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NOVEMBRE
3 Novembre 10 novembre 17 novembre 24 novembre
Regina di Tutti i Santi,
prega per noi
Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate
Affrettiamoci verso i fratelli che ci aspettano
A che serve dunque la nostra lode ai santi, a che il nostro tributo di gloria, a che questa stessa nostra
solennità? Perché ad essi gli onori di questa stessa terra quando, secondo la promessa del Figlio, il
Padre celeste li onora? A che dunque i nostri encomi per essi? I santi non hanno bisogno dei nostri
onori e nulla viene a loro dal nostro culto. Ѐ chiaro che, quando ne veneriamo la memoria, facciamo
i nostri interessi, non i loro. Per parte mia devo confessare che, quando penso ai santi, mi sento
ardere da grandi desideri.
Il primo desiderio, che la memoria dei santi o suscita o stimola maggiormente in noi, è quello di
godere della loro tanto dolce compagnia e di meritare di essere concittadini e familiari degli spiriti
beati, di trovarci insieme all’assemblea dei patriarchi, alle schiere dei profeti, al senato degli
apostoli, agli eserciti numerosi dei martiri, alla comunità dei confessori, ai cori delle vergini, di
essere insomma riuniti e felici nella comunione di tutti i santi. Ci attende la primitiva comunità dei
cristiani, e noi ce ne disinteresseremo? I santi desiderano di averci con loro e noi e ce ne
mostreremo indifferenti? I giusti ci aspettano, e noi non ce ne prenderemo cura? No, fratelli,
destiamoci dalla nostra deplorevole apatia. Risorgiamo con Cristo, ricerchiamo le cose di lassù,
quelle gustiamo. Sentiamo il desiderio di coloro che ci desiderano, affrettiamoci verso coloro che ci
aspettano, anticipiamo con i voti dell’anima la condizione di coloro che ci attendono.
Non soltanto dobbiamo desiderare la compagnia dei santi, ma anche di possederne la felicità.
Mentre dunque bramiamo di stare insieme a loro, stimoliamo nel nostro cuore l’aspirazione più
intensa a condividerne la gloria. Questa bramosia non è certo disdicevole, perché una tale fame di
gloria è tutt’altro che pericolosa.
Vi è un secondo desiderio che viene suscitato in noi dalla commemorazione dei santi, ed è quello
che Cristo, nostra vita, si mostri anche a noi come a loro, e noi pure facciamo con lui la nostra
apparizione nella gloria. Frattanto il nostro capo si presenta a noi non come è ora in cielo, ma nella
forma che ha voluto assumere per noi qui in terra. Lo vediamo quindi non coronato di gloria, ma
circondato dalle spine dei nostri peccati.
Si vergogni perciò ogni membro di far sfoggio di ricercatezza sotto un capo coronato di spine.
Comprenda che le sue eleganze non gli fanno onore, ma lo espongono al ridicolo. Giungerà il
momento della venuta di Cristo, quando non si annunzierà più la sua morte. Allora sapremo che
anche noi siamo morti e che la nostra vita è nascosta con lui in Dio. Allora Cristo apparirà come
capo glorioso e con lui brilleranno le membra glorificate. Allora trasformerà il nostro corpo
umiliato, rendendolo simile alla gloria del capo, che è lui stesso. Nutriamo dunque liberamente la
brama della gloria. Ne abbiamo ogni diritto. Ma perché la speranza di una felicità così
incomparabile abbia a diventare realtà, ci è necessario il soccorso dei santi. Sollecitiamolo
premurosamente. Così, per loro intercessione, arriveremo là dove da soli non potremmo mai
pensare di giungere.
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Per tutto il mese di Novembre:
Ogni lunedì alle ore 17:00 sarà celebrata una Santa Messa per tutti i defunti al Centro
Giovani di Lorenzo.
Ogni giovedì alle ore 16:00 sarà celebrata una Santa Messa per tutti i defunti nella chiesa di
Maria.
Ogni venerdì alle ore 15:30 sarà celebrata una Santa Messa per tutti i defunti nella chiesa di
Silvestro.
A queste Messe settimanali per tutti i morti i fedeli possono secondo la consuetudine partecipare
con una libera offerta in suffragio dei loro cari defunti (nell’apposita bussoletta).
Preghiera per la Chiesa il 3 novembre
Nel 1973 la Beata Vergine Maria apparve ad Akita, in Giappone. Le apparizioni e i relativi
messaggi furono riconosciuti come attendibili e degni di fede nel 1988 dalla Congregazione per la
Dottrina della Fede presieduta dal cardinale Ratzinger. Il messaggio del 13 ottobre conteneva una
profezia:
«L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali
opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati
e ostacolati dai loro confratelli […] chiese ed altari [verranno] saccheggiati; la Chiesa sarà piena
di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a
lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime
consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati
aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro».
Si invita a recitare il “Memorare” (composto da San Bernardo di Chiaravalle) dopo la Santa
Comunione il prossimo 3 novembre, per la crisi nella Chiesa:
RICORDATI, o piissima Vergine Maria, non essersi mai udito al mondo che alcuno sia
ricorso al tuo patrocinio, abbia implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione e sia stato
abbandonato. Animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle Vergini, a te
vengo e, peccatore contrito, innanzi a te mi prostro. Non volere, o Madre del Verbo,
disprezzare le mie preghiere, ma ascoltami propizia ed esaudiscimi. Amen
SETTIMANA LITURGICA
31a settimana del tempo ordinario
Anno C / ciclo I
Per prenotazioni di Sante Messe o per contattare
Don Mauro telefonare al 0862-976263 – 3387779754
Lunedì 4 Novembre
A. Carlo Borromeo vescovo
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Def. Berardino, Evelina e Domenico – ord. da Marfisa).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Per tutti i defunti).
Martedì 5 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Deff. Angelantonio 1° Anniversario e Annamaria – ord. dai
figli).
16:00 S. Messa a S. Maria (Def. Luciana 1° Ann. – ord. da Maria A.).
Mercoledì 6 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Def. Paolo – ord. da Domenica).
Giovedì 7 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Deff. Gabriele, Maria e Franco – ord. da Antonina).
16:00 S. Messa a S. Maria (Per tutti i defunti).
Venerdì 8 Novembre
In mattinata: Comunione ai malati.
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Per tutti i defunti).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Defunti Iannozzi e Ioannucci – ord. da
Rosina).
Sabato 9 Novembre
Dedicazione dell’Arcibasilica Lateranense
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Deff. Angelino, Amedeo, Gelsomina e Gino – ord. da Angela).
16:00 S. Messa a S. Maria (Def. Domenica – ord. dalla famiglia).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Defunti Ponzi e Incletolli – ord. da
Domenica).
Domenica 10 Novembre
10:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Def. Mena, 1° Anniversario – ord. dalla
famiglia).
11:30 S. Messa a S. Maria (Deff. Paolina, Pietro e Vincenzo- ord. da Lina).
17:30 S. Messa in Rito antico a S. Lorenzo-Centro Giovani.
10 novembre
In memoria
di Carla Dell’Aguzzo
Nella notte tra sabato 2 e domenica 3 novembre a 49 anni di età se n’è andata in silenzio, Carla
Dell’Aguzzo, con la consapevolezza che la sua vita terrena era ormai al tramonto. Intimamente
purificata dalla sofferenza dell’ultima ora, Carla è entrata finalmente nell’abbraccio di Dio Padre e
in questo momento è vicino a noi quasi per dare un’ultima carezza affettuosa ai suoi cari,
amatissimi famigliari e un forte abbraccio a tutti quelli che le sono stati vicino.
Nel ricordo della bontà d’animo e della grande cordialità che la rendeva ottimista e speranzosa,
soprattutto in questi ultimi mesi di lotta contro il male, lo spirito di sopportazione, di cristiana
rassegnazione, diciamo grazie a chi intorno a lei ha accettato il compito del servizio, del conforto,
della cura e della compassione. Ora la cara Carla può dire con l’Apostolo Paolo al termine della
vita: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede”.
Dunque esprimiamo ai familiari le nostre condoglianze e la nostra partecipazione al loro dolore.
Carissima Carla, in questo momento mentre ognuno di noi qui ti ricorda personalmente nel suo
intimo e prega per te, perché tu possa ricevere da Dio il premio promesso ai servi fedeli, sentiamo di
esprimerti la nostra riconoscenza perché sei stato una donna giusta, caritatevole e di grande cuore,
una mamma meravigliosa e un esempio di cristianesimo vissuto: il tuo sorriso, le tue parole ci
mancheranno, ma la memoria di te rimarrà indelebile nel cuore delle tante persone che ti hanno
conosciuto, amato e stimato. Vorrei rivolgerti l’ultimo saluto, pensare a te in paradiso con le parole
di Sant’Agostino che ci invitano alla speranza nella fiducia in Dio:
Se mi ami non piangere
Non piangere per la mia dipartita. Ascolta questo messaggio. Se tu conoscessi il mistero immenso
del cielo dove ora vivo; se tu potessi vedere e sentire ciò che io vedo e sento in questi orizzonti
senza fine, e in quella luce che tutto investe e penetra, non piangeresti.
Sono ormai assorbita dall’incanto di Dio, dalla sua sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono
così piccole e meschine al confronto. Mi è rimasto l’affetto per te, una tenerezza che non hai mai
conosciuto. Ci siamo visti e amati nel tempo: ma tutto era allora fugace e limitato. Ora vivo nella
serena speranza e nella gioiosa attesa del tuo arrivo tra noi. Tu pensami così... Non piangere, se
veramente mi ami.
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IL CORO CERCA NUOVE VOCI
Il Coro della Parrocchia è alla ricerca di nuovi elementi per ampliare il proprio organico vocale. Il
repertorio del Coro spazia dalle antiche melodie del canto gregoriano alla polifonia rinascimentale,
dai grandi autori barocchi alla musica del Settecento e dell’Ottocento, fino alle più belle
composizioni dei giorni nostri e ai canti più amati della tradizione cristiana. Tutti possono proporsi
per cantare nel Coro: non solo gli esperti, ma anche i principianti e coloro che non hanno alcuna
esperienza o conoscenza di tipo tecnico. Non è necessario saper leggere uno spartito, basta amare la
musica e dedicare un po’ del proprio tempo al canto. Il Coro anima abitualmente le liturgie
domenicali e le principali celebrazioni delle festività liturgiche Le prove si svolgono di norma una
volta alla settimana, in orario serale, presso la Chiesa. Per informazioni potete contattare Chiara
Zarivi…Il Coro vi aspetta numerosi per condividere questa bella esperienza!
Visita Pastorale: Card. Petrocchi: “Speciale prossimità ad ammalati e situazioni di
marginalità come a ragazzi e giovani”
Con una solenne celebrazione nella basilica di santa Maria di Collemaggio, il Cardinale Giuseppe
Petrocchi, Arcivescovo del capoluogo abruzzese, ha dato inizio alla Visita Pastorale nelle
parrocchie dell’Arcidiocesi dell’Aquila. La basilica di Collemaggio svolge, infatti, le funzioni di
Cattedrale provvisoria in sostituzione del Duomo di San Massimo distrutto dal terremoto del 2009.
“Una particolare attenzione – ha scritto il cardinale nel decreto di indizione letto all’inizio della
celebrazione – sarà rivolta alle famiglie dei ragazzi che stanno compiendo il cammino
dell’iniziazione cristiana, al tema vocazionale e al ruolo degli anziani nella comunità”.
Il desiderio dell’arcivescovo Petrocchi è quello di farsi vicino in particolare alle periferie
esistenziali in cui vivono tante persone.
“Una speciale “prossimità” – ha detto il porporato – intendo dedicare agli ammalati, alle situazioni
di marginalità come anche all’incontro con i ragazzi e i giovani”.
Non mancheranno anche gli incontri nei luoghi di lavoro, con le Amministrazioni comunali, nei
luoghi della cultura con i quali il cardinale desidera avere “un contatto fraterno”.
Una visita che intende porsi “come un gesto di sincera fraternità e fattiva amicizia – ha detto
Petrocchi – anche con i battezzati di altre Chiese o Comunità cristiane, con Coloro che non
frequentano più la Parrocchia, professano altre fedi religiose o si riconoscono in altre convinzioni
ideali”.
Infine, l’auspicio del cardinale per la visita pastorale che terminerà il 29 marzo 2023: “lo Spirito del
Signore, Crocifisso e Risorto, ci aiuti a crescere nell’ascolto della Parola, nel vivere ogni giorno la
Pasqua e nel lasciarci animare dalla grazia della Pentecoste, per essere sempre più Chiesa unita,
articolata e missionaria”.
SETTIMANA LITURGICA
32a settimana del tempo ordinario
Anno C / ciclo I
Per prenotazioni di Sante Messe o per contattare
Don Mauro telefonare al 0862-976263 – 3387779754
Lunedì 11 Novembre
A. Martino di Tours, vescovo
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Deff. Antonio e Anna – ord. da Delia).
16:00 S. Messa a S. Maria (Def. Giuliano – ord. dalla famiglia).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Per tutti i defunti).
Martedì 12 Novembre
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Mercoledì 13 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Per le Anime Sante – ord. da Pasqualina).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Deff. Vincenzo, Giulia, Gaetano e Angelo –
ord. Dalla famiglia).
Giovedì 14 Novembre
16:00 S. Messa a S. Maria (Per tutti i defunti).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Def. Paolo – ord. da Antonina).
Venerdì 15 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Per tutti i defunti).
16:00 S. Messa a S. Maria (Per tutti i defunti – ord. da Maria C.).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Def. Carla Dell’Aguzzo – ord. da Teresa).
Sabato 16 Novembre
16:00 S. Messa a S. Maria (Deff. Benedetto, Concetta e Gino – ord. da Giovanna).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Deff. Alfonsina e Beniamino – ord. da
Franco).
Domenica 17 Novembre
10:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Deff. Augusta e Francesco – ord. dai figli).
11:30 S. Messa a S. Maria (Def. Domenica – ord. da Luisa).
17:30 S. Messa in Rito antico a S. Lorenzo-Centro Giovani.
17 novembre
Messa feriale nella Cappellina di S. Maria
Da lunedì prossimo 18 novembre la Santa messa nei giorni feriali a Santa Maria, salvo eccezioni,
che verranno specificate di volta in volta sulla lucciola, verrà celebrata nella cappellina, dietro
l’altare.
È evidente che per poche persone non vale la pena effettuare l’accensione del riscaldamento della
chiesa ogni giorno, quindi cerchiamo di risparmiare un po’ riscaldando bene la cappellina che può
contenere tranquillamente una ventina di persone. Naturalmente per le celebrazioni in cui si prevede
un maggior afflusso di fedeli useremo la chiesa.
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FESTA DEL CIAO
Azione Cattolica dei Ragazzi
DOMENICA 24 NOVEMBRE
È’ giunto il momento della prima festa del cammino ACR 2019!
Tutti i bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni sono invitati a partecipare!
PROGRAMMA:
Ore 10:00- Accoglienza presso il cortile sul retro della chiesa di S. Maria
Ore 11:30- Santa Messa
Ore 13:00- PRANZO AL SACCO
Ore 14:00- Grande gioco
Ore 16:00- Arrivo genitori e preghiera
Ringraziamo chiunque volesse portare un dolcetto!!!
Ricordiamo che l’appuntamento con l’ACR è ogni sabato dalle 15:00 alle 16:00 nella stanza sul
retro della chiesa di S. Maria.
L'ACR si presenta
L'ACR (Azione Cattolica Ragazzi) è una speciale esperienza di Chiesa che nasce, vive e cresce
all’interno della comunità parrocchiale e che, attraverso originali iniziative di fraternità ed
esperienze comunitarie rispondenti all’età, dona a ogni ragazzo la possibilità di incontrare
personalmente il Signore Gesù.
L'ACR è nata dall’Azione Cattolica nel 1969, per valorizzare il ruolo dei più piccoli nella Chiesa.
Da allora moltissimi bambini e ragazzi hanno dato vita di giorno in giorno all’ACR, trovando nei
suoi gruppi un ambiente adatto a favorire la crescita e l’amicizia con tanti coetanei.
Un cammino che vuole introdurre i ragazzi all’incontro personale con Gesù facendo esperienza viva
e concreta della comunità cristiana. Il percorso formativo, che vede i ragazzi protagonisti del loro
cammino di crescita, è un itinerario di iniziazione alla vita cristiana che parte dalla realtà quotidiana
dei ragazzi e cerca di leggerla e interpretarla alla luce della Parola di Dio. Alcuni strumenti aiutano
e accompagnano bambini e ragazzi lungo tutto il cammino:
Le riviste associative La Giostra, Foglie, Ragazzi e Graffiti aiutano i piccoli soci ad aprirsi
gradualmente alla vita associativa e alla conoscenza degli altri gruppi in Italia.
L’ACR li guarda i ragazzi per ciò che sono oggi e non in funzione di quello che saranno domani,
accompagnandoli a vivere in pienezza questa stagione della vita legata alla scoperta del mondo e
alla crescita della persona. Dai 4 ai 14 anni, con percorsi adatti a ciascuna fascia di età, i bambini e i
ragazzi si incontrano nelle numerose parrocchie italiane settimanalmente in gruppo dove vivono
attività ricche e coinvolgenti.
Alcuni momenti in particolare ritmano la vita dei ragazzi dando loro occasione di essere testimoni
di Cristo: il Mese del Ciao, che segna l’apertura delle attività in Settembre-Ottobre. Il Mese della
Pace, che in Gennaio promuove un’iniziativa di solidarietà internazionale. Il Mese degli Incontri,
Maggio, che permette di conoscere altri gruppi e realtà. E infine il Tempo Estate Eccezionale,
dedicato ai campi scuola, uscite e numerosi momenti di gioco quotidiano organizzati dalle
parrocchie.
La nostra Parrocchia è lieta di invitare tutti i ragazzi ogni sabato dalle ore 15:00 alle 16:00
presso la sala attigua al giardino della chiesa di S. Maria per il gioco e per un cammino di
educazione cristiana. La preparazione alla messa per tutti i bimbi alle 11.00 a S. Maria ogni
domenica.
Miracolo a San Marco
Sono giorni ed ore, questi, di forte preoccupazione per il picco straordinario di marea che ha colpito
Venezia, causando anche due vittime in aggiunta agli enormi danni. Danni che hanno riguardato –
come testimoniano le immagini televisive che hanno ammutolito tutti – anche la chiesa veneziana
per eccellenza, la Basilica di San Marco, che dà il nome alla celebre piazza antistante, da molti
ritenuta la più bella del mondo. Ebbene, pur avendo riportato molti danni pare che la Basilica possa
non averne subiti di irreparabili. Questo, almeno, viene da pensare dalle parole del procuratore
della Basilica stessa, Pierpaolo Campostrini, il quale ha dichiarato all’agenzia Ansa: «Siamo stati
a un soffio dall’Apocalisse, a un pelo dal disastro». Staremo dunque a vedere gli sviluppi della
vicenda veneziana, anche se di una cosa possiamo essere certi: l’incantevole città veneta e la sua
chiesa ne hanno vissute di peggiori. E non si riferiamo solo alla marea del 1966. L’allusione, qui, è
infatti ad un altro fatto storico di certo noto a chi risiede in Laguna ma molto meno, c’è da
scommettere, a tutti gli altri. Stiamo parlando di quanto accadde a Venezia nel lontano 972
quando, in seguito ad una rivolta popolare contro il doge Pietro Candiano IV, un incendio devastò la
chiesa primitiva, l’antenata, per capirci, della Basilica che tutti conosciamo e ammiriamo. Oltre
alla struttura, le fiamme si presero anche il corpo di san Marco, nel senso che si perse traccia
delle reliquie dell’evangelista. Per i veneziani di allora, lo shock – comprensibilmente – fu davvero
tremendo. Si temeva che l’incendio avesse distrutto per sempre la salma del santo, anche se la totale
assenza di tracce fece, in un secondo momento, propendere per il furto. Le ipotesi insomma si
accavallavano in un crescendo di panico e sconcerto ma intanto, nonostante il trascorrere degli anni,
il corpo non si trovava. Niente di niente. Cosa che alimentò una vera e propria disperazione
cittadina alla quale non pareva esserci umano rimedio. Così, quando tutto sembrava ormai
perduto, nel giugno del 1094, il doge Vitale Falier stabilì un digiuno di tre giorni con precessione
solenne nel quarto affinché Venezia potesse riavere il suo tesoro perduto. Una decisione che oggi
molto probabilmente susciterebbe i risolini dei tanti scettici che popolano i media. Invece i
veneziani di allora presero l’idea del doge molto sul serio. Nei documenti locali viene infatti
raccontato il fervore del popolo che invocava con preghiere e lacrime il miracolo. Ebbene, il
sospirato prodigio avvenne: il 25 giugno, una delle poche colonne rimaste dell’antica chiesa vide
le proprie pietre muoversi, lasciando apparire l’arca dove giaceva la salma dell’evangelista. Per
Venezia fu una vera e propria rinascita, seguita da gioia e festeggiamenti. Ora, che insegna questo
episodio? Tante cose, evidentemente. La prima è la resistenza – persino agli eventi più avversi – del
culto marciano. Il secondo insegnamento, più generale ma non per questo meno importante, è legato
alla potenza sottovalutata di devozione e preghiera. Forze in grado, ci assicura il Vangelo, di
smuovere le montagne. Motivo per cui, nonostante la situazione drammatica di questi giorni,
conviene non perdersi d’animo e pregare per Venezia. Perché nessuna marea, neppure la più
impetuosa, può nulla contro l’oceano della fede.
SETTIMANA LITURGICA
33a settimana del tempo ordinario
Anno C / ciclo I
Per prenotazioni di Sante Messe o per contattare
Don Mauro telefonare al 0862-976263 – 3387779754
Lunedì 18 Novembre
16:00 S. Messa a S. Maria-Cappellina (Deff. Vincenza, Pietro e Luigi – ord. da Giovanna).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Per tutti i defunti).
Martedì 19 Novembre
16:00 S. Messa a S. Maria-Cappellina (Deff. Guido, Maria e Domenico – ord. da Pia).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Deff. Dania e Giancarlo – ord. da Maria
Oliva).
Mercoledì 20 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Def. Valentina – ord. dalla famiglia).
16:00 S. Messa a S. Maria-Cappellina (Per tutti i defunti – ord. da Emma).
Giovedì 21 Novembre
Presentazione della Beata Vergine Maria
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Deff. Pasqualina, Anna e Ottavio – ord. da Antonina).
16:00 S. Messa a S. Maria (Per tutti i defunti).
Venerdì 22 Novembre
A. Cecilia, vergine e martire
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Per tutti i defunti).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Deff. Aldo e Berta – ord. da Sistina).
Sabato 23 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Deff. Giovanni, Angela, Gina, Giuseppe e Giuseppina – ord. da
Cococcia).
16:00 S. Messa a S. Maria-Cappellina (Deff. Domenico, Fernando, Pasqualina, Angelo e
Loreto – ord. da Antonietta).
Domenica 24 Novembre
Solennità di Cristo Re
10:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Def. Sabatino – ord. da Lina).
11:30 S. Messa a S. Maria (Def. Cecilia 1° Anniversario – ord. da Graziella).
17:30 S. Messa in Rito antico a S. Lorenzo-Centro Giovani.
24 novembre
Non preti, ma preti santi di Giorgio Enrico Cavallo
Nella Chiesa, da quanto l’aridità delle vocazioni ha palesato l’urgente necessità di rimpinguare i
seminari, la soluzione che da più parti viene proposta per invogliare i giovani al sacerdozio è quella
di togliere l’ingombrante celibato dei preti. E va bene, a dirla tutta non è proprio un’idea
contemporanea, ma il Sinodo Amazzonico l’ha posta all’attenzione urgente della Chiesa universale.
Tutto si può dire del Sinodo che passerà alla storia per la carnevalata neopagana delle
Pacahamama e per aver ulteriormente picconato l’edificio storico della Cattolicità. Ma ormai
demolire la Chiesa di Cristo è lo sport preferito in Vaticano, ed è inutile commentare ulteriormente.
Semmai, è bene soffermarsi sulla convinzione profonda e condivisa da molti in buona fede, che il
celibato ecclesiastico scoraggi i seminaristi e che aprendo le porte ai preti sposati vi sia un
meraviglioso ritorno di fiamma, con centinaia – ma che dico? – migliaia di vocazioni in più. Una
Nuova Pentecoste.
Anche con il Concilio Vaticano II dicevano le stesse cose, e abbiamo visto che la sua applicazione
ha prodotto effetti diametralmente opposti a quelli che erano attesi dai padri conciliari. Ammesso,
naturalmente, che molti di essi non fossero già appassionati giocatori dello sport di cui sopra. Karl
Rahner ebbe a sostenere che il celibato dei sacerdoti non sarebbe sopravvissuto all’ingresso della
Chiesa nella modernità. Si tratta di un’affermazione sbagliata, perché la stessa Chiesa non è
sopravvissuta alla modernità, come mostra il deprimente quadro contemporaneo di una cattolicità
tiepida, sbandata, dissolta. In questa cattolicità si parla dunque di preti sposati. Ma c’è davvero
qualcuno, in Vaticano, che crede che i moderni cattolici da operetta possano decidere di fare il prete
se verrà loro concesso di sposarsi? D’accordo che il lavoro a tempo indeterminato è allettante, ma di
un lavoro si tratta; e buona parte dei parroci di oggi tutto fanno fuorché il loro lavoro di parroci.
Hanno trasformato il sacerdozio nell’amministrazione delle parrocchie, nell’accompagnare i
ragazzini alle gite ed all’Estate ragazzi, nell’aprire e chiudere i saloni parrocchiali per mostre di
dubbio gusto e riunioni di condominio. Poi, in mezzo, c’è anche la Messa. Onore a chi celebra con
convinzione e con consapevolezza; ma stendiamo un velo sui sacerdoti che fanno della Messa un
divertissement, con tanto di varianti ecumeniche e neopagane, fino all’assurdo di stralciare il credo
perché «io al credo non ci credo». Infine, vi è l’aspetto “pubblicitario”: nessuno può nascondere la
profonda inquietudine della Chiesa contemporanea, palesemente sperduta e dilaniata da un
progressismo “centrosocialaro”. Ora, con tutta la buona volontà: ma chi può scegliere di fare il
sacerdote in una Chiesa così? «Eh, ma mancano le vocazioni… le proviamo tutte… magari questa
volta va bene». La sensazione è che qualcuno in Vaticano e dintorni davvero la pensi così. Ma sì,
facciamo i preti sposati. E poi anche le pretesse, va’. Magari funziona. E se non funziona facciamo
le Messe in videoconferenza, con l’eucaristia 2.0 recapitata via posta elettronica. La verità è che non
servono più preti. La storia insegna che il cristianesimo non si fa con i numeri, ma con la qualità.
All’inizio, i discepoli erano 12. Ma erano determinati, innamorati, sostenuti dallo Spirito Santo.
Non servono più preti, ma preti santi. Servono nuovi don Bosco e nuovi Curati d’Ars. Servono
nuovi san Benedetto capaci di far rifiorire il monachesimo. Servono esempi. Serve gente che ci
crede. E chi ci crede davvero non ha bisogno della strada comoda o degli escamotage. Dall’attuale
gerarchia ecclesiastica, nella quasi totalità palesemente dimentica del proprio ruolo, troppo spesso
tiepida, talvolta nemmeno cattolica, non possiamo attenderci una svolta positiva. La possiamo
soltanto chiedere a Cristo. Susciti nel cuore degli uomini una santa vocazione; perché senza preti e
suore santi, saremo costretti a subire una Chiesa sempre meno cattolica e sempre più luterana o
pagana, quando non musulmana o dichiaratamente massonica. Una Chiesa che, per perseverare nel
suo sport preferito, finirà per demolire fin l’ultimo mattone del Sacro Edificio eretto in due
millenni. E allora, altro che preti sposati.
In Memoria
La nostra abitazione sulla terra è certamente il tempo che sembra colmare la vita con intense attività
e soddisfazioni, soprattutto nella gioia degli affetti familiari. Ma c’è un traguardo che dobbiamo
raggiungere, affidandoci alla suprema benevolenza di Dio “Dispensatore di ogni bene” che ci ha
dato la vita terrena con la promessa di accoglierci nella dimora eterna, non costruita da mani di
uomo.
Commentando il triste evento della morte, l’Apostolo Paolo descriveva il trapasso che affrontiamo
quando il nostro corpo viene disfatto: “finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal
Signore, perciò camminiamo nella fede e coltivando la fiducia di essere graditi a Dio, preferiamo
andare in esilio dal corpo per abitare presso il Signore…che ci farà ricevere la ricompensa delle
opere compiute.”
L’esilio terreno si è compiuto mercoledì scorso, 20 novembre, per il nostro fratello Cappelli
Gabriele che si è spento a Roma all’età di 88 anni.
La sua serena e feconda esistenza, gli offriva sollievo dopo una lunga esistenza dedicata al lavoro,
ravvivando anche la serenità del cuore nella quiete della famiglia con la quale aveva condiviso i
momenti più espressivi della sua vita. Gli ultimi sorrisi che aleggiavano sul suo volto, quando la sua
voce era ormai sommersa dal dolore dell’infermità, esprimevano ai familiari che lo assistevano la
riconoscenza per tutta la benevolenza ricevuta. Il ricordo di Gabriele come di un uomo amabile e
scherzoso che ha dedicato tutta la sua vita al lavoro per il sostegno della famiglia rimane nel cuore
di tutti noi.
Il dolore dei suoi cari per la sua scomparsa lascia comunque trasparire l’accoglienza offerta da Dio
nella dimora della pace eterna. È la ricompensa per le buone opere compiute da Gabriele in tutta la
sua vita.
Ora ci stringiamo accanto ai suoi diletti familiari per esprimere le nostre sincere condoglianze ed
assicurare un ricordo nella preghiera per questo caro fratello.
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Togli La Benda!
Quando un maestro di spiritualità invitò un uomo d'affari a praticare l'orazione e questi gli rispose
che era molto occupato, la risposta del maestro fu: "Mi ricordi un uomo che camminava nella
foresta, piena di pericoli, con gli occhi bendati... e che era troppo occupato per aver tempo di
togliersi la benda!" Quando l'uomo d'affari portò come scusa la mancanza di tempo, il maestro di
spiritualità disse: "è un errore credere che la preghiera non si può praticare per mancanza di tempo.
Il vero motivo per cui spesso non si prega è l'agitazione della mente".
Ma Gesù le rispose: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa
di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta". (Vangelo di Luca
10, 41-42)
SETTIMANA LITURGICA
34a settimana del tempo ordinario
Anno C / ciclo I
Per prenotazioni di Sante Messe o per contattare
Don Mauro telefonare al 0862-976263 – 3387779754
Lunedì 25 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Deff. Filena, Nicola ed Esterina – ord. da Silvio).
16:00 S. Messa a S. Maria-Cappellina (Deff. Italo, Giuliana e Claudio – ord. dalla famiglia).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Per tutti i defunti).
Martedì 26 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Deff. Sette e Cococcia – ord. da Domenica).
16:00 S. Messa a S. Maria-Cappellina (Deff. Tecla, Giuseppe e Nazzarena – ord. da Franca).
Mercoledì 27 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Def. Innocenzo e Ada – ord. dalla famiglia).
16:00 S. Messa a S. Maria-Cappellina (Def. Umberto – ord. dalla famiglia).
Giovedì 28 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Def. Giuseppino – ord. dalla famiglia).
16:00 S. Messa a S. Maria (Per tutti i defunti).
Venerdì 29 Novembre
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Per tutti i defunti).
16:00 S. Messa a S. Maria-Cappellina (Def. Rosa – ord. da Arnaldo).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Deff. Angelo, Sistina e Domenico – ord. da
Santina).
Sabato 30 Novembre
A. Andrea, apostolo
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Def. Franco – ord. dalla famiglia).
16:00 S. Messa a S. Maria-Cappellina (Def. Alfredo – ord. dalla famiglia).
Domenica 1 Dicembre
10:00 S. Messa a S. Lorenzo-Centro Giovani (Deff. Maria, Giandomenico e Vita – ord. da
Gianna).
11:30 S. Messa a S. Maria (Deff. Cappelli e Marinelli – ord. da Lina).
17:30 S. Messa in Rito antico a S. Lorenzo-Centro Giovani.