Nobis N° 32 Maggio-Agosto 2014

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il periodico per la famiglia

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RedazioneVia Pietro Galatino, 5 - 73100 Lecce Info: 345.9748776, fax: 0832.359458

EditoreAss. Culturale Quid

Direttore EditorialeValeria Coi

Hanno collaboratoSaveria Montinaro, Anna Montinaro, Clelia Barbarito,Claudia Melissa Barbarito,Marisa Lupia, Valeria Mingolla,Irenè Mantichecchia, Cecilia Leo.

GraficaPiero Sessa

StampaGioffreda Studio

Iscritto al n. 1010 Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 22/12/08. La redazione non risponde del contenuto degli articoli e delle inserzioni e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti e per le inserzioni trasmesse da terzi, essendo responsabili essi stessi del contenuto dei propri articoli e inserzioni. Si riserva inoltre di rifiutare insin-dacabilmente qualsiasi testo, qualsiasi foto e qualsiasi inserzione. L’ invio di qualsiasi tipo di materiale ne implica l’ autorizzazione alla pubblicazione. Foto e scritti, anche se non pubbli-cati, non si restituiscono. La collaborazione sotto qualsiasi forma è gratuita I dati personali inviatici saranno utilizzati per esclusivo uso archivio e resteranno riservati come previsto dalla legge 675/96. I diritti di proprietà letteraria e artistica sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione.

editoriale

Info Pubblicità Tel: 327.1213520 e-mail: [email protected]

Maggio - Agosto anno VI - numero 32

in questo numero:

attualità

ricette

cultura-arte

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editoriale

Circondata da una cornice festaiola e piena di turisti, mi lascio coinvolgere, ancora una volta, dallo stupore di chi vede il nostro Salento per le prime volte: viaggiatori che camminano spesso con lo sguardo rivolto in su, tutti presi ad ammirare i meravigliosi balconi di Lecce e tutto lo splendore del nostro Barocco. Noi di QUID che ci sentiamo tanto fortunati di poterne respirare l’atmosfera quotidianamente, riapriamo la nostra stagione pensando a come esaltare questo fantastico caleidoscopio in cui arte, colori, e sensazioni s’intrecciano.Apriremo il mese di settembre con una mostra di pittura e fotografia, un’esposizione di oggetti creati con cose di uso quotidiano e tanta fantasia, nonché laboratori che in modo semplice insegneranno tecniche di manualità. Altro appuntamento imperdibile sarà la conferenza tenuta dalla Dott.ssa Irené Mantichecchia, consulente di immagine professionista, incentrata su stile ed immagine.Già oggi tra le pagine di questo numero troverete un assaggio della mostra e vi invitiamo a visitare il nostro sito www.salentoquid.it, dove sono disponibili tutte le date, gli aggiornamenti e il calendario di eventi e corsi , inclusi quelli di fitness.

L’estate è meravigliosa ma anche l’ autunno riserva meravigliose sorprese!!!Buona vita a tutti,

Saveria.

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attualità

“I nipoti di quelli che sono sbarcati a Lampedusa diventeranno i nostri presidenti. E saranno orgogliosi dei loro nonni”. Così lo scrittore Erri De Luca ha presentato a Roma “Solo Andata,” videoclip musicale del Canzoniere Grecanico Salentino, nato da un’idea della giornalista leccese Gabriella Della Monaca, che affronta il dramma dell’immigrazione. Girato a spiaggiabella, in provincia di Lecce, il video ha la regia di Alessandro Gassman e lo scrittore napoletano ne ha curato il

testo. Protagonisti alcuni immigrati che approdano sulla costa salentina. Una di loro rischia la vita e viene salvata da un pescatore, l’attore Manrico Gammarota, che nel finale a sorpresa ritrova in lei la madre, emigrata a suo tempo. “E’ una storia – ha detto Gassmann - che ci ricorda chi eravamo e perché dobbiamo essere in grado di accogliere gli immigrati in maniera civile e umana”.

“Uno di noi, a nome di tutti, ha detto non vi sbarazzerete di me. Va bene, muoio. Ma in tre giorni resuscito e ritorno”, con

“Solo andata” nel salentoil progetto di De Luca e Gassmann per i migranti

queste parole si chiude il brano “Solo andata”, potente messaggio in musica che racconta il dramma dei migranti che ogni giorno attraversano il Mediterraneo e muoiono.

Alla presentazione del video è intervenuto anche Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia: “Non mi commuovevo così tanto da quando Peter Gabriel e Sting cantarono per Amnesty denunciando la tragedia dei desaparecidos - ha detto - Anche i migranti che muoiono nel Mediterraneo sono delle vittime senza nome, condannate all’oblio”.

“Solo Andata” è prodotto ‘OhPen Italia’, finanziato da Apulia Film Commission sostenuto da Amnesty International, con il patrocinio dell’assessorato alle politiche giovanili della Regione Puglia. Il videoclip, ideato da Gabriella Della Monaca, rientra nei progetti scelti dal comune di Lecce per la candidatura della città a capitale della Cultura 2019. Il

“Li lasciamo annegare per negare”

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ritmo della pizzica si fonde con il testo universale di Erri De Luca per lanciare un forte messaggio di integrazione e dialogo tra i popoli che parte da Lecce, capitale delle culture del mondo.

Il video ha fatto il giro del mondo e ha raccolto numerosi apprezzamenti. Una provocazione davanti all’aumento degli sbarchi in Italia che ormai registra l’allarme di Frontex.

DATI UFFICIALI IMBARCAZIONI IMMIGRATI NEL MEDIATERRANEO NEL

2014

L’aumento dei controlli sulle imbarcazioni cariche di immigrati clandestini dirette verso le coste mediterranee dell’Europa, infatti, ha portato a registrare una crescita enorme dei numeri di quelli che si sono diretti verso le coste del Mediterraneo centrale, ovvero Italia e Malta. “Nei primi 4 mesi del 2014 c’è stato un aumento del 823% di arrivi di migranti verso l’Italia rispetto allo stesso periodo del 2013” lo ha dichiarato il vice direttore di Frontex Gil Arias Fernandez presentando i dati dell’agenzia. Da gennaio ad aprile 2014 si sono registrati 25650 arrivi in Sicilia e 660 in Puglia e Calabria. Numeri record per i flussi di migranti diretti alle coste sud dell’Europa nei primi mesi del 2014: secondo le rilevazioni di Frontex, da gennaio ad aprile sono stati localizzati circa 42.000 migranti, il triplo rispetto ai 12.400 dello stesso periodo del 2013.

Di questi, oltre la metà erano diretti in Italia, con un fortissimo aumento rispetto all’anno precedente.

Questi i dati ufficiali resi noti da Frontex, Accanto ai quali si registrano le innumerevoli morti di uomini, donne e bambini, che hanno perso la vita dentro quel mare che doveva dar loro la speranza.

Di seguito il testo del brano del video clip scritto da Erri De Luca

Siamo gli innumerevoli raddoppia ogni casella di scacchiera lastrichiamo di corpi il vostro mare per camminarci sopra. Non potete contarci: se contati aumentiamo, figli dell’orizzonte che ci rovescia a sacco

Nessuna polizia può farci prepotenza più di quanto già siamo stati offesi faremo i servi, i figli che non fate le nostre vite i vostri libri di avventura

attualità

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attualità

Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino l’odore che perdeste l’uguaglianza che avete sottomesso

Da qualunque distanza arriveremo a milioni di passi noi siamo i piedi e vi reggiamo il peso spaliamo neve, pettiniamo prati

Battiamo tappeti raccogliamo i pomodori e l’insulto noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo

Noi siamo il rosso e il nero della terra un oltremare di sandali sfondati il polline e la polvere nel vento di stasera

Uno di noi, a nome di tutti, ha detto “non vi sbarazzerete di me va bene, muoio, ma in tre giorni risuscito e ritorno”

In braccio al mediterraneo migratori di Africa e di oriente affondano nel cavo delle onde. il pacco dei semi portati da casa si sparge tra le alghe e i capelli La terraferma Italia è terrachiusa.

Li lasciamo annegare per negare.

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Sopra...Tutto: LA FRISAricette

Nutriente, genuina, colorata e altamente digeribile: è la frisa salentina, che si prepara velocemente e costituisce il piatto estivo per eccellenza. La frisa, fatta di pane biscottato, cioè cotto per due volte e per questo disidratato, si può condire a piacimento con qualsiasi ingrediente salato, basterà bagnare la frisa in acqua per qualche secondo per ottenere una base croccante o morbida e friabile e la si potrà condire con gli ingredienti preferiti.

Questo particolare pane biscottato dalla forma circolare come un tarallo avrebbe origine già al tempo delle Crociate, quando i soldati portavano con se nel loro viaggio per mare queste pratiche e

leggere forme di pane che si potevano bagnare in acqua per essere mangiate.

La preparazione della tavola per la frisa è un piccolo piacevole cerimoniale. La tradizione richiede per la preparazione uno “sponzafrisa” (una scodella per metà chiusa da una base forata, dove far bagnare e scolare la frisa, ma anche una qualsiasi coppetta piena d’acqua va bene), alcuni pomodori, un pizzico di sale ed olio.

Di grano duro o di orzo, la frisa è altamente digeribile, ricca di amido e proteine vegetali, poverissima di grassi.

Le frise possono essere condite in tutti

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Sopra...Tutto: LA FRISAricette

i modi e con tutti gli ingredienti fatti di formaggi, ortaggi (crudi o cotti), salumi e alimenti preparati sott’olio o sott’aceto. La base resta sempre quella della frisa (di grano o di orzo), con pomodori, olio extravergine d’oliva e sale.

Di seguito alcune ricette per gustare la frisa salentina:

FRISA 1: MORDI E FUGGI Ingredienti: frisa, formaggio fresco, cipolla rossa, peperone verde piccante, olio extravergine d’oliva e sale.

FRISA 2: ESSENZIALEIngredienti: frisa, pomodori, rucola, scaglie di grana, olio extravergine d’oliva e sale.

FRISA 3: DELICATAIngredienti: frisa, pomodorini, stracchino, prezzemolo o rucola (ottima anche aggiungendo una manciata di olive verdi), olio extravergine d’oliva e sale.

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150 gr. di...Stile150 gr. di...Stile

Salve a tutti,inizio questa mia avventura in Nobis presentandomi a voi per la prima volta. Mi chiamo Irenè Matichecchia e sono una Consulente di Immagine Professionista.Il mio percorso professionale ha inizio subito dopo la Laurea in Chimica e tecnologie farma-ceutiche, quando un’azienda operante nel settore della medicina estetica mi porta in contatto con realtà che non avevo avuto modo di approfondire in ambito accademico.Per alcuni anni, quindi, mi sono occupata di informazione e comunicazione in ambito medico estetico, dermo-cosmetico e farmaceutico. La curiosità e la sensibilità nei confronti di alcuni aspetti del mio lavoro, che percepivo essere molto delicate, mi ha portato successivamente a pormi delle domande e ad approfondire alcuni aspetti della mia professione, caratterizzando-ne il profilo e indirizzandomi verso quella che è la mia attuale attività lavorativa.Così ho intrapreso attraverso master e corsi formativi, tenuti dai migliori professionisti del set-tore, il mio percorso di formazione nella consulenza di immagine, che continuo ancora negli anni, per accrescere ulteriormente le mie competenze e per offrire ai miei clienti un servizio altamente professionale.A questo punto credo che molti si stiano chiedendo in che cosa consista il mio lavoro.Erroneamente si pensa che il Consulente di Immagine sia una persona che opera esclusiva-mente nel campo della moda, che sia un semplice consigliere di bellezza. Questa purtroppo è l’etichetta che ci è stata assegnata a causa di persone che operano come consulenti di imma-gine senza alcuna formazione, senza conoscere assolutamente il significato della professione, di quello che fanno. Nella realtà il lavoro di consulenza di immagine consiste in qualcosa di più complesso e profondo. E’ un lavoro nel quale è impossibile improvvisarsi.Attraverso specifiche tecniche il consulente di immagine professionista ha come obiettivo quello di analizzare tutte quelle che sono le caratteristiche appartenenti ad una persona. L’a-nalisi verrà effettuata sia dal punto di vista estetico, che rappresenta la dimensione legata al modo in cui gli altri percepiscono la nostra immagine, sia dal punto di vista emotivo/interiore, andando a “sintonizzare” tra loro queste due componenti per creare un immagine che sia coerente e armonica con il proprio modo di essere. Questo processo, estremamente complesso, ha come risultato quello di imparare a conoscere,riconoscere e mettere in evidenza tutti quelli aspetti in grado di potenziare la no-stra bellezza autentica, quella che è in grado di renderci unici e liberi da qualsiasi condiziona-mento. Da adesso e per i prossimi numeri, vedremo insieme come sia possibile riuscire a valorizzarci con dei piccoli accorgimenti e consigli di stile. Siete curiosi?

IM

Irenè Mantichecchia(consulente d’immagine)

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Una delle domande che mi viene posta di frequente è : “Ma è vero che le righe ci fanno sembrare più grasse?” . Ed ogni volta è bellissimo poter vedere l’espressione meravigliata della cliente quando le rispondo : “Assolutamente no!”.

Questo perché quando si parla di Righe fondamentalmente parliamo di linee, quindi si entra in un mondo che prevede infinite possibilità di applicazione. Gli indumenti a righe rimangono sempre attuali ed in qualsiasi colore siano conferiscono un effetto sempre gradevole , talvolta anche molto elegante a seconda dello stile.

Le righe possono diventare le nostre migliori alleate, infatti è risaputo che indossare un abito a righe orizzontali non è una buona idea se si ha una figura robusta ed un seno importante, perché tendono ad aumentare i volumi, quindi a farci sembrare in sovrappeso. Al contrario le righe verticali, specie se bianche e nere, slanciano la silhouette, la snelliscono quindi ci aiutano se vogliamo nascondere certe “forme” e migliorare la nostra presenza.

Fin qui, starete pensando, niente di nuovo. È vero. Le righe però hanno delle regole precise da rispettare se si vuole valorizzare al meglio la propria figura.

Cominciamo con le righe verticali, queste suddividono in lungo il nostro corpo, ma attenzione il loro ‘potere snellente’ è valido solo se queste sono vicine tra loro, al contrario, se lontane, abbassano ed allargano la figura.

Le Righe...Queste sconosciute.150 gr. di...Stile

Righe Larghe Righe Strette

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Per quanto riguarda le Righe Orizzontali invece, queste dividono la nostra silhouette allargandone i volumi. L’effetto può essere utilizzato in positivo per enfatizzare alcune parti del corpo come spalle e fianchi troppo stretti. Tuttavia una serie di righe orizzon-tali vicine tra loro creeranno proprio l’effetto opposto! Se avete un fisico minuto o procace è opportuno usare vestiti con righe strette, se invece siete alte e magre pote-te optare per quelle larghe,che però conferiscono più uno stile casual chic,soprattutto se si parla di abiti larghi o a sacco. È assolutamente permesso usare riga su riga, a patto che si tratti degli stessi colori che diano una certa continuità tra parte superiore e parte inferiore e molti tra i più grandi brand della moda non perdono occasione di mettere in risalto l’effetto dei vestiti a righe , ma ricordate sempre di preservare il vostro gusto personale senza farvi influenzare dalle mode del momento. Dunque divertitevi pure a sfoggiare le vostre linee ma fatelo con consapevolezza ,lo stile è soprattutto sinonimo di intelligenza.

Le Righe...Queste sconosciute.150 gr. di...Stile

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