Normario letteratura italiana laterza
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NORMARIO LETTERATURA ITALIANA LATERZA
Abbreviazioni
Sono ampiamente utilizzate. Per questo vi è, alla fine di ogni volume, un’apposita tavola delle abbreviazioni.Si trovano anche per i nomi degli autori citati: - P. Bigongiari, - L. Fallacara, - M. Luzi, - E. Montale eccetera.
Accenti
Le vocali a, i, o, u hanno normalmente l’accento grave:
- vardà- vorìa ma no pòl- più- tì- òmo libero- questuò
Nei testi poetici, però, possono avere anche l'accento acuto. Vedi la poesia Ciants di un muàrt di Pier Paolo Pasolini, dove riproduce il dialetto friulano:
I
La nèif a cujèrs la Vignuta [...]
Jo i torni da l’ombrena dai muàrs
[...]e i sint i frus a sigà
II
[...]Cui a vivía enciamò
[...]davòur di che’ murs
pierdús ta l’aria inglassada?[...]
VII
[...]là che tu i no ti sos pí
La e segue le regole generali: il suo accento può essere grave o acuto. Avremo: perché, sé (pronome personale non accompagnato da stesso), né, poiché eccetera.E anche: è, cioè eccetera.
Le parole straniere mantengono l’accento della lingua originale. Apostrofo
Si usa per l’elisione della vocale finale di una parola quando quella che segue inizia anch’essa per vocale:
- [...] l’uso della parodia, dell’ironia [...]- [...] un’esperienza decadente e crepuscolare [...]- [...] nell’età fascista [...]- [...] c’è in lui una coincidenza [...]- [...] quell’opera non fu la «vita d’un uomo».
Attenzione: un po’, ma anche qual è.
Con le date:
- i [...] sonetti shakespeariani (pubblicati nel ’44) [...].
Bibliografia
Nei volumi monografici c’è un’unica bibliografia finale. In quelli su più autori si trova una bibliografia al termine di ogni capitolo.Come detto prima, è solo qui che è previsto l’uso delle abbreviazioni.
Caratteristiche di formattazione (corsivo e tondo): vedi paragrafo della sezione grafica.
Citazioni
Brevi
Sono tra virgolette basse precedute e seguite da uno spazio:
- « [...] un misconosciuto precursore delle « nuove avanguardie ».
Il punto è esterno.
Lunghe
Vanno separate dal testo, introdotte da due punti. Iniziano con la maiuscola. Il font è minore. Sono centrate, allineate a sinistra, con un rientro sulla prima riga. Riporto:
Contini cita (in Letteratura dell’Italia unita, Firenze 1968, p. 763) dalla lirica Paesaggi:
Improvvisa, la fantasia m’ha condotto per le strade rettilinee del Bolognese, bordate di rami
freddolosi, toccati dall’ottobre, con prospettivedi persiane verdi allineate sulle facciate.
Il Reno si stacca dai monti con incantevoli indugi e prende spazio in pianura, alberi
e frutteti si spogliano con incredibile bellezza[...]
Date
Si scrivono per esteso, con il mese in lettere: [...] da Fantasticheria alla lettera a Capuana del 14 marzo 1879 [...].L’anno si scrive in cifre, intero, ossia incluso il secolo: [...] uscito nel 1906 come rifacimento narrativo di un dramma del 1903Per gli intervalli di tempo tra due anni: [...] nelle Posie sparse (1913-7)Inoltre: [...] gli anni Cinquanta.
Dialoghi
Le frasi dirette si pongono tra virgolette basse «», seguite e precedute da uno spazio. La punteggiatura è esterna.
Battuta semplice: a) « [...] allora non sapevo nulla, e qui non volevo starci, ma ora che so ogni cosa devo andarmene ». b) « E il nonno? ».
Battuta retta esternamente: « Ed io invece voglio vostra figlia, che è zitella », rispose Nanni ridendo [...].
Testo seguito da due punti e aperte virgolette: a) [...] e Alessi a quelle parole si fece coraggio per dirgli: « Se volessi anche tu ci hai la tua casa. Di là c’è apposta il letto per te ». b) [...] e Mena gli disse tutta smarrita: « Te ne vai? ».
Discorso diretto composto: « Addio — ripetè ‘Ntoni. — Vedi che avevo ragione d’andarmene! qui non posso starci. Addio, perdonatemi tutti ».
D eufonica
Può essere usata sempre che si voglia, quindi anche tra vocali diverse:
- [...] ed anche di Ranocchio sarebbe stato così.
- [...] proclamandosi disposto a proteggerla e ad aiutare il giovane, ricercato dalla polizia.
Ma anche: [...] e il già ricordato Tommaseo. [...] in modo da creare una tensione o oscillazione etica nel lettore. [...] di lì a un po’ la camera del morto si riempì di gente [...]
Elenchi
Gli elenchi vengono scanditi con numeri arabi seguiti dal punto. C’è un punto alla fine di ogni riga.
Nei volumi monografici, “alle voci ordinate con riferimenti ai singoli capitoli precede una parte generale ordinata così: A. Bibliografia della critica. – B. Storia della critica. – C. Fortuna all’estero. – D. Numeri monografici di riviste e Atti di convegni, in occasione del primo centenario della morte dello scrittore. – E. Bibliografia delle opere. – F. Edizioni scientifiche delle opere, con l’indicazione dei successivi interventi di critica testuale o di semplice aggiornamento documentario. – G. Raccolte e antologie. – H. Commenti scolastici. – I. Concordanze”. A seguire, ogni riferimento è introdotto dal numero arabo del capitolo in questione, seguito dal punto (questo vale anche per i volumi su più autori, dove però non c’è la parte dedicata alla bibliografia generale):
- § 99. Sul primo Verga cfr. in particolare [...]- § 102. Oltre a tutti gli studi [...]
Quando sono due capitoli:
- §§ 100-1. Cfr. in particolare [...].
Indici
Il titolo di ogni sezione, che comprende più capitoli, è introdotto da §§ più i numeri dei capitoli considerati. Quindi, in corpo più piccolo, allineati alla prima lettera del titolo di sezione, si pone il titolo di ogni capitolo, introdotto da § più il numero relativo:
§§ 68-73. La poesia del Novecento: l’età espressionista § 68. Premesse alla poesia del nostro secolo: linee di sviluppo e problemi di periodizzamento § 69. Gian Pietro Lucini, il verso libero e i futuristi § 70. Altri esperimenti lirici: Giovanni Boine, Piero Jahier, Camillo Sbarbaro; la metrica di Riccardo Bacchelli
eccetera.
Maiuscolo/minuscolo
Si usa l’iniziale maiuscola dopo il punto fermo, il punto esclamativo e interrogativo quando terminano la frase e inoltre nei seguenti casi:
- nomi propri e soprannomi: Gesualdo, mastro Nunzio, il signor Trao, mastro Misciu Bestia, Diodata, ‘Ntoni, Vincenzo Cardarelli- nomi geografici: [...] il Capo dei Mulini, dove il mare era liscio e turchino [...]; [...] nell’imminenza dell’arrivo a Pavia di Ermengarda; Passeggiata in tram in America e ritorno- personaggi religiosi: [...] di cui Cristo sofferente è il prototipo; [...] la vigilia dei Dolori di Maria Vergine [...]; [...] pareva la Madonna addolorata- con: Chiesa
La minuscola, oltre ai nomi comuni - mastro, signore eccetera - invece si usa con:
- titoli del clero: don Abbondio, padre Cristoforo, suor Agnese
- titoli nobiliari e onorifici: [...] su raccomandazione del conte Orazio-Attilio [...]Attenzione a quando il titolo viene usato come nome proprio: [...] ma l’archibugio del Conte lo seguiva [...]; [...] ripetendo un gesto del commissionario di delitti Conte del Sagrato (futuro Innominato) [...]; la Monaca di Monza, suor Geltrude, si rende complice [...]- correnti letterario-filosofiche: [...] gli elementi materialistici del positivismo [...].
Numeri
I numeri in generale si scrivono a lettere:
- [...] il carico glielo pagavano a cinque tarì il quintale- [...] i destini di due grandi nazioni.
Rimangono a numero:
- gli anni: 1879- i riferimenti ai capitoli (numeri romani): [...] cap. XI- i riferimenti alle pagine: [...] (I grandi romanzi, cit., pp. 638-9)- quelli parte integrante del nome (numeri romani): Luigi XIV.
Puntini
Pag. 119 Verga ????????????
Trattini
Breve
Senza spazio prima né dopo, si usa con:
- le parole composte, comprese quelle formate con ex: [...] come scriverà Verga più tardi, all’inizio del racconto-saggio Fra le scene della vita [...]; [...] gli ormai ex-fascisti di sinistra [...]; [...] ex-rondisti come Angioletti- due date: [...] nel periodo 1938-43 [...]- un intervallo tra due pagine: [...] pp. 304-11 [...]- fra un titolo e il suo complemento: Letteratura italiana-Poesia.
Lungo
Si usa, preceduto e seguito da spazio, per gli incisi:
- La stessa passione d’amore − che è al centro dei Ricordi del capitano d’Arce e della vita della loro eroina, Ginevra − è un gioco regolato dalla finzione sociale [...].
Medio
non si usa.
Virgolette
Si usano quelle basse, sempre precedute e seguite da uno spazio, nei dialoghi, nelle citazioni. Le
virgolette alte si usano all’interno di un testo già tra virgolette:
- « La presa di distanza dall’ermetismo include una revisione sempre più approfondita dei mezzi poetici impiegati dai “moderni” [...] ».