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    SCUOLA ITALIANA DI IPNOSI EPSICOTERAPIA ERICKSONIANA

    Non c Tempo per Star Male

    Tesi di specializzazione

    Stefano Trasei

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    Indice

    Premessa Pag. 2

    Tempo: il Concetto Pag. 5

    Luomo e il Tempo Pag. 9

    LAccelerazione del Tempo Pag. 13

    Tempo di Terapia Pag. 15

    Il Tempo di Milton Erickson Pag. 19

    Bibliografia Pag. 31

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    Premessa

    Formula di Lorentz sulla relaitivit del tempo.

    Per quanto ci possibile osservare ed analizzare, tutto in continuocambiamento ed in evoluzione,lo da sempre. Panta Rei il celebreaforisma attribuito ad Eraclito che scriveva: Non si pu discendere due voltenel medesimo fiume e non si pu toccare due volte una sostanza mortale nel

    medesimo stato, ma a causa dell'impetuosit e della velocit del mutamentoessa si disperde e si raccoglie, viene e va. Se vero che fin da quanto esiste lamateria tutto scorre, nellepoca attuale questo processo ha subito unavariazione, pi esattamente un accelerazione. Tutto defluisce, procede edincede ma in maniera quanto mai rapida ed affrettata. Ad esempio pensiamoalla moda, nel secolo scorso una tendenza in voga rimaneva tale per un

    decennio, o alla tecnologia, settore nel quale, uninnovazione veniva sfruttata per molti anni prima di venir sostituita con una pi evoluta; oggi, ogni stagione vede le sue nuove mode ed ogni rivoluzione tecnologica destinata adinvecchiare in tempo breve, addirittura in pochi mesi. In un era cos dinamica e scattante, che vede gli uomini in continuo affanno per poter sopravvivere e portare a termine con soddisfazione la giornata, non

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    c il tempo per permettersi neanche un piccolo malanno, neanche unraffreddore. Ed per questo che tutti custodiamo in dispensa grandi scorte dirapidissime soluzioni mediche, quali aspirine, antidolorifici, antinfiammatori e

    cos via; soluzioni che hanno un comune denominatore: velocit di utilizzo edimmediatezza delleffetto. Basterebbe digitare su un motore di ricerca, in internet, guarire in fretta perverificare quale quantit di suggerimenti e di rimedi per una rapida guarigionevengono elargiti.Questa cultura consumistica e tecnologica, tesa com a conquistare spazio e

    ad accrescere il proprio potere su di esso, rischia di operare unaccentuazioneunilaterale della dimensione dello spazio a scapito della dimensione del tempo. Il tempo arriva perfino a essere intravisto come il grande nemico allinterno diuna cultura e di una societ dominate dai miti dellefficienza e della produttivit, traversate dallo slogan del tutto e subito. Una collettivitcaratterizzata, inoltre, dalla velocizzazione dei ritmi sociali e di lavoro a scopi

    redditizi, e dallossessione di occupare ed organizzare il tempo liberoindividuale. Ma questa societ segnata dalla lotta verso il tempo e dalla corsacontro il tempo, rischia di confinare le aspirazioni umane nellambito deltempo stesso, configurandosi come societ in cui non si ha pi tempo: non posso ordinare il mio tempo, di conseguenza il tempo schiavizza me. Perso atto di ci, non bisogna assolutamente considerare che il disagio dellamente, i sintomi psicologici ed i disturbi nevrotici in generale, siano fuori dalbinario della frenesia e del rapido recupero della salute. Chi ne soffre , comeabbiamo visto, anche schiavo del tempo, pertanto, ha lesigenza di soluzionileste nellutilizzo e immediate nelleffetto. Lesigenza della velocit si sposadunque con lesigenza della guarigione, con lo stare bene.

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    Le psicoterapie a lungo termine sono, nellipotesi di questo lavoro, totalmente fuori tempo, anacronistiche, obsolete, inadeguate ai tempi e alle esigenze dei pazienti di oggi.

    Analizzeremo alcune visioni filosofiche del concetto tempo, da quelle classiche fino a quelle pi moderne. Ci occuperemo del tempo in terapia, delle sueinfluenze nel processo terapeutico e dei suoi possibili utilizzi. Infine scopriremo quanto Milton Erickson era consapevole del tempo, della percezione umana del suo scorrere e delle sue naturali ed ipnotichedistorsioni. E soprattutto vedremo quanto egli riuscisse a vedere nel tempo,

    anzich un nemico o un avverso fattore contro cui lottare, un alleato, un suoassistente.

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    secondo la mitologia greca era "il pi veloce tra i mortali, non raggiungerebbe maiuna tartaruga. Secondo il maestro di Zenone, Parmenide, la vera essenza dellarealt eterna, in cui coesistono presente, passato e futuro. Quindi il mutamento e

    lo spostamento sarebbero solo mere illusioni degli esseri umani. Anche Platone stato influenzato da questa concezione. Secondo la sua celebre definizione iltempo "l'immagine mobile dell'eternit". Per Aristotele, invece, la misura delmovimento secondo il "prima" e il "poi", per cui lo spazio strettamentenecessario per definire il tempo. Solo Dio motore immobile, eterno edimmateriale.

    Le idee di Sant'Agostino nel 400, e di San Tommaso nel 1200, condizionarono leteorie su quest'argomento sino al secolo del Barocco. Cos il tempo, per un lungo periodo, fu inteso in maniera escatologica, si era convinti che il destinodell'umanit fosse gi segnato sin dall'origine del tempo e si sarebbe compiuto neltempo.

    Questa la concezione classica del tempo. Un cambiamento di prospettiva pimoderno, in cui troviamo i primi fondamenti scientifici post-aristotelici, si trovanegli studi di Galilei e successivamente nella meccanica di Newton (1642-1727),secondo il quale il tempo, al pari dello spazio, "sensorium Dei" (senso di Dio) escorrerebbe immutabile, sempre uguale a se stesso. Il tempo, una serie infinitad'istanti omogenei. Nell'opera Philosophiae Naturalis Principia

    Mathematica, Newton considera il tempo come una dimensione reale e losuddivide in due ordini essenziali: il tempo assoluto e il tempo relativo. Il tempoassoluto il tempo reale, matematico, che scorre uniformemente senza relazionicon nulla di esterno, mentre il tempo relativo apparente, volgare, solo unamisura della durata per mezzo del moto, ed utilizzato al posto del tempo vero.

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    Un altro grande progresso del pensiero stata la formulazione della teoria dellarelativit di Einstein, secondo la quale il tempo non assoluto, ma dipende dallavelocit e dal riferimento arbitrario che si prende in considerazione. Secondo

    Einstein pi corretto parlare di spazio-tempo, perch i due aspetti, quellocronologico e quello spaziale, sono inscindibilmente correlati tra loro; esso vienemodificato dai campi gravitazionali, che sono capaci di deflettere la luce e dirallentare il tempo. E ancora, secondo la relativit ristretta, il tempo di unosservatore uguale a quello di un altro osservatore solo se viene moltiplicato perun certo fattore che dipende dalla velocit relativa dei due osservatori. Detto in

    breve, Einstein tent di risolvere la questione affermando che il tempo un'illusione dei nostri sensi e introdusse una cosmologica compatibile con unmodello di universo eterno dove il tempo non ha principio n fine.

    Qualunque sia la natura del tempo, sembra che la temporalit sia una caratteristicadi tutti gli organismi. La cronobiologia indica che gli esseri viventi sono soggetti avariazioni periodiche, oggi prevedibili, apparentemente sincronizzati con ilsuccedersi del giorno e della notte, con il susseguirsi delle settimane, dei mesi edegli anni. Fu Linneo, nel XVIII secolo, ad ipotizzare una sorta ditemporizzazione interna nel mondo vegetale. Il ritmo circadiano sembra presiederea numerosi processi biologici, manifestazioni comportamentali e addirittura adalcuni cicli vitali: tra questi uno dei pi analizzati l'alternarsi sonno-veglia. Perverificare negli esseri umani la possibile esistenza endogena del ciclo circadiano

    alcuni volontari si sono fatti rinchiudere per mesi, e da soli, in grotte o abitacolisotterranei. Durante la loro permanenza non hanno avuto nessun contatto conl'esterno. Erano inoltre privi di orologi. I primi esperimenti sono stati condotti nel1962. I ricercatori J. Aschoff e R. Wever sperimentarono di chiudere dei volontariin una grotta sotterranea per due mesi. La grotta attrezzata con diverseapparecchiature scientifiche collegate con l'esterno permise di studiare il

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    comportamento delle persone che si prestarono a rimanere sottoterra. Durante idue mesi si registrata la comparsa spontanea di un ciclo attivit-riposo del periodo di circa 25 ore. Lo stesso esperimento fu ripetuto nel 1964 da S. Siffre, il

    quale ottenne risultati simili.

    Questa breve esposizione stata solo una piccolissima rassegna dei contributiscientifici e filosofici pi significativi, a mio avviso, che testimoniano linteresseumano nella comprensione dellessenza del tempo. I contributi in letteratura sonodecisamente abbondanti, alcuni dei quali di straordinario valore. Quello che sievince chiaramente, da quanto esposto, che, sino ad oggi, non esiste unadefinizione del concetto di tempo che soddisfi appieno ogni suo aspetto.Qualunque sia la risposta alla domanda cos il tempo, bisognerebbe interrogarsisu quali siano le cause per le quali, la filosofia, la psicologia, la fisica, nonch tuttele discipline in cui il tempo assume un significato peculiare, non sono ancorariuscite a descrivere appieno la sua natura e a darne una spiegazione che soddisfitutte le sue sfaccettature, a darne almeno una definizione condivisa.

    probabile che Einstein colse nel segno, quando scrisse, in una delle sue ultimelettere: la gente come noi, che crede nella fisica, sa che la distinzione fra passato, presente e futuro solo un'ostinata e persistente illusione.

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    Luomo e il Tempo

    Tu non chiedere,non lecito saperlo,

    quale sorte a me, quale a te gli dei abbiano dato, o Leuconoe, e non consultare

    i calcoli babilonesi. Quanto sarebbe meglio accettare ci che verr!Sia che Giove ci abbia assegnato molti inverni, sia

    questultimo,che ora sta fiaccando il mar Tirreno contro gli opposti

    scogli: sii saggia, versa il vino poich lo spazio della vita breve

    e tronca una speranza troppo lunga. Mentre parliamo, iltempo invidioso

    sar gi passato: cogli lattimo fuggente, confidando ilmeno possibile nel futuro.

    Carpe Diem (Orazio, Ode I,11)

    Come pu l'uomo gestire il tempo, un tempo che fornisce lessenza della propria

    esistenza terrena e, contemporaneamente, minaccia la sua stessa esistenza?

    L'idea del tempo, il senso del suo fluire dal passato al futuro ed il connesso sensodi causalit fra gli eventi, sono certamente fra le pi fondamentali delle esperienzeumane. Per millenni luomo ha notato i movimenti ciclici del sole, della luna e, inalcuni casi, di numerosi astri celesti; si visto imporre il freddo ed il caldo, la

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    pioggia ed il sole, la germogliazione delle piante e la caduta delle foglie. Luomo, per sua natura, da senso alle cose, e cos non poteva non accorgersi dello scorreredel tempo, non poteva non simbolizzare la ciclicit delle stagioni e quella del

    giorno e della notte, non poteva non scandire in senso matematico la crescita di unorganismo, per prevederne gli sviluppi e la sua aspettativa di vita. Non poteva nondatare gli eventi importanti, per ricordarli. Non poteva non misurarlo.

    La percezione del tempo la presa di coscienza che la realt di cui siamo parte si materialmente modificata. Se osserviamo una formica che si muove, ad esempio,la diversit delle posizioni assunte certifica che trascorso un intervallo di tempo.Evidenzio "intervallo" a significare che il tempo sempre una durata, ovvero,nella concezione umana, ha sempre un inizio ed una fine. Per dirlo in una frase: icambiamenti materiali e spaziali regolati dalla chimica e dalla fisica determinano,grazie all'osservazione, il corso del tempo.

    Il tempo viene normalmente concepito dalluomo come una realt

    unidimensionale disgiunta ed indipendente dallo spazio tridimensionale. Nellospazio si ha il controllo di tutte e tre le dimensioni, invece nel tempo si puoperare soltanto nel fuggevole presente, mentre il passato solo un ricordo e delfuturo si possono formulare soltanto previsioni.

    Secondo il filosofo Immanuel Kant, se se gli esseri umani non fossero capaci diavvertire lo scorrere del tempo, non sarebbero neanche capaci di percepire ilmondo sensibile ed i suoi oggetti.

    Una variabile fondamentale che influenza la percezione del tempo da partedelluomo, la cultura di appartenenza. Vi sono due idee culturali macroscopichenodali del tempo:

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    Pensiero cronometrico occidentale: il tempo viene visto come un'entitlineare e misurabile. Questa visione risponde alla necessit di ottimizzare il proprio tempo e dipende dall'organizzazione economica.

    Tempo ciclico e puntiforme: nelle societ tradizionali il tempo vienescandito attraverso il passare delle stagioni o secondo eventi contingenti, adesempio il mercato della domenica.

    Molte societ possono adottare entrambe i regimi temporali simultaneamente.C' quindi un tempo qualitativo, legato all'esperienza, che dipende dalla necessit

    di alcune societ di ripartire il tempo in base alle circostanze, istante dopo istante,ed un tempo quantitativo, astratto si, ma matematicamente frazionabile emisurabile, che sta man mano, con la globalizzazione, diventando dominante.

    Appreso che la percezione della dimensione tempo da parte degli uomini correlata alla cultura di appartenenza, bisogna prendere atto che i cambiamenti chesi riversano su una tale cultura cambiano di conseguenza gli effetti della percezione temporale. Un uomo che aveva trentanni agli inizi del secolo scorsoaveva lo stesso rapporto con il tempo di un uomo che ha trentanni oggi?Sappiamo tutti che la risposta assolutamente no. Vedremo il perch nei prossimi paragrafi.

    Esistono poi, numerosissimi casi atipici individuali dell'idea del fluire del tempo.

    La letteratura medica riporta molti casi di persone che, a causa delle particolaricondizioni di salute in cui versano, oppure a causa di particolari fasi della loroesistenza, ad esempio esperienze di prossimit alla morte, oppure perchassumono droghe, o ancora perch praticano la meditazione profonda, descrivonoidee insolite dello spazio e del tempo. Il tempo, in queste specifiche condizioni, generalmente delineato come espanso o contratto e, talvolta, come fortemente

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    discontinuo o frammentato. In alcuni casi estremi, tratteggiato come se sifermasse del tutto o si espandesse senza limiti (senso di eternit o di atemporalit).Anche la percezione dello spazio riferita come fortemente alterata, tanto che lo

    spazio sembra apparire amplificato o compresso, condensato o rarefatto, e perfinocon un numero differente di dimensioni. Pu, per esempio, diventare bidimensionale, acquistare altre dimensioni, o pu essere anche pensato come unsemplice punto. Le caratteristiche alterazioni della percezione del mondo reale,specie negli stati di psicopatologia della coscienza, distorcono l'idea del tempo inun modo che non certamente compatibile con il tempo indicato dalla fisica, un

    tempo lineare e, lo ricordiamo, formato da una sequenza di istanti tutti eguali.Vedremo nei prossimi paragrafi le possibilit e gli usi in ipnosi di tali distorsioni,intese l come capacit, o meglio come potenzialit terapeutiche ed autoterapeutiche per risolvere patologie e disagi di vario tipo.

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    L Accelerazione del Tempo

    L'accelerazione rappresenta la variazione di velocit nell'unit di tempo. Puessere reale o percepita.

    Let moderna incarna la pi sorprendente variazione dei vissuti legati al tempo acui il genere umano abbia mai assistito. Questo processo esordito durante larivoluzione industriale, grazie alla quale, venivano generati sistemi meccanizzati e

    processi seriali che consentivano di abbattere i tempi di produzione in manieraevidente. Questa positiva accelerazione dei tempi ha generato non pochi vantaggi,soprattutto economici. Per questo motivo la ricercatecnologica, lingegneria, l imprenditoria, ladistribuzione, e tutto ci che ruotava intorno al campodella produzione, ha impiegato le proprie energie persveltire i processi. Il taglio dei tempi continuava adare vita a risultati sempre pi positivi, a ricchezza, pertanto, la scalata del metronomo, non si maifermata. E non poteva fermarsi aggiungerei, non

    esiste vetta o traguardo quando lobiettivo quello di ridurre un qualcosa che persua natura irriducibile, assoluto, perenne ed infinito come , appunto, il tempo.

    Siamo tutti testimoni della frenesia della velocit dei giorni nostri: chi non affermao sostiene tutti i giorni di non avere abbastanza tempo? Chi non ha mai usatolespressione vorrei un po pi di tempo per me? Chi non prova un disagiostraordinariamente insopportabile quando rivela un rallentamento imprevisto neitempi di esecuzione di un qualsiasi compito o lavoro. Andare di fretta, incontinuazione, cercare i modi pi efficienti , pi spediti, rapidi e veloci per

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    Tempo di Terapia

    Riflettiamo preliminarmente sullimportanza della variabile tempo in psicoterapia.

    Intraprendiamo questo percorso dal pi ovvio degli argomenti: la durata di untrattamento terapeutico. Intorno a questa domanda naufragano talvolta le buoneintenzioni di chi medita di rivolgersi allo psicologo, ma spaventato daunimpresa, di solito, troppo lunga o costosa. Nel nostro immaginario collettivo

    c anche lo spettro dell analisi interminabile, e di quella inutile. Ricordiamola celebre battuta di W. Allen,"provo ancora un anno con la psicoanalisi, poivado a Lourdes" . Laspirante paziente, quando arriva in terapia, pone sempre la

    domanda preoccupata circa la durata del trattamento erimane quasi sempre senza una risposta precisa. Inrealt, la risposta ad una simile domanda pu essereformulata in modo attendibile, solo se essa risulticomplessa, articolata, possibilista. La durata della psicoterapia , infatti, assai variabile e dipende da unasomma di fattori. Anzitutto bisogna distinguere tra i

    diversi tipi di psicoterapia, che differiscono tra di loro in modo sostanziale, anche per ci che riguarda la durata. In secondo luogo, la stessa durata dipender moltodal tipo di disturbo e dalla reattivit individuale. C poi da considerare, comefattore influente, la combinazione del carattere del terapeuta con quello del paziente, la loro sensibilit, le competenze specifiche, in una solo parola dalrapport. Per quanto riguarda il tipo di psicoterapia, esistono terapie che,tradizionalmente, risultano di durata modesta ed altre che tendono ad avere unadurata pi consistente proprio nella struttura contrattuale e di intervento. La durata

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    pluriennale e lo sconfinamento in tempi troppo lunghi, da qualche anno,comportano un giudizio di scarsa efficacia terapeutica, e questo dovuto proprioalle attese dettate dai tempi moderni, come stiamo appunto vedendo. per questo

    motivo che oggi, anche nel campo delle terapie analitiche a lungo termine, si senteil bisogno di offrire percorsi abbreviati, in sintonia con le richieste di molti pazienti. Non dimentichiamo che la psicoterapia deve comunque tendere anzituttoalla risoluzione dei sintomi e alla rimozione del disagio con modalit concordatecon i pazienti e con contratti terapeutici.

    Sebbene risulti possibile interpretare la fretta di "risolvere il problema" come uninquietante segno dei tempi, nei quali sempre pi vengono ridotti gli spazi diriflessione a favore di una certa ansiet del vivere quotidiano, labbreviazione deitempi di terapia un valore importante in campo clinico ed i benefici economicinon possono essere ignorati. Propriamente in questo campo lespressione iltempo denaro risulta particolarmente appropriata. Per concludere brevementequesto tema diciamo che in una buona psicoterapia, la via duscita sempre a portata di mano, e gli obiettivi fondamentali devono essere raggiunti in un tempo breve.

    Fra le altre variabili legate al tempo che si possono analizzare in psicoterapia opportuno dedicare spazio al tempo della relazione. Quella terapeutica unarelazione reale tra due persone che interagiscono in uno spazio condiviso. Il

    rapporto tra terapeuta e paziente va considerato una corrispondenza autentica chesi svolge nel qui ed ora, dunque un rapporto tra due individui che si impegnano,ciascuno con il proprio ruolo e con le proprie specifiche esperienze e capacit, alavorare per un obiettivo comune. Ciascuno con i propri tempi, aggiungerei, percreare il tempo comune del cambiamento.

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    La relazione terapeutica ha i suoi tempi di nascita, di maturazione, di sviluppo e dicrescita; lavorando e modificando questi tempi e le variabili emotive ad essiassociate, la coppia terapeutica opera e mette in atto il cambiamento.

    C un ulteriore tempo significativo, molto specifico ed importante che appartienea questo tipo di relazione: il tempo della separazione. Una buona psicoterapia deve prevedere nel suo contratto terapeutico un training alla separazione in un tempo ben definito, questo fa parte del successo terapeutico e la breve durata nelraggiungere tale atto in maniera matura e soddisfacente, lo ricordiamo, unesigenza non pi ignorabile al giorno doggi.

    La variabile tempo viene affrontata, in riferimento al setting, anche in merito alritmo delle sedute, uno o pi incontri a settimana, e alla durata di ogni singolaseduta, che pu essere rigorosa di 50 minuti o variabile di volta in volta secondo leesigenze ed i casi.

    Aggiungiamo che i pazienti che hanno terminato un ciclo di psicoterapia sidomandano quasi sicuramente che effetti potr avere il tempo sui risultati dellaterapia. Si domandano quanto durer il cambiamento, se sar eterno o se cisaranno delle ricadute a breve o a lunga distanza.

    Dopo questa breve riflessione sui tempi di terapia, vorrei notificare il fatto chelaccelerazione, di cui abbiamo discusso prima, investe anche il campo della

    salute, delle terapie mediche e della psicoterapia. Un paziente bersagliato emartellato assiduamente dalla fretta, ossessionato dal muoversi velocemente, chesi affretta senza sosta , che impaziente per parcheggiare, per acquistare il pane e per qualsiasi altra cosa, come pu accettare che per uscire dal suo disturbo dansiageneralizzato, o dalla sua fobia, dovr intraprendere un percorso terapeutico alungo termine, e che occorreranno alcuni mesi per pianificare correttamente

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    lipotesi e addirittura diversi anni per strutturare una soluzione definitiva? unascarsa attinenza ai tempi odierni, nellipotesi di questa tesi, proporre un pianoterapeutico cos prolungato . Il paziente del terzo millennio cerca soluzioni

    mediche sui motori di ricerca internet e, tra laltro, legge solo la prima o almassimo la seconda pagina dei risultati, altrimenti perderebbe tempo; tiene indispensa una certa quantit di farmaci che promettono rapidit di utilizzo edimmediatezza delleffetto; si spaventa di avere linfluenza soprattutto perch perderebbe troppi giorni a riguardarsi e stare a letto; come al solito ha fretta diguarire. Ma se iniziasse a soffrire di ansia prestazionale o di attacchi di panico,

    accetterebbe un training senza orizzonte e metterebbe volentieri in cantiere un progetto di cambiamento cosi durevole? Credo proprio di no.

    Per quanto fin qui esposto, credo di poter teorizzare, che le psicoterapie a lungotermine, e quelle interminabili, che fino a qualche decennio fa erano la soluzionemaestra dei disagi della mente, sono attualmente anacronistiche ed incompatibilicon le esigenze culturali ed individuali di questi tempi. Il terapeuta deve saperrispondere alle esigenze del paziente, deve osservarlo e rispecchiarlo, e poich il paziente ha fretta, anche il terapeuta deve averne. La psicoterapia, pi in generale,deve incorporare gli schemi di risposta e di conclusione lesti, agili e spediti checaratterizzano questepoca, la terapia un micro mondo riflesso della realt nelquale avvengono i cambiamenti; non pu e non deve essere fuori tempo.

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    Il Tempo di Milton Erikson

    Sono molte le angolazioni dalle quali Milton Erickson ha affrontato, analizzato edutilizzato la variabile tempo. In questo paragrafo analizzeremo la visione deltempo in maniera frammentata solo a scopo di studio; Erickson integrava le variesfaccettature della sua visione temporale in un unico e sorprendente processo.

    Il valore temporale pi evidente che salta agli occhi quando si studia Erickson lassoluta e straordinaria brevit dei suoi interventi. Questa breve durata della

    terapia, che prender il nome di terapia breve, harappresentato una sorta di rivoluzione copernicana nelcampo della psicoterapia orientando l'interventoterapeutico verso la effettiva e rapida soluzione delle problematiche presentate dai pazienti, dimostrandoche, anche se i problemi e le sofferenze umane possono essere estremamente persistenti, complicate esofferte, non necessariamente richiedono le soluzioniugualmente prolungate nel tempo e complicate.Erickson conosciuto da tempo sia per i suoi peculiari approcci terapeutici, sia per i suoi notevoli

    successi nellaiutare gli altri a vivere una vita felice, piena e produttiva. Dal lavoro

    di Erickson nasce la terapia breve: ecco, questa la terapia breve. terapia senza insight. senza questo andare a scavare nel passato e rimuginarlo dicontinuo, senza fine. Nel passato, non c nulla che si possa cambiare. Si vivedomani, la settimana prossima, il mese venturo, speriamo lanno venturo e si vaavanti cos, chiedendosi cosa c dietro il prossimo angolo, e godendosi la vita,

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    mentre si va avanti. Vedete, il passato non pu essere cambiato. Lo poteteesaminare in innumerevoli modi, e non arrivare da nessuna parte. Non facilespiegare la capacit di Erickson di escogitare rapide soluzioni per problemi

    complicati e cronici, necessario portare i pazienti a fare qualcosa, solevaripetere Erickson,ed questa la cosa importante della terapia trovare le possibilit alla portata dei vostri pazienti e spingerli a metterle in atto affinch i pazienti possano vivere una esperienza emozionale correttiva e una volta che liavete riorientati, che gli avete messo il muso sulla strada, vanno. Cos, iresoconti del lavoro di Erickson con i propri clienti, traboccano di esempi di

    persone alle quali vengono fornite esperienze che sembrano avere poco o nessunrapporto con la loro richiesta di aiuto originale, ma che alla fine si dimostrano deltutto efficaci nellottenere i cambiamenti ricercati, il tutto in un tempo veramentesuccinto, brevissimo.Con le parole di Jay Haley, suo grande allievo,Milton Erickson stato il primoterapeuta strategico. A Milton Erickson si deve il merito di aver inventato

    l'espressione terapia breve in relazione alla sua abitudine di affrontare e dirisolvere i problemi, appunto, con un numero relativamente breve di sedute.

    Riportiamo ora alcuni fra i numerosissimi esempi clinici di interventi brevi diMilton Erickson, per saggiare come lintervento breve, se messo a punto inmaniera magistrale, possa essere assolutamente efficace, solido e durevole neltempo.

    Ad esempio si pu citare il caso di un uomo adulto che soffriva di enuresi notturnada ben 29 anni. Vista la lunga durata della problematica lamentata, si presume diaver a che fare con un sintomo ben strutturato. Luomo era molto debilitato dallasua disfunzione , viveva in una dependance, non poteva andare in vacanza, sinegava anche di star fuori per una sola notte in hotel e, a causa della vergogna,

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    non andava a trovare parenti ed amici che vivevano fuori citt. Erickson ottenne lasua attenzione dicendoglisi, posso fare qualcosa ma non penso che le piacer.Comunque pu provare ad ascoltarmi. Dopo tre mesi di riflessione il paziente si

    ripresent da lui affermando che adesso si sentiva pronto. Erickson gli dissesemplicemente:ho scoperto che lei odia camminare, anche solo attraversare la strada lei del tutto dipendente dalla sua auto e odia camminare. Lei bagna illetto ogni notte in un ora compresa tra mezzanotte e luna. Prosegue condettagliata descrizione del suo rituale compulsivo associato allenuresi e poi mettea segno lintervento conclusivo: per le prossime tre settimane si procuri una

    sveglia e la punti a mezzanotte, oppure a mezzanotte e mezzo, oppure alluna; perme assolutamente lo stesso. Quando la sveglia suona, lei si sveglier, eindipendentemente dal fatto che il letto sia asciutto o bagnato, si deve vestire e fare una camminata di quaranta isolati, ogni notte per tre settimane. Alla finedelle tre settimane si potr prendere una vacanza di una settimana, ma la prossima volta che trova il letto bagnato avr da scontare unaltra condanna a tre

    settimane di camminata di quaranta isolati nel cuore della notte. Ericksonriferisce che il paziente scont la prima condanna dopodich il sintomo svancompletamente. Da notare la brevit assoluta, e cio che il caso stato trattato inmeno di quattro mesi con due sole sedute, e la brevit relativa, ancor pisorprendente, e cio che un sintomo radicato da ben 29 anni viene eliminato incos breve tempo.

    Esemplificativo il caso dellacoppia che usava parole difficili. La coppia si present nello studio di Erickson in modoampolloso, rigido e formale. Vestitiinamidati, espressione del viso rigida, persino modo di sedersi rigido. Luomoraccontnel modo pi riservato possibile, che si sono incontrati ad un ballo, sisono innamorati a prima vista e subito fidanzati. Ora sono sposati da tre anni,desiderosi di avere figli maci siamo impegnati nel rapporto coniugale, sia di

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    notte che di giorno a scopi procreativi con pienezza di acme fisiologica ma senzasuccesso. Erickson pose poche semplici domande circa il loro lavoro, il modo divestirsi la casa e cos via. Ogni risposta era definita ed argomentata con parole

    complesse, articolate ed insolitamente ampie. Erickson intervenne affermando in realt penso sar facile risolvere il vostro problema. Propose una terapiadello shock, ma gli chiese prima di pensarci bene. Loro, dopo un po, affermaronoche avevano discusso a lungo la cosa e che erano arrivati alla conclusione diaccettare la terapia dello shock.Ora tenetevi forte perch sto per darvi la terapiadi shock. Riassunse nuovamente il problema lamentato e concluse dicendo, in

    maniera totalmente opposta al loro stile comunicativo, quindi con parole dirette esemplici,perch non vi mettete a per il vostro piacere! E mentre lo fate, pregate tutti i santi che lei non rimanga incinta. Andate a casa e fatelo solo per ilvostro piacere! Dopo tre mesi, riferisce Erickson, la donna rimase incinta.Questo un esempio di brevit e potenza terapeutica davvero straordinario, la stilerigido personale e di coppia, causa della loro sintomatologia, stato frantumato in

    una seduta, in poche frasi. Erckson commenta che se avesse impiegato unapproccio garbato e consono al loro stile la terapia sarebbe durata molto a lungo,invece con un solo colloquio, bastato uno shock a portarli a uno stato dibenessere. Questa affermazione dimostra che Erickson, precursore dei tempimoderni, mirava volontariamente alla brevit delle sue terapie.

    Citiamo infine il caso di Cathy, ricordando che queste brevi citazioni sono state

    prese da un universo estesissimo di casi trattati in forma breve da Erickson. Cathyaveva 36 anni, era stata trattata con tutto ci che era possibile dal punto di vistachirurgico, medico e farmacologico per alleviare il suo dolore causato da cancro.Erickson la visit a domicilio, la trov sdraiata sul fianco destro, rannicchiata congli occhi chiusi che cantilenava in continuazionenon farmi male, non farmimale, non spaventarmi, non farmi male. Erickson la ascolt pazientemente per

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    trenta minuti, cercando di cogliere le sottolineature ed il ritmo dei suoi lamenti edelle sue cantilene. Dopodich, paradossalmente, cominci a cantilenare insieme alei ti far male, ti far male, ti spaventer, ti far male. Erickson mantenne

    questo ritmo per dieci minuti, Cathy apr gli occhi, lo guard e gli chiese il perchvolesse fargli male. Lui riposevoglio anche aiutarti, e lei riprese a lamentarsi.Poi, dopo un po, chiesein che modo mi farai male? Lui risposeinsegnandotiqualcosa e cos ripresero a cantilenare. Fra una cantilena e laltra Erickson lechiese di immaginare di girarsi nel letto di un quarto e lei lo fece, poi di un altroquarto. Disseho voluto insegnarti che se posso farti del male posso anche

    smettere di fartelo; e se io posso smettere di fartelo, posso gradualmente far si chetu smetta di far male a te stessa. Voleva che la ascoltasse e che comprendesseveramente che le conveniva fare le cose che lui le suggeriva. A questo punto lesugger che doveva farsi venire un prurito tremendo sotto la pianta del piededestro. Lei si impegn ma le venne un intorpidimento del calcagno destro.Erickson stabilizz quellintorpidimento e lo diffuse, molto lentamente e con una

    pazientissima progressione aritmetica in tutto il corpo. Poi concluse che in un piccolo punto, dove cera una cicatrice, non sarebbe riuscito a toglierle il dolore.Questo per non eliminare il sintomo del tutto, lasciare un po del suo significato.Lutilizzo dei tempi in questo caso molto singolare, lintervento di una brevitindiscutibile ma applicato con straordinaria pazienza. Ascoltare per trenta minutila cantilena lamentosa di un malato terminale per agganciarsi al suo ritmo e poiconcludere il caso nella stessa seduta denota una singolare capacit di manovrare egestire i tempi terapeutici. Anche qui la brevit del processo stata voluta evantata dallautore che scrivemi ci vollero quattro ore per ottenere il tutto. La prima volta che ero andato a trovare Cathy era il 26 febbraio, la vidi un paio di settimane pi tardi a marzo per circa unaltra ora, e poi la vidi ad aprile per circaventi minuti. Non la vidi pi fino a luglio, ad agosto Cathy mor.

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    Come accennato allinizio di questo paragrafo, il rapporto di Erickson con iltempo non riguardava soltanto la sua capacit di interventi stupefacenti in tempiconcisi, ma anche laver compreso che il tempo del calendario o del metronomo, il

    tempo reale cio, pu essere cambiato. Il tempo effettivo viene modulato, regolato,variato, contratto o dilatato a seconda delle esigenze dei pazienti e della soluzionedelle loro problematiche. Il concetto del tempo viene ribaltato, e questo infunzione del benessere psichico individuale. Erickson sapeva chebench la percezione del tempo sia un fenomeno fondamentale delle esperienze umane, essa soggetta ad ampie variazioni. Sapeva che nel sogno, ad esempio il trascorrere

    onirico di diverse ore avviene in realt in qualche minuto, che le persone che sonoin pericolo di vita hanno una visualizzazione lentissima di determinate scene dellaloro vita, ma questo avviene in pochissimi decimi di secondo, che ci sono disturbidella modalit temporale in nevrotici, in psicotici, in soggetti con lesioni cerebralie anche a causa dell abuso di determinate sostanze. Sapeva che il piacere pu darelimpressione che il tempo si accorci e che il dolore che si allunghi. Insegnava che

    se aspettiamo larrivo di un autobus alla fermata in una giornata fredda e piovosa,e magari ci stiamo recando ad un appuntamento, due soli minuti di ritardosembrano veramente troppo lunghi, poi sembra che lautobus proceda con estremalentezza e che a ogni fermata lautista impiega molto tempo. Invece in unagiornata di sole, se aspettiamo lautobus e una bella ragazza si avvicina e ci parla,giureremo che lautobus arrivato con dieci minuti di anticipo. Questa ladistorsione temporale. Erickson diceva cheogni bambino piccolo pu insegnarviuna quantit enorme di cose sul tempo. Il domani , per il bambino, uneternit.Chiedetegli di aspettare un minuto; lui vi guarda, aspetta un minuto ma gli sembra una vita e non disposto ad aspettare ancora.Erickson analizz conattenzione la distorsione temporale naturale e scopr come utilizzarla a scopiterapeutici, con modalit ipnotiche. Per espansione temporale intendeva cos un

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    periodo di tempo realmente breve, se misurato con lorologio, ma avvertitosoggettivamente come un lungo periodo di tempo, e per condensazione temporaleintendeva il suo inverso, cio un lungo periodo dellorologio percepito come un

    attimo, un istante. Tali distorsioni possono accadere naturalmente come gi detto,ad esempio una lunga infanzia ricordata in brevissimi istanti, possono verificarsiin stati mentali alterati, come sonno, droghe, psicosi ecc., e possono essere indottetramite ipnosi. Vediamo lutilizzo che ne fa Erickson nellesempio del medicoottantaduenne. Questo paziente si rivolse ad Erickson perch, con la precisione diun orologio (perdonate la metafora), provava un terribile, spasmodico e tagliente

    dolore ogni venti minuti. Erickson, avendo misurato la durata reale dellattacco,che andava da cinque a dieci minuti, insegn la distorsione temporale e permise al paziente di sperimentare il momento doloroso come molto breve, e la pausa silentecon straordinariamente lunga. Questo trattamento del ritmo dolore/assenza didolore con distorsione temporale oggi molto utilizzato nella sindromi algiche.Erickson utilizzava sempre la distorsione temporale per affrontare il dolore,

    affermava infatti cheil valore temporale del dolore si accresce enormemente edovete essere pronti ad insegnare al paziente quanto sia importante abbreviarequesto tempo. Una metodologia esemplificativa di suggestione indiretta didistorsione temporale, di dire al paziente di fissare lattenzione sullaspettativache il dolore sar cos breve che potrebbe addirittura non notarlo. Fissandolattenzione sul fatto che potrebbe non notarlo, il paziente lo noter sicuramentema implicato che sar veramente breve.

    Erickson rispetto al dolore e alluso del tempo, teorizza anche che il dolore attualesi amplifica a causa dei ricordi dei dolori del passato e della previsione dolorantedel futuro. Cos, con il medico ottantaduenne che abbiamo citato prima, operaanche un altro tipo di intervento. Si occup di scomporre il dolore del pazientesuggerendogli di provare solo il dolore attuale, quello presente effettivamente in

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    questo momento:io penso che lei possa essere gi molto, molto occupato daldolore che sta provando oggi. Ha veramente bisogno di sapere che domani, ogniventi minuti, prover quel dolore acuto. Questo un intervento molto

    significativo che utilizza la variabile tempo per debellare un sintomo indesiderato.Ma Erickson aggiunge:e una volta avuto un attacco, penso sia bellissimodimenticarlo semplicemente, relegarlo in un passato dimenticato. Qui induce unamnesia utilizzando ancora una volta il tempo, in questo caso il passato. Ericksonsi interess al fenomeno della distorsione temporale nel 1950 quando il dottorLinn Cooper, convinto che lipnosi potesse costituire uno strumento utile per

    investigare i modi in cui fosse possibile manipolare la percezione del tempo, locontatt. Dalla loro collaborazione ne risult un testo interamente dedicato alladistorsione temporale:Time Distrortion in Hypnosis pubblicato nel 1954. Suscitun notevole interesse, tanto che nel 1959 usc una seconda edizione ancor pi riccadi sperimentazioni sulla dilatazione temporale.

    Altre attente valutazioni del rapporto fra Erickson, tempo e terapia, le troviamo nelsecondo volume dei seminari, La Ristrutturazione della vita con lipnosi. QuiErickson fa delle considerazioni temporali sullipnosi ed afferma:troppo spesso pensate che lipnosi debba essere unoperazione che prende tempo: il tono dellavostra voce, il modo in cui cominciate a parlare, la vostra reazione allorologio sulla scrivania; tutto indica che vi aspettiate che richieda un certo lasso di tempo. Invece dovete dare al paziente la sensazione che gli darete tutto il tempo che

    vuole, tutto il tempo di cui ha bisogno, tutto il tempo necessario. Poi aggiungeuna strategia per abbreviare il tempo di terapia dando la sensazione di averconcesso tutto il tempo necessario. Afferma cio che un terapeuta devericonoscere tre livelli del suo paziente: uno come persona, uno come paziente euno come presentatore di un problema. La chiarezza nel riconoscere questi trelivelli vi aiuta ad abbreviare la durata della visita, e vi permette di dare al

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    paziente lidea che il tempo che gli avete assegnato sar il tempo giusto,desiderato, adeguato.

    Diciamo anche che Erickson utilizza la variabile tempo in un tipo particolare didoppio legame che definisce doppio legame temporale. Ad un paziente resistente oimpaurito, ad esempio, chiedequando pensi ti piacerebbe ti fissassi il tuoappuntamento? Non lo decidere ravvicinato, postponilo esattamente quandovuoi. Il paziente si concentra sulla libert temporale ma si lega ad accettare unappuntamento.

    Milton Erickson era solito riorientare le persone nel tempo attraverso un processoche portava a ricreare le immagini, i suoni, le sensazioni, i pensieri ed i sentimentiche avevano formato lambiente e latmosfera del periodo passato nel quale era pi utile che la persona tornasse. In questo modo, ad esempio, poteva consentirealle persone, colpite da amnesia riguardo a eventi clinicamente rilevanti, diricordare quegli eventi in ogni dettaglio. Questo ovviamente soltanto uno dei

    possibili utilizzi della regressione d'et. Una volta in trance qualsiasi cosa puessere utilizzata come pretesto per regredire ad un periodo precedente della vita.Un esempio mirabile di psicoterapia attraverso la regressione ipnotica Erickson looffre nel celeberrimo caso dell'Uomo di Febbraio. Nel passo che segue riporto unostralcio di induzione di regressione d'et, o meglio di rivivificazione, in cuiErickson utilizza come pretesto per permettere alla sua paziente di regredire, la

    stretta di mano: " In un modo o nell'altro ti renderai conto di essere protetta, diessere al sicuro, che c' qualcuno che conosci e di cui ti puoi fidare, e che puoiriconoscere che sar con te, con il quale potrai parlare e al quale potrai stringerela mano. Hai imparato a stringere la mano da piccola. Hai visto gli adulti stringersi la mano, non forse vero? terribilmente difficile ricordare la primavolta che l'hai visto e che hai capito di che cosa si trattava.. terribilmente

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    difficile ricordare la prima volta che hai stretto la mano a qualcuno.. moltodifficile ricordarlo, il giorno dopo aver stretto la mano a qualcuno per la primavolta. Se dimentichi un certo numero di cose che ti sono accadute dalla prima

    volta che hai stretto la mano a qualcuno, ti avvicinerai sempre di pi a quelricordo, no? Adesso vorrei che cercassi di indovinare qualcosa. Pensi di sapere inche mese siamo?" Il semplice fatto di parlare in ipnosi della prima volta che si stretta la mano a qualcuno, pu avviare una ricerca inconscia di quel ricordo.Questa ricerca inconscia, messa in atto dal paziente, facilita e struttura il processodi regressione d'et in ipnosi a quel periodo specifico. Linduzione della

    regressione d'et, in genere, mira a riportare gli individui a un periodo precedentedella loro vita in maniera tale che il fatto di ricollocarli costituisca unriorientamento basato su ricordi come tali, attraverso un processo mentalechiamato ipermnesia, oppure un riorientamento nel passato come realtimmediata, con levocazione degli atteggiamenti e del comportamento checorrisposero al periodo specifico del passato; questo secondo processo chiamato

    rivivificazione. Nel primo caso il soggetto vede e ricorda il passato con la sua personalit presente. Nel secondo, invece, il soggetto dimentica il suo stato presente e assume atteggiamenti ed espressioni del passato. Pi specificamenteassume gli schemi mentali del passato dimenticando gli apprendimenti cognitivied emotivi conquistati dopo il momento rivivificato.

    Commentando un caso in cui ha utilizzato la regressione det, Erickson scrive,

    non si pu non pensare a quanto tempo avrebbe richiesto una terapia effettuatacon altri metodi. N si pu fare ameno di chiedersi come sia riuscita in 20 secondia venire a capo di una rimozione tanto massiccia. Questo commento d provadellinterrelazione fra due punti del particolare approccio di Erickson al tempo,cio distorsione del tempo e terapia breve. Utilizzare una distorsione del tempo per

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