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Insediata la nuova Consulta per l’Emigrazione Servizio a pag. 3-4 I “garibaldini” liguri sbarcati nel 1860 a Marsala Varazzino di 100 anni: festa anche a B. Aires “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 2, DCB Genova.” Estero: “Taxe Percue - Tariffa riscossa CMP1 Ge Brignole” di FELICE MIGONE UN RUOLO CONCRETO GARANZIA DEL FUTURO Notizia a pag. 8 Manifesto a pag. 12-13 REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE LIGURIA PERIODICO DELL'ASSOCIAZIONE LIGURI NEL MONDO - ANNO XVII - N. 1/2006 L’APPUNTAMENTO E’ PER I GIORNI DAL 21 APRILE AL 1° MAGGIO Ritorna Euroflora N el mio precedente editoriale su “Gens” avevo rivolto un partico- lare pensiero ai Liguri distanti dalla loro terra di origine ed avevo assunto l’impegno di adoperarmi affinché sen- tissero la nostra vicinanza in modo non solo ideale, ma concreto. Ebbene, la possibilità di visitare nel mese di febbraio due Paesi del Sud- America, Uruguay ed Argentina, mi ha subito fatto comprendere quanto siano profondi i sentimenti che uni- scono figli e nipoti di chi ormai molti lustri fa è partito dalla nostra Liguria. Il sentimento, i ricordi, i racconti un po’ annebbiati dal tempo hanno avu- to un risvolto certamente importante negli incontri, ma con altrettanto in- teresse sono stati affrontati problemi ed aspetti, per così dire più “attuali”, come la condizione socio – economi- ca dei nostri conterranei nel loro Pae- se, e quale potrebbe essere il suolo della madrepatria soprattutto per le nuove generazioni. Infatti nel mondo di oggi le distan- ze sono quasi annullate, i problemi sono globali, l’economia non rispetta confini, i mezzi di comunicazione mettono in evidenza in tempo reale e con particolarità ogni situazione. Credo sia maturo il tempo anche per noi – per la nostra Associazione – di assumere un ruolo propositivo, un ruolo che, pur tenendo vive le tradi- zioni e i legami, si occupi anche di problematiche legate a rapporti tan- gibili e concreti, per così dire socio- economici. D’altronde il nuovo coinvolgi- mento dei nostri connazionali al- l’estero nelle scelte socio-politiche della madrepatria confermano una prospettiva assai interessante ed im- portante. Queste considerazioni però non debbono generare equivoci o frainten- dimenti; va precisato con forza che noi siamo e vogliamo fermamente essere apolitici; la nostra Associazio- ne è ben al di sopra e non condiziona- ta da qualsivoglia ideologia. Ciò però non significa che non ab- biamo delle istanze e delle esigenze da segnalare. Come dicevo nel mio viaggio ho riscontrato una forte esigenza da par- te soprattutto dei giovani, quei nipoti e pronipoti, che sull’onda dei raccon- ti dei loro “vecchi”, magari in “dia- letto”, vogliono approfondire e meglio conoscere la loro terra di origine. Vogliono conoscerne i luoghi, vo- gliono scoprirne la cultura, vogliono capire le opportunità che a loro po- trebbero offrirgli. Ed ecco il nostro ruolo: come As- sociazione dobbiamo adoperarci affin- ché anche i giovani liguri possano vi- sitare sempre più numerosi la Ligu- ria e l’Italia, sollecitando l’impegno, che già in parte esiste, delle istituzio- ni sia culturali: università, e centri di cultura; sia pubbliche: Regione, Pro- vincia, Comuni. Naturalmente, come già dicevamo, ad ognuno il proprio ruolo, però il nostro entusiasmo e la solidità ven- tennale della nostra Associazione sono certamente, per quanti intendono avvalersene, un valore aggiunto. A proposito di “ventennale espe- rienza”, come ben noto, quest’anno celebreremo il nostro ventesimo anno di vita. Sarà certamente un momento cele- brativo, cercheremo di recuperare a ritroso la nostra storia, affinché le esperienze passate siano una solida base per il nostro futuro. Sarà anche un’analisi del nostro possibile ruolo nella società di oggi, con le nuove esigenze e le nuove op- portunità che, se sapremo cogliere, renderanno la nostra presenza sempre maggiormente utile ai nostri conna- zionali. Tutto questo comunque sarà fatti- bile se sapremo interessare e coinvol- gere le nuove generazioni, quale rea- le garanzia del futuro. Non posso chiudere queste mie bre- vi considerazioni senza ringraziare. Tutti che, sia a Montevideo sia a Buenos Aires mi hanno accolto come un vecchio fratello. Non chiamo nessuno per nome, non per paura di scordare qualcuno, ma perché erano e sono veramente tanti e tutti per me egualmente cari. Torna Euroflora con Genova dal 21 aprile al 1° maggio capitale mondiale della floricoltura con la nona edizio- ne, appunto, di Euroflora. Ancora una volta la mostra che ebbe in primis, tra gli ideatori, il nostro ex Presidente Giuseppino Roberto si annuncia come spettacolo floreale unico al mondo per il messaggio che vuol tra- smettere con le diverse specie espo- ste. In questo quadro floricoltori e florovivaisti sono protagonisti indi- scussi per impegno e capacità che si esprimeranno attraverso la partecipa- zione a numerosi concorsi con un montepremi totale che sfiora i 420 mila euro. Premi speciali sono dedi- cati a Giuseppino Roberto, Silvina Donvito, Luigi Viacava ed Antonella Matacera personaggi che hanno fatto la storia della manifestazione. A que- sta nona edizione Gens Ligustica darà ampio spazio nel prossimo numero. CALOROSA L’ACCOGLIENZA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE La visita in Uruguay di Claudio Burlando LA VISITA Originata dall’invito rivolto dal Presi- dente della Repubblica dell’Uruguay al- l’on. Claudio Burlando, Presidente della Regione Liguria, in considerazione dei forti legami di amicizia tra le due Comu- nità e dall’origine ligure di molti abitanti dell’Uruguay. Scopo della visita non sol- tanto quello di migliorare le relazioni for- mali ma quello di individuare canali di cooperazione concreti tra le due realtà che possano portare a scambi ed a in- vestimenti reciproci identificando settori prioritari quali: Nuove tecnologie e Ri- cerca - Università - Commercio di pro- dotti agricoli - Porti - Turismo. LA DELEGAZIONE La Delegazione era composta da: on. Claudio Burlando, Presidente della Re- gione Liguria, dott. Giovanni Vesco, As- sessore regionale all’Emigrazione; Am- basciatore Federico di Roberto, Consi- gliere diplomatico: dott. Franco Aprile e dott.ssa Clara Arena, di Liguria Interna- tional; dott.ssa Laura Canale e dott. Ia- copo Avegno, rispettivamente direttore e funzionario del Settore Affari Comunitari e Relazioni Internazionali. L a visita In Uruguay del presiden- te della Regione Liguria Claudio Burlando su invito del presidente del- lo Stato uruguayano, Vasquez Tabaré ha avuto un momento tutto partico- lare la sera del 20 febbraio con il pranzo che si è tenuto alla Casa de- gli Italiani, in Calle 8 Octubre. La riunione conviviale era incentrata sul- l’incontro con i nostri corregionali del- l’Associazione dei Liguri d’Uruguay e con i rappresentanti della collettività italiana. Per quanto sia superfluo sottolinear- lo, si è trattato di un incontro molto caloroso, vissuto intensamente in un clima di rinnovato affratellamento tra quanti in terra d’America del Sud vi hanno onorato quella d’origine con la loro laboriosità, la loro intraprenden- za, l’essersi soprattutto saputi integra- re con la popolazione locale mante- nendo sempre nella mente e nel cuo- re la terra natale. Un avvenimento doppiamente im- portante per i “nostri” di Montevideo gratificati dalla presenza della massi- ma autorità politica regionale e con- temporaneamente da quella del nuo- vo presidente internazionale dell’As- sociazione dei Liguri nel Mondo, Fe- lice Migone, successore dell’indimen- ticabile Giuseppino Roberto, ed alla sua prima visita nella capitale urugua- yana. Due presenze di spicco, da ri- marcare, riconoscendo a quella del Presidente Claudio Burlando l’avallo ufficiale dell’operato della nostra As- sociazione a favore dei nostri corre- gionali nel mondo a partire dalle Segue a pag. 16-24

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Insediatala nuova Consultaper l’Emigrazione

Servizio a pag. 3-4

I “garibaldini”liguri sbarcati

nel 1860 a Marsala

Varazzino di 100anni: festa

anche a B. Aires

“Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 2, DCB Genova.”Estero: “Taxe Percue - Tariffa riscossa CMP1 Ge Brignole”

di FELICE MIGONE

UN RUOLO CONCRETOGARANZIA DEL FUTURO

Notizia a pag. 8 Manifesto a pag. 12-13

REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE LIGURIA

PERIODICO DELL'ASSOCIAZIONE LIGURI NEL MONDO - ANNO XVII - N. 1/2006

L’APPUNTAMENTO E’ PER I GIORNI DAL 21 APRILE AL 1° MAGGIO

Ritorna EurofloraNel mio precedente editoriale su

“Gens” avevo rivolto un partico-lare pensiero ai Liguri distanti dallaloro terra di origine ed avevo assuntol’impegno di adoperarmi affinché sen-tissero la nostra vicinanza in modonon solo ideale, ma concreto.

Ebbene, la possibilità di visitare nelmese di febbraio due Paesi del Sud-America, Uruguay ed Argentina, miha subito fatto comprendere quantosiano profondi i sentimenti che uni-scono figli e nipoti di chi ormai moltilustri fa è partito dalla nostra Liguria.

Il sentimento, i ricordi, i racconti unpo’ annebbiati dal tempo hanno avu-to un risvolto certamente importantenegli incontri, ma con altrettanto in-teresse sono stati affrontati problemied aspetti, per così dire più “attuali”,come la condizione socio – economi-ca dei nostri conterranei nel loro Pae-se, e quale potrebbe essere il suolodella madrepatria soprattutto per lenuove generazioni.

Infatti nel mondo di oggi le distan-ze sono quasi annullate, i problemisono globali, l’economia non rispettaconfini, i mezzi di comunicazionemettono in evidenza in tempo reale econ particolarità ogni situazione.

Credo sia maturo il tempo anche pernoi – per la nostra Associazione – diassumere un ruolo propositivo, unruolo che, pur tenendo vive le tradi-zioni e i legami, si occupi anche diproblematiche legate a rapporti tan-gibili e concreti, per così dire socio-economici.

D’altronde il nuovo coinvolgi-mento dei nostri connazionali al-l’estero nelle scelte socio-politichedella madrepatria confermano unaprospettiva assai interessante ed im-portante.

Queste considerazioni però nondebbono generare equivoci o frainten-dimenti; va precisato con forza chenoi siamo e vogliamo fermamenteessere apolitici; la nostra Associazio-ne è ben al di sopra e non condiziona-ta da qualsivoglia ideologia.

Ciò però non significa che non ab-biamo delle istanze e delle esigenzeda segnalare.

Come dicevo nel mio viaggio horiscontrato una forte esigenza da par-te soprattutto dei giovani, quei nipotie pronipoti, che sull’onda dei raccon-ti dei loro “vecchi”, magari in “dia-letto”, vogliono approfondire e meglioconoscere la loro terra di origine.

Vogliono conoscerne i luoghi, vo-gliono scoprirne la cultura, voglionocapire le opportunità che a loro po-trebbero offrirgli.

Ed ecco il nostro ruolo: come As-sociazione dobbiamo adoperarci affin-ché anche i giovani liguri possano vi-sitare sempre più numerosi la Ligu-ria e l’Italia, sollecitando l’impegno,che già in parte esiste, delle istituzio-ni sia culturali: università, e centri dicultura; sia pubbliche: Regione, Pro-vincia, Comuni.

Naturalmente, come già dicevamo,ad ognuno il proprio ruolo, però ilnostro entusiasmo e la solidità ven-tennale della nostra Associazione sonocertamente, per quanti intendonoavvalersene, un valore aggiunto.

A proposito di “ventennale espe-rienza”, come ben noto, quest’annocelebreremo il nostro ventesimo annodi vita.

Sarà certamente un momento cele-brativo, cercheremo di recuperare aritroso la nostra storia, affinché leesperienze passate siano una solidabase per il nostro futuro.

Sarà anche un’analisi del nostropossibile ruolo nella società di oggi,con le nuove esigenze e le nuove op-portunità che, se sapremo cogliere,renderanno la nostra presenza sempremaggiormente utile ai nostri conna-zionali.

Tutto questo comunque sarà fatti-bile se sapremo interessare e coinvol-gere le nuove generazioni, quale rea-le garanzia del futuro.

Non posso chiudere queste mie bre-vi considerazioni senza ringraziare.Tutti che, sia a Montevideo sia aBuenos Aires mi hanno accolto comeun vecchio fratello.

Non chiamo nessuno per nome, nonper paura di scordare qualcuno, maperché erano e sono veramente tanti etutti per me egualmente cari.

Torna Euroflora con Genova dal 21aprile al 1° maggio capitale mondialedella floricoltura con la nona edizio-ne, appunto, di Euroflora. Ancora unavolta la mostra che ebbe in primis, tragli ideatori, il nostro ex PresidenteGiuseppino Roberto si annunciacome spettacolo floreale unico almondo per il messaggio che vuol tra-smettere con le diverse specie espo-ste. In questo quadro floricoltori eflorovivaisti sono protagonisti indi-scussi per impegno e capacità che siesprimeranno attraverso la partecipa-zione a numerosi concorsi con unmontepremi totale che sfiora i 420mila euro. Premi speciali sono dedi-cati a Giuseppino Roberto, SilvinaDonvito, Luigi Viacava ed AntonellaMatacera personaggi che hanno fattola storia della manifestazione. A que-sta nona edizione Gens Ligustica daràampio spazio nel prossimo numero.

CALOROSA L’ACCOGLIENZA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE

La visita in Uruguaydi Claudio Burlando

LA VISITAOriginata dall’invito rivolto dal Presi-

dente della Repubblica dell’Uruguay al-l’on. Claudio Burlando, Presidente dellaRegione Liguria, in considerazione deiforti legami di amicizia tra le due Comu-nità e dall’origine ligure di molti abitantidell’Uruguay. Scopo della visita non sol-tanto quello di migliorare le relazioni for-mali ma quello di individuare canali dicooperazione concreti tra le due realtàche possano portare a scambi ed a in-vestimenti reciproci identificando settoriprioritari quali: Nuove tecnologie e Ri-cerca - Università - Commercio di pro-dotti agricoli - Porti - Turismo.

LA DELEGAZIONELa Delegazione era composta da: on.

Claudio Burlando, Presidente della Re-gione Liguria, dott. Giovanni Vesco, As-sessore regionale all’Emigrazione; Am-basciatore Federico di Roberto, Consi-gliere diplomatico: dott. Franco Aprile edott.ssa Clara Arena, di Liguria Interna-tional; dott.ssa Laura Canale e dott. Ia-copo Avegno, rispettivamente direttore efunzionario del Settore Affari Comunitarie Relazioni Internazionali.

La visita In Uruguay del presiden- te della Regione Liguria Claudio

Burlando su invito del presidente del-lo Stato uruguayano, Vasquez Tabaréha avuto un momento tutto partico-lare la sera del 20 febbraio con ilpranzo che si è tenuto alla Casa de-gli Italiani, in Calle 8 Octubre. Lariunione conviviale era incentrata sul-l’incontro con i nostri corregionali del-l’Associazione dei Liguri d’Uruguay econ i rappresentanti della collettivitàitaliana.

Per quanto sia superfluo sottolinear-lo, si è trattato di un incontro moltocaloroso, vissuto intensamente in unclima di rinnovato affratellamento traquanti in terra d’America del Sud vihanno onorato quella d’origine con laloro laboriosità, la loro intraprenden-za, l’essersi soprattutto saputi integra-re con la popolazione locale mante-nendo sempre nella mente e nel cuo-re la terra natale.

Un avvenimento doppiamente im-portante per i “nostri” di Montevideogratificati dalla presenza della massi-ma autorità politica regionale e con-temporaneamente da quella del nuo-

vo presidente internazionale dell’As-sociazione dei Liguri nel Mondo, Fe-lice Migone, successore dell’indimen-ticabile Giuseppino Roberto, ed allasua prima visita nella capitale urugua-yana. Due presenze di spicco, da ri-marcare, riconoscendo a quella delPresidente Claudio Burlando l’avalloufficiale dell’operato della nostra As-sociazione a favore dei nostri corre-gionali nel mondo a partire dalle

Segue a pag. 16-24

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Marzo 200622

ASSOCIAZIONELIGURI

NEL MONDOPresidente Internazionale

Felice [email protected]

Vice Presidente Internazionale VicarioGianni Stagno

[email protected]

Presidente EmeritoEdward Galletti

Vice Presidenti EmeriteElsa BonamicoMara Catalano

Vice PresidentiGiovanni Boitano

Carlo Birone

Segretario GeneraleGian Carlo Ponte

Segretario Generale AggiuntoFerruccio Oddera

TesoriereValerio Santagata

Revisori dei ContiGiuliano Bandettini

Giancarlo GrilloEdmondo Maggiali

ProbiviriDario Casassa

Giovanna Meliconi

Consiglieri:Marisa De Barbieri

Marina CattaneoSilvio Costa

Martino De NegriIsabella DescalzoRoberto FalconeFina Franchini

Marina GrazianiRemo Terranova

Alberto Mario RoccatagliataFrancesco Vignoli

Associazione Liguri nel MondoVia San Lorenzo, 23/9 - 16123 Genova

Tel e Fax: 010.2477614

e-mail: [email protected] web: www.ligurinelmondo.it

Quota sociale: € 60,00c/c postale n° 13963160

c/c bancario n° 4435180: Banca CARIGE,agenzia 040 - GE (ABI 6175 - CAB 1400)Modulo di iscrizione sulle pagine web

*Gens Ligustica in Orbe

Organo ufficiale dell’AssociazioneONLUS C. Fiscale 95095190104

Direttore editorialeFelice Migone

Direttore responsabileCesare Rosso

Autorizz.Tribunale di Genova n°5/95del 16 febbraio 1995

Direzione, Redazione, Amministrazionec/o Associazione Liguri nel Mondo.

Fotocomposizione e stampa: Grafica L.P.Via Pastorino, 200-202r - 16162 GenovaTel. 010.7450231 - Fax 010.7450260

e-mail: [email protected]

Anno XVI n. 1/2006

Stampato in aprile 2006

Il simbolo dell'Associazione è stato creato daMara Catalano Capaccio

Questo numero di “Gens Ligustica”è spedito in 43 Paesi dei 5 Continenti.

Venerdì 10 febbraio 2006 un nutri-to gruppo di nostri soci e simpatizzantiha visitato a Genova la mostra “Ro-mantici e Macchiaioli – GiuseppeMazzini e la grande pittura europea”allestita a Palazzo Ducale in occasio-ne del bicentenario della nascita delNostro. Due grandi scuole della pit-tura dell’Ottocento sono state presen-tate attraverso il gusto critico diMazzini, che sull’argomento avevapubblicato a Londra nel 1841 il sag-gio Le peinture moderne en Italie, dalquale sono stati tratti i commenti piùsignificativi riportati sulle pareti del-l’esposizione. La professoressa Patri-zia Marica, che ormai da anni è lanostra guida esperta nella storia del-l’arte, con la sua competenza e pro-fessionalità ha saputo aiutare il grup-po dei visitatori ad individuare e se-

TRA “ROMANTICI” E “MACCHIAIOLI”

guire il filo conduttore della mostra,vedendo come i pittori romantici emacchiaioli, contemporanei delMazzini, hanno interpretato lo spiritoe la sintesi di pensiero ed azione checaratterizza la filosofia e l’impegnodel patriota genovese.

Nella foto, gentilmente scattata dalsegretario generale aggiunto FerruccioOddera, il gruppo dei partecipanti, frai quali al centro in piedi il presidenteinternazionale Felice Migone e accan-to a lui seduto il segretario generaleGiancarlo Ponte. Si riconoscono inol-tre, in alto da sinistra, il consigliereSilvio Costa, Giovanna Meliconi, delnostro Collegio dei probiviri, la signo-ra Migone, il consigliere RemoTerranova e consorte, in tenuta bian-ca la consigliera Isabella Descalzo, inbasso a destra la signora Ponte.

L‘IMPRESA ACONCAGUA AL “RITZ”

Lunedì 20 marzo alle ore 21 moltagente ha affollato a Genova-Albaroil Cinema Ritz di piazza Leopardi,dove il Club Alpino Italiano e l’As-sociazione Liguri nel Mondo presen-tavano una serie di bellissime diapo-sitive a coronamento della “Spedizio-ne Aconcagua”, missione attuata neldicembre scorso dagli alpinisti Ar-mando Antola, Alessandro Bianchi eMauro Mazzetti.

La sala era gremita e gli spettatorihanno goduto di una multivision a

cura di Mauro Mazzetti rivivendo dal-la partenza all’arrivo in vetta la spe-dizione degli alpinisti genovesi, cui ilnostro giornale ha dedicato l’interapagina 12 del numero scorso.

L’eco di questa impresa è stata giu-stamente grande non solo a Genova main tutto il Mondo, molti Liguri hannosignificato il loro entusiasmo e le lorofelicitazioni per il Vessillo azzurro conil cigno bianco e la Croce di San Gior-gio, nostro simbolo, che sventola sullacima più alta delle Ande.

5 x 1.000: la nostra Associazio-ne Liguri nel Mondo è stata inseri-ta fra gli Enti Italiani ai quali i con-tribuenti possono destinare il 5 x1.000 delle loro tasse. Tale sceltanon determina maggiori tasse dapagare.

Per destinare il 5 x 1.000 all’As-sociazione Liguri nel Mondo i con-tribuenti devono apporre la lorofirma nel riquadro corrispondentealla categoria “sostegno del volon-tariato e delle organizzazioni nonlucrative di utilità sociale” indican-

do il codice fiscale: 95095190104.In tal modo quanti intendono aiu-tarci possono contribuire alla rea-lizzazione dei nostri programmi eprogetti di cui condividono scopied ideali.Per ulteriori informazioni rivolgersi a:Associazione Liguri nel MondoVia San Lorenzo, 23/916123 Genovatel./fax.: 010/24.77.616Indirizzo di posta elettronica:[email protected] internet: www.ligurinelmondo.it

IMPOSTE: 5 × 1000 DESTINABILEALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE

Orarioapertura Sede

Ricordiamo che la nostrasede è aperta di solito il marte-dì dalle 15,00 alle 17,00 e ilgiovedì dalle 10,00 alle 12,00,e dal mese di aprile 2006 an-che il giovedì pomeriggio dal-le 15,00 alle 18,00.

Questo il programma di incontriper visite a mostre ed escursioni ap-provato dal Direttivo:

Per il mese di aprile segnaliamodue mostre che riteniamo possanointeressare ai nostri soci e che nonnecessitano di una guida per la visita:

Caffi e Genova. La percezionedel paesaggio ligure a metà Ottocen-to – dal 10 marzo all’11 giugno 2006a Palazzo Reale, Teatro del Falcone,Via Balbi 10. Ippolito Caffi (Belluno1809 – Lissa 1866) disegnò e dipinsebellissime vedute di Genova e delleRiviere, che sono esposte accanto adaltre vedute realizzate nello stessoperiodo da artisti liguri e dai numero-si pittori che scelsero la Liguria comesoggetto preferito. Orari di apertura:martedì e mercoledì dalle 9 alle 13.30,da giovedì a domenica dalle 9 alle19.00; chiuso il lunedì (aperto 17 apri-le, 24 aprile, 1 maggio). Costo del bi-glietto: intero € 5,00, ridotto € 4,00.

Vestire l’arte. Gli abiti scultu-ra di Roberto Capucci – dal 1° apri-le al 1° maggio 2006 nella Sala delleGrida del Palazzo della Borsa in viaXX Settembre. La mostra, allestita periniziativa dell’A.L.P.I.M. (Associazio-ne Ligure per i Minori - ONLUS), chene destinerà i proventi al finanziamen-to di progetti sociali da essa promossia favore dei minori in difficoltà e del-le loro famiglie, propone 81 tra le piùgeniali creazioni del Maestro. Questeopere sono considerate in tutto il mon-do tra le espressioni più alte della cre-atività italiana, sia come trasposizionedella moda in arte sia per la sofistica-ta artigianalità dell’esecuzione. Ora-rio di apertura: tutti i giorni dalle 10,30alle 20,00, il venerdì fino alle 23,00.Costo del biglietto € 8,00.

Entrambe le mostre sono state alle-stite in concomitanza con Euroflora2006 (22 aprile – 1° maggio) e ci pia-ce ricordare che alla nascita e allo svi-luppo di questa importante manifesta-zione internazionale, della quale Ge-

Visite a mostre e gitenova può andare giustamente orgo-gliosa, ha dato un contributo fonda-mentale Giuseppino Roberto.

Mercoledì 10 maggio 2006, ore

15,15 - GAM Galleria d’arte moder-na di Nervi, via Capolungo 3 -Visitaguidata della mostra Ottocento insalotto. Cultura, vita privata e af-fari tra Genova e Napoli. Seguendoil filo conduttore delle vicende bio-grafiche, famigliari e culturali di Te-resa Oneto, figlia di un ricco banchie-re e commerciante genovese, e di suomarito Benedetto Maglione, napole-tano di origine ligure, sono esposteopere d’arte, suppellettili ed altro ma-teriale che ricostruiscono l’ambientedel salotto musicale che i coniugi eb-bero a Napoli. Il costo del biglietto,che comprende anche la visita allaGalleria d’arte moderna, è di € 7,00;il costo della guida sarà come semprea carico dell’associazione. Prenotar-si entro giovedì 27 aprile, telefonan-do in sede (alla segreteria telefonicadire: nome, Ottocento in salotto, nu-mero di persone) o facendo un fax ouna e-mail. L’appuntamento è pressola biglietteria della GAM, comoda-mente raggiungibile con i mezzi AMT.

Sabato 10 giugno 2006 – Escursio-

ne a Tiglieto in autopullman con par-tenza alle ore 8,30 da Piazza della Vit-toria. Dopo l’incontro con il Sindacoin Comune e il pranzo al ristorante“L’Osteria della Valle”, saremo gui-dati nella visita alla Badia, primo in-sediamento dei monaci cistercensi inItalia nell’anno 1120, recentementerestaurata: alla bellezza del manufat-to architettonico si aggiunge il parti-colare fascino del sito nel quale è col-locata. Il rientro a Genova è previstoper le ore 20,00 circa. Costo tuttocompreso € 43,00. Prenotarsi entromartedì 23 maggio, telefonando insede (alla segreteria telefonica dire:nome, Tiglieto, numero di persone) ofacendo un fax o una e-mail.

Domenica 25 giugno 2006 a Fa-

vale di Malvaro si svolgerà la 46°Giornata degli italiani all’estero –Festa dell’emigrante, con la consue-ta partecipazione di rappresentantidelle istituzioni liguri e di nostri cor-regionali provenienti da tutto il mon-do. I soci che intendono partecipareall’intera giornata si mettano per tem-po in contatto con la nostra associa-zione per prenotarsi.

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Marzo 2006 33OSPITATA NELLA PRESTIGIOSA SALA DEL CAPITANO DELLO STORICO PALAZZO SAN GIORGIO DI GENOVA

Riunita la nuova Consulta per l’Emigrazione:lavoro, transfrontaliero, giuridico i suoi gruppiI componenti sono in totale 34, dei quali 11 residenti all’estero – Il mandato è quinquennale

di GIORGIO MANCINELLI*

A pochi giorni dalla seduta inau-gurale della Consulta regionale perl’Emigrazione è mancata improvvi-samente Annamaria Rivano che del-la Consulta stessa ne faceva parteininterrottamente fin dalla sua costi-tuzione del 1979.

Parlare di Annamaria è parlare diuna vecchia affettuosa amica che sa-peva esaminare con particolare at-tenzione i problemi esposti e sape-va con tutta la sua obiettività dare

SCOMPARSA IMPROVVISAMENTE POCHI GIORNI PRIMA DELLA NUOVA SEDUTA INAUGURALEdelle risposte le più pertinenti pos-sibili.

Annamaria aveva, nel suo recentepassato e anche oggi, avuto degli in-carichi politici non indifferenti e liaveva assolti con grande serenità eresponsabilità.

Pochi giorni prima mi aveva tele-fonicamente chiamato per valutare gliargomenti da esaminare nella riunio-ne della Consulta e mi aveva incitatoa portare avanti il mio impegno.

Della Rivano, nell’ambito dei la-

vori della rinnovata Consulta, cimancherà il suo modo di porgere gliargomenti e di illustrare gli stessi concompetenza e fervore.

I Liguri nel Mondo hanno persouna loro grande amica.

A Giuseppino, ad Adolfo, oggi,dobbiamo aggiungere Annamaria.

Ad Essi, a Lei, il nostro rammari-co e il nostro affettuoso rimpianto ericordo.*Vice Presidente Consulta regionale

per l’Emigrazione

Competenzae positivofervore: cosìè ricordataAnnamariaRivano

Questo, diramato dall’Ufficio re-gionale delle Politiche dell’Immigra-zione e dell’Emigrazione, l’elencodei 34 Membri della Consulta perl’Emigrazione.Ufficio: politichedell’immigrazione edell’emigrazioneElenco Membri della Consultaper L’emigrazione1 Gianandrea Agnelotti2 Rodolfo Amadeo3 Rodolfo Baffico4 Emilio Balestrero5 Alessandra Bartolozzi6 Giovanni Boitano7 Adriano Bonaspetti8 Giacomo Canepa9 Gian Paolo Adriano Carrea10 Mauro Cassaglia11 Marco Fontana12 Santo Fortugno13 Edward Galletti14 Vittorio Gallo15 Mariella Gerbi16 Giustina Greco17 Carmen Lavezzari18 Salvatore Maio19 Giorgio Mancinelli20 Felice Migone21 Lorenzo Moimare22 Mario Montessoro23 Laura Notarianni24 Giovanna Pizzi25 Don Stefano Plizzari26 Luigi Ripandelli27 Lucio Roncarati28 Carla Siri29 Francesco Surdich30 Francesco Tuo31 Marika Viano32 Francesco Vignoli33 Enrica Daniela Vitali34 Daniela Zillin.b. I consultori in corsivo sono resi-denti all’estero

Nei giorni 1, 2, 3 e 4 marzo c.a. si è riunita in Genova laricostituita Consulta regionale per l’Emigrazione dellaRegione Liguria per il quinquennio 2006/2010.

Nella solennità della Sala del Capitano dello storicoPalazzo S. Giorgio, la seduta inaugurale si è svolta in unclima di fattività e di grande entusiasmo.

Il Presidente dell’Autorità portuale – ing. Giovanni Novi– ed il Viceprefetto vicario di Genova Dott. Fernando Buf-foni – hanno portato ai Consultori il loro augurale salutodi buon lavoro significando che la loro presenza in quellasala era la continuità dell’impegno emigratorio della Re-pubblica di Genova.

E’ stato dato lettura di un personale messaggio aiConsultori da parte del Ministro degli Italiani nel MondoMirko Tremaglia.

L’Assessore regionale alle Politiche attive del Lavoro– nonché Presidente della Consulta – Giovanni Vesco hasvolto una interessantissima relazione soffermandosi sul-le attività svolte e sulle prospettive future che la Consultadovrà svolgere (a fianco il suo intervento).

Il Vicepresidente della Giunta Regionale MassimilianoCosta ha portato il saluto del Presidente Burlando e l’im-pegno della Giunta nei confronti delle attività che la Con-sulta andrà a svolgere.

Si sono successivamente svolti gli interventi di rappre-sentanti di Enti ed Organismi che hanno collaborato adiniziative della Consulta e precisamente:– Per la Fondazione Cristoforo Colombo – il Presidente

Mario Bozzo Sentieri – sulla ricerca denominata “Ra-dici”.

– Per il Centro di Studi Internazionali della Università diGenova il Direttore del Centro Dino Cofrancesco sul-l’impegno derivante dai Corsi Internazionali di SantaMargherita Ligure e delle Borse di studio offerte dallaConsulta in numero di 20.

– Per l’Unione Latina, la Direttrice dell’Ufficio di RomaDaniela Bellati per il Concorso “America Latinissima2006” che interessa i giovani di sette Paesi del Sud Ame-rica e che verrà intitolato ad Adolfo Ansaldo.

– Per l’Associazione di Viedma il Consultore GianpaoloCarrea che ha relazionato, con grande emozione, sulladonazione fatta dalla Consulta di una strumentazionesanitaria unica in tutta la Patagonia e offerta all’Ospe-dale locale di Viedma.

– Per il Comune di Favale di Malvaro, il Consultore Gio-vanni Boitano ha relazionato sulla giornata, ormai re-gionale, dell’Emigrante e dell’impegno in essa profusodalla Consulta stessa con la presenza dei Liguri Illustrie con la Istituzione del Premio “Radici”.Sulla base delle testimonianze e sulle bozze del Docu-

mento Programmatico si sono ulteriormente svolti i lavoridei giorni seguenti fino alla redazione del Documento Fi-nale avvenuto alla presenza dell’Assessore Vesco.

Sono stati quindi nominati i gruppi di lavoro e precisa-mente:– Il Comitato di Lavoro; il Comitato lavoro Transfronta-

liero; il Comitato giuridirico per la riforma della leggeregionale.E’ stato confermato nel suo impegno il Vicepresidente

della Consulta Giorgio Mancinelli.

GENOVA – Palazzo San Giorgio, Sala del Capitano: il tavolo della Presidenza mentre parla il nostro presidente Migone.

INSEDIATADALL’ASSESSORELUIGI VESCOÈ con un sentimento di viva emo

zione che mi accingo a inaugu-rare i lavori della ricostituita Consul-ta per l’Emigrazione della Regione Li-guria. Un’emozione importante chederiva principalmente dall’essere adiretto contatto con molte realtà del-l’associazionismo ligure nel Mondo.

Ringrazio l’Autorità Portuale checi ospita in questa splendida sala etutti i presenti per la loro partecipa-zione a questa iniziativa che reputoveramente importante. La ConsultaRegionale per l’emigrazione celebra,oggi, in un modo festoso e ufficiale isuoi trascorsi 25 anni di vita. Unquarto di secolo trascorso tra varievicissitudini, alcuni momenti negati-vi ed altri entusiasmanti. Oggi il varodella nuova Consulta conferma l’at-tenzione della Giunta Burlando perle nostre radici storiche e per le mi-gliaia di persone che, eredi soprattut-to delle grandi migrazioni internazio-nali, non vivono in territorio italianoma si sentono intimamente liguri.

Il primo impegnativo compito chela Consulta si deve porre è infattiquello di difendere e valorizzare lacultura ligure in tutte le parti del glo-bo, compito che possiamo affrontaregrazie all’attività delle nostre 42 as-sociazioni riconosciute, impegnatenella promozione e nella diffusionedella storia e delle tradizioni dellanostra terra in tutti e cinque i conti-nenti.

Penso sia giusto in questa sede sot-tolineare l’importante esperienza co-stituita dal mio recente viaggio inUruguay con il Presidente Burlando,ospite del Presidente Tabaré Vazquez.Tale viaggio, che è stato concluso dame e da una piccola delegazione conuna due giorni in Argentina, ha coin-ciso con la mia prima visita nel Con-tinente Latinoamericano, e mi ha per-messo di conoscere dal vivo una co-munità di emigrati Liguri. L’emozio-ne è stata profonda e travolgente, per-ché l’enorme distanza che mi divide-va dal mio paese, non ha impedito alsincero affetto che la gente ci ha di-mostrato di farmi sentire come a casa.Era sconvolgente a Montevideo comea Buenos Aires sentire persone che par-lavano genovese. Una suggestione an-cora più grande pensando alle storiepersonali ed alle vicissitudini che han-no portato i primi emigranti ad attra-versare l’Atlantico per approdare inquella terra, meravigliosa per i suoipaesaggi e perché simbolo, per loro,di riscatto e di nuove opportunità.

Si possono leggere molti libri ma èdifficile riuscire a capire cosa signi-fichi realmente essere costretti a la-

QUESTI I 34CONSULTORI

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Marzo 200644

I Consultori, su invito dell’Assessore Vesco, si sono quindi recati in

visita guidata al Parco Naturale delleCinque Terre dove sono stati ricevutidal Presidente del Parco Franco Bo-nanini, che ha loro illustrato le carat-teristiche del Parco e l’influenza diesso sulla economia locale.

Grazie a questo Parco modello aglieffetti ambientali, i giovani ne sonorimasti attratti, riavvicinandosi allatradizionale agricoltura, seguendocorsi di apprendimento e formazionerestando legati al territorio ed ai suoiusi e costumi.

Nella sua concezione istitutiva ilParco amplia le proprie finalità cu-rando sia il settore ospitale attraver-so ristoranti, punti turistici e monu-menti, sia l’arte. Sotto quest’ultimoaspetto un particolare arricchimento

sciare tutto, la casa e gli affetti perpartire verso un mondo sconosciuto,in cerca di maggior fortuna o anchesolo di concrete possibilità di soprav-vivenza. E, si sa, la vita di chi appro-da in un Paese straniero non è facile,non lo era allora come non la è oggiper quanti ancora devono fuggiredalla miseria, dalla fame e talvoltadalla guerra.

Questo è ciò che è successo tra laseconda metà del 1800 e gli inizi delsecolo scorso, ciò che ha creato il vin-colo inossidabile che ancor oggi legal’Italia a molti Stati. Una lunga sta-gione di migrazioni internazionali cheha visto la Liguria due volte protago-nista, sia perché molti figli della no-stra terra hanno solcato l’Oceano, siaperché Genova è stata, nel Nord Ita-lia, la porta principale di imbarco pertutti coloro i quali inseguivano il so-gno di una vita migliore.

Tornando alle Politiche per l’emi-grazione e al ruolo dell’Assessorato edella Consulta, mi preme evidenziarequalche risultato già raggiunto e qual-che proposito per l’immediato futuro.

In occasione della recente crisi cheha duramente colpito l’Argentina, laConsulta era intervenuta creando al-cuni piccoli fondi assistenziali pressole Associazioni che hanno contribui-to alla risoluzione di diverse situazio-ni di difficoltà economica. Recente-mente, poi, sempre attraverso l’asso-ciazione Ligure Argentina, è stato fat-to dono all’ospedale di Viedma diun’apparecchiatura sanitaria per ladialisi, macchinario unico in tutta laPatagonia.

Nel corso del 2005, con un notevo-le sforzo economico è stato permessoalle nostre Associazioni di dotarsi del-le necessarie attrezzature informati-che e entro quest’anno partirà il pro-getto denominato “Consulta on line”,che si propone di collegare in via te-lematica tutti i Consultori e le Asso-ciazioni attraverso la rete informati-ca della Regione.

Abbiamo realizzato in fase speri-mentale un progetto denominato “Ra-dici” orientato alla ricerca e all’in-dividuazione degli emigrati liguri. Gliesiti di questo studio hanno portatoall’individuazione di 10.700 nomina-tivi di liguri eredi della diaspora par-tita negli 1840-1860 dalla Valfonta-nabuona. Riteniamo che il CISEI, ilCentro Internazionale di Studi sullaEmigrazione Ligure, importante entevoluto dall’Autorità Portuale, e rea-lizzato grazie al sostegno di Comune,Provincia, Regione e Camera di Com-mercio, ma anche di Università, Cu-ria Arcivescovile, Direzione Maritti-ma della Liguria, Istituzione Museidel Mare e della Navigazione, Archi-vio di Stato e Sopraintendenza archi-vistica, possa implementare ulterior-mente la ulteriore ricerca per l’interoperiodo 1815-1915.

Parlare di Associazioni significanecessariamente parlare di giovani.Va riconosciuta alla Consulta la pre-occupazione costante per la tematicadei giovani ma non possiamo dimen-ticare che nell’abito delle nostre As-sociazioni è in corso un processo ditotale invecchiamento che dobbiamocercare di contrastare. Le Borse diStudio annuali dei corsi Internazio-nali di Cultura di Santa MargheritaLigure, dell’Università di Genova edel Concorso “America Latinissima”vanno nella giusta direzione.

E’ opportuno ricordare anche chequest’anno per la prima volta, in occa-sione delle elezioni politiche, i nostriconcittadini residenti all’estero sonochiamati a potersi esprimere diretta-mente per l’attribuzione dei seggi riser-vati alla circoscrizione estero, un’impor-tante novità che attribuisce al loro votoun decisivo peso politico e responsabi-lizza reciprocamente eletti ed elettoriassicurando sempre maggiore attenzio-ne alle tematiche migratorie.

Dal punto di vista del coordinamen-to su scala nazionale è stata moltoapprezzata la partecipazione della de-legazione ligure alla prima ed alla se-conda Conferenza Permanente Stato-Regioni-P.A.-CGIE e credo opportu-no sviluppare in futuro momenti diincontro e collaborazione con le al-tre Regioni.

Per quanto riguarda le iniziativeculturali una speciale menzione me-rita un’idea locale, diventata pro-gressivamente realtà regionale: la“Giornata dell’Emigrante” del Co-mune di Favale di Malvaro, giuntaormai alla sua 45ª edizione. Pensoche dovrà trovare opportuni momentidi valorizzazione continuando anchela tradizione della premiazione deiLiguri Illustri.

Un impegno non da poco sarà poirappresentato dalla situazione par-ticolare dei lavoratori frontalieridel comprensorio di Ventimiglia chesi muovono fra tre Stati: l’Italia, laFrancia, paese comunitario e il

Principato di Monaco, extracomu-nitario.

Altra responsabilità della Consul-ta sarà poi quella di erogare, tramitei Comuni di residenza, il cosiddetto“Contributo di rientro” per ovviarealle prime necessità dei liguri cherientrano definitivamente dopo esse-re stati emigrati.

In tutto questo contesto non possopurtroppo esimermi dal segnalarel’ingente riduzione di trasferimenti dirisorse dallo Stato centrale alle Re-gioni attuata dall’attuale governo dicentrodestra.

In conseguenza di ciò anche le po-litiche dell’Emigrazione devono scon-tare il periodo di difficoltà per le fi-nanze locali con cui la Giunta di cuifaccio parte si è suo malgrado trova-ta a dover fare i conti.

Malgrado questo, è giusto segna-lare che, comunque, abbiamo riser-vato a questo capitolo del bilanciostanziamenti sicuramente maggioririspetto agli anni precedenti, anche in

previsione della prossima celebrazio-ne dei 20 anni dalla nascita dell’As-sociazione dei Liguri nel Mondo, pre-vista per settembre.

In conclusione ritengo doveroso no-minare tre amici che molto si sonospesi e hanno saputo fare per i Ligurinel Mondo ed ora purtroppo ci han-no lasciato: Giuseppino Roberto,Adolfo Ansado e, in questi giorni, An-namaria Rivano. A loro va una since-ra gratitudine e il nostro affettuosoricordo.

Alle nostre Associazioni sparse peril Mondo prometto che non sarannolasciate sole nella loro alacre dedi-zione alla Terra di Liguria.

Ai Consultori, vecchi e nuovi, chedovranno diventare sempre di più inostri ambasciatori nel mondo, por-go un augurio di fattivo impegno e dibuon lavoro.

Anticipati ringraziamenti infine atutti coloro che collaboreranno con laConsulta contribuendo al raggiungi-mento dei suoi scopi.

Consulta per l’Emigrazione: l’Assessorerivolto alle Associazioni Liguri nel Mondopromette che non saranno lasciate soleSegue da pag. 3

PUNTO D’INCONTRO TRADIZIONALE

A Portofino Vettacornice di classe

ANGOLO ALTAMENTE SUGGESTIVO

Alle “Cinque Terre”nel Parco modello

Nel programma di incontri socialipredisposto dal Direttivo della

nostra Associazione per il 2006 nonpoteva mancare il tradizionale incon-tro di carnevale a Portofino Vetta.Quest’anno l’incontro si è arricchitodella presenza dei.membri della Con-sulta Regionale per l’emigrazione,provenienti dalle due Americhe, dal-l’Australia, dai vari Paesi europei e,ovviamente anche dalla Liguria,ospiti della nostra Associazione.. Unaserata, dunque, caratterizzata ancheda un tocco di internazionalita nelsegno di quella che e l’essenza della“Gens ligustica in Orbe”. Accantoalla lingua italiana si sono sentiti ildialetto genovese con le varianti ca-ratteristiche delle province liguri edqualche frase tipica delle due ameri-che, quindi con toni tutti particolari,per lo scambio di conoscenze, opi-

nioni, confidenze, tipici di incontri tragente dalle stessa origini, lieta dell’in-contro che sia pur per breve tempo eli-minava tutte le distanze delle diverseresidenze. In tale atmosfera il neo pre-sidente internazionale, Felice Migone,reduce da pochi giorni dagli incontridei Liguri in Uruguay ed in Argentina,s’è detto lieto a nome di tutto il Consi-glio associativo, di porgere il piu cor-diale saluto agli intervenuti con una sot-tolineatura alla simpatia ed amicizia pergli ospiti consultori e per la presenzadell’Assessore regionale Vesco. La se-rata conviviale si è protratta in una at-mosfera allietata, dopo la cena di galaa lume di candela e da fior di piatti tra-dizionali liguri, tra danze e musicacoinvolgenti e con cuori e volti emo-zionati specie quando le note e le pa-role del ”Ma se ghe pensu” hanno tra-scinato tutti nel canto.

è venuto dal pittore argentino SilvioBenedetto (i cui bisnonni vennerodall’Italia)che con uno dei tipicimurales ha saputo simboleggiare lapersonalità e l’essenza della tenaciadelle donne di queste terre, dei loromariti forti e temprati, al pari di pa-dri e figli. Cercato di capire quel va-lore simbolico, ed in certo qual modoemozionati, gli ospiti hanno ricevu-to dalle mani del Presidente del Par-co e dell’Assessore Vesco un omag-gio contenente importanti riprodu-zioni di documenti fotografici e sto-rici sul territorio delle Cinque Terre.Graditissimo anche il momento con-viviale in un tipico punto di ristoronon lontano dalla famosa “strada del-l’amore”. Tutti in posa, infine per iltradizionale ricordo del gruppo foto-grafico.

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Marzo 2006 55

Il prossimo 26 aprile ricorre il pri- mo anniversario della scomparsa

del nostro caro Presidente dell’Asso-ciazione Ligure nel Mondo, Giusep-

NEL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA – IL 26 APRILE UNA S. MESSA DI SUFFRAGIO

Roberto, cuore ligureMercoledì 26 aprile 2006, ore18 – Nella chiesa parrocchialedei SS. Nazario e Celso e S.Francesco d’Albaro in Genova,via Albaro 33, sarà celebrata,per iniziativa della nostra asso-ciazione e de A Compagna, unaMessa di suffragio per Giusep-pino Roberto, a un anno dallasua morte.

Qui il ricordo di Gino Amorettitratto dal bollettino “Adiperu”.

pino Roberto. La sua simpatia, umil-tà e impegno nel lavoro rimarrannosempre vive nel cuore di tutti i ligurisparsi nel mondo.

Giuseppino è sempre stato un esem-pio di instancabile lavoro per la diffu-sione della cultura della nostra terra, unvero ligure, che ha percorso il mondoalla ricerca di coloro che sebbene emi-grarono e trapiantarono le loro radiciin altri paesi, mai dimenticarono l’amo-re per il luogo di origine, amore che èsempre stato trasmesso alle nuove ge-nerazioni, di cui il beneamato e com-pianto Giuseppino ne è stata viva testi-monianza appunto.

Grazie a lui, i liguri nel mondo, perprima i giovani, hanno potuto ritro-vare il legame con la terra dei loroantenati.

Il nostro bollettino vuole rendere

omaggio a un grande uomo che è riu-scito a riunire una grande famigliamondiale, quella dei liguri nel mon-do, quindi adesso possiamo dire guar-dando il cielo in segno di un suo ri-cordo: Grazie Giuseppino, grazie pertutto quello che hai fatto!

¡GraciasGiuseppino!

El próximo 26 de abril se cumplirá elprimer aniversario de la desaparición denuestro querido Presidente de la Aso-ciación Ligures en el Mundo, Giusep-pino Roberto. Su simpatia, humildad yempeño en el trabajo permanecerá siem-pre vivo en el corazón de todos los ligu-res esparcidos en el mundo.

Giuseppino siempre ha sido unejemplo de incansable labor en la

difusión de la cultura de nuestra tierra,un verdadero ligure, que ha recorridoel mundo a la búsqueda de aquellosque si bien emigraron y trasplantaronsus raices en otros paises, nuncaolvidaron el amor por el lugar deorigen, amor que siempre ha sidotransmitido a las nuevas generaciones,de quienes el querido v recordadoGiuseppino fue un vivo testimonio.

Gracias a él, los ligures en elmundo, sobre todo los jóvenes, hanpodido reencontrar el ligamen con latierra de sus antepasados.

Nuestro boletin quiere rendir unhomenaje a un gran hombre que logróreunir una gran tamilia mundial,aquella de los ligures en el mundo, portanto ahora podemos decir mirando alcielo en su recuerdo. ¡Gracias Giusep-pino, gracias por todo lo que has hecho!

Rinaldo Magnani: mezzo secolo da protagonistaColto da improvviso malore il 1° feb-

braio a Palazzo Tursi, mentre parte-cipava ai lavori del Consiglio comunale, dicui faceva parte, è improvvisamente mor-to Rinaldo Magnani. Nato nel 1930 era sta-to per circa mezzo secolo protagonista del-la vita politica ed amministrativa di Geno-va e della Liguria. Ed ha anche legato ilproprio nome all’interesse per i liguri spar-si nel mondo, divenendone – quando reg-geva le sorti della Giunta regionale ligure– loro ambasciatore con la nomina a pre-sidente onorario dell’Associazione appe-na fondata da Roberto Montefiori, suo pri-mo presidente. Una nomina ricordata e te-stimoniata da “I Liguri nel mondo - Il gior-nale per chi ha nel cuore la Lanterna” cheha preceduto il nostro attuale Gens Ligu-stica in Orbe e del quale riproduciamo inquesta occasione la prima pagina del suoterzo numero, datato luglio-agosto 1986.In quell’anno Rinaldo Magnani figuravacome il primo ed unico italiano nella Com-missione USA Columbus: importante pun-to di riferimento per tutto quanto riguarda-va l’Italia in vista del cinquecentenariodella grande impresa colombiana.

La sua vita di lavoro e politica iniziònegli anni cinquanta del secolo scorso,quale Console della Compagnia portua-le dei carenanti ed al porto fu legato finoa quando tornò quale ultimo presidentedel Consorzio autonomo, nel difficile pe-riodo in cui successivamente si trasfor-mava in Autorità Portuale. Il periodoframmezzato fu quello più intenso dellasua vita politico-amministrativa: respon-sabile della Federazione genovese del

Partito socialista, membro del Comitatoprovinciale e regionale del partito stes-so, presidente dell’Istituto per le Casepopolari, vice-presidente dell’Aziendamunicipalizzata dei Trasporti , presiden-te della Provincia di Genova, consigliereed Assessore regionale. Quindi presiden-te della Giunta regionale e Rappresen-

tante dell’Italia nel Comitato internazio-nale, come avevamo detto poco sopra,per le Celebrazioni Colombiane. Lascia-to Palazzo San Giorgio, la nomina a pre-sidente onorario del Voltri Terminal Euro-pa, rimanendo un preciso punto di riferi-mento per l’attività delle banchine portua-li. Ultimissimi incarichi nel Consiglio re-

gionale e poi in quello comunale comerappresentante di Forza Italia. Uncurriculum, il suo, contraddistinto da unpregio che è di pochi, come può testimo-niare chi gli è stato vicino: quello di pre-sentarsi sempre preparato sugli argo-menti da dover affrontare di volta in voltae nelle più diverse occasioni..

di Gianni Stagno

In questi giorni è mancato nella sua Sant’Olcese, dove era nato e ave-

va sempre vissuto, il nostro SocioFondatore e amico carissimo, RenzoBevegni.

Già malato anni addietro, avevasuperato con grande sofferenza e co-raggio, l’oltraggio della malattia chesi è riproposta dopo molti anni, vin-cendo questa volta la sua battaglia.

Renzo aveva 62 anni, è stato unuomo straordinario, un ligure che harappresentato in maniera perfetta le vir-tù e forse anche i difetti di noi genove-si, leale, corretto, attivo, molto intelli-gente, è stato funzionario molto apprez-zato della Banca Carige, ma è statosoprattutto un uomo ricco di umanità edi poesia, doti queste non disgiunte daun straordinario efficientismo.

Come poeta ha lasciato un libro emolte poesie, ricche di profonda sen-sibilità e di richiamo ai valori liguri.

Come pittore ha lasciato disegni epitture apprezzabili e come amantedella musica, è stato un promotore ditutte le iniziative prima di Sant’Olcesee poi di realtà più importanti e signi-ficative.

Nel 1978 per sua iniziativa e perquella di Mario Poggi, fu fondato ilcoro Ursicinensis, molti giovani so-prattutto di Sant’Olcese guidati e istru-iti da Renzo Bevegni hanno rappre-sentato una realtà artistica e musicaledi grande rilievo, prestando prima iservizi liturgici nella parrocchiale diSant’Olcese e poi intervenendo pernumerosi anni alla messa di mezza-notte al Santuario Nostra Signora dellaGuardia.

Il coro è stato invitato in chiese esantuari per grandi solennità e ha suo-nato più volte nei Liguri nel Mondoin Italia e all’estero.

In viaggi indimenticabili RenzoBevegni ha organizzato tournèe delcoro negli Stati Uniti, in Canada e inSudamerica.

Memorabile è stata la tournèe negliUSA con vari concerti: a PhiladelphiaSeattle (Cattedrale San Giacomo) aSan Francisco (Chiesa di Saint Peterand Paul) a Santa Rosa (BurbankCenter) a Moraga, Berkeley Sacra-mento (Cattedrale) e varie tappe aNew York, Washington e Los Angeles.

Renzo anche in questi viaggi ha in-contrato e conosciuto tanti liguri, di-ventati poi soci della nostra Associa-zione dei quali è stato Socio Fondato-re e saggio consigliere. Lo ricordiamocommossi, fieri di averlo conosciuto eaver avuto fra noi il conforto della suaintelligenza e della sua capacità.

FU SOCIO FONDATORE

Renzo Bevegninel ricordo

di FELICE MIGONE

Sabato 4 mar-zo le ban-

diere del Comu-ne di Pieve Li-gure – Ente as-sociato ai “Li-guri nel Mon-do” sono stateabbrunate per laprematura scomparsa del SindacoWalter Bozzi. Entrato in Amministra-zione nel 1990, vi è rimasto ininter-rottamente ricoprendo varie cariche:

Amo ricordarlo soprattutto per ilsuo grande rigore morale e la sua in-trinseca riservatezza e serietà. Tre, amio dire, sono stati i capisaldi dellasua vita: La famiglia nel senso piùalto del valore cristiano, coniugatocon i valori sociali, quale imprescin-dibile punto di riferimento per unasocietà sana; di qui il suo costanteimpegno nella vita pubblica. L’ami-cizia ricercata e praticata con sem-plicità, attraverso la pratica del con-fronto, mai dello scontro con la fer-mezza delle sue idee, ma sempre

Walter Bozzi, Sindaco di Pieve Ligure, una personalità di spiccoaperto alla comprensione e al dialo-go. Ed infine La sua grande passio-ne Lui, uomo di mare, amante delmare, ma innamorato della monta-gna. Quella montagna che ti aiuta coni suoi profondi silenzi a raccogliertiin te stesso.

Pensando a lui, pensando alla suapassione, ai suoi monti, mi viene allamente un pensiero di Goethe, pen-siero dedicato alla “guida”: “I montisono maestri muti e fanno discepolisilenziosi” Questo sei per me, pe noi,amico Walter.

Consigliere, Assessore, Vice Sinda-co, sino a succedermi dal giugno2004 nella carica di Sindaco.

Legato a Walter Bozzi da una pro-fonda e fraterna amicizia, lo ricordocosì: il nostro rapporto si è consolida-to grazie ad una lunga frequentazionesia nel mondo del lavoro – abbiamopassato quasi quarant’anni assiemenella stessa Azienda – sia nella comu-ne esperienza amministrativa alla gui-da del Comune di Pieve Ligure. Unrapporto che si è trasformato in pro-fonda amicizia.

Nella foto Rinaldi Magnani, presidente della Regione Liguria durante uno dei suo molti viaggi negli Stati Uniti come ambasciatore della Liguria.Viaggi ai quali va aggiunto, per l’America del Sud, quello nel 1986 effettuato in Argentina, prime visite all’estero di un Presidente della Regione.

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Marzo 200666Visita a Genova dei liceali cileni della scuola italiana di Copiapo’Il giorno 4 marzo sono giunti a Ge-

nova, per una visita alla nostra cit-tà, un gruppo di 22 liceali, della Scuo-la Italiana di Copiapo’ Cile.

Tra loro i giovani AlessandraPiazzoli Ghiglino e Gino GhiglinoPedemonte. originari di Serra Riccò.

Gli studenti sono stati accolti al loroarrivo all’Hotel San Biagio di SanQuirico,dal nostro Consigliere Marti-no De Negri e dall’Assessore allaCultura del Comune di Serra Ricco’signor Tomaso Richini, accompagna-to dalle bibliotecarie signore Adelai-de Poggi e Marina Baglietto. Ai gio-vani, originari di Serra Riccò, l’As-sessore ha donato, per la Loro sededel Centro Ligure in Copiapo’, una ri-produzione della “Tavola Bronzea”;il più antico reperto storico (117°A.C.) che testimonia la dominazioneRomana sui nostri territori.

A tutti i ragazzi, l’Assessore ha do-nato inoltre un cappellino del Grupposportivo Serra Riccò ed un guidonci-no dello stesso gruppo.

Nel frattempo la nostra Sede ha ri-cevuto entusiastici ringraziamenti siadalle associazioni del Cile sia dalGovernatore Rodolfo Baffico.

Un momento dell’incontro nella sala del San Biagio: Martino De Negri - AdelaidePoggi - Alessandra Piazzoli Ghiglino - L’Assessore Tomaso Richini e GinoGhiglino Pedemonte.

L’Assessore Richini intrattiene gli studenti nella sala del San Biagio.

In collaborazione con la Socie-tà Dante Alighieri, Vi segnaliamoalcuni eventi che si terranno nelprossimo mese di maggio, aiquali siete tutti invitati a parteci-pare.

Venerdì 5 maggio ore 15,30a Villa Imperiale, il “Dir Bene diStaglieno”, in collaborazione conla IV Circoscrizione Valbisagno,con la partecipazione del Prof.Giovanni Meriana, del Direttoredell’Archivio Storico del Comunedi Genova Professoressa Raffa-ella Ponte, del Presidente dellaDante Prof. Francesco De Nico-la, della Professoressa Franca DiCaprio Francia, Vice Presidentedella Dante e scrittrice.

L’incontro prevede lettura dipoesie dialettali di Maria Vietz el’esecuzione di canzoni di Ca-pello, Carbone, De Andrè ecc. eFratelli d’Italia di Michele Nova-ro a cura dell’Associazione Ze-nantiga.

Lunedì 8 maggio ore 17 nel-la sala della Fondazione Carigedi Via D’Annunzio, il Prof. Fran-cesco De Nicola Presidente del-la Dante, presenterà la pubblica-zione da parte della Dante stes-sa, di due importanti volumi “Lo-renzo Benoni di Giovanni Ruffi-ni” e una guida di Liguria Risor-gimentale offerta agli studenti delginnasio e dei licei delle quattroprovince liguri.

Lunedì 15 maggio ore 16 alLiceo D’Oria, giornata della Dan-te dedicata ai “200 anni dei se-polcri” con lettura del poeta Giu-seppe Conti e dell’attore EnricoCampanati

Sabato 20 maggio ore 17 aLavagna Sala Comunale, incon-tro su Ceccardo RoccatagliataCeccardi, “Le poesie”, con la par-tecipazione del Prof. Ciquito del-l’Università di Pisa.

Maggioculturalecon la DanteAlighieri

ZirandeaArte&Naturasi esprimecon i fiori

Zirandea Arte&Natura si propone diorganizzare diverse iniziative riguar-danti il mondo dei fiori che viene chia-mato a dialogare con quello dell’arte.

“Ziran” nella lingua cinese signifi-ca “spontaneità” ed è in questo conte-sto che si inseriscono le iniziative diquesto gruppo di giovani di cui è re-sponsabile l’Arch. Rosangela Mam-mola.

In occasione di Euroflora 2006“Zirandea Arte&Natura” organizza:– a Cogorno un allestimento floreale

e multimediale negli spazi esternidel Borgo in collaborazione con laFloralie dei Fieschi;

– a Chiavari un allestimento florealee mostra fotografica “La forma deiSensi”.Sta lavorando attivamente per il re-

stauro di un’importante opera delloSculture L. Brizzolara (Chiavari 1868– Genova 1937), molto conosciuto intutta l’America Latina.

Importanti opere del Brizzolarasono in corso di restauro a San Paolodel Brasile, dove è particolarmenteconosciuto ed apprezzato.Nella foto: l’Angelo del Brizzolara.

PREZZI SPECIALI PER I LIGURI NEL MONDO

“Casa del Pellegrino”al monte della GuardiaIl Santuario Nostra Signora della

Guardia, sul Monte Figogna (804metri s.l.m.), con vista panoramicaunica (dalla Corsica al Cervino), det-to anche monte della “Guardia”, san-tificato dalla visita della Madonna aun contadino del luogo, BenedettoPareto, il 29 agosto 1490, è stato to-talmente rinnovato nelle strutture checompletano la grande Chiesa, con la-vori dedicati all’accoglienza del Pel-legrino, dei turisti e ospiti.

Oggi, oltre ad un Centro Congres-si, al Convivium, alla Casa del Pelle-grino, vi sono camere accoglienti conservizi, tutte molto belle che possonooffrire un’ampia ospitalità.

La nostra Associazione ha concor-dato con la “Cooperativa ChiaraLuce” che gestisce l’intero comples-so, speciali prezzi per tutti i Liguri egli Amici della nostra Associazione.

I prezzi particolarmente convenientisono:

40,00 euro per persona al giorno contrattamento di pensione completa

35,00 euro per persona al giorno contrattamento di mezza pensione

25,00 euro per persona al giorno con

trattamento di pernottamento e primacolazione

Per accordi rivolgersi alla nostraAssociazione o direttamente a:

CASA PER FERIE N.S. DELLAGUARDIA - Gestione: Chiara LuceSoc. Coop. a r.l. - Piazza Santuariodella Guardia, 4 - 16014 Ceranesi(GE) - Tel. 010 7235.877 – 0107235.875 – fax. 010 7235.725 - E-Mail: [email protected]

Sul tema “La Diocesi di Genova ela cooperazione missionaria - La Dio-cesi di Genova e l’America Latina”il 17 febbraio scorso si è tenuto unincontro alla Sala Quadrivium di Ge-nova, presente il Cardinal TarcisioBertone, per illustrare ciò che la Dio-cesi stessa ha fatto e sta facendo perle Missioni in particolare per l’Ame-rica Latina dove è presente a SantoDomingo dal 1992 ed a Cuba doveda qualche mese ha inviato due suoiSacerdoti: don Marino Poggi, ex Par-roco di Castelletto e don Fedele

Tavella della Diocesi di Chiavari.Due filmati di mezz’ora ciascunohanno efficacemente presentatol’opera intrapresa dai due sacerdoti.Da Cuba il reportage è stato “girato”da don Tavella mentre da SantoDomingo le immagini sono state do-cumentate dal giornalista della sededi Genova della Rai, TarcisioMazzeo, documentario poi ampia-mente trasmesso dalle reti nazionalied in particolare da Rai 1, TV 7 e dalTelegiornale regionale ligure in unaserie di cinque puntate.

La Diocesi di Genovaper l’America Latina

Rinviatoil viaggioin California

Le nuove disposizioni del Di-partimento degli USA per l’im-migrazione, hanno creato diffi-coltà per quanti intenzionati apartecipare al viaggio inCalifornia e non ancora in pos-sesso del passaporto elettronicodi recente rilascio o del visto B2.

A malincuore si è rinunciatoal progetto con rammarico ditanti e soprattutto degli amicicaliforniani.

Il viaggio certamente si faràanche se ancora non è stata stabi-lita la data che, tempestivamente,verrà comunicata a tutti i Soci.

Foto Assembleadi Recco

Il servizio fotografico pubbli-cato sul nostro numero scorsodurante la giornata dedicata al-l’Assemblea generale ed alla cenaconclusiva è stato effettuato dal-lo Studio Jolly Verdacchi Fotogra-fi di Genova, Via Pisacane 29 F,telef. 010.543878. Tanto abbiamogià comunicato a chi ce ne avevagià fatto richiesta. Aggiungiamo,per eventuali altri interessati il re-lativo sito Internet cui rivolgersi:www.jollyverdacchi.it.

Campanaridi Liguria

Ci ha scritto il sig. LucaDellacasa dicendosi desiderosodi poter inviare alle nostre As-sociazioni nel mondo il link alsuo sito appena uscito sulla tra-dizione del suono manuale del-le campane in Liguria, chi è:www.battagliardicorde.it

Diamo alle nostre Associazio-ni eventualmente interessatel’indirizzo e-mail del sig. Del-la casa: hasseOvodafone.it

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Marzo 2006 77

di MARCO DELPINO

“La Liguria è fatta di pietra,acqua di mare e boschi; materiaprima piuttosto economica, cheDio ha saputo dosare con risul-tati eccellenti” raccontava loscrittore Vittorio G. Rossi tra unmorso di focaccia e L’altro unamattina piena di sole a SantaMargherita Ligure.

Mi aveva “convocato” dibuon’ora di fronte al bar “Vit-toria”, sul lungomare di Ghia-ia, per parlarmi di quanto avreb-be scritto nella breve presenta-zione che gli avevo chiesto adun libro sulla Liguria.

E Rossi mi anticipo così, conun lungo discorso, ciò che poiavrebbe tradotto in sintesi in unapaginetta di autentica poesia chedivento famosa.

Il concetto era che la Liguriaè stata rifinita personalmente daDio un giorno che Dio era con-tento di sé. Ma per dirmi que-sto, Rossi mi aveva trascinatocoi suoi pensieri a un tempo or-mai lontano, ai suoi ricordi difanciullo, alle sue nostalgie. Edio l’ascoltavo affascinato, atten-to e rispettoso al tempo stessodi questo giornalista giramon-do che aveva lasciato il cuorein questa terra e lo apriva, comegià aveva fatto altre volte, ad ungiovane interlocutore di cui pe-raltro conosceva l’entusiasmo eapprezzava l’amore per questaregione. E tra la fragranza dellafocaccia ed il profumo di salse-dine, Rossi mi parlo della terraaspra di Liguria, della continuasfida dell’uomo, ma soprattuttomi parlo del mare, la cui visio-ne era pari ad una quotidianainiezione di vita.

Stretta tra terra ed acqua, que-sta regione ha, tuttavia, confiniculturali, folcloristici e lingui-stici più ampi di quelli territo-riali, con una varietà di usi, co-stumi, parlate e sfumature colo-ristiche innumerevoli quanti icampanili.

Proprio perché formata datante valli, la Liguria ha tantestorie.

E se, come asseriva Giovan-nino Guareschi nel suo “Mon-do piccolo”, “gli uomini subi-scono la storia come subisconola geografia”, nel “piccolo mon-do” di Liguria basta un fiume,o una montagna, e a volte per-sino un colle per fare un territo-rio, per dividere un popolo, percreare altri usi, altre tradizioni.E questo insieme di cose fa lastoria di quel pezzetto di terra;e tutte insieme fanno la storiadi quella striscia di terra che èla Liguria.

CARA LIGURIAUna regionestrettatra terrae acqua

PER INIZIATIVA DEL G.A.L. (GRUPPO DI AZIONE LOCALE) DELL’APPENNINO GENOVESE

La “Strada della castagna” sarà proposta ai turistiper valorizzare il paesaggio e la produzione tipicaA fine gennaio 2006 si è svolto a

Genova, nel prestigioso Salonedelle Grida del Palazzo della Borsa, ilworkshop “Transinterpret”, un proget-to internazionale finanziato col pro-gramma europeo Leader plus, che èuna delle quattro iniziative finanzia-te dai Fondi strutturali dell’UE e miraad aiutare gli operatori del mondo ru-rale a prendere in considerazione ilpotenziale di sviluppo a lungo termi-ne della loro regione. Le bellezze pa-esaggistiche da sole, infatti, non ga-rantiscono il successo a una regionecome meta turistica o escursionisti-ca: le attrazioni offerte dalla naturadevono essere proposte ai turisti inmodo professionale con sentieri atema o visite guidate. In questo cam-po, però, spesso gli uffici competen-ti non dispongono delle conoscenzedi base, che possono acquisire nel-l’ambito della cooperazione transna-zionale “Transinterpret”, alla qualepartecipano Italia, Grecia, Svizzerae Germania.

Sulla spinta dell’Unione Europea edel progetto Leader plus, è nato nel2002 il Gruppo di Azione Locale(GAL) Appennino Genovese, una so-cietà mista costituita da ventidue socitra pubblici e privati che lavora perfavorire lo sviluppo delle aree internedella provincia di Genova, anche at-traverso il rafforzamento del legamecosta-entroterra.

“Oggi ho attraversato la valle piùbella del mondo”, scriveva nel suodiario di viaggio Ernest Hemingway

dopo aver “incontrato” la Val d’Ave-to, un paesaggio montano che non cisi aspetterebbe di trovare a così pocadistanza dal mare. Il GAL si proponeproprio di valorizzare questa caratte-ristica della Liguria, di avere “a por-tata di mano” in una sottile striscia diterra una grande varietà di ambientinaturali, con mille e più specie vege-tali e animali, e testimonianze stori-co-architettoniche che raccontano lastoria dell’uomo in queste terre di tran-sito e commercio dal mare al Norddell’Italia e all’Europa e custodisco-no ancora le tradizioni, i prodotti tipi-ci, gli antichi mestieri artigiani.

Il Genovesato, che sulla costa siestende dal comune di Cogoleto a ovestfino a quello di Moneglia a est, com-prende nel suo entroterra le valli Ar-gentea, Stura e Orba, l’alta valle delValpolcevera, dello Scrivia e del Treb-

bia, le valli Fontanabuona, Aveto, Gra-veglia, Sturla e Petronio; ha al suo in-terno ben tre Parchi (del Beigua, del-l’Aveto e dell’Antola) ed è attraversa-to dall’Alta Via dei Monti Liguri: iti-nerario escursionistico che collega ledue estremità della riviera ligure, per-correndo lo spartiacque tirrenico-pada-no dalle Alpi Marittime a Ceparana.

Per meglio tutelare e far conoscerequesto territorio è stato elaborato unprimo progetto, presentato durante ilworkshop della responsabile del GALAppennino Ligure, Marisa Bacigalu-po: si tratta della “Strada della Casta-gna” e nasce dall’esigenza di valoriz-zare una delle produzioni agricole piùtradizionali e tipiche di molti territorirurali europei, ma quasi ovunque tra-scurata se non del tutto abbandonata(dalle 650 mila tonnellate annue deiprimi del ‘900 si è scesi alle 50 mila

tonnellate degli anni ’80). L’impegnoè quello di ripristinare le coltivazionipulendo e risanando i boschi e rein-nestando di varietà resistenti alle ma-lattie; di dare una connotazione turi-stica al mondo della castagna con cre-azione di pacchetti turistici lungo ipercorsi testimoni della cultura con-tadina, attrezzando i boschi, organiz-zando feste e sagre a tema, proponen-do concorsi gastronomici col fine diriscoprire antiche ricette ormai dimen-ticate e di proporne di nuove; di am-pliare e migliorare l’offerta turisticain modo da attirare visitatori nelle sta-gioni generalmente “morte” e di con-seguenza supportare lo sviluppo eco-nomico delle aree montane.

Sempre nell’ambito del workshopè stato presentato il primo filmato del-la serie “Le valli del mare”, realizza-to dalla TV privata Primocanale, acura del suo direttore Mario Paterno-stro, con la collaborazione della Ca-mera di Commercio di Genova e delGAL Appennino Ligure. Il filmato,realizzato con il metodo della presadiretta, è un viaggio da Voltri a Tiglie-to toccando il Turchino, Masone,Campoligure e Rossiglione alla ricer-ca dell’arte, della storia, della cucinae delle tradizioni, raccontato attraver-so le testimonianze di chi abita e la-vora in questi luoghi, e resterà in pro-grammazione su Primocanale per uncerto tempo, in modo da dare a quan-te più persone possibile l’opportunitàdi vederlo.

I.D.

Organizzata da Casa America, si è chiusa con suc-cesso, per l’interesse suscitato tra i visitatori, a metàdello scorso febbraio, a Palazzo Ducale di Genova lamostra “Risorgimento tra due mondi” sottotitolata “Im-magini del Risorgimento italiano in America Latina”.Della sua inaugurazione e dei suoi contenuti abbiamoparlato nel numero scorso. Sempre per il filone dellastessa iniziativa va ancora ricordata la presentazionedel volume “ I Garibaldi dopo Garibaldi”, - La tradi-zione familiare e l’eredità politica”, tenutasi il 18 gen-naio, a cura di Zeffiro Ciuffolotti, Arturo Colombo,Annita Garibaldi Jallet, per le edizioni di Piero Lacaita.Il libro ha inserito l’eredità del mito di Garibaldi nelquadro della vicenda famigliare e nelle variegate e com-plicate vicende politiche del “garibaldinismo”. La suaprima parte riguarda i destini assegnati ai membri dellafamiglia, a Menotti, Ricciotti e Teresa ed al di lei mari-to Stefano Canzio. La seconda parte invece, affrontal’influenza del mito di Garibaldi e dei valori ideali chelo animavano nelle vicende italiane ed internazionali.Moderati dalla professoressa Anna Maria Lazzarino DelGrosso, dell’Università di Genova e da Roberto Spe-ciale, presidente della Fondazione Casa America, nehanno discusso Annita Garibaldi Jallet ed i professoriZeffiro Ciuffolotti, docente di Storia del Risorgimentoall’Università di Firenze e Dino Cofrancesco, direttoredel Centro internazionale di studi italiani dell’Univer-sità di Genova.

PRESENTATO UN LIBRO SULL’EREDITÀ GARIBALDINACASA AMERICA

I Garibaldi dopo Garibaldi

Nelle pagine centrali il manifesto-elenco dei Garibaldiniliguri sbarcati a Marsala l’11 maggio 1860. (dal bolletti-no della “Compagna” n. 4-5 del 1982).

Genovanegli occhidei ragazziecuadoriani

A fine dicembre dello scor-so anno, al “Piccolo teatro delmare” dei Giardini Govi, allaFoce, è stata inaugurata la mo-stra fotografica “Ecuador Ge-nova: sogni, sguardi e raccontidi ragazzi genovesi latino-ame-ricani” realizzata dalla “Educa-tiva di strada” con il contribu-to della Fondazione Carige.

Le foto sono state realizzateda Elena Perlino, collaboratri-ce di settimanali e mensili eu-ropei nel quadro di un proget-to sociale condotto dagli edu-catori di territorio del consor-zio Agorà in collaborazionecon il distretto sociale dellaCircoscrizione medio levante.Un progetto che è stato apprez-zato per la sua finalità di volerrafforzare i rapporti tra i ragaz-zi italiani e quelli latino-ame-ricani.

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Marzo 200688

Chiavari ha premiato, con la 25° edizione del suo riconoscimen-

to, l’Olivo d’Oro, Mons. Lino Panizzae con le Fronde d’oro l’ematologo prof.Bacigalupo, lo scrittore Maggiani Bian-ca Costa ed Enzo Grilli. Nell’articolopubblicato a pag 11 dello scorso nu-mero (dicembre 2005) i nomi dei dueultimi insigniti, sopra citati, erano statisbagliati e l’errore ci era stato cortese-mente segnalato dalla signora PatriziaMuratore, consigliere regionale, che erapresente, al tavolo di presidenza dellaconsegna del premio stesso. Faccia-mo ammenda per l’imprecisione, deltutto casuale e non certamente voluta

dall’estensore dell’articolo, grati co-munque per la garbata segnalazione.,ovviamente scusandoci anche con i duepremiati. D’altra parte Bianca Costa ènotissima a Genova ed in Liguria perl’impegno sociale che ne ha contrad-distinto la vocazione e che ha costitu-ito la motivazione del riconoscimen-to.. Di Enzo Grilli va detto che nato aCasarza Ligure, nella Val Petronio,onora la nostra regione e l’Italia qualeeconomista alla Banca Mondiale,Washington D.C.; già direttore del Di-partimento d’Economia Internaziona-le, Capo economista per le operazio-ni, Capo dei Consiglieri economici,

Direttore delle Politiche di sviluppo,Direttore esecutivo del Fondo mone-tario internazionale, Washington D.C.,Direttore esecutivo membro della So-cietà italiana degli economisti del-l’American Economic Associationnonché Docente di Economia alla JohnHopkins University di WashingtonD.C. Tanto va anche detto per l’impe-gno della Società Economica di Chia-vari e per la segreteria organizzativadel Premio che si richiama al rag. Gui-do D’Amico, Commissario straordi-nario dell’A.P.T. Tigullio, suo Presi-dente della Commissione assegnazio-ne premi, un vero “deus ex machina”.

L’Assessore Regionale Renzo Guccinelli consegna a Bianca Costa Bozzo la Fronda d’Oro 2005 assegnata per l’impegnosociale e nella solidarietà. In secondo piano il presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto.

ALLA 25ª EDIZIONE DEL PREMIO DELLA SOCIETA’ ECONOMICA

Bianca Costa ed Enzo Grilli“Fronde d’Oro” di Chiavari

La dott.ssa C. Patrizia Muratore, Consigliere della Regione Liguria e membro della Commissione di Assegnazione delleOnorificenze su delega del Presidente della Regione Liguria , ritira dall’On. Alfredo Biondi la Fronda d’Oro 2005 asse-gnata a Enzo Grilli, Economista e Docente alla Johns Hopkins University Washington D.C. Nel riquadro la foto di EnzoGrilli (non intervenuto alla cerimonia).

Varazze ha festeggiato “Angiu-lin” Regazzoni giunto al traguar-do del secolo di vita sabato 18 feb-braio scorso, essendo nato nel1906. Dedito al lavoro ed anchealla cultura delle tradizioni locali,sapeva far di tutto ma si era spe-cializzato nelle opere di ferro bat-tuto tra le quali va orgoglioso peril lampadario che arreda la sedeComunale di Savona . E’ stato co-fondatore della Consulta regiona-le delle Associazioni culturali ed èvice presidente di quella varazzi-na, “U Campanin Russu”, una trale più attive in Liguria. Presiedutada Mario Traversi, nel suo senoc’è stata unanimità nel volerglidonare la “medaglia d’oro del cen-tenario” considerato anche il lustroche egli ha dato all’Associazionecon un “Dizionario della parlatavarazzina” edito dallo stesso Cam-panin Russu nel 1990.

Non v’è stato campo di attivitàche non lo attirasse, per cui vienericordato anche come solerte con-sigliere comunale ed assessore al-

FESTEGGIATO A VARAZZE ED IN ARGENTINA

Ha compiutocento anni!

l’Assistenza che con il dott. Giu-seppe Massone fu promotore diuna statua di Santa Caterina daSiena, la protettrice di Varazze, sta-tua che ora è situata sul Molo cit-tadino e domina in pratica il por-to.. Versatile ha “lasciato in giro”(dicono i suoi concittadini) altreopere varie, come tempietti, ed ul-timamente un “barco” a vela (il“Capriccio”). Lucidissimo, ha mo-strato con compiacimento una let-tera di auguri inviatagli da MarioGiusto, emigrato a Buenos Aires epresidente dell’Associazione deiliguri della Boca. Ha ovviamentemostrato la medaglia d’oro di cuisi è già detto ma anche il diploma,in genovese che l’accompagnava:inoltre una ceramica raffiguranteun oggetto della “vegia San-na”(vecchia Savona), da parte dellaConsulta culturale ligure, cosìcome il ricordo dell’Amministra-zione comunale, le altre gratifica-zioni che lo hanno commosso,comunque, con l’affetto di tuttaVarazze. A.R

Angelo Ragazzoni tra Mario Traversi e Rocco Peluffo che lo premiano.

Il diploma festeggiativo dell’Associazione “Campanin Russo”.

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Marzo 2006 99

Rosario - ArgentinaDal Consultore della nostra Regio-

ne presso le Associazioni Liguri inArgentina Giampaolo Carrea, ci per-viene richiesta per una ricerca del-l’estratto di nascita di Bernardo Fio-rentino Codino nato presumibilmentenel territorio Savonese il giorno 11 digennaio 1862 da dove successivamen-te si trasferì a Buenos Aires nel 1880e contrasse matrimonio nel 1885 aQuilmes. Nel 1902 circa si trasferìancora nella Provincia di Santa Fe.L’origine della richiesta giunge daparte del pronipote di Bernardo,Horacio Alberto Codino di Peyrano,e ci auguriamo che qualche lettore delnostro giornale possa riconoscerequalche elemento utile alla ricerca.

Nel frattempo la nostra Associazio-ne si è attivata presso le Parrocchie eChiese esistenti sul territorio di Savo-na ove si auspica si possa ritrovarequalche traccia.

Analoghe richieste ci giungono dalCentro Ligure Di Rosario per :

Emanuele Devoto nato a Sestri Le-vante nel 1860 da Luigi Devoto eLuisa Ricchieri.

Anche per questa pratica dobbiamorivolgerci alle Parrocchie della zonadi cui lo Stato Civile di quel Comuneci ha gentilmente fornito l’elenco.

Nicola Puccio (o Pucci) nato aChiavari nel 1808 o 1909 da Giusep-pe e Lanata Angela.

Anche per questo nominativo, stan-te la data di nascita antecedente al1865, abbiamo attivato la ricerca pres-so le Parrocchie del territorio.

T R A C C EPERDUTE...

L’Architetto Josè Botti (classe1939) e la figlia Andreina (classe1970) da Montevideo hanno recente-mente visitato la nostra sede. Il Se-gretario generale, Giancarlo Ponte edil dr. Giorgio Mancinelli Vice Presi-dente della consulta Ligure, hannodato il benvenuto ed hanno consegna-to copie del nostro giornale. Gli ospi-ti hanno espresso soddisfazione perl’aiuto che hanno trovato a Sassellonella persona dell’ex sindaco dr. Pao-lo Badano che li accompagnava nellavisita a Genova .

A Sassello (frazione Pratovallari-no), hanno ritrovato i documenti diMaria Badano, nonna paterna di Josèe della bisnonna Zunino in Zunino.La competenza di Paolo Badano e latenacia della famiglia Botti ha per-messo un felice esito delle ricerche,che permetterà il riconoscimento del-la nazionalità italiana ai nostri cor-regionali che hanno accolto con pia-cere che la compagnia teatrale “Lu-naria” di Genova potrebbe eventual-mente realizzare una tournèe che toc-chi anche Montevideo.

E RITROVATE...

AMERICALALALALALATINTINTINTINTINAAAAA

Buenos AiresLa Comisión Directiva de la Aso-

ciación Lígure de Socorros Mutuos deBuenos Aires ci fa sapere che durantel’anno 2005 si sono svolti diversi corsidi lingua italiana (1º, 2º, 3º e conver-sazione), che c’è stato un alto gradodi motivazione tra gli alunni e chel’uso di strategie di apprendimento,ascolti, giornali, video e libri di diversiautori ha facilitato lo studio della lin-gua e della cultura italiane. L‘ultimogiorno tutti gli allievi, la professores-sa e membri della commissione sisono riuniti in una piccola cerimoniaper consegnare gli attestati, hannoanche mangiato e bevuto tutti insie-me e c’è stata una vera festa.

Mar del Plata

La Nochede la Caridad

Abbiamo raccolto questo toccantemessaggio di un anonimo, decidendodi pubblicarlo. Perché, in un mondoin cui si registrano più che altro noti-zie che feriscono l’animo delle perso-ne semplici e rispettose dei diritti ditutti, il bene di tutti predicato dallasolidarietà, magari di pochi, ha biso-gno di essere non solo predicato maosservato.

Bellissima iniziativa da alcuni anninella cittá di Mar del Plata. Grazie alVescovado di Mar del Plata e all’or-ganizzazione di alcune parrocchie diquesta diocesí si svolge ogni settima-na “La Sera della Caritá” (La Nochede la Caridad). Ogni sera una parroc-chia della cittá ha la responsabilitá dipreparare la cena e distribuire ognipacco di cibo in diversi punti dellacittá, non solo in mense popolari maanche per persone che vivono nellastrada e nelle piazze. In questo senso,tutte le sere del martedí tocca al grup-po parrocchiale “Nuestra Señora dePompeya”, e cosí successivamente adiverse chiese di Mar del Plata. Eccoil succo del racconto: “Una sera nonavevano mezzi di trasporto ed io, in-vitato a “dare una mano”, ho potuto“vivere” una realtá totalmente scono-sciuta. Una ventina di mamme e ra-gazze nella cucina della chiesa facen-do la cena (sia riso, spaghetti o pollo)e organizzando ogni pacco, gli uomi-ni caricandoli e studiando il percorsonella mappa, e i ragazzi ansiosi di ar-rivare ad ogni fermata stabilita. Tutticon una volontá di solidarietá incre-dibile! Una volta caricata la mia mac-china siamo andati a visitare ognimensa ed ogni persona dalle 19.30fino alle 22. Mentre le donne restanoin cucina lavando tutti quelli elemen-ti utilizzati per la cena. Non solo hopotuto vivere questa realtá, ma ho ca-pito che la nostra vita in fretta, dellevolte non ci lascia fermare un secon-do a dare una piccola mano con ilgrande scopo di cambiare il mondo.

Ora ogni volta che posso vado a col-laborare. Pian piano anche hanno co-minciato a collaborare altri giovanidelle associazioni italoargentine. Ma

non solo nella preparazione della cena,ogni tanto il gruppo giovanile preparadei giochi, rappresentazione teatrali,spettacoli di burattini, ecc.e li presen-tano durante i fine di settimane nellediverse mense popolare della periferiadella cittá. Hanno anche visitato conBabbo Natale ed i Re Magi questi bam-bini con tantissimi regali e giocattoligrazie alle donazione della gente. Ov-viamente é stato una esperienza incredi-bile! Spero che iniziative del genere sidiffondano: tutti quelli che si sentono diprovare, possono contattare questo grup-po: [email protected]”.

“Festa nazionaledei pescatori”

Si è svolta a Mar del Plata, dal 12al 29 gennaio scorsi, la tradizionale“Festa Nazionale dei Pescatori”, pres-so la cantina posta di fronte al portodi Mar del Plata. La Festa, giunta allasua ventiquattresima edizione, orga-

nizzata ogni estate dalla Società deiPatroni Pescatori e dalla Commissio-ne delle Festività della chiesaOrionina “Sagrada Familia” del quar-tiere portuario marplatense, è statainaugurata alcune settimane fa con iltaglio del nastro e la “colada defideos”, atto con cui il Sindaco dellacittà butta sull’acqua bollente i primiframmenti di spaghetti. Durante le duesettimane, marplatensi e turisti hannodegustato piatti tipici, marinari e non,ed hanno assistito ad esibizioni di pro-dotti, spettacoli artistici, umoristici eculturali, tra cui la presentazione quo-tidiana del balletto dell’AssociazioneItaliana del Porto “Casa D’Italia”, sot-to la direzione di Corita Giordano econ la collaborazione di AnnaTringali. Anche c’è stato il momentoper diffondere le attività dei giovaniitalo-argentini e informazioni sull’Ita-

ARGENTINA

BUENOS AYRES – Due istantanee sulla festa dei giovani; e qui sotto la festa difine anno.

Segue a pag. 10

Incontri inArgentina e Uruguay

Giulietta Costa Sanguinetti, rappre-sentante autorevolissima della nostraAssociazione a Valparaiso, si è recatain Uruguay ed in Argentina dove si èincontrata con i nostri consoci di que-ste due grandi Città.

Scambi di idee di progetti e ricordiaffettuosi hanno contraddistinto gli in-contri con grande soddisfazione diquanti vi hanno potuto partecipare.

Da Montevideo Giovanni Andreonie Pierina Suffia ci hanno scritto rac-contandoci dettagliatamente l’incon-tro con Giulietta ed il piacere di que-sta visita così gradita.

Il voto degli italianiall’estero

La presidente dell’AssociazioneLiguri del Cile, Fina Franchini, è sta-ta prescelta quale candidata al Sena-to. Tra gli altri candidati prescelti fi-gurano anche i nostri AdrianoBonaspetti (Brasile) e GiacomoCanepa (Perù).

Il voto finalmente concesso dopomolti anni di attesa è un traguardo im-portante che certamente non ha lascia-to indifferenti la decine di migliaia dinostri connazionali che sentono me-glio tutelati i loro diritti di cittadinianche se spesso lontani dalla madrePatria.

Al momento di andare in macchi-na si attendevano ancora gli esiti de-gli scrutini nei seggi. Dello svolgi-mento e dell’esito delle elezioni de-gli italiani all’estero parleremo conun ampio servizio nel prossimo nu-mero nel quale sarà dato spazio alleComunità degli elettori anche allaluce di quanto precedentementeespresso in proposito sul n° 1/2005di Gens a pag. 14 dalla senatrice Fran-ca Arena di Sydney (Il voto degli ita-liani all’estero tra realtà e considera-zioni) e sul n° 2/2005 a pag. 19/20dal Consultore per l’EmigrazioneRodolfo Amadeo (Gli eletti sarannodeputati nel deserto?).

La nostra consocia Elide Taviani, fi-glia del nostro già Presidente Onora-rio indimenticato S.E. Senatore Pao-lo Emilio Taviani, è in questi giorniin visita in Argentina dove incontrerài nostri consoci a Buenos Aires e aCordoba.

Siamo lieti di essere il tramite diquesti incontri che auspichiamo sia-no sempre più frequenti nella consi-derazione e nella certezza di quantoimportanti siano gli scambi di espe-rienze e di affetto fra i Liguri che rap-presentano la nostra Patria all’estero.

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Marzo 20061010

lia in genere. Tra i quali anche i gio-vani emiliano-romagnoli di codestacittá.

La serata di gala, apertasi il 28 gen-naio, ha visto la presentazione del vi-deo-documentario proiettato a livellointernazionale “Pescatori, la città de-gli occhi chiusi”, realizzato da Silva-na Jarmoluk, oriunda di Mar del Pla-ta. A seguire, la sfilata di 12 candida-te, e la designazione della “Regina deiPescatori”, titolo assegnato ad una fi-glia di italiani, Georgina N. Battiata,una ragazza rappresentante della co-munità e icona di Mar del Plata neiprevisti futuri viaggi in Argentina. Èstato inoltre consegnato il “Pescatored’Oro”, andato questa volta a SilvanaJarmoluk, in ringraziamento per averesportato le storie di vita di questoporto in tutto il mondo, attraverso ilsuo film. Tra i presenti alla consegnadei premi, Raffaele Vitiello, presidentedel Comites di Mar del Plata e Alfon-so Vottola, presidente della CasaD’Italia. La domenica è stata celebra-ta la Santa Messa di ringraziamentopresso la chiesa della “Sagrada Fami-lia”; nel pomeriggio è stato dato il viaalla processione che dalla chiesa finoalla zona del porto ha portato l’imma-gine di “San Salvador” in una navet-ta, tra canti e fiori in mare. Infine, dopola preghiera di padre Juan AlbertoPuiggari, vescovo di Mar del Plata, ei fuochi d’artificio, hanno fatto segui-to i tradizionali giochi acquatici, tracui, quello del “palo enjabonado”,palo col sapone.

“Siamo pescatori, non organizzatoridi feste, eppure celebriamo questoevento con tutto il cuore”, ha dichia-rato Luigi Ignoto, presidente della

ARGENTINAMar del Plata

Segue da pag. 9

Commissione organizzatrice della fe-sta. “Come tutti gli anni, intendiamodiffondere attività e gastronomie tipi-che, in particolare modo per i turisti.Intendiamo inoltre rendere omaggioai nostri antenati: sono stati loro adaverci dato lo stimolo per continuaresu questa strada, sono stati loro i veriartefici di questa icona di Mar delPlata, quasi tutti siciliani, calabresi,pugliesi, napoletani e genovesi”.(marcelo carrara\ aise).

RosarioCome riferiamo da un breve profi-

lo, il Presidente del Centro Ligure diRosario, Elvio Lentino Lanza, hadato le dimissioni dalla sua carica,ritirandosi a vivere nella città di SanLorenzo lontana venti chilometri daRosario. A succedergli quale Presi-dente è stato chiamato Hugo Sangui-neti, già vice presidente.

Nella lettera con la quale comuni-cava a noi, alle Autorità Regionali ead altri amici la sua decisione, Elvioringrazia tutti gli amici dai quali haavuto collaborazione ed aiuto nellosvolgimento del suo a volte non sem-plice compito di dirimere anche pare-ri contrastanti all’interno del CentroLigure di Rosario.

Elvio ricorda gli scomparsi DottorGiuseppino Roberto e Dottor AdolfoAnsaldo, dai quali riconosce avereavuto aiuto ed amicizia.

L’Associazione Liguri nel Mondoringrazia Elvio per quanto fatto intanti anni di appassionata azione adifesa sempre dei nobili valori cherappresentano il significato più pro-fondo dell’esistenza di questi centridi incontro liguri, ricchi di affetto edi amore per le tradizioni della terradi origine.

A Hugo Sanguineti ed ai suoi col-laboratori un augurio di buon lavoro.

Elvio Lentino Lanzadi Gianni Stagno

Quando molti anni fa arrivai a Ro-sario per incontrarmi con i Liguri diquella città, mi accolsero con un enor-me entusiasmo e fra questi vi era ilPresidente Elvio Lentino Lanza.

Elvio, dopo la scomparsa dell’adora-ta moglie, ha lasciato la Presidenza e siè ritirato nella Città di San Lorenzo di-stante venti chilometri da Rosario doveprobabilmente si dedicherà con maggiorintensità alla poesia, ispirato alla cultu-ra e alla sua grande sensibilità.

Lo scorso anno a Chiavari, ho avu-to il piacere di ritirare, per conto diElvio, il Premio della giuria Chiavariassegnatogli proprio per la una suapoesia.

Elvio è nato ad Aldau in provinciadi Santa Fè – Argentina, a circa 33 kmda Rosario, da genitori genovesi, hacompiuto gli studi primari nella scuola

nazionale n° 19 fondata dal chiavareseGerolamo Lagomarsino.

Trasferitosi a Rosario, ha sviluppa-to un’intensa attività come responsa-bile di una grande impresa di commer-cializzazione del latte, è stato Presi-dente di una Mutua Operaia e il fon-datore con altre due persone del Cen-tro Famiglia Campana di Rosario.

Elvio, sposato e ora purtroppo ve-dovo, ha avuto un figlio e una figlia,ha tre nipoti Nadia, Giulietta e Tizianoche, come lui dice, rappresentano l’av-venire.

In difesa dei valori ligustici ha ini-ziato la sua attività al Centro Liguredi Rosario come Consigliere prima ecome Presidente dopo, per molti anniha condotto con capacità e prestigiol’Associazione che, purtroppo, negliultimi tempi ha avuto alcune vicissi-tudini che hanno diviso i Soci.

La passione per tutto ciò che nasce-va dalle radici liguri non ha mai con-trastato ma, anzi, si è integrata con lesue qualità umanistiche che lo hannoportato a collaborare con scritti e opereletterarie.

Elvio ha scritto Poesie, come giàdetto, premiate in diversi concorsi,una di queste “E fu mio” da lui dedi-cata alla nonna Maria Curletto inLanza ha avuto a Lerici il massimoriconoscimento. È con piacere che ri-cordo questo evento, perché anche inquella circostanza fui io a rappresen-tare Elvio e rammento ogni particola-re di quella bella giornata.

Questa Poesia ha avuto anche unaparticolare benedizione da Papa Gio-vanni Paolo II, il premio ex-aequo Cit-tà di Casella e il Premio “Rina Govi”da “O Castello” di Chiavari. La ripro-duciamo qui sotto.

Elvio, come recentemente ha scrit-to, ama immensamente Genova e laLiguria, ama la terra che ha dato i na-tali ai suoi genitori emigranti in Ar-gentina e ne ha dato un’ampia riccatestimonianza creando a Rosario unCentro Ligure di grande prestigio.

MAR DEL PALATA – Foto di gruppo a conclusione della festa dei pescatori.

Mirta E. Madies, la vicepresiden-te della nostra Associazione, ci co-munica: “Nella prima settimanad’aprile ricominciamo le lezioni nelColegio de Arquitectos a Carmen dePatagones, situata sulla sponda si-nistra del Rio Negro, mentre sullasponda destra, a circa 300 metri didistanza, si trova Viedma. Si trattadi un “laboratorio” che porta ilnome, scelto dagli alunni, del cor-saro ligure “Fiori”, primo eroe del-le gesta del 1827, quando la popo-lazione di Patagones (poca e quasisenza risorse) ha vinto l’invasionedell’Impero del Brasile.

Ogni anno, quando finiamo le at-tività annuali a dicembre, facciamouna settimana d’integrazione e unviaggio immaginario ad un postodell’Italia. Nel 2004 ho scelto Ge-nova, Capitale Europea della Cul-tura. Agli allievi è piaciuto tantoquesto viaggio per la cultura liguree la città, che hanno chiesto per il2005 continuare a visitare Genova!!E abbiamo visitato in modo “virtua-le” la Liguria, i Liguri, la loro sto-ria e due posti da sognare: Rapalloe Chiavari: i suoi poeti, il paesag-gio, le città; il secondo giorno, ab-

biamo ascoltato Fabrizio De Andrée giocato con proverbi liguri.... poiarrivo alla Stazione Principe e “cam-minare” verso il porto di Genova,la musica, i suoni, la poesia, i colo-ri del percorso finché arriviamo al-l’Acquario. Lì abbiamo giocato ascoprirlo attraverso un percorso“guidato” con fotografie, suoni, per-sonaggi veri dell’Acquario... (gra-zie al materiale procurato dalla Re-gione e dall’Associazione Liguri nelMondo e alla visita che abbiamofatto nel 2003 a Genova), L’ultimogiorno abbiamo festeggiato Natale,scambiato ricette di pandolce geno-vese ed è stata anche scritta una let-terina a Babbo Natale... quandol’abbiamo letta, una bella sorpre-sa!!!... tutti (discendenti di liguri,calabresi, emiliano romagnoli, to-scani, marchigiani, spagnoli) han-no espresso lo stesso desiderio: an-dare in Liguria!! E hanno chiesto...vincere il lotto, perciò si sono mes-si d’accordo per giocare... e se Bab-bo Natale non aiuta... risparmiare!!Però compiere l’obiettivo: Andarein Liguria!!”. E si è detta veramen-te commossa per aver constatatocome la Liguria, la sua gente, la sua

cultura si sono inserite nel loro cuo-re e nel loro pensiero.

Ogni tanto la nostra vicepresi-

dente visita la Sala di Emoterapiadel Ospedale Artemides Zatti, perparlare con la gente e fare un con-trollo degli accordi firmati sull’usodell’apparecchio di aferesi donatodalla Regione Liguria, e del qualeabbiamo diffusamente parlato nelnumero 2 dello scorso anno. Labella notizia è che il personale con-tinua ad essere molto contento eringrazia la Regione Liguria perl’aiuto sanitario; ha voglia di fareaggiornamenti per approfittare dipiù il potenziale dell’apparecchio(unico nel suo tipo in un ospedalepubblico della Patagonia); ancheda sottolineare il fatto che la noti-zia si è diffusa e arrivano pazientidi tutta la Provincia di Rio Negro.In Argentina la divisione ammini-strativa avrebbe questo equivalen-te: la provincia alla regione italia-na; ricordiamo che la Provincia diRio Negro ha una superficie di203.013 Km2 e si svolge dalle Andeall’Oceano Atantico.

Viedma Laboratorio d’italiano Fiori

Segue a pag. 11

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Marzo 2006 1111ARGENTINARosario

Quest’anno ci sarà anche una squa-dra calcistica di giovani liguri dellaPampa al Torneo internazionale or-ganizzato dalla Società Sportiva An-gelo Baiardo di Genova: che in que-sto 2006 festeggia il suo sessantesi-mo anno di impegnativa attività es-sendo due sono le specialità sporti-ve praticate: calcio e tennis, ciascu-na con con squadre differenziate neivari campionati per gruppi di età.Sarà la prima volta che tra le squa-dre provenienti da altri Paesi ne fi-gura una da oltre oceano. A rimarca-re questa sottolineatura per il torneoche si disputerà alla fine del prossi-mo mese di aprile e del cui andamen-to e conclusione parleremo nel pros-simo numero, sarà l’equipo del ClubAtletico Union, frmato dai migliorigiovani calciatori della regionepampeana.

Saverio Strinati, presidente dellasocietà Baiardo ci teneva moltissimoad avere tra le partecipanti una squa-dra dell’America del Sud e secondole consuetudini organizzative avevaofferto l’ospitalità alla squadra. Lanostra Associazione ha interposto isuoi buoni uffici e Giampaolo Rebo-ra (che è consultore / coordinatore erappresentante della Consulta perl’Emigrazione della Regione Liguriaper le Associazioni di Liguri in Ar-gentina, si è dato da fare nella terradegli aspiranti eredi di Maradona edinfine la Regione Liguria, nella per-sona dell’Assessore Vesco ha fatto…il resto coprendo oltre la metà dellespese di viaggio aereo. Così si è com-piuto un sogno con appuntamento,come detto, a fine aprile. Capo spe-dizione per la compagine argentinasarà Juancito Traverso, le cui radicisono Valpolceverasche ed in partico-lare è anche noto con caposquadradei “portaCristi” di Arroyo Seco.Gens Ligustica anticipa già il ben-venuto a questa rappresentativa conla speranza di aver molto da dire asuo favore con um preventivoaugurale”in bocca al lupo!”.

La PlataDal Circolo Ligure La Plata, il Vice

Presidente Josè Parmiggiani e la Se-gretaria Estela Ricci, ci hanno comu-nicato che sono impegnati nella pre-parazione di un incontro culturale “in-contro culturale e confraternita ligure”

con tutti i circoli dell’Argentina che èintenzione realizzare il 30 aprile.

Il giorno 11 è stato convocata l’As-semblea Generale con all’ordine delgiorno, rinnovo della CommissioneDirettivo del circolo stesso.

Daremo notizia nel prossimo nume-ro della composizione dei nuovi re-sponsabili di La Plata.

Inoltre il Vice Presidente, la Segre-taria e la Tesoriera, erano presenti alla“Ligure de La Boca” all’incontro colnostro Presidente Felice Migone e conl’Assessore Giovanni Vesco e il fun-zionario regionale Luigi Bruno DellaCasa ai quali intendono anche attra-verso il nostro giornale, trasmettereancora i saluti e gli auguri.

La PampaDal Centro Ligure de La Pampa,

Laura Oriani ci ha inviato una foto-grafia di alcuni soci in riunione nellasede dell’Associazione della cittàargentina (foto a lato).

Santa FéRelativamente alla notizia già pub-

blicata nello scorso numero (pag. 16)“Invito a tutti i Corradi nel mondo”della signora Mily Corradi, pubblichia-mo gli indirizzi di posta elettronica for-nitici da lei stessa per chi volesse con-tattarla: [email protected]@hotmail.com

Partito da Genova il 18 settembrescorso, Alex Bellini il navigatore so-litario intenzionato di portare a com-pimento l’impresa di attraversare conuna imbarcazione a remi (il GrafoplastAl One 2005) il mare Mediterraneo el’Oceano Atlantico senza appoggio esenza scalo (8300 Km) è ormai pros-simo alla meta, la costa del Brasile. AFortaleza, come si è proposto, vuoleconcludere positivamente la propriaimpresa anche perché nel frattempoegli ha voluto abbinare al successosportivo un’azione benefica che gli èmaturata in testa sin dai colpi di remoiniziali della sua avventura. In Brasi-le egli vuole presentarsi come ilnavigatore solitario che è anche Am-basciatore di solidarietà: porterà infattimaterialmente un aiuto ai bambini distrada di Fortaleza. La notizia l’ha di-vulgata praticamente in questi ultimigiorni dopo che è stata definita in tut-ti i suoi particolari.

L’operazione è nata da una idea del-la Lega di Pallavolo serie A femmini-le, che già aveva manifestato l’inten-

BRASILE Fortaleza aspetta Alex Bellini,“navigatore solitario”, ambasciatore di solidarietà

zione di aiutare l’Associazione Nuo-vi Orizzonti in collaborazione conFindonmestic Banca che è il Teamsponsor di Alex. Costituita da giova-ni che si occupano di emarginati, didisperati, di persone che hanno perso

la speranza, e che si trovano a vivereai margini della società o che dormo-no per strada, ed anche di bambinicome è nel caso di Fortaleza, che senon aiutati in tempo avranno davantia sé la sola alternativa della droga,

della emarginazione o, ancor peggio,della prostituzione. L’obiettivo è quel-lo di realizzare una struttura per acco-gliere i minori, per la quale sono statipreventivati centomila euro di spesa.Findomestic ha aperto le sottoscrizio-ni con 15 mila euro; con la possibilitàdi contribuire anche attraverso unmessaggino telefonico sulla base di uneuro caduno. Il raccolto permetterà lacostruzione della “Cittadella Cielo” diFortaleza. Alex Bellini consegneràpersonalmente la cifra raccolta e sarà,per l’occasione, in compagnia di unagiocatrice brasiliana del Campiona-to italiano Volley femminile di serieA... L’operazione avrà come partnerla RAI, attraverso il proprio Segre-tariato Sociale. Nel caso in cui AlexBellini non dovesse farcela (nono-stante speranze e scongiuri), a desti-nazione egli ci arriverà con un aereomesso a disposizione di FindomesticBanca e porterà comunque a Fron-taleza il suo aiuto e quello di tutti isostenitori.

A.R.

CILE Premio letterario “Gugliemo Solari”L’Associazione dei Liguri del Cile organizza il

Premio Letterario “Guglielmo Solari” in collabora-zione con l’Associazione Liguri nel Mondo, l’Istitu-to Italiano di Cultura di Santiago e altri enti pubbli-ci e privati. II Premio viene istituito in memoria delsuo primo Presidente e Socio Fondatore Gugliel-mo Solari, nato a Chiavari e giornalista di profes-sione emigrato in Cile nel 1925.

Attraverso questa iniziativa gli organizzatori siprefiggono di ricordare ogni anno la perenne pre-senza dell’Ammiraglio Cristoforo Colombo,scopritore del continente americano il 12 ottobre1492, e nel quale i liguri sono stati presenti sin daquella lontana data. L’Associazione con questopremio vuole rivivere ogni anno aspetti nuovi del-la figura di Colombo e della sua scoperta nel pro-prio contesto storico e culturale.

II premio letterario è riservato ogni anno ad unadelle seguenti aree tematiche:– Aspetti biografici di Cristoforo Colombo e della

sua epoca;– Trasporti Marittimi all’epoca della scoperta del-

l’America– Presenza genovese sui mari conosciuti– Culture dell’America all’epoca della scoperta– Cambiamenti culturali ed economici in seguito

alla scoperta dell’America.Entro il 31 marzo di ogni anno gli organizza-

tori pubblicheranno il relativo Bando di Concor-so specificandone l’area tematica selezionatae la relativa regolamentazione qui sotto ripor-tata.

ARTICOLO 1.L’area tematica selezionata per questa 1ª Ver-

sione 2006 e la seguente:Aspetti biografici di Cristoforo Colombo e

della sua epoca. 1506/2006. Nascita, vita emorte di un genio.

Come si intuisce dal titolo e dal sottotitolo diquesta introduzione, nel 2006 ricorre il 500° anni-versario della morte di Cristoforo Colombo, unevento che ha lasciato il segno per le drammati-che circostanze in cui è avvenuto. In vista del 20maggio in Liguria si preannunciano molte iniziati-ve curate dai vari Enti per porre nella giusta luceanche quel particolare momento dell’epopeacolombiana.

La scelta del tema in oggetto appare quindiassai appropriata per approfondire maggiormen-te, anche alla luce dei continui aggiornamenti, ilquadro biografico del grande genovese. Le noti-zie relative alla famiglia, quelle della Scoperta edei viaggi successivi per giungere alla dipartitadi uno dei grandi della storia mondiale, si pre-sentano talmente particolareggiate da essere ri-pescate, studiate e riproposte andando a com-porre un racconto affascinante e veritiero al tem-po stesso.

A titolo indicativo si rendono noti gli argomentipiù significativi della vita di Cristoforo Colombo suiquali indirizzare i vari lavori:

• La famiglia; • La nascita; • L’infanzia e la giovi-nezza trascorse a Genova e Savona; • L’uomo inPortogallo e in Spagna; • I viaggi e il decesso.

ARTICOLO 2.II concorso è diviso in tre sezioni:a) la prima riservata agli studenti di età com-

presa fra i 15 e i 20 anni che frequentano le Scuo-le Italiane del Cile.

b) la seconda riservata agli studenti di età com-presa fra i 15 e i 20 anni delle Scuole del Cile cheinsegnano l’italiano come lingua estera.

c) la terza riservata a studenti universitari chefrequentino corsi di italiano nelle università del Cile.

Il premio è riservato a lavori inediti, in linguaitaliana, incentrati sul tema segnalato nell’Art. 1del presente Bando di Concorso. I dattiloscritti nondovranno superare la lunghezza massima di quin-dici cartelle di duemila battute l’una.ARTICOLO 3.

Alla selezione saranno ammessi tutti i testi fattipervenire entro il 31 luglio 2006, per posta indiriz-zata a PREMIO LETTERARIO 2006, Casilla 144– 34 Suc. El Golf, Las Condes, Santiago. I te-sti dovranno essere inviati dagli autori in 10 copiepiù una copia su supporto digitale (CD o diskette).Le copie non saranno restituite. In plico separa-to l’autore dovrà inviare una sua breve notabiografica, indicando il titolo del testo sotto-posto a concorso, accompagnata dalla foto-copia del documento di identità e dalla sche-da di adesione al concorso.ARTICOLO 4.

La giuria del premio sarà suddivisa in due gruppi:1. un Comitato di Lettura designato dall’Asso-

ciazione Ligure del Cile, composto da sette com-

ponenti selezionati in relazione al tema richiesto;e 2. una Giuria Tecnica composta da studiosi edesperti impegnati nel mondo della cultura, dell’edi-toria e della scuola.ARTICOLO 5.

II Comitato di Lettura selezionerà tra tutti i testipervenuti dodici finalisti che verranno sottopostiall’esame della giuria tecnica. II giudizio delle giu-rie e la selezione operata dal comitato di letturasono insindacabili.ARTICOLO 6.

La Giuria Tecnica del concorso individuerà, perciascuna delle tre sezioni un primo e un secondoclassificato, cui andranno rispettivamente un pre-mio di 800 euro ed uno di 500 euro. Un volta com-pletata la selezione finale, verranno aperte le bu-ste sigillate contenenti l’identità degli autori.

La proclamazione dei vincitori avverrà il 12 Ot-tobre 2006. Condizione imprescindibile per il ritirodel premio e la presenza dei vincitori alla manife-stazione finale. Agli autori premiati verrà garantitala pubblicazione del proprio testo in 50 copie gra-tuite.ARTICOLO 7.

I testi vincitori saranno di volta in volta pubbli-cati sul periodico ”Gens Ligustica in Orbe”. Gli ela-borati resteranno a completa disposizione dell’or-ganizzazione e non saranno restituiti. I concorrenti,accettando senza condizioni il presente regola-mento, concedono sin d’ora, tutti i diritti di pubbli-cazione all’Associazione Ligure del Cile.

Santiago 31 marzo 2006

BUENOS AIRES – Un momento di socialità al Centro Ligure di La Pampa.

Dicembre 2004 - Arrojo Seco: al cen-tro il nostro ex presidente Giuseppi-no Roberto, con alla sua sinistra,Juancito Traverso l’allenatore dellasquadra calcistica rosarina.

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1212 Marzo 2006

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1313Marzo 2006

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Marzo 20061414

Familia DelucchiEl primer Delucchi que llega a radicarse en Iquique

fue Lorenzo Delucchi Piazotti en 1875, procedente deGénova, localidad de Santa Margarita, Liguria, Italia.

Se dedica a la actividad comercial e inicia susprósperos negocios en una tienda ubicada en calleTarapacá.

Contrajo matrimonio con Maria Bustos, peruana,residente en el puquio El Carmen, donde su familiadesarrollaba actividades agrícolas, con viñedos en Pica.

De sus cuatro hijos: Maria, Lorenzo, Palmira yVictor. Lorenzo se casa con Matilde MarinkovicMaldonado, de padre yugoslavo.

Lorenzo Delucchi Bustos fue contador en Iquiquey juez de paz, en su matrimonio con Matilde nacensus hijos Maria, Lorenzo, Ernesto y Armando. Alenviudar contrae matrimonio con Alicia Bustillo ynacen sus hijos Graciela y Mario.

Su hijo Ernesto Delucchi Marinkovic mantieneen Iquique la tradición familiar ligada a la empresa,comercio, industria y agricultura, desarrollando unafructifera actividad en la industria salitrera, de harinay aceite de pescado, Zona Franca, comercio, turismoy agricultura en el Oasis de Pica.

Ernesto se casó con Gloria Álvarez Campbell,donde nacieron Nelson, médico, Gloria y Waldemar,abogados.

DAL GIORNALE

Familia Tassara del CastilloAndrés Tassara nació en Rapallo, Génova, Italia

el 6 de agosto de 1854, bautizado en la parroquia deSan Pietro de Novella. Su nombre en Italia era AndreaTassara, hijo de Bartolome Tassara y Rosa Leurone.

Se estima que arribó a Iquique alrededor de 1882,de donde viajó a Lima, Perú. Se casó con MariaFigueroa y tuvieron un hijo en 1907, llamado CarlosAndrés.

Cuando Carlos tenia 12 años, Andrea Tassaravolvió con él a Iquique y al año siguiente fallecióconsecuencia de una caquexia cardiaca.

Sus restos descansan en la Beneficenza Italianaen el Cementerio N°1.

Carlos vivió el resto de su vida en Iquique,trabajando con su primo Domingo y despuésestableciéndose en forma independiente. Falleció el24 de julio de 1984.

CILE IquiqueAncora dal giornale “La Estrella”, su segnalazione del nostro corrispon-

dente da Iquique Ernesto Gandolfo Battistini, segnaliamo l’ampio spaziodedicato nella rubrica “Inmigrantes italianos” alle radici della vecchia Ita-lia, con due ritratti di nostri conterranei, delle famiglie Delucchi e Tassaradi Rapallo. Li riproduciamo a lato così come pubblicati.

ValparaisoDal giornale “Presenza” del 16 di-

cembre scorso rileviamo, a firma diLidia Consigliere, la notizia del cen-tesimo compleanno di VittoriaLavarello. Nata a Valparaiso il giorno11 dicembre del 1905, era figlia diVittorio Lavarello, professore di liceo,figlio a propria volta di Giovanni Bat-tista Lavarello, nato a Genova nel1834 e deceduto a Valparaiso nel1880. Questi dati, precisa Lidia Con-sigliere, sono dovuti agli archivi del

dott. Luigi Noziglia, riportati anchedalle cronache sulla nostra Comuni-tà. Vittoria Lavarello, concertista, èstata maestra di pianoforte nel Con-servatorio di Musica del Palazzo diBelle Arti di Vina del Mar, dove si ri-corda con affetto la sua particolarededizione all’insegnamento e l’attivitàdi sapiente consigliera, facendo ono-re ai suoi antenati ed al Circolo Pro-fessionisti di origine italiana.La foto sopra :VALPARAISO – un gruppo festoso diex allieve attorno a Vittoria Lavarello,in occasione del suo centenario.

Celebrata a Valparaiso, nella Parrocchiadi San Giovanni Bosco, dall’intera Comu-nità italiana, la festività del Santo Natale,nel corso di una funzione religiosa al cen-tro della quale è stata officiata la SantaMessa da padre Giuseppe Tomasi, assi-stito dal suo parroco Padre Augusto Allaga.Erano presenti per l’occasione il consoleitaliano Rosa Minetti, il presidente del Con-siglio della Comunità italiana della V Cir-coscrizione, Sandro Bacigalupo, i consi-glieri del Comites Pio Borzone, GiuliettaCosta ed Ines Rocca. Padre Tommasi haapprofondito, nell’omelia, il significato delNatale cristiano, che fa parte della nostracultura, toccando i cuori. Il Coro GiuseppeVerdi ha cantato la Santa Messa in italia-no, interpretando anche, al termine, l’AveMaria in genovese ed il tradizionale “Tuscendi dalle stelle”.

Giulietta Costa poi, come si vede nellafoto, nella riunione che è subito seguitanel salone parrocchiale, ha fatto eco alleparole di padre Tommasi ricordando ilNatale di un passato che non può esse-re dimenticato e rilevando, purtroppo,come conseguenza dei tempi, una degra-dazione subita dalla festività in senso piùpagano

Villa AlemanaIncontro famigliaRivara –Ferretti

Sabato 4 febbraio, per il secondoanno consecutivo, si è svolto allo Sta-dio Italiano di Villa Alemana un in-contro dei discendenti di FrancescoRivara e Caterina Ferretti De Conti,venuti in Cile nel 1912, e di GiovanniFerretti De Conti arrivato a Santiagonel 1924, originari di Zoagli, piccolacittadina della Riviera Ligure di Le-vante tra Chiavari e Rapallo.

Sono convenuti da Santiago, Viñadel Mar e Quilpué per rafforzare i rap-porti familiari, per permettere che iparenti più giovani si conoscano traloro e per mantenere i legami con laterra di origine. Hanno fatto una mo-stra di fotografie, cartoline di Zoagli edi Genova, carte geografiche dell’Ita-lia, del libro “Liguria terra tra cielo emare”, di lavori artigianali: coprilettidi fili di seta a telaio e pizzi al tombo-lo, fatti in Italia da nonne, zie, bisnon-

ne. Al momento del congedo, con lasperanza di ritrovarsi l’anno prossimo,è stato consegnata a ogni capo fami-glia una copia del testo scritto nel 1930

da Gabriela Mistral, poetessa cilenapremio Nobel per la letteratura 1945,“Zoagli: en una funda de colinas” eun trittico con la storia della tessitura

artigiana di Zoagli, con fotografie an-tiche e moderne. Ci ha inviato questoresoconto Gilda Rivara Bardi,Maturana 437, Villa Alemana, Cile.

VILLA ALEMANA – Foto di gruppo finale delle due famiglie

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Marzo 2006 1515

Lima vanta, dal febbraio dell’anno2000, l’Università Cattolica SedesSapientiae che ha colmato un grossovuoto nel suo ambito sociale, in par-ticolare quello del Kono Norte dellastessa capitale peruana, rispondendonon solo alle attese dei giovani maanche dei meno giovani nel campodegli Istituti scolastici superiori e dellavoro. Lo conferma la sua “forza”attuale che è di 200 insegnanti e dicirca tremilacinquecento alunni, non-ché una strutturazione modello per icorsi di studio. Per la cronaca: sonostate 70 le lauree conseguite nelloscorso 2005.

Il merito della sua realizzazione vaa Mons. Lino Panizza, Vescovo diCarabayllo (la diocesi del sopraddet-to Kono Norte con circa due milionidi abitanti). Né va dimenticata la ce-lerità dei tempi della sua realizzazio-ne, dalla ideazione risalente al dicem-bre 1999 all’entrata in funzione (feb-braio anno successivo) praticamentedopo soli tre mesi.

Mons. Lino Panizza, originario diBalestrino, nel Savonese, è conosciu-tissimo oltreché nella sua terra di mis-sione, anche nell’ambito più generaledei Liguri nel Mondo, mentre qui danoi si è meritato nello scorso 2004 ilPremio Radici a Favale di Malvaro el’anno appena passato l’Olivo d’Oro,premio dedicato dalla Società Econo-mica di Chiavari alle personalità regio-nali di spicco, premio che rappresentala più alta riconoscenza attribuita ad unligure. E sempre sotto tale identifica-zione, là, egli è stato definito un ligureche ha saputo portare in Sud Americasolidarietà e sviluppo”.

Tornando all’argomento di Lima,ed in particolare ai problemi socialidi quella “fetta” di popolazione del-

PERU’ Lima

L’Università CattolicaSedes Sapientiae:un vanto socialeper Mons. Panizza

la città (due milioni di abitanti, emer-geva da una proiezione statistica uf-ficiale che un quarto degli stessi, dietà compresa tra i 15 ed i 29 anni,rivelava bassi livelli di istruzione,altri tassi di malattia, specialmenteinfantili, diffusione di delinquenza eduna situazione precaria nei servizisociali ed assistenziali. Tale situazio-ne, indubbiamente grave per il biso-gno ed il disagio della popolazionegiovanile, nella mente di Mons.Panizza assunse il grado di una pre-occupazione cui porre rimedio, tan-to che si fece strada l’esigenza di in-tervenire e con la formazione di pro-fessori proprio per dare ai giovanibuoni e degni maestri e quindi la ne-cessità di fornire strumenti adatti perportare la popolazione ad essere sog-getto attivo e propulsore del propriosviluppo economico. Ecco spiegato,da tale premessa, come è sorta l’Uni-versità Cattolica Sedes Sapientiae. Elo stesso Mons. Panizza tutto questoha voluto confermare ricordando – insede inaugurativa del complesso giài suoi primi passi a partire da quan-do fu nominato Vescovo della nuovaDiocesi di Carabajllo che possiedeuna delle cinque chiese rurali piùantiche di Lima, risalente, tra l’altro,al 1595”. Volli conoscere bene la po-polazione che mi era affidata, le ne-cessità ed urgenze che per essa si pro-ponevano. Così siamo partiti dallapreoccupazione di salvaguardare lasua dignità e lo sviluppo delle sue ca-pacità per un efficace servizio allacomunità stessa, grazie a persone sa-pientemente introdotte nella realtàesistente con il massimo senso di re-sponsabilità e grazie ad elementi cre-ativi e capaci di promuovere nuoveopportunità di lavoro”.

La strutturaApprovata dall’Ente statale prepo-

sto all’Istruzione – il CONAFU – nelcorso degli anni allacciò subito rap-porti sia in campo peruano che inter-nazionale (l’Università Cattolica delSacro Cuore di Milano, l’Universitàdegli Studi di Genova, quella di Fi-renze, la IULM di Milano, quella diAlicante e quella Cattolica di Murciain Spagna.

La Facoltà di Scienze dell’Educa-zione prevede cinque indirizzi di lau-rea: * Inicial (Forma maestri d’asilo)- * Primaria (Maestri elementari) -* Informatica (Professori delle Supe-riori di Informatica) - * Filosofia e Re-ligione - * Inglese.

La Facoltà di Scienze economicheoffre invece tre indirizzi di laurea:* Economia -* Amministrazione -* Contabilità.

Gli studenti, iscritti in tre categorie,pagano una mensilità che oscilla tra i60 ed i 94 euro ( il 90% è iscritto allacategoria minima. Nonostante tale bas-sezza di prezzi, per gli alunni che nonriescono a pagare è stato organizzatoun sistema di Borse di studio e lavoro

part-time. Oltre a questo, per favoriregli studenti meritevoli ed in precariesituazioni economiche sono previste il10% di Borse di studio per lo più par-ziali (oscillano tra il 50% ed il 25%delle rette mensili). Ed è anche iniziatal’istituzione di Borse di lavoro che con-sentono agli studenti lavori a tempoparziale al di fuori dell’Università.

I serviziSono tre le strutture di servizio che si

configurano nella parte integrante delladidattica e nella politica di sviluppo so-ciale ed economico: * Centro linguisti-co con corsi di inglese, italiano, france-se e tedesco, con docenti “madre lingua”e 450 alunni iscritti. * CEASE – Centrodi consulenza alle imprese (ne sono af-filiate un centinaio). * CESED – Cen-tro educativo supporta la Facoltà di edu-cazione ed ha legami con le scuole e gliistituti formativi del territorio per l’in-cremento della qualità formativa.

L’Aula multimediale“Provincia di Genova”

Tra i programmi di cooperazioneinternazionale spicca quello con laProvincia di Genova che ha donatoalla “Sedes Sapientiae” di Limaun’Aula multimediale intitolata “Pro-vincia di Genova” inaugurata, comeavevamo riferito a suo tempo, nel no-vembre del 2003 dal Presidente del-la Provincia di Genova AlessandroRepetto, in visita istituzionale aLima. L’Aula consiste in un localedove si realizzano attività di incon-tro utilizzando i più moderni stru-menti per lo sviluppo locale sia daparte degli studenti sia da parte dinumerosissimi piccoli imprenditorilocali. Prevede inoltre collegamenticon la Liguria utilizzabili sia da par-te degli italo-peruani residenti a Limasia da parte degli emigrati peruani inLiguria.

LE FOTO:1) Il complesso della Università Cattolica Sedes Sapientiae.2) Mons. Panizza con Papa Giovanni Paolo II.3) Il presidente della Provincia di Genova Alessa ndro Repetto, alla inaugura-zione della Sala multimediale donata dalla Provincia stessa all’Università.4) Il nostro vice presidente Giovanni Boitano e l’on. Gabriella Mondello, invisit alla Sedes Sapientiae, ritratti con Mons. Lino Panizza e Clara Casella.-Foto grande a fianco: Un festoso gruppo di laureati alla fine dello scorso annoaccademico.

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Marzo 20061616

Ci ha fatto piacere la segnalazione,da parte di P. Ottonello, di un articoloche “Il Messaggero di S. Antonio”,nella sua rubrica “Italiani nel mondo”,ha dedicato alle avventure dell’inge-gnere genovese Edoardo Grosso, cheall’inizio del secolo scorso emigrò inMessico, nella Bassa California, spo-sò un’india Pima ed aprì miniere dirame. L’ultima nata dei suoi dieci fi-gli, definita leggendaria, è la “MamaAnita”, come tutti la conoscono perle sue grandi opere di carità e per ilsuo “Mama Espinosa Restaurant”.Impossibile, per ragioni di spazio, ri-petere le fitte pagine del “Messagge-ro di S. Antonio” (per chi fosse parti-colarmente interessato è il n° 7-8, lu-glio-agosto 2005, pag. 36 e segg.).L’articolo è di Anna Maria ZampieriPan e fa riferimento ad una sua tappaa El Rosario, piccolo villaggio di pe-scatori, agricoltori e rancheros, doveè spesso transitata attraversando lasplendente Baja California. Qui“Mama Anita” è una leggenda perquanto ha fatto, promuovendo l’edu-cazione della gente locale, contribuen-do ad organizzare l’assistenza medi-ca, impegnandosi anche in opere dicarità per i bambini orfani e gli anzia-ni soli, facendosi anche pioniera del-l’ospitalità, grazie a figlie e nipoti chesotto la sua guida gestiscono un pic-colo ristorante. Ristorante che è dive-nuto un preciso punto di riferimentoper i “Flyings Samaritans” (gruppo dimedici ed infermieri californiani “vo-

lanti” nello spostarsi in aiuto dellepopolazioni).

Da un di lei libro “Riflessioni” è sta-ta anche tratta la storia del padre, di-scendente di una famiglia di mercantinavali genovesi. Giunto nell’Americadel Nord nel 1880, fu subito attratto dalFar West, quindi proseguì per S.Francisco e San Diego; lavorò per uncerto periodo in una miniera a El Boleoe poi, per non cedere alle imposizionidella famiglia che non gradiva il suofidanzamento con una giovane india-na, se ne andò a sposarla in BajaCalifornia (1885); da lì prosperò il suolavoro di ingegnere minerario. Si deci-se ad un trasferimento della famigliaquando scoppiò la rivoluzionemessicana, andando, e rimanendoviuna quindicina di anni, nell’ImperialValley, in California. La nostalgia del-la moglie per El Rosario vi riportò lafamiglia, dove la figlia Anita trovò an-che l’anima gemella ed il clan dei Gros-so e degli Espinosa (parte materna) di-vennero artefici dello sviluppo dellazona. Edoardo Grosso, deceduto nelsettembre del 1939, fu sepolto nel vec-chio cimitero di El Rosario, de Abajo,dove un tempo sorgeva Nostra Signo-ra del Rosario, prima missionesudcaliforniana dei Padri Domenicani,della quale – fondata nel 1774 – riman-gono poche rovine. Sulle stesse ormedel padre anche la figliolanza di Anita,con rinvigorimento del clan e della po-sitiva operosità e socialità ereditata, cheonora il capostipite genovese.

MESSICO Baja California

PERU’Lima

Il ministro Mirko Tremaglia (nellafoto), accompagnato dal suo consiglie-re Marco Fontana, ha recentemente vi-sitato Lima, in Perù, proseguendo poiverso il Brasile, l’Argentina e l’Uru-guay. A Lima, in particolare – ci infor-ma Gino Amoretti – ha incontrato lanostra Comunità, ed altre regionali ita-liane, presso la scuola Antonio Rai-mondi. Caloroso l’incontro, nel qualeè stata festeggiata la nomina di GrandeUfficiale conferita al nostro Ministrodal presidente del Congresso peruvia-no Marcial Ayaipoma Alvarado. Dasottolineare che l’onorificenza è la mas-sima che il Congresso Peruviano de-stina alle personalità più illustri dellanostra epoca. Con l’insignito si sonocomplimentati il presidente dell’Asso-ciazione Educativa Antonio Raimon-di, il presidente del Comites locale Gio-vanni Defendi ed il consigliere CGIEdel Perù Giacomo Canepa.

URUGUAYMontevideo

Nei primi giorni di marzo 2006Adriana Bozzo ci ha fatto avere suenotizie e una richiesta, che pubblichia-mo molto volentieri.

“Vi saluto con affetto da Montevi-deo, sempre ricordando i bei momen-ti vissuti nella mia cara e vicina Li-guria. Qui a Montevideo tutto bene.La collettività italiana dell’Uruguayincomincia in questo mese di marzole sue attività dopo la stagione esti-va. Queste attività sono molto variee vivaci e includono pranzi, cene,spettacoli, concerti, gruppi di danzae tante altre, organizzate dall’Istitu-to Italiano di Cultura o dalle Asso-ciazioni Regionali, che qui in Uru-guay sono numerose. In ogni modoho sempre pensato che manca unqualcosa di diverso per feste ed even-ti, e soprattutto per i più piccoli.Motivata da questa realtà e ispiratain un teatrino di marionette che hovisto a Diano Marina due anni fa, miè venuta un’idea in mente: avviareun progetto che vorrei chiamare “IlCantastorie” per raccontare storie eleggende della Liguria, divulgarecanzoni e balli della regione cantatee ballati dai nostri bisnonni durantel’infanzia.

Dal 1999 l’Associazione ItalianaGruppo Legami pubblica un mensi-le chiamato Spazio Italia con diffu-sione nazionale e gratuito. Come in-tegrante del Corpo Editoriale di que-sto mensile vorrei pubblicare que-st’anno una pagina dedicata ai bam-bini. L’idea ha uno scopo culturaleed anche di divertimento. Ho pen-sato anche a prendere contatto conqualche rivista di fumetti italiani in-teressata a pubblicarli sul mensile.Certo che questo è un po’ difficol-toso perché ci sono le royalties e idiritti di pubblicazione che si devo-no regolare. Per questi due progettidovrei contare su materiale scritto emusica. Penso che entrambi le ideesaranno un grande successo, e cheriusciranno a continuare e a appro-fondire i legami con la terra liguredei nostri avi. Sicuramente per que-sti progetti conterò sulla partecipa-zione dei Liguri di Paysandú, un’as-sociazione giovane e molto vivaceche con molta dedicazione ha avvia-to tanti progetti e idee, e di altri

amici e compagni della collettivitàitaliana. Vi ringrazio dell’attenzio-ne ed interessamento e rimango inattesa di qualche idea o suggerimen-to. Se c’è un ligure nel Mondo cheabbia voglia di coinvolgersi in que-sti progetti o abbia qualche spuntoda condividere Vi prego di scriverea [email protected] del vostro tempo!”

Ancora da Montevideo, ma questa

volta Laura Bozzo, sorella di Adria-na, ci ha inviato un breve resocontodella recente visita del nostro presi-dente internazionale Felice Migone.Agli ospiti liguri, tra i quali una dele-gazione della Regione Liguria con ilsuo presidente Claudio Burlando, èstato offerto un pranzo dal COMITESe dall’Associazione dei Liguri in Uru-guay. La Casa degli Italiani si è vistacolmata di connazionali che hannocosì potuto fare esperienza della sen-sibilità e dell’interesse del neo presi-dente Migone per i problemi e le in-quietudini dei liguri in Uruguay, e piùin generale dell’alto senso di respon-sabilità con il quale egli ha raccolto iltestimone lasciato da Giuseppino Ro-berto, sempre ricordato per la grandededizione e l’amore verso i liguri nelmondo

Adriana e Laura Bozzo collabo-

rano anche a un bel programma ra-diofonico che si intitola Spazioita-lia e tratta appunto argomenti e no-tizie relativi alla vita e alla culturaitaliana e ligure; va in onda la do-menica dalle 11,30 alle 12,30 oralocale (che corrispondono alle 16,30- 17,30 ora italiana) e può essereascoltato anche in Internet sul sitowww.sarandi690.com.uy. Si posso-no inviare e-mail all’[email protected] ei messaggi ricevuti, molto graditi,possono essere letti e commentati instudio.

SaltoNella giornata dell’emigrante cele-

brata il 14 novembre 2005, l’Associa-zione Liguri di Salto ha sfilato con itipici abiti liguri, è possibile vederenella fotografia allegata la bandieradei Liguri nel Mondo dell’Associazio-ne in sfilata

Luigi Passano, presidente dell’As-sociazione dei Liguri nel mondo del-la capitale ecuadoriana ci dà notiziadi una iniziativa che ha avuto moltosuccesso e per la quale sono in corsotrattative perché si ripeta in Italia. Alcentro della stessa è il dott. MarioCanessa, vicepresidente della nostraAssociazione, il quale ha presentatoal Museo Nahin Isaias di Guayaquiluna sua artistica e preziosa collezionedi “Cristi”, opera di vari scultori prin-cipalmente cuencani: Pampites,Caspicara, Velez, Sangurima,Legardo, Alvarado. Ben 52 le opereesposte, rappresentanti un grande va-lore della cultura ecuadoriana degliultimi secoli. Una mostra per la qualei contatti in corso sono romani, preci-samente con Castel Gandolfo, per unaesposizione italiana. Tra l’altro essen-do il dott. Canessa di discendenzarapallese, Luigi Passano auspica an-che una tappa della stessa mostra aGenova. Una proposta che appoggia-mo ben volentieri.

ECUADOR Guayaquil

SALTO – Associazione Liguri di Salto - sfilata dell’emigrate.

Nella foto: da sinistra: l’avv. Mario Canessache è direttore generale del Banco diMacala,Clara Bruno ex Console d’Italia aQuito, Marisa Salvarezza attrice e direttri-ce di teatro e Luigi Passano.

presenze nella Consulta Regionale perl’Emigrazione, ai contatti continui conle varie Comunità all’estero tenuti at-traverso il nostro Giornale. “Gens Li-gustica” infatti è sempre stata puntua-le nella testimonianza dei rapporti checostituiscono il maggiore suggello al-l’unanimità dei sentimenti che leganoemigrati e madre patria, specialmentequando questa è rappresentata da espo-nenti dei suoi vertici. Così ha registra-to un “abbraccio “ tutto particolare esignificativo, nel giugno del 2001, aMontevideo, del Presidente Ciampi allanostra Pierina Suffìa Morge, come hariportato a suo tempo le visite del Pre-sidente della Regione Rinaldo Magnani(in questo numero commemorato a pg.5) sia negli Stati Uniti sia in Argenti-na, méta della sua visita nel l986, oc-casione in cui fu ricevuto dall’alloraPresidente Alfonsin.

Ciò ricordato anche nell’auspicioche non passino altri venti anni primadi un’altra visita “politico-presiden-ziale” alle nostre Comunità all’este-ro, veniamo alle espressioni dei sen-timenti, iniziando dal benvenuto diGiovanni Andreoni, presidente ono-rario della nostra Associazione diMontevideo.

La visitadel PresidenteClaudio BurlandoSegue da pag. 1

L’illustre precedente

La nostra presidente Suffia Morgeabbracciata al presidente Ciampi nelgiugno 2001.

Segue a pag. 24

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CANADAToronto

Nel mese di febbraio abbiamo rice-vuto da Jenny Bruno questo breve maentusiastico resoconto di un suo re-cente soggiorno a Toronto.

“Fresca di laurea in Giurispruden-za all’Università di Genova, decisi ditrascorrere un periodo all’estero, perpoter svolgere un’esperienza profes-sionale in ambito internazionale. Es-sendo già stata in vacanza in Canadae perciò consapevole della bellezzadel Paese e attratta dal desiderio diconoscere lo stile di vita e la sua po-polazione, accettai la proposta di unostage a Toronto, nella parte orientaledel Canada, sulle rive del lago Onta-rio.

Toronto è nota quale città multicul-turale e ve lo posso confermare. Pas-seggiando per strada puoi vedere visiappartenenti a tutte le parti del mon-do, uniti da un elemento comune: lalingua inglese, meraviglioso mezzo dicomunicazione in grado di abbatterequalsiasi barriera e di avvicinare gliuni agli altri.

Thea Amoretti, persona brillante,appassionata conoscitrice del Canadae moglie di uno dei più illustri avvo-cati del foro genovese degli anni ‘70e ‘80, nonché grande amica, mi diedel’opportunità di assaporare quell’odo-re di salsedine anche in quella partedel mondo, invitandomi a parteciparead alcune delle attività dell’Associa-zione Liguri nel Mondo, tenace ba-luardo della presenza ligure a Toronto.Quale genovese di passaggio, accolsial volo l’invito. Domenica 25 settem-bre si è svolta una piacevolissima gitain battello lungo i laghi e attraversole chiuse che si trovano a poche cen-tinaia di miglia dalla bella Toronto. Danon dimenticare il pranzo natalizio,svoltosi al ristorante “Da Maria”, unodei migliori ristoranti italiani di tuttala città. Il menù era volutamente

AUSTRALIAAdelaide

Il signor Pierluigi Sani ci scriveda La Spezia: “Sono un vecchioamico del signor Mario Danieli oraresidente in Australia, Adelaide. Vi-sitando il vostro sito ho scoperto cheè il corrispondente dall’Australia.Mi piacerebbe mettermi in contattocon lui via email e pertanto vi chie-do cortesemente di inviarmi il suoindirizzo di posta elettronica, se nesiete a conoscenza o eventualmentedi fargli pervenire il mio. Vi ringra-zio per la disponibilità. [email protected]”. Poichénoi non disponiamo dell’indirizzo diposta elettronica del nostro corri-spondente, ci auguriamo che eglilegga queste righe e che si metta incontatto con il suo amico.

OCEANIA

AMERICADEL NORDDEL NORDDEL NORDDEL NORDDEL NORD EUROPA

Umberto e Carmen Lavezzari “suggel-lano” l’anniversario.

Seduti, Andrea Agnolotti e i coniugi Cuneo; piedi, Luca Altea e DanielaCasozzi. Foto sopra: a sinistra, le signore Cattaneo, Bonfanti e Mansueto.

SydneyOltre mezza pagina, ampiamente

fotografica, è stata dedicata dal gior-nale “La Fiamma” al pranzo nataliziocon il quale la nostra Comunità ha fe-steggiato la ricorrenza di fine anno,sottolineando in particolare la festa,nella festa, delle nozze d’oro dellanostra Carmen Lavezzari con il con-sorte Umberto. Un abbraccio ed unbacio, il loro, suggellato da un lungoe nutrito applauso da parte degli oltrecentoventi convenuti al RistorantePanorama House di Bulli Pass.

GIUSEPPE FAGGIONI nato a LaSpezia nel 1906 dopo aver finito glistudi emigra in Perù contrattato dal-la ditta “Nicolás Audibert & Cía.” dovelavora per quindici anni diventandosocio. Con il suo talento e il suo spi-rito di lavoratore, contribuisce certa-mente a far figurare la sua impresafra le più solide del Sud del Perù,dando un impulso notevole allo svi-luppo economico della zona. Perso-nifica l’ordine, la rettitudine e l’esi-genza. Nel 1938 si ritira dalla ditta ecompra le azioni della “CompañíaMinera”, miniere di piombo.

Come la maggior parte dei nostriconnazionali residenti in quelle lonta-ne terre, si sente identificato con i pro-blemi della città in cui vive, collaboran-do attivamente con le istituzioni locali.Finanzia la costruzione della nuovacaserma della polizia ed è uno dei pro-motori del nuovo palazzo municipale.Durante i suoi innumerevoli viaggi permotivi di lavoro in Bolivia conosce e sisposa con una signorina boliviana. Nel1950, continuando sempre come so-cio di maggioranza della “CompañíaMinera” si trasferisce a La Paz dove isuoi tre piccoli figli, nati in Bolivia per

volontà di sua moglie frequentano gliistituti d’istruzione. In Bolivia diventasocio di minoranza di una piccola im-pressa mineraria. Dal 1968 al 1970 tra-scorre un periodo di riposo in Italia. Nel1970 ritorna in Bolivia diventando con-sulente di diverse ditte commerciali. Nel1977 si trasferisce definitivamente ne-gli Stati Uniti per motivi di salute. Nel-l’estate del 1998, dopo una vita dedi-cata al lavoro e alla sua famiglia muo-re nella sua casa di San Mateo, inCalifornia.

Ha amato profondamente la suaPatria e quella dei suoi figli. Si sentivaorgoglioso dei suoi valori e della suastoria e si sforzava di promuovere emantenere vivi questi sentimenti.

LIGURI ILLUSTRI

GIUSEPPEFAGGIONI

ligure: bruschetta al pomodoro, gnoc-chi, cernia ai funghi, patate al forno ela tradizionale fetta di panettone. En-trambi gli avvenimenti hanno raccol-to numerosi partecipanti, grazie all’ot-tima organizzazione del neo-presiden-te Roberto Zuzek ed al valido appog-gio del vice presidente Divo Del Bec-chi. Insomma, è stata una vera e pro-pria scoperta per la sottoscritta, tro-varmi così lontana da casa e poterneritrovare un caloroso angoletto.”

Il Presidente onorario di “Gente di

Liguria”, rev.dott. Joe Pizzolante nelporgerci gli auguri di Buona Pasquaci segnala l’emozione provata a To-ronto ricevendo la graditissima visi-ta della Compagnia Filarmonica diOttawa, che per l’occasione ha pre-sentato ai connazionali liguri la com-media di Gilberto Govi “I manezzipe maià ‘na figgia”. La rappresenta-zione si è tenuta nell’Auditorium diuna scuola superiore di Toronto, da-vanti ad un folto pubblico ed ha avu-to un grandissimo successo. Questononostante un particolare non di pococonto e che, cioè, gli attori non fos-sero genovesi, tranne uno, il registaDaniele Ruiu (al di là del proprio co-gnome) il quale sostenne anche laparte di Pippo. Nota particolare, inol-tre, che l’interprete di Steva, Anto-nello Mauriello, pur non riuscendodel tutto a nascondere l’accento to-scano, recitò la propria parte in ma-niera impeccabile. Un merito, poi,bravamente condiviso dagli altri at-tori: Renata Coppola nella parte diComba, Naddalena Janitti (Gigia),Franca Rizzi (Metilde), Barbara Riz-zi (Carlotta), Marco Agostini (Riccar-do), Fabio Romano (Cesarino), El-vira Rosselli la (Marchesa). Tuttiapplauditissimi.

Con identica soddisfazione Joe

Pizzolante ci ha inviato un “decalogodella lingua genovese che pubblichia-mo a pag. 23.

PAESI BASSIL’Associazione Liguri d’Olanda ci

manda notizie attraverso il PresidenteAldo Cuneo e la Segretaria Chiara Pog-gi, che pubblichiamo:

Sabato 18 marzo si è svolto il primoraduno A.L.D.O. del 2006.

Come al solito ci siamo ritrovati pres-so la ‘buurthuis’ di Groenekan (neipressi di Utrecht), ormai nostro covoprediletto già da tre-quattro anni.

Accompagnati dalla consueta musi-ca tradizionale ligure e da dell’ottimopinot grigio abbiamo intrattenuto pia-cevoli conversazioni. Ospite d’onore diquesta giornata è stata la signora Jan-netta Blake, direttrice del museo Hek-senwaag (museo della pesa delle stre-ghe) di OudeWater.

La partecipazione della signoraBlake era dovuta anche al fatto che laA.L.D.O. ha collaborato all’organizza-zione dell’evento “il peso delle don-ne” tenutasi a Genova in occasionedell’8 marzo e incentrata sul tema eruolo delle streghe nella storia.

Il suo resoconto sulla storia e svilup-po della stregoneria nei secoli ha inte-ressato molto il pubblico presente. Se-condo la nostra relatrice i cibi ricchi dierbe e spezie sono manicaretti pensatie preparati dalle streghe. Alla fine del-la sua presentazione, la domanda erauna: anche il pesto può derivare da unantico ricettario di stregoneria?

Dopo questa introduzione cultura-le, ci siamo dedicati anche alle preli-batezze culinarie preparate dalla no-stra supercuoca Lucia Scheer de An-dreis. Un menu formidabile.

Tra I soci presenti alcune presenzestoriche, come Sigfrido e Thea BenaBrandini, che pur dovendo viaggiarepiù di due ore per raggiungere Groe-nekan, non si lasciano scappare alcunincontro. A lui l’onore di appendere lebandiere dell’Italia, di Gens Ligusticain Orbe e della A.L.D.O. nella sala.

Ci siamo divertiti e ci siamo datiappuntamento al prossimo 18 giugnoper il famoso barbecue dei ligurid’Olanda.

Tra le novità della nostra associa-

zione, c’è il sito internetwww.liguridolanda.nl realizzato dalnostro socio ed esperto di computerMarco Perniciaro. Grazie a questosito possiamo far conoscere ai soci eai simpatizzanti della cultura ligurele nostre finalità, le nostre iniziativefuture e mostrare anche tante bellefoto dei raduni a Groenekan.

Inoltre stiamo organizzando unagiornata dei testaieu (sottili focacce difarina cotte nei “testi” di terracottamessi nella brace n.d.r).

Questo evento, in collaborazione conil comune di Cogorno patria del testa-ieu, si svolgerà qui in Olanda con ogniprobabilità a settembre 2006.

Un caro saluto a tutti i liguri nelmondo!

L’Associazione Liguri d’Olanda èstata fondata nove anni fa per iniziati-va del Presidente Aldo Cuneo, di YvoFerrando, di Chiara Poggi, di Lucia DeAndreis e di suo marito Dick Scheer,Marco Perniciaro e formata da altriSoci, si riunisce periodicamente condibattiti culturali ma anche per ottimecene sempre dominate da piatti dellacucina ligure.

USAAmedeo Sivori Presidente dell’As-

sociazione Liguri di New York, ha ter-minato il suo mandato ed avendo an-che cessato il suo rapporto di lavoro,si è trasferito a Lavagna, sua terrad’origine, dove intende restare in ma-niera definitiva.

Sivori è stato un Presidente attivo,dinamico, molto seguito dai suoi as-

sociati che di lui ricordano l’intrapren-denza e le capacità organizzative.

L’Associazione di New York ha rin-novato il suo esecutivo nominandoPresidente Marina Giordano, VicePresidenti John Gardella, MauroMonteleone e Cesare Sorio, Segreta-ria Tesoriere Marina Perna, responsa-bile relazioni esterne David Noto.

New York

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Marzo 20061818

Le notizie dal Savonese e dall’Imperiese sono di A.R. dal Genovesato e dallo Spezzino di Isabella Descalzo e Guido Ghersi

dal GenovesatoPIEVE LIGURE,FESTA DELLA MIMOSA

A Pieve Ligure si è rinnovata la Sa-gra della Mimosa, tradizione che risa-le al lontano 1957, anno dal quale ilpaese si è identificato con questo tipi-co fiore. Pieve Ligure, Comune con2700 abitanti, al centro del Golfo Pa-radiso, è a picco sul mare tra il verdedegli ulivi e si punteggia, nel mese difebbraio, del giallo delle mimose. Ilclima eccezionalmente mite, dovutoalla sua particolare posizione geogra-fica, permette la raccolta di questo fio-re già da gennaio. La seconda domeni-ca di febbraio vede impegnato tutto ilpaese nell’organizzazione della “sa-gra”, arricchita dalla sfilata di carri fio-riti lungo la strada che collega PieveBassa con il centro storico di PieveAlta. Musica, stand, fioriti e gastrono-mici, allietano la festa che ogni annoattrae moltissimi visitatori alla ricercadi un anticipo di primavera propriocome è considerata la Sagra pievese.

RIVA - TRIGOSO:DUE “COSTOLE”DI SESTRI LEVANTE

dal SavoneseOPEREN.S. MISERICORDIA:NUOVA SCULTURA D’ARTE

In occasione del 470° anno di ap-parizione della Vergine, il 18 marzoscorso è stata presentata alla Comu-nità, dall’Azienda Opere Sociali diN.S. della Misericordia l’opera d’arterecentemente acquistata , realizzatadallo scultore Roberto Bertagnin ededicata alla Madonna della Miseri-cordia. Si tratta di un bassorilievo inacciaio di particolare rilevanza artisti-ca, che raffigura l’apparizione dellaVergine al contadino Antonio Botta eche incrementala collezione artisticadell’Istituzione trattandosi si un im-portante esemplare di arte contempo-ranea. Sono ormai tre anni che graziealla presidenza ed al consiglio d’am-ministrazione dell’Azienda è statoavviato un progetto di valorizzazionedel patrimonio storico-artistico delleOpere Sociali. In tale ottica va ancheinterpretato l’impegno profuso dal-l’Azienda che ha già dato vita a nu-merosi eventi culturali che hanno ri-scosso un vasto consenso di pubbli-co. L’acquisto di una delle opere diRoberto Bertagnin, allievo predilettoa Venezia del grande Arturo Martini,la cui presenza a Vado Ligure è moti-vo di prestigio per la provinciasavonese, documenta la sensibilitàdegli artisti che nel corso dei secolihanno proposto una riflessione attra-verso le immagini del culto della Ma-donna della Misericordia.

UN GRANDE ORTONEI PROGETTI DI CERIALE

Prodotti stagionali tipici della terraligure, in mostra alla Borsa Italiana delTurismo tenutasi nello scorso febbra-io a Milano: lo scopo era quello di ide-alizzare il legame esistente tra turi-smo ed agricoltura. Li ha presentaticon un proprio stand Ceriale, ridenteborgo marinaro del Savonese, antici-pando così l’evento programmato peril prossimo maggio all’insegna del“logo” Ortoblù .Al centro della mani-festazione-mostra ci sarà, tra i variortaggi, il pomodoro “cuore di bue”prodotto locale d’eccellenza, oltre aderbe aromatiche e fiori. Questi ultimidaranno per l’occasione il loro nomealle vie che abbelliranno nel quadrodell’esposizione. In una “serra delmare” saranno poi dati ed illustraticonsigli sulle coltivazioni dei vari pro-dotti. Breve passo infine da Ceriale adAlbenga: sempre alla Bit è stato tenu-to a battesimo il nuovo “portalewww.stravinolio.com” della “stradadel vino e dell’olio dalle Alpi al Mare”itinerario enogastronomico che si sno-da tra cantine, frantoi ed agriturismi.E non sarà solo un viaggio virtuale inquanto sulla stessa strada, a Garlen-da, nei rinnovati locali del Castello deiMarchesi Costa del Carretto il 23 apri-le sarà di scena la presentazione “sa-pori al Castello”.

dizionali (pietra ed argilla) ed altri in-novativi come pannelli fotovoltaiciper catturare l’energìa solare. Il costoè di 9 milioni di euro, versati dallaCooperativa e che in parte sarannorecuperati dalla vendita di alloggi:Fuori dal costo la strada per arrivareal paese, più che necessaria conside-rando che l’attuale è molto tortuosaed obbliga ad un tempo di circa trequarti d’ora per arrivare a Sanremo,peraltro vicinissima. L’arch. Schmitzavrebbe “scovato” un tracciato ster-rato che per lui sarebbe ideale alla bi-sogna e ha chiesto alla Regione…. “dipensarci”.

SANREMO:AI “FESTIVALIERI”BOUQUETDI FIORI DELLA RIVIERA

La Regione Liguria e Ucflor - Mer-cato dei Fiori di Sanremo, grazie adun accordo di collaborazione con il“Consorzio Fiori Tipici del LagoMaggiore”, esclusivista per la forni-tura dei fiori delle Olimpiadi Inver-nali di Torino, hanno provveduto amettere a disposizione alcuni compo-nenti essenziali del bouquet olimpicoofferto a tutti gli atleti vincitori dimedaglia.

Il bouquet era composto da camelie,fiori tipici dei giardini del lago Mag-giore e da ranuncoli e ginestre, tipicaflora delle Alpi Marittime di cuiSanremo detiene l’esclusiva nella pro-duzione (ginestra) o controlla la com-mercializzazione (ranuncoli).

Un palcoscenico unico per la flo-ricoltura sanremese che per la primavolta, grazie alla portata mediaticadell’evento, ha avuto la possibilità difar conoscere i suoi prodotti di puntain tutto il mondo.

Su un altro palcoscenico, quello delTeatro Ariston di Sanremo durante lecinque serate dell’ultimo Festival,sono stati offerti omaggi floreali ope-ra di Valeria Santamaria, la fiorista diMonza che domenica 29 gennaio ave-va vinto il concorso floreale “BouquetSanremo”, giunto alla sua quinta edi-zione e divenuto uno dei concorsifloreali più importanti nel panoramaitaliano, grazie al lavoro organizzati-vo compiuto sia da Ucflor - Mercatodei fiori di Sanremo che dal Comunedi Sanremo.

Per questa edizione 2006 si sonocontesi la vittoria, e la possibilità dilavorare dietro le quinte del teatroAriston, dodici fioristi provenienti datutta Italia, attentamente selezionatidal comitato organizzatore sulla basedei “curricula” professionali pervenu-ti; i concorrenti hanno dovuto sfidar-si, come per le altre edizioni, su trebouquet, che per quest’anno si ricon-ducevano alla storia e al fascino del-l’arte circense.

Il grande sforzo organizzativo, haancora una volta dato i suoi frutti eanche quest’anno i fiori e le frondesanremesi sono state rappresentate nelmigliore dei modi sul palco del piùpopolare teatro italiano.

dallo SpezzinoIL SISTEMA MUSEALEPROVINCIA DELLA SPEZIA

“Mare e Monti di Cultura”: questolo slogan promozionale del “sistemamuseale provincia della Spezia”, costi-tuito circa un anno addietro per inizia-tiva della Provincia della Spezia, delMinistero per i Beni e le Attività Cul-turali, della Regione Liguria, della Fon-dazione Cassa di Risparmio della Spe-zia nonché del Comune della Spezia,dei Comuni della provincia, degli Entipubblici e dei soggetti privati aderentiche hanno creduto nell’importanza ditale progetto. Esso propone una siner-gia tra musei, aree archeologiche, benimonumentali e patrimonio ambienta-le, permettendo al turista di apprezza-re le molteplici sfaccettature del terri-torio provinciale: il blu del mare, ilverde delle colline ed il patrimonio sto-rico-artistico offerto dai musei.

Il “sistema museale” vanta una ric-ca offerta che coinvolge 27 musei,beni culturali ed aree archeologichedistribuite in 12 Comuni del territo-rio, con la presenza di collezioni ori-ginali e di notevole pregio sia da unpunto di vista archeologico ed artisti-co che etnografico e naturalistico.

Il primo strumento promozionale del“sistema” è il recente depliant in italia-no ed inglese “Mare e Monti di Cultu-ra”, stampato in migliaia di copie e di-stribuito nei più importanti punti di in-formazione turistica, che presenta ben25 strutture, corredate da una fotoco-lor e di seguito elencate: Castello Do-ria di Porto Venere, la Fortezza del maredell’Isola Palmaria del Castello di Le-rici; Mineralogico Permanente di Car-ro, il Museo dello Sciacchetrà di Ma-narola; il Centro di Documentazione“Cinque Terre antiche”; di Riomaggio-re, la Fortezza di Sarzanello di Sarza-na, il Museo Ca’ Lunae di Castelnuo-vo Magra, la Cava preistorica di dia-spro di valle Lagorara di Maissana; laMostra archeologica permanente deimonti liguri in Alta Val di Vara di Zi-gnago, la Villa Romana di VarignanoVecchio di Porto Venere, l’Oratorio SS.Antonio e Rocco di Varese Ligure; ilMuseo Audiovisivo della Resistenza diFosdinovo (MS); l’Etnografico di Or-tonovo; Villa Romana di Bocca diMagra; l’Archeologico Nazionale e cit-tà romana di Luna di Ortonovo, il Ca-stello Doria Malaspina di Calice alCornoviglio, e alla Spezia il MuseoCivico “Amedeo Lia”, la Palazzinadelle arti “L.R. Rosaia”; Museo Nazio-nale dei Trasporti; il Tecnico Navale,il Castello di San Giorgio, il Museo delSigillo, il Centro di Arte Moderna eContemporanea e l’ Etnografico “Gio-vanni Podenzana”.

Peccato che non sia stato inserito il“Museo Permanente della CulturaMateriale” di Levanto, operante nellacittadina da decenni.

Il “sistema” si è dotato altresì di unportale web (www.sistemamusealesp.it) at-traverso il quale sarà possibile visita-re virtualmente le strutture aderenti econoscere i pacchetti turistici apposi-tamente studiati.

La stazione ferroviaria successivaa quella di Sestri Levante, andandoverso la Spezia, è Riva-Trigoso e cosìsi è formata nella quasi totalità dellepersone l’idea che Riva-Trigoso sia ilnome di una località. Invece Riva-Trigoso esiste solo sull’orario dei tre-ni, perché nella realtà esistono Riva eTrigoso, due frazioni di Sestri Levan-te che si trovano la prima sul mare (einfatti è famosa per i cantieri navali)e l’altra alle sue spalle, a monte dellaferrovia.

Delle due, Trigoso è forse la menoconosciuta ma ingiustamente, perchéè un borgo molto amato dai suoi abi-tanti e quindi molto ben tenuto, in unabella posizione soleggiata alle spalledi Punta Manara. L’amore dei suoiabitanti si vede andando sul sagratodella chiesa parrocchiale: è coperto daquasi tre milioni di ciottoli che for-mano un tappeto di fiori, e quei ciot-toli li hanno raccolti tutti loro, sullaspiaggia.

Le pietre sono di tre colori: quellequasi nere sono serpentiniti, quellerossastre sono diaspri e quelle bian-che sono di quarzo e calcite; leserpentiniti e i diaspri provengonodalla zona del Bracco e della ValGraveglia, i quarzi e le calciti dalla

zona del monte Gòttero; tutte sonodiventate tonde e lisce a forza di .ro-tolare prima nell’acqua dei torrenti edei fiumi che le hanno trasportate avalle e poi in quella del mare.

Il bel risultato ottenuto con ilsagrato ha fatto nascere un’altra idea:collaborare di nuovo tutti per dare vitaad una collana di quaderni chiamati“I ciottoli” e aventi per argomento lareligiosità, la storia, l’arte e la culturadel borgo: è appena uscito il dician-novesimo, intitolato “Presepio aTrigoso”, perché Trigoso ha anche unabella tradizione di presepi...

Chi volesse saperne di più può vi-sitare il sito www.trigoso.it, moltobello anche quello.

dall’ImperieseBAJARDO,UN BORGO-ALBERGORISCALDATO DAL SOLE

Progetto “Turismo prudente” perBajardo, paesino di trecento anime,dislocato sulle alture di Sanremo:Entro il 2009 il piccolo Centro del-l’Imperiese si trasformerà in borgo-albergo riscaldato dal sole. Il proget-to sarà realizzato dalla ditta BajardoBioliguria (membro della Confcoope-rative (le Coop bianche), che ristrut-turerà il piccolo Centro storico ricre-andolo come era in origine e destinan-dolo in parte a borgo-albergo ed inparte a case di villeggiatura. Un ar-chitetto tedesco, Edmondo Schmitz,che da trenta anni vive in Liguria èl’autore del progetto che ha avuto an-che la “benedizione” del vicepresiden-te della Giunta regionale Massimilia-no Costa. Saranno usati materiali tra-

Casa di Colombo e Porta Soprana.

La celebre Torretta.

Porto Maurizio.

La Rocca di Levanto.

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Marzo 2006 1919

GLI EDITORIALILa nostra Associazione verso il suo ventennale (di G. Roberto) n° 1 pg 1Il mio ricordo di un amico Presidente - Momento di transizione (di G. Stagno) n° 2 pg 1Il nostro lutto (di C. Rosso) n°1 pg. 1; Un cammino in ripresa (di G. Stagno) n° 3 pg. 1Rinvigorire l’impegno ( di F. Migone) n° 4, pg. 1

RITRATTIGianni Stagno: un Vicario ad alto profilo n° 2 pg 1Felice Migone – eletto presidente all’unanimità n° 4 pg 1

ATTESTAZIONI IN RICORDO DI GIUSEPPINO ROBERTOG. Roberto, nei “ricordi” pervenutici: / ritratto di un personaggio ad altissima stima - Attento aiproblemi dei Liguri nel mondo - A Compagna tramite le parole del presidente Casareto -Rassegna stampa - La Fiera di Genova con un premio speciale per Euroflora 2006 - L’impegnoper l’utilizzo della lingua genovese nel campo dei saggi storici - Il “capirsi” in amicizia -Dalle nostre Comunità: Associazioni, singoli e rassegna stampa n° 2 da pg. 2 a pg. 19La personalità di Giuseppino Roberto negli altri ricordi di chi lo ha conosciuto:La Casana: l’uomo dei Grandi eventi genovesi. - Bacherontius - La Guardia - Il suo nomescolpito nel basamento del Monumento a Colombo di San Francisco- Ha accresciutol’interesse per i nostri antenati – Esta siempre presente entre nosotros n° 3 da pg. 2 a5Guglielmo Scotto dal Perù: accorato ricordo n° 4 pg. 19

VITA ASSOCIATIVAPrestigioso riconoscimento n° 1 pg 1Ospiti dal Cile e dal Paraguay in visita ufficiale / Consiglio Direttivo/ Il Vice Presidente in Sud America / Ritrovo a Portofino Kulm -Visite al Castello De Albertis ed alla Mostra Sacra Selva n° 1, pg. 2 e 21Visite in Sede n° 2 pg. 20 e n° 3 pg. 7Lentino Lanza a Genova n° 3 pg. 8Dall’Assemblea generale dei Soci tenutasi a Recco: Un saluto alle Autorità,ai Liguri all’Estero, Soci ed ospiti/ Un saludo a los Autoridades, a los Ligures en el extranjero, Socios y huespedes / Welcome tothe Official Representatives, Ligurians abroad, Members and Guests- Per Felice Migone, nostro nuovo presidente l’unanimità dei Soci Fondatorie dell’Assemblea n°4 pg. 1, 2, 5, 6, 7, 8,10, 14 e 15Ad aprile viaggio in California n° 4 pg. 4

REGIONE – CONSULTA PER L’EMIGRAZIONE– ATTIVITA’ VARIAGrave lutto in Regione: la scomparsa di Adolfo Ansaldo, un grande amico dei Liguri– Il ricordo che ha lasciato (di G. Mancinelli) n° 3 pg. 1 e 5Claudio Burlando nuovo Presidente della Regione– Consulta: notevole l’impegno ma restano da snellire i passaggi burocratici– Consulta ed Associazioni: si vogliono abolire i tabù del passato– Problema frontalieri: una lettera aperta– Il voto degli italiani all’estero tra realtà e considerazioni n° 1 pg. 3- 4 e 14– Il voto degli italiani all’estero; gli eletti saranno deputati nel deserto?– Riunione dei Comites - Giunta e Consiglio Regionale rinnovati n° 2 pg. 19 e 20A Mar del Plata riunione interComites d’Argentina n° 3 pg. 11L’Assessore Vesco ai Liguri nel mondo- Organigramma dell’Ufficio Politicheper l’Emigrazione - Le Comunità regionali degli italiani all’estero interlocutoriprivilegiati per “Stato-Regioni” n° 4 pg. 3-4

RICERCHE STORICHELa nostra emigrazione nelle sue diverse fasi (di F. Marini) n° 1 pag. 17La nostra grande emigrazione (idem-2 e fine) n° 2 pg. 21/22Episodi dell’Emigrazione rievocati da scolari n° 3 pg. 8Revista de estudios colombinos dedicata al Navigatore genovese(di Sandro Pellegrini) n° 3 pg. 18

CORSI INTERNAZIONALI DI STUDI DI S. MARGHERITA LIGUREGiorni intensi di studio ed impegno n° 3 pg. 7

LE GIORNATE STORICHE COLOMBIANERisorgimento: Museo rinnovato in omaggio a G. Mazzini/ Mazzini ricordato a Grenchen/ Un monumento a B.Aires / Commemorazione anche a Lugano n° 3 pg. 9Col pensiero rivolto ai nostri nel Mondo(il discorso del Sindaco Pericu nella Giornata Colombiana) n° 4 pg. 1CD Colombiano n° 4 pg. 4

LE GIORNATE DELLA NOSTALGIALa 45° Giornata dell’Emigrante a Favale di Malvaro: “ speciale eventi” n° 3 pg. 12 e 13Fiestas Patrias a Chiavari con rinnovato slancio n° 3 pg. 9

SPECIALE EVENTILa Società Ligure di Mutuo Soccorso di B.Aires ha 120 anni! n° 1 pg. 12/13La storica Casa dei Liguri della “Boca” testimonianza di grande valore sociale n° 1 pg. 24Paraguay, Uruguay e Cile: per tre nuove Associazioni di nostri emigratimomenti di commozione ed entusiasmo n° 2 pg. 12/13Alla Boca, tra ricordi e testimonianze 120 anni di storia in un angolo antico n° 2 pg. 24Il Card. Bertone nell’America del Sud: fitta seriedi incontri con i Liguri immigrati n° 3 pg. 24L’Assemblea elettiva- Nel ricordo di Roberto un impegno per il rilancio n° 4 pg. 14/15Conviviale Natalizia 2005: una serata tradizionale n° 4 pg. 28

IN PRIMO PIANOCordoglio per la morte di Papa Wojtyla / Fondazione Casa America: due iniziative culturali n° 1 pg. lPalo Alto (Usa) Un emigrante del terzo millennio: Alessandro Coglio n° 1 pg. 11Il padre partì negli anni 20, il figlio torna dopo un secolo n° 1 pg. 16Studenti cileni a Camogli n° 1 pg. 23Papa Benedetto XVI nella continuità n° 2 pg. 1Lettera dalla California: Ma Genova, sa promuoversi ? n° 3 pg. 1Casa America: collaborazione intensificata/ Aperto a Genova il Centro Studi dell’Emigrazione/ Cinque laureandi genovesi in ingegneria a Silicon Valley n° 3 pg. 7Mons: Granara nostro Socio onorario n° 3 pg. 8Il Card: Bertone in Sud America: una visita missionaria n° 3 pg. 10Con nove moto (nel 1957) sulla cima del Monte Antola n° 3 pg. 20Le Confraternite genovesi all’alba del terzo millennio n° 3 pg. 21La Elsag da 100 anni sempre in primo piano / Premio regionale LigureGiuseppino Roberto al prof. Antonio Gibelli n° 4 pag. 9Celebrato con Mazzini da Casa America il Risorgimento italiano in sud America/ O Castello di Chiavari ha ricordato Giuseppino Roberto/ Chiavari: l’Olivo d’oro assegnato a Mons. Panizza– Fronde d’oro al fontanino Enzo Grio docente d’Ateneo negli USA n° 4 pg. 11Sulla vetta dell’Aconcagua il vessillo dei Liguri nel Mondo n° 4 pg. 12Liguri sui mari del mondo n° 4 pg. 21Rassegna stampa: L’epopea della Santa Maria salvata da un pugno di ferrovieri(da Il Secolo XIX ) /AmareGenova (da Il Cittadino - Settimanale Cattolico genovese) n° 4 pg. 22L’uomo ed il Dragun: storia camogliese portata con caparbietà nel mondo n° 4 pg. 23I Cereghino “Scialin” cantastorie di Favale n° 4 pg. 27

DALLE NOSTRE COMUNITA’Argentina, Cile, Colombia, Ecuador, Messico,Paraguay, Perù, Uruguay, Canada,Usa, Australia, Paesi Bassi, Svizzera, Italia. n° 1 pg. da 7 a 11, 14, 15. 16

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Marzo 20062020

Hanno collaborato: Ci sono stati preziosi compagni di lavoro nell’alternarsi o prestarsi alla realizzazione mate-riale del Giornale componenti dei reparti tecnici ed amministrativi della GRAFICA L.P. Ne vogliamo citare i nomi:Eliana Risso, Fabrizio Binello, Umberto Bazzo, Giorgio Losito, Andrea Bracco, Lorenzo Insinna, Fabio Poggi.

Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Paraguay, Perù, Uruguay,Canada, USA, Australia, Svizzera, Italia n° 3 pg. 10, 11 e da 14 a 18Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Perù, Messico, Uruguay, USA,Australia, Svizzera n° 4 pg. 12, 13 e da 16 a 21N.B. le notizie dalle nostre Comunità pubblicate nel n° 2 sono compresetra le attestazioni di ricordo di G. Roberto

TRACCE PERDUTE E RITROVATERadici mallaresi / Ritrovamento a Noceto di Vobbia/ San Paolo in Brasile ha un Genoa Club n° 1 pg. 17

NOTIZIE VARIEBig del lavoro: Giancarlo Ponte / Varo storico Piero Passalacquae Piero Rosaguta: una nuova barca da un relitto n° 2 pg. 20Sono nato a Genova: una targa a Gassman / Genova-Santo Domingo:intesa collaborativa / AVO: occorrono altri volontari / Gaslini: a Serra succede Lorenzelli /Voltaggio Comune onorario della Provincia / Camera di Commercio: festeggiati i 200 anni /Alex Bellini solitario alla conquista dell’Oceano n° 3 pg. 6Messa genovese in Santa Caterina n° 3 pg. 7Largo Taviani al Porto Antico n° 3 pg. 8Tuttobasilico: 12° edizione: in lizza anche Siena e Trento n° 3 pg. 21Il Confuoco, una tradizione da cerimoniale storico/ Onorificenze: Antonio Marani cittadino onorario di Calasetta/ Il Palmaremo d’Oro ad Alberto Roccatagliata / Maestri del Lavoro:Mirella Micheletti Console regionale n° 4 pg. 9

PERSONAGGI ED ASSOCIAZIONI LIGURII Roccatagliata e la loro storia n° 1 pg. 2Boccadasse 2006: tornano i Boero nel mondo n° 1 pg. 23Riuniti i Roccatagliata sparsi in tutto il mondo n° 3 pg. 6Roccatagliata nel mondo: sentimento ed orgoglio n° 4 pg. 11

MISCELLANEA LIGUREdi Isabella Descalzo, Mariano Martini A.R e Guido Ghersi

Genovesato: Le sedie chiavarine / La Badia di Tiglieto - Savonese: Guida alle bellezzedell’entroterra / Laigueglia e la sua storia. Imperiese: Il Rossese di Dolceacqua.Spezzino: Levanto, fervore di iniziative / Cinque Terre, ambiente doc n° 1 pg. 18Genovesato: Garaventa, scuola di vita / L’erba persa di casa nostra / Scimiscià, vino risorto.Savonese: Festival teatrale a Borgio Verezzi. Imperiese: Mendatica e le sue sagre.Spezzino: Convento aperto ai turisti / Legambiente: Liguria promossa n° 3 pg. 19Valorizzato il Parco dell’Antola n° 3 pg. 20Genovesato: “Mystica”: rosa dedicata alla Madonna/ Lavagna ha pianto la nonnina d’Europa / Cogoleto gemellata con Olimpia.Savonese: Rassegna libri di Peagna: cinque lustri/ Garlenda, con la “500” capitale mondiale.Imperiese: Banca dei semi a Villa Hambury.Spezzino: Levanto, punto di riferimento per l’Unesco / Medaglia d’oro attribuita alla gente dimare. n° 4 pg. 24

PREMI POESIE E CONCORSIAttribuiti i Premi A Compagna 2005 n° 1 pg. 4America Latinissima / Poetando insieme n° 2 pg. 20Poetando insieme, concorso di classe n° 4 pg. 27

VOCI E SCRITTI DI LIGURIALIBRI: Centri storici liguri / Documenti sulla Liguria/ Sanremo ed i Calvino: un album di famiglia / Una guida alla tavola tipica.PERIODICI: Genova e Liguria Dove e Chi. n° 1 pg, 22SCAFFALETTO: I Latino americani a Genova / Con il sole e con la luna n° 1 pg. 20LIBRI: La tradizione del dialetto in un dizionario d’epoca/ Come è mutato il giornalismo negli ultimi 20 anni. PERIODICI: FondazioneInforma ha cambiato veste / Lunaio Zeneize /DVD: Un viaggio nella storia di Genova attraverso le sue architetture n° 2 pg. 24LIBRI. Val Vobbia: libro storico in vendita pro restauri/ Lo Sport ligure ha il suo annuario / L’ex Comune di San Quirico: storia,immagini, curiosità / Ciclismo a Varazze. PERIODICI: Erre Elle notiziario del ConsiglioRegionale / L’Eco, il giornale di Savona. n° 3 pg. 22LIBRI: Genova e l’Europa mediterranea / Cronaca di un anno di cronaca / Liguriaa colori. PERIODICI: I Lunai, calendari simbolo / BJ Business Journal n° 4 pg. 26CD: Colombiano n° 4 pg. 4

O CANTO DI ZENEIXISilvio Vaccarezza:“Popurry” de canti zeneixi/ Bozzo –Dodero : Oh Zena, Zena! (di Giuseppino Roberto) n° 1 pg. 23Così Alessandro Casareto (presidente de A Compagna)ha ricordato Giuseppino Roberto n° 2 pg. 2Solenne consegna dei Premi 2005 de A Compagna: esaltata la Genovesità,(di P. Giacomone Piana) n° 3 pg 23Apparizion da Guardia (documento da: Una memoria del 1530) n° 4 pg 27

ARCHIVI DELLA MEMORIA di Marisa De BarbieriVecchie conserve n° 1 pg. 21I Cristezanti n° 3 pg. 21La questione della lingua n° 4 pg. 25

DAI RICORDI DELLA NONNA di Magì Soave(Proverbio - Ricette - Consigli - Angolo caratteristico)O l’è comme o carbon de nisseua:se o no bruxe o tenze(E’ come il carbone di nocciolo: se non brucia tinge / Maccheroni ripieni /Ceranesi (Ge) Tipica “fascia” con il suo casonenell’entroterra a ridosso di Genova n° 1 pg. 21L’amo vegio o non fa ruzze (L’amore vecchio non fa ruggine)/ Pasta con le orate / Vessalico (IM) Fontana pubblica n° 3 pg. 21O tempo de cioule o vegne pe tutti (Il tempo delle cipolle – amaro- viene per tutti)/ Pasta con le seppie / Taggia (IM) La chiesetta di Santa Lucìanel punto più alto del paese. n° 4 pg. 25

GLI INSERTIO LUNAO ZENEIZE 2006 n° 2 pg. 9-10-15-16

Bastianin cresce: biascica ermeticidiscorsi che solo lui capisce. Orde

di cugini, amici, vicini e conoscentigli gorgogliano intorno espressioni dicompiacimento in puro italiano; qual-cuno azzarda l’inglese; l’amico coltotenta con un po’ di francese; le colla-boratrici domestiche che si alternanoa ritmo frenetico bofonchiano incastigliano; c’è stato un rapido tenta-tivo di tata che rumoreggiava in tede-sco. Il piccolo guarda con occhio sva-gato la televisione dove i vernacolitoscano, laziale e campano imperano.

Niente da eccepire: è globalismo.E il genovese?Ho partecipato a convegni sul pro-

blema della lingua genovese dovecolti e spocchiosi signori, professoriuniversitari, direttori di giornali, pre-sidenti di associazioni culturali equant’altro dissertavano sul problemadella lingua genovese.

E’ certo che il problema c’è ed è chenessun bambino viene cresciuto parlan-do il genovese, e quando un popoloabbandona la madrelingua, abbando-na pure la sua identità culturale e le sueradici. Difatti la lingua non è fatta solodi parole e di grammatica, ma è un in-sieme di modi di vivere, di pensare, disentire le relazioni fra persone; quan-do le idee e le emozioni vengonoespresse in un’altra lingua risultanodistorte, snaturate. E’, però, nella na-tura delle lingue di evolversi senza so-sta e una lingua è davvero viva quan-do è in grado di dar voce a discorsi di

svariati li-velli, nonsolo a quel-li della quoti-dianità, ma anche, per intenderci, aquello scientifico ed economico. Edallora, ad un iniziale bilinguismo, pianpiano si sostituisce la lingua più attua-le, riducendo l’idioma perdente ad ungergo familiare, sino a quando la suaridotta utilità, non lo cancellerà persempre.

E così va perso non solo un patri-monio espressivo, ma una concezionedel mondo, perché, ricordiamocelo, chiperde la propria lingua, perde la pro-pria anima. Siamo nella globalizzazio-ne dove i popoli più piccoli, anche sericchi di storia e di cultura rischiano diessere cancellati per sempre.

I motivi dell’abbandono e le giusti-ficazioni addotte sono tanti sia da par-te delle famiglie sia da parte degli edu-catori. Si dice che il dialetto rappre-

senta il gap fra l’estrazione popolanae quella colta e borghese: mi permet-to di dissentire perché ho conosciutonobili di alto casato, imprenditori ec-cellenti, artisti di fama parlare comu-nemente il genovese. Si dice che ilgenovese suona duro e spigoloso a dif-ferenza di altri dialetti italiani armo-niosi ed orecchiabili; anche qui hodelle riserve, portando come esempioil tedesco che non è certamente dol-cissimo e che ha prodotto un’infinitàdi scrittori e poeti di grande valore.

Ma soprattutto si dice che impedi-sce l’apprendimento, raggiunta l’etàscolare della lingua italiana.

Qui il discorso si fa serio e pesante,poiché si è assistito nel dopoguerra eper anni ad un negligente ed anche col-pevole atteggiamento delle istituzioni,per le quali, in nome di una italianitàsviata, veniva soffocato ogni riferimen-to autoctono. Nel contempo, docentiprovenienti da località di tradizioni di-versissime, confondevano e fuorviava-no le menti dei piccoli. Nascevano unpudore e quasi una vergogna della pro-pria origine, come se la “cócina” fosseun disonore, mentre al cinema e allatelevisione imperversavano le conso-nanti doppie a inizio parola (bbuono,ggente) e i verbi stare e tenere al postodegli ausiliari essere ed avere (un mio

scritto al riguardo fu pubblicato tempofa su “Sette” il settimanale de “Il Cor-riere della Sera”).

Si sta tentando ora un tardivo recu-pero che probabilmente porterà apoco, dal momento che sono statesmantellate, come si diceva, le basi.

Infatti tutte le generazioni dal do-poguerra in poi non sanno parlare ungenovese fluente; per lo più interca-lano qualche parola dialettale nel di-scorso, oppure genovesizzano unaparola italiana; molte parole e modidi dire sono già scomparsi e altri stan-no per scomparire; nell’arco di cin-quant’anni, secondo me, il genovesesarà come il latino, una lingua mortada insegnare nelle scuole, senza nes-sun riferimento al presente.

E il Bastianin?Dopo un approfondito esame è sta-

ta individuata la nonna come unicavera candidata per parlargli in geno-vese, poiché il padre lo ritiene tempoperso e la madre non sa neanche daredel voscià.

Ma la nonna dice: carciofi, e frago-le, e albicocche, l’altalena, o giocat-tolo, invece di e articiocche, i merelli,i bricoccali, o bansigo, a demoa. Chegenovese è mai questo? Meglio so-prassedere; e poi con chi parlerebbein genovese il piccolo?

Archivi della memoria

La questione della linguaNon fidarsi mai ciecamente delle tec-

nologie, controllandole sempre. Nel nu-mero scorso il pezzo “La questione del-la lingua” di Marisa De Barbieri, è sta-to fagocitato per la sua parte finale daldischetto sul quale era stato trasferito,evidentemente malato di consunzione .Ne è uscito un articolo monco del qualeci scusiamo anche con Bastianin, ilfiglioletto dell’Autrice, cui oltre all’aper-tura era dedicata anche la parte finaleche completava il senso dell’assunto.

Le scuse vanno anche ed ovviamenteai Lettori che apprezzano e seguono gliscritti di Marisa De Barbieri. Facciamoquindi seguire la ripetizione dell’artico-lo nella sua completezza.

di MARISA DE BARBIERI

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Marzo 2006 2121Archivi della memoria

di MARISA DE BARBIERI

La parsimoniavirtù del passato

di MAGÌ SOAVE

Dairicordidellanonna

DairicordidellanonnaIl proverbio

La ricetta

L'angolo caratteristico

Chi semenna agugge, no vadde descaso. (Chi semina aghi non cam-mini scalzo). Gli aghi infatti rimangono per terra e possono nuocere achi li ha seminati. Vale a dire: esser sempre prudenti e valutare benequel che si vuol fare prima di farlo.

PANICCIAFare intiepidire, in una pentola o casseruola un litro d’acqua, quindi

toglierla dal fuoco. Mettere in un’altra casseruola 300 grammi di farinadi ceci, versarvi a poco a poco l’acqua, tiepida, rimestando continua-mente fino a quando la farina non sia ben sciolta. Porre quindi questasul fuoco e lasciarla cuocere per un’ora ed un quarto non cessando maidi rimestarla lentamente. Cotta che sia, servirla calda con olio, limoneed un po’ di pepe.

PANICCIA CON LE CIPOLLETritare minutamente della cipolla e del prezzemolo facendoli poi roso-

lare con olio abbondante e sale. Gettarvi quindi la paniccia fredda, taglia-ta a dadi, facendole prendere un bel colore dorato e poi servirla calda.

PANICCIA FRITTAPrendere della paniccia fredda, tagliarla a strisce a forma di biscotti

ma alquanto sottili, friggerla in padella ad olio caldo facendole prende-re un bel colore d’oro ed alquanto disseccare evitando comunque chebruci. Servirla con sale polverizzato.

La gallina Collin venne ammazza-ta a Natale. Se pure con quel suo

collo pelato, da cui il nome, era statagenerosa per lunghi anni di uova, eadesso era allo stremo. Era stata unagallina intelligente, una capo banda,come quella volta che dal passaggiodal pollaio alla cantina per il rifugionotturno si era spento il lume sullamanciata di granaglie che avidamen-te beccava, e con coraggio ed iniziati-va s’era portata, trascinando le altre,alla porta della cucina, bussando abeccate, affinché la bacann-a sentissee provvedesse.

Comunque era giunta la sua ora efu fatta in brodo.

La famiglia era numerosa, la galli-na unica e perciò niente andava spre-cato.

Per prima cosa le fu tirato il collodall’esperta massaia con la quale ave-va condiviso dieci anni di vita e perseconda le fu fatto un tuffo in acquabollente per essere spennata; le suepiume accantonate per essere usatecome concime, salvo le remiganti,acconciate a mazzetta per spazzare lafarina sulla mensola. Vennero stacca-te le zampe, ben lavate e rosolate sul-la fiamma: una a testa se le sgranoc-chiarono i piccoli Maxin e Balin. Lapelle fu sfilata mantenendo le ali e latesta, rammendata dove occorreva eriempita col ripieno della cima; neuscirono una quindicina di fette sotti-li che con gran pezzi di pane furonoassaporate da tutti. La Elenin, furbetta,

si era specializzata nella testa e colditino raspava via meticolosamente ilcervello e gli occhi. Le interiora furo-no svuotate, lavate abbondantementenell’aceto, passate in padella e, fine-mente tritate, finirono in parte nel ri-pieno della cima, in parte nel ripienodei ravioli. Il magro corpicino fu bol-lito in acqua, carote, sedano e cipollaa fare un brodo che via via allungato,servì per varie minestre. E sezionatoa pezzettini messo fumante in un gril-letto e servito parcamente con a grann-a de sâ. Parte delle ossette dove c’èdella cartilagine come le costali, fu-rono sgranocchiate per benino, persi-no le ossa lunghe furono spaccate ametà e meticolosamente succhiate; ilresto finì sotto il tavolo dov’erano inagguato la Nann-a negra e la Nann-agianca strabiliate da tanto evento.

Tengo a precisare che a grann-a desâ era sale grosso, che costava dimeno, faticosamente ridotto in granapiù fine, dal rotolìo di una bottiglia.

E se la bottiglia fosse stata sporcaall’interno, era la regola di riempirlametà d’acqua e rametti di canniggiæae sbattere a lungo. La canniggiæa,onesta piantina dei nostri muri, dota-ta di foglie raschiosette, giuste per la-vare bottiglie, è la tanto vituperataparietaria, messa all’indice in manie-ra persecutoria dai moderni allergo-logi.

E la gallina era il meglio del me-glio degli alimenti: più volte in que-sta rubrica vi ho descritto la parsimo-nia e quasi la povertà della alimenta-zione quotidiana, dove la verdura e a

volte l’erba dei campi (preboggion) lafacevano da padrone, coadiuvata dal-le castagne e dalle farine di variegraminacee; per esempio fare la frit-tata non significava sbattere un cane-stro di uova e friggerle, ma mettereinsieme bietole, pane, maggiorana,aglio e un po’ di parmigiano e legaregiusto con un uovo; che poi fosse piùbuona della prima si deve solo all’in-gegno delle nostre nonne.

Se così era l’alimentazione, figura-tevi il resto.

Il vestito da sposo serviva per i bat-tesimi, le comunioni e i matrimoni deifigli e di tutti i parenti, per i funeraledegli altri e del proprio; statene certi,andava ancora a pennello, poiché conquella alimentazione e quelle faticheil problema dei chili in più non esi-steva proprio.

Il vestito da sposa no, di solito ri-maneva nel baule, salvo essere ria-dattato per la comunione delle figlie.Del modesto corredo, un paio di len-zuola di lino ricamate venivano, qua-si con timore, conservate e passatedi generazione in generazione. Il re-sto subiva una lenta, oserei dire qua-si eterna consunzione. Ai primi strap-pi si passava ai rammendi, e poi si cimetteva la pezza, con i rimasugli pre-cedenti, e quando non si capiva piùqual’era l’originale, e le pezze si ac-cavallavano, si ricavavano pateli,catainette, strazzunetti per lavare ipiatti e i pezzettini di filo delle cuci-ture che cautamente si estraevanodagli orli, erano ammassati in unamatassa, dalla quale estrarli per irammendi successivi.

La carta era assolutamente qualco-sa di prezioso. Arrivavano in casamodeste quantità di pappê da sûccaobleu, de pappê da pan grixio, pappêda carne marron e pappê de giornale;da qui usciva tutto il fabbisogno, tan-to che le merlature delle madie pote-vano essere fatte di giornale. Il qua-derno del ragazzino veniva sfruttatoal massimo in ogni rigo e quadretto ecapitava che arrivati alla fine dellostesso, si tornasse indietro alla ricer-ca di qualche mezza pagina.

Doveroso il rimprovero all’aspiran-te massaia che non sbucciava le pata-te a pelo e quindi sprecava partiinfinitesimali di polpa; non per lemele: chi mai avrebbe sbucciato unamela? Come recente è la consumazio-ne delle favette tenere crude: un tem-po si facevano diventare bazann-e conla pellicola sgrêuzza come cuoio, maatte, se cotte, a riempire stomaci affa-mati.

Approfondirò in seguito il discor-so igienico; posso dire però che finoa tutto l’ottocento, nelle case signo-rili l’uso della carta igienica era sco-nosciuto e sostituito da foglie di gra-noturco. Stendiamo il classico pieto-so velo sul corrispettivo nelle fami-glie contadini e operaie. E di similiamenità vi prometto di parlare in se-guito.

Aperto dal giugno a tutto settem-bre, a Favale di Malvaro, in Via

Castello 1A, il Bed & Breakfast “Iltempio antico” (Old Waldensian Tem-ple). Il complesso che ospita il B&Bfu inaugurato il 15 giugno 1851 ecomprende l’ex tempio valdese, l’al-loggio del pastore e del maestro e lascuola; perché la nuova comunità val-dese locale doveva imparare a legge-re e quindi interpretare la Bibbia.

Oggi, come allora, a Castello diFavale, nel levante ligure, si vive inmezzo alla natura, in un borgo otto-centesco semi abbandonato dagli emi-granti all’inizio ‘900.

Castello (422 m sul livello del mare)è equidistante dal Mare del Tigullio edalle vette appenniniche che circon-dano la Val D’Aveto. La zona offreinteressanti percorsi naturalistici, nu-merose sagre, appuntamenti folklori-stici.

La comunità valdese di Castello fufondata da una famigli di contadini, iCereghino, detti Scialin, che l’inver-

“Il Tempio Antico”: piccolaoasi Bed and Breakfast

no si spingevano nelle città del Nordfacendo i cantastorie. A Favale dil Val-dismo fu contrastato e i seguaci per-seguitati fino all’arresto. La Comuni-tà si sciolse nei primi del 1900, quan-do alcuni membri emigrarono in Ame-rica.

Castello di Favale si trova lungo lastrada provinciale della Scoglina traCicagna (Fontanabuona) e Rezzoaglio(Val d’Aveto).

Come ci si arrivaIn autostrada A12, arrivando da La

Spezia, uscita al casello di Lavagna,da qui strada n. 225 direzione Carasco,quindi Cicagna; a Monleone bivio perFavale.

Arrivando da Genova, uscita aRecco, da qui strada n. 333 direzioneUscio, Gattorna, Monleone.

Arrivando da Piacenza, Bedoniao Santo Stefano d’Aveto, strada n.586, quindi passo della Scoglina eFavale.

COGORNO (GE) – Una stradina nella quale risaltano pavimentazione egradini di ardesia (dal volume “Cara Liguria” di Giannetto Beniscelli,Siag Editore e Valenti Editore).

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Marzo 20062222Libri VOCI E SCRITTI DI LIGURIA

Periodici

Si cominciada una figlia

Paolo Giardelli, già conosciutocome autore de “Il cerchio del tempo -Le tradizioni popolari liguri” (editodalla Sagep nel 1991 – 307 pagine sucarta patinata illustrate in bianco e neroe quadricromia) ha recentemente firma-to un altro volume, frutto della suaesperienza nel campo della ricerca re-lativa alle tradizioni della nostra terra.Anche in questo caso si rileva un altonumero di pagine, 338, sempre in car-ta patinata, illustrate in bianco e nero econ riquadri ad un colore di fondo, perfar risaltare statistiche, proverbi, fila-strocche, storie varie inerenti la sostan-za del testo, in buona parte rappresen-tato da citazioni munite di precisi rife-rimenti con nomi, cognomi e residen-za degli assertori.

“Si comincia da una figlia - Mette-re e venire al mondo nella tradizioneligure”: questo il titolo e sottotitolo delvolume edito da Le Mani-Microartsdi Recco con il patrocinio del Dipar-timento Turismo, cultura, sport e spet-tacolo della Regione Liguria. Il titolosi spiega anche con un sottinteso sve-lato dallo stesso scorrere delle pagi-ne: si comincia così per creare unabella famiglia “ si svela il propositodell’Autore, che è quello di capire, conla pignoleria delle sue ricerche ed in-terviste alle popolazioni, e tradurre inconcetti le testimonianze di un mon-do prettamente legato alla terra ed allavorarla. Uno studioso, PaoloGiardelli, che non si stanca di appro-fondire le cognizioni che acquisisce

Genova,come e quando

Edito dalla Ecig, 63 pagine, in car-ta e copertina in cartoncino, tuttecolor antichizzato (costo 5 euro) ilvolumetto “Genova , come e quan-do” propone un itinerario poetico diAnna Maria Campello. L’autrice,nata a Genova, ha ereditato dal pa-dre, che suonava la chitarra unita-mente a Pasquale Taraffo, O reoa, eSchenone nel Bar Risso, nella zonadi via Madre di Dio e dalla madreche aveva una bella voce, la vogliadi interpretare stornelli e canzoni enello stesso tempo scrivere poesiedeclamandole con accompagnamen-to musicale. Il suo libro ne racco-glie 63, tutte dedicate alla città edalle sue delegazioni ed a luoghi edargomenti nei quali essa si identifi-ca Significative possono essere,l’una come prefazione, e l’altracome conclusione per tutte le altrele poesie “Genova ti amo” e “Ge-nova da amare”. La prima con elen-cati i motivi base: per le creuze dimattoni rotti, per le panoramicheterrazze fiorite, per il clima specia-le, anche se soffia il vento e perchélontano da essa si soffre di nostal-gia-. Dediche speciali, in particola-re, ai “Carruggi”, alla Salita di San-ta Teresa, a via Madre di Dio, allaTramontana di Castelletto, al basi-lico, alle pietrine di mare colorate,

dal parlare con la gente che rammen-ta e spiega usanze di oltre mezzo se-colo fa. Cognizioni che si conferma-no nella generalità della situazione purnelle differenze che sono caratteristi-ca in molti casi peculiare per più in-sediamenti di popolazione.

Con la donna che risulta vittimaprima di tutto della precarietà dellasituazione generale, dall’essere co-stretta ad un lavoro continuo ed amettere al mondo, senza concedersisoste, braccia da lavoro, indipenden-temente da attenzioni particolari vi-sto anche che la misoginìa era di nor-ma. Senza contare inoltre che per loro(come pure per i fratelli e fratellini)nemmeno l’età che ora si definisceancora dell’innocenza, poteva serbarloro qualche felice ricordo perché giàal di sotto dell’età scolare molti emolte di loro cominciavano già a la-vorare a cinque anni…

Racconti, memorie e foto d’epocache fortunatamente appartengono adanni ormai passati ma che pur semprefanno meditare.

alla Salita dell’amore. La secondaperché è la città dei Nobili, degliArtigiani, degli Orefici, dei Cartai,degli Armatori, dei Comandanti, deiMarinai, delle chiatte, delle nasse,delle navi, dei cantieri, degli scagni,delle chiese, delle botteghe, dei vi-coli, delle case patrizie, dei muri edelle salite, dei tesori celati, del“Violino”, dei trallaleri, dei cantau-tori, della campagna, delle tradizio-ni, della città multietnica, degli emi-granti, del basilico, del vento e sole.Insomma una città che ha mille mo-tivi per farsi amare.

La Liguria dei poetiL’interesse della Liguria per gli

scrittori sin dalle origini della nostraciviltà letteraria, si sono accentrate nelNovecento, quando parecchi poeti didiversa formazione, origine ed espres-sione hanno dedicato il loro interessea paesaggio, gusti, tradizioni e lavorodi questa nostra terra. Francesco DeNicola, professore associato di Lette-ratura italiana contemporanea all’Uni-versità di Genova, presidente del Co-mitato cittadino della Dante Alighieried autore di numerosi saggi critici, ètra i maggiori studiosi di letteraturaligure e come tale ne ha ripropostonumerosi scritti nel suo volume “LaLiguria dei Poeti” (223 pagine tuttotesto, copertina in cartoncino illustra-ta in quadricromia e risvolti segnali-bro, De Ferrari Editore, 10 euro). Pre-gio del volume la fitta ricerca dei te-sti, una ventina di pagine dedicate allenote sul periodo nel quale le singoleopere sono state scritte; ed ancora dauna ulteriore trentina di pagine densedi note bibliografiche degli autori edinfine, l’elenco dei luoghi citati.Un’opera completa, vera e propriaantologia, giunta in pochissimo tem-po ad esaurire o quasi la seconda edi-zione.

TuttoBergeggiBimestrale di informazione e Costu-

me (registr Trib: Savona 426/1993).Patrocinato dal Comune e dalla ProLoco di Bergeggi. Direttore respon-sabile: Mario Baiardo.

Distribuito gratuitamente alle fami-glie residenti a Bergeggi. Direzione eRedazione: Via De Mari (presso Biblio-teca comunale) 17042 Bergeggi SV.

Notizie dell’Amministrazione co-munale, Storia, Tradizione, Cronachelocali e dei dintorni.

Onorato dall’esser membro del-l’Accademia dei cultori di Storia lo-cale, che fa capo alla Soc. Econo-mica di Chiavari ed alla Provinciadi Genova, Eugenio Ghilarducci hatratto dal proprio archivio privato lospunto per un secondo volume sul-le Storie di vallata. Edito dalla Mi-croarts di Recco (123 pagine di te-sto con illustrazioni in bianco e nero,copertina in cartoncino in quadricro-mia, 12 euro) questo libro aggiun-ge a quelle del precedente (recensi-to nel n° 2 del 2004 a pg 22) altrisedici racconti ambientati nelle ValliBisagno, Trebbia, Lentro, Fontana-buona, Aveto e Recco.

Questi i titoli: Irruzione al cam-

po di Calvari; Corsa all’oro in ValLentro; Anime inquiete a Pannesi;Picche e denari in Val d’Aveto; Lagente “di mezzo” La capra deiMalatesta; La pietra ballerina;“Despeti a Bargaggi”; Il vestito dalavoro; Atti notarili e storia rurale;Erbe di maggio e voglia di mare;Il tesoro di Roccatagliata; DonBaciccia l’ingegnere; Un sorso dicoraggio; La maestrina di Tartogni;1839: la criminalità a Struppa. Conciascuno degli stessi ha dato unsaggio tanto conciso quanto effi-cace di episodi, momenti e situa-zioni tipiche del nostro entroterrache costituiscono rari aspetti di sto-ria locale. Vere rarità.

Storie di Vallata 2

Genova e Liguriadove & chi

“Genova e Liguria, dove e chi”, ilvade-mecum che indica l’ossatura ci-vile, amministrativa e sociale dellanostra città e della regione, di cui ècapoluogo, è giunta al suo ventesi-mo anno, dimostrando, con gli ag-giornamenti d’obbligo, la sua vali-dità di riferimento per una indicazio-ne immediata delle voci che interes-sano.

Suddivisa in quattro colori dellesue pagine, il blu per le Istituzioni,l’associazionismo, il mondo della co-municazione; l’arancio per le città ele loro identificazioni; l’azzurro peri porti e le loro strutture; il verde perl’economia in cui sono raggruppatiindustria, commercio, artigianato eservizi ed ancora in una appendicefinale in blu per le schede delle azien-de, piene, per non dire dense, di in-formazioni precise in questo identikitgenerale. Che ha pure comportato unulteriore aumento delle pagine stes-se rispetto al passato. Vi si nota co-munque, anche perchè rivelato espiegato, un vuoto (una colonna):quella destinata alle Ferrovie, lasciatapolemicamente in bianco; un modoper esprimere solidarietà a coloro cheusano ogni giorno, in Liguria, il tre-no per lavoro e studio ma sono co-stretti a subire disservizi e l’assenzacostante delle informazioni essenzia-li. Un vuoto che ha la sua parte si-gnificativa nel contesto generale del-le 614 pagine di testo ampiamente il-lustrato anche da foto.

A proposito di foto, una novità incopertina, nella quale sono riprodot-ti insieme i volti di venti personaggiliguri. Mentre i personaggi che rico-prono cariche istituzionali trovanocongruo spazio nelle pagine interes-sate, questi volti in copertina si rife-riscono alla politica, all’industria,alle grandi famiglie genovesi, allaChiesa, ai manager di Stato, del Sin-dacato, della Finanza e della Magi-stratura.

“Mente” di tutto è sempre l’idea-tore della guida, Gigi Zerbini. L’edi-tore è Genova Dove, facente capo aSerenella Rosalba, la realizzazionedello Studio Prima; stampa e diffu-sione sono rispettivamente delle Gra-fiche G & G Del Cielo e ServiziStampa Liguri srl. Il volume è distri-buito in edicola e librerie al costo di15 eu-ro.

A.R.

U’ PantanBollettino trimestrale del Centro

Culturale Tabiese—Taggia, cura l’informazione locale, culturale e so-ciale.

Aut: Tribunale di Sanremo del 27dic.1988

Dirett.: Antonella GuglielmiRedazione ed amministrazione

presso Centro Culturale Tabiese-P.zza Farini 5- Cas.Post.66 -18018-TAGGIA—IM.

L’ultimo numero, uscito lo scorsodicembre oltre a varie notizie di cro-naca, dedica il maggior spazio dellesue otto pagine alla Chiesetta di San-ta Lucìa, prima costruzione religio-sa (VI secolo?) di Taggia; al Monu-mento ai Ruffini (1896); al Sensodella Storia (con riferimento al Cin-quecento), sulle ripercussioni a livel-lo europeo della congiura dei Fieschied alla difesa del Castello di Mon-toggio da parte di Gerolamo Fieschie di altri suoi seguaci contro gli au-striaci che avevano per alleata Ge-nova... ed infine la rubrica “Parlamua nostra lenga”.

La collana di libri “Gente di Ligu-ria” curata da Marco Delpino (di cuiriportiamo a pag. 7 un suo “sentito”ritratto della nostra regione) si è ar-ricchita con la solita puntualitàdell’antologìa annuale degli scrittorie poeti liguri o tali per propria elezio-ne essendo stati conquistati dal nostroambiente. La copertina riprodotta conla facciata di Palazzo San Giorgio diGenova (opera pittorica dell’artistaSara Beretta) è del volume del 2005,mentre la facciata del Palazzo Ducale(sempre della stessa firma) ha contrad-distinto la raccolta degli Autori del2004, l’anno culturale europeo di Ge-nova. In ciascuna delle due raccolteuna quarantina di nomi si aggiunge aquelli degli annali precedenti ed espri-me emozioni e sensazioni, le più va-rie, su mare, monti, località, paesag-gi, arte, cultura, prodotti, piatti tipicie “carattere” liguri.

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Marzo 2006 2323

Camõggi õ no l’aveiva cõnta-din, ni terrassê, ni indûstriali, õl’ha mandôu in America squæxiesclûsivamente di capaçi Capi-tanni de mâ. Se ean affermæ ope naufragio o pe võlõntaioespatrio, finn-a a õ 1810. Ma õprimmo nûcleo de ûnn-a çertaimpõrtansa õ s’è andæto a sta-bilî doppo a cheita dõ dittatôJuan Manuel de Rosas, quan-de a navigaziõn di grendi portidõ Plata a l’è stæta dicciarâ li-bera. Gh’ea stæto ûn mõmentoin tõ 1860 che tûtti i “patachos”e tûtte e “scûnn-e” dõ rio eancõmandæ da Capitanni deCamõggi.

L’atro grûppo ancõn ciù im-põrtante õ l’ea quello che õ l’eapartïo da Camõggi tra õ 1875 eõ 1882 oscïa quande a fortûnn-a da veia a comensava a ëse in-sidiâ da o vapõre. In te l’anno1882 se calcõla che i sõli Capi-tanni camõggin stabilii a Bue-nos Ayres aveivan sûperôu i120. Quarchedûn l’è vea, stan-co dõ ma o disillûso da e prece-denti impreise armatõriali, õ s’èdedicôu a i commerci, fondan-do de preferensa di Almazen,cõmme Cap. Antola, Cap. Oli-vari, Cap. Mortola, Cap. Repet-to, Cap. Maggiolo, Cap. Mas-sa, Cap. Sanguineti, Cap. Pasto-rino, Cap. Schiaffino, Cap, Val-le, Cap. Simonetti, Cap. Cuneo,Cap. Ansaldo, tûtti morti lazzù

CAPITANNI MARITTIMI CAMOGGINSPARSI PÉ TÜTTO 0 MONDO

Da õ volûmme “Capitanni de mâ e bastimenti dõ secolo XIX” de Gio Bono FERRARI

Gio Bono Ferrari, nato a Camogli il 2 Maggio 1882, e stato uno deipiù famosi studiosi dell’epoca dei bastimenti a vela e ha pubblicato laTrilogia della Vela: “La Città dei Mille Bianchi Velieri” “Capitani diMare e Bastimenti di Liguria del Secolo XIX Genova e La Riviera di Le-vante” L’epoca Eroica della Vela Capitani e Bastimenti di Genova e del-la Riviera di Ponente nel Secolo XIX” ed è stato inoltre il Fondatore delMuseo Marinaro di Camogli.

Nella sua gioventù ha frequentato la scuola di ragioneria argentina,aiutando nello stesso tempo il Padre che aveva un commercio a BuenosAyres. Frequentò a lungo la soca del Riachuelo dove attraccavano i barchiCamogliesi e si può dire che abbia conosciuti tutti i Capitani.

Nel tratto del suo libro che abbiamo voluto riprodurre su queste pa-gine debitamente tradotte in genovese, sono raccontati molti fatti atti-nenti a quell’epoca con molti nomi di Capitani di Camogli e siamo certiche potranno produrre sui discendenti dei nostri Capitani molte curiositàe desiderio di conoscerli meglio. Il Museo Marinaro Gio Bono Ferrari diCamogli si mette molto volentieri a disposizione per eventuali ricerche.

tanti anni fa, lasciando discen-denti che anchêu son diventæmëghi, avvõcati, inzegnê, scrit-tõi, o offiziali da Marinn-a ar-gentinn-a.

Atri ancõn han abbandõnôuõ mâ, sõn stæti indûstriali cõm-me Cap. Aurelio Ferrari fõn-datô de tesciûe; Cap. EugenioFerrrari, indûstriale dõ la-gnamme e dõ færo, Cap. Lo-renzo Schiaffino, fõndatô deûnn-a grossa segheria, Cap.Luigi Pellerano, morto quan-de õ tentava ûnn-a vasta ope-ra de colonizaziôn proprio afavô di indièn, Cap. Olivarich’o l’ha fæto un âtro tentati-vo de colonizaziôn in te tære deCordoba; Cap. Oneto ch’õ l’hatentôu ûnn-a esploraziõn de

ûnn-a minëa d’öu; Cap. Oliva-ri, scibben che õ l’ea xà anzianõ l’ha tentûu in te ïsoe dõ Pa-ranà a primma coltivaziõn desersa pe i bachi da sæ, Cap.Mortola Angelo, con case decommercio a Quilmes; Cap.Prospero Oneto õ l’è morto intõ 1897 mõlto vëgio: Cap. Sa-muele Ansaldo che õ l’haesplõrôu ûnn-a minëa in Ca-tamarea; Cap. Emanuele Ber-tolotto fu Francesco che õ l’èmorto a ottant’anni in tõ 1908,Cap. Chiesa Nicolò; Cap. Bia-gio Schiaffino fu Filippo, mor-to in tõ 1907; Cap. Bozzo Pro-spero; Cap. Ferrari Giuseppe;Cap. Ferro Salvatore, primmanavegante in scë coste da Pa-tagonia e poi colonizzatô, mor-to a Bahia Blanca, Cap. Fede-rico Valle che õ l’accentrava icereali a Santa Fè; Cap. Bar-tolomeo Figari; Cap. ChiesaBartolomeo; Cap. Angelo Oli-vari õ “Pialo”; Cap. CarloAste, che doppo avei cõman-dôu velieri pe i traffeghi dõNeuquen õ l’è diventõu impor-tatô e negoziante de prie pre-ziose; Cap. Brignati; Cap. Sil-vio Traversaro, che con i fræ õl’aveiva fondou unn-a forteditta de importazion. Questi iCapitanni de mâ camõggin,che dæto ûn addio a e bûsciõee a i sestanti, sõn diventæ inArgentinn-a ommi de tæra fer-ma. Ma atri çento e ciù Capi-tanni de mâ camõggin han vi-sciûo a Boca dõ Riachuelo e aBuenos Ayres cõnservandõsesempre fedeli ä veia o a i traf-feghi che aveivan attinenza cöa veia, cõmme per exempio,Cap. Mortola che õ l’è stætope tanti anni socio dõ Caneva-ro, de Sampêdænn-a a cõmmeCap. Maggiolo, õ “Nêutte” cheõ l’ea iateressôu in grendi pro-veditõrie marittime de Moate-video e Bueaos Ayres.

(G.S.) Da questo numero inizia la sua collaborazione al nostro gior-nale il Comandante Pro Schiaffino.

Nato a Camogli e con un nome simile (Pro) Pro Schiaffino non pote-va non interessarsi di cose di mare.

Diplomatosi Capitano al glorioso Istituto Nautico di Camogli, ha na-vigato per una dozzina d’anni raggiungendo la nomina di Comandante,ha poi continuato ad occuparsi di marineria con funzioni dirigenziali pressoalcune compagnie di navigazione, direttore del museo marinaro Gio BonoFerrari di Camogli, ha curato alcune pubblicazioni tra le quali: Velieri diCamogli, Racconti di Terra e di Mare, Episodi della Marineria Camogliese,I semafori di Napoleone, Gio Bono Ferrari racconta, Gli strumenti deiVelieri di Camogli, Giornale di Navigazione del B. a P. Mou, Gli Armato-ri di San Rocco di Camogli.

Pro Schiaffino ha pure pubblicato alcuni volumi di carattereprettamente marinaro, come Parlar Camallo e Parlar Marinaro (ormaiesauriti), Il Comandante Tolla e altri racconti, Le Carrette degli Armatorigenovesi, I viaggi transoceanici di Capitan Schiaffino, Quando il mareracconta in prima persona.

Pro Schiaffino ha curato anche le opere di Anton Giulio Barrili, negliscritti dedicati a Cristoforo Colombo col romanzo Le due Beatrici ha rie-pilogato gli avvenimento che precedettero il magico viaggio di Colomboverso la scoperta del Nuovo Mondo.

Pro Schiaffino da sempre si occupa della difesa dei valori ligustici intutte le sue espressioni, particolarmente in quelle che hanno attinenza colmare, con Camogli e la zona del Levante, è lo storico più documentato efedele della Marineria Ligure, è un onore per il nostro giornale avvalerciora della collaborazione di Pro Schiaffino che è persona schiva e riservatama, ripeto, ricca di interiorità e di cultura.

di PRO SCHIAFFINO

O “decalogo” dalengua zeneize

“Cà mae!”Passo pe-a cianûa…Grande, grande…

Grixia, coscì grixa,Freida, coscì freida.

Ammio a cianûaScûa, scûa…

Vëgia, coscì vëgia,Strannia, coscì strannia.

Ammio a cianûa, che non si capisceDa dove comincia e dove finisce...

Mi cerco e colline, ma donde son...Che se ghe penso me vegne o magon...

Lascio a cianûa…E veddo e collinn-e…

Äte, coscì äte…Verdi, coscì verdi.

Passo pe-e collinn-e…Vive, vive…

Zoene, coscì zoeneBelle, coscì belle.

Son in sce-e collinn-e…Mi son in Liguria…

Mi chinno e vaggo a pè…Mi son a cà… Mi son a cà mae!

IN VIAGGIO... UN PENSCÏO... POESTË!

In treno,da Amsterdam a ChiavariAldo Cuneo che sarà in Italia dal 28 aprile al 5maggio, ispirandosi alla sua città di origine,Chiavari, ha scritto una poesia che pubblichiamo

Come detto a pag. 17 abbiamo ricevuto da JoePizzolante, presidente onorario della nostraassociazione di Toronto (Canada), questodecalogo della lingua genovese e volentieripubblichiamo:

Primmo:No t’aviê atra lengua feua che a mê.

Segondo:No tiâme a mëzo quande no l’e necessäio.

Terso:Arregordite de parlâme tutte e votte che ti peu.

Quarto:Onora o Greco e o Latin.

Quinto:No fâme do mä parlândome pezo.

Sesto:Non sporcâme pe-o to piaxei.

Settimo:No piggiâ brutte parolle dall’Italian.

Ottavo:No di quello do quê no t’e segúo.

Nöno:No dexiderâ parolle d’ätri.

Decimo:No me scrïve comme veu i ätri.Ma comme se deve.

“Casa mia!”Passo per la pianura…Grande, grande…

Grigia, così grigia,Brutta, così brutta.

Guardo la pianura...Scura, così scura...

Vecchia, così vecchia,Strana, così strana.

Guardo la pianura, che non si capisce...Da dove comincia e dove finisce...

Io cerco le colline, ma dove sono,Che se ci penso mi viene il magone.

Lascio la pianura...E vedo le colline...

Alte, così alte,Verdi, così verdi.

Passo per le colline...Vive, così vive...

Giovani, così giovani,Belle, così belle.

Son sulle colline...Sono in Liguria...

Io scendo e m’incammino per la via...Io sono a casa... Io sono a Casa Mia!

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Marzo 20062424IL BENVENUTO DI GIOVANNI ANDREONI, IL SALUTO PER I LIGURI DI FELICE MIGONE ED IL DISCORSO DI CLAUDIO BURLANDO

"Tanto di ligure nella storia dell'Uruguay"Una visita caratterizzata dal clima di rinnovato affratellamento delle due Comunità

IL DISCORSO DI ANDREONI

Cuore in mano” e non potendotradire una certa emozione,

Giovanni Andreoni ha salutato tutti ipresenti all’importante incontro con laprestigiosa delegazione ligure guida-ta dal Presidente della Regione Clau-dio Burlando e tesa a stringere laccidi amicizia ed al tempo stesso anchedi cooperazione come missione di la-voro al fine di creare con l’Uruguaynuove opportunità commerciali e dimano d’opera. Con altrettanto caloreha salutato l’incontro con il nuovoPresidente internazionale dei Ligurinel Mondo, Felice Migone, presentecon la delegazione ligure e pertantoalla sua prima presenza ufficiale nel-l’America Latina.

Buon conoscitore della della storia,Andreoni ha ricordato con Colomboaltri navigatori che hanno favorito irapporti tra vecchio e nuovo Continen-te, come ha citato anche i nomi dimokti liguri arrivati in America ,do-tati di intraprendenza. Come il ligureBurgo, cui è dedicata una strada diMontevideo e primo cittadino iscrittonei registri della capitale uruguayana;poi il dianese Piria, fondatore dellacittà di Piriapolis, il genovese Pesce,sedicenne garzone di farmacia chegrazie ai suoi rudimenti in chimica erariuscito ad illuminare Mmontevideocon un gas organico. Pochi esempi mamolti emigranti arrivati per lavoraree per un certo tempo rimasti in parteanche delusi per svalutazioni dellamoneta che mortificando il sudore perguadagnarla non hanno consentito permolto tempo a riunciare ad un viag-gio di ritorno finchè Convenzioninazionali bilaterali (che egli si auguranon abbiano a subire sorprese)asancivano la possibilità di pensionied anche di possibili ritorni in patria.

Nello spirito del “Ma se ghe penso”Andreoni ha anche ricordato che per imeno fortunati una volta esisteva lapossibilità di vedersi donati, da partedella Regione, biglietti aerei, usanzapurtroppo presto persa e che – invo-cando la libertà di mugugno – sperache, riannunciata sia pure in forma di-versa, abbia a riconcretarsi stabilmen-te. Riconoscimento comunque allaRegione per avere mantenuto il Con-corso America Latinissiama, le borsedi studio e la collaborazione da partedell’Università di Genova per gli an-nuali Corsi di Studio italiani che si ten-gono a Santa Margherita Ligure conparticolare apertura ai giovani di di-scendenza ligure.Un grazie anche per ilibri ricevuti e che hanno permesso diarricchire la biblioteca sociale. Infineun accenno alla condivisione dei loca-li della Sede associativa di Montevideocon una Comunità spagnola, il “Cen-tro Orestano” di cui ha presentato pre-sidente e segretario: i Signori JesusVasquez ed Eliseo Rivero.

IL SALUTO DELPRESIDENTE DEI LIGURI

Felice Migone è stato festeggiatocome nuovo Presidente interna-

zionale dei Liguri nel Mondo, succes-sore dello scomparso Giuseppino Ro-berto stimato ed amatissimo dai no-stri emigrati in terra d’America. Ri-cordato il suo predecessore, egli haassicurato l’impegno di seguirneesempio e linee programmatiche Sta-to d’animo provato ed intendimentiprogrammatici sono quelli espressinel suo editoriale in prima pagina, chelascia intendere sentimenti ed emozio-ni provate negli incontri tenuti con inostri connazionali..

Di questo mio breve viaggio inUruguay rimarrà sempre vivo in

me il ricordo della vostra accoglienzae del vostro calore. È stato per me en-tusiasmante poter conoscere da vici-no il vostro Paese e poter constatarequanto importante sia per la sua sto-ria il contributo e il lavoro della co-munità ligure e, in generale, della co-munità italiana che lo abitano.

In particolare, non posso dimenti-care il valore e l’opera di tanti ligurinella storia dell’Uruguay, primo tratutti Giuseppe Garibaldi; le origini ita-liane e liguri di numerosi esponentidella sua classe politica; le importan-ti istituzioni che ho potuto visitare,come l’Ospedale Italiano e la ScuolaItaliana di Montevideo; il lavoro quo-tidiano svolto da molti italiani nellosviluppo della vita economica, cultu-rale e scientifica di questo paese.

GLI ALTRI INCONTRILunedì 20 febbraio - * In-

contro nella sede dell’UNDP(ONU) con i responsabili delProgamma ART (Piano del la-voro e possibili iniziative daassumersi * Incontro nella Re-sidenza dell’Ambasciatored’Italia con le rappresentanzeistituzionali all’estero (Comi-tes, CGIE, Scuola italiana, Ca-mera di Commercio Italianadell’Uruguay, Stampa e mezzidi comunicazione italiani inUruguay): * Colazione * In-contro con il Ministro per il Tu-rismo, Hector Lescano. * In-contro con il vice Ministro de-gli Esteri Belela Herrera.* In-contro con il Ministro del-l’Economia Danilo Astori. *Apposizione di una targa allaCasa Garibaldi di Montevideo.* Pranzo con l’Associazionedei Liguri e della CollettivitàItaliana in Uruguay.

Martedì 21 febbraio - * Incon-tro con il Ministro dell’Industria,Jorge Lepra. * Incontro con ilPresidente della RepubblicaTabaré Vasquez. * Pranzo offer-to dall’Ambasciatore d’Italia.

Mercoledì 22 febbraio - * In-contro presso la Residenza del-l’Ambasciatore d’Italia con iParlamentari di origine italiana.

Non posso tralasciare di comuni-carvi la positiva impressione che la-scia in me l’Uruguay per la capacitàprogettuale che ho incontrato nellasua classe dirigente, per le splendidebellezze naturali e per la volontà divalorizzarle garantendone lo svilup-po sostenibile, per le opportunità eco-nomiche e commerciali che vi ho in-travisto, in generale per il desideriodi un paese che ha una profonda vo-lontà di valorizzarsi attraverso il pro-prio lavoro.

Questo è l’aspetto che ho trovatosimile alla nostra Liguria: una regio-ne povera di risorse ma ricca di bel-lezze naturali, di ambiente sostenibi-le, di qualità della vita. Una regioneche, come ben sapete, è fatta di genteabituata al lavoro.

Questa visita non rappresenta quin-di un episodio, ma segna l’inizio di

una relazione privilegiata della Ligu-ria con l’Uruguay. È mia intenzioneinfatti continuare sulla strada intrapre-sa dando un seguito concreto a quan-to è emerso nel corso dei colloqui coni vari attori da me incontrati, sia attra-verso un’iniziativa di Cooperazioneinternazionale all’interno del Pro-gramma ART delle Nazioni Unite, siaattraverso la promozione turistica eeconomica dell’Uruguay in Liguria.

È inoltre auspicabile manteneresaldi i legami culturali che già esi-stono, intensificandoli attraverso at-tività di cooperazione scientifica siain campo universitario, sia per quan-to riguarda il sostegno alla formazio-ne scolastica.

Come primo segnale concreto nel-la seconda metà di maggio realizze-remo, con opportune e valide colla-borazioni istituzionali ed associativela manifestazione “Settimanedell’Uruguay”, una serie di iniziativededicate a far conoscere i diversiaspetti (turistici, economici, cultura-li) del paese. Tra queste, particolarerilievo sarà posto a un evento volto afar conoscere l’emigrazione italiana,realtà a cui ci sentiamo particolarmen-te vicini.

In seguito, intendo porre le basiperché anche le altre istituzioni liguripossano stringere legami conl’Uruguay, così come è mia intenzio-ne promuovere le produzioni tipicheuruguayane, allo scopo di tutelarnela biodiversità, associando l’Uruguayalle iniziative che la Regione Ligu-ria intende realizzare nell’ambitodelle manifestazioni di alto rilievo in-ternazionale organizzate da SlowFood.

Tutto questo in previsione di unvero e proprio Accordo di collabora-zione che auspico di poter firmare alpiù presto, quando potrò aver l’onoredi ospitare il vostro Presidente dellaRepubblica in occasione di una suaprossima visita di stato in Italia.

Nella convinzione che da ora in avantile relazioni tra l’Italia e l’Uruguay sa-ranno sempre più salde, e nel ricordarviche l’amministrazione che presiedo èsempre a vostra disposizione, vi stringoin un fraterno abbraccio.

Nelle foto Claudio Burlando con il direttore dei Musei di Montevideo dopo lo scoprimento della targa dedicata a Garibaldi e con il presidente dell'Uruguay Vasquez Tabaré.

IL PRESIDENTE BURLANDO: "QUESTA EMOZIONANTE VISITA NON COSTITUIRÀ UN EPISODIO"

Nelle foto a fianco l'assessoreVesco, il presidente Burlando, ilfunzionario Dellacasa, il nostropresidente Felice Migone, PierinaSuffia, Hever Sismondi e GiovanniAndreoni. Sotto il nostro presidenteFelice Migone con Andreoli e PadreCosta della delegazione di Paysandu.