Nord e sud mondo Ricci Ordonselli Baldelli Toccaceli

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Nord e Sud del mondo: gli indicatori dell'ingiustizia sociale nel mondo Ricci, Baldelli, Toccaceli, Ordonselli III D

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Nord e Sud del mondo: gli indicatori dell'ingiustizia sociale nel mondo

Ricci, Baldelli, Toccaceli, Ordonselli

III D

Si parla di sviluppo economico quando cresce il Prodotto Interno Lordo (PIL) cioè la somma del

valore dei beni e dei servizi prodotti dai tre settori economici, ovvero quando cresce la

ricchezza complessiva prodotta. Per conoscere l'andamento economico di uno Stato, sia positivo che negativo, il PIL e il suo

valore è il primo utilizzato per conoscerlo. Si parla di "recessione" quando il PIL di un paese

diminuisce; si ricorre al PIL pro capite per calcolare la condizione economica di una

popolazione.

L'industria viene considerata come una condizione dello sviluppo, quindi vengono definiti "paesi in

via di sviluppo" quegli Stati che si stanno dotando di un sistema industriale, mentre "paesi

sotto sviluppati" quelli dove il sistema industriale è assente o scarso.

La condizione economica di un popolo è solo uno dei parametri per giudicare il suo livello di sviluppo, la qualità della

vita è legata a fattori come alimentazione, condizione di salute e

istruzione.

L'ONU ha introdotto un nuovo indicatore l'Indice di Sviluppo Umano "ISU" (che tiene conto della

speranza di vita e del livello d'istruzione). Esiste anche l'IPU (Indice di Povertà Umana).

L'ONU ha introdotto un nuovo indicatore l'Indice di Sviluppo Umano "ISU" (che tiene conto della

speranza di vita e del livello d'istruzione). Esiste anche l'IPU (Indice di Povertà Umana).

Nel 2012 oltre 1,2 miliardi di persone, nel Sud del Mondo, hanno sofferto la fame,

soprattutto bambini. Oltre la metà della popolazione non dispone dei farmaci essenziali. Lo stato d'istruzione sta

migliorando anche se in alcuni paesi africani e asiatici c'è ancora un tasso di analfabetismo superiore al 50%.

In Africa, Asia e America Latina molte comunità soffrono di sottoalimentazione mentre nelle zone

più sviluppate del pianeta esiste spesso l'ipernutrizione.

Nei paesi sviluppati si hanno a disposizione almeno 3500 calorie giornaliere a testa; in quelli in via

di sviluppo meno di 1700 calorie. In Africa, Asia e America Latina un alto numero di persone

soffre di carenza di proteine.

La denutrizione infantile è molto frequente, quindi le principali vittime sono i bambini.

Questo perché la mancanza di cibo nei primi anni di vita, impedisce un corretto sviluppo e

rende piú esposti alle malattie. In alcuni paesi i bambini sottopeso sono oltre il 40%. La

mortalità infantile nel primo anno di vita è molto alta ed è spesso legata all'alimentazione.

Sitografia:

NORD E SUD DEL MONDO:

https://www.youtube.com/watch?v=uk4ALfFdgB8&spfreload=1

DEDICATO AI BAMBINI DEL TERZO MONDO:

http://youtu.be/lBB8G3Fc6Rk

NOI BAMBINI POVERI:

http://youtu.be/TLv21r9xBG4

LE DIFFERENZE NEL MONDO:

https://www.youtube.com/watch?v=wTyWNHXjR3g

A fronte dei dati sopra esposti potremmo dire che noi italiani invece di lamentarci e fare i finti poveri dovremmo pensare a quello che succede nei veri paesi poveri, ovvero a quello che viene chiamato il "sud del mondo" dove ci sono molti bambini che non hanno neanche da mangiare, mentre nei paesi come il nostro, chiamati il

"nord del mondo" buttiamo via una quantità di cibo incredibile (e non solo), che permetterebbe di sfamare tutta l'Africa! Ora ci domandiamo:

ma con che coraggio ci lamentiamo noi che almeno da mangiare ce l'abbiamo tutti?