NUMERO 27 GIUGNO-LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2015 · LE VACANZE DI UNA VOLTA 8 ... Vi racconto la mia...

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1 L’INFORMATORE BARZOLINO NUMERO 27 GIUGNO-LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2015 TITOLO PAGINA BENVENUTI... 2 I RAGAZZZI DELL’ORATORIO 6 LE VACANZE DI UNA VOLTA 8 CAMPIONATO GUANELLIANO 11 IL PELLEGRINAGGIO DI VARALLO 14 MADONNA PELLEGRINA DI FATIMA 15 L’ANGOLO DELL’ARTISTA (Di G. Sormani) 17 ARRIVEDERCI A... 18 CONTATTI 20

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L’INFORMATORE BARZOLINO

NUMERO 27

GIUGNO-LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE

2015

TITOLO PAGINA

BENVENUTI... 2

I RAGAZZZI DELL’ORATORIO 6

LE VACANZE DI UNA VOLTA 8

CAMPIONATO GUANELLIANO 11

IL PELLEGRINAGGIO DI VARALLO 14

MADONNA PELLEGRINA DI FATIMA 15

L’ANGOLO DELL’ARTISTA (Di G. Sormani) 17

ARRIVEDERCI A... 18

CONTATTI 20

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BENVENUTI ...

ROSA MAGGI

Benvenuta cara Rosa, giorno dopo giorno ci stai conquistando con la tua dolcezza. Ti augu-riamo che qui con noi tu possa trovarti al me-glio.

GIUSEPPE GARZONIO

Benvenuto Peppino! Un uomo simpatico, sorridente ed elegante.

Sei forte!!!

GIANNI ROSSI Ciao Gianni, Alcuni ospiti di Barza conoscevano già sia te che tua moglie...ora che siete qui fra noi a-vremo l’occasione di conoscerci meglio!

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ADRIANO CAPARDONI

Carissimo Adriano, Siamo davvero onorati di poter avere tra noi un uomo interessante

come te: sappiamo che hai tante passioni, non ultima quella del volo che ti ha portato a scrivere addirittura un libro! Non vediamo l’ora di

conoscerti meglio. Ben arrivato!

Diamo il benvenuto a:

Berline: “Ciao, sono Berline, infermiera professionale assunta dalla casa don Guanella da 3 mesi. Sono camerunense, in Italia da 8 an-ni; mi trovo benissimo e ho la fortuna di incontrare persone brave, gentili e molto accoglienti. Sono contenta di lavorare alla Casa don Guanella perché gli ospiti, le mie colleghe e le altre figure professio-nali mi trattano bene e sono molto gentili con me. Un bacio a tutti. Grazie. Padre Françoise è arrivato a Barza il 28 agosto e si fermerà qui con noi fino a quando lo vorrà lo Spirito Santo e i suoi superiori. È origi-nario del Congo, ha 36 anni e qui si occuperà della pastorale giova-nile. Mi riferisce che ciò che gli fa più piacere è stare ogni mattina con i nonni specialmente chiacchierare con loro. E infine alle tirocinanti Bianca ed Emanuela

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BENVENUTI A… GARANZIA GIOVANI

Ciao a tutti mi presento.. Anzi no mi conoscete già! Per coloro che hanno la memoria corta, sono Lisa, la ragazza che ha cambiato colore dei capelli una moltitudine di volte. Vi racconto la mia esperienza qui, giusto due righe però! Posso dirvi che mi trovo molto bene, voi ospiti mi state molto simpa-tici, e non ho mai tempo per annoiarmi in vostra compagnia. Ho im-parato un sacco di cose, sia da voi, con le vostre e-sperienze, sia dal persona-le, sempre pronto a dissi-pare i miei dubbi! Sono convinta che questa esperienza mi servirà nella vita, quindi vi ringrazio già da ora (ma lo farò anche alla fine). Ciao, sono Francesca.. ormai sono un volto noto a tutti voi, o alme-no credo!!! Beh, la mia esperienza già partita ormai da quattro mesi, si sta rive-lando una delle più belle esperienze! Mi trovo benissimo con voi e questo fa si che io venga tutti i giorni qui con un bel sorriso stampato in volto. Il tempo sta volando troppo velocemente e vorrei andasse un po’ più piano perché mi piacerebbe vivere al cento per mille que-sta fantastica opportunità. Grazie a tutti, ma a tutti quanti per davvero. ( PS: Questa esperienza mi darà una marcia in più rispetto a tutti gli altri).

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BENVENUTI A… SERVIZIO CIVILE

Dal 14 di Settembre è iniziato il progetto di Servizio Civile, cui hanno preso parte due ragazze che accompagneranno le Educatrici nelle attività di animazione per un anno.

FRANCESCA: “Sono una ragazza di 24 anni, abito a Monvalle, ho frequentato l’ISIS Edith Stein di Gavirate. Ho conseguito il diploma nel 2010 come Tecnico dei Servizi Sociali, specializzandomi soprat-tuto nella prima infanzia, ho svolto anche splendide esperienze positive di tirocinio presso strutture per anziani. Spero quest’anno mi avvicini di più a tutti voi e mi apra le porte verso nuove conoscenze, arricchendo il mio bagaglio e facendomi crescere!”

ERIKA: “Sono una ragazza di 23 anni anch’io abito a Monvalle, ho un bimbo di tre anni e mezzo che mi riempie le giornate di gioia. La mia esperienza sco-lastica non rientra nell’ambito sociale, né prima d’o-ra avevo mai pensato di buttarmi in questo ramo, con questa esperienza spero di allargare le mie co-noscenze e di passare un anno positivo insieme a tutti voi!”.

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I RAGAZZI DELL’ORATORIO

Martedì 30 giugno abbiamo avuto il piacere di passare la mattinata con i giovani ragazzi del’oratorio di Ispra. Ci siamo divertiti a fare un gioco tutti insieme, ma soprattutto abbiamo goduto della loro sponta-nea allegria; e, cosa ancora più importante, abbiamo avuto la possi-bilità di ricordare i tempi in cui, erano proprio gli ospiti del don Gua-nella di Barza a frequentare l’oratorio. Ecco i tanti ricordi: “Io andavo all’oratorio con i miei amici la domenica e il mio gioco preferito era la pallavolo. Poi una volta ero dalla nonna che mi aveva detto: <<Mi raccomando Renata, non andare nella valle perché è an-negato un bambino!>>, ma io ci andavo lo stesso perché era diver-tente! Mia sorella invece no…” (Renata Piatta)

“Io giocavo sempre a calcio con gli amici! Sempre all’oratorio, e se rientravo tardi mi dovevo nascondere sotto il letto o i miei me le da-vano.” (Pino Aletti)

“Io giocavo a pallone tutto il tempo.” (Luigi Amelia)

“Giocavo a calcio e vincevo io.” (Luigi Zingaro) “Io all’oratorio ci andavo alle feste per giocare a basta. I bambini questa mattina hanno anche cantato.” (Pina Recchia) “Anche io andavo all’oratorio, giocavo a tombola.” (Mery Milani) “Oratorio sì, con gli amici, ma anche col moroso!” (Irene Ripamonti)

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“Questa mattina un bambino vicino a me mi ha detto che ha fatto la quarta ed è stato promosso. Io non andavo all’oratorio.” (Pina Mon-ga) “Io non andavo all’oratorio, ma giocavo per strada con gli amici. Gio-cavamo a dama disegnando i quadrati per terra. Questo era il nostro divertimento..e stavamo tutti insieme.” (Pina Negri) “Io stavo sempre a casa con la mamma, ma la domenica ci alzava-mo alle 5 per andare a messa a Ispra.” (Maria Sessa) “Andavo sì all’oratorio io, ma non tanto; quando andavo giocavo a pallone” (Beppe Silva) “Andavo per giocare a palla all’oratorio.” (Mariuccia Pinto) “Andavo all’oratorio con le mie amiche, saltavo la corda e giocavamo a quel gioco con i quadrati disegnati a terra dove bisognava salta-re.” (Serafina Cecconello) “Non andavo all’oratorio, non andavo molto in giro.” (Evelina Lessio) “Mi sono divertita con i bambini. Andavo anche io all’oratorio e gioca-vo a pallacanestro. Non mi divertivo troppo perché non era nel mio carattere: non mi piace la confusione.” (Anna Maria Tamborini) “Io andavo per giocare a pallone.” (Angelo Barra) “Io non avevo l’oratorio, ma c’era il vespero il pomeriggio e ci trova-vamo per strada con gli amici. Giocavamo a nascondino e mosca cieca.” (Savina Tomasina)

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LE VACANZE DI UNA VOLTA

Agosto si sa, è tempo di vacanze...qualcuno ama farle in montagna, qualcun altro al mare e per alcuni è piacevole rimanere tra le mura della propria casa, con il passare degli anni è sicuramente cambiato però il modo di “fare vacanza”. Abbiamo chiesto ai nostri ospiti il ri-cordo delle loro vacanze...allora partiamo per questo viaggio: ∗ Anna Bina: “ Andavo in montagna a Livigno nel mese di agosto;

andavo con le mie cugine, avevamo una casa e si alloggiava là. Giocavamo, facevamo passeggiate , passavamo la giornata co-sì.”

∗ Norma: “Io andavo al mare ma sempre da parenti, là avevo i

miei cugini...allora si andava in giro, sai, al mare non è come in campagna e al mare mi spostavo col pullman. E quando tornavo a casa i miei amici erano tutti là che volevano sentire cosa avevo visto, volevano sapere tutto. Un giorno ho scritto una lettera, allo-ra ho scritto che ero andata in chiesa a San Marco e i miei amici mi hanno detto: -Ma cosa ci sei andata a fare?- … -Ho ascoltato la messa-…-E cosa ne sai tu del dialetto veneto?.. -Eh lo so!-. Mi dicevano che io ero lombarda.”

∗ Pina Negri: “ Ah! Io vivevo dalla nonna e dagli zii sulla montagna

tra l’Emilia e la Liguria, si chiamava Gambaro, e lì con i miei cugi-ni e le mie cugine passavamo la giornata come fanno tutti i bam-bini. Poi andavamo e prendevamo mirtilli, lamponi e fragole sel-vatiche, io ne mangiavo un sacco!”

∗ Pina Recchia: “Andavamo al mare dalle parti di Venezia con mio

nipote e mia cugina. Si andava sempre in spiaggia e si stava sot-to l’ombrellone.”

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∗ Pino Aletti. “Io andavo al lago all’imbarcadero di Angera e anda-vo sul ponte del battello e facevo i tuffi. Andavo con gli amici. Qualche volta attraversavo anche il lago a nuoto.”

∗ Elio: “Io dovevo fare la pulizia a scuola e non andavo in vacan-

za.” ∗ Maria Sessa: “Io sono andata a Montecarlo a visitarla tutta, vole-

vano tenermi là sia lui che lei ad aiutarli a fare le pulizie, il princi-pe e la principessa.”

∗ Mery: “Io andavo al fiume Po: c’era solo da attraversare l’argine

e andare giù. Andavo a nuotare, si andava giù fino al sedere ed eravamo tutte bagnate fino a qui...e quando arrivavo a casa la mamma mi picchiava perché bagnavo tutti i panni, 2/3 sberle e via! Poi le mie vacanze le facevo a tagliare la canapa, che fatica, venivano fuori delle braccia così!”

∗ Gabriella: “Andavo al mare a Jesolo e in montagna a San Vito di

Cadore a casa di mia nonna; andavamo a trovare la nonna e stavamo lì un mese.”

∗ Peppino Garzonio: “D’estate fuori nei boschi c’era una fontana

d’acqua e andavamo là a giocare, si giocava in giro là nei boschi, nei sentieri o a cavallo.”

∗ Savina: “Da bambina si facevano a casa, poi a 20 anni si andava

in giro al mare e in montagna con le amiche; poi da sposata si andava sempre al mare, mio marito era appassionato di mare, erano vacanze di cure, facevo le sabbiature. Mio marito aveva u-na barca a vela e nel week-end si andava sul lago.”

∗ Rino: “Io andavo in montagna a Sormano.” ∗ Pina Monga: “Io ero sempre in vacanza, quando ero fuori di qui,

a casa mia!”

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∗ Luigi Amelia: “Io le mie vacanze le facevo raccogliendo le noc-ciole, quelle che cadevano a terra e tutti quanti si andava a rac-coglierle. C’erano un sacco di nocciole!”

∗ Angelo Barra: “Le facevo a Roma le vacanze, a lavorare la ter-

ra, poi sono stato in Val Vigezzo con mio padre:” ∗ Irene: “Non andavo in vacanza da ragazza, sono andata dopo in

Francia con la Gisella.”

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CAMPIONATO GUANELLIANO 2015

Per il secondo anno consecutivo, le tre Case guanelliane di Barza, Caidate e Castano si sono ritrovate per passare una bellissima gior-nata all’insegna del divertimento, dell’attività fisica e dell’amicizia. Accomunate dallo stesso fondatore (don Luigi Guanella), le tre realtà hanno sentito l’esigenza di condividere lo spirito di fraternità che ca-ratterizza tutti i guanelliani. La giornata si è aperta con la sfilata di miss e mister don Guanella, per poi proseguire con tanti giochi sportivi come bocce, staffetta, pal-lavolo, passa la palla, dove gli ospiti delle case di riposo erano sem-pre i protagonisti. Non ci siamo fatti mancare inoltre un lauto pranzo! Ringraziamo tutti i volontari che ci hanno allegramente accompagna-ti a Castano.

I risultati conquistati dai nostri anziani in questo “Campionato Guanelliano 2015” sono stati i seguenti:

Un bellissimo PRIMO POSTO nelle bocce conquistato da

PINO ALETTI, un altro strepitoso PRIMO POSTO nella staffetta … e

attenzione, attenzione: in casa possiamo anche vantare di avere il Mister Don Guanella, il nostro LUIGI AMELIA!!!!

Infine la seconda classificata miss don Guanella: la signora NORMA BADO.

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Abbiamo chiesto ai nostri ospiti quali fossero le loro emozioni legate alla giornata del Campionato Guanelliano, ecco cosa ci hanno detto: ∗ Pina Negri: “È bello, io mi sono divertita e i giochi mi sono pia-

ciuti e anche il modo dell’organizzazione. Il pranzo ottimo. Il tap-peto rosso per le miss! A me è piaciuta di più la pallavolo con il Luigi. Nell’insieme siamo stati bene, abbiamo fatto la figura degli estroversi, Caidate invece era isolato; è stato una meraviglia...sai cosa vuol dire una festa DOC?! Caidate ha due strutture: una co-me la nostra e l’altra di autosufficienti e han fatto partecipare gli altri...ecco perché hanno vinto!”

∗ Savina: ”Pranzo buonissimo! Sono stata soddisfatta, è la prima

esperienza ed è stata bella ed entusiasmante.” ∗ Luigi Zingaro: “Mi è piaciuto e mi sono emozionato” (si com-

muove mentre lo dice). ∗ Renata : “Tutto bene, tutto perfetto, tutti e due gli anni mi sono

piaciuti. È stato bellissimo.” ∗ Pino Aletti: “Mi sono divertito, mi è piaciuto di più il campionato

di quest’anno.” ∗ Norma: “Hai perso una bella festa (rivolgendosi a Renato), mi

sentivo più giovane di quello che sono, in mezzo ai giovani, io ho vissuto una vita in mezzo ai giovani e allora mi sono sentita be-ne. Alla mia età veniva qualche mamma ad aiutare in oratorio e ora no. L’oratorio è fatto di grandi e di piccoli e sono stata per tanti anni loro insegnante; i bambini più piccoli erano affezionati a me; bisogna avere la compagnia del prete per attirare i bambini a giocare.”

∗ Pina Recchia: “Cercavo io di fare di più, eh cara ero agguerrita!”

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Qualcuno ricorda il momento in cui Renata e Pino si sono presi per mano e i due interessati sorridono sornioni. Carla si interessa .”Avete fatto delle foto?” Ma certo Carla, eccole qua:

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IL PELLEGRINAGGIO DI VARALLO

(una tradizione di Angera)

E’ la storia di un uomo che al tempo di guerra è stato prigioniero in Germania e ha fatto il voto alla Madonna di Varallo Sesia; perché ri-tornato sano e salvo al suo paese. Il voto alla Madonna prevedeva un pellegrinaggio a piedi da Angera a Varallo Sesia. Solitamente il pellegrinaggio si svolge a metà del mese di agosto. Questo racconto lo fa il figlio che all’età di dieci anni ha seguito il pa-pà a fare il pellegrinaggio… ...Mi ricordo delle cappellette che c’erano al Sacro Monte con raffi-gurati tutti i santi. Allora dormivamo per terra e lo zaino ci faceva da cuscino davanti al sagrato della Chiesa. Un anno portava un figlio e un anno un altro. Quest’uomo si chiamava ZINGARO RENZO e io sono il figlio LUIGI. Sono felice che ancora oggi molte persone fanno ancora il pellegri-naggio!

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MADONNA PELLEGRINA DI FATIMA

Martedì 15 settembre, un gruppo di ospiti della casa don Guanella di Barza si è recato nella chiesa di santo Stefano di Monvalle per fare visita alla Madonna pellegrina di Fatima. Norma: “Io sono andata con devozione sono tanti anni che si parla della Madonna di Fatima… Una chiesa così bella… Però penso che la gente vada là per curiosare, ma non sanno il significato della Ma-donna di Fatima, ma non sanno da cosa deriva. E’ una mia opinione eh! Per esempio sono devota alla Madonna di Angera perché vivo là ma la Madonna è in cielo ed è per tutti.” Savina: “Una buona impressione, un po’ di emozione mi è piaciuta la cerimonia e l’addobbo.” Gabriella: “E’ stata un’emozione, l’ho pregata che mi aiuti a tenermi la testa a posto, di non fare stupidaggini, la prego ogni sera. Sono e-mozionata, non mi vengono le parole. E’ un giorno d’emozione, che non dimenticherò mai, rimarrà sempre nel mio cuore.”

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Anna: “E’ stato bellissimo. Mi ha emozionata, mi sono sentita bene, ho fatto una preghiera per me. Sono stata molto contenta.” Pina Recchia: “L’impressione è stata bellissima, ho provato tante cose… Tutto è stato bello. A me piace andare in Chiesa. E sono sta-ta molto bene.” Pina Negri: “Un’emozione enorme, un piacere molto pulito. Una chiesa addobbata da veri professionisti. Mi è piaciuta la cerimonia e ho pregato per la mia famiglia.” Renato: “Non riuscivo a mettere la cintura di sicurezza (Clio Nera) perché era piena di sassi, ma dopo l’ho sistemata. Non è stato emo-zionante perché l’avevo già vista la Madonna di Fatima.”

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L’ANGOLO DELL’ARTISTA (GIANNI SORMANI)

Il nostro carissimo Gianni ci ha lasciati, ci piace salutarlo dedicando-gli come sempre la Sua pagina artistica. Molti hanno ricordato Gianni e Luca Boni (che lavorava presso la no-stra struttura) ci dice:”Mi spiace. Un grande e vero artista testimonia-to dalla sua vena folle… un uomo del lago con la sua vita passata per un periodo in barca … Un uomo che fuggiva da qualcosa che lo aveva turbato, rifugiandosi nella poesia e nella pittura …”

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ARRIVEDERCI A...

Nel mese di giugno ci ha lasciati il nostro amico

Anant Das, un uomo arrivato dall’altra parte del mondo e che ha trascorso con noi un

breve periodo. È stato davvero piacevole conoscere te e la tua “compagna di viaggio”

Lynne alla quale ci siamo tutti affezionati! La vostra famiglia

è stata di esempio per tutti noi. Un abbraccio affettuoso a

Lynne e tua figlia Tara.

Cara Irene,

Ti ricordiamo circondata dalle tue figlie e dai tuoi cari che con il loro affetto ti hanno sempre accompagnata.

La tua presenza nella Casa di Barza è stata breve e di-screta ma rimarrà in tutti noi

un dolce ricordo.

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Ciao Gianni,

anche in questo numero del nostro giornalino non poteva mancare la Tua pagina artistica, è il nostro modo per salutarti. Per tutti noi sei stato una persona speciale che ricorderemo come un uomo con un

cuore grande e un pizzico di follia!

Caro Beppe,

La tua presenza fra noi è stata sempre discreta e il tuo sorriso dolce e gentile; un sorriso che ti ha accompagnato fino agli ultimi giorni no-

nostante la malattia. Rimarrai nei nostri cuori. Ciao Beppe!

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Le educatrici accolgono con piacere qualsiasi consiglio e contributo

per la stesura del giornalino. Chi fosse interessato a pubblicare articoli

si rivolga ai contatti riportati qui sotto. Grazie

Chiara, Lorenza e Rossana.

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