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NOTE OPERATIVE DI RELEASE Il presente documento costituisce un’integrazione al manuale utente del prodotto ed evidenzia le variazioni apportate con la release. Integrazione alla guida utente 1 RELEASE Versione 2011.2.0 Applicativo: GECOM MULTI Oggetto: Aggiornamento procedura Versione: 2011.2.0 (Versione Completa) Data di rilascio: 22/11/2011 COMPATIBILITA’ GECOM MULTI Versione 2011.1.3 GECOM F24 Versione 2011.6.0 GECOM STUDIO Versione 2011.1.4 GECOM GAMMA Versione 23.10.00 GECOM CON.TE Versione 2011.0.5 INSTALLAZIONE AMBIENTE WINDOWS INSTALLAZIONE AMBIENTE LINUX L’applicativo potrà essere installato a seconda della modalità di distribuzione. 1. Modulo autoscompattante “autoinst”: Selezionare il bottone “installa” 2. CDROM applicativi TeamCD: Inserire il CD-ROM nel drive del server e confermare l’avvio dell’installazione Dalla console, come super-utente (root), digitare il comando AGGTAR. Le modalità di installazione rese disponibili da questo comando saranno: CD-ROM: Inserire il CD-ROM nel drive del server e confermare l’avvio dell’installazione EXE: Scaricare i file in arrivo da TeamCast e confermare l’avvio dell’installazione AVVERTENZE AVVERTENZE Il presente aggiornamento contiene la procedura relativa alla gestione della Comunicazione Art.21 (MCAR21) e nuove funzionalità come ad esempio la possibilità di utilizzare in contabilità più mastri clienti/fornitori, creare degli alias per richiamare velocemente dei clienti/fornitori o dei conti (ALIASANA/ALIASPDC), indicare una percentuale di indetraibilità sul GEPROF da proporre in prima nota e infine in caso di multiattività selezionare l’unità produttiva all’inizio della registrazione. Nelle pagine seguenti riportiamo anche le informazioni circa il calcolo dell’acconto Iva (ACCIVA) che non ha subito modifiche rispetto all’anno precedente. Dopo aver installato il presente aggiornamento è necessario eseguire il comando di conversione CONVERS per convertire gli archivi MIVA, SMIVA, BENI, CONAG, MIVA39 e CLIFOR. Una volta digitato il comando CONVERS o selezionato all’interno della cartella “Conversioni”, scelta “Utilità archivi”, confermare l’elaborazione. Verrà automaticamente eseguita la conversione relativa alla versione 2011.2.0 di MULTI. Attenzione!!! Per chi utilizza la procedura “estratto conto/portafoglio” è possibile installare la presente versione Multi 2011.2.0 solo procedendo anche all’installazione della versione 23.10 di Gamma.

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NOTE OPERATIVE DI RELEASE

Il presente documento costituisce un’integrazione al manuale utente del prodotto ed evidenzia le variazioni apportate con la release.

Integrazione alla guida utente

1

RELEASE Versione 2011.2.0 Applicativo: GECOM MULTI

Oggetto: Aggiornamento procedura

Versione: 2011.2.0 (Versione Completa) Data di rilascio: 22/11/2011

COMPATIBILITA’ GECOM MULTI Versione 2011.1.3 GECOM F24 Versione 2011.6.0 GECOM STUDIO Versione 2011.1.4 GECOM GAMMA Versione 23.10.00 GECOM CON.TE Versione 2011.0.5

INSTALLAZIONE AMBIENTE WINDOWS INSTALLAZIONE AMBIENTE LINUX

L’applicativo potrà essere installato a seconda della modalità di distribuzione.

1. Modulo autoscompattante “autoinst”: • Selezionare il bottone “installa”

2. CDROM applicativi TeamCD: • Inserire il CD-ROM nel drive del server e

confermare l’avvio dell’installazione

Dalla console, come super-utente (root), digitare il comando AGGTAR. Le modalità di installazione rese disponibili da questo comando saranno: • CD-ROM: Inserire il CD-ROM nel drive del server e

confermare l’avvio dell’installazione • EXE: Scaricare i file in arrivo da TeamCast e confermare

l’avvio dell’installazione AVVERTENZE

AVVERTENZE Il presente aggiornamento contiene la procedura relativa alla gestione della Comunicazione Art.21 (MCAR21) e nuove funzionalità come ad esempio la possibilità di utilizzare in contabilità più mastri clienti/fornitori, creare degli alias per richiamare velocemente dei clienti/fornitori o dei conti (ALIASANA/ALIASPDC ), indicare una percentuale di indetraibilità sul GEPROF da proporre in prima nota e infine in caso di multiattività selezionare l’unità produttiva all’inizio della registrazione. Nelle pagine seguenti riportiamo anche le informazioni circa il calcolo dell’acconto Iva (ACCIVA) che non ha subito modifiche rispetto all’anno precedente. Dopo aver installato il presente aggiornamento è necessario eseguire il comando di conversione CONVERS per convertire gli archivi MIVA, SMIVA, BENI, CONAG, MIVA39 e CLIFOR. Una volta digitato il comando CONVERS o selezionato all’interno della cartella “Conversioni ”, scelta “Utilità archivi ”, confermare l’elaborazione. Verrà automaticamente eseguita la conversione relativa alla versione 2011.2.0 di MULTI. Attenzione !!! Per chi utilizza la procedura “estratto conto/portafoglio” è possibile installare la presente versione Multi 2011.2.0 solo procedendo anche all’installazione della versione 23.10 di Gamma.

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IMPLEMENTAZIONI

Comunicazione art.21 Utilità procedura

MCAR21

Art.21 - Comunicazione operazioni 3.000 euro Prima di entrare nel dettaglio della procedura di gestione per la comunicazione (MCAR21) delle operazioni di importo pari o superiore ai 3.000/3.600 euro (25.000 per il 2010), di seguito vengono esaminati gli ultimi due documenti prodotti dall’Agenzia delle Entrate sull’argomento ovvero il tracciato telematico di settembre 2011 e il documento con le risposte di ottobre 2011. Tracciato telematico (settembre 2011). Il tracciato telematico per la comunicazione delle operazioni di importo pari o superiore a 3.000 euro, pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, ha subito delle semplificazioni rispetto alla precedente versione di giugno 2011. Dal tracciato telematico sono state eliminate/modificate le informazioni relative:

o alla Natura dell’operazione : non è più prevista la distinzione tra operazioni imponibili, non imponibili, etc. (informazione eliminata dal tracciato);

o alla Tipologia dell’operazione : non è più prevista la distinzione tra beni e servizi sia nel caso di acquisti che di cessioni.

Le ulteriori modifiche riguardano il campo Modalità di pagamento . La suddivisione (che precedentemente era acconto, saldo, importo non frazionato) è stata modificata in questo modo:

o “Importo non frazionato ” per le operazioni di importo pari o superiore ai 3.000 euro.

o “Importo frazionato ” per quelle operazioni che singolarmente sono di importo inferiore al limite ma fanno parte di un contratto il cui valore complessivo supera il limite stesso (anche se le fatture sono emesse in anni diversi). È il caso, ad esempio, di fatture in acconto ed a saldo (anche se di importo minore a 3.000 euro, ma il cui valore complessivo supera il limite).

o “Corrispettivo periodico ” per le operazioni riguardanti i contratti di appalto, fornitura,

somministrazione e gli altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici (punto 2.2 del provvedimento del 22/12/2010).

Il nuovo tracciato prevede il campo “Numero della fattura ”, obbligatorio solo nel caso di cessione. Il campo relativo alle “Note di variazione ” va compilato solo per le note di variazione che si riferiscono a documenti già inviati in precedenza; l’indicazione della data della fattura da rettificare è obbligatoria ma se non è presente nella nota o se la nota stessa si riferisce a più fatture va indicata quale data, 3112AAAA (dove AAAA è l’anno di riferimento della nota di variazione). Il numero della fattura da rettificare non è un dato obbligatorio e i due nuovi campi (Credito/Debito) indicano il segno della rettifica. In pratica la lettera “D” indica un incremento dell’operazione originaria (nota di debito) indipendentemente dal tipo di operazione, mentre la “C” indica un decremento dell’operazione originaria (nota di credito).

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Modifiche alla procedura Sulla base delle novità sopra citate riportiamo di seguito le modifiche che hanno interessato la procedura:

1) il codice presente in PERSON11/12 viene utilizzato solo per includere o meno nella comunicazione la singola riga di registrazione, non essendoci più la distinzione della natura di operazione. Ad esempio, in presenza di aliquote Iva standard, i movimenti inseriti con l’aliquota 325 “Non imponibile art.8 comma 1 lettera a ” (che ha il codice 5 “No art.21 ”) non saranno trasferiti nella comunicazione, viceversa i movimenti inseriti utilizzando il codice 314 “Non imponibile art.9 comma 1 ” (che ha il codice 2 “Operazioni non imponibili ” ) o il 318 “Non imponibile art.14 L.49/87” (codice 4 “Iva non esposta in fattura ”) o il codice 335 “Art.17 comma 3 ” (codice 1 “Operazioni imponibili ”) saranno riportati nella comunicazione.

2) non è più necessario distinguere in prima nota gli acquisti e le cessioni tra beni e servizi (rimane

però la necessità di effettuare la distinzione delle operazioni ai fini di una corretta compilazione del modello Iva annuale).

3) sulla base delle modifiche apportate al campo Modalità di pagamento del tracciato telematico indicando, durante la registrazione in MPRI, nel campo “Art.21”:

o “S” - l’operazione è a sé stante e quindi verrà inserita nella comunicazione se di importo superiore al limite, indicando come “Modalità di pagamento” “Importo non frazionato ”.

o “P” - l’operazione riguarda i contratti di appalto, somministrazione e/o a corrispettivi periodici. Rimane quanto già indicato a suo tempo, ovvero nel caso di contratti di somministrazione, di appalto e per i corrispettivi periodici occorre indicare la lettera “P” nel campo “Art.21” di prima nota e gli estremi identificativi del contratto. Il programma controllerà che nell’anno le operazioni con lo stesso contratto e stesso codice cli/for, superino il limite e, in caso affermativo, verranno inserite nella comunicazione con “Modalità di pagamento” “Corrispettivi periodici ”.

o “C” – se l’operazione da comunicare è una quota parte di più operazioni il cui importo complessivo è superiore al limite dell’art.2 del Provvedimento. In questo caso l’operazione comunicata può essere al di sotto del limite. Ad esempio, se si hanno più fatture emesse anche su più anni a fronte di un acquisto il cui valore è superiore al limite oppure in caso di contratti in cui non si è in grado di stabilire a priori il superamento o meno del limite. In pratica, con la lettera “C” tutte le operazioni anche al di sotto del limite vengono portate nella comunicazione con “Modalità di pagamento” “Importo frazionato ”. Il valore “C” per l’“Art.21” è stato previsto nella prima nota anche per le registrazioni dei corrispettivi con le causali “20” e “24”.

4) per le note di variazione, come già detto, durante la loro registrazione occorre procedere all’aggancio

con il documento originale da rettificare attraverso il campo “Riferimento fattura”; la rettifica andrà ad integrare il documento originale. Nella comunicazione verrà riportata la somma/differenza tra il documento originale e la rettifica. Nel caso in cui la nota di variazione si riferisca a documenti di anni precedenti per i quali è stato già predisposto l’invio della comunicazione (dopo la scadenza) l’esposizione nella comunicazione sarà in un record specifico (“Note di variazione”) con l’indicazione se l’operazione di rettifica è a credito o a debito e la data del documento da rettificare. Nel caso in cui la nota di variazione rettifichi più fatture verrà indicato, al posto della data, il valore “3112AAAA ”, dove AAAA è l’anno di riferimento della nota di variazione (ad esempio una nota di variazione del 2012 che si riferisca a più fatture emesse nel 2011 verrà inserita nell’elenco relativo all’anno 2012 indicando, come “Data documento da rettificare”, “31122011”).

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N O T A B E N E Ricordiamo inoltre che lo stesso provvedimento del 16 settembre 2011, pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate il 19 settembre 2011, ha prorogato i termini di comunicazione per il periodo di imposta 2010, al 31 dicembre 2011.

A N N O T A Z I O N I

Risposte dell’Agenzia delle Entrate ai quesiti rela tivi alla Comunicazione 3.000 euro dell’11 ottobre scorso Riportiamo in sintesi alcuni chiarimenti contenuti nel documento dell’Agenzia: • per quanto riguarda sia i contratti collegati che i corrispettivi periodici è data la possibilità di

compilare un unico rigo a fronte di più operazioni o compilare un rigo per ogni documento; • la fattura di importo rilevante ricevuta da un contribuente minimo che l’ha emessa va

indicata nella comunicazione; • in caso di fatture cointestate va compilato un record per ognuno dei cointestatari, la verifica

è sul totale del documento; • in caso di fatture riepilogative, ovvero che contengono operazioni di natura diversa, la

fattura va comunicata per il totale e riportando la tipologia prevalente; si ritiene che il concetto possa essere applicato anche in caso di presenza di contratti diversi nello stesso documento;

• per le note di variazione emesse/ricevute nel periodo 1/1 – 30/4 dell’anno successivo a quello a cui è relativa la comunicazione è data la possibilità di considerarle in diretta compensazione con i documenti originali o di riportarli in record distinti. Ad esempio nel caso di nota di addebito registrata a marzo 2012 che incrementa una fattura del 2011, è possibile indicare la fattura comprensiva della nota di addebito per la comunicazione del 2011 o riportare solo la nota di addebito nella comunicazione del 2012 nell’apposito record.

• nel caso in cui venga emessa una ricevuta fiscale (anziché fattura) nei confronti di un soggetto passivo di imposta è necessario effettuare lo scorporo dell’imposta ai fini della separata indicazione di imponibile ed imposta.

MPRI – Gestione prima nota

Dalla presente versione 2011.2.0 viene modificato il dettaglio che appare con la selezione del bottone “F4=Art.21 ” in fase di registrazione dei corrispettivi (sia con causale “20” che con “24”), in cui sono ora presenti due nuovi campi, “Imposta” e “Num.Documento”. Per quanto riguarda il campo “Imposta” la distinzione tra imponibile ed imposta è necessaria nel caso di soggetto titolare di partita Iva e soggetto non residente. Indicando anche l’imposta è possibile utilizzare il tasto “F7=scorpora Iva ”, posto nel campo “Imposta”, che si attiva solo nel caso di titolari di partita Iva e soggetti non residenti, e solamente nel caso sia stato indicato un codice Iva compreso tra 1 e 99 (es. 21%); per le persone fisiche non titolari di partita Iva non è necessario procedere allo scorporo dell’imposta e quindi l’intero importo può essere indicato nel campo “Totale”. Il campo “Num.Documento” è stato previsto in quanto l’’attuale controllo telematico (del 14/11/2011) non accetta il campo ”Numero fattura” a spazio in caso di cessioni effettuate nei confronti di titolari di partita Iva

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(record 2) e non residenti (record 3), è quindi necessario inserire obbligatoriamente il dato (numero documento) anche nel caso di ricevute se il soggetto è appunto titolare di partita Iva o non residente. Per poterlo inserire è stato previsto nel dettaglio il nuovo campo “Num. Documento”. Si ricorda che si tratta di ricevute fiscali/scontrini e non di fatture per cui occorrerà continuare ad utilizzare la causale “22” nel caso di fattura compresa all’interno di un corrispettivo. Ovviamente quanto detto vale solo a partire dal 1° luglio 2011, data da cui vanno comunicate le operazioni rilevanti documentate da scontrino/ricevuta fiscale. Sempre nel campo “Art.21” presente nella scelta “F4=Art.21 ” è stata inibita la possibilità di indicare “F – Forza comunicazione” non essendo possibile inviare operazioni con tipologia di pagamento “Importo non frazionato ” per importi sotto la soglia. Pertanto, le registrazioni in cui è stato indicato il parametro “F” nel dettaglio “Art.21” delle registrazioni di corrispettivi, sono automaticamente convertite nel parametro “S”.

MPRI/TABE98

È stato previsto un controllo per i movimenti Iva presenti in prima nota che vengono trasferiti nel programma di gestione della comunicazione (MCAR21); nel momento in cui i documenti risultano presenti nella comunicazione se si accede alla variazione di prima nota, viene segnalato “Movimento inserito in comunicazione articolo 21. Periodo 2010/0. Forzare registrazione? ”. È chiaro che le modifiche alle registrazioni effettuate e trasferite nel programma di gestione della comunicazione 3.000 euro potrebbero causare un disallineamento rendendo necessaria una successiva nuova importazione ed eventualmente un nuovo invio telematico se nel frattempo fosse già stato effettuato. Un ulteriore messaggio in variazione prima nota, “Variando il dato, la registrazione viene sganciata dalla Comunicazione Art.21 ”, successivo al precedente, appare nel momento in cui si modifica il campo “Data registrazione”, o il “Numero documento”, o la “Data documento” o infine la “Data competenza” (se presente). La necessità del controllo è dovuta al fatto che all’interno della comunicazione è possibile richiamare la registrazione di prima nota, intervenendo ad esempio sulla “Data di registrazione” non sarebbe più possibile “agganciare” il movimento di prima nota alla riga della comunicazione. Anche in questo caso si renderebbe necessaria una nuova importazione dei movimenti da MCAR21.

A T T E N Z I O N E

Dalla procedura verrà segnalata l’eventuale variazione sulle registrazioni già trasferite nella comunicazione ma non sarà segnalato l’inserimento di nuovi documenti sullo stesso periodo.

Per chi intendesse attivare questi controlli è possibile intervenire in TABE98 , seconda pagina, rigo “Messaggio registrazione già inserita in MCAR21 ”, impostando la scelta a “SI”. L’impostazione standard della procedura è a “NO” quindi con controlli disabilitati. Sempre per quanto riguarda la Tabella “Personalizzazione prima nota ” (TABE98 ), è stato previsto sulla seconda pagina il nuovo flag “Arresto sul campo Art.21 valorizzato a C e contratt o non inserito ”. Impostando a “NO” questo flag, sarà possibile in prima nota indicare nel campo “Art.21” il parametro “C” e non indicare nulla come estremi del contratto; impostando invece il campo a “Sì” sarà resa obbligatoria la compilazione degli estremi del contratto sempre nel caso di contratto di tipo “C”. Non essendoci l’obbligo di accorpare i contratti e non essendoci il controllo dell’importo minimo per questa tipologia di contratti, si è ritenuto opportuno lasciare libera la possibilità di indicare o meno gli estremi del contratto.

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MCAR21 – Gestione comunicazione art.21

Con la procedura MCAR21 “Gestione comunicazione art.21 ” è possibile procedere all’importazione dei movimenti dalla prima nota, alla gestione della comunicazione e alla gestione del telematico.

“Gestione comunicazione art.21 ”: dopo aver eseguito la scelta “Importa dati da Multi ” per l’importazione dei movimenti dalla prima nota, con questa scelta si procede alla gestione dei movimenti. “Importa dati da Multi ”: dopo aver verificato che l’anno d’imposta proposto sia quello corretto (ad esempio 2010) o, in caso contrario modificarlo con il tasto “F6=Cambia anno imposta ”, si procede con l’import indicando i codici delle ditte, delle anagrafiche (viene proposto da 0 a 999999 e per situazioni normali è consigliato confermare) ed i parametri che consentono di modificare i dati importati:

Fusione cli/for con stesso C.F./P.Iva :

Queste due opzioni operano in concomitanza ed il loro significato è condizionato anche da quanto indicato nell’“Anagrafica generale ” in corrispondenza del campo “Considero omonimo” in cui va indicato se, a parità di Codice fiscale/Partita Iva, ma con diversa ragione sociale, si vuole la fusione delle anagrafiche oppure le si vuole tenere separate.

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Utilizza il campo considera omonimi”:

In pratica, le combinazioni possibili tra le due opzioni sono:

Fusione cli/for con stesso C.F/P.I.

Utilizza il campo “Considera omonimi”

Flag “Omonimi” Modalità di esposizione dei cli/for nel modello

NO NO SI/NO Cli/for esposti separati

NO SI SI/NO Cli/for esposti separati

SI SI SI Cli/for esposti accorpati

SI SI NO Cli/for esposti separati

SI NO SI/NO Cli/for esposti accorpati

I valori proposti dalla procedura sono “S” nel primo campo e “N” nel secondo.

Elimina dati inseriti manualmente Si può decidere se ad ogni trasferimento debbano essere azzerati

o meno i dati importati precedentemente. In caso di anagrafiche inserite manualmente dalla gestione senza il codice ANAGEN (“Inserimento anagrafica esterna a MULTI”) oppure di anagrafiche in cui è stato inserito il check sul campo “Non aggiorna” sulla gestione o, infine, di anagrafiche importate o tramite file telematico o da tracciato parametrico, se il parametro viene lasciato a “NO” (scelta proposta) queste anagrafiche non vengono sovrascritte, al contrario impostando il parametro a “SI” le anagrafiche verranno sovrascritte.

Importa movimenti esclusi Si può decidere di forzare l’importazione dei movimenti che

risultano esclusi in base ai controlli eseguiti della procedura e quindi di averli nella comunicazione con il flag di “Escluso ” oppure si può decidere di non importarli affatto. Normalmente i movimenti esclusi sono quelli che:

• risultano sotto il limite come importo (25.000 per il 2010 e 3.000/3.600 per il 2011);

• sono sopra il limite ma è stato indicato “NO” nel campo “Art.21” in prima nota;

• l’aliquota Iva utilizzata in PERSON11/PERSON12, del tipo 3xx è definita come “No art.21 ”.

• il documento inizialmente sopra il limite viene ridotto per effetto di una o più note di variazione per cui l’importo finale è sotto il limite.

L’impostazione proposta è “NO”.

A T T E N Z I O N E

È chiaro che anche se i movimenti esclusi sono importati, non verranno mai trasferiti nel file telematico fino a quando avranno barrato il check di “Escluso ”.

Movimenti contratti aggregati In presenza di fatture in cui sono stati indicati i parametri “C”

“Contratti collegati ” o “P” “Contratti a corrispettivi periodici ” è

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possibile importare nella comunicazione un’unica riga per la somma dei vari contratti (a parità di identificativo) riportando come numero e data fattura quella del documento più recente oppure riportare tutti i singoli documenti. Il parametro proposto di default dalla procedura è “NO”. Indicare “Sì” qualora si preferisca importare le fatture procedendo alla loro sommatoria a parità di contratto (e chiaramente di codice cliente/fornitore). Si ricorda che entrambe le scelte sono corrette e confermate da specifica risposta dell’Agenzia delle Entrate.

A T T E N Z I O N E

Come detto, è possibile attivando in TABE98 il flag “Arresto sul campo Art.21 valorizzato a C e contratto non in serito ”, non indicare nulla come estremi del contratto per la tipologia C, in questo caso il programma considererà tali contratti come univoci e quindi non procederà alla loro sommatoria anche indicando “SI” sul parametro di importazione.

Data limite note di variazione In presenza di note di variazione registrate l’anno successivo,

rispetto al documento a cui si riferiscono (ad esempio una fattura registrata a dicembre 2010 e una nota di variazione registrata a marzo 2011) è possibile riportare la fattura originaria in una comunicazione (nel nostro esempio nella comunicazione relativa al 2010) e la nota di variazione nella comunicazione dell’anno successivo (nel nostro esempio relativa al 2011) oppure riportare un unico documento per la somma dei due, nella comunicazione relativa al documento originale (2010).

A N N O T A Z I O N I

Entrambe le modalità di compilazione sono corrette come confermato da specifica risposta dell’Agenzia delle Entrate.

Se si decide di inviare le note di variazione per proprio conto nella comunicazione dell’anno successivo, lasciare come “Data limite note di variazione” quella proposta dal programma (es. 31/12/2010 per l’import della comunicazione relativa al 2010) oppure indicare 31/12/2011. Per quanto riguarda la comunicazione del 2010 la data limite è il 31/12/2011 mentre per la comunicazione del 2011 la data limite è il 30/04/2012 ovvero le date limite di invio telematico.

Dopo aver confermato l’import dalla prima nota si procederà alla verifica dei documenti prelevati dalla scelta “Gestione comunicazione art.21 ” del programma. Nella “Gestione comunicazione art.21 ”, dopo aver indicato il “Codice ditta” nella parte superiore della videata sono presenti le varie anagrafiche dei clienti/fornitori le cui operazioni sono state prelevate mentre nella parte più in basso sono presenti due folder: uno riservato alla parte “Anagrafica ” e l’altro ai “Movimenti ” Iva.

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Sul campo “Codice ditta” è presente il tasto “F6=Ricerca dichiarazioni ” che permette di visualizzare l’elenco delle comunicazioni già compilate e dove vengono riportate informazioni sul periodo, sulla tipologia di invio e sullo stato della comunicazione. Selezionando un’anagrafica dall’elenco clienti/fornitori ne verrà evidenziato in basso il dettaglio.

Nella videata sottostante viene evidenziata la parte “Anagrafica ”. Per ogni anagrafica importata vengono riportati alcuni dati:

o “Codice” dell’anagrafica generale – sono attivi sia il tasto F2 “Ricerca ” che F4 “Gestione ”;

o il codice del progressivo “Cliente/fornitore”;

o il “codice fiscale/partita Iva”;

o il “Tipo anagrafica” – in base al tracciato anagrafico della comunicazione il codice 1 identifica i non titolari di partita Iva, il codice 2 i titolari di partita Iva ed il codice 3 i soggetti non residenti. Il programma identifica i non titolari di partita Iva dall’assenza della partita Iva nella testata dell’anagrafica generale (e presenza del codice fiscale), i titolari di partita Iva dalla presenza della partita Iva e infine i soggetti non residenti vengono identificati dalla presenza di uno stato estero sul folder “Altri dati ” di ANAGEN e dalla mancanza di codice fiscale e partita Iva, nel primo folder di ANAGEN .

o I dati anagrafici del soggetto, cognome e nome o ragione sociale;

o Per i soggetti non residenti nel tracciato telematico viene richiesto lo stato del domicilio nel caso di persone fisiche e il codice stato estero della sede legale per le persone giuridiche, la procedura preleva sempre lo stato estero presente nel folder “Altri dati ” di ANAGEN e lo riporta o nel campo “Stato estero domicilio” o nello “Stato estero sede legale”.

È possibile intervenire direttamente sui campi anagrafici senza modificare i dati dell’anagrafica generale se lo si ritiene più opportuno. Ad esempio per i soggetti non residenti (tipo anagrafica 3) un caso particolare è rappresentato dalle società/associazioni/altre organizzazioni senza personalità giuridica, in questi casi va compilata sia la parte anagrafica della persona fisica che è il rappresentante legale che la parte anagrafica della società.

Va verificata la correttezza dei dati anagrafici prelevati dal programma o, se del caso, procedere al loro aggiornamento.

Nella parte più a destra sono presenti tre campi non gestibili dall’utente, “Persona fisica” “S/N”, “Comunicazione art.21” “S/N” e “Omonimi” “S/N”, i cui valori sono prelevati dall’anagrafica generale. Gli ultimi due campi “Escluso” e “Non aggiorna” sono invece gestibili manualmente. Il primo può essere impostato anche con il tasto “F5=Esclude ” e comporta l’esclusione dalla comunicazione dell’anagrafica e di tutti i movimenti presenti nel folder “Movimenti ”; il campo “Non aggiorna” se attivato consente di non sovrascrivere l’anagrafica e i relativi movimenti se l’import viene effettuato con il parametro “Elimina i dati inseriti manualmente ” a “NO”.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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L’ultimo campo, “Esterno”, non è gestibile ed il check è attivo quando si importano i dati o da file telematico o da file parametrizzabile. Sempre per quanto riguarda il folder “Anagrafica ”, a fondo pagina, è attivo il tasto F2 che consente delle ricerche all’interno della comunicazione e ancora i tasti “Ctrl+N=nuovo ” e “Ctrl+D=Elimina ” per inserire manualmente delle anagrafiche o procedere alla loro cancellazione. È presente anche la funzione “F5=Esclude ” di cui si è già detto in precedenza. I bottoni posti a fondo pagina “Funzioni ”, “Contribuente ” e “Annulla ” sono attivi sia nel folder “Anagrafica ” che in quello “Movimenti ”. Il tasto “Annulla ” consente di annullare tutti i dati presenti nella comunicazione. All’interno del bottone “Funzioni ” sono presenti ulteriori comandi:

o “Chiudi/Apri ”: necessari il primo per la chiusura della comunicazione per poter generare il telematico ed il secondo per l’eventuale riapertura.

o “Ordina ”: è possibile ordinare le anagrafiche presenti per Ragione sociale, per partita Iva, per codice fiscale, per codice esterno (che equivale al codice ANAGEN ) o infine per tipo anagrafica. In pratica ogni volta che si seleziona “Ordina ” viene utilizzato un ordinamento diverso.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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La tipologia di ordinamento attiva è indicata in alto a destra, di fianco al “Codice ditta”, così come l’informazione circa lo stato della comunicazione (“Aperta ”o “Chiusa ”).

o “Telematico ”: da utilizzare per il controllo telematico della comunicazione; o “Anteprima ”: anteprima della comunicazione (al momento non disponibile); o “Aggiorna dati ”: consente di effettuare un’importazione da prima nota con gli stessi parametri

della scelta a menu. Nel folder “Movimenti ” sono riportate le varie operazioni presenti per l’anagrafica selezionata. I dati che vengono visualizzati sono in gran parte quelli richiesti dal tracciato telematico:

o “Data operazione”: equivale alla data di registrazione del documento, o “Importo”: è l’importo dell’operazione al netto dell’Iva per i soggetti titolari di partita Iva e per i

soggetti non residenti, comprensivo dell’imposta invece per i non titolari di partita Iva, o “Imposta”: è l’ammontare dell’Iva relativa all’importo dell’operazione, o “Modalità di pagamento”: ogni operazione viene distinta tra “Importo non frazionato ”

(operazioni singole di importo pari o superiori ai 25.000 euro - o 3.000 dal 2011 - con “SI” impostato nel campo “Art.21” di MPRI); “Importo frazionato ” (si tratta di contratti collegati ovvero di uno o più documenti in cui è stato indicato C nel campo “Art.21” ed il cui importo totale può essere anche sotto il limite), “Corrispettivo periodico ” (in caso di contratti a corrispettivi periodici ovvero di più documenti in cui è stato indicato P nel campo “Art.21” ed il relativo identificativo la cui somma è pari o supera il limite dei 25.000 euro per il 2010 e i 3.000 per il 2011). L’opzione “0” “Nessuno ” è manuale e può essere utilizzata per le sole note di variazione (record 4 e 5 del tracciato).

o “Tipologia dell’operazione”: la distinzione è tra Cessioni o Acquisti, anche in questo caso l’opzione “0” è manuale e può essere utilizzata per le sole note di variazione.

o “Escludi”: il campo viene utilizzato dalla procedura e non ha un corrispondente nel tracciato, il check di esclusione è presente per tutti quei documenti che, in base ai controlli della procedura in fase di importazione, devono essere esclusi dalla comunicazione: l’importazione deve avvenire con il parametro “Importa movimenti esclusi ” a “Sì”, infatti, in caso contrario i movimenti esclusi non vengono visualizzati. È possibile altresì impostare manualmente il parametro di esclusione su operazioni considerate non escluse da parte del programma, utilizzando il tasto “F5=Esclude ” o inserendo il check sul campo.

o “Numero documento/Data documento”: sono gli estremi del documento. Per quanto riguarda il tracciato telematico è obbligatoria la sola indicazione del numero fattura in caso di cessione.

o “Tipo”: tale campo è ad uso interno della procedura e non ha un corrispondente nel tracciato telematico, sono i parametri impostati nel campo “Art.21” di MPRI: “S”, “N”, “C”, “P”.

o “NVar”: il check su questo campo sta ad indicare che si tratta di una nota di variazione; le note di variazione possono andare a rettificare direttamente il documento originario e quindi non figurare distintamente nella comunicazione (stesso invio) oppure essere evidenziate distintamente in un record a parte della comunicazione (invio diverso rispetto a quello del documento originale). Il record “4” identifica le note di variazione per operazioni relative a soggetti residenti e il record “5” identifica invece le note di variazione per le operazioni con i soggetti non residenti.

o “Credito/debito variazione imponibile” e “Credito/debito variazione Iva”: in questi campi va indicato “C = credito ” e “D = debito ” a seconda che la nota di variazione sia rispetto al soggetto che la comunica, una variazione a credito o a debito. Ad esempio in caso di nota di credito avremo una diminuzione dell’imponibile (“C”) su entrambi i campi, nel caso invece di nota di debito avremo un aumento dell’imponibile (“D”). In pratica va indicato C se l’operazione diminuisce l’importo da comunicare mentre va indicato D se l’operazione di rettifica aumenta l’importo da comunicare. Questa informazione è richiesta nel tracciato telematico.

o “N. documento riferimento” e “Data documento riferimento”: in questi campi vanno indicati gli estremi del documento originale rettificato dalla nota di variazione. Anche in questo caso è un dato richiesto dal tracciato telematico ma nel caso del numero della fattura da rettificare il dato non è obbligatorio.

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Su ogni riga del folder “Movimenti ” è presente il bottone “F4=Prima nota ” che consente di richiamare in variazione la registrazione.

A T T E N Z I O N E

Da questa scelta, la modifica dei valori della registrazione di prima nota non è consentita.

Oltre al tasto “F4=Prima nota ” è presente anche il tasto “F6=dettaglio ” che si attiva nel caso in cui la riga sia composta da più documenti ovvero da una fattura e da una nota di variazione oppure da più contratti (di tipo “C” o “P”) che sono stati accorpati tra loro in un’unica riga (nel caso in cui si sia eseguita l’operazione di importazione con il parametro “Movimenti contratti aggregati ” impostato a “SI”) oppure nel caso di fatture registrate con il margine. Il bottone “F6=Filtri ”, presente quando si seleziona un’anagrafica all’interno del folder “Movimenti ” consente all’utente di filtrare i movimenti.

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Di seguito proponiamo alcuni esempi di importazione dalla prima nota: questi esempi riguardano operazioni relative al 2010 e quindi di importo minimo pari a 25.000 euro. Fatture di acquisto con importo sopra il limite:

Folder “Anagrafica ”: il soggetto selezionato è titolare di partita Iva e persona fisica.

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Folder “Movimenti ”: sono evidenziate due fatture, entrambe sopra il limite, relative allo stesso fornitore e per il periodo 2010. Come si può notare nella griglia del folder è indicata la data di registrazione, l’importo suddiviso tra imponibile ed imposta, la modalità di pagamento (in questo caso non frazionato, trattandosi di operazioni singole di importo superiore al limite), il protocollo Iva, la data del documento e, infine, nella colonna “Tipo ” il valore “S” in quanto in entrambe le fatture era stato indicato “S” nel campo “Art.21”. Di seguito è riportata la stessa situazione ma con l’importazione effettuata impostando il parametro “Importa movimenti esclusi ” a “SI”.

Nella videata si può notare che l’ultima fattura dell’elenco ha il flag “Escludi ” attivo in quanto l’operazione risulta sotto la soglia per il 2010. Allo stesso modo potremmo trovare delle fatture escluse perché, ad esempio, l’aliquota Iva (codice 3xx) che è stata utilizzata in prima nota è identificata in PERSON11 (relativamente alla comunicazione del 2010) come esclusa dal art.21 (5 “No Articolo 21 ”). Per chi non utilizza quindi le aliquote standard occorre prestare attenzione a cosa è stato indicato in PERSON11 nel campo “Art.21” condiderando che i codici da 1 a 4 non escludono il movimento dalla comunicazione mentre il codice 5 lo esclude. Nel caso in cui si sia passati dalle aliquote non standard a quelle standard da un anno all’altro (ad esempio aliquote non standard nel 2010 e standard nel 2011) va verificato il significato univoco del codice utilizzato in entrambi gli anni, nel caso di note di variazione collegate. Ad esempio, utilizzando il codice 310 (aliquote non standard) per il 2010 in una fattura ed invece utilizzando l’anno successivo il codice 320 (aliquote standard), per la nota di variazione collegata, va verificato che entrambi i codici siano o meno esclusi dall’art.21.

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A N N O T A Z I O N I

Nel tracciato telematico non sono previsti importi negativi per cui il programma ne segnala la presenza in fase di importazione: normalmente queste operazioni sono importate con il flag di “Escluso ” e quindi vengono visualizzate solo importando i movimenti esclusi, nel caso invece siano presenti delle operazioni con importi negativi con il campo “Art.21” impostato a “C” queste operazioni vengono importate senza il flag di “Escluso ” e finirebbero nella comunicazione senza il segno “-“ davanti. Procedere quindi a correggere tale situazione. Se in fase di importazione dei movimenti il programma dà la seguente segnalazione “Attenzione presenti movimenti con Art.21 non valorizzato ”, occorrerà fare un controllo dei movimenti del periodo importato (es. 2010) utilizzando la scelta “Aggiornamento prima nota ”. Infine un ulteriore messaggio che potrebbe apparire in fase di importazione movimenti con l’indicazione di una o più “Fatture incongruenti ” rispetto a delle note di variazione.

Nel caso in cui sia stato indicato su di una fattura il valore “NO” sul campo “Art.21” di prima nota e successivamente sia stata registrata una nota di variazione, con “SI” sul campo “Art.21”, agganciata alla fattura, che ne modifica il valore, il programma segnalerà l’incongruenza. Nell’immagine precedente il messaggio è riferito alla ditta 44 per il fornitore 4 (codice clifor) e nota di variazione n.340 del 31/12/2010. Verificare la correttezza sia della nota di variazione ma soprattutto della fattura collegata alla nota di variazione. Come è stato ribadito più volte il valore a “NO” su l campo “ Art.21 ” va inserito solo per quei documenti che non devono confluire nella comun icazione a prescindere dall’importo (v. riferimento punto 3.4 della circol are 24/E del 30/05/2011); negli altri casi anche se l’importo è sotto soglia, va sempre indica to “SI” perché è il programma di importazione che effettua il controllo.

Posizionandosi su ognuna delle righe è presente il tasto “F4=Prima nota ” per aprire la variazione prima nota. Per quanto riguarda le fatture cointestate a privati, come detto all’inizio, la circolare ha chiarito che va compilato un record per ognuno dei cointestatari, la procedura effettua il controllo del limite sul totale del documento; viene creata una riga per ogni cointestatario per la quota di competenza (al 50% se i cointestatari sono due, al 33,33% se sono tre ecc. ecc. ). Ad esempio nel caso di una fattura di 50.000 euro (del 2010 e senza imposta per semplificare) cointestata a due soggetti non titolari di partita Iva, avremo per ognuno dei due soggetti una riga nella comunicazione per 25.000 euro con “Modalità di pagamento ” “Non frazionato ” avendo indicato “SI” sul campo “Art.21” di MPRI. Nel caso invece di un importo totale del documento ad es. di 30.000 euro sempre con due cointestatari, avendo indicato sempre “SI” nel campo “Art.21”, avremo due righe intestate a ognuno dei due soggetti per un importo di 15.000 euro; in questo caso nella “Modalità di pagamento ” avremo automaticamente impostato “Importo frazionato ” in quanto l’importo per ognuno dei due soggetti è sotto soglia e sarebbe scartato dal controllo telematico.

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Fatture con contratti a corrispettivo periodico e c ontratti collegati o saldo/acconto:

Rispetto all’importazione precedente è da notare che nel campo “Modalità di pagamento” è riportato “Corrispettivo periodico ” e nella colonna “Tipo” il valore “P”. Le due fatture di acquisto sono collegate tra loro per lo stesso codice contratto, per cui sommate superano il limite dei 25.000 €. Nella videata sottostante è riportato l’esempio precedente in cui è però stato indicato “SI” sul campo “Movimenti contratti aggregati” in fase di importazione (scelta “Importa dati da Multi ”).

Con questa modalità viene importata una sola riga che riporta il totale delle due fatture. Si noti che la “Data operazione”, il “Numero documento” e la “Data documento” sono quelli dell’ultima fattura. Oltre al tasto “F4=Prima nota ” è attivo il tasto “F6=Dettaglio ” (videata sottostante) che permette di avere il dettaglio della composizione della riga.

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Selezioniamo ora un altro soggetto anche in questo caso titolare di partita Iva ma società.

In questo caso sono importati contratti collegati con impostato a “NO” il parametro “Movimenti contratti aggregati ”. Da notare la “Modalità di pagamento” “Frazionato ”, la “Tipologia di operazione” “Cessione ” e la colonna “Tipo” con la “C” di contratto. I due contratti esposti separatamente non sono esclusi anche se la somma dei loro importi è sotto soglia. Nel caso in cui si decida di non inviarli è necessario procedere selezionando il tasto “F5=Esclude ” su entrambe le righe o inserendo il check sul campo “Escludi ”. Ciò detto vale, ovviamente, per tutte le tipologie di documenti.

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A T T E N Z I O N E

La versione attuale del modulo di controllo rilasciato il 14/11/2011 dall’Agenzia delle Entrate versione 1.0.1, dà segnalazione d’errore in presenza di operazioni che hanno come modalità di pagamento “Importo non frazionato ” e con importo inferiore ai 25.000 euro per il 2010 (e 3.000 per il 2011), mentre accetta importi sotto soglia nel caso di “Importo frazionato ” e “Corrispettivi periodici ”.

Infine, sempre per il caso precedente, viene proposta la videata ma con l’importazione del contratto aggregato.

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Come indicato precedentemente nel caso di presenza di contratti di tipo ”C” senza alcuna indicazione di contratto, tali contratti saranno trattati univocamente per cui saranno riportati nella comunicazione in maniera distinta anche se importati con il parametro “Movimenti contratti aggregati ” impostato a “SI”. Fatture con note di variazione collegate

Esempio 1: Si supponga il caso di una fattura di acquisto con nota di credito nell’anno con importo totale sopra soglia: l’importo è esposto in un’unica riga il cui dettaglio è visualizzabile utilizzando la funzione “F6=Dettaglio ”. Nel dettaglio dei movimenti è esposta la nota di credito registrata con causale “12” a parziale storno della fattura orginaria, da notare l’importo negativo della nota di credito e il check su “Nota di variazione” per evidenziarla anche se la nota di variazione non sarà esposta separatamente.

Esempio 2: Si supponga ora il caso della fattura d’acquisto con nota di credito nell’anno con importo totale sotto soglia: in questo caso l’importazione è stata effettuata impostando a “SI” il parametro “Importa movimenti esclusi”, da notare il check di esclusione sul documento che per effetto della nota di credito (causale “12”) porta sotto soglia l’importo del documento originale. Nel dettaglio entrambi i documenti hanno il flag di “Escluso ”.

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Esempio 3: Si supponga ora il caso di una fattura emessa nell’anno (2010) sotto la soglia con nota di addebito emessa l’anno successivo (gennaio 2011) che porta il valore sopra la soglia. In questo caso si sceglie di riportare la nota di variazione nella stessa comunicazione del documento originario per cui si esegue l’importazione impostando sul campo “Data limite note di variazione” la data del 31/01/2011, in modo che tutte le note di variazione registrate fino al 31/01/2011 e collegate ad altrettante fatture vengano inserite nella comunicazione del 2010 a rettifica diretta dei documenti originali. Verrà quindi riportata la riga per la somma dei due documenti che sono comunque esposti nel dettaglio.

Da notare, nella seconda riga di dettaglio, che la data della nota di variazione è 31/01/2011 e che il documento inizialmente sotto la soglia viene portato sopra soglia grazie alla nota di variazione. La nota di variazione in questo caso è stata registrata con causale “14”.

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Esempio 4: Si ipotizzi il caso di una fattura emessa nell’anno (2010) sopra la soglia con una nota di accredito emessa l’anno successivo (marzo 2011) che porta il valore sotto la soglia. In questo caso si sceglie di riportare la nota di variazione nella stessa comunicazione del documento originario. In fase di importazione viene impostata la data limite note di variazione, 31/03/2011. Nell’esempio l’import prevede il riporto dei movimenti esclusi.

Si noti il flag di “Esclusione ” sulle due righe e la “Data operazione” 10/03/2011 per la nota di variazione: la somma dei due documenti fa sì che l’operazione sia sotto la soglia e pertanto non andrà in elenco. Si consideri ora che per i due esempi precedenti (n.3 e n.4) la nota di variazione venga lasciata nella comunicazione dell’anno successivo. Pertanto, in fase di importazione la data limite delle note di variazione viene lasciata al 31/12/2010. Nell’Esempio 3 la fattura originale del 2010 era sotto la soglia e la nota di addebito (causale “14”), registrata a gennaio del 2011, portava l’importo dell’operazione sopra soglia. Si decide ora di inviare la nota di debito nella comunicazione del 2011. Per quanto riguarda la comunicazione del 2010 non ci sarà traccia della fattura in quanto di importo inferiore al limite. Questa la visualizzazione scegliendo di importare anche i documenti esclusi per i quali sarà barrato il flag di “Esclusione ”.

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Di seguito è riportata la comunicazione del 2011.

Si noti che l’importo non è escluso anche se sotto la soglia. Non è stata comunicata la fattura originaria ma va comunicata la rettifica che porta l’operazione sopra la soglia. La nota di variazione essendo separata dal documento originale viene portata nella comunicazione del 2011 nel record specifico (“4” per le operazioni con soggetti residenti).

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È presente il check sul campo “Nota di variazione” e sulla destra della videata sono compilati i campi “Credito/debito variazione imposta” e “Credito/debito variazione Iva”. Il valore posto a “D” per entrambi i campi sta a significare un aumento dell’imponibile e dell’imposta dell’operazione. In fondo alla riga sono presenti i riferimenti al documento originale. Nell’Esempio 4 la fattura sopra la soglia emessa nel 2010 viene rettificata da una nota di accredito emessa a marzo 2011 che porta l’operazione sotto la soglia. In questo caso si ipotizza di inviare la nota di accredito nella comunicazione del 2011. La fattura nella comunicazione del 2010:

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La nota di credito nella comunicazione del 2011;

Scorrendo nella riga gli ulteriori campi “Credito/debito variazione imponibile” e “Credito/debito variazione Iva” il valore in questo caso è impostato a C, la nota di variazione diminuisce il documento originario e a seguire gli estremi del documento originario.

Altri casi che si possono verificare, sempre riguardanti le note di variazione, (nel caso in cui la fattura di riferimento sia già stata inviata in una comunicazione), è la presenza di una rettifica relativa a più documenti originari o, l’assenza sulla nota di variazione del riferimento alla fattura. In questo caso è possibile indicare, nel record della nota di variazione, sul campo “Data della fattura da rettificare”, il valore 3112AAAA (ad esempio 31122010) invece che la data della fattura.

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Operativamente non ci sono particolarità: in fase di imputazione in prima nota della nota di variazione “generica” dovremo indicare nel campo “Riferimento fattura – Data documento”, 31122010, invece che procedere alla selezione del documento. Ovviamente nel caso di rettifica indistinta nel 2012 di un documento del 2011 dovremo indicare 31122011. Di seguito è riportata la videata di una registrazione della rettifica “generica ” in MPRI nel 2011 a rettifica di operazioni del 2010.

La videata successiva riporta la comunicazione del 2011 con la nota di credito in cui negli ultimi due campi viene riportato “Spazio ” per il “Numero documento originario” (dato non obbligatorio nel tracciato) e la “Data documento originario”, 31/12/2010.

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Fattura di vendita con margine analitico: In caso di margine analitico va evidenziata come operazione rilevante solo il margine, quindi la differenza positiva tra vendita e acquisto. Nella videata sottostante la cessione in regime del margine analitico è avvenuta per 61.000 euro, l’acquisto è di 30.000 euro per cui il margine è di 31.000 euro su cui andrà scorporata in liquidazione l’Iva.

Da notare che l’esposizione prevede sul campo “Importo” il valore lordo dell’operazione, così come nell’acquisto mancando il dettaglio dell’Iva. Nel caso in cui il margine risulti al di sotto della soglia, la cessione viene visualizzata solo importando anche i movimenti esclusi, in questo modo:

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Entrambe le righe hanno ovviamente il check “Escludi ” attivo, una riga evidenzia il margine (11.000 nel nostro caso) e l’altra è la differenza rispetto al totale del documento di vendita (vendita di 41.000 – 11.000 margine = differenza di 30.000). Nel caso in cui la cessione avvenga tramite corrispettivo (sempre margine analitico) la procedura riporta nella comunicazione quello che è stato indicato in distinta (funzione “F4=Art.21 ”) per cui occorrerà inserire solo il margine positivo e non il totale della cessione, ovviamente se l’importo è rilevante ai fini della comunicazione. Si ricorda che l’obbligo decorre dal 1/7/2011. Per quanto riguarda la rilevanza dell’operazione, non essendo determinabile l’imposta, per i corrispettivi emessi per il regime del margine (analitico e globale) e agenzia viaggi si è ritenuto di impostare il limite a 3.000 euro invece dei 3.600 utilizzato per la generalità dei corrispettivi nel 2011.

Ancora sulla Gestione della comunicazione art.21 Dalla Gestione della comunicazione tramite il tasto “Contribuente ” si accede ai dati di testata dell’invio in cui sono presenti tre folder, dati del “Contribuente ”, “Dati anagrafici ” ed infine ai “Dati telematico ”. Le uniche particolarità riguardano il folder “Dati telematico ” in cui sono presenti i campi: Tipologia di invio: in base alle specifiche tecniche va indicato “0” per un invio normale, “1”

nel caso di invio sostitutivo ovvero se si procede ad una sostituzione integrale di un invio fatto precedentemente (in questo ultimo caso è necessario indicare nei campi successivi il “Protocollo da sostituire/annullare” e il “Protocollo documento” sempre dell’invio da sostituire) infine, con “2” si identifica un invio che ne annulla completamente uno già effettuato ed anche in questo caso vanno indicati gli estremi dell’invio da annullare tramite i due campi “Protocollo da sostituire/annullare” e “Protocollo documento”. Per creare una comunicazione che consenta l’annullamento di un invio già effettuato occorre indicare nella gestione della comunicazione, dopo il codice ditta e l’anno, il codice “1” nel campo “Tipo invio”. In questo modo verrà già impostato automaticamente il campo “Tipologia di invio” a “2” “Annullamento ”. Una comunicazione di annullamento non conterrà ovviamente alcun dato contabile.

Protocollo da sostituire/annullare:

è il protocollo assegnato per l’avvenuta spedizione, formato da 17 caratteri e riportato in automatico dal programma. Va indicato obbligatoriamente nel caso in cui si stia procedendo ad una spedizione che ne sostituisce una già fatta o una spedizione di annullamento.

Protocollo documento: è il sottonumero del protocollo assegnato per l’invio, formato da 6

caratteri, vale quanto già detto sopra. Comunicazione società incorporata:

informazioni riguardanti la modalità di presentazione della comunicazione in caso di trasformazioni sostanziali soggettive sono state date dalla Circolare 24/E di maggio 2011. Per quanto riguarda la procedura le possibilità di gestione sono due. - Gestione delle trasformazione con data trasformazione sulla ditta: Indicando una data di trasformazione sulla ditta (ANADITTE – Tabella esercizi ) e mettendo il check sul campo “Trasformazione valida ai fini Iva”, ad esempio una data del 2011, dopo aver eseguito il prelievo da Multi , per il 2011, avremo il campo “Comunicazione società incorporata”

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impostato automaticamente a “1” “Propria + incorporata ”: in pratica il nuovo soggetto (avente causa ) presenta un’unica comunicazione che contiene sia le proprie operazioni che quelle del soggetto che si estingue (dante causa ). Andando a generare il file telematico avremo un file unico comprensivo delle operazioni di entrambi i periodi, 2011/0 e 2011/1 per proseguire nell’esempio. Gestendo la variazione storica il contribuente all’interno della comunicazione (nel nostro esempio del 2011) sarà il nuovo soggetto. - Gestione della trasformazione con due ditte distinte: Nel caso in cui la trasformazione sia stata gestita con due ditte separate, dovremo impostare manualmente il campo “Comunicazione società incorporata” a “1” e utilizzare il bottone posto a fondo pagina, “Ditte collegate ”, per inserire il codice della ditta che cessa. Ad esempio, ipotizzando che la trasformazione sia avvenuta a novembre 2011 quindi prima del termine di invio della comunicazione del 2010 (che è fissato al 31/12/2011), il soggetto subentrante è tenuto a comunicare le operazioni del soggetto estinto per l’annualità precedente (tutto il 2010) con una distinta ed autonoma comunicazione e presentare per il periodo 2011 una comunicazione che comprenda sia le proprie operazioni che quelle del soggetto che cessa. Operativamente dopo aver impostato il codice della ditta collegata come detto precedentemente, effettueremo il prelievo da Multi per il 2011 nel nostro esempio, sia per il nuovo soggetto che per il soggetto che cessa (il cui codice è stato indicato come ditta collegata). Generando il telematico del 2011 del nuovo soggetto, il programma comprenderà all’interno del file sia le operazioni dell’intero anno 2011 del soggetto avente causa che le operazioni da gennaio a novembre 2011 del soggetto dante causa. Il soggetto avente causa come detto deve anche presentare la comunicazione per conto del soggetto dante causa per il periodo precedente (es. 2010) per cui operativamente dopo aver importato i dati della comunicazione per il soggetto che cessa (nel nostro esempio l’anno 2010) occorrerà intervenire nei dati del contribuente e sostituire i dati con quelli dell’avente causa che procede all’invio.

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Di seguito una spiegazione dei restanti comandi presenti nella procedura MCAR21 anche se risulta di tutta evidenza che sono del tutto similari ad altre procedure analoghe.

Importa dati da altre procedure / Parametri importa zione files Se l’import dei dati relativi alla comunicazione avviene da altre procedure selezionare la cartella

. Qualora si intenda procedere all’importazione dei dati utili alla compilazione della comunicazione da files esterni, è dapprima necessario impostare le caratteristiche del file contenente i dati. Selezionare, pertanto, la scelta “Parametri importazione files ” e compilare come da istruzioni successive le informazioni richieste nella videata che segue:

Nel campo “Tipologia”, non gestibile dall’utente, è impostato il codice 4 “Comunicazione art.21 ”.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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Nel campo “Codice parametri” indicare un codice per identificare i parametri di import (ad esempio: “1”) accompagnato da una breve descrizione (ad esempio: Import dati da files esterni). Selezionando la funzione “F5 Genera tabella Multi STCFC21 ” è possibile impostare un file standard. Nel successivo campo “Nome” indicare, invece, il direttorio ed il nome del file da importare (normalmente nel formato “csv” o “txt”). Definire, quindi, le caratteristiche del file ovvero, se i campi sono a posizione fissa o con un delimitatore di colonna e qual è il delimitatore (in caso di file “csv” è “;”) ed, infine, se è presente, un’intestazione sulla prima riga.

Procedere, quindi, con la selezione dei vari campi che si vogliono importare e presenti nel file, utilizzando o

la combinazione di tasti o l’apposita icona posta a fondo pagina .

permette, invece, di annullare la riga selezionata. La procedura chiederà conferma prima di procedere con l’annullamento.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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Terminato il lavoro di definizione dei campi, è possibile procedere con l’operazione di importazione selezionando la scelta “Importa dati da altre procedure ”, in cui sono richiesti il codice della ditta ed il codice che identifica i parametri da utilizzare per l’import.

Importa dati da file telematico

Selezionare la cartella se l’import dei dati Iva avviene da file telematico. Qualora si intenda procedere all’importazione dei dati da file telematico è dapprima necessario indicare il codice della ditta per cui si deve importare il file ed a seguire il path in cui è archiviato il file stesso, che può

essere ricercato tramite l’icona . Nel path va indicato il nome del file stesso. Nel flag successivo, “Elimina dati già importati da procedure esterne”, è possibile scegliere, “S/N”, per cancellare eventuali dati già presenti.

I M P O R T A N T E

Il file da importare indicato nel path sarà “ C21EXP-dddd-aaaa-p ” se precedentemente esportato da MULTI.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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Esporta dati su file telematico Consente l’esportazione del contenuto di una o più ditte utilizzando il tracciato telematico dell’agenzia delle entrate.

Nell’operazione di esportazione dei dati di una comunicazione Art.21, indicare il codice della o delle anagrafiche da esportare e la cartella in cui deve essere generato il file. La procedura, alla conferma, crea, per ogni ditta selezionata, un file del tipo “C21EXP-dddd-aaaa-p”, dove “dddd” è il codice della ditta.

Aggiornamento prima nota Questa funzione, presente già dalle precedenti versioni prevede ora un nuovo filtro di selezione che consente di selezionare “Da numero documento/sezionale” “A numero documento sezionale”. Vi si accede anche con il comando CAR2108. Stampa modulo La stampa del modulo non è al momento disponibile come l’anteprima della comunicazione, verranno fornite con un aggiornamento successivo. Si ricorda che non esiste un modulo ufficiale di tale comunicazione. Stampa situazione Viene rappresentata la situazione degli invii effettuati.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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Gestione telematico

A T T E N Z I O N E

Attualmente nel sito dell’Agenzia delle Entrate è presente la versione 1.0.1 del 14/11/2011 del modulo di controllo della comunicazione Art.21 (“Spesometro ”).

In merito alla gestione del telematico, non ci sono particolarità rispetto ad altre gestioni di invii telematici della procedura. Il file generato viene denominato “C21AAXXX ”, dove AA è l’anno a cui si riferisce la comunicazione e XXX è il numero progressivo dell’invio. Nel caso in cui si inviino più comunicazioni all’interno della stessa spedizione e nel complesso si superino i 15.000 record (caso possibile per gli invii del 2011), la procedura crea due file telematici separati. Occorre fare attenzione in questa casistica perché occorrerà spedire telematicamente tutti i file generati e non solo l’ultimo.

Stampa progressivi clienti e fornitori per Comun. Art.21

Elaborazioni periodiche contabilità e Iva

STCFC21

STCFC21 La stampa prevede tra i vari parametri di selezione “Movimenti contratti aggregati” e “Data limite note di variazione” come nel programma di importazione dati da Multi.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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Calcolo e stampa acconto IVA – Anno 2011 Utilità procedura

ACCIVA

Calcolo acconto Iva Entro il 27.12 di ciascun anno, i soggetti obbligati agli adempimenti di liquidazione e versamento periodico devono procedere al calcolo dell’acconto IVA ed al relativo versamento. Nella procedura MULTI l’acconto può essere determinato con il metodo “Storico ” oppure con il “Calcolato ”. Il metodo di calcolo che si intende applicare alla ditta va specificato nel campo “Tipo acconto” della sezione “Dati relativi all’attività” dell’Anagrafica ditta in ANADITTE (GESARC), in cui va indicato “S” per il metodo “Storico ”, “C” per il “Calcolato ”. Con il metodo “Storico ” l’acconto è calcolato automaticamente nella misura dell’88% del versamento IVA effettuato per l’ultimo mese o trimestre dell’anno precedente, al lordo dell’acconto IVA versato nello stesso mese e che è poi scomputato dalla liquidazione del mese di Dicembre dell’anno in corso oppure da quanto dovuto in sede di liquidazione annuale; anche i contribuenti trimestrali speciali, quali gli autotrasportatori, i distributori di carburante e gli odontotecnici devono effettuare il versamento, a titolo di acconto, pari all’88% dell’importo versato per la liquidazione periodica del 4° trimestre dell’anno precedente, ed ugualment e al lordo dell’acconto IVA versato nel mese di Dicembre dello stesso anno. Con il metodo “Calcolato ” l’acconto è invece pari all’intero importo che risulta dalla liquidazione IVA straordinaria, che deve essere annotata nei registri IVA, e che va effettuata con riferimento al 20/12, considerando le operazioni registrate dall’1/12 al 20/12 per i mensili o dall’1/10 al 20/12 per i trimestrali. Si sottolinea che, il metodo di calcolo impostato nell’Anagrafica ditta, può essere modificato fino a che non si decide, una volta confrontati gli importi da versare calcolati con entrambe le modalità, quali tra i due risulta essere più conveniente. Il calcolo dell’acconto IVA va eseguito dal programma ACCIVA , presente nel menu delle utility ed utilizza, come base di calcolo, gli “Importi per acconto IVA ”, memorizzati nella relativa sezione di GEPRO IVA, (GEPROI), cartella “Progressivi per liquidazione ”, nello stesso anno di cui si esegue il conteggio. Il programma ACCIVA a seconda del “Tipo denuncia” (“Mensile ” o “Trimestrale ”) adottato dalla ditta esegue in modo differente il calcolo dell’acconto. Nel caso la denuncia sia “Mensile”, il calcolo è eseguito leggendo l’importo presente nel campo “IVA a debito Dicembre”, che a sua volta è già stato qui memorizzato all’atto della compilazione della dichiarazione Iva annuale; qualora sia “Trimestrale” il calcolo è invece eseguito leggendo l’importo “IVA a debito annuale IVA11”, che è memorizzato sempre in GEPRO IVA (GEPROI), sempre dalla compilazione del modello di dichiarazione IVA annuale. Nella sezione “Importi per acconto IVA ” sono memorizzati anche gli importi IVA a debito relativi ai mesi di ottobre e novembre, utili nel caso in cui ci sia una variazione nella periodicità di liquidazione. Ovvero, se la ditta varia il regime da mensile a trimestrale, l’acconto è calcolato in misura pari all’88% della somma dei versamenti effettuati negli ultimi tre mesi dell’anno precedente (ottobre, novembre, dicembre), al lordo dell’acconto IVA versato nello stesso mese. Diversamente, se la ditta varia da trimestrale a mensile, poiché l’acconto è calcolato in misura pari all’88% del versamento effettuato in sede di dichiarazione IVA per l’anno precedente, diviso per 3, al lordo dell’acconto IVA versato nel mese di Dicembre dello stesso anno cui si riferisce la dichiarazione. Per quanto riguarda il calcolo dell’acconto Iva con il metodo calcolato per i contribuenti posticipati vanno versati i 2/3 della liquidazione di dicembre, effettuata sulle fatture nel mese di novembre; dopo aver eseguito l’ MDEN di dicembre (calcolo per acconto impostato a SI), il programma effettuerà il calcolo leggendo i movimenti di novembre, eseguire il comando ACCIVA per avere il corretto importo dell’acconto.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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Una volta che in GEPRO IVA (GEPROI) sono presenti gli importi base di calcolo, all’utente non rimane che eseguire il programma ACCIVA , dapprima la funzione “Calcolo ”, che fa sì che l’importo calcolato venga memorizzato sempre in GEPRO nella sezione degli “Importi per acconto IVA ” e poi la funzione “Stampa ”, che espone per le ditte selezionate, il “Tipo calcolo” sulla base di ciò che si è indicato nell’Anagrafica ditta, “Storico ” o “Calcolato ”, il “Tipo denuncia”, “Mensile ” o “Trimestrale ”, l’“Importo base di calcolo” e l’“Importo acconto” che l’utente avrà già calcolato eseguendo la suddetta funzione di “Calcolo ”. Anche nel caso in cui l’utente abbia optato per il metodo “Calcolato ”, non è necessario inserire manualmente il risultato della liquidazione in GEPRO IVA (GEPROI), nella sezione degli “Importi per acconto IVA ”, poiché a ciò provvede automaticamente la procedura. Una volta eseguito il comando ACCIVA , l’importo dell’acconto da versare è memorizzato anche nella procedura F24, poiché il pagamento si deve effettuare con la delega di pagamento Mod. F24 utilizzando il codice 6013 per contribuenti mensili e 6035 per i contribuenti trimestrali. Il programma ACCIVA “Calcolo acconto IVA ” provvede quindi a generare il tributo in F24 per entrambe le modalità. Qualora si voglia versare un importo diverso o non versare affatto l’acconto, occorre intervenire in GEPROI – anno 2011 - “Progressivi per liquidazione ” – “Importi per acconto Iva ” impostando nel campo “Tipo calcolo” la modalità “Manuale ” ed indicando l’importo voluto nel campo “Importo acconto Iva da versare”. L’acconto IVA, che non è dovuto se inferiore a 103,29 Euro, può essere compensato con l’eccedenza di imposte e contributi a credito derivanti da Unico, tenendo presente che si è tenuti comunque a presentare il Mod. F24, anche se per effetto della compensazione risulta un saldo uguale a zero. Infine, sul versamento dell’acconto non è applicata la maggiorazione dell’1% prevista per i contribuenti che liquidano trimestralmente l’IVA. In fase di stampa definitiva dei registri IVA e del prospetto di liquidazione relativi al mese 12 o al trimestre 4, particolare attenzione merita la domanda “Stampa per acconto”, poiché la risposta deve risultare attinente al “Tipo calcolo”, “Storico ” o “Calcolato ”, indicato nell’Anagrafica ditta. Pertanto, se si è adottato il metodo “Storico ”, alla domanda “Stampa per acconto” va risposto “N”, cosicché nei registri IVA del mese di Dicembre siano stampati tutti i movimenti inseriti sino al 31 del mese ed in liquidazione si considereranno tutti i movimenti IVA relativi al medesimo mese, visto che, comunque, in questo caso l’acconto è stato calcolato sulla base dei dati relativi all’anno precedente. Se si è adottato invece il metodo “Calcolato ”, alla domanda di cui sopra va risposto “S”, cosicché nei registri IVA del mese di Dicembre siano stampati tutti i movimenti IVA compresi nel periodo che va dal giorno 1 del mese o trimestre selezionato fino al giorno 20 del mese di Dicembre. Anche nella stampa della liquidazione IVA del mese di Dicembre o del 4° trimestre è necessario rispond ere “S” alla domanda di cui sopra, nel caso in cui sia stato adottato il metodo “Calcolato ”, poiché si hanno in tal caso le informazioni necessarie per eseguire il calcolo dell’acconto IVA sulla base dei dati dell’anno in corso. In tal caso è già proposta quale data di stampa 20/12. Nella procedura “REGIVA” nel campo “Stampa per acconto” sono presenti due ulteriori parametri, “E” per stampare due periodi separati dal 1/12 al 20/12 e dal 21/12 al 31/12 per le ditte che adottano il metodo calcolato e un unico periodo per le ditte con il metodo storico e infine il parametro “P” per stampare solo il periodo che va dal 21/12 al 31/12 per le ditte che hanno il metodo calcolato. La stampa ACCIVA che accompagna il calcolo segnala le eventuali anomalie riscontrate che non ne consentono l’elaborazione. La presenza di una data di cessazione attività, antecedente al 30/09 per i trimestrali e antecedente al 30/11 per i mensili, fa sì che il tributo non sia generato perché non dovuto. La scelta “Stampa elenco acconti ” di ACCIVA consente di ottenere una stampa che riepiloga la modalità di calcolo attuata (“Calcolato ” o “Storico ”) e l’importo dell’acconto. La scelta “Stampa lettera acconti ” permette di ottenere la stampa in un modello in formato “.rtf” in cui sono riportati gli estremi dell’acconto Iva da versare e da inviare ai clienti dello studio.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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N O T A B E N E

Si raccomanda, prima di eseguire il programma ACCIV A, di verificare che in “TABE00” sia stato indicato quale anno di elaborazione il “2 011”.

MULTI

PROGRAMMI VARI

Mastro multiplo clienti/fornitori

Da questa versione della procedura è possibile procedere alla creazione e all’utilizzo di più mastri clienti/fornitori; è possibile aggiungere al mastro esistente fino a 2 ulteriori mastri clienti e 2 ulteriori mastri fornitori, i progressivi nei vari mastri verranno incrementati simultaneamente alla creazione di ogni cliente/fornitore. L’attivazione di questa funzione è utile per chi intende gestire delle schede contabili analitiche accese ad esempio ai clienti del tipo “clienti c/anticipi”, “c/effetti” ed in modo similare per i fornitori. Procediamo con un esempio per chiarire la modifica inserita.

Esempio: Definiamo come mastri clienti aggiuntivi di un piano dei conti ipotetico (non standard) oltre al codice 09/00000 già presente, i mastri 14/00000 e 22/00000. In fase di registrazione in prima nota di una fattura di vendita verrà chiesto dalla procedura quale mastro dei 3 presenti utilizzare e poi a seguire si potrà procedere alla selezione del cliente come normalmente avviene. Ipotizzando di aver selezionato il mastro 14 e aver creato il progressivo cliente 100, avremo movimentato in prima nota il conto 14/00100 ma nello stesso momento avremo creato il progressivo 09/00100 e quello 22/00100. In pratica a livello di progressivo Iva clienti e fornitori (GEPROC/GEPROF) il codice è sempre unico (nel nostro esempio 100) ma a livello di progressivo contabile avremo il cliente 09/00100, 14/00100 e 22/00100. L’utilità è legata alla possibilità di intestare analiticamente ad ogni cliente una scheda contabile accesa, ad esempio, ad un conto anticipi o ad un cliente c/effetti. In modo analogo si potrà operare per i fornitori. I passaggi perché sia possibile utilizzare questa funzionalità sono:

• ANAPDC - “Anagrafica piano dei conti ”. Dall’anagrafica del piano dei conti si dovrà procedere alla creazione di ulteriori mastri clienti e fornitori oltre a quello esistente: dovranno essere ovviamente dei conti non precedentemente utilizzati. Come detto, si possono attivare fino a 2 nuovi mastri clienti e 2 nuovi mastri fornitori. Per la creazione è necessario impostare gli stessi campi del mastro già esistente. Per la denominazione del mastro si può procedere in base alle proprie esigenze operative e di utilizzo.

• TABE02C – “Personalizzazione conti ”. Indicare nei nuovi campi “Mastro clienti 2”, “Mastro fornitori 2”, “Mastro clienti 3” e “Mastro fornitori 3” i nuovi mastri precedentemente creati in ANAPDC . È possibile anche definire un solo mastro aggiuntivo clienti e fornitori o creare un mastro aggiuntivo per i clienti e non per i fornitori o viceversa.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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• ANADITTE – “Gestione archivio ditte ”. Nella scelta “Codici di gestione ” indicare, nel campo “Utilizza più mastri clienti/fornitori” “Sì”, per le ditte in cui si vuole attivare questa possibilità.

• Dopo aver proceduto in questo modo, per le ditte in cui è stata attivata la funzionalità nella gestione della prima nota (MPRI), in fase di imputazione e variazione avremo la possibilità di selezionare il mastro clienti/fornitori tra quelli indicati in TABE02C “Personalizzazione conti ”.

Fattura di vendita

Fattura di acquisto con reverse charge, selezione d el mastro sia sull’autofattura (mastro clienti) che sul mastro fornitore

I programmi di gestione e di stampa sono stati adeguati per cui gli ulteriori mastri sono trattati a tutti gli effetti come il mastro clienti/fornitori già presenti.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

Integrazione alla guida utente

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N O T A B E N E Per quanto riguarda il piano dei conti standard “Teamsystem generale” si ricorda che i mastri disponibili, se non già utilizzati, sono il 56 ed il 57 e il 97, 98. Per la creazione utilizzare gli stessi parametri del mastro clienti e fornitori già presenti e NON indicare nulla come aggancio al mastro standard già presente.

A T T E N Z I O N E

1) L’attivazione è possibile solo per le contabilità ordinarie.

2) E’ sconsigliato procedere all’annullamento dei mastri aggiuntivi creati o reimpostare il parametro “Utilizza più mastri cli/for” a “NO” in ANADITTE in quanto le registrazioni effettuate con l’utilizzo dei mastri aggiuntivi risulterebbero tutte con uno sbilancio e il conto, per tornare al nostro esempio, il “14/00100”, verrebbe segnalato come conto non presente in archivio.

I M P O R T A N T E

Per quanto riguarda la procedura STUDIO si precisa che al momento non viene gestita la possibilità di utilizzare mastri clienti diversi pe r le fatture che vengono trasferite in contabilità. Tale funzione sarà attivata con uno de i prossimi aggiornamenti, non esistono però problemi di compatibilità tra la versione mult i 2011.2.0 e la procedura STUDIO 2011.1.4.

Gestione prima nota Elaborazioni periodiche contabilità e Iva

MPRI

MPRI – 12 righe per i movimenti Iva

Le righe disponibili per l’imputazione dei movimenti Iva sono state aumentate da 8 a 12. La modifica non riguarda né i corrispettivi mensili giorno per giorno, causale “24”, né le registrazioni del margine.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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Archivi di base MULTI

GEPROF

GEPROF – Progressivi fornitori

Nel GEPROF è stato inserito il nuovo campo “Percentuale indetraibilità”. Indicando su questo campo una percentuale di indetraibilità (ad esempio 10%) questa verrà proposta in prima nota registrando la fattura di acquisto e richiamando il fornitore, utilizzando una aliquota iva del tipo ad es. “721”.

Gestione invio Pdf Utilità procedura

PDFMUL

PDFMUL – Intento

Tra le varie scelte del programma PDFMUL “Gestione invio Pdf ” è stato aggiunto nell’elenco dei documenti, il documento “Intento ”.

Personalizzazione utente alias anagrafiche/ piano dei conti Archivi di base

ALIASANA/ALIASPDC

ALIASANA / ALIASPDC

Sono disponibili due nuove utility che consentono di collegare un conto del piano dei conti o il conto di un cliente/fornitore ad un alias a livello di utente. Per quanto concerne la “Personalizzazione utente alias piano dei conti ”, dopo aver digitato il comando ALIASPDC , selezionare sulla parte di sinistra il piano dei conti su cui si intende operare, mentre nella parte

destra dello schermo digitare “Ctrl +n=Nuovo Alias ” o selezionare l’icona “Inserisci riga ” ed indicare un alias che identifichi un conto contabile. L’alias può avere un massimo di 6 caratteri mentre nel campo “Conto ” va selezionato il conto da collegare all’alias. Procedere in questo modo anche per i conti successivi.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

Integrazione alla guida utente

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La presenza del check sul pdc sta ad indicare la presenza di alias creati al suo interno. Nella parte superiore della videata è presente il campo “Nome utente” che individua l’utente per il quale saranno attivi gli alias appena creati. A questo punto in prima nota (MPRI) ma anche sui partitari, invece che ricercare il conto o digitare le prime lettere del conto è possibile scrivere sulla riga direttamente l’alias creato in tabella per avere il conto contabile. Funzionamento analogo per la scelta ALIASANA - “Personalizzazione utente alias anagrafiche ” che consente di collegare, sempre a livello di utente, il conto di un cliente/fornitore ad un alias.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

Integrazione alla guida utente

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Richiamare il comando ALIASANA , nella prima colonna indicare l’“Alias” (in questo caso è possibile indicare un massimo 4 caratteri), selezionare nel campo successivo un’anagrafica (la ricerca avviene da ANAGEN ), nei campi successivi inserire il check o sulla colonna “Cliente” o “Fornitore” a seconda della necessità. Il campo successivo “Numero” non è gestibile se non si è barrato uno dei due campi precedenti. L’indicazione del numero è utile per chi ha attivato la gestione di più mastri clienti/fornitori, inserire pertanto 1, 2 o 3 a seconda del mastro che dovrà essere richiamato. Se si è attivato l’Alias Anagrafiche la proposta dell’anagrafica potrà avvenire sia nella parte iniziale della registrazione della fattura, nel campo “Cliente” o “Fornitore”, che nel corpo della registrazione contabile. Per avere la proposta dell’anagrafica nella parte di testata della fattura è sufficiente indicare in ALIASANA l’”Alias” ed il “Codice”. Digitando in prima nota l’alias sul campo “Fornitore”/”Cliente”, l’anagrafica sarà richiamata e potrà essere confermata. Volendo utilizzare l’alias anche per le contropartite contabili, quindi comprensivo di mastro, dovremo indicare in ALIASANA anche il check sul campo “Cliente” o in alternativa “Fornitore” ed eventualmente indicare anche il codice del mastro (se si utilizza la modalità multi-mastro cliente/fornitore). Operando in questo modo potremo digitare l’alias sul campo “Conto” di prima nota per ottenere il mastro/conto del fornitore (o mastro/conto del cliente). Infine, qualora si fosse indicato un mastro ma per una ditta non si sia attivata la gestione del multi mastro clienti/fornitori, il programma proporrà il mastro cliente o fornitore “standard”. Anche in questo caso il programma opera per utente.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

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Personalizzazione generale procedura Archivi di base

TABE97

TABE97 – Nuova struttura della Tabella

La Tabella di “Personalizzazione procedura ”, TABE97 , si presenta da questa versione con una nuova struttura ad albero, così concepita per facilitare la ricerca tra i vari parametri di personalizzazione, per ognuno dei quali sono presenti delle note esplicative circa l’utilizzo dei parametri stessi.

Sempre in TABE97 per il programma MINQ è stato creato il flag 100 “Visualizzazione descrizioni aggiuntive” che consente di modificare in MINQ/MINQSTO la visualizzazione delle descrizioni aggiuntive. Sono tre le scelte disponibili:

• indicando “1” la procedura mantiene gli spazi finali delle righe e le unisce; • indicando “2” la procedura toglie gli spazi finali delle righe e le unisce; • indicando “3” ogni riga viene trattata distintamente.

Se la lunghezza della riga della descrizione aggiuntiva così composta eccede il limite visualizzabile, viene eseguito un ritorno a capo.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

Integrazione alla guida utente

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Gestione prima nota Elaborazioni periodiche contabilità e Iva

MPRI

MPRI - UNITA’ PRODUTTIVE

Da questa versione è possibile evitare di suddividere i conti economici per le unità produttive impostando l’unità produttiva all’inizio della registrazione. Questa nuova funzionalità può essere attivata impostando “Sì” sul rigo “Richiesta unità produttiva in inserimento registrazione” presente nella seconda pagina di TABE98 “Personalizzazione prima nota ”. Così facendo per le ditte che hanno attivato la multiattività apparirà in prima nota, sotto la causale contabile, il nuovo campo “Unità produttiva” in cui andrà indicata una delle unità presenti. In questo modo tutti i conti economici (da suddividere ai fini degli studi di settore) saranno imputati automaticamente a questa unità e, ovviamente, non ne verrà richiesta la suddivisione. Tale funzione è attiva solo per le ditte con contabilità ordinaria.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

Integrazione alla guida utente

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MULTI

Modifica alle icone dei pulsanti presenti nella pr ocedura

Con la presente versione vengono modificate le icone dei pulsanti funzione presenti all’interno dei programmi mantenendo comunque la medesima posizione. Nel dubbio sul significato, sarà sufficiente passare sopra l’icona con il mouse e fermarsi per un secondo per avere la descrizione della funzione.

Nella toolbar Evolution, in particolare, sono stati aggiunti i pulsanti che consentono rispettivamente di diminuire o aumentare la dimensione delle maschere e del carattere utilizzato.

Gestione prima nota Elaborazioni periodiche contabilità e Iva

MPRI

MPRI – Variazione/Visualizza movimenti

È stato modificato l’aspetto grafico della maschera di variazione prima nota a cui si accede con il bottone “Visualizza movimenti ”.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

Integrazione alla guida utente

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Versione precedente

Versione attuale

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

Integrazione alla guida utente

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Anche la successiva maschera per la variazione manuale è stata modificata nell’aspetto grafico. Versione precedente

Versione attuale

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

Integrazione alla guida utente

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I due nuovi bottoni posti in alto sulla destra consentono di inserire una nuova riga di registrazione o di annullarla. L’avvenuto annullamento di una riga viene segnalato dalla presenza di un’icona raffigurante un cestino

.

Nella videata di esempio si è proceduto ad annullare una riga e, successivamente, ad inserire una nuova riga di costo.

MULTI – IMPLEMENTAZIONI

Integrazione alla guida utente

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Gestione prima nota Elaborazioni periodiche contabilità e Iva

MPRI

MPRI – Causali ad inserimento veloce

Per le causali ad inserimento veloce da questa versione è possibile variare la data della distinta con la funzione "Vai a data ", all’interno del bottone “Funzioni ”. In questo modo è possibile spostarsi nei diversi giorni del mese per inserire gli importi.

Stampa bollettini c/c Utilità procedura

VERSCC/VERSCCN

VERSCC/VERSCCN

La gestione del VERSCC è stata adeguata alla nuova modalità di richiesta di stampa introducendo i folder “Filtri ” e “Ditte ” e le stampe sono disponibili anche in pdf. Il comando VERSCC da questa versione calcola e genera in F24 il solo tributo annuale delle società di capitali mentre il nuovo comando VERSCCN determina e genera in F24 il tributo del diritto camerale.

NOTE OPERATIVE DI RELEASE

Il presente documento costituisce un’integrazione al manuale utente del prodotto ed evidenzia le variazioni apportate con la release.

Integrazione alla guida utente

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ANOMALIE CORRETTE

Ripristino movimenti prima nota Utilità archivi

RESPRI

RESPRI - Ripristino dei movimenti prima nota

Eseguendo il comando RESPRI, la procedura segnalava più volte ’“Errore nella ricerca anagrafiche”.

Gestione beni usati Elaborazioni periodiche contabilità ed IVA

GESBEN

GESBEN – Gestione beni usati

Procedendo con l’inserimento di un bene, a fondo pagina non appariva più il tasto “Conferma ” per cui non era possibile memorizzare l’operazione.

Calcolo quote e stampa registro cespiti Gestione Cespiti/Leasing

CESP2

CESP2 - Calcolo quote e stampa registro cespiti Eseguendo la stampa di CESP2 per Archivia, in alcuni casi veniva generato un ulteriore file “.pdf” vuoto.

Gestione prima nota Elaborazioni periodiche contabilità ed IVA

MPRI

MPRI – Gestione prima nota

• Inserendo il numero documento sulla descrizione aggiuntiva delle fatture di acquisto, il programma

riportava il medesimo numero sul campo “Documento originale” ma erroneamente saltava quest’ultimo campo.

• In fase di registrazione con causale “23”, in presenza di ritenute negative per note di credito il

programma non calcolava correttamente il totale della ritenuta.

NOTE OPERATIVE DI RELEASE

Il presente documento costituisce un’integrazione al manuale utente del prodotto ed evidenzia le variazioni apportate con la release.

Integrazione alla guida utente

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Stampa liquidazione Iva Elaborazioni periodiche contabilità ed IVA

MDEN

MDEN - Stampa liquidazione Iva

In presenza di associazioni sportive la liquidazione Iva poteva generare la segnalazione di errore “Tabella forfait Iva insufficiente” e non veniva eseguita.

Stampe inventari Gestione Inventari

ISTDAT

ISTDAT - Stampe inventari La stampa inventari non manteneva l’impostazione “Stampa codice articolo ” definita nel folder “Opzioni ”: anche se veniva impostato il valore “NO” nella stampa dell’inventario il codice articolo veniva comunque stampato.

Stampa partitari per unità produttive Utilità varie

MPARTUP

MPARTUP - Stampa partitari per unità produttive

Eseguendo il programma di stampa dei partitari per unità produttive, questo terminava in errore di index.