NORME DI LEGGE E DI BUONA TECNICA LEGATE … Agg... · cadute dall’alto senza l’uso D.P.I. ......

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NORME DI LEGGE E DI BUONA TECNICA LEGATE ALL’UTILIZZO PONTEGGI FISSI CORSO AGGIORNAMENTO COORDINATORI Per. Ind. Michele Luongo - C.P.T. LUCCA

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NORME DI LEGGE E DI BUONA

TECNICA LEGATE ALL’UTILIZZO

PONTEGGI FISSI

CORSO AGGIORNAMENTO

COORDINATORI

Per. Ind. Michele Luongo - C.P.T. LUCCA

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

RISCHIO DIPENDENTE DAL FATTORE UMANO

Nel contesto dell’analisi del rischio assume particolare importanza quello che viene definito

IL RISCHIO DIPENDENTE DAL FATTORE UMANO.

Con questa terminologia si indicano tutti quei fattori di rischio legati:

Stato psicofisico del lavoratore

Alla sua incapacità

Alla sua incoscienza

Alla mancanza di formazione

Ed in generale alla adozione di comportamenti inadeguati al contesto lavorativo.

Nei lavori in quota il RISCHIO DOVUTO AL FATTORE UMANO va analizzato con grande attenzione per poter essere successivamente eliminato e/o ridotto

LA MANCANZA DI FORMAZIONE TEORICO PRATICA E L’INCAPACITA’ DI AFFRONTARE LE SITUAZIONI LAVORATIVE CHE SI PROPONGONO DI VOLTA IN VOLTA SONO LE CAUSE LEGATE AL FATTORE UMANO CHE PIU’FREQUENTEMENTE PROVOCANO INCIDENTI.

TITOLO IV - CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

SALTO CADUTA

BUON ASSORBIMENTO ENERGIA

IMPATTO DEBOLE

AZIONE VOLONTARIA

AMMORTIZZATO

DEBOLE ASSORBIMENTO ENERGIA

IMPATTO FORTE

AZIONE NON VOLONTARIA

NON AMMORTIZZATO

CHE COS’E’ UNA CADUTA

ESEMPIO DI CADUTA LIBERA H = 2 m – 4 m – 8 m

ESEMPIO DI CADUTA LIBERA H = 2 m – 4 m – 8 m

SCHEMA RIASSUNTIVO TESTO UNICO

TITOLO IVCANTIERI TEMPORANEI E MOBILI

SEZIONE IV - PONTEGGI E IMPALCATURE IN LEGNAME

SEZIONE V - PONTEGGI FISSI

ALLEGATO XXII Contenuti minimi del PI.M.U.S.

ALLEGATO XXIII Deroga per i ponti su ruote a torre

SEZIONE VI - PONTEGGI MOVIBILI

TITOLO IV - CAPO II – NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO NELLE COSTRUZIONI E NEI LAVORI IN QUOTA

Articolo 111- Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota

• 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possonoessere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomicheadeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature dilavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, inconformità ai seguenti criteri:

• a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure diprotezione individuale;

• b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori daeseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi.

• …Omissis…

PONTEGGI

CORSO AGGIORAMENTO

COORDINATORI

PONTEGGI

PREFABBRICATI A TELAI

TUBO E GIUNTI MULTIDIREZIONALI

- PORTALE- A “H” - CHIUSO

STAMPATI A :- FREDDO- CALDO

AD ELEMENTIPREFABBRICATI

- BOCCOLE- PERNI

- VERNICIATI- ZINCATI

TIPI DI TELAI PREFABBRICATI

Ponteggio a PORTALE Ponteggio ad H

PONTEGGIO TELAI PREFABBRICATI

• SONO COSTITUITI DA UNA SERIE DI ELEMENTI PREFABBRICATI (TELAI, CORRENTI, ECC.) DA COLLEGARE FRA LORO CON SISTEMI DI AGGANCIO (PERNI) AL FINE DI OTTENERE UNA STRUTTURA RIGIDA, IN GRADO DI CRESCERE SIA ORIZZONTALMENTE CHE IN SENSO VERTICALE

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PONTEGGIO TELAI PREFABBRICATI

• UTILIZZATO PRINCIPALMENTE PER FACCIATE A SVILUPPO REGOLARE ;

• COSTITUITO DA COLLEGAMENTO DI DIVERSI ELEMENTI;

• FACILE DA UTILIZZARE.

PONTEGGIO TELAI PREFABBRICATI

PONTEGGIO TUBI E GIUNTI

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SONO COSTITUITI DA TUBI COLLEGATI E ASSEMBLATI TRAMITE APPOSITI GIUNTI CHE PERMETTONO UNO SVILUPPO UNO SVILUPPO DELL’OPERA PROVVISIONALE LIBERO.

PONTEGGIO TUBI E GIUNTI

• STRUTTURE COMPLESSE DOVE NON E’ POSSIBILE L’UTILIZZARE I TELAI;

• COSTITUITO DA MONTANTI UNITI A MEZZO DI GIUNTI;

• SPESSORE TUBI MINIMO 2,9 MM E MARCHIATI;

• DIFFICILE DA UTILIZZARE.

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PONTEGGIO MULTIDIREZIONALE

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SONO COSTITUITI DA ELEMENTI PREFABBRICATI COSTITUITI DA TUBI DA DISPORRE VERTICALMENTE PROVVISTI DI SPECIFICI SISTEMI DI INNESTO, NEI QUALI VENGONO INNESTATI I TRAVERSI E I CORRENTI PREFABBRICATI

PONTEGGIO MULTIDIREZIONALE

• STRUTTURE COMPLESSE;

• COSTITUITO DA MONTANTI E TRAVERSI UNITI A MEZZO DI

PARTICOLARI GIUNTI;

• ULTIMA GENERAZIONE, EREDE DEL TUBO INNOCENTE;

• VENDUTI UNICAMENTE IN VERSIONE ZINGATA;

• COSTOSO;

• FACILE DA UTILIZZARE.

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PONTEGGIO MULTIDIREZIONALE

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ELEMENTI DEL PONTEGGIO

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PARTICOLARE TELAIO

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STILATA :

E’ costituita

dall’accoppiamento di due

montanti collegati da

traversi e giace in un

piano verticale.

(Nei ponteggi prefabbricati essa è

costituita da una serie di telai,

detti cavaletti, fissati da spine)

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MODULO:

Zona del ponteggio

compresa tra due piani

e due montanti.

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PONTE o PONTE DI SERVIZIO :

È l’impalcato sul quale devono stare i lavoratori

per realizzare l’opera.

SOTTOPONTE o PONTE DI

SICUREZZA :È un ripiano protettivo sul

quale i lavoratori che realizzano l’opera non

accedono. Ha la funzione di trattenere cadute di

materiale.

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CAMPO :

Parte di

ponteggio

compreso tra due

stilate.

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ORGANIGRAMMA RIASSUNTIVO

PONTEGGI

CAVALLETTI PREFABBRICATI

MISTI : CALCOLO OBBLIGATORIO

SE I TUBI HANNO FUNZIONE STRUTTURALE, ESCLUSI I COLLEGAMENTI.

TUBI E GIUNTI

H > 20 m H < 20 m

CORRISPONDE AGLI SCHEMI TIPO

(VERIFICA NON NECESSARIA)

DIFFERISCE DAGLI SCHEMI TIPO

(VERIFICA OBBLIGATORIA)

VERIFICA OBBLIGATORIA

RISPONDE AGLI SCHEMI TIPO: CALCOLO NONNECESSARIO

NON RISPONDE AGLI SCHEMI TIPO

(CALCOLO OBBLIGATORIO)

MARCHIO

• Articolo 135 - Marchio del fabbricante

• Gli elementi dei ponteggi devono portare impressi, a

rilievo o ad incisione, e comunque in modo visibile ed

indelebile il marchio del fabbricante.

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Se il

ponteggio

non è

marchiato

non è

possibile

utilizzarlo!!!!

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SPINE A VERME

BASETTA

• SONO PARTE DEI VINCOLI

ESTERNI E HANNO ANCHE LA

FUNZIONE DI RIPARTIRE AL

SUOLO I CARICHI VERTICALI.

• POSSONO ESSERE FISSE O

REGOLABILI IN ALTEZZA.

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TELAI PARTICOLARI

• PARTENZA

LARGA

• PARTENZA

RISTRETTA

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MENSOLA A SBALZO

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PARAPETTO

SERVE COME COLLEGAMENTO

PER TELAI O MONTANTI ED

ASSOLVONO LA FUNZIONE DI

ELEMENTI PROTETTIVI.

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Gli impalcati e ponti di servizio, le passerelle, le

andatoie, che siano posti ad un'altezza maggiore di 2

metri, devono essere provvisti su tutti i lati verso il vuoto di robusto parapetto e in buono

stato di conservazione. E’ ammesso che: l’altezza

del parapetto (nei ponteggi fissi) sia non

inferiore a 95 cm rispetto al piano di calpestio.

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Tipologie di parapetti

FASI MONTAGGIO PONTEGGIO AD HPASSIFASI DI MONTAGGIO - PONTEGGIO H

FASI DI MONTAGGIO - PONTEGGIO H

Innesto sferico

PROTEZIONE COLLETTIVA PONTEGGIO H

PROTEZIONE COLLETTIVA PONTEGGIO H

Montaggio parapetti dal basso

Massima protezione contro le

cadute dall’alto senza l’uso

D.P.I.

Parapetto provvisorio previsto direttamente dal costruttore del ponteggio per uno specifico modello

IL PARAPETTO TEMPORANEO “BARRICATE” solo per Ponteggio Multidirezionale

IL PARAPETTO TEMPORANEO “BARRICATE”

IL PARAPETTO TEMPORANEO “BARRICATE”

IL PARAPETTO TEMPORANEO “BARRICATE”

IL PARAPETTO TEMPORANEO

IL PARAPETTO TEMPORANEO

IL PARAPETTO TEMPORANEO

IL PARAPETTO TEMPORANEO “CETA”

IL PARAPETTO TEMPORANEO “Newfol”

IL PARAPETTO TEMPORANEO “Newfol”

Bernardi-CPTLucca

Il parapetto temporaneo deve essere

adoperato solo in fase di

montaggio/smontaggio del ponteggio

e non può essere sostituito in nessun

caso al parapetto previsto dal

costruttore e indicato

sull’Autorizzazione Ministeriale

CADUTA TOTALMENTE PREVENUTA

Situazione in cui la caduta è impossibile si

impedisce di raggiungere i lati verso il vuoto

CADUTA CONTENUTA

La persona che sta cadendo è trattenuta dall’azione combinata di un’idonea posizione dell’ancoraggio e lunghezza del cordino

DISTANZA DI CADUTA

CADUTA LIBERA LIMITATA

è una caduta dove la distanza di caduta, prima che il sistema di arresto caduta inizi a prendere il carico, è uguale o inf. a 600 mm

CADUTA LIBERA

è una caduta dove la distanza di caduta, prima che il sistema di arresto inizi a prendere il carico, è sup. 600 mm

DISTANZA DI CADUTA

DISTANZA DI CADUTA LIBERA

Ogni caduta anche se si utilizzano adeguati DPI, risulta pericolosa.

LIMITARE IL PIU’ POSSIBILELA DISTANZA DI CADUTA LIBERA

SCELTA DEL SISTEMA DI ARRESTO CADUTA

CADUTA TOTALMENTEPREVENUTA

CADUTA PREVENUTA

CADUTA LIBERA

CADUTA LIBERA LIMITATA

GR

AD

O D

I S

IC

UR

EZ

ZA

MIN

MAX

distanza tra il punto di ancoraggio e

la sottostante superficie di impatto

Cordino

+

Dissipatore

+

Persona

+

Margine sicurezza

TIRANTE D’ARIA

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PARAPETTO AL PIANO GRONDA

Articolo 138 –Norme particolari

………..che l'altezzadei montanti superidi almeno 1 metrol'ultimo impalcato;

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CIRCOLARE MINISTERIALE AGOSTO 2010OGGETTO: Capo II, Titolo IV, del D.Lgs. N.81/2008 e s.m.i. – Quesiti

concernenti le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle

costruzioni e nei lavori in quota.

• QUESITO N°3 : E’ possibile l’impiego di ponteggi di cui all’art. 131 del D.lgs n°81/2008 e s.m.i.,

previo specifico progetto eseguito ai sensi dell’art. 133 del citato decreto, come protezione

collettiva dei lavoratori che svolgono la loro attività sulle coperture e quindi in posizione diversa

dall’ultimo impalcato del ponteggio?

RISPOSTA: Si è dell’avviso che è possibile l’impiego di ponteggi di che trattasi come singola protezione collettiva per i lavoratori che svolgono la loro attività sulle coperture e quindi anche in posizione diversa dall’ultimo implacato del ponteggio, a condizione che per ogni singola realizzazione ed a seguito di adeguata valutazione dei rischi venga eseguito uno specifico progetto. Da tale progetto, eseguito nel rispetto del già citato art. 133 e quindi firmato da ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all’esercizio della professione, deve tra l’altro risultare quanto occorre per definire lo specifico schema di ponteggio nei riguardi dei carichi, delle sollecitazioni e dell’esecuzione, naturalmente tenendo conto della presenza di lavoratori che operano, oltre che sul ponteggio, anche in copertura

Parapetto di sommità

INDICAZIONI APPLICATIVE CONDIVISE

Riguardo all’utilizzo dei ponteggi come protezione dalla caduta dall’alto perimetrale a un solaio o a una

copertura di un involucro edilizio, in riferimento alle pendenze prese a riferimento nella norma UNI EN

13374/2004, si ritiene che:

- se l’inclinazione del solaio risulta avere una pendenza massima di 10° (18%), si ritiene che le

sollecitazioni non siano superiori a quelle previste nelle normali condizioni d’uso del ponteggio e

pertanto non sussistano di norma obblighi di calcolo, né speciali elementi valutativi;

- se l’inclinazione del solaio risulta avere una pendenza superiore a 10° e inferiore a 30° (58%), nel

caso si ritenesse da una attenta valutazione da parte del Coordinatore per la sicurezza e del Datore di

lavoro che non comporti sollecitazioni ai parapetti e agli ancoraggi del ponteggio particolarmente

aggravanti rispetto alle normali condizioni d’uso del ponteggio si possa:

• ovviare al calcolo del ponteggio specificando nel Piano di sicurezza e coordinamento (PSC), nel Piano

operativo di sicurezza (POS) o nel Piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio (PiMUS),

rispettivamente le motivazioni e gli accorgimenti intrapresi;

oppure

• predisporre un progetto tipo per lo specifico modello di ponteggio che può essere replicabile su più

opere;

- in tutti gli altri casi si rende necessario predisporre un progetto specifico.

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RIPIANI

TAVOLE METALLICHE

TAVOLONE DA PONTE

(spessore 4-5cm)

INTAVOLATI IN LEGNO O METALLICI

ATTENZIONE: Tavole in legno poggianti sempre su 3 appoggiMensole metalliche solo se ancorate ai traversi

Distanza intavolato-opera < o = 20 cmovvero montante-opera di circa 15 cm max

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ANCORAGGIArticolo 125 – comma 6Il ponteggio deve essere

efficacemente ancorato alla

costruzione almeno in

corrispondenza ad ogni due piani

di ponteggio e ad ogni due

montanti, con disposizione di

ancoraggi a rombo o di pari

efficacia.

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TIPI DI ANCORAGGIO

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ATTENZIONE

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SOTTOPONTE• Articolo 128 - Sottoponti

• 1. Gli impalcati e ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza, costruito come il ponte, a distanza non superiore a m 2,50.

• 2. La costruzione del sottoponte può essere omessa per i ponti sospesi per le torri di carico, per i ponti a sbalzo e quando vengano eseguiti lavori di manutenzione e di riparazione di durata non superiore a cinque giorni.

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ACCESSO AI PIANI

Articolo 113 – Scale

3 Comma : Le scale semplici portatili (a mano) devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, devono essere sufficientemente resistenti nell'insieme e nei singoli elementi e devono avere dimensioni appropriate al loro uso. Dette scale, se di legno, devono avere i pioli fissati ai montanti mediante incastro. I pioli devono essere privi di nodi.

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Tali pioli devono esseretrattenuti con tiranti inferro applicati sotto i duepioli estremi; nelle scalelunghe più di 4 metri deveessere applicato anche untirante intermedio. E'vietato l'uso di scale chepresentino listelli di legnochiodati sui montanti alposto dei pioli rotti. Essedevono inoltre essereprovviste di: a) dispositiviantisdrucciolevoli alleestremità inferiori dei duemontanti; b) ganci ditrattenuta o appoggiantisdrucciolevoli alleestremità superiori,quando sia necessario perassicurare la stabilità della

scala.

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“Articolo 110”

Luoghi di transito

1. Il transito sotto ponti sospesi, ponti a sbalzo, scale aeree e

simili deve essere impedito con barriere o protetto con

l'adozione di misure o cautele adeguate.

MANTOVANA O PARASASSI

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……..

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TRAVE CARRAIA

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INTERRUZIONE DI DUE STILATE

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CASTELLI DI CARICOQuando i carichi da trasferire ai piani del

ponteggio sono consistenti, può essere necessario disporre di piazzole o balconcini di carico, se non addirittura di veri e propri castelli di tiro.

Questi spazi aggiuntivi, aggettati verso l’esterno dal filo del ponteggio, servono per ricevere il materiale degli apparecchi di sollevamento.

Si tratta di intavolati la cui realizzazione va eseguita con particolare cura e attenzione.

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Per spazi più complessi ed articolati, non previsti negli schemi tipo, è necessario procedere alla realizzazione solo dopo aver redatto una relazione di calcolo.

E’ necessario che un cartello indichi la portata massima della piazzola.

Le autorizzazioni ministeriali prevedono piazzole di dimensioni standardizzate: in quelle più vecchie è precisato anche che più piazzole non devono essere installate sulla stessa verticale; in ogni caso in assenza di indicazioni sul numero e sulla posizione, o in caso di difformità costruttiva dagli schemi tipo è obbligatorio ricorrere al calcolo strutturale.

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DA EVITARE SUL PONTEGGIO

(D. Lgs. 81/2008 e D. Lgs. 106/2009)

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BASETTA• DEVE PRENDERE COMPLETAMENTE IL PIANO DI

APPOGGIO;

• EVITARE DI POGGIARE LE BASETTE SOPRA LATERIZI;

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ANCORAGGIO CON IL FILO DI FERRO

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DEPOSITO• Articolo 124 - Deposito di materiali sulle impalcature

• 1. Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere è vietato

qualsiasi deposito, eccettuato quello temporaneo dei materiali ed

attrezzi necessari ai lavori.

• 2. Il peso dei materiali e delle persone deve essere sempre inferiore a

quello che è consentito dalla resistenza strutturale del ponteggio; lo

spazio occupato dai materiali deve consentire i movimenti e le

manovre necessarie per l'andamento del lavoro.

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DISTANZA

E’ consentito un distacco delle tavole del piano di calpestio

dalla muratura non superiore a 20 centimetri.

TITOLO IV - CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

SEZIONE V– PONTEGGI FISSI

Articolo 137 - Manutenzione e revisione

• 1. Il preposto, ad intervalli periodici o dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungata interruzione di lavoro

• deve assicurarsi della verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, della efficienza degli ancoraggi e dei

• controventi, curando l’eventuale sostituzione o il rinforzo di elementi inefficienti.

• 2. I vari elementi metallici devono essere difesi dagli agenti nocivi esterni con idonei sistemi di protezione.

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TITOLO IV - CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

SEZIONE V– PONTEGGI FISSI

Articolo 138 - Norme particolari

• 1. Le tavole che costituiscono l’impalcato devono essere fissate in modo che non possano scivolare sui traversi

• metallici.

• 2. E’ consentito un distacco delle tavole del piano di calpestio dalla muratura non superiore a 20 centimetri.

• 3. E’ fatto divieto di gettare dall’alto gli elementi del ponteggio.

• 4. E’ fatto divieto di salire e scendere lungo i montanti.

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TITOLO IV - CANTIERI TEMPORANEI O MOBILISEZIONE V– PONTEGGI FISSI

Articolo 138 - Norme particolari

• 5. Per i ponteggi di cui alla presente sezione valgono, in quanto applicabili, le disposizioni relative ai ponteggi in legno. Sono ammesse deroghe

• a) alla disposizione di cui all’articolo 125, comma 4, a condizione che l’altezza dei montanti superi di almeno 1 metro l’ultimo impalcato;

• b) alla disposizione di cui all’articolo 126, comma 1, a condizione che l’altezza del parapetto sia non inferiore a 95 cm rispetto al piano di calpestio;

• c) alla disposizione di cui all’articolo 126, comma 1, a condizione che l’altezza del fermapiede sia non inferiore a 15 cm rispetto al piano di calpestio;

• Sanzioni per i datori di lavoro e i dirigenti• • Art. 138, co. 1, 2, 3, 4: arresto sino a due mesi o ammenda da 500 a 2.000 euro [Art. 159, co. 2, lett. c)]

• Sanzioni per i lavoratori autonomi• • Art. 138, co. 3, 4: arresto fino a un mese o ammenda da 200 a 600 euro [Art. 160, co. 1, lett. c)]

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GRAZIE PER

L’ATTENZIONE

BUON LAVORO A TUTTI VOI

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