Notiziario 134

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anno 23 numero 134 maggio 2015 Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993 NUMERO 134 MAGGIO 2015 All’interno BUILDING THE EXPO

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Maggio 2015

Transcript of Notiziario 134

22100 ComoVia Alessandro Volta 62Telefono 031269810Telefax [email protected]

anno 23numero 134maggio 2015Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993

NUMERO 134MAGGIO 2015

All’internoBUILDING THE EXPO

Direttore ResponsabileLuisella GarlatiComitato di RedazioneFloriana BerettaMichele BottinelliManlio CantaluppiLuisella GarlatiMichela GioacchiniGianmaria OriggiProgetto graficoLavori in CorsoSedeVia A. Volta n. 62 - 22100 ComoTelefono031/269810Fax031/[email protected]://www.ordingcomo.org

Il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscritti all’albo. Gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; la loro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressi dagli autori e pertanto non impegna né il Consiglio dell’Ordine né il Gruppo redazionale. I testi e gli articoli inviati per la pubblicazione non si restituiscono, anche se non pubblicati.

Stampato pressoGrafica Marelli s.n.c.via Leonardo da Vinci, 28 - 22100 Como

In copertina e in quarta di copertina: Mostra Building the Expo

CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMOPresidenteing. FRANCO GEROSAVice Presidenteing. MARIA CRISTINA SIOLISegretarioing. MAURO VOLONTÈTesoriereing. LUCA COZZIConsiglieriing. GIAMPIERO AJANIing. FLORIANA BERETTAing. MANLIO CANTALUPPIing.iunior STEFANO FASOLAing. GIORGIO FONTANAing. MAURO GALLIing. PIER GIUSEPPE LOZEJing. MARZIA MOLINAing. CRISTIANO PUSTERLAing. ROBERTO STROPENIing. GIORDANO ZAPPA

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SERVIZI A CURA DELL’ORDINE

Andrea, universitario

Cantù - Corso Unità d’Italia, 11Tel. 031.719.111 - Fax n 031.7377.800e-mail: [email protected]. di CASSAinlinea 840-008800

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Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le altre condizioni economiche e contrattuali si rinvia ai fogli informativi disponibili gratuitamente presso i nostri sportelli e nell’apposita sezione trasparenza del sito.

Orario di apertura al pubblico della Segreteria: Lunedì/Venerdì ore 9,00 - 12,00Il Presidente ing. Franco Gerosa riceve:Mercoledì ore 15,00 (previo appuntamento) Il Vice/Presidente ing. Maria Cristina Sioli riceve:Mercoledì ore 15,00 (previo appuntamento) Il Segretario ing. Mauro Volontè riceve: Mercoledì ore 15,00 (previo appuntamento) Delegato INARCASSA ing. Pier Giuseppe Lozej riceveprevio appuntamentocontatti: 031.426177 - 335.6373663 Consulenza fiscale: dott. Walter Moro riceve: Mercoledì ore 9,00 (previo appuntamento)Consulenza legale: avv. Mario Lavatelli riceve:1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)TariffeCertificati di iscrizione € 5,20Certificati di iscrizione in bollo € 20,00Duplicati tessere € 5,20Tassa di liquidazione parcelleParcelle o note informative: 1,5%minimo € 100,00 per ogni pratica esaminata

Iscrizione Albo SpecialistiRequisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)Iscrizione negli Elenchi del Ministero dell’Interno di cui alla L. 818/84 - prevenzione incendiRequisiti: iscrizione all’Albo professionalee attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)Iscrizione Albo Provinciale dei CollaudatoriRequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale: fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)DimissioniDomanda al Presidente dell’Ordine completa di dati anagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandata A.R. entro il 15 febbraio. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.TrasferimentiDomanda in bollo al Presidente del nuovo Ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

SOMMARIO IL PRESIDENTE 1L’ORDINE INFORMA 2LETTERA A ISIDORO RONZONI 2ASSEMBLEA 2015 4INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE 6MUDEC 8GRUPPO GIOVANI INGEGNERI 9GIURISPRUDENZA 11LEGISLAZIONE 12

INSERTOBUILDING THE EXPO

FISCO 13ATTIVITÀ ISTITUZIONALE 17MOSTRE 18AGGIORNAMENTO DELL’ALBO 19SEGNALAZIONI 24SERVIZI 25

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NOTIZIEIL PRESIDENTE

Con la sentenza del Consiglio di Stato del 22 Gennaio 2015 n°238/2015, generata da un ricorso dell’Ordine dei geologi, ma estensibile a tutte le professioni, il decoro della dignità professionale di cui all’art.2230 del Codice Civile, non sem-brerebbe più un parametro valido per valutare il parere di congruità di una parcella in quanto, a parere del Consiglio, la qualità della prestazione non può essere intaccata da una ipotetica mancanza di decoro scaturita da importi del-le prestazioni ritenuti troppo bassi!

Siamo nuovamente di fronte ad un ulteriore passaggio verso l’equiparazione dei professionisti alle imprese in quanto, venuto meno il decoro professionale, rimangono solo i generici divieti di concorrenza sleale (art.2598 del c.c.) per pratiche commerciali scorrette e di offerte basse in modo anomalo.Divieti che vengono attutiti dalle pronunce delle Autorità Antitrust favorevoli alle offerte che i professionisti offrono attraverso i noti circuiti.

Sull’argomento il nostro Ordine, tramite la Consulta Regio-nale, non intende rimanere passivo e si sta attivando per coinvolgere le istituzioni a livello nazionale per porre freno ad una deriva che oltre a ledere la nostra professione, cer-tamente non è funzionale a proteggere il consumatore da comportamenti scorretti.

In attesa degli sviluppi di quest’ultima sentenza che di fat-to limita ulteriormente l’importanza del ruolo dell’Ordine, è nostra convinzione che la funzione di opinamento attri-buita al Consiglio dell’Ordine dall’art.5 della legge istituti-va (L. 1995/1923) e dalla fonte codicistica, non possa esse-re espletata correttamente se non avendo riguardo anche al criterio del decoro professionale, essendo strumentale rispetto ad interessi generali meritevoli di tutela alla stes-sa stregua di quelli della concorrenza.

A fronte di cattive notizie credo opportuno evidenziare come le linee guida per la redazione del nuovo Codice dei Contratti che l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha tracciato con autorevolezza, recepiscano anche le istan-ze del nostro Consiglio Nazionale (CNI).Oltre ad essere ispirate non solo alle direttive comunitarie che dovranno essere recepite ed ai principi fondamentali

della trasparenza e della libera concorrenza; riportano l’at-tenzione sulla qualità e sulla professionalità, privilegiano l’apertura del mercato alla qualità del progetto e ribadi-scono l’obbligo delle stazioni appaltanti di applicare i para-metri ministeriali per la determinazione dell’importo delle prestazioni da porre a base di gara negli affidamenti dei servizi di architettura ed ingegneria.

E’ di questi giorni la notizia sulle auspicate modifiche al testo del disegno di legge delega per la riforma del Codice degli Appalti, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso anno e al vaglio della Commissione lavori pubblici del Se-nato, ove, tra le varie ipotesi allo studio c’è la sottrazione al General Contractor della responsabilità della Direzione Lavori, il ridimensionamento dell’appalto integrato, oltre a riaffermare la centralità del progetto e non degli affari; l’affidamento dei lavori sulla base di progetti esecutivi e non preliminari / definitivi; accurati e corredati dalle ne-cessarie indagini, correttamente remunerati e validati.

Forse siamo sulla buona strada!

Franco Gerosa

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AVVISI

L’ORDINEINFORMA

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NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA FONDAZIONE DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMOAi sensi dell’art. 7 dello statuto, il Consiglio di Amministra-zione è stato nominato dal Consiglio dell’Ordine nella seduta del 11 febbraio 2015. Fanno parte del Consiglio di Ammini-strazione, oltre a due Consiglieri e al Tesoriere dell’Ordine, ing. Pusterla, ing. Stropeni e ing. Cozzi, altri quattro iscritti dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como, per un totale di sette membri. Il Consiglio di Amministrazione ri-marrà in carica fino alla scadenza del Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como. In data 18 marzo 2015 si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione con le seguenti cariche:PRESIDENTE: ing. FULVIO RONCORONIVICE PRESIDENTE: ing. ROBERTO STROPENISEGRETARIO: ing. FABIO GALLI TESORIERE: ing. COZZI LUCACONSIGLIERI: ing. LUCA LANFRANCONI ing. Iunior DAVIDE LODI RIZZINI ing. CRISTIANO PUSTERLA

CONVENZIONE CEI-CNIIl Consiglio Nazionale Ingegneri e il Comitato Elettroni-co Italiano hanno sottoscritto una convenzione riservata agli iscritti all’Albo per l’accesso alla banca dati CEI con-tenente le norme tecniche in vigore e le Guide Tecniche in materia di elettronica, elettrotecnica e telecomunicazioni, al prezzo agevolato di euro 45,00 + IVA all’anno.La sottoscrizione dell’abbonamento avviene tramite appo-sita procedura da eseguire sul sito CEI al seguente link: http://webstore.ceiweb.it/cniregistrazione.aspx

CONVENZIONE UNI–CNI Il Consiglio Nazionale Ingegneri, in qualità di Grande Socio UNI, e lo stesso Ente di Unificazione Nazionale hanno siglato una convenzione per la consultazione e l’acquisto delle nor-me tecniche. Il servizio consentirà agli ingegneri di visualiz-zare gratuitamente tutte le norme tecniche e di procedere al download delle norme, previo pagamento di un prezzo forfettario di euro 15,00 (IVA esclusa) per singola norma. Il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Como, ritenendolo un importante vantaggio a favore degli iscritti, ha deliberato di sottoscrivere la convenzione con il CNI, ac-quisendo tre accessi contemporanei al sito dell’UNI. Per poter accedere al sito e usufruire del servizio, l’iscritto all’Ordine do-vrà dotarsi delle credenziali fornite via mail dall’UNI, previa registrazione da parte della Segreteria. Modalità operative per usufruire del servizio sono pubblicate sul sito www.ordin-gcomo.org, SERVIZI, CONVENZIONI.

Caro Ronzoni,

solo due parole per ricordare che si è svolta questa mattina l’Assemblea degli Ingegneri riguardante le annuali deliberazioni sui bilanci dell’Ordine e della Fondazione. Al termine l’amica Luisella Garlati, direttore (mi scuso dell’ostinazione ad utilizzare il genere maschile in contrasto ad autorevoli consigli) del nostro notiziario mi ha proposto di scrivere qualcosa di te, che tenga conto della conoscenza personale più che delle biografie ufficiali. Ci provo.

Che eri stato assistente di Giulio Natta lo sapevano tutti, pochi invece ti conoscevano come l’autore di un paio di importanti capitoli del Manuale Colombo dell’Ingegnere, uno dei pilastri della nostra conoscenza ingegneristica: regalo di laurea quasi d’obbligo dai parenti intimi (se potevano premetterselo). Quando te lo avevo ricordato ti eri quasi ritratto: quello non era il tuo lavoro, era stato quasi un passatempo.

Mi avevi cercato all’Ordine agli inizi degli anni 2000: eri perplesso sull’introduzione della laurea triennale e sulla possibilità data ai vecchi iscritti di scegliere i settori di riferimento. Ti avevo convinto, sbagliando, di seguire il mio percorso, di indicare ciò che si sa fare e non quello che è semplicemente consentito: scusami se ti ho indirizzato male, ma so che non non ti ho arrecato danni... Avevamo parlato anche di Comodepur, dove stavo per andare a svolgere una funzione che era stata tua in passato, e mi avevi dato ottimi consigli. Si era scherzato insieme su un tema di Congresso Nazionale Ingegneri: l’INGEGNERE NEL TERZO MILLENNIO, un periodo troppo vasto anche per un ottimista come te.

Ci eravamo rivisti nel 2006 in occasione di un viaggio di studio (e vacanza) alle cave di Albiano (Trento) propostoci dall’Ente di Sviluppo del Porfido. Eravamo in 42 e, superato un primo problema organizzativo (42 partecipanti rigorosamente corrispondenti con 21 camere) - se lo ricorderà bene Luisella che con una collega aveva dato il via ad una soluzione condivisa - abbiamo passato due giorni incantevoli. Durante la visita alle cave, sterminate, lungo strade di cantiere molto sconnesse, avevo incaricato mia moglie di starti vicina per evitarti cadute. Era però successo l’esatto

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contrario: tu saltellavi senza problemi da una pietra all’altra, raccogliendo una gran quantità di sassolini di diverse tipologie che poi infilavi nella borsa di plastica che mia moglie si era portata con le scarpe di riserva.

Chi ti ha conosciuto è stato sempre impressionato da quella tua aria di eterno fanciullo curioso e interessato a tutto, dai fantastici racconti sulle tue api, quasi le conoscessi singolarmente, dalla tua splendida Lancia guida-a-destra e dalla inseparabile cinquecento rossa, dal tuo modo buffo di indossare l’impermeabile, dalle innocentissime storielle che spacciavi per barzellette, meravigliandoti che la risata finale richiedesse qualche incitamento.

Ho seguito l’anno scorso su una tv-locale un tuo intervento sulle proposte urbanistiche-edilizie riguardanti la propietà Fisac-Trevitex a Camerlata. E’ ancora rintracciabile con google: lo consiglio ai giovani, non tanto per il merito ma per la forza ed il coraggio delle idee di un ragazzo di 90 anni.Una comune amica si era abituata, ogni Natale e Pasqua, a telefonate rassicuranti sulla tua salute: nell’ultima occasione non s’era ritrovata la voce squillante dell’eterno ragazzo.

Sono arrivato all’appuntamento presso la Chiesa di Santa Brigida con quasi due ore di anticipo: due ore da dedicare ad una conoscenza meno superficiale dell’ambiente in cui vivevi, tra il vecchio Ospedale S.Anna e la piazza di Camerlata. Ho pranzato nel ristorante attiguo al parco. Mezza porzione di ottime farfalle al pomodoro servite in uno di quei piatti enormi ora di moda nei programmi di cucina della TV. Avventori, oltre a me, una coppia di persone mature impegnate in continue richieste di portate, forse per prolungare forzatamente una conoscenza recentissima, un toscano sempre impegnato al telefono e nella ricerca preventiva della strada per lo stadio, presumo per la partita del giorno dopo, Como- Arezzo. Attenzioni alla splendida fontana: nessuna.

Ho ricordato anche qualche episodio della mia infanzia, quando annualmente ci si recava con i genitori alla Chiesa di S. Brigida, non so più per quale festività, ma

so che ne uscivo con una canna, chiamata pampara dove venivano attaccati modesti dolcetti dal sapore di ostie.

Nella Chiesa una grande folla. Ho dovuto arrivare fino alle prime file nella parte solitamente riservata ai parenti, per trovare posto. Mi ha raggiunto qualche minuto dopo il collega Zappa. Una tua nipote ti ha ricordato con pensieri veramente commuoventi. Proprio davanti a me dei giovani reggevano a turno, con orgoglio, uno stendardo dell’Associazione ex allievi dell’Istituto Setificio. Non so se noi Ingegneri abbiamo uno stendardo ma penso dovremmo provvedervi.

All’uscita ho scambiato due parole col dott. Nessi che mi ha chiarito il motivo per cui l’articolo sulla Provincia del dott. Antonio Marino mi era parso così straordinariamente significativo nella sua semplicità.

Oggi è sabato. Non è la prima volta che l’ultimo saluto mi capita di sabato, come se chi ci lascia non volesse disturbare una giornata lavorativa.

Non so dove sei ora, caro Ronzoni e se ci sono sassolini da raccogliere; mia moglie ti ha preceduto di poche settimane, non aveva con sé una borsa di plastica, ma so che in caso di bisogno, non ti sarà difficile fabbricarne una nuova.

Manlio Cantaluppi

ISIDORO RONZONI(indirizzo sconosciuto)

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ASSEMBLEA

ASSEMBLEA 2015

Il 18 aprile si è svolta l’assemblea annuale dell’Ordine Inge-gneri della Provincia di Como, preceduta da un seminario sul tema PROGETTI INNOVATIVI CHE MIGLIORANO LA SOCIETA’ tenuto da due consiglieri nazionali, ing. Gianni Massa vicepresidente del CNI, che ha presentato l’iniziati-va del CNI “scintille” a sostegno dell’inventiva dei giovani iscritti, per valorizzarne le capacità e favorire il successo dei loro progetti e ing. Marco Cantavenna, segretario della Fondazione dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Torino, che ha presentato una carrellata di progetti basati sull’utilizzo delle stampanti 3D, dalla fabbricazione di pic-coli elementi meccanici alla costruzione di interi edifici, “stampati” in opera. Il seminario ha avuto grande affluenza di pubblico, ben 150 iscritti, per cui si è reso necessario lo spostamento dell’incontro dalla sede dell’Ordine a quella della Camera di Commercio di Como che ha messo a dispo-sizione la sala Scacchi.Anche l’assemblea annuale pertanto si è svolta in questo luogo, dando al Presidente ing. Franco Gerosa l’occasione di sottolineare come l’Ordine Ingegneri voglia uscire dalla sua sede e rapportarsi con la città, come già avvenuto a dicembre con il concerto natalizio aperto a tutta la città tenutosi presso lo Spazio culturale “Antonio Ratti” – Ex chiesa di San Francesco.

Un’intervista al Presidente sui contenuti dell’Assemblea, sull’attività dell’Ordine, sulle novità della Fondazione.

Un suo bilancio sull’attività dell’Ordine nel 2014

L’attività nel corso dell’anno è stata intensa. Il Consiglio ha tenuto 17 riunioni durante le quali, oltre l’attività istituziona-le della gestione dell’Albo, si sono affrontate e discusse molte problematiche, ecco alcuni dei provvedimenti adottati: • è stata deliberata la quota di iscrizione delle Società tra

Professionisti alla sezione speciale dell’Albo• è stato approvato il regolamento “Casa degli ingegneri”,

con cui l’Ordine mette a disposizione dei propri iscritti uno spazio dedicato a riunioni lavorative e incontri pro-fessionali presso la sede

• si è deliberato di aderire al protocollo d’intesa tra CNI e ISSNAF per una borsa di studio presso università del Nord America

• è stato approvato il nuovo Statuto della Fondazione;• è stato approvato il Regolamento del progetto “Meeting

Point Acustica”.• è stato approvato il nuovo Codice Deontologico;• si è deliberato di aderire al Progetto Internazionalizza-

zione;• si è deliberato di aderire alla Convenzione tra CNI e UNI

finalizzata alla consultazione e l’acquisto di norme UNI da parte degli iscritti con prezzo agevolato.

• sono state promosse n. 5 borse di studio a favore degli iscritti per la partecipazione al 58° corso di urbanistica tecnica Vincenzo Columbo.

Come si è rapportato l’Ordine con il Mondo esterno?

L’Ordine ha mantenuto e intensificato la propria presenza negli organismi nazionali. In prima persona ho partecipato attivamente alle riunioni dell’Assemblea dei Presidenti a Roma, così come i cinque colleghi dell’Ordine che fanno parte dei Gruppi di Lavoro attivati dal CNI, in qualità di esperti in diversi settori dell’ingegneria: Lavori Pubblici, Ingegneria dell’Informazione, Ingegneria Marittima, Inge-gneria, Industria e Formazione Permanente.

Relatori e segretario

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Al 59° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia tenutosi a Caserta hanno partecipato oltre al sot-toscritto i Consiglieri ing. Lozej, ing. Sioli, ing. Volontè e ing. Zappa e il Presidente del Gruppo Giovani ing. Cigardi. L’evento era incentrato sul tema: IL FUTURO OGGI. CRE-SCITA SOSTENIBILITA’ LEGALITA’.Con la nomina del Consiglio della CROIL, composto dai Presidenti degli Ordini, è stata rinnovata l’organizzazione della Consulta regionale con oltre 20 commissioni, in cui i nostri rappresentanti lavorano attivamente, mantenendo i contatti con gli altri Ordini della Lombardia, condividen-do, analizzando e risolvendo temi legati a tutti gli aspetti dell’ingegneria. Come Presidente ho partecipato agli in-contri del tavolo regionale per l’edilizia, presso la Regione Lombardia.

A livello locale come vi siete interfacciati con comuni, enti, associazioni?

A maggior ragione abbiamo mantenuto e rafforzato i rap-porti con gli altri enti a livello locale, organizzando anche iniziative per farci conoscere dalla città: oltre al già cita-to concerto natalizio l’Ordine in collaborazione con il CAI di Cantù, ha bandito il Concorso di idee “Bivacco Città di Cantù”. Il concorso ha avuto un buon successo: sono per-venute ben 42 iscrizioni e sono stati consegnati 29 progetti. I risultati sono stati esposti presso la Biblioteca di Como nel corso della mostra “Cantieri d’Alta Quota”, organizza-ta nello scorso dicembre dall’Ordine in collaborazione con C.A.O. Como.I rappresentanti dell’Ordine hanno attivamente partecipa-to agli incontri presso il Comune di Como, la C.C.I.A.A., l’Agenzia delle Entrate (ex Territorio), l’ANCE su varie tematiche legate alla nostra professione ed alla vita del-la città. Il nostro gruppo giovani ha tenuto un incontro di

orientamento agli studi universitari per i maturandi del Liceo Galilei di Erba ed ha partecipato allo stand dell’Or-dine presso la fiera “Young Orienta il tuo futuro” a Erba, intensificando il rapporto tra Ordine a scuola, per aiutare i giovani alla scelta sul loro futuro.

Come si è sviluppato il rapporto tra Ordine e Fondazione nel corso dell’ scorso anno?

La Fondazione sta assumendo un ruolo sempre più impor-tante anche in rapporto con la formazione continua degli iscritti, oltre che per l’organizzazione e lo sviluppo dell’at-tività culturale dell’Ordine, che vogliamo sempre più rivol-ta non solo agli iscritti ma estesa a tutta la città.A questo scopo è stato modificato lo statuto della Fondazio-ne con la partecipazione di una Assemblea Straordinaria degli iscritti: questo ha permesso l’ingresso nel Consiglio della Fondazione di membri non consigliere, allargando pertanto tale organismo per permetterne un funzionamen-to più attivo ed indipendente, per concretizzare gli obietti-vi che ci proponiamo. Il nuovo Consiglio si è insediato recentemente e vede la presidenza di Fulvio Roncoroni, coadiuvato da Roberto Stropeni, Fabio Galli, Luca Cozzi, Luca Lanfranconi, Da-vide Lodi Rizzini, Cristiano Pusterla.

Dal punto di vista economico cosa possiamo dedurre dai bilanci?

Le previsioni del Bilancio sono state praticamente rispet-tate, pertanto nella seduta di Consiglio del 26.11.2014 si è deliberato di mantenere la quota di iscrizione all’Albo per l’anno 2015 in € 160,00 e di mantenere la quota agevolata per gli ingegneri fino a 35 anni di età, che si iscrivono per la prima volta nell’anno 2015, in € 60,00.

I lavori dell’assemblea

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INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE

INTRODUZIONE

Quante volte abbiamo sentito di persone anziane che vivo-no sole e che, per un incidente, sono rimaste bloccate per ore prima che qualcuno si accorgesse della loro mancanza e intervenisse? Quante volte abbiamo sentito di persone che non sono in grado di provvedere completamente a se stesse? Queste semplici questioni delineano uno scenario che, in questo periodo, sembra essere l’unico possibile. Non c’è molto da altro da fare se non intervenire in modo invasivo e con prepotenza, imponendo una convivenza con una badante oppure, come caso estremo, di sradicare la persona dalla propria realtà per collocarla in un contesto protetto.Ripensando ancora a questi esempi si rileva che è il de-siderio di serenità a spingere le famiglie a un intervento, serenità dettata dalla consapevolezza che il proprio caro non è solo ma è con qualcuno che può intervenire in caso di necessità. Avere un progetto di vita che preservi l’auto-nomia è un aspetto essenziale. Per ognuno di noi, ricono-scersi nel contesto in cui si vive abitualmente, sia a livello sociale che personale, significa vivere meglio.

NON SIAMO MAI SOLI

La tecnologia non ci lascia soli, pervade l’ambiente. Sia-mo immersi nella tecnologia e, in modo costante e spesso inconsapevole, riceviamo aiuto da essa. Si pensi ai freni di ogni autoveicolo, il cui comportamento dipende dalla velocità e dalle condizioni ambientali, o alla messa a fuoco automatica delle macchine fotografiche o a un misuratore elettronico della pressione, che durante la misura gonfia e sgonfia automaticamente il bracciale per restituirci poi i valori del battito cardiaco della pressione. L’ambito nel quale si sviluppano questi apparati elettroni-ci è detto Sistemi Pervasivi (o Intelligenza Ambientale) e studia il modo con cui si progettano e sviluppano quelle piattaforme elettroniche che si nascondono nell’ambiente e interagiscono con noi. Nel 1991, durante una conferenza, Mark Wiser affermò che “le tecnologie più profonde sono quelle che scompaiono. Si intrecciano nel tessuto della nostra vita di tutti i giorni fino a divenire indistinguibile da essa”. Wiser si accorse che, dalla presenza di un “com-

ICT: UN BASTONE DIGITALE PER LA VECCHIAIA

puter” per molti utenti (anni ’50), attraversato il periodo dove un singolo computer era dedicato ad un singolo uten-te, si sarebbe gradualmente arrivati ad avere molti compu-ter per ogni utente, alcuni dei quali anche condivisi. Oltre vent’anni dopo, lo scenario presentato da Wiser è una re-altà consolidata. Oggi è facile immaginare nuovi scenari dove ogni oggetto appartiene ad una rete complessa di co-municazione: il WEB delle cose.

GLI ANZIANI IN CIFRE: OGGI E DOMANI

Secondo l’Istituto Nazionale di Statisica (Istat), le persone con più di 65 anni presenti in Italia sono 12,3 milioni (dato del 2012) e rappresentano circa il 20,3% della popolazio-ne italiana. Sebbene la situazione sia già particolarmente critica a causa della necessità di individuare strumenti so-stenibili e supporti economici per il necessario sostegno a questa fascia della popolazione - soprattutto quando non più autonoma o con autonomia ridotta - quello che richiede una nostra maggiore attenzione è il fenomeno dell’invec-chiamento della popolazione. Si stima che la percentuale degli ultra 65enni si attesterà al 32% nel 2043 e raggiun-gerà il massimo del 33,2% nel 2056 (http://www.istat.it/it/archivio/48875). Questo incremento desta preoccupazione poiché esprime nuove richieste sia verso le istituzioni che verso le famiglie. Verso le istituzioni la richiesta di fornire ulteriori servizi che non potranno essere solo localizzati nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari (404.170 ospiti delle strutture residenziali in Italia al 31 di-cembre 2009 (Istat, 2012) di cui 300 mila sono anziani con almeno 65 anni (il 74%) - 75.868 autosufficienti e 225.182 non autosufficienti - 80 mila sono adulti tra i 18 e i 64 anni (20%) - 23 mila sono minori con meno di 18 anni (6%)) con incrementi di costi che difficilmente saranno sostenibili; verso le famiglie la necessità di colmare le lacune inevita-bilmente generate dalle istituzioni.

LA TECNOLOGIA E IL TERZO SETTORE

Uno scenario plausibile per la sostenibilità economico-so-ciale legata all’incremento della popolazione over 65 è quello di sviluppare un progetto di vita autonoma che pre-

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veda una serie graduale di azioni di compensazione piutto-sto che interventi netti (vivere soli, vivere con una badan-te, essere residenzializzati). In questo modo si supplirebbe solamente a quello che, di volta in volta manca, per vivere in autonomia.Il progetto, denominato BRIDGe (Behaviour dRift com-pensation for autonomous and InDependent livinG) ha il duplice obiettivo di garantire sicurezza alle famiglie e la-sciare la persona nel proprio contesto sociale e abitativo.

COME SI RAGGIUNGE QUESTO OBIETTIVO?

Si immagini che l’appartamento dove vive la persona in autonomia sia completamente pervaso da sensori nasco-sti che trasmettono con continuità “lo stato delle cose”: la luce della camera è accesa, la persona si sta traferendo dalla cucina alla camera, il fornello è spento, il frigorife-ro è chiuso, le medicine sono state prese… Insomma, il progetto di vita è rispettato: nessuna anomalia, nessun bisogno di intervento, nessun bisogno di compensare un comportamento. In un contesto come quello immaginato, è possibile caratterizzare la persona accettando le sue per-sonali condizioni di vita come “normali”. Per esempio, per chi ha l’abitudine di dormire con le finestre aperte anche in inverno, la “finestra della camera aperta” e “tempera-tura della camera 15 gradi” non sono una anomalia, è una condizione di vita del tutto normale. Quindi, la “normalità” non è una condizione oggettiva ma una situazione soggetti-va. Cosa accade se il consumo d’acqua della doccia passa a zero oppure la poltrona è usata con una frequenza sempre maggiore oppure ancora il passo diventa sempre più incer-to? In alcuni casi non ci sono problemi ma i segnali devono essere presi in esame: potrebbe essere necessario un inter-vento. Per esempio, la persona non si fa più la doccia: la causa potrebbe essere una caduta senza conseguenze che la rende insicura inducendola, da quel momento in poi, a preferire altri modi di lavarsi. Questo messaggio, indipen-dentemente dalle ragioni, deve essere preso in esame: è un “cambiamento comportamentale”, una deriva, che ha bisogno di essere riequilibrata. E’ in questo ambito che le associazioni, la famiglia o la rete di prossimità possono e devono intervenire compensando il cambiamento quando è identificato come “negativo”. Molti potrebbero essere i

modi: una nuova doccia, un supporto di semplice vicinan-za (“…non sei sola, stai tranquilla”). Il fatto rilevante, comunque, è che qualcuno prenda atto del cambiamen-to, che lo interpreti correttamente, che approfondisca la problematica e che, alla fine, programmi un intervento di compensazione. La tecnologia è solo uno strumento: non deve essere dimenticato. Certamente uno strumento po-tente in grado non solo di rilevare ma anche di filtrare le anomalie irrilevanti, di dare peso ai fenomeni accidentali significativi e urgenti (per esempio, una caduta senza rial-zo), di attivare gli allarmi necessari al pronto intervento, di suggerire delle soluzioni, di premettere la comunicazio-ne o di aiutare nella gestione della quotidianità. E per i famigliari più stretti? Si immagini di poter accedere con uno smartphone allo stato della persona (pallino ver-de – tutto a posto!) oppure di ricevere una video chiamata solo per una chiacchierata oppure di ricevere un messag-gio di richiesta urgente di intervento. Il fatto di essere co-stantemente in contatto, di poter rilevare delle anomalie e di poterle comunicare restituisce alle famiglie la tran-quillità necessaria e preserva l’autonomia alla persona che vive sola.E il terzo settore, le associazioni? Fondamentale. Ci sono diversi aspetti che devono essere presi in esame: dal rac-cordo iniziale tra famiglia e persona attraverso la costru-zione del progetto di vita, all’introduzione della tecnologia, al suo uso e alle necessità che devono essere soddisfatte per finire col continuo contatto che ha anche l’obiettivo di mantenere i rapporti umani non isolando le persone.I progettiIl gruppo di tecnologie assistive del Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Como e il centro CRAiS (Centro Risor-se per le Autonomie e Inclusione Sociale –nato nella col-laborazione tra So.La.Re e Politecnico di Milano in Como) sono attivi da qualche anno nell’azione di supporto alle persone fragili (anziani, persone con lievi disabilità psichi-che, …). Attraverso la collaborazione concreta con altre associazioni del territorio, con la ASL, con alcuni Uffici di Piano (strutture intercomunali a supporto della program-mazione sociale), stanno lavorando nella direzione della autonomia della persona. Il progetto BRIDGe passa attra-verso l’identificazione di ciò che serve ed eventualmente, delle tecnologie da mettere in campo sia per il supporto diretto alle persone sia per impostare nuove soluzioni. Tali

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soluzioni operano nella direzione della identificazione della caratteristica soggettiva della persona, della identificazio-ne dei cambiamenti comportamentali, della comunicazione e dell’attuazione di metodi garanti della sicurezza sia per le famiglie che per le persone che vivono la loro autonomia. Al Polo Territoriale di Como è presente un laboratorio spe-rimentale che ha come obiettivi quelli di vagliare le tecno-logie esistenti e di produrne di nuove non dimenticando di contenere il costo. Si favoriscono, per esempio, le tecnologie wireless (senza fili) immaginando che un costo rilevante sia generato anche dall’istallazione (portare fili dovunque potrebbe essere molto costoso o addirittura non possibile). Si studiano soluzioni che riducono al minimo la necessità di saper usare i computer mediante interfacce semplici e che si adattano all’esigenza della persona. Il lavoro da fare è molto, ma i risultati si vedono. Per esempio, è possibile effettuare una video chiamata ad una persona specifica uti-lizzando un semplice gesto fatto con una mano oppure uti-lizzando delle tessere con la foto della persona che si vuole chiamare; tutto al costo di poche decine di euro.

E LA PRIVACY?

La questione della privacy è importante e richiederà non solo attenzione ma anche una normativa snella e chiara che non impedisca, a chi lo desidera, di partecipare e so-stenere un proprio progetto di vita. Se riflettiamo sulla no-stra condizione forse il problema non è poi così rilevante: i telefoni cellulari permettono la nostra localizzazione in ogni istante, ma il servizio che ne riceviamo fa sì che, in fin dei conti, non sia affatto importante… insomma, a patto di rendere accessibili i dati solo a coloro che forniscono il ser-vizio, siamo proprio sicuri che la privacy sia un problema?

Fabio SalicePolitecnico di Milano

Il 27 marzo il MUDEC apre in anteprima i suoi spazi con due mostre, “Mondi a Milano” e “Africa”, che illustrano il legame antico di Milano con le Esposizioni Universali e con le culture di tutto il mondo.Nato da un’operazione di recupero di archeologia indu-striale nell’area dell’ex fabbrica Ansaldo, in zona Tortona, il MUDEC reinterpreta gli spazi in cui si inserisce con corpi dalle forme squadrate rivestiti di zinco e con una struttura in cristallo - illuminata 24 ore su 24 – che “ir-rompe” geometricamente nell’edificio che lo accoglie. Il nuovo spazio si distingue per la sua hall centrale di forma libera e organica, che genera una corte interna, una piaz-za coperta, luogo d’incontro fra le culture e le comunità.All’interno dell’edificio si sviluppano diversi spazi distri-buiti su 17.000 mq: sale espositive, auditorium; MUDEC Bistrot, MUDEC Design Store, MUDEC Restaurant, aule didattiche, MUDEC Junior e parcheggio.MUDEC è innovativo anche per la sua formula gestionale: è il primo museo italiano con una governance in partner-ship tra pubblico e privato. Il Comune di Milano ricopre la direzione scientifica del patrimonio, la sua valorizzazione e il coordinamento dell’attività del Forum Città Mondo. 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore è responsabile della pro-grammazione e realizzazione delle grandi mostre e della gestione dei servizi aggiuntivi del MUDEC nelle diverse anime che lo compongono.

MUDEC - MUSEO DELLE CULTURE

MILANO, VIA TORTONA 56WWW.MUDEC.IT

TELEFONO 02-54917

MUSEO DELLE CULTURE

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GRUPPO GIOVANI INGEGNERI

Il Network Giovani Ingegneri raccoglie tutte le Commissioni Giovani degli Ordini italiani. Il Giovane Ingegnere è la continuità della nostra categoria ed uno degli scopi del Network Giovani è l’incremento della partecipazione e dell’avvicinamento dei Giovani Iscritti all’Ordine e alle sue numerose attività, al fine di contribuire alla risoluzione delle numerose problematiche che interessano il Giovane Ingegnere degli anni 2000.Il Network Giovani è una realtà fatta di persone che da tutta Italia collaborano, propongono e discutono mediante l’uso di piattaforme di condivisione documenti e social Network e che periodicamente si riuniscono nelle città italiane. Il Vicepresidente del CNI, ing. Gianni Massa ha coniato il termine “officine” per indicare i vari tavoli di lavoro che sono aperti su proposta dei delegati: l’officina per definizione è un luogo di lavoro in cui avviene il montag-gio di vari componenti che portano al pezzo ultimato; se durante l’assemblaggio un componente deve essere rivisto o sistemato, avviene lo smontaggio, la sostituzione ed il successivo rimontaggio. I nostri componenti sono le idee e le nostre proposte, che vengono discusse (“montate”), analizzate e se necessario “smontate”, criticate, sistema-te, allo scopo di arrivare a una proposta condivisa dalla maggioranza. Le proposte una volta terminate sono messe ai voti e in caso positivo sottoposte al Consiglio Nazionale degli Ingegneri.Nell’ultima riunione del Network Giovani ho assistito ad un interessante convegno dal titolo “la smaterializzazione dell’Ingegneria”, presso il museo della Scienza di Trento (MUSE) progettato da Renzo Piano. Nell’ottica di una progettazione 2.0 (per usare un’espressione informatica), bisogna pensare ad un’ingegneria non solo legata al mate-riale che costruisce e crea, ma anche virtuale. Ad esempio una progettazione urbanistica è strettamente legata ad un mondo di reti, connessioni e meccanismi che l’occhio umano non vede.

Nuove sfide, nuove esigenze e voglia di crescere professio-nalmente sono i concetti base del Network Giovani. Nel corso del 2014, il Network Giovani ha lavorato alle tematiche di seguito riportate:• Introduzione dei Giovani Professionisti nei Lavori

Pubblici: negli affidamenti di incarichi per lo svolgimen-

NETWORKGIOVANI INGEGNERI:LE ATTIVITÀ

to dei servizi tecnici legati alla progettazione di importo inferiore ai 40.000 €, il sistema di selezione tramite curriculum vitae rappresenta un discriminante per il Giovane che si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro. Si è proposto l’adozione di un sistema di incenti-vazione che favorisca l’affidamento congiunto (esperto – giovane), affinché i giovani possano intraprendere un percorso professionale e lavorativo.

• Obbligatorietà del disciplinare di incarico: il discipli-nare viene inteso come il contratto scritto d’opera intellettuale tra due parti in cui viene definito un rapporto prestazionale e le sue modalità. Si è proposto tale obbligo per i professionisti che intraprendono una prestazione nei confronti di un committente (un altro professionista, una società di servizi o un committente privato). Lo scopo è quello di avere un documento valido giuridicamente e necessario per un’eventuale azione legale o in caso di intervento degli organi (Collegi) di disciplina degli Ordini Provinciali. Il disciplinare deve essere un contratto chiaro e semplice, con un format prestabilito per tutti, ma flessibile per il professionista che potrà integrare o cancellare articoli non attinenti alla prestazione svolta.

• Sondaggio sulle condizioni professionali dei giovani Ingegneri Italiani: si rivolge all’intera categoria per esplorare la condizione lavorativa, individuare quali proposte o servizi gli iscritti richiedono agli Ordini, al fine di migliorare l’efficienza e l’utilità che gli Ordini Territoriali possono offrire ai propri iscritti.

A oggi (aprile 2015) risultano aperte le seguenti “officine” e si sta quindi discutendo in merito alle seguenti tematiche:• Tirocinio professionale: introduzione della pratica del

tirocinio per poter svolgere l’esame di stato. La posi-zione del Network Giovani è quella di non prevedere il tirocinio, né in forma obbligatoria, né volontaria, come requisito allo svolgimento della professione di Ingegnere.

• Innovazione, digital data & open data: incentivazione all’adozione dei processi di Open Data presso le PA e gli enti locali, favorendo il rilascio dei dati già individuati dall’AgID di interesse per i professionisti tecnici, con l’individuazione di ulteriori dati di interesse prioritario per la categoria.

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• Europrogettazione PON R&C – MIUR: emerge la neces-sità di apprendere i meccanismi e le metodologie per accedere e partecipare ai bandi europei e non.

• Mapping vulnerabilità sismica: prevedere l’estensione delle verifiche di vulnerabilità a tutte le opere attual-mente inquadrate nelle NTC2008 in classe d’uso 2 e pro-muovere gli incentivi per effettuare la diagnosi sismica e la successiva riqualificazione sismica dell’edificio.

Tutte le tematiche in discussione sono “open”: le “officine” sono aperte a tutti i Giovani Iscritti che attraverso la pro-pria Commissione Giovani possono portare idee, contributi e condividere le proprie impressioni. Per farlo, vi aspetto alle riunioni del Gruppo Giovani Ingegneri!

Vi ricordo i nostri contatti:mail: [email protected], pagina Facebook: “Gruppo Giovani Ingegneri Como”.

Marco Cigardi

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Il decreto cd. Sblocca Italia è stato convertito, con modi-ficazioni, in legge n. 165 dell’11.11.2014, entrata in vigore il 12.11.2014.Tante norme, ma uno scopo principale: agevolare gli inter-venti edilizi evitando, per quanto possibile, di consumare nuovo territorio, esattamente quanto si prefigge la coeva legge regionale lombarda n. 31/2014.Certo tanto è stato realizzato in anni passati, purtroppo non sempre bene e non sempre correttamente.L’abusivismo e la speculazione, pur non necessariamente interdipendenti, sono fenomeni quasi endemici della sto-ria italiana.Nel 1957 esce La speculazione edilizia di Calvino che descrive l’urbanizzazione forsennata della Riviera ligure di ponente: “(…) tutti questi nuovi fabbricati che tiravano su, casamenti cittadini di sei otto piani, a biancheggiare massicci come barriere di rincalzo al franante digradare della costa, affacciando più finestre e balconi che poteva-no verso mare. La febbre del cemento s’era impadronita della Riviera (…) Nelle cittadine in salita, a ripiani, gli edilizi nuovi facevano a chi monta sulle spalle dell’altro, e in mezzo i padroni delle case vecchie allungavano il collo nei sopraelevamenti (…) non vedeva che un sovrapporsi geometrico di parallelepipedi e poliedri, spigoli e lati di case, di qua e di là, tetti, finestre, muri ciechi per servitù contigue con solo i finestrini smerigliati dei gabinetti uno sopra l’altro”.Gadda scrive altrettanto della Brianza e vede la collina della Cassina della Gazzada trasformata in: “(…) siffatto accampamento di pitaleschi orrori che Lombardia mi par voglia oggi dire itterizia.”.Resta il fatto che le leggi dovrebbero servire ad evitare questi fenomeni ed agevolare un’edificazione di qualità.Non può accadere più quanto riferiva Stendhal a proposito della Commissione d’ornato di Milano: “Se il proprietario vuol eseguire qualcosa di troppo brutto i membri della commissione di ornato, persone stimate, lo prendono in giro nelle conversazioni.” (cit. da D. Viva).Occorrono buone leggi e chiare (ed anche strumenti urba-nistici e regolamenti edilizi) ed è forse giunto il momento di dare corso al disegno governativo di revisione costitu-zionale del Titolo quinto della Costituzione che attribuisce alla competenza legislativa statale, ai sensi dell’art. 117, comma 2, della Costituzione, le norme generali sul gover-

no del territorio. E’ stato osservato che: “A ben vedere, è tutta qui la vera sfida dell’innovazione che consiste nel superamento della caotica trama federalista in favore di principi unitari nazionali. Si tratta cioè di passare dalla mera enunciazione dei principi fondamentali del gover-no del territorio, ai sensi dell’art. 117 Cost., comma 3, ai principi unitari delle materie del governo del territorio, di esclusiva e diretta competenza del legislatore statale, ai sensi dell’art. 117, comma 2, Cost.”(P. Mantini).Almeno devono essere espressi i principi fondamentali della legislazione statale nella materia di competenza con-corrente governo del territorio alla quale appartengono l’edilizia e l’urbanistica.Ancora nella nuova versione del testo unico dell’edilizia figura che il presente testo unico contiene i principi fondamentali e generali e le disposizioni per la disciplina dell’attività edilizia e che le regioni esercitano la potestà legislativa concorrente in materia edilizia nel rispetto dei principi fondamentali della legislazione statale desumibili dalle disposizioni contenute nel testo unico.Quindi la concreta individuazione è lasciata all’interpreta-zione che non è immediata e pacifica perché molte norme hanno carattere tecnico.I commentatori concludono: “In questo quadro, pertanto, risulta centrale l’attività interpretativa della giurispru-denza, il cui apporto contribuisce a specificare quali siano i vincoli che si pongono per il legislatore regionale.” (E. Mitzman). Troppo tempo ci vuole per consolidare un’interpretazione giurisdizionale e non si può perdere altro tempo per sbloc-care l’Italia, sempre che basti un testo unico per l’edilizia!Resta fermo che si possono semplificare e delegificare numerose attività edificatorie, ma rimane inalterata la consistenza del potere pianificatorio per cui anche gli interventi liberalizzati (art. 6) dovranno sempre confor-marsi alle previsioni dei singoli strumenti urbanistici (E. Boscolo). Intanto il testo unico, al netto di espressioni sintattica-mente infelici, tipo modalità applicative per l’applicazione della relativa riduzione (art. 17), presenta alcune norme di non chiara applicazione.Solo a mo’ d’esempio si legga l’art. 15 che consente la pro-roga dei termini qualora i lavori non siano stati iniziati o conclusi per iniziative dell’amministrazione o dell’autorità

RIFLESSIONI A MARGINE DEL NUOVO TESTO UNICO DELL’EDILIZIA

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giudiziaria, rivelatesi poi infondate.E’ ovvio che il termine proroga presuppone che i termini non siano scaduti e, quindi, si doveva scrivere sospensione e non proroga (P. Mantegazza).L’art. 17, in applicazione del principio fondamentale secondo il quale l’incremento del carico urbanistico com-porta la corresponsione degli oneri di urbanizzazione, assoggetta la manutenzione straordinaria con incremento del carico urbanistico a contribuzione.La norma non è però coerente con la definizione di manu-tenzione straordinaria contenuta nell’art. 3, comma 1, lett. b) che circoscrive la manutenzione straordinaria alle opere che non alterano i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari. Non è nemmeno esente da dubbi l’applicabilità del silen-zio-assenso perché il carattere vincolato del permesso di costruire non è rinvenibile tutte le volte che le opere di urbanizzazione siano carenti.Infatti il relativo accertamento può richiedere una valuta-zione rientrante nella discrezionalità tecnica. Non è facile semplificare le norme, non è facile dare cer-tezze e forse non è possibile, certo sarebbe utile scriverle meglio e coordinarle evitando rimandi e richiami.Forse per un buon testo unico servirebbe un … contesto di condivisione, che richiederebbe però un coinvolgimento maggiore delle categorie, ma anche la comprensione che in tempo di crisi bisogna convergere in direzione del bene comune, più che attestarsi in difese corporative.

Mario Lavatelli Avvocato, consulente legale dell’Ordine

LEGISLAZIONE

DECRETO 5 febbraio 2015Criteri ambientali minimi per l’acquisto di articoli per l’ar-redo urbano. (G.U. n. 50 del 2/3/2015)

LEGGE 27 febbraio 2015, n. 11Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini pre-visti da disposizioni legislative. (G.U. n. 49 del 28/2/2015)

DPCM 11 novembre 2014Requisiti per l’iscrizione nell’elenco dei soggetti aggrega-tori, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, insieme con il relativo elenco recante gli oneri informativi. (G.U. n. 15 del 20/1/2015)

DL 24 gennaio 2015, n. 4Misure urgenti in materia di esenzione IMU. (G.U. n. 19 del 24/1/2015)

LEGGE 24 marzo 2015, n. 34Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 4, recante misure urgenti in materia di esenzione IMU. Proroga di termini concernenti l’eserci-zio della delega in materia di revisione del sistema fiscale. (G.U. n. 70 del 25/3/2015 - S.O. n. 15)

DECRETO 19 marzo 2015Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incen-di per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private di cui al decreto 18 settembre 2002. (G.U. n. 70 del 25/3/2015)

DPR 19 gennaio 2015, n. 8Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162 per chiudere la procedura di infrazione 2011/4064 ai fini della corretta ap-plicazione della direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta per ascensori e montacarichi nonché della relati-va licenza di esercizio. (G.U. n. 43 del 21/02/2015)

DECRETO 9 marzo 2015Disposizioni relative all’esercizio degli ascensori in servi-zio pubblico destinati al trasporto di persone. (G.U. n. 61 del 14/3/2015)

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Presentati a Milano nel corso della manifestazione fieristica MADE expo, che ha avuto luogo dal 18 al 21 marzo 2015, i progetti dei padiglioni nazionali per Expo 2015.L’evento, organizzato da MADE expo e curato dal Politecnico di Milano, è consistito con una mostra curata da Luisa Collina con il coordinamento scientifico di Laura Daglio, entrambe del Politecnico di Milano, che espone in anteprima oltre 30 proget-ti dei padiglioni nazionali, con disegni, foto e video di cantiere, dettagli costruttivi, campioni materiali. Durante le giornate espositive si sono poi alternati vari gruppi di progettazione che hanno illustrato il proprio progetto par-tendo dall’idea iniziale fino al dettaglio della realizzazione, con interventi, proiezione di disegni di progetto, video girati in corso di realizzazione, fotografie e rendering.

Sono Intervenuti 15 studi tra i più importanti al mondo: Padiglione Italia Nemesi & PartnersPadiglione Brasile PARCH | Stefano Pellin Padiglione Angola AA&MUSE Architecture Department – Masterplanstudio Milano | Federico AcutoPadiglione Cina Studio Link-Arc | Ychen Lu Padiglione Germania Studio Schmidhuber | Lennart WiechellPadiglione Azerbaijan Simmetrico network | Michele Tadini (arassociati) - Aldo Giordano (iDeas)

Padiglione Colombia Studio Cardenas | Mauricio Cardenas LaverdePadiglione Giappone Studio Ishimoto | Marco CorbellaPadiglione Israele Knafo Klimor Architects | David KnafoPadiglione Russia Studio Speech | Sergei TchobanPadiglione Banca Intesa corporate Studio Michele De Lucchi | Alberto BianchiPadiglione Coca Cola Peia Associati | Giampiero PeiaPadiglione USA Studio Biber Architect | James BiberPadiglione corporate Vanke Studio Daniel Libeskind | Agostino GhirardelliPadiglione Spagna b720 Fermin Vazquez Arquitectos | Fermin VazquezPadiglione Emirati Arabi Uniti Studio Foster & Partners

Su uno schermo gigante vengono continuamente proiettate le immagini riprese durante i lavori di costruzione del sito expo: immagini riprese dall’alto da droni, che dimostrano il progre-dire della costruzione ed urbanizzazione ed altre scattate in cantiere.

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Colpisce la varietà e la fantasia nella concezione dei singoli spazi nazionali o di organizzazioni e enti come Intesa San Paolo, Save the Children, Coca Cola, Caritas, Slow Food etc.

Il Padiglione Italia, l’unico destinato a restare dopo la chiu-sura di Expo 2015, nasce da un concorso internazionale vinto dal gruppo Nemesi & Partners: una realizzazione che presenta complessità e innovazione sia nel design che nei materiali e nelle tecnologie impiegate. E’ l’edificio più alto all’interno di Expo, è progettato con particolare attenzione alla sostenibilità energetica e funzionale, la facciata è caratterizzata dai pan-nelli ramificati, una vera e propria foresta bianca pietrificata, composta da pannelli in cemento biodinamico e sistemi di connessione regolabili.L’Angola ha scelto come simbolo l’albero di baobab, che giganteggia come sostegno dello spazio espositivo: un castello centrale in acciaio che sostiene travi reticolari a sbalzo in legno

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lamellare, su cui appoggiano le balconate destinate all’espo-sizione; dominano le linee diagonali. L’Azerbaijan, paese caucasico caratterizzato dal vento e dai fuochi naturali dovuti ai giacimenti di gas, citati anche da Marco Polo, presenta un edificio complesso, su tre livelli, compenetrato da volumi sferici e avvolto da rivestimento ondulato a lamelle curve in acciaio rivestite in legno.Il Brasile presenta la sua pluralità sia etnica e culturale che della produzione agricola, imperniata su riso, cacao, caffè e frutta, in uno spazio dominato dal legno e dagli elementi naturali. Legno anche per il Cile: il padi-glione si ispira ai vecchi ponti coperti, la strut-tura reticolare lignea si stacca dal terreno con leggerezza, cre-ando uno spazio suggestivo.“La terra della speranza” è il tema del padi-glione cinese: città e natura che coesistono senza contrasti, concetto con-cretizzato nella suggestiva copertura ondulata che fa da trait d’union tra lo skyline cittadino a nord ed il paesaggio naturale a sud.

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Il padiglione giapponese si caratterizza per la facciata tridi-mensionale in legno lamellare, indipendente dall’edificio che avvolge, sistema costruttivo che unisce la tradizione locale con le nuove tecnologie.Michele De Lucchi, per Intesa San Paolo, realizza una strut-tura lignea coperta da isolamento termico protetto da grandi scandole distanziate per permettere la ventilazione e creare suggestivi effetti di luce notturni.Un campo agricolo verticale è l’idea di Israele: la facciata è una struttura metallica che sostiene elementi modulari coltivati, dotati di irrigazione computerizzata “a goccia”, per

dicembre 2014 dicembre 2014

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permettere coltivazioni anche in zone con scarsità di acqua.Terra, tenda e container sono i tre elementi su cui si fonda la realizzazione di Enrico Pollini per il Principato di Monaco. La terra è l’elemento primario per la vita dell’uomo, la tenda rappresenta il rifugio, la casa, il container lo scambio e il commercio. Il padiglione dell’Olanda vuole rappresentare una festa popo-lare; sull’acqua si impernia l’idea di Chibik + Kristof Associated Architects per la repubblica Ceca: uno specchio d’acqua tra il bar e il ristorante caratterizza il padiglione realizzato con struttura metallica e rivestimento in alluminio e vetro, con copertura a verde.Una sorprendente copertura a sbalzo di oltre 30 metri è la caratteristica del padiglione russo, realizzato con struttura lignea e linee ardite ma morbide, che si ispirano alla tradizione russa ed al suo paesaggio.

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La Santa Sede, con un volume compatto con i colori papali (bianco e giallo) vuole sottolineare il messaggio della Chiesa sul tema di expo: non di solo pane vive l’uomo.Slow Food ricrea, attraverso il progetto di Herzog & De Meuron, lo spazio di una corte agricola tipica della Lombardia, con edifici semplici in legno, dove i visitatori potranno avvici-narsi alla biodiversità.La Spagna sceglie un’architettura semplice, con materiali riciclabili e sostenibili, correlata alla sua molteplice produzione agricola e alimentare.

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NOTA: il testo è tratto dalle didascalie della mostra Building EXPO a Milano - 18 al 21 marzo 2015 - organizzata da MADE expo e curata dal Politecnico di Milano. Le immagini sono state scattate ai pannelli esposti in mostra ed ai video proiettati.

Forme simboliche – cilindri che evocano i tamburi degli scia-mani, un corpo ellittico che simboleggia una centina navale – e acqua, che scorre all’interno e confluisce in un lago esterno sono gli elementi su cui si fonda l’idea progettuale del padi-glione Ungherese.USA presenta, per mano di Biber Architect e Dlandstudio, una vertical farm che costituisce la facciata longitudinale dell’edi-ficio. La protezione della terrazza in copertura è tecnologica-mente innovativa, realizzata con un vetro speciale fotocroma-tico che consente di regolare la trasmissione di luce e calore.Acqua, vetro, bambù e fiore di loto sono gli elementi su cui si fonda il progetto di Vo Trong Nghia Architects per il Vietnam: l’edificio vetrato sorge al centro di uno specchio d’acqua, con-tiene grandi strutture che evocano la forma del fiore di loto, rivestite in bambù, per creare l’impressione di inoltrarsi in una foresta tropicale del sud est asiatico.

Luisella Garlati

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Dal 31.3.2015 è divenuto generalizzato l’obbligo di fattura-zione elettronica delle operazioni effettuate nei confronti della Pubblica Amministrazione e il conseguente divieto, per quest’ultima, di procedere al pagamento delle fatture emesse in formato cartaceo.Quadro normativo di riferimento.La disciplina del suddetto obbligo è rinvenibile nei seguenti provvedimenti:• l’art. 1 co. 209 - 214 della L. 24.12.2007 n. 244 e successive

modifiche, di istituzione dell’obbligo;• il DM 7.3.2008, che ha istituito il Sistema di Interscambio

(SDI), demandato alla trasmissione e alla ricezione delle fatture dirette alla Pubblica Amministrazione;

• il DM 3.4.2013 n. 55, il quale ha definito le regole tecniche di operatività dell’obbligo e ne ha individuato la decorrenza, distinguendo per classi di Pubbliche Amministrazioni;

• il DL 24.4.2014 n. 66, conv. L. 23.6.2014 n. 89, che ha anti-cipato l’avvio dell’obbligo generalizzato di fatturazione elet-tronica nei confronti della Pubblica Amministrazione e ha ampliato il contenuto necessario della fattura elettronica.

Rilevano altresì le nuove regole di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro ripro-duzione su diversi tipi di supporto, recate dal DM 17.6.2014 (pubblicato sulla G.U. 26.6.2014 n. 146), il quale ha abrogato, dal 27.6.2014 (data della relativa entrata in vigore), il DM 23.1.2004.

SOGGETTI INTERESSATILa fatturazione elettronica opera, in via obbligatoria, con riferimento a tutte le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni; sono attualmente escluse dall’ambito applicativo della disciplina in esame le fatture emesse da soggetti non residenti in Italia (da definire con apposito DM).Come sottolineato dalla circ. Min. Economia e Finanze 9.3.2015 n. 1, l’ambito di applicazione soggettivo dell’obbligo in parola si ricava dall’unione dei soggetti indicati nelle diverse disposi-zioni, con la conseguenza che le Amministrazioni Pubbliche destinatarie della fatturazione elettronica sono:• le Amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e

scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;

• le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni;

• le istituzioni universitarie;• gli Istituti autonomi case popolari;• le Camere di commercio e loro associazioni;• gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;• le amministrazioni, aziende ed enti del Servizio sanitario

nazionale;• l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche

amministrazioni (ARAN);• le Agenzie fiscali (Agenzia delle Entrate, Agenzia delle

Dogane e dei Monopoli e Agenzia del Demanio);• il CONI;• le Autorità indipendenti (es. Autorità garante della concor-

renza e del mercato, Autorità per l’energia elettrica e il gas, Garante per la protezione dei dati personali);

• le amministrazioni autonome;• gli altri enti e soggetti indicati nell’elenco pubblicato

dall’ISTAT, entro il 30 settembre, in base alla ricognizione operata annualmente (da ultimo, si veda l’elenco pubblicato sulla G.U. 10.9.2014 n. 210, come modificato dal comunicato di rettifica pubblicato sulla G.U. 28.10.2014 n. 251).

Il Ministero dell’Economia (nota 27.10.2014 n. 1858/DF), interrogato sulla questione dalla Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, ha chiarito che l’obbligo di fatturazione elettronica deve considerarsi esteso a tutte le amministrazioni di cui all’art. 1 co. 2 del DLgs. 165/2001 e, di conseguenza, a “tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali”, ivi compresi gli Ordini Professionali.

OBBLIGO DI FATTURAZIONE ELETTRONICAI contribuenti che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi in favore delle suddette Pubbliche Amministrazioni sono obbligati ad emettere le relative fatture secondo la disci-plina propria delle fatture elettroniche (DLgs. 20.2.2004 n. 52 e DLgs. 7.3.2005 n. 82).Le date di decorrenza dell’obbligo di fatturazione elettronica sono state così individuate:• 6.6.2014, in relazione ai Ministeri, alle Agenzie fiscali e agli

Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale, e alle rela-tive unità periferiche (art. 6 co. 2 del DM 3.4.2013 n. 55);

• 31.3.2015, per tutte le altre Amministrazioni centrali diverse dalle precedenti, e le Amministrazioni locali (art. 25 co. 1 del DL 24.4.2014 n. 66, conv. L. 23.6.2014 n. 89).

LA FATTURAZIONE ELETTRONICA VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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Per ogni ufficio destinatario di fatturazione elettronica, nell’In-dice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA), consultabile al sito www.indicepa.gov.it., è pubblicata la data a partire dalla quale il servizio di fatturazione elettronica è attivo.

FATTURE CARTACEEL’art. 6 co. 6 del DM 3.4.2013 n. 55 prevede che, trascorsi tre mesi dalla data di decorrenza dell’obbligo di fatturazione elet-tronica, le Pubbliche Amministrazioni non possono procedere ad alcun pagamento, nemmeno parziale, sino all’invio delle fatture in formato elettronico.Anche con riferimento alla decorrenza del 31.3.2015 dovreb-be valere il periodo di transizione, previsto dalla circ. Min. Economia e Finanze e Presidenza del Consiglio dei Ministri 31.3.2014 n. 1 (§ 4), di tre mesi decorrenti dal 31.3.2015 per le Amministrazioni locali e le amministrazioni centrali non interessate dalla decorrenza del 6.6.2014, durante il quale i fornitori non possono più emettere fatture in forma cartacea, ma le Pubbliche Amministrazioni possono tuttavia accettare e pagare fatture emesse in forma cartacea, prima della data di decorrenza dell’obbligo di fattura elettronica.A titolo esemplificativo, posto che, ai sensi dell’art. 21 co. 1 del DPR 633/72, una fattura cartacea spedita fino al 30.3.2015 deve considerarsi correttamente “emessa”, l’Amministrazio-ne destinataria è tenuta al relativo pagamento; in tali casi, la procedura di liquidazione e pagamento da parte della Pubblica Amministrazione può quindi proseguire anche dopo il 30.6.2015, senza che il fornitore sia obbligato a riemettere la fattura in modalità elettronica.

FATTURE ELETTRONICHELe fatture elettroniche devono contenere i dati e le informa-zioni previsti, rappresentati in un file in formato XML (eXten-sible Markup Language), non contenente macroistruzioni o codici eseguibili tali da attivare funzionalità che possano modificare gli atti, i fatti o i dati nello stesso rappresentati.Il documento deve essere sottoscritto con firma elettronica qualificata o digitale, secondo la normativa, anche tecnica, vigente in materia.La fattura elettronica deve riportare ulteriori informazioni, ad integrazione del contenuto di natura fiscale previsto dagli artt. 21 e 21-bis del DPR 633/72:• indispensabili ai fini di una corretta trasmissione della

fattura elettronica al soggetto destinatario, attraverso il

Sistema di Interscambio (SDI);• utili per la completa dematerializzazione del processo di

ciclo passivo attraverso l’integrazione della fattura con i sistemi gestionali e/o con i sistemi di pagamento (si tratta, ad esempio, dei dati relativi all’ordine di acquisto, al con-tratto, nonché alla ricezione dei beni/servizi);

• che possono risultare di interesse per esigenze informative concordate tra cliente e fornitore ovvero specifiche dell’e-mittente, con riferimento a particolari tipologie di beni ceduti/prestati, ovvero di utilità per il colloquio tra le parti (si tratta, ad esempio, dei contatti del trasmittente, nonché di ulteriori dati anagrafici del cedente o prestatore, quali il codice fiscale o l’iscrizione ad un Albo professionale).

Codice identificativo dell’Ufficio destinatario della fattura elettronica.Ai sensi dell’art. 3 co. 2 del DM 3.4.2013 n. 55, tra gli elementi essenziali che devono essere obbligatoriamente riportati nella fattura elettronica, valorizzando il “CodiceDestinatario” pre-sente nel relativo tracciato, figura il codice univoco assegnato dall’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA).A tal fine, l’art. 3 co. 1 del DM 55/2013 impone alle Pubbliche Amministrazioni destinatarie di individuare i propri uffici deputati alla ricezione delle fatture elettroniche da parte del Sistema di Interscambio, mediante l’inserimento della relativa anagrafica nell’IPA, il quale provvede ad assegnare un codice univoco a ciascuno degli uffici e a renderlo pubblico tramite il proprio sito www.indicepa.gov.it.Ciascuna Pubblica Amministrazione, una volta ottenuti dall’I-PA i codici ufficio di destinazione delle fatture elettroniche, è tenuta a darne comunicazione ai fornitori, unitamente alla relativa associazione con i contratti vigenti, ai fini della loro indicazione in sede di emissione delle fatture elettroniche da inviare al Sistema di Interscambio.

Codice identificativo di Gara (CIG) e Codice unico di Progetto (CUP).L’art. 25 co. 2 del DL 24.4.2014 n. 66, conv. L. 23.6.2014 n. 89, ha ampliato il contenuto informativo della generalità delle fat-ture elettroniche verso la Pubblica Amministrazione, incluse quelle il cui obbligo di trasmissione decorre dal 6.6.2014.In particolare, le fatture elettroniche emesse verso la Pubblica Amministrazione devono riportare:• il Codice identificativo di Gara (CIG), ovvero il codice

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attribuito dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (Autorità soppressa dal 25.6.2014 e le cui funzioni sono confluite nell’Autorità nazionale anti-corruzione), su richiesta della stazione appaltante, salvi i casi di esclusione;

• il Codice unico di Progetto (CUP), in caso di fatture relative a opere pubbliche, interventi di manutenzione straordina-ria, interventi finanziati da contributi comunitari e negli altri casi previsti dall’art. 11 della L. 16.1.2003 n. 3.

In base all’art. 25 co. 2-bis del DL 66/2014 convertito, i codi-ci CIG e CUP devono essere inseriti, a cura della stazione appaltante, nei contratti di appalto, nell’ambito della clausola prevista all’art. 3 co. 8 della L. 13.8.2010 n. 136, con la quale le parti assumono gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari.

Annotazione “scissione dei pagamenti”A norma dell’art. 2 del DM 23.1.2015 (pubblicato sulla G.U. 3.2.2015 n. 27), i soggetti passivi che effettuano operazioni con il meccanismo dello “split payment” sono tenuti ad emettere fattura con esposizione dell’IVA, recante l’annotazione “scis-sione dei pagamenti”.Per consentire l’assolvimento dell’obbligo di emissione delle fatture in applicazione del regime di “split payment”, il formato della fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione è stato adeguato (versione 1.1 disponibile sul sito www.fattura-pa.gov.it). Si rammenta che i lavoratori autonomi soggetti a ritenuta d’acconto sono esclusi dal meccanismo.

Trasmissione delle fatture elettronicheLa L. 244/2007, istitutiva dell’obbligo, prevede che le fatture elettroniche siano veicolate tramite il Sistema di Interscambio (SID):• gestito dall’Agenzia delle Entrate, la quale si avvale della

SOGEI (Società generale di informatica Spa);• quale punto di passaggio obbligato di tutte le fatture dirette

alla Pubblica Amministrazione;• tramite il quale i fornitori delle Pubbliche Amministrazioni

sono quindi tenuti a inviare le proprie fatture.

All’atto della ricezione di una fattura elettronica e una volta superati i controlli previsti per la fattura stessa, il SDI prov-vede ad inoltrarla al competente ufficio dell’Amministrazione committente, identificato tramite il codice univoco riportato

nella fattura medesima.In funzione dell’esito di tale inoltro, il SDI rilascia al soggetto che ha inviato la fattura:• una ricevuta di consegna, in caso di esito positivo;• una notifica di mancata consegna, in caso di esito negativo.

La trasmissione della fattura al SDI e da questi all’Ammini-strazione destinataria avviene attraverso l’utilizzo di uno dei seguenti canali:• un sistema di posta elettronica certificata (PEC) o un analo-

go sistema di posta elettronica basato su tecnologie che cer-tifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle comuni-cazioni, nonché l’integrità del contenuto delle stesse;

• un sistema di trasmissione per via telematica attraverso il sito del Sistema di Interscambio (www.fatturapa.gov.it); per accedervi è necessario essere in possesso dell’abilitazione Entratel o Fisconline o essere provvisti di Carta Nazionale dei Servizi (CNS) precedentemente abilitata ai servizi tele-matici dell’Agenzia delle Entrate;

• un sistema di cooperazione applicativa, su rete Internet, con servizio esposto tramite web service (SDICoop); per usufruire di questo canale di trasmissione è necessario accreditarsi presso il Sistema di Interscambio;

• un sistema di cooperazione applicativa (web service) tramite il Sistema Pubblico di Connettività (SPCoop); per usufruire di questo canale di trasmissione è necessario accreditarsi presso il Sistema di Interscambio;

• un sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato sul protocollo FTP (SDIFtp); per usufruire di questo canale di trasmissione è necessario accreditarsi presso il Sistema di Interscambio; l’utilizzo di tale modalità presuppone una rilevante struttura a supporto delle attività informatiche.

L’invio delle fatture può essere effettuato direttamente dal fornitore o tramite intermediari; analogamente, le Pubbliche Amministrazioni destinatarie possono ricevere direttamente le fatture, oppure avvalersi di intermediari.

Emissione delle fatture elettronicheL’art. 2 co. 4 del DM 55/2013 stabilisce che la fattura elettroni-ca si considera trasmessa per via elettronica, ai sensi dell’art. 21 del DPR 633/72, e ricevuta dalle Amministrazioni destina-tarie “solo a fronte del rilascio della ricevuta di consegna” da parte del SDI.

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Secondo la circ. Min. Economia e Finanze e Presidenza del Consiglio dei Ministri 31.3.2014 n. 1(§ 3), questa previsione è coerente col disposto dell’art. 21 co. 1 del DPR 633/72 in base al quale “la fattura, cartacea o elettronica, si ha per emessa all’atto della sua consegna, spe-dizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente”.Infatti, posto che la ricevuta di consegna viene rilasciata in un momento successivo a quello in cui la fattura è nella disponi-bilità della Pubblica Amministrazione committente, il rilascio, da parte del SDI, della ricevuta di consegna è sufficiente a provare sia l’emissione della fattura elettronica, sia la sua rice-zione da parte della Pubblica Amministrazione committente.

Conservazione delle fatture elettronicheL’art. 1 co. 209 della L. 244/2007, nell’istituire l’obbli-go di fatturazione elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione, prevede l’adozione di procedure elettroni-che anche in relazione agli ulteriori adempimenti di archivia-zione e conservazione delle fatture.Con specifico riferimento all’obbligo di conservazione elet-tronica, la circ. Agenzia delle Entrate 24.6.2014 n. 18 precisa che, nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, il suddetto obbligo vale tanto per l’emittente quanto per il destinatario della fattura che, implicitamente, è vincolato ad accettare il processo di fatturazione elettronica.

Al riguardo, per effetto dell’art. 3 del DM 17.6.2014, occorre:• rispettare le vigenti disposizioni in materia di tenuta della

contabilità;• consentire le funzioni di ricerca ed estrazione delle informa-

zioni dagli archivi informatici.

Il processo di conservazione dei documenti:• termina con l’apposizione, sul pacchetto di archiviazione, di

un riferimento temporale opponibile ai terzi;• deve essere effettuato entro tre mesi dal termine di presen-

tazione della relativa dichiarazione fiscale annuale.

Rispetto al DM 23.1.2004, vengono meno le previsioni inerenti:• gli obblighi della sottoscrizione elettronica dell’archivio;• l’effettuazione almeno ogni 15 giorni del processo di conser-

vazione delle fatture.

Il superamento del termine quindicinale si è reso necessario in relazione ai maggiori tempi richiesti dalle procedure di validazione delle fatture in ottemperanza alle regole tecniche previste dal DM 3.4.2013 n. 55.

MISURE DI SUPPORTO PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESEA norma dell’art. 4 del DM 55/2013, le piccole e medie imprese, abilitandosi al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA), potranno utilizzare i servizi infor-matici messi a disposizione gratuitamente sul portale www.acquistinretepa.it.I servizi previsti, diretti a facilitare le PMI nel processo di cre-azione e invio delle fatture in formato standard al Servizio di Interscambio, consistono nelle seguenti funzionalità:• adesione al servizio;• generazione delle fatture nel formato previsto dal SDI;• servizi di comunicazione con il SDI;• conservazione delle fatture.All’indirizzo https://fattura-pa.infocamere.it è disponibile, gra-tuitamente, il servizio base di fatturazio-ne elettronica dedica-to alle PMI che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche Amministrazioni. Il servizio consente, per un numero limitato di documen-ti nell’arco dell’anno, la compilazione delle fatture verso le Pubbliche Amministrazioni, la trasmissione attraverso il Sistema di Interscambio (SDI) e il monitoraggio delle fatture inviate. Sono allo studio altresì appositi strumenti per i professionisti.

Redatto in data 20 Aprile 2015Walter Moro

Dottore Commercialista, consulente fiscale dell’Ordine

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ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

13 gennaioL’ing. Gerosa partecipa alla riunione della CROIL, a Milano19 gennaioL’ing. Beretta partecipa alla riunione della Commissione Ingegneria dell’In-formazione della CROIL, a MIlano22 gennaioL’ing. Volontè partecipa alla riunione della Commissione Formazione della CROIL, a Milano26 gennaioL’ing. Lozej partecipa al convegno “INARCASSA e la sostenibilità sociale del sistema contributivo”, a Roma27 gennaioL’ing. Gerosa, l’ing. Marelli e l’ing. Roda partecipano alla riunione Commissione Bandi e LLPP e Commissione Compensi Professionali CROIL, a Milano29 gennaioL’ing. Gerosa partecipa riunione della Consulta Regionale delle Professioni, a Milano 29 gennaioL’ing. Zappa partecipa alla riunine della Commissione Innovazione di prodotto e di processo, a Milano11 febbraioRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1) Lettura e approvazione del verbale del 21

gennaio 2015;2) Nuove iscrizioni, cancellazioni ed esoneri

dall’attività di aggiornamento professionale;3) Liquidazione parcelle;4) Organizzazione corsi e attribuzione dei crediti formativi;5) Fondazione dell’Ordine: nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione;6) Assicurazione dei Consiglieri e dei membri

del Consiglio di Disciplina;7) Comunicazioni del Presidente e dei

Consiglieri;8) Varie ed eventuali: 8 a) Archivio Cattaneo: proposta acquisto testi;8 b) Ing. Alberto Cimadoro: ratifica segnalazione

nominativi per verifica di progetti di contabilizzazione del calore;8 c) Borsino Immobiliare: richiesta di patrocinio;8 d) Lariofiere MECI: richiesta patrocinio;

8 e) ComoCasaKlima: richiesta patrocinio;8 f) Variazione di bilancio: acquisto di biglietti

per Expo 2015 a tariffa agevolata.

16 febbraioL’ing. Lozej partecipa alla riunione della Commissione Civili e Strutture della CROIL, a Milano17 febbraioL’ing. Beretta partecipa alla riunione della Commissione Ingegneria dell’In-forrmazione della CROIL, a Milano24 febbraioL’ing. Volontè partecipa alla riunione Sistema Como 2015 presso la Camera di Commercio di Como24 febbraioL’ing. Volontè partecipa alla riunione della Commissione Giovani della CROIL, a Cremona2 marzoL’ing. Galli partecipa alla riunione della Commissione Sicurezza Cantieri della CROIL, a Milano3 marzoL’ing. Gerosa e l’ing. Marelli partecipano alla riunione della Commissione Bandi e Lavori Pubblici della CROIL, a Milano3 marzoL’ing. Pusterla partecipa alla riunio-ne della Commissione Impianti della CROIL, a Milano4 marzoRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1) Lettura e approvazione del verbale del 11

febbraio 2015;2) Nuove iscrizioni, cancellazioni ed esoneri

dall’attività di aggiornamento professionale;3) Liquidazione parcelle;4) Organizzazione corsi e attribuzione dei crediti formativi;5) Assicurazione dei Consiglieri e dei membri

del Consiglio di Disciplina;6) Regolamento di pubblicità e trasparenza;7) Acquisto locali per ampliamento sede

dell’Ordine;8) Consiglio di Amministrazione della

Fondazione dell’Ordine: accettazione delle cariche;9) Comunicazioni del Presidente e dei

Consiglieri;

10) Varie ed eventuali: 10 a)Variazione di bilancio al preventivo anno

2015: acquisto di biglietti per Expo 2015 a tariffa agevolata.

5 marzoL’ing. Marelli partecipa alla riunione del gruppo di lavoro Lavori Pubblici, a Roma5 marzoL’ing. Zappa partecipa alla riunione del gruppo di lavoro Ingegneria e Industria, a Roma5 marzoL’ing. Volontè partecipa alla riunione Commissione Formazone della CROIL, a Milano6/7 marzoL’ing. Cigardi e l’ing. Volontè partecipano al Network Giovani, a Trento 10 marzo L’ing. Gerosa partecipa alla riunione della CROIL, a Milano10 marzo L’ing. Garlati partecipa al tavolo di lavo-ro con i rappresentanti degli Ordini e Collegi professionali tecnici della pro-vincia, presso l’Ufficio Provinciale di Como - Territorio10 marzoL’ing. Pusterla partecipa alla riunio-ne della Commissione Certificazione Energetica della CROIL, a Milano11 marzoL’ing. Zappa partecipa alla riunione della Commissione Qualità Innovazione Organizzativa della CROIL, a Milano23 marzoL’ing. Lozej partecipa alla riunione della Commissione per il listino prezzi delle opere edili, presso la CCIAA di Como24 marzoL’ing. Marelli e l’ing. Roda partecipa-no alla riunione della Commissione Compensi della CROIL, a Bergamo25 marzoRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:

GENNAIO - APRILE

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1) Lettura e approvazione del verbale del 4 marzo 2015;

2) Approvazione bilancio consuntivo 2014;3) Nuove iscrizioni, cancellazioni ed esoneri

dall’attività di aggiornamento professionale;4) Liquidazione parcelle e integrazione della

commissione;5) Organizzazione corsi e attribuzione dei crediti formativi;6) Gruppo Giovani Ingegneri: presentazione

dell’attività;7) Assicurazione dei Consiglieri e dei membri

del Consiglio di Disciplina;8) Attuazione del Regolamento di pubblicità

e trasparenza, come da indicazioni del Consiglio Nazionale;

9) Ristrutturare Como 2015: erogazione contributo;10) Congresso Naizonale a Venezia dal 29 settembre al 4 ottobre 2015: adesioni;11) Maarc: richiesta di patrocinio per l’evento

Terragni’s legacy. L’eredità razionalista: studi e archivi;12) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;13) Varie ed eventuali.

26/27 marzoL’ing. Beretta partecipa alla riunione del Comitato Italiano Ingegneria dell’Infor-mazione (CIII), a Roma1 aprileL’ing. Zappa partecipa alla riunione della Commissione Qualità Innovazione Organizzativa della CROIL, a Milano8 aprileL’ing. Ajani partecipa alla riunione della Commissione VVF della CROIL, a Milano8 aprileL’ing. Marelli e l’ing. Roda partecipa-no alla riunione della Commissione Compensi della CROIL, a Bergamo10/11 aprileL’ing. Gerosa partecipa alla riunio-ne della CROIL e all’Assemblea dei Presidenti, a Roma13 aprile L’ing. Galli partecipa alla riunione della Commissione Sicurezza Cantieri della CROIL, Milano18 aprileAssemblea degli iscritti

LEONARDO DA VINCI 1452 – 1519Milano, Palazzo Reale15 aprile – 19 luglio 2015

ARTS & FOODS. RITUALI DAL 1851Milano, Triennale di Milano9 aprile 2015 - 1 novembre 2015

CAPOLAVORI DELLA JOHANNESBURG ART GALLERY. DA DEGAS A PICASSOPavia, Scuderie del Castello Visconteo di Pavia21 marzo 2015 - 19 luglio 2015 CARAVAGGIO E FRANCESCO: DAVANTI AL DIPINTOMonza, Serrone della Reggia di Monza1 aprile 2015 - 19 aprile 2015

GIOTTO, L’ITALIA. DA ASSISI A MILANOMilano, Palazzo Reale2 settembre 2015 - 10 gennaio 2016

ITALIA: FASCINO E MITO. DAL CINQUECENTO AL CONTEMPORANEOMonza, Villa Reale di Monza23 aprile 2015 - 6 settembre 2015

FOOD. LA SCIENZA DAI SEMI AL PIATTOMilano, Museo di Storia Naturale di Milano28 novembre 2014 - 28 giugno 2015

NATURA, MITO E PAESAGGIO DALLA MAGNA GRECIA A POMPEI (VI SEC A.C - I SEC. D.C.)Milano, Palazzo Reale21 luglio 2015 - 10 gennaio 2016

ELI RIVA. TRADIZIONE E MODERNITÀComo, Villa Olmo - via Cantoni 13 aprile - 28 maggio 2015Mostra antologica del Maestro comasco della scultura contemporanea, ultimo erede dei Maestri Cumacini NUOVE VISIONI URBANE. VIA NAPOLEONA TRA FUTURO E INNOVAZIONEComo, Ex chiesa del Poliambulatorio di via Napoleona 29 aprile - 14 giugno 2015L’ex comparto Sant’Anna a Camerlata diventa protagonista di una mostra

MOSTRE

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ALBO DEGLI INGEGNERI

AGGIORNAMENTO DELL’ALBOAL 25 MARZO 2015

iscrizione ingegneri: sezione ANumero iscrizione Data iscrizione Settori di appartenenza Indirizzo residenza

Cognome e Nome Luogo e data laurea Tel. Residenza

Luogo e data nascita Abilitazione Indirizzo studio

Codice fiscale Occupazione Partita IVA Tel. Studio Fax studio

3051A 11-02-15 A - b ingegnere industriale 22079 VILLA GUARDIA CO - VIA VARESINA 60 BOTTA ROBERTO Milano 18/12/2013 031 563 111 COMO 20/03/1987 MILANO 2014 22079 VILLA GUARDIA CO - VIA VARESINA 60 BTTRRT87C20C933O

3058A 25-03-15 A - b ingegnere industriale 22100 COMO - VIA GALILEO GALILEI 1 DE COL ANDREA Milano 20/12/2012 COMO 28/08/1988 MILANO 2013 22100 COMO - VIA GALILEO GALILEI 1 DCLNDR88M28C933T

2702A 04-03-15 A - a ingegnere civile e ambientale 22030 MAGREGLIO CO - VIA ADUA 11 DONATO NICOLA Milano 27/07/2006 LECCO 05/11/1980 MILANO 2007 22030 MAGREGLIO CO - VIA ADUA 11 DNTNCL80S05E507L 349 4695 455Trasferito dall’Ordine di Lecco

3059A 25-03-15 A - b ingegnere industriale 22070 APPIANO GENTILE CO - VIA VITTORIO VENETO 4 FERRANTI MATTEO Milano 22/10/2009 031 933 679 COMO 23/02/1985 MILANO 2014 22070 APPIANO GENTILE CO - VIA VITTORIO VENETO 4 FRRMTT85B23C933T 031 933 679

3054A 11-02-15 A - a ingegnere civile e ambientale 22078 TURATE CO - VIA MASCAZZA 30 FRANCO PAOLO Milano 29/04/2014 TRADATE 30/01/1989 CASTELLANZA (VA) 2014 FRNPLA89A30L319M

3053A 11-02-15 A - b ingegnere industriale 22100 COMO - VIALE SINIGAGLIA 1 GALLI ANDREA Milano 23/10/2008 COMO 06/01/1985 MILANO 2008 GLLNDR85A06C933K

3055A 11-02-15 A - a ingegnere civile e ambientale 22016 TREMEZZINA CO - VIAVACCANI 5 - loc. OSSUCCIO GILARDONI PAOLA Milano 22/04/2013 COMO 30/08/1988 CASTELLANZA (VA) 2014 GLRPLA88M70C933J

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Cognome e Nome Luogo e data laurea Tel. Residenza

Luogo e data nascita Abilitazione Indirizzo studio

Codice fiscale Occupazione Partita IVA Tel. Studio Fax studio

3052A 11-02-15 A - a ingegnere civile e ambientale 22010 VALSOLDA CO - VIA CONFALONIERI 3 MASSIRONI CAMILLA Milano 05/10/2013 MONZA 16/01/1987 CASTELLANZA (VA) 2014 MSSCLL87A56F704N

3056A 04-03-15 A - a ingegnere civile e ambientale 22069 ROVELLASCA CO - VICOLO G. CARDUCCI 14 PACHER CRISTINA Pavia 18/07/2007 MESSINA 01/10/1981 PAVIA 2008 22069 ROVELLASCA CO - VICOLO G. CARDUCCI 14 PCHCST81R41F158M 348 3966 019

3057A 04-03-15 A - a ingegnere civile e ambientale 22010 MUSSO CO - FRAZ. CAMPACCIO 30 POZZI NEREO Milano 28/04/2014 GRAVEDONA 31/08/1987 CASTELLANZA (VA) 2014 22010 MUSSO CO - FRAZ. CAMPACCIO 30 PZZNRE87M31E151C 333 6648 237

iscrizione ingegneri: sezione BNumero iscrizione Data iscrizione Settori di appartenenza Indirizzo residenza

Cognome e Nome Luogo e data laurea Tel. Residenza

Luogo e data nascita Abilitazione Indirizzo studio

Codice fiscale Occupazione Partita IVA Tel. Studio Fax studio

78B 25-03-15 B - b ingegnere industriale iunior 22036 ERBA CO - VIA CESARE SALA 10 FRIGERIO GIOVANNI Milano 23/07/1977 ERBA 29/06/1972 MILANO 1998 FRGGNN72H29D416P

79B 25-03-15 B - a ingegnere civile e ambientale iunior 22036 ERBA CO - VIA CESARE CANTU’ 1/M LIETTI ROBERTO Milano 23/09/2013 031 626 400 COMO 24/11/1961 MILANO 2014 22036 ERBA CO - VIA CESARE CANTU’ 1/M LTTRRT61S24C933X 031 626 420

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cancellazione ingegneri: sezione ANumero iscrizione Data iscrizione Settori di appartenenza Indirizzo residenza

Cognome e Nome Luogo e data laurea Tel. Residenza

Luogo e data nascita Abilitazione Indirizzo studio

Codice fiscale Occupazione Partita IVA Tel. Studio Fax studio

2878A 5/25/2011 A - a ingegnere civile e ambientale 22044 INVERIGO CO - VIA MONTE NERO, 32 AGOSTONI EMANUELE Carlo Arturo MILANO 20/04/2009 GIUSSANO 27/03/1984 MILANO 2009 GSTMLC84C27E063A Cancellazione richiesta dall’iscritto 11/02/2015

1928A 1/28/1998 A - a ingegnere civile e ambientale, A - b ingegnere industriale, A - c ingegnere dell’informazione 22074 LOMAZZO CO - VIALE SOMAINI, 11 BERNASCONI ANTONELLA MILANO 09/04/1997 COMO 13/06/1970 MILANO 1997 BRNNNL70H53C933E Cancellazione richiesta dall’iscritto 04/03/2015

541A 9/15/1969 A - a ingegnere civile e ambientale, A - b ingegnere industriale 22100 COMO - VIA GAGINI, 9 CAVEZZALE ROLANDO MILANO 16/12/1968 COMO 26/10/1933 MILANO 1969 CVZRND33R26C933B Cancellazione richiesta dall’iscritto 04/03/2015

2629A 10/10/2007 A - b ingegnere industriale 22070 MONTANO LUCINO CO - VIA FAÌ, 17 CHERSICH ALESSANDRO MILANO 28/10/1983 031 4760 821 BERNA (SVIZZERA) 22/07/1956 MILANO 1983 22070 MONTANO LUCINO CO - VIA FAÌ 17 CHRLND56L22Z133P 338 6869 635 Cancellazione richiesta dall’iscritto 04/03/2015

3029A 5/7/2014 A - a ingegnere civile e ambientale 22100 COMO - VIALE MASSENZIO MASIA 10 CORTI ANDREA MILANO 05/10/2012 LECCO 13/05/1987 BRESCIA 2012 COMO - VIALE MASSENZIO MASIA 10 CRTNDR87E13E507U 338 4028 072 Cancellazione per trasf. altra prov. 16/02/2015

2272A 2/26/2003 A - a ingegnere civile e ambientale, A - b ingegnere industriale, A - c ingegnere dell’informazione 22074 LOMAZZO CO -VIA AURORA, 24 FIGINI ALESSIO MILANO 16/10/2001 SARONNO 26/06/1975 MILANO 2001 22074 LOMAZZO CO - VIA AURORA 24 FGNLSS75H26I441B 02 9634 2702 Cancellazione richiesta dall’iscritto 04/03/2015

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Codice fiscale Occupazione Partita IVA Tel. Studio Fax studio

2594A 3/28/2007 A - a ingegnere civile e ambientale, A - b ingegnere industriale, A - c ingegnere dell’informazione 22063 CANTU’ CO - VIA GALIMBERTI 2 GEROSA MARCO MILANO 18/04/2005 COMO 26/06/1980 MILANO 2006 CANTU’ CO - VIA GALIMBERTI 2 GRSMRC80H26C933W 335 7830 121 Cancellazione richiesta dall’iscritto 11/02/2015

2656A 3/5/2008 A - b ingegnere industriale 22044 INVERIGO CO - VIA LAMBRO, 7 LODI RIZZINI CLAUDIO MILANO 23/10/2006 ERBA 19/05/1981 MILANO 2006 LDRCLD81E19D416Z 329 4984 912 Cancellazione per trasf. altra prov. 11/02/2015

2586A 2/28/2007 A - b ingegnere industriale 22100 COMO - VIA PIO XI, 90 MAZZOLINI ANDREA MILANO 09/02/1988 PIACENZA 02/06/1961 MILANO 1989 MZZNDR61H02G535U Cancellazione richiesta dall’iscritto 04/03/2015

2086A 4/19/2000 A - a ingegnere civile e ambientale, A - b ingegnere industriale, A - c ingegnere dell’informazione 22070 BULGAROGRASSO CO - VIA PER GUANZATE, 20/C MUSATI GIACOMO MILANO 08/04/1998 COMO 20/02/1971 MILANO 1998 MSTGCM71B20C933X Cancellazione richiesta dall’iscritto 11/02/2015

1732A 2/23/1995 A - a ingegnere civile e ambientale 22040 LURAGO D’ERBA CO - VIA DELLE QUERCE, 9/A PACE MARIO MILANO 30/10/1979 MONTEGIORDANO 04/09/1952 MILANO 1979 PCAMRA52P04F519P Cancellazione richiesta dall’iscritto 11/02/2015

3042A 9/24/2014 A - a ingegnere civile e ambientale 21040 GERENZANO VA - VIA MARCHESE FAGNANI 30 PASQUALINI IGOR ANCONA 14/12/2012 LORETO 01/12/1976 ANCONA 2013 PSQGRI76T01E690L 347 8080 444 Cancellazione per trasf. altra prov. 23/03/2015

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segue cancellazione ingegneri: sezione ANumero iscrizione Data iscrizione Settori di appartenenza Indirizzo residenza

Cognome e Nome Luogo e data laurea Tel. Residenza

Luogo e data nascita Abilitazione Indirizzo studio

Codice fiscale Occupazione Partita IVA Tel. Studio Fax studio

1500A 1/21/1992 A - a ingegnere civile e ambientale, A - b ingegnere industriale 22036 ERBA CO - VIA CANTU’, 2/G REDAELLI GAETANO MILANO 24/10/1989 031 628 769 ERBA 05/05/1962 MILANO 1989 22036 ERBA CO - VIA CANTÙ 2/G RDLGTN62E05D416L 333 9595 578 Cancellazione richiesta dall’iscritto 11/02/2015

2811A 2/18/2010 A - a ingegnere civile e ambientale, A - b ingegnere industriale, A - c ingegnere dell’informazione 22063 CANTU’ CO - VIA GRASSI, 24 VEZZOLI ALESSANDRO MILANO 17/06/2002 ERBA 05/06/1977 MILANO 2002 VZZLSN77H05D416U Cancellazione richiesta dall’iscritto 25/03/2015

cancellazione ingegneri: sezione BNumero iscrizione Data iscrizione Settori di appartenenza Indirizzo residenza

Cognome e Nome Luogo e data laurea Tel. Residenza

Luogo e data nascita Abilitazione Indirizzo studio

Codice fiscale Occupazione Partita IVA Tel. Studio Fax studio 2B 1/2/2003 B - a ingegnere civile e ambientale iunior 22010 PIANELLO DEL LARIO CO - FRAZIONE CALOZZO, 72 BOSATTA ANDREA MILANO 17/04/2002 GRAVEDONA 08/04/1978 MILANO 2002 22010 PIANELLO DEL LARIO CO - FRAZIONE CALOZZO 72 BSTNDR78D08E151Z 338 7248 635 Cancellazione richiesta dall’iscritto 11/02/2015

33B 1/16/2008 B - b ingegnere industriale iunior 22070 CAGNO CO - VIA BRUGHIERA, 6 TAIANA MARCO MILANO 26/07/1996 COMO 11/03/1970 MILANO 1996 TNAMRC70C11C933C Cancellazione richiesta dall’iscritto 04/03/2015

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SEGNALAZIONI

TERNE COLLAUDATORI Data IMPRESA COSTRUTTRICE OGGETTO DESIGNATI

28.01.2015 Società Cantoni e Leone srl Costruzione di n. 2 villette residenziali unifamiliari in Uggiate Trevano (CO)

1. Ing. BELLIENI Umberto2. Ing. GALLI Maximiliano3. Ing. VETRANO Alessandro

04.03.2015 Impresa Edil C Edificio residenziale in Turate (CO) 1. Ing. BENZONI Giovanni2. Ing. GARLATI Luisella3. Ing. VISMARA Secondo

04.03.2015 Impresa Costruzioni Mauro srl Fabbricato residenziale in Cermenate (CO) 1. Ing. BERNASCONI Marco2. Ing. GEROSA Franco3. Ing. NAVA Marzio

04.03.2015 Impresa SI.GE.CO. Costruzioni srl Palazzine residenziali in Inverigo (CO) 1. Ing. BORELLO Riccardo2. Ing. GILARDONI Pietro3. Ing. OBIEFUNA Moses Amechi

25.03.2015 Impresa Scalzo Costruzioni srl Edificio ad uso residenziale in Fenegrò (CO) 1. Ing. BOSETTI Arturo2. Ing. GUSSONI Rolando3. Ing. OREGGIA Christian

31.03.2015 Impresa Corti Eliseo snc Edificio ad uso residenziale Faloppio (CO) 1. Ing. BOSISIO Alessandro2. Ing. IERIA Maurizio3. Ing. PANZERI Franco

31.03.2015 Francesco Ciceri Costruzioni spa Edificio residenziale lotto 4 di 8 unità abitative, autorimessa e servizi in Albavilla (CO)

1. Ing. BOTTINELLI Michele2. Ing. INFORZATO Vincenzo3. Ing. PAPIS Francesco

GENNAIO - APRILE 2015

Direttore ResponsabileLuisella GarlatiComitato di RedazioneFloriana BerettaMichele BottinelliManlio CantaluppiLuisella GarlatiMichela GioacchiniGianmaria OriggiProgetto graficoLavori in CorsoSedeVia A. Volta n. 62 - 22100 ComoTelefono031/269810Fax031/[email protected]://www.ordingcomo.org

Il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscritti all’albo. Gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; la loro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressi dagli autori e pertanto non impegna né il Consiglio dell’Ordine né il Gruppo redazionale. I testi e gli articoli inviati per la pubblicazione non si restituiscono, anche se non pubblicati.

Stampato pressoGrafica Marelli s.n.c.via Leonardo da Vinci, 28 - 22100 Como

In copertina e in quarta di copertina: lago di Como, Griante - Rogaroù

CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMOPresidenteing. FRANCO GEROSAVice Presidenteing. MARIA CRISTINA SIOLISegretarioing. MAURO VOLONTÈTesoriereing. LUCA COZZIConsiglieriing. GIAMPIERO AJANIing. FLORIANA BERETTAing. MANLIO CANTALUPPIing.iunior STEFANO FASOLAing. GIORGIO FONTANAing. MAURO GALLIing. PIER GIUSEPPE LOZEJing. MARZIA MOLINAing. CRISTIANO PUSTERLAing. ROBERTO STROPENIing. GIORDANO ZAPPA

NOTIZIARIO ordine INGEGNERI provincia Como

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SERVIZI A CURA DELL’ORDINE

Andrea, universitario

Cantù - Corso Unità d’Italia, 11Tel. 031.719.111 - Fax n 031.7377.800e-mail: [email protected]. di CASSAinlinea 840-008800

www.cracantu.it

In banca quando ti serve, ovunque ti trovi.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le altre condizioni economiche e contrattuali si rinvia ai fogli informativi disponibili gratuitamente presso i nostri sportelli e nell’apposita sezione trasparenza del sito.

Orario di apertura al pubblico della Segreteria: Lunedì/Venerdì ore 9,00 - 12,00Il Presidente ing. Franco Gerosa riceve:Mercoledì ore 15,00 (previo appuntamento) Il Vice/Presidente ing. Maria Cristina Sioli riceve:Mercoledì ore 15,00 (previo appuntamento) Il Segretario ing. Mauro Volontè riceve: Mercoledì ore 15,00 (previo appuntamento) Delegato INARCASSA ing. Pier Giuseppe Lozej riceveprevio appuntamentocontatti: 031.426177 - 335.6373663 Consulenza fiscale: dott. Walter Moro riceve: Mercoledì ore 9,00 (previo appuntamento)Consulenza legale: avv. Mario Lavatelli riceve:1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)TariffeCertificati di iscrizione € 5,20Certificati di iscrizione in bollo € 20,00Duplicati tessere € 5,20Tassa di liquidazione parcelleParcelle o note informative: 1,5%minimo € 100,00 per ogni pratica esaminata

Iscrizione Albo SpecialistiRequisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)Iscrizione negli Elenchi del Ministero dell’Interno di cui alla L. 818/84 - prevenzione incendiRequisiti: iscrizione all’Albo professionalee attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)Iscrizione Albo Provinciale dei CollaudatoriRequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale: fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)DimissioniDomanda al Presidente dell’Ordine completa di dati anagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandata A.R. entro il 15 febbraio. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.TrasferimentiDomanda in bollo al Presidente del nuovo Ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

SOMMARIO IL PRESIDENTE 1L’ORDINE INFORMA 2LETTERA A ISIDORO RONZONI 2ASSEMBLEA 2015 4INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE 6MUDEC 8GRUPPO GIOVANI INGEGNERI 9GIURISPRUDENZA 11LEGISLAZIONE 12FISCO 13

INSERTOBUILDING THE EXPO

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE 17MOSTRE 18AGGIORNAMENTO DELL’ALBO 19SEGNALAZIONI 24SERVIZI 25

22100 ComoVia Alessandro Volta 62Telefono 031269810Telefax [email protected]

anno 23numero 134maggio 2015Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993

NUMERO 134MAGGIO 2015

All’internoBUILDING THE EXPO