NUMERO 2 ANNO 2 DICEMBRE 2015/GENNAIO 2016 NATALE … · Il Natale è arrivato già, con la festa...

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Storia di Natale È la vigilia di Natale e Sandy, stesa sul divano sotto una splendida copertina rossa, fissa malin- conica l’albero che si trova al centro del suo sa- lotto. Tanti regali ha chiesto a Babbo Natale, ma quello che desidera di più è di guarire presto. Di sottofondo si sentono canzoni natalizie. … una festa da passare in famiglia per festeggiare la nascita di Gesù (Francesca A.) … una festa molto importante da passare insieme in famiglia con gioia e serenità e per guardare un film (Giulia Z.) … una festa da passare con la famiglia per far felice qualcuno. Si festeggia la nascita di Gesù!!! (Alice B.) … una festa importante e gioiosa da trascorrere in famiglia, non per i regali, ma per passare del tempo insieme, festeggiare la nascita di Gesù e guardare la tv in compagnia (Alessandro G.) … stare in famiglia e in compagnia; è il giorno più importante! (Andrea P.) … un giorno bellissimo perché è nato Gesù, si sta tutti insieme, ci si scambia i regali e soprattutto abbracci e baci per un rapporto ancora più bello. Ma è anche un giorno triste, perché si sente la mancanza delle persone care che non ci sono più (Martina B.) … un giorno in cui si possono vedere la famiglia e gli amici (Gabriele B.) … è il giorno del mio compleanno e quindi vuol dire tanti regali; è un giorno da passare con la fa- miglia (Mattia A.) … è il giorno in cui si può stare insieme in famiglia (Aurora C.) … è un giorno di festa in cui hai l’occasione di stare in compagnia e divertirti con la tua famiglia (Sara P.) … è un giorno di gioia e serenità! (Alice Z.) (a cura di Giulia Zanotti e della 1C) BUON NATALE!!! Direttore Elisa Lancelotti Vice direttore Francesca Lancelotti Redazione Benedetta Brunori Janielly Pereira Hamssa Diabo Lorenzo Longo Sveva Morra Roberto Bugatti Gaia Cioli Smeralda Lazaj Daniele Sciacca Giulia Ghizzardi Giorgio Bonsi Alessio Perini Elisa Veccaro Alessandra Prezioso Lorenzo Crespi Irene Castelnovo Laura Gussago Claudia Sanzogni Christian Usai Giulia Lorenzi Giulia Zanotti Stephen Amankwaah Anna Lancelotti Claudia Gerardini Alessandra Galesi Coordinatore del progetto Prof. Lucia Anni SOMMARIO: NATALE A SCUOLA 2 “A PIENE MANI” 3 IL CONCERTO DI NATALE DELLA SCUOLA CANOSSI 4-5 ATTORI SI NASCE 6-7 LA LEGGENDA DI BABBO NATALE 8 RICETTE DI NATALE 9 PASSATEMPO 10 FILASTROCCHE INDOVINELLI BARZELLETTE 11 A CHRISTMAS CAROL A NATALE PUOI 12 I . C . G A R D O N E V A L T R O M P I A NATALE oggi ! DICEMBRE 2015/GENNAIO 2016 NUMERO 2 ANNO 2 Per me il Natale è… -Ehi, cosa fai qua?- Sandy non capisce cosa stia succedendo, si guarda intorno, ma non sa da dove provenga quella vocina. Si volta di qua, si volta di là, ma non vede nessuno; poi, alzando gli occhi al cielo, si accorge di una piccola fatina che la guarda con un sorriso grande grande: -Vuoi venire a vedere i nostri alberi?-. Sandy incuriosita segue la piccola fatina che la porta vicino alla casa di Babbo Natale. Lì degli elfi stanno prepa- rando tantissimi alberi di Natale: le palline sono di carta stropicciata dai folletti; le luci, invece, piccoli fiocchi di neve che brillano alla luce della luna; le stelle filanti sono polvere magica che proviene dallo sbattere delle ali delle fatine. -Presto, presto, domani è Natale!dicono gli elfi. Tutto ad un tratto ecco spuntare anche Babbo Natale trafelato e agitato, ma subito si accorge della piccola ospite e, presala per mano, la porta con sé per provare un fantastico giro sulla sua slitta magica, per tutto il cielo stellato. Sandy è veramente felice, con Babbo Natale si sente libe- ra dal dolore della malattia che, da anni, la co- stringe a letto. Ad un tratto Sandy si sveglia: è stato solo un sogno, ma il più bello mai fatto nella sua vita. Ora ne è sicura, se lo sente: presto guarirà! (A cura della 1B) Illustrazione a cura di Giulia Loren- zi, Alaa e Inaas El Jaouadi, Ghofran Ziadi (1B)

Transcript of NUMERO 2 ANNO 2 DICEMBRE 2015/GENNAIO 2016 NATALE … · Il Natale è arrivato già, con la festa...

Storia di Natale

È la vigilia di Natale e Sandy, stesa sul divano sotto una splendida copertina rossa, fissa malin-conica l’albero che si trova al centro del suo sa-lotto. Tanti regali ha chiesto a Babbo Natale, ma quello che desidera di più è di guarire presto. Di sottofondo si sentono canzoni natalizie.

… una festa da passare in famiglia per festeggiare la nascita di Gesù (Francesca A.) … una festa molto importante da passare insieme in famiglia con gioia e serenità e per guardare un film (Giulia Z.) … una festa da passare con la famiglia per far felice qualcuno. Si festeggia la nascita di Gesù!!! (Alice B.) … una festa importante e gioiosa da trascorrere in famiglia, non per i regali, ma per passare del tempo insieme, festeggiare la nascita di Gesù e guardare la tv in compagnia (Alessandro G.) … stare in famiglia e in compagnia; è il giorno più importante! (Andrea P.) … un giorno bellissimo perché è nato Gesù, si sta tutti insieme, ci si scambia i regali e soprattutto abbracci e baci per un rapporto ancora più bello. Ma è anche un giorno triste, perché si sente la mancanza delle persone care che non ci sono più (Martina B.) … un giorno in cui si possono vedere la famiglia e gli amici (Gabriele B.) … è il giorno del mio compleanno e quindi vuol dire tanti regali; è un giorno da passare con la fa-miglia (Mattia A.) … è il giorno in cui si può stare insieme in famiglia (Aurora C.) … è un giorno di festa in cui hai l’occasione di stare in compagnia e divertirti con la tua famiglia (Sara P.) … è un giorno di gioia e serenità! (Alice Z.) (a cura di Giulia Zanotti e della 1C)

BUON NATALE!!!

Direttore

Elisa Lancelotti

Vice direttore

Francesca Lancelotti

Redazione

Benedetta Brunori

Janielly Pereira

Hamssa Diabo

Lorenzo Longo

Sveva Morra

Roberto Bugatti

Gaia Cioli

Smeralda Lazaj

Daniele Sciacca

Giulia Ghizzardi

Giorgio Bonsi

Alessio Perini

Elisa Veccaro

Alessandra Prezioso

Lorenzo Crespi

Irene Castelnovo

Laura Gussago

Claudia Sanzogni

Christian Usai

Giulia Lorenzi

Giulia Zanotti

Stephen Amankwaah

Anna Lancelotti

Claudia Gerardini

Alessandra Galesi

Coordinatore del progetto

Prof. Lucia Anni

S O M M A R I O :

NATALE A SCUOLA 2

“A PIENE MANI” 3

IL CONCERTO DI NATALE

DELLA SCUOLA CANOSSI 4-5

ATTORI SI NASCE 6-7

LA LEGGENDA DI BABBO

NATALE 8

RICETTE DI NATALE 9

PASSATEMPO 10

FILASTROCCHE

INDOVINELLI

BARZELLETTE

11

A CHRISTMAS CAROL

A NATALE PUOI 12

I . C . G A R D O N E

V A L T R O M P I A

NATALE oggi !

DICEMBRE 2015/GENNAIO 2016 NUMERO 2 ANNO 2

Per me il Natale è…

-Ehi, cosa fai qua?- Sandy non capisce cosa stia succedendo, si guarda intorno, ma non sa da dove provenga quella vocina. Si volta di qua, si volta di là, ma non vede nessuno; poi, alzando gli occhi al cielo, si accorge di una piccola fatina che la guarda con un sorriso grande grande: -Vuoi venire a vedere i nostri alberi?-. Sandy incuriosita segue la piccola fatina che la porta vicino alla casa di Babbo Natale. Lì degli elfi stanno prepa-rando tantissimi alberi di Natale: le palline sono di carta stropicciata dai folletti; le luci, invece, piccoli fiocchi di neve che brillano alla luce della luna; le stelle filanti sono polvere magica che proviene dallo sbattere delle ali delle fatine. -Presto, presto, domani è Natale!– dicono gli elfi. Tutto ad un tratto ecco spuntare anche Babbo Natale trafelato e agitato, ma subito si accorge della piccola ospite e, presala per mano, la porta con sé per provare un fantastico giro sulla sua slitta magica, per tutto il cielo stellato. Sandy è veramente felice, con Babbo Natale si sente libe-

ra dal dolore della malattia che, da anni, la co-stringe a letto. Ad un tratto Sandy si sveglia: è stato solo un sogno, ma il più bello mai fatto nella sua vita. Ora ne è sicura, se lo sente: presto guarirà! (A cura della 1B)

Illustrazione a cura di Giulia Loren-zi, Alaa e Inaas El Jaouadi, Ghofran Ziadi (1B)

N A T A L E A S C U O L A !

P a g i n a 2 N a t a l e o g g i

Con la nostra classe abbiamo realizzato molti lavoretti per il Natale. Per esempio abbiamo costruito dei biglietti-ni di auguri per parenti, amici, fidanzati… Per prima cosa abbiamo preso un foglio d’album ruvido, l’abbiamo piegato a metà, colorato con quattro colori diversi di tonalità chiara. All’interno abbiamo scritto una dedica. Per renderlo più bello l’abbiamo decorato con glitter e disegni “invernali”. Per le bancarelle scolastiche, grazie all’aiuto della professoressa Filizzola (e in altre classi con la professoressa Bonometti) abbiamo realizzato ghirlande e cuoricini con Babbo Natale e le sue renne. Molto significativo per noi è stato realizzare una stella con scritti tutti i nostri nomi, in segno di unione: le stelle formano una costellazione, noi ragazzi una classe. Costruire insieme le stelle ci ha aiutato anche a guadagnare la fiducia gli uni negli altri, per esempio perché ci siamo prestati il materiale per lavorare. Come abbiamo fatto? Per iniziare abbiamo disegnato una stella, poi l’abbiamo ritagliata, decorata con brillantini e, una volta finita, ognuno di noi l’ha incollata sulla porta. Questi lavori ci hanno portato ad essere più uniti e ci siamo sentiti una vera classe! Tutto questo fa parte, per noi, della magia del Natale! Alessandra Galesi e Claudia Gerardini 1E

Alla Scuola Secondaria...

il Natale

è arte!

Al chiostro spiedo e vin brulè

per scaldarsi e stare insieme a te.

Genitori felici, nonni contenti,

han passato del tempo pieno di in-tenti,

di esser più buoni non solo a Natale,

per vivere in un modo davvero spe-ciale.

Il Natale è arrivato già,

con la festa della Solidarietà.

Scuola Primaria Andersen 1A

Alla Scuola Primaria…

Il Natale è arrivato già! Il Natale è arrivato già

con la festa della Solidarietà.

Al Mattino una bella sorpresa,

Babbo Natale ed Elfo carino,

ci han regalato un campanellino.

Al pomeriggio bancarelle, canti e lotteria,

per stare insieme in compagnia.

In Basilica suonavano allegre canzoni,

i bambini cantavano, eran tutti più buoni.

Intervista alla professoressa Maria Nardi,

presidente dell’Associazione “Amici della Canossi” a cura di Alessio Perini (2C)

Professoressa Nardi, ci può spiegare in cosa consiste l’iniziativa dei cesti di Natale?

Anche la scuola secondaria, coinvolta dalla neo-costituita associazione “Amici della Canossi”,

quest’anno ha voluto mettere in campo, dopo anni, la generosità delle famiglie dei suoi stu-denti promuovendo un’iniziativa di solidarietà che ha chiamato “A piene mani: basta poco per

fare tanto”.

Cosa avete fatto?

Grazie a questa iniziativa tutte le famiglie hanno contribuito al confezionamento di cesti na-

talizi che, legati ad una lotteria, hanno permesso di raccogliere fondi da devolvere in benefi-

cenza. A chi avete dato il ricavato?

La scelta è ricaduta sull’ASSOCIAZIONE 3D ONLUS, una fondazione costituita nel 2002 che

ha sede nel vicino comune di Sarezzo e che si pone, come finalità, la solidarietà nei settori

dell'assistenza sanitaria e sociale. In particolare promuove un "disegno" di attenzione per pa-

zienti con malattie disabilitanti prevalentemente neurologiche, rispondendo ai bisogni del malato e della famiglia.

Come mai avete scelto proprio questa Associazione?

La scelta è ricaduta sull’associazione 3D non solo perché è presente sul nostro territorio, ma

anche perché ci ha fatto conoscere e toccare con mano realtà che sembrano sempre molto

lontane da noi, ma che invece ci possono riguardare anche da vicino. Per alcuni anni

l’Associazione ha portato, infatti, nella nostra scuola un progetto, il progetto Pintossi, che prevede che gli studenti trascorrano una mattinata all’insegna dello sport con degli atleti di-

sabili. In questi anni, i ragazzi della nostra scuola, affiancati dagli atleti disabili, si sono po-

tuti letteralmente “mettere nei panni” di un disabile che, nonostante i limiti fisici dovuti alla

sua patologia, pratica sport.

Hanno potuto, quindi, toccare con mano le difficoltà che persone meno fortunate hanno nello

svolgere attività che noi consideriamo semplici, che pratichiamo giornalmente, senza magari riflettere sul fatto che siamo in qualche modo dei privilegiati. Allo stesso tempo, è stato possi-

bile capire e sperimentare come si possa andare oltre i propri limiti e come la volontà e

l’impegno siano importanti per superare ciò che apparentemente superabile non è.

“ A p i e n e m a n i : b a s t a p o c o p e r f a r e t a n t o ! ”

P a g i n a 3 N U M E R O 2 A N N O 2

I l c o n c e r t o d i N a t a l e d e l l a

S c u o l a C a n o s s i

P a g i n a 4 N a t a l e o g g i

Il 19 dicembre 2015, alle h. 10, nel Palazzetto dello Sport di Gardone Valtrompia, si è tenuto il concerto di Natale della Scuola Secondaria di I grado “Angelo Canossi”.

Tutte le classi hanno partecipato sia suonando che cantando; alcuni alunni poi si sono esibiti accompagnando i pezzi con il pianoforte, il basso, il sassofono, il clari-netto, la tromba, il flauto traverso e le percussioni.

I ragazzi delle classi Terze inoltre hanno recitato delle poesie sul tema della vita e della pace, mentre i professori hanno dato il loro contributo cantando “Les Anges dans nos campagnes”, un canto tradizionale francese

a quattro voci.

P a g i n a 5

N U M E R O 2 A N N O 2

In poche parole il palazzetto, sabato mattina, è diventato un vero e proprio teatro sul cui palco si sono susseguiti musiche, canti e danze. Verso la fine, infatti, alcuni alunni di 3C, 3D e 3F si sono esibiti in un elegantissimo valzer.

Durante il concerto c’è stata anche l’estrazione dei cesti della Lotteria proposta dall’Associazione “Amici della Canossi”.

Insomma, il nostro anno scolastico 2015 non poteva concludersi in modo migliore!

Un ringraziamento speciale va ai nostri insegnanti di musica, il professor Tagliani e la professoressa Sfondrini, che ci hanno insegnato i canti e ci hanno guidato nell’esecuzione dei brani.

Non ci resta che augurarvi un buon 2016!!!

Elisa Lancelotti, Alessia Ferraglio, Elisabetta Gipponi 3E

P a g i n a 6 N U M E R O 2 A N N O 2

Durante il saggio le classi terze hanno recitato al-cune poesie sulla bellezza della vita e su quanto sia importante non sprecarla. Riportiamo alcuni versi che ci hanno fatto riflettere e i nostri pensieri. Janielly Pereira 3B Non vivere su questa terra come un inquilino di Nazim Hikmet Non vivere su questa terra come un inquilino, ragazzo mio, io non ho paura di morire. Tuttavia, ogni tanto mentre lavoro nella solitudine della notte, ho un sussulto nel cuore, saziarsi della vita, figlio mio, è impossibile. […] Credi al grano, alla terra, al mare ma prima di tutto all'uomo. […]

Godi di tutti i beni terrestri, del sole, della pioggia e della neve, dell'inverno e dell'estate, del buio e della luce, ma prima di tutto godi dell'uomo.

Vivere la vita senza sprecarla e seguendo un ideale è l’insegnamento della poesia di Hikmet che abbiamo recitato durante il saggio di Nata-le; ci è venuto in mente che anche Dante ha espresso lo stesso concetto, quando ha deciso di condannare gli ignavi perché “vissero senza infamia e senza lode”.

Ci hanno colpito molto gli ultimi versi perché esaltano l’unicità e il valore di ogni singolo uo-mo e ci hanno fatto capire quanto l’apporto di ognuno sia indispensabile per il gruppo. Abbia-mo pensato alla nostra classe: per essere perfet-ta infatti ha bisogno di ciascuno di noi.

Gli alunni della 3D

È un inno alla vita; leggere e recitare questa po-esia ci ha fatto riflettere su quei comportamenti che tutti noi possiamo assumere e che possono portare alla “morte dell’anima”. Ci ha insegnato che non bisogna disinteressarsi delle “cose” della vita, ma che è importante col-tivare delle passioni per raggiungere la vera feli-cità. Quando dice “Evitiamo la morte a piccole do-si” ci suggerisce infatti di non morire lentamen-te nello spirito, ma ci esorta a darci da fare per vivere davvero e in pienezza. Gli alunni della 3E

Attori si nasce!

ODE ALLA VITA di Martha Medeiros Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. […] Evitiamo la morte a piccole dosi ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

P a g i n a 7 N a t a l e o g g i

ALLA VITA di Nazim Hikmet La vita non è uno scherzo. Prendila sul serio come fa lo scoiattolo ad esempio, senza aspettarti nulla dal di fuori o nell’aldilà. Non avrai altro da fare che vivere. […] Prendila sul serio, ma sul serio a tal punto che, a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi, non perché restino ai tuoi figli ma perché non crederai alla morte, pur temendola, e la vita peserà di più sulla bilancia.

Leggendo “Alla Vita” di Nazim Hikmet siamo stati spinti a fare una specie di esame di co-scienza e a ragionare sul senso dell’ “ora” e sull’importanza di credere in tutto ciò che si fa. Ci pare che la poesia voglia farci capire che ogni scelta va considerata come una “scelta di vita” e che dobbiamo cogliere l’occasione, rendendo la nostra esistenza migliore, senza arrenderci davanti agli ostacoli, siano essi pic-coli o tanto grandi da portare alla morte. La morte, tra l’altro, fa parte della nostra vita, ma, dato che per noi è sconosciuta, ci fa paura. Il poeta ci insegna ad affrontare la vita con im-pegno e determinazione senza sottrarsi al sa-crificio; la vita è la cosa più importante di tut-te! Ci hanno colpito molto gli ultimi tre versi perché ci hanno fatto riflettere sulla fortuna che abbiamo adesso, giovani sane e allegre, con familiari e amici speciali e ci sentiamo fortunate anche rispetto al domani, pur aven-do delle domande (Cosa devo aspettarmi?) senza risposta. Abbiamo però una certezza che non è da poco: sappiamo che dobbiamo prendere la vita sul serio, perché “la vita non è uno scherzo”. Francesca Lancelotti, Marti-na Bonusi, Serena Mattei, Erjona Maxha-ku 3A

“Conoscere una sola logica è prigione”

da Vivere una sola vita di Ndjock Ngana è il verso che ci ha fatto più pensare:

per noi ragazzi di 3C significa che, se una persona è molto tradizionalista, sbaglia. Per una persona così, qualsiasi logica fuori dalla tradizione rappresenta un errore, mentre per noi vuol dire perdersi il bello di scoprire cose nuove o fare nuove esperienze o, semplicemente, vedere la vita da un altro punto di vista. Gli alunni di 3C

Infine riportiamo alcuni versi significativi, tratti dalla poesia Distruggono il mondo di Boris Vian, recitata dalla 3B: Distruggono il mondo in pezzettini distruggono il mondo a colpi di martello ma è lo stesso per me è proprio lo stesso ne resta abbastanza per me ne resta abbastanza basta che io ami […] E uno dei due componimenti recitati dagli alunni di 3F:

SE IO POTRÒ IMPEDIRE A UN CUORE DI SPEZZARSI di Emily Dickinson Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi non avrò vissuto invano Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido non avrò vissuto invano

N U M E R O 2 A N N O 2

P a g i n a 8

L’uso di fare doni ai bambini, in occasione del sol-stizio d'inverno, è sempre esistito. Ma, nel passato, i regali non venivano portati da Babbo Natale. Ci pen-savano gli elfi, gli angeli, le fate, i Re Magi, Santa Lu-cia, Gesù Bambino, la Befana. Tutte le versioni del Babbo Natale moderno derivano dallo stesso perso-naggio storico, cioè il vescovo San Nicola della città di Myra, in Turchia; di lui si racconta che fosse solito far regali ai poveri. Babbo Natale, così come lo conosciamo noi, risale all'anno 1823, quando Clement C. Moore scrisse la poesia "A Visit from St. Nicholas" (Una visita da San Nicola) nella quale lo descrive come un "vecchio elfo paffuto e grassottello". Il Babbo Natale conosciuto da tutti ha la barba lunga e bianca, un inconfondibile abito rosso, gli stivali e la cinta di cuoio e porta sempre con sé un sacco carico di doni.

Nell'Europa settentrionale, a Nord del Circolo Polare Artico e precisamente in Lapponia, tanto tempo fa, viveva un sim-patico vecchietto che si chiamava Natale.... Natale abitava in una capanna del bosco, circondata da abeti, vicino ad un allegro ruscello d'acqua limpida e fresca. Que-sto vecchietto ogni giorno coltivava il suo orticello, curava le sue renne e intagliava il legno. Vestiva sempre di rosso, il suo colore preferito. Era un vecchietto assai buono e generoso, con una lunga barba bianca, e aiutava spesso i suoi vicini. Un giorno pensò che era troppo poco quello che stava facendo e si mise a pensare: voleva trovare un modo per poter dare agli altri qualcosa di più. Quella sera fece un sogno: nel sogno gli apparve un angelo, era davvero bello e grazioso e, con una dolcezza infinita, gli spiegò che nel mondo c'erano molti bambini, ma tanti di questi erano poveri e non potevano permettersi di comprare ciò che desideravano maggiormente. Anche loro, come i bambini più fortunati, desideravano giocattoli e dolci, ma non avrebbero mai potuto averli. Il cuore dell'angelo era colmo di tri-stezza e un lacrima gli bagnò il meraviglioso viso. Natale, che era molto sensibile, chiese all'angelo cosa potesse fare per-ché nascesse sui visi di tutti i bambini un sorriso e sorgesse un po' di felicità nei loro cuori. L'angelo rispose che, se vole-va aiutarli, sarebbe dovuto partire caricando sulla sua slitta, trainata dalle sue renne, un sacco pieno di doni da consegnare a ciascun bambino durante la notte santa, quando era nato Gesù. "Ma dove posso trovare i giocattoli per tutti i bambini del mondo? E come posso farcela a consegnarli tutti in una sola notte e ad entrare nelle case? Ci saranno tutte le porte chiuse!" disse il vecchietto. L'angioletto gli disse che Gesù Bambino l'avrebbe aiutato a risolvere ogni problema. Fu così che Gesù Bambino nominò Natale papà di ogni bambino, donandogli il nome di Babbo Natale. I primi giochi che Bab-bo Natale regalò furono costruiti con le sue stesse mani: intagliò nel legno bambole, macchinine, pupazzi ed ogni sorta di giocattolo. Gesù Bambino mandò a Babbo Natale degli Elfi, che altro non erano che piccoli angeli dalla faccia simpatica, perché lo aiutassero a costruire i giocattoli, a caricarli sulla slitta e a consegnarli in tempo ogni anno la sera di Natale! Gesù Bambino fece anche un piccolo miracolo: concesse alla slitta e alle otto renne il dono di poter volare nel cielo. Babbo Natale può, quindi, entrare in ogni casa calandosi dal camino e riempie le calze che ogni bimbo appende sotto al camino oppure posa i pacchetti più grossi sotto agli alberi di pino adornati a festa con luci e addobbi: palline, candeline, bastoncini di zucchero. Anche nelle case delle famiglie più povere gli alberi di pino vengono adornati con noci, mandarini, frutta secca, che profumano l'aria di festa e che poi vengono mangiati in famiglia tutti insieme. Grazie alla magia dell'amore, Babbo Natale, la notte santa, riesce puntualmente a consegnare i suoi doni e rende felici i bambini di tutto il mondo. Racconto di Gaia Cioli 3F Illustrazione di Lorenzo Longo 3D

L a l e g g e n d a d i

B a b b o N a t a l e

La storia di Santa Claus Il primo donatore di regali di cui si ha memoria fu San Ni-cola, vissuto nel 300 d.c. a Myra. San Nicola nacque da una ricca famiglia e purtroppo rimase orfano quando i genitori morirono di peste. Fu allevato in un monastero e, all'età di diciassette anni, divenne uno dei più giovani sacerdoti dell'epoca. Regalò a poco a poco tutta la sua ricchezza ai bambini poveri della sua città natale. La leggenda racconta che era solito donare grandi sacchi pieni d’oro o persino gettarli dalla finestra in strada, dove venivano raccolti dai poveri del quartiere. Qualche anno dopo divenne Arcivescovo, ma non indossò mai i paramenti ufficiali; aveva una lunga barba bianca e indossava un cappello rosso. Dopo la sua morte fu fatto Santo. Quando il regime comunista prese il potere in Russia, Babbo Natale fu chiamato "Il Grande Padre del Gelo", ma invece del solito abito rosso fu vestito di blu. Per gli Olandesi fu "Sinterklaas" che, a causa di una catti-va pronuncia da parte degli americani, divenne "Santa Claus". Tutte queste figure natalizie si differenziavano principal-mente per il colore delle proprie vesti, chi blu, chi nero, chi rosso; invece avevano in comune una lunga barba bianca e il fatto che regalassero doni ai bambini.

In Calabria si mangiano le zeppole, uno squisito piatto che con-siglierei a tutti.

Ricetta

Ingredienti

1 cubetto di lievito di birra, 700g di patate lessate e schiacciate (da cuocere prima con la buccia), 1kg di farina bianca, sale q.b., olio di arachidi per friggere.

Procedimento

Impastare tutti gli ingredienti e lasciare riposare fino a quando l’impasto raddoppia (3/4 ore). Fare delle ciambelle e friggere in abbondante olio. A piacimento, prima di cuocerle, si possono arricchire con del formaggio, con acciughe, con nduja, con del baccalà.

Buon Appetito !!!

R I C E T T E D I

N A T A L E !

P a g i n a 9

N a t a l e o g g i

I N C A L A B R I A

A Barrafranca, un paese della provincia di Enna, un tradizionale dolce natalizio è il “il biscotto” di Natale. Anticamente veniva preparato a casa insieme ai parenti. Se ne impastava una grande quantità e richiedeva una lunga preparazione; diveniva così un momento speciale per stare tutti insieme con cugini, zii e vicini di casa. La pasta era talmente modellabile che alle mani esperte delle nonne i nipotini piccoli chiede-vano di fare dei biscotti dalle forme particolari: Babbo Natale, un cesto, un gallo…

Oggi si può gustare questo tradizionale dolce andando ad acquistarlo direttamente dal fornaio.

Per preparare il biscotto da 1kg servono: 1kg di farina, 125 g di strutto, 250 g di zuc-chero, 25 g di lievito madre e 250 ml d’acqua.

La procedura inizia mescolando la farina con lo strutto. Successivamente si fa scal-dare l’acqua per sciogliere il lievito e lo zucchero. Infine si impasta il tutto fino ad ottenere un composto liscio e morbido. Si lascia riposare l’impasto per 15/20 minuti circa e poi si modella la pasta a piacere, dando la forma ad “S”. I biscotti ottenuti vengono coperti con un canovaccio e si lasciano riposare per circa due ore prima di infornarli.

Quindi cuocere in forno per 10-15 minuti a 180 gradi.

IN SICILIA

POLLO YASSA

Ingredienti: 100 ml di olio di arachidi; 1 pollo pulito e pronto per la cottura, tagliato a pezzi; 4-6 cipolle affettate; 8 cucchiai di succo di limone, 8 cucchiai di aceto di mele oppure di vino bian-co; 1 foglia di alloro, 2 cucchiai di senape di Digione; 1 dado oppure qualche cucchiaio di salsa; un peperoncino rosso piccan-te ben pulito dai semi e tritato finemente, pepe nero o di Cayenna, alcune carote a pezzetti, riso bianco in abbondanza

Procedimento: Mescolare tutti gli ingredienti (eccetto le carote e il riso) in un recipiente, lasciare marinare per tutta la notte in frigorifero. Togliere i pezzi di pollo e cuocerli alla griglia, o in forno ad alta temperatura oppure in padella nell’olio caldo.

Far rosolare le cipolle in pentola per alcuni minuti, unire le carote e poi il resto degli ingredienti lasciati a marinare. Portare a ebollizione e poi cuocere per 10 minuti. Abbassare la fiamma, aggiungere il pollo e continuare la cottura a fuoco basso fino a che non sarà tenero.

Servire con del riso in bianco come contorno.

IN SENEGAL

BUON APPETITO !!!!

Daniele Sciacca, Maria Luce Andrello e Khady Gueye 2A

PASSATEMPO !!!

P a g i n a 1 0 N U M E R O 2 A N N O 2

CRUCIVERBA NATALIZIO

(Michele Tanfoglio 1A)

1) INSETTO VOLANTE NERO E GIALLO 2) CIBO FAMOSO IN ITALIA FATTO CON MOZ-

ZARELLA E POMODORO 3) IL COLORE DELLA LAVAGNA 4) CADE DAL CIELO DURANTE L’INVERNO 5) SI MANGIA DURANTE IL COMPLEANNO 6) QUANDO PIOVE, LA PARTE DELLA CASA

CHE NON CI FA BAGNARE 7) SI USA PER USCIRE DALLA STANZA 8) CI SI SALE PER ANDARE IN CROCIERA

9) CREATURA FANTASTICA CON LE O-RECCHIE A PUNTA

CRUCIVERBA NATALIZIO (Michele Tanfoglio 1A)

1) COSA COSTRUÌ NOÈ QUAN-

DO DIO GLI DISSE CHE CI SAREBBE STATO IL DILUVIO

2) VERSO DEL LUPO (NON È AU)

3) COLORE DEL SOLE 4) SONO SOFFICI IN CIELO 5) FENOMENO CHE ACCADE

QUANDO C’È CONTATTO FRA ACQUA E SOLE

6) TERRA CIRCONDATA D’ACQUA

L’albero magico

(Aicha Compaore 1A)

Non cercarlo nel libro di scienze naturali:

l’albero di Natale è l’albero della magia

su cui crescono frutti in compagnia

arance, mandarini, caramelle, cioccolatini,

torroni e lumini.

Ma i frutti più buoni sono i frutti a sorpresa

che maturano a mezzanotte nei loro pacchetti,

mentre tu aspetti a letto, fingendo di dormire;

ti vengono a chiamare per farteli scoprire.

P a g i n a 1 1 N a t a l e o g g i

Babbo Natale!

di Maliha Mahfuza 1A

Babbo Natale in mezzo agli elfi. Risolvi l'indovinello nel tempo che ti dà la soluzione Durante la notte di Natale, un ladro deruba un appartamento di 10 piani. Ruba in tutti i piani tranne che al setti-mo. Perché?

Indovinelli e barzellette a cura di Giorgio Bonsi 2B

Pierino dice a Giovanni: "Babbo Natale non esiste! Ho aspettato davanti al camino tutta la notte di Natale e non l'ho visto!" "Ma il camino era spento?" Tempi moderni Il papà a Pierino: "Pierino, ti ho portato carta e penna per scrivere la letterina a Babbo Nata-le" "Gli ho già scritto un SMS e una e-mail" Un cane davanti all'albero di Natale: "Finalmente hanno messo le luci nel bagno" Al ristorante: "Cameriere! È da un sacco di tempo che aspetto la mia mozzarella in carroz-za per la cena di Natale! "Mi scuso,c'è molto traffico oggi"

Lo sapevate che…?

Per Natale, secondo la tradizione russa, le nonne cucinano gli antipasti, le mamme i primi piatti, le zie i secondi e tutti i componenti della famiglia, insieme, preparano i dolci. Alla fine del pasto, tutti quanti bevono whisky o champagne; poi si fanno scoppiare i petardi!

Francesca Poli 3D

Ho letto sul giornale

che arriva Babbo Natale.

Con sei renne forti e snelle

corre veloce sotto le stelle.

Porta a tutti panettoni,

ma io vorrei ben altri doni:

uno fra questi è di certo l’amore

da custodire per sempre nel cuore.

Poi chiederei la pace nel mondo

da consegnare in un sacco rotondo,

uno due giochi li aggiungerei

per divertirmi con gli amici miei.

A N a t a l e p u o i . . .

A Christmas Carol

A Christmas Carol è un racconto di Charles Dickens, da cui è stato tratto, nel 2009, un film di animazione per la regia di Robert Ze-meckis. Il libro racconta della vita di Ebenezer Scrooge, un uomo molto ricco che non sopporta il Natale e odia compiere azioni di carità verso chi non è fortunato come lui. È un uomo scorbutico, avaro, senza cuore e si crede superiore a chiunque. Il signor Scrooge lavora con un socio, Bob Cratchit, felicemente sposato, con un figlio malato. Tornato a casa dopo una giornata di lavoro, la vigilia di Natale, Scrooge si trova davan-ti il fantasma di Marley, il suo vecchio collega, morto sette anni prima. Marley gli dice che, se non cambierà il suo comportamen-to, morirà triste e solo, proprio come era successo a lui e gli pre-dice l’arrivo di tre spiriti: lo spirito del Natale passato, quello del Natale presente e infine quello del Natale futuro. Così, nella notte tra il 24 e il 25 Dicembre, i tre spiriti gli fanno vedere i suoi errori passati, presenti e futuri. Lo spirito del Natale futuro in particolare gli mostra la sua fine e quella di coloro che gli vogliono bene, come suo nipote Fred e il suo dipendente Bob. Passata la notte e tornato alla realtà, Scrooge cambia e diventa buono e generoso con tutti, soprattutto con suo nipote e con il suo socio. Vi consiglio vivamente la lettura del libro o anche la visione del film perché sono davvero fantastici e la storia è molto coinvol-gente. Benedetta Brunori 3C

La canzone di Alicia Keys è stata scelta e illustrata

da Stephen Amankwaah 1D

Sul podio!

Complimenti alla SQUADRA CADETTE composta da Maristella Casati (2D) Irene Vivaldi (2D) Luisa Rizzo (3F) che, accompagnate dal pro-fessor Colombrino, hanno partecipato alla FASE PROVINCIALE DI CORSA CAMPESTRE classificandosi al SECONDO POSTO!!!

A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai: riprendere a giocare, riprendere a sognare, riprendere quel tempo, che rincorrevi tanto.

È Natale e a Natale si può fare di più; è Natale e a Natale si può amare di più; è Natale e a Natale si può fare di più per noi; a Natale puoi.

A Natale puoi dire ciò che non riesci a dire mai: che bello stare insieme, che sembra di volare, che voglia di gridare quanto ti voglio bene. Luce blu, c'è qualcosa dentro l'anima che brilla di più, è Natale anche all'amore, che non c'è solo a Natale, che ogni giorno crescerà se lo vuoi. A Natale puoi.

È Natale e a Natale si può fare di più; è Natale e a Natale si può amare di più; è Natale e a Natale si può fare di più per noi; è Natale e a Natale puoi fidarti di più. A Natale puoi: puoi fidarti di più. A Natale puoi.