NOTIZIARIO N. 13 – 19 GIUGNO 2015. 13 - 2015... · Credito d’imposta per ricerca e sviluppo:...
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NOTIZIARIO N. 13 – 19 GIUGNO 2015
Finanziamenti alle imprese – schema riassuntivo.
pag. 3
� Microcredito – DM 18 marzo 2015 – operativo dal 27 maggio 2015. pag. 7
� Credito d’imposta del 15% per l’acquisto di beni strumentali: periodo di acquisizione 25 giugno 2014 - 30 giugno 2015. pag. 11
� Nuova Sabatini 2015: come presentare la domanda con le nuove integrazioni del MISE. pag. 15
� Fondo energia: finanza agevolata dalla Regione Emilia-Romagna per la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali. pag. 18
� Voucher digitalizzazione PMI: ancora in attesa di copertura finanziaria. pag. 23
� Credito d’imposta per ricerca e sviluppo: firmato decreto attuativo. pag. 25
� Imprese alberghiere: credito d’imposta del 30% per riqualificazione e accessibilità delle strutture ricettive. pag. 28
� Strutture ricettive, agenzie di viaggio e tour operator: tax credit digitalizzazione – credito imposta 30%. pag. 30
� ICE – agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane: accordo operativo con Confimi Industria. pag. 33
� SACE – assicurazione e garanzia dei rischi per le imprese che operano all’estero: protocollo d’intesa con Confimi Industria. pag. 37
� SIMEST – partner d’impresa per progetti di internazionalizzazione: protocollo d’intesa con Confimi Industria. pag. 41
� Il Rating di Legalità: definizione e a cosa serve. pag. 46
� Accordo per il credito 2015 per le PMI tra ABI ed Associazioni imprenditoriali pag. 50
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE – SCHEMA RIASSUNTIVO
Riportiamo di seguito un breve schema riassuntivo delle principali leggi di agevolazione e misure di
incentivazione a favore delle imprese che effettuano investimenti o realizzano piani di sviluppo.
Gli argomenti richiamati sono poi trattati in maniera più approfondita e nel medesimo ordine nelle
schede successive.
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell. 348/7053539 – email:
[email protected]) è a disposizione per fornire ogni necessario chiarimento in merito e per
concordare eventuali visite aziendali finalizzate all’approfondimento di casi specifici.
1. MICROCREDITO
Destinatari: imprese individuali titolari di partita IVA da meno di cinque anni e con un massimo di 5
dipendenti; società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative,
titolari di partita IVA da meno di cinque anni e con un massimo di10 dipendenti; lavoratori autonomi.
Obiettivo e caratteristiche del finanziamento: avvio o sviluppo di un’attività di lavoro autonomo o
di micro impresa, organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a
responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa. I finanziamenti non sono assistiti da
garanzie reali e non possono eccedere il limite di € 25.000.00 per ciascun beneficiario. Il limite può
essere aumentato di € 10.000,00 qualora il contratto di finanziamento preveda l'erogazione frazionata.
2. CREDITO IMPOSTA DEL 15% PER ACQUISTO BENI STRUMENTALI
Destinatari: tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa.
Spese ammissibili: investimenti in beni compresi nella divisione 28 della tabella ATECO 2007 vale a
dire macchinari e apparecchiature che intervengono meccanicamente o termicamente sui materiali o sui
processi di lavorazione; restano però esclusi strumenti computerizzati e veicoli a motore per uso
generico (autoveicoli in genere) e gli investimenti in immobili.
3. NUOVA SABATINI
Destinatari: PMI, operanti in tutti i settori produttivi, che realizzano investimenti (anche mediante
operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature
nuovi di fabbrica a uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.
Spese ammissibili: acquisto di impianto fotovoltaico, a condizione che rientri nella nozione di
“impianti”, quindi macchinari, impianti diversi da quelli infissi al suolo, e attrezzature varie; acquisto
di arredi e attrezzature, purché si tratti di beni strumentali a uso produttivo, correlati all’attività svolta
dall’impresa e ubicati presso l’unità locale dell’impresa in cui è realizzato l’investimento.
4. FONDO ENERGIA – REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Destinatari: PMI con localizzazione produttiva in Emilia-Romagna e attività principale inserita nella
classificazione delle attività economiche (ATECO 2007).
Spese ammissibili: • Interventi su immobili strumentali: costruzione, acquisizione, ampliamento e/o ristrutturazione;
• Acquisizione di macchinari e impianti;
• Realizzazione di investimenti per la gestione logistica, energetica e ambientale;
• Acquisizione di brevetti, licenze, marchi, ecc.;
• Consulenze tecniche e/o specialistiche;
• Spese del personale adibito al progetto con un massimo del 25%;
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
• Spese per materiali utilizzati nel progetto;
• Spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione della
domanda (a titolo esemplificativo redazione di business plan, copertura costi di fidejussioni).
5. VOUCHER DIGITALIZZAZIONE PMI (IN STAND BY)
Destinatari: micro, piccole e medie imprese.
Agevolazione e spese ammissibili: voucher di importo massimo € 10.000,00 (nel limite delle risorse
finanziarie disponibili) e comunque fino al 50% delle spese ammissibili all’agevolazione. I Voucher
per la digitalizzazione serviranno a finanziare l’acquisto di software, hardware o servizi (la cui
acquisizione dovrà avvenire successivamente all’assegnazione del voucher) per:
a) il miglioramento dell’efficienza aziendale;
b) la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici
e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro;
c) lo sviluppo di soluzioni di e-commerce;
d) la connettività a banda larga e ultra larga;
e) il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e
l’attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano
l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri, o laddove gli interventi infrastrutturali
risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili;
f) la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle piccole e medie imprese.
6. CREDITO D’IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO
Destinatari: Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore in cui operano
nonché dal regime contabile adottato e dalle dimensioni.
Agevolazione e spese agevolabili: Agevolazione dal 25% al 50% delle spese sostenute nel 2015 –
2019 in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti effettuati nei tre periodi d’imposta
precedenti, con un minimo di spesa di € 30.000. Le spese agevolabili riguardano: A) personale
altamente qualificato impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo; B) quote di ammortamento delle
spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, nei limiti dell’importo
risultante dall’applicazione dei coefficienti di cui dl DM 31 dicembre 1998, in relazione alla misura e al
periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con costo unitario non inferiore ad
euro 2.000 al netto IVA; C) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e
organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative; D) competenze tecniche e
privative industriali relative ad un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto
a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.
7. IMPRESE ALBERGHIERE – CREDITO IMPOSTA 30%
Destinatari: imprese alberghiere esistenti alla data del 1° gennaio 2012.
Agevolazione e spese ammissibili: credito d’imposta nella misura del 30% delle spese sostenute fino
ad un massimo di € 200.000,00 di spese. Sono ammissibili:
• interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b),c),d) del DPR n.
380/2001. Si tratta di interventi di manutenzione straordinari, restauro e risanamento
conservativo, ristrutturazione edilizia in senso tecnico;
• interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
• interventi di incremento dell’efficienza energetica;
• ulteriori interventi, compreso l’acquisto di mobili e arredi, ma solo se destinati esclusivamente
agli immobili oggetto dei predetti interventi e a condizione che il beneficiario dell’agevolazione
non ceda a terzi, né destini a finalità estranee all’esercizio dell’impresa, i beni oggetto degli
investimenti prima del secondo periodo d’imposta successivo.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
8. DIGITALIZZAZIONE STRUTTURE RICETTIVE, AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR
OPERATOR
Destinatari: esercizi ricettivi singoli e aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari, agenzie di
viaggio e tour operator;
Agevolazione e spese ammissibili: credito d’imposta pari al 30% del totale delle spese eleggibili
sostenute nel triennio 2014, 2015, 2016, fino a un massimo di € 12.500,00 ,acquisto e installazione di
modem/router e/o dotazione hardware per la ricezione del servizio mobile (antenne terrestri, parabole,
ripetitori di segnale) per impianti wi-fi messi a disposizione dei clienti in qualità di servizio gratuito e
dotati di velocità di connessione pari ad almeno 1 Megabit/s in download;
• acquisto di software e applicazioni per siti web ottimizzati per il sistema mobile;
• acquisto software e/o hardware (server, hard disk) per programmi e sistemi informatici per la
vendita diretta di servizi e pernottamenti, in grado di garantire gli standard di interoperabilità
necessari all’integrazione con siti di promozione pubblici e privati e di favorire l’integrazione
tra servizi ricettivi ed extra-ricettivi;
• contratto di fornitura spazi web e pubblicità on line per spazi e pubblicità per la promozione e
commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche
specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio
• contratto di fornitura di prestazioni e di servizi per spese relative a servizi di consulenza per la
comunicazione e il marketing digitale;
• contratto di fornitura di prestazioni e di servizi e/o acquisto di software per strumenti per la
promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per
persone con disabilità;
• contratto di fornitura di prestazioni e servizi (docenze e tutoraggio) per servizi relativi alla
formazione del titolare o del personale dipendente.
9. ICE – AGENZIA PER LA PROMOZIONE ALL’ESTERO E
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE
Destinatari: tutte le imprese italiane (in forma singola o aggregata).
Obiettivo: sviluppare, agevolare e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l'estero,
con particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese, dei loro consorzi e
raggruppamenti.
10. SACE - ASSICURAZIONE E GARANZIA DEI RISCHI PER LE IMPRESE CHE
OPERANO ALL’ESTERO
Destinatari: tutte le imprese italiane (in forma singola o aggregata)
Obiettivo: assicurazione e garanzia dei rischi ai quali sono esposti, direttamente e indirettamente, gli
operatori nazionali nell’attività di internazionalizzazione.
11. SIMEST - PROGETTI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
Destinatari: tutte le imprese italiane (in forma singola o aggregata)
Obiettivo: promuovere l’internazionalizzazione delle imprese italiane mediante:
• partecipazione al capitale delle società;
• individuazione di investimenti e assistenza economico-finanziaria;
• gestione degli strumenti pubblici per l’internazionalizzazione.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
12. RATING DI LEGALITA’ – DEFINIZIONE E A COSA SERVE
Destinatari: le imprese che hanno sede operativa nel territorio nazionale; le imprese che abbiano
raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla
richiesta di rating, riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza e risultante da un bilancio
regolarmente approvato dall'organo aziendale competente e pubblicato ai sensi di legge; infine le
imprese che sono iscritte al registro delle imprese da almeno due anni.
13. ACCORDO PER IL CREDITO 2015 A FAVORE DELLE PMI
Destinatari: l’accordo è rivolto alle piccole e medie imprese come definite dalla normativa
comunitaria, appartenenti a qualsiasi settore.
Tipologia di interventi: gli interventi finanziari previsti per le imprese sono di 3 tipi:
1. imprese in ripresa, in tema di sospensione e allungamento dei finanziamenti;
2. imprese in sviluppo, per il finanziamento dei progetti imprenditoriali di investimento e il
rafforzamento della struttura patrimoniale;
3. imprese e PA, per lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica
amministrazione.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: MICROCREDITO – DM 18 MARZO 2015 – OPERATIVO DAL 27 MAGGIO 2015
RIFERIMENTO
NORMATIVO
ATTUALE
D.M. 18 MARZO 2015
Circolare n.8 del 26/05/2015 di MCC
NOSTRE CIRCOLARI
PRECEDENTI
Nel CONFIMI NEWS N. 6 del 19 marzo 2105 abbiamo inserito la
scheda tecnica inerente questo tipo di finanziamento agevolato
NOVITA’ DEL
DECRETO
Il nuovo decreto apporta importanti modifiche in merito:
- ai soggetti che possono erogare il finanziamento:
oltre che ai soggetti iscritti in un apposito elenco degli operatori di
microcredito (che sarà tenuto dalla Banca d’Italia), la garanzia della
sezione speciale potrà essere rilasciata sui finanziamenti concessi anche
dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’art.
106 TUB;
- alle modalità di accesso:
la garanzia del Fondo potrà essere presentata direttamente dai soggetti
interessanti, accedendo all’apposita sezione del
sito www.fondidigaranzia.it. Ad ogni richiesta viene attribuito
un numero identificativo. Entro 5 giorni dalla prenotazione delle
risorse, il soggetto dovrà rivolgersi ad una banca, ad un intermediario
finanziario di cui all’art. 106 TUB ed ad altri soggetti iscritti in un
apposito elenco per ottenere il microcredito.
COS’E’IL
MICROCREDITO
Il microcredito è un finanziamento, di importo non superiore a 25.000
euro, a sostegno dell’avvio e lo sviluppo di un’attività di lavoro
autonomo o di una microimpresa. Tra le sue caratteristiche vi è
l’assenza di valutazione di merito economico finanziario da parte del
Gestore del Fondo, pertanto né all’atto dell’istanza di prenotazione
della garanzia né all’atto della presentazione della domanda sarà
necessaria la predisposizione di un progetto imprenditoriale o business
plan.
SOGGETTI AMMESSI
I finanziamenti possono essere concessi a:
- lavoratori autonomi titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con
massimo 5 dipendenti;
- imprese individuali titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con
massimo 5 dipendenti;
- società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o
società cooperative titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con
massimo 10 dipendenti.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
SOGGETTI ESCLUSI
- i lavoratori autonomi o imprese titolari di partita IVA da più di 5
anni;
- i lavoratori autonomi o imprese individuali con un numero di
dipendenti superiore a 5 unità;
- le società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, o
società cooperative con un numero con un numero di dipendenti non
soci superiore alle 10 unità.
- le imprese che al momento della richiesta presentino, anche
disgiuntamente, requisiti dimensionali superiori a quelli previsti
dall'art. 1, comma 2, lettere a) e b), della legge fallimentare ed un
livello di indebitamento superiore a 100.000 euro (e che siano
quindi soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato
preventivo).
TIPOLOGIE DI
FINANZIAMENTI
I finanziamenti possono essere finalizzati:
1) all’acquisto di beni, incluse le materie prime necessarie alla
produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o
di servizi strumentali all'attività svolta, compreso il pagamento dei
canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese connesse
alla sottoscrizione di polizze assicurative;
2) alla retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori;
3) al pagamento di corsi di formazione volti ad elevare la qualità
professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore
autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti;
4) al pagamento di corsi di formazione anche di natura universitaria o
post-universitaria volti ad agevolare l’inserimento nel mercato del
lavoro delle persone fisiche beneficiarie.
IMPORTO E DURATA
DEI
FINANZIAMENTI
I finanziamenti non possono eccedere l’importo di 25.000 euro per
ciascun beneficiario. Il limite può arrivare a 35.000 euro qualora:
- il finanziamento prevede un’erogazione frazionata;
- il beneficiario ha pagato puntualmente le 6 rate pregresse all’aumento
del limite;
- il progetto finanziato è ben avviato e rispetta il contratto stabilito con
l’erogatore del microcredito.
La durata massima del finanziamento non può essere superiore a 7
anni, ad eccezione dei finanziamenti concessi per corsi di formazione
di cui al punto 4), per i quali la durata è coerente con il piano di
formazione finanziato e in ogni caso non superiore a 10 anni.
SERVIZI ACCESSORI
Gli operatori del microcredito sono obbligati, in fase istruttoria e
durante il periodo del rimborso, a prestare almeno 2 dei seguenti servizi
al soggetto finanziato:
- supporto alla definizione della strategia di sviluppo del progetto
finanziato e all'analisi di soluzioni per il miglioramento dello
svolgimento dell'attività;
- formazione sulle tecniche di amministrazione dell'impresa, sotto il
profilo della gestione contabile, della gestione finanziaria, della
gestione del personale;
- formazione sull'uso delle tecnologie più avanzate per innalzare la
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
produttività dell'attività;
- supporto alla definizione dei prezzi e delle strategie di vendita, con
l'effettuazione di studi di mercato;
- supporto per la soluzione di problemi legali, fiscali e amministrativi
e informazioni circa i relativi servizi disponibili sul mercato;
- con riferimento al finanziamento il pagamento di corsi di
formazione (di cui al punto 4), supporto alla definizione del
percorso di inserimento nel mercato del lavoro;
- supporto all'individuazione e diagnosi di eventuali criticità
dell'implementazione del progetto finanziato.
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
D.LGS N. 358/1993 (TUB) ART. 111 COMMA 5
DECRETO MISE N.176 DEL 17/10/2014 EMANATO IN
ATTUZIONE DEL D.LGS SOPRA RIPORTATO
DECRETO MISE 24/12/2014
FONDO DI
GARANZIA
L’intervento del Fondo garanzia si esplica attraverso una garanzia,
concessa nella misura massima dell’80% dell’ammontare del
finanziamento concesso ed, entro predetto limite, copre fino all’80%
dell’ammontare dell’esposizione per capitale e interessi (contrattuali e
dimora).
La garanzia sarà rilasciata a titolo gratuito, senza la valutazione
economico-finanziaria del soggetto beneficiario del finanziamento.
COME PRESENTARE
DOMANDA DI
ACCESSO ALLA
GARANZIA DEL
FONDO
Dal 27 maggio 2015 i soggetti interessati potranno effettuare la
prenotazione della garanzia utilizzando l’apposita procedura on line
disponibile sul sito internet del Fondo all’indirizzo
http://www.fondidigaranzia.it/microcredito.html.
Ad ogni richiesta verrà attribuito un numero identificativo.
Tre step per accedere alla garanzia:
Primo step: prenotazione della garanzia
Prima della presentazione della richiesta di finanziamento, imprese e
professionisti potenziali beneficiari potranno procedere
telematicamente alla prenotazione della garanzia tramite la sezione
Microcredito del sito del Ministero dello Sviluppo economico,
compilando i campi richiesti.
Secondo step: codice identificativo
A questo punto, il sistema informativo del Fondo attribuirà alla
richiesta un codice identificativo, con il quale, entro 5 giorni, occorre
recarsi presso il soggetto finanziatore prescelto (operatore del
microcredito, istituto bancario o intermediario finanziario) che dovrà
confermare la prenotazione.
Terzo step: richiesta di garanzia
Nei 60 giorni successivi, il soggetto finanziatore deve inviare al Gestore
del Fondo la richiesta di garanzia. Se ciò non avviene la prenotazione
decade e le risorse accantonate rientrano nella disponibilità del Fondo.
Il decreto 18 marzo 2015 del Ministero dello Sviluppo economico
integra quanto già previsto nel D.M. 24 dicembre 2014 (pubblicato
sulla G.U. n. 27 del 3 febbraio 2015), con il quale, in attuazione
dell’art. 39, comma 7-bis, D.L. n. 179/2012, sono stabilite, con
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
riferimento agli interventi del Fondo di garanzia in favore del
microcredito, le tipologie di operazioni ammissibili, le modalità di
concessione della garanzia, i criteri di selezione delle operazioni,
nonché la quota e l’ammontare massimo delle disponibilità
finanziarie del Fondo da destinare alla copertura del rischio per le
garanzie.
La prenotazione della garanzia è una procedura facoltativa:
imprese e professionisti potenziali beneficiari potranno anche
utilizzare il normale iter di accesso, rivolgendosi senza
prenotazione a un intermediario finanziario. Ad oggi circa 3000 sono state le doamdne ed è opportuno ricordare che
non è necessaria una frenetica corsa all’accaparramento della garanzia
col timore dell’esaurimento dei fondi. Infatti le garanzie sulle
operazioni di Microcredito saranno concesse a valere su tutte le risorse
ordinarie del Fondo PMI. Pertanto, nel caso di sospensione della
procedura di prenotazione on line, le domande di garanzia sulle
operazioni di Microcredito presentate direttamente dagli intermediari
accreditati continueranno ad essere accettate e lavorate dal Gestore del
Fondo PMI.
Comunque in caso di esaurimentodellerisorse dedicate alla
prenotazione, la stessa viene sospesa dal Gestore del Fondo che ne darà
comunicazione nella pagina internet dedicata al microcredito
(http://www.fondidigaranzia.it/microcredito.html). Anche in caso di
sospensione della procedura di prenotazione rimane comunque
operativa la presentazione delle richieste di ammissione su operazioni
di microcredito da parte delle banche e dei confidi.
DOTAZIONE
FINANZIARIA
Il plafond complessivo disponibile per la concessione delle garanzie
ammonta a 40 milioni di euro, di cui 30 milioni stanziati dal Ministero
dello Sviluppo economico e 10 milioni derivanti dai versamenti
volontari dei parlamentari del gruppo del Movimento 5Stelle.
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione
per fornire ogni necessario chiarimento in merito e per concordare
eventuali visite aziendali finalizzate all’approfondimento di casi
specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: CREDITO D’IMPOSTA DEL 15% PER L’ACQUISTO DI BENI
STRUMENTALI – PERIODO DI ACQUISIZIONE 25 GIUGNO 2014 – 30
GIUGNO 2015
DESTINATARI
E REQUISITI
Possono usufruire del credito d’imposta del 15%, previsto dall’art. 18 del D.L.
91/2014, le imprese che effettuano investimenti in macchinari e beni strumentali.
Si applica solo alla parte di spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli
ultimi 5 anni (in pratica ai nuovi investimenti). E’ possibile calcolare tale media
escludendo il periodo in cui l’investimento è stato maggiore.
L’agevolazione spetta anche ai soggetti che alla data di entrata in vigore della norma
hanno iniziato l’attività da meno di 5 periodi d’imposta e anche a chi intraprende
l’attività durante il periodo di vigenza della norma. In tali ipotesi l’agevolazione è
calcolata in modalità differenziale.
L’agevolazione si applica a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa: ditte
individuali, società di persone, società di capitali, cooperative e gli enti no profit nel
caso in cui esercitino, anche solo marginalmente, un’attività di impresa.
Le imprese che svolgono attività industriali a rischio incidenti sul lavoro devono
documentare l’adempimento degli obblighi specificamente previsti per loro (dlgs
334/1999), altrimenti non possono usufruire del credito.
SPESE
AMMISSIBILI E
CONTRIBUTI
Gli investimenti agevolabili devono essere stati sostenuti a partire dal 25.06.2014
(data di entrata in vigore del decreto), al 30.06.2015, individuandone il momento
dell’effettuazione in base a quanto disposto dall’art. 109 del Tuir.
Conseguentemente:
� per gli acquisti di beni strumentali si considera la data di consegna e
spedizione indicata nel Ddt;
� per i servizi il costo si considera sostenuto alla data di ultimazione della
prestazione;
� per i beni acquistati attraverso operazioni di leasing è rilevante il momento
in cui il bene viene consegnato dal concedente all’utilizzatore;
� per gli investimenti in appalto si considera il momento dell’ultimazione
dell’opera.
Oggetto dell’agevolazione possono essere esclusivamente gli investimenti in beni
compresi nella divisione 28 della tabella ATECO 2007, riportata in calce alla
presente circolare.
Si tratta quindi di macchinari e apparecchiature che intervengono meccanicamente o
termicamente sui materiali o sui processi di lavorazione, e restano però esclusi
strumenti computerizzati e veicoli a motore per uso generico (autoveicoli in genere)
e gli investimenti in immobili.
Gli investimenti effettuati, per dare diritto al credito d’imposta, devono essere
investimenti in beni nuovi, non precedentemente utilizzati a nessun titolo. Sono però
agevolabili gli acquisti di macchinari, nuovi di fabbrica, esposti nello show room e
utilizzati dal rivenditore ai soli fini dimostrativi e pertanto mai entrati in funzione.
Sono quindi agevolabili, in base a quanto chiarito nella circ. Agenzia delle entrate
27.10.2009 n. 44,anche gli investimenti effettuati mediante acquisti in proprietà,
anche con patto di riservato dominio ex art. 1523 c.c., contratti di leasing finanziario
e di lease-back, contratti di appalto e costruzioni in economia.
I beni acquistati devono avere un importo minimo unitario non inferiore a
10.000,00 euro.
Inoltre, nella determinazione del valore dell’investimento si deve tenere conto anche
di tutti gli oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto del bene (spese
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
di trasporto, installazione, ecc.), essendo essi inclusi nel valore degli investimenti
ai sensi dell’articolo 110, comma 1, lett b) del Tuir.
Il credito va ripartito in tre quote annuali di pari importo, indicato nella
dichiarazione dei redditi relativa al periodo di riconoscimento del credito e in quelle
successive per gli anni in cui viene utilizzato. Non concorre alla formazione del
reddito e della base imponibile IRAP. E’ invece utilizzabile per compensazioni
fiscali. La prima quota annuale è utilizzabile dal primo gennaio del secondo periodo
di imposta successivo a quello in cui è stato effettuato l’investimento.
ESEMPIO DI
CALCOLO
Ai fini del calcolo dell’agevolazione occorre, dunque, determinare inizialmente il
volume degli investimenti in beni strumentali realizzati nel periodo d’imposta
agevolato e la media degli investimenti nei beni strumentali realizzati nei cinque
periodi d’imposta precedenti.
ESEMPIO: investimento effettuato dal 26.6.2014 al 31.12.2014 di
€ 25.000,00
Investimenti anni precedenti:
- 2009: € 18.000,00
- 2010: € 12.000,00
- 2011: € 11.500,00
- 2012: € 13.200,00
- 2013: € 12.700,00
Per il calcolo della media degli investimenti è possibile escludere l’anno in cui vi è
stato l’investimento più alto, pertanto:
Media degli investimenti: (12.000+11.500+13.200+12.700)/4= 12.350
Credito d’imposta: (25.000-12.350)x15%=1.897,50
Il credito d’imposta deve essere poi ripartito in 3 quote annuali e nel caso di
investimenti effettuati nel periodo d’imposta 2014 (25.6.2014 – 31.12.2014), la
prima quota è utilizzabile dall’1.1.2016 per euro 632,50.
Nel caso invece di investimenti effettuati nel periodo d’imposta 2015 (1.1.2015 –
30.6.2015), la prima quota è utilizzabile dall’1.1.2017 per euro 632,50 e gli anni
utilizzabili per il calcolo della media degli investimenti saranno dal 2010 al 2014.
PRESENTAZIO
NE DELLA
DOMANDA
L’agevolazione fiscale del 15% si applica dalla data di entrata in vigore del decreto
(25 giugno) fino al 30 giugno 2015 (un anno) e vale anche per aziende costituite
nell’arco di questo periodo di tempo (per il valore complessivo degli investimenti).
Il credito non spetta per investimenti inferiori a diecimila euro.
Da un quesito presentato nei gironi scorsi da Confimi Impresa al Ministero
dell’Economia e Finanze lo stesso ha ribadito la scadenza del 30 giugno per
l’iniziativa senza nessuna previsione, ad oggi, di proroghe.
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91, art. 18
TABELLA
ATECO 2007
DIVISIONE 28
Macchinari – Apparecchiature compresi nella divisione 28 della tabella
ATECO 2007.
28.1 Macchine di impiego generale
� 28.11 Motori e turbine (esclusi i motori per aeromobili, veicoli e motocicli)
� 28.11.1 Motori a combustione interna (inclusi parti e accessori ed esclusi i
motori destinati ai mezzi di trasporto su strada e ad aeromobili) 28.11.11
Motori a combustione interna (esclusi i motori destinati ai mezzi di trasporto
su strada e ad aeromobili)
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
� 28.11.12 Pistoni, fasce elastiche, carburatori e parti simili di motori a
combustione interna
� 28.11.2 – 28.11.20 Turbine e turboalternatori (inclusi parti e accessori) 28.12
– 28.12.0 – 28.12.00 Apparecchiature fluidodinamiche
� 28.13 – 28.13.0 – 28.13.00 Altre pompe e compressori
� 28.14 – 28.14.0 – 28.14.00 Altri rubinetti e valvole
� 28.15 Cuscinetti, ingranaggi e organi di trasmissione (esclusi quelli idraulici)
28.15.1–28.15.10 Organi di trasmissione (esclusi quelli idraulici e quelli per
autoveicoli, aeromobili e motocicli)
� 28.15.2 – 28.15.20 Cuscinetti a sfere
28.2 Altre macchine di impiego generale � 28.21 Forni, bruciatori e sistemi di riscaldamento
� 28.21.1 – 28.21.10 Forni, fornaci e bruciatori
� 28.21.2 Sistemi di riscaldamento
� 28.21.21 Caldaie per riscaldamento
� 28.21.29 Altri sistemi per riscaldamento
� 28.22 – 28.22.0 Macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione
� 28.22.01 Ascensori, montacarichi e scale mobili
� 28.22.02 Gru, argani, verricelli a mano e motore, carrelli trasbordatori,
carrelli elevatori e piattaforme girevoli
� 28.22.03 Carriole
� 28.22.09 Altre macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione
28.23 – 28.23.0 Macchine e attrezzature per ufficio (esclusi computer e unità
periferiche
� 28.23.01 Cartucce toner
� 28.23.09 Macchine e altre attrezzature per ufficio (esclusi computer e
periferiche)
� 28.24 – 28.24.0 – 28.24.00 Utensili portatili a motore
� 28.25 Attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la
ventilazione
� 28.25.0 – 28.25.00 Attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e
la ventilazione; condizionatori domestici fissi
� 28.29 Altre macchine di impiego generale nca
� 28.29.1 – 28.29.10 Bilance e di macchine automatiche per la vendita e la
distribuzione (incluse parti staccate e accessori)
� 28.29.2 – 28.29.20 Macchine e apparecchi per le industrie chimiche,
petrolchimiche e petrolifere(inclusi parti e accessori)
� 28.29.3 – 28.29.30 Macchine automatiche per la dosatura, la confezione e
per l'imballaggio (incluse parti e accessori)
� 28.29.9 Macchine di impiego generale e altro materiale meccanico nca
28.29.91 Apparecchi per depurare e filtrare liquidi e gas per uso non
domestico
� 28.29.92 Macchine per la pulizia (incluse le lavastoviglie) per uso non
domestico
� 28.29.93 Livelle, metri doppi a nastro e utensili simili, strumenti di
precisione per meccanica (esclusi quelli ottici)
� 28.29.99 Altro materiale meccanico di altre macchine di impiego generale
nca
28.3 Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura � 28.30 Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura
� 28.30.1 – 28.30.10 Trattori agricoli
� 28.30.9 – 28.30.90 Altre macchine per l'agricoltura, la silvicoltura e la
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
zootecnica
28.4 Macchine per la formatura dei metalli di altre macchine utensili � 28.41 Macchine utensili per la formatura dei metalli
� 28.41.0 – 28.41.00 Macchine utensili per la formatura dei metalli (incluse
parti e accessori ed escluse le parti intercambiabili)
� 28.49 Altre macchine utensili
� 28.49.0 Altre macchine utensili (incluse parti e accessori) nca
� 28.49.01 Macchine per la galvanostegia
� 28.49.09 Altre macchine utensili (incluse parti e accessori) nca
28.9 Altre macchine per impieghi speciali
� 28.91 Macchine per la metallurgia
� 28.91.0 – 28.91.00 Macchine per la metallurgia (incluse parti e accessori)
� 28.92 Macchine da miniera, cava e cantiere
� 28.92.0 Macchine da miniera, cava e cantiere (incluse parti e accessori)
28.92.01 Macchine per il trasporto a cassone ribaltabile per impiego
specifico in miniere, cave e cantieri
� 28.92.09 Altre macchine da miniera, cava e cantiere (inclusi parti e
accessori)
� 28.93 Macchine per l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco
28.93.0 – 28.93.00 Macchine per l'industria alimentare, delle bevande e del
tabacco (inclusi parti e accessori)
� 28.94 Macchine per le industrie tessili, dell'abbigliamento e del cuoio
(inclusi parti e accessori)
� 28.94.1 – 28.94.10 Macchine tessili, di macchine e di impianti per il
trattamento ausiliario dei tessili, di macchine per cucire e per maglieria
(incluse parti e accessori)
� 28.94.2 – 28.94.20 Macchine e apparecchi per l'industria delle pelli, del
cuoio e delle calzature (incluse parti e accessori)
� 28.94.3 – 28.94.30 Apparecchiature e di macchine per lavanderie e stirerie
(incluse parti e accessori)
� 28.95 – 28.95.0 – 28.95.00 Macchine per l'industria della carta e del cartone
(incluse parti e accessori)
� 28.96 – 28.96.0 – 28.96.00 Macchine per l'industria delle materie plastiche e
della gomma (incluse parti e accessori)
� 28.99 Macchine per impieghi speciali nca (incluse parti e accessori) 28.99.1
– 28.99.10 Macchine per la stampa e la legatoria (incluse parti e accessori)
� 28.99.2 – 28.99.20 Robot industriali per usi molteplici (incluse parti e
accessori)
� 28.99.3 – 28.99.30 Apparecchi per istituti di bellezza e centri di benessere
� 28.99.9 Altre macchine per impieghi speciali nca (incluse parti e accessori)
� 28.99.91 Apparecchiature per il lancio di aeromobili, catapulte per portaerei
e apparecchiature simili
� 28.99.92 Giostre, altalene e altre attrezzature per parchi di divertimento
28.99.93 Apparecchiature per l'allineamento e il bilanciamento delle ruote;
altre apparecchiature per il bilanciamento
� 28.99.99 Altre macchine e attrezzature per impieghi speciali nca (incluse
parti e accessori)
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione per fornire
ogni necessario chiarimento in merito e per concordare eventuali visite aziendali
finalizzate all’approfondimento di casi specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: NUOVA SABATINI 2015
COME PRESENTARE LA DOMANDA CON LE NUOVE INTEGRAZIONI
DEL MISE
OBIETTIVO
Il nuovo strumento agevolativo istituito dal decreto-legge “Del Fare”
(art. 2 decreto-legge n. 69/2013) è finalizzato ad accrescere la
competitività del sistema produttivo del Paese e a migliorare l’accesso
al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI).
Con la Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) il
plafond inizialmente pari a 2,5 miliardi di euro, è stato incrementato
fino a 5 miliardi.
La domanda può essere presentata fino al 31 dicembre 2016,
ovviamente compatibilmente con i fondi a disposizione.
DESTINATARI E
REQUISITI
Lo strumento è rivolto alle PMI, operanti in tutti i settori produttivi, che
realizzano investimenti (anche mediante operazioni di leasing
finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e
attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, nonché investimenti in
hardware, software e tecnologie digitali.
Per le imprese di trasporto merci su strada e per via aerea, la circolare
n.14166/2015 permette di accedere alle agevolazioni anche per
finanziare l’acquisto di mezzi e attrezzature di trasporto. La stessa
circolare permette alle imprese attive nel settore della produzione,
trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dell’acquacoltura di poter presentare domanda di agevolazione.
La misura prevede:
un finanziamento bancario di importo compreso tra 20mila e 2
milioni di euro per realizzare investimenti, anche mediante
leasing finanziario, in macchinari, impianti, beni strumentali di
impresa e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo,
nonché in hardware, software e tecnologie digitali (spese
classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2,
B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile);
un contributo economico che copre parte degli interessi sui
finanziamenti contratti, pari all’ammontare di quelli calcolati su
un piano di ammortamento a rate semestrali, con tasso del
2,75% e durata 5 anni;
una copertura sul finanziamento fino all’80% del suo
ammontare, tramite il “Fondo di garanzia per le PMI”.
SETTORI ESCLUSI
Industria carboniera, attività finanziarie e assicurative, fabbricazione di
prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o prodotti lattiero -
caseari, attività connesse all’esportazione e interventi subordinati
all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di
importazione.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
INVESTIMENTI
AMMISSIBILI
Acquisto di impianto fotovoltaico, a condizione che rientri nella
nozione di “impianti”, quindi macchinari, impianti diversi da quelli
infissi al suolo, e attrezzature varie;
acquisto di arredi e attrezzature, purché si tratti di beni
strumentali a uso produttivo, correlati all’attività svolta dall’impresa e
ubicati presso l’unità locale dell’impresa in cui è realizzato
l’investimento.
INVESTIMENTI
ESCLUSI
Terreno o fabbricato da destinare a uso produttivo;
impianto elettrico e idraulico (non hanno autonoma funzionalità,
non sono separabili dal bene stesso, sono iscrivibili come
adattamento locali tra “altre immobilizzazioni immateriali);
l’impianto eolico di qualsivoglia entità.
PROCEDURE PER LA
PRESENTAZIONE
DELLA DOMANDA
Domanda.
L’impresa presenta alla banca, tramite PEC, un’unica dichiarazione per
richiedere il finanziamento e accedere al contributo, in cui attesta la
sussistenza dei requisiti chiesti. La domanda, soggetta a imposta di
bollo tranne per PMI operanti in settori come pesca e agricoltura, va
compilata in formato elettronico, utilizzando i moduli sul sito MISE. Il
legale rappresentante dell’impresa proponente, o un suo procuratore,
mediante firma digitale sottoscrive la domanda e la invia alla banca
concedente il finanziamento. All’atto della presentazione della
domanda l’impresa non deve presentare preventivi né fatture o altri
titoli di spesa.
Delibera di finanziamento.
Ricevuta la domanda, se l’esito è positivo, la banca adotta la delibera di
finanziamento rimandando al MISE la concessione del contributo e la
comunicazione all’impresa.
Erogazione contributo.
Al completamento dell’investimento autocertificato da parte
dell’impresa viene erogato il contributo in quote annuali, sulla base del
piano di erogazione stabilito. Per ciò che riguarda la tempistica, la
stipula del contratto di finanziamento e l’erogazione da parte della
banca/intermediario finanziario deve avvenire entro l’ultimo giorno del
secondo mese successivo a quello di erogazione della provvista alla
banca/intermediario finanziario da parte di Cassa Depositi e Prestiti,
che a sua volta viene erogata entro 20 giorni dalla delibera del
finanziamento assunta dalla banca/intermediario finanziario.
L’erogazione del finanziamento all’impresa deve avvenire in un’unica
soluzione entro trenta giorni dalla stipula del contratto.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
MODALITA’ DI
COMPILAZIONE E
INVIO DELLA
DOMANDA
La domanda, in bollo tranne nei casi di domande appartenenti ai settori
agricoli e della pesca, deve essere compilata dall’impresa in formato
elettronico, utilizzando i moduli che sono pubblicati nella sezione
“BENI STRUMENTALI (NUOVA SABATINI)” del sito internet
www.mise.gov.it.
La domanda così compilata, unitamente all’ulteriore documentazione
eventualmente necessaria (dichiarazione per informazioni antimafia e
procura), deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa
proponente, o da un suo procuratore, mediante firma digitale e
presentata esclusivamente attraverso l’invio a mezzo posta elettronica
certificata (PEC) agli indirizzi PEC delle banche/intermediari finanziari
aderenti alle convenzioni. L’adempimento relativo all’imposta di bollo
è assicurato mediante annullamento e conservazione in originale della
marca da bollo presso la sede dell'impresa.
CALCOLO DEL
CONTRIBUTO
Il contributo viene concesso per un importo pari all’ammontare
complessivo degli interessi calcolati al tasso del 2,75% su un piano
convenzionale di ammortamento, con rate semestrali costanti e della
durata di cinque anni, di importo corrispondente al finanziamento. Il
contributo è erogato dal Ministero secondo il piano temporale riportato
nel decreto di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla
data di ultimazione dell’investimento, in quote annuali.
EROGAZIONE DEL
CONTRIBUTO
Per quanto riguarda il tempo che può intercorrere tra la fase di delibera
della Banca/Intermediario finanziario e la fase di erogazione del
contributo da parte del Ministero all’impresa, il MISE chiarisce che le
richieste di erogazione sono evase entro un termine di 30 giorni dalla
data di ricezione della domanda completa e conforme a quanto indicato
nella circolare, fatti salvi i tempi necessari per l’acquisizione delle
certificazioni rilasciate da altri soggetti pubblici (Art. 8 DM 27
novembre 2013 – P.to 7 Circolare 10/02/2014 n. 4567). Viene inoltre
ricordato che l’investimento deve essere concluso entro il periodo di
preammortamento o di prelocazione della durata massima di 12 mesi
dalla data di stipula del finanziamento/contratto di leasing.
Per quanto concerne la tempistica per richiedere l’erogazione delle
quote di contributo successive alla prima il MISE rende noto che
ciascuna richiesta di erogazione successiva alla prima potrà essere
inoltrata, annualmente, solo se decorsi 12 mesi dalla richiesta di
erogazione precedente, nel rispetto del piano temporale riportato nel
decreto di concessione.
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
� Articolo 2 del decreto- legge 21/06/2013, n. 69
� Articolo 1, comma 243, della legge 23/12/2014, n.190 (legge
stabilità 2015)
� Articolo 8 del decreto-legge 24/01/2015, n.3
� Circolare MISE 23/02/2015 n. 14166
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione
per fornire ogni necessario chiarimento in merito e per concordare
eventuali visite aziendali finalizzate all’approfondimento di casi
specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: FONDO ENERGIA – FINANZA AGEVOLATA DALLA REGIONE EMILIA
ROMAGNA PER LA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI DA FONTI
TRADIZIONALI
DI COSA SI
TRATTA
E’ un fondo rotativo di finanza agevolata a compartecipazione privata
finalizzato al finanziamento della green economy.
FINALITA’
Il Fondo agevola progetti destinati all’efficientamento energetico, alla
produzione di energia da fonti rinnovabili e alla realizzazione di impianti
tecnologici che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti
tradizionali. Possono beneficiare dell’intervento sia le imprese che realizzano
investimenti finalizzati alla riduzione del consumo energetico da fonti
tradizionali sia le imprese che producono impianti e attrezzature innovative per
la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali e per la produzione di
energia da fonti rinnovabili.
A titolo esemplificativo si elencano alcune tipologie di investimento:
a. miglioramento di efficienza energetica delle imprese;
b. sviluppo di fonti di energia rinnovabile;
c. sviluppo di reti intelligenti (smart grid);
d. creazione di reti condivise per la produzione e/o auto consumo di energia da
fonti rinnovabili;
e. creazione di beni e servizi destinati a migliorare l’efficienza energetica ed
allo sviluppo delle fonti rinnovabili.
TIPOLOGIA DI
AGEVOLAZIONE
E/O
FINANZIAMENTO
Il Fondo interviene concedendo finanziamenti a tasso agevolato con provvista
mista, derivante per il 70% dalle risorse pubbliche del Fondo (Por Fesr 2007-
2013) e per il restante 30% da risorse messe a disposizione degli Istituti di
credito convenzionati.
DESTINATARI E
REQUISITI
PMI con localizzazione produttiva in Emilia-Romagna e attività principale
inserita nelle classificazione delle attività economiche (ATECO 2007) di
seguito riportate:
• SEZIONE B “Estrazione di minerali da cave e torbiere”, tutta la sezione;
• SEZIONE C “Attività manifatturiere”, tutta la sezione;
• SEZIONE D “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria
condizionata, tutta la sezione;
• SEZIONE E “Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei
rifiuti e risanamento”;
• SEZIONE F “Costruzioni”;
• SEZIONE G “commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di
autoveicoli e motocicli”;
• SEZIONE H “Trasporto e magazzinaggio”;
• SEZIONE I “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione”;
• SEZIONE J “Servizi di informazione e comunicazione”;
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
• SEZIONE L “Attività immobiliari”;
• SEZIONE M “Attività professionali, scientifiche e tecniche”;
• SEZIONE N “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle
imprese”;
• SEZIONE P “Istruzione”;
• SEZIONE Q “Sanità e assistenza sociale”;
• SEZIONE R “Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e
divertimento”;
• SEZIONE S “Altre attività di servizi”.
INTERVENTI
AMMISSIBILI
Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spese:
• Interventi su immobili strumentali: costruzione, acquisizione,
ampliamento e/o ristrutturazione
• Acquisizione di macchinari e impianti;;
• Realizzazione di investimenti per la gestione logistica, energetica e
ambientale;
• Acquisizione di brevetti, licenze, marchi, ecc.;
• Consulenze tecniche e/o specialistiche;
• Spese del personale adibito al progetto con un massimo del 25%;
• Spese per materiali utilizzati nel progetto;
• Spese per la produzione documentazione tecnica necessaria per la
presentazione della domanda (a titolo esemplificativo redazione di
business plan; copertura costi di fidejussioni);
• Spese generali forfettarie con un massimo del 20% dell’importo delle
spese ammissibili.
Sono ammissibili le spese sostenute (data fattura) a partire dall’01/01/2013 e/o
ancora da sostenere, che non beneficino di altri interventi agevolati.
Almeno il 50% del progetto dovrà essere rendicontato con fatture, ancorché non
quietanzate, entro 4 mesi dalla concessione e comunque non oltre il 31/10/2015;
mentre il progetto dovrà essere concluso e rendicontato entro il 30/06/2016.
PLAFOND Il Fondo è dotato di un plafond di risorse pari a 9,5 mln di euro a valere
sull’Asse 3 del Por Fesr 2007-2013.
DURATA E TASSI
I finanziamenti, nella forma tecnica di mutuo chirografario, possono avere la
durata massima di 84 mesi, e importo ricompreso tra un minimo di 20 mila euro
ad un massimo di 1 milione di euro.
L’onere effettivo degli interessi a carico dell’impresa beneficiaria, è pari alla
media ponderata fra i due seguenti tassi:
1. TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) pari allo 0,00% per la parte di
finanziamento avente provvista pubblica (70%);
2. TAEG massimo pari all’Euribor 6 mesi mmp + spread massimo del
4,75% per la parte di finanziamento con provvista bancaria (30%).
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
ESEMPIO DI
FINANZIAMENTO
Finanziamento di 500.000 euro con restituzione in 84 mesi:
Tasso di riferimento rilevato il 16 febbraio 2015: Euribor 6 mmp/365 pari a :
0,13%
• 350.000 € al tasso del 0% pari a interessi € 0,00
• 150.000 € al tasso del Euribor 6 mmp/365 + 4,75 = 4,88 pari a interessi
€ 27.377,64
Il TAEG complessivo per l’operazione simulata è pari al 1,44%
PRESENTAZIONE
DELLA
DOMANDA
La domanda va compilata on line al seguente sito:
(http://www.fondoenergia.eu/default.asp?id=6).
Si evidenzia che, per poter richiedere il finanziamento agevolato, l'impresa deve
essere in possesso di una dichiarazione di disponibilità alla valutazione
rilasciata da uno degli Istituti di credito convenzionati (BCC Emilia-Romagna,
Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, Banco Popolare e Banca Popolare di
Ravenna).
Si sottolinea, inoltre, che:
A. per poter accedere alla fase di validazione della domanda, l'impresa
richiedente dovrà caricare sulla piattaforma web i seguenti documenti:
1. documento di identità in corso di validità del firmatario
2. visura camerale (validità max 6 mesi)
3. DURC
4. bilanci e/o piano previsionale
5. dichiarazione di fattibilità bancaria, rilasciata e sottoscritta dalla banca
6. Allegato 1 - Dichiarazione parametri e aiuti di stato
7. DM10/UNIEMENS (in presenza di dipendenti)
B. una volta validata la domanda, l'impresa richiedente dovrà caricare sulla
piattaforma il modulo di domanda, precedentemente firmato e bollato (bollo da
€ 16,00)
Entro 24 ore dall’invio della domanda, l’impresa riceverà messaggio di
conferma dell’avvenuta ricezione da parte del sistema, con assegnazione del
numero di protocollo attestante data e ora di ricezione. Il Gestore comunicherà
l’eventuale sospensione della possibilità di presentare ulteriori domande nel
caso in cui le richieste pervenute superino per oltre il 20% le risorse disponibili.
20
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
ISTRUTTORIA E
VALUTAZIONE
La valutazione della domanda avviene in due fasi:
• Valutazione di ammissibilità del soggetto richiedente e valutazione
tecnica del progetto : la valutazione sarà effettuata tenendo conto delle
seguenti caratteristiche:
Valutazione della qualità del progetto:
� Completezza e chiarezza della documentazione tecnica
� Congruità delle spese rispetto agli obiettivo del progetto e
relativa fattibilità tecnica.
o Valutazione della coerenza degli impatti attesi con le finalità del
bando.
Entro 45 giorni dalla presentazione della domanda, effettuata la valutazione
tecnica dell’iniziativa, il Gestore provvederà a comunicarne l’esito all’impresa,
richiedendo eventuale documentazione integrativa utile ai fini della valutazione
del merito creditizio che dovrà essere prodotta dall’impresa entro 30 giorni.
• Valutazione economico- finanziaria e merito di credito:
Qualora la domanda presentata superi positivamente la valutazione tecnica,
verrà sottoposta alla valutazione del merito creditizio sia da parte del Gestore,
sia da parte dell’Istituto di Credito prescelto che procederà all'istruttoria di
propria competenza deliberando, a proprio insindacabile giudizio, in merito
alla richiesta di intervento finanziario e comunicandone al Gestore gli esiti di
norma entro 30 giorni dal ricevimento degli atti.
CONCESSIONE
ED EROGAZIONE
• Comunicazione di concessione agevolazione: qualora la domanda
presentata abbia superato positivamente entrambe le valutazioni, il
Gestore procederà a comunicare la concessione dell’intervento
agevolato all’impresa beneficiaria e all’Istituto di credito prescelto.
• Rendicontazione intervento: l’erogazione del finanziamento è
subordinata alla presentazione da parte dell’impresa di fatture o titoli di
spesa con valenza fiscale (ancorché non quietanzati) per almeno il 50%
dell’importo ammesso a beneficio. L'impresa dovrà inviare la
richiesta di erogazione entro 4 mesi dalla data di concessione, e
comunque non oltre il 31 ottobre 2015, pena la decadenza
dall'intervento agevolato.
• Autorizzazione all’Istituto di credito all’erogazione: ricevuta tale
rendicontazione, il Gestore metterà a disposizione dell’Istituto di credito
convenzionato la somma relativa alla provvista pubblica, autorizzando
contestualmente la banca a procedere con l’erogazione del
finanziamento complessivo all’impresa beneficiaria.
SCADENZE
Per l’erogazione del finanziamento è sufficiente presentare il 50% di
titoli di spesa, anche non ancora pagati, entro il 31 ottobre 2015;
I progetti dovranno essere chiusi e rendicontati entro il 30 giugno 2016.
21
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
GESTORE DEL
FONDO
Gestore del Fondo è l’RTI FONDO ENERGIA EMILIA ROMAGNA costituita
tra i confidi regionali Unifidi Emilia Romagna (http://www.unifidi.eu/) e
Fidindustria Emilia Romagna (http://www.fidindustria.eu/).
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
Deliberazioni di Giunta Regione Emilia - Romagna. nn. 1419/2011, 65/2012 e
94/2015.
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione per fornire
ogni necessario chiarimento in merito e per concordare eventuali visite
aziendali finalizzate all’approfondimento di casi specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: VOUCHER DIGITALIZZAZIONE PMI – ANCORA IN ATTESA DI
COPERTURA FINANZIARIA
COS’E’ Il Voucher è un finanziamento pubblico che consente, in questo caso, l’acquisto
di software, hardware e servizi per le PMI.
SOGGETTI
BENEFICIARI
Micro, Piccole e Medie imprese che, in sede di presentazione della domanda,
abbiano dichiarato che l’importo del voucher richiesto non determina il
superamento del massimale “de minimis” di loro spettanza.
REQUISITI DI
AMMISSIONE
• Non rientrare tra le imprese operanti in uno dei settori esclusi dall’art. 1
del regolamento UE n.1407/2013;
• Avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale ed essere
iscritta al Registro delle Imprese della CCIAA territorialmente
competente;
• Non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di
fallimento, liquidazione, anche volontaria, di amministrazione
controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione
equivalente secondo la normativa vigente;
• Non avere ricevuto altri contributi pubblici per le spese oggetto della
concessione del voucher;
• Non trovarsi nella situazione di aver ricevuto e successivamente non
rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un
ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il
mercato comune.
AGEVOLAZIONE Voucher di importo massimo 10.000 euro (nel limite delle risorse finanziarie
disponibili) e comunque fino al 50% delle spese ammissibili all’agevolazione.
SPESE
AMMISSIBILI
I Voucher per la digitalizzazione serviranno a finanziare l’acquisto di software,
hardware o servizi (la cui acquisizione dovrà avvenire successivamente
all’assegnazione del voucher) per:
a) il miglioramento dell’efficienza aziendale;
b) la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo
di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro;
c) lo sviluppo di soluzioni di e-commerce;
d) la connettività a banda larga e ultralarga;
e) il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso
l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni
geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le
reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente
sostenibili economicamente o non realizzabili;
f) la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle piccole e medie
imprese.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
PRESENTAZIONE
DELLA
DOMANDA
L’Impresa deve disporre di un indirizzo di posta elettronica (PEC) valido e
funzionante e della firma digitale del legale rappresentante o di un suo delegato
poiché le istanze saranno presentate esclusivamente per via telematica sul sito
del Ministero dell’Economia e finanze (Mise).
L’istanza per l’agevolazione dovrà comprendere:
• una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti il possesso dei
requisiti per accedere all’agevolazione ;
• l’elenco e la quantificazione complessiva delle spese ammissibili da
sostenere.
EROGAZIONE
CONTRIBUTO In unica soluzione sulla base della documentazione di spesa presentata.
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
D.L. 145/2013;
LEGGE 9 del 21 febbraio 2014;
DECRETO 21 settembre 2014
TEMPISTICA
Siamo in attesa del provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle
imprese del MISE che oltre alle disposizioni operative per l’erogazione del
contributo stabilirà anche:
• i contenuti del modello di domanda e schemi specifici per la
presentazione delle richieste di erogazione e gestione delle stesse;
• le modalità ed i termini (iniziale e finale) di presentazione dell’istanza;
• le modalità di concessione del voucher.
Il ritardo è dovuto all’assenza di copertura finanziaria che blocca l’emanazione
del decreto che dovrebbe stanziare 100 milioni di euro per l’attivazione degli
incentivi.
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione per fornire
ogni necessario chiarimento in merito e per concordare eventuali visite aziendali
finalizzate all’approfondimento di casi specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: CREDITO D’IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO – FIRMATO DECRETO
ATTUATIVO
COS’E’
Il credito d’imposta è una sorta di “buono” che l’impresa può vantare nei confronti
dello Stato e che,quindi, può scalare nel momento in cui si troverà a pagare le
tasse.
OBIETTIVO
Il meccanismo previsto dalla norma punta a premiare le imprese che decidono di
investire in ricerca e sviluppo, permettendo loro di recuperare parte di quanto
hanno già speso, scontandolo successivamente dalle imposte dovute.
SOGGETTI
AMMESSI
L’ambito soggettivo di applicazione del credito d’imposta per attività di ricerca e
sviluppo comprende tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica,
dal settore in cui operano nonché dal regime contabile adottato e dalle dimensioni.
L’agevolazione spetta anche a soggetti che effettuano attività di ricerca e
sviluppo non per finalità proprie ma su commissione di terzi e ciò, in linea con
la ratio della norma che è quella di incentivare con una misura premiale l’attività
di ricerca e sviluppo in sé e per sé considerata.
SPESE
AMMISSIBILI
Sono agevolabili:
- lavori sperimentali o teorici svolti, aventi quale principale finalità
l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti
osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche
dirette (c.d. ricerca fondamentale);
- ricerca pianificata e indagini critiche miranti ad acquisire nuove
conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o
servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi
esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria
per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi (c.d. ricerca
industriale);
- acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e
capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo
scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi
nuovi, modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate
alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione
concernenti nuovi prodotti, processi o servizi; tali attività possono
comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra
documentazione, purché non siano destinati a uso commerciale;
realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti
pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il
prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di
fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto ai fini di
dimostrazione e di convalida (c.d. sviluppo sperimentale);
- produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non
siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per
finalità commerciali.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
SPESE
AGEVOLABILI
a) personale altamente qualificato impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo.
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di
strumenti e attrezzature di laboratorio, nei limiti dell’importo risultante
dall’applicazione dei coefficienti di cui dl DM 31 dicembre 1998, in relazione
alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e
comunque con costo unitario non inferiore ad euro 2.000 al netto IVA;
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e
organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative;
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad un’invenzione
industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a
una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.
Relativamente alle spese di cui alle lettere d) e c) il credito d’imposta spetta
in misura pari al 50%, in luogo del 25% da calcolarsi sempre
sull’incremento di spesa.
INCENTIVI
L'incentivo è riconosciuto nella misura del 25% rispetto alla media degli
investimenti 2012-2014 per:
• quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di
strumenti e attrezzature di laboratorio, nei limiti dell’importo risultante
dall’applicazione dei coefficienti stabiliti con decreto del Ministro delle
finanze del 31 dicembre 1988, recante coefficienti di ammortamento del
costo dei beni materiali strumentali impiegati nell’esercizio di attività
commerciali, arti e professioni, pubblicato nel supplemento ordinario alla
Gazzetta Ufficiale n. 27 del 2 febbraio 1989, in relazione alla misura e al
periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un
costo unitario non inferiore a 2mila euro al netto di IVA
• competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione
industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o
a una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne
Tuttavia, per alcune spese l’incentivo è del 50%:
• per il personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e
sviluppo, in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un
ciclo di dottorato presso un’università italiana o estera, ovvero in possesso
di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico come da
classificazione Unesco Isced (International Standard Classification of
Education)
• per contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi
equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative di cui
all’articolo 25 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 /12/2012, n. 221
UTILIZZO DEL
CREDITO
Il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione nel
modello F24
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
MISURA DEL
CREDITO
25% - 50% delle spese sostenute nel 2015 – 2019 in eccedenza rispetto alla media
dei medesimi investimenti effettuati nei tre periodi d’imposta precedenti, con un
minimo di spesa di € 30.000.
Esempio: se nei tre periodi precedenti la spesa media per R&S è stata di 100 euro
ed in quello incorso al 31 dicembre 2105 è stat di 250, il bonus sarà del 25% dei
150 euro spesi in oiuù. Quindi:37,5neuro. Questi soldi saranno scalati dalle
imposte che l’azienda dovrà pagare allo Stato per quel periodo.
PRESENTAZIO
NE DELLA
DOMANDA
ll Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha firmato a fine maggio il
decreto attuativo del Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo 2015-2019. ll decreto
Attuativo dovrà ora essere registrato dalla Corte dei Conti per poi essere
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
NORMATIVA
DI
RIFERIMENTO
Articolo 13 del D.L. 145/2013
Articolo 1, comma 35 della Legge n. 190/2014 (c.d. legge di Stabilità per
l’anno 2015);
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione per fornire
ogni necessario chiarimento in merito e per concordare eventuali visite aziendali
finalizzate all’approfondimento di casi specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: IMPRESE ALBERGHIERE – CREDITO D’IMPOSTA DEL 30% PER RIQUALIFICAZIONE E ACCESSIBILITÀ DELLE STRUTTURE RICETTIVE
COS’E’
Normativa che propone un credito d’imposta alle strutture alberghiere che
effettuano lavori di ristrutturazione, interventi finalizzati alla rimozione
delle barriere architettoniche o acquistano mobili e arredi.
OBIETTIVO
migliorare la qualità dell’offerta ricettiva per accrescere la competitività
delle destinazioni turistiche per il periodo d’imposta 2014 e per i due
successivi 2015 e 2016.
SOGGETTI AMMESSI
Secondo l’articolo 10, comma 1 del D.L. n. 83/2014 possono beneficiare
del credito d’imposta le imprese alberghiere esistenti alla data del 1°
gennaio 2012.
Nello specifico, rientrano in tale categoria:
- gli imprenditori individuali;
- le società commerciali;
- gli enti commerciali;
-gli enti non commerciali con riferimento all’attività commerciale
esercitata;
- le stabili organizzazioni situate in Italia di soggetti non residenti.
Nella locuzione di “imprese alberghiere” devono ricomprendersi gli
alberghi, i motel, i villaggio albergo e i residence turistico-alberghieri, gli
affittacamere e i bed&breakfast.
AGEVOLAZIONE
credito d’imposta nella misura del 30% delle spese sostenute fino ad un
massimo di euro 200.000 di spese.
SPESE AMMISSIBILI
L’articolo 10, comma 2, del D.L. n. 83/2014 dispone che il credito
d’imposta è riconosciuto per le spese relative a:
- interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 3, comma 1,
lettere b), c), d) del DPR n. 380/2001. Si tratta di interventi di
manutenzione straordinari, restauro e risanamento conservativo,
ristrutturazione edilizia in senso tecnico;
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
- interventi di incremento dell’efficienza energetica;
- ulteriori interventi, compreso l’acquisto di mobili e arredi, ma solo se
destinati esclusivamente agli immobili oggetto dei predetti interventi, e a
condizione che il beneficiario dell’agevolazione non ceda a terzi né destini
a finalità estranee all’esercizio dell’impresa i beni oggetto degli
investimenti prima del secondo periodo d’imposta successivo.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
CONTRIBUTI
Il credito d’imposta spetta nella misura del 30% delle spese sostenute,
fino ad un massimo di euro 200.000 e deve essere ripartito in tre quote
annuali di pari importo.
Il credito è inoltre riconosciuto con riferimento alle spese sostenute a
partire dal 2014 e fino al 2016. Pertanto nel triennio, l’ammontare
massimo del credito è pari ad euro 60.000. In ogni caso esso è
riconosciuto nel rispetto dei limiti previsti per gli aiuti de minimis.
UTILIZZO DEL
CREDITO D’IMPOSTA
Il beneficio fiscale può essere utilizzato unicamente in compensazione nel
modello F24attraverso i servizi telematici messi a disposizione
dall’Agenzia delle Entrate, secondo modalità e termini che saranno
stabiliti con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Il
credito deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al
periodo d’imposta per il quale è stato concesso. L’agevolazione è
cumulabile con altre agevolazioni, salvo quanto previsto dalle specifiche
norme che disciplinano le stesse.
Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle
imposte sui redditi e dell’IRAP.
PRESENTAZIONE
DELLA DOMANDA
E’ stato appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 138 del 17/6/2015) il
decreto 7 maggio 2015 del Ministero dei beni e delle attività culturali e
del turismo che dopo i normali 15 giorni dalla pubblicazione diventerà
operativo.
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
D.L. n. 83 del 31 maggio 2014
Decreto 7 maggio 2015 pubblicato in G.U. 138 del 17 giugno 2015
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione per
fornire ogni necessario chiarimento in merito e per concordare eventuali
visite aziendali finalizzate all’approfondimento di casi specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: STRUTTURE RICETTIVE, AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR OPERATOR –
TAX CREDIT DIGITALIZZAZIONE – CREDITO IMPOSTA 30%
COS’E’ Credito d’imposta del 30%per aiutare la competitività del sistema
turismo.
OBIETTIVO
Favorire la digitalizzazione del settore per i periodi di imposta 2015,
2016 e 2017, agli esercizi ricettivi singoli o aggregati con servizi extra-
ricettivi o ancillari, riconoscendo un credito d'imposta per i costi
sostenuti per investimenti e attività di sviluppo fino all'importo
massimo complessivo di 12.500 euro nei periodi di imposta sopra
indicati, e comunque fino all'esaurimento dell'importo stabilito dalla
normativa.
RIFERIMENTO
NORMATIVO ATTUALE D.L. 83 del 31 maggio 2014, art. 9
DESTINATARI E
REQUISITI
I legali rappresentanti:
degli esercizi ricettivi che svolgono in via non occasionale le attività
di cui alla Divisione 55 (Alloggio) della classificazione ATECO 2007, appartenenti specificatamente alle seguenti tipologie:
a) esercizi ricettivi singoli:
a1) struttura alberghiera aperta al pubblico, composta da non meno di
sette camere per il pernottamento degli ospiti, a gestione unitaria e con
servizi, che fornisce alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi
accessori, in camere situate in uno o più edifici: alberghi, villaggi,
albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, condhotel, marina resort di cui agli articoli 31e 32 del D.L. 12 settembre 2014, n.
133, nonché le strutture individuate dalle specifiche normative
regionali
a2) struttura extra-alberghiera: affittacamere, ostelli per la gioventù,
case e appartamenti per vacanze, residence, case per ferie, bed and breakfast; rifugi montani, nonché le strutture individuate come tali
dalle specifiche normative regionali
b) esercizi ricettivi aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari:
aggregazione, nella forma di consorzio, delle reti d’impresa, delle
A.T.I. e organismi o enti similari, di esercizio ricettivo singolo, come
definito dalla lettera a) con soggetti che forniscano servizi accessori
alla ricettività, quali ristorazione, trasporto, prenotazione, promozione,
commercializzazione, accoglienza turistica e attività analoghe. In
questo caso il destinatario dell’agevolazione fiscale è l’esercizio
ricettivo singolo componente l’aggregazione;
c) delle agenzie di viaggio e dei tour operator appartenenti
rispettivamente alla divisione 79.11.00 e 79.12.00 della classificazione
ATECO 2007. Tali imprese possono chiedere il riconoscimento del
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
credito d’imposta solo qualora, applicando lo studio di settore
approvato con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze
28dicembre 2012 e successive modificazioni, risultino appartenere, per
l’anno finanziario di cui chiedono il credito d’imposta, al cluster 10
Agenzie intermediarie specializzate in turismo incoming, o al cluster 11
Agenzie specializzate in turismo incoming, di cui all’allegato 15
annesso al predetto Decreto. A tali imprese è riservato non più del 10%
degli stanziamenti annui disponibili.
AGEVOLAZIONE
L’importo totale delle spese ammissibili è limitato alla somma di €
41.666 per ciascun soggetto ammesso al beneficio.
Il credito d’imposta riconosciuto è pari al 30% del totale delle spese
eleggibili sostenute nel triennio 2014, 2015, 2016, fino a un massimo
di € 12.500
SPESE AMMISSIBILI
• acquisto e installazione di modem/router e/o dotazione
hardware per la ricezione del servizio mobile (antenne terrestri,
parabole, ripetitori di segnale) per impianti wi-fi messi a
disposizione dei clienti in qualità di servizio gratuito e dotati di
velocità di connessione pari ad almeno 1 Megabit/s in
download;
• acquisto di software e applicazioni per siti web ottimizzati per il
sistema mobile;
• acquisto software e/o hardware (server, hard disk) per
programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi
e pernottamenti, in grado di garantire gli standard di
interoperabilità necessari all’integrazione con siti di
promozione pubblici e privati e di favorire l’integrazione tra
servizi ricettivi ed extra-ricettivi;
• contratto di fornitura spazi web e pubblicità on line per spazi e
pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e
pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche
specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di
viaggio
• contratto di fornitura di prestazioni e di servizi per spese
relative a servizi di consulenza per la comunicazione e il
marketing digitale;
• contratto di fornitura di prestazioni e di servizi e/o acquisto di
software per strumenti per la promozione digitale di proposte e
offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per
persone con disabilità;
• contratto di fornitura di prestazioni e servizi (docenze e
tutoraggio) per servizi relativi alla formazione del titolare o del
personale dipendente
SPESE ESCLUSE I costi relativi alla intermediazione commerciale.
31
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
PRESENTAZIONE DELLA
DOMANDA
Deve essere presentata in forma telematica, insieme all’attestazione di
effettività delle spese sostenute, tramite il Portale dei Procedimenti:
https://procedimenti.beniculturali.gov.it
Termine ultimo: 24 luglio 2015 ore 12.
TEMPI E SCADENZE
dalle ore 10:00 del 22 giugno 2015 alle ore 12:00 del 24 luglio 2015 II
Legale Rappresentante può:
1) registrarsi al Portale dei Procedimenti
2) ricevere dal Portale dei Procedimenti il codice
d’accesso;
3) entrare nel Portale dei Procedimenti per raggiungere il menu
principale e attivare una pratica relativa al TAX CREDIT
DIGITALIZZAZIONE;
4) compilare l’istanza con la relativa attestazione di effettività
delle spese sostenute;
5) scaricare in formato pdf non modificabile l’istanza e
l’attestazione di effettività delle spese sostenute;
6) firmare digitalmente l’istanza;
7) ottenere dal soggetto autorizzato la sottoscrizione mediante
firma digitale all’attestazione di effettività delle spese sostenute
8) caricare nel Portale dei Procedimenti l’istanza e l’attestazione
di effettività delle spese sostenute, firmate digitalmente
rispettivamente dal rappresentante legale e dal soggetto
autorizzato ad attestare le spese.
CLICK DAY dalle ore 10:00 del 13 luglio 2015 fino alle ore 12:00 del 24 luglio
2015 il Rappresentante Legale dell’impresa può:
1) accedere al Portale dei Procedimenti tramite il codice
d’accesso;
2) concludere il procedimento con l’invio telematico dell’istanza
e l’attestazione di effettività delle spese sostenute, già
perfezionate dalle firme digitale.
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione
per fornire ogni necessario chiarimento in merito e per concordare
eventuali visite aziendali finalizzate all’approfondimento di casi
specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: ICE – AGENZIA PER LA PROMOZIONE ALL’ESTERO E
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE – ACCORDO
OPERATIVO CON CONFIMI INDUSTRIA
CHI E’
ICE - Agenzia opera a livello nazionale per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane.
Ha sede centrale a Roma ed opera attualmente in 65 paesi del mondo con
una rete estera di 79 unità operative nell’ambito delle Rappresentanze
diplomatiche e consolari (65 Uffici e 14 Punti di Corrispondenza) e 1
ufficio in Italia, garantendo un sostegno globale ad ogni azienda italiana
che intenda entrare e radicarsi nei mercati internazionali.
OBIETTIVO
L'Agenzia ha il compito di sviluppare, agevolare e promuovere i rapporti
economici e commerciali italiani con l'estero, con particolare attenzione
alle esigenze delle piccole e medie imprese, dei loro consorzi e
raggruppamenti. L'ICE opera al fine di sviluppare l'internazionalizzazione
delle imprese italiane, nonché la commercializzazione dei beni e servizi
italiani nei mercati internazionali, e di promuovere l'immagine del
prodotto italiano nel mondo. L'Agenzia svolge le attività utili al
perseguimento dei compiti ad essa affidati e, in particolare, offre servizi di
informazione, assistenza e consulenza alle imprese italiane che operano
nel commercio internazionale e promuove la cooperazione nei settori
industriale, agricolo e agro-alimentare, della distribuzione e del terziario,
al fine di incrementare la presenza delle imprese italiane sui mercati
internazionali.
RIFERIMENTO
NORMATIVO
ATTUALE
Accordo quadro-operativo stipulato tra CONFIMI IMPRESA e ICE –
Agenzia in data 23 giugno 2014.
SOGGETTI AMMESSI Tutte le imprese italiane in forma singola o aggregata.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
TIPOLOGIA DI
INTERVENTI
• Informazioni generali e di primo orientamento: Il personale e
gli analisti all'estero dell’Agenzia sono in grado di fornire
rapidamente informazioni generali su possibilità di esportazione,
internazionalizzazione e accesso a mercati di potenziale
espansione per l'impresa interessata, prima di valutare se sia il caso
di affrontare analisi di mercato più specifiche.
• Guide al mercato: realizzate in collaborazione con Unioncamere
e Ministero degli Affari Esteri, sono uno strumento più esauriente
ma pur sempre di facile consultazione sulle caratteristiche dei
mercati e sulle opportunità per il "Made in Italy". Contengono
informazioni sul quadro economico generale, sul rischio del Paese,
sull'interscambio commerciale e i flussi di investimento, sulla
normativa doganale, fiscale e societaria e un’analisi delle
opportunità per i prodotti italiani con l'indicazione dei settori
promettenti in ogni mercato;
• Il tuo prodotto sul mercato: mini guida realizzata dagli uffici
dell'Agenzia ICE all'estero sulla situazione del Paese di
riferimento e sul settore specifico, corredata da vari dati
riguardanti il prodotto di interesse. Contiene notizie sul mercato
(cenni congiunturali, informazioni contrattuali, disciplina del
lavoro, ecc.) e informazioni sul prodotto (interscambio,
informazioni doganali, fiscali e tecniche, principali fiere,
benchmarking dei concorrenti, liste nominativi).
• Informazioni on-line: comprendono una serie di notizie flash,
alimentate in tempo reale dalla Rete Estera dell'Agenzia ICE,
relativi a finanziamenti internazionali, opportunità di business,
aggiudicazione di grandi progetti, gare internazionali, ecc.;
• Statistiche: elaborazioni statistiche relative a dati macroeconomici
e d'interscambio dell'Italia, con livelli di disaggregazione per
settore, prodotto, area geografica o Paese;
• Indagini di mercato: strutturate sulle esigenze dell'impresa, per
valutare le concrete possibilità di introduzione del prodotto nei
singoli mercati;
• Ricerca clienti e partner esteri: prevede una serie di step
progressivi.
o selezione di un elenco di imprese locali potenzialmente
interessate
o invio di documentazione e/o campioni, forniti dal
richiedente alle imprese selezionate, con lettera di
accompagnamento dell'ufficio dell'Agenzia ICE all'estero
ed eventuale questionario;
o follow-up telefonico per riscontrare l'interesse all'offerta;
o relazione finale sui risultati
• Organizzazione di incontri d'affari: preparazione e
organizzazione di incontri bilaterali sia con partner economici
34
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
selezionati dagli uffici dell'Agenzia ICE all'estero sia con operatori
segnalati dagli utenti, con consulenza specializzata del personale
degli uffici;
• Informazioni riservate su imprese estere: reperite attraverso
società di rating esterne, a costo ridotto, contengono interessanti
notizie sulla stato amministrativo e sulla solvibilità di potenziali
clienti esteri;
• Il tuo consulente per l'estero: affiancamento dell'azienda con un
funzionario esperto di mercati esteri che, in qualità di Personal
Advisor, sviluppi con l'azienda:
o Esame delle possibilità di internazionalizzazione;
o Selezione dei mercati;
o Guida personalizzata all’acquisto dei servizi più idonei per
l’orientamento e la conoscenza dei mercati di interesse;
o Monitoraggio e coordinamento dei servizi;
o Esame dei risultati ottenuti;
o Definizione di successive azioni e strategie per entrare in
altri mercati.
• Eventi promozionali e di comunicazione: servizi che riguardano
un mix di strategie, strumenti, azioni di marketing, promozione e
relazioni pubbliche utili a promuovere individualmente l'azienda
sul mercato prescelto.
Includono:
o partecipazione a fiere e mostre autonome;
o distribuzione materiale informativo in occasione di eventi;
o organizzazione di convegni e simposi tecnologici;
o organizzazione di presentazioni aziendali;
o organizzazione di conferenze stampa;
o missioni in Italia di operatori e giornalisti esteri;
o azioni promozionali presso i punti vendita;
o organizzazione di seminari, degustazione di vini e di
prodotti alimentari;
o iniziative di formazione nazionale e internazionale.
• Pubblicità su media esteri: dalla singola inserzione fino alla
pianificazione di piani pubblicitari personalizzati, con selezione
dei media più idonei, sviluppo dei contatti e redazione dei testi;
• Vetrine virtuali : creazione di una propria presentazione sul siti
dell'Agenzia ICE, con la possibilità di interagire con controparti
estere, inviando e ricevendo proposte di affari;
• Assistenza sui mercati: Interventi specifici sui mercati ove le
imprese già operano, con interventi mirati per questioni legali,
doganali e fiscali, consulenza per partecipazione a gare, utilizzo
delle strutture dell'Agenzia, azioni di ricerca personale, terreni,
edifici, assistenza per la soluzione di controversie commerciali;
• Ricerca di investitori esteri: Il servizio prevede un’analisi in base
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
alla situazione economica dell'area geografica di interesse, alla
normativa locale, ai finanziamenti disponibili, allo stato
economico e patrimoniale nonché al potenziale di mercato
dell'azienda, con una valutazione conclusiva. Una volta selezionati
i mercati esteri verso i quali rivolgere la ricerca di potenziali
investitori, vengono attivati gli uffici dell'Agenzia ICE per la
realizzazione di una ricerca di potenziali controparti. A questo
punto viene avviata la consulenza iniziale e nella fase intermedia
delle trattative con i partner scelti mediante:
o raccolta di informazioni aggiuntive sul partner e i suoi
progetti di investimento;
o consulenza per la predisposizione di documentazione
economica e giuridica;
o consulenza contrattuale, anche tramite l’ausilio di
professionisti specializzati;
o mediazione nell’espletamento delle procedure richieste
dalle norme italiane e locali;
o mediazione dei rapporti con i soggetti italiani, pubblici e
privati, coinvolti nella realizzazione dell’investimento.
COSTI
Alcuni degli interventi sopra riportati sono soggetti a tariffazione. In base
all’accordo quadro stipulato in data 23 giugno 2014 con ICE – Agenzia le
Imprese associate possono godere di uno sconto del 25% sul preventivo
elaborato dall’ufficio estero, indipendentemente dall’ammontare del
servizio stesso.
NORMATIVE DI
RIFERIMENTO
D.L. n.98/2011 e successive modifiche;
Legge 214/2011
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione per
fornire ogni necessario chiarimento in merito e per concordare eventuali
visite aziendali finalizzate all’approfondimento di casi specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: SACE – ASSICURAZIONE E GARANZIA DEI RISCHI PER LE IMPRESE CHE
OPERANO ALL’ESTERO – PROTOCOLLO D’INTESA CON CONFIMI
INDUSTRIA
COS’E’
SACE svolge attività di assicurazione e garanzia dei rischi ai quali sono esposti, direttamente ed indirettamente, gli operatori nazionali nell’attività di internazionalizzazione.
OBIETTIVO
Il gruppo SACE offre un’ampia gamma di prodotti assicurativi e finanziari: credito all’esportazione, assicurazione del credito, protezione degli investimenti, garanzie finanziarie, cauzioni e factoring. Opera in 189 paesi, garantendo flussi di cassa più stabili e trasformando i rischi di insolvenza delle 25.000 imprese clienti in opportunità di sviluppo.
RIFERIMENTO
NORMATIVO ATTUALE
PROTOCOLLO D’INTESA SACE SPA E CONFIMI IMPRESA firmato in data 25 novembre 2013
SOGGETTI AMMESSI Tutte le imprese italiane
TIPOLOGIA DI
INTERVENTI Di seguito illustriamo le tipologie di interventi
1- ASSICURAZIONE
DEL CREDITO
POLIZZA BT 360 - La polizza BT 360° permette di assicurare tutti i crediti dal rischio di mancato pagamento per eventi di natura commerciale e politica. È lo strumento adatto per chi opera in Italia e all’estero concedendo ai propri clienti dilazioni di pagamento fino a 12 mesi.
POLIZZA BT SVILUPPO EXPORT - assicuri dai rischi di mancato pagamento i tuoi crediti commerciali esteri per transazioni con dilazioni di pagamento fino a 12 mesi. La polizza BT Sviluppo Export ti consente di scegliere la copertura più adeguata alle tue esigenze, individuando il numero di clienti oppure i Paesi verso i quali destinare l’esportazione.
CONFERME DI CREDITO DOCUMENTARIO - Con la polizza Conferme di Credito Documentario la banca, che conferma "lettere di credito" per il pagamento delle tue esportazioni, si assicura dal rischio di insolvenza della banca estera emittente. La versione online della polizza Conferma di Credito Documentario permette di ottenere il rilascio della copertura anche in tempo reale per importi fino a € 5 milioni e per durate fino a 5 anni.
CREDITO ACQUIRENTE - Con la polizza Credito Acquirente, SACE assicura i finanziamenti a medio e lungo termine concessi da banche a società estere per l’acquisto di beni e servizi, incluso studi e progettazioni e per l’esecuzione di lavori all’estero da società italiane (e/o loro controllate/collegate estere). Questo prodotto è utilizzato per il finanziamento di progetti d’investimento realizzati sia su base corporate sia in project finance.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
CREDITO FORNITORE - Con la polizza Credito Fornitore puoi offrire ai clienti esteri dilazioni di pagamento competitive, assicurandoti dal rischio di mancato pagamento per eventi di natura politica e commerciale. La polizza si applica a vendite con dilazioni superiori ai 24 mesi nell’area OCSE e senza limiti di rimborso nel resto del mondo. Per contratti non superiori a 5 milioni di euro la polizza è disponibile sul portale ExportPlus. La polizza Credito Fornitore, abbinata al nuovo prodotto Trade
Finance, ti consente di vendere i tuoi prodotti all’estero senza rischi e ottenere subito liquidità, con la cessione pro soluto dei crediti. È inoltre possibile monetizzare i tuoi crediti, cedendoli pro soluto a una banca o a un operatore finanziario. POLIZZA LAVORI - Con la polizza Lavori assicuri la tua impresa, impegnata all’estero in lavori civili o nella realizzazione di forniture con posa in opera, contro i rischi che potrebbero verificarsi nel corso di esecuzione della commessa o nel periodo di pagamento, a seguito di eventi politici e/o commerciali.
2- CAUZIONI
GARANZIE PER GARE, APPALTI E ASSIMILATI - Gli strumenti del gruppo SACE ti offrono un’ampia gamma di garanzie necessarie a partecipare a gare di appalto, in Italia e all’estero, e non perdere opportunità di business; GARANZIE PER DIRITTI DOGANALI - Con le garanzie per i diritti doganali sostituisci il pagamento dei diritti relativi alle tue operazioni doganali con la costituzione di cauzioni, anche mediante polizze fideiussorie. Le garanzie si applicano a importazioni temporanee, depositi doganali e pagamenti periodici e/o differiti nei casi di continuità delle operazioni doganali; GARANZIE PER RIMBORSI D’IMPOSTA - Con le garanzie per rimborsi d’imposta, costituite per legge in favore degli uffici dell’Amministrazione Finanziaria, ottieni il riconoscimento anticipato del diritto al rimborso d'imposta o il pagamento dilazionato d’imposte oggetto di accertamento da parte della medesima Amministrazione Finanziaria, con particolare riferimento ai rimborsi IVA.
3- FACTORING
FACTORING PRO SOLUTO: Con il Factoring pro-soluto cedi a SACE Fct i tuoi crediti commerciali, vantati verso uno o più debitori, a fronte di un’anticipazione finanziaria pari a una quota concordata del valore nominale dei crediti. SACE Fct provvede alla gestione amministrativa dei crediti ceduti e si assume il rischio di mancato incasso;
FACTORING PRO SOLVENDO: Con il Factoring pro-solvendo, cedi i tuoi crediti commerciali, vantati verso uno o più debitori, a SACE Fct, che li gestirà e ti erogherà un’anticipazione finanziaria pari a una quota concordata del loro valore nominale. La cessione viene comunicata al debitore (“notification”). In caso di insolvenza dei debitori, puoi delegare
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
a SACE Fct le attività di recupero crediti;
MATURITY FACTORING: Con il Maturity Factoring cedi a SACE Fct i tuoi crediti commerciali e ottieni, alla scadenza riportata in fattura, eventualmente maggiorata di alcuni giorni, l’importo nominale dei crediti ceduti (“accredito Maturity”). L’operazione può prevedere la concessione al tuo acquirente di una dilazione sui pagamenti. Con l’accredito Maturity, puoi ridurre o estinguere eventuali anticipazioni del corrispettivo e far cessare il computo degli interessi;
REVERSE FACTORING: Con Reverse Factoring, Enti e Amministrazioni pubbliche e i loro fornitori ottimizzano il sistema dei pagamenti;
TRADE FINANCE: Con Trade Finance l’impresa italiana esporta e ottiene subito liquidità attraverso la cessione pro soluto dei crediti a SACE Fct.
4- INTERNAZIONAL
IZZAZIONE
FONDO SVILUPPO EXPORT: Con la sottoscrizione delle tue emissioni obbligazionarie da parte di Fondo Sviluppo Export, interamente garantite da SACE, ottieni le risorse finanziarie per investire nei tuoi progetti di crescita. Il Fondo Sviluppo Export ti permette di finanziare un ampio spettro di attività: da investimenti diretti all’estero, come acquisizioni, fusioni o joint venture, a investimenti in Italia in ricerca e sviluppo, dalle spese per acquisto o rinnovo di macchinari e impianti, alle attività di comunicazione e marketing; GARANZIA FINANZIARIA CAPITALE CIRCOLANTE: Garantisce i finanziamenti erogati da una banca a un’impresa italiana e/o controllate/collegate estere per esigenze di capitale circolante necessarie all'esecuzione di lavori all'estero o all’approntamento di forniture di beni e/o servizi destinate all'esportazione; GARANZIA FINANZIARIA INTERNAZIONALIZZAZIONE PMI: Garantisce i finanziamenti a breve, medio e lungo termine erogati alla tua impresa dalle banche convenzionate con SACE per supportare attività progettuali direttamente e indirettamente connesse all’internazionalizzazione. Sono finanziabili sia investimenti diretti all'estero (acquisizioni, fusioni, joint venture etc.), sia investimenti domestici in ricerca e sviluppo, spese per il rinnovo di macchinari e impianti, per la tutela di marchi e brevetti, per attività di comunicazione e marketing nonché per la partecipazione a fiere internazionali. È possibile inoltre garantire le linee di credito accordate per l'approntamento di forniture destinate all'export o per l'esecuzione di lavori all'estero; GARANZIA FINANZIARIA SUGLI INVESTIMENTI: Garantisce i finanziamenti erogati da una banca a un’impresa italiana e/o controllata/collegata estera per investimenti all’estero (joint venture,
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
fusioni, acquisizioni, aumenti di capitale in società, realizzazione di insediamenti produttivi, infrastrutture, energie etc.), o a una società italiana o estera per investimenti in Italia in settori di rilevanza strategica per l'economia nazionale (ricerca e sviluppo, infrastrutture, energie etc.); POLIZZA INVESTIMENTI: Con la polizza Investimenti proteggi il capitale investito all’estero (apporto di capitale, beni materiali, garanzie su prestiti o prestiti diretti) per la costituzione di società contro rischi di natura politica. Per investimenti d’importo non superiore a 5 milioni di euro, la polizza è disponibile sul portale ExportPlus.
5- RISCHI DELLA
COSTRUZIONE
POLIZZA C.A.R.: Con la polizza C.A.R. assicuri i danni materiali e diretti alle opere (in corso di realizzazione o preesistenti) e quelli involontariamente cagionati a terzi. La polizza copre i rischi della costruzione anche in Paesi esteri. Per opere di valore non superiore a 2,5 milioni di euro, è disponibile BasiCar, la polizza standard dedicata alle Pmi per un rapido accesso alla copertura di lavori pubblici;
POLIZZA E.A.R.: La polizza E.A.R. assicura tutti i rischi connessi alla costruzione e installazione di macchinari, impianti e costruzioni in acciaio. Prevede una normativa specifica per quanto riguarda le fasi di realizzazione, collaudo di impiantistica e maggiori estensioni per la copertura di errori di progettazione e vizi di materiali o di fornitura;
POLIZZA POSTUMA DECENNALE: Con la Polizza Postuma Decennale ti assicuri dai danni materiali e diretti derivanti da difetto di costruzione nel caso di rovina totale o parziale dell’opera o da gravi difetti costruttivi che compromettono la stabilità dell’opera. Ti assicura inoltre da danni a terzi a causa di sinistro derivante da difetto di costruzione. Le condizioni di polizza possono essere predisposte per lavori privati o pubblici.
POLIZZE RAMO DANNI: Le polizze danni di SACE BT offrono una gamma di soluzioni assicurative dedicate alle Pmi, ai negozi e agli artigiani per proteggersi dai rischi di incendio, furto, responsabilità civile verso terzi e verso gli operai. Possono coprire, inoltre, le esigenze di sicurezza di una abitazione o di un condominio.
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
Legge 227/77; D.LGS 143/98 Legge 326/2003 (art. 6)
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell. 348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione per fornire ogni necessario chiarimento in merito e per concordare eventuali visite aziendali finalizzate all’approfondimento di casi specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: SIMEST – PARTNER D’IMPRESA PER PROGETTI DI
INTERNAZIONALIZZAZIONE – PROTOCOLLO D’INTESA CON CONFIMI
INDUSTRIA
COS’E’ Finanziaria che sostiene lo sviluppo delle imprese italiane impegnate a
realizzare progetti di internazionalizzazione.
OBIETTIVO
Promuovere l’internazionalizzazione delle imprese italiane mediante:
A. Partecipazione al capitale delle società;
B. Individuazione di investimenti ed assistenza economico-
finanziaria;
C. Gestione degli strumenti pubblici per l’internazionalizzazione.
RIFERIMENTO
NORMATIVO ATTUALE
Protocollo d’intesa tra SIMEST e CONFIMI IMPRESA stipulato in data
10 marzo 2015
SOGGETTI AMMESSI Tutte le imprese italiane (in forma singola o aggregata)
TIPOLOGIA DI
FINANZIAMENTI Di seguito le varie tipologie di finanziamenti
1 – FINANZIAMENTI
AGEVOLATI PER
PROGRAMMI DI
INSERIMENTO SUI
MERCATI ESTERI
CARATTERISTICHE: Finanziamenti a tasso agevolato per
programmi aventi natura d’investimento, destinati a favorire la presenza
stabile e duratura di imprese italiane in Paesi Extra-UE;
CONDIZIONI FINANZIAMENTO: Copertura al massimo dell’85%
delle spese previste dal programma, per un importo non superiore a
quello a quello consentito dal “de minimis”;
TASSO: fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 15% del
tasso di riferimento vigente alla data di delibera di concessione del
finanziamento ma non inferiore allo 0,50%;
DURATA: Max 6 anni, compreso un pre ammortamento di 2 anni;
ANTICIPO: fino al 30% del finanziamento;
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
2 - FINANZIAMENTI
AGEVOLATI PER STUDI
DI (PRE)
FATTIBILITA’’E
PROGRAMMI DI
ASSISTENZA TECNICA
INIZIATIVE AGEVOLABILI: 1) Studi di prefattibilità e fattibilità
collegati ad investimenti italiani all’estero; 2) Programmi di assistenza
tecnica collegati ad investimenti italiani all’estero;
TIPOLOGIA AGEVOLAZIONE: Finanziamento agevolato dei costi
previsti per la realizzazione dello studio di fattibilità o del programma di
assistenza tecnica;
IMPORTO MASSIMO DEL FINANZIAMENTO AGEVOLATO:
A) studi di fattibilità collegati ad investimenti commerciali: 100% del
totale delle spese per un massimo di € 100.000; B) Studi di fattibilità
collegati ad investimenti produttivi: 100% del totale delle spese per un
massimo di € 200.000; C) Programmi di assistenza tecnica collegati ad
investimenti: 100% del totale complessivo delle spese per un massimo di
€ 300.000 per un importo non superiore a quello consentito dal
Regolamento Comunitario “de minimis.
DURATA DEL FINANZIAMENTO: A) 3 anni per la realizzazione di
studi di fattibilità, di cui 1 anno di preammortamento; B) 3,5 anni per
assistenza tecnica di cui 1,5 anni di preammortamento con
decorrenza,per entrambe le voci, dalla stipula del contratto di
finanziamento;
TASSO DI INTERESSE: fisso per tutta la durata del finanziamento e
pari al 15% del tasso di riferimento vigente alla data di delibera di
concessione del finanziamento ma non inferiore allo 0,50%;.
3 – FINANZIAMENTI
PATRIMONIALIZZAZIO
NE DELLE PMI
OBIETTIVO: Consolidare la solidità patrimoniale delle imprese
italiane per sostenere la competitività sui mercati esteri
SOGGETTI BENEFICIARI: Tutte le PMI italiane che abbiano
realizzato in ciascuno dei tre esercizi finanziari precedenti la
presentazione della domanda, un fatturato estero pari, in media, ad
almeno il 35% del fatturato aziendale totale. Al momento
dell’erogazione del finanziamento le PMI beneficiarie, devono essere
costituite in forma di SpA;
IMPORTO MASSIMO DEL FINANZIAMENTO AGEVOLATO:
max 300.000 euro e comunque non superiore al 25% del patrimonio
netto. L’importo non può essere superiore a quello consentito dal
Regolamento Comunitario “de minimis;
TASSO: Fisso per il periodo di preammortamento e pari al tasso di
riferimento. Nella fase di rimborso, il tasso è agevolato in caso di esito
favorevole della verifica prevista dalla normativa
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
4 – PRIMA
PARTECIPAZIONE A
FIERE E MOSTRE
INIZIATIVE AGEVOLABILI: la prima partecipazione ad una
fiera/mostra sui mercati extra UE. Il finanziamento può essere concesso
per la prima partecipazione a più fiere/mostre diverse, anche nello stesso
Paese;
SPESE FINANZIABILI: A) spese di funzionamento (affitto spazio
espositivo e suo allestimento, personale esterno, ecc.); B) spese per
attività promozionali (riconducibili alla fiera/mostra); C) spese per
interventi vari (20% forfettario della somma delle spese precedenti);
IMPORTO DEL FINANZIAMENTO AGEVOLATO: A) €
100.000,00 per ciascuna PMI o aggregazione di PMI riconducibili alla
stessa proprietà; B) € 300.000,00 per l’aggregazione di PMI non
riconducibili alla stessa proprietà (€ 200.000,00 nel caso di due PMI
aggregate e € 300.000,00 nel caso di tre o più PMI aggregate). Il
finanziamento può coprire fino ad un massimo dell'85% dell'importo
delle spese, per un importo non superiore a quello consentito dal
Regolamento Comunitario “de minimis”;
DURATA DEL FINANZIAMENTO: La durata complessiva è di 4
anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale;
TASSO: fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 15% del
tasso di riferimento vigente alla data di delibera di concessione del
finanziamento ma non inferiore allo 0,50%;.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
5 – SOSTEGNO DEI
CREDITI
ALL’ESPORTAZIONE
OBIETTIVO: Tramite il contributo agli interessi le imprese italiane
possono offrire agli acquirenti esteri, di beni di investimento, dilazioni di
pagamento a medio/lungo termine a tassi competitivi ed in linea con
quelli offerti dai competitors dei paesi OCSE (tassi “CIRR”);
ESPORTAZIONI AGEVOLABILI: Forniture di macchinari, impianti,
studi e progettazioni, parti di ricambio e servizi.
PAESI OBIETTIVO: Nessuna limitazione
FORMA DI INTERVENTO: Contributo in conto interessi su
finanziamenti o sconti di effetti, concessi da banche e società di
forfaiting;
FORME DI SOSTEGNO:
A) CREDITO FORNITORE: Sconto pro soluto o pro solvendo di titoli di
credito
In base alle rate del piano di ammortamento (capitale + interessi)
vengono emessi dal debitore estero titoli di credito (promissory notes o
bills of exchange) che l'esportatore provvede a scontare sul mercato
interno o estero con girata piena o senza ricorso. Lo sconto è effettuato a
tasso fisso di mercato, con deduzione degli interessi in via anticipata ed
accredito all'esportatore del netto ricavo.
Su richiesta di una banca italiana intermediaria o dell'esportatore (nel
caso di sconto sul mercato estero), SIMEST corrisponde, in un'unica
soluzione, un contributo in conto interessi pari alla differenza tra il netto
ricavo degli effetti al tasso di sconto di mercato (ritenuto congruo da
SIMEST e nei limiti ammissibili) e il valore attuale degli stessi al tasso
CIRR pagato dall'acquirente estero.
La misura del margine congruo riconoscibile è pari all'1% o all'1,125% a
seconda che l'importo dello smobilizzo sia rispettivamente superiore o
uguale a 3 milioni di euro o inferiore a 3 milioni di euro, secondo i
termini previsti dalla Circolare SIMEST n. 4/2013
(http://www.simest.it/page.php?id=61).
A1) FINANZIAMENTO ALL’ESPORTATORE: L'esportatore ottiene da
una banca un'anticipazione a tasso fisso CIRR a fronte del credito
concesso alla controparte estera.
Su richiesta della banca, che opera con raccolta a tasso variabile,
SIMEST effettua un "intervento di stabilizzazione del tasso" in base al
quale, per ciascun semestre, si calcola la differenza tra gli interessi al
tasso di finanziamento della banca (Libor/Euribor + spread nella misura
ammissibile) e gli interessi al tasso CIRR corrisposto dal debitore estero;
SIMEST paga alla banca la differenza se positiva, mentre la incassa se
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
negativa.
Lo spread riconoscibile è pari all'1% o all'1,50% a seconda che la durata
del periodo di rimborso sia rispettivamente inferiore o uguale a 10 anni
oppure superiore a 10 anni, secondo i termini previsti dalla Circolare
SIMEST n. 4/2013.
B) CREDITO ACQUIRENTE O FINANZIARIO: Il credito acquirente si
realizza qualora una banca italiana/estera (ovvero un consorzio di
banche) stipuli una convenzione finanziaria con l'acquirente estero per la
concessione di un credito a medio/lungo termine al tasso fisso basato sul
CIRR.
Mediante prelievi sulla convenzione finanziaria, l'acquirente estero
regola in contanti l'esportatore italiano, contro documenti di
spedizione/esecuzione della fornitura.
Così come nel caso del credito fornitore con anticipazione bancaria,
tramite un intervento di stabilizzazione la banca finanziatrice, a fronte
della corresponsione del tasso CIRR, ottiene da SIMEST, in termini di
ritorno sull'operazione di finanziamento, un tasso d'interesse di mercato
basato sul proprio costo della raccolta a tasso variabile (Libor/Euribor) +
lo spread nella misura ammissibile.
I margini sul costo della raccolta (Euribor/Libor) sono riconosciuti in
relazione alle caratteristiche del finanziamento e in base alle condizioni
prevalenti sul mercato al momento dell'istruttoria da parte di SIMEST -
Circolare SIMEST n. 2/2014 (http://www.simest.it/key-
listing/uploads/circolare_2_del_2014.pdf).
NORMATIVE DI
RIFERIMENTO
D.LGS 143/98, ex L. 227/77;
LEGGE 6 AGOSTO 2008 N. 133
LEGGE 394/81;
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione per
fornire ogni necessario chiarimento in merito e per concordare eventuali
visite aziendali finalizzate all’approfondimento di casi specifici.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
OGGETTO: IL RATING DI LEGALITÀ – DEFINIZIONE E A COSA SERVE
COS’E’
Il Rating di legalità è una valutazione che viene attribuita alle
imprese e della quale si tiene conto in sede di concessione di
finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in
sede di accesso al credito bancario;
costituisce uno strumento di promozione della legalità e dei
principi etici nei comportamenti aziendali, al fine di elevare la
sicurezza e la concorrenzialità nelle attività economiche;
è un sistema di premialità per le imprese che rispettano la legge
e/o si allineano ai più elevati standard etico/sociali e/o di governance,
adeguando la propria organizzazione in tale direzione.
A COSA SERVE
Accesso al credito bancario: gli istituti di credito che omettono
di tener conto del rating attribuito in sede di concessione dei
finanziamenti alle imprese sono tenuti a trasmettere alla Banca
d’Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta;
concessione di finanziamenti pubblici: ad esempio il recente
Bando ICT Regione Emilia-Romagna;
visibilità della società: che viene inserita in un “elenco di
imprese virtuose”.
DESTINATARI E
REQUISITI
Le imprese che hanno sede operativa nel territorio nazionale;
che abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di
euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta di rating,
riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza e risultante
da un bilancio regolarmente approvato dall'organo aziendale
competente e pubblicato ai sensi di legge;
che siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni.
RANGE DI
ATTRIBUZIONE
Il Rating di legalità ha un range tra un minimo di 1 stelletta e un massimo di 3 stellette attribuito dall’Autorità sulla base delle
dichiarazioni delle aziende che verranno verificate tramite controlli
incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni
interessate.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
1 “STELLETTA”
Per ottenere il punteggio minimo l’azienda dovrà dichiarare che
l’imprenditore e gli altri soggetti rilevanti ai fini del rating(direttore
tecnico, direttore generale, rappresentante legale, amministratori, soci)
non sono destinatari di misure di prevenzione e/o cautelari,
sentenze/decreti penali di condanna, sentenze di patteggiamento per
reati tributari ex d.lgs. 74/2000, per reati ex d.lgs. n. 231/2001, per i
reati di cui agli articoli 346, 346 bis, 353, 353 bis, 354, 355 e 356 del
codice penale e per il reato di cui all’art. 2, commi 1 e 1 bis del d.l. n.
463/1983, convertito dalla legge n. 638/1983.
Per i reati di mafia, oltre a non avere subito condanne, non deve essere
stata iniziata azione penale ai sensi dell'art. 405 c.p.p., né l'impresa
dovrà essere destinataria di comunicazioni o informazioni antimafia
interdittive in corso di validità.
Nei confronti dell'impresa, inoltre, non dovrà essere stato disposto il
commissariamento in base al d.l. n.90/2014 successivamente convertito
in legge.
L’impresa stessa non deve essere destinataria di sentenze di condanna
né di misure cautelari per gli illeciti amministrativi dipendenti dai reati
di cui al citato d.lgs. n. 231/2001.
L’impresa non dovrà inoltre, nel biennio precedente la richiesta di
rating, essere stata condannata per illeciti antitrust gravi o per
violazioni del codice del consumo, per mancato rispetto delle norme a
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per violazioni
degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali nei confronti
dei propri dipendenti e collaboratori.
Non dovrà inoltre avere subito accertamenti di un maggior reddito
imponibile rispetto a quello dichiarato, né avere ricevuto provvedimenti
di revoca di finanziamenti pubblici per i quali non abbia assolto gli
obblighi di restituzione e non essere destinataria di provvedimenti di
accertamento del mancato pagamento di imposte e tasse.
Dovrà inoltre dichiarare di non essere destinataria di provvedimenti
sanzionatori dell’ANAC di natura pecuniaria e/o interdittiva e che non
sussistono annotazioni nel Casellario informatico delle imprese di cui
all’art. 8 del D.P.R. n. 207/2010 che implichino preclusioni alla stipula
di contratti con la Pubblica amministrazione o alla partecipazione a
procedure di gara o di affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi
o forniture.
L’impresa dovrà inoltre dichiarare di effettuare pagamenti e transazioni
finanziarie di ammontare superiore alla soglia di mille euro
esclusivamente con strumenti di pagamento tracciabili.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
DA 2 A 3
“STELLETTE”
Il regolamento prevede ulteriori requisiti che, se rispettati, garantiranno
alle imprese il punteggio massimo di 3 “stellette”.
Se ne verranno rispettati almeno 6 si otterranno 2 “stellette”.
In particolare le aziende dovranno:
� rispettare i contenuti dei Protocolli di legalità sottoscritti dal
Ministero dell’Interno e, a livello locale, dalle Prefetture e dalle
associazioni di categoria;
� utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per
importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
� adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di
conformità delle attività aziendali a disposizioni normative
applicabili all’impresa o un modello organizzativo ai sensi del
d.lgs. 231/2001;
� adottare processi per garantire forme di Corporate Social
Responsibility;
� essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di
servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di
infiltrazione mafiosa;
� avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati
dalle associazioni di categoria;
� di aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di
contrasto della corruzione.
Sarà valorizzata anche la denuncia all’autorità giudiziaria, o alle forze
di polizia, di reati previsti dal Regolamento commessi a danno
dell’imprenditore o dei propri familiari e collaboratori, qualora alla
denuncia sia seguito l’esercizio dell’azione penale.
DURATA
Il Rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile
su richiesta.
In caso di perdita di uno dei requisiti base, necessari per ottenere 1
“stelletta”, l’Autorità dispone la revoca del rating.
Se vengono meno i requisiti grazie ai quali l’azienda ha ottenuto un
rating più alto l’Antitrust riduce il numero di stellette.
L’Autorità manterrà aggiornato sul proprio sito l’elenco delle imprese
cui il Rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato, con la
relativa decorrenza.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
� Art. 5-ter del decreto legge 1/2012, convertito con modificazioni
dalla Legge 27/2012: attribuisce all’Autorità garante della
concorrenza e del mercato il compito di procedere, in raccordo
con i Ministeri della Giustizia e dell’Interno, all’elaborazione e
all’attribuzione, su istanza di parte, di un Rating di legalità per
le imprese operanti nel territorio nazionale che raggiungano un
fatturato minimo di due milioni di euro;
� Delibera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato
del 14 novembre 2012: approvato il Regolamento di attuazione,
per l’attribuzione del “Rating di legalità”;
� Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dello
Sviluppo Economico n. 57/2014: Regolamento per
l’individuazione delle modalità in base alle quali si tiene conto
del rating di legalità.
PRESENTAZIONE
DELLA DOMANDA
L’impresa deve presentare domanda all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) compilando un apposito modulo
in formato elettronico disponibile a questo link:
http://www.agcm.it/trasp-statistiche/doc_download/4586-formularioratingv2-dic2014.html.
Inoltre la domanda deve essere sottoscritta dal legale rappresentante
dell’impresa e deve essere inoltrata per via telematica seguendo le
istruzioni contenute in questo link:
http://www.agcm.it/rating-di-legalita/domanda-di-atribuzione-del-rating-di-legalita/6321-istruzioni-per-linoltro-della-domanda-di-attribuzione-del-rating.html.
L'Autorità provvederà a comunicare all'indirizzo di Posta Elettronica
Certificata (PEC) aziendale indicato all'interno della domanda l'esito
della richiesta.
Nel caso di ottenimento del rating, l'impresa sarà inserita nell'elenco
previsto dall'art. 8 del Regolamento, pubblicato nell'apposita sezione
del sito dell’AGCM.
La tempistica, in mancanza di richieste ulteriori di documentazione, è di
60 giorni dall’inoltro della domanda.
INFO
Secondo dati appena pubblicati vi è un aumento crescente delle
richieste di Rating di legalità da parte delle imprese.
Già nel corso del 2014 le richieste erano più che raddoppiate rispetto al
2013.
Ad oggi (dati febbraio 2015) siamo a un 60% in più rispetto all’anno
precedente, a testimonianza che le aziende hanno valutato che può
rappresentare uno strumento in più per agevolare il proprio lavoro, con
il non trascurabile vantaggio che le spese sono praticamente inesistenti.
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione
per fornire ogni necessario chiarimento in merito e per concordare
eventuali visite aziendali finalizzate all’approfondimento di casi
specifici.
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OGGETTO: ACCORDO PER IL CREDITO 2015 PER LE PMI TRA ABI E ASSOCIAZIONI
IMPRENDITORIALI
DI COSA SI TRATTA
E’ la riproposizione di un accordo del 1 luglio 2013 tra ABI e
Associazioni di rappresentanza delle imprese che avevano firmato un
intesa denominata "Accordo per il credito 2013" che proponeva misure
di allungamento dei mutui, un più ampio periodo di estendibilità degli
stessi e, per le operazioni di sospensione, la possibilità di ricomprendere
in tale tipologia di intervento anche i cosiddetti “conti correnti
ipotecari”.
DESTINATARI E
REQUISITI
L’accordo è rivolto alle piccole e medie imprese come definite dalla
normativa comunitaria, appartenenti a qualsiasi settore. Per i limiti
dimensionali di tali imprese, si fa riferimento all’art. 2 D.M. 18 aprile
2005 del Ministro dello Sviluppo Economico e gli stessi devono
intendersi riferiti alla singola impresa richiedente, anche se
appartenente ad un gruppo, la quale sia residente in Italia o che, anche
se estera, abbia in Italia la stabile organizzazione. Al riguardo, sembra
ritenersi coerente con i presupposti e le finalità dell’accordo, in deroga
alla normativa comunitaria di riferimento, verificare il possesso dei
requisiti dimensionali della singola impresa sempre ed esclusivamente
sul bilancio civilistico e non su quello consolidato. Rientrano
nell’ambito di applicazione dell’accordo anche le ditte individuali ed i
professionisti, a condizione che il finanziamento per il quale si richiede
l’operazione di allungamento/sospensione sia stato erogato per
l’esercizio dell’attività imprenditoriale e non per altri fini.
TIPOLOGIA DI
INTERVENTI
Gli interventi finanziari previsti per le imprese sono di 3 tipi:
1. Imprese in ripresa, in tema di sospensione e allungamento dei
finanziamenti;
2. Imprese in sviluppo, per il finanziamento dei progetti
imprenditoriali di investimento ed il rafforzamento della
struttura patrimoniale delle imprese;
3. Imprese e PA, per lo smobilizzo dei crediti vantati dalle
imprese nei confronti della Pubblica amministrazione.
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1) IMPRESE IN
RIPRESA
A) SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO IN CONTO CAPITALE
DELLE RATE DI MUTUI E LEASING
L’Accordo prevede la possibilità per le PMI di ottenere la sospensione
del pagamento della quota capitale dei mutui e dei leasing finanziari
che risultino in essere alla data della firma dell’Accordo in relazione ai
quali non sia stata richiesta la sospensione o l’allungamento
nell’arco dei 24 mesi precedenti alla data di presentazione della
domanda di sospensione o di allungamento.
La sospensione del pagamento delle rate potrà essere richiesta per un
periodo massimo di 12 mesi su operazioni di mutuo - anche agevolato -
e di leasing “immobiliare” e per un periodo massimo di 6 mesi su
operazioni di leasing “mobiliare - strumentale”. Al momento della
richiesta di sospensione, le rate devono essere in scadenza o già scadute
(non pagate o pagate solo parzialmente) da non più di 90 giorni dalla
data di presentazione della domanda e l’impresa deve essere classificata
“in bonis” dalla banca finanziatrice.
Le operazioni di sospensione determinano la traslazione del piano di
ammortamento per un periodo analogo mentre gli interessi sul capitale
sospeso sono corrisposti alle scadenze originarie; nel caso di leasing,
sarà coerentemente postergato anche l’esercizio dell’opzione di riscatto.
Potranno beneficiare della sospensione anche le aperture di conto
corrente ipotecario a condizione che il finanziamento sia già in
ammortamento alla data di presentazione della domanda e che sia
presente un piano di rimborso rateale nel quale siano identificabili le
quote capitale e interessi delle singole rate.
Nel caso in cui al momento della sospensione non siano registrate
difficoltà nel rimborso del prestito, oppure l’operazione sia stata
garantita dal Fondo Centrale di Garanzia (direttamente o per il tramite
dei Confidi), le operazioni di sospensione sono realizzate allo stesso
tasso di interesse previsto dal contratto originario.
Qualora, al momento della sospensione sussistano invece difficoltà nel
rimborso delle rate, la banca potrà valutare la variazione in aumento del
tasso di interesse in misura comunque non superiore ai 75 punti base
(+0,75%). Trascorsi 24 mesi, al finanziamento tornerà ad essere
applicato il tasso originariamente pattuito, a condizioni che l’impresa
sia stata nel frattempo regolare nel rimborso delle rate in scadenza.
B) OPERAZIONI DI ALLUNGAMENTO DEI MUTUI E DELLE
ANTICIPAZIONI A BREVE TERMINE
L’Accordo prevede la possibilità per le PMI di allungare la durata dei
mutui e dei finanziamenti a breve termine che risultino già in essere alla
data della firma dell’Accordo in relazione ai quali non sia stata
richiesta la sospensione o l’allungamento nell’arco dei 24 mesi
precedenti alla data di presentazione della domanda di sospensione o di
allungamento:
· per le operazioni di mutuo il periodo massimo di allungamento è pari
al 100% della durata residua del piano di ammortamento, con il limite
massimo di 3 anni per i mutui chirografari e di 4 anni per i mutui
ipotecari;
· per le operazioni di finanziamento a breve termine per anticipazione
di crediti, l’allungamento potrà essere richiesto fino al limite massimo
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di 270 giorni (9 mesi), per sostenere le esigenze di cassa in relazione a
ritardi/insoluti di pagamento che l’impresa ha registrato su crediti certi
ed esigibili anticipati dalla banca.
Sulle operazioni di allungamento, le banche valuteranno in autonomia
eventuali variazioni del tasso di interesse rispetto alle condizioni
inizialmente pattuite. Le operazioni di allungamento potranno essere
realizzate allo stesso tasso di interesse previsto dal contratto originario
qualora l’impresa richiedente, entro 12 mesi dall’ottenimento
dell’allungamento richiesto, avvii – alternativamente - processi di
rafforzamento patrimoniale attraverso apporti di soci e/o di terzi oppure
processi di aggregazione volti al rafforzamento del profilo economico
e/o patrimoniale dell’impresa.
Le banche potranno valutare l’eventuale richiesta di garanzie aggiuntive
sull’operazione di finanziamento al fine di mitigare o annullare
possibili incrementi di tasso, considerando la misura e la qualità della
garanzia nonché il merito creditizio dell’impresa richiedente.
C) ULTERIORI CONDIZIONI DI REALIZZAZIONE DELLE
OPERAZIONI
• alle PMI non saranno addebitate spese ed altri oneri aggiuntivi
rispetto a quelli eventualmente sostenuti dalla banca nei
confronti di terzi ai fini della realizzazione delle operazioni di
sospensione o allungamento e dei quali la banca stessa si
impegna a dare adeguata evidenza;
• qualora il finanziamento o i finanziamenti oggetto delle
operazioni di sospensione o allungamento siano assistiti da
garanzie (personali e/o reali), l’estensione delle stesse per il
periodo di ammortamento aggiuntivo è condizione necessaria ai
fini della realizzazione dell’operazione;
• le banche che abbiano valutato positivamente l’impresa ai fini
dell’accesso alle operazioni di sospensione o allungamento si
impegnano a non ridurre contestualmente gli altri fidi concessi
all’impresa qualora questa continui a mantenere prospettive di
continuità aziendale.
2) IMPRESE IN
SVILUPPO
L’Accordo istituisce un plafond denominato “Imprese in Sviluppo” con
dotazione iniziale di 10 miliardi di euro, finalizzato alla concessione di
finanziamenti destinati al sostegno di investimenti in beni materiali ed
immateriali strumentali all’attività d’impresa.
Possono essere oggetto di finanziamento anche investimenti avviati nei
6 mesi precedenti al momento di presentazione della domanda.
Il plafond è la risultante di plafond individuali attivati dalle singole
banche aderenti all’iniziativa, utilizzando la provvista acquisita dalla
BCE o dalla CDP, ovvero attraverso altri canali di finanziamento
particolarmente competitivi che consentano di praticare all’impresa
condizioni di accesso al credito vantaggiose.
Le condizioni economiche applicate ai finanziamenti di cui all’Accordo
sarà determinato sulla base di due elementi:
a) costo della provvista per la banca;
b) spread in funzione della qualità dell’impresa e del progetto di
investimento.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
Al fine di agevolare la comparabilità con le condizioni di mercato, la
banca comunicherà al cliente il tasso di interesse finito e le due
componenti che lo determinano (ovvero costo della provvista e spread).
Sui finanziamenti potranno essere acquisite garanzie da parte del Fondo
Centrale di Garanzia, SACE, ISMEA, Confidi.
In questo caso la banca metterà in evidenza la riduzione del tasso di
interesse resa possibile dalla presenza di una garanzia idonea.
3) IMPRESE E
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
Nell’ambito dell’accordo l’ABI si impegna a realizzare un plafond
denominato “Imprese e P.A.” con una dotazione iniziale di 10 miliardi
di euro da utilizzare per l’anticipazione di crediti vantati dalle imprese
nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Il plafond è la risultante di plafond individuali attivati dalle singole
banche aderenti all’iniziativa utilizzando la provvista acquisita dalla
BCE, ovvero attraverso altri canali di finanziamento particolarmente
competitivi che consentano di praticare all’impresa condizioni di
accesso al credito vantaggiose.
Il plafond potrà essere utilizzato mediante una delle seguenti modalità:
a) sconto pro soluto anche con garanzia dello Stato concessa ai sensi
dell’art. 37 DL 66/2014;
b) anticipazione del credito con cessione dello stesso (realizzata anche
nella forma dello sconto pro solvendo);
c) anticipazione del credito senza la cessione dello stesso.
I crediti che possono essere oggetto di smobilizzo ai sensi dell’Accordo
devono essere certificati come certi liquidi ed esigibili ai sensi dell’art.
9 comma 3 bis del D.L. 29 novembre 2008 n. 185 così come
successivamente integrato e modificato, secondo la procedura
individuata dai decreti attuativi.
Per le imprese che presentino esposizioni scadute e/o sconfinanti da
oltre 90 giorni (e fino ad un massimo di 180 giorni) la banca può
valutare la realizzazione dell’operazione, tenuto conto degli impatti e
dei vincoli regolamentari, qualora il ritardo nel pagamento all’impresa
sia imputabile al mancato incasso dei crediti vantati dalla P.A. per i
quali l’impresa richiede l’attivazione del plafond di cui all’Accordo.
Nel caso di anticipazione senza la cessione del credito, l’impresa si
impegna a dare alla banca mandato irrevocabile all’incasso del credito
vantato nei confronti della P.A. Inoltre l’operazione dovrà essere
necessariamente coperta dalla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia
(diretta o ottenuta per il tramite dei Confidi).
Le condizioni economiche applicate ai finanziamenti di cui all’Accordo
sarà determinato sulla base di due elementi:
a) costo della provvista per la banca (indicativamente non superiore al
costo di accesso alla provvista BCE);
b) spread in funzione della qualità dell’impresa, del garante e della
struttura dell’operazione.
Al fine di agevolare la comparabilità con le condizioni di mercato, la
banca comunicherà al cliente il tasso di interesse finito e le due
componenti che lo determinano (ovvero costo della provvista e spread).
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 13 DEL 19/06/2015 ECONOMICO
PRESENTAZIONE
DELLA DOMANDA
Le richieste per l’attivazione degli strumenti previsti dal nuovo
Accordo, possono essere presentate agli Intermediari aderenti fino al 31
dicembre 2017.
Entro il 31 dicembre di ogni anno sarà attuata una revisione al fine di
migliorare i contenuti dell’Accordo ovvero adeguarli ad obblighi
normativi e regolamentari.
Importante evidenziare come l’adesione all’Accordo da parte degli
Intermediari sia volontaria; non è prevista pertanto nessuna forma di
automatismo nella concessione delle misure previste. Nell’eseguire le
istruttorie, gli Intermediari aderenti si attengono al principio della sana
e prudente gestione, nel rispetto delle proprie procedure e ferma
restando la loro autonoma valutazione.
Per le banche già aderenti all’Accordo per il Credito 2013, l’adesione
all’iniziativa “Imprese in Ripresa” si intende automaticamente
acquisita, salvo formale disdetta da comunicare all’ABI.
Le Imprese che richiedono l’attivazione delle operazioni previste
all’Accordo, s’impegnano a fornire agli Intermediari elementi che
evidenzino prospettive di sviluppo o di continuità aziendale (ad
esempio: portafoglio ordini, business plan, ecc.).
L’elenco delle banche e degli intermediari finanziari aderenti ad oggi
all’iniziativa è disponibile al seguente link: http://www.abi.it/DOC_Mercati/Crediti/Credito-alle-imprese/Accordo-credito-
2013/Banche%20Aderenti/BancheAderenti_AccordoCredito2013.pdf
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
• 28 febbraio 2012 nuove misure per il credito alle PMI;
• 1 luglio 2013 Accordo per il credito 2013
• 31 marzo 2015 Accordo per il credito 2015
INFO
L’Area Economica dell’Associazione (Dott. Claudio Trentini – cell.
348/7053539 – email: [email protected]) è a disposizione
per fornire ogni necessario chiarimento in merito e per concordare
eventuali visite aziendali finalizzate all’approfondimento di casi
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