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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33, 20137 Milano - tel. 02 45477609 – 3381414800 - e-mail: [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Antonella Damiani, Elena Gadeschi, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, Riccardo Tammaro, Alberto Tufano. Ha collaborato a questo numero: Guglielmo Miccolupi. Tiratura 17.000 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della zona 4 Anno XXIV, numero 214, marzo 2020 ATHOS «È delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato» scriveva Italo Calvino nelle sue Città invisibili, tracciando i confini narrativi di una geografia ur- bana futuribile eppure non così lontana dalla nostra. Proprio il desiderio di voler portare avanti il sogno di una maggiore inclusione e parte- cipazione cittadina ispira da un anno a questa parte le tante iniziative di Lacittàintorno, il programma di Fondazione Ca- riplo che, attraverso un piano triennale di intervento parte- cipativo sul territorio a base culturale punta a sviluppare e migliorare il benessere e la qualità della vita degli abitanti dei quartieri intorno al centro storico di Milano. «Questo progetto di rigenera- zione urbana, sviluppato in collaborazione con il Comune di Milano, nasce con lo speci- fico obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle aree pe- riferiche della città, aumentan- do e diversificando le oppor- tunità a disposizione degli abi- tanti, e trasformando questi quartieri in aree attrattive an- che per pubblici diversi, pro- venienti da altre aree urbane – spiega Chiara Bartolozzi di Fondazione Cariplo, che ha presentato il progetto lo scorso 14 febbraio all’inaugurazione di Made in Corvetto, il primo Punto di Comunità di Lacit- tàintorno, presso il mercato co- munale di piazzale Ferrara, al- la presenza dei promotori e so- stenitori del progetto, istituzio- ni ed enti del terzo settore, in- sieme alle tantissime realtà lo- cali già coinvolte. Punti nevralgici di questa nuo- va geografia urbana sono pro- prio i PuntoCom o Punti di Comunità, spazi nuovi o esi- stenti, che funzionano da nu- cleo di aggregazione di servizi, idee e naturalmente persone, puntando su attività culturali, artistiche e di dibattito per in- coraggiare il protagonismo delle comunità locali. Due fi- nora le aree individuate: quella compresa fra via Padova e via Adriano e quella di Corvetto Chiaravalle, che con il proget- to Made in Corvetto attua al- l’interno del mercato comuna- le di piazzale Ferrara il model- lo di mercato ibrido, che vede le funzioni commerciali legate al cibo (vendita, produzione o trasformazione, somministra- zione) coesistere con funzioni di natura culturale e aggrega- tiva, insieme a servizi con fun- zione sociale, contribuendo così a migliorare le performan- ce del quartiere sia dal punto di vista della sua attrattività commerciale che della sua coesione sociale. All’interno del mercato uno stallo sarà de- dicato a una Cucina collabo- rativa progettata in modo da favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei citta- dini, a partire dall’autocostru- zione di alcuni arredi, mentre in un altro ambiente troverà sede la Ciclofficina di quartie- re, che punta a promuovere la cultura della mobilità sosteni- bile e a divenire futuro polo di riferimento per il cicloturismo ur- bano. Fondamentale per la costruzione di un palinsesto culturale con gli attori locali sarà il bando SottoCa- sa, il nuovo stru- mento di tutte quelle realtà cit- tadine che vor- ranno scegliere il quartiere Corvet- to Chiaravalle per realizzare attività interessanti e in- clusive nei con- fronti della popo- lazione locale. E tanti sono già i soggetti con cui sono state av- viate delle collaborazioni co- me l’Accademia degli Scac- chi, Arte da mangiare, mangia- re Arte, Casa per la Pace, Rete Corvetto, Compagnia Teatrale Dionisi, Enciclopedia delle Donne e Terzo Paesaggio, che stanno contribuendo a rilan- ciare un quartiere, che negli ultimi anni si è visto sempre più coinvolto in iniziative su scala cittadina come Milano Bookcity, Piano City e Classi- ca Aperta, oltre ad altri proget- ti specifici di cui periodica- mente vi aggiorniamo. Anche su questo vi terremo sempre informati. Elena Gadeschi V alutazione della conformità. In queste tre parole è racchiusa la filosofia di una azienda che si occupa di controllare che ciò che usiamo quotidianamente abbia i requisiti che norme e direttive a livello nazionale ed eu- ropeo (oggi con i mercati sempre più aperti) ri- chiedono. L’azienda protagonista si chiama IMQ, acronimo di Istituto Italiano del Marchio di Qualità, che opera in zona 4 dapprima in via Bonfadini e oggi nel vasto complesso che si affaccia sulla via Quintiliano. L’occa- sione per raccontar- ne la storia e le atti- vità è stato l’incon- tro di QUATTRO con Alessandro Ciu- sani - Chief Infor- mation & Technolo- gy Office e Piercar- lo Pirovano - Re- sponsabile Marke- ting e Comunicazio- ne, che ci ha fatto entrare in un mondo del tutto particolare. IMQ nasce nel 1951 come Associazione (i cui principali membri sono ancora oggi ANIE, CEI, CNR, ENEL, alcuni ministeri) per certi- ficare i prodotti elet- trici. Nel 1999 viene costituita IMQ SpA, so- cietà a cui l’Associazione delega le attività ope- rative. Società che successivamente passa sotto il controllo della holding IMQ Group nel 2016. Sono diversi i campi nei quali opera l’azienda a partire dal principale, quello per la quale era nata, ovvero gli apparecchi elettrici, allargan- dosi successivamente a quelli a gas e occupan- dosi del mondo degli elettrodomestici. Si tratta di test che le aziende devono far eseguire per potersi fregiare del marchio di qualità, dando in questo modo una garanzia certa al consuma- tore che il bene che va ad acquistare è stato co- struito in tutta sicurezza. I prodotti da sottoporre al controllo arrivano nei laboratori, uno per ogni settore di competenza, dove i risultati dei test devono essere conformi ai parametri e alle norme tecniche na- zionali e internazio- nali. Sicurezza, pre- stazione, e anche l’aspetto ambienta- le, sono tre dei para- metri utilizzati per analizzare l’oggetto esaminato in modo molto rigoroso. Ad esame superato, l’azienda può porre il marchio IMQ sul proprio prodotto a garanzia che il bene è sicuro. Se l’esame non vie- ne superato? Il pro- dotto viene riman- dato al cliente e IMQ, non potendo dire per una questio- ne di conflitto di in- teresse come inter- venire, segnala le anomalie riscontra- te; è il cliente che prende provvedimenti perché il prodotto rientri nel range di sicurezza richie- sto. Il secondo campo di attività è quello rela- tivo alla certificazione delle aziende attraverso la certificazione dei sistemi di gestione. Le prin- cipali certificazioni sono la ISO 9001 per la Dove si danno i voti agli oggetti. Anzi un marchio segue a pag. 3 Made in Corvetto, il primo PuntoCom di Milano Noi ci siamo, voi leggeteci… A nche questo marzo usciamo regolarmente; potendo lavorare da casa e non necessitando il no- stro lavoro di “assembramen- ti”, ci siamo anche potuti per- mettere un po’ di influenza. Per molti altri invece la situa- zione è pesante, dal punto di vista sanitario ed economico, e avrà ripercussioni anche nei mesi a venire. Con la speranza che questa settimana sia l’ul- tima in cui in Lombardia è soggetta a restrizioni che ci impediscono di svolgere una vita lavorativa e sociale nor- male, volendo anche ritornare a frequentare i luoghi della cultura e del tempo libero. Per quanto riguarda la nostra zona, nelle pagine degli eventi e de- gli spettacoli abbiamo già tolto tutti quelli che si dovevano svolgere fino all’8 marzo; an- che la fiera Fa’ la cosa giusta, che si doveva tenere dal 6 all’8 marzo e a cui dovevamo partecipare con un nostro stand, è stata rinviata, non sap- piamo ancora a quando. Le al- tre settimane di marzo saranno però ricchissime di eventi e vi invitiamo veramente a parte- cipare per riappropriarci del nostro tempo libero e della vo- glia di cultura. (Consiglio di- sinteressato: 11 marzo ore 18.15, in Biblioteca Vigentina, raccontiamo che cosa c’era e che cosa c’è A sud dello Scalo Romana).

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33, 20137 Milano - tel. 02 45477609 –3381414800 - e-mail: [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 -IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, LidiaCimino, Antonella Damiani, Elena Gadeschi, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, Riccardo Tammaro, AlbertoTufano. Ha collaborato a questo numero: Guglielmo Miccolupi. Tiratura 17.000 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della zona 4

Anno XXIV, numero 214, marzo 2020

ATHOS

«Èdelle città comedei sogni: tuttol’immaginabile

può essere sognato» scrivevaItalo Calvino nelle sue Cittàinvisibili, tracciando i confininarrativi di una geografia ur-bana futuribile eppure non cosìlontana dalla nostra.Proprio il desiderio di volerportare avanti il sogno di unamaggiore inclusione e parte-cipazione cittadina ispira daun anno a questa parte le tanteiniziative di Lacittàintorno, ilprogramma di Fondazione Ca-riplo che, attraverso un piano

triennale di intervento parte-cipativo sul territorio a baseculturale punta a sviluppare emigliorare il benessere e laqualità della vita degli abitantidei quartieri intorno al centrostorico di Milano.«Questo progetto di rigenera-zione urbana, sviluppato incollaborazione con il Comunedi Milano, nasce con lo speci-fico obiettivo di migliorare laqualità della vita nelle aree pe-riferiche della città, aumentan-do e diversificando le oppor-tunità a disposizione degli abi-tanti, e trasformando questiquartieri in aree attrattive an-che per pubblici diversi, pro-venienti da altre aree urbane –spiega Chiara Bartolozzi di

Fondazione Cariplo , che hapresentato il progetto lo scorso14 febbraio all’inaugurazionedi Made in Corvetto, il primoPunto di Comunità di Lacit-tàintorno, presso il mercato co-munale di piazzale Ferrara, al-la presenza dei promotori e so-stenitori del progetto, istituzio-ni ed enti del terzo settore, in-sieme alle tantissime realtà lo-cali già coinvolte. Punti nevralgici di questa nuo-va geografia urbana sono pro-prio i PuntoCom o Punti diComunità, spazi nuovi o esi-stenti, che funzionano da nu-

cleo di aggregazione di servizi,idee e naturalmente persone,puntando su attività culturali,artistiche e di dibattito per in-coraggiare il protagonismodelle comunità locali. Due fi-nora le aree individuate: quellacompresa fra via Padova e viaAdriano e quella di CorvettoChiaravalle, che con il proget-to Made in Corvetto attua al-l’interno del mercato comuna-le di piazzale Ferrara il model-lo di mercato ibrido, che vedele funzioni commerciali legateal cibo (vendita, produzione otrasformazione, somministra-zione) coesistere con funzionidi natura culturale e aggrega-tiva, insieme a servizi con fun-zione sociale, contribuendo

così a migliorare le performan-ce del quartiere sia dal puntodi vista della sua attrattivitàcommerciale che della suacoesione sociale. All’internodel mercato uno stallo sarà de-dicato a una Cucina collabo-rativa progettata in modo dafavorire il coinvolgimento e lapartecipazione attiva dei citta-dini, a partire dall’autocostru-zione di alcuni arredi, mentrein un altro ambiente troveràsede la Ciclofficina di quartie-re, che punta a promuovere lacultura della mobilità sosteni-bile e a divenire futuro polo di

riferimento per ilcicloturismo ur-bano.Fondamentaleper la costruzionedi un palinsestoculturale con gliattori locali saràil bando SottoCa-sa, il nuovo stru-mento di tuttequelle realtà cit-tadine che vor-ranno scegliere ilquartiere Corvet-to Chiaravalle perrealizzare attivitàinteressanti e in-clusive nei con-fronti della popo-lazione locale. Etanti sono già i

soggetti con cui sono state av-viate delle collaborazioni co-me l’Accademia degli Scac-chi, Arte da mangiare, mangia-re Arte, Casa per la Pace, ReteCorvetto, Compagnia TeatraleDionisi, Enciclopedia delleDonne e Terzo Paesaggio, chestanno contribuendo a rilan-ciare un quartiere, che negliultimi anni si è visto semprepiù coinvolto in iniziative suscala cittadina come MilanoBookcity, Piano City e Classi-ca Aperta, oltre ad altri proget-ti specifici di cui periodica-mente vi aggiorniamo.Anche su questo vi terremosempre informati.

Elena Gadeschi

Valutazione della conformità. In questetre parole è racchiusa la filosofia di unaazienda che si occupa di controllare che

ciò che usiamo quotidianamente abbia i requisitiche norme e direttive a livello nazionale ed eu-ropeo (oggi con i mercati sempre più aperti) ri-chiedono. L’azienda protagonista si chiamaIMQ, acronimo di Istituto Italiano del Marchiodi Qualità, che opera in zona 4 dapprima in viaBonfadini e oggi nelvasto complesso chesi affaccia sulla viaQuintiliano. L’occa-sione per raccontar-ne la storia e le atti-vità è stato l’incon-tro di QUATTROcon Alessandro Ciu-sani - Chief Infor-mation & Technolo-gy Office e Piercar-lo Pirovano - Re-sponsabile Marke-ting e Comunicazio-ne, che ci ha fattoentrare in un mondodel tutto particolare.IMQ nasce nel 1951come Associazione(i cui principalimembri sono ancoraoggi ANIE, CEI,CNR, ENEL, alcuniministeri) per certi-ficare i prodotti elet-trici. Nel 1999 viene costituita IMQ SpA, so-cietà a cui l’Associazione delega le attività ope-rative. Società che successivamente passa sottoil controllo della holding IMQ Group nel 2016. Sono diversi i campi nei quali opera l’aziendaa partire dal principale, quello per la quale eranata, ovvero gli apparecchi elettrici, allargan-dosi successivamente a quelli a gas e occupan-

dosi del mondo degli elettrodomestici. Si trattadi test che le aziende devono far eseguire perpotersi fregiare del marchio di qualità, dandoin questo modo una garanzia certa al consuma-tore che il bene che va ad acquistare è stato co-struito in tutta sicurezza. I prodotti da sottoporreal controllo arrivano nei laboratori, uno perogni settore di competenza, dove i risultati deitest devono essere conformi ai parametri e alle

norme tecniche na-zionali e internazio-nali. Sicurezza, pre-stazione, e anchel’aspetto ambienta-le, sono tre dei para-metri utilizzati peranalizzare l’oggettoesaminato in modomolto rigoroso. Adesame superato,l’azienda può porreil marchio IMQ sulproprio prodotto agaranzia che il beneè sicuro.Se l’esame non vie-ne superato? Il pro-dotto viene riman-dato al cliente eIMQ, non potendodire per una questio-ne di conflitto di in-teresse come inter-venire, segnala leanomalie riscontra-

te; è il cliente che prende provvedimenti perchéil prodotto rientri nel range di sicurezza richie-sto. Il secondo campo di attività è quello rela-tivo alla certificazione delle aziende attraversola certificazione dei sistemi di gestione. Le prin-cipali certificazioni sono la ISO 9001 per la

Dove si danno i voti aglioggetti. Anzi un marchio

segue a pag. 3

Made in Corvetto, il primo PuntoCom di Milano

Noi ci siamo, voi leggeteci…

Anche questo marzousciamo regolarmente;potendo lavorare da

casa e non necessitando il no-stro lavoro di “assembramen-ti”, ci siamo anche potuti per-mettere un po’ di influenza.Per molti altri invece la situa-zione è pesante, dal punto divista sanitario ed economico,e avrà ripercussioni anche neimesi a venire. Con la speranzache questa settimana sia l’ul-tima in cui in Lombardia è

soggetta a restrizioni che ciimpediscono di svolgere unavita lavorativa e sociale nor-male, volendo anche ritornarea frequentare i luoghi dellacultura e del tempo libero. Perquanto riguarda la nostra zona,nelle pagine degli eventi e de-gli spettacoli abbiamo già toltotutti quelli che si dovevanosvolgere fino all’8 marzo; an-che la fiera Fa’ la cosa giusta,che si doveva tenere dal 6all’8 marzo e a cui dovevamo

partecipare con un nostrostand, è stata rinviata, non sap-piamo ancora a quando. Le al-tre settimane di marzo sarannoperò ricchissime di eventi e viinvitiamo veramente a parte-cipare per riappropriarci delnostro tempo libero e della vo-glia di cultura. (Consiglio di-sinteressato: 11 marzo ore18.15, in Biblioteca Vigentina,raccontiamo che cosa c’era eche cosa c’è A sud dello ScaloRomana).

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2 marzo 2020

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Corso laico pre matrimoniale pre unione civile - pre convivenzaA novembre 2019 sono usciti i dati Istat dello storico sorpassoavvenuto nel 2018 dei matrimoni con rito civile rispetto a quellicon rito religioso (oggi i matrimoni con rito civile rappresentanoil 50,1% del totale delle unioni). A questi si aggiunge un numero sempre crescente di unioni civili,oltre che di convivenze, che sono più che quadruplicate dal 1998,passando in 20 anni da 329 mila a 1 milione e 368 mila.Il matrimonio, l’unione civile e la convivenza sono certamenteuno dei passi più importanti nella vita di una persona, ma spessole coppie non conoscono quali sono gli importantissimi effettidel percorso che si è deciso di scegliere. Da queste considerazioni è nata l’iniziativa, completamente gra-tuita, di un Corso laico pre matrimoniale - pre unione civile- pre convivenza per dare la possibilità di conoscere ogni aspettodel rapporto di coppia, a partire da una formazione giuridica econtrattuale per arrivare agli aspetti sociali (e anche economici)di ogni unione.I corsi, infatti, si propongono di dare basi concrete, partendodai diversi contratti, per conoscere al meglio le regole e le leggidella famiglia del futuro perché è importante che ognuno siaconsapevole delle proprie scelte. Il singolo corso si rivolge allecoppie che hanno deciso di intraprendere un percorso di vita in-sieme e anche a quanti vogliono essere più informati e prontinel momento in cui decideranno di fare “il grande passo”.Sono previste 3 lezioni: una da 2 ore e due da 1 ora e 30 minda tenersi tra marzo e aprile, orientativamente il lunedì sera, inbase anche alle esigenze degli interessati.La prima lezione è introduttiva, tratta generalmente tutti e tre i con-tratti e aiuta nella scelta tra convivenza e matrimonio/unione civile.La seconda lezione tratta del matrimonio e dell’unione civileLa terza lezione tratta dei rapporti di convivenza.La partecipazione è prevista per massimo 10 coppie per ogniedizione di corso.Le lezioni saranno tenute una volta alla settimana da avvocatiesperti in diritto di famiglia aderenti al progetto SpazioaldirittoAssistenza legale®.Spazioaldiritto Assistenza legale® nasce nel 2012 da un’ideadell’avvocato Sabrina Liguoro elaborata per offrire in modonuovo, innovativo ed efficace i tradizionali servizi legali. Spa-zioaldiritto si è prefisso l’obiettivo di cambiare il rapporto clien-te/avvocato, rendendolo più moderno e diretto, da qui l’idea dicollocare lo studio professionale in uno spazio ubicato su strada,in via Tagliamento 7 (adiacente a piazza San Luigi) al fine diconsentire ai clienti un accesso immediato e diretto e trovaretempestivamente un incisivo supporto professionale. L’ideazione del corso e gli aspetti didattici sono curati dall’av-vocato Barbara Muzio, che da oltre vent’anni si occupa di dirittodi famiglia.Per iscrizioni o informazioni inviate una mail ad [email protected] oppure telefonate allo 02 43128966.

Una bella storiaLa Cooperativa Sociale Beatrice Guasco, che vi avevamo pre-sentato un paio di anni fa nel n. 186, si occupa di reinserimentolavorativo di detenuti sui banchetti della frutta e verdura chehanno la sua insegna e ha sede nel quartier Mazzini La titolare della Cooperativa, Glicinia Consuelo Levorato, ciha voluto informare di un episodio significativo avvenuto a feb-braio: «Un detenuto, Dilman, che si trovava al banchetto di piaz-za Corvetto ha ripreso con un video un cinese che cercava dirapire un bambino dalla carrozzina di una giovane italiana. Laragazza urlava, ma nessuno l’aiutava, così il ragazzo è interve-nuto ad aiutare la giovane donna (che era la ex compagna delsignore cinese) e si metteva a disposizione delle Forze dell’or-dine. Per me è una prova tangibile del reinserimento del detenuto,grazie al Carcere di Bollate, alla sua direttrice, agli educatori ealla nostra Cooperativa».Un bell’esempio di senso civico e umanità!

Le pietre della memoriaPer ricordare e tenere viva la memoria di quanti hanno soffertola persecuzione e la Shoah il modo migliore è quello di “inciam-pare” nelle pietre, che Gunter Demnig ha ideato qualche annofa, e che oggi segnano in tutta Europa i luoghi dove hanno vis-suto le vittime del nazismo. Nel nostro municipio, oltre alla posa

delle pietre avvenuta a gennaio, si è tenuta lo scorso 19 febbraiouna toccante cerimonia commemorativa presso la sala consigliareper ricordare le due famiglie mai più tornate da Auschwitz. Il professor Cesare Badini, docente al liceo Berchet, ha ricordatola figura di Pio Foà, prima alunno e poi insegnante nella scuoladi via Commenda, e dei suoi due figli catturati mentre cercavanodi varcare il confine svizzero. Si salvò solo la terza figlia, Annastudentessa del Berchet anche lei. Il padre e i fratelli furono portatia San Vittore e successivamente caricati come bestie sui carri cheentrarono ad Auschwitz dove, le notizie si perdono, probabilmentefurono subito avviati alle camere a gas. Oggi in Israele abitanodei discendenti di Anna Foà, vissuta in un kibbutz israeliano, checon i loro ricordi e le ricerche nell’archivio della scuola hannopermesso di conoscere meglio la storia di questa famiglia com-memorata dalle 3 pietre davanti al numero 15 di via Botta.Della seconda famiglia sono riecheggiati i ricordi nell’aula attra-verso il commovente racconto della signora Daniela De Pace icui avi, la famiglia Varon, sono celebrati oggi con cinque pietrein via dei Cinquecento al 19. La famiglia di Bohor Varon, ebreidi origini turche, venne in Italia su proposta del fratello col qualeiniziò un commercio di calze da uomo e donna. Un controllo ca-suale sul tram nel ’44 fu la causa dell’arresto e della deportazioneimmediata di Bohor. La moglie e i tre figli senza più il capofami-glia trovarono nel fratello Nissim un aiuto per andare avanti, mala delazione, per 5000 lire, portò dopo poco all’arresto del restodella famiglia e della cognata Rachele. Da San Vittore vennerodeportati e assassinati al loro arrivo ad Auschwitz. Leone avevasolo due anni. Solo Rachele tornò da quello che si può definiresenza alcun dubbio l’inferno nazista.Al termine della serata i ragazzi dell’ITSOS Albe Steiner di viaSan Dionigi hanno proiettato un video girato, montato e commen-tato sulle due cerimonie della pose delle «Pietre d’inciampo».

S.B.

Nuovo appuntamento con lo spazio TuttoGratisVista l’ottima accoglienza e il buon esito dell’iniziativa, già ef-fettuata nel’ambito dell’ultima edizione di “Giacimenti Urbani”,nel primo weekend di aprile si riaprirà lo Spazio TuttoGratispresso il laboratorio di quartiere di via Salomone 32. Gestito davolontari, lo spazio sarà aperto indicativamente dalle 10 alle18.30 di sabato 4 e domenica 5 aprile, mentre già dal venerdìpomeriggio sarà possibile il conferimento degli oggetti (vestitie accessori, stoviglie, bigiotteria, oggettistica, ecc…).Iniziativa solidale e antispreco lo Spazio TuttoGratis consentedi donare ciò che non serve (nuovo o usato, purché in buonacondizione e facilmente trasportabile) o di prendere liberamente

ciò che serve (fino a un massimo di cinque oggetti) senza ob-bligo di “scambio”.In una società nella quale la gratuità è cosa rara ed è vista soventecon scetticismo e sospetto, l’iniziativa è anche un’occasione perriscoprire il piacere degli scambi non monetari e dei rapportidisinteressati fra le persone. Bene così!Per sicurezza, in prossimità della data verificare gli orari suwww.giacimentiurbani.eu

F.P.

Osservando Milano, dietro a una macchina fotograficaDurante una serata del Circolo Fotografico Milanese presso ilCRAL del Comune di Milano di via Bezzecca, ci cade l’occhiosu alcune cartoline che promuovono una mostra fotografica: ri-conosciamo alcuni luoghi della nostra zona e la cosa ci incu-

riosisce. Il fo-tografo, Clau-dio Manenti,è presente ecogliamo im-mediatamentel’occasioneper farci illu-strare il pro-getto fotogra-fico all’origi-ne della suamostra dal ti-tolo moltoespl ica t ivo“osservando-MI”. In realtà lamostra uniscefotografie didue progettisu cui Ma-nenti sta lavo-rando: il pri-mo “Mila-noin8mm” èun lavoro disperimenta-zione e di ri-cerca in cui lestrutture e le

forme degli edifici non sono più le stesse, ma diventano unacombinazione grafica, di prospettive dilatate e sovradimensio-nate. Questo progetto, nato a inizio 2015 e ancora oggi in lavo-razione, raccoglie centinaia di scatti eseguiti da fine 2012 a oggi. Parallelamente nel 2017 nasce “Osservazione Urbana” che loporta a investigare le aree periferiche di Milano, “la mia città”,alla ricerca di luoghi che col tempo potranno subire dei cam-biamenti, fermando attimi di vita quotidiana che tra qualcheanno potrebbero essere solo un ricordo.

osservandoMIMostra personale di Claudio Manenti a cura di Francesco TadiniFino al 15 marzo 2020 presso Cascina Roma, Piazza Arti 6 -San Donato Milanese Ingresso libero. Orari: lunedì-sabato 9.30/12.30 -14.30/18.30;domenica 10/12.30 - 16.30/19

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qualità, la ISO 14001 perl’ambiente e la ISO18001 perla sicurezza sul lavoro. Un ulteriore settore riguardagli impianti elettrici e gliascensori. In questo casol’azienda effettuaverifiche periodi-che secondo lenorme di legge.A titolo di esem-pio, per gliascensori deveessere eseguitaogni due anni.Non ultimo i tecnici diIMQ si occupano di certificarele persone, ovvero le figureprofessionali per “consegnare”a chi si sottopone a un vero eproprio esame, un patentinoche ne accerta le qualifiche diprofessionalità. Un esempio èl’installatore di impianti di cli-matizzazione: saldati due pezzidi rame, con una radiografia ci

si accerta che la saldatura siastata fatta secondo le regole. Mentre Alessandro Ciusani ePiercarlo Pirovano spieganocon dovizia di particolari leprocedure e come opera IMQ,sorge una curiosità: vi occu-pate anche del food?«Certamente» è la risposta. Sene occupa CSI, una società delGruppo IMQ con sede a Bol-late, la quale è un centro di ec-cellenza, in particolare, pertutte le problematiche che ri-guardano i materiali a contattocon gli alimenti. Il packagingin primis. Se andate al super-mercato facilmente troveretequindi i sacchetti con il mar-chietto CSI, la “costola” di

IMQ che oltre ad occuparsidel settore food possiede tra ipiù importanti centri di provaper il settore automotive inEuropa. Un laboratorio dovevengono testate le auto. Quelleauto che guidate da remoto sischiantano contro muri in ce-

mento per controllare laresistenza dei materia-

li e il livello di sicu-rezza dell’abitacolo.«Spesso arriva aBollate – raccontaAlessandro Ciusani

– un camion con abordo prototipi di nuo-

ve auto di grande valoreche devono essere testate lon-tano da occhi indiscreti e allapresenza di un ristretto nume-ro di persone per motivi di ri-servatezza industriale». Sullapista alle porte di Milano ven-gono anche testate le barriere,i cosiddetti New Jersey che sitrovano sulle autostrade, lan-ciandovi contro, a 60 chilome-

tri all’ora e con un’angolazio-ne di 20 gradi, camion da 30tonnellate.Non bisogna dimenticare i tec-nici che eseguono i test e leprove, in possesso di un’altaspecializzazione e titoli di stu-dio per svolgere questi lavori.Il problema è che certe figuresono difficili da trovare: inge-gneri, informatici, biotecnolo-gi mancano perché quelli cheescono dalle università ven-gono assorbiti velocemente daaltri settori. Lo stesso proble-ma si presenta in un altro set-tore dove opera IMQ che èquello degli apparecchi medi-cali che richiede l’interventodi personale con la competen-

za adatta vista la delicatezzadi quanto deve essere control-lato e testato.IMQ svolge una collaborazio-ne molto importante con ilMinistero dello Sviluppo Eco-nomico, con le Camere diCommercio e l’Agenzia delleDogane che chiedono suppor-to per determinare se certi pro-dotti quando arrivano dal-l’estero e destano sospetti, sia-no in regola con le normativein vigore.Un lavoro, quello che vienesvolto nel complesso di viaQuintiliano, in continuo svi-luppo e che necessita di inve-stimenti per poter essere al-l’avanguardia e, per usare untermine di moda, up to date. Non esistendo un “signorIMQ” gli utili vengono reim-piegati per acquistare nuoveapparecchiature per far fronteagli sviluppi tecnologici deiprodotti che per essere immes-si sul mercato con sicurezza

necessitano di tre lettere, IMQ,e dare al consumatore la cer-tezza che il prodotto che staacquistando è un prodotto si-curo e conforme. Un marchioche ha un alto indice di rico-noscimento secondo le ricer-che che vengono fatte ognidue anni: il 40% degli italianisa che il marchio IMQ su unoggetto è sinonimo di qualitàe conformità.Quindi se compriamo un elet-trodomestico o stiamo infilan-do l’insalata nel sacchetto me-glio controllare se in un ango-lo, ben visibile, troviamostampato IMQ o CSI.

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Anche quest’anno, altermine del secondoanno di vita, l’Asso-

ciazione Onos vuole renderepubblica la Relazione annuale2019 per far conoscere i propriservizi e interventi a favoredelle persone (in particolareanziani) fragili e sole residentinel territorio del Forlanini.Informazioni importanti percapire quanto lavoro e quantadedizione ci sia da parte deivolontari e di quanti operanoall’interno dell’Associazione.Presso la Onos, continuano illoro operato a favore delle at-tività dei “Servizi di Prossimi-tà” 43 volontari (coordinati daGiorgio Sarto, 16 impegnatinei servizi di Prossimità Do-miciliare per accompagna-menti e disbrigo pratiche, 7per lo Spazio Anziani Salomo-ne, 19 presso la RSA GerosaBrichetto di via Mecenate) e4 operatori della Coop. Filo diArianna impegnati nelle atti-vità di segreteria, animazionee pulizie degli spazi.Diversi sono gli interlocutoriistituzionali con i quali i Ser-vizi di Prossimità si relaziona-no, fra questi iServizi Socialidel Comune diMilano. La col-laborazione conessi è regolata dauna convenzionerecentementerinnovata per ilprossimo bien-nio che chiedead Onos di orga-nizzare “attività di ascolto, sup-porto e sostegno dei bisognidegli anziani, delle famiglie edei soggetti fragili residenti neiquartieri” concordando “con ilServizio Sociale ProfessionaleTerritoriale le modalità di in-tervento con i cittadini coin-volti” e utilizzando, come sta-bilito dalla convenzione, i lo-cali siti al civico 30 del Lotto64 di proprietà Aler concessial Comune di Milano.Tale collaborazione ha com-portato la presa in carico di di-verse persone, perlopiù anzia-ne, residenti negli altri quartieridel territorio Forlanini, per ac-compagnamenti o interventi diProssimità Domiciliare in stret-ta collaborazione con gli Ope-ratori del Servizio Sociale dizona e con le Custodi Sociali,oltre alla gestione di momentidi socializzazione pomeridianinello Spazio Anziani.Tutte le attività sono inseritein una “rete” territoriale com-posta, oltre che dal ServizioSociale Professionale Territo-

riale del Comune, dai serviziforniti da altre istituzioni concui ci sono consolidati rapportidi collaborazione sia formaliche informali: R.S.A. GerosaBrichetto, Ats Milano, Policli-nico, Nucleo Operativo Alco-oldipendenza (NOA) del Sac-co, molte realtà del Terzo Set-tore, ALER Milano ProgettoPROSALOMONE e NOVO-TEL Linate.Nel 2019, le persone che sonostate seguite dai “Servizi diProssimità” sono state 105 (77donne e 28 uomini) di cui 48segnalate dal Servizio CustodiSociali dell’Assessorato allePolitiche Sociali del Comunedi Milano; 46 persone vivonosenza supporti familiari stabilie significativi e 6 sono le per-sone che provengono da paesiextracomunitari. Di 105 uten-ti, 88 hanno un’età superioreai 65 anni.Questi i quartieri di provenien-za: 59 dai Quartieri Salomonee Mecenate di cui 56 residentinel Lotto Aler 64, 24 da Mor-senchio, 14 dal quartiere For-lanini/Monlué e 8 da PonteLambro. Onos, attraverso la

“Prossimità domiciliare” si oc-cupa di accompagnamenti e di-sbrigo pratiche ma il significa-to di questa opera va ben oltreperché le persone trovano unmotivo di preoccupazione e dismarrimento nel trovarsi coin-volti in processi complessi ofarraginosi di carattere sanita-rio e amministrativo creati daun’organizzazione burocraticanon sempre vicina al cittadino.In questo ambito, sono stati ef-fettuati 1116 interventi, dicui 706 accompagnamenti avisite mediche o presso ufficipubblici per 1770 ore di ser-vizio; 410 sono stati invece iservizi per disbrigo pratiche(recapito ricette presso studimedici, pratiche presso patro-nati, ritiro farmaci, ritiro pen-sioni, pagamento bollette) per615 ore di servizio.L’associazione continua poiad offrire la possibilità di tra-scorrere dei pomeriggi in mo-do sano, divertente ma soprat-tutto di vivere e condividereun’esperienza all’interno dello

Spazio Anziani Salomone,aperto dal lunedì al venerdìdalle 14.30 alle 17.30, dove sisvolgono attività ludico mo-torie per il mantenimento dellecapacità fisiche e mentali e la-boratori di musicoterapia, ma-nualità e teatro. Nello spazio sono continuatele attività di animazione pre-viste con scadenza settimanalee curate da un animatore ge-riatrico della coop. Filo diArianna con l’ausilio di ungruppo di volontari. Da agosto2019 i momenti organizzatirientrano parzialmente nelprogetto realizzato nell’ambitodella co-progettazione e co-gestione di interventi di grup-po in convenzione con il Co-mune di Milano – Direzionedelle politiche sociali.Lo Spazio Anziani è statoaperto anche per il mese diagosto, garantendo a tutti glianziani la possibilità di tra-scorrere dei piacevoli pome-riggi presso un luogo oltre cheaccogliente anche “fresco”.Oltre alle attività ordinarie sisono tenuti degli incontri dicarattere culturale o medico,

due gite e glieventi in prossi-mità del Natale.Significativa lapresenza dei vo-lontari di Onospresso la R.S.A.Gerosa Brichet-to: 19 volontariper 2050 ore diservizio hannogarantito agli

Ospiti amicizia, calore umanoe dialogo durante i momentidel pranzo e della cena, nelleattività di animazione, in occa-sione delle funzioni religiose,nelle attività ludico cognitive.Sempre nella struttura, si sonosvolte numerose feste in occa-sione dei compleanni (anchecentenari) degli ospiti o di altrericorrenze (25 aprile, iniziodell’estate, festa della donna...).Come avete potuto leggere, unbilancio molto importante e si-gnificativo, di cui dobbiamotutti essere orgogliosi e gratia quanti lo rendono possibile. Per saperne di più si può con-tattare la sede operativa: As-sociazione Onos – Servizi diProssimità, via Oreste Salomo-ne 30 ai numeri 0258016132;3274613268; mail: [email protected]. Percontribuire a dare continuitàalle iniziative di Onos ci si puòrivolgere agli uffici dal lunedìal venerdì dalle 8.30 alle 17.

Emiliano Rossi

I Servizi di Prossimità di Onos si raccontano

Dove si danno i voti aglioggetti. Anzi un marchio

segue da pag. 1

Immagine storica dei vecchi laboratori

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Era stato facile attribuire al-l’azione del Maligno le eresieche si erano succedute e che,

tranne lo scisma d’Oriente del 1054da cui era nata la Chiesa Ortodossa,non avevano avuto altro esito che lapersecuzione. Ma la Chiesa di Romanulla imparava dai propri errori. Così,mentre in tutto il mondo cristiano chela scoperta di Cristoforo Colombostava ampliando si levavano lodi alladevozione e alla santità, ancora unavolta il papato a questa devozione fe-ce ricorso per battere cassa nel con-sueto modo che però, questa volta,sortì il peggiore degli effetti. Gli sfar-zi e gli sperperi romani avevano pro-sciugato le casse pontificie. Secondola regola che vedeva nel popolo cri-stiano la cassaforte della Chiesa, papaLeone X, figlio di Lorenzo il Magni-fico, promulgò il 15 marzo 1517 l’In-dulgenza, che permetteva ai fedeli dimondarsi dei peccati tramite offertein denaro. Era il riaffermarsi del sa-cro mercato che esattamente un se-colo prima aveva trovato l’opposi-zione di Huss, che ci aveva rimessola vita.Ma era appunto trascorso un secolo,e l’Huss di turno, che questa volta sichiamava Martin Lutero, aveva fattotesoro della sfortunata vicenda di chil’aveva preceduto, e prese le giustemisure per non fare la stessa fine.Mentre un fiume di denaro prendeva

la via di Roma, il 31 ottobre diquello stesso anno, sulla portadella chiesa del castello di Wit-tenberg, vennero affisse per ma-no di Lutero le novantacinquetesi della Disputatio pro decla-razione virtutis indul-gentiarum, che di fat-

to contestava il potere delpapa di mettere mano allapermanenza delle anime inPurgatorio previo esborsodi somme riparatrici diqualsiasi peccato. Il gestoin sé era simbolico, vistoche pochissimi in un mon-do di analfabeti avrebberopotuto leggere uno scrittoper giunta in latino. Èchiaro che i veri destinatarierano le gerarchie eccle-siastiche, ed è a loro chevennero inviate le oppor-tune copie.A parte la disputa teologi-ca che ne nacque, restavail fatto che il ridimensio-namento del potere papalenon dispiaceva a parecchiregnanti del Nord, né Lu-tero era così ingenuo daandare a discuterne perso-nalmente nella tana del lu-po, cioè a Roma, dove pe-raltro come già Huss erastato invitato. Il Protestan-tesimo prese così piede, edilagò. Per il papato Lute-ro divenne la personifica-zione di Satana, ma ben al-tro stava per accadere. Appena diecianni dopo papa Clemente VII, cuginodi Leone X in quanto figlio di Giu-liano de’ Medici ucciso durante la

Congiura dei Pazzi, preso in un giocopolitico malaccorto si inimicò l’im-peratore Carlo V, quello sul cui im-pero non tramontava mai il sole. Co-stui, pur essendo cattolico, armò unesercito di mercenari lanzichenecchi

protestanti per farlo calare in Italia epunire il papa. Mentre tutti i signoridella penisola facevano a gara nel-l’aprire le porte agli invasori, l’unico

ostacolo che si frappose fra loro eRoma fu Giovannino de’ Medici, ca-pitano di ventura detto Giovanni dal-le Bande Nere per via del lutto checontinuava a portare dopo la mortedel congiunto papa Leone X. Era il

figlio minore dellaprolifica e intrepidaCaterina Sforza che,quando i nemici al sol-do dei Borgia che l’as-sediavano nella Roccadi Ravaldino le porta-rono sotto le mura i fi-gli fatti prigionieri conla minaccia di uccider-glieli davanti agli oc-chi se non si fosse ar-resa, aveva alzato levesti e, mostrata la piùriposta intimità avevaaffermato: “Non mimanca lo strumentoper farne altri.”Giovanni fece quelloche gli riuscì di fareper ritardare l’avanzatanemica, e morì a causadi una setticemia se-guita a una amputazio-ne di una gamba spap-polatagli da un proiet-tile di falconetto. Fucosì che i lanzichenec-chi protestanti al soldodell’imperatore catto-lico il 6 maggio arriva-rono a Roma e la mi-sero al sacco. I romanifinirono trucidati a mi-

gliaia e, come il solito nei territori diconquista, furono poche le donne ascampare allo stupro. Vennero pro-fanate le chiese, la totalità dei cui ar-

redi scomparve nelle sacche dei con-quistatori, che però cominciarono amorire motu proprio perché, insiemecon la voglia di fare bottino, s’eranoportati appresso la peste. Per i citta-dini di Roma fu un’altra strage, que-sta volta dovuta al morbo.Come non bastasse, un altro colpo alpapato venne dall’Inghilterra, doveEnrico VIII, che ancora non avevapreso a collezionare mogli e ne avevasolo una, Caterina d’Aragona, per li-berarsene perché incapricciato di An-na Bolena nel 1534, non ottenendodal papa la possibilità di divorziare,mise a segno un altro scisma, procla-mandosi capo della Chiesa d’Inghil-terra. Mentre il Protestantesimo con-tinentale trovava un altro micidialealfiere in Calvino e di fatto si diffon-deva in tutto il Nord, l’ammaccatoCattolicesimo romano decise di pas-sare al contrattacco, e scoccò cosìl’ora della Controriforma, la cui sedepolitica fu il Concilio di Trento(1545-1563), indetto da papa PaoloIII che, per dare alla Chiesa uno stru-mento di lotta teologica che suppor-tasse i già molto attivi inquisitori do-menicani, nel 1540 aveva autorizzatoIgnazio di Loyola a fondare la Com-pagnia di Gesù. Fu lotta condotta conferocia, illuminata dai roghi sui qualivenivano bruciati gli avversari, mail danno era fatto. Del resto la Chiesadi Roma dava la sensazione di pre-ferire essere ridimensionata dagli sci-smi piuttosto che rinunciare ai fastie alle ricchezze che ne caratterizza-vano l’esteriorità. E così è stato.

Giovanni Chiara

Da Quando il Diavolo ci mette le no-te, ed. QUATTRO

74. LA MAZZATA DI LUTERO ALLA CORROTTA CHIESA DI ROMA

storie di storia

Rubrica a cura di Lorenzo Baio

CURIOSI PER

Premetto che questo arti-colo non parlerà di unnuovo soggetto, quanto

di signore già viste, ma sem-pre splendide e meritevoli diadeguato spazio. Parliamo del-le belle mimose (Acacia deal-bata) che furono protagonistetanti anni fa di uno degli arti-coli di QUATTRO. Ma che,fortunatamente, abbiamo ri-trovato, novelle seduttrici, nel

parco Marinai d’Italia e nel lo-ro abito giallo più bello, spet-tatrici dei giochi dei bambini.Era da un po’ che non trovavoquesto albero nella nostra zo-na. Colpevole sicuramente lamia disattenzione, non mi eroaccorto che da alcune stagionisono state messe a dimora al-cuni individui di mimosa pro-prio nel parco vicino a casa.Dunque la sorpresa in questi

giorni di fine febbraio, di ve-derle di un giallo caldo al tra-monto del sole. Solo per ricordarci qualcosadi loro, le mimose sono piantedella famiglia delle Mimosa-ceae e del genere delle Acacie.La mimosa è originaria dellaTasmania, isola vicina all'Au-stralia, da cui è stata importataper la sua bellezza e le ottimecaratteristiche di pianta orna-

mentale. È molto delicata enon apprezza il freddo intensomentre desidera terreni bendrenati. In Italia si è partico-larmente adattata, tanto che èmolto frequente lungo la Ri-viera ligure, in Toscana e intutto il meridione, ma anchesulle coste dei laghi del nord. E ora che aspettate? Corretead ammirarle dal vivo. Sem-pre meglio dei fiori recisi!

Nuove signore in giallo al parco Marinai d’Italia

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C’è fermento negli ampi spazi di Cascina Cuccagna: pre-sto in questo edificio del XVII secolo saranno eseguitiinterventi strutturali urgenti sulle travi principali e sui

solai. Dopo l’importante restauro curato anni fa dall’AssociazioneConsorzio Cantiere Cuccagna (ACCC), l’antico stabile, ora notoluogo di cultura e di partecipazione a pochi passi dal centro diMilano, vedrà nuovi lavori. La struttura potrà così continuare aospitare in piena sicurezza migliaia di persone appassionate ditutto ciò che qui viene organizzato: eventi, corsi, attività, feste,incontri. Si tratta di interventi innovativi e sostenibili, a forte ca-rattere antisismico, che non comprometteranno gli aspetti storicie artistici della cascina. Nel complesso costeranno 90.000 euro,un cifra molto impegnativa: per affrontarla servirà l’aiuto di tantepersone. Per questo è stata organizzata una campagna di crowd-funding rivolta a cittadini e aziende, iniziativa che terminerà il21 giugno. Per informazioni si può scrivere a [email protected] o chiamare lo 02 83421007: dando un contributo, pic-colo o grande, si potrà anche usufruire dell’Art Bonus, agevo-lazione che permette di recuperare il 65% dell’importo donato.Ma come è nata l’esigenza di programmare questi lavori? «Sierano già evidenziati cedimenti strutturali minimi - dice PaolaBonara, vicepresidente di ACCC – per i quali avevamo dispostodi fare delle riparazioni. L’anno scorso, però, è stato deciso danoi del Direttivo del Consorzio di pensare al futuro più lontanodi questa cascina e quindi di chiamare il Politecnico a fareun’ispezione generale» . È nato così “Precursor”, un progettodi risanamento dell’apparato strutturale di tutta la cascina. «Sonooperazioni di consolidamento sia del tetto – prosegue Paola Bo-nara - che dei solai, dei pavimenti, delle fondamenta». Comespiega Elsa Garavaglia, Professore Associato di Scienza delleCostruzioni del Politecnico di Milano, questi interventi non pos-sono essere rimandati troppo a lungo: si rischia di comprometteretutta l’attività della cascina e di doverla chiudere al pubblico. La ristrutturazione serve, dunque, per rendere più solida e sicuraquesta struttura antica che, dal momento della sua “rinascita”,è stata utilizzata in modo molto intenso. Ogni anno, infatti, quisi svolgono molti corsi ed eventi; all’interno ci sono servizi ebotteghe: ristorante, agenzia di viaggi, fioreria, scuola di cucina,ciclofficina; numerosissime le iniziative. «Ci siamo preoccupatidi prevenire - sottolinea Paola Bonara - possiamo vantarci di

una lungimiranza rispetto alla staticità di un bene che non avevanessuna ragione di essere messa in discussione». Sono 10 i soci che portano avanti con impegno ed entusiasmola gestione di questo grande spazio che comprende stanze, ter-razze, corti, un ampio giardino. Insieme a loro operano gruppidi volontari che, con modalità partecipativa, pensano e attuanonumerosi eventi. Ora servono aiuti economici per eseguire i la-vori urgenti. L’appello degli organizzatori va a tutti coloro checonoscono e apprezzano Cascina Cuccagna, ma anche alle per-sone motivate a essere parte di un progetto che affronta tematicheimportanti o semplicemente ai cittadini convinti che valga lapena dare un contributo per tenere in vita una bella realtà nelcuore di Milano.

Lidia Cimino

Un contributo per la stabilitàdella cascina Cuccagna

Nel numero di gennaio,QUATTRO ha raccon-tato la storia della

squadra di basket Urania, dicome è nata nel 1952 neglispazi dell’Oratorio di SantaMaria del Suffragio, come ècresciuta nel tempo e come harealizzato gli obiettivi tecnico-sportivi di una squadra di ca-tegoria A2.I primi gruppi di ragazzi si al-lenavano sul campo della Par-rocchia, mentre la sede si tro-vava al primopiano del campa-nile, le famigliepartecipavano at-tivamente alla co-munità e organiz-zavano le squa-dre e gli incontriper le partite, e iragazzi si diverti-vano e praticava-no sport. Sono ricordi cheraccogliamo dallavoce di EttoreCremascoli, Pre-sidente dell’Ura-nia Basket, nato ecresciuto nelquartiere, insiemecon i fratelli conla comune pas-sione per lo sport.Quegli anni sonogli anni straordi-nari e indimenti-cabili della suagiovinezza. La famiglia delnonno Cremasco-li è una famiglianumerosa di diecifigli, e Luigi, pa-dre di Ettore, av-viava insieme con i fratelliun’attività di produzione ecommercializzazione di stru-menti medici, chirurgici e pro-tesi per ortopedia nella officinadi via Lamarmora angolo viaCommenda. L’attuale società, MIDA Tec-nologia Medica, nome curiosoche ricorda le fiabe raccontatedalla madre ai bambini, opera,sempre a carattere familiare dacirca trent’anni nel campo deidispositivi medici e delle ap-parecchiature elettromedicaliad altissima tecnologia, da im-piegare nella diagnostica perimmagini, per gli interventi vi-deo-guidati o teleguidati, o,ancora, in reparto, per moni-

torare i parametri vitali del pa-ziente. Non entriamo nellospecifico per mancanza di co-noscenze, ma conosciamo peresperienza che quelle macchi-ne ci garantiscono le cure e lasalute.L’Europa occidentale è unadelle più importanti aree disbocco per i dispositivi medici,ma oggi il mercato è globale edovunque in rapida crescita.Il mercato più attivo e dinami-co è comunque quello degli

Stati Uniti, e si caratterizza perun alto livello di ricerca e spe-rimentazione di nuovi stru-menti che rappresenta la mi-gliore risposta possibile di curaai pazienti. Inoltre un partico-lare sistema legale controllagli standard, verifica le tecni-che più innovative, investenella produzione e muove ilmercato. Segue la Germania epoi la Francia. E se il primoposto come produttore vedeancora gli Stati Uniti, la Cinae l’India si stanno affermandoin modo significativo. A questo punto il discorso cicoinvolge, il problema è com-plesso e delicato, fatto di co-noscenza, ma nello stesso tem-

po di scelte etiche, e di respon-sabilità, che appartengono atutti i livelli di operatori. Inquesto momento noi ci do-mandiamo come funzionano inostri istituti di cura pubblicie privati, e qual è lo stato disalute del nostro sistema sani-tario. Ettore Cremascoli cirassicura e riconosce che i no-stri medici, soprattutto nellesale operatorie hanno prepara-zione, significative qualità ma-nuali e operative, e anche ‘fan-

tasia’, che permette loro di ri-solvere problemi particolari oimprevisti. Inoltre quasi tutti,quasi dappertutto, gli ospedaliitaliani sono di ottimo livelloe gli strumenti di cui sono do-tati sono aggiornati.Il suo giudizio del resto è fon-dato sull’esperienza della ma-nutenzione e assistenza delleapparecchiature, in un conti-nuo rapporto con i medici e lestrutture in cui operano. Poi nell’incontro divaghiamo,torniamo allo sport, ai palaz-zetti, che si misurano in ca-pienza, alla categoria A2, laprima dei non professionisti,e alle partite giocate con de-terminazione per scalare la

classifica. È normale per Etto-re Cremascoli alzarsi alle cin-que e quaranta del mattino tuttii giorni per andare a correre, ènormale seguire due volte allasettimana gli allenamenti dellasquadra e la domenica soste-nere i suoi ragazzi sul campo.La soddisfazione però è gran-de nel veder crescere nei ra-gazzini lo spirito agonisticonel rispetto delle regole e deigiocatori-avversari, e sentireche la squadra è vissuta come

una famiglia, perché quandoarrivano i risultati la festa è ve-ramente di tutti. Nelle trasfertela squadra viene accolta consimpatia per il suo comporta-mento educato, civile, alienoda polemiche che si riflette sulpubblico. E se qualche ragaz-zino potesse raggiungere lapreparazione necessaria, dotatodi talento sia tecnico sia fisicoper giocare in serie A, questosarebbe la realizzazione di unsogno.Quest’anno siamo messi abba-stanza bene in classifica – dice-. L’anno prossimo speriamodi poter fare meglio. Con i nostri sinceri auguri.

Vanda Aleni

La famiglia Cremascoli fra basket e impresa

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Un solaio della cascina

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6 marzo 2020

Lo scorso 12 febbraio,presso le Commissionicongiunte Cultura,

Commercio e Politiche socialidel Municipio 4, sono statipresentati i tre progetti localivincitori del Bando di Quar-tiere 2019, indetto dall’Am-ministrazione comunale alloscopo di rivitalizzare i quar-tieri cittadini con particolareriguardo alle aree periferiche.I rappresentanti delle Associa-zioni coinvolte hanno illustra-to le attività proposte e i luo-ghi interessati dalle loro ini-ziative, rispondendo poi alledomande e alle richieste dichiarimento dei consiglieri.Visti gli obiettivi del Bando,le parole d’ordine – comuni aivari progetti – sono state ov-viamente “inclusione“,“apertu-ra alla cittadinanza“ e “coin-volgimento degli abitanti”. Sin-tetizziamo per i nostri lettoriquanto è stato comunicato.L’associazione La Nostra Co-munità (rappresentata da Ele-na Dottore) ha presentato ilprogetto Dalle corti all’aia.Orto-culture generative.L’intento è quello di coordi-nare le attività che si svolgonopresso le cascine presenti nelnostro Municipio (Monluè,Cuccagna, Casottello, CorteSan giacomo e Sant’Ambro-gio) portando all’esterno, inpiazze, parchi e giardini, le

singole specificità e coinvol-gendo i cittadini in attivitàconviviali (cibo), feste (arte emusica), attività ambientali(orti condivisi, pulizia deglispazi comuni) e laboratoriper bambini. I quattro obiet-tivi, cardini del progetto, so-no: rigenerazione urbana,valorizzazione del capitalesociale, uso virtuoso deglispazi pubblici e coesione so-ciale. In corso ci sono gli or-ti inclusivi al parco Alessan-drini e in Cascina Sant’Am-brogio, una call per Talentinel quartiere, mentre perquanto riguarda le attività inprogramma, segnaliamo: at-tività con nidi e scuole d’in-fanzia, laboratorio per bam-bini nel quartiere Corvetto,l’orchestra giovanile diquartiere, il concorso musi-cale DoReMiFaSud e unagrande festa conclusiva in Ca-scina Sant’Ambrogio. L’associazione Il gabbiano(attiva a Ponte Lambro e rap-presentata da Luisa DallaMorte) ha presentato il proget-to Ponte, città della rete che

avrebbe il duplice scopo dicoinvolgere in attività comunigli abitanti di Ponte Lambro(un quartiere in fase di rinno-vamento, ma spesso dimenti-

cato e poco conosciuto daimilanesi) e di “uscire” con lo-ro dal quartiere con attività inaltri ambiti cittadini. Con lapartnership di altre associazio-ni del territorio, le principaliattività previste sono: recupero

e distribuzione di frutta e ver-dura assieme a RECUP, pressoil mercato della domenica, ab-bellimento del mercato comu-nale di via Parea, assieme agli

esercenti, laboratori per bam-bini e anziani in collaborazio-ne con A.ME.LIN.C, uscitepresso la Cascina Cuccagnaper attività laboratoriali, spet-tacoli teatrali e proiezioni ci-nematografiche, realizzazione

di una “biblioteca di prossimi-tà” all’interno della scuola ele-mentare, coinvolgendo i geni-tori degli alunni nella scelta enella gestione dei volumi. Tan-

ta carne al fuoco e – pur-troppo – poco tempo a di-sposizione, ma la volontà difare non manca!Il terzo progetto, propostodall’associazione SentieriEducativi Sociali (rappre-sentata da Elisabetta Francia)è denominato Corvetto atamburo e mette la musicaal centro delle attività pro-grammate. Il cuore del pro-getto è la realizzazione diuna Web Radio, Web RadioCorvetto, coinvolgendo ungruppo di ragazzi selezionatie stabilendo relazioni conl’ITSOS di via San Dionigiper attività documentaristi-che. Inoltre sono in progetto

laboratori musicali con ragazzidelle medie, uno “studio-pro-ve” per ragazzi tra i 16 e i 18anni ed eventi musicali in zonaCorvetto che potrebbero sfo-ciare in un festival estivo.Tante idee e tante iniziative,

dunque, con l’unico limite chei progetti devono terminare aluglio come previsto dal Ban-do. Certo, se l’Amministrazio-ne comunale fosse riuscita aridurre gli ostacoli burocraticie avesse scandito meglio itempi di realizzazione, sarebbestato decisamente meglio. Seuna parte dei finanziamentimessi a disposizione riguarda-no l’esercizio finanziario2020, che senso ha chiudere iprogetti a luglio? Non sarebbepiù logico – essendo il Bandoannuale – far durare i progettiun anno dalla loro attivazione,non dalla loro approvazione,ed evitare ritardi di mesi perla loro partenza? Tanto più chei fondi non sono stati irrile-vanti: un milione di euro peri 27 progetti – tre per Munici-pio – con una media di oltre37mila euro a progetto. E tuttida spendere ormai in pochimesi, per attività che rischianodi rivelarsi puntiformi, incom-plete ed episodiche. È positivoche l’amministrazione comu-nale contribuisca ad attivitàsociali decentrate e diffuse sulterritorio, ma forse finanziarequalcosa di più strutturato edurevole nel tempo sarebbepiù funzionale ed efficace.Attendiamo gli eventi, parte-cipiamo e vediamo.

Francesco Pustorino

Di progetto in progettoFinalmente al via le attività del Bando di Quartiere 2019

uando piazza San Lui-gi diventerà pedonale,arrivare al Sottobosco

sarà ancora più piacevole.Questo nuovo locale – apertoun paio di mesi fa con l’entra-ta da via Don Bosco, quasiall’angolo con la piazza – è un«ristoro di quartiere», comeamano definirlo e presentarloGiorgio Raffaghelli e LorenzaDe Rossi, giovane coppia chedopo dieci anni di esperienzenel settore, lui in un ristorantein centro città, lei in un’eno-teca in zona Paolo Sarpi, hadeciso di unire esperienze epassione puntando su zona 4per realizzare il loro sogno diaprire un ristorante di cucina

tradizionale. «Ci piace aiutarei clienti a riscoprire antichi sa-pori, una cucina semplice ebasata su ricette della tradizio-ne italiana, senza badare moltoall’estetica del piatto quantoalla sostanza e alla quantità. -dice Giorgio, aggiungendo or-goglioso -. Il nostro obiettivoè produrre il più possibile incasa. Come già facciamo conla giardiniera, la salsicciasott’olio, la mostarda di man-darini e anche con il prosciuttocotto: prendiamo la coscia dimaiale cruda, la scotenniamo,la disossiamo, la mariniamoper oltre 20 giorni e poi locuociamo. La cucina del loca-le è molto ampia, ci permettelavorazioni lunghe e impegna-tive, e c’è anche una cella fri-

go per frollare la carne». Insomma, se il nome Sottobo-sco può far pensare a un locale«etereo», due chiacchiere coni padroni di casa e un’occhiataal menu rivelano che si trattadi un luogo ideale per gli ap-passionati dei «sapori di unavolta», come trippa, arrosti va-ri, mondeghili, fritto misto, ri-sotto giallo alla milanese (ri-gorosamente con midollo),bollito alla piemontese ecc. edi pasta fresca. Ogni giorno,Lorenza ne prepara personal-mente almeno 4 chili che poiapprodano in tavola sotto for-ma di lasagne, ravioli, pasta alsugo, a seconda dell’estro del-la giornata e della disponibilità

di materie prime. «Cerchiamodi variare molto, - sottolineaLorenza - e così la clientela sisente partecipe, è incuriositadai nostri piatti. Se un giornofacciamo gli gnocchi alla ro-mana, quello dopo magari toc-cherà ai pizzocheri, e quellodopo ancora alle lasagne. Cer-chiamo di dare spazio a tuttala tradizione culinaria italiana,da nord a sud». Ma non solo,dato che in cucina viene pre-parato anche il pastrami, ov-vero carne speziata e con noteaffumicate come da antica ri-cetta della cucina ebraica diorigine balcanica. Qui si sentela mano del giovane chef –Federico Boni, 37 anni - chedopo aver passato molti annia cucinare in giro per il mon-

do, si è unito con entusiasmoal progetto di Giorgio e Lo-renza, mettendoci molto delsuo: la bisnonna Pierina eracuoca di re Vittorio Emanuele(da lei ha ereditato la ricettadel bunet della casa), mentreil nonno ha lavorato nelle cu-cine di Savini in Galleria.Il posto è piccolo – due vetrinecon 30 coperti in tutto, com-preso un lungo tavolo convi-viale proprio all’ingresso – ar-redato con buon gusto e fun-zionalità (Giorgio nasce desi-gner, Lorenza scenografa) cherendono onore al suo passato:nel Novecento era una macel-leria, cui più tardi si è affian-cata una salumeria (come testi-monia la foto alla parete), perpoi ospitare una bottega/gastro-nomia e infine due gestioni diristoranti prima di Sottobosco.Il rapporto con il quartiere e lesue esigenze è partito bene sinda subito, e a mezzogiornoGiorgio e Lorenza offronopiatti pensati ad hoc per chi la-vora: «Abbiamo stipulato con-venzioni con acqua e caffècompresi, e si può scegliereun piatto unico con contorno.Cambiano porzioni e combi-nazioni, ma materia prima epreparazione sono le stessedella sera, - tiene a sottolineareGiorgio -. Se il menu seraleprevede il bollito misto allapiemontese, può essere che amezzogiorno ci sia la linguain salsa verde o la testina conla mostarda», aggiunge lochef.E i prezzi? Sbirciando il menu(molto originale nella suacomposizione) sono indicatiper categorie: salumi e for-maggi 12 euro, pastrami 10euro, mondeghili 8 euro, pastafresca 10 euro, «risott giald»10 euro, brasato 16 euro ecc.«Abbiamo volutamente pun-tato su un buon rapporto qua-lità/prezzo - dice Giorgio -. Lasera lo scontrino medio è sui25/30 euro. Ed esci di qui piùche soddisfatto».Sottobosco, piazza San Luigi,5 (entrata da via Don Bosco).Tel. 02-39289510 www.sotto-boscomilano.com

Fiorenza Auriemma

Gli antichi sapori del SottoboscoIl progetto procede speditamente e continua

nella definizione delle sue “cartoline dal fu-turo”. Tra gli appuntamenti più interessanti

ci sono stati sicuramente gli incontri con gli stu-denti durante il periodo di cogestione al LiceoEinstein: due laboratori per due giornate, par-tecipati e vivaci. Gli studenti hanno avuto mododi scoprire l’energia solare, cos’è, qual è la suastoria, come funziona, cosa vuol dire installareun pannello solare e quali sono le interessan-tissime applicazioni disponibili oggi e domani.Inoltre hanno anche potuto parlare in prima per-sona con una ricercatrice dell’Università di Mi-lano Bicocca, che ha portato la realtà universi-taria e della ricerca in Italia sui banchi degli stu-denti, aiutandoli nella definizione del loro per-

corso. Il secondo laboratorio è stato dedicatoallo storytelling, ovvero come si costruisce unastoria, quali sono le sue parti fondamentali eperché è un passaggio importante nella costru-zione del futuro sostenibile possibile del quar-tiere, con numerosi esempi ad opera di studentidel Politecnico di Milano, ma anche provenientidalla vita di tutti i giorni, ad esempio la lotta alcambiamento climatico degli studenti impegnatinegli scioperi per il clima. Parallelamente è stato organizzato Ri-Xiclo, illaboratorio di riciclo del legno, in collaborazionecon la falegnameria sociale Bricheco. Lo scopoè quello di passare competenze e strumenti aipartecipanti perché possano costruire ciò di cuihanno bisogno a partire da materiale apparen-temente di scarto, e quindi fare proprie quelletecniche che servono anche nei piccoli lavoridi riparazione quotidiani che possono aiutare aridurre sprechi e consumi. Proprio seguendoquesti principi, i partecipanti stanno aggiustandoe ricostruendo le strutture necessarie perchél’orto didattico di Parco Alessandrini possa co-minciare le sue attività: e allora un mobile incattive condizioni può diventare una cassa degliattrezzi e qualche asse di legno di risulta puòdiventare un carrello da usare nell’orto.A proposito di orto didattico, grazie al contri-buto di questo progetto è poi possibile il lavorodi sostituzione della rete protettiva, che dall’es-

sere costituita da elementi di fortuna può pas-sare a costruzione con tutti i crismi. I lavori so-no in corso d’opera in questi giorni: i parteci-panti stanno scrivendo la loro cartolina dal fu-turo del Parco Alessandrini.Molto altro era in programma per i mesi di feb-braio e di marzo, ma purtroppo l’emergenzaCoronavirus ha frenato bruscamente i lavori diavanzamento del progetto. Ad esempio uno deilaboratori più interessanti, quello di Rigenera-zione Urbana, programmato per svolgersi du-rante le serate marzoline non si sa se riuscirà apartire il 10 marzo. Questo sarà senz’altro unodegli appuntamenti più stimolanti del progetto,con in programma passeggiate nel quartierealla scoperta di luoghi da ricostruire, riciclare,

ripensare. Il 13 invece dovrebbe iniziare il La-boratorio su come si gestisce un Orto Didatticocon la nostra Naturalista. Non appena sarà pos-sibile ripartire avviseremo tutti. Anche l’evento legato al progetto in programmaper la Civil Week è stato rinviato a data da de-stinarsi. L’evento, intitolato “Come sarà fattala città di domani”, prevede la partecipazionedi esperti provenienti da diverse aree, tra cuienergia solare, rigenerazione urbana e transi-zione sostenibile, che interverranno con unabreve presentazione. Durante la seconda parte,il vero fulcro dell’incontro, si terrà una discus-sione il cui obiettivo è raccogliere idee e sug-gerimenti per dare una forma al quartiere e allaMilano di domani. Se state leggendo queste ri-ghe e avete delle idee da proporre allora questoè un appuntamento che potrà darvi voce.

Per gli appuntamenti di marzo, la cui parteci-pazione è sempre libera e a titolo gratuito, lecircostanze sono particolari e dipendono dal-l’emergenza sanitaria presente in Lombardianel momento in cui scriviamo queste righe. Viinvitiamo perciò a visitare il sito internetwww.amelinc.eu, o a controllare la pagina Fa-cebook di A.ME.LIN.C. Onlus. Chi avesse del-le domande o volesse partecipare può scrivercia [email protected]

Guglielmo Miccolupi

Milano, Cartoline da un Futuro Possibile – Marzo 2020

Q

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marzo 2020 7

Classe 1912, milanese di nasci-ta, cresciuta in un contesto fa-miliare altolocato e ricco di

stimoli: sarebbe riduttivo raccontarela figura di Antonia Pozzi unicamentea partire da questi elementi. Perché,come ricorda la ricercatrice GiovannaPotenza, “se alcune persone sembra-no insolitamente privilegiate, conun’esistenza che fluisce serena, senzaostacoli”, lo stesso non si può dire diuna poetessa solo recentemente riva-lutata. Antonia scrive i suoi primicomponimenti ancora adolescente.Si diploma al liceo classico Manzoni,dove intreccia con Antonio MariaCervi, suo professore di latino e gre-co, una relazione che verrà interrottaqualche anno dopo a causa delle fortiingerenze da parte dei suoi genitori.Poi, gli studi alla facoltà di filologiadell’Università Statale di Milano el’accesso a uno dei più vivaci cena-coli intellettuali del tempo. Intanto,Antonia tiene un diario, scrive lettere,coltiva con coraggio la fotografia, inchiave fortemente femminista, pro-getta un romanzo storico sulla Lom-bardia, si dedica alla pittura. Eppure,nonostante l’opportunità di viaggiarein mezza Europa, Antonia rimarràprofondamente legata alla sua terra:non solo quella delle Grigne lecchesi,verso le quali conservò sempre un in-tenso attaccamento, ma anche il tes-suto cittadino di Milano, con i suoiquartieri popolari e le sue periferie,che era solita percorrere in bicicletta.Si spiega così il senso del ricordo inqueste pagine: fu infatti alla strutturadi via dei Cinquecento, nel cuore delCorvetto, che Antonia dedicò alcunedelle sue pagine più significative. Ec-co come fotografò questo angolo diMilano alla vigilia di uno dei mo-menti più cupi della storia del Paese,il 27 febbraio 1938:Pesano fra noi duetroppe parole non dette

e la fame non appagata,gli urli dei bimbi non placati,il petto delle mamme tisichee l’odore –odor di cenci, d’escrementi, di morti –serpeggiante per tetri corridoisono una siepe che geme nel ventofra me e te.Ma fuori,due grandi lumi fermi sotto stelle neb-biosedicono larghi sbocchied acquache va alla campagna;e ogni lama di luce, ogni chiesanera sul cielo, ogni passodi povere scarpe sfasciateporta per strade d’ariareligiosamenteme a te.I versi fanno riferimento alla Casadegli sfrattati, costruita a pochi passida piazzale Gabrio Rosa nel 1930quando il Comune, per far fronte algrave problema delle famiglie senzadimora, aggravato da nuovi vincolisui contratti d’affitto, pensò di dareavvio a una rete di “case albergo” ap-positamente progettate. Le struttureprincipali sorsero in due aree diame-tralmente opposte: in via Aldini 72,nel territorio dell’aggregato di QuartoOggiaro, e, appunto, al civico 19 divia dei Cinquecento, dove dal 1955era stata riconvertita a “Casa per Co-niugi”, un vero e proprio unicum alivello locale per la possibilità di faralloggiare nella medesima stanza tut-te quelle coppie di sposi che, raggiun-ta una certa età, necessitavano di as-sistenza continuativa. Antonia Pozzi fu dunque mossa dallavolontà di ritrarre le condizioni in cuivivevano le sempre più numerosepersone rimaste senza un tetto a se-guito del definitivo smantellamentodei tanti e disordinati accampamentiabusivi diffusi in tutta la città. Fu unasituazione a cui la giovane autrice

ebbe modo di avvicinarsi direttamen-te quando iniziò a impegnarsi in pri-ma persona per portare un po’ di sol-lievo ai tanti bisognosi che affolla-vano i locali di via dei Cinquecento,scoperti durante una visita all’amicoDino Formaggio, noto filosofo e cri-tico d’arte che trascorse la sua gio-vinezza negli alloggi popolari pro-spicienti la Casa degli sfrattati, al-l’incrocio con via Mompiani. Dalletestimonianze via via raccolte, si sacon certezza che Antonia era solitapassare di stanza in stanza, conse-gnare scorte di cibo e indumenti,scambiare qualche chiacchiera con ipiù fragili. Nel componimento col-pisce la descrizione del tanfo che pro-manava dall’edificio, dato certamente

realistico se si pensa che ogni nucleofamiliare aveva diritto a un solo lo-cale, dotato del minimo indispensa-bile per dormire, e che cucina, bagnie lavanderia erano condivisi da de-cine di ospiti. Ancora, nel diario dellapoetessa edito nel 2018 e curato daGraziella Bernabò e Onorina Dino,a lungo conservatrice dell’Archivio

Antonia Pozzi, si legge: […] a entrare il primo odore èd’ospedale (un misto di lysoform eacido fenico), poi di caserma (odorenetto di cesso), poi infine si definisce:odore di camera mortuaria, dolcia-stro, appiccicaticcio, invadente. Ter-rore dei corridoi: tutti identici, conle pareti di smalto lucido, ogni ventimetri una latrina, e in mezzo file diportoni uguali con piccoli numeri diferro smaltato come un albergo di in-fimo ordine. […] Bambini: a centi-naia, a migliaia, a frane, a nuvole.Ma strani bambini, che quasi non ur-lano. Hanno la pancia vuota e anchei loro giochi sono deboli.Un’altra pagina documentale vividis-sima, che ben restituisce l’atmosferadell’epoca. La notizia, recentementeconfermata dalla direzione della RSACasa per Coniugi, oggi capace diospitare 200 anziani non più autosuf-ficienti e in gestione alla cooperativasociale Proges, è che presso la strut-tura completamente rimodernata è inprogramma la scopertura di una targacommemorativa in onore di AntoniaPozzi, proprio in virtù di questa suaregolare (e accorata) frequentazione.Una delle sale comuni della residenzaha già ospitato alcune iniziative in ri-cordo della poetessa, svolte con ilsupporto di alcuni fra i più prestigiosistudiosi della sua opera letteraria, ri-scoperta da Montale che ne decretòla fama definitiva riconoscendoviechi crepuscolari ed espressionisti.Un fascino che continua per interegenerazioni di lettori per la modernitàe la scarna essenzialità del suo scri-vere soffuso di tristezza, nonostanteuna produzione forzatamente limitataa causa della scomparsa prematuradella donna, che si tolse la vita neipressi dell’abbazia di Chiaravalle inuna gelida mattina dicembrina del1938, a soli 26 anni. Insopportabilile leggi razziali appena approvate

dalla dittatura fascista che colpironoalcuni dei suoi conoscenti più cari,così come un’ipersensibilità verso ilmondo che spesso faceva sprofonda-re la ragazza in un angoscioso maledi vivere, cui neanche la poesia riu-sciva più a porre rimedio, proprio in

un momento in cui in Europa inizia-vano ad addensarsi minacciose le nu-bi di guerra. Eppure, il dramma esi-stenziale e la dolce angoscia creativanon riuscirono mai ad offuscare lapersonalità forte di Antonia, tanto chela celebre italianista Maria Corti evi-denziò quanto “il suo spirito facevapensare a quelle piante di montagnache possono espandersi solo ai mar-gini dei crepacci, sull’orlo degli abis-si” (e il pensiero va dritto alla ginestradi leopardiana memoria). Uno spaziodi bellezza, arte ed emozioni portatodisperatamente nell’animo che seppecogliere anche la realtà di miseria diun luogo che fortunatamente appar-tiene al passato, anche grazie all’ope-ra di solidarietà e aiuto di anime comequella di Antonia Pozzi.

Emiliano Rossi

I luoghi di AntoniaUna poetessa, via dei Cinquecento e la Casa degli sfrattati: cronache dal 1938

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Disegno di progetto della Casa albergo temporanea per famiglie sfrattate. Fronte su via dei Cinquecento. (Archivio civico)

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8 marzo 2020

Per decisione delle più importanti associazioni feline il 17febbraio è stata istituita la Giornata Nazionale del Gatto,dedicata a tutti gli amanti del magnifico mondo felino.

Per l’edizione 2020 torna per il terzo anno consecutivo La Cittàdei Gatti, una grande rassegna dedicata alla cultura felina conmostre, concerti e incontri letterari a tema organizzata a Milanoe Roma da UrbanPet in collaborazione con altre realtà.

Uno dei centri del festival è WOW Spazio Fumetto di vialeCampania 12, che sta ospitando mostre, proiezioni, incontri tuttiincentrati sul tema dei “mici”.Questo il calendario degli eventi:Fino al 29 marzo, mostra a ingresso libero COME IL GATTOCON IL TOPO. Il tema di quest’anno omaggia l’80esimo com-pleanno di Tom&Gerry, due protagonisti indiscussi del mondofelino a cartoni animati e fumetti. La mostra propone, attraverso

una serie di pannelli e albi originali, le serie animate e a fumettiche hanno trovato nell’eterna rincorsa del gatto al topo unospunto per mille avventure divertenti.Domenica 8 marzo ore 16.30 7 DONNE 7 VITE 7 GATTIIncontro con 7 donne per scoprire la loro vita con i gatti. Tra leospiti: Monica Marelli, pittrice e scrittrice, Claudia Rocchini,fotografa e Silvia Gottardi, proprietaria di Vito, il gatto bionico. Domenica 15 marzo dalle 15.30Laboratorio di disegno con Rosita e la Pimpa - a pagamentoprevia prenotazione allo 02 49524744Sabato 21 marzo ore 15.30ARISTOCATS DAY - Armonie FelinePer i 50 anni degli Aristogatti: laboratori, proiezione del film e“live catmusic” finale a base di improvvisazione jazz, djset eambient music a cura di Antonio Bologna e del CREA (CentroRicerche per l’Ecologia Acustica).Domenica 22 marzo ore 17ANTEPRIMA MAFFProiezione non stop dei video selezionati per l’edizione Zerodel Milano Animal Film Fest e omaggio a Simon’s Cat.Domenica 29 marzo ore 16.30STATI GENERALI DELLA MICIZIACosa succede a Milano? Incontro con le autorità del territorioe le associazioni che si occupano di MICI. Al termine proclama-zione dei vincitori dei contest fotografici in diretta Facebook.

Per vedere tutti gli appuntamenti visita il sito: lacittàdeigatti.it

La città dei gattiUn festival dedicato alla cultura felina in occasione della Giornata nazionale del gatto 2020Apartire dal 2014, il Comune di Milano ha promosso una

serie di palinsesti culturali tematici, culminati nel 2015 conExpo in città e proseguiti poi con ‘Autunno americano’,

‘Ritorni al futuro’, ‘Novecento italiano’ e, lo scorso anno con ‘Mi-lano Leonardo500’, per omaggiare il poliedrico artista. Il 2020vede il palinsesto cittadino dedicato a ‘I talenti delle donne’, ovveroa tutte quelle figure femminili esemplari del passato e del presente,

protagoniste nel mondo dell’arte, del-la cultura, dell’imprenditoria, dellapolitica, dello sport e della scienza.Un ricco programma di mostre, spet-tacoli, concerti, conferenze, incontriper dare evidenza come, nel passatoe nel presente, e spesso in condizionisfavorevoli, le donne siano state esiano protagoniste nelle diverse di-scipline del percorso creativo, nonchéportatrici di trasformazioni. L’approccio alla costruzione del pa-

linsesto è caratterizzato da una vocazione multidisciplinare e dauna grande inclusività nei confronti di quanto emerge dal tessutoculturale cittadino, accogliendo con favore iniziative proposte daimunicipi e dal territorio, al fine di assicurare la maggior diffusionedelle iniziative e il coinvolgimento più vasto possibile della co-munità. Anche la nostra zona è protagonista del palinsesto, in particolare,vi segnaliamo: Sguardi Altrove Film Festival al Teatro Franco Parenti dal 13 al21 marzo, una rassegna cinematografica dedicata alla creativitàartistica femminile (sguardialtrovefilmfestival.it). Sempre il Parenti fino a dicembre 2020, ospiterà Voci di donne:una rassegna che darà voce a figure femminili simbolo di anticon-formismo, forza e coraggio. Cinque spettacoli nel corso dell’anno,vite reali, letterarie e immaginarie di donne profondamente diverse,accomunate dallo spirito di lotta, dal coraggio e dalla determina-zione a difendere la propria e altrui libertà (teatrofrancoparenti.it). Rimanendo in ambito teatrale, il Carcano di corso di Porta Romana,fino all’11 maggio, accoglierà I donn de Milan, quattro incontriin cui Philippe Daverio approfondirà le figure femminili che ebberoun ruolo di primaria importanza a Milano nel corso della sua storia:Giulia Beccaria, Cristina Trivulzio di Belgioioso, Clara Maffei,Margherita Sarfatti, Anna Kuliscioff. (teatrocarcano.com). In via Enrico Caviglia, 3, l’Istituto Italiano di Fotografia, darà vi-sibilità a punti di vista originali e alle sensibilità proprie dell’uni-verso femminile, raccontando condizioni, percorsi e aspettativedell’esistenza umana, attraverso la rassegna Mostre Venti rosa.Nuovi Sguardi Femminili sul Contemporaneo, fino a luglio.Un ciclo di sette mostre dedicate ai progetti fotografici ineditidi talentuose fotografe neo diplomate in IIF (istitutoitalianodi-fotografia.it). Non poteva mancare la musica a celebrare la creatività delle donne.A cura di Divertimento Ensamble, il 25 marzo alle 20.30 in Pa-lazzina Liberty si terrà un concerto con le musiche dell’australianaLiza Lim e di Margareta Ferek-Petric, compositrice croata, direttriceartistica della Biennale di Zagabria. La serata sarà anche una festaper Luis De Pablo, grande compositore spagnolo, che festeggiaquest’anno novant’anni.Oltre a queste iniziative, cogliamo l’occasione per segnalarvi anchegli eventi organizzati dal Museo della Macchina da Scrivere, conil quale abbiamo ormai da tempo un rapporto di reciproca stima ecollaborazione. Fino a novembre Non solo mamme, anche regine,filosofe, matematiche, giornaliste…, una serie di incontri mensili,ogni primo sabato del mese nel museo di via Menabrea, 10, dalle17 alle 19, in cui verranno tratteggiate alcune figure femminili mo-derne, come Camilla Cederna, donna coraggio e giornalista (7marzo); Matilde Serao, prima donna editrice italiana (4 aprile);Artemisia Gentileschi, un talento femminile alla corte di Caravag-gio; Maria Gaetana Agnesi, prima donna matematica e oracolosettilingue e Maria Montessori fondatrice di un nuovo sistema edu-cativo italiano. L’ingresso è gratuito, ma la prenotazione obbliga-toria al 347884550. Ai partecipanti sarà donato il libretto del MuseoLa scrittura degli Dei, di Umberto Di Donato. (museodellamac-chinadascrivere.org)

Per il programma completo e aggiornato mensilmentehttps://www.yesmilano.it/talentidelledonne.

Azzurra Sorbi

I talenti delle donneGli eventi in zona 4 del palinsesto culturale

Un libro che si legge in brevissimotempo quello scritto da Samanta Sarti(la figlia dell’esperto di Salgàri ap-

parso su QUATTRO un paio di anni fa) eche ha come protagonista un ragazzino par-mense, Marzio, buongustaio e con uno scoponella vita: diventare pasticciere. Una storiache ruota attorno alle scarpette di Sant’Ilariotipico dolce di Parma che si dice faccia av-verare i propri desideri quando lo si prepara.Marzio, ragazzino sedentario, goloso oltreil limite e poco incline allo sport, quandoviene preso in cura da una dietologa conosce,nella sala d’aspetto, una gentile fanciulla, sene innamora e per conquistarla definitiva-mente segue alla lettera tutto ciò che, per la

sua salute, la dottoressa gli prescrive… Dopopoche pagine un finale “dolce” aspetta il let-tore, ma anche una finestra sui problemi ali-mentari che oggi affliggono molti degli ado-lescenti.L’autrice, che con questo libro ha vinto ilprimo premio del concorso letterario Storiedi Natale, ha deciso di devolvere i dirittid’autore all’associazione Cuori in Erba perl’acquisto di un’apparecchiatura per la curacardiologica. Bellissimo gesto, Samanta.Marzio e le scarpette di Sant’Ilario EdiGiò - 11 euroPer ordinare il libro:www.tomoloedizioni.it/richieste/

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Mercoledì 11 marzo ore 18.15STORIE DI LUOGHI E PERSONE

Stefania Aleni presenta

A SUD DELLOSCALO ROMANAUn quadro ricco einteressante del-l’area a sud delloScalo Romana edei protagonistidella sua riqualifi-cazione.

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marzo 2020 9

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Nonostante le recentiproblematiche sanita-rie e la sfavorevole

congiuntura per le sale mila-nesi, il mondo del teatro resi-ste. Una resistenza che, oltreagli spettacoli, spesso si con-cretizza con la voglia di rilan-ciare al proprio pubblico an-che stimoli dal punto di vistaculturale, magari come spuntoper la riscoperta della propriaaffascinante storia. Obbiettivoin linea anche con la program-mazione di DeSidera, che nelcartellone di marzo preve-de e riconferma gli appun-tamenti relativi ai cicliinaugurati il mese scorso. Ironia della sorte, il secon-do incontro del ciclo Mila-no e il suo romanzo ha pertitolo La peste e il voltoumano. «Abbiamo decisodi dedicare a Manzoni ognianno quattro incontri chefocalizzino lo sguardo sualcuni dei molteplici inter-rogativi che la sua operapone. Un autore che inter-roga Milano e il mondo og-gi come ieri. Oggi come ierile sue parole, per la loro chia-rezza, appaiono scomode. An-che a noi piacerebbe evitarlema non si può. Per Milano eper noi stessi», così ha spie-gato il curatore Luca Doninel-li. Il 12 marzo, insieme alleletture di Corrado d’Elia, toc-cherà al filosofo Sergio Givo-ne, da sempre impegnato nello

studio del rapporto tra roman-zo e filosofia, affrontare il te-ma della peste nel romanzomanzoniano, quanto mai at-tuale. Givone accompagneràil pubblico attraverso le mol-teplici metafore che la malattiaistituisce sul piano del raccon-to, sottolineando ricchezzenarrative che pochi ugualihanno avuto nella storia dellaletteratura. Seconda data a marzo ancheper Versus, un modo “opposi-tivo” per conoscere l’anima

complessa di una Milano cheda sempre si fonda sulla con-trapposizione delle sue eccel-lenze. Da qui, allo scopo discoprire le bellezze della no-stra città, l’idea di creare pro-priamente un contraddittoriotra ospiti competenti, ognunoschierato secondo un modo divedere Milano, con un arbitrosuper partes capace di inter-

rogare suscitando bonariacompetizione. Dopo Torre Ve-lasca vs Pirellone con StefanoBoeri, Cino Zucchi e il sinda-co Beppe Sala, il 19 marzo sa-rà la volta di Gaber vs Ian-nacci, ovvero Luca Bizzarrivs Mara Maionchi, arbitroElio. Infine il 20 marzo, per il cicloDante poeta del desiderio acura del professor FrancoNembrini – che da una vitaporta per la penisola fortuna-tissime letture dantesche dal

tono familiare e popolare,arricchite da testimonianzee scorci di vita quotidianadi un educatore di lungocorso – riscopriamo a unanno dalla celebrazionedell’anniversario dalla mor-te di Dante (1321 – 2021)Inferno, la cantica dell’im-mobilità nella quale i dan-nati non hanno più la spe-ranza del cielo. Un percor-so sofferto, iniziato con losmarrimento del poeta nellaselva oscura, “nel mezzodel cammin di nostra vita”.

“Nostra” perché il viaggio del-la Commedia è quello di cia-scuno di noi: una rassegna del-le debolezze umane, del doloree della fatica. Sempre tesi peròverso quell’ultima parola,“stelle”. Per rimanere aggiornati con-sultate il sito http://oscar-de-sidera.it/eventi/.

L. C.

DeSidera, non solo spettacoli: gli appuntamenti culturali di marzo

Ricordate il rischio che ilTeatro Menotti avessepotuto indegnamente es-

sere trasformato in un garage,con la conseguente mobilitazio-ne da parte di artisti, addetti ailavori e istituzioni, tra trattativee atti di solidarietà che hannocoinvolto nei mesi scorsi il Co-mune, la Regione, FondazioneCariplo e tanti cittadini? Bene, lo scorso 12 febbraio, inoccasione di quella che è statauna vera e propria festa allapresenza di molti amici e soste-nitori del teatro, il direttore ar-tistico Emilio Russo ha confer-mato ufficialmente con grandesollievo ed entusiasmo il risul-tato ottenuto dopo quasi due an-ni di preoccupazioni: «Il Trustbenefico Filippo Perego diCremnago, avendo seguitol’intera vicenda legata alla pos-sibile chiusura del Teatro Me-notti e riconoscendone il suo in-dubbio valore culturale, ci hacomunicato la disponibilità al-l’acquisizione della sala». Il teatro è sempre stato una del-le passioni dell’architetto Filip-po Perego di Cremnago, già ge-nerosamente attivo in impor-tanti progetti culturali e di re-stauro di prestigiose magioni –tra i celebri inquilini dei suoipalazzi in città anche GiorgioStrehler e Valentina Cortese. «Èintervenuto appena è venuto asapere della gravità della situa-zione, impegnandosi personal-

mente a garantire per i prossimi16 anni la continuità dell’atti-vità teatrale, in assoluta armo-nia gestionale e artistica conTieffe».

In suo onore dunque anche lanuova intitolazione del teatro,Menotti Filippo Perego, che oraconoscerà una nuova era, com-presa una totale ristrutturazione:«La proprietà ha acquistato lospazio concedendoci un affittoagevolato per tutta la perma-nenza della compagnia. Le spe-se di ristrutturazione sarannoperò a nostro carico. Per soste-nere tali costi utilizzeremo i

proventi del crowdfunding ri-cavati dalla campagna “Salvia-mo il Teatro Menotti”, oltre alsostegno di sponsor e risorseproprie».I prossimi mesi verranno dedi-cati al restyling: «Sarà realiz-zata una seconda sala polifun-zionale per spettacoli e show-case, una caffetteria e un nuovofoyer adeguato per eventi, mo-stre e installazioni», ha spiegato

Russo. In questi giorni invecel’attuale foyer e le pareti dellescale che portano alla sala sonostate tappezzate e decorate conpannelli fotografici che incor-niciano i protagonisti più signi-ficativi dei 50 anni di attivitàdella compagnia Tieffe Teatro.A testimoniare tanti momentifelici, presto pare raccontati an-che in un libro. Lunga vita.

© Luca Cecchelli

Teatro Filippo Perego: la nuova era del Menotti

Se non fossero subentratiun sacrosanto principiodi precauzione e una ri-

dicola psicosi collettiva perl’ormai celeberrimo, oltre chetemutissimo, Coronavirus,giovedì 27 febbraio si sarebbetenuto un concerto del corodell’Università della Terza Etàpresso il teatro Kolbe di vialeCorsica 68. L’evento è statosolamente rimandato a data dadestinarsi, non appena le ac-que si saranno calmate e la cit-tadinanza riterrà di poter usci-re di casa anche per motiviculturali e non solamente persvaligiare supermercati. La fi-nalità è infatti più che nobilee merita di essere perseguitacon tenacia, avendo infattil’ambizione di mettere in con-tatto gli anziani del municipio4 con coloro che frequentanol’UTE per dare un’opportunitàdi svago e di socializzazione.Il motore principale di questabenemerita iniziativa è ilLions Club International Mi-lano Duomo e noi abbiamovoluto approfondire la que-stione con Angela Feola che,oltre a essere una pianista pro-fessionista e critico musicale,ne è la presidente.«Tra i services dei Lions ditutto il mondo c’è in prima li-nea quello di promuovere lacultura nella fascia della terzaetà e la sensibilizzazione

dell’opinione pubblica versole problematiche della stessa.Con queste specifiche finalitàè nata l’Università della TerzaEtà, una fondazione che col-labora attivamente con LionsMilano e che viene ospitatadalle aule del Liceo ClassicoCarducci e dell’Istituto Schia-parelli-Gramsci. Per noi ‘Lio-nismo’ non è tanto, o comun-que non solo,fare donazionio raccoglierefondi ma pen-sare e organiz-zare attivamen-te varie iniziati-ve benemerite.In questo casoil progetto na-sce dalla colla-borazione av-viata con Enactus Terzo Tem-po e le giovani ragazze del-l’Università Cattolica che nefanno parte».Enactus è un’organizzazioneinternazionale senza scopo dilucro nata negli USA nel1975, presente oggi in 37 Pae-si nel mondo, che ha l’ambi-zione di stimolare gli studentia migliorare il mondo attra-verso l’azione imprenditoriale.Tra i progetti di Enactus Italiac’è anche Terzo Tempo, natocon lo scopo di costruire rela-zioni tra le persone anziane evarie attività più o meno com-

merciali per combattere la so-litudine e il disagio in genera-le. Così a Milano sei ragazzedell’Università Cattolica uti-lizzano parte del loro tempolibero per organizzare eventidedicati alla terza età, ricrean-do relazioni sociali e situazio-ni di svago e cultura per ren-derla cittadinanza attiva. Lasede è proprio all’oratorio

Kolbe che met-te loro a dispo-sizione spazi,sale, il teatro equant’altro pos-sa servire, de-terminando unalogica concen-trazione di ini-ziative nel mu-nicipio 4 e for-nendo così an-

che un notevole impulso alterritorio più in generale. Ter-zo Tempo però non è un’asso-ciazione nel senso tecnico deltermine e proprio per questoincontra molte difficoltà nel-l’accedere a fondi e finanzia-menti per promuovere tutte lesue iniziative. In questo sensola presenza di Lions Italia di-venta fondamentale e la nasci-ta del progetto pilota tra i duesoggetti determina una siner-gia virtuosa ed efficace, desti-nata a durare nel tempo.Ci spiega Angela Feola: «ILions aiutano spesso, in tutto

il mondo, moltissimi soggettipiù o meno istituzionali a per-seguire i loro nobili obiettivifornendo know how, supportologistico, personale, docenti ecosì via. L’incontro tra questedue organizzazioni è nato for-tuitamente, come spesso suc-cede nella vita. Un giorno sta-vo navigando sul web ricer-cando soggetti che fornisseroascolto e aiuto agli anziani,nello spirito che ha semprecontraddistinto i Lions secon-do il celebre motto ‘We serve’e mi sono imbattuta in Enac-tus e nella sua declinazioneTerzo tempo. Li ho contattatie ho offerto loro la nostra ca-pacità organizzativa, in parti-colare per quanto riguarda lapossibilità di finanziarsi, concrowdfunding, eventi beneficie altro. Noi possiamo portarein dote la nostra storica affi-dabilità e massima trasparenzache aiutano moltissimo a crea-re un rapporto di fiducia conle persone. Da qui si è creatoun bel circolo virtuoso che la-scia pensare a un rapportocontinuativo nel tempo».Mala tempora currunt sottotanti punti di vista e sapere chemolta gente spende con entu-siasmo parte del proprio tem-po per chi è rimasto, o rischiadi rimanere, indietro è davveroun balsamo per l’anima.

Alberto Raimondi

Lions Milano Duomo ed Enactus: una collaborazione a favore della nostra zona

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10 marzo 2020

2131. SOLUZIONE

2141. PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO (Riccardo Tammaro)

ENI4MISTICAA cura della Fondazione Milano Policroma

ORIZZONTALI1. Si trova nel Municipio 4 circondata dalla ferro-

via2. Incolume, salva - Agrigento in auto3. Iniziali di Banderas - Memmo, compianto attore4. Un'autostrada lombarda5. Dicesi di beni commestibili - Iniziali del pittore

Ziveri6. Importante biblioteca della Sassonia (sigla) - Film

del 2006 – Preposizione semplice7. Pronome personale - Via traversa di viale Cam-

pania - Lago asiatico8. Ce l'avevano anche le ville milanesi9. Può essere causata da una suggestione - Uno dei

Moschettieri

VERTICALI1. Traversa di corso Plebisciti2. Soprannome di Filippo IV di Francia3. Alessandria in auto - "A lungo" in latino - Pordenone in auto4. Via traversa di via Colletta5. Lo sostiene il maturando - Città di Vanuatu6. Via che si irradia da piazza Salgari7. Fornisce un legno rossastro8. Località di Carrodano in provincia di La Spezia9. Le orecchie inglesi - Oristano in auto10. Carmelo, imprenditore vittima della mafia - Il nome della Cer-

cato11. Sigla dell'Ucraina - Un dispositivo aeronautico12. Sigla di ente turistico - Monti della Russia13. Via traversa di via Longanesi

Tra gli anni ’60 e ’70,valutati i ragguardevolicosti di esercizio (infra-

strutture, rotabili, ecc.) dellereti di trasporto su ferro nellegrandi città, le varie Ammini-strazioni municipali furono in-

dotte a ripensare l’uso deltram in funzione della sua ca-pacità di trasporto, in partico-lar modo sulle cosiddette “li-nee di forza”, dove la mobilitàdelle persone non giustificavaancora la costruzione di unalinea metropolitana. Era il1971 e a Milano compare il“Jumbo-tram”, utilizzando iltermine Jumbo (nome di unenorme elefante dello zoo diLondra del XIX secolo) peridentificare un qualcosa diestremamente grande come adesempio il Jumbo jet, il Jum-bo train, il Jumbo digging.Una vettura articolata lungapoco più di 28 metri (il pro-totipo n° 4801 fu realizzatonell’Officina Generale ATMdi via Teodosio accoppiandoparti di rotabili tranviari recu-perati) con capacità totale ditrasporto di 280 passeggeri.Siamo all’inizio degli anni

’70, come si diceva, e va ri-cordato che in questo periodoscompare a bordo dei mezziil bigliettaio, sostituito da“una macchinetta” automaticaper i biglietti (l’emettitrice pri-ma e la sola obliteratrice poi)

e scompare anche la storica“perteghetta”, sostituita conun pantografo di tipo ferrovia-rio. Innovazioni queste appli-cate da subito al jumbo-tram,oltre a una serie di novità tec-nologiche. Al prototipo si aggiungerannotra il 1973 e il 1977 altre 43unità e saranno impiegate sutre linee di forza: il 13 (piaz-zale Corvetto-Centro-corsoXXII Marzo-viale Molise), il15 (Rozzano-via dei Missa-glia-Centro-corso Vercelli-SanSiro), il 24 (via Noto-via Ri-pamonti-Centro-corso XXIIMarzo-viale Ungheria). Men-tre ATM acquisisce una rispo-sta positiva sull’uso di questitram, si fa avanti l’idea di tra-sformare la Circonvallazionefiloviaria 90/91 in “metropo-litana leggera” di superficie,con un percorso in sede riser-vata e con fermate attrezzate,

ma dopo lunghi dibattiti nonsarà dato seguito al progetto.La giunta socialista di CarloTognoli, succeduta a quella diAldo Aniasi, prosegue sullascelta di acquisire materialerotabile tranviario a grandecapacità di trasporto. Tra il1976 e il 1978 la flotta diJumbo-tram si incrementa dialtre 100 unità, identificatecon la serie 4900. La primavettura sarà messa in servizioil 26 luglio 1976. Il nuovo design realizzato da-gli architetti Koenig e Segoni,con il frontale e il posterioreasimmetrici (quest’ultimo saràpoi rastremato nel 1983 causainterferenze con le nuove ban-chine), l’uso dell’elettronicadi potenza e di segnale dellesocietà Marelli-ASGEN-AEG-Telefunken, l’introdu-zione delle sospensioni pneu-matiche al posto di quellemeccaniche (molle elicoidali)eseguita dalle Officine Mec-caniche Stanga (OMS) di Pa-dova, caratterizzeranno questaflotta. Alle precedenti linee diforza si aggiungerà anche la

numero 8 (piazza Bausan-viaDante-via Torino-via Giam-bellino-piazza Tirana). Nonmancarono tuttavia alcune cri-tiche. Tra queste il non averaffrontato da subito il proble-ma della mobilità delle perso-ne disabili e delle persone an-ziane con difficoltà motoriepresentando un pianale a quo-ta del ferro di 942 mm. rag-giungibile con banchine difermata alte 660 mm., che nontutte però saranno modificate.Il problema, anche dal puntodi vista tecnico del rotabile,sarà affrontato più avanti conl’arrivo di nuovi tram artico-lati a pianale completamenteribassato (350 mm dal pianodel ferro) e sempre a grandecapacità di trasporto: l’Euro-tram (24 unità* tra il 2000 eil 2002 ), il Sirio (48 unità*tra il 2002 e il 2010), il Siriet-to (68 unità* tra il 2003 e il2006) [*dotazione di oggi].Arriviamo al 2011 quando siavverte l’opportunità di unammodernamento e di un ag-giornamento normativo di unaparte della flotta dei jumbo

pur se la struttura portante delmezzo è relativamente giova-ne se la paragoniamo a quelladei tram “carrelli” o “milano28”, in servizio dal 1928 e di-ventati simbolo della nostramunicipalità. Viene predispo-sto un progetto ambizioso cheinteressa 51 vetture e un inve-stimento complessivo di 50milioni di euro. L’obiettivo èdi riportare a nuova vita vet-ture datate rendendole omo-genee agli standard dei veicolipiù moderni in termini di af-fidabilità, comfort e sicurezza,introducendo anche la videosorveglianza. Una nuova mo-torizzazione garantisce minoriconsumi energetici e il recu-pero dell’energia in frenata,gli interni completamente ri-disegnati e rinnovati con nuo-vi materiali, l’applicazionedella climatizzazione (caldo efreddo) con finestrini a vetra-tura fissa. Pur mantenendoinevitabilmente il pianale allaquota originaria, in corrispon-

denza della terza porta vienegarantita l’accessibilità ai pas-seggeri con disabilità, attra-verso una piattaforma eleva-trice a espulsione.La cabina di guida viene rin-novata e completamente chiu-sa, una plancia di comando al-l’insegna della ergonomicitàe manovrabilità del mezzo,dotata di nuove tecnologie diguida in radiofrequenza. Lanuova vettura si presenta conlivrea che reinterpreta il“giallo Milano” delle vetturetranviarie in chiave moderna;le due testate, l’anteriore e laposteriore, hanno una sagomapiù fluida e arrotondata ecomplessivamente viene of-ferta una migliore visibilità alconducente e ai passeggeri.L’operazione di revisione ge-nerale (revamping) nelle pre-visioni dovrebbe essere com-pletata nel 2013, ma a tutt’og-gi le unità marcianti sono 49.

Gianni Pola

Jumbo-tram: breve storia

Il progetto è in divenire,ma sulla carta i presuppo-sti perché possa diventare

realtà ci sono tutti. Si trattadell’Ecomuseo della Vettabiae dei fontanili. Il progetto,ideato dall’associazione Noi,si propone di valorizzare tuttele eccellenze insite nel terri-torio di Milano Sud Est attra-

verso una partnership con imunicipi interessati, la citta-dinanza e altre realtà zonali,per portare a conoscenza ditutti i valori storico-culturalie paesaggistici, dando loro

una valenza in grado di nondisperdere un patrimonio dimemoria che con gli anni vaaffievolendosi.Il progetto è stato portatoall’attenzione del municipio4 lo scorso gennaio, e in que-sti giorni si discuterà in qualemodo la “sponsorizzazione”del Municipio possa essere

attuata, in quanto alcune zoneinteressate dal progetto rien-trano nel nostro territorio apartire da Nocetum, piuttostoche l’area di Porto di Marein via di bonifica. Il progetto

si pone anche lo scopo di va-lorizzare questa parte dellacittà perché possa essere unluogo che possa entrare a farparte dei tradizionali circuitituristici.Sono stati individuati alcunipercorsi tematici riferiti allacultura, alla natura, a luoghidi svago e perché no? alla sco-perta della cucina. Il blu peridentificare le acque, il verdededicato al verde da ri-scopri-re, il viola per indicare gli iti-nerari di carattere religioso, ilgiallo a segnalare i luoghi sto-rici, il marrone individua levie della cultura materiale. Ilgrigio è stato scelto per evi-denziare le tradizioni, piuttostoche fiere e sagre, mentre il ro-sa è specifico per le opere ar-tistiche e ultimo l’arancioneche avrà come punto focale ilturismo e quanto ruota attornoad esso.In ultima analisi l’intendimen-to è quello di creare, attraver-so i contatti che stanno allac-ciando Noi e la società di co-municazione che fa da trami-te, un comitato forte per por-tare queste istanze a livellocentrale, dare ufficialità alprogetto Ecomuseo e realiz-zare gli scopi che sono statiprefissati. La volontà e la vo-glia e lo sforzo, come ha riba-dito il responsabile di Creati-venation, ci sono. Sta a chi èstato coinvolto dare un’ulte-riore spinta perché questo pro-getto veda la luce.

S.B.

Un Ecomuseo parlerà della zona 4

Jumbo-tram serie 4900 “revamping” sulla linea 27 in tran-sito in viale Corsica - 2011

Jumbo-tram serie 4900 sulla linea 12 in transito viale Corsica-1997

Qui la 4801, il prototipo, in prova prima del montaggio delpantografo sul tetto

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marzo 2020 11

SPAZIO TERTULLIANOVia Tertulliano 70 - cell. 320 6874363

12-15 marzo

UN CAPITANO di Giulia Lombezzi e Amr Abuorezk – regiadi Eleonora Gusmano 19-22 marzo

PORTE APERTE di e con Martino Corti, produzione Cimice 2-5 aprile 2020

L’ENIGMA DI MARIA MADDALENA di e con Paola Giacometti - regia Luca Ligato Orari spettacoli: giovedì e venerdì ore 21 -sabato ore 20 e domenica ore 16.30

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli – cell. 333 5730340

10 marzo ore 21

LA GIUSTIZIA RIPARATIVAcon Giorgio Bazzega, figlio di un poliziottoucciso dal brigatista Walter Alasia

IL POLITEATROViale Lucania 18 – cell. 335 5376122

13 marzo ore 21

NON ESISTONO RAGAZZI CATTIVIUNO SGUARDO È PER SEMPREIl vero volto dei “ragazzi dentro”, il raccontodella loro vita tra “cadute” e “risalite”. A curadi Kayrós14 marzo ore 21 e 15 marzo ore 16

AMLETO?Regia di Vanessa Korn, con I famosi meccanici21 marzo ore 21

TUTTA COLPA DEGLI UOMINIFestival UILT Lombardia, gruppo Selvagreca

IL CIELO SOTTO MILANOPassante ferroviario di Porta Vittoria

cell. 340 4763017 / 338 9648850

10-14 marzo ore 20.35 e 15 marzo ore

16.30

POST-TRUTH, THE MUSICAL Troll, fake, hate: storia ragionata dell’odioonlineProduzione Dual Band21 marzo ore 20.45

DUE RADICIMarco Beasley, tenoreStefano Rocco, arciliuto, tiorba e chitarra barocca28 marzo ore 20.45

IL RAGAZZO CHE CADE. Oratorio per Emanueledi Paolo Di Stefano – regia di Leo De Colle3 aprile ore 20.45 e 5 aprile ore 16.30

LA PASSIONE NEL PASSANTEUna versione urbana della Passione secondoMatteo di Bach

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 – tel. 02 36522916

12 marzo ore 19

LA PESTE E IL VOLTO UMANOcon Luca Doninelli e Sergio Givone17 marzo ore 21

L’ACQUASANTISSIMA I martedì dei teatri del sacroA cura di URA Teatro19 marzo ore 21

VERSUS: Gaber vs Jannaccicon Mara Maionchi e Luca Bizzarri, arbitra Elio20 marzo ore 20.30

INFERNOcon Franco Nembrini21 marzo ore 21

RISATE DA OSCARcon Giorgio Verducci e Giancarlo Kalabrugo-vic - info e prenotazioni [email protected] e 331 743561324 marzo ore 21

I martedì dei teatri del sacro

STABAT MATERLa rappresentazione si svolgerà presso laChiesa San Pio V27 marzo ore 21

CHARLOT. THE TRAMPcon Gianni Canova2 e 3 aprile ore 21

LA PASSIONE SECONDO I NEMICIdeSidera/Teatro de Gli Incamminati

TEATRO SILVESTRIANUMVia Maffei 29 – tel. 02 5455615

21 marzo ore 21

L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTOdi Oscar Wilde - regia di Alberto Monti

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

10-15 marzo

LA BANCA DEI SOGNIRegia di Francesca Merli10-29 marzo

LOCKETesto di Steven Knight, con Filippo Dini20-22 marzo

MOTHERS, THREEdi Lahav Timor20-29 marzo

TARTUFOdi Molière, con Giuseppe Cederna, VanessaGravina, Roberto Valerio24 marzo-5 aprile

Segnale d’allarme – La mia battaglia VRRegia di Elio Germano e Omar Rashid24 marzo-9 aprile

VERSO SANKARA IIAlla scoperta della mia Africacon Alberto Malanchino31 marzo-5 aprile

SETTANTA VOLTE SETTE. Controcanto collettivoIdeazione e regia Clara Sancricca31 marzo-9 aprile

L’ANGELO DI KOBANEdi Henry Naylor - regia di Simone Toni

TEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63 - tel. 02 55181377

12-22 marzo

LE VERITÀ DI BAKERSFIELDdi Stephen Sachs, con Marina Massironi eRoberto Citran16 marzo ore 20.30

GIUSEPPE VERDI. L’Italia come passionecon Corrado Augias e Alessandro Barbero23 marzo ore 20.30

LA MATEMATICA DEGLI ARABIdi Sergio Maifredi e Piergiorgio Odifreddi24-29 marzo

RAFFAELLOcon Vittorio Sgarbi30 marzo ore 20.30

CAMILLO BENSO CONTE DI CAVOURIl calcolo e l’occasione

TIEFFE TEATRO MENOTTIVia Ciro Menotti 11 - tel. 02 36592544

12-22 marzo

LE OPERE COMPLETE DI WILLIAM SHAKE-SPEARE IN 90 MINUTI di e con Roberto Andrioli, Fabrizio Chec-cacci, Lorenzo Degl’Innocenti26 marzo-5 aprile

MATER DULCISSIMARegia di Alessandro Averone

TEATRO DELLA CONTRADDIZIONE

Via Della Braida 6 - tel. 02 5462155

13 marzo ore 20.45

BALERHAUSDal 26 marzo riprendono inoltre i doppi spet-tacoli serali: tutte le informazioni sul sito

CINEFORUM OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

Doppia proiezione giornaliera il lunedì ore15.15 e ore 21. Biglietto singolo € 5,009 marzo

IL CORRIERE – THE MULEdi Clint Eastwood16 marzo

NON CI RESTA CHE VINCEREdi Javier Fesser23 marzo

LA FAVORITAdi Yorgos Lanthimos30 marzo

TUTTI LO SANNOdi Asghar Farhadi

Proiezione speciale18 marzo ore 21

GLORIA BELLdi Sebastián Lelio

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - cell. 333 5730340

Doppia proiezione ore 15.30 e 20.459 marzo

LA VITA INVISIBILE DI EURIDICE GUSMAOdi Karim Ainouz16 marzo

SOLO COSE BELLEdi Kristian Giaffreda23 marzo

LE VERITÀdi Kore’eda Hirokazu

CASCINA CUCCAGNAVia Cuccagna, ang. via Muratori

tel. 02 83421007

Ciclo di film dedicato a “I Cari estinti”,omaggio ad alcuni registi scomparsi negli ul-timi dieci anniIncontri preceduti da un aperitivo condiviso apartire dalle ore 20, con inizio della proie-zione alle 20.459 marzo

LA VITA AGRAdi Carlo Lizzani (1965)16 marzo

SENZA TETTO NÉ LEGGEdi Agnès Varda (1985)23 marzo

QUARTO POTEREdi Orson Welles (1941)30 marzo

MARITIdi John Cassavetes (1970)

TEATRO COLLATEATRO SILVESTRIANUM

Via Maffei 29 – tel. 02 55211300

7-15 marzo

LE AVVENTURE DI PINOCCHIOdi Carlo Collodi28 marzo-5 aprile

LO SCIMMIOTTINO COLOR ROSAdi Carlo CollodiRepliche il sabato ore 16.30 e la domenicaore 15 e 17.30

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

15 marzo ore 16

NON RIESCO A DORMIRE!Regia di Gabriella Foletto - per info, prezzi eprenotazioni: [email protected],[email protected]

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - tel. 333 5730340

15 marzo ore 15.30

FROZEN 2 – IL SEGRETO DI ARENDELLEProiezione speciale pomeridiana

PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA

Largo Marinai d’Italia 1 - tel. 02 88462320www.yesmilano.it/palazzinaliberty

Verificare sul sito la conferma del programma

Sabato 14 marzo ore 16 e ore 20.30

CONCERTO DI PRIMAVERA In collaborazione con Il Clavicembalo Verde,l’Istituto Musicale Europeo e la MilanoMusic Masterschool - A cura di Milano Clas-sica. Ingresso libero fino ad esaurimento posti Domenica 15 marzo ore 15.30

BRAHMS E LE SUE DONNEViaggio biografico per voce recitante, soli,coro e pianoforte Mirko Guadagnini, voce re-citante e maestro concertatore Intede VociChorus - A cura di Festival Liederìadi Domenica 15 marzo ore 18.30

PER ASPERA AD ASTRADue donne per Beethoven Valentina Lisitsa, pianoforte Beatrice Venezi, direttore Orchestra SinfonicaMilano Classica Ingresso libero fino ad esaurimento posti Sabato 21 marzo ore 16

Ti presento l’Operetta... La Danza delle Li-bellule Musiche di F. Lehár, V. Ranzato, R. Be-natzky, E. Kalman A cura di La Compagnia del BelCanto Onlus- prenotazioni e biglietteria: cell. 3332223570 [email protected] Domenica 22 marzo ore 18.30

LE COQ ET L’ARLEQUIN Un clarinetto nella Parigi della Belle Époque Fabrizio Meloni, clarinetto Yoshikawa Takahiro, pianoforte A cura di Milano Classica Mercoledì 25 marzo ore 20.30

RONDÒ 2020 OMAGGIO A LUIS DE PABLO A cura di Divertimento Ensemble Sabato 28 marzo ore 18 e ore 20

Ore 18 SUL PALCO DE LA RISONANZAConcerto dei vincitori del premio Sul Palcode La Risonanza 2019 Ore 20 A PERDIFIATO. Andrea Mion, oboe La Risonanza - Fabio Bonizzoni, clavicem-balo e direzione Domenica 29 marzo ore 10.30

FAMILY LAB V - L’INVERNO E LA CUCCAGNAMusiche di P.I. Čajkovskij, M. Mussorskij etradizionali russe Laboratorio “Un’orchestra di cucchiai!” - ore10.30 - 11.00 Merenda ore 11.00 Concerto ore 11.15 Giuseppe Califano, pianoforte Russiyana, danze tradizionali russe In collaborazione con Russiyana A cura di Milano Classica Domenica 29 marzo ore 18.30

Incontro con gli artisti: Jacopo Taddei. THE SOUND OF PICASSODai café barcellonesi alle influenze afroame-ricane Jacopo Taddei, saxofono Luca Ciammarughi, pianoforte A cura di Milano Classica Sabato 4 aprile ore 16

Rassegna Young&Family ECHI CLASSICI E RITMI SPAGNOLIVenice Trio, due arpe e marimba A cura di Milano Classica Domenica 5 aprile ore 18.30

DANCING BAROQUE Recital classico e DJ set Luca Ciammarughi, pianoforte Andrea Ratti, DJ A cura di Milano Classica

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MMUUSSIICCAA

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12 marzo 2020

UNIVERSITÀ TERZA ETÀAUSER MILANO

Gli incontri gratuiti si tengono presso il Cen-tro civico di via Oglio 18 dalle 15 alle 17.11 marzo - Salone 5° pianoMamma Aritmetica e Papà Calcolo: l’affasci-nante mondo dei numeriDocente: Stefania Aleni16 e 23 marzo – Sala ConsiliareDonne, maghe e cavalieri, figure femminilinei poemi cavallereschiDocente: Vincenzo Viola18 e 25 marzo 2020 – Salone 5° pianoNon solo canzonetteDocente: Elia Perboni30 marzo e 6 aprile – Sala ConsiliareVerso RaffaelloDocenti: Angela Pomes e Renzo Ferrario

LICEO SCIENTIFICO EINSTEINVia Einstein 3

LA SCUOLA DELLA CITTÀ. Da un’idea diMassimo RecalcatiPartecipazione gratuita e aperta a tutti previaiscrizione a: [email protected] –tel. 0255230804Mercoledì 11, 18 e 25 marzo ore 18.30-20.30

L’Europa e la scommessa cattolica. Riaprireil cielo dell’Europa contemporaneaDocenti: Chiara Giaccardi e Mauro Magatti,professori ordinari presso l’Università Catto-lica di Milano

CENTRO ARTISTICO CULTURALE MILANESE

Viale Lucania 18

7-22 marzo

Mostra di pittura, scultura e ceramica FESTA DELLA DONNASegreteria aperta tutti i giorni dalle 14 alle 17- tel. 02 5391552

EQUILIBRIINCORVETTO

Sabato 14 marzo ore 10.30

Presso Baradise, viale Lucania 15, il gruppodi lettura discuterà di VOX di Christina Dalcher- Romanzo distopico: “Puoi dire non più di100 parole al giorno. Ma solo se sei unadonna”

SPAZIO MELOTTIVia Melotti 4

Sabato 14 marzo ore 15.00

Pasqua Lab – Ovetti, cestini e conigliettiLaboratorio creativoDomenica 15 marzo ore 15.00

MELOTTI IN FESTAPomeriggio di attività per bambini e adulti.

CC ANTONIANUMCorso XXII Marzo 59/A

DONNE IN CAMMINO

A cura di Gloria Casati – Letture di ClaraMonesi14 marzo ore 15.30

LA SETE DI GIUSTIZIAAngela Davis; Diane Fossey; GaetanaAgnesi; Malala Yousafzai

OTTAVA NOTAVia Marco Bruto 24 - tel. 02 89658114

Sabato 14 marzo ore 21

Mario Castelnuovo-Tedesco e la chitarra: tramusica solista e da cameraDavide Dipilato e Matteo Magaraci – chi-tarra. Ingresso a offerta liberaSabato 28 marzo ore 21

Piano day Milano 2020

FABRIZIO PATERLINI CONCERTSerata dedicata al pianoforte con quattro arti-sti dell’etichetta “Memory Recordings”:Olivia Belli, Francesco Nigri, Fabrizio Pater-lini, Manuel Zito – pianoforteIngresso gratuitoDomenica 5 aprile ore 21

TAP TRIOBrani originali arrangiati per trio cameristico.Fausto Tagliabue, tromba, flicorno e percus-sioni - Maurizio Aliffi, chitarra elettrica -Luca Pedeferri, piano - Ingresso a offerta li-bera

ASSOVIZZINI

11 marzo ore 17, presso la Sala Concilio diSan Nicolao, via Dalmazia 11Conferenze su:I cambiamenti climaticiRelatore: CannizzaroLa fotografia: ieri, oggi, domani; l’evoluzionefotograficaRelatore: Picariello

SPAZIO SOCIO-CULTURALECOOP

via Freikofel 7

Dal 21 al 29 marzo

Inaugurazione sabato 21 marzo ore 17.30. Inoccasione della Giornata Internazionale dellaPoesia, verdeFestival e Soci Coop Rogoredo-PiazzaLodi propongono la mostra Home&Less - Libri d’artista in mostrarealizzata dal gruppo Cartolibranti. Una in-stallazione dedicata alla poesia di Jack Hir-schman.

BIBLIOTECA OGLIO Via Oglio 18 – tel. 0288462971

Sabato 21 marzo ore 15.30

I giochi di una voltaLaboratorio per costruire giochi con materiali

“poveri” arricchiti dalla fantasia di ognuno.Per bambini dai 5 ai 10 anni accompagnati daun adulto . Evento gratuito, con prenotazioneobbligatoria scrivendo a [email protected] o telefonando allo0288462971.Sabato 28 marzo ore 16

Dove sei anima mia? Confusa tra mille per-ché...Incontro di letture di poesie di Aurora Avel-lino. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

ASSOCIAZIONE GUIZARTProgetto Artepassante

Da marzo a giugno

Presso ArTè Galleria (Stazione Porta Vittoriadel Passante ferroviario, viale Molise) rassegnamusicale di quattro concertiTRAINMUSICFaranno da scenario le opere pittoriche degliartisti che la galleria ospiterà.Il primo concerto si tiene sabato 28 marzo ore 21

La Rosa dei venti duoQuando il gioco si fa duo

Susa Zamberlan VoceSimone del Baglivo ChitarraRepertorio di cantautorato internazionale

SPAZIO GINKGOPassante di Porta Vittoria

Ciclo di incontri dedicati ai genitori, agli edu-catori e a tutti coloro che vogliono vivere con-sapevolmente le difficoltà che la vita ci ponedavanti ogni giorno. I prossimi incontri:Mercoledì 25 marzo ore 20.30

Dizionario della Famiglia allargata: la matri-gna è ancora la cattiva delle fiabe?Con Michela Ravalico, giornalista eblogger; Valeria Parrinello, psicoterapeuta;Valeria Melca, avvocato.Mercoledì 1 aprile ore 20.30

Educazione e tecnologiaGestire e problematizzare le tecnologie pereducare consapevolmente i nostri figli. ConMarcella Banfi, formatrice e insegnante.Per la partecipazione alla singola serata è ri-chiesto un contributo di 3 euro.Ingresso consigliato al Passante: via MonteOrtigara ang. Cervignano.

ISTITUTO LA CASAVia Colletta 31

Mercoledì 11 e 25 marzo ore 19.30-21

ADD - Adolescenti addormentati?Gruppo per genitori di figli adolescenti. Conduce: Matteo Ciconali, psicologo psicote-rapeutaMartedì 17-24-31 marzo ore 19-20.30

GE - Genitori, che emozione! Intelligenzaemotiva.Per genitori di figli di 2-5 anniConduce: Roberto Mauri, psicologo psicote-rapeutaIM - Imparo da te e con te. La forza delgruppo. Gruppo sul metodo di studioConduce: Sara Schiavini, psicologa.

EEVVEENNTTII

Lorenzo Sartori è un personaggio dellanostra zona sicuramente interessante: fu-mettista, disegnatore, arteducatore, ope-ratore olistico, performer, ecc.... Ve lopresenteremo nel prossimo numero, maqui segnaliamo una delle sue iniziative,le camminate di osservazione a mano li-bera A PIEDE LIBERO!Sabato 7 marzo ore 10 alla stazioneferroviaria di Porta Romana In treno fino a San Cristoforo e ritorno al

punto di par-tenza cammi-nando lungostrade il piùpossibile pros-sime al percorsodella ferrovia.La partecipa-zione è gratuitae aperta a dise-gnatori, foto-

grafi, camminatori, sognatori, curiosi.L’intera attività è all’aperto, quindi nonsoggetta all’ordinanza anti coronavirus.

Camminata a piede libero

I genitori interessati a far partecipare algruppo il proprio figlio possono inviare la ri-chiestatelefonando allo 02 55189202 o scrivendo a:[email protected]. Il calendario degli in-contri verrà fissato sulla base delle adesionipervenute.CS – Condividere la solitudineGruppo di rielaborazione sul tema della soli-tudine, aperto a uomini e donne adulti. Datedegli incontri: mercoledì 15 e 29 aprile; 13 e27 maggio; 10 giugno. Orario: 19.30-21.Conduce: Elena Santini, consulente familiareLa partecipazione ai corsi è gratuita. Occorreiscriversi online sul sito www.istitutolacasa.it

ASSOCIAZIONE NESTOREVia San Barnaba 48

Mercoledì 11 e giovedì 12 marzo

dalle 9.30 alle 13

Mai più contro te stessoSeminario con la docente Silvana Borile peraiutare le persone a controllare e liberarsi dalproprio Critico e Giudice che talvolta condi-ziona la loro vita e i loro rapporti con il pros-simo. Sullo stesso tema, laboratorio Il caleidoscopio delle qualità. Scopriamo lenostre qualità nascosteMercoledì 18 e 25 marzo / 1 e 8 aprile dalle9.30 alle 12.30 Presso la Casa delle Associazioni in via Mar-sala 7. Costo € 90,00.

Il prossimo numero di

esce il 7 aprile 2020