Notiziario della Giunta Comunale

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Cari cittadini, da noi l’unità politica è giunta dopo la Nazione, nel momento in cui un’Italia divisa avrebbe rappre- sentato un assurdo anacronismo nell’Europa degli Stati. Ma proprio perché una identità italiana esiste- va già, essa resta più profonda. La Nazione Italiana, prima ancora di divenire entità statale, ha prodotto storia, cultura, spiritualità, che noi studiamo senza nemmeno star lì a pensare che Santa Caterina era di Siena e non italiana, o che Dante e Machiavelli siano frutti esclusivi del- la cultura fiorentina, che Galileo sia di Pisa, Beccaria di Milano.Nell’in- trecciarsi di letteratura, sapienza giuridica, perfezioni artistiche ine- guagliabili, l’identità italiana è ap- parsa a volte più chiara agli altri di quanto non fosse a noi stessi pro- prio per la mancanza dello Stato. Un altro punto di osservazione dal quale si può meglio coglie- re la forza e la validità dell’espe- rienza storica dell’Italia unita è rappresentato dall’avvento della Repubblica, spartiacque tra l’Ita- lia che ha raggiunto la sua unità a partire dal 1861 e l’Italia che ini- zia, ottantacinque anni dopo, una nuova storia; una nuova storia che raggiunge il culmine nella Carta Costituzionale che l’Assemblea Costituente giunse ad adottare il 22 dicembre 1947, dove risalta l’espressione “una e indivisibile”, riferita alla Repubblica ch’era sta- ta proclamata poco più di un anno prima. Ci si può chiedere se si tratta di un’espressione rituale, di una meditata e convinta visione della condizione effettiva del Paese, o di un impegno politico e morale vincolante. Ma in quel momento non poteva comunque mancare la consapevolezza di come l’unità della Nazione e dello Stato italiano fosse stata appena, faticosamen- te salvata da prove durissime.Nel dicembre 1943 Benedetto Croce si diceva “fisso nel pensiero che tutto quanto le generazioni italia- ne avevano in un secolo costruito politicamente, economicamente e moralmente è distrutto” e, infatti, tra il ’43 e il ’45 l’Italia unita rischiò di perdere la sua dignità e indipen- denza nazionale. L’Italia poté nel 1945 ricongiun- gersi come paese libero e indipen- dente grazie a tre fattori decisivi, come ci ricorda il Presidente Na- politano: quel moto di riscossa partigiana e popolare che fu la Resistenza; il senso dell’onore e la fedeltà all’Italia delle nostre unità militari che seppero reagire ai so- prusi tedeschi e impegnarsi nella guerra di Liberazione fino alla vit- toria sul nazismo; la sapienza delle forze politiche antifasciste. Se poi andiamo a rileggere l’art. 5 della Costituzione potremo facil- mente comprendere come i nostri “Padri Costituenti” abbiano sa- puto rispondere mirabilmente sia alle esigenze di quel contingente momento storico, ma nello stes- so tempo abbiano con notevole chiaroveggenza aperto la strada alle future necessità di riorganiz- zazione dello Stato: “La Repubbli- ca, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; at- tua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.” Il testo dell’articolo mette in evi- denza come il riconoscimento e la promozione delle autonomie siano parte integrante di una vi- sione nuova dell’Unità della Na- zione e dello Stato italiano. È da sottolineare il soggetto che deve agire in questo contesto: non lo Stato, ma la Repubblica; non si tratta soltanto, come si diceva una volta, di «portare il governo alla porta degli amministrati», con un decentramento burocratico ed amministrativo, sulle cui necessità tutti penso concordino; si tratta di «porre gli amministrati nel governo di sé medesimi». In prospettiva futura, per ardui che siano gli sforzi da compie- re, non c’è alternativa al crescere insieme, di più e meglio insieme, essendo storicamente insosteni- bili e obiettivamente inimmagina- bili nell’Europa e nel mondo d’oggi prospettive separatiste o indipen- dentiste e, più semplicemente, ipotesi di sviluppo autosufficiente di una parte soltanto, fosse anche la più avanzata economicamente, dell’Italia unita. Tutte le tensioni, le spinte alla divisione e le sfide nuo- ve con cui è chiamata a fare i conti la nostra unità, vanno riconosciu- te - non taciute o minimizzate - e vanno affrontate con il necessario coraggio. Lo spirito artistico è dentro la nostra identità nazionale, per questo abbiamo scelto di intreccia- re Istituzioni, arte e musica per celebra- re il 150° anniversa- rio dell'Unità d'Italia. In sala consiliare, in occasione del Con- siglio Comunale ANNO 3, N. 1 - MAGGIO '11 Distribuzione gratuita Redazione: Ass. alla Cultura Direttore: Silvia Bergamin Editore: Comune di Curtarolo Stampa: Graphico - Cittadella Reg. Trib. PD n. 1484 del 16.11.1995 Sindaco Marcello Costa ALL'INTERNO Urbanistica: Sportello Unico Nel mondo: missionari curtarolesi Lavori pubblici: Ostiglia ciclabile Centro informatico comunale VIVERE CURTAROLO è stampato su carta a impatto 0. Editoriale Il senso dell'Unità d'Italia straordinario convocato il 17 mar- zo, un quartetto d'archi - che ha visto l'esibizione anche della con- sigliere comunale Cecilia Baes- so - ha suonato l'Inno di Mameli, suscitando grande emozione fra i numerosi cittadini presenti. Ed è questo il dato che vorremmo sottolineare: la partecipazione, la voglia di esserci. Il sentimento dell'Unità è stato vissuto senza retorica e con grande trasporto in Primo piano Istituzioni, arte, musica. una celebrazione che ha trovato la condivisione delle autorità ci- vili e religiose, delle associazioni di Curtarolo e del futuro, rappre- sentato dal Sindaco del consiglio comunale dei ragazzi Alberto Bel- lotto. Un bel momento di vitalità civica, un segnale di speranza per chi crede che sia fondamentale partire dalla condivisione di valo- ri comuni per fare il bene di tutti i cittadini. Comune di Curtarolo Notiziario della giunta municipale 01 n · NE/PD0009/2010 VALIDA DAL 28/09/10

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notiziario n. 1 /2011

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Page 1: Notiziario della Giunta Comunale

Cari cittadini, da noi l’unità politica è giunta dopo la Nazione, nel momento in cui un’Italia divisa avrebbe rappre-sentato un assurdo anacronismo nell’Europa degli Stati. Ma proprio perché una identità italiana esiste-va già, essa resta più profonda. La Nazione Italiana, prima ancora di divenire entità statale, ha prodotto storia, cultura, spiritualità, che noi studiamo senza nemmeno star lì a pensare che Santa Caterina era di Siena e non italiana, o che Dante e Machiavelli siano frutti esclusivi del-la cultura fiorentina, che Galileo sia di Pisa, Beccaria di Milano.Nell’in-trecciarsi di letteratura, sapienza giuridica, perfezioni artistiche ine-guagliabili, l’identità italiana è ap-parsa a volte più chiara agli altri di quanto non fosse a noi stessi pro-prio per la mancanza dello Stato.Un altro punto di osservazione dal quale si può meglio coglie-re la forza e la validità dell’espe-rienza storica dell’Italia unita è rappresentato dall’avvento della Repubblica, spartiacque tra l’Ita-lia che ha raggiunto la sua unità a partire dal 1861 e l’Italia che ini-zia, ottantacinque anni dopo, una nuova storia; una nuova storia che raggiunge il culmine nella Carta Costituzionale che l’Assemblea Costituente giunse ad adottare il 22 dicembre 1947, dove risalta l’espressione “una e indivisibile”, riferita alla Repubblica ch’era sta-ta proclamata poco più di un anno prima. Ci si può chiedere se si tratta di un’espressione rituale, di una

meditata e convinta visione della condizione effettiva del Paese, o di un impegno politico e morale vincolante. Ma in quel momento non poteva comunque mancare la consapevolezza di come l’unità della Nazione e dello Stato italiano fosse stata appena, faticosamen-te salvata da prove durissime.Nel dicembre 1943 Benedetto Croce si diceva “fisso nel pensiero che tutto quanto le generazioni italia-ne avevano in un secolo costruito politicamente, economicamente e moralmente è distrutto” e, infatti, tra il ’43 e il ’45 l’Italia unita rischiò di perdere la sua dignità e indipen-denza nazionale.L’Italia poté nel 1945 ricongiun-gersi come paese libero e indipen-dente grazie a tre fattori decisivi, come ci ricorda il Presidente Na-politano: quel moto di riscossa partigiana e popolare che fu la Resistenza; il senso dell’onore e la fedeltà all’Italia delle nostre unità militari che seppero reagire ai so-prusi tedeschi e impegnarsi nella guerra di Liberazione fino alla vit-toria sul nazismo; la sapienza delle forze politiche antifasciste.Se poi andiamo a rileggere l’art. 5 della Costituzione potremo facil-mente comprendere come i nostri “Padri Costituenti” abbiano sa-puto rispondere mirabilmente sia alle esigenze di quel contingente momento storico, ma nello stes-so tempo abbiano con notevole chiaroveggenza aperto la strada alle future necessità di riorganiz-zazione dello Stato: “La Repubbli-ca, una e indivisibile, riconosce e

promuove le autonomie locali; at-tua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.”Il testo dell’articolo mette in evi-denza come il riconoscimento e la promozione delle autonomie siano parte integrante di una vi-sione nuova dell’Unità della Na-zione e dello Stato italiano. È da sottolineare il soggetto che deve agire in questo contesto: non lo Stato, ma la Repubblica; non si tratta soltanto, come si diceva una volta, di «portare il governo alla porta degli amministrati», con un decentramento burocratico ed amministrativo, sulle cui necessità tutti penso concordino; si tratta di «porre gli amministrati nel governo di sé medesimi». In prospettiva futura, per ardui che siano gli sforzi da compie-re, non c’è alternativa al crescere insieme, di più e meglio insieme, essendo storicamente insosteni-bili e obiettivamente inimmagina-bili nell’Europa e nel mondo d’oggi prospettive separatiste o indipen-dentiste e, più semplicemente, ipotesi di sviluppo autosufficiente di una parte soltanto, fosse anche la più avanzata economicamente, dell’Italia unita. Tutte le tensioni, le spinte alla divisione e le sfide nuo-ve con cui è chiamata a fare i conti la nostra unità, vanno riconosciu-te - non taciute o minimizzate - e vanno affrontate con il necessario coraggio.

Lo spirito artistico è dentro la nostra identità nazionale, per questo abbiamo scelto di intreccia-re Istituzioni, arte e musica per celebra-re il 150° anniversa-rio dell'Unità d'Italia. In sala consiliare, in occasione del Con-siglio Comunale

ANNO 3, N. 1 - MAGGIO '11Distribuzione gratuitaRedazione: Ass. alla CulturaDirettore: Silvia BergaminEditore: Comune di CurtaroloStampa: Graphico - CittadellaReg. Trib. PD n. 1484 del 16.11.1995

SindacoMarcello Costa

ALL'INTERNO Urbanistica:SportelloUnico

Nel mondo:missionaricurtarolesi

Lavori pubblici:Ostigliaciclabile

Centro informaticocomunale

VIVERE CURTAROLO è stampato su carta a impatto 0.

Editoriale

Il senso dell'Unità d'Italia

straordinario convocato il 17 mar-zo, un quartetto d'archi - che ha visto l'esibizione anche della con-sigliere comunale Cecilia Baes-so - ha suonato l'Inno di Mameli, suscitando grande emozione fra i numerosi cittadini presenti. Ed è questo il dato che vorremmo sottolineare: la partecipazione, la voglia di esserci. Il sentimento dell'Unità è stato vissuto senza retorica e con grande trasporto in

Primo piano

Istituzioni, arte, musica.

una celebrazione che ha trovato la condivisione delle autorità ci-vili e religiose, delle associazioni di Curtarolo e del futuro, rappre-sentato dal Sindaco del consiglio comunale dei ragazzi Alberto Bel-lotto. Un bel momento di vitalità civica, un segnale di speranza per chi crede che sia fondamentale partire dalla condivisione di valo-ri comuni per fare il bene di tutti i cittadini.

Comune di Curtarolo

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Assessore allo Sport e all'AmbienteClaudio Quartiero

Assessore ai Lavori Pubblici - VicesindacoFernando Zaramella

La pista ciclabile sul percorso della vecchia ferrovia militare dell’Ostiglia, che attraversa il territorio del nostro Comune, era fino a poco tempo fa un bellissimo sogno. Ebbene, questo sogno si realizzerà: il progetto è quasi ultimato e per quanto riguarda la prima parte del percorso (da Piombino Dese fino ad Arsego) i lavori stanno per essere appaltati. Curtarolo 2012. Per quanto riguarda il tratto che riguarda Curtarolo e che porterà fino a Campodoro (per una lun-ghezza totale di quasi 33 chilometri) la realizzazione dovrà essere ultimata per l’autunno del prossimo anno. Un’opera strategica, un motore di

sviluppo sostenibile. Una grande opera di carattere turistico, sportivo ed ambientale, ma anche un’occasione di crescita e di potenziale sviluppo eco-nomico, agrituristico e di servizi, visto che la pista sarà integrata con l’insieme dei sistemi di piste ciclabili dell’intero Veneto e dell’Alta Italia e si collegherà a percorsi già esistenti che portano verso il Trentino e verso l’Austria.Una sorta di superstrada ciclabile che vedrà, nel nostro territorio comunale, il dispiegarsi lungo tutto il tratto di una serie ulteriore di piccoli tratti di altre piste che raggiungeranno i punti più significativi, verso nord e verso sud, in-teressando i centri e le strade maggior-

mente abitate.Il percorso. Entrando da est a Curta-rolo, si snoderà sulla sommità del ter-rapieno della ferrovia (che verrà disbo-scato, ripulito e pavimentato per circa un paio di metri e in parte illuminato), attraversando Via 4 Novembre e Via Sant’Andrea ed arriverà fino al piazza-le del cimitero di Pieve. Da quel punto, e fino al casello che sta su Via Monte Pasubio, percorrerà l’area centrale di Pieve per ritornare sul terrapieno pri-ma dell’incrocio tra Via Monte Pasubio e Via Monte Ortigara e poi, portandosi verso ovest, incrocerà via San Mar-tino fino al fiume Brenta per deviare sull’omonima via, percorrendo quindi il

Quando si parla di semplificazio-ne in campo di Autorizzazioni o Adempimenti Pubblici, si rischia sempre di entrare in una sorta di spirale burocratico-legislativa che, nel tentativo di far risparmia-re tempo attraverso procedure semplificate, spesso costringe il richiedente a produrre una tale mole di documenti che, nella so-stanza, vanifica lo scopo per cui la semplificazione stessa è stata promossa.Lo Sportello Unico per le Atti-vità Produttive (SUAP) ha come scopo principale quello di ridurre le procedure per il rilascio di auto-rizzazioni necessarie a chi svolge attività produttive nel territorio Co-munale.Tale Servizio è stato istituito dal Decreto Legislativo n. 112 del 31 marzo del '98; il DPR n.160 del 7/09/2010 ha attuato le direttive dei precedenti Decreti.In pratica, a partire dal 1° Aprile 2011, tutti i soggetti titolari di atti-vità produttive che intendono ese-guire lavori di costruzione e/o am-pliamento dei locali connessi alla propria attività, devono obbligato-riamente rivolgersi al SUAP com-petente per Territorio. Attualmente le funzioni dello Sportello Unico sono svolte nel nostro Comune dall’Ufficio Edilizia Privata, grazie alla disponibilità dei dipendenti comunali ed a una proroga legisla-tiva che ha traslato al 30.09.2011 l’improrogabile entrata in vigore del SUAP.La semplificazione concreta per il privato e/o il tecnico che ne segue la pratica, consiste nel fatto che lo

Sportello Unico sarà il solo inter-locutore della pratica in essere, al quale è demandata la raccolta dei pareri di tutti gli enti interes-sati e competenti (ASL, VF, Uffici Comunali, Provinciali e Regionali, Amministrazioni, Consorzi, Genio Civile, Enti ecc.), relativamente al progetto in itinere. Tale Ufficio, attraverso il sistema informatico della Posta Certificata (ed esclu-sivamente attraverso questa: PEC) chiederà integrazioni al tecnico in-caricato con modalità e tempi cer-ti, secondo le indicazioni previste nel Decreto Legge. Ma non solo: attraverso un apposito codice sarà possibile seguire in rete l’Iter autorizzativo della propria pratica on line, visualizzandone lo stato di avanzamento e proponendo do-mande o richieste di chiarimento in via informatica alle quali, il SUAP, è tenuto a rispondere entro le 24 ore successive. A conclusione di tutto, al privato verrà rilasciata un’Au-torizzazione Unica che compren-de i consensi al progetto rilasciati da tutti gli Enti intervenuti nelle Conferenze di Servizi organizzate dal SUAP.Con questo metodo si evitano i “rocamboleschi giri di Valzer” tra Uffici Pubblici e Privato, di cui tutti abbiamo una qualche espe-rienza e che, molto spesso, sono originati da mere incomprensioni nella comunicazione. Lo stesso utilizzo della Posta Elettronica Cer-tificata (PEC), consente il risparmio dei tempi di attesa connessi alla spedizione dei Documenti Ufficiali con Posta Ordinaria.Il Sistema Autorizzativo ora de-

scritto non è in realtà una novità assoluta, ma ricalca le procedure che da alcuni anni sono in atto per importanti appalti soprattutto nel campo Pubblico ed Energeti-co. Sembra evidente, almeno in questo contesto, l’intenzione del legislatore di semplificare l’Iter per le pratiche connesse alle Attività Produttive: è chiaro tuttavia che tale obiettivo è raggiungibile nella misura in cui si avrà a disposizione una struttura che istruisca in modo veloce le articolate Conferenze di Servizi e si connetta con efficacia ai vari Enti preposti.Il Comune di Curtarolo si è fat-to promotore per individuare in seno all’Unione dei Comuni que-sta struttura (SUAP) capace di gestire in modo soddisfacente le necessità del sistema produttivo locale che, per affrontare le sfi-de della globalizzazione e della contingente crisi, ha sempre più bisogno di indicazioni precise e tempi certi di espletamento pra-tiche. Convinta che lo Sportello Unico condiviso con tutta l’Unione, sia un motivo in più per ottimizza-re le limitate risorse dei Comuni a fronte delle maggiori esigenze della attuale società, l’Ammini-strazione di Curtarolo ha già attivato un tavolo di discussio-ne con i Comuni dell'Unione Padova Nordovest (Piazzola s/B, Campo San Martino, Villafranca Padovana, Campodoro,) con lo scopo di coinvolgere e convincere anche le Amministrazioni più ritro-se, sull’opportunità e soprattut-to sull’inevitabilità di tale scelta “comunitaria”.

Suap: Sportello Unico per le Attività Produttive

Semplificare e condividere

Un grande progetto per Curtarolo

Ostiglia ciclabile

lungofiume per raggiungere il ponte di Campo San Martino, transitando sulla passerella ciclo pedonale già esistente. E una volta superato il Brenta si ripor-terà sul percorso originario verso Piaz-zola e Campodoro.La storia. La ferrovia Ostiglia fu ap-provata, su proposta del Conte Leone Wollemborg, dal Parlamento italiano nel 1908, ultimata nel 1920 ed utiliz-zata negli anni trenta. Fu pensata come opera militare anche se nella sua rea-lizzazione intervennero anche soggetti diversi quali comuni, province e came-re di commercio. Tra il 1944 e il 1945 fu pesantemente bombardata dagli aerei alleati nella guerra contro il nazifasci-smo e il suo utilizzo fu definitivamente dismesso nell’immediato dopoguerra.I ponti. Per i passaggi su Via Monte Pasubio e su Via San Martino sono previsti due ponti, uno dei quali sarà un ponte Bailey, una tipologia questa di ponti che venivano utilizzati dal Genio Militare e dalle truppe durante la guer-ra, per costruire passaggi su fiumi e scoli che venivano costruiti e posati in pochissimo tempo. L’utilizzo di questi manufatti darà all’opera stessa un grande significato storico e di memoria collettiva. Inoltre,

Assessore all'Edilizia Privata e all'UrbanisticaFabio Tellatin

L’anno 2011 è stato ricco di tan-te soddisfazioni per le atlete della Spartum, associazione che sia per la ginnastica artistica e la ritmica in tut-te le gare di federazione Ginnastica d’Italia e del circuito AICS ha sempre conquistato il podio aggiudicandosi per tutti i tornei la finale nazionale a Pesaro.Anche la sezione della danza e dell’hip hop hanno raccolto molte soddisfazioni  esibendosi in contesti regionali importanti non ultimo par-tecipando al Gala’ di danza al quale due atlete hanno ricevuto una borsa di studio.Ai numerosissimi podi hanno con-tribuito moltissimo le atlete che con tanto impegno si allenano nella pale-stra di S.Maria di Non il martedì mer-coledì e venerdì in particolare:- Nicoletti Gloria 1°posto attrezzo suolo per la categoria esordienti base- Bagarolo Lorena 3° posto attrezzo trave per la categoria giovanissime (00-01) base- Spanesi Annalisa 1° posto attrezzo trampolino per la categoria giovanis-sime (00-01) base- Brazzo Beatrice 2°posto attrezzo trampolino per la categoria giovanis-sime (00-01) base- Marinello Gloria 5°posto assoluto (somma dei punteggi ottenuti negli presentati in gara) per la categoria giovanissime (02-03) intermedio- Zorzi Beatrice 2°posto assoluto per la categoria ragazze base- Callegaro Martina 1°posto attrez-zo volteggio e 3°posto attrezzo tram-

polino per la categoria ragazze base- Uriani Ilenia 1°posto attrezzo tram-polino categoria ragazze base- Zago Aurora 2°posto attrezzo vol-teggio per la categoria ragazze base- Ceccato Valentina 5°posto assolu-to per la categoria ragazze base- Facco Giorgia 1°posto assoluto per la categoria ragazze intermedio- Francescato Laura 2°posto asso-luto per la categoria ragazze inter-medio- Lovison Giovanna 5°posto asso-luto e 1°posto attrezzo trave per la categoria ragazze intermedio- Battiston Elisa 2°posto attrezzo trampolino per la categoria ragazze intermedio- Braghetto Anna 2°posto attrezzo suolo per la categoria ragazze inter-medio.Un grazie particolare alle loro inse-gnanti Gioia e  Chiara.La ginnastica nelle sue varie espres-sioni artistica, ritmica e danza è ar-monia, passione un dialogo continuo tra movimento e mente che favori-sce lo sviluppo fisico e psicologico dall’eta’ evolutiva fino all’eta’ adulta. Le atlete della Spartum vi aspettano Domenica 12 Giugno 2011 in Sala Forum dalle ore 18.00 per uno spet-tacolo ispirato alla Bella e la Bestia, l’intramontabile capolavoro Disney che attraverso la ginnastica artistica, ritmica, la danza classica e hip hop vi farà rivivere la magia e l’emozione di una meravigliosa favola!Visitaci al sito: www.spartum.it  

I successi delle ginnaste curtarolesi

Capolavoro Spartum

è un'occasione per ripensare, riordi-nare e dare un nuovo assetto urbano al’intera zona centrale di Pieve ed in particolare all’area di Via de Gasperi - Via Monte Pasubio con la realizza-zione, oltre che della pista ciclabile, di marciapiedi, di parcheggi, di un nuovo arredo urbano ed una più adeguata e sicura viabilità. Un grande risultato del Comune di Curtarolo. L’intervento, su progetto dell’Architetto Cavallin di Camposam-piero, è a cura della Provincia di Pado-va. Finanziata dall’Unione Europea per quasi due milioni di euro, l'opera è sta-ta fortemente voluta da una serie di co-muni che vede in Curtarolo un comune capofila e protagonista, da sempre convintissimo sponsor dell’intervento, che negli anni l’ha immaginata, soste-nuta ed incentivata.

Page 3: Notiziario della Giunta Comunale

A fine marzo si è rinnovata la con-venzione con l'AID (Associazione Intercomunale Donatori composta da gruppi AVIS) sezione di Campo S. Martino e Curtarolo. La colla-borazione tra il nostro Comune e i volontari dell'AVIS, iniziata circa otto anni fa, ha consentito di an-dare incontro ai bisogni di quei cittadini che, per diversi motivi, non riescono a raggiungere auto-

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L'11 giugno i missionari dehoniani tornano a Curtarolo

Una nuova storia, nel solco di P. Longo"Mercoledì 16 maggio è una data storica per la Provincia del Congo e penso anche per la Provincia Italia-na. Avevamo lasciato la parrocchia di Nduye al clero diocesano nel 1987. Il 16 maggio 2007 il Vescovo ce l'ha riconsegnata". Così iniziava una let-tera che Padre Silvano Ruaro scj, missionario Dehoniano che da oltre quarant'anni svolge il suo apostolato in Congo, scriveva nel maggio 2007 a Padre Tullio Benini scj, Superiore Provinciale per l'Italia settentrionale della congregazione dei Dehoniani.Padre Silvano e Padre Tullio, due figu-re importanti che, con questo articolo, voglio far conoscere ai lettori di "Vivere Curtarolo". Anche perchè l'Ammini-strazione Comunale e la Parrocchia di S. Giuliana o, meglio, tutta la Comunità di Curtarolo, assieme ai due missiona-ri Dehoniani cercano di realizzare un progetto ambizioso, ma ancor prima doveroso: far sì che la Missione di Nduye, fondata ed in gran parte edifi-cata dal nostro amato Padre Bernardo Longo, possa al più presto riprendere l'attività per cui era stata pensata e realizzata: perchè possano funzionare le scuole per i ragazzi del villaggio di Nduye e del territorio circostante; per-chè riaprano l'officina, la falegnameria, la sartoria; perchè possano abitare stabilmente le Suore Servantes ed i missionari Dehoniani che dall'esempio di Padre Bernardo Longo continuano a trovare sempre nuova ispirazione.

Nduye, dopo il martirio di P. Bernar-do Longo.Nduye è oggi un villaggio abitato da

circa 700 persone. La missione creata da P. Longo è costituita da una chie-sa, dalla casa dei padri missionari ed un'altra, posta sulla collina di fronte, abitata dalle suore (con Padre Longo operavano le comboniane Pie Madri della Nigrizia), ma il missionario origi-nario di Curtarolo aveva creato anche scuole, atelier e piantagioni di frutta.La rivolta dei Simba, nel 1964, ha sconvolto la regione orientale del Congo, infliggendo terribili sofferen-ze alla popolazione. Padre Bernardo Longo, sequestrato dai Simba nella sua missione di Nduye, dove era ri-masto pur essendo consapevole del pericolo, ma deciso a non abbando-nare la "sua" gente, viene ucciso a Mambasa il 3 novembre 1964. Padre Lugi Noacco scj, collaboratore di Padre Longo dal 1952, che si è sal-vato dal disastro perchè al momento della rivolta era in Italia, nel 1966 tor-na a Nduye. Transla la salma di Padre Bernardo da Mambasa alla chiesa di Nduye, dove oggi riposa. Poi, fatico-samente, ricomincia l'opera avviata da Padre Longo.Nel 1970 Padre Silvano Ruaro giunge per la prima volta a Nduye, la visita lo convince a tornare, nel 1971 riesce a realizzare il suo sogno e viene inviato ad aiutare P. Noacco.All'inizio degli anni '80 la situazione di Nduye si complica; per questo moti-vo nel 1986 la Conferenza Provinciale dei Dehoniani decide di trasferire la scuola da Nduye nella vicina missione di Mambasa e di lasciare la missione ai religiosi locali.A Mambasa, quindi, da allora ed

ancora oggi vive l'opera di Padre Bernardo Longo, l' "Institut Bernard Longo", sono attive le scuole, i corsi di preparazione professionale, la fa-legnameria, l'officina meccanica, la sartoria. Le scuole secondarie sono frequentate da oltre 600 ragazzi e ra-gazze, alcuni provengono da villaggi distanti centinaia di chilometri, essen-do l'IBL l'unica scuola superiore in un'area vastissima, paragonabile alla pianura padana. Le scuole elementa-ri sono frequentate da 2.400 bambini.

Il momento della prova.Nel 1996 scoppia la guerra, la missio-ne è saccheggiata dai soldati.Una nuova bufera ancora più grave si abbatte sulla regione e sulla missione nell'ottobre del 2002. La guerra civile, l'esodo dei profughi, oltre 15.000, che per settimane rimangono accampa-ti nel terreno della missione. Ancora una volta i missionari sono costretti a lasciare la missione, che viene total-mente saccheggiata. Ma nel marzo 2003 tornano e riaprono le scuole.Un continuo costruire e ricostruire, ma la missione riceve aiuti, è soste-nuta da tanti anonimi benefattori.

Di nuovo a Nduye.Come detto all'inizio, nel maggio 2007 la missione di Nduye, prostrata da decenni di incuria, è nuovamente affidata dal vescovo di Wamba ai mis-sionari Dehoniani.Manca l'acqua, non c'è l'energia elet-trica; solo i muri, costruiti con il gra-nito scavato e frantumato da Padre Bernardo Longo, testimoniano la de-

Ricev imento de l la g iunta mun ic ipa le

Sindaco Marcello CostaRiceve previo appuntamento gio-vedì dalle ore 18 alle ore 19 e saba-to dalle ore 11 alle [email protected]

Vicesindaco Fernando ZaramellaRiceve sabato dalle ore 10 alle 12 o in altro giorno da concordarsi. Tel. [email protected]

Ass. Mariangela RigatoRiceve martedì dalle ore 11 alle ore 12 o in altro giorno da [email protected]

Ass. Eddy BazzanRiceve sabato dalle ore 11 alle

12.30 o in altro giorno da [email protected]

Ass. Fabio TellatinRiceve sabato dalle ore 11 alle 12.30 o in altro giorno da [email protected]

Ass. Claudio QuartieroRiceve giovedì dalle ore 17 alle ore 19 o in altro giorno da [email protected]

Per appuntamentiUfficio Relazioni con il Pubblico (049.9699913), tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 13.

terminazione del nostro concittadino.Padre Silvano Ruaro è oggi il diret-tore dell'Institut Bernard Longo ed è responsabile delle scuole per tutta la Provincia Orientale del Congo. Con lui, con l'incarico di parroco di Mam-basa-Nduye c'è Padre Dino Ruaro scj e, fino a due anni fa Padre Nerio Broccardo scj, ora rientrato in Italia e collaboratore del Segretariato delle Missioni dei Dehoniani. I due missionari, con decenni di esperienza in Congo, non nascondo-no l'intenzione di "ritirarsi" a Nduye, un luogo per loro emblematico, che costantemente li richiama all'esem-pio di Padre Bernardo Longo. Per questo cercano il modo per ria-prire la missione, la difficoltà maggio-re è la strada da Mambasa a Nduye, 60 chilometri di pista che la pioggia trasforma in un infinito pantano.Ma aprire la missione, far arrivare le suore Servantes, che già ad agosto torneranno ad abitare sulla collina di Nduye, riprendere le lezioni nelle scuole, è un pò come dare linfa ad una pianta mai del tutto appassita.

Nduye - Curtarolo, un denominato-re comune: Padre Bernardo Longo.Nello scorso mese di ottobre P. Sil-vano Ruaro è venuto a Curtarolo ed ha incontrato l'Amministrazione Co-munale, l'Arciprete don Emanuele Gasparini, da pochi giorni arrivato in parrocchia, la Dirigente dell'Istitu-to Comprensivo che ha sede nella scuola intitolata a Padre Longo.La comunità ha manifestato l'inten-zione di contribuire concretamen-te agli sforzi di Padre Silvano, con l'obiettivo comune di far riprendere l'attività della missione di Nduye, del-le scuole, delle officine. Un progetto che tiene conto di un importante ap-puntamento, il 3 novembre 2014, cin-

quantesimo anniversario del marti-rio di Pa-dre Longo. Per questo motivo, per valutare la situazione in cui versa la missio-ne e per compren-dere le ne-cessità del proget-to, una de- legazione della Parrocchia di S. Giu-liana è andata a Nduye: c'erano Don Emanuele, Lietto Longo, nipote di Padre Longo, Emanuele Agugiaro, Roberto Battiston e Sandro Ragazzo.

11 giugno 2011 "Pentecoste Mis-sionaria" a Curtarolo.L'incontro che, tradizionalmente, i Dehoniani organizzano il giorno di Pentecoste, quest'anno sarà ospita-to nella Sala Forum e sarà l'occasio-ne per i tanti amici di Padre Bernar-do Longo e dei missionari dehoniani, sia della nostra Comunità, sia pro-venienti da tutto il Nord Italia, per riflettere sulla figura carismatica del nostro illustre concittadino.Padre Tullio Benini scj, superiore provinciale, che molti ricorderanno per aver concelebrato nella chiesa di S. Giuliana, con il Vescovo Anto-nio Mattiazzo la solenne ricorrenza del 40° anniversario del martirio, il 3 novembre 2004, ricorderà l'opera di Padre Longo; inoltre i partecipanti al viaggio in Congo saranno testi-moni della loro recente esperienza e spiegheranno come la Comunità di Curtarolo intende abbracciare, idealmente, la missione di Nduye e Mambasa (il reportage nel prossimo numero di Vivere Curtarolo).

Assessore alle Politiche SocialiMariangela Rigato

Sabato 19 marzo, in Sala Forum, si è svolta un'iniziativa che da parecchi anni il Comune organizza in collabo-razione con il Gruppo di Ginnastica femminile di Curtarolo, il Centro Ita-liano Femminile di Santa Maria di Non e le Donne Sport e Salute di Campo S. Martino, tutte donne che si ricono-scono sotto il titolo di: “Donne per la Pace”. La serata, dedicata ai bambini orfani di Yushu nel Tibet, prevede-va lo spettacolo di genere brillante “Taglia 42” con Saida e Giorgia che hanno intrattenuto il pubblico con grande bravura e ironia. Lo spettaco-lo è stato preceduto da un intervento di Patrizia Vanin, dell'Associazione Erika, che ha conquistato i presenti con il suo breve intervento. La lettu-ra di due brani tratti dal suo libro “E venne...l'estate!” sono stati sufficien-

ti per far emergere tutta la forza e la sensibilità di questa donna speciale che si sta muovendo con grande de-terminazione a favore della donna ed in particolare della donna nella disa-bilità. Il saluto di conclusione ai pre-senti è stato fatto attraverso la lettura di una poesia di Patrizia, un brevissi-mo, ma intenso inno alla vita accolto con un lungo scrosciante applauso. Un grande grazie alle donne che, at-traverso le loro proposte e il loro ap-poggio concreto, fanno sì che questa giornata dedicata alla donna costitu-isca un appuntamento molto impor-tante con la cultura e con il piacere di stare insieme. Infine rivolgiamo un particolare grazie alla Pro Loco che, anche quest'anno, ci ha dato il suo appoggio nella realizzazione della se-rata.

DONNE PER LA PACE.

TRASPORTO SOCIALE GRATUITO.

nomamente gli ospedali e gli am-bulatori. Che sia un servizio molto importante e sempre più richiesto è dimostrato dai dati relativi al nu-mero degli interventi e degli uten-ti. A titolo di esempio riportiamo i dati degli ultimi due anni:“Amici degli Animali” nel quale può espri-mere e mettere in pratica il suo grande amore per gli animali, in particolare per quelli abbandonati. Grazie al suo lavoro di panettiere, esercitato per cinquant'anni, è sta-to insignito del titolo di “Maestro di Commercio” dalla Camera di Commercio di Padova.

Nell'evidenziare che, attualmente, si tratta di un servizio totalmente gratuito, in quanto le spese sono interamente sostenute dal Comu-ne, rivolgiamo il nostro grazie ai volontari dell'AVIS che, ogni gior-no, con grande generosità, si met-tono al servizio di quei concittadi-ni, in prevalenza anziani, per i quali l'accesso ai servizi ospedalieri e ambulatoriali sarebbe motivo di grave disagio. Per poter accedere al servi-zio di Trasporto sociale basta rivolgersi a Livio Bonaldi, tel. 349.1565 636.

Anno

N. interventi

N. utenti

km percorsi

2009

182

38

8985

2010

300

50

9650

Padre Bernardo Longo

Page 4: Notiziario della Giunta Comunale

LA COSTITUZIONE AI 18ENNI.

La consegna di una copia della Costi-tuzione Italiana ai/alle giovani di Curta-rolo che compiono 18 anni ha assun-to nel 2011 un significato ancora più rilevante, proprio perché quest’anno celebriamo i 150 anni dell’Unità d’Italia e quindi la Costituzione è stata con-segnata (vedi foto in alto a destra) proprio il 17 marzo, in occasione dei festeggiamenti ufficiali.La nostra Costituzione è stata defi-nita una delle più belle del mondo e ha un valore al di là del tempo: san-cisce i diritti inviolabili, la democrazia, l’uguaglianza di tutte le persone, l’unità della Repubblica Italiana; ma il percor-so per arrivare a questo documento, fondamentale per la vita civile di una Nazione, è stato lungo e non privo di passaggi di rilevante criticità. La Carta Costituzionale infatti ha seguito, nella sua evoluzione temporale, le tormen-tate vicende che hanno portato alla creazione della nazione italiana ed ora rappresenta la legge fondamentale dello Stato a cui tutti devono far rife-rimento.È proprio per sottolineare i valori della responsabilità civile e della par-tecipazione che l’Amministrazione Comunale consegna ogni anno ai ne-odiciottenni una copia della Costitu-zione della Repubblica Italiana, Carta fondamentale del nostro Popolo e vero e proprio “contratto sociale” sul

quale si basano i rapporti tra i citta-dini e di questi con le istituzioni, pen-sato dopo le tragiche esperienze sto-riche della seconda guerra mondiale.

PRO LOCO PROTAGONISTA.

Un motore di iniziative, il fulcro dell'attività sociale, il centro che per-mette aggregazione, gruppo, comu-nità: la Pro Loco Comunale di Curta-rolo in questi primi mesi dell'anno è stata dinamica come sempre. Dopo il grande successo della Befana in Piazza sotto la neve, ha collaborato – tra le tante manifestazioni - al Carne-vale di Santa Maria di Non organiz-zato dal Gruppo G90 con la sfilata di numerosi e splendidi carri allegorici. Straordinaria partecipazione anche alla mostra mercato del libro (nel-la foto, alcuni volontari) che anche quest'anno ha saputo suscitare in-teresse e attivare numerose iniziative correlate. La Pedalata Ecologica per le vie del paese ha rappresentato un altro bellissimo momento, in grado di coinvolgere tantissime famiglie. A giugno avremo la Festa dello Sport, la Festa della Trebbiatura e durante la Sagra di Curtarolo ci sarà la Festa del Consorzio delle Pro Loco del Cit-tadellese.Tanti momenti, dei quali ringraziamo il Presidente Ugo Renaldin, il diretti-vo e tutti i volontari: è anche grazie al loro impegno che una comunità sa essere più coesa e partecipe.

REPLICA IL 17 GIUGNO.

Dopo il grande successo della prima, a maggio (un'istantanea nella foto in alto a sinistra), "I ciuciagaine" replica venerdì 17 giugno sempre in Sala Fo-rum. L'evento è promosso dall'asso-ciazione Taca Boton. Maggiori info sul web: www.tacaboton.org.

VOLAVOCE FESTIVAL 2011.

Una bella iniziativa, iscrizioni a www.volavocefestival.it - 340.5930743.

Il 25 Aprile, all’interno dell’impianto spor-tivo San Francesco, si è svolta la Gara di Pasquetta di tiro con l’arco, la prima a Curtarolo organizzata dal Comune, dalla Pro loco e dall’associazione Le Tre Piu-me, di Agna, che ha creato un'affiliazione proprio nel nostro Comune. Si tratta di un gruppo in cui i preparatori insegnano l’arte del tiro con l’arco ai giovani arcieri con molta passione e serietà,. E così una ventina di persone fra adulti e ragazzi di Curtarolo e dintorni si sono dati da fare riempiendo il campo sportivo di bersagli e

gazebo per pre-parare la gara nel migliore dei modi. E il risul-tato si è visto! Una cinquan-tina i partecipanti provenienti da tutta la regione, che si sono sfidati nella gara tipologia 900 round. La giornata si è con-clusa con un pranzo veloce sul posto e le premiazioni, che hanno visto la parteci-pazione del Presidente dell’associazione Le Tre Piume.

Assessore alla CulturaEddy Bazzan

Gli eventi promossi in questi mesi

Senso civico, cultura e partecipazione

NEWS

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anniDal 1896 diamo energia ai valori

Negli ultimi 30 anni c’è stato uno svi-luppo incredibile della tecnologia della comunicazione tale da creare un anal-fabetismo di tipo digitale in ampi strati di popolazione. Queste persone vivono nella società moderna una condizione di grande svantaggio perché si vedono ridotta la loro possibilità di accedere ai servizi che sempre più le Amministrazio-ni Pubbliche mettono a disposizione dei cittadini in forma digitale. Ma non solo: oggi Internet offre a tutti la possibilità di essere informati e di comunicare con il mondo intero ed è quindi del tutto evi-dente che l’impossibilità per alcuni di uti-lizzare i nuovi strumenti di informazione e di comunicazione rappresenta una con-dizione di inferiorità e di diseguaglianza che bisogna rapidamente sanare.È per questo motivo che il Comune di Curtarolo ha partecipato ad un bando della Regione Veneto per realizzare un Centro di Pubblico Accesso ad Internet e alla rete informatica. La domanda è stata accolta dalla Regione e entro il 18 giugno verrà inaugurato il nuovo centro pubblico di accesso Internet nel Condominio "Del-ta" in piazzetta Curte Rodulo al civico 8 (a lato della Biblioteca e della Sala Con-sigliare). La sede è facilmente raggiungi-bile dalla Statale con mezzi pubblici e si trova a circa 200 metri dalla fermata degli autobus, con ampio parcheggio a disco orario per i mezzi privati.L'apertura del centro avviene grazie al con-tributo della Regione Veneto e dello Stato e ai finanziamenti del Fondo Europeo. Il centro è dotato di 4 postazioni con computers di cui una per persone porta-trici di handicap e coloro che sono dotati di proprio computers potranno accedere ad internet attraverso la linea wi-fi..La nuova sede informatica che sarà aperta gratuitamente a tutti i cittadini in fasce orarie mattutine e serali, anche al sabato, verrà gestita dall'Associazione Auser di Curtarolo e Campo San Martino che da anni opera a Curtarolo nel mondo del volontariato per e tra gli anziani e che ha attivamente collaborato per rendere

possibile la partecipa-zione al bando regiona-le. L’Auser fornirà gra-tuitamente le persone in grado di gestire l’attività di questo centro che sarà aperto per almeno 15 ore alla settimana, secondo un calendario a cui verrà data ampia pubblicità. Per finire due parole sul metodo di insegnamen-to per coloro che hanno poco dimestichezza con gli strumenti in-formatici ed in particolare gli anziani: non verrà proposto l’approccio formativo tra-dizionale che prevede un gruppo di “al-lievi” con un docente che spiega come funziona un computer. L’anziano neces-sita di un approccio amichevole, sem-plice, non competitivo, gratuito, mirato a fornirgli strumenti utili per migliorare la sua vita quotidiana. Quello che vorrem-mo attuare sarà un metodo innovativo: giovani volontari (i “nipoti”) siederanno a fianco di meno giovani (i “nonni”) e li aiu-teranno ad avvicinarsi all'informatica. Per una volta saranno i giovani ad insegnare qualcosa agli anziani.Ci rivolgiamo quindi ai “nativi digitali” per-ché si rendano disponibili per qualche ora alla settimana o al mese e alle persone che vogliono imparare l’uso del computer a prenotarsi già da ora telefonando al nume-ro 049.5599501 della sede Auser il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 16.30, il giovedì dalle 9.30 alle 11.30 o al numero 335.7266227 del responsabile Auser di Curtarolo (Francesco) del progetto.

Nuovo centro pubblicodi accesso ad internet

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All’area verde Palazzina di Pieve il 10 Aprile si è riproposta la Giornata Ecolo-gica in collaborazione con la Protezione Civile, il Consiglio Co-munale dei Ragazzi e alcune associazioni. Dotati di pinze, guanti e sacchi offerti da Etra, i partecipanti suddivisi in gruppi hanno setacciato l’area del Brenta alla ricerca di rifiuti abbandonati. La giornata si è conclusa nel pomeriggio, dopo il pranzo

preparato dal nostro gruppo di Protezio-ne Civile e dai laboratori di Ricicreandia e di lettura animata che hanno coinvolto

anche i bambini delle famiglie arrivate in Pa-lazzina per un pic-nic. Prossimi obiettivi: aderi-re a "Puliamo il Mondo"

e creare dei gruppi di volontari di “Pulizia Ambientale” con lo scopo di tenere pulito il nostro territorio zona per zona, e non solamente l’area del Brenta.

DOMENICA ECOLOGICA

ARCIERI DI PASQUETTA

L’intervento è realizzato con il concorso di risorse UE, dello Stato Italiano e della Regione del Veneto.

REFERENDUM 12-13 GIUGNO 2011QUESITO N. 1. REFERENDUM ACQUA PUBBLICA – ABROGAZIONE AFFIDA MENTO SERVIZIO AD OPERATORI PRIVATI. Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati. Si deve votare NO se si è a favore della legislazione attuale.

QUESITO N. 2. REFERENDUM ACQUA PUBBLICA – ABROGAZIONE CALCOLO TARIFFA SECONDO LOGICHE DI “MERCATO”. SI deve vo tare SÌ se si è contro la norma che permette il profitto (non il recupero dei co sti di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’ero-gazione del bene Acqua potabile. Si deve votare NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.

QUESITO N. 3. REFERENDUM ENERGIA NUCLEARE. Si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia. Si deve votare NO se si è a favore della legisla zione attuale.

QUESITO N. 4. REFERENDUM LEGITTIMO IMPEDIMENTO. Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che Presidente del consiglio o ministro pos sano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano. Si deve vo tate NO se si è a fa vore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei con fronti del sistema giudiziario.