Nobis Dicembre

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il periodico per la famiglia

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Il periodico per la famiglia.

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il periodico per la famiglia

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RedazioneVia Pietro Galatino, 5 - 73100 Lecce Info: 345.9748776, fax: 0832.359458

EditoreAss. Culturale Quid

Direttore EditorialeValeria Coi

Hanno collaboratoSaveria Montinaro, Anna Montinaro, Clelia Barbarito,Claudia Melissa Barbarito,Marisa Lupia, Cristina Gemmino,Valeria Mingolla, Fiorella MartinaIrenè Mantichecchia, Patrich De Giorgi,Barbara Natalizio.

GraficaPiero Sessa

StampaGioffreda Studio

Iscritto al n. 1010 Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 22/12/08. La redazione non risponde del contenuto degli articoli e delle inserzioni e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti e per le inserzioni trasmesse da terzi, essendo responsabili essi stessi del contenuto dei propri articoli e inserzioni. Si riserva inoltre di rifiutare insin-dacabilmente qualsiasi testo, qualsiasi foto e qualsiasi inserzione. L’ invio di qualsiasi tipo di materiale ne implica l’ autorizzazione alla pubblicazione. Foto e scritti, anche se non pubbli-cati, non si restituiscono. La collaborazione sotto qualsiasi forma è gratuita I dati personali inviatici saranno utilizzati per esclusivo uso archivio e resteranno riservati come previsto dalla legge 675/96. I diritti di proprietà letteraria e artistica sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione.

editoriale

Info Pubblicità Tel: 345.9748776 e-mail: [email protected]

Settembre - Dicembre anno VI - numero 33

in questo numero:

attualità

salute

ricette

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editoriale

Abbiamo provato a raccontare un evento, abbiamo provato a raccontare un libro, abbiamo provato a raccontare un avvenimento e abbiamo pensato, senza presunzione alcuna, di ragguagliarvi su come per certi versi cambia il mondo, con le nuove leggi, per esempio, da quella sui figli naturali oggi “legittimati” a quello attualissimo del “divorzio breve”, che fa parte di questo numero. Abbiamo provato a raccontarvi di un look, a scoprire il vostro, unico insostituibile come voi; abbiamo pensato che alcune salutari ricette potessero interessarvi, così tanto per farvi venire un’idea nuova per la vostra famiglia o i vostri bambini. Abbiamo pensato a grandi e piccini e, proprio in questo ultimo numero del 2014, parliamo anche dell’alimentazione dei più piccoli e della sua importanza. Abbiamo provato, anche quest’anno, a lasciarvi qualcosa di vostro attraverso il nostro lavoro. Noi siamo solo strumenti tramite i quali voi potete conoscere qualcosa che si può raccontare con le righe e, a volte, tra le righe, come quando vi abbiamo presentato il cortometraggio di Gassman, girato sulle coste del Salento, che raccontava la tragedia degli emigranti. Il nostro lavoro è solo questo e siamo felici di poterlo fare per voi, in ogni nuovo numero, con la stessa energia, lo stesso entusiasmo e la stessa passione di sempre e questo grazie alla responsabilità di cui voi ci investite e alla fiducia che ogni giorno ci dimostrate. Per cui grazie, cari lettori, noi vi auguriamo il meglio per il nuovo anno e, naturalmente, vi auguriamo di passarlo anche con noi.

La Redazione.

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Con l’entrata in vigore della Legge 162 del 2014 (di conversione del D.L. 132/2014), cambiano le norme su separazioni consensuali, richieste congiunte di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio o di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio.

1) I coniugi potranno rivolgersi direttamente all’Ufficiale di Stato Civile e formalizzare l’accordo. Si potrà utilizzare tale procedura solo in assenza di figli minori, di figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave ai sensi dell’a legge 104/1992, ovvero di figli economicamente non autosufficienti e purché l’intesa non contenga patti di trasferimento patrimoniale. Nei soli casi di separazione personale, ovvero di cessazione degli effetti civili del matrimonio o di scioglimento dello stesso secondo condizioni concordate, al fine di promuovere una maggiore riflessione sulle decisioni in questione, è previsto un doppio passaggio innanzi al Sindaco, in qualità di Ufficiale di Stato Civile, a distanza di 30 giorni. La mancata comparizione sarà considerata come mancata conferma dell’accordo.L’assistenza di un avvocato, quindi di un professionista esperto e qualificato a supporto, è rimessa alla volontà delle parti.

2) “Negoziazione assistita da un avvocato”.I coniugi, sempre nei casi e con le limitazioni indicate nel primo punto, potranno rivolgersi direttamente ai propri avvocati per raggiungere una soluzione consensuale, sempre che ricorrano i presupposti richiesti dalla

legge. L’accordo raggiunto, sottoscritto da entrambi e dai relativi difensori dovrà essere trasmesso, a cura dell’Avvocato, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente il quale, in assenza di “irregolarita”, comunicherà agli avvocati il nullaosta per gli adempimenti successivi. Diversa procedura, invece, in presenza di figli minori, di figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave ovvero economicamente non autosufficienti: in tali casi l’accordo raggiunto dovrà essere trasmesso, sempre entro 10 giorni, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente, il quale: a) Autorizzerà l’accordo in presenza di condizioni in armonia con l’interesse dei figli.b) In caso contrario, trasmetterà detto accordo al Presidente del Tribunale per la fissazione della comparizione delle parti.

Sarà più facile dirsi addioEcco le novità sulla cessazione degli effetti civili del matrimonio legge 162/2014

attualitàFiorella Martina

(Avvocato)

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Ciao a tutti, inizio la mia avventura in No-bis presentandomi ufficialmente a voi per la prima volta, sono la dott.ssa Barbara Natalizio, Biologa Nutrizionista di Squinza-no (LE). Sin da piccola ho amato le scien-ze, gli esperimenti, la natura, gli animali e...gli alimenti, anche se devo ammette-re che fino ad una certa età non ho avu-to un ottimo rapporto con il cibo, alcuni periodi mangiamo poco, altri mangiavo veramente male, così ho deciso di appro-fondire le Scienze e soprattutto quelle dell‘Alimentazione.

Dopo essermi laureata in Scienze Biologi-che e abilitata alla professione di Biologa e iscritta all’ONB (Ordine Nazionale dei Biologi), mi sono perfezionata prima in Biologia della Nutrizione e poi in Sicurezza Alimentare.

Trascorsa una lunga esperienza nel mondo farmaceutico, ora mi occupo di Consulen-za Nutrizionale ed Educazione Alimentare in condizioni fisiologiche e patologiche ac-certate utilizzando la Dieta Mediterranea.

Ho svolto un tirocinio presso la sede AIDAP di Lecce (Associazione Italiana Di-sturbi dell’Alimentazione e del Peso) sui disturbi alimentari e presso diverse clini-che del gruppo GVM sulla gestione di pia-ni alimentari per diverse patologie, appro-fondendo quelle immunopatiche (glutine, lattosio e nichel).

Sono socia di A.Bi.Sa. (Associazione Bio-

logi Nutrizionisti Salentini), sono un refe-rente per la Puglia del Sibion (Sindacato Biologi Nutrizionisti) e un professionista sostenitore AIDAP.

Con grande dedizione seguo i bambini in sovrappeso e le loro famiglie, anche se non sono una mamma, e soprattutto per questo motivo, ho aderito al Progetto Pic-colo Principe, progetto che nasce per ri-unire tutti quegli specialisti della Medicina Classica e Complementare che mettono a disposizione le proprie capacità per quei bambini che hanno bisogno di essere cu-rati mentre le loro famiglie non hanno le possibilità economiche per farlo.

ll principio che mi guida nella formulazio-ne di un piano alimentare corretto nasce da una fondamentale considerazione: la naturale diversità fisica e psicologica di ognuno di noi deve essere coniugata con le fisiologiche variazioni del comporta-mento alimentare nell’arco della vita, che sono, a loro volta, influenzate da diversi stati d’animo, abitudini lavorative, sociali e familiari.

Risposte diverse per persone diverse, nel-le diverse stagioni della vita!

Un percorso alimentare personale, scien-tifico e psicologico insieme, è ciò che pro-pongo ai miei pazienti.

Quindi “Nutrire Salute Alimentando il no-stro Benessere, sia fisico che psicologico!”

Nutrisalute...Alimenta il tuo Benessere

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Da libero professionista ritengo sia utile ed indispensabile tutelare e diffondere la figura del Biologo Nutrizionista, salvaguar-dare la Dieta Mediterranea, “quella vera” e prevenire i disturbi del comportamento alimentare tra le nuove generazioni, pur-troppo quotidianamente bombardate dal-la diet idustry.

...Insegnamo ai nostri figliad alimentare la salute

BimbInLab

Cos‘è BimbInLab?

E‘ un progetto, un bel progetto, che come tante cose belle, nasce per caso!Un giorno incontrandomi virtualmente su Facebook con una giovane collega del mio paese, la dott.ssa Roberta Ostuni, e avendo uno scambio di opinioni sul nostro lavoro, sulle problematiche che ogni professionista e ogni famiglia oggigiorno si trova ad affrontare, ci rendiamo conto che, nonostante i nostri 7 anni di differenza d‘età, viaggiamo sulla stessa lunghezza d‘onda e che, come ho sempre pensato, il successo risiede proprio nella collaborazione!Allora decidiamo di incontrarci realmente per creare qualcosa insieme.Tra una tazzina di caffè ed un ginseng, tra un‘idea e un‘altra, decido di proporle ciò che da tempo stavo elaborando!Entrambe abbiamo una grande passione per ciò che abbiamo studiato e che

quotidianamente mettiamo in atto con il nostro lavoro, entrambe amiamo i bambini ed entrambe abbiamo consapevolezza di quanto sia importante l‘apprendimento nell‘infanzia, nella splendida „età dei perchè“.Siamo dell‘idea che l’insegnamento dei corretti principi alimentari, ambientali e scientifici deve essere continuo e graduale e deve cominciare quando i bambini sono ancora piccoli ma già in grado di capire quali sono le conseguenze degli atti che compiono.Ci incontriamo per un paio di mesi: la location è la mia cucina, colorata, luminosa, ottimo stimolo per la creatività!Pensiamo che nel corso del 2015 si terrà

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in Italia un importantissimo avvenimento, l’Expo Milano 2015 che tratterà un tema decisivo per il nostro futuro „Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita“ e allora quale migliore momento per iniziare la nostra attività educativa se non questo?Cerchiamo di pianificare tutto al meglio, definiamo obiettivi, finalità, materiali, metodi e finalmente diamo un nome alla nostra creatura BimbInLab.Con l’aiuto di un bravo grafico, Gianluigi Marabotti che gratuitamente ha messo a nostra disposizione la sua competenza e bravura, abbiamo creato un logo che riassume con un semplice disegno stilizzato il nostro progetto.Ma vediamo di cosa si tratta.BimbInLab consiste in una serie di laboratori ludici-didattici-sensoriali su Alimentazione (L‘ALLEGRO GNAM GNAM), Ambiente (AMICO AMBIENTE E IL CESTINO MAGICO), Scienze, Fisica e Chimica (PROVANDO E RIPROVANDO) e che stiamo proponendo a ludoteche e strutture socio ricreative ubitate nel nostro bellissimo Salento.Il nostro primo obiettivo, essendo delle

NUTRIZIONISTE, è quello di educare e proteggere il bambino dalla cattiva alimentazione, mettendo in campo una serie di azioni per promuovere la sua crescita armoniosa sotto il profilo psicofisico e umano.In questo senso, l‘alimentazione è fondamentale, sia perché il problema della malnutrizione per eccesso e per difetto si sta rivelando un‘emergenza sanitaria a livello europeo, sia perché implica molteplici aspetti della crescita.I bambini hanno qualcosa di magico e incredibilmente potente che noi vogliamo coltivare per indurli con l’amore, la creatività e la fantasia a seguirci nel percorso affascinante dell’educazione nutrizionale.

Vogliamo insegnare loro a distinguere se hanno davvero fame o sono solo nervosi, ad apprezzare i sapori delle cose buone e a gustare i cibi che li fanno crescere forti e sani e soprattutto a diventare adulti che sanno cosa significa mangiare nel modo giusto e consapevole.

Il nostro secondo obiettivo, essendo

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prima di tutto delle BIOLOGHE, è quello di stimolare i bambini all‘amore e al rispetto per l‘ambiente in cui vivono, cercando di farli diventare, in maniera divertente e creativa, i futuri adulti eco-consapevoli.

Il terzo obiettivo, ma non meno importante, è quello di creare interesse nei bambini per le scienze, la fisica, la chimica e stimolare il loro ingegno, nell’ottica di un corretto approccio al pensiero scientifico!

Nei nostri incontri utilizziamo cio‘ che la natura ci fornisce, dal cibo, all‘acqua, alle piante, alla terra; materiali poveri e sempre reperibili, rispettando la stagionalità.Usiamo carta e colori per creare insieme dei giochi, ma usiamo anche il pc per illustrare diapositive colorate e schede didattiche che i bambini conservano o portano a casa.

Utilizziamo manuali di favole per creare delle „favole in CUCINA!“

Il linguaggio per comunicare con i bambini è adeguato all‘età e fa sentire ogni bambino protagonista della sua storia, e del suo essere nel mondo il piccolo adulto di domani.

Infatti, solo sotto forma di gioco si può invogliare i bambini a farsi domande sul cibo che li circonda e sui suoi nutrienti e a guidarli alla scoperta consapevole dei vari gusti e di una alimentazione “GIUSTA E SANA”, sviluppando la loro naturale curiosità!

Il nostro punto di partenza è l‘esperienza diretta del bambino: IL FARE PER SCOPRIRE!

Tutto è studiato nel rispetto del loro essere bambini e dei loro tempi, tutto grazie al colore e alla creatività della comunicazione basata, ovviamente, sul rigore scientifico dettato dalle scienze.

Il nostro target principale sono i bambini dai 3 ai 10 anni con cui abbiamo un incontro settimanale di 60-75 minuti, ma cerchiamo anche di coinvolgere genitori e nonni con un incontro iniziale per illustrare il progetto (Open Day) ed incontri occasionali per coinvolgere i familiari sia in una corretta gestione dell‘alimentazione quotidiana, per il benessere del loro bambino e di tutta la famiglia e per sensibilizzarli sul tema dei DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), sia per far capire loro quanto determinati gesti possano avere un grande impatto ambientale per il futuro di tutti: i bambini imparano presto ma soprattutto seguono l’esempio dei genitori!Prima di salutarvi vorrei ringraziare le tre strutture che ad oggi hanno aderito all’iniziativa, hanno capito la validità del progetto e hanno creduto in noi, la ludoteca Hakuna Matata di Torchiarolo (Br), il centro socio educativo diurno per i minori e per la famiglia Pinguli Pinguli di Arnesano (Le) e la ludoteca Favolando di Squinzano (Le), le famiglie che ci affidano i loro bambini e tutti i nostri piccoli che con curiosità e sfida hanno deciso di intraprendere questo simpatico viaggio tra cibo, salute, ambiente e scienza in tutte le sue sfaccettature.Concludo dicendo che in questi mesi di elaborazione e attivazione del progetto

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abbiamo avuto diverse porte in faccia da parte di educatori, a volte anche completo disinteresse da parte dei genitori, nonostante i dati allarmanti sull’obesità infantile in Italia ma soprattutto in Puglia.Noi continueremo nel nostro intento, con la voglia di fare e l’entusiasmo che sempre ci contraddistinguono: il cammino e‘ lungo e tortuoso, ma tutti insieme si puo‘ fare!Evitiamo che questa sia la prima generazione di bambini ad avere una aspettativa di vita più corta dei propri genitori!Siete pronti per questa nuova esperienza?Noi si...e voi?

Dott.ssa Barbara Natalizio Biologa Nutrizionista

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Il momento della merenda:idee golose e genuine

Piatti sani e gustosi, calibrati sui bisogni nutrizionali dei bambini, ma irresistibili per tutta la famiglia. Il momento della merenda per i più piccoli è quello più goloso, ma spesso la golosità non va a braccetto con genuinità, invece coniugarle è possibile!Eccovi di seguito alcune facili e veloci ricette per preparare prelibatezze per il break della merenda, spesso sostituite a dolcetti e merendine tutt’altro che salutari.

Di seguito alcune sfiziose e nutrienti ricette per le merende dei piccoli, ma anche dei grandi.

CIAMBELLONE ALL’ACQUA

Ricetta originale e light per rimanere in linea senza rinunciare al gusto. L’assenza di latte e burro, rende questo dolce adatto a tutti coloro che soffrono di intolleranze alimentari al latte e ai suoi derivati. Questo dolce, semplice da preparare e goloso da mangiare, è una torta perfetta da realizzare per la colazione o per accompagnare una tazza di thé caldo. Grazie alla presenza del cacao, soddisfa tutti i golosi.

Ingredienti:

3 uova

240 gr di zucchero

130 ml di acqua

1 bustina di vanillina

1 bustina di lievito

250 gr di farina

1 cucchiaio di cacao

120 ml olio di semi di mais

Preparazione

1. In una ciotola molto campiente, montate le uova con lo zucchero. Vi suggeriamo di aiutarvi con uno sbattitore elettrico fino a quando non otterrete un composto spumoso.

2. Incorporate l’olio, l’acqua, la vanillina, la farina e il lievito; mescoltate tutto dal basso verso l’alto per unire bene gli ingredienti. Se di vostro gradimento, è possibile aggiungere anche l’uvetta messa in ammollo in acqua tiepida e poi passata nella farina.

3. Imburrate e infarinate uno stampo per ciambelle, iniziate quindi a versare metà del composto. Unite il rimanente impasto con il cacao, mescolate per unire il tutto e versatelo sopra quello precedente. Fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti circa. Terminata la cottura, spolverate con dello zucchero a velo e servite in tavola!

FRITTELLE DI MELE

Sono una golosità per tutti, soprattutto per i bambini. Con la ricetta delle frittelle di mela portiamo in tavola uno stuzzicante dessert a base di buona frutta, inoltre il vantaggio di questa preparazione è che

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le frittelle di mele si preparano davvero velocemente. Tradizionalmente, in Trentino, le frittelle di mela non sono utilizzate solo come dessert o merenda dolce, ma anche come accompagnamento a secondi piatti di carne, specialmente di maiale. Il passaggio importante per avere delle frittelle perfette è sicuramente preparare ottimamente la pastella.

Ingredienti:

(dosi per 6 persone)

3 mele renette

1 limone (il succo)

1 pizzico di cannella

120 grammi di zucchero

Abbondante olio di arachidi per friggere

Zucchero a velo q.b.

200 grammi di farina

100 ml di latte

2 uova

aroma di rum o di vaniglia

Preparazione

1. Preparare la pastella per le frittelle: in una ciotola sbattere i tuorli d’uovo insieme al latte, un pizzico di sale, la vanillina e la farina setacciata. Lasciare poi riposare il composto ben amalgamato per 30 minuti in frigo.

2. Trascorso questo tempo montare a neve ferma gli albumi avanzati, mescolandoli a 20 grammi di zucchero, poi unirli alla pastella con l’aiuto di un cucchiaio di legno, effettuando dei movimenti dal basso verso l’alto.

3. Sbucciare le mele renette, togliere il torsolo e tagliarle a rondelle di circa 1 cm di spessore, formando delle ciambelle e disponendole in un piatto.

4. Versare sulle mele il succo di limone, cospargerle con la cannella e passarle nello zucchero. Prendere la pastella e mescolarla per renderla nuovamente omogenea.

5. Fare scaldare l’olio in un tegame capiente, passare le fettine di mela nella pastella, poi adagiarle nell’olio caldo a 180 gradi e farle dorare su entrambi i lati, avendo cura di rigirarle con una ramina forata.

6. Togliere le frittelle di mele dall’olio e disporle su carta assorbente da cucina per far scolare l’eccesso d’olio.

7. Cospargere con dello zucchero a velo e servire le frittelle ancora calde (anche se pure fredde sono buone).

FETTA AL LATTE

Fetta al latte è un dolce che ricorda in tutto e per tutto la nota merenda che si trova nel banco frigo e che piace non solo ai bambini,

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ma a tutta la famiglia. La ricetta si prepara in casa con ingredienti genuini e semplici e voi sarete in grado di stupire i vostri bambini, o deliziare i vostri amici, offrendo uno snack fuori pasto o un dessert fragrante a fine pasto.

Ingredienti:

(dosi per 6/8 persone)

3 uova grandi

80 grammi di burro fuso

15 grammi di cacao amaro

160 grammi di zucchero

140 grammi di farina 00

1 bustina di vanillina

500 grammi di panna

100 grammi di latte scremato in polvere

100 grammi di zucchero a velo

25 grammi di miele

Preparazione

1. In una terrina sbattere le uova insieme a 160 grammi di zucchero, quando il composto sarà giallino e cremoso unire il burro fuso, intervallato dal cacao setacciato insieme alla farina. Mescolare bene per incorporare gli ingredienti con movimenti lenti per non smontare il composto.

2. Infornare nel forno caldo a 180 gradi

per 7/8 minuti, dopo aver steso questo composto nella teglia del forno ricoperta dall’apposita carta, livellando la superficie.

3. Fare raffreddare completamente la pasta biscotto e nel frattempo preparare la crema per la farcitura: in un recipiente di acciaio precedentemente raffreddato (basterà lasciarlo nel freezer almeno un’ora) montare la panna insieme allo zucchero a velo e alla vanillina. A metà procedimento aggiungere il latte in polvere ed il miele.

4. Tagliare la pasta biscotto in due, inserire nel coppapasta rettangolare adeguato una fetta di pan biscotto, altrimenti rivestire con della pellicola una teglia in cui la fetta entri agevolmente (deve comunque toccarne le sponde).

5. Versare la crema sulla fetta e ricoprire con la seconda fetta di pan biscotto. Premere delicatamente per far compattare il dolce, nel caso di utilizzo del coppapasta, tagliare le porzioni, cercando di ricavare proprio l’esatta grandezza delle merende originali, avvolgere ciascuna porzione con fogli di alluminio, poi passare nel frigo e consumare entro 3 giorni.

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Ci son voluti quarant’an-ni prima che Massimo Gramellini si raccontas-se, ci raccontasse la sua storia. Fai bei sogni è il titolo del romanzo del giornalista e scrittore Gramellini, alla sua XIX edizione (marzo 2013), pubblicato dalla casa editrice Longanesi.

“[…] Comunicava soltanto per iscritto, ma quella mattina si rifiutava di rispondere alle domande che gli avevo scarabocchiato in stampatello sul margine del giornale.

DOV’È

LA

MAMMA? […]”.

In una sorta di carnet intimo e personale, il piccolo Massimo racconta il suo GRANDE dramma personale; le giornate trascorse a casa dei vicini, mentre continuava a chieder-si e a chiedere disperatamente dove fosse finita la sua mamma. Credeva di non esse-re più amato, ed è in questi termini che si esprime nel suo romanzo/diario intimo:

“Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infatuazioni a senso unico l’oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci ave-va dato soltanto nella nostra immaginazio-ne. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe brutalmente il flusso di un’energia condivisa. Chi è stato

libri

“Molto più importante di quello che sappiamo o non sappiamo è quello che non vogliamo sapere”

Fai bei sogni

abbandonato si considera assaggiato e spu-tato come una caramella cattiva.

Colpevole di qualcosa d’indefinito”.

Così si sentiva Massimo: rifiutato, abbando-nato, privato dell’amore più vero e genuino … quello della sua mamma.

Tra storie di aspiranti mamme, delusioni, bisogno di affetto, Massimo si rifugia sin da piccolo nella scrittura:

“Credo di avere imparato allora i rudimenti di quello che sarebbe diventato il mio me-stiere. Prendere note e riferire. Con una buona dose di partecipazione emotiva, ma consapevole che di ogni fatto esistono sem-pre almeno due versioni”.

Fai bei sogni è l’ultima frase pronunciata da ogni mamma italiana che accompagna il suo piccolo a letto; è il desiderio che, in sordina, esprime la mamma … ma qui, è anche una speranza lanciata affinché qualcuno possa ascoltare il sogno di un grande piccolo uomo che aspetta solo di essere amato:

“Perché avrei dovuto continuare a compor-tarmi bene, se tanto non c’era più nessuno a dirmi bravo?”.

CristinaGemmino

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L’arrivo della stagione fredda non può obbligarci a seppellire il nostro stile sotto un cappotto obsoleto o poco lusinghiero.

È importante pensare al cappotto «perfetto» perché è uno degli elementi invernali essenziali e più utilizzato nel nostro armadio.

Trovare il capospalla giusto per il nostro stile di vita, ma che allo stesso tempo esalti la nostra silhouette, è sempre un po› complicato.

Ecco qui una semplice guida per aiutarvi nella ricerca del vostro CAPPOTTO PERFET-TO.

I cappotti che ci slanciano rendendo più lineare e pulita la nostra immagine sono quelli che terminano almeno 1 cm al di sopra del ginocchio. In questo modo le nostre gambe avranno un aspetto più allungato.

Cappotti con una cintura da stringere in vita,ci aiuteranno nella creazione di curve e daranno alla nostra silhouette una forma a clessidra molto femminile.

Se siete preoccupate di essere un po› abbondanti sul décolleté prendete in considera-zione cappotti monopetto, mentre per nascondere dei fianchi pronunciati scegliamo un cappotto poco strutturato dalle linee semplici.

Quest›anno il focus é puntato sulla tradizione sartoriale maschile, in questa stagione molti designer e stilisti giocano con i cappotti a doppio petto, addolcito però da una silhouette oversize.

Questo stile è perfetto per le donne che lavorano in particolari contesti business e che quindi vogliono mantenere un look «rigoroso» ma molto elegante e raffinato, infatti può essere facilmente trasformato in un look inaspettato da sera se abbinato ad un abito da cocktail.

Un capospalla,spesso sottovalutato, indicato soprattutto se si hanno le spalle larghe, è la Mantella (o Cappa). Questo indumento è in grado di dare una svolta minimalista ad ogni outfit grazie alle sue linee pulite. Per un look da città possiamo abbinarlo ad una gonna in pelle oppure dei pantaloni skinny con degli stivali alti.

Il Montgomery/Duffle è il capo Easy -chic per eccellenza. Assolutamente indicato per i week-end se abbinato ad un maglione in cachemire, stivaletti con le fibbie e un paio

150 gr. di...StileGuida al Cappotto

150 gr. di...Stile

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Irenè Mantichecchia(consulente d’immagine)

di jeans comodi, oppure per uno stile più “tagliente” si può pensare di abbinarlo a dei leggings, stivaletto di ispirazione grunge ed una camicia a quadri oversize.

I cappotti molto avvitati sul punto vita di ispirazione fifties, sono sicuramente dei pezzi Ultra-Femminili, ed esaltano particolarmente la silhouette.

Per un look da giorno si può osare puntando su un modello avvitato in tonalità più accese come il rosso o il vermiglio, abbinati con una gonna a stampa e dolcevita ba-sic.

Per la sera, invece, definiremo ancora di più il punto vita con una cintura particolare (gioiello,metallica…),abbinando il tutto ad un abito semplice ma sofisticato, lungo al ginocchio, ed un paio di scarpe, T-Bar, con tacco medio/alto.

Ricordate però, in ogni momento, è fondamentale essere onesti con se stessi ,cioè comprendere ed essere consapevoli della propria fisicità. Questo ci aiuterà nella scelta delle forme ma anche dei colori, altro aspetto da non sottovalutare.

Infine non dimenticate che, anche se un buon cappotto è per sempre, possiamo ri-definirlo ogni volta che lo indossiamo utilizzando diversi accessori e scarpe.

Ed ora che lo shopping abbia inizio!

IM.

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