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BANCA CARIGE SPABILANCIO SOCIALE AL 31 DICEMBRE 2003

INDICE

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE

ORGANI AMMINISTRATIVI

PREMESSA 1

IDENTITA’ AZIENDALE 1.1 Storia 21.2 Contesto di riferimento 41.2.1 Scenario 41.2.2 Mercato 61.3 Valori 71.4 Missione 71.5 Assetto istituzionale e organizzativo 81.5.1 Corporate governance 81.5.2 Partecipazioni e alleanze 91.5.3 Assetto organizzativo e rete territoriale 111.6 Disegno strategico 131.7 Piano programmatico 141.8 Scelte qualificanti 14

RENDICONTO Produzione e 2.1 Dati significativi di gestione 17distribuzione del valore 2.1.1 Financial highlights 17

2.1.2 Conto economico riclassificato 182.1.3 Stato patrimoniale riclassificato 182.1.4 Indici gestionali e di borsa 182.2 Prospetto di determinazione del Valore Aggiunto 222.3 Prospetto di riparto del Valore Aggiunto 23

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LA RELAZIONE DISCAMBIOSOCIALE 26

BANCA E RISORSEUMANE

3.1 Banca e risorse umane 26

3.1.1 Linee politiche coerenti con i valori di riferimento 263.1.2 Politica delle assunzioni 263.1.3 Composizione del personale 263.1.4 Rete di promozione finanziaria 273.1.5 Consistenza del personale 273.1.6 Politiche delle pari opportunità 273.1.7 Attività sociali 273.1.8 Aspetti solidaristici 283.1.9 Comunicazione interna 283.1.10 Relazioni sindacali e conflittualità 293.1.11 Formazione e valorizzazione 293.1.12 Turnover 313.1.13 Assenze 313.1.14 Sistemi di remunerazione 313.1.15 Sistemi di incentivazione 313.1.16 Sicurezza e salute sul luogo di lavoro 323.1.17 Contenzioso 32

BANCA EAZIONISTI/SOCI 3.2 Banca e azionisti / soci 32

3.2.1 Linee politiche coerenti con i valori di riferimento 333.2.2 Composizione percentuale del capitale sociale 333.2.3 Remunerazione del capitale investito 343.2.4 Partecipazione dei soci al governo dell’impresa e tutela delle

minoranze34

3.2.5 Servizi e agevolazioni riservate ai soci 353.2.6 Investor relations 353.2.7 Comunicazione e informazione 353.2.8 Contenzioso e litigiosità 35

BANCA E CLIENTI 3.3 Banca e clienti 363.3.1 Linee politiche coerenti con i valori di riferimento 363.3.2 Caratteristiche ed analisi della clientela 363.3.3 Condizioni negoziali 383.3.4 Marketing development 393.3.5 Comunicazione e informazione 413.3.6 Sistemi di qualità e Customer satisfaction 423.3.7 Contenzioso e litigiosità 42

BANCA E FORNITORI 3.4 Banca e fornitori 433.4.1 Linee politiche coerenti con i valori di riferimento 433.4.2 Outsourcing e consulenze 433.4.3 Comunicazione e informazione 443.4.4 Qualificazione ed analisi dei fornitori 443.4.5 Condizioni negoziali 443.4.6 Ricaduta sul territorio 443.4.7 Contenzioso e litigiosità 45

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BANCA E SISTEMA 3.5 Banca e sistema finanziario e altre istituzioni 46FINANZIARIO 3.5.1 Linee politiche coerenti con i valori di riferimento 46E ALTRE ISTITUZIONI 3.5.2 Rapporti con le altre banche 46

3.5.3 Rapporti con le compagnie assicurative e con gli altri intermediarifinanziari

46

3.5.4 Rapporti con le Fondazioni bancarie 463.5.5 Rapporti con le Autorità di Vigilanza e Monetaria 463.5.6 Rapporti con le associazioni di categoria 473.5.7 Comunicazione e informazione 473.5.8 Contenzioso e litigiosità 47

BANCA E STATO/ ENTI 3.6 Banca e Stato / Enti locali 47LOCALI 3.6.1 Linee politiche coerenti con i valori di riferimento 47

3.6.2 Imposte, tributi e tasse 473.6.3 Rapporti con gli enti locali 483.6.4 Norme interne e sistemi di controllo volti a garantire l’osservanza

della legge49

3.6.5 Rapporti con la Pubblica Amministrazione 493.6.6 Comunicazione e informazione 503.6.7 Contenzioso e litigiosità 50

BANCA E COLLETTIVITA’ 3.7 Banca e collettività 503.7.1 Persone 503.7.2 Ambiente 523.7.3 Media 533.7.4 Comunità virtuale 53

PROPOSTA DIMIGLIORAMENTO 56

SCHEDA DI VALUTAZIONE 57

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Messaggio del Presidente

Negli ultimi tre lustri l’integrazione internazionale dei mercati, la liberalizzazione dell’attivitàbancaria, le innovazioni tecnologiche e finanziarie e gli interventi di carattere normativo hannoprofondamente trasformato il sistema bancario italiano e intensificato la concorrenza tra gliintermediari.

La ricerca di assetti adeguati a fronteggiare l’inasprimento della concorrenza si è tradotto in unintenso processo di concentrazione che ha dato vita a intermediari in grado di competere con iprincipali operatori europei: sei banche italiane figurano, per valore di mercato, tra le trentapiù grandi nell’area dell’euro.

A questo punto del processo, ancora in itinere, accanto ai grandi gruppi, se ne sono affermatialtri di medie dimensioni, quali il Gruppo Carige, caratterizzati da un forte radicamento neltessuto economico e sociale locale e, quindi, molto attenti alle esigenze degli operatori medio- piccoli.

Il percorso di crescita in autonomia intrapreso dalla Carige all’inizio degli anni Novanta, le haconsentito di sopravvivere e svilupparsi senza perdere la propria identità e il contatto con lacollettività locale. La Fondazione Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, dal canto suo,avendo accompagnato il processo di progressiva e graduale privatizzazione della Banca inmodo virtuoso, può attualmente contare su un flusso di reddito adeguato a sostenere gliinterventi finanziari nei settori di utilità sociale prescelti.

L’autonomia che la Banca ha preservato è particolarmente preziosa in quanto rafforza ilrapporto con le realtà locali e per questa via continua a contribuire alla crescita sociale edeconomica delle comunità di riferimento; il confronto con nuovi territori e clientela diversa,determinato dall’acquisizione delle altre banche e delle compagnie assicurative facenti partedel Gruppo e delle reti di sportelli, ha comportato per la Banca un aumento del grado dicomplessità organizzativa e gestionale, ma non ha modificato la modalità di rapportarsi con leeconomie di rispettiva appartenenza, secondo un approccio definibile di “multilocalismo”.

In questi anni di profondo cambiamento la Banca ha sviluppato significativamente il valorecreato, sia in termini economici, che sociali: gli utili crescenti hanno consentito di remunerareadeguatamente gli azionisti, con riferimento ai dividendi distribuiti ed all’apprezzamento delvalore del titolo e nel contempo la Banca ha accresciuto il patrimonio di fiducia e consenso daparte degli altri soggetti che, a diverso titolo, sono in rapporto con l’azienda: i dipendenti, iclienti, i fornitori, le pubbliche amministrazioni e la collettività (c.d. stakeholder).

Il Bilancio Sociale di Banca Carige vuole essere, oltre che uno strumento di comunicazionedella performance sociale, un momento di riflessione sul percorso di continua crescita in corso.

Giovanni Berneschi

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ORGANI AMMINISTRATIVI E SOCIETA’ DI REVISIONEPER GLI ESERCIZI 2003 – 2005

CONSIGLIO DI COLLEGIO DIREZIONE DIREZIONI STRUTTUREAMMINISTRAZIONE SINDACALE GENERALE DI STAFF

CommercialePRESIDENTE PRESIDENTE DIRETTORE Luigi Gardelli Rapporti esterni

GENERALE E. P. MolinariGiovanni Berneschi* Fulvio Rosina Rete Liguria

Alfredo Sanguinetto Armando Remuzzi Controlli interniVICE PRESIDENTE SINDACI EFFETTIVI Controllo e gestione

VICE DIRETTORE Rete foranea RischiAlessandro Scajola * Antonio Semeria GENERALE Mario Cavanna Armando Botto

Andrea Traverso RISORSECONSIGLIERI Finanza Studi, Pianificazione

Carlo Arzani Giacomo Burro Controllo di gestioneAdalberto Alberici * SINDACI SUPPLENTI Ennio La MonicaPiergiorgio Alberti ** VICE DIRETTORE CreditiAndrea Baldini * Adriano Lunardi GENERALE Riccio Da PassanoGiorgio Binda Massimo Scotton AMMINISTRAZIONEJean-Jacques Bonnaud Recupero crediti SOCIETA’ DILuca Bonsignore Giovanni Poggio e contenzioso REVISIONEMario Capelli* Giuseppe PuntaRemo Angelo Checconi VICE DIRETTORE Deloitte &Maurizio Fazzari GENERALE Information Touche SpAPietro Isnardi MERCATO CommunicationFerdinando Menconi Technology (I.C.T.)Paolo Cesare Odone * Achille Tori Giorgio SeronelloVincenzo RoppoEnrico Maria Scerni * OrganizzazioneFrancesco Taranto Benedetto FrixioneOliviero Tarolli

Risorse UmaneSergio Donegà

Contabilità e serviziMario Venturino

* Membro del Comitato Esecutivo Bilancio e contabilità** Consigliere anziano di Gruppo

Mario De Negri

Segreteria generalee legaleGiacomo Ottonello

Tecnico ed economatoLorenzo La Terra

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 31/3/2003 per gliesercizi 2003-2004-2005.Il Comitato Esecutivo è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione del 14/4/2003 fino al 31/10/2004.L’attuale assetto strutturale ed organizzativo della Banca è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione il14/4/2003 e successivamente modificato dal Direttore Generale, nell’ambito della delega allo stesso conferita inmateria, con decorrenza 9/12/2003.Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29/4/2002 per gli esercizi2002-2003-2004.La società di revisione è stata nominata dall’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 31/3/2003 per gliesercizi 2003-2004-2005.

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PREMESSA

Il sistema informativo di bilancio negli ultimianni si è andato arricchendo di connotatisociali, costituendo per il vertice aziendalel’occasione per comunicare, oltre alle strategierealizzate e ai risultati economici e finanziariconseguiti, anche un’informativa relativaall’impatto e alle interazioni dell’attivitàdell’azienda con la collettività e con l’ambiente.Al tradizionale Bilancio di esercizio si sonoaffiancati ulteriori documenti che assumononella dottrina e nella pratica la denominazionedi “Bilancio sociale”, quando si focalizzano suirapporti dell’impresa con la collettività(dipendenti, clienti, fornitori, pubblicheamministrazioni, soci), ovvero di “Bilancioambientale”, quando il focus è posto sugliimpatti ecologico-ambientali delle politicheaziendali.Anche in Italia da alcuni anni le aziende piùattente alle politiche di comunicazione eimmagine redigono il Bilancio sociale. Peruniformare le diverse tecniche di redazione, nel1998 è stato costituito un Gruppo di studio perla statuizione dei principi di redazione delbilancio sociale (GBS), a cui partecipano imaggiori esperti di Bilancio sociale del mondoaccademico e degli ordini professionali edassociativi.Anche nel settore bancario si sta diffondendo laconsuetudine di redigere il Bilancio sociale ed intale contesto sono andate configurandosi dueesigenze fondamentali che riguardano, da unlato, la standardizzazione dei contenuti e deiprocessi di redazione, onde consentire lacomparabilità delle informazioni esposte e,dall’altro lato, la certificazione, volta agarantirne la correttezza ed il rigoredell’approccio metodologico utilizzato nellaredazione.Interpretando le esigenze delle banche,l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) hapredisposto un Modello di redazione delBilancio sociale unico di settore.Il Bilancio sociale svolge una funzioneinformativa sui contenuti sociali delle strategie edei risultati aziendali, rappresentando gli effettiche l’attività dell’azienda produce sull’ambientee su tutti quei soggetti che a vario titolo hanno

un interesse legittimo nei confronti dell’aziendaquali dipendenti, soci, clienti, fornitori, sistemafinanziario, Stato, collettività, ecc. (i c.d.stakeholder).Il Bilancio sociale è, quindi, da considerarsi unostrumento di gestione e di comunicazione a finiinterni ed esterni, concepito come una verifica dicoerenza tra le scelte gestionali effettuate ed ivalori dichiarati dall’azienda e condivisi daglistakeholder.Questa edizione deI Bilancio sociale, riferitaall’esercizio 2003, segue e completa la stesuradelle prime due edizioni, riferite agli esercizi2002 e 2001. Il Bilancio è redatto secondol’impianto statuito dal modello ABI e recepisce ifeedback provenienti dalle osservazioni deglistakeholder e dai suggerimenti dei lettori dellescorse edizioni. Nell’ambito del processo diredazione del Bilancio Sociale, sarà valutatal’opportunità di richiedere l’attestazione diconformità ad una Società di revisione contabileindipendente che certifichi la correttezza delprocesso di impostazione e di rendicontazione.

Il presente documento si articola in quattroparti:

1. Identità aziendale.

Rappresenta l’insieme delle caratteristichedistintive e organizzative dell’Azienda, delleattività che svolge e degli interessi che persegue.

2. Rendiconto.

Schema volto a fornire i dati patrimoniali edeconomici riclassificati in modo da evidenziare ilprocesso di formazione del valore aggiuntoprodotto dalla Banca (differenza tra produzionee consumi) e la sua distribuzione.

3. Relazione di scambio sociale.

Rappresenta qualitativamente equantitativamente i flussi di scambio con idiversi stakeholder, evidenziando la coerenza trai valori dichiarati dall’azienda, le sceltegestionali e le aspettative legittime degliinterlocutori. In particolare, i soggetti sociali concui la Banca interagisce sono i dipendenti, gliazionisti, i clienti, i fornitori, il sistemafinanziario, lo Stato e le altre istituzioni, lacollettività costituita dalle persone,dall’ambiente, dai media e dalla comunitàvirtuale.

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4. Proposta di miglioramento.

Viene manifestato il modo in cui sarà possibilemigliorare la completezza, la trasparenza el’inclusione degli stakeholder all’interno delBilancio sociale.

1. IDENTITA’AZIENDALE

1.1. Storia

Banca Carige SpA (di seguito anche “BancaCarige” o “Banca” o “Carige”) trae le sueorigini dalla fusione, avvenuta nel 1929, tral’antico Monte di Pietà di Genova (fondato nel1483) e la Cassa di Risparmio di Genova(fondata nel 1846). Negli ultimi anni è diventatala Capogruppo di un conglomerato bancario,finanziario, previdenziale e assicurativo, con ilfulcro in Liguria, ma con significative propagginiin tutto il territorio nazionale.

La riorganizzazione delle strutture aziendali e ilprocesso di privatizzazione presero avvio con lalegge n. 218 del 1990 (c.d. legge Amato -Carli) sulla riforma della banca pubblica, cheindirizzò gli enti creditizi pubblici verso ilmodello della società per azioni, agevolò leoperazioni di concentrazione aziendale e dettòla disciplina dei gruppi creditizi.

Da Cassa di Risparmio a Società per Azioni

La Carige fu tra le prime banche a sfruttare leopportunità offerte dalla legge Amato Carli econ atto del 30 novembre 1991 (aventedecorrenza 1 dicembre 1991) realizzòl’operazione di conferimento dell’aziendabancaria da parte della Cassa di Risparmio diGenova e Imperia in una nuova società perazioni costituita il 31 ottobre 1991, la BancaCarige SpA, ridefinendo nel contempo l’oggettosociale dell’organizzazione dell’ente conferente,la Fondazione Cassa di Risparmio di Genova eImperia (di seguito anche “Fondazione”).

Il Gruppo polifunzionale e la banca universale

Quindi, grazie ai mutamenti normativiintervenuti, costituì nel 1992 il Gruppopolifunzionale composto dalla Banca Carige(Capogruppo), dall’Istituto di Credito Fondiariodella Liguria SpA e dal Mediocredito Ligure SpA,operanti nell’attività creditizia a medio-lungotermine, dalle società finanziarie ColumbusLeasing SpA, Columbus Factoring SpA eColumbus Domestic SpA, operanti nelparabancario, dal Centro Fiduciario SpA,esercente attività fiduciaria e da tre societàoperanti nel comparto immobiliare (GaleazzoSrl, Columbus Carige Immobiliare SpA edImmobiliare Ettore Vernazza SpA).Il processo di razionalizzazione del GruppoCarige (di seguito anche “Gruppo”) èproseguito nel 1994 attraverso la fusione perincorporazione delle società operanti nelmedio/lungo termine e nel parabancario,consentendo la trasformazione della Bancasecondo il modello della c.d. banca universale(D. Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993).

La quotazione in Borsa e il rafforzamentopatrimoniale

Il 17 gennaio 1995, dopo una Offerta Pubblicadi Sottoscrizione (OPS) destinata agli investitoriprivati, che coinvolse oltre 16.000 nuoviazionisti, prevalentemente clienti e dipendentidella Banca, la Carige, prima tra le ex - casse dirisparmio - quotò alla Borsa Valori di Milano ilproprio titolo. Successivamente, ottenuto ilrating dalle principali agenzie internazionali, siprocedette a dare maggiore liquidità e visibilitàal titolo, con l’aumento di capitale sociale di500 miliardi di lire (258,2 milioni di euro)riservato agli investitori istituzionali italiani edesteri, effettuato nel periodo tra la fine del 1997e la metà del 1999.

La crescita per via esterna

La forza patrimoniale permise alla Banca direalizzare un processo di crescita per viaesterna, attraverso: la progressiva acquisizione,a partire dal 1997, del controllo delle

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compagnie di assicurazione, Carige R.D.Assicurazioni e Riassicurazioni SpA (di seguito“Carige Assicurazioni”, ex LevanteAassicurazioni) e Carige Vita Nuova SpA (diseguito “Carige Vita Nuova”); l’acquisizione delcontrollo, nel 1999, della Cassa di Risparmio diSavona SpA (si seguito “Cassa di Risparmio diSavona”) e della Banca del Monte di Lucca SpA(di seguito “Banca del Monte di Lucca”);l’acquisizione, tra il 2000 e il 2002, di tre reti disportelli: 21 filiali dal Banco di Sicilia a fine2000, 61 dal Gruppo Intesa ad ottobre 2001 e42 dal Gruppo Capitalia a fine 2002.

La crescita per via interna

Accanto al processo di crescita per via esternala Carige ne ha realizzato uno per via interna.Alla fine degli anni Ottanta la Banca disponevadi una rete di 137 sportelli localizzati per oltre il95% in Liguria. Nel 1990, sfruttando lepossibilità offerte dalla liberalizzazioneall’apertura degli sportelli, varò un pianopluriennale per l’apertura di 90 filiali. Di questeil 75% circa veniva previsto in Liguria, al fine dirafforzare il presidio nelle aree di insediamentotradizionale. Il Piano sportelli 1995-1999,diversamente da quello del quinquennioprecedente, si orientava su una più decisaapertura verso nuove aree, quali la provincia diLa Spezia, le regioni del Nord Italia contigueterritorialmente e culturalmente alla Liguria(Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana) eprevedeva un primo nucleo di aperture anche inVeneto e Sardegna. A fine 1999 la Bancaquindi era presente sul territorio con 254sportelli. Il processo di crescita territoriale hapresentato una notevole accelerazione con lecitate operazioni di acquisto di sportelli da altrebanche, che hanno consentito un considerevolesalto dimensionale, sia come implementazionedella rete nelle regioni già presidiate, sia comeaccesso a nuovi mercati (Lazio, Puglia, Sicilia,Marche ed Umbria).

ll nuovo rafforzamento patrimoniale el’acquisizione della Cassa di Risparmio diCarrara

Il processo di crescita per via esterna ha ricevutoun nuovo impulso nel 2003, con lasottoscrizione nel mese di luglio del contratto dicompravendita mediante il quale Banca Carigee Cassa di Risparmio di Firenze SpA hannodefinito l’acquisizione dell’intero capitale socialedella holding Carinord 2 che, una volta scissa,consentirà a Banca Carige di pervenire alcontrollo diretto (con una quota del 90%) delcapitale della Cassa di Risparmio di CarraraSpA (di seguito Cassa di Risparmio di Carrara) ealla Cassa di Risparmio di Firenze SpA dipervenire al controllo (con una quota del68,09% del capitale) della Cassa di Risparmiodella Spezia SpA. Con questa operazione,autorizzata da Banca d’Italia nel dicembre 2003e perfezionata nel gennaio 2004, il Grupporafforzerà la propria operatività in un’area diinteresse strategico, la regione Toscana, doveCarige è già presente con propri sportelli e conla controllata Banca del Monte di Lucca. LaCassa di Risparmio di Carrara dispone infatti diuna rete di 33 sportelli: 25 nella provincia diMassa-Carrara, 6 nella provincia di Lucca e 2in quella di La Spezia.Anche in questo caso l’espansione della Bancasi è accompagnata ad un rafforzamentopatrimoniale, funzionale a sostenerneadeguatamente i progetti di sviluppo, senzaimpatti negativi sugli equilibri gestionali:nell’ultimo trimestre del 2003 il Consiglio diAmministrazione, su delega dell’Assemblea deiSoci del 10 settembre 2003, ha varato unaumento di capitale a pagamento, mediantel’offerta in opzione di azioni ordinarie, azioni dirisparmio ed obbligazioni subordinate ibride,risultato interamente sottoscritto, per uncontrovalore pari ad oltre 306 milioni di euro.

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Al termine del 2003, esercizio nel quale sonostate effettuate due nuove aperture, la rete dellaBanca consta di 393 sportelli. A livello diGruppo, invece, le filiali sono 456, ed

includendo la Cassa di Risparmio di Carrara489. Le agenzie assicurative mandatarie delleCompagnie controllate sono 416.

LIGURIA

PIEMONTE

4 721

TRENTINO

LOMBARDIA

36 1746FRIULI VENEZIA

GIULIA

VENETO

12 1123

EMILIA ROMAGNA

19 14

TOSCANA

3 151217

UMBRIA

1 41

MARCHE

MOLISE

2

PUGLIA

BASILICATA

12

CALABRIA

16

SICILIA

9

SARDEGNA

7 26CAMPANIA

11LAZIO

16

ABRUZZO

1

31

Banca Carige SpA

Cassa di Risparmio di Savona SpA

Banca del Monte di Lucca SpA

Cassa di Risparmio di Carrara SpA

392

46

17

31

LIGURIA

202 42

PIEMONTE

14

30 4 27

VALD’AOSTA

1TRENTINO

4

LOMBARDIA

36 63FRIULI VENEZIA

GIULIA

8

VENETO

12 31

EMILIA ROMAGNA

19 19

TOSCANA

3 2817

UMBRIA

1 4

MARCHE

3 20

MOLISE

2

PUGLIA

9 32

BASILICATA

3

CALABRIA

30

SICILIA

38 49

SARDEGNA

7 25CAMPANIA

LAZIO

32 37

ABRUZZO

5

14

31

Cassa di Risparmio di Savona SpA

Banca del Monte di Lucca SpA

Cassa di Risparmio di Carrara SpA

Carige Assicurazioni SpA & Carige Vita Nuova SpA

392

46

17

416

33

1989

Banca Carige SpA

393

137

131

Filiali e agenzie assicurative del Gruppo Carige

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1.2. Contesto di riferimento

1.2.1. Scenario

Nel 2003 l’economia mondiale ha mostratosegnali di ripresa rispetto all’anno precedente. Ilprodotto interno lordo (PIL) risulta in crescita dicirca il 3,2% rispetto al 2,6% del 2002. Taleespansione è stata trainata, in particolare, dalladinamica crescente della domanda interna degliStati asiatici, mentre le economie dei sette Paesimaggiormente industrializzati, seppure inaumento sullo scorso anno, hanno mantenutotendenziali di crescita più contenuti rispetto allamedia complessiva. Permangono pocosignificativi i tassi di incremento registrati neiPaesi dell’America Latina. I risultati dell’annosono stati sostenuti da politiche economichenazionali generalmente espansive, sia in terminidi gestione monetaria, che di bilanci pubblici;dall’andamento dei mercati finanziari, che ha

consentito parziali recuperi delle perdite inconto capitale subite tra il 2000 ed il 2002;dalla diminuzione delle tensioni sullo scenariopolitico internazionale, che ha avuto tra iprincipali effetti l’espansione del commerciointernazionale. Nel corso dell’anno si èverificato il forte deprezzamento del dollaro neiconfronti dell’euro che ha comportato unaridistribuzione del potere d’acquisto a livellomondiale.Nel 2003 l’economia degli Stati Uniti ècresciuta ad un ritmo (3%) superiore a quellodel 2002 (2,2%). Tale dinamica è risultataaccelerata nella seconda parte dell’anno per lanetta ripresa dei consumi interni, in particolaredi beni durevoli, stimolati dalla politicaeconomica espansiva, che hanno favorito anchela ripresa degli investimenti in macchinari ed insoftware. Nel commercio estero, a fronte diimportazioni sostanzialmente stabili, sonoaumentate le esportazioni in relazione alladebolezza del dollaro ed alla ripresa della

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domanda asiatica. Il tasso di inflazione èrisultato in crescita del 2,3% annuo ed il tasso didisoccupazione, pari al 6%, è sostanzialmente inlinea al 5,8% dello scorso anno.Il miglioramento del contesto internazionale haimpresso nella seconda parte dell’anno unimpulso positivo all’economia dell’UnioneMonetaria Europea (UEM) che però in terminiannui sconta l’andamento recessivo mantenutosinel primo semestre; il PIL nel 2003 risulta cosìpari a circa lo 0,5% (0,8% nel 2002). Inparticolare, ad una domanda interna debole(+1,2% i consumi privati e +1,6% i consumipubblici) e ad investimenti in diminuzionedell’1,6%, si associa, sul fronte del commercioestero, l’espansione delle esportazioni inrelazione alla crescente domanda dall’Asia edai Paesi dell’Europa centro orientale e ilrallentamento delle importazioni. I dati ufficialirelativi all’inflazione segnalano una crescitaassai contenuta (2%), inferiore a quella delloscorso anno (2,2%). Il tasso di disoccupazioneregistra un modesto incremento (dall’8,4%all’8,8%), in relazione ad un peggioramentodelle condizioni nel mercato del lavorodell’Unione. Il cambio euro/dollaro a fine annoera pari a 1,25 registrando una crescita neidodici mesi del 19,2%. Tra i Paesi dell’Unione siregistrano diverse tendenze nell’andamentodelle varie componenti della domanda.In Italia, ad un primo semestre caratterizzato dacrescita negativa, ne è seguito un secondo inripresa, che ha permesso al PIL di crescerenell’anno dello 0,3%, misura analoga a quelladel 2002. Tale dinamica si è realizzata inrelazione alla crescita dei consumi delle famiglieed alla tenuta delle esportazioni che hannobeneficiato della crescente domandaproveniente dell’area asiatica e dagli Stati Uniti,che ha più che compensato l’erosione dicompetitività prodotta dall’apprezzamento delcambio dell’euro. Si è mantenuto negativol’andamento degli investimenti, in riduzionenella componente dei macchinari (-7,1%), manon in quella delle costruzioni (+2,1%).Le tensioni inflazionistiche, iniziate con ilchangeover dell'euro ed alimentate dalleavverse condizioni atmosferiche sui prodottiagricoli, dopo un progressivoridimensionamento nel corso dei primi sei mesidell’anno, si sono riacutizzate nei mesi estivi perpoi ridimensionarsi nell’ultimo trimestre. Il tassomedio annuo dei prezzi al consumo è stato del2,5% (2,4% nel 2002), confermandosi tra i più

elevati tra i principali Paesi UE. Le maggioritensioni si sono registrate sui prezzi dei benialimentari e sui prezzi dell’energia.Per quanto riguarda il mercato del lavoro, sullabase dei dati forniti dall’ultima rilevazione ISTATdell’anno, nei dodici mesi l’occupazione èaumentata dello 0,9%, a fronte dell’1,2% del2002; particolarmente dinamica è risultataquella da lavoro dipendente, cresciuta dell’1,2%specialmente nel settore dei servizi destinabilialla vendita (1,5%). Il tasso di disoccupazione siè ridotto nell’anno dall’8,9% all’8,5%,mantenendo però, pur con alcuni segnalipositivi, il divario tra le regioni settentrionali equelle meridionali.In tema di finanza pubblica il fabbisogno annuorisulta in linea con le stime formulate dalgoverno negli ultimi documenti ufficiali: il saldoa fine anno è indicato a circa 45 miliardi. Afronte di una crescita ancora bassa delle entratecorrenti, gli incassi in conto capitale (inparticolare le misure correttive disposte con lamanovra finanziaria e le operazioni sugliimmobili pubblici) hanno sostenuto il livellodelle entrate totali. Secondo le prime stime, ilfabbisogno del settore statale netto si mantieneintorno al 3%, mentre il rapporto tra debitopubblico e PIL si è leggermente ridotto da106,7% del 2002 a 106,6% del 2003.Nel corso del 2003 le politiche economiche diStati Uniti e UEM si sono mantenutesostanzialmente espansive e le attese diinasprimento delle condizioni monetarie nonhanno trovato rispondenza nei fatti. La FederalReserve nel 2003 ha realizzato una solamanovra sul tasso Fed Funds, abbassandolo di25 basis points, all’1%. Analogamente la BancaCentrale Europea (BCE) ha realizzato in corsod’anno due manovre di riduzione dei tassi chehanno portato il tasso applicato alle operazionidi rifinanziamento principale dal 2,75% di fine2002 al 2% di fine 2003.Sul mercato dei cambi, l’euro si è apprezzatofortemente sul dollaro, aumentando nei dodicimesi del 19,2%. A fine anno il cambiodollaro/euro era pari a 1,25.Sul mercato monetario, i tassi interbancari sonorisultati in diminuzione nel corso dei primi seimesi dell’anno (intorno ai 70 centesimi),stabilizzandosi poi nel periodo successivo.Analogo è stato l’andamento dei titoli di Statoitaliani che però nella seconda parte dell’annohanno registrato un leggero recupero: irendimenti dei Bot sono scesi nel 2003 di circa

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50 centesimi, quelli sui Btp intorno ai 15centesimi.La raccolta bancaria in Italia si dimensiona afine anno a circa 905 miliardi di euro, increscita di oltre il 6% nei dodici mesi: leobbligazioni sono aumentate di circa il 5,8% edi depositi da clientela del 6,5%. Nel 2003 ilmercato del risparmio gestito è stato interessatoda una crescita significativa intorno all’11%,dopo le difficoltà attraversate nell’annoprecedente. La sua espansione trovarispondenza in tutte le componenti quali fondicomuni (9%), gestioni patrimoniali (8%) e fondiassicurativi (18%).L’espansione dei crediti concessi dal sistemabancario è proseguita anche nel 2003, inparticolare a favore di famiglie ed imprese nonfinanziarie e nel comparto a medio lungotermine. Nel complesso l’incremento annuo èatteso intorno al 6,3%, per un volumecomplessivo di impieghi pari a circa 1.011miliardi. Le sofferenze sono aumentate ad unritmo analogo a quello degli impieghi.Dopo l’adeguamento conseguente alladiminuzione dei tassi ufficiali i tassi bancari sisono stabilizzati. Il tasso medio annuo dellaraccolta è dell’1%, in discesa rispetto all’1,4%del 2002. Quello degli impieghi è diminuito dal5,8% al 5%. Lo spread medio del 4% è inferioreal 4,4% del 2002.

1.2.2. Mercato

Nel 2003 il quadro economico della Liguria,tradizionale bacino di riferimento della Banca,ha risentito della difficile situazione nazionale edinternazionale. I risultati dell’anno hannoevidenziato il peggioramento, specialmente neiprimi sei mesi, di alcune criticità giàmanifestatesi nel corso dell’anno precedente.Nel secondo semestre si è realizzata unaleggera inversione di tendenza, che si è espressanella ripresa degli investimenti, crollati nel2002, e nella crescita delle esportazioni.La crescita del PIL intorno allo 0,3% (nulla nel2002) è stata prodotta dalla ripresa dei consumiinterni, esclusivamente nel comparto alimentare,e da una più consistente della componenteestera. La dinamica degli investimenti è statanegativa nel comparto dei macchinari edimpianti, positiva in quello delle costruzioni efabbricati. Si confermano in crescita l’attivitàportuale ed in difficoltà il comparto turistico.

Ancora in miglioramento sono risultati i datioccupazionali.L’attività imprenditoriale ha mantenutotendenziali positivi analogamente all’annoprecedente, sebbene a ritmi inferiori alla medianazionale; le imprese attive, pari alla fine didicembre a 136.463 unità, sono aumentate dainizio anno dello 0,5% (+0,9% a livellonazionale).Dal lato produttivo il rallentamento dellacrescita nel comparto industriale è statoattenuato dalla tenuta del fatturato nazionale afronte della contrazione di quello estero, mentrela crisi dei consumi è stata meno accentuatasolo nel comparto alimentare.Il sistema portuale ligure ha segnato risultatipositivi: complessivamente il traffico merci èaumentato del 4,4% e quello dei contenitori del4,2%. In tutti gli scali della regione sonoaumentate le merci movimentate: alla Speziadell’8,7%, a Genova del 3,5% ed a Savona del2%. Relativamente al traffico dei contenitoriGenova e La Spezia hanno raggiunto livellirecord, rispettivamente con 1,6 milioni ed unmilione di teu (twenty extension units)movimentati. Anche il movimento dei passeggeriha segnato un’ulteriore espansione, sia aGenova, che a Savona, dove a fine anno èstato inaugurato il nuovo terminal crociere.Sulla base dei dati forniti dall’ISTAT relativi aiprimi nove mesi del 2003, l’attività diimport/export segna una notevole accelerazionedelle importazioni (+13,9% nei dodici mesi), afronte del moderato incremento verificatosi nelNord-Ovest (+1,2%) ed in controtendenzarispetto alla lieve flessione a livello nazionale (-0,9%). Dal lato delle esportazioni, ladiminuzione in Liguria (-1%) è più moderatarispetto alla variazione negativa dell’Italia nord-occidentale (-2,9%) e della media nazionale (-4,6%).I risultati del settore turistico presentano aspettidi criticità: alla tenuta degli arrivi si associa ilcalo delle presenze in modo più marcato nelleprovince del Ponente.Sul fronte occupazionale, in base all’ultimarilevazione dell’ISTAT di ottobre 2003, il numerodi occupati in Liguria è pari a 621 mila unità,rispetto alle 612 mila dell’anno precedente;contestualmente si è verificata anche unadiminuzione rilevante del numero di disoccupati(da 43 mila a 36 mila) per cui il tasso didisoccupazione regionale è sceso dal 6,5% al5,5%.

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Il tasso di inflazione mediamente è risultato parial 2,4% annuo, leggermente inferiore allamedia nazionale..Dall’analisi del posizionamento di mercato diBanca Carige, ricavata dall’elaborazione dellamatrice dei Conti di Banca d’Italia a dicembre2003, risulta quanto segue.La quota di mercato della raccolta si attesta al23,6% in Liguria, allo 0,4% nelle aree diversedalla Liguria e allo 0,9% a livello nazionale. Laquota di mercato degli impieghi si attesta al20,8% in Liguria, allo 0,5% nelle aree diversedalla Liguria e allo 0,8% a livello nazionale.A livello di provincie liguri, se alla quota diBanca Carige si somma la quota della Cassa diRisparmio di Savona, è la provincia savonesequella di maggior radicamento: la quota dimercato della raccolta è pari al 40%, quelladegli impieghi al 34,7%. Nella provincia diGenova le quote di mercato sonorispettivamente pari al 29,7% e al 24,2%.

1.3. Valori

Il Codice Etico approvato dal Consiglio diAmministrazione nel settembre 2003 – econsultabile sul sito internet della Banca –esplicita i valori di riferimento a cui si ispiral’attività della Banca e fornisce i criteri normativivolti ad orientare consapevolmente icomportamenti degli amministratori, deidirigenti, del personale e dei collaboratori dellaBanca.Tali soggetti ispirano quotidianamente i propricomportamenti professionali ai valori diriferimento per il perseguimento della missioneaziendale.Al centro dei valori della Banca è posta lapersona, il rispetto della sua integrità fisica eintellettuale e dei suoi valori di interrelazionecon gli altri.Da ciò discende il principio dell’attenzione aibisogni e alle aspettative legittime dellageneralità degli interlocutori, interni ed esternied in particolare la Banca ha sempre espressola capacità di cogliere e soddisfare le esigenzedella collettività e del territorio, nel quale èfortemente radicata.I valori di riferimento espressi dal Codice Eticosono i seguenti:

• la promozione e la valorizzazione dellerisorse umane attraverso percorsi di

accrescimento professionale e dipartecipazione agli obiettivi dell’impresa,ponendo attenzione ai bisogni e allelegittime aspettative degli interlocutori internied esterni al fine di migliorare il clima diappartenenza e il grado di soddisfazione;

• il perseguimento, con correttezza etrasparenza, di obiettivi di efficienza,efficacia e economicità dei sistemi digestione per accrescere i livelli di redditivitàe competitività dell’impresa e perconseguire, attraverso un costanteaggiornamento, gli standard correnti diinnovazione;

• il perseguimento degli obiettivi aziendaliriconoscendo centralità ai bisogni dei clientiesterni ed interni, nonché alle aspettativedegli azionisti;

• l’adoperarsi affinché tutte le azioni, leoperazioni, le transazioni ed in generale icomportamenti tenuti dagli organi sociali,dal personale e dai collaboratori in meritoalle attività svolte nell’esercizio delle funzionidi propria competenza e responsabilità,siano improntati alla massima onestà,imparzialità, riservatezza, trasparenza.

1.4. Missione

Partendo dalla convinzione che la crescitaeconomica è strettamente collegata con losviluppo della responsabilità socialedell’impresa, la Banca svolge un ruolo attivo epropulsivo per lo sviluppo economico e per lacrescita sociale del territorio in cui opera. LaBanca intende perseguire tale scopo rafforzandoe valorizzando l’autonomia societaria egestionale in modo da raggiungere apprezzabililivelli di efficienza, soddisfare le esigenze dellaclientela e realizzare risultati economici in lineacon le aspettative dei soci.In coerenza con quanto sopra, la missione delGruppo evidenzia la volontà di essere unconglomerato bancario, finanziario,previdenziale e assicurativo con le seguenticaratteristiche:• nazionale, con il fulcro in Liguria, ma con

significative propaggini in tutta Italia dove sicaratterizza per la particolare attenzione allavalorizzazione del rapporto con le realtàlocali (multilocalismo);

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• di retail, focalizzato sui segmenti dellefamiglie, delle piccole e medie imprese,degli artigiani, dei commercianti e degli entipubblici locali;

• universale, in termini di gamma dei prodottie servizi offerti, sia dal lato dell’attivo, siadal lato del passivo;

• multicanale, potendo contare su un sistemadistributivo costituto da vari canali (fisici,remoti, mobili) tra loro integrati;

• polo aggregante per altre realtà bancarie dipiccola e media dimensione, con particolaricaratteristiche localizzative, strutturali egestionali.

1.5. Assetto istituzionale eorganizzativo

1.5.1. Corporate governance

Il capitale sociale della Banca al 31/12/2003 èpari a 1.113.326.839 euro ed è costituito da n.959.897.518 azioni ordinarie del valorenominale di 1 euro e da n. 153.429.321 azionidi risparmio convertibili del valore nominale di 1euro detenute da circa 33.000 soci.Relativamente alla struttura proprietaria sievidenzia che il Consiglio di Amministrazionedella Fondazione, ente conferente, tenendoconto delle indicazioni fornite dal Consiglio diindirizzo in merito alla cessione di quoteazionarie della partecipazione detenuta nellaBanca – tra cui in particolare la salvaguardiadel radicamento territoriale della Banca, ladifesa dei livelli occupazionali, la difesadell’autonomia patrimoniale e gestionale dellaBanca e l’inserimento in un contesto azionario epatrimoniale che non contrasti con il futurosviluppo della Carige – ha deliberato di dareattuazione alla Legge 461/98 ed al D.Lgs.153/99 mediante la cessione sul mercato e adinvestitori istituzionali di quote di azioni dellaBanca e la trasformazione di un’ulteriore quotadi azioni ordinarie in azioni di risparmio, così daportare la partecipazione con diritto di voto inAssemblea al di sotto del 50%, nonchél’autolimitazione del numero di Consiglieri dellaBanca designati dalla Fondazione ad unnumero massimo di 8 su 18 membri.Conseguentemente a tali operazioni lapartecipazione detenuta dalla FondazioneCassa di Risparmio di Genova e Imperia è

scesa dal 58,7% di fine 2001 all’attuale 43,4%del capitale ordinario e la composizione delnuovo Consiglio di Amministrazione, elettodall’Assemblea dei Soci del 31 marzo 2003,riflette tale importante modifica dell’assettoproprietario: i Consiglieri espressi dallaFondazione sono scesi da 13 ad 8.La compagine azionaria riferita al capitaleordinario della Banca successivamenteall’operazione di aumento di capitale realizzatanell’ultimo trimestre del 2003 è la seguente: laFondazione detiene il 43,4% del capitale, ilGruppo francese CDC detiene l’11%, la tedescaWestLB il 7,8%, il Gruppo di Assicurazioni LaBasilese il 5,6%, la spagnola El Monte il 2,3%,la Gefip Holding il 2,2% e la CattolicaAssicurazioni il 2%.La Banca è gestita da un Consiglio diAmministrazione, nominato dall’Assembleaordinaria degli Azionisti, che provvede anchealla nomina del Collegio Sindacale. In base alloStatuto spettano al Presidente del Consiglio diAmministrazione la rappresentanza legale dellaSocietà di fronte ai terzi ed in giudizio, nonchéla firma sociale; spetta al Presidente inoltrepresiedere l’Assemblea, convocare e presiedereil Consiglio di Amministrazione ed il ComitatoEsecutivo. Quest’ultimo è nominato dalConsiglio di Amministrazione che ne determinail numero di membri, la durata in carica e leattribuzioni; attualmente è composto, oltre chedal Presidente e dal Vice Presidente, membri didiritto, da cinque membri elettivi, competente tral’altro in materia di crediti ed affidamenti, dispese ed introiti, di gestione delle risorseumane, di finanza e di partecipazioni. IlConsiglio di Amministrazione ha nominatoanche un Direttore Generale, che esercita leproprie attribuzioni, in materia di crediti,finanza, spesa e introiti, gestione corrente,nell’ambito di quanto stabilito dallo Statuto edal Consiglio di Amministrazione.Il Consiglio di Amministrazione della Banca hadeliberato, nel febbraio 2001, l’adesione alCodice di Autodisciplina delle Società Quotate(c.d. Codice Preda).Il sistema di corporate governance della Societàrisulta adeguato a quanto previsto da taleCodice, tenendo conto dell’attuale strutturasocietaria della Banca e, specificatamente, dellapreesistenza di settori e procedure aziendali chegià rispondevano ai principi espressi dalCodice.

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In ordine al ruolo del Consiglio ed alla suacomposizione, la Banca Carige soddisfa infatti irequisiti richiesti dal codice in tema di frequenzadelle sedute, di competenze ad esso attribuite,di indipendenza degli amministratori, diinformativa da parte degli organi delegati, dipartecipazione dei Consiglieri alle Assemblee edi quant’altro previsto dal Codice diAutodisciplina.In particolare, tutti i Consiglieri sono in grado didedicare il tempo necessario allo svolgimentodiligente del loro incarico, anche tenuto contodelle cariche da questi ricoperte in altre societàquotate nei mercati regolamentati anche esteri,in società finanziarie, bancarie, assicurative o dirilevanti dimensioni.Sono riservate alla competenza esclusiva delConsiglio di Amministrazione, oltre a quantodisposto per legge ovvero dallo Statuto, icompiti di indirizzo strategico e, per quantoriguarda il Gruppo, organizzativo, nonché leoperazioni più significative.L’Assemblea degli Azionisti della Banca haadottato un Regolamento, come richiesto dalCodice, che consente l'ordinato e funzionalesvolgimento dei lavori assembleari.Per quanto riguarda la trasparenza ed ilrapporto con gli investitori istituzionali e gli altrisoci, da lungo tempo questi aspetti sono gestitida apposite strutture aziendali.Con riferimento alla trasparenza dellaprocedura per la nomina degli Organi sociali, sievidenzia che lo Statuto della Carige prevede ilmeccanismo del voto di lista, sia per l’elezionedel Collegio Sindacale, in adempimento alleprescrizioni a tutela delle minoranze previste nelD. Lgs. 58/98, sia per l’elezione del Consigliodi Amministrazione, in maniera tale da dareun’adeguata rappresentanza a tutte lecomponenti della compagine sociale. Inentrambi i casi è previsto il deposito, almenodieci giorni prima dell’Assemblea, delle liste conle proposte di nomina, accompagnate daun’esauriente informativa riguardante lecaratteristiche personali e professionali deicandidati.Il Consiglio di Amministrazione ha inoltreprovveduto all’istituzione del Comitato per laremunerazione e del Comitato per il controllointerno, così come previsti dal Codice.In ottemperanza a quanto previsto dalRegolamento dei mercati organizzati e gestitidalla Borsa Italiana S.p.A. e dalle relativeIstruzioni, il Consiglio di Amministrazione ha

approvato – in data 19/11/2002 – il Codice dicomportamento inerente le operazioni diinternal dealing e le informazioni riservate. IlCodice è finalizzato a fornire trasparenzaall’operatività, superiore agli importi stabiliti dalCodice medesimo, compiuta dalle c.d. personerilevanti (ossia i Consiglieri, i Sindaci effettivi,l’Alta Direzione e i Dirigenti preposti ad alcunisettori che comportano un potere decisionalerilevante od una conoscenza significativa dellestrategie aziendali della Banca) su strumentiquotati emessi dalla Banca od eventualmentedalle controllate, nonché sugli altri strumentifinanziari elencati nell’art.2 del Codicemedesimo, offrendo così un valore segnaleticoal mercato in merito alle percezione dellepersone rilevanti sulle prospettive della Società.Il suddetto Codice, inoltre, definisceformalmente le regole da tempo seguite dallaBanca in tema di trattamento delle informazioniriservate, fornendo così concreta attuazione aquanto previsto dal Codice di Autodisciplinadelle società quotate.

1.5.2. Partecipazioni e alleanze

La Banca Carige è la capogruppo di unconglomerato bancario, finanziario,previdenziale ed assicurativo, cui fanno capo leseguenti società:- Cassa di Risparmio di Savona e Banca del

Monte di Lucca, che esercitano attivitàbancaria; l’attività bancaria è svolta ancheda Cassa di Risparmio di Carrara, detenutaindirettamente tramite la holdingCaricarrara, che verrà fusa perincorporazione nel prosieguo del 2004 pergiungere al controllo diretto della bancanella misura del 90% del capitale;

- Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova,che esercitano attività assicurativa,rispettivamente nel ramo danni e nel ramovita;

- Carige Asset Management SGR SpA (diseguito anche “Carige AM SGR”), lasocietà di gestione del risparmio costituitanel luglio 2003 ed autorizzata ad operarenel gennaio 2004;

- Argo Finance One Srl, la società veicolodell’operazione di cartolarizzazione dicrediti in sofferenza effettuata dalla Bancaalla fine del 2000; Priamar Finance Srl, lasocietà veicolo dell’operazione dicartolarizzazione di crediti in sofferenza

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effettuata dalla Cassa di Risparmio diSavona alla fine del 2002;

- Centro Fiduciario SpA, esercente attivitàfiduciaria;

- Galeazzo Srl, Columbus CarigeImmobiliare SpA ed Immobiliare EttoreVernazza SpA, che svolgono attivitàstrumentali nel settore immobiliare;

- Ligure Leasing SpA ed Immobiliare CarisaSrl, che esercitano rispettivamente attivitàfinanziaria ed attività strumentali nel settoreimmobiliare. Tali società sono partecipateindirettamente tramite la Cassa diRisparmio di Savona che le possiedeintegralmente;

- l’agenzia assicurativa Assi 90 Srl,partecipata indirettamente tramite la CarigeAssicurazioni e la Carige Vita Nuova. Assi90 Srl controlla a sua volta le agenzieassicurative AG Srl, Savona 2000 Srl eAssimilano Srl;

Le operazioni sul capitale sociale effettuate negliultimi anni, hanno consentito alla Banca diavere un nucleo di soci nazionali edinternazionali stabili di elevato standing, chehanno conferito una dimensione europea allastrategia della Banca e con i quali sono iniziatirapporti di collaborazione operativa. Inparticolare, gli accordi intervenuti hannoindividuato come aree di possibilecollaborazione:• bancassurance;• credito mobiliare, in particolare alle piccole

e medie imprese;• finanza d’impresa;• credito immobiliare;• asset management e mercato dei capitali;• sistema dei pagamenti;• asset securitization.

Banca Carige S.p.A. - Cassa di Risparmio di Genova e ImperiaBanca Carige S.p.A. - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia

CarigeCarige Assicurazioni S.p.A. Assicurazioni S.p.A.

Carige Vita Nuova S.p.A.Carige Vita Nuova S.p.A.

91,93%91,93%

92,81%92,81%

Immobiliare Ettore Immobiliare Ettore VernazzaVernazza S.p.A. S.p.A.

ColumbusColumbus Carige Immobiliare S.p.A. Carige Immobiliare S.p.A.99,98%99,98%

90,00%90,00%

Cassa di Risparmio di Carrara S.p.A.*Cassa di Risparmio di Carrara S.p.A.*

Cassa di Risparmio di Savona S.p.A.Cassa di Risparmio di Savona S.p.A.

Centro Fiduciario C.F. S.p.A.Centro Fiduciario C.F. S.p.A.

Frankfurter Bankgesellschaft AGFrankfurter Bankgesellschaft AG47,50%47,50%

76,93%76,93%

95,90%95,90%

FondazioneFondazioneCR Genova eCR Genova e

ImperiaImperia

Galeazzo S.r.l. Galeazzo S.r.l. 100,00%100,00%

100,00%100,00%

100,00%100,00%

Ligure Leasing S.p.A.Ligure Leasing S.p.A.

Immobiliare Immobiliare CarisaCarisa S.r.l. S.r.l.

Attività strumentaliAttività strumentaliAttività fiduciariaAttività fiduciaria Attività assicurativaAttività assicurativaAttività bancariaAttività bancaria Attività finanziariaAttività finanziaria

20,00%20,00%

Gru

pp

o B

an

ca C

ari

ge

Gru

pp

o B

an

ca C

ari

ge

CDCCDC WestLBWestLB La La BasileseBasilese ElEl Monte Monte AltriAltriazionistiazionisti

43,37%43,37% 11,02%11,02% 7,76%7,76% 5,63%5,63% 2,31%2,31% 25,68%25,68%

0,02%0,02%

10% detenuto a titolo di azioni proprie.10% detenuto a titolo di azioni proprie.

60,00%60,00%Argo Argo FinanceFinance One S.r.l. One S.r.l.

CattolicaCattolicaass.niass.ni

2,00%2,00%

GefipGefipHoldingHolding

2,23%2,23%

1,25% detenuto a titolo di azioni proprie.1,25% detenuto a titolo di azioni proprie.

CarigeCarige AssetAsset Management SGR S.p.A.* Management SGR S.p.A.*99,50%99,50%

0,50%0,50%

aggi

ornat

o al

26.

04.2

004

Assi90 S.r.l. Assi90 S.r.l.

37,50%37,50%

22,50%22,50%

Banca del Monte di Lucca S.p.A.Banca del Monte di Lucca S.p.A.54,00%54,00%

60,00%60,00%PriamarPriamar FinanceFinance S.r.lS.r.l.*.*

CaricarraraCaricarrara Holding S.p.A.* Holding S.p.A.*100,00%100,00%

90,00%90,00%

Agenti assicurativiAgenti assicurativi

controlla le agenzie assicurative:controlla le agenzie assicurative:- AG S.r.l. (100%)- AG S.r.l. (100%)- Savona 2000 S.r.l. (80%)- Savona 2000 S.r.l. (80%)- Assimilano S.r.l. (60%)- Assimilano S.r.l. (60%)

(*) Società per le quali si è in attesa di autorizzazione all’inserimento nel perimetro del Gruppo Bancario Carige.

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1.5.3. Assetto organizzativo e reteterritoriale

La struttura aziendale è organizzata con loscopo di:• ottimizzare la spinta commerciale delle

strutture centrali e periferiche, sia in fase dipromozione e collocamento dei prodotti edei servizi, sia in fase di assistenza allaclientela;

• garantire l’efficienza operativa dellestrutture, in ottica di ottimizzazione dei costi.

Essa si articola in:• struttura centrale, costituita dalla Direzione

Generale, dalle Vice Direzioni GeneraliMercato, Amministrazione e Risorse e daFunzioni di Staff. Il principio informatore èquello di snellire la struttura sia a livelloverticale che orizzontale, liberando risorseda destinare al mercato;

• struttura periferica, composta da Aree e Politerritoriali e Filiali. L’articolazioneorganizzativa della rete tradizionale poggiasulla razionalizzazione della crescitaterritoriale, organizzata secondo segmenti diclientela (private, affluent, mass market,medium e large corporate, small business);

• canali distributivi alternativi, suddivisi incanali remoti (internet banking, call center) ecanali mobili (agenti assicurativi e agentiimmobiliari).

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1.6. Disegno strategico

Carige, per realizzare la propria missione, attuastrategie che mirano al perseguimento disoluzioni e di comportamenti economicamenteefficienti, che nel contempo risultino responsabilisocialmente verso la comunità ed il territorio diriferimento.Il Piano strategico 2002-2004 si sviluppa conriferimento a sette diversi profili: mercato,merger & acquisition, capital management,finanza, organizzazione e risorse umane,information & communication technology (I&CT),rapporti internazionali.Tali profili vengono portati alla realizzazioneattraverso la definizione di specifici progettiattuativi.

Profilo mercato: a livello di Gruppo vieneperseguita la creazione di un sistema distributivomulticanale integrato, che poggi, oltre chesull’espansione fisica dei punti vendita, anchesullo sviluppo della tecnologia ed in particolaredi internet, per consentire alla clientela diinteragire con la Banca in qualunque momento,attraverso il canale preferito ed ovunque si trovi.Obiettivo del Gruppo è quello di mantenereuna elevata e diversificata copertura delle areedi business, attraverso l’offerta di una ampiagamma di prodotti di tipo bancario, finanziario,previdenziale ed assicurativo.I progetti di bancassicurazione(commercializzazione dei prodotti assicurativitramite gli sportelli del Gruppo) e diassicurbanca (vendita da parte degli agentiassicurativi di prodotti finanziari e bancari)costituiscono il cardine delle politiche di venditaincrociata dei prodotti bancari e assicurativi.Particolare attenzione viene inoltre posta allosviluppo del Fondo Pensione Aperto Carige;

profilo merger & acquisition: il Gruppo, al fine dipotersi misurare alla pari con altri playernazionali ed internazionali e di cogliere tutte leopportunità possibili, intende espandersiulteriormente, sia come polo aggregante neiconfronti di altre realtà bancarie di piccole emedie dimensioni, sia come acquirente di ramidi azienda di banche e/o gruppi bancari cheintendessero dismettere parte della propria rete

in relazione ai processi di ristrutturazione incorso.

profilo capital management: la Banca si ponel'obiettivo di mantenere su livelli adeguati i ratiosdi vigilanza, sia rafforzando il capitale di base,sia introducendo, nei limiti consentiti, formesecondarie di patrimonializzazione (prestiti aivari livelli di subordinazione). In terminiquantitativi si punta ad allineare i coefficientipatrimoniali a quelli prevalenti nelle banchemeglio capitalizzate e che per questo godono dimigliori valutazioni da parte delle società dirating;

profilo finanza: l’attività della finanza,considerata una vera e propria area di business,oltre a fornire il tradizionale supporto finanziarioe di liquidità alla rete ed a sviluppare l’attività ditrading della Sala Mercati, si concentra semprepiù sul risparmio gestito. La recente costituzionedella Carige AM SGR rientra nella strategia disviluppare autonomamente i prodotti dirisparmio gestito;

profilo organizzazione e risorse umane: ilGruppo Carige è divenuto progressivamentemulticulturale attraverso l’inserimento continuodi persone provenienti da altre regioni e da altrerealtà bancarie; la diversità culturalerappresenta per Carige un fattore critico disuccesso su cui investire. Sotto il profilodell’organizzazione, il Gruppo Carige proseguenel processo di cambiamento per mantenerecostantemente adeguato il proprio modelloorganizzativo alle esigenze di un mercato incostante evoluzione. In particolare si ritienecruciale presidiare il cambiamento organizzativoattraverso il continuo miglioramentodell’efficienza delle strutture di governo esupporto a beneficio dell’efficacia della retedistributiva;

profilo information & communication technology:la crescita dell’I&CT, in ottica internet based, èconsiderata determinante per il miglioramentodell’efficienza del Gruppo, nel senso dimassimizzazione dell’efficienza e semplificazioned’uso del supporto informatico,razionalizzazione dei processi produttivi edinformativi, indirizzo della costruzionedell’architettura di tutto il sistema informaticointerno e periferico;

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profilo rapporti internazionali: in presenza di unprocesso ormai avviato ed irreversibile verso lacostituzione di un unico mercato economico efinanziario europeo, gli accordi dicollaborazione internazionali, in particolarequelli sviluppati con i soci stabili dell’azienda,sono destinati a dare vita ad una strategiacomune che operi nel senso di salvaguardare lecomuni matrici istituzionali, di radicamentoterritoriale e di presenza capillare, nell’ottica dipresidiare congiuntamente il mercato e porre lebasi per eventuali accordi di integrazionesocietaria;

1.7. Piano programmatico

In attuazione del Piano Strategico 2002-2004sono state individuate alcune linee guida conl’obiettivo di orientare l’attività in modo mirato,responsabilizzare le risorse interne e garantireun adeguato livello di controllo sia dei risultati,sia del rispetto dei valori e della missione. Talilinee guida possono così sintetizzarsi:- per lo sviluppo del territorio e l’integrazione

nel tessuto sociale locale, la Banca intendemantenere la propria posizione di mercatonelle aree tradizionali e consolidare lapropria presenza nelle aree di più recenteinsediamento, mediante la completaintegrazione delle filiali recentementeacquisite da altri gruppi bancari e il loroprogressivo allineamento ai livelli diproduttività della rete storica;

- per la soddisfazione degli azionisti, si rendenecessario realizzare ulteriori sinergie con leBanche e le Assicurazioni controllate; inparticolare la collaborazione con questeultime si estrinsecherà attraverso il“Progetto Assurbanca”, che mira allarealizzazione di sinergie di tipocommerciale con la rete agenziale;

- la soddisfazione della clientela saràperseguita mediante la completasegmentazione e l’estensione dei moduliprivate e corporate alla generalità dellaclientela;

- lo sviluppo dei canali distributivi alternativimediante la diffusione dell’e-banking tra laclientela e la compiuta adozione delmodello di banca multicanale consentirà alcliente di utilizzare al meglio i servizi dellaBanca e contemporaneamente favorirà una

più elevata qualificazione del personale,che verrà sgravato dei compiti a minorvalore aggiunto;

- la gratificazione del personale avverràvalorizzando in misura adeguata ledifferenti professionalità e competenzepresenti nel Gruppo.

1.8. Scelte qualificanti

Per la realizzazione delle linee guida strategiche,nel 2003 Carige ha sviluppato specifici progettiche hanno attraversato trasversalmente i diversiprofili di crescita.

Profilo mercato: i 42 sportelli ex Capitaliaacquisiti con decorrenza 31 dicembre 2002risultano pienamente integrati nella retetradizionale, che nel 2003 ha registrato ancheun’espansione per via interna mediantel’apertura di due sportelli (a Monza e a Genova)e consta quindi attualmente di 393 filialidistribuite in 12 regioni italiane. L’orientamentoai segmenti di clientela ha determinato l’avvio dialtri quattordici distretti di consulenza allaclientela privata ad alto profilo finanziario(Veneto 1, Torino, Vercelli, Alessandria, Cuneo,Perugia, Latina, Sora, Ascoli Piceno ed Ancona,Sicilia 2, Parma, Modena, Piacenza), che hannoportato a 36 il numero dei distretti nei qualioperano 93 consulenti. Il servizio di consulenzafinanziaria alle imprese, presente in Liguria,Toscana e Lombardia, nel corso del 2003 èstato avviato anche in Piemonte, Emilia Veneto eMarche e consta di 75 consulenti attivi in 36distretti.Una delle linee portanti dello sviluppo delGruppo è costituita dall’integrazione fra la retebancaria e la rete assicurativa; al fine diproseguire con maggiore incisività nel processo,è stato varato un nuovo progetto denominato“Insieme di più”, volto a regolamentare irapporti tra agenti assicurativi e sportelli bancarie contestualmente, sono stati delineati alcuniprodotti dedicati, da offrire alla clientelapresentata dalla rete assicurativa. Il costante esistematico interscambio di informazioni econtatti fra le due reti è alla base di questomodello, che si propone di sviluppare sia ilcollocamento di prodotti bancari e strumentifinanziari presso la clientela della reteassicurativa (c.d. assurbanca), sia l'attività diconsulenza assicurativa specialistica in favore

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della clientela della rete bancaria (c.d.bancassicurazione).

Profilo merger & acquisition: la descrittaoperazione di acquisizione della Cassa diRisparmio di Carrara, oltre a rafforzare lapresenza del Gruppo Carige sul mercatonazionale, rientra nell’ambito del profilo e delleconnesse strategie di merger & acquisition,rispondendo ai requisiti target di investimentoche il Gruppo Carige ha fissato nelle Lineestrategiche per il triennio 2001-2004: si trattainfatti di una banca retail, medio-piccola,collocata prevalentemente nel centro-norddell’Italia, con forte radicamento sul territorio diriferimento, con outsourcing dei sistemi diInformation & Communication Technology econ le potenzialità per l’ulteriore ampliamentoed arricchimento della gamma dei prodottiofferti.

Profilo capital management: per assecondare esostenere il processo di espansione a livello diGruppo, il Consiglio di Amministrazione dellaBanca, in parziale attuazione delle delegheconferitegli dall’Assemblea straordinaria degliazionisti del 10 settembre 2003, ha deliberatoun aumento di capitale a pagamento mediantel’offerta in opzione di azioni ordinarie, azioni dirisparmio ed obbligazioni subordinate ibrideconvertibili. L’offerta, svoltasi nell’ultimotrimestre dell’anno, è risultata interamentesottoscritta, determinando un apporto di nuovimezzi di oltre 306 milioni di euro.

Profilo finanza: attesa la necessità disemplificare la catena distributiva dei prodottidel risparmio gestito Banca Carige ha costituito,nel luglio 2003, la propria società di gestionedel risparmio, Carige AM SGR. Ciò consentiràdi integrare la struttura del Gruppo con un polodi competenze nella gestione del risparmio,realizzando in autonomia i prodotti e i servizi dirisparmio per recuperare redditività e contenerei costi per la clientela.La società, avente un capitale sociale di5.200.000 euro, detenuto per il 99,5% daBanca Carige e per lo 0,5% da Carige VitaNuova, ha ottenuto l’autorizzazione ad operaredalla Banca d’Italia nel gennaio 2004.Oltre ad istituire propri fondi comuni aperti, laSGR provvederà alla loro gestione,amministrazione e distribuzione. Gestirà inoltreGPM, GPF e fondi pensione, oltre ad una quotadi portafoglio di proprietà del Gruppo Carige.

In prospettiva un’ulteriore area di attività saràrappresentata dalla creazione di “fondi di fondi”e dallo sviluppo delle GPM per clientelaistituzionale, con particolare riferimento alleFondazioni bancarie. La Banca depositaria deifondi sarà Banca Carige.

Profilo organizzazione e risorse umane: al finedella massimizzazione dell’efficaciacommerciale, è proseguito il processo disnellimento della struttura centrale, in favoredella rete. In questo contesto la politica diformazione del personale, soprattutto negliultimi tempi, è divenuta cruciale alla luce delrapido processo di espansione in ambitonazionale e della necessaria azione di diffusionedi una cultura comune, contestuale allavalorizzazione delle diverse peculiarità edesperienze presenti in Carige.Nell’ambito di questo profilo, importante è statal’adozione da parte di Carige, nell’esercizio, delCodice Etico, espressione dei valori e deiprincipi di comportamento che la Bancariconosce, accetta e condivide, in armonia congli standards più evoluti di corporategovernance.Lo sviluppo conseguito dal Gruppo Carige negliultimi anni è stato accompagnato dallarevisione dell’assetto strutturale ed organizzativodella Banca, avvenuta con decorrenza 1°maggio 2003. Il vertice della struttura direttivarisulta ora costituito dalla figura del DirettoreGenerale (posizione ricoperta da AlfredoSanguinetto), in sostituzione dell’AmministratoreDelegato; in luogo delle precedenti due ViceDirezioni Generali (Amministrazione e Mercato),sono state individuate tre Vice DirezioniGenerali (Amministrazione, Risorse e Mercato),alle quali sono preposti, rispettivamente,Giovanni Poggio, Carlo Arzani e Achille Tori.Inoltre, in coerenza con la prosecuzione delprocesso di crescita per via esterna, si è resonecessario l’affinamento della strutturaterritoriale di governo della rete commercialemediante la creazione di due nuove unitàorganizzativo-gestionali denominate PoloTerritoriale ed il riassetto di due Aree Territorialiesistenti.

Profilo information & communication technology(I&CT): l’impegno della Banca è stato rivolto aconsolidare il sistema informativo lungo treprincipali direttrici di sviluppo: manutenzione(correttiva e implementativa) dei sistemi esistenti;revisione e innovazione settoriale di processo e

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dei relativi sistemi informatici; revisione globaledel sistema informativo sulla base di nuovimodelli funzionali.

Profilo rapporti internazionali: in collaborazione,tra gli altri, con i soci CDC e Gefip Holding etenuto conto della centralità del tema delleinfrastrutture nell’ambito dei programmi diinvestimento nazionali e locali, già nel 2002 èstata costituita la società ILI – InfrastruttureLavori Italia SpA, la cui attività dovrebbeconsentire, al Gruppo Carige di sviluppare lestrategie di ricerca di nuovi spazi di business equindi ampliare le opportunità di creazione diredditività aziendale, con riferimento all’attivitàdi project financing. In questo contesto, il

Consiglio di Amministrazione, nella riunione del30 giugno 2003, ha deliberato l'assunzione delruolo di co-promotore, unitamente ad altripartners fra cui Gefip Holding SA e ILI SpA,nella presentazione di una proposta di finanzadi progetto per i collegamenti autostradali Orte-Venezia e Catania-Siracusa, nonché di unasemplice proposta di realizzazione, in attesa diulteriori elementi da parte degli Enti deputati,per il collegamento tra l'Autostrada A12 el'Autostrada A7 denominato "Gronda diLevante".

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2. RENDICONTO

PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DELVALORE

Il rendiconto è la parte del Bilancio Sociale voltaa fornire i dati relativi al conto economico,riclassificati in modo da evidenziare il processodi formazione del Valore Aggiunto (inteso comedifferenza tra valore della produzione e il totaledei consumi) e la sua distribuzione tra tutticoloro che, a vario titolo, hanno un rapporto di“scambio” con la Banca, in particolare idipendenti, gli azionisti, Enti ed Autonomielocali, lo stesso sistema Banca perl’accantonamento di risorse necessarie agli

investimenti produttivi, i clienti, i fornitori, lacollettività e l’ambiente.Il Valore Aggiunto così evidenziato rappresentala capacità della Banca di creare ricchezza edistribuirla tra i diversi stakeholder di riferimentodel contesto sociale in cui opera, nel rispettodell’economicità di gestione.

2.1. Dati significativi di gestione

Di seguito vengono evidenziati gli aggregati egli indicatori finanziari sintetici più significativiper esprimere l’andamento della gestione diriferimento della Banca Carige SpA.

2.1.1. Financial highlights

Importi in migliaia di euro2001 2002 2003

Totale attivo 12.835.474 14.393.818 14.653.054 Impieghi finanziari complessivi (clientela e banche) 8.593.452 9.998.481 10.189.830 Crediti verso clientela 7.471.152 8.634.899 9.247.098 Raccolta della clientela globale 19.448.498 21.623.253 22.792.850 - diretta (1) 8.099.615 9.236.484 10.025.750 - indiretta (2) 11.348.882 12.386.769 12.767.100 Patrimonio netto 1.332.833 1.369.723 1.606.028 Margine di interesse 308.823 303.306 324.658 Ricavi netti da servizi (3) 291.933 347.230 389.734 Margine di intermediazione 600.756 650.536 714.392 Spese amministrative 301.550 321.821 366.712 Risultato lordo di gestione 219.119 237.663 224.473 Risultato netto 103.545 104.818 106.199

(1) Voci 20 e 30 del passivo patrimoniale. (2) Risparmio gestito e titoli in custodia. (3) Inclusi i dividendi.

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2.1.2. Conto economico riclassificato

Importi in migliaia di euro2001 2002 2003

MARGINE DI INTERESSE 308.823 303.306 324.658 Commissioni e proventi netti finanziari e di servizi 291.933 347.230 389.734 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 600.756 650.536 714.392 Oneri e spese di gestione 381.637 412.873 489.919 RISULTATO LORDO DI GESTIONE 219.119 237.663 224.473 Accantonamenti, rettifiche e riprese di valore 47.525 65.906 79.446 UTILE ORDINARIO 171.594 171.757 145.027 Utile al lordo delle imposte 184.474 183.718 168.034 RISULTATO NETTO 103.545 104.818 106.199

Nel 2003 il cambiamento di normativa fiscaleha tra l’altro eliminato i crediti d'imposta suidividendi contabilizzati per maturazione cheverranno incassati nel corso del 2004, pari a12,9 milioni. Al lordo di tale effetto, checomporterebbe un aumento dei ricavi netti daservizi (o commissioni e proventi netti finanziari edi servizi) a 402.634 mila, i principali aggregatieconomici risulterebbero rispettivamente pari a:margine di intermediazione 727.292 mila;

risultato lordo di gestione 237.373 mila; leimposte dell’esercizio, risultate pari a 67 milioni,sarebbero state pari a 79,9 milioni. L'aliquotafiscale media, pari al 39,9%, con lacontabilizzazione dei crediti d’impostarisulterebbe pari al 44,2%.Nel seguito, per evidenziare tale effetto, nei casiin cui si renda opportuno, verrà utilizzata unaconfigurazione degli aggregati economicidenominata pro forma (abbreviazione pf).

2.1.3. Stato patrimoniale riclassificato

Importi in migliaia di euro2001 2002 2003

Cassa e disponibilità 164.675 173.442 168.109 Crediti 8.097.050 9.265.508 9.379.480 Titoli non immobilizzati 3.073.997 2.732.488 2.774.716 Immobilizzazioni 984.808 1.345.593 1.394.069 Altre voci dell'attivo 514.944 876.787 936.680 Totale attivo 12.835.474 14.393.818 14.653.054

Debiti 9.751.314 11.033.522 11.165.014 Fondi a destinazione specifica 500.505 527.697 530.347 Altre voci del passivo 747.276 958.058 743.411 Fondi rischi bancari generali 5.165 5.165 - Passività subordinate 400.000 400.000 502.055 Patrimonio netto 1.431.213 1.469.376 1.712.227 Totale passivo 12.835.474 14.393.818 14.653.054

2.1.4. Indici gestionali e di borsa

Nelle pagine seguenti sono sintetizzati alcunisignificativi indicatori di gestione e di borsa,

relativi agli ultimi tre anni. In particolare, gliindicatori di gestione sono stati suddivisi in:

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• indicatori di diversificazione, che misuranol’incidenza dei ricavi diversi dalla gestionedenaro sul totale dei ricavi;

• indicatori di efficienza operativa, chemisurano il peso relativo dei costi sulvolume dei ricavi;

• indicatori di produttività, che misurano ivolumi medi di intermediato per dipendente;

• indicatori di efficienza allocativa, chemisurano l’incidenza dei crediti nonperforming sul totale degli impieghi;

• indicatori patrimoniali, che misurano ilgrado di copertura del patrimonio rispettoalle masse intermediate;

• indicatori reddituali, che misurano laredditività del capitale investito.

Indicatori gestionali

Valori percentuali2001 2002 2003

Diversificazione

a) Ricavi netti da servizi / Margine di intermediazione 48,6 53,4 54,6

b) Ricavi netti no trading / Margine di intermediazione 48,1 54,3 53,3

c) Commissioni nette / Margine di intermediazione 43,8 46,0 44,6

Efficienza operativa

a) Costi operativi / Margine di intermediazione (Cost income ratio ) 63,5 63,5 68,6

b) Cost income ratio rettificato (1) 60,3 59,6 62,7

c) Spese di personale / Margine di intermediazione 31,9 30,6 32,9

d) Ricavi netti no trading / Spese di personale 1,5 1,8 1,6

Produttività (migliaia di euro)

a) Impieghi a clientela (2) / Numero dipendenti medi 2.271 2.463 2.547

b) Raccolta globale da clientela (3) / Numero dipendenti medi 2.356 2.522 2.720

c) Utile netto / Numero dipendenti medi 31 30 29

Efficienza allocativa

a) Sofferenze / Impieghi lordi 2,7 2,7 3,3

b) Sofferenze / Impieghi netti 2,8 2,8 3,4

Patrimonialità

a) Patrimonio netto (4) / Impieghi lordi 23,2 20,5 22,8

b) Patrimonio netto (4) / Raccolta da clientela 22,4 20,0 21,3

Redditività

a) ROE (Return on equity ) (5) 7,8 7,7 6,6

b) ROAE (Return On Average equity) (6) 7,9 7,8 7,1

(1) Ratio rettificato sottraendo al numeratore e al denominatore le rettifiche di valore dei beni in leasing e per il 2003,considerando il venir meno del credito di imposta sui dividendi per maturazione percepiti dalle controllate, in relazione alcambiamento della normativa fiscale. (2) Al lordo delle svalutazioni. (3) Escluse le operazioni di pronti contro termine eprestito titoli. (4) Patrimonio netto escluso il risultato d'esercizio e comprensivo delle passività subordinate. (5) Utile nettorapportato ai mezzi propri a inizio anno. (6) Utile netto rapportato al patrimonio medio del periodo.

L’indice di diversificazione dei ricavi, misuratodal rapporto tra i ricavi netti da servizi ed ilmargine d’intermediazione, è pari al 54,6% adicembre 2003, valore in crescita sia rispetto al2002 (53,4%), sia rispetto al 2001 (48,6%).

Depurato dell’effetto del cambiamento dellanormativa fiscale, tale indice si attesterebbe al55,4%.

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Ricavi netti da servizi / MGN ITM

55,4%54,6%

48,6%

53,4%

0

200

400

600

800

2001 2002 2003 2003 pf

mili

oni d

i eur

o

45%

50%

55%

60%

RS MGN ITM Indice

Prendendo in considerazione la componente piùstabile dei ricavi da servizi, ovvero escludendo iprofitti e perdite da operazioni finanziarie, e nonconsiderando il cambio di normativa fiscale, ilrapporto sul margine d’intermediazione simantiene stabile a 54,1%, sui valoridell’esercizio 2002 (54,3%).

Ricavi da servizi no trading / MGN ITM

54,1%

53,3%

54,3%

48,1%0

200

400

600

800

2001 2002 2003 2003 pf

mili

oni d

i eur

o

44%46%48%50%52%54%56%

RS no trading MGN ITM Indice

L’indice di efficienza operativa (cost/incomeratio), rappresentato dal rapporto tra i costioperativi ed il margine di intermediazione,cresce dal 63,5% del 2002 e del 2001 al67,4% (depurato degli effetti del cambiamentodella normativa fiscale), in relazione aiconsistenti investimenti effettuati dalla Banca incorso d’anno, per l’integrazione degli sportelliacquisiti da Capitalia. Se, oltre a tenere contodegli effetti fiscali, l’indice viene depurato anchedelle rettifiche di valore dei beni in leasing, ilvalore per il 2003 si attesta al 62,7%, rispetto al59,6% del 2002 e al 60,3% del 2001.

Costi operativi / MGN ITM

67,4%68,6%

63,5% 63,5%

0

200

400

600

800

2001 2002 2003 2003 pf

mili

oni d

i eur

o

60%62%64%66%68%70%

Costi operativi MGN ITM Indice

L’incidenza delle sole spese di personale(rapporto tra le spese di personale ed il margined’intermediazione) è pari a dicembre 2003 al32,3%, anch’esso in crescita rispetto agli ultimidue anni (30,6% nel 2002 e 31,9% nel 2001)in conseguenza dell’assunzione del personaleacquisito con le filiali del Gruppo Capitalia.

Spese di personale / MGN ITM

32,3%32,9%

31,9%30,6%

0

200

400

600

800

2001 2002 2003 2003 pf

mili

oni d

i eur

o

29%30%31%32%33%34%

Spese di personale MGN ITM Indice

Il livello di produttività del personale, misuratosulla base delle masse gestite pro capite e dellaredditività pro capite, risulta in costanteaumento. A fine 2003 gli impieghi a clientelaper dipendente sono pari a 2,5 milioni (ugualeal 2002 e superiore ai 2,3 milioni del 2001).

Impieghi a clientela per dipendente

2,5

2,5

2,30

2.0004.0006.0008.000

10.000

2001 2002 2003

mili

oni d

i eur

o

2,12,22,32,42,52,6

Impieghi a clientela N. dipendenti Indice

La raccolta globale da clientela per dipendenteè pari a 2,7 milioni (2,5 milioni nel 2002 e 2,4milioni nel 2001).

Raccolta da clientela per dipendente

2,7

2,52,4

0

5.000

10.000

15.000

2001 2002 2003

mili

oni d

i eur

o

2,0

2,2

2,4

2,6

2,8

Raccolta da clientela N. dipendenti Indice

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L’indice di efficienza allocativa, dato dalrapporto tra sofferenze ed impieghi, è pari al3,3% a fine anno, superiore ai due anniprecedenti, quando si attestava su valori ancorpiù contenuti (2,7%).

Sofferenze / Impieghi lordi

3,3%

2,7%2,7%

02.0004.0006.0008.000

10.000

2001 2002 2003

mili

oni d

i eur

o

0,0%

1,0%

2,0%

3,0%

4,0%

Sofferenze Impieghi Indice

Il rapporto tra patrimonio netto ed impieghi nettia fine 2003 è pari al 22,8%, in aumentorispetto al 20,5% dell’anno precedente, inrelazione all’operazione di rafforzamentopatrimoniale effettuata nel 2003. Il patrimonioaziendale considerato per il calcolo dei questoindicatore e del seguente include i prestitisubordinati emessi dalla Banca.

Patrimonio netto / Impieghi netti

22,8%

20,5%

23,2%

02.0004.0006.0008.000

10.000

2001 2002 2003

mili

oni d

i eur

o

19%20%21%22%23%24%

Patrimonio Impieghi Indice

Il patrimonio include i prestiti subordinati.

Il patrimonio netto su raccolta da clientela, perlo stesso motivo ricordato sopra, manifesta unacrescita dal 20% del 2002 al 21,3% del 2003.

Patrimonio netto / Raccolta da clientela

21,3%

20,0%

22,4%

0

5.000

10.000

15.000

2001 2002 2003

mili

oni d

i eur

o

18%19%20%21%22%23%

Patrimonio netto Raccolta da clientela Indice

Il patrimonio include i prestiti subordinati.

La redditività del capitale investito (ROE) a fine2002 è pari al 6,6%, rispetto al 7,7% del 2002e al 7,8% del 2001. A fronte della crescitadell’utile netto, si è infatti verificata una crescitapiù che proporzionale del patrimonio, inrelazione all’operazione di rafforzamentopatrimoniale del 2003.

ROE (Utile / Patrimonio)

6,6%

7,7%7,8%

0

500

1.000

1.500

2.000

2001 2002 2003

mili

oni d

i eur

o

6,0%

6,5%

7,0%

7,5%

8,0%

Utile netto Patrimonio Indice

In termini medi, la redditività del capitaleinvestito (ROAE) è pari al 7,6%, in leggeradiminuzione rispetto al 7,8% del 2002 e al7,9% del 2001.

ROAE (utile netto / Patrimonio medio)

7,9% 7,8%

7,6%

0

500

1.000

1.500

2001 2002 2003

mili

oni d

i eur

o

7,5%

7,6%

7,7%

7,8%

7,9%

Utile netto Patrimonio medio Indice

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Gli indicatori di borsa misurano invece la performance dell’azione ordinaria Carige.

Indicatori di borsa (con riferimento alle sole azioni ordinarie)

2001 2002 2003

a) Prezzo medio (euro) (1) 1,831 1,947 2,491

b) Dividendo per azione (euro) (1) 0,0723 0,0723 0,0723

c) Earning per Share (EpS) (euro) 0,101 0,103 0,095

d) Price/Earning (P/E) 18,05 18,96 26,11

e) Price/Book value (P/BV) (2) 1,40 1,45 1,73(1) I valori ante 2002 sono pro forma, ricostruiti per adeguarsi al nuovo capitale sociale, espresso in euro, in relazioneall'introduzione della nuova valuta europea. In particolare, contemporaneamente alla conversione in euro del capitalesociale, è stato realizzato un frazionamento delle azioni che è risultato nella sostituzione di ogni vecchia azione del valorenominale di lit. 10.000 con 5,18 azioni del valore di 1 euro ciascuna. In conseguenza di ciò dal 1° gennaio 2002 il numerodelle azioni è passato da 197.017.340 a 1.020.549.614. (2) Dal calcolo del patrimonio necessario a determinare il BookValue è stato escluso il prestito subordinato.

Gli indicatori di borsa della Banca, presi ariferimento nell’analisi della performance deititoli delle società quotate, evidenziano neltempo un tendenziale miglioramento. Sisottolinea che tali indici fanno riferimentoesclusivamente alle azioni ordinarie Carige SpA.In dettaglio:

• l’Earning per Share (EpS), dato dal rapportotra l’utile netto ed il numero delle azioni, èpari a 0,095 euro, in diminuzione rispettoagli 0,103 euro del 2002 ed agli 0,101euro del 2001, in conseguenzadell’operazone di aumento di capitale;

• il Price/Earning (P/E), dato dal rapporto trail prezzo delle azioni e l’utile netto perazione è cresciuto significativamente neltempo, da 18,05 euro del 2001 a 23,94euro del 2003;

• il Price/Book Value (P/BV), dato dalrapporto tra il prezzo delle azioni ed il loro

valore teorico di libro è cresciuto nei tre annida 1,40 a 1,73 euro.

2.2. Prospetto di determinazione delValore Aggiunto

I dati utilizzati in questa sezione sono assuntidirettamente dal bilancio di esercizio, redattonel rispetto delle norme civilistiche e verificatodagli organi di amministrazione e controllo dellaBanca, nonché certificato dalla società direvisione incaricata.La determinazione del Valore Aggiunto lordo,ovvero di quanto la Banca produce in termini didifferenza tra ricavi e consumi, al lordo dellerettifiche nette, costituisce l’anello dicongiunzione tra i dati economici, finanziari ecivilistici e la rendicontazione sociale.

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CONTO ECONOMICO DELLA PRODUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO (1)

Importi in migliaia di euro. 2001 2002 2003 pf

RICAVIInteressi attivi, commissioni attive ed altri ricavi 917.166 932.855 972.486

1. TOTALE PRODUZIONE LORDA 917.166 932.855 972.486CONSUMI

-316.410 -282.319 -245.194Altre spese amministrative -83.660 -94.269 -100.761

-47.762 -65.983 -79.5532. TOTALE CONSUMI -447.832 -442.571 -425.5083. VALORE AGGIUNTO LORDO 469.334 490.284 546.978

Rettifiche /riprese di valore su immobilizzazioni -79.850 -90.975 -123.100di cui: su immobilizzazioni finanziarie 237 77 107

4. VALORE AGGIUNTO NETTO 389.484 399.309 423.878Costo del lavoro -191.935 -199.388 -234.968Elargizioni ed oneri per servizi di tesoreria -4.079 -4.153 -4.546Imposte e tasse indirette e patrimoniali -21.876 -24.011 -26.437Proventi straordinari 15.468 14.559 30.029Oneri straordinari -2.588 -2.598 -7.022

5. RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 184.474 183.718 180.934Variazione del f. rischi bancari generali - - 5.165Accant. a riserva di concentrazione - - - Imposte sul reddito d'esercizio -80.929 -78.900 -79.900

6. RISULTATO D'ESERCIZIO 103.545 104.818 106.199

(1) Redatto sulla base del prospetto sintetico ABI/IBS di determinazione del valore aggiunto. Fonte Bilanci.

Interessi passivi, commissioni passive, perdite da operazioni finanziarie ed altri oneri di gestione

Rettifiche /riprese di valore su crediti, titoli ed altri accantonamenti

Nel 2003 il valore aggiunto prodotto dallaCarige, al lordo delle rettifiche e neutralizzandogli effetti del cambiamento di normativa fiscale,è stato pari a 547 milioni, in aumento sull’annoprecedente di 56,7 milioni (11,6%). Il risultato èstato determinato sia dall’espansione dei ricavi(interessi attivi, commissioni attive ed altri ricavi),cresciuti di 39,6 milioni (4,2%) a 972,5 milioni,sia dalla diminuzione dei consumi (interessipassivi, commissioni passive, perdite daoperazioni finanziarie, altri oneri di gestione,altre spese amministrative, rettifiche nette divalore su crediti e su titoli, ed altriaccantonamenti), diminuiti dai 442,6 milioni del2002 ai 425,5 milioni di fine 2003 (-3,9%).

2.3. Prospetto di riparto del ValoreAggiunto

Il Valore Aggiunto lordo prodotto dalla Banca sidistribuisce tra i diversi stakeholders, ovvero tuttiquei soggetti che a vario titolo hanno uninteresse legittimo nei confronti dell’azienda,quali risorse umane dipendenti, soci, sistemaimpresa, sistema enti – istituzioni (Stato),collettività e ambiente.

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RIPARTO DEL VALORE AGGIUNTO LORDO E SUA DISTRIBUZIONE (1)

Importi in migliaia di euro. 2001 2002 2003 pf

1. RICAVI 917.166 932.855 972.4862. CONSUMI -447.832 -442.571 -425.5083. VALORE AGGIUNTO LORDO 469.334 490.284 546.978

Ripartito tra:

A. SOCI 73.786 75.192 83.563Dividendi pagati a Fondazione 41.700 38.900 43.991Dividendi pagati ad altri soci 32.086 36.292 39.572

B. RISORSE UMANE 191.935 199.388 234.968Costo del lavoro 191.935 199.388 234.968

C. SISTEMA ENTI / ISTITUZIONI 102.805 102.911 106.337Imposte e tasse indirette e patrimoniali 21.876 24.011 26.437Imposte sul reddito d'esercizio 80.929 78.900 79.900

D. COLLETTIVITA' E AMBIENTE 4.079 4.153 4.546Elargizioni ed oneri per servizi di tesoreria 4.079 4.153 4.546

E. SISTEMA IMPRESA 96.729 108.640 117.564

79.850 90.975 123.100

16.879 17.665 -5.536

VALORE AGGIUNTO LORDO 469.334 490.284 546.978(1) Redatto sulla base del prospetto definito da ABI/IBS. Fonte Bilanci.

Proventi e oneri straordinari / Riserve non distribuite e variazione del Fondo rischi bancari generali

Accantonamenti, Rettifiche / Riprese di valore su immobilizzazioni

Distribuzione del Valore Aggiunto nel 2003

Collettività e ambiente0,8%

Sistema Enti / Istituzioni19,4%

Sistema Impresa21,5%

Soci15,3%

Risorse Umane43,0%

Distribuzione del Valore Aggiunto

-50

100150200250

RisorseUmane

Enti /Istituzioni

Sistemaimpresa

Soci Collettività

mili

oni

2001 2002 2003 pf

Dall’analisi dei dati del 2003 si evince che:• il 45% del valore aggiunto è attribuito alle

risorse umane (235 milioni), di cui 153,7milioni sotto forma di salari, 42,9 milionisotto forma di oneri sociali e 27 milionisotto forma di TFR e di trattamenti diquiescenza. La quota di valore aggiuntodestinata alle risorse umane risulta

decisamente superiore rispetto a quella del40,7% dello scorso anno in relazioneall’assunzione, avvenuta con decorrenza 1gennaio 2003, di 371 dipendenti dellefiliali del Gruppo Capitalia acquisite sulfinire del 2002. In termini assoluti l’importodestinato alle risorse umane è salito da191,9 milioni del 2001 a 235 milioni del2003;

• il 21,5% è di pertinenza del sistemaimpresa per accantonamenti, rettifiche/riprese di valore su crediti eimmobilizzazioni, oneri e proventistraordinari ed avanzo riserve. Tale quotanon varia significativamente nel tempo,essendo stata pari al 22,2% nel 2002 e al20,6% nel 2001. In termini di importi, alsistema impresa sono stati destinati 117,6milioni a fine 2003 contro 96,7 milioni nel2001;

• il 19,4% è destinato al sistema Stato sottoforma di imposte e tasse , sugli stessi livellidel 2002 (21%) e del 2001 (21,9%).L’importo è cresciuto nei tre anni da 102,8milioni del 2001 a 106,3 milioni del 2003;

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• il 15,3% (la stessa quota del 2002 e il15,7% nel 2001) è attribuito agli azionistisotto forma di dividendi; in particolare laquota di valore aggiunto destinata allaFondazione è calata dall’8,9% del 2001all’8% del 2003 mentre quella destinataagli azionisti diversi dalla Fondazione nel2003 è risultata pari al 7,2% (7,4% nel2002 e 6,8% nel 2001); in termini assolutiai soci sono stati destinati 83,6 milioni nel2003 rispetto ai 73,8 milioni del 2001;

• lo 0,8%, (in linea con il biennioprecedente), è assegnato alla collettività edall’ambiente.Si tenga conto, a tal proposito, che laBanca, in quanto datore di dividendiall’azionista Fondazione, indirettamentedestina alla collettività un volume dielargizioni assai più consistente; nel 2003la Banca ha pagato alla Fondazione

dividendi per 44 milioni. La Fondazione asua volta ha liquidato alla collettività 16,4milioni sotto forma di beneficenza ed altreliberalità. Erede della tradizionale attivitàfilantropica esercitata per un secolo emezzo dalla Cassa di Risparmio di Genovae Imperia, secondo una peculiarità “tuttaitaliana” che ha visto sino a pochi anni fale Casse di Risparmio operarecontemporaneamente sul versante sociale ecreditizio, la Fondazione promuove,istituzionalmente, interventi a sostegno diragguardevoli iniziative nei settori dell’arte,della cultura, della ricerca scientifica, dellasanità, nonché in ambito socio-assistenziale.

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3. LA RELAZIONE DI SCAMBIOSOCIALE

La relazione di scambio sociale analizza i diversiaspetti dell’interscambio tra la Banca ed ilcontesto in cui opera. Rappresenta, da un lato,il rendiconto del modo in cui essa si relazionacon i propri collaboratori (risorse umane), conun’unica identità di stile e di comportamento;dall’altro lato, le interazioni che essa vivequotidianamente con i propri interlocutoriesterni che esprimono e rappresentano ilcontesto sociale (soci, clienti, fornitori, sistemafinanziario ed altre istituzioni, Stato/enti locali,collettività intesa come persone, ambiente,media e comunità virtuale).In questo modo si mira a fornire una visionepuntuale, completa e trasparente dellacomplessa interdipendenza tra fattori economicie fattori sociali connaturati e conseguenti allescelte di intervento della Banca, in coerenza siacon i valori dichiarati, sia con le aspettativelegittime dei suoi stakeholder.

3.1. Banca e risorse umane

3.1.1. Linee politiche coerenti con ivalori di riferimento

La Carige, contestualmente alla sua espansionedimensionale, nel corso degli ultimi anni havisto il progressivo inserimento all’interno dellapropria struttura di persone provenienti da altrerealtà territoriali e bancarie.Le linee , rinvenibili anche nel Codice Etico, sucui la Banca fonda la propria azione nellerelazioni con le risorse umane, nellaconsapevolezza che esse sono un elementoindispensabile per l’esistenza, lo sviluppo ed ilsuccesso dell’impresa, sono le seguenti:• tutela della persona, della sua sicurezza e

della sua salute psico – fisica;• valorizzazione delle specificità personali,

culturali e professionali, all’interno di unsistema di valori condiviso;

• motivazione di tutti i soggetti coinvolti nellagestione aziendale, professionalizzati

attraverso un costante programma diaggiornamento e di formazione;

• riconoscimento delle pari opportunità di tuttii dipendenti.

3.1.2. Politica delle assunzioni

Come statuito dal codice Etico, nella scelta deipropri dipendenti la Carige si attiene a criteri dicorrettezza e buona fede, incentrando leselezioni sulla corrispondenza dei profili deicandidati alle esigenze aziendali, nel rispettodelle pari opportunità e senza discriminazioni disorta. Le prove sono strettamente legate allaverifica della sussistenza dei profili professionalirichiesti e delle caratteristiche personali epsicoattitudinali necessarie, nel rispetto dellasfera privata e delle opinioni dei candidati.In linea generale le assunzioni del personale inCarige avvengono mediante selezione. Essehanno assunto forme di sempre maggioresnellezza, per semplificare l’iter e per renderepiù efficiente l’individuazione delle miglioririsorse dando risposte immediate alle esigenzedi acquisizione di nuovo personale.Di solito le selezioni avvengono, a seconda deiprofili ricercati, sulla base di un primo screeningeffettuato da parte di una società specializzata odegli uffici specialistici della Banca, seguito poida una fase finale di valutazione da parte diesponenti aziendali.

Modalità di assunzione e contratti in essere

2002 2003

N° curricula ricevuti (a) 17.396 16.956 N° colloqui (b) 569 544 Q% (b/a) 3,3 3,2N° assunzioni (c) 65 19 Q% (c/a) 0,4 0,1Q% (c/b) 11,4 3,5

N° contratti formazione lavoro in essere 41 17 N° contratti a tempo determinato - - N° contratti a tempo indeterminato 3.471 3.742

3.1.3. Composizione del personale

Al 31/12/2003 il personale della Carige è paria 3.759 dipendenti, in aumento rispetto al datodi fine 2002 (3512), che però noncomprendeva i 371 dipendenti delle filiali exCapitalia, assunti con decorrenza 1 gennaio2003. A livello di Gruppo, il personale ècostituito da 4.731 dipendenti, di cui 4.354

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delle Società bancarie e 416 delle CompagnieAssicurative.

3.1.4. Rete di promozione finanziaria

Per la commercializzazione dei propri prodotti laBanca si avvale anche di una rete di canalimobili costituita da 290 agenti assicurativi dellaCompagnia controllata Carige Assicurazioni,dei quali 35 promotori finanziari.

3.1.5. Consistenza del personale

Negli uffici di sede lavorano 1.054 dipendenti(28% del totale), gli altri 2.705 operano sulmercato.In media, l’età dei dipendenti è di circa 43 annie l’anzianità di servizio di 18 anni.

Suddivisione per età

Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale

< 30 139 102 241 111 83 194 30-35 271 323 594 283 311 594 36-40 345 324 669 352 329 681 41-45 348 291 639 389 306 695 46-50 293 303 596 355 350 705 > 50 560 213 773 624 266 890 Totale 1.956 1.556 3.512 2.114 1.645 3.759

2002 2003

La distribuzione del personale per categoriacontrattuale è articolata in 46 dirigenti, 746quadri direttivi e 2.967 inquadrati nelle Areeprofessionali.

Titolo di studio dei dipendenti - anno 2003

2° Area 3° Area Quadri DirigentiProf.le Prof.le direttivi Totale

Totale dipendenti (a) 78 2.889 746 46 3.759 di cui: laureati (b) 626 206 18 850

Q. % (b/a) 0,0% 21,7% 27,6% 39,1% 22,6%

23%

59%

18% 0%

Laurea Diploma Licenza media Licenza elementare

3.1.6. Politiche delle pari opportunità

La Carige è particolarmente attenta alleproblematiche relative alle pari opportunità inogni ambito del rapporto di lavoro.Al 31 dicembre 2003 il personale maschile èpari a 2.114 unità e quello femminile a 1.645unità.Negli ultimi dieci anni la percentuale delledonne dipendenti della Banca è cresciuta dal40,6% al 43,8%.

Suddivisione organico per sesso

Uomini 1.956 55,7% 2.114 56,2%Donne 1.556 44,3% 1.645 43,8%Totale 3.512 100,0% 3.759 100,0%

2002 2003

3.1.7. Attività sociali

Un rilevante aspetto relativo alla socialità èrappresentato dalle attività promosse attraversoil Circolo dipendenti della Carige (CasanaClub), le cui iniziative sono estese anche aifamiliari ed al personale in quiescenza. I socipossono sia frequentare la sede del circolo,presso cui sono organizzati periodicamente corsie giochi, sia partecipare alle attività organizzatedalle varie sezioni in cui il circolo è articolato.

Suddivisione per inquadramento

Uomini Donne Totale Uomini Donne TotaleDirigenti 39 2 41 43 3 46 Quadri direttivi 466 141 607 569 177 746

3° Area Professionale 1.374 1.402 2.776 1.433 1.456 2.889 2° Area Professionale 77 11 88 69 9 78 Totale 1.956 1.556 3.512 2.114 1.645 3.759

2002 2003

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3.1.8. Aspetti solidaristici

Gli aspetti più rilevanti in questo campo sonocostituiti dalla presenza di un sistema diprevidenza integrativa e complementare e dacoperture assicurative per i rischi malattia einfortuni.In particolare, per il personale in servizio al30/11/1991 è operante il Fondo Integrativo diPrevidenza (FIP) che ha la finalità di garantireagli iscritti un trattamento pensionisticocomplessivo (INPS e FIP) pari al 75% dell’ultimaretribuzione pensionabile percepita dall’iscritto.L’integrazione a carico del FIP è calcolata su unmassimo di 35 anni di iscrizione e ridotta proquota per anzianità inferiori, con un minimogarantito. Il FIP eroga anche prestazioni indiretteo di reversibilità a favore dei superstiti deldipendente o del pensionato defunto. Inoltre ilFIP ha una significativa componente di naturaassicurativa, in quanto, ove si verifichi unainvalidità permanente e totale al lavoro o lamorte in servizio, eroga prestazioni ragguagliatead anzianità di iscrizione maggiorate.A seguito delle riforma apportata dalla L.335/1995 il Fondo ha ormai solo una funzioneintegrativa delle prestazioni INPS e non piùanche sostitutiva di esse, come in passato.Il Fondo nasce intorno alla metà degli anni '50con la forma di regolamento unilateraleaziendale. A partire dal 1988 il Regolamentoprende la forma di accordo sindacale. Con il Regolamento stipulato il 23/1/1992 il FIPè stato trasformato da Fondo “aperto” (a tutti idipendenti), a Fondo “chiuso” (destinato al solopersonale iscritto a tutto il 30/11/1991).Contestualmente è stata prevista l’introduzionedi una contribuzione a carico dei dipendenti inservizio e del personale in quiescenza.Si sottolinea che la politica gestionale del Fondoin Carige è sempre stata ispirata da criteri diprudenza e ha portato ad effettuareaccantonamenti di somme sufficienti persoddisfare le future obbligazioni.Con il Regolamento del 1992 le parti avevanopreso l’impegno di creare un sistema diprevidenza complementare per gli assunti a fardata dall’1/12/1991. Tale impegno si ètradotto, nel corso del 2001, in un’intesa con leOrganizzazioni Sindacali Aziendali che haconsentito di definire le regole attuative di talesistema di previdenza complementare. In sintesi,è stata prevista l’iscrizione dei dipendenti entrati

in Azienda successivamente al 1/12/1991 alFondo Aperto Carige, con una contribuzione acarico della Banca pari al 3,5% dellaretribuzione (percentuale applicata al personaleentrato in Azienda fino al 31/12/2003). Dettapercentuale è più elevata rispetto a quantopraticato, di norma, nel settore bancario e neglialtri comparti produttivi; ad essa si aggiungeuna contribuzione minima a carico deldipendente pari all’1% oltre al conferimento delTFR, secondo quanto previsto dalla Legge.

Fondo integrazione pensioni (migliaia €)

-

50

100

150

200

250

300

350

93

94

95

96

97

98

99

00

01

02

03

Sono inoltre aziendalmente presenti alcunepolizze assicurative che coprono i seguentirischi:- malattia del dipendente e dei componenti

del suo nucleo familiare. Questa polizza, ilcui premio è per oltre l’80% del suo valorea carico dell’Azienda, copre le spesesanitarie relative, in senso lato, agliinterventi chirurgici ed alle spese sanitarieper esami diagnostici con massimali elevati,costituendo un significativo complementodel Servizio Sanitario nazionale;

- infortuni professionali e non professionalidei dipendenti.Queste polizze, con premio a totale caricodella Banca, indennizzano il dipendente chesubisca un infortunio, in occasionedell’attività di lavoro, o al di fuori di essa,da cui derivi una invalidità permanente;

- inoltre, i dipendenti iscritti (secondo quantosopra detto) al Fondo aperto Carigegodono di una ulteriore polizza, con premioa totale carico della Banca, che copre ilrischio di gravi invalidità e di morte.

3.1.9. Comunicazione interna

Al fine di coinvolgere l’intero personale,all’interno della Banca la comunicazione risultaparticolarmente snella; ciò permette una

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maggiore partecipazione delle persone, cherisultano più motivate e, quindi, in grado diintraprendere azioni per raggiungere uno scopocomune (gli obiettivi aziendali).I canali virtuali di comunicazione, in particolare,hanno acquistato un ruolo sempre più efficaceed efficiente, in termini di immediatezza,completezza ed economicità. Da ognipostazione di lavoro è possibile accedere allarete telematica aziendale intranet ed alla postaelettronica.Circolari interne, rassegna stampa, normativa,siti web a tema finanziario ed economico sonostrumenti di facile ed esaustiva informazione.Carige Notizie è l’House Organ di Gruppo cheviene distribuito a tutti i dipendenti ed aipensionati. Il periodico tratta sia argomentitecnici sia argomenti di carattere culturale,hobby dei dipendenti, iniziative ed eventi dellavita aziendale di particolare interesse. Carigenotizie è inoltre uno strumento informativo perquanto attiene ai movimenti del personale nelleAziende bancarie del Gruppo.Una volta all’anno viene organizzata laConvention aziendale che costituisce unimportante momento di incontro e di riflessioneper tutto il personale direttivo del Gruppo.

3.1.10. Relazioni sindacali econflittualità

Le relazioni sindacali in Carige sonocaratterizzate da un clima costruttivo che siesprime in un aperto confronto sulle diverseproblematiche, nel pieno rispetto dei diversiruoli e punti di vista. I confronti sono finalizzati asviluppare un franco confronto di opinioni suivari aspetti tecnico-gestionali che il CCNLdemanda, per l’appunto, al confrontoaziendale, dal momento che entrambe le partisono consapevoli che solo il contributo diciascun soggetto coinvolto può assicuraresoluzioni in grado di fronteggiare una realtà inforte evoluzione come l’attuale.Per quanto riguarda il confronto sindacale del2003, non sono emerse tematiche caratterizzateda un significativo livello di conflittualità: irapporti Azienda-Sindacato, infatti, hannointeressato essenzialmente gli adempimenti diinformativa/confronto con le Sigle Sindacaliprevisti dal vigente CCNL (sistema incentivante,formazione del personale, organici, ecc.).La parte normativa del CCNL 11/7/1999 èscaduta il 31/12/2001 mentre la parte

economica - rinnovata con accordo in data4/4/2002 - è scaduta il 31/12/2003.Nel corso degli ultimi mesi del 2003, le OO.SS.hanno sottoposto la piattaforma per il rinnovocontrattuale ai lavoratori che, a largamaggioranza, l’hanno approvata.Successivamente, nel mese di novembre del2003, la piattaforma è stata presentataufficialmente all’Associazione di categoria.Le trattative per il rinnovo contrattuale sonoiniziate solo molto recentemente, e pertanto ilconfronto è ancora in una fase interlocutoria.

Iscrizioni sindacali

55%

45%

OO.SS. Confederali OO.SS. Autonome

3.1.11. Formazione e valorizzazione

Per garantire la massima professionalità ecompetenza dei dipendenti, la Carige ne cural’aggiornamento e la formazione, nell’interessedell’azienda e della posizione di lavoro deisingoli. Tale consapevolezza, riaffermata nelCodice Etico, ha informato i programmiformativi anche nell’esercizio 2003 attraversoun’offerta ampia ed articolata di percorsiformativi differenziati, promuovendo numeroseiniziative nell’ottica di rafforzare il concetto di“orientamento al cliente” e volte a favorire esviluppare in azienda la cultura della “cortesia”.La Banca dispone di un centro di formazione,creato nel 1987, derivante dal precedenteufficio addestramento e formazione, giàesistente all’interno della Banca a partire dallametà degli anni ’70. Il centro è composto dadieci aule, alcune delle quali attrezzate construmentazione informatica, e da uno sportellosimulato, che riproduce la realtà dell’agenzia alfine di permettere ai neo-assunti di entrare nelcontesto operativo con estrema efficacia.Accanto al tradizionale sistema di erogazionedei corsi di formazione in aula, si sonorecentemente affiancati nuovi processi formativie modalità di erogazione, introducendo peralcuni corsi soluzioni didattiche integrate d’aulae di formazione a distanza, attraverso l’utilizzo

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di nuove tecnologie. L’acquisto di unapiattaforma di e-learning ha consentito sisomministrare contenuti didattici fruibilidirettamente dal proprio posto di lavoro edapprocciare logiche di apprendimentocollaborativo, attraverso la creazione di specificiforum di discussione su tematiche oggetto deicorsi, intervallati o seguiti da successivi modulid’aula, atti a diffondere in azienda una logica dilearning organization. In questo primo anno ipercorsi formativi strutturati attraverso questocanale hanno coinvolto 1.304 partecipanti perun totale di 1.782 giornate.La consapevolezza che la soddisfazione delcliente rappresenti per il Gruppo uno deiprincipali obiettivi, si sono intensificate esviluppate iniziative che si possono definire dinatura “relazionale/commerciale”. Talitematiche hanno coinvolto 927 partecipanti in1.598 giornate di formazione.Per limitare il disagio logistico dei dipendenti enel contempo contenere tempi e costi dierogazione, visto il continuo sviluppo territorialedella Banca, si è ampliata l’offerta diformazione decentrata presso i Poli ormaiconsolidati di Milano, Roma, Palermo Savona(presso Cassa di Risparmio di Savona) e Lucca(presso Banca del Monte di Lucca).È continuata la formazione a sostegno dellefiliali di più recente acquisizione, per fornire aidipendenti le opportune conoscenze proceduralie per favorire il processo di integrazione. Inparticolare, nei primi mesi dell’anno, sono staticoinvolti tutti i nuovi dipendenti delle filialiCapitalia acquisite, per un totale di 995giornate di formazione.

Inoltre sono stati organizzati corsi volti allaformazione manageriale, corsi in materia disicurezza e, da ottobre, la nuova edizione delBanking and Financial Diploma. Quest’ultima èla maggiore iniziativa di formazione a distanzain Italia promossa dall’ABI, a cui la Banca haaderito con l’iscrizione, all’edizione 2003, di 21dipendenti del Gruppo che sono andati adaffiancarsi ai partecipanti delle altre due edizioniin atto. Si tratta di un Master in Tecnica eGestione Bancaria della durata di due anni altermine del quale, al superamento di tutti gliesami, viene rilasciato ai partecipanti unattestato di Professionalità Bancaria.Accanto a queste iniziative è naturalmenteproseguita sia la normale attività di formazionetecnica, specialistica e commerciale sulla basedel Piano dei corsi per l’anno 2003, tenutoconto delle indicazioni dei diversi responsabili diunità operativa, sia quella dettata dall’ingressoin azienda di personale neo assunto .Complessivamente, nel corso dell’anno sonostate erogate ai dipendenti Carige 29.884giornate di formazione per 18.415partecipazioni.

Contenuti formativi - anno 2003

Interaziendale4%Autoformaz./E-

learning15%

Manageriale5%

Tecnico professionale

71%

Relazione - Commerciale

5%

Formazione per inquadramento - anno 2002Totale Partecipazioni N° ore

(a) (b) (b/a) (c) (c/a)Dirigenti 41 112 2,7 830 20,2Quadri direttivi 607 3.679 6,1 43.368 71,43° Area Professionale 2.776 13.141 4,7 182.758 65,82° Area Professionale 88 288 3,3 3.956 45,0Totale 3.512 17.220 4,9 230.912 65,7

Formazione per inquadramento - anno 2003Totale Partecipazioni N° ore

(a) (b) (b/a) (c) (c/a)Dirigenti 46 231 5,0 2.254 49,0Quadri direttivi 746 4.432 5,9 51.393 68,93° Area Professionale 2.889 13.455 4,7 181.994 63,02° Area Professionale 78 297 3,8 3.428 43,9Totale 3.759 18.415 4,9 239.069 63,6

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3.1.12. Turnover

Nel corso del 2003 sono entrati in Azienda 390dipendenti, di cui 371 provenienti dalle filiali exCapitalia, mentre le cessazioni sono state 145(prevalentemente a seguito del raggiungimentodei requisiti pensionistici).

3.1.13. Assenze

Le assenze complessive nel 2003 sono state di186.883 giornate lavorative, in media pari circaa 50 giornate per dipendente (ricomprendendoin esse le ferie che mediamente ammontano a30 giorni).

Motivazioni assenze - anno 2002

Ferie62%

Assemblee e scioperi

4%Permessi sindacali

4%

Ass. facolt. lav. genitori

4%

Aspettative2%

M alattie13%

M aternità5%

Servizio militare

0%Permessi non

retribuiti1%

Altre5%

Motivazioni assenze - anno 2003

Ferie65%

Assemblee e scioperi

1%

Permessi sindacali

4%

Ass. facolt. lav. genitori

4%

Aspettative2%

M alattie14%

M aternità4%

Servizio militare

0%Permessi non

retribuiti1%

Altre5%

3.1.14. Sistemi di remunerazione

La struttura retributiva della Banca si basa suquanto previsto dai contratti collettivi di lavoro,nazionali ed aziendale.Sono state introdotte (da alcuni anni) nuovemetodologie di retribuzione aggiuntiva, quali isistemi di incentivazione per obiettivi cheinteressano tutto il personale (si veda infra).Nel 2003 le spese di personale sono aumentatedel 17,8%, passando da 199,4 a 235 milioni dieuro. L'incremento rispetto all'anno scorso èdeterminato in parte dal costo del personaledelle filiali acquisite ed in parte dai contributiprevidenziali al Fondo Integrazione Pensioni(13,8 milioni contro 1,7 milioni nel 2002).La componente principale delle spese dipersonale è costituita dai salari e stipendi, cheraggiungono i 153,7 milioni, contro i 138,2milioni dell’anno precedente (+11,2%).

3.1.15. Sistemi di incentivazione

Nel 2003 sono stati applicati in Carige sistemiincentivanti che hanno riguardato tutti i settoriaziendali e quindi sono stati destinati a tuttidipendenti. Essi sono stati funzionali alperseguimento dei diversi obiettivi correlati allescelte strategiche della Banca. In particolare talisistemi hanno riguardato:• il personale assegnato alla rete

commerciale;• il personale delle Direzioni e/o Strutture

Funzionali di Sede;• il personale del Servizio di Consulenza

Finanziaria Personalizzata (“ConsulentiPrivate”);

• il personale del Servizio di ConsulenzaFinanziaria Medie Imprese (“TeamCorporate”).

Per tutti i sistemi attivati l’erogazione del premioera correlata a tre fattori: 1) raggiungimento diun indicatore di performance economica dellaBanca; 2) posizionamento competitivo delGruppo Banca Carige rispetto ad un peer groupdi gruppi bancari similari per dimensioni gestitee complessità di business; 3) performancecomplessiva ottenuta dalla singola unitàdestinataria di obiettivi (U.D.O) nelraggiungimento degli obiettivi attribuiti allastessa. Tutti i sistemi incentivanti erano basatisul grado di raggiungimento degli obiettiviinseriti in un sistema di Balanced Score Card(BSC) che ha riguardato i seguenti profili:– economico finanziario: legato allo sviluppo

dei volumi di attività di competenza e/o aimargini generati dalla gestione e/o alcontenimento del rischio e/o al controllodei costi, ecc.;

– cliente/commerciale, legato alla crescita,fidelizzazione e soddisfazione della clientelaesterna e/o interna;

– processi, legato al miglioramento dellaproduttività e dell’efficienza operativa e/oallo sviluppo e realizzazione di progettiprioritari definiti in ambito aziendale;

– risorse umane, legata al rispetto dei pianiformativi ed all’ottimizzazione dei carichi dilavoro.

Il sistema incentivante stutturato secondo ilmodello della BSC contribuirà a sviluppareuna omogenea cultura aziendale ed aguidare i comportamenti verso larealizzazione delle strategie.

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3.1.16. Sicurezza e salute sul luogo dilavoro

La sicurezza e la salute dei lavoratori negliambienti di lavoro, come intesa dal D.Lgs.626/94 (Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro)rientrano tra gli obiettivi prioritari della Banca. Atal fine – come ribadito dal Codice Etico – laBanca si impegna a creare un ambiente dilavoro adeguato dal punto di vista dellasicurezza e della salute psico – fisica,contrastando comportamenti discriminatori olesivi della dignità della persona e, inparticolare, ogni forma di molestia. Il medicocompetente vigila sull’adempimento delle normedi sicurezza e di igiene nei vari luoghi di lavoroed il delegato aziendale alla sicurezza redige ildocumento per la valutazione del rischio.Nell’ottica di una migliore tutela della salubritàdel posto di lavoro, è stato introdotto il divietodi fumare nei locali aziendali.La Carige ha da tempo adottato le più avanzatetecniche di prevenzione e dissuasione per gli atticriminosi, collegando ogni filiale con il sistemacentrale di allarme. Inoltre, in ogni filiale èpresente un sistema di video registrazione e lecasseforti sono protette da sistemi di aperturaritardata.

3.1.17. Contenzioso

Il contenzioso individuale relativo a questioniafferenti il rapporto di lavoro è assai limitato edalla fine del 2003 erano in vita solo pochecause (5), tre delle quali riguardanti aspettimarginali, una relativa all’accertamento dilegittimità di un licenziamento ed infine unacausa collettiva promossa da ex dipendenti circaquestioni applicative del regolamento del Fondopensionistico, già decisa favorevolmente allaBanca in primo grado e della quale è pendenteil giudizio di secondo grado.

3.2. Banca e azionisti/soci

3.2.1. Linee politiche coerenti con ivalori di riferimento

Nel 1991, a seguito della L. 218/90 (c.d. leggeAmato - Carli) la Cassa di Risparmio di Genovae Imperia, ha adottato il modello di società perazioni (SpA).

L’operazione ha visto il conferimentodell’azienda bancaria da parte della Cassa diRisparmio di Genova e Imperia in una societàper azioni di nuova costituzione, la BancaCarige SpA, e la ridefinizione dell’oggettosociale e dell’organizzazione dell’enteconferente, la Fondazione Cassa di Risparmio diGenova e Imperia, divenuta azionista unicodella Banca.Tra il 1994 e il 2002 la Fondazione hacondotto il processo di privatizzazione dellaBanca riducendo la propria quota di proprietàattraverso successivi aumenti del capitale socialedella controllata, con contestuale rinunciaall’esercizio del diritto d’opzione sulle azionipossedute, e la conversione di parte delle azioniordinarie possedute in azioni di risparmio ; tra lemodalità di privatizzazioni fu scelta questa viarispetto a quella alternativa della vendita delleazioni detenute dalla Fondazione, in quantoritenuta maggiormente idonea, da un lato, arafforzare la struttura patrimoniale della Bancae, dall’altro lato, a valorizzare il principale assetin cui è investito il patrimonio della Fondazione.

Evoluzione del Patrimonio

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03

Capitale Sociale Altre Riserve

In questo contesto si inquadra l’Offerta Pubblicadi Sottoscrizione (OPS), realizzata nel dicembre1994, destinata ad operatori privati, con loscopo di allargare la base azionariatrasformando in azionisti della Banca clienti edipendenti, rafforzando e consolidando illegame con la Carige in un ottica di lungoperiodo. Il debutto sulla Borsa Valori di Milanodell’azione Banca Carige è avvenuto il 17gennaio 1995. Tra la fine del 1997 e metà del1999, la liquidità e la visibilità del titolo Carigefurono ulteriormente rafforzate con l’aumento dicapitale sociale riservato agli investitoriistituzionali, italiani ed esteri. Il successo di taleoperazione consentì di proseguire sulla stradadella privatizzazione, allargando ulteriormentela compagine azionaria agli investitoriistituzionali e in particolare al gruppo svizzero LaBasilese, che divenne in allora il secondoazionista della Banca. Sempre in quest’ottica nel

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1999 è stato realizzato un ulteriore passaggio,sia verso l’aumento del grado diinternazionalizzazione della Banca, sia versol’allargamento della compagine proprietaria,accompagnato dal rafforzamento patrimoniale.Nel quadro di accordi di collaborazionestrategica e operativa, sottoscrissero quote dicapitale della Carige, i nuovi soci francesi delCNCEP e del CDC, in rappresentanza delmondo delle casse di risparmio francesi, e itedeschi della WestLB per le casse di risparmiotedesche, mentre gli spagnoli della Caja deAhorros de Sevilla entrarono nel capitale dellaCarige acquisendo una quota di partecipazionesul mercato.Nel 2002 la Fondazione impresseun’accelerazione alla privatizzazione dellaCarige deliberando di scendere sotto il 50% delcapitale sociale tramite la vendita sul mercato diparte delle azioni possedute e la parzialeconversione delle azioni ordinarie in azioni dirisparmio.La vendita delle azioni è avvenuta per una partepari al 4,25% circa del capitale socialemediante cessione progressiva sul mercatomentre una quota pari al 2% del capitalesociale è stata ceduta a Cattolica Assicurazionied un ulteriore 2% a WestLB.All’operazione di conversione delle azioniordinarie in azioni di risparmio la Fondazioneha aderito convertendo 138.945.555 azioniordinarie.A seguito di tali operazioni la Fondazione ègiunta a detenere una quota del 43,3% delcapitale ordinario della Banca, rispettando idettami della normativa sulle fondazionibancarie.L’evoluzione del numero degli azionisti dal sociounico Fondazione agli attuali 33.000 circaesprime il miglior attestato di fiducia neiconfronti della Banca e di consenso alla suamissione aziendale.Il successo dell’operazione di rafforzamentopatrimoniale realizzata nell’ultimo trimestre del2003 può senz’altro considerarsi unrinnovamento della fiducia edell’apprezzamento accordate all’azienda.L'operazione, svoltasi tra il 17 novembre 2003 eil 5 dicembre 2003, è consistita nell’emissionedi n. 79.991.450 azioni ordinarie, di n.12.785.775 azioni di risparmio convertibili e din. 40.821.979 obbligazioni del prestito "BancaCarige 1,50%, 2003 - 2013 subordinato ibrido

con premio al rimborso convertibile in azioniordinarie".Le azioni ordinarie e di risparmio sono stateofferte in opzione agli azionisti in ragione di 1nuova azione ogni gruppo di 11 azioni dellamedesima categoria possedute ad un prezzounitario di 2,20 euro, comprensivo disovrapprezzo mentre le obbligazioni sono stateofferte in opzione agli azionisti in ragione di 1obbligazione ogni gruppo di 25 azioni ordinarieo di risparmio possedute prima dell'aumento dicapitale. Queste saranno convertibili in azioniordinarie a partire dal 2006 in ragione di 1azione ordinaria per ogni obbligazioneposseduta, hanno valore nominale unitario di2,50 euro, durata di 10 anni, tasso di interessedell'1,50% annuo lordo, premio al rimborso conuna maggiorazione del 16% rispetto al valorenominale.

3.2.2. Composizione percentuale delcapitale sociale

Al 31/12/2003 il capitale sociale della Bancarisulta pari a 1.113.326.839 euro composto dan. 959.897.518 azioni ordinarie del valorenominale di 1 euro ciascuna e da n.153.429.321 azioni di risparmio convertibili delvalore nominale di 1 euro ciascuna.A queste ultime spetta un dividendo maggioratodel 2% annuo del valore nominale.La compagine azionaria riferita al capitaleordinario della Banca successivamenteall’operazione di aumento di capitale realizzatanell’ultimo trimestre del 2003 è la seguente.

Assetto societario

Fondazione43,4%Gefip Holding

2,2%

Cattolica Ass.ni 2,0%

Altri25,7%

La Basilese 5,6%

El Monte2,3%

WestLB7,8%

CDC11,0%

La Fondazione Cassa di Risparmio di Genova eImperia detiene il 43,37% del capitale, ilGruppo francese CDC (nel quale è confluitaanche la partecipazione detenuta da CNCEP)detiene l’11,02%, la tedesca WestLB il 7,76%, ilGruppo di Assicurazioni La Basilese il 5,63%, laspagnola El Monte il 2,31%, la belga GefipHolding il 2,23% e l’italiana Cattolica

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Assicurazioni il 2,00%. Il restante 25,68% èposseduto da piccoli azionisti e investitoriistituzionali.

3.2.3. Remunerazione del capitaleinvestito

Nonostante la debolezza del ciclo economicoche ha caratterizzato anche il 2003 e ilverificarsi di alcuni fenomeni di sistema quali laflessione dei mercati borsistici nel primo

semestre, alcuni scandali finanziari di importantigruppi industriali italiani e la discesa dei tassi diinteresse che si sono riflessi negativamente sulmargine di interesse, sui ricavi da servizi, sullagestione dei titoli di proprietà e sulla redditivitàdel sistema bancario nel suo complesso, l’utiled’esercizio realizzato dalla Banca è cresciutodell’1,3% rispetto al 2002, a 106,2 milioni dieuro, consentendo di mantenere invariatorispetto all’anno precedente il dividendo pagatoagli azionisti.

Remunerazione agli azionisti

2001 2002 2003

Dividendo unitario azioni ordinarie ( € ) 0,0723 0,0723 0,0723Dividendo unitario azioni di risparmio ( € ) (*) - 0,0823 0,0923

Numero totale azioni 1.020.549.614 1.020.549.614 1.113.326.839 di cui: numero azioni ordinarie 1.020.549.614 879.906.068 959.897.518 numero azioni di risparmio - 140.643.546 153.429.321

Dividendi pagati (migliaia € ) 73.786 75.192 83.562

Utile netto (migliaia € ) 103.545 104.823 106.199

Pay out 71,3% 71,7% 78,7%

Earning per Share ( € ) 0,101 0,103 0,095 Avvertenza: contestualmente alla conversione in euro del capitale sociale, a partire da 1° gennaio 2002, è stato realizzato unfrazionamento delle azioni che è risultato nella sostituzione di ogni vecchia azione del valore nominale di lit. 10.000 con 5,18azioni del valore di 1 euro ciascuna; di conseguenza dal 1° gennaio 2002 il numero delle azioni è passato da 197.017.340 a1.020.549.614.

(*) Le azioni di risparmio hanno diritto ad un dividendo maggiorato del 2% annuo del valore nominale delle azioni, salvo per ilsolo esercizio 2002, per il quale si faceva riferimento ad un solo semestre (1/7-31/12/2002) e quindi la maggiorazione è statapari all'1% del valore nominale medesimo.

3.2.4. Partecipazione dei soci algoverno dell’impresa e tutela delleminoranze

La Carige aderisce al Codice di Autodisciplinadelle Società Quotate (c.d. Codice Preda). Perquanto riguarda la trasparenza ed il rapportocon gli investitori istituzionali e gli altri soci, dalungo tempo questi aspetti sono gestiti daapposite strutture aziendali (Investor relation eRapporti con i Soci).Al riguardo viene predisposta una relazioneannuale sulla Corporate Governance depositatapresso la Borsa Italiana SpA e messa adisposizione dei soci unitamente alladocumentazione prevista per l’Assemblea dibilancio, nonché pubblicata sul sito internetdella Banca.

Con riferimento alla trasparenza della proceduraper la nomina degli Organi sociali, si evidenziache lo Statuto della Carige prevede ilmeccanismo del voto di lista, sia per l’elezionedel Collegio Sindacale, in adempimento alleprescrizioni a tutela delle minoranze previste nelD. Lgs. 58/98, sia per l’elezione del Consiglio diAmministrazione, in maniera tale da dareun’adeguata rappresentanza a tutte lecomponenti della compagine sociale.. Inentrambi i casi è previsto il deposito, almenodieci giorni prima dell’Assemblea, delle liste conle proposte di nomina, accompagnate daun’esauriente informativa riguardante lecaratteristiche personali e professionali deicandidati, così come raccomandato dal Codicedi Autodisciplina.

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A tale proposito, si fa presente che, dal giugno1998, è operativa l’Associazione Azionisti dellaBanca Carige SpA, costituita ai sensi del citatoD. Lgs. 58/98, con lo scopo di rappresentare irisparmiatori piccoli azionisti e di tutelarne gliinteressi nonché di contribuire alla difesadell’autonomia della Banca. L’Associazione, peril perseguimento dei suddetti scopi, puòprocedere, fra l’altro, alla raccolta delle deleghedi voto. Al riguardo si ricorda che essa ha giàconcorso, mediante presentazione, di concertocon altri soggetti, di una propria lista dicandidati, ai sensi delle vigenti disposizionistatutarie alla nomina dell’attuale Consiglio diAmministrazione e dell’attuale CollegioSindacale.

3.2.5. Servizi e agevolazioniriservate ai soci

Le agevolazioni riconosciute dalla Banca allapropria clientela azionista consistono nelriconoscimento di condizioni speciali su prestitipersonali, polizze custodia titoli, carte Bancomate cassette di sicurezza. Inoltre gli azionisti dellaBanca possono usufruire di condizioni favorevolisulle polizze assicurative emesse dalla CarigeAssicurazioni.

3.2.6. Investor relations

La Banca, fin dalla sua quotazione in Borsa, hasentito forte l’esigenza di mantenere strette lerelazioni sia con gli azionisti, sia con il mercatoin generale.Ha così costituito al proprio interno – in anticiporispetto alle indicazioni formulate dalla BorsaItaliana SpA in tema di corporate governancenel Codice di Autodisciplina delle SocietàQuotate – una struttura interna dedicataall’attività di investor relations con la funzione diseguire i rapporti con gli investitori istituzionali ele società di rating e gli analisti finanziari.Oltre a curare la tempestiva diffusione delleinformazioni relative all’evoluzione dell’attivitàaziendale, periodicamente la funzione investorrelator organizza incontri con la comunitàfinanziaria, gli analisti e gli investitori, peresporre i risultati consuntivi e previsionali dellaBanca e le strategie future. Parte di tali incontrivengono organizzati in collaborazione con AIAFe Assogestioni. Inoltre, al fine di relazionarsi piùefficacemente con l’intero mercato, è stata

creata all’interno del sito internet della Bancauna apposita sezione dedicata a tale attività.La Banca offre anche ai piccoli azionistil’opportunità di dialogare direttamente con laBanca mediante una linea verde dedicata a cuirisponde la struttura interna “Rapporti con isoci”.

3.2.7. Comunicazione einformazione

Informativa principale nelle relazioni tra societàed azionista è il Bilancio di esercizio, corredatodalle relazioni periodiche del Consiglio diAmministrazione, che Carige, in quanto societàquotata, ai sensi dell’art. 82 della DeliberaConsob n. 11971/99 (regolamento diattuazione del T.U. della Finanza), redigetrimestralmente. Tale documento viene messo adisposizione del pubblico non soltanto secondole modalità previste (deposito presso la BorsaItaliana ed emissione di un comunicato stampa),ma anche mediante la pubblicazione integralesul sito web della Banca (www.carige.it), dovesono a disposizione del pubblico tutte lerelazioni periodiche ed i bilanci pubblicati apartire dal 1996, a conferma dell’importanzache la Carige attribuisce al valore dellatrasparenza.Per consentire la lettura del bilancio anche aipartner, agli analisti e agli investitori stranieri,esso viene redatto anche in lingua inglese emesso a disposizione del pubblico sul sitointernet.Al fine di agevolare la comprensione diargomenti di per se stessi assai tecnici, qualiquelli riferiti al consuntivo economico-patrimoniale della società, viene predispostacon cadenza semestrale una “Lettera agliAzionisti”, che si caratterizza per essere redattain un linguaggio il più possibile chiaro edefficace anche per i non addetti ai lavori.Inoltre, ogni anno, in prossimità delladichiarazione dei redditi, la Banca invia aipropri azionisti una lettera contenente leindicazioni per l’eventuale dichiarazione deldividendo percepito nel modello 730 ovvero nelmodello Unico.

3.2.8. Contenzioso e litigiosità

Nel corso del 2003 non sono emersi elementirilevanti di contenzioso tra gli azionisti e laBanca.

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3.3. Banca e clienti

3.3.1. Linee politiche coerenti con ivalori di riferimento

La centralità della persona-cliente, valorizzataattraverso la soddisfazione dei suoi bisognifinanziari e la cura degli aspetti relazionali,rappresenta un caposaldo dell’intera strategiadella Banca.I rapporti intrattenuti con la clientela, comeevidenziato dal Codice Etico, sono informati alealtà, trasparenza e riservatezza e caratterizzatida cortesia e professionalità, al fine diconsolidare il rapporto di fiducia e promuoverecosì l’immagine della Banca.Per favorire scelte consapevoli da parte deiclienti e fornire loro risposte soddisfacenti, ilpersonale preposto ai rapporti con la clientela

è tenuto ad informarsi ed aggiornarsi per fornireindicazioni quanto più possibile chiare,complete e comprensibili all’interlocutore.La creazione di un sistema distributivomulticanale integrato, basato sia sull’espansionedella rete di vendita fisica, sia sullo sviluppo disoluzioni tecnologiche avanzate, l’individuazionedi segmenti omogenei di clientela e l’offerta diun’ampia gamma di prodotti e servizi sono staticoncepiti con l’obiettivo di contemperaresempre di più le esigenze di servizio esoddisfazione della clientela, con la necessità diefficienza della Banca.Le scelte operate, infatti, hanno lo scopo dipersonalizzare in misura crescente la relazionecon il cliente, puntando sia sulla qualità deiprodotti, sia sulla capacità di comunicazione,affinché la Carige diventi la Banca di riferimentoper tutte le esigenze finanziarie.

ATM

545

Consulenti

private

102

Banca

continua

14

Serivizi

on line

68.161

Cliente

Consulenticorporate

75

Filiali

456

POS

13.075

Agentiassicurativi

convenzionati

303

Agenzieimmobiliari

convenzionate

1425

Dati riferiti al Gruppo Banca Carige

3.3.2. Caratteristiche ed analisidella clientela

I clienti, intesi quali persone fisiche, giuridicheed enti, titolari di almeno un rapporto con laBanca, al 31/12/2003, sono oltre 785.000, di

cui quasi 600 mila sono titolari di un contocorrente. La ripartizione della clientela traaziende e privati mostra una nettapreponderanza di questi ultimi, cherappresentano circa il 93% della clientela.

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Numero rapporti - distribuzione per natura giuridica

31/12/03n° clienti % di cui con c/c %

Persone fisiche 730.605 93,0% 548.940 92,6%Società di capitale 18.395 2,3% 13.993 2,4%di cui: SpA 3.246 0,4% 1.855 0,3% Srl 15.140 1,9% 12.129 2,0% altre 9 0,0% 9 0,0%

Società di persone 17.826 2,3% 13.842 2,3%Società cooperative 1.406 0,2% 1.206 0,2%Società estere 373 0,0% 73 0,0%Enti pubblici 16.676 2,1% 14.809 2,5%

Totale 785.281 100,0% 592.863 100,0%

A fine anno le Attività Finanziarie Intermediateper conto della clientela (AFI), ammontano a22.792,5 milioni di euro; di queste 10.025,4sono rappresentate da raccolta diretta,comprendente 5.957,9 milioni di depositi daclientela e 4.067,5 milioni di debitirappresentati da titoli, e 12.767,1 milioni sonocostituiti da raccolta indiretta Gli impieghi aclientela sono pari a 9.247,1 milioni di euro. Ladistribuzione per settori economici evidenzia una

concentrazione della raccolta diretta ed indirettanei confronti delle famiglie consumatrici (inmedia il 77,9%) e nei confronti delle societàfinanziarie (in media il 9,1%). Dal punto di vistadegli impieghi, invece, il primo settore di attivitàoggetto di finanziamento è quello produttivo(società non finanziarie, famiglie produttrici edartigiani), con un peso del 59,7,%, mentre lefamiglie consumatrici rappresentano il 22,7%del totale crediti.

Raccolta e impieghi - distribuzione settoriale al 31/12/2003

milioni di Euro % milioni di Euro % milioni di Euro %

Amministrazioni pubbliche 192,4 3,2% 173,7 1,4% 1.070,0 11,6%Società finanziarie 221,1 3,7% 1.485,7 11,6% 256,7 2,8%Società non finanziarie e famiglie produttrici 1.122,2 18,8% 542,9 4,3% 5.529,2 59,7%Istituzioni sociali private ed unità n.c. 190,8 3,2% 95,6 0,7% 30,2 0,3%Famiglie consumatrici 4.144,7 69,6% 10.433,4 81,7% 2.088,8 22,7%Totale residenti 5.871,2 98,5% 12.731,3 99,7% 8.974,9 97,1%Resto del mondo 86,7 1,5% 35,8 0,3% 272,2 2,9%Totale 5.957,9 100,0% 12.767,1 100,0% 9.247,1 100,0%

(1) Voce 20 del passivo patrimoniale.

(2) Voce 30 dell'attivo patrimoniale al lordo delle presunte perdite ed inclusa l'attività di leasing.

Raccolta diretta (1) Raccolta indiretta Impieghi (2)

La distribuzione di raccolta ed impieghi per areageografica indica la prevalenza quantitativadella Liguria, anche se, in seguito all’espansionedella Banca su scala nazionale, le altre regioni

stanno assumendo un peso sempre più rilevante(in particolare Lazio, Lombardia, Piemonte,Sicilia ed Emilia Romagna).

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Raccolta e impieghi - distribuzione territoriale al 31/12/2002

milioni di Euro % milioni di Euro % milioni di Euro %

Liguria 7.513,5 75,1% 10.451,9 81,9% 5.788,2 62,8%Lazio 635,0 6,3% 554,7 4,3% 379,2 4,1%Sicilia 485,0 4,8% 370,2 2,9% 166,1 1,8%Lombardia 391,4 3,9% 407,3 3,2% 1.242,0 13,4%Piemonte 322,6 3,2% 407,7 3,2% 484,0 5,2%Emilia Romagna 185,2 1,8% 180,9 1,4% 556,4 6,0%Puglia 152,3 1,5% 94,7 0,7% 78,5 0,8%Veneto 117,1 1,2% 106,7 0,8% 146,6 1,6%Sardegna 95,1 1,0% 30,4 0,2% 74,7 0,8%Marche 52,7 0,5% 107,1 0,8% 122,1 1,3%Toscana 21,9 0,2% 15,9 0,1% 40,0 0,4%Umbria 19,9 0,2% 32,4 0,3% 82,4 0,9%Totale Italia 9.991,7 99,7% 12.759,9 99,9% 9.160,2 99,1%Estero 33,7 0,3% 7,2 0,1% 86,9 0,9%Totale raccolta diretta 10.025,4 100,0% 12.767,1 100,0% 9.247,1 100,0%

(1) Voci 20 e 30 del passivo patrimoniale.

(2) Voce 30 dell'attivo patrimoniale al lordo delle presunte perdite ed inclusa l'attività di leasing.

Raccolta diretta (1) Raccolta indiretta Impieghi (2)

3.3.3. Condizioni negoziali

Particolare attenzione è posta alla “trasparenzadelle condizioni applicate alla clientela”. A talefine la Banca ha adottato delle soluzionioperative relativamente ai tre cardini intorno aiquali ruota la disciplina della trasparenza:pubblicità, contratti e comunicazioni periodichealla clientela.Nel rispetto di detta disciplina, la Banca esponein tutti i locali aperti al pubblico, oltre all’avvisoriportante i diritti e gli strumenti di tutelariconosciuti alla clientela dalla legislazionevigente, i fogli informativi recanti ogni utileindicazione in ordine ai singoli prodotti e servizicommercializzati, con particolare riguardo allecondizioni economiche praticate ed alleclausole giuridiche regolanti il rapporto.Nella predisposizione della contrattualistica, laBanca privilegia forme espositive di facilelettura, mettendo in giusta evidenza le previsionimaggiormente onerose per la clientela; in ognicaso, il contratto viene fatto sottoscrivere alcliente solo dopo che questi abbia preso visionedel suo contenuto. Eventuali variazionisfavorevoli vengono portate a conoscenza delcliente mediante comunicazione scritta inoltrataal domicilio da questi indicato oppure, ovetrattisi di variazioni riguardanti la generalitàdella clientela (come ad esempio la variazionedei tassi di interesse), tramite pubblicazione sullaGazzetta Ufficiale, con riconoscimento, in ogni

caso, di un termine non inferiore a 15 giorni perl’eventuale recesso.Oltre a ciò, la Banca ha aderito al Codice diCondotta Europeo in materia di informativaprecontrattuale sui mutui destinati all’acquisto oalla trasformazione di immobili residenziali, egarantisce quindi la massima trasparenza ecomparabilità delle informazioni relative allevarie tipologie di mutui offerte alla clientela.Essa ha altresì aderito a tutte le varie iniziativepromosse dall’ABI nell’ambito del progettodenominato “Patti Chiari”, con l’obiettivo difornire al pubblico la possibilità di comprenderea fondo la vera sostanza dei prodotti bancari,avere una chiara consapevolezza delle propriescelte e delle connesse implicazioni, comparareagevolmente l'offerta di più banche ed esserelibero di scegliere il prodotto più adatto alle suespecifiche esigenze.Le attività connesse al suddetto progetto sonoriconducibili ai seguenti tre macro-settori diintervento: per il credito, una chiara descrizionedel processo e dei criteri di affidamento e lapossibilità di confrontare attraverso unacomparazione omogenea i tempi medi didelibera dichiarati da ciascuna banca; per ilrisparmio, l'elaborazione a livello di settore di unelenco di obbligazioni a minorrischio/rendimento con l'obiettivo di creare unareale consapevolezza nella clientela circa ildiverso grado di rischio degli strumenti finanziarie la creazione di una informativa standard dafornire ai sottoscrittori di obbligazioni strutturate

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e subordinate; per i servizi, predisposizione alivello di settore di uno strumento dicomparazione degli specifici contenuti di serviziodi prodotti di conto corrente e dei relativi costi;l'offerta sul mercato di un "servizio bancario dibase" avente l'obiettivo di favorire la primabancarizzazione di fasce sociali oggi escluse dalcircuito finanziario; il monitoraggio on line dellafunzionalità degli ATM e la certezza dei tempi didisponibilità delle somme versate tramiteassegno.Infine, la Banca si è dotata di un Codice Etico,nel quale ha enunciato i valori di riferimento cuiessa si ispira (in quanto organismo finalizzatonon solo a perseguire obiettivi di naturareddituale, bensì anche ad assolvere unafunzione sociale) e ha indicato le regole cui,coerentemente con siffatti valori, debbonouniformare la propria condotta amministratori,dirigenti, personale e collaboratori.

3.3.4. Marketing development

Per soddisfare al meglio le aspettative dei clientisono state attivate soluzioni innovative, qualil’individuazione di segmenti di clientela target elo sviluppo di canali innovativi, che siinseriscono nel più generale programma direvisione del sistema distributivo in otticamulticanale integrata.La Banca, infatti, ha riorganizzato l’assettodistributivo della rete di vendita tradizionale, alfine di poter implementare l’attività disegmentazione della clientela. Tale progetto èiniziato a fine 1999 ed ha determinato,dapprima, l’istituzione del servizio di consulenzafinanziaria personalizzata per la clientela privataad elevato profilo finanziario (clienti private), e,successivamente nel corso del 2001, l’istituzionedel servizio di consulenza finanziaria imprese(clienti corporate).In particolare, il servizio consulenza private, giàattivo nelle aree della Liguria, della Lombardia,della Sicilia, del Lazio, dell’Emilia Romagna edella Puglia, nel 2003 è stato esteso ad altreregioni quali il Veneto, il Piemonte, l’Umbria ele Marche e conta a fine anno su 93 consulentidistribuiti su 36 distretti, sotto la responsabilitàdei direttori funzionali delle aree territorialiinteressate.Il servizio consulenza finanziaria imprese,introdotto in Liguria nel 2001, è entratoprogressivamente a regime ed è stato estesoalle imprese dell’area lombarda e quindi nel

corso del 2003 a Piemonte, Emilia Romagna,Veneto e Marche e consta di 75 consulenti attiviin 36 distretti.Lo sviluppo dei canali innovativi online, fin dalleprime fasi progettuali, è stato concepito in unalogica di multicanalità integrata con lo scopo dipermettere al cliente di gestire tutti i rapporti cheintrattiene con la Banca attraverso l’utilizzo diuna pluralità di strumenti: i tradizionali sportelligli ATM, i POS, la banca continua e i servizi die-banking e call center.A tale proposito, nel luglio 2000 è stato attivatoil servizio Carige Online che consentel’operatività via internet tramite il sitowww.carige.it; il servizio è stato oggetto disuccessive integrazioni ed attualmente presentarequisiti di completezza, diffusione e sicurezza.L’attività dell’anno è stata caratterizzatadall’introduzione del servizio Online Business,dedicato alle imprese, che ha affiancato ilservizio Online Family, dedicato ai privati. Ilservizio Online Business – che costituisce lanaturale evoluzione del servizio di home banking- è stato sviluppato per offrire alle imprese ed ailiberi professionisti un servizio internet cherisponda alle loro specifiche esigenze, asupporto della propria attività lavorativa.Nel settembre 2001 ha poi avuto iniziol’operatività del call center, una vera e propriabanca telefonica, che permette di effettuare unarilevante serie di operazioni ed ottenereinformazioni con rapidità e professionalità.Fondamentale è il rapporto umano garantito alcliente dal contatto con l’operatore del callcenter, che risponde anche quando la filiale èchiusa, senza fare attendere il cliente e,soprattutto, con la massima cortesia edisponibilità. Inoltre attraverso questo servizio èpossibile condurre azioni di sviluppo neiconfronti, sia di potenziali clienti, al fine disupportare l’acquisizione di clientela in aree dinuovo insediamento, sia di clienti, per informarlisui nuovi prodotti e su iniziative promozionali.I tre aspetti su cui la Carige concentra l’azionedi sviluppo dei canali online riguardano:• la gamma dei prodotti: la Banca ha

sostenuto un’evoluzione progressivadell’offerta dai servizi informativi a quellitransazionali e da quelli più semplici a quellipiù complessi. La Carige si ripropone diduplicare online la gamma offerta off lineconsentendo al cliente la scelta, senzavincoli produttivi, del canale preferito;

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• il pricing: la Banca, in piena trasparenza,propone al cliente servizi online e servizi allosportello caratterizzati da prezzi diversi: piùbassi nel primo caso e più elevati nelsecondo;

• la promozione: la Banca sviluppa un’azionedi marketing prevalentemente nei confrontidella propria clientela al fine di favorire lospostamento dell’operatività dai canali offline a quelli online.

I risultati ottenuti fino ad oggi confermano lavalidità delle strategie sviluppate da Carige:l’operatività di internet, infatti, si presenta incontinua espansione, sia nel numero di clientiattivi, sia nel numero di operazioni effettuate,dispositive ed informative.L’approccio al cliente può avvenire anchetramite i canali costituiti dalle 416 agenzieassicurative, e le 1.425 agenzie immobiliariconvenzionate con la Banca per lacommercializzazione dei mutui ipotecari.Per sfruttare a pieno le sinergie con la reteassicurativa del Gruppo è in corso di sviluppo il“Progetto Assurbanca” che ha ricevuto un nuovoimpulso nell’ultimo trimestre del 2003 conl’iniziativa “Insieme di più”, per la venditaincrociata dei prodotti: i prodotti bancari efinanziari saranno collocati anche dagli agentiassicurativi alla propria clientela analogamentea quanto avviene già per i prodotti assicurativi,collocati anche dalla rete degli sportelli bancari.Ciò consentirà di aumentare significativamentee con costi contenuti i punti di vendita dellaBanca nel campo dei prodotti di raccoltadiretta, impiego, risparmio gestito edamministrato e di altri servizi prevalentementenell’area dei pagamenti (POS, Bancomat, cartedi credito e debito). Agli agenti può essereaffidato l’incarico di svolgere attività dicollocatore, segnalatore o promotorefinanziario. 290 degli agenti assicurativi delGruppo sono già stati convenzionati per lavendita di prodotti bancari e tra questi 35hanno acquisito l’abilitazione a promotorefinanziario. Per eliminare le distanze geografichee facilitare gli adempimenti amministrativi eformativi con le agenzie è stato realizzato unapposito applicativo con tecnologia internet.Inoltre, nell’ambito del marketing, è stata creataun’Agenzia Bancaria Centralizzata virtuale cheprovvede operativamente all’esecuzione di tuttele operazioni di negoziazione e sottoscrizioneeffettuate dalla rete agenti e cura la gestione

completa dei clienti delle agenzie assicurativenon prossime a filiali Carige.Il canale di vendita degli agenti immobiliari,attivato a partire dalla metà del 2000, si èsviluppato costantemente sia come numero diconvenzionamenti, sia come numero di contrattidi mutuo stipulati.Durante l’anno sono state realizzate duecampagne di marketing rivolte, da un lato allaricerca della nuova clientela (“Sviluppo clienti”)e, dall’altro lato, alla fidelizzazione dellaclientela esistente (“Cross selling di sportello”).La prima campagna è stata realizzata per ledipendenze extraliguri, con l’offerta di nuoviprodotti e specifiche politiche di prezzo,soprattutto nell’ambito della raccolta delrisparmio. L’obiettivo è stato quello di renderemaggiormente visibile Carige sulle nuove piazzeaperte e/o acquisite di recente con prodotti emessaggi pubblicitari di forte richiamo. Lacampagna “Cross selling di sportello” è stataavviata dapprima sulla rete ligure e,successivamente, su quella fuori Liguria, con loscopo di aumentare il numero medio deiprodotti posseduti dai clienti. Particolareimportanza ha rivestito la commercializzazionedi due prodotti “a pacchetto”, denominati“Carige Casa” e “Carige Mix”. Il primo ècomposto da un mutuo a condizioni agevolateper l’acquisto della casa e da un conto correntesenza spese con la possibilità di ottenere unoscoperto di conto corrente. Il secondo è invececostituito da un conto corrente abbinato ad unprodotto di raccolta a marchio Carige, ed èstato dedicato ad alcune regioni di recenteinsediamento.Le politiche di prodotto si sono concretizzatenella realizzazione di nuovi prodotti e nelrestyling di altri già commercializzati. Inparticolare i prodotti oggetto di attenzione sonostati:• mutui alle famiglie per l’acquisto

dell’abitazione: nel 2003 sono risultateparticolarmente gradite due nuove tipologiedi mutuo denominate “Mutuo 100%”, checonsente il finanziamento dell’intero valorecauzionale dell’immobile offerto in garanzia,e “Mutuo con il tetto”, che offre sicurezzaalla clientela in caso di futuri rialzi dei tassi.Nell’ottica di acquisire nuova clientelasoprattutto nelle aree di più recenteinsediamento ed instaurare un nuovoapproccio con i clienti, è stata attivata lacollaborazione con il portale

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www.telemutuo.it per formulare on linecommerciali personalizzate di mutui casa;

• investimenti: è rimasta costante l’attenzionealle diverse tipologie di obbligazioni Carige(tasso fisso, tasso variabile, step up,strutturate, zero coupon) dedicate allaclientela che desidera un investimento sicuroche garantisca la completa restituzione dellasomma investita oltre ad una remunerazioneinteressante;

• risparmio gestito: in un contesto economicocaratterizzato da un perdurante andamentonegativo dei mercati borsistici, la Banca,avvertita l’esigenza dei clienti disalvaguardare il valore dei propriinvestimenti, ha ideato alcuni prodotti cheassicurano la restituzione del capitaleinvestito e la corresponsione di unrendimento minimo e la possibilità disfruttare eventuali riprese dei mercati. Gliinterventi più rilevanti hanno riguardato ilcomparto dei prodotti di bancassurance, inparticolare a capitale protetto: nel 2003 lagamma delle polizze index linked è stataampliata da due polizze a capitale garantitodenominate "Carige Index Reddito eGaranzia" (garanzia del capitale e di unacedola fissa annua, rendimento a scadenzalegato all’andamento dell’indice DJEurostoxx50) e "Carige Index Euro/Dollaro095" (garanzia del capitale e di una cedolafissa annua, rendimento a scadenza legatoal recupero del dollaro sull’euro); la gammadelle polizze unit linked è stata arricchita onla polizza “Carige Unit 3G” (garanzia delcapitale, rivalutazione del capitale ascadenza con scelta della migliore tra trealternative). Anche il comparto delle gestionipatrimoniali è stato caratterizzato dallacommercializzazione di prodotti conprotezione del capitale quali “GP Dinamicae Garantita”, “GP Soluzione Protetta” e “GPTraguardo Sicuro”. Sono state inoltrecommercializzate quattro nuove linee diinvestimento di gestioni patrimonialitradizionali a medio/basso livello di rischiodenominate “GPF Easy” caratterizzate dacontenute soglie di investimento, destinatialla clientela retail.

• area previdenziale: si è cercato di diffonderemaggiormente la conoscenza del FondoPensione Aperto Carige tra il pubblico,mediante una più ampia attivitàpubblicitaria;

• sistemi di pagamento: Carige aderisce al“Progetto Microcircuito” avviato dall’ABInell’ottobre 1998 per l’adozione dellatecnologia microchip nel settore delle cartedi debito e di credito e per l’adeguamentoallo standard internazionale EMV (Europay,Mastercard e Visa), con la finalità diimpedire la clonazione o contraffazionedelle carte, a vantaggio dell’intero sistemadei pagamenti. Insieme ad altre tre banche,da gennaio a giugno 2003, Carige è stataimpegnata nella fase di “Migrazione pilota”del progetto, che progressivamenteinteresserà tutte le banche italiane sino aconcludersi entro il 2007. Inoltre, nel corsodel primo trimestre 2003, è stato attivatoBankPass Web, il servizio studiato epromosso dal’ABI per rendere più sicuri gliacquisti su internet con carta di credito ebancomat. Il principio è quello di un“borsellino” in cui il cliente inserisce le suecarte di pagamento e, al momentodell’utilizzo su internet, può digitare uncodice “usa e getta”, evitando di inserire ilnumero della carta in rete. Infine, nel mesedi dicembre 2003 è nata Carige EasyPay, lacarta prepagata ricaricabile – acquistabileda clienti e non - che consente di effettuareprelievi di contante su ATM in Italia eall’estero, pagamenti POS, ricariche cellularied acquisti su internet.

3.3.5. Comunicazione einformazione

La comunicazione è essenziale per attuare loscambio di informazioni tra la Banca e laclientela. Grazie al progresso tecnologico anchela comunicazione si è trasformata: daunidirezionale è divenuta interattiva. Il cliente,specie tramite internet, è in grado di dialogarecon la Banca in tempo reale, 24 ore al giorno,7 giorni la settimana. In questo contesto gliistituti di credito vengono valutati non solo perla bontà del proprio messaggiocomunicazionale, ma anche per la precisione etempestività dello stesso.La Banca crede fortemente nella capacitàcomunicativa ed informativa di tale strumento,che sotto il profilo commerciale consente direalizzare, attraverso lo sviluppo di un efficienteed evoluto sistema di customer relationshipmanagement (CRM), una conoscenza più

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approfondita della clientela, con lo scopo difidelizzarla e soddisfarne i bisogni.

3.3.6. Sistemi di qualità e Customersatisfaction

La soddisfazione della clientela è consideratol’obiettivo di qualunque strategia ed azionedella Banca. Il monitoraggio sistematico dellivello di soddisfazione e la percezione dellaqualità dei servizi offerti assumono una valenzafondamentale per pianificare azioni dimiglioramento. L’ultima ricerca (gennaio 2003)prevedeva due step:• una indagine telefonica su un campione di

clientela del Gruppo• la raccolta delle dichiarazioni spontanee

dei clienti (cassetta dei suggerimenti infiliale).

La valutazione sintetica del livello disoddisfazione è positiva: il 90% della clientelaesprime livelli di soddisfazione adeguati .

In generale, il servizio offerto è coerente con laqualità attesa. Gli aspetti più apprezzati dallaclientela sono prevalentemente di tipo“relazionale” e riguardano:− la personalizzazione la disponibilità− la competenza e la professionalità del

personale Per quel che riguarda la fedeltà, oltre il 60% deiclienti è certo di rimanere cliente della banca infuturo. Un altro elemento che evidenza la positivitàdella relazione è legato al “passa-parola”: ilnostro cliente diventa un efficace “media”pubblicitario. Una elevata percentuali degli intervistaticonsiglierebbe, infatti, ad un amico di diventarecliente della banca.

Valutazione sintetica della soddisfazioneValutazione sintetica della soddisfazione

Per n ientesoddisfatto

Del tuttosoddisfatto

2 38 8

5752

19 22

1415

0

10

20

30

40

50

60

70

1 2 3 4 5

Retail AffluentValori %

Poco Abbastanza M olto

3.3.7. Contenzioso e litigiosità

In Banca Carige opera, in capo alla DirezioneRapporti Esterni, l’Ufficio Reclami, che gestisce,con le modalità ed entro i termini previstidall’art. 2 del regolamento dell’Ufficio Reclamie dell’Ombudasman Bancario, i reclamipresentati dalla clientela per qualunquequestione derivante da rapporti intrattenuti conla Banca ed avente oggetto rilievi circa il modoin cui sono stati gestiti operazioni e servizi.I reclami vengono avanzati dalla clientela, siaper telefono, sia in forma scritta e sono sempreriscontrati nella stessa forma con la quale sono

avanzati previa attenta valutazione dellaproblematica esposta e con il coinvolgimentodegli uffici e delle unità operative interessate.Inoltre nell’ottica di migliorare i rapporti con laclientela e attenuare le conflittualità tra Banca ecliente, Banca Carige ha aderito all’iniziativapromossa dall’A.B.I, presso cui è stato istituitol’ufficio “Rapporti con le Organizzazioni deiConsumatori”, al fine di poter in futuro creareuna rete di collaborazione attiva per larisoluzione bonaria delle problematiche insortecon la propria clientela.

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Viene svolta una costante azione di consulenzae di informazione, anche nei confronti dellastruttura, traendo sempre spunto dalla disaminadelle problematiche per segnalare ai competentiuffici quanto rilevato nell’ottica del continuomiglioramento della qualità del servizio.Nel corso del 2003 il numero dei reclami scrittiè stato pari a 528 ed hanno riguardato in granparte l’operatività su conti correnti, (condizioniapplicate, esecuzione operazioni, negoziazioneassegni, bonifici) operatività in titoli in generale,concessione finanziamenti e servizi diversi.La Banca, ha proceduto ad un attentomonitoraggio dei reclami pervenuti al fine dicogliere tutte le informazioni utili al

miglioramento per recuperare fiducia efidelizzare la clientela.In relazione ai recenti casi di dissesto finanziarioche hanno interessato i Gruppi Cirio eParmalat, si sottolinea che la Banca ha operatosecondo principi di correttezza e trasparenza,non ha mai partecipato a consorzi dicollocamento e garanzia per i titoli dei Gruppiin questione e non era in possesso diinformazioni privilegiate sulla loro situazionefinanziaria. La Banca intende comunque fornirela più opportuna assistenza alla clientela ai finidel recupero delle somme investite, ancheaderendo a eventuali iniziative in sede ABI.

RECLAMI SCRITTI – ANNO 2003

Causale Numero %

RACCOLTA DI RISPARMIO 386 73,1%Conti correnti e depositi a risparmio 225 42,6Obbligazioni e risparmio amministrato 146 27,6Risparmio gestito 15 2,9

IMPIEGHI A CLIENTELA 81 15,3%Mutui 40 7,6%Conti correnti – aperture di credito 23 4,3%Specialprestiti – credito al consumo 18 3,4%

SERVIZI 61 11,6%Carte di debito 28 5,4%Carte di credito 8 1,5%Polizze assicurative 9 1,7%Banca on-line 9 1,7%Effetti –riba 7 1,3%

TOTALE MOTIVI 528 100%

3.4. Banca e fornitori

3.4.1. Linee politiche coerenti con ivalori di riferimento

In tema di approvvigionamenti, la Carige sibasa su una politica di gestione orientata adottimizzare il rapporto Banca - fornitore. Unaparticolare attenzione è rivolta alle aziendelocali e ai fornitori tradizionali della Banca perincentivare lo sviluppo economico del territorio.La ricerca dell’efficienza e delle soluzioni piùidonee alle proprie necessità e il recenteampliamento territoriale hanno favorito losviluppo di rapporti su base nazionale.

I principi guida nella politica degliapprovvigionamenti si basano sulla sistematicaattenzione al rapporto prezzo - prestazione esulla razionalizzazione delle scelte effettuate. Inparticolare la Banca verifica la qualità delservizio reso e le modalità di svolgimento delmedesimo.

3.4.2. Outsourcing e consulenze

In linea con la ricerca di soluzioni organiche esnelle la Banca è ricorsa all’outsourcing per tuttequelle attività ritenute non strategiche, quali, adesempio, il servizio di consegna e ritiro dellacorrispondenza, la lavorazione degli assegni, glistampati, il portafoglio, la contazione dellamoneta. I criteri in base ai quali si procede allaricerca di queste forniture sono l’ottimizzazionedel rapporto qualità-economicità, la presenza di

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requisiti di professionalità, la correttezza e lasicurezza.La tendenza a ricercare fornitori in grado dioffrire soluzioni logistico-tecnologiche avanzate,allo scopo di migliorare la qualità dei prodotti edi ridurre i costi, hanno spinto la Banca adaffidare a primaria società di telecomunicazionila gestione della rete di trasmissione dati efonia.La Carige, inoltre, ha rapporti di consulenza, siaorganizzativa, sia commerciale, anche conprimarie società nazionali, allo scopo dimigliorare la propria efficienza interna edesterna e, soprattutto, reperire sul mercato lemigliori competenze tecniche e professionalinell’ambito dell’attività da svolgere.

3.4.3. Comunicazione einformazione

Per la Banca è importante riuscire ad instaurarecon i fornitori dei vari comparti un rapporto dicollaborazione, con l’obiettivo di creare sinergieche permettano di migliorare il prodotto finalein termini di qualità, innovazione e sicurezza.

3.4.4. Qualificazione ed analisi deifornitori

Nell’ambito di ogni rapporto di forniturageneralmente vengono valutati i potenzialifornitori (almeno tre) secondo il fattore prezzo esulla base delle loro competenze tecnico -specialistiche non trascurando, però, il possessodei requisiti di affidabilità, correttezza,professionalità ed integrità morale.In particolare – ed è statuito nel Codice Eticodella Banca - nell’affidamento delle commessevengono privilegiate le aziende impegnate nelrispetto delle norme vigenti afferenti lasalvaguardia e la tutela dell’ambiente, lasicurezza sul posto di lavoro e la tutela deldiritto alla riservatezza.

3.4.5. Condizioni negoziali

Al fine di ottenere offerte oggettivamenteconfrontabili, sono predisposti dei capitolati dispesa. Questi, infatti, permettono una maggioretrasparenza nelle richieste verso i fornitori e,quindi, la scelta della soluzione migliore e piùconveniente per la Banca.

3.4.6. Ricaduta sul territorio

Nel 2003 il numero di fornitori della Carige èpari a 5.147; la categoria più numerosa èquella dei fornitori di servizi connessi a mobili eimmobili.La localizzazione geografica risentedell’espansione territoriale della Banca: se,infatti fino al 2001 la maggioranza (53,2%) deifornitori risiedeva in Liguria, a partire dal 2002la quota è scesa a meno della metà e nel 2003si attesta al 45%.

Numero di fornitori per tipologia - anno 2002

Fornitori Altriliguri fornitori Totale

Elaborazione dati 201 377 578 Consulenze 353 433 786 Utenze 51 112 163 Mobili e immobili 562 715 1.277 Altri 1.067 857 1.924 Totale 2.234 2.494 4.728 Quota % 47,3 52,7 100,0

Numero di fornitori per tipologia - anno 2003

Fornitori Altriliguri fornitori Totale

Elaborazione dati 213 462 675 Consulenze 416 531 947 Utenze 54 136 190 Mobili e immobili 590 832 1.422 Altri 1.042 871 1.913 Totale 2.315 2.832 5.147 Quota % 45,0 55,0 100,0

Per quanto riguarda gli importi delle forniture,nell’anno hanno raggiunto circa 133 milioni dieuro. Anche a livello di fatturato si rileva unminor peso delle aziende liguri rispetto alpassato (33,4% nel 2003 rispetto al 46,7% del2001), legato alla politica di sviluppo su basenazionale perseguita dalla Banca.

Fatturato in migliaia di euro - anno 2002

Fornitori Altriliguri fornitori Totale

Elaborazione dati 5.365 16.896 22.261Consulenze 4.523 4.036 8.559Utenze 949 11.346 12.295Mobili e immobili 9.499 14.504 24.003Altri 25.256 28.208 53.464Totale 45.592 74.990 120.582Quota % 37,8 62,2 100,0Importi in migliaia di Euro

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Fatturato in migliaia di euro - anno 2003

Fornitori Altriliguri fornitori Totale

Elaborazione dati 5.052 21.729 26.781Consulenze 4.965 5.507 10.472Utenze 1.345 11.201 12.546Mobili e immobili 10.329 16.553 26.882Altri 22.656 33.474 56.130Totale 44.347 88.464 132.811Quota % 33,4 66,6 100,0Importi in migliaia di Euro

I primi dieci fornitori della Banca concentrano36 milioni di fatturato annuo, pari al 27% deltotale. Di seguito si dettagliano per volumi etipologie di attività:

Primi 10 fornitori - anno 2003

Fatturato Attività1° fornitore 9.206 informatica2° fornitore 8.181 telefonia3° fornitore 3.265 informatica4° fornitore 2.984 servizi5° fornitore 2.645 informatica6° fornitore 2.488 vigilanza7° fornitore 2.024 energia8° fornitore 1.833 assicurazioni9° fornitore 1.667 servizi10° fornitore 1.582 immobiliareImporti in migliaia di euro

Il 30,2% del fatturato dei primi dieci fornitori èin capo ad aziende con sede in Liguria.

3.4.7. Contenzioso e litigiosità

A conferma delle buone relazioni instaurate coni fornitori, sempre orientate al reciprocovantaggio, attualmente non sussistonocontenziosi significativi nell’ambito degliapprovvigionamenti.

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3.5. Banca e sistema finanziario ealtre istituzioni

3.5.1. Linee politiche coerenti con ivalori di riferimento

La Carige in coerenza con i propri valori diaffidabilità finanziaria, correttezza e trasparenzaintrattiene rapporti con altre primarie aziende dicredito al fine di soddisfare le esigenzefinanziarie della propria clientela e dimassimizzare la creazione di valore derivantedalle relazioni intrattenute.

3.5.2. Rapporti con le altre banche

A fine 2002 i rapporti in conto correntereciproco intrattenuti con istituti di creditoitaliani ed esteri sono rispettivamente 17 e 53,questi ultimi suddivisi in 15 conti esteri “loro” e38 conti esteri “nostri”.I rapporti più consistenti in termini dimovimentazione e ammontare sono versoprimarie banche nazionali ed internazionali.La Banca ha concluso, in collaborazione conpartner esteri, due operazioni di securitisation :• la prima, perfezionata a fine 2000, relativa

a crediti non performing, ha visto lapartecipazione come arranger di CreditSuisse First Boston;

• la seconda, perfezionata a fine 2001,relativa a mutui ipotecari in bonis, ha vistola partecipazione come arrangers di CreditSwiss First Boston e CDC IXIS e in qualità dijoint lead manager di WestLB.

La Banca svolge altresì il ruolo di servicernell’operazione di securitisation conclusa dallacontrollata Cassa di Risparmio di Savona a fine2002.

3.5.3. Rapporti con le compagnieassicurative e con gli altri intermediarifinanziari

La Banca Carige detiene il controllo di duecompagnie assicurative, Carige Vita Nuova,operante nel ramo vita, e Carige Assicurazioni,operante nel ramo danni. In forza di ciòcommercializza tramite la propria rete disportelli i prodotti delle due società controllate.(c.d. attività di bancassurance). Nell’ultimotrimestre del 2002 ha inoltre preso avvio lacommercializzazione dei prodotti bancari

attraverso le agenzie assicurative (c.d. attività diassurbanca).

3.5.4. Rapporti con le Fondazionibancarie

La Carige ha mantenuto uno stretto rapportocon la conferente Fondazione Cassa diRisparmio di Genova e Imperia che siconcretizza in una serie di attività di tipogestionale, organizzativo e contabile svolte afavore della stessa sulla base di un contratto diservicing che prevede il pagamento di uncanone annuo. Inoltre presso la Fondazionesvolgono la loro attività 19 dipendenti dellaCarige, i cui oneri vengono integralmenterimborsati alla Banca.La Carige intrattiene infine rapporti di tipofinanziario con le Fondazioni che detengonoquote di partecipazione nelle banche delGruppo.

3.5.5. Rapporti con le Autorità diVigilanza e Monetaria

I rapporti con la Banca d’Italia costituisconofondamentale occasione di scambio diinformazioni e raccolta di indicazioni, specie perquanto attiene alle problematiche di carattereinnovativo ed ai progetti di maggiore rilievo.Nel periodo 2000 -2003 le relazioni con laBanca d’Italia si sono intensificate in relazionealle operazioni di acquisizione delle reti disportelli e del controllo della Cassa di Risparmiodi Carrara, all’operazione di rafforzamentopatrimoniale e alle operazioni di securitisationnonché per altre tematiche di caratterestrategico e gestionale, essendo la Banca acapo di uno dei pochi conglomerati bancari,finanziari, previdenziali ed assicurativi a livellonazionale.Trattandosi di una società quotata, inoltre,Banca Carige si uniforma alla disciplina dettatada Consob e Borsa Italiana SpA con le qualiintrattiene costantemente rapporti; nel corso del2003 l’operazione di rafforzamentopatrimoniale con l’offerta in opzione agliazionisti delle nuove azioni e delle obbligazioniconvertibili e la redazione del relativo prospettoinformativo hanno comportato l’intensificarsidello scambio di informazioni.

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3.5.6. Rapporti con le associazioni dicategoria

La Carige è membro delle seguenti associazionidi categoria:• Associazione Bancaria Italiana (ABI);• Associazione delle Casse di Risparmio

Italiane (ACRI);• Associazione Italiana per il Factoring

(ASSIFACT);• Associazione Italiana per il Leasing

(ASSILEA);• Associazione nazionale società di

collocamento degli strumenti finanziari(ASSORETI);

• Associazione Industriali (ASSINDUSTRIA);• Associazione Italiana degli Istituti di credito

su Pegno;• Consorzio Patti Chiari;• Convenzione per la Gestione del marchio

Bancomat (COGEBAN);• Fondo Interbancario per la Tutela dei

Depositi (FITD).Inoltre la Carige è membro di altre associazionied enti attinenti alle diverse attività svolte dallaBanca (come pianificazione, finanza, estero,marketing, ed altri).Il rapporto con le associazioni, specie con l’ABI,si concretizza nella fruizione di una pluralità diservizi quali le interpretazioni normative, lapartecipazione a convegni e corsi diaggiornamento.La Carige partecipa a gruppi di lavoro,convegni e seminari organizzati in sede ABI. Inparticolare, le commissioni tecniche di cui fannoparte rappresentanti della Banca coordinati dalvicedirettore generale amministrazione, sono:• Commissione tecnica tributaria;• Commissione tecnica per l’ordinamento

finanziario;• Commissione tecnica legale;• Commissione tecnica per i crediti;• Commissione tecnica per la finanza;• Commissione tecnica per i sistemi di

pagamento;• Commissione tecnica per le ricerche e le

analisi;• Commissione tecnica per le tecnologie e la

sicurezza;• Commissione tecnica Sindacale;• Commissione tecnica per la legislazione del

lavoro.

3.5.7. Comunicazione einformazione

I flussi informativi tra Carige e le istituzionifinanziarie rientrano nell’ambito di rapportireciproci formalizzati.Note, circolari, comunicazioni, cartacee e diposta elettronica, sono alla base di tali flussiinformativi.Esaurienti siti e connessioni internet, ancheriservate, garantiscono una costante edimmediata relazione tra le parti.

3.5.8. Contenzioso e litigiosità

Nessun rilevante contenzioso da segnalare.

3.6. Banca e Stato / Enti locali

3.6.1. Linee politiche coerenti aivalori di riferimento

La stretta collaborazione esistente tra la Carigee lo Stato, gli enti locali e le Associazioni diCategoria pone la Banca, per la sua attenzionealle realtà locali ed alle logiche del mercatoregionale, come qualificato interlocutore neirapporti con le piccole e medie imprese, anchein materia di collaborazione ed assistenza nelcomparto dei finanziamenti agevolati.

3.6.2. Imposte, tributi e tasse

L’esborso finanziario del 2003 per il pagamentodi imposte, tributi e tasse è pari a 93,4 milionidi euro. Tale importo rappresenta il 13,1% delmargine di intermediazione della Banca. Leimposte dirette sul reddito di esercizio sono paria 67 milioni, di cui 53,8 milioni di IRPEG e13,2 milioni di IRAP; l’81,8% di quest’ultima,che ricade direttamente sulle regioni, è pagataalla Liguria (10,8 milioni).L’ICI pagata per il 2003 è pari a 1,3 milioni;circa l’81% è versato a comuni liguri (1milione).Le imposte indirette, incluse nella voce di contoeconomico “altre spese amministrative” ecostituite da bolli, imposte sostitutive, INVIM edaltre, sono pari a 25,1 milioni, di cui 21,8milioni recuperati dalla clientela.Escludendo le imposte recuperate (bolli esostitutiva) l’esborso è pari a 71,6 milioni.

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Imposte pagate per tipologia2002 2003

IRPEG 65.368 53.835IRAP 13.532 13.165ICI 1.222 1.307Imposte indirette 22.789 25.130Totale 102.911 93.437Bolli e imposte sostit. recuperate 19.585 21.849Totale escluso imp. recup. 83.326 71.588Importi in migliaia di Euro.

La diminuzione (-15,1%) delle imposte diretterispetto all’anno scorso è spiegata dal cambiodi normativa fiscale che, con l’introduzionedell’IRES, ha tra l’altro eliminato i creditid’imposta sui dividendi contabilizzati permaturazione che verranno incassati nel corsodel 2004 (12,9 milioni). Al lordo di tale effetto,le imposte sul reddito sarebbero state pari a79,9 milioni, in aumento dell’1,3% sul 2002.

3.6.3. Rapporti con gli enti locali

La Banca, proprio per la sua forte connotazioneterritoriale, pone attenzione ai rapporti con glienti locali in termini di consulenza e diconcessione di crediti (agevolati e non), doveper la sua natura di banca universale puòoperare direttamente a sostegno dei vari settoriproduttivi: commercio, artigianato edagricoltura. L’ingresso in aree territoriali nuoveper la Banca, in particolare in seguitoall’acquisizione di sportelli da altre aziende dicredito già inseriti nel tessuto locale, consentealla Banca di svolgere la propria azione disostegno anche a favore delle aziende ivioperanti.Nel 2003 l’attività di erogazione del creditoagevolato ha riguardato: la concessione difinanziamenti nel settore turistico - alberghieroai sensi della Legge Regione Liguria 19/2000,che ha stanziato contributi in conto interessigestiti dalle Province liguri; finanziamentiagevolati per l’acquisto di macchinari e utensiliai sensi della Legge Sabatini (L. 1329/1965)demandata dallo Stato centrale alle singoleRegioni; anche la gestione dei contributi ai sensidella Legge 598/1994 è stata demandata alleRegioni: i finanziamenti agevolati vengonoconcessi alle imprese per investimenti destinatiall’iinnovazione tecnologica e alla tuteladell’ambiente nonché alle imprese cheinvestono in ricerca applicata e sviluppoprecompetitivo di prodotti.Nell’artigianato sono stati concessi i tradizionalifinanziamenti Artigiancassa, fruenti di contributi

pubblici in conto interessi, per laboratori(acquisto, costruzione, ristrutturazione),macchine ed attrezzature, nonché per laformazione di scorte; con riferimento alla Liguriasono state inoltre recepite le consistenti novitàed agevolazioni della legge regionale 3/2003.La Banca ha concesso inoltre finanziamenti perinvestimenti o credito di esercizio a valere sulleconvenzioni con le Cooperative Artigiane diGaranzia, a tassi di particolare favore.Sono state numerose le convenzioni siglate conEnti Territoriali nel corso del 2003. Tra esse lepiù importanti afferiscono a:− le attività connesse al servizio istruttorio del

Programma Operativo Regionale Puglia alfine dell’erogazione di contributi in contocapitale a favore di piccole e medie impreseed artigianato;

− la concessione di finanziamenti agevolati,con intervento di Fiditoscana, a favore diimprese operanti in Toscana nei compartituristico – alberghiero e commerciale;

− la concessione di finanziamenti agevolati afavore di imprese lombarde appartenenti alsettore manifatturiero nonché a favore dicooperative di produzione e servizio a valeresulla Legge Regione Lombardia n. 35/1996;

− la concessione di finanziamenti regolati dacondizioni di favore per quelle impreseagricole che hanno ottenuto la prenotazionedi fondi a valere sul Programma di SviluppoRurale predisposto dalla Regione Liguria;

− la concessione di finanziamenti agevolati afavore di imprese agricole operanti inProvincia di Alessandria (con interventodell’Amministrazione locale) e le cui coltureabbiano subito danni a seguito dei fenomeniatmosferici dell’estate 2003.

La Carige ha consolidato le convenzioni con ivari Consorzi di Garanzia Fidi al fine di favorirel’accesso al credito, sotto il duplice profilo dellecondizioni e delle garanzie, delle piccoleimprese operanti nel settore del commercio edell’artigianato.La Carige ha svolto attività di advisor per laconcessione del rating alla provincia di Genova(nel 2000) e alla Provincia di Treviso (nel 2001).Da molti anni la Banca dedica un’attenzioneparticolare ai rapporti con l’Università diGenova e di altre città, non solo italiane,attraverso stage di neolaureati presso i propriuffici, giornate di studio basate su“testimonianze” aziendali, assistenza per la

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realizzazione di tesi e ricerche. In quest’ottica èda considerare la partecipazione di Carige allaConsulta per il Corso di laurea in EconomiaBancaria, in collaborazione con la Facoltà diEconomia di Genova.

3.6.4. Norme interne e sistemi dicontrollo volti a garantire l’osservanzadella legge

Il Regolamento interno che disciplina l’assettoorganizzativo della Banca assegna alle diverseunità operative e funzionali la responsabilitàprimaria di verificare la conformità del propriooperato alle disposizioni di legge.Conformemente alle Istruzioni di Vigilanza diBanca d’Italia, un’apposita funzioneindipendente denominata Controlli Interni èincaricata da un lato di controllare, anche converifiche in loco, la regolarità dell’operatività el’andamento dei rischi, dall’altro di valutare lafunzionalità del complessivo sistema dei controlliinterni e a portare all’attenzione del Consiglio diAmministrazione e dell’Alta Direzione i possibilimiglioramenti alle politiche di gestione deirischi, agli strumenti di misurazione e alleprocedure.Con delibera del Consiglio di Amministrazionedel 21 maggio 2001 è stato attivato il Comitatoper il Controllo interno previsto dal Codice diautodisciplina delle società quotate in Borsa alquale la Banca ha aderito integralmente.L’attività di tale organo si affianca a quella giàesistente del Collegio Sindacale e della Societàdi revisione contabile.

3.6.5. Rapporti con la PubblicaAmministrazione

I servizi di tesoreria e cassa costituiscono unpunto di forza della Carige nell'ambito del qualeè stato raggiunto un elevato grado diprofessionalità e specializzazione. A fine 2003 iservizi svolti sono 604 (618 nel 2002). I servizi di tesoreria e cassa, oltre arappresentare un basilare mezzo per veicolarerapporti di raccolta e di impiego di privati e diimprese ed a costituire un importante strumentodi penetrazione nelle aree di nuovoinsediamento, rafforzano la fisionomia di bancaretail e consentono il consolidamento delradicamento nelle aree operative, specietradizionali.

A fine anno i 604 servizi gestiti riguardano 277scuole statali, 198 tra enti locali, aziendemunicipalizzate ed enti vari, 118 enti esercentiassistenza sanitaria e sociale, 11 enti esercentiattività sportive e turistiche.

Servizi di Tesorerie e cassa nel 2003

Assistenza Sanitaria e

Sociale20%

Turismo e Sport2%

Enti locali, Az. Mun., altri

33%Scuole Statali45%

Numero Tesorerie (evoluzione)

-50

100150200250300

Enti locali, Az.Mun., altri

Ass. Sanitaria Turismo Sport Scuole Statali

2001 2002 2003

La Banca svolge - nell’ambito delraggruppamento temporaneo di impresecostituito con altri Istituti di credito – attività diistruttrice per conto del Ministero delle AttivitàProduttive di richieste di contributo in contocapitale pervenute da imprese industriali,turistico – alberghiere e commerciali ai sensidella Legge 488/92. Si tratta di un’attivitàavente una forte connotazione sociale: unodegli indicatori utili per la redazione – da partedella Pubblica Amministrazione – dellegraduatorie di merito previste dalla stessa Legge488/92 è infatti costituito dal numero dioccupati generati dal programma diinvestimento per cui si richiede l’agevolazione.Nel corso del 2003 Banca Carige ha ricevutoun centinaio di domande di agevolazione aisensi di questa legge da parte di impreseoperanti nelle regioni in cui la Banca è presente.Sempre nel 2003 la Banca è stata incaricatadello svolgimento del complesso iter istruttoriolegato all’esame delle pratiche agevolativepreviste dalla rimodulazione delle risorse del“Patto territoriale dell’Imperiese”. Anche inquesto caso i contributi a favore delle impreseche evidenzieranno il possesso dei requisitiformali e sostanziali previsti dalle norme di

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riferimento verranno stanziati dal Ministero delleAttività Produttive.

3.6.6. Comunicazione einformazione

Le relazioni tra Carige e Stato / Enti locali sonoda sempre improntate alla massima correttezzae trasparenza. Se nel passato la politica dicomunicazione della Banca nei confronti dellostakeholder era affidata ai tradizionali sistemi,attualmente risulta di particolare rilevanza ilcanale Internet per la sua immediatezza edinterattività.Al fine di seguire i rapporti del Gruppo e dellaclientela con le Istituzioni Comunitarie, conparticolare riguardo ai finanziamenti a valere suifondi concessi dalla comunità europea, pressola sede della rappresentanza della regioneLiguria a Bruxelles, è stata istituita unapostazione di lavoro della Banca.

3.6.7. Contenzioso e litigiosità

Al 31/12/2003 la situazione del contenziosofiscale si può quantificare in circa 2,5 milioni dieuro, il cui onere è stato spesato tempo pertempo nel conto economico della Banca. Talesituazione tiene conto degli esiti positivi giàottenuti in vari gradi di giudizio,dell’infondatezza di alcuni accertamenti su cuinon si sono avute ancora pronunce giudizialima ritenuti tali alla luce di obiettive valutazioni,e del contenzioso instaurato nanti al Tribunaledi 1° grado del Lussemburgo in merito allaspettanza dell’agevolazione Ciampi ex D.Lgs153/1999.

3.7. Banca e collettività

3.7.1. Persone

Carige è particolarmente attenta alle istanzesociali e culturali delle comunità delle aree diinsediamento e sostiene le iniziative diassociazioni, enti religiosi, sportivi edassistenziali, organizzando e/o sponsorizzandomanifestazioni e convegni su tematichedifferenti.Sul fronte culturale, la Banca, che possiede unconsiderevole patrimonio artistico, è

periodicamente visitata da laureandi edappassionati di arte in genere che desideranoavere una visione diretta di opere di scuolagenovese, di incisioni antiche documentanti lacittà di Genova, di ceramiche liguri dei secoliXVI, XVII e XVIII. Personale della Banca è adisposizione per accompagnare gli ospitiattraverso percorsi prestabiliti. Una mostrapermanente di numismatica è aperta alpubblico negli orari di Banca.Nel corso dell'anno tali collezioni, dallapinacoteca, alla raccolta di maioliche e dimonete antiche, sono state catalogate alloscopo di consentirne la consultazione viainternet, rendendole fruibili ad un pubblico piùvasto.Nel mese di settembre 2003 si è svoltal'iniziativa "Museo Carige": nove giorni, a partiredalla giornata "Palazzo Aperto" indetta dall’ABI,durante i quali la sede della Banca è statavisitata da circa seimila visitatori.Frequentemente opere di patrimonio artisticoCarige sono esposte sia in Italia che all’estero,richieste dalle più prestigiose esposizioni dipittura, di ceramica o di numismatica. Lo scorsoanno, in collaborazione con i Ministeri degliEsteri e dei Beni Culturali la Banca hasponsorizzato la mostra “Genova & Anversa. Unsommet dans la peinture baroque” al Museod’arte moderna di Anversa.Anche l’archivio lega la Banca alle sue radici ealla storia della città. Si è in merito conclusa lacatalogazione della parte cartacea e fotograficadell’archivio fotografico Binelli, già disponibileper la consultazione. Continua lo studio deiverbali del consiglio di amministrazione delMonte di Pietà, da cui ha avuto origine la Cassadi Risparmio di Genova e Imperia.Sul fronte editoriale, Carige cura lapubblicazione di quattro riviste specializzate:• Economia e Diritto del Terziario, di carattere

scientifico sul settore del terziario;• Prospettive dell’Economia, di carattere

economico, che fornisce studi di carattereanalitico in materia di economiainternazionale, nazionale e regionale;

• La Casana, di carattere culturale,riccamente illustrata, che tratta argomentiartistici, storici, di costume e folklore siadell’ambiente ligure sia delle zone di recenteinsediamento della Banca;

• Carige Notizie, house organ destinato a tuttii dipendenti del Gruppo.

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L’attività editoriale si è concretizzata in unprogetto ambizioso in vista di Genova Capitaledella Cultura nel 2004, attraverso larealizzazione di una collana di 4 volumi chetrattino dal punto di vista storico delle sinergieculturali, artistiche, commerciali e sociali diGenova con i principali Stati Europei. Nel 2002è stato pubblicato il primo volume “Genova e laSpagna” e nel 2003 il secondo volume“Genova e la Francia”.Con l’obiettivo di valorizzare i preziosi gioielliartistici genovesi, la Banca ha collaborato conla Fondazione alla pubblicazione del volume“Mito del moderno”, che tratta dello stile libertyin Liguria.I numerosi convegni a carattere giuridico edeconomico, organizzati dalla Banca nel corsodell’anno, sono testimonianza della strettacollaborazione sia con l’Università di Genova,sia con gli Ordini professionali ed il mondoeconomico rappresentato da tutte leassociazioni di categoria, Ascom, Cna, Cia,Confcommercio, Confartigianato, Assindustria.Nel 2003 si è svolta la XIX edizione del PremioNazionale Rapallo-Carige, il più importantepremio letterario nazionale per la donnascrittrice, che ha l’intento d’incoraggiare evalorizzare l’attività letteraria femminile nelcampo della narrativa. Tale iniziativa, sostenutadalla Banca sin dalla sua nascita, ha visto, inogni edizione, la partecipazione di prestigioseautrici.L’attività di pubbliche relazioni in occasionedell’inaugurazione delle nuove filiali èproseguita nel corso del 2003 con l’aperturadelle filiali di Monza e di Genova Albaro.In ottica non solo economica, ma anchesociale, la Banca cura con particolareattenzione alcuni segmenti di clientela:• la clientela della terza e quarta età, a cui

propone, oltre a servizi a contenutostrettamente bancario, anche prestazioni chevanno a coprire aree di valore, quali lasalute e l’assistenza, ritenute prioritarie. Inquesto contesto si inserisce il Conto Seniores,che presenta una forte componente di tipoassistenziale, destinata a supportare lerichieste di tranquillità, salute ed assistenzaquotidiana molto sentite dagli anziani e dalleloro famiglie;

• la clientela giovane attraverso:- una politica commerciale ed

un’assistenza finanziaria ad hoc con ilConto Giovani New, al quale sono

collegate due tipologie di finanziamentoa “tasso zero” ed una a tasso agevolatofinalizzato alla frequenza di un Master distudio o all’avvio di una attività di lavoroautonomo;

- una serie di attività volte a sviluppare irapporti scuola/università e mondobancario, quali: convegni, giornate distudio basate su testimonianze aziendali,assistenza per la realizzazione di tesi ericerche;

- stages di neolaureati presso gli Ufficidella Banca;

- la gestione di due Borse di Studio, inesecuzione di lasciti testamentari,destinate agli studenti della Facoltà diEconomia dell’Università di Genova eagli universitari discendenti da famiglieistriane;

- la collaudata presenza a “Formula”, lakermesse informativa destinata ai nuovistudenti universitari;

• la clientela extracomunitaria; la Carige èstata la prima banca italiana ad aprire nel1996 a Genova (l’agenzia 75 – ViaGramsci) nella zona adiacente al porto, unosportello orientato alla clientela nonresidente proveniente dai paesi del TerzoMondo. La scelta della localizzazione è statadeterminata dall’elevato livello diconcentrazione degli immigrati stranieri nelcentro storico. L’obiettivo è stato quello dicostituire un punto di riferimento per lenecessità di carattere finanziario per tutti gliextra-comunitari regolari, favorendoneun’efficace e rapida integrazione nella nostrasocietà.La risposta ottenuta è risultata positiva per laBanca, sia a livello operativo (al31/12/2003, 3,9 milioni di euro di raccoltadiretta, 3,4 milioni di raccolta indiretta, 3,6milioni di impieghi di cui 2,5 milioni dimutui), sia di immagine. Ciò ha consentitol’accesso ad una tipologia di clientela inforte sviluppo demografico, con crescenterichiesta di servizi finanziari, orientatiprevalentemente alla gestione del denaro(depositi, versamenti, bonifici, ecc.), ma conuna probabile evoluzione verso forme piùsofisticate quali la gestione del risparmio, laprevidenza, le forme di finanziamento amedio termine (mutui/specialprestiti);

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• Nel rispetto del radicamento nel tessutosociale ed economico, la Banca è attiva nelcampo dei finanziamenti antiusura a valeresui fondi istituiti a tale finalità. Per quantoriguarda il credito alle famiglie, la Banca nel1996 ha siglato un’apposita convenzionecon la Fondazione Anti Usura Santa Mariadel Soccorso (di seguito “Fondazione AntiUsura”), alla cui costituzione, avvenuta nel1996 ad opera dell’Arcidiocesi di Genova,ha contribuito anche la Fondazione Carige.L’intendimento di Banca Carige, stipulandotale convenzione, è quello di concorrere alraggiungimento degli obiettivi dellaFondazione Anti Usura, che si prefigge loscopo di sostenere le persone vittime delfenomeno e promuovere iniziative idonee aprevenirlo, diffondendo una cultura diamministrazione dei beni moralmente edeconomicamente corretta.Lo Statuto della Fondazione Anti Usuraprevede, a favore delle persone colpite, lacostituzione di un fondo da utilizzare pereffettuare erogazioni rimborsabili ed ilrilascio di garanzie per facilitarne l’accesso alcredito. Le domande di finanziamentopresentate alla Fondazione Anti Usuraritenute dalla stessa meritevoli d’esame,vengono inoltrate a Banca Carige cheprocede al finanziamento nella forma dimutuo chirografario a 60 mesi o di aperturadi credito semplice a 12 mesi. Talefinanziamento, stipulato a un tasso di pocosuperiore al prime rate, è garantito dallafideiussione della Fondazione Anti Usura perun importo non inferiore al 50% del prestitorichiesto.

• Le piccole e medie imprese, cui la Banca hadedicato una divisione Credito Mobiliare chesi avvale di profonda conoscenza circa ifinanziamenti da concedere loro e svolgeuna qualificata attività di consulenzafinanziaria circa le nuove iniziativeimprenditoriali, legate anche a provvedimentigovernativi e/o comunitari per laconcessione di finanziamenti agevolati.

3.7.2. Ambiente

La crescente pressione delle attività umanesull’ambiente richiede una visione della politicaaziendale più attenta alle problematiche delterritorio. L’attività creditizia, comunque, non èfonte di particolari impatti ambientali e,

considerando che le attività svolte sicaratterizzano per la quasi totalità di lavori daufficio, i fattori di rischio professionale sonoesigui. Tuttavia la Banca attua gli adempimentirichiesti dalla vigente normativa in materia, inmodo da prevenire i possibili rischi diinquinamento.In dettaglio, i più rilevanti interventi ambientaliattuati dalla Carige riguardano:• Rifiuti: quelli prodotti sono, principalmente,

del genere urbano e non pericoloso e lamaggior parte di essi è raccolta e smaltita dasocietà esterne fornitrici e appaltatrici. Gliscarichi idrici vengono normalmenteconvogliati nelle reti fognarie pubbliche.In particolare, in seguito al D. Lgs. n.22/1997 (c.d. Decreto Ronchi) in materia dismaltimento dei rifiuti, la Carige ha mostratouna maggiore attenzione alla raccoltadifferenziata. I rifiuti cartacei prodottiquotidianamente (tabulati obsoleti, carta da“cestino”, ecc.) o con periodicità diversa(pratiche scadute, ecc.) sono regolarmenteraccolti separatamente e destinati alrecupero presso una cartiera, attraverso unvettore autorizzato. I rifiuti “speciali” (toner,cartucce e nastri per stampanti e rifiuti inplastica) e quelli “pericolosi” (i liquidi disviluppo e di fissaggio dei microfilmdell’archivio) sono gestiti e smaltiti ai sensidella suddetta legge. L’intero personale,quindi, è stato sensibilizzato ad osservare edapplicare le disposizioni interne stabilite inmateria, al fine di ridurre l’inquinamentotramite una più efficiente gestione dellerisorse e degli scarti.Nella stessa ottica gli arredi e le attrezzaturenon più in uso vengono donate adassociazioni e volontariati , se ancorautilizzabili; in caso contrario sono ritirate daifornitori dei nuovi prodotti, che provvedonoal loro smaltimento.

• Contenimento dei consumi energetici: laBanca ha individuato al proprio interno lafigura del “Responsabile per laconservazione e l’uso razionale dell’energia”(o “Energy Manager”) ai sensi della Legge9/1/91, n.10. Esso attua interventi volti alcontenimento dei consumi di energia elettricae combustibile quali il monitoraggio costantedelle utenze elettriche e degli impianti diriscaldamento e, nel caso di unità operativedi nuova realizzazione, provvede a scelteprogettuali che consentano un’ottimale

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sfruttamento dell’energia necessaria alfabbisogno delle unità operative stesse. Incaso di ristrutturazione o riammodernamentodi unità lavorative, Banca Carige utilizzaclimatizzatori a pompa di calore e vetrate avetrocamera, in quanto permettono unariduzione della dispersione del calore versol’esterno dei locali.

• Approvvigionamento idrico: avvieneattraverso gli acquedotti comunali.

• Contaminazione del suolo: i serbatoi interratiutilizzati per lo stoccaggio del carburante(gasolio) sono stati realizzati secondo lenormative tecniche e, in caso di dismissione,sono stati inertizzati. Non si sono registratiincidenti o perdite che possono averprovocato la contaminazione delle falde.

• Amianto: all’interno dell’Azienda ci sonouffici con presenza di amianto confinato edipendenze con presenza di amianto sottoforma di lastre, tubi e serbatoi che sonoregolarmente denunciati alle autoritàcompetenti.

• Gas halon:la Banca ha provveduto alladismissione di tutti gli estintori a impianti agas halon, sostituendoli con estintori apolvere e con impianti che utilizzanoestinguenti conformi alle norme vigenti.

• Rischi di incidenti rilevanti: le attività svoltenon rientrano negli obblighi previsti dallanormativa vigente in materia.

• Divieto di fumo: è operativo in tutti i localidella Banca.

• Fornitori: ai fornitori di beni e servizi vienerichiesta una dichiarazione di non tossicitàdei prodotti usati. In caso di dichiaratatossicità, viene richiesta la produzione delrelativo certificato tossicologico.

Gli organi di vigilanza in materia ambientalenon hanno notificato violazioni né erogatosanzioni alla Carige.

3.7.3. Media

L’instaurazione di un canale di comunicazione adue vie con il complesso dei media interagenticon la Carige rappresenta per la Banca unimportante strumento di relazione con lacollettività.In tal senso Carige promuove il confronto ed ildialogo con i principali mezzi di comunicazionesu scala nazionale e locale.

I mezzi di comunicazione maggiormenteutilizzati sono la carta stampata, la televisione,la radio e la rete internet.Rappresentanti della Banca partecipanosaltuariamente a trasmissioni televisive econvegni di particolare rilevanza economica econcedono interviste ed esprimonoconsiderazioni in relazione ai diversi aspettidella vita economica locale.La Banca si propone come interlocutorequalificato per il soddisfacimento di eventualirichieste da parte dei mezzi di informazione perindagini giornalistiche ed analisi di carattereeconomico e finanziario. In tal senso, si ricordala collaborazione con i quotidiani specializzati IlSole 24 Ore e Milano Finanza nellacompilazione di questionari e con il Secolo XIX,il maggiore quotidiano della Liguria, nellarealizzazione della pagina quotidiana relativaalla dinamica dei mercati finanziari.Per quanto riguarda il servizio e-banking, è statarealizzata una rivisitazione del layout del sito,rendendolo più completo e migliorandone laleggibilità. In particolare, la sezione riservata altrading on line è stata arricchita di un nuovoservizio informativo-finanziario, realizzato incollaborazione con Il Sole 24 Ore, denominatoInfofinanza.La Carige si impegna in ogni momento ed inogni occasione a rendere la comunicazione ilpiù possibile trasparente, chiara e fruibile.

3.7.4. Comunità virtuale

La grande importanza data dalla Carige allaComunità Virtuale si estrinseca nella politicaattuata negli ultimi anni e nel volume degliinvestimenti e delle risorse umane dedicati allarealizzazione ed alla successiva implementazionedel servizio Internet.Inoltre, nelle linee strategiche delineate per iltriennio 2002-2004 viene attribuita una valenzadeterminante allo sviluppo dell’I&CT.La storia, il contesto ambientale, la strutturaorganizzativa e la missione strategica checaratterizza la realtà Carige hanno indotto laBanca ad adottare un modello di multicanalitàintegrata, che prevede la gestione in modocoordinato dei diversi canali, sotto lo stessomarchio, per la totalità dei clienti.L’opzione strategica adottata dalla Carige èstata quindi quella dell’integrazione e dellacomplementarità, ossia l’utilizzo dei servizi online (internet e call center) in affiancamento ai

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canali fisici e mobili (sportelli bancari edagenzie assicurative) e non la creazione di unabanca virtuale ad hoc.Internet rappresenta per la Banca il punto diriferimento operativo e di collegamentofunzionale di tutti i canali, nonché unfondamento per la crescita distributiva ecommerciale dell’attività. In questo senso, sisviluppano sinergie fra i molteplici canali e sirealizza una conoscenza più approfondita dellaclientela.Il 2003 è stato il secondo anno di pienaoperatività attraverso internet, con un’attività inespansione: a fine 2003, su un numero totale dicontratti in vita di circa 45.000 (circa 36.000alla fine del 2002), il numero di clienti attivi,ossia che hanno effettuato almenoun’operazione nel corso dell’anno, è di oltre36.000, di cui circa il 60% ha effettuato almenouna transazione dispositiva.Le operazioni complessivamente disposte sul webnell’anno sono state oltre 5,4 milioni, il 70%delle quali legate all’operatività tradizionale e il30% al trading on line.

Operazioni contabili tramite internet

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tradizionali trading on line

Le operazioni che hanno generato unmovimento contabile, sono statecomplessivamente 590 mila (circa il 20% deltotale delle operazioni contabili della Banca),delle quali 457 mila circa costituite da bonifici,giroconti e pagamenti vari, per un importocomplessivo di 440,6 milioni, e 133 mila dioperatività in titoli, per un importo complessivopari a 653,6 milioni.Il servizio internet, introdotto nel luglio 2000, èstato oggetto di successive implementazioni aseguito delle quali presenta attualmente requisitidi completezza, diffusione e sicurezza. Esso èattivabile mediante il collegamento al sitowww.carige.it che, interamente rinnovato nel2002, offre, oltre ai servizi dispositivi, numerosiservizi informativi. In linea con l’espansionedella Banca, nel corso del 2003 è statosviluppato il progetto di un portale di Gruppoche è stato rilasciato nell’aprile 2004.

La connessione al sito avviene in condizioni diassoluta sicurezza; il protocollo di sicurezzaadottato è il “Secure Socket Layer (SSL)” a 128bit strong encryption ed il sito è certificato da unaCertification Authority riconosciuta a livellointernazionale, “VeriSign Inc.”; l’utilizzo di unachiave di cifratura a 128 bit garantisce ilmassimo livello di sicurezza a protezione delloscambio di informazioni tra il cliente e la Banca.

Operazioni informative tramite internet

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tradizionali trading on line

L’attività dell’anno è stata caratterizzatadall’introduzione del servizio Online Business,dedicato alle imprese, che ha affiancato ilservizio Online Family, dedicato ai privati. Ilservizio Online Business è stato sviluppato peroffrire alle imprese ed ai liberi professionisti unservizio internet che risponda alle loro specificheesigenze, permettendo di gestire incassi epagamenti, controllare sistematicamente conticorrenti e titoli, negoziare strumenti finanziari edavere dati aggiornati sui mercati finanziari,raccogliere velocemente informazioniprofessionali a supporto della propria attivitàlavorativa. Il servizio Online Business costituiscela naturale evoluzione del servizio di homebanking, offrendo al cliente tutti i vantaggi diinternet.Nell’ambito dei servizi on line, la Carige haattivato nel settembre 2001 il call center, checonsente un’operatività assai più estesa rispettoal phone banking da questo sostituito, in quantoil cliente ha la possibilità di un contatto con unoperatore, oltre al servizio automatico dirisposta. Nella prima parte dell’anno è statarealizzata una campagna di marketing al fine diaumentare la conoscenza della comodità econvenienza del canale e per rispondere alleesigenze di supporto della fascia senior, che puòincontrare difficoltà nell’accedere al servizio.A fine 2003 i contratti in vita sono oltre 17.000 ele operazioni effettuate dall’avvio del serviziosono state circa 273.000, la gran parte dellequali (151.000) realizzate nel 2003, secondoanno intero di attività.

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L’ufficio call center alla più tipica attività dicontatto della clientela acquisita e potenzialeaffianca da sempre una compiuta azione difidelizzazione, di cross selling e di gestioneevolutiva del reclamo. In particolare, l’attivtàspecifica di contatto dei clienti si divide trachiamate in entrata (inbound), rappresentate datutte le telefonate effettuate dalla clientelatitolare e non titolare di contratto telefonico chesi avvalga dei numeri verdi dedicati perciascuna banca del Gruppo, e chiamate inuscita (outbound), tra le quali ricomprenderetutte le attività di sviluppo prodotti/ clientela.Per quanto concerne l’inbound, ove i contattiassumono valenza dispositiva o informativa, nelcorso del 2003 gli operatori hanno rispostodirettamente a circa il 40% delle telefonatericevute dal risponditore automatico.

Nel corso del secondo semestre dell’anno haassunto particolare rilevanza l’azione diassistenza tecnica e operativa prestata ai finidell’attivazione del servizio on line business.Per quanto riguarda l’attività di outbound sonostate realizzate azioni mirate a pubblicizzare iservizi on line, a supportare l’apertura di nuovefiliali e a promuovere prodotti specifici suclientela potenziale extra Liguria. Nell’annosono stati contattati oltre 65.000 clienti attuali epotenziali.Infine, nell’ottica di stimolare la clientela all’usodelle nuove tecnologie di accesso ai servizi dellabanca, nell’ultimo trimestre del 2002 ha presoavvio a Genova il “Punto Web Carige”, uncentro multimediale per navigare gratuitamentesu internet.

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4. PROPOSTA DI MIGLIORAMENTO

La Banca intende redigere un documentosempre più completo ed esaustivo, attenendosiai principi statuiti dall’ABI. A tal fine si impegnaa diffondere il più possibile il Bilancio socialetramite la pubblicazione sul sito internet

aziendale www.carige.it, unitamente ad unascheda di valutazione con cui i lettori potrannofarci conoscere il proprio giudizio e forniresuggerimenti ed osservazioni utili ad instaurareun processo di misurazione del grado disoddisfazione e consenso dei soggetti interni edesterni all’organizzazione, il cui recepimento ciconsentirà di proseguire sul sentiero di crescita emiglioramento intrapreso.

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SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

La presente scheda è stata predisposta per avere un contributo da parte dei lettori allo scopo dimigliorare la prossima edizione del Bilancio Sociale. La ringraziamo fin da ora per le valutazioni e isuggerimenti che vorrà esprimere e farci avere all’indirizzo: Banca Carige SpA - U/Studi, Pianificazione eControllo di gestione – Via Cassa di Risparmio 15 – 16123 GENOVA .

• Che valutazione dà al Bilancio Sociale?

Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo

Chiarezza della struttura ٱ ٱ ٱ ٱ

Chiarezza espositiva ٱ ٱ ٱ ٱ

Completezza delle informazioni ٱ ٱ ٱ ٱ

Lunghezza del documento ٱ ٱ ٱ ٱ

Adeguatezza del linguaggio ٱ ٱ ٱ ٱ

• Quale sezione ha trovato più interessate?

ٱ Risorse umane Azionisti ٱ Clienti ٱ Fornitori ٱ Collettività ٱ

• In quale misura il Bilancio Sociale ha soddisfatto le sue esigenze informative?

Insufficiente ٱ Sufficiente ٱ Discreta ٱ Elevata ٱ

• Ha osservazioni e suggerimenti?

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Categoria di stakeholder

Risorse umane ٱ Azionisti ٱ Clienti ٱ Fornitori ٱ Pubblica amm.ne ٱ

Altro ٱ

Provincia diresidenza

Sesso M ٱ F ٱ Età 24-18 ٱ 34-25 ٱ 44-35 ٱ Oltre ٱ 54-45 ٱ

Azionista Si ٱ No ٱ

Cliente Si ٱ No ٱ

Professione Studente ٱ Artigiano ٱ Impiegato ٱ Libero professionista ٱ

Casalinga ٱ Pensionato ٱ Operaio ٱ Commerciante ٱ

Dirigente ٱ Imprenditore ٱ