarno

Sede VPOD BalernaSu appuntamento, tel. 091 646 00 69 Via L. Favre 10, 6828 Balerna sede Associazione Inquilini Mendrisiotto

Sede VPOD BiascaSu appuntamento, tel. 079 708 24 40Via Mongheria 1, 6710 Biasca

Cassa disoccupazione Syndicom – VPODBellinzonese e valli Sede centrale a Bellinzona Piazza G. Buffi 6A - CP 1270 - 6501 Bellinzona Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84

LU 09.00 - 11.30 MA, GIO, VE 09.00 - 11.30ME 14.00 - 16.30

Luganese e valliSportello presso VPOD di Lugano (vedi sopra)Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00

Locarnese e valliSportello presso VPOD di Locarno (vedi sopra)

MendrisiottoSportello presso VPOD di Balerna (vedi sopra)

Biasca e valliSolo recapito postale: CP 2455 - 6710 Biasca

Patronato italiano in Ticino(Associazione UPSS)Sede centrale:Piazza G. Buffi 8, BellinzonaLu-ma-gio 8.30-12.30/14-18; me-ve:8.30-12.30Mail: [email protected] 224 77 34

Per appuntamenti:Sede Unia Locarno: 091 735 35 80Lu-gio 14-18Sede Unia Manno: 091 611 17 22Lu-ma-me 14-17.30

Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 ZürichGAB 8036 Zürich

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La/il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei servizipubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti, autorizza la trattenuta della quotasindacale dallo stipendio presso il datore di lavoro, autorizza il rilascio dei suoi datiper stabilire la quota e autorizza la spedizione di newsletter.

Tagliando da rispedire a: VPOD, CP 748, 6903 Lugano

ADERIRE AL SINDACATOVPOD È SEMPLICE!

Le quote sono calcolate in base allo stipendio annuo:le trovate sul sito www.vpod-ticino.cho potete chiamare il numero 091 911 69 30

100 FRANCHI PER CHI PROCURA UN NUOVO SOCIO!

Per ogni adesione al Sindacato VPOD verrà riconosciuto un premio speciale di 100franchi per il propagandista.

E a chi si iscrive al Sindacato VPOD un orologio rosso con spilla o una penna USB

Come funziona? Ogni membro che si iscriverà al sindacato riceverà in regalo unmagnifico orologio rosso con spilla oppure un’utilissima penna USB (a scelta).

Come ritirare il premio? Una volta compilata l’adesione al Sindacato VPOD potete ri-tirare l’orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali di Lugano o Bellinzona.