Novembre 2011 e III trimestre 2011 ... - Quotidiano Sanità · Novembre 2011, dati...
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Novembre 2011 (dati provvisori) e III trimestre 2011
OCCUPATI E DISOCCUPATI
Novembre 2011
A novembre 2011 gli occupati sono 22906 mila in diminuzione dello 01 (-28 mila unitagrave) rispetto a ottobre Il calo riguarda la sola componente femminile Nel confronto con lo stesso mese dellrsquoanno precedente lrsquooccupazione diminuisce dello 03 (-67 mila unitagrave)
Il tasso di occupazione si attesta al 569 in diminuzione di 01 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 02 punti in termini tendenziali
Il numero dei disoccupati pari a 2142 mila aumenta dello 07 (+15 mila unitagrave) rispetto a ottobre La crescita riguarda la componente femminile Su base annua il numero di disoccupati aumenta del 56 (+114 mila unitagrave)
Il tasso di disoccupazione si attesta allrsquo86 in aumento di 01 punti percentuali rispetto a ottobre e di 04 punti su base annua Il tasso di disoccupazione giovanile egrave pari al 301 con un aumento di 09 punti percentuali rispetto a ottobre e di 18 punti su base annua
Gli inattivi tra 15 e 64 anni diminuiscono dello 01 rispetto al mese precedente In confronto a ottobre il tasso di inattivitagrave rimane stabile e pari al 378
PROSPETTO 1 TASSI DI OCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE E INATTIVITAgrave Novembre 2011 dati destagionalizzati
Valori
percentuali
Variazioni congiunturali
Variazioni tendenziali
in punti percentuali
Tasso di occupazione 15-64 anni 569 -01 -02
Tasso di disoccupazione 86 01 04
Tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni 301 09 18
Tasso di inattivitagrave 15-64 anni 378 00 -01
OCCUPATI Novembre 2010-novembre 2011 dati destagionalizzati
valori assoluti in migliaia di unitagrave
22800
22850
22900
22950
23000
23050
23100
N D G F M A M G L A S O N
valori assoluti medie mobili a tre termini
TASSO DI DISOCCUPAZIONE Novembre 2010- novembre 2011 dati destagionalizzati valori percentuali
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
N D G F M A M G L A S O N
valori percentuali medie mobili a tre termini
INATTIVI 15-64 ANNI Novembre 2010- novembre 2011 dati
destagionalizzati valori assoluti in migliaia di unitagrave
14900
14950
15000
15050
15100
15150
15200
N D G F M A M G L A S O N
valori assoluti medie mobili a tre termini
5 gennaio 2012
Prossima diffusione 31 gennaio 2012
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Differenze di genere (Novembre 2011 - dati provvisori)
Nel mese di novembre lrsquooccupazione maschile segnala una variazione congiunturale positiva (+04) mentre risulta sostanzialmente stabile nei dodici mesi Lrsquooccupazione femminile diminuisce sia rispetto al mese precedente (-09) sia su base annua (-07)
Il tasso di occupazione maschile (pari al 676) cresce di 03 punti percentuali in termini congiunturali e diminuisce di 01 punti rispetto a novembre 2010 quello femminile (pari al 462) egrave in calo nel confronto con il mese precedente di 04 punti percentuali e di 03 punti in termini tendenziali
La disoccupazione maschile diminuisce del 37 rispetto al mese precedente mentre aumenta del 6 nei dodici mesi Il numero di donne disoccupate cresce del 6 rispetto a ottobre e del 52 su base annua
Il tasso di disoccupazione maschile (pari al 76) scende di 03 punti percentuali nellrsquoultimo mese e cresce di 04 punti nel confronto con lrsquoanno precedente quello femminile (pari al 99) egrave in aumento di 06 punti percentuali in termini congiunturali e di 05 punti rispetto a novembre 2010
Gli uomini inattivi diminuiscono dello 03 in confronto al mese precedente e dello 06 su base annua Il numero di donne inattive segna una variazione positiva dello 01 nel confronto congiunturale e dello 03 nei dodici mesi
PROSPETTO 2 POPOLAZIONE PER CONDIZIONE E SESSO Novembre 2011 dati destagionalizzati
Valori assoluti
(migliaia di unitagrave)
Variazioni congiunturali Variazioni tendenziali
assolute percentuali assolute percentuali
MASCHI
Occupati 13629 59 04 -4 00
Persone in cerca di occupazione 1123 -43 -37 64 60
Inattivi 15-64 anni 5294 -15 -03 -31 -06
FEMMINE
Occupati 9277 -87 -09 -63 -07
Persone in cerca di occupazione 1020 58 60 50 52
Inattivi 15-64 anni 9686 7 01 25 03
TOTALE
Occupati 22906 -28 -01 -67 -03
Persone in cerca di occupazione 2142 15 07 114 56
Inattivi 15-64 anni 14979 -8 -01 -5 00
PROSPETTO 3 TASSI DI OCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE E INATTIVITAgrave PER SESSO Novembre 2011 dati destagionalizzati
Valori percentuali Variazioni congiunturali
in punti percentuali Variazioni tendenziali
in punti percentuali
MASCHI
Tasso di occupazione 15-64 anni 676 03 -01
Tasso di disoccupazione 76 -03 04
Tasso di inattivitagrave 15-64 anni 268 -01 -02
FEMMINE
Tasso di occupazione 15-64 anni 462 -04 -03
Tasso di disoccupazione 99 06 05
Tasso di inattivitagrave15-64 anni 487 00 00
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Revisioni
Il prospetto che segue riepiloga le revisioni in termini di differenze tra le variazioni congiunturali che emergono considerando i dati diffusi con il comunicato odierno e quelli del comunicato
precedente
PROSPETTO 4 OCCUPATI TASSO DI OCCUPAZIONE E DI DISOCCUPAZIONE Ottobre 2010-ottobre 2011 revisioni delle variazioni congiunturali
Anno Mese Occupati Tasso di
occupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione
2010 Ottobre 00 00 00
Novembre 02 01 -01
Dicembre -01 -01 01
2011 Gennaio 00 00 00
Febbraio 01 00 00
Marzo 00 00 00
Aprile 00 00 00
Maggio 00 00 00
Giugno 00 00 00
Luglio 03 02 -01
Agosto -03 -02 01
Settembre 01 01 00
Ottobre -01 00 00
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Il mercato del lavoro nel III trimestre 2011
Nel terzo trimestre 2011 il numero degli occupati cresce in termini tendenziali dello 07 (+159000 unitagrave) Il risultato sconta il confronto con il livello particolarmente basso raggiunto un anno prima La variazione positiva riflette in misura determinante sia lrsquoincremento dellrsquooccupazione straniera sia la permanenza nellrsquooccupazione degli italiani con almeno 55 anni
Alla modesta crescita dellrsquooccupazione italiana (+39000 unitagrave) si associa il significativo sviluppo di quella straniera (+120000 unitagrave) Tuttavia mentre il tasso di occupazione degli italiani segnala un contenuto incremento (dal 561 al 563) quello degli stranieri egrave in robusta discesa dal 637 del terzo trimestre 2010 al 625
La mancata uscita degli occupati piugrave adulti (+168000 unitagrave nella classe con almeno 55 anni) soprattutto di quelli con contratto a tempo indeterminato piugrave che compensa il calo su base annua di quelli piugrave giovani (-157000 unitagrave nella classe fino a 34 anni)
Gli occupati a tempo pieno tornano ad aumentare (+03 pari a 65000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda lrsquooccupazione dipendente soprattutto a termine e coinvolge in misura piugrave accentuata lrsquoindustria in senso stretto lrsquoagricoltura e gli alberghi e ristorazione Gli occupati a tempo parziale continuano a crescere (+28 pari a 94000 unitagrave) ma si tratta ancora una volta di part-time involontario
Lrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero avviatosi nel primo trimestre 2011 registrando un incremento tendenziale dello 08 (+38000 unitagrave) concentrato nelle imprese di medie dimensioni Per il quarto trimestre consecutivo si conferma il calo degli occupati nelle costruzioni (-5 pari a -97000 unitagrave) Il terziario registra una variazione positiva (+14 pari a 207000 unitagrave) diffusa nelle posizioni lavorative dipendenti
Dopo due trimestri in discesa il numero dei disoccupati registra un aumento su base tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita che riguarda esclusivamente le donne interessa il Centro e il Mezzogiorno Sale nuovamente lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata dal 501 del terzo trimestre 2010 al 526
Il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 un decimo di punto in piugrave rispetto a un anno prima lrsquoindicatore passa dal 68 del terzo trimestre 2010 al 67 per gli uomini e dallrsquo87 allrsquoattuale 9 per le donne
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 247 del terzo trimestre 2010 al 265 con un picco del 39 per le donne del Mezzogiorno
Dopo quasi tre anni torna a scendere la popolazione inattiva La riduzione deriva dalla nuova robusta riduzione della componente italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000 unitagrave) Il tasso di inattivitagrave si porta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima
OCCUPATI PER SESSO Anni 2007-2011 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2007- 2011 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
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Gli occupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero di occupati registra una variazione tendenziale positiva (+07 pari a 159000 unitagrave) dovuta sia allrsquooccupazione maschile (+05 pari a 74000 unitagrave) sia a quella femminile (+09 pari a 85000 unitagrave) A livello territoriale alla sostanziale invarianza nel Centro si accompagna lrsquoaumento nel Mezzogiorno (+05 pari a 34000 unitagrave) concentrato tra gli uomini e soprattutto nel Nord (+1 pari a 120000 unitagrave) In tale area si assiste allrsquoincremento sia dellrsquooccupazione maschile sia di quella femminile
Contrariamente al recente passato nel terzo trimestre 2011 emerge un aumento su base annua degli occupati italiani (+39000 unitagrave) quasi del tutto dovuto alla crescita dellrsquooccupazione maschile Rimane consistente invece lrsquoincremento dellrsquooccupazione straniera (+39000 uomini e +81000 donne)
PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Tasso di occupazione
Nel terzo trimestre 2011 dopo dieci consecutivi trimestri di flessione e il lieve incremento della prima parte dellrsquoanno il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni segnala un ulteriore incremento tendenziale (+02 punti percentuali) attestandosi al 569 Lrsquoindicatore scende nelle regioni centrali mentre sale in quelle meridionali (+02 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2010) e nel Nord (+03 punti percentuali) dove si posiziona al 651
Il tasso di occupazione degli uomini si porta al 678 (+02 punti percentuali rispetto a un anno prima) Alla crescita dellrsquoindicatore nel Nord e nel Mezzogiorno si contrappone la sostenuta flessione nel Centro Il tasso di occupazione femminile sale al 461 (+02 punti percentuali) Lrsquoaumento su base annua interessa solo le regioni del Centro-Nord
Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (625 a fronte del 637 nel terzo trimestre 2010) Lrsquoindicatore in deciso calo per gli uomini (dal 783 del terzo trimestre 2010 al 764) segnala un lieve arretramento per le donne (dal 502 al 501)
PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Nella classe tra 15 e 24 anni il tasso di occupazione scende dal 205 al 196 del terzo trimestre 2011 La flessione riguarda sia gli uomini (dal 242 al 231) sia le donne (dal 166 al 158)
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 22948 13684 9264 07 05 09
Nord 11897 6847 5050 10 09 12
Centro 4817 2767 2050 01 -08 14
Mezzogiorno 6234 4071 2163 05 10 -02
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 569 678 461 02 02 02
Nord 651 741 560 03 03 03
Centro 609 705 515 -03 -09 03
Mezzogiorno 441 581 304 02 05 -01
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2011 alla crescita su base annua delle posizioni lavorative dipendenti si associa il nuovo calo di quelle autonome concentrato tra i lavoratori in proprio senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA (a) III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 10
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17309 5639 22948 14 -13 07
Nord 9099 2798 11897 18 -15 10
Centro 3658 1159 4817 20 -54 01
Mezzogiorno 4551 1683 6234 00 21 05
AGRICOLTURA
Totale 453 437 890 24 02 13
Nord 108 204 313 -08 -89 -63
Centro 51 80 131 -124 287 88
Mezzogiorno 294 152 446 67 19 50
INDUSTRIA
Totale 5188 1308 6496 -02 -37 -09
Nord 3245 734 3979 24 -04 19
Centro 909 247 1156 -44 -183 -77
Mezzogiorno 1034 327 1361 -40 24 -25
Industria in senso stretto
Totale 4057 606 4663 18 -55 08
Nord 2722 361 3084 41 -27 32
Centro 655 113 768 -46 -143 -61
Mezzogiorno 680 131 811 -03 -48 -11
Costruzioni
Totale 1131 702 1833 -67 -21 -50
Nord 523 372 896 -56 19 -26
Centro 254 133 388 -39 -215 -108
Mezzogiorno 354 196 550 -102 78 -45
SERVIZI
Totale 11668 3895 15562 20 -06 14
Nord 5746 1860 7605 15 -10 09
Centro 2698 832 3530 47 -33 27
Mezzogiorno 3224 1203 4427 07 20 11
(a) Dati per settore di attivitagrave ATECO2007
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 196 231 158 -09 -11 -07
Nord 254 295 210 -04 -02 -06
Centro 197 232 161 -28 -37 -20
Mezzogiorno 138 168 106 -07 -09 -04
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Lrsquoagricoltura registra una moderata crescita del numero di occupati (+13 pari a 11000 unitagrave) concentrata nelle posizioni lavorative dipendenti del Mezzogiorno e in quelle autonome del Centro Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero (+08 pari a 38000 unitagrave) avviatosi nel primo trimestre dellrsquoanno Il risultato riflette lrsquoaumento dellrsquooccupazione dipendente nel Nord in particolare nelle regioni del Nord-est Nelle costruzioni lrsquooccupazione continua a ridursi (-5 pari a -97000 unitagrave) la flessione territorialmente diffusa riguarda in misura piugrave elevata lrsquooccupazione dipendente
Il terziario manifesta un nuovo aumento (+14 pari a 207000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010) Il risultato egrave dovuto principalmente allrsquoaumento dellrsquooccupazione nel comparto degli alberghi e ristorazione e soprattutto nei servizi domestici e di cura
Nel terzo trimestre 2011 160000 occupati (erano 214000 nello stesso periodo del 2010) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2011 le figure lavorative a tempo pieno segnalano una moderata crescita (+03 pari a 65000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato egrave la sintesi del calo del lavoro autonomo full-time (-18 pari a -90000 unitagrave) piugrave che compensato dal contenuto incremento dei dipendenti a tempo indeterminato (+03 pari a +41000 unitagrave) e dal significativo aumento dei dipendenti a tempo determinato (+69 pari a 115000 unitagrave)
Dopo la crescita intervenuta nel corso del 2010 prosegue lrsquoaumento degli occupati a tempo parziale Nel terzo trimestre 2011 lrsquooccupazione a orario ridotto aumenta su base annua del 28 (+94000 unitagrave) Lrsquoincremento coinvolge in gran parte le posizioni lavorative dipendenti sia maschili sia soprattutto femminili ed egrave dovuto ancora una volta al part-time di tipo involontario ossia ai lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Inoltre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+76 pari a 166000 unitagrave) coinvolgendo per circa i due terzi giovani fino a 34 anni Il fenomeno emerge soprattutto nellrsquoindustria in senso stretto e negli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza del lavoro a termine sul totale degli occupati sale al 103
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
Totale 22948 159 07 1000 1000
a tempo pieno 19503 65 03 853 850
a tempo parziale 3446 94 28 147 150
Dipendenti 17309 232 14 749 754
Permanenti 14945 66 04 653 651
a tempo pieno 12792 41 03 560 557
a tempo parziale 2154 25 12 93 94
A termine 2364 166 76 96 103
a tempo pieno 1770 115 69 73 77
a tempo parziale 594 51 95 24 26
Indipendenti 5639 -73 -13 251 246
a tempo pieno 4941 -90 -18 221 215
a tempo parziale 698 17 25 30 30
Indipendenti di cui
Collaboratori 385 -8 -21 17 17
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero delle persone in cerca di occupazione registra un modesto
incremento tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita coinvolge esclusivamente la
componente femminile e sempre con riguardo alle donne si presenta in misura piugrave accentuata
nel Mezzogiorno
Lrsquoarea della disoccupazione maschile straniera cresce su base annua di 15000 unitagrave quella
femminile aumenta di 14000 unitagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 1900 986 914 19 -05 47
Nord 645 319 327 -04 20 -26
Centro 376 182 194 38 36 39
Mezzogiorno 878 485 393 29 -35 119
In confronto a un anno prima nel terzo trimestre 2011 la crescita delle persone in cerca di lavoro
interessa esclusivamente quelle alla ricerca del primo impiego (+146 pari a 71000 unitagrave in piugrave
rispetto al terzo trimestre 2010) Per altro verso prosegue il calo degli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (-32 pari a -15000 unitagrave) e degli ex-occupati (-22 pari a -20000
unitagrave)
Al di lagrave della discesa registrata nel terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010 gli
ex-occupati rappresentano il 56 degli uomini disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) egrave pari
al 526 in aumento rispetto al 501 di un anno prima
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
TOTALE
Totale 1900 36 19 1000 1000
Ex-occupati 890 -20 -22 488 468
Ex-inattivi 448 -15 -32 249 236
In cerca di prima occupazione 561 71 146 263 296
MASCHI
Totale 986 -5 -05 1000 1000
Ex-occupati 552 -18 -32 575 560
Ex-inattivi 182 -2 -10 186 185
In cerca di prima occupazione 252 15 65 239 255
FEMMINE
Totale 914 41 47 1000 1000
Ex-occupati 338 -2 -06 390 370
Ex-inattivi 266 -13 -47 320 291
In cerca di prima occupazione 310 56 221 290 339
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 (+01 punti percentuali rispetto ad un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce su base annua di 01 punti percentuali portandosi al 67 quello femminile dopo tre consecutive flessioni aumenta di 03 punti posizionandosi al 9
Nel Nord il lieve calo tendenziale dellrsquoindicatore (dal 52 al 51) egrave dovuto alla sola componente femminile nel Centro il tasso sale dal 7 del terzo trimestre 2010 al 72 a motivo della crescita sia delle donne sia degli uomini Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore risulta pari al 124 (era il 121 nel terzo trimestre 2010) Il risultato sconta la flessione del tasso di disoccupazione degli uomini (dallrsquo111 al 106) a fronte del significativo aumento di quello delle donne (dal 139 allrsquoattuale 154)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 104 sei decimi di punto in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010 Lrsquoindicatore riprende a crescere per gli uomini (dallrsquo81 allrsquo89) e continua ad aumentare per le donne (dal 122 al 124)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 265 (era il 247 un anno prima) Lrsquoindicatore aumenta per gli uomini in tutte le ripartizioni in misura piugrave intensa nel Centro il tasso cresce diffusamente anche per le donne e tocca un massimo del 39 nel Mezzogiorno
Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 237 (era 225 nel terzo trimestre 2010)
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Gli inattivi
Dopo quasi tre anni nel terzo trimestre 2011 il numero di inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni
registra una moderata discesa su base annua (-04 pari a -61000 unitagrave) Nel Nord la riduzione
(-05 pari a -29000 unitagrave) interessa esclusivamente gli uomini nel Mezzogiorno invece il calo
(-08 pari a -52000 unitagrave) riguarda entrambi i generi Nel Centro la contenuta crescita del
numero degli inattivi (+08 pari a 20000 unitagrave) sintetizza lrsquoincremento della componente
maschile e la flessione di quella femminile
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali suI III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 76 67 90 01 -01 03
Nord 51 45 61 -01 00 -02
Centro 72 62 87 02 02 02
Mezzogiorno 124 106 154 02 -04 14
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 265 251 286 18 15 23
Nord 191 180 206 11 10 12
Centro 273 246 310 51 59 40
Mezzogiorno 367 352 390 14 03 30
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Il calo tendenziale del numero degli inattivi deriva dalla nuova robusta riduzione della componente
italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000
unitagrave) Con riguardo a tale componente lrsquoinattivitagrave interessa soprattutto donne che non hanno
cercato un impiego per ragioni familiari e giovani impegnati in percorsi di studio
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
Nord 5627 2019 3608 -05 -15 00
Centro 2655 949 1706 08 34 -06
Mezzogiorno 6922 2407 4516 -08 -08 -07
La discesa del numero degli inattivi egrave sintesi di andamenti molto differenti per tipologia Alla forte
crescita di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (200000 unitagrave
+16) e a quella degli individui che non hanno svolto azioni di ricerca attiva di un impiego anche
se si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse lrsquoopportunitagrave (62000 unitagrave in piugrave in
confronto al terzo trimestre 2010 +38) si contrappone il calo sia di quanti hanno cercato lavoro
ma non sono disponibili (-87 pari a -31000 unitagrave) sia soprattutto di quelli che non hanno
cercato unrsquooccupazione e non sono disponibili a lavorare (-24 pari a -292000 unitagrave)
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro la crescita dello scoraggiamento (+65 pari a
95000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+96 pari a 63000 unitagrave) e dei
motivi familiari (+13 pari a 33000 unitagrave) egrave piugrave che compensata dalla riduzione su base annua
della mancata ricerca per motivi di studio percheacute non interessa trovare un lavoro oppure per un
insieme di altre ragioni (-86 pari a -156000 unitagrave) Con riguardo a queste ultime lrsquoattesa di
maturare i requisiti per ricevere la pensione e lrsquoattesa della ripresa delle attivitagrave dopo la pausa
estiva rappresentano le principali ragioni della mancata ricerca
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2011
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1705 773 933 38 37 38
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 320 127 193 -87 -79 -92
Non cercano ma disponibili a lavorare 1448 499 949 160 258 115
Non cercano e non disponibili a lavorare 11731 3976 7755 -24 -33 -20
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1574 543 1031 65 70 62
Motivi familiari 2507 148 2359 13 185 04
Studio formazione professionale 4235 2035 2200 -04 04 -12
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 719 368 350 96 14 199
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 4518 1500 3019 -17 -36 -07
Altri motivi 1651 781 870 -86 -42 -123
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
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comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Differenze di genere (Novembre 2011 - dati provvisori)
Nel mese di novembre lrsquooccupazione maschile segnala una variazione congiunturale positiva (+04) mentre risulta sostanzialmente stabile nei dodici mesi Lrsquooccupazione femminile diminuisce sia rispetto al mese precedente (-09) sia su base annua (-07)
Il tasso di occupazione maschile (pari al 676) cresce di 03 punti percentuali in termini congiunturali e diminuisce di 01 punti rispetto a novembre 2010 quello femminile (pari al 462) egrave in calo nel confronto con il mese precedente di 04 punti percentuali e di 03 punti in termini tendenziali
La disoccupazione maschile diminuisce del 37 rispetto al mese precedente mentre aumenta del 6 nei dodici mesi Il numero di donne disoccupate cresce del 6 rispetto a ottobre e del 52 su base annua
Il tasso di disoccupazione maschile (pari al 76) scende di 03 punti percentuali nellrsquoultimo mese e cresce di 04 punti nel confronto con lrsquoanno precedente quello femminile (pari al 99) egrave in aumento di 06 punti percentuali in termini congiunturali e di 05 punti rispetto a novembre 2010
Gli uomini inattivi diminuiscono dello 03 in confronto al mese precedente e dello 06 su base annua Il numero di donne inattive segna una variazione positiva dello 01 nel confronto congiunturale e dello 03 nei dodici mesi
PROSPETTO 2 POPOLAZIONE PER CONDIZIONE E SESSO Novembre 2011 dati destagionalizzati
Valori assoluti
(migliaia di unitagrave)
Variazioni congiunturali Variazioni tendenziali
assolute percentuali assolute percentuali
MASCHI
Occupati 13629 59 04 -4 00
Persone in cerca di occupazione 1123 -43 -37 64 60
Inattivi 15-64 anni 5294 -15 -03 -31 -06
FEMMINE
Occupati 9277 -87 -09 -63 -07
Persone in cerca di occupazione 1020 58 60 50 52
Inattivi 15-64 anni 9686 7 01 25 03
TOTALE
Occupati 22906 -28 -01 -67 -03
Persone in cerca di occupazione 2142 15 07 114 56
Inattivi 15-64 anni 14979 -8 -01 -5 00
PROSPETTO 3 TASSI DI OCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE E INATTIVITAgrave PER SESSO Novembre 2011 dati destagionalizzati
Valori percentuali Variazioni congiunturali
in punti percentuali Variazioni tendenziali
in punti percentuali
MASCHI
Tasso di occupazione 15-64 anni 676 03 -01
Tasso di disoccupazione 76 -03 04
Tasso di inattivitagrave 15-64 anni 268 -01 -02
FEMMINE
Tasso di occupazione 15-64 anni 462 -04 -03
Tasso di disoccupazione 99 06 05
Tasso di inattivitagrave15-64 anni 487 00 00
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Revisioni
Il prospetto che segue riepiloga le revisioni in termini di differenze tra le variazioni congiunturali che emergono considerando i dati diffusi con il comunicato odierno e quelli del comunicato
precedente
PROSPETTO 4 OCCUPATI TASSO DI OCCUPAZIONE E DI DISOCCUPAZIONE Ottobre 2010-ottobre 2011 revisioni delle variazioni congiunturali
Anno Mese Occupati Tasso di
occupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione
2010 Ottobre 00 00 00
Novembre 02 01 -01
Dicembre -01 -01 01
2011 Gennaio 00 00 00
Febbraio 01 00 00
Marzo 00 00 00
Aprile 00 00 00
Maggio 00 00 00
Giugno 00 00 00
Luglio 03 02 -01
Agosto -03 -02 01
Settembre 01 01 00
Ottobre -01 00 00
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Il mercato del lavoro nel III trimestre 2011
Nel terzo trimestre 2011 il numero degli occupati cresce in termini tendenziali dello 07 (+159000 unitagrave) Il risultato sconta il confronto con il livello particolarmente basso raggiunto un anno prima La variazione positiva riflette in misura determinante sia lrsquoincremento dellrsquooccupazione straniera sia la permanenza nellrsquooccupazione degli italiani con almeno 55 anni
Alla modesta crescita dellrsquooccupazione italiana (+39000 unitagrave) si associa il significativo sviluppo di quella straniera (+120000 unitagrave) Tuttavia mentre il tasso di occupazione degli italiani segnala un contenuto incremento (dal 561 al 563) quello degli stranieri egrave in robusta discesa dal 637 del terzo trimestre 2010 al 625
La mancata uscita degli occupati piugrave adulti (+168000 unitagrave nella classe con almeno 55 anni) soprattutto di quelli con contratto a tempo indeterminato piugrave che compensa il calo su base annua di quelli piugrave giovani (-157000 unitagrave nella classe fino a 34 anni)
Gli occupati a tempo pieno tornano ad aumentare (+03 pari a 65000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda lrsquooccupazione dipendente soprattutto a termine e coinvolge in misura piugrave accentuata lrsquoindustria in senso stretto lrsquoagricoltura e gli alberghi e ristorazione Gli occupati a tempo parziale continuano a crescere (+28 pari a 94000 unitagrave) ma si tratta ancora una volta di part-time involontario
Lrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero avviatosi nel primo trimestre 2011 registrando un incremento tendenziale dello 08 (+38000 unitagrave) concentrato nelle imprese di medie dimensioni Per il quarto trimestre consecutivo si conferma il calo degli occupati nelle costruzioni (-5 pari a -97000 unitagrave) Il terziario registra una variazione positiva (+14 pari a 207000 unitagrave) diffusa nelle posizioni lavorative dipendenti
Dopo due trimestri in discesa il numero dei disoccupati registra un aumento su base tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita che riguarda esclusivamente le donne interessa il Centro e il Mezzogiorno Sale nuovamente lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata dal 501 del terzo trimestre 2010 al 526
Il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 un decimo di punto in piugrave rispetto a un anno prima lrsquoindicatore passa dal 68 del terzo trimestre 2010 al 67 per gli uomini e dallrsquo87 allrsquoattuale 9 per le donne
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 247 del terzo trimestre 2010 al 265 con un picco del 39 per le donne del Mezzogiorno
Dopo quasi tre anni torna a scendere la popolazione inattiva La riduzione deriva dalla nuova robusta riduzione della componente italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000 unitagrave) Il tasso di inattivitagrave si porta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima
OCCUPATI PER SESSO Anni 2007-2011 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2007- 2011 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
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Gli occupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero di occupati registra una variazione tendenziale positiva (+07 pari a 159000 unitagrave) dovuta sia allrsquooccupazione maschile (+05 pari a 74000 unitagrave) sia a quella femminile (+09 pari a 85000 unitagrave) A livello territoriale alla sostanziale invarianza nel Centro si accompagna lrsquoaumento nel Mezzogiorno (+05 pari a 34000 unitagrave) concentrato tra gli uomini e soprattutto nel Nord (+1 pari a 120000 unitagrave) In tale area si assiste allrsquoincremento sia dellrsquooccupazione maschile sia di quella femminile
Contrariamente al recente passato nel terzo trimestre 2011 emerge un aumento su base annua degli occupati italiani (+39000 unitagrave) quasi del tutto dovuto alla crescita dellrsquooccupazione maschile Rimane consistente invece lrsquoincremento dellrsquooccupazione straniera (+39000 uomini e +81000 donne)
PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Tasso di occupazione
Nel terzo trimestre 2011 dopo dieci consecutivi trimestri di flessione e il lieve incremento della prima parte dellrsquoanno il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni segnala un ulteriore incremento tendenziale (+02 punti percentuali) attestandosi al 569 Lrsquoindicatore scende nelle regioni centrali mentre sale in quelle meridionali (+02 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2010) e nel Nord (+03 punti percentuali) dove si posiziona al 651
Il tasso di occupazione degli uomini si porta al 678 (+02 punti percentuali rispetto a un anno prima) Alla crescita dellrsquoindicatore nel Nord e nel Mezzogiorno si contrappone la sostenuta flessione nel Centro Il tasso di occupazione femminile sale al 461 (+02 punti percentuali) Lrsquoaumento su base annua interessa solo le regioni del Centro-Nord
Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (625 a fronte del 637 nel terzo trimestre 2010) Lrsquoindicatore in deciso calo per gli uomini (dal 783 del terzo trimestre 2010 al 764) segnala un lieve arretramento per le donne (dal 502 al 501)
PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Nella classe tra 15 e 24 anni il tasso di occupazione scende dal 205 al 196 del terzo trimestre 2011 La flessione riguarda sia gli uomini (dal 242 al 231) sia le donne (dal 166 al 158)
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 22948 13684 9264 07 05 09
Nord 11897 6847 5050 10 09 12
Centro 4817 2767 2050 01 -08 14
Mezzogiorno 6234 4071 2163 05 10 -02
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 569 678 461 02 02 02
Nord 651 741 560 03 03 03
Centro 609 705 515 -03 -09 03
Mezzogiorno 441 581 304 02 05 -01
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2011 alla crescita su base annua delle posizioni lavorative dipendenti si associa il nuovo calo di quelle autonome concentrato tra i lavoratori in proprio senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA (a) III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 10
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17309 5639 22948 14 -13 07
Nord 9099 2798 11897 18 -15 10
Centro 3658 1159 4817 20 -54 01
Mezzogiorno 4551 1683 6234 00 21 05
AGRICOLTURA
Totale 453 437 890 24 02 13
Nord 108 204 313 -08 -89 -63
Centro 51 80 131 -124 287 88
Mezzogiorno 294 152 446 67 19 50
INDUSTRIA
Totale 5188 1308 6496 -02 -37 -09
Nord 3245 734 3979 24 -04 19
Centro 909 247 1156 -44 -183 -77
Mezzogiorno 1034 327 1361 -40 24 -25
Industria in senso stretto
Totale 4057 606 4663 18 -55 08
Nord 2722 361 3084 41 -27 32
Centro 655 113 768 -46 -143 -61
Mezzogiorno 680 131 811 -03 -48 -11
Costruzioni
Totale 1131 702 1833 -67 -21 -50
Nord 523 372 896 -56 19 -26
Centro 254 133 388 -39 -215 -108
Mezzogiorno 354 196 550 -102 78 -45
SERVIZI
Totale 11668 3895 15562 20 -06 14
Nord 5746 1860 7605 15 -10 09
Centro 2698 832 3530 47 -33 27
Mezzogiorno 3224 1203 4427 07 20 11
(a) Dati per settore di attivitagrave ATECO2007
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 196 231 158 -09 -11 -07
Nord 254 295 210 -04 -02 -06
Centro 197 232 161 -28 -37 -20
Mezzogiorno 138 168 106 -07 -09 -04
| 7
Lrsquoagricoltura registra una moderata crescita del numero di occupati (+13 pari a 11000 unitagrave) concentrata nelle posizioni lavorative dipendenti del Mezzogiorno e in quelle autonome del Centro Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero (+08 pari a 38000 unitagrave) avviatosi nel primo trimestre dellrsquoanno Il risultato riflette lrsquoaumento dellrsquooccupazione dipendente nel Nord in particolare nelle regioni del Nord-est Nelle costruzioni lrsquooccupazione continua a ridursi (-5 pari a -97000 unitagrave) la flessione territorialmente diffusa riguarda in misura piugrave elevata lrsquooccupazione dipendente
Il terziario manifesta un nuovo aumento (+14 pari a 207000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010) Il risultato egrave dovuto principalmente allrsquoaumento dellrsquooccupazione nel comparto degli alberghi e ristorazione e soprattutto nei servizi domestici e di cura
Nel terzo trimestre 2011 160000 occupati (erano 214000 nello stesso periodo del 2010) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2011 le figure lavorative a tempo pieno segnalano una moderata crescita (+03 pari a 65000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato egrave la sintesi del calo del lavoro autonomo full-time (-18 pari a -90000 unitagrave) piugrave che compensato dal contenuto incremento dei dipendenti a tempo indeterminato (+03 pari a +41000 unitagrave) e dal significativo aumento dei dipendenti a tempo determinato (+69 pari a 115000 unitagrave)
Dopo la crescita intervenuta nel corso del 2010 prosegue lrsquoaumento degli occupati a tempo parziale Nel terzo trimestre 2011 lrsquooccupazione a orario ridotto aumenta su base annua del 28 (+94000 unitagrave) Lrsquoincremento coinvolge in gran parte le posizioni lavorative dipendenti sia maschili sia soprattutto femminili ed egrave dovuto ancora una volta al part-time di tipo involontario ossia ai lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Inoltre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+76 pari a 166000 unitagrave) coinvolgendo per circa i due terzi giovani fino a 34 anni Il fenomeno emerge soprattutto nellrsquoindustria in senso stretto e negli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza del lavoro a termine sul totale degli occupati sale al 103
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
Totale 22948 159 07 1000 1000
a tempo pieno 19503 65 03 853 850
a tempo parziale 3446 94 28 147 150
Dipendenti 17309 232 14 749 754
Permanenti 14945 66 04 653 651
a tempo pieno 12792 41 03 560 557
a tempo parziale 2154 25 12 93 94
A termine 2364 166 76 96 103
a tempo pieno 1770 115 69 73 77
a tempo parziale 594 51 95 24 26
Indipendenti 5639 -73 -13 251 246
a tempo pieno 4941 -90 -18 221 215
a tempo parziale 698 17 25 30 30
Indipendenti di cui
Collaboratori 385 -8 -21 17 17
| 8
I disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero delle persone in cerca di occupazione registra un modesto
incremento tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita coinvolge esclusivamente la
componente femminile e sempre con riguardo alle donne si presenta in misura piugrave accentuata
nel Mezzogiorno
Lrsquoarea della disoccupazione maschile straniera cresce su base annua di 15000 unitagrave quella
femminile aumenta di 14000 unitagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 1900 986 914 19 -05 47
Nord 645 319 327 -04 20 -26
Centro 376 182 194 38 36 39
Mezzogiorno 878 485 393 29 -35 119
In confronto a un anno prima nel terzo trimestre 2011 la crescita delle persone in cerca di lavoro
interessa esclusivamente quelle alla ricerca del primo impiego (+146 pari a 71000 unitagrave in piugrave
rispetto al terzo trimestre 2010) Per altro verso prosegue il calo degli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (-32 pari a -15000 unitagrave) e degli ex-occupati (-22 pari a -20000
unitagrave)
Al di lagrave della discesa registrata nel terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010 gli
ex-occupati rappresentano il 56 degli uomini disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) egrave pari
al 526 in aumento rispetto al 501 di un anno prima
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
TOTALE
Totale 1900 36 19 1000 1000
Ex-occupati 890 -20 -22 488 468
Ex-inattivi 448 -15 -32 249 236
In cerca di prima occupazione 561 71 146 263 296
MASCHI
Totale 986 -5 -05 1000 1000
Ex-occupati 552 -18 -32 575 560
Ex-inattivi 182 -2 -10 186 185
In cerca di prima occupazione 252 15 65 239 255
FEMMINE
Totale 914 41 47 1000 1000
Ex-occupati 338 -2 -06 390 370
Ex-inattivi 266 -13 -47 320 291
In cerca di prima occupazione 310 56 221 290 339
| 9
Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 (+01 punti percentuali rispetto ad un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce su base annua di 01 punti percentuali portandosi al 67 quello femminile dopo tre consecutive flessioni aumenta di 03 punti posizionandosi al 9
Nel Nord il lieve calo tendenziale dellrsquoindicatore (dal 52 al 51) egrave dovuto alla sola componente femminile nel Centro il tasso sale dal 7 del terzo trimestre 2010 al 72 a motivo della crescita sia delle donne sia degli uomini Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore risulta pari al 124 (era il 121 nel terzo trimestre 2010) Il risultato sconta la flessione del tasso di disoccupazione degli uomini (dallrsquo111 al 106) a fronte del significativo aumento di quello delle donne (dal 139 allrsquoattuale 154)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 104 sei decimi di punto in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010 Lrsquoindicatore riprende a crescere per gli uomini (dallrsquo81 allrsquo89) e continua ad aumentare per le donne (dal 122 al 124)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 265 (era il 247 un anno prima) Lrsquoindicatore aumenta per gli uomini in tutte le ripartizioni in misura piugrave intensa nel Centro il tasso cresce diffusamente anche per le donne e tocca un massimo del 39 nel Mezzogiorno
Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 237 (era 225 nel terzo trimestre 2010)
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Gli inattivi
Dopo quasi tre anni nel terzo trimestre 2011 il numero di inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni
registra una moderata discesa su base annua (-04 pari a -61000 unitagrave) Nel Nord la riduzione
(-05 pari a -29000 unitagrave) interessa esclusivamente gli uomini nel Mezzogiorno invece il calo
(-08 pari a -52000 unitagrave) riguarda entrambi i generi Nel Centro la contenuta crescita del
numero degli inattivi (+08 pari a 20000 unitagrave) sintetizza lrsquoincremento della componente
maschile e la flessione di quella femminile
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali suI III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 76 67 90 01 -01 03
Nord 51 45 61 -01 00 -02
Centro 72 62 87 02 02 02
Mezzogiorno 124 106 154 02 -04 14
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 265 251 286 18 15 23
Nord 191 180 206 11 10 12
Centro 273 246 310 51 59 40
Mezzogiorno 367 352 390 14 03 30
| 10
Il calo tendenziale del numero degli inattivi deriva dalla nuova robusta riduzione della componente
italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000
unitagrave) Con riguardo a tale componente lrsquoinattivitagrave interessa soprattutto donne che non hanno
cercato un impiego per ragioni familiari e giovani impegnati in percorsi di studio
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
Nord 5627 2019 3608 -05 -15 00
Centro 2655 949 1706 08 34 -06
Mezzogiorno 6922 2407 4516 -08 -08 -07
La discesa del numero degli inattivi egrave sintesi di andamenti molto differenti per tipologia Alla forte
crescita di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (200000 unitagrave
+16) e a quella degli individui che non hanno svolto azioni di ricerca attiva di un impiego anche
se si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse lrsquoopportunitagrave (62000 unitagrave in piugrave in
confronto al terzo trimestre 2010 +38) si contrappone il calo sia di quanti hanno cercato lavoro
ma non sono disponibili (-87 pari a -31000 unitagrave) sia soprattutto di quelli che non hanno
cercato unrsquooccupazione e non sono disponibili a lavorare (-24 pari a -292000 unitagrave)
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro la crescita dello scoraggiamento (+65 pari a
95000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+96 pari a 63000 unitagrave) e dei
motivi familiari (+13 pari a 33000 unitagrave) egrave piugrave che compensata dalla riduzione su base annua
della mancata ricerca per motivi di studio percheacute non interessa trovare un lavoro oppure per un
insieme di altre ragioni (-86 pari a -156000 unitagrave) Con riguardo a queste ultime lrsquoattesa di
maturare i requisiti per ricevere la pensione e lrsquoattesa della ripresa delle attivitagrave dopo la pausa
estiva rappresentano le principali ragioni della mancata ricerca
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2011
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1705 773 933 38 37 38
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 320 127 193 -87 -79 -92
Non cercano ma disponibili a lavorare 1448 499 949 160 258 115
Non cercano e non disponibili a lavorare 11731 3976 7755 -24 -33 -20
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1574 543 1031 65 70 62
Motivi familiari 2507 148 2359 13 185 04
Studio formazione professionale 4235 2035 2200 -04 04 -12
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 719 368 350 96 14 199
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 4518 1500 3019 -17 -36 -07
Altri motivi 1651 781 870 -86 -42 -123
| 11
Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
| 12
Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
| 13
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
| 3
Revisioni
Il prospetto che segue riepiloga le revisioni in termini di differenze tra le variazioni congiunturali che emergono considerando i dati diffusi con il comunicato odierno e quelli del comunicato
precedente
PROSPETTO 4 OCCUPATI TASSO DI OCCUPAZIONE E DI DISOCCUPAZIONE Ottobre 2010-ottobre 2011 revisioni delle variazioni congiunturali
Anno Mese Occupati Tasso di
occupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione
2010 Ottobre 00 00 00
Novembre 02 01 -01
Dicembre -01 -01 01
2011 Gennaio 00 00 00
Febbraio 01 00 00
Marzo 00 00 00
Aprile 00 00 00
Maggio 00 00 00
Giugno 00 00 00
Luglio 03 02 -01
Agosto -03 -02 01
Settembre 01 01 00
Ottobre -01 00 00
| 4
Il mercato del lavoro nel III trimestre 2011
Nel terzo trimestre 2011 il numero degli occupati cresce in termini tendenziali dello 07 (+159000 unitagrave) Il risultato sconta il confronto con il livello particolarmente basso raggiunto un anno prima La variazione positiva riflette in misura determinante sia lrsquoincremento dellrsquooccupazione straniera sia la permanenza nellrsquooccupazione degli italiani con almeno 55 anni
Alla modesta crescita dellrsquooccupazione italiana (+39000 unitagrave) si associa il significativo sviluppo di quella straniera (+120000 unitagrave) Tuttavia mentre il tasso di occupazione degli italiani segnala un contenuto incremento (dal 561 al 563) quello degli stranieri egrave in robusta discesa dal 637 del terzo trimestre 2010 al 625
La mancata uscita degli occupati piugrave adulti (+168000 unitagrave nella classe con almeno 55 anni) soprattutto di quelli con contratto a tempo indeterminato piugrave che compensa il calo su base annua di quelli piugrave giovani (-157000 unitagrave nella classe fino a 34 anni)
Gli occupati a tempo pieno tornano ad aumentare (+03 pari a 65000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda lrsquooccupazione dipendente soprattutto a termine e coinvolge in misura piugrave accentuata lrsquoindustria in senso stretto lrsquoagricoltura e gli alberghi e ristorazione Gli occupati a tempo parziale continuano a crescere (+28 pari a 94000 unitagrave) ma si tratta ancora una volta di part-time involontario
Lrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero avviatosi nel primo trimestre 2011 registrando un incremento tendenziale dello 08 (+38000 unitagrave) concentrato nelle imprese di medie dimensioni Per il quarto trimestre consecutivo si conferma il calo degli occupati nelle costruzioni (-5 pari a -97000 unitagrave) Il terziario registra una variazione positiva (+14 pari a 207000 unitagrave) diffusa nelle posizioni lavorative dipendenti
Dopo due trimestri in discesa il numero dei disoccupati registra un aumento su base tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita che riguarda esclusivamente le donne interessa il Centro e il Mezzogiorno Sale nuovamente lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata dal 501 del terzo trimestre 2010 al 526
Il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 un decimo di punto in piugrave rispetto a un anno prima lrsquoindicatore passa dal 68 del terzo trimestre 2010 al 67 per gli uomini e dallrsquo87 allrsquoattuale 9 per le donne
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 247 del terzo trimestre 2010 al 265 con un picco del 39 per le donne del Mezzogiorno
Dopo quasi tre anni torna a scendere la popolazione inattiva La riduzione deriva dalla nuova robusta riduzione della componente italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000 unitagrave) Il tasso di inattivitagrave si porta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima
OCCUPATI PER SESSO Anni 2007-2011 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2007- 2011 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
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Gli occupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero di occupati registra una variazione tendenziale positiva (+07 pari a 159000 unitagrave) dovuta sia allrsquooccupazione maschile (+05 pari a 74000 unitagrave) sia a quella femminile (+09 pari a 85000 unitagrave) A livello territoriale alla sostanziale invarianza nel Centro si accompagna lrsquoaumento nel Mezzogiorno (+05 pari a 34000 unitagrave) concentrato tra gli uomini e soprattutto nel Nord (+1 pari a 120000 unitagrave) In tale area si assiste allrsquoincremento sia dellrsquooccupazione maschile sia di quella femminile
Contrariamente al recente passato nel terzo trimestre 2011 emerge un aumento su base annua degli occupati italiani (+39000 unitagrave) quasi del tutto dovuto alla crescita dellrsquooccupazione maschile Rimane consistente invece lrsquoincremento dellrsquooccupazione straniera (+39000 uomini e +81000 donne)
PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Tasso di occupazione
Nel terzo trimestre 2011 dopo dieci consecutivi trimestri di flessione e il lieve incremento della prima parte dellrsquoanno il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni segnala un ulteriore incremento tendenziale (+02 punti percentuali) attestandosi al 569 Lrsquoindicatore scende nelle regioni centrali mentre sale in quelle meridionali (+02 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2010) e nel Nord (+03 punti percentuali) dove si posiziona al 651
Il tasso di occupazione degli uomini si porta al 678 (+02 punti percentuali rispetto a un anno prima) Alla crescita dellrsquoindicatore nel Nord e nel Mezzogiorno si contrappone la sostenuta flessione nel Centro Il tasso di occupazione femminile sale al 461 (+02 punti percentuali) Lrsquoaumento su base annua interessa solo le regioni del Centro-Nord
Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (625 a fronte del 637 nel terzo trimestre 2010) Lrsquoindicatore in deciso calo per gli uomini (dal 783 del terzo trimestre 2010 al 764) segnala un lieve arretramento per le donne (dal 502 al 501)
PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Nella classe tra 15 e 24 anni il tasso di occupazione scende dal 205 al 196 del terzo trimestre 2011 La flessione riguarda sia gli uomini (dal 242 al 231) sia le donne (dal 166 al 158)
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 22948 13684 9264 07 05 09
Nord 11897 6847 5050 10 09 12
Centro 4817 2767 2050 01 -08 14
Mezzogiorno 6234 4071 2163 05 10 -02
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 569 678 461 02 02 02
Nord 651 741 560 03 03 03
Centro 609 705 515 -03 -09 03
Mezzogiorno 441 581 304 02 05 -01
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2011 alla crescita su base annua delle posizioni lavorative dipendenti si associa il nuovo calo di quelle autonome concentrato tra i lavoratori in proprio senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA (a) III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 10
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17309 5639 22948 14 -13 07
Nord 9099 2798 11897 18 -15 10
Centro 3658 1159 4817 20 -54 01
Mezzogiorno 4551 1683 6234 00 21 05
AGRICOLTURA
Totale 453 437 890 24 02 13
Nord 108 204 313 -08 -89 -63
Centro 51 80 131 -124 287 88
Mezzogiorno 294 152 446 67 19 50
INDUSTRIA
Totale 5188 1308 6496 -02 -37 -09
Nord 3245 734 3979 24 -04 19
Centro 909 247 1156 -44 -183 -77
Mezzogiorno 1034 327 1361 -40 24 -25
Industria in senso stretto
Totale 4057 606 4663 18 -55 08
Nord 2722 361 3084 41 -27 32
Centro 655 113 768 -46 -143 -61
Mezzogiorno 680 131 811 -03 -48 -11
Costruzioni
Totale 1131 702 1833 -67 -21 -50
Nord 523 372 896 -56 19 -26
Centro 254 133 388 -39 -215 -108
Mezzogiorno 354 196 550 -102 78 -45
SERVIZI
Totale 11668 3895 15562 20 -06 14
Nord 5746 1860 7605 15 -10 09
Centro 2698 832 3530 47 -33 27
Mezzogiorno 3224 1203 4427 07 20 11
(a) Dati per settore di attivitagrave ATECO2007
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 196 231 158 -09 -11 -07
Nord 254 295 210 -04 -02 -06
Centro 197 232 161 -28 -37 -20
Mezzogiorno 138 168 106 -07 -09 -04
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Lrsquoagricoltura registra una moderata crescita del numero di occupati (+13 pari a 11000 unitagrave) concentrata nelle posizioni lavorative dipendenti del Mezzogiorno e in quelle autonome del Centro Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero (+08 pari a 38000 unitagrave) avviatosi nel primo trimestre dellrsquoanno Il risultato riflette lrsquoaumento dellrsquooccupazione dipendente nel Nord in particolare nelle regioni del Nord-est Nelle costruzioni lrsquooccupazione continua a ridursi (-5 pari a -97000 unitagrave) la flessione territorialmente diffusa riguarda in misura piugrave elevata lrsquooccupazione dipendente
Il terziario manifesta un nuovo aumento (+14 pari a 207000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010) Il risultato egrave dovuto principalmente allrsquoaumento dellrsquooccupazione nel comparto degli alberghi e ristorazione e soprattutto nei servizi domestici e di cura
Nel terzo trimestre 2011 160000 occupati (erano 214000 nello stesso periodo del 2010) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2011 le figure lavorative a tempo pieno segnalano una moderata crescita (+03 pari a 65000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato egrave la sintesi del calo del lavoro autonomo full-time (-18 pari a -90000 unitagrave) piugrave che compensato dal contenuto incremento dei dipendenti a tempo indeterminato (+03 pari a +41000 unitagrave) e dal significativo aumento dei dipendenti a tempo determinato (+69 pari a 115000 unitagrave)
Dopo la crescita intervenuta nel corso del 2010 prosegue lrsquoaumento degli occupati a tempo parziale Nel terzo trimestre 2011 lrsquooccupazione a orario ridotto aumenta su base annua del 28 (+94000 unitagrave) Lrsquoincremento coinvolge in gran parte le posizioni lavorative dipendenti sia maschili sia soprattutto femminili ed egrave dovuto ancora una volta al part-time di tipo involontario ossia ai lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Inoltre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+76 pari a 166000 unitagrave) coinvolgendo per circa i due terzi giovani fino a 34 anni Il fenomeno emerge soprattutto nellrsquoindustria in senso stretto e negli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza del lavoro a termine sul totale degli occupati sale al 103
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
Totale 22948 159 07 1000 1000
a tempo pieno 19503 65 03 853 850
a tempo parziale 3446 94 28 147 150
Dipendenti 17309 232 14 749 754
Permanenti 14945 66 04 653 651
a tempo pieno 12792 41 03 560 557
a tempo parziale 2154 25 12 93 94
A termine 2364 166 76 96 103
a tempo pieno 1770 115 69 73 77
a tempo parziale 594 51 95 24 26
Indipendenti 5639 -73 -13 251 246
a tempo pieno 4941 -90 -18 221 215
a tempo parziale 698 17 25 30 30
Indipendenti di cui
Collaboratori 385 -8 -21 17 17
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero delle persone in cerca di occupazione registra un modesto
incremento tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita coinvolge esclusivamente la
componente femminile e sempre con riguardo alle donne si presenta in misura piugrave accentuata
nel Mezzogiorno
Lrsquoarea della disoccupazione maschile straniera cresce su base annua di 15000 unitagrave quella
femminile aumenta di 14000 unitagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 1900 986 914 19 -05 47
Nord 645 319 327 -04 20 -26
Centro 376 182 194 38 36 39
Mezzogiorno 878 485 393 29 -35 119
In confronto a un anno prima nel terzo trimestre 2011 la crescita delle persone in cerca di lavoro
interessa esclusivamente quelle alla ricerca del primo impiego (+146 pari a 71000 unitagrave in piugrave
rispetto al terzo trimestre 2010) Per altro verso prosegue il calo degli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (-32 pari a -15000 unitagrave) e degli ex-occupati (-22 pari a -20000
unitagrave)
Al di lagrave della discesa registrata nel terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010 gli
ex-occupati rappresentano il 56 degli uomini disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) egrave pari
al 526 in aumento rispetto al 501 di un anno prima
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
TOTALE
Totale 1900 36 19 1000 1000
Ex-occupati 890 -20 -22 488 468
Ex-inattivi 448 -15 -32 249 236
In cerca di prima occupazione 561 71 146 263 296
MASCHI
Totale 986 -5 -05 1000 1000
Ex-occupati 552 -18 -32 575 560
Ex-inattivi 182 -2 -10 186 185
In cerca di prima occupazione 252 15 65 239 255
FEMMINE
Totale 914 41 47 1000 1000
Ex-occupati 338 -2 -06 390 370
Ex-inattivi 266 -13 -47 320 291
In cerca di prima occupazione 310 56 221 290 339
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 (+01 punti percentuali rispetto ad un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce su base annua di 01 punti percentuali portandosi al 67 quello femminile dopo tre consecutive flessioni aumenta di 03 punti posizionandosi al 9
Nel Nord il lieve calo tendenziale dellrsquoindicatore (dal 52 al 51) egrave dovuto alla sola componente femminile nel Centro il tasso sale dal 7 del terzo trimestre 2010 al 72 a motivo della crescita sia delle donne sia degli uomini Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore risulta pari al 124 (era il 121 nel terzo trimestre 2010) Il risultato sconta la flessione del tasso di disoccupazione degli uomini (dallrsquo111 al 106) a fronte del significativo aumento di quello delle donne (dal 139 allrsquoattuale 154)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 104 sei decimi di punto in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010 Lrsquoindicatore riprende a crescere per gli uomini (dallrsquo81 allrsquo89) e continua ad aumentare per le donne (dal 122 al 124)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 265 (era il 247 un anno prima) Lrsquoindicatore aumenta per gli uomini in tutte le ripartizioni in misura piugrave intensa nel Centro il tasso cresce diffusamente anche per le donne e tocca un massimo del 39 nel Mezzogiorno
Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 237 (era 225 nel terzo trimestre 2010)
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Gli inattivi
Dopo quasi tre anni nel terzo trimestre 2011 il numero di inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni
registra una moderata discesa su base annua (-04 pari a -61000 unitagrave) Nel Nord la riduzione
(-05 pari a -29000 unitagrave) interessa esclusivamente gli uomini nel Mezzogiorno invece il calo
(-08 pari a -52000 unitagrave) riguarda entrambi i generi Nel Centro la contenuta crescita del
numero degli inattivi (+08 pari a 20000 unitagrave) sintetizza lrsquoincremento della componente
maschile e la flessione di quella femminile
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali suI III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 76 67 90 01 -01 03
Nord 51 45 61 -01 00 -02
Centro 72 62 87 02 02 02
Mezzogiorno 124 106 154 02 -04 14
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 265 251 286 18 15 23
Nord 191 180 206 11 10 12
Centro 273 246 310 51 59 40
Mezzogiorno 367 352 390 14 03 30
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Il calo tendenziale del numero degli inattivi deriva dalla nuova robusta riduzione della componente
italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000
unitagrave) Con riguardo a tale componente lrsquoinattivitagrave interessa soprattutto donne che non hanno
cercato un impiego per ragioni familiari e giovani impegnati in percorsi di studio
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
Nord 5627 2019 3608 -05 -15 00
Centro 2655 949 1706 08 34 -06
Mezzogiorno 6922 2407 4516 -08 -08 -07
La discesa del numero degli inattivi egrave sintesi di andamenti molto differenti per tipologia Alla forte
crescita di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (200000 unitagrave
+16) e a quella degli individui che non hanno svolto azioni di ricerca attiva di un impiego anche
se si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse lrsquoopportunitagrave (62000 unitagrave in piugrave in
confronto al terzo trimestre 2010 +38) si contrappone il calo sia di quanti hanno cercato lavoro
ma non sono disponibili (-87 pari a -31000 unitagrave) sia soprattutto di quelli che non hanno
cercato unrsquooccupazione e non sono disponibili a lavorare (-24 pari a -292000 unitagrave)
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro la crescita dello scoraggiamento (+65 pari a
95000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+96 pari a 63000 unitagrave) e dei
motivi familiari (+13 pari a 33000 unitagrave) egrave piugrave che compensata dalla riduzione su base annua
della mancata ricerca per motivi di studio percheacute non interessa trovare un lavoro oppure per un
insieme di altre ragioni (-86 pari a -156000 unitagrave) Con riguardo a queste ultime lrsquoattesa di
maturare i requisiti per ricevere la pensione e lrsquoattesa della ripresa delle attivitagrave dopo la pausa
estiva rappresentano le principali ragioni della mancata ricerca
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2011
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1705 773 933 38 37 38
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 320 127 193 -87 -79 -92
Non cercano ma disponibili a lavorare 1448 499 949 160 258 115
Non cercano e non disponibili a lavorare 11731 3976 7755 -24 -33 -20
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1574 543 1031 65 70 62
Motivi familiari 2507 148 2359 13 185 04
Studio formazione professionale 4235 2035 2200 -04 04 -12
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 719 368 350 96 14 199
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 4518 1500 3019 -17 -36 -07
Altri motivi 1651 781 870 -86 -42 -123
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
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comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Il mercato del lavoro nel III trimestre 2011
Nel terzo trimestre 2011 il numero degli occupati cresce in termini tendenziali dello 07 (+159000 unitagrave) Il risultato sconta il confronto con il livello particolarmente basso raggiunto un anno prima La variazione positiva riflette in misura determinante sia lrsquoincremento dellrsquooccupazione straniera sia la permanenza nellrsquooccupazione degli italiani con almeno 55 anni
Alla modesta crescita dellrsquooccupazione italiana (+39000 unitagrave) si associa il significativo sviluppo di quella straniera (+120000 unitagrave) Tuttavia mentre il tasso di occupazione degli italiani segnala un contenuto incremento (dal 561 al 563) quello degli stranieri egrave in robusta discesa dal 637 del terzo trimestre 2010 al 625
La mancata uscita degli occupati piugrave adulti (+168000 unitagrave nella classe con almeno 55 anni) soprattutto di quelli con contratto a tempo indeterminato piugrave che compensa il calo su base annua di quelli piugrave giovani (-157000 unitagrave nella classe fino a 34 anni)
Gli occupati a tempo pieno tornano ad aumentare (+03 pari a 65000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda lrsquooccupazione dipendente soprattutto a termine e coinvolge in misura piugrave accentuata lrsquoindustria in senso stretto lrsquoagricoltura e gli alberghi e ristorazione Gli occupati a tempo parziale continuano a crescere (+28 pari a 94000 unitagrave) ma si tratta ancora una volta di part-time involontario
Lrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero avviatosi nel primo trimestre 2011 registrando un incremento tendenziale dello 08 (+38000 unitagrave) concentrato nelle imprese di medie dimensioni Per il quarto trimestre consecutivo si conferma il calo degli occupati nelle costruzioni (-5 pari a -97000 unitagrave) Il terziario registra una variazione positiva (+14 pari a 207000 unitagrave) diffusa nelle posizioni lavorative dipendenti
Dopo due trimestri in discesa il numero dei disoccupati registra un aumento su base tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita che riguarda esclusivamente le donne interessa il Centro e il Mezzogiorno Sale nuovamente lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata dal 501 del terzo trimestre 2010 al 526
Il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 un decimo di punto in piugrave rispetto a un anno prima lrsquoindicatore passa dal 68 del terzo trimestre 2010 al 67 per gli uomini e dallrsquo87 allrsquoattuale 9 per le donne
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 247 del terzo trimestre 2010 al 265 con un picco del 39 per le donne del Mezzogiorno
Dopo quasi tre anni torna a scendere la popolazione inattiva La riduzione deriva dalla nuova robusta riduzione della componente italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000 unitagrave) Il tasso di inattivitagrave si porta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima
OCCUPATI PER SESSO Anni 2007-2011 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2007- 2011 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
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Gli occupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero di occupati registra una variazione tendenziale positiva (+07 pari a 159000 unitagrave) dovuta sia allrsquooccupazione maschile (+05 pari a 74000 unitagrave) sia a quella femminile (+09 pari a 85000 unitagrave) A livello territoriale alla sostanziale invarianza nel Centro si accompagna lrsquoaumento nel Mezzogiorno (+05 pari a 34000 unitagrave) concentrato tra gli uomini e soprattutto nel Nord (+1 pari a 120000 unitagrave) In tale area si assiste allrsquoincremento sia dellrsquooccupazione maschile sia di quella femminile
Contrariamente al recente passato nel terzo trimestre 2011 emerge un aumento su base annua degli occupati italiani (+39000 unitagrave) quasi del tutto dovuto alla crescita dellrsquooccupazione maschile Rimane consistente invece lrsquoincremento dellrsquooccupazione straniera (+39000 uomini e +81000 donne)
PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Tasso di occupazione
Nel terzo trimestre 2011 dopo dieci consecutivi trimestri di flessione e il lieve incremento della prima parte dellrsquoanno il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni segnala un ulteriore incremento tendenziale (+02 punti percentuali) attestandosi al 569 Lrsquoindicatore scende nelle regioni centrali mentre sale in quelle meridionali (+02 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2010) e nel Nord (+03 punti percentuali) dove si posiziona al 651
Il tasso di occupazione degli uomini si porta al 678 (+02 punti percentuali rispetto a un anno prima) Alla crescita dellrsquoindicatore nel Nord e nel Mezzogiorno si contrappone la sostenuta flessione nel Centro Il tasso di occupazione femminile sale al 461 (+02 punti percentuali) Lrsquoaumento su base annua interessa solo le regioni del Centro-Nord
Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (625 a fronte del 637 nel terzo trimestre 2010) Lrsquoindicatore in deciso calo per gli uomini (dal 783 del terzo trimestre 2010 al 764) segnala un lieve arretramento per le donne (dal 502 al 501)
PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Nella classe tra 15 e 24 anni il tasso di occupazione scende dal 205 al 196 del terzo trimestre 2011 La flessione riguarda sia gli uomini (dal 242 al 231) sia le donne (dal 166 al 158)
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 22948 13684 9264 07 05 09
Nord 11897 6847 5050 10 09 12
Centro 4817 2767 2050 01 -08 14
Mezzogiorno 6234 4071 2163 05 10 -02
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 569 678 461 02 02 02
Nord 651 741 560 03 03 03
Centro 609 705 515 -03 -09 03
Mezzogiorno 441 581 304 02 05 -01
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2011 alla crescita su base annua delle posizioni lavorative dipendenti si associa il nuovo calo di quelle autonome concentrato tra i lavoratori in proprio senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA (a) III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 10
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17309 5639 22948 14 -13 07
Nord 9099 2798 11897 18 -15 10
Centro 3658 1159 4817 20 -54 01
Mezzogiorno 4551 1683 6234 00 21 05
AGRICOLTURA
Totale 453 437 890 24 02 13
Nord 108 204 313 -08 -89 -63
Centro 51 80 131 -124 287 88
Mezzogiorno 294 152 446 67 19 50
INDUSTRIA
Totale 5188 1308 6496 -02 -37 -09
Nord 3245 734 3979 24 -04 19
Centro 909 247 1156 -44 -183 -77
Mezzogiorno 1034 327 1361 -40 24 -25
Industria in senso stretto
Totale 4057 606 4663 18 -55 08
Nord 2722 361 3084 41 -27 32
Centro 655 113 768 -46 -143 -61
Mezzogiorno 680 131 811 -03 -48 -11
Costruzioni
Totale 1131 702 1833 -67 -21 -50
Nord 523 372 896 -56 19 -26
Centro 254 133 388 -39 -215 -108
Mezzogiorno 354 196 550 -102 78 -45
SERVIZI
Totale 11668 3895 15562 20 -06 14
Nord 5746 1860 7605 15 -10 09
Centro 2698 832 3530 47 -33 27
Mezzogiorno 3224 1203 4427 07 20 11
(a) Dati per settore di attivitagrave ATECO2007
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 196 231 158 -09 -11 -07
Nord 254 295 210 -04 -02 -06
Centro 197 232 161 -28 -37 -20
Mezzogiorno 138 168 106 -07 -09 -04
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Lrsquoagricoltura registra una moderata crescita del numero di occupati (+13 pari a 11000 unitagrave) concentrata nelle posizioni lavorative dipendenti del Mezzogiorno e in quelle autonome del Centro Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero (+08 pari a 38000 unitagrave) avviatosi nel primo trimestre dellrsquoanno Il risultato riflette lrsquoaumento dellrsquooccupazione dipendente nel Nord in particolare nelle regioni del Nord-est Nelle costruzioni lrsquooccupazione continua a ridursi (-5 pari a -97000 unitagrave) la flessione territorialmente diffusa riguarda in misura piugrave elevata lrsquooccupazione dipendente
Il terziario manifesta un nuovo aumento (+14 pari a 207000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010) Il risultato egrave dovuto principalmente allrsquoaumento dellrsquooccupazione nel comparto degli alberghi e ristorazione e soprattutto nei servizi domestici e di cura
Nel terzo trimestre 2011 160000 occupati (erano 214000 nello stesso periodo del 2010) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2011 le figure lavorative a tempo pieno segnalano una moderata crescita (+03 pari a 65000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato egrave la sintesi del calo del lavoro autonomo full-time (-18 pari a -90000 unitagrave) piugrave che compensato dal contenuto incremento dei dipendenti a tempo indeterminato (+03 pari a +41000 unitagrave) e dal significativo aumento dei dipendenti a tempo determinato (+69 pari a 115000 unitagrave)
Dopo la crescita intervenuta nel corso del 2010 prosegue lrsquoaumento degli occupati a tempo parziale Nel terzo trimestre 2011 lrsquooccupazione a orario ridotto aumenta su base annua del 28 (+94000 unitagrave) Lrsquoincremento coinvolge in gran parte le posizioni lavorative dipendenti sia maschili sia soprattutto femminili ed egrave dovuto ancora una volta al part-time di tipo involontario ossia ai lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Inoltre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+76 pari a 166000 unitagrave) coinvolgendo per circa i due terzi giovani fino a 34 anni Il fenomeno emerge soprattutto nellrsquoindustria in senso stretto e negli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza del lavoro a termine sul totale degli occupati sale al 103
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
Totale 22948 159 07 1000 1000
a tempo pieno 19503 65 03 853 850
a tempo parziale 3446 94 28 147 150
Dipendenti 17309 232 14 749 754
Permanenti 14945 66 04 653 651
a tempo pieno 12792 41 03 560 557
a tempo parziale 2154 25 12 93 94
A termine 2364 166 76 96 103
a tempo pieno 1770 115 69 73 77
a tempo parziale 594 51 95 24 26
Indipendenti 5639 -73 -13 251 246
a tempo pieno 4941 -90 -18 221 215
a tempo parziale 698 17 25 30 30
Indipendenti di cui
Collaboratori 385 -8 -21 17 17
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero delle persone in cerca di occupazione registra un modesto
incremento tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita coinvolge esclusivamente la
componente femminile e sempre con riguardo alle donne si presenta in misura piugrave accentuata
nel Mezzogiorno
Lrsquoarea della disoccupazione maschile straniera cresce su base annua di 15000 unitagrave quella
femminile aumenta di 14000 unitagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 1900 986 914 19 -05 47
Nord 645 319 327 -04 20 -26
Centro 376 182 194 38 36 39
Mezzogiorno 878 485 393 29 -35 119
In confronto a un anno prima nel terzo trimestre 2011 la crescita delle persone in cerca di lavoro
interessa esclusivamente quelle alla ricerca del primo impiego (+146 pari a 71000 unitagrave in piugrave
rispetto al terzo trimestre 2010) Per altro verso prosegue il calo degli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (-32 pari a -15000 unitagrave) e degli ex-occupati (-22 pari a -20000
unitagrave)
Al di lagrave della discesa registrata nel terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010 gli
ex-occupati rappresentano il 56 degli uomini disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) egrave pari
al 526 in aumento rispetto al 501 di un anno prima
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
TOTALE
Totale 1900 36 19 1000 1000
Ex-occupati 890 -20 -22 488 468
Ex-inattivi 448 -15 -32 249 236
In cerca di prima occupazione 561 71 146 263 296
MASCHI
Totale 986 -5 -05 1000 1000
Ex-occupati 552 -18 -32 575 560
Ex-inattivi 182 -2 -10 186 185
In cerca di prima occupazione 252 15 65 239 255
FEMMINE
Totale 914 41 47 1000 1000
Ex-occupati 338 -2 -06 390 370
Ex-inattivi 266 -13 -47 320 291
In cerca di prima occupazione 310 56 221 290 339
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 (+01 punti percentuali rispetto ad un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce su base annua di 01 punti percentuali portandosi al 67 quello femminile dopo tre consecutive flessioni aumenta di 03 punti posizionandosi al 9
Nel Nord il lieve calo tendenziale dellrsquoindicatore (dal 52 al 51) egrave dovuto alla sola componente femminile nel Centro il tasso sale dal 7 del terzo trimestre 2010 al 72 a motivo della crescita sia delle donne sia degli uomini Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore risulta pari al 124 (era il 121 nel terzo trimestre 2010) Il risultato sconta la flessione del tasso di disoccupazione degli uomini (dallrsquo111 al 106) a fronte del significativo aumento di quello delle donne (dal 139 allrsquoattuale 154)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 104 sei decimi di punto in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010 Lrsquoindicatore riprende a crescere per gli uomini (dallrsquo81 allrsquo89) e continua ad aumentare per le donne (dal 122 al 124)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 265 (era il 247 un anno prima) Lrsquoindicatore aumenta per gli uomini in tutte le ripartizioni in misura piugrave intensa nel Centro il tasso cresce diffusamente anche per le donne e tocca un massimo del 39 nel Mezzogiorno
Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 237 (era 225 nel terzo trimestre 2010)
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Gli inattivi
Dopo quasi tre anni nel terzo trimestre 2011 il numero di inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni
registra una moderata discesa su base annua (-04 pari a -61000 unitagrave) Nel Nord la riduzione
(-05 pari a -29000 unitagrave) interessa esclusivamente gli uomini nel Mezzogiorno invece il calo
(-08 pari a -52000 unitagrave) riguarda entrambi i generi Nel Centro la contenuta crescita del
numero degli inattivi (+08 pari a 20000 unitagrave) sintetizza lrsquoincremento della componente
maschile e la flessione di quella femminile
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali suI III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 76 67 90 01 -01 03
Nord 51 45 61 -01 00 -02
Centro 72 62 87 02 02 02
Mezzogiorno 124 106 154 02 -04 14
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 265 251 286 18 15 23
Nord 191 180 206 11 10 12
Centro 273 246 310 51 59 40
Mezzogiorno 367 352 390 14 03 30
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Il calo tendenziale del numero degli inattivi deriva dalla nuova robusta riduzione della componente
italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000
unitagrave) Con riguardo a tale componente lrsquoinattivitagrave interessa soprattutto donne che non hanno
cercato un impiego per ragioni familiari e giovani impegnati in percorsi di studio
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
Nord 5627 2019 3608 -05 -15 00
Centro 2655 949 1706 08 34 -06
Mezzogiorno 6922 2407 4516 -08 -08 -07
La discesa del numero degli inattivi egrave sintesi di andamenti molto differenti per tipologia Alla forte
crescita di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (200000 unitagrave
+16) e a quella degli individui che non hanno svolto azioni di ricerca attiva di un impiego anche
se si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse lrsquoopportunitagrave (62000 unitagrave in piugrave in
confronto al terzo trimestre 2010 +38) si contrappone il calo sia di quanti hanno cercato lavoro
ma non sono disponibili (-87 pari a -31000 unitagrave) sia soprattutto di quelli che non hanno
cercato unrsquooccupazione e non sono disponibili a lavorare (-24 pari a -292000 unitagrave)
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro la crescita dello scoraggiamento (+65 pari a
95000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+96 pari a 63000 unitagrave) e dei
motivi familiari (+13 pari a 33000 unitagrave) egrave piugrave che compensata dalla riduzione su base annua
della mancata ricerca per motivi di studio percheacute non interessa trovare un lavoro oppure per un
insieme di altre ragioni (-86 pari a -156000 unitagrave) Con riguardo a queste ultime lrsquoattesa di
maturare i requisiti per ricevere la pensione e lrsquoattesa della ripresa delle attivitagrave dopo la pausa
estiva rappresentano le principali ragioni della mancata ricerca
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2011
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1705 773 933 38 37 38
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 320 127 193 -87 -79 -92
Non cercano ma disponibili a lavorare 1448 499 949 160 258 115
Non cercano e non disponibili a lavorare 11731 3976 7755 -24 -33 -20
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1574 543 1031 65 70 62
Motivi familiari 2507 148 2359 13 185 04
Studio formazione professionale 4235 2035 2200 -04 04 -12
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 719 368 350 96 14 199
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 4518 1500 3019 -17 -36 -07
Altri motivi 1651 781 870 -86 -42 -123
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
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comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Gli occupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero di occupati registra una variazione tendenziale positiva (+07 pari a 159000 unitagrave) dovuta sia allrsquooccupazione maschile (+05 pari a 74000 unitagrave) sia a quella femminile (+09 pari a 85000 unitagrave) A livello territoriale alla sostanziale invarianza nel Centro si accompagna lrsquoaumento nel Mezzogiorno (+05 pari a 34000 unitagrave) concentrato tra gli uomini e soprattutto nel Nord (+1 pari a 120000 unitagrave) In tale area si assiste allrsquoincremento sia dellrsquooccupazione maschile sia di quella femminile
Contrariamente al recente passato nel terzo trimestre 2011 emerge un aumento su base annua degli occupati italiani (+39000 unitagrave) quasi del tutto dovuto alla crescita dellrsquooccupazione maschile Rimane consistente invece lrsquoincremento dellrsquooccupazione straniera (+39000 uomini e +81000 donne)
PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Tasso di occupazione
Nel terzo trimestre 2011 dopo dieci consecutivi trimestri di flessione e il lieve incremento della prima parte dellrsquoanno il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni segnala un ulteriore incremento tendenziale (+02 punti percentuali) attestandosi al 569 Lrsquoindicatore scende nelle regioni centrali mentre sale in quelle meridionali (+02 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2010) e nel Nord (+03 punti percentuali) dove si posiziona al 651
Il tasso di occupazione degli uomini si porta al 678 (+02 punti percentuali rispetto a un anno prima) Alla crescita dellrsquoindicatore nel Nord e nel Mezzogiorno si contrappone la sostenuta flessione nel Centro Il tasso di occupazione femminile sale al 461 (+02 punti percentuali) Lrsquoaumento su base annua interessa solo le regioni del Centro-Nord
Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (625 a fronte del 637 nel terzo trimestre 2010) Lrsquoindicatore in deciso calo per gli uomini (dal 783 del terzo trimestre 2010 al 764) segnala un lieve arretramento per le donne (dal 502 al 501)
PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Nella classe tra 15 e 24 anni il tasso di occupazione scende dal 205 al 196 del terzo trimestre 2011 La flessione riguarda sia gli uomini (dal 242 al 231) sia le donne (dal 166 al 158)
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 22948 13684 9264 07 05 09
Nord 11897 6847 5050 10 09 12
Centro 4817 2767 2050 01 -08 14
Mezzogiorno 6234 4071 2163 05 10 -02
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 569 678 461 02 02 02
Nord 651 741 560 03 03 03
Centro 609 705 515 -03 -09 03
Mezzogiorno 441 581 304 02 05 -01
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2011 alla crescita su base annua delle posizioni lavorative dipendenti si associa il nuovo calo di quelle autonome concentrato tra i lavoratori in proprio senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA (a) III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 10
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17309 5639 22948 14 -13 07
Nord 9099 2798 11897 18 -15 10
Centro 3658 1159 4817 20 -54 01
Mezzogiorno 4551 1683 6234 00 21 05
AGRICOLTURA
Totale 453 437 890 24 02 13
Nord 108 204 313 -08 -89 -63
Centro 51 80 131 -124 287 88
Mezzogiorno 294 152 446 67 19 50
INDUSTRIA
Totale 5188 1308 6496 -02 -37 -09
Nord 3245 734 3979 24 -04 19
Centro 909 247 1156 -44 -183 -77
Mezzogiorno 1034 327 1361 -40 24 -25
Industria in senso stretto
Totale 4057 606 4663 18 -55 08
Nord 2722 361 3084 41 -27 32
Centro 655 113 768 -46 -143 -61
Mezzogiorno 680 131 811 -03 -48 -11
Costruzioni
Totale 1131 702 1833 -67 -21 -50
Nord 523 372 896 -56 19 -26
Centro 254 133 388 -39 -215 -108
Mezzogiorno 354 196 550 -102 78 -45
SERVIZI
Totale 11668 3895 15562 20 -06 14
Nord 5746 1860 7605 15 -10 09
Centro 2698 832 3530 47 -33 27
Mezzogiorno 3224 1203 4427 07 20 11
(a) Dati per settore di attivitagrave ATECO2007
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 196 231 158 -09 -11 -07
Nord 254 295 210 -04 -02 -06
Centro 197 232 161 -28 -37 -20
Mezzogiorno 138 168 106 -07 -09 -04
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Lrsquoagricoltura registra una moderata crescita del numero di occupati (+13 pari a 11000 unitagrave) concentrata nelle posizioni lavorative dipendenti del Mezzogiorno e in quelle autonome del Centro Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero (+08 pari a 38000 unitagrave) avviatosi nel primo trimestre dellrsquoanno Il risultato riflette lrsquoaumento dellrsquooccupazione dipendente nel Nord in particolare nelle regioni del Nord-est Nelle costruzioni lrsquooccupazione continua a ridursi (-5 pari a -97000 unitagrave) la flessione territorialmente diffusa riguarda in misura piugrave elevata lrsquooccupazione dipendente
Il terziario manifesta un nuovo aumento (+14 pari a 207000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010) Il risultato egrave dovuto principalmente allrsquoaumento dellrsquooccupazione nel comparto degli alberghi e ristorazione e soprattutto nei servizi domestici e di cura
Nel terzo trimestre 2011 160000 occupati (erano 214000 nello stesso periodo del 2010) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2011 le figure lavorative a tempo pieno segnalano una moderata crescita (+03 pari a 65000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato egrave la sintesi del calo del lavoro autonomo full-time (-18 pari a -90000 unitagrave) piugrave che compensato dal contenuto incremento dei dipendenti a tempo indeterminato (+03 pari a +41000 unitagrave) e dal significativo aumento dei dipendenti a tempo determinato (+69 pari a 115000 unitagrave)
Dopo la crescita intervenuta nel corso del 2010 prosegue lrsquoaumento degli occupati a tempo parziale Nel terzo trimestre 2011 lrsquooccupazione a orario ridotto aumenta su base annua del 28 (+94000 unitagrave) Lrsquoincremento coinvolge in gran parte le posizioni lavorative dipendenti sia maschili sia soprattutto femminili ed egrave dovuto ancora una volta al part-time di tipo involontario ossia ai lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Inoltre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+76 pari a 166000 unitagrave) coinvolgendo per circa i due terzi giovani fino a 34 anni Il fenomeno emerge soprattutto nellrsquoindustria in senso stretto e negli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza del lavoro a termine sul totale degli occupati sale al 103
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
Totale 22948 159 07 1000 1000
a tempo pieno 19503 65 03 853 850
a tempo parziale 3446 94 28 147 150
Dipendenti 17309 232 14 749 754
Permanenti 14945 66 04 653 651
a tempo pieno 12792 41 03 560 557
a tempo parziale 2154 25 12 93 94
A termine 2364 166 76 96 103
a tempo pieno 1770 115 69 73 77
a tempo parziale 594 51 95 24 26
Indipendenti 5639 -73 -13 251 246
a tempo pieno 4941 -90 -18 221 215
a tempo parziale 698 17 25 30 30
Indipendenti di cui
Collaboratori 385 -8 -21 17 17
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero delle persone in cerca di occupazione registra un modesto
incremento tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita coinvolge esclusivamente la
componente femminile e sempre con riguardo alle donne si presenta in misura piugrave accentuata
nel Mezzogiorno
Lrsquoarea della disoccupazione maschile straniera cresce su base annua di 15000 unitagrave quella
femminile aumenta di 14000 unitagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 1900 986 914 19 -05 47
Nord 645 319 327 -04 20 -26
Centro 376 182 194 38 36 39
Mezzogiorno 878 485 393 29 -35 119
In confronto a un anno prima nel terzo trimestre 2011 la crescita delle persone in cerca di lavoro
interessa esclusivamente quelle alla ricerca del primo impiego (+146 pari a 71000 unitagrave in piugrave
rispetto al terzo trimestre 2010) Per altro verso prosegue il calo degli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (-32 pari a -15000 unitagrave) e degli ex-occupati (-22 pari a -20000
unitagrave)
Al di lagrave della discesa registrata nel terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010 gli
ex-occupati rappresentano il 56 degli uomini disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) egrave pari
al 526 in aumento rispetto al 501 di un anno prima
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
TOTALE
Totale 1900 36 19 1000 1000
Ex-occupati 890 -20 -22 488 468
Ex-inattivi 448 -15 -32 249 236
In cerca di prima occupazione 561 71 146 263 296
MASCHI
Totale 986 -5 -05 1000 1000
Ex-occupati 552 -18 -32 575 560
Ex-inattivi 182 -2 -10 186 185
In cerca di prima occupazione 252 15 65 239 255
FEMMINE
Totale 914 41 47 1000 1000
Ex-occupati 338 -2 -06 390 370
Ex-inattivi 266 -13 -47 320 291
In cerca di prima occupazione 310 56 221 290 339
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 (+01 punti percentuali rispetto ad un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce su base annua di 01 punti percentuali portandosi al 67 quello femminile dopo tre consecutive flessioni aumenta di 03 punti posizionandosi al 9
Nel Nord il lieve calo tendenziale dellrsquoindicatore (dal 52 al 51) egrave dovuto alla sola componente femminile nel Centro il tasso sale dal 7 del terzo trimestre 2010 al 72 a motivo della crescita sia delle donne sia degli uomini Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore risulta pari al 124 (era il 121 nel terzo trimestre 2010) Il risultato sconta la flessione del tasso di disoccupazione degli uomini (dallrsquo111 al 106) a fronte del significativo aumento di quello delle donne (dal 139 allrsquoattuale 154)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 104 sei decimi di punto in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010 Lrsquoindicatore riprende a crescere per gli uomini (dallrsquo81 allrsquo89) e continua ad aumentare per le donne (dal 122 al 124)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 265 (era il 247 un anno prima) Lrsquoindicatore aumenta per gli uomini in tutte le ripartizioni in misura piugrave intensa nel Centro il tasso cresce diffusamente anche per le donne e tocca un massimo del 39 nel Mezzogiorno
Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 237 (era 225 nel terzo trimestre 2010)
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Gli inattivi
Dopo quasi tre anni nel terzo trimestre 2011 il numero di inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni
registra una moderata discesa su base annua (-04 pari a -61000 unitagrave) Nel Nord la riduzione
(-05 pari a -29000 unitagrave) interessa esclusivamente gli uomini nel Mezzogiorno invece il calo
(-08 pari a -52000 unitagrave) riguarda entrambi i generi Nel Centro la contenuta crescita del
numero degli inattivi (+08 pari a 20000 unitagrave) sintetizza lrsquoincremento della componente
maschile e la flessione di quella femminile
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali suI III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 76 67 90 01 -01 03
Nord 51 45 61 -01 00 -02
Centro 72 62 87 02 02 02
Mezzogiorno 124 106 154 02 -04 14
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 265 251 286 18 15 23
Nord 191 180 206 11 10 12
Centro 273 246 310 51 59 40
Mezzogiorno 367 352 390 14 03 30
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Il calo tendenziale del numero degli inattivi deriva dalla nuova robusta riduzione della componente
italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000
unitagrave) Con riguardo a tale componente lrsquoinattivitagrave interessa soprattutto donne che non hanno
cercato un impiego per ragioni familiari e giovani impegnati in percorsi di studio
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
Nord 5627 2019 3608 -05 -15 00
Centro 2655 949 1706 08 34 -06
Mezzogiorno 6922 2407 4516 -08 -08 -07
La discesa del numero degli inattivi egrave sintesi di andamenti molto differenti per tipologia Alla forte
crescita di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (200000 unitagrave
+16) e a quella degli individui che non hanno svolto azioni di ricerca attiva di un impiego anche
se si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse lrsquoopportunitagrave (62000 unitagrave in piugrave in
confronto al terzo trimestre 2010 +38) si contrappone il calo sia di quanti hanno cercato lavoro
ma non sono disponibili (-87 pari a -31000 unitagrave) sia soprattutto di quelli che non hanno
cercato unrsquooccupazione e non sono disponibili a lavorare (-24 pari a -292000 unitagrave)
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro la crescita dello scoraggiamento (+65 pari a
95000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+96 pari a 63000 unitagrave) e dei
motivi familiari (+13 pari a 33000 unitagrave) egrave piugrave che compensata dalla riduzione su base annua
della mancata ricerca per motivi di studio percheacute non interessa trovare un lavoro oppure per un
insieme di altre ragioni (-86 pari a -156000 unitagrave) Con riguardo a queste ultime lrsquoattesa di
maturare i requisiti per ricevere la pensione e lrsquoattesa della ripresa delle attivitagrave dopo la pausa
estiva rappresentano le principali ragioni della mancata ricerca
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2011
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1705 773 933 38 37 38
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 320 127 193 -87 -79 -92
Non cercano ma disponibili a lavorare 1448 499 949 160 258 115
Non cercano e non disponibili a lavorare 11731 3976 7755 -24 -33 -20
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1574 543 1031 65 70 62
Motivi familiari 2507 148 2359 13 185 04
Studio formazione professionale 4235 2035 2200 -04 04 -12
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 719 368 350 96 14 199
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 4518 1500 3019 -17 -36 -07
Altri motivi 1651 781 870 -86 -42 -123
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
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comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2011 alla crescita su base annua delle posizioni lavorative dipendenti si associa il nuovo calo di quelle autonome concentrato tra i lavoratori in proprio senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA (a) III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 10
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17309 5639 22948 14 -13 07
Nord 9099 2798 11897 18 -15 10
Centro 3658 1159 4817 20 -54 01
Mezzogiorno 4551 1683 6234 00 21 05
AGRICOLTURA
Totale 453 437 890 24 02 13
Nord 108 204 313 -08 -89 -63
Centro 51 80 131 -124 287 88
Mezzogiorno 294 152 446 67 19 50
INDUSTRIA
Totale 5188 1308 6496 -02 -37 -09
Nord 3245 734 3979 24 -04 19
Centro 909 247 1156 -44 -183 -77
Mezzogiorno 1034 327 1361 -40 24 -25
Industria in senso stretto
Totale 4057 606 4663 18 -55 08
Nord 2722 361 3084 41 -27 32
Centro 655 113 768 -46 -143 -61
Mezzogiorno 680 131 811 -03 -48 -11
Costruzioni
Totale 1131 702 1833 -67 -21 -50
Nord 523 372 896 -56 19 -26
Centro 254 133 388 -39 -215 -108
Mezzogiorno 354 196 550 -102 78 -45
SERVIZI
Totale 11668 3895 15562 20 -06 14
Nord 5746 1860 7605 15 -10 09
Centro 2698 832 3530 47 -33 27
Mezzogiorno 3224 1203 4427 07 20 11
(a) Dati per settore di attivitagrave ATECO2007
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 196 231 158 -09 -11 -07
Nord 254 295 210 -04 -02 -06
Centro 197 232 161 -28 -37 -20
Mezzogiorno 138 168 106 -07 -09 -04
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Lrsquoagricoltura registra una moderata crescita del numero di occupati (+13 pari a 11000 unitagrave) concentrata nelle posizioni lavorative dipendenti del Mezzogiorno e in quelle autonome del Centro Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero (+08 pari a 38000 unitagrave) avviatosi nel primo trimestre dellrsquoanno Il risultato riflette lrsquoaumento dellrsquooccupazione dipendente nel Nord in particolare nelle regioni del Nord-est Nelle costruzioni lrsquooccupazione continua a ridursi (-5 pari a -97000 unitagrave) la flessione territorialmente diffusa riguarda in misura piugrave elevata lrsquooccupazione dipendente
Il terziario manifesta un nuovo aumento (+14 pari a 207000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010) Il risultato egrave dovuto principalmente allrsquoaumento dellrsquooccupazione nel comparto degli alberghi e ristorazione e soprattutto nei servizi domestici e di cura
Nel terzo trimestre 2011 160000 occupati (erano 214000 nello stesso periodo del 2010) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2011 le figure lavorative a tempo pieno segnalano una moderata crescita (+03 pari a 65000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato egrave la sintesi del calo del lavoro autonomo full-time (-18 pari a -90000 unitagrave) piugrave che compensato dal contenuto incremento dei dipendenti a tempo indeterminato (+03 pari a +41000 unitagrave) e dal significativo aumento dei dipendenti a tempo determinato (+69 pari a 115000 unitagrave)
Dopo la crescita intervenuta nel corso del 2010 prosegue lrsquoaumento degli occupati a tempo parziale Nel terzo trimestre 2011 lrsquooccupazione a orario ridotto aumenta su base annua del 28 (+94000 unitagrave) Lrsquoincremento coinvolge in gran parte le posizioni lavorative dipendenti sia maschili sia soprattutto femminili ed egrave dovuto ancora una volta al part-time di tipo involontario ossia ai lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Inoltre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+76 pari a 166000 unitagrave) coinvolgendo per circa i due terzi giovani fino a 34 anni Il fenomeno emerge soprattutto nellrsquoindustria in senso stretto e negli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza del lavoro a termine sul totale degli occupati sale al 103
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
Totale 22948 159 07 1000 1000
a tempo pieno 19503 65 03 853 850
a tempo parziale 3446 94 28 147 150
Dipendenti 17309 232 14 749 754
Permanenti 14945 66 04 653 651
a tempo pieno 12792 41 03 560 557
a tempo parziale 2154 25 12 93 94
A termine 2364 166 76 96 103
a tempo pieno 1770 115 69 73 77
a tempo parziale 594 51 95 24 26
Indipendenti 5639 -73 -13 251 246
a tempo pieno 4941 -90 -18 221 215
a tempo parziale 698 17 25 30 30
Indipendenti di cui
Collaboratori 385 -8 -21 17 17
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero delle persone in cerca di occupazione registra un modesto
incremento tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita coinvolge esclusivamente la
componente femminile e sempre con riguardo alle donne si presenta in misura piugrave accentuata
nel Mezzogiorno
Lrsquoarea della disoccupazione maschile straniera cresce su base annua di 15000 unitagrave quella
femminile aumenta di 14000 unitagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 1900 986 914 19 -05 47
Nord 645 319 327 -04 20 -26
Centro 376 182 194 38 36 39
Mezzogiorno 878 485 393 29 -35 119
In confronto a un anno prima nel terzo trimestre 2011 la crescita delle persone in cerca di lavoro
interessa esclusivamente quelle alla ricerca del primo impiego (+146 pari a 71000 unitagrave in piugrave
rispetto al terzo trimestre 2010) Per altro verso prosegue il calo degli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (-32 pari a -15000 unitagrave) e degli ex-occupati (-22 pari a -20000
unitagrave)
Al di lagrave della discesa registrata nel terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010 gli
ex-occupati rappresentano il 56 degli uomini disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) egrave pari
al 526 in aumento rispetto al 501 di un anno prima
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
TOTALE
Totale 1900 36 19 1000 1000
Ex-occupati 890 -20 -22 488 468
Ex-inattivi 448 -15 -32 249 236
In cerca di prima occupazione 561 71 146 263 296
MASCHI
Totale 986 -5 -05 1000 1000
Ex-occupati 552 -18 -32 575 560
Ex-inattivi 182 -2 -10 186 185
In cerca di prima occupazione 252 15 65 239 255
FEMMINE
Totale 914 41 47 1000 1000
Ex-occupati 338 -2 -06 390 370
Ex-inattivi 266 -13 -47 320 291
In cerca di prima occupazione 310 56 221 290 339
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 (+01 punti percentuali rispetto ad un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce su base annua di 01 punti percentuali portandosi al 67 quello femminile dopo tre consecutive flessioni aumenta di 03 punti posizionandosi al 9
Nel Nord il lieve calo tendenziale dellrsquoindicatore (dal 52 al 51) egrave dovuto alla sola componente femminile nel Centro il tasso sale dal 7 del terzo trimestre 2010 al 72 a motivo della crescita sia delle donne sia degli uomini Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore risulta pari al 124 (era il 121 nel terzo trimestre 2010) Il risultato sconta la flessione del tasso di disoccupazione degli uomini (dallrsquo111 al 106) a fronte del significativo aumento di quello delle donne (dal 139 allrsquoattuale 154)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 104 sei decimi di punto in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010 Lrsquoindicatore riprende a crescere per gli uomini (dallrsquo81 allrsquo89) e continua ad aumentare per le donne (dal 122 al 124)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 265 (era il 247 un anno prima) Lrsquoindicatore aumenta per gli uomini in tutte le ripartizioni in misura piugrave intensa nel Centro il tasso cresce diffusamente anche per le donne e tocca un massimo del 39 nel Mezzogiorno
Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 237 (era 225 nel terzo trimestre 2010)
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Gli inattivi
Dopo quasi tre anni nel terzo trimestre 2011 il numero di inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni
registra una moderata discesa su base annua (-04 pari a -61000 unitagrave) Nel Nord la riduzione
(-05 pari a -29000 unitagrave) interessa esclusivamente gli uomini nel Mezzogiorno invece il calo
(-08 pari a -52000 unitagrave) riguarda entrambi i generi Nel Centro la contenuta crescita del
numero degli inattivi (+08 pari a 20000 unitagrave) sintetizza lrsquoincremento della componente
maschile e la flessione di quella femminile
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali suI III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 76 67 90 01 -01 03
Nord 51 45 61 -01 00 -02
Centro 72 62 87 02 02 02
Mezzogiorno 124 106 154 02 -04 14
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 265 251 286 18 15 23
Nord 191 180 206 11 10 12
Centro 273 246 310 51 59 40
Mezzogiorno 367 352 390 14 03 30
| 10
Il calo tendenziale del numero degli inattivi deriva dalla nuova robusta riduzione della componente
italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000
unitagrave) Con riguardo a tale componente lrsquoinattivitagrave interessa soprattutto donne che non hanno
cercato un impiego per ragioni familiari e giovani impegnati in percorsi di studio
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
Nord 5627 2019 3608 -05 -15 00
Centro 2655 949 1706 08 34 -06
Mezzogiorno 6922 2407 4516 -08 -08 -07
La discesa del numero degli inattivi egrave sintesi di andamenti molto differenti per tipologia Alla forte
crescita di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (200000 unitagrave
+16) e a quella degli individui che non hanno svolto azioni di ricerca attiva di un impiego anche
se si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse lrsquoopportunitagrave (62000 unitagrave in piugrave in
confronto al terzo trimestre 2010 +38) si contrappone il calo sia di quanti hanno cercato lavoro
ma non sono disponibili (-87 pari a -31000 unitagrave) sia soprattutto di quelli che non hanno
cercato unrsquooccupazione e non sono disponibili a lavorare (-24 pari a -292000 unitagrave)
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro la crescita dello scoraggiamento (+65 pari a
95000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+96 pari a 63000 unitagrave) e dei
motivi familiari (+13 pari a 33000 unitagrave) egrave piugrave che compensata dalla riduzione su base annua
della mancata ricerca per motivi di studio percheacute non interessa trovare un lavoro oppure per un
insieme di altre ragioni (-86 pari a -156000 unitagrave) Con riguardo a queste ultime lrsquoattesa di
maturare i requisiti per ricevere la pensione e lrsquoattesa della ripresa delle attivitagrave dopo la pausa
estiva rappresentano le principali ragioni della mancata ricerca
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2011
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1705 773 933 38 37 38
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 320 127 193 -87 -79 -92
Non cercano ma disponibili a lavorare 1448 499 949 160 258 115
Non cercano e non disponibili a lavorare 11731 3976 7755 -24 -33 -20
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1574 543 1031 65 70 62
Motivi familiari 2507 148 2359 13 185 04
Studio formazione professionale 4235 2035 2200 -04 04 -12
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 719 368 350 96 14 199
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 4518 1500 3019 -17 -36 -07
Altri motivi 1651 781 870 -86 -42 -123
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
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comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
| 7
Lrsquoagricoltura registra una moderata crescita del numero di occupati (+13 pari a 11000 unitagrave) concentrata nelle posizioni lavorative dipendenti del Mezzogiorno e in quelle autonome del Centro Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue il moderato recupero (+08 pari a 38000 unitagrave) avviatosi nel primo trimestre dellrsquoanno Il risultato riflette lrsquoaumento dellrsquooccupazione dipendente nel Nord in particolare nelle regioni del Nord-est Nelle costruzioni lrsquooccupazione continua a ridursi (-5 pari a -97000 unitagrave) la flessione territorialmente diffusa riguarda in misura piugrave elevata lrsquooccupazione dipendente
Il terziario manifesta un nuovo aumento (+14 pari a 207000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010) Il risultato egrave dovuto principalmente allrsquoaumento dellrsquooccupazione nel comparto degli alberghi e ristorazione e soprattutto nei servizi domestici e di cura
Nel terzo trimestre 2011 160000 occupati (erano 214000 nello stesso periodo del 2010) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2011 le figure lavorative a tempo pieno segnalano una moderata crescita (+03 pari a 65000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato egrave la sintesi del calo del lavoro autonomo full-time (-18 pari a -90000 unitagrave) piugrave che compensato dal contenuto incremento dei dipendenti a tempo indeterminato (+03 pari a +41000 unitagrave) e dal significativo aumento dei dipendenti a tempo determinato (+69 pari a 115000 unitagrave)
Dopo la crescita intervenuta nel corso del 2010 prosegue lrsquoaumento degli occupati a tempo parziale Nel terzo trimestre 2011 lrsquooccupazione a orario ridotto aumenta su base annua del 28 (+94000 unitagrave) Lrsquoincremento coinvolge in gran parte le posizioni lavorative dipendenti sia maschili sia soprattutto femminili ed egrave dovuto ancora una volta al part-time di tipo involontario ossia ai lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Inoltre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+76 pari a 166000 unitagrave) coinvolgendo per circa i due terzi giovani fino a 34 anni Il fenomeno emerge soprattutto nellrsquoindustria in senso stretto e negli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza del lavoro a termine sul totale degli occupati sale al 103
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
Totale 22948 159 07 1000 1000
a tempo pieno 19503 65 03 853 850
a tempo parziale 3446 94 28 147 150
Dipendenti 17309 232 14 749 754
Permanenti 14945 66 04 653 651
a tempo pieno 12792 41 03 560 557
a tempo parziale 2154 25 12 93 94
A termine 2364 166 76 96 103
a tempo pieno 1770 115 69 73 77
a tempo parziale 594 51 95 24 26
Indipendenti 5639 -73 -13 251 246
a tempo pieno 4941 -90 -18 221 215
a tempo parziale 698 17 25 30 30
Indipendenti di cui
Collaboratori 385 -8 -21 17 17
| 8
I disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero delle persone in cerca di occupazione registra un modesto
incremento tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita coinvolge esclusivamente la
componente femminile e sempre con riguardo alle donne si presenta in misura piugrave accentuata
nel Mezzogiorno
Lrsquoarea della disoccupazione maschile straniera cresce su base annua di 15000 unitagrave quella
femminile aumenta di 14000 unitagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 1900 986 914 19 -05 47
Nord 645 319 327 -04 20 -26
Centro 376 182 194 38 36 39
Mezzogiorno 878 485 393 29 -35 119
In confronto a un anno prima nel terzo trimestre 2011 la crescita delle persone in cerca di lavoro
interessa esclusivamente quelle alla ricerca del primo impiego (+146 pari a 71000 unitagrave in piugrave
rispetto al terzo trimestre 2010) Per altro verso prosegue il calo degli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (-32 pari a -15000 unitagrave) e degli ex-occupati (-22 pari a -20000
unitagrave)
Al di lagrave della discesa registrata nel terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010 gli
ex-occupati rappresentano il 56 degli uomini disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) egrave pari
al 526 in aumento rispetto al 501 di un anno prima
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
TOTALE
Totale 1900 36 19 1000 1000
Ex-occupati 890 -20 -22 488 468
Ex-inattivi 448 -15 -32 249 236
In cerca di prima occupazione 561 71 146 263 296
MASCHI
Totale 986 -5 -05 1000 1000
Ex-occupati 552 -18 -32 575 560
Ex-inattivi 182 -2 -10 186 185
In cerca di prima occupazione 252 15 65 239 255
FEMMINE
Totale 914 41 47 1000 1000
Ex-occupati 338 -2 -06 390 370
Ex-inattivi 266 -13 -47 320 291
In cerca di prima occupazione 310 56 221 290 339
| 9
Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 (+01 punti percentuali rispetto ad un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce su base annua di 01 punti percentuali portandosi al 67 quello femminile dopo tre consecutive flessioni aumenta di 03 punti posizionandosi al 9
Nel Nord il lieve calo tendenziale dellrsquoindicatore (dal 52 al 51) egrave dovuto alla sola componente femminile nel Centro il tasso sale dal 7 del terzo trimestre 2010 al 72 a motivo della crescita sia delle donne sia degli uomini Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore risulta pari al 124 (era il 121 nel terzo trimestre 2010) Il risultato sconta la flessione del tasso di disoccupazione degli uomini (dallrsquo111 al 106) a fronte del significativo aumento di quello delle donne (dal 139 allrsquoattuale 154)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 104 sei decimi di punto in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010 Lrsquoindicatore riprende a crescere per gli uomini (dallrsquo81 allrsquo89) e continua ad aumentare per le donne (dal 122 al 124)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 265 (era il 247 un anno prima) Lrsquoindicatore aumenta per gli uomini in tutte le ripartizioni in misura piugrave intensa nel Centro il tasso cresce diffusamente anche per le donne e tocca un massimo del 39 nel Mezzogiorno
Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 237 (era 225 nel terzo trimestre 2010)
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Gli inattivi
Dopo quasi tre anni nel terzo trimestre 2011 il numero di inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni
registra una moderata discesa su base annua (-04 pari a -61000 unitagrave) Nel Nord la riduzione
(-05 pari a -29000 unitagrave) interessa esclusivamente gli uomini nel Mezzogiorno invece il calo
(-08 pari a -52000 unitagrave) riguarda entrambi i generi Nel Centro la contenuta crescita del
numero degli inattivi (+08 pari a 20000 unitagrave) sintetizza lrsquoincremento della componente
maschile e la flessione di quella femminile
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali suI III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 76 67 90 01 -01 03
Nord 51 45 61 -01 00 -02
Centro 72 62 87 02 02 02
Mezzogiorno 124 106 154 02 -04 14
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 265 251 286 18 15 23
Nord 191 180 206 11 10 12
Centro 273 246 310 51 59 40
Mezzogiorno 367 352 390 14 03 30
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Il calo tendenziale del numero degli inattivi deriva dalla nuova robusta riduzione della componente
italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000
unitagrave) Con riguardo a tale componente lrsquoinattivitagrave interessa soprattutto donne che non hanno
cercato un impiego per ragioni familiari e giovani impegnati in percorsi di studio
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
Nord 5627 2019 3608 -05 -15 00
Centro 2655 949 1706 08 34 -06
Mezzogiorno 6922 2407 4516 -08 -08 -07
La discesa del numero degli inattivi egrave sintesi di andamenti molto differenti per tipologia Alla forte
crescita di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (200000 unitagrave
+16) e a quella degli individui che non hanno svolto azioni di ricerca attiva di un impiego anche
se si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse lrsquoopportunitagrave (62000 unitagrave in piugrave in
confronto al terzo trimestre 2010 +38) si contrappone il calo sia di quanti hanno cercato lavoro
ma non sono disponibili (-87 pari a -31000 unitagrave) sia soprattutto di quelli che non hanno
cercato unrsquooccupazione e non sono disponibili a lavorare (-24 pari a -292000 unitagrave)
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro la crescita dello scoraggiamento (+65 pari a
95000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+96 pari a 63000 unitagrave) e dei
motivi familiari (+13 pari a 33000 unitagrave) egrave piugrave che compensata dalla riduzione su base annua
della mancata ricerca per motivi di studio percheacute non interessa trovare un lavoro oppure per un
insieme di altre ragioni (-86 pari a -156000 unitagrave) Con riguardo a queste ultime lrsquoattesa di
maturare i requisiti per ricevere la pensione e lrsquoattesa della ripresa delle attivitagrave dopo la pausa
estiva rappresentano le principali ragioni della mancata ricerca
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2011
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1705 773 933 38 37 38
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 320 127 193 -87 -79 -92
Non cercano ma disponibili a lavorare 1448 499 949 160 258 115
Non cercano e non disponibili a lavorare 11731 3976 7755 -24 -33 -20
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1574 543 1031 65 70 62
Motivi familiari 2507 148 2359 13 185 04
Studio formazione professionale 4235 2035 2200 -04 04 -12
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 719 368 350 96 14 199
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 4518 1500 3019 -17 -36 -07
Altri motivi 1651 781 870 -86 -42 -123
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
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comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 il numero delle persone in cerca di occupazione registra un modesto
incremento tendenziale (+19 pari a 36000 unitagrave) La crescita coinvolge esclusivamente la
componente femminile e sempre con riguardo alle donne si presenta in misura piugrave accentuata
nel Mezzogiorno
Lrsquoarea della disoccupazione maschile straniera cresce su base annua di 15000 unitagrave quella
femminile aumenta di 14000 unitagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 1900 986 914 19 -05 47
Nord 645 319 327 -04 20 -26
Centro 376 182 194 38 36 39
Mezzogiorno 878 485 393 29 -35 119
In confronto a un anno prima nel terzo trimestre 2011 la crescita delle persone in cerca di lavoro
interessa esclusivamente quelle alla ricerca del primo impiego (+146 pari a 71000 unitagrave in piugrave
rispetto al terzo trimestre 2010) Per altro verso prosegue il calo degli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (-32 pari a -15000 unitagrave) e degli ex-occupati (-22 pari a -20000
unitagrave)
Al di lagrave della discesa registrata nel terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010 gli
ex-occupati rappresentano il 56 degli uomini disoccupati
Nel terzo trimestre 2011 lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) egrave pari
al 526 in aumento rispetto al 501 di un anno prima
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2011
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 10 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 10 III trim 11
TOTALE
Totale 1900 36 19 1000 1000
Ex-occupati 890 -20 -22 488 468
Ex-inattivi 448 -15 -32 249 236
In cerca di prima occupazione 561 71 146 263 296
MASCHI
Totale 986 -5 -05 1000 1000
Ex-occupati 552 -18 -32 575 560
Ex-inattivi 182 -2 -10 186 185
In cerca di prima occupazione 252 15 65 239 255
FEMMINE
Totale 914 41 47 1000 1000
Ex-occupati 338 -2 -06 390 370
Ex-inattivi 266 -13 -47 320 291
In cerca di prima occupazione 310 56 221 290 339
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 (+01 punti percentuali rispetto ad un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce su base annua di 01 punti percentuali portandosi al 67 quello femminile dopo tre consecutive flessioni aumenta di 03 punti posizionandosi al 9
Nel Nord il lieve calo tendenziale dellrsquoindicatore (dal 52 al 51) egrave dovuto alla sola componente femminile nel Centro il tasso sale dal 7 del terzo trimestre 2010 al 72 a motivo della crescita sia delle donne sia degli uomini Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore risulta pari al 124 (era il 121 nel terzo trimestre 2010) Il risultato sconta la flessione del tasso di disoccupazione degli uomini (dallrsquo111 al 106) a fronte del significativo aumento di quello delle donne (dal 139 allrsquoattuale 154)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 104 sei decimi di punto in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010 Lrsquoindicatore riprende a crescere per gli uomini (dallrsquo81 allrsquo89) e continua ad aumentare per le donne (dal 122 al 124)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 265 (era il 247 un anno prima) Lrsquoindicatore aumenta per gli uomini in tutte le ripartizioni in misura piugrave intensa nel Centro il tasso cresce diffusamente anche per le donne e tocca un massimo del 39 nel Mezzogiorno
Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 237 (era 225 nel terzo trimestre 2010)
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Gli inattivi
Dopo quasi tre anni nel terzo trimestre 2011 il numero di inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni
registra una moderata discesa su base annua (-04 pari a -61000 unitagrave) Nel Nord la riduzione
(-05 pari a -29000 unitagrave) interessa esclusivamente gli uomini nel Mezzogiorno invece il calo
(-08 pari a -52000 unitagrave) riguarda entrambi i generi Nel Centro la contenuta crescita del
numero degli inattivi (+08 pari a 20000 unitagrave) sintetizza lrsquoincremento della componente
maschile e la flessione di quella femminile
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali suI III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 76 67 90 01 -01 03
Nord 51 45 61 -01 00 -02
Centro 72 62 87 02 02 02
Mezzogiorno 124 106 154 02 -04 14
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 265 251 286 18 15 23
Nord 191 180 206 11 10 12
Centro 273 246 310 51 59 40
Mezzogiorno 367 352 390 14 03 30
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Il calo tendenziale del numero degli inattivi deriva dalla nuova robusta riduzione della componente
italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000
unitagrave) Con riguardo a tale componente lrsquoinattivitagrave interessa soprattutto donne che non hanno
cercato un impiego per ragioni familiari e giovani impegnati in percorsi di studio
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
Nord 5627 2019 3608 -05 -15 00
Centro 2655 949 1706 08 34 -06
Mezzogiorno 6922 2407 4516 -08 -08 -07
La discesa del numero degli inattivi egrave sintesi di andamenti molto differenti per tipologia Alla forte
crescita di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (200000 unitagrave
+16) e a quella degli individui che non hanno svolto azioni di ricerca attiva di un impiego anche
se si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse lrsquoopportunitagrave (62000 unitagrave in piugrave in
confronto al terzo trimestre 2010 +38) si contrappone il calo sia di quanti hanno cercato lavoro
ma non sono disponibili (-87 pari a -31000 unitagrave) sia soprattutto di quelli che non hanno
cercato unrsquooccupazione e non sono disponibili a lavorare (-24 pari a -292000 unitagrave)
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro la crescita dello scoraggiamento (+65 pari a
95000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+96 pari a 63000 unitagrave) e dei
motivi familiari (+13 pari a 33000 unitagrave) egrave piugrave che compensata dalla riduzione su base annua
della mancata ricerca per motivi di studio percheacute non interessa trovare un lavoro oppure per un
insieme di altre ragioni (-86 pari a -156000 unitagrave) Con riguardo a queste ultime lrsquoattesa di
maturare i requisiti per ricevere la pensione e lrsquoattesa della ripresa delle attivitagrave dopo la pausa
estiva rappresentano le principali ragioni della mancata ricerca
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2011
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1705 773 933 38 37 38
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 320 127 193 -87 -79 -92
Non cercano ma disponibili a lavorare 1448 499 949 160 258 115
Non cercano e non disponibili a lavorare 11731 3976 7755 -24 -33 -20
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1574 543 1031 65 70 62
Motivi familiari 2507 148 2359 13 185 04
Studio formazione professionale 4235 2035 2200 -04 04 -12
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 719 368 350 96 14 199
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 4518 1500 3019 -17 -36 -07
Altri motivi 1651 781 870 -86 -42 -123
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
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comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
| 9
Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione egrave pari al 76 (+01 punti percentuali rispetto ad un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce su base annua di 01 punti percentuali portandosi al 67 quello femminile dopo tre consecutive flessioni aumenta di 03 punti posizionandosi al 9
Nel Nord il lieve calo tendenziale dellrsquoindicatore (dal 52 al 51) egrave dovuto alla sola componente femminile nel Centro il tasso sale dal 7 del terzo trimestre 2010 al 72 a motivo della crescita sia delle donne sia degli uomini Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore risulta pari al 124 (era il 121 nel terzo trimestre 2010) Il risultato sconta la flessione del tasso di disoccupazione degli uomini (dallrsquo111 al 106) a fronte del significativo aumento di quello delle donne (dal 139 allrsquoattuale 154)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 104 sei decimi di punto in piugrave rispetto al terzo trimestre 2010 Lrsquoindicatore riprende a crescere per gli uomini (dallrsquo81 allrsquo89) e continua ad aumentare per le donne (dal 122 al 124)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 265 (era il 247 un anno prima) Lrsquoindicatore aumenta per gli uomini in tutte le ripartizioni in misura piugrave intensa nel Centro il tasso cresce diffusamente anche per le donne e tocca un massimo del 39 nel Mezzogiorno
Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 237 (era 225 nel terzo trimestre 2010)
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Gli inattivi
Dopo quasi tre anni nel terzo trimestre 2011 il numero di inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni
registra una moderata discesa su base annua (-04 pari a -61000 unitagrave) Nel Nord la riduzione
(-05 pari a -29000 unitagrave) interessa esclusivamente gli uomini nel Mezzogiorno invece il calo
(-08 pari a -52000 unitagrave) riguarda entrambi i generi Nel Centro la contenuta crescita del
numero degli inattivi (+08 pari a 20000 unitagrave) sintetizza lrsquoincremento della componente
maschile e la flessione di quella femminile
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali suI III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 76 67 90 01 -01 03
Nord 51 45 61 -01 00 -02
Centro 72 62 87 02 02 02
Mezzogiorno 124 106 154 02 -04 14
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 265 251 286 18 15 23
Nord 191 180 206 11 10 12
Centro 273 246 310 51 59 40
Mezzogiorno 367 352 390 14 03 30
| 10
Il calo tendenziale del numero degli inattivi deriva dalla nuova robusta riduzione della componente
italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000
unitagrave) Con riguardo a tale componente lrsquoinattivitagrave interessa soprattutto donne che non hanno
cercato un impiego per ragioni familiari e giovani impegnati in percorsi di studio
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
Nord 5627 2019 3608 -05 -15 00
Centro 2655 949 1706 08 34 -06
Mezzogiorno 6922 2407 4516 -08 -08 -07
La discesa del numero degli inattivi egrave sintesi di andamenti molto differenti per tipologia Alla forte
crescita di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (200000 unitagrave
+16) e a quella degli individui che non hanno svolto azioni di ricerca attiva di un impiego anche
se si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse lrsquoopportunitagrave (62000 unitagrave in piugrave in
confronto al terzo trimestre 2010 +38) si contrappone il calo sia di quanti hanno cercato lavoro
ma non sono disponibili (-87 pari a -31000 unitagrave) sia soprattutto di quelli che non hanno
cercato unrsquooccupazione e non sono disponibili a lavorare (-24 pari a -292000 unitagrave)
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro la crescita dello scoraggiamento (+65 pari a
95000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+96 pari a 63000 unitagrave) e dei
motivi familiari (+13 pari a 33000 unitagrave) egrave piugrave che compensata dalla riduzione su base annua
della mancata ricerca per motivi di studio percheacute non interessa trovare un lavoro oppure per un
insieme di altre ragioni (-86 pari a -156000 unitagrave) Con riguardo a queste ultime lrsquoattesa di
maturare i requisiti per ricevere la pensione e lrsquoattesa della ripresa delle attivitagrave dopo la pausa
estiva rappresentano le principali ragioni della mancata ricerca
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2011
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1705 773 933 38 37 38
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 320 127 193 -87 -79 -92
Non cercano ma disponibili a lavorare 1448 499 949 160 258 115
Non cercano e non disponibili a lavorare 11731 3976 7755 -24 -33 -20
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1574 543 1031 65 70 62
Motivi familiari 2507 148 2359 13 185 04
Studio formazione professionale 4235 2035 2200 -04 04 -12
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 719 368 350 96 14 199
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 4518 1500 3019 -17 -36 -07
Altri motivi 1651 781 870 -86 -42 -123
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
| 13
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Il calo tendenziale del numero degli inattivi deriva dalla nuova robusta riduzione della componente
italiana (-167000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera (+106000
unitagrave) Con riguardo a tale componente lrsquoinattivitagrave interessa soprattutto donne che non hanno
cercato un impiego per ragioni familiari e giovani impegnati in percorsi di studio
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
Nord 5627 2019 3608 -05 -15 00
Centro 2655 949 1706 08 34 -06
Mezzogiorno 6922 2407 4516 -08 -08 -07
La discesa del numero degli inattivi egrave sintesi di andamenti molto differenti per tipologia Alla forte
crescita di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (200000 unitagrave
+16) e a quella degli individui che non hanno svolto azioni di ricerca attiva di un impiego anche
se si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse lrsquoopportunitagrave (62000 unitagrave in piugrave in
confronto al terzo trimestre 2010 +38) si contrappone il calo sia di quanti hanno cercato lavoro
ma non sono disponibili (-87 pari a -31000 unitagrave) sia soprattutto di quelli che non hanno
cercato unrsquooccupazione e non sono disponibili a lavorare (-24 pari a -292000 unitagrave)
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro la crescita dello scoraggiamento (+65 pari a
95000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+96 pari a 63000 unitagrave) e dei
motivi familiari (+13 pari a 33000 unitagrave) egrave piugrave che compensata dalla riduzione su base annua
della mancata ricerca per motivi di studio percheacute non interessa trovare un lavoro oppure per un
insieme di altre ragioni (-86 pari a -156000 unitagrave) Con riguardo a queste ultime lrsquoattesa di
maturare i requisiti per ricevere la pensione e lrsquoattesa della ripresa delle attivitagrave dopo la pausa
estiva rappresentano le principali ragioni della mancata ricerca
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2011
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 15205 5375 9829 -04 -03 -04
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1705 773 933 38 37 38
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 320 127 193 -87 -79 -92
Non cercano ma disponibili a lavorare 1448 499 949 160 258 115
Non cercano e non disponibili a lavorare 11731 3976 7755 -24 -33 -20
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1574 543 1031 65 70 62
Motivi familiari 2507 148 2359 13 185 04
Studio formazione professionale 4235 2035 2200 -04 04 -12
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 719 368 350 96 14 199
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 4518 1500 3019 -17 -36 -07
Altri motivi 1651 781 870 -86 -42 -123
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
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comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2011 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 383 tre decimi di punto in meno rispetto a un anno prima Il risultato deriva sia dalla lieve discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 273 al 272) sia dal piugrave sostenuto calo per le donne (dal 498 al 494)
Nel Nord lrsquoindicatore scende al 313 nel Centro raggiunge il 343 appena un decimo di punto in piugrave su base annua nel Mezzogiorno si porta al 496 dal 50 del terzo trimestre 2010 In questa ripartizione il risultato egrave sintesi della contemporanea riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-03 punti percentuali) e per il quarto trimestre consecutivo di quello femminile (dal 645 del terzo trimestre 2010 al 64)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 293 al 302 per le donne lrsquoindicatore resta stabile al 428 mentre per gli uomini passa dal 148 al 162
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 383 272 494 -03 -01 -04
Nord 313 224 404 -03 -04 -02
Centro 343 248 435 01 07 -05
Mezzogiorno 496 349 640 -04 -03 -05
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 728 del terzo trimestre 2010 al 734
La crescita egrave diffusa soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli uomini
Lo studio (o la formazione professionale) rappresenta per oltre quattro quinti dei giovani inattivi la
principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2011
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 10
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 734 691 778 06 08 03
Nord 686 640 735 01 -01 03
Centro 728 692 767 19 23 15
Mezzogiorno 783 742 826 05 12 -01
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
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comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre
21 mila famiglie pari a oltre 48 mila individui per il mese di novembre) contestualmente alla
diffusione dei dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni
dellrsquointero trimestre sono disponibili (a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche
i dati mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie
poicheacute la metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Ogni trimestre vengono intervistate circa 70 mila famiglie (circa 175 mila individui) residenti in 1246 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di novembre 2011 va da lunedigrave 31 ottobre a domenica 27 novembre il terzo trimestre 2011 va dal 4 luglio 2011 al 2 ottobre 2011
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
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comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni
| 13
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte alle anagrafi comunali
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione totale di novembre 2011 egrave pari al
56855 ed egrave riportato nel Prospetto 1 come 569 Il tasso di occupazione totale di ottobre 2011 egrave pari a
56906 che in base alle regole di arrotondamento egrave pari a 569 La differenza tra il dato di novembre
2011 e di ottobre 2011 egrave quindi pari a -0051 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel Prospetto 1 la
variazione in punti percentuali egrave indicata pari a -01 punti percentuali e non 00 punti come sarebbe se
si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) intervenuto a partire
dagli ultimi mesi del 2008 dal primo trimestre 2009 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non
contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero di quindicenni occupati o in cerca di
occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il cambiamento normativo non comporta
quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli indicatori sulla popolazione 15-64 anni