Notiziario Amici Di Libera 9 Aprile 2012

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AMICI di LIBERA

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EDITORIALECarissime amiche e carissimi amici, Ritorniamo a voi dopo la pausa presa nel mese di marzo. Pausa che si resa necessaria per consentire lorganizzazione dellevento CRESCERE NELLA LEGALITA che nellarco di 5 giorni, dal 17 al 21 marzo ha visto coinvolte circa 30 tra Associazioni e Istituzioni in una serie di iniziative che si sono svolte nei comuni di Caravaggio, Fornovo e Treviglio. Chi siamo Costituitasi formalmente nel marzo 2009, ma gi attiva dall'anno 2008, AMICI di LIBERA un'associazione laica, culturale, apartitica e senza fine di lucro che ha come scopo quello di sensibilizzare la societ civile al rispetto della legalit, nello spirito dell'organizzazione LIBERA. ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE, Organizzazione antimafia fondata da don Ciotti. Libera "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la societ civile nella lotta alle mafie e promuovere legalit e giustizia. Attualmente Libera un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realt di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalit. Per contattare AMICI di LIBERA Per aderire all'Associazione AMICI di LIBERA, scrivici all'indirizzo e-mail [email protected] o c onta tta c i ai nu me r i 0363/51112 o 339/1775034 (referente Giovanni Beretta) http:/amicidilibera.blogspot.com

Alcuni scatti a ricordo delle iniziative svolte:

Le foto relative a tutte le iniziative svoltesi nellambito dellevento Crescere nella legalit sono visionabili alla pagina facebook

http://www.facebook.com/AmiciDiLiberaCaravaggio

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CRESCERE NELLA LEGALITALo scopo di questa iniziativa, condiviso da tutti i partecipanti, riassunto nelle parole con cui il Presidente di Amici di Libera, Don Franco Perdomini ha aperto la serata conclusiva del 21 marzo :

Prima di tutto un grande benvenuto a tutti: () E suggestiva limmagine che questa piazza d stasera: metafora di una Comunit il cui cuore batte allunisono perch accomunata:

da un ideale comune: crescere nella legalit; dalla volont di affermare e rafforzare il carattere democratico e di libert delle nostre Comunit.Cittadini uniti

nel dire un no condiviso alla mafia. Siamo infatti qui a fare memoria delle vittime dellamafia: i rappresentanti di ciascuna realt civile, educativa coinvolta nelle iniziative svolte nei giorni passati, leggeranno i nomi di una vittima di mafia: alcuni nomi per ricordarli tutti;

nellaffermare limpegno di opporsi alla infiltrazione della mentalit mafiosa, cio al prevalere dell io sul noi, dellinteresse privato sul bene comune.E la strada per salvaguardare la libert di tutti: non c libert se qualcuno trucca le carte della convivenza civile con lastuzia o con la violenza fisica o con quella del denaro. Non sufficiente indignarsi; occorre dare solidit alletica individuale che la premessa per trasformare la denuncia della ingiustizia in impegno per costruire giustizia. Per dirla con Don Ciotti, la strada dellimpegno scandita da tre parole: Corresponsabilit: vivere il proprio ruolo di cittadini. E sapere che le ingiustizie poggiano su complicit e silenzi, ma si avvantaggiano anche degli ostacoli di una legalit formale, scritta pi nei codici che nelle coscienze, del silenzio degli onesti. Continuit: che trasformare lindignazione passeggera in sentimento stabile, in motivazione che nutre lazione. Quanti gli indignati di ieri sono i rassegnati di oggi? Condivisione: che sapere che da soli non si va da nessuna parte; ma neppure illuderci che da qualche parte possano andare i movimenti, i gruppi, le associazioni che si affidano ciecamente alle scelte dei propri leaders. Il noi esclude la delega.

Il nostro impegno, dunque, per la legalit, per la democrazia e per uguaglianza non pu che partire dal risveglio delle coscienze, dal contrasto alle tante zone grigie che impoveriscono la nostra vita.E una lotta contro lindifferenza, la rassegnazione, il non sapere o il non voler sapere. Mali che ci distraggono come cittadini dalla cura e dalla gestione del bene pubblico e ci trasformano in una folla amorfa, interessata al proprio privato e quindi facilmente manipolabile, vittima della pi sottile delle schiavit perch ignara di essere schiava. La sottolineatura che Amici di Libera ha voluto dare alla Giornata della memoria e dellimpegno non deve essere considerata una uscita estemporanea, ma la premessa e la promessa di un impegno che continuer nel tempo. Non in solitudine ma con la forza della Comunit. Grazie dunque della vostra presenza, con lauspicio che i nostri cuori continuino a battere allunisono

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CRESCERE NELLA LEGALITAUnemozione: la piazza SS. Fermo e Rustico allegramente invasa di giallo, indossato dai partecipanti alla serata per ricordare la forsizia, simbolo della manifestazione.

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PROSSIMI APPUNTAMENTIIn anteprima per i lettori del Notiziario il Menu che sar proposto alla CENA DELLA LEGALITA 5 maggio ore 20.00 presso la Foresteria del Santuario di Caravaggio ANTIPASTO: prosciutto crudo 2 polpette di verdura bruschetta con pomodoro fresco PRIMO risotto + asparagi pasta all'amatriciana

( pasta e passata di pomodorini di LIBERA)

SECONDO Bocconcini di vitellone con salsiccia, patate, piselli e polenta FRUTTA fragole DOLCE zuccotto toscano VINO

centopassi rosso e bianco ( LIBERA) E tante altre sorprese vi aspettano!!!

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ATTUALITA IO NON GIOCO CON LE MAFIEE stato pubblicato sul sito di Libera (http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/ IT/IDPagina/6239) il 3 Quaderno dell'Osservatorio Civico Antimafia, voluto da Libera Reggio Emilia e Colore Cittadini contro le mafie, dal titolo "Io non gioco con le mafie". Quest'anno l'Osservatorio si occupato della relazione fra mafie e gioco d'azzardo, con un focus alla situazione reggiana. Senza dimenticare lo sguardo rivolto alle responsabilit di ognuno di noi. Pubblichiamo qui di seguito un estratto dallintroduzione: 79,9 miliardi di euro la cifra che gli italiani hanno speso nel 2011 per giocare d'azzardo (dati Sole 24ore), pi di 1000 pro capite compresi i neonati. Ben oltre i 700 milioni di euro i soldi spesi dai reggiani. Ai 79,9 miliardi spesi per il gioco legale, poi, andrebbero sommati i miliardi ricavati dai gio-

chi illegali: corse clandestine, giochi online non regolari, gratta e vinci falsi, slotmachine truccate.E' una cifra spaventosa quella che spendono gli italiani per la dea bendata e la commissione parlamentare antimafia dichiara che sono circa 50 miliardi di euro all'anno, quelli su cui le mafie mettono le

mani, fra gioco legale e gioco illegale.

Ecco perch quest'anno L'Osservatorio Civico Antimafie ha deciso di oc-uparsi di gioco d'azzardo. Siamo di nuovo qui a presentare la nostra ricerca e anche questa volta abbiamo scelto un tema che mettesse in luce le responsabilit di ogni cit-adino. Come l'uso e l'abuso delle sostanze stupefacenti (approfondimen-to del 2 Quaderno dell'Osservatorio) anche l'uso e l'abuso del gioco d'azzardo ci racconta come siano i no-

stri gesti quotidiani a finanziare le mafie. Abbiamo quindi tutti la possibilit di dire no, di fare il nostro piccolo grande gesto contro le mafie.Ma in che modo, le mafie, usano il gioco d'azzardo per fare soldi?. Lo fanno incassando con i giochi illegali, riciclando denaro sporco attraverso il gioco legale, alimentando e alimentandosi con l'usura. ()

Largomento stato ripreso anche da un articolo di Antonio Maria Mira pubblicato da Avvenire il 4 aprile 2012 in cui viene riportato l'allarme lanciato dal ministro dell'Interno Cancellieri con la risposta scritta all'interrogazione del senatore Lauro (Pdl) Le mani delle mafie nel circuito legale di giochi e scommesse. Spinge fasce di popolazione nell'area della povert e marginalit sociale.

Presentazione Proposta di legge su "Compro oro"Mercoledi' 11 aprile alle ore 14 presso la sala stampa Camera dei Deputati, si tenuto incontro con la stampa di Walter Veltroni (commissione antimafia), don Luigi Ciotti (fondatore di Libera), Donella Mattesini (deputato Pd e prima firmataria della proposta di legge), Francesco Boccia (deputato Pd) e Ranieri Razzante (presidente Aira, associazione antiriciclaggio). Scopo dellincontro stata la presentazione della la proposta di legge sul commercio dell'oro e dei preziosi che oggi si trova in una situazione di pericolosa deregulation, che apre a infiltrazioni mafiose, al riciclaggio e all'usura, oltre a produrre gravi danni ad un comparto economico gia' in difficolt.

AMICI DI LIBERA PER NON DIMENTICARE

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Per restituire il diritto della memoria a coloro i quali stato negato il diritto alla vita.1916 GIORGIO GENNARO ALFONSO CANZIO

Presbitero assassinato nel 1916 sotto decreto di due membri della "Alta maffia dei Ciaculli", Salvatore e Giuseppe Greco, perch considerato colpevole di aver denunciato pubblicamente l'ingerenza della mafia nell'amministrazione delle rendite ecclesiastiche.1919 GIOVANNI ZANGRA

Alfonso Canzio nel secondo anni venti, fu il fondatore della locale Lega di Miglioramento dei Contadini e l'anima del movimento socialista barrese.. Nel 1911 lo troviamo alla guida della lotta contro l'Amministrazione comunale guidata da Luigi Bonfirraro che aveva imposto, tra l'altro, l'obbligo di servirsi delle carrozze comunali per il trasporto dei defunti e ne aveva aumentato i costi di servizio.Nel primo dopoguerra guid le lotte contadine riuscendo ad imporre contratti favorevoli ai lavoratori della terra. Ma la reazione agraria, a Barrafranca come in tutta la Sicilia, non si fece attendere: il 29 gennaio 1919 venne assassinato Giovanni Zangara, segretario della sezione socialista di Corleone, il 22 settembre Giuseppe Rumore, segretario della "Lega di Miglioramento" e della sezione del PSI di Prizzi, il 13 dicembre tocc ad Alfonso Canzio, il 29 febbraio 1920 cadde Nicola Alongi, il 14 ottobre chiuse la lunga serie di attentati mortali l'omicidio di Giovanni Orcel, segretario della FIOM di Palermo. Esecutrice di questi efferati delitti fu la mafia agraria che si vedeva gravemente minacciata dall'impegno radicale di questi dirigenti del movimento contadino.Font e ww w. wi ki p edi a .i t www.reginamundi.info Per St ella

Giovanni Zangara nacque a Corleone nel 1877 da Giuseppe e da Maria D'Atria. Di professione cordaro, milit nel partito socialista, partecipando alla competizione elettorale del 1914, dove fu eletto consigliere comunale nella lista di Bernardino Verro, che lo volle come assessore. Mantenne la carica anche dopo il 3 novembre 1915, data dellassassinio del sindaco, che venne sostituito dal falegname socialista Carmelo Lo Cascio, detto Gridduzzu. Il pretesto per il suo assassinio - avvenuto il 29 gennaio 1919 - fu l'avere negato ad un ricco mafioso il petrolio gratuito, che il comune distribuiva ai poveri.DON CONSTANTINO STELLA

Costantino Stella, arciprete parroco di Resuttano ( Caltanissetta), 46 anni accoltellato sulla porta di casa il 6 luglio 1919. Muore dopo unagonia durata diciotto giorni. L'assassino rimasto ignoto. uno dei "preti sociali" impegnato in varie attivit, in una notte con l'autorit provinciali e in polemiche giornalistiche per migliorare la condizione delle campagne e degli abitanti della sua zona.Fonte www.wikipedia.it Per Zangara articolo Dino Paternostro www.ecorav.it