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Ambasciata d’Italia ad Amman GIORDANIA NEWS Periodico di informazione dell’Ambasciata d’Italia ad Amman NEWSLETTER n. 4– dicembre 2010 Politica: Elezioni della Camera dei Deputati del Regno Hashemita di Giordania In Primo Piano: Missione ad Amman di una Delegazione di ITALFERR e di imprenditori del settore ferroviario Cooperazione: Completato oltre l’80% dei lavori di ricostruzione delle unità abitative nei campi profughi di Al-Sukneh e Al-Talbieh. Economia: SIMEST co-finanzia il PROGETTO METWASTE in Giordania La Camera di Commercio Italo-Araba ad Amman Culturale: Fra Archeologia e Sviluppo: il PROGETTO CIUDAD La X Settimana della Lingua Italiana nel mondo Avvio della collaborazione tra il Dipartimento dell’Antichità giordano, l’Istituto Superiore per la Conservazione dei Beni Culturali italiano e il World Monuments Fund per il restauro del sito del Qusayr Amra Mostra di gioielli “ART TO WEAR” MISSIONE AD AMMAN DI UNA DELEGAZIONE DI ITALFERR E DI IMPRENDITORI DEL SETTORE FERROVIARIO ELEZIONI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI DEL REGNO HASHEMITA DI GIORDANIA

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Ambasciata d’Italia ad Amman

GIORDANIA NEWS Periodico di informazione dell’Ambasciata d’Italia ad Amman

NEWSLETTER n. 4– dicembre 2010

Politica: Elezioni della Camera dei Deputati del Regno Hashemita di Giordania

In Primo Piano:

Missione ad Amman di una Delegazione di ITALFERR e di imprenditori del settore ferroviario

Cooperazione: Completato oltre l’80% dei lavori di ricostruzione delle unità abitative nei campi profughi di Al-Sukneh e Al-Talbieh.

Economia: SIMEST co-finanzia il PROGETTO METWASTE in Giordania

La Camera di Commercio Italo-Araba ad Amman Culturale: Fra Archeologia e Sviluppo: il PROGETTO CIUDAD

La X Settimana della Lingua Italiana nel mondo

Avvio della collaborazione tra il Dipartimento dell’Antichità giordano, l’Istituto Superiore per la Conservazione dei Beni Culturali italiano e il World Monuments Fund per il restauro del sito del Qusayr Amra

Mostra di gioielli “ART TO WEAR”

MISSIONE AD AMMAN DI UNA DELEGAZIONE DI ITALFERR E DI IMPRENDITORI DEL SETTORE FERROVIARIO

ELEZIONI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI DEL REGNO HASHEMITA DI GIORDANIA

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SOMMARIO POLITICA P.3 L’Ambasciata partecipa al “Diplomatic

Watching” delle Elezioni in Giordania IN PRIMO PIANO P.4 Missione Italiana nel settore ferroviario ECONOMIA P.5 La prima operazione di finanziamento

SIMEST in Giordania — Progetto ME-TWASTE

La missione multisettoriale in Giordania della Camera di Commercio Italo-Araba

P.6 ITER-CUNSULT in Giordania per un progetto di formazione nel settore della sicurezza nucleare

P.7 ITALFERR si aggiudica un importante contratto per l’ARAB NETWORK

P.8 Missione di operatori esteri a EXPODEN-TAL 2010

Missione di operatori esteri alla SIA GUEST 2010

UE-Giordania: accordo da 13ME su ener-gia e sviluppo locale

Missione di operatori esteri alla fiera SICUREZZA 2010

Missione di operatori esteri alla SAIE 2010 IL CULTURALE P. 9-11 La X Settimana della Lingua Italiana nel

Mondo P. 12 Avvio della collaborazione tra il Diparti-

mento dell’Antichità giordano, l’Istituto Superiore per la Conservazione dei Beni Culturali italiano e il World Monuments Fund per il restauro del sito del Qusayr Amra

P. 13 Avvio del Progetto ‘Liaisons for Gro-wth’ (ENPI-CIUDAD) - Università di Fi-renze

P. 14 Mostra di gioielli della collezione Sartira-na Arte “ART TO WEAR”

P. 15 L’attività della Società Dante Alighieri nel 2010

LA COOPERAZIONE P.16 Inaugurato un centro di assistenza medica

a Zarqa ed un’unita’ mobile — Progetto UPP

P.17-20 Iniziativa d’Emergenza IEPPG II: sviluppi DIFESA P. 21 4 Nov.: Giorno dell’Unita’ Nazionale e

Giornata delle Forze Armate P. 22 Auguri di Buon Natale e Felice Anno

Nuovo

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Caro Lettore, sono davvero lieto di presentarLe il Numero 4 della Newsletter dell’Ambasciata d’Italia, che cade in coincidenza con le Festività Natalizie e segna il primo anniversario della nostra pubblicazione, cominciata proprio nel dicembre dello scorso anno con il Numero Zero. Per la Giordania e per l’Ambasciata d’Italia, il periodo che ha seguito la fine del Ramadan ha com-portato la ripresa delle attività a pieno regime. Il 9 novembre si sono tenute le elezioni politiche per il rinnovo della Camera dei Deputati, sciolta ormai da oltre un anno. Una scadenza importante per il “work in progress” della democrazia gior-dana, cui il personale diplomatico dell’Ambasciata ha partecipato in qualità di osservatore, e che ha rappresentato, fra luci ed ombre, uno snodo significativo per la scena politica del Regno Ha-shemita. Quindi, abbiamo continuato a lavorare sui seguiti della visita ad Amman del Vice Ministro per lo Sviluppo Economico, Adolfo Urso, lo scorso giugno: dopo la missione che ha gettato le basi per il prossimo accordo di cooperazione nucleare civile fra i nostri Paesi (v. Newsletter n.3), all’inizio di dicembre abbiamo ricevuto una folta delegazione di imprenditori nel settore dei trasporti ferro-viari (guidati dalla società di consulenza ed ingegneria ItalFerr). Grazie ad un approfondito incon-tro con il Ministro dei Trasporti Batayneh, i “businessmen” italiani hanno potuto avere un quadro dettagliato delle prossime iniziative nel Regno e presentare le proprie capacità operative, grazie alle quali essi sono leader del settore già in molti altri Paesi del Medio Oriente. Sempre nel settore commerciale, è importante segnalare che la SIMEST ha, per la prima volta nella storia, deciso di co— finanziare, con 6,7 milioni di euro, un importante progetto, qui in Giordania, nel settore am-bientale dello smaltimento dei rifiuti tossici, basato interamente su tecnologia italiana. Sempre attiva è la nostra cooperazione allo sviluppo, che continua con la sua opera di assistenza ai profughi ed ai rifugiati palestinesi ed iracheni. Mentre vanno avanti i lavori per la ristrutturazione delle abitazioni nei campi profughi di Suqneh e Talbyieh, la ONG “Un Ponte Per...”, grazie ai fondi della nostra cooperazione, ha aperto, nell’ambito di un progetto biennale di assistenza sani-taria, un nuovo Centro Medico nella città di Zarqa ed una unità mobile inaugurata presso il cam-po profughi di Hittin. Nè potevano mancare le attività culturali e di rappresentanza, in un periodo in cui si è celebrata anche la Giornata delle Forze Armate Italiane (4 novembre). L’Ufficio dell’Addetto Militare dell’-Ambasciata ha provveduto a ricordare nel migliore dei modi gli sforzi e i sacrifici delle donne e degli uomini delle FFAA del nostro Paese, impegnati in operazione di pace in tutto il mondo. Per quanto riguarda, invece, più specificamente le attività culturali, come ogni anno, l’autunno è il periodo in cui si celebra la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, il cui tema, per il 2010, era: “Una lingua per amica. L’italiano nostro e degli altri”. Dal 28 novembre al 9 dicembre, poi, fra i numerosi altri eventi, il pubblico giordano ha potuto ammirare una mostra di gioielli di artisti contemporanei italiani “Art to wear”, della Fondazione Sartirana Arte di Pavia, esposta presso la National Gallery of Fine Arts. Si chiude così un 2010 carico di impegni e di soddisfazioni, e si presenta un 2011 nel quale si pre-annunciano importanti visite istituzionali dall’Italia ai più alti livelli. Non mi resta, quindi, che augurarLe, caro Lettore, una buona lettura e, soprattutto, un Felice Natale ed uno Splendido Anno Nuovo. Cordiali saluti L’Ambasciatore d’Italia Francesco Fransoni

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Il 9 novembre del 2010, ad oltre un anno di distanza dallo scio-glimento dello scorso Parlamento ad opera di Re Adballah, si sono svolte elezioni per la XVI Camera dei Deputati del Parla-mento giordano. In un clima quasi “festoso”, per quanto non scevro da alcune violenze ed incidenti minori di varia natura, oltre 1 milione e 255 mila persone (pari al 53% degli aventi diritto) si sono recate alle urne per eleggere i propri rappresen-tanti alla Camera Bassa. La Giordania, infatti, come l’Italia, ha un sistema bicamerale: a fianco della Camera dei Deputati, eletta dal popolo, vi è un Senato di nomina regia (anch’esso recentemente rinnovato). I Funzionari diplomatici dell’Ambasciata d’Italia hanno preso parte, in coordinamento con le altre Rappresentanze UE qui accreditate, al “diplomatic watching” delle elezioni, visitando numerosi seggi nelle zone di Amman Est, Salt e Fuhais. Questa operazione di “osservazione”, lungi dal voler interferire negli affari interni del Regno, ha permesso una utile presa di cono-scenza diretta delle operazioni di voto, che sono risultate, nella maggioranza dei casi, tutto sommato ordinate e regolari. L’e-sercizio elettorale, infatti, è parso svolgersi in maniera abba-stanza fluida ed ordinata, nel contesto di un’atmosfera allegra e colorata, e sotto la vigile attenzione di un imponente appara-to di sicurezza. La campagna elettorale (a cura dei membri, anche giovanissimi, del clan d’appartenenza) è continuata per tutta la giornata delle votazioni e con qualsiasi mezzo. Non sono mancati, però, incidenti e violenze in varie zone del Pae-se, scaturite proprio da contrasti fra i sostenitori dei vari candi-dati.

La giornata delle elezio-ni, vista la buona af-fluenza (superiore alle aspettative, che preve-devano una percentua-le compresa fra il 40 ed il 50%) e la complessiva regolarità del voto, si è rivelata un successo per

le Autorità giordane, che erano, in realtà, preoccupate dal cli-ma generale di scetticismo e disaffezione che aveva, sino ad allora, caratterizzato il processo elettorale. Il principale partito giordano, il Fronte Islamico d’Azione (Islamic Action Front, emanazione politica della locale Fratellanza Musulmana), ave-va infatti deciso di boicottare le elezioni per protestare contro

la nuova legge elettorale (che, vale la pena di notare, è stata emessa per decreto dal Governo), la quale, annunciata ai più alti livelli come un decisivo passo in avanti sulla strada della riforma democratica dello Stato, si è rivelata, per la maggior parte dell’opinione pubblica, come una delusione. I principali problemi indicati dalla società civile quali limiti allo sviluppo dei partiti politici e di un sistema veramente rappresentativo (il metodo “one man, one vote” ed una distribuzione dei distretti elettorali che favorisce le aree in cui è maggioritario l’elemento “transgiordano”, a scapito di quello di origine palestinese), infatti, non sono stati sostanzialmente affrontati dalla riforma elettorale che il Governo Rifai ha varato lo scorso maggio.

Proprio alla luce di queste critiche, era fondamentale per il Governo giordano che almeno le elezioni si svolgessero in un clima privo di ombre. A que-sto riguardo è stato molto importante, ed è certamente da ascrive-re nella lista delle novi-tà positive, che sia sta-

ta consentita la partecipazione di circa 3000 osservatori nazio-nali (coordinati da un’associazione locale di ONG e dal semi-governativo National Centre for Human Rights) e, per la prima volta, di circa 150 di internazionali (se si sommano i 61 del Na-tional Democratic Institute americano con i circa 90 “watchers” messi in campo da queste Ambasciate UE). È stata un’apertura “storica” per la Giordania (nelle elezioni del 2007 furono am-messi solo 150 osservatori nazionali), ed un elemento sicura-mente salutare per lo sviluppo della democrazia giordana. Per quanto riguarda i risultati delle votazioni, vista l’assenza di schieramenti e di partiti politici, non sono molti i commenti che si possono fare. La XVI Camera dei Deputati sarà costituita da 69 nuovi parlamentari, che saranno chiamati a ricoprire tale carica per la prima volta, mentre i restanti 51, invece, erano già presenti in una delle precedenti legislature. Da notare, poi, che 65 candidati che facevano parte della scorsa Assemblea, pur presentatisi, non sono stati rieletti. Per quanto riguarda, invece, i candidati di sesso femminile, l’unica ad aver vinto un seggio fuori dalla “quota rosa” (che ammonta-va a 12 seggi) è stata Reem Badran, figlia di un ex Primo Mini-stro e personaggio particolarmente noto nella ristretta scena politica giordana. Senza la quota di salvaguardia di cui sopra, però, nessun’-altra donna giordana sarebbe stata votata in Parlamento dagli elettori (ed elettrici) del Regno.

L’AMBASCIATA D’ITALIA PARTECIPA AL “DIPLOMATIC WATCHING” DELLE ELEZIONI PER LA XVI CAMERA DEI DEPUTATI DEL REGNO HASHEMITA DI GIORDANIA

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Politica

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La società italiana Italferr S.p.A. (facente parte del Gruppo Fer-rovie dello Stato e già presente e molto attiva nella regione, ed in Siria in particolare, sin dal 2000), insieme ad un ristretto nu-mero di aziende italiane altamente specializzate nel settore fer-roviario, ha effettuato il 1° dicembre un’importante missione ad Amman, con l’obiettivo di verificare da vicino le importanti opportunità offerte dallo sviluppo del progetto ferroviario na-zionale (“Jordanian National Railway Project”), uno dei ‘mega-projects” su cui la Giordania vuole investire nel futuro imme-diato.

Il progetto, la cui rilevanza economica risulta evidente soprat-tutto alla luce della sua dimensione regionale, prevede la realiz-zazione di una rete ferroviaria destinata al trasporto di merci e di beni, che permetterà di mettere in collegamento il porto di Aqaba ed i Paesi del Golfo con la Siria ed il Mediterraneo, oltre che di creare uno strategico collegamento logistico con l’Iraq. La delegazione italiana, accompagnata dall’Ambasciatore d’Ita-lia Francesco Fransoni, è stata ricevuta dal Ministro dei Tra-sporti giordano, Alaa Batayneh, e dal Segretario Generale dello stesso Ministero, che ricopre anche l’incarico di capo del Comi-tato Tecnico per il progetto ferroviario. Ne è risultato un vivace incontro che ha permesso alle nostre imprese di prendere con-tatto direttamente con uno dei principali “decision maker” del Regno, illustrando i punti di forza della tecnologia italiana e le enormi esperienze maturate grazie alle molteplici opere, realiz-zate o in corso di realizzazione, in Italia ed all’estero. La riunione ha inoltre consentito di conoscere in maniera più approfondita i dettagli del “mega-progetto”, per il quale si stan-no ultimando gli studi e le valutazioni tecnico-finanziarie, in

vista della prossima pubblicazione dei relativi bandi di gara. La missione italiana è risultata particolarmente efficace ed il Ministro ha mostrato vivo interesse durante le presentazioni delle varie società italiane presenti (Italferr, Ansaldo STS, Con-dotte, Mermec, Rail-it e Salini Costruzioni, alcune delle quali a lui già note per i progetti realizzati in Giordania nel periodo in cui ricopriva la carica di Ministro dei Lavori Pubblici), ben co-ordinate attorno al Gruppo Ferrovie dello Stato, rappresentato dal dott. Giovanni Rocca, Direttore del Dipartimento Promozio-ne ed Attività Internazionali.

Durante il dibattito, gli interlocutori giordani han-no mostrato di ritenere particolarmente importan-te lo scambio di idee inter-corso con gli esperti delle aziende italiane, in merito ai molteplici aspetti eco-nomici e tecnico-operativi del progetto, apprezzan-done i suggerimenti, ri-chiedendo ulteriori contri-

buti che possano aiutare a definire meglio aspetti ancora non chiari, ed esprimendo ampi apprezzamenti per il livello della tecnologia italiana.

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In Primo Piano

MISSIONE ITALIANA NEL SETTORE FERROVIARIO (1 DICEMBRE 2010)

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Economia

APPROVATA LA PRIMA OPERAZIONE DI FINANZIAMENTO DELLA SIMEST IN GIORDANIA—PROGETTO METWASTE

LA CAMERA DI COMMERCIO ITALO-ARABA ORGANIZZA UNA MISSIONE MULTISETTORIALE IN GIORDANIA (22 NOVEMBRE 2010)

Una buona notizia per gli investitori italiani interessati al mercato giordano.

Lo scorso 7 dicembre, infatti, e’ stata approvata dal “Comitato Agevolazioni” della SIMEST un intervento di finanziamento a sostegno di un importante progetto, qui in Giordania, nel settore ambientale dello smaltimen-to dei rifiuti, basato interamente su tecnologia italiana. Si tratta della prima operazione che vede impegnata la Simest in un mercato, quale quello giordano, dalle otti-me prospettive di sviluppo in numerosi settori, a dimostrazione, tra l’altro, delle buone credenziali che il Paese può vantare per l’at-trazione di investimenti esteri.

Il progetto approvato dalla Simest, che parteciperà con circa 6.7 milioni di euro al capitale della nuova societa’ creata a tale scopo (la Middle East for Treatment of Hazardous Waste Private Shareholding Company Ltd. - che avrà sede in Amman e nella quale saranno rappresentate le società italiane Hafner S.r.l. di Bolzano e la Action Stream, oltre all’azienda giordana Nasser Group), prevede la realizzazione di una piattaforma ambientale per il trattamento dei rifiuti tossici di origine indu-striale ed ospedaliera (problematica particolarmente sentita nel Regno di Giorda-

nia, paese che si presenta come un fornitore di servizi e destinazione privilegiata per il turismo medico). Saranno circa 18 i mesi previsti per la realizzazione dell’im-

pianto (un grande inceneritore, che permetterà anche la produzione di circa 2 Mw di energia), mentre un mini impianto sara’ opera-tivo probabilmente già nei prossimi mesi e darà inizio all’attività di smaltimento dei rifiuti ospedalieri per poi essere destinato ad una funzione di “back-up” di quello principale. Il valore totale del progetto e’ di circa 30 milioni di euro.

La Camera di Commercio Italo-Araba, in collaborazione con la Camera di Commercio Giorda-na e con la Camera di Commercio di Erbil, ha organizzato una missione multisettoriale di a-ziende italiane in Giordania e Iraq (Kurdistan) nel quadro del Programma promozionale 2010. L'iniziativa, avente l’obiettivo di favorire le aziende italiane nella ricerca di nuove occasioni commerciali in Giordania e Iraq, attraverso la presentazione di opportunità settoriali e la predi-sposizione di incontri d'affari con le controparti locali, ha avuto come prima tappa Amman, il 22 novembre 2010, per poi proseguire ad Erbil nei giorni successivi. La sessione di apertura dell’evento ha registrato la partecipazione dell’Ambasciatore d’Italia in Amman, Francesco Fransoni, e del Ministro del Commercio giordano Amer Ha-didi. Sono inoltre intervenuti i vertici degli enti organizzatori e partecipanti: il Presidente della Camera di Commercio italo-araba, Dott. Sergio Marini, il Vice Presidente della locale Ca-mera di Commercio, il Presidente della Camera dell’Industria giordana ed il Vice Chef Executive Officer del Jordan Investment Board (JIB), l’ente governativo responsabile per l’attrazione degli investimenti nel Regno, che ha ovviamente

offerto una fotografia dell’economia giordana e le maggiori opportunità di investimento. I vari interventi introduttivi hanno sottolineato l’ottima posizione occupata dall’Italia tra i partner commerciali della Giordania, l’indubbio livello qualitativo che viene giustamente riconosciuto alle produzioni italiane da parte degli operatori e dei consumatori locali, la crescente importanza delle relazioni commerciali bilaterali e la necessità di lavorare ancora per incrementare ulteriormente le ampie potenzialità di interscambio. Da parte giordana, e’ stato inoltre evidenziato il ruolo fonda-mentale che la tecnologia italiana può giocare per la crescita del settore industriale locale, nonché la necessità di aumentare le esportazioni giordane verso l’Italia - e verso l’Europa -, cercando di riequilibrare una bilancia commerciale bilaterale notevolmente sbilanciata a favore dell’Italia.

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Economia

LA SOCIETA' ITALIANA ITER-CONSULT IMPEGNATA IN GIORDANIA

IN UN IMPORTANTE PROGETTO DI FORMAZIONE NEL CAMPO DELLA SICUREZZA NUCLEARE

Nell’ambito dei vari programmi di aiuti e assistenza al Regno di Giordania promossi dalla Commissione Europea, la società italiana ITER-Consult, in collaborazione con altri partner europei, sta portando avanti dal mese di maggio 2010 un progetto di assi-

stenza tecnica alla Jordan Nuclear Regulatory Commission (JNRC, l’autorità giordana per la sicurezza nuclea-re). Si tratta di un’importante iniziativa di cooperazione, che include attività di formazione, un settore in cui la società italiana è leader. Il progetto ha avuto inizio con una prima sessione di training, effettuato lo scorso mese di Maggio presso la sede italiana (a Tivoli, nei pressi di Roma), sul tema della regolamentazione e dei requisiti dei siti dove possono sorgere le centrali nucleari (‘’NPP siting requirements and regulatory review’’). Le attività di formazione sono poi proseguite con un’ulteriore serie di incontri, l’ultimo dei quali si e’ svolto ad Amman nella prima settimana di novembre, focalizzato su vari argomenti relativi al ruolo ed alle funzioni delle autorità nazionali di sicurezza nucleare (‘’Regulatory role, function, organization and licensing process’’) Il prossimo appuntamento è previsto sempre ad Amman, nel mese di Aprile del prossimo anno, e verterà su aspetti regolamentari della costruzione e del design degli impianti e sul sistema di gestione qualità: ‘’Regulatory review of NPP conceptual design and quality management system’’. Nel corso dei vari incontri e seminari formativi, svolti sempre all’interno della cornice del progetto promosso dall’Unione Europea, la società italiana ha fornito anche assistenza diretta alla stessa JNRC per la stesura della disciplina regolamentare e normativa (''Regulations'') relativa ad aspetti chiave legati alla sicurezza nucleare (“safety and security”), con particolare riferimento al trasporto dei materiali radioattivi e nucleari, alla protezio-ne fisica, alla tempestiva notifica in caso di incidente ed alla regolamentazione delle aree destinate a ospitare impianti nucleari. L’attività della ITER-Consult si inserisce nel contesto di tutta una serie di iniziative e di accordi di rilievo inter-nazionale, finalizzati alla formazione di ingegneri giordani esperti in campo nucleare. L’attività formativa di tali figure professionali evidentemente riveste un ruolo prioritario, in considerazione dell’importanza attribuita dalle autorità giordane al Programma Nazionale Nucleare in campo civile. L’iniziativa conferma, inoltre, l’importante ruolo svolto dagli operatori italiani in Giordania, anche nel campo della formazione in settori altamente specializzati e di importanza strategica per il Regno Hashemita, come quello del nucleare civile, in cui la cooperazione bilaterale potrebbe ricevere un impulso fondamentale grazie all’ormai prossima conclusione di un accordo-quadro formale.

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Economia

ITALFERR SI AGGIUDICA UN IMPORTANTE CONTRATTO PER L’ESECUZIONE DELL’ARAB NETWORK STUDY

La Italferr S.p.A., società di ingegneria del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha sottoscritto, il 28 Novembre scorso, un contratto per l’esecuzione del Progetto “Arab Network Railway Study”, che interesserà ovviamente anche il Regno Hashemita di Giordania e sarà finanziato dal più rappresentativo fondo di investimenti del mondo ara-bo, l’Arab Fund for Social and Economic Development (AFSED). L’aggiudicazione del contratto si è avuta al termine della procedura di valutazione delle offerte, nell’ambito della gara internazionale lanciata dall’Arab Fund, alla quale avevano partecipato 10 tra le più titolate società di ingegneria mondiali. Il progetto, la cui data di avvio è prevista per il 10 di gennaio prossimo, consisterà nell’esecuzione di uno studio di valenza fortemente strategica nel settore dei trasporti, mirato ad analizzare, sistematizzare e programmare interventi infrastrutturali, di ambito nazionale ed internazionale, finalizzati alla creazione di una rete ferrovia-ria in grado di integrare i collegamenti fra l’interno mondo arabo. Lo studio abbraccerà una vasta area geografica comprendente 21 Paesi della Lega Araba, includendo quindi territori che vanno dall’Africa Settentrionale al Medio Oriente, dalla Penisola Arabica ai Paesi del Golfo. Su queste basi, attraverso valutazioni di carattere tecnico, ingegneristico, ambientale ed economico, e con il sup-porto dell’Arab Fund e degli stessi Paesi coinvolti dallo studio, il gruppo di lavoro della Italferr dovrà pervenire ad un quadro organico di interventi correlati tra loro, individuando una suddivisione in fasi secondo un ordine di importanza e, parallelamente, ad una valutazione economica degli stessi, creando le basi per successivi ap-profondimenti tecnici e per l’eventuale concreta esecuzione dei progetti stessi. Durante il lavoro, che, come è evidente, potrà avere anche importanti ricadute politiche ed economiche nella Regione, saranno previsti momenti di divulgazione e condivisione pubblica dei risultati intermedi e finali, attra-verso seminari ed eventi particolari che verranno organizzati in Tunisia, Egitto, Emirati Arabi e in Kuwait, alla presenza di tutti i principali “stakeholders” coinvolti. La durata prevista per il completamento dello studio è di 12 mesi a partire da gennaio 2011 ed il valore dello stesso è pari a 2,4 Milioni di USD.

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MISSIONE DI OPERATORI ESTERI ALLA FIE-RA “EXPODENTAL 2010” (Roma 7-9 Ott. 2010) L’Istituto Nazionale per il Commercio Estero ha organizzato, in col-

laborazione con l’Associazione di categoria UNIDI (Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane), una missione di 13 operatori econo-mici all’Expodental, provenienti da Arabia Saudita, Giordania, Israele, Egitto e Marocco, selezionati dagli Uffici ICE in loco. La Fiera EXPODENTAL è la principale vetri-na italiana dei materiali e delle attrezzature per dentisti ed odontotecnici, seconda per importanza a livello europeo soltanto all'IDS

di Colonia, e rappresenta per gli oltre 20.000 visitatori che in media affluiscono alla rassegna un’ottima occasione per vedere esposte le più recenti innovazioni tecnologiche. L'industria dentale italiana è una delle più importanti nel mondo in termini di fatturato, innovazione tecnologica ed export. Con 6.300 addetti realizza un fatturato annuo di circa 1.150 milioni di Euro, di cui due terzi composti da prodotti di impianto e il resto da prodot-ti di consumo. L'export rappresenta oltre il 50 per cento del totale, con punte che salgono sino all'80 per cento per alcune tipologie di prodotti.

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Economia

MISSIONE DI OPERATORI ESTERI ALLA FIERA SICU-REZZA 2010 ( Milano 17-19 NOV.) La manifestazione, giunta alla sua quin-dicesima edizione, continua ad essere l’unica fiera internazionale del settore che si svolge in Italia e si conferma nella classifica dei più importanti eventi al mondo per il settore della Security. L’I-CE, in collaborazione con Fiera Milano Spa, ha organizzato la visita a Sicurezza 2010 di una delegazione di circa 30 ope-ratori provenienti da: Algeria, Egitto, Emirati Arabi, Giordania, Libano, Ma-rocco, Siria, Tunisia e Turchia. I delegati presenti in fiera per due gior-ni, hanno incontrato, presso i loro stand, le aziende espositrici che ne hanno fatto richiesta.

MISSIONE DI OPERATORI ESTERI ALLA FIERA SAIE (Bologna 27-30 Ott.)

Tra le iniziative previste all’interno della Convenzione con la Regione Emi-lia Romagna ed in collaborazione con Bologna Fiere, l’ICE ha organizzato una missione di opera-tori esteri alla mani-

festazione fieristica “SAIE” di Bologna. L’Ufficio ICE di Amman ha selezionato 45 operatori giordani e iracheni, tra i profili di: distributori di macchinari per la costruzione, distributori / importatori di materiali edili, imprese di costruzioni, giornalisti e studi professionali

MISSIONE DI OPERATORI ESTERI ALLA FIE-RA SIA GUEST - Salone Internazionale dell'Ac-coglienza, ( RIMINI 20-23 NOV. 2010) L'ICE, in collaborazione con Rimini Fiera SpA, ha organizzato una missione di operatori stranieri in visita al SIA GUEST - Salone Internazionale del-l'Accoglienza, che si e’ tenuto a Rimini dal 20 al 23 novembre 2010. La Giordania ha partecipato con una delegazione di 7 ope-ratori selezionati nei settori delle costru-zioni e housing residenziale, alberghiero e per comunità. Grazie al lavoro di ricerca e di selezione degli operatori interessati, sia italiani che esteri, ed ad un’intensa attività di “match-making”, si sono tenuti un elevato numero di incontri “B2B” fra gli operatori italiani e quelli prove-nienti dai Paesi della sponda sud del Mediterraneo

UE-Giordania: accordo da 13 mln su energia e sviluppo locale 10 milioni di euro andranno a sostegno del Centro Nazionale per la ricerca sull'energia della Giordania, altri tre milioni di euro finanzieranno il progetto Baladiaty ("Il mio comune") a sostegno dello sviluppo locale e per la riduzione della povertà in Giordania. E' stato siglato un accordo fra l’Unione Europea e la Giordania, per un valore complessivo di 13 milioni di euro, sul fronte delle energie rinnovabili, della lotta alla povertà e dello sviluppo locale. Un primo progetto del valore di 10 milioni di euro, dedicato all'energia eolica e solare, andrà a sostegno del Centro Nazionale per la Ricerca sull'Energia della Giordania, di modo da sostenere la nuova strategia energetica del Regno Hashemita. Esso prevede l'installazione di una prima apparecchiatura per misurare la portata del vento nella varie aree del Re-gno e di un impianto pilota per la concentrazione dell’energia solare. Un secondo progetto, che prevede un fi-nanziamento di tre milioni di euro, denominato Baladiaty ("Il mio comune"), rientra nell'ambito dell'impegno della UE per le iniziative di sviluppo locale e per la riduzione della povertà in Giordania, con l’obiettivo di pro-muovere le capacità di sviluppo dei comuni.

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L’annuale rassegna dedicata alla promozione della lingua italiana all’estero – avviata dal Ministero degli Affari Esteri ormai dieci anni fa, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica – si è tenuta a Amman e a Ma-fraq (presso i cui Atenei operano lettori del Ministero) con un bilancio assai lusinghiero in termini di collabora-zione ai più alti livelli con le istanze locali, partecipazione degli studenti dei corsi di italiano e possibili prospet-tive operative per progetti italo-giordani. Tale risultato conferma ancora una volta la centralità dell’insegnamento della nostra lingua rispetto alla forte domanda di Italia espressa dai giordani e all’intensità dei legami culturali tra i due Paesi: attualmente sono cir-ca 700 gli studenti iscritti ai corsi di italiano offerti dalle Università di Amman, Mafraq e Irbid, cui si aggiungo-no i circa 200 giovani che seguono i corsi del locale Comitato della Società Dante Alighieri. Cifre importanti nel Regno Hashemita, soprattutto se si tiene conto degli strumenti di promozione culturale di cui dispongono i nostri principali “competitor” (in Giordania operano il British Council, l’Istituto Cervantes, il Centre Culturel Français, il Goethe Institut, l’Università giordano-tedesca), a fronte dei quali non sono qui disponibili né un Istituto di Cultura né un addetto culturale italiani, e una nostra presenza commerciale ed imprenditoriale più ridotta rispetto a quelle americana, britannica o francese – che si riflette inevitabilmente in prospettive di inseri-mento professionale “italofono” più modeste. Al fine di incoraggiare tali sviluppi, sono state intraprese dall’Ambasciata - grazie ai finanziamenti stanziati del Ministero - alcune iniziative fortemente apprezzate dalle autorità locali, come la fornitura di nuovo materiale didattico e l’organizzazione di un corso di formazione e aggiornamento per i docenti giordani previsto nel mese di febbraio. La cerimonia di apertura della X Settimana della Lingua dal tema “Una lingua per amica: l’italiano, nostro e degli altri”, si è tenuta il 18 ottobre presso la University of Jordan, alla presenza dell’Ambasciatore Francesco Fransoni e del Vice Rettore Bashir Al Zo’bi. Nell’occasione è stata presentata la mostra della Società Geografica Italiana “Parole e luoghi: culture della migrazione in Italia” (allestita presso l’Università di Amman e l’Universi-tà Al-al Bayt di Mafraq), illustrata da docenti dei due Atenei in due seminari incentrati sulla letteratura italiana della migrazione e sulle esperienze dei giovani “migranti” che si sono formati in Italia e sono poi rientrati nel proprio Paese. Presso l’Università di Al-al Bayt, la Settimana della Lingua è stata aperta il 22 ottobre, alla pre-senza del Preside della Facoltà di Lingue Moderne, con una conferenza sugli arabismi nella lingua italiana. Il successo della Settimana della Lingua è certamente da attribuirsi alla collaborazione instaurata con gli interlo-cutori giordani, che ha consentito all’Ambasciata di estendere ulteriormente il raggio dei propri partner istitu-zionali locali e di gettare le basi per ulteriori progetti. Accanto alle iniziative specificamente rivolte agli studenti dei corsi di italiano (come la mostra della Società Geografica, i seminari, ma anche i recital di poesie in italiano e arabo e le proiezioni cinematografiche dei film forniti dal Ministero degli Esteri) e realizzate grazie al contributo determinante dei lettori del Ministero, sono stati infatti realizzati l’omaggio dedicato allo scrittore e traduttore di opere letterarie italiane Issa Naouri, di forte impatto mediatico, e un seminario sulla traduzione e l’editoria destinato ai professionisti italiani e giorda-ni dei due campi e mirato a stimolare possibili progetti di traduzione e pubblicazione di opere italiane e giorda-ne.

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Culturale

LA X SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO "UNA LINGUA PER AMICA. L'ITALIANO NOSTRO E DEGLI ALTRI (18-24 OTTOBRE 2010)

La cerimonia di apertura della X Settimana della Lingua Italiana presso la University of Jordan

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Di concerto con il locale Comitato della Società Dante Alighieri è stato organizzato, in occasione del 25° anno dalla scomparsa, un evento celebrativo dedicato a Issa Naouri, poeta e scrittore giordano e, al contempo, il più insigne traduttore di opere letterarie italiane nel Paese. A Naouri (1918-1985) si deve infatti la diffusione in

Giordania dei lavori di Ungaretti, Saba, Silone, Quasi-modo, Montale, Vittorini, Pavese, Tomasi di Lampe-dusa (la cui traduzione del Gattopardo valse all’auto-re il titolo di Dottore honoris causa dall’Università di Palermo) e Pasolini. L’esposizione di pregiati manoscritti d’epoca dell’au-tore, forniti dalla famiglia, è stata integrata da un se-minario cui hanno preso parte personalità del panora-ma culturale giordano, che hanno offerto il proprio ricordo della vita e dell’attività di Naouri: il Dott. Samir Qatami della University of Jordan, che ha rie-vocato il ruolo della rivista “La Nuova Penna” fonda-ta da Naouri nel 1953 e il rilievo delle sue opere, tra i primi romanzi e scritti brevi della produzione lettera-ria giordana; il Dott. Suleiman Mashini, membro del-l’Associazione degli Scrittori giordani, che ha segnala-to gli scritti di Naouri sul tema della diaspora, e il fratello del poeta Ghazi Naouri, che ne ha ripercorso la storia umana e professionale. Particolarmente apprezzato l’annuncio del premio di traduzione per gli studenti giordani ideato dalla Dan-te Alighieri e finanziato dal Gruppo/Società Naouri, e la lettura conclusiva di poesie di autori italiani tradot-ti dall’autore e recitate dagli studenti presenti nelle

versioni italiane e arabe. L’evento ha ricevuto il patrocinio del Ministro della Cultura hashemita Nabih Shu-qum, che vi ha preso parte insieme al Segretario Generale Samawi, e si è tenuto presso il prestigioso Diparti-mento della National Library, che ha aderito con estremo interesse all’iniziativa dell’Ambasciata, collaborando alla sua realizzazione.

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Culturale

L’omaggio a Issa Naouri, 18 ottobre 2010

Convegno “Parole e Immagini in transito: Viaggio in Italia e Giordania attraverso la letteratura” , 24 ottobre 2010

Il seminario sulla traduzione e editoria di opere letterarie italiane e arabe tenutosi presso la University of Jordan di Amman, ha rappresentato uno dei momenti più qualificanti della X Edizione della Settimana della Lingua Italiana in Giordania. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, la University of Jordan e la Società Dante Alighieri è nato in base a un duplice “input”: l’analisi della situazione locale – che ha fatto emergere il livello piuttosto modesto di circolazione di opere letterarie italiane nel Paese rispetto al forte interesse del pubblico giordano nei confronti della nostra lingua e cultura – e le aspettative espresseci dagli interlocutori istituzionali hashemiti, che hanno segnalato in più di un’occasione l’attenzione particolare con cui viene seguito il settore dell’editoria e manifestato l’auspicio che l’Ambasciata si facesse promotrice di iniziative in tal senso. Si è inteso pertanto creare un’occasione di dialogo e confronto tra i professionisti del settore di entrambi i Paesi incentrata sulla diffusione delle rispettive opere letterarie (italiane in Giordania e viceversa, al fine di assicurare all’evento un carattere di autentica “partnership”) e favorire l’instaurazione di proficui contatti per la possibile realizzazione di progetti congiunti. Da parte italiana, i relatori del convegno sono stati individuati grazie alla preziosa supervisione della Prof.ssa Isabella Camera d’Afflitto, Professore Ordinario di Lingua e Letteratura Araba presso l’Università La Sapienza di Roma, e, come noto, una delle principali artefici della diffusione della cultura arabo-islamica in Italia. Sono intervenuti al convegno la Dott.ssa Paola Viviani (traduttrice dall’arabo all’italiano, II Università degli Studi di Napoli), il Dott. Ezzedine Anaya (traduttore dall’italiano all’arabo, mem-bro del Progetto italo-emiratino di traduzione di opere letterarie italiane in arabo “Kalima”), la Dott.ssa Chiara Diana (ricercatrice del Progetto “Tradurre nel Mediterraneo”, Fondazione Anna Lindh), il Dott. Giuseppe Gof-fredo (Direttore della Casa Editrice Poiesis) e la Dott.ssa Cristina Guerra (Agente letterario per case editrici del prestigio di Mondatori, Rizzoli, Marsilio, Bollati Boringhieri).

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Da parte giordana, oltre ai docenti di lingua italiana del Dipartimento di Lettere della University of Jordan, Proff. Jihad al Shuaibi e Mahmoud Jaran, hanno aderito con entusiasmo all’evento autori e editori individuati con il Ministero della Cultura locale, tra i quali Samiha Khreis, Suleiman Kawaba e il celebre scrittore giordano-palestinese Ibrahim Nasrallah, ospite della Fiera Internazionale del Libro di Torino nel 2009 e i cui titoli “La febbre” e “Dentro la notte” sono stati già tradotti in Italia. Una prima parte del convegno, più accademica, è stata dedicata allo stato dell’arte della presenza di opere lette-rarie giordane in Italia (gli autori più conosciuti al momento sono Abdelrahim Munif, Yahya al Qaysi e lo stesso Nasrallah, tradotti direttamente dall’arabo; Diana Abu-Jaber e Fadia Faqir, tradotti da una lingua mediana, l’in-glese) e di opere italiane nel mondo arabo (si trovano con una certa regolarità nelle librerie medio-orientali Dan-

te, Moravia, Calvino, Buzzati, Pirandello mentre più di rado compaiono autori contemporanei come Eco, Fo, Tabucchi e pochi altri). Di approccio più direttamente “operativo” la seconda parte del seminario, incentrata sulle difficoltà con cui si confronta la pubblicazione di opere italiane in arabo, malgrado la significativa accelerazione registrata negli ultimi anni, e quella di opere arabe in Italia. Nel primo caso, i relatori (e gli editori in particolare) hanno posto l’accento sulla mancanza di un approccio coordinato in materia di traduzioni (sia di tipo istituzio-nale che privato) e sull’assenza di figure di intermedia-zione nel mondo arabo in grado di stabilire contatti e collaborazioni efficaci e strutturati con l’editoria italia-

na, rendendo così più difficile l’individuazione di autori italiani con-temporanei “esportabili”nel mercato arabo.

Problemi messi ulteriormente a fuoco dagli editori hashemiti, fortemente interessati alla diffusione di opere italiane ma scoraggiati dalla penuria di fondi e dall’assenza di traduttori professionisti di adeguato livello dal-l’italiano all’arabo. Queste ultime indicazioni hanno consentito di individuare la “traccia” di seguiti operativi che potrebbero concretizzarsi nel possibile impiego di uno dei traduttori del progetto “Kalima” presso la case editrice giordana “Dar Azmina” ai fini della pubblicazione di un’opera italiana nel Paese. Quanto al versante arabo e giordano in particolare, benché l’interesse del pubblico italiano sia ormai ampia-mente acquisito (il punto di svolta in tal senso è stato individuato nell’assegnazione dei prestigiosi premi Gon-court e Nobel per la letteratura, rispettivamente, al marocchino Tahar Ben Jelloun (1987) e all’egiziano Naghib Mahfuz (1988), che hanno “colpito” profondamente il pubblico italiano), la sfida segnalata dagli editori rimane quella di far superare alla letteratura araba i confini di nicchia delle “collane dedicate” o degli editori specialisti-ci, come è avvenuto per lo più fino ad ora, assicurando al lettore italiano un’offerta più ampia e variegata possi-bile. Anche sotto il profilo della pubblicazione di opere giordane in Italia, la contestuale presenza di editori italiani e autori locali ha consentito lo stabilimento di contatti diretti. Il forte interesse che l’iniziativa ha riscosso nel panorama culturale giordano, anche grazie al volet direttamente operativo cui si è più volte accennato, è confermato non solo dall’ampia partnership riunita attorno alla sua realizzazione (il Ministero della Cultura giordano ha sostenuto direttamente parte delle spese del seminario) ma anche dall’adesione degli studenti universitari e dalla copertura assicurata dalla stampa locale.

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Culturale

I relatori che hanno preso parte al Convegno

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Culturale

AVVIO DELLA COLLABORAZIONE TRA IL DIPARTIMENTO DELLE ANTICHITA’ GIORDANO, L’ISTITUTO SUPERIORE PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO DEI

BENI CULTURALI ITALIANO E IL WORLD MONUMENT FUND (WMF) PER IL RESTAURO DEL SITO DEL QUSAYR AMRA 

Il 7 ottobre 2010 è stato formalizzato il progetto di collaborazione tra il Dipartimento delle Antichità giordano (DoA), l'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) del Ministero dei Beni Culturali e il World Monument Fund (WMF) per il restauro del sito del Qusayr Amra. Il rilievo archeologico eccezionale del castel-lo omayyade è confermato dalla sua iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Nel 2007 il DoA giordano aveva segnalato il cattivo stato di conservazione dei muri esterni e degli affreschi interni del sito al World Monument Fund, l’organizzazione no-profit che cura, a livello mondiale, progetti di recupero di siti storici mediante collaborazioni instaurate di volta in volta con enti governativi, comunità locali e sponsor privati. Per il castello omayyade il World Monument Fund aveva reperito, già nel 2008, un finanzia-mento consistente, vincolato tuttavia allo stanziamento di un ulteriore contributo dall’ammontare almeno egua-le. Contributo assicurato, nel 2009, dal Ministero per i Beni Culturali italiano, che ha affidato la definizione e l realizzazione del progetto operativo di restauro - in considerazione della complessità e del rilievo dei lavori - all’ISCR.

A seguito delle negoziazioni intraprese con i partner giordani - seguite dalla Dott.ssa Giovanna De Palma, Di-rettore Archeologo dell’ ISCR, e dal Dott. Gaetano Palombo, Program Director del WMF per il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Asia Centrale, con l’assistenza dell’Ambasciata - l' urgenza di procedere al restauro del sito, che versa in un grave stato di decadimento, ha portato all'organizzazione dell'ultima missione dell'ISCR del 7 otto-bre scorso, guidata dalla Dott.ssa Giovanna De Palma.

In tale occasione, il Direttore del DoA Ziad Saad non solo ha voluto procedere senza indugi alla firma dell' ulti-ma versione di accordo proposta dall'ICR, ma ha anche tenuto a annunciarne la formalizzazione alle maggiori testate giornalistiche del Regno Hashemita, riunite in una conferenza stampa. Alla conclusione del progetto è stata così assicurata ampia visibilità.

In base all'accordo, le prime attività riguarderanno i rilievi tecnici, la formazione del personale locale e gli inter-venti sulle strutture esterne del sito, previste entro la fine del 2010. I delicati interventi sugli affreschi, danneg-giati dal tempo ma anche dai restauri effettuati in precedenza con materiali non adeguati, dovrebbero seguire nei mesi di marzo-aprile.

Con l'affidamento all'Istituto Superiore del Restauro dei lavori del Qusayr Amra, uno dei siti di maggiore inte-resse del patrimonio archeologico giordano, il nostro Paese si assicura così un'importante vetrina nel campo del restauro internazionale e un consolidamento significativo della propria presenza culturale nel Regno Hashemi-ta.

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Il 27 ottobre, presso i locali della Società Dante Alighieri, l’équipe del Prof. Guido Vannini, Direttore della missione archeologica “Petra medievale” ha annunciato l’avvio del Progetto “Liaisons for growth. Governance and networking tools for a sustainable and well balanced development between urban and marginal areas”. All’evento hanno preso parte, insieme a un folto pubblico, l’Ambasciatore d’Italia Francesco Fransoni, il Direttore Generale del Dipartimento delle Anti-chità giordano Ziaad Al Saad, il Presidente della Società Dante Alighieri Prof.ssa Maria Rosaria Papa e il Dirigente dell’Area Cultura della Regione Toscana Bruno Ravenni. Il nuovo programma di cooperazione lanciato dall’Unione Europea con i pae-si partner, ''Cooperazione nello sviluppo urbano e nel dialogo'' (Ciudad), con-ta su un budget di 14 milioni di Euro fino al 2013 ed è indirizzato per la prima

volta a tutti partner (area Sud e Est) dell’UE: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Territori palestinesi, Siria, Tunisia, Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Russia e Ucraina. I campi di azione del programma sono tre: sostenibilità ambientale ed efficienza energetica; sviluppo economico sostenibile e riduzione delle disparità sociali; good gover-nance e pianificazione urbana sostenibile. Il progetto dell’équipe di Firenze si inquadra nella terza delle categorie sopramenzionate, grazie al focus incentrato sul ruolo degli attori locali, considerati protagonisti chiave di un progetto innovativo di turismo sostenibile da realizzarsi mediante l’atti-vazione di agenzie locali, la definizione di specifici master plans turistici – con le proprie caratteristiche e priorità – e l’indivi-

duazione di strategie promozionali ad hoc. Obiettivo principale del progetto è quello di assicurare l’integrazione delle aree urbane con quelle marginali dei tre partner coinvolti - Italia, Giordania e Armenia – consentendo così uno sviluppo e una ripartizione delle risorse più armonico e equili-brato, e innescando un circolo virtuoso tale da permettere alle diverse comunità locali di attivare ulteriori progetti di sviluppo.

Le comuni esperienze di Italia, Giordania Armenia – che ospitano tutti, infatti, aree urbane più integrate e aree “marginali” - saranno messe a fattor comune per definire il progetto. In particolare la Regione Toscana, leader mondiale nelle politiche turistiche (conta su 4 milioni di abitanti per 40 milioni di turisti ogni anno) guiderà il consorzio composto da due regioni armene (Vayots Dzor e Ararat), la nota agenzia di sviluppo locale italiana Far Maremma, il Comune di Shawback e l’Università di Firenze. I fattori vincenti di “Liaisons for growth”, che gli hanno valso l’assegnazione dei fondi ENPI, sono molti: l’approccio di genuina ownership dell’iniziativa, la sapiente combinazione di risorse culturali e economiche per l’attivazione di progetti di sviluppo, la continuità con lo straordinario impegno della missione archeologica dell’Università di Firenze, i cui risultati rappresentano un sup-porto scientifico fondamentale per la definizione dei master plans turistici, l’ampia partnership riunita attorno al progetto, Vicini dell’Est e del Sud Euro-pa (East and South EU Neighbour). L’Università di Firenze si conferma così

uno degli attori principali della cooperazione culturale tra Italia e Giordania, cui il nuovo suggestivo progetto “Liaisons for growth”aggiunge nuovi input, stimoli e opportunità.

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Culturale AVVIO DEL PROGETTO "LIAISONS FOR GROWTH" (ENPI-CIUDAD)

DELL'UNIVERSITA' DI FIRENZE

"L'équipe del Progetto ENPI Ciudad - Liaisons for growth"

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Un pubblico di circa 250 persone, colpito e ammirato, ha preso parte, il 28 novembre u.s., all’inaugurazione della mostra di gioielli di artisti contemporanei italiani “Art to wear”, della Fondazione Sartirana Arte di Pavia: numerosi gli Ambasciatori intervenuti, insieme ai rappresentanti dell’élite più colta e facoltosa della società giordana, agli addetti ai lavori (direttori di gallerie e orefici locali) e ad alcuni membri della Famiglia Reale che hanno accompa-gnato alla Galleria delle Belle Arti di Amman la Principessa Alia Tabba’a, il cui patrocino dell’iniziativa ne ha ulterior-mente arricchito il profilo. Tutti i presenti hanno tenuto a esprimere gli apprezzamenti più entusiastici per l’esposi-zione, il cui successo è da attribuirsi a una serie di fattori “vincenti”, tra cui il format dell’evento (un’iniziativa espo-sitiva di arte contemporanea europea, poco frequente a Amman); la scelta di proporre un genere di arte contempo-ranea non troppo concettuale e astratta ma - grazie al con-nubio con l’oreficeria - facilmente godibile; le partnership stabilite con interlocutori locali - la Galleria di Belle Arti di Amman – e gli sponsor: la prestigiosa gioielleria “Time Center”, che commercializza in Giordania i marchi di Bul-gari e Pomellato, Alitalia e la catena alberghiera Interconti-nental.

Le Collezioni della Fondazione Sartirana Arte, diretta dal Dott. Giorgio Forni, hanno già fatto parte nel 2007 del “Progetto Gol-fo” promosso dalla Direzione Generale per la Promozione Culturale e inaugurato a Doha dal Presidente della Repubblica Gior-gio Napolitano. In particolare, la collezione di gioielli “Art to wear”, composta di 192 gioielli dei maggiori artisti contemporanei italiani (Arnaldo e Giò Pomodoro, Pietro Consagra, Mario Ceroli, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Umberto Mastroianni, Emilio Scanalino, Giuseppe Uncini) è stata creata con l’obiettivo di evidenziare il legame profondo e fecondo tra il genio dell’arte con-temporanea, le punte di eccellenza dell’artigianato italiani, l’innovazione tecnologica e il coraggio imprenditoriale delle aziende italiane, che hanno consentito all’estero i riconoscimenti più prestigiosi per il brand “Made in Italy”. Al tempo stesso, il progetto incarna un modello innovativo che integra promozione culturale e commerciale, che nella mostra realizzata a Amman si è voluto debitamente evidenziare grazie alla collaborazione con la gioielleria locale Time Center, i cui pezzi di Bulgari e Pomellato sono stati esposti accanto ai preziosi della Collezione Sartirana. Il forte successo registrato dall’esposizione di arte contemporanea, come già quello del concerto di taranta del Maestro Eugenio Bennato dello scorso settembre, conferma che il richiamo esercitato dal patrimonio culturale italiano sul pubblico giordano non si limita alle sue forme più note e acclamate, ma che vi è anzi una curiosità a conoscerne e apprezzarne anche le espressioni più originali e innovative. Si tratta di un capitale di interesse e simpatia che si estende a 360° a tutte le iniziative e attività culturali italiane (insegnamento della lingua nelle Università e nelle scuole, missioni archeologiche, manifestazioni, borse di studio) e che richiederebbe la pre-senza di un addetto culturale nella Sede in grado di coordinarle a tempo pieno: una richiesta già “inoltrata” al Ministero degli Affari Esteri e che si auspica– qualora vi siano le risorse necessarie – possa essere presto accolta.

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Culturale

MOSTRA DI GIOIELLI DI ARTISTI CONTEMPORANEI ITALIANI DELLA COLLEZIONE SARTIRANA ARTE “ART TO WEAR” (28 NOVEMBRE—9 DICEMBRE 2010)

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Il Comitato “Dante Alighieri” di Amman chiude il 2010 con un bilancio decisamente positivo. La partecipazione ai corsi di lingua è in cresciuta e risultano in aumento gli studenti che proseguono l'apprendimento dell'ita-liano ad un livello avanzato. Una grossa fetta dell'utenza è costituita da giovani universitari che aspirano a proseguire gli studi post laurea o specia-lizzazione in Italia, in particolare nel settore scientifico, dell'interior design e della moda. La Dante è inoltre impegnata nella diffusione e nella promozione della cer-tificazione della conoscenza dell'italiano attraverso l'esame PLIDA - di si sono tenute le due sessioni di maggio e novembre. La certificazione, come noto, conforme al quadro comune europeo, rientra tra i requisiti di lingua per i livelli B1 e B2 richiesti agli studenti per l’iscrizione presso gli Atenei europei. L'impegno dello staff della "Dante" ha consentito la realizzazione di inizia-tive atte a soddisfare le principali aree di interesse della comunità locale verso la cultura italiana. Tra le proposte realizzate si segnalano il ciclo di incontri diArcheologia "Passaggi A Est: Popoli e Eredità Archelogica", a cui è intervenuto, tra gli altri, il Dott. Gaetano Palumbo e la rassegna "Cinema Italiano 2010", presso il centro comunale Hussein Cultural Center. Partico-larmente apprezzati dal pubblico i film "Fortapash", "Si può fare" e "Tre Mogli". Nel 2010 il comitato SDA ha confermato di essere un punto di riferimento culturale e associativo anche per gli italiani presenti nel Regno. Due diver-tenti feste per bambini sono stati importanti momenti di aggregazione: il primo appuntamento è stato organizzato in occasione del Carnevale, con un pomeriggio in maschera presso il Museo dei bambini, l'altro con giochi a squadre a fine anno scolastico.

Si è registrato inoltre un discreto successo per i corsi di arabo rivolti principalmente a italiani che risiedono temporaneamente in Giordania per motivi di studio, lavoro o famiglia. La "Dante" assicura poi la fruizione dei libri italiani attraverso la biblioteca del Comitato che si e' arricchita di ulteriori volumi di letteratura italiana recentemente donati dall'Ambasciata d'Italia. Nel 2010 è stato inaugurato il prestito dei dvd della piccola videoteca della Società, a disposizione di soci e studenti. In occasione della X Settimana della Lingua italiana nel mondo, si è rafforzata la proficua collaborazione con l'Ufficio Culturale dell'Ambasciata, che ha visto la realizzazione congiunta dell’Omaggio dedicato a Issa Naouri e del Convegno sulla letteratura e l’editoria. La Società dante Alighieri ha assicurato un contributo determinante all’organizzazione di tali eventi e ha ideato altresì l'istituzione del concorso di traduzione, "CANTAMI, O MUSA......" - ESERCIZI DI STILE DEDICATI A ISSA NAOURI, con cui la "Dante" ha voluto omaggiare l'opera svolta dall'illustre italianista. Infine, il 27 ottobre, il comitato ha ospitato il lancio del progetto europeo "LIAISONS FOR GROWTH", cui par-tecipano l'Università degli Studi di Firenze e la regione Toscana insieme alla Municipalità di Showbak e due regioni armene (Vayots Dzor e Ararat). Un esempio di buona collaborazione e volontà di fare rete tra le tante istituzioni italiane all'estero!

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L’ATTIVITÀ’ DELLA SOCIETÀ’ DANTE ALIGHIERI NEL 2010

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Dall’inizio della guerra del 2003 in Iraq, centinaia di migliaia di iracheni hanno lasciato il Paese, cercando rifugio negli Stati confinanti. Circa due milioni di profughi si sono stabiliti in Giordania e Siria, mentre altri hanno raggiunto l’Iran e la Tur-chia. I Paesi della regione, così come tutta la comunità interna-zionale, hanno in larga parte ignorato la presenza ed i bisogni dei rifugiati iracheni per molto tempo. Il progetto “Servizio di salute integrato per le comunità di rifu-giati iracheni in Giordania”, un intervento di durata biennale, approvato a fine 2009, è stato pensato dalla ONG italiana “Un ponte per…” proprio per venire incontro alle necessità di que-ste famiglie. Oggi, a più di tre anni dalla data di presentazione del progetto, il quadro di riferimento dell’emergenza è profondamente cam-biato. Secondo stime dell’OCHA (Office for Coordination of Humanitarian Affairs) risalenti a ottobre 2009, il totale degli iracheni registrati dall’UNHCR (l’Agenzia ONU per i rifugiati) nelle aree del progetto - Amman, Zarqa, Irbid e Fuheis – supe-rano quota 45.000. Di questi, circa 42.000 si trovano nella zona di Amman. A fronte di questa sensibile riduzione del numero di rifugiati iracheni, gli interventi saranno estesi anche ai nu-merosi campi profughi palestinesi disseminati sul territorio giordano.

Dopo una prima fase dedicata alla ristrutturazione di quattro centri di assistenza sanitaria, alla creazione di un gruppo di lavoro competente e motivato, nonché alla negoziazione dei prezzi di medicinali e alla scelta del veicolo da trasformare in clinica mobile, il progetto è finalmente in grado di offrire ai suoi beneficiari l’assistenza sanitaria, psico-sociale e legale di cui hanno bisogno. Il lancio ufficiale delle attività di sostegno è avvenuto il 5 otto-bre, a Zarqa, una delle località in cui e’ situato uno dei centri di assistenza sanitaria più attivi del progetto, alla presenza del Ministro della Sanità giordano, il dottor Nayef Al-Fayez, dell’-Ambasciatore italiano, Francesco Fransoni, del responsabile della Cooperazione italiana ad Amman, il Dottor Amjad Yaa-qba, del direttore della Jordanian Women’s Union - partner nell’implementazione del progetto - Nadja Shamroouk e del capo progetto della ONG Un Ponte Per, Pierluigi Candier. Dopo l’inaugurazione ufficiale del centro di assistenza a Zarqa, è stata attivata l’unità mobile, che si trova nel campo profughi di Hittin.

La Cooperazione

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INAUGURAZIONE DI UN CENTRO DI ASSISTENZA SANITARIA A ZARQA E ATTIVAZIONE DI UN’U-NITA’ MOBILE CON FONDI DELLA COOPERAZIONE ITALIANA ALLO SVILUPPO

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Nell’ambito delle attività della seconda fase dell’iniziativa, che ancora una volta vede il Governo italiano impegnato a soste-nere gli sforzi del Regno Hascemita a favore di un migliora-mento delle condizioni di vita dei profughi palestinesi in Gior-dania, la ditta edile ABU HAMRA Constructing Est., aggiudi-cataria della gara d’appalto pubblicata dall’Ufficio Coopera-zione allo Sviluppo dell’Ambasciata d’Italia ad Amman il 20 luglio scorso, ha completato oltre l’80% dei lavori civili per la riqualificazione di ben 37 unità abitative complete nel campo profughi di Al-Talbieh e di 5 unità complete nel campo di Al-Sukhneh, per un importo complessivo di Euro 309.000. Le abitazioni dei profughi palestinesi residenti nei due citati cam-pi, sono state dapprima demolite e poi ricostruite dalle fonda-menta. Nella realizzazione dei lavori, il rispetto degli standard

qualitativi e’ stato garantito sia nella scelta dei materiali utiliz-zati sia attraverso il consolidamento e rafforzamento delle strutture portanti, atte a sostenere anche un eventuale soprae-levazione di un secondo piano. La restante parte degli inter-venti di riqualificazione edilizia e’ stata realizzata dalle due ONG italiane selezionate, AVSI ed ICS, che hanno portato a termine gli interventi di riqualificazione parziale di 8 stanze, 11 cucine e 14 servizi igienici per un valore di oltre 76.000 Eu-ro, 18 cucine e 13 stanze per un importo di circa 92.000 Euro, entrambi nel campo di Al-Sukhneh. Il progetto affidato alla ONG AVSI comprende anche la costruzione di un Centro Poli-valente attrezzato per ospitare cliniche mediche e laboratori di fisioterapia per disabili.

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Fase IV: Solaio - copertura Fase V: Messa in posa dei blocchi di cemento per la costruzione delle mura perimetrali

Fase VI: Primo intonaco in cemento

Fase VII: Stuccatura delle pareti e pavimentazione

INIZIATIVA D’EMERGENZA A FAVORE DEI PROFUGHI PALESTINESI IN GIORDANIA (IEPPG II).

Completato oltre l’80% dei lavori di ricostruzione delle unità abitative nei campi profughi di Al-Sukneh e Al-Talbieh. A buon punto i corsi di formazione professionali organizzati a favore dei giovani disoccupati e delle donne dei campi.

RIQUALIFICAZIONE UNITA’ ABITATIVE CAMPO PROFUGHI DI TALBIEH: le varie fasi dei lavori civili, dalla demoli-zione alla ricostruzione e rifinitura delle abitazioni.

Fase I: Demolizione Fase II: Fondazioni Fase III: Innalzamento colonne portanti

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La ONG ICS ha completato le attività di formazione profes-sionale di 30 donne del campo di Al-Sukhneh mediante l’or-ganizzazione di due corsi sulla lavorazione della pelle e la preparazione di accessori moda. Ulteriori due corsi bre-vi, che vedranno la partecipa-zione di altre 20 donne, saran-no completati entro dicembre 2010 sulla lavorazione di ma-

teriali riciclabili e la realizzazione di piccoli gadget desti-nati al mercato turi-stico. La stessa ONG

ha inoltre organizzato seminari sull’etica del lavoro a favore di 12 giovani disoccupati del campo con l’obiettivo di prepa-rarli all’accesso sul mercato del lavoro dal punto di vista rela-zionale, assistendoli anche nella stesura di CV e nella ricerca di occupazioni appropriate alle loro competenze.

Le attività di supporto allo sviluppo psicosociale realizzate mediante l’affidamento alla ONG ICS

Nell’ambito della componente di supporto allo sviluppo psi-co-sociale, la ONG ICS ha condotto sessioni settimanali di supporto psicologico individuale e di gruppo, iniziate nella seconda metà di settembre ed ancora in corso fino alla fine di dicembre. Fino ad ora 15 donne hanno usufruito dell’assisten-za individuale. I problemi sollevati hanno riguardato per lo più le conseguenze dello stress derivante dalle cattive condi-zioni economiche della famiglia, dalla pressione sociale—che tende a relegarle ad un ruolo secondario che non le soddisfa pienamente - e dai conflitti interni al nucleo familiare. Le metodologie utilizzate consistono in (1) awareness raising (2) utilizzo della Terapia Cognitivo Comportamentale (3) tecniche di rilassamento e utilizzo del pensiero irrazionale. Supporto psicolo-gico e’ stato fornito alle madri per la gestione dei comporta-menti irrazionali dei bambini; mentre i casi più gravi di vio-lenza domestica sono stati deferiti all’assistente legale.

Due seminari tematici, che hanno coinvolto 20 e 25 donne

del campo, si sono conclusi con soddisfazione dei parteci-panti. Le tematiche trattate hanno riguardato la capacità di

gestione dei problemi familiari e l’autostima.

Sono state inoltre organizzate sessioni settimanali di assistenza legale alle quali, finora, hanno partecipato 14 donne, che hanno usufruito di consulenza legale gratui-ta, attività di sensibilizzazione e guida circa i procedi-menti da avviare. I casi più gravi sono stati deferiti a strutture specializzate per l’assistenza legale. Circa 25 donne del campo di Al - Sukhneh hanno preso parte al seminario d’informazione sui diritti e doveri connessi allo status di rifugiati .

I laboratori tematici rivolti agli adolescenti sulle “life skills” hanno coinvolto 10 ragazzi e sono stati condotti parallelamente ai corsi di preparazione all’inserimento nel mondo del lavoro, proprio con l’obiettivo di risolvere i problemi comportamentali e di autostima che spesso non consentono ai giovani di affacciarsi al mondo del lavoro in maniera efficace. Attività di “capacity building” sono state condotte a favore degli operatori sociali e dei volontari del campo di Al-Sukhneh, che già lavorano presso il Centro per le Donne. Un corso intensivo di formazione sul rafforzamento delle capacità di leadership e’ stato organizzato alla fine di otto-bre, a favore di alcune figure professionali chiave del Di-partimento degli Affari Palestinesi, sia a livello dirigenziale che operativo. Gli esiti positivi dell’iniziativa sono stati confermati dall’interesse e la partecipazione in aula dei beneficiari.

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Per quanto riguarda la componente di formazione professionale dell’iniziativa, l’Ufficio di Cooperazione allo Sviluppo dell’Ambasciata Italiana ad Amman ha previsto, con inizio nei primi giorni di dicembre e per la durata di un mese, corsi professionali per estetista—parrucchiera e per segretaria per 42 donne residenti nel campo profughi di Al-Sukhneh; e corsi per la manutenzione di cellulari/parabole satellitari e per la formazione di elettricisti a favore di circa 35 giovani disoccupati residenti nel medesimo campo.

Le attività di formazione professionale realizzate mediante l’affidamento alla ONG ICS

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Le attività di formazione professionale per disabili realizzate mediante l’affidamento alla ONG AVSI

Durante i mesi di agosto-settembre, assieme ai partner già individuati nel documento di progetto, sono stati definiti i corsi di formazione da attivare, la modalità di individuazione e selezione dei beneficiari, la collaborazione con le organizza-zioni presenti nei campi profughi e con le autorità. Con entrambi i partner scelti per condurre i corsi di formazio-ne, Holy Land Institute for the Deaf (HLID) e Our Lady of Peace Centre for Individuals with Special Needs (OLOPC), istituti spe-cializzati nella formazione di persone disabili, sono state indi-viduate le azioni di maggiore impatto per i diretti beneficiari e privilegiate soluzioni in grado di assicurare sostenibilità e continuità all’intervento anche dopo la conclusione del pro-getto.

Sono stati attivati 3 corsi di formazione professionale in mo-saico per persone con disabilità: due corsi per persone pro-venienti dal campo di Sukhneh e uno per Talbieh. Il 23 otto-bre si è svolta la prima lezione del corso che si tiene due volte a settimana per 5 ore al giorno e coinvolge attualmente 13 beneficiari affetti da disabilità, quali sordità, difficoltà moto-rie agli arti superiori e/o inferiori.

Nel campo profughi di Sukhneh, in collaborazione con il par-tner locale Holy Land Institute for the Deaf, sono stati attivati due corsi di formazione: uno in ricamo e uno in riciclaggio della carta. Attualmente 8 persone sordomute o con altri tipi di disabilità partecipano alle lezioni di riciclo carta e ricamo che si tengono il mercoledì e il sabato per 4 ore al giorno. So-no stati anche acquistati materiale e attrezzature per prose-guire i corsi nel campo profughi di Sukhneh, in una sala del centro polivalente in costruzione, non appena sarà completa-to; tale iniziativa permetterà di dare continuità alla formazio-ne iniziata. Nella stessa ottica e con lo stesso obiettivo, il per-corso di formazione prevede l’individuazione di potenziali trainer per nuovi eventuali corsi estesi ad altri beneficiari nel centro polivalente di Sukhneh. AVSI, insieme ai partner sta valutando anche la possibilità e le modalità per vendere gli oggetti prodotti dai partecipanti ai corsi.

La realizzazione del corso sul linguaggio dei segni è stata affidata a Holy Land Institute for the Deaf, specializzato nell’e-ducazione a sordomuti. Data la forte presenza di persone con problemi di sordità nel campo di Sukhneh, (molti di loro han-no gravi difficoltà a comunicare, non conoscendo il linguag-gio dei segni), si è voluto organizzare un corso di insegna-mento ad essi specificamente destinato. Per assicurare la mas-sima efficacia dell’iniziativa, sono stati altresì coinvolti i pa-renti delle persone sordomute, i volontari che collaborano nelle organizzazioni locali dei campi e i membri dei comitati locali. Il corso è iniziato il 27 novembre e si svolgerà tre giorni a settimana per circa 3 ore al giorno fino al 31 dicembre 2010.

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Spettacoli ludico-formativo per bambini Nell’ambito delle attività in gestione diretta previste dal Programma IEPPG, in particolare per quanto concerne gli interventi di sviluppo psicosociale, l’Ufficio di Coope-razione allo Sviluppo dell’Ambasciata ha organizzato spettacoli ludico-formativo a favore di minori in età sco-

lare residenti nei campi profughi palestinesi, avvalendosi della preziosa esperienza di Family International Community Service (FICS), un’associa-zione privata di beneficenza che si avvale della collaborazione di volontari a tempo pieno, di varie nazionalità, che si dedicano al miglioramento della qualità della vita di tutti i membri della comunità, in particolare coloro che sono più svantaggiati.

Edutainment è un progetto incentrato sulla creativi-tà, che mette a disposizione dei bambini di ogni età e livello sociale programmi educativi che ne sollecita-no l’immaginazione in un viaggio magico di fanta-sia, conoscenza e divertimento attraverso la musica, il teatro d'azione dal vivo, spettacoli di burattini e altro anco-ra. Gli spettacoli ludico-formativo messi in scena dalla FICS sono stati realizzati grazie alla collaborazione di ani-matori professionisti che utilizzano metodi innovativi di formazione, quali la stimolazione musicale, l’impiego di pupazzi animati, l’auto-espressione, il mimo e giochi interattivi che valorizzano il corpo, la mente e o spirito. At-traverso la narrazione con pupazzi, l’utilizzo di tracce audio dinamico e personaggi pittoreschi, i bambini vengono positivamente motivati e si divertono. Animatori professionisti illustrano, attraverso le tecniche di psico-dramma ed il canto, i temi di sensibilizzazione ambientale, igiene, nutrizione, lo sviluppo di atteggiamenti positivi, l'amore per la lettura e molto altro. Inoltre, i giochi interattivi di ruolo insegnano ai bambini come gestire le dinamiche di gruppo, l’esercizio della pazienza, il coordinamento e la creatività. Sono stati organizzati 8 spettacoli ai quali hanno assistito circa 1570 bambini residenti nei campi profughi Palesti-

nesi. In occasione delle festività islamiche di novem-bre scorso, al termine dei due spettacoli program-mati per i giorni di festa, sono stati distribuiti ai numerosi giovani partecipanti anche 150 kit scolasti-ci (zainetto, colori, borraccia per l’acqua, lunch box, astuccio, kit per disegno geometrico, lettere dell’al-fabeto con calamita, autoadesivi vari, libri di storie): un omaggio molto apprezzato dai bambini e dalle loro famiglie. I bambini che hanno assistito agli eventi, emozionati e divertiti, hanno risposto molto positivamente ai

messaggi contenuti nello spettacolo, in particolare, alle tematiche ambientali, tanto che, al termine di uno degli spettacoli, un bambino si e’ messo spontaneamente a ripulire la sala di tutto quanto “dimenticato” a terra dagli spettatori. In un’altra occasione, invece, le ragazze hanno dimostrato tanto entusiasmo e gradimento dell’evento che, al termine, hanno richiesto autografi agli animatori e si sono messe in coda per più di mezz’ora per poter stringere la mano ai clown!

Presso il campo profughi di Talbieh e’ stato organizzato un seminario di formazione sulla terapia fisica e occupa-zionale, al quale hanno preso parte tre fisioterapiste che già collaborano con il centro CBR del campo e che aveva-no la necessità di acquisire maggiore esperienza professionale per affrontare nel modo migliore i bisogni della co-munità. Al termine del corso-seminario, le tre partecipanti saranno in grado di gestire la sala di fisioterapia che sarà allestita al completamento della costruzione del Centro Polivalente. Il 9 novembre scorso sono stati, infatti, terminati i lavori di copertura dell’edificio e l’installazione degli impianti elettrici. Il Centro Polivalente compren-de una sala per visite mediche, un’area che sarà allestita con attrezzature per la fisioterapia, una sala multifunzio-nale che ospiterà i corsi di formazione in ricamo e carta riciclata, ed uno spazio che potrà essere adibito a magazzi-no, su una superficie complessiva di 104 mq.

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Il 4 Novembre scorso, l’Addetto per la Difesa dell’Ambasciata d’Italia in Amman, Colonnello Lucio Gatti e la gentile consorte, Signora Michela, hanno offerto un ricevimento all’Hotel “Le Royal, Amman” per celebrare il Giorno del-l’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate Italiane. All’evento hanno preso parte, oltre all’Ambasciatore Fransoni ed il personale dell’Ambasciata, circa 230 invitati che hanno festeggiato le nostre Forze Armate in un clima prettamente tricolore, messo in risalto dal buffet, dai vini e dalle bevande nazionali a disposizione degli ospiti, nonché dalla diffusione di una selezione tra le più note arie me-lodiche italiane. Una imponente riproduzione della Torre di Pisa e una allegorica scultura di ghiaccio opportunamente illuminata tricolore, nonché le numerose decorazioni e le composizioni floreali con i colori nazionali che adornavano il salone – il cui stile ricordava gli ambienti barocchi veneziani – hanno contribuito a caratterizzare la serata. Un filmato che, con suggestive immagini, ha presentato l’attuale realtà delle Forze Armate e le prospettive per il loro futuro ha accompagnato gli ospiti nel corso della serata. Numerose le autorità militari, civili e religiose intervenute, a significare l’amicizia con l’Italia e la vicinanza con le sue Forze Armate, ma soprattutto, notevole e particolarmente gradita è stata la partecipazione di numerosi conna-zionali presenti in Giordania che, con la loro presenza, hanno dato un significato simbolico a quello che è il “Giorno dell’Unità Nazionale”. Inizialmente nota come “Festa della Vittoria”, la giornata del 4 Novembre venne istituita per celebrare il giorno del-la conclusione vittoriosa della Prima Guerra Mondiale sul fronte Italiano nel 1918. L’immane conflitto, che aveva concluso definitivamente un’epoca e cambiato radicalmente il mondo di allora, aveva visto l’Esercito, la Marina e la nascente Aeronautica lasciare sulle montagne e nei cieli del Trentino, del Friuli, sulle grave del Piave, in Adriatico e Mediterraneo, in Francia, nei Balcani e perfino nella qui vicina Palestina, quasi 700.000 caduti e restituire alla Patria più di un milione e 300.000 feriti e mutilati degli oltre 5 milioni di Italiani mobilitati. A ragione, il 4 Novembre è perciò diventato il giorno dedicato alle nostre Forze Armate. Ma lo stesso sacrificio – durato per il popolo in armi, quasi 4 anni, ma per tanti e tante famiglie, molto di più – ha permesso, nella comune sofferenza, l’amalgama di una intera nazione, prima divisa da distanze a quel tempo impercorribili, da differenze sociali e culturali ritenute insor-montabili, da diffidenze e credenze ataviche, rendendola, per la prima volta, dalla caduta dell’Impero Romano, una vera Nazione, unita e in grado di porsi sulla scena internazionale. Per tali motivi, oggi, la data 4 Novembre è uffi-cialmente riconosciuta dalla Repubblica Italiana come il “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Arma-te” e il ricevimento offerto all’“Hotel Royal, Amman” è stata un’ottima occasione per celebrarla.

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4 NOVEMBRE 2010, GIORNO DELL'UNITA' NAZIONALE E GIORNATA DELLE FORZE ARMATE

Difesa

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AUGURI DI BUON NATALE E

FELICE ANNO NUOVO

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