Notiziario LIA ottobre n.3

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D opo quasi un anno dal rinnovo del- le cariche, con la contestuale conferma del mio mandato in qualità di presidente, è per me un piacere annunciare che sono ormai trascorsi die- ci anni dalla costituzione della nostra associazio- ne, sicuramente una delle più giovani nel panorama associazionistico berga- masco, ma che in questo non lungo lasso di tempo, ha raggiunto livelli di rap- presentatività maggiori di strutture storiche del no- stro territorio sia nell’am- bito dell’artigianato che nei servizi e nell’industria. Ritengo a questo punto doveroso fare il punto del- la situazione, ripercorren- do velocemente le tappe fondamentali e ribadendo i principi che hanno dato vita a questa associazione da sempre vicina alle PMI, il motore trainante della nostra economia ma che troppo spesso vengono “snobbate” o non assistite a dovere. Sentita l’esigenza di un gruppo di imprenditori, di vari settori, di sentirsi rappresentati all’interno del panorama economico bergamasco, la LIA viene costituita il 10/11/1999 da 22 soci fondatori e da subito aderisce alla CLA- AI (Confederazione delle Libere Associazioni Arti- giane Italiane), organizza- zione nazionale firmataria degli accordi contrattuali ed interconfederali per il settore dell’artigianato e delle PMI. Consolida poi la propria struttura operativa costituendo la LIA servizi per l’impresa Srl, società operativa dell’Associazio- ne per la fornitura di ser- vizi, e successivamente, la LIAEUROFIDI, consorzio di garanzia fidi per garanti- re l’accesso agevolato al finanziamento delle im- prese. Infine, dopo esser diventata parte costituen- te degli Enti Bilaterali ber- gamaschi, Edilcassa, E.B.A. (enti bilaterali dell’ar- tigianato di Bergamo), CPTA (comitato pariteti- co territoriale artigiano per l’Igiene e la sicurezza sul lavoro); nel Marzo del 2007, insieme ad altre otto associazioni, diventa parte costituente di un nuovo soggetto di rappresentan- za delle imprese, il Comita- to di Imprese & Territorio: uno strumento unitario a disposizione delle piccole e medie imprese, volto a rappresentarne con deter- minazione gli interessi e le aspirazioni. Oggi, uomini e donne del- la LIA occupano posizioni di primo piano all’interno di enti territoriali come la presidenza all’ELBA, la presidenza e consiglio al CPTA, Consiglio CCIAA, Consiglio e giunta Edilcas- sa e una serie di partecipa- zioni a commissioni. Neanche i più ottimisti di quei 22 soci fondatori avrebbero potuto immagi- nare per la LIA una crescita così importante ed in così poco tempo, riuscendo ad ottenere un radicamento forte e stabile su tutto il territorio, ed un consenso sempre maggiore tra le PMI che cercano e trovano nella nostra associazione un valido supporto, per quell’assistenza e rappre- sentanza ormai necessaria allo svolgimento della loro attività. Concludendo, possiamo sicuramente affermare, anche con un pizzico d’or- goglio, che in questi primi 10 anni tanto è stato fatto, ma è anche certo che non abbiamo voglia di guar- darci allo specchio e que- sto traguardo non deve quindi essere considerato come un punto d’arrivo, ma piuttosto punto di par- tenza per un’associazione che proprio non ci sta solo a guardare. Marco Amigoni Presidente LIA Periodico di informazione dell’Associazione LIA - Via Canovine, 46 - 24126 BERGAMO Tel. 035 322327 - Fax 035 3840525 - www.liabergamo.org Periodico di informazione dell’associazione n° 3 - Ottobre 2009 Editoriale Per non incorrere in facili fraintendimenti, ci tengo subito a precisare che la mia non vuole essere una provocazione, ma soltan- to una semplice constatazione dettata da una situazione che possiamo riassumere così: più di 4000 imprese associate entro fine 2009! Pronti a celebrare il decennale della nostra associazione, i numeri raggiunti ci fanno capire come la LIA sia stata ben accolta dal mondo imprenditoriale e associativo bergamasco, vedendo crescere di anno in anno il numero degli associati e quindi del consenso da parte di tutti gli interessati. Una crescita che, preciso nuovamente, non ci vede come prima associazione datoriale bergamasca ma, ed anche questo ci tengo molto a sottolinearlo, in questi dieci anni è riuscita a fare molto di più di quanto non abbiano fatto nello stesso periodo altre associazioni presenti nel territorio. Tutto questo, tenendo presente che sin dalla sua costituzione la LIA ha operato sicura- mente in modo trasversale, ma con scelte ben diverse dalla maggior parte delle al- tre associazioni, rinunciando per principio e dal principio al facile e comodo business storico della tenuta delle buste paga e delle contabilità, scelta questa che, visto i traguardi raggiunti, evidentemente ha conquistato i nostri rappresentati. Merito quindi a tutte quelle persone che hanno collaborato e contribuito a fare della LIA quell’Associazione apprezzata e rispettata nell’ambiente, che da sempre è al fianco delle piccole e medie imprese, e che già da ora, come sempre ha fatto, lavorerà per restare sempre in prima fila partendo dalla nostra ferma volontà di veder riconosciti, a tutti i livelli, i traguardi raggiunti. [email protected] Tel. 035 32 23 77 Fax 035 38 40 525 LIARELAZIONA Giorgio Violi DIECI ANNI PER ARRIVARE… PRIMA 10° anniversario Una crescita importante in così poco tempo Liberi Imprenditori Associati CLAAI

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Notiziario LIA ottobre n.3 2009

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Page 1: Notiziario LIA ottobre n.3

Dopo quasi un anno dal rinnovo del-le cariche, con la

contestuale conferma del mio mandato in qualità di presidente, è per me un piacere annunciare che sono ormai trascorsi die-ci anni dalla costituzione della nostra associazio-ne, sicuramente una delle più giovani nel panorama associazionistico berga-masco, ma che in questo non lungo lasso di tempo, ha raggiunto livelli di rap-presentatività maggiori di strutture storiche del no-stro territorio sia nell’am-bito dell’artigianato che nei servizi e nell’industria.Ritengo a questo punto doveroso fare il punto del-la situazione, ripercorren-do velocemente le tappe fondamentali e ribadendo i principi che hanno dato vita a questa associazione da sempre vicina alle PMI, il motore trainante della nostra economia ma che troppo spesso vengono “snobbate” o non assistite a dovere. Sentita l’esigenza di un gruppo di imprenditori, di vari settori, di sentirsi rappresentati all’interno del panorama economico bergamasco, la LIA viene costituita il 10/11/1999 da 22 soci fondatori e da subito aderisce alla CLA-

AI (Confederazione delle Libere Associazioni Arti-giane Italiane), organizza-zione nazionale firmataria degli accordi contrattuali ed interconfederali per il settore dell’artigianato e delle PMI. Consolida poi la propria struttura operativa costituendo la LIA servizi per l’impresa Srl, società operativa dell’Associazio-ne per la fornitura di ser-vizi, e successivamente, la LIAEUROFIDI, consorzio di garanzia fidi per garanti-re l’accesso agevolato al finanziamento delle im-prese. Infine, dopo esser diventata parte costituen-te degli Enti Bilaterali ber-gamaschi, Edilcassa, E.B.A. (enti bilaterali dell’ar-tigianato di Bergamo), CPTA (comitato pariteti-co territoriale artigiano per l’Igiene e la sicurezza sul lavoro); nel Marzo del 2007, insieme ad altre otto associazioni, diventa parte costituente di un nuovo soggetto di rappresentan-za delle imprese, il Comita-to di Imprese & Territorio: uno strumento unitario a disposizione delle piccole e medie imprese, volto a rappresentarne con deter-minazione gli interessi e le aspirazioni. Oggi, uomini e donne del-la LIA occupano posizioni di primo piano all’interno

di enti territoriali come la presidenza all’ELBA, la presidenza e consiglio al CPTA, Consiglio CCIAA, Consiglio e giunta Edilcas-sa e una serie di partecipa-zioni a commissioni.Neanche i più ottimisti di quei 22 soci fondatori avrebbero potuto immagi-nare per la LIA una crescita così importante ed in così poco tempo, riuscendo ad ottenere un radicamento forte e stabile su tutto il territorio, ed un consenso sempre maggiore tra le PMI che cercano e trovano nella nostra associazione un valido supporto, per quell’assistenza e rappre-sentanza ormai necessaria allo svolgimento della loro attività.Concludendo, possiamo sicuramente affermare, anche con un pizzico d’or-goglio, che in questi primi 10 anni tanto è stato fatto, ma è anche certo che non abbiamo voglia di guar-darci allo specchio e que-sto traguardo non deve quindi essere considerato come un punto d’arrivo, ma piuttosto punto di par-tenza per un’associazione che proprio non ci sta solo a guardare.

Marco AmigoniPresidente LIA

Periodico di informazione dell’Associazione LIA - Via Canovine, 46 - 24126 BERGAMOTel. 035 322327 - Fax 035 3840525 - www.liabergamo.org

Periodico di informazione dell’associazione

n° 3 - Ottobre 2009

Editoriale

Per non incorrere in facili fraintendimenti, ci tengo subito a precisare che la mia non vuole essere una provocazione, ma soltan-to una semplice constatazione dettata da una situazione che possiamo riassumere così: più di 4000 imprese associate entro fi ne 2009!Pronti a celebrare il decennale della nostra associazione, i numeri raggiunti ci fanno capire come la LIA sia stata ben accolta dal mondo imprenditoriale e associativo bergamasco, vedendo crescere di anno in anno il numero degli associati e quindi del consenso da parte di tutti gli interessati. Una crescita che, preciso nuovamente, non ci vede come prima associazione datoriale bergamasca ma, ed anche questo ci tengo molto a sottolinearlo, in questi dieci anni è riuscita a fare molto di più di quanto non abbiano fatto nello stesso periodo altre associazioni presenti nel territorio. Tutto questo, tenendo presente che sin dalla sua costituzione la LIA ha operato sicura-mente in modo trasversale, ma con scelte ben diverse dalla maggior parte delle al-tre associazioni, rinunciando per principio e dal principio al facile e comodo business storico della tenuta delle buste paga e delle contabilità, scelta questa che, visto i traguardi raggiunti, evidentemente ha conquistato i nostri rappresentati.Merito quindi a tutte quelle persone che hanno collaborato e contribuito a fare della LIA quell’Associazione apprezzata e rispettata nell’ambiente, che da sempre è al fi anco delle piccole e medie imprese, e che già da ora, come sempre ha fatto, lavorerà per restare sempre in prima fi la partendo dalla nostra ferma volontà di veder riconosciti, a tutti i livelli, i traguardi raggiunti.

[email protected]. 035 32 23 77 Fax 035 38 40 525

LIARELAZIONA

Giorgio Violi

DIECI ANNI PER ARRIVARE…

PRIMA10° anniversarioUna crescita importantein così poco tempo

Liberi Imprenditori Associati

CLAAI

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Approfondimento- Perché gli enti pubblici pagano a babbo morto- Decreto Legislativo 3 agosto

2009 n. 106 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

- Lezioni di Marketing Impariamo dai supermercati

Informazioni associative- sospensione temporanea dei

debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio

- Calendario Formazione Sicurezza- Detenuti al lavoro. Un’opportunità per le imprese- Le newsletter di LIA

Un’azienda alla volta- Amigoni Srl: 50 anni di colore

LIAEUROFIDI- Il nuovo limite dei tassi usurari

Sommario

Periodico di informazionedell’Associazione LIAVia Canovine, 4624126 BERGAMO Tel. 035 322327 - Fax 035 3840525www.liabergamo.org

Notizie dal ComuneReg. Trib. BG n. 9 del 10/2/1986

Direttore Responsabile: Carlo Baruffi

Realizzazione editoriale e stampa:IKONOS srl

COMITATO ESECUTIVO LIAMarco AMIGONI PresidenteIrene PACCANI VicepresidenteGiuseppe VIGANI VicepresidenteGiorgio VIOLI Direttore

Alberto ArmatiDanilo BarzizzaSonia BonesiMariateresa ComettiAngelo MarchesiGuido Pedrini

P i di di i f i

n° 3Ottobre 2009

2pag.

4pag.

6pag.

APPROFONDIMENTO

PERCHÉ GLI ENTI PUBBLICI PAGANO A BABBO MORTO?

La nostra associazione vuole farsi promotrice, verso tutte le parti sociali, perché venga modifi cata la cultura dei pagamenti

A chi di noi è capitato di pagare una mul-ta, per aver ritardato, volontariamente o involontariamente, il pagamento di una

tassa? Probabilmente a tutti. Inoltre, teniamo in considerazione che tutti i ver-samenti fatti agli enti pubblici, corrispondono a tasse anticipate su ipotetici o presunti fatturati, oppure il pagamento dell’IVA su importi non an-cora riscossi. Fa eccezione la vendita la dettaglio, dove per il 99% il pagamento è all’acquisto.Questo preambolo è fondamentale per meglio inquadrare la particolarità e diffi coltà in cui si tro-va ad operare un’impresa in Italia. Dove a fronte di riscossioni del credito in tempi lunghi si con-trappone una serie di pagamenti, a dipendenti o a Enti pubblici, immediati. Per meglio inquadrare il problema proviamo a fare un esempio immaginando di svolgere delle prestazioni per due enti INPS e INAIL.Per attivare una fornitura o un servizio la proce-dura è la seguente: l’Ente appaltante fa un impe-gno di spesa, dopo aver avuto dalla tesoreria la disponibilità economica a copertura della spesa. Tutto perfetto tutto lineare. Viene appaltato il lavoro, giustamente a chi offre a parità di forni-tura l’importo più basso. Dopo varie burocrazie e garanzie, che fanno parte del gioco, viene inca-ricata una azienda, il lavoro viene svolto ed ecco che parte l’inghippo. Perché, se i soldi ci sono, il pagamento viene effettuato, ad essere ottimisti,

90/120 giorni dopo? Per gli appalti con enti ospe-dalieri il caso è patologico e oramai incancrenito e si può arrivare anche ai 360/500 giorni.Inoltre il massimo della burla è che nel frattempo l’impresa ha versato ai due Enti -INPS e INAIL- i contributi dei dipendenti. Per fortuna che, come le palline in metallo che troviamo sulla scrivania di molti dirigenti, i 90 giorni di pagamento ven-gono spostati ad altri fornitori e quindi si suddi-vide il problema.Situazione kafkiana? No! Normalità italiana.Se si vuole essere maliziosi, poniamoci questa domanda: chi ci guadagna? Sicuramente l’ente appaltante e sicuramente le banche che, bontà loro, prestano i soldi.LIA, come associazione di categoria propone che venga rivista questa formula perversa di pa-gamento, e che il buon esempio venga dato ini-ziando da tutti quegli Enti che traggono la loro ragione di esistere dalla presenza di aziende sul territorio.Un suggerimento, se la modalità di pagamento dovesse per incanto ridursi, le aziende avrebbe-ro meno costi, meno esposizioni bancarie, più liquidità per investimenti, meno rischio sulle ri-scossioni etc. Si ridurrebbe sicuramente anche il costo fi nale del prodotto con grande vantaggio per tutti.Ci proviamo? O qualcuno è contrario! Chi ha orecchi per intendere intenda.

LIARELAZIONACLAAI

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Prezzatura Ingannevole. Il metodo irrazionale della prezzatura pone il prezzo degli articoli diciamo a 4,99 euro invece che a 5,00. Il motivo sta nel tempo necessario per procedere alla memorizzazione. L’arro-tondamento verso l’alto implica uno sforzo mentale maggiore rispetto al processo di memorizzazione delle prime cifre. Inoltre, a causa della

grande quantità di informazioni che i clienti devono elaborare, il dato del prezzo deve essere immagazzinato in un tempo molto

breve. Il modo più conveniente per farlo, in termini di memo-ria e di attenzione, è quello di ricordare le prime cifre. Così

ci illudiamo di spendere meno di quanto non spendia-mo in realtà.

Paghi uno e prendi due è l’offerta che ha dimostrato di au-mentare le vendite fi no ad oltre il 150 per cento. A dispetto di quel 50 per cento che effettivamente fa risparmiare, questo tipo di operazioni ci inducono a consuma-re un prodotto in quantità maggiori rispetto alle nostre abitudini, così, quando l’offerta fi nisce, siamo inclini a comprarne ancora. Ed oltre ad incoraggiarci ad ac-quistare più di quello che ci serve, queste offerte celano un costo occulto ai danni dei produttori, poichè sono loro, e non il supermercato, a fi nanziare le promozioni. I supermercati le uti-lizzano per disfarsi della merce che non vendono.

LEZIONI DI MARKETING - IMPARIAMO DAI SUPERMERCATI

È stato pub-blicato sulla Gazzetta Uf-fi ciale del 5 agosto 2009

il Decreto Le-gislativo 3 ago-

sto 2009 n. 106 che integra e corregge il Decreto legislativo 81/2008 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il provvedimento è entrato in vigore il 20 agosto 2009 e di seguito riportiamo i principali cambiamenti riscontrati nella parte di applicazione generale.- “Lotta al lavoro irregolare”: l’art 14 comma 1 prevede che gli Organi di Vigilanza possono adottare provvedimenti di so-spensione dell’attività quando riscontrano l’impiego di per-sonale non risultante dalla do-cumentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori pre-senti sul luogo di lavoro.- Nuovi obblighi del datore di lavoro: Il datore di lavoro ha ora l’obbligo di inviare i lavoratori alla visita medica entro le sca-denze previste dal programma di sorveglianza sanitaria (art 18 c. 1) e comunicare tempestiva-mente al medico competente la cessazione del rapporto di lavoro (nei casi in cui è presen-te il medico).- Comunicazione del nomi-nativo RLS: la comunicazione

all’INAIL è necessaria solo in caso di nuova elezione o de-signazione (e non più annual-mente); nel caso si si avvalga di R.L.S. territoriali, la comunica-zione verrà fatta direttamente dall’organismo paritetico terri-toriale di riferimento.- Obblighi legati alla sorve-glianza sanitaria (Art. 25): il medico competente istituisce, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria per ogni la-voratore sottoposto a sorve-glianza sanitaria. Tale cartella è conservata con salvaguardia del segreto professionale, salvo il tempo strettamente necessario per l’esecuzione delle visite mediche previste dal protocollo di sorveglianza sanitaria, presso il luogo di cu-stodia concordato al momento della nomina del medico com-petente. Consegna al lavorato-re, alla cessazione del rapporto di lavoro, copia della cartella sanitaria e di rischio (l’originale va conservata da parte del da-tore di lavoro, per almeno dieci anni); le visite mediche preven-tive possono essere svolte in fase preassuntiva, su scelta del datore di lavoro, dal medico competente o dai dipartimenti di prevenzione dell’ASL.- Disposizioni legate ai contrat-ti d’appalto o d’opera: il datore di lavoro committente non è obbligato a redigere il DUVRI

per servizi di natura intellet-tuale, mere forniture di mate-riali e lavori o servizi di durata non superiore ai 2 giorni, sem-pre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologi-ci, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari.- Novità in merito alla valutazio-ne dei rischi e al relativo docu-mento: in caso di costituzione di nuova impresa, il datore di lavoro deve elaborare il docu-mento di valutazione dei rischi entro 90 giorni dalla data di inizio attività; lo stesso deve es-sere invece rielaborato nel ter-mine di 30 giorni in occasione di modifi che del processo pro-duttivo o dell’organizzazione del lavoro, o in relazione al gra-do di evoluzione della tecnica; in seguito a infortuni signifi ca-tivi oppure quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità.Al fi ne della “data certa”, diventa ora suffi ciente la sottoscrizione del documento da parte del datore di lavoro (il quale ne as-sume giuridica responsabilità), del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e del medico competente, in alternativa alle procedure più complesse qua-li, ad esempio, l’utilizzo di un sistema di posta certifi cata.Nelle imprese fi no a cinque la-

voratori, il datore di lavoro può svolgere direttamente i com-piti di primo soccorso, preven-zione incendi ed evacuazione. Nelle aziende con un numero maggiore di lavoratori, è inve-ce necessario nominare un so-cio o un dipendente.- Infi ne, una novità introdotta dal decreto legislativo 106/2009: la patente a punti sulla sicurezza in edilizia, diretta a fornire un criterio certo e semplice per la verifi ca dell’idoneità tecnico-professionale delle imprese edili, le quali verranno valuta-te tenendo conto di elementi quali l’effettuazione delle atti-vità di formazione e la assenza di sanzioni da parte degli or-gani di vigilanza. L’innovativo strumento opererà per mezzo dell’attribuzione iniziale ad ogni azienda o lavoratore au-tonomo edile di un punteggio che ne misuri l’idoneità ed il cui “azzeramento” per ripetute violazioni determinerà il bloc-co dell’attività e la chiusura dei cantieri. Termini e condizioni più dettagliati per il funziona-mento della patente dovranno poi essere individuati con un decreto del presidente della Repubblica.

DECRETO LEGISLATIVO 3 AGOSTO 2009 N. 106 IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

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LIARELAZIONACLAAI

INFORMAZIONI ASSOCIATIVE

CALENDARIOFORMAZIONE SICUREZZA

Di seguito pubblichiamo la programmazione dei nostro corsi in materia di sicurezza e igiene sul lavoro per il mese di ottobre p.v., ricordiamo che sul sito www.liabergamo.orgwww.liabergamo.org sono disponibili mo-delli di adesione e programmi dettagliati di tutta la nostra offerta formativa

OTTOBRE

Corso RSPP - Corso di 16 Ore in 4 Moduli serali dalle ore 18,00 alle ore 22,00 del lunedì a Bergamo presso Sede L.I.A. - 12/10/2009 - 19/10/2009 - 26/10/2009 - 02/11/2009

Corso Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza - Corso di 32 Ore in 8 mo-duli il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00 a Bergamo presso Sede Lia - 27/10/2009 - 03/11/2009 - 10/11/2009 - 17/11/2009 - 24/11/2009 - 24/11/2009 - 09/12/2009 - 15/12/2009

Corso Primo Soccorso - Corso di 12 ore in 3 Moduli diurni dalle ore 8.30 alle ore 12.30 del Sabato a Bergamo presso Sede Lia - 24/10/2009 - 21/10/2009 - 07/11/2009

Corso per addetti all’igiene alimen-tare - Corso di 3 Ore 1 Modulo pome-ridiano dalle ore 14.30 alle ore 17.30 del lunedì presso Sede Lia a Bergamo - 12/10/2009

Corso Richiamo Primo Soccorso - Cor-so di 4 Ore in 1 Modulo serale dalle ore 18.00 alle ore 22.00 del mercoledì a Ber-gamo presso Sede L.I.A.- 07/10/2009

Corso addetti alla conduzione di Car-relli Elevatori - Corso di 8 Ore in 2 Mo-duli diurni di cui 1 teorico a Bergamo dalle ore 18.00 alle ore 22.00 del Marte-dì e 1 pratico a Orio al Serio dalle 08.30 alle 12.30 del Sabato - 13/10/2009 - 17/10/2009

Corso Antincendio Medio Rischio - Cor-so di 8 Ore 2 Moduli diurni dalle ore 08,30 alle ore 12,30 del Sabato a Curno presso Bongiorno Antinfortunistica - 17/10/2009 - 24/10/2009

Corso lavoratori dipendenti art. 36/37 - Categoria: COMMERCIO Corso di 8 Ore 2 Moduli pomeridiani dalle ore 16.00 alle ore 20.00 del lunedì a Bergamo - 19/10/2009 - 26/10/2009

Corso lavoratori dipendenti art. 36/37 - Categoria: IMPIANTISTI Corso di 8 Ore 2 Moduli diurni dalle ore 8.30 alle ore 12.30 del Sabato a Bergamo presso Sede Lia - 24/10/2009 - 31/10/2009

Corso lavoratori dipendenti art. 36/37 - Categoria: METALMECCANICI Corso di 8 Ore 2 Moduli diurni dalle ore 8.30 alle ore 12.30 del Sabato a Bergamo presso Sede Lia - 07/11/2009 - 14/11/2009

Corso Antincendio Basso Rischio - Cor-so di 4 Ore 1 Modulo diurno dalle ore 08,30 alle ore 12,30 del Sabato a Curno presso Bongiorno Antinfortunistica - 31/10/2009

Corso RSPP/ ASPP Nominati MODULO A - Corso di 28 Ore in 7 Moduli pome-ridiani dalle ore 14,00 alle ore 20,00 del venerdì a Bergamo presso Sede L.I.A. - 06/10/2009 - 16/10/2009 - 23/10/2009 - 30/10/2009 - 06/11/2009 - 13/11/2009 - 20/11/2009

Corso Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza EDILIZIA - Corso di 32 Ore in 8 il martedi’ dalle 08.30 alle 12.30 dalle ore 13.30 alle 17.30 a Cologno al Serio (BG) presso Ideagroup 07/10/2009 - 14/10/2009 - 21/10/2009 - 28/10/2009

Corso per addetti al montaggio, smon-taggio ed utilizzo di ponteggi - Corso di 28 ore in 5 moduli il sabato mattina dalle ore 08.00 alle 14.30 presso Cam-po Prova - Bolgare (BG) - 03/10/2009 - 10/10/2009 - 17/10/2009 - 24/10/2009 - 31/10/2009

Lo scorso 3 agosto il Ministero dell’Economia, ABI e i rappresen-tanti delle associazioni imprendi-toriali hanno sottoscritto un Av-viso comune per la sospensione temporanea dei debiti delle picco-le e medie imprese verso il sistema creditizio.Si tratta sicuramente di un otti-mo strumento di supporto per le piccole e medie imprese debitri-ci verso le banche che dà loro la possibilità di posticipare, senza conseguenze fi nanziarie o legali, il rimborso dei mutui e dei canoni di leasing anche se solo per la parte di capitale, con esclusione quindi degli interessi che andranno re-golarmente pagati alla scadenza pattuita. Bisogna sottolineare che l’avviso in questione ha una valen-za esclusivamente volontaria per le banche, nel senso che sono li-bere di aderire o meno all’accordo senza alcun obbligo.Le imprese che potranno richiede-re la sospensione per un anno della quota capitale delle rate di mutuo o del leasing (e per l’allungamento della durata dell’anticipazione su crediti) dovranno avere rispettato tutti i seguenti parametri:1. Impresa con meno di 250 di-

pendenti e con fatturato mi-nore di 50 mln di euro (oppure con totale attivo di bilancio fi no a 43 mln di euro);

2. Devono sussistere adeguate prospettive economiche e l’im-presa deve essere in grado di provare la continuità aziendale

3. L’impresa deve essere “in bonis” con la propria banca alla data del 30 settembre 2008; cioè non doveva avere esposizioni classifi cate come sofferenze, partite incagliate, ristrutturate, scadute e/o sconfi nanti dete-riorate, scadute e/o sconfi nanti non deteriorate;

4. Alla data di presentazione del-la domanda (non oltre il 30 giugno 2010), non dovranno esistere posizioni classifi cate

come ristrutturate o in soffe-renza ovvero procedure esecu-tive in corso;

5. Non devono esserci rate in sca-denza o già scadute (non paga-te o pagate solo parzialmente) da non più di 180 giorni alla data di presentazione della do-manda.

In caso contrario, la domanda stes-sa non potrà essere presentata.Nel caso esclusivo in cui l’impre-sa abbia rispettato i suddetti pa-rametri e la banca abbia aderito all’Accordo comune, la banca stes-sa avvierà l’iter di valutazione, e sarà tenuta a fornire una risposta di norma entro 30 giorni lavorativi dalla presentazione della doman-da, completa delle informazioni eventualmente richieste.Conseguentemente si presente-ranno più possibilità:a) se l’impresa alla data della pre-

sentazione della domanda è ancora classifi cata “in bonis” e non ha ritardati pagamenti, la richiesta si intende ammes-sa dalla banca che ha aderito all’Avviso, salvo esplicito e mo-tivato rifi uto;

b) se, nel caso in cui alla data di presentazione della domanda, l’impresa non ha posizioni clas-sifi cate come “ristrutturate” o “in sofferenza” ma ha un ritardo di pagamento inferiore a 180 giorni, la domanda sarà valu-tata attentamente dalla banca per capire se esistano le condi-zioni della continuità aziendale.

Ovviamente l’ammissione alla sospensione diviene particolar-mente complessa nel caso in cui la posizione è “in incaglio”, dato che questa condizione dell’affi damen-to non è ricomprendibile tra le po-sizioni “in bonis”.Le imprese interessate possono presentare la domanda per la so-spensione dei pagamenti a tut-te le banche che hanno aderito all’avviso comune, fi no al 30 giu-gno 2010.

Sospensione temporanea dei debiti

delle piccole e medie imprese

verso il sistema creditizio

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Trascorso più di un anno dall’entrata in vigore del Testo Unico Normativo su Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro (Decreto Legislativo 81/2008) e viste le numerose proroghe, modifiche, l’ultima la più sostanziale il D. Lgs. 106/09; abbiamo deciso di attivare un servizio newsletter per tutti i nostri associati in modo tale di esporre i contenuti, soggetti ed obblighi prin-cipali previsti dal Nuovo Testo Unico ed, allo stesso tempo, aggiornare istantaneamente tutti i destinatari del servizio sulle ultime novità in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il servizio offerto prevede due tipi di newsletter, che presen-tano caratteristiche differenti:- newsletter “ordinarie”: vengono inviate tendenzialmente

ogni mese con lo scopo di presentare ed esaminare i con-tenuti principali del nuovo Testo Unico, analizzando per esempio l’utilità e la funzionalità del Documento di Valu-

LIA collabora dal 2008 con Bergamo Formazione -Strut-ture collegata alla Camera di Commercio- nell’ambito del “Progetto Detenuti al Lavoro - un’opportunità per le imprese”. Tale iniziativa mira a far cono-scere, alle imprese e alle coope-rative della provincia, i benefi ci contributivi e fi scali che la leg-ge mette a disposizione per quelle attività che decidessero di assumere un detenuto.Per attivare il servizio LIA ha creato uno sportello informati-vo presso la sede di Via Canovi-ne 46 al terzo piano, ed è stata avviata un’attività di sensibiliz-zazione, destinata alle azien-de associate, con l’obiettivo di promuovere e favorire il rein-serimento sociale della popo-lazione carceraria. L’obiettivo è quello di diffondere corrette informazioni sugli sgravi con-

tributivi e fi scali previsti dalle vigenti leggi nazionali e sulle opportunità messe a disposi-zione da progetti nazionali/re-gionali sul tema dell’inclusione sociale; oltre che migliorare il contatto tra imprese e mondo penitenziario.Nel 2000 infatti la “Legge Smu-raglia” ha introdotto una serie di agevolazioni: le imprese pri-vate e le cooperative sociali che assumono un detenuto am-messo al lavoro esterno hanno diritto a un credito d’imposta di 516,46 Euro mensili, valido anche per il periodo necessa-rio alla formazione (max un mese), che precede il contratto di lavoro e nei 6 mesi successivi alla scarcerazione del soggetto, qualora il rapporto contrattuale dovesse proseguire. Per le coo-perative sociali è anche previsto un abbattimento dell’80% dei

contributi assistenziali e previ-denziali. Le assunzioni, interne o esterne al carcere, avvengono a seguito di accordi e conven-zioni stipulate direttamente con le Direzioni Penitenziarie che disciplinano l’oggetto, le attività, la formazione e la re-tribuzione del lavoratore e che

garantiscono un corretto e re-golare svolgimento delle attivi-tà lavorative.Qualora foste interessati al Progetto o necessitiate anche solo di informazioni ulteriori più dettagliate siete pregati di rivolgervi alla Sig.ra Lodetti te-lefono 035 322377.

“DETENUTI AL LAVORO. UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE”

LE NEWSLETTER DI LIA

tazione dei rischi; i ruoli, le funzioni e le responsabilità dei soggetti “protagonisti” del servizio di prevenzione e prote-zione; le eventuali sanzioni previste per chi non adempie agli obblighi previsti, ecc… ;

- newsletter “straordinarie”: vengono inviate senza una pe-riodicità prestabilita ogni qualvolta vi siano proroghe o modifiche sostanziali della normativa. In questo modo, diamo la possibilità a tutti i datori di lavoro destinatari di questo servizio di essere sempre aggiornati sulle novità in-trodotte in materia di salute e sicurezza e, quando necessa-rio, indicare come procedere per adempiere le disposizioni introdotte dalla normativa, evitando sanzioni in caso di successive ispezioni degli Organi di Vigilanza.

Il servizio descritto è stato attivato, con l’invio di una lettera di presentazione, in data 31 luglio 2009 seguito successiva-mente dalla prima newsletter riguardante il Documento di Valutazione dei Rischi.Ricordiamo infine che momentaneamente il servizio non ne-cessita di iscrizione, ma è offerto gratuitamente a tutti i nostri associati con la possibilità di consultare, in una sezione appo-sitamente dedicata ed esclusiva, le newsletter già inviate sul nostro nuovo sito internet:

www.liabergamo.it

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Non è uno slogan di vita, ma un costruttivo rapporto che unisce da ben 50 anni

la pittura ed il colore al nome dal-la famiglia Amigoni.Un’azienda fondata da Evasio Amigoni nel 1959, portata avanti dai fi gli e proiettata nei nipoti.In famiglia si respira aria impren-ditoriale; il papà Evasio, con fer-mezza e passione, trasmette ai fi gli la voglia di fare impresa, get-tando così le basi su ciò che oggi caratterizza lo spirito dell’Amigo-ni Srl, ovvero la serietà, la costan-za e la condivisione, ad ogni livel-lo, con i propri collaboratori.Costituitasi come ditta individua-le, si è trasformata successiva-mente in società di persone per poi divenire quella che oggi è l’Amigoni Srl: una società in con-tinua trasformazione e al passo con i tempi. La continua crescita della società ha portato il titolare ad affrontare scelte strategiche, sia da un pun-to di vista organizzativo che logi-stico spostando così nel 2006 la sede, da Seriate al comune di Pe-drengo, insediandosi su un’area di 2500 mq, di cui 1200 coperti.

Come nasce la sua passione per questo lavoro?“All’inizio,” racconta Marco Ami-goni, “non era una mia passione ma un coinvolgimento da parte del papà, che con mio fratello Ste-fano e mia sorella Gina, da sem-pre addetta alla gestione conta-bile, portavano avanti con fatica e impegno quella che si potrebbe defi nire una impresa familiare.È ancora vivo in me il ricordo del-le prime esperienze di cantiere, le “levatacce” mattutine e la parten-za con i due Ape Car che nostro padre ci lascerà successivamente in dote.” Ma ciò che inizialmente un adolescente percepisce solo come fatica, si trasforma successi-vamente in una ricerca continua d’innovazione, tanto da dare la possibilità al papà di godersi la

meritata pensione. Da qui la scel-ta delle scuole professionali e del diploma tecnico prima dell’av-ventura universitaria.

“La crescita culturale e forse an-che quella anagrafi ca, mi hanno fatto percepire questo lavoro come una vera e propria arte. Lungi da me dal fare qualsiasi pa-ragone, ma, insensibili alle teorie oggi di moda sui colori più adatti a rendere un ambiente rilassante, i Romani furono tra i primi ad usa-re i muri per scrivere le loro idee ed i loro pensieri, preferendo le tinte forti ed utilizzandola come mezzo di comunicazione.”Che fossero cacciatori preistorici, raffi nati romani o cristiani perse-guitati, artisti medievali, rinasci-mentali snob o rivoluzionari tutti d’un pezzo, molti antichi si com-portavano come quelli che oggi qualcuno considera teppisti: im-brattavano muri; scrivendo, colo-rando e lasciando messaggi e stili giunti fi no a noi.Siete un’azienda in continua evoluzione ma i segni della cri-si si avvertono ad ogni livello, come state vivendo questo mo-

mento di difficoltà globale?Abbiamo cercato di costruire nel tempo un’azienda che avesse tutti i requisiti necessari per con-correre sul mercato; mi riferisco alle varie certifi cazioni ISO e SOA oltre ai corsi professionali e varie attestazioni per i nostri collabo-ratori (dipendenti), che ci hanno permesso di affrontare e vincere gare d’appalto importanti in tut-to il Nord Italia.Crediamo da sempre nella “forza lavoro” e poniamo molta atten-zione alla cura dei cantieri con in quali abbiamo un contatto diret-to giornaliero, e questo oggi ci sta premiando. I rapporti interperso-nali nei quali abbiamo sempre creduto, e la serietà che poniamo nello svolgere il nostro lavoro ci permettono di affrontare una forte concorrenza che si avverte, oggi soprattutto, a livello di ge-stione dei costi. Molte sono inoltre le iniziative che l’azienda sta sviluppando, sia sul piano innovativo che nella ricerca di nuovi prodotti e sulla loro applicazione, vantando di es-sere tra le poche aziende italiane che utilizzano per esempio i fl uo-

rati. Verniciare vuol dire proteg-gere e contestualmente decorare, preservare il supporto nel tempo difendendolo dall’attacco corro-sivo, ma al tempo stesso studiar-ne le variazioni cromatiche per la riduzione sull’impatto ambienta-le. Lo studio della conservazione nel tempo del manufatto è per noi oggetto di continua ricerca, uno studio che si ripercuote po-

UN’AZIENDA ALLA VOLTA

50 ANNI DI COLORE

Questo spazio è dedicato a quelle eccellenze produttive che il territorio bergamasco possiede. LIA è orgogliosa di avere tra i suoi iscritti, aziende che fanno dell’economia produttiva il proprio motto operativo.

LIARELAZIONACLAAI

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sitivamente non solo nel con-tenimento dei costi (riduzione della manutenzione), ma anche nel rapporto con il nostro inter-locutore/cliente che ripone la sua fi ducia in un’azienda che fa dell’esperienza un vero e proprio servizio.

Ulteriore oggetto di studio da parte della società è la messa a punto di nuove applicazioni di pannelli in facciata utilizzando la linea di complementi d’arredo della Mark&Mark (marchio creato dallo stesso Amigoni).Trattasi di pannelli con nuance e fi niture differenti che giocano sulle sfumature e sugli effetti lu-cidi ed opachi divenendo funzio-nali e contemporanei, creando ambienti liberi da codici ed aper-ti alle interpretazioni.

SCELTE, STRATEGIE E PUNTI DI FORZA DI UN’IMPRESA CHE AMA FARE IMPRESA

Mezzo secolo per concretizzare e vivere le evoluzioni del tempo e le necessità di mercato, per svi-luppare appieno quella che da sempre è la forza dell’impresa Amigoni: l’idea di condivisione.Da qui la nascita nel 2000 di una delle più grosse realtà nel setto-re dell’imbiancatura e vernicia-tura industriale, la PAM Società Consortile a Responsabilità Li-mitata, azienda creatasi dalla vo-glia di fare impresa da parte di

Un esempio di comparazione costi per anticorrosione ferro

Vantaggi: nessuna fermata di impianti, nessun rischio per gli operatori interni ed esterni, innalzamento affida-bilità impianti, riduzione costi attività di monitoraggio ambiente e strutture, ecc. ecc.

QUANTO COSTA VERNICIARE QUANTO SI RISPARMIA NEL TEMPO

Supporti in metalloCiclo

Fluorcoat(ciclo 2)

Ciclo poliuretani

(ciclo 42)

Preparazione superfi cialeSabbiatura

SA 2,5 Sabbiatura

SA 2,5

Zinco inorganico (µm) - 75

Zinco organico (µm) 50 -

Intermedio epossidico 125 100

Finitura poliuretanica (µm) - 40

Finitura Fluorcoat (µm) 30 -

Spessore TOTALE (µm) 205 215

Prezzo (€/m2) 27,10 21,17

∆ (€/m2) + 5,93

0

20

40

60

80

0 5 10 1 5 2 0 25

Comparazione costi cicli 2 - 42

Anni

Ciclo 2 (fl uorcoat) Ciclo 42 (poliuretani)

Euro

/m2

più aziende dello stesso settore. Fondatrice della Antigraffiti Spa ha affrontato esperienze di alto livello per la pulizia, applicazione e manutenzione di graffiti con il Comune di Milano e a Genova dopo il G8. Attualmente l’orga-nico è di circa 60 addetti ed è rappresentata dalla Amigoni Srl, dalla F.lli Picenni Snc e dalla Vim di Angelo Zucchinali.La forza del gruppo che da e crea lavoro, permette di affrontare sfide sempre nuove, utilizzando tecniche e materiali innovativi per l’applicazione dei prodot-ti per la verniciatura, ponendo

molta attenzione alla qualità ma nello stesso tempo garantendo-ne la velocità nell’esecuzione.I numerosi punti di forza della PAM permettono di affronta-re lavori di un certo spessore; per citarne alcuni ricordiamo il Nuovo Polo Fieristico di Milano, la Gewis, la Brembo, la Pirelli, la RCS, la REA, la AESM, la Dalmine, l’Italcementi, il gruppo Lombar-dini e l’attuale lavoro per il Nuo-vo Ospedale di Bergamo, oltre ad un cospicuo elenco di ammi-nistrazioni pubbliche (Province, Comuni ed Aziende Ospedalie-re).

Proiezioni per il futuro?

Dando per scontato la sicurezza sui luoghi di lavoro come dato certo e costante, molti sono i progetti per il futuro soprattutto finalizzati alla continua ricerca del miglior prodotto come mez-zo applicativo, delle tecniche dei macchinari sempre più all’avan-guardia e, permettetemelo, DEL COLORE come elemento archi-tettonico e non solo come com-plemento d’arredo.

“Continuità è per me la parola d’ordine, e la scelta di fare en-trare nella compagine societaria mia sorella, mio cognato e mio nipote Matteo, ne è la testimo-nianza.Matteo mi sta supportando oramai da qualche tempo nella gestione ed organizzazione dei cantieri e, di questo lavoro, ne sta cogliendo le sfumature e le soddisfazioni che il nonno aveva tanto cercato di trasmettere con tanta passione in tutti noi”.

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L’usura è il reato che commette chi concede un prestito a un tasso d’interesse superiore al cosid-detto “tasso soglia”, che si calcola aumentando del 50% il tasso effettivo globale medio (TEGM) relativo ai vari tipi di operazioni creditizie.L’usura, in pratica, consiste nello sfruttare il biso-gno di denaro di un altro individuo per procac-ciarsi un forte guadagno illecito.Per troppo tempo l’usura non è stata percepita come un pericolo sociale: basti pensare che, fi no al 1992, in caso di fl agranza, non era obbligatorio

l’arresto. Di fronte all’aggravarsi della pericolosi-tà del fenomeno, il Parlamento ha approvato la legge 108/96, che ha meglio defi nito il reato di usura e inasprito le pene per chi lo commette, prevedendo anche il sequestro e la confi sca dei beni dell’usuraio. La legge, stabilisce anche il li-mite oltre il quale gli interessi sono sempre usu-rari. Il Ministro del Tesoro, in questo senso, rileva trimestralmente il tasso effettivo globale medio, comprensivo di commissioni, di remunerazioni a qualsiasi titolo e spese degli interessi praticati

dalle banche e dagli intermediari fi nanziari nel corso del trimestre precedente per operazioni della stessa natura.In questo spazio di LIA Relaziona, e in tutti i pros-simi numeri, riporteremo i tassi rilevati ed i tassi soglia di volta in volta determinati e pubblicati sulla Gazzetta Uffi ciale con l’indicazione aggiun-tiva delle quotazioni dei principali indici utilizza-ti per i mutui, con lo scopo di supportare tutti coloro che, per diversi motivi, necessitino di un fi nanziamento.

LIAEUROFIDILIAEUROFIDI è un Consorzio di Garanzia Fidi promosso dalla L.I.A. C.L.A.A.I. di Bergamo, che opera nel comparto delle P.M.I. (Piccole e Medie Imprese)

LIARELAZIONACLAAI

Il nuovo limite dei tassi usurari

Il Ministero dell’Economia ha comunicato i tassi di interesse effettivi globali medi, rilevati ai sensi della legge sull’usura, al 30.09.2009.

Indice dei mutui aggiornati

Avvertenza: Ai fi ni della determinazione degli interessi usurari, i tassi rilevati devono essere aumentati della metà.

1 I tassi non comprendono la commissione di massimo scoperto che, nella media delle operazioni rilevate, si ragguaglia a 0,65 punti (%).

Categorie di operazioni 1 Classi di importoin unità di euro

Tassorilevato

Tassisoglia

Aperture di credito in conto correnteFino a € 5.000,00 11,59 17,39

Oltre € 5.000,00 8,32 12,48

Anticipi, sconti commerciali e altri fi nanziamenti alle imprese effettuati dalle banche

Fino a € 5.000,00 6,34 9,51

Oltre € 5.000,00 5,19 7,79

FactoringFino a € 50.000,00 5,54 8,31

Oltre € 50.000,00 4,38 6,57

Crediti personali e altri fi nanziamenti alle famiglie effettuati dalle banche 9,53 14,30

Anticipi, sconti commerciali, crediti personali e altri fi nanziamenti effettuati dagli intermediari

Fino a € 5.000,00 14,11 21,17

Oltre € 5.000,00 10,73 16,10

Prestiti contro cessione del quinto dello stipendioFino a € 5.000,00 12,58 18,87

Oltre € 5.000,00 9,21 13,82

Leasing

Fino a € 5.000,00 11,57 17,36

Oltre € 5.000,00 fi no a € 25.000,00 8,19 12,29

Oltre € 25.000,00 fi no a € 50.000,00 6,91 10,37

Oltre € 50.000,00 5,58 8,37

Credito fi nalizzato all’acquisto ratealeFino a € 5.000,00 16,35 24,53

Oltre € 5.000,00 10,13 15,20

Mutui con garanzia realeA tasso fi sso 4,46 6,69

A tasso variabile 3,39 5,09

Principali indici utilizzati per i mutui a tasso variabile (Euribor) e a tasso fi sso (IRS, detto anche Eurirs).

Indice Quotazione Aggiornamento

Euribor 1 mese 0.44% 30 Settembre 2009

Euribor 3 mesi 0.75% 30 Settembre 2009

Euribor 6 mesi 1.02% 30 Settembre 2009

IRS 5 anni 2.70% 30 Settembre 2009

IRS 10 anni 3.44% 30 Settembre 2009

Indice Quotazione Aggiornamento

IRS 15 anni 3.82% 30 Settembre 2009

IRS 20 anni 3.96% 30 Settembre 2009

IRS 25 anni 3.96% 30 Settembre 2009

IRS 30 anni 3.92% 30 Settembre 2009

IRS 40 anni 3.79% 30 Settembre 2009