Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma...

47
http://www.trio-lescano.it/ Notizie Febbraio 2011 Sono vietati l’uso e la riproduzione di testi e immagini presenti in questo documento senza un’esplicita autorizzazione del Curatore. 1° Febbraio 2011 Abbiamo sistemato anche il libro Tra le quinte della Radio (Milano, Messaggerie Musicali, 1942-XX) e da oggi tutti possono consultarlo in rete (v. Archivio dei Documenti > Volumi, cataloghi e periodici d’epoca). Per non avere un unico file troppo pesante da aprire o scaricare, abbiamo ripartito le 128 pagine dell’opera in tre pdf, ognuno dei quali pesa all’incirca 5 Mb. Si tratta di uno dei volumi sulla radio dell’epoca più utili, perché vi si parla di svariati personaggi dello spettacolo ignorati in altre fonti coeve; notevole inoltre è l’apparato illustrativo, con la maggior parte delle foto stampate abbastanza nitidamente. Il libro è stato gentilmente messo a nostra disposizione dal collezionista livornese Giorgio Solinas, al quale, a nome di tutti gli studiosi o semplici appassionati, rivolgiamo qui pubblicamente il più caloroso ringraziamento. Ci scrive da Roma, dopo un lungo silenzio, Renato P. Allison che è stato, nel primo anno di vita del sito, uno dei collaboratori più attivi e generosi: è anche merito suo, ad esempio, se abbiamo in archivio così tante preziose etichette di dischi originali a 78 giri, di cui Renato possiede un’invidiabile collezione. Ecco la sua mail: «Voglio innanzitutto farvi i complimenti per il nuovo andamento del sito, confermandovi la mia disponibilità allo scambio di qualsiasi tipo di informazione che ci possa aiutare a definire al meglio l’oggetto della comune ricerca. Vi invio perciò, in allegato, la scannerizzazione di due foto in mio possesso: so che le avete già in archivio, ma forse le vostre sono di una qualità inferiore». Renato ha ragione: le due foto, entrambe dell’Istituto Luce, sono da tempo nella nostra Fototeca, tuttavia le immagini offerteci da Renato, provenienti dagli originali, sono di una nitidezza impareggiabile. Siamo dunque oltremodo lieti di operare la sostituzione, che ci restituisce le nostre sorelle, all’apice della notorietà, proprio come furono immortalate dal fotografo sul palcoscenico, durante un concerto dal vivo con

Transcript of Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma...

Page 1: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

http://www.trio-lescano.it/

Notizie

Febbraio 2011

Sono vietati l’uso e la riproduzione di testi e immagini presenti in questo documento senza un’esplicita autorizzazione del Curatore.

1° Febbraio 2011

◙ Abbiamo sistemato anche il libro Tra le quinte della Radio (Milano, Messaggerie Musicali, 1942-XX) e da oggi tutti possono consultarlo in rete (v. Archivio dei Documenti > Volumi, cataloghi e periodici d’epoca). Per non avere un unico file troppo pesante da aprire o scaricare, abbiamo ripartito le 128 pagine dell’opera in tre pdf, ognuno dei quali pesa all’incirca 5 Mb. Si tratta di uno dei volumi sulla radio dell’epoca più utili, perché vi si parla di svariati personaggi dello spettacolo ignorati in altre fonti coeve; notevole inoltre è l’apparato illustrativo, con la maggior parte delle foto stampate abbastanza nitidamente. Il libro è stato gentilmente messo a nostra disposizione dal collezionista livornese Giorgio Solinas, al quale, a nome di tutti gli studiosi o semplici appassionati, rivolgiamo qui pubblicamente il più caloroso ringraziamento. ◙ Ci scrive da Roma, dopo un lungo silenzio, Renato P. Allison che è stato, nel primo anno di vita del sito, uno dei collaboratori più attivi e generosi: è anche merito suo, ad esempio, se abbiamo in archivio così tante preziose etichette di dischi originali a 78 giri, di cui Renato possiede un’invidiabile collezione. Ecco la sua mail: «Voglio innanzitutto farvi i complimenti per il nuovo andamento del sito, confermandovi la mia disponibilità allo scambio di qualsiasi tipo di informazione che ci possa aiutare a definire al meglio l’oggetto della comune ricerca. Vi invio perciò, in allegato, la scannerizzazione di due foto in mio possesso: so che le avete già in archivio, ma forse le vostre sono di una qualità inferiore». Renato ha ragione: le due foto, entrambe dell’Istituto Luce, sono da tempo nella nostra Fototeca, tuttavia le immagini offerteci da Renato, provenienti dagli originali, sono di una nitidezza impareggiabile. Siamo dunque oltremodo lieti di operare la sostituzione, che ci restituisce le nostre sorelle, all’apice della notorietà, proprio come furono immortalate dal fotografo sul palcoscenico, durante un concerto dal vivo con

Page 2: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

2

l’Orchestra Angelini. Data l’alta definizione delle scansioni, si può ora cogliere perfettamente ogni particolare della scena: i volti, i vestiti, i gesti, tutto torna a rivivere magicamente nella nostra mente, se solo contempliamo queste immagini con un po’ di fantasia. Diciamoci la verità: chi di noi non vorrebbe essere presente a quel concerto?

2 Febbraio 2011

◙ Il 18 Gennaio scorso il nostro Paolo, colpito da quanto abbiamo scritto nelle Notizie di quel giorno sul degrado di certe tombe di artisti già famosissimi, ha scritto al giovane e ambizioso sindaco di Firenze per pregarlo di fare qualcosa onde cessi il vergognoso spettacolo offerto dal sepolcro di Odoardo Spadaro (Cimitero Monumentale delle Porte Sante), in stato di evidente abbandono. A distanza di due settimane il sindaco si è ben guardato dal rispondere, il che la dice lunga sulla sincerità di certi politici che, per guadagnare facile consenso, quello che fa presa sugli sprovveduti, sbandierano continuamente (vedi http://www.matteorenzi.it/) il proprio incommensurabile amore per la Cultura: quant’è vero che tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare...

Page 3: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

3

Il sindaco di Firenze con Jovanotti, rappresentante del genere di “cultura” che lui predilige.

◙ Francis ci segnala che su eBay romi49 ha venduto per soli 8 euro due spartiti di canzoni inserite nella colonna sonora del film di Nunzio Malasomma [e non Mario Mattoli, come si legge in Wikipedia] Eravamo sette sorelle (1938). Si tratta del fox-step Eravamo sette sorelle di Bixio-Cherubini e dello slow-fox Piccolo chalet di Frustaci-Cherubini. Entrambe queste deliziose canzoni sono di nostro interesse, giacché furono incise dal Trio Lescano: la prima da solo (si ascolti l’anteprima), la seconda assieme ad una meravigliosa Luciana Dolliver (ascoltabile su YouTube all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=mMe4RGg0Dow). Abbiamo recuperato da Internet i mandolini delle due canzoni, anche se un po’ deformati, ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet: speriamo che il compratore sia un amico e ce ne offra la scansione, per poterlo studiare.

3 Febbraio 2011

◙ Mail di Franco Ceccarelli: «Guareschi è un autore che amo in modo particolare. Leggendo l’ultima “fatica” letteraria dei suoi due figli, uscita nello scorso Dicembre

Page 4: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

4

(mi riferisco al grosso volume curato da Alberto e Carlotta Guareschi, La Famiglia Guareschi, Rizzoli, 2010), leggo testualmente, in uno scritto del Giugno 1939, ritengo pubblicato sul “Bertoldo”: “...conosco uno sciagurato [Guareschi parla qui di se stesso] che lo scorso anno [quindi nel 1938], per 10 o 12 rappresentazioni di fila in un affollatissimo teatro [milanese?], ha fatto cantare al pregiato Trio Lescano dei versi come questi:

. . . se continuasse con questo caldo, non c’è bisogno di caloriferi”.

A parte l’uso dei verbi, sembrerebbe evincersi che anche Guareschi abbia scritto per il nostro Trio, e questo non lo sapevo. Lo spettacolo dovrebbe essere andato in scena presumibilmente nell’estate del 1938. È possibile che i figli di Guareschi abbiano qualche documento che provi tale collaborazione. Di certo hanno un archivio immenso».

Copertina del volume

La Famiglia Guareschi.

◙ La pubblicazione della Discografia del Trio Lescano ha ottenuto molti consensi (ringraziamo quanti ci hanno scritto manifestandoci la propria soddisfazione), ma ha anche suscitato delle perplessità. Il motivo principale è che in essa le ultime incisioni delle olandesine sono fatte risalire alla fine del 1942, avendo noi scelto di dar credito alla voce secondo cui l’attività delle Lescano in sala d’incisione sarebbe terminata col bombardamento dell’8 Dicembre del ’42, quello che distrusse la sede dell’Eiar di Torino. Chi si è dichiarato in disaccordo con questa tesi sostiene invece che le tre sorelle continuarono ad incidere dischi, della serie IT, per buona parte del ’43, ovviamente in altre sedi. La loro argomentazione si basa sulla convinzione, per altro non sostenuta da prove certe, che tutte le incisioni con numero di matrice superiore a 51780 (circa) risalgano a quell’anno e non già al ’42, per cui nella nostra Discografia

Page 5: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

5

alcune canzoni, come Te lo dice il cuore (IT 1131, matrice 51919), andrebbero postdatate di un anno.

Ecco come si presentava Torino dopo il bombardamento a tappeto degli Alleati, l’8 Dicembre del 1942.

Ma perché è tanto difficile stabilire quando e dove le Lescano conclusero la loro straordinaria carriera discografica in Italia? A quanto ci consta, i registri cartacei della Parlophon-Cetra, dove erano annotati con cura tutti i preziosi dati discografici che avrebbero fugato all’istante ogni nostro dubbio, si sarebbero salvati dai bombardamenti, ma sarebbero andati distrutti in seguito (c’è chi dice che siano addirittura finiti al macero!) quando la Fonit Cetra chiuse la sede torinese per trasferirsi con armi e bagagli in quella milanese, più moderna ed efficiente. Quest’opera di assurdo azzeramento del glorioso passato della Casa discografica torinese sarebbe poi stata completata quando anche la Nuova Fonit Cetra fu ceduta negli anni Novanta all’americana Warner Music, interessata – come ogni altra multinazionale – solo a ciò che produce soldi facili e a palate, e quindi per nulla tenera verso la nostra musica leggera degli anni Trenta-Quaranta, che ha oggigiorno un mercato indubbiamente assai ristretto. Abbiamo interpellato su questo delicato argomento alcuni nostri collaboratori, di cui ben conosciamo e apprezziamo la competenza in campo storico e discografico. Ecco le risposte finora giunteci. ♦ Renato: «Sono convinto che le Lescano abbiano continuato ad incidere anche nel ’43, ma non ho le prove per asserirlo con sicurezza. Un mio conoscente, grande collezionista di dischi del periodo Eiar, mi disse tempo che fa che ad esempio Bruna vendemmiatrice [DC 4156, mat. 51672] è sicuramente del ’43; mi sono sempre ripromesso di contattarlo per avere maggiori informazioni e per chiedere il motivo di tale certezza, forse ora è giunto il momento di farlo». ♦ Aldo: «Bel problema sì... Controllando un po’ quel che ho per quanto concerne le matrici Cetra, posso dire che a quota 51660 siamo (grosso modo) nel Settembre ’42; a quota 51730 in Ottobre; a quota 51830 nel Febbraio ’43 (già in sede fiorentina). Quindi? Mah... il problema (un altro ancora) è (sarebbe) strettamente unito all’apertura dei “nuovi” cataloghi (o serie) DC e AA. A questo proposito, vi esprimo i

Page 6: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

6

miei complimenti per la stupenda sistemazione della discografia delle Lescano: avrei un dubbio circa il far risalire la serie DD al 1939: anche questa è una “nuova” serie, che credo si debba datare fine 1941. In definitiva abbiamo in successione, per la Parlophon-Cetra, le sigle: GP / IT / DD / DC / AA e C. Circa il destino dei registri o altre cose cartacee, ma anche delle matrici e dei nastri originali delle registrazioni del passato, vorrei tanto sapere che fine abbiano fatto. Ad esempio, circa i nastri (come si dice oggi, i master?) degli anni Cinquanta, molti dovrebbero esistere ancora, dato che talvolta, come manna piovuta dal cielo e nemmeno invocata, vengono riproposti “involontariamente” (che rabbia!) in una qualche smarrita compilation. È il caso di un cd uscito qualche anno fa, in cui (miracoloooo) è presente una Carla Boni del ’53, mentre la didascalia indicava Nilla Pizzi, in un suo brano peraltro già pubblicato. Ve ne parlerò, un giorno. Ma vi rendete conto che errori? (se si posson chiamare così...). Confondere le cose, prendere ‘fischi per c****’ (e scusatemi il volgarismo toscano). Ma che gente lavora in questi settori?». È proprio quello che vorremmo sapere anche noi... ♦ Virgilio: «Ho sentito l’ing. Giorgio Sani [grande collezionista di dischi a 78 giri e molto ferrato in questioni discografiche], e confermo che si tratta di persona cordialissima; [...] si è mostrato incuriosito del nostro nuovo sito, dato che da un po’ di tempo non ‘frequenta’ le Lescano. Circa la questione delle loro ultime incisioni – del ’42 o del ’43? – m’ha spiegato che non se la sente di formulare un’opinione senza essersi fatto un’idea precisa. Secondo lui, in mancanza di documenti, può essere vera tanto la prima che la seconda ipotesi; mi è parso, comunque, che raccomandasse cautela circa il ’43, almeno fino a saperne di più sugli spostamenti del Trio. Per quanto ne so attualmente, nel ’43 le Lescano sono documentate a Napoli in Gennaio, con la rivista Sogniamo insieme (devo l’informazione a Stefano Biosa, che ringrazio), a Firenze il 25-26 Ottobre con un «nuovo programma d’arte varia» e a Genova l’8-26 Novembre con lo spettacolo Grattacielo N° 1; inoltre, c’è appunto la notizia dell’incisione di Te lo dice il cuore il 20 Aprile ’43 (ma dove?); il 1° Maggio e il 1° Ottobre appaiono in foto sul «Canzoniere della Radio», e lo stesso periodico, nel n. 69 (1°-15 Novembre 1943), fornisce la notizia che il Trio si è di recente esibito al Teatro Nuovo di Milano. Certo, non è molto per dissipare dei dubbi, ma: 1) a Firenze, e magari a Milano, il Trio avrebbe forse potuto incidere; 2) se in Gennaio esso si trovava a Napoli, prima o dopo, scendendo o risalendo la penisola, la rivista Sogniamo insieme avrà sicuramente fatto tappa a Roma; mi pare quindi senz’altro possibile che le nostre tre olandesine abbiano potuto incidere qualche altro brano, anche se sulle date restiamo in alto mare. Se i nostri bravi collaboratori romani potessero recarsi in una biblioteca e sfogliare qualche periodico locale del primo semestre del ’43, sono sicuro che troverebbero documentata la presenza delle Lescano nell’Urbe in quel periodo. E poiché nella capitale c’erano all’epoca Morbelli ed altri transfughi della sede Eiar di Torino, perché rinunciare a siffatta splendida occasione? Ripeto, io sono dell’avviso – anche se le prove per ora non ci sono – che queste incisioni siano state effettuate a Firenze o, molto più probabilmente, a Roma: e non dev’essersi certo trattato di una o due canzoni, bensì almeno di cinque o sei;

Page 7: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

7

sapendo quanto tempo esse si fermarono là aiuterebbe le congetture». Ovvio che chiunque altro fosse in possesso di informazioni o documenti utili a fare maggiore chiarezza su tutta questa problematica, è cordialmente invitato a farsi avanti. 4 Febbraio 2011

◙ Com’era prevedibile, la questione che abbiamo sollevato ieri, relativamente alla datazione delle ultime incisioni realizzate in Italia dalle sorelle Lescano, ha suscitato reazioni ed interventi da parte degli esperti. Riportiamo le loro mail nell’ordine con cui ci sono giunte. ♦ Renato: «Sono molto interessato al quesito che vi state ponendo e non vi nascondo che io stesso ho avuto sempre l’impressione che l’attività delle Lescano in sala d’incisione non sia finita nel Dicembre del ’42. Ho pochissimi dati al riguardo e mi sto scervellando ad inseguire numeri di matrice e date d’incisione, che per lo più acquisisco dal libro di Adriano Mazzoletti (Il jazz in Italia, u. e. Edt, 2004). Parlando con Ettore Geri [autorevole discografo, il primo a gettare le basi, in anni lontani, di una Discografia del Trio Lescano - NdC], sono venuto a sapere che qui a Roma la Cetra aveva una sala d’incisione in un locale a Largo Argentina, dove lui stesso è stato molti anni dopo a recuperare vecchie matrici. È quindi possibile che le Lescano abbiano potuto continuare ad incidere anche dopo il bombardamento della sede di Torino, se non a Roma, magari in altre città, o a Torino stessa, in altre sale. Ho notato che Mazzoletti indica Torino, 28 Ottobre 1942, come luogo d’incisione fino alla matrice 51756, poi per tutto il ’43 Bologna e Firenze; si ricomincia quindi ad incidere a Torino il 20 Febbraio 1944, con la matrice 52009. Potrebbe il Trio avere inciso in quelle due città? Il dubbio rimane, anche perché per quella che sembra la loro ultima incisione, la matrice 51919 (Te lo dice il cuore, IT 1131), Mazzoletti non indica il luogo d’incisione». ♦ Massimo Baldino: «Se i miei impegni di lavoro me lo consentono, domani cercherò di spulciare i cataloghi e il mio archivio. Occorrerebbe avere sottomano tutte le etichette dei dischi di cui stiamo parlando. Infatti ho notato che non sempre il numero di matrice e quello di catalogo sono “coerenti”. Spesso (come del resto è accaduto anche in tempi più recenti) venivano incise delle cose che poi rimanevano inedite oppure venivano immesse sul mercato dopo molto tempo, magari solo su una facciata. Inoltre nella discografia Cetra esistono parecchi dischi incisi su matrice che segue la numerazione Parlophon, cioè quella con sei cifre (150xxx). Probabilmente il 50xxx della Cetra si incastra con la matrice senza il numero 1 davanti: ma tutto ciò andrebbe verificato sul campo. Se mi date un po’ di tempo e recuperiamo le etichette delle “presunte” ultime incisioni, dovremmo venire a capo di tutta la questione». ♦ Aldo: «Perfeziono quanto detto nella mail di ieri. Ho indicatola datazione di quelle varie matrici con un grosso modo, che potesse permettere di abbracciare un lasso di tempo relativo, sulla base, tuttavia, di matrici numericamente vicinissime a quei numeri, stampate sulla “pasta” del disco assieme alla data (precisa); un solo esempio: il disco DC 4033 propone sul lato A la canzone Canto nel bosco (Caterinetta Lescano

Page 8: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

8

e Trio Vocale Sorelle Lescano, matrice “Parlophon” 154876, data 15.12.40-XIX), brano precedentemente apparso con titolo Il canto del bosco su disco IT 846 lato B; sul lato B del DC 4033 vi è Nebbia (Caterinetta Lescano, matrice Cetra 51005 e data 4.7.41-XIX). Altra nota conseguentemente importante è il fatto che l’apertura delle nuove serie “post IT” (o GP), DC, DD, AA (1941/42) ripropone inizialmente (e si entra in pieno periodo bellico) la ristampa (spesso con la data) di matrici precedentemente pubblicate soprattutto nel catalogo IT (dal ’39-’40 al ’41 circa). Il catalogo DC sarà poi quello più corposo, arrivando al 1958, ed avrà come “erede” il tenace SP del microsolco 45 singolo (1957/1992); ma anche AA arriva sino alla soglia degli anni ’60. Si osserva pure (ma non facciamone una “regola”) una certa specializzazione di queste serie: mentre DC accoglie soprattutto la canzone (canzonetta) in senso lato, AA viene dedicato anche a pezzi orchestrali; DD è comunque quello più esiguo, mentre la serie C (che non è proprio di “serie c”!) merita un discorso a parte. Ricollegandomi a quanto scritto da Renato, non credo che Bruna vendemmiatrice con relativa matrice (51672) siano del ’43 (anche l’arrangiamento dell’orchestra Barzizza è similare ad altri della seconda metà del ’42). Circa la matrice 51919 ricordata dal Curatore e corrispondente al brano Te lo dice il cuore, si può veramente datare tra fine giugno-inizio luglio ’43 (la matrice 51984 de L’ultima carrozzella, Oscar Carboni, Cetra DC 4280, porta la data 14.7.43). Da metà ’43 sino alla fine della guerra si ha difatti un forte calo delle incisioni, dovuto proprio all’incalzare degli eventi bellici». ♦ Alessandro: «Ho appena letto nelle Notizie la questione sorta in merito agli ultimi dischi incisi dalle Lescano. Prima ancora però di dirvi come la penso, credo che sia il caso di fare un po’ di chiarezza sugli eventi che interessarono Eiar e Cetra dal dicembre 1942 in poi. Iniziamo col dire che Torino fu colpita da sei violenti bombardamenti fra il 18 Novembre e il 9 Dicembre 1942. In quelle incursioni persero la vita ben 433 persone, per lo più civili. Il bombardamento, però, che è di nostro interesse – e che fu, secondo le cronache, anche il più violento – fu quello avvenuto nella notte dell’Immacolata, fra il 7 e l’8 Dicembre. L’incursione centrò in pieno gli impianti dell’Eiar, distruggendo auditori, apparecchiature, discoteche e archivi. Risultato: trasmissioni sospese e la Radio messa a tacere. Venne subito dato l’ordine di trasferirsi immediatamente presso altre sedi, poiché nessuno doveva accorgersi che Torino era stata violentemente bombardata e che l’Eiar aveva perduto i suoi macchinari. Le orchestre Angelini e Zeme furono trasferite a Bologna, nell’auditorio Eiar in piazza San Martino, mentre Barzizza – più fortunato – venne dislocato a Firenze, nel teatrino del Guf. Gallino, infine, venne trasferito a Roma, dove già trasmettevano le orchestre Segurini e Fragna. La Cetra trasferì immediatamente la direzione a Firenze e installò velocemente nella sede toscana e in quella bolognese apparecchiature di registrazione “leggere”, che fino ad allora erano servite per lo più per la musica classica e sinfonica. Tra il 9 e il 10 Dicembre le trasmissioni ripresero regolarmente così come erano state pubblicate sul “Radiocorriere”. Venne anche indetto un Concorso per Copisti, per ricostruire l’Archivio e per consentire una rapida ripresa delle

Page 9: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

9

trasmissioni canore e delle incisioni discografiche. I primi dischi tuttavia, incisi a Bologna e a Firenze, videro la luce dopo la seconda metà di Gennaio. È il caso di segnalare, inoltre, che vi fu un rimpasto generale negli organici delle varie orchestre: Dea Garbaccio, che in un primo momento aveva seguito Angelini a Bologna, si trasferì a Firenze da Barzizza, dove, dopo neppure un mese, venne “scambiata” con Tina Allori, nell’orchestra Segurini stanziata a Roma; Silvana Fioresi rimase a Firenze con Barzizza fino alla primavera del 1943, poi preferì spostarsi al Nord. Nella Colombo, dapprima con Zeme, sostituì Dea Garbaccio nell’orchestra Angelini. Lina Termini fece parte dell’orchestra Angelini fino al Febbraio del 1943, poi partì per portare il suo saluto ai soldati impegnati sul fronte greco. Anche questa volta Angelini attinse all’organico di Zeme per sostituire la Termini, chiamando con sé una Nilla Pizzi alle prime armi. Ernesto Bonino e il Trio Lescano erano impegnati in varie tournée, così come Rabagliati. Norma Bruni resterà a Firenze fino all’8 Settembre, quando poi si sposterà prima a Bologna poi al Nord. I primi di giugno del 1943, dato che la sede bolognese risultava inadatta per trasmettere, Angelini e Zeme vennero trasferiti a Montecatini, presso il teatro Trianon. Sebbene la nuova sede fosse indubbiamente più funzionale e adeguata di quella bolognese, i due maestri si trovarono tagliati fuori dalla possibilità di incidere dischi, dal momento che a Montecatini non c’era nessuna apparecchiatura Cetra. A partire poi dal 25 Luglio le cose andarono progressivamente peggiorando. L’8 Settembre il “Radiocorriere” scomparve dalle edicole. A Montecatini arrivò l’ordine di trasferimento: Angelini doveva tornare a Torino (dove nel frattempo erano stati parzialmente ricostruiti i vecchi impianti e dove erano state riportate le attrezzature di registrazione che si erano salvate e che erano nel frattempo state nascoste a Dogliani, in Piemonte. Zeme invece, assieme a Barzizza, fu assegnato a Milano. Mentre Zeme raggiunse il capoluogo lombardo, Barzizza dovette fare prima sosta a Bologna (impegnato in uno spettacolo repubblichino cui parteciparono anche Valenti e la Ferida), poi successivamente raggiunse Milano, da dove le milizie repubblichine volevano portarlo a Como. Per fortuna i vertici dell’Eiar riuscirono a far rientrare Barzizza a Torino (che nello spostamento perse gran parte della sua orchestra, Ferrari in primis), e ad assegnare a Como la formazione di Bruno Martelli. In mezzo a tutta questa confusione le sale d’incisione rimasero inattive dal 2 Settembre 1943 al Gennaio 1944. Quindi, ricapitolando e focalizzando l’attenzione solo sull’aspetto discografico da Gennaio 1943 a Giugno 1943: Angelini e Zeme incidono a Bologna; Barzizza a Firenze; da Giugno a Settembre 1943: Angelini e Zeme non incidono alcun disco; Barzizza continua ad incidere a Firenze fino al 2 Settembre (ultimo disco inciso: Come un sogno d’or cantato da Alfredo Clerici). Da Settembre 1943 a Gennaio 1944: nessuna incisione effettuata dalla Cetra. E veniamo ora all’argomento più spinoso, ovvero quello delle matrici. Lina Termini incise Ma l’amore no il 20 Gennaio 1943 a Bologna: matrice 51838 (il disco venne poi reinciso il 22 Febbraio 1943 per motivi tecnici, dato che la prima incisione lasciava molto a desiderare); la stessa Termini, in duetto con la Colombo, incise il 5

Page 10: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

10

Marzo 1943, a Bologna, L’uovo e la gallina matrice 51865; Alberto Rabagliati invece, dopo aver inciso il 30 Ottobre 1942, a Roma, con Armando Fragna, Nel firmamento c’è una stella, matrice 51837, tornò in sala d’incisione il 22 Marzo 1943 a Firenze, con Barzizza, incidendo Arcobaleno, matrice 51868. Facendo quindi riferimento a questi pochi dati, che sono esatti e comprovati dalle fonti, possiamo quindi dire orientativamente che il 51837 fu l’ultimo numero di matrice usato nel 1942 e il 51838 il primo del 1943. Tuttavia, dato che non abbiamo cataloghi di riferimento per controllare tutti i dischi usciti in quel periodo, io sarei propenso a dire che i dischi che hanno numero di matrice inferiore a 51837 sono del ’42 e quelli superiori a 51850 sono del ’43, lasciando una decina di numeri di incertezza. Detto ciò è assolutamente probabile che le Lescano abbiano inciso alcuni dischi anche nel 1943. Tuttavia è assai improbabile che esse abbiano inciso a Roma con Segurini o Fragna; sicuramente avranno inciso a Firenze, con Barzizza». ♦ Paolo, saputo con certezza che la Parlophon era tenuta a consegnare alla Casa madre copia di tutti i propri documenti, ha scritto una mail al National Sound Archive di Londra. Ecco la parte rilevante del suo messaggio: «I know for sure that part of the files concerning italian Parlophone, formerly stored at His Master’s Voice in Hayes, Middlesex, were microfilmed and stored at National Sound Archive, London. I’m really interested in consulting such documents as I’m trying to reconstruct the discograpy of Trio Lescano, who recorded for that label. How can I get this access?». La risposta non si è fatta attendere – gli inglesi, almeno, a differenza di certi rampanti sindaci nostrani, rispondono sempre e subito – ed è la seguente: «Dear Paolo Piccardo, thank you for your enquiry. The microfilm set of the EMI Music Archive is on the shelves in the Humanities 2 reading room here at the British Library in London. It can be consulted by any visitors with a Library pass (see http://www.bl.uk/reshelp/inrrooms/stp/register/stpregister.html). The contents of the archive are not well documented so without consulting the reels we cannot tell you what Italian Parlophone catalogues exist. However, after looking at a basic index, I can tell you that reel nos. 429-435 contain miscellaneous Italian catalogues from the years 1929-1939 – there may be some Parlophone catalogues amongst these. Unfortunately we don’t have the resources to undertake research on your behalf. Best wishes, Rod Hamilton Reference Specialist». Se qualche nostro collaboratore va in vacanza a Londra (magari a Pasqua...) è avvisato che lì potrebbe esserci qualcosa di interessante da scoprire.

Commento conclusivo del Curatore. Sommando l’abbondante messe di informazioni (spesso di prima mano) e di opportune precisazioni riportate qui sopra e sulla cui esattezza non nutriamo dubbi di sorta, perché conosciamo la serietà e la competenza degli amici che ce le hanno fornite, possiamo dire di avere finalmente raggiunto la

Page 11: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

11

certezza che le Lescano continuarono a incidere dischi per la Cetra fino all’estate del 1943, per cui abbiamo già provveduto ad aggiornare la nostra Discografia. Il loro ultimo disco potrebbe essere IT 1131, con le canzoni Te lo dice il cuore e Me ideal, ma lo sapremo con sicurezza solo quando avremo recuperato le etichette del disco successivo, IT 1175 con Povera Titina e Se quel sorriso: solo le matrici, infatti, ci diranno se queste ultime canzoni furono incise prima o dopo Te lo dice il cuore (matrice 51919, di fine giugno-inizio luglio del ’43). Purtroppo si tratta di dischi molto rari, prova ne sia l’assenza nel nostro Archivio sonoro di tutte queste canzoni, ad eccezione di Se quel sorriso, un trascinante ritmo moderato di Savona-Age, mirabilmente interpretato sia dalle Lescano che dall’Orchestra Barzizza, al top della forma malgrado i giorni bui vissuti da tutti in quel periodo drammatico della nostra storia. Ecco, se ci fosse consentito esprimere un desiderio, vorremmo che fosse proprio questa l’ultima performance discografica del nostro magico trio, perché trabocca di swing e di gioia di vivere e di cantare, in ossequio al canta che ti passa. Erano queste, in fondo, le carte vincenti delle tre olandesine piccine piccine, nate in un povero carrozzone di circo e diventate, sia pure per pochi anni, stelle di prima grandezza della canzone italiana... 5 Febbraio 2011

◙ Capita a volte nella vita che, fatti dei decisi passi in avanti, ci si accorga subito di averne fatto qualcuno di troppo e che quindi occorra farne uno altrettanto deciso all’indietro. È proprio ciò che è successo ieri, dove ci siamo senza dubbio lasciati trasportare dall’entusiasmo per le recenti migliorie apportate alla nostra Discografia del Trio Lescano, al punto da ritenere che (quasi) ogni problema fosse ormai stato risolto per il meglio. A riportarci coi piedi per terra ci ha pensato il buon Paolo, con questa mail: «Il Catalogo Cetra 1948 porta le due sigle AA 349 e IT1131 per la stessa canzone, Te lo dice il cuore (p. XLIX); a p. 242 il lato b è Il motivetto di Gigetto, a p. 340 troviamo invece la versione con Me ideal al lato b.

Catalogo Dischi Cetra 1948, pp. XLIX, 242 e 340, nell’ordine.

Invece, ecco la sorpresa: IT 1131 è già nel Catalogo Cetra 1942, a p. 337!

Page 12: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

12

Catalogo Dischi Cetra 1942, p. 337.

Allora, secondo me: è indubbio che le edizioni AA siano più recenti, lo dice lo stesso prezzo che per gli IT e GP è di Lire 20,70 mentre per gli AA è di Lire 30. Da notare che le edizioni AA compaiono nel Catalogo Cetra del 1942 e non prima, partendo da AA 310. Quindi dovremmo essere in presenza di ristampe. A questo punto sarebbe chiarificante verificare se la matrice di IT 1131 e AA 349 è la stessa. Ma che confusione, non posso pensare che abbiano inciso due volte la stessa canzone, a meno che i bombardamenti non avessero distrutto i master e la Cetra avesse voluto rifarli: ci troveremmo quindi davanti a due edizioni diverse della stessa canzone. Ora la parola passa agli esperti di discografia... Addirittura Brilla una stella in cielo, IT 801, del 1940 è anche AA 366: abbiamo tutte e due le etichette? si leggono le matrici? Al ballo del taglialegna, AA 359a corrisponde alla matrice 50909, il lato b, Alla finestra, ha come matrice 50871. I cataloghi lo riportano anche come IT 953 (estate del ’41), che viene posto fuori catalogo nel ’42 (p. 413). Questo per me refforza l’ipotesi che i dischi della serie AA siano unicamente delle ristampe. Tuttavia resta il fatto che la matrice citata da Mazzoletti per Te lo dice il cuore è tarda. Se non ci mettiamo le mani sopra, cioè se non ritroviamo l’etichetta di tale canzone, non so come potremo risolvere la faccenda».

Il Curatore, letta questa mail, ha subito inviato il seguente messaggio circolare ai collaboratori intervenuti ieri: « Amici siamo in alto mare! Tutto sembrava chiaro come il sole, e le parole di Aldo “circa la matrice 51919 [...] corrispondente al brano Te lo dice il cuore, si può veramente datare tra fine giugno-inizio luglio ’43” parevano aver chiuso il discorso. Invece le scoperte di Paolo rimettono tutto in discussione. A mio modesto avviso, l’unica spiegazione possibile è che Mazzoletti abbia indicato per Te lo dice il cuore una matrice errata (in fondo sarebbe solo l’ennesimo errore che riscontriamo nel suo librone): purtroppo non possiamo controllare perché non possediamo l’etichetta. Quanto a quella di IT 801, ce l’abbiamo in archivio, ma assai rovinata, per cui la matrice è poco leggibile: sembrerebbe 50799». Ecco le pronte risposte arrivateci finora: ♦ Aldo: «Eh sì, cari amici, certo che il discorso non è chiuso, tutt’altro... Di cose strane (?), particolari, enigmi riguardanti discografie, cataloghi, stampe e ristampe di matrici, di “posizioni” (!!!) su catalogo di dischiapparsi mesi dopo, ne esistono a iosa; non vi dico per la produzione a 45 giri: per esempio, il brano In controluce, con cui Albano partecipò al Sanremo del 1974, disco 45 giri EMI 3C006-18004, data 24.2.74, è inserito come n. di cat. fra altri 45 giri del 1973; il 45 giri successivo, La canzone di Maria (canzone partecipante a “Un disco per l’estate 1973”), è infatti il 45 giri EMI 3C006-18013, data 2.4.73. Che se ne può dedurre? Mah... E ci sono anche casi di

Page 13: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

13

“ristampe successive” con attribuzione di nuovi numeri di matrice! Oppure casi come un Cetra DD, contenente Firenze (Spadaro e Trio Lescano)che trovai nel lontano ’72: si presentava come ristampa (anche con “nuova” etichetta) di metà anni ’50; i due brani proposti mi sembrarono dei “riversamenti” (credo di ricordar bene, vista la delusione provata per l’audio), quindi non incisioni da matrici originali; chiaramente non ricordo ora che numero avessero queste, poiché, trovati gli originali, lo cedetti. [...] Se riuscirò a ritagliare del tempo in più, scandaglierò un po’ i miei Cetra, per raccapezzare qualcosina in più sulle matrici e la loro datazione del periodo che ci interessa. Quanto alla richiesta di Paolo, vi comunico che Brilla una stella in cielo, con Rabagliati e il TrioLescano, Cetra IT 801, ha la matrice 50599 ed è di fine ottobre 1940». ♦ Renato conferma i dati discografici forniti da Aldo circa Brilla una stella in cielo. ♦ Virgilio: «Bravo Paolo! Forse quel che tu dici non è sempre vero, cioè non ha valore universale, però penso che siamo già più vicini alla verità. Quanto al fatto che alcuni brani siano stati incisi una seconda volta, per me non c’è dubbio».

Ultim’ora Un controllo più attento del Catalogo Cetra del 1942 (finito di Stampare a Torino il 12 Ottobre 1942-XX) ha permesso di verificare che anche il disco IT 1175 vi è incluso, alle pagine 323 e 329:

Sembra quindi venir meno la possibilità che le Lescano abbiano inciso nel 1943, a meno che non si sia trattato di reincisioni, con nuove matrici, di canzoni già incise e pubblicate l’anno precedente. Una parola definitiva potrà essere pronunciata su questa intricata questione solo quando riusciremo a rintracciare almeno le foto delle etichette di questi ultimi dischi, in modo da poterne leggere i numeri di matrice e, se possibile, anche le relative date di incisione. Chi possedesse, anche in parte, tali materiali è vivamente pregato di mettersi al più presto in contatto con noi. 6 Febbraio 2011

◙ I nostri collaboratori Tito Zaggia e Giacomo Branca si sono recati ieri nel Cimitero di Occhiobello, in provincia di Rovigo, e hanno fotografato la tomba di Oscar Carboni, il cantante che ha consegnato alla Storia della Canzone Italiana l’immortale Tango del mare (1940) e ha inciso col Trio Lescano cinque canzoni, fra cui la bellissima Firenze sogna. Carboni era felicemente sposato con la brava cantante Giorgia Vallieri, sepolta accanto a lui, e quindi si è ritenuto giusto fotografare anche la sua lapide. Ora questo servizio fotografico è stato collocato nel “Camposanto” virtuale dei nostri Artisti [http://www.trio-lescano.it/tombe/oscar_carboni.pdf].

Page 14: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

14

Ecco come Tito ci ha raccontato, col suo stile sempre colorito, la “gita” che ha effettuato di buon grado su nostro invito: «Sono appena tornato da Ferrara e devo dirti che ho trascorso una piacevolissima giornata: Giacomo è un uomo sensibile, educato e colto… potrebbe essere mio figlio, essendo nato nel 1964. Appena sceso dal treno l’ho subito riconosciuto e quindi ci siamo incamminati verso S. Maria Maddalena. Il cimitero è piccolo, scalcinato, solo con loculi anonimi, due dei quali “occupati” dai coniugi Carboni. Il custode, contattato telefonicamente, non si è fatto attendere e si è messo a nostra disposizione con la massima cordialità. Ci ha confidato che nessuno visita mai la tomba dei Carboni, anche se un tempo sono stati entrambi dei cantanti bravi e famosi. Le due tombe sono anonime, dozzinali, “di serie” e uguali a tutte le altre, col solito mazzetto di fiori ordinari in plastica, ingialliti dal tempo. Le ho fotografate, ma le foto non sono venute come avrei voluto. Un porticato oscurava una parte delle lapidi, e malgrado molti tentativi, con e senza flash, mi sembrano poco soddisfacenti. Usciti dal cimitero, abbiamo fatto una passeggiata per il centro storico di Ferrara, aspettando l’ora del pranzo; verso le 14 ci siamo avviati verso la stazione ferroviaria, ma, a causa di un guasto alla linea elettrica, tutti i treni hanno subito un forte ritardo. Sono così arrivato a casa alle 19, però contento soprattutto per aver conosciuto Giacomo: verrà a trovarmi con la bella stagione, sperando di incontrare anche il nostro Verwalter. [...]. Prima di salutarci abbiamo avuto il tempo di curiosare tra i banchetti del mercato che si tiene mensilmente nella piazza principale ed abbiamo fatto conoscenza con due simpatiche signore che gestiscono un banco con giornali d’epoca, assai ben tenuti: avevano tutte le annate della “Domenica del Corriere” che vendevano a 10 € al numero. Mi sono commosso, sfogliandone qualcuna, nel toccare quella carta così grezza ma allo stesso tempo affascinante. Le foto, le réclames, gli annunci mi hanno ricordato i miei anni verdissimi. Essendo le due signore molto gentili e soprattutto appassionate ed esperte, ci siamo presentati e abbiamo chiesto loro di metterci da parte qualsiasi cosa che parlasse del Trio Lescano, lasciando il recapito di Giacomo. Io semino sempre, con la certezza che qualche cosa nascerà...». ◙ Mail di Paolo, sempre sulla vexata quaestio delle ultime incisioni delle Lescano: «Bisognerebbe poter trovare le matrici. È possibile che siano seconde incisioni, e non vedo perché no. D’accordo che Mazzoletti non è infallibile, ma se quella benedetta matrice 51919 l’ha citata, una ragione ci deve essere! In tutte le altre pagine del libro per ogni canzone, ad esempio per le Tristezze, egli cita la matrice e tutte le edizioni discografiche, ovvero, nel caso specifico, matrice 50842, IT 928, AA 361, Fabbri 362666, in data Aprile ’41 (p. 471). Invece per Te lo dice il cuore il numero è uno solo... Trovo poi un sito in cui, ad esempio, per Io vi conoscerò quando, AA 354 matrice 51965, si dà come data di registrazione il 27 Giugno ’43, per AA 351a matrice 51891 si dà il 9 Aprile ’43, sempre da Firenze. AA 351b riporta la matrice corretta 51917 del 20 Aprile ’43. Tenorbanjo4, che posta su YouTube, sembra saperla lunga, perciò gli ho scritto. Vi raccomando di scorrere tutti i suoi video “Italian swing”! Nel frattempo sono riuscito

Page 15: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

15

a scovare il libro di Barazetta, Il jazz inciso in Italia. Appena mi arriva potremo forse saperne di più sulle cronologie». ◙ Mail di Aldo: «Saprete certamente che spesso e volentieri i dati stampati sull’etichetta di un disco a 78 giri possono anche essere errati, e quel 51919 [associato a Te lo dice il cuore, IT 1131] potrebbe essere un... “51619”, che andrebbe benissimo. Qualcuno ha controllato? Comunque, la serie IT non va oltre la fine del ’41 e l’inizio del ’42, e, come giorni fa scrissi, presero da allora il via le serie “nuove” DD / AA / DC, dedite spesso a... mere ristampe. D’altronde anch’io non ho un granché pensato (anzi, non lo credo affatto) a incisioni delle Lescano risalenti al 1943, ed il controllino “su pasta” di matrici “51900”che ha portato a quel giugno-luglio ’43, aveva valore unicamente di raffronto-controllo». ◙ Mail di Antonio: «Nessuna intricata faccenda da risolvere per quanto riguarda la canzone Te lo dice il cuore. Non si tratta di matrici errate, bensì di altro. Posso affermarlo con tutta sicurezza in quanto ricordo benissimo che alla radio “in diretta” Angelini mandava in esecuzione la sola versione orchestrale. Io difatti la ricordo soprattutto per il brillante arrangiamento che ne fece il Maestro medesimo. Quindi è assodato che si tratta dello stesso motivo, ma con due matrici diverse: una solo orchestrale e l’altra affidata alle Lescano». Prendiamo atto della precisazione di Antonio, ma come si spiega allora che Mazzoletti scriva alle pp. 472/3 del suo libro Il jazz in Italia (“TL v” sta per Trio Vocale Sorelle Lescano):

7 Febbraio 2011

◙ Aldo, su nostra richiesta, ci ha inviato la foto dell’etichetta di Non dimenticar (GP 92190b), presente nella sua ben fornita discoteca. Questa etichetta ce l’avevamo già in archivio, ma il numero di matrice era quasi illeggibile. Ora sappiamo invece che è 151944, col che un’altra piccola lacuna della nostra Discografia è colmata.

Page 16: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

16

Abbiamo in archivio altre quattro etichette il cui numero di matrice non è leggibile con chiarezza; esse sono: Oggi si sposa mia sorella (DC 4054a), Schenk mir dein Foto! (DD 10102b), Tu sei bella (IT 1000?), Zauberland (DD 10102a). Chi possedesse questi dischi sui quali le matrici fossero ben visibili, è vivamente pregato di contattarci. Sempre alla ricerca di preziosi dati mancanti alla nostra Discografia, abbiamo pensato di rivolgerci tramite Manuel al nipote di Claudio Avenali, il noto collezionista romano che ha fama di possedere la raccolta più completa che esista di dischi originali delle o con le Sorelle Lescano, per pregarlo di chiedere allo zio (che da qualche tempo rifiuta ogni contatto con gli studiosi) se gentilmente ci può almeno fornire i numeri di matrice (e possibilmente anche le date di incisione) delle quattro canzoni contenute nei dischi IT 1131 e 1175, di cui abbiamo parlato così spesso negli ultimi giorni. Speriamo che il signor Avenali accolga benevolmente la nostra richiesta. ◙ Altra mail di Aldo: «Circa la “cronologia matrici Cetra” credo possa aver ragione Antonio: Te lo dice il cuore con matrice 51919 potrebbe essere una versione orchestrale, e il TLv del testo di Mazzoletti... un semplice, ordinario errore. Una tempesta in un bicchier d’acqua quindi?». Può darsi, ma ci sembra che definire quello di Mazzoletti, se davvero è tale, un «semplice, ordinario errore» sia dar prova di eccessiva indulgenza. Una Discografia vale nella misura in cui è non solo completa, ma anche precisa e affidabile: se non lo è, a che serve, di grazia? ◙ Mail di Paolo: «In un’assolata domenica ho condotto la famiglia a Torino, a visitare il Museo Egizio. Passando nei pressi della mitica sede Rai, ho visto il giardino dedicato a Nunzio Filogamo. Scavando un po’ nel web ho scoperto questo interessante video del TG regionale: http://www.youtube.com/watch?v=7LFvro9NPUk. Al di là dell’incredibile 1851, data secondo loro del 1° Festival di Sanremo, al minuto 0:55 c’è una bella foto col nostro Trio, Filogamo ed il Raba che mi sembra di non aver mai visto...».

Questa foto ci è nota da tempo, il problema è che l’abbiamo sempre vista a bassa risoluzione e per di più un po’ sfocata, trattandosi probabilmente di un’istantanea. Peccato, perché se fosse nitida e di adeguate dimensioni sarebbe bellissima.

Page 17: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

17

8 Febbraio 2011

◙ Riceviamo dalla gentile Signora Gianna Montanari, figlia del grande e indimenticabile Michele, questa graditissima mail: «Cari amici, finalmente vi mando ciò che vi avevo promesso: 1) Ballata sulla neve, con Michele Montanari, Carlo Moreno e il Trio Lescano; 2) Swingmania (sul disco è scritto proprio così), di Mancini-Morini-Sulic (se leggo bene), con Maria Jottini e il Trio Lescano, canzone fox dal film Le sorprese del divorzio, Orchestra Cetra diretta dal M° Pippo Barzizza, disco Parlophon GP 92925, matrice n. 50267. Spero riusciate a sentirli bene, anche se il suono è un po’ disturbato. Purtroppo le note iniziali di Swingmania mancano a causa di un’abrasione del disco. Buon lavoro a voi e cordialissimi saluti». A nome di tutti gli appassionati ringraziamo sentitamente la Signora Gianna per la sua generosa premura e inviamo subito i file delle due canzoni al nostro Walter, affinché provveda a sistemarli meglio che può. Come si ricorderà, la Ballata sulla neve ci è stata offerta di recente dal nostro collaboratore Antonio, ma questa copia ci sembra più fresca, quindi è più che benvenuta; quanto a Swingmania (titolo che differisce vistosamente da quello del catalogo, dove si legge Ritmomania: chiederemo alla Signora Gianna se può spedirci anche le foto delle etichette), essa mancava dal nostro Archivio sonoro. Siamo lieti di offrirne la consueta anteprima, anche se non è ancora stata restaurata.

I lettori che hanno buona memoria ricorderanno che nelle Notizie del 17 Febbraio 2009 ci chiedevamo se Ritmomania, di cui il Catalogo Cetra non specifica gli autori, fosse la versione italiana della famosa canzone americana di In the Mood, il cui titolo italiano è identico. Ora sappiamo con certezza che non è così e che si tratta di due brani del tutto diversi. Anzi è possibile che il titolo che si legge sull’etichetta di GP 92925 sia stato cambiato proprio per ottemperare ad un’ingiunzione delle Edizioni Curci.

Page 18: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

18

◙ Nelle Notizie del 12 Dicembre 2010 avevamo annunciato che l’Amministrazione del Comune di Crescentino aveva promesso al nostro collaboratore Tiziano Micci che avrebbe fatto il possibile per appurare se negli archivi del Teatro e della Banda Cittadina del posto c’erano documenti di nostro interesse. Crescentino è infatti il luogo natale del M° Angelini ed è a lui che il Teatro è intitolato. La persona incaricata delle ricerche, Carla Parasacco, ha finalmente inviato a Tiziano un grosso plico ricolmo di materiali di vario genere, che poi il nostro fidato collaboratore ci ha trasmesso. Un rapido esame di tale insieme di documenti ci ha permesso di verificare che purtroppo nessuno di essi riguarda il Trio Lescano, tuttavia si tratta pur sempre di materiali interessanti, specialmente i numerosi spartiti di canzoni lanciate dal M° Angelini nel corso della sua lunga carriera. Col tempo vedremo di sistemarli nel nostro archivio, per il momento ci accontentiamo di mostrare un bellissimo manifesto pubblicitario di Angelini, che non avevamo mai ammirato prima d’ora:

Da segnalare anche il manifesto delle celebrazioni del Marzo 2006, in occasione dell’intitolazione del Teatro Comunale al Maestro Angelini, e una breve biografia del musicista a firma di Mario Ogliaro (v. Appendice 1). 9 Febbraio 2011

◙ Che il nostro concittadino, nonché amico fraterno di vecchissima data, Tito Zaggia fosse un tipo deciso, che non arretra mai di fronte ad alcun ostacolo, lo sapevamo da sempre. Ciò nonostante, da quando si è aggregato alla nostra squadra di collaboratori, non ha cessato di stupirci per la sua incredibile determinazione e anche per il suo eccezionale savoir faire. Dopo aver intrapreso dei viaggi, a volte piuttosto avventurosi, per fotografare le tombe dei nostri artisti, ha ora conseguito un risultato che definire entusiasmante è ancora riduttivo. In effetti non sapremmo che aggettivo andare a scovare nel vocabolario della lingua italiana per descrivere la meraviglia, mista a commozione, che abbiamo provato quando si sono materializzate sullo

Page 19: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

19

schermo del nostro computer le prime immagini del ricchissimo fondo che Tito ha potuto acquisire giorni fa grazie ad un misto di abilità e di fortuna (la quale – dicono – aiuta sempre gli audaci, e magari sarà proprio vero). Ma lasciamo che sia lo stesso Tito a raccontarci l’esperienza che ha vissuto. «Come stabilito, mi sono recato dai congiunti di Aldo Donà. È stata per me una faticaccia, avendo sulle spalle una lunga e faticosa giornata di lavoro. Portavo con me una borsa, con macchina fotografica, alcuni mesi rilegati di Notizie del sito e qualche mia foto con il sax e l’orchestra del Maestro José Fuentes, da far vedere ai predetti. Sono arrivato a casa loro puntuale, alle ore 17, distrutto e con un gran mal di piedi. Avevo infatti rinunciato ai comodissimi mezzi di trasporto pubblici, per poter acquistare delle “paste” in una rinomata pasticceria di mia conoscenza, raggiungibile solo a piedi. L’accoglienza riservatami è stata calorosissima, tanto che mi sentivo imbarazzato da tanti complimenti. Mi chiamavano continuamente Maestro, cercando alla meglio e con fatica di parlare in italiano, cosa che ho subito risolto rispondendo loro in venezianaccio... Sono persone semplici e pulite, e non troppo acciaccate; la loro casa è ben curata e, malgrado stiano per varcare la soglia dei novant’anni (!), non si sentono soli: le due figlie vanno e vengono con i nipoti, e questo mi ha fatto estremamente piacere, considerando i tempi odierni dove egoismo e menefreghismo sono purtroppo ormai la regola. Per farla breve, mi hanno fatto vedere le fotografie di Aldo Donà, tutte originali e vecchie di 65/70 anni. Tra una pasta e una frittella, me le hanno commentate tutte: sono oltre sessanta, interessantissime, parecchie con dedica di personaggi famosi della musica leggera o del mondo dello spettacolo di allora. Ne ho riconosciuti oltre la metà, tra orchestrali e cantanti. Numerose foto (per es. quelle di Norma Bruni, Silvana Fioresi, Ernesto Bonino, Michele Montanari, Kramer, Barzizza e altri) mi sembrano inedite e a volte più chiare di quelle pubblicate nel nostro sito. Ma il bello doveva ancora venire! Alla mia richiesta di portarle dal fotografo per scannerizzarle, in coro mi hanno detto: - Maestro, se lu al permete, voremo regalarghele! - Ma no, no, sono troppo belle, sono per voi un ricordo troppo importante! Io sono stracontento se posso solo copiarle! E loro di rimando: - Semo veci e in man sua ’ste foto xe al posto giusto! Ora sta a voi, cari amici, giudicare tutto il materiale che abbiamo avuto in dono. Saranno stati i fiori, saranno state le paste, questa volta la missione può dirsi compiuta con piena soddisfazione di tutti ». Per parte nostra abbiamo subito scritto a Tito questa mail: «Meravigliose, assolutamente meravigliose le notizie che mi hai mandato. Non so se questa notte riuscirò a dormire dall’eccitazione... Ora ti esorto a scansionare con calma (non c’è alcuna fretta!) tutto questo tesoro: non occorre farlo ad altissima definizione, 3-400 dpi dovrebbero bastare, a meno che non si tratti di documenti di eccezionale interesse e nitidezza, con cui fare, ad esempio, dei poster. [...].

Page 20: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

20

Circa i familiari del cantante, hai fatto bene ad accettare la loro generosa offerta, tuttavia ti suggerisco di scrivere loro una bella lettera in cui, oltre a ringraziarli di nuovo, specifichi bene che ti consideri il custode e non il proprietario di questo prezioso materiale. Se un giorno loro stessi oppure le loro figlie o nipoti lo rivolessero indietro, sarai pronto a restituirlo. Per noi l’importante è garantirne la conservazione e diffusione per scopi culturali: quando mi avrai trasmesso l’intero archivio, lo sistemerò ben bene e poi lo metterò in rete nella Fototeca, come Album fotografico personale di Aldo Donà, coi relativi credits. Che ne dici?». Tito si è naturalmente dichiarato d’accordo al cento per cento col nostro suggerimento, essendo l’altruismo il tratto saliente del suo splendido carattere. In attesa che tutto il fondo sia passato allo scanner, restaurato (in verità è richiesta solo una leggera ripulitura, giacché le foto sono quasi tutte molto ben conservate) e da ultimo sistemato in un unico pdf, riteniamo opportuno offrire ai nostri lettori qualche anticipazione di ciò che è venuto ad arricchire il nostro archivio, e che quanto prima sarà di dominio pubblico. Tito ci ha passato anche alcune notizie un po’ piccanti, ricavate dalle confidenze fattegli dalla cognata del cantante. «È interessante – gli ha dichiarato ad esempio l’anziana donna con un sorrisetto malizioso – leggere quello che sta scritto dietro certe foto: Aldo, da giovane, era infatti un gran rubacuori e tutte le ragazze si innamoravano di lui». Chissà se lavorando con le Lescano, come nel ’42, quando incise assieme a loro il frizzante ritmo moderato di Giari-Gargantino C’è sempre un ma... (DC 4144a, matr. 51758), il riccioluto Aldo avrà fatto colpo anche sulle olandesine, che – lo stiamo scoprendo sempre di più negli ultimi tempi, grazie soprattutto alle ricerche di Virgilio – erano, nel privato, tutt’altro che inflessibili guardiane della propria virtù: non che fossero delle fraschette, intendiamoci bene, ma insomma...

Page 21: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

21

Alcune delle foto dell’Archivio Donà. In alto, nell’ordine: Aldo Donà, Silvana Fioresi (con dedica al cantante), Ernesto Bonino (idem), Norma Bruni (foto realizzata in studio a Firenze e datata 1943); in basso Aldo Donà in divisa militare, cartolina di Pippo Barzizza spedita da Firenze il 20.2.43 al “Manovratore Aldo Donà”, Donà con Nella Colombo, Lina Termini e il M° Angelini.

A conclusione di questa vicenda a così lieto fine non possiamo esimerci dal fare questa riflessione: quanti altri archivi, fondi, collezioni, cartoni pieni di documenti o altro di nostro primario interesse esisteranno ancora in giro per l’Italia? È dunque quanto mai urgente fare tutto il possibile per localizzarli e ottenere dai proprietari il permesso di fotografarli o, meglio ancora, scansionarli, al fine di preservarli a futura memoria almeno in maniera virtuale. Un triste destino, infatti, incombe costantemente su questi lembi importanti della nostra memoria: quello di andare distrutti o miseramente dispersi per sempre quando se ne vanno i loro ultimi depositari, quelli che hanno vissuto in prima persona, da giovani, quel lontano passato. I loro eredi, il più delle volte, non sanno che farsene di queste vecchie carte “ingiallite dal tempo” e, quando non decidono di buttarle nella spazzatura, come si fa con le cose ormai inutili e ingombranti, le offrono di solito per pochi spiccioli a qualche rigattiere o mercante antiquario, il quale non esiterà a metterle all’asta su eBay, ovviamente a peso d’oro. Che nessuno pensi che le nostre siano previsioni pessimistiche: abbiamo purtroppo notizia di parecchi archivi di famiglia finiti così, e ogni volta che il fatto si ripete il nostro giovane collaboratore Francis, appassionato collezionista e coltissimo bibliofilo, non manca mai di segnalarcelo col più sincero rammarico. ◙ Antonio, che non ringrazieremo mai abbastanza, ci ha offerto un’altra rarità lescaniana, che mancava nel nostro Archivio sonoro. Si tratta questa volta dell’allegro motivetto di Quarantotto-Cherubini Uh... Uh... signorina Novecento, interpretato da un esilarante Fausto Tommei col Trio Lescano e l’Orchestra Angelini, che qui sfoggia un insolito (e notevole!) senso del ritmo (GP 93134, 1940). La canzone è stata registrata da un programma radiofonico, per cui si ode in coda, per qualche secondo, la voce dell’annunciatore; in compenso, però, la qualità del suono è eccellente, inoltre abbiamo fatto in modo che nell’anteprima questo “piccolo neo” – come lo definisce Antonio – non sia presente. ◙ Mail di Max Menozzi [http://www.youtube.com/user/maxmenox60]: «Salve amici, tramite YouTube [http://www.youtube.com/watch?v=g_rsgtNL_K4&feature=email&email=comment_received] mi ha contattato il nipote di Carlo Moreno [http://www.youtube.com/user/fortitudo62]. Se interessa, per completamento biografia, agganciatelo. Buon lavoro Lavativi, Max».

Page 22: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

22

Il Presidente Onorario del Lavativi ringrazia il vecchio e mai dimenticato Max per la segnalazione e gli promette che, per una volta, sarà meno lavativo del solito, attivandosi subito per far sì che uno dei suoi collaboratori, oculatamente scelto tra i meno indolenti della compagnia, contatti immentinente questo nipote di Carlo Moreno, il quale si è meravigliato assai scoprendo che avevamo in archivio nientemeno che Ricordi ancor le mie parole?, splendidamente cantata dal nonno suo. Se solo fortitudo62 sapesse quante altre preziosità abbiamo salvato e stiamo ogni giorno salvando dall’oblio... 10 Febbraio 2011

◙ Un lettore, che preferisce – chissà perché – rimanere anonimo, ci ha inviato una bella foto del Quartetto Cetra assieme a Gino Latilla e Carla Boni, senza però indicarne la fonte o la data. Ad occhio e croce, diremmo che deve risalire alla metà degli anni Cinquanta. Ovviamente tale foto non c’entra nulla col tema principale delle nostre ricerche, tuttavia è così eloquente del clima di eleganza, signorilità e autentico talento che ancora si respirava in quegli anni nel mondo della nostra musica leggera, che non ce la sentiamo di archiviarla senza mostrarla (v. Appendice 2) ai nostri lettori, che possono scaricarla e farne, se lo desiderano, un quadretto, essendo al alta definizione. ◙ Mail di Antonio: «Cari amici, veramente eccezionale e intraprendente il nostro simpatico collaboratore Tito Zaggia, di cui ho apprezzato quello che è riuscito a fare per Aldo Donà e per tutti noi. Quanto alle foto pubblicate sul sito, desidero specificare per la prima a sinistra in seconda fila, per chi non fosse riuscito a riconoscerli, che – almeno per me – sono riconoscibilissimi, accanto a Donà in divisa, Nella Colombo e Silvano Lalli (suoi partners – che definirei ‘commilitoni’ – per diversi anni, sia con Zeme che con Barzizza ed Angelini). Sarei oltremodo curioso di avere notizie sulla carriera intrapresa da Aldo in Sudamerica e sapere se è vero che fosse stato scritturato da una casa cinematografica del posto. Se non chiedo troppo, mi piacerebbe conoscere anche i titoli dei film interpretati laggiù. Una notizia che sapevo – in quanto da me acquisita presso l’Ufficio Anagrafe di Venezia – è che il nostro Aldo-Sergio-Gino decise di sposarsi alla bella età di 73 anni, a Caracas. Allego l’estratto (v. Appendice 3) del suo atto di nascita». ◙ Mail di Alessandro: «Ho appena letto le Notizie di oggi e desidero fare i miei più vivi complimenti a Tito per le foto che è riuscito a procurare! Molte di esse sono praticamente inedite e, a giudicare dalle anteprime, sembrano anche in ottimo stato. Avrei una curiosità: nella foto che ritrae Aldo Donà in divisa militare, l’uomo che si vede al suo fianco è forse Silvano Lalli? Se potessi averla un po’ più grande, forse riuscirei a identificarlo. Segnalo, inoltre, un’aggiunta da fare alla pagine dei Direttori d’Orchestra: non abbiamo infatti citato il Maestro Galliera, che diresse le Lescano nell’esecuzione di Terra lontana (disco PE 70, 1939). È quindi doveroso riparare al più presto a questa involontaria dimenticanza, inserendo il M° Alceo Galliera (Milano, 1910 - Brescia,

Page 23: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

23

1996), nella pagina dei Direttori. Per la foto, si veda la pagina degli Autori Italiani. Tra l’altro la collaborazione di Galliera con le Lescano fu una tra le più curiose. Il Maestro meneghino, infatti, si occupò pochissimo di musica leggera: un’altra cantante che ebbe l’onore di essere diretta da lui, fu Luciana Dolliver. A partire dal secondo dopoguerra si dedicò all’Opera Lirica e alla Musica Sinfonica, ottenendo consensi internazionali. Tra l’altro, da buon senese, colgo l’occasione per ricordare che fu docente anche all’Accademia Musicale Chigiana, tenendo a battesimo valenti direttori come Claudio Abbado». Abbiamo provveduto subito ad esaudire entrambe le richieste di Alessandro. 11 Febbraio 2011

◙ Mail di Alessandro: «Per quanto riguarda la bella foto che ritrae Carla Boni, Gino Latilla e il Quartetto Cetra, essa è stata scattata a Venezia nel 1955, in occasione del primo Festival Internazionale della Canzone. In quell’occasione la Boni, Latilla e i Cetra strapparono il primo premio con un delicato valzer di Carlo Alberto Rossi, intitolato Vecchia Europa. Infine, desidero far presente sia ad Antonio che agli altri appassionati di Donà, che il nostro Aldo non ricevette nessun ingaggio cinematrografico, né tantomeno girò alcun film in Venezuela. Come è stato appurato, in occasione di una recentissima telefonata con lo stesso Donà, fatta dal nostro instancabile Virgilio, egli andò in Venezuela solo per cantare, così come voleva la moda di quel periodo».

Aldo Donà agli inizi della sua carriera in una foto pubblicitaria eseguita a Torino dal fotografo Cagliero.

◙ Il M° Piero Pavesio, pianista, compositore, direttore d’orchestra e anche cantante (la sua interpretazione più famosa resta il Valzer dell’organino), è di nostro interesse in quanto compose per il Trio Lescano due canzoni: Se ci vedesse tuo papà! (GP 92612, 1938, dove le olandesine affiancano Giacomo Osella) e Quando canta il cucù (DC 4152, 1942, quest’ultima composta da Pavesio con lo pseudonimo di Valerio Del Mastro). Correva voce che il musicista fosse morto in circostanze tragiche, ma solo la recente messa in rete dell’Archivio storico de «La Stampa» di Torino ha permesso di conoscere i particolari di questa triste vicenda. Ci riferiamo a tre articoli

Page 24: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

24

che, per comodità dei lettori, abbiamo riunito in un unico documento, reperibile all’indirizzo http://www.trio-lescano.it/archivio_documenti/piero_pavesio.pdf. Nel ricco Fondo Donà, che attualmente siamo impegnati a sistemare, abbiamo trovato due foto nelle quali si vede il cantante veneziano in compagnia di vari orchestrali. Uno di questi, tarchiato e di statura piuttosto bassa, aveva un che di familiare, ma la sua identificazione non ci sembrava del tutto sicura. A fugare ogni dubbio è intervenuto allora, con l’autorevolezza che gli è abituale, il nostro Alessandro, il quale ha riconosciuto senza esitazione in lui il M° Pavesio, qui all’età di circa 39/40 anni. È la prima volta che lo vediamo di fronte, giacché, per una strana coincidenza, tutte le altre foto che di lui possediamo ce lo mostrano sempre di profilo.

12 Febbraio 2011

Questa rubrica rimarrà chiusa da domani fino al 16 Febbraio compreso, perché il Curatore parte per la seconda delle “missioni speciali” in programma nel corrente anno. Il suo nome in codice potrebbe essere Operazione figli & nipoti.

◙ Abbiamo finalmente ultimato la sistemazione di tutto l’abbondante materiale raccolto durante lo spoglio sistematico della prima serie de «Il Canzoniere della Radio» (1940-1943), operazione resa a suo tempo possibile dalla generosità degli amici Christian Schmitz e Federico Orsini, ognuno dei quali ha messo a nostra disposizione la propria collezione del periodico. Esso non è raro, ma alcuni numeri, come l’ultimo, non si trovano facilmente: per fortuna le due raccolte suddette si

Page 25: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

25

completano a vicenda, per cui abbiamo potuto lavorare sull’intera serie. Essendo i numeri 71, la maggior parte di 56 pagine, sarebbe stata un’impresa troppo gravosa – e in fondo poco utile – scansionare tutte le circa 3500 pagine della prima serie; è stato perciò necessario operare una scelta oculata, in funzione dell’interesse oggettivo di ogni pagina e anche dei nostri obiettivi specifici. Ne è comunque risultato un corpus di documenti di grandi dimensioni e, a nostro avviso, di indiscutibile valore storico. Da oggi esso si trova tutto in rete, a disposizione di chiunque, nella sezione del Menu “Archivio dei Documenti - Volumi, cataloghi e periodici d’epoca”. Da rilevare che ogni pagina è stata da noi accuratamente restaurata, al fine di ripristinare l’aspetto che doveva avere da nuova: da questo punto di vista possiamo affermare con legittimo orgoglio che ciò che offre il nostro sito è qualcosa di unico.

La bella copertina di Baggiolini per il fascicolo 24

(15 Novembre 1941-XX) de «Il Canzoniere della Radio».

◙ I lettori più attenti ricorderanno che la copia della graziosissima canzone Uh... Uh... signorina Novecento (GP 93134, 1940), offertaci da Antonio, aveva un difetto: essendo stata registrata da un programma radiofonico, si udiva in coda, per qualche secondo, la voce dell’annunciatore. Il nostro restauratore ufficiale, il bravissimo Walter, è riuscito a “ripulire” il file da questa presenza inutile e fastidiosa. Abbiamo sottoposto il risultato di questa operazione di alta... chirurgia fonica ad alcuni collaboratori, particolarmente esigenti in fatto di suono, ed ecco le loro reazioni: ♦ Antonio: «È un vero “mago”, il nostro amico collaboratore!». ♦ Giacomo: «L’ascolto di Uh... Uh... signorina Novecento è risultato gradevolissimo e molto “presente”, nel suono degli strumenti come pure delle voci. Il file è stato ripulito da Walter alla perfezione, insomma». ♦ Tito: «Ho ascoltato l’incisione restaurata di Uh... Uh... signorina Novecento: bellissima, moderna e piena di swing! Se allora avessimo avuto le tecnologie adoperate dai fonici d’oltreoceano, sicuramente i primi posti ci apparterrebbero: le tre

Page 26: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

26

sorelline avevano veramente una marcia in più rispetto alle altre cantanti nostrane, e i nostri orchestrali avevano ben poco da imparare dai loro colleghi americani!». ◙ Mail di Paolo: «Mi è arrivato il volume di Giuseppe Barazetta, Jazz inciso in Italia (Milano, Messaggerie Musicali, 1960), ma, come temevo, si tratta di un libro più propriamente dedicato alle incisioni jazz, poco pertinenti alle nostre ricerche, benché utili per altri campi. Tuttavia qualcosa ho trovato. Le matrici da 54597 a 54606, corrispondenti ai dischi AA 634-35-36, risultano incise a Torino il 6 marzo ’51, dall’Orchestra Ferrari. La matrice 53345, disco AA 491, è incisa da Mojetta a Torino il 14.9.1948. Da metà giugno ’52 le matrici Cetra ricominciano da 10000: 10035 e 10036, Cetra AA 666, sono incise a Milano, sempre da Mojetta. Il nostro compositore Angelo Brigada dirige una bella orchestra nel ’55-’56: per la Cetra incide il 4 e 9 aprile ’58 i dischi AA 890-893, matrici 13913-13921, con una band in cui compaiono Orcar Valdambrini, Gianni Basso, Gil Cuppini, Berto Pisano e altri. Sfogliando il libro di Barazetta ho visto che compare il musicista genovese Giuseppe Schezzi, che incise molto all’epoca. Siccome lo conosco di persona, ed è ancora sufficientemente lucido, proverò a telefonargli per vedere se ricorda nomi, volti e aneddoti. Per le identificazioni delle foto del Fondo Donà, infine, mi sembra di poter affermare, nella foto con Pavesio a sinistra e Donà a destra, e gli altri in ordine di statura, che il giovane che sorride sia il fisarmonicista Corino...».

Giuseppe Barazzetta (classe 1921), decano dei cronisti italiani di jazz, e il suo libro Jazz inciso in Italia.

◙ Mail del Centro Stan Kenton - Sanremo: «In allegato (v. Appendice 4) la locandina del concerto per il Ventennale di fondazione del Centro Studi Kenton, con l’invito a partecipare all’evento il prossimo giovedì 17 Febbraio alle ore 18 in Piazza San Siro, a Sanremo; www.freddycolt.it».

Page 27: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

27

17 Febbraio 2011

Purtroppo per problemi alla linea telefonica locale, il Curatore è attualmente privo della regolare connessione ad Internet: dal 15 u. s. essa funziona infatti – quando funziona! – ad intermittenza e a bassissima velocità. La Telecon ha assicurato che il guasto verrà presto riparato: speriamo che sia così! Il sito riaprirà dunque appena possibile. Contiamo sulla benevola comprensione dei nostri lettori.

20 Febbraio 2011

Superate (così almeno si spera) le difficoltà tecniche con la connessione in rete, la pagina delle Notizie riapre regolarmente domani.

21 Febbraio 2011

◙ Riprendiamo la nostra cronaca quotidiana delle novità concernenti le Lescano e il loro entourage con questa pertinente osservazione che Walter ci ha inviato per consolarci dai nostri guai: «L’informatica è una cosa splendida, ma solo... quando funziona!». Come già preannunciato da Virgilio con la sua mail circolare, la missione a Torino è stata quanto mai fruttuosa e ora ci aspetta almeno un mese di intenso lavoro per sistemare in maniera ottimale la considerevole quantità di materiali di vario genere, tutti di prima mano, che abbiamo acquisito. Nei prossimi giorni procederemo un po’ per volta – giusto per non... viziarvi troppo! – ad illustrare nei dettagli tali acquisizioni, per ora vi anticipiamo una delle tante chicche venute ad arricchire la nostra Fototeca:

Illustrazione tratta da “Cine” (1-15 Gennaio 1948, p. 12); il titolo del servizio fotografico è Battesimo di voci e la scherzosa didascalia di questa foto recita: «i maestri Merano, Barzizza, Moietta e Prato si esercitano clandestinamente

all’arte del canto, sperando in un... futuro concorso».

Page 28: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

28

◙ Il nostro Antonio ci ha offerto un’altra incisione che mancava nell’Archivio sonoro del sito: si tratta questa volta del ritmo moderato di Vidale Ti sognerò stanotte, inciso verso il 1939 da Silvana Fioresi e il Trio Lescano (disco Cetra DD 10001). Come di consueto, abbiamo inviato tale file al nostro impareggiabile Walter, il quale ce l’ha prontamente restituito, dopo averlo restaurato, con queste parole di commento: «Che bella questa canzone! Anche se ricalca gli stilemi di altre, essa mi sembra particolarmente riuscita. Silvana Fioresi ha qui una voce “liricheggiante”, ma il suo senso della misura, e soprattutto del ritmo, sono rimarchevoli. Anche l’orchestra è ritmicamente spumeggiante e il brano scorre come un grande, inarrestabile torrente. La registrazione è invece, come al solito, approssimativa. Peccato. Ma qui, per fortuna, sono riuscito ad “operare” un piccolo trapianto. Nella prima esposizione orchestrale c’era un salto, e allora ho preso un pezzetto sano della seconda e l’ho trapiantato nella prima. Insomma, come chirurgo estetico musicale, anche questa volta mi è andata bene e la “paziente”, nonostante l’età avanzata, pare dimostrare una discreta salute...». Ringraziamo sentitamente gli amici Antonio e Walter per questo loro ennesimo contributo all’arricchimento del sito e offriamo ai fan delle mitiche sorelle l’anteprima dell’incisione appena recuperata. Ora ne mancano all’appello solo 79 (delle 343 finora catalogate) e ci sono concrete speranze che tra non molto questo numero si riduca ulteriormente: per il momento, tuttavia, preferiamo non dire altro, per... scaramanzia! ◙ Mail da Anna Maria Pivato: «Oggetto: Newsletter - Riviera Jazz Records Riviera Jazz Records presenta: Jazz in Italy in the 50s - Rare and Unissued Jazz Concerts

Questo CD documenta alcuni momenti del jazz italiano di oltre cinquant’anni fa con i migliori musicisti italiani : Nunzio Rotondo, Gilberto Cuppini, Giampiero Boneschi, Armando Trovajoli, Oscar Valdambrini, Gianni Basso, Renato Sellani, Giancarlo Barigozzi, Piero Piccioni ed altri. Sono tutte registrazioni dal vivo, effettuate fra il 1952 e il 1960 e pubblicate per la prima volta, tranne l’ultima, incisa in studio nel 1962 e da tempo introvabile. Alcuni di quei concerti furono eventi storici, di cui si è

Page 29: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

29

parlato e scritto molto, e non solo all’epoca; altri sono rarità non meno interessanti. Riviera Jazz Records: www.rivierajazz.it ». 22 Febbraio 2011

◙ Una volta giunti a Torino, abbiamo voluto riservare la nostra prima “escursione” al Cimitero Monumentale della città, che merita di per sé una visita, per il gran numero di tombe artistiche che vi si possono ammirare (come quella, davvero suggestiva, di Isa Bluette).

La tomba di Isa Bluette, nome d’arte di Teresa Ferrero (Torino, 1898 - Torino, 1939), attrice teatrale, cantante e soubrette italiana del teatro di rivista degli anni Venti e Trenta del Novecento. È sepolta accanto al marito, l’attore Nuto Navarrini. La foto è del nostro collaboratore Vito Vita.

Il nostro scopo, tuttavia, era ben preciso: reperire – cosa non tanto facile, data la vastità di tale Cimitero – e fotografare le tombe di nostro interesse, vale a dire degli artisti ivi sepolti che hanno collaborato, a vario titolo, con le Sorelle Lescano. Ne abbiamo trovate tre, precisamente quelle di Giacomo Osella, Pietro Pasero e Rodolfo De Martino. I relativi servizi fotografici si trovano nella pagina http://www.trio-lescano.it/tombe.html. Successivamente abbiamo effettuato una puntata a Susa, con una breve sosta anche a Bussoleno: nel Cimitero della prima cittadina abbiamo fotografato la tomba di Carlo Prato, in quello della seconda la tomba di Dante Milano, in arte Mildiego. In quest’ultimo Cimitero abbiamo fotografato anche la lapide di Irma Favro, moglie di Mildiego, la quale fu un’ottima cantante col nome d’arte di Mimma Valente. Anche questi due servizi fotografici si possono visionare nella pagina testé citata. A parte il lato sentimentale, l’attenzione che riserviamo alle ultime dimore dei nostri beniamini ha rivelato una volta di più la sua utilità sul piano storico-informativo. La tomba di Osella, infatti, ci ha permesso di stabilire il suo anno di nascita, prima a noi ignoto, e di appurare inoltre che morì nel 1945 e non nel 1946, come si legge in Internet. Quanto alla tomba di Pasero, vi si apprende che nacque nel 1901 e non nel

Page 30: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

30

1908, come indicano erroneamente alcune fonti. A Susa, infine, luogo natale del M° Prato, abbiamo potuto acquisire, grazie alla squisita cortesia delle impiegate dell’Ufficio Anagrafe, il suo Atto di nascita il quale attesta che si chiamava effettivamente Carlo Alberto Prato e non semplicemente Carlo Prato, come credevamo. Tutti questi nuovi dati sono già stati inseriti nelle rispettive pagine del sito. Per inciso nessuno, a Susa, ci è parso essere al corrente di avere avuto tra i propri concittadini una celebrità (anche se oggi dimenticata dai più), ed è possibile che l’Amministrazione Comunale decida di intitolargli qualcosa e perfino organizzare nel corso dell’anno una mostra per commemorarlo, con relativo convegno di studio: se son rose, fioriranno... ◙ Mail di Renzo Barzizza, al quale avevamo segnalato la pubblicazione, nelle Notizie di ieri, di una rara immagine del padre: «Bellissima! Grazie, tutte le attività che possono consolidare il ricordo del nostro grande papà, ci riempiono di gioia. A presto, Renzo Barzizza». ◙ Mail di Aldo: «È da poco tempo in libreria un notevole lavoro curato da Maurizio Maiotti: 1944-1963, i complessi musicali italiani, la loro storia attraverso le immagini (I e II parte), Maurizio Maiotti Editore, Milano 2010 (v. Appendica 5). Si tratta di due stupendi (fisicamente pesantissimi) volumi raccolti in un cofanetto che, come dice il titolo, descrivono con abbondanza di immagini (foto, locandine, spartiti, copertine ed etichette di dischi) il mondo dei complessi italiani, sia musicali che canori. Già sfogliandolo velocemente, ci si rende subito conto dell’importanza di questa (ulteriore) pubblicazione che riguarda il mondo della musica leggera e della canzone italiana. Sono poche le cose che forse mancano a completare quest’opera (per la quale l’autore invita a segnalare eventuali lacune). Io sono rimasto incantato sia da immagini che non conoscevo, che da notizie dettagliate, le quali talvolta mi hanno confermato precise “impressioni” che in passato avevo avuto ascoltando brani e voci: come (ad esempio) nel “Duo Vocale Vis” (e “trio”!, 1953-56 circa) vi fosse anche Wilma De Angelis (assieme a Maria Dattoli), ed aggiungo che la brava e simpaticissima Wilma appare in “duo con diverso nome” pure su altre labels: Wilma, Wilma... e tu che dici di aver debuttato solo nel ’58!...; oppure un giovanissimo Paolo Zavallone (El Pasador del 1977) che suona con Henghel Gualdi nel 1954. E poi (fra tante cose) il Quartetto Radar, il Poker di Voci, il Quartetto Cetra, il Quartetto Due+Due, il Trio Aurora, il Duo Fasano... il Trio Lescano. Le “nostre” Sorelle sono ricordate nel primo volume alle pagine 266-267 e 270, dove appaiono in una bella foto (quasi riprese dall’alto) con un vestito di stoffa “a quadri-scozzese”: immagine che, almeno io, non avevo mai visto (Giuditta al centro strimpella una piccola chitarra). A pagina 2 vi sono foto dell’Orchestra Cetra con Barzizza e dell’Orchestra da Ballo dell’Eiar con Angelini. Comunque, essendo questa mia una semplice segnalazione e non recensione, dico semplicemente grazie a chi ricerca in questo campo e edita tali opere: quello che immaginavo e speravo più di trent’anni fa si sta davvero realizzando».

Page 31: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

31

23 Febbraio 2011

◙ A Torino abbiamo incontrato varie persone, tutte con legami di stretta parentela con gli Artisti di nostro interesse, per il fatto che hanno collaborato con le Lescano. Iniziamo con la nostra visita alla signora Gianna Montanari Bevilacqua, figlia del grande e indimenticabile Michele Montanari, il cantante dalla “voce di velluto”. Essa è stata felice di riceverci, assieme al marito, nel suo elegante appartamento che si presenta come una pinacoteca, essendo le pareti, specie quelle del salotto, tappezzate di pregevoli quadri, quasi tutti dipinti dal marito stesso o dal padre, valente pittore, oltre che cantante di fama. La signora Gianna ci ha naturalmente parlato a lungo di lui, descrivendolo come un vero gentleman, buono e generoso con tutti, e ci ha annunciato di aver quasi ultimato la sua biografia, che sarà riccamente illustrata. Prima di congedarci, ci ha offerto due dvd, prodotti da lei stessa in edizione fuori commercio. Eccone le copertine:

Il primo riguarda la cerimonia con cui la città natale di Michele Montanari, Noci (Bari), ha intitolato al cantante e pittore una via, il 12 Settembre 2009. La foto di copertina del dvd ci mostra che la locale Amministrazione Comunale ha provveduto nel frattempo a correggere il vistoso errore che campeggiava sulla targa originale. Inutile dire che ne siamo contentissimi.

Page 32: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

32

Il secondo dvd presenta la vita e l’opera di Michele Montanari, raccontata con garbo e impreziosita da un’abbondante galleria di immagini, per lo più nuove, almeno per noi. Molto belle le numerose foto di Montanari che si esibisce con quella raffinata eleganza che gli era propria, e degne di nota anche le foto che lo ritraggono assieme ad altri cantanti famosi, come Alberto Rabagliati. Per noi, però, ha significato un bel tuffo al cuore contemplare una foto di gruppo, nella quale Montanari si vede assieme a Silvana Fioresi, Fausto Tommei, due altri personaggi e infine... le nostre amate sorelline: foto mai vista prima d’ora, e quindi mancante nella nostra Fototeca. Speriamo che la gentile signora Gianna ce ne offra una scansione ad alta definizione, dato che, verosimilmente, possiede lo splendido originale.

◙ Mail di Alessandro: «Desidero complimentarmi col Curatore per la grande quantità d’informazioni che stanno venendo fuori grazie alla sua successful mission torinese. La foto della tomba di Osella e il necrologio apparso su “La Stampa” in data 2 Ottobre 1946, atto a celebrare il cantante a un anno dalla scomparsa, non ci lasciano dubbi: Osella morì a Torino nel 1945. Probabilmente, il dato che figura nel Db Cimiteriale di Torino, e che indica come data di morte il 10 aprile 1946, si riferisce in realtà alla data di tumulazione. Quasi certamente, considerando il periodo storico, Osella venne sepolto in un loculo provvisorio e solo successivamente fu traslato nella tomba di famiglia. Se da una parte la scoperta della tomba di Osella ha chiarito molti dubbi, l’immagine della tomba di Pasero ne ha innescati altrettanti. Infatti, al di là del dato anagrafico che avevamo e che voleva Pasero nato nel 1908, mi ha colpito il fatto che sepolta assieme a lui vi fosse la moglie, Antonietta Rizzati. Ricordo infatti che Paolo, qualche tempo fa, ci disse d’aver contattato la vedova di Pasero, signora Ide: c’è dunque qualcosa che non torna. Mi sono quindi fiondato sull’Archivio de “La Stampa” ed ecco risolto il mistero! Non era la data di nascita ad essere errata, bensì quella di morte! Pasero non morì il 14 gennaio 1967 ma il 31 marzo 1977, all’età di 69 anni (a conferma che nacque nel 1908). Ho rintracciato infatti il suo necrologio (v. Appendice 6), apparso su “La Stampa” il 1° aprile 1977. La tomba fotografata, che

Page 33: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

33

causalmente, si adattava in maniera perfetta ai dati che avevamo, è dunque di un omonimo. Nel Db Cimiteriale di Torino non figura il maestro Pietro Pasero che cerchiamo». In definitiva, per trovare la vera tomba del nostro Pasero bisognerà contattare il figlio Ermanno (che forse vive a Livorno) oppure qualcuna delle persone citate nel necrologio, le quali sapranno di sicuro dove il Maestro è stato sepolto. Ci auguriamo che qualche collaboratore voglia occuparsi di tali ricerche. Quanto alla tomba inserita per errore nella nostra Fototeca, al più presto provvederemo a toglierla. 24 Febbraio 2011

◙ Data l’urgenza di altri argomenti, rimandiamo ai prossimi giorni il seguito del resonconto della nostra missione a Torino. ◙ Il nostro collaboratore Paolo, da noi invitato a farlo, si è prontamente messo in contatto col dr. Ermanno Pasero, che effettivamente è il figlio del M° Pietro Pasero. Ecco il risultato della sua indagine: «Ho telefonato in studio al dott. Pasero [che è medico convenzionato con l’Asl], il quale mi ha detto che tutto il materiale del padre si trovava presso la madre, a Torino. Francamente non mi è sembrato né interessato né entusiasta. Quanto alla signora Ide Pasero, essa dovrebbe essere ancora in vita, ma assistita da badanti o qualcosa del genere. Domani riprovo a contattarla». In un’altra mail Paolo ci scrive: «Ho sfogliato con piacere le pagine de “Il Canzoniere della Radio”, pubblicate di recente nel nostro sito. Subito ne emerge qualcosa di utile: nel numero 57 del periodico, pagine 4 e 5 del pdf, compare in due immagini il trombettista Renato Grimaldi, che noi ipotizziamo essere il compositore GiErre; incidentalmente è da notare il quartetto definito “Voce del Padrone”, ovvero un coretto composto dagli stessi musicisti dell’orchestra, combinazione spesso adottata dalle orchestre dell’epoca. Si vedano i seguenti filmati: http://www.youtube.com/watch?v=ndyE5elFmkY Kay Kyser http://www.youtube.com/watch?v=S6CZKVGSb1E Guy Lombardo http://www.youtube.com/watch?v=2SThwSctW_A Duke Ellington

Dal «Canzoniere della Radio», n. 57, 1° Aprile 1943, p. 28.

Page 34: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

34

Poco oltre (p. 10 del pdf), compare il trombonista Luigi Aita, il che mi rimanda a quel trombonista Enzo Aita dell’orchestra di George Link, che ci fece pensare all’omonimo cantante, che però il figlio di quest’ultimo, Roberto, disconobbe. Ecco un probabile errore nella didascalia della foto nel libro Il jazz in Italia di Mazzoletti. Plaudo inoltre al brillante risultato del viaggio a Torino intrapreso dal nostro Curatore [...] e allego la risposta inviatami dal figlio del 91enne trombonista Giuseppe Schezzi, trombonista anch’egli, nonché facente parte dello staff del Teatro Carlo Felice di Genova: Caro Paolo, ho mostrato a mio padre le foto che mi hai inviato e mi ha riferito di non aver mai suonato con quei musicisti o perlomeno non ricorda che facessero parte dei complessi dove lui ha suonato, anche se conosce i nomi di Donà, Pavesio e Ravera, perché in quegli anni almeno di nome si conoscevano in tanti, in quanto non erano molti i musicisti di fama professionale che giravano nella piazza settentrionale d’Italia. I complessi dove lui ha suonato, oltre che con Ceragioli, sono quelli di G. Kramer e P. Barzizza dal 1945 in poi, nei locali di Genova, Milano e qualche tournée in giro per l’Italia; poi incisioni discografiche Rai a Milano per programmi televisivi, spettacoli e film. Non gli è mai capitato però di suonare quando cantava il Trio Lescano. Mi ha accennato ad un libro di musica jazz e leggera che recentemente ha trovato e che parlava del Trio. Gli ho detto di recuperarlo, se poteva, così da visualizzarne il contenuto. Ti farò sapere qualcosa appena mi sarà possibile. Rimango a disposizione per quant’altro di tuo interesse. Un cordiale saluto da parte mia, M. Schezzi». ◙ Lo storico belga dei circhi André de Poorter (v. le Notizie del 28 Gennaio 2011), cui nuovamente esprimiamo tutta la nostra gratitudine, ci ha procurato un trafiletto che parla della tristissima fine di Alexander Leschan, il padre delle sorelle Lescano. Esso apparve sul periodico “De Piste” (Ottobre 1951, p. 17) ed è un documento agghiacciante, che getta una luce sinistra sulla moglie e le figlie nell’ipotesi (a nostro avviso tutt’altro che peregrina) che queste fossero al corrente delle miserevoli condizioni dell’uomo nei suoi ultimi quindici anni di vita (1930-1945), quando le quattro donne conobbero in Italia il successo e l’agiatezza economica, se non proprio la ricchezza. Ecco il trafiletto, con la libera traduzione italiana, alla quale hanno contribuito congiuntamente Tito Zaggia e Giacomo Branca, i quali si sono avvalsi della consulenza di alcuni loro amici olandesi che conoscono un po’ la nostra lingua:

Page 35: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

35

Traduzione: «Sono dell’opinione di non poter negare ai miei lettori la triste storia del pagliaccio Sandro, dell’Aia, che ai suoi tempi era una grandissima attrazione nei circhi col “salto mortale” che faceva dal bordo del tendone, per poi arrivare su uno scivolo collocato molti metri sotto di lui. Una volta sbagliò [il salto]… e uscì dall’ospedale dopo mesi, col volto orribilmente sfigurato. Il bell’uomo, che s’inchinava prima di arrampicarsi verso l’alto, non esisteva più. Si truccò allora la faccia mutilata, indossò un vestito buffo e si mise un cappellino sulla parrucca, diventando così il clown Sandro. Ma durante la guerra non ci fu più lavoro per lui, benché nel corso degli anni avesse dimostrato di essere un eccellente professionista in questo campo. Nell’ultimo inverno di fame (1944-1945) morì anche lui di stenti, all’Aia, in una stanzetta. Non c’era più legno per le bare, almeno non per quella di Sandro… Lo avvolsero dunque con della carta e lo seppellirono così...». ◙ Sempre a proposito di Alexander Leschan, Giacomo ha reperito, tramite un amico che risiede a Den Haag (L’Aja), una serie di documenti ufficiali: li abbiamo riuniti in un unico pdf [http://www.trio-lescano.it/pdf/alexander_leschan_documenti.pdf], unitamente ai commenti esplicativi del nostro solerte collaboratore. ◙ Il nostro giovanissimo collaboratore Roby ci ha inviato l’aggiornamento della pagina che cura da quando Massimo Menozzi ha deciso di non occuparsene più. I nuovi dati sono stati da noi immediatamente inseriti. 25 Febbraio 2011

◙ Antonio ci ha donato un’altra incisione delle Lescano che mancava nel nostro Archivio sonoro: la canzone Ritmo nel cuor [o Ritmo del cuore] di Frustaci-Rizzo, tratta dallo spettacolo Sera d’estate e incisa da Vivi Gioi e il Trio Lescano nel 1942 (IT 1116): una delle ultime, dunque, realizzate dalle olandesine. L’anteprima che offriamo ai nostri affezionati visitatori mostra che, seppure ormai in fine carriera, esse non avevano perso la grinta e soprattutto la gioia di cantare, mentre confessiamo di trovare deludente la prova della Gioi, donna bellissima e assai dotata in molti campi (tra l’altro era un’ottima disegnatrice di moda e una scultrice nata), ma modesta e stucchevole come cantante. Ha fatto dunque bene ad abbandonare il canto per dedicarsi al cinema, dove ha lasciato un ottimo ricordo di sé.

Vivi Gioi, pseudonimo di Vivienne Trumpy (Livorno, 1914 - Fregene, 1975).

Page 36: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

36

◙ Da oggi è in rete, nell’Archivio dei Documenti, il volume di I. Ribolzi, Nel Regno della Radio, pubblicato nel Gennaio 1943 dalla Casa Editrice “Nuova Aurora”, con sede a Milano in via Dolomiti, 35.

Presto completeremo anche questa importante sezione del nostro sito pubblicando i due volumi di Autori vari Assi e stelle della Radio: il primo pubblicato nel 1941 dalle Edizioni Atlantis, il secondo otto anni dopo dalle Messaggerie Musicali, in entrambi i casi a Milano. È pure quasi ultimata la sistemazione del volumetto di Pietro Osso, Alberto Rabagliati, l’astro del microfono, Casa Editrice “Albore”, Milano, Novembre 1941-XX: appena pronto lo metteremo subito in rete, per la gioia del nostro Manuel, notoriamente unconditional fan del grande Raba, oltre che della conturbante Norma Bruni.

Copertine dei volumi che saranno presto integralmente disponibili nel nostro sito.

Per inciso Manuel ha reperito in questi ultimi giorni due articoli apparsi in occasione del decesso della Bruni, con nuove foto dell’artista sul viale del tramonto. Particolarmente toccante il titolo di uno dei due articoli: A ucciderla è stata la grande felicità. Felicità dovuta al fatto che, dopo decenni di oblio, Norma era stata chiamata dal regista televisivo Maurizio Corgnati per prendere parte ad una trasmissione dedicata alle vecchie glorie della canzone italiana.

Page 37: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

37

◙ Il nostro collaboratore Tiziano Micci ha ricevuto da Crescentino, a cura delle dott.sse Alessandra Cesare, responsabile dell’Archivio Comunale, e Carla Parasacco (v. le Notizie dell’8 Febbraio scorso), nonché del sig. Emilio Dappiano, direttore amministrativo della locale Banda Comunale, un dvd intitolato La grande musica del Maestro Angelini, offertoci dal Presidente di detta Banda per conto dell’Associazione Musicale Luigi Arditi. Il materiale è tratto dalle Teche Rai e presenta uno spettacolo rievocativo organizzato, alla fine degli anni Settanta, da Sergio Bernardini alla Bussola Domani, in Versilia. Tiziano, gentilissimo come sempre, ci ha subito passato il dvd, che abbiamo così potuto esaminare: la definizione è purtroppo bassa e inoltre il video presenta qua e là dei piccoli salti, tuttavia i filmati si fanno apprezzare per la classe inarrivabile degli esecutori: lo stesso Angelini, sempre in forma, benché avesse allora quasi ottant’anni, Nunzio Filogamo, più frizzante che mai (quanto ci mancano oggidì dei veri presentatori come lui!), Rossano Brazzi, dai modi impeccabili, da perfetto gentiluomo, e infine le gemelle Fasano, ormai stagionate ma dalla voce ammaliante come ai bei tempi. Cantano in un ottimo francese la celeberrima canzone di Alstone Symphonie (1945). Tutto questo c’entra poco o nulla col Trio Lescano, ma è stato comunque un dono gradito, per il quale siamo riconoscenti alle Autorità tutte di Crescentino. Resta però l’amara constatazione che, con ogni probabilità, dell’archivio del M° Angelini – che immaginiamo di enorme valore – non si è conservato praticamente quasi nulla...

Schermata iniziale e due fotogrammi del dvd dedicato al M° Angelini.

Page 38: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

38

26 Febbraio 2011

◙ È noto che in alcune incisioni delle Lescano, annoverabili tra i loro capolavori, spicca a momenti la voce di una delle sorelle caratterizzata da un timbro più grave delle altre e da un’accentuata ‘erre moscia’, la quale, lungi dall’essere percepita come un difetto di pronuncia, diventa per unanime giudizio un decisivo pregio in più. Ma quale delle tre Lescano cantava in quel modo? Sicuramente non Caterinetta, la cui voce, decisamente diversa da questa, ci è ben nota grazie alla dozzina di canzoni che ha inciso da sola. Quindi l’interrogativo è: Sandra o Giuditta? Riferendosi al graziosissimo fox di Mascheroni-Marf Vado in Cina e torno (GP 92633, 1938), dove la voce in questione risalta con particolare evidenza, Virgilio ci ha scritto: «Con ogni probabilità, la voce solista di questo splendido brano è di Alessandra. Se si confronta questo documento sonoro (con la caratteristica erre moscia che nelle canzoni interpretate da Caterinetta non traspare) con la breve intervista rilasciata da Alessandra a Carlo Loffredo nel 1979, si vede bene che il mio sospetto è fondato». Desiderando andare a fondo della questione, abbiamo voluto sentire altri collaboratori. Ecco le loro opinioni. Manuel: «Ultimamente ho ascoltato molto questo brano, forse il mio preferito in assoluto delle Lescano, e sono certo che la voce sia di Giuditta (come anche in Camminando sotto la pioggia). La “erre moscia” è in realtà un errore di pronuncia tipico di tedeschi, olandesi, ecc. La voce di Sandra era molto più acuta anche quando parlava, e cantava sempre da mezzosoprano: è per questo che, nella memoria collettiva, è rimasta la più anonima – in senso buono – delle tre. Non conosco tutto il loro repertorio, ma non credo abbia mai cantato da solista (l’unico dubbio riguarda Contemplazione, ma lì credo che, semplicemente, sia Caterinetta a cantare con un registro particolarmente alto, considerando anche la sua giovanissima età nel 1937). Personalmente, comunque, apprezzo quasi più la voce di Giuditta che quella della dolce Kitty...». Udito tale parere, Virgilio ha risposto così a Manuel: «La tua opinione è rispettabilissima, perché basata su osservazioni assai pertinenti. Io però conservo qualche dubbio, e ti spiego il perché: 1) Maria Bria, che come sai conobbe assai bene sia Giuditta che Alessandra lavorando, in pratica, con loro per oltre quattro anni e mezzo giorno dopo giorno, mi ha detto più d’una volta di non avere mai sentito cantare Giuditta come solista, mentre Alessandra sì, e più volte: per esempio, quando si esibivano a Livorno e ad Abano per le truppe anglo-americane (anni 1946-1947), lei ed Alessandra, oltre che in trio con Giuditta, cantavano spesso dei brani da sole. Ammetterai che non si tratta di un rilievo da poco. 2) Hai perfettamente ragione sul fatto dell’errore di pronuncia: la Bria mi ha detto che era comune sia ad Alessandra che a Giuditta (Caterinetta non l’ha mai conosciuta). Resta il fatto che, nei suoi brani da solista, Caterinetta non mostra mai questo per me graziosissimo “difetto”; mentre che fosse tipico almeno di Alessandra lo prova inconfutabilmente l’intervista data a Loffredo. Io non sono così competente nella prassi musicale da poter discutere in modo approfondito sul registro delle voci: dico solo, perciò, che non trovo così ‘grave’

Page 39: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

39

quella della solista di Vado in Cina. In fatto di conoscenza di contralti so bene che sei un maestro riconosciuto, e, anche se Giuditta non è la divina Norma, la tua preferenza rispetto a Caterinetta non mi stupisce». Ed ecco infine l’autorevole opinione di Paolo: «Amici, dove si parli di voci gravi si parla sempre di Giuditta. Vado in Cina ne è un esempio assoluto. Se avete dubbi controllate anche Arriva Tazio, oltre che la citata Camminando sotto la pioggia. Alessandra non è mai alla base dell’armonia, qualche rara volta è in prima voce (esposizione di Colei che debbo amare, in cui il tema si divide tra Alessandra e Caterina) ed il suo timbro è più dolce di quello di Giuditta, con la r molto meno arrotata. Vi invito a riguardare la pagina del sito dedicata all’Arte del Trio. Le affermazioni di Maria Bria vanno sempre accolte cum grano salis: non dimentichiamo, ad esempio, che nel documentario Tulip Time identifica Alessandra come la solista di Tulipan mentre è evidente che si tratta di Caterina, la cui voce è inconfondibile». A quest’ultima obiezione di Paolo risponde Manuel: «Aggiungo una piccola nota sulla questione Maria Bria. La gentile signora non ricorda affatto male, vi spiego perché. La parte solista nell’incisione di Tulipan, quella che possiamo ascoltare oggi, è ovviamente di Caterinetta... ma, quando a questa si sostituì la Bria, la parte solista toccò ad Alessandra, per due motivi: 1) cantava da mezzosoprano, quindi si avvicinava molto più lei al registro della sorella minore; Giuditta invece, con la sua voce da contralto, sarebbe risultata troppo diversa; 2) ...non avrebbero dato certo la parte solistica all’ “ultima arrivata”, come si suol dire! Ormai sappiamo bene che è stata Alessandra a tenere le redini del ‘nuovo’ Trio, e sappiamo anche quanta poca voce in capitolo vi avesse la giovane Maria». Se qualche altro esperto desidera intervenire nella discussione sarà senz’altro il benvenuto.

Ultim’ora Mail di Tito: «Ho appena letto con piacere le notizie odierne e con mia grande sorpresa apprendo che ancora molti si chiedono chi sia la Lescano con la erre moscia! Orbene, per sincerarsene basta vedere e ascoltare su YouTube il brano Oh! Mama (Tulip Time), postato da Kaatjeastar all’indirizzo

http://www.youtube.com/user/kaatjeaster#p/search/3/NtfrznZH3O4: in esso le nostre beniamine entrano in scena con passo da bersagliere una alla volta, cantando, e si sente benissimo che solo la prima sfoggia con forza la gradevolissima erre moscia, mentre le altre due si limitano a pronunciare tale consonante “alla tedesca”, cioè come viene pronunciata dalla stragrande maggioranza dei turisti d’oltralpe quando si cimentano con l’italiano. Ora, vedendo il viso, ma ancor meglio la statura della prima interprete del simpatico video, non ci si può assolutamente sbagliare». ◙ Mail di Alessandro: «Dopo un mesetto di lavoro ho finalmente ultimato la pagina dedicata alla Partecipazione a Film, Riviste di Varietà e Radiovisione. Mentre quest’ultima sezione è rimasta invariata, le altre due hanno subito corpose modifiche, soprattutto la pagina delle Riviste dove, grazie all’Archivio Storico de “La Stampa”,

Page 40: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

40

sono stati inseriti numerosi spettacoli di cui ignoravamo l’esistenza. Ovviamente è bene ricordare che questa pagina rimane comunque un work in progress poiché tutti noi ci auguriamo che possano venir fuori altre notizie interessanti, tali da avvallare o smentire alcune notizie che per il momento restano soltanto delle ‘voci’ prive di fondamento». Appena possibile inseriremo i nuovi dati nella pagina curata da Alessandro, che attualmente è disattivata. ◙ Mail di Manuel: «Sfogliando il “Radiocorriere”, ho trovato nel numero del 12 Settembre 1943 una foto che – non ho dubbi al riguardo – piacerà a molti! Ha sicuramente bisogno di un bel restauro: quei due cerchi che si vedono non sono altro che la pubblicità sul retro: immaginate un po’ quanto erano sottili, in quel periodo, le pagine di tale periodico!

La foto reperita da Manuel e la stessa restaurata. Raffigura Dea Garbaccio col Trio Capinere.

Vi segnalo poi questo link: http://cgi.ebay.it/CIUFFE-CIUFFE-DAL-FILM-UNA-FAMIGLIA-

IMPOSSIBILE-/390287868437?pt=Collezionismo_Cartaceo&hash=item5adef84215. Una famiglia impossibile è un film inesistente anche nelle Teche Rai, purtroppo, ma sono sicuro che troveremo prima o poi il modo per poterlo vedere, non ci abbattiamo! Infine, navigando sul web alla ricerca di materiale sul Quartetto Funaro, mi sono imbattuto in questa pagina di Wikipedia sul Quartetto Stars: http://it.wikipedia.org/wiki/Quartetto_Stars. Questa parte, in particolare, mi ha lasciato piuttosto perplesso: “Nel 1951 parteciparono all’incisione della colonna sonora della versione italiana del cartone animato Disney Alice nel Paese delle Meraviglie, cantando la canzone Nel meriggio d’oro insieme ad altri quattro gruppi vocali del periodo: il Trio Lescano (la voce più acuta che canta nel tema appartiene a Maria Bria), il Quartetto Cetra, il Quartetto Jazz Funaro e il Duo Fasano; l’orchestra è quella della Canzone diretta dal Maestro Cinico Angelini” [Questo è un punto già da noi discusso in passato - NdC].

Page 41: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

41

Ovviamente la cosa è più che bizzarra e palesemente errata: il Quartetto Jazz Funaro, ad esempio, mi sembra che non esistesse più da un po’... per ovvie ragioni! Poi però, forse anche un po’ suggestionato da tutto ciò, ho ascoltato il brano in questione, reperibile all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=3WjiE6eZ8_Q. Non vi sembra di sentire, tra le altre, ben riconoscibile la voce di Caterinetta?! Ascoltate bene! Guarda caso parla di tulipani... pure i piccoli difetti di pronuncia, ci sono. O è un’imitazione, oppure...! Nel ’51 era sicuramente in Italia (v. la sua firma su una piastrella del Muretto di Alassio) e si sa che quasi sicuramente ha continuato a cantare. Ecco forse da dove deriva questa notizia su Wikipedia! Che ne dite? Vale la pena indagare? Tenete anche presente che pure Rabagliati ha cantato per un film Disney, ma nessuno lo sapeva prima che un tizio caricasse il video su youtube (http://www.youtube.com/watch?v=h6a8Cmvmhcw)».

Questa rubrica rimarrà chiusa da domani fino al 28 Febbraio compreso, per impegni familiari del Curatore. Riaprirà dunque il 1° Marzo. Grandi novità in arrivo!

Page 42: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

42

A p p e n d i c e 1

Page 43: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

43

Page 44: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

44

A p p e n d i c e 2

Page 45: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

45

A p p e n d i c e 3

Page 46: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

46

A p p e n d i c e 4

Page 47: Notizie - 24 - Febbraio 2011 - trio- · PDF fileIl sindaco di Firenze con Jovanotti, ... ma manca purtroppo nel nostro archivio lo spartito di Piccolo chalet : ... come Te lo dice

47

A p p e n d i c e 5

A p p e n d i c e 6