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Novità Bompiani maggio 2013 Peter Carey La chimica delle lacrime Traduzione di Lorenzo Matteoli Collana Narratori Stranieri, Pagine 360, Prezzo € 18,00 In libreria 8 maggio 2013 “La convinzione comune è che le macchine non abbiano sensazioni. Che le anime non abbiano chimica, e che il tempo non possa finire. La nostra pelle contiene quattro milioni di recettori. Questo è tutto quello che so. Ti amo.” “La prima pagina è scioccante e irresistibile come tutto il romanzo. Una combinazione unica di cruda passione e ingenuità umana.” A.S. Byatt, Financial Times Londra, 2010. Catherine Gehrig, conservatrice e sovrintendente al Museo Swinburne, viene a conoscenza dell’improvvisa morte del suo collega e amante da tredici anni. Lei, l’altra donna di un uomo sposato, non può mostrare in pubblico il suo dolore e deve tenerlo nascosto. Ma l’unica persona a conoscenza del suo segreto, il suo capo, fa in modo che le venga assegnato un progetto speciale lontano da sguardi indiscreti in un annesso del museo. Catherine, di solito controllata e razionale, è ora sconvolta dal dolore, e in questo stato d’animo si dedica al nuovo compito: ricomporre i pezzi di un’anatra meccanica costruita nell’Ottocento su progetto dell’inventore illuminista francese Jacques de Vaucanson, come se fosse un orologio antico. Insomma deve “riportare alla vita” un automa meccanico. Man mano che procede nel ricomporre il puzzle di ingranaggi, Catherine trova una serie di quaderni scritti dal proprietario originario della creatura: un inglese del Diciannovesimo secolo, Henry Brandling, che era andato in Germania per commissionare all’inventore illuminista l’ambizioso progetto, al fine di regalarlo al figlio malato. Ma sarà Catherine, duecento anni dopo, a trovare conforto e stupore di fronte alla storia di Henry. E sarà l’automaton, nella sua meravigliosa, inspiegabile imitazione della vita, a unire due sconosciuti, lontani nel tempo e nello spazio, a tessere insieme due storie d’amore impossibili. Con La chimica delle lacrime Peter Carey, due volte vincitore del Booker Prize, il più prestigioso premio letterario inglese, si conferma scrittore tra i più alti del panorama letterario internazionale, di raffinata intelligenza e di grandi passioni. 1

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Novità Bompiani maggio 2013

Peter CareyLa chimica delle lacrimeTraduzione di Lorenzo MatteoliCollana Narratori Stranieri, Pagine 360, Prezzo € 18,00 In libreria 8 maggio 2013

“La convinzione comune è che le macchine non abbiano sensazioni. Che le anime non abbiano chimica, e che il tempo non possa finire. La nostra pelle contiene quattro milioni di recettori. Questo è tutto quello che so. Ti amo.”

“La prima pagina è scioccante e irresistibile come tutto il romanzo. Una combinazione unica di cruda passione e ingenuità umana.” A.S. Byatt, Financial Times

Londra, 2010. Catherine Gehrig, conservatrice e sovrintendente al Museo Swinburne, viene a conoscenza dell’improvvisa morte del suo collega e amante da tredici anni. Lei, l’altra donna di un uomo sposato, non può mostrare in pubblico il suo dolore e deve tenerlo nascosto. Ma l’unica persona a conoscenza del suo segreto, il suo capo, fa in modo che le venga assegnato un progetto speciale lontano da sguardi indiscreti in un annesso del museo. Catherine, di solito controllata e razionale, è ora sconvolta dal dolore, e in questo stato d’animo si dedica al nuovo compito: ricomporre i pezzi di un’anatra meccanica costruita nell’Ottocento su progetto dell’inventore illuminista francese Jacques de Vaucanson, come se fosse un orologio antico. Insomma deve “riportare alla vita” un automa meccanico. Man mano che procede nel ricomporre il puzzle di ingranaggi, Catherine trova una serie di quaderni scritti dal proprietario originario della creatura: un inglese del Diciannovesimo secolo, Henry Brandling, che era andato in Germania per commissionare all’inventore illuminista l’ambizioso progetto, al fine di regalarlo al figlio malato. Ma sarà Catherine, duecento anni dopo, a trovare conforto e stupore di fronte alla storia di Henry. E sarà l’automaton, nella sua meravigliosa, inspiegabile imitazione della vita, a unire due sconosciuti, lontani nel tempo e nello spazio, a tessere insieme due storie d’amore impossibili. Con La chimica delle lacrime Peter Carey, due volte vincitore del Booker Prize, il più prestigioso premio letterario inglese, si conferma scrittore tra i più alti del panorama letterario internazionale, di raffinata intelligenza e di grandi passioni.

PETER CAREY, nato in Australia nel 1943, vive da vent’anni a New York. Ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti internazionali fra cui due Premi Booker. Autore di romanzi e adattamenti cinematografici, è considerato fra i più grandi romanzieri contemporanei.

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Alexandre JardinPersone perbeneTraduzione di Fabrizio AscariCollana Narratori Stranieri, Pagine 224, Prezzo € 17,00 In libreria 8 maggio 2013

Questo romanzo è la storia di un segreto. Il segreto di una famiglia, la famiglia Jardin

I segreti di famiglia meglio custoditi si mostrano talvolta sotto il loro profilo migliore, in una luce abbagliante che li rende quasi invisibili.

“Vedete, è così che lavora Jardin, con queste sofisticherie comiche che sembrano fare il verso a un certo Nabokov buffo.” Alessandro Piperno

“Un Alan Bennet al di qua della Manica, che scardina il reale, e tutto a folle velocità.” Mirella Appiotti, TTL La Stampa

I lettori scopriranno un inedito Jardin in questo libro. Sì, perché l’umorista indiavolato che conosciamo ha lasciato per un istante il posto all’uomo nudo e crudo, con un disagio che ha origine nella sua stessa famiglia. Una famiglia compromessa, attraverso il nonno, con il regime filonazista di Vichy. Il disagio cresce, si fa rabbia al pensiero che il padre, l’amato “Zubial”, per reagire alla delusione insostenibile abbia rinunciato alla realtà, costruendo una cattedrale di fantasie, scherzi e burle, nascondendo così, dietro uno spesso velo di anticonformismo, la possibilità di ogni autocoscienza, impedendosi di fare ammenda di fronte alle migliaia di ebrei perseguitati dal suo medesimo padre. Il fatto è che il nonno di Jardin (il padre dello Zubial) fu capo di gabinetto di Pierre Laval, il responsabile del regime di Vichy, mandante della strage del Vel d’Hiv. È il dramma di chi collaborò privilegiando la fedeltà allo Stato alle ragioni della giustizia. Questa è dunque la storia di un segreto di famiglia, un ingombrante segreto che Alexandre decide di svelare. E all’improvviso, la sua forza di narratore cambia di segno, diventa un’arma affilata per scandagliare se stesso e i suoi, specchiandosi forse per la prima volta nella grande storia europea, di cui portiamo tuttora i segni nel corpo e nella mente. Un grande umorista diviene, oggi, per noi, il pubblico ministero, pur sempre affascinante ed estroso, di un suo privato tribunale della ragione.

ALEXANDRE JARDIN è autore di romanzi e racconti; le sue opere sono state tradotte in diverse lingue e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Prix Femina per il romanzo Tutte le donne di mio padre (Bompiani, 2008). Nel 2006 Bompiani ha pubblicato Una famiglia particolare (Premio Bruno Cavallini 2007).

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Gianfranco CalligarichPrincipessaCollana Narratori Italiani, Pagine 176, Prezzo € 16,00 In libreria 8 maggio 2013

“Un autore che conquista chi adora leggere Philip Roth e Jonathan Franzen.” Giuseppe Genna, Vanity Fair

“No Cristo voltati e guarda giù. Nessuna responsabilità per come sarebbero andate le cose in quelle tre settimane di nebbia milanese. Solo delle circostanze. Prima regola adeguarsi alle circostanze. Sempre. Per cui inutile andare per il sottile quando le circostanze ti mettono alla corde.”

Un corriere della droga arriva a Milano da Dortmund. Ha della merce da consegnare e la necessità di incassare subito i soldi del viaggio. Ma c’è un inconveniente. Il “ricevitore” non si fa trovare e i russi, che contendono il mercato della droga in città, stanno dando la caccia ai corrieri della parte avversa. Per cui, senza soldi e oltretutto con un debito verso certi biscazzieri con l’abitudine di sparare alle gambe degli insolventi, è costretto a lasciare la sua camera d’albergo e a trovarsi il “nido” di una camera d’affitto in un quartiere periferico della città in attesa che le acque si calmino. Ma forse, nella sua condizione di preda, una soluzione per i suoi problemi di denaro c’è. Il padrone di casa, oltre a un rispettabile lavoro diurno, di notte ne esercita anche un altro sui marciapiedi di Milano dove è chiamato Principessa e, contutta probabilità, tiene i suoi guadagni notturni dietro la porta sempre chiusa della sua stanza. Il corriere inizia allora una lucida e crudele opera di seduzione, che terminerà con un risultato del tutto imprevedibile. Gianfranco Calligarich conferma con Principessa, personaggio straziante e indimenticabile, il suo talento narrativo scendendo, con stile secco, sarcastico e impietoso, nei territori del noir. Provocando verso i suoi relitti umani un forte senso di comprensione e di pietà e riuscendo, ancora una volta, a raggiungere, da quell’emozionante cronista dell’esistenza che è, i recessi più nascosti e intimi dei lettori.

GIANFRANCO CALLIGARICH nasce ad Asmara da famiglia cosmopolita di origine triestina. Prima giornalista e poi sceneggiatore di film e di molti tra i più famosi sceneggiati della Rai, negli anni Novanta fonda a Roma “Il Teatro XX Secolo” vincendo con il testo Grandi Balene il Premio dell’Istituto del Dramma Umano. Il suo primo romanzo, L’ultima estate in città, presentato da Cesare Garboli e Natalia Ginzburg, ha vinto il Premio Inedito e, ripubblicato recentemente da Aragno, è stato e continua a essere un autentico caso letterario. Ha pubblicato con Garzanti il volume di racconti Posta Prioritaria e con Fazi il romanzo Privati abissi, Premio Bagutta 2012

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Giorgio Pressburger Storia umana e inumanaCollana Narratori Italiani, Pagine 336, Prezzo € 19,00 In libreria 8 maggio 2013

Hanno scritto di Nel regno oscuro:

“Il Novecento come l’inferno dantesco. Una delle opere più sorprendenti dell’anno.” Dino Messina, Corriere della Sera

“Un percorso dolorosissimo che si rovescia in una dolce, misteriosa alba.” Giuseppe Leonelli, la Repubblica

Giorgio Pressburger compie con questo libro un viaggio “dantesco”, conducendo il lettore tra figure storiche, grandi dittatori, grandi filosofi e grandi artisti, personaggi della Divina Commedia, protagonisti della contemporaneità come il camorrista Sandokan e Nelson Mandela, figure amate e rimpiante come il nonno e il fratello Nicola... Tutte le presenze del libro vengono a costituire una galleria ricchissima e sfaccettata che impone al protagonista di ripensare alla propria vita collocandola sia all’interno della storia millenaria del popolo ebraico, sia sullo sfondo del recente “secolo breve” – quel Novecento che ha segnato la sua esistenza e che più che mai si è accanito contro i valori supremi cui Pressburger nonostante tutto crede: l’amore e la libertà. Il dialogo con i morti, la riflessione sulla storia, l’analisi critica di una realtà caotica e multiforme si risolvono in visione onirica, ma soprattutto poetica: e dichiaratamente poetica è infatti la prosa di Pressburger, scandita da spazi bianchi che accennano a un ritmo di versificazione e invitano a una lettura “inattuale”, segnalando un progetto letterario contro corrente rispetto alle tendenze dominanti di questo inizio secolo.

GIORGIO PRESSBURGER, nato a Budapest nel 1937, è autore di diverse pubblicazioni, tra cui:Sulla fede (2004); L’orologio di Monaco (2003); L’elefante verde (2002). Con il fratello Nicola ha scritto Storia dell’ottavo distretto (2001). È anche autore di testi teatrali, tra i quali La partita (Premio Pirandello) e Le tre madri (Premio Flaiano), regista teatrale e cinematografico,collaboratore dei principali quotidiani italiani. Per Bompiani ha pubblicato nel 2012 Nel regno oscuro, prima parte di questo viaggio dantesco nella Storia.

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Marco VanniniOltre il CristianesimoCollana Grandi PasSaggi, Pagine 220, Prezzo € 14,00 In libreria 8 maggio 2013

“Il vero compito religioso del nostro tempo è muovere dall’interno del cristianesimo, mettendone in luce l’intima verità, oltre i cristianesimi storici, procedendo verso quella religione dell’avvenire che appare all’orizzonte.”

In questo suo nuovo saggio, Marco Vannini – tra i più eminenti studiosi della tradizione spirituale cristiana – torna a sondare i vasti territori della mistica, non solo occidentale ma anche orientale. Da Meister Eckhart al brahmanesimo e al buddhismo, per giungere a quello straordinario monaco cristiano-hindu che fu Henri Le Saux- Abhishiktananda, si compone così il quadro concettuale di un ardito viaggio nel profondo dell’anima. L’“uomo distaccato” del misticismo radicale di Eckhart, che ama veramente perché diviene l’amore stesso, si incontra con l’assenza di fine del Buddha, inverando il messaggio cristiano della rinuncia all’ego e alle sue menzogne, al di là di ogni fideismo, di ogni religiosità o dottrina del Libro. La guarigione dall’ansia, dal dolore del vivere, suggerisce Vannini, è frutto dell’apertura all’unico mistero dell’Essere, alla sola realtà: quella dello Spirito, che, nella sua eternità, governa la corretta visione del presente. La fedeltà al messaggio cristiano significa quindi andare oltre lo stesso cristianesimo nei suoi condizionamenti storico-ideologici, superando l’ego e la sua tirannia e riscoprendo in se stessi, come indicava San Paolo, lo spirito di Cristo e la sua beatitudine.

MARCO VANNINI ha riportato alla luce in Italia, con un lavoro quarantennale, alcuni dei più grandi maestri spirituali medievali e moderni: da Eckhart a Taulero, da Margherita Porete a Jean Gerson, da Fénelon a Madame Guyon, da Sebastian Franck a Valentin Weigel e ad Angelus Silesius, e, presso Bompiani, il capolavoro dell’Anonimo Francofortese, la cosiddetta Teologia tedesca (2009) e i Commenti all’Antico Testamento di Meister Eckhart (2012). Convinto che a queste fonti debba riattingere anche il cristianesimo del nostro tempo, ha pubblicato, più di recente, Tesi per una riforma religiosa (Le Lettere 2006), La religione della ragione (Bruno Mondadori 2007), Mistica e filosofia (Le Lettere 2007), Dialettica della fede (Le Lettere 2011), Lessico mistico (Le Lettere 2013) e, per Bompiani, Prego Dio che mi liberi da Dio (2010). www.marcovannini.it

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Giovanni TestoriOpere vol. 3 – 1977/1993 a cura di Fulvio PanzeriFrammenti critici di Giovanni RaboniCollana Classici, Pagine 1200, Prezzo € 59,00 In libreria 8 maggio 2013

La terza parte del progetto originale per la pubblicazione dell’opera completa di Giovanni Testori nei Classici Bompiani

Il terzo volume delle Opere di Giovanni Testori è dedicato al periodo che va dal 1978 al 1993 e fa il punto su tutta la produzione degli anni Ottanta, dalla Conversazione con la morte ai Tre Lai. La sorpresa principale del volume è rappresentata dalla poesia inedita, soprattutto da quella “familiare” o ripresa dalle riviste e dai cataloghi d’arte, nonché dalla pubblicazione delle due “Brianciatrilogie” con l’inedito Verbò, rappresentato ma mai pubblicato, e la seconda versione dell’Erodiade.

I romanzi inclusi sono:In exitu (1988)Regredior (1991-1992)Gli angeli dello sterminio (1992)

FULVIO PANZERI è nato nel 1957 a Renate, in Brianza. È insegnante elementare e critico letterario. Sta curando le opere complete di Pier Vittorio Tondelli e Giovanni Testori. Nel 1979 ha vinto il premio “Gerla d’oro” con la plaquette Alle nostre ombre. Tra i suoi saggi: Coro degli irreparabili, Giocalibro, I luoghi dell’anima. Nel 2002 è uscita, per Guanda, la raccolta di poesie L’occhio della trota.

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Timur VermesLUI è tornatoCollana Narratori Stranieri, Pagine 400, Prezzo 18,50 euro In libreria 15 maggio 2013Traduzione di Francesca Gabelli

“Spaventosamente plausibile.” DIE ZEIT

“Suscita un riso irrefrenabile. D’altra parte la risata si fa via via amara.” Stern

“È un libro cattivo, ma ci apre gli occhi!” Peter Hetzel SAT 1

Lui è tornato è in corso di traduzione in oltre 25 lingue, è in testa alle classifiche tedesche da molti mesi e ha venduto oltre 600.000 copie.

Ricordate Le memorie di Schmeed di Woody Allen?: “Nella primavera del 1940, una grossa Mercedes venne a fermarsi davanti al mio negozio di barbiere al 127 di Königsstrasse ed entrò Hitler. ‘Voglio una spuntatina leggera’ disse ‘e non tagliatemi molto sopra.’ ’’ Schmeed, il barbiere del Reich, depositario dei segreti del Führer. Ecco: il romanzo di Timur Vermes sembra rimandare alla comicità di Allen. È l’estate del 2011. Adolf Hitler si sveglia in uno di quei campi incolti e quasi abbandonati che ancora si possono incontrare nel centro di Berlino. Egli non può fare a meno di notare che la guerra sembra cessata; che intorno a lui non ci sonoi suoi fedelissimi commilitoni; che non c’è traccia di Eva. Non può non sentire un forte odore di benzina esalare dalla sua divisa sudicia e logora; e non riesce a spiegarsi l’intorpidimento delle sue articolazioni e la difficoltà che prova nel muovere i primi passi in una città piuttosto diversa da come la ricordava. Regna infatti la pace; ci sono molti stranieri; e una donna (sì, proprio una donna, per giunta goffa), tale Angela Merkel, è alla guida del Reich. 66 anni dopo la sua fine nel Bunker, contro ogni previsione, Adolf inizia una nuova carriera, stavolta a partire dalla televisione. Questo nuovo Hitler non è, tuttavia, né un imitatore, né una controfigura. È proprio lui, e non fa né dice nulla per nasconderlo, anzi, è tremendamente reale. Eppure nessuno gli crede: tutti lo prendono per uno straordinario comico, tutti lo cercano, tutti lo vogliono, tutti lo imitano. Il mondo che Hitler incontra 66 anni dopo, infatti, è cinico, spudorato, bramoso di successo e incapace di opporre qualsiasi resistenza al “nuovo” demagogo. Al massimo riesce ad apporre il compulsivo “mi piace” “non mi piace” dei social network. Farsa, satira, pura comicità, analisi spietata e corrosiva del nostro tempo, il romanzo d’esordio di Timur Vermes è un gioiello di intelligente umorismo, ed è divenuto in breve tempo, grazie al passaparola, un fenomeno editoriale con pochi precedenti.

TIMUR VERMES, nato nel 1967 da madre tedesca e padre di origini ungheresi, ha studiato Storia e Scienze politiche a Erlangen. Ha scritto per l’“Abendzeitung” e l’“Express” di Colonia e ha collaborato con diversi periodici. Dal 2007 ha pubblicato quattro libri come ghost writer, altri due sono in preparazione.

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Michelangelo Pistoletto, Alain ElkannLa voce di PistolettoPag. 304 – euro 35 In libreria 15 maggio 2013

Il libro-intervista di Alain Elkann a Michelangelo Pistoletto

Michelangelo Pistoletto per la prima volta si racconta in un libro, incalzato dall’autore che ha saputo raccontarci Moravia: Alain Elkann

In occasione della grande personale che il Louvre dedica a Pistoletto dall’ aprile 2013

Il libro contiene oltre 200 immagini della vita e delle opere di Pistoletto

Michelangelo Pistoletto, uno dei punti di riferimento dell’arte contemporanea, si racconta per la prima volta in questo libro. Sollecitato dallo sguardo e dalla voce di Alain Elkann, rievoca la sua storia più intima: l’infanzia, la vita in famiglia, gli affetti, mostrando come i luoghi del suo vivere (Torino e Biella, Sansicario e Corniglia) siano indissolubilmente intrecciati a quelli del suo lavoro d’artista, cominciato a quattordici anni con il restauro di quadri antichi nella bottega paterna.È la storia di un successo crescente, scandito dall’incontro con galleristi, critici, collezionisti e curatori di grande fama, ma soprattutto dal confronto e dalla continua interrogazione dei maestri riconosciuti: Francis Bacon, Jean Fautrier, Lucio Fontana, Alberto Burri, Robert Rauschenberg, Alberto Giacometti, Balthus.Dagli anni cinquanta ai giorni nostri, da New York a Parigi, e a Vienna, dove centrale è l’insegnamento all’Accademia di Belle Arti, si delinea un lungo e affascinante itinerario. Dai primi autoritratti fra l’astratto e il materico ai Quadri specchianti, vero nucleo fondante della poetica di Pistoletto, dagli Oggetti in meno, precorritori dell’Arte Povera, alle azioni del gruppo Lo Zoo, prime manifestazioni della Creative Collaboration, fino al Terzo Paradiso e alla Cittadellarte, che fonda un sistema aperto delle conoscenze per realizzare l’idea di un’umanità responsabile, ecco un unico fil rouge che pone l’arte come fonte di “energia mentale e visiva”, ossia come spirito, e insieme come forma di dialogo e partecipazione: uno strumento primario per vedere il mondo e agire in esso, in una continua dialettica fra logica individuale e sociale.

“Noi in un libro non possiamo raccontare tutto. Non abbiamo raccontato tutto, abbiamo raccontato la complessità di una vita che va dalle radici territoriali alla famiglia, agli eventi storici che la caratterizzano, alla crescita, agli amori, al lavoro, alla casualità delle cose, a come il caso si può invece costruire e mille altre cose. Detto questo, forse questo libro, che non è né un libro d’arte né una biografia, diventa una terza opera che non è né te stesso né il tuo lavoro, ma ciò che si racconta.” Alain Elkann

Michelangelo Pistoletto. È nato a Biella nel 1933. Figura chiave dell’arte contemporanea, ha realizzato mostre personali in gallerie e musei in tutto il mondo e le sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea. Ha creato a Biella la Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e l’Università delle Idee, che hanno l’obiettivo di ispirare e produrre un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi.

Alain Elkann. È nato a New York nel 1950. Scrittore di numerosi romanzi e giornalista. Collabora con “La Stampa”, “Nuovi Argomenti”, “Panta”. Insegna Letteratura Italiana del Novecento all’Università di Oxford, alla University of Pennsylvania e alla Columbia University.

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Giovanni Reale e Umberto VeronesiResponsabilità della vita. Un confronto fra un credente e un non credenteCollana Grandi PasSaggi, Pagine 272, Prezzo € 13,00 In libreria 15 maggio 2013

“Nessuno può decidere sulla vita di un uomo, e meno che mai può decidere lo Stato, per legge. L’autodecisione, per quanto riguarda la vita, è irrinunciabile.”

Sono ancora nella mente di tutti alcuni casi che hanno turbato l’Italia: il caso Englaro, il caso Welby: casi in cui il diritto alla vita è sembrato scontrarsi col diritto alla cura, la libertà col dovere terapeutico. Su questi temi così controversi si confrontano in questo libro due voci diverse: quella di un laico – Umberto Veronesi – e quella di un credente – Giovanni Reale –, quella di un medico, impegnato nella cura del corpo, e quella di un filosofo, preoccupato per definizione dello spirito. A unirli, nel confronto delle ragioni dell’uno e dell’altro, la convinzione che la moderna medicina debba recuperare il fattore umano, come avveniva nella medicina antica, debba tenere in debito conto le sofferenze psicologiche prodotte dai mali fisici e, soprattutto, debba rispettare la libertà della scelta. Nessuno può decidere sulla vita di un uomo, e meno che mai può decidere lo Stato, per legge. L’autodecisione, per quanto riguarda la vita, è irrinunciabile. Togliere all’uomo l’autodecisione significa negargli la libertà, ossia il bene più grande che Dio gli ha dato. E per questo laici e credenti possono concordare.

GIOVANNI REALE è uno dei massimi studiosi del pensiero antico e autore di fondamentali contributi sui Presocratici, Socrate, Platone, Aristotele, Seneca, Plotino, Proclo, Agostino e di una Storia della filosofia greca e romana (2004). Le sue opere sono tradotte in ventidue lingue. Per i suoi meriti è stato nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Giorgio Napolitano.

UMBERTO VERONESI è conosciuto nel mondo per aver introdotto la chirurgia conservativa per il tumore della mammella, la biopsia del linfonodo sentinella e la radioterapia intraoperatoria. Ministro della Sanità nel 2000 e 2001 e Senatore nella XVI Legislatura, è autore di oltre 780 pubblicazioni scientifiche e 12 trattati oncologici, ed è stato insignito di 14 lauree H.C. Attualmente Umberto Veronesi è direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.

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Vincenzo LatronicoLa mentalità dell’alveareCollana Assaggi, Pagine 224 In libreria 15 maggio 2013

Il primo libro che racconta l'Italia governata dalla Rete. Un'utopia di grande attualità che si rivela un incubo.

“La mentalità dell’alveare è un pamphlet di intervento politico in forma narrativa. O una fiction TV il cui argomento è un'idea: la democrazia digitale.”

Una giovane coppia cerca di costruirsi una vita in un'Italia che potrebbe essere quella di oggi. Leonardo vince un concorso pubblico, Camilla viene eletta in Comune grazie alla democrazia diretta resa possibile da Internet; si sposano, accendono un mutuo. Ma le loro buone intenzioni rimarranno impigliate nella mentalità dell'alveare: una rete in cui tutti osservano, tutti indagano, tutti giudicano, e quasi nessuno ascolta prima di condannare.

VINCENZO LATRONICO, nato a Roma nel 1984,  ha pubblicato con Bompiani i romanzi Ginnastica e rivoluzione (2008, Premio Giuseppe Berto) e La cospirazione delle colombe (2011, Premio Bergamo, Premio Napoli). Nel 2013 è uscito il racconto di un suo viaggio in Etiopia, Narciso nelle colonie (con Armin Linke - per Quodlibet Humboldt) e una sua nuova traduzione di Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald (per Minimum Fax).

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J.A. González SainzOcchi che non vedonoPostfazione di Claudio MagrisTraduzione di Valentina VendrameCollana Narratori Stranieri, Pagine 224, Prezzo € 16,00 In libreria 15 maggio 2013

“Il suo narrare coglie l’irripetibile individualità di ogni singolo destino.” dall’introduzione di Claudio Magris

“Il romanzo è una cronaca dell’esperienza atroce del terrorismo ma anche una favola di intensità primitiva. Mi ha ricordato l’aforisma di uno scrittore: la letteratura vera è qualcosa che merita di essere letta due volte.” Antonio Muñoz Molina, El País

“J. Á. González Sainz è un narratore eccezionale e un maestro della lingua.” Jon Juaristi, Abc

Felipe Díaz Carrión vive in un piccolo paese e lavora in una stamperia locale. Con l’avvento delle nuove tecnologie, la stamperia entra in crisi e chiude. Felipe perde il lavoro e lascia il paese per dare un futuro al figlio Juan José, andando al nord. L’uomo trova lavoro in una fabbrica e la famiglia si integra bene nella realtà locale. Il figlio però comincia a frequentare compagnie che preoccupano il genitore. Questi ha imparato da bambino, quando suo padre era stato portato via e ucciso da un gruppo di falangisti, che le ideologie portano gli uomini a eccessi inimmaginabili. Non ha tuttavia la forza di intervenire per fermare il figlio, e quando sospetta che il ragazzo sia complice del rapimento di uno dei titolari della fabbrica dove lavora, si limita a manifestare in silenzio ogni giorno per la liberazione dell’uomo. Poco a poco la situazione si aggrava. Juan José è chiaramente coinvolto nelle azioni terroristiche dell’ETA e quando viene accusato di tre omicidi Felipe non regge. O così crede: in realtà la bellezza lo salverà.

J.A. GONZALES SAINZ Nato nel 1956 a Soria, la piccola cittadina dell’altopiano castigliano in riva al Duero immortalata da Antonio Machado, J. Á González Sainz ha vissuto a Barcellona, dove si è laureato in Filologia, a Madrid e poi in Italia: a Padova, a Venezia, della cui Università è tuttora docente e, dal 2002, a Trieste. Tra i suoi titoli: Un mundo exasperado (Anagrama, 1995), che ha ottenuto il Premio Herralde de Novela; Volver al mundo (Anagrama, 2003), probabilmente il suo romanzo di maggiore spessore. Il suo primo libro di racconti, Los encuentros (Anagrama), è stato pubblicato nel 1989. Nel 2005 è stato insignito dal Premio de las Letras de Castilla y León. Ha fondato e diretto la rivista indipendente di critica della cultura “Archipiélago” (1989-2009), una pubblicazione di riferimento culturale e politico per due decenni. È traduttore dall’italiano e sue sono le versioni di una buona parte dell’opera di Claudio Magris e anche di libri di Emanuele Severino, Daniele Del Giudice, Ennio Flaiano e Giani Stuparich.

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Giuseppe MarcenaroUna sconosciuta moralitàQuando Verlaine sparò a RimbaudCollana Grandi Tascabili, Pagine 150, Prezzo € 12,00 In libreria 15 maggio 2013

“Hôtel à la Ville de Courtrai, nei pressi della Grand Place a Bruxelles. Ore 14.30 del 10 luglio 1873. Due colpi di pistola in una camera al primo piano.”

Nel 1871, quando il sedicenne Arthur Rimbaud, da Charleville, invia i propri versi a Paul Verlaine, che di anni ne ha ventisette ed è già uno stimato poeta, non può immaginare che quella lettera cambierà per sempre il loro destino. Verlaine, entusiasta, invita subito Arthur a Parigi, dove i due si amano, si ubriacano, litigano, scrivono versi. Suscitando ovviamente le furie della moglie di Verlaine che da pochi mesi gli ha dato anche un figlio. Paul e Arthur fuggono a Londra dove sopravvivono tra baruffe e sbronze, passione e poesia. Fin quando, diventato insostenibile ogni rapporto, abbandonato Rimbaud, Verlaine, nel 1873, approda a Bruxelles. Tra litigi e recriminazioni si respingono e si attraggono. Arthur raggiunge Paul nella capitale dei belgi dove, a seguito dell’ennesima lite, un Verlaine completamente ubriaco spara due colpi di pistola contro l’amico, ferendolo al polso. Verlaine è condannato a due anni di carcere. Rimbaud scompare dalla sua vita. Ciò non impedirà a Verlaine di contribuire, in maniera decisiva, alla fama di Rimbaud, pubblicando nel 1884 le sue poesie nella celebre antologia I poeti maledetti. Rimbaud e Verlaine non potevano certo immaginare che la loro storia, mentre la vivevano, li avrebbe uniti per sempre. O forse, sperandolo, lo sapevano.

GIUSEPPE MARCENARO, Nato a Genova, collabora con “La Stampa”, “Il Foglio” e il “Venerdì” di Repubblica. Tra i suoi libri più recenti: Carte inquiete (2005, Premio Estense-Ferrara), Cimiteri. Storie di rimpianti e di follie (2008), Ammirabili & freaks (2010), Libri. Storie di passioni, manie e infamie (2010). Testamenti. Eredità di maîtresse, vampiri e adescatori (2012). In Italia e all’estero ha curato mostre tra arte e letteratura dedicate, tra altre, a Montale, Valéry, Rimbaud, Stendhal, Leopardi.

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Susanna TamaroDal 15 maggio saranno disponibili in edizione tascabile, con una nuova introduzione dell’autrice, i seguenti titoli:

L’isola che c’è. Il nostro tempo, l’Italia, i nostri figli

Ogni parola è un semePiù fuoco, più ventoVerso casaCara Mathilda

Ufficio stampa MaraVitali Comunicazione, tel. 02/70108230 – [email protected]

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Nanni Balestrini e Alfredo GiulianiGruppo 63. L’antologiaCollana Grandi Tascabili, Pagine 300, Prezzo € 19,50 In libreria 15 maggio 2013

L’antologiaa cura di Nanni Balestrini e Alfredo Giuliani

Critica e teoriaa cura di Renato Barilli e Angelo Guglielmi

Il Gruppo 63 ha segnato un momento di grande importanza nella recente storia letteraria e culturale dell’Italia. Con esso emergeva cinquant’anni fa una nuova generazione di poeti, maturava un fervido clima di sperimentazione narrativa, nasceva una nuova critica che apriva la nostra letteratura a un vasto respiro internazionale. Questo volume ripropone al pubblico dei lettori due antologie che raccolgono e mettono a confronto le opere dei singoli autori che ne hanno fatto parte. La prima dedicata ai testi di poesia, narrativa e teatro presenta un universo variegato di forme letterarie che non ha precedenti nel nostro Novecento per il carattere di dirompente libertà, radicalità, giocosità, violenza iconoclasta e forza creativa che accompagnano ogni autentica rivoluzione del pensiero. La seconda antologia è dedicata agli scritti di critica, di teoria e di polemica, e raccoglie i più significativi contributi che il Gruppo 63 ha dato alla trasformazione del costume letterario e culturale del dopoguerra, nello stesso tempo anticipando sotto il profilo concettuale il dibattito sul postmoderno. Il lettore potrà verificare quanto quelle opere e quelle riflessioni siano ancora materia viva, dialetticamente pulsante, e come a tutt’oggi esse rappresentino un punto di riferimento irrinunciabile per interpretare la storia letteraria degli ultimi cinquant’anni.

Il volume comprende testi di Anceschi, Arbasino, Balestrini, Barilli, Baruchello, Bonito Oliva, Celati, Celli, Ceresa, Colombo, Costa, Curi, Di Marco, Eco, Falzoni, Ferretti, Filippini, Giuliani, Gozzi, Guglielmi, Leonetti, Lombardi, Lora Totino, Lucentini, Malerba, Manganelli, Marmori, Miccini, Mizzau, Niccolai, Orengo, Pagliarani, Pedio, Perriera, Pignotti, Porta, Ripellino, Rosselli, Sanguineti, Scabia, Spatola, Tagliaferri, Testa, Vasio, Vassalli, Vicinelli, Vivaldi.

Una ricca appendice contenente notizie bibliografiche generali e sui singoli autori, nonché rendiconti sulle varie famose riunioni del Gruppo, sulle riviste e sulle collane editoriali che esso ebbe come strumento, completa l’utilità del volume e ne fa uno strumento indispensabile di conoscenza.

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Rabih AlameddineLa traduttriceTraduzione di Licia VighiCollana Narratori Stranieri, Pagine 340, Prezzo € 18,00 In libreria 22 maggio 2013

La storia di due passioni: per i libri e per l’amore

Un autore che unisce il lirismo di Amos Oz e l’inventiva di Abraham Yehoshua

Un talento riconosciuto dai migliori scrittori contemporanei e pubblicato in tutto il mondo

Hanno scritto di Il cantore di storie:

“Il libro dell’anno.” Andrew Sean Greer

“Un romanzo epico, nel senso più antico e più contemporaneo del termine.” Jonathan Safran Foer

“Uno dei più bei romanzi che abbia letto negli ultimi anni.” Junot Diaz

“Puro genio.” Alexandr Hemon

Aaliya Sobhi, 72 anni, di Beirut, vive nel suo grande appartamento, tra ricordi e insonnia, aspettando l’arrivo del nuovo anno. La donna vive sola. Libraia, la sua vera passione è stata per tutta la vita tradurre in arabo i grandi classici della letteratura, senza che queste traduzioni siano state mai pubblicate. Questo lungo periodo è stato segnato da una forte emozione per l’arrivo nel 1967 di Ahmed, un ragazzo pieno di entusiasmo, profugo palestinese, che aveva accettato di lavorare gratuitamente per lei. Ben presto però la passione politica aveva strappato Ahmed al suo amore per la cultura e, in breve tempo, era diventato uno dei grandi torturatori del Libano. Aaliya lo incontra anni dopo per chiedergli un’arma con cui difendersi, durante la guerra, in caso di attacco. In cambio, Ahmed le chiede una notte di sesso. Un romanzo sulla passione, passione per i libri e passione per l’amore, che conferma il talento straordinario di questo narratore.

RABIH ALAMEDDINE è nato in Giordania nel 1959 da genitori libanesi. Dopo aver vissuto in Kuwait, Libano e Inghilterra, ora si divide tra San Francisco e Beirut. Ha già pubblicato una raccolta di racconti, The Perv, e tre romanzi: Koolaids, I, the Divine, Hakawati. Il cantore di storie (Bompiani, 2009).

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Renato GuttusoOperePrefazione di Massimo Onofricon un saggio di Fabio Carapezza Guttuso Collana Classici, Pagine 1500, Prezzo € 50,00 In libreria 22 maggio 2013

Per la prima volta la raccolta completa degli scritti di Renato Guttuso

Per la prima volta raccolte in un unico volume gli scritti di Renato Guttuso dedicati all’arte a all’impegno civile del grande pittore. I testi permettono di conoscere e approfondire la sensibilità di un protagonista dell’arte del Novecento in primo luogo attraverso i suoi interventi di critica dedicati all’arte moderna - su tutti la grande produzione dedicata all’opera di Pablo Picasso - non senza interessanti esplorazioni dell’antichità. Altrettanto preziose sono le testimonianze sulla sua attività teorica, in particolar modo dedicati alla definizione di una poetica del realismo nel sistema delle arti del ventesimo secolo. Di grande attualità sono, infine, le pagine dedicate alla militanza civile e alla difesa del patrimonio artistico nazionale, interventi che ancora oggi conservano la forza di una parola appassionata e sensibile. Completano l’opera, curata da Marco Carapezza, la prefazione del critico Massimo Onofri e una inedita bibliografia degli scritti di Renato Guttuso.

RENATO GUTTUSO (1912-1987), originario di Bagheria (Pa), dopo gli anni dell’apprendistato a Palermo e un breve soggiorno a Milano si trasferisce definitivamente a Roma. Qui, a contatto con la vivace vita culturale della capitale, matura il suo impegno per un’arte dalla forte valenza sociale. Nel dopoguerra espone alla Tate Gallery di Londra, al Museo Puskin e all’Accademia delle arti di Mosca, e ancora a New York, Praga, Budapest. Nel 1982 Palazzo Grassi gli dedica un’importante mostra antologica a Venezia. Il suo impegno civile culmina negli anni settanta con l’elezione al Senato della Repubblica nel 1976 e nel 1979.

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Giovanni ManettiIn principio era il segnoStoria della semiotica nell’antichità classicaCollana Studi, Pagine 250, Prezzo € 15,00 In libreria 22 maggio 2013

Un viaggio nella storia della scienza dei segni

Un percorso dall’antichità al ‘700 da Platone a Peirce da Aristotele a Cartesio

Il libro raccoglie una serie di saggi (tutti, tranne uno, già editi ma ormai irreperibili) sulle teorie e pratiche del segno e del linguaggio nell’antichità classica: dai segni della divinazione al linguaggio delle Sibille; dai segni nella storiografia a quelli della medicina greca. Le teorie si susseguono in un ordine cronologico tale da coprire in maniera organica il percorso storico della cultura classica: una specie, quindi, di storia della semiotica dell’antichità. Si inizia con la teoria linguistica del Cratilo di Platone, si prosegue con Aristotele e gli Stoici, si arriva al De signis di Filodemo, che illustra il dibattito tra epicurei e stoici sull’inferenza semiotica, e in cui compare per la prima volta l’espressione “semeiosis” (semiosi), in seguito adottata da Charles Sanders Peirce proprio in seguito alla lettura di quel testo nel 1879-80. Seguono vari saggi su un tema che ha attraversato la riflessione filosofico-linguistica dell’antichità e si è posta alla radice di una lunga tradizione che porta, attraverso il medioevo, fino a Cartesio, ai dibattiti settecenteschi e alla contemporaneità: il confronto tra il linguaggio degli animali e quello umano. Il volume si conclude su alcune tematiche semiotiche generali che legano il mondo antico a quello contemporaneo.

GIOVANNI MANETTI, professore ordinario di Semiotica presso l’Università di Siena. Coordinatore della sezione di Semiotica e comunicazione simbolica del Dottorato “L’interpretazione”. Direttore del Master in “Comunicazione d’impresa. Linguaggi, strumenti, tecnologie”. Direttore del Centro Ricerche – Osservatorio sulla Comunicazione con sede a Castiglioncello. Tiene la rubrica di pubblicità “Consumi in scena” sulla rivista mensile “Nuovo consumo”.

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Enzo GolinoSottotiro48 stroncatureCollana Grandi Tascabili, Pagine 260, Prezzo € 11,00 In libreria 22 maggio 2013

Sottotiro nasce nell'agosto 1988 come rubrica del mensile "Millelibri"  e nel 2002 un libro con lo stesso titolo, pubblicato da Manni Editore,  raccoglie le 48 stroncature insieme alle repliche - spontanee o  sollecitate per l'occasione editoriale -  di quasi tutti gli scrittori  presi di mira, protagonisti dell¹insolito botta e risposta. Dieci anni  dopo, Bompiani ristampa il volume che ancora oggi mantiene inalterata  la vivacità di un dialogo inconsueto, e per certi versi sorprendente,  tra il recensore e le sue vittime.

Hanno risposto al critico Nanni Balestrini, Alberto Bevilacqua,  Isabella Bossi Fedrigotti, Luca Canali, Guido Ceronetti, Franco  Cordelli, Andrea De Carlo, Livio Garzanti, Gina Lagorio, Marco Lodoli,  Rosetta Loy, Claudio Magris, Luigi Malerba,  Michele Mari, Giuseppe  Pontiggia, Michele Serra, Domenico Starnone, Antonio Tabucchi,  Sebastiano Vassalli e altri coinvolti nella vicenda, ciascuno al modo  che più li distingue: pungente, spiritoso, a volte feroce o perfino  amichevole.

ENZO GOLINO collabora a "l'Espresso", "la Repubblica", "il venerdì". Ha  pubblicato Cultura e mutamento sociale (1969), Letteratura e classi  sociali (1976), La distanza culturale (1980), Pasolini, il sogno di una  cosa (1985, 1995), Parola di Duce. Il linguaggio totalitario del  fascismo (1994), Tra lucciole e Palazzo. Il mito Pasolini dentro la  realtà (1995, 2005), Parola di Duce. Il linguaggio totalitario del  fascismo e del nazismo (2010), Madame Storia & Lady Scrittura. Saggi  Cronache Interviste (2011), Dentro la letteratura (2011).

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Christian CaliandroItalia RevolutionRinascere con la culturaCollana Agone, Pagine 140, Prezzo € 11,00 In libreria 29 maggio 2013

Novità nella collana Agone diretta da Antonio Scurati

Un’analisi provocatoria e costruttiva che è un atto d’amore verso il nostro futuro Un antidoto alla crisi di fiducia che paralizza da trent’anni l’Italia

“Allacciatevi le cinture, e tenetevi forte. Se tutto va bene, sarà qualcosa da raccontareai nipotini.”

Siamo abituati a raccontare gli anni Ottanta come un periodo dominato dal glamour e dalla leggerezza. In realtà, è stato un decennio molto più pesante, duro e livido di quanto comunemente si pensi. Dalla diretta della tragedia di Vermicino alla nascita delle Tv private, nulla è più stato come prima: i processi di trasformazione, rimozione e riflusso si intreccianoe si sovrappongono, nascono i fantasmi che ci visiteranno nei successivi decenni. Il nostro Paese è quindi preda da almeno trent’anni di una forma di schizofrenia: si è raccontato un’altra verità, stretto nel conflitto generazionale tra i “vecchi” che avevano vissuto la ricostruzione e il boom e i “giovani” sessantottini, che di quei drammi e di quegli slanci non sapevano nulla ed erano cresciuti nel benessere. Oggi quindi – esattamente come nel secondo dopoguerra - il nostro Paese va ricostruito, riportando al centro la realtà: solo la cultura potrà dare origine alla grande rivoluzione di cui abbiamo bisogno.

CHRISTIAN CALIANDRO Christian Caliandro, storico dell’arte contemporanea e studioso di Cultural Studies; è inoltre esperto di politiche culturali. Insegna “Media e narrative urbane” presso l’Università IULM di Milano. Ha pubblicato La trasformazione delle immagini. L’inizio del postmoderno tra arte, cinema e teoria, 1977-1983 (Mondadori Electa 2008) e, con Pier Luigi Sacco, Italia Reloaded. Ripartire con la cultura (Il Mulino 2011). Sulla rivista di arte contemporanea “Artribune” cura le rubriche Inpratica e Cinema. Collabora con “alfabeta2”, “minima&moralia”, “doppiozero” e con il “Corriere del Mezzogiorno-Corriere della Sera”.

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Paola JacobbiTu sai chi sono ioCollana Narratori Italiani, Pagine 240, Prezzo € 11,00                    In libreria 29 maggio 2013 Una disoccupata alla corte delle star che vogliono salvare il mondo Milano, 2002. Arianna è una trentenne senza lavoro: l’azienda alimentare per cui lavorava è andata a gambe all’aria dopo uno scandalo. Annamaria è la bella moglie del miliardario Triplo Cognome. Gabriele è un consulente specializzato nell’incitare le aziende a investire in attività di beneficienza per scaricare le tasse e rifarsi l’immagine. Tommaso è un regista cinematografico che, dopo un primo film di discreto successo, non ha più battuto un chiodo. Jenny è l’unica star italiana d’esportazione. Mariolina è una fashion designer che il mondo ci invidia. Per motivi diversi, si ritrovano tutti in Tanaquil, Paese immaginario dell’America Centrale. E, dopo quel viaggio, nessuno e niente, nemmeno il Tanaquil, saranno più gli stessi.Nell’arco narrativo di un anno, Arianna ci porta al centro del circo folle e contradditorio del glamour in nome della beneficienza: uno dei fenomeni che più hanno influenzato lo star system internazionale nell’ultimo decennio. Tra divi del cinema capricciosi, stiliste eccentriche, giornaliste ambiziose, uomini d’affari senza scrupoli, sempre in viaggio tra party, aste “charity” e festival del cinema, Tu sai chi sono io gratta con ironia sotto le paillettes e trova la cattiveria.

PAOLA JACOBBI è giornalista, inviato speciale di “Vanity Fair”. Ha pubblicato per Sperling Sotto i tre carati non è vero amore, Pazze per le borse, Voglio quelle scarpe. Questo è il suo primo romanzo.

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Joseph ConradCuore di tenebraA cura di Mario CurreliCollana Grandi Tascabili, Pagine 196, Prezzo € 8,00 In libreria 29 maggio 2013

Nuova traduzione

Una versione che raccoglie i due romanzi del ciclo di “Marlow narratore”: Cuore di tenebra e Gioventù

Per la prima volta in Italia, il testo corretto secondo la nuova edizione critica dell’Università di Cambridge

Una nuova traduzione aggiornata per un classico del Novecento: un libro che è romanzo d’avventura e viaggio nelle ombre dell’animo umano. Il protagonista, Marlow, viene mandato in missione nel cuore del Congo belga alla ricerca del disperso Kurtz: mano a mano che si addentra nella natura selvaggia, dovrà affrontare i lati più oscuri e pericolosi dell’uomo. Il volume, curato da Mario Curreli, presenta in una nuova traduzione aggiornata il testo di Cuore di tenebra e vi affianca il racconto lungo Gioventù, il primo capitolo del ciclo di Marlow, che ripercorre il battesimo del mare dello stesso Conrad.

MARIO CURRELI insegna Letteratura inglese all’Università di Pisa. È tra i fondatori della Joseph Conrad Society ed è editor della Joseph Conrad Society per l’Italia. Per i Classici Bompiani ha curato i due volumi delle Opere di Joseph Conrad.

DI JOSEPH CONRAD (1857-1924) sono disponibili nei Tascabili Bompiani La linea d’ombra e Racconti di mare e di costa. Per la collana dei Classici Bompiani sono uscite le Opere in due volumi, Romanzi e racconti (1895-1903) nel 2001 e Romanzi racconti (1904-1924) nel 2002.

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Joseph ConradLord JimA cura di Mario CurreliCollana Grandi Tascabili, Pagine 360, Prezzo € 9,00 In libreria 29 maggio 2013

Nuova traduzione

Un libro d’avventura e di mare, una grande storia di riscatto e redenzione

Per la prima volta in Italia, il testo corretto secondo la nuova edizione critica dell’Università di Cambridge

In seguito a un incidente, Jim, ufficiale di un mercantile britannico, è costretto a lasciare la comunità ideale della nave a cui appartiene per essere ricoverato in ospedale, in un porto orientale. Dopo lo guarigione trova imbarco sul Patna, una vecchia carretta, che trasporta da Singapore a Jedda un gruppo di ottocento pellegrini musulmani diretti alla Mecca. Improvvisamente lo nave sta per affondare; il capitano e l’equipaggio, convinti che non ci sia nulla da fare, saltano vilmente nella scialuppa di salvataggio. Anche Jim fa lo stesso. Ma la nave non va a fondo e, scoppiato lo scandalo, Jim è l’unico membro dell’equipaggio che ha il coraggio di presentarsi all’inchiesta. Gli viene così ritirato il brevetto di ufficiale e di qui inizia un lungo calvario per il giovane, che nel tentativo di dimenticare la sua colpa, cerca persino di cancellare la propria identità. Fino a quando a Patusan, nel Borneo, Lord Jim ritroverà l’amore, la stima e l’ammirazione, e il suo nome lo trasformerà in eroe.

MARIO CURRELI insegna Letteratura inglese all’Università di Pisa. È tra i fondatori della Joseph Conrad Society ed è editor della Joseph Conrad Society per l’Italia. Per i Classici Bompiani ha curato i due volumi delle Opere di Joseph Conrad.

DI JOSEPH CONRAD (1857-1924) sono disponibili nei Tascabili Bompiani La linea d’ombra e Racconti di mare e di costa. Per la collana dei Classici Bompiani sono uscite le Opere in due volumi, Romanzi e racconti (1895-1903) nel 2001 e Romanzi racconti (1904-1924) nel 2002.

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Stephen KingL’ombra dello scorpioneVolume 5 – Terra di nessunoTraduzione di Carlo ProsperiCollana Just Bompiani, Pagine 136, Prezzo € 15,00 In libreria 29 maggio 2013

“A ciascuno la sua scelta nella terra di nessuno”

Adattato dal drammaturgo e sceneggiatore Roberto Aguirre-Sacasa (Big Love) e illustrato da Mike Perkins (Captain America) e Laura Martin (Astonishing X-Men)

In lavorazione, un film tratto da L’ombra dello scorpione scritto e diretto da Ben Affleck

In versione graphic novel, uno dei long seller del maestro del brivido. Con Terra di nessuno, tocchiamo il punto nevralgico del romanzo: la decisione più cruciale. Si tratta di accettare o meno, infatti, il viaggio a Las Vegas, prospettato a quattro paladini per ricostruire la società sotto la minaccia delle forze del male. Ai quattro è posta l’alternativa di starsene nella relativa sicurezza di una città ormai risvegliata o di rimboccarsi le maniche e affrontare il pericolo, di mettere fine ai propri guai combattendoli. Ne hanno la volontà? Intendono davvero partire per Las Vegas dove li aspetta l’Uomo Nero? Naturalmente, come tutti sanno, sia chi decide di passare all’azione sia chi preferisce far finta di niente compie una scelta.

STEPHEN KING è nato a Portland il 21 settembre del 1947. Definito dalla critica “il re del brivido”, vive e lavora nel Maine con la moglie, a sua volta scrittrice, e i tre figli. Le sue storie da incubo sono best seller clamorosi in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma e Rob Reiner. Di Stephen King Bompiani ha pubblicato: Shining, Carrie, A volte ritornano, L’occhio del male, L’ombra dello scorpione, Ossessione.

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José Luis González-BaladoIl cuore di Papa GiovanniPostfazione di Loris Francesco CapovillaCollana Grandi Tascabili, Pagine 450, Prezzo € 11,00 In libreria 29 maggio 2013

In occasione del 50° anniversario della morte di Papa Giovanni XXIII3 giugno 1963- 3 giugno 2013

In appendice il testo integrale del “discorso della luna”L’intenso saluto del Papa buono

“Parlare ai piccoli, accostare gli ammalati e gli anziani, accogliere a festa gli ospiti, costituivano i momenti più belli della sua innata ed educata inclinazione a comunicarecon tutti e a effondere la ricchezza della sua sensibilità.” dalla prefazione di Mons. Loris Francesco Capovilla

A mezzo secolo dalla scomparsa di Papa Giovanni XXIII, un omaggio a uno dei pontefici più amati di sempre, capace di incidere come pochi sulla vita religiosa, politica e civile del ventesimo secolo. José Luis González-Balado, avvalendosi della collaborazione di Mons. Loris Francesco Capovilla, segretario particolare di Papa Giovanni, ripercorre la vita di Angelo Roncalli attraverso ricordi e testimonianze per larga parte mai divulgati prima d’ora: dall’infanzia a Sotto il monte agli studi in seminario a Bergamo, dalla nomina a Patriarca all’elezione al soglio di Pietro. Ne emerge il ritratto di un uomo mite e disponibile ma molto determinato, capace nei 7 anni del suo pontificato (1956-1963) di dare un forte impulso di rinnovamento alla Chiesa, ispirando le riforme del Concilio Vaticano II. Un libro prezioso per riscoprire una figura entrata nell’immaginario tra i giganti del Novecento, con l’umiltà che la contraddistingueva e che gli fece guadagnare il soprannome di Papa buono.

JOSE’ GONZALES-BALADO, scrittore e giornalista, è uno dei più autorevoli studiosi della figurae del pensiero di Madre Teresa di Calcutta. È l’autore di una biografia di Papa Paolo VI e ha curato per Bompiani l’autobiografia di Madre Teresa, La mia vita (2003).

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Cesare BrandiOpere vol. 2A cura di Vittorio Rubiu BrandiCollana Classici, Pagine 2000, Prezzo € 50,00 In libreria 29 maggio 2013

Un viaggio inedito nella storia dell’arte

Per la prima volta in volume i saggi, le recensioni e le letture d’opera di uno dei maggiori scrittori d’arte del Novecento

1000 copie vendute con viaggi e scritti letterari

Hanno scritto di Viaggi e scritti letterari e Pellegrino di puglia:

“ È un profondo senso di poesia a legare gli scritti di Cesare Brandi.” Giuseppe Di Stefano, Corriere della Sera

“Brandi è un’impagabile guida, sensibile e intelligente.” Renato Minore, Il Messaggero

“Uno scrittore, inopinatamente, di confini.” Alberto Arbasino

Per la prima volta raccolti in volume tutti gli scritti sull’arte di Cesare Brandi: una storia dell’arte che attraversa l’età antica e moderna attraverso la penna di un grande critico e divulgatore. Un percorso che illumina le tappe più note dell’arte antica – Lorenzetti, Caravaggio, Giotto, Mantegna e Bernini tra gli altri – con un commento puntuale e appassionato, ma non trascura le opere meno note e ingiustamente dimenticate. Il viaggio nell’arte moderna si concentra sulla pittura dell’800 e del ’900, passando in rassegna artisti italiani (De Pisis, De Chirico, Guttuso, Fontana) e grandi nomi europei, da Léger a Gauguin, da Monet a Picasso.

CESARE BRANDI(Siena 1906-1988), fondatore e direttore dell’Istituto centrale del restauro, poi professore universitario, ha scritto importanti opere di estetica: Dialoghi della Pittura, della Poesia, della Scultura e dell’Architettura (1945-1957); di teoria della critica e del restauro, di storia dell’arte: Disegno della pittura italiana (1980); monografie d’arte e libri di viaggio. Tra i suoi libri ricordiamo inoltre: Aria di Siena (1987), Città del deserto (1990), Morandi (1990), Verde Nilo (1991). Bompiani ha pubblicato Terre d’Italia (2006), Pellegrino di Puglia (2010), Viaggio nella Grecia antica (2011) e, nei Classici Bompiani, Viaggi e scritti letterari (2009).

VITTORIO RUBIU BRANDI, erede e studioso dell’opera di Brandi, ha curato per i Classici Bompiani il volume Viaggi e scritti letterari (2009).

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Filosofia

Giovanni Scoto EriugenaDivisione della naturaA cura di Nicola GorlaniTesto latino a fronteCollana Il Pensiero Occidentale, Pagine 1500, Prezzo € 35,00 In libreria 22 maggio 2013

Il De divisione naturae costituisce una grande epopea metafisica intorno al concetto di natura considerato come la totalità delle realtà esistenti e non esistenti. L’articolazione dell’opera in cinque libri ripercorre la suddivisione della natura nelle sue quattro principali divisioni: la natura creante e non creata, cioè Dio inteso come causa del tutto, la natura creante e creata, cioè il Verbo di Dio all’interno del quale si individuano i principi generali della creazione, la natura non creante e creata, costituita dalla processione della seconda natura all’interno del mondo creato, e infine la natura non creante e non creata cioè Dio considerato come fine ultimo cui tendono tutti gli esseri creati. Accanto a questa struttura, che ricalca le teorizzazioni dei filosofi neoplatonici, si trova un vasto commentario ai primi sei giorni della creazione secondo il racconto della Genesi, all’interno della quale l’uomo costituisce il centro di maggiore interesse in quanto, grazie alla sua funzione mediatrice, costituisce contemporaneamente la ragione della processione dalle cause negli effetti e il punto di partenza grazie al quale la molteplicità del mondo materiale potrà ricongiungersi con il suo principio originario, cioè Dio.

NICOLA GORLANI è nato nel 1977. Dopo la maturità classica, consegue la laurea in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Pavia con una tesi in filosofia antica su Proclo con Mario Vegetti e Michele Abbate. Si occupa poi dei rapporti tra il neoplatonismo pagano e la tradizione cristiana addottorandosi nel 2008 con una tesi su Eriugena. Attualmente insegna lettere nei licei.

GIOVANNI SCOTO EURIGENA nacque in Irlanda probabilmente intorno all’810 d.C., ma fu attivo in Francia alla corte di Carlo il Calvo, dove svolse l’attività di Magister. Partecipò alla controversia sulla predestinazione e, per primo nell’occidente latino, tradusse dal greco e commentò le opere di illustri padri della tradizione orientale. La sua opera di maggiore rilevanza è certamente il De divisione naturae. Morì probabilmente prima dell’880.

AristoteleGenerazione e corruzioneA cura di Maurizio Migliori e Lucia PalpacelliCollana Il Pensiero Occidentale, Pagine 700, Prezzo € 28,00 In libreria 29 maggio 2013

Il De generatione et corruptione, opera poco conosciuta e sottovalutata, svolge un ruolo importante nelle riflessioni fisiche di Aristotele. Lo Stagirita affronta e risolve le questioni concernenti i quattro tipi di mutamento, distinti secondo la categoria di riferimento: la generazione e corruzione secondo la sostanza, l’aumento-diminuzione secondo la quantità, l’alterazione secondo la qualità, la traslazione secondo il luogo. L’articolazione di tali temi si sviluppa in un ricco confronto con i filosofi del tempo, con la ripresa della centrale tematica delle cause fisiche e con espliciti riferimenti al Motore immobile trattato nella Metafisica. L’ampia introduzione di Maurizio Migliori, che affronta le questioni di fondo proposte in

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Page 27: Novità Bompiani maggio 2013 · Web viewHanno risposto al critico Nanni Balestrini, Alberto Bevilacqua, Isabella Bossi Fedrigotti, Luca Canali, Guido Ceronetti, Franco Cordelli, Andrea

questo testo, è completata da un saggio bibliografico di Lucia Palpacelli che espone criticamente tutti gli studi apparsi nell’ultimo trentennio. La traduzione e il commentario di Migliori sono stati rivisti e arricchiti sulla base di un analogo aggiornamento bibliografico. Il lettore ha così a disposizione un testo completo, presentato in un’ottica unitaria e sorretto da una lettura critica aggiornata.

MAURIZIO MIGLIORI, ordinario di Storia della Filosofia antica all’Università di Macerata, è autore di molti studi sulla filosofia greca del V-IV secolo a.C. (soprattutto Platone), che spaziano da temi fisico-metafisici (ad esempio sul Timeo) a quelli teoretici (in particolare sulla dialettica, da Zenone a Gorgia fino a Platone) a quelli etici e politici. Lucia Palpacelli, Dottore di ricerca in Storia della Filosofia dal 2008, ha pubblicato una monografia dal titolo Una commedia straordinariamente seria: l’Eutidemo di Platone (Vita e Pensiero 2009) e vari articoli sulla fisica aristotelica; per Bompiani ha curato l’appendice bibliografica e lessicografica del volume Aristotele, Fisica (2011).

ARISTOTELE nasce a Stagira nel 384 a.C. All’età di 17 anni entra a far parte dell’Accademia di Platone e ci rimane per vent’anni svolgendo un’attività di insegnamento, sino alla morte di Platone, nel 347-348. Nel 343 il re macedone Filippo lo invita a corte in veste di precettore di Alessandro e qui rimane fino alla morte di Filippo nel 336. Nel 335 Aristotele rientra ad Atene e svolge attività di ricerca e di insegnamento nel Liceo, un ginnasio vicino al tempio di Apollo Liceo (originariamente chiamato “peripato”, passeggiata e luogo di discussione), raccogliendo intorno a sé amici e scolari. Nel 323 però, morto Alessandro in Oriente, si allontana da Atene e si ritira a Calcide, sull’isola di Eubea, terra di origine della famiglia materna: qui muore a 62 anni nel 322 a.C.

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