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NICCOLO’ CUSANO UNIVERSITA’ TELEMATICA DELLE SCIENZE UMANE TESI DI LAUREA IN DIRITTO AMMINISTRATIVO IL D.LGS. 163 DEL 12 APRILE 2006 CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI SERVIZI E FORNITURE

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NICCOLOrsquo CUSANO

UNIVERSITArsquo TELEMATICA DELLE SCIENZE UMANE

TESI DI LAUREA IN DIRITTO AMMINISTRATIVO

IL DLGS 163 DEL 12 APRILE 2006

CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

DI LAVORI SERVIZI E FORNITURE

Indice Generale

Prefazione 1

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI UNA RIFORMA

NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice 6

12 Le definizioni del nuovo codice 8

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della disciplina previdente 13

14 Le fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici 17

15 Regolamento di attuazione del codice 22

2 I SOGGETTI E GLI ORGANISMI 28

21 LrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture 28

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture 30

23 Lo Sportello dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture 33

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici 35

servizi e forniture

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE 39

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti di qualificazione 39

32 Il Dialogo Competitivo procedure di scelta del contraente 43

33 LrsquoAccordo Quadro procedura di scelta del contraente 49

34 Lrsquoasta elettronica processo di selezione delle offerte e della verifica delle offerte

anomale 52

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della disciplina comunitaria 56

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE 62

43 La nozione di appalto pubblico 65

44 Innovazioni sospensioni e modifiche 70

45 La procedura drsquoinfrazione 20072309 avverso il sistema italiano degli appalti pubblici 78

46 Le competenze sul recepimento della direttiva 200418CE 82

47 Conclusioni 95

48 Bibliografia 97

1

Prefazione

Il DLgs 1632006 Codice dei Contratti Pubblici di Lavori Servizi

e Forniture pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n100 del 2 maggio

2006 entra in vigore il 1deg luglio 2006

Il Codice ha inaugurato una rivoluzione lessicale e sostanziale

non solo nellrsquoambito della materia dei lavori pubblici ma anche in quella

dei servizi e delle forniture presentandosi come unrsquoopera di epocale e

radicale riassetto normativo realizzata dalla Commissione De Lise

percheacute mette ordine a quasi 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia dallrsquoUnitagrave

drsquoItalia fino ai giorni nostri con lo scopo di riordinare e semplificare

lrsquointera normativa di settore armonizzandola con quella comunitaria

favorendone la concorrenza e la trasparenza negli appalti

Dal punto di vista della novitagrave lessicale non si parla piugrave di asta

pubblica trattativa privata o licitazione privata ma il Codice allrsquoart 3

riporta le nuove definizioni come procedura aperta procedura ristretta

appalto concorso e appalto integrato

Dal punto di vista sostanziale si aprono nuove possibilitagrave per le

amministrazioni aggiudicatici per gli operatori economici e per le

imprese di avviare o di partecipare a procedure di affidamento piugrave

flessibili grazie ai principi fondamentali del Trattato della Comunitagrave

Europea quali quelli della libera concorrenza paritagrave di trattamento

non discriminazione trasparenza proporzionalitagrave e pubblicitagrave

Il Codice infatti nasce dalla norma Legge 622005 che ha

delegato il Governo a recepire le nuove direttive comunitarie la

200417CE e la 200418CE nel rispetto dei principi di semplificazione

riduzione dei tempi massima flessibilitagrave degli strumenti urbanistici

Altra fondamentale novitagrave introdotta dal Codice come

recepimento delle direttive comunitarie egrave il Regolamento di attuazione

previsto allrsquoart 5 del Codice ed entrato in vigore il 1deg luglio del 2006

recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti pubblici di lavori

2

servizi e forniture che ha lo scopo di abrogare la normativa previgente

e cioegrave il Regolamento sui lavori pubblici Dpr 5541999 ed il

Regolamento dei servizi e forniture Dpr 342000

Ma Il DLgs 1632006 che avrebbe dovuto rappresentare una

rivoluzione nei settori ordinari e speciali ha incontrato molte difficoltagrave

interpretative ed attuative tanto da essere stato modificato per ben tre

volte e sottoposto ad una procedura drsquoinfrazione da parte della

Commissione europea poicheacute il legislatore italiano non recependo

fedelmente le disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio

comunitario che rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria Tale

principio comunitario infatti egrave quello della libera concorrenza nel

mercato e della massima partecipazione agli affidamenti dei contratti

pubblici

Vista la complessitagrave dellrsquoopera e la vastitagrave delle disposizioni che

incidono su molti settori della materia dei lavori nei settori ordinari e

speciali sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria nel presente

lavoro saranno oggetto di disamina esclusivamente le novitagrave introdotte

dal Codice nella contrattualistica classica nei settori ordinari dei lavori

pubblici sotto soglia comunitaria individuata al comma c dellrsquoart 28 pari

ad euro 527800000 e la disamina delle disposizioni innovative e delle

criticitagrave riscontrate in virtugrave del recepimento della direttiva 200418CE

Le maggiori novitagrave apportate dal Codice al quadro normativo

previgente in riferimento alla materia dei lavori pubblici sono

contenute nelle Parte II che tratta di contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture nei settori ordinari Capo III relativo alle procedure di

scelta del contraente e selezione delle offerte nel quale sono comprese

anche le procedure di aggiudicazione innovative come il Dialogo

competitivo e lrsquoAccordo Quadro nella nuova fase di calcolo delle

offerte e delle offerte anomale quale lrsquoavvalimento nellrsquoampliamento

delle attivitagrave affidate agli organismi giagrave individuati dalla normativa

3

previgente noncheacute in riferimento al Responsabile Unico del

procedimento

Novitagrave molto importante presente nel Capo III egrave lrsquoart 53 del

Codice che definisce lrsquooggetto del contratto dei lavori pubblici Esso

infatti ne amplia lrsquoambito oggettivo prevedendo la possibilitagrave di affidare

congiuntamente la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica Il

contratto cosigrave definito prende il nome di appalto integrato

Ma la vera innovazione che doveva essere quella di una

radicale rivoluzione del settore dei lavori pubblici non egrave mai iniziata

anzi in questi 3 anni abbiamo assistito ad un percorso molto tortuoso

sia del Codice che del Regolamento

Lrsquoart 253 deI DLgs 1632006 giagrave dal momento in cui viene

approvato differisce al 1deg agosto 2007 lrsquoapplicazione delle nuove

procedure di affidamento come il Dialogo competitivo e lrsquoAccordo

Quadro e lrsquoAsta elettronica

Le vicende della notevole accelerazione nellrsquoiter approvativo del

Codice giustificata dal Governo con la necessitagrave di ottemperare ad un

obbligo comunitario hanno dato luogo alla sua prima correzione

attraverso una ulteriore sospensione dei nuovi istituti negoziali previsti

dalle direttive al 31 luglio 2007 per un intervento piugrave articolato e

approfondito del Governo sulla conoscenza di tali innovazioni

Inoltre il legislatore italiano non recependo fedelmente le

disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio comunitario che

rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria che egrave quello della

libera concorrenza nel mercato e della massima partecipazione agli

affidamenti dei contratti pubblici

Mentre il legislatore comunitario si pone lrsquoobiettivo di

liberalizzare e semplificare tutto ciograve che ostacola il libero e corretto

gioco dei legittimi interessi nel mercato delle opere pubbliche il

legislatore italiano invece recepisce questa spinta di libertagrave con le

dovute prudenze di chi deve fare i conti con un mercato di lavori

4

pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale Prudenze che

inevitabilmente sono state recepite dalla legge 10919994 soprattutto

in riferimento allrsquooggetto del contratto che prevedeva la netta

separazione tra la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica

Il secondo decreto correttivo ha quindi lo scopo di stemperare

questo spirito liberale del legislatore comunitario rimandando al

Regolamento di attuazione la previsione di una disciplina di dettaglio

Infatti ad oggi lrsquoart 53 commi 2 e 3 relativo allrsquooggetto del

contratto cosigrave ampliato dalla direttiva comunitaria egrave ancora sospeso

Proprio quando sembrava essere in dirittura drsquoarrivo il codice egrave

oggetto di una proceduta drsquoinfrazione la n 20072309 che la

Commissione Europea ha avviato per norme previgenti soprattutto in

riferimento alla legge 1041999 che sono state riprodotte tal quali

Ersquo necessario considerare inoltre che tra i due decreti correttivi

del ministro Di Pietro ed il Terzo decreto correttivo si egrave verificata la fine

della legislatura e le elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che

hanno determinato una sospensione di tutti i lavori del Governo

uscente lasciando al nuovo Governo Berlusconi lrsquoapprovazione proprio

allo scadere del termine biennale delle correzioni

Ad oggi perograve le Pubbliche amministrazioni ancora non possono

applicare completamente la normativa a causa di tutte queste

circostanze che hanno sortito un vuoto normativo che ha creato caos e

contenziosi non solo tra amministrazioni ed imprese ma anche in

riferimento al recepimento della normativa in merito alle competenze

tra Stato e Regioni

A far discutere o meglio a far sorgere una molteplicitagrave di

contenziosi sottoposti al parere della Corte Costituzionale egrave lrsquoart 4 del

Codice soprattutto i commi 2 e 3 che lascia alla Regione la potestagrave

normativa solo per alcuni aspetti della materia e le obbliga al rispetto

della disciplina prevista dal Codice Molte Regioni hanno avviato dei

ricorsi dichiarando illegittimi tali commi ma la Corte Costituzionale con

5

la piugrave significante sentenza n 4012007 respingendo le questioni

sollevate dalle Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio e Abruzzo

sulla illegittimitagrave dei citati commi andando va a confermare quanto giagrave

deciso dalla pur nota sentenza 30032003 e cioegrave come non esista una

materia relativa ai lavori pubblici e che gli stessi ldquo hellip di volta in volta

rientrare nellrsquoambito della potestagrave legislativa esclusiva statale ovvero

concorrente ovvero ancora residuale delle Regionirdquo

In conclusione si puograve affermare che le ripetute modifiche al

Codice dei contratti rendono il quadro normativo instabile creando non

pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni appaltanti con una incertezza

di fondo ed estesi contenziosi Certamente non puograve non rivelarsi che

questo continuo incidere sul testo egrave sentore di un inefficace

funzionamento della disciplina previgente e ciograve dovrebbe imporre le

Autoritagrave competenti ad una riflessione comune al fine di pervenire a

soluzioni efficaci e soddisfacenti Ersquo forse impensabile rimettere mano

ad una riscrittura del Codice dei Contratti ma occorre prendere atto che

il tentativo di risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non

egrave pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti in

questi tre anni

6

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI

UNA RIFORMA NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice

ldquoIl DLgs 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture egrave articolato in cinque parti e composto da 256

articoli e 22 allegati

La parte I intitolata ldquoPrincipi e disposizioni comuni e contratti

esclusi in tutto o in parte dallrsquoambito di applicazione del Codicerdquo

contiene le norme relative a oggetto principi definizioni fonti di

disciplina riparto tra Stato e Regioni Autoritagrave di Vigilanza e

Osservatorio responsabile del procedimento e accesso noncheacute

lrsquoelencazione dei contratti esclusi dallrsquoambito di applicazione del codice

quali appalti segretati o stipulati sulla base di accordi internazionali

La Parte II intitolata ldquoContratti pubblici relativi a lavori forniture e

servizi nei settori ordinarirdquo disciplina i contratti aventi ad oggetto lavori

servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria

articolata in quattro titoli e rappresenta la parte piugrave corposa e probab

ilmente piugrave significativa In tale Parte egrave recepita la Direttiva comunitaria

n 200418CE

Il primo titolo disciplina i contratti di rilevanza comunitaria e

contiene il cuore della disciplina delle procedure di affidamento noncheacute

i principi in tema di esecuzione del contratto

Il secondo titolo disciplina i contratti sotto soglia comunitaria

mediante un rinvio alla disciplina dettata per i contratti sopra soglia

comunitaria e lrsquoenucleazione delle specifiche regole derogatorie

Il terzo titolo detta disposizioni per le concessioni di opere

pubbliche per il promotore finanziario per il contraente generale e per

le infrastrutture strategiche

7

Il quarto Titolo disciplina i contratti di lavori servizi e forniture in

taluni settori specifici e in particolare nel settore della difesa e nel

settore dei beni culturali

La Parte III egrave intitolata ldquoContratti pubblici di lavori servizi e

forniture nei settori specialirdquo e contiene il recepimento della direttiva

200417CE Preliminarmente egrave dettato un articolo di ricognizione delle

norme proprie dei settori ordinari che si applicano anche ai settori

speciali

La parte IV egrave intitolata ldquoContenziosordquo e disciplina gli strumenti

stragiudiziali e giudiziali di composizione delle liti in materia di contatti

pubblici e in particolare la transazione lrsquoaccordo bonario lrsquoarbitrato

noncheacute le norma in tema di giurisdizione e riti speciali e la tutela

cautelare ldquoante causamrdquo

La Parte V contiene le disposizioni di coordinamento e

transitorie noncheacute le abrogazionirdquo1

1 COCCO D E MANDRACCHIA LE Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Roma Tipografia del Genio Civile 2007 pagg 43-45

8

12 Le definizioni del nuovo codice

In recepimento dellrsquoart 1 della Direttiva Comunitaria 200418

lrsquoart 3 del codice degli appalti reca le definizioni dei principali termini

giuridici utilizzati nellrsquoambito dello stesso codice in parte vengono

mutuate le definizioni comunitarie in parte vengono cambiate le

definizioni di diritto interno utili per una migliore lettura del codice

Fra le disposizioni di maggiore interesse rilevano quelle

contenute ai commi 4 e 5 ove si puograve conoscere la definizione di

ldquosettori ordinarirdquo e quella di ldquosettori specialirdquo dei contratti pubblici In

particolare il comma 5 ha il merito di aver coniato la nuova terminologia

di ldquosettori specialirdquo di contratti pubblici ad indicare i settori in

precedenza definiti ldquoesclusirdquo ed oggi soggetti alla dir 200417

In tale prospettiva di recepimento della normativa

comunitaria il ldquocomma 7rdquo2 dellrsquoarticolo in commento reca la definizione

di ldquoappalto di lavori pubblicirdquo allrsquointerno della quale vengono fatte

confluire non solo le ipotesi di contratto avente ad oggetto lrsquoesecuzione

di lavori ma anche lrsquoipotesi di appalto aventi ad oggetto sia la

esecuzione che la progettazione di lavori

Nella stessa nozione viene fatta rientrare infine la cd

esecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera rispondente alle esigenze

specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoente aggiudicatore sulla

base del progetto preliminare posto a base di gara Tale tipologia di

esecuzione egrave tuttavia circoscritta allrsquoambito dei lavori relativi ad

infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi

2 Gli ldquoAppalti pubblici di lavorirdquo sono appalti aventi ad oggetto lrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero previa acquisizione in

sede di offerta del progetto definitivo la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione

relativamente ai lavori o opere helliphelliphellip oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di

unrsquoopera rispondente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoEnte

aggiudicatore sulla base di un progetto preliminare o ldquodefinitivordquo (parola cosigrave aggiunta

dallrsquoart 2 del DLgs 1132007) posto a base di gara

9

Il recepimento della nozione comunitaria di appalto di lavori

comporta il venir meno della terminologia nazionale che parlava di

appalto integrato e appalto concorso le quali ipotesi confluiscono

nellrsquounitaria nozione di appalto di lavori e vengono liberalizzate rispetto

ai casi tassativi in cui sono state finora previste

Attraverso questo ampliamento dellrsquooggetto del contratto il

legislatore comunitario si pone come obiettivo quello di liberalizzare il

mercato delle opere pubbliche il legislatore italiano invece recepisce

questa spinta di libertagrave con le dovute prudenze di chi deve fare i conti

con un mercato di lavori pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale

Prudenze che inevitabilmente sono state recepite dalla legge

10919994 soprattutto in riferimento allrsquooggetto del contratto che

prevedeva la netta separazione tra la progettazione e la esecuzione

dellrsquoopera pubblica Infatti il legislatore italiano subordina lrsquoapplicazione

di tale disposizione allrsquoapprovazione del Regolamento attuativo che ha

lo scopo di prevedere una disciplina di dettaglio Poicheacute ad oggi il

Regolamento attuativo deve ancora essere emanato dal Governo tale

disposizione egrave ancora sospesa

Il comma 8 reca poi la definizione e la differenza tra ldquolavori

pubblicirdquo3 ed ldquoopere pubblicherdquo Rispetto alla direttiva comunitaria le

definizioni nazionali sono state integrate tenendo conto dellrsquoarticolo 2

comma 1 l n 1091994 che rispetto allrsquoallegato I della direttiva

200418 contempla da un lato le opere di presidio e difesa ambientale

e di ingegneria naturalistica e dallrsquoaltro lato include nella nozione di

lavori non solo la costruzione demolizione e restauro ma anche il

recupero la ristrutturazione la manutenzione

3 i ldquolavorirdquo comprendono le attivitagrave di costruzione demolizione recupero

ristrutturazione restauro manutenzione di opere Per ldquooperardquo si intende il risultato di un insieme di lavori che di per seacute esplichi una funzione economica o tecnica

10

Le definizioni del codice continuano ai commi 11 con la nozione

di ldquoconcessione di lavori pubblicirdquo4 giagrave recepita nel diritto italianordquo5

preferendola a quella piugrave scarna contenuta nella direttiva comunitaria

I commi successivi dellrsquoart 3 in commento introducono nuovi

meccanismi di affidamento dei contratti mutuati dalle direttive

comunitarie e finalizzati al raggiungimento di obiettivi di semplificazione

e informatizzazione delle procedure di scelta del contraente

Da qui la definizione al comma 13 di ldquoAccordo Quadrordquo

lrsquoistitutordquo6 egrave lrsquoaccordo concluso fra una o piugrave stazioni appaltanti ed uno

o piugrave operatori economici preordinato a stabilire le clausole relative agli

appalti da aggiudicare durante un dato periodo in particolare per

quanto riguarda i prezzi e se del caso le quantitagrave previste La

disciplina dellrsquoaccordo quadro egrave successivamente ripresa allrsquoart 59 del

codice il quale recepisce lrsquoistituto introdotto dallrsquoart 32 della dir

200418 che egrave costituito dallrsquoobbligo di ricorrere alla previa gara per la

stipula dellrsquoaccordo quadro

Lrsquoarticolo recepisce la norma comunitaria con lrsquounica particolaritagrave

costituita dallrsquoobbligo di indicare i criteri di affidamento dei singoli appalti

nel caso in cui non si rilanci il confronto competitivo tra i soggetti

firmatari dellrsquoaccordo7 Per i lavori il recepimento dellrsquoaccordo quadro

viene circoscritto a lavori standardizzati e ripetitivi quali la

manutenzione e altre ipotesi da prevedersi nel regolamentordquo8

4 Le ldquoconcessioni di lavori pubblicirdquo sono contratti a titolo oneroso conclusi in forma

scritta aventi ad oggetto in conformitagrave al presente codice lrsquoesecuzione ovvero la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero la progettazione definitiva esecutiva e lrsquoesecuzione di lavori pubblici o di pubblica utilitagrave noncheacute la loro gestione funzionale ed economica che presentano le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori ad eccezione del fatto che il corrispettivo dei lavori consiste unicamente nel diritto di gestire lrsquoopera o in tale diritto accompagnato da un prezzo in conformitagrave al presente codice

5 allrsquoart 19 l n 1091994

6 giagrave presente nellrsquoordinamento interno allrsquoart 16 dlgs 1581995

7 comma 7

8 il vigente dpr n 56541999 contempla i contratti aperti

11

Ersquo pacifico come anche questa nuova procedura sia ancora

sospesa a causa del ritardo nellrsquoamenazione del regolamento da parte

del Governo

Le definizioni del codice continuano ai commi da 25 a 35 dellrsquoart

3 con le nozioni di ldquoamministrazione aggiudicatricerdquo9 ldquoorganismo di

diritto pubblicordquo ldquoimpresa pubblicardquo10 ldquoente aggiudicatore altri soggetti

aggiudicatori centrale di committenza

Nel quadro complesso di organismi che operano nel settore dei

contratti pubblici rileva la distinzione fra organismo di diritto pubblico ed

impresa pubblica Per ldquoorganismo di diritto pubblicordquo deve intendersi

qualsiasi organismo anche in forma societaria istituito per soddisfare

specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non

industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave

sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione

sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo

9 Le amministrazioni aggiudicatici sono le amministrazioni dello Stato degli Enti

pubblici territoriali gli altri Enti pubblici non economici gli organismi di diritto pubblico le associazioni unioni consorzi comunque denominati costituiti da detti soggetti

10 Llaquoorganismo di diritto pubblicoraquo egrave qualsiasi organismo anche in forma societaria

istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo damministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Le laquoimprese pubblicheraquo sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare direttamente o indirettamente uninfluenza dominante o percheacute ne sono proprietarie o percheacute vi hanno una partecipazione finanziaria o in virtugrave delle norme che disciplinano dette imprese Linfluenza dominante egrave presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici direttamente o indirettamente riguardo allimpresa alternativamente o cumulativamentea) detengono la maggioranza del capitale sottoscritto b) controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dallimpresa c) hanno il diritto di nominare piugrave della metagrave dei membri del consiglio di amministrazione di direzione o di vigilanza dellimpresa

12

drsquoamministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri

dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Il codice riprende la

nozione comunitaria di organismo di diritto pubblico contenuta nella dir

200417CE

Di pregnante rilevanza egrave inoltre la nozione11 di ldquocentrale di

committenzardquo che altro non egrave se non lrsquoamministrazione aggiudicatrice

che acquista forniture o servizi destinati ad ulteriori amministrazioni

aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori ovvero che aggiudica appalti

pubblici o conclude accordi quadro di lavori forniture o servizi destinati

ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori

Lrsquoart 3 al comma 35 si preoccupa infine di stabilire il ldquoprofilo

del committenterdquo espressione usata ma non definita dalle direttive

comunitarie si tratta del sito informatico di una stazione appaltante su

cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice

Il gruppo successivo di commi dal 36 al 41 reca invece la

definizione delle varie tipologie di procedure di affidamento da quelle

giagrave note recepite nel diritto italiano come la procedura aperta ristretta

negoziata a quelle nuove del dialogo competitivo e dellrsquoaffidamento

tramite centrale di committenzardquo12

11

di origine comunitaria 12

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 7-9 wwwentilocaliprovincialeit

13

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della

disciplina previgente

La disciplina normativa nei settori dei lavori pubblici servizi e

forniture si presentava molto frastagliata tanto che ldquogli obiettivi di

semplificazione perseguiti dal nuovo codice sono immediatamente

apprezzabili nella previsione dellrsquoart 1 comma 1 che definisce in

termini generalissimi lrsquooggetto della disciplina comprensiva di tutti i

contratti volti ad acquisire opere lavori beni e servizi sia sopra che

sotto soglia comunitaria sia con lrsquoappalto che con altri strumenti

contrattualirdquo13

La norma egrave direttamente attuativa della prescrizione contenuta

nellrsquoart 25 della sopracitata legge comunitaria 2004 (L 6205) che ha

delegato il Governo italiano a recepire le direttive 200417CE e

200418CE allrsquointerno di un unico testo normativo contenente la

disciplina organica degli appalti e delle concessioni di lavori servizi e

forniture di rilevanza comunitaria e non allrsquointerno dei settori cd

ldquoordinarirdquo e di quelli cd ldquoesclusirdquordquo14

Infatti in ambito nazionale la materia degli appalti pubblici si era

contraddistinta per una diversa e variegata regolamentazione infatti le

fonti normative sui contratti delle Pubbliche Amministrazioni erano le

seguenti

1) Legge fondamentale del 1895 Legge 20 marzo 1865 n 2248

ldquoLegge sulle opere pubblicherdquo

2) Direttiva CEE n 9337 sui lavori nei settori ordinari

3) DLgs 19 dicembre 1991 n 406 concernente ldquoAttuazione della

Direttiva 89440CEE in materia di procedure di aggiudicazione

degli appalti di lavori pubblicirdquo

13

essenzialmente la concessione 14

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 3 wwwentilocaliprovincialeit

14

4) Legge-quadro sui lavori pubblici n 109 del 1994 come modificata

dalla legge n 2161995 4151998 e 1662002 rispettivamente

Legge Merloni bis ter e quater

5) Legge e regolamento di contabilitagrave di Stato che si riferisce a

qualsiasi contratto

6) Direttiva 9336 CEE che coordinava le procedure di aggiudicazione

degli appalti pubblici di forniture nei settori ordinari

7) DLgs 24 luglio 1192 n 358 concernente il ldquoTesto Unico delle

disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione

delle Direttive CEE nn 7762 80767 e 88295rdquo

8) DPR n 5731994 sulle forniture di importo inferiore alla soglia

comunitaria

9) Direttiva n 9250CEE che coordinava le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi nei settori ordinari

10) DLgs 17 marzo 1995 n 157 concernente ldquoAttuazione alla Direttiva

9250 CEE in materia di appalti di servizirdquo15

Davanti ad una situazione normativa cosigrave dispersiva si

inserisce la Legge 622005 legge comunitaria 2004 che ldquoallrsquoart25

comma 1 lett a)rdquo16 delega il Governo a recepire le due direttive

comunitarie n 200417CE e 200418 CE imponendo la raccolta in un

unico testo normativo sia della disciplina degli appalti e concessioni

sopra soglia che di quella sotto soglia enucleando le disposizioni

15

OPERAE ASSOCIAZIONE E SOC 3M ITALIA Profili problematici degli appalti pubblici tra diritto interno e diritto comunitario Grafiche Chicca amp C Tivoli 1996 ndash pagg 13-14

16 Art 25 1 Il Governo egrave delegato ad adottare con le modalitagrave di cui allrsquoart 1 uno o

piugrave decreti legislativi volti a definire un quadro normativo finalizzato al recepimento della direttiva 200417CE del parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali e della direttiva 200418CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di forniture e di servizi nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi a) compilazione di un unico testo normativo recante le disposizioni legislative in materia di procedure di appalto disciplinate dalle due direttive coordinando anche le altre disposizioni in vigore nel rispetto del Trattato istitutivo dellrsquoUnione europea

15

comuni e disciplinando in parti separate gli aspetti non comuni

noncheacute la raccolta sempre in un unico testo dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia nei settori

speciali e ordinari

Il Codice dei contratti pubblici DLgs 1632006 ha avuto quindi

il compito di riordinare e semplificare lrsquointera normativa di settore

armonizzandola con quella comunitaria favorendone la concorrenza e

la trasparenza negli appalti

ldquoSignificativa infine la previsione del comma 2 che intende

risolvere la questione delle procedure di evidenza pubblica occorrenti

per la scelta del socio privato in caso di costituzione di societagrave

finalizzate alla realizzazione di unrsquoopera pubblica ovvero alla

realizzazione di unrsquoopera pubblica ed alla gestione della medesima

In applicazione di un principio generale enunciato in materia di

servizi pubblici locali dallrsquoart 113 comma 5 lett b) Dlgs 26700 la

scelta del socio privato nelle societagrave a partecipazione pubblica anche

non prevalente finalizzate alla realizzazione eo gestione di opere e

servizi pubblici dovragrave avvenire mediante il ricorso alle procedure di

evidenza pubblica Sul presupposto di tale principio e della ricognizione

delle norme vigenti la questione di quali siano le procedure di evidenza

pubblica da seguire viene risolta dal codice imponendo il rispetto dei

principi del Trattato a tutela della concorrenza e del ldquofavor

partecipationisrdquo

Di pregnante rilevanza egrave la previsione dellrsquoart 2 del codice in

commento il quale provvede allrsquoenunciazione dei principi ispiratori

dellrsquoattivitagrave contrattuale finalizzata allrsquoaffidamento ed allrsquoesecuzione di

opere e lavori pubblici servizi e forniture

La norma costituisce diretta applicazione dellrsquoart 2 Direttiva

200418CE dellrsquoart 10 Direttiva 200417CE dei principi del Trattato

16

CErdquo17 noncheacute dellrsquoart 1 della legge n 2411990 e dellrsquoart 1 comma 1

della legge n 1091994

In tale prospettiva lrsquoattivitagrave contrattuale pubblica deve essere

condotta in modo da garantire la qualitagrave delle prestazioni ed il rispetto

dei principi di economicitagrave efficacia tempestivitagrave e correttezza

Con particolare riguardo alla fase dellrsquoaffidamento egrave altresigrave

statuito il rispetto dei principi fondamentali del Trattato CE ovvero dei

principi di libera concorrenza di paritagrave di trattamento di non

discriminazione di trasparenza di proporzionalitagrave e pubblicitagrave giagrave

estesi dalla giurisprudenza comunitaria ai contratti posti al di sotto della

soglia comunitariardquo18

Per lrsquoeffetto la norma afferma il primato delle esigenze sociali

della tutela della salute e dellrsquoambiente noncheacute della promozione dello

sviluppo sostenibile rispetto al principio di economicitagrave il quale potragrave

anche essere subordinato (entro i limiti di legge) a criteri previsti dal

bando che siano comunque ispirati alle suddette finalitagrave

Lrsquoultimo richiamo egrave fatto alle norme sul procedimento

amministrativo di cui alla legge 2411990 con riguardo alle procedure di

affidamento ed alle altre attivitagrave amministrative connesse ai contratti

pubblici di lavori servizi e forniture noncheacute ai principi del codice civile

in relazione allrsquoattivitagrave contrattuale complessivamente considerata

comprensiva sia della fase di affidamento che di quella di

esecuzionerdquo19rdquo20

17

C Giust CE 3122001C-592000 ord in Foro it 2002 IV 67 18

Corte di Giustizia CE VI 7122000 C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

19 In analogia di quanto giagrave disposto dallrsquoart 1 comma 1 della legge 1091994

20 R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 4-

5 wwwentilocaliprovincialeit

17

14 Le Fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici

Nellrsquoambito della programmazione degli indirizzi di politica

amministrativa economica e sociale i presupposti per la concreta

attivitagrave negoziale dellrsquoEnte sono oltre alla contrazione di mutui e

concessioni di pubblici servizi anche gli appalti di lavori pubblici per cui

lrsquoEnte conforma lrsquoattivitagrave negoziale con strumenti tecnici che sono i

progetti preliminari definitivi ed esecutivi

Lrsquoattivitagrave negoziale dellrsquoEnte si ispira ai principi del

perseguimento dei fini pubblici ed egrave per questo motivo che la materia

dei lavori pubblici egrave sempre stata oggetto di modifiche ed integrazioni

proprio per rispondere allrsquoesigenza del rispetto del principio di

trasparenza attraverso la scelta della migliore procedura per

lrsquoaffidamento dei lavori e del migliore sistema di pubblicitagrave

Prima di passare alla elencazione delle fasi della procedura di

affidamento di un contratto pubblico egrave necessario introdurne la

definizione Il contratto pubblico egrave un contratto a titolo oneroso concluso

in forma scritta da un imprenditore e una amministrazione pubblica

avente ad oggetto lrsquoesecuzione dei lavori la fornitura dei prodotti e la

prestazione di servizi cosigrave come definiti dal Codicerdquo21 e rappresenta la

forma esclusiva per affidare un lavoro o una concessione

Lrsquoart 11 del DLvo n 1632006 disciplina innovando quanto

previsto dalla Legge n 1091994 lo schema della procedura di

affidamento di un contratto pubblico individuando le seguenti fasi

fondamentali

1) la programmazione

2) la determinazione a contrarre

3) la progettazione

21

Il Codice nel dare la definizione dellrsquoappalto pubblico riprende pedissequamente la definizione comunitaria giagrave recepita dal diritto italiano (v art 19 L n 1091994 art 2 DLgs n 3581992 art 3 DLgs n 1571995 art 7 DLgs n 1581995)

18

4) la procedura ad evidenza pubblica

5) la scelta dellrsquoofferta migliore

6) la stipulazione del contratto

7) lrsquoesecuzione dei lavori

La programmazione egrave una innovazione giagrave introdotta dalla legge

10994 mediante la quale vengono individuati i bisogni pubblici noncheacute

gli interventi e le risorse per soddisfarli attraverso lrsquoinserimento di tali

interventi sia nel bilancio triennale che nel bilancio annuale di

previsione e nellrsquoelenco dei lavori che viene aggiornato annualmente

Dopo aver inserito i lavori nel programma triennale dei lavori

pubblici e nellrsquoelenco annuale si prosegue con la pubblicazione allrsquoalbo

pretorio della determinazione a contrarre nella quale ai sensi dellrsquoart

192 del TUEL sono riportati tutti gli elementi essenziali del contratto

che lrsquoEnte andragrave a stipulare con lrsquoaggiudicatario lrsquooggetto le clausole

ritenute essenziali il tipo di procedura per la scelta del contraente e la

forma della pubblicitagrave In tale atto viene nominato da parte del

Responsabile del Servizio il Responsabile Unico del Procedimento

(Rup) figura obbligatoriamente prevista per ogni procedimento

amministrativo i cui compiti sono disciplinati sia dalla ldquolegge 24190rdquo22 e

sia dal ldquoTUELrdquo23

ldquoLa fase della progettazione anche se non egrave espressamente

prevista dallrsquoart 11 del DLvo n 1632006 deve ritenersi di

fondamentale importanza a tal punto da acquistare autonoma

rilevanza soprattutto per i contratti di lavori per i quali non solo

lrsquoesperimento della procedura di aggiudicazione ma addirittura anche la

prodromica attivitagrave di programmazione sono condizionate dalla previa

22

Art 5 -6-7-18 legge 24190 23

Art 198 del TUEL La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposite determinazione a contrarre da parte del Responsabile del procedimento

19

elaborazione di un documento progettualerdquo24 che puograve consiste in uno

studio di fattibilitagrave o in un progetto preliminare

A seguito dellrsquoapprovazione del ldquoprogetto preliminarerdquo25 lrsquoEnte

avvia la procedura di affidamento (o aggiudicazione) prevista dal

Codice Infatti lrsquoart 54 del codice riporta le procedure per

lrsquoindividuazione degli operatori economici che possono presentare

offerte ai fini dellrsquoaffidamento di un contratto pubblico mediante le

procedure aperte o ristrette ovvero mediante il dialogo competitivo a

specifiche condizioni oppure con procedure negoziate con o senza

pubblicazione di un bando

La stazione appaltante una volta scelta la procedura di

affidamento deve effettuare la relativa sub-procedura pubblicistica

attraverso la pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della

repubblica italiana ndash serie speciale ndash sul sito informatico del Ministero e

dellrsquoOsservatorio sul ldquoprofilo del committenterdquo26 e di un estratto di esso

su due giornali locali

Per sapere quale forma di pubblicitagrave deve essere adottata la

stazione appaltante prende in considerazione lrsquoimporto dei lavori posto

a base di gara Se tale importo egrave superiore ad euro 527800000 la

pubblicitagrave saragrave effettuata in Italia e in Europa tramite pubblicazione del

bando di gara nella Gazzetta Ufficiale e nella Gazzetta Ufficiale

Comunitagrave Europea (GUCE)

ldquoLa procedura aperta (ex pubblico incanto) egrave una procedura con

cui un Ente esprime la volontagrave di appaltare un lavoro attraverso la

pubblicazione di un bando a cui tutti gli operatori economici qualificati

cioegrave tutti coloro in possesso di requisiti generali e di qualificazione

24

L PASSERI Commento al Codice dei contratti pubblici relativo a lavori servizi e forniture I parte Tipografia DVS Roma 2006 pag 36

25 atto endoprocedimentale e in quanto tale non autonomamente lesivo se non

formalmente approvato dallrsquoorgano esecutivo 26

Sito informatico della stazione appaltante ove istituito

20

possono partecipare presentando unrsquooffertardquo27 La Direttiva 200418 non

presenta novitagrave di fondo rispetto alla previgente disciplina

ldquoLa procedura ristretta (ex licitazione privata) egrave una procedura

attraverso la quale gli operatori economici chiedono di essere invitati a

partecipare ad una procedura di affidamento e nella quale possono

presentare unrsquoofferta soltanto quelli formalmente invitati dalla stazione

appaltante con le modalitagrave previste dal Codicerdquo28

ldquoLa procedura negoziata (ex trattativa privata) con o senza

pubblicazione di un bando egrave la procedura in cui le stazioni appaltanti

consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o

piugrave di essi le condizioni dellrsquoappaltordquo29 Ersquo una procedura che perograve puograve

essere utilizzata in casi particolari percheacute non risponde ai principi di

trasparenza non discriminazione paritagrave di trattamento sanciti dal

Trattato della Comunitagrave Europea principi che devono sempre essere

rispettati anche quando una procedura non rientra nella disciplina del

Codice

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle offerte da

parte degli operatori economici lrsquoEnte procede alla valutazione

dellrsquoofferta piugrave vantaggiosa attraverso due criteri che sono il criterio del

ldquoprezzo piugrave bassordquo30 e quello ldquodellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosardquo31

La scelta dellrsquoofferta migliore avviene tramite la ldquoverifica delle

cd offerte anomalerdquo32 ossia di quelle offerte anormalmente basse

rispetto allrsquoimporto posto a base di gara Lrsquoofferta che risulteragrave migliore

saragrave quella successiva allrsquoultima offerta ritenuta anomala

La scelta dellrsquoofferta migliore corrisponde allrsquoaggiudicazione

provvisoria che avviene mediante la stesura di un verbale redatto dalla

27

Art 3 co 37 DLgs 1632006 28

Art 3 co 38 DLgs 1632006 29

ART 3 commi 37-38-40 DLgs 1632006 30

Art 82 DLgs 1632006 31

Art 83 DLgs 1632006 32

Art 87 DLgs 1632006

21

Commissione di gara Tra lrsquoaggiudicazione provvisoria e quella

definitiva deve trascorrere un tempo di 30 giorni che servono alla

stazione appaltante per verificare la veridicitagrave di tutta la

documentazione presentata a corredo dellrsquoofferta e per ricevere tutta

quella presentata ai sensi del ldquoDPR 4452000rdquo33 Dopo 30 giorni

dallrsquoaggiudicazione provvisoria lrsquoamministrazione aggiudicatrice

procede alla aggiudicazione definitiva attraverso un atto formale

Segue poi la stipula del relativo contratto di appalto dei lavori

che potragrave rivestire la forma dellrsquoatto pubblico notarile ovvero la forma

pubblica-amministrativa oppure potragrave consistere in una scrittura

privata con firme autenticate o non La stipula dovragrave intervenire entro

60 giorni dallrsquoaggiudicazione definitiva e fatto salvo lrsquoesercizio dei poteri

di autotutela nei casi consentiti dalla legge

Successivamente alla stipulazione del contratto prende inizio la

fase dellrsquoesecuzione del contratto che consiste nella materiale

esecuzione della prestazione contrattuale

Tutta la procedura di affidamento di un contratto pubblico si

divide in due serie la serie procedimentale e la serie negoziale

Nella serie procedimentale rientrano la determinazione a

contrarre la procedura ad evidenza pubblica la pubblicazione del

bando la scelta della migliore offerta lrsquoaggiudicazione provvisoria e

lrsquoaggiudicazione definitiva

La serie negoziale comprende la stipulazione del contratto e

lrsquoesecuzione della prestazione

33

Disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa artt 45 e 46 autocertificazioni e atti di notorietagrave

22

15 Regolamento di attuazione del codice e capitolati una nuova linea

di confine e lrsquoiter di approvazione

Costituisce indubbio elemento di novitagrave in materia di appalti la

previsione allrsquoart 5rdquo34 del codice in commento di un unico

34 Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente

codice in relazione ai contratti pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali e limitatamente agli aspetti di cui allarticolo 4 comma 3 in relazione ai contratti di ogni altra amministrazione o soggetto equiparato 2 Il regolamento indica quali disposizioni esecutive o attuative di disposizioni rientranti ai sensi dellarticolo 4 comma 3 in ambiti di legislazione statale esclusiva siano applicabili anche alle regioni 3 Fatto salvo il disposto dellarticolo 196 quanto al regolamento per i contratti del Ministero della difesa il regolamento di cui al comma 1 egrave adottato con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato ai sensi dellarticolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n 400 (comma cosigrave modificato dallarticolo 2 del dlgs n 6 del 2007)4 Il regolamento egrave adottato su proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle politiche comunitarie dellambiente per i beni culturali e ambientali delle attivitagrave produttive delleconomia e delle finanze sentiti i Ministri interessati e previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato esprime parere entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali il regolamento puograve essere emanato Con la procedura di cui al presente comma si provvede altresigrave alle successive modificazioni e integrazioni del regolamento5 Il regolamento oltre alle materie per le quali egrave di volta in volta richiamato detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice quanto a a) programmazione dei lavori pubblici b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori dei servizi e delle forniture e relative competenze c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico d) progettazione dei lavori servizi e forniture con le annesse normative tecniche e) forme di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave degli atti procedimentali noncheacute procedure di accesso a tali attif) modalitagrave di istituzione e gestione del sito informatico presso lOsservatorio g) requisiti soggettivi compresa la regolaritagrave contributiva attestata dal documento unico di cui allarticolo 2 comma 2 del decreto-legge 25 settembre 2002 n 210 convertito con modificazioni dalla legge 22 novembre 2002 n 266 certificazioni di qualitagrave noncheacute qualificazione degli operatori economici secondo i criteri stabiliti dal presente codice anche prevedendo misure incentivanti stabilite dalla legislazione vigente volte ad attenuare i costi della qualificazione per le piccole e medie imprese(lettera cosigrave modificata dallart 2 comma 1 lettera b) e dallart 3 comma 1 lettera a) dlgs n 113 del 2007) h) procedure di affidamento dei contratti ivi compresi gli incarichi di progettazione i concorsi di progettazione e di idee gli affidamenti in economia i requisiti e le modalitagrave di funzionamento delle commissioni aggiudicatici i) direzione dei lavori servizi e forniture e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativol) procedure di esame delle proposte di variante m) ammontare delle penali secondo limporto dei contratti e cause che le determinano noncheacute modalitagrave applicative n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dellarticolo 118 o) norme riguardanti le attivitagrave necessarie per lavvio

23

regolamento recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali da

adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il Consiglio di Stato

Al fine di ovviare al complesso quadro delineatosi allrsquoindomani

del processo di privatizzazione delle pubbliche amministrazioni e del

sempre maggiore ricorso agli strumenti di diritto privato anche per il

perseguimento dellrsquointeresse pubblico il nuovo codice con esclusivo

riferimento alle materie di competenza esclusiva dello Stato35 ha

dellesecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dellesecuzione o dal responsabile del procedimento p) modalitagrave di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione q) tenuta dei documenti contabili r) intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva e contributiva dellappaltatore(lettera cosigrave sostituita dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007) s) collaudo e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativo ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualitagrave le ipotesi di collaudo in corso dopera i termini per il collaudo le condizioni di incompatibilitagrave dei collaudatori i criteri di rotazione negli incarichi i relativi compensi i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori s-bis) tutela dei diritti dei lavoratori secondo quanto giagrave previsto ai sensi del regolamento recante capitolato generale di appalto dei lavori pubblici approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici 19 aprile 2000 n 145(lettera aggiunta dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007)6 Per assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri nellambito di attuazione della legge 26 febbraio 1987 n 49 sulla cooperazione allo sviluppo il regolamento sentito il Ministero degli affari esteri tiene conto della specialitagrave delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e dalla Unione europea 7 Le stazioni appaltanti possono adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica della generalitagrave dei propri contratti o di specifici contratti nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 I capitolati menzionati nel bando o nellinvito costituiscono parte integrante del contratto 8 Per gli appalti di lavori delle amministrazioni aggiudicatrici statali egrave adottato il capitolato generale con decreto del Ministro delle infrastrutture sentito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 Tale capitolato menzionato nel bando o nellinvito costituisce parte integrante del contratto 9 Il capitolato generale dei lavori pubblici di cui al comma 8 puograve essere richiamato nei bandi o negli inviti da parte delle stazioni appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007 35

Art 4 comma 3

24

esteso lrsquoambito di applicazione del suddetto regolamento ai contratti

conclusi da qualsiasi amministrazione o soggetto ad essa equiparato

noncheacute in linea generale e solo se espressamente stabilito alle

amministrazioni regionali o a quelle appartenenti alle Province

autonome di Trento e Bolzano

Al comma 5 dellrsquoart 5 egrave poi contenuto lrsquoelenco delle materie di

cui il regolamento deve recare la disciplina di attuazione e di

esecuzione oltre a quelle ulteriori materie per le quali egrave di volta in volta

richiamato Detta elencazione egrave stata mutuata seppur con alcune

semplificazioni dalla disciplina contenuta al comma 6 dellrsquoart 3 l n

1091994 che viene estesa anche a servizi e forniture noncheacute ai settori

speciali (ex settori esclusi)

In attuazione della legge n 491987 recante ldquoLa nuova disciplina

della cooperazione dellrsquoItalia con i Paesi in via di sviluppordquo il codice

stabilisce che al fine di assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti

esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e

forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri il regolamento

sentito il Ministero degli affari esteri deve tener conto della specialitagrave

delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle

procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e

dalla Unione europea36 La norma riproduce sostanzialmente il comma

7-ter dellrsquoart 3 L 1091994 sebbene nella nuova formulazione

scompaia ogni riferimento al capitolato generale

I commi da 6 a 8 disciplinano invece i capitolati quali ulteriore

fonte regolatrice della materia cui egrave riconosciuta forma contrattuale al

fine di evitare inutili sovrapposizioni con il regolamento viene

insomma delimitato il confine tra le due diverse tipologie di disciplina

36

art 5 comma 5

25

La struttura della norma riflette la tradizionale distinzione fra

capitolati generali e speciali questrsquoultimi in particolare sono disciplinati

al comma 6 il quale prescrive che nel rispetto della disciplina del

Codice e del regolamento le singole stazioni appaltanti possono

adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica dei

propri contratti Tali capitolati se menzionati nel contratto o nellrsquoinvito

divengono parte integrante del contratto

Con riguardo invece al capitolato generale dei lavori pubblici il

codice ne estende lrsquoambito di applicazione stabilendo che possa

essere richiamato anche nel bando o negli inviti da parte di stazioni

appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali sino ad

assumere in tal modo valore contrattuale37rdquo38

Ai sensi dellrsquoart 5 co 4 del Codice lo Stato ha avuto il compito di

emanare il Regolamento che prevede la disciplina esecutiva ed

attuativa del Codice stesso ldquoIl Regolamento egrave stato adottato su

proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle

politiche comunitarie dellrsquoambiente per i beni culturali e ambientali

delle attivitagrave produttive dellrsquoeconomia e delle finanze sentiti i ministri

interessati e previo parere obbligatorio del Consiglio superiore dei

lavori pubblici

Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato ha espresso il

proprio parere entro 45 giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali

il regolamento egrave stato emanato

ldquoMa lrsquoallora ministro delle infrastrutture Di Pietro anche se non

espressamente previsto dal Codice ha preferito coinvolgere da subito

nella elaborazione del regolamento anche lrsquoAutoritagrave di vigilanza sui

contratti pubblici alla quale ha inviato in via informale la sua bozzardquo39

37

commi 7 ed 8 38

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 10-12 wwwentilocaliprovincialeit

39 UVA V Regolamento pronto in autunno Edilizia e Territorio 2007 pag 5

26

ldquoPertanto il 13 luglio 2007 a circa 18 giorni dallrsquoapprovazione del

secondo decreto correttivo il Consiglio dei ministri approvava in via

preliminare lo schema di regolamento generale avviando cosigrave il

percorso per la sua definitiva emanazione a cui doveva seguire un

lungo periodo di vacatio legis di 180 giorni a partire dalla pubblicazione

nella GU che era necessario per la conoscibilitagrave di tale importante

provvedimento

Lo schema di regolamento alla data del mese di dicembre 2007 si

componeva di 363 articoli che sommati ai 257 articoli del Codice dei

contratti pubblici avrebbero formato il cd ldquounico testordquo40 della

contrattualistica pubblica con una mole complessiva di ben 620 articoli

Alle disposizioni normative si dovevano aggiungere gli allegati 14 allo

schema di regolamento e 22 al codice

Il testo egrave stato esaminato dal Consiglio di Stato che ha reso il

prescritto parere n 3262 del 17 settembre 2007 ma con numerose

indicazioni precisazioni e correzioni

Il Consiglio di Stato ha soprattutto messo in risalto la necessitagrave di

adeguare lo schema con le sopravvenute modifiche introdotte dal

ldquosecondo decreto correttivordquo41 Inoltre ha posto lrsquoaccento sulla esigenza

di semplificare il testo eliminando tutte le disposizioni che costituiscono

la riproduzione di similari disposizioni giagrave contenute nel Codice per non

incorrere nel rischio che norme regolamentari siano annullate in sede

giurisdizionale Il Consiglio di Stato ha precisato inoltre la natura

giuridica del regolamento una natura di attuazione ed integrazione e

non una natura di delegificazione escludendone ancora la natura di

regolamento indipendente Pertanto in base al parere del Consiglio di

Stato dovranno essere eliminate tutte quelle norme ldquopraeter legemrdquo 42

40

Art 25 Co 1 lettera a) legge 622005 ndash legge comunitaria 2004 41

Il Dlgs 1132007 secondo correttivo egrave stato approvato il 31 luglio e lo schema di regolamento il 13 luglio

42 Fuori dalla legge per esempio per appalti relativi a lavori allrsquoestero su beni

paesaggistici

27

che fanno atteggiare lo schema a regolamento indipendente tutte le

norme ldquocontra legemrdquo43 e tutte le norme prive di copertura finanziaria o

che comportano un aumento del costo delle opere pubbliche

Infine il Consiglio di Stato ha chiesto che sul testo integrato e

corretto siano acquisiti i concerti obbligatori previsti dallrsquoart 5 c 4 del

Codice che dovranno vista lrsquoimportanza del testo essere scritti

espressi e provenienti dai singoli ministri competenti evitando che il

concerto si intenda reso con la semplice approvazione del Consiglio dei

ministri cosigrave come si egrave verificato il 13 luglio 2007 in sede di

approvazione preliminare dello schemardquo44

Il Consiglio di Stato ndash sezione Consultiva per gli atti - nella

seduta del 17 luglio 2007 precisa che quando il regolamento generale

entreragrave in vigore saranno abrogati il Dpr 55499 il Dpr 342000 il Dm

1452000 e altri ldquoprovvedimenti minorirdquo45

Lo schema di regolamento a differenza del Codice che prevede

una parte di disposizioni generali comuni ai lavori pubblici servizi e

forniture ha tenuto separato il settore lavori pubblici46 dal settore delle

forniture e servizi47 La parte IV dello schema di regolamento contiene

disposizioni che sono la riproduzione di norme dettate dal codice per

lrsquoesecuzione dei lavori Al fine di non creare una sovrapposizione

normativa tra fonti di primo grado e secondo grado lo schema egrave stato

ritirato dal Ministero delle Infrastrutture per le opportune correzioni

introducendo un semplice rinvio a quelle del Codice e il 26 maggio

2008 lo ha sottoposto allrsquoesame della Corte dei Conti

43

Contro la legge per esempio il divieto di avvalimento per gli appalti relativi a beni culturali

44 G FAILLA Il Regolamento secondo Palazzo Spada Milano Il Sole 24 Ore 2007

pagg 54-55 45

Dpcm 1171999 Dpcm 18112005 Dpr 1012002 46

disciplinato dagli artt 1-280 47

disciplinato dagli artt 281-354

28

2 I SOGGETTI E I GLI ORGANISMI

Un settore nel quale il Codice si mostra particolarmente

innovativo egrave quello organizzativo esso difatti introduce nuovi organismi

e ridefinisce ruoli e competenze nel settore dei contratti pubblici

Occorre soffermarsi in particolare sullrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti

pubblici di lavori servizi e forniture (art 6) sullrsquoOsservatorio dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 7) sullo Sportello

Unico dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 9) e sul

Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 10)

21 LrsquoAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori

servizi e forniture

ldquoRispetto al regime previgente il dato che balza agli occhi con

immediatezza egrave lrsquoampliamento dellrsquoambito oggettivo di intervento

dellrsquoAutoritagrave anche ai contratti aventi ad oggetto servizi e forniture

coerentemente con lrsquounificazione della disciplina di aggiudicazione ed

esecuzione degli appalti operata dal DLgs n 1632006 ed in

attuazione della Legge delega

Funzione tipica dellrsquoAutoritagrave continua ad essere quella di

vigilanza in particolare ai sensi dellrsquoart 6 5deg comma del Codice

lrsquoAutoritagrave vigila sui contratti pubblici anche di interesse regionale di

lavori servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali

noncheacute nei limiti stabiliti dal presente Codice sui contratti pubblici di

lavori servizi e forniture esclusi dallambito di applicazione del presente

Codice al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e

trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed

efficiente esecuzione dei contratti noncheacute il rispetto delle regole della

concorrenza nelle singole procedure di gara

La sua azione egrave connotata da indipendenza funzionale oltre che

di valutazione e giudizio alla quale fanno da corollario lrsquoautonomia

29

organizzativa e finanziaria Questo organismo egrave dotato di un potere

regolamentare avente ad oggetto oltre al profilo organizzatorio48 anche

quello afferente alla disciplina dellrsquoesercizio della funzione di vigilanza49

e del potere sanzionatorio50

48

trova riconoscimento nellrsquoart 8 2deg comma secondo il quale ldquoLAutoritagrave nellambito della sua autonomia organizzativa disciplina con uno o piugrave regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento bilanci i rendiconti e la gestione delle spese nei limiti delle proprie risorse anche in deroga alle disposizioni sulla contabilitagrave generale dello Stato laccesso ai documenti amministrativi le modalitagrave di esercizio della vigilanza e i procedimenti sanzionatori di sua competenzardquo (peraltro giagrave riconosciuta dalla Legge n 1091994)

49 lrsquoart 8 3deg comma del Codice precisa che lrsquoAutoritagrave nellrsquoespletamento di tale

funzione dovragrave prevedere a) il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta dellAutoritagrave devono inviare i dati richiestib) la possibilitagrave che lAutoritagrave invii propri funzionari nella sede di amministrazioni e soggetti aggiudicatori e operatori economici al fine di acquisire dati notizie documenti chiarimenti c) la possibilitagrave che lAutoritagrave convochi con preavviso e indicazione specifica delloggetto i rappresentanti di amministrazioni e soggetti aggiudicatori operatori economici SOA o altri soggetti che ritenga necessario o opportuno sentire d) le modalitagrave di svolgimento dellistruttoria nel rispetto dei principi di cui alla legge 7 agosto 1990 n 241 e) le forme di comunicazione degli atti idonee a garantire la data certa della piena conoscenza

50 lrsquoart 8 4deg comma del Codice dispone che ldquoIl regolamento dellAutoritagrave

disciplina lesercizio del potere sanzionatorio da parte dellAutoritagrave nel rispetto dei principi della tempestiva comunicazione dellapertura dellistruttoria della contestazione degli addebiti del termine a difesa del contraddittorio della motivazione proporzionalitagrave e adeguatezza della sanzione della comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del provvedimento del rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle norme vigentirdquo

30

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e

forniture

Meno rilevanti le novitagrave per quanto concerne lrsquoOsservatorio il cui

ambito di operativitagrave viene anchrsquoesso esteso a tutti i contratti pubblici

relativi a lavori servizi e forniture e disciplinato dallrsquoart 7 del Codice

Sotto il profilo organizzativo lrsquoOsservatorio comunque articolato

in una sezione centrale ed in sezioni regionali opera nellrsquoambito

dellrsquoAutoritagrave ed egrave dunque oggetto di espressa disciplina che deve

essere inserita in capo al regolamento dellrsquoAutoritagrave La funzione di

monitoraggio dei dati estesa anche ai settori dei servizi e delle forniture

ha comportato lrsquoesigenza di coordinare lrsquoattivitagrave dellrsquoOsservatorio con

quelle degli altri enti competenti per tali settori ossia lrsquoIstat e la

Consip51

Invariati gli obblighi di comunicazione e le funzioni poste a capo

dellrsquoOsservatorio che ai sensi dellrsquoart 7 4deg comma del Codice sono

individuate nelle seguenti

a) provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi

concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e in

particolare di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara le

aggiudicazioni e gli affidamenti le imprese partecipanti limpiego della

mano dopera e le relative norme di sicurezza i costi e gli scostamenti

rispetto a quelli preventivati i tempi di esecuzione e le modalitagrave di

attuazione degli interventi i ritardi e le disfunzioni

51

Difatti lrsquoart 7 3deg comma del Codice dispone che ldquoLOsservatorio in collaborazione con il CNIPA opera mediante procedure informatiche sulla base di apposite convenzioni anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato dei Ministeri interessati dellIstituto nazionale di statistica (ISTAT) dellIstituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle regioni dellUnione province dItalia (UPI) dellAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI) delle camere di commercio industria artigianato e agricoltura e delle casse edili della CONSIPrdquo

31

b) determina annualmente costi standardizzati per tipo di lavoro

in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto di una

specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

c) determina annualmente costi standardizzati per tipo di servizio

e fornitura in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto

di una specifica pubblicazione avvalendosi dei dati forniti dallISTAT e

tenendo conto dei parametri qualitagrave prezzo di cui alle convenzioni

stipulate dalla CONSIP ai sensi dellarticolo 26 legge 23 dicembre

1999 n 488

d) pubblica semestralmente i programmi triennali dei lavori

pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici noncheacute lelenco

dei contratti pubblici affidati

e) promuove la realizzazione di un collegamento informatico con

le stazioni appaltanti noncheacute con le Regioni al fine di acquisire

informazioni in tempo reale sui contratti pubblici

f) garantisce laccesso generalizzato anche per via informatica

ai dati raccolti e alle relative elaborazioni

g) adempie agli oneri di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave richiesti

dallAutoritagrave

h) favorisce la formazione di archivi di settore in particolare in

materia contrattuale e la formulazione di tipologie unitarie da mettere a

disposizione dei soggetti interessati

i) gestisce il proprio sito informatico

j) cura lelaborazione dei prospetti statistici di cui allarticolo 250

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e di cui allarticolo 251

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi nei settori di gas energia termica elettricitagrave acqua

trasporti servizi postali sfruttamento di area geografica)

32

Una importante novitagrave introdotta dal Codice in capo

allrsquoOsservatorio dellrsquoAutoritagrave di vigilanza egrave quella della istituzione di in

sistema centralizzato informatico di controllo sul numero delle iscrizioni

da parte degli operatori economici in appositi elenchi che non deve

superare 30 In caso di accertato superamento del limite lrsquoOsservatorio

comunica il superamento del numero massimo alle stazioni appaltanti

che hanno proceduto alle iscrizioni le quali hanno tempo 20 giorni dalla

comunicazione dellrsquoOsservatorio per cancellazione e previo avviso agli

iscritti

Inoltre tale lrsquoelenco egrave disponibile ai fini della pubblicitagrave sul sito

dellrsquoOsservatorio52

52

L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-28

33

23 Lo Sportello dei Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 9 del ldquoCodicerdquo53 disciplina lrsquoattivitagrave dello Sportello dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevedendo al comma 1deg

lett a) la facoltagrave per le stazioni appaltanti di istituire questo istituto i

cui compiti sono quelli di informazione della normativa vigente in

relazione allrsquoesecuzione dei contratti pubblici

La preoccupazione del legislatore comunitario egrave stata

essenzialmente quella di garantire che una volta ampliato il contesto

territoriale nel quale i soggetti economici dei vari Stati membri possono

partecipare alle gare drsquoappalto questi possano pure conoscere il

contesto normativo di riferimento del paese o addirittura della Regione

in cui dovragrave svolgersi la prestazione oggetto del contratto da affidare

La previsione si muove indubbiamente in un ottica di

semplificazione dei rapporti tra enti aggiudicatori e soggetti partecipanti

alle procedure selettive

Il merito del Codice egrave quello di non essersi arrestato allrsquoesigenza

chiarificatrice espressa dalla normativa comunitaria in relazione alla

normativa fiscale alla tutela dellrsquoambiente alla sicurezza ed alle

condizioni di lavoro in materia di contratti pubblici estendendo invece

lrsquoambito di azione dello Sportello ldquoa tutte le altre norme che debbono

essere rispettate nellrsquoesecuzione del contrattordquo

In tale prospettiva il codice ha inserito fra i compiti dello

Sportello quello di fornire ai candidati la ldquodocumentazione utile per la

presentazione delle candidature e delle offerterdquo54 trattasi di una

funzione assolutamente in linea con la ratio dellrsquoistituto rappresentare

un supporto tecnico-documentale per i partecipanti alle gare

53

In attuazione dellrsquoart 27 dir 200418CE 54

art 9 comma 1 lett b

34

La previsione dello Sportello non comporta ldquooneri aggiuntivirdquo55

per i bilanci pubblici e implica una remunerazione del servizio

informativo destinata a coprirne i costi

La possibilitagrave di funzionamento telematico dello sportello egrave poi

sancita mediante rinvio alle norme vigenti in tema di informatizzazione

della ldquopubblica amministrazionerdquo56

Dellrsquoesistenza dello Sportello e dei costi dei relativi servizi

occorreragrave comunque dare indicazione nel ldquobando o nel capitolatordquo57rdquo58

55

art 9 comm 3-5 56

Vedi DLgs n 8205 ldquoCodice dellrsquoAmministrazione Digitalerdquo 57

Art 9 comma 6 58

R FANIZZI ldquoIl Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pagg 15-16 wwwentilocaliprovincialeit

35

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 10 del Codice disciplina la figura del Responsabile delle

procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture Trattasi di figura giagrave oggetto di puntuale

regolamentazione generale ai sensi della Legge n 24190 noncheacute

speciale per quanto concerne i lavori pubblici ai sensi degli art 7 della

Legge n 1091994 noncheacute degli artt 7 ed 8 del DPR n 55499 solo

parzialmente abrogati dallrsquoart 256 del Codice e dunque allo stato

pienamente efficaci con le conseguenze di cui a breve si diragrave

soprattutto in termini di definizione delle specifiche competenze

Rispetto al regime previgente la disciplina speciale del

Responsabile viene estesa anche ai contratti di servizi e delle forniture

ma conserva il requisito dellrsquounicitagrave sigrave come si evince dal 1deg comma del

citato art 10 secondo cui ldquoPer ogni singolo intervento da realizzarsi

mediante un contratto pubblico le amministrazioni aggiudicatrici

nominano ai sensi della legge 7 agosto 1990 n 241 un responsabile

del procedimento unico per le fasi della progettazione dellaffidamento

dellesecuzionerdquo

Il Responsabile del Procedimento rimane sempre un dipendente

di ruolo delle amministrazioni aggiudicatrici59 i cui requisiti di

professionalitagrave dovevano essere quelli individuati dal Regolamento di

attuazione Tuttavia ad oggi occorre ancora fare riferimento alle

norme di cui allrsquoart 7 del DPR n 55499 fatto salvo60 dallrsquoart 256 del

59

nel caso in cui lorganico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalitagrave necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento secondo quanto attestato dal dirigente competente i compiti di supporto allattivitagrave del responsabile del procedimento possono essere affidati con le procedure previste dal presente Codice per laffidamento di incarichi di servizi ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico economico finanziario amministrativo

60 In particolare lrsquoart 256 abroga esclusivamente il comma 6 dellrsquoart 7 del DPR n

55499 a mente del quale ldquoI soggetti non tenuti allrsquoapplicazione dellrsquoarticolo 7 della Legge devono in ogni caso garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il

36

Codice Difatti anche se non oggetto di espressa abrogazione da parte

dellrsquoarticolo 256 le norme del regolamento potranno essere abrogate

solamente dal nuovo Regolamento di cui allrsquoart5 del Codice con effetto

dallrsquoentrata in vigore di questrsquoultimo A tal fine il Responsabile dovragrave

essere non solamente un tecnico ma dovragrave altresigrave essere in possesso

ldquodi un titolo di studio adeguato alla natura dellintervento da realizzare

abilitato allesercizio della professione o quando labilitazione non sia

prevista dalle norme vigenti egrave un funzionario con idonea

professionalitagrave e con anzianitagrave di servizio in ruolo non inferiore a

cinque annirdquo6139 Non saragrave sufficiente dunque qualsiasi preparazione

tecnica ma una preparazione adeguata alle complessitagrave connesse

allrsquointervento da realizzare Certamente la definizione delle competenze

e dei requisiti del responsabile rientrano nellrsquoambito della competenza

concorrente Stato ndash Regioni ma non vi egrave alcun dubbio che il

collegamento fra complessitagrave delle competenze ed idoneitagrave del titolo di

studioprofessionale sia un principio fondamentale ed in quanto tale

vincolante per il legislatore regionale

Sempre a causa della mancanza del Regolamento non egrave

applicabile lrsquoart 10 c 6 del Codice riguardo alla coincidenza fra RUP

progettista e direttore dei lavori Infatti il Regolamento ldquohellipper i lavori

determina limporto massimo e la tipologia per i quali il responsabile del

procedimento puograve coincidere con il progettista Le ipotesi di coincidenza

tra responsabile del procedimento e direttore dellesecuzione del

contratto sono stabilite dal regolamento in conformitagrave allarticolo 119rdquo

Pertanto ad oggi ancora occorre fare riferimento al vigente

regolamento generale del 1999 ed in particolare alla norma di cui al 4deg

comma dellrsquoart 7 secondo cui in genere le funzioni di RUP progettista

e direttore dei lavori potranno coincidere per uno o piugrave interventi e nei

responsabile del procedimento dalle norme della legge e del regolamento che li riguardanordquo

61 Art 7 4deg comma del DPR n 55499

37

limiti delle competenze professionali del dipendente in casi particolari62

e per importi superiori a 50000000Euro

Ersquo demandato ancora al Regolamento lrsquoindividuazione gli

eventuali altri compiti del responsabile del procedimento coordinando

con essi i compiti del direttore dellesecuzione del contratto e del

direttore dei lavori noncheacute dei coordinatori in materia di salute e di

sicurezza durante la progettazione e durante lesecuzione previsti dal

decreto legislativo 14 agosto 1996 n 494 e dalle altre norme vigentirdquo63

Occorre ricordare che per le acquisizioni di lavori in economia le

stazioni appaltanti operano attraverso il Responsabile del

Procedimento

Alla Luce di ciograve lrsquoart 125 detta le disposizioni circa lrsquoaffidamento

diretto da parte del Responsabile del Procedimento dettando un minimo

di garanzie procedimentali richiamando i principi del Trattato

Infatti ai sensi del comma 8 per i lavori superiori a 4000000 euro e

fino al 20000000 euro lrsquoaffidamento avviene mediante cottimo fiduciario

nel rispetto dei principi di trasparenza rotazione paritagrave di trattamento

previa consultazione di almeno 5 operatori economici individuati sulla

base di indagini di mercato

62

Si tratta rispettivamente di opere e impianti di speciale complessitagrave o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o complessi o ad elevata componente tecnologica oppure di particolare complessitagrave secondo le definizioni rispettivamente contenute nellarticolo 17 commi 4 e 13 nellarticolo 20 comma 4 e nellarticolo 28 comma 7 della Legge le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi 1) utilizzo di materiali e componenti innovativi 2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa 3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltagrave logistica o particolari problematiche geotecniche idrauliche geologiche e ambientali 4) complessitagrave di funzionamento duso o necessitagrave di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalitagrave 5) esecuzione in ambienti aggressivi 6) necessitagrave di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali di progetto integrale di un intervento un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti architettonica strutturale e impiantisticardquo

63 L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 28-33

38

Per lavori di importo inferiore a 4000000 euro egrave consentito

lrsquoaffidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento

39

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE

Il Codice introduce una serie di novitagrave in attuazione alla Direttiva

comunitaria 200418CE come lrsquoavvalimento procedura di

individuazione dei requisiti di qualificazione che devono possedere gli

operatori economici ai fini della partecipazione alle gare il Dialogo

Competitivo e lrsquoAccordo tra le procedure di scelta del contraente e

lrsquoAsta elettronica come il processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale ai fini della semplificazione della

procedura di aggiudicazione

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti

di qualificazione

ldquoLrsquoAvvalimento egrave una procedura relativa alla individuazione dei

requisiti di qualificazione che devono possedere gli operatori economici

ai fini della partecipazione alle gare Esso trova la propria disciplina

negli artt 49 e 50 del DLgs n 1632006 Lrsquoistituto rappresenta una

novitagrave del nostro ordinamento direttamente scaturente dal recepimento

dellrsquoanalogo istituto comunitario

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 182004 sviluppa tale principio

statuendo che un operatore economico puograve per un determinato

appalto fare affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere

dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi purcheacute dimostri

la disponibilitagrave dei relativi mezzi

Lrsquoimpresa che offre i mezzi prende il nome di impresa ausiliaria

Lrsquoimpresa che utilizza i requisiti per partecipare alle gare prende

il nome di impresa ausiliata

Secondo alcuni la facoltagrave concessa allrsquooperatore economico di

avvalersi dei requisiti tecnici ed economici di altra impresa del gruppo

colliderebbe con la disciplina normativa del subappalto che prevede

stringenti limitazioni sia sotto il profilo procedurale che quantitativo Ma

la natura giuridica dei due istituti non egrave la stessa infatti mentre il

40

subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a soggetti terzi che

operano dunque come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso di cui allrsquoart 47 par 2 della Direttiva 182004 il

concorrente aggiudicatario saragrave comunque lrsquoimpresa operante tanto egrave

vero che dovragrave dimostrare il possesso dei beni aziendali dei quale

intenderagrave avvalersi

Neacute puograve valere ad escludere tale distinzione giuridica il riferimento

alla norma di cui allrsquoart 18 9deg comma della Legge n 551990 secondo

la quale ldquolrsquoimpresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve

allegare la copia autentica del contratto e la dichiarazione circa la

sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a

norma dellrsquoart 2359 del Codice civile con lrsquoimpresa affidataria del

subappalto o del cottimohelliprdquo

Nel primo caso le imprese ndash che evidentemente conservano una

propria soggettivitagrave ndash agiscono autonomamente e non come gruppo il

rapporto negoziale corrente inter partes integreragrave dunque i requisiti

della fattispecie negoziale del subappalto In questo caso la ratio

sottesa alla previsione di cui al 9deg comma dellrsquoart 18 della Legge n

5590 va rinvenuta nellrsquoesigenza di evitare facili elusioni delle restrizioni

poste dalla norma in questione attraverso lo strumento dei collegamenti

societari Nel secondo caso invece lrsquoimpresa agisce in proprio

avvalendosi perograve dei requisiti di altre imprese del gruppo non

integrando pertanto gli estremi della fattispecie negoziale del

subappalto Si potrebbe anzi affermare lrsquoesatto contrario in quanto il

collegamento fra le imprese egrave indefettibile requisito per lrsquoavvalimento

Tali peculiaritagrave dellrsquoistituto in esame sono state sufficientemente

rilevata dalla giurisprudenza amministrativa la quale ha riconosciuto che

in virtugrave della Direttiva comunitaria per tutti i pubblici appalti si consente

alloperatore economico o ad un raggruppamento di operatori economici

di cui allart 4 se del caso e per un determinato appalto di fare

affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere dalla natura

41

giuridica dei suoi legami con questi ultimi al fine della prova della

capacitagrave economica e finanziaria In tal caso deve dimostrare

allamministrazione aggiudicatrice che disporragrave dei mezzi necessari ad

esempio ldquomediante presentazione dellimpegno a tal fine di questi

soggettirdquo64

Il Codice ha pertanto recepito lrsquoistituto nellrsquoambito delle norme

che disciplinano la qualificazione dei concorrenti ed in particolare allrsquoart

49 statuendo che ldquoIl concorrente65 in relazione ad una specifica gara di

lavori servizi forniture puograve soddisfare la richiesta relativa al possesso

dei requisiti di carattere economico finanziario tecnico organizzativo

ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti

di un altro soggetto o dellrsquoattestazione SOA di altro soggettordquo

Emerge subito un primo elemento di novitagrave rispetto alla

formulazione europea della norma che risiede appunto nellrsquoestensione

dellrsquoavvalimento anche al sistema di qualificazione mediante attestato

SOA di cui al DPR n 34200066

La differenza fra lrsquoavvalimento e le tipologie negoziali che

comportano un frazionamento soggettivo ed oggettivo dellrsquoesecuzione

della prestazione quali ad esempio il subappalto egrave adeguatamente

tratteggiata dal Codice che dispone espressamente che ldquoIl contratto egrave

in ogni caso eseguito dallrsquoimpresa che partecipa alla gara alla quale egrave

rilasciato il certificato di esecuzione e lrsquoimpresa ausiliaria non puograve

assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore o di subappaltatorerdquo

In sostanza dunque nellrsquoavvalimento non si verifica un

frazionamento oggettivo della prestazione in quanto lrsquoimpresa

concorrente si avvale dei requisiti di unrsquoaltra impresa ma resta pur

sempre lrsquounica esecutrice dellrsquoappalto

64

art 47 commi 2 e3 65

singolo consorziato o raggruppato ai sensi dellrsquoart 34hellip 66

Che trova una propria regolamentazione nel successivo art 50 del DLgs n 1632006

42

Nel recepimento di tale direttiva comunitaria il legislatore italiano

introduce una serie di limiti alla concreta operativitagrave dellrsquoavvalimento

intese a evitare manovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di

associazioni criminali che non potrebbero partecipare in proprio alle

gare Infatti il comma 2deg al fine di accertare il ricorso allrsquoavvalimento

dovragrave chiedere allrsquoimpresa ausiliata una serie di dichiarazioni67 da parte

dellrsquoimpresa ausiliaria da allegare alla propria domanda di

partecipazione tanto che gli artt 49 e 50 relativi allrsquoavvalimento sono

oggetto procedura drsquoinfrazione comunitaria e che a oggi tale

procedimento egrave ancora sospesordquo68

67

una sua dichiarazione verificabile ai sensi dellrsquoarticolo 48 attestante lrsquoavvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara con specifica indicazione dei requisiti stessi e dellrsquoimpresa ausiliaria b) una sua dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 c) una dichiarazione sottoscritta da parte dellrsquoimpresa ausiliaria attestante il possesso da parte di questrsquoultima dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 d) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questrsquoultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dellrsquoappalto le risorse necessarie di cui egrave carente il concorrente e) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dellrsquoarticolo 34 neacute si trova in una situazione di controllo ai sensi dellrsquoart 34 c 2 con una delle altre imprese che partecipano alla gara f) in originale o copia autenticata il contratto in virtugrave del quale lrsquoimpresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dellrsquoappalto g) nel caso di avvalimento nei confronti di unrsquoimpresa che appartiene al medesimo gruppo in luogo del contratto di cui alla lettera f) lrsquoimpresa concorrente puograve presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dal comma 5

68 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 83-93

43

32 Il Dialogo Competitivo procedura di scelta del contraente

ldquoAlcune delle principali novitagrave della Direttiva 200418 riguardano

proprio le procedure di scelta del contraente in particolare la disciplina

comunitaria disciplina e regola alcune nuove tipologie procedimentali

che si aggiungono a quelle ldquoclassicherdquo69 fra le quali figurano lrsquoaccordo

quadro e il dialogo competitivo Il dialogo competitivo trattato nel

considerando (31) della Direttiva egrave disciplinato dallrsquoart 29 e 11 della

medesima Direttiva ed inserito allrsquoart 58 del Dlgs n 1632006

La ratio sottesa alla creazione dellrsquoistituto risiede nella necessitagrave

di dotare le amministrazioni aggiudicatici di uno strumento flessibile

capace di sopperire alla presenza di interventi estremamente complessi

sotto il profilo tecnico e finanziario allrsquoincapacitagrave di individuare

adeguatamente oggetto e caratteristiche della prestazione

Ai sensi dellrsquoart 1 comma 11 lett C) della Direttiva 182004 il

dialogo competitivo egrave ldquohellip Una procedura alla quale qualsiasi operatore

economico puograve chiedere di partecipare e nella quale lrsquoamministrazione

aggiudicatrice avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale

procedura al fine di elaborare una o piugrave soluzioni atte a soddisfare le

sue necessitagrave e sulla base della quale o delle quali i candidati

selezionati saranno invitati a presentare le offerterdquo La procedura in

esame pertanto egrave strumentale al raggiungimento degli obiettivi di

semplificazione snellimento e modernizzazione procedurale che

presiedono lrsquoadozione della Direttiva medesima Si tratta di una

procedura di aggiudicazione la quale peraltro non rappresenta

unrsquoassoluta novitagrave nel panorama normativo comunitario in materia di

appalti e che ha trovato un definitivo inquadramento solamente

nellrsquoultima versione della Direttiva

Il considerando (31) della Direttiva esplicita che nella misura in

cui il ricorso a procedure aperte o ristrette non consenta di aggiudicare

69

Procedura aperta procedura ristretta procedura negoziata

44

appalti occorre prevedere una procedura flessibile che salvaguardi sia

la concorrenza tra gli operatori economici sia la necessitagrave delle

amministrazioni aggiudicatici di discutere con ciascun candidato tutti

gli aspetti dellrsquoappalto

Il 1deg comma dellrsquoart 58 del DLgs 1632006rdquo70 subordina

lrsquoattivazione della procedura del dialogo competitivo a una duplice

condizione

1) una di carattere oggettivo che risiede nella particolare

complessitagrave dellrsquoappalto ossia quando la stazione appaltante non egrave

oggettivamente in grado di definire i mezzi tecnici atti a soddisfare i suoi

obiettivi quando non sia oggettivamente in grado di specificare

lrsquoimpostazione giuridica o finanziaria di un progetto e qualora non

disponga a causa di fattori oggettivi ad essa non imputabili di studi in

merito alla identificazione e quantificazione dei propri bisogni o

allrsquoindividuazione dei mezzi strumentali al soddisfacimento dei propri

bisogni alle caratteristiche funzionali tecniche gestionali ed

economico-finanziarie degli stessi e allrsquoanalisi dello stato di fatto e di

diritto nelle sue eventuali componenti storiche artistiche

architettoniche paesaggistiche

2) lrsquoaltra di natura discrezionale che consiste nella valutazione

effettuata dallrsquoamministrazione aggiudicatrice circa lrsquoimpossibilitagrave di

addivenire allrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto mediante una procedura

aperta eo ristretta La natura discrezionale non ha perograve natura

amministrativa ma preminentemente tecnica che non permette alla

pubblica amministrazione lrsquoaggiudicazione di un appalto attraverso il

70

Art 58 co 1 cosigrave modificato dallrsquoart 1 co 1 lettera g)dlgs 113 del 2007 Nel caso di appalti particolarmente complessi qualora ritengano che il ricorso alle procedure aperta o ristretta non permetta lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto le stazioni appaltanti possono avvalersi del dialogo competitivo conformemente al presente articolo Il ricorso al dialogo competitivo per lavori egrave consentito previo parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici hellip egrave altresigrave richiesto il parere del Consiglio Superiore dei beni culturali I citati pareri sono resi entro 30 giorni dalla richiesta Decorso tale termine lrsquoamministrazione puograve comunque procedere

45

ricorso di una procedura aperta o ristretta Drsquoaltra parte una diversa

impostazione della questione tesa ad individuare nella valutazione della

pubblica amministrazione una discrezionalitagrave di tipo amministrativo

creerebbe grave incertezza in merito al rispetto delle regole poste a

presidio della concorrenza di cui le procedure ad evidenza pubblica

sono garanzia

Va comunque rilevato che anche lrsquoistituto del dialogo competitivo

egrave stato sospeso fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento di attuazione

di cui allrsquoart 5 del DLgs 1632006 anche se per la giurisprudenza

esso rappresentava invece una norma self-executing Ma tale

disposizione per poter essere utilizzata immediatamente era

necessario che tutta la Direttiva comunitaria 200418 fosse stata

considerata self-executing

ldquoLa Corte comunitaria ha individuato tre requisiti percheacute una

Direttiva possa definirsi direttamente esecutiva (self executing)

1) le disposizioni in essa contenute devono essere chiare precise

complete e giuridicamente perfette in modo da essere

concretamente applicabili senza ulteriori valutazioni discrezionali in

merito alla loro esecuzione

2) tali disposizioni non devono essere condizionate nella loro efficacia

dallrsquointervento del legislatore interno

3) lo Stato membro deve risultare inadempiente nellrsquoattuazione della

Direttiva nel proprio ordinamento

Alla luce di tali considerazioni si puograve desumere che la Direttiva

200418 non abbia carattere self-executing in quanto lrsquoefficacia di

alcune delle sue disposizioni ed in particolare proprio quelle relative

agli ldquoistituti principalmente innovativirdquo71 egrave condizionata da uno specifico

e peraltro facoltativo intervento statale di recepimento In realtagrave alcune

disposizioni della Direttiva come il termine di pubblicazione dei bandi e

degli avvisi sarebbero state di immediata applicazione nei confronti

71 Accordo Quadro e Asta elettronica (limitatamente ai lavori pubblici)

46

degli Stati membri una volta scaduto il termine ultimo per il loro

recepimento

Altre invece dovevano essere applicate solamente previo

recepimento del competente legislatore nazionale quali appunto gli

istituti innovativi del dialogo competitivo e dellrsquoaccordo quadrordquo72

Il dialogo competitivo egrave una procedura che si sviluppa in tre fasi

crsquoegrave una fase negoziale (quella del dialogo) una fase relativa

allrsquoaggiudicazione e quella afferente al perfezionamento del contratto

Le amministrazioni sono tenute a pubblicare un bando di gara nel quale

debbono essere precisate le loro esigenze e necessitagrave i ldquorequisiti

generalirdquo73 e quelli ldquodi qualificazionerdquo74 richiesti ai candidati per la

partecipazione al dialogo il criterio di aggiudicazione e il termine di

presentazione delle domande Appare subito un elemento critico in

merito alla qualificazione dei candidati da invitare al dialogo in quanto il

possesso dei requisiti previsti nel codice sono quelli propri degli

operatori economici che vogliono partecipare alle procedure ordinarie di

affidamento mentre in caso del ricorso alla procedura del dialogo

competitivo lrsquoEnte motiva il ricorso a tale procedura giagrave nel bando di

gara per lrsquoimpossibilitagrave oggettiva di definire le caratteristiche tecniche

eo economiche della prestazione e chiedendo quindi un dialogo con i

candidati proprio per completare gli aspetti mancanti

La durata del dialogo egrave indeterminata essa potragrave proseguire fino

a quando lrsquoamministrazione non sia in grado di individuare anche dopo

un confronto ldquohellip la o le soluzioni che possano soddisfare le sue

72

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-20

73 art 38 Dlgs 1632006 lrsquoarticolo fa una classificazione delle ipotesi di

esclusione dellrsquooperatore economico alle procedure di affidamento come la situazione di fallimento la partecipazione a gruppi criminali la violazione dellrsquointestazione fiduciaria etc

74 Art 35 DLgs 1632006rdquo I requisiti di idoneitagrave tecnica e finanziaria per

lrsquoammissione alle procedure di affidamento degli operatori economici devono essere posseduti e comprovati dagli stessi secondo quanto previsto dal regolamento helliprdquo

47

necessitagraverdquo Una volta ritenuto concluso il dialogo lrsquoamministrazione

dovragrave darne comunicazione ai partecipanti invitandoli con lettera

formale a presentare le loro offerte sulla base dellae soluzionei

presentatae indicando i criteri di valutazione dellrsquoofferta

economicamente piugrave vantaggiosa in relazione alla specifica soluzione

prescelta

Con la comunicazione delle lettere di invito prende avvio la

seconda fase della procedura che rispecchia i requisiti tipici di una

procedura ad evidenza pubblica che egrave specificatamente volta ad

individuare lrsquoaggiudicatario della gara Una novitagrave di rilievo rispetto alle

procedure ldquoclassicherdquo ma anche una criticitagrave in confronto alla normativa

previgente egrave stata introdotta dallrsquoultimo comma del par 6 dellrsquoart 29 del

codice il quale dispone che ldquosu richiesta delle amministrazioni

aggiudicatrici lrsquoofferente potrebbe essere chiamato a chiarire

precisare e perfezionare ulteriormente lrsquoofferta presentatardquo Si tratta

di una innovazione che stravolge il convincimento radicatosi presso il

legislatore circa lrsquoimpossibilitagrave di successive negoziazioni delle offerte

una volta che le stesse siano giagrave state presentate Tale innovazione

perograve apre il varco ad una possibile lesione del principio di concorrenza

soprattutto per quanto concerne la locazione ldquoperfezionare

ulteriormenterdquo che sembrerebbe travalicare i limiti della mera correzione

eo integrazione Tale integrazione non appare giustificata neanche

sotto il profilo logico sistematico in quanto il dialogo competitivo lascia

ai concorrenti la possibilitagrave di modificare ed integrare sotto qualsiasi

profilo il progetto presentato prima della presentazione dellrsquoofferta Ma

una volta che questrsquoultima sia stata presentata non ha senso

legittimare lrsquointroduzione di ulteriori migliorie che per la stessa

configurazione della procedura non potrebbero essere indirizzate al

perfezionamento tecnico-operativo del progetto ma solamente a

48

migliorare lrsquoofferta economica in vista dellrsquoaggiudicazionerdquo75

Ma questo tipo di procedura non egrave mai potuta essere utilizzata

dallrsquoEnte pubblico percheacute egrave stata subito sospesa appena entrato in

vigore il codice con il Dl 1732006 cd Decreto ldquoMilleprorogherdquo al fine

di una valutazione piugrave approfondita e di una conoscenza piugrave coerente

dei risvolti applicativi di tale istituto76

75

L PASSERI ldquoAnalisi della Direttiva Comunitaria 200418CErdquo Tipografia DVS Roma 2005 pag 69

76 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Tipografia DVS Roma 2005 pagg 116-125

49

33 Lrsquoaccordo quadro procedura di scelta del contraente

ldquoAltra rilevante novitagrave prevista dalla Direttiva 200418 art 32 egrave

riportata ldquoallrsquoart 59 del DLgs n 1632006rdquo77 e riguarda lrsquoaccordo

quadro la cui definizione egrave riportata allrsquoart 3 comma 13

Lrsquoaccordo quadro egrave ldquoun accordo concluso tra una o piugrave stazioni

appaltanti e uno o piugrave operatori economici il cui scopo egrave quello di

stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato

periodo in particolare per quanto riguarda i prezzi ese del caso le

quantitagrave previsterdquo Ma la possibilitagrave di ricorrere allrsquoaccordo quadro non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento in tal senso da parte

dello Stato Pertanto si puograve affermare che come per il dialogo

competitivo tale disposizione non possa ritenersi self executing e che

lrsquoutilizzo di tale istituto egrave stato differito allrsquoentrata in vigore del

regolamento drsquoattuazione del Codice

Come per il dialogo competitivo anche lrsquoaccordo quadro non

rappresenta una novitagrave nel panorama normativo degli appalti europei

essendo giagrave stato previsto e disciplinato nei settori speciali

Pertanto con la Direttiva 200418 il legislatore europeo ha

solamente generalizzato lrsquoambito di applicazione estendendolo a tutte le

tipologie dei contratti La ratio giustificatrice dellrsquoaccordo quadro egrave

quella di soddisfare una duplice esigenza delle amministrazioni

pubbliche gestire le proprie commesse sul lungo periodo massimo 4

anni e tutelarsi dai rischi connessi dallrsquoeccessivo costo dei medesimi

appalti che sarebbero potuti lievitare con il decorso di un tempo piugrave o

meno lungo Dal punto di vista giuridico va precisato che lrsquoaccordo

quadro non egrave una appalto pubblico in quanto non riconducibile alla

categoria di un contratto attesa lrsquoindeterminatezza di alcuni degli

77

Art 59 co 1 Dlgs 1632006 Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente per i lavori di manutenzione Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale

50

aspetti essenziali richiesti per lrsquointegrazione anche atipica delle

fattispecie contrattuale quali in particolare il prezzo e lrsquooggetto della

prestazione infatti si puograve affermare che lrsquoaccordo quadro rappresenta

uno schema di convenzione ldquotipordquo che viene approvato attraverso una

procedura Lrsquoamministrazione cioegrave nella scelta degli operatori

economici dovragrave dunque operare come se stesse aggiudicando un

appalto

Per quanto concerne il profilo procedurale gli accordi quadro

che non possono avere durata superiore a quattro anni sono basati su

due distinte fasi di gara

1) La conclusione dellrsquoaccordo quadro

2) La relativa aggiudicazione degli appalti basati sul predetto accordo

La procedura inizia sempre con la pubblicazione di un bando di

gara seguendo con la selezione di uno o piugrave operatori economici

attraverso il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa (vista

la complessitagrave dellrsquoaffidamento) per terminare con la stipula

dellrsquoaccordo quadro Tale prima fase egrave diretta ad individuare gli

esecutori di lavori noncheacute le clausole relative agli appalti futuri da

stipulare allrsquooccorrenza con essi

La seconda fase egrave quella della stipulazione del contratto di

appalto Ogni volta che lrsquoEnte intende affidare un lavoro procederagrave alla

relativa stipulazione del contratto tra i vari operatori economici

aggiudicatari nel rispetto del principio di rotazione paritagrave di trattamento

e non discriminazione Si tratta di una vera e propria sequela

procedurale che si snoda nelle seguenti fasi

a) per ogni appalto lrsquoamministrazione consulta per iscritto gli operatori

economici che abbiano stipulato lrsquoaccordo quadro e che siano in

grado di eseguire la specifica prestazione

b) quindi esse fissano un termine per la presentazione delle offerte che

possa ritenersi congruo in relazione alla complessitagrave dellrsquoappalto da

aggiudicare ed al tempo necessario per la loro trasmissione

51

c) gli operatori dovranno provvedere a presentare le proprie offerte per

iscritto tali offerte dovranno rimanere segrete fino a quando non sia

scaduto il termine per la loro presentazione

d) lrsquoaggiudicazione dovragrave avvenire allrsquoofferta migliore sulla scorta dei

parametri indicati nel capitolato drsquooneri in sede di stipula

dellrsquoaccordo quadrordquo78

78

L PASSERI Il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 125-130

52

34 LrsquoAsta elettronica processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale

ldquoLrsquoAsta elettronica di cui allrsquoart 3 comma 15 del Codice egrave un

processo di semplificazione della procedura di aggiudicazione e dei

relativi adempimenti formali noncheacute di una maggiore efficienza delle

commesse pubbliche

Ai sensi dellrsquoart 3 comma 15 del DLgs n 1632006 lrsquoasta

elettronica egrave un processo per fasi successive basato su un dispositivo

elettronico di presentazione di nuovi prezziche interviene dopo una

prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro

classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento

automatico Tale definizione permette innanzitutto di individuare quale

sia lesatta collocazione dellasta elettronica nellambito del complesso

procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico non si tratta di

una procedura di aggiudicazione ma esclusivamente di un processo

per fasi successive che si interseca sulle e con le ordinarie procedure di

aggiudicazione definite dalla Direttiva ossia le procedure aperte

ristrette e negoziate e che incide esclusivamente sulla negoziazione dei

prezzi ovvero degli elementi delle offerte Ersquo lrsquoart 85 che definisce il

ricorso allrsquoasta elettronica Ai sensi del comma 179 lasta elettronica egrave

dunque un processo meramente facoltativo che si colloca nellalveo

delle ordinarie procedure di aggiudicazione ivi compreso il confronto

competitivo nellambito di un accordo quadro il sistema dinamico di

acquisizione e la procedura negoziata previa pubblicazione di un bando

di gara lasta pubblica potragrave avere ad oggetto esclusivamente i lavori

servizi e le forniture per i quali le specifiche dellappalto possano essere

fissate in maniera precisa e nei quali la valutazione delle relative offerte

possano essere effettuate automaticamente da un mezzo elettronico

79

ldquoNelle procedure aperte ristrette o negoziate previo bando quando ricorrono le condizioni di cui al comma 3 le stazioni appaltanti possono stabilire che laggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso unasta elettronicardquo

53

sulla base di elementi quantificabili in modo tale da essere espressi in

cifre o percentuali

Per quanto concerne invece il profilo procedimentale

ogniqualvolta una amministrazione aggiudicatrice intenda avviare

unasta elettronica dovragrave darne comunicazione mediante pubblicazione

nel bando di gara80 e nel capitolato doneri e in particolare gli elementi

oggetto di valutazione utilizzati per individuare lofferta economicamente

piugrave conveniente81 Le amministrazioni sono comunque chiamate ad

effettuare una prima valutazione delle offerte pervenute sulla scorta dei

criteri ordinari dellofferta economicamente piugrave vantaggiosa e del prezzo

piugrave basso

La gara si articoleragrave comunque in tre fasi

1) la prima ordinaria nel senso che lamministrazione aggiudicatrice

dovragrave pubblicare un bando di gara contenente oltre che lindicazione

che si procederagrave ad unasta elettronica le generali indicazioni

richieste per il bando di gara a seconda della procedura prescelta

2) la seconda consistente nellinvito simultaneo rivolto agli offerenti 82 a

presentare nuovi prezzi eo nuovi valori nel caso in cui il criterio di

aggiudicazione adottato sia quello dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa83

80

Art 85 5deg comma del DLGs n 1632006 ed art 54 par 3 della Direttiva 182004

81 Ai sensi dellart 85 6deg comma del DLgs n 1632006 il predetto capitolato

doneri dovragrave specificare a) gli elementi i cui valori saranno oggetto dellasta elettronica purcheacute tali elementi siano quantificabili in modo da essere espresse in cifre e percentuali b) i limiti eventuali dei valori che potranno essere presentati quali risultano dalle specifiche delloggetto dellappalto c) le informazioni che saranno messe a disposizione degli offerenti nel corso dellasta elettronica e se del caso il momento in cui saranno messe a loro disposizione d) le informazioni pertinenti sullo svolgimento dellasta elettronica e) le condizioni alle quali gli offerenti potranno rilanciare e in particolare gli scarti minimi eventualmente richiesti per il rilancio f) le informazioni pertinenti sul dispositivo elettronico utilizzato e sulle modalitagrave e specifiche tecniche di collegamento

82 le cui offerte siano ammissibili

83 Ai sensi dellrsquoart 85 7deg comma del DLgs n 1632006 linvito dovragrave contenere

ogni informazione utile per il collegamento individuale al dispositivo elettronico utilizzato e precisare la data e lora di inizio dellrsquoasta elettronica

54

3) la terza fase consiste invece nellesperimento vero e proprio

dellasta elettronica Questultima prenderagrave avvio solamente quando

lamministrazione valutata lammissibilitagrave delle domande e delle

offerte dei diversi candidati84 comunichi gli inviti di cui alla fase sub

2) a partecipare allasta che non potragrave tuttavia avere inizio prima di

due giorni a decorrere dalla data di invio degli inviti Lasta

elettronica puograve articolarsi in una pluralitagrave di fasi85 e la sua

conclusione deve essere predeterminata e potragrave essere disposta

alla data ed ora indicate nellrsquoinvito86 Una volta conclusa lasta

elettronica le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno ad

aggiudicare lappalto in funzione dei suoi risultati

Anche le disposizioni relative alla procedura dellrsquoAsta elettronica

sono recepite dal legislatore italiano con delle limitazioni Ersquo utile sapere

che nelle direttive lrsquoasta elettronica costituisce strumento usuale di

aggiudicazione delle procedure aperte ristrette negoziate con bando

con lrsquounica condizione che le specifiche dellrsquoappalto possano essere

stabilite in maniera precisa e che le offerte corrispondenti siano

suscettibili di valutazione automatica da parte del mezzo elettronico Al

pari degli altri istituti anche lrsquoapplicazione dellrsquoasta elettronica non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento del legislatore italiano

che rimanda al Regolamento di cui allrsquoart 5 i presupposti e le

ldquocondizioni specificherdquo87 per il ricorso alle aste elettroniche

84

nelle procedure aperte ovvero accertata lammissibilitagrave delle domande e diramati gli inviti a presentare offerte nelle procedure ristrette

85 con lobbligo da parte dellamministrazione procedente di comunicare in tempo

reale a tutti gli offerenti quanto meno le informazioni che consentano agli stessi di individuare la propria posizione nella graduatoria per ciascuna fase noncheacute il numero dei partecipanti per ciascuna fase ma senza renderne nota lidentitagrave

86 Art 85 10deg comma del DLgs n 1632006

40

Art 85 comma 12 a) i presupposti e le condizioni specifiche per il ricorso alle aste elettroniche b) requisiti e le modalitagrave tecniche della procedura di asta elettronica c) le condizioni e le modalitagrave di esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura di asta elettronica nel rispetto dellarticolo 13

55

Ad oggi anche questo istituto egrave sospeso a causa della mancanza

del Regolamentordquo88

88

L PASSERI ldquoIl Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 130-125

56

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della

disciplina comunitaria

Si puograve affermare che la prima vera rivoluzione nella disciplina

normativa in materia di lavori pubblici egrave avvenuta con lrsquoemanazione

della Legge 10994 che per la sua caratteristica di legge-quadro si egrave

proposta il perseguimento nel settore dei lavori pubblici di un livello di

qualitagrave predefinito in relazione ai risultati attesi ldquoseguendo procedure

improntate a tempestivitagrave trasparenza e correttezza nel rispetto del

diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatorirdquo

Ciograve che caratterizza la legge-quadro egrave il superamento di una

logica settoriale alla quale egrave risultata ispirata la quasi totalitagrave dei

provvedimenti legislativi che si sono succeduti in materia dopo la legge

fondamentale sui lavori pubblici 20 marzo 1865 n 2248rdquo89

ldquoLa prima versione delle legge-quadro era ispirata ad un maggior

rigore rispetto alla disciplina comunitaria nonostante i vari correttivi a

cui egrave stata sottoposta ciclicamente negli anni In taluni casi questo

rigore o rigiditagrave si egrave concretizzato in regole che si sono poste in

contrasto con la direttiva di recepimento volte a limitare il potere

discrezionale della stazione appaltante per arginare secondo le

aspettative del legislatore dellrsquoepoca la dilagante corruzione che si era

manifestata nel settore degli appalti pubblici

Particolare attenzione venne posta sulla progettazione e sulla

connessa fase di aggiudicazione Con ldquolrsquoart 21 co 1 della legge

10994rdquo90 si scelse il prezzo piugrave basso come criterio prevalente per

lrsquoaggiudicazione degli appalti sia sopra che sotto la soglia comunitaria

indetti mediante pubblico incanto o licitazione privata a sua volta

riconosciuti come sistemi di scelta ordinari relegando lrsquoapplicazione

89

PIETRANGELI PAPINI L ldquoI lavori pubblici negli Enti Localirdquo DrsquoAnselmi Editore ndash Ancitel ndash Hoegli Milano 1998 PAG 9

90 ldquoLrsquoaggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata egrave

effettuata con il criterio del prezzo piugrave basso inferiore a quello posto a base di garardquo

57

dellrsquoaltro criterio quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa ai

soli casi di appalto-concorso e di licitazione privata per lrsquoaffidamento

della concessione di sola costruzione e gestione

Il contrasto con la direttiva n 9337CEE risiedeva nel fatto che

questa ldquoallrsquoart 30 n 1rdquo91 stabiliva che i due unici criteri sui quali

lrsquoamministrazione si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono

equivalenti e posti sullo stesso piano

Il legislatore comunitario quindi assegnava ai due criteri pari

dignitagrave con la conseguenza che quanto meno per gli appalti sopra

soglia la disposizione della Merloni si poneva in contrasto con la

direttiva

Questa impostazione ha di fatto conferito una certa rigiditagrave

allrsquointera procedura circoscrivendo fortemente i margini di autonomia

negoziale della stazione appaltante di fatti questa una volta scelto il

sistema di realizzazione dei lavori le cui forme previste erano lrsquoappalto

o la concessione era in pratica vincolata anche nei successivi passaggi

relativi alla modalitagrave di scelta del contraente allrsquoindividuazione del

criterio di aggiudicazione ed in ultima analisi alle stesse modalitagrave di

definizione dellrsquooggetto prestazionale dedotto in gara configurandosi

cosigrave una sorta di percorso obbligatorio

Tale rigiditagrave era stata attenuata in parte con la cd Merloni-

quater nota ldquolegge 1662002rdquo92 attraverso lrsquointroduzione dellrsquoart 21

comma 1-ter con cui si stabiligrave una deroga allrsquoapplicazione del criterio del

prezzo piugrave basso a favore dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa

nel caso di ldquoappaltirdquo93 di importo superiore alla soglia comunitaria

rafforzato dalla determinazione dellrsquoAutoritagrave sui lavori Pubblici che

91

ldquoI criteri sui quali lrsquoamministrazione giudicatrice si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono o il criterio del prezzo piugrave basso o quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

92 Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e

trasportirdquo pubblicata nella GU n 181 del 3 agosto 2002 supplemento ordinario n 158

93 indetti con i sistemi ordinari dellrsquoasta pubblica o della licitazione privata

58

afferma che ldquoin caso di prevalenza della componente tecnologica o per

la particolare rilevanza tecnica delle possibili soluzioni progettuali si

ritiene possibile che la progettazione possa essere utilmente migliorata

con integrazioni tecniche proposte dallrsquoappaltatorerdquo94

Tuttavia anche in questo caso veniva di fatto confermata la

medesima filosofia di fondo che era quella di prestabilire sul piano

normativo gli elementi legittimanti lrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa

Inoltre con riguardo alla prestazione da richiedere al soggetto

aggiudicatario la legge 1662002 aveva attenuato la rigida separazione

tra progettazione ed esecuzione ndash voluta dal legislatore del 1994

sempre ai fini di una regolamentazione e moralizzazione del mercato ndash

attraverso una maggiore apertura nei confronti dellrsquoappalto integrato il

quale tuttavia nella sua originaria configurazione era imperniato

fondamentalmente sul massimo ribasso nei confronti di un progetto

definitivo a base di gara con traslazione della progettazione esecutiva

tra gli obblighi contrattuali nella fase di esecuzione a carico

dellrsquoaffidatario prescelto

Anche in relazione al criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa il legislatore interno aveva introdotto una disciplina piugrave

restrittiva rispetto a quella comunitaria in quanto nella formulazione del

co 2 dellrsquoart 21 della L n 10994 lrsquoindicazione dei criteri era tassativa

solo con la Merloni-ter95 (L 4151998) venne concessa ldquola possibilitagrave

per la stazione appaltante di introdurre ulteriori elementi in relazione al

tipo di lavoro da realizzarerdquo96

Il processo di graduale apertura se non di smantellamento di

alcune norme in contrasto con la normativa europea egrave proseguito ad

94

Determinazione n 27 del 16 ottobre 2002 Prime indicazioni sulla legge 1 agosto 2002 n 166

95 Legge 4151998

96 Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

59

opera della Corte di giustizia europea soprattutto sulla questione

attinente alla facoltagrave di scelta tra i due criteri di affidamento Il giudice

europeo con la sentenza 7 ottobre 2004 C-24702 aveva ritenuto in

contrasto con lrsquoart 30 n 1 della direttiva n 9337CE una norma

nazionale che ldquoai fini dellrsquoaggiudicazione degli appalti di lavori pubblici

mediante procedure di gara aperte o ristrette imponga in termini

generali alle amministrazioni aggiudicatici di ricorrere unicamente al

criterio del prezzo piugrave bassordquo

Questa sentenza va letta nellrsquoottica del principio comunitario

della libera concorrenza Difatti tale principio vuole che sia

lrsquoamministrazione nellrsquoesercizio della sua discrezionalitagrave a stabilire in

relazione alle specifiche caratteristiche dellrsquoappalto il criterio di

aggiudicazione che meglio assicuri il massimo grado di concorrenza e

pertanto una norma nazionale di tale portata era in contrasto con il

principio comunitario che esaltava invece la sostanziale equiparazione

tra i due criteri Inoltre la Corte di giustizia ha affermato che se egrave vero

che gli Stati membri in sede di recepimento delle direttive comunitarie

godono di una certa autonomia tale autonomia non puograve avvenire in

violazione dei principi generali del diritto comunitario e in tal caso

prosegue la Corte lrsquoart 21 della Legge 10994 ha violato il principio

della libera concorrenza sancito dallrsquoart 81 del Trattato dellrsquoUnione

La direttiva 200418CE riportata ldquoallrsquoart 53 co 9rdquo 97 del codice

tipologia e oggetto del contratto ha confermato tale impostazione

ponendo sullo stesso piano i due criteri la cui scelta egrave demandata alle

amministrazioni Ma la stessa direttiva interviene sulla discrezionalitagrave

dellrsquoindividuazione di tali criteri precisando che per essi devono essere

specificati il loro peso ponderale Pertanto il legislatore comunitario si egrave

orientato da un lato a garantire che la scelta dei criteri di valutazione sia

collegata allrsquooggetto dellrsquoappalto dallrsquoaltro lato che il peso di tali valori

97 Art 53 co 9ldquohellip la selezione della migliore offerta avviene utilizzando il criterio

del prezzo piugrave basso o dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

60

sia determinato giagrave in sede di avvio della procedura selettiva in modo

da consentire ai concorrenti di definire adeguatamente i contenuti della

propria offerta Tali criteri infatti vengono specificati nella Direttiva e

riportati ldquoallrsquoart 83rdquo98 del codice Si tratta di dodici elementi tra i quali il

pregio tecnico la qualitagrave lrsquoassistenza tecnica che vengono utilizzati in

riferimento allrsquooggetto dellrsquoappalto

La mera indicazione dei criteri di valutazione ndash ancorcheacute collegati

allrsquooggetto dellrsquoappalto ndash non egrave perograve sufficiente a garantire lrsquoequitagrave di

giudizio dellrsquoamministrazione egrave necessario che questrsquoultima individui

espressamente ldquola ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei

criteri scelti per determinare lrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosardquo

eventualmente prevedendo una forcella fra un valore minimo ed uno

massimo da attribuire a ciascun criterio La direttiva impone che i criteri

ed i relativi valori ponderali cosigrave individuati vengano espressamente

pubblicati nel bando di gara in modo che gli offerenti possano formulare

unrsquoofferta dai contenuti coerenti con essi

Il Codice nel recepire le disposizioni della direttiva succitata ha

dovuto effettuare anche una ricognizione ed una ldquoricuciturardquo dellrsquoampia

giurisprudenza che si egrave sviluppata nel corso degli anni sia nazionale

sia comunitaria nel rispetto dei limiti di delega Su tali questioni il

Consiglio di Stato con parere n 3552006 reso sulla prima versione

dello schema di decreto delegato ha ritenuto che il Codice dei contratti

avesse sostanzialmente rispettato i limiti posti dalla legge di delega e

che lrsquoampiezza della riforma operata dal legislatore comunitario

potesse giustificare lrsquointroduzione di modifiche anche sostanziali

allrsquoordinamentordquo99

98

Art 83 co 1 ldquoQuando lrsquoappalto egrave affidato con il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dellrsquoofferta pertinenti alla natura allrsquooggetto e alle caratteristiche del contratto

99

CONIO A ldquoEquivalenza dei criteri di aggiudicazione tra vecchie e nuove regolerdquo

Rivista Diritto Amministrativo n 2 ndash Il Sole 24 ore 2007 pagg 51-53

61

Il legislatore del 1994 oltre a recepire le direttive comunitarie ha

introdotto degli aspetti innovativi alla normativa nazionale rispetto a

quella previgente che riguardano

1) lrsquoobbligo della programmazione cioegrave lrsquoobbligo da parte dellrsquoEnte di

inserire tutti gli interventi dei lavori pubblici nel programma triennale

delle opere pubbliche e nel suo aggiornamento annuale in modo

che ogni intervento sia individuato attraverso studi di fattibilitagrave e il cui

costo sia preliminarmente previsto nel Bilancio di previsione annuale

ed in quello triennale per assicurarne la copertura finanziaria

2) la previsione di adozione di un regolamento costituente

lrsquoordinamento generale in materia di lavori pubblici atto a eliminare

tutte le norme legislative o regolamentari in contrasto con le

disposizioni delle legge-quadro e a determinare una unificazione

delle procedure e dei comportamenti

3) lrsquointroduzione di una nuova istituzione il Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) con funzioni di coordinamento controllo e

responsabilitagrave per ogni singolo intervento relativo alle fasi di

progettazione affidamento ed esecuzione dello stesso

4) lrsquoistituzione di un organismo di controllo lrsquoAutoritagrave per la vigilanza

dei lavori pubblici con il compito di accertare eventuali disfunzioni e

inadempienze e di proporre revisioni al regolamento

62

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE

ldquoIl 31 marzo 2004 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo

applicando la procedura condivisa di cui allrsquoart 251 del Tratta CE

hanno deliberato lrsquoadozione della ldquodirettiva 200418CErdquo100 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

di lavori Lrsquoiter procedurale che ha condotto le istituzioni comunitarie

allrsquoapprovazione della predetta direttiva egrave stato particolarmente

complesso e caratterizzato da una serie di atti prodromici fra i quali

spiccano indiscutibilmente il Libro Verde101 afferente ldquoGli appalti pubblici

nellrsquoUnione europea spunti di riflessione per il futurordquo del 1996 e la

successiva Comunicazione della Commissione europea dellrsquo11 marzo

1998 Il Libro Verde ha costituito il primo atto di impulso di un

procedimento che avrebbe condotto alla rivisitazione del quadro

normativo vigente in materia di appalti pubblici il quale seppur

cospicuo102 non era ndash giagrave allora ndash ritenuto adeguato a perseguire gli

obiettivi per il quale era stato strutturato Sulla scorta delle risultanze del

dibattito sollevato dal predetto Libro Verde la Commissione europea

emetteva infatti una prima ldquoComunicazionerdquo103 nella quale prendeva

100

Pubblicata nelle GUCE serie L n 134 del 30 aprile 2004 101

COM 96 (583) DEL 27111996 102

In particolare tale quadro era ed egrave tuttrsquooggi caratterizzato dalla compresenza di numerose Direttive quali Direttiva CE n 9752 del 1311997 Direttiva CE n 9337 del 14061993 Direttiva CE 9336 del 14061993 Direttiva CE n 9338 del 14061993 Direttiva CE n 9250 del 18061992

103 COM (98) 143 del 11 marzo 1998 Con tale Comunicazione la Commissione

Europea vuole proporre miglioramenti nelle procedure di aggiudicazione tenendo conto delle reazioni ricevute in seguito alla pubblicazione nel 1996 del Libro Verde Nella Comunicazione si sottolinea che attraverso la semplificazione dellrsquoassetto giuridico che si determina attraverso lrsquoadeguamento allrsquoera elettronica si giungeragrave ad un miglior funzionamento dei pubblici appalti che condurragrave non soltanto allrsquoaumento della qualitagrave dei servizi della crescita economica della competitivitagrave e della creazione di nuovi posti di lavoro ma anche al contenimento della corruzione nellrsquoambito dellrsquoUnione europea ma anche a rafforzare il rispetto delle normative vigenti ad aumentare il numero dei fornitori che rispondono ai bandi di gara ed a rafforzare la sinergia con le altre politiche comunitarie Gli obiettivi sono a) di rendere piugrave flessibile e piugrave chiare le procedure di aggiudicazione ossia il dialogo competitivo e i contratti flessibili a lungo termine ossia gli accordi quadro b) la definizione di un contesto giuridico che tenga conto della partecipazione dei capitali privati al finanziamento della gestione di infrastrutture e di servizi pubblici (Project financing) il controllo a livello

63

atto della ldquoimportanza capitale che riveste un assetto normativo stabile

per il buon funzionamento degli appalti pubblici e per salvaguardare la

fiducia di tutti i soggetti attivi dellrsquoefficacia del sistema Tuttavia il

quadro normativo attuale non costituisce un fine in se stesso esiste per

permettere di cogliere i frutti del mercato unico nel settore degli appalti

pubblicirdquo Da qui lrsquoesigenza di riorganizzare il vigente quadro normativo

alla luce delle imperfezioni dal medesimo palesate La realizzazione ed

il funzionamento di un ldquomercato unicordquo ndash precipua finalitagrave dellrsquoazione

della Commissione ndash sono incentrate sulla libera concorrenza intesa

quale criterio capace di collocare naturalmente le risorse economiche

imprenditoriali secondo parametri di efficienza ed efficacia Nelle

considerazioni della Commissione emergeva chiaramente che

lrsquoeccessivo proliferare di fonti cognitive e la parziale inadeguatezza

degli strumenti congegnati per lrsquoaffidamento e lrsquoesecuzione di appalti

pubblici erano la causa dellrsquoinadeguato funzionamento del criterio della

concorrenza per questa specifica nicchia di mercato Traspariva

pertanto il dibattito successivo alla pubblicazione del Libro Verde e

della Comunicazione della Commissione del marzo del 1998 la

direzione che avrebbe dovuto seguire una futura azione riformatrice

volta alla semplificazione del quadro normativo eccessivamente

complesso e molte volte causa della farraginositagrave delle procedure di

affidamento

Ersquo proprio in tale contesto che prende largo lrsquoipotesi della

emanazione di una nuova direttiva comunitaria in materia di appalti

pubblici idea fatta propria dalla Commissione nel suo programma di

lavoro del 2000104 e peraltro rimessa alla sua competenza in quanto

comunitario sullrsquoobbligo di pubblicazione degli avvisi di aggiudicazione dei pubblici appalti Lrsquoobiettivo ultimo egrave quello di adottare un codice multilaterale sui pubblici appalti nel contesto dellrsquoOrganizzazione mondiale del commercio (OMC)

104 COM (2000) 155 del 9 febbraio 2000

64

inquadrata nellrsquoadeguamento delle legislazioni adottate per la

realizzazione del mercato interno e fondata sullrsquoart 95 del Trattato CE

Con lrsquoemanazione della Direttiva n 200418CE la Commissione

ha inteso perseguire un obiettivo di sostanziale semplificazione e

riorganizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici

attraverso

1) lrsquoaccorpamento e la razionalizzazione del quadro normativo vigente

2) lrsquointroduzione di alcune procedure innovative

Per quanto concerne il punto 1) lrsquoazione del legislatore presenta un

duplice risvolto Il primo ha natura strutturale e consiste nella

riunificazione in un unico corpo normativo delle ldquotre direttiverdquo105

attualmente vigenti in materia di appalti pubblici Il secondo profilo

ha invece natura prettamente funzionale riguarda invece una

riscrittura della norma capace di chiarire a livello interpretativo le

principali questioni afferenti la sua applicazione non una modifica

dunque ma una riorganizzazione del testo della norma capace di

eliminarne le aporie originarie

Le innovazioni relative allrsquointroduzione delle nuove procedure

(punto 1) presentano carattere sostanzialmente residuale e sono state

poste in essere da parte del legislatore europeo ligrave dove gli interventi

relativi allrsquoaccorpamento e razionalizzazione del quadro normativo

(punto 2) siano stati ritenuti insufficienti per rendere coerente il quadro

normativo predisposto con le caratteristiche e le peculiaritagrave del mercato

europeo degli appalti pubblici In questrsquoambito vanno ricondotti questi

istituti innovativi introdotti dalla Direttiva quali tra i piugrave significativi le

aste elettroniche il dialogo competitivo gli accordi del quadrordquo106

105

nn 9337Ce 9336Ce e 9250CE 106

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 14-17

65

43 La nozione di appalto pubblico

Lrsquoart 1 della Direttiva 200418 contiene una serie di definizioni

degli istituti fondamentali per la materia degli appalti pubblici e fra

questi ovviamente anche quelle relative agli strumenti di realizzazione

dei lavori servizi e forniture ossia appalto e concessione

La Direttiva identifica generalmente come appalto pubblico quel

contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra uno o piugrave operatori

economici e una o piugrave amministrazioni aggiudicatrici avente per

oggetto in riferimento agli appalti pubblici di lavori ldquolrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione e lrsquoesecuzione di ldquolavorirdquo107 o di

unrsquoopera oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera

rispondente alle esigenze specificate dallrsquoamministrazione

aggiudicatricerdquo108 Questa rinnovata definizione di appalto di cui alla

Direttiva 200418 ancorcheacute simile a quella della pregressa direttiva n

371993 offre lo spunto per ldquoriesumarerdquo i probabilmente mai risolti

contrasti definitori tra la normativa comunitaria e quella nazionale di cui

alla legge 10994 e successive modifiche Non egrave difficile scorgere una

sostanziale differenziazione fra la normativa comunitaria e quella

nazionale nella definizione del contratto di appalto difatti mentre la

prima utilizza una formula generale quale quella della ldquoesecuzione con

qualsiasi mezzo di unrsquooperardquo capace nella sua genericitagrave di

ricomprendere qualsiasi modello negoziale di realizzazione di lavori ed

opere pubbliche109 nella legge n 10994 manca un riferimento a tale

107

Relativi a una delle attivitagrave di cui allrsquoallegato 1 della Direttiva Sinteticamente si tratta di attivitagrave relative alle costruzioni quali quelle di preparazione del cantiere edile costruzione completa o parziale di edifici (genio civile) lavori di completamento degli edifici noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore

108 Art 1 lett b) Direttiva n 200418

109 La normativa comunitaria fa esclusivo riferimento alla realizzazione di opere

pubbliche e non anche di lavori

66

clausola generale Infatti lrsquoart 19 1deg comma specifica che per appalto

di lavori pubblici bisogna intendere quei contratti a titolo oneroso

conclusi in forma critta tra un imprenditore e un soggetto di cui ldquoallrsquoart

2rdquo110 aventi per oggetto

a) la sola esecuzione di lavori pubblici di cui ldquoallrsquoart 2 comma 1rdquo111

b) la progettazione esecutiva di cui ldquoallrsquoart 16 comma 5rdquo112 e

lrsquoesecuzione dei lavori pubblici di cui allrsquoart 2 comma 1

Ersquo necessario dunque verificare se la nozione nazionale di

appalto circoscritta alla definizione datane dalla lett a) possa ritenersi

equivalente a quella utilizzata dalla Direttiva 200418

La questione ha pregio non solo dal punto di vista formale ma

anche sostanziale in quanto lrsquoart 19 1deg comma della legge n 10994

sulla scorta di una esplicita modifica introdotta dalla legge 41598 (cd

ldquoMerloni-terrdquo) afferma il principio della ldquotassativitagraverdquo dei sistemi di

esecuzione dei lavori pubblici che possono essere realizzati

ldquoesclusivamenterdquo mediante contratti di appalto di concessione o

attraverso ldquolavori in economiardquo Appare chiaro che dallrsquoestensione della

nozione di appalto dipende lrsquoindividuazione delle tipologie negoziali

utilizzabili per la realizzazione dei lavori pubblici che potrebbero portare

ad un mancato rispetto delle ldquoregole della concorrenzardquo113 In sostanza

110 Di cui allrsquoart 2 co 2 lett a) quali le Amministrazioni dello Stato Enti pubblici ed

economici enti ed amministrazioni locali associazioni consorzi ed organismi di diritto pubblico

111 Dispone lrsquoart 2 co 1 che ldquoai sensi e per gli effetti della presente legge e del

regolamento si intendono per lavori pubblici se affidati ai soggetti di cui al co 2 del presente articolo le attivitagrave di costruzione demolizione recupero ristrutturazione restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalisticardquo

112 i sensi dellrsquoart 16 co 5 ldquoIl progetto esecutivo redatto in conformitagrave al progetto

definitivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma tipologia qualitagrave dimensione e prezzo

113 Come univocamente ritenuto in dottrina la ratio a supporto della esclusivitagrave dei

sistemi di esecuzione previsti dalla legge egrave da ricercarsi nellrsquoesigenza di evitare che possano essere introdotti sistemi realizzativi potenzialmente elusivi delle regole di concorrenza In merito Determinazione Autoritagrave per la vigilanza sui lavori pubblici n 222002 pubblicata nella GU n 2062002

67

la questione egrave di verificare se la nozione di appalto possa

ricomprendere lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di lavori oppure per il

diritto nazionale riguardi la sola esecuzione di lavori

Secondo un orientamento dottrinario la risposta non potrebbe

che essere nel pieno di una equiparazione fra nozione di appalto

nazionale e quella comunitaria sia per ragioni sistematiche in quanto i

lavori preparatori della legge 10994 fanno sovente riferimento alla

normativa comunitaria sia per ragioni di gerarchia delle fonti in quanto

la normativa comunitaria assume ldquocarattere prevalente rispetto alla

normativa nazionalerdquo114 Tale impostazione dottrinale perograve non appare

pienamente condivisibile percheacute nellrsquoordinamento civile il contratto di

appalto individuato dallrsquoart 1655 del Codice Civile egrave definito come quel

contratto col quale una parte assume con organizzazione di mezzi

necessari e con gestione a proprio rischio il compito di unrsquoopera o di un

servizio verso un corrispettivo in denaro Esiste dunque una fattispecie

negoziale delimitata da elementi ben precisi 1) una organizzazione di

impresa che deve far capo allarsquoappaltatore 2) il rischio di impresa in

capo allrsquoappaltatore 3) il corrispettivo in denaro che il committente deve

corrispondere allrsquoappaltatore 4) il risultato finale della realizzazione

dellrsquoopera

Ebbene la Legge 10994 nel disciplinare la fattispecie di matrice

pubblicistica dei contratti di appalto pur delineandone elementi

peculiari non poteva non ispirarsi alla definizione di contratto di appalto

di cui allrsquoart 1655 del Codice Civile In particolare ai sensi dellrsquoart 19

comma 1 della legge 10994 e sm lrsquoappalto egrave quel contratto concluso

in forma scritta fra un imprenditore ed uno dei soggetti di cui allrsquoart 2 2deg

comma da questo punto di vista la nozione egrave del tutto corrispondente a

quella comunitaria e differisce da quella civilistica per quanto concerne

la forma scritta dellrsquoatto evidentemente giustificata da esigenze di

114

G LEONE La legge quadro in materia di lavori pubblici a cura di A Carullo ndash A Clarizia Padova Grafili Editore 2000 pag 602

68

certezza dei rapporti negoziali Per quanto riguarda il contenuto

lrsquoarticolo fa riferimento esclusivamente alla ldquoesecuzione dei lavori

pubblicirdquo senza specificare altro e proprio per questo rinviando

allrsquoappalto di diritto privato Sulla base di tali presupposti vanno esclusi

dallrsquoambito oggettivo di appalto di lavori pubblici tutte quelle fattispecie

negoziali che seppur strettamente idonee allrsquoesecuzione di lavori

pubblici non presentano le caratteristiche tipiche di un contratto di

appalto

Invece la norma comunitaria presenta una portata

oggettivamente piugrave ampia quando fa riferimento allrsquoesecuzione ldquocon

qualsiasi mezzordquo di lavori ed opere percheacute non egrave condizionata dalla

definizione nazionale del Codice Civile Non sono peraltro mancati

temperamenti a tale tesi secondo i quali lrsquoinciso ldquocon qualsiasi mezzordquo

sembrerebbe volersi riferire non a qualsiasi tipo contrattuale ma solo a

quelli in cui lrsquooggetto principale rimanga pur sempre un ldquolavorordquo115 Ersquo

possibile ritenere invece che la norma sia nata proprio con lrsquointento di

fornire una nozione quanto piugrave possibile capace di abbracciare tutte le

azioni attraverso le quali portare a compimento un lavoro od unrsquoopera e

di conseguenza garantire la piugrave ampia applicazione della Direttiva

comunitaria e dunque dei principi posti a tutela della concorrenza che la

medesima esprime Anche volendo aderire a siffatta impostazione si

dovrebbe ugualmente convenire circa la portata oggettivamente piugrave

ampia della nozione comunitaria di appalto rispetto a quella nazionale

Aderire perograve a tale impostazione comporta la conseguenza che

mentre gli appalti nazionali possono essere eseguiti esclusivamente

mediante lrsquoappalto che presenti gli elementi essenziali di cui allrsquoart

1655 del codice civile quelli comunitari possono essere realizzati

115 inteso come lrsquoazione dinamica che porta alla realizzazione del risultato finale

In realtagrave le restrizioni introdotte dallrsquoautorevole opinione espressa sembrerebbero non collimare perfettamente con la ratio che ispira la generica formulazione di appalto recata dalla normativa comunitaria e che risiede nella esigenza di trovare una formula che consenta una generalizzata applicazione a tutti gli Stati membri

69

attraverso una ben piugrave ampia pluralitagrave di tipologie negoziali come lrsquouso

del contratto di vendita di cosa futura ed il ldquoleasing immobiliarerdquo116 o il

contratto di sponsorizzazione Va precisato perograve che recentemente

alcune amministrazioni pubbliche hanno utilizzato tali forme contrattuali

la cui ammissibilitagrave egrave stata legittimata anche se a fatica dal Giudice

amministrativo e dalla stessa Autoritagrave di vigilanza dei lavori pubblici

116

La cui legittimitagrave egrave stata riconosciuta dalla Autoritagrave di vigilanza sui lavori pubblici con Deliberazione n 145 del 23 settembre 2004 Sulla scorta del principio lex specialis derogat generali

70

44 Innovazioni sospensioni modifiche

Il recepimento della direttiva 200418 introduce molte

innovazioni ma determina anche sospensioni e modifiche al codice

che si sono rese necessarie soprattutto in riferimento alle nuove

disposizioni introdotte dal legislatore comunitario Innanzitutto il Codice

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture ha inaugurato una

rivoluzione lessicale La familiare terminologia nazionale del 1994 delle

procedure di affidamento lascia il posto a nuovi termini comunitari

uguali in tutti gli Stati membri dellrsquoUnione Il pubblico incanto diventa

ldquoprocedura apertardquo la licitazione privata diventa ldquoprocedura ristrettardquo la

trattativa privata lascia il posto alla ldquoprocedura negoziatardquo117

ldquoDal punto di vista sostanziale le maggiori novitagrave

apportate dal Codice al quadro normativo previgente sono contenute

nella parte II ldquoContratti relativi a lavori servizi e forniture nei settori

ordinarirdquo CAPO III rdquoOggetto del contratto procedure di scelta del

contraente e selezione delle offerterdquo Si tratta comunque di disposizioni

che innovando il pregresso regime introducono una sostanziale

equiparazione fra appalto di lavori avente ad oggetto la sola esecuzione

dei lavori e lrsquoappalto avente ad oggetto invece lrsquoesecuzione congiunta

alla progettazionerdquo118 Le altre novitagrave riguardano i soggetti egli

organismi quali Lrsquoautoritagrave di Vigilanza sui lavori pubblici lrsquoOsservatorio

dei lavori pubblici il Responsabile unico del Procedimento che pur

presenti nella previgente normativa ampliano la lorro attivitagrave anche con

i servizi e le forniture Altra novitagrave egrave lo Sportello dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture

117

D COCCO E LE MANDRACCHIA Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture Roma Tipografia del genio Civile 2007 pag 33

118 L PASSERI Il Dlgs 1632006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200418CE e 200417CE Analisi e commenti Tipografia DVS Roma pagg 7-8

71

Dal punto di vista legislativo il cambio della maggioranza

parlamentare avvenuto prima dellrsquoentrata in vigore del ldquocodicerdquo119

determina una pausa di riflessione su alcune delle principali innovazioni

del testo La volontagrave di apportare alcune modifiche al codice pur nel

rispetto della necessitagrave di recepire puntualmente le ldquodirettiverdquo120 porta

ad una manovra normativa in piugrave tempi dal 1deg luglio 2006 entra in

vigore il Codice ma con il Decreto Legge n 1732006 convertito in

legge n 228 del 12 luglio 2006 vengono sospese ldquoalcune

disposizionirdquo121 innovative come lrsquoaccordo quadro e il dialogo

competitivo istituti non obbligatori previsti nelle direttive la cui entrata

in vigore era stata differita al 1deg febbraio 2007 Oggetto di importanti

contestazioni egrave stato invece lrsquoarticolo 53 del Codice che disciplina

ldquoLrsquooggetto del contrattordquo che egrave stato sospeso in un primo momento fino

al primo febbraio 2007 e successivamente la sua applicabilitagrave egrave stata

rimandata allrsquoentrata in vigore del regolamento di attuazione

Ma la direttiva 200418 e piugrave precisamente il considerando (9) di

tale direttiva che dispone dellrsquooggetto del contratto ldquoaffronta la

questione relativa alla separazione dellrsquoattivitagrave di progettazione da

quella di esecuzione dei lavori statuendo che ldquohellipegrave opportuno che le

amministrazioni possano prevedere sia lrsquoaggiudicazione separata che

lrsquoaggiudicazione congiunta di appalti per lrsquoesecuzione e la progettazione

dei lavori La presente Direttiva non egrave intesa a prescrivere

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta La decisione relativa a

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta dellrsquoappalto deve fondarsi su

criteri qualitativi ed economici che possono essere definiti dalle

legislazioni nazionalirdquo Tale considerando non sembrerebbe perograve

disciplinare affatto lrsquoipotesi di un istituto unico che integri attivitagrave di

119

1deg luglio 2006 120

N 200417CE E 200418CE 121

Si tratta dei nuovi istituti comunitari che rappresentano le nuove procedure di affidamento ad evidenza pubblica accanto a quelle ordinarie quali la procedura aperta ristretta e la procedura negoziata

72

progettazione ed esecuzione dei lavori ma esclusivamente un

affidamento congiunto ldquodi appalti per lrsquoesecuzione di progettazione e

lavorirdquo In sostanza quello che la direttiva 200418 rimanda alla facoltagrave

delle legislazioni nazionali egrave lrsquoeventuale regolamentazione normativa

dellrsquoaffidamento congiunto di due distinti appalti (uno per la

progettazione e uno per lrsquoesecuzione dei lavori) e non di un unico

appalto il cui oggetto si concreti in unrsquoattivitagrave di progettazione ed

esecuzione congiunta Si tratta dunque di una previsione orientata alla

semplificazione ed allo snellimento procedurale ma non anche

allrsquointroduzione di nuovi istituti

Ma nelle norme del codice come in quelle dellrsquoart 19 della legge

10994 dopo le modifiche di cui alla legge 1662002 non si fa

riferimento al mero profilo procedimentale della congiunta

aggiudicazione di due appalti ma alla configurazione della nuova

fattispecie dellrsquoappalto congiunto di progettazione ed esecuzione Ersquo per

questo motivo che il considerando (9) rinvia allrsquointervento del legislatore

nazionale che dovragrave procedere allrsquoindividuazione dei singoli casi sulla

base di criteri qualitativi ed economici cioegrave della co-presnza di tali

criteri che nella disciplina italiana ai fini dellrsquooperativitagrave dellrsquoappalto

integrato erano richiesti non in maniera congiunta tanto egrave vero che

lrsquoappalto integrato era ammesso sulla base o di soli criteri economici

come il valore dellrsquoappalto o di criteri esclusivamente qualitativi come

la complessitagrave della prestazionerdquo122

Contemporaneamente alla sospensione di tali disposizioni

viene avviato lrsquoiter del 1deg Decreto correttivo che nelle intenzioni del

Governo rappresentava lo strumento della riflessione finalizzata al

confronto piugrave aperto sugli istituti innovativi sospesi

122

L PASSERI La Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commenti Tipografia DSV Roma 2005 pagg 129-131

73

Il primo Decreto correttivo del Codice ldquoDlgs n 62007rdquo123 egrave

formato da cinque articoli che vanno ad apportare altre novitagrave

Tra le piugrave significative le seguenti in riferimento ai settori ordinari

lrsquoulteriore differimento fino al 31 luglio 2007 dei nuovi istituti giuridici

comunitari giagrave sospesi e che sarebbero entrati in vigore il 1deg

febbraio 2007 resosi necessario ai fini di una piugrave ampia riflessione

sui predetti istituti e sui relativi risvolti applicativi senza perograve incidere

sugli obblighi nazionali di adeguamento alle direttive comunitarie

in merito allrsquoistituto ldquodellrsquoavvalimentordquo124 il Decreto elimina il divieto

per lrsquoimpresa ausiliata di assumere le vesti di subappaltatore Per il

vero tale modifica si egrave resa necessaria in quanto il legislatore

italiano nella compilazione originaria del codice non aveva recepito

la direttiva comunitaria artt 47 48 e 52 in maniera fedele ma

aveva introdotto tale divieto e ciograve finiva per annientare la portata

stessa dellrsquoistituto che ndash va sottolineato ndash egrave istituto a recepimento

obbligatorio giagrave considerato dalla giurisprudenza amministrativa

ldquoself executingrdquo125 Ma il legislatore italiano ha recepito la normativa

comunitaria con taluni adattamenti resesi necessari per evitare

ldquomanovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di associazioni

criminali o comunque di soggetti che non potrebbero partecipare in

proprio alle procedure di affidamentordquo126

in riferimento alla individuazione del Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) figura obbligatoriamente prevista in ogni

123 Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2007 ed entrato in

vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella GU ndash serie generale ndash n 25 del 31 gennaio 2007 (si veda in proposito lrsquoerrata corrige pubblicata nella GU ndash serie generale ndash n 26 del 1deg febbraio 2007

124 Art 49 DLgs 1632006 che consiste nella possibilitagrave di unrsquoimpresa (ausiliata)

di poter usufruire dei requisiti tecnici economici e di qualificazione di unrsquoaltra impresa (ausiliaria) al fine di partecipare ad una procedura di gara senza i quali la stessa impresa (ausiliata) non avrebbe potuto partecipare

125 Una norma self-executing egrave una norma di grado comunitario che trova

direttamente applicazione allrsquointerno dellrsquoordinamento nazionale senza la necessitagrave di recepimento da parte del legislatore nazionale

126 Cosigrave la Relazione illustrativa al codice correttivo

74

procedimento amministrativo si afferma la possibilitagrave di individuare

tale figura in caso di accertata carenza di dipendenti qualificati di

ruolo anche tra il personale non di ruolo purcheacute in servizio nella

amministrazione stessa ldquoLa modifica in parola si egrave resa necessaria

per superare le difficoltagrave operative incontrate soprattutto dai comuni

di piccole dimensioni i quali ora possono individuare il Rup anche

attraverso formule meno rigide rispetto allrsquoassunzione a tempo

indeterminato che incidevano negativamente sul bilancio dellrsquoEnte

In riferimento alla forme di pubblicitagrave tale Decreto differisce a ldquosei

giorni feriali (al posto dei due) il termine entro il quale procedere alla

pubblicazione degli avvisi di gara nella Gazzetta Ufficialerdquo127

noncheacute per i contratti di lavori pubblici sotto soglia la pubblicitagrave si

estende anche agli ldquoavvisi sui risultati della procedura di

affidamentordquo128 Si assiste pertanto ad un rafforzamento dei

meccanismi di pubblicitagrave relativi ai contratti di importo inferiore alle

soglie di applicazione delle direttive ma che sono sottoposte alla

stessa disciplina pubblicistica in virtugrave dei principi di paritagrave di

trattamento non discriminazione sanciti dal Trattato CE che

comportano un obbligo di trasparenza ldquoche consiste in un adeguato

livello di pubblicitagrave che consenta lrsquoapertura del mercato alla

concorrenza noncheacute il controllo sullrsquoimparzialitagrave delle procedure di

aggiudicazionerdquo129

Alla luce di quanto esposto la ratio del primo decreto correttivo

al DLgs 1632006 si giustifica nellrsquoobiettivo di fugare i dubbi residui

127

Art 66 comma 7 ultimo periodo ldquoLa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana viene effettuata entro il sesto giorno feriale successivo a quello del ricevimento della documentazione da parte dellrsquoUfficio inserzioni dellrsquoIstituto poligrafico e zecca dello Stato

128 Art 122 co 3 ldquoLrsquoavviso sui risultati della procedura di affidamento helliprdquo e co 5

ldquoGli avvisi di cui al comma 3 ed i bandi hellip Sono pubblicati nella GU della repubblica italiana ndash serie speciale ndash relativa ai contratti pubblici helliprdquo

129 Comunicazione interpretativa della Commissione n 2006C 17902

ldquoComunicazione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici

75

generati dalle rilevanti novitagrave introdotte dal Codice al fine di addivenire

quanto prima alla definizione di un assetto normativo stabile capace di

dissolvere ogni incertezza per il buon funzionamento del mercato dei

contratti pubblici e la piena apertura dello stesso alla concorrenzardquo130

Sulla disciplina degli appalti interviene anche la ldquoFinanziaria per il

2007rdquo131 che prevede alcune revisioni al codice relative ai criteri di

individuazione e verifica delle offerte anormalmente basse ldquofinalizzate

ad introdurre nella valutazione dellrsquoanomalia delle offerte il ldquocosto del

lavorordquo cosigrave determinato periodicamente in apposite tabelle predisposte

dal Ministro del lavoro e delle politiche socialirdquo132

La chiusura del primo Decreto correttivo coincide con il varo del

secondo Decreto correttivo e piugrave precisamente con lrsquoapprovazione in

via preliminare dello schema di decreto correttivo da parte del

Consiglio dei Ministri avvenuto in data 25 gennaio 2007 Con il ldquoDLgs

1132007rdquo133 secondo Decreto correttivo prosegue lrsquoopera di revisione

del Codice che nelle intenzioni del Governo ha il significato della

decisione sui nuovi istituti sospesi dal primo correttivo mantenendo

lrsquoapertura ai nuovi istituti comunitari ma limitandoli in una cornice che

vuole mitigare il vento liberale di Bruxelles senza per questo ostacolare

la modernizzazione del sistema degli appalti Dal 1deg agosto 2007

entrano in vigore alcune delle disposizioni sospese quali le lrsquordquoaccordo

quadrordquo134 mentre si decide di differire lrsquoistituto del dialogo competitivo

allrsquoentrata in vigore del regolamento

ldquoMa lrsquoentrata in vigore del secondo decreto correttivo del codice

dei Contratti pubblici ripropone le tradizionali problematiche del diritto

130 A CONIO Prime note sul correttivo appalti Il Sole 24 Ore 2007 pag 50 131

Legge 27 dicembre 2006 n 296 132

Art 87 co 2 lettera g) del DLgs 1632006 133

Pubblicato nella GU n 176 del 31 luglio 2007 ed entrato in vigore il 1deg agosto 2007

134 Art 59 DLgs 1632006 che recepisce lrsquoart 32 della Direttiva 200418CE egrave

uno schema contrattuale stipulato tra le PA e uno o piugrave operatori economici che ha la durata massima di quattro anni e che prevede la fissazione dei prezzi per tutto il periodo

76

transitorio Il principio generale che regola la successione delle leggi nel

tempo egrave enunciato ldquoallrsquoarticolo 11rdquo delle preleggi Questo principio

comunemente indicato come quello tempus regit actum va tuttavia letto

alla luce delle particolari caratteristiche della normativa dei lavori

pubblici i cui effetti non esauriscono in un dato momento puntualmente

individuato Lrsquoiter procedurale che governa la realizzazione di unrsquoopera

pubblica si sviluppa infatti in un arco temporale prolungato sia con

riferimento alla fase di scelta del contraente sia a quella relativa

allrsquoesecuzione dei lavori Per quanto riguarda le disposizione sospese

fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento profondamente diversi sono

gli effetti per ognuno di esso che conseguono a tale differimento

Lrsquoefficacia delle disposizioni dellrsquoappalto integrato di cui allrsquoart 53

e del Dialogo Competitivo di cui allrsquoart 58 erano giagrave state sospese

dalla Legge 2282006 e riportate nel primo decreto correttivo n 62007

Tuttavia mentre la sospensione del dialogo competitivo aveva

comportato una vera e propria impossibilitagrave di utilizzarlo proprio percheacute

nuovo istituto comunitario altra cosa invece egrave stata per lrsquoappalto

integrato per cui era operante la disposizione contenuta nella legge

2282006 ndash successivamente richiamata dal primo decreto correttivo ndash

in base alla quale per tutto il periodo di sospensione della nuova

disciplina di cui allrsquoart 53 relativa allrsquooggetto del contratto di appalto si

continuavano ad applicare le norme dellrsquoappalto integrato contenute

nella legislazione precedente piugrave restrittive della legge 10994 Ma il

secondo decreto non contenendo alcuna norma di richiamo alla legge

2282006 di fatto ha vietato alle stazioni appaltanti in termini assoluti

lrsquoutilizzo di tale istituto135

La correzioni del secondo decreto correttivo coincidono con

lrsquoavvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione

Europea che coincide a sua volta con il cambio della legislatura e le

135

R MANGANI Codice dei contratti la revisione e il rebus del regime transitorio Edilizia e Urbanistica commento e norme del 24 settembre 2007 pag 6

77

elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che ha determinato la

sospensione di tutti i lavori del Governo uscente lasciando al Governo

Berlusconi lrsquoapprovazione proprio allo scadere del termine biennale

delle correzioni indicate dalla Commissione Europea

Questo fatto ha portato alla conseguente correzione del

regolamento che a tuttrsquooggi deve essere ancora emanato dal Governo

78

45 La procedura drsquoinfrazione n 20072309 avverso il sistema

italiano degli appalti pubblici

ldquoMa in data 31 gennaio 2008 ldquola Commissione europea ha

aperto nei confronti dellrsquoItalia la procedura drsquoinfrazione n 20072309

relativa al Codice dei contratti pubblici in cui si contesta sotto piugrave

profili un incompleto o infedele recepimento della direttiva Tra le

contestazioni piugrave rilevanti nel settore dei lavori pubblici la commissione

contesta le seguenti disposizioni

- artt 34 90 e 101 ldquosoggetti a cui possono essere affidati i contratti

pubblicirdquo136 quanto alla nozione restrittiva di operatore economico

ammesso alle gare il legislatore italiano individua solo i soggetti

privati mentre la Commissione aveva esteso la possibilitagrave ad essere

ammessi a partecipare alle gare anche ai soggetti pubblici e

organismi di diritto pubblico sia a forme organizzative diverse da

quelle elencate

- art 37 comma 11 che vieta per taluni lavori il subappalto e impone

la forma giuridica dellrsquoATI (nota) quando il concorrente non abbia i

requisiti per eseguirli in proprio da un lato si impone un limite (nota)

al subappalto che non esiste nel diritto comunitario dallrsquoaltro lato si

impone una forma organizzativa laddove il diritto comunitario non

impone forme giuridiche per avvaalersi di requisiti e capacitagrave altrui

- art 48 sul controllo a campione secondo la Commissione il

controllo deve essere generalizzato

- artt 45 49 e 50 ldquoavvalimentordquo atteso che lrsquoart 45 non lo consente

adeguatamente lrsquoart 49 fissa limitazioni non previste dal diritto

comunitario e lrsquoart 50 che ai fini della qualificazione limita

lrsquoavvalimento allrsquoinfragruppo estendendolo ai settori speciali dove

questo limite per il diritto comunitario non crsquoerardquo137

136

Artt 4 e 5 della Direttiva 200418CE

137 A VALLETTI La procedura drsquoinfrazione sul codice dei contratti pubblici Milano Ipsoa Editore Rassegna Urbanistica e Appalti n 62008 pag 672

79

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 200418 introduce lrsquoistituto

dellrsquoavvalimento in merito al sistema di qualificazione dellrsquooperatore

economico chegrave vuole fornire uno strumento piugrave flessibile il cui fine egrave

sempre quello di esaltare il principio della libera concorrenza e della

massima partecipazione alle gare da parte degli operatori economici

Lrsquoimpresa quindi puograve avvalersi dei requisiti economici tecnici e

finanziari di unrsquoaltra impresa al fine di partecipare ad una gara senza i

quali non avrebbe potuto partecipare Lrsquoimpresa che si avvale di tali

requisiti si chiama ldquoimpresa ausiliatardquo e quella che offre i requisiti

ldquoimpresa ausiliariardquo Ma mentre il paragrafo 2 dellrsquoart 47 della direttiva

afferma che i requisiti possono essere utilizzati dagli operatori

economici a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con

questi purcheacute dimostri la disponibilitagrave dei relativi mezzi il legislatore

italiano permette lrsquoutilizzo di tale istituto solo tra imprese che

appartengono allo stesso gruppo

ldquoSecondo alcuni studiosi la facoltagrave concessa dal legislatore

italiano allrsquooperatore economico di avvalersi dei requisiti tecnici ed

economici di altra impresa facendola partecipare anche ai lavori

colliderebbe con la ldquodisciplina normativardquo138 del subappalto che prevede

stringenti limitazioni Trattasi di opinione non del tutto condivisibile

qualora si consideri la diversa natura giuridica dei due istituti in esame

infatti mentre il subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a

soggetti terzi che operano come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso dellrsquoavvalimento cosigrave come disciplinato dal

legislatore comunitario il concorrente aggiudicatario saragrave comunque

lrsquoimpresa operante tanto egrave vero che dovragrave dimostrare il possesso dei

beni aziendali dei quali intenderagrave avvalersirdquo139 e solo ad essa verragrave

138

Art 18 legge 10994 n 55 che vieta la subappaltabilitagrave della categoria prevalente per una quota superiore al 30 dellrsquoimporto complessivo dei lavori)

139

D GALLI Le direttive europee sugli appalti Edilizia e Territorio ndash Il Sole 24 Ore n 202004 pagg 15 e ss

80

rilasciato il Certificato di regolare Esecuzione (CRE) Percheacute allora

non puograve essere lrsquoimpresa ausiliaria ad essere anche esecutrice dei

lavori per i quali presta i propri requisiti considerando anche il fatto che

essa non puograve partecipare ad altre gare dove sia richiesto proprio il

requisito ldquoprestatordquo

Inoltre sia lrsquoimpresa ausiliaria che ausiliata devono presentare

una serie di dichiarazioni al fine della possibilitagrave di fare ricorso a tale

istituto Pertanto lrsquoinfrazione si giustifica per il fatto che il legislatore

italiano attraverso il divieto di subappalto e le limitazioni al ricorso di

tale istituto di fatto vigraveola il principio caro al legislatore comunitario del

rispetto della libera concorrenza e della massima partecipazione alle

gare principio ispiratore di tale istituto noncheacute per il fatto che il

legislatore italiano non doveva apportare alcuna variante poicheacute

lrsquoistituto dellrsquoavvalimento egrave istituto a recepimento obbligatorio self -

executing

- art 58 sul dialogo competitivo quanto agli elementi di valutazione e

alla prevista possibilitagrave di riduzione dei termini della procedura il

recepimento italiano presenta refusi dovuti alla non del tutto chiara

percezione della sostanza del nuovo istituto

- art 79 quanto alle informazioni da fornire ai candidati e offerenti

percheacute prevede che lrsquoinformativa aggiudicazione sia fornita solo su

richiesta scritta anzicheacute drsquoufficio nel recepimento egrave stato commesso

un refuso

- art 83 laddove consente alla commissione di gara di fissare criteri

motivazionali di valutazione dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa che non sono giagrave contenuti nel bando di gara

- art 140 sulla cd gara a scorrimento in caso di fallimento

dellrsquoaggiudicatario percheacute in caso di aggiudicazione al secondo

classificato o successivi cambierebbero le condizioni iniziali siccheacute si

tratterebbe di un affidamento diretto

81

Ma poicheacute il termine per la correzione biennale del codice era

imminente e nel frattempo egrave cambiata di nuovo la maggioranza il

nuovo Governo ldquoha proposto un emendamento al disegno legge di

conversione del Decreto Legge 8 aprile 2008 n 59 recante

ldquodisposizioni urgenti per lrsquoattuazione degli obblighi comunitarirdquo un

articolo aggiuntivo e precisamente lrsquoart 8-bis volto a modificare lrsquoart 25

della legge 622005 che prevedeva ldquoil riordino normativo delle materie

interessate dalle direttive comunitarie entro un termine di due anni al

fine di coordinare le medesime con le normative legislative vigenti nelle

stesse materie apportando le sole modificazioni necessarie a garantire

la semplificazione e la coerenza logica sistematica e lessicale della

normativardquo140 Tale emendamento era volto a modificare il termine per

procedere alle modifiche al Codice da due anni sarebbe quindi

diventato ldquodi tre annirdquo e sarebbe scaduto il 30 giugno 2009

Ma lrsquoemendamento egrave stato ritenuto inammissibile e cosigrave il 27

giugno 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del

Ministro delle Politiche europee A Ronchi e del Ministro delle

Infrastrutture e trasporti A Matteoli il terzo decreto correttivo formato

di 3 articoli e precisamente

art 1 ldquoDisposizioni di adeguamento comunitariordquo

art 2 ldquoDisposizioni di coordinamentordquo

art 3 ldquoNorma finanziariardquo

140

GRECO M E MASSARI A Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007 pag 51

82

46 Le competenze sul recepimento della Direttiva 200418CE

ldquoLa disciplina dettata dal Codice assume una importanza

fondamentale soprattutto in relazione alla ripartizione della

competenza legislativa esclusiva e concorrente tra Stato e

Regioni nellrsquoambito dei contratti pubblici Infatti il Codice allrsquoart

4 ha individuato dettagliatamente gli ambiti di competenza dei

due legislatori cercando in questo modo di colmare la lacuna

insita nella formulazione del novellato ldquoart 117 comma 2rdquo141

della Costituzione che elaborando il rovesciamento

dellrsquoenumerazione delle competenze legislative riconosce al

legislatore nazionale competenze enumerate e ai legislatori

regionali competenza generale residuale in tutte quelle materie

non espressamente enucleate negli elenchi dellrsquoart 117 comma

2 e ldquocomma 3rdquo142

141 2) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie a) politica estera

e rapporti internazionali dello Stato rapporti dello Stato con lUnione europea diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti allUnione europea b) immigrazione c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose d) difesa e Forze armate sicurezza dello Stato armi munizioni ed esplosivi e) moneta tutela del risparmio e mercati finanziari tutela della concorrenza sistema valutario sistema tributario e contabile dello Stato perequazione delle risorse finanziarie f) organi dello Stato e relative leggi elettorali referendum statali elezione del arlamento europeo g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali h) ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della polizia amministrativa locale i) cittadinanza stato civile e anagrafi l) giurisdizione e norme processuali ordinamento civile e penale giustizia amministrativa m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale n) norme generali sullistruzione o) previdenza sociale p) legislazione elettorale organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province e Cittagrave metropolitane q) dogane protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale r) pesi misure e determinazione del tempo coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale regionale e locale opere dellingegno s) tutela dellambiente dellecosistema e dei beni culturali

142 2) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a rapporti

internazionali e con lUnione europea delle Regioni commercio con lestero tutela e sicurezza del lavoro istruzione salva lautonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale professioni ricerca scientifica e tecnologica e sostegno allinnovazione per i settori produttivi tutela della salute alimentazione ordinamento sportivo protezione civile governo del territorio porti e aeroporti civili grandi reti di trasporto e di navigazione ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dellenergia previdenza complementare e integrativa armonizzazione dei bilanci pubblici e

83

Si tratta di una materia quella della disciplina dei contratti

pubblici che nellrsquoattuale riparto di potestagrave legislativa operato

dallrsquoart 117 Cost non risulta attribuita espressamente neacute alla

potestagrave esclusiva dello Stato neacute rientra nelle materie di potestagrave

concorrente

Di conseguenza secondo la ldquoclausola residualerdquo di cui

allrsquoart ldquo117 comma 4rdquo143 per cui tutto quello che non risulta

espressamente attribuito allo Stato o alla potestagrave concorrente egrave

attribuito in via residuale alle Regioni la disciplina dei lavori

pubblici sarebbe da ricondurre tra quelle di potestagrave legislativa

esclusiva delle Regioni

Tuttavia tale orientamento interpretativo ancor prima

della redazione del Codice era stato messo in discussione da

una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale che

chiamata a svolgere il ruolo di arbiter dei rapporti tra i vari livelli

di governo soprattutto dopo la riforma del Titolo V ha

provveduto a fornire una prima soluzione alla vexata quaestio

circa il riparto della competenza legislativa in materia di contratti

pubblici

In particolare nelle sentenze nn 302 e 303 del 2003 il

giudice costituzionale ha statuito che non egrave possibile a priori

considerare i ldquolavori pubblicirdquo come una materia che puograve essere

attribuita in blocco alla disciplina legislativa statale o regionale

ma piuttosto come ambito per il quale egrave possibile individuare

spazi di intervento ldquopro-quotardquo riservati ad entrambi i legislatori

coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitagrave culturali casse di risparmio casse rurali aziende di credito a carattere regionale enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestagrave legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato

143 Spetta alle Regioni la potestagrave legislativa in riferimento ad ogni materia non

espressamente riservata alla legislazione dello Stato

84

Si tratta infatti di ambiti di legislazione che non integrano una

vera e propria materia ma si qualificano a seconda dellrsquooggetto

al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in

volta a potestagrave legislative esclusive dello Stato o a potestagrave

legislative concorrenti144

Un primo importante contributo nel senso di ridurre la

problematicitagrave della questione egrave rappresentato da un recente

parere del Consiglio di Stato145 relativo allo schema di decreto

legislativo inerente il Codice con il quale sono indicati gli aspetti

relativi ai lavori pubblici che a giudizio dello stesso Consiglio

rientrerebbero nella potestagrave legislativa esclusiva dello Stato tra i

quali la qualificazione e selezione dei concorrenti i criteri di

aggiudicazione il subappalto ed il contenzioso in quanto

segmenti procedurali che attengono alla concorrenza o

allrsquoordinamento civile

Tuttavia la problematicitagrave che permea il dibattito sui

rapporti Stato- Regione non solo non viene risolta dal parere su

citato ma viene addirittura ampliata da alcune affermazioni del

Consiglio di Stato basti pensare ai profili problematici sollevati

dallrsquoaffermazione secondo la quale ldquola concorrenza gioca un

ruolo fondamentale ma egrave da verificare se ciononostante sia

possibile un intervento normativo regionalerdquo

Il tema egrave stato affrontato anche dalle Commissioni

parlamentari competenti per materia che si sono espresse sullo

schema del Codice riconfermando in parte il contenuto del

parere del Consiglio di Stato circa la necessitagrave di attribuire gran

parte dei profili della materia ldquolavori pubblicirdquoalla potestagrave

esclusiva del legislatore statale

144

Corte cost sentenza n 3032003 145

Si veda il parere del Consiglio di Stato del 6 febbraio 2006

85

Il testo definitivo del Codice fa proprie le indicazioni fornite

dal Consiglio di Stato e dallrsquoVIII commissione della Camera dei

Deputati e pertanto attribuisce gran parte della propria

disciplina agli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello

Stato

Infatti ldquolrsquoart 4 comma 3 del dlgs 1632006rdquo146 definisce

di competenza esclusiva statale nellrsquoambito dei lavori pubblici i

seguenti aspetti la qualificazione e la selezione dei concorrenti

le procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione

amministrativa i criteri di aggiudicazione il subappalto i poteri di

vigilanza sul mercato degli appalti affidati allrsquoAutoritagrave per la

vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture le

attivitagrave di progettazione ed i piani di sicurezza la stipulazione e

lrsquoesecuzione dei contratti ivi compresi la direzione

dellrsquoesecuzione ed il collaudo il contenzioso

Relativamente alle materie oggetto di competenza

concorrente tra Stato e Regioni il Codice prevede che le Regioni

esercitino la propria potestagrave nel rispetto dei principi fondamentali

emanati dallo Stato in tema di programmazione di lavori

pubblici approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed

146 Le regioni nel rispetto dellarticolo 117 comma secondo della Costituzione

non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in relazione alla qualificazione e selezione dei concorrenti alle procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione amministrativa ai criteri di aggiudicazione al subappalto ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati allAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture alle attivitagrave di progettazione e ai piani di sicurezza alla stipulazione e allesecuzione dei contratti ivi compresi direzione dellesecuzione direzione dei lavori contabilitagrave e collaudo ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilitagrave amministrative al contenzioso Resta ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali i contratti nel settore della difesa i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori servizi forniture

86

espropriativi organizzazione amministrativa compiti e requisiti

del responsabile del procedimento sicurezza del lavoro

Tuttavia tale scelta normativa egrave stata messa in

discussione dalle Regioni ldquoalcune delle qualirdquo147

hanno

presentato ricorso alla Corte costituzionale ai sensi dellrsquoart 127

comma 2 Cost ritenendo il riparto delle competenze operato

dal Codice non conforme a quanto disposto dal novellato art

117 Cost mentre altre hanno provveduto a disciplinare la

materia ldquoappaltirdquo in maniera in parte difforme dal Codice

mettendone in discussione pertanto praticamente la legittimitagrave

costituzionale

In particolare le Regioni che si sono mosse verso questa

seconda direzione sono state la Campania148 la Toscana149 il

Veneto150 la Sardegna151 la Calabria152 ed in ultimo la

Liguria153 Tutte le Regioni qui indicate hanno disciplinato la

materia lavori pubblici adottando dei veri e propri testi organici

con cui hanno interferito in alcuni degli ambiti materiali assegnati

alla potestagrave esclusiva statale dettando una normativa difforme o

contrastante con quella contenuta nel Codice

147

Toscana Campania Lazio Abruzzo 148

Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

149 Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007

recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

150 Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti

pubblici ne relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo 151

Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

152 Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007

recante disposizioni in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

153 Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante

norme per la ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

87

Proprio per questo motivo in seguito allrsquoattenta analisi di

legittimitagrave costituzionale della normativa regionale in materia

effettuata dal Dipartimento degli Affari regionali il Consiglio dei

Ministri ha deliberato ai sensi dellrsquoart 127 Cost la loro

impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale chiamata ancora

una volta ad assumere il ruolo di arbiter nei rapporti tra Stato e

Regioni in merito allrsquoapplicazione e allrsquointerpretazione dellrsquoart

117 della Costituzione

Alcune Regioni in seguito allrsquoentrata in vigore del dlgs

1632006 che ha apportato sostanziali modifiche alla disciplina

degli appalti per lavori servizi e forniture hanno adottato dei testi

normativi organici con cui hanno provveduto a modificare la

precedente normativa regionale in materia alla luce sia delle

novitagrave legislative in materia sia del nuovo quadro costituzionale

di riferimento che ha ampliato la potestagrave legislativa regionale

La prima Regione che ha approvato un testo legislativo

organico in materia di contratti pubblici di lavori servizi e

forniture dopo lrsquoemanazione del Codice dei contratti egrave stata la

Campania con la legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata

sul BUR n 15 del 19032007 e recante la ldquo disciplina dei lavori

pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo Con la legge

in questione composta da 88 articoli la Regione disciplina la

programmazione la progettazione lrsquoaffidamento lrsquoesecuzione il

collaudo e la manutenzione di appalti pubblici di lavori servizi e

forniture di qualsiasi importo da eseguirsi sul territorio regionale

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost pur

essendo stati rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale non si egrave

avuta la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri a fronte perograve di un impegno della Regione

a modificare il testo normativo in modo da adeguarlo al dlgs

88

1632006 superando i rilievi di incostituzionalitagrave23

Nel caso di

specie quindi lrsquoattivazione delle procedure di negoziazione

presso il Dipartimento Affari regionali con la Regione interessata

ha consentito di evitare lo strumento del contenzioso

costituzionale

Diversa egrave stata invece la ldquosorterdquo della legge della

Regione Toscana n 38 del 13072007 con la quale la Regione

definisce lrsquoambito di applicazione della stessa le finalitagrave e

provvede a stabilire le nuove competenze dellrsquoOsservatorio

regionale sui contratti pubblici

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La legge detta poi regole per la programmazione

dellrsquoattivitagrave contrattuale e disposizioni finalizzate alla snellezza

procedurale ed alla semplificazione amministrativa noncheacute

norme per la qualificazione razionalizzazione esemplificazione

delle attivitagrave della committenza pubblica dettando inoltre regole

dettagliate per lrsquoattivitagrave contrattuale della Regione e degli enti da

essa dipendenti

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La deliberazione di impugnativa egrave perograve intervenuta solo

in seguito allrsquoattivazione di procedure di conciliazione154 con la

154

Presso il Dipartimento Affari regionali

89

Regione interessata al fine di superare il contenzioso

costituzionale in applicazione del principio di leale

collaborazione

Il ricorso al contenzioso costituzionale sia da parte del

Governo che ha deliberato le impugnative in via principale di

gran parte delle leggi regionali in materia di appalti sia da parte

di alcune Regioni che hanno sollevato dubbi di illegittimitagrave

costituzionale su numerose norme del d lgs 1632006 egrave indice

della problematicitagrave del riparto di competenze tra Stato e Regioni

in materia Infatti da una parte le Regioni asseriscono che la

materia dei contratti pubblici rientra negli ambiti di competenza

concorrente e che pertanto il riparto di cui allrsquoart 4 del dlgs

1632006 sia stato delineato dal legislatore ordinario in chiara

violazione dellrsquoart 117 della Costituzione dallrsquoaltra parte invece

il legislatore statale nel predisporre una normativa organica in

materia di appalti ha individuato tutti gli aspetti per i quali egrave

necessaria una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale

in quanto rientranti nella competenza esclusiva statale di cui

allrsquoart 117 comma 2 Cost In questo modo il legislatore statale

ha provveduto a riempire di contenuto almeno per quanto

concerne la materia degli appalti le due voci ldquo tutela della

concorrenzardquo e ldquoordinamento civilerdquo attribuite alla potestagrave

legislativa dello Stato dal novellato art 117 Cost

Si puograve dunque affermare che nonostante il DLgs

1632006 abbia elencato gli ambiti di competenza esclusiva

statale ed i profili di competenza concorrente- lasciando al

legislatore regionale in via residuale la disciplina di tutti gli altri

profili concernenti la materia ldquolavori pubblicirdquo non ivi indicati ndash si egrave

manifestato il problema di delineare praticamente i confini di

delimitazione tra le aree di competenza statale quelle

concorrenti e quelle residuali regionali soprattutto alla luce del

90

novellato art 117 della Costituzione Si tratta di un problema che

ha chiamato ancora una volta la Corte costituzionale a sopperire

allrsquoindeterminatezza del riparto costituzionale di competenze

legislative dal momento che egrave stata chiamata a pronunciarsi sul

punto da entrambi i ldquo contendentirdquo

In questo assetto giuridico caratterizzato da molteplici

criticitagrave assume pertanto un ruolo estremamente rilevante la

recente pronuncia della ldquoCorte costituzionalerdquo155

in merito alle

attribuzioni ai diversi livelli di governo nella materia dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture Si puograve sicuramente parlare di

una sentenza chiarificatrice che chiude almeno fino a successivi

interventi legislativi in materia la vexata quaestio del riparto di

competenze tra Stato e Regioni su tali ambiti

Nella sentenza 4012007 la Corte Costituzionale

sollevata in via principale ex art 127 Cost con ricorsi delle

Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio Abruzzo e della

Provincia autonoma di Trento va a pronunciarsi sulla legittimitagrave

costituzionale di alcune disposizioni del dlgs 1632006

Le ricorrenti ossia le Regioni assumono innanzitutto la

illegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 4 comma 2 seconda parte

limitatamente alle parole laquoprogrammazione di lavori pubbliciraquo156

e laquocompiti e requisiti del responsabile del procedimentoraquo157 per

violazione dellrsquoart 117 Cost

In relazione alle questioni sollevate dalle Regioni lo Stato

recuperando quanto giagrave affermato dalla Corte nella sentenza su

citata ha sottolineato che la disciplina dei contratti pubblici

155

Si veda la sentenza n 4012007 156

si sottolinea come essa non sia una materia in senso proprio ma un modo di esercizio

delle competenze che deve essere disciplinato di volta in volta con fonti statali o regionali a

seconda dellrsquoattinenza dellrsquoattivitagrave di programmazione ad ambiti dello Stato o delle Regioni 157

Si rileva come non si tratti di un aspetto oggetto di potestagrave legislativa concorrente attenendo essi ai profili organizzativi che ldquosono lasciati alla libera regolazione del legislatore regionalerdquo

91

investe diversi ambiti materiali molti dei quali afferendo

allrsquoordinamento civile alla tutela della concorrenza alla

giurisdizione e alle norme processuali rientrano nella

competenza esclusiva dello Stato ex art 117 comma 2 Cost

Inoltre si ritiene che la natura trasversale delle materie ldquotutela

della concorrenzardquo ed ldquoordinamento civilerdquo cosigrave come

La difesa dello Stato afferma che contrariamente a

quanto sostenuto dalle ricorrenti il riparto di competenze di cui

allrsquoart 4 commi 2 e 3 del dlgs 1632006 egrave pienamente

conforme alle disposizioni del novellato art 117 commi 2 3 e 4

In particolare per quanto concerne le censure riferite allrsquoart 4

comma 2 del dlgs 1632006 si ritiene che la disciplina inerente

la laquoprogrammazione dei lavori pubbliciraquo158 rientra nellrsquoambito

della materia concorrente del governo del territorio

In relazione al presunto contrasto con lrsquoart 117 comma

5 Cost si sottolinea come il Codice abbia mantenuto ferma la

competenza delle Regioni a dare attuazione alle direttive

comunitarie nelle materie di loro competenza in tali ambiti

infatti per lrsquoespressa previsione contenuta nellrsquoart 4 comma 4

le disposizioni del Codice stesso avrebbero natura cedevole

applicandosi sino a quando le Regioni non introducano una loro

normativa

Si ritiene inoltre non fondata neppure la censura di

asserita violazione del principio di leale collaborazione posto

che da una parte il testo del decreto legislativo egrave stato

sottoposto allrsquoesame della Conferenza Stato-Regioni non

assumendo rilevanza la circostanza che non siano state accolte

le richieste regionali dallrsquoaltra non esiste un fondamento

costituzionale dellrsquoobbligo di adottare procedure legislative

ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni come

158

e ldquoapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativirdquo

92

invece sostenuto dalle ricorrenti che ritenevano opportuna la

congiunta stesura del testo normativo in questione in

applicazione del principio su richiamato

Innanzitutto la Corte provvede a definire lrsquointero quadro

giuridico di riferimento precisando che non solo non sono

configurabili neacute una materia relativa ai lavori pubblici nazionali neacute

una materia afferente ai lavori pubblici di interesse regionale ma

non egrave neppure possibile tracciare il riparto di competenze

legislative tra Stato e Regioni secondo un criterio soggettivo

distinguendo tra gare indette da amministrazioni statale e

regionali

Sempre nellrsquoambito della competenza legislativa

concorrente la Corte ha invece dichiarato costituzionalmente

illegittime due disposizioni del dlgs 1632006 in quanto ritenute

di dettaglio e non contenenti meri principi fondamentali Si tratta

dellrsquoart ldquo84 commi 2 3 8 e 9 del dlgs 1632006rdquo159 nella parte

in cui vincola le Regioni allrsquoosservanza di norme in materia di

composizione e modalitagrave di nomina dei componenti delle

commissioni di gara anzicheacute disporre che le disposizioni

abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una diversa

159

2 La commissione nominata dallorgano della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto egrave composta da un numero dispari di componenti in numero massimo di cinque esperti nello specifico settore cui si riferisce loggetto del contratto 3 La commissione egrave presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali nominato dallorgano competente (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera r) dlgs n 113 del 2007) 8 I commissari diversi dal presidente sono selezionati tra i funzionari della stazione appaltante In caso di accertata carenza in organico di adeguate professionalitagrave noncheacute negli altri casi previsti dal regolamento in cui ricorrono esigenze oggettive e comprovate i commissari diversi dal presidente sono scelti tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui allart 3 comma 25 ovvero con un criterio di rotazione tra gli appartenenti alle seguenti categorie a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali b) professori universitari di ruolo nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltagrave di appartenenza 9 Gli elenchi di cui al comma 8 sono soggetti ad aggiornamento almeno biennale

93

normativa regionale dal momento che si tratta di profili che non

rientrano nella competenza esclusiva statale ma in quella

concorrente regionale e dellrsquoart ldquo98rdquo160 comma 2 del dlgs

1632006 nella parte in cui dispone che lrsquoapprovazione dei

progetti definitivi da parte del Consiglio comunale equivale a

variante urbanistica a tutti gli effetti trattandosi di una norma di

dettaglio non consentita nella materia urbanistica oggetto di

competenza legislativa concorrente

Si puograve quindi concludere affermando che sono

costituzionalmente legittime tutte le disposizioni presenti

nellrsquoarticolo 4 del DLgs 1632006 a cui le Regioni devono

conformarsi

Alla luce dei principi espressi dalla Corte nella sentenza

4012007 che costituisce sicuramente un importante contributo

per la chiara interpretazione del riparto della potestagrave legislativa

tra Stato e Regioni di cui allrsquoart 117 Cost si evince un

assorbimento di competenze in capo al legislatore statale per

quel che riguarda la disciplina di contratti pubblici di lavori servizi

e forniture Tale assorbimento trova la sua ratio nellrsquoesigenza di

garantire una disciplina uniforme sullrsquointero territorio nazionale di

una materia che richiede delle regole valide per tutti i soggetti

dellrsquoordinamento della Repubblica e quindi di evitare confusione

e disparitagrave di trattamento tra gli addetti del settore

A fronte della posizione assunta dalla Corte che in parte

conferma i motivi fondanti delle censure mosse dal Governo ad

alcune delle leggi regionali in materia si puograve prevedere che

molte delle disposizioni regionali impugnate saranno dichiarate

illegittime dal giudice costituzionale e quindi le Regioni saranno

chiamate a ridisciplinare i contratti pubblici di servizi lavori e

160

Art 98 Effetti dellapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi

94

forniture in modo da adeguare la normativa regionale al d lgs

1632006 i cui principi hanno trovato lrsquoavallo e la conferma della

Corte costituzionale chiamata a far fronte allrsquoincompletezza della

riforma del Titolo V e a colmare i vuoti lasciati dal legislatore

costituzionalerdquo161

161

V LEPORE Il riparto della competenza legislativa tra stato e regioni in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture alla luce del nuovo codice degli appalti e della recente giurisprudenza costituzionale Rivista elettronica di diritto pubblico di diritto dellrsquoeconomia e di scienza dellrsquoamministrazione a cura del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche di ldquoVittorio Bacheletrdquo Direttore Prof Giuseppe Di Gaspare pagg 11-31

95

47 Conclusioni

Per concludere si puograve affermare come il Codice che

doveva essere una rivoluzione epocale nellrsquoambito della materia

dei lavori pubblici ma anche in quelle dei servizi e delle forniture

che doveva metter ordine a 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia di

fatto egrave stata solo una rivoluzione dal punto di vista del

raggruppamento in un unico testo di tutta la normativa dei lavori

pubblici servizi e forniture

Il Codice degli contratti pubblici di lavori servizi e forniture

non ha avuto il successo meritato tanto che ad oggi esso non

entra ancora in vigore come anche il Regolamento di attuazione

Anche nel recente Convegno svoltosi a Roma lo scorso

23 settembre dallrsquoIstituto Grandi Infrastrutture dal Titolo ldquoLe

novitagrave legislative dellrsquoestaterdquo il Presidente Giuseppe Zamberletti

si egrave soffermato sulle ripetute modifiche del Codice dei Contratti

ed ha precisato che il ldquoquadro normativo continua ad essere

instabile creando non pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni

Appaltanti una incertezza operativa di fondo ed un esteso

contenzioso Certamente non puograve non rilevarsi che questo

continuo incidere sul testo del decreto 163 egrave sentore di un non

efficace funzionamento della disciplina previdente e ciograve impone

una riflessione comune al fine di pervenire a soluzioni efficaci e

soddisfacentirdquo

Al Convegno egrave intervenuto anche tra gli altri Bernardette

Veca Vice Capo Gabinetto e Direttore generale per la

regolazione del Ministero infrastrutture che ha relazionato sul

nuovo Regolamento e sullo stato dellrsquoarte dello stesso

In particolare il Direttore Veca ha ricordato lrsquointensa attivitagrave

di concertazione del nuovo testo che sta per concludersi in sede

96

tecnica al margine del tavolo permanente istituito un anno fa

dallo stesso Ministro e che si concluderagrave con lrsquoinvio del

provvedimento al Consiglio di Stato prima della delibera

definitiva del Consiglio dei Ministri ed il parere finale della Corte

dei Conti

Il Governo egrave in forte ritardo nellrsquoemanazione del Nuovo

Regolamento di attuazione del Codice

Al termine del Convegno il prof Zamberletti aggiunge ldquoErsquo

forse impensabile rimettere mano ad una riscrittura del Codice

dei Contratti ma occorre prendere atto che il tentativo di

risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non egrave

pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti

in questi tre annirdquo

97

Bibliografia

Centro Studi Opere

Pubbliche

Profili problematici degli appalti pubblici

tra diritto interno e diritto comunitario

Editore Assne

Operae

1996

L Pietrangeli Papini I lavori pubblici negli Enti locali Ancitel ndash DrsquoAnselmi

Editore ndash Hoepli

1998

Angotti G La Direttiva 200418 CE relativa al

coordinamento delle procedure di

aggiudicazione degli appalti di lavori

servizi e forniture Analisi e commenti

Tipografia DSV 2005

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Roma Tipografia

DVS

2005

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CE

Roma Tipografia

DVS

2005

L Passeri Commento al Codice dei contratti pubblici

relativo a lavori servizi e forniture I parte

Tipografia DVS

Roma 2006

2006

Angotti G Il DLgs 1632006 in attuazione alle

Direttive comunitarie 200417 e 200418

Analisi e commenti

Tipografia DSV 2007

LE Mandracchia e

D Cocco

Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Codice commentato

Tipografia del

Genio Civile

2007

A Massari e M Greco Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007

G Failla Il Regolamento secondo Palazzo Spada Il Sole 24 Ore 2007

A Conio Equivalenza dei criteri di aggiudicazione

tra vecchie e nuove regole Rivista Diritto

Amministrativo

Il Sole 24 Ore 2007

A Valletti La procedura drsquoinfrazione sul codice dei

contratti pubblici Rassegna Urbanistica e

Appalti

Ipsoa Editore -

Milano

2008

98

Bibliografia Fonti legislative consultate

- rd 2351924 n 827 recante ldquoRegolamento per lrsquoamministrazione del patrimonio e per la

contabilitagrave generale dello Statordquo

- Legge 7 agosto 1990 n 241 recante ldquoNuove norme in materia di procedimento amministrativo e

di diritto di accesso ai documenti amministrativirdquo come modificata dalla Legge 11 febbraio 2005 n

15 recante ldquoModifiche ed integrazioni alla legge 7 agosto 1990 n 241 concernenti norme generali

sullrsquoazione amministrativardquo

- Dlgs 2471992 n 358 recante ldquoTesto unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di

forniture in attuazione delle direttive (CEE) n 6277 (CEE) n 76780 e (CEE) n 29588rdquo

- L 1121994 n 109 recante ldquoLegge quadro sui lavori pubblici (cd l MERLONI)

- Dpr 1841994 n 573 recante ldquoRegolamento recante norme per la semplificazione dei

procedimenti di aggiudicazione di pubbliche forniture di valore inferiore alla soglia di rilievo

comunitariordquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 157 recante ldquoAttuazione della direttiva 9250CEE in materia di appalti

pubblici di servizirdquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 158 recante ldquoAttuazione delle direttive 90531CEE e 9338CEE

relative alle procedure di appalti nei settori esclusirdquo

dPR 21121999 n 554 recante ldquoRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di

lavori pubblici 11 febbraio 1994 n 109 e successive modificazionirdquo

- Dlgs 1882000 n 267 recante ldquoTesto unico delle leggi sullordinamento degli enti localirdquo

- Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e trasportirdquo

- Direttiva n 200418CE del 3132004 recante ldquoDirettiva del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di

forniture e di servizirdquo

- L 1842005 n 62 recante ldquoDisposizioni per ladempimento di obblighi derivanti

dallappartenenza dellItalia alle Comunitagrave europee Legge comunitaria 2004rdquo

- Dlgs 1242006 n 163 recante ldquoIl codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

- Dlgs 26 gennaio 2007 n 6 recante Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo

12 aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)

- Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per

la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

- Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007 recante

ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

99

- Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici ne relative

disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo

- DLgs 3172007 n 113 recante ldquoDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 12

aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)rdquo

- Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in

materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in

attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la

disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

- Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante norme per la

ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

- Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007 recante disposizioni

in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina

della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

Bibliografia - Fonti giurisprudenziali consultate

TAR Campania Napoli I 342000 n 904 in Foro amm 2000 2375

C St VI 142000 n 1885 in Giust civ 2000 I 2443

Corte di Giustizia CE VI 7122000 - C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss

C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

TAR Veneto 2752003 n 3014 in Foro amm TAR 2003 1579

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3032003

TAR Lazio III 2452005 n 4116 in Foro amm TAR 2005 5 1592

C St VI 1442004 n 2124 in Foro amm CdS 2004 1203

C St VI 232004 n 991 in Foro amm CdS 2004 899

Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3002007

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 4012007

100

Sitografia

L Passeri Commento al Codice dei contratti

pubblici relativo a lavori servizi e

forniture I parte

Centrostudicinit

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Centrostudicinit

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CErdquo

Centrostudicinit

V Lepore Il riparto della competenza

legislativa tra stato e regioni in

materia di contratti pubblici di lavori

servizi e forniture alla luce del

nuovo codice degli appalti e della

recente giurisprudenza

costituzionale

wwwamministrazioneincamminolussit

R FANIZZI Il Codice degli appalti generali e

novitagrave legislative

wwwentilocaliprovincialeit

  • INDICE COMPLETO
  • TESI TERMINATApdf
  • Bibliografia
Page 2: NICCOLO’ CUSANO - Tesionline · 2010. 11. 17. · niccolo’ cusano universita’ telematica delle scienze umane tesi di laurea in diritto amministrativo il d.lgs. 163 del 12 aprile

Indice Generale

Prefazione 1

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI UNA RIFORMA

NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice 6

12 Le definizioni del nuovo codice 8

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della disciplina previdente 13

14 Le fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici 17

15 Regolamento di attuazione del codice 22

2 I SOGGETTI E GLI ORGANISMI 28

21 LrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture 28

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture 30

23 Lo Sportello dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture 33

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici 35

servizi e forniture

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE 39

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti di qualificazione 39

32 Il Dialogo Competitivo procedure di scelta del contraente 43

33 LrsquoAccordo Quadro procedura di scelta del contraente 49

34 Lrsquoasta elettronica processo di selezione delle offerte e della verifica delle offerte

anomale 52

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della disciplina comunitaria 56

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE 62

43 La nozione di appalto pubblico 65

44 Innovazioni sospensioni e modifiche 70

45 La procedura drsquoinfrazione 20072309 avverso il sistema italiano degli appalti pubblici 78

46 Le competenze sul recepimento della direttiva 200418CE 82

47 Conclusioni 95

48 Bibliografia 97

1

Prefazione

Il DLgs 1632006 Codice dei Contratti Pubblici di Lavori Servizi

e Forniture pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n100 del 2 maggio

2006 entra in vigore il 1deg luglio 2006

Il Codice ha inaugurato una rivoluzione lessicale e sostanziale

non solo nellrsquoambito della materia dei lavori pubblici ma anche in quella

dei servizi e delle forniture presentandosi come unrsquoopera di epocale e

radicale riassetto normativo realizzata dalla Commissione De Lise

percheacute mette ordine a quasi 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia dallrsquoUnitagrave

drsquoItalia fino ai giorni nostri con lo scopo di riordinare e semplificare

lrsquointera normativa di settore armonizzandola con quella comunitaria

favorendone la concorrenza e la trasparenza negli appalti

Dal punto di vista della novitagrave lessicale non si parla piugrave di asta

pubblica trattativa privata o licitazione privata ma il Codice allrsquoart 3

riporta le nuove definizioni come procedura aperta procedura ristretta

appalto concorso e appalto integrato

Dal punto di vista sostanziale si aprono nuove possibilitagrave per le

amministrazioni aggiudicatici per gli operatori economici e per le

imprese di avviare o di partecipare a procedure di affidamento piugrave

flessibili grazie ai principi fondamentali del Trattato della Comunitagrave

Europea quali quelli della libera concorrenza paritagrave di trattamento

non discriminazione trasparenza proporzionalitagrave e pubblicitagrave

Il Codice infatti nasce dalla norma Legge 622005 che ha

delegato il Governo a recepire le nuove direttive comunitarie la

200417CE e la 200418CE nel rispetto dei principi di semplificazione

riduzione dei tempi massima flessibilitagrave degli strumenti urbanistici

Altra fondamentale novitagrave introdotta dal Codice come

recepimento delle direttive comunitarie egrave il Regolamento di attuazione

previsto allrsquoart 5 del Codice ed entrato in vigore il 1deg luglio del 2006

recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti pubblici di lavori

2

servizi e forniture che ha lo scopo di abrogare la normativa previgente

e cioegrave il Regolamento sui lavori pubblici Dpr 5541999 ed il

Regolamento dei servizi e forniture Dpr 342000

Ma Il DLgs 1632006 che avrebbe dovuto rappresentare una

rivoluzione nei settori ordinari e speciali ha incontrato molte difficoltagrave

interpretative ed attuative tanto da essere stato modificato per ben tre

volte e sottoposto ad una procedura drsquoinfrazione da parte della

Commissione europea poicheacute il legislatore italiano non recependo

fedelmente le disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio

comunitario che rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria Tale

principio comunitario infatti egrave quello della libera concorrenza nel

mercato e della massima partecipazione agli affidamenti dei contratti

pubblici

Vista la complessitagrave dellrsquoopera e la vastitagrave delle disposizioni che

incidono su molti settori della materia dei lavori nei settori ordinari e

speciali sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria nel presente

lavoro saranno oggetto di disamina esclusivamente le novitagrave introdotte

dal Codice nella contrattualistica classica nei settori ordinari dei lavori

pubblici sotto soglia comunitaria individuata al comma c dellrsquoart 28 pari

ad euro 527800000 e la disamina delle disposizioni innovative e delle

criticitagrave riscontrate in virtugrave del recepimento della direttiva 200418CE

Le maggiori novitagrave apportate dal Codice al quadro normativo

previgente in riferimento alla materia dei lavori pubblici sono

contenute nelle Parte II che tratta di contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture nei settori ordinari Capo III relativo alle procedure di

scelta del contraente e selezione delle offerte nel quale sono comprese

anche le procedure di aggiudicazione innovative come il Dialogo

competitivo e lrsquoAccordo Quadro nella nuova fase di calcolo delle

offerte e delle offerte anomale quale lrsquoavvalimento nellrsquoampliamento

delle attivitagrave affidate agli organismi giagrave individuati dalla normativa

3

previgente noncheacute in riferimento al Responsabile Unico del

procedimento

Novitagrave molto importante presente nel Capo III egrave lrsquoart 53 del

Codice che definisce lrsquooggetto del contratto dei lavori pubblici Esso

infatti ne amplia lrsquoambito oggettivo prevedendo la possibilitagrave di affidare

congiuntamente la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica Il

contratto cosigrave definito prende il nome di appalto integrato

Ma la vera innovazione che doveva essere quella di una

radicale rivoluzione del settore dei lavori pubblici non egrave mai iniziata

anzi in questi 3 anni abbiamo assistito ad un percorso molto tortuoso

sia del Codice che del Regolamento

Lrsquoart 253 deI DLgs 1632006 giagrave dal momento in cui viene

approvato differisce al 1deg agosto 2007 lrsquoapplicazione delle nuove

procedure di affidamento come il Dialogo competitivo e lrsquoAccordo

Quadro e lrsquoAsta elettronica

Le vicende della notevole accelerazione nellrsquoiter approvativo del

Codice giustificata dal Governo con la necessitagrave di ottemperare ad un

obbligo comunitario hanno dato luogo alla sua prima correzione

attraverso una ulteriore sospensione dei nuovi istituti negoziali previsti

dalle direttive al 31 luglio 2007 per un intervento piugrave articolato e

approfondito del Governo sulla conoscenza di tali innovazioni

Inoltre il legislatore italiano non recependo fedelmente le

disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio comunitario che

rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria che egrave quello della

libera concorrenza nel mercato e della massima partecipazione agli

affidamenti dei contratti pubblici

Mentre il legislatore comunitario si pone lrsquoobiettivo di

liberalizzare e semplificare tutto ciograve che ostacola il libero e corretto

gioco dei legittimi interessi nel mercato delle opere pubbliche il

legislatore italiano invece recepisce questa spinta di libertagrave con le

dovute prudenze di chi deve fare i conti con un mercato di lavori

4

pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale Prudenze che

inevitabilmente sono state recepite dalla legge 10919994 soprattutto

in riferimento allrsquooggetto del contratto che prevedeva la netta

separazione tra la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica

Il secondo decreto correttivo ha quindi lo scopo di stemperare

questo spirito liberale del legislatore comunitario rimandando al

Regolamento di attuazione la previsione di una disciplina di dettaglio

Infatti ad oggi lrsquoart 53 commi 2 e 3 relativo allrsquooggetto del

contratto cosigrave ampliato dalla direttiva comunitaria egrave ancora sospeso

Proprio quando sembrava essere in dirittura drsquoarrivo il codice egrave

oggetto di una proceduta drsquoinfrazione la n 20072309 che la

Commissione Europea ha avviato per norme previgenti soprattutto in

riferimento alla legge 1041999 che sono state riprodotte tal quali

Ersquo necessario considerare inoltre che tra i due decreti correttivi

del ministro Di Pietro ed il Terzo decreto correttivo si egrave verificata la fine

della legislatura e le elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che

hanno determinato una sospensione di tutti i lavori del Governo

uscente lasciando al nuovo Governo Berlusconi lrsquoapprovazione proprio

allo scadere del termine biennale delle correzioni

Ad oggi perograve le Pubbliche amministrazioni ancora non possono

applicare completamente la normativa a causa di tutte queste

circostanze che hanno sortito un vuoto normativo che ha creato caos e

contenziosi non solo tra amministrazioni ed imprese ma anche in

riferimento al recepimento della normativa in merito alle competenze

tra Stato e Regioni

A far discutere o meglio a far sorgere una molteplicitagrave di

contenziosi sottoposti al parere della Corte Costituzionale egrave lrsquoart 4 del

Codice soprattutto i commi 2 e 3 che lascia alla Regione la potestagrave

normativa solo per alcuni aspetti della materia e le obbliga al rispetto

della disciplina prevista dal Codice Molte Regioni hanno avviato dei

ricorsi dichiarando illegittimi tali commi ma la Corte Costituzionale con

5

la piugrave significante sentenza n 4012007 respingendo le questioni

sollevate dalle Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio e Abruzzo

sulla illegittimitagrave dei citati commi andando va a confermare quanto giagrave

deciso dalla pur nota sentenza 30032003 e cioegrave come non esista una

materia relativa ai lavori pubblici e che gli stessi ldquo hellip di volta in volta

rientrare nellrsquoambito della potestagrave legislativa esclusiva statale ovvero

concorrente ovvero ancora residuale delle Regionirdquo

In conclusione si puograve affermare che le ripetute modifiche al

Codice dei contratti rendono il quadro normativo instabile creando non

pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni appaltanti con una incertezza

di fondo ed estesi contenziosi Certamente non puograve non rivelarsi che

questo continuo incidere sul testo egrave sentore di un inefficace

funzionamento della disciplina previgente e ciograve dovrebbe imporre le

Autoritagrave competenti ad una riflessione comune al fine di pervenire a

soluzioni efficaci e soddisfacenti Ersquo forse impensabile rimettere mano

ad una riscrittura del Codice dei Contratti ma occorre prendere atto che

il tentativo di risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non

egrave pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti in

questi tre anni

6

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI

UNA RIFORMA NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice

ldquoIl DLgs 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture egrave articolato in cinque parti e composto da 256

articoli e 22 allegati

La parte I intitolata ldquoPrincipi e disposizioni comuni e contratti

esclusi in tutto o in parte dallrsquoambito di applicazione del Codicerdquo

contiene le norme relative a oggetto principi definizioni fonti di

disciplina riparto tra Stato e Regioni Autoritagrave di Vigilanza e

Osservatorio responsabile del procedimento e accesso noncheacute

lrsquoelencazione dei contratti esclusi dallrsquoambito di applicazione del codice

quali appalti segretati o stipulati sulla base di accordi internazionali

La Parte II intitolata ldquoContratti pubblici relativi a lavori forniture e

servizi nei settori ordinarirdquo disciplina i contratti aventi ad oggetto lavori

servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria

articolata in quattro titoli e rappresenta la parte piugrave corposa e probab

ilmente piugrave significativa In tale Parte egrave recepita la Direttiva comunitaria

n 200418CE

Il primo titolo disciplina i contratti di rilevanza comunitaria e

contiene il cuore della disciplina delle procedure di affidamento noncheacute

i principi in tema di esecuzione del contratto

Il secondo titolo disciplina i contratti sotto soglia comunitaria

mediante un rinvio alla disciplina dettata per i contratti sopra soglia

comunitaria e lrsquoenucleazione delle specifiche regole derogatorie

Il terzo titolo detta disposizioni per le concessioni di opere

pubbliche per il promotore finanziario per il contraente generale e per

le infrastrutture strategiche

7

Il quarto Titolo disciplina i contratti di lavori servizi e forniture in

taluni settori specifici e in particolare nel settore della difesa e nel

settore dei beni culturali

La Parte III egrave intitolata ldquoContratti pubblici di lavori servizi e

forniture nei settori specialirdquo e contiene il recepimento della direttiva

200417CE Preliminarmente egrave dettato un articolo di ricognizione delle

norme proprie dei settori ordinari che si applicano anche ai settori

speciali

La parte IV egrave intitolata ldquoContenziosordquo e disciplina gli strumenti

stragiudiziali e giudiziali di composizione delle liti in materia di contatti

pubblici e in particolare la transazione lrsquoaccordo bonario lrsquoarbitrato

noncheacute le norma in tema di giurisdizione e riti speciali e la tutela

cautelare ldquoante causamrdquo

La Parte V contiene le disposizioni di coordinamento e

transitorie noncheacute le abrogazionirdquo1

1 COCCO D E MANDRACCHIA LE Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Roma Tipografia del Genio Civile 2007 pagg 43-45

8

12 Le definizioni del nuovo codice

In recepimento dellrsquoart 1 della Direttiva Comunitaria 200418

lrsquoart 3 del codice degli appalti reca le definizioni dei principali termini

giuridici utilizzati nellrsquoambito dello stesso codice in parte vengono

mutuate le definizioni comunitarie in parte vengono cambiate le

definizioni di diritto interno utili per una migliore lettura del codice

Fra le disposizioni di maggiore interesse rilevano quelle

contenute ai commi 4 e 5 ove si puograve conoscere la definizione di

ldquosettori ordinarirdquo e quella di ldquosettori specialirdquo dei contratti pubblici In

particolare il comma 5 ha il merito di aver coniato la nuova terminologia

di ldquosettori specialirdquo di contratti pubblici ad indicare i settori in

precedenza definiti ldquoesclusirdquo ed oggi soggetti alla dir 200417

In tale prospettiva di recepimento della normativa

comunitaria il ldquocomma 7rdquo2 dellrsquoarticolo in commento reca la definizione

di ldquoappalto di lavori pubblicirdquo allrsquointerno della quale vengono fatte

confluire non solo le ipotesi di contratto avente ad oggetto lrsquoesecuzione

di lavori ma anche lrsquoipotesi di appalto aventi ad oggetto sia la

esecuzione che la progettazione di lavori

Nella stessa nozione viene fatta rientrare infine la cd

esecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera rispondente alle esigenze

specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoente aggiudicatore sulla

base del progetto preliminare posto a base di gara Tale tipologia di

esecuzione egrave tuttavia circoscritta allrsquoambito dei lavori relativi ad

infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi

2 Gli ldquoAppalti pubblici di lavorirdquo sono appalti aventi ad oggetto lrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero previa acquisizione in

sede di offerta del progetto definitivo la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione

relativamente ai lavori o opere helliphelliphellip oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di

unrsquoopera rispondente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoEnte

aggiudicatore sulla base di un progetto preliminare o ldquodefinitivordquo (parola cosigrave aggiunta

dallrsquoart 2 del DLgs 1132007) posto a base di gara

9

Il recepimento della nozione comunitaria di appalto di lavori

comporta il venir meno della terminologia nazionale che parlava di

appalto integrato e appalto concorso le quali ipotesi confluiscono

nellrsquounitaria nozione di appalto di lavori e vengono liberalizzate rispetto

ai casi tassativi in cui sono state finora previste

Attraverso questo ampliamento dellrsquooggetto del contratto il

legislatore comunitario si pone come obiettivo quello di liberalizzare il

mercato delle opere pubbliche il legislatore italiano invece recepisce

questa spinta di libertagrave con le dovute prudenze di chi deve fare i conti

con un mercato di lavori pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale

Prudenze che inevitabilmente sono state recepite dalla legge

10919994 soprattutto in riferimento allrsquooggetto del contratto che

prevedeva la netta separazione tra la progettazione e la esecuzione

dellrsquoopera pubblica Infatti il legislatore italiano subordina lrsquoapplicazione

di tale disposizione allrsquoapprovazione del Regolamento attuativo che ha

lo scopo di prevedere una disciplina di dettaglio Poicheacute ad oggi il

Regolamento attuativo deve ancora essere emanato dal Governo tale

disposizione egrave ancora sospesa

Il comma 8 reca poi la definizione e la differenza tra ldquolavori

pubblicirdquo3 ed ldquoopere pubblicherdquo Rispetto alla direttiva comunitaria le

definizioni nazionali sono state integrate tenendo conto dellrsquoarticolo 2

comma 1 l n 1091994 che rispetto allrsquoallegato I della direttiva

200418 contempla da un lato le opere di presidio e difesa ambientale

e di ingegneria naturalistica e dallrsquoaltro lato include nella nozione di

lavori non solo la costruzione demolizione e restauro ma anche il

recupero la ristrutturazione la manutenzione

3 i ldquolavorirdquo comprendono le attivitagrave di costruzione demolizione recupero

ristrutturazione restauro manutenzione di opere Per ldquooperardquo si intende il risultato di un insieme di lavori che di per seacute esplichi una funzione economica o tecnica

10

Le definizioni del codice continuano ai commi 11 con la nozione

di ldquoconcessione di lavori pubblicirdquo4 giagrave recepita nel diritto italianordquo5

preferendola a quella piugrave scarna contenuta nella direttiva comunitaria

I commi successivi dellrsquoart 3 in commento introducono nuovi

meccanismi di affidamento dei contratti mutuati dalle direttive

comunitarie e finalizzati al raggiungimento di obiettivi di semplificazione

e informatizzazione delle procedure di scelta del contraente

Da qui la definizione al comma 13 di ldquoAccordo Quadrordquo

lrsquoistitutordquo6 egrave lrsquoaccordo concluso fra una o piugrave stazioni appaltanti ed uno

o piugrave operatori economici preordinato a stabilire le clausole relative agli

appalti da aggiudicare durante un dato periodo in particolare per

quanto riguarda i prezzi e se del caso le quantitagrave previste La

disciplina dellrsquoaccordo quadro egrave successivamente ripresa allrsquoart 59 del

codice il quale recepisce lrsquoistituto introdotto dallrsquoart 32 della dir

200418 che egrave costituito dallrsquoobbligo di ricorrere alla previa gara per la

stipula dellrsquoaccordo quadro

Lrsquoarticolo recepisce la norma comunitaria con lrsquounica particolaritagrave

costituita dallrsquoobbligo di indicare i criteri di affidamento dei singoli appalti

nel caso in cui non si rilanci il confronto competitivo tra i soggetti

firmatari dellrsquoaccordo7 Per i lavori il recepimento dellrsquoaccordo quadro

viene circoscritto a lavori standardizzati e ripetitivi quali la

manutenzione e altre ipotesi da prevedersi nel regolamentordquo8

4 Le ldquoconcessioni di lavori pubblicirdquo sono contratti a titolo oneroso conclusi in forma

scritta aventi ad oggetto in conformitagrave al presente codice lrsquoesecuzione ovvero la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero la progettazione definitiva esecutiva e lrsquoesecuzione di lavori pubblici o di pubblica utilitagrave noncheacute la loro gestione funzionale ed economica che presentano le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori ad eccezione del fatto che il corrispettivo dei lavori consiste unicamente nel diritto di gestire lrsquoopera o in tale diritto accompagnato da un prezzo in conformitagrave al presente codice

5 allrsquoart 19 l n 1091994

6 giagrave presente nellrsquoordinamento interno allrsquoart 16 dlgs 1581995

7 comma 7

8 il vigente dpr n 56541999 contempla i contratti aperti

11

Ersquo pacifico come anche questa nuova procedura sia ancora

sospesa a causa del ritardo nellrsquoamenazione del regolamento da parte

del Governo

Le definizioni del codice continuano ai commi da 25 a 35 dellrsquoart

3 con le nozioni di ldquoamministrazione aggiudicatricerdquo9 ldquoorganismo di

diritto pubblicordquo ldquoimpresa pubblicardquo10 ldquoente aggiudicatore altri soggetti

aggiudicatori centrale di committenza

Nel quadro complesso di organismi che operano nel settore dei

contratti pubblici rileva la distinzione fra organismo di diritto pubblico ed

impresa pubblica Per ldquoorganismo di diritto pubblicordquo deve intendersi

qualsiasi organismo anche in forma societaria istituito per soddisfare

specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non

industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave

sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione

sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo

9 Le amministrazioni aggiudicatici sono le amministrazioni dello Stato degli Enti

pubblici territoriali gli altri Enti pubblici non economici gli organismi di diritto pubblico le associazioni unioni consorzi comunque denominati costituiti da detti soggetti

10 Llaquoorganismo di diritto pubblicoraquo egrave qualsiasi organismo anche in forma societaria

istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo damministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Le laquoimprese pubblicheraquo sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare direttamente o indirettamente uninfluenza dominante o percheacute ne sono proprietarie o percheacute vi hanno una partecipazione finanziaria o in virtugrave delle norme che disciplinano dette imprese Linfluenza dominante egrave presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici direttamente o indirettamente riguardo allimpresa alternativamente o cumulativamentea) detengono la maggioranza del capitale sottoscritto b) controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dallimpresa c) hanno il diritto di nominare piugrave della metagrave dei membri del consiglio di amministrazione di direzione o di vigilanza dellimpresa

12

drsquoamministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri

dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Il codice riprende la

nozione comunitaria di organismo di diritto pubblico contenuta nella dir

200417CE

Di pregnante rilevanza egrave inoltre la nozione11 di ldquocentrale di

committenzardquo che altro non egrave se non lrsquoamministrazione aggiudicatrice

che acquista forniture o servizi destinati ad ulteriori amministrazioni

aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori ovvero che aggiudica appalti

pubblici o conclude accordi quadro di lavori forniture o servizi destinati

ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori

Lrsquoart 3 al comma 35 si preoccupa infine di stabilire il ldquoprofilo

del committenterdquo espressione usata ma non definita dalle direttive

comunitarie si tratta del sito informatico di una stazione appaltante su

cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice

Il gruppo successivo di commi dal 36 al 41 reca invece la

definizione delle varie tipologie di procedure di affidamento da quelle

giagrave note recepite nel diritto italiano come la procedura aperta ristretta

negoziata a quelle nuove del dialogo competitivo e dellrsquoaffidamento

tramite centrale di committenzardquo12

11

di origine comunitaria 12

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 7-9 wwwentilocaliprovincialeit

13

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della

disciplina previgente

La disciplina normativa nei settori dei lavori pubblici servizi e

forniture si presentava molto frastagliata tanto che ldquogli obiettivi di

semplificazione perseguiti dal nuovo codice sono immediatamente

apprezzabili nella previsione dellrsquoart 1 comma 1 che definisce in

termini generalissimi lrsquooggetto della disciplina comprensiva di tutti i

contratti volti ad acquisire opere lavori beni e servizi sia sopra che

sotto soglia comunitaria sia con lrsquoappalto che con altri strumenti

contrattualirdquo13

La norma egrave direttamente attuativa della prescrizione contenuta

nellrsquoart 25 della sopracitata legge comunitaria 2004 (L 6205) che ha

delegato il Governo italiano a recepire le direttive 200417CE e

200418CE allrsquointerno di un unico testo normativo contenente la

disciplina organica degli appalti e delle concessioni di lavori servizi e

forniture di rilevanza comunitaria e non allrsquointerno dei settori cd

ldquoordinarirdquo e di quelli cd ldquoesclusirdquordquo14

Infatti in ambito nazionale la materia degli appalti pubblici si era

contraddistinta per una diversa e variegata regolamentazione infatti le

fonti normative sui contratti delle Pubbliche Amministrazioni erano le

seguenti

1) Legge fondamentale del 1895 Legge 20 marzo 1865 n 2248

ldquoLegge sulle opere pubblicherdquo

2) Direttiva CEE n 9337 sui lavori nei settori ordinari

3) DLgs 19 dicembre 1991 n 406 concernente ldquoAttuazione della

Direttiva 89440CEE in materia di procedure di aggiudicazione

degli appalti di lavori pubblicirdquo

13

essenzialmente la concessione 14

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 3 wwwentilocaliprovincialeit

14

4) Legge-quadro sui lavori pubblici n 109 del 1994 come modificata

dalla legge n 2161995 4151998 e 1662002 rispettivamente

Legge Merloni bis ter e quater

5) Legge e regolamento di contabilitagrave di Stato che si riferisce a

qualsiasi contratto

6) Direttiva 9336 CEE che coordinava le procedure di aggiudicazione

degli appalti pubblici di forniture nei settori ordinari

7) DLgs 24 luglio 1192 n 358 concernente il ldquoTesto Unico delle

disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione

delle Direttive CEE nn 7762 80767 e 88295rdquo

8) DPR n 5731994 sulle forniture di importo inferiore alla soglia

comunitaria

9) Direttiva n 9250CEE che coordinava le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi nei settori ordinari

10) DLgs 17 marzo 1995 n 157 concernente ldquoAttuazione alla Direttiva

9250 CEE in materia di appalti di servizirdquo15

Davanti ad una situazione normativa cosigrave dispersiva si

inserisce la Legge 622005 legge comunitaria 2004 che ldquoallrsquoart25

comma 1 lett a)rdquo16 delega il Governo a recepire le due direttive

comunitarie n 200417CE e 200418 CE imponendo la raccolta in un

unico testo normativo sia della disciplina degli appalti e concessioni

sopra soglia che di quella sotto soglia enucleando le disposizioni

15

OPERAE ASSOCIAZIONE E SOC 3M ITALIA Profili problematici degli appalti pubblici tra diritto interno e diritto comunitario Grafiche Chicca amp C Tivoli 1996 ndash pagg 13-14

16 Art 25 1 Il Governo egrave delegato ad adottare con le modalitagrave di cui allrsquoart 1 uno o

piugrave decreti legislativi volti a definire un quadro normativo finalizzato al recepimento della direttiva 200417CE del parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali e della direttiva 200418CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di forniture e di servizi nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi a) compilazione di un unico testo normativo recante le disposizioni legislative in materia di procedure di appalto disciplinate dalle due direttive coordinando anche le altre disposizioni in vigore nel rispetto del Trattato istitutivo dellrsquoUnione europea

15

comuni e disciplinando in parti separate gli aspetti non comuni

noncheacute la raccolta sempre in un unico testo dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia nei settori

speciali e ordinari

Il Codice dei contratti pubblici DLgs 1632006 ha avuto quindi

il compito di riordinare e semplificare lrsquointera normativa di settore

armonizzandola con quella comunitaria favorendone la concorrenza e

la trasparenza negli appalti

ldquoSignificativa infine la previsione del comma 2 che intende

risolvere la questione delle procedure di evidenza pubblica occorrenti

per la scelta del socio privato in caso di costituzione di societagrave

finalizzate alla realizzazione di unrsquoopera pubblica ovvero alla

realizzazione di unrsquoopera pubblica ed alla gestione della medesima

In applicazione di un principio generale enunciato in materia di

servizi pubblici locali dallrsquoart 113 comma 5 lett b) Dlgs 26700 la

scelta del socio privato nelle societagrave a partecipazione pubblica anche

non prevalente finalizzate alla realizzazione eo gestione di opere e

servizi pubblici dovragrave avvenire mediante il ricorso alle procedure di

evidenza pubblica Sul presupposto di tale principio e della ricognizione

delle norme vigenti la questione di quali siano le procedure di evidenza

pubblica da seguire viene risolta dal codice imponendo il rispetto dei

principi del Trattato a tutela della concorrenza e del ldquofavor

partecipationisrdquo

Di pregnante rilevanza egrave la previsione dellrsquoart 2 del codice in

commento il quale provvede allrsquoenunciazione dei principi ispiratori

dellrsquoattivitagrave contrattuale finalizzata allrsquoaffidamento ed allrsquoesecuzione di

opere e lavori pubblici servizi e forniture

La norma costituisce diretta applicazione dellrsquoart 2 Direttiva

200418CE dellrsquoart 10 Direttiva 200417CE dei principi del Trattato

16

CErdquo17 noncheacute dellrsquoart 1 della legge n 2411990 e dellrsquoart 1 comma 1

della legge n 1091994

In tale prospettiva lrsquoattivitagrave contrattuale pubblica deve essere

condotta in modo da garantire la qualitagrave delle prestazioni ed il rispetto

dei principi di economicitagrave efficacia tempestivitagrave e correttezza

Con particolare riguardo alla fase dellrsquoaffidamento egrave altresigrave

statuito il rispetto dei principi fondamentali del Trattato CE ovvero dei

principi di libera concorrenza di paritagrave di trattamento di non

discriminazione di trasparenza di proporzionalitagrave e pubblicitagrave giagrave

estesi dalla giurisprudenza comunitaria ai contratti posti al di sotto della

soglia comunitariardquo18

Per lrsquoeffetto la norma afferma il primato delle esigenze sociali

della tutela della salute e dellrsquoambiente noncheacute della promozione dello

sviluppo sostenibile rispetto al principio di economicitagrave il quale potragrave

anche essere subordinato (entro i limiti di legge) a criteri previsti dal

bando che siano comunque ispirati alle suddette finalitagrave

Lrsquoultimo richiamo egrave fatto alle norme sul procedimento

amministrativo di cui alla legge 2411990 con riguardo alle procedure di

affidamento ed alle altre attivitagrave amministrative connesse ai contratti

pubblici di lavori servizi e forniture noncheacute ai principi del codice civile

in relazione allrsquoattivitagrave contrattuale complessivamente considerata

comprensiva sia della fase di affidamento che di quella di

esecuzionerdquo19rdquo20

17

C Giust CE 3122001C-592000 ord in Foro it 2002 IV 67 18

Corte di Giustizia CE VI 7122000 C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

19 In analogia di quanto giagrave disposto dallrsquoart 1 comma 1 della legge 1091994

20 R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 4-

5 wwwentilocaliprovincialeit

17

14 Le Fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici

Nellrsquoambito della programmazione degli indirizzi di politica

amministrativa economica e sociale i presupposti per la concreta

attivitagrave negoziale dellrsquoEnte sono oltre alla contrazione di mutui e

concessioni di pubblici servizi anche gli appalti di lavori pubblici per cui

lrsquoEnte conforma lrsquoattivitagrave negoziale con strumenti tecnici che sono i

progetti preliminari definitivi ed esecutivi

Lrsquoattivitagrave negoziale dellrsquoEnte si ispira ai principi del

perseguimento dei fini pubblici ed egrave per questo motivo che la materia

dei lavori pubblici egrave sempre stata oggetto di modifiche ed integrazioni

proprio per rispondere allrsquoesigenza del rispetto del principio di

trasparenza attraverso la scelta della migliore procedura per

lrsquoaffidamento dei lavori e del migliore sistema di pubblicitagrave

Prima di passare alla elencazione delle fasi della procedura di

affidamento di un contratto pubblico egrave necessario introdurne la

definizione Il contratto pubblico egrave un contratto a titolo oneroso concluso

in forma scritta da un imprenditore e una amministrazione pubblica

avente ad oggetto lrsquoesecuzione dei lavori la fornitura dei prodotti e la

prestazione di servizi cosigrave come definiti dal Codicerdquo21 e rappresenta la

forma esclusiva per affidare un lavoro o una concessione

Lrsquoart 11 del DLvo n 1632006 disciplina innovando quanto

previsto dalla Legge n 1091994 lo schema della procedura di

affidamento di un contratto pubblico individuando le seguenti fasi

fondamentali

1) la programmazione

2) la determinazione a contrarre

3) la progettazione

21

Il Codice nel dare la definizione dellrsquoappalto pubblico riprende pedissequamente la definizione comunitaria giagrave recepita dal diritto italiano (v art 19 L n 1091994 art 2 DLgs n 3581992 art 3 DLgs n 1571995 art 7 DLgs n 1581995)

18

4) la procedura ad evidenza pubblica

5) la scelta dellrsquoofferta migliore

6) la stipulazione del contratto

7) lrsquoesecuzione dei lavori

La programmazione egrave una innovazione giagrave introdotta dalla legge

10994 mediante la quale vengono individuati i bisogni pubblici noncheacute

gli interventi e le risorse per soddisfarli attraverso lrsquoinserimento di tali

interventi sia nel bilancio triennale che nel bilancio annuale di

previsione e nellrsquoelenco dei lavori che viene aggiornato annualmente

Dopo aver inserito i lavori nel programma triennale dei lavori

pubblici e nellrsquoelenco annuale si prosegue con la pubblicazione allrsquoalbo

pretorio della determinazione a contrarre nella quale ai sensi dellrsquoart

192 del TUEL sono riportati tutti gli elementi essenziali del contratto

che lrsquoEnte andragrave a stipulare con lrsquoaggiudicatario lrsquooggetto le clausole

ritenute essenziali il tipo di procedura per la scelta del contraente e la

forma della pubblicitagrave In tale atto viene nominato da parte del

Responsabile del Servizio il Responsabile Unico del Procedimento

(Rup) figura obbligatoriamente prevista per ogni procedimento

amministrativo i cui compiti sono disciplinati sia dalla ldquolegge 24190rdquo22 e

sia dal ldquoTUELrdquo23

ldquoLa fase della progettazione anche se non egrave espressamente

prevista dallrsquoart 11 del DLvo n 1632006 deve ritenersi di

fondamentale importanza a tal punto da acquistare autonoma

rilevanza soprattutto per i contratti di lavori per i quali non solo

lrsquoesperimento della procedura di aggiudicazione ma addirittura anche la

prodromica attivitagrave di programmazione sono condizionate dalla previa

22

Art 5 -6-7-18 legge 24190 23

Art 198 del TUEL La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposite determinazione a contrarre da parte del Responsabile del procedimento

19

elaborazione di un documento progettualerdquo24 che puograve consiste in uno

studio di fattibilitagrave o in un progetto preliminare

A seguito dellrsquoapprovazione del ldquoprogetto preliminarerdquo25 lrsquoEnte

avvia la procedura di affidamento (o aggiudicazione) prevista dal

Codice Infatti lrsquoart 54 del codice riporta le procedure per

lrsquoindividuazione degli operatori economici che possono presentare

offerte ai fini dellrsquoaffidamento di un contratto pubblico mediante le

procedure aperte o ristrette ovvero mediante il dialogo competitivo a

specifiche condizioni oppure con procedure negoziate con o senza

pubblicazione di un bando

La stazione appaltante una volta scelta la procedura di

affidamento deve effettuare la relativa sub-procedura pubblicistica

attraverso la pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della

repubblica italiana ndash serie speciale ndash sul sito informatico del Ministero e

dellrsquoOsservatorio sul ldquoprofilo del committenterdquo26 e di un estratto di esso

su due giornali locali

Per sapere quale forma di pubblicitagrave deve essere adottata la

stazione appaltante prende in considerazione lrsquoimporto dei lavori posto

a base di gara Se tale importo egrave superiore ad euro 527800000 la

pubblicitagrave saragrave effettuata in Italia e in Europa tramite pubblicazione del

bando di gara nella Gazzetta Ufficiale e nella Gazzetta Ufficiale

Comunitagrave Europea (GUCE)

ldquoLa procedura aperta (ex pubblico incanto) egrave una procedura con

cui un Ente esprime la volontagrave di appaltare un lavoro attraverso la

pubblicazione di un bando a cui tutti gli operatori economici qualificati

cioegrave tutti coloro in possesso di requisiti generali e di qualificazione

24

L PASSERI Commento al Codice dei contratti pubblici relativo a lavori servizi e forniture I parte Tipografia DVS Roma 2006 pag 36

25 atto endoprocedimentale e in quanto tale non autonomamente lesivo se non

formalmente approvato dallrsquoorgano esecutivo 26

Sito informatico della stazione appaltante ove istituito

20

possono partecipare presentando unrsquooffertardquo27 La Direttiva 200418 non

presenta novitagrave di fondo rispetto alla previgente disciplina

ldquoLa procedura ristretta (ex licitazione privata) egrave una procedura

attraverso la quale gli operatori economici chiedono di essere invitati a

partecipare ad una procedura di affidamento e nella quale possono

presentare unrsquoofferta soltanto quelli formalmente invitati dalla stazione

appaltante con le modalitagrave previste dal Codicerdquo28

ldquoLa procedura negoziata (ex trattativa privata) con o senza

pubblicazione di un bando egrave la procedura in cui le stazioni appaltanti

consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o

piugrave di essi le condizioni dellrsquoappaltordquo29 Ersquo una procedura che perograve puograve

essere utilizzata in casi particolari percheacute non risponde ai principi di

trasparenza non discriminazione paritagrave di trattamento sanciti dal

Trattato della Comunitagrave Europea principi che devono sempre essere

rispettati anche quando una procedura non rientra nella disciplina del

Codice

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle offerte da

parte degli operatori economici lrsquoEnte procede alla valutazione

dellrsquoofferta piugrave vantaggiosa attraverso due criteri che sono il criterio del

ldquoprezzo piugrave bassordquo30 e quello ldquodellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosardquo31

La scelta dellrsquoofferta migliore avviene tramite la ldquoverifica delle

cd offerte anomalerdquo32 ossia di quelle offerte anormalmente basse

rispetto allrsquoimporto posto a base di gara Lrsquoofferta che risulteragrave migliore

saragrave quella successiva allrsquoultima offerta ritenuta anomala

La scelta dellrsquoofferta migliore corrisponde allrsquoaggiudicazione

provvisoria che avviene mediante la stesura di un verbale redatto dalla

27

Art 3 co 37 DLgs 1632006 28

Art 3 co 38 DLgs 1632006 29

ART 3 commi 37-38-40 DLgs 1632006 30

Art 82 DLgs 1632006 31

Art 83 DLgs 1632006 32

Art 87 DLgs 1632006

21

Commissione di gara Tra lrsquoaggiudicazione provvisoria e quella

definitiva deve trascorrere un tempo di 30 giorni che servono alla

stazione appaltante per verificare la veridicitagrave di tutta la

documentazione presentata a corredo dellrsquoofferta e per ricevere tutta

quella presentata ai sensi del ldquoDPR 4452000rdquo33 Dopo 30 giorni

dallrsquoaggiudicazione provvisoria lrsquoamministrazione aggiudicatrice

procede alla aggiudicazione definitiva attraverso un atto formale

Segue poi la stipula del relativo contratto di appalto dei lavori

che potragrave rivestire la forma dellrsquoatto pubblico notarile ovvero la forma

pubblica-amministrativa oppure potragrave consistere in una scrittura

privata con firme autenticate o non La stipula dovragrave intervenire entro

60 giorni dallrsquoaggiudicazione definitiva e fatto salvo lrsquoesercizio dei poteri

di autotutela nei casi consentiti dalla legge

Successivamente alla stipulazione del contratto prende inizio la

fase dellrsquoesecuzione del contratto che consiste nella materiale

esecuzione della prestazione contrattuale

Tutta la procedura di affidamento di un contratto pubblico si

divide in due serie la serie procedimentale e la serie negoziale

Nella serie procedimentale rientrano la determinazione a

contrarre la procedura ad evidenza pubblica la pubblicazione del

bando la scelta della migliore offerta lrsquoaggiudicazione provvisoria e

lrsquoaggiudicazione definitiva

La serie negoziale comprende la stipulazione del contratto e

lrsquoesecuzione della prestazione

33

Disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa artt 45 e 46 autocertificazioni e atti di notorietagrave

22

15 Regolamento di attuazione del codice e capitolati una nuova linea

di confine e lrsquoiter di approvazione

Costituisce indubbio elemento di novitagrave in materia di appalti la

previsione allrsquoart 5rdquo34 del codice in commento di un unico

34 Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente

codice in relazione ai contratti pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali e limitatamente agli aspetti di cui allarticolo 4 comma 3 in relazione ai contratti di ogni altra amministrazione o soggetto equiparato 2 Il regolamento indica quali disposizioni esecutive o attuative di disposizioni rientranti ai sensi dellarticolo 4 comma 3 in ambiti di legislazione statale esclusiva siano applicabili anche alle regioni 3 Fatto salvo il disposto dellarticolo 196 quanto al regolamento per i contratti del Ministero della difesa il regolamento di cui al comma 1 egrave adottato con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato ai sensi dellarticolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n 400 (comma cosigrave modificato dallarticolo 2 del dlgs n 6 del 2007)4 Il regolamento egrave adottato su proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle politiche comunitarie dellambiente per i beni culturali e ambientali delle attivitagrave produttive delleconomia e delle finanze sentiti i Ministri interessati e previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato esprime parere entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali il regolamento puograve essere emanato Con la procedura di cui al presente comma si provvede altresigrave alle successive modificazioni e integrazioni del regolamento5 Il regolamento oltre alle materie per le quali egrave di volta in volta richiamato detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice quanto a a) programmazione dei lavori pubblici b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori dei servizi e delle forniture e relative competenze c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico d) progettazione dei lavori servizi e forniture con le annesse normative tecniche e) forme di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave degli atti procedimentali noncheacute procedure di accesso a tali attif) modalitagrave di istituzione e gestione del sito informatico presso lOsservatorio g) requisiti soggettivi compresa la regolaritagrave contributiva attestata dal documento unico di cui allarticolo 2 comma 2 del decreto-legge 25 settembre 2002 n 210 convertito con modificazioni dalla legge 22 novembre 2002 n 266 certificazioni di qualitagrave noncheacute qualificazione degli operatori economici secondo i criteri stabiliti dal presente codice anche prevedendo misure incentivanti stabilite dalla legislazione vigente volte ad attenuare i costi della qualificazione per le piccole e medie imprese(lettera cosigrave modificata dallart 2 comma 1 lettera b) e dallart 3 comma 1 lettera a) dlgs n 113 del 2007) h) procedure di affidamento dei contratti ivi compresi gli incarichi di progettazione i concorsi di progettazione e di idee gli affidamenti in economia i requisiti e le modalitagrave di funzionamento delle commissioni aggiudicatici i) direzione dei lavori servizi e forniture e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativol) procedure di esame delle proposte di variante m) ammontare delle penali secondo limporto dei contratti e cause che le determinano noncheacute modalitagrave applicative n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dellarticolo 118 o) norme riguardanti le attivitagrave necessarie per lavvio

23

regolamento recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali da

adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il Consiglio di Stato

Al fine di ovviare al complesso quadro delineatosi allrsquoindomani

del processo di privatizzazione delle pubbliche amministrazioni e del

sempre maggiore ricorso agli strumenti di diritto privato anche per il

perseguimento dellrsquointeresse pubblico il nuovo codice con esclusivo

riferimento alle materie di competenza esclusiva dello Stato35 ha

dellesecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dellesecuzione o dal responsabile del procedimento p) modalitagrave di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione q) tenuta dei documenti contabili r) intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva e contributiva dellappaltatore(lettera cosigrave sostituita dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007) s) collaudo e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativo ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualitagrave le ipotesi di collaudo in corso dopera i termini per il collaudo le condizioni di incompatibilitagrave dei collaudatori i criteri di rotazione negli incarichi i relativi compensi i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori s-bis) tutela dei diritti dei lavoratori secondo quanto giagrave previsto ai sensi del regolamento recante capitolato generale di appalto dei lavori pubblici approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici 19 aprile 2000 n 145(lettera aggiunta dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007)6 Per assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri nellambito di attuazione della legge 26 febbraio 1987 n 49 sulla cooperazione allo sviluppo il regolamento sentito il Ministero degli affari esteri tiene conto della specialitagrave delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e dalla Unione europea 7 Le stazioni appaltanti possono adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica della generalitagrave dei propri contratti o di specifici contratti nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 I capitolati menzionati nel bando o nellinvito costituiscono parte integrante del contratto 8 Per gli appalti di lavori delle amministrazioni aggiudicatrici statali egrave adottato il capitolato generale con decreto del Ministro delle infrastrutture sentito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 Tale capitolato menzionato nel bando o nellinvito costituisce parte integrante del contratto 9 Il capitolato generale dei lavori pubblici di cui al comma 8 puograve essere richiamato nei bandi o negli inviti da parte delle stazioni appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007 35

Art 4 comma 3

24

esteso lrsquoambito di applicazione del suddetto regolamento ai contratti

conclusi da qualsiasi amministrazione o soggetto ad essa equiparato

noncheacute in linea generale e solo se espressamente stabilito alle

amministrazioni regionali o a quelle appartenenti alle Province

autonome di Trento e Bolzano

Al comma 5 dellrsquoart 5 egrave poi contenuto lrsquoelenco delle materie di

cui il regolamento deve recare la disciplina di attuazione e di

esecuzione oltre a quelle ulteriori materie per le quali egrave di volta in volta

richiamato Detta elencazione egrave stata mutuata seppur con alcune

semplificazioni dalla disciplina contenuta al comma 6 dellrsquoart 3 l n

1091994 che viene estesa anche a servizi e forniture noncheacute ai settori

speciali (ex settori esclusi)

In attuazione della legge n 491987 recante ldquoLa nuova disciplina

della cooperazione dellrsquoItalia con i Paesi in via di sviluppordquo il codice

stabilisce che al fine di assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti

esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e

forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri il regolamento

sentito il Ministero degli affari esteri deve tener conto della specialitagrave

delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle

procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e

dalla Unione europea36 La norma riproduce sostanzialmente il comma

7-ter dellrsquoart 3 L 1091994 sebbene nella nuova formulazione

scompaia ogni riferimento al capitolato generale

I commi da 6 a 8 disciplinano invece i capitolati quali ulteriore

fonte regolatrice della materia cui egrave riconosciuta forma contrattuale al

fine di evitare inutili sovrapposizioni con il regolamento viene

insomma delimitato il confine tra le due diverse tipologie di disciplina

36

art 5 comma 5

25

La struttura della norma riflette la tradizionale distinzione fra

capitolati generali e speciali questrsquoultimi in particolare sono disciplinati

al comma 6 il quale prescrive che nel rispetto della disciplina del

Codice e del regolamento le singole stazioni appaltanti possono

adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica dei

propri contratti Tali capitolati se menzionati nel contratto o nellrsquoinvito

divengono parte integrante del contratto

Con riguardo invece al capitolato generale dei lavori pubblici il

codice ne estende lrsquoambito di applicazione stabilendo che possa

essere richiamato anche nel bando o negli inviti da parte di stazioni

appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali sino ad

assumere in tal modo valore contrattuale37rdquo38

Ai sensi dellrsquoart 5 co 4 del Codice lo Stato ha avuto il compito di

emanare il Regolamento che prevede la disciplina esecutiva ed

attuativa del Codice stesso ldquoIl Regolamento egrave stato adottato su

proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle

politiche comunitarie dellrsquoambiente per i beni culturali e ambientali

delle attivitagrave produttive dellrsquoeconomia e delle finanze sentiti i ministri

interessati e previo parere obbligatorio del Consiglio superiore dei

lavori pubblici

Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato ha espresso il

proprio parere entro 45 giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali

il regolamento egrave stato emanato

ldquoMa lrsquoallora ministro delle infrastrutture Di Pietro anche se non

espressamente previsto dal Codice ha preferito coinvolgere da subito

nella elaborazione del regolamento anche lrsquoAutoritagrave di vigilanza sui

contratti pubblici alla quale ha inviato in via informale la sua bozzardquo39

37

commi 7 ed 8 38

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 10-12 wwwentilocaliprovincialeit

39 UVA V Regolamento pronto in autunno Edilizia e Territorio 2007 pag 5

26

ldquoPertanto il 13 luglio 2007 a circa 18 giorni dallrsquoapprovazione del

secondo decreto correttivo il Consiglio dei ministri approvava in via

preliminare lo schema di regolamento generale avviando cosigrave il

percorso per la sua definitiva emanazione a cui doveva seguire un

lungo periodo di vacatio legis di 180 giorni a partire dalla pubblicazione

nella GU che era necessario per la conoscibilitagrave di tale importante

provvedimento

Lo schema di regolamento alla data del mese di dicembre 2007 si

componeva di 363 articoli che sommati ai 257 articoli del Codice dei

contratti pubblici avrebbero formato il cd ldquounico testordquo40 della

contrattualistica pubblica con una mole complessiva di ben 620 articoli

Alle disposizioni normative si dovevano aggiungere gli allegati 14 allo

schema di regolamento e 22 al codice

Il testo egrave stato esaminato dal Consiglio di Stato che ha reso il

prescritto parere n 3262 del 17 settembre 2007 ma con numerose

indicazioni precisazioni e correzioni

Il Consiglio di Stato ha soprattutto messo in risalto la necessitagrave di

adeguare lo schema con le sopravvenute modifiche introdotte dal

ldquosecondo decreto correttivordquo41 Inoltre ha posto lrsquoaccento sulla esigenza

di semplificare il testo eliminando tutte le disposizioni che costituiscono

la riproduzione di similari disposizioni giagrave contenute nel Codice per non

incorrere nel rischio che norme regolamentari siano annullate in sede

giurisdizionale Il Consiglio di Stato ha precisato inoltre la natura

giuridica del regolamento una natura di attuazione ed integrazione e

non una natura di delegificazione escludendone ancora la natura di

regolamento indipendente Pertanto in base al parere del Consiglio di

Stato dovranno essere eliminate tutte quelle norme ldquopraeter legemrdquo 42

40

Art 25 Co 1 lettera a) legge 622005 ndash legge comunitaria 2004 41

Il Dlgs 1132007 secondo correttivo egrave stato approvato il 31 luglio e lo schema di regolamento il 13 luglio

42 Fuori dalla legge per esempio per appalti relativi a lavori allrsquoestero su beni

paesaggistici

27

che fanno atteggiare lo schema a regolamento indipendente tutte le

norme ldquocontra legemrdquo43 e tutte le norme prive di copertura finanziaria o

che comportano un aumento del costo delle opere pubbliche

Infine il Consiglio di Stato ha chiesto che sul testo integrato e

corretto siano acquisiti i concerti obbligatori previsti dallrsquoart 5 c 4 del

Codice che dovranno vista lrsquoimportanza del testo essere scritti

espressi e provenienti dai singoli ministri competenti evitando che il

concerto si intenda reso con la semplice approvazione del Consiglio dei

ministri cosigrave come si egrave verificato il 13 luglio 2007 in sede di

approvazione preliminare dello schemardquo44

Il Consiglio di Stato ndash sezione Consultiva per gli atti - nella

seduta del 17 luglio 2007 precisa che quando il regolamento generale

entreragrave in vigore saranno abrogati il Dpr 55499 il Dpr 342000 il Dm

1452000 e altri ldquoprovvedimenti minorirdquo45

Lo schema di regolamento a differenza del Codice che prevede

una parte di disposizioni generali comuni ai lavori pubblici servizi e

forniture ha tenuto separato il settore lavori pubblici46 dal settore delle

forniture e servizi47 La parte IV dello schema di regolamento contiene

disposizioni che sono la riproduzione di norme dettate dal codice per

lrsquoesecuzione dei lavori Al fine di non creare una sovrapposizione

normativa tra fonti di primo grado e secondo grado lo schema egrave stato

ritirato dal Ministero delle Infrastrutture per le opportune correzioni

introducendo un semplice rinvio a quelle del Codice e il 26 maggio

2008 lo ha sottoposto allrsquoesame della Corte dei Conti

43

Contro la legge per esempio il divieto di avvalimento per gli appalti relativi a beni culturali

44 G FAILLA Il Regolamento secondo Palazzo Spada Milano Il Sole 24 Ore 2007

pagg 54-55 45

Dpcm 1171999 Dpcm 18112005 Dpr 1012002 46

disciplinato dagli artt 1-280 47

disciplinato dagli artt 281-354

28

2 I SOGGETTI E I GLI ORGANISMI

Un settore nel quale il Codice si mostra particolarmente

innovativo egrave quello organizzativo esso difatti introduce nuovi organismi

e ridefinisce ruoli e competenze nel settore dei contratti pubblici

Occorre soffermarsi in particolare sullrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti

pubblici di lavori servizi e forniture (art 6) sullrsquoOsservatorio dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 7) sullo Sportello

Unico dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 9) e sul

Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 10)

21 LrsquoAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori

servizi e forniture

ldquoRispetto al regime previgente il dato che balza agli occhi con

immediatezza egrave lrsquoampliamento dellrsquoambito oggettivo di intervento

dellrsquoAutoritagrave anche ai contratti aventi ad oggetto servizi e forniture

coerentemente con lrsquounificazione della disciplina di aggiudicazione ed

esecuzione degli appalti operata dal DLgs n 1632006 ed in

attuazione della Legge delega

Funzione tipica dellrsquoAutoritagrave continua ad essere quella di

vigilanza in particolare ai sensi dellrsquoart 6 5deg comma del Codice

lrsquoAutoritagrave vigila sui contratti pubblici anche di interesse regionale di

lavori servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali

noncheacute nei limiti stabiliti dal presente Codice sui contratti pubblici di

lavori servizi e forniture esclusi dallambito di applicazione del presente

Codice al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e

trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed

efficiente esecuzione dei contratti noncheacute il rispetto delle regole della

concorrenza nelle singole procedure di gara

La sua azione egrave connotata da indipendenza funzionale oltre che

di valutazione e giudizio alla quale fanno da corollario lrsquoautonomia

29

organizzativa e finanziaria Questo organismo egrave dotato di un potere

regolamentare avente ad oggetto oltre al profilo organizzatorio48 anche

quello afferente alla disciplina dellrsquoesercizio della funzione di vigilanza49

e del potere sanzionatorio50

48

trova riconoscimento nellrsquoart 8 2deg comma secondo il quale ldquoLAutoritagrave nellambito della sua autonomia organizzativa disciplina con uno o piugrave regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento bilanci i rendiconti e la gestione delle spese nei limiti delle proprie risorse anche in deroga alle disposizioni sulla contabilitagrave generale dello Stato laccesso ai documenti amministrativi le modalitagrave di esercizio della vigilanza e i procedimenti sanzionatori di sua competenzardquo (peraltro giagrave riconosciuta dalla Legge n 1091994)

49 lrsquoart 8 3deg comma del Codice precisa che lrsquoAutoritagrave nellrsquoespletamento di tale

funzione dovragrave prevedere a) il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta dellAutoritagrave devono inviare i dati richiestib) la possibilitagrave che lAutoritagrave invii propri funzionari nella sede di amministrazioni e soggetti aggiudicatori e operatori economici al fine di acquisire dati notizie documenti chiarimenti c) la possibilitagrave che lAutoritagrave convochi con preavviso e indicazione specifica delloggetto i rappresentanti di amministrazioni e soggetti aggiudicatori operatori economici SOA o altri soggetti che ritenga necessario o opportuno sentire d) le modalitagrave di svolgimento dellistruttoria nel rispetto dei principi di cui alla legge 7 agosto 1990 n 241 e) le forme di comunicazione degli atti idonee a garantire la data certa della piena conoscenza

50 lrsquoart 8 4deg comma del Codice dispone che ldquoIl regolamento dellAutoritagrave

disciplina lesercizio del potere sanzionatorio da parte dellAutoritagrave nel rispetto dei principi della tempestiva comunicazione dellapertura dellistruttoria della contestazione degli addebiti del termine a difesa del contraddittorio della motivazione proporzionalitagrave e adeguatezza della sanzione della comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del provvedimento del rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle norme vigentirdquo

30

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e

forniture

Meno rilevanti le novitagrave per quanto concerne lrsquoOsservatorio il cui

ambito di operativitagrave viene anchrsquoesso esteso a tutti i contratti pubblici

relativi a lavori servizi e forniture e disciplinato dallrsquoart 7 del Codice

Sotto il profilo organizzativo lrsquoOsservatorio comunque articolato

in una sezione centrale ed in sezioni regionali opera nellrsquoambito

dellrsquoAutoritagrave ed egrave dunque oggetto di espressa disciplina che deve

essere inserita in capo al regolamento dellrsquoAutoritagrave La funzione di

monitoraggio dei dati estesa anche ai settori dei servizi e delle forniture

ha comportato lrsquoesigenza di coordinare lrsquoattivitagrave dellrsquoOsservatorio con

quelle degli altri enti competenti per tali settori ossia lrsquoIstat e la

Consip51

Invariati gli obblighi di comunicazione e le funzioni poste a capo

dellrsquoOsservatorio che ai sensi dellrsquoart 7 4deg comma del Codice sono

individuate nelle seguenti

a) provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi

concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e in

particolare di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara le

aggiudicazioni e gli affidamenti le imprese partecipanti limpiego della

mano dopera e le relative norme di sicurezza i costi e gli scostamenti

rispetto a quelli preventivati i tempi di esecuzione e le modalitagrave di

attuazione degli interventi i ritardi e le disfunzioni

51

Difatti lrsquoart 7 3deg comma del Codice dispone che ldquoLOsservatorio in collaborazione con il CNIPA opera mediante procedure informatiche sulla base di apposite convenzioni anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato dei Ministeri interessati dellIstituto nazionale di statistica (ISTAT) dellIstituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle regioni dellUnione province dItalia (UPI) dellAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI) delle camere di commercio industria artigianato e agricoltura e delle casse edili della CONSIPrdquo

31

b) determina annualmente costi standardizzati per tipo di lavoro

in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto di una

specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

c) determina annualmente costi standardizzati per tipo di servizio

e fornitura in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto

di una specifica pubblicazione avvalendosi dei dati forniti dallISTAT e

tenendo conto dei parametri qualitagrave prezzo di cui alle convenzioni

stipulate dalla CONSIP ai sensi dellarticolo 26 legge 23 dicembre

1999 n 488

d) pubblica semestralmente i programmi triennali dei lavori

pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici noncheacute lelenco

dei contratti pubblici affidati

e) promuove la realizzazione di un collegamento informatico con

le stazioni appaltanti noncheacute con le Regioni al fine di acquisire

informazioni in tempo reale sui contratti pubblici

f) garantisce laccesso generalizzato anche per via informatica

ai dati raccolti e alle relative elaborazioni

g) adempie agli oneri di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave richiesti

dallAutoritagrave

h) favorisce la formazione di archivi di settore in particolare in

materia contrattuale e la formulazione di tipologie unitarie da mettere a

disposizione dei soggetti interessati

i) gestisce il proprio sito informatico

j) cura lelaborazione dei prospetti statistici di cui allarticolo 250

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e di cui allarticolo 251

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi nei settori di gas energia termica elettricitagrave acqua

trasporti servizi postali sfruttamento di area geografica)

32

Una importante novitagrave introdotta dal Codice in capo

allrsquoOsservatorio dellrsquoAutoritagrave di vigilanza egrave quella della istituzione di in

sistema centralizzato informatico di controllo sul numero delle iscrizioni

da parte degli operatori economici in appositi elenchi che non deve

superare 30 In caso di accertato superamento del limite lrsquoOsservatorio

comunica il superamento del numero massimo alle stazioni appaltanti

che hanno proceduto alle iscrizioni le quali hanno tempo 20 giorni dalla

comunicazione dellrsquoOsservatorio per cancellazione e previo avviso agli

iscritti

Inoltre tale lrsquoelenco egrave disponibile ai fini della pubblicitagrave sul sito

dellrsquoOsservatorio52

52

L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-28

33

23 Lo Sportello dei Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 9 del ldquoCodicerdquo53 disciplina lrsquoattivitagrave dello Sportello dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevedendo al comma 1deg

lett a) la facoltagrave per le stazioni appaltanti di istituire questo istituto i

cui compiti sono quelli di informazione della normativa vigente in

relazione allrsquoesecuzione dei contratti pubblici

La preoccupazione del legislatore comunitario egrave stata

essenzialmente quella di garantire che una volta ampliato il contesto

territoriale nel quale i soggetti economici dei vari Stati membri possono

partecipare alle gare drsquoappalto questi possano pure conoscere il

contesto normativo di riferimento del paese o addirittura della Regione

in cui dovragrave svolgersi la prestazione oggetto del contratto da affidare

La previsione si muove indubbiamente in un ottica di

semplificazione dei rapporti tra enti aggiudicatori e soggetti partecipanti

alle procedure selettive

Il merito del Codice egrave quello di non essersi arrestato allrsquoesigenza

chiarificatrice espressa dalla normativa comunitaria in relazione alla

normativa fiscale alla tutela dellrsquoambiente alla sicurezza ed alle

condizioni di lavoro in materia di contratti pubblici estendendo invece

lrsquoambito di azione dello Sportello ldquoa tutte le altre norme che debbono

essere rispettate nellrsquoesecuzione del contrattordquo

In tale prospettiva il codice ha inserito fra i compiti dello

Sportello quello di fornire ai candidati la ldquodocumentazione utile per la

presentazione delle candidature e delle offerterdquo54 trattasi di una

funzione assolutamente in linea con la ratio dellrsquoistituto rappresentare

un supporto tecnico-documentale per i partecipanti alle gare

53

In attuazione dellrsquoart 27 dir 200418CE 54

art 9 comma 1 lett b

34

La previsione dello Sportello non comporta ldquooneri aggiuntivirdquo55

per i bilanci pubblici e implica una remunerazione del servizio

informativo destinata a coprirne i costi

La possibilitagrave di funzionamento telematico dello sportello egrave poi

sancita mediante rinvio alle norme vigenti in tema di informatizzazione

della ldquopubblica amministrazionerdquo56

Dellrsquoesistenza dello Sportello e dei costi dei relativi servizi

occorreragrave comunque dare indicazione nel ldquobando o nel capitolatordquo57rdquo58

55

art 9 comm 3-5 56

Vedi DLgs n 8205 ldquoCodice dellrsquoAmministrazione Digitalerdquo 57

Art 9 comma 6 58

R FANIZZI ldquoIl Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pagg 15-16 wwwentilocaliprovincialeit

35

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 10 del Codice disciplina la figura del Responsabile delle

procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture Trattasi di figura giagrave oggetto di puntuale

regolamentazione generale ai sensi della Legge n 24190 noncheacute

speciale per quanto concerne i lavori pubblici ai sensi degli art 7 della

Legge n 1091994 noncheacute degli artt 7 ed 8 del DPR n 55499 solo

parzialmente abrogati dallrsquoart 256 del Codice e dunque allo stato

pienamente efficaci con le conseguenze di cui a breve si diragrave

soprattutto in termini di definizione delle specifiche competenze

Rispetto al regime previgente la disciplina speciale del

Responsabile viene estesa anche ai contratti di servizi e delle forniture

ma conserva il requisito dellrsquounicitagrave sigrave come si evince dal 1deg comma del

citato art 10 secondo cui ldquoPer ogni singolo intervento da realizzarsi

mediante un contratto pubblico le amministrazioni aggiudicatrici

nominano ai sensi della legge 7 agosto 1990 n 241 un responsabile

del procedimento unico per le fasi della progettazione dellaffidamento

dellesecuzionerdquo

Il Responsabile del Procedimento rimane sempre un dipendente

di ruolo delle amministrazioni aggiudicatrici59 i cui requisiti di

professionalitagrave dovevano essere quelli individuati dal Regolamento di

attuazione Tuttavia ad oggi occorre ancora fare riferimento alle

norme di cui allrsquoart 7 del DPR n 55499 fatto salvo60 dallrsquoart 256 del

59

nel caso in cui lorganico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalitagrave necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento secondo quanto attestato dal dirigente competente i compiti di supporto allattivitagrave del responsabile del procedimento possono essere affidati con le procedure previste dal presente Codice per laffidamento di incarichi di servizi ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico economico finanziario amministrativo

60 In particolare lrsquoart 256 abroga esclusivamente il comma 6 dellrsquoart 7 del DPR n

55499 a mente del quale ldquoI soggetti non tenuti allrsquoapplicazione dellrsquoarticolo 7 della Legge devono in ogni caso garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il

36

Codice Difatti anche se non oggetto di espressa abrogazione da parte

dellrsquoarticolo 256 le norme del regolamento potranno essere abrogate

solamente dal nuovo Regolamento di cui allrsquoart5 del Codice con effetto

dallrsquoentrata in vigore di questrsquoultimo A tal fine il Responsabile dovragrave

essere non solamente un tecnico ma dovragrave altresigrave essere in possesso

ldquodi un titolo di studio adeguato alla natura dellintervento da realizzare

abilitato allesercizio della professione o quando labilitazione non sia

prevista dalle norme vigenti egrave un funzionario con idonea

professionalitagrave e con anzianitagrave di servizio in ruolo non inferiore a

cinque annirdquo6139 Non saragrave sufficiente dunque qualsiasi preparazione

tecnica ma una preparazione adeguata alle complessitagrave connesse

allrsquointervento da realizzare Certamente la definizione delle competenze

e dei requisiti del responsabile rientrano nellrsquoambito della competenza

concorrente Stato ndash Regioni ma non vi egrave alcun dubbio che il

collegamento fra complessitagrave delle competenze ed idoneitagrave del titolo di

studioprofessionale sia un principio fondamentale ed in quanto tale

vincolante per il legislatore regionale

Sempre a causa della mancanza del Regolamento non egrave

applicabile lrsquoart 10 c 6 del Codice riguardo alla coincidenza fra RUP

progettista e direttore dei lavori Infatti il Regolamento ldquohellipper i lavori

determina limporto massimo e la tipologia per i quali il responsabile del

procedimento puograve coincidere con il progettista Le ipotesi di coincidenza

tra responsabile del procedimento e direttore dellesecuzione del

contratto sono stabilite dal regolamento in conformitagrave allarticolo 119rdquo

Pertanto ad oggi ancora occorre fare riferimento al vigente

regolamento generale del 1999 ed in particolare alla norma di cui al 4deg

comma dellrsquoart 7 secondo cui in genere le funzioni di RUP progettista

e direttore dei lavori potranno coincidere per uno o piugrave interventi e nei

responsabile del procedimento dalle norme della legge e del regolamento che li riguardanordquo

61 Art 7 4deg comma del DPR n 55499

37

limiti delle competenze professionali del dipendente in casi particolari62

e per importi superiori a 50000000Euro

Ersquo demandato ancora al Regolamento lrsquoindividuazione gli

eventuali altri compiti del responsabile del procedimento coordinando

con essi i compiti del direttore dellesecuzione del contratto e del

direttore dei lavori noncheacute dei coordinatori in materia di salute e di

sicurezza durante la progettazione e durante lesecuzione previsti dal

decreto legislativo 14 agosto 1996 n 494 e dalle altre norme vigentirdquo63

Occorre ricordare che per le acquisizioni di lavori in economia le

stazioni appaltanti operano attraverso il Responsabile del

Procedimento

Alla Luce di ciograve lrsquoart 125 detta le disposizioni circa lrsquoaffidamento

diretto da parte del Responsabile del Procedimento dettando un minimo

di garanzie procedimentali richiamando i principi del Trattato

Infatti ai sensi del comma 8 per i lavori superiori a 4000000 euro e

fino al 20000000 euro lrsquoaffidamento avviene mediante cottimo fiduciario

nel rispetto dei principi di trasparenza rotazione paritagrave di trattamento

previa consultazione di almeno 5 operatori economici individuati sulla

base di indagini di mercato

62

Si tratta rispettivamente di opere e impianti di speciale complessitagrave o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o complessi o ad elevata componente tecnologica oppure di particolare complessitagrave secondo le definizioni rispettivamente contenute nellarticolo 17 commi 4 e 13 nellarticolo 20 comma 4 e nellarticolo 28 comma 7 della Legge le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi 1) utilizzo di materiali e componenti innovativi 2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa 3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltagrave logistica o particolari problematiche geotecniche idrauliche geologiche e ambientali 4) complessitagrave di funzionamento duso o necessitagrave di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalitagrave 5) esecuzione in ambienti aggressivi 6) necessitagrave di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali di progetto integrale di un intervento un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti architettonica strutturale e impiantisticardquo

63 L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 28-33

38

Per lavori di importo inferiore a 4000000 euro egrave consentito

lrsquoaffidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento

39

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE

Il Codice introduce una serie di novitagrave in attuazione alla Direttiva

comunitaria 200418CE come lrsquoavvalimento procedura di

individuazione dei requisiti di qualificazione che devono possedere gli

operatori economici ai fini della partecipazione alle gare il Dialogo

Competitivo e lrsquoAccordo tra le procedure di scelta del contraente e

lrsquoAsta elettronica come il processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale ai fini della semplificazione della

procedura di aggiudicazione

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti

di qualificazione

ldquoLrsquoAvvalimento egrave una procedura relativa alla individuazione dei

requisiti di qualificazione che devono possedere gli operatori economici

ai fini della partecipazione alle gare Esso trova la propria disciplina

negli artt 49 e 50 del DLgs n 1632006 Lrsquoistituto rappresenta una

novitagrave del nostro ordinamento direttamente scaturente dal recepimento

dellrsquoanalogo istituto comunitario

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 182004 sviluppa tale principio

statuendo che un operatore economico puograve per un determinato

appalto fare affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere

dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi purcheacute dimostri

la disponibilitagrave dei relativi mezzi

Lrsquoimpresa che offre i mezzi prende il nome di impresa ausiliaria

Lrsquoimpresa che utilizza i requisiti per partecipare alle gare prende

il nome di impresa ausiliata

Secondo alcuni la facoltagrave concessa allrsquooperatore economico di

avvalersi dei requisiti tecnici ed economici di altra impresa del gruppo

colliderebbe con la disciplina normativa del subappalto che prevede

stringenti limitazioni sia sotto il profilo procedurale che quantitativo Ma

la natura giuridica dei due istituti non egrave la stessa infatti mentre il

40

subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a soggetti terzi che

operano dunque come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso di cui allrsquoart 47 par 2 della Direttiva 182004 il

concorrente aggiudicatario saragrave comunque lrsquoimpresa operante tanto egrave

vero che dovragrave dimostrare il possesso dei beni aziendali dei quale

intenderagrave avvalersi

Neacute puograve valere ad escludere tale distinzione giuridica il riferimento

alla norma di cui allrsquoart 18 9deg comma della Legge n 551990 secondo

la quale ldquolrsquoimpresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve

allegare la copia autentica del contratto e la dichiarazione circa la

sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a

norma dellrsquoart 2359 del Codice civile con lrsquoimpresa affidataria del

subappalto o del cottimohelliprdquo

Nel primo caso le imprese ndash che evidentemente conservano una

propria soggettivitagrave ndash agiscono autonomamente e non come gruppo il

rapporto negoziale corrente inter partes integreragrave dunque i requisiti

della fattispecie negoziale del subappalto In questo caso la ratio

sottesa alla previsione di cui al 9deg comma dellrsquoart 18 della Legge n

5590 va rinvenuta nellrsquoesigenza di evitare facili elusioni delle restrizioni

poste dalla norma in questione attraverso lo strumento dei collegamenti

societari Nel secondo caso invece lrsquoimpresa agisce in proprio

avvalendosi perograve dei requisiti di altre imprese del gruppo non

integrando pertanto gli estremi della fattispecie negoziale del

subappalto Si potrebbe anzi affermare lrsquoesatto contrario in quanto il

collegamento fra le imprese egrave indefettibile requisito per lrsquoavvalimento

Tali peculiaritagrave dellrsquoistituto in esame sono state sufficientemente

rilevata dalla giurisprudenza amministrativa la quale ha riconosciuto che

in virtugrave della Direttiva comunitaria per tutti i pubblici appalti si consente

alloperatore economico o ad un raggruppamento di operatori economici

di cui allart 4 se del caso e per un determinato appalto di fare

affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere dalla natura

41

giuridica dei suoi legami con questi ultimi al fine della prova della

capacitagrave economica e finanziaria In tal caso deve dimostrare

allamministrazione aggiudicatrice che disporragrave dei mezzi necessari ad

esempio ldquomediante presentazione dellimpegno a tal fine di questi

soggettirdquo64

Il Codice ha pertanto recepito lrsquoistituto nellrsquoambito delle norme

che disciplinano la qualificazione dei concorrenti ed in particolare allrsquoart

49 statuendo che ldquoIl concorrente65 in relazione ad una specifica gara di

lavori servizi forniture puograve soddisfare la richiesta relativa al possesso

dei requisiti di carattere economico finanziario tecnico organizzativo

ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti

di un altro soggetto o dellrsquoattestazione SOA di altro soggettordquo

Emerge subito un primo elemento di novitagrave rispetto alla

formulazione europea della norma che risiede appunto nellrsquoestensione

dellrsquoavvalimento anche al sistema di qualificazione mediante attestato

SOA di cui al DPR n 34200066

La differenza fra lrsquoavvalimento e le tipologie negoziali che

comportano un frazionamento soggettivo ed oggettivo dellrsquoesecuzione

della prestazione quali ad esempio il subappalto egrave adeguatamente

tratteggiata dal Codice che dispone espressamente che ldquoIl contratto egrave

in ogni caso eseguito dallrsquoimpresa che partecipa alla gara alla quale egrave

rilasciato il certificato di esecuzione e lrsquoimpresa ausiliaria non puograve

assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore o di subappaltatorerdquo

In sostanza dunque nellrsquoavvalimento non si verifica un

frazionamento oggettivo della prestazione in quanto lrsquoimpresa

concorrente si avvale dei requisiti di unrsquoaltra impresa ma resta pur

sempre lrsquounica esecutrice dellrsquoappalto

64

art 47 commi 2 e3 65

singolo consorziato o raggruppato ai sensi dellrsquoart 34hellip 66

Che trova una propria regolamentazione nel successivo art 50 del DLgs n 1632006

42

Nel recepimento di tale direttiva comunitaria il legislatore italiano

introduce una serie di limiti alla concreta operativitagrave dellrsquoavvalimento

intese a evitare manovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di

associazioni criminali che non potrebbero partecipare in proprio alle

gare Infatti il comma 2deg al fine di accertare il ricorso allrsquoavvalimento

dovragrave chiedere allrsquoimpresa ausiliata una serie di dichiarazioni67 da parte

dellrsquoimpresa ausiliaria da allegare alla propria domanda di

partecipazione tanto che gli artt 49 e 50 relativi allrsquoavvalimento sono

oggetto procedura drsquoinfrazione comunitaria e che a oggi tale

procedimento egrave ancora sospesordquo68

67

una sua dichiarazione verificabile ai sensi dellrsquoarticolo 48 attestante lrsquoavvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara con specifica indicazione dei requisiti stessi e dellrsquoimpresa ausiliaria b) una sua dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 c) una dichiarazione sottoscritta da parte dellrsquoimpresa ausiliaria attestante il possesso da parte di questrsquoultima dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 d) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questrsquoultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dellrsquoappalto le risorse necessarie di cui egrave carente il concorrente e) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dellrsquoarticolo 34 neacute si trova in una situazione di controllo ai sensi dellrsquoart 34 c 2 con una delle altre imprese che partecipano alla gara f) in originale o copia autenticata il contratto in virtugrave del quale lrsquoimpresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dellrsquoappalto g) nel caso di avvalimento nei confronti di unrsquoimpresa che appartiene al medesimo gruppo in luogo del contratto di cui alla lettera f) lrsquoimpresa concorrente puograve presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dal comma 5

68 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 83-93

43

32 Il Dialogo Competitivo procedura di scelta del contraente

ldquoAlcune delle principali novitagrave della Direttiva 200418 riguardano

proprio le procedure di scelta del contraente in particolare la disciplina

comunitaria disciplina e regola alcune nuove tipologie procedimentali

che si aggiungono a quelle ldquoclassicherdquo69 fra le quali figurano lrsquoaccordo

quadro e il dialogo competitivo Il dialogo competitivo trattato nel

considerando (31) della Direttiva egrave disciplinato dallrsquoart 29 e 11 della

medesima Direttiva ed inserito allrsquoart 58 del Dlgs n 1632006

La ratio sottesa alla creazione dellrsquoistituto risiede nella necessitagrave

di dotare le amministrazioni aggiudicatici di uno strumento flessibile

capace di sopperire alla presenza di interventi estremamente complessi

sotto il profilo tecnico e finanziario allrsquoincapacitagrave di individuare

adeguatamente oggetto e caratteristiche della prestazione

Ai sensi dellrsquoart 1 comma 11 lett C) della Direttiva 182004 il

dialogo competitivo egrave ldquohellip Una procedura alla quale qualsiasi operatore

economico puograve chiedere di partecipare e nella quale lrsquoamministrazione

aggiudicatrice avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale

procedura al fine di elaborare una o piugrave soluzioni atte a soddisfare le

sue necessitagrave e sulla base della quale o delle quali i candidati

selezionati saranno invitati a presentare le offerterdquo La procedura in

esame pertanto egrave strumentale al raggiungimento degli obiettivi di

semplificazione snellimento e modernizzazione procedurale che

presiedono lrsquoadozione della Direttiva medesima Si tratta di una

procedura di aggiudicazione la quale peraltro non rappresenta

unrsquoassoluta novitagrave nel panorama normativo comunitario in materia di

appalti e che ha trovato un definitivo inquadramento solamente

nellrsquoultima versione della Direttiva

Il considerando (31) della Direttiva esplicita che nella misura in

cui il ricorso a procedure aperte o ristrette non consenta di aggiudicare

69

Procedura aperta procedura ristretta procedura negoziata

44

appalti occorre prevedere una procedura flessibile che salvaguardi sia

la concorrenza tra gli operatori economici sia la necessitagrave delle

amministrazioni aggiudicatici di discutere con ciascun candidato tutti

gli aspetti dellrsquoappalto

Il 1deg comma dellrsquoart 58 del DLgs 1632006rdquo70 subordina

lrsquoattivazione della procedura del dialogo competitivo a una duplice

condizione

1) una di carattere oggettivo che risiede nella particolare

complessitagrave dellrsquoappalto ossia quando la stazione appaltante non egrave

oggettivamente in grado di definire i mezzi tecnici atti a soddisfare i suoi

obiettivi quando non sia oggettivamente in grado di specificare

lrsquoimpostazione giuridica o finanziaria di un progetto e qualora non

disponga a causa di fattori oggettivi ad essa non imputabili di studi in

merito alla identificazione e quantificazione dei propri bisogni o

allrsquoindividuazione dei mezzi strumentali al soddisfacimento dei propri

bisogni alle caratteristiche funzionali tecniche gestionali ed

economico-finanziarie degli stessi e allrsquoanalisi dello stato di fatto e di

diritto nelle sue eventuali componenti storiche artistiche

architettoniche paesaggistiche

2) lrsquoaltra di natura discrezionale che consiste nella valutazione

effettuata dallrsquoamministrazione aggiudicatrice circa lrsquoimpossibilitagrave di

addivenire allrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto mediante una procedura

aperta eo ristretta La natura discrezionale non ha perograve natura

amministrativa ma preminentemente tecnica che non permette alla

pubblica amministrazione lrsquoaggiudicazione di un appalto attraverso il

70

Art 58 co 1 cosigrave modificato dallrsquoart 1 co 1 lettera g)dlgs 113 del 2007 Nel caso di appalti particolarmente complessi qualora ritengano che il ricorso alle procedure aperta o ristretta non permetta lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto le stazioni appaltanti possono avvalersi del dialogo competitivo conformemente al presente articolo Il ricorso al dialogo competitivo per lavori egrave consentito previo parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici hellip egrave altresigrave richiesto il parere del Consiglio Superiore dei beni culturali I citati pareri sono resi entro 30 giorni dalla richiesta Decorso tale termine lrsquoamministrazione puograve comunque procedere

45

ricorso di una procedura aperta o ristretta Drsquoaltra parte una diversa

impostazione della questione tesa ad individuare nella valutazione della

pubblica amministrazione una discrezionalitagrave di tipo amministrativo

creerebbe grave incertezza in merito al rispetto delle regole poste a

presidio della concorrenza di cui le procedure ad evidenza pubblica

sono garanzia

Va comunque rilevato che anche lrsquoistituto del dialogo competitivo

egrave stato sospeso fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento di attuazione

di cui allrsquoart 5 del DLgs 1632006 anche se per la giurisprudenza

esso rappresentava invece una norma self-executing Ma tale

disposizione per poter essere utilizzata immediatamente era

necessario che tutta la Direttiva comunitaria 200418 fosse stata

considerata self-executing

ldquoLa Corte comunitaria ha individuato tre requisiti percheacute una

Direttiva possa definirsi direttamente esecutiva (self executing)

1) le disposizioni in essa contenute devono essere chiare precise

complete e giuridicamente perfette in modo da essere

concretamente applicabili senza ulteriori valutazioni discrezionali in

merito alla loro esecuzione

2) tali disposizioni non devono essere condizionate nella loro efficacia

dallrsquointervento del legislatore interno

3) lo Stato membro deve risultare inadempiente nellrsquoattuazione della

Direttiva nel proprio ordinamento

Alla luce di tali considerazioni si puograve desumere che la Direttiva

200418 non abbia carattere self-executing in quanto lrsquoefficacia di

alcune delle sue disposizioni ed in particolare proprio quelle relative

agli ldquoistituti principalmente innovativirdquo71 egrave condizionata da uno specifico

e peraltro facoltativo intervento statale di recepimento In realtagrave alcune

disposizioni della Direttiva come il termine di pubblicazione dei bandi e

degli avvisi sarebbero state di immediata applicazione nei confronti

71 Accordo Quadro e Asta elettronica (limitatamente ai lavori pubblici)

46

degli Stati membri una volta scaduto il termine ultimo per il loro

recepimento

Altre invece dovevano essere applicate solamente previo

recepimento del competente legislatore nazionale quali appunto gli

istituti innovativi del dialogo competitivo e dellrsquoaccordo quadrordquo72

Il dialogo competitivo egrave una procedura che si sviluppa in tre fasi

crsquoegrave una fase negoziale (quella del dialogo) una fase relativa

allrsquoaggiudicazione e quella afferente al perfezionamento del contratto

Le amministrazioni sono tenute a pubblicare un bando di gara nel quale

debbono essere precisate le loro esigenze e necessitagrave i ldquorequisiti

generalirdquo73 e quelli ldquodi qualificazionerdquo74 richiesti ai candidati per la

partecipazione al dialogo il criterio di aggiudicazione e il termine di

presentazione delle domande Appare subito un elemento critico in

merito alla qualificazione dei candidati da invitare al dialogo in quanto il

possesso dei requisiti previsti nel codice sono quelli propri degli

operatori economici che vogliono partecipare alle procedure ordinarie di

affidamento mentre in caso del ricorso alla procedura del dialogo

competitivo lrsquoEnte motiva il ricorso a tale procedura giagrave nel bando di

gara per lrsquoimpossibilitagrave oggettiva di definire le caratteristiche tecniche

eo economiche della prestazione e chiedendo quindi un dialogo con i

candidati proprio per completare gli aspetti mancanti

La durata del dialogo egrave indeterminata essa potragrave proseguire fino

a quando lrsquoamministrazione non sia in grado di individuare anche dopo

un confronto ldquohellip la o le soluzioni che possano soddisfare le sue

72

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-20

73 art 38 Dlgs 1632006 lrsquoarticolo fa una classificazione delle ipotesi di

esclusione dellrsquooperatore economico alle procedure di affidamento come la situazione di fallimento la partecipazione a gruppi criminali la violazione dellrsquointestazione fiduciaria etc

74 Art 35 DLgs 1632006rdquo I requisiti di idoneitagrave tecnica e finanziaria per

lrsquoammissione alle procedure di affidamento degli operatori economici devono essere posseduti e comprovati dagli stessi secondo quanto previsto dal regolamento helliprdquo

47

necessitagraverdquo Una volta ritenuto concluso il dialogo lrsquoamministrazione

dovragrave darne comunicazione ai partecipanti invitandoli con lettera

formale a presentare le loro offerte sulla base dellae soluzionei

presentatae indicando i criteri di valutazione dellrsquoofferta

economicamente piugrave vantaggiosa in relazione alla specifica soluzione

prescelta

Con la comunicazione delle lettere di invito prende avvio la

seconda fase della procedura che rispecchia i requisiti tipici di una

procedura ad evidenza pubblica che egrave specificatamente volta ad

individuare lrsquoaggiudicatario della gara Una novitagrave di rilievo rispetto alle

procedure ldquoclassicherdquo ma anche una criticitagrave in confronto alla normativa

previgente egrave stata introdotta dallrsquoultimo comma del par 6 dellrsquoart 29 del

codice il quale dispone che ldquosu richiesta delle amministrazioni

aggiudicatrici lrsquoofferente potrebbe essere chiamato a chiarire

precisare e perfezionare ulteriormente lrsquoofferta presentatardquo Si tratta

di una innovazione che stravolge il convincimento radicatosi presso il

legislatore circa lrsquoimpossibilitagrave di successive negoziazioni delle offerte

una volta che le stesse siano giagrave state presentate Tale innovazione

perograve apre il varco ad una possibile lesione del principio di concorrenza

soprattutto per quanto concerne la locazione ldquoperfezionare

ulteriormenterdquo che sembrerebbe travalicare i limiti della mera correzione

eo integrazione Tale integrazione non appare giustificata neanche

sotto il profilo logico sistematico in quanto il dialogo competitivo lascia

ai concorrenti la possibilitagrave di modificare ed integrare sotto qualsiasi

profilo il progetto presentato prima della presentazione dellrsquoofferta Ma

una volta che questrsquoultima sia stata presentata non ha senso

legittimare lrsquointroduzione di ulteriori migliorie che per la stessa

configurazione della procedura non potrebbero essere indirizzate al

perfezionamento tecnico-operativo del progetto ma solamente a

48

migliorare lrsquoofferta economica in vista dellrsquoaggiudicazionerdquo75

Ma questo tipo di procedura non egrave mai potuta essere utilizzata

dallrsquoEnte pubblico percheacute egrave stata subito sospesa appena entrato in

vigore il codice con il Dl 1732006 cd Decreto ldquoMilleprorogherdquo al fine

di una valutazione piugrave approfondita e di una conoscenza piugrave coerente

dei risvolti applicativi di tale istituto76

75

L PASSERI ldquoAnalisi della Direttiva Comunitaria 200418CErdquo Tipografia DVS Roma 2005 pag 69

76 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Tipografia DVS Roma 2005 pagg 116-125

49

33 Lrsquoaccordo quadro procedura di scelta del contraente

ldquoAltra rilevante novitagrave prevista dalla Direttiva 200418 art 32 egrave

riportata ldquoallrsquoart 59 del DLgs n 1632006rdquo77 e riguarda lrsquoaccordo

quadro la cui definizione egrave riportata allrsquoart 3 comma 13

Lrsquoaccordo quadro egrave ldquoun accordo concluso tra una o piugrave stazioni

appaltanti e uno o piugrave operatori economici il cui scopo egrave quello di

stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato

periodo in particolare per quanto riguarda i prezzi ese del caso le

quantitagrave previsterdquo Ma la possibilitagrave di ricorrere allrsquoaccordo quadro non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento in tal senso da parte

dello Stato Pertanto si puograve affermare che come per il dialogo

competitivo tale disposizione non possa ritenersi self executing e che

lrsquoutilizzo di tale istituto egrave stato differito allrsquoentrata in vigore del

regolamento drsquoattuazione del Codice

Come per il dialogo competitivo anche lrsquoaccordo quadro non

rappresenta una novitagrave nel panorama normativo degli appalti europei

essendo giagrave stato previsto e disciplinato nei settori speciali

Pertanto con la Direttiva 200418 il legislatore europeo ha

solamente generalizzato lrsquoambito di applicazione estendendolo a tutte le

tipologie dei contratti La ratio giustificatrice dellrsquoaccordo quadro egrave

quella di soddisfare una duplice esigenza delle amministrazioni

pubbliche gestire le proprie commesse sul lungo periodo massimo 4

anni e tutelarsi dai rischi connessi dallrsquoeccessivo costo dei medesimi

appalti che sarebbero potuti lievitare con il decorso di un tempo piugrave o

meno lungo Dal punto di vista giuridico va precisato che lrsquoaccordo

quadro non egrave una appalto pubblico in quanto non riconducibile alla

categoria di un contratto attesa lrsquoindeterminatezza di alcuni degli

77

Art 59 co 1 Dlgs 1632006 Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente per i lavori di manutenzione Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale

50

aspetti essenziali richiesti per lrsquointegrazione anche atipica delle

fattispecie contrattuale quali in particolare il prezzo e lrsquooggetto della

prestazione infatti si puograve affermare che lrsquoaccordo quadro rappresenta

uno schema di convenzione ldquotipordquo che viene approvato attraverso una

procedura Lrsquoamministrazione cioegrave nella scelta degli operatori

economici dovragrave dunque operare come se stesse aggiudicando un

appalto

Per quanto concerne il profilo procedurale gli accordi quadro

che non possono avere durata superiore a quattro anni sono basati su

due distinte fasi di gara

1) La conclusione dellrsquoaccordo quadro

2) La relativa aggiudicazione degli appalti basati sul predetto accordo

La procedura inizia sempre con la pubblicazione di un bando di

gara seguendo con la selezione di uno o piugrave operatori economici

attraverso il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa (vista

la complessitagrave dellrsquoaffidamento) per terminare con la stipula

dellrsquoaccordo quadro Tale prima fase egrave diretta ad individuare gli

esecutori di lavori noncheacute le clausole relative agli appalti futuri da

stipulare allrsquooccorrenza con essi

La seconda fase egrave quella della stipulazione del contratto di

appalto Ogni volta che lrsquoEnte intende affidare un lavoro procederagrave alla

relativa stipulazione del contratto tra i vari operatori economici

aggiudicatari nel rispetto del principio di rotazione paritagrave di trattamento

e non discriminazione Si tratta di una vera e propria sequela

procedurale che si snoda nelle seguenti fasi

a) per ogni appalto lrsquoamministrazione consulta per iscritto gli operatori

economici che abbiano stipulato lrsquoaccordo quadro e che siano in

grado di eseguire la specifica prestazione

b) quindi esse fissano un termine per la presentazione delle offerte che

possa ritenersi congruo in relazione alla complessitagrave dellrsquoappalto da

aggiudicare ed al tempo necessario per la loro trasmissione

51

c) gli operatori dovranno provvedere a presentare le proprie offerte per

iscritto tali offerte dovranno rimanere segrete fino a quando non sia

scaduto il termine per la loro presentazione

d) lrsquoaggiudicazione dovragrave avvenire allrsquoofferta migliore sulla scorta dei

parametri indicati nel capitolato drsquooneri in sede di stipula

dellrsquoaccordo quadrordquo78

78

L PASSERI Il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 125-130

52

34 LrsquoAsta elettronica processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale

ldquoLrsquoAsta elettronica di cui allrsquoart 3 comma 15 del Codice egrave un

processo di semplificazione della procedura di aggiudicazione e dei

relativi adempimenti formali noncheacute di una maggiore efficienza delle

commesse pubbliche

Ai sensi dellrsquoart 3 comma 15 del DLgs n 1632006 lrsquoasta

elettronica egrave un processo per fasi successive basato su un dispositivo

elettronico di presentazione di nuovi prezziche interviene dopo una

prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro

classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento

automatico Tale definizione permette innanzitutto di individuare quale

sia lesatta collocazione dellasta elettronica nellambito del complesso

procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico non si tratta di

una procedura di aggiudicazione ma esclusivamente di un processo

per fasi successive che si interseca sulle e con le ordinarie procedure di

aggiudicazione definite dalla Direttiva ossia le procedure aperte

ristrette e negoziate e che incide esclusivamente sulla negoziazione dei

prezzi ovvero degli elementi delle offerte Ersquo lrsquoart 85 che definisce il

ricorso allrsquoasta elettronica Ai sensi del comma 179 lasta elettronica egrave

dunque un processo meramente facoltativo che si colloca nellalveo

delle ordinarie procedure di aggiudicazione ivi compreso il confronto

competitivo nellambito di un accordo quadro il sistema dinamico di

acquisizione e la procedura negoziata previa pubblicazione di un bando

di gara lasta pubblica potragrave avere ad oggetto esclusivamente i lavori

servizi e le forniture per i quali le specifiche dellappalto possano essere

fissate in maniera precisa e nei quali la valutazione delle relative offerte

possano essere effettuate automaticamente da un mezzo elettronico

79

ldquoNelle procedure aperte ristrette o negoziate previo bando quando ricorrono le condizioni di cui al comma 3 le stazioni appaltanti possono stabilire che laggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso unasta elettronicardquo

53

sulla base di elementi quantificabili in modo tale da essere espressi in

cifre o percentuali

Per quanto concerne invece il profilo procedimentale

ogniqualvolta una amministrazione aggiudicatrice intenda avviare

unasta elettronica dovragrave darne comunicazione mediante pubblicazione

nel bando di gara80 e nel capitolato doneri e in particolare gli elementi

oggetto di valutazione utilizzati per individuare lofferta economicamente

piugrave conveniente81 Le amministrazioni sono comunque chiamate ad

effettuare una prima valutazione delle offerte pervenute sulla scorta dei

criteri ordinari dellofferta economicamente piugrave vantaggiosa e del prezzo

piugrave basso

La gara si articoleragrave comunque in tre fasi

1) la prima ordinaria nel senso che lamministrazione aggiudicatrice

dovragrave pubblicare un bando di gara contenente oltre che lindicazione

che si procederagrave ad unasta elettronica le generali indicazioni

richieste per il bando di gara a seconda della procedura prescelta

2) la seconda consistente nellinvito simultaneo rivolto agli offerenti 82 a

presentare nuovi prezzi eo nuovi valori nel caso in cui il criterio di

aggiudicazione adottato sia quello dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa83

80

Art 85 5deg comma del DLGs n 1632006 ed art 54 par 3 della Direttiva 182004

81 Ai sensi dellart 85 6deg comma del DLgs n 1632006 il predetto capitolato

doneri dovragrave specificare a) gli elementi i cui valori saranno oggetto dellasta elettronica purcheacute tali elementi siano quantificabili in modo da essere espresse in cifre e percentuali b) i limiti eventuali dei valori che potranno essere presentati quali risultano dalle specifiche delloggetto dellappalto c) le informazioni che saranno messe a disposizione degli offerenti nel corso dellasta elettronica e se del caso il momento in cui saranno messe a loro disposizione d) le informazioni pertinenti sullo svolgimento dellasta elettronica e) le condizioni alle quali gli offerenti potranno rilanciare e in particolare gli scarti minimi eventualmente richiesti per il rilancio f) le informazioni pertinenti sul dispositivo elettronico utilizzato e sulle modalitagrave e specifiche tecniche di collegamento

82 le cui offerte siano ammissibili

83 Ai sensi dellrsquoart 85 7deg comma del DLgs n 1632006 linvito dovragrave contenere

ogni informazione utile per il collegamento individuale al dispositivo elettronico utilizzato e precisare la data e lora di inizio dellrsquoasta elettronica

54

3) la terza fase consiste invece nellesperimento vero e proprio

dellasta elettronica Questultima prenderagrave avvio solamente quando

lamministrazione valutata lammissibilitagrave delle domande e delle

offerte dei diversi candidati84 comunichi gli inviti di cui alla fase sub

2) a partecipare allasta che non potragrave tuttavia avere inizio prima di

due giorni a decorrere dalla data di invio degli inviti Lasta

elettronica puograve articolarsi in una pluralitagrave di fasi85 e la sua

conclusione deve essere predeterminata e potragrave essere disposta

alla data ed ora indicate nellrsquoinvito86 Una volta conclusa lasta

elettronica le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno ad

aggiudicare lappalto in funzione dei suoi risultati

Anche le disposizioni relative alla procedura dellrsquoAsta elettronica

sono recepite dal legislatore italiano con delle limitazioni Ersquo utile sapere

che nelle direttive lrsquoasta elettronica costituisce strumento usuale di

aggiudicazione delle procedure aperte ristrette negoziate con bando

con lrsquounica condizione che le specifiche dellrsquoappalto possano essere

stabilite in maniera precisa e che le offerte corrispondenti siano

suscettibili di valutazione automatica da parte del mezzo elettronico Al

pari degli altri istituti anche lrsquoapplicazione dellrsquoasta elettronica non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento del legislatore italiano

che rimanda al Regolamento di cui allrsquoart 5 i presupposti e le

ldquocondizioni specificherdquo87 per il ricorso alle aste elettroniche

84

nelle procedure aperte ovvero accertata lammissibilitagrave delle domande e diramati gli inviti a presentare offerte nelle procedure ristrette

85 con lobbligo da parte dellamministrazione procedente di comunicare in tempo

reale a tutti gli offerenti quanto meno le informazioni che consentano agli stessi di individuare la propria posizione nella graduatoria per ciascuna fase noncheacute il numero dei partecipanti per ciascuna fase ma senza renderne nota lidentitagrave

86 Art 85 10deg comma del DLgs n 1632006

40

Art 85 comma 12 a) i presupposti e le condizioni specifiche per il ricorso alle aste elettroniche b) requisiti e le modalitagrave tecniche della procedura di asta elettronica c) le condizioni e le modalitagrave di esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura di asta elettronica nel rispetto dellarticolo 13

55

Ad oggi anche questo istituto egrave sospeso a causa della mancanza

del Regolamentordquo88

88

L PASSERI ldquoIl Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 130-125

56

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della

disciplina comunitaria

Si puograve affermare che la prima vera rivoluzione nella disciplina

normativa in materia di lavori pubblici egrave avvenuta con lrsquoemanazione

della Legge 10994 che per la sua caratteristica di legge-quadro si egrave

proposta il perseguimento nel settore dei lavori pubblici di un livello di

qualitagrave predefinito in relazione ai risultati attesi ldquoseguendo procedure

improntate a tempestivitagrave trasparenza e correttezza nel rispetto del

diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatorirdquo

Ciograve che caratterizza la legge-quadro egrave il superamento di una

logica settoriale alla quale egrave risultata ispirata la quasi totalitagrave dei

provvedimenti legislativi che si sono succeduti in materia dopo la legge

fondamentale sui lavori pubblici 20 marzo 1865 n 2248rdquo89

ldquoLa prima versione delle legge-quadro era ispirata ad un maggior

rigore rispetto alla disciplina comunitaria nonostante i vari correttivi a

cui egrave stata sottoposta ciclicamente negli anni In taluni casi questo

rigore o rigiditagrave si egrave concretizzato in regole che si sono poste in

contrasto con la direttiva di recepimento volte a limitare il potere

discrezionale della stazione appaltante per arginare secondo le

aspettative del legislatore dellrsquoepoca la dilagante corruzione che si era

manifestata nel settore degli appalti pubblici

Particolare attenzione venne posta sulla progettazione e sulla

connessa fase di aggiudicazione Con ldquolrsquoart 21 co 1 della legge

10994rdquo90 si scelse il prezzo piugrave basso come criterio prevalente per

lrsquoaggiudicazione degli appalti sia sopra che sotto la soglia comunitaria

indetti mediante pubblico incanto o licitazione privata a sua volta

riconosciuti come sistemi di scelta ordinari relegando lrsquoapplicazione

89

PIETRANGELI PAPINI L ldquoI lavori pubblici negli Enti Localirdquo DrsquoAnselmi Editore ndash Ancitel ndash Hoegli Milano 1998 PAG 9

90 ldquoLrsquoaggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata egrave

effettuata con il criterio del prezzo piugrave basso inferiore a quello posto a base di garardquo

57

dellrsquoaltro criterio quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa ai

soli casi di appalto-concorso e di licitazione privata per lrsquoaffidamento

della concessione di sola costruzione e gestione

Il contrasto con la direttiva n 9337CEE risiedeva nel fatto che

questa ldquoallrsquoart 30 n 1rdquo91 stabiliva che i due unici criteri sui quali

lrsquoamministrazione si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono

equivalenti e posti sullo stesso piano

Il legislatore comunitario quindi assegnava ai due criteri pari

dignitagrave con la conseguenza che quanto meno per gli appalti sopra

soglia la disposizione della Merloni si poneva in contrasto con la

direttiva

Questa impostazione ha di fatto conferito una certa rigiditagrave

allrsquointera procedura circoscrivendo fortemente i margini di autonomia

negoziale della stazione appaltante di fatti questa una volta scelto il

sistema di realizzazione dei lavori le cui forme previste erano lrsquoappalto

o la concessione era in pratica vincolata anche nei successivi passaggi

relativi alla modalitagrave di scelta del contraente allrsquoindividuazione del

criterio di aggiudicazione ed in ultima analisi alle stesse modalitagrave di

definizione dellrsquooggetto prestazionale dedotto in gara configurandosi

cosigrave una sorta di percorso obbligatorio

Tale rigiditagrave era stata attenuata in parte con la cd Merloni-

quater nota ldquolegge 1662002rdquo92 attraverso lrsquointroduzione dellrsquoart 21

comma 1-ter con cui si stabiligrave una deroga allrsquoapplicazione del criterio del

prezzo piugrave basso a favore dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa

nel caso di ldquoappaltirdquo93 di importo superiore alla soglia comunitaria

rafforzato dalla determinazione dellrsquoAutoritagrave sui lavori Pubblici che

91

ldquoI criteri sui quali lrsquoamministrazione giudicatrice si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono o il criterio del prezzo piugrave basso o quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

92 Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e

trasportirdquo pubblicata nella GU n 181 del 3 agosto 2002 supplemento ordinario n 158

93 indetti con i sistemi ordinari dellrsquoasta pubblica o della licitazione privata

58

afferma che ldquoin caso di prevalenza della componente tecnologica o per

la particolare rilevanza tecnica delle possibili soluzioni progettuali si

ritiene possibile che la progettazione possa essere utilmente migliorata

con integrazioni tecniche proposte dallrsquoappaltatorerdquo94

Tuttavia anche in questo caso veniva di fatto confermata la

medesima filosofia di fondo che era quella di prestabilire sul piano

normativo gli elementi legittimanti lrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa

Inoltre con riguardo alla prestazione da richiedere al soggetto

aggiudicatario la legge 1662002 aveva attenuato la rigida separazione

tra progettazione ed esecuzione ndash voluta dal legislatore del 1994

sempre ai fini di una regolamentazione e moralizzazione del mercato ndash

attraverso una maggiore apertura nei confronti dellrsquoappalto integrato il

quale tuttavia nella sua originaria configurazione era imperniato

fondamentalmente sul massimo ribasso nei confronti di un progetto

definitivo a base di gara con traslazione della progettazione esecutiva

tra gli obblighi contrattuali nella fase di esecuzione a carico

dellrsquoaffidatario prescelto

Anche in relazione al criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa il legislatore interno aveva introdotto una disciplina piugrave

restrittiva rispetto a quella comunitaria in quanto nella formulazione del

co 2 dellrsquoart 21 della L n 10994 lrsquoindicazione dei criteri era tassativa

solo con la Merloni-ter95 (L 4151998) venne concessa ldquola possibilitagrave

per la stazione appaltante di introdurre ulteriori elementi in relazione al

tipo di lavoro da realizzarerdquo96

Il processo di graduale apertura se non di smantellamento di

alcune norme in contrasto con la normativa europea egrave proseguito ad

94

Determinazione n 27 del 16 ottobre 2002 Prime indicazioni sulla legge 1 agosto 2002 n 166

95 Legge 4151998

96 Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

59

opera della Corte di giustizia europea soprattutto sulla questione

attinente alla facoltagrave di scelta tra i due criteri di affidamento Il giudice

europeo con la sentenza 7 ottobre 2004 C-24702 aveva ritenuto in

contrasto con lrsquoart 30 n 1 della direttiva n 9337CE una norma

nazionale che ldquoai fini dellrsquoaggiudicazione degli appalti di lavori pubblici

mediante procedure di gara aperte o ristrette imponga in termini

generali alle amministrazioni aggiudicatici di ricorrere unicamente al

criterio del prezzo piugrave bassordquo

Questa sentenza va letta nellrsquoottica del principio comunitario

della libera concorrenza Difatti tale principio vuole che sia

lrsquoamministrazione nellrsquoesercizio della sua discrezionalitagrave a stabilire in

relazione alle specifiche caratteristiche dellrsquoappalto il criterio di

aggiudicazione che meglio assicuri il massimo grado di concorrenza e

pertanto una norma nazionale di tale portata era in contrasto con il

principio comunitario che esaltava invece la sostanziale equiparazione

tra i due criteri Inoltre la Corte di giustizia ha affermato che se egrave vero

che gli Stati membri in sede di recepimento delle direttive comunitarie

godono di una certa autonomia tale autonomia non puograve avvenire in

violazione dei principi generali del diritto comunitario e in tal caso

prosegue la Corte lrsquoart 21 della Legge 10994 ha violato il principio

della libera concorrenza sancito dallrsquoart 81 del Trattato dellrsquoUnione

La direttiva 200418CE riportata ldquoallrsquoart 53 co 9rdquo 97 del codice

tipologia e oggetto del contratto ha confermato tale impostazione

ponendo sullo stesso piano i due criteri la cui scelta egrave demandata alle

amministrazioni Ma la stessa direttiva interviene sulla discrezionalitagrave

dellrsquoindividuazione di tali criteri precisando che per essi devono essere

specificati il loro peso ponderale Pertanto il legislatore comunitario si egrave

orientato da un lato a garantire che la scelta dei criteri di valutazione sia

collegata allrsquooggetto dellrsquoappalto dallrsquoaltro lato che il peso di tali valori

97 Art 53 co 9ldquohellip la selezione della migliore offerta avviene utilizzando il criterio

del prezzo piugrave basso o dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

60

sia determinato giagrave in sede di avvio della procedura selettiva in modo

da consentire ai concorrenti di definire adeguatamente i contenuti della

propria offerta Tali criteri infatti vengono specificati nella Direttiva e

riportati ldquoallrsquoart 83rdquo98 del codice Si tratta di dodici elementi tra i quali il

pregio tecnico la qualitagrave lrsquoassistenza tecnica che vengono utilizzati in

riferimento allrsquooggetto dellrsquoappalto

La mera indicazione dei criteri di valutazione ndash ancorcheacute collegati

allrsquooggetto dellrsquoappalto ndash non egrave perograve sufficiente a garantire lrsquoequitagrave di

giudizio dellrsquoamministrazione egrave necessario che questrsquoultima individui

espressamente ldquola ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei

criteri scelti per determinare lrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosardquo

eventualmente prevedendo una forcella fra un valore minimo ed uno

massimo da attribuire a ciascun criterio La direttiva impone che i criteri

ed i relativi valori ponderali cosigrave individuati vengano espressamente

pubblicati nel bando di gara in modo che gli offerenti possano formulare

unrsquoofferta dai contenuti coerenti con essi

Il Codice nel recepire le disposizioni della direttiva succitata ha

dovuto effettuare anche una ricognizione ed una ldquoricuciturardquo dellrsquoampia

giurisprudenza che si egrave sviluppata nel corso degli anni sia nazionale

sia comunitaria nel rispetto dei limiti di delega Su tali questioni il

Consiglio di Stato con parere n 3552006 reso sulla prima versione

dello schema di decreto delegato ha ritenuto che il Codice dei contratti

avesse sostanzialmente rispettato i limiti posti dalla legge di delega e

che lrsquoampiezza della riforma operata dal legislatore comunitario

potesse giustificare lrsquointroduzione di modifiche anche sostanziali

allrsquoordinamentordquo99

98

Art 83 co 1 ldquoQuando lrsquoappalto egrave affidato con il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dellrsquoofferta pertinenti alla natura allrsquooggetto e alle caratteristiche del contratto

99

CONIO A ldquoEquivalenza dei criteri di aggiudicazione tra vecchie e nuove regolerdquo

Rivista Diritto Amministrativo n 2 ndash Il Sole 24 ore 2007 pagg 51-53

61

Il legislatore del 1994 oltre a recepire le direttive comunitarie ha

introdotto degli aspetti innovativi alla normativa nazionale rispetto a

quella previgente che riguardano

1) lrsquoobbligo della programmazione cioegrave lrsquoobbligo da parte dellrsquoEnte di

inserire tutti gli interventi dei lavori pubblici nel programma triennale

delle opere pubbliche e nel suo aggiornamento annuale in modo

che ogni intervento sia individuato attraverso studi di fattibilitagrave e il cui

costo sia preliminarmente previsto nel Bilancio di previsione annuale

ed in quello triennale per assicurarne la copertura finanziaria

2) la previsione di adozione di un regolamento costituente

lrsquoordinamento generale in materia di lavori pubblici atto a eliminare

tutte le norme legislative o regolamentari in contrasto con le

disposizioni delle legge-quadro e a determinare una unificazione

delle procedure e dei comportamenti

3) lrsquointroduzione di una nuova istituzione il Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) con funzioni di coordinamento controllo e

responsabilitagrave per ogni singolo intervento relativo alle fasi di

progettazione affidamento ed esecuzione dello stesso

4) lrsquoistituzione di un organismo di controllo lrsquoAutoritagrave per la vigilanza

dei lavori pubblici con il compito di accertare eventuali disfunzioni e

inadempienze e di proporre revisioni al regolamento

62

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE

ldquoIl 31 marzo 2004 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo

applicando la procedura condivisa di cui allrsquoart 251 del Tratta CE

hanno deliberato lrsquoadozione della ldquodirettiva 200418CErdquo100 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

di lavori Lrsquoiter procedurale che ha condotto le istituzioni comunitarie

allrsquoapprovazione della predetta direttiva egrave stato particolarmente

complesso e caratterizzato da una serie di atti prodromici fra i quali

spiccano indiscutibilmente il Libro Verde101 afferente ldquoGli appalti pubblici

nellrsquoUnione europea spunti di riflessione per il futurordquo del 1996 e la

successiva Comunicazione della Commissione europea dellrsquo11 marzo

1998 Il Libro Verde ha costituito il primo atto di impulso di un

procedimento che avrebbe condotto alla rivisitazione del quadro

normativo vigente in materia di appalti pubblici il quale seppur

cospicuo102 non era ndash giagrave allora ndash ritenuto adeguato a perseguire gli

obiettivi per il quale era stato strutturato Sulla scorta delle risultanze del

dibattito sollevato dal predetto Libro Verde la Commissione europea

emetteva infatti una prima ldquoComunicazionerdquo103 nella quale prendeva

100

Pubblicata nelle GUCE serie L n 134 del 30 aprile 2004 101

COM 96 (583) DEL 27111996 102

In particolare tale quadro era ed egrave tuttrsquooggi caratterizzato dalla compresenza di numerose Direttive quali Direttiva CE n 9752 del 1311997 Direttiva CE n 9337 del 14061993 Direttiva CE 9336 del 14061993 Direttiva CE n 9338 del 14061993 Direttiva CE n 9250 del 18061992

103 COM (98) 143 del 11 marzo 1998 Con tale Comunicazione la Commissione

Europea vuole proporre miglioramenti nelle procedure di aggiudicazione tenendo conto delle reazioni ricevute in seguito alla pubblicazione nel 1996 del Libro Verde Nella Comunicazione si sottolinea che attraverso la semplificazione dellrsquoassetto giuridico che si determina attraverso lrsquoadeguamento allrsquoera elettronica si giungeragrave ad un miglior funzionamento dei pubblici appalti che condurragrave non soltanto allrsquoaumento della qualitagrave dei servizi della crescita economica della competitivitagrave e della creazione di nuovi posti di lavoro ma anche al contenimento della corruzione nellrsquoambito dellrsquoUnione europea ma anche a rafforzare il rispetto delle normative vigenti ad aumentare il numero dei fornitori che rispondono ai bandi di gara ed a rafforzare la sinergia con le altre politiche comunitarie Gli obiettivi sono a) di rendere piugrave flessibile e piugrave chiare le procedure di aggiudicazione ossia il dialogo competitivo e i contratti flessibili a lungo termine ossia gli accordi quadro b) la definizione di un contesto giuridico che tenga conto della partecipazione dei capitali privati al finanziamento della gestione di infrastrutture e di servizi pubblici (Project financing) il controllo a livello

63

atto della ldquoimportanza capitale che riveste un assetto normativo stabile

per il buon funzionamento degli appalti pubblici e per salvaguardare la

fiducia di tutti i soggetti attivi dellrsquoefficacia del sistema Tuttavia il

quadro normativo attuale non costituisce un fine in se stesso esiste per

permettere di cogliere i frutti del mercato unico nel settore degli appalti

pubblicirdquo Da qui lrsquoesigenza di riorganizzare il vigente quadro normativo

alla luce delle imperfezioni dal medesimo palesate La realizzazione ed

il funzionamento di un ldquomercato unicordquo ndash precipua finalitagrave dellrsquoazione

della Commissione ndash sono incentrate sulla libera concorrenza intesa

quale criterio capace di collocare naturalmente le risorse economiche

imprenditoriali secondo parametri di efficienza ed efficacia Nelle

considerazioni della Commissione emergeva chiaramente che

lrsquoeccessivo proliferare di fonti cognitive e la parziale inadeguatezza

degli strumenti congegnati per lrsquoaffidamento e lrsquoesecuzione di appalti

pubblici erano la causa dellrsquoinadeguato funzionamento del criterio della

concorrenza per questa specifica nicchia di mercato Traspariva

pertanto il dibattito successivo alla pubblicazione del Libro Verde e

della Comunicazione della Commissione del marzo del 1998 la

direzione che avrebbe dovuto seguire una futura azione riformatrice

volta alla semplificazione del quadro normativo eccessivamente

complesso e molte volte causa della farraginositagrave delle procedure di

affidamento

Ersquo proprio in tale contesto che prende largo lrsquoipotesi della

emanazione di una nuova direttiva comunitaria in materia di appalti

pubblici idea fatta propria dalla Commissione nel suo programma di

lavoro del 2000104 e peraltro rimessa alla sua competenza in quanto

comunitario sullrsquoobbligo di pubblicazione degli avvisi di aggiudicazione dei pubblici appalti Lrsquoobiettivo ultimo egrave quello di adottare un codice multilaterale sui pubblici appalti nel contesto dellrsquoOrganizzazione mondiale del commercio (OMC)

104 COM (2000) 155 del 9 febbraio 2000

64

inquadrata nellrsquoadeguamento delle legislazioni adottate per la

realizzazione del mercato interno e fondata sullrsquoart 95 del Trattato CE

Con lrsquoemanazione della Direttiva n 200418CE la Commissione

ha inteso perseguire un obiettivo di sostanziale semplificazione e

riorganizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici

attraverso

1) lrsquoaccorpamento e la razionalizzazione del quadro normativo vigente

2) lrsquointroduzione di alcune procedure innovative

Per quanto concerne il punto 1) lrsquoazione del legislatore presenta un

duplice risvolto Il primo ha natura strutturale e consiste nella

riunificazione in un unico corpo normativo delle ldquotre direttiverdquo105

attualmente vigenti in materia di appalti pubblici Il secondo profilo

ha invece natura prettamente funzionale riguarda invece una

riscrittura della norma capace di chiarire a livello interpretativo le

principali questioni afferenti la sua applicazione non una modifica

dunque ma una riorganizzazione del testo della norma capace di

eliminarne le aporie originarie

Le innovazioni relative allrsquointroduzione delle nuove procedure

(punto 1) presentano carattere sostanzialmente residuale e sono state

poste in essere da parte del legislatore europeo ligrave dove gli interventi

relativi allrsquoaccorpamento e razionalizzazione del quadro normativo

(punto 2) siano stati ritenuti insufficienti per rendere coerente il quadro

normativo predisposto con le caratteristiche e le peculiaritagrave del mercato

europeo degli appalti pubblici In questrsquoambito vanno ricondotti questi

istituti innovativi introdotti dalla Direttiva quali tra i piugrave significativi le

aste elettroniche il dialogo competitivo gli accordi del quadrordquo106

105

nn 9337Ce 9336Ce e 9250CE 106

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 14-17

65

43 La nozione di appalto pubblico

Lrsquoart 1 della Direttiva 200418 contiene una serie di definizioni

degli istituti fondamentali per la materia degli appalti pubblici e fra

questi ovviamente anche quelle relative agli strumenti di realizzazione

dei lavori servizi e forniture ossia appalto e concessione

La Direttiva identifica generalmente come appalto pubblico quel

contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra uno o piugrave operatori

economici e una o piugrave amministrazioni aggiudicatrici avente per

oggetto in riferimento agli appalti pubblici di lavori ldquolrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione e lrsquoesecuzione di ldquolavorirdquo107 o di

unrsquoopera oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera

rispondente alle esigenze specificate dallrsquoamministrazione

aggiudicatricerdquo108 Questa rinnovata definizione di appalto di cui alla

Direttiva 200418 ancorcheacute simile a quella della pregressa direttiva n

371993 offre lo spunto per ldquoriesumarerdquo i probabilmente mai risolti

contrasti definitori tra la normativa comunitaria e quella nazionale di cui

alla legge 10994 e successive modifiche Non egrave difficile scorgere una

sostanziale differenziazione fra la normativa comunitaria e quella

nazionale nella definizione del contratto di appalto difatti mentre la

prima utilizza una formula generale quale quella della ldquoesecuzione con

qualsiasi mezzo di unrsquooperardquo capace nella sua genericitagrave di

ricomprendere qualsiasi modello negoziale di realizzazione di lavori ed

opere pubbliche109 nella legge n 10994 manca un riferimento a tale

107

Relativi a una delle attivitagrave di cui allrsquoallegato 1 della Direttiva Sinteticamente si tratta di attivitagrave relative alle costruzioni quali quelle di preparazione del cantiere edile costruzione completa o parziale di edifici (genio civile) lavori di completamento degli edifici noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore

108 Art 1 lett b) Direttiva n 200418

109 La normativa comunitaria fa esclusivo riferimento alla realizzazione di opere

pubbliche e non anche di lavori

66

clausola generale Infatti lrsquoart 19 1deg comma specifica che per appalto

di lavori pubblici bisogna intendere quei contratti a titolo oneroso

conclusi in forma critta tra un imprenditore e un soggetto di cui ldquoallrsquoart

2rdquo110 aventi per oggetto

a) la sola esecuzione di lavori pubblici di cui ldquoallrsquoart 2 comma 1rdquo111

b) la progettazione esecutiva di cui ldquoallrsquoart 16 comma 5rdquo112 e

lrsquoesecuzione dei lavori pubblici di cui allrsquoart 2 comma 1

Ersquo necessario dunque verificare se la nozione nazionale di

appalto circoscritta alla definizione datane dalla lett a) possa ritenersi

equivalente a quella utilizzata dalla Direttiva 200418

La questione ha pregio non solo dal punto di vista formale ma

anche sostanziale in quanto lrsquoart 19 1deg comma della legge n 10994

sulla scorta di una esplicita modifica introdotta dalla legge 41598 (cd

ldquoMerloni-terrdquo) afferma il principio della ldquotassativitagraverdquo dei sistemi di

esecuzione dei lavori pubblici che possono essere realizzati

ldquoesclusivamenterdquo mediante contratti di appalto di concessione o

attraverso ldquolavori in economiardquo Appare chiaro che dallrsquoestensione della

nozione di appalto dipende lrsquoindividuazione delle tipologie negoziali

utilizzabili per la realizzazione dei lavori pubblici che potrebbero portare

ad un mancato rispetto delle ldquoregole della concorrenzardquo113 In sostanza

110 Di cui allrsquoart 2 co 2 lett a) quali le Amministrazioni dello Stato Enti pubblici ed

economici enti ed amministrazioni locali associazioni consorzi ed organismi di diritto pubblico

111 Dispone lrsquoart 2 co 1 che ldquoai sensi e per gli effetti della presente legge e del

regolamento si intendono per lavori pubblici se affidati ai soggetti di cui al co 2 del presente articolo le attivitagrave di costruzione demolizione recupero ristrutturazione restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalisticardquo

112 i sensi dellrsquoart 16 co 5 ldquoIl progetto esecutivo redatto in conformitagrave al progetto

definitivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma tipologia qualitagrave dimensione e prezzo

113 Come univocamente ritenuto in dottrina la ratio a supporto della esclusivitagrave dei

sistemi di esecuzione previsti dalla legge egrave da ricercarsi nellrsquoesigenza di evitare che possano essere introdotti sistemi realizzativi potenzialmente elusivi delle regole di concorrenza In merito Determinazione Autoritagrave per la vigilanza sui lavori pubblici n 222002 pubblicata nella GU n 2062002

67

la questione egrave di verificare se la nozione di appalto possa

ricomprendere lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di lavori oppure per il

diritto nazionale riguardi la sola esecuzione di lavori

Secondo un orientamento dottrinario la risposta non potrebbe

che essere nel pieno di una equiparazione fra nozione di appalto

nazionale e quella comunitaria sia per ragioni sistematiche in quanto i

lavori preparatori della legge 10994 fanno sovente riferimento alla

normativa comunitaria sia per ragioni di gerarchia delle fonti in quanto

la normativa comunitaria assume ldquocarattere prevalente rispetto alla

normativa nazionalerdquo114 Tale impostazione dottrinale perograve non appare

pienamente condivisibile percheacute nellrsquoordinamento civile il contratto di

appalto individuato dallrsquoart 1655 del Codice Civile egrave definito come quel

contratto col quale una parte assume con organizzazione di mezzi

necessari e con gestione a proprio rischio il compito di unrsquoopera o di un

servizio verso un corrispettivo in denaro Esiste dunque una fattispecie

negoziale delimitata da elementi ben precisi 1) una organizzazione di

impresa che deve far capo allarsquoappaltatore 2) il rischio di impresa in

capo allrsquoappaltatore 3) il corrispettivo in denaro che il committente deve

corrispondere allrsquoappaltatore 4) il risultato finale della realizzazione

dellrsquoopera

Ebbene la Legge 10994 nel disciplinare la fattispecie di matrice

pubblicistica dei contratti di appalto pur delineandone elementi

peculiari non poteva non ispirarsi alla definizione di contratto di appalto

di cui allrsquoart 1655 del Codice Civile In particolare ai sensi dellrsquoart 19

comma 1 della legge 10994 e sm lrsquoappalto egrave quel contratto concluso

in forma scritta fra un imprenditore ed uno dei soggetti di cui allrsquoart 2 2deg

comma da questo punto di vista la nozione egrave del tutto corrispondente a

quella comunitaria e differisce da quella civilistica per quanto concerne

la forma scritta dellrsquoatto evidentemente giustificata da esigenze di

114

G LEONE La legge quadro in materia di lavori pubblici a cura di A Carullo ndash A Clarizia Padova Grafili Editore 2000 pag 602

68

certezza dei rapporti negoziali Per quanto riguarda il contenuto

lrsquoarticolo fa riferimento esclusivamente alla ldquoesecuzione dei lavori

pubblicirdquo senza specificare altro e proprio per questo rinviando

allrsquoappalto di diritto privato Sulla base di tali presupposti vanno esclusi

dallrsquoambito oggettivo di appalto di lavori pubblici tutte quelle fattispecie

negoziali che seppur strettamente idonee allrsquoesecuzione di lavori

pubblici non presentano le caratteristiche tipiche di un contratto di

appalto

Invece la norma comunitaria presenta una portata

oggettivamente piugrave ampia quando fa riferimento allrsquoesecuzione ldquocon

qualsiasi mezzordquo di lavori ed opere percheacute non egrave condizionata dalla

definizione nazionale del Codice Civile Non sono peraltro mancati

temperamenti a tale tesi secondo i quali lrsquoinciso ldquocon qualsiasi mezzordquo

sembrerebbe volersi riferire non a qualsiasi tipo contrattuale ma solo a

quelli in cui lrsquooggetto principale rimanga pur sempre un ldquolavorordquo115 Ersquo

possibile ritenere invece che la norma sia nata proprio con lrsquointento di

fornire una nozione quanto piugrave possibile capace di abbracciare tutte le

azioni attraverso le quali portare a compimento un lavoro od unrsquoopera e

di conseguenza garantire la piugrave ampia applicazione della Direttiva

comunitaria e dunque dei principi posti a tutela della concorrenza che la

medesima esprime Anche volendo aderire a siffatta impostazione si

dovrebbe ugualmente convenire circa la portata oggettivamente piugrave

ampia della nozione comunitaria di appalto rispetto a quella nazionale

Aderire perograve a tale impostazione comporta la conseguenza che

mentre gli appalti nazionali possono essere eseguiti esclusivamente

mediante lrsquoappalto che presenti gli elementi essenziali di cui allrsquoart

1655 del codice civile quelli comunitari possono essere realizzati

115 inteso come lrsquoazione dinamica che porta alla realizzazione del risultato finale

In realtagrave le restrizioni introdotte dallrsquoautorevole opinione espressa sembrerebbero non collimare perfettamente con la ratio che ispira la generica formulazione di appalto recata dalla normativa comunitaria e che risiede nella esigenza di trovare una formula che consenta una generalizzata applicazione a tutti gli Stati membri

69

attraverso una ben piugrave ampia pluralitagrave di tipologie negoziali come lrsquouso

del contratto di vendita di cosa futura ed il ldquoleasing immobiliarerdquo116 o il

contratto di sponsorizzazione Va precisato perograve che recentemente

alcune amministrazioni pubbliche hanno utilizzato tali forme contrattuali

la cui ammissibilitagrave egrave stata legittimata anche se a fatica dal Giudice

amministrativo e dalla stessa Autoritagrave di vigilanza dei lavori pubblici

116

La cui legittimitagrave egrave stata riconosciuta dalla Autoritagrave di vigilanza sui lavori pubblici con Deliberazione n 145 del 23 settembre 2004 Sulla scorta del principio lex specialis derogat generali

70

44 Innovazioni sospensioni modifiche

Il recepimento della direttiva 200418 introduce molte

innovazioni ma determina anche sospensioni e modifiche al codice

che si sono rese necessarie soprattutto in riferimento alle nuove

disposizioni introdotte dal legislatore comunitario Innanzitutto il Codice

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture ha inaugurato una

rivoluzione lessicale La familiare terminologia nazionale del 1994 delle

procedure di affidamento lascia il posto a nuovi termini comunitari

uguali in tutti gli Stati membri dellrsquoUnione Il pubblico incanto diventa

ldquoprocedura apertardquo la licitazione privata diventa ldquoprocedura ristrettardquo la

trattativa privata lascia il posto alla ldquoprocedura negoziatardquo117

ldquoDal punto di vista sostanziale le maggiori novitagrave

apportate dal Codice al quadro normativo previgente sono contenute

nella parte II ldquoContratti relativi a lavori servizi e forniture nei settori

ordinarirdquo CAPO III rdquoOggetto del contratto procedure di scelta del

contraente e selezione delle offerterdquo Si tratta comunque di disposizioni

che innovando il pregresso regime introducono una sostanziale

equiparazione fra appalto di lavori avente ad oggetto la sola esecuzione

dei lavori e lrsquoappalto avente ad oggetto invece lrsquoesecuzione congiunta

alla progettazionerdquo118 Le altre novitagrave riguardano i soggetti egli

organismi quali Lrsquoautoritagrave di Vigilanza sui lavori pubblici lrsquoOsservatorio

dei lavori pubblici il Responsabile unico del Procedimento che pur

presenti nella previgente normativa ampliano la lorro attivitagrave anche con

i servizi e le forniture Altra novitagrave egrave lo Sportello dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture

117

D COCCO E LE MANDRACCHIA Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture Roma Tipografia del genio Civile 2007 pag 33

118 L PASSERI Il Dlgs 1632006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200418CE e 200417CE Analisi e commenti Tipografia DVS Roma pagg 7-8

71

Dal punto di vista legislativo il cambio della maggioranza

parlamentare avvenuto prima dellrsquoentrata in vigore del ldquocodicerdquo119

determina una pausa di riflessione su alcune delle principali innovazioni

del testo La volontagrave di apportare alcune modifiche al codice pur nel

rispetto della necessitagrave di recepire puntualmente le ldquodirettiverdquo120 porta

ad una manovra normativa in piugrave tempi dal 1deg luglio 2006 entra in

vigore il Codice ma con il Decreto Legge n 1732006 convertito in

legge n 228 del 12 luglio 2006 vengono sospese ldquoalcune

disposizionirdquo121 innovative come lrsquoaccordo quadro e il dialogo

competitivo istituti non obbligatori previsti nelle direttive la cui entrata

in vigore era stata differita al 1deg febbraio 2007 Oggetto di importanti

contestazioni egrave stato invece lrsquoarticolo 53 del Codice che disciplina

ldquoLrsquooggetto del contrattordquo che egrave stato sospeso in un primo momento fino

al primo febbraio 2007 e successivamente la sua applicabilitagrave egrave stata

rimandata allrsquoentrata in vigore del regolamento di attuazione

Ma la direttiva 200418 e piugrave precisamente il considerando (9) di

tale direttiva che dispone dellrsquooggetto del contratto ldquoaffronta la

questione relativa alla separazione dellrsquoattivitagrave di progettazione da

quella di esecuzione dei lavori statuendo che ldquohellipegrave opportuno che le

amministrazioni possano prevedere sia lrsquoaggiudicazione separata che

lrsquoaggiudicazione congiunta di appalti per lrsquoesecuzione e la progettazione

dei lavori La presente Direttiva non egrave intesa a prescrivere

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta La decisione relativa a

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta dellrsquoappalto deve fondarsi su

criteri qualitativi ed economici che possono essere definiti dalle

legislazioni nazionalirdquo Tale considerando non sembrerebbe perograve

disciplinare affatto lrsquoipotesi di un istituto unico che integri attivitagrave di

119

1deg luglio 2006 120

N 200417CE E 200418CE 121

Si tratta dei nuovi istituti comunitari che rappresentano le nuove procedure di affidamento ad evidenza pubblica accanto a quelle ordinarie quali la procedura aperta ristretta e la procedura negoziata

72

progettazione ed esecuzione dei lavori ma esclusivamente un

affidamento congiunto ldquodi appalti per lrsquoesecuzione di progettazione e

lavorirdquo In sostanza quello che la direttiva 200418 rimanda alla facoltagrave

delle legislazioni nazionali egrave lrsquoeventuale regolamentazione normativa

dellrsquoaffidamento congiunto di due distinti appalti (uno per la

progettazione e uno per lrsquoesecuzione dei lavori) e non di un unico

appalto il cui oggetto si concreti in unrsquoattivitagrave di progettazione ed

esecuzione congiunta Si tratta dunque di una previsione orientata alla

semplificazione ed allo snellimento procedurale ma non anche

allrsquointroduzione di nuovi istituti

Ma nelle norme del codice come in quelle dellrsquoart 19 della legge

10994 dopo le modifiche di cui alla legge 1662002 non si fa

riferimento al mero profilo procedimentale della congiunta

aggiudicazione di due appalti ma alla configurazione della nuova

fattispecie dellrsquoappalto congiunto di progettazione ed esecuzione Ersquo per

questo motivo che il considerando (9) rinvia allrsquointervento del legislatore

nazionale che dovragrave procedere allrsquoindividuazione dei singoli casi sulla

base di criteri qualitativi ed economici cioegrave della co-presnza di tali

criteri che nella disciplina italiana ai fini dellrsquooperativitagrave dellrsquoappalto

integrato erano richiesti non in maniera congiunta tanto egrave vero che

lrsquoappalto integrato era ammesso sulla base o di soli criteri economici

come il valore dellrsquoappalto o di criteri esclusivamente qualitativi come

la complessitagrave della prestazionerdquo122

Contemporaneamente alla sospensione di tali disposizioni

viene avviato lrsquoiter del 1deg Decreto correttivo che nelle intenzioni del

Governo rappresentava lo strumento della riflessione finalizzata al

confronto piugrave aperto sugli istituti innovativi sospesi

122

L PASSERI La Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commenti Tipografia DSV Roma 2005 pagg 129-131

73

Il primo Decreto correttivo del Codice ldquoDlgs n 62007rdquo123 egrave

formato da cinque articoli che vanno ad apportare altre novitagrave

Tra le piugrave significative le seguenti in riferimento ai settori ordinari

lrsquoulteriore differimento fino al 31 luglio 2007 dei nuovi istituti giuridici

comunitari giagrave sospesi e che sarebbero entrati in vigore il 1deg

febbraio 2007 resosi necessario ai fini di una piugrave ampia riflessione

sui predetti istituti e sui relativi risvolti applicativi senza perograve incidere

sugli obblighi nazionali di adeguamento alle direttive comunitarie

in merito allrsquoistituto ldquodellrsquoavvalimentordquo124 il Decreto elimina il divieto

per lrsquoimpresa ausiliata di assumere le vesti di subappaltatore Per il

vero tale modifica si egrave resa necessaria in quanto il legislatore

italiano nella compilazione originaria del codice non aveva recepito

la direttiva comunitaria artt 47 48 e 52 in maniera fedele ma

aveva introdotto tale divieto e ciograve finiva per annientare la portata

stessa dellrsquoistituto che ndash va sottolineato ndash egrave istituto a recepimento

obbligatorio giagrave considerato dalla giurisprudenza amministrativa

ldquoself executingrdquo125 Ma il legislatore italiano ha recepito la normativa

comunitaria con taluni adattamenti resesi necessari per evitare

ldquomanovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di associazioni

criminali o comunque di soggetti che non potrebbero partecipare in

proprio alle procedure di affidamentordquo126

in riferimento alla individuazione del Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) figura obbligatoriamente prevista in ogni

123 Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2007 ed entrato in

vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella GU ndash serie generale ndash n 25 del 31 gennaio 2007 (si veda in proposito lrsquoerrata corrige pubblicata nella GU ndash serie generale ndash n 26 del 1deg febbraio 2007

124 Art 49 DLgs 1632006 che consiste nella possibilitagrave di unrsquoimpresa (ausiliata)

di poter usufruire dei requisiti tecnici economici e di qualificazione di unrsquoaltra impresa (ausiliaria) al fine di partecipare ad una procedura di gara senza i quali la stessa impresa (ausiliata) non avrebbe potuto partecipare

125 Una norma self-executing egrave una norma di grado comunitario che trova

direttamente applicazione allrsquointerno dellrsquoordinamento nazionale senza la necessitagrave di recepimento da parte del legislatore nazionale

126 Cosigrave la Relazione illustrativa al codice correttivo

74

procedimento amministrativo si afferma la possibilitagrave di individuare

tale figura in caso di accertata carenza di dipendenti qualificati di

ruolo anche tra il personale non di ruolo purcheacute in servizio nella

amministrazione stessa ldquoLa modifica in parola si egrave resa necessaria

per superare le difficoltagrave operative incontrate soprattutto dai comuni

di piccole dimensioni i quali ora possono individuare il Rup anche

attraverso formule meno rigide rispetto allrsquoassunzione a tempo

indeterminato che incidevano negativamente sul bilancio dellrsquoEnte

In riferimento alla forme di pubblicitagrave tale Decreto differisce a ldquosei

giorni feriali (al posto dei due) il termine entro il quale procedere alla

pubblicazione degli avvisi di gara nella Gazzetta Ufficialerdquo127

noncheacute per i contratti di lavori pubblici sotto soglia la pubblicitagrave si

estende anche agli ldquoavvisi sui risultati della procedura di

affidamentordquo128 Si assiste pertanto ad un rafforzamento dei

meccanismi di pubblicitagrave relativi ai contratti di importo inferiore alle

soglie di applicazione delle direttive ma che sono sottoposte alla

stessa disciplina pubblicistica in virtugrave dei principi di paritagrave di

trattamento non discriminazione sanciti dal Trattato CE che

comportano un obbligo di trasparenza ldquoche consiste in un adeguato

livello di pubblicitagrave che consenta lrsquoapertura del mercato alla

concorrenza noncheacute il controllo sullrsquoimparzialitagrave delle procedure di

aggiudicazionerdquo129

Alla luce di quanto esposto la ratio del primo decreto correttivo

al DLgs 1632006 si giustifica nellrsquoobiettivo di fugare i dubbi residui

127

Art 66 comma 7 ultimo periodo ldquoLa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana viene effettuata entro il sesto giorno feriale successivo a quello del ricevimento della documentazione da parte dellrsquoUfficio inserzioni dellrsquoIstituto poligrafico e zecca dello Stato

128 Art 122 co 3 ldquoLrsquoavviso sui risultati della procedura di affidamento helliprdquo e co 5

ldquoGli avvisi di cui al comma 3 ed i bandi hellip Sono pubblicati nella GU della repubblica italiana ndash serie speciale ndash relativa ai contratti pubblici helliprdquo

129 Comunicazione interpretativa della Commissione n 2006C 17902

ldquoComunicazione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici

75

generati dalle rilevanti novitagrave introdotte dal Codice al fine di addivenire

quanto prima alla definizione di un assetto normativo stabile capace di

dissolvere ogni incertezza per il buon funzionamento del mercato dei

contratti pubblici e la piena apertura dello stesso alla concorrenzardquo130

Sulla disciplina degli appalti interviene anche la ldquoFinanziaria per il

2007rdquo131 che prevede alcune revisioni al codice relative ai criteri di

individuazione e verifica delle offerte anormalmente basse ldquofinalizzate

ad introdurre nella valutazione dellrsquoanomalia delle offerte il ldquocosto del

lavorordquo cosigrave determinato periodicamente in apposite tabelle predisposte

dal Ministro del lavoro e delle politiche socialirdquo132

La chiusura del primo Decreto correttivo coincide con il varo del

secondo Decreto correttivo e piugrave precisamente con lrsquoapprovazione in

via preliminare dello schema di decreto correttivo da parte del

Consiglio dei Ministri avvenuto in data 25 gennaio 2007 Con il ldquoDLgs

1132007rdquo133 secondo Decreto correttivo prosegue lrsquoopera di revisione

del Codice che nelle intenzioni del Governo ha il significato della

decisione sui nuovi istituti sospesi dal primo correttivo mantenendo

lrsquoapertura ai nuovi istituti comunitari ma limitandoli in una cornice che

vuole mitigare il vento liberale di Bruxelles senza per questo ostacolare

la modernizzazione del sistema degli appalti Dal 1deg agosto 2007

entrano in vigore alcune delle disposizioni sospese quali le lrsquordquoaccordo

quadrordquo134 mentre si decide di differire lrsquoistituto del dialogo competitivo

allrsquoentrata in vigore del regolamento

ldquoMa lrsquoentrata in vigore del secondo decreto correttivo del codice

dei Contratti pubblici ripropone le tradizionali problematiche del diritto

130 A CONIO Prime note sul correttivo appalti Il Sole 24 Ore 2007 pag 50 131

Legge 27 dicembre 2006 n 296 132

Art 87 co 2 lettera g) del DLgs 1632006 133

Pubblicato nella GU n 176 del 31 luglio 2007 ed entrato in vigore il 1deg agosto 2007

134 Art 59 DLgs 1632006 che recepisce lrsquoart 32 della Direttiva 200418CE egrave

uno schema contrattuale stipulato tra le PA e uno o piugrave operatori economici che ha la durata massima di quattro anni e che prevede la fissazione dei prezzi per tutto il periodo

76

transitorio Il principio generale che regola la successione delle leggi nel

tempo egrave enunciato ldquoallrsquoarticolo 11rdquo delle preleggi Questo principio

comunemente indicato come quello tempus regit actum va tuttavia letto

alla luce delle particolari caratteristiche della normativa dei lavori

pubblici i cui effetti non esauriscono in un dato momento puntualmente

individuato Lrsquoiter procedurale che governa la realizzazione di unrsquoopera

pubblica si sviluppa infatti in un arco temporale prolungato sia con

riferimento alla fase di scelta del contraente sia a quella relativa

allrsquoesecuzione dei lavori Per quanto riguarda le disposizione sospese

fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento profondamente diversi sono

gli effetti per ognuno di esso che conseguono a tale differimento

Lrsquoefficacia delle disposizioni dellrsquoappalto integrato di cui allrsquoart 53

e del Dialogo Competitivo di cui allrsquoart 58 erano giagrave state sospese

dalla Legge 2282006 e riportate nel primo decreto correttivo n 62007

Tuttavia mentre la sospensione del dialogo competitivo aveva

comportato una vera e propria impossibilitagrave di utilizzarlo proprio percheacute

nuovo istituto comunitario altra cosa invece egrave stata per lrsquoappalto

integrato per cui era operante la disposizione contenuta nella legge

2282006 ndash successivamente richiamata dal primo decreto correttivo ndash

in base alla quale per tutto il periodo di sospensione della nuova

disciplina di cui allrsquoart 53 relativa allrsquooggetto del contratto di appalto si

continuavano ad applicare le norme dellrsquoappalto integrato contenute

nella legislazione precedente piugrave restrittive della legge 10994 Ma il

secondo decreto non contenendo alcuna norma di richiamo alla legge

2282006 di fatto ha vietato alle stazioni appaltanti in termini assoluti

lrsquoutilizzo di tale istituto135

La correzioni del secondo decreto correttivo coincidono con

lrsquoavvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione

Europea che coincide a sua volta con il cambio della legislatura e le

135

R MANGANI Codice dei contratti la revisione e il rebus del regime transitorio Edilizia e Urbanistica commento e norme del 24 settembre 2007 pag 6

77

elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che ha determinato la

sospensione di tutti i lavori del Governo uscente lasciando al Governo

Berlusconi lrsquoapprovazione proprio allo scadere del termine biennale

delle correzioni indicate dalla Commissione Europea

Questo fatto ha portato alla conseguente correzione del

regolamento che a tuttrsquooggi deve essere ancora emanato dal Governo

78

45 La procedura drsquoinfrazione n 20072309 avverso il sistema

italiano degli appalti pubblici

ldquoMa in data 31 gennaio 2008 ldquola Commissione europea ha

aperto nei confronti dellrsquoItalia la procedura drsquoinfrazione n 20072309

relativa al Codice dei contratti pubblici in cui si contesta sotto piugrave

profili un incompleto o infedele recepimento della direttiva Tra le

contestazioni piugrave rilevanti nel settore dei lavori pubblici la commissione

contesta le seguenti disposizioni

- artt 34 90 e 101 ldquosoggetti a cui possono essere affidati i contratti

pubblicirdquo136 quanto alla nozione restrittiva di operatore economico

ammesso alle gare il legislatore italiano individua solo i soggetti

privati mentre la Commissione aveva esteso la possibilitagrave ad essere

ammessi a partecipare alle gare anche ai soggetti pubblici e

organismi di diritto pubblico sia a forme organizzative diverse da

quelle elencate

- art 37 comma 11 che vieta per taluni lavori il subappalto e impone

la forma giuridica dellrsquoATI (nota) quando il concorrente non abbia i

requisiti per eseguirli in proprio da un lato si impone un limite (nota)

al subappalto che non esiste nel diritto comunitario dallrsquoaltro lato si

impone una forma organizzativa laddove il diritto comunitario non

impone forme giuridiche per avvaalersi di requisiti e capacitagrave altrui

- art 48 sul controllo a campione secondo la Commissione il

controllo deve essere generalizzato

- artt 45 49 e 50 ldquoavvalimentordquo atteso che lrsquoart 45 non lo consente

adeguatamente lrsquoart 49 fissa limitazioni non previste dal diritto

comunitario e lrsquoart 50 che ai fini della qualificazione limita

lrsquoavvalimento allrsquoinfragruppo estendendolo ai settori speciali dove

questo limite per il diritto comunitario non crsquoerardquo137

136

Artt 4 e 5 della Direttiva 200418CE

137 A VALLETTI La procedura drsquoinfrazione sul codice dei contratti pubblici Milano Ipsoa Editore Rassegna Urbanistica e Appalti n 62008 pag 672

79

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 200418 introduce lrsquoistituto

dellrsquoavvalimento in merito al sistema di qualificazione dellrsquooperatore

economico chegrave vuole fornire uno strumento piugrave flessibile il cui fine egrave

sempre quello di esaltare il principio della libera concorrenza e della

massima partecipazione alle gare da parte degli operatori economici

Lrsquoimpresa quindi puograve avvalersi dei requisiti economici tecnici e

finanziari di unrsquoaltra impresa al fine di partecipare ad una gara senza i

quali non avrebbe potuto partecipare Lrsquoimpresa che si avvale di tali

requisiti si chiama ldquoimpresa ausiliatardquo e quella che offre i requisiti

ldquoimpresa ausiliariardquo Ma mentre il paragrafo 2 dellrsquoart 47 della direttiva

afferma che i requisiti possono essere utilizzati dagli operatori

economici a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con

questi purcheacute dimostri la disponibilitagrave dei relativi mezzi il legislatore

italiano permette lrsquoutilizzo di tale istituto solo tra imprese che

appartengono allo stesso gruppo

ldquoSecondo alcuni studiosi la facoltagrave concessa dal legislatore

italiano allrsquooperatore economico di avvalersi dei requisiti tecnici ed

economici di altra impresa facendola partecipare anche ai lavori

colliderebbe con la ldquodisciplina normativardquo138 del subappalto che prevede

stringenti limitazioni Trattasi di opinione non del tutto condivisibile

qualora si consideri la diversa natura giuridica dei due istituti in esame

infatti mentre il subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a

soggetti terzi che operano come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso dellrsquoavvalimento cosigrave come disciplinato dal

legislatore comunitario il concorrente aggiudicatario saragrave comunque

lrsquoimpresa operante tanto egrave vero che dovragrave dimostrare il possesso dei

beni aziendali dei quali intenderagrave avvalersirdquo139 e solo ad essa verragrave

138

Art 18 legge 10994 n 55 che vieta la subappaltabilitagrave della categoria prevalente per una quota superiore al 30 dellrsquoimporto complessivo dei lavori)

139

D GALLI Le direttive europee sugli appalti Edilizia e Territorio ndash Il Sole 24 Ore n 202004 pagg 15 e ss

80

rilasciato il Certificato di regolare Esecuzione (CRE) Percheacute allora

non puograve essere lrsquoimpresa ausiliaria ad essere anche esecutrice dei

lavori per i quali presta i propri requisiti considerando anche il fatto che

essa non puograve partecipare ad altre gare dove sia richiesto proprio il

requisito ldquoprestatordquo

Inoltre sia lrsquoimpresa ausiliaria che ausiliata devono presentare

una serie di dichiarazioni al fine della possibilitagrave di fare ricorso a tale

istituto Pertanto lrsquoinfrazione si giustifica per il fatto che il legislatore

italiano attraverso il divieto di subappalto e le limitazioni al ricorso di

tale istituto di fatto vigraveola il principio caro al legislatore comunitario del

rispetto della libera concorrenza e della massima partecipazione alle

gare principio ispiratore di tale istituto noncheacute per il fatto che il

legislatore italiano non doveva apportare alcuna variante poicheacute

lrsquoistituto dellrsquoavvalimento egrave istituto a recepimento obbligatorio self -

executing

- art 58 sul dialogo competitivo quanto agli elementi di valutazione e

alla prevista possibilitagrave di riduzione dei termini della procedura il

recepimento italiano presenta refusi dovuti alla non del tutto chiara

percezione della sostanza del nuovo istituto

- art 79 quanto alle informazioni da fornire ai candidati e offerenti

percheacute prevede che lrsquoinformativa aggiudicazione sia fornita solo su

richiesta scritta anzicheacute drsquoufficio nel recepimento egrave stato commesso

un refuso

- art 83 laddove consente alla commissione di gara di fissare criteri

motivazionali di valutazione dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa che non sono giagrave contenuti nel bando di gara

- art 140 sulla cd gara a scorrimento in caso di fallimento

dellrsquoaggiudicatario percheacute in caso di aggiudicazione al secondo

classificato o successivi cambierebbero le condizioni iniziali siccheacute si

tratterebbe di un affidamento diretto

81

Ma poicheacute il termine per la correzione biennale del codice era

imminente e nel frattempo egrave cambiata di nuovo la maggioranza il

nuovo Governo ldquoha proposto un emendamento al disegno legge di

conversione del Decreto Legge 8 aprile 2008 n 59 recante

ldquodisposizioni urgenti per lrsquoattuazione degli obblighi comunitarirdquo un

articolo aggiuntivo e precisamente lrsquoart 8-bis volto a modificare lrsquoart 25

della legge 622005 che prevedeva ldquoil riordino normativo delle materie

interessate dalle direttive comunitarie entro un termine di due anni al

fine di coordinare le medesime con le normative legislative vigenti nelle

stesse materie apportando le sole modificazioni necessarie a garantire

la semplificazione e la coerenza logica sistematica e lessicale della

normativardquo140 Tale emendamento era volto a modificare il termine per

procedere alle modifiche al Codice da due anni sarebbe quindi

diventato ldquodi tre annirdquo e sarebbe scaduto il 30 giugno 2009

Ma lrsquoemendamento egrave stato ritenuto inammissibile e cosigrave il 27

giugno 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del

Ministro delle Politiche europee A Ronchi e del Ministro delle

Infrastrutture e trasporti A Matteoli il terzo decreto correttivo formato

di 3 articoli e precisamente

art 1 ldquoDisposizioni di adeguamento comunitariordquo

art 2 ldquoDisposizioni di coordinamentordquo

art 3 ldquoNorma finanziariardquo

140

GRECO M E MASSARI A Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007 pag 51

82

46 Le competenze sul recepimento della Direttiva 200418CE

ldquoLa disciplina dettata dal Codice assume una importanza

fondamentale soprattutto in relazione alla ripartizione della

competenza legislativa esclusiva e concorrente tra Stato e

Regioni nellrsquoambito dei contratti pubblici Infatti il Codice allrsquoart

4 ha individuato dettagliatamente gli ambiti di competenza dei

due legislatori cercando in questo modo di colmare la lacuna

insita nella formulazione del novellato ldquoart 117 comma 2rdquo141

della Costituzione che elaborando il rovesciamento

dellrsquoenumerazione delle competenze legislative riconosce al

legislatore nazionale competenze enumerate e ai legislatori

regionali competenza generale residuale in tutte quelle materie

non espressamente enucleate negli elenchi dellrsquoart 117 comma

2 e ldquocomma 3rdquo142

141 2) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie a) politica estera

e rapporti internazionali dello Stato rapporti dello Stato con lUnione europea diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti allUnione europea b) immigrazione c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose d) difesa e Forze armate sicurezza dello Stato armi munizioni ed esplosivi e) moneta tutela del risparmio e mercati finanziari tutela della concorrenza sistema valutario sistema tributario e contabile dello Stato perequazione delle risorse finanziarie f) organi dello Stato e relative leggi elettorali referendum statali elezione del arlamento europeo g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali h) ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della polizia amministrativa locale i) cittadinanza stato civile e anagrafi l) giurisdizione e norme processuali ordinamento civile e penale giustizia amministrativa m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale n) norme generali sullistruzione o) previdenza sociale p) legislazione elettorale organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province e Cittagrave metropolitane q) dogane protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale r) pesi misure e determinazione del tempo coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale regionale e locale opere dellingegno s) tutela dellambiente dellecosistema e dei beni culturali

142 2) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a rapporti

internazionali e con lUnione europea delle Regioni commercio con lestero tutela e sicurezza del lavoro istruzione salva lautonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale professioni ricerca scientifica e tecnologica e sostegno allinnovazione per i settori produttivi tutela della salute alimentazione ordinamento sportivo protezione civile governo del territorio porti e aeroporti civili grandi reti di trasporto e di navigazione ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dellenergia previdenza complementare e integrativa armonizzazione dei bilanci pubblici e

83

Si tratta di una materia quella della disciplina dei contratti

pubblici che nellrsquoattuale riparto di potestagrave legislativa operato

dallrsquoart 117 Cost non risulta attribuita espressamente neacute alla

potestagrave esclusiva dello Stato neacute rientra nelle materie di potestagrave

concorrente

Di conseguenza secondo la ldquoclausola residualerdquo di cui

allrsquoart ldquo117 comma 4rdquo143 per cui tutto quello che non risulta

espressamente attribuito allo Stato o alla potestagrave concorrente egrave

attribuito in via residuale alle Regioni la disciplina dei lavori

pubblici sarebbe da ricondurre tra quelle di potestagrave legislativa

esclusiva delle Regioni

Tuttavia tale orientamento interpretativo ancor prima

della redazione del Codice era stato messo in discussione da

una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale che

chiamata a svolgere il ruolo di arbiter dei rapporti tra i vari livelli

di governo soprattutto dopo la riforma del Titolo V ha

provveduto a fornire una prima soluzione alla vexata quaestio

circa il riparto della competenza legislativa in materia di contratti

pubblici

In particolare nelle sentenze nn 302 e 303 del 2003 il

giudice costituzionale ha statuito che non egrave possibile a priori

considerare i ldquolavori pubblicirdquo come una materia che puograve essere

attribuita in blocco alla disciplina legislativa statale o regionale

ma piuttosto come ambito per il quale egrave possibile individuare

spazi di intervento ldquopro-quotardquo riservati ad entrambi i legislatori

coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitagrave culturali casse di risparmio casse rurali aziende di credito a carattere regionale enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestagrave legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato

143 Spetta alle Regioni la potestagrave legislativa in riferimento ad ogni materia non

espressamente riservata alla legislazione dello Stato

84

Si tratta infatti di ambiti di legislazione che non integrano una

vera e propria materia ma si qualificano a seconda dellrsquooggetto

al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in

volta a potestagrave legislative esclusive dello Stato o a potestagrave

legislative concorrenti144

Un primo importante contributo nel senso di ridurre la

problematicitagrave della questione egrave rappresentato da un recente

parere del Consiglio di Stato145 relativo allo schema di decreto

legislativo inerente il Codice con il quale sono indicati gli aspetti

relativi ai lavori pubblici che a giudizio dello stesso Consiglio

rientrerebbero nella potestagrave legislativa esclusiva dello Stato tra i

quali la qualificazione e selezione dei concorrenti i criteri di

aggiudicazione il subappalto ed il contenzioso in quanto

segmenti procedurali che attengono alla concorrenza o

allrsquoordinamento civile

Tuttavia la problematicitagrave che permea il dibattito sui

rapporti Stato- Regione non solo non viene risolta dal parere su

citato ma viene addirittura ampliata da alcune affermazioni del

Consiglio di Stato basti pensare ai profili problematici sollevati

dallrsquoaffermazione secondo la quale ldquola concorrenza gioca un

ruolo fondamentale ma egrave da verificare se ciononostante sia

possibile un intervento normativo regionalerdquo

Il tema egrave stato affrontato anche dalle Commissioni

parlamentari competenti per materia che si sono espresse sullo

schema del Codice riconfermando in parte il contenuto del

parere del Consiglio di Stato circa la necessitagrave di attribuire gran

parte dei profili della materia ldquolavori pubblicirdquoalla potestagrave

esclusiva del legislatore statale

144

Corte cost sentenza n 3032003 145

Si veda il parere del Consiglio di Stato del 6 febbraio 2006

85

Il testo definitivo del Codice fa proprie le indicazioni fornite

dal Consiglio di Stato e dallrsquoVIII commissione della Camera dei

Deputati e pertanto attribuisce gran parte della propria

disciplina agli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello

Stato

Infatti ldquolrsquoart 4 comma 3 del dlgs 1632006rdquo146 definisce

di competenza esclusiva statale nellrsquoambito dei lavori pubblici i

seguenti aspetti la qualificazione e la selezione dei concorrenti

le procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione

amministrativa i criteri di aggiudicazione il subappalto i poteri di

vigilanza sul mercato degli appalti affidati allrsquoAutoritagrave per la

vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture le

attivitagrave di progettazione ed i piani di sicurezza la stipulazione e

lrsquoesecuzione dei contratti ivi compresi la direzione

dellrsquoesecuzione ed il collaudo il contenzioso

Relativamente alle materie oggetto di competenza

concorrente tra Stato e Regioni il Codice prevede che le Regioni

esercitino la propria potestagrave nel rispetto dei principi fondamentali

emanati dallo Stato in tema di programmazione di lavori

pubblici approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed

146 Le regioni nel rispetto dellarticolo 117 comma secondo della Costituzione

non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in relazione alla qualificazione e selezione dei concorrenti alle procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione amministrativa ai criteri di aggiudicazione al subappalto ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati allAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture alle attivitagrave di progettazione e ai piani di sicurezza alla stipulazione e allesecuzione dei contratti ivi compresi direzione dellesecuzione direzione dei lavori contabilitagrave e collaudo ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilitagrave amministrative al contenzioso Resta ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali i contratti nel settore della difesa i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori servizi forniture

86

espropriativi organizzazione amministrativa compiti e requisiti

del responsabile del procedimento sicurezza del lavoro

Tuttavia tale scelta normativa egrave stata messa in

discussione dalle Regioni ldquoalcune delle qualirdquo147

hanno

presentato ricorso alla Corte costituzionale ai sensi dellrsquoart 127

comma 2 Cost ritenendo il riparto delle competenze operato

dal Codice non conforme a quanto disposto dal novellato art

117 Cost mentre altre hanno provveduto a disciplinare la

materia ldquoappaltirdquo in maniera in parte difforme dal Codice

mettendone in discussione pertanto praticamente la legittimitagrave

costituzionale

In particolare le Regioni che si sono mosse verso questa

seconda direzione sono state la Campania148 la Toscana149 il

Veneto150 la Sardegna151 la Calabria152 ed in ultimo la

Liguria153 Tutte le Regioni qui indicate hanno disciplinato la

materia lavori pubblici adottando dei veri e propri testi organici

con cui hanno interferito in alcuni degli ambiti materiali assegnati

alla potestagrave esclusiva statale dettando una normativa difforme o

contrastante con quella contenuta nel Codice

147

Toscana Campania Lazio Abruzzo 148

Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

149 Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007

recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

150 Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti

pubblici ne relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo 151

Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

152 Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007

recante disposizioni in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

153 Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante

norme per la ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

87

Proprio per questo motivo in seguito allrsquoattenta analisi di

legittimitagrave costituzionale della normativa regionale in materia

effettuata dal Dipartimento degli Affari regionali il Consiglio dei

Ministri ha deliberato ai sensi dellrsquoart 127 Cost la loro

impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale chiamata ancora

una volta ad assumere il ruolo di arbiter nei rapporti tra Stato e

Regioni in merito allrsquoapplicazione e allrsquointerpretazione dellrsquoart

117 della Costituzione

Alcune Regioni in seguito allrsquoentrata in vigore del dlgs

1632006 che ha apportato sostanziali modifiche alla disciplina

degli appalti per lavori servizi e forniture hanno adottato dei testi

normativi organici con cui hanno provveduto a modificare la

precedente normativa regionale in materia alla luce sia delle

novitagrave legislative in materia sia del nuovo quadro costituzionale

di riferimento che ha ampliato la potestagrave legislativa regionale

La prima Regione che ha approvato un testo legislativo

organico in materia di contratti pubblici di lavori servizi e

forniture dopo lrsquoemanazione del Codice dei contratti egrave stata la

Campania con la legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata

sul BUR n 15 del 19032007 e recante la ldquo disciplina dei lavori

pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo Con la legge

in questione composta da 88 articoli la Regione disciplina la

programmazione la progettazione lrsquoaffidamento lrsquoesecuzione il

collaudo e la manutenzione di appalti pubblici di lavori servizi e

forniture di qualsiasi importo da eseguirsi sul territorio regionale

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost pur

essendo stati rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale non si egrave

avuta la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri a fronte perograve di un impegno della Regione

a modificare il testo normativo in modo da adeguarlo al dlgs

88

1632006 superando i rilievi di incostituzionalitagrave23

Nel caso di

specie quindi lrsquoattivazione delle procedure di negoziazione

presso il Dipartimento Affari regionali con la Regione interessata

ha consentito di evitare lo strumento del contenzioso

costituzionale

Diversa egrave stata invece la ldquosorterdquo della legge della

Regione Toscana n 38 del 13072007 con la quale la Regione

definisce lrsquoambito di applicazione della stessa le finalitagrave e

provvede a stabilire le nuove competenze dellrsquoOsservatorio

regionale sui contratti pubblici

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La legge detta poi regole per la programmazione

dellrsquoattivitagrave contrattuale e disposizioni finalizzate alla snellezza

procedurale ed alla semplificazione amministrativa noncheacute

norme per la qualificazione razionalizzazione esemplificazione

delle attivitagrave della committenza pubblica dettando inoltre regole

dettagliate per lrsquoattivitagrave contrattuale della Regione e degli enti da

essa dipendenti

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La deliberazione di impugnativa egrave perograve intervenuta solo

in seguito allrsquoattivazione di procedure di conciliazione154 con la

154

Presso il Dipartimento Affari regionali

89

Regione interessata al fine di superare il contenzioso

costituzionale in applicazione del principio di leale

collaborazione

Il ricorso al contenzioso costituzionale sia da parte del

Governo che ha deliberato le impugnative in via principale di

gran parte delle leggi regionali in materia di appalti sia da parte

di alcune Regioni che hanno sollevato dubbi di illegittimitagrave

costituzionale su numerose norme del d lgs 1632006 egrave indice

della problematicitagrave del riparto di competenze tra Stato e Regioni

in materia Infatti da una parte le Regioni asseriscono che la

materia dei contratti pubblici rientra negli ambiti di competenza

concorrente e che pertanto il riparto di cui allrsquoart 4 del dlgs

1632006 sia stato delineato dal legislatore ordinario in chiara

violazione dellrsquoart 117 della Costituzione dallrsquoaltra parte invece

il legislatore statale nel predisporre una normativa organica in

materia di appalti ha individuato tutti gli aspetti per i quali egrave

necessaria una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale

in quanto rientranti nella competenza esclusiva statale di cui

allrsquoart 117 comma 2 Cost In questo modo il legislatore statale

ha provveduto a riempire di contenuto almeno per quanto

concerne la materia degli appalti le due voci ldquo tutela della

concorrenzardquo e ldquoordinamento civilerdquo attribuite alla potestagrave

legislativa dello Stato dal novellato art 117 Cost

Si puograve dunque affermare che nonostante il DLgs

1632006 abbia elencato gli ambiti di competenza esclusiva

statale ed i profili di competenza concorrente- lasciando al

legislatore regionale in via residuale la disciplina di tutti gli altri

profili concernenti la materia ldquolavori pubblicirdquo non ivi indicati ndash si egrave

manifestato il problema di delineare praticamente i confini di

delimitazione tra le aree di competenza statale quelle

concorrenti e quelle residuali regionali soprattutto alla luce del

90

novellato art 117 della Costituzione Si tratta di un problema che

ha chiamato ancora una volta la Corte costituzionale a sopperire

allrsquoindeterminatezza del riparto costituzionale di competenze

legislative dal momento che egrave stata chiamata a pronunciarsi sul

punto da entrambi i ldquo contendentirdquo

In questo assetto giuridico caratterizzato da molteplici

criticitagrave assume pertanto un ruolo estremamente rilevante la

recente pronuncia della ldquoCorte costituzionalerdquo155

in merito alle

attribuzioni ai diversi livelli di governo nella materia dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture Si puograve sicuramente parlare di

una sentenza chiarificatrice che chiude almeno fino a successivi

interventi legislativi in materia la vexata quaestio del riparto di

competenze tra Stato e Regioni su tali ambiti

Nella sentenza 4012007 la Corte Costituzionale

sollevata in via principale ex art 127 Cost con ricorsi delle

Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio Abruzzo e della

Provincia autonoma di Trento va a pronunciarsi sulla legittimitagrave

costituzionale di alcune disposizioni del dlgs 1632006

Le ricorrenti ossia le Regioni assumono innanzitutto la

illegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 4 comma 2 seconda parte

limitatamente alle parole laquoprogrammazione di lavori pubbliciraquo156

e laquocompiti e requisiti del responsabile del procedimentoraquo157 per

violazione dellrsquoart 117 Cost

In relazione alle questioni sollevate dalle Regioni lo Stato

recuperando quanto giagrave affermato dalla Corte nella sentenza su

citata ha sottolineato che la disciplina dei contratti pubblici

155

Si veda la sentenza n 4012007 156

si sottolinea come essa non sia una materia in senso proprio ma un modo di esercizio

delle competenze che deve essere disciplinato di volta in volta con fonti statali o regionali a

seconda dellrsquoattinenza dellrsquoattivitagrave di programmazione ad ambiti dello Stato o delle Regioni 157

Si rileva come non si tratti di un aspetto oggetto di potestagrave legislativa concorrente attenendo essi ai profili organizzativi che ldquosono lasciati alla libera regolazione del legislatore regionalerdquo

91

investe diversi ambiti materiali molti dei quali afferendo

allrsquoordinamento civile alla tutela della concorrenza alla

giurisdizione e alle norme processuali rientrano nella

competenza esclusiva dello Stato ex art 117 comma 2 Cost

Inoltre si ritiene che la natura trasversale delle materie ldquotutela

della concorrenzardquo ed ldquoordinamento civilerdquo cosigrave come

La difesa dello Stato afferma che contrariamente a

quanto sostenuto dalle ricorrenti il riparto di competenze di cui

allrsquoart 4 commi 2 e 3 del dlgs 1632006 egrave pienamente

conforme alle disposizioni del novellato art 117 commi 2 3 e 4

In particolare per quanto concerne le censure riferite allrsquoart 4

comma 2 del dlgs 1632006 si ritiene che la disciplina inerente

la laquoprogrammazione dei lavori pubbliciraquo158 rientra nellrsquoambito

della materia concorrente del governo del territorio

In relazione al presunto contrasto con lrsquoart 117 comma

5 Cost si sottolinea come il Codice abbia mantenuto ferma la

competenza delle Regioni a dare attuazione alle direttive

comunitarie nelle materie di loro competenza in tali ambiti

infatti per lrsquoespressa previsione contenuta nellrsquoart 4 comma 4

le disposizioni del Codice stesso avrebbero natura cedevole

applicandosi sino a quando le Regioni non introducano una loro

normativa

Si ritiene inoltre non fondata neppure la censura di

asserita violazione del principio di leale collaborazione posto

che da una parte il testo del decreto legislativo egrave stato

sottoposto allrsquoesame della Conferenza Stato-Regioni non

assumendo rilevanza la circostanza che non siano state accolte

le richieste regionali dallrsquoaltra non esiste un fondamento

costituzionale dellrsquoobbligo di adottare procedure legislative

ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni come

158

e ldquoapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativirdquo

92

invece sostenuto dalle ricorrenti che ritenevano opportuna la

congiunta stesura del testo normativo in questione in

applicazione del principio su richiamato

Innanzitutto la Corte provvede a definire lrsquointero quadro

giuridico di riferimento precisando che non solo non sono

configurabili neacute una materia relativa ai lavori pubblici nazionali neacute

una materia afferente ai lavori pubblici di interesse regionale ma

non egrave neppure possibile tracciare il riparto di competenze

legislative tra Stato e Regioni secondo un criterio soggettivo

distinguendo tra gare indette da amministrazioni statale e

regionali

Sempre nellrsquoambito della competenza legislativa

concorrente la Corte ha invece dichiarato costituzionalmente

illegittime due disposizioni del dlgs 1632006 in quanto ritenute

di dettaglio e non contenenti meri principi fondamentali Si tratta

dellrsquoart ldquo84 commi 2 3 8 e 9 del dlgs 1632006rdquo159 nella parte

in cui vincola le Regioni allrsquoosservanza di norme in materia di

composizione e modalitagrave di nomina dei componenti delle

commissioni di gara anzicheacute disporre che le disposizioni

abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una diversa

159

2 La commissione nominata dallorgano della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto egrave composta da un numero dispari di componenti in numero massimo di cinque esperti nello specifico settore cui si riferisce loggetto del contratto 3 La commissione egrave presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali nominato dallorgano competente (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera r) dlgs n 113 del 2007) 8 I commissari diversi dal presidente sono selezionati tra i funzionari della stazione appaltante In caso di accertata carenza in organico di adeguate professionalitagrave noncheacute negli altri casi previsti dal regolamento in cui ricorrono esigenze oggettive e comprovate i commissari diversi dal presidente sono scelti tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui allart 3 comma 25 ovvero con un criterio di rotazione tra gli appartenenti alle seguenti categorie a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali b) professori universitari di ruolo nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltagrave di appartenenza 9 Gli elenchi di cui al comma 8 sono soggetti ad aggiornamento almeno biennale

93

normativa regionale dal momento che si tratta di profili che non

rientrano nella competenza esclusiva statale ma in quella

concorrente regionale e dellrsquoart ldquo98rdquo160 comma 2 del dlgs

1632006 nella parte in cui dispone che lrsquoapprovazione dei

progetti definitivi da parte del Consiglio comunale equivale a

variante urbanistica a tutti gli effetti trattandosi di una norma di

dettaglio non consentita nella materia urbanistica oggetto di

competenza legislativa concorrente

Si puograve quindi concludere affermando che sono

costituzionalmente legittime tutte le disposizioni presenti

nellrsquoarticolo 4 del DLgs 1632006 a cui le Regioni devono

conformarsi

Alla luce dei principi espressi dalla Corte nella sentenza

4012007 che costituisce sicuramente un importante contributo

per la chiara interpretazione del riparto della potestagrave legislativa

tra Stato e Regioni di cui allrsquoart 117 Cost si evince un

assorbimento di competenze in capo al legislatore statale per

quel che riguarda la disciplina di contratti pubblici di lavori servizi

e forniture Tale assorbimento trova la sua ratio nellrsquoesigenza di

garantire una disciplina uniforme sullrsquointero territorio nazionale di

una materia che richiede delle regole valide per tutti i soggetti

dellrsquoordinamento della Repubblica e quindi di evitare confusione

e disparitagrave di trattamento tra gli addetti del settore

A fronte della posizione assunta dalla Corte che in parte

conferma i motivi fondanti delle censure mosse dal Governo ad

alcune delle leggi regionali in materia si puograve prevedere che

molte delle disposizioni regionali impugnate saranno dichiarate

illegittime dal giudice costituzionale e quindi le Regioni saranno

chiamate a ridisciplinare i contratti pubblici di servizi lavori e

160

Art 98 Effetti dellapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi

94

forniture in modo da adeguare la normativa regionale al d lgs

1632006 i cui principi hanno trovato lrsquoavallo e la conferma della

Corte costituzionale chiamata a far fronte allrsquoincompletezza della

riforma del Titolo V e a colmare i vuoti lasciati dal legislatore

costituzionalerdquo161

161

V LEPORE Il riparto della competenza legislativa tra stato e regioni in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture alla luce del nuovo codice degli appalti e della recente giurisprudenza costituzionale Rivista elettronica di diritto pubblico di diritto dellrsquoeconomia e di scienza dellrsquoamministrazione a cura del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche di ldquoVittorio Bacheletrdquo Direttore Prof Giuseppe Di Gaspare pagg 11-31

95

47 Conclusioni

Per concludere si puograve affermare come il Codice che

doveva essere una rivoluzione epocale nellrsquoambito della materia

dei lavori pubblici ma anche in quelle dei servizi e delle forniture

che doveva metter ordine a 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia di

fatto egrave stata solo una rivoluzione dal punto di vista del

raggruppamento in un unico testo di tutta la normativa dei lavori

pubblici servizi e forniture

Il Codice degli contratti pubblici di lavori servizi e forniture

non ha avuto il successo meritato tanto che ad oggi esso non

entra ancora in vigore come anche il Regolamento di attuazione

Anche nel recente Convegno svoltosi a Roma lo scorso

23 settembre dallrsquoIstituto Grandi Infrastrutture dal Titolo ldquoLe

novitagrave legislative dellrsquoestaterdquo il Presidente Giuseppe Zamberletti

si egrave soffermato sulle ripetute modifiche del Codice dei Contratti

ed ha precisato che il ldquoquadro normativo continua ad essere

instabile creando non pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni

Appaltanti una incertezza operativa di fondo ed un esteso

contenzioso Certamente non puograve non rilevarsi che questo

continuo incidere sul testo del decreto 163 egrave sentore di un non

efficace funzionamento della disciplina previdente e ciograve impone

una riflessione comune al fine di pervenire a soluzioni efficaci e

soddisfacentirdquo

Al Convegno egrave intervenuto anche tra gli altri Bernardette

Veca Vice Capo Gabinetto e Direttore generale per la

regolazione del Ministero infrastrutture che ha relazionato sul

nuovo Regolamento e sullo stato dellrsquoarte dello stesso

In particolare il Direttore Veca ha ricordato lrsquointensa attivitagrave

di concertazione del nuovo testo che sta per concludersi in sede

96

tecnica al margine del tavolo permanente istituito un anno fa

dallo stesso Ministro e che si concluderagrave con lrsquoinvio del

provvedimento al Consiglio di Stato prima della delibera

definitiva del Consiglio dei Ministri ed il parere finale della Corte

dei Conti

Il Governo egrave in forte ritardo nellrsquoemanazione del Nuovo

Regolamento di attuazione del Codice

Al termine del Convegno il prof Zamberletti aggiunge ldquoErsquo

forse impensabile rimettere mano ad una riscrittura del Codice

dei Contratti ma occorre prendere atto che il tentativo di

risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non egrave

pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti

in questi tre annirdquo

97

Bibliografia

Centro Studi Opere

Pubbliche

Profili problematici degli appalti pubblici

tra diritto interno e diritto comunitario

Editore Assne

Operae

1996

L Pietrangeli Papini I lavori pubblici negli Enti locali Ancitel ndash DrsquoAnselmi

Editore ndash Hoepli

1998

Angotti G La Direttiva 200418 CE relativa al

coordinamento delle procedure di

aggiudicazione degli appalti di lavori

servizi e forniture Analisi e commenti

Tipografia DSV 2005

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Roma Tipografia

DVS

2005

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CE

Roma Tipografia

DVS

2005

L Passeri Commento al Codice dei contratti pubblici

relativo a lavori servizi e forniture I parte

Tipografia DVS

Roma 2006

2006

Angotti G Il DLgs 1632006 in attuazione alle

Direttive comunitarie 200417 e 200418

Analisi e commenti

Tipografia DSV 2007

LE Mandracchia e

D Cocco

Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Codice commentato

Tipografia del

Genio Civile

2007

A Massari e M Greco Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007

G Failla Il Regolamento secondo Palazzo Spada Il Sole 24 Ore 2007

A Conio Equivalenza dei criteri di aggiudicazione

tra vecchie e nuove regole Rivista Diritto

Amministrativo

Il Sole 24 Ore 2007

A Valletti La procedura drsquoinfrazione sul codice dei

contratti pubblici Rassegna Urbanistica e

Appalti

Ipsoa Editore -

Milano

2008

98

Bibliografia Fonti legislative consultate

- rd 2351924 n 827 recante ldquoRegolamento per lrsquoamministrazione del patrimonio e per la

contabilitagrave generale dello Statordquo

- Legge 7 agosto 1990 n 241 recante ldquoNuove norme in materia di procedimento amministrativo e

di diritto di accesso ai documenti amministrativirdquo come modificata dalla Legge 11 febbraio 2005 n

15 recante ldquoModifiche ed integrazioni alla legge 7 agosto 1990 n 241 concernenti norme generali

sullrsquoazione amministrativardquo

- Dlgs 2471992 n 358 recante ldquoTesto unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di

forniture in attuazione delle direttive (CEE) n 6277 (CEE) n 76780 e (CEE) n 29588rdquo

- L 1121994 n 109 recante ldquoLegge quadro sui lavori pubblici (cd l MERLONI)

- Dpr 1841994 n 573 recante ldquoRegolamento recante norme per la semplificazione dei

procedimenti di aggiudicazione di pubbliche forniture di valore inferiore alla soglia di rilievo

comunitariordquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 157 recante ldquoAttuazione della direttiva 9250CEE in materia di appalti

pubblici di servizirdquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 158 recante ldquoAttuazione delle direttive 90531CEE e 9338CEE

relative alle procedure di appalti nei settori esclusirdquo

dPR 21121999 n 554 recante ldquoRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di

lavori pubblici 11 febbraio 1994 n 109 e successive modificazionirdquo

- Dlgs 1882000 n 267 recante ldquoTesto unico delle leggi sullordinamento degli enti localirdquo

- Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e trasportirdquo

- Direttiva n 200418CE del 3132004 recante ldquoDirettiva del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di

forniture e di servizirdquo

- L 1842005 n 62 recante ldquoDisposizioni per ladempimento di obblighi derivanti

dallappartenenza dellItalia alle Comunitagrave europee Legge comunitaria 2004rdquo

- Dlgs 1242006 n 163 recante ldquoIl codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

- Dlgs 26 gennaio 2007 n 6 recante Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo

12 aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)

- Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per

la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

- Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007 recante

ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

99

- Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici ne relative

disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo

- DLgs 3172007 n 113 recante ldquoDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 12

aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)rdquo

- Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in

materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in

attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la

disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

- Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante norme per la

ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

- Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007 recante disposizioni

in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina

della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

Bibliografia - Fonti giurisprudenziali consultate

TAR Campania Napoli I 342000 n 904 in Foro amm 2000 2375

C St VI 142000 n 1885 in Giust civ 2000 I 2443

Corte di Giustizia CE VI 7122000 - C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss

C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

TAR Veneto 2752003 n 3014 in Foro amm TAR 2003 1579

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3032003

TAR Lazio III 2452005 n 4116 in Foro amm TAR 2005 5 1592

C St VI 1442004 n 2124 in Foro amm CdS 2004 1203

C St VI 232004 n 991 in Foro amm CdS 2004 899

Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3002007

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 4012007

100

Sitografia

L Passeri Commento al Codice dei contratti

pubblici relativo a lavori servizi e

forniture I parte

Centrostudicinit

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Centrostudicinit

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CErdquo

Centrostudicinit

V Lepore Il riparto della competenza

legislativa tra stato e regioni in

materia di contratti pubblici di lavori

servizi e forniture alla luce del

nuovo codice degli appalti e della

recente giurisprudenza

costituzionale

wwwamministrazioneincamminolussit

R FANIZZI Il Codice degli appalti generali e

novitagrave legislative

wwwentilocaliprovincialeit

  • INDICE COMPLETO
  • TESI TERMINATApdf
  • Bibliografia
Page 3: NICCOLO’ CUSANO - Tesionline · 2010. 11. 17. · niccolo’ cusano universita’ telematica delle scienze umane tesi di laurea in diritto amministrativo il d.lgs. 163 del 12 aprile

45 La procedura drsquoinfrazione 20072309 avverso il sistema italiano degli appalti pubblici 78

46 Le competenze sul recepimento della direttiva 200418CE 82

47 Conclusioni 95

48 Bibliografia 97

1

Prefazione

Il DLgs 1632006 Codice dei Contratti Pubblici di Lavori Servizi

e Forniture pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n100 del 2 maggio

2006 entra in vigore il 1deg luglio 2006

Il Codice ha inaugurato una rivoluzione lessicale e sostanziale

non solo nellrsquoambito della materia dei lavori pubblici ma anche in quella

dei servizi e delle forniture presentandosi come unrsquoopera di epocale e

radicale riassetto normativo realizzata dalla Commissione De Lise

percheacute mette ordine a quasi 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia dallrsquoUnitagrave

drsquoItalia fino ai giorni nostri con lo scopo di riordinare e semplificare

lrsquointera normativa di settore armonizzandola con quella comunitaria

favorendone la concorrenza e la trasparenza negli appalti

Dal punto di vista della novitagrave lessicale non si parla piugrave di asta

pubblica trattativa privata o licitazione privata ma il Codice allrsquoart 3

riporta le nuove definizioni come procedura aperta procedura ristretta

appalto concorso e appalto integrato

Dal punto di vista sostanziale si aprono nuove possibilitagrave per le

amministrazioni aggiudicatici per gli operatori economici e per le

imprese di avviare o di partecipare a procedure di affidamento piugrave

flessibili grazie ai principi fondamentali del Trattato della Comunitagrave

Europea quali quelli della libera concorrenza paritagrave di trattamento

non discriminazione trasparenza proporzionalitagrave e pubblicitagrave

Il Codice infatti nasce dalla norma Legge 622005 che ha

delegato il Governo a recepire le nuove direttive comunitarie la

200417CE e la 200418CE nel rispetto dei principi di semplificazione

riduzione dei tempi massima flessibilitagrave degli strumenti urbanistici

Altra fondamentale novitagrave introdotta dal Codice come

recepimento delle direttive comunitarie egrave il Regolamento di attuazione

previsto allrsquoart 5 del Codice ed entrato in vigore il 1deg luglio del 2006

recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti pubblici di lavori

2

servizi e forniture che ha lo scopo di abrogare la normativa previgente

e cioegrave il Regolamento sui lavori pubblici Dpr 5541999 ed il

Regolamento dei servizi e forniture Dpr 342000

Ma Il DLgs 1632006 che avrebbe dovuto rappresentare una

rivoluzione nei settori ordinari e speciali ha incontrato molte difficoltagrave

interpretative ed attuative tanto da essere stato modificato per ben tre

volte e sottoposto ad una procedura drsquoinfrazione da parte della

Commissione europea poicheacute il legislatore italiano non recependo

fedelmente le disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio

comunitario che rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria Tale

principio comunitario infatti egrave quello della libera concorrenza nel

mercato e della massima partecipazione agli affidamenti dei contratti

pubblici

Vista la complessitagrave dellrsquoopera e la vastitagrave delle disposizioni che

incidono su molti settori della materia dei lavori nei settori ordinari e

speciali sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria nel presente

lavoro saranno oggetto di disamina esclusivamente le novitagrave introdotte

dal Codice nella contrattualistica classica nei settori ordinari dei lavori

pubblici sotto soglia comunitaria individuata al comma c dellrsquoart 28 pari

ad euro 527800000 e la disamina delle disposizioni innovative e delle

criticitagrave riscontrate in virtugrave del recepimento della direttiva 200418CE

Le maggiori novitagrave apportate dal Codice al quadro normativo

previgente in riferimento alla materia dei lavori pubblici sono

contenute nelle Parte II che tratta di contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture nei settori ordinari Capo III relativo alle procedure di

scelta del contraente e selezione delle offerte nel quale sono comprese

anche le procedure di aggiudicazione innovative come il Dialogo

competitivo e lrsquoAccordo Quadro nella nuova fase di calcolo delle

offerte e delle offerte anomale quale lrsquoavvalimento nellrsquoampliamento

delle attivitagrave affidate agli organismi giagrave individuati dalla normativa

3

previgente noncheacute in riferimento al Responsabile Unico del

procedimento

Novitagrave molto importante presente nel Capo III egrave lrsquoart 53 del

Codice che definisce lrsquooggetto del contratto dei lavori pubblici Esso

infatti ne amplia lrsquoambito oggettivo prevedendo la possibilitagrave di affidare

congiuntamente la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica Il

contratto cosigrave definito prende il nome di appalto integrato

Ma la vera innovazione che doveva essere quella di una

radicale rivoluzione del settore dei lavori pubblici non egrave mai iniziata

anzi in questi 3 anni abbiamo assistito ad un percorso molto tortuoso

sia del Codice che del Regolamento

Lrsquoart 253 deI DLgs 1632006 giagrave dal momento in cui viene

approvato differisce al 1deg agosto 2007 lrsquoapplicazione delle nuove

procedure di affidamento come il Dialogo competitivo e lrsquoAccordo

Quadro e lrsquoAsta elettronica

Le vicende della notevole accelerazione nellrsquoiter approvativo del

Codice giustificata dal Governo con la necessitagrave di ottemperare ad un

obbligo comunitario hanno dato luogo alla sua prima correzione

attraverso una ulteriore sospensione dei nuovi istituti negoziali previsti

dalle direttive al 31 luglio 2007 per un intervento piugrave articolato e

approfondito del Governo sulla conoscenza di tali innovazioni

Inoltre il legislatore italiano non recependo fedelmente le

disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio comunitario che

rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria che egrave quello della

libera concorrenza nel mercato e della massima partecipazione agli

affidamenti dei contratti pubblici

Mentre il legislatore comunitario si pone lrsquoobiettivo di

liberalizzare e semplificare tutto ciograve che ostacola il libero e corretto

gioco dei legittimi interessi nel mercato delle opere pubbliche il

legislatore italiano invece recepisce questa spinta di libertagrave con le

dovute prudenze di chi deve fare i conti con un mercato di lavori

4

pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale Prudenze che

inevitabilmente sono state recepite dalla legge 10919994 soprattutto

in riferimento allrsquooggetto del contratto che prevedeva la netta

separazione tra la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica

Il secondo decreto correttivo ha quindi lo scopo di stemperare

questo spirito liberale del legislatore comunitario rimandando al

Regolamento di attuazione la previsione di una disciplina di dettaglio

Infatti ad oggi lrsquoart 53 commi 2 e 3 relativo allrsquooggetto del

contratto cosigrave ampliato dalla direttiva comunitaria egrave ancora sospeso

Proprio quando sembrava essere in dirittura drsquoarrivo il codice egrave

oggetto di una proceduta drsquoinfrazione la n 20072309 che la

Commissione Europea ha avviato per norme previgenti soprattutto in

riferimento alla legge 1041999 che sono state riprodotte tal quali

Ersquo necessario considerare inoltre che tra i due decreti correttivi

del ministro Di Pietro ed il Terzo decreto correttivo si egrave verificata la fine

della legislatura e le elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che

hanno determinato una sospensione di tutti i lavori del Governo

uscente lasciando al nuovo Governo Berlusconi lrsquoapprovazione proprio

allo scadere del termine biennale delle correzioni

Ad oggi perograve le Pubbliche amministrazioni ancora non possono

applicare completamente la normativa a causa di tutte queste

circostanze che hanno sortito un vuoto normativo che ha creato caos e

contenziosi non solo tra amministrazioni ed imprese ma anche in

riferimento al recepimento della normativa in merito alle competenze

tra Stato e Regioni

A far discutere o meglio a far sorgere una molteplicitagrave di

contenziosi sottoposti al parere della Corte Costituzionale egrave lrsquoart 4 del

Codice soprattutto i commi 2 e 3 che lascia alla Regione la potestagrave

normativa solo per alcuni aspetti della materia e le obbliga al rispetto

della disciplina prevista dal Codice Molte Regioni hanno avviato dei

ricorsi dichiarando illegittimi tali commi ma la Corte Costituzionale con

5

la piugrave significante sentenza n 4012007 respingendo le questioni

sollevate dalle Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio e Abruzzo

sulla illegittimitagrave dei citati commi andando va a confermare quanto giagrave

deciso dalla pur nota sentenza 30032003 e cioegrave come non esista una

materia relativa ai lavori pubblici e che gli stessi ldquo hellip di volta in volta

rientrare nellrsquoambito della potestagrave legislativa esclusiva statale ovvero

concorrente ovvero ancora residuale delle Regionirdquo

In conclusione si puograve affermare che le ripetute modifiche al

Codice dei contratti rendono il quadro normativo instabile creando non

pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni appaltanti con una incertezza

di fondo ed estesi contenziosi Certamente non puograve non rivelarsi che

questo continuo incidere sul testo egrave sentore di un inefficace

funzionamento della disciplina previgente e ciograve dovrebbe imporre le

Autoritagrave competenti ad una riflessione comune al fine di pervenire a

soluzioni efficaci e soddisfacenti Ersquo forse impensabile rimettere mano

ad una riscrittura del Codice dei Contratti ma occorre prendere atto che

il tentativo di risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non

egrave pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti in

questi tre anni

6

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI

UNA RIFORMA NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice

ldquoIl DLgs 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture egrave articolato in cinque parti e composto da 256

articoli e 22 allegati

La parte I intitolata ldquoPrincipi e disposizioni comuni e contratti

esclusi in tutto o in parte dallrsquoambito di applicazione del Codicerdquo

contiene le norme relative a oggetto principi definizioni fonti di

disciplina riparto tra Stato e Regioni Autoritagrave di Vigilanza e

Osservatorio responsabile del procedimento e accesso noncheacute

lrsquoelencazione dei contratti esclusi dallrsquoambito di applicazione del codice

quali appalti segretati o stipulati sulla base di accordi internazionali

La Parte II intitolata ldquoContratti pubblici relativi a lavori forniture e

servizi nei settori ordinarirdquo disciplina i contratti aventi ad oggetto lavori

servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria

articolata in quattro titoli e rappresenta la parte piugrave corposa e probab

ilmente piugrave significativa In tale Parte egrave recepita la Direttiva comunitaria

n 200418CE

Il primo titolo disciplina i contratti di rilevanza comunitaria e

contiene il cuore della disciplina delle procedure di affidamento noncheacute

i principi in tema di esecuzione del contratto

Il secondo titolo disciplina i contratti sotto soglia comunitaria

mediante un rinvio alla disciplina dettata per i contratti sopra soglia

comunitaria e lrsquoenucleazione delle specifiche regole derogatorie

Il terzo titolo detta disposizioni per le concessioni di opere

pubbliche per il promotore finanziario per il contraente generale e per

le infrastrutture strategiche

7

Il quarto Titolo disciplina i contratti di lavori servizi e forniture in

taluni settori specifici e in particolare nel settore della difesa e nel

settore dei beni culturali

La Parte III egrave intitolata ldquoContratti pubblici di lavori servizi e

forniture nei settori specialirdquo e contiene il recepimento della direttiva

200417CE Preliminarmente egrave dettato un articolo di ricognizione delle

norme proprie dei settori ordinari che si applicano anche ai settori

speciali

La parte IV egrave intitolata ldquoContenziosordquo e disciplina gli strumenti

stragiudiziali e giudiziali di composizione delle liti in materia di contatti

pubblici e in particolare la transazione lrsquoaccordo bonario lrsquoarbitrato

noncheacute le norma in tema di giurisdizione e riti speciali e la tutela

cautelare ldquoante causamrdquo

La Parte V contiene le disposizioni di coordinamento e

transitorie noncheacute le abrogazionirdquo1

1 COCCO D E MANDRACCHIA LE Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Roma Tipografia del Genio Civile 2007 pagg 43-45

8

12 Le definizioni del nuovo codice

In recepimento dellrsquoart 1 della Direttiva Comunitaria 200418

lrsquoart 3 del codice degli appalti reca le definizioni dei principali termini

giuridici utilizzati nellrsquoambito dello stesso codice in parte vengono

mutuate le definizioni comunitarie in parte vengono cambiate le

definizioni di diritto interno utili per una migliore lettura del codice

Fra le disposizioni di maggiore interesse rilevano quelle

contenute ai commi 4 e 5 ove si puograve conoscere la definizione di

ldquosettori ordinarirdquo e quella di ldquosettori specialirdquo dei contratti pubblici In

particolare il comma 5 ha il merito di aver coniato la nuova terminologia

di ldquosettori specialirdquo di contratti pubblici ad indicare i settori in

precedenza definiti ldquoesclusirdquo ed oggi soggetti alla dir 200417

In tale prospettiva di recepimento della normativa

comunitaria il ldquocomma 7rdquo2 dellrsquoarticolo in commento reca la definizione

di ldquoappalto di lavori pubblicirdquo allrsquointerno della quale vengono fatte

confluire non solo le ipotesi di contratto avente ad oggetto lrsquoesecuzione

di lavori ma anche lrsquoipotesi di appalto aventi ad oggetto sia la

esecuzione che la progettazione di lavori

Nella stessa nozione viene fatta rientrare infine la cd

esecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera rispondente alle esigenze

specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoente aggiudicatore sulla

base del progetto preliminare posto a base di gara Tale tipologia di

esecuzione egrave tuttavia circoscritta allrsquoambito dei lavori relativi ad

infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi

2 Gli ldquoAppalti pubblici di lavorirdquo sono appalti aventi ad oggetto lrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero previa acquisizione in

sede di offerta del progetto definitivo la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione

relativamente ai lavori o opere helliphelliphellip oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di

unrsquoopera rispondente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoEnte

aggiudicatore sulla base di un progetto preliminare o ldquodefinitivordquo (parola cosigrave aggiunta

dallrsquoart 2 del DLgs 1132007) posto a base di gara

9

Il recepimento della nozione comunitaria di appalto di lavori

comporta il venir meno della terminologia nazionale che parlava di

appalto integrato e appalto concorso le quali ipotesi confluiscono

nellrsquounitaria nozione di appalto di lavori e vengono liberalizzate rispetto

ai casi tassativi in cui sono state finora previste

Attraverso questo ampliamento dellrsquooggetto del contratto il

legislatore comunitario si pone come obiettivo quello di liberalizzare il

mercato delle opere pubbliche il legislatore italiano invece recepisce

questa spinta di libertagrave con le dovute prudenze di chi deve fare i conti

con un mercato di lavori pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale

Prudenze che inevitabilmente sono state recepite dalla legge

10919994 soprattutto in riferimento allrsquooggetto del contratto che

prevedeva la netta separazione tra la progettazione e la esecuzione

dellrsquoopera pubblica Infatti il legislatore italiano subordina lrsquoapplicazione

di tale disposizione allrsquoapprovazione del Regolamento attuativo che ha

lo scopo di prevedere una disciplina di dettaglio Poicheacute ad oggi il

Regolamento attuativo deve ancora essere emanato dal Governo tale

disposizione egrave ancora sospesa

Il comma 8 reca poi la definizione e la differenza tra ldquolavori

pubblicirdquo3 ed ldquoopere pubblicherdquo Rispetto alla direttiva comunitaria le

definizioni nazionali sono state integrate tenendo conto dellrsquoarticolo 2

comma 1 l n 1091994 che rispetto allrsquoallegato I della direttiva

200418 contempla da un lato le opere di presidio e difesa ambientale

e di ingegneria naturalistica e dallrsquoaltro lato include nella nozione di

lavori non solo la costruzione demolizione e restauro ma anche il

recupero la ristrutturazione la manutenzione

3 i ldquolavorirdquo comprendono le attivitagrave di costruzione demolizione recupero

ristrutturazione restauro manutenzione di opere Per ldquooperardquo si intende il risultato di un insieme di lavori che di per seacute esplichi una funzione economica o tecnica

10

Le definizioni del codice continuano ai commi 11 con la nozione

di ldquoconcessione di lavori pubblicirdquo4 giagrave recepita nel diritto italianordquo5

preferendola a quella piugrave scarna contenuta nella direttiva comunitaria

I commi successivi dellrsquoart 3 in commento introducono nuovi

meccanismi di affidamento dei contratti mutuati dalle direttive

comunitarie e finalizzati al raggiungimento di obiettivi di semplificazione

e informatizzazione delle procedure di scelta del contraente

Da qui la definizione al comma 13 di ldquoAccordo Quadrordquo

lrsquoistitutordquo6 egrave lrsquoaccordo concluso fra una o piugrave stazioni appaltanti ed uno

o piugrave operatori economici preordinato a stabilire le clausole relative agli

appalti da aggiudicare durante un dato periodo in particolare per

quanto riguarda i prezzi e se del caso le quantitagrave previste La

disciplina dellrsquoaccordo quadro egrave successivamente ripresa allrsquoart 59 del

codice il quale recepisce lrsquoistituto introdotto dallrsquoart 32 della dir

200418 che egrave costituito dallrsquoobbligo di ricorrere alla previa gara per la

stipula dellrsquoaccordo quadro

Lrsquoarticolo recepisce la norma comunitaria con lrsquounica particolaritagrave

costituita dallrsquoobbligo di indicare i criteri di affidamento dei singoli appalti

nel caso in cui non si rilanci il confronto competitivo tra i soggetti

firmatari dellrsquoaccordo7 Per i lavori il recepimento dellrsquoaccordo quadro

viene circoscritto a lavori standardizzati e ripetitivi quali la

manutenzione e altre ipotesi da prevedersi nel regolamentordquo8

4 Le ldquoconcessioni di lavori pubblicirdquo sono contratti a titolo oneroso conclusi in forma

scritta aventi ad oggetto in conformitagrave al presente codice lrsquoesecuzione ovvero la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero la progettazione definitiva esecutiva e lrsquoesecuzione di lavori pubblici o di pubblica utilitagrave noncheacute la loro gestione funzionale ed economica che presentano le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori ad eccezione del fatto che il corrispettivo dei lavori consiste unicamente nel diritto di gestire lrsquoopera o in tale diritto accompagnato da un prezzo in conformitagrave al presente codice

5 allrsquoart 19 l n 1091994

6 giagrave presente nellrsquoordinamento interno allrsquoart 16 dlgs 1581995

7 comma 7

8 il vigente dpr n 56541999 contempla i contratti aperti

11

Ersquo pacifico come anche questa nuova procedura sia ancora

sospesa a causa del ritardo nellrsquoamenazione del regolamento da parte

del Governo

Le definizioni del codice continuano ai commi da 25 a 35 dellrsquoart

3 con le nozioni di ldquoamministrazione aggiudicatricerdquo9 ldquoorganismo di

diritto pubblicordquo ldquoimpresa pubblicardquo10 ldquoente aggiudicatore altri soggetti

aggiudicatori centrale di committenza

Nel quadro complesso di organismi che operano nel settore dei

contratti pubblici rileva la distinzione fra organismo di diritto pubblico ed

impresa pubblica Per ldquoorganismo di diritto pubblicordquo deve intendersi

qualsiasi organismo anche in forma societaria istituito per soddisfare

specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non

industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave

sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione

sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo

9 Le amministrazioni aggiudicatici sono le amministrazioni dello Stato degli Enti

pubblici territoriali gli altri Enti pubblici non economici gli organismi di diritto pubblico le associazioni unioni consorzi comunque denominati costituiti da detti soggetti

10 Llaquoorganismo di diritto pubblicoraquo egrave qualsiasi organismo anche in forma societaria

istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo damministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Le laquoimprese pubblicheraquo sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare direttamente o indirettamente uninfluenza dominante o percheacute ne sono proprietarie o percheacute vi hanno una partecipazione finanziaria o in virtugrave delle norme che disciplinano dette imprese Linfluenza dominante egrave presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici direttamente o indirettamente riguardo allimpresa alternativamente o cumulativamentea) detengono la maggioranza del capitale sottoscritto b) controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dallimpresa c) hanno il diritto di nominare piugrave della metagrave dei membri del consiglio di amministrazione di direzione o di vigilanza dellimpresa

12

drsquoamministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri

dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Il codice riprende la

nozione comunitaria di organismo di diritto pubblico contenuta nella dir

200417CE

Di pregnante rilevanza egrave inoltre la nozione11 di ldquocentrale di

committenzardquo che altro non egrave se non lrsquoamministrazione aggiudicatrice

che acquista forniture o servizi destinati ad ulteriori amministrazioni

aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori ovvero che aggiudica appalti

pubblici o conclude accordi quadro di lavori forniture o servizi destinati

ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori

Lrsquoart 3 al comma 35 si preoccupa infine di stabilire il ldquoprofilo

del committenterdquo espressione usata ma non definita dalle direttive

comunitarie si tratta del sito informatico di una stazione appaltante su

cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice

Il gruppo successivo di commi dal 36 al 41 reca invece la

definizione delle varie tipologie di procedure di affidamento da quelle

giagrave note recepite nel diritto italiano come la procedura aperta ristretta

negoziata a quelle nuove del dialogo competitivo e dellrsquoaffidamento

tramite centrale di committenzardquo12

11

di origine comunitaria 12

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 7-9 wwwentilocaliprovincialeit

13

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della

disciplina previgente

La disciplina normativa nei settori dei lavori pubblici servizi e

forniture si presentava molto frastagliata tanto che ldquogli obiettivi di

semplificazione perseguiti dal nuovo codice sono immediatamente

apprezzabili nella previsione dellrsquoart 1 comma 1 che definisce in

termini generalissimi lrsquooggetto della disciplina comprensiva di tutti i

contratti volti ad acquisire opere lavori beni e servizi sia sopra che

sotto soglia comunitaria sia con lrsquoappalto che con altri strumenti

contrattualirdquo13

La norma egrave direttamente attuativa della prescrizione contenuta

nellrsquoart 25 della sopracitata legge comunitaria 2004 (L 6205) che ha

delegato il Governo italiano a recepire le direttive 200417CE e

200418CE allrsquointerno di un unico testo normativo contenente la

disciplina organica degli appalti e delle concessioni di lavori servizi e

forniture di rilevanza comunitaria e non allrsquointerno dei settori cd

ldquoordinarirdquo e di quelli cd ldquoesclusirdquordquo14

Infatti in ambito nazionale la materia degli appalti pubblici si era

contraddistinta per una diversa e variegata regolamentazione infatti le

fonti normative sui contratti delle Pubbliche Amministrazioni erano le

seguenti

1) Legge fondamentale del 1895 Legge 20 marzo 1865 n 2248

ldquoLegge sulle opere pubblicherdquo

2) Direttiva CEE n 9337 sui lavori nei settori ordinari

3) DLgs 19 dicembre 1991 n 406 concernente ldquoAttuazione della

Direttiva 89440CEE in materia di procedure di aggiudicazione

degli appalti di lavori pubblicirdquo

13

essenzialmente la concessione 14

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 3 wwwentilocaliprovincialeit

14

4) Legge-quadro sui lavori pubblici n 109 del 1994 come modificata

dalla legge n 2161995 4151998 e 1662002 rispettivamente

Legge Merloni bis ter e quater

5) Legge e regolamento di contabilitagrave di Stato che si riferisce a

qualsiasi contratto

6) Direttiva 9336 CEE che coordinava le procedure di aggiudicazione

degli appalti pubblici di forniture nei settori ordinari

7) DLgs 24 luglio 1192 n 358 concernente il ldquoTesto Unico delle

disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione

delle Direttive CEE nn 7762 80767 e 88295rdquo

8) DPR n 5731994 sulle forniture di importo inferiore alla soglia

comunitaria

9) Direttiva n 9250CEE che coordinava le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi nei settori ordinari

10) DLgs 17 marzo 1995 n 157 concernente ldquoAttuazione alla Direttiva

9250 CEE in materia di appalti di servizirdquo15

Davanti ad una situazione normativa cosigrave dispersiva si

inserisce la Legge 622005 legge comunitaria 2004 che ldquoallrsquoart25

comma 1 lett a)rdquo16 delega il Governo a recepire le due direttive

comunitarie n 200417CE e 200418 CE imponendo la raccolta in un

unico testo normativo sia della disciplina degli appalti e concessioni

sopra soglia che di quella sotto soglia enucleando le disposizioni

15

OPERAE ASSOCIAZIONE E SOC 3M ITALIA Profili problematici degli appalti pubblici tra diritto interno e diritto comunitario Grafiche Chicca amp C Tivoli 1996 ndash pagg 13-14

16 Art 25 1 Il Governo egrave delegato ad adottare con le modalitagrave di cui allrsquoart 1 uno o

piugrave decreti legislativi volti a definire un quadro normativo finalizzato al recepimento della direttiva 200417CE del parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali e della direttiva 200418CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di forniture e di servizi nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi a) compilazione di un unico testo normativo recante le disposizioni legislative in materia di procedure di appalto disciplinate dalle due direttive coordinando anche le altre disposizioni in vigore nel rispetto del Trattato istitutivo dellrsquoUnione europea

15

comuni e disciplinando in parti separate gli aspetti non comuni

noncheacute la raccolta sempre in un unico testo dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia nei settori

speciali e ordinari

Il Codice dei contratti pubblici DLgs 1632006 ha avuto quindi

il compito di riordinare e semplificare lrsquointera normativa di settore

armonizzandola con quella comunitaria favorendone la concorrenza e

la trasparenza negli appalti

ldquoSignificativa infine la previsione del comma 2 che intende

risolvere la questione delle procedure di evidenza pubblica occorrenti

per la scelta del socio privato in caso di costituzione di societagrave

finalizzate alla realizzazione di unrsquoopera pubblica ovvero alla

realizzazione di unrsquoopera pubblica ed alla gestione della medesima

In applicazione di un principio generale enunciato in materia di

servizi pubblici locali dallrsquoart 113 comma 5 lett b) Dlgs 26700 la

scelta del socio privato nelle societagrave a partecipazione pubblica anche

non prevalente finalizzate alla realizzazione eo gestione di opere e

servizi pubblici dovragrave avvenire mediante il ricorso alle procedure di

evidenza pubblica Sul presupposto di tale principio e della ricognizione

delle norme vigenti la questione di quali siano le procedure di evidenza

pubblica da seguire viene risolta dal codice imponendo il rispetto dei

principi del Trattato a tutela della concorrenza e del ldquofavor

partecipationisrdquo

Di pregnante rilevanza egrave la previsione dellrsquoart 2 del codice in

commento il quale provvede allrsquoenunciazione dei principi ispiratori

dellrsquoattivitagrave contrattuale finalizzata allrsquoaffidamento ed allrsquoesecuzione di

opere e lavori pubblici servizi e forniture

La norma costituisce diretta applicazione dellrsquoart 2 Direttiva

200418CE dellrsquoart 10 Direttiva 200417CE dei principi del Trattato

16

CErdquo17 noncheacute dellrsquoart 1 della legge n 2411990 e dellrsquoart 1 comma 1

della legge n 1091994

In tale prospettiva lrsquoattivitagrave contrattuale pubblica deve essere

condotta in modo da garantire la qualitagrave delle prestazioni ed il rispetto

dei principi di economicitagrave efficacia tempestivitagrave e correttezza

Con particolare riguardo alla fase dellrsquoaffidamento egrave altresigrave

statuito il rispetto dei principi fondamentali del Trattato CE ovvero dei

principi di libera concorrenza di paritagrave di trattamento di non

discriminazione di trasparenza di proporzionalitagrave e pubblicitagrave giagrave

estesi dalla giurisprudenza comunitaria ai contratti posti al di sotto della

soglia comunitariardquo18

Per lrsquoeffetto la norma afferma il primato delle esigenze sociali

della tutela della salute e dellrsquoambiente noncheacute della promozione dello

sviluppo sostenibile rispetto al principio di economicitagrave il quale potragrave

anche essere subordinato (entro i limiti di legge) a criteri previsti dal

bando che siano comunque ispirati alle suddette finalitagrave

Lrsquoultimo richiamo egrave fatto alle norme sul procedimento

amministrativo di cui alla legge 2411990 con riguardo alle procedure di

affidamento ed alle altre attivitagrave amministrative connesse ai contratti

pubblici di lavori servizi e forniture noncheacute ai principi del codice civile

in relazione allrsquoattivitagrave contrattuale complessivamente considerata

comprensiva sia della fase di affidamento che di quella di

esecuzionerdquo19rdquo20

17

C Giust CE 3122001C-592000 ord in Foro it 2002 IV 67 18

Corte di Giustizia CE VI 7122000 C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

19 In analogia di quanto giagrave disposto dallrsquoart 1 comma 1 della legge 1091994

20 R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 4-

5 wwwentilocaliprovincialeit

17

14 Le Fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici

Nellrsquoambito della programmazione degli indirizzi di politica

amministrativa economica e sociale i presupposti per la concreta

attivitagrave negoziale dellrsquoEnte sono oltre alla contrazione di mutui e

concessioni di pubblici servizi anche gli appalti di lavori pubblici per cui

lrsquoEnte conforma lrsquoattivitagrave negoziale con strumenti tecnici che sono i

progetti preliminari definitivi ed esecutivi

Lrsquoattivitagrave negoziale dellrsquoEnte si ispira ai principi del

perseguimento dei fini pubblici ed egrave per questo motivo che la materia

dei lavori pubblici egrave sempre stata oggetto di modifiche ed integrazioni

proprio per rispondere allrsquoesigenza del rispetto del principio di

trasparenza attraverso la scelta della migliore procedura per

lrsquoaffidamento dei lavori e del migliore sistema di pubblicitagrave

Prima di passare alla elencazione delle fasi della procedura di

affidamento di un contratto pubblico egrave necessario introdurne la

definizione Il contratto pubblico egrave un contratto a titolo oneroso concluso

in forma scritta da un imprenditore e una amministrazione pubblica

avente ad oggetto lrsquoesecuzione dei lavori la fornitura dei prodotti e la

prestazione di servizi cosigrave come definiti dal Codicerdquo21 e rappresenta la

forma esclusiva per affidare un lavoro o una concessione

Lrsquoart 11 del DLvo n 1632006 disciplina innovando quanto

previsto dalla Legge n 1091994 lo schema della procedura di

affidamento di un contratto pubblico individuando le seguenti fasi

fondamentali

1) la programmazione

2) la determinazione a contrarre

3) la progettazione

21

Il Codice nel dare la definizione dellrsquoappalto pubblico riprende pedissequamente la definizione comunitaria giagrave recepita dal diritto italiano (v art 19 L n 1091994 art 2 DLgs n 3581992 art 3 DLgs n 1571995 art 7 DLgs n 1581995)

18

4) la procedura ad evidenza pubblica

5) la scelta dellrsquoofferta migliore

6) la stipulazione del contratto

7) lrsquoesecuzione dei lavori

La programmazione egrave una innovazione giagrave introdotta dalla legge

10994 mediante la quale vengono individuati i bisogni pubblici noncheacute

gli interventi e le risorse per soddisfarli attraverso lrsquoinserimento di tali

interventi sia nel bilancio triennale che nel bilancio annuale di

previsione e nellrsquoelenco dei lavori che viene aggiornato annualmente

Dopo aver inserito i lavori nel programma triennale dei lavori

pubblici e nellrsquoelenco annuale si prosegue con la pubblicazione allrsquoalbo

pretorio della determinazione a contrarre nella quale ai sensi dellrsquoart

192 del TUEL sono riportati tutti gli elementi essenziali del contratto

che lrsquoEnte andragrave a stipulare con lrsquoaggiudicatario lrsquooggetto le clausole

ritenute essenziali il tipo di procedura per la scelta del contraente e la

forma della pubblicitagrave In tale atto viene nominato da parte del

Responsabile del Servizio il Responsabile Unico del Procedimento

(Rup) figura obbligatoriamente prevista per ogni procedimento

amministrativo i cui compiti sono disciplinati sia dalla ldquolegge 24190rdquo22 e

sia dal ldquoTUELrdquo23

ldquoLa fase della progettazione anche se non egrave espressamente

prevista dallrsquoart 11 del DLvo n 1632006 deve ritenersi di

fondamentale importanza a tal punto da acquistare autonoma

rilevanza soprattutto per i contratti di lavori per i quali non solo

lrsquoesperimento della procedura di aggiudicazione ma addirittura anche la

prodromica attivitagrave di programmazione sono condizionate dalla previa

22

Art 5 -6-7-18 legge 24190 23

Art 198 del TUEL La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposite determinazione a contrarre da parte del Responsabile del procedimento

19

elaborazione di un documento progettualerdquo24 che puograve consiste in uno

studio di fattibilitagrave o in un progetto preliminare

A seguito dellrsquoapprovazione del ldquoprogetto preliminarerdquo25 lrsquoEnte

avvia la procedura di affidamento (o aggiudicazione) prevista dal

Codice Infatti lrsquoart 54 del codice riporta le procedure per

lrsquoindividuazione degli operatori economici che possono presentare

offerte ai fini dellrsquoaffidamento di un contratto pubblico mediante le

procedure aperte o ristrette ovvero mediante il dialogo competitivo a

specifiche condizioni oppure con procedure negoziate con o senza

pubblicazione di un bando

La stazione appaltante una volta scelta la procedura di

affidamento deve effettuare la relativa sub-procedura pubblicistica

attraverso la pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della

repubblica italiana ndash serie speciale ndash sul sito informatico del Ministero e

dellrsquoOsservatorio sul ldquoprofilo del committenterdquo26 e di un estratto di esso

su due giornali locali

Per sapere quale forma di pubblicitagrave deve essere adottata la

stazione appaltante prende in considerazione lrsquoimporto dei lavori posto

a base di gara Se tale importo egrave superiore ad euro 527800000 la

pubblicitagrave saragrave effettuata in Italia e in Europa tramite pubblicazione del

bando di gara nella Gazzetta Ufficiale e nella Gazzetta Ufficiale

Comunitagrave Europea (GUCE)

ldquoLa procedura aperta (ex pubblico incanto) egrave una procedura con

cui un Ente esprime la volontagrave di appaltare un lavoro attraverso la

pubblicazione di un bando a cui tutti gli operatori economici qualificati

cioegrave tutti coloro in possesso di requisiti generali e di qualificazione

24

L PASSERI Commento al Codice dei contratti pubblici relativo a lavori servizi e forniture I parte Tipografia DVS Roma 2006 pag 36

25 atto endoprocedimentale e in quanto tale non autonomamente lesivo se non

formalmente approvato dallrsquoorgano esecutivo 26

Sito informatico della stazione appaltante ove istituito

20

possono partecipare presentando unrsquooffertardquo27 La Direttiva 200418 non

presenta novitagrave di fondo rispetto alla previgente disciplina

ldquoLa procedura ristretta (ex licitazione privata) egrave una procedura

attraverso la quale gli operatori economici chiedono di essere invitati a

partecipare ad una procedura di affidamento e nella quale possono

presentare unrsquoofferta soltanto quelli formalmente invitati dalla stazione

appaltante con le modalitagrave previste dal Codicerdquo28

ldquoLa procedura negoziata (ex trattativa privata) con o senza

pubblicazione di un bando egrave la procedura in cui le stazioni appaltanti

consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o

piugrave di essi le condizioni dellrsquoappaltordquo29 Ersquo una procedura che perograve puograve

essere utilizzata in casi particolari percheacute non risponde ai principi di

trasparenza non discriminazione paritagrave di trattamento sanciti dal

Trattato della Comunitagrave Europea principi che devono sempre essere

rispettati anche quando una procedura non rientra nella disciplina del

Codice

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle offerte da

parte degli operatori economici lrsquoEnte procede alla valutazione

dellrsquoofferta piugrave vantaggiosa attraverso due criteri che sono il criterio del

ldquoprezzo piugrave bassordquo30 e quello ldquodellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosardquo31

La scelta dellrsquoofferta migliore avviene tramite la ldquoverifica delle

cd offerte anomalerdquo32 ossia di quelle offerte anormalmente basse

rispetto allrsquoimporto posto a base di gara Lrsquoofferta che risulteragrave migliore

saragrave quella successiva allrsquoultima offerta ritenuta anomala

La scelta dellrsquoofferta migliore corrisponde allrsquoaggiudicazione

provvisoria che avviene mediante la stesura di un verbale redatto dalla

27

Art 3 co 37 DLgs 1632006 28

Art 3 co 38 DLgs 1632006 29

ART 3 commi 37-38-40 DLgs 1632006 30

Art 82 DLgs 1632006 31

Art 83 DLgs 1632006 32

Art 87 DLgs 1632006

21

Commissione di gara Tra lrsquoaggiudicazione provvisoria e quella

definitiva deve trascorrere un tempo di 30 giorni che servono alla

stazione appaltante per verificare la veridicitagrave di tutta la

documentazione presentata a corredo dellrsquoofferta e per ricevere tutta

quella presentata ai sensi del ldquoDPR 4452000rdquo33 Dopo 30 giorni

dallrsquoaggiudicazione provvisoria lrsquoamministrazione aggiudicatrice

procede alla aggiudicazione definitiva attraverso un atto formale

Segue poi la stipula del relativo contratto di appalto dei lavori

che potragrave rivestire la forma dellrsquoatto pubblico notarile ovvero la forma

pubblica-amministrativa oppure potragrave consistere in una scrittura

privata con firme autenticate o non La stipula dovragrave intervenire entro

60 giorni dallrsquoaggiudicazione definitiva e fatto salvo lrsquoesercizio dei poteri

di autotutela nei casi consentiti dalla legge

Successivamente alla stipulazione del contratto prende inizio la

fase dellrsquoesecuzione del contratto che consiste nella materiale

esecuzione della prestazione contrattuale

Tutta la procedura di affidamento di un contratto pubblico si

divide in due serie la serie procedimentale e la serie negoziale

Nella serie procedimentale rientrano la determinazione a

contrarre la procedura ad evidenza pubblica la pubblicazione del

bando la scelta della migliore offerta lrsquoaggiudicazione provvisoria e

lrsquoaggiudicazione definitiva

La serie negoziale comprende la stipulazione del contratto e

lrsquoesecuzione della prestazione

33

Disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa artt 45 e 46 autocertificazioni e atti di notorietagrave

22

15 Regolamento di attuazione del codice e capitolati una nuova linea

di confine e lrsquoiter di approvazione

Costituisce indubbio elemento di novitagrave in materia di appalti la

previsione allrsquoart 5rdquo34 del codice in commento di un unico

34 Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente

codice in relazione ai contratti pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali e limitatamente agli aspetti di cui allarticolo 4 comma 3 in relazione ai contratti di ogni altra amministrazione o soggetto equiparato 2 Il regolamento indica quali disposizioni esecutive o attuative di disposizioni rientranti ai sensi dellarticolo 4 comma 3 in ambiti di legislazione statale esclusiva siano applicabili anche alle regioni 3 Fatto salvo il disposto dellarticolo 196 quanto al regolamento per i contratti del Ministero della difesa il regolamento di cui al comma 1 egrave adottato con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato ai sensi dellarticolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n 400 (comma cosigrave modificato dallarticolo 2 del dlgs n 6 del 2007)4 Il regolamento egrave adottato su proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle politiche comunitarie dellambiente per i beni culturali e ambientali delle attivitagrave produttive delleconomia e delle finanze sentiti i Ministri interessati e previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato esprime parere entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali il regolamento puograve essere emanato Con la procedura di cui al presente comma si provvede altresigrave alle successive modificazioni e integrazioni del regolamento5 Il regolamento oltre alle materie per le quali egrave di volta in volta richiamato detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice quanto a a) programmazione dei lavori pubblici b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori dei servizi e delle forniture e relative competenze c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico d) progettazione dei lavori servizi e forniture con le annesse normative tecniche e) forme di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave degli atti procedimentali noncheacute procedure di accesso a tali attif) modalitagrave di istituzione e gestione del sito informatico presso lOsservatorio g) requisiti soggettivi compresa la regolaritagrave contributiva attestata dal documento unico di cui allarticolo 2 comma 2 del decreto-legge 25 settembre 2002 n 210 convertito con modificazioni dalla legge 22 novembre 2002 n 266 certificazioni di qualitagrave noncheacute qualificazione degli operatori economici secondo i criteri stabiliti dal presente codice anche prevedendo misure incentivanti stabilite dalla legislazione vigente volte ad attenuare i costi della qualificazione per le piccole e medie imprese(lettera cosigrave modificata dallart 2 comma 1 lettera b) e dallart 3 comma 1 lettera a) dlgs n 113 del 2007) h) procedure di affidamento dei contratti ivi compresi gli incarichi di progettazione i concorsi di progettazione e di idee gli affidamenti in economia i requisiti e le modalitagrave di funzionamento delle commissioni aggiudicatici i) direzione dei lavori servizi e forniture e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativol) procedure di esame delle proposte di variante m) ammontare delle penali secondo limporto dei contratti e cause che le determinano noncheacute modalitagrave applicative n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dellarticolo 118 o) norme riguardanti le attivitagrave necessarie per lavvio

23

regolamento recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali da

adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il Consiglio di Stato

Al fine di ovviare al complesso quadro delineatosi allrsquoindomani

del processo di privatizzazione delle pubbliche amministrazioni e del

sempre maggiore ricorso agli strumenti di diritto privato anche per il

perseguimento dellrsquointeresse pubblico il nuovo codice con esclusivo

riferimento alle materie di competenza esclusiva dello Stato35 ha

dellesecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dellesecuzione o dal responsabile del procedimento p) modalitagrave di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione q) tenuta dei documenti contabili r) intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva e contributiva dellappaltatore(lettera cosigrave sostituita dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007) s) collaudo e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativo ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualitagrave le ipotesi di collaudo in corso dopera i termini per il collaudo le condizioni di incompatibilitagrave dei collaudatori i criteri di rotazione negli incarichi i relativi compensi i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori s-bis) tutela dei diritti dei lavoratori secondo quanto giagrave previsto ai sensi del regolamento recante capitolato generale di appalto dei lavori pubblici approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici 19 aprile 2000 n 145(lettera aggiunta dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007)6 Per assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri nellambito di attuazione della legge 26 febbraio 1987 n 49 sulla cooperazione allo sviluppo il regolamento sentito il Ministero degli affari esteri tiene conto della specialitagrave delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e dalla Unione europea 7 Le stazioni appaltanti possono adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica della generalitagrave dei propri contratti o di specifici contratti nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 I capitolati menzionati nel bando o nellinvito costituiscono parte integrante del contratto 8 Per gli appalti di lavori delle amministrazioni aggiudicatrici statali egrave adottato il capitolato generale con decreto del Ministro delle infrastrutture sentito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 Tale capitolato menzionato nel bando o nellinvito costituisce parte integrante del contratto 9 Il capitolato generale dei lavori pubblici di cui al comma 8 puograve essere richiamato nei bandi o negli inviti da parte delle stazioni appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007 35

Art 4 comma 3

24

esteso lrsquoambito di applicazione del suddetto regolamento ai contratti

conclusi da qualsiasi amministrazione o soggetto ad essa equiparato

noncheacute in linea generale e solo se espressamente stabilito alle

amministrazioni regionali o a quelle appartenenti alle Province

autonome di Trento e Bolzano

Al comma 5 dellrsquoart 5 egrave poi contenuto lrsquoelenco delle materie di

cui il regolamento deve recare la disciplina di attuazione e di

esecuzione oltre a quelle ulteriori materie per le quali egrave di volta in volta

richiamato Detta elencazione egrave stata mutuata seppur con alcune

semplificazioni dalla disciplina contenuta al comma 6 dellrsquoart 3 l n

1091994 che viene estesa anche a servizi e forniture noncheacute ai settori

speciali (ex settori esclusi)

In attuazione della legge n 491987 recante ldquoLa nuova disciplina

della cooperazione dellrsquoItalia con i Paesi in via di sviluppordquo il codice

stabilisce che al fine di assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti

esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e

forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri il regolamento

sentito il Ministero degli affari esteri deve tener conto della specialitagrave

delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle

procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e

dalla Unione europea36 La norma riproduce sostanzialmente il comma

7-ter dellrsquoart 3 L 1091994 sebbene nella nuova formulazione

scompaia ogni riferimento al capitolato generale

I commi da 6 a 8 disciplinano invece i capitolati quali ulteriore

fonte regolatrice della materia cui egrave riconosciuta forma contrattuale al

fine di evitare inutili sovrapposizioni con il regolamento viene

insomma delimitato il confine tra le due diverse tipologie di disciplina

36

art 5 comma 5

25

La struttura della norma riflette la tradizionale distinzione fra

capitolati generali e speciali questrsquoultimi in particolare sono disciplinati

al comma 6 il quale prescrive che nel rispetto della disciplina del

Codice e del regolamento le singole stazioni appaltanti possono

adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica dei

propri contratti Tali capitolati se menzionati nel contratto o nellrsquoinvito

divengono parte integrante del contratto

Con riguardo invece al capitolato generale dei lavori pubblici il

codice ne estende lrsquoambito di applicazione stabilendo che possa

essere richiamato anche nel bando o negli inviti da parte di stazioni

appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali sino ad

assumere in tal modo valore contrattuale37rdquo38

Ai sensi dellrsquoart 5 co 4 del Codice lo Stato ha avuto il compito di

emanare il Regolamento che prevede la disciplina esecutiva ed

attuativa del Codice stesso ldquoIl Regolamento egrave stato adottato su

proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle

politiche comunitarie dellrsquoambiente per i beni culturali e ambientali

delle attivitagrave produttive dellrsquoeconomia e delle finanze sentiti i ministri

interessati e previo parere obbligatorio del Consiglio superiore dei

lavori pubblici

Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato ha espresso il

proprio parere entro 45 giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali

il regolamento egrave stato emanato

ldquoMa lrsquoallora ministro delle infrastrutture Di Pietro anche se non

espressamente previsto dal Codice ha preferito coinvolgere da subito

nella elaborazione del regolamento anche lrsquoAutoritagrave di vigilanza sui

contratti pubblici alla quale ha inviato in via informale la sua bozzardquo39

37

commi 7 ed 8 38

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 10-12 wwwentilocaliprovincialeit

39 UVA V Regolamento pronto in autunno Edilizia e Territorio 2007 pag 5

26

ldquoPertanto il 13 luglio 2007 a circa 18 giorni dallrsquoapprovazione del

secondo decreto correttivo il Consiglio dei ministri approvava in via

preliminare lo schema di regolamento generale avviando cosigrave il

percorso per la sua definitiva emanazione a cui doveva seguire un

lungo periodo di vacatio legis di 180 giorni a partire dalla pubblicazione

nella GU che era necessario per la conoscibilitagrave di tale importante

provvedimento

Lo schema di regolamento alla data del mese di dicembre 2007 si

componeva di 363 articoli che sommati ai 257 articoli del Codice dei

contratti pubblici avrebbero formato il cd ldquounico testordquo40 della

contrattualistica pubblica con una mole complessiva di ben 620 articoli

Alle disposizioni normative si dovevano aggiungere gli allegati 14 allo

schema di regolamento e 22 al codice

Il testo egrave stato esaminato dal Consiglio di Stato che ha reso il

prescritto parere n 3262 del 17 settembre 2007 ma con numerose

indicazioni precisazioni e correzioni

Il Consiglio di Stato ha soprattutto messo in risalto la necessitagrave di

adeguare lo schema con le sopravvenute modifiche introdotte dal

ldquosecondo decreto correttivordquo41 Inoltre ha posto lrsquoaccento sulla esigenza

di semplificare il testo eliminando tutte le disposizioni che costituiscono

la riproduzione di similari disposizioni giagrave contenute nel Codice per non

incorrere nel rischio che norme regolamentari siano annullate in sede

giurisdizionale Il Consiglio di Stato ha precisato inoltre la natura

giuridica del regolamento una natura di attuazione ed integrazione e

non una natura di delegificazione escludendone ancora la natura di

regolamento indipendente Pertanto in base al parere del Consiglio di

Stato dovranno essere eliminate tutte quelle norme ldquopraeter legemrdquo 42

40

Art 25 Co 1 lettera a) legge 622005 ndash legge comunitaria 2004 41

Il Dlgs 1132007 secondo correttivo egrave stato approvato il 31 luglio e lo schema di regolamento il 13 luglio

42 Fuori dalla legge per esempio per appalti relativi a lavori allrsquoestero su beni

paesaggistici

27

che fanno atteggiare lo schema a regolamento indipendente tutte le

norme ldquocontra legemrdquo43 e tutte le norme prive di copertura finanziaria o

che comportano un aumento del costo delle opere pubbliche

Infine il Consiglio di Stato ha chiesto che sul testo integrato e

corretto siano acquisiti i concerti obbligatori previsti dallrsquoart 5 c 4 del

Codice che dovranno vista lrsquoimportanza del testo essere scritti

espressi e provenienti dai singoli ministri competenti evitando che il

concerto si intenda reso con la semplice approvazione del Consiglio dei

ministri cosigrave come si egrave verificato il 13 luglio 2007 in sede di

approvazione preliminare dello schemardquo44

Il Consiglio di Stato ndash sezione Consultiva per gli atti - nella

seduta del 17 luglio 2007 precisa che quando il regolamento generale

entreragrave in vigore saranno abrogati il Dpr 55499 il Dpr 342000 il Dm

1452000 e altri ldquoprovvedimenti minorirdquo45

Lo schema di regolamento a differenza del Codice che prevede

una parte di disposizioni generali comuni ai lavori pubblici servizi e

forniture ha tenuto separato il settore lavori pubblici46 dal settore delle

forniture e servizi47 La parte IV dello schema di regolamento contiene

disposizioni che sono la riproduzione di norme dettate dal codice per

lrsquoesecuzione dei lavori Al fine di non creare una sovrapposizione

normativa tra fonti di primo grado e secondo grado lo schema egrave stato

ritirato dal Ministero delle Infrastrutture per le opportune correzioni

introducendo un semplice rinvio a quelle del Codice e il 26 maggio

2008 lo ha sottoposto allrsquoesame della Corte dei Conti

43

Contro la legge per esempio il divieto di avvalimento per gli appalti relativi a beni culturali

44 G FAILLA Il Regolamento secondo Palazzo Spada Milano Il Sole 24 Ore 2007

pagg 54-55 45

Dpcm 1171999 Dpcm 18112005 Dpr 1012002 46

disciplinato dagli artt 1-280 47

disciplinato dagli artt 281-354

28

2 I SOGGETTI E I GLI ORGANISMI

Un settore nel quale il Codice si mostra particolarmente

innovativo egrave quello organizzativo esso difatti introduce nuovi organismi

e ridefinisce ruoli e competenze nel settore dei contratti pubblici

Occorre soffermarsi in particolare sullrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti

pubblici di lavori servizi e forniture (art 6) sullrsquoOsservatorio dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 7) sullo Sportello

Unico dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 9) e sul

Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 10)

21 LrsquoAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori

servizi e forniture

ldquoRispetto al regime previgente il dato che balza agli occhi con

immediatezza egrave lrsquoampliamento dellrsquoambito oggettivo di intervento

dellrsquoAutoritagrave anche ai contratti aventi ad oggetto servizi e forniture

coerentemente con lrsquounificazione della disciplina di aggiudicazione ed

esecuzione degli appalti operata dal DLgs n 1632006 ed in

attuazione della Legge delega

Funzione tipica dellrsquoAutoritagrave continua ad essere quella di

vigilanza in particolare ai sensi dellrsquoart 6 5deg comma del Codice

lrsquoAutoritagrave vigila sui contratti pubblici anche di interesse regionale di

lavori servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali

noncheacute nei limiti stabiliti dal presente Codice sui contratti pubblici di

lavori servizi e forniture esclusi dallambito di applicazione del presente

Codice al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e

trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed

efficiente esecuzione dei contratti noncheacute il rispetto delle regole della

concorrenza nelle singole procedure di gara

La sua azione egrave connotata da indipendenza funzionale oltre che

di valutazione e giudizio alla quale fanno da corollario lrsquoautonomia

29

organizzativa e finanziaria Questo organismo egrave dotato di un potere

regolamentare avente ad oggetto oltre al profilo organizzatorio48 anche

quello afferente alla disciplina dellrsquoesercizio della funzione di vigilanza49

e del potere sanzionatorio50

48

trova riconoscimento nellrsquoart 8 2deg comma secondo il quale ldquoLAutoritagrave nellambito della sua autonomia organizzativa disciplina con uno o piugrave regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento bilanci i rendiconti e la gestione delle spese nei limiti delle proprie risorse anche in deroga alle disposizioni sulla contabilitagrave generale dello Stato laccesso ai documenti amministrativi le modalitagrave di esercizio della vigilanza e i procedimenti sanzionatori di sua competenzardquo (peraltro giagrave riconosciuta dalla Legge n 1091994)

49 lrsquoart 8 3deg comma del Codice precisa che lrsquoAutoritagrave nellrsquoespletamento di tale

funzione dovragrave prevedere a) il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta dellAutoritagrave devono inviare i dati richiestib) la possibilitagrave che lAutoritagrave invii propri funzionari nella sede di amministrazioni e soggetti aggiudicatori e operatori economici al fine di acquisire dati notizie documenti chiarimenti c) la possibilitagrave che lAutoritagrave convochi con preavviso e indicazione specifica delloggetto i rappresentanti di amministrazioni e soggetti aggiudicatori operatori economici SOA o altri soggetti che ritenga necessario o opportuno sentire d) le modalitagrave di svolgimento dellistruttoria nel rispetto dei principi di cui alla legge 7 agosto 1990 n 241 e) le forme di comunicazione degli atti idonee a garantire la data certa della piena conoscenza

50 lrsquoart 8 4deg comma del Codice dispone che ldquoIl regolamento dellAutoritagrave

disciplina lesercizio del potere sanzionatorio da parte dellAutoritagrave nel rispetto dei principi della tempestiva comunicazione dellapertura dellistruttoria della contestazione degli addebiti del termine a difesa del contraddittorio della motivazione proporzionalitagrave e adeguatezza della sanzione della comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del provvedimento del rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle norme vigentirdquo

30

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e

forniture

Meno rilevanti le novitagrave per quanto concerne lrsquoOsservatorio il cui

ambito di operativitagrave viene anchrsquoesso esteso a tutti i contratti pubblici

relativi a lavori servizi e forniture e disciplinato dallrsquoart 7 del Codice

Sotto il profilo organizzativo lrsquoOsservatorio comunque articolato

in una sezione centrale ed in sezioni regionali opera nellrsquoambito

dellrsquoAutoritagrave ed egrave dunque oggetto di espressa disciplina che deve

essere inserita in capo al regolamento dellrsquoAutoritagrave La funzione di

monitoraggio dei dati estesa anche ai settori dei servizi e delle forniture

ha comportato lrsquoesigenza di coordinare lrsquoattivitagrave dellrsquoOsservatorio con

quelle degli altri enti competenti per tali settori ossia lrsquoIstat e la

Consip51

Invariati gli obblighi di comunicazione e le funzioni poste a capo

dellrsquoOsservatorio che ai sensi dellrsquoart 7 4deg comma del Codice sono

individuate nelle seguenti

a) provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi

concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e in

particolare di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara le

aggiudicazioni e gli affidamenti le imprese partecipanti limpiego della

mano dopera e le relative norme di sicurezza i costi e gli scostamenti

rispetto a quelli preventivati i tempi di esecuzione e le modalitagrave di

attuazione degli interventi i ritardi e le disfunzioni

51

Difatti lrsquoart 7 3deg comma del Codice dispone che ldquoLOsservatorio in collaborazione con il CNIPA opera mediante procedure informatiche sulla base di apposite convenzioni anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato dei Ministeri interessati dellIstituto nazionale di statistica (ISTAT) dellIstituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle regioni dellUnione province dItalia (UPI) dellAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI) delle camere di commercio industria artigianato e agricoltura e delle casse edili della CONSIPrdquo

31

b) determina annualmente costi standardizzati per tipo di lavoro

in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto di una

specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

c) determina annualmente costi standardizzati per tipo di servizio

e fornitura in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto

di una specifica pubblicazione avvalendosi dei dati forniti dallISTAT e

tenendo conto dei parametri qualitagrave prezzo di cui alle convenzioni

stipulate dalla CONSIP ai sensi dellarticolo 26 legge 23 dicembre

1999 n 488

d) pubblica semestralmente i programmi triennali dei lavori

pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici noncheacute lelenco

dei contratti pubblici affidati

e) promuove la realizzazione di un collegamento informatico con

le stazioni appaltanti noncheacute con le Regioni al fine di acquisire

informazioni in tempo reale sui contratti pubblici

f) garantisce laccesso generalizzato anche per via informatica

ai dati raccolti e alle relative elaborazioni

g) adempie agli oneri di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave richiesti

dallAutoritagrave

h) favorisce la formazione di archivi di settore in particolare in

materia contrattuale e la formulazione di tipologie unitarie da mettere a

disposizione dei soggetti interessati

i) gestisce il proprio sito informatico

j) cura lelaborazione dei prospetti statistici di cui allarticolo 250

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e di cui allarticolo 251

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi nei settori di gas energia termica elettricitagrave acqua

trasporti servizi postali sfruttamento di area geografica)

32

Una importante novitagrave introdotta dal Codice in capo

allrsquoOsservatorio dellrsquoAutoritagrave di vigilanza egrave quella della istituzione di in

sistema centralizzato informatico di controllo sul numero delle iscrizioni

da parte degli operatori economici in appositi elenchi che non deve

superare 30 In caso di accertato superamento del limite lrsquoOsservatorio

comunica il superamento del numero massimo alle stazioni appaltanti

che hanno proceduto alle iscrizioni le quali hanno tempo 20 giorni dalla

comunicazione dellrsquoOsservatorio per cancellazione e previo avviso agli

iscritti

Inoltre tale lrsquoelenco egrave disponibile ai fini della pubblicitagrave sul sito

dellrsquoOsservatorio52

52

L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-28

33

23 Lo Sportello dei Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 9 del ldquoCodicerdquo53 disciplina lrsquoattivitagrave dello Sportello dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevedendo al comma 1deg

lett a) la facoltagrave per le stazioni appaltanti di istituire questo istituto i

cui compiti sono quelli di informazione della normativa vigente in

relazione allrsquoesecuzione dei contratti pubblici

La preoccupazione del legislatore comunitario egrave stata

essenzialmente quella di garantire che una volta ampliato il contesto

territoriale nel quale i soggetti economici dei vari Stati membri possono

partecipare alle gare drsquoappalto questi possano pure conoscere il

contesto normativo di riferimento del paese o addirittura della Regione

in cui dovragrave svolgersi la prestazione oggetto del contratto da affidare

La previsione si muove indubbiamente in un ottica di

semplificazione dei rapporti tra enti aggiudicatori e soggetti partecipanti

alle procedure selettive

Il merito del Codice egrave quello di non essersi arrestato allrsquoesigenza

chiarificatrice espressa dalla normativa comunitaria in relazione alla

normativa fiscale alla tutela dellrsquoambiente alla sicurezza ed alle

condizioni di lavoro in materia di contratti pubblici estendendo invece

lrsquoambito di azione dello Sportello ldquoa tutte le altre norme che debbono

essere rispettate nellrsquoesecuzione del contrattordquo

In tale prospettiva il codice ha inserito fra i compiti dello

Sportello quello di fornire ai candidati la ldquodocumentazione utile per la

presentazione delle candidature e delle offerterdquo54 trattasi di una

funzione assolutamente in linea con la ratio dellrsquoistituto rappresentare

un supporto tecnico-documentale per i partecipanti alle gare

53

In attuazione dellrsquoart 27 dir 200418CE 54

art 9 comma 1 lett b

34

La previsione dello Sportello non comporta ldquooneri aggiuntivirdquo55

per i bilanci pubblici e implica una remunerazione del servizio

informativo destinata a coprirne i costi

La possibilitagrave di funzionamento telematico dello sportello egrave poi

sancita mediante rinvio alle norme vigenti in tema di informatizzazione

della ldquopubblica amministrazionerdquo56

Dellrsquoesistenza dello Sportello e dei costi dei relativi servizi

occorreragrave comunque dare indicazione nel ldquobando o nel capitolatordquo57rdquo58

55

art 9 comm 3-5 56

Vedi DLgs n 8205 ldquoCodice dellrsquoAmministrazione Digitalerdquo 57

Art 9 comma 6 58

R FANIZZI ldquoIl Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pagg 15-16 wwwentilocaliprovincialeit

35

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 10 del Codice disciplina la figura del Responsabile delle

procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture Trattasi di figura giagrave oggetto di puntuale

regolamentazione generale ai sensi della Legge n 24190 noncheacute

speciale per quanto concerne i lavori pubblici ai sensi degli art 7 della

Legge n 1091994 noncheacute degli artt 7 ed 8 del DPR n 55499 solo

parzialmente abrogati dallrsquoart 256 del Codice e dunque allo stato

pienamente efficaci con le conseguenze di cui a breve si diragrave

soprattutto in termini di definizione delle specifiche competenze

Rispetto al regime previgente la disciplina speciale del

Responsabile viene estesa anche ai contratti di servizi e delle forniture

ma conserva il requisito dellrsquounicitagrave sigrave come si evince dal 1deg comma del

citato art 10 secondo cui ldquoPer ogni singolo intervento da realizzarsi

mediante un contratto pubblico le amministrazioni aggiudicatrici

nominano ai sensi della legge 7 agosto 1990 n 241 un responsabile

del procedimento unico per le fasi della progettazione dellaffidamento

dellesecuzionerdquo

Il Responsabile del Procedimento rimane sempre un dipendente

di ruolo delle amministrazioni aggiudicatrici59 i cui requisiti di

professionalitagrave dovevano essere quelli individuati dal Regolamento di

attuazione Tuttavia ad oggi occorre ancora fare riferimento alle

norme di cui allrsquoart 7 del DPR n 55499 fatto salvo60 dallrsquoart 256 del

59

nel caso in cui lorganico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalitagrave necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento secondo quanto attestato dal dirigente competente i compiti di supporto allattivitagrave del responsabile del procedimento possono essere affidati con le procedure previste dal presente Codice per laffidamento di incarichi di servizi ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico economico finanziario amministrativo

60 In particolare lrsquoart 256 abroga esclusivamente il comma 6 dellrsquoart 7 del DPR n

55499 a mente del quale ldquoI soggetti non tenuti allrsquoapplicazione dellrsquoarticolo 7 della Legge devono in ogni caso garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il

36

Codice Difatti anche se non oggetto di espressa abrogazione da parte

dellrsquoarticolo 256 le norme del regolamento potranno essere abrogate

solamente dal nuovo Regolamento di cui allrsquoart5 del Codice con effetto

dallrsquoentrata in vigore di questrsquoultimo A tal fine il Responsabile dovragrave

essere non solamente un tecnico ma dovragrave altresigrave essere in possesso

ldquodi un titolo di studio adeguato alla natura dellintervento da realizzare

abilitato allesercizio della professione o quando labilitazione non sia

prevista dalle norme vigenti egrave un funzionario con idonea

professionalitagrave e con anzianitagrave di servizio in ruolo non inferiore a

cinque annirdquo6139 Non saragrave sufficiente dunque qualsiasi preparazione

tecnica ma una preparazione adeguata alle complessitagrave connesse

allrsquointervento da realizzare Certamente la definizione delle competenze

e dei requisiti del responsabile rientrano nellrsquoambito della competenza

concorrente Stato ndash Regioni ma non vi egrave alcun dubbio che il

collegamento fra complessitagrave delle competenze ed idoneitagrave del titolo di

studioprofessionale sia un principio fondamentale ed in quanto tale

vincolante per il legislatore regionale

Sempre a causa della mancanza del Regolamento non egrave

applicabile lrsquoart 10 c 6 del Codice riguardo alla coincidenza fra RUP

progettista e direttore dei lavori Infatti il Regolamento ldquohellipper i lavori

determina limporto massimo e la tipologia per i quali il responsabile del

procedimento puograve coincidere con il progettista Le ipotesi di coincidenza

tra responsabile del procedimento e direttore dellesecuzione del

contratto sono stabilite dal regolamento in conformitagrave allarticolo 119rdquo

Pertanto ad oggi ancora occorre fare riferimento al vigente

regolamento generale del 1999 ed in particolare alla norma di cui al 4deg

comma dellrsquoart 7 secondo cui in genere le funzioni di RUP progettista

e direttore dei lavori potranno coincidere per uno o piugrave interventi e nei

responsabile del procedimento dalle norme della legge e del regolamento che li riguardanordquo

61 Art 7 4deg comma del DPR n 55499

37

limiti delle competenze professionali del dipendente in casi particolari62

e per importi superiori a 50000000Euro

Ersquo demandato ancora al Regolamento lrsquoindividuazione gli

eventuali altri compiti del responsabile del procedimento coordinando

con essi i compiti del direttore dellesecuzione del contratto e del

direttore dei lavori noncheacute dei coordinatori in materia di salute e di

sicurezza durante la progettazione e durante lesecuzione previsti dal

decreto legislativo 14 agosto 1996 n 494 e dalle altre norme vigentirdquo63

Occorre ricordare che per le acquisizioni di lavori in economia le

stazioni appaltanti operano attraverso il Responsabile del

Procedimento

Alla Luce di ciograve lrsquoart 125 detta le disposizioni circa lrsquoaffidamento

diretto da parte del Responsabile del Procedimento dettando un minimo

di garanzie procedimentali richiamando i principi del Trattato

Infatti ai sensi del comma 8 per i lavori superiori a 4000000 euro e

fino al 20000000 euro lrsquoaffidamento avviene mediante cottimo fiduciario

nel rispetto dei principi di trasparenza rotazione paritagrave di trattamento

previa consultazione di almeno 5 operatori economici individuati sulla

base di indagini di mercato

62

Si tratta rispettivamente di opere e impianti di speciale complessitagrave o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o complessi o ad elevata componente tecnologica oppure di particolare complessitagrave secondo le definizioni rispettivamente contenute nellarticolo 17 commi 4 e 13 nellarticolo 20 comma 4 e nellarticolo 28 comma 7 della Legge le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi 1) utilizzo di materiali e componenti innovativi 2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa 3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltagrave logistica o particolari problematiche geotecniche idrauliche geologiche e ambientali 4) complessitagrave di funzionamento duso o necessitagrave di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalitagrave 5) esecuzione in ambienti aggressivi 6) necessitagrave di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali di progetto integrale di un intervento un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti architettonica strutturale e impiantisticardquo

63 L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 28-33

38

Per lavori di importo inferiore a 4000000 euro egrave consentito

lrsquoaffidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento

39

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE

Il Codice introduce una serie di novitagrave in attuazione alla Direttiva

comunitaria 200418CE come lrsquoavvalimento procedura di

individuazione dei requisiti di qualificazione che devono possedere gli

operatori economici ai fini della partecipazione alle gare il Dialogo

Competitivo e lrsquoAccordo tra le procedure di scelta del contraente e

lrsquoAsta elettronica come il processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale ai fini della semplificazione della

procedura di aggiudicazione

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti

di qualificazione

ldquoLrsquoAvvalimento egrave una procedura relativa alla individuazione dei

requisiti di qualificazione che devono possedere gli operatori economici

ai fini della partecipazione alle gare Esso trova la propria disciplina

negli artt 49 e 50 del DLgs n 1632006 Lrsquoistituto rappresenta una

novitagrave del nostro ordinamento direttamente scaturente dal recepimento

dellrsquoanalogo istituto comunitario

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 182004 sviluppa tale principio

statuendo che un operatore economico puograve per un determinato

appalto fare affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere

dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi purcheacute dimostri

la disponibilitagrave dei relativi mezzi

Lrsquoimpresa che offre i mezzi prende il nome di impresa ausiliaria

Lrsquoimpresa che utilizza i requisiti per partecipare alle gare prende

il nome di impresa ausiliata

Secondo alcuni la facoltagrave concessa allrsquooperatore economico di

avvalersi dei requisiti tecnici ed economici di altra impresa del gruppo

colliderebbe con la disciplina normativa del subappalto che prevede

stringenti limitazioni sia sotto il profilo procedurale che quantitativo Ma

la natura giuridica dei due istituti non egrave la stessa infatti mentre il

40

subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a soggetti terzi che

operano dunque come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso di cui allrsquoart 47 par 2 della Direttiva 182004 il

concorrente aggiudicatario saragrave comunque lrsquoimpresa operante tanto egrave

vero che dovragrave dimostrare il possesso dei beni aziendali dei quale

intenderagrave avvalersi

Neacute puograve valere ad escludere tale distinzione giuridica il riferimento

alla norma di cui allrsquoart 18 9deg comma della Legge n 551990 secondo

la quale ldquolrsquoimpresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve

allegare la copia autentica del contratto e la dichiarazione circa la

sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a

norma dellrsquoart 2359 del Codice civile con lrsquoimpresa affidataria del

subappalto o del cottimohelliprdquo

Nel primo caso le imprese ndash che evidentemente conservano una

propria soggettivitagrave ndash agiscono autonomamente e non come gruppo il

rapporto negoziale corrente inter partes integreragrave dunque i requisiti

della fattispecie negoziale del subappalto In questo caso la ratio

sottesa alla previsione di cui al 9deg comma dellrsquoart 18 della Legge n

5590 va rinvenuta nellrsquoesigenza di evitare facili elusioni delle restrizioni

poste dalla norma in questione attraverso lo strumento dei collegamenti

societari Nel secondo caso invece lrsquoimpresa agisce in proprio

avvalendosi perograve dei requisiti di altre imprese del gruppo non

integrando pertanto gli estremi della fattispecie negoziale del

subappalto Si potrebbe anzi affermare lrsquoesatto contrario in quanto il

collegamento fra le imprese egrave indefettibile requisito per lrsquoavvalimento

Tali peculiaritagrave dellrsquoistituto in esame sono state sufficientemente

rilevata dalla giurisprudenza amministrativa la quale ha riconosciuto che

in virtugrave della Direttiva comunitaria per tutti i pubblici appalti si consente

alloperatore economico o ad un raggruppamento di operatori economici

di cui allart 4 se del caso e per un determinato appalto di fare

affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere dalla natura

41

giuridica dei suoi legami con questi ultimi al fine della prova della

capacitagrave economica e finanziaria In tal caso deve dimostrare

allamministrazione aggiudicatrice che disporragrave dei mezzi necessari ad

esempio ldquomediante presentazione dellimpegno a tal fine di questi

soggettirdquo64

Il Codice ha pertanto recepito lrsquoistituto nellrsquoambito delle norme

che disciplinano la qualificazione dei concorrenti ed in particolare allrsquoart

49 statuendo che ldquoIl concorrente65 in relazione ad una specifica gara di

lavori servizi forniture puograve soddisfare la richiesta relativa al possesso

dei requisiti di carattere economico finanziario tecnico organizzativo

ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti

di un altro soggetto o dellrsquoattestazione SOA di altro soggettordquo

Emerge subito un primo elemento di novitagrave rispetto alla

formulazione europea della norma che risiede appunto nellrsquoestensione

dellrsquoavvalimento anche al sistema di qualificazione mediante attestato

SOA di cui al DPR n 34200066

La differenza fra lrsquoavvalimento e le tipologie negoziali che

comportano un frazionamento soggettivo ed oggettivo dellrsquoesecuzione

della prestazione quali ad esempio il subappalto egrave adeguatamente

tratteggiata dal Codice che dispone espressamente che ldquoIl contratto egrave

in ogni caso eseguito dallrsquoimpresa che partecipa alla gara alla quale egrave

rilasciato il certificato di esecuzione e lrsquoimpresa ausiliaria non puograve

assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore o di subappaltatorerdquo

In sostanza dunque nellrsquoavvalimento non si verifica un

frazionamento oggettivo della prestazione in quanto lrsquoimpresa

concorrente si avvale dei requisiti di unrsquoaltra impresa ma resta pur

sempre lrsquounica esecutrice dellrsquoappalto

64

art 47 commi 2 e3 65

singolo consorziato o raggruppato ai sensi dellrsquoart 34hellip 66

Che trova una propria regolamentazione nel successivo art 50 del DLgs n 1632006

42

Nel recepimento di tale direttiva comunitaria il legislatore italiano

introduce una serie di limiti alla concreta operativitagrave dellrsquoavvalimento

intese a evitare manovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di

associazioni criminali che non potrebbero partecipare in proprio alle

gare Infatti il comma 2deg al fine di accertare il ricorso allrsquoavvalimento

dovragrave chiedere allrsquoimpresa ausiliata una serie di dichiarazioni67 da parte

dellrsquoimpresa ausiliaria da allegare alla propria domanda di

partecipazione tanto che gli artt 49 e 50 relativi allrsquoavvalimento sono

oggetto procedura drsquoinfrazione comunitaria e che a oggi tale

procedimento egrave ancora sospesordquo68

67

una sua dichiarazione verificabile ai sensi dellrsquoarticolo 48 attestante lrsquoavvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara con specifica indicazione dei requisiti stessi e dellrsquoimpresa ausiliaria b) una sua dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 c) una dichiarazione sottoscritta da parte dellrsquoimpresa ausiliaria attestante il possesso da parte di questrsquoultima dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 d) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questrsquoultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dellrsquoappalto le risorse necessarie di cui egrave carente il concorrente e) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dellrsquoarticolo 34 neacute si trova in una situazione di controllo ai sensi dellrsquoart 34 c 2 con una delle altre imprese che partecipano alla gara f) in originale o copia autenticata il contratto in virtugrave del quale lrsquoimpresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dellrsquoappalto g) nel caso di avvalimento nei confronti di unrsquoimpresa che appartiene al medesimo gruppo in luogo del contratto di cui alla lettera f) lrsquoimpresa concorrente puograve presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dal comma 5

68 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 83-93

43

32 Il Dialogo Competitivo procedura di scelta del contraente

ldquoAlcune delle principali novitagrave della Direttiva 200418 riguardano

proprio le procedure di scelta del contraente in particolare la disciplina

comunitaria disciplina e regola alcune nuove tipologie procedimentali

che si aggiungono a quelle ldquoclassicherdquo69 fra le quali figurano lrsquoaccordo

quadro e il dialogo competitivo Il dialogo competitivo trattato nel

considerando (31) della Direttiva egrave disciplinato dallrsquoart 29 e 11 della

medesima Direttiva ed inserito allrsquoart 58 del Dlgs n 1632006

La ratio sottesa alla creazione dellrsquoistituto risiede nella necessitagrave

di dotare le amministrazioni aggiudicatici di uno strumento flessibile

capace di sopperire alla presenza di interventi estremamente complessi

sotto il profilo tecnico e finanziario allrsquoincapacitagrave di individuare

adeguatamente oggetto e caratteristiche della prestazione

Ai sensi dellrsquoart 1 comma 11 lett C) della Direttiva 182004 il

dialogo competitivo egrave ldquohellip Una procedura alla quale qualsiasi operatore

economico puograve chiedere di partecipare e nella quale lrsquoamministrazione

aggiudicatrice avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale

procedura al fine di elaborare una o piugrave soluzioni atte a soddisfare le

sue necessitagrave e sulla base della quale o delle quali i candidati

selezionati saranno invitati a presentare le offerterdquo La procedura in

esame pertanto egrave strumentale al raggiungimento degli obiettivi di

semplificazione snellimento e modernizzazione procedurale che

presiedono lrsquoadozione della Direttiva medesima Si tratta di una

procedura di aggiudicazione la quale peraltro non rappresenta

unrsquoassoluta novitagrave nel panorama normativo comunitario in materia di

appalti e che ha trovato un definitivo inquadramento solamente

nellrsquoultima versione della Direttiva

Il considerando (31) della Direttiva esplicita che nella misura in

cui il ricorso a procedure aperte o ristrette non consenta di aggiudicare

69

Procedura aperta procedura ristretta procedura negoziata

44

appalti occorre prevedere una procedura flessibile che salvaguardi sia

la concorrenza tra gli operatori economici sia la necessitagrave delle

amministrazioni aggiudicatici di discutere con ciascun candidato tutti

gli aspetti dellrsquoappalto

Il 1deg comma dellrsquoart 58 del DLgs 1632006rdquo70 subordina

lrsquoattivazione della procedura del dialogo competitivo a una duplice

condizione

1) una di carattere oggettivo che risiede nella particolare

complessitagrave dellrsquoappalto ossia quando la stazione appaltante non egrave

oggettivamente in grado di definire i mezzi tecnici atti a soddisfare i suoi

obiettivi quando non sia oggettivamente in grado di specificare

lrsquoimpostazione giuridica o finanziaria di un progetto e qualora non

disponga a causa di fattori oggettivi ad essa non imputabili di studi in

merito alla identificazione e quantificazione dei propri bisogni o

allrsquoindividuazione dei mezzi strumentali al soddisfacimento dei propri

bisogni alle caratteristiche funzionali tecniche gestionali ed

economico-finanziarie degli stessi e allrsquoanalisi dello stato di fatto e di

diritto nelle sue eventuali componenti storiche artistiche

architettoniche paesaggistiche

2) lrsquoaltra di natura discrezionale che consiste nella valutazione

effettuata dallrsquoamministrazione aggiudicatrice circa lrsquoimpossibilitagrave di

addivenire allrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto mediante una procedura

aperta eo ristretta La natura discrezionale non ha perograve natura

amministrativa ma preminentemente tecnica che non permette alla

pubblica amministrazione lrsquoaggiudicazione di un appalto attraverso il

70

Art 58 co 1 cosigrave modificato dallrsquoart 1 co 1 lettera g)dlgs 113 del 2007 Nel caso di appalti particolarmente complessi qualora ritengano che il ricorso alle procedure aperta o ristretta non permetta lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto le stazioni appaltanti possono avvalersi del dialogo competitivo conformemente al presente articolo Il ricorso al dialogo competitivo per lavori egrave consentito previo parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici hellip egrave altresigrave richiesto il parere del Consiglio Superiore dei beni culturali I citati pareri sono resi entro 30 giorni dalla richiesta Decorso tale termine lrsquoamministrazione puograve comunque procedere

45

ricorso di una procedura aperta o ristretta Drsquoaltra parte una diversa

impostazione della questione tesa ad individuare nella valutazione della

pubblica amministrazione una discrezionalitagrave di tipo amministrativo

creerebbe grave incertezza in merito al rispetto delle regole poste a

presidio della concorrenza di cui le procedure ad evidenza pubblica

sono garanzia

Va comunque rilevato che anche lrsquoistituto del dialogo competitivo

egrave stato sospeso fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento di attuazione

di cui allrsquoart 5 del DLgs 1632006 anche se per la giurisprudenza

esso rappresentava invece una norma self-executing Ma tale

disposizione per poter essere utilizzata immediatamente era

necessario che tutta la Direttiva comunitaria 200418 fosse stata

considerata self-executing

ldquoLa Corte comunitaria ha individuato tre requisiti percheacute una

Direttiva possa definirsi direttamente esecutiva (self executing)

1) le disposizioni in essa contenute devono essere chiare precise

complete e giuridicamente perfette in modo da essere

concretamente applicabili senza ulteriori valutazioni discrezionali in

merito alla loro esecuzione

2) tali disposizioni non devono essere condizionate nella loro efficacia

dallrsquointervento del legislatore interno

3) lo Stato membro deve risultare inadempiente nellrsquoattuazione della

Direttiva nel proprio ordinamento

Alla luce di tali considerazioni si puograve desumere che la Direttiva

200418 non abbia carattere self-executing in quanto lrsquoefficacia di

alcune delle sue disposizioni ed in particolare proprio quelle relative

agli ldquoistituti principalmente innovativirdquo71 egrave condizionata da uno specifico

e peraltro facoltativo intervento statale di recepimento In realtagrave alcune

disposizioni della Direttiva come il termine di pubblicazione dei bandi e

degli avvisi sarebbero state di immediata applicazione nei confronti

71 Accordo Quadro e Asta elettronica (limitatamente ai lavori pubblici)

46

degli Stati membri una volta scaduto il termine ultimo per il loro

recepimento

Altre invece dovevano essere applicate solamente previo

recepimento del competente legislatore nazionale quali appunto gli

istituti innovativi del dialogo competitivo e dellrsquoaccordo quadrordquo72

Il dialogo competitivo egrave una procedura che si sviluppa in tre fasi

crsquoegrave una fase negoziale (quella del dialogo) una fase relativa

allrsquoaggiudicazione e quella afferente al perfezionamento del contratto

Le amministrazioni sono tenute a pubblicare un bando di gara nel quale

debbono essere precisate le loro esigenze e necessitagrave i ldquorequisiti

generalirdquo73 e quelli ldquodi qualificazionerdquo74 richiesti ai candidati per la

partecipazione al dialogo il criterio di aggiudicazione e il termine di

presentazione delle domande Appare subito un elemento critico in

merito alla qualificazione dei candidati da invitare al dialogo in quanto il

possesso dei requisiti previsti nel codice sono quelli propri degli

operatori economici che vogliono partecipare alle procedure ordinarie di

affidamento mentre in caso del ricorso alla procedura del dialogo

competitivo lrsquoEnte motiva il ricorso a tale procedura giagrave nel bando di

gara per lrsquoimpossibilitagrave oggettiva di definire le caratteristiche tecniche

eo economiche della prestazione e chiedendo quindi un dialogo con i

candidati proprio per completare gli aspetti mancanti

La durata del dialogo egrave indeterminata essa potragrave proseguire fino

a quando lrsquoamministrazione non sia in grado di individuare anche dopo

un confronto ldquohellip la o le soluzioni che possano soddisfare le sue

72

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-20

73 art 38 Dlgs 1632006 lrsquoarticolo fa una classificazione delle ipotesi di

esclusione dellrsquooperatore economico alle procedure di affidamento come la situazione di fallimento la partecipazione a gruppi criminali la violazione dellrsquointestazione fiduciaria etc

74 Art 35 DLgs 1632006rdquo I requisiti di idoneitagrave tecnica e finanziaria per

lrsquoammissione alle procedure di affidamento degli operatori economici devono essere posseduti e comprovati dagli stessi secondo quanto previsto dal regolamento helliprdquo

47

necessitagraverdquo Una volta ritenuto concluso il dialogo lrsquoamministrazione

dovragrave darne comunicazione ai partecipanti invitandoli con lettera

formale a presentare le loro offerte sulla base dellae soluzionei

presentatae indicando i criteri di valutazione dellrsquoofferta

economicamente piugrave vantaggiosa in relazione alla specifica soluzione

prescelta

Con la comunicazione delle lettere di invito prende avvio la

seconda fase della procedura che rispecchia i requisiti tipici di una

procedura ad evidenza pubblica che egrave specificatamente volta ad

individuare lrsquoaggiudicatario della gara Una novitagrave di rilievo rispetto alle

procedure ldquoclassicherdquo ma anche una criticitagrave in confronto alla normativa

previgente egrave stata introdotta dallrsquoultimo comma del par 6 dellrsquoart 29 del

codice il quale dispone che ldquosu richiesta delle amministrazioni

aggiudicatrici lrsquoofferente potrebbe essere chiamato a chiarire

precisare e perfezionare ulteriormente lrsquoofferta presentatardquo Si tratta

di una innovazione che stravolge il convincimento radicatosi presso il

legislatore circa lrsquoimpossibilitagrave di successive negoziazioni delle offerte

una volta che le stesse siano giagrave state presentate Tale innovazione

perograve apre il varco ad una possibile lesione del principio di concorrenza

soprattutto per quanto concerne la locazione ldquoperfezionare

ulteriormenterdquo che sembrerebbe travalicare i limiti della mera correzione

eo integrazione Tale integrazione non appare giustificata neanche

sotto il profilo logico sistematico in quanto il dialogo competitivo lascia

ai concorrenti la possibilitagrave di modificare ed integrare sotto qualsiasi

profilo il progetto presentato prima della presentazione dellrsquoofferta Ma

una volta che questrsquoultima sia stata presentata non ha senso

legittimare lrsquointroduzione di ulteriori migliorie che per la stessa

configurazione della procedura non potrebbero essere indirizzate al

perfezionamento tecnico-operativo del progetto ma solamente a

48

migliorare lrsquoofferta economica in vista dellrsquoaggiudicazionerdquo75

Ma questo tipo di procedura non egrave mai potuta essere utilizzata

dallrsquoEnte pubblico percheacute egrave stata subito sospesa appena entrato in

vigore il codice con il Dl 1732006 cd Decreto ldquoMilleprorogherdquo al fine

di una valutazione piugrave approfondita e di una conoscenza piugrave coerente

dei risvolti applicativi di tale istituto76

75

L PASSERI ldquoAnalisi della Direttiva Comunitaria 200418CErdquo Tipografia DVS Roma 2005 pag 69

76 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Tipografia DVS Roma 2005 pagg 116-125

49

33 Lrsquoaccordo quadro procedura di scelta del contraente

ldquoAltra rilevante novitagrave prevista dalla Direttiva 200418 art 32 egrave

riportata ldquoallrsquoart 59 del DLgs n 1632006rdquo77 e riguarda lrsquoaccordo

quadro la cui definizione egrave riportata allrsquoart 3 comma 13

Lrsquoaccordo quadro egrave ldquoun accordo concluso tra una o piugrave stazioni

appaltanti e uno o piugrave operatori economici il cui scopo egrave quello di

stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato

periodo in particolare per quanto riguarda i prezzi ese del caso le

quantitagrave previsterdquo Ma la possibilitagrave di ricorrere allrsquoaccordo quadro non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento in tal senso da parte

dello Stato Pertanto si puograve affermare che come per il dialogo

competitivo tale disposizione non possa ritenersi self executing e che

lrsquoutilizzo di tale istituto egrave stato differito allrsquoentrata in vigore del

regolamento drsquoattuazione del Codice

Come per il dialogo competitivo anche lrsquoaccordo quadro non

rappresenta una novitagrave nel panorama normativo degli appalti europei

essendo giagrave stato previsto e disciplinato nei settori speciali

Pertanto con la Direttiva 200418 il legislatore europeo ha

solamente generalizzato lrsquoambito di applicazione estendendolo a tutte le

tipologie dei contratti La ratio giustificatrice dellrsquoaccordo quadro egrave

quella di soddisfare una duplice esigenza delle amministrazioni

pubbliche gestire le proprie commesse sul lungo periodo massimo 4

anni e tutelarsi dai rischi connessi dallrsquoeccessivo costo dei medesimi

appalti che sarebbero potuti lievitare con il decorso di un tempo piugrave o

meno lungo Dal punto di vista giuridico va precisato che lrsquoaccordo

quadro non egrave una appalto pubblico in quanto non riconducibile alla

categoria di un contratto attesa lrsquoindeterminatezza di alcuni degli

77

Art 59 co 1 Dlgs 1632006 Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente per i lavori di manutenzione Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale

50

aspetti essenziali richiesti per lrsquointegrazione anche atipica delle

fattispecie contrattuale quali in particolare il prezzo e lrsquooggetto della

prestazione infatti si puograve affermare che lrsquoaccordo quadro rappresenta

uno schema di convenzione ldquotipordquo che viene approvato attraverso una

procedura Lrsquoamministrazione cioegrave nella scelta degli operatori

economici dovragrave dunque operare come se stesse aggiudicando un

appalto

Per quanto concerne il profilo procedurale gli accordi quadro

che non possono avere durata superiore a quattro anni sono basati su

due distinte fasi di gara

1) La conclusione dellrsquoaccordo quadro

2) La relativa aggiudicazione degli appalti basati sul predetto accordo

La procedura inizia sempre con la pubblicazione di un bando di

gara seguendo con la selezione di uno o piugrave operatori economici

attraverso il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa (vista

la complessitagrave dellrsquoaffidamento) per terminare con la stipula

dellrsquoaccordo quadro Tale prima fase egrave diretta ad individuare gli

esecutori di lavori noncheacute le clausole relative agli appalti futuri da

stipulare allrsquooccorrenza con essi

La seconda fase egrave quella della stipulazione del contratto di

appalto Ogni volta che lrsquoEnte intende affidare un lavoro procederagrave alla

relativa stipulazione del contratto tra i vari operatori economici

aggiudicatari nel rispetto del principio di rotazione paritagrave di trattamento

e non discriminazione Si tratta di una vera e propria sequela

procedurale che si snoda nelle seguenti fasi

a) per ogni appalto lrsquoamministrazione consulta per iscritto gli operatori

economici che abbiano stipulato lrsquoaccordo quadro e che siano in

grado di eseguire la specifica prestazione

b) quindi esse fissano un termine per la presentazione delle offerte che

possa ritenersi congruo in relazione alla complessitagrave dellrsquoappalto da

aggiudicare ed al tempo necessario per la loro trasmissione

51

c) gli operatori dovranno provvedere a presentare le proprie offerte per

iscritto tali offerte dovranno rimanere segrete fino a quando non sia

scaduto il termine per la loro presentazione

d) lrsquoaggiudicazione dovragrave avvenire allrsquoofferta migliore sulla scorta dei

parametri indicati nel capitolato drsquooneri in sede di stipula

dellrsquoaccordo quadrordquo78

78

L PASSERI Il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 125-130

52

34 LrsquoAsta elettronica processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale

ldquoLrsquoAsta elettronica di cui allrsquoart 3 comma 15 del Codice egrave un

processo di semplificazione della procedura di aggiudicazione e dei

relativi adempimenti formali noncheacute di una maggiore efficienza delle

commesse pubbliche

Ai sensi dellrsquoart 3 comma 15 del DLgs n 1632006 lrsquoasta

elettronica egrave un processo per fasi successive basato su un dispositivo

elettronico di presentazione di nuovi prezziche interviene dopo una

prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro

classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento

automatico Tale definizione permette innanzitutto di individuare quale

sia lesatta collocazione dellasta elettronica nellambito del complesso

procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico non si tratta di

una procedura di aggiudicazione ma esclusivamente di un processo

per fasi successive che si interseca sulle e con le ordinarie procedure di

aggiudicazione definite dalla Direttiva ossia le procedure aperte

ristrette e negoziate e che incide esclusivamente sulla negoziazione dei

prezzi ovvero degli elementi delle offerte Ersquo lrsquoart 85 che definisce il

ricorso allrsquoasta elettronica Ai sensi del comma 179 lasta elettronica egrave

dunque un processo meramente facoltativo che si colloca nellalveo

delle ordinarie procedure di aggiudicazione ivi compreso il confronto

competitivo nellambito di un accordo quadro il sistema dinamico di

acquisizione e la procedura negoziata previa pubblicazione di un bando

di gara lasta pubblica potragrave avere ad oggetto esclusivamente i lavori

servizi e le forniture per i quali le specifiche dellappalto possano essere

fissate in maniera precisa e nei quali la valutazione delle relative offerte

possano essere effettuate automaticamente da un mezzo elettronico

79

ldquoNelle procedure aperte ristrette o negoziate previo bando quando ricorrono le condizioni di cui al comma 3 le stazioni appaltanti possono stabilire che laggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso unasta elettronicardquo

53

sulla base di elementi quantificabili in modo tale da essere espressi in

cifre o percentuali

Per quanto concerne invece il profilo procedimentale

ogniqualvolta una amministrazione aggiudicatrice intenda avviare

unasta elettronica dovragrave darne comunicazione mediante pubblicazione

nel bando di gara80 e nel capitolato doneri e in particolare gli elementi

oggetto di valutazione utilizzati per individuare lofferta economicamente

piugrave conveniente81 Le amministrazioni sono comunque chiamate ad

effettuare una prima valutazione delle offerte pervenute sulla scorta dei

criteri ordinari dellofferta economicamente piugrave vantaggiosa e del prezzo

piugrave basso

La gara si articoleragrave comunque in tre fasi

1) la prima ordinaria nel senso che lamministrazione aggiudicatrice

dovragrave pubblicare un bando di gara contenente oltre che lindicazione

che si procederagrave ad unasta elettronica le generali indicazioni

richieste per il bando di gara a seconda della procedura prescelta

2) la seconda consistente nellinvito simultaneo rivolto agli offerenti 82 a

presentare nuovi prezzi eo nuovi valori nel caso in cui il criterio di

aggiudicazione adottato sia quello dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa83

80

Art 85 5deg comma del DLGs n 1632006 ed art 54 par 3 della Direttiva 182004

81 Ai sensi dellart 85 6deg comma del DLgs n 1632006 il predetto capitolato

doneri dovragrave specificare a) gli elementi i cui valori saranno oggetto dellasta elettronica purcheacute tali elementi siano quantificabili in modo da essere espresse in cifre e percentuali b) i limiti eventuali dei valori che potranno essere presentati quali risultano dalle specifiche delloggetto dellappalto c) le informazioni che saranno messe a disposizione degli offerenti nel corso dellasta elettronica e se del caso il momento in cui saranno messe a loro disposizione d) le informazioni pertinenti sullo svolgimento dellasta elettronica e) le condizioni alle quali gli offerenti potranno rilanciare e in particolare gli scarti minimi eventualmente richiesti per il rilancio f) le informazioni pertinenti sul dispositivo elettronico utilizzato e sulle modalitagrave e specifiche tecniche di collegamento

82 le cui offerte siano ammissibili

83 Ai sensi dellrsquoart 85 7deg comma del DLgs n 1632006 linvito dovragrave contenere

ogni informazione utile per il collegamento individuale al dispositivo elettronico utilizzato e precisare la data e lora di inizio dellrsquoasta elettronica

54

3) la terza fase consiste invece nellesperimento vero e proprio

dellasta elettronica Questultima prenderagrave avvio solamente quando

lamministrazione valutata lammissibilitagrave delle domande e delle

offerte dei diversi candidati84 comunichi gli inviti di cui alla fase sub

2) a partecipare allasta che non potragrave tuttavia avere inizio prima di

due giorni a decorrere dalla data di invio degli inviti Lasta

elettronica puograve articolarsi in una pluralitagrave di fasi85 e la sua

conclusione deve essere predeterminata e potragrave essere disposta

alla data ed ora indicate nellrsquoinvito86 Una volta conclusa lasta

elettronica le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno ad

aggiudicare lappalto in funzione dei suoi risultati

Anche le disposizioni relative alla procedura dellrsquoAsta elettronica

sono recepite dal legislatore italiano con delle limitazioni Ersquo utile sapere

che nelle direttive lrsquoasta elettronica costituisce strumento usuale di

aggiudicazione delle procedure aperte ristrette negoziate con bando

con lrsquounica condizione che le specifiche dellrsquoappalto possano essere

stabilite in maniera precisa e che le offerte corrispondenti siano

suscettibili di valutazione automatica da parte del mezzo elettronico Al

pari degli altri istituti anche lrsquoapplicazione dellrsquoasta elettronica non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento del legislatore italiano

che rimanda al Regolamento di cui allrsquoart 5 i presupposti e le

ldquocondizioni specificherdquo87 per il ricorso alle aste elettroniche

84

nelle procedure aperte ovvero accertata lammissibilitagrave delle domande e diramati gli inviti a presentare offerte nelle procedure ristrette

85 con lobbligo da parte dellamministrazione procedente di comunicare in tempo

reale a tutti gli offerenti quanto meno le informazioni che consentano agli stessi di individuare la propria posizione nella graduatoria per ciascuna fase noncheacute il numero dei partecipanti per ciascuna fase ma senza renderne nota lidentitagrave

86 Art 85 10deg comma del DLgs n 1632006

40

Art 85 comma 12 a) i presupposti e le condizioni specifiche per il ricorso alle aste elettroniche b) requisiti e le modalitagrave tecniche della procedura di asta elettronica c) le condizioni e le modalitagrave di esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura di asta elettronica nel rispetto dellarticolo 13

55

Ad oggi anche questo istituto egrave sospeso a causa della mancanza

del Regolamentordquo88

88

L PASSERI ldquoIl Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 130-125

56

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della

disciplina comunitaria

Si puograve affermare che la prima vera rivoluzione nella disciplina

normativa in materia di lavori pubblici egrave avvenuta con lrsquoemanazione

della Legge 10994 che per la sua caratteristica di legge-quadro si egrave

proposta il perseguimento nel settore dei lavori pubblici di un livello di

qualitagrave predefinito in relazione ai risultati attesi ldquoseguendo procedure

improntate a tempestivitagrave trasparenza e correttezza nel rispetto del

diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatorirdquo

Ciograve che caratterizza la legge-quadro egrave il superamento di una

logica settoriale alla quale egrave risultata ispirata la quasi totalitagrave dei

provvedimenti legislativi che si sono succeduti in materia dopo la legge

fondamentale sui lavori pubblici 20 marzo 1865 n 2248rdquo89

ldquoLa prima versione delle legge-quadro era ispirata ad un maggior

rigore rispetto alla disciplina comunitaria nonostante i vari correttivi a

cui egrave stata sottoposta ciclicamente negli anni In taluni casi questo

rigore o rigiditagrave si egrave concretizzato in regole che si sono poste in

contrasto con la direttiva di recepimento volte a limitare il potere

discrezionale della stazione appaltante per arginare secondo le

aspettative del legislatore dellrsquoepoca la dilagante corruzione che si era

manifestata nel settore degli appalti pubblici

Particolare attenzione venne posta sulla progettazione e sulla

connessa fase di aggiudicazione Con ldquolrsquoart 21 co 1 della legge

10994rdquo90 si scelse il prezzo piugrave basso come criterio prevalente per

lrsquoaggiudicazione degli appalti sia sopra che sotto la soglia comunitaria

indetti mediante pubblico incanto o licitazione privata a sua volta

riconosciuti come sistemi di scelta ordinari relegando lrsquoapplicazione

89

PIETRANGELI PAPINI L ldquoI lavori pubblici negli Enti Localirdquo DrsquoAnselmi Editore ndash Ancitel ndash Hoegli Milano 1998 PAG 9

90 ldquoLrsquoaggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata egrave

effettuata con il criterio del prezzo piugrave basso inferiore a quello posto a base di garardquo

57

dellrsquoaltro criterio quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa ai

soli casi di appalto-concorso e di licitazione privata per lrsquoaffidamento

della concessione di sola costruzione e gestione

Il contrasto con la direttiva n 9337CEE risiedeva nel fatto che

questa ldquoallrsquoart 30 n 1rdquo91 stabiliva che i due unici criteri sui quali

lrsquoamministrazione si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono

equivalenti e posti sullo stesso piano

Il legislatore comunitario quindi assegnava ai due criteri pari

dignitagrave con la conseguenza che quanto meno per gli appalti sopra

soglia la disposizione della Merloni si poneva in contrasto con la

direttiva

Questa impostazione ha di fatto conferito una certa rigiditagrave

allrsquointera procedura circoscrivendo fortemente i margini di autonomia

negoziale della stazione appaltante di fatti questa una volta scelto il

sistema di realizzazione dei lavori le cui forme previste erano lrsquoappalto

o la concessione era in pratica vincolata anche nei successivi passaggi

relativi alla modalitagrave di scelta del contraente allrsquoindividuazione del

criterio di aggiudicazione ed in ultima analisi alle stesse modalitagrave di

definizione dellrsquooggetto prestazionale dedotto in gara configurandosi

cosigrave una sorta di percorso obbligatorio

Tale rigiditagrave era stata attenuata in parte con la cd Merloni-

quater nota ldquolegge 1662002rdquo92 attraverso lrsquointroduzione dellrsquoart 21

comma 1-ter con cui si stabiligrave una deroga allrsquoapplicazione del criterio del

prezzo piugrave basso a favore dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa

nel caso di ldquoappaltirdquo93 di importo superiore alla soglia comunitaria

rafforzato dalla determinazione dellrsquoAutoritagrave sui lavori Pubblici che

91

ldquoI criteri sui quali lrsquoamministrazione giudicatrice si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono o il criterio del prezzo piugrave basso o quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

92 Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e

trasportirdquo pubblicata nella GU n 181 del 3 agosto 2002 supplemento ordinario n 158

93 indetti con i sistemi ordinari dellrsquoasta pubblica o della licitazione privata

58

afferma che ldquoin caso di prevalenza della componente tecnologica o per

la particolare rilevanza tecnica delle possibili soluzioni progettuali si

ritiene possibile che la progettazione possa essere utilmente migliorata

con integrazioni tecniche proposte dallrsquoappaltatorerdquo94

Tuttavia anche in questo caso veniva di fatto confermata la

medesima filosofia di fondo che era quella di prestabilire sul piano

normativo gli elementi legittimanti lrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa

Inoltre con riguardo alla prestazione da richiedere al soggetto

aggiudicatario la legge 1662002 aveva attenuato la rigida separazione

tra progettazione ed esecuzione ndash voluta dal legislatore del 1994

sempre ai fini di una regolamentazione e moralizzazione del mercato ndash

attraverso una maggiore apertura nei confronti dellrsquoappalto integrato il

quale tuttavia nella sua originaria configurazione era imperniato

fondamentalmente sul massimo ribasso nei confronti di un progetto

definitivo a base di gara con traslazione della progettazione esecutiva

tra gli obblighi contrattuali nella fase di esecuzione a carico

dellrsquoaffidatario prescelto

Anche in relazione al criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa il legislatore interno aveva introdotto una disciplina piugrave

restrittiva rispetto a quella comunitaria in quanto nella formulazione del

co 2 dellrsquoart 21 della L n 10994 lrsquoindicazione dei criteri era tassativa

solo con la Merloni-ter95 (L 4151998) venne concessa ldquola possibilitagrave

per la stazione appaltante di introdurre ulteriori elementi in relazione al

tipo di lavoro da realizzarerdquo96

Il processo di graduale apertura se non di smantellamento di

alcune norme in contrasto con la normativa europea egrave proseguito ad

94

Determinazione n 27 del 16 ottobre 2002 Prime indicazioni sulla legge 1 agosto 2002 n 166

95 Legge 4151998

96 Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

59

opera della Corte di giustizia europea soprattutto sulla questione

attinente alla facoltagrave di scelta tra i due criteri di affidamento Il giudice

europeo con la sentenza 7 ottobre 2004 C-24702 aveva ritenuto in

contrasto con lrsquoart 30 n 1 della direttiva n 9337CE una norma

nazionale che ldquoai fini dellrsquoaggiudicazione degli appalti di lavori pubblici

mediante procedure di gara aperte o ristrette imponga in termini

generali alle amministrazioni aggiudicatici di ricorrere unicamente al

criterio del prezzo piugrave bassordquo

Questa sentenza va letta nellrsquoottica del principio comunitario

della libera concorrenza Difatti tale principio vuole che sia

lrsquoamministrazione nellrsquoesercizio della sua discrezionalitagrave a stabilire in

relazione alle specifiche caratteristiche dellrsquoappalto il criterio di

aggiudicazione che meglio assicuri il massimo grado di concorrenza e

pertanto una norma nazionale di tale portata era in contrasto con il

principio comunitario che esaltava invece la sostanziale equiparazione

tra i due criteri Inoltre la Corte di giustizia ha affermato che se egrave vero

che gli Stati membri in sede di recepimento delle direttive comunitarie

godono di una certa autonomia tale autonomia non puograve avvenire in

violazione dei principi generali del diritto comunitario e in tal caso

prosegue la Corte lrsquoart 21 della Legge 10994 ha violato il principio

della libera concorrenza sancito dallrsquoart 81 del Trattato dellrsquoUnione

La direttiva 200418CE riportata ldquoallrsquoart 53 co 9rdquo 97 del codice

tipologia e oggetto del contratto ha confermato tale impostazione

ponendo sullo stesso piano i due criteri la cui scelta egrave demandata alle

amministrazioni Ma la stessa direttiva interviene sulla discrezionalitagrave

dellrsquoindividuazione di tali criteri precisando che per essi devono essere

specificati il loro peso ponderale Pertanto il legislatore comunitario si egrave

orientato da un lato a garantire che la scelta dei criteri di valutazione sia

collegata allrsquooggetto dellrsquoappalto dallrsquoaltro lato che il peso di tali valori

97 Art 53 co 9ldquohellip la selezione della migliore offerta avviene utilizzando il criterio

del prezzo piugrave basso o dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

60

sia determinato giagrave in sede di avvio della procedura selettiva in modo

da consentire ai concorrenti di definire adeguatamente i contenuti della

propria offerta Tali criteri infatti vengono specificati nella Direttiva e

riportati ldquoallrsquoart 83rdquo98 del codice Si tratta di dodici elementi tra i quali il

pregio tecnico la qualitagrave lrsquoassistenza tecnica che vengono utilizzati in

riferimento allrsquooggetto dellrsquoappalto

La mera indicazione dei criteri di valutazione ndash ancorcheacute collegati

allrsquooggetto dellrsquoappalto ndash non egrave perograve sufficiente a garantire lrsquoequitagrave di

giudizio dellrsquoamministrazione egrave necessario che questrsquoultima individui

espressamente ldquola ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei

criteri scelti per determinare lrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosardquo

eventualmente prevedendo una forcella fra un valore minimo ed uno

massimo da attribuire a ciascun criterio La direttiva impone che i criteri

ed i relativi valori ponderali cosigrave individuati vengano espressamente

pubblicati nel bando di gara in modo che gli offerenti possano formulare

unrsquoofferta dai contenuti coerenti con essi

Il Codice nel recepire le disposizioni della direttiva succitata ha

dovuto effettuare anche una ricognizione ed una ldquoricuciturardquo dellrsquoampia

giurisprudenza che si egrave sviluppata nel corso degli anni sia nazionale

sia comunitaria nel rispetto dei limiti di delega Su tali questioni il

Consiglio di Stato con parere n 3552006 reso sulla prima versione

dello schema di decreto delegato ha ritenuto che il Codice dei contratti

avesse sostanzialmente rispettato i limiti posti dalla legge di delega e

che lrsquoampiezza della riforma operata dal legislatore comunitario

potesse giustificare lrsquointroduzione di modifiche anche sostanziali

allrsquoordinamentordquo99

98

Art 83 co 1 ldquoQuando lrsquoappalto egrave affidato con il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dellrsquoofferta pertinenti alla natura allrsquooggetto e alle caratteristiche del contratto

99

CONIO A ldquoEquivalenza dei criteri di aggiudicazione tra vecchie e nuove regolerdquo

Rivista Diritto Amministrativo n 2 ndash Il Sole 24 ore 2007 pagg 51-53

61

Il legislatore del 1994 oltre a recepire le direttive comunitarie ha

introdotto degli aspetti innovativi alla normativa nazionale rispetto a

quella previgente che riguardano

1) lrsquoobbligo della programmazione cioegrave lrsquoobbligo da parte dellrsquoEnte di

inserire tutti gli interventi dei lavori pubblici nel programma triennale

delle opere pubbliche e nel suo aggiornamento annuale in modo

che ogni intervento sia individuato attraverso studi di fattibilitagrave e il cui

costo sia preliminarmente previsto nel Bilancio di previsione annuale

ed in quello triennale per assicurarne la copertura finanziaria

2) la previsione di adozione di un regolamento costituente

lrsquoordinamento generale in materia di lavori pubblici atto a eliminare

tutte le norme legislative o regolamentari in contrasto con le

disposizioni delle legge-quadro e a determinare una unificazione

delle procedure e dei comportamenti

3) lrsquointroduzione di una nuova istituzione il Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) con funzioni di coordinamento controllo e

responsabilitagrave per ogni singolo intervento relativo alle fasi di

progettazione affidamento ed esecuzione dello stesso

4) lrsquoistituzione di un organismo di controllo lrsquoAutoritagrave per la vigilanza

dei lavori pubblici con il compito di accertare eventuali disfunzioni e

inadempienze e di proporre revisioni al regolamento

62

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE

ldquoIl 31 marzo 2004 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo

applicando la procedura condivisa di cui allrsquoart 251 del Tratta CE

hanno deliberato lrsquoadozione della ldquodirettiva 200418CErdquo100 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

di lavori Lrsquoiter procedurale che ha condotto le istituzioni comunitarie

allrsquoapprovazione della predetta direttiva egrave stato particolarmente

complesso e caratterizzato da una serie di atti prodromici fra i quali

spiccano indiscutibilmente il Libro Verde101 afferente ldquoGli appalti pubblici

nellrsquoUnione europea spunti di riflessione per il futurordquo del 1996 e la

successiva Comunicazione della Commissione europea dellrsquo11 marzo

1998 Il Libro Verde ha costituito il primo atto di impulso di un

procedimento che avrebbe condotto alla rivisitazione del quadro

normativo vigente in materia di appalti pubblici il quale seppur

cospicuo102 non era ndash giagrave allora ndash ritenuto adeguato a perseguire gli

obiettivi per il quale era stato strutturato Sulla scorta delle risultanze del

dibattito sollevato dal predetto Libro Verde la Commissione europea

emetteva infatti una prima ldquoComunicazionerdquo103 nella quale prendeva

100

Pubblicata nelle GUCE serie L n 134 del 30 aprile 2004 101

COM 96 (583) DEL 27111996 102

In particolare tale quadro era ed egrave tuttrsquooggi caratterizzato dalla compresenza di numerose Direttive quali Direttiva CE n 9752 del 1311997 Direttiva CE n 9337 del 14061993 Direttiva CE 9336 del 14061993 Direttiva CE n 9338 del 14061993 Direttiva CE n 9250 del 18061992

103 COM (98) 143 del 11 marzo 1998 Con tale Comunicazione la Commissione

Europea vuole proporre miglioramenti nelle procedure di aggiudicazione tenendo conto delle reazioni ricevute in seguito alla pubblicazione nel 1996 del Libro Verde Nella Comunicazione si sottolinea che attraverso la semplificazione dellrsquoassetto giuridico che si determina attraverso lrsquoadeguamento allrsquoera elettronica si giungeragrave ad un miglior funzionamento dei pubblici appalti che condurragrave non soltanto allrsquoaumento della qualitagrave dei servizi della crescita economica della competitivitagrave e della creazione di nuovi posti di lavoro ma anche al contenimento della corruzione nellrsquoambito dellrsquoUnione europea ma anche a rafforzare il rispetto delle normative vigenti ad aumentare il numero dei fornitori che rispondono ai bandi di gara ed a rafforzare la sinergia con le altre politiche comunitarie Gli obiettivi sono a) di rendere piugrave flessibile e piugrave chiare le procedure di aggiudicazione ossia il dialogo competitivo e i contratti flessibili a lungo termine ossia gli accordi quadro b) la definizione di un contesto giuridico che tenga conto della partecipazione dei capitali privati al finanziamento della gestione di infrastrutture e di servizi pubblici (Project financing) il controllo a livello

63

atto della ldquoimportanza capitale che riveste un assetto normativo stabile

per il buon funzionamento degli appalti pubblici e per salvaguardare la

fiducia di tutti i soggetti attivi dellrsquoefficacia del sistema Tuttavia il

quadro normativo attuale non costituisce un fine in se stesso esiste per

permettere di cogliere i frutti del mercato unico nel settore degli appalti

pubblicirdquo Da qui lrsquoesigenza di riorganizzare il vigente quadro normativo

alla luce delle imperfezioni dal medesimo palesate La realizzazione ed

il funzionamento di un ldquomercato unicordquo ndash precipua finalitagrave dellrsquoazione

della Commissione ndash sono incentrate sulla libera concorrenza intesa

quale criterio capace di collocare naturalmente le risorse economiche

imprenditoriali secondo parametri di efficienza ed efficacia Nelle

considerazioni della Commissione emergeva chiaramente che

lrsquoeccessivo proliferare di fonti cognitive e la parziale inadeguatezza

degli strumenti congegnati per lrsquoaffidamento e lrsquoesecuzione di appalti

pubblici erano la causa dellrsquoinadeguato funzionamento del criterio della

concorrenza per questa specifica nicchia di mercato Traspariva

pertanto il dibattito successivo alla pubblicazione del Libro Verde e

della Comunicazione della Commissione del marzo del 1998 la

direzione che avrebbe dovuto seguire una futura azione riformatrice

volta alla semplificazione del quadro normativo eccessivamente

complesso e molte volte causa della farraginositagrave delle procedure di

affidamento

Ersquo proprio in tale contesto che prende largo lrsquoipotesi della

emanazione di una nuova direttiva comunitaria in materia di appalti

pubblici idea fatta propria dalla Commissione nel suo programma di

lavoro del 2000104 e peraltro rimessa alla sua competenza in quanto

comunitario sullrsquoobbligo di pubblicazione degli avvisi di aggiudicazione dei pubblici appalti Lrsquoobiettivo ultimo egrave quello di adottare un codice multilaterale sui pubblici appalti nel contesto dellrsquoOrganizzazione mondiale del commercio (OMC)

104 COM (2000) 155 del 9 febbraio 2000

64

inquadrata nellrsquoadeguamento delle legislazioni adottate per la

realizzazione del mercato interno e fondata sullrsquoart 95 del Trattato CE

Con lrsquoemanazione della Direttiva n 200418CE la Commissione

ha inteso perseguire un obiettivo di sostanziale semplificazione e

riorganizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici

attraverso

1) lrsquoaccorpamento e la razionalizzazione del quadro normativo vigente

2) lrsquointroduzione di alcune procedure innovative

Per quanto concerne il punto 1) lrsquoazione del legislatore presenta un

duplice risvolto Il primo ha natura strutturale e consiste nella

riunificazione in un unico corpo normativo delle ldquotre direttiverdquo105

attualmente vigenti in materia di appalti pubblici Il secondo profilo

ha invece natura prettamente funzionale riguarda invece una

riscrittura della norma capace di chiarire a livello interpretativo le

principali questioni afferenti la sua applicazione non una modifica

dunque ma una riorganizzazione del testo della norma capace di

eliminarne le aporie originarie

Le innovazioni relative allrsquointroduzione delle nuove procedure

(punto 1) presentano carattere sostanzialmente residuale e sono state

poste in essere da parte del legislatore europeo ligrave dove gli interventi

relativi allrsquoaccorpamento e razionalizzazione del quadro normativo

(punto 2) siano stati ritenuti insufficienti per rendere coerente il quadro

normativo predisposto con le caratteristiche e le peculiaritagrave del mercato

europeo degli appalti pubblici In questrsquoambito vanno ricondotti questi

istituti innovativi introdotti dalla Direttiva quali tra i piugrave significativi le

aste elettroniche il dialogo competitivo gli accordi del quadrordquo106

105

nn 9337Ce 9336Ce e 9250CE 106

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 14-17

65

43 La nozione di appalto pubblico

Lrsquoart 1 della Direttiva 200418 contiene una serie di definizioni

degli istituti fondamentali per la materia degli appalti pubblici e fra

questi ovviamente anche quelle relative agli strumenti di realizzazione

dei lavori servizi e forniture ossia appalto e concessione

La Direttiva identifica generalmente come appalto pubblico quel

contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra uno o piugrave operatori

economici e una o piugrave amministrazioni aggiudicatrici avente per

oggetto in riferimento agli appalti pubblici di lavori ldquolrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione e lrsquoesecuzione di ldquolavorirdquo107 o di

unrsquoopera oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera

rispondente alle esigenze specificate dallrsquoamministrazione

aggiudicatricerdquo108 Questa rinnovata definizione di appalto di cui alla

Direttiva 200418 ancorcheacute simile a quella della pregressa direttiva n

371993 offre lo spunto per ldquoriesumarerdquo i probabilmente mai risolti

contrasti definitori tra la normativa comunitaria e quella nazionale di cui

alla legge 10994 e successive modifiche Non egrave difficile scorgere una

sostanziale differenziazione fra la normativa comunitaria e quella

nazionale nella definizione del contratto di appalto difatti mentre la

prima utilizza una formula generale quale quella della ldquoesecuzione con

qualsiasi mezzo di unrsquooperardquo capace nella sua genericitagrave di

ricomprendere qualsiasi modello negoziale di realizzazione di lavori ed

opere pubbliche109 nella legge n 10994 manca un riferimento a tale

107

Relativi a una delle attivitagrave di cui allrsquoallegato 1 della Direttiva Sinteticamente si tratta di attivitagrave relative alle costruzioni quali quelle di preparazione del cantiere edile costruzione completa o parziale di edifici (genio civile) lavori di completamento degli edifici noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore

108 Art 1 lett b) Direttiva n 200418

109 La normativa comunitaria fa esclusivo riferimento alla realizzazione di opere

pubbliche e non anche di lavori

66

clausola generale Infatti lrsquoart 19 1deg comma specifica che per appalto

di lavori pubblici bisogna intendere quei contratti a titolo oneroso

conclusi in forma critta tra un imprenditore e un soggetto di cui ldquoallrsquoart

2rdquo110 aventi per oggetto

a) la sola esecuzione di lavori pubblici di cui ldquoallrsquoart 2 comma 1rdquo111

b) la progettazione esecutiva di cui ldquoallrsquoart 16 comma 5rdquo112 e

lrsquoesecuzione dei lavori pubblici di cui allrsquoart 2 comma 1

Ersquo necessario dunque verificare se la nozione nazionale di

appalto circoscritta alla definizione datane dalla lett a) possa ritenersi

equivalente a quella utilizzata dalla Direttiva 200418

La questione ha pregio non solo dal punto di vista formale ma

anche sostanziale in quanto lrsquoart 19 1deg comma della legge n 10994

sulla scorta di una esplicita modifica introdotta dalla legge 41598 (cd

ldquoMerloni-terrdquo) afferma il principio della ldquotassativitagraverdquo dei sistemi di

esecuzione dei lavori pubblici che possono essere realizzati

ldquoesclusivamenterdquo mediante contratti di appalto di concessione o

attraverso ldquolavori in economiardquo Appare chiaro che dallrsquoestensione della

nozione di appalto dipende lrsquoindividuazione delle tipologie negoziali

utilizzabili per la realizzazione dei lavori pubblici che potrebbero portare

ad un mancato rispetto delle ldquoregole della concorrenzardquo113 In sostanza

110 Di cui allrsquoart 2 co 2 lett a) quali le Amministrazioni dello Stato Enti pubblici ed

economici enti ed amministrazioni locali associazioni consorzi ed organismi di diritto pubblico

111 Dispone lrsquoart 2 co 1 che ldquoai sensi e per gli effetti della presente legge e del

regolamento si intendono per lavori pubblici se affidati ai soggetti di cui al co 2 del presente articolo le attivitagrave di costruzione demolizione recupero ristrutturazione restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalisticardquo

112 i sensi dellrsquoart 16 co 5 ldquoIl progetto esecutivo redatto in conformitagrave al progetto

definitivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma tipologia qualitagrave dimensione e prezzo

113 Come univocamente ritenuto in dottrina la ratio a supporto della esclusivitagrave dei

sistemi di esecuzione previsti dalla legge egrave da ricercarsi nellrsquoesigenza di evitare che possano essere introdotti sistemi realizzativi potenzialmente elusivi delle regole di concorrenza In merito Determinazione Autoritagrave per la vigilanza sui lavori pubblici n 222002 pubblicata nella GU n 2062002

67

la questione egrave di verificare se la nozione di appalto possa

ricomprendere lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di lavori oppure per il

diritto nazionale riguardi la sola esecuzione di lavori

Secondo un orientamento dottrinario la risposta non potrebbe

che essere nel pieno di una equiparazione fra nozione di appalto

nazionale e quella comunitaria sia per ragioni sistematiche in quanto i

lavori preparatori della legge 10994 fanno sovente riferimento alla

normativa comunitaria sia per ragioni di gerarchia delle fonti in quanto

la normativa comunitaria assume ldquocarattere prevalente rispetto alla

normativa nazionalerdquo114 Tale impostazione dottrinale perograve non appare

pienamente condivisibile percheacute nellrsquoordinamento civile il contratto di

appalto individuato dallrsquoart 1655 del Codice Civile egrave definito come quel

contratto col quale una parte assume con organizzazione di mezzi

necessari e con gestione a proprio rischio il compito di unrsquoopera o di un

servizio verso un corrispettivo in denaro Esiste dunque una fattispecie

negoziale delimitata da elementi ben precisi 1) una organizzazione di

impresa che deve far capo allarsquoappaltatore 2) il rischio di impresa in

capo allrsquoappaltatore 3) il corrispettivo in denaro che il committente deve

corrispondere allrsquoappaltatore 4) il risultato finale della realizzazione

dellrsquoopera

Ebbene la Legge 10994 nel disciplinare la fattispecie di matrice

pubblicistica dei contratti di appalto pur delineandone elementi

peculiari non poteva non ispirarsi alla definizione di contratto di appalto

di cui allrsquoart 1655 del Codice Civile In particolare ai sensi dellrsquoart 19

comma 1 della legge 10994 e sm lrsquoappalto egrave quel contratto concluso

in forma scritta fra un imprenditore ed uno dei soggetti di cui allrsquoart 2 2deg

comma da questo punto di vista la nozione egrave del tutto corrispondente a

quella comunitaria e differisce da quella civilistica per quanto concerne

la forma scritta dellrsquoatto evidentemente giustificata da esigenze di

114

G LEONE La legge quadro in materia di lavori pubblici a cura di A Carullo ndash A Clarizia Padova Grafili Editore 2000 pag 602

68

certezza dei rapporti negoziali Per quanto riguarda il contenuto

lrsquoarticolo fa riferimento esclusivamente alla ldquoesecuzione dei lavori

pubblicirdquo senza specificare altro e proprio per questo rinviando

allrsquoappalto di diritto privato Sulla base di tali presupposti vanno esclusi

dallrsquoambito oggettivo di appalto di lavori pubblici tutte quelle fattispecie

negoziali che seppur strettamente idonee allrsquoesecuzione di lavori

pubblici non presentano le caratteristiche tipiche di un contratto di

appalto

Invece la norma comunitaria presenta una portata

oggettivamente piugrave ampia quando fa riferimento allrsquoesecuzione ldquocon

qualsiasi mezzordquo di lavori ed opere percheacute non egrave condizionata dalla

definizione nazionale del Codice Civile Non sono peraltro mancati

temperamenti a tale tesi secondo i quali lrsquoinciso ldquocon qualsiasi mezzordquo

sembrerebbe volersi riferire non a qualsiasi tipo contrattuale ma solo a

quelli in cui lrsquooggetto principale rimanga pur sempre un ldquolavorordquo115 Ersquo

possibile ritenere invece che la norma sia nata proprio con lrsquointento di

fornire una nozione quanto piugrave possibile capace di abbracciare tutte le

azioni attraverso le quali portare a compimento un lavoro od unrsquoopera e

di conseguenza garantire la piugrave ampia applicazione della Direttiva

comunitaria e dunque dei principi posti a tutela della concorrenza che la

medesima esprime Anche volendo aderire a siffatta impostazione si

dovrebbe ugualmente convenire circa la portata oggettivamente piugrave

ampia della nozione comunitaria di appalto rispetto a quella nazionale

Aderire perograve a tale impostazione comporta la conseguenza che

mentre gli appalti nazionali possono essere eseguiti esclusivamente

mediante lrsquoappalto che presenti gli elementi essenziali di cui allrsquoart

1655 del codice civile quelli comunitari possono essere realizzati

115 inteso come lrsquoazione dinamica che porta alla realizzazione del risultato finale

In realtagrave le restrizioni introdotte dallrsquoautorevole opinione espressa sembrerebbero non collimare perfettamente con la ratio che ispira la generica formulazione di appalto recata dalla normativa comunitaria e che risiede nella esigenza di trovare una formula che consenta una generalizzata applicazione a tutti gli Stati membri

69

attraverso una ben piugrave ampia pluralitagrave di tipologie negoziali come lrsquouso

del contratto di vendita di cosa futura ed il ldquoleasing immobiliarerdquo116 o il

contratto di sponsorizzazione Va precisato perograve che recentemente

alcune amministrazioni pubbliche hanno utilizzato tali forme contrattuali

la cui ammissibilitagrave egrave stata legittimata anche se a fatica dal Giudice

amministrativo e dalla stessa Autoritagrave di vigilanza dei lavori pubblici

116

La cui legittimitagrave egrave stata riconosciuta dalla Autoritagrave di vigilanza sui lavori pubblici con Deliberazione n 145 del 23 settembre 2004 Sulla scorta del principio lex specialis derogat generali

70

44 Innovazioni sospensioni modifiche

Il recepimento della direttiva 200418 introduce molte

innovazioni ma determina anche sospensioni e modifiche al codice

che si sono rese necessarie soprattutto in riferimento alle nuove

disposizioni introdotte dal legislatore comunitario Innanzitutto il Codice

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture ha inaugurato una

rivoluzione lessicale La familiare terminologia nazionale del 1994 delle

procedure di affidamento lascia il posto a nuovi termini comunitari

uguali in tutti gli Stati membri dellrsquoUnione Il pubblico incanto diventa

ldquoprocedura apertardquo la licitazione privata diventa ldquoprocedura ristrettardquo la

trattativa privata lascia il posto alla ldquoprocedura negoziatardquo117

ldquoDal punto di vista sostanziale le maggiori novitagrave

apportate dal Codice al quadro normativo previgente sono contenute

nella parte II ldquoContratti relativi a lavori servizi e forniture nei settori

ordinarirdquo CAPO III rdquoOggetto del contratto procedure di scelta del

contraente e selezione delle offerterdquo Si tratta comunque di disposizioni

che innovando il pregresso regime introducono una sostanziale

equiparazione fra appalto di lavori avente ad oggetto la sola esecuzione

dei lavori e lrsquoappalto avente ad oggetto invece lrsquoesecuzione congiunta

alla progettazionerdquo118 Le altre novitagrave riguardano i soggetti egli

organismi quali Lrsquoautoritagrave di Vigilanza sui lavori pubblici lrsquoOsservatorio

dei lavori pubblici il Responsabile unico del Procedimento che pur

presenti nella previgente normativa ampliano la lorro attivitagrave anche con

i servizi e le forniture Altra novitagrave egrave lo Sportello dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture

117

D COCCO E LE MANDRACCHIA Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture Roma Tipografia del genio Civile 2007 pag 33

118 L PASSERI Il Dlgs 1632006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200418CE e 200417CE Analisi e commenti Tipografia DVS Roma pagg 7-8

71

Dal punto di vista legislativo il cambio della maggioranza

parlamentare avvenuto prima dellrsquoentrata in vigore del ldquocodicerdquo119

determina una pausa di riflessione su alcune delle principali innovazioni

del testo La volontagrave di apportare alcune modifiche al codice pur nel

rispetto della necessitagrave di recepire puntualmente le ldquodirettiverdquo120 porta

ad una manovra normativa in piugrave tempi dal 1deg luglio 2006 entra in

vigore il Codice ma con il Decreto Legge n 1732006 convertito in

legge n 228 del 12 luglio 2006 vengono sospese ldquoalcune

disposizionirdquo121 innovative come lrsquoaccordo quadro e il dialogo

competitivo istituti non obbligatori previsti nelle direttive la cui entrata

in vigore era stata differita al 1deg febbraio 2007 Oggetto di importanti

contestazioni egrave stato invece lrsquoarticolo 53 del Codice che disciplina

ldquoLrsquooggetto del contrattordquo che egrave stato sospeso in un primo momento fino

al primo febbraio 2007 e successivamente la sua applicabilitagrave egrave stata

rimandata allrsquoentrata in vigore del regolamento di attuazione

Ma la direttiva 200418 e piugrave precisamente il considerando (9) di

tale direttiva che dispone dellrsquooggetto del contratto ldquoaffronta la

questione relativa alla separazione dellrsquoattivitagrave di progettazione da

quella di esecuzione dei lavori statuendo che ldquohellipegrave opportuno che le

amministrazioni possano prevedere sia lrsquoaggiudicazione separata che

lrsquoaggiudicazione congiunta di appalti per lrsquoesecuzione e la progettazione

dei lavori La presente Direttiva non egrave intesa a prescrivere

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta La decisione relativa a

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta dellrsquoappalto deve fondarsi su

criteri qualitativi ed economici che possono essere definiti dalle

legislazioni nazionalirdquo Tale considerando non sembrerebbe perograve

disciplinare affatto lrsquoipotesi di un istituto unico che integri attivitagrave di

119

1deg luglio 2006 120

N 200417CE E 200418CE 121

Si tratta dei nuovi istituti comunitari che rappresentano le nuove procedure di affidamento ad evidenza pubblica accanto a quelle ordinarie quali la procedura aperta ristretta e la procedura negoziata

72

progettazione ed esecuzione dei lavori ma esclusivamente un

affidamento congiunto ldquodi appalti per lrsquoesecuzione di progettazione e

lavorirdquo In sostanza quello che la direttiva 200418 rimanda alla facoltagrave

delle legislazioni nazionali egrave lrsquoeventuale regolamentazione normativa

dellrsquoaffidamento congiunto di due distinti appalti (uno per la

progettazione e uno per lrsquoesecuzione dei lavori) e non di un unico

appalto il cui oggetto si concreti in unrsquoattivitagrave di progettazione ed

esecuzione congiunta Si tratta dunque di una previsione orientata alla

semplificazione ed allo snellimento procedurale ma non anche

allrsquointroduzione di nuovi istituti

Ma nelle norme del codice come in quelle dellrsquoart 19 della legge

10994 dopo le modifiche di cui alla legge 1662002 non si fa

riferimento al mero profilo procedimentale della congiunta

aggiudicazione di due appalti ma alla configurazione della nuova

fattispecie dellrsquoappalto congiunto di progettazione ed esecuzione Ersquo per

questo motivo che il considerando (9) rinvia allrsquointervento del legislatore

nazionale che dovragrave procedere allrsquoindividuazione dei singoli casi sulla

base di criteri qualitativi ed economici cioegrave della co-presnza di tali

criteri che nella disciplina italiana ai fini dellrsquooperativitagrave dellrsquoappalto

integrato erano richiesti non in maniera congiunta tanto egrave vero che

lrsquoappalto integrato era ammesso sulla base o di soli criteri economici

come il valore dellrsquoappalto o di criteri esclusivamente qualitativi come

la complessitagrave della prestazionerdquo122

Contemporaneamente alla sospensione di tali disposizioni

viene avviato lrsquoiter del 1deg Decreto correttivo che nelle intenzioni del

Governo rappresentava lo strumento della riflessione finalizzata al

confronto piugrave aperto sugli istituti innovativi sospesi

122

L PASSERI La Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commenti Tipografia DSV Roma 2005 pagg 129-131

73

Il primo Decreto correttivo del Codice ldquoDlgs n 62007rdquo123 egrave

formato da cinque articoli che vanno ad apportare altre novitagrave

Tra le piugrave significative le seguenti in riferimento ai settori ordinari

lrsquoulteriore differimento fino al 31 luglio 2007 dei nuovi istituti giuridici

comunitari giagrave sospesi e che sarebbero entrati in vigore il 1deg

febbraio 2007 resosi necessario ai fini di una piugrave ampia riflessione

sui predetti istituti e sui relativi risvolti applicativi senza perograve incidere

sugli obblighi nazionali di adeguamento alle direttive comunitarie

in merito allrsquoistituto ldquodellrsquoavvalimentordquo124 il Decreto elimina il divieto

per lrsquoimpresa ausiliata di assumere le vesti di subappaltatore Per il

vero tale modifica si egrave resa necessaria in quanto il legislatore

italiano nella compilazione originaria del codice non aveva recepito

la direttiva comunitaria artt 47 48 e 52 in maniera fedele ma

aveva introdotto tale divieto e ciograve finiva per annientare la portata

stessa dellrsquoistituto che ndash va sottolineato ndash egrave istituto a recepimento

obbligatorio giagrave considerato dalla giurisprudenza amministrativa

ldquoself executingrdquo125 Ma il legislatore italiano ha recepito la normativa

comunitaria con taluni adattamenti resesi necessari per evitare

ldquomanovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di associazioni

criminali o comunque di soggetti che non potrebbero partecipare in

proprio alle procedure di affidamentordquo126

in riferimento alla individuazione del Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) figura obbligatoriamente prevista in ogni

123 Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2007 ed entrato in

vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella GU ndash serie generale ndash n 25 del 31 gennaio 2007 (si veda in proposito lrsquoerrata corrige pubblicata nella GU ndash serie generale ndash n 26 del 1deg febbraio 2007

124 Art 49 DLgs 1632006 che consiste nella possibilitagrave di unrsquoimpresa (ausiliata)

di poter usufruire dei requisiti tecnici economici e di qualificazione di unrsquoaltra impresa (ausiliaria) al fine di partecipare ad una procedura di gara senza i quali la stessa impresa (ausiliata) non avrebbe potuto partecipare

125 Una norma self-executing egrave una norma di grado comunitario che trova

direttamente applicazione allrsquointerno dellrsquoordinamento nazionale senza la necessitagrave di recepimento da parte del legislatore nazionale

126 Cosigrave la Relazione illustrativa al codice correttivo

74

procedimento amministrativo si afferma la possibilitagrave di individuare

tale figura in caso di accertata carenza di dipendenti qualificati di

ruolo anche tra il personale non di ruolo purcheacute in servizio nella

amministrazione stessa ldquoLa modifica in parola si egrave resa necessaria

per superare le difficoltagrave operative incontrate soprattutto dai comuni

di piccole dimensioni i quali ora possono individuare il Rup anche

attraverso formule meno rigide rispetto allrsquoassunzione a tempo

indeterminato che incidevano negativamente sul bilancio dellrsquoEnte

In riferimento alla forme di pubblicitagrave tale Decreto differisce a ldquosei

giorni feriali (al posto dei due) il termine entro il quale procedere alla

pubblicazione degli avvisi di gara nella Gazzetta Ufficialerdquo127

noncheacute per i contratti di lavori pubblici sotto soglia la pubblicitagrave si

estende anche agli ldquoavvisi sui risultati della procedura di

affidamentordquo128 Si assiste pertanto ad un rafforzamento dei

meccanismi di pubblicitagrave relativi ai contratti di importo inferiore alle

soglie di applicazione delle direttive ma che sono sottoposte alla

stessa disciplina pubblicistica in virtugrave dei principi di paritagrave di

trattamento non discriminazione sanciti dal Trattato CE che

comportano un obbligo di trasparenza ldquoche consiste in un adeguato

livello di pubblicitagrave che consenta lrsquoapertura del mercato alla

concorrenza noncheacute il controllo sullrsquoimparzialitagrave delle procedure di

aggiudicazionerdquo129

Alla luce di quanto esposto la ratio del primo decreto correttivo

al DLgs 1632006 si giustifica nellrsquoobiettivo di fugare i dubbi residui

127

Art 66 comma 7 ultimo periodo ldquoLa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana viene effettuata entro il sesto giorno feriale successivo a quello del ricevimento della documentazione da parte dellrsquoUfficio inserzioni dellrsquoIstituto poligrafico e zecca dello Stato

128 Art 122 co 3 ldquoLrsquoavviso sui risultati della procedura di affidamento helliprdquo e co 5

ldquoGli avvisi di cui al comma 3 ed i bandi hellip Sono pubblicati nella GU della repubblica italiana ndash serie speciale ndash relativa ai contratti pubblici helliprdquo

129 Comunicazione interpretativa della Commissione n 2006C 17902

ldquoComunicazione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici

75

generati dalle rilevanti novitagrave introdotte dal Codice al fine di addivenire

quanto prima alla definizione di un assetto normativo stabile capace di

dissolvere ogni incertezza per il buon funzionamento del mercato dei

contratti pubblici e la piena apertura dello stesso alla concorrenzardquo130

Sulla disciplina degli appalti interviene anche la ldquoFinanziaria per il

2007rdquo131 che prevede alcune revisioni al codice relative ai criteri di

individuazione e verifica delle offerte anormalmente basse ldquofinalizzate

ad introdurre nella valutazione dellrsquoanomalia delle offerte il ldquocosto del

lavorordquo cosigrave determinato periodicamente in apposite tabelle predisposte

dal Ministro del lavoro e delle politiche socialirdquo132

La chiusura del primo Decreto correttivo coincide con il varo del

secondo Decreto correttivo e piugrave precisamente con lrsquoapprovazione in

via preliminare dello schema di decreto correttivo da parte del

Consiglio dei Ministri avvenuto in data 25 gennaio 2007 Con il ldquoDLgs

1132007rdquo133 secondo Decreto correttivo prosegue lrsquoopera di revisione

del Codice che nelle intenzioni del Governo ha il significato della

decisione sui nuovi istituti sospesi dal primo correttivo mantenendo

lrsquoapertura ai nuovi istituti comunitari ma limitandoli in una cornice che

vuole mitigare il vento liberale di Bruxelles senza per questo ostacolare

la modernizzazione del sistema degli appalti Dal 1deg agosto 2007

entrano in vigore alcune delle disposizioni sospese quali le lrsquordquoaccordo

quadrordquo134 mentre si decide di differire lrsquoistituto del dialogo competitivo

allrsquoentrata in vigore del regolamento

ldquoMa lrsquoentrata in vigore del secondo decreto correttivo del codice

dei Contratti pubblici ripropone le tradizionali problematiche del diritto

130 A CONIO Prime note sul correttivo appalti Il Sole 24 Ore 2007 pag 50 131

Legge 27 dicembre 2006 n 296 132

Art 87 co 2 lettera g) del DLgs 1632006 133

Pubblicato nella GU n 176 del 31 luglio 2007 ed entrato in vigore il 1deg agosto 2007

134 Art 59 DLgs 1632006 che recepisce lrsquoart 32 della Direttiva 200418CE egrave

uno schema contrattuale stipulato tra le PA e uno o piugrave operatori economici che ha la durata massima di quattro anni e che prevede la fissazione dei prezzi per tutto il periodo

76

transitorio Il principio generale che regola la successione delle leggi nel

tempo egrave enunciato ldquoallrsquoarticolo 11rdquo delle preleggi Questo principio

comunemente indicato come quello tempus regit actum va tuttavia letto

alla luce delle particolari caratteristiche della normativa dei lavori

pubblici i cui effetti non esauriscono in un dato momento puntualmente

individuato Lrsquoiter procedurale che governa la realizzazione di unrsquoopera

pubblica si sviluppa infatti in un arco temporale prolungato sia con

riferimento alla fase di scelta del contraente sia a quella relativa

allrsquoesecuzione dei lavori Per quanto riguarda le disposizione sospese

fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento profondamente diversi sono

gli effetti per ognuno di esso che conseguono a tale differimento

Lrsquoefficacia delle disposizioni dellrsquoappalto integrato di cui allrsquoart 53

e del Dialogo Competitivo di cui allrsquoart 58 erano giagrave state sospese

dalla Legge 2282006 e riportate nel primo decreto correttivo n 62007

Tuttavia mentre la sospensione del dialogo competitivo aveva

comportato una vera e propria impossibilitagrave di utilizzarlo proprio percheacute

nuovo istituto comunitario altra cosa invece egrave stata per lrsquoappalto

integrato per cui era operante la disposizione contenuta nella legge

2282006 ndash successivamente richiamata dal primo decreto correttivo ndash

in base alla quale per tutto il periodo di sospensione della nuova

disciplina di cui allrsquoart 53 relativa allrsquooggetto del contratto di appalto si

continuavano ad applicare le norme dellrsquoappalto integrato contenute

nella legislazione precedente piugrave restrittive della legge 10994 Ma il

secondo decreto non contenendo alcuna norma di richiamo alla legge

2282006 di fatto ha vietato alle stazioni appaltanti in termini assoluti

lrsquoutilizzo di tale istituto135

La correzioni del secondo decreto correttivo coincidono con

lrsquoavvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione

Europea che coincide a sua volta con il cambio della legislatura e le

135

R MANGANI Codice dei contratti la revisione e il rebus del regime transitorio Edilizia e Urbanistica commento e norme del 24 settembre 2007 pag 6

77

elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che ha determinato la

sospensione di tutti i lavori del Governo uscente lasciando al Governo

Berlusconi lrsquoapprovazione proprio allo scadere del termine biennale

delle correzioni indicate dalla Commissione Europea

Questo fatto ha portato alla conseguente correzione del

regolamento che a tuttrsquooggi deve essere ancora emanato dal Governo

78

45 La procedura drsquoinfrazione n 20072309 avverso il sistema

italiano degli appalti pubblici

ldquoMa in data 31 gennaio 2008 ldquola Commissione europea ha

aperto nei confronti dellrsquoItalia la procedura drsquoinfrazione n 20072309

relativa al Codice dei contratti pubblici in cui si contesta sotto piugrave

profili un incompleto o infedele recepimento della direttiva Tra le

contestazioni piugrave rilevanti nel settore dei lavori pubblici la commissione

contesta le seguenti disposizioni

- artt 34 90 e 101 ldquosoggetti a cui possono essere affidati i contratti

pubblicirdquo136 quanto alla nozione restrittiva di operatore economico

ammesso alle gare il legislatore italiano individua solo i soggetti

privati mentre la Commissione aveva esteso la possibilitagrave ad essere

ammessi a partecipare alle gare anche ai soggetti pubblici e

organismi di diritto pubblico sia a forme organizzative diverse da

quelle elencate

- art 37 comma 11 che vieta per taluni lavori il subappalto e impone

la forma giuridica dellrsquoATI (nota) quando il concorrente non abbia i

requisiti per eseguirli in proprio da un lato si impone un limite (nota)

al subappalto che non esiste nel diritto comunitario dallrsquoaltro lato si

impone una forma organizzativa laddove il diritto comunitario non

impone forme giuridiche per avvaalersi di requisiti e capacitagrave altrui

- art 48 sul controllo a campione secondo la Commissione il

controllo deve essere generalizzato

- artt 45 49 e 50 ldquoavvalimentordquo atteso che lrsquoart 45 non lo consente

adeguatamente lrsquoart 49 fissa limitazioni non previste dal diritto

comunitario e lrsquoart 50 che ai fini della qualificazione limita

lrsquoavvalimento allrsquoinfragruppo estendendolo ai settori speciali dove

questo limite per il diritto comunitario non crsquoerardquo137

136

Artt 4 e 5 della Direttiva 200418CE

137 A VALLETTI La procedura drsquoinfrazione sul codice dei contratti pubblici Milano Ipsoa Editore Rassegna Urbanistica e Appalti n 62008 pag 672

79

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 200418 introduce lrsquoistituto

dellrsquoavvalimento in merito al sistema di qualificazione dellrsquooperatore

economico chegrave vuole fornire uno strumento piugrave flessibile il cui fine egrave

sempre quello di esaltare il principio della libera concorrenza e della

massima partecipazione alle gare da parte degli operatori economici

Lrsquoimpresa quindi puograve avvalersi dei requisiti economici tecnici e

finanziari di unrsquoaltra impresa al fine di partecipare ad una gara senza i

quali non avrebbe potuto partecipare Lrsquoimpresa che si avvale di tali

requisiti si chiama ldquoimpresa ausiliatardquo e quella che offre i requisiti

ldquoimpresa ausiliariardquo Ma mentre il paragrafo 2 dellrsquoart 47 della direttiva

afferma che i requisiti possono essere utilizzati dagli operatori

economici a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con

questi purcheacute dimostri la disponibilitagrave dei relativi mezzi il legislatore

italiano permette lrsquoutilizzo di tale istituto solo tra imprese che

appartengono allo stesso gruppo

ldquoSecondo alcuni studiosi la facoltagrave concessa dal legislatore

italiano allrsquooperatore economico di avvalersi dei requisiti tecnici ed

economici di altra impresa facendola partecipare anche ai lavori

colliderebbe con la ldquodisciplina normativardquo138 del subappalto che prevede

stringenti limitazioni Trattasi di opinione non del tutto condivisibile

qualora si consideri la diversa natura giuridica dei due istituti in esame

infatti mentre il subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a

soggetti terzi che operano come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso dellrsquoavvalimento cosigrave come disciplinato dal

legislatore comunitario il concorrente aggiudicatario saragrave comunque

lrsquoimpresa operante tanto egrave vero che dovragrave dimostrare il possesso dei

beni aziendali dei quali intenderagrave avvalersirdquo139 e solo ad essa verragrave

138

Art 18 legge 10994 n 55 che vieta la subappaltabilitagrave della categoria prevalente per una quota superiore al 30 dellrsquoimporto complessivo dei lavori)

139

D GALLI Le direttive europee sugli appalti Edilizia e Territorio ndash Il Sole 24 Ore n 202004 pagg 15 e ss

80

rilasciato il Certificato di regolare Esecuzione (CRE) Percheacute allora

non puograve essere lrsquoimpresa ausiliaria ad essere anche esecutrice dei

lavori per i quali presta i propri requisiti considerando anche il fatto che

essa non puograve partecipare ad altre gare dove sia richiesto proprio il

requisito ldquoprestatordquo

Inoltre sia lrsquoimpresa ausiliaria che ausiliata devono presentare

una serie di dichiarazioni al fine della possibilitagrave di fare ricorso a tale

istituto Pertanto lrsquoinfrazione si giustifica per il fatto che il legislatore

italiano attraverso il divieto di subappalto e le limitazioni al ricorso di

tale istituto di fatto vigraveola il principio caro al legislatore comunitario del

rispetto della libera concorrenza e della massima partecipazione alle

gare principio ispiratore di tale istituto noncheacute per il fatto che il

legislatore italiano non doveva apportare alcuna variante poicheacute

lrsquoistituto dellrsquoavvalimento egrave istituto a recepimento obbligatorio self -

executing

- art 58 sul dialogo competitivo quanto agli elementi di valutazione e

alla prevista possibilitagrave di riduzione dei termini della procedura il

recepimento italiano presenta refusi dovuti alla non del tutto chiara

percezione della sostanza del nuovo istituto

- art 79 quanto alle informazioni da fornire ai candidati e offerenti

percheacute prevede che lrsquoinformativa aggiudicazione sia fornita solo su

richiesta scritta anzicheacute drsquoufficio nel recepimento egrave stato commesso

un refuso

- art 83 laddove consente alla commissione di gara di fissare criteri

motivazionali di valutazione dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa che non sono giagrave contenuti nel bando di gara

- art 140 sulla cd gara a scorrimento in caso di fallimento

dellrsquoaggiudicatario percheacute in caso di aggiudicazione al secondo

classificato o successivi cambierebbero le condizioni iniziali siccheacute si

tratterebbe di un affidamento diretto

81

Ma poicheacute il termine per la correzione biennale del codice era

imminente e nel frattempo egrave cambiata di nuovo la maggioranza il

nuovo Governo ldquoha proposto un emendamento al disegno legge di

conversione del Decreto Legge 8 aprile 2008 n 59 recante

ldquodisposizioni urgenti per lrsquoattuazione degli obblighi comunitarirdquo un

articolo aggiuntivo e precisamente lrsquoart 8-bis volto a modificare lrsquoart 25

della legge 622005 che prevedeva ldquoil riordino normativo delle materie

interessate dalle direttive comunitarie entro un termine di due anni al

fine di coordinare le medesime con le normative legislative vigenti nelle

stesse materie apportando le sole modificazioni necessarie a garantire

la semplificazione e la coerenza logica sistematica e lessicale della

normativardquo140 Tale emendamento era volto a modificare il termine per

procedere alle modifiche al Codice da due anni sarebbe quindi

diventato ldquodi tre annirdquo e sarebbe scaduto il 30 giugno 2009

Ma lrsquoemendamento egrave stato ritenuto inammissibile e cosigrave il 27

giugno 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del

Ministro delle Politiche europee A Ronchi e del Ministro delle

Infrastrutture e trasporti A Matteoli il terzo decreto correttivo formato

di 3 articoli e precisamente

art 1 ldquoDisposizioni di adeguamento comunitariordquo

art 2 ldquoDisposizioni di coordinamentordquo

art 3 ldquoNorma finanziariardquo

140

GRECO M E MASSARI A Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007 pag 51

82

46 Le competenze sul recepimento della Direttiva 200418CE

ldquoLa disciplina dettata dal Codice assume una importanza

fondamentale soprattutto in relazione alla ripartizione della

competenza legislativa esclusiva e concorrente tra Stato e

Regioni nellrsquoambito dei contratti pubblici Infatti il Codice allrsquoart

4 ha individuato dettagliatamente gli ambiti di competenza dei

due legislatori cercando in questo modo di colmare la lacuna

insita nella formulazione del novellato ldquoart 117 comma 2rdquo141

della Costituzione che elaborando il rovesciamento

dellrsquoenumerazione delle competenze legislative riconosce al

legislatore nazionale competenze enumerate e ai legislatori

regionali competenza generale residuale in tutte quelle materie

non espressamente enucleate negli elenchi dellrsquoart 117 comma

2 e ldquocomma 3rdquo142

141 2) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie a) politica estera

e rapporti internazionali dello Stato rapporti dello Stato con lUnione europea diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti allUnione europea b) immigrazione c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose d) difesa e Forze armate sicurezza dello Stato armi munizioni ed esplosivi e) moneta tutela del risparmio e mercati finanziari tutela della concorrenza sistema valutario sistema tributario e contabile dello Stato perequazione delle risorse finanziarie f) organi dello Stato e relative leggi elettorali referendum statali elezione del arlamento europeo g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali h) ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della polizia amministrativa locale i) cittadinanza stato civile e anagrafi l) giurisdizione e norme processuali ordinamento civile e penale giustizia amministrativa m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale n) norme generali sullistruzione o) previdenza sociale p) legislazione elettorale organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province e Cittagrave metropolitane q) dogane protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale r) pesi misure e determinazione del tempo coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale regionale e locale opere dellingegno s) tutela dellambiente dellecosistema e dei beni culturali

142 2) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a rapporti

internazionali e con lUnione europea delle Regioni commercio con lestero tutela e sicurezza del lavoro istruzione salva lautonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale professioni ricerca scientifica e tecnologica e sostegno allinnovazione per i settori produttivi tutela della salute alimentazione ordinamento sportivo protezione civile governo del territorio porti e aeroporti civili grandi reti di trasporto e di navigazione ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dellenergia previdenza complementare e integrativa armonizzazione dei bilanci pubblici e

83

Si tratta di una materia quella della disciplina dei contratti

pubblici che nellrsquoattuale riparto di potestagrave legislativa operato

dallrsquoart 117 Cost non risulta attribuita espressamente neacute alla

potestagrave esclusiva dello Stato neacute rientra nelle materie di potestagrave

concorrente

Di conseguenza secondo la ldquoclausola residualerdquo di cui

allrsquoart ldquo117 comma 4rdquo143 per cui tutto quello che non risulta

espressamente attribuito allo Stato o alla potestagrave concorrente egrave

attribuito in via residuale alle Regioni la disciplina dei lavori

pubblici sarebbe da ricondurre tra quelle di potestagrave legislativa

esclusiva delle Regioni

Tuttavia tale orientamento interpretativo ancor prima

della redazione del Codice era stato messo in discussione da

una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale che

chiamata a svolgere il ruolo di arbiter dei rapporti tra i vari livelli

di governo soprattutto dopo la riforma del Titolo V ha

provveduto a fornire una prima soluzione alla vexata quaestio

circa il riparto della competenza legislativa in materia di contratti

pubblici

In particolare nelle sentenze nn 302 e 303 del 2003 il

giudice costituzionale ha statuito che non egrave possibile a priori

considerare i ldquolavori pubblicirdquo come una materia che puograve essere

attribuita in blocco alla disciplina legislativa statale o regionale

ma piuttosto come ambito per il quale egrave possibile individuare

spazi di intervento ldquopro-quotardquo riservati ad entrambi i legislatori

coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitagrave culturali casse di risparmio casse rurali aziende di credito a carattere regionale enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestagrave legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato

143 Spetta alle Regioni la potestagrave legislativa in riferimento ad ogni materia non

espressamente riservata alla legislazione dello Stato

84

Si tratta infatti di ambiti di legislazione che non integrano una

vera e propria materia ma si qualificano a seconda dellrsquooggetto

al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in

volta a potestagrave legislative esclusive dello Stato o a potestagrave

legislative concorrenti144

Un primo importante contributo nel senso di ridurre la

problematicitagrave della questione egrave rappresentato da un recente

parere del Consiglio di Stato145 relativo allo schema di decreto

legislativo inerente il Codice con il quale sono indicati gli aspetti

relativi ai lavori pubblici che a giudizio dello stesso Consiglio

rientrerebbero nella potestagrave legislativa esclusiva dello Stato tra i

quali la qualificazione e selezione dei concorrenti i criteri di

aggiudicazione il subappalto ed il contenzioso in quanto

segmenti procedurali che attengono alla concorrenza o

allrsquoordinamento civile

Tuttavia la problematicitagrave che permea il dibattito sui

rapporti Stato- Regione non solo non viene risolta dal parere su

citato ma viene addirittura ampliata da alcune affermazioni del

Consiglio di Stato basti pensare ai profili problematici sollevati

dallrsquoaffermazione secondo la quale ldquola concorrenza gioca un

ruolo fondamentale ma egrave da verificare se ciononostante sia

possibile un intervento normativo regionalerdquo

Il tema egrave stato affrontato anche dalle Commissioni

parlamentari competenti per materia che si sono espresse sullo

schema del Codice riconfermando in parte il contenuto del

parere del Consiglio di Stato circa la necessitagrave di attribuire gran

parte dei profili della materia ldquolavori pubblicirdquoalla potestagrave

esclusiva del legislatore statale

144

Corte cost sentenza n 3032003 145

Si veda il parere del Consiglio di Stato del 6 febbraio 2006

85

Il testo definitivo del Codice fa proprie le indicazioni fornite

dal Consiglio di Stato e dallrsquoVIII commissione della Camera dei

Deputati e pertanto attribuisce gran parte della propria

disciplina agli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello

Stato

Infatti ldquolrsquoart 4 comma 3 del dlgs 1632006rdquo146 definisce

di competenza esclusiva statale nellrsquoambito dei lavori pubblici i

seguenti aspetti la qualificazione e la selezione dei concorrenti

le procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione

amministrativa i criteri di aggiudicazione il subappalto i poteri di

vigilanza sul mercato degli appalti affidati allrsquoAutoritagrave per la

vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture le

attivitagrave di progettazione ed i piani di sicurezza la stipulazione e

lrsquoesecuzione dei contratti ivi compresi la direzione

dellrsquoesecuzione ed il collaudo il contenzioso

Relativamente alle materie oggetto di competenza

concorrente tra Stato e Regioni il Codice prevede che le Regioni

esercitino la propria potestagrave nel rispetto dei principi fondamentali

emanati dallo Stato in tema di programmazione di lavori

pubblici approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed

146 Le regioni nel rispetto dellarticolo 117 comma secondo della Costituzione

non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in relazione alla qualificazione e selezione dei concorrenti alle procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione amministrativa ai criteri di aggiudicazione al subappalto ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati allAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture alle attivitagrave di progettazione e ai piani di sicurezza alla stipulazione e allesecuzione dei contratti ivi compresi direzione dellesecuzione direzione dei lavori contabilitagrave e collaudo ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilitagrave amministrative al contenzioso Resta ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali i contratti nel settore della difesa i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori servizi forniture

86

espropriativi organizzazione amministrativa compiti e requisiti

del responsabile del procedimento sicurezza del lavoro

Tuttavia tale scelta normativa egrave stata messa in

discussione dalle Regioni ldquoalcune delle qualirdquo147

hanno

presentato ricorso alla Corte costituzionale ai sensi dellrsquoart 127

comma 2 Cost ritenendo il riparto delle competenze operato

dal Codice non conforme a quanto disposto dal novellato art

117 Cost mentre altre hanno provveduto a disciplinare la

materia ldquoappaltirdquo in maniera in parte difforme dal Codice

mettendone in discussione pertanto praticamente la legittimitagrave

costituzionale

In particolare le Regioni che si sono mosse verso questa

seconda direzione sono state la Campania148 la Toscana149 il

Veneto150 la Sardegna151 la Calabria152 ed in ultimo la

Liguria153 Tutte le Regioni qui indicate hanno disciplinato la

materia lavori pubblici adottando dei veri e propri testi organici

con cui hanno interferito in alcuni degli ambiti materiali assegnati

alla potestagrave esclusiva statale dettando una normativa difforme o

contrastante con quella contenuta nel Codice

147

Toscana Campania Lazio Abruzzo 148

Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

149 Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007

recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

150 Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti

pubblici ne relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo 151

Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

152 Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007

recante disposizioni in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

153 Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante

norme per la ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

87

Proprio per questo motivo in seguito allrsquoattenta analisi di

legittimitagrave costituzionale della normativa regionale in materia

effettuata dal Dipartimento degli Affari regionali il Consiglio dei

Ministri ha deliberato ai sensi dellrsquoart 127 Cost la loro

impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale chiamata ancora

una volta ad assumere il ruolo di arbiter nei rapporti tra Stato e

Regioni in merito allrsquoapplicazione e allrsquointerpretazione dellrsquoart

117 della Costituzione

Alcune Regioni in seguito allrsquoentrata in vigore del dlgs

1632006 che ha apportato sostanziali modifiche alla disciplina

degli appalti per lavori servizi e forniture hanno adottato dei testi

normativi organici con cui hanno provveduto a modificare la

precedente normativa regionale in materia alla luce sia delle

novitagrave legislative in materia sia del nuovo quadro costituzionale

di riferimento che ha ampliato la potestagrave legislativa regionale

La prima Regione che ha approvato un testo legislativo

organico in materia di contratti pubblici di lavori servizi e

forniture dopo lrsquoemanazione del Codice dei contratti egrave stata la

Campania con la legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata

sul BUR n 15 del 19032007 e recante la ldquo disciplina dei lavori

pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo Con la legge

in questione composta da 88 articoli la Regione disciplina la

programmazione la progettazione lrsquoaffidamento lrsquoesecuzione il

collaudo e la manutenzione di appalti pubblici di lavori servizi e

forniture di qualsiasi importo da eseguirsi sul territorio regionale

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost pur

essendo stati rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale non si egrave

avuta la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri a fronte perograve di un impegno della Regione

a modificare il testo normativo in modo da adeguarlo al dlgs

88

1632006 superando i rilievi di incostituzionalitagrave23

Nel caso di

specie quindi lrsquoattivazione delle procedure di negoziazione

presso il Dipartimento Affari regionali con la Regione interessata

ha consentito di evitare lo strumento del contenzioso

costituzionale

Diversa egrave stata invece la ldquosorterdquo della legge della

Regione Toscana n 38 del 13072007 con la quale la Regione

definisce lrsquoambito di applicazione della stessa le finalitagrave e

provvede a stabilire le nuove competenze dellrsquoOsservatorio

regionale sui contratti pubblici

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La legge detta poi regole per la programmazione

dellrsquoattivitagrave contrattuale e disposizioni finalizzate alla snellezza

procedurale ed alla semplificazione amministrativa noncheacute

norme per la qualificazione razionalizzazione esemplificazione

delle attivitagrave della committenza pubblica dettando inoltre regole

dettagliate per lrsquoattivitagrave contrattuale della Regione e degli enti da

essa dipendenti

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La deliberazione di impugnativa egrave perograve intervenuta solo

in seguito allrsquoattivazione di procedure di conciliazione154 con la

154

Presso il Dipartimento Affari regionali

89

Regione interessata al fine di superare il contenzioso

costituzionale in applicazione del principio di leale

collaborazione

Il ricorso al contenzioso costituzionale sia da parte del

Governo che ha deliberato le impugnative in via principale di

gran parte delle leggi regionali in materia di appalti sia da parte

di alcune Regioni che hanno sollevato dubbi di illegittimitagrave

costituzionale su numerose norme del d lgs 1632006 egrave indice

della problematicitagrave del riparto di competenze tra Stato e Regioni

in materia Infatti da una parte le Regioni asseriscono che la

materia dei contratti pubblici rientra negli ambiti di competenza

concorrente e che pertanto il riparto di cui allrsquoart 4 del dlgs

1632006 sia stato delineato dal legislatore ordinario in chiara

violazione dellrsquoart 117 della Costituzione dallrsquoaltra parte invece

il legislatore statale nel predisporre una normativa organica in

materia di appalti ha individuato tutti gli aspetti per i quali egrave

necessaria una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale

in quanto rientranti nella competenza esclusiva statale di cui

allrsquoart 117 comma 2 Cost In questo modo il legislatore statale

ha provveduto a riempire di contenuto almeno per quanto

concerne la materia degli appalti le due voci ldquo tutela della

concorrenzardquo e ldquoordinamento civilerdquo attribuite alla potestagrave

legislativa dello Stato dal novellato art 117 Cost

Si puograve dunque affermare che nonostante il DLgs

1632006 abbia elencato gli ambiti di competenza esclusiva

statale ed i profili di competenza concorrente- lasciando al

legislatore regionale in via residuale la disciplina di tutti gli altri

profili concernenti la materia ldquolavori pubblicirdquo non ivi indicati ndash si egrave

manifestato il problema di delineare praticamente i confini di

delimitazione tra le aree di competenza statale quelle

concorrenti e quelle residuali regionali soprattutto alla luce del

90

novellato art 117 della Costituzione Si tratta di un problema che

ha chiamato ancora una volta la Corte costituzionale a sopperire

allrsquoindeterminatezza del riparto costituzionale di competenze

legislative dal momento che egrave stata chiamata a pronunciarsi sul

punto da entrambi i ldquo contendentirdquo

In questo assetto giuridico caratterizzato da molteplici

criticitagrave assume pertanto un ruolo estremamente rilevante la

recente pronuncia della ldquoCorte costituzionalerdquo155

in merito alle

attribuzioni ai diversi livelli di governo nella materia dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture Si puograve sicuramente parlare di

una sentenza chiarificatrice che chiude almeno fino a successivi

interventi legislativi in materia la vexata quaestio del riparto di

competenze tra Stato e Regioni su tali ambiti

Nella sentenza 4012007 la Corte Costituzionale

sollevata in via principale ex art 127 Cost con ricorsi delle

Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio Abruzzo e della

Provincia autonoma di Trento va a pronunciarsi sulla legittimitagrave

costituzionale di alcune disposizioni del dlgs 1632006

Le ricorrenti ossia le Regioni assumono innanzitutto la

illegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 4 comma 2 seconda parte

limitatamente alle parole laquoprogrammazione di lavori pubbliciraquo156

e laquocompiti e requisiti del responsabile del procedimentoraquo157 per

violazione dellrsquoart 117 Cost

In relazione alle questioni sollevate dalle Regioni lo Stato

recuperando quanto giagrave affermato dalla Corte nella sentenza su

citata ha sottolineato che la disciplina dei contratti pubblici

155

Si veda la sentenza n 4012007 156

si sottolinea come essa non sia una materia in senso proprio ma un modo di esercizio

delle competenze che deve essere disciplinato di volta in volta con fonti statali o regionali a

seconda dellrsquoattinenza dellrsquoattivitagrave di programmazione ad ambiti dello Stato o delle Regioni 157

Si rileva come non si tratti di un aspetto oggetto di potestagrave legislativa concorrente attenendo essi ai profili organizzativi che ldquosono lasciati alla libera regolazione del legislatore regionalerdquo

91

investe diversi ambiti materiali molti dei quali afferendo

allrsquoordinamento civile alla tutela della concorrenza alla

giurisdizione e alle norme processuali rientrano nella

competenza esclusiva dello Stato ex art 117 comma 2 Cost

Inoltre si ritiene che la natura trasversale delle materie ldquotutela

della concorrenzardquo ed ldquoordinamento civilerdquo cosigrave come

La difesa dello Stato afferma che contrariamente a

quanto sostenuto dalle ricorrenti il riparto di competenze di cui

allrsquoart 4 commi 2 e 3 del dlgs 1632006 egrave pienamente

conforme alle disposizioni del novellato art 117 commi 2 3 e 4

In particolare per quanto concerne le censure riferite allrsquoart 4

comma 2 del dlgs 1632006 si ritiene che la disciplina inerente

la laquoprogrammazione dei lavori pubbliciraquo158 rientra nellrsquoambito

della materia concorrente del governo del territorio

In relazione al presunto contrasto con lrsquoart 117 comma

5 Cost si sottolinea come il Codice abbia mantenuto ferma la

competenza delle Regioni a dare attuazione alle direttive

comunitarie nelle materie di loro competenza in tali ambiti

infatti per lrsquoespressa previsione contenuta nellrsquoart 4 comma 4

le disposizioni del Codice stesso avrebbero natura cedevole

applicandosi sino a quando le Regioni non introducano una loro

normativa

Si ritiene inoltre non fondata neppure la censura di

asserita violazione del principio di leale collaborazione posto

che da una parte il testo del decreto legislativo egrave stato

sottoposto allrsquoesame della Conferenza Stato-Regioni non

assumendo rilevanza la circostanza che non siano state accolte

le richieste regionali dallrsquoaltra non esiste un fondamento

costituzionale dellrsquoobbligo di adottare procedure legislative

ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni come

158

e ldquoapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativirdquo

92

invece sostenuto dalle ricorrenti che ritenevano opportuna la

congiunta stesura del testo normativo in questione in

applicazione del principio su richiamato

Innanzitutto la Corte provvede a definire lrsquointero quadro

giuridico di riferimento precisando che non solo non sono

configurabili neacute una materia relativa ai lavori pubblici nazionali neacute

una materia afferente ai lavori pubblici di interesse regionale ma

non egrave neppure possibile tracciare il riparto di competenze

legislative tra Stato e Regioni secondo un criterio soggettivo

distinguendo tra gare indette da amministrazioni statale e

regionali

Sempre nellrsquoambito della competenza legislativa

concorrente la Corte ha invece dichiarato costituzionalmente

illegittime due disposizioni del dlgs 1632006 in quanto ritenute

di dettaglio e non contenenti meri principi fondamentali Si tratta

dellrsquoart ldquo84 commi 2 3 8 e 9 del dlgs 1632006rdquo159 nella parte

in cui vincola le Regioni allrsquoosservanza di norme in materia di

composizione e modalitagrave di nomina dei componenti delle

commissioni di gara anzicheacute disporre che le disposizioni

abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una diversa

159

2 La commissione nominata dallorgano della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto egrave composta da un numero dispari di componenti in numero massimo di cinque esperti nello specifico settore cui si riferisce loggetto del contratto 3 La commissione egrave presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali nominato dallorgano competente (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera r) dlgs n 113 del 2007) 8 I commissari diversi dal presidente sono selezionati tra i funzionari della stazione appaltante In caso di accertata carenza in organico di adeguate professionalitagrave noncheacute negli altri casi previsti dal regolamento in cui ricorrono esigenze oggettive e comprovate i commissari diversi dal presidente sono scelti tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui allart 3 comma 25 ovvero con un criterio di rotazione tra gli appartenenti alle seguenti categorie a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali b) professori universitari di ruolo nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltagrave di appartenenza 9 Gli elenchi di cui al comma 8 sono soggetti ad aggiornamento almeno biennale

93

normativa regionale dal momento che si tratta di profili che non

rientrano nella competenza esclusiva statale ma in quella

concorrente regionale e dellrsquoart ldquo98rdquo160 comma 2 del dlgs

1632006 nella parte in cui dispone che lrsquoapprovazione dei

progetti definitivi da parte del Consiglio comunale equivale a

variante urbanistica a tutti gli effetti trattandosi di una norma di

dettaglio non consentita nella materia urbanistica oggetto di

competenza legislativa concorrente

Si puograve quindi concludere affermando che sono

costituzionalmente legittime tutte le disposizioni presenti

nellrsquoarticolo 4 del DLgs 1632006 a cui le Regioni devono

conformarsi

Alla luce dei principi espressi dalla Corte nella sentenza

4012007 che costituisce sicuramente un importante contributo

per la chiara interpretazione del riparto della potestagrave legislativa

tra Stato e Regioni di cui allrsquoart 117 Cost si evince un

assorbimento di competenze in capo al legislatore statale per

quel che riguarda la disciplina di contratti pubblici di lavori servizi

e forniture Tale assorbimento trova la sua ratio nellrsquoesigenza di

garantire una disciplina uniforme sullrsquointero territorio nazionale di

una materia che richiede delle regole valide per tutti i soggetti

dellrsquoordinamento della Repubblica e quindi di evitare confusione

e disparitagrave di trattamento tra gli addetti del settore

A fronte della posizione assunta dalla Corte che in parte

conferma i motivi fondanti delle censure mosse dal Governo ad

alcune delle leggi regionali in materia si puograve prevedere che

molte delle disposizioni regionali impugnate saranno dichiarate

illegittime dal giudice costituzionale e quindi le Regioni saranno

chiamate a ridisciplinare i contratti pubblici di servizi lavori e

160

Art 98 Effetti dellapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi

94

forniture in modo da adeguare la normativa regionale al d lgs

1632006 i cui principi hanno trovato lrsquoavallo e la conferma della

Corte costituzionale chiamata a far fronte allrsquoincompletezza della

riforma del Titolo V e a colmare i vuoti lasciati dal legislatore

costituzionalerdquo161

161

V LEPORE Il riparto della competenza legislativa tra stato e regioni in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture alla luce del nuovo codice degli appalti e della recente giurisprudenza costituzionale Rivista elettronica di diritto pubblico di diritto dellrsquoeconomia e di scienza dellrsquoamministrazione a cura del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche di ldquoVittorio Bacheletrdquo Direttore Prof Giuseppe Di Gaspare pagg 11-31

95

47 Conclusioni

Per concludere si puograve affermare come il Codice che

doveva essere una rivoluzione epocale nellrsquoambito della materia

dei lavori pubblici ma anche in quelle dei servizi e delle forniture

che doveva metter ordine a 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia di

fatto egrave stata solo una rivoluzione dal punto di vista del

raggruppamento in un unico testo di tutta la normativa dei lavori

pubblici servizi e forniture

Il Codice degli contratti pubblici di lavori servizi e forniture

non ha avuto il successo meritato tanto che ad oggi esso non

entra ancora in vigore come anche il Regolamento di attuazione

Anche nel recente Convegno svoltosi a Roma lo scorso

23 settembre dallrsquoIstituto Grandi Infrastrutture dal Titolo ldquoLe

novitagrave legislative dellrsquoestaterdquo il Presidente Giuseppe Zamberletti

si egrave soffermato sulle ripetute modifiche del Codice dei Contratti

ed ha precisato che il ldquoquadro normativo continua ad essere

instabile creando non pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni

Appaltanti una incertezza operativa di fondo ed un esteso

contenzioso Certamente non puograve non rilevarsi che questo

continuo incidere sul testo del decreto 163 egrave sentore di un non

efficace funzionamento della disciplina previdente e ciograve impone

una riflessione comune al fine di pervenire a soluzioni efficaci e

soddisfacentirdquo

Al Convegno egrave intervenuto anche tra gli altri Bernardette

Veca Vice Capo Gabinetto e Direttore generale per la

regolazione del Ministero infrastrutture che ha relazionato sul

nuovo Regolamento e sullo stato dellrsquoarte dello stesso

In particolare il Direttore Veca ha ricordato lrsquointensa attivitagrave

di concertazione del nuovo testo che sta per concludersi in sede

96

tecnica al margine del tavolo permanente istituito un anno fa

dallo stesso Ministro e che si concluderagrave con lrsquoinvio del

provvedimento al Consiglio di Stato prima della delibera

definitiva del Consiglio dei Ministri ed il parere finale della Corte

dei Conti

Il Governo egrave in forte ritardo nellrsquoemanazione del Nuovo

Regolamento di attuazione del Codice

Al termine del Convegno il prof Zamberletti aggiunge ldquoErsquo

forse impensabile rimettere mano ad una riscrittura del Codice

dei Contratti ma occorre prendere atto che il tentativo di

risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non egrave

pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti

in questi tre annirdquo

97

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lavori pubblici 11 febbraio 1994 n 109 e successive modificazionirdquo

- Dlgs 1882000 n 267 recante ldquoTesto unico delle leggi sullordinamento degli enti localirdquo

- Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e trasportirdquo

- Direttiva n 200418CE del 3132004 recante ldquoDirettiva del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di

forniture e di servizirdquo

- L 1842005 n 62 recante ldquoDisposizioni per ladempimento di obblighi derivanti

dallappartenenza dellItalia alle Comunitagrave europee Legge comunitaria 2004rdquo

- Dlgs 1242006 n 163 recante ldquoIl codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

- Dlgs 26 gennaio 2007 n 6 recante Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo

12 aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)

- Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per

la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

- Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007 recante

ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

99

- Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici ne relative

disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo

- DLgs 3172007 n 113 recante ldquoDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 12

aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)rdquo

- Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in

materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in

attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la

disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

- Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante norme per la

ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

- Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007 recante disposizioni

in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina

della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

Bibliografia - Fonti giurisprudenziali consultate

TAR Campania Napoli I 342000 n 904 in Foro amm 2000 2375

C St VI 142000 n 1885 in Giust civ 2000 I 2443

Corte di Giustizia CE VI 7122000 - C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss

C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

TAR Veneto 2752003 n 3014 in Foro amm TAR 2003 1579

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3032003

TAR Lazio III 2452005 n 4116 in Foro amm TAR 2005 5 1592

C St VI 1442004 n 2124 in Foro amm CdS 2004 1203

C St VI 232004 n 991 in Foro amm CdS 2004 899

Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3002007

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 4012007

100

Sitografia

L Passeri Commento al Codice dei contratti

pubblici relativo a lavori servizi e

forniture I parte

Centrostudicinit

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Centrostudicinit

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CErdquo

Centrostudicinit

V Lepore Il riparto della competenza

legislativa tra stato e regioni in

materia di contratti pubblici di lavori

servizi e forniture alla luce del

nuovo codice degli appalti e della

recente giurisprudenza

costituzionale

wwwamministrazioneincamminolussit

R FANIZZI Il Codice degli appalti generali e

novitagrave legislative

wwwentilocaliprovincialeit

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  • Bibliografia
Page 4: NICCOLO’ CUSANO - Tesionline · 2010. 11. 17. · niccolo’ cusano universita’ telematica delle scienze umane tesi di laurea in diritto amministrativo il d.lgs. 163 del 12 aprile

1

Prefazione

Il DLgs 1632006 Codice dei Contratti Pubblici di Lavori Servizi

e Forniture pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n100 del 2 maggio

2006 entra in vigore il 1deg luglio 2006

Il Codice ha inaugurato una rivoluzione lessicale e sostanziale

non solo nellrsquoambito della materia dei lavori pubblici ma anche in quella

dei servizi e delle forniture presentandosi come unrsquoopera di epocale e

radicale riassetto normativo realizzata dalla Commissione De Lise

percheacute mette ordine a quasi 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia dallrsquoUnitagrave

drsquoItalia fino ai giorni nostri con lo scopo di riordinare e semplificare

lrsquointera normativa di settore armonizzandola con quella comunitaria

favorendone la concorrenza e la trasparenza negli appalti

Dal punto di vista della novitagrave lessicale non si parla piugrave di asta

pubblica trattativa privata o licitazione privata ma il Codice allrsquoart 3

riporta le nuove definizioni come procedura aperta procedura ristretta

appalto concorso e appalto integrato

Dal punto di vista sostanziale si aprono nuove possibilitagrave per le

amministrazioni aggiudicatici per gli operatori economici e per le

imprese di avviare o di partecipare a procedure di affidamento piugrave

flessibili grazie ai principi fondamentali del Trattato della Comunitagrave

Europea quali quelli della libera concorrenza paritagrave di trattamento

non discriminazione trasparenza proporzionalitagrave e pubblicitagrave

Il Codice infatti nasce dalla norma Legge 622005 che ha

delegato il Governo a recepire le nuove direttive comunitarie la

200417CE e la 200418CE nel rispetto dei principi di semplificazione

riduzione dei tempi massima flessibilitagrave degli strumenti urbanistici

Altra fondamentale novitagrave introdotta dal Codice come

recepimento delle direttive comunitarie egrave il Regolamento di attuazione

previsto allrsquoart 5 del Codice ed entrato in vigore il 1deg luglio del 2006

recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti pubblici di lavori

2

servizi e forniture che ha lo scopo di abrogare la normativa previgente

e cioegrave il Regolamento sui lavori pubblici Dpr 5541999 ed il

Regolamento dei servizi e forniture Dpr 342000

Ma Il DLgs 1632006 che avrebbe dovuto rappresentare una

rivoluzione nei settori ordinari e speciali ha incontrato molte difficoltagrave

interpretative ed attuative tanto da essere stato modificato per ben tre

volte e sottoposto ad una procedura drsquoinfrazione da parte della

Commissione europea poicheacute il legislatore italiano non recependo

fedelmente le disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio

comunitario che rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria Tale

principio comunitario infatti egrave quello della libera concorrenza nel

mercato e della massima partecipazione agli affidamenti dei contratti

pubblici

Vista la complessitagrave dellrsquoopera e la vastitagrave delle disposizioni che

incidono su molti settori della materia dei lavori nei settori ordinari e

speciali sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria nel presente

lavoro saranno oggetto di disamina esclusivamente le novitagrave introdotte

dal Codice nella contrattualistica classica nei settori ordinari dei lavori

pubblici sotto soglia comunitaria individuata al comma c dellrsquoart 28 pari

ad euro 527800000 e la disamina delle disposizioni innovative e delle

criticitagrave riscontrate in virtugrave del recepimento della direttiva 200418CE

Le maggiori novitagrave apportate dal Codice al quadro normativo

previgente in riferimento alla materia dei lavori pubblici sono

contenute nelle Parte II che tratta di contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture nei settori ordinari Capo III relativo alle procedure di

scelta del contraente e selezione delle offerte nel quale sono comprese

anche le procedure di aggiudicazione innovative come il Dialogo

competitivo e lrsquoAccordo Quadro nella nuova fase di calcolo delle

offerte e delle offerte anomale quale lrsquoavvalimento nellrsquoampliamento

delle attivitagrave affidate agli organismi giagrave individuati dalla normativa

3

previgente noncheacute in riferimento al Responsabile Unico del

procedimento

Novitagrave molto importante presente nel Capo III egrave lrsquoart 53 del

Codice che definisce lrsquooggetto del contratto dei lavori pubblici Esso

infatti ne amplia lrsquoambito oggettivo prevedendo la possibilitagrave di affidare

congiuntamente la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica Il

contratto cosigrave definito prende il nome di appalto integrato

Ma la vera innovazione che doveva essere quella di una

radicale rivoluzione del settore dei lavori pubblici non egrave mai iniziata

anzi in questi 3 anni abbiamo assistito ad un percorso molto tortuoso

sia del Codice che del Regolamento

Lrsquoart 253 deI DLgs 1632006 giagrave dal momento in cui viene

approvato differisce al 1deg agosto 2007 lrsquoapplicazione delle nuove

procedure di affidamento come il Dialogo competitivo e lrsquoAccordo

Quadro e lrsquoAsta elettronica

Le vicende della notevole accelerazione nellrsquoiter approvativo del

Codice giustificata dal Governo con la necessitagrave di ottemperare ad un

obbligo comunitario hanno dato luogo alla sua prima correzione

attraverso una ulteriore sospensione dei nuovi istituti negoziali previsti

dalle direttive al 31 luglio 2007 per un intervento piugrave articolato e

approfondito del Governo sulla conoscenza di tali innovazioni

Inoltre il legislatore italiano non recependo fedelmente le

disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio comunitario che

rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria che egrave quello della

libera concorrenza nel mercato e della massima partecipazione agli

affidamenti dei contratti pubblici

Mentre il legislatore comunitario si pone lrsquoobiettivo di

liberalizzare e semplificare tutto ciograve che ostacola il libero e corretto

gioco dei legittimi interessi nel mercato delle opere pubbliche il

legislatore italiano invece recepisce questa spinta di libertagrave con le

dovute prudenze di chi deve fare i conti con un mercato di lavori

4

pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale Prudenze che

inevitabilmente sono state recepite dalla legge 10919994 soprattutto

in riferimento allrsquooggetto del contratto che prevedeva la netta

separazione tra la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica

Il secondo decreto correttivo ha quindi lo scopo di stemperare

questo spirito liberale del legislatore comunitario rimandando al

Regolamento di attuazione la previsione di una disciplina di dettaglio

Infatti ad oggi lrsquoart 53 commi 2 e 3 relativo allrsquooggetto del

contratto cosigrave ampliato dalla direttiva comunitaria egrave ancora sospeso

Proprio quando sembrava essere in dirittura drsquoarrivo il codice egrave

oggetto di una proceduta drsquoinfrazione la n 20072309 che la

Commissione Europea ha avviato per norme previgenti soprattutto in

riferimento alla legge 1041999 che sono state riprodotte tal quali

Ersquo necessario considerare inoltre che tra i due decreti correttivi

del ministro Di Pietro ed il Terzo decreto correttivo si egrave verificata la fine

della legislatura e le elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che

hanno determinato una sospensione di tutti i lavori del Governo

uscente lasciando al nuovo Governo Berlusconi lrsquoapprovazione proprio

allo scadere del termine biennale delle correzioni

Ad oggi perograve le Pubbliche amministrazioni ancora non possono

applicare completamente la normativa a causa di tutte queste

circostanze che hanno sortito un vuoto normativo che ha creato caos e

contenziosi non solo tra amministrazioni ed imprese ma anche in

riferimento al recepimento della normativa in merito alle competenze

tra Stato e Regioni

A far discutere o meglio a far sorgere una molteplicitagrave di

contenziosi sottoposti al parere della Corte Costituzionale egrave lrsquoart 4 del

Codice soprattutto i commi 2 e 3 che lascia alla Regione la potestagrave

normativa solo per alcuni aspetti della materia e le obbliga al rispetto

della disciplina prevista dal Codice Molte Regioni hanno avviato dei

ricorsi dichiarando illegittimi tali commi ma la Corte Costituzionale con

5

la piugrave significante sentenza n 4012007 respingendo le questioni

sollevate dalle Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio e Abruzzo

sulla illegittimitagrave dei citati commi andando va a confermare quanto giagrave

deciso dalla pur nota sentenza 30032003 e cioegrave come non esista una

materia relativa ai lavori pubblici e che gli stessi ldquo hellip di volta in volta

rientrare nellrsquoambito della potestagrave legislativa esclusiva statale ovvero

concorrente ovvero ancora residuale delle Regionirdquo

In conclusione si puograve affermare che le ripetute modifiche al

Codice dei contratti rendono il quadro normativo instabile creando non

pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni appaltanti con una incertezza

di fondo ed estesi contenziosi Certamente non puograve non rivelarsi che

questo continuo incidere sul testo egrave sentore di un inefficace

funzionamento della disciplina previgente e ciograve dovrebbe imporre le

Autoritagrave competenti ad una riflessione comune al fine di pervenire a

soluzioni efficaci e soddisfacenti Ersquo forse impensabile rimettere mano

ad una riscrittura del Codice dei Contratti ma occorre prendere atto che

il tentativo di risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non

egrave pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti in

questi tre anni

6

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI

UNA RIFORMA NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice

ldquoIl DLgs 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture egrave articolato in cinque parti e composto da 256

articoli e 22 allegati

La parte I intitolata ldquoPrincipi e disposizioni comuni e contratti

esclusi in tutto o in parte dallrsquoambito di applicazione del Codicerdquo

contiene le norme relative a oggetto principi definizioni fonti di

disciplina riparto tra Stato e Regioni Autoritagrave di Vigilanza e

Osservatorio responsabile del procedimento e accesso noncheacute

lrsquoelencazione dei contratti esclusi dallrsquoambito di applicazione del codice

quali appalti segretati o stipulati sulla base di accordi internazionali

La Parte II intitolata ldquoContratti pubblici relativi a lavori forniture e

servizi nei settori ordinarirdquo disciplina i contratti aventi ad oggetto lavori

servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria

articolata in quattro titoli e rappresenta la parte piugrave corposa e probab

ilmente piugrave significativa In tale Parte egrave recepita la Direttiva comunitaria

n 200418CE

Il primo titolo disciplina i contratti di rilevanza comunitaria e

contiene il cuore della disciplina delle procedure di affidamento noncheacute

i principi in tema di esecuzione del contratto

Il secondo titolo disciplina i contratti sotto soglia comunitaria

mediante un rinvio alla disciplina dettata per i contratti sopra soglia

comunitaria e lrsquoenucleazione delle specifiche regole derogatorie

Il terzo titolo detta disposizioni per le concessioni di opere

pubbliche per il promotore finanziario per il contraente generale e per

le infrastrutture strategiche

7

Il quarto Titolo disciplina i contratti di lavori servizi e forniture in

taluni settori specifici e in particolare nel settore della difesa e nel

settore dei beni culturali

La Parte III egrave intitolata ldquoContratti pubblici di lavori servizi e

forniture nei settori specialirdquo e contiene il recepimento della direttiva

200417CE Preliminarmente egrave dettato un articolo di ricognizione delle

norme proprie dei settori ordinari che si applicano anche ai settori

speciali

La parte IV egrave intitolata ldquoContenziosordquo e disciplina gli strumenti

stragiudiziali e giudiziali di composizione delle liti in materia di contatti

pubblici e in particolare la transazione lrsquoaccordo bonario lrsquoarbitrato

noncheacute le norma in tema di giurisdizione e riti speciali e la tutela

cautelare ldquoante causamrdquo

La Parte V contiene le disposizioni di coordinamento e

transitorie noncheacute le abrogazionirdquo1

1 COCCO D E MANDRACCHIA LE Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Roma Tipografia del Genio Civile 2007 pagg 43-45

8

12 Le definizioni del nuovo codice

In recepimento dellrsquoart 1 della Direttiva Comunitaria 200418

lrsquoart 3 del codice degli appalti reca le definizioni dei principali termini

giuridici utilizzati nellrsquoambito dello stesso codice in parte vengono

mutuate le definizioni comunitarie in parte vengono cambiate le

definizioni di diritto interno utili per una migliore lettura del codice

Fra le disposizioni di maggiore interesse rilevano quelle

contenute ai commi 4 e 5 ove si puograve conoscere la definizione di

ldquosettori ordinarirdquo e quella di ldquosettori specialirdquo dei contratti pubblici In

particolare il comma 5 ha il merito di aver coniato la nuova terminologia

di ldquosettori specialirdquo di contratti pubblici ad indicare i settori in

precedenza definiti ldquoesclusirdquo ed oggi soggetti alla dir 200417

In tale prospettiva di recepimento della normativa

comunitaria il ldquocomma 7rdquo2 dellrsquoarticolo in commento reca la definizione

di ldquoappalto di lavori pubblicirdquo allrsquointerno della quale vengono fatte

confluire non solo le ipotesi di contratto avente ad oggetto lrsquoesecuzione

di lavori ma anche lrsquoipotesi di appalto aventi ad oggetto sia la

esecuzione che la progettazione di lavori

Nella stessa nozione viene fatta rientrare infine la cd

esecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera rispondente alle esigenze

specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoente aggiudicatore sulla

base del progetto preliminare posto a base di gara Tale tipologia di

esecuzione egrave tuttavia circoscritta allrsquoambito dei lavori relativi ad

infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi

2 Gli ldquoAppalti pubblici di lavorirdquo sono appalti aventi ad oggetto lrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero previa acquisizione in

sede di offerta del progetto definitivo la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione

relativamente ai lavori o opere helliphelliphellip oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di

unrsquoopera rispondente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoEnte

aggiudicatore sulla base di un progetto preliminare o ldquodefinitivordquo (parola cosigrave aggiunta

dallrsquoart 2 del DLgs 1132007) posto a base di gara

9

Il recepimento della nozione comunitaria di appalto di lavori

comporta il venir meno della terminologia nazionale che parlava di

appalto integrato e appalto concorso le quali ipotesi confluiscono

nellrsquounitaria nozione di appalto di lavori e vengono liberalizzate rispetto

ai casi tassativi in cui sono state finora previste

Attraverso questo ampliamento dellrsquooggetto del contratto il

legislatore comunitario si pone come obiettivo quello di liberalizzare il

mercato delle opere pubbliche il legislatore italiano invece recepisce

questa spinta di libertagrave con le dovute prudenze di chi deve fare i conti

con un mercato di lavori pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale

Prudenze che inevitabilmente sono state recepite dalla legge

10919994 soprattutto in riferimento allrsquooggetto del contratto che

prevedeva la netta separazione tra la progettazione e la esecuzione

dellrsquoopera pubblica Infatti il legislatore italiano subordina lrsquoapplicazione

di tale disposizione allrsquoapprovazione del Regolamento attuativo che ha

lo scopo di prevedere una disciplina di dettaglio Poicheacute ad oggi il

Regolamento attuativo deve ancora essere emanato dal Governo tale

disposizione egrave ancora sospesa

Il comma 8 reca poi la definizione e la differenza tra ldquolavori

pubblicirdquo3 ed ldquoopere pubblicherdquo Rispetto alla direttiva comunitaria le

definizioni nazionali sono state integrate tenendo conto dellrsquoarticolo 2

comma 1 l n 1091994 che rispetto allrsquoallegato I della direttiva

200418 contempla da un lato le opere di presidio e difesa ambientale

e di ingegneria naturalistica e dallrsquoaltro lato include nella nozione di

lavori non solo la costruzione demolizione e restauro ma anche il

recupero la ristrutturazione la manutenzione

3 i ldquolavorirdquo comprendono le attivitagrave di costruzione demolizione recupero

ristrutturazione restauro manutenzione di opere Per ldquooperardquo si intende il risultato di un insieme di lavori che di per seacute esplichi una funzione economica o tecnica

10

Le definizioni del codice continuano ai commi 11 con la nozione

di ldquoconcessione di lavori pubblicirdquo4 giagrave recepita nel diritto italianordquo5

preferendola a quella piugrave scarna contenuta nella direttiva comunitaria

I commi successivi dellrsquoart 3 in commento introducono nuovi

meccanismi di affidamento dei contratti mutuati dalle direttive

comunitarie e finalizzati al raggiungimento di obiettivi di semplificazione

e informatizzazione delle procedure di scelta del contraente

Da qui la definizione al comma 13 di ldquoAccordo Quadrordquo

lrsquoistitutordquo6 egrave lrsquoaccordo concluso fra una o piugrave stazioni appaltanti ed uno

o piugrave operatori economici preordinato a stabilire le clausole relative agli

appalti da aggiudicare durante un dato periodo in particolare per

quanto riguarda i prezzi e se del caso le quantitagrave previste La

disciplina dellrsquoaccordo quadro egrave successivamente ripresa allrsquoart 59 del

codice il quale recepisce lrsquoistituto introdotto dallrsquoart 32 della dir

200418 che egrave costituito dallrsquoobbligo di ricorrere alla previa gara per la

stipula dellrsquoaccordo quadro

Lrsquoarticolo recepisce la norma comunitaria con lrsquounica particolaritagrave

costituita dallrsquoobbligo di indicare i criteri di affidamento dei singoli appalti

nel caso in cui non si rilanci il confronto competitivo tra i soggetti

firmatari dellrsquoaccordo7 Per i lavori il recepimento dellrsquoaccordo quadro

viene circoscritto a lavori standardizzati e ripetitivi quali la

manutenzione e altre ipotesi da prevedersi nel regolamentordquo8

4 Le ldquoconcessioni di lavori pubblicirdquo sono contratti a titolo oneroso conclusi in forma

scritta aventi ad oggetto in conformitagrave al presente codice lrsquoesecuzione ovvero la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero la progettazione definitiva esecutiva e lrsquoesecuzione di lavori pubblici o di pubblica utilitagrave noncheacute la loro gestione funzionale ed economica che presentano le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori ad eccezione del fatto che il corrispettivo dei lavori consiste unicamente nel diritto di gestire lrsquoopera o in tale diritto accompagnato da un prezzo in conformitagrave al presente codice

5 allrsquoart 19 l n 1091994

6 giagrave presente nellrsquoordinamento interno allrsquoart 16 dlgs 1581995

7 comma 7

8 il vigente dpr n 56541999 contempla i contratti aperti

11

Ersquo pacifico come anche questa nuova procedura sia ancora

sospesa a causa del ritardo nellrsquoamenazione del regolamento da parte

del Governo

Le definizioni del codice continuano ai commi da 25 a 35 dellrsquoart

3 con le nozioni di ldquoamministrazione aggiudicatricerdquo9 ldquoorganismo di

diritto pubblicordquo ldquoimpresa pubblicardquo10 ldquoente aggiudicatore altri soggetti

aggiudicatori centrale di committenza

Nel quadro complesso di organismi che operano nel settore dei

contratti pubblici rileva la distinzione fra organismo di diritto pubblico ed

impresa pubblica Per ldquoorganismo di diritto pubblicordquo deve intendersi

qualsiasi organismo anche in forma societaria istituito per soddisfare

specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non

industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave

sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione

sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo

9 Le amministrazioni aggiudicatici sono le amministrazioni dello Stato degli Enti

pubblici territoriali gli altri Enti pubblici non economici gli organismi di diritto pubblico le associazioni unioni consorzi comunque denominati costituiti da detti soggetti

10 Llaquoorganismo di diritto pubblicoraquo egrave qualsiasi organismo anche in forma societaria

istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo damministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Le laquoimprese pubblicheraquo sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare direttamente o indirettamente uninfluenza dominante o percheacute ne sono proprietarie o percheacute vi hanno una partecipazione finanziaria o in virtugrave delle norme che disciplinano dette imprese Linfluenza dominante egrave presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici direttamente o indirettamente riguardo allimpresa alternativamente o cumulativamentea) detengono la maggioranza del capitale sottoscritto b) controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dallimpresa c) hanno il diritto di nominare piugrave della metagrave dei membri del consiglio di amministrazione di direzione o di vigilanza dellimpresa

12

drsquoamministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri

dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Il codice riprende la

nozione comunitaria di organismo di diritto pubblico contenuta nella dir

200417CE

Di pregnante rilevanza egrave inoltre la nozione11 di ldquocentrale di

committenzardquo che altro non egrave se non lrsquoamministrazione aggiudicatrice

che acquista forniture o servizi destinati ad ulteriori amministrazioni

aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori ovvero che aggiudica appalti

pubblici o conclude accordi quadro di lavori forniture o servizi destinati

ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori

Lrsquoart 3 al comma 35 si preoccupa infine di stabilire il ldquoprofilo

del committenterdquo espressione usata ma non definita dalle direttive

comunitarie si tratta del sito informatico di una stazione appaltante su

cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice

Il gruppo successivo di commi dal 36 al 41 reca invece la

definizione delle varie tipologie di procedure di affidamento da quelle

giagrave note recepite nel diritto italiano come la procedura aperta ristretta

negoziata a quelle nuove del dialogo competitivo e dellrsquoaffidamento

tramite centrale di committenzardquo12

11

di origine comunitaria 12

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 7-9 wwwentilocaliprovincialeit

13

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della

disciplina previgente

La disciplina normativa nei settori dei lavori pubblici servizi e

forniture si presentava molto frastagliata tanto che ldquogli obiettivi di

semplificazione perseguiti dal nuovo codice sono immediatamente

apprezzabili nella previsione dellrsquoart 1 comma 1 che definisce in

termini generalissimi lrsquooggetto della disciplina comprensiva di tutti i

contratti volti ad acquisire opere lavori beni e servizi sia sopra che

sotto soglia comunitaria sia con lrsquoappalto che con altri strumenti

contrattualirdquo13

La norma egrave direttamente attuativa della prescrizione contenuta

nellrsquoart 25 della sopracitata legge comunitaria 2004 (L 6205) che ha

delegato il Governo italiano a recepire le direttive 200417CE e

200418CE allrsquointerno di un unico testo normativo contenente la

disciplina organica degli appalti e delle concessioni di lavori servizi e

forniture di rilevanza comunitaria e non allrsquointerno dei settori cd

ldquoordinarirdquo e di quelli cd ldquoesclusirdquordquo14

Infatti in ambito nazionale la materia degli appalti pubblici si era

contraddistinta per una diversa e variegata regolamentazione infatti le

fonti normative sui contratti delle Pubbliche Amministrazioni erano le

seguenti

1) Legge fondamentale del 1895 Legge 20 marzo 1865 n 2248

ldquoLegge sulle opere pubblicherdquo

2) Direttiva CEE n 9337 sui lavori nei settori ordinari

3) DLgs 19 dicembre 1991 n 406 concernente ldquoAttuazione della

Direttiva 89440CEE in materia di procedure di aggiudicazione

degli appalti di lavori pubblicirdquo

13

essenzialmente la concessione 14

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 3 wwwentilocaliprovincialeit

14

4) Legge-quadro sui lavori pubblici n 109 del 1994 come modificata

dalla legge n 2161995 4151998 e 1662002 rispettivamente

Legge Merloni bis ter e quater

5) Legge e regolamento di contabilitagrave di Stato che si riferisce a

qualsiasi contratto

6) Direttiva 9336 CEE che coordinava le procedure di aggiudicazione

degli appalti pubblici di forniture nei settori ordinari

7) DLgs 24 luglio 1192 n 358 concernente il ldquoTesto Unico delle

disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione

delle Direttive CEE nn 7762 80767 e 88295rdquo

8) DPR n 5731994 sulle forniture di importo inferiore alla soglia

comunitaria

9) Direttiva n 9250CEE che coordinava le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi nei settori ordinari

10) DLgs 17 marzo 1995 n 157 concernente ldquoAttuazione alla Direttiva

9250 CEE in materia di appalti di servizirdquo15

Davanti ad una situazione normativa cosigrave dispersiva si

inserisce la Legge 622005 legge comunitaria 2004 che ldquoallrsquoart25

comma 1 lett a)rdquo16 delega il Governo a recepire le due direttive

comunitarie n 200417CE e 200418 CE imponendo la raccolta in un

unico testo normativo sia della disciplina degli appalti e concessioni

sopra soglia che di quella sotto soglia enucleando le disposizioni

15

OPERAE ASSOCIAZIONE E SOC 3M ITALIA Profili problematici degli appalti pubblici tra diritto interno e diritto comunitario Grafiche Chicca amp C Tivoli 1996 ndash pagg 13-14

16 Art 25 1 Il Governo egrave delegato ad adottare con le modalitagrave di cui allrsquoart 1 uno o

piugrave decreti legislativi volti a definire un quadro normativo finalizzato al recepimento della direttiva 200417CE del parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali e della direttiva 200418CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di forniture e di servizi nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi a) compilazione di un unico testo normativo recante le disposizioni legislative in materia di procedure di appalto disciplinate dalle due direttive coordinando anche le altre disposizioni in vigore nel rispetto del Trattato istitutivo dellrsquoUnione europea

15

comuni e disciplinando in parti separate gli aspetti non comuni

noncheacute la raccolta sempre in un unico testo dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia nei settori

speciali e ordinari

Il Codice dei contratti pubblici DLgs 1632006 ha avuto quindi

il compito di riordinare e semplificare lrsquointera normativa di settore

armonizzandola con quella comunitaria favorendone la concorrenza e

la trasparenza negli appalti

ldquoSignificativa infine la previsione del comma 2 che intende

risolvere la questione delle procedure di evidenza pubblica occorrenti

per la scelta del socio privato in caso di costituzione di societagrave

finalizzate alla realizzazione di unrsquoopera pubblica ovvero alla

realizzazione di unrsquoopera pubblica ed alla gestione della medesima

In applicazione di un principio generale enunciato in materia di

servizi pubblici locali dallrsquoart 113 comma 5 lett b) Dlgs 26700 la

scelta del socio privato nelle societagrave a partecipazione pubblica anche

non prevalente finalizzate alla realizzazione eo gestione di opere e

servizi pubblici dovragrave avvenire mediante il ricorso alle procedure di

evidenza pubblica Sul presupposto di tale principio e della ricognizione

delle norme vigenti la questione di quali siano le procedure di evidenza

pubblica da seguire viene risolta dal codice imponendo il rispetto dei

principi del Trattato a tutela della concorrenza e del ldquofavor

partecipationisrdquo

Di pregnante rilevanza egrave la previsione dellrsquoart 2 del codice in

commento il quale provvede allrsquoenunciazione dei principi ispiratori

dellrsquoattivitagrave contrattuale finalizzata allrsquoaffidamento ed allrsquoesecuzione di

opere e lavori pubblici servizi e forniture

La norma costituisce diretta applicazione dellrsquoart 2 Direttiva

200418CE dellrsquoart 10 Direttiva 200417CE dei principi del Trattato

16

CErdquo17 noncheacute dellrsquoart 1 della legge n 2411990 e dellrsquoart 1 comma 1

della legge n 1091994

In tale prospettiva lrsquoattivitagrave contrattuale pubblica deve essere

condotta in modo da garantire la qualitagrave delle prestazioni ed il rispetto

dei principi di economicitagrave efficacia tempestivitagrave e correttezza

Con particolare riguardo alla fase dellrsquoaffidamento egrave altresigrave

statuito il rispetto dei principi fondamentali del Trattato CE ovvero dei

principi di libera concorrenza di paritagrave di trattamento di non

discriminazione di trasparenza di proporzionalitagrave e pubblicitagrave giagrave

estesi dalla giurisprudenza comunitaria ai contratti posti al di sotto della

soglia comunitariardquo18

Per lrsquoeffetto la norma afferma il primato delle esigenze sociali

della tutela della salute e dellrsquoambiente noncheacute della promozione dello

sviluppo sostenibile rispetto al principio di economicitagrave il quale potragrave

anche essere subordinato (entro i limiti di legge) a criteri previsti dal

bando che siano comunque ispirati alle suddette finalitagrave

Lrsquoultimo richiamo egrave fatto alle norme sul procedimento

amministrativo di cui alla legge 2411990 con riguardo alle procedure di

affidamento ed alle altre attivitagrave amministrative connesse ai contratti

pubblici di lavori servizi e forniture noncheacute ai principi del codice civile

in relazione allrsquoattivitagrave contrattuale complessivamente considerata

comprensiva sia della fase di affidamento che di quella di

esecuzionerdquo19rdquo20

17

C Giust CE 3122001C-592000 ord in Foro it 2002 IV 67 18

Corte di Giustizia CE VI 7122000 C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

19 In analogia di quanto giagrave disposto dallrsquoart 1 comma 1 della legge 1091994

20 R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 4-

5 wwwentilocaliprovincialeit

17

14 Le Fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici

Nellrsquoambito della programmazione degli indirizzi di politica

amministrativa economica e sociale i presupposti per la concreta

attivitagrave negoziale dellrsquoEnte sono oltre alla contrazione di mutui e

concessioni di pubblici servizi anche gli appalti di lavori pubblici per cui

lrsquoEnte conforma lrsquoattivitagrave negoziale con strumenti tecnici che sono i

progetti preliminari definitivi ed esecutivi

Lrsquoattivitagrave negoziale dellrsquoEnte si ispira ai principi del

perseguimento dei fini pubblici ed egrave per questo motivo che la materia

dei lavori pubblici egrave sempre stata oggetto di modifiche ed integrazioni

proprio per rispondere allrsquoesigenza del rispetto del principio di

trasparenza attraverso la scelta della migliore procedura per

lrsquoaffidamento dei lavori e del migliore sistema di pubblicitagrave

Prima di passare alla elencazione delle fasi della procedura di

affidamento di un contratto pubblico egrave necessario introdurne la

definizione Il contratto pubblico egrave un contratto a titolo oneroso concluso

in forma scritta da un imprenditore e una amministrazione pubblica

avente ad oggetto lrsquoesecuzione dei lavori la fornitura dei prodotti e la

prestazione di servizi cosigrave come definiti dal Codicerdquo21 e rappresenta la

forma esclusiva per affidare un lavoro o una concessione

Lrsquoart 11 del DLvo n 1632006 disciplina innovando quanto

previsto dalla Legge n 1091994 lo schema della procedura di

affidamento di un contratto pubblico individuando le seguenti fasi

fondamentali

1) la programmazione

2) la determinazione a contrarre

3) la progettazione

21

Il Codice nel dare la definizione dellrsquoappalto pubblico riprende pedissequamente la definizione comunitaria giagrave recepita dal diritto italiano (v art 19 L n 1091994 art 2 DLgs n 3581992 art 3 DLgs n 1571995 art 7 DLgs n 1581995)

18

4) la procedura ad evidenza pubblica

5) la scelta dellrsquoofferta migliore

6) la stipulazione del contratto

7) lrsquoesecuzione dei lavori

La programmazione egrave una innovazione giagrave introdotta dalla legge

10994 mediante la quale vengono individuati i bisogni pubblici noncheacute

gli interventi e le risorse per soddisfarli attraverso lrsquoinserimento di tali

interventi sia nel bilancio triennale che nel bilancio annuale di

previsione e nellrsquoelenco dei lavori che viene aggiornato annualmente

Dopo aver inserito i lavori nel programma triennale dei lavori

pubblici e nellrsquoelenco annuale si prosegue con la pubblicazione allrsquoalbo

pretorio della determinazione a contrarre nella quale ai sensi dellrsquoart

192 del TUEL sono riportati tutti gli elementi essenziali del contratto

che lrsquoEnte andragrave a stipulare con lrsquoaggiudicatario lrsquooggetto le clausole

ritenute essenziali il tipo di procedura per la scelta del contraente e la

forma della pubblicitagrave In tale atto viene nominato da parte del

Responsabile del Servizio il Responsabile Unico del Procedimento

(Rup) figura obbligatoriamente prevista per ogni procedimento

amministrativo i cui compiti sono disciplinati sia dalla ldquolegge 24190rdquo22 e

sia dal ldquoTUELrdquo23

ldquoLa fase della progettazione anche se non egrave espressamente

prevista dallrsquoart 11 del DLvo n 1632006 deve ritenersi di

fondamentale importanza a tal punto da acquistare autonoma

rilevanza soprattutto per i contratti di lavori per i quali non solo

lrsquoesperimento della procedura di aggiudicazione ma addirittura anche la

prodromica attivitagrave di programmazione sono condizionate dalla previa

22

Art 5 -6-7-18 legge 24190 23

Art 198 del TUEL La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposite determinazione a contrarre da parte del Responsabile del procedimento

19

elaborazione di un documento progettualerdquo24 che puograve consiste in uno

studio di fattibilitagrave o in un progetto preliminare

A seguito dellrsquoapprovazione del ldquoprogetto preliminarerdquo25 lrsquoEnte

avvia la procedura di affidamento (o aggiudicazione) prevista dal

Codice Infatti lrsquoart 54 del codice riporta le procedure per

lrsquoindividuazione degli operatori economici che possono presentare

offerte ai fini dellrsquoaffidamento di un contratto pubblico mediante le

procedure aperte o ristrette ovvero mediante il dialogo competitivo a

specifiche condizioni oppure con procedure negoziate con o senza

pubblicazione di un bando

La stazione appaltante una volta scelta la procedura di

affidamento deve effettuare la relativa sub-procedura pubblicistica

attraverso la pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della

repubblica italiana ndash serie speciale ndash sul sito informatico del Ministero e

dellrsquoOsservatorio sul ldquoprofilo del committenterdquo26 e di un estratto di esso

su due giornali locali

Per sapere quale forma di pubblicitagrave deve essere adottata la

stazione appaltante prende in considerazione lrsquoimporto dei lavori posto

a base di gara Se tale importo egrave superiore ad euro 527800000 la

pubblicitagrave saragrave effettuata in Italia e in Europa tramite pubblicazione del

bando di gara nella Gazzetta Ufficiale e nella Gazzetta Ufficiale

Comunitagrave Europea (GUCE)

ldquoLa procedura aperta (ex pubblico incanto) egrave una procedura con

cui un Ente esprime la volontagrave di appaltare un lavoro attraverso la

pubblicazione di un bando a cui tutti gli operatori economici qualificati

cioegrave tutti coloro in possesso di requisiti generali e di qualificazione

24

L PASSERI Commento al Codice dei contratti pubblici relativo a lavori servizi e forniture I parte Tipografia DVS Roma 2006 pag 36

25 atto endoprocedimentale e in quanto tale non autonomamente lesivo se non

formalmente approvato dallrsquoorgano esecutivo 26

Sito informatico della stazione appaltante ove istituito

20

possono partecipare presentando unrsquooffertardquo27 La Direttiva 200418 non

presenta novitagrave di fondo rispetto alla previgente disciplina

ldquoLa procedura ristretta (ex licitazione privata) egrave una procedura

attraverso la quale gli operatori economici chiedono di essere invitati a

partecipare ad una procedura di affidamento e nella quale possono

presentare unrsquoofferta soltanto quelli formalmente invitati dalla stazione

appaltante con le modalitagrave previste dal Codicerdquo28

ldquoLa procedura negoziata (ex trattativa privata) con o senza

pubblicazione di un bando egrave la procedura in cui le stazioni appaltanti

consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o

piugrave di essi le condizioni dellrsquoappaltordquo29 Ersquo una procedura che perograve puograve

essere utilizzata in casi particolari percheacute non risponde ai principi di

trasparenza non discriminazione paritagrave di trattamento sanciti dal

Trattato della Comunitagrave Europea principi che devono sempre essere

rispettati anche quando una procedura non rientra nella disciplina del

Codice

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle offerte da

parte degli operatori economici lrsquoEnte procede alla valutazione

dellrsquoofferta piugrave vantaggiosa attraverso due criteri che sono il criterio del

ldquoprezzo piugrave bassordquo30 e quello ldquodellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosardquo31

La scelta dellrsquoofferta migliore avviene tramite la ldquoverifica delle

cd offerte anomalerdquo32 ossia di quelle offerte anormalmente basse

rispetto allrsquoimporto posto a base di gara Lrsquoofferta che risulteragrave migliore

saragrave quella successiva allrsquoultima offerta ritenuta anomala

La scelta dellrsquoofferta migliore corrisponde allrsquoaggiudicazione

provvisoria che avviene mediante la stesura di un verbale redatto dalla

27

Art 3 co 37 DLgs 1632006 28

Art 3 co 38 DLgs 1632006 29

ART 3 commi 37-38-40 DLgs 1632006 30

Art 82 DLgs 1632006 31

Art 83 DLgs 1632006 32

Art 87 DLgs 1632006

21

Commissione di gara Tra lrsquoaggiudicazione provvisoria e quella

definitiva deve trascorrere un tempo di 30 giorni che servono alla

stazione appaltante per verificare la veridicitagrave di tutta la

documentazione presentata a corredo dellrsquoofferta e per ricevere tutta

quella presentata ai sensi del ldquoDPR 4452000rdquo33 Dopo 30 giorni

dallrsquoaggiudicazione provvisoria lrsquoamministrazione aggiudicatrice

procede alla aggiudicazione definitiva attraverso un atto formale

Segue poi la stipula del relativo contratto di appalto dei lavori

che potragrave rivestire la forma dellrsquoatto pubblico notarile ovvero la forma

pubblica-amministrativa oppure potragrave consistere in una scrittura

privata con firme autenticate o non La stipula dovragrave intervenire entro

60 giorni dallrsquoaggiudicazione definitiva e fatto salvo lrsquoesercizio dei poteri

di autotutela nei casi consentiti dalla legge

Successivamente alla stipulazione del contratto prende inizio la

fase dellrsquoesecuzione del contratto che consiste nella materiale

esecuzione della prestazione contrattuale

Tutta la procedura di affidamento di un contratto pubblico si

divide in due serie la serie procedimentale e la serie negoziale

Nella serie procedimentale rientrano la determinazione a

contrarre la procedura ad evidenza pubblica la pubblicazione del

bando la scelta della migliore offerta lrsquoaggiudicazione provvisoria e

lrsquoaggiudicazione definitiva

La serie negoziale comprende la stipulazione del contratto e

lrsquoesecuzione della prestazione

33

Disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa artt 45 e 46 autocertificazioni e atti di notorietagrave

22

15 Regolamento di attuazione del codice e capitolati una nuova linea

di confine e lrsquoiter di approvazione

Costituisce indubbio elemento di novitagrave in materia di appalti la

previsione allrsquoart 5rdquo34 del codice in commento di un unico

34 Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente

codice in relazione ai contratti pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali e limitatamente agli aspetti di cui allarticolo 4 comma 3 in relazione ai contratti di ogni altra amministrazione o soggetto equiparato 2 Il regolamento indica quali disposizioni esecutive o attuative di disposizioni rientranti ai sensi dellarticolo 4 comma 3 in ambiti di legislazione statale esclusiva siano applicabili anche alle regioni 3 Fatto salvo il disposto dellarticolo 196 quanto al regolamento per i contratti del Ministero della difesa il regolamento di cui al comma 1 egrave adottato con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato ai sensi dellarticolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n 400 (comma cosigrave modificato dallarticolo 2 del dlgs n 6 del 2007)4 Il regolamento egrave adottato su proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle politiche comunitarie dellambiente per i beni culturali e ambientali delle attivitagrave produttive delleconomia e delle finanze sentiti i Ministri interessati e previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato esprime parere entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali il regolamento puograve essere emanato Con la procedura di cui al presente comma si provvede altresigrave alle successive modificazioni e integrazioni del regolamento5 Il regolamento oltre alle materie per le quali egrave di volta in volta richiamato detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice quanto a a) programmazione dei lavori pubblici b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori dei servizi e delle forniture e relative competenze c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico d) progettazione dei lavori servizi e forniture con le annesse normative tecniche e) forme di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave degli atti procedimentali noncheacute procedure di accesso a tali attif) modalitagrave di istituzione e gestione del sito informatico presso lOsservatorio g) requisiti soggettivi compresa la regolaritagrave contributiva attestata dal documento unico di cui allarticolo 2 comma 2 del decreto-legge 25 settembre 2002 n 210 convertito con modificazioni dalla legge 22 novembre 2002 n 266 certificazioni di qualitagrave noncheacute qualificazione degli operatori economici secondo i criteri stabiliti dal presente codice anche prevedendo misure incentivanti stabilite dalla legislazione vigente volte ad attenuare i costi della qualificazione per le piccole e medie imprese(lettera cosigrave modificata dallart 2 comma 1 lettera b) e dallart 3 comma 1 lettera a) dlgs n 113 del 2007) h) procedure di affidamento dei contratti ivi compresi gli incarichi di progettazione i concorsi di progettazione e di idee gli affidamenti in economia i requisiti e le modalitagrave di funzionamento delle commissioni aggiudicatici i) direzione dei lavori servizi e forniture e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativol) procedure di esame delle proposte di variante m) ammontare delle penali secondo limporto dei contratti e cause che le determinano noncheacute modalitagrave applicative n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dellarticolo 118 o) norme riguardanti le attivitagrave necessarie per lavvio

23

regolamento recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali da

adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il Consiglio di Stato

Al fine di ovviare al complesso quadro delineatosi allrsquoindomani

del processo di privatizzazione delle pubbliche amministrazioni e del

sempre maggiore ricorso agli strumenti di diritto privato anche per il

perseguimento dellrsquointeresse pubblico il nuovo codice con esclusivo

riferimento alle materie di competenza esclusiva dello Stato35 ha

dellesecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dellesecuzione o dal responsabile del procedimento p) modalitagrave di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione q) tenuta dei documenti contabili r) intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva e contributiva dellappaltatore(lettera cosigrave sostituita dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007) s) collaudo e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativo ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualitagrave le ipotesi di collaudo in corso dopera i termini per il collaudo le condizioni di incompatibilitagrave dei collaudatori i criteri di rotazione negli incarichi i relativi compensi i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori s-bis) tutela dei diritti dei lavoratori secondo quanto giagrave previsto ai sensi del regolamento recante capitolato generale di appalto dei lavori pubblici approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici 19 aprile 2000 n 145(lettera aggiunta dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007)6 Per assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri nellambito di attuazione della legge 26 febbraio 1987 n 49 sulla cooperazione allo sviluppo il regolamento sentito il Ministero degli affari esteri tiene conto della specialitagrave delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e dalla Unione europea 7 Le stazioni appaltanti possono adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica della generalitagrave dei propri contratti o di specifici contratti nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 I capitolati menzionati nel bando o nellinvito costituiscono parte integrante del contratto 8 Per gli appalti di lavori delle amministrazioni aggiudicatrici statali egrave adottato il capitolato generale con decreto del Ministro delle infrastrutture sentito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 Tale capitolato menzionato nel bando o nellinvito costituisce parte integrante del contratto 9 Il capitolato generale dei lavori pubblici di cui al comma 8 puograve essere richiamato nei bandi o negli inviti da parte delle stazioni appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007 35

Art 4 comma 3

24

esteso lrsquoambito di applicazione del suddetto regolamento ai contratti

conclusi da qualsiasi amministrazione o soggetto ad essa equiparato

noncheacute in linea generale e solo se espressamente stabilito alle

amministrazioni regionali o a quelle appartenenti alle Province

autonome di Trento e Bolzano

Al comma 5 dellrsquoart 5 egrave poi contenuto lrsquoelenco delle materie di

cui il regolamento deve recare la disciplina di attuazione e di

esecuzione oltre a quelle ulteriori materie per le quali egrave di volta in volta

richiamato Detta elencazione egrave stata mutuata seppur con alcune

semplificazioni dalla disciplina contenuta al comma 6 dellrsquoart 3 l n

1091994 che viene estesa anche a servizi e forniture noncheacute ai settori

speciali (ex settori esclusi)

In attuazione della legge n 491987 recante ldquoLa nuova disciplina

della cooperazione dellrsquoItalia con i Paesi in via di sviluppordquo il codice

stabilisce che al fine di assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti

esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e

forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri il regolamento

sentito il Ministero degli affari esteri deve tener conto della specialitagrave

delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle

procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e

dalla Unione europea36 La norma riproduce sostanzialmente il comma

7-ter dellrsquoart 3 L 1091994 sebbene nella nuova formulazione

scompaia ogni riferimento al capitolato generale

I commi da 6 a 8 disciplinano invece i capitolati quali ulteriore

fonte regolatrice della materia cui egrave riconosciuta forma contrattuale al

fine di evitare inutili sovrapposizioni con il regolamento viene

insomma delimitato il confine tra le due diverse tipologie di disciplina

36

art 5 comma 5

25

La struttura della norma riflette la tradizionale distinzione fra

capitolati generali e speciali questrsquoultimi in particolare sono disciplinati

al comma 6 il quale prescrive che nel rispetto della disciplina del

Codice e del regolamento le singole stazioni appaltanti possono

adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica dei

propri contratti Tali capitolati se menzionati nel contratto o nellrsquoinvito

divengono parte integrante del contratto

Con riguardo invece al capitolato generale dei lavori pubblici il

codice ne estende lrsquoambito di applicazione stabilendo che possa

essere richiamato anche nel bando o negli inviti da parte di stazioni

appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali sino ad

assumere in tal modo valore contrattuale37rdquo38

Ai sensi dellrsquoart 5 co 4 del Codice lo Stato ha avuto il compito di

emanare il Regolamento che prevede la disciplina esecutiva ed

attuativa del Codice stesso ldquoIl Regolamento egrave stato adottato su

proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle

politiche comunitarie dellrsquoambiente per i beni culturali e ambientali

delle attivitagrave produttive dellrsquoeconomia e delle finanze sentiti i ministri

interessati e previo parere obbligatorio del Consiglio superiore dei

lavori pubblici

Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato ha espresso il

proprio parere entro 45 giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali

il regolamento egrave stato emanato

ldquoMa lrsquoallora ministro delle infrastrutture Di Pietro anche se non

espressamente previsto dal Codice ha preferito coinvolgere da subito

nella elaborazione del regolamento anche lrsquoAutoritagrave di vigilanza sui

contratti pubblici alla quale ha inviato in via informale la sua bozzardquo39

37

commi 7 ed 8 38

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 10-12 wwwentilocaliprovincialeit

39 UVA V Regolamento pronto in autunno Edilizia e Territorio 2007 pag 5

26

ldquoPertanto il 13 luglio 2007 a circa 18 giorni dallrsquoapprovazione del

secondo decreto correttivo il Consiglio dei ministri approvava in via

preliminare lo schema di regolamento generale avviando cosigrave il

percorso per la sua definitiva emanazione a cui doveva seguire un

lungo periodo di vacatio legis di 180 giorni a partire dalla pubblicazione

nella GU che era necessario per la conoscibilitagrave di tale importante

provvedimento

Lo schema di regolamento alla data del mese di dicembre 2007 si

componeva di 363 articoli che sommati ai 257 articoli del Codice dei

contratti pubblici avrebbero formato il cd ldquounico testordquo40 della

contrattualistica pubblica con una mole complessiva di ben 620 articoli

Alle disposizioni normative si dovevano aggiungere gli allegati 14 allo

schema di regolamento e 22 al codice

Il testo egrave stato esaminato dal Consiglio di Stato che ha reso il

prescritto parere n 3262 del 17 settembre 2007 ma con numerose

indicazioni precisazioni e correzioni

Il Consiglio di Stato ha soprattutto messo in risalto la necessitagrave di

adeguare lo schema con le sopravvenute modifiche introdotte dal

ldquosecondo decreto correttivordquo41 Inoltre ha posto lrsquoaccento sulla esigenza

di semplificare il testo eliminando tutte le disposizioni che costituiscono

la riproduzione di similari disposizioni giagrave contenute nel Codice per non

incorrere nel rischio che norme regolamentari siano annullate in sede

giurisdizionale Il Consiglio di Stato ha precisato inoltre la natura

giuridica del regolamento una natura di attuazione ed integrazione e

non una natura di delegificazione escludendone ancora la natura di

regolamento indipendente Pertanto in base al parere del Consiglio di

Stato dovranno essere eliminate tutte quelle norme ldquopraeter legemrdquo 42

40

Art 25 Co 1 lettera a) legge 622005 ndash legge comunitaria 2004 41

Il Dlgs 1132007 secondo correttivo egrave stato approvato il 31 luglio e lo schema di regolamento il 13 luglio

42 Fuori dalla legge per esempio per appalti relativi a lavori allrsquoestero su beni

paesaggistici

27

che fanno atteggiare lo schema a regolamento indipendente tutte le

norme ldquocontra legemrdquo43 e tutte le norme prive di copertura finanziaria o

che comportano un aumento del costo delle opere pubbliche

Infine il Consiglio di Stato ha chiesto che sul testo integrato e

corretto siano acquisiti i concerti obbligatori previsti dallrsquoart 5 c 4 del

Codice che dovranno vista lrsquoimportanza del testo essere scritti

espressi e provenienti dai singoli ministri competenti evitando che il

concerto si intenda reso con la semplice approvazione del Consiglio dei

ministri cosigrave come si egrave verificato il 13 luglio 2007 in sede di

approvazione preliminare dello schemardquo44

Il Consiglio di Stato ndash sezione Consultiva per gli atti - nella

seduta del 17 luglio 2007 precisa che quando il regolamento generale

entreragrave in vigore saranno abrogati il Dpr 55499 il Dpr 342000 il Dm

1452000 e altri ldquoprovvedimenti minorirdquo45

Lo schema di regolamento a differenza del Codice che prevede

una parte di disposizioni generali comuni ai lavori pubblici servizi e

forniture ha tenuto separato il settore lavori pubblici46 dal settore delle

forniture e servizi47 La parte IV dello schema di regolamento contiene

disposizioni che sono la riproduzione di norme dettate dal codice per

lrsquoesecuzione dei lavori Al fine di non creare una sovrapposizione

normativa tra fonti di primo grado e secondo grado lo schema egrave stato

ritirato dal Ministero delle Infrastrutture per le opportune correzioni

introducendo un semplice rinvio a quelle del Codice e il 26 maggio

2008 lo ha sottoposto allrsquoesame della Corte dei Conti

43

Contro la legge per esempio il divieto di avvalimento per gli appalti relativi a beni culturali

44 G FAILLA Il Regolamento secondo Palazzo Spada Milano Il Sole 24 Ore 2007

pagg 54-55 45

Dpcm 1171999 Dpcm 18112005 Dpr 1012002 46

disciplinato dagli artt 1-280 47

disciplinato dagli artt 281-354

28

2 I SOGGETTI E I GLI ORGANISMI

Un settore nel quale il Codice si mostra particolarmente

innovativo egrave quello organizzativo esso difatti introduce nuovi organismi

e ridefinisce ruoli e competenze nel settore dei contratti pubblici

Occorre soffermarsi in particolare sullrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti

pubblici di lavori servizi e forniture (art 6) sullrsquoOsservatorio dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 7) sullo Sportello

Unico dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 9) e sul

Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 10)

21 LrsquoAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori

servizi e forniture

ldquoRispetto al regime previgente il dato che balza agli occhi con

immediatezza egrave lrsquoampliamento dellrsquoambito oggettivo di intervento

dellrsquoAutoritagrave anche ai contratti aventi ad oggetto servizi e forniture

coerentemente con lrsquounificazione della disciplina di aggiudicazione ed

esecuzione degli appalti operata dal DLgs n 1632006 ed in

attuazione della Legge delega

Funzione tipica dellrsquoAutoritagrave continua ad essere quella di

vigilanza in particolare ai sensi dellrsquoart 6 5deg comma del Codice

lrsquoAutoritagrave vigila sui contratti pubblici anche di interesse regionale di

lavori servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali

noncheacute nei limiti stabiliti dal presente Codice sui contratti pubblici di

lavori servizi e forniture esclusi dallambito di applicazione del presente

Codice al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e

trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed

efficiente esecuzione dei contratti noncheacute il rispetto delle regole della

concorrenza nelle singole procedure di gara

La sua azione egrave connotata da indipendenza funzionale oltre che

di valutazione e giudizio alla quale fanno da corollario lrsquoautonomia

29

organizzativa e finanziaria Questo organismo egrave dotato di un potere

regolamentare avente ad oggetto oltre al profilo organizzatorio48 anche

quello afferente alla disciplina dellrsquoesercizio della funzione di vigilanza49

e del potere sanzionatorio50

48

trova riconoscimento nellrsquoart 8 2deg comma secondo il quale ldquoLAutoritagrave nellambito della sua autonomia organizzativa disciplina con uno o piugrave regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento bilanci i rendiconti e la gestione delle spese nei limiti delle proprie risorse anche in deroga alle disposizioni sulla contabilitagrave generale dello Stato laccesso ai documenti amministrativi le modalitagrave di esercizio della vigilanza e i procedimenti sanzionatori di sua competenzardquo (peraltro giagrave riconosciuta dalla Legge n 1091994)

49 lrsquoart 8 3deg comma del Codice precisa che lrsquoAutoritagrave nellrsquoespletamento di tale

funzione dovragrave prevedere a) il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta dellAutoritagrave devono inviare i dati richiestib) la possibilitagrave che lAutoritagrave invii propri funzionari nella sede di amministrazioni e soggetti aggiudicatori e operatori economici al fine di acquisire dati notizie documenti chiarimenti c) la possibilitagrave che lAutoritagrave convochi con preavviso e indicazione specifica delloggetto i rappresentanti di amministrazioni e soggetti aggiudicatori operatori economici SOA o altri soggetti che ritenga necessario o opportuno sentire d) le modalitagrave di svolgimento dellistruttoria nel rispetto dei principi di cui alla legge 7 agosto 1990 n 241 e) le forme di comunicazione degli atti idonee a garantire la data certa della piena conoscenza

50 lrsquoart 8 4deg comma del Codice dispone che ldquoIl regolamento dellAutoritagrave

disciplina lesercizio del potere sanzionatorio da parte dellAutoritagrave nel rispetto dei principi della tempestiva comunicazione dellapertura dellistruttoria della contestazione degli addebiti del termine a difesa del contraddittorio della motivazione proporzionalitagrave e adeguatezza della sanzione della comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del provvedimento del rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle norme vigentirdquo

30

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e

forniture

Meno rilevanti le novitagrave per quanto concerne lrsquoOsservatorio il cui

ambito di operativitagrave viene anchrsquoesso esteso a tutti i contratti pubblici

relativi a lavori servizi e forniture e disciplinato dallrsquoart 7 del Codice

Sotto il profilo organizzativo lrsquoOsservatorio comunque articolato

in una sezione centrale ed in sezioni regionali opera nellrsquoambito

dellrsquoAutoritagrave ed egrave dunque oggetto di espressa disciplina che deve

essere inserita in capo al regolamento dellrsquoAutoritagrave La funzione di

monitoraggio dei dati estesa anche ai settori dei servizi e delle forniture

ha comportato lrsquoesigenza di coordinare lrsquoattivitagrave dellrsquoOsservatorio con

quelle degli altri enti competenti per tali settori ossia lrsquoIstat e la

Consip51

Invariati gli obblighi di comunicazione e le funzioni poste a capo

dellrsquoOsservatorio che ai sensi dellrsquoart 7 4deg comma del Codice sono

individuate nelle seguenti

a) provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi

concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e in

particolare di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara le

aggiudicazioni e gli affidamenti le imprese partecipanti limpiego della

mano dopera e le relative norme di sicurezza i costi e gli scostamenti

rispetto a quelli preventivati i tempi di esecuzione e le modalitagrave di

attuazione degli interventi i ritardi e le disfunzioni

51

Difatti lrsquoart 7 3deg comma del Codice dispone che ldquoLOsservatorio in collaborazione con il CNIPA opera mediante procedure informatiche sulla base di apposite convenzioni anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato dei Ministeri interessati dellIstituto nazionale di statistica (ISTAT) dellIstituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle regioni dellUnione province dItalia (UPI) dellAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI) delle camere di commercio industria artigianato e agricoltura e delle casse edili della CONSIPrdquo

31

b) determina annualmente costi standardizzati per tipo di lavoro

in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto di una

specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

c) determina annualmente costi standardizzati per tipo di servizio

e fornitura in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto

di una specifica pubblicazione avvalendosi dei dati forniti dallISTAT e

tenendo conto dei parametri qualitagrave prezzo di cui alle convenzioni

stipulate dalla CONSIP ai sensi dellarticolo 26 legge 23 dicembre

1999 n 488

d) pubblica semestralmente i programmi triennali dei lavori

pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici noncheacute lelenco

dei contratti pubblici affidati

e) promuove la realizzazione di un collegamento informatico con

le stazioni appaltanti noncheacute con le Regioni al fine di acquisire

informazioni in tempo reale sui contratti pubblici

f) garantisce laccesso generalizzato anche per via informatica

ai dati raccolti e alle relative elaborazioni

g) adempie agli oneri di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave richiesti

dallAutoritagrave

h) favorisce la formazione di archivi di settore in particolare in

materia contrattuale e la formulazione di tipologie unitarie da mettere a

disposizione dei soggetti interessati

i) gestisce il proprio sito informatico

j) cura lelaborazione dei prospetti statistici di cui allarticolo 250

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e di cui allarticolo 251

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi nei settori di gas energia termica elettricitagrave acqua

trasporti servizi postali sfruttamento di area geografica)

32

Una importante novitagrave introdotta dal Codice in capo

allrsquoOsservatorio dellrsquoAutoritagrave di vigilanza egrave quella della istituzione di in

sistema centralizzato informatico di controllo sul numero delle iscrizioni

da parte degli operatori economici in appositi elenchi che non deve

superare 30 In caso di accertato superamento del limite lrsquoOsservatorio

comunica il superamento del numero massimo alle stazioni appaltanti

che hanno proceduto alle iscrizioni le quali hanno tempo 20 giorni dalla

comunicazione dellrsquoOsservatorio per cancellazione e previo avviso agli

iscritti

Inoltre tale lrsquoelenco egrave disponibile ai fini della pubblicitagrave sul sito

dellrsquoOsservatorio52

52

L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-28

33

23 Lo Sportello dei Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 9 del ldquoCodicerdquo53 disciplina lrsquoattivitagrave dello Sportello dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevedendo al comma 1deg

lett a) la facoltagrave per le stazioni appaltanti di istituire questo istituto i

cui compiti sono quelli di informazione della normativa vigente in

relazione allrsquoesecuzione dei contratti pubblici

La preoccupazione del legislatore comunitario egrave stata

essenzialmente quella di garantire che una volta ampliato il contesto

territoriale nel quale i soggetti economici dei vari Stati membri possono

partecipare alle gare drsquoappalto questi possano pure conoscere il

contesto normativo di riferimento del paese o addirittura della Regione

in cui dovragrave svolgersi la prestazione oggetto del contratto da affidare

La previsione si muove indubbiamente in un ottica di

semplificazione dei rapporti tra enti aggiudicatori e soggetti partecipanti

alle procedure selettive

Il merito del Codice egrave quello di non essersi arrestato allrsquoesigenza

chiarificatrice espressa dalla normativa comunitaria in relazione alla

normativa fiscale alla tutela dellrsquoambiente alla sicurezza ed alle

condizioni di lavoro in materia di contratti pubblici estendendo invece

lrsquoambito di azione dello Sportello ldquoa tutte le altre norme che debbono

essere rispettate nellrsquoesecuzione del contrattordquo

In tale prospettiva il codice ha inserito fra i compiti dello

Sportello quello di fornire ai candidati la ldquodocumentazione utile per la

presentazione delle candidature e delle offerterdquo54 trattasi di una

funzione assolutamente in linea con la ratio dellrsquoistituto rappresentare

un supporto tecnico-documentale per i partecipanti alle gare

53

In attuazione dellrsquoart 27 dir 200418CE 54

art 9 comma 1 lett b

34

La previsione dello Sportello non comporta ldquooneri aggiuntivirdquo55

per i bilanci pubblici e implica una remunerazione del servizio

informativo destinata a coprirne i costi

La possibilitagrave di funzionamento telematico dello sportello egrave poi

sancita mediante rinvio alle norme vigenti in tema di informatizzazione

della ldquopubblica amministrazionerdquo56

Dellrsquoesistenza dello Sportello e dei costi dei relativi servizi

occorreragrave comunque dare indicazione nel ldquobando o nel capitolatordquo57rdquo58

55

art 9 comm 3-5 56

Vedi DLgs n 8205 ldquoCodice dellrsquoAmministrazione Digitalerdquo 57

Art 9 comma 6 58

R FANIZZI ldquoIl Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pagg 15-16 wwwentilocaliprovincialeit

35

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 10 del Codice disciplina la figura del Responsabile delle

procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture Trattasi di figura giagrave oggetto di puntuale

regolamentazione generale ai sensi della Legge n 24190 noncheacute

speciale per quanto concerne i lavori pubblici ai sensi degli art 7 della

Legge n 1091994 noncheacute degli artt 7 ed 8 del DPR n 55499 solo

parzialmente abrogati dallrsquoart 256 del Codice e dunque allo stato

pienamente efficaci con le conseguenze di cui a breve si diragrave

soprattutto in termini di definizione delle specifiche competenze

Rispetto al regime previgente la disciplina speciale del

Responsabile viene estesa anche ai contratti di servizi e delle forniture

ma conserva il requisito dellrsquounicitagrave sigrave come si evince dal 1deg comma del

citato art 10 secondo cui ldquoPer ogni singolo intervento da realizzarsi

mediante un contratto pubblico le amministrazioni aggiudicatrici

nominano ai sensi della legge 7 agosto 1990 n 241 un responsabile

del procedimento unico per le fasi della progettazione dellaffidamento

dellesecuzionerdquo

Il Responsabile del Procedimento rimane sempre un dipendente

di ruolo delle amministrazioni aggiudicatrici59 i cui requisiti di

professionalitagrave dovevano essere quelli individuati dal Regolamento di

attuazione Tuttavia ad oggi occorre ancora fare riferimento alle

norme di cui allrsquoart 7 del DPR n 55499 fatto salvo60 dallrsquoart 256 del

59

nel caso in cui lorganico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalitagrave necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento secondo quanto attestato dal dirigente competente i compiti di supporto allattivitagrave del responsabile del procedimento possono essere affidati con le procedure previste dal presente Codice per laffidamento di incarichi di servizi ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico economico finanziario amministrativo

60 In particolare lrsquoart 256 abroga esclusivamente il comma 6 dellrsquoart 7 del DPR n

55499 a mente del quale ldquoI soggetti non tenuti allrsquoapplicazione dellrsquoarticolo 7 della Legge devono in ogni caso garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il

36

Codice Difatti anche se non oggetto di espressa abrogazione da parte

dellrsquoarticolo 256 le norme del regolamento potranno essere abrogate

solamente dal nuovo Regolamento di cui allrsquoart5 del Codice con effetto

dallrsquoentrata in vigore di questrsquoultimo A tal fine il Responsabile dovragrave

essere non solamente un tecnico ma dovragrave altresigrave essere in possesso

ldquodi un titolo di studio adeguato alla natura dellintervento da realizzare

abilitato allesercizio della professione o quando labilitazione non sia

prevista dalle norme vigenti egrave un funzionario con idonea

professionalitagrave e con anzianitagrave di servizio in ruolo non inferiore a

cinque annirdquo6139 Non saragrave sufficiente dunque qualsiasi preparazione

tecnica ma una preparazione adeguata alle complessitagrave connesse

allrsquointervento da realizzare Certamente la definizione delle competenze

e dei requisiti del responsabile rientrano nellrsquoambito della competenza

concorrente Stato ndash Regioni ma non vi egrave alcun dubbio che il

collegamento fra complessitagrave delle competenze ed idoneitagrave del titolo di

studioprofessionale sia un principio fondamentale ed in quanto tale

vincolante per il legislatore regionale

Sempre a causa della mancanza del Regolamento non egrave

applicabile lrsquoart 10 c 6 del Codice riguardo alla coincidenza fra RUP

progettista e direttore dei lavori Infatti il Regolamento ldquohellipper i lavori

determina limporto massimo e la tipologia per i quali il responsabile del

procedimento puograve coincidere con il progettista Le ipotesi di coincidenza

tra responsabile del procedimento e direttore dellesecuzione del

contratto sono stabilite dal regolamento in conformitagrave allarticolo 119rdquo

Pertanto ad oggi ancora occorre fare riferimento al vigente

regolamento generale del 1999 ed in particolare alla norma di cui al 4deg

comma dellrsquoart 7 secondo cui in genere le funzioni di RUP progettista

e direttore dei lavori potranno coincidere per uno o piugrave interventi e nei

responsabile del procedimento dalle norme della legge e del regolamento che li riguardanordquo

61 Art 7 4deg comma del DPR n 55499

37

limiti delle competenze professionali del dipendente in casi particolari62

e per importi superiori a 50000000Euro

Ersquo demandato ancora al Regolamento lrsquoindividuazione gli

eventuali altri compiti del responsabile del procedimento coordinando

con essi i compiti del direttore dellesecuzione del contratto e del

direttore dei lavori noncheacute dei coordinatori in materia di salute e di

sicurezza durante la progettazione e durante lesecuzione previsti dal

decreto legislativo 14 agosto 1996 n 494 e dalle altre norme vigentirdquo63

Occorre ricordare che per le acquisizioni di lavori in economia le

stazioni appaltanti operano attraverso il Responsabile del

Procedimento

Alla Luce di ciograve lrsquoart 125 detta le disposizioni circa lrsquoaffidamento

diretto da parte del Responsabile del Procedimento dettando un minimo

di garanzie procedimentali richiamando i principi del Trattato

Infatti ai sensi del comma 8 per i lavori superiori a 4000000 euro e

fino al 20000000 euro lrsquoaffidamento avviene mediante cottimo fiduciario

nel rispetto dei principi di trasparenza rotazione paritagrave di trattamento

previa consultazione di almeno 5 operatori economici individuati sulla

base di indagini di mercato

62

Si tratta rispettivamente di opere e impianti di speciale complessitagrave o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o complessi o ad elevata componente tecnologica oppure di particolare complessitagrave secondo le definizioni rispettivamente contenute nellarticolo 17 commi 4 e 13 nellarticolo 20 comma 4 e nellarticolo 28 comma 7 della Legge le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi 1) utilizzo di materiali e componenti innovativi 2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa 3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltagrave logistica o particolari problematiche geotecniche idrauliche geologiche e ambientali 4) complessitagrave di funzionamento duso o necessitagrave di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalitagrave 5) esecuzione in ambienti aggressivi 6) necessitagrave di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali di progetto integrale di un intervento un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti architettonica strutturale e impiantisticardquo

63 L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 28-33

38

Per lavori di importo inferiore a 4000000 euro egrave consentito

lrsquoaffidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento

39

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE

Il Codice introduce una serie di novitagrave in attuazione alla Direttiva

comunitaria 200418CE come lrsquoavvalimento procedura di

individuazione dei requisiti di qualificazione che devono possedere gli

operatori economici ai fini della partecipazione alle gare il Dialogo

Competitivo e lrsquoAccordo tra le procedure di scelta del contraente e

lrsquoAsta elettronica come il processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale ai fini della semplificazione della

procedura di aggiudicazione

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti

di qualificazione

ldquoLrsquoAvvalimento egrave una procedura relativa alla individuazione dei

requisiti di qualificazione che devono possedere gli operatori economici

ai fini della partecipazione alle gare Esso trova la propria disciplina

negli artt 49 e 50 del DLgs n 1632006 Lrsquoistituto rappresenta una

novitagrave del nostro ordinamento direttamente scaturente dal recepimento

dellrsquoanalogo istituto comunitario

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 182004 sviluppa tale principio

statuendo che un operatore economico puograve per un determinato

appalto fare affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere

dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi purcheacute dimostri

la disponibilitagrave dei relativi mezzi

Lrsquoimpresa che offre i mezzi prende il nome di impresa ausiliaria

Lrsquoimpresa che utilizza i requisiti per partecipare alle gare prende

il nome di impresa ausiliata

Secondo alcuni la facoltagrave concessa allrsquooperatore economico di

avvalersi dei requisiti tecnici ed economici di altra impresa del gruppo

colliderebbe con la disciplina normativa del subappalto che prevede

stringenti limitazioni sia sotto il profilo procedurale che quantitativo Ma

la natura giuridica dei due istituti non egrave la stessa infatti mentre il

40

subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a soggetti terzi che

operano dunque come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso di cui allrsquoart 47 par 2 della Direttiva 182004 il

concorrente aggiudicatario saragrave comunque lrsquoimpresa operante tanto egrave

vero che dovragrave dimostrare il possesso dei beni aziendali dei quale

intenderagrave avvalersi

Neacute puograve valere ad escludere tale distinzione giuridica il riferimento

alla norma di cui allrsquoart 18 9deg comma della Legge n 551990 secondo

la quale ldquolrsquoimpresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve

allegare la copia autentica del contratto e la dichiarazione circa la

sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a

norma dellrsquoart 2359 del Codice civile con lrsquoimpresa affidataria del

subappalto o del cottimohelliprdquo

Nel primo caso le imprese ndash che evidentemente conservano una

propria soggettivitagrave ndash agiscono autonomamente e non come gruppo il

rapporto negoziale corrente inter partes integreragrave dunque i requisiti

della fattispecie negoziale del subappalto In questo caso la ratio

sottesa alla previsione di cui al 9deg comma dellrsquoart 18 della Legge n

5590 va rinvenuta nellrsquoesigenza di evitare facili elusioni delle restrizioni

poste dalla norma in questione attraverso lo strumento dei collegamenti

societari Nel secondo caso invece lrsquoimpresa agisce in proprio

avvalendosi perograve dei requisiti di altre imprese del gruppo non

integrando pertanto gli estremi della fattispecie negoziale del

subappalto Si potrebbe anzi affermare lrsquoesatto contrario in quanto il

collegamento fra le imprese egrave indefettibile requisito per lrsquoavvalimento

Tali peculiaritagrave dellrsquoistituto in esame sono state sufficientemente

rilevata dalla giurisprudenza amministrativa la quale ha riconosciuto che

in virtugrave della Direttiva comunitaria per tutti i pubblici appalti si consente

alloperatore economico o ad un raggruppamento di operatori economici

di cui allart 4 se del caso e per un determinato appalto di fare

affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere dalla natura

41

giuridica dei suoi legami con questi ultimi al fine della prova della

capacitagrave economica e finanziaria In tal caso deve dimostrare

allamministrazione aggiudicatrice che disporragrave dei mezzi necessari ad

esempio ldquomediante presentazione dellimpegno a tal fine di questi

soggettirdquo64

Il Codice ha pertanto recepito lrsquoistituto nellrsquoambito delle norme

che disciplinano la qualificazione dei concorrenti ed in particolare allrsquoart

49 statuendo che ldquoIl concorrente65 in relazione ad una specifica gara di

lavori servizi forniture puograve soddisfare la richiesta relativa al possesso

dei requisiti di carattere economico finanziario tecnico organizzativo

ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti

di un altro soggetto o dellrsquoattestazione SOA di altro soggettordquo

Emerge subito un primo elemento di novitagrave rispetto alla

formulazione europea della norma che risiede appunto nellrsquoestensione

dellrsquoavvalimento anche al sistema di qualificazione mediante attestato

SOA di cui al DPR n 34200066

La differenza fra lrsquoavvalimento e le tipologie negoziali che

comportano un frazionamento soggettivo ed oggettivo dellrsquoesecuzione

della prestazione quali ad esempio il subappalto egrave adeguatamente

tratteggiata dal Codice che dispone espressamente che ldquoIl contratto egrave

in ogni caso eseguito dallrsquoimpresa che partecipa alla gara alla quale egrave

rilasciato il certificato di esecuzione e lrsquoimpresa ausiliaria non puograve

assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore o di subappaltatorerdquo

In sostanza dunque nellrsquoavvalimento non si verifica un

frazionamento oggettivo della prestazione in quanto lrsquoimpresa

concorrente si avvale dei requisiti di unrsquoaltra impresa ma resta pur

sempre lrsquounica esecutrice dellrsquoappalto

64

art 47 commi 2 e3 65

singolo consorziato o raggruppato ai sensi dellrsquoart 34hellip 66

Che trova una propria regolamentazione nel successivo art 50 del DLgs n 1632006

42

Nel recepimento di tale direttiva comunitaria il legislatore italiano

introduce una serie di limiti alla concreta operativitagrave dellrsquoavvalimento

intese a evitare manovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di

associazioni criminali che non potrebbero partecipare in proprio alle

gare Infatti il comma 2deg al fine di accertare il ricorso allrsquoavvalimento

dovragrave chiedere allrsquoimpresa ausiliata una serie di dichiarazioni67 da parte

dellrsquoimpresa ausiliaria da allegare alla propria domanda di

partecipazione tanto che gli artt 49 e 50 relativi allrsquoavvalimento sono

oggetto procedura drsquoinfrazione comunitaria e che a oggi tale

procedimento egrave ancora sospesordquo68

67

una sua dichiarazione verificabile ai sensi dellrsquoarticolo 48 attestante lrsquoavvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara con specifica indicazione dei requisiti stessi e dellrsquoimpresa ausiliaria b) una sua dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 c) una dichiarazione sottoscritta da parte dellrsquoimpresa ausiliaria attestante il possesso da parte di questrsquoultima dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 d) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questrsquoultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dellrsquoappalto le risorse necessarie di cui egrave carente il concorrente e) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dellrsquoarticolo 34 neacute si trova in una situazione di controllo ai sensi dellrsquoart 34 c 2 con una delle altre imprese che partecipano alla gara f) in originale o copia autenticata il contratto in virtugrave del quale lrsquoimpresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dellrsquoappalto g) nel caso di avvalimento nei confronti di unrsquoimpresa che appartiene al medesimo gruppo in luogo del contratto di cui alla lettera f) lrsquoimpresa concorrente puograve presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dal comma 5

68 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 83-93

43

32 Il Dialogo Competitivo procedura di scelta del contraente

ldquoAlcune delle principali novitagrave della Direttiva 200418 riguardano

proprio le procedure di scelta del contraente in particolare la disciplina

comunitaria disciplina e regola alcune nuove tipologie procedimentali

che si aggiungono a quelle ldquoclassicherdquo69 fra le quali figurano lrsquoaccordo

quadro e il dialogo competitivo Il dialogo competitivo trattato nel

considerando (31) della Direttiva egrave disciplinato dallrsquoart 29 e 11 della

medesima Direttiva ed inserito allrsquoart 58 del Dlgs n 1632006

La ratio sottesa alla creazione dellrsquoistituto risiede nella necessitagrave

di dotare le amministrazioni aggiudicatici di uno strumento flessibile

capace di sopperire alla presenza di interventi estremamente complessi

sotto il profilo tecnico e finanziario allrsquoincapacitagrave di individuare

adeguatamente oggetto e caratteristiche della prestazione

Ai sensi dellrsquoart 1 comma 11 lett C) della Direttiva 182004 il

dialogo competitivo egrave ldquohellip Una procedura alla quale qualsiasi operatore

economico puograve chiedere di partecipare e nella quale lrsquoamministrazione

aggiudicatrice avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale

procedura al fine di elaborare una o piugrave soluzioni atte a soddisfare le

sue necessitagrave e sulla base della quale o delle quali i candidati

selezionati saranno invitati a presentare le offerterdquo La procedura in

esame pertanto egrave strumentale al raggiungimento degli obiettivi di

semplificazione snellimento e modernizzazione procedurale che

presiedono lrsquoadozione della Direttiva medesima Si tratta di una

procedura di aggiudicazione la quale peraltro non rappresenta

unrsquoassoluta novitagrave nel panorama normativo comunitario in materia di

appalti e che ha trovato un definitivo inquadramento solamente

nellrsquoultima versione della Direttiva

Il considerando (31) della Direttiva esplicita che nella misura in

cui il ricorso a procedure aperte o ristrette non consenta di aggiudicare

69

Procedura aperta procedura ristretta procedura negoziata

44

appalti occorre prevedere una procedura flessibile che salvaguardi sia

la concorrenza tra gli operatori economici sia la necessitagrave delle

amministrazioni aggiudicatici di discutere con ciascun candidato tutti

gli aspetti dellrsquoappalto

Il 1deg comma dellrsquoart 58 del DLgs 1632006rdquo70 subordina

lrsquoattivazione della procedura del dialogo competitivo a una duplice

condizione

1) una di carattere oggettivo che risiede nella particolare

complessitagrave dellrsquoappalto ossia quando la stazione appaltante non egrave

oggettivamente in grado di definire i mezzi tecnici atti a soddisfare i suoi

obiettivi quando non sia oggettivamente in grado di specificare

lrsquoimpostazione giuridica o finanziaria di un progetto e qualora non

disponga a causa di fattori oggettivi ad essa non imputabili di studi in

merito alla identificazione e quantificazione dei propri bisogni o

allrsquoindividuazione dei mezzi strumentali al soddisfacimento dei propri

bisogni alle caratteristiche funzionali tecniche gestionali ed

economico-finanziarie degli stessi e allrsquoanalisi dello stato di fatto e di

diritto nelle sue eventuali componenti storiche artistiche

architettoniche paesaggistiche

2) lrsquoaltra di natura discrezionale che consiste nella valutazione

effettuata dallrsquoamministrazione aggiudicatrice circa lrsquoimpossibilitagrave di

addivenire allrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto mediante una procedura

aperta eo ristretta La natura discrezionale non ha perograve natura

amministrativa ma preminentemente tecnica che non permette alla

pubblica amministrazione lrsquoaggiudicazione di un appalto attraverso il

70

Art 58 co 1 cosigrave modificato dallrsquoart 1 co 1 lettera g)dlgs 113 del 2007 Nel caso di appalti particolarmente complessi qualora ritengano che il ricorso alle procedure aperta o ristretta non permetta lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto le stazioni appaltanti possono avvalersi del dialogo competitivo conformemente al presente articolo Il ricorso al dialogo competitivo per lavori egrave consentito previo parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici hellip egrave altresigrave richiesto il parere del Consiglio Superiore dei beni culturali I citati pareri sono resi entro 30 giorni dalla richiesta Decorso tale termine lrsquoamministrazione puograve comunque procedere

45

ricorso di una procedura aperta o ristretta Drsquoaltra parte una diversa

impostazione della questione tesa ad individuare nella valutazione della

pubblica amministrazione una discrezionalitagrave di tipo amministrativo

creerebbe grave incertezza in merito al rispetto delle regole poste a

presidio della concorrenza di cui le procedure ad evidenza pubblica

sono garanzia

Va comunque rilevato che anche lrsquoistituto del dialogo competitivo

egrave stato sospeso fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento di attuazione

di cui allrsquoart 5 del DLgs 1632006 anche se per la giurisprudenza

esso rappresentava invece una norma self-executing Ma tale

disposizione per poter essere utilizzata immediatamente era

necessario che tutta la Direttiva comunitaria 200418 fosse stata

considerata self-executing

ldquoLa Corte comunitaria ha individuato tre requisiti percheacute una

Direttiva possa definirsi direttamente esecutiva (self executing)

1) le disposizioni in essa contenute devono essere chiare precise

complete e giuridicamente perfette in modo da essere

concretamente applicabili senza ulteriori valutazioni discrezionali in

merito alla loro esecuzione

2) tali disposizioni non devono essere condizionate nella loro efficacia

dallrsquointervento del legislatore interno

3) lo Stato membro deve risultare inadempiente nellrsquoattuazione della

Direttiva nel proprio ordinamento

Alla luce di tali considerazioni si puograve desumere che la Direttiva

200418 non abbia carattere self-executing in quanto lrsquoefficacia di

alcune delle sue disposizioni ed in particolare proprio quelle relative

agli ldquoistituti principalmente innovativirdquo71 egrave condizionata da uno specifico

e peraltro facoltativo intervento statale di recepimento In realtagrave alcune

disposizioni della Direttiva come il termine di pubblicazione dei bandi e

degli avvisi sarebbero state di immediata applicazione nei confronti

71 Accordo Quadro e Asta elettronica (limitatamente ai lavori pubblici)

46

degli Stati membri una volta scaduto il termine ultimo per il loro

recepimento

Altre invece dovevano essere applicate solamente previo

recepimento del competente legislatore nazionale quali appunto gli

istituti innovativi del dialogo competitivo e dellrsquoaccordo quadrordquo72

Il dialogo competitivo egrave una procedura che si sviluppa in tre fasi

crsquoegrave una fase negoziale (quella del dialogo) una fase relativa

allrsquoaggiudicazione e quella afferente al perfezionamento del contratto

Le amministrazioni sono tenute a pubblicare un bando di gara nel quale

debbono essere precisate le loro esigenze e necessitagrave i ldquorequisiti

generalirdquo73 e quelli ldquodi qualificazionerdquo74 richiesti ai candidati per la

partecipazione al dialogo il criterio di aggiudicazione e il termine di

presentazione delle domande Appare subito un elemento critico in

merito alla qualificazione dei candidati da invitare al dialogo in quanto il

possesso dei requisiti previsti nel codice sono quelli propri degli

operatori economici che vogliono partecipare alle procedure ordinarie di

affidamento mentre in caso del ricorso alla procedura del dialogo

competitivo lrsquoEnte motiva il ricorso a tale procedura giagrave nel bando di

gara per lrsquoimpossibilitagrave oggettiva di definire le caratteristiche tecniche

eo economiche della prestazione e chiedendo quindi un dialogo con i

candidati proprio per completare gli aspetti mancanti

La durata del dialogo egrave indeterminata essa potragrave proseguire fino

a quando lrsquoamministrazione non sia in grado di individuare anche dopo

un confronto ldquohellip la o le soluzioni che possano soddisfare le sue

72

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-20

73 art 38 Dlgs 1632006 lrsquoarticolo fa una classificazione delle ipotesi di

esclusione dellrsquooperatore economico alle procedure di affidamento come la situazione di fallimento la partecipazione a gruppi criminali la violazione dellrsquointestazione fiduciaria etc

74 Art 35 DLgs 1632006rdquo I requisiti di idoneitagrave tecnica e finanziaria per

lrsquoammissione alle procedure di affidamento degli operatori economici devono essere posseduti e comprovati dagli stessi secondo quanto previsto dal regolamento helliprdquo

47

necessitagraverdquo Una volta ritenuto concluso il dialogo lrsquoamministrazione

dovragrave darne comunicazione ai partecipanti invitandoli con lettera

formale a presentare le loro offerte sulla base dellae soluzionei

presentatae indicando i criteri di valutazione dellrsquoofferta

economicamente piugrave vantaggiosa in relazione alla specifica soluzione

prescelta

Con la comunicazione delle lettere di invito prende avvio la

seconda fase della procedura che rispecchia i requisiti tipici di una

procedura ad evidenza pubblica che egrave specificatamente volta ad

individuare lrsquoaggiudicatario della gara Una novitagrave di rilievo rispetto alle

procedure ldquoclassicherdquo ma anche una criticitagrave in confronto alla normativa

previgente egrave stata introdotta dallrsquoultimo comma del par 6 dellrsquoart 29 del

codice il quale dispone che ldquosu richiesta delle amministrazioni

aggiudicatrici lrsquoofferente potrebbe essere chiamato a chiarire

precisare e perfezionare ulteriormente lrsquoofferta presentatardquo Si tratta

di una innovazione che stravolge il convincimento radicatosi presso il

legislatore circa lrsquoimpossibilitagrave di successive negoziazioni delle offerte

una volta che le stesse siano giagrave state presentate Tale innovazione

perograve apre il varco ad una possibile lesione del principio di concorrenza

soprattutto per quanto concerne la locazione ldquoperfezionare

ulteriormenterdquo che sembrerebbe travalicare i limiti della mera correzione

eo integrazione Tale integrazione non appare giustificata neanche

sotto il profilo logico sistematico in quanto il dialogo competitivo lascia

ai concorrenti la possibilitagrave di modificare ed integrare sotto qualsiasi

profilo il progetto presentato prima della presentazione dellrsquoofferta Ma

una volta che questrsquoultima sia stata presentata non ha senso

legittimare lrsquointroduzione di ulteriori migliorie che per la stessa

configurazione della procedura non potrebbero essere indirizzate al

perfezionamento tecnico-operativo del progetto ma solamente a

48

migliorare lrsquoofferta economica in vista dellrsquoaggiudicazionerdquo75

Ma questo tipo di procedura non egrave mai potuta essere utilizzata

dallrsquoEnte pubblico percheacute egrave stata subito sospesa appena entrato in

vigore il codice con il Dl 1732006 cd Decreto ldquoMilleprorogherdquo al fine

di una valutazione piugrave approfondita e di una conoscenza piugrave coerente

dei risvolti applicativi di tale istituto76

75

L PASSERI ldquoAnalisi della Direttiva Comunitaria 200418CErdquo Tipografia DVS Roma 2005 pag 69

76 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Tipografia DVS Roma 2005 pagg 116-125

49

33 Lrsquoaccordo quadro procedura di scelta del contraente

ldquoAltra rilevante novitagrave prevista dalla Direttiva 200418 art 32 egrave

riportata ldquoallrsquoart 59 del DLgs n 1632006rdquo77 e riguarda lrsquoaccordo

quadro la cui definizione egrave riportata allrsquoart 3 comma 13

Lrsquoaccordo quadro egrave ldquoun accordo concluso tra una o piugrave stazioni

appaltanti e uno o piugrave operatori economici il cui scopo egrave quello di

stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato

periodo in particolare per quanto riguarda i prezzi ese del caso le

quantitagrave previsterdquo Ma la possibilitagrave di ricorrere allrsquoaccordo quadro non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento in tal senso da parte

dello Stato Pertanto si puograve affermare che come per il dialogo

competitivo tale disposizione non possa ritenersi self executing e che

lrsquoutilizzo di tale istituto egrave stato differito allrsquoentrata in vigore del

regolamento drsquoattuazione del Codice

Come per il dialogo competitivo anche lrsquoaccordo quadro non

rappresenta una novitagrave nel panorama normativo degli appalti europei

essendo giagrave stato previsto e disciplinato nei settori speciali

Pertanto con la Direttiva 200418 il legislatore europeo ha

solamente generalizzato lrsquoambito di applicazione estendendolo a tutte le

tipologie dei contratti La ratio giustificatrice dellrsquoaccordo quadro egrave

quella di soddisfare una duplice esigenza delle amministrazioni

pubbliche gestire le proprie commesse sul lungo periodo massimo 4

anni e tutelarsi dai rischi connessi dallrsquoeccessivo costo dei medesimi

appalti che sarebbero potuti lievitare con il decorso di un tempo piugrave o

meno lungo Dal punto di vista giuridico va precisato che lrsquoaccordo

quadro non egrave una appalto pubblico in quanto non riconducibile alla

categoria di un contratto attesa lrsquoindeterminatezza di alcuni degli

77

Art 59 co 1 Dlgs 1632006 Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente per i lavori di manutenzione Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale

50

aspetti essenziali richiesti per lrsquointegrazione anche atipica delle

fattispecie contrattuale quali in particolare il prezzo e lrsquooggetto della

prestazione infatti si puograve affermare che lrsquoaccordo quadro rappresenta

uno schema di convenzione ldquotipordquo che viene approvato attraverso una

procedura Lrsquoamministrazione cioegrave nella scelta degli operatori

economici dovragrave dunque operare come se stesse aggiudicando un

appalto

Per quanto concerne il profilo procedurale gli accordi quadro

che non possono avere durata superiore a quattro anni sono basati su

due distinte fasi di gara

1) La conclusione dellrsquoaccordo quadro

2) La relativa aggiudicazione degli appalti basati sul predetto accordo

La procedura inizia sempre con la pubblicazione di un bando di

gara seguendo con la selezione di uno o piugrave operatori economici

attraverso il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa (vista

la complessitagrave dellrsquoaffidamento) per terminare con la stipula

dellrsquoaccordo quadro Tale prima fase egrave diretta ad individuare gli

esecutori di lavori noncheacute le clausole relative agli appalti futuri da

stipulare allrsquooccorrenza con essi

La seconda fase egrave quella della stipulazione del contratto di

appalto Ogni volta che lrsquoEnte intende affidare un lavoro procederagrave alla

relativa stipulazione del contratto tra i vari operatori economici

aggiudicatari nel rispetto del principio di rotazione paritagrave di trattamento

e non discriminazione Si tratta di una vera e propria sequela

procedurale che si snoda nelle seguenti fasi

a) per ogni appalto lrsquoamministrazione consulta per iscritto gli operatori

economici che abbiano stipulato lrsquoaccordo quadro e che siano in

grado di eseguire la specifica prestazione

b) quindi esse fissano un termine per la presentazione delle offerte che

possa ritenersi congruo in relazione alla complessitagrave dellrsquoappalto da

aggiudicare ed al tempo necessario per la loro trasmissione

51

c) gli operatori dovranno provvedere a presentare le proprie offerte per

iscritto tali offerte dovranno rimanere segrete fino a quando non sia

scaduto il termine per la loro presentazione

d) lrsquoaggiudicazione dovragrave avvenire allrsquoofferta migliore sulla scorta dei

parametri indicati nel capitolato drsquooneri in sede di stipula

dellrsquoaccordo quadrordquo78

78

L PASSERI Il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 125-130

52

34 LrsquoAsta elettronica processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale

ldquoLrsquoAsta elettronica di cui allrsquoart 3 comma 15 del Codice egrave un

processo di semplificazione della procedura di aggiudicazione e dei

relativi adempimenti formali noncheacute di una maggiore efficienza delle

commesse pubbliche

Ai sensi dellrsquoart 3 comma 15 del DLgs n 1632006 lrsquoasta

elettronica egrave un processo per fasi successive basato su un dispositivo

elettronico di presentazione di nuovi prezziche interviene dopo una

prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro

classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento

automatico Tale definizione permette innanzitutto di individuare quale

sia lesatta collocazione dellasta elettronica nellambito del complesso

procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico non si tratta di

una procedura di aggiudicazione ma esclusivamente di un processo

per fasi successive che si interseca sulle e con le ordinarie procedure di

aggiudicazione definite dalla Direttiva ossia le procedure aperte

ristrette e negoziate e che incide esclusivamente sulla negoziazione dei

prezzi ovvero degli elementi delle offerte Ersquo lrsquoart 85 che definisce il

ricorso allrsquoasta elettronica Ai sensi del comma 179 lasta elettronica egrave

dunque un processo meramente facoltativo che si colloca nellalveo

delle ordinarie procedure di aggiudicazione ivi compreso il confronto

competitivo nellambito di un accordo quadro il sistema dinamico di

acquisizione e la procedura negoziata previa pubblicazione di un bando

di gara lasta pubblica potragrave avere ad oggetto esclusivamente i lavori

servizi e le forniture per i quali le specifiche dellappalto possano essere

fissate in maniera precisa e nei quali la valutazione delle relative offerte

possano essere effettuate automaticamente da un mezzo elettronico

79

ldquoNelle procedure aperte ristrette o negoziate previo bando quando ricorrono le condizioni di cui al comma 3 le stazioni appaltanti possono stabilire che laggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso unasta elettronicardquo

53

sulla base di elementi quantificabili in modo tale da essere espressi in

cifre o percentuali

Per quanto concerne invece il profilo procedimentale

ogniqualvolta una amministrazione aggiudicatrice intenda avviare

unasta elettronica dovragrave darne comunicazione mediante pubblicazione

nel bando di gara80 e nel capitolato doneri e in particolare gli elementi

oggetto di valutazione utilizzati per individuare lofferta economicamente

piugrave conveniente81 Le amministrazioni sono comunque chiamate ad

effettuare una prima valutazione delle offerte pervenute sulla scorta dei

criteri ordinari dellofferta economicamente piugrave vantaggiosa e del prezzo

piugrave basso

La gara si articoleragrave comunque in tre fasi

1) la prima ordinaria nel senso che lamministrazione aggiudicatrice

dovragrave pubblicare un bando di gara contenente oltre che lindicazione

che si procederagrave ad unasta elettronica le generali indicazioni

richieste per il bando di gara a seconda della procedura prescelta

2) la seconda consistente nellinvito simultaneo rivolto agli offerenti 82 a

presentare nuovi prezzi eo nuovi valori nel caso in cui il criterio di

aggiudicazione adottato sia quello dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa83

80

Art 85 5deg comma del DLGs n 1632006 ed art 54 par 3 della Direttiva 182004

81 Ai sensi dellart 85 6deg comma del DLgs n 1632006 il predetto capitolato

doneri dovragrave specificare a) gli elementi i cui valori saranno oggetto dellasta elettronica purcheacute tali elementi siano quantificabili in modo da essere espresse in cifre e percentuali b) i limiti eventuali dei valori che potranno essere presentati quali risultano dalle specifiche delloggetto dellappalto c) le informazioni che saranno messe a disposizione degli offerenti nel corso dellasta elettronica e se del caso il momento in cui saranno messe a loro disposizione d) le informazioni pertinenti sullo svolgimento dellasta elettronica e) le condizioni alle quali gli offerenti potranno rilanciare e in particolare gli scarti minimi eventualmente richiesti per il rilancio f) le informazioni pertinenti sul dispositivo elettronico utilizzato e sulle modalitagrave e specifiche tecniche di collegamento

82 le cui offerte siano ammissibili

83 Ai sensi dellrsquoart 85 7deg comma del DLgs n 1632006 linvito dovragrave contenere

ogni informazione utile per il collegamento individuale al dispositivo elettronico utilizzato e precisare la data e lora di inizio dellrsquoasta elettronica

54

3) la terza fase consiste invece nellesperimento vero e proprio

dellasta elettronica Questultima prenderagrave avvio solamente quando

lamministrazione valutata lammissibilitagrave delle domande e delle

offerte dei diversi candidati84 comunichi gli inviti di cui alla fase sub

2) a partecipare allasta che non potragrave tuttavia avere inizio prima di

due giorni a decorrere dalla data di invio degli inviti Lasta

elettronica puograve articolarsi in una pluralitagrave di fasi85 e la sua

conclusione deve essere predeterminata e potragrave essere disposta

alla data ed ora indicate nellrsquoinvito86 Una volta conclusa lasta

elettronica le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno ad

aggiudicare lappalto in funzione dei suoi risultati

Anche le disposizioni relative alla procedura dellrsquoAsta elettronica

sono recepite dal legislatore italiano con delle limitazioni Ersquo utile sapere

che nelle direttive lrsquoasta elettronica costituisce strumento usuale di

aggiudicazione delle procedure aperte ristrette negoziate con bando

con lrsquounica condizione che le specifiche dellrsquoappalto possano essere

stabilite in maniera precisa e che le offerte corrispondenti siano

suscettibili di valutazione automatica da parte del mezzo elettronico Al

pari degli altri istituti anche lrsquoapplicazione dellrsquoasta elettronica non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento del legislatore italiano

che rimanda al Regolamento di cui allrsquoart 5 i presupposti e le

ldquocondizioni specificherdquo87 per il ricorso alle aste elettroniche

84

nelle procedure aperte ovvero accertata lammissibilitagrave delle domande e diramati gli inviti a presentare offerte nelle procedure ristrette

85 con lobbligo da parte dellamministrazione procedente di comunicare in tempo

reale a tutti gli offerenti quanto meno le informazioni che consentano agli stessi di individuare la propria posizione nella graduatoria per ciascuna fase noncheacute il numero dei partecipanti per ciascuna fase ma senza renderne nota lidentitagrave

86 Art 85 10deg comma del DLgs n 1632006

40

Art 85 comma 12 a) i presupposti e le condizioni specifiche per il ricorso alle aste elettroniche b) requisiti e le modalitagrave tecniche della procedura di asta elettronica c) le condizioni e le modalitagrave di esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura di asta elettronica nel rispetto dellarticolo 13

55

Ad oggi anche questo istituto egrave sospeso a causa della mancanza

del Regolamentordquo88

88

L PASSERI ldquoIl Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 130-125

56

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della

disciplina comunitaria

Si puograve affermare che la prima vera rivoluzione nella disciplina

normativa in materia di lavori pubblici egrave avvenuta con lrsquoemanazione

della Legge 10994 che per la sua caratteristica di legge-quadro si egrave

proposta il perseguimento nel settore dei lavori pubblici di un livello di

qualitagrave predefinito in relazione ai risultati attesi ldquoseguendo procedure

improntate a tempestivitagrave trasparenza e correttezza nel rispetto del

diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatorirdquo

Ciograve che caratterizza la legge-quadro egrave il superamento di una

logica settoriale alla quale egrave risultata ispirata la quasi totalitagrave dei

provvedimenti legislativi che si sono succeduti in materia dopo la legge

fondamentale sui lavori pubblici 20 marzo 1865 n 2248rdquo89

ldquoLa prima versione delle legge-quadro era ispirata ad un maggior

rigore rispetto alla disciplina comunitaria nonostante i vari correttivi a

cui egrave stata sottoposta ciclicamente negli anni In taluni casi questo

rigore o rigiditagrave si egrave concretizzato in regole che si sono poste in

contrasto con la direttiva di recepimento volte a limitare il potere

discrezionale della stazione appaltante per arginare secondo le

aspettative del legislatore dellrsquoepoca la dilagante corruzione che si era

manifestata nel settore degli appalti pubblici

Particolare attenzione venne posta sulla progettazione e sulla

connessa fase di aggiudicazione Con ldquolrsquoart 21 co 1 della legge

10994rdquo90 si scelse il prezzo piugrave basso come criterio prevalente per

lrsquoaggiudicazione degli appalti sia sopra che sotto la soglia comunitaria

indetti mediante pubblico incanto o licitazione privata a sua volta

riconosciuti come sistemi di scelta ordinari relegando lrsquoapplicazione

89

PIETRANGELI PAPINI L ldquoI lavori pubblici negli Enti Localirdquo DrsquoAnselmi Editore ndash Ancitel ndash Hoegli Milano 1998 PAG 9

90 ldquoLrsquoaggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata egrave

effettuata con il criterio del prezzo piugrave basso inferiore a quello posto a base di garardquo

57

dellrsquoaltro criterio quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa ai

soli casi di appalto-concorso e di licitazione privata per lrsquoaffidamento

della concessione di sola costruzione e gestione

Il contrasto con la direttiva n 9337CEE risiedeva nel fatto che

questa ldquoallrsquoart 30 n 1rdquo91 stabiliva che i due unici criteri sui quali

lrsquoamministrazione si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono

equivalenti e posti sullo stesso piano

Il legislatore comunitario quindi assegnava ai due criteri pari

dignitagrave con la conseguenza che quanto meno per gli appalti sopra

soglia la disposizione della Merloni si poneva in contrasto con la

direttiva

Questa impostazione ha di fatto conferito una certa rigiditagrave

allrsquointera procedura circoscrivendo fortemente i margini di autonomia

negoziale della stazione appaltante di fatti questa una volta scelto il

sistema di realizzazione dei lavori le cui forme previste erano lrsquoappalto

o la concessione era in pratica vincolata anche nei successivi passaggi

relativi alla modalitagrave di scelta del contraente allrsquoindividuazione del

criterio di aggiudicazione ed in ultima analisi alle stesse modalitagrave di

definizione dellrsquooggetto prestazionale dedotto in gara configurandosi

cosigrave una sorta di percorso obbligatorio

Tale rigiditagrave era stata attenuata in parte con la cd Merloni-

quater nota ldquolegge 1662002rdquo92 attraverso lrsquointroduzione dellrsquoart 21

comma 1-ter con cui si stabiligrave una deroga allrsquoapplicazione del criterio del

prezzo piugrave basso a favore dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa

nel caso di ldquoappaltirdquo93 di importo superiore alla soglia comunitaria

rafforzato dalla determinazione dellrsquoAutoritagrave sui lavori Pubblici che

91

ldquoI criteri sui quali lrsquoamministrazione giudicatrice si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono o il criterio del prezzo piugrave basso o quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

92 Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e

trasportirdquo pubblicata nella GU n 181 del 3 agosto 2002 supplemento ordinario n 158

93 indetti con i sistemi ordinari dellrsquoasta pubblica o della licitazione privata

58

afferma che ldquoin caso di prevalenza della componente tecnologica o per

la particolare rilevanza tecnica delle possibili soluzioni progettuali si

ritiene possibile che la progettazione possa essere utilmente migliorata

con integrazioni tecniche proposte dallrsquoappaltatorerdquo94

Tuttavia anche in questo caso veniva di fatto confermata la

medesima filosofia di fondo che era quella di prestabilire sul piano

normativo gli elementi legittimanti lrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa

Inoltre con riguardo alla prestazione da richiedere al soggetto

aggiudicatario la legge 1662002 aveva attenuato la rigida separazione

tra progettazione ed esecuzione ndash voluta dal legislatore del 1994

sempre ai fini di una regolamentazione e moralizzazione del mercato ndash

attraverso una maggiore apertura nei confronti dellrsquoappalto integrato il

quale tuttavia nella sua originaria configurazione era imperniato

fondamentalmente sul massimo ribasso nei confronti di un progetto

definitivo a base di gara con traslazione della progettazione esecutiva

tra gli obblighi contrattuali nella fase di esecuzione a carico

dellrsquoaffidatario prescelto

Anche in relazione al criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa il legislatore interno aveva introdotto una disciplina piugrave

restrittiva rispetto a quella comunitaria in quanto nella formulazione del

co 2 dellrsquoart 21 della L n 10994 lrsquoindicazione dei criteri era tassativa

solo con la Merloni-ter95 (L 4151998) venne concessa ldquola possibilitagrave

per la stazione appaltante di introdurre ulteriori elementi in relazione al

tipo di lavoro da realizzarerdquo96

Il processo di graduale apertura se non di smantellamento di

alcune norme in contrasto con la normativa europea egrave proseguito ad

94

Determinazione n 27 del 16 ottobre 2002 Prime indicazioni sulla legge 1 agosto 2002 n 166

95 Legge 4151998

96 Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

59

opera della Corte di giustizia europea soprattutto sulla questione

attinente alla facoltagrave di scelta tra i due criteri di affidamento Il giudice

europeo con la sentenza 7 ottobre 2004 C-24702 aveva ritenuto in

contrasto con lrsquoart 30 n 1 della direttiva n 9337CE una norma

nazionale che ldquoai fini dellrsquoaggiudicazione degli appalti di lavori pubblici

mediante procedure di gara aperte o ristrette imponga in termini

generali alle amministrazioni aggiudicatici di ricorrere unicamente al

criterio del prezzo piugrave bassordquo

Questa sentenza va letta nellrsquoottica del principio comunitario

della libera concorrenza Difatti tale principio vuole che sia

lrsquoamministrazione nellrsquoesercizio della sua discrezionalitagrave a stabilire in

relazione alle specifiche caratteristiche dellrsquoappalto il criterio di

aggiudicazione che meglio assicuri il massimo grado di concorrenza e

pertanto una norma nazionale di tale portata era in contrasto con il

principio comunitario che esaltava invece la sostanziale equiparazione

tra i due criteri Inoltre la Corte di giustizia ha affermato che se egrave vero

che gli Stati membri in sede di recepimento delle direttive comunitarie

godono di una certa autonomia tale autonomia non puograve avvenire in

violazione dei principi generali del diritto comunitario e in tal caso

prosegue la Corte lrsquoart 21 della Legge 10994 ha violato il principio

della libera concorrenza sancito dallrsquoart 81 del Trattato dellrsquoUnione

La direttiva 200418CE riportata ldquoallrsquoart 53 co 9rdquo 97 del codice

tipologia e oggetto del contratto ha confermato tale impostazione

ponendo sullo stesso piano i due criteri la cui scelta egrave demandata alle

amministrazioni Ma la stessa direttiva interviene sulla discrezionalitagrave

dellrsquoindividuazione di tali criteri precisando che per essi devono essere

specificati il loro peso ponderale Pertanto il legislatore comunitario si egrave

orientato da un lato a garantire che la scelta dei criteri di valutazione sia

collegata allrsquooggetto dellrsquoappalto dallrsquoaltro lato che il peso di tali valori

97 Art 53 co 9ldquohellip la selezione della migliore offerta avviene utilizzando il criterio

del prezzo piugrave basso o dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

60

sia determinato giagrave in sede di avvio della procedura selettiva in modo

da consentire ai concorrenti di definire adeguatamente i contenuti della

propria offerta Tali criteri infatti vengono specificati nella Direttiva e

riportati ldquoallrsquoart 83rdquo98 del codice Si tratta di dodici elementi tra i quali il

pregio tecnico la qualitagrave lrsquoassistenza tecnica che vengono utilizzati in

riferimento allrsquooggetto dellrsquoappalto

La mera indicazione dei criteri di valutazione ndash ancorcheacute collegati

allrsquooggetto dellrsquoappalto ndash non egrave perograve sufficiente a garantire lrsquoequitagrave di

giudizio dellrsquoamministrazione egrave necessario che questrsquoultima individui

espressamente ldquola ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei

criteri scelti per determinare lrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosardquo

eventualmente prevedendo una forcella fra un valore minimo ed uno

massimo da attribuire a ciascun criterio La direttiva impone che i criteri

ed i relativi valori ponderali cosigrave individuati vengano espressamente

pubblicati nel bando di gara in modo che gli offerenti possano formulare

unrsquoofferta dai contenuti coerenti con essi

Il Codice nel recepire le disposizioni della direttiva succitata ha

dovuto effettuare anche una ricognizione ed una ldquoricuciturardquo dellrsquoampia

giurisprudenza che si egrave sviluppata nel corso degli anni sia nazionale

sia comunitaria nel rispetto dei limiti di delega Su tali questioni il

Consiglio di Stato con parere n 3552006 reso sulla prima versione

dello schema di decreto delegato ha ritenuto che il Codice dei contratti

avesse sostanzialmente rispettato i limiti posti dalla legge di delega e

che lrsquoampiezza della riforma operata dal legislatore comunitario

potesse giustificare lrsquointroduzione di modifiche anche sostanziali

allrsquoordinamentordquo99

98

Art 83 co 1 ldquoQuando lrsquoappalto egrave affidato con il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dellrsquoofferta pertinenti alla natura allrsquooggetto e alle caratteristiche del contratto

99

CONIO A ldquoEquivalenza dei criteri di aggiudicazione tra vecchie e nuove regolerdquo

Rivista Diritto Amministrativo n 2 ndash Il Sole 24 ore 2007 pagg 51-53

61

Il legislatore del 1994 oltre a recepire le direttive comunitarie ha

introdotto degli aspetti innovativi alla normativa nazionale rispetto a

quella previgente che riguardano

1) lrsquoobbligo della programmazione cioegrave lrsquoobbligo da parte dellrsquoEnte di

inserire tutti gli interventi dei lavori pubblici nel programma triennale

delle opere pubbliche e nel suo aggiornamento annuale in modo

che ogni intervento sia individuato attraverso studi di fattibilitagrave e il cui

costo sia preliminarmente previsto nel Bilancio di previsione annuale

ed in quello triennale per assicurarne la copertura finanziaria

2) la previsione di adozione di un regolamento costituente

lrsquoordinamento generale in materia di lavori pubblici atto a eliminare

tutte le norme legislative o regolamentari in contrasto con le

disposizioni delle legge-quadro e a determinare una unificazione

delle procedure e dei comportamenti

3) lrsquointroduzione di una nuova istituzione il Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) con funzioni di coordinamento controllo e

responsabilitagrave per ogni singolo intervento relativo alle fasi di

progettazione affidamento ed esecuzione dello stesso

4) lrsquoistituzione di un organismo di controllo lrsquoAutoritagrave per la vigilanza

dei lavori pubblici con il compito di accertare eventuali disfunzioni e

inadempienze e di proporre revisioni al regolamento

62

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE

ldquoIl 31 marzo 2004 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo

applicando la procedura condivisa di cui allrsquoart 251 del Tratta CE

hanno deliberato lrsquoadozione della ldquodirettiva 200418CErdquo100 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

di lavori Lrsquoiter procedurale che ha condotto le istituzioni comunitarie

allrsquoapprovazione della predetta direttiva egrave stato particolarmente

complesso e caratterizzato da una serie di atti prodromici fra i quali

spiccano indiscutibilmente il Libro Verde101 afferente ldquoGli appalti pubblici

nellrsquoUnione europea spunti di riflessione per il futurordquo del 1996 e la

successiva Comunicazione della Commissione europea dellrsquo11 marzo

1998 Il Libro Verde ha costituito il primo atto di impulso di un

procedimento che avrebbe condotto alla rivisitazione del quadro

normativo vigente in materia di appalti pubblici il quale seppur

cospicuo102 non era ndash giagrave allora ndash ritenuto adeguato a perseguire gli

obiettivi per il quale era stato strutturato Sulla scorta delle risultanze del

dibattito sollevato dal predetto Libro Verde la Commissione europea

emetteva infatti una prima ldquoComunicazionerdquo103 nella quale prendeva

100

Pubblicata nelle GUCE serie L n 134 del 30 aprile 2004 101

COM 96 (583) DEL 27111996 102

In particolare tale quadro era ed egrave tuttrsquooggi caratterizzato dalla compresenza di numerose Direttive quali Direttiva CE n 9752 del 1311997 Direttiva CE n 9337 del 14061993 Direttiva CE 9336 del 14061993 Direttiva CE n 9338 del 14061993 Direttiva CE n 9250 del 18061992

103 COM (98) 143 del 11 marzo 1998 Con tale Comunicazione la Commissione

Europea vuole proporre miglioramenti nelle procedure di aggiudicazione tenendo conto delle reazioni ricevute in seguito alla pubblicazione nel 1996 del Libro Verde Nella Comunicazione si sottolinea che attraverso la semplificazione dellrsquoassetto giuridico che si determina attraverso lrsquoadeguamento allrsquoera elettronica si giungeragrave ad un miglior funzionamento dei pubblici appalti che condurragrave non soltanto allrsquoaumento della qualitagrave dei servizi della crescita economica della competitivitagrave e della creazione di nuovi posti di lavoro ma anche al contenimento della corruzione nellrsquoambito dellrsquoUnione europea ma anche a rafforzare il rispetto delle normative vigenti ad aumentare il numero dei fornitori che rispondono ai bandi di gara ed a rafforzare la sinergia con le altre politiche comunitarie Gli obiettivi sono a) di rendere piugrave flessibile e piugrave chiare le procedure di aggiudicazione ossia il dialogo competitivo e i contratti flessibili a lungo termine ossia gli accordi quadro b) la definizione di un contesto giuridico che tenga conto della partecipazione dei capitali privati al finanziamento della gestione di infrastrutture e di servizi pubblici (Project financing) il controllo a livello

63

atto della ldquoimportanza capitale che riveste un assetto normativo stabile

per il buon funzionamento degli appalti pubblici e per salvaguardare la

fiducia di tutti i soggetti attivi dellrsquoefficacia del sistema Tuttavia il

quadro normativo attuale non costituisce un fine in se stesso esiste per

permettere di cogliere i frutti del mercato unico nel settore degli appalti

pubblicirdquo Da qui lrsquoesigenza di riorganizzare il vigente quadro normativo

alla luce delle imperfezioni dal medesimo palesate La realizzazione ed

il funzionamento di un ldquomercato unicordquo ndash precipua finalitagrave dellrsquoazione

della Commissione ndash sono incentrate sulla libera concorrenza intesa

quale criterio capace di collocare naturalmente le risorse economiche

imprenditoriali secondo parametri di efficienza ed efficacia Nelle

considerazioni della Commissione emergeva chiaramente che

lrsquoeccessivo proliferare di fonti cognitive e la parziale inadeguatezza

degli strumenti congegnati per lrsquoaffidamento e lrsquoesecuzione di appalti

pubblici erano la causa dellrsquoinadeguato funzionamento del criterio della

concorrenza per questa specifica nicchia di mercato Traspariva

pertanto il dibattito successivo alla pubblicazione del Libro Verde e

della Comunicazione della Commissione del marzo del 1998 la

direzione che avrebbe dovuto seguire una futura azione riformatrice

volta alla semplificazione del quadro normativo eccessivamente

complesso e molte volte causa della farraginositagrave delle procedure di

affidamento

Ersquo proprio in tale contesto che prende largo lrsquoipotesi della

emanazione di una nuova direttiva comunitaria in materia di appalti

pubblici idea fatta propria dalla Commissione nel suo programma di

lavoro del 2000104 e peraltro rimessa alla sua competenza in quanto

comunitario sullrsquoobbligo di pubblicazione degli avvisi di aggiudicazione dei pubblici appalti Lrsquoobiettivo ultimo egrave quello di adottare un codice multilaterale sui pubblici appalti nel contesto dellrsquoOrganizzazione mondiale del commercio (OMC)

104 COM (2000) 155 del 9 febbraio 2000

64

inquadrata nellrsquoadeguamento delle legislazioni adottate per la

realizzazione del mercato interno e fondata sullrsquoart 95 del Trattato CE

Con lrsquoemanazione della Direttiva n 200418CE la Commissione

ha inteso perseguire un obiettivo di sostanziale semplificazione e

riorganizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici

attraverso

1) lrsquoaccorpamento e la razionalizzazione del quadro normativo vigente

2) lrsquointroduzione di alcune procedure innovative

Per quanto concerne il punto 1) lrsquoazione del legislatore presenta un

duplice risvolto Il primo ha natura strutturale e consiste nella

riunificazione in un unico corpo normativo delle ldquotre direttiverdquo105

attualmente vigenti in materia di appalti pubblici Il secondo profilo

ha invece natura prettamente funzionale riguarda invece una

riscrittura della norma capace di chiarire a livello interpretativo le

principali questioni afferenti la sua applicazione non una modifica

dunque ma una riorganizzazione del testo della norma capace di

eliminarne le aporie originarie

Le innovazioni relative allrsquointroduzione delle nuove procedure

(punto 1) presentano carattere sostanzialmente residuale e sono state

poste in essere da parte del legislatore europeo ligrave dove gli interventi

relativi allrsquoaccorpamento e razionalizzazione del quadro normativo

(punto 2) siano stati ritenuti insufficienti per rendere coerente il quadro

normativo predisposto con le caratteristiche e le peculiaritagrave del mercato

europeo degli appalti pubblici In questrsquoambito vanno ricondotti questi

istituti innovativi introdotti dalla Direttiva quali tra i piugrave significativi le

aste elettroniche il dialogo competitivo gli accordi del quadrordquo106

105

nn 9337Ce 9336Ce e 9250CE 106

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 14-17

65

43 La nozione di appalto pubblico

Lrsquoart 1 della Direttiva 200418 contiene una serie di definizioni

degli istituti fondamentali per la materia degli appalti pubblici e fra

questi ovviamente anche quelle relative agli strumenti di realizzazione

dei lavori servizi e forniture ossia appalto e concessione

La Direttiva identifica generalmente come appalto pubblico quel

contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra uno o piugrave operatori

economici e una o piugrave amministrazioni aggiudicatrici avente per

oggetto in riferimento agli appalti pubblici di lavori ldquolrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione e lrsquoesecuzione di ldquolavorirdquo107 o di

unrsquoopera oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera

rispondente alle esigenze specificate dallrsquoamministrazione

aggiudicatricerdquo108 Questa rinnovata definizione di appalto di cui alla

Direttiva 200418 ancorcheacute simile a quella della pregressa direttiva n

371993 offre lo spunto per ldquoriesumarerdquo i probabilmente mai risolti

contrasti definitori tra la normativa comunitaria e quella nazionale di cui

alla legge 10994 e successive modifiche Non egrave difficile scorgere una

sostanziale differenziazione fra la normativa comunitaria e quella

nazionale nella definizione del contratto di appalto difatti mentre la

prima utilizza una formula generale quale quella della ldquoesecuzione con

qualsiasi mezzo di unrsquooperardquo capace nella sua genericitagrave di

ricomprendere qualsiasi modello negoziale di realizzazione di lavori ed

opere pubbliche109 nella legge n 10994 manca un riferimento a tale

107

Relativi a una delle attivitagrave di cui allrsquoallegato 1 della Direttiva Sinteticamente si tratta di attivitagrave relative alle costruzioni quali quelle di preparazione del cantiere edile costruzione completa o parziale di edifici (genio civile) lavori di completamento degli edifici noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore

108 Art 1 lett b) Direttiva n 200418

109 La normativa comunitaria fa esclusivo riferimento alla realizzazione di opere

pubbliche e non anche di lavori

66

clausola generale Infatti lrsquoart 19 1deg comma specifica che per appalto

di lavori pubblici bisogna intendere quei contratti a titolo oneroso

conclusi in forma critta tra un imprenditore e un soggetto di cui ldquoallrsquoart

2rdquo110 aventi per oggetto

a) la sola esecuzione di lavori pubblici di cui ldquoallrsquoart 2 comma 1rdquo111

b) la progettazione esecutiva di cui ldquoallrsquoart 16 comma 5rdquo112 e

lrsquoesecuzione dei lavori pubblici di cui allrsquoart 2 comma 1

Ersquo necessario dunque verificare se la nozione nazionale di

appalto circoscritta alla definizione datane dalla lett a) possa ritenersi

equivalente a quella utilizzata dalla Direttiva 200418

La questione ha pregio non solo dal punto di vista formale ma

anche sostanziale in quanto lrsquoart 19 1deg comma della legge n 10994

sulla scorta di una esplicita modifica introdotta dalla legge 41598 (cd

ldquoMerloni-terrdquo) afferma il principio della ldquotassativitagraverdquo dei sistemi di

esecuzione dei lavori pubblici che possono essere realizzati

ldquoesclusivamenterdquo mediante contratti di appalto di concessione o

attraverso ldquolavori in economiardquo Appare chiaro che dallrsquoestensione della

nozione di appalto dipende lrsquoindividuazione delle tipologie negoziali

utilizzabili per la realizzazione dei lavori pubblici che potrebbero portare

ad un mancato rispetto delle ldquoregole della concorrenzardquo113 In sostanza

110 Di cui allrsquoart 2 co 2 lett a) quali le Amministrazioni dello Stato Enti pubblici ed

economici enti ed amministrazioni locali associazioni consorzi ed organismi di diritto pubblico

111 Dispone lrsquoart 2 co 1 che ldquoai sensi e per gli effetti della presente legge e del

regolamento si intendono per lavori pubblici se affidati ai soggetti di cui al co 2 del presente articolo le attivitagrave di costruzione demolizione recupero ristrutturazione restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalisticardquo

112 i sensi dellrsquoart 16 co 5 ldquoIl progetto esecutivo redatto in conformitagrave al progetto

definitivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma tipologia qualitagrave dimensione e prezzo

113 Come univocamente ritenuto in dottrina la ratio a supporto della esclusivitagrave dei

sistemi di esecuzione previsti dalla legge egrave da ricercarsi nellrsquoesigenza di evitare che possano essere introdotti sistemi realizzativi potenzialmente elusivi delle regole di concorrenza In merito Determinazione Autoritagrave per la vigilanza sui lavori pubblici n 222002 pubblicata nella GU n 2062002

67

la questione egrave di verificare se la nozione di appalto possa

ricomprendere lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di lavori oppure per il

diritto nazionale riguardi la sola esecuzione di lavori

Secondo un orientamento dottrinario la risposta non potrebbe

che essere nel pieno di una equiparazione fra nozione di appalto

nazionale e quella comunitaria sia per ragioni sistematiche in quanto i

lavori preparatori della legge 10994 fanno sovente riferimento alla

normativa comunitaria sia per ragioni di gerarchia delle fonti in quanto

la normativa comunitaria assume ldquocarattere prevalente rispetto alla

normativa nazionalerdquo114 Tale impostazione dottrinale perograve non appare

pienamente condivisibile percheacute nellrsquoordinamento civile il contratto di

appalto individuato dallrsquoart 1655 del Codice Civile egrave definito come quel

contratto col quale una parte assume con organizzazione di mezzi

necessari e con gestione a proprio rischio il compito di unrsquoopera o di un

servizio verso un corrispettivo in denaro Esiste dunque una fattispecie

negoziale delimitata da elementi ben precisi 1) una organizzazione di

impresa che deve far capo allarsquoappaltatore 2) il rischio di impresa in

capo allrsquoappaltatore 3) il corrispettivo in denaro che il committente deve

corrispondere allrsquoappaltatore 4) il risultato finale della realizzazione

dellrsquoopera

Ebbene la Legge 10994 nel disciplinare la fattispecie di matrice

pubblicistica dei contratti di appalto pur delineandone elementi

peculiari non poteva non ispirarsi alla definizione di contratto di appalto

di cui allrsquoart 1655 del Codice Civile In particolare ai sensi dellrsquoart 19

comma 1 della legge 10994 e sm lrsquoappalto egrave quel contratto concluso

in forma scritta fra un imprenditore ed uno dei soggetti di cui allrsquoart 2 2deg

comma da questo punto di vista la nozione egrave del tutto corrispondente a

quella comunitaria e differisce da quella civilistica per quanto concerne

la forma scritta dellrsquoatto evidentemente giustificata da esigenze di

114

G LEONE La legge quadro in materia di lavori pubblici a cura di A Carullo ndash A Clarizia Padova Grafili Editore 2000 pag 602

68

certezza dei rapporti negoziali Per quanto riguarda il contenuto

lrsquoarticolo fa riferimento esclusivamente alla ldquoesecuzione dei lavori

pubblicirdquo senza specificare altro e proprio per questo rinviando

allrsquoappalto di diritto privato Sulla base di tali presupposti vanno esclusi

dallrsquoambito oggettivo di appalto di lavori pubblici tutte quelle fattispecie

negoziali che seppur strettamente idonee allrsquoesecuzione di lavori

pubblici non presentano le caratteristiche tipiche di un contratto di

appalto

Invece la norma comunitaria presenta una portata

oggettivamente piugrave ampia quando fa riferimento allrsquoesecuzione ldquocon

qualsiasi mezzordquo di lavori ed opere percheacute non egrave condizionata dalla

definizione nazionale del Codice Civile Non sono peraltro mancati

temperamenti a tale tesi secondo i quali lrsquoinciso ldquocon qualsiasi mezzordquo

sembrerebbe volersi riferire non a qualsiasi tipo contrattuale ma solo a

quelli in cui lrsquooggetto principale rimanga pur sempre un ldquolavorordquo115 Ersquo

possibile ritenere invece che la norma sia nata proprio con lrsquointento di

fornire una nozione quanto piugrave possibile capace di abbracciare tutte le

azioni attraverso le quali portare a compimento un lavoro od unrsquoopera e

di conseguenza garantire la piugrave ampia applicazione della Direttiva

comunitaria e dunque dei principi posti a tutela della concorrenza che la

medesima esprime Anche volendo aderire a siffatta impostazione si

dovrebbe ugualmente convenire circa la portata oggettivamente piugrave

ampia della nozione comunitaria di appalto rispetto a quella nazionale

Aderire perograve a tale impostazione comporta la conseguenza che

mentre gli appalti nazionali possono essere eseguiti esclusivamente

mediante lrsquoappalto che presenti gli elementi essenziali di cui allrsquoart

1655 del codice civile quelli comunitari possono essere realizzati

115 inteso come lrsquoazione dinamica che porta alla realizzazione del risultato finale

In realtagrave le restrizioni introdotte dallrsquoautorevole opinione espressa sembrerebbero non collimare perfettamente con la ratio che ispira la generica formulazione di appalto recata dalla normativa comunitaria e che risiede nella esigenza di trovare una formula che consenta una generalizzata applicazione a tutti gli Stati membri

69

attraverso una ben piugrave ampia pluralitagrave di tipologie negoziali come lrsquouso

del contratto di vendita di cosa futura ed il ldquoleasing immobiliarerdquo116 o il

contratto di sponsorizzazione Va precisato perograve che recentemente

alcune amministrazioni pubbliche hanno utilizzato tali forme contrattuali

la cui ammissibilitagrave egrave stata legittimata anche se a fatica dal Giudice

amministrativo e dalla stessa Autoritagrave di vigilanza dei lavori pubblici

116

La cui legittimitagrave egrave stata riconosciuta dalla Autoritagrave di vigilanza sui lavori pubblici con Deliberazione n 145 del 23 settembre 2004 Sulla scorta del principio lex specialis derogat generali

70

44 Innovazioni sospensioni modifiche

Il recepimento della direttiva 200418 introduce molte

innovazioni ma determina anche sospensioni e modifiche al codice

che si sono rese necessarie soprattutto in riferimento alle nuove

disposizioni introdotte dal legislatore comunitario Innanzitutto il Codice

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture ha inaugurato una

rivoluzione lessicale La familiare terminologia nazionale del 1994 delle

procedure di affidamento lascia il posto a nuovi termini comunitari

uguali in tutti gli Stati membri dellrsquoUnione Il pubblico incanto diventa

ldquoprocedura apertardquo la licitazione privata diventa ldquoprocedura ristrettardquo la

trattativa privata lascia il posto alla ldquoprocedura negoziatardquo117

ldquoDal punto di vista sostanziale le maggiori novitagrave

apportate dal Codice al quadro normativo previgente sono contenute

nella parte II ldquoContratti relativi a lavori servizi e forniture nei settori

ordinarirdquo CAPO III rdquoOggetto del contratto procedure di scelta del

contraente e selezione delle offerterdquo Si tratta comunque di disposizioni

che innovando il pregresso regime introducono una sostanziale

equiparazione fra appalto di lavori avente ad oggetto la sola esecuzione

dei lavori e lrsquoappalto avente ad oggetto invece lrsquoesecuzione congiunta

alla progettazionerdquo118 Le altre novitagrave riguardano i soggetti egli

organismi quali Lrsquoautoritagrave di Vigilanza sui lavori pubblici lrsquoOsservatorio

dei lavori pubblici il Responsabile unico del Procedimento che pur

presenti nella previgente normativa ampliano la lorro attivitagrave anche con

i servizi e le forniture Altra novitagrave egrave lo Sportello dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture

117

D COCCO E LE MANDRACCHIA Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture Roma Tipografia del genio Civile 2007 pag 33

118 L PASSERI Il Dlgs 1632006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200418CE e 200417CE Analisi e commenti Tipografia DVS Roma pagg 7-8

71

Dal punto di vista legislativo il cambio della maggioranza

parlamentare avvenuto prima dellrsquoentrata in vigore del ldquocodicerdquo119

determina una pausa di riflessione su alcune delle principali innovazioni

del testo La volontagrave di apportare alcune modifiche al codice pur nel

rispetto della necessitagrave di recepire puntualmente le ldquodirettiverdquo120 porta

ad una manovra normativa in piugrave tempi dal 1deg luglio 2006 entra in

vigore il Codice ma con il Decreto Legge n 1732006 convertito in

legge n 228 del 12 luglio 2006 vengono sospese ldquoalcune

disposizionirdquo121 innovative come lrsquoaccordo quadro e il dialogo

competitivo istituti non obbligatori previsti nelle direttive la cui entrata

in vigore era stata differita al 1deg febbraio 2007 Oggetto di importanti

contestazioni egrave stato invece lrsquoarticolo 53 del Codice che disciplina

ldquoLrsquooggetto del contrattordquo che egrave stato sospeso in un primo momento fino

al primo febbraio 2007 e successivamente la sua applicabilitagrave egrave stata

rimandata allrsquoentrata in vigore del regolamento di attuazione

Ma la direttiva 200418 e piugrave precisamente il considerando (9) di

tale direttiva che dispone dellrsquooggetto del contratto ldquoaffronta la

questione relativa alla separazione dellrsquoattivitagrave di progettazione da

quella di esecuzione dei lavori statuendo che ldquohellipegrave opportuno che le

amministrazioni possano prevedere sia lrsquoaggiudicazione separata che

lrsquoaggiudicazione congiunta di appalti per lrsquoesecuzione e la progettazione

dei lavori La presente Direttiva non egrave intesa a prescrivere

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta La decisione relativa a

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta dellrsquoappalto deve fondarsi su

criteri qualitativi ed economici che possono essere definiti dalle

legislazioni nazionalirdquo Tale considerando non sembrerebbe perograve

disciplinare affatto lrsquoipotesi di un istituto unico che integri attivitagrave di

119

1deg luglio 2006 120

N 200417CE E 200418CE 121

Si tratta dei nuovi istituti comunitari che rappresentano le nuove procedure di affidamento ad evidenza pubblica accanto a quelle ordinarie quali la procedura aperta ristretta e la procedura negoziata

72

progettazione ed esecuzione dei lavori ma esclusivamente un

affidamento congiunto ldquodi appalti per lrsquoesecuzione di progettazione e

lavorirdquo In sostanza quello che la direttiva 200418 rimanda alla facoltagrave

delle legislazioni nazionali egrave lrsquoeventuale regolamentazione normativa

dellrsquoaffidamento congiunto di due distinti appalti (uno per la

progettazione e uno per lrsquoesecuzione dei lavori) e non di un unico

appalto il cui oggetto si concreti in unrsquoattivitagrave di progettazione ed

esecuzione congiunta Si tratta dunque di una previsione orientata alla

semplificazione ed allo snellimento procedurale ma non anche

allrsquointroduzione di nuovi istituti

Ma nelle norme del codice come in quelle dellrsquoart 19 della legge

10994 dopo le modifiche di cui alla legge 1662002 non si fa

riferimento al mero profilo procedimentale della congiunta

aggiudicazione di due appalti ma alla configurazione della nuova

fattispecie dellrsquoappalto congiunto di progettazione ed esecuzione Ersquo per

questo motivo che il considerando (9) rinvia allrsquointervento del legislatore

nazionale che dovragrave procedere allrsquoindividuazione dei singoli casi sulla

base di criteri qualitativi ed economici cioegrave della co-presnza di tali

criteri che nella disciplina italiana ai fini dellrsquooperativitagrave dellrsquoappalto

integrato erano richiesti non in maniera congiunta tanto egrave vero che

lrsquoappalto integrato era ammesso sulla base o di soli criteri economici

come il valore dellrsquoappalto o di criteri esclusivamente qualitativi come

la complessitagrave della prestazionerdquo122

Contemporaneamente alla sospensione di tali disposizioni

viene avviato lrsquoiter del 1deg Decreto correttivo che nelle intenzioni del

Governo rappresentava lo strumento della riflessione finalizzata al

confronto piugrave aperto sugli istituti innovativi sospesi

122

L PASSERI La Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commenti Tipografia DSV Roma 2005 pagg 129-131

73

Il primo Decreto correttivo del Codice ldquoDlgs n 62007rdquo123 egrave

formato da cinque articoli che vanno ad apportare altre novitagrave

Tra le piugrave significative le seguenti in riferimento ai settori ordinari

lrsquoulteriore differimento fino al 31 luglio 2007 dei nuovi istituti giuridici

comunitari giagrave sospesi e che sarebbero entrati in vigore il 1deg

febbraio 2007 resosi necessario ai fini di una piugrave ampia riflessione

sui predetti istituti e sui relativi risvolti applicativi senza perograve incidere

sugli obblighi nazionali di adeguamento alle direttive comunitarie

in merito allrsquoistituto ldquodellrsquoavvalimentordquo124 il Decreto elimina il divieto

per lrsquoimpresa ausiliata di assumere le vesti di subappaltatore Per il

vero tale modifica si egrave resa necessaria in quanto il legislatore

italiano nella compilazione originaria del codice non aveva recepito

la direttiva comunitaria artt 47 48 e 52 in maniera fedele ma

aveva introdotto tale divieto e ciograve finiva per annientare la portata

stessa dellrsquoistituto che ndash va sottolineato ndash egrave istituto a recepimento

obbligatorio giagrave considerato dalla giurisprudenza amministrativa

ldquoself executingrdquo125 Ma il legislatore italiano ha recepito la normativa

comunitaria con taluni adattamenti resesi necessari per evitare

ldquomanovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di associazioni

criminali o comunque di soggetti che non potrebbero partecipare in

proprio alle procedure di affidamentordquo126

in riferimento alla individuazione del Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) figura obbligatoriamente prevista in ogni

123 Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2007 ed entrato in

vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella GU ndash serie generale ndash n 25 del 31 gennaio 2007 (si veda in proposito lrsquoerrata corrige pubblicata nella GU ndash serie generale ndash n 26 del 1deg febbraio 2007

124 Art 49 DLgs 1632006 che consiste nella possibilitagrave di unrsquoimpresa (ausiliata)

di poter usufruire dei requisiti tecnici economici e di qualificazione di unrsquoaltra impresa (ausiliaria) al fine di partecipare ad una procedura di gara senza i quali la stessa impresa (ausiliata) non avrebbe potuto partecipare

125 Una norma self-executing egrave una norma di grado comunitario che trova

direttamente applicazione allrsquointerno dellrsquoordinamento nazionale senza la necessitagrave di recepimento da parte del legislatore nazionale

126 Cosigrave la Relazione illustrativa al codice correttivo

74

procedimento amministrativo si afferma la possibilitagrave di individuare

tale figura in caso di accertata carenza di dipendenti qualificati di

ruolo anche tra il personale non di ruolo purcheacute in servizio nella

amministrazione stessa ldquoLa modifica in parola si egrave resa necessaria

per superare le difficoltagrave operative incontrate soprattutto dai comuni

di piccole dimensioni i quali ora possono individuare il Rup anche

attraverso formule meno rigide rispetto allrsquoassunzione a tempo

indeterminato che incidevano negativamente sul bilancio dellrsquoEnte

In riferimento alla forme di pubblicitagrave tale Decreto differisce a ldquosei

giorni feriali (al posto dei due) il termine entro il quale procedere alla

pubblicazione degli avvisi di gara nella Gazzetta Ufficialerdquo127

noncheacute per i contratti di lavori pubblici sotto soglia la pubblicitagrave si

estende anche agli ldquoavvisi sui risultati della procedura di

affidamentordquo128 Si assiste pertanto ad un rafforzamento dei

meccanismi di pubblicitagrave relativi ai contratti di importo inferiore alle

soglie di applicazione delle direttive ma che sono sottoposte alla

stessa disciplina pubblicistica in virtugrave dei principi di paritagrave di

trattamento non discriminazione sanciti dal Trattato CE che

comportano un obbligo di trasparenza ldquoche consiste in un adeguato

livello di pubblicitagrave che consenta lrsquoapertura del mercato alla

concorrenza noncheacute il controllo sullrsquoimparzialitagrave delle procedure di

aggiudicazionerdquo129

Alla luce di quanto esposto la ratio del primo decreto correttivo

al DLgs 1632006 si giustifica nellrsquoobiettivo di fugare i dubbi residui

127

Art 66 comma 7 ultimo periodo ldquoLa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana viene effettuata entro il sesto giorno feriale successivo a quello del ricevimento della documentazione da parte dellrsquoUfficio inserzioni dellrsquoIstituto poligrafico e zecca dello Stato

128 Art 122 co 3 ldquoLrsquoavviso sui risultati della procedura di affidamento helliprdquo e co 5

ldquoGli avvisi di cui al comma 3 ed i bandi hellip Sono pubblicati nella GU della repubblica italiana ndash serie speciale ndash relativa ai contratti pubblici helliprdquo

129 Comunicazione interpretativa della Commissione n 2006C 17902

ldquoComunicazione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici

75

generati dalle rilevanti novitagrave introdotte dal Codice al fine di addivenire

quanto prima alla definizione di un assetto normativo stabile capace di

dissolvere ogni incertezza per il buon funzionamento del mercato dei

contratti pubblici e la piena apertura dello stesso alla concorrenzardquo130

Sulla disciplina degli appalti interviene anche la ldquoFinanziaria per il

2007rdquo131 che prevede alcune revisioni al codice relative ai criteri di

individuazione e verifica delle offerte anormalmente basse ldquofinalizzate

ad introdurre nella valutazione dellrsquoanomalia delle offerte il ldquocosto del

lavorordquo cosigrave determinato periodicamente in apposite tabelle predisposte

dal Ministro del lavoro e delle politiche socialirdquo132

La chiusura del primo Decreto correttivo coincide con il varo del

secondo Decreto correttivo e piugrave precisamente con lrsquoapprovazione in

via preliminare dello schema di decreto correttivo da parte del

Consiglio dei Ministri avvenuto in data 25 gennaio 2007 Con il ldquoDLgs

1132007rdquo133 secondo Decreto correttivo prosegue lrsquoopera di revisione

del Codice che nelle intenzioni del Governo ha il significato della

decisione sui nuovi istituti sospesi dal primo correttivo mantenendo

lrsquoapertura ai nuovi istituti comunitari ma limitandoli in una cornice che

vuole mitigare il vento liberale di Bruxelles senza per questo ostacolare

la modernizzazione del sistema degli appalti Dal 1deg agosto 2007

entrano in vigore alcune delle disposizioni sospese quali le lrsquordquoaccordo

quadrordquo134 mentre si decide di differire lrsquoistituto del dialogo competitivo

allrsquoentrata in vigore del regolamento

ldquoMa lrsquoentrata in vigore del secondo decreto correttivo del codice

dei Contratti pubblici ripropone le tradizionali problematiche del diritto

130 A CONIO Prime note sul correttivo appalti Il Sole 24 Ore 2007 pag 50 131

Legge 27 dicembre 2006 n 296 132

Art 87 co 2 lettera g) del DLgs 1632006 133

Pubblicato nella GU n 176 del 31 luglio 2007 ed entrato in vigore il 1deg agosto 2007

134 Art 59 DLgs 1632006 che recepisce lrsquoart 32 della Direttiva 200418CE egrave

uno schema contrattuale stipulato tra le PA e uno o piugrave operatori economici che ha la durata massima di quattro anni e che prevede la fissazione dei prezzi per tutto il periodo

76

transitorio Il principio generale che regola la successione delle leggi nel

tempo egrave enunciato ldquoallrsquoarticolo 11rdquo delle preleggi Questo principio

comunemente indicato come quello tempus regit actum va tuttavia letto

alla luce delle particolari caratteristiche della normativa dei lavori

pubblici i cui effetti non esauriscono in un dato momento puntualmente

individuato Lrsquoiter procedurale che governa la realizzazione di unrsquoopera

pubblica si sviluppa infatti in un arco temporale prolungato sia con

riferimento alla fase di scelta del contraente sia a quella relativa

allrsquoesecuzione dei lavori Per quanto riguarda le disposizione sospese

fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento profondamente diversi sono

gli effetti per ognuno di esso che conseguono a tale differimento

Lrsquoefficacia delle disposizioni dellrsquoappalto integrato di cui allrsquoart 53

e del Dialogo Competitivo di cui allrsquoart 58 erano giagrave state sospese

dalla Legge 2282006 e riportate nel primo decreto correttivo n 62007

Tuttavia mentre la sospensione del dialogo competitivo aveva

comportato una vera e propria impossibilitagrave di utilizzarlo proprio percheacute

nuovo istituto comunitario altra cosa invece egrave stata per lrsquoappalto

integrato per cui era operante la disposizione contenuta nella legge

2282006 ndash successivamente richiamata dal primo decreto correttivo ndash

in base alla quale per tutto il periodo di sospensione della nuova

disciplina di cui allrsquoart 53 relativa allrsquooggetto del contratto di appalto si

continuavano ad applicare le norme dellrsquoappalto integrato contenute

nella legislazione precedente piugrave restrittive della legge 10994 Ma il

secondo decreto non contenendo alcuna norma di richiamo alla legge

2282006 di fatto ha vietato alle stazioni appaltanti in termini assoluti

lrsquoutilizzo di tale istituto135

La correzioni del secondo decreto correttivo coincidono con

lrsquoavvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione

Europea che coincide a sua volta con il cambio della legislatura e le

135

R MANGANI Codice dei contratti la revisione e il rebus del regime transitorio Edilizia e Urbanistica commento e norme del 24 settembre 2007 pag 6

77

elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che ha determinato la

sospensione di tutti i lavori del Governo uscente lasciando al Governo

Berlusconi lrsquoapprovazione proprio allo scadere del termine biennale

delle correzioni indicate dalla Commissione Europea

Questo fatto ha portato alla conseguente correzione del

regolamento che a tuttrsquooggi deve essere ancora emanato dal Governo

78

45 La procedura drsquoinfrazione n 20072309 avverso il sistema

italiano degli appalti pubblici

ldquoMa in data 31 gennaio 2008 ldquola Commissione europea ha

aperto nei confronti dellrsquoItalia la procedura drsquoinfrazione n 20072309

relativa al Codice dei contratti pubblici in cui si contesta sotto piugrave

profili un incompleto o infedele recepimento della direttiva Tra le

contestazioni piugrave rilevanti nel settore dei lavori pubblici la commissione

contesta le seguenti disposizioni

- artt 34 90 e 101 ldquosoggetti a cui possono essere affidati i contratti

pubblicirdquo136 quanto alla nozione restrittiva di operatore economico

ammesso alle gare il legislatore italiano individua solo i soggetti

privati mentre la Commissione aveva esteso la possibilitagrave ad essere

ammessi a partecipare alle gare anche ai soggetti pubblici e

organismi di diritto pubblico sia a forme organizzative diverse da

quelle elencate

- art 37 comma 11 che vieta per taluni lavori il subappalto e impone

la forma giuridica dellrsquoATI (nota) quando il concorrente non abbia i

requisiti per eseguirli in proprio da un lato si impone un limite (nota)

al subappalto che non esiste nel diritto comunitario dallrsquoaltro lato si

impone una forma organizzativa laddove il diritto comunitario non

impone forme giuridiche per avvaalersi di requisiti e capacitagrave altrui

- art 48 sul controllo a campione secondo la Commissione il

controllo deve essere generalizzato

- artt 45 49 e 50 ldquoavvalimentordquo atteso che lrsquoart 45 non lo consente

adeguatamente lrsquoart 49 fissa limitazioni non previste dal diritto

comunitario e lrsquoart 50 che ai fini della qualificazione limita

lrsquoavvalimento allrsquoinfragruppo estendendolo ai settori speciali dove

questo limite per il diritto comunitario non crsquoerardquo137

136

Artt 4 e 5 della Direttiva 200418CE

137 A VALLETTI La procedura drsquoinfrazione sul codice dei contratti pubblici Milano Ipsoa Editore Rassegna Urbanistica e Appalti n 62008 pag 672

79

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 200418 introduce lrsquoistituto

dellrsquoavvalimento in merito al sistema di qualificazione dellrsquooperatore

economico chegrave vuole fornire uno strumento piugrave flessibile il cui fine egrave

sempre quello di esaltare il principio della libera concorrenza e della

massima partecipazione alle gare da parte degli operatori economici

Lrsquoimpresa quindi puograve avvalersi dei requisiti economici tecnici e

finanziari di unrsquoaltra impresa al fine di partecipare ad una gara senza i

quali non avrebbe potuto partecipare Lrsquoimpresa che si avvale di tali

requisiti si chiama ldquoimpresa ausiliatardquo e quella che offre i requisiti

ldquoimpresa ausiliariardquo Ma mentre il paragrafo 2 dellrsquoart 47 della direttiva

afferma che i requisiti possono essere utilizzati dagli operatori

economici a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con

questi purcheacute dimostri la disponibilitagrave dei relativi mezzi il legislatore

italiano permette lrsquoutilizzo di tale istituto solo tra imprese che

appartengono allo stesso gruppo

ldquoSecondo alcuni studiosi la facoltagrave concessa dal legislatore

italiano allrsquooperatore economico di avvalersi dei requisiti tecnici ed

economici di altra impresa facendola partecipare anche ai lavori

colliderebbe con la ldquodisciplina normativardquo138 del subappalto che prevede

stringenti limitazioni Trattasi di opinione non del tutto condivisibile

qualora si consideri la diversa natura giuridica dei due istituti in esame

infatti mentre il subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a

soggetti terzi che operano come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso dellrsquoavvalimento cosigrave come disciplinato dal

legislatore comunitario il concorrente aggiudicatario saragrave comunque

lrsquoimpresa operante tanto egrave vero che dovragrave dimostrare il possesso dei

beni aziendali dei quali intenderagrave avvalersirdquo139 e solo ad essa verragrave

138

Art 18 legge 10994 n 55 che vieta la subappaltabilitagrave della categoria prevalente per una quota superiore al 30 dellrsquoimporto complessivo dei lavori)

139

D GALLI Le direttive europee sugli appalti Edilizia e Territorio ndash Il Sole 24 Ore n 202004 pagg 15 e ss

80

rilasciato il Certificato di regolare Esecuzione (CRE) Percheacute allora

non puograve essere lrsquoimpresa ausiliaria ad essere anche esecutrice dei

lavori per i quali presta i propri requisiti considerando anche il fatto che

essa non puograve partecipare ad altre gare dove sia richiesto proprio il

requisito ldquoprestatordquo

Inoltre sia lrsquoimpresa ausiliaria che ausiliata devono presentare

una serie di dichiarazioni al fine della possibilitagrave di fare ricorso a tale

istituto Pertanto lrsquoinfrazione si giustifica per il fatto che il legislatore

italiano attraverso il divieto di subappalto e le limitazioni al ricorso di

tale istituto di fatto vigraveola il principio caro al legislatore comunitario del

rispetto della libera concorrenza e della massima partecipazione alle

gare principio ispiratore di tale istituto noncheacute per il fatto che il

legislatore italiano non doveva apportare alcuna variante poicheacute

lrsquoistituto dellrsquoavvalimento egrave istituto a recepimento obbligatorio self -

executing

- art 58 sul dialogo competitivo quanto agli elementi di valutazione e

alla prevista possibilitagrave di riduzione dei termini della procedura il

recepimento italiano presenta refusi dovuti alla non del tutto chiara

percezione della sostanza del nuovo istituto

- art 79 quanto alle informazioni da fornire ai candidati e offerenti

percheacute prevede che lrsquoinformativa aggiudicazione sia fornita solo su

richiesta scritta anzicheacute drsquoufficio nel recepimento egrave stato commesso

un refuso

- art 83 laddove consente alla commissione di gara di fissare criteri

motivazionali di valutazione dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa che non sono giagrave contenuti nel bando di gara

- art 140 sulla cd gara a scorrimento in caso di fallimento

dellrsquoaggiudicatario percheacute in caso di aggiudicazione al secondo

classificato o successivi cambierebbero le condizioni iniziali siccheacute si

tratterebbe di un affidamento diretto

81

Ma poicheacute il termine per la correzione biennale del codice era

imminente e nel frattempo egrave cambiata di nuovo la maggioranza il

nuovo Governo ldquoha proposto un emendamento al disegno legge di

conversione del Decreto Legge 8 aprile 2008 n 59 recante

ldquodisposizioni urgenti per lrsquoattuazione degli obblighi comunitarirdquo un

articolo aggiuntivo e precisamente lrsquoart 8-bis volto a modificare lrsquoart 25

della legge 622005 che prevedeva ldquoil riordino normativo delle materie

interessate dalle direttive comunitarie entro un termine di due anni al

fine di coordinare le medesime con le normative legislative vigenti nelle

stesse materie apportando le sole modificazioni necessarie a garantire

la semplificazione e la coerenza logica sistematica e lessicale della

normativardquo140 Tale emendamento era volto a modificare il termine per

procedere alle modifiche al Codice da due anni sarebbe quindi

diventato ldquodi tre annirdquo e sarebbe scaduto il 30 giugno 2009

Ma lrsquoemendamento egrave stato ritenuto inammissibile e cosigrave il 27

giugno 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del

Ministro delle Politiche europee A Ronchi e del Ministro delle

Infrastrutture e trasporti A Matteoli il terzo decreto correttivo formato

di 3 articoli e precisamente

art 1 ldquoDisposizioni di adeguamento comunitariordquo

art 2 ldquoDisposizioni di coordinamentordquo

art 3 ldquoNorma finanziariardquo

140

GRECO M E MASSARI A Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007 pag 51

82

46 Le competenze sul recepimento della Direttiva 200418CE

ldquoLa disciplina dettata dal Codice assume una importanza

fondamentale soprattutto in relazione alla ripartizione della

competenza legislativa esclusiva e concorrente tra Stato e

Regioni nellrsquoambito dei contratti pubblici Infatti il Codice allrsquoart

4 ha individuato dettagliatamente gli ambiti di competenza dei

due legislatori cercando in questo modo di colmare la lacuna

insita nella formulazione del novellato ldquoart 117 comma 2rdquo141

della Costituzione che elaborando il rovesciamento

dellrsquoenumerazione delle competenze legislative riconosce al

legislatore nazionale competenze enumerate e ai legislatori

regionali competenza generale residuale in tutte quelle materie

non espressamente enucleate negli elenchi dellrsquoart 117 comma

2 e ldquocomma 3rdquo142

141 2) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie a) politica estera

e rapporti internazionali dello Stato rapporti dello Stato con lUnione europea diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti allUnione europea b) immigrazione c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose d) difesa e Forze armate sicurezza dello Stato armi munizioni ed esplosivi e) moneta tutela del risparmio e mercati finanziari tutela della concorrenza sistema valutario sistema tributario e contabile dello Stato perequazione delle risorse finanziarie f) organi dello Stato e relative leggi elettorali referendum statali elezione del arlamento europeo g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali h) ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della polizia amministrativa locale i) cittadinanza stato civile e anagrafi l) giurisdizione e norme processuali ordinamento civile e penale giustizia amministrativa m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale n) norme generali sullistruzione o) previdenza sociale p) legislazione elettorale organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province e Cittagrave metropolitane q) dogane protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale r) pesi misure e determinazione del tempo coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale regionale e locale opere dellingegno s) tutela dellambiente dellecosistema e dei beni culturali

142 2) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a rapporti

internazionali e con lUnione europea delle Regioni commercio con lestero tutela e sicurezza del lavoro istruzione salva lautonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale professioni ricerca scientifica e tecnologica e sostegno allinnovazione per i settori produttivi tutela della salute alimentazione ordinamento sportivo protezione civile governo del territorio porti e aeroporti civili grandi reti di trasporto e di navigazione ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dellenergia previdenza complementare e integrativa armonizzazione dei bilanci pubblici e

83

Si tratta di una materia quella della disciplina dei contratti

pubblici che nellrsquoattuale riparto di potestagrave legislativa operato

dallrsquoart 117 Cost non risulta attribuita espressamente neacute alla

potestagrave esclusiva dello Stato neacute rientra nelle materie di potestagrave

concorrente

Di conseguenza secondo la ldquoclausola residualerdquo di cui

allrsquoart ldquo117 comma 4rdquo143 per cui tutto quello che non risulta

espressamente attribuito allo Stato o alla potestagrave concorrente egrave

attribuito in via residuale alle Regioni la disciplina dei lavori

pubblici sarebbe da ricondurre tra quelle di potestagrave legislativa

esclusiva delle Regioni

Tuttavia tale orientamento interpretativo ancor prima

della redazione del Codice era stato messo in discussione da

una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale che

chiamata a svolgere il ruolo di arbiter dei rapporti tra i vari livelli

di governo soprattutto dopo la riforma del Titolo V ha

provveduto a fornire una prima soluzione alla vexata quaestio

circa il riparto della competenza legislativa in materia di contratti

pubblici

In particolare nelle sentenze nn 302 e 303 del 2003 il

giudice costituzionale ha statuito che non egrave possibile a priori

considerare i ldquolavori pubblicirdquo come una materia che puograve essere

attribuita in blocco alla disciplina legislativa statale o regionale

ma piuttosto come ambito per il quale egrave possibile individuare

spazi di intervento ldquopro-quotardquo riservati ad entrambi i legislatori

coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitagrave culturali casse di risparmio casse rurali aziende di credito a carattere regionale enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestagrave legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato

143 Spetta alle Regioni la potestagrave legislativa in riferimento ad ogni materia non

espressamente riservata alla legislazione dello Stato

84

Si tratta infatti di ambiti di legislazione che non integrano una

vera e propria materia ma si qualificano a seconda dellrsquooggetto

al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in

volta a potestagrave legislative esclusive dello Stato o a potestagrave

legislative concorrenti144

Un primo importante contributo nel senso di ridurre la

problematicitagrave della questione egrave rappresentato da un recente

parere del Consiglio di Stato145 relativo allo schema di decreto

legislativo inerente il Codice con il quale sono indicati gli aspetti

relativi ai lavori pubblici che a giudizio dello stesso Consiglio

rientrerebbero nella potestagrave legislativa esclusiva dello Stato tra i

quali la qualificazione e selezione dei concorrenti i criteri di

aggiudicazione il subappalto ed il contenzioso in quanto

segmenti procedurali che attengono alla concorrenza o

allrsquoordinamento civile

Tuttavia la problematicitagrave che permea il dibattito sui

rapporti Stato- Regione non solo non viene risolta dal parere su

citato ma viene addirittura ampliata da alcune affermazioni del

Consiglio di Stato basti pensare ai profili problematici sollevati

dallrsquoaffermazione secondo la quale ldquola concorrenza gioca un

ruolo fondamentale ma egrave da verificare se ciononostante sia

possibile un intervento normativo regionalerdquo

Il tema egrave stato affrontato anche dalle Commissioni

parlamentari competenti per materia che si sono espresse sullo

schema del Codice riconfermando in parte il contenuto del

parere del Consiglio di Stato circa la necessitagrave di attribuire gran

parte dei profili della materia ldquolavori pubblicirdquoalla potestagrave

esclusiva del legislatore statale

144

Corte cost sentenza n 3032003 145

Si veda il parere del Consiglio di Stato del 6 febbraio 2006

85

Il testo definitivo del Codice fa proprie le indicazioni fornite

dal Consiglio di Stato e dallrsquoVIII commissione della Camera dei

Deputati e pertanto attribuisce gran parte della propria

disciplina agli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello

Stato

Infatti ldquolrsquoart 4 comma 3 del dlgs 1632006rdquo146 definisce

di competenza esclusiva statale nellrsquoambito dei lavori pubblici i

seguenti aspetti la qualificazione e la selezione dei concorrenti

le procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione

amministrativa i criteri di aggiudicazione il subappalto i poteri di

vigilanza sul mercato degli appalti affidati allrsquoAutoritagrave per la

vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture le

attivitagrave di progettazione ed i piani di sicurezza la stipulazione e

lrsquoesecuzione dei contratti ivi compresi la direzione

dellrsquoesecuzione ed il collaudo il contenzioso

Relativamente alle materie oggetto di competenza

concorrente tra Stato e Regioni il Codice prevede che le Regioni

esercitino la propria potestagrave nel rispetto dei principi fondamentali

emanati dallo Stato in tema di programmazione di lavori

pubblici approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed

146 Le regioni nel rispetto dellarticolo 117 comma secondo della Costituzione

non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in relazione alla qualificazione e selezione dei concorrenti alle procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione amministrativa ai criteri di aggiudicazione al subappalto ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati allAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture alle attivitagrave di progettazione e ai piani di sicurezza alla stipulazione e allesecuzione dei contratti ivi compresi direzione dellesecuzione direzione dei lavori contabilitagrave e collaudo ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilitagrave amministrative al contenzioso Resta ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali i contratti nel settore della difesa i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori servizi forniture

86

espropriativi organizzazione amministrativa compiti e requisiti

del responsabile del procedimento sicurezza del lavoro

Tuttavia tale scelta normativa egrave stata messa in

discussione dalle Regioni ldquoalcune delle qualirdquo147

hanno

presentato ricorso alla Corte costituzionale ai sensi dellrsquoart 127

comma 2 Cost ritenendo il riparto delle competenze operato

dal Codice non conforme a quanto disposto dal novellato art

117 Cost mentre altre hanno provveduto a disciplinare la

materia ldquoappaltirdquo in maniera in parte difforme dal Codice

mettendone in discussione pertanto praticamente la legittimitagrave

costituzionale

In particolare le Regioni che si sono mosse verso questa

seconda direzione sono state la Campania148 la Toscana149 il

Veneto150 la Sardegna151 la Calabria152 ed in ultimo la

Liguria153 Tutte le Regioni qui indicate hanno disciplinato la

materia lavori pubblici adottando dei veri e propri testi organici

con cui hanno interferito in alcuni degli ambiti materiali assegnati

alla potestagrave esclusiva statale dettando una normativa difforme o

contrastante con quella contenuta nel Codice

147

Toscana Campania Lazio Abruzzo 148

Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

149 Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007

recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

150 Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti

pubblici ne relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo 151

Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

152 Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007

recante disposizioni in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

153 Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante

norme per la ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

87

Proprio per questo motivo in seguito allrsquoattenta analisi di

legittimitagrave costituzionale della normativa regionale in materia

effettuata dal Dipartimento degli Affari regionali il Consiglio dei

Ministri ha deliberato ai sensi dellrsquoart 127 Cost la loro

impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale chiamata ancora

una volta ad assumere il ruolo di arbiter nei rapporti tra Stato e

Regioni in merito allrsquoapplicazione e allrsquointerpretazione dellrsquoart

117 della Costituzione

Alcune Regioni in seguito allrsquoentrata in vigore del dlgs

1632006 che ha apportato sostanziali modifiche alla disciplina

degli appalti per lavori servizi e forniture hanno adottato dei testi

normativi organici con cui hanno provveduto a modificare la

precedente normativa regionale in materia alla luce sia delle

novitagrave legislative in materia sia del nuovo quadro costituzionale

di riferimento che ha ampliato la potestagrave legislativa regionale

La prima Regione che ha approvato un testo legislativo

organico in materia di contratti pubblici di lavori servizi e

forniture dopo lrsquoemanazione del Codice dei contratti egrave stata la

Campania con la legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata

sul BUR n 15 del 19032007 e recante la ldquo disciplina dei lavori

pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo Con la legge

in questione composta da 88 articoli la Regione disciplina la

programmazione la progettazione lrsquoaffidamento lrsquoesecuzione il

collaudo e la manutenzione di appalti pubblici di lavori servizi e

forniture di qualsiasi importo da eseguirsi sul territorio regionale

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost pur

essendo stati rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale non si egrave

avuta la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri a fronte perograve di un impegno della Regione

a modificare il testo normativo in modo da adeguarlo al dlgs

88

1632006 superando i rilievi di incostituzionalitagrave23

Nel caso di

specie quindi lrsquoattivazione delle procedure di negoziazione

presso il Dipartimento Affari regionali con la Regione interessata

ha consentito di evitare lo strumento del contenzioso

costituzionale

Diversa egrave stata invece la ldquosorterdquo della legge della

Regione Toscana n 38 del 13072007 con la quale la Regione

definisce lrsquoambito di applicazione della stessa le finalitagrave e

provvede a stabilire le nuove competenze dellrsquoOsservatorio

regionale sui contratti pubblici

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La legge detta poi regole per la programmazione

dellrsquoattivitagrave contrattuale e disposizioni finalizzate alla snellezza

procedurale ed alla semplificazione amministrativa noncheacute

norme per la qualificazione razionalizzazione esemplificazione

delle attivitagrave della committenza pubblica dettando inoltre regole

dettagliate per lrsquoattivitagrave contrattuale della Regione e degli enti da

essa dipendenti

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La deliberazione di impugnativa egrave perograve intervenuta solo

in seguito allrsquoattivazione di procedure di conciliazione154 con la

154

Presso il Dipartimento Affari regionali

89

Regione interessata al fine di superare il contenzioso

costituzionale in applicazione del principio di leale

collaborazione

Il ricorso al contenzioso costituzionale sia da parte del

Governo che ha deliberato le impugnative in via principale di

gran parte delle leggi regionali in materia di appalti sia da parte

di alcune Regioni che hanno sollevato dubbi di illegittimitagrave

costituzionale su numerose norme del d lgs 1632006 egrave indice

della problematicitagrave del riparto di competenze tra Stato e Regioni

in materia Infatti da una parte le Regioni asseriscono che la

materia dei contratti pubblici rientra negli ambiti di competenza

concorrente e che pertanto il riparto di cui allrsquoart 4 del dlgs

1632006 sia stato delineato dal legislatore ordinario in chiara

violazione dellrsquoart 117 della Costituzione dallrsquoaltra parte invece

il legislatore statale nel predisporre una normativa organica in

materia di appalti ha individuato tutti gli aspetti per i quali egrave

necessaria una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale

in quanto rientranti nella competenza esclusiva statale di cui

allrsquoart 117 comma 2 Cost In questo modo il legislatore statale

ha provveduto a riempire di contenuto almeno per quanto

concerne la materia degli appalti le due voci ldquo tutela della

concorrenzardquo e ldquoordinamento civilerdquo attribuite alla potestagrave

legislativa dello Stato dal novellato art 117 Cost

Si puograve dunque affermare che nonostante il DLgs

1632006 abbia elencato gli ambiti di competenza esclusiva

statale ed i profili di competenza concorrente- lasciando al

legislatore regionale in via residuale la disciplina di tutti gli altri

profili concernenti la materia ldquolavori pubblicirdquo non ivi indicati ndash si egrave

manifestato il problema di delineare praticamente i confini di

delimitazione tra le aree di competenza statale quelle

concorrenti e quelle residuali regionali soprattutto alla luce del

90

novellato art 117 della Costituzione Si tratta di un problema che

ha chiamato ancora una volta la Corte costituzionale a sopperire

allrsquoindeterminatezza del riparto costituzionale di competenze

legislative dal momento che egrave stata chiamata a pronunciarsi sul

punto da entrambi i ldquo contendentirdquo

In questo assetto giuridico caratterizzato da molteplici

criticitagrave assume pertanto un ruolo estremamente rilevante la

recente pronuncia della ldquoCorte costituzionalerdquo155

in merito alle

attribuzioni ai diversi livelli di governo nella materia dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture Si puograve sicuramente parlare di

una sentenza chiarificatrice che chiude almeno fino a successivi

interventi legislativi in materia la vexata quaestio del riparto di

competenze tra Stato e Regioni su tali ambiti

Nella sentenza 4012007 la Corte Costituzionale

sollevata in via principale ex art 127 Cost con ricorsi delle

Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio Abruzzo e della

Provincia autonoma di Trento va a pronunciarsi sulla legittimitagrave

costituzionale di alcune disposizioni del dlgs 1632006

Le ricorrenti ossia le Regioni assumono innanzitutto la

illegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 4 comma 2 seconda parte

limitatamente alle parole laquoprogrammazione di lavori pubbliciraquo156

e laquocompiti e requisiti del responsabile del procedimentoraquo157 per

violazione dellrsquoart 117 Cost

In relazione alle questioni sollevate dalle Regioni lo Stato

recuperando quanto giagrave affermato dalla Corte nella sentenza su

citata ha sottolineato che la disciplina dei contratti pubblici

155

Si veda la sentenza n 4012007 156

si sottolinea come essa non sia una materia in senso proprio ma un modo di esercizio

delle competenze che deve essere disciplinato di volta in volta con fonti statali o regionali a

seconda dellrsquoattinenza dellrsquoattivitagrave di programmazione ad ambiti dello Stato o delle Regioni 157

Si rileva come non si tratti di un aspetto oggetto di potestagrave legislativa concorrente attenendo essi ai profili organizzativi che ldquosono lasciati alla libera regolazione del legislatore regionalerdquo

91

investe diversi ambiti materiali molti dei quali afferendo

allrsquoordinamento civile alla tutela della concorrenza alla

giurisdizione e alle norme processuali rientrano nella

competenza esclusiva dello Stato ex art 117 comma 2 Cost

Inoltre si ritiene che la natura trasversale delle materie ldquotutela

della concorrenzardquo ed ldquoordinamento civilerdquo cosigrave come

La difesa dello Stato afferma che contrariamente a

quanto sostenuto dalle ricorrenti il riparto di competenze di cui

allrsquoart 4 commi 2 e 3 del dlgs 1632006 egrave pienamente

conforme alle disposizioni del novellato art 117 commi 2 3 e 4

In particolare per quanto concerne le censure riferite allrsquoart 4

comma 2 del dlgs 1632006 si ritiene che la disciplina inerente

la laquoprogrammazione dei lavori pubbliciraquo158 rientra nellrsquoambito

della materia concorrente del governo del territorio

In relazione al presunto contrasto con lrsquoart 117 comma

5 Cost si sottolinea come il Codice abbia mantenuto ferma la

competenza delle Regioni a dare attuazione alle direttive

comunitarie nelle materie di loro competenza in tali ambiti

infatti per lrsquoespressa previsione contenuta nellrsquoart 4 comma 4

le disposizioni del Codice stesso avrebbero natura cedevole

applicandosi sino a quando le Regioni non introducano una loro

normativa

Si ritiene inoltre non fondata neppure la censura di

asserita violazione del principio di leale collaborazione posto

che da una parte il testo del decreto legislativo egrave stato

sottoposto allrsquoesame della Conferenza Stato-Regioni non

assumendo rilevanza la circostanza che non siano state accolte

le richieste regionali dallrsquoaltra non esiste un fondamento

costituzionale dellrsquoobbligo di adottare procedure legislative

ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni come

158

e ldquoapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativirdquo

92

invece sostenuto dalle ricorrenti che ritenevano opportuna la

congiunta stesura del testo normativo in questione in

applicazione del principio su richiamato

Innanzitutto la Corte provvede a definire lrsquointero quadro

giuridico di riferimento precisando che non solo non sono

configurabili neacute una materia relativa ai lavori pubblici nazionali neacute

una materia afferente ai lavori pubblici di interesse regionale ma

non egrave neppure possibile tracciare il riparto di competenze

legislative tra Stato e Regioni secondo un criterio soggettivo

distinguendo tra gare indette da amministrazioni statale e

regionali

Sempre nellrsquoambito della competenza legislativa

concorrente la Corte ha invece dichiarato costituzionalmente

illegittime due disposizioni del dlgs 1632006 in quanto ritenute

di dettaglio e non contenenti meri principi fondamentali Si tratta

dellrsquoart ldquo84 commi 2 3 8 e 9 del dlgs 1632006rdquo159 nella parte

in cui vincola le Regioni allrsquoosservanza di norme in materia di

composizione e modalitagrave di nomina dei componenti delle

commissioni di gara anzicheacute disporre che le disposizioni

abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una diversa

159

2 La commissione nominata dallorgano della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto egrave composta da un numero dispari di componenti in numero massimo di cinque esperti nello specifico settore cui si riferisce loggetto del contratto 3 La commissione egrave presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali nominato dallorgano competente (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera r) dlgs n 113 del 2007) 8 I commissari diversi dal presidente sono selezionati tra i funzionari della stazione appaltante In caso di accertata carenza in organico di adeguate professionalitagrave noncheacute negli altri casi previsti dal regolamento in cui ricorrono esigenze oggettive e comprovate i commissari diversi dal presidente sono scelti tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui allart 3 comma 25 ovvero con un criterio di rotazione tra gli appartenenti alle seguenti categorie a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali b) professori universitari di ruolo nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltagrave di appartenenza 9 Gli elenchi di cui al comma 8 sono soggetti ad aggiornamento almeno biennale

93

normativa regionale dal momento che si tratta di profili che non

rientrano nella competenza esclusiva statale ma in quella

concorrente regionale e dellrsquoart ldquo98rdquo160 comma 2 del dlgs

1632006 nella parte in cui dispone che lrsquoapprovazione dei

progetti definitivi da parte del Consiglio comunale equivale a

variante urbanistica a tutti gli effetti trattandosi di una norma di

dettaglio non consentita nella materia urbanistica oggetto di

competenza legislativa concorrente

Si puograve quindi concludere affermando che sono

costituzionalmente legittime tutte le disposizioni presenti

nellrsquoarticolo 4 del DLgs 1632006 a cui le Regioni devono

conformarsi

Alla luce dei principi espressi dalla Corte nella sentenza

4012007 che costituisce sicuramente un importante contributo

per la chiara interpretazione del riparto della potestagrave legislativa

tra Stato e Regioni di cui allrsquoart 117 Cost si evince un

assorbimento di competenze in capo al legislatore statale per

quel che riguarda la disciplina di contratti pubblici di lavori servizi

e forniture Tale assorbimento trova la sua ratio nellrsquoesigenza di

garantire una disciplina uniforme sullrsquointero territorio nazionale di

una materia che richiede delle regole valide per tutti i soggetti

dellrsquoordinamento della Repubblica e quindi di evitare confusione

e disparitagrave di trattamento tra gli addetti del settore

A fronte della posizione assunta dalla Corte che in parte

conferma i motivi fondanti delle censure mosse dal Governo ad

alcune delle leggi regionali in materia si puograve prevedere che

molte delle disposizioni regionali impugnate saranno dichiarate

illegittime dal giudice costituzionale e quindi le Regioni saranno

chiamate a ridisciplinare i contratti pubblici di servizi lavori e

160

Art 98 Effetti dellapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi

94

forniture in modo da adeguare la normativa regionale al d lgs

1632006 i cui principi hanno trovato lrsquoavallo e la conferma della

Corte costituzionale chiamata a far fronte allrsquoincompletezza della

riforma del Titolo V e a colmare i vuoti lasciati dal legislatore

costituzionalerdquo161

161

V LEPORE Il riparto della competenza legislativa tra stato e regioni in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture alla luce del nuovo codice degli appalti e della recente giurisprudenza costituzionale Rivista elettronica di diritto pubblico di diritto dellrsquoeconomia e di scienza dellrsquoamministrazione a cura del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche di ldquoVittorio Bacheletrdquo Direttore Prof Giuseppe Di Gaspare pagg 11-31

95

47 Conclusioni

Per concludere si puograve affermare come il Codice che

doveva essere una rivoluzione epocale nellrsquoambito della materia

dei lavori pubblici ma anche in quelle dei servizi e delle forniture

che doveva metter ordine a 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia di

fatto egrave stata solo una rivoluzione dal punto di vista del

raggruppamento in un unico testo di tutta la normativa dei lavori

pubblici servizi e forniture

Il Codice degli contratti pubblici di lavori servizi e forniture

non ha avuto il successo meritato tanto che ad oggi esso non

entra ancora in vigore come anche il Regolamento di attuazione

Anche nel recente Convegno svoltosi a Roma lo scorso

23 settembre dallrsquoIstituto Grandi Infrastrutture dal Titolo ldquoLe

novitagrave legislative dellrsquoestaterdquo il Presidente Giuseppe Zamberletti

si egrave soffermato sulle ripetute modifiche del Codice dei Contratti

ed ha precisato che il ldquoquadro normativo continua ad essere

instabile creando non pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni

Appaltanti una incertezza operativa di fondo ed un esteso

contenzioso Certamente non puograve non rilevarsi che questo

continuo incidere sul testo del decreto 163 egrave sentore di un non

efficace funzionamento della disciplina previdente e ciograve impone

una riflessione comune al fine di pervenire a soluzioni efficaci e

soddisfacentirdquo

Al Convegno egrave intervenuto anche tra gli altri Bernardette

Veca Vice Capo Gabinetto e Direttore generale per la

regolazione del Ministero infrastrutture che ha relazionato sul

nuovo Regolamento e sullo stato dellrsquoarte dello stesso

In particolare il Direttore Veca ha ricordato lrsquointensa attivitagrave

di concertazione del nuovo testo che sta per concludersi in sede

96

tecnica al margine del tavolo permanente istituito un anno fa

dallo stesso Ministro e che si concluderagrave con lrsquoinvio del

provvedimento al Consiglio di Stato prima della delibera

definitiva del Consiglio dei Ministri ed il parere finale della Corte

dei Conti

Il Governo egrave in forte ritardo nellrsquoemanazione del Nuovo

Regolamento di attuazione del Codice

Al termine del Convegno il prof Zamberletti aggiunge ldquoErsquo

forse impensabile rimettere mano ad una riscrittura del Codice

dei Contratti ma occorre prendere atto che il tentativo di

risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non egrave

pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti

in questi tre annirdquo

97

Bibliografia

Centro Studi Opere

Pubbliche

Profili problematici degli appalti pubblici

tra diritto interno e diritto comunitario

Editore Assne

Operae

1996

L Pietrangeli Papini I lavori pubblici negli Enti locali Ancitel ndash DrsquoAnselmi

Editore ndash Hoepli

1998

Angotti G La Direttiva 200418 CE relativa al

coordinamento delle procedure di

aggiudicazione degli appalti di lavori

servizi e forniture Analisi e commenti

Tipografia DSV 2005

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Roma Tipografia

DVS

2005

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CE

Roma Tipografia

DVS

2005

L Passeri Commento al Codice dei contratti pubblici

relativo a lavori servizi e forniture I parte

Tipografia DVS

Roma 2006

2006

Angotti G Il DLgs 1632006 in attuazione alle

Direttive comunitarie 200417 e 200418

Analisi e commenti

Tipografia DSV 2007

LE Mandracchia e

D Cocco

Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Codice commentato

Tipografia del

Genio Civile

2007

A Massari e M Greco Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007

G Failla Il Regolamento secondo Palazzo Spada Il Sole 24 Ore 2007

A Conio Equivalenza dei criteri di aggiudicazione

tra vecchie e nuove regole Rivista Diritto

Amministrativo

Il Sole 24 Ore 2007

A Valletti La procedura drsquoinfrazione sul codice dei

contratti pubblici Rassegna Urbanistica e

Appalti

Ipsoa Editore -

Milano

2008

98

Bibliografia Fonti legislative consultate

- rd 2351924 n 827 recante ldquoRegolamento per lrsquoamministrazione del patrimonio e per la

contabilitagrave generale dello Statordquo

- Legge 7 agosto 1990 n 241 recante ldquoNuove norme in materia di procedimento amministrativo e

di diritto di accesso ai documenti amministrativirdquo come modificata dalla Legge 11 febbraio 2005 n

15 recante ldquoModifiche ed integrazioni alla legge 7 agosto 1990 n 241 concernenti norme generali

sullrsquoazione amministrativardquo

- Dlgs 2471992 n 358 recante ldquoTesto unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di

forniture in attuazione delle direttive (CEE) n 6277 (CEE) n 76780 e (CEE) n 29588rdquo

- L 1121994 n 109 recante ldquoLegge quadro sui lavori pubblici (cd l MERLONI)

- Dpr 1841994 n 573 recante ldquoRegolamento recante norme per la semplificazione dei

procedimenti di aggiudicazione di pubbliche forniture di valore inferiore alla soglia di rilievo

comunitariordquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 157 recante ldquoAttuazione della direttiva 9250CEE in materia di appalti

pubblici di servizirdquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 158 recante ldquoAttuazione delle direttive 90531CEE e 9338CEE

relative alle procedure di appalti nei settori esclusirdquo

dPR 21121999 n 554 recante ldquoRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di

lavori pubblici 11 febbraio 1994 n 109 e successive modificazionirdquo

- Dlgs 1882000 n 267 recante ldquoTesto unico delle leggi sullordinamento degli enti localirdquo

- Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e trasportirdquo

- Direttiva n 200418CE del 3132004 recante ldquoDirettiva del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di

forniture e di servizirdquo

- L 1842005 n 62 recante ldquoDisposizioni per ladempimento di obblighi derivanti

dallappartenenza dellItalia alle Comunitagrave europee Legge comunitaria 2004rdquo

- Dlgs 1242006 n 163 recante ldquoIl codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

- Dlgs 26 gennaio 2007 n 6 recante Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo

12 aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)

- Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per

la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

- Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007 recante

ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

99

- Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici ne relative

disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo

- DLgs 3172007 n 113 recante ldquoDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 12

aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)rdquo

- Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in

materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in

attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la

disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

- Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante norme per la

ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

- Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007 recante disposizioni

in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina

della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

Bibliografia - Fonti giurisprudenziali consultate

TAR Campania Napoli I 342000 n 904 in Foro amm 2000 2375

C St VI 142000 n 1885 in Giust civ 2000 I 2443

Corte di Giustizia CE VI 7122000 - C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss

C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

TAR Veneto 2752003 n 3014 in Foro amm TAR 2003 1579

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3032003

TAR Lazio III 2452005 n 4116 in Foro amm TAR 2005 5 1592

C St VI 1442004 n 2124 in Foro amm CdS 2004 1203

C St VI 232004 n 991 in Foro amm CdS 2004 899

Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3002007

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 4012007

100

Sitografia

L Passeri Commento al Codice dei contratti

pubblici relativo a lavori servizi e

forniture I parte

Centrostudicinit

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Centrostudicinit

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CErdquo

Centrostudicinit

V Lepore Il riparto della competenza

legislativa tra stato e regioni in

materia di contratti pubblici di lavori

servizi e forniture alla luce del

nuovo codice degli appalti e della

recente giurisprudenza

costituzionale

wwwamministrazioneincamminolussit

R FANIZZI Il Codice degli appalti generali e

novitagrave legislative

wwwentilocaliprovincialeit

  • INDICE COMPLETO
  • TESI TERMINATApdf
  • Bibliografia
Page 5: NICCOLO’ CUSANO - Tesionline · 2010. 11. 17. · niccolo’ cusano universita’ telematica delle scienze umane tesi di laurea in diritto amministrativo il d.lgs. 163 del 12 aprile

2

servizi e forniture che ha lo scopo di abrogare la normativa previgente

e cioegrave il Regolamento sui lavori pubblici Dpr 5541999 ed il

Regolamento dei servizi e forniture Dpr 342000

Ma Il DLgs 1632006 che avrebbe dovuto rappresentare una

rivoluzione nei settori ordinari e speciali ha incontrato molte difficoltagrave

interpretative ed attuative tanto da essere stato modificato per ben tre

volte e sottoposto ad una procedura drsquoinfrazione da parte della

Commissione europea poicheacute il legislatore italiano non recependo

fedelmente le disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio

comunitario che rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria Tale

principio comunitario infatti egrave quello della libera concorrenza nel

mercato e della massima partecipazione agli affidamenti dei contratti

pubblici

Vista la complessitagrave dellrsquoopera e la vastitagrave delle disposizioni che

incidono su molti settori della materia dei lavori nei settori ordinari e

speciali sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria nel presente

lavoro saranno oggetto di disamina esclusivamente le novitagrave introdotte

dal Codice nella contrattualistica classica nei settori ordinari dei lavori

pubblici sotto soglia comunitaria individuata al comma c dellrsquoart 28 pari

ad euro 527800000 e la disamina delle disposizioni innovative e delle

criticitagrave riscontrate in virtugrave del recepimento della direttiva 200418CE

Le maggiori novitagrave apportate dal Codice al quadro normativo

previgente in riferimento alla materia dei lavori pubblici sono

contenute nelle Parte II che tratta di contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture nei settori ordinari Capo III relativo alle procedure di

scelta del contraente e selezione delle offerte nel quale sono comprese

anche le procedure di aggiudicazione innovative come il Dialogo

competitivo e lrsquoAccordo Quadro nella nuova fase di calcolo delle

offerte e delle offerte anomale quale lrsquoavvalimento nellrsquoampliamento

delle attivitagrave affidate agli organismi giagrave individuati dalla normativa

3

previgente noncheacute in riferimento al Responsabile Unico del

procedimento

Novitagrave molto importante presente nel Capo III egrave lrsquoart 53 del

Codice che definisce lrsquooggetto del contratto dei lavori pubblici Esso

infatti ne amplia lrsquoambito oggettivo prevedendo la possibilitagrave di affidare

congiuntamente la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica Il

contratto cosigrave definito prende il nome di appalto integrato

Ma la vera innovazione che doveva essere quella di una

radicale rivoluzione del settore dei lavori pubblici non egrave mai iniziata

anzi in questi 3 anni abbiamo assistito ad un percorso molto tortuoso

sia del Codice che del Regolamento

Lrsquoart 253 deI DLgs 1632006 giagrave dal momento in cui viene

approvato differisce al 1deg agosto 2007 lrsquoapplicazione delle nuove

procedure di affidamento come il Dialogo competitivo e lrsquoAccordo

Quadro e lrsquoAsta elettronica

Le vicende della notevole accelerazione nellrsquoiter approvativo del

Codice giustificata dal Governo con la necessitagrave di ottemperare ad un

obbligo comunitario hanno dato luogo alla sua prima correzione

attraverso una ulteriore sospensione dei nuovi istituti negoziali previsti

dalle direttive al 31 luglio 2007 per un intervento piugrave articolato e

approfondito del Governo sulla conoscenza di tali innovazioni

Inoltre il legislatore italiano non recependo fedelmente le

disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio comunitario che

rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria che egrave quello della

libera concorrenza nel mercato e della massima partecipazione agli

affidamenti dei contratti pubblici

Mentre il legislatore comunitario si pone lrsquoobiettivo di

liberalizzare e semplificare tutto ciograve che ostacola il libero e corretto

gioco dei legittimi interessi nel mercato delle opere pubbliche il

legislatore italiano invece recepisce questa spinta di libertagrave con le

dovute prudenze di chi deve fare i conti con un mercato di lavori

4

pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale Prudenze che

inevitabilmente sono state recepite dalla legge 10919994 soprattutto

in riferimento allrsquooggetto del contratto che prevedeva la netta

separazione tra la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica

Il secondo decreto correttivo ha quindi lo scopo di stemperare

questo spirito liberale del legislatore comunitario rimandando al

Regolamento di attuazione la previsione di una disciplina di dettaglio

Infatti ad oggi lrsquoart 53 commi 2 e 3 relativo allrsquooggetto del

contratto cosigrave ampliato dalla direttiva comunitaria egrave ancora sospeso

Proprio quando sembrava essere in dirittura drsquoarrivo il codice egrave

oggetto di una proceduta drsquoinfrazione la n 20072309 che la

Commissione Europea ha avviato per norme previgenti soprattutto in

riferimento alla legge 1041999 che sono state riprodotte tal quali

Ersquo necessario considerare inoltre che tra i due decreti correttivi

del ministro Di Pietro ed il Terzo decreto correttivo si egrave verificata la fine

della legislatura e le elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che

hanno determinato una sospensione di tutti i lavori del Governo

uscente lasciando al nuovo Governo Berlusconi lrsquoapprovazione proprio

allo scadere del termine biennale delle correzioni

Ad oggi perograve le Pubbliche amministrazioni ancora non possono

applicare completamente la normativa a causa di tutte queste

circostanze che hanno sortito un vuoto normativo che ha creato caos e

contenziosi non solo tra amministrazioni ed imprese ma anche in

riferimento al recepimento della normativa in merito alle competenze

tra Stato e Regioni

A far discutere o meglio a far sorgere una molteplicitagrave di

contenziosi sottoposti al parere della Corte Costituzionale egrave lrsquoart 4 del

Codice soprattutto i commi 2 e 3 che lascia alla Regione la potestagrave

normativa solo per alcuni aspetti della materia e le obbliga al rispetto

della disciplina prevista dal Codice Molte Regioni hanno avviato dei

ricorsi dichiarando illegittimi tali commi ma la Corte Costituzionale con

5

la piugrave significante sentenza n 4012007 respingendo le questioni

sollevate dalle Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio e Abruzzo

sulla illegittimitagrave dei citati commi andando va a confermare quanto giagrave

deciso dalla pur nota sentenza 30032003 e cioegrave come non esista una

materia relativa ai lavori pubblici e che gli stessi ldquo hellip di volta in volta

rientrare nellrsquoambito della potestagrave legislativa esclusiva statale ovvero

concorrente ovvero ancora residuale delle Regionirdquo

In conclusione si puograve affermare che le ripetute modifiche al

Codice dei contratti rendono il quadro normativo instabile creando non

pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni appaltanti con una incertezza

di fondo ed estesi contenziosi Certamente non puograve non rivelarsi che

questo continuo incidere sul testo egrave sentore di un inefficace

funzionamento della disciplina previgente e ciograve dovrebbe imporre le

Autoritagrave competenti ad una riflessione comune al fine di pervenire a

soluzioni efficaci e soddisfacenti Ersquo forse impensabile rimettere mano

ad una riscrittura del Codice dei Contratti ma occorre prendere atto che

il tentativo di risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non

egrave pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti in

questi tre anni

6

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI

UNA RIFORMA NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice

ldquoIl DLgs 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture egrave articolato in cinque parti e composto da 256

articoli e 22 allegati

La parte I intitolata ldquoPrincipi e disposizioni comuni e contratti

esclusi in tutto o in parte dallrsquoambito di applicazione del Codicerdquo

contiene le norme relative a oggetto principi definizioni fonti di

disciplina riparto tra Stato e Regioni Autoritagrave di Vigilanza e

Osservatorio responsabile del procedimento e accesso noncheacute

lrsquoelencazione dei contratti esclusi dallrsquoambito di applicazione del codice

quali appalti segretati o stipulati sulla base di accordi internazionali

La Parte II intitolata ldquoContratti pubblici relativi a lavori forniture e

servizi nei settori ordinarirdquo disciplina i contratti aventi ad oggetto lavori

servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria

articolata in quattro titoli e rappresenta la parte piugrave corposa e probab

ilmente piugrave significativa In tale Parte egrave recepita la Direttiva comunitaria

n 200418CE

Il primo titolo disciplina i contratti di rilevanza comunitaria e

contiene il cuore della disciplina delle procedure di affidamento noncheacute

i principi in tema di esecuzione del contratto

Il secondo titolo disciplina i contratti sotto soglia comunitaria

mediante un rinvio alla disciplina dettata per i contratti sopra soglia

comunitaria e lrsquoenucleazione delle specifiche regole derogatorie

Il terzo titolo detta disposizioni per le concessioni di opere

pubbliche per il promotore finanziario per il contraente generale e per

le infrastrutture strategiche

7

Il quarto Titolo disciplina i contratti di lavori servizi e forniture in

taluni settori specifici e in particolare nel settore della difesa e nel

settore dei beni culturali

La Parte III egrave intitolata ldquoContratti pubblici di lavori servizi e

forniture nei settori specialirdquo e contiene il recepimento della direttiva

200417CE Preliminarmente egrave dettato un articolo di ricognizione delle

norme proprie dei settori ordinari che si applicano anche ai settori

speciali

La parte IV egrave intitolata ldquoContenziosordquo e disciplina gli strumenti

stragiudiziali e giudiziali di composizione delle liti in materia di contatti

pubblici e in particolare la transazione lrsquoaccordo bonario lrsquoarbitrato

noncheacute le norma in tema di giurisdizione e riti speciali e la tutela

cautelare ldquoante causamrdquo

La Parte V contiene le disposizioni di coordinamento e

transitorie noncheacute le abrogazionirdquo1

1 COCCO D E MANDRACCHIA LE Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Roma Tipografia del Genio Civile 2007 pagg 43-45

8

12 Le definizioni del nuovo codice

In recepimento dellrsquoart 1 della Direttiva Comunitaria 200418

lrsquoart 3 del codice degli appalti reca le definizioni dei principali termini

giuridici utilizzati nellrsquoambito dello stesso codice in parte vengono

mutuate le definizioni comunitarie in parte vengono cambiate le

definizioni di diritto interno utili per una migliore lettura del codice

Fra le disposizioni di maggiore interesse rilevano quelle

contenute ai commi 4 e 5 ove si puograve conoscere la definizione di

ldquosettori ordinarirdquo e quella di ldquosettori specialirdquo dei contratti pubblici In

particolare il comma 5 ha il merito di aver coniato la nuova terminologia

di ldquosettori specialirdquo di contratti pubblici ad indicare i settori in

precedenza definiti ldquoesclusirdquo ed oggi soggetti alla dir 200417

In tale prospettiva di recepimento della normativa

comunitaria il ldquocomma 7rdquo2 dellrsquoarticolo in commento reca la definizione

di ldquoappalto di lavori pubblicirdquo allrsquointerno della quale vengono fatte

confluire non solo le ipotesi di contratto avente ad oggetto lrsquoesecuzione

di lavori ma anche lrsquoipotesi di appalto aventi ad oggetto sia la

esecuzione che la progettazione di lavori

Nella stessa nozione viene fatta rientrare infine la cd

esecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera rispondente alle esigenze

specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoente aggiudicatore sulla

base del progetto preliminare posto a base di gara Tale tipologia di

esecuzione egrave tuttavia circoscritta allrsquoambito dei lavori relativi ad

infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi

2 Gli ldquoAppalti pubblici di lavorirdquo sono appalti aventi ad oggetto lrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero previa acquisizione in

sede di offerta del progetto definitivo la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione

relativamente ai lavori o opere helliphelliphellip oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di

unrsquoopera rispondente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoEnte

aggiudicatore sulla base di un progetto preliminare o ldquodefinitivordquo (parola cosigrave aggiunta

dallrsquoart 2 del DLgs 1132007) posto a base di gara

9

Il recepimento della nozione comunitaria di appalto di lavori

comporta il venir meno della terminologia nazionale che parlava di

appalto integrato e appalto concorso le quali ipotesi confluiscono

nellrsquounitaria nozione di appalto di lavori e vengono liberalizzate rispetto

ai casi tassativi in cui sono state finora previste

Attraverso questo ampliamento dellrsquooggetto del contratto il

legislatore comunitario si pone come obiettivo quello di liberalizzare il

mercato delle opere pubbliche il legislatore italiano invece recepisce

questa spinta di libertagrave con le dovute prudenze di chi deve fare i conti

con un mercato di lavori pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale

Prudenze che inevitabilmente sono state recepite dalla legge

10919994 soprattutto in riferimento allrsquooggetto del contratto che

prevedeva la netta separazione tra la progettazione e la esecuzione

dellrsquoopera pubblica Infatti il legislatore italiano subordina lrsquoapplicazione

di tale disposizione allrsquoapprovazione del Regolamento attuativo che ha

lo scopo di prevedere una disciplina di dettaglio Poicheacute ad oggi il

Regolamento attuativo deve ancora essere emanato dal Governo tale

disposizione egrave ancora sospesa

Il comma 8 reca poi la definizione e la differenza tra ldquolavori

pubblicirdquo3 ed ldquoopere pubblicherdquo Rispetto alla direttiva comunitaria le

definizioni nazionali sono state integrate tenendo conto dellrsquoarticolo 2

comma 1 l n 1091994 che rispetto allrsquoallegato I della direttiva

200418 contempla da un lato le opere di presidio e difesa ambientale

e di ingegneria naturalistica e dallrsquoaltro lato include nella nozione di

lavori non solo la costruzione demolizione e restauro ma anche il

recupero la ristrutturazione la manutenzione

3 i ldquolavorirdquo comprendono le attivitagrave di costruzione demolizione recupero

ristrutturazione restauro manutenzione di opere Per ldquooperardquo si intende il risultato di un insieme di lavori che di per seacute esplichi una funzione economica o tecnica

10

Le definizioni del codice continuano ai commi 11 con la nozione

di ldquoconcessione di lavori pubblicirdquo4 giagrave recepita nel diritto italianordquo5

preferendola a quella piugrave scarna contenuta nella direttiva comunitaria

I commi successivi dellrsquoart 3 in commento introducono nuovi

meccanismi di affidamento dei contratti mutuati dalle direttive

comunitarie e finalizzati al raggiungimento di obiettivi di semplificazione

e informatizzazione delle procedure di scelta del contraente

Da qui la definizione al comma 13 di ldquoAccordo Quadrordquo

lrsquoistitutordquo6 egrave lrsquoaccordo concluso fra una o piugrave stazioni appaltanti ed uno

o piugrave operatori economici preordinato a stabilire le clausole relative agli

appalti da aggiudicare durante un dato periodo in particolare per

quanto riguarda i prezzi e se del caso le quantitagrave previste La

disciplina dellrsquoaccordo quadro egrave successivamente ripresa allrsquoart 59 del

codice il quale recepisce lrsquoistituto introdotto dallrsquoart 32 della dir

200418 che egrave costituito dallrsquoobbligo di ricorrere alla previa gara per la

stipula dellrsquoaccordo quadro

Lrsquoarticolo recepisce la norma comunitaria con lrsquounica particolaritagrave

costituita dallrsquoobbligo di indicare i criteri di affidamento dei singoli appalti

nel caso in cui non si rilanci il confronto competitivo tra i soggetti

firmatari dellrsquoaccordo7 Per i lavori il recepimento dellrsquoaccordo quadro

viene circoscritto a lavori standardizzati e ripetitivi quali la

manutenzione e altre ipotesi da prevedersi nel regolamentordquo8

4 Le ldquoconcessioni di lavori pubblicirdquo sono contratti a titolo oneroso conclusi in forma

scritta aventi ad oggetto in conformitagrave al presente codice lrsquoesecuzione ovvero la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero la progettazione definitiva esecutiva e lrsquoesecuzione di lavori pubblici o di pubblica utilitagrave noncheacute la loro gestione funzionale ed economica che presentano le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori ad eccezione del fatto che il corrispettivo dei lavori consiste unicamente nel diritto di gestire lrsquoopera o in tale diritto accompagnato da un prezzo in conformitagrave al presente codice

5 allrsquoart 19 l n 1091994

6 giagrave presente nellrsquoordinamento interno allrsquoart 16 dlgs 1581995

7 comma 7

8 il vigente dpr n 56541999 contempla i contratti aperti

11

Ersquo pacifico come anche questa nuova procedura sia ancora

sospesa a causa del ritardo nellrsquoamenazione del regolamento da parte

del Governo

Le definizioni del codice continuano ai commi da 25 a 35 dellrsquoart

3 con le nozioni di ldquoamministrazione aggiudicatricerdquo9 ldquoorganismo di

diritto pubblicordquo ldquoimpresa pubblicardquo10 ldquoente aggiudicatore altri soggetti

aggiudicatori centrale di committenza

Nel quadro complesso di organismi che operano nel settore dei

contratti pubblici rileva la distinzione fra organismo di diritto pubblico ed

impresa pubblica Per ldquoorganismo di diritto pubblicordquo deve intendersi

qualsiasi organismo anche in forma societaria istituito per soddisfare

specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non

industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave

sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione

sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo

9 Le amministrazioni aggiudicatici sono le amministrazioni dello Stato degli Enti

pubblici territoriali gli altri Enti pubblici non economici gli organismi di diritto pubblico le associazioni unioni consorzi comunque denominati costituiti da detti soggetti

10 Llaquoorganismo di diritto pubblicoraquo egrave qualsiasi organismo anche in forma societaria

istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo damministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Le laquoimprese pubblicheraquo sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare direttamente o indirettamente uninfluenza dominante o percheacute ne sono proprietarie o percheacute vi hanno una partecipazione finanziaria o in virtugrave delle norme che disciplinano dette imprese Linfluenza dominante egrave presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici direttamente o indirettamente riguardo allimpresa alternativamente o cumulativamentea) detengono la maggioranza del capitale sottoscritto b) controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dallimpresa c) hanno il diritto di nominare piugrave della metagrave dei membri del consiglio di amministrazione di direzione o di vigilanza dellimpresa

12

drsquoamministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri

dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Il codice riprende la

nozione comunitaria di organismo di diritto pubblico contenuta nella dir

200417CE

Di pregnante rilevanza egrave inoltre la nozione11 di ldquocentrale di

committenzardquo che altro non egrave se non lrsquoamministrazione aggiudicatrice

che acquista forniture o servizi destinati ad ulteriori amministrazioni

aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori ovvero che aggiudica appalti

pubblici o conclude accordi quadro di lavori forniture o servizi destinati

ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori

Lrsquoart 3 al comma 35 si preoccupa infine di stabilire il ldquoprofilo

del committenterdquo espressione usata ma non definita dalle direttive

comunitarie si tratta del sito informatico di una stazione appaltante su

cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice

Il gruppo successivo di commi dal 36 al 41 reca invece la

definizione delle varie tipologie di procedure di affidamento da quelle

giagrave note recepite nel diritto italiano come la procedura aperta ristretta

negoziata a quelle nuove del dialogo competitivo e dellrsquoaffidamento

tramite centrale di committenzardquo12

11

di origine comunitaria 12

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 7-9 wwwentilocaliprovincialeit

13

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della

disciplina previgente

La disciplina normativa nei settori dei lavori pubblici servizi e

forniture si presentava molto frastagliata tanto che ldquogli obiettivi di

semplificazione perseguiti dal nuovo codice sono immediatamente

apprezzabili nella previsione dellrsquoart 1 comma 1 che definisce in

termini generalissimi lrsquooggetto della disciplina comprensiva di tutti i

contratti volti ad acquisire opere lavori beni e servizi sia sopra che

sotto soglia comunitaria sia con lrsquoappalto che con altri strumenti

contrattualirdquo13

La norma egrave direttamente attuativa della prescrizione contenuta

nellrsquoart 25 della sopracitata legge comunitaria 2004 (L 6205) che ha

delegato il Governo italiano a recepire le direttive 200417CE e

200418CE allrsquointerno di un unico testo normativo contenente la

disciplina organica degli appalti e delle concessioni di lavori servizi e

forniture di rilevanza comunitaria e non allrsquointerno dei settori cd

ldquoordinarirdquo e di quelli cd ldquoesclusirdquordquo14

Infatti in ambito nazionale la materia degli appalti pubblici si era

contraddistinta per una diversa e variegata regolamentazione infatti le

fonti normative sui contratti delle Pubbliche Amministrazioni erano le

seguenti

1) Legge fondamentale del 1895 Legge 20 marzo 1865 n 2248

ldquoLegge sulle opere pubblicherdquo

2) Direttiva CEE n 9337 sui lavori nei settori ordinari

3) DLgs 19 dicembre 1991 n 406 concernente ldquoAttuazione della

Direttiva 89440CEE in materia di procedure di aggiudicazione

degli appalti di lavori pubblicirdquo

13

essenzialmente la concessione 14

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 3 wwwentilocaliprovincialeit

14

4) Legge-quadro sui lavori pubblici n 109 del 1994 come modificata

dalla legge n 2161995 4151998 e 1662002 rispettivamente

Legge Merloni bis ter e quater

5) Legge e regolamento di contabilitagrave di Stato che si riferisce a

qualsiasi contratto

6) Direttiva 9336 CEE che coordinava le procedure di aggiudicazione

degli appalti pubblici di forniture nei settori ordinari

7) DLgs 24 luglio 1192 n 358 concernente il ldquoTesto Unico delle

disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione

delle Direttive CEE nn 7762 80767 e 88295rdquo

8) DPR n 5731994 sulle forniture di importo inferiore alla soglia

comunitaria

9) Direttiva n 9250CEE che coordinava le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi nei settori ordinari

10) DLgs 17 marzo 1995 n 157 concernente ldquoAttuazione alla Direttiva

9250 CEE in materia di appalti di servizirdquo15

Davanti ad una situazione normativa cosigrave dispersiva si

inserisce la Legge 622005 legge comunitaria 2004 che ldquoallrsquoart25

comma 1 lett a)rdquo16 delega il Governo a recepire le due direttive

comunitarie n 200417CE e 200418 CE imponendo la raccolta in un

unico testo normativo sia della disciplina degli appalti e concessioni

sopra soglia che di quella sotto soglia enucleando le disposizioni

15

OPERAE ASSOCIAZIONE E SOC 3M ITALIA Profili problematici degli appalti pubblici tra diritto interno e diritto comunitario Grafiche Chicca amp C Tivoli 1996 ndash pagg 13-14

16 Art 25 1 Il Governo egrave delegato ad adottare con le modalitagrave di cui allrsquoart 1 uno o

piugrave decreti legislativi volti a definire un quadro normativo finalizzato al recepimento della direttiva 200417CE del parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali e della direttiva 200418CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di forniture e di servizi nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi a) compilazione di un unico testo normativo recante le disposizioni legislative in materia di procedure di appalto disciplinate dalle due direttive coordinando anche le altre disposizioni in vigore nel rispetto del Trattato istitutivo dellrsquoUnione europea

15

comuni e disciplinando in parti separate gli aspetti non comuni

noncheacute la raccolta sempre in un unico testo dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia nei settori

speciali e ordinari

Il Codice dei contratti pubblici DLgs 1632006 ha avuto quindi

il compito di riordinare e semplificare lrsquointera normativa di settore

armonizzandola con quella comunitaria favorendone la concorrenza e

la trasparenza negli appalti

ldquoSignificativa infine la previsione del comma 2 che intende

risolvere la questione delle procedure di evidenza pubblica occorrenti

per la scelta del socio privato in caso di costituzione di societagrave

finalizzate alla realizzazione di unrsquoopera pubblica ovvero alla

realizzazione di unrsquoopera pubblica ed alla gestione della medesima

In applicazione di un principio generale enunciato in materia di

servizi pubblici locali dallrsquoart 113 comma 5 lett b) Dlgs 26700 la

scelta del socio privato nelle societagrave a partecipazione pubblica anche

non prevalente finalizzate alla realizzazione eo gestione di opere e

servizi pubblici dovragrave avvenire mediante il ricorso alle procedure di

evidenza pubblica Sul presupposto di tale principio e della ricognizione

delle norme vigenti la questione di quali siano le procedure di evidenza

pubblica da seguire viene risolta dal codice imponendo il rispetto dei

principi del Trattato a tutela della concorrenza e del ldquofavor

partecipationisrdquo

Di pregnante rilevanza egrave la previsione dellrsquoart 2 del codice in

commento il quale provvede allrsquoenunciazione dei principi ispiratori

dellrsquoattivitagrave contrattuale finalizzata allrsquoaffidamento ed allrsquoesecuzione di

opere e lavori pubblici servizi e forniture

La norma costituisce diretta applicazione dellrsquoart 2 Direttiva

200418CE dellrsquoart 10 Direttiva 200417CE dei principi del Trattato

16

CErdquo17 noncheacute dellrsquoart 1 della legge n 2411990 e dellrsquoart 1 comma 1

della legge n 1091994

In tale prospettiva lrsquoattivitagrave contrattuale pubblica deve essere

condotta in modo da garantire la qualitagrave delle prestazioni ed il rispetto

dei principi di economicitagrave efficacia tempestivitagrave e correttezza

Con particolare riguardo alla fase dellrsquoaffidamento egrave altresigrave

statuito il rispetto dei principi fondamentali del Trattato CE ovvero dei

principi di libera concorrenza di paritagrave di trattamento di non

discriminazione di trasparenza di proporzionalitagrave e pubblicitagrave giagrave

estesi dalla giurisprudenza comunitaria ai contratti posti al di sotto della

soglia comunitariardquo18

Per lrsquoeffetto la norma afferma il primato delle esigenze sociali

della tutela della salute e dellrsquoambiente noncheacute della promozione dello

sviluppo sostenibile rispetto al principio di economicitagrave il quale potragrave

anche essere subordinato (entro i limiti di legge) a criteri previsti dal

bando che siano comunque ispirati alle suddette finalitagrave

Lrsquoultimo richiamo egrave fatto alle norme sul procedimento

amministrativo di cui alla legge 2411990 con riguardo alle procedure di

affidamento ed alle altre attivitagrave amministrative connesse ai contratti

pubblici di lavori servizi e forniture noncheacute ai principi del codice civile

in relazione allrsquoattivitagrave contrattuale complessivamente considerata

comprensiva sia della fase di affidamento che di quella di

esecuzionerdquo19rdquo20

17

C Giust CE 3122001C-592000 ord in Foro it 2002 IV 67 18

Corte di Giustizia CE VI 7122000 C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

19 In analogia di quanto giagrave disposto dallrsquoart 1 comma 1 della legge 1091994

20 R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 4-

5 wwwentilocaliprovincialeit

17

14 Le Fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici

Nellrsquoambito della programmazione degli indirizzi di politica

amministrativa economica e sociale i presupposti per la concreta

attivitagrave negoziale dellrsquoEnte sono oltre alla contrazione di mutui e

concessioni di pubblici servizi anche gli appalti di lavori pubblici per cui

lrsquoEnte conforma lrsquoattivitagrave negoziale con strumenti tecnici che sono i

progetti preliminari definitivi ed esecutivi

Lrsquoattivitagrave negoziale dellrsquoEnte si ispira ai principi del

perseguimento dei fini pubblici ed egrave per questo motivo che la materia

dei lavori pubblici egrave sempre stata oggetto di modifiche ed integrazioni

proprio per rispondere allrsquoesigenza del rispetto del principio di

trasparenza attraverso la scelta della migliore procedura per

lrsquoaffidamento dei lavori e del migliore sistema di pubblicitagrave

Prima di passare alla elencazione delle fasi della procedura di

affidamento di un contratto pubblico egrave necessario introdurne la

definizione Il contratto pubblico egrave un contratto a titolo oneroso concluso

in forma scritta da un imprenditore e una amministrazione pubblica

avente ad oggetto lrsquoesecuzione dei lavori la fornitura dei prodotti e la

prestazione di servizi cosigrave come definiti dal Codicerdquo21 e rappresenta la

forma esclusiva per affidare un lavoro o una concessione

Lrsquoart 11 del DLvo n 1632006 disciplina innovando quanto

previsto dalla Legge n 1091994 lo schema della procedura di

affidamento di un contratto pubblico individuando le seguenti fasi

fondamentali

1) la programmazione

2) la determinazione a contrarre

3) la progettazione

21

Il Codice nel dare la definizione dellrsquoappalto pubblico riprende pedissequamente la definizione comunitaria giagrave recepita dal diritto italiano (v art 19 L n 1091994 art 2 DLgs n 3581992 art 3 DLgs n 1571995 art 7 DLgs n 1581995)

18

4) la procedura ad evidenza pubblica

5) la scelta dellrsquoofferta migliore

6) la stipulazione del contratto

7) lrsquoesecuzione dei lavori

La programmazione egrave una innovazione giagrave introdotta dalla legge

10994 mediante la quale vengono individuati i bisogni pubblici noncheacute

gli interventi e le risorse per soddisfarli attraverso lrsquoinserimento di tali

interventi sia nel bilancio triennale che nel bilancio annuale di

previsione e nellrsquoelenco dei lavori che viene aggiornato annualmente

Dopo aver inserito i lavori nel programma triennale dei lavori

pubblici e nellrsquoelenco annuale si prosegue con la pubblicazione allrsquoalbo

pretorio della determinazione a contrarre nella quale ai sensi dellrsquoart

192 del TUEL sono riportati tutti gli elementi essenziali del contratto

che lrsquoEnte andragrave a stipulare con lrsquoaggiudicatario lrsquooggetto le clausole

ritenute essenziali il tipo di procedura per la scelta del contraente e la

forma della pubblicitagrave In tale atto viene nominato da parte del

Responsabile del Servizio il Responsabile Unico del Procedimento

(Rup) figura obbligatoriamente prevista per ogni procedimento

amministrativo i cui compiti sono disciplinati sia dalla ldquolegge 24190rdquo22 e

sia dal ldquoTUELrdquo23

ldquoLa fase della progettazione anche se non egrave espressamente

prevista dallrsquoart 11 del DLvo n 1632006 deve ritenersi di

fondamentale importanza a tal punto da acquistare autonoma

rilevanza soprattutto per i contratti di lavori per i quali non solo

lrsquoesperimento della procedura di aggiudicazione ma addirittura anche la

prodromica attivitagrave di programmazione sono condizionate dalla previa

22

Art 5 -6-7-18 legge 24190 23

Art 198 del TUEL La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposite determinazione a contrarre da parte del Responsabile del procedimento

19

elaborazione di un documento progettualerdquo24 che puograve consiste in uno

studio di fattibilitagrave o in un progetto preliminare

A seguito dellrsquoapprovazione del ldquoprogetto preliminarerdquo25 lrsquoEnte

avvia la procedura di affidamento (o aggiudicazione) prevista dal

Codice Infatti lrsquoart 54 del codice riporta le procedure per

lrsquoindividuazione degli operatori economici che possono presentare

offerte ai fini dellrsquoaffidamento di un contratto pubblico mediante le

procedure aperte o ristrette ovvero mediante il dialogo competitivo a

specifiche condizioni oppure con procedure negoziate con o senza

pubblicazione di un bando

La stazione appaltante una volta scelta la procedura di

affidamento deve effettuare la relativa sub-procedura pubblicistica

attraverso la pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della

repubblica italiana ndash serie speciale ndash sul sito informatico del Ministero e

dellrsquoOsservatorio sul ldquoprofilo del committenterdquo26 e di un estratto di esso

su due giornali locali

Per sapere quale forma di pubblicitagrave deve essere adottata la

stazione appaltante prende in considerazione lrsquoimporto dei lavori posto

a base di gara Se tale importo egrave superiore ad euro 527800000 la

pubblicitagrave saragrave effettuata in Italia e in Europa tramite pubblicazione del

bando di gara nella Gazzetta Ufficiale e nella Gazzetta Ufficiale

Comunitagrave Europea (GUCE)

ldquoLa procedura aperta (ex pubblico incanto) egrave una procedura con

cui un Ente esprime la volontagrave di appaltare un lavoro attraverso la

pubblicazione di un bando a cui tutti gli operatori economici qualificati

cioegrave tutti coloro in possesso di requisiti generali e di qualificazione

24

L PASSERI Commento al Codice dei contratti pubblici relativo a lavori servizi e forniture I parte Tipografia DVS Roma 2006 pag 36

25 atto endoprocedimentale e in quanto tale non autonomamente lesivo se non

formalmente approvato dallrsquoorgano esecutivo 26

Sito informatico della stazione appaltante ove istituito

20

possono partecipare presentando unrsquooffertardquo27 La Direttiva 200418 non

presenta novitagrave di fondo rispetto alla previgente disciplina

ldquoLa procedura ristretta (ex licitazione privata) egrave una procedura

attraverso la quale gli operatori economici chiedono di essere invitati a

partecipare ad una procedura di affidamento e nella quale possono

presentare unrsquoofferta soltanto quelli formalmente invitati dalla stazione

appaltante con le modalitagrave previste dal Codicerdquo28

ldquoLa procedura negoziata (ex trattativa privata) con o senza

pubblicazione di un bando egrave la procedura in cui le stazioni appaltanti

consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o

piugrave di essi le condizioni dellrsquoappaltordquo29 Ersquo una procedura che perograve puograve

essere utilizzata in casi particolari percheacute non risponde ai principi di

trasparenza non discriminazione paritagrave di trattamento sanciti dal

Trattato della Comunitagrave Europea principi che devono sempre essere

rispettati anche quando una procedura non rientra nella disciplina del

Codice

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle offerte da

parte degli operatori economici lrsquoEnte procede alla valutazione

dellrsquoofferta piugrave vantaggiosa attraverso due criteri che sono il criterio del

ldquoprezzo piugrave bassordquo30 e quello ldquodellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosardquo31

La scelta dellrsquoofferta migliore avviene tramite la ldquoverifica delle

cd offerte anomalerdquo32 ossia di quelle offerte anormalmente basse

rispetto allrsquoimporto posto a base di gara Lrsquoofferta che risulteragrave migliore

saragrave quella successiva allrsquoultima offerta ritenuta anomala

La scelta dellrsquoofferta migliore corrisponde allrsquoaggiudicazione

provvisoria che avviene mediante la stesura di un verbale redatto dalla

27

Art 3 co 37 DLgs 1632006 28

Art 3 co 38 DLgs 1632006 29

ART 3 commi 37-38-40 DLgs 1632006 30

Art 82 DLgs 1632006 31

Art 83 DLgs 1632006 32

Art 87 DLgs 1632006

21

Commissione di gara Tra lrsquoaggiudicazione provvisoria e quella

definitiva deve trascorrere un tempo di 30 giorni che servono alla

stazione appaltante per verificare la veridicitagrave di tutta la

documentazione presentata a corredo dellrsquoofferta e per ricevere tutta

quella presentata ai sensi del ldquoDPR 4452000rdquo33 Dopo 30 giorni

dallrsquoaggiudicazione provvisoria lrsquoamministrazione aggiudicatrice

procede alla aggiudicazione definitiva attraverso un atto formale

Segue poi la stipula del relativo contratto di appalto dei lavori

che potragrave rivestire la forma dellrsquoatto pubblico notarile ovvero la forma

pubblica-amministrativa oppure potragrave consistere in una scrittura

privata con firme autenticate o non La stipula dovragrave intervenire entro

60 giorni dallrsquoaggiudicazione definitiva e fatto salvo lrsquoesercizio dei poteri

di autotutela nei casi consentiti dalla legge

Successivamente alla stipulazione del contratto prende inizio la

fase dellrsquoesecuzione del contratto che consiste nella materiale

esecuzione della prestazione contrattuale

Tutta la procedura di affidamento di un contratto pubblico si

divide in due serie la serie procedimentale e la serie negoziale

Nella serie procedimentale rientrano la determinazione a

contrarre la procedura ad evidenza pubblica la pubblicazione del

bando la scelta della migliore offerta lrsquoaggiudicazione provvisoria e

lrsquoaggiudicazione definitiva

La serie negoziale comprende la stipulazione del contratto e

lrsquoesecuzione della prestazione

33

Disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa artt 45 e 46 autocertificazioni e atti di notorietagrave

22

15 Regolamento di attuazione del codice e capitolati una nuova linea

di confine e lrsquoiter di approvazione

Costituisce indubbio elemento di novitagrave in materia di appalti la

previsione allrsquoart 5rdquo34 del codice in commento di un unico

34 Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente

codice in relazione ai contratti pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali e limitatamente agli aspetti di cui allarticolo 4 comma 3 in relazione ai contratti di ogni altra amministrazione o soggetto equiparato 2 Il regolamento indica quali disposizioni esecutive o attuative di disposizioni rientranti ai sensi dellarticolo 4 comma 3 in ambiti di legislazione statale esclusiva siano applicabili anche alle regioni 3 Fatto salvo il disposto dellarticolo 196 quanto al regolamento per i contratti del Ministero della difesa il regolamento di cui al comma 1 egrave adottato con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato ai sensi dellarticolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n 400 (comma cosigrave modificato dallarticolo 2 del dlgs n 6 del 2007)4 Il regolamento egrave adottato su proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle politiche comunitarie dellambiente per i beni culturali e ambientali delle attivitagrave produttive delleconomia e delle finanze sentiti i Ministri interessati e previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato esprime parere entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali il regolamento puograve essere emanato Con la procedura di cui al presente comma si provvede altresigrave alle successive modificazioni e integrazioni del regolamento5 Il regolamento oltre alle materie per le quali egrave di volta in volta richiamato detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice quanto a a) programmazione dei lavori pubblici b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori dei servizi e delle forniture e relative competenze c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico d) progettazione dei lavori servizi e forniture con le annesse normative tecniche e) forme di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave degli atti procedimentali noncheacute procedure di accesso a tali attif) modalitagrave di istituzione e gestione del sito informatico presso lOsservatorio g) requisiti soggettivi compresa la regolaritagrave contributiva attestata dal documento unico di cui allarticolo 2 comma 2 del decreto-legge 25 settembre 2002 n 210 convertito con modificazioni dalla legge 22 novembre 2002 n 266 certificazioni di qualitagrave noncheacute qualificazione degli operatori economici secondo i criteri stabiliti dal presente codice anche prevedendo misure incentivanti stabilite dalla legislazione vigente volte ad attenuare i costi della qualificazione per le piccole e medie imprese(lettera cosigrave modificata dallart 2 comma 1 lettera b) e dallart 3 comma 1 lettera a) dlgs n 113 del 2007) h) procedure di affidamento dei contratti ivi compresi gli incarichi di progettazione i concorsi di progettazione e di idee gli affidamenti in economia i requisiti e le modalitagrave di funzionamento delle commissioni aggiudicatici i) direzione dei lavori servizi e forniture e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativol) procedure di esame delle proposte di variante m) ammontare delle penali secondo limporto dei contratti e cause che le determinano noncheacute modalitagrave applicative n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dellarticolo 118 o) norme riguardanti le attivitagrave necessarie per lavvio

23

regolamento recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali da

adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il Consiglio di Stato

Al fine di ovviare al complesso quadro delineatosi allrsquoindomani

del processo di privatizzazione delle pubbliche amministrazioni e del

sempre maggiore ricorso agli strumenti di diritto privato anche per il

perseguimento dellrsquointeresse pubblico il nuovo codice con esclusivo

riferimento alle materie di competenza esclusiva dello Stato35 ha

dellesecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dellesecuzione o dal responsabile del procedimento p) modalitagrave di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione q) tenuta dei documenti contabili r) intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva e contributiva dellappaltatore(lettera cosigrave sostituita dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007) s) collaudo e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativo ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualitagrave le ipotesi di collaudo in corso dopera i termini per il collaudo le condizioni di incompatibilitagrave dei collaudatori i criteri di rotazione negli incarichi i relativi compensi i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori s-bis) tutela dei diritti dei lavoratori secondo quanto giagrave previsto ai sensi del regolamento recante capitolato generale di appalto dei lavori pubblici approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici 19 aprile 2000 n 145(lettera aggiunta dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007)6 Per assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri nellambito di attuazione della legge 26 febbraio 1987 n 49 sulla cooperazione allo sviluppo il regolamento sentito il Ministero degli affari esteri tiene conto della specialitagrave delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e dalla Unione europea 7 Le stazioni appaltanti possono adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica della generalitagrave dei propri contratti o di specifici contratti nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 I capitolati menzionati nel bando o nellinvito costituiscono parte integrante del contratto 8 Per gli appalti di lavori delle amministrazioni aggiudicatrici statali egrave adottato il capitolato generale con decreto del Ministro delle infrastrutture sentito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 Tale capitolato menzionato nel bando o nellinvito costituisce parte integrante del contratto 9 Il capitolato generale dei lavori pubblici di cui al comma 8 puograve essere richiamato nei bandi o negli inviti da parte delle stazioni appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007 35

Art 4 comma 3

24

esteso lrsquoambito di applicazione del suddetto regolamento ai contratti

conclusi da qualsiasi amministrazione o soggetto ad essa equiparato

noncheacute in linea generale e solo se espressamente stabilito alle

amministrazioni regionali o a quelle appartenenti alle Province

autonome di Trento e Bolzano

Al comma 5 dellrsquoart 5 egrave poi contenuto lrsquoelenco delle materie di

cui il regolamento deve recare la disciplina di attuazione e di

esecuzione oltre a quelle ulteriori materie per le quali egrave di volta in volta

richiamato Detta elencazione egrave stata mutuata seppur con alcune

semplificazioni dalla disciplina contenuta al comma 6 dellrsquoart 3 l n

1091994 che viene estesa anche a servizi e forniture noncheacute ai settori

speciali (ex settori esclusi)

In attuazione della legge n 491987 recante ldquoLa nuova disciplina

della cooperazione dellrsquoItalia con i Paesi in via di sviluppordquo il codice

stabilisce che al fine di assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti

esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e

forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri il regolamento

sentito il Ministero degli affari esteri deve tener conto della specialitagrave

delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle

procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e

dalla Unione europea36 La norma riproduce sostanzialmente il comma

7-ter dellrsquoart 3 L 1091994 sebbene nella nuova formulazione

scompaia ogni riferimento al capitolato generale

I commi da 6 a 8 disciplinano invece i capitolati quali ulteriore

fonte regolatrice della materia cui egrave riconosciuta forma contrattuale al

fine di evitare inutili sovrapposizioni con il regolamento viene

insomma delimitato il confine tra le due diverse tipologie di disciplina

36

art 5 comma 5

25

La struttura della norma riflette la tradizionale distinzione fra

capitolati generali e speciali questrsquoultimi in particolare sono disciplinati

al comma 6 il quale prescrive che nel rispetto della disciplina del

Codice e del regolamento le singole stazioni appaltanti possono

adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica dei

propri contratti Tali capitolati se menzionati nel contratto o nellrsquoinvito

divengono parte integrante del contratto

Con riguardo invece al capitolato generale dei lavori pubblici il

codice ne estende lrsquoambito di applicazione stabilendo che possa

essere richiamato anche nel bando o negli inviti da parte di stazioni

appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali sino ad

assumere in tal modo valore contrattuale37rdquo38

Ai sensi dellrsquoart 5 co 4 del Codice lo Stato ha avuto il compito di

emanare il Regolamento che prevede la disciplina esecutiva ed

attuativa del Codice stesso ldquoIl Regolamento egrave stato adottato su

proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle

politiche comunitarie dellrsquoambiente per i beni culturali e ambientali

delle attivitagrave produttive dellrsquoeconomia e delle finanze sentiti i ministri

interessati e previo parere obbligatorio del Consiglio superiore dei

lavori pubblici

Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato ha espresso il

proprio parere entro 45 giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali

il regolamento egrave stato emanato

ldquoMa lrsquoallora ministro delle infrastrutture Di Pietro anche se non

espressamente previsto dal Codice ha preferito coinvolgere da subito

nella elaborazione del regolamento anche lrsquoAutoritagrave di vigilanza sui

contratti pubblici alla quale ha inviato in via informale la sua bozzardquo39

37

commi 7 ed 8 38

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 10-12 wwwentilocaliprovincialeit

39 UVA V Regolamento pronto in autunno Edilizia e Territorio 2007 pag 5

26

ldquoPertanto il 13 luglio 2007 a circa 18 giorni dallrsquoapprovazione del

secondo decreto correttivo il Consiglio dei ministri approvava in via

preliminare lo schema di regolamento generale avviando cosigrave il

percorso per la sua definitiva emanazione a cui doveva seguire un

lungo periodo di vacatio legis di 180 giorni a partire dalla pubblicazione

nella GU che era necessario per la conoscibilitagrave di tale importante

provvedimento

Lo schema di regolamento alla data del mese di dicembre 2007 si

componeva di 363 articoli che sommati ai 257 articoli del Codice dei

contratti pubblici avrebbero formato il cd ldquounico testordquo40 della

contrattualistica pubblica con una mole complessiva di ben 620 articoli

Alle disposizioni normative si dovevano aggiungere gli allegati 14 allo

schema di regolamento e 22 al codice

Il testo egrave stato esaminato dal Consiglio di Stato che ha reso il

prescritto parere n 3262 del 17 settembre 2007 ma con numerose

indicazioni precisazioni e correzioni

Il Consiglio di Stato ha soprattutto messo in risalto la necessitagrave di

adeguare lo schema con le sopravvenute modifiche introdotte dal

ldquosecondo decreto correttivordquo41 Inoltre ha posto lrsquoaccento sulla esigenza

di semplificare il testo eliminando tutte le disposizioni che costituiscono

la riproduzione di similari disposizioni giagrave contenute nel Codice per non

incorrere nel rischio che norme regolamentari siano annullate in sede

giurisdizionale Il Consiglio di Stato ha precisato inoltre la natura

giuridica del regolamento una natura di attuazione ed integrazione e

non una natura di delegificazione escludendone ancora la natura di

regolamento indipendente Pertanto in base al parere del Consiglio di

Stato dovranno essere eliminate tutte quelle norme ldquopraeter legemrdquo 42

40

Art 25 Co 1 lettera a) legge 622005 ndash legge comunitaria 2004 41

Il Dlgs 1132007 secondo correttivo egrave stato approvato il 31 luglio e lo schema di regolamento il 13 luglio

42 Fuori dalla legge per esempio per appalti relativi a lavori allrsquoestero su beni

paesaggistici

27

che fanno atteggiare lo schema a regolamento indipendente tutte le

norme ldquocontra legemrdquo43 e tutte le norme prive di copertura finanziaria o

che comportano un aumento del costo delle opere pubbliche

Infine il Consiglio di Stato ha chiesto che sul testo integrato e

corretto siano acquisiti i concerti obbligatori previsti dallrsquoart 5 c 4 del

Codice che dovranno vista lrsquoimportanza del testo essere scritti

espressi e provenienti dai singoli ministri competenti evitando che il

concerto si intenda reso con la semplice approvazione del Consiglio dei

ministri cosigrave come si egrave verificato il 13 luglio 2007 in sede di

approvazione preliminare dello schemardquo44

Il Consiglio di Stato ndash sezione Consultiva per gli atti - nella

seduta del 17 luglio 2007 precisa che quando il regolamento generale

entreragrave in vigore saranno abrogati il Dpr 55499 il Dpr 342000 il Dm

1452000 e altri ldquoprovvedimenti minorirdquo45

Lo schema di regolamento a differenza del Codice che prevede

una parte di disposizioni generali comuni ai lavori pubblici servizi e

forniture ha tenuto separato il settore lavori pubblici46 dal settore delle

forniture e servizi47 La parte IV dello schema di regolamento contiene

disposizioni che sono la riproduzione di norme dettate dal codice per

lrsquoesecuzione dei lavori Al fine di non creare una sovrapposizione

normativa tra fonti di primo grado e secondo grado lo schema egrave stato

ritirato dal Ministero delle Infrastrutture per le opportune correzioni

introducendo un semplice rinvio a quelle del Codice e il 26 maggio

2008 lo ha sottoposto allrsquoesame della Corte dei Conti

43

Contro la legge per esempio il divieto di avvalimento per gli appalti relativi a beni culturali

44 G FAILLA Il Regolamento secondo Palazzo Spada Milano Il Sole 24 Ore 2007

pagg 54-55 45

Dpcm 1171999 Dpcm 18112005 Dpr 1012002 46

disciplinato dagli artt 1-280 47

disciplinato dagli artt 281-354

28

2 I SOGGETTI E I GLI ORGANISMI

Un settore nel quale il Codice si mostra particolarmente

innovativo egrave quello organizzativo esso difatti introduce nuovi organismi

e ridefinisce ruoli e competenze nel settore dei contratti pubblici

Occorre soffermarsi in particolare sullrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti

pubblici di lavori servizi e forniture (art 6) sullrsquoOsservatorio dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 7) sullo Sportello

Unico dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 9) e sul

Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 10)

21 LrsquoAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori

servizi e forniture

ldquoRispetto al regime previgente il dato che balza agli occhi con

immediatezza egrave lrsquoampliamento dellrsquoambito oggettivo di intervento

dellrsquoAutoritagrave anche ai contratti aventi ad oggetto servizi e forniture

coerentemente con lrsquounificazione della disciplina di aggiudicazione ed

esecuzione degli appalti operata dal DLgs n 1632006 ed in

attuazione della Legge delega

Funzione tipica dellrsquoAutoritagrave continua ad essere quella di

vigilanza in particolare ai sensi dellrsquoart 6 5deg comma del Codice

lrsquoAutoritagrave vigila sui contratti pubblici anche di interesse regionale di

lavori servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali

noncheacute nei limiti stabiliti dal presente Codice sui contratti pubblici di

lavori servizi e forniture esclusi dallambito di applicazione del presente

Codice al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e

trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed

efficiente esecuzione dei contratti noncheacute il rispetto delle regole della

concorrenza nelle singole procedure di gara

La sua azione egrave connotata da indipendenza funzionale oltre che

di valutazione e giudizio alla quale fanno da corollario lrsquoautonomia

29

organizzativa e finanziaria Questo organismo egrave dotato di un potere

regolamentare avente ad oggetto oltre al profilo organizzatorio48 anche

quello afferente alla disciplina dellrsquoesercizio della funzione di vigilanza49

e del potere sanzionatorio50

48

trova riconoscimento nellrsquoart 8 2deg comma secondo il quale ldquoLAutoritagrave nellambito della sua autonomia organizzativa disciplina con uno o piugrave regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento bilanci i rendiconti e la gestione delle spese nei limiti delle proprie risorse anche in deroga alle disposizioni sulla contabilitagrave generale dello Stato laccesso ai documenti amministrativi le modalitagrave di esercizio della vigilanza e i procedimenti sanzionatori di sua competenzardquo (peraltro giagrave riconosciuta dalla Legge n 1091994)

49 lrsquoart 8 3deg comma del Codice precisa che lrsquoAutoritagrave nellrsquoespletamento di tale

funzione dovragrave prevedere a) il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta dellAutoritagrave devono inviare i dati richiestib) la possibilitagrave che lAutoritagrave invii propri funzionari nella sede di amministrazioni e soggetti aggiudicatori e operatori economici al fine di acquisire dati notizie documenti chiarimenti c) la possibilitagrave che lAutoritagrave convochi con preavviso e indicazione specifica delloggetto i rappresentanti di amministrazioni e soggetti aggiudicatori operatori economici SOA o altri soggetti che ritenga necessario o opportuno sentire d) le modalitagrave di svolgimento dellistruttoria nel rispetto dei principi di cui alla legge 7 agosto 1990 n 241 e) le forme di comunicazione degli atti idonee a garantire la data certa della piena conoscenza

50 lrsquoart 8 4deg comma del Codice dispone che ldquoIl regolamento dellAutoritagrave

disciplina lesercizio del potere sanzionatorio da parte dellAutoritagrave nel rispetto dei principi della tempestiva comunicazione dellapertura dellistruttoria della contestazione degli addebiti del termine a difesa del contraddittorio della motivazione proporzionalitagrave e adeguatezza della sanzione della comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del provvedimento del rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle norme vigentirdquo

30

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e

forniture

Meno rilevanti le novitagrave per quanto concerne lrsquoOsservatorio il cui

ambito di operativitagrave viene anchrsquoesso esteso a tutti i contratti pubblici

relativi a lavori servizi e forniture e disciplinato dallrsquoart 7 del Codice

Sotto il profilo organizzativo lrsquoOsservatorio comunque articolato

in una sezione centrale ed in sezioni regionali opera nellrsquoambito

dellrsquoAutoritagrave ed egrave dunque oggetto di espressa disciplina che deve

essere inserita in capo al regolamento dellrsquoAutoritagrave La funzione di

monitoraggio dei dati estesa anche ai settori dei servizi e delle forniture

ha comportato lrsquoesigenza di coordinare lrsquoattivitagrave dellrsquoOsservatorio con

quelle degli altri enti competenti per tali settori ossia lrsquoIstat e la

Consip51

Invariati gli obblighi di comunicazione e le funzioni poste a capo

dellrsquoOsservatorio che ai sensi dellrsquoart 7 4deg comma del Codice sono

individuate nelle seguenti

a) provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi

concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e in

particolare di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara le

aggiudicazioni e gli affidamenti le imprese partecipanti limpiego della

mano dopera e le relative norme di sicurezza i costi e gli scostamenti

rispetto a quelli preventivati i tempi di esecuzione e le modalitagrave di

attuazione degli interventi i ritardi e le disfunzioni

51

Difatti lrsquoart 7 3deg comma del Codice dispone che ldquoLOsservatorio in collaborazione con il CNIPA opera mediante procedure informatiche sulla base di apposite convenzioni anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato dei Ministeri interessati dellIstituto nazionale di statistica (ISTAT) dellIstituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle regioni dellUnione province dItalia (UPI) dellAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI) delle camere di commercio industria artigianato e agricoltura e delle casse edili della CONSIPrdquo

31

b) determina annualmente costi standardizzati per tipo di lavoro

in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto di una

specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

c) determina annualmente costi standardizzati per tipo di servizio

e fornitura in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto

di una specifica pubblicazione avvalendosi dei dati forniti dallISTAT e

tenendo conto dei parametri qualitagrave prezzo di cui alle convenzioni

stipulate dalla CONSIP ai sensi dellarticolo 26 legge 23 dicembre

1999 n 488

d) pubblica semestralmente i programmi triennali dei lavori

pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici noncheacute lelenco

dei contratti pubblici affidati

e) promuove la realizzazione di un collegamento informatico con

le stazioni appaltanti noncheacute con le Regioni al fine di acquisire

informazioni in tempo reale sui contratti pubblici

f) garantisce laccesso generalizzato anche per via informatica

ai dati raccolti e alle relative elaborazioni

g) adempie agli oneri di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave richiesti

dallAutoritagrave

h) favorisce la formazione di archivi di settore in particolare in

materia contrattuale e la formulazione di tipologie unitarie da mettere a

disposizione dei soggetti interessati

i) gestisce il proprio sito informatico

j) cura lelaborazione dei prospetti statistici di cui allarticolo 250

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e di cui allarticolo 251

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi nei settori di gas energia termica elettricitagrave acqua

trasporti servizi postali sfruttamento di area geografica)

32

Una importante novitagrave introdotta dal Codice in capo

allrsquoOsservatorio dellrsquoAutoritagrave di vigilanza egrave quella della istituzione di in

sistema centralizzato informatico di controllo sul numero delle iscrizioni

da parte degli operatori economici in appositi elenchi che non deve

superare 30 In caso di accertato superamento del limite lrsquoOsservatorio

comunica il superamento del numero massimo alle stazioni appaltanti

che hanno proceduto alle iscrizioni le quali hanno tempo 20 giorni dalla

comunicazione dellrsquoOsservatorio per cancellazione e previo avviso agli

iscritti

Inoltre tale lrsquoelenco egrave disponibile ai fini della pubblicitagrave sul sito

dellrsquoOsservatorio52

52

L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-28

33

23 Lo Sportello dei Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 9 del ldquoCodicerdquo53 disciplina lrsquoattivitagrave dello Sportello dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevedendo al comma 1deg

lett a) la facoltagrave per le stazioni appaltanti di istituire questo istituto i

cui compiti sono quelli di informazione della normativa vigente in

relazione allrsquoesecuzione dei contratti pubblici

La preoccupazione del legislatore comunitario egrave stata

essenzialmente quella di garantire che una volta ampliato il contesto

territoriale nel quale i soggetti economici dei vari Stati membri possono

partecipare alle gare drsquoappalto questi possano pure conoscere il

contesto normativo di riferimento del paese o addirittura della Regione

in cui dovragrave svolgersi la prestazione oggetto del contratto da affidare

La previsione si muove indubbiamente in un ottica di

semplificazione dei rapporti tra enti aggiudicatori e soggetti partecipanti

alle procedure selettive

Il merito del Codice egrave quello di non essersi arrestato allrsquoesigenza

chiarificatrice espressa dalla normativa comunitaria in relazione alla

normativa fiscale alla tutela dellrsquoambiente alla sicurezza ed alle

condizioni di lavoro in materia di contratti pubblici estendendo invece

lrsquoambito di azione dello Sportello ldquoa tutte le altre norme che debbono

essere rispettate nellrsquoesecuzione del contrattordquo

In tale prospettiva il codice ha inserito fra i compiti dello

Sportello quello di fornire ai candidati la ldquodocumentazione utile per la

presentazione delle candidature e delle offerterdquo54 trattasi di una

funzione assolutamente in linea con la ratio dellrsquoistituto rappresentare

un supporto tecnico-documentale per i partecipanti alle gare

53

In attuazione dellrsquoart 27 dir 200418CE 54

art 9 comma 1 lett b

34

La previsione dello Sportello non comporta ldquooneri aggiuntivirdquo55

per i bilanci pubblici e implica una remunerazione del servizio

informativo destinata a coprirne i costi

La possibilitagrave di funzionamento telematico dello sportello egrave poi

sancita mediante rinvio alle norme vigenti in tema di informatizzazione

della ldquopubblica amministrazionerdquo56

Dellrsquoesistenza dello Sportello e dei costi dei relativi servizi

occorreragrave comunque dare indicazione nel ldquobando o nel capitolatordquo57rdquo58

55

art 9 comm 3-5 56

Vedi DLgs n 8205 ldquoCodice dellrsquoAmministrazione Digitalerdquo 57

Art 9 comma 6 58

R FANIZZI ldquoIl Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pagg 15-16 wwwentilocaliprovincialeit

35

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 10 del Codice disciplina la figura del Responsabile delle

procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture Trattasi di figura giagrave oggetto di puntuale

regolamentazione generale ai sensi della Legge n 24190 noncheacute

speciale per quanto concerne i lavori pubblici ai sensi degli art 7 della

Legge n 1091994 noncheacute degli artt 7 ed 8 del DPR n 55499 solo

parzialmente abrogati dallrsquoart 256 del Codice e dunque allo stato

pienamente efficaci con le conseguenze di cui a breve si diragrave

soprattutto in termini di definizione delle specifiche competenze

Rispetto al regime previgente la disciplina speciale del

Responsabile viene estesa anche ai contratti di servizi e delle forniture

ma conserva il requisito dellrsquounicitagrave sigrave come si evince dal 1deg comma del

citato art 10 secondo cui ldquoPer ogni singolo intervento da realizzarsi

mediante un contratto pubblico le amministrazioni aggiudicatrici

nominano ai sensi della legge 7 agosto 1990 n 241 un responsabile

del procedimento unico per le fasi della progettazione dellaffidamento

dellesecuzionerdquo

Il Responsabile del Procedimento rimane sempre un dipendente

di ruolo delle amministrazioni aggiudicatrici59 i cui requisiti di

professionalitagrave dovevano essere quelli individuati dal Regolamento di

attuazione Tuttavia ad oggi occorre ancora fare riferimento alle

norme di cui allrsquoart 7 del DPR n 55499 fatto salvo60 dallrsquoart 256 del

59

nel caso in cui lorganico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalitagrave necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento secondo quanto attestato dal dirigente competente i compiti di supporto allattivitagrave del responsabile del procedimento possono essere affidati con le procedure previste dal presente Codice per laffidamento di incarichi di servizi ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico economico finanziario amministrativo

60 In particolare lrsquoart 256 abroga esclusivamente il comma 6 dellrsquoart 7 del DPR n

55499 a mente del quale ldquoI soggetti non tenuti allrsquoapplicazione dellrsquoarticolo 7 della Legge devono in ogni caso garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il

36

Codice Difatti anche se non oggetto di espressa abrogazione da parte

dellrsquoarticolo 256 le norme del regolamento potranno essere abrogate

solamente dal nuovo Regolamento di cui allrsquoart5 del Codice con effetto

dallrsquoentrata in vigore di questrsquoultimo A tal fine il Responsabile dovragrave

essere non solamente un tecnico ma dovragrave altresigrave essere in possesso

ldquodi un titolo di studio adeguato alla natura dellintervento da realizzare

abilitato allesercizio della professione o quando labilitazione non sia

prevista dalle norme vigenti egrave un funzionario con idonea

professionalitagrave e con anzianitagrave di servizio in ruolo non inferiore a

cinque annirdquo6139 Non saragrave sufficiente dunque qualsiasi preparazione

tecnica ma una preparazione adeguata alle complessitagrave connesse

allrsquointervento da realizzare Certamente la definizione delle competenze

e dei requisiti del responsabile rientrano nellrsquoambito della competenza

concorrente Stato ndash Regioni ma non vi egrave alcun dubbio che il

collegamento fra complessitagrave delle competenze ed idoneitagrave del titolo di

studioprofessionale sia un principio fondamentale ed in quanto tale

vincolante per il legislatore regionale

Sempre a causa della mancanza del Regolamento non egrave

applicabile lrsquoart 10 c 6 del Codice riguardo alla coincidenza fra RUP

progettista e direttore dei lavori Infatti il Regolamento ldquohellipper i lavori

determina limporto massimo e la tipologia per i quali il responsabile del

procedimento puograve coincidere con il progettista Le ipotesi di coincidenza

tra responsabile del procedimento e direttore dellesecuzione del

contratto sono stabilite dal regolamento in conformitagrave allarticolo 119rdquo

Pertanto ad oggi ancora occorre fare riferimento al vigente

regolamento generale del 1999 ed in particolare alla norma di cui al 4deg

comma dellrsquoart 7 secondo cui in genere le funzioni di RUP progettista

e direttore dei lavori potranno coincidere per uno o piugrave interventi e nei

responsabile del procedimento dalle norme della legge e del regolamento che li riguardanordquo

61 Art 7 4deg comma del DPR n 55499

37

limiti delle competenze professionali del dipendente in casi particolari62

e per importi superiori a 50000000Euro

Ersquo demandato ancora al Regolamento lrsquoindividuazione gli

eventuali altri compiti del responsabile del procedimento coordinando

con essi i compiti del direttore dellesecuzione del contratto e del

direttore dei lavori noncheacute dei coordinatori in materia di salute e di

sicurezza durante la progettazione e durante lesecuzione previsti dal

decreto legislativo 14 agosto 1996 n 494 e dalle altre norme vigentirdquo63

Occorre ricordare che per le acquisizioni di lavori in economia le

stazioni appaltanti operano attraverso il Responsabile del

Procedimento

Alla Luce di ciograve lrsquoart 125 detta le disposizioni circa lrsquoaffidamento

diretto da parte del Responsabile del Procedimento dettando un minimo

di garanzie procedimentali richiamando i principi del Trattato

Infatti ai sensi del comma 8 per i lavori superiori a 4000000 euro e

fino al 20000000 euro lrsquoaffidamento avviene mediante cottimo fiduciario

nel rispetto dei principi di trasparenza rotazione paritagrave di trattamento

previa consultazione di almeno 5 operatori economici individuati sulla

base di indagini di mercato

62

Si tratta rispettivamente di opere e impianti di speciale complessitagrave o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o complessi o ad elevata componente tecnologica oppure di particolare complessitagrave secondo le definizioni rispettivamente contenute nellarticolo 17 commi 4 e 13 nellarticolo 20 comma 4 e nellarticolo 28 comma 7 della Legge le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi 1) utilizzo di materiali e componenti innovativi 2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa 3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltagrave logistica o particolari problematiche geotecniche idrauliche geologiche e ambientali 4) complessitagrave di funzionamento duso o necessitagrave di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalitagrave 5) esecuzione in ambienti aggressivi 6) necessitagrave di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali di progetto integrale di un intervento un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti architettonica strutturale e impiantisticardquo

63 L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 28-33

38

Per lavori di importo inferiore a 4000000 euro egrave consentito

lrsquoaffidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento

39

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE

Il Codice introduce una serie di novitagrave in attuazione alla Direttiva

comunitaria 200418CE come lrsquoavvalimento procedura di

individuazione dei requisiti di qualificazione che devono possedere gli

operatori economici ai fini della partecipazione alle gare il Dialogo

Competitivo e lrsquoAccordo tra le procedure di scelta del contraente e

lrsquoAsta elettronica come il processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale ai fini della semplificazione della

procedura di aggiudicazione

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti

di qualificazione

ldquoLrsquoAvvalimento egrave una procedura relativa alla individuazione dei

requisiti di qualificazione che devono possedere gli operatori economici

ai fini della partecipazione alle gare Esso trova la propria disciplina

negli artt 49 e 50 del DLgs n 1632006 Lrsquoistituto rappresenta una

novitagrave del nostro ordinamento direttamente scaturente dal recepimento

dellrsquoanalogo istituto comunitario

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 182004 sviluppa tale principio

statuendo che un operatore economico puograve per un determinato

appalto fare affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere

dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi purcheacute dimostri

la disponibilitagrave dei relativi mezzi

Lrsquoimpresa che offre i mezzi prende il nome di impresa ausiliaria

Lrsquoimpresa che utilizza i requisiti per partecipare alle gare prende

il nome di impresa ausiliata

Secondo alcuni la facoltagrave concessa allrsquooperatore economico di

avvalersi dei requisiti tecnici ed economici di altra impresa del gruppo

colliderebbe con la disciplina normativa del subappalto che prevede

stringenti limitazioni sia sotto il profilo procedurale che quantitativo Ma

la natura giuridica dei due istituti non egrave la stessa infatti mentre il

40

subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a soggetti terzi che

operano dunque come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso di cui allrsquoart 47 par 2 della Direttiva 182004 il

concorrente aggiudicatario saragrave comunque lrsquoimpresa operante tanto egrave

vero che dovragrave dimostrare il possesso dei beni aziendali dei quale

intenderagrave avvalersi

Neacute puograve valere ad escludere tale distinzione giuridica il riferimento

alla norma di cui allrsquoart 18 9deg comma della Legge n 551990 secondo

la quale ldquolrsquoimpresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve

allegare la copia autentica del contratto e la dichiarazione circa la

sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a

norma dellrsquoart 2359 del Codice civile con lrsquoimpresa affidataria del

subappalto o del cottimohelliprdquo

Nel primo caso le imprese ndash che evidentemente conservano una

propria soggettivitagrave ndash agiscono autonomamente e non come gruppo il

rapporto negoziale corrente inter partes integreragrave dunque i requisiti

della fattispecie negoziale del subappalto In questo caso la ratio

sottesa alla previsione di cui al 9deg comma dellrsquoart 18 della Legge n

5590 va rinvenuta nellrsquoesigenza di evitare facili elusioni delle restrizioni

poste dalla norma in questione attraverso lo strumento dei collegamenti

societari Nel secondo caso invece lrsquoimpresa agisce in proprio

avvalendosi perograve dei requisiti di altre imprese del gruppo non

integrando pertanto gli estremi della fattispecie negoziale del

subappalto Si potrebbe anzi affermare lrsquoesatto contrario in quanto il

collegamento fra le imprese egrave indefettibile requisito per lrsquoavvalimento

Tali peculiaritagrave dellrsquoistituto in esame sono state sufficientemente

rilevata dalla giurisprudenza amministrativa la quale ha riconosciuto che

in virtugrave della Direttiva comunitaria per tutti i pubblici appalti si consente

alloperatore economico o ad un raggruppamento di operatori economici

di cui allart 4 se del caso e per un determinato appalto di fare

affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere dalla natura

41

giuridica dei suoi legami con questi ultimi al fine della prova della

capacitagrave economica e finanziaria In tal caso deve dimostrare

allamministrazione aggiudicatrice che disporragrave dei mezzi necessari ad

esempio ldquomediante presentazione dellimpegno a tal fine di questi

soggettirdquo64

Il Codice ha pertanto recepito lrsquoistituto nellrsquoambito delle norme

che disciplinano la qualificazione dei concorrenti ed in particolare allrsquoart

49 statuendo che ldquoIl concorrente65 in relazione ad una specifica gara di

lavori servizi forniture puograve soddisfare la richiesta relativa al possesso

dei requisiti di carattere economico finanziario tecnico organizzativo

ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti

di un altro soggetto o dellrsquoattestazione SOA di altro soggettordquo

Emerge subito un primo elemento di novitagrave rispetto alla

formulazione europea della norma che risiede appunto nellrsquoestensione

dellrsquoavvalimento anche al sistema di qualificazione mediante attestato

SOA di cui al DPR n 34200066

La differenza fra lrsquoavvalimento e le tipologie negoziali che

comportano un frazionamento soggettivo ed oggettivo dellrsquoesecuzione

della prestazione quali ad esempio il subappalto egrave adeguatamente

tratteggiata dal Codice che dispone espressamente che ldquoIl contratto egrave

in ogni caso eseguito dallrsquoimpresa che partecipa alla gara alla quale egrave

rilasciato il certificato di esecuzione e lrsquoimpresa ausiliaria non puograve

assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore o di subappaltatorerdquo

In sostanza dunque nellrsquoavvalimento non si verifica un

frazionamento oggettivo della prestazione in quanto lrsquoimpresa

concorrente si avvale dei requisiti di unrsquoaltra impresa ma resta pur

sempre lrsquounica esecutrice dellrsquoappalto

64

art 47 commi 2 e3 65

singolo consorziato o raggruppato ai sensi dellrsquoart 34hellip 66

Che trova una propria regolamentazione nel successivo art 50 del DLgs n 1632006

42

Nel recepimento di tale direttiva comunitaria il legislatore italiano

introduce una serie di limiti alla concreta operativitagrave dellrsquoavvalimento

intese a evitare manovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di

associazioni criminali che non potrebbero partecipare in proprio alle

gare Infatti il comma 2deg al fine di accertare il ricorso allrsquoavvalimento

dovragrave chiedere allrsquoimpresa ausiliata una serie di dichiarazioni67 da parte

dellrsquoimpresa ausiliaria da allegare alla propria domanda di

partecipazione tanto che gli artt 49 e 50 relativi allrsquoavvalimento sono

oggetto procedura drsquoinfrazione comunitaria e che a oggi tale

procedimento egrave ancora sospesordquo68

67

una sua dichiarazione verificabile ai sensi dellrsquoarticolo 48 attestante lrsquoavvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara con specifica indicazione dei requisiti stessi e dellrsquoimpresa ausiliaria b) una sua dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 c) una dichiarazione sottoscritta da parte dellrsquoimpresa ausiliaria attestante il possesso da parte di questrsquoultima dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 d) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questrsquoultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dellrsquoappalto le risorse necessarie di cui egrave carente il concorrente e) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dellrsquoarticolo 34 neacute si trova in una situazione di controllo ai sensi dellrsquoart 34 c 2 con una delle altre imprese che partecipano alla gara f) in originale o copia autenticata il contratto in virtugrave del quale lrsquoimpresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dellrsquoappalto g) nel caso di avvalimento nei confronti di unrsquoimpresa che appartiene al medesimo gruppo in luogo del contratto di cui alla lettera f) lrsquoimpresa concorrente puograve presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dal comma 5

68 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 83-93

43

32 Il Dialogo Competitivo procedura di scelta del contraente

ldquoAlcune delle principali novitagrave della Direttiva 200418 riguardano

proprio le procedure di scelta del contraente in particolare la disciplina

comunitaria disciplina e regola alcune nuove tipologie procedimentali

che si aggiungono a quelle ldquoclassicherdquo69 fra le quali figurano lrsquoaccordo

quadro e il dialogo competitivo Il dialogo competitivo trattato nel

considerando (31) della Direttiva egrave disciplinato dallrsquoart 29 e 11 della

medesima Direttiva ed inserito allrsquoart 58 del Dlgs n 1632006

La ratio sottesa alla creazione dellrsquoistituto risiede nella necessitagrave

di dotare le amministrazioni aggiudicatici di uno strumento flessibile

capace di sopperire alla presenza di interventi estremamente complessi

sotto il profilo tecnico e finanziario allrsquoincapacitagrave di individuare

adeguatamente oggetto e caratteristiche della prestazione

Ai sensi dellrsquoart 1 comma 11 lett C) della Direttiva 182004 il

dialogo competitivo egrave ldquohellip Una procedura alla quale qualsiasi operatore

economico puograve chiedere di partecipare e nella quale lrsquoamministrazione

aggiudicatrice avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale

procedura al fine di elaborare una o piugrave soluzioni atte a soddisfare le

sue necessitagrave e sulla base della quale o delle quali i candidati

selezionati saranno invitati a presentare le offerterdquo La procedura in

esame pertanto egrave strumentale al raggiungimento degli obiettivi di

semplificazione snellimento e modernizzazione procedurale che

presiedono lrsquoadozione della Direttiva medesima Si tratta di una

procedura di aggiudicazione la quale peraltro non rappresenta

unrsquoassoluta novitagrave nel panorama normativo comunitario in materia di

appalti e che ha trovato un definitivo inquadramento solamente

nellrsquoultima versione della Direttiva

Il considerando (31) della Direttiva esplicita che nella misura in

cui il ricorso a procedure aperte o ristrette non consenta di aggiudicare

69

Procedura aperta procedura ristretta procedura negoziata

44

appalti occorre prevedere una procedura flessibile che salvaguardi sia

la concorrenza tra gli operatori economici sia la necessitagrave delle

amministrazioni aggiudicatici di discutere con ciascun candidato tutti

gli aspetti dellrsquoappalto

Il 1deg comma dellrsquoart 58 del DLgs 1632006rdquo70 subordina

lrsquoattivazione della procedura del dialogo competitivo a una duplice

condizione

1) una di carattere oggettivo che risiede nella particolare

complessitagrave dellrsquoappalto ossia quando la stazione appaltante non egrave

oggettivamente in grado di definire i mezzi tecnici atti a soddisfare i suoi

obiettivi quando non sia oggettivamente in grado di specificare

lrsquoimpostazione giuridica o finanziaria di un progetto e qualora non

disponga a causa di fattori oggettivi ad essa non imputabili di studi in

merito alla identificazione e quantificazione dei propri bisogni o

allrsquoindividuazione dei mezzi strumentali al soddisfacimento dei propri

bisogni alle caratteristiche funzionali tecniche gestionali ed

economico-finanziarie degli stessi e allrsquoanalisi dello stato di fatto e di

diritto nelle sue eventuali componenti storiche artistiche

architettoniche paesaggistiche

2) lrsquoaltra di natura discrezionale che consiste nella valutazione

effettuata dallrsquoamministrazione aggiudicatrice circa lrsquoimpossibilitagrave di

addivenire allrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto mediante una procedura

aperta eo ristretta La natura discrezionale non ha perograve natura

amministrativa ma preminentemente tecnica che non permette alla

pubblica amministrazione lrsquoaggiudicazione di un appalto attraverso il

70

Art 58 co 1 cosigrave modificato dallrsquoart 1 co 1 lettera g)dlgs 113 del 2007 Nel caso di appalti particolarmente complessi qualora ritengano che il ricorso alle procedure aperta o ristretta non permetta lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto le stazioni appaltanti possono avvalersi del dialogo competitivo conformemente al presente articolo Il ricorso al dialogo competitivo per lavori egrave consentito previo parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici hellip egrave altresigrave richiesto il parere del Consiglio Superiore dei beni culturali I citati pareri sono resi entro 30 giorni dalla richiesta Decorso tale termine lrsquoamministrazione puograve comunque procedere

45

ricorso di una procedura aperta o ristretta Drsquoaltra parte una diversa

impostazione della questione tesa ad individuare nella valutazione della

pubblica amministrazione una discrezionalitagrave di tipo amministrativo

creerebbe grave incertezza in merito al rispetto delle regole poste a

presidio della concorrenza di cui le procedure ad evidenza pubblica

sono garanzia

Va comunque rilevato che anche lrsquoistituto del dialogo competitivo

egrave stato sospeso fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento di attuazione

di cui allrsquoart 5 del DLgs 1632006 anche se per la giurisprudenza

esso rappresentava invece una norma self-executing Ma tale

disposizione per poter essere utilizzata immediatamente era

necessario che tutta la Direttiva comunitaria 200418 fosse stata

considerata self-executing

ldquoLa Corte comunitaria ha individuato tre requisiti percheacute una

Direttiva possa definirsi direttamente esecutiva (self executing)

1) le disposizioni in essa contenute devono essere chiare precise

complete e giuridicamente perfette in modo da essere

concretamente applicabili senza ulteriori valutazioni discrezionali in

merito alla loro esecuzione

2) tali disposizioni non devono essere condizionate nella loro efficacia

dallrsquointervento del legislatore interno

3) lo Stato membro deve risultare inadempiente nellrsquoattuazione della

Direttiva nel proprio ordinamento

Alla luce di tali considerazioni si puograve desumere che la Direttiva

200418 non abbia carattere self-executing in quanto lrsquoefficacia di

alcune delle sue disposizioni ed in particolare proprio quelle relative

agli ldquoistituti principalmente innovativirdquo71 egrave condizionata da uno specifico

e peraltro facoltativo intervento statale di recepimento In realtagrave alcune

disposizioni della Direttiva come il termine di pubblicazione dei bandi e

degli avvisi sarebbero state di immediata applicazione nei confronti

71 Accordo Quadro e Asta elettronica (limitatamente ai lavori pubblici)

46

degli Stati membri una volta scaduto il termine ultimo per il loro

recepimento

Altre invece dovevano essere applicate solamente previo

recepimento del competente legislatore nazionale quali appunto gli

istituti innovativi del dialogo competitivo e dellrsquoaccordo quadrordquo72

Il dialogo competitivo egrave una procedura che si sviluppa in tre fasi

crsquoegrave una fase negoziale (quella del dialogo) una fase relativa

allrsquoaggiudicazione e quella afferente al perfezionamento del contratto

Le amministrazioni sono tenute a pubblicare un bando di gara nel quale

debbono essere precisate le loro esigenze e necessitagrave i ldquorequisiti

generalirdquo73 e quelli ldquodi qualificazionerdquo74 richiesti ai candidati per la

partecipazione al dialogo il criterio di aggiudicazione e il termine di

presentazione delle domande Appare subito un elemento critico in

merito alla qualificazione dei candidati da invitare al dialogo in quanto il

possesso dei requisiti previsti nel codice sono quelli propri degli

operatori economici che vogliono partecipare alle procedure ordinarie di

affidamento mentre in caso del ricorso alla procedura del dialogo

competitivo lrsquoEnte motiva il ricorso a tale procedura giagrave nel bando di

gara per lrsquoimpossibilitagrave oggettiva di definire le caratteristiche tecniche

eo economiche della prestazione e chiedendo quindi un dialogo con i

candidati proprio per completare gli aspetti mancanti

La durata del dialogo egrave indeterminata essa potragrave proseguire fino

a quando lrsquoamministrazione non sia in grado di individuare anche dopo

un confronto ldquohellip la o le soluzioni che possano soddisfare le sue

72

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-20

73 art 38 Dlgs 1632006 lrsquoarticolo fa una classificazione delle ipotesi di

esclusione dellrsquooperatore economico alle procedure di affidamento come la situazione di fallimento la partecipazione a gruppi criminali la violazione dellrsquointestazione fiduciaria etc

74 Art 35 DLgs 1632006rdquo I requisiti di idoneitagrave tecnica e finanziaria per

lrsquoammissione alle procedure di affidamento degli operatori economici devono essere posseduti e comprovati dagli stessi secondo quanto previsto dal regolamento helliprdquo

47

necessitagraverdquo Una volta ritenuto concluso il dialogo lrsquoamministrazione

dovragrave darne comunicazione ai partecipanti invitandoli con lettera

formale a presentare le loro offerte sulla base dellae soluzionei

presentatae indicando i criteri di valutazione dellrsquoofferta

economicamente piugrave vantaggiosa in relazione alla specifica soluzione

prescelta

Con la comunicazione delle lettere di invito prende avvio la

seconda fase della procedura che rispecchia i requisiti tipici di una

procedura ad evidenza pubblica che egrave specificatamente volta ad

individuare lrsquoaggiudicatario della gara Una novitagrave di rilievo rispetto alle

procedure ldquoclassicherdquo ma anche una criticitagrave in confronto alla normativa

previgente egrave stata introdotta dallrsquoultimo comma del par 6 dellrsquoart 29 del

codice il quale dispone che ldquosu richiesta delle amministrazioni

aggiudicatrici lrsquoofferente potrebbe essere chiamato a chiarire

precisare e perfezionare ulteriormente lrsquoofferta presentatardquo Si tratta

di una innovazione che stravolge il convincimento radicatosi presso il

legislatore circa lrsquoimpossibilitagrave di successive negoziazioni delle offerte

una volta che le stesse siano giagrave state presentate Tale innovazione

perograve apre il varco ad una possibile lesione del principio di concorrenza

soprattutto per quanto concerne la locazione ldquoperfezionare

ulteriormenterdquo che sembrerebbe travalicare i limiti della mera correzione

eo integrazione Tale integrazione non appare giustificata neanche

sotto il profilo logico sistematico in quanto il dialogo competitivo lascia

ai concorrenti la possibilitagrave di modificare ed integrare sotto qualsiasi

profilo il progetto presentato prima della presentazione dellrsquoofferta Ma

una volta che questrsquoultima sia stata presentata non ha senso

legittimare lrsquointroduzione di ulteriori migliorie che per la stessa

configurazione della procedura non potrebbero essere indirizzate al

perfezionamento tecnico-operativo del progetto ma solamente a

48

migliorare lrsquoofferta economica in vista dellrsquoaggiudicazionerdquo75

Ma questo tipo di procedura non egrave mai potuta essere utilizzata

dallrsquoEnte pubblico percheacute egrave stata subito sospesa appena entrato in

vigore il codice con il Dl 1732006 cd Decreto ldquoMilleprorogherdquo al fine

di una valutazione piugrave approfondita e di una conoscenza piugrave coerente

dei risvolti applicativi di tale istituto76

75

L PASSERI ldquoAnalisi della Direttiva Comunitaria 200418CErdquo Tipografia DVS Roma 2005 pag 69

76 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Tipografia DVS Roma 2005 pagg 116-125

49

33 Lrsquoaccordo quadro procedura di scelta del contraente

ldquoAltra rilevante novitagrave prevista dalla Direttiva 200418 art 32 egrave

riportata ldquoallrsquoart 59 del DLgs n 1632006rdquo77 e riguarda lrsquoaccordo

quadro la cui definizione egrave riportata allrsquoart 3 comma 13

Lrsquoaccordo quadro egrave ldquoun accordo concluso tra una o piugrave stazioni

appaltanti e uno o piugrave operatori economici il cui scopo egrave quello di

stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato

periodo in particolare per quanto riguarda i prezzi ese del caso le

quantitagrave previsterdquo Ma la possibilitagrave di ricorrere allrsquoaccordo quadro non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento in tal senso da parte

dello Stato Pertanto si puograve affermare che come per il dialogo

competitivo tale disposizione non possa ritenersi self executing e che

lrsquoutilizzo di tale istituto egrave stato differito allrsquoentrata in vigore del

regolamento drsquoattuazione del Codice

Come per il dialogo competitivo anche lrsquoaccordo quadro non

rappresenta una novitagrave nel panorama normativo degli appalti europei

essendo giagrave stato previsto e disciplinato nei settori speciali

Pertanto con la Direttiva 200418 il legislatore europeo ha

solamente generalizzato lrsquoambito di applicazione estendendolo a tutte le

tipologie dei contratti La ratio giustificatrice dellrsquoaccordo quadro egrave

quella di soddisfare una duplice esigenza delle amministrazioni

pubbliche gestire le proprie commesse sul lungo periodo massimo 4

anni e tutelarsi dai rischi connessi dallrsquoeccessivo costo dei medesimi

appalti che sarebbero potuti lievitare con il decorso di un tempo piugrave o

meno lungo Dal punto di vista giuridico va precisato che lrsquoaccordo

quadro non egrave una appalto pubblico in quanto non riconducibile alla

categoria di un contratto attesa lrsquoindeterminatezza di alcuni degli

77

Art 59 co 1 Dlgs 1632006 Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente per i lavori di manutenzione Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale

50

aspetti essenziali richiesti per lrsquointegrazione anche atipica delle

fattispecie contrattuale quali in particolare il prezzo e lrsquooggetto della

prestazione infatti si puograve affermare che lrsquoaccordo quadro rappresenta

uno schema di convenzione ldquotipordquo che viene approvato attraverso una

procedura Lrsquoamministrazione cioegrave nella scelta degli operatori

economici dovragrave dunque operare come se stesse aggiudicando un

appalto

Per quanto concerne il profilo procedurale gli accordi quadro

che non possono avere durata superiore a quattro anni sono basati su

due distinte fasi di gara

1) La conclusione dellrsquoaccordo quadro

2) La relativa aggiudicazione degli appalti basati sul predetto accordo

La procedura inizia sempre con la pubblicazione di un bando di

gara seguendo con la selezione di uno o piugrave operatori economici

attraverso il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa (vista

la complessitagrave dellrsquoaffidamento) per terminare con la stipula

dellrsquoaccordo quadro Tale prima fase egrave diretta ad individuare gli

esecutori di lavori noncheacute le clausole relative agli appalti futuri da

stipulare allrsquooccorrenza con essi

La seconda fase egrave quella della stipulazione del contratto di

appalto Ogni volta che lrsquoEnte intende affidare un lavoro procederagrave alla

relativa stipulazione del contratto tra i vari operatori economici

aggiudicatari nel rispetto del principio di rotazione paritagrave di trattamento

e non discriminazione Si tratta di una vera e propria sequela

procedurale che si snoda nelle seguenti fasi

a) per ogni appalto lrsquoamministrazione consulta per iscritto gli operatori

economici che abbiano stipulato lrsquoaccordo quadro e che siano in

grado di eseguire la specifica prestazione

b) quindi esse fissano un termine per la presentazione delle offerte che

possa ritenersi congruo in relazione alla complessitagrave dellrsquoappalto da

aggiudicare ed al tempo necessario per la loro trasmissione

51

c) gli operatori dovranno provvedere a presentare le proprie offerte per

iscritto tali offerte dovranno rimanere segrete fino a quando non sia

scaduto il termine per la loro presentazione

d) lrsquoaggiudicazione dovragrave avvenire allrsquoofferta migliore sulla scorta dei

parametri indicati nel capitolato drsquooneri in sede di stipula

dellrsquoaccordo quadrordquo78

78

L PASSERI Il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 125-130

52

34 LrsquoAsta elettronica processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale

ldquoLrsquoAsta elettronica di cui allrsquoart 3 comma 15 del Codice egrave un

processo di semplificazione della procedura di aggiudicazione e dei

relativi adempimenti formali noncheacute di una maggiore efficienza delle

commesse pubbliche

Ai sensi dellrsquoart 3 comma 15 del DLgs n 1632006 lrsquoasta

elettronica egrave un processo per fasi successive basato su un dispositivo

elettronico di presentazione di nuovi prezziche interviene dopo una

prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro

classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento

automatico Tale definizione permette innanzitutto di individuare quale

sia lesatta collocazione dellasta elettronica nellambito del complesso

procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico non si tratta di

una procedura di aggiudicazione ma esclusivamente di un processo

per fasi successive che si interseca sulle e con le ordinarie procedure di

aggiudicazione definite dalla Direttiva ossia le procedure aperte

ristrette e negoziate e che incide esclusivamente sulla negoziazione dei

prezzi ovvero degli elementi delle offerte Ersquo lrsquoart 85 che definisce il

ricorso allrsquoasta elettronica Ai sensi del comma 179 lasta elettronica egrave

dunque un processo meramente facoltativo che si colloca nellalveo

delle ordinarie procedure di aggiudicazione ivi compreso il confronto

competitivo nellambito di un accordo quadro il sistema dinamico di

acquisizione e la procedura negoziata previa pubblicazione di un bando

di gara lasta pubblica potragrave avere ad oggetto esclusivamente i lavori

servizi e le forniture per i quali le specifiche dellappalto possano essere

fissate in maniera precisa e nei quali la valutazione delle relative offerte

possano essere effettuate automaticamente da un mezzo elettronico

79

ldquoNelle procedure aperte ristrette o negoziate previo bando quando ricorrono le condizioni di cui al comma 3 le stazioni appaltanti possono stabilire che laggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso unasta elettronicardquo

53

sulla base di elementi quantificabili in modo tale da essere espressi in

cifre o percentuali

Per quanto concerne invece il profilo procedimentale

ogniqualvolta una amministrazione aggiudicatrice intenda avviare

unasta elettronica dovragrave darne comunicazione mediante pubblicazione

nel bando di gara80 e nel capitolato doneri e in particolare gli elementi

oggetto di valutazione utilizzati per individuare lofferta economicamente

piugrave conveniente81 Le amministrazioni sono comunque chiamate ad

effettuare una prima valutazione delle offerte pervenute sulla scorta dei

criteri ordinari dellofferta economicamente piugrave vantaggiosa e del prezzo

piugrave basso

La gara si articoleragrave comunque in tre fasi

1) la prima ordinaria nel senso che lamministrazione aggiudicatrice

dovragrave pubblicare un bando di gara contenente oltre che lindicazione

che si procederagrave ad unasta elettronica le generali indicazioni

richieste per il bando di gara a seconda della procedura prescelta

2) la seconda consistente nellinvito simultaneo rivolto agli offerenti 82 a

presentare nuovi prezzi eo nuovi valori nel caso in cui il criterio di

aggiudicazione adottato sia quello dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa83

80

Art 85 5deg comma del DLGs n 1632006 ed art 54 par 3 della Direttiva 182004

81 Ai sensi dellart 85 6deg comma del DLgs n 1632006 il predetto capitolato

doneri dovragrave specificare a) gli elementi i cui valori saranno oggetto dellasta elettronica purcheacute tali elementi siano quantificabili in modo da essere espresse in cifre e percentuali b) i limiti eventuali dei valori che potranno essere presentati quali risultano dalle specifiche delloggetto dellappalto c) le informazioni che saranno messe a disposizione degli offerenti nel corso dellasta elettronica e se del caso il momento in cui saranno messe a loro disposizione d) le informazioni pertinenti sullo svolgimento dellasta elettronica e) le condizioni alle quali gli offerenti potranno rilanciare e in particolare gli scarti minimi eventualmente richiesti per il rilancio f) le informazioni pertinenti sul dispositivo elettronico utilizzato e sulle modalitagrave e specifiche tecniche di collegamento

82 le cui offerte siano ammissibili

83 Ai sensi dellrsquoart 85 7deg comma del DLgs n 1632006 linvito dovragrave contenere

ogni informazione utile per il collegamento individuale al dispositivo elettronico utilizzato e precisare la data e lora di inizio dellrsquoasta elettronica

54

3) la terza fase consiste invece nellesperimento vero e proprio

dellasta elettronica Questultima prenderagrave avvio solamente quando

lamministrazione valutata lammissibilitagrave delle domande e delle

offerte dei diversi candidati84 comunichi gli inviti di cui alla fase sub

2) a partecipare allasta che non potragrave tuttavia avere inizio prima di

due giorni a decorrere dalla data di invio degli inviti Lasta

elettronica puograve articolarsi in una pluralitagrave di fasi85 e la sua

conclusione deve essere predeterminata e potragrave essere disposta

alla data ed ora indicate nellrsquoinvito86 Una volta conclusa lasta

elettronica le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno ad

aggiudicare lappalto in funzione dei suoi risultati

Anche le disposizioni relative alla procedura dellrsquoAsta elettronica

sono recepite dal legislatore italiano con delle limitazioni Ersquo utile sapere

che nelle direttive lrsquoasta elettronica costituisce strumento usuale di

aggiudicazione delle procedure aperte ristrette negoziate con bando

con lrsquounica condizione che le specifiche dellrsquoappalto possano essere

stabilite in maniera precisa e che le offerte corrispondenti siano

suscettibili di valutazione automatica da parte del mezzo elettronico Al

pari degli altri istituti anche lrsquoapplicazione dellrsquoasta elettronica non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento del legislatore italiano

che rimanda al Regolamento di cui allrsquoart 5 i presupposti e le

ldquocondizioni specificherdquo87 per il ricorso alle aste elettroniche

84

nelle procedure aperte ovvero accertata lammissibilitagrave delle domande e diramati gli inviti a presentare offerte nelle procedure ristrette

85 con lobbligo da parte dellamministrazione procedente di comunicare in tempo

reale a tutti gli offerenti quanto meno le informazioni che consentano agli stessi di individuare la propria posizione nella graduatoria per ciascuna fase noncheacute il numero dei partecipanti per ciascuna fase ma senza renderne nota lidentitagrave

86 Art 85 10deg comma del DLgs n 1632006

40

Art 85 comma 12 a) i presupposti e le condizioni specifiche per il ricorso alle aste elettroniche b) requisiti e le modalitagrave tecniche della procedura di asta elettronica c) le condizioni e le modalitagrave di esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura di asta elettronica nel rispetto dellarticolo 13

55

Ad oggi anche questo istituto egrave sospeso a causa della mancanza

del Regolamentordquo88

88

L PASSERI ldquoIl Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 130-125

56

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della

disciplina comunitaria

Si puograve affermare che la prima vera rivoluzione nella disciplina

normativa in materia di lavori pubblici egrave avvenuta con lrsquoemanazione

della Legge 10994 che per la sua caratteristica di legge-quadro si egrave

proposta il perseguimento nel settore dei lavori pubblici di un livello di

qualitagrave predefinito in relazione ai risultati attesi ldquoseguendo procedure

improntate a tempestivitagrave trasparenza e correttezza nel rispetto del

diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatorirdquo

Ciograve che caratterizza la legge-quadro egrave il superamento di una

logica settoriale alla quale egrave risultata ispirata la quasi totalitagrave dei

provvedimenti legislativi che si sono succeduti in materia dopo la legge

fondamentale sui lavori pubblici 20 marzo 1865 n 2248rdquo89

ldquoLa prima versione delle legge-quadro era ispirata ad un maggior

rigore rispetto alla disciplina comunitaria nonostante i vari correttivi a

cui egrave stata sottoposta ciclicamente negli anni In taluni casi questo

rigore o rigiditagrave si egrave concretizzato in regole che si sono poste in

contrasto con la direttiva di recepimento volte a limitare il potere

discrezionale della stazione appaltante per arginare secondo le

aspettative del legislatore dellrsquoepoca la dilagante corruzione che si era

manifestata nel settore degli appalti pubblici

Particolare attenzione venne posta sulla progettazione e sulla

connessa fase di aggiudicazione Con ldquolrsquoart 21 co 1 della legge

10994rdquo90 si scelse il prezzo piugrave basso come criterio prevalente per

lrsquoaggiudicazione degli appalti sia sopra che sotto la soglia comunitaria

indetti mediante pubblico incanto o licitazione privata a sua volta

riconosciuti come sistemi di scelta ordinari relegando lrsquoapplicazione

89

PIETRANGELI PAPINI L ldquoI lavori pubblici negli Enti Localirdquo DrsquoAnselmi Editore ndash Ancitel ndash Hoegli Milano 1998 PAG 9

90 ldquoLrsquoaggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata egrave

effettuata con il criterio del prezzo piugrave basso inferiore a quello posto a base di garardquo

57

dellrsquoaltro criterio quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa ai

soli casi di appalto-concorso e di licitazione privata per lrsquoaffidamento

della concessione di sola costruzione e gestione

Il contrasto con la direttiva n 9337CEE risiedeva nel fatto che

questa ldquoallrsquoart 30 n 1rdquo91 stabiliva che i due unici criteri sui quali

lrsquoamministrazione si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono

equivalenti e posti sullo stesso piano

Il legislatore comunitario quindi assegnava ai due criteri pari

dignitagrave con la conseguenza che quanto meno per gli appalti sopra

soglia la disposizione della Merloni si poneva in contrasto con la

direttiva

Questa impostazione ha di fatto conferito una certa rigiditagrave

allrsquointera procedura circoscrivendo fortemente i margini di autonomia

negoziale della stazione appaltante di fatti questa una volta scelto il

sistema di realizzazione dei lavori le cui forme previste erano lrsquoappalto

o la concessione era in pratica vincolata anche nei successivi passaggi

relativi alla modalitagrave di scelta del contraente allrsquoindividuazione del

criterio di aggiudicazione ed in ultima analisi alle stesse modalitagrave di

definizione dellrsquooggetto prestazionale dedotto in gara configurandosi

cosigrave una sorta di percorso obbligatorio

Tale rigiditagrave era stata attenuata in parte con la cd Merloni-

quater nota ldquolegge 1662002rdquo92 attraverso lrsquointroduzione dellrsquoart 21

comma 1-ter con cui si stabiligrave una deroga allrsquoapplicazione del criterio del

prezzo piugrave basso a favore dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa

nel caso di ldquoappaltirdquo93 di importo superiore alla soglia comunitaria

rafforzato dalla determinazione dellrsquoAutoritagrave sui lavori Pubblici che

91

ldquoI criteri sui quali lrsquoamministrazione giudicatrice si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono o il criterio del prezzo piugrave basso o quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

92 Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e

trasportirdquo pubblicata nella GU n 181 del 3 agosto 2002 supplemento ordinario n 158

93 indetti con i sistemi ordinari dellrsquoasta pubblica o della licitazione privata

58

afferma che ldquoin caso di prevalenza della componente tecnologica o per

la particolare rilevanza tecnica delle possibili soluzioni progettuali si

ritiene possibile che la progettazione possa essere utilmente migliorata

con integrazioni tecniche proposte dallrsquoappaltatorerdquo94

Tuttavia anche in questo caso veniva di fatto confermata la

medesima filosofia di fondo che era quella di prestabilire sul piano

normativo gli elementi legittimanti lrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa

Inoltre con riguardo alla prestazione da richiedere al soggetto

aggiudicatario la legge 1662002 aveva attenuato la rigida separazione

tra progettazione ed esecuzione ndash voluta dal legislatore del 1994

sempre ai fini di una regolamentazione e moralizzazione del mercato ndash

attraverso una maggiore apertura nei confronti dellrsquoappalto integrato il

quale tuttavia nella sua originaria configurazione era imperniato

fondamentalmente sul massimo ribasso nei confronti di un progetto

definitivo a base di gara con traslazione della progettazione esecutiva

tra gli obblighi contrattuali nella fase di esecuzione a carico

dellrsquoaffidatario prescelto

Anche in relazione al criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa il legislatore interno aveva introdotto una disciplina piugrave

restrittiva rispetto a quella comunitaria in quanto nella formulazione del

co 2 dellrsquoart 21 della L n 10994 lrsquoindicazione dei criteri era tassativa

solo con la Merloni-ter95 (L 4151998) venne concessa ldquola possibilitagrave

per la stazione appaltante di introdurre ulteriori elementi in relazione al

tipo di lavoro da realizzarerdquo96

Il processo di graduale apertura se non di smantellamento di

alcune norme in contrasto con la normativa europea egrave proseguito ad

94

Determinazione n 27 del 16 ottobre 2002 Prime indicazioni sulla legge 1 agosto 2002 n 166

95 Legge 4151998

96 Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

59

opera della Corte di giustizia europea soprattutto sulla questione

attinente alla facoltagrave di scelta tra i due criteri di affidamento Il giudice

europeo con la sentenza 7 ottobre 2004 C-24702 aveva ritenuto in

contrasto con lrsquoart 30 n 1 della direttiva n 9337CE una norma

nazionale che ldquoai fini dellrsquoaggiudicazione degli appalti di lavori pubblici

mediante procedure di gara aperte o ristrette imponga in termini

generali alle amministrazioni aggiudicatici di ricorrere unicamente al

criterio del prezzo piugrave bassordquo

Questa sentenza va letta nellrsquoottica del principio comunitario

della libera concorrenza Difatti tale principio vuole che sia

lrsquoamministrazione nellrsquoesercizio della sua discrezionalitagrave a stabilire in

relazione alle specifiche caratteristiche dellrsquoappalto il criterio di

aggiudicazione che meglio assicuri il massimo grado di concorrenza e

pertanto una norma nazionale di tale portata era in contrasto con il

principio comunitario che esaltava invece la sostanziale equiparazione

tra i due criteri Inoltre la Corte di giustizia ha affermato che se egrave vero

che gli Stati membri in sede di recepimento delle direttive comunitarie

godono di una certa autonomia tale autonomia non puograve avvenire in

violazione dei principi generali del diritto comunitario e in tal caso

prosegue la Corte lrsquoart 21 della Legge 10994 ha violato il principio

della libera concorrenza sancito dallrsquoart 81 del Trattato dellrsquoUnione

La direttiva 200418CE riportata ldquoallrsquoart 53 co 9rdquo 97 del codice

tipologia e oggetto del contratto ha confermato tale impostazione

ponendo sullo stesso piano i due criteri la cui scelta egrave demandata alle

amministrazioni Ma la stessa direttiva interviene sulla discrezionalitagrave

dellrsquoindividuazione di tali criteri precisando che per essi devono essere

specificati il loro peso ponderale Pertanto il legislatore comunitario si egrave

orientato da un lato a garantire che la scelta dei criteri di valutazione sia

collegata allrsquooggetto dellrsquoappalto dallrsquoaltro lato che il peso di tali valori

97 Art 53 co 9ldquohellip la selezione della migliore offerta avviene utilizzando il criterio

del prezzo piugrave basso o dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

60

sia determinato giagrave in sede di avvio della procedura selettiva in modo

da consentire ai concorrenti di definire adeguatamente i contenuti della

propria offerta Tali criteri infatti vengono specificati nella Direttiva e

riportati ldquoallrsquoart 83rdquo98 del codice Si tratta di dodici elementi tra i quali il

pregio tecnico la qualitagrave lrsquoassistenza tecnica che vengono utilizzati in

riferimento allrsquooggetto dellrsquoappalto

La mera indicazione dei criteri di valutazione ndash ancorcheacute collegati

allrsquooggetto dellrsquoappalto ndash non egrave perograve sufficiente a garantire lrsquoequitagrave di

giudizio dellrsquoamministrazione egrave necessario che questrsquoultima individui

espressamente ldquola ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei

criteri scelti per determinare lrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosardquo

eventualmente prevedendo una forcella fra un valore minimo ed uno

massimo da attribuire a ciascun criterio La direttiva impone che i criteri

ed i relativi valori ponderali cosigrave individuati vengano espressamente

pubblicati nel bando di gara in modo che gli offerenti possano formulare

unrsquoofferta dai contenuti coerenti con essi

Il Codice nel recepire le disposizioni della direttiva succitata ha

dovuto effettuare anche una ricognizione ed una ldquoricuciturardquo dellrsquoampia

giurisprudenza che si egrave sviluppata nel corso degli anni sia nazionale

sia comunitaria nel rispetto dei limiti di delega Su tali questioni il

Consiglio di Stato con parere n 3552006 reso sulla prima versione

dello schema di decreto delegato ha ritenuto che il Codice dei contratti

avesse sostanzialmente rispettato i limiti posti dalla legge di delega e

che lrsquoampiezza della riforma operata dal legislatore comunitario

potesse giustificare lrsquointroduzione di modifiche anche sostanziali

allrsquoordinamentordquo99

98

Art 83 co 1 ldquoQuando lrsquoappalto egrave affidato con il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dellrsquoofferta pertinenti alla natura allrsquooggetto e alle caratteristiche del contratto

99

CONIO A ldquoEquivalenza dei criteri di aggiudicazione tra vecchie e nuove regolerdquo

Rivista Diritto Amministrativo n 2 ndash Il Sole 24 ore 2007 pagg 51-53

61

Il legislatore del 1994 oltre a recepire le direttive comunitarie ha

introdotto degli aspetti innovativi alla normativa nazionale rispetto a

quella previgente che riguardano

1) lrsquoobbligo della programmazione cioegrave lrsquoobbligo da parte dellrsquoEnte di

inserire tutti gli interventi dei lavori pubblici nel programma triennale

delle opere pubbliche e nel suo aggiornamento annuale in modo

che ogni intervento sia individuato attraverso studi di fattibilitagrave e il cui

costo sia preliminarmente previsto nel Bilancio di previsione annuale

ed in quello triennale per assicurarne la copertura finanziaria

2) la previsione di adozione di un regolamento costituente

lrsquoordinamento generale in materia di lavori pubblici atto a eliminare

tutte le norme legislative o regolamentari in contrasto con le

disposizioni delle legge-quadro e a determinare una unificazione

delle procedure e dei comportamenti

3) lrsquointroduzione di una nuova istituzione il Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) con funzioni di coordinamento controllo e

responsabilitagrave per ogni singolo intervento relativo alle fasi di

progettazione affidamento ed esecuzione dello stesso

4) lrsquoistituzione di un organismo di controllo lrsquoAutoritagrave per la vigilanza

dei lavori pubblici con il compito di accertare eventuali disfunzioni e

inadempienze e di proporre revisioni al regolamento

62

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE

ldquoIl 31 marzo 2004 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo

applicando la procedura condivisa di cui allrsquoart 251 del Tratta CE

hanno deliberato lrsquoadozione della ldquodirettiva 200418CErdquo100 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

di lavori Lrsquoiter procedurale che ha condotto le istituzioni comunitarie

allrsquoapprovazione della predetta direttiva egrave stato particolarmente

complesso e caratterizzato da una serie di atti prodromici fra i quali

spiccano indiscutibilmente il Libro Verde101 afferente ldquoGli appalti pubblici

nellrsquoUnione europea spunti di riflessione per il futurordquo del 1996 e la

successiva Comunicazione della Commissione europea dellrsquo11 marzo

1998 Il Libro Verde ha costituito il primo atto di impulso di un

procedimento che avrebbe condotto alla rivisitazione del quadro

normativo vigente in materia di appalti pubblici il quale seppur

cospicuo102 non era ndash giagrave allora ndash ritenuto adeguato a perseguire gli

obiettivi per il quale era stato strutturato Sulla scorta delle risultanze del

dibattito sollevato dal predetto Libro Verde la Commissione europea

emetteva infatti una prima ldquoComunicazionerdquo103 nella quale prendeva

100

Pubblicata nelle GUCE serie L n 134 del 30 aprile 2004 101

COM 96 (583) DEL 27111996 102

In particolare tale quadro era ed egrave tuttrsquooggi caratterizzato dalla compresenza di numerose Direttive quali Direttiva CE n 9752 del 1311997 Direttiva CE n 9337 del 14061993 Direttiva CE 9336 del 14061993 Direttiva CE n 9338 del 14061993 Direttiva CE n 9250 del 18061992

103 COM (98) 143 del 11 marzo 1998 Con tale Comunicazione la Commissione

Europea vuole proporre miglioramenti nelle procedure di aggiudicazione tenendo conto delle reazioni ricevute in seguito alla pubblicazione nel 1996 del Libro Verde Nella Comunicazione si sottolinea che attraverso la semplificazione dellrsquoassetto giuridico che si determina attraverso lrsquoadeguamento allrsquoera elettronica si giungeragrave ad un miglior funzionamento dei pubblici appalti che condurragrave non soltanto allrsquoaumento della qualitagrave dei servizi della crescita economica della competitivitagrave e della creazione di nuovi posti di lavoro ma anche al contenimento della corruzione nellrsquoambito dellrsquoUnione europea ma anche a rafforzare il rispetto delle normative vigenti ad aumentare il numero dei fornitori che rispondono ai bandi di gara ed a rafforzare la sinergia con le altre politiche comunitarie Gli obiettivi sono a) di rendere piugrave flessibile e piugrave chiare le procedure di aggiudicazione ossia il dialogo competitivo e i contratti flessibili a lungo termine ossia gli accordi quadro b) la definizione di un contesto giuridico che tenga conto della partecipazione dei capitali privati al finanziamento della gestione di infrastrutture e di servizi pubblici (Project financing) il controllo a livello

63

atto della ldquoimportanza capitale che riveste un assetto normativo stabile

per il buon funzionamento degli appalti pubblici e per salvaguardare la

fiducia di tutti i soggetti attivi dellrsquoefficacia del sistema Tuttavia il

quadro normativo attuale non costituisce un fine in se stesso esiste per

permettere di cogliere i frutti del mercato unico nel settore degli appalti

pubblicirdquo Da qui lrsquoesigenza di riorganizzare il vigente quadro normativo

alla luce delle imperfezioni dal medesimo palesate La realizzazione ed

il funzionamento di un ldquomercato unicordquo ndash precipua finalitagrave dellrsquoazione

della Commissione ndash sono incentrate sulla libera concorrenza intesa

quale criterio capace di collocare naturalmente le risorse economiche

imprenditoriali secondo parametri di efficienza ed efficacia Nelle

considerazioni della Commissione emergeva chiaramente che

lrsquoeccessivo proliferare di fonti cognitive e la parziale inadeguatezza

degli strumenti congegnati per lrsquoaffidamento e lrsquoesecuzione di appalti

pubblici erano la causa dellrsquoinadeguato funzionamento del criterio della

concorrenza per questa specifica nicchia di mercato Traspariva

pertanto il dibattito successivo alla pubblicazione del Libro Verde e

della Comunicazione della Commissione del marzo del 1998 la

direzione che avrebbe dovuto seguire una futura azione riformatrice

volta alla semplificazione del quadro normativo eccessivamente

complesso e molte volte causa della farraginositagrave delle procedure di

affidamento

Ersquo proprio in tale contesto che prende largo lrsquoipotesi della

emanazione di una nuova direttiva comunitaria in materia di appalti

pubblici idea fatta propria dalla Commissione nel suo programma di

lavoro del 2000104 e peraltro rimessa alla sua competenza in quanto

comunitario sullrsquoobbligo di pubblicazione degli avvisi di aggiudicazione dei pubblici appalti Lrsquoobiettivo ultimo egrave quello di adottare un codice multilaterale sui pubblici appalti nel contesto dellrsquoOrganizzazione mondiale del commercio (OMC)

104 COM (2000) 155 del 9 febbraio 2000

64

inquadrata nellrsquoadeguamento delle legislazioni adottate per la

realizzazione del mercato interno e fondata sullrsquoart 95 del Trattato CE

Con lrsquoemanazione della Direttiva n 200418CE la Commissione

ha inteso perseguire un obiettivo di sostanziale semplificazione e

riorganizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici

attraverso

1) lrsquoaccorpamento e la razionalizzazione del quadro normativo vigente

2) lrsquointroduzione di alcune procedure innovative

Per quanto concerne il punto 1) lrsquoazione del legislatore presenta un

duplice risvolto Il primo ha natura strutturale e consiste nella

riunificazione in un unico corpo normativo delle ldquotre direttiverdquo105

attualmente vigenti in materia di appalti pubblici Il secondo profilo

ha invece natura prettamente funzionale riguarda invece una

riscrittura della norma capace di chiarire a livello interpretativo le

principali questioni afferenti la sua applicazione non una modifica

dunque ma una riorganizzazione del testo della norma capace di

eliminarne le aporie originarie

Le innovazioni relative allrsquointroduzione delle nuove procedure

(punto 1) presentano carattere sostanzialmente residuale e sono state

poste in essere da parte del legislatore europeo ligrave dove gli interventi

relativi allrsquoaccorpamento e razionalizzazione del quadro normativo

(punto 2) siano stati ritenuti insufficienti per rendere coerente il quadro

normativo predisposto con le caratteristiche e le peculiaritagrave del mercato

europeo degli appalti pubblici In questrsquoambito vanno ricondotti questi

istituti innovativi introdotti dalla Direttiva quali tra i piugrave significativi le

aste elettroniche il dialogo competitivo gli accordi del quadrordquo106

105

nn 9337Ce 9336Ce e 9250CE 106

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 14-17

65

43 La nozione di appalto pubblico

Lrsquoart 1 della Direttiva 200418 contiene una serie di definizioni

degli istituti fondamentali per la materia degli appalti pubblici e fra

questi ovviamente anche quelle relative agli strumenti di realizzazione

dei lavori servizi e forniture ossia appalto e concessione

La Direttiva identifica generalmente come appalto pubblico quel

contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra uno o piugrave operatori

economici e una o piugrave amministrazioni aggiudicatrici avente per

oggetto in riferimento agli appalti pubblici di lavori ldquolrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione e lrsquoesecuzione di ldquolavorirdquo107 o di

unrsquoopera oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera

rispondente alle esigenze specificate dallrsquoamministrazione

aggiudicatricerdquo108 Questa rinnovata definizione di appalto di cui alla

Direttiva 200418 ancorcheacute simile a quella della pregressa direttiva n

371993 offre lo spunto per ldquoriesumarerdquo i probabilmente mai risolti

contrasti definitori tra la normativa comunitaria e quella nazionale di cui

alla legge 10994 e successive modifiche Non egrave difficile scorgere una

sostanziale differenziazione fra la normativa comunitaria e quella

nazionale nella definizione del contratto di appalto difatti mentre la

prima utilizza una formula generale quale quella della ldquoesecuzione con

qualsiasi mezzo di unrsquooperardquo capace nella sua genericitagrave di

ricomprendere qualsiasi modello negoziale di realizzazione di lavori ed

opere pubbliche109 nella legge n 10994 manca un riferimento a tale

107

Relativi a una delle attivitagrave di cui allrsquoallegato 1 della Direttiva Sinteticamente si tratta di attivitagrave relative alle costruzioni quali quelle di preparazione del cantiere edile costruzione completa o parziale di edifici (genio civile) lavori di completamento degli edifici noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore

108 Art 1 lett b) Direttiva n 200418

109 La normativa comunitaria fa esclusivo riferimento alla realizzazione di opere

pubbliche e non anche di lavori

66

clausola generale Infatti lrsquoart 19 1deg comma specifica che per appalto

di lavori pubblici bisogna intendere quei contratti a titolo oneroso

conclusi in forma critta tra un imprenditore e un soggetto di cui ldquoallrsquoart

2rdquo110 aventi per oggetto

a) la sola esecuzione di lavori pubblici di cui ldquoallrsquoart 2 comma 1rdquo111

b) la progettazione esecutiva di cui ldquoallrsquoart 16 comma 5rdquo112 e

lrsquoesecuzione dei lavori pubblici di cui allrsquoart 2 comma 1

Ersquo necessario dunque verificare se la nozione nazionale di

appalto circoscritta alla definizione datane dalla lett a) possa ritenersi

equivalente a quella utilizzata dalla Direttiva 200418

La questione ha pregio non solo dal punto di vista formale ma

anche sostanziale in quanto lrsquoart 19 1deg comma della legge n 10994

sulla scorta di una esplicita modifica introdotta dalla legge 41598 (cd

ldquoMerloni-terrdquo) afferma il principio della ldquotassativitagraverdquo dei sistemi di

esecuzione dei lavori pubblici che possono essere realizzati

ldquoesclusivamenterdquo mediante contratti di appalto di concessione o

attraverso ldquolavori in economiardquo Appare chiaro che dallrsquoestensione della

nozione di appalto dipende lrsquoindividuazione delle tipologie negoziali

utilizzabili per la realizzazione dei lavori pubblici che potrebbero portare

ad un mancato rispetto delle ldquoregole della concorrenzardquo113 In sostanza

110 Di cui allrsquoart 2 co 2 lett a) quali le Amministrazioni dello Stato Enti pubblici ed

economici enti ed amministrazioni locali associazioni consorzi ed organismi di diritto pubblico

111 Dispone lrsquoart 2 co 1 che ldquoai sensi e per gli effetti della presente legge e del

regolamento si intendono per lavori pubblici se affidati ai soggetti di cui al co 2 del presente articolo le attivitagrave di costruzione demolizione recupero ristrutturazione restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalisticardquo

112 i sensi dellrsquoart 16 co 5 ldquoIl progetto esecutivo redatto in conformitagrave al progetto

definitivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma tipologia qualitagrave dimensione e prezzo

113 Come univocamente ritenuto in dottrina la ratio a supporto della esclusivitagrave dei

sistemi di esecuzione previsti dalla legge egrave da ricercarsi nellrsquoesigenza di evitare che possano essere introdotti sistemi realizzativi potenzialmente elusivi delle regole di concorrenza In merito Determinazione Autoritagrave per la vigilanza sui lavori pubblici n 222002 pubblicata nella GU n 2062002

67

la questione egrave di verificare se la nozione di appalto possa

ricomprendere lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di lavori oppure per il

diritto nazionale riguardi la sola esecuzione di lavori

Secondo un orientamento dottrinario la risposta non potrebbe

che essere nel pieno di una equiparazione fra nozione di appalto

nazionale e quella comunitaria sia per ragioni sistematiche in quanto i

lavori preparatori della legge 10994 fanno sovente riferimento alla

normativa comunitaria sia per ragioni di gerarchia delle fonti in quanto

la normativa comunitaria assume ldquocarattere prevalente rispetto alla

normativa nazionalerdquo114 Tale impostazione dottrinale perograve non appare

pienamente condivisibile percheacute nellrsquoordinamento civile il contratto di

appalto individuato dallrsquoart 1655 del Codice Civile egrave definito come quel

contratto col quale una parte assume con organizzazione di mezzi

necessari e con gestione a proprio rischio il compito di unrsquoopera o di un

servizio verso un corrispettivo in denaro Esiste dunque una fattispecie

negoziale delimitata da elementi ben precisi 1) una organizzazione di

impresa che deve far capo allarsquoappaltatore 2) il rischio di impresa in

capo allrsquoappaltatore 3) il corrispettivo in denaro che il committente deve

corrispondere allrsquoappaltatore 4) il risultato finale della realizzazione

dellrsquoopera

Ebbene la Legge 10994 nel disciplinare la fattispecie di matrice

pubblicistica dei contratti di appalto pur delineandone elementi

peculiari non poteva non ispirarsi alla definizione di contratto di appalto

di cui allrsquoart 1655 del Codice Civile In particolare ai sensi dellrsquoart 19

comma 1 della legge 10994 e sm lrsquoappalto egrave quel contratto concluso

in forma scritta fra un imprenditore ed uno dei soggetti di cui allrsquoart 2 2deg

comma da questo punto di vista la nozione egrave del tutto corrispondente a

quella comunitaria e differisce da quella civilistica per quanto concerne

la forma scritta dellrsquoatto evidentemente giustificata da esigenze di

114

G LEONE La legge quadro in materia di lavori pubblici a cura di A Carullo ndash A Clarizia Padova Grafili Editore 2000 pag 602

68

certezza dei rapporti negoziali Per quanto riguarda il contenuto

lrsquoarticolo fa riferimento esclusivamente alla ldquoesecuzione dei lavori

pubblicirdquo senza specificare altro e proprio per questo rinviando

allrsquoappalto di diritto privato Sulla base di tali presupposti vanno esclusi

dallrsquoambito oggettivo di appalto di lavori pubblici tutte quelle fattispecie

negoziali che seppur strettamente idonee allrsquoesecuzione di lavori

pubblici non presentano le caratteristiche tipiche di un contratto di

appalto

Invece la norma comunitaria presenta una portata

oggettivamente piugrave ampia quando fa riferimento allrsquoesecuzione ldquocon

qualsiasi mezzordquo di lavori ed opere percheacute non egrave condizionata dalla

definizione nazionale del Codice Civile Non sono peraltro mancati

temperamenti a tale tesi secondo i quali lrsquoinciso ldquocon qualsiasi mezzordquo

sembrerebbe volersi riferire non a qualsiasi tipo contrattuale ma solo a

quelli in cui lrsquooggetto principale rimanga pur sempre un ldquolavorordquo115 Ersquo

possibile ritenere invece che la norma sia nata proprio con lrsquointento di

fornire una nozione quanto piugrave possibile capace di abbracciare tutte le

azioni attraverso le quali portare a compimento un lavoro od unrsquoopera e

di conseguenza garantire la piugrave ampia applicazione della Direttiva

comunitaria e dunque dei principi posti a tutela della concorrenza che la

medesima esprime Anche volendo aderire a siffatta impostazione si

dovrebbe ugualmente convenire circa la portata oggettivamente piugrave

ampia della nozione comunitaria di appalto rispetto a quella nazionale

Aderire perograve a tale impostazione comporta la conseguenza che

mentre gli appalti nazionali possono essere eseguiti esclusivamente

mediante lrsquoappalto che presenti gli elementi essenziali di cui allrsquoart

1655 del codice civile quelli comunitari possono essere realizzati

115 inteso come lrsquoazione dinamica che porta alla realizzazione del risultato finale

In realtagrave le restrizioni introdotte dallrsquoautorevole opinione espressa sembrerebbero non collimare perfettamente con la ratio che ispira la generica formulazione di appalto recata dalla normativa comunitaria e che risiede nella esigenza di trovare una formula che consenta una generalizzata applicazione a tutti gli Stati membri

69

attraverso una ben piugrave ampia pluralitagrave di tipologie negoziali come lrsquouso

del contratto di vendita di cosa futura ed il ldquoleasing immobiliarerdquo116 o il

contratto di sponsorizzazione Va precisato perograve che recentemente

alcune amministrazioni pubbliche hanno utilizzato tali forme contrattuali

la cui ammissibilitagrave egrave stata legittimata anche se a fatica dal Giudice

amministrativo e dalla stessa Autoritagrave di vigilanza dei lavori pubblici

116

La cui legittimitagrave egrave stata riconosciuta dalla Autoritagrave di vigilanza sui lavori pubblici con Deliberazione n 145 del 23 settembre 2004 Sulla scorta del principio lex specialis derogat generali

70

44 Innovazioni sospensioni modifiche

Il recepimento della direttiva 200418 introduce molte

innovazioni ma determina anche sospensioni e modifiche al codice

che si sono rese necessarie soprattutto in riferimento alle nuove

disposizioni introdotte dal legislatore comunitario Innanzitutto il Codice

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture ha inaugurato una

rivoluzione lessicale La familiare terminologia nazionale del 1994 delle

procedure di affidamento lascia il posto a nuovi termini comunitari

uguali in tutti gli Stati membri dellrsquoUnione Il pubblico incanto diventa

ldquoprocedura apertardquo la licitazione privata diventa ldquoprocedura ristrettardquo la

trattativa privata lascia il posto alla ldquoprocedura negoziatardquo117

ldquoDal punto di vista sostanziale le maggiori novitagrave

apportate dal Codice al quadro normativo previgente sono contenute

nella parte II ldquoContratti relativi a lavori servizi e forniture nei settori

ordinarirdquo CAPO III rdquoOggetto del contratto procedure di scelta del

contraente e selezione delle offerterdquo Si tratta comunque di disposizioni

che innovando il pregresso regime introducono una sostanziale

equiparazione fra appalto di lavori avente ad oggetto la sola esecuzione

dei lavori e lrsquoappalto avente ad oggetto invece lrsquoesecuzione congiunta

alla progettazionerdquo118 Le altre novitagrave riguardano i soggetti egli

organismi quali Lrsquoautoritagrave di Vigilanza sui lavori pubblici lrsquoOsservatorio

dei lavori pubblici il Responsabile unico del Procedimento che pur

presenti nella previgente normativa ampliano la lorro attivitagrave anche con

i servizi e le forniture Altra novitagrave egrave lo Sportello dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture

117

D COCCO E LE MANDRACCHIA Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture Roma Tipografia del genio Civile 2007 pag 33

118 L PASSERI Il Dlgs 1632006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200418CE e 200417CE Analisi e commenti Tipografia DVS Roma pagg 7-8

71

Dal punto di vista legislativo il cambio della maggioranza

parlamentare avvenuto prima dellrsquoentrata in vigore del ldquocodicerdquo119

determina una pausa di riflessione su alcune delle principali innovazioni

del testo La volontagrave di apportare alcune modifiche al codice pur nel

rispetto della necessitagrave di recepire puntualmente le ldquodirettiverdquo120 porta

ad una manovra normativa in piugrave tempi dal 1deg luglio 2006 entra in

vigore il Codice ma con il Decreto Legge n 1732006 convertito in

legge n 228 del 12 luglio 2006 vengono sospese ldquoalcune

disposizionirdquo121 innovative come lrsquoaccordo quadro e il dialogo

competitivo istituti non obbligatori previsti nelle direttive la cui entrata

in vigore era stata differita al 1deg febbraio 2007 Oggetto di importanti

contestazioni egrave stato invece lrsquoarticolo 53 del Codice che disciplina

ldquoLrsquooggetto del contrattordquo che egrave stato sospeso in un primo momento fino

al primo febbraio 2007 e successivamente la sua applicabilitagrave egrave stata

rimandata allrsquoentrata in vigore del regolamento di attuazione

Ma la direttiva 200418 e piugrave precisamente il considerando (9) di

tale direttiva che dispone dellrsquooggetto del contratto ldquoaffronta la

questione relativa alla separazione dellrsquoattivitagrave di progettazione da

quella di esecuzione dei lavori statuendo che ldquohellipegrave opportuno che le

amministrazioni possano prevedere sia lrsquoaggiudicazione separata che

lrsquoaggiudicazione congiunta di appalti per lrsquoesecuzione e la progettazione

dei lavori La presente Direttiva non egrave intesa a prescrivere

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta La decisione relativa a

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta dellrsquoappalto deve fondarsi su

criteri qualitativi ed economici che possono essere definiti dalle

legislazioni nazionalirdquo Tale considerando non sembrerebbe perograve

disciplinare affatto lrsquoipotesi di un istituto unico che integri attivitagrave di

119

1deg luglio 2006 120

N 200417CE E 200418CE 121

Si tratta dei nuovi istituti comunitari che rappresentano le nuove procedure di affidamento ad evidenza pubblica accanto a quelle ordinarie quali la procedura aperta ristretta e la procedura negoziata

72

progettazione ed esecuzione dei lavori ma esclusivamente un

affidamento congiunto ldquodi appalti per lrsquoesecuzione di progettazione e

lavorirdquo In sostanza quello che la direttiva 200418 rimanda alla facoltagrave

delle legislazioni nazionali egrave lrsquoeventuale regolamentazione normativa

dellrsquoaffidamento congiunto di due distinti appalti (uno per la

progettazione e uno per lrsquoesecuzione dei lavori) e non di un unico

appalto il cui oggetto si concreti in unrsquoattivitagrave di progettazione ed

esecuzione congiunta Si tratta dunque di una previsione orientata alla

semplificazione ed allo snellimento procedurale ma non anche

allrsquointroduzione di nuovi istituti

Ma nelle norme del codice come in quelle dellrsquoart 19 della legge

10994 dopo le modifiche di cui alla legge 1662002 non si fa

riferimento al mero profilo procedimentale della congiunta

aggiudicazione di due appalti ma alla configurazione della nuova

fattispecie dellrsquoappalto congiunto di progettazione ed esecuzione Ersquo per

questo motivo che il considerando (9) rinvia allrsquointervento del legislatore

nazionale che dovragrave procedere allrsquoindividuazione dei singoli casi sulla

base di criteri qualitativi ed economici cioegrave della co-presnza di tali

criteri che nella disciplina italiana ai fini dellrsquooperativitagrave dellrsquoappalto

integrato erano richiesti non in maniera congiunta tanto egrave vero che

lrsquoappalto integrato era ammesso sulla base o di soli criteri economici

come il valore dellrsquoappalto o di criteri esclusivamente qualitativi come

la complessitagrave della prestazionerdquo122

Contemporaneamente alla sospensione di tali disposizioni

viene avviato lrsquoiter del 1deg Decreto correttivo che nelle intenzioni del

Governo rappresentava lo strumento della riflessione finalizzata al

confronto piugrave aperto sugli istituti innovativi sospesi

122

L PASSERI La Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commenti Tipografia DSV Roma 2005 pagg 129-131

73

Il primo Decreto correttivo del Codice ldquoDlgs n 62007rdquo123 egrave

formato da cinque articoli che vanno ad apportare altre novitagrave

Tra le piugrave significative le seguenti in riferimento ai settori ordinari

lrsquoulteriore differimento fino al 31 luglio 2007 dei nuovi istituti giuridici

comunitari giagrave sospesi e che sarebbero entrati in vigore il 1deg

febbraio 2007 resosi necessario ai fini di una piugrave ampia riflessione

sui predetti istituti e sui relativi risvolti applicativi senza perograve incidere

sugli obblighi nazionali di adeguamento alle direttive comunitarie

in merito allrsquoistituto ldquodellrsquoavvalimentordquo124 il Decreto elimina il divieto

per lrsquoimpresa ausiliata di assumere le vesti di subappaltatore Per il

vero tale modifica si egrave resa necessaria in quanto il legislatore

italiano nella compilazione originaria del codice non aveva recepito

la direttiva comunitaria artt 47 48 e 52 in maniera fedele ma

aveva introdotto tale divieto e ciograve finiva per annientare la portata

stessa dellrsquoistituto che ndash va sottolineato ndash egrave istituto a recepimento

obbligatorio giagrave considerato dalla giurisprudenza amministrativa

ldquoself executingrdquo125 Ma il legislatore italiano ha recepito la normativa

comunitaria con taluni adattamenti resesi necessari per evitare

ldquomanovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di associazioni

criminali o comunque di soggetti che non potrebbero partecipare in

proprio alle procedure di affidamentordquo126

in riferimento alla individuazione del Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) figura obbligatoriamente prevista in ogni

123 Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2007 ed entrato in

vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella GU ndash serie generale ndash n 25 del 31 gennaio 2007 (si veda in proposito lrsquoerrata corrige pubblicata nella GU ndash serie generale ndash n 26 del 1deg febbraio 2007

124 Art 49 DLgs 1632006 che consiste nella possibilitagrave di unrsquoimpresa (ausiliata)

di poter usufruire dei requisiti tecnici economici e di qualificazione di unrsquoaltra impresa (ausiliaria) al fine di partecipare ad una procedura di gara senza i quali la stessa impresa (ausiliata) non avrebbe potuto partecipare

125 Una norma self-executing egrave una norma di grado comunitario che trova

direttamente applicazione allrsquointerno dellrsquoordinamento nazionale senza la necessitagrave di recepimento da parte del legislatore nazionale

126 Cosigrave la Relazione illustrativa al codice correttivo

74

procedimento amministrativo si afferma la possibilitagrave di individuare

tale figura in caso di accertata carenza di dipendenti qualificati di

ruolo anche tra il personale non di ruolo purcheacute in servizio nella

amministrazione stessa ldquoLa modifica in parola si egrave resa necessaria

per superare le difficoltagrave operative incontrate soprattutto dai comuni

di piccole dimensioni i quali ora possono individuare il Rup anche

attraverso formule meno rigide rispetto allrsquoassunzione a tempo

indeterminato che incidevano negativamente sul bilancio dellrsquoEnte

In riferimento alla forme di pubblicitagrave tale Decreto differisce a ldquosei

giorni feriali (al posto dei due) il termine entro il quale procedere alla

pubblicazione degli avvisi di gara nella Gazzetta Ufficialerdquo127

noncheacute per i contratti di lavori pubblici sotto soglia la pubblicitagrave si

estende anche agli ldquoavvisi sui risultati della procedura di

affidamentordquo128 Si assiste pertanto ad un rafforzamento dei

meccanismi di pubblicitagrave relativi ai contratti di importo inferiore alle

soglie di applicazione delle direttive ma che sono sottoposte alla

stessa disciplina pubblicistica in virtugrave dei principi di paritagrave di

trattamento non discriminazione sanciti dal Trattato CE che

comportano un obbligo di trasparenza ldquoche consiste in un adeguato

livello di pubblicitagrave che consenta lrsquoapertura del mercato alla

concorrenza noncheacute il controllo sullrsquoimparzialitagrave delle procedure di

aggiudicazionerdquo129

Alla luce di quanto esposto la ratio del primo decreto correttivo

al DLgs 1632006 si giustifica nellrsquoobiettivo di fugare i dubbi residui

127

Art 66 comma 7 ultimo periodo ldquoLa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana viene effettuata entro il sesto giorno feriale successivo a quello del ricevimento della documentazione da parte dellrsquoUfficio inserzioni dellrsquoIstituto poligrafico e zecca dello Stato

128 Art 122 co 3 ldquoLrsquoavviso sui risultati della procedura di affidamento helliprdquo e co 5

ldquoGli avvisi di cui al comma 3 ed i bandi hellip Sono pubblicati nella GU della repubblica italiana ndash serie speciale ndash relativa ai contratti pubblici helliprdquo

129 Comunicazione interpretativa della Commissione n 2006C 17902

ldquoComunicazione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici

75

generati dalle rilevanti novitagrave introdotte dal Codice al fine di addivenire

quanto prima alla definizione di un assetto normativo stabile capace di

dissolvere ogni incertezza per il buon funzionamento del mercato dei

contratti pubblici e la piena apertura dello stesso alla concorrenzardquo130

Sulla disciplina degli appalti interviene anche la ldquoFinanziaria per il

2007rdquo131 che prevede alcune revisioni al codice relative ai criteri di

individuazione e verifica delle offerte anormalmente basse ldquofinalizzate

ad introdurre nella valutazione dellrsquoanomalia delle offerte il ldquocosto del

lavorordquo cosigrave determinato periodicamente in apposite tabelle predisposte

dal Ministro del lavoro e delle politiche socialirdquo132

La chiusura del primo Decreto correttivo coincide con il varo del

secondo Decreto correttivo e piugrave precisamente con lrsquoapprovazione in

via preliminare dello schema di decreto correttivo da parte del

Consiglio dei Ministri avvenuto in data 25 gennaio 2007 Con il ldquoDLgs

1132007rdquo133 secondo Decreto correttivo prosegue lrsquoopera di revisione

del Codice che nelle intenzioni del Governo ha il significato della

decisione sui nuovi istituti sospesi dal primo correttivo mantenendo

lrsquoapertura ai nuovi istituti comunitari ma limitandoli in una cornice che

vuole mitigare il vento liberale di Bruxelles senza per questo ostacolare

la modernizzazione del sistema degli appalti Dal 1deg agosto 2007

entrano in vigore alcune delle disposizioni sospese quali le lrsquordquoaccordo

quadrordquo134 mentre si decide di differire lrsquoistituto del dialogo competitivo

allrsquoentrata in vigore del regolamento

ldquoMa lrsquoentrata in vigore del secondo decreto correttivo del codice

dei Contratti pubblici ripropone le tradizionali problematiche del diritto

130 A CONIO Prime note sul correttivo appalti Il Sole 24 Ore 2007 pag 50 131

Legge 27 dicembre 2006 n 296 132

Art 87 co 2 lettera g) del DLgs 1632006 133

Pubblicato nella GU n 176 del 31 luglio 2007 ed entrato in vigore il 1deg agosto 2007

134 Art 59 DLgs 1632006 che recepisce lrsquoart 32 della Direttiva 200418CE egrave

uno schema contrattuale stipulato tra le PA e uno o piugrave operatori economici che ha la durata massima di quattro anni e che prevede la fissazione dei prezzi per tutto il periodo

76

transitorio Il principio generale che regola la successione delle leggi nel

tempo egrave enunciato ldquoallrsquoarticolo 11rdquo delle preleggi Questo principio

comunemente indicato come quello tempus regit actum va tuttavia letto

alla luce delle particolari caratteristiche della normativa dei lavori

pubblici i cui effetti non esauriscono in un dato momento puntualmente

individuato Lrsquoiter procedurale che governa la realizzazione di unrsquoopera

pubblica si sviluppa infatti in un arco temporale prolungato sia con

riferimento alla fase di scelta del contraente sia a quella relativa

allrsquoesecuzione dei lavori Per quanto riguarda le disposizione sospese

fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento profondamente diversi sono

gli effetti per ognuno di esso che conseguono a tale differimento

Lrsquoefficacia delle disposizioni dellrsquoappalto integrato di cui allrsquoart 53

e del Dialogo Competitivo di cui allrsquoart 58 erano giagrave state sospese

dalla Legge 2282006 e riportate nel primo decreto correttivo n 62007

Tuttavia mentre la sospensione del dialogo competitivo aveva

comportato una vera e propria impossibilitagrave di utilizzarlo proprio percheacute

nuovo istituto comunitario altra cosa invece egrave stata per lrsquoappalto

integrato per cui era operante la disposizione contenuta nella legge

2282006 ndash successivamente richiamata dal primo decreto correttivo ndash

in base alla quale per tutto il periodo di sospensione della nuova

disciplina di cui allrsquoart 53 relativa allrsquooggetto del contratto di appalto si

continuavano ad applicare le norme dellrsquoappalto integrato contenute

nella legislazione precedente piugrave restrittive della legge 10994 Ma il

secondo decreto non contenendo alcuna norma di richiamo alla legge

2282006 di fatto ha vietato alle stazioni appaltanti in termini assoluti

lrsquoutilizzo di tale istituto135

La correzioni del secondo decreto correttivo coincidono con

lrsquoavvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione

Europea che coincide a sua volta con il cambio della legislatura e le

135

R MANGANI Codice dei contratti la revisione e il rebus del regime transitorio Edilizia e Urbanistica commento e norme del 24 settembre 2007 pag 6

77

elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che ha determinato la

sospensione di tutti i lavori del Governo uscente lasciando al Governo

Berlusconi lrsquoapprovazione proprio allo scadere del termine biennale

delle correzioni indicate dalla Commissione Europea

Questo fatto ha portato alla conseguente correzione del

regolamento che a tuttrsquooggi deve essere ancora emanato dal Governo

78

45 La procedura drsquoinfrazione n 20072309 avverso il sistema

italiano degli appalti pubblici

ldquoMa in data 31 gennaio 2008 ldquola Commissione europea ha

aperto nei confronti dellrsquoItalia la procedura drsquoinfrazione n 20072309

relativa al Codice dei contratti pubblici in cui si contesta sotto piugrave

profili un incompleto o infedele recepimento della direttiva Tra le

contestazioni piugrave rilevanti nel settore dei lavori pubblici la commissione

contesta le seguenti disposizioni

- artt 34 90 e 101 ldquosoggetti a cui possono essere affidati i contratti

pubblicirdquo136 quanto alla nozione restrittiva di operatore economico

ammesso alle gare il legislatore italiano individua solo i soggetti

privati mentre la Commissione aveva esteso la possibilitagrave ad essere

ammessi a partecipare alle gare anche ai soggetti pubblici e

organismi di diritto pubblico sia a forme organizzative diverse da

quelle elencate

- art 37 comma 11 che vieta per taluni lavori il subappalto e impone

la forma giuridica dellrsquoATI (nota) quando il concorrente non abbia i

requisiti per eseguirli in proprio da un lato si impone un limite (nota)

al subappalto che non esiste nel diritto comunitario dallrsquoaltro lato si

impone una forma organizzativa laddove il diritto comunitario non

impone forme giuridiche per avvaalersi di requisiti e capacitagrave altrui

- art 48 sul controllo a campione secondo la Commissione il

controllo deve essere generalizzato

- artt 45 49 e 50 ldquoavvalimentordquo atteso che lrsquoart 45 non lo consente

adeguatamente lrsquoart 49 fissa limitazioni non previste dal diritto

comunitario e lrsquoart 50 che ai fini della qualificazione limita

lrsquoavvalimento allrsquoinfragruppo estendendolo ai settori speciali dove

questo limite per il diritto comunitario non crsquoerardquo137

136

Artt 4 e 5 della Direttiva 200418CE

137 A VALLETTI La procedura drsquoinfrazione sul codice dei contratti pubblici Milano Ipsoa Editore Rassegna Urbanistica e Appalti n 62008 pag 672

79

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 200418 introduce lrsquoistituto

dellrsquoavvalimento in merito al sistema di qualificazione dellrsquooperatore

economico chegrave vuole fornire uno strumento piugrave flessibile il cui fine egrave

sempre quello di esaltare il principio della libera concorrenza e della

massima partecipazione alle gare da parte degli operatori economici

Lrsquoimpresa quindi puograve avvalersi dei requisiti economici tecnici e

finanziari di unrsquoaltra impresa al fine di partecipare ad una gara senza i

quali non avrebbe potuto partecipare Lrsquoimpresa che si avvale di tali

requisiti si chiama ldquoimpresa ausiliatardquo e quella che offre i requisiti

ldquoimpresa ausiliariardquo Ma mentre il paragrafo 2 dellrsquoart 47 della direttiva

afferma che i requisiti possono essere utilizzati dagli operatori

economici a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con

questi purcheacute dimostri la disponibilitagrave dei relativi mezzi il legislatore

italiano permette lrsquoutilizzo di tale istituto solo tra imprese che

appartengono allo stesso gruppo

ldquoSecondo alcuni studiosi la facoltagrave concessa dal legislatore

italiano allrsquooperatore economico di avvalersi dei requisiti tecnici ed

economici di altra impresa facendola partecipare anche ai lavori

colliderebbe con la ldquodisciplina normativardquo138 del subappalto che prevede

stringenti limitazioni Trattasi di opinione non del tutto condivisibile

qualora si consideri la diversa natura giuridica dei due istituti in esame

infatti mentre il subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a

soggetti terzi che operano come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso dellrsquoavvalimento cosigrave come disciplinato dal

legislatore comunitario il concorrente aggiudicatario saragrave comunque

lrsquoimpresa operante tanto egrave vero che dovragrave dimostrare il possesso dei

beni aziendali dei quali intenderagrave avvalersirdquo139 e solo ad essa verragrave

138

Art 18 legge 10994 n 55 che vieta la subappaltabilitagrave della categoria prevalente per una quota superiore al 30 dellrsquoimporto complessivo dei lavori)

139

D GALLI Le direttive europee sugli appalti Edilizia e Territorio ndash Il Sole 24 Ore n 202004 pagg 15 e ss

80

rilasciato il Certificato di regolare Esecuzione (CRE) Percheacute allora

non puograve essere lrsquoimpresa ausiliaria ad essere anche esecutrice dei

lavori per i quali presta i propri requisiti considerando anche il fatto che

essa non puograve partecipare ad altre gare dove sia richiesto proprio il

requisito ldquoprestatordquo

Inoltre sia lrsquoimpresa ausiliaria che ausiliata devono presentare

una serie di dichiarazioni al fine della possibilitagrave di fare ricorso a tale

istituto Pertanto lrsquoinfrazione si giustifica per il fatto che il legislatore

italiano attraverso il divieto di subappalto e le limitazioni al ricorso di

tale istituto di fatto vigraveola il principio caro al legislatore comunitario del

rispetto della libera concorrenza e della massima partecipazione alle

gare principio ispiratore di tale istituto noncheacute per il fatto che il

legislatore italiano non doveva apportare alcuna variante poicheacute

lrsquoistituto dellrsquoavvalimento egrave istituto a recepimento obbligatorio self -

executing

- art 58 sul dialogo competitivo quanto agli elementi di valutazione e

alla prevista possibilitagrave di riduzione dei termini della procedura il

recepimento italiano presenta refusi dovuti alla non del tutto chiara

percezione della sostanza del nuovo istituto

- art 79 quanto alle informazioni da fornire ai candidati e offerenti

percheacute prevede che lrsquoinformativa aggiudicazione sia fornita solo su

richiesta scritta anzicheacute drsquoufficio nel recepimento egrave stato commesso

un refuso

- art 83 laddove consente alla commissione di gara di fissare criteri

motivazionali di valutazione dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa che non sono giagrave contenuti nel bando di gara

- art 140 sulla cd gara a scorrimento in caso di fallimento

dellrsquoaggiudicatario percheacute in caso di aggiudicazione al secondo

classificato o successivi cambierebbero le condizioni iniziali siccheacute si

tratterebbe di un affidamento diretto

81

Ma poicheacute il termine per la correzione biennale del codice era

imminente e nel frattempo egrave cambiata di nuovo la maggioranza il

nuovo Governo ldquoha proposto un emendamento al disegno legge di

conversione del Decreto Legge 8 aprile 2008 n 59 recante

ldquodisposizioni urgenti per lrsquoattuazione degli obblighi comunitarirdquo un

articolo aggiuntivo e precisamente lrsquoart 8-bis volto a modificare lrsquoart 25

della legge 622005 che prevedeva ldquoil riordino normativo delle materie

interessate dalle direttive comunitarie entro un termine di due anni al

fine di coordinare le medesime con le normative legislative vigenti nelle

stesse materie apportando le sole modificazioni necessarie a garantire

la semplificazione e la coerenza logica sistematica e lessicale della

normativardquo140 Tale emendamento era volto a modificare il termine per

procedere alle modifiche al Codice da due anni sarebbe quindi

diventato ldquodi tre annirdquo e sarebbe scaduto il 30 giugno 2009

Ma lrsquoemendamento egrave stato ritenuto inammissibile e cosigrave il 27

giugno 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del

Ministro delle Politiche europee A Ronchi e del Ministro delle

Infrastrutture e trasporti A Matteoli il terzo decreto correttivo formato

di 3 articoli e precisamente

art 1 ldquoDisposizioni di adeguamento comunitariordquo

art 2 ldquoDisposizioni di coordinamentordquo

art 3 ldquoNorma finanziariardquo

140

GRECO M E MASSARI A Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007 pag 51

82

46 Le competenze sul recepimento della Direttiva 200418CE

ldquoLa disciplina dettata dal Codice assume una importanza

fondamentale soprattutto in relazione alla ripartizione della

competenza legislativa esclusiva e concorrente tra Stato e

Regioni nellrsquoambito dei contratti pubblici Infatti il Codice allrsquoart

4 ha individuato dettagliatamente gli ambiti di competenza dei

due legislatori cercando in questo modo di colmare la lacuna

insita nella formulazione del novellato ldquoart 117 comma 2rdquo141

della Costituzione che elaborando il rovesciamento

dellrsquoenumerazione delle competenze legislative riconosce al

legislatore nazionale competenze enumerate e ai legislatori

regionali competenza generale residuale in tutte quelle materie

non espressamente enucleate negli elenchi dellrsquoart 117 comma

2 e ldquocomma 3rdquo142

141 2) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie a) politica estera

e rapporti internazionali dello Stato rapporti dello Stato con lUnione europea diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti allUnione europea b) immigrazione c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose d) difesa e Forze armate sicurezza dello Stato armi munizioni ed esplosivi e) moneta tutela del risparmio e mercati finanziari tutela della concorrenza sistema valutario sistema tributario e contabile dello Stato perequazione delle risorse finanziarie f) organi dello Stato e relative leggi elettorali referendum statali elezione del arlamento europeo g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali h) ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della polizia amministrativa locale i) cittadinanza stato civile e anagrafi l) giurisdizione e norme processuali ordinamento civile e penale giustizia amministrativa m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale n) norme generali sullistruzione o) previdenza sociale p) legislazione elettorale organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province e Cittagrave metropolitane q) dogane protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale r) pesi misure e determinazione del tempo coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale regionale e locale opere dellingegno s) tutela dellambiente dellecosistema e dei beni culturali

142 2) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a rapporti

internazionali e con lUnione europea delle Regioni commercio con lestero tutela e sicurezza del lavoro istruzione salva lautonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale professioni ricerca scientifica e tecnologica e sostegno allinnovazione per i settori produttivi tutela della salute alimentazione ordinamento sportivo protezione civile governo del territorio porti e aeroporti civili grandi reti di trasporto e di navigazione ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dellenergia previdenza complementare e integrativa armonizzazione dei bilanci pubblici e

83

Si tratta di una materia quella della disciplina dei contratti

pubblici che nellrsquoattuale riparto di potestagrave legislativa operato

dallrsquoart 117 Cost non risulta attribuita espressamente neacute alla

potestagrave esclusiva dello Stato neacute rientra nelle materie di potestagrave

concorrente

Di conseguenza secondo la ldquoclausola residualerdquo di cui

allrsquoart ldquo117 comma 4rdquo143 per cui tutto quello che non risulta

espressamente attribuito allo Stato o alla potestagrave concorrente egrave

attribuito in via residuale alle Regioni la disciplina dei lavori

pubblici sarebbe da ricondurre tra quelle di potestagrave legislativa

esclusiva delle Regioni

Tuttavia tale orientamento interpretativo ancor prima

della redazione del Codice era stato messo in discussione da

una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale che

chiamata a svolgere il ruolo di arbiter dei rapporti tra i vari livelli

di governo soprattutto dopo la riforma del Titolo V ha

provveduto a fornire una prima soluzione alla vexata quaestio

circa il riparto della competenza legislativa in materia di contratti

pubblici

In particolare nelle sentenze nn 302 e 303 del 2003 il

giudice costituzionale ha statuito che non egrave possibile a priori

considerare i ldquolavori pubblicirdquo come una materia che puograve essere

attribuita in blocco alla disciplina legislativa statale o regionale

ma piuttosto come ambito per il quale egrave possibile individuare

spazi di intervento ldquopro-quotardquo riservati ad entrambi i legislatori

coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitagrave culturali casse di risparmio casse rurali aziende di credito a carattere regionale enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestagrave legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato

143 Spetta alle Regioni la potestagrave legislativa in riferimento ad ogni materia non

espressamente riservata alla legislazione dello Stato

84

Si tratta infatti di ambiti di legislazione che non integrano una

vera e propria materia ma si qualificano a seconda dellrsquooggetto

al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in

volta a potestagrave legislative esclusive dello Stato o a potestagrave

legislative concorrenti144

Un primo importante contributo nel senso di ridurre la

problematicitagrave della questione egrave rappresentato da un recente

parere del Consiglio di Stato145 relativo allo schema di decreto

legislativo inerente il Codice con il quale sono indicati gli aspetti

relativi ai lavori pubblici che a giudizio dello stesso Consiglio

rientrerebbero nella potestagrave legislativa esclusiva dello Stato tra i

quali la qualificazione e selezione dei concorrenti i criteri di

aggiudicazione il subappalto ed il contenzioso in quanto

segmenti procedurali che attengono alla concorrenza o

allrsquoordinamento civile

Tuttavia la problematicitagrave che permea il dibattito sui

rapporti Stato- Regione non solo non viene risolta dal parere su

citato ma viene addirittura ampliata da alcune affermazioni del

Consiglio di Stato basti pensare ai profili problematici sollevati

dallrsquoaffermazione secondo la quale ldquola concorrenza gioca un

ruolo fondamentale ma egrave da verificare se ciononostante sia

possibile un intervento normativo regionalerdquo

Il tema egrave stato affrontato anche dalle Commissioni

parlamentari competenti per materia che si sono espresse sullo

schema del Codice riconfermando in parte il contenuto del

parere del Consiglio di Stato circa la necessitagrave di attribuire gran

parte dei profili della materia ldquolavori pubblicirdquoalla potestagrave

esclusiva del legislatore statale

144

Corte cost sentenza n 3032003 145

Si veda il parere del Consiglio di Stato del 6 febbraio 2006

85

Il testo definitivo del Codice fa proprie le indicazioni fornite

dal Consiglio di Stato e dallrsquoVIII commissione della Camera dei

Deputati e pertanto attribuisce gran parte della propria

disciplina agli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello

Stato

Infatti ldquolrsquoart 4 comma 3 del dlgs 1632006rdquo146 definisce

di competenza esclusiva statale nellrsquoambito dei lavori pubblici i

seguenti aspetti la qualificazione e la selezione dei concorrenti

le procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione

amministrativa i criteri di aggiudicazione il subappalto i poteri di

vigilanza sul mercato degli appalti affidati allrsquoAutoritagrave per la

vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture le

attivitagrave di progettazione ed i piani di sicurezza la stipulazione e

lrsquoesecuzione dei contratti ivi compresi la direzione

dellrsquoesecuzione ed il collaudo il contenzioso

Relativamente alle materie oggetto di competenza

concorrente tra Stato e Regioni il Codice prevede che le Regioni

esercitino la propria potestagrave nel rispetto dei principi fondamentali

emanati dallo Stato in tema di programmazione di lavori

pubblici approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed

146 Le regioni nel rispetto dellarticolo 117 comma secondo della Costituzione

non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in relazione alla qualificazione e selezione dei concorrenti alle procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione amministrativa ai criteri di aggiudicazione al subappalto ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati allAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture alle attivitagrave di progettazione e ai piani di sicurezza alla stipulazione e allesecuzione dei contratti ivi compresi direzione dellesecuzione direzione dei lavori contabilitagrave e collaudo ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilitagrave amministrative al contenzioso Resta ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali i contratti nel settore della difesa i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori servizi forniture

86

espropriativi organizzazione amministrativa compiti e requisiti

del responsabile del procedimento sicurezza del lavoro

Tuttavia tale scelta normativa egrave stata messa in

discussione dalle Regioni ldquoalcune delle qualirdquo147

hanno

presentato ricorso alla Corte costituzionale ai sensi dellrsquoart 127

comma 2 Cost ritenendo il riparto delle competenze operato

dal Codice non conforme a quanto disposto dal novellato art

117 Cost mentre altre hanno provveduto a disciplinare la

materia ldquoappaltirdquo in maniera in parte difforme dal Codice

mettendone in discussione pertanto praticamente la legittimitagrave

costituzionale

In particolare le Regioni che si sono mosse verso questa

seconda direzione sono state la Campania148 la Toscana149 il

Veneto150 la Sardegna151 la Calabria152 ed in ultimo la

Liguria153 Tutte le Regioni qui indicate hanno disciplinato la

materia lavori pubblici adottando dei veri e propri testi organici

con cui hanno interferito in alcuni degli ambiti materiali assegnati

alla potestagrave esclusiva statale dettando una normativa difforme o

contrastante con quella contenuta nel Codice

147

Toscana Campania Lazio Abruzzo 148

Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

149 Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007

recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

150 Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti

pubblici ne relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo 151

Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

152 Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007

recante disposizioni in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

153 Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante

norme per la ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

87

Proprio per questo motivo in seguito allrsquoattenta analisi di

legittimitagrave costituzionale della normativa regionale in materia

effettuata dal Dipartimento degli Affari regionali il Consiglio dei

Ministri ha deliberato ai sensi dellrsquoart 127 Cost la loro

impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale chiamata ancora

una volta ad assumere il ruolo di arbiter nei rapporti tra Stato e

Regioni in merito allrsquoapplicazione e allrsquointerpretazione dellrsquoart

117 della Costituzione

Alcune Regioni in seguito allrsquoentrata in vigore del dlgs

1632006 che ha apportato sostanziali modifiche alla disciplina

degli appalti per lavori servizi e forniture hanno adottato dei testi

normativi organici con cui hanno provveduto a modificare la

precedente normativa regionale in materia alla luce sia delle

novitagrave legislative in materia sia del nuovo quadro costituzionale

di riferimento che ha ampliato la potestagrave legislativa regionale

La prima Regione che ha approvato un testo legislativo

organico in materia di contratti pubblici di lavori servizi e

forniture dopo lrsquoemanazione del Codice dei contratti egrave stata la

Campania con la legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata

sul BUR n 15 del 19032007 e recante la ldquo disciplina dei lavori

pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo Con la legge

in questione composta da 88 articoli la Regione disciplina la

programmazione la progettazione lrsquoaffidamento lrsquoesecuzione il

collaudo e la manutenzione di appalti pubblici di lavori servizi e

forniture di qualsiasi importo da eseguirsi sul territorio regionale

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost pur

essendo stati rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale non si egrave

avuta la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri a fronte perograve di un impegno della Regione

a modificare il testo normativo in modo da adeguarlo al dlgs

88

1632006 superando i rilievi di incostituzionalitagrave23

Nel caso di

specie quindi lrsquoattivazione delle procedure di negoziazione

presso il Dipartimento Affari regionali con la Regione interessata

ha consentito di evitare lo strumento del contenzioso

costituzionale

Diversa egrave stata invece la ldquosorterdquo della legge della

Regione Toscana n 38 del 13072007 con la quale la Regione

definisce lrsquoambito di applicazione della stessa le finalitagrave e

provvede a stabilire le nuove competenze dellrsquoOsservatorio

regionale sui contratti pubblici

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La legge detta poi regole per la programmazione

dellrsquoattivitagrave contrattuale e disposizioni finalizzate alla snellezza

procedurale ed alla semplificazione amministrativa noncheacute

norme per la qualificazione razionalizzazione esemplificazione

delle attivitagrave della committenza pubblica dettando inoltre regole

dettagliate per lrsquoattivitagrave contrattuale della Regione e degli enti da

essa dipendenti

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La deliberazione di impugnativa egrave perograve intervenuta solo

in seguito allrsquoattivazione di procedure di conciliazione154 con la

154

Presso il Dipartimento Affari regionali

89

Regione interessata al fine di superare il contenzioso

costituzionale in applicazione del principio di leale

collaborazione

Il ricorso al contenzioso costituzionale sia da parte del

Governo che ha deliberato le impugnative in via principale di

gran parte delle leggi regionali in materia di appalti sia da parte

di alcune Regioni che hanno sollevato dubbi di illegittimitagrave

costituzionale su numerose norme del d lgs 1632006 egrave indice

della problematicitagrave del riparto di competenze tra Stato e Regioni

in materia Infatti da una parte le Regioni asseriscono che la

materia dei contratti pubblici rientra negli ambiti di competenza

concorrente e che pertanto il riparto di cui allrsquoart 4 del dlgs

1632006 sia stato delineato dal legislatore ordinario in chiara

violazione dellrsquoart 117 della Costituzione dallrsquoaltra parte invece

il legislatore statale nel predisporre una normativa organica in

materia di appalti ha individuato tutti gli aspetti per i quali egrave

necessaria una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale

in quanto rientranti nella competenza esclusiva statale di cui

allrsquoart 117 comma 2 Cost In questo modo il legislatore statale

ha provveduto a riempire di contenuto almeno per quanto

concerne la materia degli appalti le due voci ldquo tutela della

concorrenzardquo e ldquoordinamento civilerdquo attribuite alla potestagrave

legislativa dello Stato dal novellato art 117 Cost

Si puograve dunque affermare che nonostante il DLgs

1632006 abbia elencato gli ambiti di competenza esclusiva

statale ed i profili di competenza concorrente- lasciando al

legislatore regionale in via residuale la disciplina di tutti gli altri

profili concernenti la materia ldquolavori pubblicirdquo non ivi indicati ndash si egrave

manifestato il problema di delineare praticamente i confini di

delimitazione tra le aree di competenza statale quelle

concorrenti e quelle residuali regionali soprattutto alla luce del

90

novellato art 117 della Costituzione Si tratta di un problema che

ha chiamato ancora una volta la Corte costituzionale a sopperire

allrsquoindeterminatezza del riparto costituzionale di competenze

legislative dal momento che egrave stata chiamata a pronunciarsi sul

punto da entrambi i ldquo contendentirdquo

In questo assetto giuridico caratterizzato da molteplici

criticitagrave assume pertanto un ruolo estremamente rilevante la

recente pronuncia della ldquoCorte costituzionalerdquo155

in merito alle

attribuzioni ai diversi livelli di governo nella materia dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture Si puograve sicuramente parlare di

una sentenza chiarificatrice che chiude almeno fino a successivi

interventi legislativi in materia la vexata quaestio del riparto di

competenze tra Stato e Regioni su tali ambiti

Nella sentenza 4012007 la Corte Costituzionale

sollevata in via principale ex art 127 Cost con ricorsi delle

Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio Abruzzo e della

Provincia autonoma di Trento va a pronunciarsi sulla legittimitagrave

costituzionale di alcune disposizioni del dlgs 1632006

Le ricorrenti ossia le Regioni assumono innanzitutto la

illegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 4 comma 2 seconda parte

limitatamente alle parole laquoprogrammazione di lavori pubbliciraquo156

e laquocompiti e requisiti del responsabile del procedimentoraquo157 per

violazione dellrsquoart 117 Cost

In relazione alle questioni sollevate dalle Regioni lo Stato

recuperando quanto giagrave affermato dalla Corte nella sentenza su

citata ha sottolineato che la disciplina dei contratti pubblici

155

Si veda la sentenza n 4012007 156

si sottolinea come essa non sia una materia in senso proprio ma un modo di esercizio

delle competenze che deve essere disciplinato di volta in volta con fonti statali o regionali a

seconda dellrsquoattinenza dellrsquoattivitagrave di programmazione ad ambiti dello Stato o delle Regioni 157

Si rileva come non si tratti di un aspetto oggetto di potestagrave legislativa concorrente attenendo essi ai profili organizzativi che ldquosono lasciati alla libera regolazione del legislatore regionalerdquo

91

investe diversi ambiti materiali molti dei quali afferendo

allrsquoordinamento civile alla tutela della concorrenza alla

giurisdizione e alle norme processuali rientrano nella

competenza esclusiva dello Stato ex art 117 comma 2 Cost

Inoltre si ritiene che la natura trasversale delle materie ldquotutela

della concorrenzardquo ed ldquoordinamento civilerdquo cosigrave come

La difesa dello Stato afferma che contrariamente a

quanto sostenuto dalle ricorrenti il riparto di competenze di cui

allrsquoart 4 commi 2 e 3 del dlgs 1632006 egrave pienamente

conforme alle disposizioni del novellato art 117 commi 2 3 e 4

In particolare per quanto concerne le censure riferite allrsquoart 4

comma 2 del dlgs 1632006 si ritiene che la disciplina inerente

la laquoprogrammazione dei lavori pubbliciraquo158 rientra nellrsquoambito

della materia concorrente del governo del territorio

In relazione al presunto contrasto con lrsquoart 117 comma

5 Cost si sottolinea come il Codice abbia mantenuto ferma la

competenza delle Regioni a dare attuazione alle direttive

comunitarie nelle materie di loro competenza in tali ambiti

infatti per lrsquoespressa previsione contenuta nellrsquoart 4 comma 4

le disposizioni del Codice stesso avrebbero natura cedevole

applicandosi sino a quando le Regioni non introducano una loro

normativa

Si ritiene inoltre non fondata neppure la censura di

asserita violazione del principio di leale collaborazione posto

che da una parte il testo del decreto legislativo egrave stato

sottoposto allrsquoesame della Conferenza Stato-Regioni non

assumendo rilevanza la circostanza che non siano state accolte

le richieste regionali dallrsquoaltra non esiste un fondamento

costituzionale dellrsquoobbligo di adottare procedure legislative

ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni come

158

e ldquoapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativirdquo

92

invece sostenuto dalle ricorrenti che ritenevano opportuna la

congiunta stesura del testo normativo in questione in

applicazione del principio su richiamato

Innanzitutto la Corte provvede a definire lrsquointero quadro

giuridico di riferimento precisando che non solo non sono

configurabili neacute una materia relativa ai lavori pubblici nazionali neacute

una materia afferente ai lavori pubblici di interesse regionale ma

non egrave neppure possibile tracciare il riparto di competenze

legislative tra Stato e Regioni secondo un criterio soggettivo

distinguendo tra gare indette da amministrazioni statale e

regionali

Sempre nellrsquoambito della competenza legislativa

concorrente la Corte ha invece dichiarato costituzionalmente

illegittime due disposizioni del dlgs 1632006 in quanto ritenute

di dettaglio e non contenenti meri principi fondamentali Si tratta

dellrsquoart ldquo84 commi 2 3 8 e 9 del dlgs 1632006rdquo159 nella parte

in cui vincola le Regioni allrsquoosservanza di norme in materia di

composizione e modalitagrave di nomina dei componenti delle

commissioni di gara anzicheacute disporre che le disposizioni

abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una diversa

159

2 La commissione nominata dallorgano della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto egrave composta da un numero dispari di componenti in numero massimo di cinque esperti nello specifico settore cui si riferisce loggetto del contratto 3 La commissione egrave presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali nominato dallorgano competente (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera r) dlgs n 113 del 2007) 8 I commissari diversi dal presidente sono selezionati tra i funzionari della stazione appaltante In caso di accertata carenza in organico di adeguate professionalitagrave noncheacute negli altri casi previsti dal regolamento in cui ricorrono esigenze oggettive e comprovate i commissari diversi dal presidente sono scelti tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui allart 3 comma 25 ovvero con un criterio di rotazione tra gli appartenenti alle seguenti categorie a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali b) professori universitari di ruolo nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltagrave di appartenenza 9 Gli elenchi di cui al comma 8 sono soggetti ad aggiornamento almeno biennale

93

normativa regionale dal momento che si tratta di profili che non

rientrano nella competenza esclusiva statale ma in quella

concorrente regionale e dellrsquoart ldquo98rdquo160 comma 2 del dlgs

1632006 nella parte in cui dispone che lrsquoapprovazione dei

progetti definitivi da parte del Consiglio comunale equivale a

variante urbanistica a tutti gli effetti trattandosi di una norma di

dettaglio non consentita nella materia urbanistica oggetto di

competenza legislativa concorrente

Si puograve quindi concludere affermando che sono

costituzionalmente legittime tutte le disposizioni presenti

nellrsquoarticolo 4 del DLgs 1632006 a cui le Regioni devono

conformarsi

Alla luce dei principi espressi dalla Corte nella sentenza

4012007 che costituisce sicuramente un importante contributo

per la chiara interpretazione del riparto della potestagrave legislativa

tra Stato e Regioni di cui allrsquoart 117 Cost si evince un

assorbimento di competenze in capo al legislatore statale per

quel che riguarda la disciplina di contratti pubblici di lavori servizi

e forniture Tale assorbimento trova la sua ratio nellrsquoesigenza di

garantire una disciplina uniforme sullrsquointero territorio nazionale di

una materia che richiede delle regole valide per tutti i soggetti

dellrsquoordinamento della Repubblica e quindi di evitare confusione

e disparitagrave di trattamento tra gli addetti del settore

A fronte della posizione assunta dalla Corte che in parte

conferma i motivi fondanti delle censure mosse dal Governo ad

alcune delle leggi regionali in materia si puograve prevedere che

molte delle disposizioni regionali impugnate saranno dichiarate

illegittime dal giudice costituzionale e quindi le Regioni saranno

chiamate a ridisciplinare i contratti pubblici di servizi lavori e

160

Art 98 Effetti dellapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi

94

forniture in modo da adeguare la normativa regionale al d lgs

1632006 i cui principi hanno trovato lrsquoavallo e la conferma della

Corte costituzionale chiamata a far fronte allrsquoincompletezza della

riforma del Titolo V e a colmare i vuoti lasciati dal legislatore

costituzionalerdquo161

161

V LEPORE Il riparto della competenza legislativa tra stato e regioni in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture alla luce del nuovo codice degli appalti e della recente giurisprudenza costituzionale Rivista elettronica di diritto pubblico di diritto dellrsquoeconomia e di scienza dellrsquoamministrazione a cura del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche di ldquoVittorio Bacheletrdquo Direttore Prof Giuseppe Di Gaspare pagg 11-31

95

47 Conclusioni

Per concludere si puograve affermare come il Codice che

doveva essere una rivoluzione epocale nellrsquoambito della materia

dei lavori pubblici ma anche in quelle dei servizi e delle forniture

che doveva metter ordine a 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia di

fatto egrave stata solo una rivoluzione dal punto di vista del

raggruppamento in un unico testo di tutta la normativa dei lavori

pubblici servizi e forniture

Il Codice degli contratti pubblici di lavori servizi e forniture

non ha avuto il successo meritato tanto che ad oggi esso non

entra ancora in vigore come anche il Regolamento di attuazione

Anche nel recente Convegno svoltosi a Roma lo scorso

23 settembre dallrsquoIstituto Grandi Infrastrutture dal Titolo ldquoLe

novitagrave legislative dellrsquoestaterdquo il Presidente Giuseppe Zamberletti

si egrave soffermato sulle ripetute modifiche del Codice dei Contratti

ed ha precisato che il ldquoquadro normativo continua ad essere

instabile creando non pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni

Appaltanti una incertezza operativa di fondo ed un esteso

contenzioso Certamente non puograve non rilevarsi che questo

continuo incidere sul testo del decreto 163 egrave sentore di un non

efficace funzionamento della disciplina previdente e ciograve impone

una riflessione comune al fine di pervenire a soluzioni efficaci e

soddisfacentirdquo

Al Convegno egrave intervenuto anche tra gli altri Bernardette

Veca Vice Capo Gabinetto e Direttore generale per la

regolazione del Ministero infrastrutture che ha relazionato sul

nuovo Regolamento e sullo stato dellrsquoarte dello stesso

In particolare il Direttore Veca ha ricordato lrsquointensa attivitagrave

di concertazione del nuovo testo che sta per concludersi in sede

96

tecnica al margine del tavolo permanente istituito un anno fa

dallo stesso Ministro e che si concluderagrave con lrsquoinvio del

provvedimento al Consiglio di Stato prima della delibera

definitiva del Consiglio dei Ministri ed il parere finale della Corte

dei Conti

Il Governo egrave in forte ritardo nellrsquoemanazione del Nuovo

Regolamento di attuazione del Codice

Al termine del Convegno il prof Zamberletti aggiunge ldquoErsquo

forse impensabile rimettere mano ad una riscrittura del Codice

dei Contratti ma occorre prendere atto che il tentativo di

risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non egrave

pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti

in questi tre annirdquo

97

Bibliografia

Centro Studi Opere

Pubbliche

Profili problematici degli appalti pubblici

tra diritto interno e diritto comunitario

Editore Assne

Operae

1996

L Pietrangeli Papini I lavori pubblici negli Enti locali Ancitel ndash DrsquoAnselmi

Editore ndash Hoepli

1998

Angotti G La Direttiva 200418 CE relativa al

coordinamento delle procedure di

aggiudicazione degli appalti di lavori

servizi e forniture Analisi e commenti

Tipografia DSV 2005

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Roma Tipografia

DVS

2005

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CE

Roma Tipografia

DVS

2005

L Passeri Commento al Codice dei contratti pubblici

relativo a lavori servizi e forniture I parte

Tipografia DVS

Roma 2006

2006

Angotti G Il DLgs 1632006 in attuazione alle

Direttive comunitarie 200417 e 200418

Analisi e commenti

Tipografia DSV 2007

LE Mandracchia e

D Cocco

Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Codice commentato

Tipografia del

Genio Civile

2007

A Massari e M Greco Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007

G Failla Il Regolamento secondo Palazzo Spada Il Sole 24 Ore 2007

A Conio Equivalenza dei criteri di aggiudicazione

tra vecchie e nuove regole Rivista Diritto

Amministrativo

Il Sole 24 Ore 2007

A Valletti La procedura drsquoinfrazione sul codice dei

contratti pubblici Rassegna Urbanistica e

Appalti

Ipsoa Editore -

Milano

2008

98

Bibliografia Fonti legislative consultate

- rd 2351924 n 827 recante ldquoRegolamento per lrsquoamministrazione del patrimonio e per la

contabilitagrave generale dello Statordquo

- Legge 7 agosto 1990 n 241 recante ldquoNuove norme in materia di procedimento amministrativo e

di diritto di accesso ai documenti amministrativirdquo come modificata dalla Legge 11 febbraio 2005 n

15 recante ldquoModifiche ed integrazioni alla legge 7 agosto 1990 n 241 concernenti norme generali

sullrsquoazione amministrativardquo

- Dlgs 2471992 n 358 recante ldquoTesto unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di

forniture in attuazione delle direttive (CEE) n 6277 (CEE) n 76780 e (CEE) n 29588rdquo

- L 1121994 n 109 recante ldquoLegge quadro sui lavori pubblici (cd l MERLONI)

- Dpr 1841994 n 573 recante ldquoRegolamento recante norme per la semplificazione dei

procedimenti di aggiudicazione di pubbliche forniture di valore inferiore alla soglia di rilievo

comunitariordquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 157 recante ldquoAttuazione della direttiva 9250CEE in materia di appalti

pubblici di servizirdquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 158 recante ldquoAttuazione delle direttive 90531CEE e 9338CEE

relative alle procedure di appalti nei settori esclusirdquo

dPR 21121999 n 554 recante ldquoRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di

lavori pubblici 11 febbraio 1994 n 109 e successive modificazionirdquo

- Dlgs 1882000 n 267 recante ldquoTesto unico delle leggi sullordinamento degli enti localirdquo

- Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e trasportirdquo

- Direttiva n 200418CE del 3132004 recante ldquoDirettiva del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di

forniture e di servizirdquo

- L 1842005 n 62 recante ldquoDisposizioni per ladempimento di obblighi derivanti

dallappartenenza dellItalia alle Comunitagrave europee Legge comunitaria 2004rdquo

- Dlgs 1242006 n 163 recante ldquoIl codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

- Dlgs 26 gennaio 2007 n 6 recante Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo

12 aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)

- Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per

la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

- Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007 recante

ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

99

- Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici ne relative

disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo

- DLgs 3172007 n 113 recante ldquoDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 12

aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)rdquo

- Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in

materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in

attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la

disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

- Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante norme per la

ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

- Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007 recante disposizioni

in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina

della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

Bibliografia - Fonti giurisprudenziali consultate

TAR Campania Napoli I 342000 n 904 in Foro amm 2000 2375

C St VI 142000 n 1885 in Giust civ 2000 I 2443

Corte di Giustizia CE VI 7122000 - C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss

C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

TAR Veneto 2752003 n 3014 in Foro amm TAR 2003 1579

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3032003

TAR Lazio III 2452005 n 4116 in Foro amm TAR 2005 5 1592

C St VI 1442004 n 2124 in Foro amm CdS 2004 1203

C St VI 232004 n 991 in Foro amm CdS 2004 899

Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3002007

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 4012007

100

Sitografia

L Passeri Commento al Codice dei contratti

pubblici relativo a lavori servizi e

forniture I parte

Centrostudicinit

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Centrostudicinit

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CErdquo

Centrostudicinit

V Lepore Il riparto della competenza

legislativa tra stato e regioni in

materia di contratti pubblici di lavori

servizi e forniture alla luce del

nuovo codice degli appalti e della

recente giurisprudenza

costituzionale

wwwamministrazioneincamminolussit

R FANIZZI Il Codice degli appalti generali e

novitagrave legislative

wwwentilocaliprovincialeit

  • INDICE COMPLETO
  • TESI TERMINATApdf
  • Bibliografia
Page 6: NICCOLO’ CUSANO - Tesionline · 2010. 11. 17. · niccolo’ cusano universita’ telematica delle scienze umane tesi di laurea in diritto amministrativo il d.lgs. 163 del 12 aprile

3

previgente noncheacute in riferimento al Responsabile Unico del

procedimento

Novitagrave molto importante presente nel Capo III egrave lrsquoart 53 del

Codice che definisce lrsquooggetto del contratto dei lavori pubblici Esso

infatti ne amplia lrsquoambito oggettivo prevedendo la possibilitagrave di affidare

congiuntamente la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica Il

contratto cosigrave definito prende il nome di appalto integrato

Ma la vera innovazione che doveva essere quella di una

radicale rivoluzione del settore dei lavori pubblici non egrave mai iniziata

anzi in questi 3 anni abbiamo assistito ad un percorso molto tortuoso

sia del Codice che del Regolamento

Lrsquoart 253 deI DLgs 1632006 giagrave dal momento in cui viene

approvato differisce al 1deg agosto 2007 lrsquoapplicazione delle nuove

procedure di affidamento come il Dialogo competitivo e lrsquoAccordo

Quadro e lrsquoAsta elettronica

Le vicende della notevole accelerazione nellrsquoiter approvativo del

Codice giustificata dal Governo con la necessitagrave di ottemperare ad un

obbligo comunitario hanno dato luogo alla sua prima correzione

attraverso una ulteriore sospensione dei nuovi istituti negoziali previsti

dalle direttive al 31 luglio 2007 per un intervento piugrave articolato e

approfondito del Governo sulla conoscenza di tali innovazioni

Inoltre il legislatore italiano non recependo fedelmente le

disposizioni comunitarie di fatto ha violato il principio comunitario che

rappresenta la fonte di ogni direttiva comunitaria che egrave quello della

libera concorrenza nel mercato e della massima partecipazione agli

affidamenti dei contratti pubblici

Mentre il legislatore comunitario si pone lrsquoobiettivo di

liberalizzare e semplificare tutto ciograve che ostacola il libero e corretto

gioco dei legittimi interessi nel mercato delle opere pubbliche il

legislatore italiano invece recepisce questa spinta di libertagrave con le

dovute prudenze di chi deve fare i conti con un mercato di lavori

4

pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale Prudenze che

inevitabilmente sono state recepite dalla legge 10919994 soprattutto

in riferimento allrsquooggetto del contratto che prevedeva la netta

separazione tra la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica

Il secondo decreto correttivo ha quindi lo scopo di stemperare

questo spirito liberale del legislatore comunitario rimandando al

Regolamento di attuazione la previsione di una disciplina di dettaglio

Infatti ad oggi lrsquoart 53 commi 2 e 3 relativo allrsquooggetto del

contratto cosigrave ampliato dalla direttiva comunitaria egrave ancora sospeso

Proprio quando sembrava essere in dirittura drsquoarrivo il codice egrave

oggetto di una proceduta drsquoinfrazione la n 20072309 che la

Commissione Europea ha avviato per norme previgenti soprattutto in

riferimento alla legge 1041999 che sono state riprodotte tal quali

Ersquo necessario considerare inoltre che tra i due decreti correttivi

del ministro Di Pietro ed il Terzo decreto correttivo si egrave verificata la fine

della legislatura e le elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che

hanno determinato una sospensione di tutti i lavori del Governo

uscente lasciando al nuovo Governo Berlusconi lrsquoapprovazione proprio

allo scadere del termine biennale delle correzioni

Ad oggi perograve le Pubbliche amministrazioni ancora non possono

applicare completamente la normativa a causa di tutte queste

circostanze che hanno sortito un vuoto normativo che ha creato caos e

contenziosi non solo tra amministrazioni ed imprese ma anche in

riferimento al recepimento della normativa in merito alle competenze

tra Stato e Regioni

A far discutere o meglio a far sorgere una molteplicitagrave di

contenziosi sottoposti al parere della Corte Costituzionale egrave lrsquoart 4 del

Codice soprattutto i commi 2 e 3 che lascia alla Regione la potestagrave

normativa solo per alcuni aspetti della materia e le obbliga al rispetto

della disciplina prevista dal Codice Molte Regioni hanno avviato dei

ricorsi dichiarando illegittimi tali commi ma la Corte Costituzionale con

5

la piugrave significante sentenza n 4012007 respingendo le questioni

sollevate dalle Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio e Abruzzo

sulla illegittimitagrave dei citati commi andando va a confermare quanto giagrave

deciso dalla pur nota sentenza 30032003 e cioegrave come non esista una

materia relativa ai lavori pubblici e che gli stessi ldquo hellip di volta in volta

rientrare nellrsquoambito della potestagrave legislativa esclusiva statale ovvero

concorrente ovvero ancora residuale delle Regionirdquo

In conclusione si puograve affermare che le ripetute modifiche al

Codice dei contratti rendono il quadro normativo instabile creando non

pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni appaltanti con una incertezza

di fondo ed estesi contenziosi Certamente non puograve non rivelarsi che

questo continuo incidere sul testo egrave sentore di un inefficace

funzionamento della disciplina previgente e ciograve dovrebbe imporre le

Autoritagrave competenti ad una riflessione comune al fine di pervenire a

soluzioni efficaci e soddisfacenti Ersquo forse impensabile rimettere mano

ad una riscrittura del Codice dei Contratti ma occorre prendere atto che

il tentativo di risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non

egrave pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti in

questi tre anni

6

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI

UNA RIFORMA NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice

ldquoIl DLgs 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture egrave articolato in cinque parti e composto da 256

articoli e 22 allegati

La parte I intitolata ldquoPrincipi e disposizioni comuni e contratti

esclusi in tutto o in parte dallrsquoambito di applicazione del Codicerdquo

contiene le norme relative a oggetto principi definizioni fonti di

disciplina riparto tra Stato e Regioni Autoritagrave di Vigilanza e

Osservatorio responsabile del procedimento e accesso noncheacute

lrsquoelencazione dei contratti esclusi dallrsquoambito di applicazione del codice

quali appalti segretati o stipulati sulla base di accordi internazionali

La Parte II intitolata ldquoContratti pubblici relativi a lavori forniture e

servizi nei settori ordinarirdquo disciplina i contratti aventi ad oggetto lavori

servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria

articolata in quattro titoli e rappresenta la parte piugrave corposa e probab

ilmente piugrave significativa In tale Parte egrave recepita la Direttiva comunitaria

n 200418CE

Il primo titolo disciplina i contratti di rilevanza comunitaria e

contiene il cuore della disciplina delle procedure di affidamento noncheacute

i principi in tema di esecuzione del contratto

Il secondo titolo disciplina i contratti sotto soglia comunitaria

mediante un rinvio alla disciplina dettata per i contratti sopra soglia

comunitaria e lrsquoenucleazione delle specifiche regole derogatorie

Il terzo titolo detta disposizioni per le concessioni di opere

pubbliche per il promotore finanziario per il contraente generale e per

le infrastrutture strategiche

7

Il quarto Titolo disciplina i contratti di lavori servizi e forniture in

taluni settori specifici e in particolare nel settore della difesa e nel

settore dei beni culturali

La Parte III egrave intitolata ldquoContratti pubblici di lavori servizi e

forniture nei settori specialirdquo e contiene il recepimento della direttiva

200417CE Preliminarmente egrave dettato un articolo di ricognizione delle

norme proprie dei settori ordinari che si applicano anche ai settori

speciali

La parte IV egrave intitolata ldquoContenziosordquo e disciplina gli strumenti

stragiudiziali e giudiziali di composizione delle liti in materia di contatti

pubblici e in particolare la transazione lrsquoaccordo bonario lrsquoarbitrato

noncheacute le norma in tema di giurisdizione e riti speciali e la tutela

cautelare ldquoante causamrdquo

La Parte V contiene le disposizioni di coordinamento e

transitorie noncheacute le abrogazionirdquo1

1 COCCO D E MANDRACCHIA LE Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Roma Tipografia del Genio Civile 2007 pagg 43-45

8

12 Le definizioni del nuovo codice

In recepimento dellrsquoart 1 della Direttiva Comunitaria 200418

lrsquoart 3 del codice degli appalti reca le definizioni dei principali termini

giuridici utilizzati nellrsquoambito dello stesso codice in parte vengono

mutuate le definizioni comunitarie in parte vengono cambiate le

definizioni di diritto interno utili per una migliore lettura del codice

Fra le disposizioni di maggiore interesse rilevano quelle

contenute ai commi 4 e 5 ove si puograve conoscere la definizione di

ldquosettori ordinarirdquo e quella di ldquosettori specialirdquo dei contratti pubblici In

particolare il comma 5 ha il merito di aver coniato la nuova terminologia

di ldquosettori specialirdquo di contratti pubblici ad indicare i settori in

precedenza definiti ldquoesclusirdquo ed oggi soggetti alla dir 200417

In tale prospettiva di recepimento della normativa

comunitaria il ldquocomma 7rdquo2 dellrsquoarticolo in commento reca la definizione

di ldquoappalto di lavori pubblicirdquo allrsquointerno della quale vengono fatte

confluire non solo le ipotesi di contratto avente ad oggetto lrsquoesecuzione

di lavori ma anche lrsquoipotesi di appalto aventi ad oggetto sia la

esecuzione che la progettazione di lavori

Nella stessa nozione viene fatta rientrare infine la cd

esecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera rispondente alle esigenze

specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoente aggiudicatore sulla

base del progetto preliminare posto a base di gara Tale tipologia di

esecuzione egrave tuttavia circoscritta allrsquoambito dei lavori relativi ad

infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi

2 Gli ldquoAppalti pubblici di lavorirdquo sono appalti aventi ad oggetto lrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero previa acquisizione in

sede di offerta del progetto definitivo la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione

relativamente ai lavori o opere helliphelliphellip oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di

unrsquoopera rispondente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoEnte

aggiudicatore sulla base di un progetto preliminare o ldquodefinitivordquo (parola cosigrave aggiunta

dallrsquoart 2 del DLgs 1132007) posto a base di gara

9

Il recepimento della nozione comunitaria di appalto di lavori

comporta il venir meno della terminologia nazionale che parlava di

appalto integrato e appalto concorso le quali ipotesi confluiscono

nellrsquounitaria nozione di appalto di lavori e vengono liberalizzate rispetto

ai casi tassativi in cui sono state finora previste

Attraverso questo ampliamento dellrsquooggetto del contratto il

legislatore comunitario si pone come obiettivo quello di liberalizzare il

mercato delle opere pubbliche il legislatore italiano invece recepisce

questa spinta di libertagrave con le dovute prudenze di chi deve fare i conti

con un mercato di lavori pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale

Prudenze che inevitabilmente sono state recepite dalla legge

10919994 soprattutto in riferimento allrsquooggetto del contratto che

prevedeva la netta separazione tra la progettazione e la esecuzione

dellrsquoopera pubblica Infatti il legislatore italiano subordina lrsquoapplicazione

di tale disposizione allrsquoapprovazione del Regolamento attuativo che ha

lo scopo di prevedere una disciplina di dettaglio Poicheacute ad oggi il

Regolamento attuativo deve ancora essere emanato dal Governo tale

disposizione egrave ancora sospesa

Il comma 8 reca poi la definizione e la differenza tra ldquolavori

pubblicirdquo3 ed ldquoopere pubblicherdquo Rispetto alla direttiva comunitaria le

definizioni nazionali sono state integrate tenendo conto dellrsquoarticolo 2

comma 1 l n 1091994 che rispetto allrsquoallegato I della direttiva

200418 contempla da un lato le opere di presidio e difesa ambientale

e di ingegneria naturalistica e dallrsquoaltro lato include nella nozione di

lavori non solo la costruzione demolizione e restauro ma anche il

recupero la ristrutturazione la manutenzione

3 i ldquolavorirdquo comprendono le attivitagrave di costruzione demolizione recupero

ristrutturazione restauro manutenzione di opere Per ldquooperardquo si intende il risultato di un insieme di lavori che di per seacute esplichi una funzione economica o tecnica

10

Le definizioni del codice continuano ai commi 11 con la nozione

di ldquoconcessione di lavori pubblicirdquo4 giagrave recepita nel diritto italianordquo5

preferendola a quella piugrave scarna contenuta nella direttiva comunitaria

I commi successivi dellrsquoart 3 in commento introducono nuovi

meccanismi di affidamento dei contratti mutuati dalle direttive

comunitarie e finalizzati al raggiungimento di obiettivi di semplificazione

e informatizzazione delle procedure di scelta del contraente

Da qui la definizione al comma 13 di ldquoAccordo Quadrordquo

lrsquoistitutordquo6 egrave lrsquoaccordo concluso fra una o piugrave stazioni appaltanti ed uno

o piugrave operatori economici preordinato a stabilire le clausole relative agli

appalti da aggiudicare durante un dato periodo in particolare per

quanto riguarda i prezzi e se del caso le quantitagrave previste La

disciplina dellrsquoaccordo quadro egrave successivamente ripresa allrsquoart 59 del

codice il quale recepisce lrsquoistituto introdotto dallrsquoart 32 della dir

200418 che egrave costituito dallrsquoobbligo di ricorrere alla previa gara per la

stipula dellrsquoaccordo quadro

Lrsquoarticolo recepisce la norma comunitaria con lrsquounica particolaritagrave

costituita dallrsquoobbligo di indicare i criteri di affidamento dei singoli appalti

nel caso in cui non si rilanci il confronto competitivo tra i soggetti

firmatari dellrsquoaccordo7 Per i lavori il recepimento dellrsquoaccordo quadro

viene circoscritto a lavori standardizzati e ripetitivi quali la

manutenzione e altre ipotesi da prevedersi nel regolamentordquo8

4 Le ldquoconcessioni di lavori pubblicirdquo sono contratti a titolo oneroso conclusi in forma

scritta aventi ad oggetto in conformitagrave al presente codice lrsquoesecuzione ovvero la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero la progettazione definitiva esecutiva e lrsquoesecuzione di lavori pubblici o di pubblica utilitagrave noncheacute la loro gestione funzionale ed economica che presentano le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori ad eccezione del fatto che il corrispettivo dei lavori consiste unicamente nel diritto di gestire lrsquoopera o in tale diritto accompagnato da un prezzo in conformitagrave al presente codice

5 allrsquoart 19 l n 1091994

6 giagrave presente nellrsquoordinamento interno allrsquoart 16 dlgs 1581995

7 comma 7

8 il vigente dpr n 56541999 contempla i contratti aperti

11

Ersquo pacifico come anche questa nuova procedura sia ancora

sospesa a causa del ritardo nellrsquoamenazione del regolamento da parte

del Governo

Le definizioni del codice continuano ai commi da 25 a 35 dellrsquoart

3 con le nozioni di ldquoamministrazione aggiudicatricerdquo9 ldquoorganismo di

diritto pubblicordquo ldquoimpresa pubblicardquo10 ldquoente aggiudicatore altri soggetti

aggiudicatori centrale di committenza

Nel quadro complesso di organismi che operano nel settore dei

contratti pubblici rileva la distinzione fra organismo di diritto pubblico ed

impresa pubblica Per ldquoorganismo di diritto pubblicordquo deve intendersi

qualsiasi organismo anche in forma societaria istituito per soddisfare

specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non

industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave

sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione

sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo

9 Le amministrazioni aggiudicatici sono le amministrazioni dello Stato degli Enti

pubblici territoriali gli altri Enti pubblici non economici gli organismi di diritto pubblico le associazioni unioni consorzi comunque denominati costituiti da detti soggetti

10 Llaquoorganismo di diritto pubblicoraquo egrave qualsiasi organismo anche in forma societaria

istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo damministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Le laquoimprese pubblicheraquo sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare direttamente o indirettamente uninfluenza dominante o percheacute ne sono proprietarie o percheacute vi hanno una partecipazione finanziaria o in virtugrave delle norme che disciplinano dette imprese Linfluenza dominante egrave presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici direttamente o indirettamente riguardo allimpresa alternativamente o cumulativamentea) detengono la maggioranza del capitale sottoscritto b) controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dallimpresa c) hanno il diritto di nominare piugrave della metagrave dei membri del consiglio di amministrazione di direzione o di vigilanza dellimpresa

12

drsquoamministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri

dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Il codice riprende la

nozione comunitaria di organismo di diritto pubblico contenuta nella dir

200417CE

Di pregnante rilevanza egrave inoltre la nozione11 di ldquocentrale di

committenzardquo che altro non egrave se non lrsquoamministrazione aggiudicatrice

che acquista forniture o servizi destinati ad ulteriori amministrazioni

aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori ovvero che aggiudica appalti

pubblici o conclude accordi quadro di lavori forniture o servizi destinati

ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori

Lrsquoart 3 al comma 35 si preoccupa infine di stabilire il ldquoprofilo

del committenterdquo espressione usata ma non definita dalle direttive

comunitarie si tratta del sito informatico di una stazione appaltante su

cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice

Il gruppo successivo di commi dal 36 al 41 reca invece la

definizione delle varie tipologie di procedure di affidamento da quelle

giagrave note recepite nel diritto italiano come la procedura aperta ristretta

negoziata a quelle nuove del dialogo competitivo e dellrsquoaffidamento

tramite centrale di committenzardquo12

11

di origine comunitaria 12

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 7-9 wwwentilocaliprovincialeit

13

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della

disciplina previgente

La disciplina normativa nei settori dei lavori pubblici servizi e

forniture si presentava molto frastagliata tanto che ldquogli obiettivi di

semplificazione perseguiti dal nuovo codice sono immediatamente

apprezzabili nella previsione dellrsquoart 1 comma 1 che definisce in

termini generalissimi lrsquooggetto della disciplina comprensiva di tutti i

contratti volti ad acquisire opere lavori beni e servizi sia sopra che

sotto soglia comunitaria sia con lrsquoappalto che con altri strumenti

contrattualirdquo13

La norma egrave direttamente attuativa della prescrizione contenuta

nellrsquoart 25 della sopracitata legge comunitaria 2004 (L 6205) che ha

delegato il Governo italiano a recepire le direttive 200417CE e

200418CE allrsquointerno di un unico testo normativo contenente la

disciplina organica degli appalti e delle concessioni di lavori servizi e

forniture di rilevanza comunitaria e non allrsquointerno dei settori cd

ldquoordinarirdquo e di quelli cd ldquoesclusirdquordquo14

Infatti in ambito nazionale la materia degli appalti pubblici si era

contraddistinta per una diversa e variegata regolamentazione infatti le

fonti normative sui contratti delle Pubbliche Amministrazioni erano le

seguenti

1) Legge fondamentale del 1895 Legge 20 marzo 1865 n 2248

ldquoLegge sulle opere pubblicherdquo

2) Direttiva CEE n 9337 sui lavori nei settori ordinari

3) DLgs 19 dicembre 1991 n 406 concernente ldquoAttuazione della

Direttiva 89440CEE in materia di procedure di aggiudicazione

degli appalti di lavori pubblicirdquo

13

essenzialmente la concessione 14

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 3 wwwentilocaliprovincialeit

14

4) Legge-quadro sui lavori pubblici n 109 del 1994 come modificata

dalla legge n 2161995 4151998 e 1662002 rispettivamente

Legge Merloni bis ter e quater

5) Legge e regolamento di contabilitagrave di Stato che si riferisce a

qualsiasi contratto

6) Direttiva 9336 CEE che coordinava le procedure di aggiudicazione

degli appalti pubblici di forniture nei settori ordinari

7) DLgs 24 luglio 1192 n 358 concernente il ldquoTesto Unico delle

disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione

delle Direttive CEE nn 7762 80767 e 88295rdquo

8) DPR n 5731994 sulle forniture di importo inferiore alla soglia

comunitaria

9) Direttiva n 9250CEE che coordinava le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi nei settori ordinari

10) DLgs 17 marzo 1995 n 157 concernente ldquoAttuazione alla Direttiva

9250 CEE in materia di appalti di servizirdquo15

Davanti ad una situazione normativa cosigrave dispersiva si

inserisce la Legge 622005 legge comunitaria 2004 che ldquoallrsquoart25

comma 1 lett a)rdquo16 delega il Governo a recepire le due direttive

comunitarie n 200417CE e 200418 CE imponendo la raccolta in un

unico testo normativo sia della disciplina degli appalti e concessioni

sopra soglia che di quella sotto soglia enucleando le disposizioni

15

OPERAE ASSOCIAZIONE E SOC 3M ITALIA Profili problematici degli appalti pubblici tra diritto interno e diritto comunitario Grafiche Chicca amp C Tivoli 1996 ndash pagg 13-14

16 Art 25 1 Il Governo egrave delegato ad adottare con le modalitagrave di cui allrsquoart 1 uno o

piugrave decreti legislativi volti a definire un quadro normativo finalizzato al recepimento della direttiva 200417CE del parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali e della direttiva 200418CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di forniture e di servizi nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi a) compilazione di un unico testo normativo recante le disposizioni legislative in materia di procedure di appalto disciplinate dalle due direttive coordinando anche le altre disposizioni in vigore nel rispetto del Trattato istitutivo dellrsquoUnione europea

15

comuni e disciplinando in parti separate gli aspetti non comuni

noncheacute la raccolta sempre in un unico testo dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia nei settori

speciali e ordinari

Il Codice dei contratti pubblici DLgs 1632006 ha avuto quindi

il compito di riordinare e semplificare lrsquointera normativa di settore

armonizzandola con quella comunitaria favorendone la concorrenza e

la trasparenza negli appalti

ldquoSignificativa infine la previsione del comma 2 che intende

risolvere la questione delle procedure di evidenza pubblica occorrenti

per la scelta del socio privato in caso di costituzione di societagrave

finalizzate alla realizzazione di unrsquoopera pubblica ovvero alla

realizzazione di unrsquoopera pubblica ed alla gestione della medesima

In applicazione di un principio generale enunciato in materia di

servizi pubblici locali dallrsquoart 113 comma 5 lett b) Dlgs 26700 la

scelta del socio privato nelle societagrave a partecipazione pubblica anche

non prevalente finalizzate alla realizzazione eo gestione di opere e

servizi pubblici dovragrave avvenire mediante il ricorso alle procedure di

evidenza pubblica Sul presupposto di tale principio e della ricognizione

delle norme vigenti la questione di quali siano le procedure di evidenza

pubblica da seguire viene risolta dal codice imponendo il rispetto dei

principi del Trattato a tutela della concorrenza e del ldquofavor

partecipationisrdquo

Di pregnante rilevanza egrave la previsione dellrsquoart 2 del codice in

commento il quale provvede allrsquoenunciazione dei principi ispiratori

dellrsquoattivitagrave contrattuale finalizzata allrsquoaffidamento ed allrsquoesecuzione di

opere e lavori pubblici servizi e forniture

La norma costituisce diretta applicazione dellrsquoart 2 Direttiva

200418CE dellrsquoart 10 Direttiva 200417CE dei principi del Trattato

16

CErdquo17 noncheacute dellrsquoart 1 della legge n 2411990 e dellrsquoart 1 comma 1

della legge n 1091994

In tale prospettiva lrsquoattivitagrave contrattuale pubblica deve essere

condotta in modo da garantire la qualitagrave delle prestazioni ed il rispetto

dei principi di economicitagrave efficacia tempestivitagrave e correttezza

Con particolare riguardo alla fase dellrsquoaffidamento egrave altresigrave

statuito il rispetto dei principi fondamentali del Trattato CE ovvero dei

principi di libera concorrenza di paritagrave di trattamento di non

discriminazione di trasparenza di proporzionalitagrave e pubblicitagrave giagrave

estesi dalla giurisprudenza comunitaria ai contratti posti al di sotto della

soglia comunitariardquo18

Per lrsquoeffetto la norma afferma il primato delle esigenze sociali

della tutela della salute e dellrsquoambiente noncheacute della promozione dello

sviluppo sostenibile rispetto al principio di economicitagrave il quale potragrave

anche essere subordinato (entro i limiti di legge) a criteri previsti dal

bando che siano comunque ispirati alle suddette finalitagrave

Lrsquoultimo richiamo egrave fatto alle norme sul procedimento

amministrativo di cui alla legge 2411990 con riguardo alle procedure di

affidamento ed alle altre attivitagrave amministrative connesse ai contratti

pubblici di lavori servizi e forniture noncheacute ai principi del codice civile

in relazione allrsquoattivitagrave contrattuale complessivamente considerata

comprensiva sia della fase di affidamento che di quella di

esecuzionerdquo19rdquo20

17

C Giust CE 3122001C-592000 ord in Foro it 2002 IV 67 18

Corte di Giustizia CE VI 7122000 C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

19 In analogia di quanto giagrave disposto dallrsquoart 1 comma 1 della legge 1091994

20 R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 4-

5 wwwentilocaliprovincialeit

17

14 Le Fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici

Nellrsquoambito della programmazione degli indirizzi di politica

amministrativa economica e sociale i presupposti per la concreta

attivitagrave negoziale dellrsquoEnte sono oltre alla contrazione di mutui e

concessioni di pubblici servizi anche gli appalti di lavori pubblici per cui

lrsquoEnte conforma lrsquoattivitagrave negoziale con strumenti tecnici che sono i

progetti preliminari definitivi ed esecutivi

Lrsquoattivitagrave negoziale dellrsquoEnte si ispira ai principi del

perseguimento dei fini pubblici ed egrave per questo motivo che la materia

dei lavori pubblici egrave sempre stata oggetto di modifiche ed integrazioni

proprio per rispondere allrsquoesigenza del rispetto del principio di

trasparenza attraverso la scelta della migliore procedura per

lrsquoaffidamento dei lavori e del migliore sistema di pubblicitagrave

Prima di passare alla elencazione delle fasi della procedura di

affidamento di un contratto pubblico egrave necessario introdurne la

definizione Il contratto pubblico egrave un contratto a titolo oneroso concluso

in forma scritta da un imprenditore e una amministrazione pubblica

avente ad oggetto lrsquoesecuzione dei lavori la fornitura dei prodotti e la

prestazione di servizi cosigrave come definiti dal Codicerdquo21 e rappresenta la

forma esclusiva per affidare un lavoro o una concessione

Lrsquoart 11 del DLvo n 1632006 disciplina innovando quanto

previsto dalla Legge n 1091994 lo schema della procedura di

affidamento di un contratto pubblico individuando le seguenti fasi

fondamentali

1) la programmazione

2) la determinazione a contrarre

3) la progettazione

21

Il Codice nel dare la definizione dellrsquoappalto pubblico riprende pedissequamente la definizione comunitaria giagrave recepita dal diritto italiano (v art 19 L n 1091994 art 2 DLgs n 3581992 art 3 DLgs n 1571995 art 7 DLgs n 1581995)

18

4) la procedura ad evidenza pubblica

5) la scelta dellrsquoofferta migliore

6) la stipulazione del contratto

7) lrsquoesecuzione dei lavori

La programmazione egrave una innovazione giagrave introdotta dalla legge

10994 mediante la quale vengono individuati i bisogni pubblici noncheacute

gli interventi e le risorse per soddisfarli attraverso lrsquoinserimento di tali

interventi sia nel bilancio triennale che nel bilancio annuale di

previsione e nellrsquoelenco dei lavori che viene aggiornato annualmente

Dopo aver inserito i lavori nel programma triennale dei lavori

pubblici e nellrsquoelenco annuale si prosegue con la pubblicazione allrsquoalbo

pretorio della determinazione a contrarre nella quale ai sensi dellrsquoart

192 del TUEL sono riportati tutti gli elementi essenziali del contratto

che lrsquoEnte andragrave a stipulare con lrsquoaggiudicatario lrsquooggetto le clausole

ritenute essenziali il tipo di procedura per la scelta del contraente e la

forma della pubblicitagrave In tale atto viene nominato da parte del

Responsabile del Servizio il Responsabile Unico del Procedimento

(Rup) figura obbligatoriamente prevista per ogni procedimento

amministrativo i cui compiti sono disciplinati sia dalla ldquolegge 24190rdquo22 e

sia dal ldquoTUELrdquo23

ldquoLa fase della progettazione anche se non egrave espressamente

prevista dallrsquoart 11 del DLvo n 1632006 deve ritenersi di

fondamentale importanza a tal punto da acquistare autonoma

rilevanza soprattutto per i contratti di lavori per i quali non solo

lrsquoesperimento della procedura di aggiudicazione ma addirittura anche la

prodromica attivitagrave di programmazione sono condizionate dalla previa

22

Art 5 -6-7-18 legge 24190 23

Art 198 del TUEL La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposite determinazione a contrarre da parte del Responsabile del procedimento

19

elaborazione di un documento progettualerdquo24 che puograve consiste in uno

studio di fattibilitagrave o in un progetto preliminare

A seguito dellrsquoapprovazione del ldquoprogetto preliminarerdquo25 lrsquoEnte

avvia la procedura di affidamento (o aggiudicazione) prevista dal

Codice Infatti lrsquoart 54 del codice riporta le procedure per

lrsquoindividuazione degli operatori economici che possono presentare

offerte ai fini dellrsquoaffidamento di un contratto pubblico mediante le

procedure aperte o ristrette ovvero mediante il dialogo competitivo a

specifiche condizioni oppure con procedure negoziate con o senza

pubblicazione di un bando

La stazione appaltante una volta scelta la procedura di

affidamento deve effettuare la relativa sub-procedura pubblicistica

attraverso la pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della

repubblica italiana ndash serie speciale ndash sul sito informatico del Ministero e

dellrsquoOsservatorio sul ldquoprofilo del committenterdquo26 e di un estratto di esso

su due giornali locali

Per sapere quale forma di pubblicitagrave deve essere adottata la

stazione appaltante prende in considerazione lrsquoimporto dei lavori posto

a base di gara Se tale importo egrave superiore ad euro 527800000 la

pubblicitagrave saragrave effettuata in Italia e in Europa tramite pubblicazione del

bando di gara nella Gazzetta Ufficiale e nella Gazzetta Ufficiale

Comunitagrave Europea (GUCE)

ldquoLa procedura aperta (ex pubblico incanto) egrave una procedura con

cui un Ente esprime la volontagrave di appaltare un lavoro attraverso la

pubblicazione di un bando a cui tutti gli operatori economici qualificati

cioegrave tutti coloro in possesso di requisiti generali e di qualificazione

24

L PASSERI Commento al Codice dei contratti pubblici relativo a lavori servizi e forniture I parte Tipografia DVS Roma 2006 pag 36

25 atto endoprocedimentale e in quanto tale non autonomamente lesivo se non

formalmente approvato dallrsquoorgano esecutivo 26

Sito informatico della stazione appaltante ove istituito

20

possono partecipare presentando unrsquooffertardquo27 La Direttiva 200418 non

presenta novitagrave di fondo rispetto alla previgente disciplina

ldquoLa procedura ristretta (ex licitazione privata) egrave una procedura

attraverso la quale gli operatori economici chiedono di essere invitati a

partecipare ad una procedura di affidamento e nella quale possono

presentare unrsquoofferta soltanto quelli formalmente invitati dalla stazione

appaltante con le modalitagrave previste dal Codicerdquo28

ldquoLa procedura negoziata (ex trattativa privata) con o senza

pubblicazione di un bando egrave la procedura in cui le stazioni appaltanti

consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o

piugrave di essi le condizioni dellrsquoappaltordquo29 Ersquo una procedura che perograve puograve

essere utilizzata in casi particolari percheacute non risponde ai principi di

trasparenza non discriminazione paritagrave di trattamento sanciti dal

Trattato della Comunitagrave Europea principi che devono sempre essere

rispettati anche quando una procedura non rientra nella disciplina del

Codice

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle offerte da

parte degli operatori economici lrsquoEnte procede alla valutazione

dellrsquoofferta piugrave vantaggiosa attraverso due criteri che sono il criterio del

ldquoprezzo piugrave bassordquo30 e quello ldquodellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosardquo31

La scelta dellrsquoofferta migliore avviene tramite la ldquoverifica delle

cd offerte anomalerdquo32 ossia di quelle offerte anormalmente basse

rispetto allrsquoimporto posto a base di gara Lrsquoofferta che risulteragrave migliore

saragrave quella successiva allrsquoultima offerta ritenuta anomala

La scelta dellrsquoofferta migliore corrisponde allrsquoaggiudicazione

provvisoria che avviene mediante la stesura di un verbale redatto dalla

27

Art 3 co 37 DLgs 1632006 28

Art 3 co 38 DLgs 1632006 29

ART 3 commi 37-38-40 DLgs 1632006 30

Art 82 DLgs 1632006 31

Art 83 DLgs 1632006 32

Art 87 DLgs 1632006

21

Commissione di gara Tra lrsquoaggiudicazione provvisoria e quella

definitiva deve trascorrere un tempo di 30 giorni che servono alla

stazione appaltante per verificare la veridicitagrave di tutta la

documentazione presentata a corredo dellrsquoofferta e per ricevere tutta

quella presentata ai sensi del ldquoDPR 4452000rdquo33 Dopo 30 giorni

dallrsquoaggiudicazione provvisoria lrsquoamministrazione aggiudicatrice

procede alla aggiudicazione definitiva attraverso un atto formale

Segue poi la stipula del relativo contratto di appalto dei lavori

che potragrave rivestire la forma dellrsquoatto pubblico notarile ovvero la forma

pubblica-amministrativa oppure potragrave consistere in una scrittura

privata con firme autenticate o non La stipula dovragrave intervenire entro

60 giorni dallrsquoaggiudicazione definitiva e fatto salvo lrsquoesercizio dei poteri

di autotutela nei casi consentiti dalla legge

Successivamente alla stipulazione del contratto prende inizio la

fase dellrsquoesecuzione del contratto che consiste nella materiale

esecuzione della prestazione contrattuale

Tutta la procedura di affidamento di un contratto pubblico si

divide in due serie la serie procedimentale e la serie negoziale

Nella serie procedimentale rientrano la determinazione a

contrarre la procedura ad evidenza pubblica la pubblicazione del

bando la scelta della migliore offerta lrsquoaggiudicazione provvisoria e

lrsquoaggiudicazione definitiva

La serie negoziale comprende la stipulazione del contratto e

lrsquoesecuzione della prestazione

33

Disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa artt 45 e 46 autocertificazioni e atti di notorietagrave

22

15 Regolamento di attuazione del codice e capitolati una nuova linea

di confine e lrsquoiter di approvazione

Costituisce indubbio elemento di novitagrave in materia di appalti la

previsione allrsquoart 5rdquo34 del codice in commento di un unico

34 Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente

codice in relazione ai contratti pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali e limitatamente agli aspetti di cui allarticolo 4 comma 3 in relazione ai contratti di ogni altra amministrazione o soggetto equiparato 2 Il regolamento indica quali disposizioni esecutive o attuative di disposizioni rientranti ai sensi dellarticolo 4 comma 3 in ambiti di legislazione statale esclusiva siano applicabili anche alle regioni 3 Fatto salvo il disposto dellarticolo 196 quanto al regolamento per i contratti del Ministero della difesa il regolamento di cui al comma 1 egrave adottato con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato ai sensi dellarticolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n 400 (comma cosigrave modificato dallarticolo 2 del dlgs n 6 del 2007)4 Il regolamento egrave adottato su proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle politiche comunitarie dellambiente per i beni culturali e ambientali delle attivitagrave produttive delleconomia e delle finanze sentiti i Ministri interessati e previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato esprime parere entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali il regolamento puograve essere emanato Con la procedura di cui al presente comma si provvede altresigrave alle successive modificazioni e integrazioni del regolamento5 Il regolamento oltre alle materie per le quali egrave di volta in volta richiamato detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice quanto a a) programmazione dei lavori pubblici b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori dei servizi e delle forniture e relative competenze c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico d) progettazione dei lavori servizi e forniture con le annesse normative tecniche e) forme di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave degli atti procedimentali noncheacute procedure di accesso a tali attif) modalitagrave di istituzione e gestione del sito informatico presso lOsservatorio g) requisiti soggettivi compresa la regolaritagrave contributiva attestata dal documento unico di cui allarticolo 2 comma 2 del decreto-legge 25 settembre 2002 n 210 convertito con modificazioni dalla legge 22 novembre 2002 n 266 certificazioni di qualitagrave noncheacute qualificazione degli operatori economici secondo i criteri stabiliti dal presente codice anche prevedendo misure incentivanti stabilite dalla legislazione vigente volte ad attenuare i costi della qualificazione per le piccole e medie imprese(lettera cosigrave modificata dallart 2 comma 1 lettera b) e dallart 3 comma 1 lettera a) dlgs n 113 del 2007) h) procedure di affidamento dei contratti ivi compresi gli incarichi di progettazione i concorsi di progettazione e di idee gli affidamenti in economia i requisiti e le modalitagrave di funzionamento delle commissioni aggiudicatici i) direzione dei lavori servizi e forniture e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativol) procedure di esame delle proposte di variante m) ammontare delle penali secondo limporto dei contratti e cause che le determinano noncheacute modalitagrave applicative n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dellarticolo 118 o) norme riguardanti le attivitagrave necessarie per lavvio

23

regolamento recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali da

adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il Consiglio di Stato

Al fine di ovviare al complesso quadro delineatosi allrsquoindomani

del processo di privatizzazione delle pubbliche amministrazioni e del

sempre maggiore ricorso agli strumenti di diritto privato anche per il

perseguimento dellrsquointeresse pubblico il nuovo codice con esclusivo

riferimento alle materie di competenza esclusiva dello Stato35 ha

dellesecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dellesecuzione o dal responsabile del procedimento p) modalitagrave di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione q) tenuta dei documenti contabili r) intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva e contributiva dellappaltatore(lettera cosigrave sostituita dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007) s) collaudo e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativo ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualitagrave le ipotesi di collaudo in corso dopera i termini per il collaudo le condizioni di incompatibilitagrave dei collaudatori i criteri di rotazione negli incarichi i relativi compensi i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori s-bis) tutela dei diritti dei lavoratori secondo quanto giagrave previsto ai sensi del regolamento recante capitolato generale di appalto dei lavori pubblici approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici 19 aprile 2000 n 145(lettera aggiunta dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007)6 Per assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri nellambito di attuazione della legge 26 febbraio 1987 n 49 sulla cooperazione allo sviluppo il regolamento sentito il Ministero degli affari esteri tiene conto della specialitagrave delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e dalla Unione europea 7 Le stazioni appaltanti possono adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica della generalitagrave dei propri contratti o di specifici contratti nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 I capitolati menzionati nel bando o nellinvito costituiscono parte integrante del contratto 8 Per gli appalti di lavori delle amministrazioni aggiudicatrici statali egrave adottato il capitolato generale con decreto del Ministro delle infrastrutture sentito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 Tale capitolato menzionato nel bando o nellinvito costituisce parte integrante del contratto 9 Il capitolato generale dei lavori pubblici di cui al comma 8 puograve essere richiamato nei bandi o negli inviti da parte delle stazioni appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007 35

Art 4 comma 3

24

esteso lrsquoambito di applicazione del suddetto regolamento ai contratti

conclusi da qualsiasi amministrazione o soggetto ad essa equiparato

noncheacute in linea generale e solo se espressamente stabilito alle

amministrazioni regionali o a quelle appartenenti alle Province

autonome di Trento e Bolzano

Al comma 5 dellrsquoart 5 egrave poi contenuto lrsquoelenco delle materie di

cui il regolamento deve recare la disciplina di attuazione e di

esecuzione oltre a quelle ulteriori materie per le quali egrave di volta in volta

richiamato Detta elencazione egrave stata mutuata seppur con alcune

semplificazioni dalla disciplina contenuta al comma 6 dellrsquoart 3 l n

1091994 che viene estesa anche a servizi e forniture noncheacute ai settori

speciali (ex settori esclusi)

In attuazione della legge n 491987 recante ldquoLa nuova disciplina

della cooperazione dellrsquoItalia con i Paesi in via di sviluppordquo il codice

stabilisce che al fine di assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti

esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e

forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri il regolamento

sentito il Ministero degli affari esteri deve tener conto della specialitagrave

delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle

procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e

dalla Unione europea36 La norma riproduce sostanzialmente il comma

7-ter dellrsquoart 3 L 1091994 sebbene nella nuova formulazione

scompaia ogni riferimento al capitolato generale

I commi da 6 a 8 disciplinano invece i capitolati quali ulteriore

fonte regolatrice della materia cui egrave riconosciuta forma contrattuale al

fine di evitare inutili sovrapposizioni con il regolamento viene

insomma delimitato il confine tra le due diverse tipologie di disciplina

36

art 5 comma 5

25

La struttura della norma riflette la tradizionale distinzione fra

capitolati generali e speciali questrsquoultimi in particolare sono disciplinati

al comma 6 il quale prescrive che nel rispetto della disciplina del

Codice e del regolamento le singole stazioni appaltanti possono

adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica dei

propri contratti Tali capitolati se menzionati nel contratto o nellrsquoinvito

divengono parte integrante del contratto

Con riguardo invece al capitolato generale dei lavori pubblici il

codice ne estende lrsquoambito di applicazione stabilendo che possa

essere richiamato anche nel bando o negli inviti da parte di stazioni

appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali sino ad

assumere in tal modo valore contrattuale37rdquo38

Ai sensi dellrsquoart 5 co 4 del Codice lo Stato ha avuto il compito di

emanare il Regolamento che prevede la disciplina esecutiva ed

attuativa del Codice stesso ldquoIl Regolamento egrave stato adottato su

proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle

politiche comunitarie dellrsquoambiente per i beni culturali e ambientali

delle attivitagrave produttive dellrsquoeconomia e delle finanze sentiti i ministri

interessati e previo parere obbligatorio del Consiglio superiore dei

lavori pubblici

Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato ha espresso il

proprio parere entro 45 giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali

il regolamento egrave stato emanato

ldquoMa lrsquoallora ministro delle infrastrutture Di Pietro anche se non

espressamente previsto dal Codice ha preferito coinvolgere da subito

nella elaborazione del regolamento anche lrsquoAutoritagrave di vigilanza sui

contratti pubblici alla quale ha inviato in via informale la sua bozzardquo39

37

commi 7 ed 8 38

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 10-12 wwwentilocaliprovincialeit

39 UVA V Regolamento pronto in autunno Edilizia e Territorio 2007 pag 5

26

ldquoPertanto il 13 luglio 2007 a circa 18 giorni dallrsquoapprovazione del

secondo decreto correttivo il Consiglio dei ministri approvava in via

preliminare lo schema di regolamento generale avviando cosigrave il

percorso per la sua definitiva emanazione a cui doveva seguire un

lungo periodo di vacatio legis di 180 giorni a partire dalla pubblicazione

nella GU che era necessario per la conoscibilitagrave di tale importante

provvedimento

Lo schema di regolamento alla data del mese di dicembre 2007 si

componeva di 363 articoli che sommati ai 257 articoli del Codice dei

contratti pubblici avrebbero formato il cd ldquounico testordquo40 della

contrattualistica pubblica con una mole complessiva di ben 620 articoli

Alle disposizioni normative si dovevano aggiungere gli allegati 14 allo

schema di regolamento e 22 al codice

Il testo egrave stato esaminato dal Consiglio di Stato che ha reso il

prescritto parere n 3262 del 17 settembre 2007 ma con numerose

indicazioni precisazioni e correzioni

Il Consiglio di Stato ha soprattutto messo in risalto la necessitagrave di

adeguare lo schema con le sopravvenute modifiche introdotte dal

ldquosecondo decreto correttivordquo41 Inoltre ha posto lrsquoaccento sulla esigenza

di semplificare il testo eliminando tutte le disposizioni che costituiscono

la riproduzione di similari disposizioni giagrave contenute nel Codice per non

incorrere nel rischio che norme regolamentari siano annullate in sede

giurisdizionale Il Consiglio di Stato ha precisato inoltre la natura

giuridica del regolamento una natura di attuazione ed integrazione e

non una natura di delegificazione escludendone ancora la natura di

regolamento indipendente Pertanto in base al parere del Consiglio di

Stato dovranno essere eliminate tutte quelle norme ldquopraeter legemrdquo 42

40

Art 25 Co 1 lettera a) legge 622005 ndash legge comunitaria 2004 41

Il Dlgs 1132007 secondo correttivo egrave stato approvato il 31 luglio e lo schema di regolamento il 13 luglio

42 Fuori dalla legge per esempio per appalti relativi a lavori allrsquoestero su beni

paesaggistici

27

che fanno atteggiare lo schema a regolamento indipendente tutte le

norme ldquocontra legemrdquo43 e tutte le norme prive di copertura finanziaria o

che comportano un aumento del costo delle opere pubbliche

Infine il Consiglio di Stato ha chiesto che sul testo integrato e

corretto siano acquisiti i concerti obbligatori previsti dallrsquoart 5 c 4 del

Codice che dovranno vista lrsquoimportanza del testo essere scritti

espressi e provenienti dai singoli ministri competenti evitando che il

concerto si intenda reso con la semplice approvazione del Consiglio dei

ministri cosigrave come si egrave verificato il 13 luglio 2007 in sede di

approvazione preliminare dello schemardquo44

Il Consiglio di Stato ndash sezione Consultiva per gli atti - nella

seduta del 17 luglio 2007 precisa che quando il regolamento generale

entreragrave in vigore saranno abrogati il Dpr 55499 il Dpr 342000 il Dm

1452000 e altri ldquoprovvedimenti minorirdquo45

Lo schema di regolamento a differenza del Codice che prevede

una parte di disposizioni generali comuni ai lavori pubblici servizi e

forniture ha tenuto separato il settore lavori pubblici46 dal settore delle

forniture e servizi47 La parte IV dello schema di regolamento contiene

disposizioni che sono la riproduzione di norme dettate dal codice per

lrsquoesecuzione dei lavori Al fine di non creare una sovrapposizione

normativa tra fonti di primo grado e secondo grado lo schema egrave stato

ritirato dal Ministero delle Infrastrutture per le opportune correzioni

introducendo un semplice rinvio a quelle del Codice e il 26 maggio

2008 lo ha sottoposto allrsquoesame della Corte dei Conti

43

Contro la legge per esempio il divieto di avvalimento per gli appalti relativi a beni culturali

44 G FAILLA Il Regolamento secondo Palazzo Spada Milano Il Sole 24 Ore 2007

pagg 54-55 45

Dpcm 1171999 Dpcm 18112005 Dpr 1012002 46

disciplinato dagli artt 1-280 47

disciplinato dagli artt 281-354

28

2 I SOGGETTI E I GLI ORGANISMI

Un settore nel quale il Codice si mostra particolarmente

innovativo egrave quello organizzativo esso difatti introduce nuovi organismi

e ridefinisce ruoli e competenze nel settore dei contratti pubblici

Occorre soffermarsi in particolare sullrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti

pubblici di lavori servizi e forniture (art 6) sullrsquoOsservatorio dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 7) sullo Sportello

Unico dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 9) e sul

Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 10)

21 LrsquoAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori

servizi e forniture

ldquoRispetto al regime previgente il dato che balza agli occhi con

immediatezza egrave lrsquoampliamento dellrsquoambito oggettivo di intervento

dellrsquoAutoritagrave anche ai contratti aventi ad oggetto servizi e forniture

coerentemente con lrsquounificazione della disciplina di aggiudicazione ed

esecuzione degli appalti operata dal DLgs n 1632006 ed in

attuazione della Legge delega

Funzione tipica dellrsquoAutoritagrave continua ad essere quella di

vigilanza in particolare ai sensi dellrsquoart 6 5deg comma del Codice

lrsquoAutoritagrave vigila sui contratti pubblici anche di interesse regionale di

lavori servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali

noncheacute nei limiti stabiliti dal presente Codice sui contratti pubblici di

lavori servizi e forniture esclusi dallambito di applicazione del presente

Codice al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e

trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed

efficiente esecuzione dei contratti noncheacute il rispetto delle regole della

concorrenza nelle singole procedure di gara

La sua azione egrave connotata da indipendenza funzionale oltre che

di valutazione e giudizio alla quale fanno da corollario lrsquoautonomia

29

organizzativa e finanziaria Questo organismo egrave dotato di un potere

regolamentare avente ad oggetto oltre al profilo organizzatorio48 anche

quello afferente alla disciplina dellrsquoesercizio della funzione di vigilanza49

e del potere sanzionatorio50

48

trova riconoscimento nellrsquoart 8 2deg comma secondo il quale ldquoLAutoritagrave nellambito della sua autonomia organizzativa disciplina con uno o piugrave regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento bilanci i rendiconti e la gestione delle spese nei limiti delle proprie risorse anche in deroga alle disposizioni sulla contabilitagrave generale dello Stato laccesso ai documenti amministrativi le modalitagrave di esercizio della vigilanza e i procedimenti sanzionatori di sua competenzardquo (peraltro giagrave riconosciuta dalla Legge n 1091994)

49 lrsquoart 8 3deg comma del Codice precisa che lrsquoAutoritagrave nellrsquoespletamento di tale

funzione dovragrave prevedere a) il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta dellAutoritagrave devono inviare i dati richiestib) la possibilitagrave che lAutoritagrave invii propri funzionari nella sede di amministrazioni e soggetti aggiudicatori e operatori economici al fine di acquisire dati notizie documenti chiarimenti c) la possibilitagrave che lAutoritagrave convochi con preavviso e indicazione specifica delloggetto i rappresentanti di amministrazioni e soggetti aggiudicatori operatori economici SOA o altri soggetti che ritenga necessario o opportuno sentire d) le modalitagrave di svolgimento dellistruttoria nel rispetto dei principi di cui alla legge 7 agosto 1990 n 241 e) le forme di comunicazione degli atti idonee a garantire la data certa della piena conoscenza

50 lrsquoart 8 4deg comma del Codice dispone che ldquoIl regolamento dellAutoritagrave

disciplina lesercizio del potere sanzionatorio da parte dellAutoritagrave nel rispetto dei principi della tempestiva comunicazione dellapertura dellistruttoria della contestazione degli addebiti del termine a difesa del contraddittorio della motivazione proporzionalitagrave e adeguatezza della sanzione della comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del provvedimento del rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle norme vigentirdquo

30

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e

forniture

Meno rilevanti le novitagrave per quanto concerne lrsquoOsservatorio il cui

ambito di operativitagrave viene anchrsquoesso esteso a tutti i contratti pubblici

relativi a lavori servizi e forniture e disciplinato dallrsquoart 7 del Codice

Sotto il profilo organizzativo lrsquoOsservatorio comunque articolato

in una sezione centrale ed in sezioni regionali opera nellrsquoambito

dellrsquoAutoritagrave ed egrave dunque oggetto di espressa disciplina che deve

essere inserita in capo al regolamento dellrsquoAutoritagrave La funzione di

monitoraggio dei dati estesa anche ai settori dei servizi e delle forniture

ha comportato lrsquoesigenza di coordinare lrsquoattivitagrave dellrsquoOsservatorio con

quelle degli altri enti competenti per tali settori ossia lrsquoIstat e la

Consip51

Invariati gli obblighi di comunicazione e le funzioni poste a capo

dellrsquoOsservatorio che ai sensi dellrsquoart 7 4deg comma del Codice sono

individuate nelle seguenti

a) provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi

concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e in

particolare di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara le

aggiudicazioni e gli affidamenti le imprese partecipanti limpiego della

mano dopera e le relative norme di sicurezza i costi e gli scostamenti

rispetto a quelli preventivati i tempi di esecuzione e le modalitagrave di

attuazione degli interventi i ritardi e le disfunzioni

51

Difatti lrsquoart 7 3deg comma del Codice dispone che ldquoLOsservatorio in collaborazione con il CNIPA opera mediante procedure informatiche sulla base di apposite convenzioni anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato dei Ministeri interessati dellIstituto nazionale di statistica (ISTAT) dellIstituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle regioni dellUnione province dItalia (UPI) dellAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI) delle camere di commercio industria artigianato e agricoltura e delle casse edili della CONSIPrdquo

31

b) determina annualmente costi standardizzati per tipo di lavoro

in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto di una

specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

c) determina annualmente costi standardizzati per tipo di servizio

e fornitura in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto

di una specifica pubblicazione avvalendosi dei dati forniti dallISTAT e

tenendo conto dei parametri qualitagrave prezzo di cui alle convenzioni

stipulate dalla CONSIP ai sensi dellarticolo 26 legge 23 dicembre

1999 n 488

d) pubblica semestralmente i programmi triennali dei lavori

pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici noncheacute lelenco

dei contratti pubblici affidati

e) promuove la realizzazione di un collegamento informatico con

le stazioni appaltanti noncheacute con le Regioni al fine di acquisire

informazioni in tempo reale sui contratti pubblici

f) garantisce laccesso generalizzato anche per via informatica

ai dati raccolti e alle relative elaborazioni

g) adempie agli oneri di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave richiesti

dallAutoritagrave

h) favorisce la formazione di archivi di settore in particolare in

materia contrattuale e la formulazione di tipologie unitarie da mettere a

disposizione dei soggetti interessati

i) gestisce il proprio sito informatico

j) cura lelaborazione dei prospetti statistici di cui allarticolo 250

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e di cui allarticolo 251

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi nei settori di gas energia termica elettricitagrave acqua

trasporti servizi postali sfruttamento di area geografica)

32

Una importante novitagrave introdotta dal Codice in capo

allrsquoOsservatorio dellrsquoAutoritagrave di vigilanza egrave quella della istituzione di in

sistema centralizzato informatico di controllo sul numero delle iscrizioni

da parte degli operatori economici in appositi elenchi che non deve

superare 30 In caso di accertato superamento del limite lrsquoOsservatorio

comunica il superamento del numero massimo alle stazioni appaltanti

che hanno proceduto alle iscrizioni le quali hanno tempo 20 giorni dalla

comunicazione dellrsquoOsservatorio per cancellazione e previo avviso agli

iscritti

Inoltre tale lrsquoelenco egrave disponibile ai fini della pubblicitagrave sul sito

dellrsquoOsservatorio52

52

L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-28

33

23 Lo Sportello dei Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 9 del ldquoCodicerdquo53 disciplina lrsquoattivitagrave dello Sportello dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevedendo al comma 1deg

lett a) la facoltagrave per le stazioni appaltanti di istituire questo istituto i

cui compiti sono quelli di informazione della normativa vigente in

relazione allrsquoesecuzione dei contratti pubblici

La preoccupazione del legislatore comunitario egrave stata

essenzialmente quella di garantire che una volta ampliato il contesto

territoriale nel quale i soggetti economici dei vari Stati membri possono

partecipare alle gare drsquoappalto questi possano pure conoscere il

contesto normativo di riferimento del paese o addirittura della Regione

in cui dovragrave svolgersi la prestazione oggetto del contratto da affidare

La previsione si muove indubbiamente in un ottica di

semplificazione dei rapporti tra enti aggiudicatori e soggetti partecipanti

alle procedure selettive

Il merito del Codice egrave quello di non essersi arrestato allrsquoesigenza

chiarificatrice espressa dalla normativa comunitaria in relazione alla

normativa fiscale alla tutela dellrsquoambiente alla sicurezza ed alle

condizioni di lavoro in materia di contratti pubblici estendendo invece

lrsquoambito di azione dello Sportello ldquoa tutte le altre norme che debbono

essere rispettate nellrsquoesecuzione del contrattordquo

In tale prospettiva il codice ha inserito fra i compiti dello

Sportello quello di fornire ai candidati la ldquodocumentazione utile per la

presentazione delle candidature e delle offerterdquo54 trattasi di una

funzione assolutamente in linea con la ratio dellrsquoistituto rappresentare

un supporto tecnico-documentale per i partecipanti alle gare

53

In attuazione dellrsquoart 27 dir 200418CE 54

art 9 comma 1 lett b

34

La previsione dello Sportello non comporta ldquooneri aggiuntivirdquo55

per i bilanci pubblici e implica una remunerazione del servizio

informativo destinata a coprirne i costi

La possibilitagrave di funzionamento telematico dello sportello egrave poi

sancita mediante rinvio alle norme vigenti in tema di informatizzazione

della ldquopubblica amministrazionerdquo56

Dellrsquoesistenza dello Sportello e dei costi dei relativi servizi

occorreragrave comunque dare indicazione nel ldquobando o nel capitolatordquo57rdquo58

55

art 9 comm 3-5 56

Vedi DLgs n 8205 ldquoCodice dellrsquoAmministrazione Digitalerdquo 57

Art 9 comma 6 58

R FANIZZI ldquoIl Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pagg 15-16 wwwentilocaliprovincialeit

35

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 10 del Codice disciplina la figura del Responsabile delle

procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture Trattasi di figura giagrave oggetto di puntuale

regolamentazione generale ai sensi della Legge n 24190 noncheacute

speciale per quanto concerne i lavori pubblici ai sensi degli art 7 della

Legge n 1091994 noncheacute degli artt 7 ed 8 del DPR n 55499 solo

parzialmente abrogati dallrsquoart 256 del Codice e dunque allo stato

pienamente efficaci con le conseguenze di cui a breve si diragrave

soprattutto in termini di definizione delle specifiche competenze

Rispetto al regime previgente la disciplina speciale del

Responsabile viene estesa anche ai contratti di servizi e delle forniture

ma conserva il requisito dellrsquounicitagrave sigrave come si evince dal 1deg comma del

citato art 10 secondo cui ldquoPer ogni singolo intervento da realizzarsi

mediante un contratto pubblico le amministrazioni aggiudicatrici

nominano ai sensi della legge 7 agosto 1990 n 241 un responsabile

del procedimento unico per le fasi della progettazione dellaffidamento

dellesecuzionerdquo

Il Responsabile del Procedimento rimane sempre un dipendente

di ruolo delle amministrazioni aggiudicatrici59 i cui requisiti di

professionalitagrave dovevano essere quelli individuati dal Regolamento di

attuazione Tuttavia ad oggi occorre ancora fare riferimento alle

norme di cui allrsquoart 7 del DPR n 55499 fatto salvo60 dallrsquoart 256 del

59

nel caso in cui lorganico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalitagrave necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento secondo quanto attestato dal dirigente competente i compiti di supporto allattivitagrave del responsabile del procedimento possono essere affidati con le procedure previste dal presente Codice per laffidamento di incarichi di servizi ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico economico finanziario amministrativo

60 In particolare lrsquoart 256 abroga esclusivamente il comma 6 dellrsquoart 7 del DPR n

55499 a mente del quale ldquoI soggetti non tenuti allrsquoapplicazione dellrsquoarticolo 7 della Legge devono in ogni caso garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il

36

Codice Difatti anche se non oggetto di espressa abrogazione da parte

dellrsquoarticolo 256 le norme del regolamento potranno essere abrogate

solamente dal nuovo Regolamento di cui allrsquoart5 del Codice con effetto

dallrsquoentrata in vigore di questrsquoultimo A tal fine il Responsabile dovragrave

essere non solamente un tecnico ma dovragrave altresigrave essere in possesso

ldquodi un titolo di studio adeguato alla natura dellintervento da realizzare

abilitato allesercizio della professione o quando labilitazione non sia

prevista dalle norme vigenti egrave un funzionario con idonea

professionalitagrave e con anzianitagrave di servizio in ruolo non inferiore a

cinque annirdquo6139 Non saragrave sufficiente dunque qualsiasi preparazione

tecnica ma una preparazione adeguata alle complessitagrave connesse

allrsquointervento da realizzare Certamente la definizione delle competenze

e dei requisiti del responsabile rientrano nellrsquoambito della competenza

concorrente Stato ndash Regioni ma non vi egrave alcun dubbio che il

collegamento fra complessitagrave delle competenze ed idoneitagrave del titolo di

studioprofessionale sia un principio fondamentale ed in quanto tale

vincolante per il legislatore regionale

Sempre a causa della mancanza del Regolamento non egrave

applicabile lrsquoart 10 c 6 del Codice riguardo alla coincidenza fra RUP

progettista e direttore dei lavori Infatti il Regolamento ldquohellipper i lavori

determina limporto massimo e la tipologia per i quali il responsabile del

procedimento puograve coincidere con il progettista Le ipotesi di coincidenza

tra responsabile del procedimento e direttore dellesecuzione del

contratto sono stabilite dal regolamento in conformitagrave allarticolo 119rdquo

Pertanto ad oggi ancora occorre fare riferimento al vigente

regolamento generale del 1999 ed in particolare alla norma di cui al 4deg

comma dellrsquoart 7 secondo cui in genere le funzioni di RUP progettista

e direttore dei lavori potranno coincidere per uno o piugrave interventi e nei

responsabile del procedimento dalle norme della legge e del regolamento che li riguardanordquo

61 Art 7 4deg comma del DPR n 55499

37

limiti delle competenze professionali del dipendente in casi particolari62

e per importi superiori a 50000000Euro

Ersquo demandato ancora al Regolamento lrsquoindividuazione gli

eventuali altri compiti del responsabile del procedimento coordinando

con essi i compiti del direttore dellesecuzione del contratto e del

direttore dei lavori noncheacute dei coordinatori in materia di salute e di

sicurezza durante la progettazione e durante lesecuzione previsti dal

decreto legislativo 14 agosto 1996 n 494 e dalle altre norme vigentirdquo63

Occorre ricordare che per le acquisizioni di lavori in economia le

stazioni appaltanti operano attraverso il Responsabile del

Procedimento

Alla Luce di ciograve lrsquoart 125 detta le disposizioni circa lrsquoaffidamento

diretto da parte del Responsabile del Procedimento dettando un minimo

di garanzie procedimentali richiamando i principi del Trattato

Infatti ai sensi del comma 8 per i lavori superiori a 4000000 euro e

fino al 20000000 euro lrsquoaffidamento avviene mediante cottimo fiduciario

nel rispetto dei principi di trasparenza rotazione paritagrave di trattamento

previa consultazione di almeno 5 operatori economici individuati sulla

base di indagini di mercato

62

Si tratta rispettivamente di opere e impianti di speciale complessitagrave o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o complessi o ad elevata componente tecnologica oppure di particolare complessitagrave secondo le definizioni rispettivamente contenute nellarticolo 17 commi 4 e 13 nellarticolo 20 comma 4 e nellarticolo 28 comma 7 della Legge le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi 1) utilizzo di materiali e componenti innovativi 2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa 3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltagrave logistica o particolari problematiche geotecniche idrauliche geologiche e ambientali 4) complessitagrave di funzionamento duso o necessitagrave di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalitagrave 5) esecuzione in ambienti aggressivi 6) necessitagrave di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali di progetto integrale di un intervento un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti architettonica strutturale e impiantisticardquo

63 L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 28-33

38

Per lavori di importo inferiore a 4000000 euro egrave consentito

lrsquoaffidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento

39

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE

Il Codice introduce una serie di novitagrave in attuazione alla Direttiva

comunitaria 200418CE come lrsquoavvalimento procedura di

individuazione dei requisiti di qualificazione che devono possedere gli

operatori economici ai fini della partecipazione alle gare il Dialogo

Competitivo e lrsquoAccordo tra le procedure di scelta del contraente e

lrsquoAsta elettronica come il processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale ai fini della semplificazione della

procedura di aggiudicazione

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti

di qualificazione

ldquoLrsquoAvvalimento egrave una procedura relativa alla individuazione dei

requisiti di qualificazione che devono possedere gli operatori economici

ai fini della partecipazione alle gare Esso trova la propria disciplina

negli artt 49 e 50 del DLgs n 1632006 Lrsquoistituto rappresenta una

novitagrave del nostro ordinamento direttamente scaturente dal recepimento

dellrsquoanalogo istituto comunitario

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 182004 sviluppa tale principio

statuendo che un operatore economico puograve per un determinato

appalto fare affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere

dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi purcheacute dimostri

la disponibilitagrave dei relativi mezzi

Lrsquoimpresa che offre i mezzi prende il nome di impresa ausiliaria

Lrsquoimpresa che utilizza i requisiti per partecipare alle gare prende

il nome di impresa ausiliata

Secondo alcuni la facoltagrave concessa allrsquooperatore economico di

avvalersi dei requisiti tecnici ed economici di altra impresa del gruppo

colliderebbe con la disciplina normativa del subappalto che prevede

stringenti limitazioni sia sotto il profilo procedurale che quantitativo Ma

la natura giuridica dei due istituti non egrave la stessa infatti mentre il

40

subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a soggetti terzi che

operano dunque come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso di cui allrsquoart 47 par 2 della Direttiva 182004 il

concorrente aggiudicatario saragrave comunque lrsquoimpresa operante tanto egrave

vero che dovragrave dimostrare il possesso dei beni aziendali dei quale

intenderagrave avvalersi

Neacute puograve valere ad escludere tale distinzione giuridica il riferimento

alla norma di cui allrsquoart 18 9deg comma della Legge n 551990 secondo

la quale ldquolrsquoimpresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve

allegare la copia autentica del contratto e la dichiarazione circa la

sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a

norma dellrsquoart 2359 del Codice civile con lrsquoimpresa affidataria del

subappalto o del cottimohelliprdquo

Nel primo caso le imprese ndash che evidentemente conservano una

propria soggettivitagrave ndash agiscono autonomamente e non come gruppo il

rapporto negoziale corrente inter partes integreragrave dunque i requisiti

della fattispecie negoziale del subappalto In questo caso la ratio

sottesa alla previsione di cui al 9deg comma dellrsquoart 18 della Legge n

5590 va rinvenuta nellrsquoesigenza di evitare facili elusioni delle restrizioni

poste dalla norma in questione attraverso lo strumento dei collegamenti

societari Nel secondo caso invece lrsquoimpresa agisce in proprio

avvalendosi perograve dei requisiti di altre imprese del gruppo non

integrando pertanto gli estremi della fattispecie negoziale del

subappalto Si potrebbe anzi affermare lrsquoesatto contrario in quanto il

collegamento fra le imprese egrave indefettibile requisito per lrsquoavvalimento

Tali peculiaritagrave dellrsquoistituto in esame sono state sufficientemente

rilevata dalla giurisprudenza amministrativa la quale ha riconosciuto che

in virtugrave della Direttiva comunitaria per tutti i pubblici appalti si consente

alloperatore economico o ad un raggruppamento di operatori economici

di cui allart 4 se del caso e per un determinato appalto di fare

affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere dalla natura

41

giuridica dei suoi legami con questi ultimi al fine della prova della

capacitagrave economica e finanziaria In tal caso deve dimostrare

allamministrazione aggiudicatrice che disporragrave dei mezzi necessari ad

esempio ldquomediante presentazione dellimpegno a tal fine di questi

soggettirdquo64

Il Codice ha pertanto recepito lrsquoistituto nellrsquoambito delle norme

che disciplinano la qualificazione dei concorrenti ed in particolare allrsquoart

49 statuendo che ldquoIl concorrente65 in relazione ad una specifica gara di

lavori servizi forniture puograve soddisfare la richiesta relativa al possesso

dei requisiti di carattere economico finanziario tecnico organizzativo

ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti

di un altro soggetto o dellrsquoattestazione SOA di altro soggettordquo

Emerge subito un primo elemento di novitagrave rispetto alla

formulazione europea della norma che risiede appunto nellrsquoestensione

dellrsquoavvalimento anche al sistema di qualificazione mediante attestato

SOA di cui al DPR n 34200066

La differenza fra lrsquoavvalimento e le tipologie negoziali che

comportano un frazionamento soggettivo ed oggettivo dellrsquoesecuzione

della prestazione quali ad esempio il subappalto egrave adeguatamente

tratteggiata dal Codice che dispone espressamente che ldquoIl contratto egrave

in ogni caso eseguito dallrsquoimpresa che partecipa alla gara alla quale egrave

rilasciato il certificato di esecuzione e lrsquoimpresa ausiliaria non puograve

assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore o di subappaltatorerdquo

In sostanza dunque nellrsquoavvalimento non si verifica un

frazionamento oggettivo della prestazione in quanto lrsquoimpresa

concorrente si avvale dei requisiti di unrsquoaltra impresa ma resta pur

sempre lrsquounica esecutrice dellrsquoappalto

64

art 47 commi 2 e3 65

singolo consorziato o raggruppato ai sensi dellrsquoart 34hellip 66

Che trova una propria regolamentazione nel successivo art 50 del DLgs n 1632006

42

Nel recepimento di tale direttiva comunitaria il legislatore italiano

introduce una serie di limiti alla concreta operativitagrave dellrsquoavvalimento

intese a evitare manovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di

associazioni criminali che non potrebbero partecipare in proprio alle

gare Infatti il comma 2deg al fine di accertare il ricorso allrsquoavvalimento

dovragrave chiedere allrsquoimpresa ausiliata una serie di dichiarazioni67 da parte

dellrsquoimpresa ausiliaria da allegare alla propria domanda di

partecipazione tanto che gli artt 49 e 50 relativi allrsquoavvalimento sono

oggetto procedura drsquoinfrazione comunitaria e che a oggi tale

procedimento egrave ancora sospesordquo68

67

una sua dichiarazione verificabile ai sensi dellrsquoarticolo 48 attestante lrsquoavvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara con specifica indicazione dei requisiti stessi e dellrsquoimpresa ausiliaria b) una sua dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 c) una dichiarazione sottoscritta da parte dellrsquoimpresa ausiliaria attestante il possesso da parte di questrsquoultima dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 d) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questrsquoultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dellrsquoappalto le risorse necessarie di cui egrave carente il concorrente e) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dellrsquoarticolo 34 neacute si trova in una situazione di controllo ai sensi dellrsquoart 34 c 2 con una delle altre imprese che partecipano alla gara f) in originale o copia autenticata il contratto in virtugrave del quale lrsquoimpresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dellrsquoappalto g) nel caso di avvalimento nei confronti di unrsquoimpresa che appartiene al medesimo gruppo in luogo del contratto di cui alla lettera f) lrsquoimpresa concorrente puograve presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dal comma 5

68 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 83-93

43

32 Il Dialogo Competitivo procedura di scelta del contraente

ldquoAlcune delle principali novitagrave della Direttiva 200418 riguardano

proprio le procedure di scelta del contraente in particolare la disciplina

comunitaria disciplina e regola alcune nuove tipologie procedimentali

che si aggiungono a quelle ldquoclassicherdquo69 fra le quali figurano lrsquoaccordo

quadro e il dialogo competitivo Il dialogo competitivo trattato nel

considerando (31) della Direttiva egrave disciplinato dallrsquoart 29 e 11 della

medesima Direttiva ed inserito allrsquoart 58 del Dlgs n 1632006

La ratio sottesa alla creazione dellrsquoistituto risiede nella necessitagrave

di dotare le amministrazioni aggiudicatici di uno strumento flessibile

capace di sopperire alla presenza di interventi estremamente complessi

sotto il profilo tecnico e finanziario allrsquoincapacitagrave di individuare

adeguatamente oggetto e caratteristiche della prestazione

Ai sensi dellrsquoart 1 comma 11 lett C) della Direttiva 182004 il

dialogo competitivo egrave ldquohellip Una procedura alla quale qualsiasi operatore

economico puograve chiedere di partecipare e nella quale lrsquoamministrazione

aggiudicatrice avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale

procedura al fine di elaborare una o piugrave soluzioni atte a soddisfare le

sue necessitagrave e sulla base della quale o delle quali i candidati

selezionati saranno invitati a presentare le offerterdquo La procedura in

esame pertanto egrave strumentale al raggiungimento degli obiettivi di

semplificazione snellimento e modernizzazione procedurale che

presiedono lrsquoadozione della Direttiva medesima Si tratta di una

procedura di aggiudicazione la quale peraltro non rappresenta

unrsquoassoluta novitagrave nel panorama normativo comunitario in materia di

appalti e che ha trovato un definitivo inquadramento solamente

nellrsquoultima versione della Direttiva

Il considerando (31) della Direttiva esplicita che nella misura in

cui il ricorso a procedure aperte o ristrette non consenta di aggiudicare

69

Procedura aperta procedura ristretta procedura negoziata

44

appalti occorre prevedere una procedura flessibile che salvaguardi sia

la concorrenza tra gli operatori economici sia la necessitagrave delle

amministrazioni aggiudicatici di discutere con ciascun candidato tutti

gli aspetti dellrsquoappalto

Il 1deg comma dellrsquoart 58 del DLgs 1632006rdquo70 subordina

lrsquoattivazione della procedura del dialogo competitivo a una duplice

condizione

1) una di carattere oggettivo che risiede nella particolare

complessitagrave dellrsquoappalto ossia quando la stazione appaltante non egrave

oggettivamente in grado di definire i mezzi tecnici atti a soddisfare i suoi

obiettivi quando non sia oggettivamente in grado di specificare

lrsquoimpostazione giuridica o finanziaria di un progetto e qualora non

disponga a causa di fattori oggettivi ad essa non imputabili di studi in

merito alla identificazione e quantificazione dei propri bisogni o

allrsquoindividuazione dei mezzi strumentali al soddisfacimento dei propri

bisogni alle caratteristiche funzionali tecniche gestionali ed

economico-finanziarie degli stessi e allrsquoanalisi dello stato di fatto e di

diritto nelle sue eventuali componenti storiche artistiche

architettoniche paesaggistiche

2) lrsquoaltra di natura discrezionale che consiste nella valutazione

effettuata dallrsquoamministrazione aggiudicatrice circa lrsquoimpossibilitagrave di

addivenire allrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto mediante una procedura

aperta eo ristretta La natura discrezionale non ha perograve natura

amministrativa ma preminentemente tecnica che non permette alla

pubblica amministrazione lrsquoaggiudicazione di un appalto attraverso il

70

Art 58 co 1 cosigrave modificato dallrsquoart 1 co 1 lettera g)dlgs 113 del 2007 Nel caso di appalti particolarmente complessi qualora ritengano che il ricorso alle procedure aperta o ristretta non permetta lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto le stazioni appaltanti possono avvalersi del dialogo competitivo conformemente al presente articolo Il ricorso al dialogo competitivo per lavori egrave consentito previo parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici hellip egrave altresigrave richiesto il parere del Consiglio Superiore dei beni culturali I citati pareri sono resi entro 30 giorni dalla richiesta Decorso tale termine lrsquoamministrazione puograve comunque procedere

45

ricorso di una procedura aperta o ristretta Drsquoaltra parte una diversa

impostazione della questione tesa ad individuare nella valutazione della

pubblica amministrazione una discrezionalitagrave di tipo amministrativo

creerebbe grave incertezza in merito al rispetto delle regole poste a

presidio della concorrenza di cui le procedure ad evidenza pubblica

sono garanzia

Va comunque rilevato che anche lrsquoistituto del dialogo competitivo

egrave stato sospeso fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento di attuazione

di cui allrsquoart 5 del DLgs 1632006 anche se per la giurisprudenza

esso rappresentava invece una norma self-executing Ma tale

disposizione per poter essere utilizzata immediatamente era

necessario che tutta la Direttiva comunitaria 200418 fosse stata

considerata self-executing

ldquoLa Corte comunitaria ha individuato tre requisiti percheacute una

Direttiva possa definirsi direttamente esecutiva (self executing)

1) le disposizioni in essa contenute devono essere chiare precise

complete e giuridicamente perfette in modo da essere

concretamente applicabili senza ulteriori valutazioni discrezionali in

merito alla loro esecuzione

2) tali disposizioni non devono essere condizionate nella loro efficacia

dallrsquointervento del legislatore interno

3) lo Stato membro deve risultare inadempiente nellrsquoattuazione della

Direttiva nel proprio ordinamento

Alla luce di tali considerazioni si puograve desumere che la Direttiva

200418 non abbia carattere self-executing in quanto lrsquoefficacia di

alcune delle sue disposizioni ed in particolare proprio quelle relative

agli ldquoistituti principalmente innovativirdquo71 egrave condizionata da uno specifico

e peraltro facoltativo intervento statale di recepimento In realtagrave alcune

disposizioni della Direttiva come il termine di pubblicazione dei bandi e

degli avvisi sarebbero state di immediata applicazione nei confronti

71 Accordo Quadro e Asta elettronica (limitatamente ai lavori pubblici)

46

degli Stati membri una volta scaduto il termine ultimo per il loro

recepimento

Altre invece dovevano essere applicate solamente previo

recepimento del competente legislatore nazionale quali appunto gli

istituti innovativi del dialogo competitivo e dellrsquoaccordo quadrordquo72

Il dialogo competitivo egrave una procedura che si sviluppa in tre fasi

crsquoegrave una fase negoziale (quella del dialogo) una fase relativa

allrsquoaggiudicazione e quella afferente al perfezionamento del contratto

Le amministrazioni sono tenute a pubblicare un bando di gara nel quale

debbono essere precisate le loro esigenze e necessitagrave i ldquorequisiti

generalirdquo73 e quelli ldquodi qualificazionerdquo74 richiesti ai candidati per la

partecipazione al dialogo il criterio di aggiudicazione e il termine di

presentazione delle domande Appare subito un elemento critico in

merito alla qualificazione dei candidati da invitare al dialogo in quanto il

possesso dei requisiti previsti nel codice sono quelli propri degli

operatori economici che vogliono partecipare alle procedure ordinarie di

affidamento mentre in caso del ricorso alla procedura del dialogo

competitivo lrsquoEnte motiva il ricorso a tale procedura giagrave nel bando di

gara per lrsquoimpossibilitagrave oggettiva di definire le caratteristiche tecniche

eo economiche della prestazione e chiedendo quindi un dialogo con i

candidati proprio per completare gli aspetti mancanti

La durata del dialogo egrave indeterminata essa potragrave proseguire fino

a quando lrsquoamministrazione non sia in grado di individuare anche dopo

un confronto ldquohellip la o le soluzioni che possano soddisfare le sue

72

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-20

73 art 38 Dlgs 1632006 lrsquoarticolo fa una classificazione delle ipotesi di

esclusione dellrsquooperatore economico alle procedure di affidamento come la situazione di fallimento la partecipazione a gruppi criminali la violazione dellrsquointestazione fiduciaria etc

74 Art 35 DLgs 1632006rdquo I requisiti di idoneitagrave tecnica e finanziaria per

lrsquoammissione alle procedure di affidamento degli operatori economici devono essere posseduti e comprovati dagli stessi secondo quanto previsto dal regolamento helliprdquo

47

necessitagraverdquo Una volta ritenuto concluso il dialogo lrsquoamministrazione

dovragrave darne comunicazione ai partecipanti invitandoli con lettera

formale a presentare le loro offerte sulla base dellae soluzionei

presentatae indicando i criteri di valutazione dellrsquoofferta

economicamente piugrave vantaggiosa in relazione alla specifica soluzione

prescelta

Con la comunicazione delle lettere di invito prende avvio la

seconda fase della procedura che rispecchia i requisiti tipici di una

procedura ad evidenza pubblica che egrave specificatamente volta ad

individuare lrsquoaggiudicatario della gara Una novitagrave di rilievo rispetto alle

procedure ldquoclassicherdquo ma anche una criticitagrave in confronto alla normativa

previgente egrave stata introdotta dallrsquoultimo comma del par 6 dellrsquoart 29 del

codice il quale dispone che ldquosu richiesta delle amministrazioni

aggiudicatrici lrsquoofferente potrebbe essere chiamato a chiarire

precisare e perfezionare ulteriormente lrsquoofferta presentatardquo Si tratta

di una innovazione che stravolge il convincimento radicatosi presso il

legislatore circa lrsquoimpossibilitagrave di successive negoziazioni delle offerte

una volta che le stesse siano giagrave state presentate Tale innovazione

perograve apre il varco ad una possibile lesione del principio di concorrenza

soprattutto per quanto concerne la locazione ldquoperfezionare

ulteriormenterdquo che sembrerebbe travalicare i limiti della mera correzione

eo integrazione Tale integrazione non appare giustificata neanche

sotto il profilo logico sistematico in quanto il dialogo competitivo lascia

ai concorrenti la possibilitagrave di modificare ed integrare sotto qualsiasi

profilo il progetto presentato prima della presentazione dellrsquoofferta Ma

una volta che questrsquoultima sia stata presentata non ha senso

legittimare lrsquointroduzione di ulteriori migliorie che per la stessa

configurazione della procedura non potrebbero essere indirizzate al

perfezionamento tecnico-operativo del progetto ma solamente a

48

migliorare lrsquoofferta economica in vista dellrsquoaggiudicazionerdquo75

Ma questo tipo di procedura non egrave mai potuta essere utilizzata

dallrsquoEnte pubblico percheacute egrave stata subito sospesa appena entrato in

vigore il codice con il Dl 1732006 cd Decreto ldquoMilleprorogherdquo al fine

di una valutazione piugrave approfondita e di una conoscenza piugrave coerente

dei risvolti applicativi di tale istituto76

75

L PASSERI ldquoAnalisi della Direttiva Comunitaria 200418CErdquo Tipografia DVS Roma 2005 pag 69

76 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Tipografia DVS Roma 2005 pagg 116-125

49

33 Lrsquoaccordo quadro procedura di scelta del contraente

ldquoAltra rilevante novitagrave prevista dalla Direttiva 200418 art 32 egrave

riportata ldquoallrsquoart 59 del DLgs n 1632006rdquo77 e riguarda lrsquoaccordo

quadro la cui definizione egrave riportata allrsquoart 3 comma 13

Lrsquoaccordo quadro egrave ldquoun accordo concluso tra una o piugrave stazioni

appaltanti e uno o piugrave operatori economici il cui scopo egrave quello di

stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato

periodo in particolare per quanto riguarda i prezzi ese del caso le

quantitagrave previsterdquo Ma la possibilitagrave di ricorrere allrsquoaccordo quadro non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento in tal senso da parte

dello Stato Pertanto si puograve affermare che come per il dialogo

competitivo tale disposizione non possa ritenersi self executing e che

lrsquoutilizzo di tale istituto egrave stato differito allrsquoentrata in vigore del

regolamento drsquoattuazione del Codice

Come per il dialogo competitivo anche lrsquoaccordo quadro non

rappresenta una novitagrave nel panorama normativo degli appalti europei

essendo giagrave stato previsto e disciplinato nei settori speciali

Pertanto con la Direttiva 200418 il legislatore europeo ha

solamente generalizzato lrsquoambito di applicazione estendendolo a tutte le

tipologie dei contratti La ratio giustificatrice dellrsquoaccordo quadro egrave

quella di soddisfare una duplice esigenza delle amministrazioni

pubbliche gestire le proprie commesse sul lungo periodo massimo 4

anni e tutelarsi dai rischi connessi dallrsquoeccessivo costo dei medesimi

appalti che sarebbero potuti lievitare con il decorso di un tempo piugrave o

meno lungo Dal punto di vista giuridico va precisato che lrsquoaccordo

quadro non egrave una appalto pubblico in quanto non riconducibile alla

categoria di un contratto attesa lrsquoindeterminatezza di alcuni degli

77

Art 59 co 1 Dlgs 1632006 Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente per i lavori di manutenzione Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale

50

aspetti essenziali richiesti per lrsquointegrazione anche atipica delle

fattispecie contrattuale quali in particolare il prezzo e lrsquooggetto della

prestazione infatti si puograve affermare che lrsquoaccordo quadro rappresenta

uno schema di convenzione ldquotipordquo che viene approvato attraverso una

procedura Lrsquoamministrazione cioegrave nella scelta degli operatori

economici dovragrave dunque operare come se stesse aggiudicando un

appalto

Per quanto concerne il profilo procedurale gli accordi quadro

che non possono avere durata superiore a quattro anni sono basati su

due distinte fasi di gara

1) La conclusione dellrsquoaccordo quadro

2) La relativa aggiudicazione degli appalti basati sul predetto accordo

La procedura inizia sempre con la pubblicazione di un bando di

gara seguendo con la selezione di uno o piugrave operatori economici

attraverso il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa (vista

la complessitagrave dellrsquoaffidamento) per terminare con la stipula

dellrsquoaccordo quadro Tale prima fase egrave diretta ad individuare gli

esecutori di lavori noncheacute le clausole relative agli appalti futuri da

stipulare allrsquooccorrenza con essi

La seconda fase egrave quella della stipulazione del contratto di

appalto Ogni volta che lrsquoEnte intende affidare un lavoro procederagrave alla

relativa stipulazione del contratto tra i vari operatori economici

aggiudicatari nel rispetto del principio di rotazione paritagrave di trattamento

e non discriminazione Si tratta di una vera e propria sequela

procedurale che si snoda nelle seguenti fasi

a) per ogni appalto lrsquoamministrazione consulta per iscritto gli operatori

economici che abbiano stipulato lrsquoaccordo quadro e che siano in

grado di eseguire la specifica prestazione

b) quindi esse fissano un termine per la presentazione delle offerte che

possa ritenersi congruo in relazione alla complessitagrave dellrsquoappalto da

aggiudicare ed al tempo necessario per la loro trasmissione

51

c) gli operatori dovranno provvedere a presentare le proprie offerte per

iscritto tali offerte dovranno rimanere segrete fino a quando non sia

scaduto il termine per la loro presentazione

d) lrsquoaggiudicazione dovragrave avvenire allrsquoofferta migliore sulla scorta dei

parametri indicati nel capitolato drsquooneri in sede di stipula

dellrsquoaccordo quadrordquo78

78

L PASSERI Il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 125-130

52

34 LrsquoAsta elettronica processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale

ldquoLrsquoAsta elettronica di cui allrsquoart 3 comma 15 del Codice egrave un

processo di semplificazione della procedura di aggiudicazione e dei

relativi adempimenti formali noncheacute di una maggiore efficienza delle

commesse pubbliche

Ai sensi dellrsquoart 3 comma 15 del DLgs n 1632006 lrsquoasta

elettronica egrave un processo per fasi successive basato su un dispositivo

elettronico di presentazione di nuovi prezziche interviene dopo una

prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro

classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento

automatico Tale definizione permette innanzitutto di individuare quale

sia lesatta collocazione dellasta elettronica nellambito del complesso

procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico non si tratta di

una procedura di aggiudicazione ma esclusivamente di un processo

per fasi successive che si interseca sulle e con le ordinarie procedure di

aggiudicazione definite dalla Direttiva ossia le procedure aperte

ristrette e negoziate e che incide esclusivamente sulla negoziazione dei

prezzi ovvero degli elementi delle offerte Ersquo lrsquoart 85 che definisce il

ricorso allrsquoasta elettronica Ai sensi del comma 179 lasta elettronica egrave

dunque un processo meramente facoltativo che si colloca nellalveo

delle ordinarie procedure di aggiudicazione ivi compreso il confronto

competitivo nellambito di un accordo quadro il sistema dinamico di

acquisizione e la procedura negoziata previa pubblicazione di un bando

di gara lasta pubblica potragrave avere ad oggetto esclusivamente i lavori

servizi e le forniture per i quali le specifiche dellappalto possano essere

fissate in maniera precisa e nei quali la valutazione delle relative offerte

possano essere effettuate automaticamente da un mezzo elettronico

79

ldquoNelle procedure aperte ristrette o negoziate previo bando quando ricorrono le condizioni di cui al comma 3 le stazioni appaltanti possono stabilire che laggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso unasta elettronicardquo

53

sulla base di elementi quantificabili in modo tale da essere espressi in

cifre o percentuali

Per quanto concerne invece il profilo procedimentale

ogniqualvolta una amministrazione aggiudicatrice intenda avviare

unasta elettronica dovragrave darne comunicazione mediante pubblicazione

nel bando di gara80 e nel capitolato doneri e in particolare gli elementi

oggetto di valutazione utilizzati per individuare lofferta economicamente

piugrave conveniente81 Le amministrazioni sono comunque chiamate ad

effettuare una prima valutazione delle offerte pervenute sulla scorta dei

criteri ordinari dellofferta economicamente piugrave vantaggiosa e del prezzo

piugrave basso

La gara si articoleragrave comunque in tre fasi

1) la prima ordinaria nel senso che lamministrazione aggiudicatrice

dovragrave pubblicare un bando di gara contenente oltre che lindicazione

che si procederagrave ad unasta elettronica le generali indicazioni

richieste per il bando di gara a seconda della procedura prescelta

2) la seconda consistente nellinvito simultaneo rivolto agli offerenti 82 a

presentare nuovi prezzi eo nuovi valori nel caso in cui il criterio di

aggiudicazione adottato sia quello dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa83

80

Art 85 5deg comma del DLGs n 1632006 ed art 54 par 3 della Direttiva 182004

81 Ai sensi dellart 85 6deg comma del DLgs n 1632006 il predetto capitolato

doneri dovragrave specificare a) gli elementi i cui valori saranno oggetto dellasta elettronica purcheacute tali elementi siano quantificabili in modo da essere espresse in cifre e percentuali b) i limiti eventuali dei valori che potranno essere presentati quali risultano dalle specifiche delloggetto dellappalto c) le informazioni che saranno messe a disposizione degli offerenti nel corso dellasta elettronica e se del caso il momento in cui saranno messe a loro disposizione d) le informazioni pertinenti sullo svolgimento dellasta elettronica e) le condizioni alle quali gli offerenti potranno rilanciare e in particolare gli scarti minimi eventualmente richiesti per il rilancio f) le informazioni pertinenti sul dispositivo elettronico utilizzato e sulle modalitagrave e specifiche tecniche di collegamento

82 le cui offerte siano ammissibili

83 Ai sensi dellrsquoart 85 7deg comma del DLgs n 1632006 linvito dovragrave contenere

ogni informazione utile per il collegamento individuale al dispositivo elettronico utilizzato e precisare la data e lora di inizio dellrsquoasta elettronica

54

3) la terza fase consiste invece nellesperimento vero e proprio

dellasta elettronica Questultima prenderagrave avvio solamente quando

lamministrazione valutata lammissibilitagrave delle domande e delle

offerte dei diversi candidati84 comunichi gli inviti di cui alla fase sub

2) a partecipare allasta che non potragrave tuttavia avere inizio prima di

due giorni a decorrere dalla data di invio degli inviti Lasta

elettronica puograve articolarsi in una pluralitagrave di fasi85 e la sua

conclusione deve essere predeterminata e potragrave essere disposta

alla data ed ora indicate nellrsquoinvito86 Una volta conclusa lasta

elettronica le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno ad

aggiudicare lappalto in funzione dei suoi risultati

Anche le disposizioni relative alla procedura dellrsquoAsta elettronica

sono recepite dal legislatore italiano con delle limitazioni Ersquo utile sapere

che nelle direttive lrsquoasta elettronica costituisce strumento usuale di

aggiudicazione delle procedure aperte ristrette negoziate con bando

con lrsquounica condizione che le specifiche dellrsquoappalto possano essere

stabilite in maniera precisa e che le offerte corrispondenti siano

suscettibili di valutazione automatica da parte del mezzo elettronico Al

pari degli altri istituti anche lrsquoapplicazione dellrsquoasta elettronica non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento del legislatore italiano

che rimanda al Regolamento di cui allrsquoart 5 i presupposti e le

ldquocondizioni specificherdquo87 per il ricorso alle aste elettroniche

84

nelle procedure aperte ovvero accertata lammissibilitagrave delle domande e diramati gli inviti a presentare offerte nelle procedure ristrette

85 con lobbligo da parte dellamministrazione procedente di comunicare in tempo

reale a tutti gli offerenti quanto meno le informazioni che consentano agli stessi di individuare la propria posizione nella graduatoria per ciascuna fase noncheacute il numero dei partecipanti per ciascuna fase ma senza renderne nota lidentitagrave

86 Art 85 10deg comma del DLgs n 1632006

40

Art 85 comma 12 a) i presupposti e le condizioni specifiche per il ricorso alle aste elettroniche b) requisiti e le modalitagrave tecniche della procedura di asta elettronica c) le condizioni e le modalitagrave di esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura di asta elettronica nel rispetto dellarticolo 13

55

Ad oggi anche questo istituto egrave sospeso a causa della mancanza

del Regolamentordquo88

88

L PASSERI ldquoIl Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 130-125

56

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della

disciplina comunitaria

Si puograve affermare che la prima vera rivoluzione nella disciplina

normativa in materia di lavori pubblici egrave avvenuta con lrsquoemanazione

della Legge 10994 che per la sua caratteristica di legge-quadro si egrave

proposta il perseguimento nel settore dei lavori pubblici di un livello di

qualitagrave predefinito in relazione ai risultati attesi ldquoseguendo procedure

improntate a tempestivitagrave trasparenza e correttezza nel rispetto del

diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatorirdquo

Ciograve che caratterizza la legge-quadro egrave il superamento di una

logica settoriale alla quale egrave risultata ispirata la quasi totalitagrave dei

provvedimenti legislativi che si sono succeduti in materia dopo la legge

fondamentale sui lavori pubblici 20 marzo 1865 n 2248rdquo89

ldquoLa prima versione delle legge-quadro era ispirata ad un maggior

rigore rispetto alla disciplina comunitaria nonostante i vari correttivi a

cui egrave stata sottoposta ciclicamente negli anni In taluni casi questo

rigore o rigiditagrave si egrave concretizzato in regole che si sono poste in

contrasto con la direttiva di recepimento volte a limitare il potere

discrezionale della stazione appaltante per arginare secondo le

aspettative del legislatore dellrsquoepoca la dilagante corruzione che si era

manifestata nel settore degli appalti pubblici

Particolare attenzione venne posta sulla progettazione e sulla

connessa fase di aggiudicazione Con ldquolrsquoart 21 co 1 della legge

10994rdquo90 si scelse il prezzo piugrave basso come criterio prevalente per

lrsquoaggiudicazione degli appalti sia sopra che sotto la soglia comunitaria

indetti mediante pubblico incanto o licitazione privata a sua volta

riconosciuti come sistemi di scelta ordinari relegando lrsquoapplicazione

89

PIETRANGELI PAPINI L ldquoI lavori pubblici negli Enti Localirdquo DrsquoAnselmi Editore ndash Ancitel ndash Hoegli Milano 1998 PAG 9

90 ldquoLrsquoaggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata egrave

effettuata con il criterio del prezzo piugrave basso inferiore a quello posto a base di garardquo

57

dellrsquoaltro criterio quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa ai

soli casi di appalto-concorso e di licitazione privata per lrsquoaffidamento

della concessione di sola costruzione e gestione

Il contrasto con la direttiva n 9337CEE risiedeva nel fatto che

questa ldquoallrsquoart 30 n 1rdquo91 stabiliva che i due unici criteri sui quali

lrsquoamministrazione si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono

equivalenti e posti sullo stesso piano

Il legislatore comunitario quindi assegnava ai due criteri pari

dignitagrave con la conseguenza che quanto meno per gli appalti sopra

soglia la disposizione della Merloni si poneva in contrasto con la

direttiva

Questa impostazione ha di fatto conferito una certa rigiditagrave

allrsquointera procedura circoscrivendo fortemente i margini di autonomia

negoziale della stazione appaltante di fatti questa una volta scelto il

sistema di realizzazione dei lavori le cui forme previste erano lrsquoappalto

o la concessione era in pratica vincolata anche nei successivi passaggi

relativi alla modalitagrave di scelta del contraente allrsquoindividuazione del

criterio di aggiudicazione ed in ultima analisi alle stesse modalitagrave di

definizione dellrsquooggetto prestazionale dedotto in gara configurandosi

cosigrave una sorta di percorso obbligatorio

Tale rigiditagrave era stata attenuata in parte con la cd Merloni-

quater nota ldquolegge 1662002rdquo92 attraverso lrsquointroduzione dellrsquoart 21

comma 1-ter con cui si stabiligrave una deroga allrsquoapplicazione del criterio del

prezzo piugrave basso a favore dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa

nel caso di ldquoappaltirdquo93 di importo superiore alla soglia comunitaria

rafforzato dalla determinazione dellrsquoAutoritagrave sui lavori Pubblici che

91

ldquoI criteri sui quali lrsquoamministrazione giudicatrice si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono o il criterio del prezzo piugrave basso o quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

92 Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e

trasportirdquo pubblicata nella GU n 181 del 3 agosto 2002 supplemento ordinario n 158

93 indetti con i sistemi ordinari dellrsquoasta pubblica o della licitazione privata

58

afferma che ldquoin caso di prevalenza della componente tecnologica o per

la particolare rilevanza tecnica delle possibili soluzioni progettuali si

ritiene possibile che la progettazione possa essere utilmente migliorata

con integrazioni tecniche proposte dallrsquoappaltatorerdquo94

Tuttavia anche in questo caso veniva di fatto confermata la

medesima filosofia di fondo che era quella di prestabilire sul piano

normativo gli elementi legittimanti lrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa

Inoltre con riguardo alla prestazione da richiedere al soggetto

aggiudicatario la legge 1662002 aveva attenuato la rigida separazione

tra progettazione ed esecuzione ndash voluta dal legislatore del 1994

sempre ai fini di una regolamentazione e moralizzazione del mercato ndash

attraverso una maggiore apertura nei confronti dellrsquoappalto integrato il

quale tuttavia nella sua originaria configurazione era imperniato

fondamentalmente sul massimo ribasso nei confronti di un progetto

definitivo a base di gara con traslazione della progettazione esecutiva

tra gli obblighi contrattuali nella fase di esecuzione a carico

dellrsquoaffidatario prescelto

Anche in relazione al criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa il legislatore interno aveva introdotto una disciplina piugrave

restrittiva rispetto a quella comunitaria in quanto nella formulazione del

co 2 dellrsquoart 21 della L n 10994 lrsquoindicazione dei criteri era tassativa

solo con la Merloni-ter95 (L 4151998) venne concessa ldquola possibilitagrave

per la stazione appaltante di introdurre ulteriori elementi in relazione al

tipo di lavoro da realizzarerdquo96

Il processo di graduale apertura se non di smantellamento di

alcune norme in contrasto con la normativa europea egrave proseguito ad

94

Determinazione n 27 del 16 ottobre 2002 Prime indicazioni sulla legge 1 agosto 2002 n 166

95 Legge 4151998

96 Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

59

opera della Corte di giustizia europea soprattutto sulla questione

attinente alla facoltagrave di scelta tra i due criteri di affidamento Il giudice

europeo con la sentenza 7 ottobre 2004 C-24702 aveva ritenuto in

contrasto con lrsquoart 30 n 1 della direttiva n 9337CE una norma

nazionale che ldquoai fini dellrsquoaggiudicazione degli appalti di lavori pubblici

mediante procedure di gara aperte o ristrette imponga in termini

generali alle amministrazioni aggiudicatici di ricorrere unicamente al

criterio del prezzo piugrave bassordquo

Questa sentenza va letta nellrsquoottica del principio comunitario

della libera concorrenza Difatti tale principio vuole che sia

lrsquoamministrazione nellrsquoesercizio della sua discrezionalitagrave a stabilire in

relazione alle specifiche caratteristiche dellrsquoappalto il criterio di

aggiudicazione che meglio assicuri il massimo grado di concorrenza e

pertanto una norma nazionale di tale portata era in contrasto con il

principio comunitario che esaltava invece la sostanziale equiparazione

tra i due criteri Inoltre la Corte di giustizia ha affermato che se egrave vero

che gli Stati membri in sede di recepimento delle direttive comunitarie

godono di una certa autonomia tale autonomia non puograve avvenire in

violazione dei principi generali del diritto comunitario e in tal caso

prosegue la Corte lrsquoart 21 della Legge 10994 ha violato il principio

della libera concorrenza sancito dallrsquoart 81 del Trattato dellrsquoUnione

La direttiva 200418CE riportata ldquoallrsquoart 53 co 9rdquo 97 del codice

tipologia e oggetto del contratto ha confermato tale impostazione

ponendo sullo stesso piano i due criteri la cui scelta egrave demandata alle

amministrazioni Ma la stessa direttiva interviene sulla discrezionalitagrave

dellrsquoindividuazione di tali criteri precisando che per essi devono essere

specificati il loro peso ponderale Pertanto il legislatore comunitario si egrave

orientato da un lato a garantire che la scelta dei criteri di valutazione sia

collegata allrsquooggetto dellrsquoappalto dallrsquoaltro lato che il peso di tali valori

97 Art 53 co 9ldquohellip la selezione della migliore offerta avviene utilizzando il criterio

del prezzo piugrave basso o dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

60

sia determinato giagrave in sede di avvio della procedura selettiva in modo

da consentire ai concorrenti di definire adeguatamente i contenuti della

propria offerta Tali criteri infatti vengono specificati nella Direttiva e

riportati ldquoallrsquoart 83rdquo98 del codice Si tratta di dodici elementi tra i quali il

pregio tecnico la qualitagrave lrsquoassistenza tecnica che vengono utilizzati in

riferimento allrsquooggetto dellrsquoappalto

La mera indicazione dei criteri di valutazione ndash ancorcheacute collegati

allrsquooggetto dellrsquoappalto ndash non egrave perograve sufficiente a garantire lrsquoequitagrave di

giudizio dellrsquoamministrazione egrave necessario che questrsquoultima individui

espressamente ldquola ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei

criteri scelti per determinare lrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosardquo

eventualmente prevedendo una forcella fra un valore minimo ed uno

massimo da attribuire a ciascun criterio La direttiva impone che i criteri

ed i relativi valori ponderali cosigrave individuati vengano espressamente

pubblicati nel bando di gara in modo che gli offerenti possano formulare

unrsquoofferta dai contenuti coerenti con essi

Il Codice nel recepire le disposizioni della direttiva succitata ha

dovuto effettuare anche una ricognizione ed una ldquoricuciturardquo dellrsquoampia

giurisprudenza che si egrave sviluppata nel corso degli anni sia nazionale

sia comunitaria nel rispetto dei limiti di delega Su tali questioni il

Consiglio di Stato con parere n 3552006 reso sulla prima versione

dello schema di decreto delegato ha ritenuto che il Codice dei contratti

avesse sostanzialmente rispettato i limiti posti dalla legge di delega e

che lrsquoampiezza della riforma operata dal legislatore comunitario

potesse giustificare lrsquointroduzione di modifiche anche sostanziali

allrsquoordinamentordquo99

98

Art 83 co 1 ldquoQuando lrsquoappalto egrave affidato con il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dellrsquoofferta pertinenti alla natura allrsquooggetto e alle caratteristiche del contratto

99

CONIO A ldquoEquivalenza dei criteri di aggiudicazione tra vecchie e nuove regolerdquo

Rivista Diritto Amministrativo n 2 ndash Il Sole 24 ore 2007 pagg 51-53

61

Il legislatore del 1994 oltre a recepire le direttive comunitarie ha

introdotto degli aspetti innovativi alla normativa nazionale rispetto a

quella previgente che riguardano

1) lrsquoobbligo della programmazione cioegrave lrsquoobbligo da parte dellrsquoEnte di

inserire tutti gli interventi dei lavori pubblici nel programma triennale

delle opere pubbliche e nel suo aggiornamento annuale in modo

che ogni intervento sia individuato attraverso studi di fattibilitagrave e il cui

costo sia preliminarmente previsto nel Bilancio di previsione annuale

ed in quello triennale per assicurarne la copertura finanziaria

2) la previsione di adozione di un regolamento costituente

lrsquoordinamento generale in materia di lavori pubblici atto a eliminare

tutte le norme legislative o regolamentari in contrasto con le

disposizioni delle legge-quadro e a determinare una unificazione

delle procedure e dei comportamenti

3) lrsquointroduzione di una nuova istituzione il Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) con funzioni di coordinamento controllo e

responsabilitagrave per ogni singolo intervento relativo alle fasi di

progettazione affidamento ed esecuzione dello stesso

4) lrsquoistituzione di un organismo di controllo lrsquoAutoritagrave per la vigilanza

dei lavori pubblici con il compito di accertare eventuali disfunzioni e

inadempienze e di proporre revisioni al regolamento

62

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE

ldquoIl 31 marzo 2004 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo

applicando la procedura condivisa di cui allrsquoart 251 del Tratta CE

hanno deliberato lrsquoadozione della ldquodirettiva 200418CErdquo100 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

di lavori Lrsquoiter procedurale che ha condotto le istituzioni comunitarie

allrsquoapprovazione della predetta direttiva egrave stato particolarmente

complesso e caratterizzato da una serie di atti prodromici fra i quali

spiccano indiscutibilmente il Libro Verde101 afferente ldquoGli appalti pubblici

nellrsquoUnione europea spunti di riflessione per il futurordquo del 1996 e la

successiva Comunicazione della Commissione europea dellrsquo11 marzo

1998 Il Libro Verde ha costituito il primo atto di impulso di un

procedimento che avrebbe condotto alla rivisitazione del quadro

normativo vigente in materia di appalti pubblici il quale seppur

cospicuo102 non era ndash giagrave allora ndash ritenuto adeguato a perseguire gli

obiettivi per il quale era stato strutturato Sulla scorta delle risultanze del

dibattito sollevato dal predetto Libro Verde la Commissione europea

emetteva infatti una prima ldquoComunicazionerdquo103 nella quale prendeva

100

Pubblicata nelle GUCE serie L n 134 del 30 aprile 2004 101

COM 96 (583) DEL 27111996 102

In particolare tale quadro era ed egrave tuttrsquooggi caratterizzato dalla compresenza di numerose Direttive quali Direttiva CE n 9752 del 1311997 Direttiva CE n 9337 del 14061993 Direttiva CE 9336 del 14061993 Direttiva CE n 9338 del 14061993 Direttiva CE n 9250 del 18061992

103 COM (98) 143 del 11 marzo 1998 Con tale Comunicazione la Commissione

Europea vuole proporre miglioramenti nelle procedure di aggiudicazione tenendo conto delle reazioni ricevute in seguito alla pubblicazione nel 1996 del Libro Verde Nella Comunicazione si sottolinea che attraverso la semplificazione dellrsquoassetto giuridico che si determina attraverso lrsquoadeguamento allrsquoera elettronica si giungeragrave ad un miglior funzionamento dei pubblici appalti che condurragrave non soltanto allrsquoaumento della qualitagrave dei servizi della crescita economica della competitivitagrave e della creazione di nuovi posti di lavoro ma anche al contenimento della corruzione nellrsquoambito dellrsquoUnione europea ma anche a rafforzare il rispetto delle normative vigenti ad aumentare il numero dei fornitori che rispondono ai bandi di gara ed a rafforzare la sinergia con le altre politiche comunitarie Gli obiettivi sono a) di rendere piugrave flessibile e piugrave chiare le procedure di aggiudicazione ossia il dialogo competitivo e i contratti flessibili a lungo termine ossia gli accordi quadro b) la definizione di un contesto giuridico che tenga conto della partecipazione dei capitali privati al finanziamento della gestione di infrastrutture e di servizi pubblici (Project financing) il controllo a livello

63

atto della ldquoimportanza capitale che riveste un assetto normativo stabile

per il buon funzionamento degli appalti pubblici e per salvaguardare la

fiducia di tutti i soggetti attivi dellrsquoefficacia del sistema Tuttavia il

quadro normativo attuale non costituisce un fine in se stesso esiste per

permettere di cogliere i frutti del mercato unico nel settore degli appalti

pubblicirdquo Da qui lrsquoesigenza di riorganizzare il vigente quadro normativo

alla luce delle imperfezioni dal medesimo palesate La realizzazione ed

il funzionamento di un ldquomercato unicordquo ndash precipua finalitagrave dellrsquoazione

della Commissione ndash sono incentrate sulla libera concorrenza intesa

quale criterio capace di collocare naturalmente le risorse economiche

imprenditoriali secondo parametri di efficienza ed efficacia Nelle

considerazioni della Commissione emergeva chiaramente che

lrsquoeccessivo proliferare di fonti cognitive e la parziale inadeguatezza

degli strumenti congegnati per lrsquoaffidamento e lrsquoesecuzione di appalti

pubblici erano la causa dellrsquoinadeguato funzionamento del criterio della

concorrenza per questa specifica nicchia di mercato Traspariva

pertanto il dibattito successivo alla pubblicazione del Libro Verde e

della Comunicazione della Commissione del marzo del 1998 la

direzione che avrebbe dovuto seguire una futura azione riformatrice

volta alla semplificazione del quadro normativo eccessivamente

complesso e molte volte causa della farraginositagrave delle procedure di

affidamento

Ersquo proprio in tale contesto che prende largo lrsquoipotesi della

emanazione di una nuova direttiva comunitaria in materia di appalti

pubblici idea fatta propria dalla Commissione nel suo programma di

lavoro del 2000104 e peraltro rimessa alla sua competenza in quanto

comunitario sullrsquoobbligo di pubblicazione degli avvisi di aggiudicazione dei pubblici appalti Lrsquoobiettivo ultimo egrave quello di adottare un codice multilaterale sui pubblici appalti nel contesto dellrsquoOrganizzazione mondiale del commercio (OMC)

104 COM (2000) 155 del 9 febbraio 2000

64

inquadrata nellrsquoadeguamento delle legislazioni adottate per la

realizzazione del mercato interno e fondata sullrsquoart 95 del Trattato CE

Con lrsquoemanazione della Direttiva n 200418CE la Commissione

ha inteso perseguire un obiettivo di sostanziale semplificazione e

riorganizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici

attraverso

1) lrsquoaccorpamento e la razionalizzazione del quadro normativo vigente

2) lrsquointroduzione di alcune procedure innovative

Per quanto concerne il punto 1) lrsquoazione del legislatore presenta un

duplice risvolto Il primo ha natura strutturale e consiste nella

riunificazione in un unico corpo normativo delle ldquotre direttiverdquo105

attualmente vigenti in materia di appalti pubblici Il secondo profilo

ha invece natura prettamente funzionale riguarda invece una

riscrittura della norma capace di chiarire a livello interpretativo le

principali questioni afferenti la sua applicazione non una modifica

dunque ma una riorganizzazione del testo della norma capace di

eliminarne le aporie originarie

Le innovazioni relative allrsquointroduzione delle nuove procedure

(punto 1) presentano carattere sostanzialmente residuale e sono state

poste in essere da parte del legislatore europeo ligrave dove gli interventi

relativi allrsquoaccorpamento e razionalizzazione del quadro normativo

(punto 2) siano stati ritenuti insufficienti per rendere coerente il quadro

normativo predisposto con le caratteristiche e le peculiaritagrave del mercato

europeo degli appalti pubblici In questrsquoambito vanno ricondotti questi

istituti innovativi introdotti dalla Direttiva quali tra i piugrave significativi le

aste elettroniche il dialogo competitivo gli accordi del quadrordquo106

105

nn 9337Ce 9336Ce e 9250CE 106

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 14-17

65

43 La nozione di appalto pubblico

Lrsquoart 1 della Direttiva 200418 contiene una serie di definizioni

degli istituti fondamentali per la materia degli appalti pubblici e fra

questi ovviamente anche quelle relative agli strumenti di realizzazione

dei lavori servizi e forniture ossia appalto e concessione

La Direttiva identifica generalmente come appalto pubblico quel

contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra uno o piugrave operatori

economici e una o piugrave amministrazioni aggiudicatrici avente per

oggetto in riferimento agli appalti pubblici di lavori ldquolrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione e lrsquoesecuzione di ldquolavorirdquo107 o di

unrsquoopera oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera

rispondente alle esigenze specificate dallrsquoamministrazione

aggiudicatricerdquo108 Questa rinnovata definizione di appalto di cui alla

Direttiva 200418 ancorcheacute simile a quella della pregressa direttiva n

371993 offre lo spunto per ldquoriesumarerdquo i probabilmente mai risolti

contrasti definitori tra la normativa comunitaria e quella nazionale di cui

alla legge 10994 e successive modifiche Non egrave difficile scorgere una

sostanziale differenziazione fra la normativa comunitaria e quella

nazionale nella definizione del contratto di appalto difatti mentre la

prima utilizza una formula generale quale quella della ldquoesecuzione con

qualsiasi mezzo di unrsquooperardquo capace nella sua genericitagrave di

ricomprendere qualsiasi modello negoziale di realizzazione di lavori ed

opere pubbliche109 nella legge n 10994 manca un riferimento a tale

107

Relativi a una delle attivitagrave di cui allrsquoallegato 1 della Direttiva Sinteticamente si tratta di attivitagrave relative alle costruzioni quali quelle di preparazione del cantiere edile costruzione completa o parziale di edifici (genio civile) lavori di completamento degli edifici noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore

108 Art 1 lett b) Direttiva n 200418

109 La normativa comunitaria fa esclusivo riferimento alla realizzazione di opere

pubbliche e non anche di lavori

66

clausola generale Infatti lrsquoart 19 1deg comma specifica che per appalto

di lavori pubblici bisogna intendere quei contratti a titolo oneroso

conclusi in forma critta tra un imprenditore e un soggetto di cui ldquoallrsquoart

2rdquo110 aventi per oggetto

a) la sola esecuzione di lavori pubblici di cui ldquoallrsquoart 2 comma 1rdquo111

b) la progettazione esecutiva di cui ldquoallrsquoart 16 comma 5rdquo112 e

lrsquoesecuzione dei lavori pubblici di cui allrsquoart 2 comma 1

Ersquo necessario dunque verificare se la nozione nazionale di

appalto circoscritta alla definizione datane dalla lett a) possa ritenersi

equivalente a quella utilizzata dalla Direttiva 200418

La questione ha pregio non solo dal punto di vista formale ma

anche sostanziale in quanto lrsquoart 19 1deg comma della legge n 10994

sulla scorta di una esplicita modifica introdotta dalla legge 41598 (cd

ldquoMerloni-terrdquo) afferma il principio della ldquotassativitagraverdquo dei sistemi di

esecuzione dei lavori pubblici che possono essere realizzati

ldquoesclusivamenterdquo mediante contratti di appalto di concessione o

attraverso ldquolavori in economiardquo Appare chiaro che dallrsquoestensione della

nozione di appalto dipende lrsquoindividuazione delle tipologie negoziali

utilizzabili per la realizzazione dei lavori pubblici che potrebbero portare

ad un mancato rispetto delle ldquoregole della concorrenzardquo113 In sostanza

110 Di cui allrsquoart 2 co 2 lett a) quali le Amministrazioni dello Stato Enti pubblici ed

economici enti ed amministrazioni locali associazioni consorzi ed organismi di diritto pubblico

111 Dispone lrsquoart 2 co 1 che ldquoai sensi e per gli effetti della presente legge e del

regolamento si intendono per lavori pubblici se affidati ai soggetti di cui al co 2 del presente articolo le attivitagrave di costruzione demolizione recupero ristrutturazione restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalisticardquo

112 i sensi dellrsquoart 16 co 5 ldquoIl progetto esecutivo redatto in conformitagrave al progetto

definitivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma tipologia qualitagrave dimensione e prezzo

113 Come univocamente ritenuto in dottrina la ratio a supporto della esclusivitagrave dei

sistemi di esecuzione previsti dalla legge egrave da ricercarsi nellrsquoesigenza di evitare che possano essere introdotti sistemi realizzativi potenzialmente elusivi delle regole di concorrenza In merito Determinazione Autoritagrave per la vigilanza sui lavori pubblici n 222002 pubblicata nella GU n 2062002

67

la questione egrave di verificare se la nozione di appalto possa

ricomprendere lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di lavori oppure per il

diritto nazionale riguardi la sola esecuzione di lavori

Secondo un orientamento dottrinario la risposta non potrebbe

che essere nel pieno di una equiparazione fra nozione di appalto

nazionale e quella comunitaria sia per ragioni sistematiche in quanto i

lavori preparatori della legge 10994 fanno sovente riferimento alla

normativa comunitaria sia per ragioni di gerarchia delle fonti in quanto

la normativa comunitaria assume ldquocarattere prevalente rispetto alla

normativa nazionalerdquo114 Tale impostazione dottrinale perograve non appare

pienamente condivisibile percheacute nellrsquoordinamento civile il contratto di

appalto individuato dallrsquoart 1655 del Codice Civile egrave definito come quel

contratto col quale una parte assume con organizzazione di mezzi

necessari e con gestione a proprio rischio il compito di unrsquoopera o di un

servizio verso un corrispettivo in denaro Esiste dunque una fattispecie

negoziale delimitata da elementi ben precisi 1) una organizzazione di

impresa che deve far capo allarsquoappaltatore 2) il rischio di impresa in

capo allrsquoappaltatore 3) il corrispettivo in denaro che il committente deve

corrispondere allrsquoappaltatore 4) il risultato finale della realizzazione

dellrsquoopera

Ebbene la Legge 10994 nel disciplinare la fattispecie di matrice

pubblicistica dei contratti di appalto pur delineandone elementi

peculiari non poteva non ispirarsi alla definizione di contratto di appalto

di cui allrsquoart 1655 del Codice Civile In particolare ai sensi dellrsquoart 19

comma 1 della legge 10994 e sm lrsquoappalto egrave quel contratto concluso

in forma scritta fra un imprenditore ed uno dei soggetti di cui allrsquoart 2 2deg

comma da questo punto di vista la nozione egrave del tutto corrispondente a

quella comunitaria e differisce da quella civilistica per quanto concerne

la forma scritta dellrsquoatto evidentemente giustificata da esigenze di

114

G LEONE La legge quadro in materia di lavori pubblici a cura di A Carullo ndash A Clarizia Padova Grafili Editore 2000 pag 602

68

certezza dei rapporti negoziali Per quanto riguarda il contenuto

lrsquoarticolo fa riferimento esclusivamente alla ldquoesecuzione dei lavori

pubblicirdquo senza specificare altro e proprio per questo rinviando

allrsquoappalto di diritto privato Sulla base di tali presupposti vanno esclusi

dallrsquoambito oggettivo di appalto di lavori pubblici tutte quelle fattispecie

negoziali che seppur strettamente idonee allrsquoesecuzione di lavori

pubblici non presentano le caratteristiche tipiche di un contratto di

appalto

Invece la norma comunitaria presenta una portata

oggettivamente piugrave ampia quando fa riferimento allrsquoesecuzione ldquocon

qualsiasi mezzordquo di lavori ed opere percheacute non egrave condizionata dalla

definizione nazionale del Codice Civile Non sono peraltro mancati

temperamenti a tale tesi secondo i quali lrsquoinciso ldquocon qualsiasi mezzordquo

sembrerebbe volersi riferire non a qualsiasi tipo contrattuale ma solo a

quelli in cui lrsquooggetto principale rimanga pur sempre un ldquolavorordquo115 Ersquo

possibile ritenere invece che la norma sia nata proprio con lrsquointento di

fornire una nozione quanto piugrave possibile capace di abbracciare tutte le

azioni attraverso le quali portare a compimento un lavoro od unrsquoopera e

di conseguenza garantire la piugrave ampia applicazione della Direttiva

comunitaria e dunque dei principi posti a tutela della concorrenza che la

medesima esprime Anche volendo aderire a siffatta impostazione si

dovrebbe ugualmente convenire circa la portata oggettivamente piugrave

ampia della nozione comunitaria di appalto rispetto a quella nazionale

Aderire perograve a tale impostazione comporta la conseguenza che

mentre gli appalti nazionali possono essere eseguiti esclusivamente

mediante lrsquoappalto che presenti gli elementi essenziali di cui allrsquoart

1655 del codice civile quelli comunitari possono essere realizzati

115 inteso come lrsquoazione dinamica che porta alla realizzazione del risultato finale

In realtagrave le restrizioni introdotte dallrsquoautorevole opinione espressa sembrerebbero non collimare perfettamente con la ratio che ispira la generica formulazione di appalto recata dalla normativa comunitaria e che risiede nella esigenza di trovare una formula che consenta una generalizzata applicazione a tutti gli Stati membri

69

attraverso una ben piugrave ampia pluralitagrave di tipologie negoziali come lrsquouso

del contratto di vendita di cosa futura ed il ldquoleasing immobiliarerdquo116 o il

contratto di sponsorizzazione Va precisato perograve che recentemente

alcune amministrazioni pubbliche hanno utilizzato tali forme contrattuali

la cui ammissibilitagrave egrave stata legittimata anche se a fatica dal Giudice

amministrativo e dalla stessa Autoritagrave di vigilanza dei lavori pubblici

116

La cui legittimitagrave egrave stata riconosciuta dalla Autoritagrave di vigilanza sui lavori pubblici con Deliberazione n 145 del 23 settembre 2004 Sulla scorta del principio lex specialis derogat generali

70

44 Innovazioni sospensioni modifiche

Il recepimento della direttiva 200418 introduce molte

innovazioni ma determina anche sospensioni e modifiche al codice

che si sono rese necessarie soprattutto in riferimento alle nuove

disposizioni introdotte dal legislatore comunitario Innanzitutto il Codice

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture ha inaugurato una

rivoluzione lessicale La familiare terminologia nazionale del 1994 delle

procedure di affidamento lascia il posto a nuovi termini comunitari

uguali in tutti gli Stati membri dellrsquoUnione Il pubblico incanto diventa

ldquoprocedura apertardquo la licitazione privata diventa ldquoprocedura ristrettardquo la

trattativa privata lascia il posto alla ldquoprocedura negoziatardquo117

ldquoDal punto di vista sostanziale le maggiori novitagrave

apportate dal Codice al quadro normativo previgente sono contenute

nella parte II ldquoContratti relativi a lavori servizi e forniture nei settori

ordinarirdquo CAPO III rdquoOggetto del contratto procedure di scelta del

contraente e selezione delle offerterdquo Si tratta comunque di disposizioni

che innovando il pregresso regime introducono una sostanziale

equiparazione fra appalto di lavori avente ad oggetto la sola esecuzione

dei lavori e lrsquoappalto avente ad oggetto invece lrsquoesecuzione congiunta

alla progettazionerdquo118 Le altre novitagrave riguardano i soggetti egli

organismi quali Lrsquoautoritagrave di Vigilanza sui lavori pubblici lrsquoOsservatorio

dei lavori pubblici il Responsabile unico del Procedimento che pur

presenti nella previgente normativa ampliano la lorro attivitagrave anche con

i servizi e le forniture Altra novitagrave egrave lo Sportello dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture

117

D COCCO E LE MANDRACCHIA Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture Roma Tipografia del genio Civile 2007 pag 33

118 L PASSERI Il Dlgs 1632006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200418CE e 200417CE Analisi e commenti Tipografia DVS Roma pagg 7-8

71

Dal punto di vista legislativo il cambio della maggioranza

parlamentare avvenuto prima dellrsquoentrata in vigore del ldquocodicerdquo119

determina una pausa di riflessione su alcune delle principali innovazioni

del testo La volontagrave di apportare alcune modifiche al codice pur nel

rispetto della necessitagrave di recepire puntualmente le ldquodirettiverdquo120 porta

ad una manovra normativa in piugrave tempi dal 1deg luglio 2006 entra in

vigore il Codice ma con il Decreto Legge n 1732006 convertito in

legge n 228 del 12 luglio 2006 vengono sospese ldquoalcune

disposizionirdquo121 innovative come lrsquoaccordo quadro e il dialogo

competitivo istituti non obbligatori previsti nelle direttive la cui entrata

in vigore era stata differita al 1deg febbraio 2007 Oggetto di importanti

contestazioni egrave stato invece lrsquoarticolo 53 del Codice che disciplina

ldquoLrsquooggetto del contrattordquo che egrave stato sospeso in un primo momento fino

al primo febbraio 2007 e successivamente la sua applicabilitagrave egrave stata

rimandata allrsquoentrata in vigore del regolamento di attuazione

Ma la direttiva 200418 e piugrave precisamente il considerando (9) di

tale direttiva che dispone dellrsquooggetto del contratto ldquoaffronta la

questione relativa alla separazione dellrsquoattivitagrave di progettazione da

quella di esecuzione dei lavori statuendo che ldquohellipegrave opportuno che le

amministrazioni possano prevedere sia lrsquoaggiudicazione separata che

lrsquoaggiudicazione congiunta di appalti per lrsquoesecuzione e la progettazione

dei lavori La presente Direttiva non egrave intesa a prescrivere

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta La decisione relativa a

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta dellrsquoappalto deve fondarsi su

criteri qualitativi ed economici che possono essere definiti dalle

legislazioni nazionalirdquo Tale considerando non sembrerebbe perograve

disciplinare affatto lrsquoipotesi di un istituto unico che integri attivitagrave di

119

1deg luglio 2006 120

N 200417CE E 200418CE 121

Si tratta dei nuovi istituti comunitari che rappresentano le nuove procedure di affidamento ad evidenza pubblica accanto a quelle ordinarie quali la procedura aperta ristretta e la procedura negoziata

72

progettazione ed esecuzione dei lavori ma esclusivamente un

affidamento congiunto ldquodi appalti per lrsquoesecuzione di progettazione e

lavorirdquo In sostanza quello che la direttiva 200418 rimanda alla facoltagrave

delle legislazioni nazionali egrave lrsquoeventuale regolamentazione normativa

dellrsquoaffidamento congiunto di due distinti appalti (uno per la

progettazione e uno per lrsquoesecuzione dei lavori) e non di un unico

appalto il cui oggetto si concreti in unrsquoattivitagrave di progettazione ed

esecuzione congiunta Si tratta dunque di una previsione orientata alla

semplificazione ed allo snellimento procedurale ma non anche

allrsquointroduzione di nuovi istituti

Ma nelle norme del codice come in quelle dellrsquoart 19 della legge

10994 dopo le modifiche di cui alla legge 1662002 non si fa

riferimento al mero profilo procedimentale della congiunta

aggiudicazione di due appalti ma alla configurazione della nuova

fattispecie dellrsquoappalto congiunto di progettazione ed esecuzione Ersquo per

questo motivo che il considerando (9) rinvia allrsquointervento del legislatore

nazionale che dovragrave procedere allrsquoindividuazione dei singoli casi sulla

base di criteri qualitativi ed economici cioegrave della co-presnza di tali

criteri che nella disciplina italiana ai fini dellrsquooperativitagrave dellrsquoappalto

integrato erano richiesti non in maniera congiunta tanto egrave vero che

lrsquoappalto integrato era ammesso sulla base o di soli criteri economici

come il valore dellrsquoappalto o di criteri esclusivamente qualitativi come

la complessitagrave della prestazionerdquo122

Contemporaneamente alla sospensione di tali disposizioni

viene avviato lrsquoiter del 1deg Decreto correttivo che nelle intenzioni del

Governo rappresentava lo strumento della riflessione finalizzata al

confronto piugrave aperto sugli istituti innovativi sospesi

122

L PASSERI La Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commenti Tipografia DSV Roma 2005 pagg 129-131

73

Il primo Decreto correttivo del Codice ldquoDlgs n 62007rdquo123 egrave

formato da cinque articoli che vanno ad apportare altre novitagrave

Tra le piugrave significative le seguenti in riferimento ai settori ordinari

lrsquoulteriore differimento fino al 31 luglio 2007 dei nuovi istituti giuridici

comunitari giagrave sospesi e che sarebbero entrati in vigore il 1deg

febbraio 2007 resosi necessario ai fini di una piugrave ampia riflessione

sui predetti istituti e sui relativi risvolti applicativi senza perograve incidere

sugli obblighi nazionali di adeguamento alle direttive comunitarie

in merito allrsquoistituto ldquodellrsquoavvalimentordquo124 il Decreto elimina il divieto

per lrsquoimpresa ausiliata di assumere le vesti di subappaltatore Per il

vero tale modifica si egrave resa necessaria in quanto il legislatore

italiano nella compilazione originaria del codice non aveva recepito

la direttiva comunitaria artt 47 48 e 52 in maniera fedele ma

aveva introdotto tale divieto e ciograve finiva per annientare la portata

stessa dellrsquoistituto che ndash va sottolineato ndash egrave istituto a recepimento

obbligatorio giagrave considerato dalla giurisprudenza amministrativa

ldquoself executingrdquo125 Ma il legislatore italiano ha recepito la normativa

comunitaria con taluni adattamenti resesi necessari per evitare

ldquomanovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di associazioni

criminali o comunque di soggetti che non potrebbero partecipare in

proprio alle procedure di affidamentordquo126

in riferimento alla individuazione del Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) figura obbligatoriamente prevista in ogni

123 Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2007 ed entrato in

vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella GU ndash serie generale ndash n 25 del 31 gennaio 2007 (si veda in proposito lrsquoerrata corrige pubblicata nella GU ndash serie generale ndash n 26 del 1deg febbraio 2007

124 Art 49 DLgs 1632006 che consiste nella possibilitagrave di unrsquoimpresa (ausiliata)

di poter usufruire dei requisiti tecnici economici e di qualificazione di unrsquoaltra impresa (ausiliaria) al fine di partecipare ad una procedura di gara senza i quali la stessa impresa (ausiliata) non avrebbe potuto partecipare

125 Una norma self-executing egrave una norma di grado comunitario che trova

direttamente applicazione allrsquointerno dellrsquoordinamento nazionale senza la necessitagrave di recepimento da parte del legislatore nazionale

126 Cosigrave la Relazione illustrativa al codice correttivo

74

procedimento amministrativo si afferma la possibilitagrave di individuare

tale figura in caso di accertata carenza di dipendenti qualificati di

ruolo anche tra il personale non di ruolo purcheacute in servizio nella

amministrazione stessa ldquoLa modifica in parola si egrave resa necessaria

per superare le difficoltagrave operative incontrate soprattutto dai comuni

di piccole dimensioni i quali ora possono individuare il Rup anche

attraverso formule meno rigide rispetto allrsquoassunzione a tempo

indeterminato che incidevano negativamente sul bilancio dellrsquoEnte

In riferimento alla forme di pubblicitagrave tale Decreto differisce a ldquosei

giorni feriali (al posto dei due) il termine entro il quale procedere alla

pubblicazione degli avvisi di gara nella Gazzetta Ufficialerdquo127

noncheacute per i contratti di lavori pubblici sotto soglia la pubblicitagrave si

estende anche agli ldquoavvisi sui risultati della procedura di

affidamentordquo128 Si assiste pertanto ad un rafforzamento dei

meccanismi di pubblicitagrave relativi ai contratti di importo inferiore alle

soglie di applicazione delle direttive ma che sono sottoposte alla

stessa disciplina pubblicistica in virtugrave dei principi di paritagrave di

trattamento non discriminazione sanciti dal Trattato CE che

comportano un obbligo di trasparenza ldquoche consiste in un adeguato

livello di pubblicitagrave che consenta lrsquoapertura del mercato alla

concorrenza noncheacute il controllo sullrsquoimparzialitagrave delle procedure di

aggiudicazionerdquo129

Alla luce di quanto esposto la ratio del primo decreto correttivo

al DLgs 1632006 si giustifica nellrsquoobiettivo di fugare i dubbi residui

127

Art 66 comma 7 ultimo periodo ldquoLa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana viene effettuata entro il sesto giorno feriale successivo a quello del ricevimento della documentazione da parte dellrsquoUfficio inserzioni dellrsquoIstituto poligrafico e zecca dello Stato

128 Art 122 co 3 ldquoLrsquoavviso sui risultati della procedura di affidamento helliprdquo e co 5

ldquoGli avvisi di cui al comma 3 ed i bandi hellip Sono pubblicati nella GU della repubblica italiana ndash serie speciale ndash relativa ai contratti pubblici helliprdquo

129 Comunicazione interpretativa della Commissione n 2006C 17902

ldquoComunicazione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici

75

generati dalle rilevanti novitagrave introdotte dal Codice al fine di addivenire

quanto prima alla definizione di un assetto normativo stabile capace di

dissolvere ogni incertezza per il buon funzionamento del mercato dei

contratti pubblici e la piena apertura dello stesso alla concorrenzardquo130

Sulla disciplina degli appalti interviene anche la ldquoFinanziaria per il

2007rdquo131 che prevede alcune revisioni al codice relative ai criteri di

individuazione e verifica delle offerte anormalmente basse ldquofinalizzate

ad introdurre nella valutazione dellrsquoanomalia delle offerte il ldquocosto del

lavorordquo cosigrave determinato periodicamente in apposite tabelle predisposte

dal Ministro del lavoro e delle politiche socialirdquo132

La chiusura del primo Decreto correttivo coincide con il varo del

secondo Decreto correttivo e piugrave precisamente con lrsquoapprovazione in

via preliminare dello schema di decreto correttivo da parte del

Consiglio dei Ministri avvenuto in data 25 gennaio 2007 Con il ldquoDLgs

1132007rdquo133 secondo Decreto correttivo prosegue lrsquoopera di revisione

del Codice che nelle intenzioni del Governo ha il significato della

decisione sui nuovi istituti sospesi dal primo correttivo mantenendo

lrsquoapertura ai nuovi istituti comunitari ma limitandoli in una cornice che

vuole mitigare il vento liberale di Bruxelles senza per questo ostacolare

la modernizzazione del sistema degli appalti Dal 1deg agosto 2007

entrano in vigore alcune delle disposizioni sospese quali le lrsquordquoaccordo

quadrordquo134 mentre si decide di differire lrsquoistituto del dialogo competitivo

allrsquoentrata in vigore del regolamento

ldquoMa lrsquoentrata in vigore del secondo decreto correttivo del codice

dei Contratti pubblici ripropone le tradizionali problematiche del diritto

130 A CONIO Prime note sul correttivo appalti Il Sole 24 Ore 2007 pag 50 131

Legge 27 dicembre 2006 n 296 132

Art 87 co 2 lettera g) del DLgs 1632006 133

Pubblicato nella GU n 176 del 31 luglio 2007 ed entrato in vigore il 1deg agosto 2007

134 Art 59 DLgs 1632006 che recepisce lrsquoart 32 della Direttiva 200418CE egrave

uno schema contrattuale stipulato tra le PA e uno o piugrave operatori economici che ha la durata massima di quattro anni e che prevede la fissazione dei prezzi per tutto il periodo

76

transitorio Il principio generale che regola la successione delle leggi nel

tempo egrave enunciato ldquoallrsquoarticolo 11rdquo delle preleggi Questo principio

comunemente indicato come quello tempus regit actum va tuttavia letto

alla luce delle particolari caratteristiche della normativa dei lavori

pubblici i cui effetti non esauriscono in un dato momento puntualmente

individuato Lrsquoiter procedurale che governa la realizzazione di unrsquoopera

pubblica si sviluppa infatti in un arco temporale prolungato sia con

riferimento alla fase di scelta del contraente sia a quella relativa

allrsquoesecuzione dei lavori Per quanto riguarda le disposizione sospese

fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento profondamente diversi sono

gli effetti per ognuno di esso che conseguono a tale differimento

Lrsquoefficacia delle disposizioni dellrsquoappalto integrato di cui allrsquoart 53

e del Dialogo Competitivo di cui allrsquoart 58 erano giagrave state sospese

dalla Legge 2282006 e riportate nel primo decreto correttivo n 62007

Tuttavia mentre la sospensione del dialogo competitivo aveva

comportato una vera e propria impossibilitagrave di utilizzarlo proprio percheacute

nuovo istituto comunitario altra cosa invece egrave stata per lrsquoappalto

integrato per cui era operante la disposizione contenuta nella legge

2282006 ndash successivamente richiamata dal primo decreto correttivo ndash

in base alla quale per tutto il periodo di sospensione della nuova

disciplina di cui allrsquoart 53 relativa allrsquooggetto del contratto di appalto si

continuavano ad applicare le norme dellrsquoappalto integrato contenute

nella legislazione precedente piugrave restrittive della legge 10994 Ma il

secondo decreto non contenendo alcuna norma di richiamo alla legge

2282006 di fatto ha vietato alle stazioni appaltanti in termini assoluti

lrsquoutilizzo di tale istituto135

La correzioni del secondo decreto correttivo coincidono con

lrsquoavvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione

Europea che coincide a sua volta con il cambio della legislatura e le

135

R MANGANI Codice dei contratti la revisione e il rebus del regime transitorio Edilizia e Urbanistica commento e norme del 24 settembre 2007 pag 6

77

elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che ha determinato la

sospensione di tutti i lavori del Governo uscente lasciando al Governo

Berlusconi lrsquoapprovazione proprio allo scadere del termine biennale

delle correzioni indicate dalla Commissione Europea

Questo fatto ha portato alla conseguente correzione del

regolamento che a tuttrsquooggi deve essere ancora emanato dal Governo

78

45 La procedura drsquoinfrazione n 20072309 avverso il sistema

italiano degli appalti pubblici

ldquoMa in data 31 gennaio 2008 ldquola Commissione europea ha

aperto nei confronti dellrsquoItalia la procedura drsquoinfrazione n 20072309

relativa al Codice dei contratti pubblici in cui si contesta sotto piugrave

profili un incompleto o infedele recepimento della direttiva Tra le

contestazioni piugrave rilevanti nel settore dei lavori pubblici la commissione

contesta le seguenti disposizioni

- artt 34 90 e 101 ldquosoggetti a cui possono essere affidati i contratti

pubblicirdquo136 quanto alla nozione restrittiva di operatore economico

ammesso alle gare il legislatore italiano individua solo i soggetti

privati mentre la Commissione aveva esteso la possibilitagrave ad essere

ammessi a partecipare alle gare anche ai soggetti pubblici e

organismi di diritto pubblico sia a forme organizzative diverse da

quelle elencate

- art 37 comma 11 che vieta per taluni lavori il subappalto e impone

la forma giuridica dellrsquoATI (nota) quando il concorrente non abbia i

requisiti per eseguirli in proprio da un lato si impone un limite (nota)

al subappalto che non esiste nel diritto comunitario dallrsquoaltro lato si

impone una forma organizzativa laddove il diritto comunitario non

impone forme giuridiche per avvaalersi di requisiti e capacitagrave altrui

- art 48 sul controllo a campione secondo la Commissione il

controllo deve essere generalizzato

- artt 45 49 e 50 ldquoavvalimentordquo atteso che lrsquoart 45 non lo consente

adeguatamente lrsquoart 49 fissa limitazioni non previste dal diritto

comunitario e lrsquoart 50 che ai fini della qualificazione limita

lrsquoavvalimento allrsquoinfragruppo estendendolo ai settori speciali dove

questo limite per il diritto comunitario non crsquoerardquo137

136

Artt 4 e 5 della Direttiva 200418CE

137 A VALLETTI La procedura drsquoinfrazione sul codice dei contratti pubblici Milano Ipsoa Editore Rassegna Urbanistica e Appalti n 62008 pag 672

79

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 200418 introduce lrsquoistituto

dellrsquoavvalimento in merito al sistema di qualificazione dellrsquooperatore

economico chegrave vuole fornire uno strumento piugrave flessibile il cui fine egrave

sempre quello di esaltare il principio della libera concorrenza e della

massima partecipazione alle gare da parte degli operatori economici

Lrsquoimpresa quindi puograve avvalersi dei requisiti economici tecnici e

finanziari di unrsquoaltra impresa al fine di partecipare ad una gara senza i

quali non avrebbe potuto partecipare Lrsquoimpresa che si avvale di tali

requisiti si chiama ldquoimpresa ausiliatardquo e quella che offre i requisiti

ldquoimpresa ausiliariardquo Ma mentre il paragrafo 2 dellrsquoart 47 della direttiva

afferma che i requisiti possono essere utilizzati dagli operatori

economici a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con

questi purcheacute dimostri la disponibilitagrave dei relativi mezzi il legislatore

italiano permette lrsquoutilizzo di tale istituto solo tra imprese che

appartengono allo stesso gruppo

ldquoSecondo alcuni studiosi la facoltagrave concessa dal legislatore

italiano allrsquooperatore economico di avvalersi dei requisiti tecnici ed

economici di altra impresa facendola partecipare anche ai lavori

colliderebbe con la ldquodisciplina normativardquo138 del subappalto che prevede

stringenti limitazioni Trattasi di opinione non del tutto condivisibile

qualora si consideri la diversa natura giuridica dei due istituti in esame

infatti mentre il subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a

soggetti terzi che operano come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso dellrsquoavvalimento cosigrave come disciplinato dal

legislatore comunitario il concorrente aggiudicatario saragrave comunque

lrsquoimpresa operante tanto egrave vero che dovragrave dimostrare il possesso dei

beni aziendali dei quali intenderagrave avvalersirdquo139 e solo ad essa verragrave

138

Art 18 legge 10994 n 55 che vieta la subappaltabilitagrave della categoria prevalente per una quota superiore al 30 dellrsquoimporto complessivo dei lavori)

139

D GALLI Le direttive europee sugli appalti Edilizia e Territorio ndash Il Sole 24 Ore n 202004 pagg 15 e ss

80

rilasciato il Certificato di regolare Esecuzione (CRE) Percheacute allora

non puograve essere lrsquoimpresa ausiliaria ad essere anche esecutrice dei

lavori per i quali presta i propri requisiti considerando anche il fatto che

essa non puograve partecipare ad altre gare dove sia richiesto proprio il

requisito ldquoprestatordquo

Inoltre sia lrsquoimpresa ausiliaria che ausiliata devono presentare

una serie di dichiarazioni al fine della possibilitagrave di fare ricorso a tale

istituto Pertanto lrsquoinfrazione si giustifica per il fatto che il legislatore

italiano attraverso il divieto di subappalto e le limitazioni al ricorso di

tale istituto di fatto vigraveola il principio caro al legislatore comunitario del

rispetto della libera concorrenza e della massima partecipazione alle

gare principio ispiratore di tale istituto noncheacute per il fatto che il

legislatore italiano non doveva apportare alcuna variante poicheacute

lrsquoistituto dellrsquoavvalimento egrave istituto a recepimento obbligatorio self -

executing

- art 58 sul dialogo competitivo quanto agli elementi di valutazione e

alla prevista possibilitagrave di riduzione dei termini della procedura il

recepimento italiano presenta refusi dovuti alla non del tutto chiara

percezione della sostanza del nuovo istituto

- art 79 quanto alle informazioni da fornire ai candidati e offerenti

percheacute prevede che lrsquoinformativa aggiudicazione sia fornita solo su

richiesta scritta anzicheacute drsquoufficio nel recepimento egrave stato commesso

un refuso

- art 83 laddove consente alla commissione di gara di fissare criteri

motivazionali di valutazione dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa che non sono giagrave contenuti nel bando di gara

- art 140 sulla cd gara a scorrimento in caso di fallimento

dellrsquoaggiudicatario percheacute in caso di aggiudicazione al secondo

classificato o successivi cambierebbero le condizioni iniziali siccheacute si

tratterebbe di un affidamento diretto

81

Ma poicheacute il termine per la correzione biennale del codice era

imminente e nel frattempo egrave cambiata di nuovo la maggioranza il

nuovo Governo ldquoha proposto un emendamento al disegno legge di

conversione del Decreto Legge 8 aprile 2008 n 59 recante

ldquodisposizioni urgenti per lrsquoattuazione degli obblighi comunitarirdquo un

articolo aggiuntivo e precisamente lrsquoart 8-bis volto a modificare lrsquoart 25

della legge 622005 che prevedeva ldquoil riordino normativo delle materie

interessate dalle direttive comunitarie entro un termine di due anni al

fine di coordinare le medesime con le normative legislative vigenti nelle

stesse materie apportando le sole modificazioni necessarie a garantire

la semplificazione e la coerenza logica sistematica e lessicale della

normativardquo140 Tale emendamento era volto a modificare il termine per

procedere alle modifiche al Codice da due anni sarebbe quindi

diventato ldquodi tre annirdquo e sarebbe scaduto il 30 giugno 2009

Ma lrsquoemendamento egrave stato ritenuto inammissibile e cosigrave il 27

giugno 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del

Ministro delle Politiche europee A Ronchi e del Ministro delle

Infrastrutture e trasporti A Matteoli il terzo decreto correttivo formato

di 3 articoli e precisamente

art 1 ldquoDisposizioni di adeguamento comunitariordquo

art 2 ldquoDisposizioni di coordinamentordquo

art 3 ldquoNorma finanziariardquo

140

GRECO M E MASSARI A Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007 pag 51

82

46 Le competenze sul recepimento della Direttiva 200418CE

ldquoLa disciplina dettata dal Codice assume una importanza

fondamentale soprattutto in relazione alla ripartizione della

competenza legislativa esclusiva e concorrente tra Stato e

Regioni nellrsquoambito dei contratti pubblici Infatti il Codice allrsquoart

4 ha individuato dettagliatamente gli ambiti di competenza dei

due legislatori cercando in questo modo di colmare la lacuna

insita nella formulazione del novellato ldquoart 117 comma 2rdquo141

della Costituzione che elaborando il rovesciamento

dellrsquoenumerazione delle competenze legislative riconosce al

legislatore nazionale competenze enumerate e ai legislatori

regionali competenza generale residuale in tutte quelle materie

non espressamente enucleate negli elenchi dellrsquoart 117 comma

2 e ldquocomma 3rdquo142

141 2) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie a) politica estera

e rapporti internazionali dello Stato rapporti dello Stato con lUnione europea diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti allUnione europea b) immigrazione c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose d) difesa e Forze armate sicurezza dello Stato armi munizioni ed esplosivi e) moneta tutela del risparmio e mercati finanziari tutela della concorrenza sistema valutario sistema tributario e contabile dello Stato perequazione delle risorse finanziarie f) organi dello Stato e relative leggi elettorali referendum statali elezione del arlamento europeo g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali h) ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della polizia amministrativa locale i) cittadinanza stato civile e anagrafi l) giurisdizione e norme processuali ordinamento civile e penale giustizia amministrativa m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale n) norme generali sullistruzione o) previdenza sociale p) legislazione elettorale organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province e Cittagrave metropolitane q) dogane protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale r) pesi misure e determinazione del tempo coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale regionale e locale opere dellingegno s) tutela dellambiente dellecosistema e dei beni culturali

142 2) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a rapporti

internazionali e con lUnione europea delle Regioni commercio con lestero tutela e sicurezza del lavoro istruzione salva lautonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale professioni ricerca scientifica e tecnologica e sostegno allinnovazione per i settori produttivi tutela della salute alimentazione ordinamento sportivo protezione civile governo del territorio porti e aeroporti civili grandi reti di trasporto e di navigazione ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dellenergia previdenza complementare e integrativa armonizzazione dei bilanci pubblici e

83

Si tratta di una materia quella della disciplina dei contratti

pubblici che nellrsquoattuale riparto di potestagrave legislativa operato

dallrsquoart 117 Cost non risulta attribuita espressamente neacute alla

potestagrave esclusiva dello Stato neacute rientra nelle materie di potestagrave

concorrente

Di conseguenza secondo la ldquoclausola residualerdquo di cui

allrsquoart ldquo117 comma 4rdquo143 per cui tutto quello che non risulta

espressamente attribuito allo Stato o alla potestagrave concorrente egrave

attribuito in via residuale alle Regioni la disciplina dei lavori

pubblici sarebbe da ricondurre tra quelle di potestagrave legislativa

esclusiva delle Regioni

Tuttavia tale orientamento interpretativo ancor prima

della redazione del Codice era stato messo in discussione da

una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale che

chiamata a svolgere il ruolo di arbiter dei rapporti tra i vari livelli

di governo soprattutto dopo la riforma del Titolo V ha

provveduto a fornire una prima soluzione alla vexata quaestio

circa il riparto della competenza legislativa in materia di contratti

pubblici

In particolare nelle sentenze nn 302 e 303 del 2003 il

giudice costituzionale ha statuito che non egrave possibile a priori

considerare i ldquolavori pubblicirdquo come una materia che puograve essere

attribuita in blocco alla disciplina legislativa statale o regionale

ma piuttosto come ambito per il quale egrave possibile individuare

spazi di intervento ldquopro-quotardquo riservati ad entrambi i legislatori

coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitagrave culturali casse di risparmio casse rurali aziende di credito a carattere regionale enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestagrave legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato

143 Spetta alle Regioni la potestagrave legislativa in riferimento ad ogni materia non

espressamente riservata alla legislazione dello Stato

84

Si tratta infatti di ambiti di legislazione che non integrano una

vera e propria materia ma si qualificano a seconda dellrsquooggetto

al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in

volta a potestagrave legislative esclusive dello Stato o a potestagrave

legislative concorrenti144

Un primo importante contributo nel senso di ridurre la

problematicitagrave della questione egrave rappresentato da un recente

parere del Consiglio di Stato145 relativo allo schema di decreto

legislativo inerente il Codice con il quale sono indicati gli aspetti

relativi ai lavori pubblici che a giudizio dello stesso Consiglio

rientrerebbero nella potestagrave legislativa esclusiva dello Stato tra i

quali la qualificazione e selezione dei concorrenti i criteri di

aggiudicazione il subappalto ed il contenzioso in quanto

segmenti procedurali che attengono alla concorrenza o

allrsquoordinamento civile

Tuttavia la problematicitagrave che permea il dibattito sui

rapporti Stato- Regione non solo non viene risolta dal parere su

citato ma viene addirittura ampliata da alcune affermazioni del

Consiglio di Stato basti pensare ai profili problematici sollevati

dallrsquoaffermazione secondo la quale ldquola concorrenza gioca un

ruolo fondamentale ma egrave da verificare se ciononostante sia

possibile un intervento normativo regionalerdquo

Il tema egrave stato affrontato anche dalle Commissioni

parlamentari competenti per materia che si sono espresse sullo

schema del Codice riconfermando in parte il contenuto del

parere del Consiglio di Stato circa la necessitagrave di attribuire gran

parte dei profili della materia ldquolavori pubblicirdquoalla potestagrave

esclusiva del legislatore statale

144

Corte cost sentenza n 3032003 145

Si veda il parere del Consiglio di Stato del 6 febbraio 2006

85

Il testo definitivo del Codice fa proprie le indicazioni fornite

dal Consiglio di Stato e dallrsquoVIII commissione della Camera dei

Deputati e pertanto attribuisce gran parte della propria

disciplina agli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello

Stato

Infatti ldquolrsquoart 4 comma 3 del dlgs 1632006rdquo146 definisce

di competenza esclusiva statale nellrsquoambito dei lavori pubblici i

seguenti aspetti la qualificazione e la selezione dei concorrenti

le procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione

amministrativa i criteri di aggiudicazione il subappalto i poteri di

vigilanza sul mercato degli appalti affidati allrsquoAutoritagrave per la

vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture le

attivitagrave di progettazione ed i piani di sicurezza la stipulazione e

lrsquoesecuzione dei contratti ivi compresi la direzione

dellrsquoesecuzione ed il collaudo il contenzioso

Relativamente alle materie oggetto di competenza

concorrente tra Stato e Regioni il Codice prevede che le Regioni

esercitino la propria potestagrave nel rispetto dei principi fondamentali

emanati dallo Stato in tema di programmazione di lavori

pubblici approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed

146 Le regioni nel rispetto dellarticolo 117 comma secondo della Costituzione

non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in relazione alla qualificazione e selezione dei concorrenti alle procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione amministrativa ai criteri di aggiudicazione al subappalto ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati allAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture alle attivitagrave di progettazione e ai piani di sicurezza alla stipulazione e allesecuzione dei contratti ivi compresi direzione dellesecuzione direzione dei lavori contabilitagrave e collaudo ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilitagrave amministrative al contenzioso Resta ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali i contratti nel settore della difesa i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori servizi forniture

86

espropriativi organizzazione amministrativa compiti e requisiti

del responsabile del procedimento sicurezza del lavoro

Tuttavia tale scelta normativa egrave stata messa in

discussione dalle Regioni ldquoalcune delle qualirdquo147

hanno

presentato ricorso alla Corte costituzionale ai sensi dellrsquoart 127

comma 2 Cost ritenendo il riparto delle competenze operato

dal Codice non conforme a quanto disposto dal novellato art

117 Cost mentre altre hanno provveduto a disciplinare la

materia ldquoappaltirdquo in maniera in parte difforme dal Codice

mettendone in discussione pertanto praticamente la legittimitagrave

costituzionale

In particolare le Regioni che si sono mosse verso questa

seconda direzione sono state la Campania148 la Toscana149 il

Veneto150 la Sardegna151 la Calabria152 ed in ultimo la

Liguria153 Tutte le Regioni qui indicate hanno disciplinato la

materia lavori pubblici adottando dei veri e propri testi organici

con cui hanno interferito in alcuni degli ambiti materiali assegnati

alla potestagrave esclusiva statale dettando una normativa difforme o

contrastante con quella contenuta nel Codice

147

Toscana Campania Lazio Abruzzo 148

Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

149 Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007

recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

150 Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti

pubblici ne relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo 151

Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

152 Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007

recante disposizioni in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

153 Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante

norme per la ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

87

Proprio per questo motivo in seguito allrsquoattenta analisi di

legittimitagrave costituzionale della normativa regionale in materia

effettuata dal Dipartimento degli Affari regionali il Consiglio dei

Ministri ha deliberato ai sensi dellrsquoart 127 Cost la loro

impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale chiamata ancora

una volta ad assumere il ruolo di arbiter nei rapporti tra Stato e

Regioni in merito allrsquoapplicazione e allrsquointerpretazione dellrsquoart

117 della Costituzione

Alcune Regioni in seguito allrsquoentrata in vigore del dlgs

1632006 che ha apportato sostanziali modifiche alla disciplina

degli appalti per lavori servizi e forniture hanno adottato dei testi

normativi organici con cui hanno provveduto a modificare la

precedente normativa regionale in materia alla luce sia delle

novitagrave legislative in materia sia del nuovo quadro costituzionale

di riferimento che ha ampliato la potestagrave legislativa regionale

La prima Regione che ha approvato un testo legislativo

organico in materia di contratti pubblici di lavori servizi e

forniture dopo lrsquoemanazione del Codice dei contratti egrave stata la

Campania con la legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata

sul BUR n 15 del 19032007 e recante la ldquo disciplina dei lavori

pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo Con la legge

in questione composta da 88 articoli la Regione disciplina la

programmazione la progettazione lrsquoaffidamento lrsquoesecuzione il

collaudo e la manutenzione di appalti pubblici di lavori servizi e

forniture di qualsiasi importo da eseguirsi sul territorio regionale

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost pur

essendo stati rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale non si egrave

avuta la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri a fronte perograve di un impegno della Regione

a modificare il testo normativo in modo da adeguarlo al dlgs

88

1632006 superando i rilievi di incostituzionalitagrave23

Nel caso di

specie quindi lrsquoattivazione delle procedure di negoziazione

presso il Dipartimento Affari regionali con la Regione interessata

ha consentito di evitare lo strumento del contenzioso

costituzionale

Diversa egrave stata invece la ldquosorterdquo della legge della

Regione Toscana n 38 del 13072007 con la quale la Regione

definisce lrsquoambito di applicazione della stessa le finalitagrave e

provvede a stabilire le nuove competenze dellrsquoOsservatorio

regionale sui contratti pubblici

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La legge detta poi regole per la programmazione

dellrsquoattivitagrave contrattuale e disposizioni finalizzate alla snellezza

procedurale ed alla semplificazione amministrativa noncheacute

norme per la qualificazione razionalizzazione esemplificazione

delle attivitagrave della committenza pubblica dettando inoltre regole

dettagliate per lrsquoattivitagrave contrattuale della Regione e degli enti da

essa dipendenti

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La deliberazione di impugnativa egrave perograve intervenuta solo

in seguito allrsquoattivazione di procedure di conciliazione154 con la

154

Presso il Dipartimento Affari regionali

89

Regione interessata al fine di superare il contenzioso

costituzionale in applicazione del principio di leale

collaborazione

Il ricorso al contenzioso costituzionale sia da parte del

Governo che ha deliberato le impugnative in via principale di

gran parte delle leggi regionali in materia di appalti sia da parte

di alcune Regioni che hanno sollevato dubbi di illegittimitagrave

costituzionale su numerose norme del d lgs 1632006 egrave indice

della problematicitagrave del riparto di competenze tra Stato e Regioni

in materia Infatti da una parte le Regioni asseriscono che la

materia dei contratti pubblici rientra negli ambiti di competenza

concorrente e che pertanto il riparto di cui allrsquoart 4 del dlgs

1632006 sia stato delineato dal legislatore ordinario in chiara

violazione dellrsquoart 117 della Costituzione dallrsquoaltra parte invece

il legislatore statale nel predisporre una normativa organica in

materia di appalti ha individuato tutti gli aspetti per i quali egrave

necessaria una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale

in quanto rientranti nella competenza esclusiva statale di cui

allrsquoart 117 comma 2 Cost In questo modo il legislatore statale

ha provveduto a riempire di contenuto almeno per quanto

concerne la materia degli appalti le due voci ldquo tutela della

concorrenzardquo e ldquoordinamento civilerdquo attribuite alla potestagrave

legislativa dello Stato dal novellato art 117 Cost

Si puograve dunque affermare che nonostante il DLgs

1632006 abbia elencato gli ambiti di competenza esclusiva

statale ed i profili di competenza concorrente- lasciando al

legislatore regionale in via residuale la disciplina di tutti gli altri

profili concernenti la materia ldquolavori pubblicirdquo non ivi indicati ndash si egrave

manifestato il problema di delineare praticamente i confini di

delimitazione tra le aree di competenza statale quelle

concorrenti e quelle residuali regionali soprattutto alla luce del

90

novellato art 117 della Costituzione Si tratta di un problema che

ha chiamato ancora una volta la Corte costituzionale a sopperire

allrsquoindeterminatezza del riparto costituzionale di competenze

legislative dal momento che egrave stata chiamata a pronunciarsi sul

punto da entrambi i ldquo contendentirdquo

In questo assetto giuridico caratterizzato da molteplici

criticitagrave assume pertanto un ruolo estremamente rilevante la

recente pronuncia della ldquoCorte costituzionalerdquo155

in merito alle

attribuzioni ai diversi livelli di governo nella materia dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture Si puograve sicuramente parlare di

una sentenza chiarificatrice che chiude almeno fino a successivi

interventi legislativi in materia la vexata quaestio del riparto di

competenze tra Stato e Regioni su tali ambiti

Nella sentenza 4012007 la Corte Costituzionale

sollevata in via principale ex art 127 Cost con ricorsi delle

Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio Abruzzo e della

Provincia autonoma di Trento va a pronunciarsi sulla legittimitagrave

costituzionale di alcune disposizioni del dlgs 1632006

Le ricorrenti ossia le Regioni assumono innanzitutto la

illegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 4 comma 2 seconda parte

limitatamente alle parole laquoprogrammazione di lavori pubbliciraquo156

e laquocompiti e requisiti del responsabile del procedimentoraquo157 per

violazione dellrsquoart 117 Cost

In relazione alle questioni sollevate dalle Regioni lo Stato

recuperando quanto giagrave affermato dalla Corte nella sentenza su

citata ha sottolineato che la disciplina dei contratti pubblici

155

Si veda la sentenza n 4012007 156

si sottolinea come essa non sia una materia in senso proprio ma un modo di esercizio

delle competenze che deve essere disciplinato di volta in volta con fonti statali o regionali a

seconda dellrsquoattinenza dellrsquoattivitagrave di programmazione ad ambiti dello Stato o delle Regioni 157

Si rileva come non si tratti di un aspetto oggetto di potestagrave legislativa concorrente attenendo essi ai profili organizzativi che ldquosono lasciati alla libera regolazione del legislatore regionalerdquo

91

investe diversi ambiti materiali molti dei quali afferendo

allrsquoordinamento civile alla tutela della concorrenza alla

giurisdizione e alle norme processuali rientrano nella

competenza esclusiva dello Stato ex art 117 comma 2 Cost

Inoltre si ritiene che la natura trasversale delle materie ldquotutela

della concorrenzardquo ed ldquoordinamento civilerdquo cosigrave come

La difesa dello Stato afferma che contrariamente a

quanto sostenuto dalle ricorrenti il riparto di competenze di cui

allrsquoart 4 commi 2 e 3 del dlgs 1632006 egrave pienamente

conforme alle disposizioni del novellato art 117 commi 2 3 e 4

In particolare per quanto concerne le censure riferite allrsquoart 4

comma 2 del dlgs 1632006 si ritiene che la disciplina inerente

la laquoprogrammazione dei lavori pubbliciraquo158 rientra nellrsquoambito

della materia concorrente del governo del territorio

In relazione al presunto contrasto con lrsquoart 117 comma

5 Cost si sottolinea come il Codice abbia mantenuto ferma la

competenza delle Regioni a dare attuazione alle direttive

comunitarie nelle materie di loro competenza in tali ambiti

infatti per lrsquoespressa previsione contenuta nellrsquoart 4 comma 4

le disposizioni del Codice stesso avrebbero natura cedevole

applicandosi sino a quando le Regioni non introducano una loro

normativa

Si ritiene inoltre non fondata neppure la censura di

asserita violazione del principio di leale collaborazione posto

che da una parte il testo del decreto legislativo egrave stato

sottoposto allrsquoesame della Conferenza Stato-Regioni non

assumendo rilevanza la circostanza che non siano state accolte

le richieste regionali dallrsquoaltra non esiste un fondamento

costituzionale dellrsquoobbligo di adottare procedure legislative

ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni come

158

e ldquoapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativirdquo

92

invece sostenuto dalle ricorrenti che ritenevano opportuna la

congiunta stesura del testo normativo in questione in

applicazione del principio su richiamato

Innanzitutto la Corte provvede a definire lrsquointero quadro

giuridico di riferimento precisando che non solo non sono

configurabili neacute una materia relativa ai lavori pubblici nazionali neacute

una materia afferente ai lavori pubblici di interesse regionale ma

non egrave neppure possibile tracciare il riparto di competenze

legislative tra Stato e Regioni secondo un criterio soggettivo

distinguendo tra gare indette da amministrazioni statale e

regionali

Sempre nellrsquoambito della competenza legislativa

concorrente la Corte ha invece dichiarato costituzionalmente

illegittime due disposizioni del dlgs 1632006 in quanto ritenute

di dettaglio e non contenenti meri principi fondamentali Si tratta

dellrsquoart ldquo84 commi 2 3 8 e 9 del dlgs 1632006rdquo159 nella parte

in cui vincola le Regioni allrsquoosservanza di norme in materia di

composizione e modalitagrave di nomina dei componenti delle

commissioni di gara anzicheacute disporre che le disposizioni

abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una diversa

159

2 La commissione nominata dallorgano della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto egrave composta da un numero dispari di componenti in numero massimo di cinque esperti nello specifico settore cui si riferisce loggetto del contratto 3 La commissione egrave presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali nominato dallorgano competente (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera r) dlgs n 113 del 2007) 8 I commissari diversi dal presidente sono selezionati tra i funzionari della stazione appaltante In caso di accertata carenza in organico di adeguate professionalitagrave noncheacute negli altri casi previsti dal regolamento in cui ricorrono esigenze oggettive e comprovate i commissari diversi dal presidente sono scelti tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui allart 3 comma 25 ovvero con un criterio di rotazione tra gli appartenenti alle seguenti categorie a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali b) professori universitari di ruolo nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltagrave di appartenenza 9 Gli elenchi di cui al comma 8 sono soggetti ad aggiornamento almeno biennale

93

normativa regionale dal momento che si tratta di profili che non

rientrano nella competenza esclusiva statale ma in quella

concorrente regionale e dellrsquoart ldquo98rdquo160 comma 2 del dlgs

1632006 nella parte in cui dispone che lrsquoapprovazione dei

progetti definitivi da parte del Consiglio comunale equivale a

variante urbanistica a tutti gli effetti trattandosi di una norma di

dettaglio non consentita nella materia urbanistica oggetto di

competenza legislativa concorrente

Si puograve quindi concludere affermando che sono

costituzionalmente legittime tutte le disposizioni presenti

nellrsquoarticolo 4 del DLgs 1632006 a cui le Regioni devono

conformarsi

Alla luce dei principi espressi dalla Corte nella sentenza

4012007 che costituisce sicuramente un importante contributo

per la chiara interpretazione del riparto della potestagrave legislativa

tra Stato e Regioni di cui allrsquoart 117 Cost si evince un

assorbimento di competenze in capo al legislatore statale per

quel che riguarda la disciplina di contratti pubblici di lavori servizi

e forniture Tale assorbimento trova la sua ratio nellrsquoesigenza di

garantire una disciplina uniforme sullrsquointero territorio nazionale di

una materia che richiede delle regole valide per tutti i soggetti

dellrsquoordinamento della Repubblica e quindi di evitare confusione

e disparitagrave di trattamento tra gli addetti del settore

A fronte della posizione assunta dalla Corte che in parte

conferma i motivi fondanti delle censure mosse dal Governo ad

alcune delle leggi regionali in materia si puograve prevedere che

molte delle disposizioni regionali impugnate saranno dichiarate

illegittime dal giudice costituzionale e quindi le Regioni saranno

chiamate a ridisciplinare i contratti pubblici di servizi lavori e

160

Art 98 Effetti dellapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi

94

forniture in modo da adeguare la normativa regionale al d lgs

1632006 i cui principi hanno trovato lrsquoavallo e la conferma della

Corte costituzionale chiamata a far fronte allrsquoincompletezza della

riforma del Titolo V e a colmare i vuoti lasciati dal legislatore

costituzionalerdquo161

161

V LEPORE Il riparto della competenza legislativa tra stato e regioni in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture alla luce del nuovo codice degli appalti e della recente giurisprudenza costituzionale Rivista elettronica di diritto pubblico di diritto dellrsquoeconomia e di scienza dellrsquoamministrazione a cura del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche di ldquoVittorio Bacheletrdquo Direttore Prof Giuseppe Di Gaspare pagg 11-31

95

47 Conclusioni

Per concludere si puograve affermare come il Codice che

doveva essere una rivoluzione epocale nellrsquoambito della materia

dei lavori pubblici ma anche in quelle dei servizi e delle forniture

che doveva metter ordine a 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia di

fatto egrave stata solo una rivoluzione dal punto di vista del

raggruppamento in un unico testo di tutta la normativa dei lavori

pubblici servizi e forniture

Il Codice degli contratti pubblici di lavori servizi e forniture

non ha avuto il successo meritato tanto che ad oggi esso non

entra ancora in vigore come anche il Regolamento di attuazione

Anche nel recente Convegno svoltosi a Roma lo scorso

23 settembre dallrsquoIstituto Grandi Infrastrutture dal Titolo ldquoLe

novitagrave legislative dellrsquoestaterdquo il Presidente Giuseppe Zamberletti

si egrave soffermato sulle ripetute modifiche del Codice dei Contratti

ed ha precisato che il ldquoquadro normativo continua ad essere

instabile creando non pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni

Appaltanti una incertezza operativa di fondo ed un esteso

contenzioso Certamente non puograve non rilevarsi che questo

continuo incidere sul testo del decreto 163 egrave sentore di un non

efficace funzionamento della disciplina previdente e ciograve impone

una riflessione comune al fine di pervenire a soluzioni efficaci e

soddisfacentirdquo

Al Convegno egrave intervenuto anche tra gli altri Bernardette

Veca Vice Capo Gabinetto e Direttore generale per la

regolazione del Ministero infrastrutture che ha relazionato sul

nuovo Regolamento e sullo stato dellrsquoarte dello stesso

In particolare il Direttore Veca ha ricordato lrsquointensa attivitagrave

di concertazione del nuovo testo che sta per concludersi in sede

96

tecnica al margine del tavolo permanente istituito un anno fa

dallo stesso Ministro e che si concluderagrave con lrsquoinvio del

provvedimento al Consiglio di Stato prima della delibera

definitiva del Consiglio dei Ministri ed il parere finale della Corte

dei Conti

Il Governo egrave in forte ritardo nellrsquoemanazione del Nuovo

Regolamento di attuazione del Codice

Al termine del Convegno il prof Zamberletti aggiunge ldquoErsquo

forse impensabile rimettere mano ad una riscrittura del Codice

dei Contratti ma occorre prendere atto che il tentativo di

risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non egrave

pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti

in questi tre annirdquo

97

Bibliografia

Centro Studi Opere

Pubbliche

Profili problematici degli appalti pubblici

tra diritto interno e diritto comunitario

Editore Assne

Operae

1996

L Pietrangeli Papini I lavori pubblici negli Enti locali Ancitel ndash DrsquoAnselmi

Editore ndash Hoepli

1998

Angotti G La Direttiva 200418 CE relativa al

coordinamento delle procedure di

aggiudicazione degli appalti di lavori

servizi e forniture Analisi e commenti

Tipografia DSV 2005

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Roma Tipografia

DVS

2005

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CE

Roma Tipografia

DVS

2005

L Passeri Commento al Codice dei contratti pubblici

relativo a lavori servizi e forniture I parte

Tipografia DVS

Roma 2006

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Angotti G Il DLgs 1632006 in attuazione alle

Direttive comunitarie 200417 e 200418

Analisi e commenti

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LE Mandracchia e

D Cocco

Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Codice commentato

Tipografia del

Genio Civile

2007

A Massari e M Greco Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007

G Failla Il Regolamento secondo Palazzo Spada Il Sole 24 Ore 2007

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tra vecchie e nuove regole Rivista Diritto

Amministrativo

Il Sole 24 Ore 2007

A Valletti La procedura drsquoinfrazione sul codice dei

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Ipsoa Editore -

Milano

2008

98

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- Dpr 1841994 n 573 recante ldquoRegolamento recante norme per la semplificazione dei

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comunitariordquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 157 recante ldquoAttuazione della direttiva 9250CEE in materia di appalti

pubblici di servizirdquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 158 recante ldquoAttuazione delle direttive 90531CEE e 9338CEE

relative alle procedure di appalti nei settori esclusirdquo

dPR 21121999 n 554 recante ldquoRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di

lavori pubblici 11 febbraio 1994 n 109 e successive modificazionirdquo

- Dlgs 1882000 n 267 recante ldquoTesto unico delle leggi sullordinamento degli enti localirdquo

- Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e trasportirdquo

- Direttiva n 200418CE del 3132004 recante ldquoDirettiva del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di

forniture e di servizirdquo

- L 1842005 n 62 recante ldquoDisposizioni per ladempimento di obblighi derivanti

dallappartenenza dellItalia alle Comunitagrave europee Legge comunitaria 2004rdquo

- Dlgs 1242006 n 163 recante ldquoIl codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

- Dlgs 26 gennaio 2007 n 6 recante Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo

12 aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)

- Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per

la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

- Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007 recante

ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

99

- Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici ne relative

disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo

- DLgs 3172007 n 113 recante ldquoDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 12

aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)rdquo

- Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in

materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in

attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la

disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

- Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante norme per la

ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

- Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007 recante disposizioni

in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina

della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

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Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3002007

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100

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L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

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Centrostudicinit

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CErdquo

Centrostudicinit

V Lepore Il riparto della competenza

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R FANIZZI Il Codice degli appalti generali e

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wwwentilocaliprovincialeit

  • INDICE COMPLETO
  • TESI TERMINATApdf
  • Bibliografia
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4

pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale Prudenze che

inevitabilmente sono state recepite dalla legge 10919994 soprattutto

in riferimento allrsquooggetto del contratto che prevedeva la netta

separazione tra la progettazione e la esecuzione dellrsquoopera pubblica

Il secondo decreto correttivo ha quindi lo scopo di stemperare

questo spirito liberale del legislatore comunitario rimandando al

Regolamento di attuazione la previsione di una disciplina di dettaglio

Infatti ad oggi lrsquoart 53 commi 2 e 3 relativo allrsquooggetto del

contratto cosigrave ampliato dalla direttiva comunitaria egrave ancora sospeso

Proprio quando sembrava essere in dirittura drsquoarrivo il codice egrave

oggetto di una proceduta drsquoinfrazione la n 20072309 che la

Commissione Europea ha avviato per norme previgenti soprattutto in

riferimento alla legge 1041999 che sono state riprodotte tal quali

Ersquo necessario considerare inoltre che tra i due decreti correttivi

del ministro Di Pietro ed il Terzo decreto correttivo si egrave verificata la fine

della legislatura e le elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che

hanno determinato una sospensione di tutti i lavori del Governo

uscente lasciando al nuovo Governo Berlusconi lrsquoapprovazione proprio

allo scadere del termine biennale delle correzioni

Ad oggi perograve le Pubbliche amministrazioni ancora non possono

applicare completamente la normativa a causa di tutte queste

circostanze che hanno sortito un vuoto normativo che ha creato caos e

contenziosi non solo tra amministrazioni ed imprese ma anche in

riferimento al recepimento della normativa in merito alle competenze

tra Stato e Regioni

A far discutere o meglio a far sorgere una molteplicitagrave di

contenziosi sottoposti al parere della Corte Costituzionale egrave lrsquoart 4 del

Codice soprattutto i commi 2 e 3 che lascia alla Regione la potestagrave

normativa solo per alcuni aspetti della materia e le obbliga al rispetto

della disciplina prevista dal Codice Molte Regioni hanno avviato dei

ricorsi dichiarando illegittimi tali commi ma la Corte Costituzionale con

5

la piugrave significante sentenza n 4012007 respingendo le questioni

sollevate dalle Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio e Abruzzo

sulla illegittimitagrave dei citati commi andando va a confermare quanto giagrave

deciso dalla pur nota sentenza 30032003 e cioegrave come non esista una

materia relativa ai lavori pubblici e che gli stessi ldquo hellip di volta in volta

rientrare nellrsquoambito della potestagrave legislativa esclusiva statale ovvero

concorrente ovvero ancora residuale delle Regionirdquo

In conclusione si puograve affermare che le ripetute modifiche al

Codice dei contratti rendono il quadro normativo instabile creando non

pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni appaltanti con una incertezza

di fondo ed estesi contenziosi Certamente non puograve non rivelarsi che

questo continuo incidere sul testo egrave sentore di un inefficace

funzionamento della disciplina previgente e ciograve dovrebbe imporre le

Autoritagrave competenti ad una riflessione comune al fine di pervenire a

soluzioni efficaci e soddisfacenti Ersquo forse impensabile rimettere mano

ad una riscrittura del Codice dei Contratti ma occorre prendere atto che

il tentativo di risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non

egrave pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti in

questi tre anni

6

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI

UNA RIFORMA NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice

ldquoIl DLgs 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture egrave articolato in cinque parti e composto da 256

articoli e 22 allegati

La parte I intitolata ldquoPrincipi e disposizioni comuni e contratti

esclusi in tutto o in parte dallrsquoambito di applicazione del Codicerdquo

contiene le norme relative a oggetto principi definizioni fonti di

disciplina riparto tra Stato e Regioni Autoritagrave di Vigilanza e

Osservatorio responsabile del procedimento e accesso noncheacute

lrsquoelencazione dei contratti esclusi dallrsquoambito di applicazione del codice

quali appalti segretati o stipulati sulla base di accordi internazionali

La Parte II intitolata ldquoContratti pubblici relativi a lavori forniture e

servizi nei settori ordinarirdquo disciplina i contratti aventi ad oggetto lavori

servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria

articolata in quattro titoli e rappresenta la parte piugrave corposa e probab

ilmente piugrave significativa In tale Parte egrave recepita la Direttiva comunitaria

n 200418CE

Il primo titolo disciplina i contratti di rilevanza comunitaria e

contiene il cuore della disciplina delle procedure di affidamento noncheacute

i principi in tema di esecuzione del contratto

Il secondo titolo disciplina i contratti sotto soglia comunitaria

mediante un rinvio alla disciplina dettata per i contratti sopra soglia

comunitaria e lrsquoenucleazione delle specifiche regole derogatorie

Il terzo titolo detta disposizioni per le concessioni di opere

pubbliche per il promotore finanziario per il contraente generale e per

le infrastrutture strategiche

7

Il quarto Titolo disciplina i contratti di lavori servizi e forniture in

taluni settori specifici e in particolare nel settore della difesa e nel

settore dei beni culturali

La Parte III egrave intitolata ldquoContratti pubblici di lavori servizi e

forniture nei settori specialirdquo e contiene il recepimento della direttiva

200417CE Preliminarmente egrave dettato un articolo di ricognizione delle

norme proprie dei settori ordinari che si applicano anche ai settori

speciali

La parte IV egrave intitolata ldquoContenziosordquo e disciplina gli strumenti

stragiudiziali e giudiziali di composizione delle liti in materia di contatti

pubblici e in particolare la transazione lrsquoaccordo bonario lrsquoarbitrato

noncheacute le norma in tema di giurisdizione e riti speciali e la tutela

cautelare ldquoante causamrdquo

La Parte V contiene le disposizioni di coordinamento e

transitorie noncheacute le abrogazionirdquo1

1 COCCO D E MANDRACCHIA LE Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Roma Tipografia del Genio Civile 2007 pagg 43-45

8

12 Le definizioni del nuovo codice

In recepimento dellrsquoart 1 della Direttiva Comunitaria 200418

lrsquoart 3 del codice degli appalti reca le definizioni dei principali termini

giuridici utilizzati nellrsquoambito dello stesso codice in parte vengono

mutuate le definizioni comunitarie in parte vengono cambiate le

definizioni di diritto interno utili per una migliore lettura del codice

Fra le disposizioni di maggiore interesse rilevano quelle

contenute ai commi 4 e 5 ove si puograve conoscere la definizione di

ldquosettori ordinarirdquo e quella di ldquosettori specialirdquo dei contratti pubblici In

particolare il comma 5 ha il merito di aver coniato la nuova terminologia

di ldquosettori specialirdquo di contratti pubblici ad indicare i settori in

precedenza definiti ldquoesclusirdquo ed oggi soggetti alla dir 200417

In tale prospettiva di recepimento della normativa

comunitaria il ldquocomma 7rdquo2 dellrsquoarticolo in commento reca la definizione

di ldquoappalto di lavori pubblicirdquo allrsquointerno della quale vengono fatte

confluire non solo le ipotesi di contratto avente ad oggetto lrsquoesecuzione

di lavori ma anche lrsquoipotesi di appalto aventi ad oggetto sia la

esecuzione che la progettazione di lavori

Nella stessa nozione viene fatta rientrare infine la cd

esecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera rispondente alle esigenze

specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoente aggiudicatore sulla

base del progetto preliminare posto a base di gara Tale tipologia di

esecuzione egrave tuttavia circoscritta allrsquoambito dei lavori relativi ad

infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi

2 Gli ldquoAppalti pubblici di lavorirdquo sono appalti aventi ad oggetto lrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero previa acquisizione in

sede di offerta del progetto definitivo la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione

relativamente ai lavori o opere helliphelliphellip oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di

unrsquoopera rispondente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoEnte

aggiudicatore sulla base di un progetto preliminare o ldquodefinitivordquo (parola cosigrave aggiunta

dallrsquoart 2 del DLgs 1132007) posto a base di gara

9

Il recepimento della nozione comunitaria di appalto di lavori

comporta il venir meno della terminologia nazionale che parlava di

appalto integrato e appalto concorso le quali ipotesi confluiscono

nellrsquounitaria nozione di appalto di lavori e vengono liberalizzate rispetto

ai casi tassativi in cui sono state finora previste

Attraverso questo ampliamento dellrsquooggetto del contratto il

legislatore comunitario si pone come obiettivo quello di liberalizzare il

mercato delle opere pubbliche il legislatore italiano invece recepisce

questa spinta di libertagrave con le dovute prudenze di chi deve fare i conti

con un mercato di lavori pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale

Prudenze che inevitabilmente sono state recepite dalla legge

10919994 soprattutto in riferimento allrsquooggetto del contratto che

prevedeva la netta separazione tra la progettazione e la esecuzione

dellrsquoopera pubblica Infatti il legislatore italiano subordina lrsquoapplicazione

di tale disposizione allrsquoapprovazione del Regolamento attuativo che ha

lo scopo di prevedere una disciplina di dettaglio Poicheacute ad oggi il

Regolamento attuativo deve ancora essere emanato dal Governo tale

disposizione egrave ancora sospesa

Il comma 8 reca poi la definizione e la differenza tra ldquolavori

pubblicirdquo3 ed ldquoopere pubblicherdquo Rispetto alla direttiva comunitaria le

definizioni nazionali sono state integrate tenendo conto dellrsquoarticolo 2

comma 1 l n 1091994 che rispetto allrsquoallegato I della direttiva

200418 contempla da un lato le opere di presidio e difesa ambientale

e di ingegneria naturalistica e dallrsquoaltro lato include nella nozione di

lavori non solo la costruzione demolizione e restauro ma anche il

recupero la ristrutturazione la manutenzione

3 i ldquolavorirdquo comprendono le attivitagrave di costruzione demolizione recupero

ristrutturazione restauro manutenzione di opere Per ldquooperardquo si intende il risultato di un insieme di lavori che di per seacute esplichi una funzione economica o tecnica

10

Le definizioni del codice continuano ai commi 11 con la nozione

di ldquoconcessione di lavori pubblicirdquo4 giagrave recepita nel diritto italianordquo5

preferendola a quella piugrave scarna contenuta nella direttiva comunitaria

I commi successivi dellrsquoart 3 in commento introducono nuovi

meccanismi di affidamento dei contratti mutuati dalle direttive

comunitarie e finalizzati al raggiungimento di obiettivi di semplificazione

e informatizzazione delle procedure di scelta del contraente

Da qui la definizione al comma 13 di ldquoAccordo Quadrordquo

lrsquoistitutordquo6 egrave lrsquoaccordo concluso fra una o piugrave stazioni appaltanti ed uno

o piugrave operatori economici preordinato a stabilire le clausole relative agli

appalti da aggiudicare durante un dato periodo in particolare per

quanto riguarda i prezzi e se del caso le quantitagrave previste La

disciplina dellrsquoaccordo quadro egrave successivamente ripresa allrsquoart 59 del

codice il quale recepisce lrsquoistituto introdotto dallrsquoart 32 della dir

200418 che egrave costituito dallrsquoobbligo di ricorrere alla previa gara per la

stipula dellrsquoaccordo quadro

Lrsquoarticolo recepisce la norma comunitaria con lrsquounica particolaritagrave

costituita dallrsquoobbligo di indicare i criteri di affidamento dei singoli appalti

nel caso in cui non si rilanci il confronto competitivo tra i soggetti

firmatari dellrsquoaccordo7 Per i lavori il recepimento dellrsquoaccordo quadro

viene circoscritto a lavori standardizzati e ripetitivi quali la

manutenzione e altre ipotesi da prevedersi nel regolamentordquo8

4 Le ldquoconcessioni di lavori pubblicirdquo sono contratti a titolo oneroso conclusi in forma

scritta aventi ad oggetto in conformitagrave al presente codice lrsquoesecuzione ovvero la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero la progettazione definitiva esecutiva e lrsquoesecuzione di lavori pubblici o di pubblica utilitagrave noncheacute la loro gestione funzionale ed economica che presentano le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori ad eccezione del fatto che il corrispettivo dei lavori consiste unicamente nel diritto di gestire lrsquoopera o in tale diritto accompagnato da un prezzo in conformitagrave al presente codice

5 allrsquoart 19 l n 1091994

6 giagrave presente nellrsquoordinamento interno allrsquoart 16 dlgs 1581995

7 comma 7

8 il vigente dpr n 56541999 contempla i contratti aperti

11

Ersquo pacifico come anche questa nuova procedura sia ancora

sospesa a causa del ritardo nellrsquoamenazione del regolamento da parte

del Governo

Le definizioni del codice continuano ai commi da 25 a 35 dellrsquoart

3 con le nozioni di ldquoamministrazione aggiudicatricerdquo9 ldquoorganismo di

diritto pubblicordquo ldquoimpresa pubblicardquo10 ldquoente aggiudicatore altri soggetti

aggiudicatori centrale di committenza

Nel quadro complesso di organismi che operano nel settore dei

contratti pubblici rileva la distinzione fra organismo di diritto pubblico ed

impresa pubblica Per ldquoorganismo di diritto pubblicordquo deve intendersi

qualsiasi organismo anche in forma societaria istituito per soddisfare

specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non

industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave

sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione

sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo

9 Le amministrazioni aggiudicatici sono le amministrazioni dello Stato degli Enti

pubblici territoriali gli altri Enti pubblici non economici gli organismi di diritto pubblico le associazioni unioni consorzi comunque denominati costituiti da detti soggetti

10 Llaquoorganismo di diritto pubblicoraquo egrave qualsiasi organismo anche in forma societaria

istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo damministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Le laquoimprese pubblicheraquo sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare direttamente o indirettamente uninfluenza dominante o percheacute ne sono proprietarie o percheacute vi hanno una partecipazione finanziaria o in virtugrave delle norme che disciplinano dette imprese Linfluenza dominante egrave presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici direttamente o indirettamente riguardo allimpresa alternativamente o cumulativamentea) detengono la maggioranza del capitale sottoscritto b) controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dallimpresa c) hanno il diritto di nominare piugrave della metagrave dei membri del consiglio di amministrazione di direzione o di vigilanza dellimpresa

12

drsquoamministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri

dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Il codice riprende la

nozione comunitaria di organismo di diritto pubblico contenuta nella dir

200417CE

Di pregnante rilevanza egrave inoltre la nozione11 di ldquocentrale di

committenzardquo che altro non egrave se non lrsquoamministrazione aggiudicatrice

che acquista forniture o servizi destinati ad ulteriori amministrazioni

aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori ovvero che aggiudica appalti

pubblici o conclude accordi quadro di lavori forniture o servizi destinati

ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori

Lrsquoart 3 al comma 35 si preoccupa infine di stabilire il ldquoprofilo

del committenterdquo espressione usata ma non definita dalle direttive

comunitarie si tratta del sito informatico di una stazione appaltante su

cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice

Il gruppo successivo di commi dal 36 al 41 reca invece la

definizione delle varie tipologie di procedure di affidamento da quelle

giagrave note recepite nel diritto italiano come la procedura aperta ristretta

negoziata a quelle nuove del dialogo competitivo e dellrsquoaffidamento

tramite centrale di committenzardquo12

11

di origine comunitaria 12

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 7-9 wwwentilocaliprovincialeit

13

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della

disciplina previgente

La disciplina normativa nei settori dei lavori pubblici servizi e

forniture si presentava molto frastagliata tanto che ldquogli obiettivi di

semplificazione perseguiti dal nuovo codice sono immediatamente

apprezzabili nella previsione dellrsquoart 1 comma 1 che definisce in

termini generalissimi lrsquooggetto della disciplina comprensiva di tutti i

contratti volti ad acquisire opere lavori beni e servizi sia sopra che

sotto soglia comunitaria sia con lrsquoappalto che con altri strumenti

contrattualirdquo13

La norma egrave direttamente attuativa della prescrizione contenuta

nellrsquoart 25 della sopracitata legge comunitaria 2004 (L 6205) che ha

delegato il Governo italiano a recepire le direttive 200417CE e

200418CE allrsquointerno di un unico testo normativo contenente la

disciplina organica degli appalti e delle concessioni di lavori servizi e

forniture di rilevanza comunitaria e non allrsquointerno dei settori cd

ldquoordinarirdquo e di quelli cd ldquoesclusirdquordquo14

Infatti in ambito nazionale la materia degli appalti pubblici si era

contraddistinta per una diversa e variegata regolamentazione infatti le

fonti normative sui contratti delle Pubbliche Amministrazioni erano le

seguenti

1) Legge fondamentale del 1895 Legge 20 marzo 1865 n 2248

ldquoLegge sulle opere pubblicherdquo

2) Direttiva CEE n 9337 sui lavori nei settori ordinari

3) DLgs 19 dicembre 1991 n 406 concernente ldquoAttuazione della

Direttiva 89440CEE in materia di procedure di aggiudicazione

degli appalti di lavori pubblicirdquo

13

essenzialmente la concessione 14

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 3 wwwentilocaliprovincialeit

14

4) Legge-quadro sui lavori pubblici n 109 del 1994 come modificata

dalla legge n 2161995 4151998 e 1662002 rispettivamente

Legge Merloni bis ter e quater

5) Legge e regolamento di contabilitagrave di Stato che si riferisce a

qualsiasi contratto

6) Direttiva 9336 CEE che coordinava le procedure di aggiudicazione

degli appalti pubblici di forniture nei settori ordinari

7) DLgs 24 luglio 1192 n 358 concernente il ldquoTesto Unico delle

disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione

delle Direttive CEE nn 7762 80767 e 88295rdquo

8) DPR n 5731994 sulle forniture di importo inferiore alla soglia

comunitaria

9) Direttiva n 9250CEE che coordinava le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi nei settori ordinari

10) DLgs 17 marzo 1995 n 157 concernente ldquoAttuazione alla Direttiva

9250 CEE in materia di appalti di servizirdquo15

Davanti ad una situazione normativa cosigrave dispersiva si

inserisce la Legge 622005 legge comunitaria 2004 che ldquoallrsquoart25

comma 1 lett a)rdquo16 delega il Governo a recepire le due direttive

comunitarie n 200417CE e 200418 CE imponendo la raccolta in un

unico testo normativo sia della disciplina degli appalti e concessioni

sopra soglia che di quella sotto soglia enucleando le disposizioni

15

OPERAE ASSOCIAZIONE E SOC 3M ITALIA Profili problematici degli appalti pubblici tra diritto interno e diritto comunitario Grafiche Chicca amp C Tivoli 1996 ndash pagg 13-14

16 Art 25 1 Il Governo egrave delegato ad adottare con le modalitagrave di cui allrsquoart 1 uno o

piugrave decreti legislativi volti a definire un quadro normativo finalizzato al recepimento della direttiva 200417CE del parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali e della direttiva 200418CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di forniture e di servizi nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi a) compilazione di un unico testo normativo recante le disposizioni legislative in materia di procedure di appalto disciplinate dalle due direttive coordinando anche le altre disposizioni in vigore nel rispetto del Trattato istitutivo dellrsquoUnione europea

15

comuni e disciplinando in parti separate gli aspetti non comuni

noncheacute la raccolta sempre in un unico testo dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia nei settori

speciali e ordinari

Il Codice dei contratti pubblici DLgs 1632006 ha avuto quindi

il compito di riordinare e semplificare lrsquointera normativa di settore

armonizzandola con quella comunitaria favorendone la concorrenza e

la trasparenza negli appalti

ldquoSignificativa infine la previsione del comma 2 che intende

risolvere la questione delle procedure di evidenza pubblica occorrenti

per la scelta del socio privato in caso di costituzione di societagrave

finalizzate alla realizzazione di unrsquoopera pubblica ovvero alla

realizzazione di unrsquoopera pubblica ed alla gestione della medesima

In applicazione di un principio generale enunciato in materia di

servizi pubblici locali dallrsquoart 113 comma 5 lett b) Dlgs 26700 la

scelta del socio privato nelle societagrave a partecipazione pubblica anche

non prevalente finalizzate alla realizzazione eo gestione di opere e

servizi pubblici dovragrave avvenire mediante il ricorso alle procedure di

evidenza pubblica Sul presupposto di tale principio e della ricognizione

delle norme vigenti la questione di quali siano le procedure di evidenza

pubblica da seguire viene risolta dal codice imponendo il rispetto dei

principi del Trattato a tutela della concorrenza e del ldquofavor

partecipationisrdquo

Di pregnante rilevanza egrave la previsione dellrsquoart 2 del codice in

commento il quale provvede allrsquoenunciazione dei principi ispiratori

dellrsquoattivitagrave contrattuale finalizzata allrsquoaffidamento ed allrsquoesecuzione di

opere e lavori pubblici servizi e forniture

La norma costituisce diretta applicazione dellrsquoart 2 Direttiva

200418CE dellrsquoart 10 Direttiva 200417CE dei principi del Trattato

16

CErdquo17 noncheacute dellrsquoart 1 della legge n 2411990 e dellrsquoart 1 comma 1

della legge n 1091994

In tale prospettiva lrsquoattivitagrave contrattuale pubblica deve essere

condotta in modo da garantire la qualitagrave delle prestazioni ed il rispetto

dei principi di economicitagrave efficacia tempestivitagrave e correttezza

Con particolare riguardo alla fase dellrsquoaffidamento egrave altresigrave

statuito il rispetto dei principi fondamentali del Trattato CE ovvero dei

principi di libera concorrenza di paritagrave di trattamento di non

discriminazione di trasparenza di proporzionalitagrave e pubblicitagrave giagrave

estesi dalla giurisprudenza comunitaria ai contratti posti al di sotto della

soglia comunitariardquo18

Per lrsquoeffetto la norma afferma il primato delle esigenze sociali

della tutela della salute e dellrsquoambiente noncheacute della promozione dello

sviluppo sostenibile rispetto al principio di economicitagrave il quale potragrave

anche essere subordinato (entro i limiti di legge) a criteri previsti dal

bando che siano comunque ispirati alle suddette finalitagrave

Lrsquoultimo richiamo egrave fatto alle norme sul procedimento

amministrativo di cui alla legge 2411990 con riguardo alle procedure di

affidamento ed alle altre attivitagrave amministrative connesse ai contratti

pubblici di lavori servizi e forniture noncheacute ai principi del codice civile

in relazione allrsquoattivitagrave contrattuale complessivamente considerata

comprensiva sia della fase di affidamento che di quella di

esecuzionerdquo19rdquo20

17

C Giust CE 3122001C-592000 ord in Foro it 2002 IV 67 18

Corte di Giustizia CE VI 7122000 C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

19 In analogia di quanto giagrave disposto dallrsquoart 1 comma 1 della legge 1091994

20 R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 4-

5 wwwentilocaliprovincialeit

17

14 Le Fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici

Nellrsquoambito della programmazione degli indirizzi di politica

amministrativa economica e sociale i presupposti per la concreta

attivitagrave negoziale dellrsquoEnte sono oltre alla contrazione di mutui e

concessioni di pubblici servizi anche gli appalti di lavori pubblici per cui

lrsquoEnte conforma lrsquoattivitagrave negoziale con strumenti tecnici che sono i

progetti preliminari definitivi ed esecutivi

Lrsquoattivitagrave negoziale dellrsquoEnte si ispira ai principi del

perseguimento dei fini pubblici ed egrave per questo motivo che la materia

dei lavori pubblici egrave sempre stata oggetto di modifiche ed integrazioni

proprio per rispondere allrsquoesigenza del rispetto del principio di

trasparenza attraverso la scelta della migliore procedura per

lrsquoaffidamento dei lavori e del migliore sistema di pubblicitagrave

Prima di passare alla elencazione delle fasi della procedura di

affidamento di un contratto pubblico egrave necessario introdurne la

definizione Il contratto pubblico egrave un contratto a titolo oneroso concluso

in forma scritta da un imprenditore e una amministrazione pubblica

avente ad oggetto lrsquoesecuzione dei lavori la fornitura dei prodotti e la

prestazione di servizi cosigrave come definiti dal Codicerdquo21 e rappresenta la

forma esclusiva per affidare un lavoro o una concessione

Lrsquoart 11 del DLvo n 1632006 disciplina innovando quanto

previsto dalla Legge n 1091994 lo schema della procedura di

affidamento di un contratto pubblico individuando le seguenti fasi

fondamentali

1) la programmazione

2) la determinazione a contrarre

3) la progettazione

21

Il Codice nel dare la definizione dellrsquoappalto pubblico riprende pedissequamente la definizione comunitaria giagrave recepita dal diritto italiano (v art 19 L n 1091994 art 2 DLgs n 3581992 art 3 DLgs n 1571995 art 7 DLgs n 1581995)

18

4) la procedura ad evidenza pubblica

5) la scelta dellrsquoofferta migliore

6) la stipulazione del contratto

7) lrsquoesecuzione dei lavori

La programmazione egrave una innovazione giagrave introdotta dalla legge

10994 mediante la quale vengono individuati i bisogni pubblici noncheacute

gli interventi e le risorse per soddisfarli attraverso lrsquoinserimento di tali

interventi sia nel bilancio triennale che nel bilancio annuale di

previsione e nellrsquoelenco dei lavori che viene aggiornato annualmente

Dopo aver inserito i lavori nel programma triennale dei lavori

pubblici e nellrsquoelenco annuale si prosegue con la pubblicazione allrsquoalbo

pretorio della determinazione a contrarre nella quale ai sensi dellrsquoart

192 del TUEL sono riportati tutti gli elementi essenziali del contratto

che lrsquoEnte andragrave a stipulare con lrsquoaggiudicatario lrsquooggetto le clausole

ritenute essenziali il tipo di procedura per la scelta del contraente e la

forma della pubblicitagrave In tale atto viene nominato da parte del

Responsabile del Servizio il Responsabile Unico del Procedimento

(Rup) figura obbligatoriamente prevista per ogni procedimento

amministrativo i cui compiti sono disciplinati sia dalla ldquolegge 24190rdquo22 e

sia dal ldquoTUELrdquo23

ldquoLa fase della progettazione anche se non egrave espressamente

prevista dallrsquoart 11 del DLvo n 1632006 deve ritenersi di

fondamentale importanza a tal punto da acquistare autonoma

rilevanza soprattutto per i contratti di lavori per i quali non solo

lrsquoesperimento della procedura di aggiudicazione ma addirittura anche la

prodromica attivitagrave di programmazione sono condizionate dalla previa

22

Art 5 -6-7-18 legge 24190 23

Art 198 del TUEL La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposite determinazione a contrarre da parte del Responsabile del procedimento

19

elaborazione di un documento progettualerdquo24 che puograve consiste in uno

studio di fattibilitagrave o in un progetto preliminare

A seguito dellrsquoapprovazione del ldquoprogetto preliminarerdquo25 lrsquoEnte

avvia la procedura di affidamento (o aggiudicazione) prevista dal

Codice Infatti lrsquoart 54 del codice riporta le procedure per

lrsquoindividuazione degli operatori economici che possono presentare

offerte ai fini dellrsquoaffidamento di un contratto pubblico mediante le

procedure aperte o ristrette ovvero mediante il dialogo competitivo a

specifiche condizioni oppure con procedure negoziate con o senza

pubblicazione di un bando

La stazione appaltante una volta scelta la procedura di

affidamento deve effettuare la relativa sub-procedura pubblicistica

attraverso la pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della

repubblica italiana ndash serie speciale ndash sul sito informatico del Ministero e

dellrsquoOsservatorio sul ldquoprofilo del committenterdquo26 e di un estratto di esso

su due giornali locali

Per sapere quale forma di pubblicitagrave deve essere adottata la

stazione appaltante prende in considerazione lrsquoimporto dei lavori posto

a base di gara Se tale importo egrave superiore ad euro 527800000 la

pubblicitagrave saragrave effettuata in Italia e in Europa tramite pubblicazione del

bando di gara nella Gazzetta Ufficiale e nella Gazzetta Ufficiale

Comunitagrave Europea (GUCE)

ldquoLa procedura aperta (ex pubblico incanto) egrave una procedura con

cui un Ente esprime la volontagrave di appaltare un lavoro attraverso la

pubblicazione di un bando a cui tutti gli operatori economici qualificati

cioegrave tutti coloro in possesso di requisiti generali e di qualificazione

24

L PASSERI Commento al Codice dei contratti pubblici relativo a lavori servizi e forniture I parte Tipografia DVS Roma 2006 pag 36

25 atto endoprocedimentale e in quanto tale non autonomamente lesivo se non

formalmente approvato dallrsquoorgano esecutivo 26

Sito informatico della stazione appaltante ove istituito

20

possono partecipare presentando unrsquooffertardquo27 La Direttiva 200418 non

presenta novitagrave di fondo rispetto alla previgente disciplina

ldquoLa procedura ristretta (ex licitazione privata) egrave una procedura

attraverso la quale gli operatori economici chiedono di essere invitati a

partecipare ad una procedura di affidamento e nella quale possono

presentare unrsquoofferta soltanto quelli formalmente invitati dalla stazione

appaltante con le modalitagrave previste dal Codicerdquo28

ldquoLa procedura negoziata (ex trattativa privata) con o senza

pubblicazione di un bando egrave la procedura in cui le stazioni appaltanti

consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o

piugrave di essi le condizioni dellrsquoappaltordquo29 Ersquo una procedura che perograve puograve

essere utilizzata in casi particolari percheacute non risponde ai principi di

trasparenza non discriminazione paritagrave di trattamento sanciti dal

Trattato della Comunitagrave Europea principi che devono sempre essere

rispettati anche quando una procedura non rientra nella disciplina del

Codice

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle offerte da

parte degli operatori economici lrsquoEnte procede alla valutazione

dellrsquoofferta piugrave vantaggiosa attraverso due criteri che sono il criterio del

ldquoprezzo piugrave bassordquo30 e quello ldquodellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosardquo31

La scelta dellrsquoofferta migliore avviene tramite la ldquoverifica delle

cd offerte anomalerdquo32 ossia di quelle offerte anormalmente basse

rispetto allrsquoimporto posto a base di gara Lrsquoofferta che risulteragrave migliore

saragrave quella successiva allrsquoultima offerta ritenuta anomala

La scelta dellrsquoofferta migliore corrisponde allrsquoaggiudicazione

provvisoria che avviene mediante la stesura di un verbale redatto dalla

27

Art 3 co 37 DLgs 1632006 28

Art 3 co 38 DLgs 1632006 29

ART 3 commi 37-38-40 DLgs 1632006 30

Art 82 DLgs 1632006 31

Art 83 DLgs 1632006 32

Art 87 DLgs 1632006

21

Commissione di gara Tra lrsquoaggiudicazione provvisoria e quella

definitiva deve trascorrere un tempo di 30 giorni che servono alla

stazione appaltante per verificare la veridicitagrave di tutta la

documentazione presentata a corredo dellrsquoofferta e per ricevere tutta

quella presentata ai sensi del ldquoDPR 4452000rdquo33 Dopo 30 giorni

dallrsquoaggiudicazione provvisoria lrsquoamministrazione aggiudicatrice

procede alla aggiudicazione definitiva attraverso un atto formale

Segue poi la stipula del relativo contratto di appalto dei lavori

che potragrave rivestire la forma dellrsquoatto pubblico notarile ovvero la forma

pubblica-amministrativa oppure potragrave consistere in una scrittura

privata con firme autenticate o non La stipula dovragrave intervenire entro

60 giorni dallrsquoaggiudicazione definitiva e fatto salvo lrsquoesercizio dei poteri

di autotutela nei casi consentiti dalla legge

Successivamente alla stipulazione del contratto prende inizio la

fase dellrsquoesecuzione del contratto che consiste nella materiale

esecuzione della prestazione contrattuale

Tutta la procedura di affidamento di un contratto pubblico si

divide in due serie la serie procedimentale e la serie negoziale

Nella serie procedimentale rientrano la determinazione a

contrarre la procedura ad evidenza pubblica la pubblicazione del

bando la scelta della migliore offerta lrsquoaggiudicazione provvisoria e

lrsquoaggiudicazione definitiva

La serie negoziale comprende la stipulazione del contratto e

lrsquoesecuzione della prestazione

33

Disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa artt 45 e 46 autocertificazioni e atti di notorietagrave

22

15 Regolamento di attuazione del codice e capitolati una nuova linea

di confine e lrsquoiter di approvazione

Costituisce indubbio elemento di novitagrave in materia di appalti la

previsione allrsquoart 5rdquo34 del codice in commento di un unico

34 Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente

codice in relazione ai contratti pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali e limitatamente agli aspetti di cui allarticolo 4 comma 3 in relazione ai contratti di ogni altra amministrazione o soggetto equiparato 2 Il regolamento indica quali disposizioni esecutive o attuative di disposizioni rientranti ai sensi dellarticolo 4 comma 3 in ambiti di legislazione statale esclusiva siano applicabili anche alle regioni 3 Fatto salvo il disposto dellarticolo 196 quanto al regolamento per i contratti del Ministero della difesa il regolamento di cui al comma 1 egrave adottato con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato ai sensi dellarticolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n 400 (comma cosigrave modificato dallarticolo 2 del dlgs n 6 del 2007)4 Il regolamento egrave adottato su proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle politiche comunitarie dellambiente per i beni culturali e ambientali delle attivitagrave produttive delleconomia e delle finanze sentiti i Ministri interessati e previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato esprime parere entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali il regolamento puograve essere emanato Con la procedura di cui al presente comma si provvede altresigrave alle successive modificazioni e integrazioni del regolamento5 Il regolamento oltre alle materie per le quali egrave di volta in volta richiamato detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice quanto a a) programmazione dei lavori pubblici b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori dei servizi e delle forniture e relative competenze c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico d) progettazione dei lavori servizi e forniture con le annesse normative tecniche e) forme di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave degli atti procedimentali noncheacute procedure di accesso a tali attif) modalitagrave di istituzione e gestione del sito informatico presso lOsservatorio g) requisiti soggettivi compresa la regolaritagrave contributiva attestata dal documento unico di cui allarticolo 2 comma 2 del decreto-legge 25 settembre 2002 n 210 convertito con modificazioni dalla legge 22 novembre 2002 n 266 certificazioni di qualitagrave noncheacute qualificazione degli operatori economici secondo i criteri stabiliti dal presente codice anche prevedendo misure incentivanti stabilite dalla legislazione vigente volte ad attenuare i costi della qualificazione per le piccole e medie imprese(lettera cosigrave modificata dallart 2 comma 1 lettera b) e dallart 3 comma 1 lettera a) dlgs n 113 del 2007) h) procedure di affidamento dei contratti ivi compresi gli incarichi di progettazione i concorsi di progettazione e di idee gli affidamenti in economia i requisiti e le modalitagrave di funzionamento delle commissioni aggiudicatici i) direzione dei lavori servizi e forniture e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativol) procedure di esame delle proposte di variante m) ammontare delle penali secondo limporto dei contratti e cause che le determinano noncheacute modalitagrave applicative n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dellarticolo 118 o) norme riguardanti le attivitagrave necessarie per lavvio

23

regolamento recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali da

adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il Consiglio di Stato

Al fine di ovviare al complesso quadro delineatosi allrsquoindomani

del processo di privatizzazione delle pubbliche amministrazioni e del

sempre maggiore ricorso agli strumenti di diritto privato anche per il

perseguimento dellrsquointeresse pubblico il nuovo codice con esclusivo

riferimento alle materie di competenza esclusiva dello Stato35 ha

dellesecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dellesecuzione o dal responsabile del procedimento p) modalitagrave di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione q) tenuta dei documenti contabili r) intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva e contributiva dellappaltatore(lettera cosigrave sostituita dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007) s) collaudo e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativo ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualitagrave le ipotesi di collaudo in corso dopera i termini per il collaudo le condizioni di incompatibilitagrave dei collaudatori i criteri di rotazione negli incarichi i relativi compensi i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori s-bis) tutela dei diritti dei lavoratori secondo quanto giagrave previsto ai sensi del regolamento recante capitolato generale di appalto dei lavori pubblici approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici 19 aprile 2000 n 145(lettera aggiunta dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007)6 Per assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri nellambito di attuazione della legge 26 febbraio 1987 n 49 sulla cooperazione allo sviluppo il regolamento sentito il Ministero degli affari esteri tiene conto della specialitagrave delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e dalla Unione europea 7 Le stazioni appaltanti possono adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica della generalitagrave dei propri contratti o di specifici contratti nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 I capitolati menzionati nel bando o nellinvito costituiscono parte integrante del contratto 8 Per gli appalti di lavori delle amministrazioni aggiudicatrici statali egrave adottato il capitolato generale con decreto del Ministro delle infrastrutture sentito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 Tale capitolato menzionato nel bando o nellinvito costituisce parte integrante del contratto 9 Il capitolato generale dei lavori pubblici di cui al comma 8 puograve essere richiamato nei bandi o negli inviti da parte delle stazioni appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007 35

Art 4 comma 3

24

esteso lrsquoambito di applicazione del suddetto regolamento ai contratti

conclusi da qualsiasi amministrazione o soggetto ad essa equiparato

noncheacute in linea generale e solo se espressamente stabilito alle

amministrazioni regionali o a quelle appartenenti alle Province

autonome di Trento e Bolzano

Al comma 5 dellrsquoart 5 egrave poi contenuto lrsquoelenco delle materie di

cui il regolamento deve recare la disciplina di attuazione e di

esecuzione oltre a quelle ulteriori materie per le quali egrave di volta in volta

richiamato Detta elencazione egrave stata mutuata seppur con alcune

semplificazioni dalla disciplina contenuta al comma 6 dellrsquoart 3 l n

1091994 che viene estesa anche a servizi e forniture noncheacute ai settori

speciali (ex settori esclusi)

In attuazione della legge n 491987 recante ldquoLa nuova disciplina

della cooperazione dellrsquoItalia con i Paesi in via di sviluppordquo il codice

stabilisce che al fine di assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti

esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e

forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri il regolamento

sentito il Ministero degli affari esteri deve tener conto della specialitagrave

delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle

procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e

dalla Unione europea36 La norma riproduce sostanzialmente il comma

7-ter dellrsquoart 3 L 1091994 sebbene nella nuova formulazione

scompaia ogni riferimento al capitolato generale

I commi da 6 a 8 disciplinano invece i capitolati quali ulteriore

fonte regolatrice della materia cui egrave riconosciuta forma contrattuale al

fine di evitare inutili sovrapposizioni con il regolamento viene

insomma delimitato il confine tra le due diverse tipologie di disciplina

36

art 5 comma 5

25

La struttura della norma riflette la tradizionale distinzione fra

capitolati generali e speciali questrsquoultimi in particolare sono disciplinati

al comma 6 il quale prescrive che nel rispetto della disciplina del

Codice e del regolamento le singole stazioni appaltanti possono

adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica dei

propri contratti Tali capitolati se menzionati nel contratto o nellrsquoinvito

divengono parte integrante del contratto

Con riguardo invece al capitolato generale dei lavori pubblici il

codice ne estende lrsquoambito di applicazione stabilendo che possa

essere richiamato anche nel bando o negli inviti da parte di stazioni

appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali sino ad

assumere in tal modo valore contrattuale37rdquo38

Ai sensi dellrsquoart 5 co 4 del Codice lo Stato ha avuto il compito di

emanare il Regolamento che prevede la disciplina esecutiva ed

attuativa del Codice stesso ldquoIl Regolamento egrave stato adottato su

proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle

politiche comunitarie dellrsquoambiente per i beni culturali e ambientali

delle attivitagrave produttive dellrsquoeconomia e delle finanze sentiti i ministri

interessati e previo parere obbligatorio del Consiglio superiore dei

lavori pubblici

Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato ha espresso il

proprio parere entro 45 giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali

il regolamento egrave stato emanato

ldquoMa lrsquoallora ministro delle infrastrutture Di Pietro anche se non

espressamente previsto dal Codice ha preferito coinvolgere da subito

nella elaborazione del regolamento anche lrsquoAutoritagrave di vigilanza sui

contratti pubblici alla quale ha inviato in via informale la sua bozzardquo39

37

commi 7 ed 8 38

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 10-12 wwwentilocaliprovincialeit

39 UVA V Regolamento pronto in autunno Edilizia e Territorio 2007 pag 5

26

ldquoPertanto il 13 luglio 2007 a circa 18 giorni dallrsquoapprovazione del

secondo decreto correttivo il Consiglio dei ministri approvava in via

preliminare lo schema di regolamento generale avviando cosigrave il

percorso per la sua definitiva emanazione a cui doveva seguire un

lungo periodo di vacatio legis di 180 giorni a partire dalla pubblicazione

nella GU che era necessario per la conoscibilitagrave di tale importante

provvedimento

Lo schema di regolamento alla data del mese di dicembre 2007 si

componeva di 363 articoli che sommati ai 257 articoli del Codice dei

contratti pubblici avrebbero formato il cd ldquounico testordquo40 della

contrattualistica pubblica con una mole complessiva di ben 620 articoli

Alle disposizioni normative si dovevano aggiungere gli allegati 14 allo

schema di regolamento e 22 al codice

Il testo egrave stato esaminato dal Consiglio di Stato che ha reso il

prescritto parere n 3262 del 17 settembre 2007 ma con numerose

indicazioni precisazioni e correzioni

Il Consiglio di Stato ha soprattutto messo in risalto la necessitagrave di

adeguare lo schema con le sopravvenute modifiche introdotte dal

ldquosecondo decreto correttivordquo41 Inoltre ha posto lrsquoaccento sulla esigenza

di semplificare il testo eliminando tutte le disposizioni che costituiscono

la riproduzione di similari disposizioni giagrave contenute nel Codice per non

incorrere nel rischio che norme regolamentari siano annullate in sede

giurisdizionale Il Consiglio di Stato ha precisato inoltre la natura

giuridica del regolamento una natura di attuazione ed integrazione e

non una natura di delegificazione escludendone ancora la natura di

regolamento indipendente Pertanto in base al parere del Consiglio di

Stato dovranno essere eliminate tutte quelle norme ldquopraeter legemrdquo 42

40

Art 25 Co 1 lettera a) legge 622005 ndash legge comunitaria 2004 41

Il Dlgs 1132007 secondo correttivo egrave stato approvato il 31 luglio e lo schema di regolamento il 13 luglio

42 Fuori dalla legge per esempio per appalti relativi a lavori allrsquoestero su beni

paesaggistici

27

che fanno atteggiare lo schema a regolamento indipendente tutte le

norme ldquocontra legemrdquo43 e tutte le norme prive di copertura finanziaria o

che comportano un aumento del costo delle opere pubbliche

Infine il Consiglio di Stato ha chiesto che sul testo integrato e

corretto siano acquisiti i concerti obbligatori previsti dallrsquoart 5 c 4 del

Codice che dovranno vista lrsquoimportanza del testo essere scritti

espressi e provenienti dai singoli ministri competenti evitando che il

concerto si intenda reso con la semplice approvazione del Consiglio dei

ministri cosigrave come si egrave verificato il 13 luglio 2007 in sede di

approvazione preliminare dello schemardquo44

Il Consiglio di Stato ndash sezione Consultiva per gli atti - nella

seduta del 17 luglio 2007 precisa che quando il regolamento generale

entreragrave in vigore saranno abrogati il Dpr 55499 il Dpr 342000 il Dm

1452000 e altri ldquoprovvedimenti minorirdquo45

Lo schema di regolamento a differenza del Codice che prevede

una parte di disposizioni generali comuni ai lavori pubblici servizi e

forniture ha tenuto separato il settore lavori pubblici46 dal settore delle

forniture e servizi47 La parte IV dello schema di regolamento contiene

disposizioni che sono la riproduzione di norme dettate dal codice per

lrsquoesecuzione dei lavori Al fine di non creare una sovrapposizione

normativa tra fonti di primo grado e secondo grado lo schema egrave stato

ritirato dal Ministero delle Infrastrutture per le opportune correzioni

introducendo un semplice rinvio a quelle del Codice e il 26 maggio

2008 lo ha sottoposto allrsquoesame della Corte dei Conti

43

Contro la legge per esempio il divieto di avvalimento per gli appalti relativi a beni culturali

44 G FAILLA Il Regolamento secondo Palazzo Spada Milano Il Sole 24 Ore 2007

pagg 54-55 45

Dpcm 1171999 Dpcm 18112005 Dpr 1012002 46

disciplinato dagli artt 1-280 47

disciplinato dagli artt 281-354

28

2 I SOGGETTI E I GLI ORGANISMI

Un settore nel quale il Codice si mostra particolarmente

innovativo egrave quello organizzativo esso difatti introduce nuovi organismi

e ridefinisce ruoli e competenze nel settore dei contratti pubblici

Occorre soffermarsi in particolare sullrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti

pubblici di lavori servizi e forniture (art 6) sullrsquoOsservatorio dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 7) sullo Sportello

Unico dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 9) e sul

Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 10)

21 LrsquoAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori

servizi e forniture

ldquoRispetto al regime previgente il dato che balza agli occhi con

immediatezza egrave lrsquoampliamento dellrsquoambito oggettivo di intervento

dellrsquoAutoritagrave anche ai contratti aventi ad oggetto servizi e forniture

coerentemente con lrsquounificazione della disciplina di aggiudicazione ed

esecuzione degli appalti operata dal DLgs n 1632006 ed in

attuazione della Legge delega

Funzione tipica dellrsquoAutoritagrave continua ad essere quella di

vigilanza in particolare ai sensi dellrsquoart 6 5deg comma del Codice

lrsquoAutoritagrave vigila sui contratti pubblici anche di interesse regionale di

lavori servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali

noncheacute nei limiti stabiliti dal presente Codice sui contratti pubblici di

lavori servizi e forniture esclusi dallambito di applicazione del presente

Codice al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e

trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed

efficiente esecuzione dei contratti noncheacute il rispetto delle regole della

concorrenza nelle singole procedure di gara

La sua azione egrave connotata da indipendenza funzionale oltre che

di valutazione e giudizio alla quale fanno da corollario lrsquoautonomia

29

organizzativa e finanziaria Questo organismo egrave dotato di un potere

regolamentare avente ad oggetto oltre al profilo organizzatorio48 anche

quello afferente alla disciplina dellrsquoesercizio della funzione di vigilanza49

e del potere sanzionatorio50

48

trova riconoscimento nellrsquoart 8 2deg comma secondo il quale ldquoLAutoritagrave nellambito della sua autonomia organizzativa disciplina con uno o piugrave regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento bilanci i rendiconti e la gestione delle spese nei limiti delle proprie risorse anche in deroga alle disposizioni sulla contabilitagrave generale dello Stato laccesso ai documenti amministrativi le modalitagrave di esercizio della vigilanza e i procedimenti sanzionatori di sua competenzardquo (peraltro giagrave riconosciuta dalla Legge n 1091994)

49 lrsquoart 8 3deg comma del Codice precisa che lrsquoAutoritagrave nellrsquoespletamento di tale

funzione dovragrave prevedere a) il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta dellAutoritagrave devono inviare i dati richiestib) la possibilitagrave che lAutoritagrave invii propri funzionari nella sede di amministrazioni e soggetti aggiudicatori e operatori economici al fine di acquisire dati notizie documenti chiarimenti c) la possibilitagrave che lAutoritagrave convochi con preavviso e indicazione specifica delloggetto i rappresentanti di amministrazioni e soggetti aggiudicatori operatori economici SOA o altri soggetti che ritenga necessario o opportuno sentire d) le modalitagrave di svolgimento dellistruttoria nel rispetto dei principi di cui alla legge 7 agosto 1990 n 241 e) le forme di comunicazione degli atti idonee a garantire la data certa della piena conoscenza

50 lrsquoart 8 4deg comma del Codice dispone che ldquoIl regolamento dellAutoritagrave

disciplina lesercizio del potere sanzionatorio da parte dellAutoritagrave nel rispetto dei principi della tempestiva comunicazione dellapertura dellistruttoria della contestazione degli addebiti del termine a difesa del contraddittorio della motivazione proporzionalitagrave e adeguatezza della sanzione della comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del provvedimento del rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle norme vigentirdquo

30

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e

forniture

Meno rilevanti le novitagrave per quanto concerne lrsquoOsservatorio il cui

ambito di operativitagrave viene anchrsquoesso esteso a tutti i contratti pubblici

relativi a lavori servizi e forniture e disciplinato dallrsquoart 7 del Codice

Sotto il profilo organizzativo lrsquoOsservatorio comunque articolato

in una sezione centrale ed in sezioni regionali opera nellrsquoambito

dellrsquoAutoritagrave ed egrave dunque oggetto di espressa disciplina che deve

essere inserita in capo al regolamento dellrsquoAutoritagrave La funzione di

monitoraggio dei dati estesa anche ai settori dei servizi e delle forniture

ha comportato lrsquoesigenza di coordinare lrsquoattivitagrave dellrsquoOsservatorio con

quelle degli altri enti competenti per tali settori ossia lrsquoIstat e la

Consip51

Invariati gli obblighi di comunicazione e le funzioni poste a capo

dellrsquoOsservatorio che ai sensi dellrsquoart 7 4deg comma del Codice sono

individuate nelle seguenti

a) provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi

concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e in

particolare di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara le

aggiudicazioni e gli affidamenti le imprese partecipanti limpiego della

mano dopera e le relative norme di sicurezza i costi e gli scostamenti

rispetto a quelli preventivati i tempi di esecuzione e le modalitagrave di

attuazione degli interventi i ritardi e le disfunzioni

51

Difatti lrsquoart 7 3deg comma del Codice dispone che ldquoLOsservatorio in collaborazione con il CNIPA opera mediante procedure informatiche sulla base di apposite convenzioni anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato dei Ministeri interessati dellIstituto nazionale di statistica (ISTAT) dellIstituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle regioni dellUnione province dItalia (UPI) dellAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI) delle camere di commercio industria artigianato e agricoltura e delle casse edili della CONSIPrdquo

31

b) determina annualmente costi standardizzati per tipo di lavoro

in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto di una

specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

c) determina annualmente costi standardizzati per tipo di servizio

e fornitura in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto

di una specifica pubblicazione avvalendosi dei dati forniti dallISTAT e

tenendo conto dei parametri qualitagrave prezzo di cui alle convenzioni

stipulate dalla CONSIP ai sensi dellarticolo 26 legge 23 dicembre

1999 n 488

d) pubblica semestralmente i programmi triennali dei lavori

pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici noncheacute lelenco

dei contratti pubblici affidati

e) promuove la realizzazione di un collegamento informatico con

le stazioni appaltanti noncheacute con le Regioni al fine di acquisire

informazioni in tempo reale sui contratti pubblici

f) garantisce laccesso generalizzato anche per via informatica

ai dati raccolti e alle relative elaborazioni

g) adempie agli oneri di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave richiesti

dallAutoritagrave

h) favorisce la formazione di archivi di settore in particolare in

materia contrattuale e la formulazione di tipologie unitarie da mettere a

disposizione dei soggetti interessati

i) gestisce il proprio sito informatico

j) cura lelaborazione dei prospetti statistici di cui allarticolo 250

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e di cui allarticolo 251

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi nei settori di gas energia termica elettricitagrave acqua

trasporti servizi postali sfruttamento di area geografica)

32

Una importante novitagrave introdotta dal Codice in capo

allrsquoOsservatorio dellrsquoAutoritagrave di vigilanza egrave quella della istituzione di in

sistema centralizzato informatico di controllo sul numero delle iscrizioni

da parte degli operatori economici in appositi elenchi che non deve

superare 30 In caso di accertato superamento del limite lrsquoOsservatorio

comunica il superamento del numero massimo alle stazioni appaltanti

che hanno proceduto alle iscrizioni le quali hanno tempo 20 giorni dalla

comunicazione dellrsquoOsservatorio per cancellazione e previo avviso agli

iscritti

Inoltre tale lrsquoelenco egrave disponibile ai fini della pubblicitagrave sul sito

dellrsquoOsservatorio52

52

L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-28

33

23 Lo Sportello dei Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 9 del ldquoCodicerdquo53 disciplina lrsquoattivitagrave dello Sportello dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevedendo al comma 1deg

lett a) la facoltagrave per le stazioni appaltanti di istituire questo istituto i

cui compiti sono quelli di informazione della normativa vigente in

relazione allrsquoesecuzione dei contratti pubblici

La preoccupazione del legislatore comunitario egrave stata

essenzialmente quella di garantire che una volta ampliato il contesto

territoriale nel quale i soggetti economici dei vari Stati membri possono

partecipare alle gare drsquoappalto questi possano pure conoscere il

contesto normativo di riferimento del paese o addirittura della Regione

in cui dovragrave svolgersi la prestazione oggetto del contratto da affidare

La previsione si muove indubbiamente in un ottica di

semplificazione dei rapporti tra enti aggiudicatori e soggetti partecipanti

alle procedure selettive

Il merito del Codice egrave quello di non essersi arrestato allrsquoesigenza

chiarificatrice espressa dalla normativa comunitaria in relazione alla

normativa fiscale alla tutela dellrsquoambiente alla sicurezza ed alle

condizioni di lavoro in materia di contratti pubblici estendendo invece

lrsquoambito di azione dello Sportello ldquoa tutte le altre norme che debbono

essere rispettate nellrsquoesecuzione del contrattordquo

In tale prospettiva il codice ha inserito fra i compiti dello

Sportello quello di fornire ai candidati la ldquodocumentazione utile per la

presentazione delle candidature e delle offerterdquo54 trattasi di una

funzione assolutamente in linea con la ratio dellrsquoistituto rappresentare

un supporto tecnico-documentale per i partecipanti alle gare

53

In attuazione dellrsquoart 27 dir 200418CE 54

art 9 comma 1 lett b

34

La previsione dello Sportello non comporta ldquooneri aggiuntivirdquo55

per i bilanci pubblici e implica una remunerazione del servizio

informativo destinata a coprirne i costi

La possibilitagrave di funzionamento telematico dello sportello egrave poi

sancita mediante rinvio alle norme vigenti in tema di informatizzazione

della ldquopubblica amministrazionerdquo56

Dellrsquoesistenza dello Sportello e dei costi dei relativi servizi

occorreragrave comunque dare indicazione nel ldquobando o nel capitolatordquo57rdquo58

55

art 9 comm 3-5 56

Vedi DLgs n 8205 ldquoCodice dellrsquoAmministrazione Digitalerdquo 57

Art 9 comma 6 58

R FANIZZI ldquoIl Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pagg 15-16 wwwentilocaliprovincialeit

35

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 10 del Codice disciplina la figura del Responsabile delle

procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture Trattasi di figura giagrave oggetto di puntuale

regolamentazione generale ai sensi della Legge n 24190 noncheacute

speciale per quanto concerne i lavori pubblici ai sensi degli art 7 della

Legge n 1091994 noncheacute degli artt 7 ed 8 del DPR n 55499 solo

parzialmente abrogati dallrsquoart 256 del Codice e dunque allo stato

pienamente efficaci con le conseguenze di cui a breve si diragrave

soprattutto in termini di definizione delle specifiche competenze

Rispetto al regime previgente la disciplina speciale del

Responsabile viene estesa anche ai contratti di servizi e delle forniture

ma conserva il requisito dellrsquounicitagrave sigrave come si evince dal 1deg comma del

citato art 10 secondo cui ldquoPer ogni singolo intervento da realizzarsi

mediante un contratto pubblico le amministrazioni aggiudicatrici

nominano ai sensi della legge 7 agosto 1990 n 241 un responsabile

del procedimento unico per le fasi della progettazione dellaffidamento

dellesecuzionerdquo

Il Responsabile del Procedimento rimane sempre un dipendente

di ruolo delle amministrazioni aggiudicatrici59 i cui requisiti di

professionalitagrave dovevano essere quelli individuati dal Regolamento di

attuazione Tuttavia ad oggi occorre ancora fare riferimento alle

norme di cui allrsquoart 7 del DPR n 55499 fatto salvo60 dallrsquoart 256 del

59

nel caso in cui lorganico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalitagrave necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento secondo quanto attestato dal dirigente competente i compiti di supporto allattivitagrave del responsabile del procedimento possono essere affidati con le procedure previste dal presente Codice per laffidamento di incarichi di servizi ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico economico finanziario amministrativo

60 In particolare lrsquoart 256 abroga esclusivamente il comma 6 dellrsquoart 7 del DPR n

55499 a mente del quale ldquoI soggetti non tenuti allrsquoapplicazione dellrsquoarticolo 7 della Legge devono in ogni caso garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il

36

Codice Difatti anche se non oggetto di espressa abrogazione da parte

dellrsquoarticolo 256 le norme del regolamento potranno essere abrogate

solamente dal nuovo Regolamento di cui allrsquoart5 del Codice con effetto

dallrsquoentrata in vigore di questrsquoultimo A tal fine il Responsabile dovragrave

essere non solamente un tecnico ma dovragrave altresigrave essere in possesso

ldquodi un titolo di studio adeguato alla natura dellintervento da realizzare

abilitato allesercizio della professione o quando labilitazione non sia

prevista dalle norme vigenti egrave un funzionario con idonea

professionalitagrave e con anzianitagrave di servizio in ruolo non inferiore a

cinque annirdquo6139 Non saragrave sufficiente dunque qualsiasi preparazione

tecnica ma una preparazione adeguata alle complessitagrave connesse

allrsquointervento da realizzare Certamente la definizione delle competenze

e dei requisiti del responsabile rientrano nellrsquoambito della competenza

concorrente Stato ndash Regioni ma non vi egrave alcun dubbio che il

collegamento fra complessitagrave delle competenze ed idoneitagrave del titolo di

studioprofessionale sia un principio fondamentale ed in quanto tale

vincolante per il legislatore regionale

Sempre a causa della mancanza del Regolamento non egrave

applicabile lrsquoart 10 c 6 del Codice riguardo alla coincidenza fra RUP

progettista e direttore dei lavori Infatti il Regolamento ldquohellipper i lavori

determina limporto massimo e la tipologia per i quali il responsabile del

procedimento puograve coincidere con il progettista Le ipotesi di coincidenza

tra responsabile del procedimento e direttore dellesecuzione del

contratto sono stabilite dal regolamento in conformitagrave allarticolo 119rdquo

Pertanto ad oggi ancora occorre fare riferimento al vigente

regolamento generale del 1999 ed in particolare alla norma di cui al 4deg

comma dellrsquoart 7 secondo cui in genere le funzioni di RUP progettista

e direttore dei lavori potranno coincidere per uno o piugrave interventi e nei

responsabile del procedimento dalle norme della legge e del regolamento che li riguardanordquo

61 Art 7 4deg comma del DPR n 55499

37

limiti delle competenze professionali del dipendente in casi particolari62

e per importi superiori a 50000000Euro

Ersquo demandato ancora al Regolamento lrsquoindividuazione gli

eventuali altri compiti del responsabile del procedimento coordinando

con essi i compiti del direttore dellesecuzione del contratto e del

direttore dei lavori noncheacute dei coordinatori in materia di salute e di

sicurezza durante la progettazione e durante lesecuzione previsti dal

decreto legislativo 14 agosto 1996 n 494 e dalle altre norme vigentirdquo63

Occorre ricordare che per le acquisizioni di lavori in economia le

stazioni appaltanti operano attraverso il Responsabile del

Procedimento

Alla Luce di ciograve lrsquoart 125 detta le disposizioni circa lrsquoaffidamento

diretto da parte del Responsabile del Procedimento dettando un minimo

di garanzie procedimentali richiamando i principi del Trattato

Infatti ai sensi del comma 8 per i lavori superiori a 4000000 euro e

fino al 20000000 euro lrsquoaffidamento avviene mediante cottimo fiduciario

nel rispetto dei principi di trasparenza rotazione paritagrave di trattamento

previa consultazione di almeno 5 operatori economici individuati sulla

base di indagini di mercato

62

Si tratta rispettivamente di opere e impianti di speciale complessitagrave o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o complessi o ad elevata componente tecnologica oppure di particolare complessitagrave secondo le definizioni rispettivamente contenute nellarticolo 17 commi 4 e 13 nellarticolo 20 comma 4 e nellarticolo 28 comma 7 della Legge le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi 1) utilizzo di materiali e componenti innovativi 2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa 3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltagrave logistica o particolari problematiche geotecniche idrauliche geologiche e ambientali 4) complessitagrave di funzionamento duso o necessitagrave di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalitagrave 5) esecuzione in ambienti aggressivi 6) necessitagrave di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali di progetto integrale di un intervento un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti architettonica strutturale e impiantisticardquo

63 L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 28-33

38

Per lavori di importo inferiore a 4000000 euro egrave consentito

lrsquoaffidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento

39

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE

Il Codice introduce una serie di novitagrave in attuazione alla Direttiva

comunitaria 200418CE come lrsquoavvalimento procedura di

individuazione dei requisiti di qualificazione che devono possedere gli

operatori economici ai fini della partecipazione alle gare il Dialogo

Competitivo e lrsquoAccordo tra le procedure di scelta del contraente e

lrsquoAsta elettronica come il processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale ai fini della semplificazione della

procedura di aggiudicazione

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti

di qualificazione

ldquoLrsquoAvvalimento egrave una procedura relativa alla individuazione dei

requisiti di qualificazione che devono possedere gli operatori economici

ai fini della partecipazione alle gare Esso trova la propria disciplina

negli artt 49 e 50 del DLgs n 1632006 Lrsquoistituto rappresenta una

novitagrave del nostro ordinamento direttamente scaturente dal recepimento

dellrsquoanalogo istituto comunitario

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 182004 sviluppa tale principio

statuendo che un operatore economico puograve per un determinato

appalto fare affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere

dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi purcheacute dimostri

la disponibilitagrave dei relativi mezzi

Lrsquoimpresa che offre i mezzi prende il nome di impresa ausiliaria

Lrsquoimpresa che utilizza i requisiti per partecipare alle gare prende

il nome di impresa ausiliata

Secondo alcuni la facoltagrave concessa allrsquooperatore economico di

avvalersi dei requisiti tecnici ed economici di altra impresa del gruppo

colliderebbe con la disciplina normativa del subappalto che prevede

stringenti limitazioni sia sotto il profilo procedurale che quantitativo Ma

la natura giuridica dei due istituti non egrave la stessa infatti mentre il

40

subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a soggetti terzi che

operano dunque come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso di cui allrsquoart 47 par 2 della Direttiva 182004 il

concorrente aggiudicatario saragrave comunque lrsquoimpresa operante tanto egrave

vero che dovragrave dimostrare il possesso dei beni aziendali dei quale

intenderagrave avvalersi

Neacute puograve valere ad escludere tale distinzione giuridica il riferimento

alla norma di cui allrsquoart 18 9deg comma della Legge n 551990 secondo

la quale ldquolrsquoimpresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve

allegare la copia autentica del contratto e la dichiarazione circa la

sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a

norma dellrsquoart 2359 del Codice civile con lrsquoimpresa affidataria del

subappalto o del cottimohelliprdquo

Nel primo caso le imprese ndash che evidentemente conservano una

propria soggettivitagrave ndash agiscono autonomamente e non come gruppo il

rapporto negoziale corrente inter partes integreragrave dunque i requisiti

della fattispecie negoziale del subappalto In questo caso la ratio

sottesa alla previsione di cui al 9deg comma dellrsquoart 18 della Legge n

5590 va rinvenuta nellrsquoesigenza di evitare facili elusioni delle restrizioni

poste dalla norma in questione attraverso lo strumento dei collegamenti

societari Nel secondo caso invece lrsquoimpresa agisce in proprio

avvalendosi perograve dei requisiti di altre imprese del gruppo non

integrando pertanto gli estremi della fattispecie negoziale del

subappalto Si potrebbe anzi affermare lrsquoesatto contrario in quanto il

collegamento fra le imprese egrave indefettibile requisito per lrsquoavvalimento

Tali peculiaritagrave dellrsquoistituto in esame sono state sufficientemente

rilevata dalla giurisprudenza amministrativa la quale ha riconosciuto che

in virtugrave della Direttiva comunitaria per tutti i pubblici appalti si consente

alloperatore economico o ad un raggruppamento di operatori economici

di cui allart 4 se del caso e per un determinato appalto di fare

affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere dalla natura

41

giuridica dei suoi legami con questi ultimi al fine della prova della

capacitagrave economica e finanziaria In tal caso deve dimostrare

allamministrazione aggiudicatrice che disporragrave dei mezzi necessari ad

esempio ldquomediante presentazione dellimpegno a tal fine di questi

soggettirdquo64

Il Codice ha pertanto recepito lrsquoistituto nellrsquoambito delle norme

che disciplinano la qualificazione dei concorrenti ed in particolare allrsquoart

49 statuendo che ldquoIl concorrente65 in relazione ad una specifica gara di

lavori servizi forniture puograve soddisfare la richiesta relativa al possesso

dei requisiti di carattere economico finanziario tecnico organizzativo

ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti

di un altro soggetto o dellrsquoattestazione SOA di altro soggettordquo

Emerge subito un primo elemento di novitagrave rispetto alla

formulazione europea della norma che risiede appunto nellrsquoestensione

dellrsquoavvalimento anche al sistema di qualificazione mediante attestato

SOA di cui al DPR n 34200066

La differenza fra lrsquoavvalimento e le tipologie negoziali che

comportano un frazionamento soggettivo ed oggettivo dellrsquoesecuzione

della prestazione quali ad esempio il subappalto egrave adeguatamente

tratteggiata dal Codice che dispone espressamente che ldquoIl contratto egrave

in ogni caso eseguito dallrsquoimpresa che partecipa alla gara alla quale egrave

rilasciato il certificato di esecuzione e lrsquoimpresa ausiliaria non puograve

assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore o di subappaltatorerdquo

In sostanza dunque nellrsquoavvalimento non si verifica un

frazionamento oggettivo della prestazione in quanto lrsquoimpresa

concorrente si avvale dei requisiti di unrsquoaltra impresa ma resta pur

sempre lrsquounica esecutrice dellrsquoappalto

64

art 47 commi 2 e3 65

singolo consorziato o raggruppato ai sensi dellrsquoart 34hellip 66

Che trova una propria regolamentazione nel successivo art 50 del DLgs n 1632006

42

Nel recepimento di tale direttiva comunitaria il legislatore italiano

introduce una serie di limiti alla concreta operativitagrave dellrsquoavvalimento

intese a evitare manovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di

associazioni criminali che non potrebbero partecipare in proprio alle

gare Infatti il comma 2deg al fine di accertare il ricorso allrsquoavvalimento

dovragrave chiedere allrsquoimpresa ausiliata una serie di dichiarazioni67 da parte

dellrsquoimpresa ausiliaria da allegare alla propria domanda di

partecipazione tanto che gli artt 49 e 50 relativi allrsquoavvalimento sono

oggetto procedura drsquoinfrazione comunitaria e che a oggi tale

procedimento egrave ancora sospesordquo68

67

una sua dichiarazione verificabile ai sensi dellrsquoarticolo 48 attestante lrsquoavvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara con specifica indicazione dei requisiti stessi e dellrsquoimpresa ausiliaria b) una sua dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 c) una dichiarazione sottoscritta da parte dellrsquoimpresa ausiliaria attestante il possesso da parte di questrsquoultima dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 d) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questrsquoultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dellrsquoappalto le risorse necessarie di cui egrave carente il concorrente e) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dellrsquoarticolo 34 neacute si trova in una situazione di controllo ai sensi dellrsquoart 34 c 2 con una delle altre imprese che partecipano alla gara f) in originale o copia autenticata il contratto in virtugrave del quale lrsquoimpresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dellrsquoappalto g) nel caso di avvalimento nei confronti di unrsquoimpresa che appartiene al medesimo gruppo in luogo del contratto di cui alla lettera f) lrsquoimpresa concorrente puograve presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dal comma 5

68 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 83-93

43

32 Il Dialogo Competitivo procedura di scelta del contraente

ldquoAlcune delle principali novitagrave della Direttiva 200418 riguardano

proprio le procedure di scelta del contraente in particolare la disciplina

comunitaria disciplina e regola alcune nuove tipologie procedimentali

che si aggiungono a quelle ldquoclassicherdquo69 fra le quali figurano lrsquoaccordo

quadro e il dialogo competitivo Il dialogo competitivo trattato nel

considerando (31) della Direttiva egrave disciplinato dallrsquoart 29 e 11 della

medesima Direttiva ed inserito allrsquoart 58 del Dlgs n 1632006

La ratio sottesa alla creazione dellrsquoistituto risiede nella necessitagrave

di dotare le amministrazioni aggiudicatici di uno strumento flessibile

capace di sopperire alla presenza di interventi estremamente complessi

sotto il profilo tecnico e finanziario allrsquoincapacitagrave di individuare

adeguatamente oggetto e caratteristiche della prestazione

Ai sensi dellrsquoart 1 comma 11 lett C) della Direttiva 182004 il

dialogo competitivo egrave ldquohellip Una procedura alla quale qualsiasi operatore

economico puograve chiedere di partecipare e nella quale lrsquoamministrazione

aggiudicatrice avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale

procedura al fine di elaborare una o piugrave soluzioni atte a soddisfare le

sue necessitagrave e sulla base della quale o delle quali i candidati

selezionati saranno invitati a presentare le offerterdquo La procedura in

esame pertanto egrave strumentale al raggiungimento degli obiettivi di

semplificazione snellimento e modernizzazione procedurale che

presiedono lrsquoadozione della Direttiva medesima Si tratta di una

procedura di aggiudicazione la quale peraltro non rappresenta

unrsquoassoluta novitagrave nel panorama normativo comunitario in materia di

appalti e che ha trovato un definitivo inquadramento solamente

nellrsquoultima versione della Direttiva

Il considerando (31) della Direttiva esplicita che nella misura in

cui il ricorso a procedure aperte o ristrette non consenta di aggiudicare

69

Procedura aperta procedura ristretta procedura negoziata

44

appalti occorre prevedere una procedura flessibile che salvaguardi sia

la concorrenza tra gli operatori economici sia la necessitagrave delle

amministrazioni aggiudicatici di discutere con ciascun candidato tutti

gli aspetti dellrsquoappalto

Il 1deg comma dellrsquoart 58 del DLgs 1632006rdquo70 subordina

lrsquoattivazione della procedura del dialogo competitivo a una duplice

condizione

1) una di carattere oggettivo che risiede nella particolare

complessitagrave dellrsquoappalto ossia quando la stazione appaltante non egrave

oggettivamente in grado di definire i mezzi tecnici atti a soddisfare i suoi

obiettivi quando non sia oggettivamente in grado di specificare

lrsquoimpostazione giuridica o finanziaria di un progetto e qualora non

disponga a causa di fattori oggettivi ad essa non imputabili di studi in

merito alla identificazione e quantificazione dei propri bisogni o

allrsquoindividuazione dei mezzi strumentali al soddisfacimento dei propri

bisogni alle caratteristiche funzionali tecniche gestionali ed

economico-finanziarie degli stessi e allrsquoanalisi dello stato di fatto e di

diritto nelle sue eventuali componenti storiche artistiche

architettoniche paesaggistiche

2) lrsquoaltra di natura discrezionale che consiste nella valutazione

effettuata dallrsquoamministrazione aggiudicatrice circa lrsquoimpossibilitagrave di

addivenire allrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto mediante una procedura

aperta eo ristretta La natura discrezionale non ha perograve natura

amministrativa ma preminentemente tecnica che non permette alla

pubblica amministrazione lrsquoaggiudicazione di un appalto attraverso il

70

Art 58 co 1 cosigrave modificato dallrsquoart 1 co 1 lettera g)dlgs 113 del 2007 Nel caso di appalti particolarmente complessi qualora ritengano che il ricorso alle procedure aperta o ristretta non permetta lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto le stazioni appaltanti possono avvalersi del dialogo competitivo conformemente al presente articolo Il ricorso al dialogo competitivo per lavori egrave consentito previo parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici hellip egrave altresigrave richiesto il parere del Consiglio Superiore dei beni culturali I citati pareri sono resi entro 30 giorni dalla richiesta Decorso tale termine lrsquoamministrazione puograve comunque procedere

45

ricorso di una procedura aperta o ristretta Drsquoaltra parte una diversa

impostazione della questione tesa ad individuare nella valutazione della

pubblica amministrazione una discrezionalitagrave di tipo amministrativo

creerebbe grave incertezza in merito al rispetto delle regole poste a

presidio della concorrenza di cui le procedure ad evidenza pubblica

sono garanzia

Va comunque rilevato che anche lrsquoistituto del dialogo competitivo

egrave stato sospeso fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento di attuazione

di cui allrsquoart 5 del DLgs 1632006 anche se per la giurisprudenza

esso rappresentava invece una norma self-executing Ma tale

disposizione per poter essere utilizzata immediatamente era

necessario che tutta la Direttiva comunitaria 200418 fosse stata

considerata self-executing

ldquoLa Corte comunitaria ha individuato tre requisiti percheacute una

Direttiva possa definirsi direttamente esecutiva (self executing)

1) le disposizioni in essa contenute devono essere chiare precise

complete e giuridicamente perfette in modo da essere

concretamente applicabili senza ulteriori valutazioni discrezionali in

merito alla loro esecuzione

2) tali disposizioni non devono essere condizionate nella loro efficacia

dallrsquointervento del legislatore interno

3) lo Stato membro deve risultare inadempiente nellrsquoattuazione della

Direttiva nel proprio ordinamento

Alla luce di tali considerazioni si puograve desumere che la Direttiva

200418 non abbia carattere self-executing in quanto lrsquoefficacia di

alcune delle sue disposizioni ed in particolare proprio quelle relative

agli ldquoistituti principalmente innovativirdquo71 egrave condizionata da uno specifico

e peraltro facoltativo intervento statale di recepimento In realtagrave alcune

disposizioni della Direttiva come il termine di pubblicazione dei bandi e

degli avvisi sarebbero state di immediata applicazione nei confronti

71 Accordo Quadro e Asta elettronica (limitatamente ai lavori pubblici)

46

degli Stati membri una volta scaduto il termine ultimo per il loro

recepimento

Altre invece dovevano essere applicate solamente previo

recepimento del competente legislatore nazionale quali appunto gli

istituti innovativi del dialogo competitivo e dellrsquoaccordo quadrordquo72

Il dialogo competitivo egrave una procedura che si sviluppa in tre fasi

crsquoegrave una fase negoziale (quella del dialogo) una fase relativa

allrsquoaggiudicazione e quella afferente al perfezionamento del contratto

Le amministrazioni sono tenute a pubblicare un bando di gara nel quale

debbono essere precisate le loro esigenze e necessitagrave i ldquorequisiti

generalirdquo73 e quelli ldquodi qualificazionerdquo74 richiesti ai candidati per la

partecipazione al dialogo il criterio di aggiudicazione e il termine di

presentazione delle domande Appare subito un elemento critico in

merito alla qualificazione dei candidati da invitare al dialogo in quanto il

possesso dei requisiti previsti nel codice sono quelli propri degli

operatori economici che vogliono partecipare alle procedure ordinarie di

affidamento mentre in caso del ricorso alla procedura del dialogo

competitivo lrsquoEnte motiva il ricorso a tale procedura giagrave nel bando di

gara per lrsquoimpossibilitagrave oggettiva di definire le caratteristiche tecniche

eo economiche della prestazione e chiedendo quindi un dialogo con i

candidati proprio per completare gli aspetti mancanti

La durata del dialogo egrave indeterminata essa potragrave proseguire fino

a quando lrsquoamministrazione non sia in grado di individuare anche dopo

un confronto ldquohellip la o le soluzioni che possano soddisfare le sue

72

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-20

73 art 38 Dlgs 1632006 lrsquoarticolo fa una classificazione delle ipotesi di

esclusione dellrsquooperatore economico alle procedure di affidamento come la situazione di fallimento la partecipazione a gruppi criminali la violazione dellrsquointestazione fiduciaria etc

74 Art 35 DLgs 1632006rdquo I requisiti di idoneitagrave tecnica e finanziaria per

lrsquoammissione alle procedure di affidamento degli operatori economici devono essere posseduti e comprovati dagli stessi secondo quanto previsto dal regolamento helliprdquo

47

necessitagraverdquo Una volta ritenuto concluso il dialogo lrsquoamministrazione

dovragrave darne comunicazione ai partecipanti invitandoli con lettera

formale a presentare le loro offerte sulla base dellae soluzionei

presentatae indicando i criteri di valutazione dellrsquoofferta

economicamente piugrave vantaggiosa in relazione alla specifica soluzione

prescelta

Con la comunicazione delle lettere di invito prende avvio la

seconda fase della procedura che rispecchia i requisiti tipici di una

procedura ad evidenza pubblica che egrave specificatamente volta ad

individuare lrsquoaggiudicatario della gara Una novitagrave di rilievo rispetto alle

procedure ldquoclassicherdquo ma anche una criticitagrave in confronto alla normativa

previgente egrave stata introdotta dallrsquoultimo comma del par 6 dellrsquoart 29 del

codice il quale dispone che ldquosu richiesta delle amministrazioni

aggiudicatrici lrsquoofferente potrebbe essere chiamato a chiarire

precisare e perfezionare ulteriormente lrsquoofferta presentatardquo Si tratta

di una innovazione che stravolge il convincimento radicatosi presso il

legislatore circa lrsquoimpossibilitagrave di successive negoziazioni delle offerte

una volta che le stesse siano giagrave state presentate Tale innovazione

perograve apre il varco ad una possibile lesione del principio di concorrenza

soprattutto per quanto concerne la locazione ldquoperfezionare

ulteriormenterdquo che sembrerebbe travalicare i limiti della mera correzione

eo integrazione Tale integrazione non appare giustificata neanche

sotto il profilo logico sistematico in quanto il dialogo competitivo lascia

ai concorrenti la possibilitagrave di modificare ed integrare sotto qualsiasi

profilo il progetto presentato prima della presentazione dellrsquoofferta Ma

una volta che questrsquoultima sia stata presentata non ha senso

legittimare lrsquointroduzione di ulteriori migliorie che per la stessa

configurazione della procedura non potrebbero essere indirizzate al

perfezionamento tecnico-operativo del progetto ma solamente a

48

migliorare lrsquoofferta economica in vista dellrsquoaggiudicazionerdquo75

Ma questo tipo di procedura non egrave mai potuta essere utilizzata

dallrsquoEnte pubblico percheacute egrave stata subito sospesa appena entrato in

vigore il codice con il Dl 1732006 cd Decreto ldquoMilleprorogherdquo al fine

di una valutazione piugrave approfondita e di una conoscenza piugrave coerente

dei risvolti applicativi di tale istituto76

75

L PASSERI ldquoAnalisi della Direttiva Comunitaria 200418CErdquo Tipografia DVS Roma 2005 pag 69

76 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Tipografia DVS Roma 2005 pagg 116-125

49

33 Lrsquoaccordo quadro procedura di scelta del contraente

ldquoAltra rilevante novitagrave prevista dalla Direttiva 200418 art 32 egrave

riportata ldquoallrsquoart 59 del DLgs n 1632006rdquo77 e riguarda lrsquoaccordo

quadro la cui definizione egrave riportata allrsquoart 3 comma 13

Lrsquoaccordo quadro egrave ldquoun accordo concluso tra una o piugrave stazioni

appaltanti e uno o piugrave operatori economici il cui scopo egrave quello di

stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato

periodo in particolare per quanto riguarda i prezzi ese del caso le

quantitagrave previsterdquo Ma la possibilitagrave di ricorrere allrsquoaccordo quadro non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento in tal senso da parte

dello Stato Pertanto si puograve affermare che come per il dialogo

competitivo tale disposizione non possa ritenersi self executing e che

lrsquoutilizzo di tale istituto egrave stato differito allrsquoentrata in vigore del

regolamento drsquoattuazione del Codice

Come per il dialogo competitivo anche lrsquoaccordo quadro non

rappresenta una novitagrave nel panorama normativo degli appalti europei

essendo giagrave stato previsto e disciplinato nei settori speciali

Pertanto con la Direttiva 200418 il legislatore europeo ha

solamente generalizzato lrsquoambito di applicazione estendendolo a tutte le

tipologie dei contratti La ratio giustificatrice dellrsquoaccordo quadro egrave

quella di soddisfare una duplice esigenza delle amministrazioni

pubbliche gestire le proprie commesse sul lungo periodo massimo 4

anni e tutelarsi dai rischi connessi dallrsquoeccessivo costo dei medesimi

appalti che sarebbero potuti lievitare con il decorso di un tempo piugrave o

meno lungo Dal punto di vista giuridico va precisato che lrsquoaccordo

quadro non egrave una appalto pubblico in quanto non riconducibile alla

categoria di un contratto attesa lrsquoindeterminatezza di alcuni degli

77

Art 59 co 1 Dlgs 1632006 Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente per i lavori di manutenzione Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale

50

aspetti essenziali richiesti per lrsquointegrazione anche atipica delle

fattispecie contrattuale quali in particolare il prezzo e lrsquooggetto della

prestazione infatti si puograve affermare che lrsquoaccordo quadro rappresenta

uno schema di convenzione ldquotipordquo che viene approvato attraverso una

procedura Lrsquoamministrazione cioegrave nella scelta degli operatori

economici dovragrave dunque operare come se stesse aggiudicando un

appalto

Per quanto concerne il profilo procedurale gli accordi quadro

che non possono avere durata superiore a quattro anni sono basati su

due distinte fasi di gara

1) La conclusione dellrsquoaccordo quadro

2) La relativa aggiudicazione degli appalti basati sul predetto accordo

La procedura inizia sempre con la pubblicazione di un bando di

gara seguendo con la selezione di uno o piugrave operatori economici

attraverso il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa (vista

la complessitagrave dellrsquoaffidamento) per terminare con la stipula

dellrsquoaccordo quadro Tale prima fase egrave diretta ad individuare gli

esecutori di lavori noncheacute le clausole relative agli appalti futuri da

stipulare allrsquooccorrenza con essi

La seconda fase egrave quella della stipulazione del contratto di

appalto Ogni volta che lrsquoEnte intende affidare un lavoro procederagrave alla

relativa stipulazione del contratto tra i vari operatori economici

aggiudicatari nel rispetto del principio di rotazione paritagrave di trattamento

e non discriminazione Si tratta di una vera e propria sequela

procedurale che si snoda nelle seguenti fasi

a) per ogni appalto lrsquoamministrazione consulta per iscritto gli operatori

economici che abbiano stipulato lrsquoaccordo quadro e che siano in

grado di eseguire la specifica prestazione

b) quindi esse fissano un termine per la presentazione delle offerte che

possa ritenersi congruo in relazione alla complessitagrave dellrsquoappalto da

aggiudicare ed al tempo necessario per la loro trasmissione

51

c) gli operatori dovranno provvedere a presentare le proprie offerte per

iscritto tali offerte dovranno rimanere segrete fino a quando non sia

scaduto il termine per la loro presentazione

d) lrsquoaggiudicazione dovragrave avvenire allrsquoofferta migliore sulla scorta dei

parametri indicati nel capitolato drsquooneri in sede di stipula

dellrsquoaccordo quadrordquo78

78

L PASSERI Il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 125-130

52

34 LrsquoAsta elettronica processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale

ldquoLrsquoAsta elettronica di cui allrsquoart 3 comma 15 del Codice egrave un

processo di semplificazione della procedura di aggiudicazione e dei

relativi adempimenti formali noncheacute di una maggiore efficienza delle

commesse pubbliche

Ai sensi dellrsquoart 3 comma 15 del DLgs n 1632006 lrsquoasta

elettronica egrave un processo per fasi successive basato su un dispositivo

elettronico di presentazione di nuovi prezziche interviene dopo una

prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro

classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento

automatico Tale definizione permette innanzitutto di individuare quale

sia lesatta collocazione dellasta elettronica nellambito del complesso

procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico non si tratta di

una procedura di aggiudicazione ma esclusivamente di un processo

per fasi successive che si interseca sulle e con le ordinarie procedure di

aggiudicazione definite dalla Direttiva ossia le procedure aperte

ristrette e negoziate e che incide esclusivamente sulla negoziazione dei

prezzi ovvero degli elementi delle offerte Ersquo lrsquoart 85 che definisce il

ricorso allrsquoasta elettronica Ai sensi del comma 179 lasta elettronica egrave

dunque un processo meramente facoltativo che si colloca nellalveo

delle ordinarie procedure di aggiudicazione ivi compreso il confronto

competitivo nellambito di un accordo quadro il sistema dinamico di

acquisizione e la procedura negoziata previa pubblicazione di un bando

di gara lasta pubblica potragrave avere ad oggetto esclusivamente i lavori

servizi e le forniture per i quali le specifiche dellappalto possano essere

fissate in maniera precisa e nei quali la valutazione delle relative offerte

possano essere effettuate automaticamente da un mezzo elettronico

79

ldquoNelle procedure aperte ristrette o negoziate previo bando quando ricorrono le condizioni di cui al comma 3 le stazioni appaltanti possono stabilire che laggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso unasta elettronicardquo

53

sulla base di elementi quantificabili in modo tale da essere espressi in

cifre o percentuali

Per quanto concerne invece il profilo procedimentale

ogniqualvolta una amministrazione aggiudicatrice intenda avviare

unasta elettronica dovragrave darne comunicazione mediante pubblicazione

nel bando di gara80 e nel capitolato doneri e in particolare gli elementi

oggetto di valutazione utilizzati per individuare lofferta economicamente

piugrave conveniente81 Le amministrazioni sono comunque chiamate ad

effettuare una prima valutazione delle offerte pervenute sulla scorta dei

criteri ordinari dellofferta economicamente piugrave vantaggiosa e del prezzo

piugrave basso

La gara si articoleragrave comunque in tre fasi

1) la prima ordinaria nel senso che lamministrazione aggiudicatrice

dovragrave pubblicare un bando di gara contenente oltre che lindicazione

che si procederagrave ad unasta elettronica le generali indicazioni

richieste per il bando di gara a seconda della procedura prescelta

2) la seconda consistente nellinvito simultaneo rivolto agli offerenti 82 a

presentare nuovi prezzi eo nuovi valori nel caso in cui il criterio di

aggiudicazione adottato sia quello dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa83

80

Art 85 5deg comma del DLGs n 1632006 ed art 54 par 3 della Direttiva 182004

81 Ai sensi dellart 85 6deg comma del DLgs n 1632006 il predetto capitolato

doneri dovragrave specificare a) gli elementi i cui valori saranno oggetto dellasta elettronica purcheacute tali elementi siano quantificabili in modo da essere espresse in cifre e percentuali b) i limiti eventuali dei valori che potranno essere presentati quali risultano dalle specifiche delloggetto dellappalto c) le informazioni che saranno messe a disposizione degli offerenti nel corso dellasta elettronica e se del caso il momento in cui saranno messe a loro disposizione d) le informazioni pertinenti sullo svolgimento dellasta elettronica e) le condizioni alle quali gli offerenti potranno rilanciare e in particolare gli scarti minimi eventualmente richiesti per il rilancio f) le informazioni pertinenti sul dispositivo elettronico utilizzato e sulle modalitagrave e specifiche tecniche di collegamento

82 le cui offerte siano ammissibili

83 Ai sensi dellrsquoart 85 7deg comma del DLgs n 1632006 linvito dovragrave contenere

ogni informazione utile per il collegamento individuale al dispositivo elettronico utilizzato e precisare la data e lora di inizio dellrsquoasta elettronica

54

3) la terza fase consiste invece nellesperimento vero e proprio

dellasta elettronica Questultima prenderagrave avvio solamente quando

lamministrazione valutata lammissibilitagrave delle domande e delle

offerte dei diversi candidati84 comunichi gli inviti di cui alla fase sub

2) a partecipare allasta che non potragrave tuttavia avere inizio prima di

due giorni a decorrere dalla data di invio degli inviti Lasta

elettronica puograve articolarsi in una pluralitagrave di fasi85 e la sua

conclusione deve essere predeterminata e potragrave essere disposta

alla data ed ora indicate nellrsquoinvito86 Una volta conclusa lasta

elettronica le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno ad

aggiudicare lappalto in funzione dei suoi risultati

Anche le disposizioni relative alla procedura dellrsquoAsta elettronica

sono recepite dal legislatore italiano con delle limitazioni Ersquo utile sapere

che nelle direttive lrsquoasta elettronica costituisce strumento usuale di

aggiudicazione delle procedure aperte ristrette negoziate con bando

con lrsquounica condizione che le specifiche dellrsquoappalto possano essere

stabilite in maniera precisa e che le offerte corrispondenti siano

suscettibili di valutazione automatica da parte del mezzo elettronico Al

pari degli altri istituti anche lrsquoapplicazione dellrsquoasta elettronica non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento del legislatore italiano

che rimanda al Regolamento di cui allrsquoart 5 i presupposti e le

ldquocondizioni specificherdquo87 per il ricorso alle aste elettroniche

84

nelle procedure aperte ovvero accertata lammissibilitagrave delle domande e diramati gli inviti a presentare offerte nelle procedure ristrette

85 con lobbligo da parte dellamministrazione procedente di comunicare in tempo

reale a tutti gli offerenti quanto meno le informazioni che consentano agli stessi di individuare la propria posizione nella graduatoria per ciascuna fase noncheacute il numero dei partecipanti per ciascuna fase ma senza renderne nota lidentitagrave

86 Art 85 10deg comma del DLgs n 1632006

40

Art 85 comma 12 a) i presupposti e le condizioni specifiche per il ricorso alle aste elettroniche b) requisiti e le modalitagrave tecniche della procedura di asta elettronica c) le condizioni e le modalitagrave di esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura di asta elettronica nel rispetto dellarticolo 13

55

Ad oggi anche questo istituto egrave sospeso a causa della mancanza

del Regolamentordquo88

88

L PASSERI ldquoIl Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 130-125

56

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della

disciplina comunitaria

Si puograve affermare che la prima vera rivoluzione nella disciplina

normativa in materia di lavori pubblici egrave avvenuta con lrsquoemanazione

della Legge 10994 che per la sua caratteristica di legge-quadro si egrave

proposta il perseguimento nel settore dei lavori pubblici di un livello di

qualitagrave predefinito in relazione ai risultati attesi ldquoseguendo procedure

improntate a tempestivitagrave trasparenza e correttezza nel rispetto del

diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatorirdquo

Ciograve che caratterizza la legge-quadro egrave il superamento di una

logica settoriale alla quale egrave risultata ispirata la quasi totalitagrave dei

provvedimenti legislativi che si sono succeduti in materia dopo la legge

fondamentale sui lavori pubblici 20 marzo 1865 n 2248rdquo89

ldquoLa prima versione delle legge-quadro era ispirata ad un maggior

rigore rispetto alla disciplina comunitaria nonostante i vari correttivi a

cui egrave stata sottoposta ciclicamente negli anni In taluni casi questo

rigore o rigiditagrave si egrave concretizzato in regole che si sono poste in

contrasto con la direttiva di recepimento volte a limitare il potere

discrezionale della stazione appaltante per arginare secondo le

aspettative del legislatore dellrsquoepoca la dilagante corruzione che si era

manifestata nel settore degli appalti pubblici

Particolare attenzione venne posta sulla progettazione e sulla

connessa fase di aggiudicazione Con ldquolrsquoart 21 co 1 della legge

10994rdquo90 si scelse il prezzo piugrave basso come criterio prevalente per

lrsquoaggiudicazione degli appalti sia sopra che sotto la soglia comunitaria

indetti mediante pubblico incanto o licitazione privata a sua volta

riconosciuti come sistemi di scelta ordinari relegando lrsquoapplicazione

89

PIETRANGELI PAPINI L ldquoI lavori pubblici negli Enti Localirdquo DrsquoAnselmi Editore ndash Ancitel ndash Hoegli Milano 1998 PAG 9

90 ldquoLrsquoaggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata egrave

effettuata con il criterio del prezzo piugrave basso inferiore a quello posto a base di garardquo

57

dellrsquoaltro criterio quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa ai

soli casi di appalto-concorso e di licitazione privata per lrsquoaffidamento

della concessione di sola costruzione e gestione

Il contrasto con la direttiva n 9337CEE risiedeva nel fatto che

questa ldquoallrsquoart 30 n 1rdquo91 stabiliva che i due unici criteri sui quali

lrsquoamministrazione si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono

equivalenti e posti sullo stesso piano

Il legislatore comunitario quindi assegnava ai due criteri pari

dignitagrave con la conseguenza che quanto meno per gli appalti sopra

soglia la disposizione della Merloni si poneva in contrasto con la

direttiva

Questa impostazione ha di fatto conferito una certa rigiditagrave

allrsquointera procedura circoscrivendo fortemente i margini di autonomia

negoziale della stazione appaltante di fatti questa una volta scelto il

sistema di realizzazione dei lavori le cui forme previste erano lrsquoappalto

o la concessione era in pratica vincolata anche nei successivi passaggi

relativi alla modalitagrave di scelta del contraente allrsquoindividuazione del

criterio di aggiudicazione ed in ultima analisi alle stesse modalitagrave di

definizione dellrsquooggetto prestazionale dedotto in gara configurandosi

cosigrave una sorta di percorso obbligatorio

Tale rigiditagrave era stata attenuata in parte con la cd Merloni-

quater nota ldquolegge 1662002rdquo92 attraverso lrsquointroduzione dellrsquoart 21

comma 1-ter con cui si stabiligrave una deroga allrsquoapplicazione del criterio del

prezzo piugrave basso a favore dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa

nel caso di ldquoappaltirdquo93 di importo superiore alla soglia comunitaria

rafforzato dalla determinazione dellrsquoAutoritagrave sui lavori Pubblici che

91

ldquoI criteri sui quali lrsquoamministrazione giudicatrice si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono o il criterio del prezzo piugrave basso o quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

92 Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e

trasportirdquo pubblicata nella GU n 181 del 3 agosto 2002 supplemento ordinario n 158

93 indetti con i sistemi ordinari dellrsquoasta pubblica o della licitazione privata

58

afferma che ldquoin caso di prevalenza della componente tecnologica o per

la particolare rilevanza tecnica delle possibili soluzioni progettuali si

ritiene possibile che la progettazione possa essere utilmente migliorata

con integrazioni tecniche proposte dallrsquoappaltatorerdquo94

Tuttavia anche in questo caso veniva di fatto confermata la

medesima filosofia di fondo che era quella di prestabilire sul piano

normativo gli elementi legittimanti lrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa

Inoltre con riguardo alla prestazione da richiedere al soggetto

aggiudicatario la legge 1662002 aveva attenuato la rigida separazione

tra progettazione ed esecuzione ndash voluta dal legislatore del 1994

sempre ai fini di una regolamentazione e moralizzazione del mercato ndash

attraverso una maggiore apertura nei confronti dellrsquoappalto integrato il

quale tuttavia nella sua originaria configurazione era imperniato

fondamentalmente sul massimo ribasso nei confronti di un progetto

definitivo a base di gara con traslazione della progettazione esecutiva

tra gli obblighi contrattuali nella fase di esecuzione a carico

dellrsquoaffidatario prescelto

Anche in relazione al criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa il legislatore interno aveva introdotto una disciplina piugrave

restrittiva rispetto a quella comunitaria in quanto nella formulazione del

co 2 dellrsquoart 21 della L n 10994 lrsquoindicazione dei criteri era tassativa

solo con la Merloni-ter95 (L 4151998) venne concessa ldquola possibilitagrave

per la stazione appaltante di introdurre ulteriori elementi in relazione al

tipo di lavoro da realizzarerdquo96

Il processo di graduale apertura se non di smantellamento di

alcune norme in contrasto con la normativa europea egrave proseguito ad

94

Determinazione n 27 del 16 ottobre 2002 Prime indicazioni sulla legge 1 agosto 2002 n 166

95 Legge 4151998

96 Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

59

opera della Corte di giustizia europea soprattutto sulla questione

attinente alla facoltagrave di scelta tra i due criteri di affidamento Il giudice

europeo con la sentenza 7 ottobre 2004 C-24702 aveva ritenuto in

contrasto con lrsquoart 30 n 1 della direttiva n 9337CE una norma

nazionale che ldquoai fini dellrsquoaggiudicazione degli appalti di lavori pubblici

mediante procedure di gara aperte o ristrette imponga in termini

generali alle amministrazioni aggiudicatici di ricorrere unicamente al

criterio del prezzo piugrave bassordquo

Questa sentenza va letta nellrsquoottica del principio comunitario

della libera concorrenza Difatti tale principio vuole che sia

lrsquoamministrazione nellrsquoesercizio della sua discrezionalitagrave a stabilire in

relazione alle specifiche caratteristiche dellrsquoappalto il criterio di

aggiudicazione che meglio assicuri il massimo grado di concorrenza e

pertanto una norma nazionale di tale portata era in contrasto con il

principio comunitario che esaltava invece la sostanziale equiparazione

tra i due criteri Inoltre la Corte di giustizia ha affermato che se egrave vero

che gli Stati membri in sede di recepimento delle direttive comunitarie

godono di una certa autonomia tale autonomia non puograve avvenire in

violazione dei principi generali del diritto comunitario e in tal caso

prosegue la Corte lrsquoart 21 della Legge 10994 ha violato il principio

della libera concorrenza sancito dallrsquoart 81 del Trattato dellrsquoUnione

La direttiva 200418CE riportata ldquoallrsquoart 53 co 9rdquo 97 del codice

tipologia e oggetto del contratto ha confermato tale impostazione

ponendo sullo stesso piano i due criteri la cui scelta egrave demandata alle

amministrazioni Ma la stessa direttiva interviene sulla discrezionalitagrave

dellrsquoindividuazione di tali criteri precisando che per essi devono essere

specificati il loro peso ponderale Pertanto il legislatore comunitario si egrave

orientato da un lato a garantire che la scelta dei criteri di valutazione sia

collegata allrsquooggetto dellrsquoappalto dallrsquoaltro lato che il peso di tali valori

97 Art 53 co 9ldquohellip la selezione della migliore offerta avviene utilizzando il criterio

del prezzo piugrave basso o dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

60

sia determinato giagrave in sede di avvio della procedura selettiva in modo

da consentire ai concorrenti di definire adeguatamente i contenuti della

propria offerta Tali criteri infatti vengono specificati nella Direttiva e

riportati ldquoallrsquoart 83rdquo98 del codice Si tratta di dodici elementi tra i quali il

pregio tecnico la qualitagrave lrsquoassistenza tecnica che vengono utilizzati in

riferimento allrsquooggetto dellrsquoappalto

La mera indicazione dei criteri di valutazione ndash ancorcheacute collegati

allrsquooggetto dellrsquoappalto ndash non egrave perograve sufficiente a garantire lrsquoequitagrave di

giudizio dellrsquoamministrazione egrave necessario che questrsquoultima individui

espressamente ldquola ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei

criteri scelti per determinare lrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosardquo

eventualmente prevedendo una forcella fra un valore minimo ed uno

massimo da attribuire a ciascun criterio La direttiva impone che i criteri

ed i relativi valori ponderali cosigrave individuati vengano espressamente

pubblicati nel bando di gara in modo che gli offerenti possano formulare

unrsquoofferta dai contenuti coerenti con essi

Il Codice nel recepire le disposizioni della direttiva succitata ha

dovuto effettuare anche una ricognizione ed una ldquoricuciturardquo dellrsquoampia

giurisprudenza che si egrave sviluppata nel corso degli anni sia nazionale

sia comunitaria nel rispetto dei limiti di delega Su tali questioni il

Consiglio di Stato con parere n 3552006 reso sulla prima versione

dello schema di decreto delegato ha ritenuto che il Codice dei contratti

avesse sostanzialmente rispettato i limiti posti dalla legge di delega e

che lrsquoampiezza della riforma operata dal legislatore comunitario

potesse giustificare lrsquointroduzione di modifiche anche sostanziali

allrsquoordinamentordquo99

98

Art 83 co 1 ldquoQuando lrsquoappalto egrave affidato con il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dellrsquoofferta pertinenti alla natura allrsquooggetto e alle caratteristiche del contratto

99

CONIO A ldquoEquivalenza dei criteri di aggiudicazione tra vecchie e nuove regolerdquo

Rivista Diritto Amministrativo n 2 ndash Il Sole 24 ore 2007 pagg 51-53

61

Il legislatore del 1994 oltre a recepire le direttive comunitarie ha

introdotto degli aspetti innovativi alla normativa nazionale rispetto a

quella previgente che riguardano

1) lrsquoobbligo della programmazione cioegrave lrsquoobbligo da parte dellrsquoEnte di

inserire tutti gli interventi dei lavori pubblici nel programma triennale

delle opere pubbliche e nel suo aggiornamento annuale in modo

che ogni intervento sia individuato attraverso studi di fattibilitagrave e il cui

costo sia preliminarmente previsto nel Bilancio di previsione annuale

ed in quello triennale per assicurarne la copertura finanziaria

2) la previsione di adozione di un regolamento costituente

lrsquoordinamento generale in materia di lavori pubblici atto a eliminare

tutte le norme legislative o regolamentari in contrasto con le

disposizioni delle legge-quadro e a determinare una unificazione

delle procedure e dei comportamenti

3) lrsquointroduzione di una nuova istituzione il Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) con funzioni di coordinamento controllo e

responsabilitagrave per ogni singolo intervento relativo alle fasi di

progettazione affidamento ed esecuzione dello stesso

4) lrsquoistituzione di un organismo di controllo lrsquoAutoritagrave per la vigilanza

dei lavori pubblici con il compito di accertare eventuali disfunzioni e

inadempienze e di proporre revisioni al regolamento

62

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE

ldquoIl 31 marzo 2004 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo

applicando la procedura condivisa di cui allrsquoart 251 del Tratta CE

hanno deliberato lrsquoadozione della ldquodirettiva 200418CErdquo100 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

di lavori Lrsquoiter procedurale che ha condotto le istituzioni comunitarie

allrsquoapprovazione della predetta direttiva egrave stato particolarmente

complesso e caratterizzato da una serie di atti prodromici fra i quali

spiccano indiscutibilmente il Libro Verde101 afferente ldquoGli appalti pubblici

nellrsquoUnione europea spunti di riflessione per il futurordquo del 1996 e la

successiva Comunicazione della Commissione europea dellrsquo11 marzo

1998 Il Libro Verde ha costituito il primo atto di impulso di un

procedimento che avrebbe condotto alla rivisitazione del quadro

normativo vigente in materia di appalti pubblici il quale seppur

cospicuo102 non era ndash giagrave allora ndash ritenuto adeguato a perseguire gli

obiettivi per il quale era stato strutturato Sulla scorta delle risultanze del

dibattito sollevato dal predetto Libro Verde la Commissione europea

emetteva infatti una prima ldquoComunicazionerdquo103 nella quale prendeva

100

Pubblicata nelle GUCE serie L n 134 del 30 aprile 2004 101

COM 96 (583) DEL 27111996 102

In particolare tale quadro era ed egrave tuttrsquooggi caratterizzato dalla compresenza di numerose Direttive quali Direttiva CE n 9752 del 1311997 Direttiva CE n 9337 del 14061993 Direttiva CE 9336 del 14061993 Direttiva CE n 9338 del 14061993 Direttiva CE n 9250 del 18061992

103 COM (98) 143 del 11 marzo 1998 Con tale Comunicazione la Commissione

Europea vuole proporre miglioramenti nelle procedure di aggiudicazione tenendo conto delle reazioni ricevute in seguito alla pubblicazione nel 1996 del Libro Verde Nella Comunicazione si sottolinea che attraverso la semplificazione dellrsquoassetto giuridico che si determina attraverso lrsquoadeguamento allrsquoera elettronica si giungeragrave ad un miglior funzionamento dei pubblici appalti che condurragrave non soltanto allrsquoaumento della qualitagrave dei servizi della crescita economica della competitivitagrave e della creazione di nuovi posti di lavoro ma anche al contenimento della corruzione nellrsquoambito dellrsquoUnione europea ma anche a rafforzare il rispetto delle normative vigenti ad aumentare il numero dei fornitori che rispondono ai bandi di gara ed a rafforzare la sinergia con le altre politiche comunitarie Gli obiettivi sono a) di rendere piugrave flessibile e piugrave chiare le procedure di aggiudicazione ossia il dialogo competitivo e i contratti flessibili a lungo termine ossia gli accordi quadro b) la definizione di un contesto giuridico che tenga conto della partecipazione dei capitali privati al finanziamento della gestione di infrastrutture e di servizi pubblici (Project financing) il controllo a livello

63

atto della ldquoimportanza capitale che riveste un assetto normativo stabile

per il buon funzionamento degli appalti pubblici e per salvaguardare la

fiducia di tutti i soggetti attivi dellrsquoefficacia del sistema Tuttavia il

quadro normativo attuale non costituisce un fine in se stesso esiste per

permettere di cogliere i frutti del mercato unico nel settore degli appalti

pubblicirdquo Da qui lrsquoesigenza di riorganizzare il vigente quadro normativo

alla luce delle imperfezioni dal medesimo palesate La realizzazione ed

il funzionamento di un ldquomercato unicordquo ndash precipua finalitagrave dellrsquoazione

della Commissione ndash sono incentrate sulla libera concorrenza intesa

quale criterio capace di collocare naturalmente le risorse economiche

imprenditoriali secondo parametri di efficienza ed efficacia Nelle

considerazioni della Commissione emergeva chiaramente che

lrsquoeccessivo proliferare di fonti cognitive e la parziale inadeguatezza

degli strumenti congegnati per lrsquoaffidamento e lrsquoesecuzione di appalti

pubblici erano la causa dellrsquoinadeguato funzionamento del criterio della

concorrenza per questa specifica nicchia di mercato Traspariva

pertanto il dibattito successivo alla pubblicazione del Libro Verde e

della Comunicazione della Commissione del marzo del 1998 la

direzione che avrebbe dovuto seguire una futura azione riformatrice

volta alla semplificazione del quadro normativo eccessivamente

complesso e molte volte causa della farraginositagrave delle procedure di

affidamento

Ersquo proprio in tale contesto che prende largo lrsquoipotesi della

emanazione di una nuova direttiva comunitaria in materia di appalti

pubblici idea fatta propria dalla Commissione nel suo programma di

lavoro del 2000104 e peraltro rimessa alla sua competenza in quanto

comunitario sullrsquoobbligo di pubblicazione degli avvisi di aggiudicazione dei pubblici appalti Lrsquoobiettivo ultimo egrave quello di adottare un codice multilaterale sui pubblici appalti nel contesto dellrsquoOrganizzazione mondiale del commercio (OMC)

104 COM (2000) 155 del 9 febbraio 2000

64

inquadrata nellrsquoadeguamento delle legislazioni adottate per la

realizzazione del mercato interno e fondata sullrsquoart 95 del Trattato CE

Con lrsquoemanazione della Direttiva n 200418CE la Commissione

ha inteso perseguire un obiettivo di sostanziale semplificazione e

riorganizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici

attraverso

1) lrsquoaccorpamento e la razionalizzazione del quadro normativo vigente

2) lrsquointroduzione di alcune procedure innovative

Per quanto concerne il punto 1) lrsquoazione del legislatore presenta un

duplice risvolto Il primo ha natura strutturale e consiste nella

riunificazione in un unico corpo normativo delle ldquotre direttiverdquo105

attualmente vigenti in materia di appalti pubblici Il secondo profilo

ha invece natura prettamente funzionale riguarda invece una

riscrittura della norma capace di chiarire a livello interpretativo le

principali questioni afferenti la sua applicazione non una modifica

dunque ma una riorganizzazione del testo della norma capace di

eliminarne le aporie originarie

Le innovazioni relative allrsquointroduzione delle nuove procedure

(punto 1) presentano carattere sostanzialmente residuale e sono state

poste in essere da parte del legislatore europeo ligrave dove gli interventi

relativi allrsquoaccorpamento e razionalizzazione del quadro normativo

(punto 2) siano stati ritenuti insufficienti per rendere coerente il quadro

normativo predisposto con le caratteristiche e le peculiaritagrave del mercato

europeo degli appalti pubblici In questrsquoambito vanno ricondotti questi

istituti innovativi introdotti dalla Direttiva quali tra i piugrave significativi le

aste elettroniche il dialogo competitivo gli accordi del quadrordquo106

105

nn 9337Ce 9336Ce e 9250CE 106

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 14-17

65

43 La nozione di appalto pubblico

Lrsquoart 1 della Direttiva 200418 contiene una serie di definizioni

degli istituti fondamentali per la materia degli appalti pubblici e fra

questi ovviamente anche quelle relative agli strumenti di realizzazione

dei lavori servizi e forniture ossia appalto e concessione

La Direttiva identifica generalmente come appalto pubblico quel

contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra uno o piugrave operatori

economici e una o piugrave amministrazioni aggiudicatrici avente per

oggetto in riferimento agli appalti pubblici di lavori ldquolrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione e lrsquoesecuzione di ldquolavorirdquo107 o di

unrsquoopera oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera

rispondente alle esigenze specificate dallrsquoamministrazione

aggiudicatricerdquo108 Questa rinnovata definizione di appalto di cui alla

Direttiva 200418 ancorcheacute simile a quella della pregressa direttiva n

371993 offre lo spunto per ldquoriesumarerdquo i probabilmente mai risolti

contrasti definitori tra la normativa comunitaria e quella nazionale di cui

alla legge 10994 e successive modifiche Non egrave difficile scorgere una

sostanziale differenziazione fra la normativa comunitaria e quella

nazionale nella definizione del contratto di appalto difatti mentre la

prima utilizza una formula generale quale quella della ldquoesecuzione con

qualsiasi mezzo di unrsquooperardquo capace nella sua genericitagrave di

ricomprendere qualsiasi modello negoziale di realizzazione di lavori ed

opere pubbliche109 nella legge n 10994 manca un riferimento a tale

107

Relativi a una delle attivitagrave di cui allrsquoallegato 1 della Direttiva Sinteticamente si tratta di attivitagrave relative alle costruzioni quali quelle di preparazione del cantiere edile costruzione completa o parziale di edifici (genio civile) lavori di completamento degli edifici noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore

108 Art 1 lett b) Direttiva n 200418

109 La normativa comunitaria fa esclusivo riferimento alla realizzazione di opere

pubbliche e non anche di lavori

66

clausola generale Infatti lrsquoart 19 1deg comma specifica che per appalto

di lavori pubblici bisogna intendere quei contratti a titolo oneroso

conclusi in forma critta tra un imprenditore e un soggetto di cui ldquoallrsquoart

2rdquo110 aventi per oggetto

a) la sola esecuzione di lavori pubblici di cui ldquoallrsquoart 2 comma 1rdquo111

b) la progettazione esecutiva di cui ldquoallrsquoart 16 comma 5rdquo112 e

lrsquoesecuzione dei lavori pubblici di cui allrsquoart 2 comma 1

Ersquo necessario dunque verificare se la nozione nazionale di

appalto circoscritta alla definizione datane dalla lett a) possa ritenersi

equivalente a quella utilizzata dalla Direttiva 200418

La questione ha pregio non solo dal punto di vista formale ma

anche sostanziale in quanto lrsquoart 19 1deg comma della legge n 10994

sulla scorta di una esplicita modifica introdotta dalla legge 41598 (cd

ldquoMerloni-terrdquo) afferma il principio della ldquotassativitagraverdquo dei sistemi di

esecuzione dei lavori pubblici che possono essere realizzati

ldquoesclusivamenterdquo mediante contratti di appalto di concessione o

attraverso ldquolavori in economiardquo Appare chiaro che dallrsquoestensione della

nozione di appalto dipende lrsquoindividuazione delle tipologie negoziali

utilizzabili per la realizzazione dei lavori pubblici che potrebbero portare

ad un mancato rispetto delle ldquoregole della concorrenzardquo113 In sostanza

110 Di cui allrsquoart 2 co 2 lett a) quali le Amministrazioni dello Stato Enti pubblici ed

economici enti ed amministrazioni locali associazioni consorzi ed organismi di diritto pubblico

111 Dispone lrsquoart 2 co 1 che ldquoai sensi e per gli effetti della presente legge e del

regolamento si intendono per lavori pubblici se affidati ai soggetti di cui al co 2 del presente articolo le attivitagrave di costruzione demolizione recupero ristrutturazione restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalisticardquo

112 i sensi dellrsquoart 16 co 5 ldquoIl progetto esecutivo redatto in conformitagrave al progetto

definitivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma tipologia qualitagrave dimensione e prezzo

113 Come univocamente ritenuto in dottrina la ratio a supporto della esclusivitagrave dei

sistemi di esecuzione previsti dalla legge egrave da ricercarsi nellrsquoesigenza di evitare che possano essere introdotti sistemi realizzativi potenzialmente elusivi delle regole di concorrenza In merito Determinazione Autoritagrave per la vigilanza sui lavori pubblici n 222002 pubblicata nella GU n 2062002

67

la questione egrave di verificare se la nozione di appalto possa

ricomprendere lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di lavori oppure per il

diritto nazionale riguardi la sola esecuzione di lavori

Secondo un orientamento dottrinario la risposta non potrebbe

che essere nel pieno di una equiparazione fra nozione di appalto

nazionale e quella comunitaria sia per ragioni sistematiche in quanto i

lavori preparatori della legge 10994 fanno sovente riferimento alla

normativa comunitaria sia per ragioni di gerarchia delle fonti in quanto

la normativa comunitaria assume ldquocarattere prevalente rispetto alla

normativa nazionalerdquo114 Tale impostazione dottrinale perograve non appare

pienamente condivisibile percheacute nellrsquoordinamento civile il contratto di

appalto individuato dallrsquoart 1655 del Codice Civile egrave definito come quel

contratto col quale una parte assume con organizzazione di mezzi

necessari e con gestione a proprio rischio il compito di unrsquoopera o di un

servizio verso un corrispettivo in denaro Esiste dunque una fattispecie

negoziale delimitata da elementi ben precisi 1) una organizzazione di

impresa che deve far capo allarsquoappaltatore 2) il rischio di impresa in

capo allrsquoappaltatore 3) il corrispettivo in denaro che il committente deve

corrispondere allrsquoappaltatore 4) il risultato finale della realizzazione

dellrsquoopera

Ebbene la Legge 10994 nel disciplinare la fattispecie di matrice

pubblicistica dei contratti di appalto pur delineandone elementi

peculiari non poteva non ispirarsi alla definizione di contratto di appalto

di cui allrsquoart 1655 del Codice Civile In particolare ai sensi dellrsquoart 19

comma 1 della legge 10994 e sm lrsquoappalto egrave quel contratto concluso

in forma scritta fra un imprenditore ed uno dei soggetti di cui allrsquoart 2 2deg

comma da questo punto di vista la nozione egrave del tutto corrispondente a

quella comunitaria e differisce da quella civilistica per quanto concerne

la forma scritta dellrsquoatto evidentemente giustificata da esigenze di

114

G LEONE La legge quadro in materia di lavori pubblici a cura di A Carullo ndash A Clarizia Padova Grafili Editore 2000 pag 602

68

certezza dei rapporti negoziali Per quanto riguarda il contenuto

lrsquoarticolo fa riferimento esclusivamente alla ldquoesecuzione dei lavori

pubblicirdquo senza specificare altro e proprio per questo rinviando

allrsquoappalto di diritto privato Sulla base di tali presupposti vanno esclusi

dallrsquoambito oggettivo di appalto di lavori pubblici tutte quelle fattispecie

negoziali che seppur strettamente idonee allrsquoesecuzione di lavori

pubblici non presentano le caratteristiche tipiche di un contratto di

appalto

Invece la norma comunitaria presenta una portata

oggettivamente piugrave ampia quando fa riferimento allrsquoesecuzione ldquocon

qualsiasi mezzordquo di lavori ed opere percheacute non egrave condizionata dalla

definizione nazionale del Codice Civile Non sono peraltro mancati

temperamenti a tale tesi secondo i quali lrsquoinciso ldquocon qualsiasi mezzordquo

sembrerebbe volersi riferire non a qualsiasi tipo contrattuale ma solo a

quelli in cui lrsquooggetto principale rimanga pur sempre un ldquolavorordquo115 Ersquo

possibile ritenere invece che la norma sia nata proprio con lrsquointento di

fornire una nozione quanto piugrave possibile capace di abbracciare tutte le

azioni attraverso le quali portare a compimento un lavoro od unrsquoopera e

di conseguenza garantire la piugrave ampia applicazione della Direttiva

comunitaria e dunque dei principi posti a tutela della concorrenza che la

medesima esprime Anche volendo aderire a siffatta impostazione si

dovrebbe ugualmente convenire circa la portata oggettivamente piugrave

ampia della nozione comunitaria di appalto rispetto a quella nazionale

Aderire perograve a tale impostazione comporta la conseguenza che

mentre gli appalti nazionali possono essere eseguiti esclusivamente

mediante lrsquoappalto che presenti gli elementi essenziali di cui allrsquoart

1655 del codice civile quelli comunitari possono essere realizzati

115 inteso come lrsquoazione dinamica che porta alla realizzazione del risultato finale

In realtagrave le restrizioni introdotte dallrsquoautorevole opinione espressa sembrerebbero non collimare perfettamente con la ratio che ispira la generica formulazione di appalto recata dalla normativa comunitaria e che risiede nella esigenza di trovare una formula che consenta una generalizzata applicazione a tutti gli Stati membri

69

attraverso una ben piugrave ampia pluralitagrave di tipologie negoziali come lrsquouso

del contratto di vendita di cosa futura ed il ldquoleasing immobiliarerdquo116 o il

contratto di sponsorizzazione Va precisato perograve che recentemente

alcune amministrazioni pubbliche hanno utilizzato tali forme contrattuali

la cui ammissibilitagrave egrave stata legittimata anche se a fatica dal Giudice

amministrativo e dalla stessa Autoritagrave di vigilanza dei lavori pubblici

116

La cui legittimitagrave egrave stata riconosciuta dalla Autoritagrave di vigilanza sui lavori pubblici con Deliberazione n 145 del 23 settembre 2004 Sulla scorta del principio lex specialis derogat generali

70

44 Innovazioni sospensioni modifiche

Il recepimento della direttiva 200418 introduce molte

innovazioni ma determina anche sospensioni e modifiche al codice

che si sono rese necessarie soprattutto in riferimento alle nuove

disposizioni introdotte dal legislatore comunitario Innanzitutto il Codice

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture ha inaugurato una

rivoluzione lessicale La familiare terminologia nazionale del 1994 delle

procedure di affidamento lascia il posto a nuovi termini comunitari

uguali in tutti gli Stati membri dellrsquoUnione Il pubblico incanto diventa

ldquoprocedura apertardquo la licitazione privata diventa ldquoprocedura ristrettardquo la

trattativa privata lascia il posto alla ldquoprocedura negoziatardquo117

ldquoDal punto di vista sostanziale le maggiori novitagrave

apportate dal Codice al quadro normativo previgente sono contenute

nella parte II ldquoContratti relativi a lavori servizi e forniture nei settori

ordinarirdquo CAPO III rdquoOggetto del contratto procedure di scelta del

contraente e selezione delle offerterdquo Si tratta comunque di disposizioni

che innovando il pregresso regime introducono una sostanziale

equiparazione fra appalto di lavori avente ad oggetto la sola esecuzione

dei lavori e lrsquoappalto avente ad oggetto invece lrsquoesecuzione congiunta

alla progettazionerdquo118 Le altre novitagrave riguardano i soggetti egli

organismi quali Lrsquoautoritagrave di Vigilanza sui lavori pubblici lrsquoOsservatorio

dei lavori pubblici il Responsabile unico del Procedimento che pur

presenti nella previgente normativa ampliano la lorro attivitagrave anche con

i servizi e le forniture Altra novitagrave egrave lo Sportello dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture

117

D COCCO E LE MANDRACCHIA Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture Roma Tipografia del genio Civile 2007 pag 33

118 L PASSERI Il Dlgs 1632006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200418CE e 200417CE Analisi e commenti Tipografia DVS Roma pagg 7-8

71

Dal punto di vista legislativo il cambio della maggioranza

parlamentare avvenuto prima dellrsquoentrata in vigore del ldquocodicerdquo119

determina una pausa di riflessione su alcune delle principali innovazioni

del testo La volontagrave di apportare alcune modifiche al codice pur nel

rispetto della necessitagrave di recepire puntualmente le ldquodirettiverdquo120 porta

ad una manovra normativa in piugrave tempi dal 1deg luglio 2006 entra in

vigore il Codice ma con il Decreto Legge n 1732006 convertito in

legge n 228 del 12 luglio 2006 vengono sospese ldquoalcune

disposizionirdquo121 innovative come lrsquoaccordo quadro e il dialogo

competitivo istituti non obbligatori previsti nelle direttive la cui entrata

in vigore era stata differita al 1deg febbraio 2007 Oggetto di importanti

contestazioni egrave stato invece lrsquoarticolo 53 del Codice che disciplina

ldquoLrsquooggetto del contrattordquo che egrave stato sospeso in un primo momento fino

al primo febbraio 2007 e successivamente la sua applicabilitagrave egrave stata

rimandata allrsquoentrata in vigore del regolamento di attuazione

Ma la direttiva 200418 e piugrave precisamente il considerando (9) di

tale direttiva che dispone dellrsquooggetto del contratto ldquoaffronta la

questione relativa alla separazione dellrsquoattivitagrave di progettazione da

quella di esecuzione dei lavori statuendo che ldquohellipegrave opportuno che le

amministrazioni possano prevedere sia lrsquoaggiudicazione separata che

lrsquoaggiudicazione congiunta di appalti per lrsquoesecuzione e la progettazione

dei lavori La presente Direttiva non egrave intesa a prescrivere

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta La decisione relativa a

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta dellrsquoappalto deve fondarsi su

criteri qualitativi ed economici che possono essere definiti dalle

legislazioni nazionalirdquo Tale considerando non sembrerebbe perograve

disciplinare affatto lrsquoipotesi di un istituto unico che integri attivitagrave di

119

1deg luglio 2006 120

N 200417CE E 200418CE 121

Si tratta dei nuovi istituti comunitari che rappresentano le nuove procedure di affidamento ad evidenza pubblica accanto a quelle ordinarie quali la procedura aperta ristretta e la procedura negoziata

72

progettazione ed esecuzione dei lavori ma esclusivamente un

affidamento congiunto ldquodi appalti per lrsquoesecuzione di progettazione e

lavorirdquo In sostanza quello che la direttiva 200418 rimanda alla facoltagrave

delle legislazioni nazionali egrave lrsquoeventuale regolamentazione normativa

dellrsquoaffidamento congiunto di due distinti appalti (uno per la

progettazione e uno per lrsquoesecuzione dei lavori) e non di un unico

appalto il cui oggetto si concreti in unrsquoattivitagrave di progettazione ed

esecuzione congiunta Si tratta dunque di una previsione orientata alla

semplificazione ed allo snellimento procedurale ma non anche

allrsquointroduzione di nuovi istituti

Ma nelle norme del codice come in quelle dellrsquoart 19 della legge

10994 dopo le modifiche di cui alla legge 1662002 non si fa

riferimento al mero profilo procedimentale della congiunta

aggiudicazione di due appalti ma alla configurazione della nuova

fattispecie dellrsquoappalto congiunto di progettazione ed esecuzione Ersquo per

questo motivo che il considerando (9) rinvia allrsquointervento del legislatore

nazionale che dovragrave procedere allrsquoindividuazione dei singoli casi sulla

base di criteri qualitativi ed economici cioegrave della co-presnza di tali

criteri che nella disciplina italiana ai fini dellrsquooperativitagrave dellrsquoappalto

integrato erano richiesti non in maniera congiunta tanto egrave vero che

lrsquoappalto integrato era ammesso sulla base o di soli criteri economici

come il valore dellrsquoappalto o di criteri esclusivamente qualitativi come

la complessitagrave della prestazionerdquo122

Contemporaneamente alla sospensione di tali disposizioni

viene avviato lrsquoiter del 1deg Decreto correttivo che nelle intenzioni del

Governo rappresentava lo strumento della riflessione finalizzata al

confronto piugrave aperto sugli istituti innovativi sospesi

122

L PASSERI La Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commenti Tipografia DSV Roma 2005 pagg 129-131

73

Il primo Decreto correttivo del Codice ldquoDlgs n 62007rdquo123 egrave

formato da cinque articoli che vanno ad apportare altre novitagrave

Tra le piugrave significative le seguenti in riferimento ai settori ordinari

lrsquoulteriore differimento fino al 31 luglio 2007 dei nuovi istituti giuridici

comunitari giagrave sospesi e che sarebbero entrati in vigore il 1deg

febbraio 2007 resosi necessario ai fini di una piugrave ampia riflessione

sui predetti istituti e sui relativi risvolti applicativi senza perograve incidere

sugli obblighi nazionali di adeguamento alle direttive comunitarie

in merito allrsquoistituto ldquodellrsquoavvalimentordquo124 il Decreto elimina il divieto

per lrsquoimpresa ausiliata di assumere le vesti di subappaltatore Per il

vero tale modifica si egrave resa necessaria in quanto il legislatore

italiano nella compilazione originaria del codice non aveva recepito

la direttiva comunitaria artt 47 48 e 52 in maniera fedele ma

aveva introdotto tale divieto e ciograve finiva per annientare la portata

stessa dellrsquoistituto che ndash va sottolineato ndash egrave istituto a recepimento

obbligatorio giagrave considerato dalla giurisprudenza amministrativa

ldquoself executingrdquo125 Ma il legislatore italiano ha recepito la normativa

comunitaria con taluni adattamenti resesi necessari per evitare

ldquomanovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di associazioni

criminali o comunque di soggetti che non potrebbero partecipare in

proprio alle procedure di affidamentordquo126

in riferimento alla individuazione del Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) figura obbligatoriamente prevista in ogni

123 Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2007 ed entrato in

vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella GU ndash serie generale ndash n 25 del 31 gennaio 2007 (si veda in proposito lrsquoerrata corrige pubblicata nella GU ndash serie generale ndash n 26 del 1deg febbraio 2007

124 Art 49 DLgs 1632006 che consiste nella possibilitagrave di unrsquoimpresa (ausiliata)

di poter usufruire dei requisiti tecnici economici e di qualificazione di unrsquoaltra impresa (ausiliaria) al fine di partecipare ad una procedura di gara senza i quali la stessa impresa (ausiliata) non avrebbe potuto partecipare

125 Una norma self-executing egrave una norma di grado comunitario che trova

direttamente applicazione allrsquointerno dellrsquoordinamento nazionale senza la necessitagrave di recepimento da parte del legislatore nazionale

126 Cosigrave la Relazione illustrativa al codice correttivo

74

procedimento amministrativo si afferma la possibilitagrave di individuare

tale figura in caso di accertata carenza di dipendenti qualificati di

ruolo anche tra il personale non di ruolo purcheacute in servizio nella

amministrazione stessa ldquoLa modifica in parola si egrave resa necessaria

per superare le difficoltagrave operative incontrate soprattutto dai comuni

di piccole dimensioni i quali ora possono individuare il Rup anche

attraverso formule meno rigide rispetto allrsquoassunzione a tempo

indeterminato che incidevano negativamente sul bilancio dellrsquoEnte

In riferimento alla forme di pubblicitagrave tale Decreto differisce a ldquosei

giorni feriali (al posto dei due) il termine entro il quale procedere alla

pubblicazione degli avvisi di gara nella Gazzetta Ufficialerdquo127

noncheacute per i contratti di lavori pubblici sotto soglia la pubblicitagrave si

estende anche agli ldquoavvisi sui risultati della procedura di

affidamentordquo128 Si assiste pertanto ad un rafforzamento dei

meccanismi di pubblicitagrave relativi ai contratti di importo inferiore alle

soglie di applicazione delle direttive ma che sono sottoposte alla

stessa disciplina pubblicistica in virtugrave dei principi di paritagrave di

trattamento non discriminazione sanciti dal Trattato CE che

comportano un obbligo di trasparenza ldquoche consiste in un adeguato

livello di pubblicitagrave che consenta lrsquoapertura del mercato alla

concorrenza noncheacute il controllo sullrsquoimparzialitagrave delle procedure di

aggiudicazionerdquo129

Alla luce di quanto esposto la ratio del primo decreto correttivo

al DLgs 1632006 si giustifica nellrsquoobiettivo di fugare i dubbi residui

127

Art 66 comma 7 ultimo periodo ldquoLa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana viene effettuata entro il sesto giorno feriale successivo a quello del ricevimento della documentazione da parte dellrsquoUfficio inserzioni dellrsquoIstituto poligrafico e zecca dello Stato

128 Art 122 co 3 ldquoLrsquoavviso sui risultati della procedura di affidamento helliprdquo e co 5

ldquoGli avvisi di cui al comma 3 ed i bandi hellip Sono pubblicati nella GU della repubblica italiana ndash serie speciale ndash relativa ai contratti pubblici helliprdquo

129 Comunicazione interpretativa della Commissione n 2006C 17902

ldquoComunicazione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici

75

generati dalle rilevanti novitagrave introdotte dal Codice al fine di addivenire

quanto prima alla definizione di un assetto normativo stabile capace di

dissolvere ogni incertezza per il buon funzionamento del mercato dei

contratti pubblici e la piena apertura dello stesso alla concorrenzardquo130

Sulla disciplina degli appalti interviene anche la ldquoFinanziaria per il

2007rdquo131 che prevede alcune revisioni al codice relative ai criteri di

individuazione e verifica delle offerte anormalmente basse ldquofinalizzate

ad introdurre nella valutazione dellrsquoanomalia delle offerte il ldquocosto del

lavorordquo cosigrave determinato periodicamente in apposite tabelle predisposte

dal Ministro del lavoro e delle politiche socialirdquo132

La chiusura del primo Decreto correttivo coincide con il varo del

secondo Decreto correttivo e piugrave precisamente con lrsquoapprovazione in

via preliminare dello schema di decreto correttivo da parte del

Consiglio dei Ministri avvenuto in data 25 gennaio 2007 Con il ldquoDLgs

1132007rdquo133 secondo Decreto correttivo prosegue lrsquoopera di revisione

del Codice che nelle intenzioni del Governo ha il significato della

decisione sui nuovi istituti sospesi dal primo correttivo mantenendo

lrsquoapertura ai nuovi istituti comunitari ma limitandoli in una cornice che

vuole mitigare il vento liberale di Bruxelles senza per questo ostacolare

la modernizzazione del sistema degli appalti Dal 1deg agosto 2007

entrano in vigore alcune delle disposizioni sospese quali le lrsquordquoaccordo

quadrordquo134 mentre si decide di differire lrsquoistituto del dialogo competitivo

allrsquoentrata in vigore del regolamento

ldquoMa lrsquoentrata in vigore del secondo decreto correttivo del codice

dei Contratti pubblici ripropone le tradizionali problematiche del diritto

130 A CONIO Prime note sul correttivo appalti Il Sole 24 Ore 2007 pag 50 131

Legge 27 dicembre 2006 n 296 132

Art 87 co 2 lettera g) del DLgs 1632006 133

Pubblicato nella GU n 176 del 31 luglio 2007 ed entrato in vigore il 1deg agosto 2007

134 Art 59 DLgs 1632006 che recepisce lrsquoart 32 della Direttiva 200418CE egrave

uno schema contrattuale stipulato tra le PA e uno o piugrave operatori economici che ha la durata massima di quattro anni e che prevede la fissazione dei prezzi per tutto il periodo

76

transitorio Il principio generale che regola la successione delle leggi nel

tempo egrave enunciato ldquoallrsquoarticolo 11rdquo delle preleggi Questo principio

comunemente indicato come quello tempus regit actum va tuttavia letto

alla luce delle particolari caratteristiche della normativa dei lavori

pubblici i cui effetti non esauriscono in un dato momento puntualmente

individuato Lrsquoiter procedurale che governa la realizzazione di unrsquoopera

pubblica si sviluppa infatti in un arco temporale prolungato sia con

riferimento alla fase di scelta del contraente sia a quella relativa

allrsquoesecuzione dei lavori Per quanto riguarda le disposizione sospese

fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento profondamente diversi sono

gli effetti per ognuno di esso che conseguono a tale differimento

Lrsquoefficacia delle disposizioni dellrsquoappalto integrato di cui allrsquoart 53

e del Dialogo Competitivo di cui allrsquoart 58 erano giagrave state sospese

dalla Legge 2282006 e riportate nel primo decreto correttivo n 62007

Tuttavia mentre la sospensione del dialogo competitivo aveva

comportato una vera e propria impossibilitagrave di utilizzarlo proprio percheacute

nuovo istituto comunitario altra cosa invece egrave stata per lrsquoappalto

integrato per cui era operante la disposizione contenuta nella legge

2282006 ndash successivamente richiamata dal primo decreto correttivo ndash

in base alla quale per tutto il periodo di sospensione della nuova

disciplina di cui allrsquoart 53 relativa allrsquooggetto del contratto di appalto si

continuavano ad applicare le norme dellrsquoappalto integrato contenute

nella legislazione precedente piugrave restrittive della legge 10994 Ma il

secondo decreto non contenendo alcuna norma di richiamo alla legge

2282006 di fatto ha vietato alle stazioni appaltanti in termini assoluti

lrsquoutilizzo di tale istituto135

La correzioni del secondo decreto correttivo coincidono con

lrsquoavvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione

Europea che coincide a sua volta con il cambio della legislatura e le

135

R MANGANI Codice dei contratti la revisione e il rebus del regime transitorio Edilizia e Urbanistica commento e norme del 24 settembre 2007 pag 6

77

elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che ha determinato la

sospensione di tutti i lavori del Governo uscente lasciando al Governo

Berlusconi lrsquoapprovazione proprio allo scadere del termine biennale

delle correzioni indicate dalla Commissione Europea

Questo fatto ha portato alla conseguente correzione del

regolamento che a tuttrsquooggi deve essere ancora emanato dal Governo

78

45 La procedura drsquoinfrazione n 20072309 avverso il sistema

italiano degli appalti pubblici

ldquoMa in data 31 gennaio 2008 ldquola Commissione europea ha

aperto nei confronti dellrsquoItalia la procedura drsquoinfrazione n 20072309

relativa al Codice dei contratti pubblici in cui si contesta sotto piugrave

profili un incompleto o infedele recepimento della direttiva Tra le

contestazioni piugrave rilevanti nel settore dei lavori pubblici la commissione

contesta le seguenti disposizioni

- artt 34 90 e 101 ldquosoggetti a cui possono essere affidati i contratti

pubblicirdquo136 quanto alla nozione restrittiva di operatore economico

ammesso alle gare il legislatore italiano individua solo i soggetti

privati mentre la Commissione aveva esteso la possibilitagrave ad essere

ammessi a partecipare alle gare anche ai soggetti pubblici e

organismi di diritto pubblico sia a forme organizzative diverse da

quelle elencate

- art 37 comma 11 che vieta per taluni lavori il subappalto e impone

la forma giuridica dellrsquoATI (nota) quando il concorrente non abbia i

requisiti per eseguirli in proprio da un lato si impone un limite (nota)

al subappalto che non esiste nel diritto comunitario dallrsquoaltro lato si

impone una forma organizzativa laddove il diritto comunitario non

impone forme giuridiche per avvaalersi di requisiti e capacitagrave altrui

- art 48 sul controllo a campione secondo la Commissione il

controllo deve essere generalizzato

- artt 45 49 e 50 ldquoavvalimentordquo atteso che lrsquoart 45 non lo consente

adeguatamente lrsquoart 49 fissa limitazioni non previste dal diritto

comunitario e lrsquoart 50 che ai fini della qualificazione limita

lrsquoavvalimento allrsquoinfragruppo estendendolo ai settori speciali dove

questo limite per il diritto comunitario non crsquoerardquo137

136

Artt 4 e 5 della Direttiva 200418CE

137 A VALLETTI La procedura drsquoinfrazione sul codice dei contratti pubblici Milano Ipsoa Editore Rassegna Urbanistica e Appalti n 62008 pag 672

79

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 200418 introduce lrsquoistituto

dellrsquoavvalimento in merito al sistema di qualificazione dellrsquooperatore

economico chegrave vuole fornire uno strumento piugrave flessibile il cui fine egrave

sempre quello di esaltare il principio della libera concorrenza e della

massima partecipazione alle gare da parte degli operatori economici

Lrsquoimpresa quindi puograve avvalersi dei requisiti economici tecnici e

finanziari di unrsquoaltra impresa al fine di partecipare ad una gara senza i

quali non avrebbe potuto partecipare Lrsquoimpresa che si avvale di tali

requisiti si chiama ldquoimpresa ausiliatardquo e quella che offre i requisiti

ldquoimpresa ausiliariardquo Ma mentre il paragrafo 2 dellrsquoart 47 della direttiva

afferma che i requisiti possono essere utilizzati dagli operatori

economici a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con

questi purcheacute dimostri la disponibilitagrave dei relativi mezzi il legislatore

italiano permette lrsquoutilizzo di tale istituto solo tra imprese che

appartengono allo stesso gruppo

ldquoSecondo alcuni studiosi la facoltagrave concessa dal legislatore

italiano allrsquooperatore economico di avvalersi dei requisiti tecnici ed

economici di altra impresa facendola partecipare anche ai lavori

colliderebbe con la ldquodisciplina normativardquo138 del subappalto che prevede

stringenti limitazioni Trattasi di opinione non del tutto condivisibile

qualora si consideri la diversa natura giuridica dei due istituti in esame

infatti mentre il subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a

soggetti terzi che operano come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso dellrsquoavvalimento cosigrave come disciplinato dal

legislatore comunitario il concorrente aggiudicatario saragrave comunque

lrsquoimpresa operante tanto egrave vero che dovragrave dimostrare il possesso dei

beni aziendali dei quali intenderagrave avvalersirdquo139 e solo ad essa verragrave

138

Art 18 legge 10994 n 55 che vieta la subappaltabilitagrave della categoria prevalente per una quota superiore al 30 dellrsquoimporto complessivo dei lavori)

139

D GALLI Le direttive europee sugli appalti Edilizia e Territorio ndash Il Sole 24 Ore n 202004 pagg 15 e ss

80

rilasciato il Certificato di regolare Esecuzione (CRE) Percheacute allora

non puograve essere lrsquoimpresa ausiliaria ad essere anche esecutrice dei

lavori per i quali presta i propri requisiti considerando anche il fatto che

essa non puograve partecipare ad altre gare dove sia richiesto proprio il

requisito ldquoprestatordquo

Inoltre sia lrsquoimpresa ausiliaria che ausiliata devono presentare

una serie di dichiarazioni al fine della possibilitagrave di fare ricorso a tale

istituto Pertanto lrsquoinfrazione si giustifica per il fatto che il legislatore

italiano attraverso il divieto di subappalto e le limitazioni al ricorso di

tale istituto di fatto vigraveola il principio caro al legislatore comunitario del

rispetto della libera concorrenza e della massima partecipazione alle

gare principio ispiratore di tale istituto noncheacute per il fatto che il

legislatore italiano non doveva apportare alcuna variante poicheacute

lrsquoistituto dellrsquoavvalimento egrave istituto a recepimento obbligatorio self -

executing

- art 58 sul dialogo competitivo quanto agli elementi di valutazione e

alla prevista possibilitagrave di riduzione dei termini della procedura il

recepimento italiano presenta refusi dovuti alla non del tutto chiara

percezione della sostanza del nuovo istituto

- art 79 quanto alle informazioni da fornire ai candidati e offerenti

percheacute prevede che lrsquoinformativa aggiudicazione sia fornita solo su

richiesta scritta anzicheacute drsquoufficio nel recepimento egrave stato commesso

un refuso

- art 83 laddove consente alla commissione di gara di fissare criteri

motivazionali di valutazione dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa che non sono giagrave contenuti nel bando di gara

- art 140 sulla cd gara a scorrimento in caso di fallimento

dellrsquoaggiudicatario percheacute in caso di aggiudicazione al secondo

classificato o successivi cambierebbero le condizioni iniziali siccheacute si

tratterebbe di un affidamento diretto

81

Ma poicheacute il termine per la correzione biennale del codice era

imminente e nel frattempo egrave cambiata di nuovo la maggioranza il

nuovo Governo ldquoha proposto un emendamento al disegno legge di

conversione del Decreto Legge 8 aprile 2008 n 59 recante

ldquodisposizioni urgenti per lrsquoattuazione degli obblighi comunitarirdquo un

articolo aggiuntivo e precisamente lrsquoart 8-bis volto a modificare lrsquoart 25

della legge 622005 che prevedeva ldquoil riordino normativo delle materie

interessate dalle direttive comunitarie entro un termine di due anni al

fine di coordinare le medesime con le normative legislative vigenti nelle

stesse materie apportando le sole modificazioni necessarie a garantire

la semplificazione e la coerenza logica sistematica e lessicale della

normativardquo140 Tale emendamento era volto a modificare il termine per

procedere alle modifiche al Codice da due anni sarebbe quindi

diventato ldquodi tre annirdquo e sarebbe scaduto il 30 giugno 2009

Ma lrsquoemendamento egrave stato ritenuto inammissibile e cosigrave il 27

giugno 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del

Ministro delle Politiche europee A Ronchi e del Ministro delle

Infrastrutture e trasporti A Matteoli il terzo decreto correttivo formato

di 3 articoli e precisamente

art 1 ldquoDisposizioni di adeguamento comunitariordquo

art 2 ldquoDisposizioni di coordinamentordquo

art 3 ldquoNorma finanziariardquo

140

GRECO M E MASSARI A Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007 pag 51

82

46 Le competenze sul recepimento della Direttiva 200418CE

ldquoLa disciplina dettata dal Codice assume una importanza

fondamentale soprattutto in relazione alla ripartizione della

competenza legislativa esclusiva e concorrente tra Stato e

Regioni nellrsquoambito dei contratti pubblici Infatti il Codice allrsquoart

4 ha individuato dettagliatamente gli ambiti di competenza dei

due legislatori cercando in questo modo di colmare la lacuna

insita nella formulazione del novellato ldquoart 117 comma 2rdquo141

della Costituzione che elaborando il rovesciamento

dellrsquoenumerazione delle competenze legislative riconosce al

legislatore nazionale competenze enumerate e ai legislatori

regionali competenza generale residuale in tutte quelle materie

non espressamente enucleate negli elenchi dellrsquoart 117 comma

2 e ldquocomma 3rdquo142

141 2) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie a) politica estera

e rapporti internazionali dello Stato rapporti dello Stato con lUnione europea diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti allUnione europea b) immigrazione c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose d) difesa e Forze armate sicurezza dello Stato armi munizioni ed esplosivi e) moneta tutela del risparmio e mercati finanziari tutela della concorrenza sistema valutario sistema tributario e contabile dello Stato perequazione delle risorse finanziarie f) organi dello Stato e relative leggi elettorali referendum statali elezione del arlamento europeo g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali h) ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della polizia amministrativa locale i) cittadinanza stato civile e anagrafi l) giurisdizione e norme processuali ordinamento civile e penale giustizia amministrativa m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale n) norme generali sullistruzione o) previdenza sociale p) legislazione elettorale organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province e Cittagrave metropolitane q) dogane protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale r) pesi misure e determinazione del tempo coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale regionale e locale opere dellingegno s) tutela dellambiente dellecosistema e dei beni culturali

142 2) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a rapporti

internazionali e con lUnione europea delle Regioni commercio con lestero tutela e sicurezza del lavoro istruzione salva lautonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale professioni ricerca scientifica e tecnologica e sostegno allinnovazione per i settori produttivi tutela della salute alimentazione ordinamento sportivo protezione civile governo del territorio porti e aeroporti civili grandi reti di trasporto e di navigazione ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dellenergia previdenza complementare e integrativa armonizzazione dei bilanci pubblici e

83

Si tratta di una materia quella della disciplina dei contratti

pubblici che nellrsquoattuale riparto di potestagrave legislativa operato

dallrsquoart 117 Cost non risulta attribuita espressamente neacute alla

potestagrave esclusiva dello Stato neacute rientra nelle materie di potestagrave

concorrente

Di conseguenza secondo la ldquoclausola residualerdquo di cui

allrsquoart ldquo117 comma 4rdquo143 per cui tutto quello che non risulta

espressamente attribuito allo Stato o alla potestagrave concorrente egrave

attribuito in via residuale alle Regioni la disciplina dei lavori

pubblici sarebbe da ricondurre tra quelle di potestagrave legislativa

esclusiva delle Regioni

Tuttavia tale orientamento interpretativo ancor prima

della redazione del Codice era stato messo in discussione da

una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale che

chiamata a svolgere il ruolo di arbiter dei rapporti tra i vari livelli

di governo soprattutto dopo la riforma del Titolo V ha

provveduto a fornire una prima soluzione alla vexata quaestio

circa il riparto della competenza legislativa in materia di contratti

pubblici

In particolare nelle sentenze nn 302 e 303 del 2003 il

giudice costituzionale ha statuito che non egrave possibile a priori

considerare i ldquolavori pubblicirdquo come una materia che puograve essere

attribuita in blocco alla disciplina legislativa statale o regionale

ma piuttosto come ambito per il quale egrave possibile individuare

spazi di intervento ldquopro-quotardquo riservati ad entrambi i legislatori

coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitagrave culturali casse di risparmio casse rurali aziende di credito a carattere regionale enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestagrave legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato

143 Spetta alle Regioni la potestagrave legislativa in riferimento ad ogni materia non

espressamente riservata alla legislazione dello Stato

84

Si tratta infatti di ambiti di legislazione che non integrano una

vera e propria materia ma si qualificano a seconda dellrsquooggetto

al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in

volta a potestagrave legislative esclusive dello Stato o a potestagrave

legislative concorrenti144

Un primo importante contributo nel senso di ridurre la

problematicitagrave della questione egrave rappresentato da un recente

parere del Consiglio di Stato145 relativo allo schema di decreto

legislativo inerente il Codice con il quale sono indicati gli aspetti

relativi ai lavori pubblici che a giudizio dello stesso Consiglio

rientrerebbero nella potestagrave legislativa esclusiva dello Stato tra i

quali la qualificazione e selezione dei concorrenti i criteri di

aggiudicazione il subappalto ed il contenzioso in quanto

segmenti procedurali che attengono alla concorrenza o

allrsquoordinamento civile

Tuttavia la problematicitagrave che permea il dibattito sui

rapporti Stato- Regione non solo non viene risolta dal parere su

citato ma viene addirittura ampliata da alcune affermazioni del

Consiglio di Stato basti pensare ai profili problematici sollevati

dallrsquoaffermazione secondo la quale ldquola concorrenza gioca un

ruolo fondamentale ma egrave da verificare se ciononostante sia

possibile un intervento normativo regionalerdquo

Il tema egrave stato affrontato anche dalle Commissioni

parlamentari competenti per materia che si sono espresse sullo

schema del Codice riconfermando in parte il contenuto del

parere del Consiglio di Stato circa la necessitagrave di attribuire gran

parte dei profili della materia ldquolavori pubblicirdquoalla potestagrave

esclusiva del legislatore statale

144

Corte cost sentenza n 3032003 145

Si veda il parere del Consiglio di Stato del 6 febbraio 2006

85

Il testo definitivo del Codice fa proprie le indicazioni fornite

dal Consiglio di Stato e dallrsquoVIII commissione della Camera dei

Deputati e pertanto attribuisce gran parte della propria

disciplina agli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello

Stato

Infatti ldquolrsquoart 4 comma 3 del dlgs 1632006rdquo146 definisce

di competenza esclusiva statale nellrsquoambito dei lavori pubblici i

seguenti aspetti la qualificazione e la selezione dei concorrenti

le procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione

amministrativa i criteri di aggiudicazione il subappalto i poteri di

vigilanza sul mercato degli appalti affidati allrsquoAutoritagrave per la

vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture le

attivitagrave di progettazione ed i piani di sicurezza la stipulazione e

lrsquoesecuzione dei contratti ivi compresi la direzione

dellrsquoesecuzione ed il collaudo il contenzioso

Relativamente alle materie oggetto di competenza

concorrente tra Stato e Regioni il Codice prevede che le Regioni

esercitino la propria potestagrave nel rispetto dei principi fondamentali

emanati dallo Stato in tema di programmazione di lavori

pubblici approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed

146 Le regioni nel rispetto dellarticolo 117 comma secondo della Costituzione

non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in relazione alla qualificazione e selezione dei concorrenti alle procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione amministrativa ai criteri di aggiudicazione al subappalto ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati allAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture alle attivitagrave di progettazione e ai piani di sicurezza alla stipulazione e allesecuzione dei contratti ivi compresi direzione dellesecuzione direzione dei lavori contabilitagrave e collaudo ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilitagrave amministrative al contenzioso Resta ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali i contratti nel settore della difesa i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori servizi forniture

86

espropriativi organizzazione amministrativa compiti e requisiti

del responsabile del procedimento sicurezza del lavoro

Tuttavia tale scelta normativa egrave stata messa in

discussione dalle Regioni ldquoalcune delle qualirdquo147

hanno

presentato ricorso alla Corte costituzionale ai sensi dellrsquoart 127

comma 2 Cost ritenendo il riparto delle competenze operato

dal Codice non conforme a quanto disposto dal novellato art

117 Cost mentre altre hanno provveduto a disciplinare la

materia ldquoappaltirdquo in maniera in parte difforme dal Codice

mettendone in discussione pertanto praticamente la legittimitagrave

costituzionale

In particolare le Regioni che si sono mosse verso questa

seconda direzione sono state la Campania148 la Toscana149 il

Veneto150 la Sardegna151 la Calabria152 ed in ultimo la

Liguria153 Tutte le Regioni qui indicate hanno disciplinato la

materia lavori pubblici adottando dei veri e propri testi organici

con cui hanno interferito in alcuni degli ambiti materiali assegnati

alla potestagrave esclusiva statale dettando una normativa difforme o

contrastante con quella contenuta nel Codice

147

Toscana Campania Lazio Abruzzo 148

Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

149 Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007

recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

150 Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti

pubblici ne relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo 151

Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

152 Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007

recante disposizioni in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

153 Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante

norme per la ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

87

Proprio per questo motivo in seguito allrsquoattenta analisi di

legittimitagrave costituzionale della normativa regionale in materia

effettuata dal Dipartimento degli Affari regionali il Consiglio dei

Ministri ha deliberato ai sensi dellrsquoart 127 Cost la loro

impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale chiamata ancora

una volta ad assumere il ruolo di arbiter nei rapporti tra Stato e

Regioni in merito allrsquoapplicazione e allrsquointerpretazione dellrsquoart

117 della Costituzione

Alcune Regioni in seguito allrsquoentrata in vigore del dlgs

1632006 che ha apportato sostanziali modifiche alla disciplina

degli appalti per lavori servizi e forniture hanno adottato dei testi

normativi organici con cui hanno provveduto a modificare la

precedente normativa regionale in materia alla luce sia delle

novitagrave legislative in materia sia del nuovo quadro costituzionale

di riferimento che ha ampliato la potestagrave legislativa regionale

La prima Regione che ha approvato un testo legislativo

organico in materia di contratti pubblici di lavori servizi e

forniture dopo lrsquoemanazione del Codice dei contratti egrave stata la

Campania con la legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata

sul BUR n 15 del 19032007 e recante la ldquo disciplina dei lavori

pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo Con la legge

in questione composta da 88 articoli la Regione disciplina la

programmazione la progettazione lrsquoaffidamento lrsquoesecuzione il

collaudo e la manutenzione di appalti pubblici di lavori servizi e

forniture di qualsiasi importo da eseguirsi sul territorio regionale

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost pur

essendo stati rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale non si egrave

avuta la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri a fronte perograve di un impegno della Regione

a modificare il testo normativo in modo da adeguarlo al dlgs

88

1632006 superando i rilievi di incostituzionalitagrave23

Nel caso di

specie quindi lrsquoattivazione delle procedure di negoziazione

presso il Dipartimento Affari regionali con la Regione interessata

ha consentito di evitare lo strumento del contenzioso

costituzionale

Diversa egrave stata invece la ldquosorterdquo della legge della

Regione Toscana n 38 del 13072007 con la quale la Regione

definisce lrsquoambito di applicazione della stessa le finalitagrave e

provvede a stabilire le nuove competenze dellrsquoOsservatorio

regionale sui contratti pubblici

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La legge detta poi regole per la programmazione

dellrsquoattivitagrave contrattuale e disposizioni finalizzate alla snellezza

procedurale ed alla semplificazione amministrativa noncheacute

norme per la qualificazione razionalizzazione esemplificazione

delle attivitagrave della committenza pubblica dettando inoltre regole

dettagliate per lrsquoattivitagrave contrattuale della Regione e degli enti da

essa dipendenti

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La deliberazione di impugnativa egrave perograve intervenuta solo

in seguito allrsquoattivazione di procedure di conciliazione154 con la

154

Presso il Dipartimento Affari regionali

89

Regione interessata al fine di superare il contenzioso

costituzionale in applicazione del principio di leale

collaborazione

Il ricorso al contenzioso costituzionale sia da parte del

Governo che ha deliberato le impugnative in via principale di

gran parte delle leggi regionali in materia di appalti sia da parte

di alcune Regioni che hanno sollevato dubbi di illegittimitagrave

costituzionale su numerose norme del d lgs 1632006 egrave indice

della problematicitagrave del riparto di competenze tra Stato e Regioni

in materia Infatti da una parte le Regioni asseriscono che la

materia dei contratti pubblici rientra negli ambiti di competenza

concorrente e che pertanto il riparto di cui allrsquoart 4 del dlgs

1632006 sia stato delineato dal legislatore ordinario in chiara

violazione dellrsquoart 117 della Costituzione dallrsquoaltra parte invece

il legislatore statale nel predisporre una normativa organica in

materia di appalti ha individuato tutti gli aspetti per i quali egrave

necessaria una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale

in quanto rientranti nella competenza esclusiva statale di cui

allrsquoart 117 comma 2 Cost In questo modo il legislatore statale

ha provveduto a riempire di contenuto almeno per quanto

concerne la materia degli appalti le due voci ldquo tutela della

concorrenzardquo e ldquoordinamento civilerdquo attribuite alla potestagrave

legislativa dello Stato dal novellato art 117 Cost

Si puograve dunque affermare che nonostante il DLgs

1632006 abbia elencato gli ambiti di competenza esclusiva

statale ed i profili di competenza concorrente- lasciando al

legislatore regionale in via residuale la disciplina di tutti gli altri

profili concernenti la materia ldquolavori pubblicirdquo non ivi indicati ndash si egrave

manifestato il problema di delineare praticamente i confini di

delimitazione tra le aree di competenza statale quelle

concorrenti e quelle residuali regionali soprattutto alla luce del

90

novellato art 117 della Costituzione Si tratta di un problema che

ha chiamato ancora una volta la Corte costituzionale a sopperire

allrsquoindeterminatezza del riparto costituzionale di competenze

legislative dal momento che egrave stata chiamata a pronunciarsi sul

punto da entrambi i ldquo contendentirdquo

In questo assetto giuridico caratterizzato da molteplici

criticitagrave assume pertanto un ruolo estremamente rilevante la

recente pronuncia della ldquoCorte costituzionalerdquo155

in merito alle

attribuzioni ai diversi livelli di governo nella materia dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture Si puograve sicuramente parlare di

una sentenza chiarificatrice che chiude almeno fino a successivi

interventi legislativi in materia la vexata quaestio del riparto di

competenze tra Stato e Regioni su tali ambiti

Nella sentenza 4012007 la Corte Costituzionale

sollevata in via principale ex art 127 Cost con ricorsi delle

Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio Abruzzo e della

Provincia autonoma di Trento va a pronunciarsi sulla legittimitagrave

costituzionale di alcune disposizioni del dlgs 1632006

Le ricorrenti ossia le Regioni assumono innanzitutto la

illegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 4 comma 2 seconda parte

limitatamente alle parole laquoprogrammazione di lavori pubbliciraquo156

e laquocompiti e requisiti del responsabile del procedimentoraquo157 per

violazione dellrsquoart 117 Cost

In relazione alle questioni sollevate dalle Regioni lo Stato

recuperando quanto giagrave affermato dalla Corte nella sentenza su

citata ha sottolineato che la disciplina dei contratti pubblici

155

Si veda la sentenza n 4012007 156

si sottolinea come essa non sia una materia in senso proprio ma un modo di esercizio

delle competenze che deve essere disciplinato di volta in volta con fonti statali o regionali a

seconda dellrsquoattinenza dellrsquoattivitagrave di programmazione ad ambiti dello Stato o delle Regioni 157

Si rileva come non si tratti di un aspetto oggetto di potestagrave legislativa concorrente attenendo essi ai profili organizzativi che ldquosono lasciati alla libera regolazione del legislatore regionalerdquo

91

investe diversi ambiti materiali molti dei quali afferendo

allrsquoordinamento civile alla tutela della concorrenza alla

giurisdizione e alle norme processuali rientrano nella

competenza esclusiva dello Stato ex art 117 comma 2 Cost

Inoltre si ritiene che la natura trasversale delle materie ldquotutela

della concorrenzardquo ed ldquoordinamento civilerdquo cosigrave come

La difesa dello Stato afferma che contrariamente a

quanto sostenuto dalle ricorrenti il riparto di competenze di cui

allrsquoart 4 commi 2 e 3 del dlgs 1632006 egrave pienamente

conforme alle disposizioni del novellato art 117 commi 2 3 e 4

In particolare per quanto concerne le censure riferite allrsquoart 4

comma 2 del dlgs 1632006 si ritiene che la disciplina inerente

la laquoprogrammazione dei lavori pubbliciraquo158 rientra nellrsquoambito

della materia concorrente del governo del territorio

In relazione al presunto contrasto con lrsquoart 117 comma

5 Cost si sottolinea come il Codice abbia mantenuto ferma la

competenza delle Regioni a dare attuazione alle direttive

comunitarie nelle materie di loro competenza in tali ambiti

infatti per lrsquoespressa previsione contenuta nellrsquoart 4 comma 4

le disposizioni del Codice stesso avrebbero natura cedevole

applicandosi sino a quando le Regioni non introducano una loro

normativa

Si ritiene inoltre non fondata neppure la censura di

asserita violazione del principio di leale collaborazione posto

che da una parte il testo del decreto legislativo egrave stato

sottoposto allrsquoesame della Conferenza Stato-Regioni non

assumendo rilevanza la circostanza che non siano state accolte

le richieste regionali dallrsquoaltra non esiste un fondamento

costituzionale dellrsquoobbligo di adottare procedure legislative

ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni come

158

e ldquoapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativirdquo

92

invece sostenuto dalle ricorrenti che ritenevano opportuna la

congiunta stesura del testo normativo in questione in

applicazione del principio su richiamato

Innanzitutto la Corte provvede a definire lrsquointero quadro

giuridico di riferimento precisando che non solo non sono

configurabili neacute una materia relativa ai lavori pubblici nazionali neacute

una materia afferente ai lavori pubblici di interesse regionale ma

non egrave neppure possibile tracciare il riparto di competenze

legislative tra Stato e Regioni secondo un criterio soggettivo

distinguendo tra gare indette da amministrazioni statale e

regionali

Sempre nellrsquoambito della competenza legislativa

concorrente la Corte ha invece dichiarato costituzionalmente

illegittime due disposizioni del dlgs 1632006 in quanto ritenute

di dettaglio e non contenenti meri principi fondamentali Si tratta

dellrsquoart ldquo84 commi 2 3 8 e 9 del dlgs 1632006rdquo159 nella parte

in cui vincola le Regioni allrsquoosservanza di norme in materia di

composizione e modalitagrave di nomina dei componenti delle

commissioni di gara anzicheacute disporre che le disposizioni

abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una diversa

159

2 La commissione nominata dallorgano della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto egrave composta da un numero dispari di componenti in numero massimo di cinque esperti nello specifico settore cui si riferisce loggetto del contratto 3 La commissione egrave presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali nominato dallorgano competente (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera r) dlgs n 113 del 2007) 8 I commissari diversi dal presidente sono selezionati tra i funzionari della stazione appaltante In caso di accertata carenza in organico di adeguate professionalitagrave noncheacute negli altri casi previsti dal regolamento in cui ricorrono esigenze oggettive e comprovate i commissari diversi dal presidente sono scelti tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui allart 3 comma 25 ovvero con un criterio di rotazione tra gli appartenenti alle seguenti categorie a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali b) professori universitari di ruolo nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltagrave di appartenenza 9 Gli elenchi di cui al comma 8 sono soggetti ad aggiornamento almeno biennale

93

normativa regionale dal momento che si tratta di profili che non

rientrano nella competenza esclusiva statale ma in quella

concorrente regionale e dellrsquoart ldquo98rdquo160 comma 2 del dlgs

1632006 nella parte in cui dispone che lrsquoapprovazione dei

progetti definitivi da parte del Consiglio comunale equivale a

variante urbanistica a tutti gli effetti trattandosi di una norma di

dettaglio non consentita nella materia urbanistica oggetto di

competenza legislativa concorrente

Si puograve quindi concludere affermando che sono

costituzionalmente legittime tutte le disposizioni presenti

nellrsquoarticolo 4 del DLgs 1632006 a cui le Regioni devono

conformarsi

Alla luce dei principi espressi dalla Corte nella sentenza

4012007 che costituisce sicuramente un importante contributo

per la chiara interpretazione del riparto della potestagrave legislativa

tra Stato e Regioni di cui allrsquoart 117 Cost si evince un

assorbimento di competenze in capo al legislatore statale per

quel che riguarda la disciplina di contratti pubblici di lavori servizi

e forniture Tale assorbimento trova la sua ratio nellrsquoesigenza di

garantire una disciplina uniforme sullrsquointero territorio nazionale di

una materia che richiede delle regole valide per tutti i soggetti

dellrsquoordinamento della Repubblica e quindi di evitare confusione

e disparitagrave di trattamento tra gli addetti del settore

A fronte della posizione assunta dalla Corte che in parte

conferma i motivi fondanti delle censure mosse dal Governo ad

alcune delle leggi regionali in materia si puograve prevedere che

molte delle disposizioni regionali impugnate saranno dichiarate

illegittime dal giudice costituzionale e quindi le Regioni saranno

chiamate a ridisciplinare i contratti pubblici di servizi lavori e

160

Art 98 Effetti dellapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi

94

forniture in modo da adeguare la normativa regionale al d lgs

1632006 i cui principi hanno trovato lrsquoavallo e la conferma della

Corte costituzionale chiamata a far fronte allrsquoincompletezza della

riforma del Titolo V e a colmare i vuoti lasciati dal legislatore

costituzionalerdquo161

161

V LEPORE Il riparto della competenza legislativa tra stato e regioni in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture alla luce del nuovo codice degli appalti e della recente giurisprudenza costituzionale Rivista elettronica di diritto pubblico di diritto dellrsquoeconomia e di scienza dellrsquoamministrazione a cura del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche di ldquoVittorio Bacheletrdquo Direttore Prof Giuseppe Di Gaspare pagg 11-31

95

47 Conclusioni

Per concludere si puograve affermare come il Codice che

doveva essere una rivoluzione epocale nellrsquoambito della materia

dei lavori pubblici ma anche in quelle dei servizi e delle forniture

che doveva metter ordine a 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia di

fatto egrave stata solo una rivoluzione dal punto di vista del

raggruppamento in un unico testo di tutta la normativa dei lavori

pubblici servizi e forniture

Il Codice degli contratti pubblici di lavori servizi e forniture

non ha avuto il successo meritato tanto che ad oggi esso non

entra ancora in vigore come anche il Regolamento di attuazione

Anche nel recente Convegno svoltosi a Roma lo scorso

23 settembre dallrsquoIstituto Grandi Infrastrutture dal Titolo ldquoLe

novitagrave legislative dellrsquoestaterdquo il Presidente Giuseppe Zamberletti

si egrave soffermato sulle ripetute modifiche del Codice dei Contratti

ed ha precisato che il ldquoquadro normativo continua ad essere

instabile creando non pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni

Appaltanti una incertezza operativa di fondo ed un esteso

contenzioso Certamente non puograve non rilevarsi che questo

continuo incidere sul testo del decreto 163 egrave sentore di un non

efficace funzionamento della disciplina previdente e ciograve impone

una riflessione comune al fine di pervenire a soluzioni efficaci e

soddisfacentirdquo

Al Convegno egrave intervenuto anche tra gli altri Bernardette

Veca Vice Capo Gabinetto e Direttore generale per la

regolazione del Ministero infrastrutture che ha relazionato sul

nuovo Regolamento e sullo stato dellrsquoarte dello stesso

In particolare il Direttore Veca ha ricordato lrsquointensa attivitagrave

di concertazione del nuovo testo che sta per concludersi in sede

96

tecnica al margine del tavolo permanente istituito un anno fa

dallo stesso Ministro e che si concluderagrave con lrsquoinvio del

provvedimento al Consiglio di Stato prima della delibera

definitiva del Consiglio dei Ministri ed il parere finale della Corte

dei Conti

Il Governo egrave in forte ritardo nellrsquoemanazione del Nuovo

Regolamento di attuazione del Codice

Al termine del Convegno il prof Zamberletti aggiunge ldquoErsquo

forse impensabile rimettere mano ad una riscrittura del Codice

dei Contratti ma occorre prendere atto che il tentativo di

risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non egrave

pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti

in questi tre annirdquo

97

Bibliografia

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Profili problematici degli appalti pubblici

tra diritto interno e diritto comunitario

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- Dpr 1841994 n 573 recante ldquoRegolamento recante norme per la semplificazione dei

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- DLgs 17 marzo 1995 n 157 recante ldquoAttuazione della direttiva 9250CEE in materia di appalti

pubblici di servizirdquo

- DLgs 17 marzo 1995 n 158 recante ldquoAttuazione delle direttive 90531CEE e 9338CEE

relative alle procedure di appalti nei settori esclusirdquo

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lavori pubblici 11 febbraio 1994 n 109 e successive modificazionirdquo

- Dlgs 1882000 n 267 recante ldquoTesto unico delle leggi sullordinamento degli enti localirdquo

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- Direttiva n 200418CE del 3132004 recante ldquoDirettiva del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di

forniture e di servizirdquo

- L 1842005 n 62 recante ldquoDisposizioni per ladempimento di obblighi derivanti

dallappartenenza dellItalia alle Comunitagrave europee Legge comunitaria 2004rdquo

- Dlgs 1242006 n 163 recante ldquoIl codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

- Dlgs 26 gennaio 2007 n 6 recante Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo

12 aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)

- Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per

la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

- Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007 recante

ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

99

- Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici ne relative

disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo

- DLgs 3172007 n 113 recante ldquoDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 12

aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)rdquo

- Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in

materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in

attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la

disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

- Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante norme per la

ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

- Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007 recante disposizioni

in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina

della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

Bibliografia - Fonti giurisprudenziali consultate

TAR Campania Napoli I 342000 n 904 in Foro amm 2000 2375

C St VI 142000 n 1885 in Giust civ 2000 I 2443

Corte di Giustizia CE VI 7122000 - C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss

C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

TAR Veneto 2752003 n 3014 in Foro amm TAR 2003 1579

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3032003

TAR Lazio III 2452005 n 4116 in Foro amm TAR 2005 5 1592

C St VI 1442004 n 2124 in Foro amm CdS 2004 1203

C St VI 232004 n 991 in Foro amm CdS 2004 899

Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3002007

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 4012007

100

Sitografia

L Passeri Commento al Codice dei contratti

pubblici relativo a lavori servizi e

forniture I parte

Centrostudicinit

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Centrostudicinit

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CErdquo

Centrostudicinit

V Lepore Il riparto della competenza

legislativa tra stato e regioni in

materia di contratti pubblici di lavori

servizi e forniture alla luce del

nuovo codice degli appalti e della

recente giurisprudenza

costituzionale

wwwamministrazioneincamminolussit

R FANIZZI Il Codice degli appalti generali e

novitagrave legislative

wwwentilocaliprovincialeit

  • INDICE COMPLETO
  • TESI TERMINATApdf
  • Bibliografia
Page 8: NICCOLO’ CUSANO - Tesionline · 2010. 11. 17. · niccolo’ cusano universita’ telematica delle scienze umane tesi di laurea in diritto amministrativo il d.lgs. 163 del 12 aprile

5

la piugrave significante sentenza n 4012007 respingendo le questioni

sollevate dalle Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio e Abruzzo

sulla illegittimitagrave dei citati commi andando va a confermare quanto giagrave

deciso dalla pur nota sentenza 30032003 e cioegrave come non esista una

materia relativa ai lavori pubblici e che gli stessi ldquo hellip di volta in volta

rientrare nellrsquoambito della potestagrave legislativa esclusiva statale ovvero

concorrente ovvero ancora residuale delle Regionirdquo

In conclusione si puograve affermare che le ripetute modifiche al

Codice dei contratti rendono il quadro normativo instabile creando non

pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni appaltanti con una incertezza

di fondo ed estesi contenziosi Certamente non puograve non rivelarsi che

questo continuo incidere sul testo egrave sentore di un inefficace

funzionamento della disciplina previgente e ciograve dovrebbe imporre le

Autoritagrave competenti ad una riflessione comune al fine di pervenire a

soluzioni efficaci e soddisfacenti Ersquo forse impensabile rimettere mano

ad una riscrittura del Codice dei Contratti ma occorre prendere atto che

il tentativo di risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non

egrave pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti in

questi tre anni

6

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI

UNA RIFORMA NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice

ldquoIl DLgs 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture egrave articolato in cinque parti e composto da 256

articoli e 22 allegati

La parte I intitolata ldquoPrincipi e disposizioni comuni e contratti

esclusi in tutto o in parte dallrsquoambito di applicazione del Codicerdquo

contiene le norme relative a oggetto principi definizioni fonti di

disciplina riparto tra Stato e Regioni Autoritagrave di Vigilanza e

Osservatorio responsabile del procedimento e accesso noncheacute

lrsquoelencazione dei contratti esclusi dallrsquoambito di applicazione del codice

quali appalti segretati o stipulati sulla base di accordi internazionali

La Parte II intitolata ldquoContratti pubblici relativi a lavori forniture e

servizi nei settori ordinarirdquo disciplina i contratti aventi ad oggetto lavori

servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria

articolata in quattro titoli e rappresenta la parte piugrave corposa e probab

ilmente piugrave significativa In tale Parte egrave recepita la Direttiva comunitaria

n 200418CE

Il primo titolo disciplina i contratti di rilevanza comunitaria e

contiene il cuore della disciplina delle procedure di affidamento noncheacute

i principi in tema di esecuzione del contratto

Il secondo titolo disciplina i contratti sotto soglia comunitaria

mediante un rinvio alla disciplina dettata per i contratti sopra soglia

comunitaria e lrsquoenucleazione delle specifiche regole derogatorie

Il terzo titolo detta disposizioni per le concessioni di opere

pubbliche per il promotore finanziario per il contraente generale e per

le infrastrutture strategiche

7

Il quarto Titolo disciplina i contratti di lavori servizi e forniture in

taluni settori specifici e in particolare nel settore della difesa e nel

settore dei beni culturali

La Parte III egrave intitolata ldquoContratti pubblici di lavori servizi e

forniture nei settori specialirdquo e contiene il recepimento della direttiva

200417CE Preliminarmente egrave dettato un articolo di ricognizione delle

norme proprie dei settori ordinari che si applicano anche ai settori

speciali

La parte IV egrave intitolata ldquoContenziosordquo e disciplina gli strumenti

stragiudiziali e giudiziali di composizione delle liti in materia di contatti

pubblici e in particolare la transazione lrsquoaccordo bonario lrsquoarbitrato

noncheacute le norma in tema di giurisdizione e riti speciali e la tutela

cautelare ldquoante causamrdquo

La Parte V contiene le disposizioni di coordinamento e

transitorie noncheacute le abrogazionirdquo1

1 COCCO D E MANDRACCHIA LE Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Roma Tipografia del Genio Civile 2007 pagg 43-45

8

12 Le definizioni del nuovo codice

In recepimento dellrsquoart 1 della Direttiva Comunitaria 200418

lrsquoart 3 del codice degli appalti reca le definizioni dei principali termini

giuridici utilizzati nellrsquoambito dello stesso codice in parte vengono

mutuate le definizioni comunitarie in parte vengono cambiate le

definizioni di diritto interno utili per una migliore lettura del codice

Fra le disposizioni di maggiore interesse rilevano quelle

contenute ai commi 4 e 5 ove si puograve conoscere la definizione di

ldquosettori ordinarirdquo e quella di ldquosettori specialirdquo dei contratti pubblici In

particolare il comma 5 ha il merito di aver coniato la nuova terminologia

di ldquosettori specialirdquo di contratti pubblici ad indicare i settori in

precedenza definiti ldquoesclusirdquo ed oggi soggetti alla dir 200417

In tale prospettiva di recepimento della normativa

comunitaria il ldquocomma 7rdquo2 dellrsquoarticolo in commento reca la definizione

di ldquoappalto di lavori pubblicirdquo allrsquointerno della quale vengono fatte

confluire non solo le ipotesi di contratto avente ad oggetto lrsquoesecuzione

di lavori ma anche lrsquoipotesi di appalto aventi ad oggetto sia la

esecuzione che la progettazione di lavori

Nella stessa nozione viene fatta rientrare infine la cd

esecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera rispondente alle esigenze

specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoente aggiudicatore sulla

base del progetto preliminare posto a base di gara Tale tipologia di

esecuzione egrave tuttavia circoscritta allrsquoambito dei lavori relativi ad

infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi

2 Gli ldquoAppalti pubblici di lavorirdquo sono appalti aventi ad oggetto lrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero previa acquisizione in

sede di offerta del progetto definitivo la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione

relativamente ai lavori o opere helliphelliphellip oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di

unrsquoopera rispondente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoEnte

aggiudicatore sulla base di un progetto preliminare o ldquodefinitivordquo (parola cosigrave aggiunta

dallrsquoart 2 del DLgs 1132007) posto a base di gara

9

Il recepimento della nozione comunitaria di appalto di lavori

comporta il venir meno della terminologia nazionale che parlava di

appalto integrato e appalto concorso le quali ipotesi confluiscono

nellrsquounitaria nozione di appalto di lavori e vengono liberalizzate rispetto

ai casi tassativi in cui sono state finora previste

Attraverso questo ampliamento dellrsquooggetto del contratto il

legislatore comunitario si pone come obiettivo quello di liberalizzare il

mercato delle opere pubbliche il legislatore italiano invece recepisce

questa spinta di libertagrave con le dovute prudenze di chi deve fare i conti

con un mercato di lavori pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale

Prudenze che inevitabilmente sono state recepite dalla legge

10919994 soprattutto in riferimento allrsquooggetto del contratto che

prevedeva la netta separazione tra la progettazione e la esecuzione

dellrsquoopera pubblica Infatti il legislatore italiano subordina lrsquoapplicazione

di tale disposizione allrsquoapprovazione del Regolamento attuativo che ha

lo scopo di prevedere una disciplina di dettaglio Poicheacute ad oggi il

Regolamento attuativo deve ancora essere emanato dal Governo tale

disposizione egrave ancora sospesa

Il comma 8 reca poi la definizione e la differenza tra ldquolavori

pubblicirdquo3 ed ldquoopere pubblicherdquo Rispetto alla direttiva comunitaria le

definizioni nazionali sono state integrate tenendo conto dellrsquoarticolo 2

comma 1 l n 1091994 che rispetto allrsquoallegato I della direttiva

200418 contempla da un lato le opere di presidio e difesa ambientale

e di ingegneria naturalistica e dallrsquoaltro lato include nella nozione di

lavori non solo la costruzione demolizione e restauro ma anche il

recupero la ristrutturazione la manutenzione

3 i ldquolavorirdquo comprendono le attivitagrave di costruzione demolizione recupero

ristrutturazione restauro manutenzione di opere Per ldquooperardquo si intende il risultato di un insieme di lavori che di per seacute esplichi una funzione economica o tecnica

10

Le definizioni del codice continuano ai commi 11 con la nozione

di ldquoconcessione di lavori pubblicirdquo4 giagrave recepita nel diritto italianordquo5

preferendola a quella piugrave scarna contenuta nella direttiva comunitaria

I commi successivi dellrsquoart 3 in commento introducono nuovi

meccanismi di affidamento dei contratti mutuati dalle direttive

comunitarie e finalizzati al raggiungimento di obiettivi di semplificazione

e informatizzazione delle procedure di scelta del contraente

Da qui la definizione al comma 13 di ldquoAccordo Quadrordquo

lrsquoistitutordquo6 egrave lrsquoaccordo concluso fra una o piugrave stazioni appaltanti ed uno

o piugrave operatori economici preordinato a stabilire le clausole relative agli

appalti da aggiudicare durante un dato periodo in particolare per

quanto riguarda i prezzi e se del caso le quantitagrave previste La

disciplina dellrsquoaccordo quadro egrave successivamente ripresa allrsquoart 59 del

codice il quale recepisce lrsquoistituto introdotto dallrsquoart 32 della dir

200418 che egrave costituito dallrsquoobbligo di ricorrere alla previa gara per la

stipula dellrsquoaccordo quadro

Lrsquoarticolo recepisce la norma comunitaria con lrsquounica particolaritagrave

costituita dallrsquoobbligo di indicare i criteri di affidamento dei singoli appalti

nel caso in cui non si rilanci il confronto competitivo tra i soggetti

firmatari dellrsquoaccordo7 Per i lavori il recepimento dellrsquoaccordo quadro

viene circoscritto a lavori standardizzati e ripetitivi quali la

manutenzione e altre ipotesi da prevedersi nel regolamentordquo8

4 Le ldquoconcessioni di lavori pubblicirdquo sono contratti a titolo oneroso conclusi in forma

scritta aventi ad oggetto in conformitagrave al presente codice lrsquoesecuzione ovvero la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero la progettazione definitiva esecutiva e lrsquoesecuzione di lavori pubblici o di pubblica utilitagrave noncheacute la loro gestione funzionale ed economica che presentano le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori ad eccezione del fatto che il corrispettivo dei lavori consiste unicamente nel diritto di gestire lrsquoopera o in tale diritto accompagnato da un prezzo in conformitagrave al presente codice

5 allrsquoart 19 l n 1091994

6 giagrave presente nellrsquoordinamento interno allrsquoart 16 dlgs 1581995

7 comma 7

8 il vigente dpr n 56541999 contempla i contratti aperti

11

Ersquo pacifico come anche questa nuova procedura sia ancora

sospesa a causa del ritardo nellrsquoamenazione del regolamento da parte

del Governo

Le definizioni del codice continuano ai commi da 25 a 35 dellrsquoart

3 con le nozioni di ldquoamministrazione aggiudicatricerdquo9 ldquoorganismo di

diritto pubblicordquo ldquoimpresa pubblicardquo10 ldquoente aggiudicatore altri soggetti

aggiudicatori centrale di committenza

Nel quadro complesso di organismi che operano nel settore dei

contratti pubblici rileva la distinzione fra organismo di diritto pubblico ed

impresa pubblica Per ldquoorganismo di diritto pubblicordquo deve intendersi

qualsiasi organismo anche in forma societaria istituito per soddisfare

specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non

industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave

sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione

sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo

9 Le amministrazioni aggiudicatici sono le amministrazioni dello Stato degli Enti

pubblici territoriali gli altri Enti pubblici non economici gli organismi di diritto pubblico le associazioni unioni consorzi comunque denominati costituiti da detti soggetti

10 Llaquoorganismo di diritto pubblicoraquo egrave qualsiasi organismo anche in forma societaria

istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo damministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Le laquoimprese pubblicheraquo sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare direttamente o indirettamente uninfluenza dominante o percheacute ne sono proprietarie o percheacute vi hanno una partecipazione finanziaria o in virtugrave delle norme che disciplinano dette imprese Linfluenza dominante egrave presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici direttamente o indirettamente riguardo allimpresa alternativamente o cumulativamentea) detengono la maggioranza del capitale sottoscritto b) controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dallimpresa c) hanno il diritto di nominare piugrave della metagrave dei membri del consiglio di amministrazione di direzione o di vigilanza dellimpresa

12

drsquoamministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri

dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Il codice riprende la

nozione comunitaria di organismo di diritto pubblico contenuta nella dir

200417CE

Di pregnante rilevanza egrave inoltre la nozione11 di ldquocentrale di

committenzardquo che altro non egrave se non lrsquoamministrazione aggiudicatrice

che acquista forniture o servizi destinati ad ulteriori amministrazioni

aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori ovvero che aggiudica appalti

pubblici o conclude accordi quadro di lavori forniture o servizi destinati

ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori

Lrsquoart 3 al comma 35 si preoccupa infine di stabilire il ldquoprofilo

del committenterdquo espressione usata ma non definita dalle direttive

comunitarie si tratta del sito informatico di una stazione appaltante su

cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice

Il gruppo successivo di commi dal 36 al 41 reca invece la

definizione delle varie tipologie di procedure di affidamento da quelle

giagrave note recepite nel diritto italiano come la procedura aperta ristretta

negoziata a quelle nuove del dialogo competitivo e dellrsquoaffidamento

tramite centrale di committenzardquo12

11

di origine comunitaria 12

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 7-9 wwwentilocaliprovincialeit

13

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della

disciplina previgente

La disciplina normativa nei settori dei lavori pubblici servizi e

forniture si presentava molto frastagliata tanto che ldquogli obiettivi di

semplificazione perseguiti dal nuovo codice sono immediatamente

apprezzabili nella previsione dellrsquoart 1 comma 1 che definisce in

termini generalissimi lrsquooggetto della disciplina comprensiva di tutti i

contratti volti ad acquisire opere lavori beni e servizi sia sopra che

sotto soglia comunitaria sia con lrsquoappalto che con altri strumenti

contrattualirdquo13

La norma egrave direttamente attuativa della prescrizione contenuta

nellrsquoart 25 della sopracitata legge comunitaria 2004 (L 6205) che ha

delegato il Governo italiano a recepire le direttive 200417CE e

200418CE allrsquointerno di un unico testo normativo contenente la

disciplina organica degli appalti e delle concessioni di lavori servizi e

forniture di rilevanza comunitaria e non allrsquointerno dei settori cd

ldquoordinarirdquo e di quelli cd ldquoesclusirdquordquo14

Infatti in ambito nazionale la materia degli appalti pubblici si era

contraddistinta per una diversa e variegata regolamentazione infatti le

fonti normative sui contratti delle Pubbliche Amministrazioni erano le

seguenti

1) Legge fondamentale del 1895 Legge 20 marzo 1865 n 2248

ldquoLegge sulle opere pubblicherdquo

2) Direttiva CEE n 9337 sui lavori nei settori ordinari

3) DLgs 19 dicembre 1991 n 406 concernente ldquoAttuazione della

Direttiva 89440CEE in materia di procedure di aggiudicazione

degli appalti di lavori pubblicirdquo

13

essenzialmente la concessione 14

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 3 wwwentilocaliprovincialeit

14

4) Legge-quadro sui lavori pubblici n 109 del 1994 come modificata

dalla legge n 2161995 4151998 e 1662002 rispettivamente

Legge Merloni bis ter e quater

5) Legge e regolamento di contabilitagrave di Stato che si riferisce a

qualsiasi contratto

6) Direttiva 9336 CEE che coordinava le procedure di aggiudicazione

degli appalti pubblici di forniture nei settori ordinari

7) DLgs 24 luglio 1192 n 358 concernente il ldquoTesto Unico delle

disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione

delle Direttive CEE nn 7762 80767 e 88295rdquo

8) DPR n 5731994 sulle forniture di importo inferiore alla soglia

comunitaria

9) Direttiva n 9250CEE che coordinava le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi nei settori ordinari

10) DLgs 17 marzo 1995 n 157 concernente ldquoAttuazione alla Direttiva

9250 CEE in materia di appalti di servizirdquo15

Davanti ad una situazione normativa cosigrave dispersiva si

inserisce la Legge 622005 legge comunitaria 2004 che ldquoallrsquoart25

comma 1 lett a)rdquo16 delega il Governo a recepire le due direttive

comunitarie n 200417CE e 200418 CE imponendo la raccolta in un

unico testo normativo sia della disciplina degli appalti e concessioni

sopra soglia che di quella sotto soglia enucleando le disposizioni

15

OPERAE ASSOCIAZIONE E SOC 3M ITALIA Profili problematici degli appalti pubblici tra diritto interno e diritto comunitario Grafiche Chicca amp C Tivoli 1996 ndash pagg 13-14

16 Art 25 1 Il Governo egrave delegato ad adottare con le modalitagrave di cui allrsquoart 1 uno o

piugrave decreti legislativi volti a definire un quadro normativo finalizzato al recepimento della direttiva 200417CE del parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali e della direttiva 200418CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di forniture e di servizi nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi a) compilazione di un unico testo normativo recante le disposizioni legislative in materia di procedure di appalto disciplinate dalle due direttive coordinando anche le altre disposizioni in vigore nel rispetto del Trattato istitutivo dellrsquoUnione europea

15

comuni e disciplinando in parti separate gli aspetti non comuni

noncheacute la raccolta sempre in un unico testo dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia nei settori

speciali e ordinari

Il Codice dei contratti pubblici DLgs 1632006 ha avuto quindi

il compito di riordinare e semplificare lrsquointera normativa di settore

armonizzandola con quella comunitaria favorendone la concorrenza e

la trasparenza negli appalti

ldquoSignificativa infine la previsione del comma 2 che intende

risolvere la questione delle procedure di evidenza pubblica occorrenti

per la scelta del socio privato in caso di costituzione di societagrave

finalizzate alla realizzazione di unrsquoopera pubblica ovvero alla

realizzazione di unrsquoopera pubblica ed alla gestione della medesima

In applicazione di un principio generale enunciato in materia di

servizi pubblici locali dallrsquoart 113 comma 5 lett b) Dlgs 26700 la

scelta del socio privato nelle societagrave a partecipazione pubblica anche

non prevalente finalizzate alla realizzazione eo gestione di opere e

servizi pubblici dovragrave avvenire mediante il ricorso alle procedure di

evidenza pubblica Sul presupposto di tale principio e della ricognizione

delle norme vigenti la questione di quali siano le procedure di evidenza

pubblica da seguire viene risolta dal codice imponendo il rispetto dei

principi del Trattato a tutela della concorrenza e del ldquofavor

partecipationisrdquo

Di pregnante rilevanza egrave la previsione dellrsquoart 2 del codice in

commento il quale provvede allrsquoenunciazione dei principi ispiratori

dellrsquoattivitagrave contrattuale finalizzata allrsquoaffidamento ed allrsquoesecuzione di

opere e lavori pubblici servizi e forniture

La norma costituisce diretta applicazione dellrsquoart 2 Direttiva

200418CE dellrsquoart 10 Direttiva 200417CE dei principi del Trattato

16

CErdquo17 noncheacute dellrsquoart 1 della legge n 2411990 e dellrsquoart 1 comma 1

della legge n 1091994

In tale prospettiva lrsquoattivitagrave contrattuale pubblica deve essere

condotta in modo da garantire la qualitagrave delle prestazioni ed il rispetto

dei principi di economicitagrave efficacia tempestivitagrave e correttezza

Con particolare riguardo alla fase dellrsquoaffidamento egrave altresigrave

statuito il rispetto dei principi fondamentali del Trattato CE ovvero dei

principi di libera concorrenza di paritagrave di trattamento di non

discriminazione di trasparenza di proporzionalitagrave e pubblicitagrave giagrave

estesi dalla giurisprudenza comunitaria ai contratti posti al di sotto della

soglia comunitariardquo18

Per lrsquoeffetto la norma afferma il primato delle esigenze sociali

della tutela della salute e dellrsquoambiente noncheacute della promozione dello

sviluppo sostenibile rispetto al principio di economicitagrave il quale potragrave

anche essere subordinato (entro i limiti di legge) a criteri previsti dal

bando che siano comunque ispirati alle suddette finalitagrave

Lrsquoultimo richiamo egrave fatto alle norme sul procedimento

amministrativo di cui alla legge 2411990 con riguardo alle procedure di

affidamento ed alle altre attivitagrave amministrative connesse ai contratti

pubblici di lavori servizi e forniture noncheacute ai principi del codice civile

in relazione allrsquoattivitagrave contrattuale complessivamente considerata

comprensiva sia della fase di affidamento che di quella di

esecuzionerdquo19rdquo20

17

C Giust CE 3122001C-592000 ord in Foro it 2002 IV 67 18

Corte di Giustizia CE VI 7122000 C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

19 In analogia di quanto giagrave disposto dallrsquoart 1 comma 1 della legge 1091994

20 R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 4-

5 wwwentilocaliprovincialeit

17

14 Le Fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici

Nellrsquoambito della programmazione degli indirizzi di politica

amministrativa economica e sociale i presupposti per la concreta

attivitagrave negoziale dellrsquoEnte sono oltre alla contrazione di mutui e

concessioni di pubblici servizi anche gli appalti di lavori pubblici per cui

lrsquoEnte conforma lrsquoattivitagrave negoziale con strumenti tecnici che sono i

progetti preliminari definitivi ed esecutivi

Lrsquoattivitagrave negoziale dellrsquoEnte si ispira ai principi del

perseguimento dei fini pubblici ed egrave per questo motivo che la materia

dei lavori pubblici egrave sempre stata oggetto di modifiche ed integrazioni

proprio per rispondere allrsquoesigenza del rispetto del principio di

trasparenza attraverso la scelta della migliore procedura per

lrsquoaffidamento dei lavori e del migliore sistema di pubblicitagrave

Prima di passare alla elencazione delle fasi della procedura di

affidamento di un contratto pubblico egrave necessario introdurne la

definizione Il contratto pubblico egrave un contratto a titolo oneroso concluso

in forma scritta da un imprenditore e una amministrazione pubblica

avente ad oggetto lrsquoesecuzione dei lavori la fornitura dei prodotti e la

prestazione di servizi cosigrave come definiti dal Codicerdquo21 e rappresenta la

forma esclusiva per affidare un lavoro o una concessione

Lrsquoart 11 del DLvo n 1632006 disciplina innovando quanto

previsto dalla Legge n 1091994 lo schema della procedura di

affidamento di un contratto pubblico individuando le seguenti fasi

fondamentali

1) la programmazione

2) la determinazione a contrarre

3) la progettazione

21

Il Codice nel dare la definizione dellrsquoappalto pubblico riprende pedissequamente la definizione comunitaria giagrave recepita dal diritto italiano (v art 19 L n 1091994 art 2 DLgs n 3581992 art 3 DLgs n 1571995 art 7 DLgs n 1581995)

18

4) la procedura ad evidenza pubblica

5) la scelta dellrsquoofferta migliore

6) la stipulazione del contratto

7) lrsquoesecuzione dei lavori

La programmazione egrave una innovazione giagrave introdotta dalla legge

10994 mediante la quale vengono individuati i bisogni pubblici noncheacute

gli interventi e le risorse per soddisfarli attraverso lrsquoinserimento di tali

interventi sia nel bilancio triennale che nel bilancio annuale di

previsione e nellrsquoelenco dei lavori che viene aggiornato annualmente

Dopo aver inserito i lavori nel programma triennale dei lavori

pubblici e nellrsquoelenco annuale si prosegue con la pubblicazione allrsquoalbo

pretorio della determinazione a contrarre nella quale ai sensi dellrsquoart

192 del TUEL sono riportati tutti gli elementi essenziali del contratto

che lrsquoEnte andragrave a stipulare con lrsquoaggiudicatario lrsquooggetto le clausole

ritenute essenziali il tipo di procedura per la scelta del contraente e la

forma della pubblicitagrave In tale atto viene nominato da parte del

Responsabile del Servizio il Responsabile Unico del Procedimento

(Rup) figura obbligatoriamente prevista per ogni procedimento

amministrativo i cui compiti sono disciplinati sia dalla ldquolegge 24190rdquo22 e

sia dal ldquoTUELrdquo23

ldquoLa fase della progettazione anche se non egrave espressamente

prevista dallrsquoart 11 del DLvo n 1632006 deve ritenersi di

fondamentale importanza a tal punto da acquistare autonoma

rilevanza soprattutto per i contratti di lavori per i quali non solo

lrsquoesperimento della procedura di aggiudicazione ma addirittura anche la

prodromica attivitagrave di programmazione sono condizionate dalla previa

22

Art 5 -6-7-18 legge 24190 23

Art 198 del TUEL La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposite determinazione a contrarre da parte del Responsabile del procedimento

19

elaborazione di un documento progettualerdquo24 che puograve consiste in uno

studio di fattibilitagrave o in un progetto preliminare

A seguito dellrsquoapprovazione del ldquoprogetto preliminarerdquo25 lrsquoEnte

avvia la procedura di affidamento (o aggiudicazione) prevista dal

Codice Infatti lrsquoart 54 del codice riporta le procedure per

lrsquoindividuazione degli operatori economici che possono presentare

offerte ai fini dellrsquoaffidamento di un contratto pubblico mediante le

procedure aperte o ristrette ovvero mediante il dialogo competitivo a

specifiche condizioni oppure con procedure negoziate con o senza

pubblicazione di un bando

La stazione appaltante una volta scelta la procedura di

affidamento deve effettuare la relativa sub-procedura pubblicistica

attraverso la pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della

repubblica italiana ndash serie speciale ndash sul sito informatico del Ministero e

dellrsquoOsservatorio sul ldquoprofilo del committenterdquo26 e di un estratto di esso

su due giornali locali

Per sapere quale forma di pubblicitagrave deve essere adottata la

stazione appaltante prende in considerazione lrsquoimporto dei lavori posto

a base di gara Se tale importo egrave superiore ad euro 527800000 la

pubblicitagrave saragrave effettuata in Italia e in Europa tramite pubblicazione del

bando di gara nella Gazzetta Ufficiale e nella Gazzetta Ufficiale

Comunitagrave Europea (GUCE)

ldquoLa procedura aperta (ex pubblico incanto) egrave una procedura con

cui un Ente esprime la volontagrave di appaltare un lavoro attraverso la

pubblicazione di un bando a cui tutti gli operatori economici qualificati

cioegrave tutti coloro in possesso di requisiti generali e di qualificazione

24

L PASSERI Commento al Codice dei contratti pubblici relativo a lavori servizi e forniture I parte Tipografia DVS Roma 2006 pag 36

25 atto endoprocedimentale e in quanto tale non autonomamente lesivo se non

formalmente approvato dallrsquoorgano esecutivo 26

Sito informatico della stazione appaltante ove istituito

20

possono partecipare presentando unrsquooffertardquo27 La Direttiva 200418 non

presenta novitagrave di fondo rispetto alla previgente disciplina

ldquoLa procedura ristretta (ex licitazione privata) egrave una procedura

attraverso la quale gli operatori economici chiedono di essere invitati a

partecipare ad una procedura di affidamento e nella quale possono

presentare unrsquoofferta soltanto quelli formalmente invitati dalla stazione

appaltante con le modalitagrave previste dal Codicerdquo28

ldquoLa procedura negoziata (ex trattativa privata) con o senza

pubblicazione di un bando egrave la procedura in cui le stazioni appaltanti

consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o

piugrave di essi le condizioni dellrsquoappaltordquo29 Ersquo una procedura che perograve puograve

essere utilizzata in casi particolari percheacute non risponde ai principi di

trasparenza non discriminazione paritagrave di trattamento sanciti dal

Trattato della Comunitagrave Europea principi che devono sempre essere

rispettati anche quando una procedura non rientra nella disciplina del

Codice

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle offerte da

parte degli operatori economici lrsquoEnte procede alla valutazione

dellrsquoofferta piugrave vantaggiosa attraverso due criteri che sono il criterio del

ldquoprezzo piugrave bassordquo30 e quello ldquodellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosardquo31

La scelta dellrsquoofferta migliore avviene tramite la ldquoverifica delle

cd offerte anomalerdquo32 ossia di quelle offerte anormalmente basse

rispetto allrsquoimporto posto a base di gara Lrsquoofferta che risulteragrave migliore

saragrave quella successiva allrsquoultima offerta ritenuta anomala

La scelta dellrsquoofferta migliore corrisponde allrsquoaggiudicazione

provvisoria che avviene mediante la stesura di un verbale redatto dalla

27

Art 3 co 37 DLgs 1632006 28

Art 3 co 38 DLgs 1632006 29

ART 3 commi 37-38-40 DLgs 1632006 30

Art 82 DLgs 1632006 31

Art 83 DLgs 1632006 32

Art 87 DLgs 1632006

21

Commissione di gara Tra lrsquoaggiudicazione provvisoria e quella

definitiva deve trascorrere un tempo di 30 giorni che servono alla

stazione appaltante per verificare la veridicitagrave di tutta la

documentazione presentata a corredo dellrsquoofferta e per ricevere tutta

quella presentata ai sensi del ldquoDPR 4452000rdquo33 Dopo 30 giorni

dallrsquoaggiudicazione provvisoria lrsquoamministrazione aggiudicatrice

procede alla aggiudicazione definitiva attraverso un atto formale

Segue poi la stipula del relativo contratto di appalto dei lavori

che potragrave rivestire la forma dellrsquoatto pubblico notarile ovvero la forma

pubblica-amministrativa oppure potragrave consistere in una scrittura

privata con firme autenticate o non La stipula dovragrave intervenire entro

60 giorni dallrsquoaggiudicazione definitiva e fatto salvo lrsquoesercizio dei poteri

di autotutela nei casi consentiti dalla legge

Successivamente alla stipulazione del contratto prende inizio la

fase dellrsquoesecuzione del contratto che consiste nella materiale

esecuzione della prestazione contrattuale

Tutta la procedura di affidamento di un contratto pubblico si

divide in due serie la serie procedimentale e la serie negoziale

Nella serie procedimentale rientrano la determinazione a

contrarre la procedura ad evidenza pubblica la pubblicazione del

bando la scelta della migliore offerta lrsquoaggiudicazione provvisoria e

lrsquoaggiudicazione definitiva

La serie negoziale comprende la stipulazione del contratto e

lrsquoesecuzione della prestazione

33

Disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa artt 45 e 46 autocertificazioni e atti di notorietagrave

22

15 Regolamento di attuazione del codice e capitolati una nuova linea

di confine e lrsquoiter di approvazione

Costituisce indubbio elemento di novitagrave in materia di appalti la

previsione allrsquoart 5rdquo34 del codice in commento di un unico

34 Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente

codice in relazione ai contratti pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali e limitatamente agli aspetti di cui allarticolo 4 comma 3 in relazione ai contratti di ogni altra amministrazione o soggetto equiparato 2 Il regolamento indica quali disposizioni esecutive o attuative di disposizioni rientranti ai sensi dellarticolo 4 comma 3 in ambiti di legislazione statale esclusiva siano applicabili anche alle regioni 3 Fatto salvo il disposto dellarticolo 196 quanto al regolamento per i contratti del Ministero della difesa il regolamento di cui al comma 1 egrave adottato con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato ai sensi dellarticolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n 400 (comma cosigrave modificato dallarticolo 2 del dlgs n 6 del 2007)4 Il regolamento egrave adottato su proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle politiche comunitarie dellambiente per i beni culturali e ambientali delle attivitagrave produttive delleconomia e delle finanze sentiti i Ministri interessati e previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato esprime parere entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali il regolamento puograve essere emanato Con la procedura di cui al presente comma si provvede altresigrave alle successive modificazioni e integrazioni del regolamento5 Il regolamento oltre alle materie per le quali egrave di volta in volta richiamato detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice quanto a a) programmazione dei lavori pubblici b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori dei servizi e delle forniture e relative competenze c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico d) progettazione dei lavori servizi e forniture con le annesse normative tecniche e) forme di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave degli atti procedimentali noncheacute procedure di accesso a tali attif) modalitagrave di istituzione e gestione del sito informatico presso lOsservatorio g) requisiti soggettivi compresa la regolaritagrave contributiva attestata dal documento unico di cui allarticolo 2 comma 2 del decreto-legge 25 settembre 2002 n 210 convertito con modificazioni dalla legge 22 novembre 2002 n 266 certificazioni di qualitagrave noncheacute qualificazione degli operatori economici secondo i criteri stabiliti dal presente codice anche prevedendo misure incentivanti stabilite dalla legislazione vigente volte ad attenuare i costi della qualificazione per le piccole e medie imprese(lettera cosigrave modificata dallart 2 comma 1 lettera b) e dallart 3 comma 1 lettera a) dlgs n 113 del 2007) h) procedure di affidamento dei contratti ivi compresi gli incarichi di progettazione i concorsi di progettazione e di idee gli affidamenti in economia i requisiti e le modalitagrave di funzionamento delle commissioni aggiudicatici i) direzione dei lavori servizi e forniture e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativol) procedure di esame delle proposte di variante m) ammontare delle penali secondo limporto dei contratti e cause che le determinano noncheacute modalitagrave applicative n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dellarticolo 118 o) norme riguardanti le attivitagrave necessarie per lavvio

23

regolamento recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali da

adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il Consiglio di Stato

Al fine di ovviare al complesso quadro delineatosi allrsquoindomani

del processo di privatizzazione delle pubbliche amministrazioni e del

sempre maggiore ricorso agli strumenti di diritto privato anche per il

perseguimento dellrsquointeresse pubblico il nuovo codice con esclusivo

riferimento alle materie di competenza esclusiva dello Stato35 ha

dellesecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dellesecuzione o dal responsabile del procedimento p) modalitagrave di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione q) tenuta dei documenti contabili r) intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva e contributiva dellappaltatore(lettera cosigrave sostituita dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007) s) collaudo e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativo ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualitagrave le ipotesi di collaudo in corso dopera i termini per il collaudo le condizioni di incompatibilitagrave dei collaudatori i criteri di rotazione negli incarichi i relativi compensi i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori s-bis) tutela dei diritti dei lavoratori secondo quanto giagrave previsto ai sensi del regolamento recante capitolato generale di appalto dei lavori pubblici approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici 19 aprile 2000 n 145(lettera aggiunta dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007)6 Per assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri nellambito di attuazione della legge 26 febbraio 1987 n 49 sulla cooperazione allo sviluppo il regolamento sentito il Ministero degli affari esteri tiene conto della specialitagrave delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e dalla Unione europea 7 Le stazioni appaltanti possono adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica della generalitagrave dei propri contratti o di specifici contratti nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 I capitolati menzionati nel bando o nellinvito costituiscono parte integrante del contratto 8 Per gli appalti di lavori delle amministrazioni aggiudicatrici statali egrave adottato il capitolato generale con decreto del Ministro delle infrastrutture sentito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 Tale capitolato menzionato nel bando o nellinvito costituisce parte integrante del contratto 9 Il capitolato generale dei lavori pubblici di cui al comma 8 puograve essere richiamato nei bandi o negli inviti da parte delle stazioni appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007 35

Art 4 comma 3

24

esteso lrsquoambito di applicazione del suddetto regolamento ai contratti

conclusi da qualsiasi amministrazione o soggetto ad essa equiparato

noncheacute in linea generale e solo se espressamente stabilito alle

amministrazioni regionali o a quelle appartenenti alle Province

autonome di Trento e Bolzano

Al comma 5 dellrsquoart 5 egrave poi contenuto lrsquoelenco delle materie di

cui il regolamento deve recare la disciplina di attuazione e di

esecuzione oltre a quelle ulteriori materie per le quali egrave di volta in volta

richiamato Detta elencazione egrave stata mutuata seppur con alcune

semplificazioni dalla disciplina contenuta al comma 6 dellrsquoart 3 l n

1091994 che viene estesa anche a servizi e forniture noncheacute ai settori

speciali (ex settori esclusi)

In attuazione della legge n 491987 recante ldquoLa nuova disciplina

della cooperazione dellrsquoItalia con i Paesi in via di sviluppordquo il codice

stabilisce che al fine di assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti

esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e

forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri il regolamento

sentito il Ministero degli affari esteri deve tener conto della specialitagrave

delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle

procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e

dalla Unione europea36 La norma riproduce sostanzialmente il comma

7-ter dellrsquoart 3 L 1091994 sebbene nella nuova formulazione

scompaia ogni riferimento al capitolato generale

I commi da 6 a 8 disciplinano invece i capitolati quali ulteriore

fonte regolatrice della materia cui egrave riconosciuta forma contrattuale al

fine di evitare inutili sovrapposizioni con il regolamento viene

insomma delimitato il confine tra le due diverse tipologie di disciplina

36

art 5 comma 5

25

La struttura della norma riflette la tradizionale distinzione fra

capitolati generali e speciali questrsquoultimi in particolare sono disciplinati

al comma 6 il quale prescrive che nel rispetto della disciplina del

Codice e del regolamento le singole stazioni appaltanti possono

adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica dei

propri contratti Tali capitolati se menzionati nel contratto o nellrsquoinvito

divengono parte integrante del contratto

Con riguardo invece al capitolato generale dei lavori pubblici il

codice ne estende lrsquoambito di applicazione stabilendo che possa

essere richiamato anche nel bando o negli inviti da parte di stazioni

appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali sino ad

assumere in tal modo valore contrattuale37rdquo38

Ai sensi dellrsquoart 5 co 4 del Codice lo Stato ha avuto il compito di

emanare il Regolamento che prevede la disciplina esecutiva ed

attuativa del Codice stesso ldquoIl Regolamento egrave stato adottato su

proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle

politiche comunitarie dellrsquoambiente per i beni culturali e ambientali

delle attivitagrave produttive dellrsquoeconomia e delle finanze sentiti i ministri

interessati e previo parere obbligatorio del Consiglio superiore dei

lavori pubblici

Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato ha espresso il

proprio parere entro 45 giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali

il regolamento egrave stato emanato

ldquoMa lrsquoallora ministro delle infrastrutture Di Pietro anche se non

espressamente previsto dal Codice ha preferito coinvolgere da subito

nella elaborazione del regolamento anche lrsquoAutoritagrave di vigilanza sui

contratti pubblici alla quale ha inviato in via informale la sua bozzardquo39

37

commi 7 ed 8 38

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 10-12 wwwentilocaliprovincialeit

39 UVA V Regolamento pronto in autunno Edilizia e Territorio 2007 pag 5

26

ldquoPertanto il 13 luglio 2007 a circa 18 giorni dallrsquoapprovazione del

secondo decreto correttivo il Consiglio dei ministri approvava in via

preliminare lo schema di regolamento generale avviando cosigrave il

percorso per la sua definitiva emanazione a cui doveva seguire un

lungo periodo di vacatio legis di 180 giorni a partire dalla pubblicazione

nella GU che era necessario per la conoscibilitagrave di tale importante

provvedimento

Lo schema di regolamento alla data del mese di dicembre 2007 si

componeva di 363 articoli che sommati ai 257 articoli del Codice dei

contratti pubblici avrebbero formato il cd ldquounico testordquo40 della

contrattualistica pubblica con una mole complessiva di ben 620 articoli

Alle disposizioni normative si dovevano aggiungere gli allegati 14 allo

schema di regolamento e 22 al codice

Il testo egrave stato esaminato dal Consiglio di Stato che ha reso il

prescritto parere n 3262 del 17 settembre 2007 ma con numerose

indicazioni precisazioni e correzioni

Il Consiglio di Stato ha soprattutto messo in risalto la necessitagrave di

adeguare lo schema con le sopravvenute modifiche introdotte dal

ldquosecondo decreto correttivordquo41 Inoltre ha posto lrsquoaccento sulla esigenza

di semplificare il testo eliminando tutte le disposizioni che costituiscono

la riproduzione di similari disposizioni giagrave contenute nel Codice per non

incorrere nel rischio che norme regolamentari siano annullate in sede

giurisdizionale Il Consiglio di Stato ha precisato inoltre la natura

giuridica del regolamento una natura di attuazione ed integrazione e

non una natura di delegificazione escludendone ancora la natura di

regolamento indipendente Pertanto in base al parere del Consiglio di

Stato dovranno essere eliminate tutte quelle norme ldquopraeter legemrdquo 42

40

Art 25 Co 1 lettera a) legge 622005 ndash legge comunitaria 2004 41

Il Dlgs 1132007 secondo correttivo egrave stato approvato il 31 luglio e lo schema di regolamento il 13 luglio

42 Fuori dalla legge per esempio per appalti relativi a lavori allrsquoestero su beni

paesaggistici

27

che fanno atteggiare lo schema a regolamento indipendente tutte le

norme ldquocontra legemrdquo43 e tutte le norme prive di copertura finanziaria o

che comportano un aumento del costo delle opere pubbliche

Infine il Consiglio di Stato ha chiesto che sul testo integrato e

corretto siano acquisiti i concerti obbligatori previsti dallrsquoart 5 c 4 del

Codice che dovranno vista lrsquoimportanza del testo essere scritti

espressi e provenienti dai singoli ministri competenti evitando che il

concerto si intenda reso con la semplice approvazione del Consiglio dei

ministri cosigrave come si egrave verificato il 13 luglio 2007 in sede di

approvazione preliminare dello schemardquo44

Il Consiglio di Stato ndash sezione Consultiva per gli atti - nella

seduta del 17 luglio 2007 precisa che quando il regolamento generale

entreragrave in vigore saranno abrogati il Dpr 55499 il Dpr 342000 il Dm

1452000 e altri ldquoprovvedimenti minorirdquo45

Lo schema di regolamento a differenza del Codice che prevede

una parte di disposizioni generali comuni ai lavori pubblici servizi e

forniture ha tenuto separato il settore lavori pubblici46 dal settore delle

forniture e servizi47 La parte IV dello schema di regolamento contiene

disposizioni che sono la riproduzione di norme dettate dal codice per

lrsquoesecuzione dei lavori Al fine di non creare una sovrapposizione

normativa tra fonti di primo grado e secondo grado lo schema egrave stato

ritirato dal Ministero delle Infrastrutture per le opportune correzioni

introducendo un semplice rinvio a quelle del Codice e il 26 maggio

2008 lo ha sottoposto allrsquoesame della Corte dei Conti

43

Contro la legge per esempio il divieto di avvalimento per gli appalti relativi a beni culturali

44 G FAILLA Il Regolamento secondo Palazzo Spada Milano Il Sole 24 Ore 2007

pagg 54-55 45

Dpcm 1171999 Dpcm 18112005 Dpr 1012002 46

disciplinato dagli artt 1-280 47

disciplinato dagli artt 281-354

28

2 I SOGGETTI E I GLI ORGANISMI

Un settore nel quale il Codice si mostra particolarmente

innovativo egrave quello organizzativo esso difatti introduce nuovi organismi

e ridefinisce ruoli e competenze nel settore dei contratti pubblici

Occorre soffermarsi in particolare sullrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti

pubblici di lavori servizi e forniture (art 6) sullrsquoOsservatorio dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 7) sullo Sportello

Unico dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 9) e sul

Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 10)

21 LrsquoAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori

servizi e forniture

ldquoRispetto al regime previgente il dato che balza agli occhi con

immediatezza egrave lrsquoampliamento dellrsquoambito oggettivo di intervento

dellrsquoAutoritagrave anche ai contratti aventi ad oggetto servizi e forniture

coerentemente con lrsquounificazione della disciplina di aggiudicazione ed

esecuzione degli appalti operata dal DLgs n 1632006 ed in

attuazione della Legge delega

Funzione tipica dellrsquoAutoritagrave continua ad essere quella di

vigilanza in particolare ai sensi dellrsquoart 6 5deg comma del Codice

lrsquoAutoritagrave vigila sui contratti pubblici anche di interesse regionale di

lavori servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali

noncheacute nei limiti stabiliti dal presente Codice sui contratti pubblici di

lavori servizi e forniture esclusi dallambito di applicazione del presente

Codice al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e

trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed

efficiente esecuzione dei contratti noncheacute il rispetto delle regole della

concorrenza nelle singole procedure di gara

La sua azione egrave connotata da indipendenza funzionale oltre che

di valutazione e giudizio alla quale fanno da corollario lrsquoautonomia

29

organizzativa e finanziaria Questo organismo egrave dotato di un potere

regolamentare avente ad oggetto oltre al profilo organizzatorio48 anche

quello afferente alla disciplina dellrsquoesercizio della funzione di vigilanza49

e del potere sanzionatorio50

48

trova riconoscimento nellrsquoart 8 2deg comma secondo il quale ldquoLAutoritagrave nellambito della sua autonomia organizzativa disciplina con uno o piugrave regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento bilanci i rendiconti e la gestione delle spese nei limiti delle proprie risorse anche in deroga alle disposizioni sulla contabilitagrave generale dello Stato laccesso ai documenti amministrativi le modalitagrave di esercizio della vigilanza e i procedimenti sanzionatori di sua competenzardquo (peraltro giagrave riconosciuta dalla Legge n 1091994)

49 lrsquoart 8 3deg comma del Codice precisa che lrsquoAutoritagrave nellrsquoespletamento di tale

funzione dovragrave prevedere a) il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta dellAutoritagrave devono inviare i dati richiestib) la possibilitagrave che lAutoritagrave invii propri funzionari nella sede di amministrazioni e soggetti aggiudicatori e operatori economici al fine di acquisire dati notizie documenti chiarimenti c) la possibilitagrave che lAutoritagrave convochi con preavviso e indicazione specifica delloggetto i rappresentanti di amministrazioni e soggetti aggiudicatori operatori economici SOA o altri soggetti che ritenga necessario o opportuno sentire d) le modalitagrave di svolgimento dellistruttoria nel rispetto dei principi di cui alla legge 7 agosto 1990 n 241 e) le forme di comunicazione degli atti idonee a garantire la data certa della piena conoscenza

50 lrsquoart 8 4deg comma del Codice dispone che ldquoIl regolamento dellAutoritagrave

disciplina lesercizio del potere sanzionatorio da parte dellAutoritagrave nel rispetto dei principi della tempestiva comunicazione dellapertura dellistruttoria della contestazione degli addebiti del termine a difesa del contraddittorio della motivazione proporzionalitagrave e adeguatezza della sanzione della comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del provvedimento del rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle norme vigentirdquo

30

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e

forniture

Meno rilevanti le novitagrave per quanto concerne lrsquoOsservatorio il cui

ambito di operativitagrave viene anchrsquoesso esteso a tutti i contratti pubblici

relativi a lavori servizi e forniture e disciplinato dallrsquoart 7 del Codice

Sotto il profilo organizzativo lrsquoOsservatorio comunque articolato

in una sezione centrale ed in sezioni regionali opera nellrsquoambito

dellrsquoAutoritagrave ed egrave dunque oggetto di espressa disciplina che deve

essere inserita in capo al regolamento dellrsquoAutoritagrave La funzione di

monitoraggio dei dati estesa anche ai settori dei servizi e delle forniture

ha comportato lrsquoesigenza di coordinare lrsquoattivitagrave dellrsquoOsservatorio con

quelle degli altri enti competenti per tali settori ossia lrsquoIstat e la

Consip51

Invariati gli obblighi di comunicazione e le funzioni poste a capo

dellrsquoOsservatorio che ai sensi dellrsquoart 7 4deg comma del Codice sono

individuate nelle seguenti

a) provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi

concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e in

particolare di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara le

aggiudicazioni e gli affidamenti le imprese partecipanti limpiego della

mano dopera e le relative norme di sicurezza i costi e gli scostamenti

rispetto a quelli preventivati i tempi di esecuzione e le modalitagrave di

attuazione degli interventi i ritardi e le disfunzioni

51

Difatti lrsquoart 7 3deg comma del Codice dispone che ldquoLOsservatorio in collaborazione con il CNIPA opera mediante procedure informatiche sulla base di apposite convenzioni anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato dei Ministeri interessati dellIstituto nazionale di statistica (ISTAT) dellIstituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle regioni dellUnione province dItalia (UPI) dellAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI) delle camere di commercio industria artigianato e agricoltura e delle casse edili della CONSIPrdquo

31

b) determina annualmente costi standardizzati per tipo di lavoro

in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto di una

specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

c) determina annualmente costi standardizzati per tipo di servizio

e fornitura in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto

di una specifica pubblicazione avvalendosi dei dati forniti dallISTAT e

tenendo conto dei parametri qualitagrave prezzo di cui alle convenzioni

stipulate dalla CONSIP ai sensi dellarticolo 26 legge 23 dicembre

1999 n 488

d) pubblica semestralmente i programmi triennali dei lavori

pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici noncheacute lelenco

dei contratti pubblici affidati

e) promuove la realizzazione di un collegamento informatico con

le stazioni appaltanti noncheacute con le Regioni al fine di acquisire

informazioni in tempo reale sui contratti pubblici

f) garantisce laccesso generalizzato anche per via informatica

ai dati raccolti e alle relative elaborazioni

g) adempie agli oneri di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave richiesti

dallAutoritagrave

h) favorisce la formazione di archivi di settore in particolare in

materia contrattuale e la formulazione di tipologie unitarie da mettere a

disposizione dei soggetti interessati

i) gestisce il proprio sito informatico

j) cura lelaborazione dei prospetti statistici di cui allarticolo 250

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e di cui allarticolo 251

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi nei settori di gas energia termica elettricitagrave acqua

trasporti servizi postali sfruttamento di area geografica)

32

Una importante novitagrave introdotta dal Codice in capo

allrsquoOsservatorio dellrsquoAutoritagrave di vigilanza egrave quella della istituzione di in

sistema centralizzato informatico di controllo sul numero delle iscrizioni

da parte degli operatori economici in appositi elenchi che non deve

superare 30 In caso di accertato superamento del limite lrsquoOsservatorio

comunica il superamento del numero massimo alle stazioni appaltanti

che hanno proceduto alle iscrizioni le quali hanno tempo 20 giorni dalla

comunicazione dellrsquoOsservatorio per cancellazione e previo avviso agli

iscritti

Inoltre tale lrsquoelenco egrave disponibile ai fini della pubblicitagrave sul sito

dellrsquoOsservatorio52

52

L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-28

33

23 Lo Sportello dei Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 9 del ldquoCodicerdquo53 disciplina lrsquoattivitagrave dello Sportello dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevedendo al comma 1deg

lett a) la facoltagrave per le stazioni appaltanti di istituire questo istituto i

cui compiti sono quelli di informazione della normativa vigente in

relazione allrsquoesecuzione dei contratti pubblici

La preoccupazione del legislatore comunitario egrave stata

essenzialmente quella di garantire che una volta ampliato il contesto

territoriale nel quale i soggetti economici dei vari Stati membri possono

partecipare alle gare drsquoappalto questi possano pure conoscere il

contesto normativo di riferimento del paese o addirittura della Regione

in cui dovragrave svolgersi la prestazione oggetto del contratto da affidare

La previsione si muove indubbiamente in un ottica di

semplificazione dei rapporti tra enti aggiudicatori e soggetti partecipanti

alle procedure selettive

Il merito del Codice egrave quello di non essersi arrestato allrsquoesigenza

chiarificatrice espressa dalla normativa comunitaria in relazione alla

normativa fiscale alla tutela dellrsquoambiente alla sicurezza ed alle

condizioni di lavoro in materia di contratti pubblici estendendo invece

lrsquoambito di azione dello Sportello ldquoa tutte le altre norme che debbono

essere rispettate nellrsquoesecuzione del contrattordquo

In tale prospettiva il codice ha inserito fra i compiti dello

Sportello quello di fornire ai candidati la ldquodocumentazione utile per la

presentazione delle candidature e delle offerterdquo54 trattasi di una

funzione assolutamente in linea con la ratio dellrsquoistituto rappresentare

un supporto tecnico-documentale per i partecipanti alle gare

53

In attuazione dellrsquoart 27 dir 200418CE 54

art 9 comma 1 lett b

34

La previsione dello Sportello non comporta ldquooneri aggiuntivirdquo55

per i bilanci pubblici e implica una remunerazione del servizio

informativo destinata a coprirne i costi

La possibilitagrave di funzionamento telematico dello sportello egrave poi

sancita mediante rinvio alle norme vigenti in tema di informatizzazione

della ldquopubblica amministrazionerdquo56

Dellrsquoesistenza dello Sportello e dei costi dei relativi servizi

occorreragrave comunque dare indicazione nel ldquobando o nel capitolatordquo57rdquo58

55

art 9 comm 3-5 56

Vedi DLgs n 8205 ldquoCodice dellrsquoAmministrazione Digitalerdquo 57

Art 9 comma 6 58

R FANIZZI ldquoIl Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pagg 15-16 wwwentilocaliprovincialeit

35

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 10 del Codice disciplina la figura del Responsabile delle

procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture Trattasi di figura giagrave oggetto di puntuale

regolamentazione generale ai sensi della Legge n 24190 noncheacute

speciale per quanto concerne i lavori pubblici ai sensi degli art 7 della

Legge n 1091994 noncheacute degli artt 7 ed 8 del DPR n 55499 solo

parzialmente abrogati dallrsquoart 256 del Codice e dunque allo stato

pienamente efficaci con le conseguenze di cui a breve si diragrave

soprattutto in termini di definizione delle specifiche competenze

Rispetto al regime previgente la disciplina speciale del

Responsabile viene estesa anche ai contratti di servizi e delle forniture

ma conserva il requisito dellrsquounicitagrave sigrave come si evince dal 1deg comma del

citato art 10 secondo cui ldquoPer ogni singolo intervento da realizzarsi

mediante un contratto pubblico le amministrazioni aggiudicatrici

nominano ai sensi della legge 7 agosto 1990 n 241 un responsabile

del procedimento unico per le fasi della progettazione dellaffidamento

dellesecuzionerdquo

Il Responsabile del Procedimento rimane sempre un dipendente

di ruolo delle amministrazioni aggiudicatrici59 i cui requisiti di

professionalitagrave dovevano essere quelli individuati dal Regolamento di

attuazione Tuttavia ad oggi occorre ancora fare riferimento alle

norme di cui allrsquoart 7 del DPR n 55499 fatto salvo60 dallrsquoart 256 del

59

nel caso in cui lorganico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalitagrave necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento secondo quanto attestato dal dirigente competente i compiti di supporto allattivitagrave del responsabile del procedimento possono essere affidati con le procedure previste dal presente Codice per laffidamento di incarichi di servizi ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico economico finanziario amministrativo

60 In particolare lrsquoart 256 abroga esclusivamente il comma 6 dellrsquoart 7 del DPR n

55499 a mente del quale ldquoI soggetti non tenuti allrsquoapplicazione dellrsquoarticolo 7 della Legge devono in ogni caso garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il

36

Codice Difatti anche se non oggetto di espressa abrogazione da parte

dellrsquoarticolo 256 le norme del regolamento potranno essere abrogate

solamente dal nuovo Regolamento di cui allrsquoart5 del Codice con effetto

dallrsquoentrata in vigore di questrsquoultimo A tal fine il Responsabile dovragrave

essere non solamente un tecnico ma dovragrave altresigrave essere in possesso

ldquodi un titolo di studio adeguato alla natura dellintervento da realizzare

abilitato allesercizio della professione o quando labilitazione non sia

prevista dalle norme vigenti egrave un funzionario con idonea

professionalitagrave e con anzianitagrave di servizio in ruolo non inferiore a

cinque annirdquo6139 Non saragrave sufficiente dunque qualsiasi preparazione

tecnica ma una preparazione adeguata alle complessitagrave connesse

allrsquointervento da realizzare Certamente la definizione delle competenze

e dei requisiti del responsabile rientrano nellrsquoambito della competenza

concorrente Stato ndash Regioni ma non vi egrave alcun dubbio che il

collegamento fra complessitagrave delle competenze ed idoneitagrave del titolo di

studioprofessionale sia un principio fondamentale ed in quanto tale

vincolante per il legislatore regionale

Sempre a causa della mancanza del Regolamento non egrave

applicabile lrsquoart 10 c 6 del Codice riguardo alla coincidenza fra RUP

progettista e direttore dei lavori Infatti il Regolamento ldquohellipper i lavori

determina limporto massimo e la tipologia per i quali il responsabile del

procedimento puograve coincidere con il progettista Le ipotesi di coincidenza

tra responsabile del procedimento e direttore dellesecuzione del

contratto sono stabilite dal regolamento in conformitagrave allarticolo 119rdquo

Pertanto ad oggi ancora occorre fare riferimento al vigente

regolamento generale del 1999 ed in particolare alla norma di cui al 4deg

comma dellrsquoart 7 secondo cui in genere le funzioni di RUP progettista

e direttore dei lavori potranno coincidere per uno o piugrave interventi e nei

responsabile del procedimento dalle norme della legge e del regolamento che li riguardanordquo

61 Art 7 4deg comma del DPR n 55499

37

limiti delle competenze professionali del dipendente in casi particolari62

e per importi superiori a 50000000Euro

Ersquo demandato ancora al Regolamento lrsquoindividuazione gli

eventuali altri compiti del responsabile del procedimento coordinando

con essi i compiti del direttore dellesecuzione del contratto e del

direttore dei lavori noncheacute dei coordinatori in materia di salute e di

sicurezza durante la progettazione e durante lesecuzione previsti dal

decreto legislativo 14 agosto 1996 n 494 e dalle altre norme vigentirdquo63

Occorre ricordare che per le acquisizioni di lavori in economia le

stazioni appaltanti operano attraverso il Responsabile del

Procedimento

Alla Luce di ciograve lrsquoart 125 detta le disposizioni circa lrsquoaffidamento

diretto da parte del Responsabile del Procedimento dettando un minimo

di garanzie procedimentali richiamando i principi del Trattato

Infatti ai sensi del comma 8 per i lavori superiori a 4000000 euro e

fino al 20000000 euro lrsquoaffidamento avviene mediante cottimo fiduciario

nel rispetto dei principi di trasparenza rotazione paritagrave di trattamento

previa consultazione di almeno 5 operatori economici individuati sulla

base di indagini di mercato

62

Si tratta rispettivamente di opere e impianti di speciale complessitagrave o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o complessi o ad elevata componente tecnologica oppure di particolare complessitagrave secondo le definizioni rispettivamente contenute nellarticolo 17 commi 4 e 13 nellarticolo 20 comma 4 e nellarticolo 28 comma 7 della Legge le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi 1) utilizzo di materiali e componenti innovativi 2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa 3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltagrave logistica o particolari problematiche geotecniche idrauliche geologiche e ambientali 4) complessitagrave di funzionamento duso o necessitagrave di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalitagrave 5) esecuzione in ambienti aggressivi 6) necessitagrave di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali di progetto integrale di un intervento un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti architettonica strutturale e impiantisticardquo

63 L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 28-33

38

Per lavori di importo inferiore a 4000000 euro egrave consentito

lrsquoaffidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento

39

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE

Il Codice introduce una serie di novitagrave in attuazione alla Direttiva

comunitaria 200418CE come lrsquoavvalimento procedura di

individuazione dei requisiti di qualificazione che devono possedere gli

operatori economici ai fini della partecipazione alle gare il Dialogo

Competitivo e lrsquoAccordo tra le procedure di scelta del contraente e

lrsquoAsta elettronica come il processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale ai fini della semplificazione della

procedura di aggiudicazione

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti

di qualificazione

ldquoLrsquoAvvalimento egrave una procedura relativa alla individuazione dei

requisiti di qualificazione che devono possedere gli operatori economici

ai fini della partecipazione alle gare Esso trova la propria disciplina

negli artt 49 e 50 del DLgs n 1632006 Lrsquoistituto rappresenta una

novitagrave del nostro ordinamento direttamente scaturente dal recepimento

dellrsquoanalogo istituto comunitario

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 182004 sviluppa tale principio

statuendo che un operatore economico puograve per un determinato

appalto fare affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere

dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi purcheacute dimostri

la disponibilitagrave dei relativi mezzi

Lrsquoimpresa che offre i mezzi prende il nome di impresa ausiliaria

Lrsquoimpresa che utilizza i requisiti per partecipare alle gare prende

il nome di impresa ausiliata

Secondo alcuni la facoltagrave concessa allrsquooperatore economico di

avvalersi dei requisiti tecnici ed economici di altra impresa del gruppo

colliderebbe con la disciplina normativa del subappalto che prevede

stringenti limitazioni sia sotto il profilo procedurale che quantitativo Ma

la natura giuridica dei due istituti non egrave la stessa infatti mentre il

40

subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a soggetti terzi che

operano dunque come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso di cui allrsquoart 47 par 2 della Direttiva 182004 il

concorrente aggiudicatario saragrave comunque lrsquoimpresa operante tanto egrave

vero che dovragrave dimostrare il possesso dei beni aziendali dei quale

intenderagrave avvalersi

Neacute puograve valere ad escludere tale distinzione giuridica il riferimento

alla norma di cui allrsquoart 18 9deg comma della Legge n 551990 secondo

la quale ldquolrsquoimpresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve

allegare la copia autentica del contratto e la dichiarazione circa la

sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a

norma dellrsquoart 2359 del Codice civile con lrsquoimpresa affidataria del

subappalto o del cottimohelliprdquo

Nel primo caso le imprese ndash che evidentemente conservano una

propria soggettivitagrave ndash agiscono autonomamente e non come gruppo il

rapporto negoziale corrente inter partes integreragrave dunque i requisiti

della fattispecie negoziale del subappalto In questo caso la ratio

sottesa alla previsione di cui al 9deg comma dellrsquoart 18 della Legge n

5590 va rinvenuta nellrsquoesigenza di evitare facili elusioni delle restrizioni

poste dalla norma in questione attraverso lo strumento dei collegamenti

societari Nel secondo caso invece lrsquoimpresa agisce in proprio

avvalendosi perograve dei requisiti di altre imprese del gruppo non

integrando pertanto gli estremi della fattispecie negoziale del

subappalto Si potrebbe anzi affermare lrsquoesatto contrario in quanto il

collegamento fra le imprese egrave indefettibile requisito per lrsquoavvalimento

Tali peculiaritagrave dellrsquoistituto in esame sono state sufficientemente

rilevata dalla giurisprudenza amministrativa la quale ha riconosciuto che

in virtugrave della Direttiva comunitaria per tutti i pubblici appalti si consente

alloperatore economico o ad un raggruppamento di operatori economici

di cui allart 4 se del caso e per un determinato appalto di fare

affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere dalla natura

41

giuridica dei suoi legami con questi ultimi al fine della prova della

capacitagrave economica e finanziaria In tal caso deve dimostrare

allamministrazione aggiudicatrice che disporragrave dei mezzi necessari ad

esempio ldquomediante presentazione dellimpegno a tal fine di questi

soggettirdquo64

Il Codice ha pertanto recepito lrsquoistituto nellrsquoambito delle norme

che disciplinano la qualificazione dei concorrenti ed in particolare allrsquoart

49 statuendo che ldquoIl concorrente65 in relazione ad una specifica gara di

lavori servizi forniture puograve soddisfare la richiesta relativa al possesso

dei requisiti di carattere economico finanziario tecnico organizzativo

ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti

di un altro soggetto o dellrsquoattestazione SOA di altro soggettordquo

Emerge subito un primo elemento di novitagrave rispetto alla

formulazione europea della norma che risiede appunto nellrsquoestensione

dellrsquoavvalimento anche al sistema di qualificazione mediante attestato

SOA di cui al DPR n 34200066

La differenza fra lrsquoavvalimento e le tipologie negoziali che

comportano un frazionamento soggettivo ed oggettivo dellrsquoesecuzione

della prestazione quali ad esempio il subappalto egrave adeguatamente

tratteggiata dal Codice che dispone espressamente che ldquoIl contratto egrave

in ogni caso eseguito dallrsquoimpresa che partecipa alla gara alla quale egrave

rilasciato il certificato di esecuzione e lrsquoimpresa ausiliaria non puograve

assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore o di subappaltatorerdquo

In sostanza dunque nellrsquoavvalimento non si verifica un

frazionamento oggettivo della prestazione in quanto lrsquoimpresa

concorrente si avvale dei requisiti di unrsquoaltra impresa ma resta pur

sempre lrsquounica esecutrice dellrsquoappalto

64

art 47 commi 2 e3 65

singolo consorziato o raggruppato ai sensi dellrsquoart 34hellip 66

Che trova una propria regolamentazione nel successivo art 50 del DLgs n 1632006

42

Nel recepimento di tale direttiva comunitaria il legislatore italiano

introduce una serie di limiti alla concreta operativitagrave dellrsquoavvalimento

intese a evitare manovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di

associazioni criminali che non potrebbero partecipare in proprio alle

gare Infatti il comma 2deg al fine di accertare il ricorso allrsquoavvalimento

dovragrave chiedere allrsquoimpresa ausiliata una serie di dichiarazioni67 da parte

dellrsquoimpresa ausiliaria da allegare alla propria domanda di

partecipazione tanto che gli artt 49 e 50 relativi allrsquoavvalimento sono

oggetto procedura drsquoinfrazione comunitaria e che a oggi tale

procedimento egrave ancora sospesordquo68

67

una sua dichiarazione verificabile ai sensi dellrsquoarticolo 48 attestante lrsquoavvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara con specifica indicazione dei requisiti stessi e dellrsquoimpresa ausiliaria b) una sua dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 c) una dichiarazione sottoscritta da parte dellrsquoimpresa ausiliaria attestante il possesso da parte di questrsquoultima dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 d) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questrsquoultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dellrsquoappalto le risorse necessarie di cui egrave carente il concorrente e) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dellrsquoarticolo 34 neacute si trova in una situazione di controllo ai sensi dellrsquoart 34 c 2 con una delle altre imprese che partecipano alla gara f) in originale o copia autenticata il contratto in virtugrave del quale lrsquoimpresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dellrsquoappalto g) nel caso di avvalimento nei confronti di unrsquoimpresa che appartiene al medesimo gruppo in luogo del contratto di cui alla lettera f) lrsquoimpresa concorrente puograve presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dal comma 5

68 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 83-93

43

32 Il Dialogo Competitivo procedura di scelta del contraente

ldquoAlcune delle principali novitagrave della Direttiva 200418 riguardano

proprio le procedure di scelta del contraente in particolare la disciplina

comunitaria disciplina e regola alcune nuove tipologie procedimentali

che si aggiungono a quelle ldquoclassicherdquo69 fra le quali figurano lrsquoaccordo

quadro e il dialogo competitivo Il dialogo competitivo trattato nel

considerando (31) della Direttiva egrave disciplinato dallrsquoart 29 e 11 della

medesima Direttiva ed inserito allrsquoart 58 del Dlgs n 1632006

La ratio sottesa alla creazione dellrsquoistituto risiede nella necessitagrave

di dotare le amministrazioni aggiudicatici di uno strumento flessibile

capace di sopperire alla presenza di interventi estremamente complessi

sotto il profilo tecnico e finanziario allrsquoincapacitagrave di individuare

adeguatamente oggetto e caratteristiche della prestazione

Ai sensi dellrsquoart 1 comma 11 lett C) della Direttiva 182004 il

dialogo competitivo egrave ldquohellip Una procedura alla quale qualsiasi operatore

economico puograve chiedere di partecipare e nella quale lrsquoamministrazione

aggiudicatrice avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale

procedura al fine di elaborare una o piugrave soluzioni atte a soddisfare le

sue necessitagrave e sulla base della quale o delle quali i candidati

selezionati saranno invitati a presentare le offerterdquo La procedura in

esame pertanto egrave strumentale al raggiungimento degli obiettivi di

semplificazione snellimento e modernizzazione procedurale che

presiedono lrsquoadozione della Direttiva medesima Si tratta di una

procedura di aggiudicazione la quale peraltro non rappresenta

unrsquoassoluta novitagrave nel panorama normativo comunitario in materia di

appalti e che ha trovato un definitivo inquadramento solamente

nellrsquoultima versione della Direttiva

Il considerando (31) della Direttiva esplicita che nella misura in

cui il ricorso a procedure aperte o ristrette non consenta di aggiudicare

69

Procedura aperta procedura ristretta procedura negoziata

44

appalti occorre prevedere una procedura flessibile che salvaguardi sia

la concorrenza tra gli operatori economici sia la necessitagrave delle

amministrazioni aggiudicatici di discutere con ciascun candidato tutti

gli aspetti dellrsquoappalto

Il 1deg comma dellrsquoart 58 del DLgs 1632006rdquo70 subordina

lrsquoattivazione della procedura del dialogo competitivo a una duplice

condizione

1) una di carattere oggettivo che risiede nella particolare

complessitagrave dellrsquoappalto ossia quando la stazione appaltante non egrave

oggettivamente in grado di definire i mezzi tecnici atti a soddisfare i suoi

obiettivi quando non sia oggettivamente in grado di specificare

lrsquoimpostazione giuridica o finanziaria di un progetto e qualora non

disponga a causa di fattori oggettivi ad essa non imputabili di studi in

merito alla identificazione e quantificazione dei propri bisogni o

allrsquoindividuazione dei mezzi strumentali al soddisfacimento dei propri

bisogni alle caratteristiche funzionali tecniche gestionali ed

economico-finanziarie degli stessi e allrsquoanalisi dello stato di fatto e di

diritto nelle sue eventuali componenti storiche artistiche

architettoniche paesaggistiche

2) lrsquoaltra di natura discrezionale che consiste nella valutazione

effettuata dallrsquoamministrazione aggiudicatrice circa lrsquoimpossibilitagrave di

addivenire allrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto mediante una procedura

aperta eo ristretta La natura discrezionale non ha perograve natura

amministrativa ma preminentemente tecnica che non permette alla

pubblica amministrazione lrsquoaggiudicazione di un appalto attraverso il

70

Art 58 co 1 cosigrave modificato dallrsquoart 1 co 1 lettera g)dlgs 113 del 2007 Nel caso di appalti particolarmente complessi qualora ritengano che il ricorso alle procedure aperta o ristretta non permetta lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto le stazioni appaltanti possono avvalersi del dialogo competitivo conformemente al presente articolo Il ricorso al dialogo competitivo per lavori egrave consentito previo parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici hellip egrave altresigrave richiesto il parere del Consiglio Superiore dei beni culturali I citati pareri sono resi entro 30 giorni dalla richiesta Decorso tale termine lrsquoamministrazione puograve comunque procedere

45

ricorso di una procedura aperta o ristretta Drsquoaltra parte una diversa

impostazione della questione tesa ad individuare nella valutazione della

pubblica amministrazione una discrezionalitagrave di tipo amministrativo

creerebbe grave incertezza in merito al rispetto delle regole poste a

presidio della concorrenza di cui le procedure ad evidenza pubblica

sono garanzia

Va comunque rilevato che anche lrsquoistituto del dialogo competitivo

egrave stato sospeso fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento di attuazione

di cui allrsquoart 5 del DLgs 1632006 anche se per la giurisprudenza

esso rappresentava invece una norma self-executing Ma tale

disposizione per poter essere utilizzata immediatamente era

necessario che tutta la Direttiva comunitaria 200418 fosse stata

considerata self-executing

ldquoLa Corte comunitaria ha individuato tre requisiti percheacute una

Direttiva possa definirsi direttamente esecutiva (self executing)

1) le disposizioni in essa contenute devono essere chiare precise

complete e giuridicamente perfette in modo da essere

concretamente applicabili senza ulteriori valutazioni discrezionali in

merito alla loro esecuzione

2) tali disposizioni non devono essere condizionate nella loro efficacia

dallrsquointervento del legislatore interno

3) lo Stato membro deve risultare inadempiente nellrsquoattuazione della

Direttiva nel proprio ordinamento

Alla luce di tali considerazioni si puograve desumere che la Direttiva

200418 non abbia carattere self-executing in quanto lrsquoefficacia di

alcune delle sue disposizioni ed in particolare proprio quelle relative

agli ldquoistituti principalmente innovativirdquo71 egrave condizionata da uno specifico

e peraltro facoltativo intervento statale di recepimento In realtagrave alcune

disposizioni della Direttiva come il termine di pubblicazione dei bandi e

degli avvisi sarebbero state di immediata applicazione nei confronti

71 Accordo Quadro e Asta elettronica (limitatamente ai lavori pubblici)

46

degli Stati membri una volta scaduto il termine ultimo per il loro

recepimento

Altre invece dovevano essere applicate solamente previo

recepimento del competente legislatore nazionale quali appunto gli

istituti innovativi del dialogo competitivo e dellrsquoaccordo quadrordquo72

Il dialogo competitivo egrave una procedura che si sviluppa in tre fasi

crsquoegrave una fase negoziale (quella del dialogo) una fase relativa

allrsquoaggiudicazione e quella afferente al perfezionamento del contratto

Le amministrazioni sono tenute a pubblicare un bando di gara nel quale

debbono essere precisate le loro esigenze e necessitagrave i ldquorequisiti

generalirdquo73 e quelli ldquodi qualificazionerdquo74 richiesti ai candidati per la

partecipazione al dialogo il criterio di aggiudicazione e il termine di

presentazione delle domande Appare subito un elemento critico in

merito alla qualificazione dei candidati da invitare al dialogo in quanto il

possesso dei requisiti previsti nel codice sono quelli propri degli

operatori economici che vogliono partecipare alle procedure ordinarie di

affidamento mentre in caso del ricorso alla procedura del dialogo

competitivo lrsquoEnte motiva il ricorso a tale procedura giagrave nel bando di

gara per lrsquoimpossibilitagrave oggettiva di definire le caratteristiche tecniche

eo economiche della prestazione e chiedendo quindi un dialogo con i

candidati proprio per completare gli aspetti mancanti

La durata del dialogo egrave indeterminata essa potragrave proseguire fino

a quando lrsquoamministrazione non sia in grado di individuare anche dopo

un confronto ldquohellip la o le soluzioni che possano soddisfare le sue

72

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-20

73 art 38 Dlgs 1632006 lrsquoarticolo fa una classificazione delle ipotesi di

esclusione dellrsquooperatore economico alle procedure di affidamento come la situazione di fallimento la partecipazione a gruppi criminali la violazione dellrsquointestazione fiduciaria etc

74 Art 35 DLgs 1632006rdquo I requisiti di idoneitagrave tecnica e finanziaria per

lrsquoammissione alle procedure di affidamento degli operatori economici devono essere posseduti e comprovati dagli stessi secondo quanto previsto dal regolamento helliprdquo

47

necessitagraverdquo Una volta ritenuto concluso il dialogo lrsquoamministrazione

dovragrave darne comunicazione ai partecipanti invitandoli con lettera

formale a presentare le loro offerte sulla base dellae soluzionei

presentatae indicando i criteri di valutazione dellrsquoofferta

economicamente piugrave vantaggiosa in relazione alla specifica soluzione

prescelta

Con la comunicazione delle lettere di invito prende avvio la

seconda fase della procedura che rispecchia i requisiti tipici di una

procedura ad evidenza pubblica che egrave specificatamente volta ad

individuare lrsquoaggiudicatario della gara Una novitagrave di rilievo rispetto alle

procedure ldquoclassicherdquo ma anche una criticitagrave in confronto alla normativa

previgente egrave stata introdotta dallrsquoultimo comma del par 6 dellrsquoart 29 del

codice il quale dispone che ldquosu richiesta delle amministrazioni

aggiudicatrici lrsquoofferente potrebbe essere chiamato a chiarire

precisare e perfezionare ulteriormente lrsquoofferta presentatardquo Si tratta

di una innovazione che stravolge il convincimento radicatosi presso il

legislatore circa lrsquoimpossibilitagrave di successive negoziazioni delle offerte

una volta che le stesse siano giagrave state presentate Tale innovazione

perograve apre il varco ad una possibile lesione del principio di concorrenza

soprattutto per quanto concerne la locazione ldquoperfezionare

ulteriormenterdquo che sembrerebbe travalicare i limiti della mera correzione

eo integrazione Tale integrazione non appare giustificata neanche

sotto il profilo logico sistematico in quanto il dialogo competitivo lascia

ai concorrenti la possibilitagrave di modificare ed integrare sotto qualsiasi

profilo il progetto presentato prima della presentazione dellrsquoofferta Ma

una volta che questrsquoultima sia stata presentata non ha senso

legittimare lrsquointroduzione di ulteriori migliorie che per la stessa

configurazione della procedura non potrebbero essere indirizzate al

perfezionamento tecnico-operativo del progetto ma solamente a

48

migliorare lrsquoofferta economica in vista dellrsquoaggiudicazionerdquo75

Ma questo tipo di procedura non egrave mai potuta essere utilizzata

dallrsquoEnte pubblico percheacute egrave stata subito sospesa appena entrato in

vigore il codice con il Dl 1732006 cd Decreto ldquoMilleprorogherdquo al fine

di una valutazione piugrave approfondita e di una conoscenza piugrave coerente

dei risvolti applicativi di tale istituto76

75

L PASSERI ldquoAnalisi della Direttiva Comunitaria 200418CErdquo Tipografia DVS Roma 2005 pag 69

76 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Tipografia DVS Roma 2005 pagg 116-125

49

33 Lrsquoaccordo quadro procedura di scelta del contraente

ldquoAltra rilevante novitagrave prevista dalla Direttiva 200418 art 32 egrave

riportata ldquoallrsquoart 59 del DLgs n 1632006rdquo77 e riguarda lrsquoaccordo

quadro la cui definizione egrave riportata allrsquoart 3 comma 13

Lrsquoaccordo quadro egrave ldquoun accordo concluso tra una o piugrave stazioni

appaltanti e uno o piugrave operatori economici il cui scopo egrave quello di

stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato

periodo in particolare per quanto riguarda i prezzi ese del caso le

quantitagrave previsterdquo Ma la possibilitagrave di ricorrere allrsquoaccordo quadro non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento in tal senso da parte

dello Stato Pertanto si puograve affermare che come per il dialogo

competitivo tale disposizione non possa ritenersi self executing e che

lrsquoutilizzo di tale istituto egrave stato differito allrsquoentrata in vigore del

regolamento drsquoattuazione del Codice

Come per il dialogo competitivo anche lrsquoaccordo quadro non

rappresenta una novitagrave nel panorama normativo degli appalti europei

essendo giagrave stato previsto e disciplinato nei settori speciali

Pertanto con la Direttiva 200418 il legislatore europeo ha

solamente generalizzato lrsquoambito di applicazione estendendolo a tutte le

tipologie dei contratti La ratio giustificatrice dellrsquoaccordo quadro egrave

quella di soddisfare una duplice esigenza delle amministrazioni

pubbliche gestire le proprie commesse sul lungo periodo massimo 4

anni e tutelarsi dai rischi connessi dallrsquoeccessivo costo dei medesimi

appalti che sarebbero potuti lievitare con il decorso di un tempo piugrave o

meno lungo Dal punto di vista giuridico va precisato che lrsquoaccordo

quadro non egrave una appalto pubblico in quanto non riconducibile alla

categoria di un contratto attesa lrsquoindeterminatezza di alcuni degli

77

Art 59 co 1 Dlgs 1632006 Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente per i lavori di manutenzione Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale

50

aspetti essenziali richiesti per lrsquointegrazione anche atipica delle

fattispecie contrattuale quali in particolare il prezzo e lrsquooggetto della

prestazione infatti si puograve affermare che lrsquoaccordo quadro rappresenta

uno schema di convenzione ldquotipordquo che viene approvato attraverso una

procedura Lrsquoamministrazione cioegrave nella scelta degli operatori

economici dovragrave dunque operare come se stesse aggiudicando un

appalto

Per quanto concerne il profilo procedurale gli accordi quadro

che non possono avere durata superiore a quattro anni sono basati su

due distinte fasi di gara

1) La conclusione dellrsquoaccordo quadro

2) La relativa aggiudicazione degli appalti basati sul predetto accordo

La procedura inizia sempre con la pubblicazione di un bando di

gara seguendo con la selezione di uno o piugrave operatori economici

attraverso il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa (vista

la complessitagrave dellrsquoaffidamento) per terminare con la stipula

dellrsquoaccordo quadro Tale prima fase egrave diretta ad individuare gli

esecutori di lavori noncheacute le clausole relative agli appalti futuri da

stipulare allrsquooccorrenza con essi

La seconda fase egrave quella della stipulazione del contratto di

appalto Ogni volta che lrsquoEnte intende affidare un lavoro procederagrave alla

relativa stipulazione del contratto tra i vari operatori economici

aggiudicatari nel rispetto del principio di rotazione paritagrave di trattamento

e non discriminazione Si tratta di una vera e propria sequela

procedurale che si snoda nelle seguenti fasi

a) per ogni appalto lrsquoamministrazione consulta per iscritto gli operatori

economici che abbiano stipulato lrsquoaccordo quadro e che siano in

grado di eseguire la specifica prestazione

b) quindi esse fissano un termine per la presentazione delle offerte che

possa ritenersi congruo in relazione alla complessitagrave dellrsquoappalto da

aggiudicare ed al tempo necessario per la loro trasmissione

51

c) gli operatori dovranno provvedere a presentare le proprie offerte per

iscritto tali offerte dovranno rimanere segrete fino a quando non sia

scaduto il termine per la loro presentazione

d) lrsquoaggiudicazione dovragrave avvenire allrsquoofferta migliore sulla scorta dei

parametri indicati nel capitolato drsquooneri in sede di stipula

dellrsquoaccordo quadrordquo78

78

L PASSERI Il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 125-130

52

34 LrsquoAsta elettronica processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale

ldquoLrsquoAsta elettronica di cui allrsquoart 3 comma 15 del Codice egrave un

processo di semplificazione della procedura di aggiudicazione e dei

relativi adempimenti formali noncheacute di una maggiore efficienza delle

commesse pubbliche

Ai sensi dellrsquoart 3 comma 15 del DLgs n 1632006 lrsquoasta

elettronica egrave un processo per fasi successive basato su un dispositivo

elettronico di presentazione di nuovi prezziche interviene dopo una

prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro

classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento

automatico Tale definizione permette innanzitutto di individuare quale

sia lesatta collocazione dellasta elettronica nellambito del complesso

procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico non si tratta di

una procedura di aggiudicazione ma esclusivamente di un processo

per fasi successive che si interseca sulle e con le ordinarie procedure di

aggiudicazione definite dalla Direttiva ossia le procedure aperte

ristrette e negoziate e che incide esclusivamente sulla negoziazione dei

prezzi ovvero degli elementi delle offerte Ersquo lrsquoart 85 che definisce il

ricorso allrsquoasta elettronica Ai sensi del comma 179 lasta elettronica egrave

dunque un processo meramente facoltativo che si colloca nellalveo

delle ordinarie procedure di aggiudicazione ivi compreso il confronto

competitivo nellambito di un accordo quadro il sistema dinamico di

acquisizione e la procedura negoziata previa pubblicazione di un bando

di gara lasta pubblica potragrave avere ad oggetto esclusivamente i lavori

servizi e le forniture per i quali le specifiche dellappalto possano essere

fissate in maniera precisa e nei quali la valutazione delle relative offerte

possano essere effettuate automaticamente da un mezzo elettronico

79

ldquoNelle procedure aperte ristrette o negoziate previo bando quando ricorrono le condizioni di cui al comma 3 le stazioni appaltanti possono stabilire che laggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso unasta elettronicardquo

53

sulla base di elementi quantificabili in modo tale da essere espressi in

cifre o percentuali

Per quanto concerne invece il profilo procedimentale

ogniqualvolta una amministrazione aggiudicatrice intenda avviare

unasta elettronica dovragrave darne comunicazione mediante pubblicazione

nel bando di gara80 e nel capitolato doneri e in particolare gli elementi

oggetto di valutazione utilizzati per individuare lofferta economicamente

piugrave conveniente81 Le amministrazioni sono comunque chiamate ad

effettuare una prima valutazione delle offerte pervenute sulla scorta dei

criteri ordinari dellofferta economicamente piugrave vantaggiosa e del prezzo

piugrave basso

La gara si articoleragrave comunque in tre fasi

1) la prima ordinaria nel senso che lamministrazione aggiudicatrice

dovragrave pubblicare un bando di gara contenente oltre che lindicazione

che si procederagrave ad unasta elettronica le generali indicazioni

richieste per il bando di gara a seconda della procedura prescelta

2) la seconda consistente nellinvito simultaneo rivolto agli offerenti 82 a

presentare nuovi prezzi eo nuovi valori nel caso in cui il criterio di

aggiudicazione adottato sia quello dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa83

80

Art 85 5deg comma del DLGs n 1632006 ed art 54 par 3 della Direttiva 182004

81 Ai sensi dellart 85 6deg comma del DLgs n 1632006 il predetto capitolato

doneri dovragrave specificare a) gli elementi i cui valori saranno oggetto dellasta elettronica purcheacute tali elementi siano quantificabili in modo da essere espresse in cifre e percentuali b) i limiti eventuali dei valori che potranno essere presentati quali risultano dalle specifiche delloggetto dellappalto c) le informazioni che saranno messe a disposizione degli offerenti nel corso dellasta elettronica e se del caso il momento in cui saranno messe a loro disposizione d) le informazioni pertinenti sullo svolgimento dellasta elettronica e) le condizioni alle quali gli offerenti potranno rilanciare e in particolare gli scarti minimi eventualmente richiesti per il rilancio f) le informazioni pertinenti sul dispositivo elettronico utilizzato e sulle modalitagrave e specifiche tecniche di collegamento

82 le cui offerte siano ammissibili

83 Ai sensi dellrsquoart 85 7deg comma del DLgs n 1632006 linvito dovragrave contenere

ogni informazione utile per il collegamento individuale al dispositivo elettronico utilizzato e precisare la data e lora di inizio dellrsquoasta elettronica

54

3) la terza fase consiste invece nellesperimento vero e proprio

dellasta elettronica Questultima prenderagrave avvio solamente quando

lamministrazione valutata lammissibilitagrave delle domande e delle

offerte dei diversi candidati84 comunichi gli inviti di cui alla fase sub

2) a partecipare allasta che non potragrave tuttavia avere inizio prima di

due giorni a decorrere dalla data di invio degli inviti Lasta

elettronica puograve articolarsi in una pluralitagrave di fasi85 e la sua

conclusione deve essere predeterminata e potragrave essere disposta

alla data ed ora indicate nellrsquoinvito86 Una volta conclusa lasta

elettronica le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno ad

aggiudicare lappalto in funzione dei suoi risultati

Anche le disposizioni relative alla procedura dellrsquoAsta elettronica

sono recepite dal legislatore italiano con delle limitazioni Ersquo utile sapere

che nelle direttive lrsquoasta elettronica costituisce strumento usuale di

aggiudicazione delle procedure aperte ristrette negoziate con bando

con lrsquounica condizione che le specifiche dellrsquoappalto possano essere

stabilite in maniera precisa e che le offerte corrispondenti siano

suscettibili di valutazione automatica da parte del mezzo elettronico Al

pari degli altri istituti anche lrsquoapplicazione dellrsquoasta elettronica non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento del legislatore italiano

che rimanda al Regolamento di cui allrsquoart 5 i presupposti e le

ldquocondizioni specificherdquo87 per il ricorso alle aste elettroniche

84

nelle procedure aperte ovvero accertata lammissibilitagrave delle domande e diramati gli inviti a presentare offerte nelle procedure ristrette

85 con lobbligo da parte dellamministrazione procedente di comunicare in tempo

reale a tutti gli offerenti quanto meno le informazioni che consentano agli stessi di individuare la propria posizione nella graduatoria per ciascuna fase noncheacute il numero dei partecipanti per ciascuna fase ma senza renderne nota lidentitagrave

86 Art 85 10deg comma del DLgs n 1632006

40

Art 85 comma 12 a) i presupposti e le condizioni specifiche per il ricorso alle aste elettroniche b) requisiti e le modalitagrave tecniche della procedura di asta elettronica c) le condizioni e le modalitagrave di esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura di asta elettronica nel rispetto dellarticolo 13

55

Ad oggi anche questo istituto egrave sospeso a causa della mancanza

del Regolamentordquo88

88

L PASSERI ldquoIl Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 130-125

56

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della

disciplina comunitaria

Si puograve affermare che la prima vera rivoluzione nella disciplina

normativa in materia di lavori pubblici egrave avvenuta con lrsquoemanazione

della Legge 10994 che per la sua caratteristica di legge-quadro si egrave

proposta il perseguimento nel settore dei lavori pubblici di un livello di

qualitagrave predefinito in relazione ai risultati attesi ldquoseguendo procedure

improntate a tempestivitagrave trasparenza e correttezza nel rispetto del

diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatorirdquo

Ciograve che caratterizza la legge-quadro egrave il superamento di una

logica settoriale alla quale egrave risultata ispirata la quasi totalitagrave dei

provvedimenti legislativi che si sono succeduti in materia dopo la legge

fondamentale sui lavori pubblici 20 marzo 1865 n 2248rdquo89

ldquoLa prima versione delle legge-quadro era ispirata ad un maggior

rigore rispetto alla disciplina comunitaria nonostante i vari correttivi a

cui egrave stata sottoposta ciclicamente negli anni In taluni casi questo

rigore o rigiditagrave si egrave concretizzato in regole che si sono poste in

contrasto con la direttiva di recepimento volte a limitare il potere

discrezionale della stazione appaltante per arginare secondo le

aspettative del legislatore dellrsquoepoca la dilagante corruzione che si era

manifestata nel settore degli appalti pubblici

Particolare attenzione venne posta sulla progettazione e sulla

connessa fase di aggiudicazione Con ldquolrsquoart 21 co 1 della legge

10994rdquo90 si scelse il prezzo piugrave basso come criterio prevalente per

lrsquoaggiudicazione degli appalti sia sopra che sotto la soglia comunitaria

indetti mediante pubblico incanto o licitazione privata a sua volta

riconosciuti come sistemi di scelta ordinari relegando lrsquoapplicazione

89

PIETRANGELI PAPINI L ldquoI lavori pubblici negli Enti Localirdquo DrsquoAnselmi Editore ndash Ancitel ndash Hoegli Milano 1998 PAG 9

90 ldquoLrsquoaggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata egrave

effettuata con il criterio del prezzo piugrave basso inferiore a quello posto a base di garardquo

57

dellrsquoaltro criterio quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa ai

soli casi di appalto-concorso e di licitazione privata per lrsquoaffidamento

della concessione di sola costruzione e gestione

Il contrasto con la direttiva n 9337CEE risiedeva nel fatto che

questa ldquoallrsquoart 30 n 1rdquo91 stabiliva che i due unici criteri sui quali

lrsquoamministrazione si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono

equivalenti e posti sullo stesso piano

Il legislatore comunitario quindi assegnava ai due criteri pari

dignitagrave con la conseguenza che quanto meno per gli appalti sopra

soglia la disposizione della Merloni si poneva in contrasto con la

direttiva

Questa impostazione ha di fatto conferito una certa rigiditagrave

allrsquointera procedura circoscrivendo fortemente i margini di autonomia

negoziale della stazione appaltante di fatti questa una volta scelto il

sistema di realizzazione dei lavori le cui forme previste erano lrsquoappalto

o la concessione era in pratica vincolata anche nei successivi passaggi

relativi alla modalitagrave di scelta del contraente allrsquoindividuazione del

criterio di aggiudicazione ed in ultima analisi alle stesse modalitagrave di

definizione dellrsquooggetto prestazionale dedotto in gara configurandosi

cosigrave una sorta di percorso obbligatorio

Tale rigiditagrave era stata attenuata in parte con la cd Merloni-

quater nota ldquolegge 1662002rdquo92 attraverso lrsquointroduzione dellrsquoart 21

comma 1-ter con cui si stabiligrave una deroga allrsquoapplicazione del criterio del

prezzo piugrave basso a favore dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa

nel caso di ldquoappaltirdquo93 di importo superiore alla soglia comunitaria

rafforzato dalla determinazione dellrsquoAutoritagrave sui lavori Pubblici che

91

ldquoI criteri sui quali lrsquoamministrazione giudicatrice si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono o il criterio del prezzo piugrave basso o quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

92 Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e

trasportirdquo pubblicata nella GU n 181 del 3 agosto 2002 supplemento ordinario n 158

93 indetti con i sistemi ordinari dellrsquoasta pubblica o della licitazione privata

58

afferma che ldquoin caso di prevalenza della componente tecnologica o per

la particolare rilevanza tecnica delle possibili soluzioni progettuali si

ritiene possibile che la progettazione possa essere utilmente migliorata

con integrazioni tecniche proposte dallrsquoappaltatorerdquo94

Tuttavia anche in questo caso veniva di fatto confermata la

medesima filosofia di fondo che era quella di prestabilire sul piano

normativo gli elementi legittimanti lrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa

Inoltre con riguardo alla prestazione da richiedere al soggetto

aggiudicatario la legge 1662002 aveva attenuato la rigida separazione

tra progettazione ed esecuzione ndash voluta dal legislatore del 1994

sempre ai fini di una regolamentazione e moralizzazione del mercato ndash

attraverso una maggiore apertura nei confronti dellrsquoappalto integrato il

quale tuttavia nella sua originaria configurazione era imperniato

fondamentalmente sul massimo ribasso nei confronti di un progetto

definitivo a base di gara con traslazione della progettazione esecutiva

tra gli obblighi contrattuali nella fase di esecuzione a carico

dellrsquoaffidatario prescelto

Anche in relazione al criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa il legislatore interno aveva introdotto una disciplina piugrave

restrittiva rispetto a quella comunitaria in quanto nella formulazione del

co 2 dellrsquoart 21 della L n 10994 lrsquoindicazione dei criteri era tassativa

solo con la Merloni-ter95 (L 4151998) venne concessa ldquola possibilitagrave

per la stazione appaltante di introdurre ulteriori elementi in relazione al

tipo di lavoro da realizzarerdquo96

Il processo di graduale apertura se non di smantellamento di

alcune norme in contrasto con la normativa europea egrave proseguito ad

94

Determinazione n 27 del 16 ottobre 2002 Prime indicazioni sulla legge 1 agosto 2002 n 166

95 Legge 4151998

96 Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

59

opera della Corte di giustizia europea soprattutto sulla questione

attinente alla facoltagrave di scelta tra i due criteri di affidamento Il giudice

europeo con la sentenza 7 ottobre 2004 C-24702 aveva ritenuto in

contrasto con lrsquoart 30 n 1 della direttiva n 9337CE una norma

nazionale che ldquoai fini dellrsquoaggiudicazione degli appalti di lavori pubblici

mediante procedure di gara aperte o ristrette imponga in termini

generali alle amministrazioni aggiudicatici di ricorrere unicamente al

criterio del prezzo piugrave bassordquo

Questa sentenza va letta nellrsquoottica del principio comunitario

della libera concorrenza Difatti tale principio vuole che sia

lrsquoamministrazione nellrsquoesercizio della sua discrezionalitagrave a stabilire in

relazione alle specifiche caratteristiche dellrsquoappalto il criterio di

aggiudicazione che meglio assicuri il massimo grado di concorrenza e

pertanto una norma nazionale di tale portata era in contrasto con il

principio comunitario che esaltava invece la sostanziale equiparazione

tra i due criteri Inoltre la Corte di giustizia ha affermato che se egrave vero

che gli Stati membri in sede di recepimento delle direttive comunitarie

godono di una certa autonomia tale autonomia non puograve avvenire in

violazione dei principi generali del diritto comunitario e in tal caso

prosegue la Corte lrsquoart 21 della Legge 10994 ha violato il principio

della libera concorrenza sancito dallrsquoart 81 del Trattato dellrsquoUnione

La direttiva 200418CE riportata ldquoallrsquoart 53 co 9rdquo 97 del codice

tipologia e oggetto del contratto ha confermato tale impostazione

ponendo sullo stesso piano i due criteri la cui scelta egrave demandata alle

amministrazioni Ma la stessa direttiva interviene sulla discrezionalitagrave

dellrsquoindividuazione di tali criteri precisando che per essi devono essere

specificati il loro peso ponderale Pertanto il legislatore comunitario si egrave

orientato da un lato a garantire che la scelta dei criteri di valutazione sia

collegata allrsquooggetto dellrsquoappalto dallrsquoaltro lato che il peso di tali valori

97 Art 53 co 9ldquohellip la selezione della migliore offerta avviene utilizzando il criterio

del prezzo piugrave basso o dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

60

sia determinato giagrave in sede di avvio della procedura selettiva in modo

da consentire ai concorrenti di definire adeguatamente i contenuti della

propria offerta Tali criteri infatti vengono specificati nella Direttiva e

riportati ldquoallrsquoart 83rdquo98 del codice Si tratta di dodici elementi tra i quali il

pregio tecnico la qualitagrave lrsquoassistenza tecnica che vengono utilizzati in

riferimento allrsquooggetto dellrsquoappalto

La mera indicazione dei criteri di valutazione ndash ancorcheacute collegati

allrsquooggetto dellrsquoappalto ndash non egrave perograve sufficiente a garantire lrsquoequitagrave di

giudizio dellrsquoamministrazione egrave necessario che questrsquoultima individui

espressamente ldquola ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei

criteri scelti per determinare lrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosardquo

eventualmente prevedendo una forcella fra un valore minimo ed uno

massimo da attribuire a ciascun criterio La direttiva impone che i criteri

ed i relativi valori ponderali cosigrave individuati vengano espressamente

pubblicati nel bando di gara in modo che gli offerenti possano formulare

unrsquoofferta dai contenuti coerenti con essi

Il Codice nel recepire le disposizioni della direttiva succitata ha

dovuto effettuare anche una ricognizione ed una ldquoricuciturardquo dellrsquoampia

giurisprudenza che si egrave sviluppata nel corso degli anni sia nazionale

sia comunitaria nel rispetto dei limiti di delega Su tali questioni il

Consiglio di Stato con parere n 3552006 reso sulla prima versione

dello schema di decreto delegato ha ritenuto che il Codice dei contratti

avesse sostanzialmente rispettato i limiti posti dalla legge di delega e

che lrsquoampiezza della riforma operata dal legislatore comunitario

potesse giustificare lrsquointroduzione di modifiche anche sostanziali

allrsquoordinamentordquo99

98

Art 83 co 1 ldquoQuando lrsquoappalto egrave affidato con il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dellrsquoofferta pertinenti alla natura allrsquooggetto e alle caratteristiche del contratto

99

CONIO A ldquoEquivalenza dei criteri di aggiudicazione tra vecchie e nuove regolerdquo

Rivista Diritto Amministrativo n 2 ndash Il Sole 24 ore 2007 pagg 51-53

61

Il legislatore del 1994 oltre a recepire le direttive comunitarie ha

introdotto degli aspetti innovativi alla normativa nazionale rispetto a

quella previgente che riguardano

1) lrsquoobbligo della programmazione cioegrave lrsquoobbligo da parte dellrsquoEnte di

inserire tutti gli interventi dei lavori pubblici nel programma triennale

delle opere pubbliche e nel suo aggiornamento annuale in modo

che ogni intervento sia individuato attraverso studi di fattibilitagrave e il cui

costo sia preliminarmente previsto nel Bilancio di previsione annuale

ed in quello triennale per assicurarne la copertura finanziaria

2) la previsione di adozione di un regolamento costituente

lrsquoordinamento generale in materia di lavori pubblici atto a eliminare

tutte le norme legislative o regolamentari in contrasto con le

disposizioni delle legge-quadro e a determinare una unificazione

delle procedure e dei comportamenti

3) lrsquointroduzione di una nuova istituzione il Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) con funzioni di coordinamento controllo e

responsabilitagrave per ogni singolo intervento relativo alle fasi di

progettazione affidamento ed esecuzione dello stesso

4) lrsquoistituzione di un organismo di controllo lrsquoAutoritagrave per la vigilanza

dei lavori pubblici con il compito di accertare eventuali disfunzioni e

inadempienze e di proporre revisioni al regolamento

62

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE

ldquoIl 31 marzo 2004 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo

applicando la procedura condivisa di cui allrsquoart 251 del Tratta CE

hanno deliberato lrsquoadozione della ldquodirettiva 200418CErdquo100 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

di lavori Lrsquoiter procedurale che ha condotto le istituzioni comunitarie

allrsquoapprovazione della predetta direttiva egrave stato particolarmente

complesso e caratterizzato da una serie di atti prodromici fra i quali

spiccano indiscutibilmente il Libro Verde101 afferente ldquoGli appalti pubblici

nellrsquoUnione europea spunti di riflessione per il futurordquo del 1996 e la

successiva Comunicazione della Commissione europea dellrsquo11 marzo

1998 Il Libro Verde ha costituito il primo atto di impulso di un

procedimento che avrebbe condotto alla rivisitazione del quadro

normativo vigente in materia di appalti pubblici il quale seppur

cospicuo102 non era ndash giagrave allora ndash ritenuto adeguato a perseguire gli

obiettivi per il quale era stato strutturato Sulla scorta delle risultanze del

dibattito sollevato dal predetto Libro Verde la Commissione europea

emetteva infatti una prima ldquoComunicazionerdquo103 nella quale prendeva

100

Pubblicata nelle GUCE serie L n 134 del 30 aprile 2004 101

COM 96 (583) DEL 27111996 102

In particolare tale quadro era ed egrave tuttrsquooggi caratterizzato dalla compresenza di numerose Direttive quali Direttiva CE n 9752 del 1311997 Direttiva CE n 9337 del 14061993 Direttiva CE 9336 del 14061993 Direttiva CE n 9338 del 14061993 Direttiva CE n 9250 del 18061992

103 COM (98) 143 del 11 marzo 1998 Con tale Comunicazione la Commissione

Europea vuole proporre miglioramenti nelle procedure di aggiudicazione tenendo conto delle reazioni ricevute in seguito alla pubblicazione nel 1996 del Libro Verde Nella Comunicazione si sottolinea che attraverso la semplificazione dellrsquoassetto giuridico che si determina attraverso lrsquoadeguamento allrsquoera elettronica si giungeragrave ad un miglior funzionamento dei pubblici appalti che condurragrave non soltanto allrsquoaumento della qualitagrave dei servizi della crescita economica della competitivitagrave e della creazione di nuovi posti di lavoro ma anche al contenimento della corruzione nellrsquoambito dellrsquoUnione europea ma anche a rafforzare il rispetto delle normative vigenti ad aumentare il numero dei fornitori che rispondono ai bandi di gara ed a rafforzare la sinergia con le altre politiche comunitarie Gli obiettivi sono a) di rendere piugrave flessibile e piugrave chiare le procedure di aggiudicazione ossia il dialogo competitivo e i contratti flessibili a lungo termine ossia gli accordi quadro b) la definizione di un contesto giuridico che tenga conto della partecipazione dei capitali privati al finanziamento della gestione di infrastrutture e di servizi pubblici (Project financing) il controllo a livello

63

atto della ldquoimportanza capitale che riveste un assetto normativo stabile

per il buon funzionamento degli appalti pubblici e per salvaguardare la

fiducia di tutti i soggetti attivi dellrsquoefficacia del sistema Tuttavia il

quadro normativo attuale non costituisce un fine in se stesso esiste per

permettere di cogliere i frutti del mercato unico nel settore degli appalti

pubblicirdquo Da qui lrsquoesigenza di riorganizzare il vigente quadro normativo

alla luce delle imperfezioni dal medesimo palesate La realizzazione ed

il funzionamento di un ldquomercato unicordquo ndash precipua finalitagrave dellrsquoazione

della Commissione ndash sono incentrate sulla libera concorrenza intesa

quale criterio capace di collocare naturalmente le risorse economiche

imprenditoriali secondo parametri di efficienza ed efficacia Nelle

considerazioni della Commissione emergeva chiaramente che

lrsquoeccessivo proliferare di fonti cognitive e la parziale inadeguatezza

degli strumenti congegnati per lrsquoaffidamento e lrsquoesecuzione di appalti

pubblici erano la causa dellrsquoinadeguato funzionamento del criterio della

concorrenza per questa specifica nicchia di mercato Traspariva

pertanto il dibattito successivo alla pubblicazione del Libro Verde e

della Comunicazione della Commissione del marzo del 1998 la

direzione che avrebbe dovuto seguire una futura azione riformatrice

volta alla semplificazione del quadro normativo eccessivamente

complesso e molte volte causa della farraginositagrave delle procedure di

affidamento

Ersquo proprio in tale contesto che prende largo lrsquoipotesi della

emanazione di una nuova direttiva comunitaria in materia di appalti

pubblici idea fatta propria dalla Commissione nel suo programma di

lavoro del 2000104 e peraltro rimessa alla sua competenza in quanto

comunitario sullrsquoobbligo di pubblicazione degli avvisi di aggiudicazione dei pubblici appalti Lrsquoobiettivo ultimo egrave quello di adottare un codice multilaterale sui pubblici appalti nel contesto dellrsquoOrganizzazione mondiale del commercio (OMC)

104 COM (2000) 155 del 9 febbraio 2000

64

inquadrata nellrsquoadeguamento delle legislazioni adottate per la

realizzazione del mercato interno e fondata sullrsquoart 95 del Trattato CE

Con lrsquoemanazione della Direttiva n 200418CE la Commissione

ha inteso perseguire un obiettivo di sostanziale semplificazione e

riorganizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici

attraverso

1) lrsquoaccorpamento e la razionalizzazione del quadro normativo vigente

2) lrsquointroduzione di alcune procedure innovative

Per quanto concerne il punto 1) lrsquoazione del legislatore presenta un

duplice risvolto Il primo ha natura strutturale e consiste nella

riunificazione in un unico corpo normativo delle ldquotre direttiverdquo105

attualmente vigenti in materia di appalti pubblici Il secondo profilo

ha invece natura prettamente funzionale riguarda invece una

riscrittura della norma capace di chiarire a livello interpretativo le

principali questioni afferenti la sua applicazione non una modifica

dunque ma una riorganizzazione del testo della norma capace di

eliminarne le aporie originarie

Le innovazioni relative allrsquointroduzione delle nuove procedure

(punto 1) presentano carattere sostanzialmente residuale e sono state

poste in essere da parte del legislatore europeo ligrave dove gli interventi

relativi allrsquoaccorpamento e razionalizzazione del quadro normativo

(punto 2) siano stati ritenuti insufficienti per rendere coerente il quadro

normativo predisposto con le caratteristiche e le peculiaritagrave del mercato

europeo degli appalti pubblici In questrsquoambito vanno ricondotti questi

istituti innovativi introdotti dalla Direttiva quali tra i piugrave significativi le

aste elettroniche il dialogo competitivo gli accordi del quadrordquo106

105

nn 9337Ce 9336Ce e 9250CE 106

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 14-17

65

43 La nozione di appalto pubblico

Lrsquoart 1 della Direttiva 200418 contiene una serie di definizioni

degli istituti fondamentali per la materia degli appalti pubblici e fra

questi ovviamente anche quelle relative agli strumenti di realizzazione

dei lavori servizi e forniture ossia appalto e concessione

La Direttiva identifica generalmente come appalto pubblico quel

contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra uno o piugrave operatori

economici e una o piugrave amministrazioni aggiudicatrici avente per

oggetto in riferimento agli appalti pubblici di lavori ldquolrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione e lrsquoesecuzione di ldquolavorirdquo107 o di

unrsquoopera oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera

rispondente alle esigenze specificate dallrsquoamministrazione

aggiudicatricerdquo108 Questa rinnovata definizione di appalto di cui alla

Direttiva 200418 ancorcheacute simile a quella della pregressa direttiva n

371993 offre lo spunto per ldquoriesumarerdquo i probabilmente mai risolti

contrasti definitori tra la normativa comunitaria e quella nazionale di cui

alla legge 10994 e successive modifiche Non egrave difficile scorgere una

sostanziale differenziazione fra la normativa comunitaria e quella

nazionale nella definizione del contratto di appalto difatti mentre la

prima utilizza una formula generale quale quella della ldquoesecuzione con

qualsiasi mezzo di unrsquooperardquo capace nella sua genericitagrave di

ricomprendere qualsiasi modello negoziale di realizzazione di lavori ed

opere pubbliche109 nella legge n 10994 manca un riferimento a tale

107

Relativi a una delle attivitagrave di cui allrsquoallegato 1 della Direttiva Sinteticamente si tratta di attivitagrave relative alle costruzioni quali quelle di preparazione del cantiere edile costruzione completa o parziale di edifici (genio civile) lavori di completamento degli edifici noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore

108 Art 1 lett b) Direttiva n 200418

109 La normativa comunitaria fa esclusivo riferimento alla realizzazione di opere

pubbliche e non anche di lavori

66

clausola generale Infatti lrsquoart 19 1deg comma specifica che per appalto

di lavori pubblici bisogna intendere quei contratti a titolo oneroso

conclusi in forma critta tra un imprenditore e un soggetto di cui ldquoallrsquoart

2rdquo110 aventi per oggetto

a) la sola esecuzione di lavori pubblici di cui ldquoallrsquoart 2 comma 1rdquo111

b) la progettazione esecutiva di cui ldquoallrsquoart 16 comma 5rdquo112 e

lrsquoesecuzione dei lavori pubblici di cui allrsquoart 2 comma 1

Ersquo necessario dunque verificare se la nozione nazionale di

appalto circoscritta alla definizione datane dalla lett a) possa ritenersi

equivalente a quella utilizzata dalla Direttiva 200418

La questione ha pregio non solo dal punto di vista formale ma

anche sostanziale in quanto lrsquoart 19 1deg comma della legge n 10994

sulla scorta di una esplicita modifica introdotta dalla legge 41598 (cd

ldquoMerloni-terrdquo) afferma il principio della ldquotassativitagraverdquo dei sistemi di

esecuzione dei lavori pubblici che possono essere realizzati

ldquoesclusivamenterdquo mediante contratti di appalto di concessione o

attraverso ldquolavori in economiardquo Appare chiaro che dallrsquoestensione della

nozione di appalto dipende lrsquoindividuazione delle tipologie negoziali

utilizzabili per la realizzazione dei lavori pubblici che potrebbero portare

ad un mancato rispetto delle ldquoregole della concorrenzardquo113 In sostanza

110 Di cui allrsquoart 2 co 2 lett a) quali le Amministrazioni dello Stato Enti pubblici ed

economici enti ed amministrazioni locali associazioni consorzi ed organismi di diritto pubblico

111 Dispone lrsquoart 2 co 1 che ldquoai sensi e per gli effetti della presente legge e del

regolamento si intendono per lavori pubblici se affidati ai soggetti di cui al co 2 del presente articolo le attivitagrave di costruzione demolizione recupero ristrutturazione restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalisticardquo

112 i sensi dellrsquoart 16 co 5 ldquoIl progetto esecutivo redatto in conformitagrave al progetto

definitivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma tipologia qualitagrave dimensione e prezzo

113 Come univocamente ritenuto in dottrina la ratio a supporto della esclusivitagrave dei

sistemi di esecuzione previsti dalla legge egrave da ricercarsi nellrsquoesigenza di evitare che possano essere introdotti sistemi realizzativi potenzialmente elusivi delle regole di concorrenza In merito Determinazione Autoritagrave per la vigilanza sui lavori pubblici n 222002 pubblicata nella GU n 2062002

67

la questione egrave di verificare se la nozione di appalto possa

ricomprendere lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di lavori oppure per il

diritto nazionale riguardi la sola esecuzione di lavori

Secondo un orientamento dottrinario la risposta non potrebbe

che essere nel pieno di una equiparazione fra nozione di appalto

nazionale e quella comunitaria sia per ragioni sistematiche in quanto i

lavori preparatori della legge 10994 fanno sovente riferimento alla

normativa comunitaria sia per ragioni di gerarchia delle fonti in quanto

la normativa comunitaria assume ldquocarattere prevalente rispetto alla

normativa nazionalerdquo114 Tale impostazione dottrinale perograve non appare

pienamente condivisibile percheacute nellrsquoordinamento civile il contratto di

appalto individuato dallrsquoart 1655 del Codice Civile egrave definito come quel

contratto col quale una parte assume con organizzazione di mezzi

necessari e con gestione a proprio rischio il compito di unrsquoopera o di un

servizio verso un corrispettivo in denaro Esiste dunque una fattispecie

negoziale delimitata da elementi ben precisi 1) una organizzazione di

impresa che deve far capo allarsquoappaltatore 2) il rischio di impresa in

capo allrsquoappaltatore 3) il corrispettivo in denaro che il committente deve

corrispondere allrsquoappaltatore 4) il risultato finale della realizzazione

dellrsquoopera

Ebbene la Legge 10994 nel disciplinare la fattispecie di matrice

pubblicistica dei contratti di appalto pur delineandone elementi

peculiari non poteva non ispirarsi alla definizione di contratto di appalto

di cui allrsquoart 1655 del Codice Civile In particolare ai sensi dellrsquoart 19

comma 1 della legge 10994 e sm lrsquoappalto egrave quel contratto concluso

in forma scritta fra un imprenditore ed uno dei soggetti di cui allrsquoart 2 2deg

comma da questo punto di vista la nozione egrave del tutto corrispondente a

quella comunitaria e differisce da quella civilistica per quanto concerne

la forma scritta dellrsquoatto evidentemente giustificata da esigenze di

114

G LEONE La legge quadro in materia di lavori pubblici a cura di A Carullo ndash A Clarizia Padova Grafili Editore 2000 pag 602

68

certezza dei rapporti negoziali Per quanto riguarda il contenuto

lrsquoarticolo fa riferimento esclusivamente alla ldquoesecuzione dei lavori

pubblicirdquo senza specificare altro e proprio per questo rinviando

allrsquoappalto di diritto privato Sulla base di tali presupposti vanno esclusi

dallrsquoambito oggettivo di appalto di lavori pubblici tutte quelle fattispecie

negoziali che seppur strettamente idonee allrsquoesecuzione di lavori

pubblici non presentano le caratteristiche tipiche di un contratto di

appalto

Invece la norma comunitaria presenta una portata

oggettivamente piugrave ampia quando fa riferimento allrsquoesecuzione ldquocon

qualsiasi mezzordquo di lavori ed opere percheacute non egrave condizionata dalla

definizione nazionale del Codice Civile Non sono peraltro mancati

temperamenti a tale tesi secondo i quali lrsquoinciso ldquocon qualsiasi mezzordquo

sembrerebbe volersi riferire non a qualsiasi tipo contrattuale ma solo a

quelli in cui lrsquooggetto principale rimanga pur sempre un ldquolavorordquo115 Ersquo

possibile ritenere invece che la norma sia nata proprio con lrsquointento di

fornire una nozione quanto piugrave possibile capace di abbracciare tutte le

azioni attraverso le quali portare a compimento un lavoro od unrsquoopera e

di conseguenza garantire la piugrave ampia applicazione della Direttiva

comunitaria e dunque dei principi posti a tutela della concorrenza che la

medesima esprime Anche volendo aderire a siffatta impostazione si

dovrebbe ugualmente convenire circa la portata oggettivamente piugrave

ampia della nozione comunitaria di appalto rispetto a quella nazionale

Aderire perograve a tale impostazione comporta la conseguenza che

mentre gli appalti nazionali possono essere eseguiti esclusivamente

mediante lrsquoappalto che presenti gli elementi essenziali di cui allrsquoart

1655 del codice civile quelli comunitari possono essere realizzati

115 inteso come lrsquoazione dinamica che porta alla realizzazione del risultato finale

In realtagrave le restrizioni introdotte dallrsquoautorevole opinione espressa sembrerebbero non collimare perfettamente con la ratio che ispira la generica formulazione di appalto recata dalla normativa comunitaria e che risiede nella esigenza di trovare una formula che consenta una generalizzata applicazione a tutti gli Stati membri

69

attraverso una ben piugrave ampia pluralitagrave di tipologie negoziali come lrsquouso

del contratto di vendita di cosa futura ed il ldquoleasing immobiliarerdquo116 o il

contratto di sponsorizzazione Va precisato perograve che recentemente

alcune amministrazioni pubbliche hanno utilizzato tali forme contrattuali

la cui ammissibilitagrave egrave stata legittimata anche se a fatica dal Giudice

amministrativo e dalla stessa Autoritagrave di vigilanza dei lavori pubblici

116

La cui legittimitagrave egrave stata riconosciuta dalla Autoritagrave di vigilanza sui lavori pubblici con Deliberazione n 145 del 23 settembre 2004 Sulla scorta del principio lex specialis derogat generali

70

44 Innovazioni sospensioni modifiche

Il recepimento della direttiva 200418 introduce molte

innovazioni ma determina anche sospensioni e modifiche al codice

che si sono rese necessarie soprattutto in riferimento alle nuove

disposizioni introdotte dal legislatore comunitario Innanzitutto il Codice

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture ha inaugurato una

rivoluzione lessicale La familiare terminologia nazionale del 1994 delle

procedure di affidamento lascia il posto a nuovi termini comunitari

uguali in tutti gli Stati membri dellrsquoUnione Il pubblico incanto diventa

ldquoprocedura apertardquo la licitazione privata diventa ldquoprocedura ristrettardquo la

trattativa privata lascia il posto alla ldquoprocedura negoziatardquo117

ldquoDal punto di vista sostanziale le maggiori novitagrave

apportate dal Codice al quadro normativo previgente sono contenute

nella parte II ldquoContratti relativi a lavori servizi e forniture nei settori

ordinarirdquo CAPO III rdquoOggetto del contratto procedure di scelta del

contraente e selezione delle offerterdquo Si tratta comunque di disposizioni

che innovando il pregresso regime introducono una sostanziale

equiparazione fra appalto di lavori avente ad oggetto la sola esecuzione

dei lavori e lrsquoappalto avente ad oggetto invece lrsquoesecuzione congiunta

alla progettazionerdquo118 Le altre novitagrave riguardano i soggetti egli

organismi quali Lrsquoautoritagrave di Vigilanza sui lavori pubblici lrsquoOsservatorio

dei lavori pubblici il Responsabile unico del Procedimento che pur

presenti nella previgente normativa ampliano la lorro attivitagrave anche con

i servizi e le forniture Altra novitagrave egrave lo Sportello dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture

117

D COCCO E LE MANDRACCHIA Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture Roma Tipografia del genio Civile 2007 pag 33

118 L PASSERI Il Dlgs 1632006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200418CE e 200417CE Analisi e commenti Tipografia DVS Roma pagg 7-8

71

Dal punto di vista legislativo il cambio della maggioranza

parlamentare avvenuto prima dellrsquoentrata in vigore del ldquocodicerdquo119

determina una pausa di riflessione su alcune delle principali innovazioni

del testo La volontagrave di apportare alcune modifiche al codice pur nel

rispetto della necessitagrave di recepire puntualmente le ldquodirettiverdquo120 porta

ad una manovra normativa in piugrave tempi dal 1deg luglio 2006 entra in

vigore il Codice ma con il Decreto Legge n 1732006 convertito in

legge n 228 del 12 luglio 2006 vengono sospese ldquoalcune

disposizionirdquo121 innovative come lrsquoaccordo quadro e il dialogo

competitivo istituti non obbligatori previsti nelle direttive la cui entrata

in vigore era stata differita al 1deg febbraio 2007 Oggetto di importanti

contestazioni egrave stato invece lrsquoarticolo 53 del Codice che disciplina

ldquoLrsquooggetto del contrattordquo che egrave stato sospeso in un primo momento fino

al primo febbraio 2007 e successivamente la sua applicabilitagrave egrave stata

rimandata allrsquoentrata in vigore del regolamento di attuazione

Ma la direttiva 200418 e piugrave precisamente il considerando (9) di

tale direttiva che dispone dellrsquooggetto del contratto ldquoaffronta la

questione relativa alla separazione dellrsquoattivitagrave di progettazione da

quella di esecuzione dei lavori statuendo che ldquohellipegrave opportuno che le

amministrazioni possano prevedere sia lrsquoaggiudicazione separata che

lrsquoaggiudicazione congiunta di appalti per lrsquoesecuzione e la progettazione

dei lavori La presente Direttiva non egrave intesa a prescrivere

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta La decisione relativa a

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta dellrsquoappalto deve fondarsi su

criteri qualitativi ed economici che possono essere definiti dalle

legislazioni nazionalirdquo Tale considerando non sembrerebbe perograve

disciplinare affatto lrsquoipotesi di un istituto unico che integri attivitagrave di

119

1deg luglio 2006 120

N 200417CE E 200418CE 121

Si tratta dei nuovi istituti comunitari che rappresentano le nuove procedure di affidamento ad evidenza pubblica accanto a quelle ordinarie quali la procedura aperta ristretta e la procedura negoziata

72

progettazione ed esecuzione dei lavori ma esclusivamente un

affidamento congiunto ldquodi appalti per lrsquoesecuzione di progettazione e

lavorirdquo In sostanza quello che la direttiva 200418 rimanda alla facoltagrave

delle legislazioni nazionali egrave lrsquoeventuale regolamentazione normativa

dellrsquoaffidamento congiunto di due distinti appalti (uno per la

progettazione e uno per lrsquoesecuzione dei lavori) e non di un unico

appalto il cui oggetto si concreti in unrsquoattivitagrave di progettazione ed

esecuzione congiunta Si tratta dunque di una previsione orientata alla

semplificazione ed allo snellimento procedurale ma non anche

allrsquointroduzione di nuovi istituti

Ma nelle norme del codice come in quelle dellrsquoart 19 della legge

10994 dopo le modifiche di cui alla legge 1662002 non si fa

riferimento al mero profilo procedimentale della congiunta

aggiudicazione di due appalti ma alla configurazione della nuova

fattispecie dellrsquoappalto congiunto di progettazione ed esecuzione Ersquo per

questo motivo che il considerando (9) rinvia allrsquointervento del legislatore

nazionale che dovragrave procedere allrsquoindividuazione dei singoli casi sulla

base di criteri qualitativi ed economici cioegrave della co-presnza di tali

criteri che nella disciplina italiana ai fini dellrsquooperativitagrave dellrsquoappalto

integrato erano richiesti non in maniera congiunta tanto egrave vero che

lrsquoappalto integrato era ammesso sulla base o di soli criteri economici

come il valore dellrsquoappalto o di criteri esclusivamente qualitativi come

la complessitagrave della prestazionerdquo122

Contemporaneamente alla sospensione di tali disposizioni

viene avviato lrsquoiter del 1deg Decreto correttivo che nelle intenzioni del

Governo rappresentava lo strumento della riflessione finalizzata al

confronto piugrave aperto sugli istituti innovativi sospesi

122

L PASSERI La Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commenti Tipografia DSV Roma 2005 pagg 129-131

73

Il primo Decreto correttivo del Codice ldquoDlgs n 62007rdquo123 egrave

formato da cinque articoli che vanno ad apportare altre novitagrave

Tra le piugrave significative le seguenti in riferimento ai settori ordinari

lrsquoulteriore differimento fino al 31 luglio 2007 dei nuovi istituti giuridici

comunitari giagrave sospesi e che sarebbero entrati in vigore il 1deg

febbraio 2007 resosi necessario ai fini di una piugrave ampia riflessione

sui predetti istituti e sui relativi risvolti applicativi senza perograve incidere

sugli obblighi nazionali di adeguamento alle direttive comunitarie

in merito allrsquoistituto ldquodellrsquoavvalimentordquo124 il Decreto elimina il divieto

per lrsquoimpresa ausiliata di assumere le vesti di subappaltatore Per il

vero tale modifica si egrave resa necessaria in quanto il legislatore

italiano nella compilazione originaria del codice non aveva recepito

la direttiva comunitaria artt 47 48 e 52 in maniera fedele ma

aveva introdotto tale divieto e ciograve finiva per annientare la portata

stessa dellrsquoistituto che ndash va sottolineato ndash egrave istituto a recepimento

obbligatorio giagrave considerato dalla giurisprudenza amministrativa

ldquoself executingrdquo125 Ma il legislatore italiano ha recepito la normativa

comunitaria con taluni adattamenti resesi necessari per evitare

ldquomanovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di associazioni

criminali o comunque di soggetti che non potrebbero partecipare in

proprio alle procedure di affidamentordquo126

in riferimento alla individuazione del Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) figura obbligatoriamente prevista in ogni

123 Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2007 ed entrato in

vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella GU ndash serie generale ndash n 25 del 31 gennaio 2007 (si veda in proposito lrsquoerrata corrige pubblicata nella GU ndash serie generale ndash n 26 del 1deg febbraio 2007

124 Art 49 DLgs 1632006 che consiste nella possibilitagrave di unrsquoimpresa (ausiliata)

di poter usufruire dei requisiti tecnici economici e di qualificazione di unrsquoaltra impresa (ausiliaria) al fine di partecipare ad una procedura di gara senza i quali la stessa impresa (ausiliata) non avrebbe potuto partecipare

125 Una norma self-executing egrave una norma di grado comunitario che trova

direttamente applicazione allrsquointerno dellrsquoordinamento nazionale senza la necessitagrave di recepimento da parte del legislatore nazionale

126 Cosigrave la Relazione illustrativa al codice correttivo

74

procedimento amministrativo si afferma la possibilitagrave di individuare

tale figura in caso di accertata carenza di dipendenti qualificati di

ruolo anche tra il personale non di ruolo purcheacute in servizio nella

amministrazione stessa ldquoLa modifica in parola si egrave resa necessaria

per superare le difficoltagrave operative incontrate soprattutto dai comuni

di piccole dimensioni i quali ora possono individuare il Rup anche

attraverso formule meno rigide rispetto allrsquoassunzione a tempo

indeterminato che incidevano negativamente sul bilancio dellrsquoEnte

In riferimento alla forme di pubblicitagrave tale Decreto differisce a ldquosei

giorni feriali (al posto dei due) il termine entro il quale procedere alla

pubblicazione degli avvisi di gara nella Gazzetta Ufficialerdquo127

noncheacute per i contratti di lavori pubblici sotto soglia la pubblicitagrave si

estende anche agli ldquoavvisi sui risultati della procedura di

affidamentordquo128 Si assiste pertanto ad un rafforzamento dei

meccanismi di pubblicitagrave relativi ai contratti di importo inferiore alle

soglie di applicazione delle direttive ma che sono sottoposte alla

stessa disciplina pubblicistica in virtugrave dei principi di paritagrave di

trattamento non discriminazione sanciti dal Trattato CE che

comportano un obbligo di trasparenza ldquoche consiste in un adeguato

livello di pubblicitagrave che consenta lrsquoapertura del mercato alla

concorrenza noncheacute il controllo sullrsquoimparzialitagrave delle procedure di

aggiudicazionerdquo129

Alla luce di quanto esposto la ratio del primo decreto correttivo

al DLgs 1632006 si giustifica nellrsquoobiettivo di fugare i dubbi residui

127

Art 66 comma 7 ultimo periodo ldquoLa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana viene effettuata entro il sesto giorno feriale successivo a quello del ricevimento della documentazione da parte dellrsquoUfficio inserzioni dellrsquoIstituto poligrafico e zecca dello Stato

128 Art 122 co 3 ldquoLrsquoavviso sui risultati della procedura di affidamento helliprdquo e co 5

ldquoGli avvisi di cui al comma 3 ed i bandi hellip Sono pubblicati nella GU della repubblica italiana ndash serie speciale ndash relativa ai contratti pubblici helliprdquo

129 Comunicazione interpretativa della Commissione n 2006C 17902

ldquoComunicazione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici

75

generati dalle rilevanti novitagrave introdotte dal Codice al fine di addivenire

quanto prima alla definizione di un assetto normativo stabile capace di

dissolvere ogni incertezza per il buon funzionamento del mercato dei

contratti pubblici e la piena apertura dello stesso alla concorrenzardquo130

Sulla disciplina degli appalti interviene anche la ldquoFinanziaria per il

2007rdquo131 che prevede alcune revisioni al codice relative ai criteri di

individuazione e verifica delle offerte anormalmente basse ldquofinalizzate

ad introdurre nella valutazione dellrsquoanomalia delle offerte il ldquocosto del

lavorordquo cosigrave determinato periodicamente in apposite tabelle predisposte

dal Ministro del lavoro e delle politiche socialirdquo132

La chiusura del primo Decreto correttivo coincide con il varo del

secondo Decreto correttivo e piugrave precisamente con lrsquoapprovazione in

via preliminare dello schema di decreto correttivo da parte del

Consiglio dei Ministri avvenuto in data 25 gennaio 2007 Con il ldquoDLgs

1132007rdquo133 secondo Decreto correttivo prosegue lrsquoopera di revisione

del Codice che nelle intenzioni del Governo ha il significato della

decisione sui nuovi istituti sospesi dal primo correttivo mantenendo

lrsquoapertura ai nuovi istituti comunitari ma limitandoli in una cornice che

vuole mitigare il vento liberale di Bruxelles senza per questo ostacolare

la modernizzazione del sistema degli appalti Dal 1deg agosto 2007

entrano in vigore alcune delle disposizioni sospese quali le lrsquordquoaccordo

quadrordquo134 mentre si decide di differire lrsquoistituto del dialogo competitivo

allrsquoentrata in vigore del regolamento

ldquoMa lrsquoentrata in vigore del secondo decreto correttivo del codice

dei Contratti pubblici ripropone le tradizionali problematiche del diritto

130 A CONIO Prime note sul correttivo appalti Il Sole 24 Ore 2007 pag 50 131

Legge 27 dicembre 2006 n 296 132

Art 87 co 2 lettera g) del DLgs 1632006 133

Pubblicato nella GU n 176 del 31 luglio 2007 ed entrato in vigore il 1deg agosto 2007

134 Art 59 DLgs 1632006 che recepisce lrsquoart 32 della Direttiva 200418CE egrave

uno schema contrattuale stipulato tra le PA e uno o piugrave operatori economici che ha la durata massima di quattro anni e che prevede la fissazione dei prezzi per tutto il periodo

76

transitorio Il principio generale che regola la successione delle leggi nel

tempo egrave enunciato ldquoallrsquoarticolo 11rdquo delle preleggi Questo principio

comunemente indicato come quello tempus regit actum va tuttavia letto

alla luce delle particolari caratteristiche della normativa dei lavori

pubblici i cui effetti non esauriscono in un dato momento puntualmente

individuato Lrsquoiter procedurale che governa la realizzazione di unrsquoopera

pubblica si sviluppa infatti in un arco temporale prolungato sia con

riferimento alla fase di scelta del contraente sia a quella relativa

allrsquoesecuzione dei lavori Per quanto riguarda le disposizione sospese

fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento profondamente diversi sono

gli effetti per ognuno di esso che conseguono a tale differimento

Lrsquoefficacia delle disposizioni dellrsquoappalto integrato di cui allrsquoart 53

e del Dialogo Competitivo di cui allrsquoart 58 erano giagrave state sospese

dalla Legge 2282006 e riportate nel primo decreto correttivo n 62007

Tuttavia mentre la sospensione del dialogo competitivo aveva

comportato una vera e propria impossibilitagrave di utilizzarlo proprio percheacute

nuovo istituto comunitario altra cosa invece egrave stata per lrsquoappalto

integrato per cui era operante la disposizione contenuta nella legge

2282006 ndash successivamente richiamata dal primo decreto correttivo ndash

in base alla quale per tutto il periodo di sospensione della nuova

disciplina di cui allrsquoart 53 relativa allrsquooggetto del contratto di appalto si

continuavano ad applicare le norme dellrsquoappalto integrato contenute

nella legislazione precedente piugrave restrittive della legge 10994 Ma il

secondo decreto non contenendo alcuna norma di richiamo alla legge

2282006 di fatto ha vietato alle stazioni appaltanti in termini assoluti

lrsquoutilizzo di tale istituto135

La correzioni del secondo decreto correttivo coincidono con

lrsquoavvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione

Europea che coincide a sua volta con il cambio della legislatura e le

135

R MANGANI Codice dei contratti la revisione e il rebus del regime transitorio Edilizia e Urbanistica commento e norme del 24 settembre 2007 pag 6

77

elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che ha determinato la

sospensione di tutti i lavori del Governo uscente lasciando al Governo

Berlusconi lrsquoapprovazione proprio allo scadere del termine biennale

delle correzioni indicate dalla Commissione Europea

Questo fatto ha portato alla conseguente correzione del

regolamento che a tuttrsquooggi deve essere ancora emanato dal Governo

78

45 La procedura drsquoinfrazione n 20072309 avverso il sistema

italiano degli appalti pubblici

ldquoMa in data 31 gennaio 2008 ldquola Commissione europea ha

aperto nei confronti dellrsquoItalia la procedura drsquoinfrazione n 20072309

relativa al Codice dei contratti pubblici in cui si contesta sotto piugrave

profili un incompleto o infedele recepimento della direttiva Tra le

contestazioni piugrave rilevanti nel settore dei lavori pubblici la commissione

contesta le seguenti disposizioni

- artt 34 90 e 101 ldquosoggetti a cui possono essere affidati i contratti

pubblicirdquo136 quanto alla nozione restrittiva di operatore economico

ammesso alle gare il legislatore italiano individua solo i soggetti

privati mentre la Commissione aveva esteso la possibilitagrave ad essere

ammessi a partecipare alle gare anche ai soggetti pubblici e

organismi di diritto pubblico sia a forme organizzative diverse da

quelle elencate

- art 37 comma 11 che vieta per taluni lavori il subappalto e impone

la forma giuridica dellrsquoATI (nota) quando il concorrente non abbia i

requisiti per eseguirli in proprio da un lato si impone un limite (nota)

al subappalto che non esiste nel diritto comunitario dallrsquoaltro lato si

impone una forma organizzativa laddove il diritto comunitario non

impone forme giuridiche per avvaalersi di requisiti e capacitagrave altrui

- art 48 sul controllo a campione secondo la Commissione il

controllo deve essere generalizzato

- artt 45 49 e 50 ldquoavvalimentordquo atteso che lrsquoart 45 non lo consente

adeguatamente lrsquoart 49 fissa limitazioni non previste dal diritto

comunitario e lrsquoart 50 che ai fini della qualificazione limita

lrsquoavvalimento allrsquoinfragruppo estendendolo ai settori speciali dove

questo limite per il diritto comunitario non crsquoerardquo137

136

Artt 4 e 5 della Direttiva 200418CE

137 A VALLETTI La procedura drsquoinfrazione sul codice dei contratti pubblici Milano Ipsoa Editore Rassegna Urbanistica e Appalti n 62008 pag 672

79

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 200418 introduce lrsquoistituto

dellrsquoavvalimento in merito al sistema di qualificazione dellrsquooperatore

economico chegrave vuole fornire uno strumento piugrave flessibile il cui fine egrave

sempre quello di esaltare il principio della libera concorrenza e della

massima partecipazione alle gare da parte degli operatori economici

Lrsquoimpresa quindi puograve avvalersi dei requisiti economici tecnici e

finanziari di unrsquoaltra impresa al fine di partecipare ad una gara senza i

quali non avrebbe potuto partecipare Lrsquoimpresa che si avvale di tali

requisiti si chiama ldquoimpresa ausiliatardquo e quella che offre i requisiti

ldquoimpresa ausiliariardquo Ma mentre il paragrafo 2 dellrsquoart 47 della direttiva

afferma che i requisiti possono essere utilizzati dagli operatori

economici a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con

questi purcheacute dimostri la disponibilitagrave dei relativi mezzi il legislatore

italiano permette lrsquoutilizzo di tale istituto solo tra imprese che

appartengono allo stesso gruppo

ldquoSecondo alcuni studiosi la facoltagrave concessa dal legislatore

italiano allrsquooperatore economico di avvalersi dei requisiti tecnici ed

economici di altra impresa facendola partecipare anche ai lavori

colliderebbe con la ldquodisciplina normativardquo138 del subappalto che prevede

stringenti limitazioni Trattasi di opinione non del tutto condivisibile

qualora si consideri la diversa natura giuridica dei due istituti in esame

infatti mentre il subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a

soggetti terzi che operano come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso dellrsquoavvalimento cosigrave come disciplinato dal

legislatore comunitario il concorrente aggiudicatario saragrave comunque

lrsquoimpresa operante tanto egrave vero che dovragrave dimostrare il possesso dei

beni aziendali dei quali intenderagrave avvalersirdquo139 e solo ad essa verragrave

138

Art 18 legge 10994 n 55 che vieta la subappaltabilitagrave della categoria prevalente per una quota superiore al 30 dellrsquoimporto complessivo dei lavori)

139

D GALLI Le direttive europee sugli appalti Edilizia e Territorio ndash Il Sole 24 Ore n 202004 pagg 15 e ss

80

rilasciato il Certificato di regolare Esecuzione (CRE) Percheacute allora

non puograve essere lrsquoimpresa ausiliaria ad essere anche esecutrice dei

lavori per i quali presta i propri requisiti considerando anche il fatto che

essa non puograve partecipare ad altre gare dove sia richiesto proprio il

requisito ldquoprestatordquo

Inoltre sia lrsquoimpresa ausiliaria che ausiliata devono presentare

una serie di dichiarazioni al fine della possibilitagrave di fare ricorso a tale

istituto Pertanto lrsquoinfrazione si giustifica per il fatto che il legislatore

italiano attraverso il divieto di subappalto e le limitazioni al ricorso di

tale istituto di fatto vigraveola il principio caro al legislatore comunitario del

rispetto della libera concorrenza e della massima partecipazione alle

gare principio ispiratore di tale istituto noncheacute per il fatto che il

legislatore italiano non doveva apportare alcuna variante poicheacute

lrsquoistituto dellrsquoavvalimento egrave istituto a recepimento obbligatorio self -

executing

- art 58 sul dialogo competitivo quanto agli elementi di valutazione e

alla prevista possibilitagrave di riduzione dei termini della procedura il

recepimento italiano presenta refusi dovuti alla non del tutto chiara

percezione della sostanza del nuovo istituto

- art 79 quanto alle informazioni da fornire ai candidati e offerenti

percheacute prevede che lrsquoinformativa aggiudicazione sia fornita solo su

richiesta scritta anzicheacute drsquoufficio nel recepimento egrave stato commesso

un refuso

- art 83 laddove consente alla commissione di gara di fissare criteri

motivazionali di valutazione dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa che non sono giagrave contenuti nel bando di gara

- art 140 sulla cd gara a scorrimento in caso di fallimento

dellrsquoaggiudicatario percheacute in caso di aggiudicazione al secondo

classificato o successivi cambierebbero le condizioni iniziali siccheacute si

tratterebbe di un affidamento diretto

81

Ma poicheacute il termine per la correzione biennale del codice era

imminente e nel frattempo egrave cambiata di nuovo la maggioranza il

nuovo Governo ldquoha proposto un emendamento al disegno legge di

conversione del Decreto Legge 8 aprile 2008 n 59 recante

ldquodisposizioni urgenti per lrsquoattuazione degli obblighi comunitarirdquo un

articolo aggiuntivo e precisamente lrsquoart 8-bis volto a modificare lrsquoart 25

della legge 622005 che prevedeva ldquoil riordino normativo delle materie

interessate dalle direttive comunitarie entro un termine di due anni al

fine di coordinare le medesime con le normative legislative vigenti nelle

stesse materie apportando le sole modificazioni necessarie a garantire

la semplificazione e la coerenza logica sistematica e lessicale della

normativardquo140 Tale emendamento era volto a modificare il termine per

procedere alle modifiche al Codice da due anni sarebbe quindi

diventato ldquodi tre annirdquo e sarebbe scaduto il 30 giugno 2009

Ma lrsquoemendamento egrave stato ritenuto inammissibile e cosigrave il 27

giugno 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del

Ministro delle Politiche europee A Ronchi e del Ministro delle

Infrastrutture e trasporti A Matteoli il terzo decreto correttivo formato

di 3 articoli e precisamente

art 1 ldquoDisposizioni di adeguamento comunitariordquo

art 2 ldquoDisposizioni di coordinamentordquo

art 3 ldquoNorma finanziariardquo

140

GRECO M E MASSARI A Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007 pag 51

82

46 Le competenze sul recepimento della Direttiva 200418CE

ldquoLa disciplina dettata dal Codice assume una importanza

fondamentale soprattutto in relazione alla ripartizione della

competenza legislativa esclusiva e concorrente tra Stato e

Regioni nellrsquoambito dei contratti pubblici Infatti il Codice allrsquoart

4 ha individuato dettagliatamente gli ambiti di competenza dei

due legislatori cercando in questo modo di colmare la lacuna

insita nella formulazione del novellato ldquoart 117 comma 2rdquo141

della Costituzione che elaborando il rovesciamento

dellrsquoenumerazione delle competenze legislative riconosce al

legislatore nazionale competenze enumerate e ai legislatori

regionali competenza generale residuale in tutte quelle materie

non espressamente enucleate negli elenchi dellrsquoart 117 comma

2 e ldquocomma 3rdquo142

141 2) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie a) politica estera

e rapporti internazionali dello Stato rapporti dello Stato con lUnione europea diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti allUnione europea b) immigrazione c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose d) difesa e Forze armate sicurezza dello Stato armi munizioni ed esplosivi e) moneta tutela del risparmio e mercati finanziari tutela della concorrenza sistema valutario sistema tributario e contabile dello Stato perequazione delle risorse finanziarie f) organi dello Stato e relative leggi elettorali referendum statali elezione del arlamento europeo g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali h) ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della polizia amministrativa locale i) cittadinanza stato civile e anagrafi l) giurisdizione e norme processuali ordinamento civile e penale giustizia amministrativa m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale n) norme generali sullistruzione o) previdenza sociale p) legislazione elettorale organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province e Cittagrave metropolitane q) dogane protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale r) pesi misure e determinazione del tempo coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale regionale e locale opere dellingegno s) tutela dellambiente dellecosistema e dei beni culturali

142 2) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a rapporti

internazionali e con lUnione europea delle Regioni commercio con lestero tutela e sicurezza del lavoro istruzione salva lautonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale professioni ricerca scientifica e tecnologica e sostegno allinnovazione per i settori produttivi tutela della salute alimentazione ordinamento sportivo protezione civile governo del territorio porti e aeroporti civili grandi reti di trasporto e di navigazione ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dellenergia previdenza complementare e integrativa armonizzazione dei bilanci pubblici e

83

Si tratta di una materia quella della disciplina dei contratti

pubblici che nellrsquoattuale riparto di potestagrave legislativa operato

dallrsquoart 117 Cost non risulta attribuita espressamente neacute alla

potestagrave esclusiva dello Stato neacute rientra nelle materie di potestagrave

concorrente

Di conseguenza secondo la ldquoclausola residualerdquo di cui

allrsquoart ldquo117 comma 4rdquo143 per cui tutto quello che non risulta

espressamente attribuito allo Stato o alla potestagrave concorrente egrave

attribuito in via residuale alle Regioni la disciplina dei lavori

pubblici sarebbe da ricondurre tra quelle di potestagrave legislativa

esclusiva delle Regioni

Tuttavia tale orientamento interpretativo ancor prima

della redazione del Codice era stato messo in discussione da

una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale che

chiamata a svolgere il ruolo di arbiter dei rapporti tra i vari livelli

di governo soprattutto dopo la riforma del Titolo V ha

provveduto a fornire una prima soluzione alla vexata quaestio

circa il riparto della competenza legislativa in materia di contratti

pubblici

In particolare nelle sentenze nn 302 e 303 del 2003 il

giudice costituzionale ha statuito che non egrave possibile a priori

considerare i ldquolavori pubblicirdquo come una materia che puograve essere

attribuita in blocco alla disciplina legislativa statale o regionale

ma piuttosto come ambito per il quale egrave possibile individuare

spazi di intervento ldquopro-quotardquo riservati ad entrambi i legislatori

coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitagrave culturali casse di risparmio casse rurali aziende di credito a carattere regionale enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestagrave legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato

143 Spetta alle Regioni la potestagrave legislativa in riferimento ad ogni materia non

espressamente riservata alla legislazione dello Stato

84

Si tratta infatti di ambiti di legislazione che non integrano una

vera e propria materia ma si qualificano a seconda dellrsquooggetto

al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in

volta a potestagrave legislative esclusive dello Stato o a potestagrave

legislative concorrenti144

Un primo importante contributo nel senso di ridurre la

problematicitagrave della questione egrave rappresentato da un recente

parere del Consiglio di Stato145 relativo allo schema di decreto

legislativo inerente il Codice con il quale sono indicati gli aspetti

relativi ai lavori pubblici che a giudizio dello stesso Consiglio

rientrerebbero nella potestagrave legislativa esclusiva dello Stato tra i

quali la qualificazione e selezione dei concorrenti i criteri di

aggiudicazione il subappalto ed il contenzioso in quanto

segmenti procedurali che attengono alla concorrenza o

allrsquoordinamento civile

Tuttavia la problematicitagrave che permea il dibattito sui

rapporti Stato- Regione non solo non viene risolta dal parere su

citato ma viene addirittura ampliata da alcune affermazioni del

Consiglio di Stato basti pensare ai profili problematici sollevati

dallrsquoaffermazione secondo la quale ldquola concorrenza gioca un

ruolo fondamentale ma egrave da verificare se ciononostante sia

possibile un intervento normativo regionalerdquo

Il tema egrave stato affrontato anche dalle Commissioni

parlamentari competenti per materia che si sono espresse sullo

schema del Codice riconfermando in parte il contenuto del

parere del Consiglio di Stato circa la necessitagrave di attribuire gran

parte dei profili della materia ldquolavori pubblicirdquoalla potestagrave

esclusiva del legislatore statale

144

Corte cost sentenza n 3032003 145

Si veda il parere del Consiglio di Stato del 6 febbraio 2006

85

Il testo definitivo del Codice fa proprie le indicazioni fornite

dal Consiglio di Stato e dallrsquoVIII commissione della Camera dei

Deputati e pertanto attribuisce gran parte della propria

disciplina agli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello

Stato

Infatti ldquolrsquoart 4 comma 3 del dlgs 1632006rdquo146 definisce

di competenza esclusiva statale nellrsquoambito dei lavori pubblici i

seguenti aspetti la qualificazione e la selezione dei concorrenti

le procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione

amministrativa i criteri di aggiudicazione il subappalto i poteri di

vigilanza sul mercato degli appalti affidati allrsquoAutoritagrave per la

vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture le

attivitagrave di progettazione ed i piani di sicurezza la stipulazione e

lrsquoesecuzione dei contratti ivi compresi la direzione

dellrsquoesecuzione ed il collaudo il contenzioso

Relativamente alle materie oggetto di competenza

concorrente tra Stato e Regioni il Codice prevede che le Regioni

esercitino la propria potestagrave nel rispetto dei principi fondamentali

emanati dallo Stato in tema di programmazione di lavori

pubblici approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed

146 Le regioni nel rispetto dellarticolo 117 comma secondo della Costituzione

non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in relazione alla qualificazione e selezione dei concorrenti alle procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione amministrativa ai criteri di aggiudicazione al subappalto ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati allAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture alle attivitagrave di progettazione e ai piani di sicurezza alla stipulazione e allesecuzione dei contratti ivi compresi direzione dellesecuzione direzione dei lavori contabilitagrave e collaudo ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilitagrave amministrative al contenzioso Resta ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali i contratti nel settore della difesa i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori servizi forniture

86

espropriativi organizzazione amministrativa compiti e requisiti

del responsabile del procedimento sicurezza del lavoro

Tuttavia tale scelta normativa egrave stata messa in

discussione dalle Regioni ldquoalcune delle qualirdquo147

hanno

presentato ricorso alla Corte costituzionale ai sensi dellrsquoart 127

comma 2 Cost ritenendo il riparto delle competenze operato

dal Codice non conforme a quanto disposto dal novellato art

117 Cost mentre altre hanno provveduto a disciplinare la

materia ldquoappaltirdquo in maniera in parte difforme dal Codice

mettendone in discussione pertanto praticamente la legittimitagrave

costituzionale

In particolare le Regioni che si sono mosse verso questa

seconda direzione sono state la Campania148 la Toscana149 il

Veneto150 la Sardegna151 la Calabria152 ed in ultimo la

Liguria153 Tutte le Regioni qui indicate hanno disciplinato la

materia lavori pubblici adottando dei veri e propri testi organici

con cui hanno interferito in alcuni degli ambiti materiali assegnati

alla potestagrave esclusiva statale dettando una normativa difforme o

contrastante con quella contenuta nel Codice

147

Toscana Campania Lazio Abruzzo 148

Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

149 Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007

recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

150 Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti

pubblici ne relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo 151

Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

152 Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007

recante disposizioni in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

153 Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante

norme per la ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

87

Proprio per questo motivo in seguito allrsquoattenta analisi di

legittimitagrave costituzionale della normativa regionale in materia

effettuata dal Dipartimento degli Affari regionali il Consiglio dei

Ministri ha deliberato ai sensi dellrsquoart 127 Cost la loro

impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale chiamata ancora

una volta ad assumere il ruolo di arbiter nei rapporti tra Stato e

Regioni in merito allrsquoapplicazione e allrsquointerpretazione dellrsquoart

117 della Costituzione

Alcune Regioni in seguito allrsquoentrata in vigore del dlgs

1632006 che ha apportato sostanziali modifiche alla disciplina

degli appalti per lavori servizi e forniture hanno adottato dei testi

normativi organici con cui hanno provveduto a modificare la

precedente normativa regionale in materia alla luce sia delle

novitagrave legislative in materia sia del nuovo quadro costituzionale

di riferimento che ha ampliato la potestagrave legislativa regionale

La prima Regione che ha approvato un testo legislativo

organico in materia di contratti pubblici di lavori servizi e

forniture dopo lrsquoemanazione del Codice dei contratti egrave stata la

Campania con la legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata

sul BUR n 15 del 19032007 e recante la ldquo disciplina dei lavori

pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo Con la legge

in questione composta da 88 articoli la Regione disciplina la

programmazione la progettazione lrsquoaffidamento lrsquoesecuzione il

collaudo e la manutenzione di appalti pubblici di lavori servizi e

forniture di qualsiasi importo da eseguirsi sul territorio regionale

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost pur

essendo stati rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale non si egrave

avuta la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri a fronte perograve di un impegno della Regione

a modificare il testo normativo in modo da adeguarlo al dlgs

88

1632006 superando i rilievi di incostituzionalitagrave23

Nel caso di

specie quindi lrsquoattivazione delle procedure di negoziazione

presso il Dipartimento Affari regionali con la Regione interessata

ha consentito di evitare lo strumento del contenzioso

costituzionale

Diversa egrave stata invece la ldquosorterdquo della legge della

Regione Toscana n 38 del 13072007 con la quale la Regione

definisce lrsquoambito di applicazione della stessa le finalitagrave e

provvede a stabilire le nuove competenze dellrsquoOsservatorio

regionale sui contratti pubblici

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La legge detta poi regole per la programmazione

dellrsquoattivitagrave contrattuale e disposizioni finalizzate alla snellezza

procedurale ed alla semplificazione amministrativa noncheacute

norme per la qualificazione razionalizzazione esemplificazione

delle attivitagrave della committenza pubblica dettando inoltre regole

dettagliate per lrsquoattivitagrave contrattuale della Regione e degli enti da

essa dipendenti

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La deliberazione di impugnativa egrave perograve intervenuta solo

in seguito allrsquoattivazione di procedure di conciliazione154 con la

154

Presso il Dipartimento Affari regionali

89

Regione interessata al fine di superare il contenzioso

costituzionale in applicazione del principio di leale

collaborazione

Il ricorso al contenzioso costituzionale sia da parte del

Governo che ha deliberato le impugnative in via principale di

gran parte delle leggi regionali in materia di appalti sia da parte

di alcune Regioni che hanno sollevato dubbi di illegittimitagrave

costituzionale su numerose norme del d lgs 1632006 egrave indice

della problematicitagrave del riparto di competenze tra Stato e Regioni

in materia Infatti da una parte le Regioni asseriscono che la

materia dei contratti pubblici rientra negli ambiti di competenza

concorrente e che pertanto il riparto di cui allrsquoart 4 del dlgs

1632006 sia stato delineato dal legislatore ordinario in chiara

violazione dellrsquoart 117 della Costituzione dallrsquoaltra parte invece

il legislatore statale nel predisporre una normativa organica in

materia di appalti ha individuato tutti gli aspetti per i quali egrave

necessaria una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale

in quanto rientranti nella competenza esclusiva statale di cui

allrsquoart 117 comma 2 Cost In questo modo il legislatore statale

ha provveduto a riempire di contenuto almeno per quanto

concerne la materia degli appalti le due voci ldquo tutela della

concorrenzardquo e ldquoordinamento civilerdquo attribuite alla potestagrave

legislativa dello Stato dal novellato art 117 Cost

Si puograve dunque affermare che nonostante il DLgs

1632006 abbia elencato gli ambiti di competenza esclusiva

statale ed i profili di competenza concorrente- lasciando al

legislatore regionale in via residuale la disciplina di tutti gli altri

profili concernenti la materia ldquolavori pubblicirdquo non ivi indicati ndash si egrave

manifestato il problema di delineare praticamente i confini di

delimitazione tra le aree di competenza statale quelle

concorrenti e quelle residuali regionali soprattutto alla luce del

90

novellato art 117 della Costituzione Si tratta di un problema che

ha chiamato ancora una volta la Corte costituzionale a sopperire

allrsquoindeterminatezza del riparto costituzionale di competenze

legislative dal momento che egrave stata chiamata a pronunciarsi sul

punto da entrambi i ldquo contendentirdquo

In questo assetto giuridico caratterizzato da molteplici

criticitagrave assume pertanto un ruolo estremamente rilevante la

recente pronuncia della ldquoCorte costituzionalerdquo155

in merito alle

attribuzioni ai diversi livelli di governo nella materia dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture Si puograve sicuramente parlare di

una sentenza chiarificatrice che chiude almeno fino a successivi

interventi legislativi in materia la vexata quaestio del riparto di

competenze tra Stato e Regioni su tali ambiti

Nella sentenza 4012007 la Corte Costituzionale

sollevata in via principale ex art 127 Cost con ricorsi delle

Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio Abruzzo e della

Provincia autonoma di Trento va a pronunciarsi sulla legittimitagrave

costituzionale di alcune disposizioni del dlgs 1632006

Le ricorrenti ossia le Regioni assumono innanzitutto la

illegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 4 comma 2 seconda parte

limitatamente alle parole laquoprogrammazione di lavori pubbliciraquo156

e laquocompiti e requisiti del responsabile del procedimentoraquo157 per

violazione dellrsquoart 117 Cost

In relazione alle questioni sollevate dalle Regioni lo Stato

recuperando quanto giagrave affermato dalla Corte nella sentenza su

citata ha sottolineato che la disciplina dei contratti pubblici

155

Si veda la sentenza n 4012007 156

si sottolinea come essa non sia una materia in senso proprio ma un modo di esercizio

delle competenze che deve essere disciplinato di volta in volta con fonti statali o regionali a

seconda dellrsquoattinenza dellrsquoattivitagrave di programmazione ad ambiti dello Stato o delle Regioni 157

Si rileva come non si tratti di un aspetto oggetto di potestagrave legislativa concorrente attenendo essi ai profili organizzativi che ldquosono lasciati alla libera regolazione del legislatore regionalerdquo

91

investe diversi ambiti materiali molti dei quali afferendo

allrsquoordinamento civile alla tutela della concorrenza alla

giurisdizione e alle norme processuali rientrano nella

competenza esclusiva dello Stato ex art 117 comma 2 Cost

Inoltre si ritiene che la natura trasversale delle materie ldquotutela

della concorrenzardquo ed ldquoordinamento civilerdquo cosigrave come

La difesa dello Stato afferma che contrariamente a

quanto sostenuto dalle ricorrenti il riparto di competenze di cui

allrsquoart 4 commi 2 e 3 del dlgs 1632006 egrave pienamente

conforme alle disposizioni del novellato art 117 commi 2 3 e 4

In particolare per quanto concerne le censure riferite allrsquoart 4

comma 2 del dlgs 1632006 si ritiene che la disciplina inerente

la laquoprogrammazione dei lavori pubbliciraquo158 rientra nellrsquoambito

della materia concorrente del governo del territorio

In relazione al presunto contrasto con lrsquoart 117 comma

5 Cost si sottolinea come il Codice abbia mantenuto ferma la

competenza delle Regioni a dare attuazione alle direttive

comunitarie nelle materie di loro competenza in tali ambiti

infatti per lrsquoespressa previsione contenuta nellrsquoart 4 comma 4

le disposizioni del Codice stesso avrebbero natura cedevole

applicandosi sino a quando le Regioni non introducano una loro

normativa

Si ritiene inoltre non fondata neppure la censura di

asserita violazione del principio di leale collaborazione posto

che da una parte il testo del decreto legislativo egrave stato

sottoposto allrsquoesame della Conferenza Stato-Regioni non

assumendo rilevanza la circostanza che non siano state accolte

le richieste regionali dallrsquoaltra non esiste un fondamento

costituzionale dellrsquoobbligo di adottare procedure legislative

ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni come

158

e ldquoapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativirdquo

92

invece sostenuto dalle ricorrenti che ritenevano opportuna la

congiunta stesura del testo normativo in questione in

applicazione del principio su richiamato

Innanzitutto la Corte provvede a definire lrsquointero quadro

giuridico di riferimento precisando che non solo non sono

configurabili neacute una materia relativa ai lavori pubblici nazionali neacute

una materia afferente ai lavori pubblici di interesse regionale ma

non egrave neppure possibile tracciare il riparto di competenze

legislative tra Stato e Regioni secondo un criterio soggettivo

distinguendo tra gare indette da amministrazioni statale e

regionali

Sempre nellrsquoambito della competenza legislativa

concorrente la Corte ha invece dichiarato costituzionalmente

illegittime due disposizioni del dlgs 1632006 in quanto ritenute

di dettaglio e non contenenti meri principi fondamentali Si tratta

dellrsquoart ldquo84 commi 2 3 8 e 9 del dlgs 1632006rdquo159 nella parte

in cui vincola le Regioni allrsquoosservanza di norme in materia di

composizione e modalitagrave di nomina dei componenti delle

commissioni di gara anzicheacute disporre che le disposizioni

abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una diversa

159

2 La commissione nominata dallorgano della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto egrave composta da un numero dispari di componenti in numero massimo di cinque esperti nello specifico settore cui si riferisce loggetto del contratto 3 La commissione egrave presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali nominato dallorgano competente (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera r) dlgs n 113 del 2007) 8 I commissari diversi dal presidente sono selezionati tra i funzionari della stazione appaltante In caso di accertata carenza in organico di adeguate professionalitagrave noncheacute negli altri casi previsti dal regolamento in cui ricorrono esigenze oggettive e comprovate i commissari diversi dal presidente sono scelti tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui allart 3 comma 25 ovvero con un criterio di rotazione tra gli appartenenti alle seguenti categorie a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali b) professori universitari di ruolo nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltagrave di appartenenza 9 Gli elenchi di cui al comma 8 sono soggetti ad aggiornamento almeno biennale

93

normativa regionale dal momento che si tratta di profili che non

rientrano nella competenza esclusiva statale ma in quella

concorrente regionale e dellrsquoart ldquo98rdquo160 comma 2 del dlgs

1632006 nella parte in cui dispone che lrsquoapprovazione dei

progetti definitivi da parte del Consiglio comunale equivale a

variante urbanistica a tutti gli effetti trattandosi di una norma di

dettaglio non consentita nella materia urbanistica oggetto di

competenza legislativa concorrente

Si puograve quindi concludere affermando che sono

costituzionalmente legittime tutte le disposizioni presenti

nellrsquoarticolo 4 del DLgs 1632006 a cui le Regioni devono

conformarsi

Alla luce dei principi espressi dalla Corte nella sentenza

4012007 che costituisce sicuramente un importante contributo

per la chiara interpretazione del riparto della potestagrave legislativa

tra Stato e Regioni di cui allrsquoart 117 Cost si evince un

assorbimento di competenze in capo al legislatore statale per

quel che riguarda la disciplina di contratti pubblici di lavori servizi

e forniture Tale assorbimento trova la sua ratio nellrsquoesigenza di

garantire una disciplina uniforme sullrsquointero territorio nazionale di

una materia che richiede delle regole valide per tutti i soggetti

dellrsquoordinamento della Repubblica e quindi di evitare confusione

e disparitagrave di trattamento tra gli addetti del settore

A fronte della posizione assunta dalla Corte che in parte

conferma i motivi fondanti delle censure mosse dal Governo ad

alcune delle leggi regionali in materia si puograve prevedere che

molte delle disposizioni regionali impugnate saranno dichiarate

illegittime dal giudice costituzionale e quindi le Regioni saranno

chiamate a ridisciplinare i contratti pubblici di servizi lavori e

160

Art 98 Effetti dellapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi

94

forniture in modo da adeguare la normativa regionale al d lgs

1632006 i cui principi hanno trovato lrsquoavallo e la conferma della

Corte costituzionale chiamata a far fronte allrsquoincompletezza della

riforma del Titolo V e a colmare i vuoti lasciati dal legislatore

costituzionalerdquo161

161

V LEPORE Il riparto della competenza legislativa tra stato e regioni in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture alla luce del nuovo codice degli appalti e della recente giurisprudenza costituzionale Rivista elettronica di diritto pubblico di diritto dellrsquoeconomia e di scienza dellrsquoamministrazione a cura del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche di ldquoVittorio Bacheletrdquo Direttore Prof Giuseppe Di Gaspare pagg 11-31

95

47 Conclusioni

Per concludere si puograve affermare come il Codice che

doveva essere una rivoluzione epocale nellrsquoambito della materia

dei lavori pubblici ma anche in quelle dei servizi e delle forniture

che doveva metter ordine a 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia di

fatto egrave stata solo una rivoluzione dal punto di vista del

raggruppamento in un unico testo di tutta la normativa dei lavori

pubblici servizi e forniture

Il Codice degli contratti pubblici di lavori servizi e forniture

non ha avuto il successo meritato tanto che ad oggi esso non

entra ancora in vigore come anche il Regolamento di attuazione

Anche nel recente Convegno svoltosi a Roma lo scorso

23 settembre dallrsquoIstituto Grandi Infrastrutture dal Titolo ldquoLe

novitagrave legislative dellrsquoestaterdquo il Presidente Giuseppe Zamberletti

si egrave soffermato sulle ripetute modifiche del Codice dei Contratti

ed ha precisato che il ldquoquadro normativo continua ad essere

instabile creando non pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni

Appaltanti una incertezza operativa di fondo ed un esteso

contenzioso Certamente non puograve non rilevarsi che questo

continuo incidere sul testo del decreto 163 egrave sentore di un non

efficace funzionamento della disciplina previdente e ciograve impone

una riflessione comune al fine di pervenire a soluzioni efficaci e

soddisfacentirdquo

Al Convegno egrave intervenuto anche tra gli altri Bernardette

Veca Vice Capo Gabinetto e Direttore generale per la

regolazione del Ministero infrastrutture che ha relazionato sul

nuovo Regolamento e sullo stato dellrsquoarte dello stesso

In particolare il Direttore Veca ha ricordato lrsquointensa attivitagrave

di concertazione del nuovo testo che sta per concludersi in sede

96

tecnica al margine del tavolo permanente istituito un anno fa

dallo stesso Ministro e che si concluderagrave con lrsquoinvio del

provvedimento al Consiglio di Stato prima della delibera

definitiva del Consiglio dei Ministri ed il parere finale della Corte

dei Conti

Il Governo egrave in forte ritardo nellrsquoemanazione del Nuovo

Regolamento di attuazione del Codice

Al termine del Convegno il prof Zamberletti aggiunge ldquoErsquo

forse impensabile rimettere mano ad una riscrittura del Codice

dei Contratti ma occorre prendere atto che il tentativo di

risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non egrave

pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti

in questi tre annirdquo

97

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- Dlgs 1882000 n 267 recante ldquoTesto unico delle leggi sullordinamento degli enti localirdquo

- Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e trasportirdquo

- Direttiva n 200418CE del 3132004 recante ldquoDirettiva del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di

forniture e di servizirdquo

- L 1842005 n 62 recante ldquoDisposizioni per ladempimento di obblighi derivanti

dallappartenenza dellItalia alle Comunitagrave europee Legge comunitaria 2004rdquo

- Dlgs 1242006 n 163 recante ldquoIl codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

- Dlgs 26 gennaio 2007 n 6 recante Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo

12 aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)

- Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per

la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

- Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007 recante

ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

99

- Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici ne relative

disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo

- DLgs 3172007 n 113 recante ldquoDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 12

aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)rdquo

- Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in

materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in

attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la

disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

- Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante norme per la

ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

- Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007 recante disposizioni

in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina

della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

Bibliografia - Fonti giurisprudenziali consultate

TAR Campania Napoli I 342000 n 904 in Foro amm 2000 2375

C St VI 142000 n 1885 in Giust civ 2000 I 2443

Corte di Giustizia CE VI 7122000 - C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss

C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

TAR Veneto 2752003 n 3014 in Foro amm TAR 2003 1579

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3032003

TAR Lazio III 2452005 n 4116 in Foro amm TAR 2005 5 1592

C St VI 1442004 n 2124 in Foro amm CdS 2004 1203

C St VI 232004 n 991 in Foro amm CdS 2004 899

Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3002007

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 4012007

100

Sitografia

L Passeri Commento al Codice dei contratti

pubblici relativo a lavori servizi e

forniture I parte

Centrostudicinit

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Centrostudicinit

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CErdquo

Centrostudicinit

V Lepore Il riparto della competenza

legislativa tra stato e regioni in

materia di contratti pubblici di lavori

servizi e forniture alla luce del

nuovo codice degli appalti e della

recente giurisprudenza

costituzionale

wwwamministrazioneincamminolussit

R FANIZZI Il Codice degli appalti generali e

novitagrave legislative

wwwentilocaliprovincialeit

  • INDICE COMPLETO
  • TESI TERMINATApdf
  • Bibliografia
Page 9: NICCOLO’ CUSANO - Tesionline · 2010. 11. 17. · niccolo’ cusano universita’ telematica delle scienze umane tesi di laurea in diritto amministrativo il d.lgs. 163 del 12 aprile

6

1 IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI COME COMPIMENTO DI

UNA RIFORMA NORMATIVA

11 Articolazione e contenuto del codice

ldquoIl DLgs 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture egrave articolato in cinque parti e composto da 256

articoli e 22 allegati

La parte I intitolata ldquoPrincipi e disposizioni comuni e contratti

esclusi in tutto o in parte dallrsquoambito di applicazione del Codicerdquo

contiene le norme relative a oggetto principi definizioni fonti di

disciplina riparto tra Stato e Regioni Autoritagrave di Vigilanza e

Osservatorio responsabile del procedimento e accesso noncheacute

lrsquoelencazione dei contratti esclusi dallrsquoambito di applicazione del codice

quali appalti segretati o stipulati sulla base di accordi internazionali

La Parte II intitolata ldquoContratti pubblici relativi a lavori forniture e

servizi nei settori ordinarirdquo disciplina i contratti aventi ad oggetto lavori

servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia comunitaria

articolata in quattro titoli e rappresenta la parte piugrave corposa e probab

ilmente piugrave significativa In tale Parte egrave recepita la Direttiva comunitaria

n 200418CE

Il primo titolo disciplina i contratti di rilevanza comunitaria e

contiene il cuore della disciplina delle procedure di affidamento noncheacute

i principi in tema di esecuzione del contratto

Il secondo titolo disciplina i contratti sotto soglia comunitaria

mediante un rinvio alla disciplina dettata per i contratti sopra soglia

comunitaria e lrsquoenucleazione delle specifiche regole derogatorie

Il terzo titolo detta disposizioni per le concessioni di opere

pubbliche per il promotore finanziario per il contraente generale e per

le infrastrutture strategiche

7

Il quarto Titolo disciplina i contratti di lavori servizi e forniture in

taluni settori specifici e in particolare nel settore della difesa e nel

settore dei beni culturali

La Parte III egrave intitolata ldquoContratti pubblici di lavori servizi e

forniture nei settori specialirdquo e contiene il recepimento della direttiva

200417CE Preliminarmente egrave dettato un articolo di ricognizione delle

norme proprie dei settori ordinari che si applicano anche ai settori

speciali

La parte IV egrave intitolata ldquoContenziosordquo e disciplina gli strumenti

stragiudiziali e giudiziali di composizione delle liti in materia di contatti

pubblici e in particolare la transazione lrsquoaccordo bonario lrsquoarbitrato

noncheacute le norma in tema di giurisdizione e riti speciali e la tutela

cautelare ldquoante causamrdquo

La Parte V contiene le disposizioni di coordinamento e

transitorie noncheacute le abrogazionirdquo1

1 COCCO D E MANDRACCHIA LE Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Roma Tipografia del Genio Civile 2007 pagg 43-45

8

12 Le definizioni del nuovo codice

In recepimento dellrsquoart 1 della Direttiva Comunitaria 200418

lrsquoart 3 del codice degli appalti reca le definizioni dei principali termini

giuridici utilizzati nellrsquoambito dello stesso codice in parte vengono

mutuate le definizioni comunitarie in parte vengono cambiate le

definizioni di diritto interno utili per una migliore lettura del codice

Fra le disposizioni di maggiore interesse rilevano quelle

contenute ai commi 4 e 5 ove si puograve conoscere la definizione di

ldquosettori ordinarirdquo e quella di ldquosettori specialirdquo dei contratti pubblici In

particolare il comma 5 ha il merito di aver coniato la nuova terminologia

di ldquosettori specialirdquo di contratti pubblici ad indicare i settori in

precedenza definiti ldquoesclusirdquo ed oggi soggetti alla dir 200417

In tale prospettiva di recepimento della normativa

comunitaria il ldquocomma 7rdquo2 dellrsquoarticolo in commento reca la definizione

di ldquoappalto di lavori pubblicirdquo allrsquointerno della quale vengono fatte

confluire non solo le ipotesi di contratto avente ad oggetto lrsquoesecuzione

di lavori ma anche lrsquoipotesi di appalto aventi ad oggetto sia la

esecuzione che la progettazione di lavori

Nella stessa nozione viene fatta rientrare infine la cd

esecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera rispondente alle esigenze

specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoente aggiudicatore sulla

base del progetto preliminare posto a base di gara Tale tipologia di

esecuzione egrave tuttavia circoscritta allrsquoambito dei lavori relativi ad

infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi

2 Gli ldquoAppalti pubblici di lavorirdquo sono appalti aventi ad oggetto lrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero previa acquisizione in

sede di offerta del progetto definitivo la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione

relativamente ai lavori o opere helliphelliphellip oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di

unrsquoopera rispondente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoEnte

aggiudicatore sulla base di un progetto preliminare o ldquodefinitivordquo (parola cosigrave aggiunta

dallrsquoart 2 del DLgs 1132007) posto a base di gara

9

Il recepimento della nozione comunitaria di appalto di lavori

comporta il venir meno della terminologia nazionale che parlava di

appalto integrato e appalto concorso le quali ipotesi confluiscono

nellrsquounitaria nozione di appalto di lavori e vengono liberalizzate rispetto

ai casi tassativi in cui sono state finora previste

Attraverso questo ampliamento dellrsquooggetto del contratto il

legislatore comunitario si pone come obiettivo quello di liberalizzare il

mercato delle opere pubbliche il legislatore italiano invece recepisce

questa spinta di libertagrave con le dovute prudenze di chi deve fare i conti

con un mercato di lavori pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale

Prudenze che inevitabilmente sono state recepite dalla legge

10919994 soprattutto in riferimento allrsquooggetto del contratto che

prevedeva la netta separazione tra la progettazione e la esecuzione

dellrsquoopera pubblica Infatti il legislatore italiano subordina lrsquoapplicazione

di tale disposizione allrsquoapprovazione del Regolamento attuativo che ha

lo scopo di prevedere una disciplina di dettaglio Poicheacute ad oggi il

Regolamento attuativo deve ancora essere emanato dal Governo tale

disposizione egrave ancora sospesa

Il comma 8 reca poi la definizione e la differenza tra ldquolavori

pubblicirdquo3 ed ldquoopere pubblicherdquo Rispetto alla direttiva comunitaria le

definizioni nazionali sono state integrate tenendo conto dellrsquoarticolo 2

comma 1 l n 1091994 che rispetto allrsquoallegato I della direttiva

200418 contempla da un lato le opere di presidio e difesa ambientale

e di ingegneria naturalistica e dallrsquoaltro lato include nella nozione di

lavori non solo la costruzione demolizione e restauro ma anche il

recupero la ristrutturazione la manutenzione

3 i ldquolavorirdquo comprendono le attivitagrave di costruzione demolizione recupero

ristrutturazione restauro manutenzione di opere Per ldquooperardquo si intende il risultato di un insieme di lavori che di per seacute esplichi una funzione economica o tecnica

10

Le definizioni del codice continuano ai commi 11 con la nozione

di ldquoconcessione di lavori pubblicirdquo4 giagrave recepita nel diritto italianordquo5

preferendola a quella piugrave scarna contenuta nella direttiva comunitaria

I commi successivi dellrsquoart 3 in commento introducono nuovi

meccanismi di affidamento dei contratti mutuati dalle direttive

comunitarie e finalizzati al raggiungimento di obiettivi di semplificazione

e informatizzazione delle procedure di scelta del contraente

Da qui la definizione al comma 13 di ldquoAccordo Quadrordquo

lrsquoistitutordquo6 egrave lrsquoaccordo concluso fra una o piugrave stazioni appaltanti ed uno

o piugrave operatori economici preordinato a stabilire le clausole relative agli

appalti da aggiudicare durante un dato periodo in particolare per

quanto riguarda i prezzi e se del caso le quantitagrave previste La

disciplina dellrsquoaccordo quadro egrave successivamente ripresa allrsquoart 59 del

codice il quale recepisce lrsquoistituto introdotto dallrsquoart 32 della dir

200418 che egrave costituito dallrsquoobbligo di ricorrere alla previa gara per la

stipula dellrsquoaccordo quadro

Lrsquoarticolo recepisce la norma comunitaria con lrsquounica particolaritagrave

costituita dallrsquoobbligo di indicare i criteri di affidamento dei singoli appalti

nel caso in cui non si rilanci il confronto competitivo tra i soggetti

firmatari dellrsquoaccordo7 Per i lavori il recepimento dellrsquoaccordo quadro

viene circoscritto a lavori standardizzati e ripetitivi quali la

manutenzione e altre ipotesi da prevedersi nel regolamentordquo8

4 Le ldquoconcessioni di lavori pubblicirdquo sono contratti a titolo oneroso conclusi in forma

scritta aventi ad oggetto in conformitagrave al presente codice lrsquoesecuzione ovvero la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero la progettazione definitiva esecutiva e lrsquoesecuzione di lavori pubblici o di pubblica utilitagrave noncheacute la loro gestione funzionale ed economica che presentano le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori ad eccezione del fatto che il corrispettivo dei lavori consiste unicamente nel diritto di gestire lrsquoopera o in tale diritto accompagnato da un prezzo in conformitagrave al presente codice

5 allrsquoart 19 l n 1091994

6 giagrave presente nellrsquoordinamento interno allrsquoart 16 dlgs 1581995

7 comma 7

8 il vigente dpr n 56541999 contempla i contratti aperti

11

Ersquo pacifico come anche questa nuova procedura sia ancora

sospesa a causa del ritardo nellrsquoamenazione del regolamento da parte

del Governo

Le definizioni del codice continuano ai commi da 25 a 35 dellrsquoart

3 con le nozioni di ldquoamministrazione aggiudicatricerdquo9 ldquoorganismo di

diritto pubblicordquo ldquoimpresa pubblicardquo10 ldquoente aggiudicatore altri soggetti

aggiudicatori centrale di committenza

Nel quadro complesso di organismi che operano nel settore dei

contratti pubblici rileva la distinzione fra organismo di diritto pubblico ed

impresa pubblica Per ldquoorganismo di diritto pubblicordquo deve intendersi

qualsiasi organismo anche in forma societaria istituito per soddisfare

specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non

industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave

sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione

sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo

9 Le amministrazioni aggiudicatici sono le amministrazioni dello Stato degli Enti

pubblici territoriali gli altri Enti pubblici non economici gli organismi di diritto pubblico le associazioni unioni consorzi comunque denominati costituiti da detti soggetti

10 Llaquoorganismo di diritto pubblicoraquo egrave qualsiasi organismo anche in forma societaria

istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo damministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Le laquoimprese pubblicheraquo sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare direttamente o indirettamente uninfluenza dominante o percheacute ne sono proprietarie o percheacute vi hanno una partecipazione finanziaria o in virtugrave delle norme che disciplinano dette imprese Linfluenza dominante egrave presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici direttamente o indirettamente riguardo allimpresa alternativamente o cumulativamentea) detengono la maggioranza del capitale sottoscritto b) controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dallimpresa c) hanno il diritto di nominare piugrave della metagrave dei membri del consiglio di amministrazione di direzione o di vigilanza dellimpresa

12

drsquoamministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri

dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Il codice riprende la

nozione comunitaria di organismo di diritto pubblico contenuta nella dir

200417CE

Di pregnante rilevanza egrave inoltre la nozione11 di ldquocentrale di

committenzardquo che altro non egrave se non lrsquoamministrazione aggiudicatrice

che acquista forniture o servizi destinati ad ulteriori amministrazioni

aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori ovvero che aggiudica appalti

pubblici o conclude accordi quadro di lavori forniture o servizi destinati

ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori

Lrsquoart 3 al comma 35 si preoccupa infine di stabilire il ldquoprofilo

del committenterdquo espressione usata ma non definita dalle direttive

comunitarie si tratta del sito informatico di una stazione appaltante su

cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice

Il gruppo successivo di commi dal 36 al 41 reca invece la

definizione delle varie tipologie di procedure di affidamento da quelle

giagrave note recepite nel diritto italiano come la procedura aperta ristretta

negoziata a quelle nuove del dialogo competitivo e dellrsquoaffidamento

tramite centrale di committenzardquo12

11

di origine comunitaria 12

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 7-9 wwwentilocaliprovincialeit

13

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della

disciplina previgente

La disciplina normativa nei settori dei lavori pubblici servizi e

forniture si presentava molto frastagliata tanto che ldquogli obiettivi di

semplificazione perseguiti dal nuovo codice sono immediatamente

apprezzabili nella previsione dellrsquoart 1 comma 1 che definisce in

termini generalissimi lrsquooggetto della disciplina comprensiva di tutti i

contratti volti ad acquisire opere lavori beni e servizi sia sopra che

sotto soglia comunitaria sia con lrsquoappalto che con altri strumenti

contrattualirdquo13

La norma egrave direttamente attuativa della prescrizione contenuta

nellrsquoart 25 della sopracitata legge comunitaria 2004 (L 6205) che ha

delegato il Governo italiano a recepire le direttive 200417CE e

200418CE allrsquointerno di un unico testo normativo contenente la

disciplina organica degli appalti e delle concessioni di lavori servizi e

forniture di rilevanza comunitaria e non allrsquointerno dei settori cd

ldquoordinarirdquo e di quelli cd ldquoesclusirdquordquo14

Infatti in ambito nazionale la materia degli appalti pubblici si era

contraddistinta per una diversa e variegata regolamentazione infatti le

fonti normative sui contratti delle Pubbliche Amministrazioni erano le

seguenti

1) Legge fondamentale del 1895 Legge 20 marzo 1865 n 2248

ldquoLegge sulle opere pubblicherdquo

2) Direttiva CEE n 9337 sui lavori nei settori ordinari

3) DLgs 19 dicembre 1991 n 406 concernente ldquoAttuazione della

Direttiva 89440CEE in materia di procedure di aggiudicazione

degli appalti di lavori pubblicirdquo

13

essenzialmente la concessione 14

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 3 wwwentilocaliprovincialeit

14

4) Legge-quadro sui lavori pubblici n 109 del 1994 come modificata

dalla legge n 2161995 4151998 e 1662002 rispettivamente

Legge Merloni bis ter e quater

5) Legge e regolamento di contabilitagrave di Stato che si riferisce a

qualsiasi contratto

6) Direttiva 9336 CEE che coordinava le procedure di aggiudicazione

degli appalti pubblici di forniture nei settori ordinari

7) DLgs 24 luglio 1192 n 358 concernente il ldquoTesto Unico delle

disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione

delle Direttive CEE nn 7762 80767 e 88295rdquo

8) DPR n 5731994 sulle forniture di importo inferiore alla soglia

comunitaria

9) Direttiva n 9250CEE che coordinava le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi nei settori ordinari

10) DLgs 17 marzo 1995 n 157 concernente ldquoAttuazione alla Direttiva

9250 CEE in materia di appalti di servizirdquo15

Davanti ad una situazione normativa cosigrave dispersiva si

inserisce la Legge 622005 legge comunitaria 2004 che ldquoallrsquoart25

comma 1 lett a)rdquo16 delega il Governo a recepire le due direttive

comunitarie n 200417CE e 200418 CE imponendo la raccolta in un

unico testo normativo sia della disciplina degli appalti e concessioni

sopra soglia che di quella sotto soglia enucleando le disposizioni

15

OPERAE ASSOCIAZIONE E SOC 3M ITALIA Profili problematici degli appalti pubblici tra diritto interno e diritto comunitario Grafiche Chicca amp C Tivoli 1996 ndash pagg 13-14

16 Art 25 1 Il Governo egrave delegato ad adottare con le modalitagrave di cui allrsquoart 1 uno o

piugrave decreti legislativi volti a definire un quadro normativo finalizzato al recepimento della direttiva 200417CE del parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali e della direttiva 200418CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di forniture e di servizi nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi a) compilazione di un unico testo normativo recante le disposizioni legislative in materia di procedure di appalto disciplinate dalle due direttive coordinando anche le altre disposizioni in vigore nel rispetto del Trattato istitutivo dellrsquoUnione europea

15

comuni e disciplinando in parti separate gli aspetti non comuni

noncheacute la raccolta sempre in un unico testo dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia nei settori

speciali e ordinari

Il Codice dei contratti pubblici DLgs 1632006 ha avuto quindi

il compito di riordinare e semplificare lrsquointera normativa di settore

armonizzandola con quella comunitaria favorendone la concorrenza e

la trasparenza negli appalti

ldquoSignificativa infine la previsione del comma 2 che intende

risolvere la questione delle procedure di evidenza pubblica occorrenti

per la scelta del socio privato in caso di costituzione di societagrave

finalizzate alla realizzazione di unrsquoopera pubblica ovvero alla

realizzazione di unrsquoopera pubblica ed alla gestione della medesima

In applicazione di un principio generale enunciato in materia di

servizi pubblici locali dallrsquoart 113 comma 5 lett b) Dlgs 26700 la

scelta del socio privato nelle societagrave a partecipazione pubblica anche

non prevalente finalizzate alla realizzazione eo gestione di opere e

servizi pubblici dovragrave avvenire mediante il ricorso alle procedure di

evidenza pubblica Sul presupposto di tale principio e della ricognizione

delle norme vigenti la questione di quali siano le procedure di evidenza

pubblica da seguire viene risolta dal codice imponendo il rispetto dei

principi del Trattato a tutela della concorrenza e del ldquofavor

partecipationisrdquo

Di pregnante rilevanza egrave la previsione dellrsquoart 2 del codice in

commento il quale provvede allrsquoenunciazione dei principi ispiratori

dellrsquoattivitagrave contrattuale finalizzata allrsquoaffidamento ed allrsquoesecuzione di

opere e lavori pubblici servizi e forniture

La norma costituisce diretta applicazione dellrsquoart 2 Direttiva

200418CE dellrsquoart 10 Direttiva 200417CE dei principi del Trattato

16

CErdquo17 noncheacute dellrsquoart 1 della legge n 2411990 e dellrsquoart 1 comma 1

della legge n 1091994

In tale prospettiva lrsquoattivitagrave contrattuale pubblica deve essere

condotta in modo da garantire la qualitagrave delle prestazioni ed il rispetto

dei principi di economicitagrave efficacia tempestivitagrave e correttezza

Con particolare riguardo alla fase dellrsquoaffidamento egrave altresigrave

statuito il rispetto dei principi fondamentali del Trattato CE ovvero dei

principi di libera concorrenza di paritagrave di trattamento di non

discriminazione di trasparenza di proporzionalitagrave e pubblicitagrave giagrave

estesi dalla giurisprudenza comunitaria ai contratti posti al di sotto della

soglia comunitariardquo18

Per lrsquoeffetto la norma afferma il primato delle esigenze sociali

della tutela della salute e dellrsquoambiente noncheacute della promozione dello

sviluppo sostenibile rispetto al principio di economicitagrave il quale potragrave

anche essere subordinato (entro i limiti di legge) a criteri previsti dal

bando che siano comunque ispirati alle suddette finalitagrave

Lrsquoultimo richiamo egrave fatto alle norme sul procedimento

amministrativo di cui alla legge 2411990 con riguardo alle procedure di

affidamento ed alle altre attivitagrave amministrative connesse ai contratti

pubblici di lavori servizi e forniture noncheacute ai principi del codice civile

in relazione allrsquoattivitagrave contrattuale complessivamente considerata

comprensiva sia della fase di affidamento che di quella di

esecuzionerdquo19rdquo20

17

C Giust CE 3122001C-592000 ord in Foro it 2002 IV 67 18

Corte di Giustizia CE VI 7122000 C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

19 In analogia di quanto giagrave disposto dallrsquoart 1 comma 1 della legge 1091994

20 R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 4-

5 wwwentilocaliprovincialeit

17

14 Le Fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici

Nellrsquoambito della programmazione degli indirizzi di politica

amministrativa economica e sociale i presupposti per la concreta

attivitagrave negoziale dellrsquoEnte sono oltre alla contrazione di mutui e

concessioni di pubblici servizi anche gli appalti di lavori pubblici per cui

lrsquoEnte conforma lrsquoattivitagrave negoziale con strumenti tecnici che sono i

progetti preliminari definitivi ed esecutivi

Lrsquoattivitagrave negoziale dellrsquoEnte si ispira ai principi del

perseguimento dei fini pubblici ed egrave per questo motivo che la materia

dei lavori pubblici egrave sempre stata oggetto di modifiche ed integrazioni

proprio per rispondere allrsquoesigenza del rispetto del principio di

trasparenza attraverso la scelta della migliore procedura per

lrsquoaffidamento dei lavori e del migliore sistema di pubblicitagrave

Prima di passare alla elencazione delle fasi della procedura di

affidamento di un contratto pubblico egrave necessario introdurne la

definizione Il contratto pubblico egrave un contratto a titolo oneroso concluso

in forma scritta da un imprenditore e una amministrazione pubblica

avente ad oggetto lrsquoesecuzione dei lavori la fornitura dei prodotti e la

prestazione di servizi cosigrave come definiti dal Codicerdquo21 e rappresenta la

forma esclusiva per affidare un lavoro o una concessione

Lrsquoart 11 del DLvo n 1632006 disciplina innovando quanto

previsto dalla Legge n 1091994 lo schema della procedura di

affidamento di un contratto pubblico individuando le seguenti fasi

fondamentali

1) la programmazione

2) la determinazione a contrarre

3) la progettazione

21

Il Codice nel dare la definizione dellrsquoappalto pubblico riprende pedissequamente la definizione comunitaria giagrave recepita dal diritto italiano (v art 19 L n 1091994 art 2 DLgs n 3581992 art 3 DLgs n 1571995 art 7 DLgs n 1581995)

18

4) la procedura ad evidenza pubblica

5) la scelta dellrsquoofferta migliore

6) la stipulazione del contratto

7) lrsquoesecuzione dei lavori

La programmazione egrave una innovazione giagrave introdotta dalla legge

10994 mediante la quale vengono individuati i bisogni pubblici noncheacute

gli interventi e le risorse per soddisfarli attraverso lrsquoinserimento di tali

interventi sia nel bilancio triennale che nel bilancio annuale di

previsione e nellrsquoelenco dei lavori che viene aggiornato annualmente

Dopo aver inserito i lavori nel programma triennale dei lavori

pubblici e nellrsquoelenco annuale si prosegue con la pubblicazione allrsquoalbo

pretorio della determinazione a contrarre nella quale ai sensi dellrsquoart

192 del TUEL sono riportati tutti gli elementi essenziali del contratto

che lrsquoEnte andragrave a stipulare con lrsquoaggiudicatario lrsquooggetto le clausole

ritenute essenziali il tipo di procedura per la scelta del contraente e la

forma della pubblicitagrave In tale atto viene nominato da parte del

Responsabile del Servizio il Responsabile Unico del Procedimento

(Rup) figura obbligatoriamente prevista per ogni procedimento

amministrativo i cui compiti sono disciplinati sia dalla ldquolegge 24190rdquo22 e

sia dal ldquoTUELrdquo23

ldquoLa fase della progettazione anche se non egrave espressamente

prevista dallrsquoart 11 del DLvo n 1632006 deve ritenersi di

fondamentale importanza a tal punto da acquistare autonoma

rilevanza soprattutto per i contratti di lavori per i quali non solo

lrsquoesperimento della procedura di aggiudicazione ma addirittura anche la

prodromica attivitagrave di programmazione sono condizionate dalla previa

22

Art 5 -6-7-18 legge 24190 23

Art 198 del TUEL La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposite determinazione a contrarre da parte del Responsabile del procedimento

19

elaborazione di un documento progettualerdquo24 che puograve consiste in uno

studio di fattibilitagrave o in un progetto preliminare

A seguito dellrsquoapprovazione del ldquoprogetto preliminarerdquo25 lrsquoEnte

avvia la procedura di affidamento (o aggiudicazione) prevista dal

Codice Infatti lrsquoart 54 del codice riporta le procedure per

lrsquoindividuazione degli operatori economici che possono presentare

offerte ai fini dellrsquoaffidamento di un contratto pubblico mediante le

procedure aperte o ristrette ovvero mediante il dialogo competitivo a

specifiche condizioni oppure con procedure negoziate con o senza

pubblicazione di un bando

La stazione appaltante una volta scelta la procedura di

affidamento deve effettuare la relativa sub-procedura pubblicistica

attraverso la pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della

repubblica italiana ndash serie speciale ndash sul sito informatico del Ministero e

dellrsquoOsservatorio sul ldquoprofilo del committenterdquo26 e di un estratto di esso

su due giornali locali

Per sapere quale forma di pubblicitagrave deve essere adottata la

stazione appaltante prende in considerazione lrsquoimporto dei lavori posto

a base di gara Se tale importo egrave superiore ad euro 527800000 la

pubblicitagrave saragrave effettuata in Italia e in Europa tramite pubblicazione del

bando di gara nella Gazzetta Ufficiale e nella Gazzetta Ufficiale

Comunitagrave Europea (GUCE)

ldquoLa procedura aperta (ex pubblico incanto) egrave una procedura con

cui un Ente esprime la volontagrave di appaltare un lavoro attraverso la

pubblicazione di un bando a cui tutti gli operatori economici qualificati

cioegrave tutti coloro in possesso di requisiti generali e di qualificazione

24

L PASSERI Commento al Codice dei contratti pubblici relativo a lavori servizi e forniture I parte Tipografia DVS Roma 2006 pag 36

25 atto endoprocedimentale e in quanto tale non autonomamente lesivo se non

formalmente approvato dallrsquoorgano esecutivo 26

Sito informatico della stazione appaltante ove istituito

20

possono partecipare presentando unrsquooffertardquo27 La Direttiva 200418 non

presenta novitagrave di fondo rispetto alla previgente disciplina

ldquoLa procedura ristretta (ex licitazione privata) egrave una procedura

attraverso la quale gli operatori economici chiedono di essere invitati a

partecipare ad una procedura di affidamento e nella quale possono

presentare unrsquoofferta soltanto quelli formalmente invitati dalla stazione

appaltante con le modalitagrave previste dal Codicerdquo28

ldquoLa procedura negoziata (ex trattativa privata) con o senza

pubblicazione di un bando egrave la procedura in cui le stazioni appaltanti

consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o

piugrave di essi le condizioni dellrsquoappaltordquo29 Ersquo una procedura che perograve puograve

essere utilizzata in casi particolari percheacute non risponde ai principi di

trasparenza non discriminazione paritagrave di trattamento sanciti dal

Trattato della Comunitagrave Europea principi che devono sempre essere

rispettati anche quando una procedura non rientra nella disciplina del

Codice

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle offerte da

parte degli operatori economici lrsquoEnte procede alla valutazione

dellrsquoofferta piugrave vantaggiosa attraverso due criteri che sono il criterio del

ldquoprezzo piugrave bassordquo30 e quello ldquodellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosardquo31

La scelta dellrsquoofferta migliore avviene tramite la ldquoverifica delle

cd offerte anomalerdquo32 ossia di quelle offerte anormalmente basse

rispetto allrsquoimporto posto a base di gara Lrsquoofferta che risulteragrave migliore

saragrave quella successiva allrsquoultima offerta ritenuta anomala

La scelta dellrsquoofferta migliore corrisponde allrsquoaggiudicazione

provvisoria che avviene mediante la stesura di un verbale redatto dalla

27

Art 3 co 37 DLgs 1632006 28

Art 3 co 38 DLgs 1632006 29

ART 3 commi 37-38-40 DLgs 1632006 30

Art 82 DLgs 1632006 31

Art 83 DLgs 1632006 32

Art 87 DLgs 1632006

21

Commissione di gara Tra lrsquoaggiudicazione provvisoria e quella

definitiva deve trascorrere un tempo di 30 giorni che servono alla

stazione appaltante per verificare la veridicitagrave di tutta la

documentazione presentata a corredo dellrsquoofferta e per ricevere tutta

quella presentata ai sensi del ldquoDPR 4452000rdquo33 Dopo 30 giorni

dallrsquoaggiudicazione provvisoria lrsquoamministrazione aggiudicatrice

procede alla aggiudicazione definitiva attraverso un atto formale

Segue poi la stipula del relativo contratto di appalto dei lavori

che potragrave rivestire la forma dellrsquoatto pubblico notarile ovvero la forma

pubblica-amministrativa oppure potragrave consistere in una scrittura

privata con firme autenticate o non La stipula dovragrave intervenire entro

60 giorni dallrsquoaggiudicazione definitiva e fatto salvo lrsquoesercizio dei poteri

di autotutela nei casi consentiti dalla legge

Successivamente alla stipulazione del contratto prende inizio la

fase dellrsquoesecuzione del contratto che consiste nella materiale

esecuzione della prestazione contrattuale

Tutta la procedura di affidamento di un contratto pubblico si

divide in due serie la serie procedimentale e la serie negoziale

Nella serie procedimentale rientrano la determinazione a

contrarre la procedura ad evidenza pubblica la pubblicazione del

bando la scelta della migliore offerta lrsquoaggiudicazione provvisoria e

lrsquoaggiudicazione definitiva

La serie negoziale comprende la stipulazione del contratto e

lrsquoesecuzione della prestazione

33

Disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa artt 45 e 46 autocertificazioni e atti di notorietagrave

22

15 Regolamento di attuazione del codice e capitolati una nuova linea

di confine e lrsquoiter di approvazione

Costituisce indubbio elemento di novitagrave in materia di appalti la

previsione allrsquoart 5rdquo34 del codice in commento di un unico

34 Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente

codice in relazione ai contratti pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali e limitatamente agli aspetti di cui allarticolo 4 comma 3 in relazione ai contratti di ogni altra amministrazione o soggetto equiparato 2 Il regolamento indica quali disposizioni esecutive o attuative di disposizioni rientranti ai sensi dellarticolo 4 comma 3 in ambiti di legislazione statale esclusiva siano applicabili anche alle regioni 3 Fatto salvo il disposto dellarticolo 196 quanto al regolamento per i contratti del Ministero della difesa il regolamento di cui al comma 1 egrave adottato con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato ai sensi dellarticolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n 400 (comma cosigrave modificato dallarticolo 2 del dlgs n 6 del 2007)4 Il regolamento egrave adottato su proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle politiche comunitarie dellambiente per i beni culturali e ambientali delle attivitagrave produttive delleconomia e delle finanze sentiti i Ministri interessati e previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato esprime parere entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali il regolamento puograve essere emanato Con la procedura di cui al presente comma si provvede altresigrave alle successive modificazioni e integrazioni del regolamento5 Il regolamento oltre alle materie per le quali egrave di volta in volta richiamato detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice quanto a a) programmazione dei lavori pubblici b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori dei servizi e delle forniture e relative competenze c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico d) progettazione dei lavori servizi e forniture con le annesse normative tecniche e) forme di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave degli atti procedimentali noncheacute procedure di accesso a tali attif) modalitagrave di istituzione e gestione del sito informatico presso lOsservatorio g) requisiti soggettivi compresa la regolaritagrave contributiva attestata dal documento unico di cui allarticolo 2 comma 2 del decreto-legge 25 settembre 2002 n 210 convertito con modificazioni dalla legge 22 novembre 2002 n 266 certificazioni di qualitagrave noncheacute qualificazione degli operatori economici secondo i criteri stabiliti dal presente codice anche prevedendo misure incentivanti stabilite dalla legislazione vigente volte ad attenuare i costi della qualificazione per le piccole e medie imprese(lettera cosigrave modificata dallart 2 comma 1 lettera b) e dallart 3 comma 1 lettera a) dlgs n 113 del 2007) h) procedure di affidamento dei contratti ivi compresi gli incarichi di progettazione i concorsi di progettazione e di idee gli affidamenti in economia i requisiti e le modalitagrave di funzionamento delle commissioni aggiudicatici i) direzione dei lavori servizi e forniture e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativol) procedure di esame delle proposte di variante m) ammontare delle penali secondo limporto dei contratti e cause che le determinano noncheacute modalitagrave applicative n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dellarticolo 118 o) norme riguardanti le attivitagrave necessarie per lavvio

23

regolamento recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali da

adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il Consiglio di Stato

Al fine di ovviare al complesso quadro delineatosi allrsquoindomani

del processo di privatizzazione delle pubbliche amministrazioni e del

sempre maggiore ricorso agli strumenti di diritto privato anche per il

perseguimento dellrsquointeresse pubblico il nuovo codice con esclusivo

riferimento alle materie di competenza esclusiva dello Stato35 ha

dellesecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dellesecuzione o dal responsabile del procedimento p) modalitagrave di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione q) tenuta dei documenti contabili r) intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva e contributiva dellappaltatore(lettera cosigrave sostituita dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007) s) collaudo e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativo ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualitagrave le ipotesi di collaudo in corso dopera i termini per il collaudo le condizioni di incompatibilitagrave dei collaudatori i criteri di rotazione negli incarichi i relativi compensi i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori s-bis) tutela dei diritti dei lavoratori secondo quanto giagrave previsto ai sensi del regolamento recante capitolato generale di appalto dei lavori pubblici approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici 19 aprile 2000 n 145(lettera aggiunta dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007)6 Per assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri nellambito di attuazione della legge 26 febbraio 1987 n 49 sulla cooperazione allo sviluppo il regolamento sentito il Ministero degli affari esteri tiene conto della specialitagrave delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e dalla Unione europea 7 Le stazioni appaltanti possono adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica della generalitagrave dei propri contratti o di specifici contratti nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 I capitolati menzionati nel bando o nellinvito costituiscono parte integrante del contratto 8 Per gli appalti di lavori delle amministrazioni aggiudicatrici statali egrave adottato il capitolato generale con decreto del Ministro delle infrastrutture sentito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 Tale capitolato menzionato nel bando o nellinvito costituisce parte integrante del contratto 9 Il capitolato generale dei lavori pubblici di cui al comma 8 puograve essere richiamato nei bandi o negli inviti da parte delle stazioni appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007 35

Art 4 comma 3

24

esteso lrsquoambito di applicazione del suddetto regolamento ai contratti

conclusi da qualsiasi amministrazione o soggetto ad essa equiparato

noncheacute in linea generale e solo se espressamente stabilito alle

amministrazioni regionali o a quelle appartenenti alle Province

autonome di Trento e Bolzano

Al comma 5 dellrsquoart 5 egrave poi contenuto lrsquoelenco delle materie di

cui il regolamento deve recare la disciplina di attuazione e di

esecuzione oltre a quelle ulteriori materie per le quali egrave di volta in volta

richiamato Detta elencazione egrave stata mutuata seppur con alcune

semplificazioni dalla disciplina contenuta al comma 6 dellrsquoart 3 l n

1091994 che viene estesa anche a servizi e forniture noncheacute ai settori

speciali (ex settori esclusi)

In attuazione della legge n 491987 recante ldquoLa nuova disciplina

della cooperazione dellrsquoItalia con i Paesi in via di sviluppordquo il codice

stabilisce che al fine di assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti

esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e

forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri il regolamento

sentito il Ministero degli affari esteri deve tener conto della specialitagrave

delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle

procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e

dalla Unione europea36 La norma riproduce sostanzialmente il comma

7-ter dellrsquoart 3 L 1091994 sebbene nella nuova formulazione

scompaia ogni riferimento al capitolato generale

I commi da 6 a 8 disciplinano invece i capitolati quali ulteriore

fonte regolatrice della materia cui egrave riconosciuta forma contrattuale al

fine di evitare inutili sovrapposizioni con il regolamento viene

insomma delimitato il confine tra le due diverse tipologie di disciplina

36

art 5 comma 5

25

La struttura della norma riflette la tradizionale distinzione fra

capitolati generali e speciali questrsquoultimi in particolare sono disciplinati

al comma 6 il quale prescrive che nel rispetto della disciplina del

Codice e del regolamento le singole stazioni appaltanti possono

adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica dei

propri contratti Tali capitolati se menzionati nel contratto o nellrsquoinvito

divengono parte integrante del contratto

Con riguardo invece al capitolato generale dei lavori pubblici il

codice ne estende lrsquoambito di applicazione stabilendo che possa

essere richiamato anche nel bando o negli inviti da parte di stazioni

appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali sino ad

assumere in tal modo valore contrattuale37rdquo38

Ai sensi dellrsquoart 5 co 4 del Codice lo Stato ha avuto il compito di

emanare il Regolamento che prevede la disciplina esecutiva ed

attuativa del Codice stesso ldquoIl Regolamento egrave stato adottato su

proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle

politiche comunitarie dellrsquoambiente per i beni culturali e ambientali

delle attivitagrave produttive dellrsquoeconomia e delle finanze sentiti i ministri

interessati e previo parere obbligatorio del Consiglio superiore dei

lavori pubblici

Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato ha espresso il

proprio parere entro 45 giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali

il regolamento egrave stato emanato

ldquoMa lrsquoallora ministro delle infrastrutture Di Pietro anche se non

espressamente previsto dal Codice ha preferito coinvolgere da subito

nella elaborazione del regolamento anche lrsquoAutoritagrave di vigilanza sui

contratti pubblici alla quale ha inviato in via informale la sua bozzardquo39

37

commi 7 ed 8 38

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 10-12 wwwentilocaliprovincialeit

39 UVA V Regolamento pronto in autunno Edilizia e Territorio 2007 pag 5

26

ldquoPertanto il 13 luglio 2007 a circa 18 giorni dallrsquoapprovazione del

secondo decreto correttivo il Consiglio dei ministri approvava in via

preliminare lo schema di regolamento generale avviando cosigrave il

percorso per la sua definitiva emanazione a cui doveva seguire un

lungo periodo di vacatio legis di 180 giorni a partire dalla pubblicazione

nella GU che era necessario per la conoscibilitagrave di tale importante

provvedimento

Lo schema di regolamento alla data del mese di dicembre 2007 si

componeva di 363 articoli che sommati ai 257 articoli del Codice dei

contratti pubblici avrebbero formato il cd ldquounico testordquo40 della

contrattualistica pubblica con una mole complessiva di ben 620 articoli

Alle disposizioni normative si dovevano aggiungere gli allegati 14 allo

schema di regolamento e 22 al codice

Il testo egrave stato esaminato dal Consiglio di Stato che ha reso il

prescritto parere n 3262 del 17 settembre 2007 ma con numerose

indicazioni precisazioni e correzioni

Il Consiglio di Stato ha soprattutto messo in risalto la necessitagrave di

adeguare lo schema con le sopravvenute modifiche introdotte dal

ldquosecondo decreto correttivordquo41 Inoltre ha posto lrsquoaccento sulla esigenza

di semplificare il testo eliminando tutte le disposizioni che costituiscono

la riproduzione di similari disposizioni giagrave contenute nel Codice per non

incorrere nel rischio che norme regolamentari siano annullate in sede

giurisdizionale Il Consiglio di Stato ha precisato inoltre la natura

giuridica del regolamento una natura di attuazione ed integrazione e

non una natura di delegificazione escludendone ancora la natura di

regolamento indipendente Pertanto in base al parere del Consiglio di

Stato dovranno essere eliminate tutte quelle norme ldquopraeter legemrdquo 42

40

Art 25 Co 1 lettera a) legge 622005 ndash legge comunitaria 2004 41

Il Dlgs 1132007 secondo correttivo egrave stato approvato il 31 luglio e lo schema di regolamento il 13 luglio

42 Fuori dalla legge per esempio per appalti relativi a lavori allrsquoestero su beni

paesaggistici

27

che fanno atteggiare lo schema a regolamento indipendente tutte le

norme ldquocontra legemrdquo43 e tutte le norme prive di copertura finanziaria o

che comportano un aumento del costo delle opere pubbliche

Infine il Consiglio di Stato ha chiesto che sul testo integrato e

corretto siano acquisiti i concerti obbligatori previsti dallrsquoart 5 c 4 del

Codice che dovranno vista lrsquoimportanza del testo essere scritti

espressi e provenienti dai singoli ministri competenti evitando che il

concerto si intenda reso con la semplice approvazione del Consiglio dei

ministri cosigrave come si egrave verificato il 13 luglio 2007 in sede di

approvazione preliminare dello schemardquo44

Il Consiglio di Stato ndash sezione Consultiva per gli atti - nella

seduta del 17 luglio 2007 precisa che quando il regolamento generale

entreragrave in vigore saranno abrogati il Dpr 55499 il Dpr 342000 il Dm

1452000 e altri ldquoprovvedimenti minorirdquo45

Lo schema di regolamento a differenza del Codice che prevede

una parte di disposizioni generali comuni ai lavori pubblici servizi e

forniture ha tenuto separato il settore lavori pubblici46 dal settore delle

forniture e servizi47 La parte IV dello schema di regolamento contiene

disposizioni che sono la riproduzione di norme dettate dal codice per

lrsquoesecuzione dei lavori Al fine di non creare una sovrapposizione

normativa tra fonti di primo grado e secondo grado lo schema egrave stato

ritirato dal Ministero delle Infrastrutture per le opportune correzioni

introducendo un semplice rinvio a quelle del Codice e il 26 maggio

2008 lo ha sottoposto allrsquoesame della Corte dei Conti

43

Contro la legge per esempio il divieto di avvalimento per gli appalti relativi a beni culturali

44 G FAILLA Il Regolamento secondo Palazzo Spada Milano Il Sole 24 Ore 2007

pagg 54-55 45

Dpcm 1171999 Dpcm 18112005 Dpr 1012002 46

disciplinato dagli artt 1-280 47

disciplinato dagli artt 281-354

28

2 I SOGGETTI E I GLI ORGANISMI

Un settore nel quale il Codice si mostra particolarmente

innovativo egrave quello organizzativo esso difatti introduce nuovi organismi

e ridefinisce ruoli e competenze nel settore dei contratti pubblici

Occorre soffermarsi in particolare sullrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti

pubblici di lavori servizi e forniture (art 6) sullrsquoOsservatorio dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 7) sullo Sportello

Unico dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 9) e sul

Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 10)

21 LrsquoAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori

servizi e forniture

ldquoRispetto al regime previgente il dato che balza agli occhi con

immediatezza egrave lrsquoampliamento dellrsquoambito oggettivo di intervento

dellrsquoAutoritagrave anche ai contratti aventi ad oggetto servizi e forniture

coerentemente con lrsquounificazione della disciplina di aggiudicazione ed

esecuzione degli appalti operata dal DLgs n 1632006 ed in

attuazione della Legge delega

Funzione tipica dellrsquoAutoritagrave continua ad essere quella di

vigilanza in particolare ai sensi dellrsquoart 6 5deg comma del Codice

lrsquoAutoritagrave vigila sui contratti pubblici anche di interesse regionale di

lavori servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali

noncheacute nei limiti stabiliti dal presente Codice sui contratti pubblici di

lavori servizi e forniture esclusi dallambito di applicazione del presente

Codice al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e

trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed

efficiente esecuzione dei contratti noncheacute il rispetto delle regole della

concorrenza nelle singole procedure di gara

La sua azione egrave connotata da indipendenza funzionale oltre che

di valutazione e giudizio alla quale fanno da corollario lrsquoautonomia

29

organizzativa e finanziaria Questo organismo egrave dotato di un potere

regolamentare avente ad oggetto oltre al profilo organizzatorio48 anche

quello afferente alla disciplina dellrsquoesercizio della funzione di vigilanza49

e del potere sanzionatorio50

48

trova riconoscimento nellrsquoart 8 2deg comma secondo il quale ldquoLAutoritagrave nellambito della sua autonomia organizzativa disciplina con uno o piugrave regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento bilanci i rendiconti e la gestione delle spese nei limiti delle proprie risorse anche in deroga alle disposizioni sulla contabilitagrave generale dello Stato laccesso ai documenti amministrativi le modalitagrave di esercizio della vigilanza e i procedimenti sanzionatori di sua competenzardquo (peraltro giagrave riconosciuta dalla Legge n 1091994)

49 lrsquoart 8 3deg comma del Codice precisa che lrsquoAutoritagrave nellrsquoespletamento di tale

funzione dovragrave prevedere a) il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta dellAutoritagrave devono inviare i dati richiestib) la possibilitagrave che lAutoritagrave invii propri funzionari nella sede di amministrazioni e soggetti aggiudicatori e operatori economici al fine di acquisire dati notizie documenti chiarimenti c) la possibilitagrave che lAutoritagrave convochi con preavviso e indicazione specifica delloggetto i rappresentanti di amministrazioni e soggetti aggiudicatori operatori economici SOA o altri soggetti che ritenga necessario o opportuno sentire d) le modalitagrave di svolgimento dellistruttoria nel rispetto dei principi di cui alla legge 7 agosto 1990 n 241 e) le forme di comunicazione degli atti idonee a garantire la data certa della piena conoscenza

50 lrsquoart 8 4deg comma del Codice dispone che ldquoIl regolamento dellAutoritagrave

disciplina lesercizio del potere sanzionatorio da parte dellAutoritagrave nel rispetto dei principi della tempestiva comunicazione dellapertura dellistruttoria della contestazione degli addebiti del termine a difesa del contraddittorio della motivazione proporzionalitagrave e adeguatezza della sanzione della comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del provvedimento del rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle norme vigentirdquo

30

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e

forniture

Meno rilevanti le novitagrave per quanto concerne lrsquoOsservatorio il cui

ambito di operativitagrave viene anchrsquoesso esteso a tutti i contratti pubblici

relativi a lavori servizi e forniture e disciplinato dallrsquoart 7 del Codice

Sotto il profilo organizzativo lrsquoOsservatorio comunque articolato

in una sezione centrale ed in sezioni regionali opera nellrsquoambito

dellrsquoAutoritagrave ed egrave dunque oggetto di espressa disciplina che deve

essere inserita in capo al regolamento dellrsquoAutoritagrave La funzione di

monitoraggio dei dati estesa anche ai settori dei servizi e delle forniture

ha comportato lrsquoesigenza di coordinare lrsquoattivitagrave dellrsquoOsservatorio con

quelle degli altri enti competenti per tali settori ossia lrsquoIstat e la

Consip51

Invariati gli obblighi di comunicazione e le funzioni poste a capo

dellrsquoOsservatorio che ai sensi dellrsquoart 7 4deg comma del Codice sono

individuate nelle seguenti

a) provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi

concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e in

particolare di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara le

aggiudicazioni e gli affidamenti le imprese partecipanti limpiego della

mano dopera e le relative norme di sicurezza i costi e gli scostamenti

rispetto a quelli preventivati i tempi di esecuzione e le modalitagrave di

attuazione degli interventi i ritardi e le disfunzioni

51

Difatti lrsquoart 7 3deg comma del Codice dispone che ldquoLOsservatorio in collaborazione con il CNIPA opera mediante procedure informatiche sulla base di apposite convenzioni anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato dei Ministeri interessati dellIstituto nazionale di statistica (ISTAT) dellIstituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle regioni dellUnione province dItalia (UPI) dellAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI) delle camere di commercio industria artigianato e agricoltura e delle casse edili della CONSIPrdquo

31

b) determina annualmente costi standardizzati per tipo di lavoro

in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto di una

specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

c) determina annualmente costi standardizzati per tipo di servizio

e fornitura in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto

di una specifica pubblicazione avvalendosi dei dati forniti dallISTAT e

tenendo conto dei parametri qualitagrave prezzo di cui alle convenzioni

stipulate dalla CONSIP ai sensi dellarticolo 26 legge 23 dicembre

1999 n 488

d) pubblica semestralmente i programmi triennali dei lavori

pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici noncheacute lelenco

dei contratti pubblici affidati

e) promuove la realizzazione di un collegamento informatico con

le stazioni appaltanti noncheacute con le Regioni al fine di acquisire

informazioni in tempo reale sui contratti pubblici

f) garantisce laccesso generalizzato anche per via informatica

ai dati raccolti e alle relative elaborazioni

g) adempie agli oneri di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave richiesti

dallAutoritagrave

h) favorisce la formazione di archivi di settore in particolare in

materia contrattuale e la formulazione di tipologie unitarie da mettere a

disposizione dei soggetti interessati

i) gestisce il proprio sito informatico

j) cura lelaborazione dei prospetti statistici di cui allarticolo 250

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e di cui allarticolo 251

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi nei settori di gas energia termica elettricitagrave acqua

trasporti servizi postali sfruttamento di area geografica)

32

Una importante novitagrave introdotta dal Codice in capo

allrsquoOsservatorio dellrsquoAutoritagrave di vigilanza egrave quella della istituzione di in

sistema centralizzato informatico di controllo sul numero delle iscrizioni

da parte degli operatori economici in appositi elenchi che non deve

superare 30 In caso di accertato superamento del limite lrsquoOsservatorio

comunica il superamento del numero massimo alle stazioni appaltanti

che hanno proceduto alle iscrizioni le quali hanno tempo 20 giorni dalla

comunicazione dellrsquoOsservatorio per cancellazione e previo avviso agli

iscritti

Inoltre tale lrsquoelenco egrave disponibile ai fini della pubblicitagrave sul sito

dellrsquoOsservatorio52

52

L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-28

33

23 Lo Sportello dei Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 9 del ldquoCodicerdquo53 disciplina lrsquoattivitagrave dello Sportello dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevedendo al comma 1deg

lett a) la facoltagrave per le stazioni appaltanti di istituire questo istituto i

cui compiti sono quelli di informazione della normativa vigente in

relazione allrsquoesecuzione dei contratti pubblici

La preoccupazione del legislatore comunitario egrave stata

essenzialmente quella di garantire che una volta ampliato il contesto

territoriale nel quale i soggetti economici dei vari Stati membri possono

partecipare alle gare drsquoappalto questi possano pure conoscere il

contesto normativo di riferimento del paese o addirittura della Regione

in cui dovragrave svolgersi la prestazione oggetto del contratto da affidare

La previsione si muove indubbiamente in un ottica di

semplificazione dei rapporti tra enti aggiudicatori e soggetti partecipanti

alle procedure selettive

Il merito del Codice egrave quello di non essersi arrestato allrsquoesigenza

chiarificatrice espressa dalla normativa comunitaria in relazione alla

normativa fiscale alla tutela dellrsquoambiente alla sicurezza ed alle

condizioni di lavoro in materia di contratti pubblici estendendo invece

lrsquoambito di azione dello Sportello ldquoa tutte le altre norme che debbono

essere rispettate nellrsquoesecuzione del contrattordquo

In tale prospettiva il codice ha inserito fra i compiti dello

Sportello quello di fornire ai candidati la ldquodocumentazione utile per la

presentazione delle candidature e delle offerterdquo54 trattasi di una

funzione assolutamente in linea con la ratio dellrsquoistituto rappresentare

un supporto tecnico-documentale per i partecipanti alle gare

53

In attuazione dellrsquoart 27 dir 200418CE 54

art 9 comma 1 lett b

34

La previsione dello Sportello non comporta ldquooneri aggiuntivirdquo55

per i bilanci pubblici e implica una remunerazione del servizio

informativo destinata a coprirne i costi

La possibilitagrave di funzionamento telematico dello sportello egrave poi

sancita mediante rinvio alle norme vigenti in tema di informatizzazione

della ldquopubblica amministrazionerdquo56

Dellrsquoesistenza dello Sportello e dei costi dei relativi servizi

occorreragrave comunque dare indicazione nel ldquobando o nel capitolatordquo57rdquo58

55

art 9 comm 3-5 56

Vedi DLgs n 8205 ldquoCodice dellrsquoAmministrazione Digitalerdquo 57

Art 9 comma 6 58

R FANIZZI ldquoIl Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pagg 15-16 wwwentilocaliprovincialeit

35

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 10 del Codice disciplina la figura del Responsabile delle

procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture Trattasi di figura giagrave oggetto di puntuale

regolamentazione generale ai sensi della Legge n 24190 noncheacute

speciale per quanto concerne i lavori pubblici ai sensi degli art 7 della

Legge n 1091994 noncheacute degli artt 7 ed 8 del DPR n 55499 solo

parzialmente abrogati dallrsquoart 256 del Codice e dunque allo stato

pienamente efficaci con le conseguenze di cui a breve si diragrave

soprattutto in termini di definizione delle specifiche competenze

Rispetto al regime previgente la disciplina speciale del

Responsabile viene estesa anche ai contratti di servizi e delle forniture

ma conserva il requisito dellrsquounicitagrave sigrave come si evince dal 1deg comma del

citato art 10 secondo cui ldquoPer ogni singolo intervento da realizzarsi

mediante un contratto pubblico le amministrazioni aggiudicatrici

nominano ai sensi della legge 7 agosto 1990 n 241 un responsabile

del procedimento unico per le fasi della progettazione dellaffidamento

dellesecuzionerdquo

Il Responsabile del Procedimento rimane sempre un dipendente

di ruolo delle amministrazioni aggiudicatrici59 i cui requisiti di

professionalitagrave dovevano essere quelli individuati dal Regolamento di

attuazione Tuttavia ad oggi occorre ancora fare riferimento alle

norme di cui allrsquoart 7 del DPR n 55499 fatto salvo60 dallrsquoart 256 del

59

nel caso in cui lorganico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalitagrave necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento secondo quanto attestato dal dirigente competente i compiti di supporto allattivitagrave del responsabile del procedimento possono essere affidati con le procedure previste dal presente Codice per laffidamento di incarichi di servizi ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico economico finanziario amministrativo

60 In particolare lrsquoart 256 abroga esclusivamente il comma 6 dellrsquoart 7 del DPR n

55499 a mente del quale ldquoI soggetti non tenuti allrsquoapplicazione dellrsquoarticolo 7 della Legge devono in ogni caso garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il

36

Codice Difatti anche se non oggetto di espressa abrogazione da parte

dellrsquoarticolo 256 le norme del regolamento potranno essere abrogate

solamente dal nuovo Regolamento di cui allrsquoart5 del Codice con effetto

dallrsquoentrata in vigore di questrsquoultimo A tal fine il Responsabile dovragrave

essere non solamente un tecnico ma dovragrave altresigrave essere in possesso

ldquodi un titolo di studio adeguato alla natura dellintervento da realizzare

abilitato allesercizio della professione o quando labilitazione non sia

prevista dalle norme vigenti egrave un funzionario con idonea

professionalitagrave e con anzianitagrave di servizio in ruolo non inferiore a

cinque annirdquo6139 Non saragrave sufficiente dunque qualsiasi preparazione

tecnica ma una preparazione adeguata alle complessitagrave connesse

allrsquointervento da realizzare Certamente la definizione delle competenze

e dei requisiti del responsabile rientrano nellrsquoambito della competenza

concorrente Stato ndash Regioni ma non vi egrave alcun dubbio che il

collegamento fra complessitagrave delle competenze ed idoneitagrave del titolo di

studioprofessionale sia un principio fondamentale ed in quanto tale

vincolante per il legislatore regionale

Sempre a causa della mancanza del Regolamento non egrave

applicabile lrsquoart 10 c 6 del Codice riguardo alla coincidenza fra RUP

progettista e direttore dei lavori Infatti il Regolamento ldquohellipper i lavori

determina limporto massimo e la tipologia per i quali il responsabile del

procedimento puograve coincidere con il progettista Le ipotesi di coincidenza

tra responsabile del procedimento e direttore dellesecuzione del

contratto sono stabilite dal regolamento in conformitagrave allarticolo 119rdquo

Pertanto ad oggi ancora occorre fare riferimento al vigente

regolamento generale del 1999 ed in particolare alla norma di cui al 4deg

comma dellrsquoart 7 secondo cui in genere le funzioni di RUP progettista

e direttore dei lavori potranno coincidere per uno o piugrave interventi e nei

responsabile del procedimento dalle norme della legge e del regolamento che li riguardanordquo

61 Art 7 4deg comma del DPR n 55499

37

limiti delle competenze professionali del dipendente in casi particolari62

e per importi superiori a 50000000Euro

Ersquo demandato ancora al Regolamento lrsquoindividuazione gli

eventuali altri compiti del responsabile del procedimento coordinando

con essi i compiti del direttore dellesecuzione del contratto e del

direttore dei lavori noncheacute dei coordinatori in materia di salute e di

sicurezza durante la progettazione e durante lesecuzione previsti dal

decreto legislativo 14 agosto 1996 n 494 e dalle altre norme vigentirdquo63

Occorre ricordare che per le acquisizioni di lavori in economia le

stazioni appaltanti operano attraverso il Responsabile del

Procedimento

Alla Luce di ciograve lrsquoart 125 detta le disposizioni circa lrsquoaffidamento

diretto da parte del Responsabile del Procedimento dettando un minimo

di garanzie procedimentali richiamando i principi del Trattato

Infatti ai sensi del comma 8 per i lavori superiori a 4000000 euro e

fino al 20000000 euro lrsquoaffidamento avviene mediante cottimo fiduciario

nel rispetto dei principi di trasparenza rotazione paritagrave di trattamento

previa consultazione di almeno 5 operatori economici individuati sulla

base di indagini di mercato

62

Si tratta rispettivamente di opere e impianti di speciale complessitagrave o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o complessi o ad elevata componente tecnologica oppure di particolare complessitagrave secondo le definizioni rispettivamente contenute nellarticolo 17 commi 4 e 13 nellarticolo 20 comma 4 e nellarticolo 28 comma 7 della Legge le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi 1) utilizzo di materiali e componenti innovativi 2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa 3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltagrave logistica o particolari problematiche geotecniche idrauliche geologiche e ambientali 4) complessitagrave di funzionamento duso o necessitagrave di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalitagrave 5) esecuzione in ambienti aggressivi 6) necessitagrave di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali di progetto integrale di un intervento un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti architettonica strutturale e impiantisticardquo

63 L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 28-33

38

Per lavori di importo inferiore a 4000000 euro egrave consentito

lrsquoaffidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento

39

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE

Il Codice introduce una serie di novitagrave in attuazione alla Direttiva

comunitaria 200418CE come lrsquoavvalimento procedura di

individuazione dei requisiti di qualificazione che devono possedere gli

operatori economici ai fini della partecipazione alle gare il Dialogo

Competitivo e lrsquoAccordo tra le procedure di scelta del contraente e

lrsquoAsta elettronica come il processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale ai fini della semplificazione della

procedura di aggiudicazione

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti

di qualificazione

ldquoLrsquoAvvalimento egrave una procedura relativa alla individuazione dei

requisiti di qualificazione che devono possedere gli operatori economici

ai fini della partecipazione alle gare Esso trova la propria disciplina

negli artt 49 e 50 del DLgs n 1632006 Lrsquoistituto rappresenta una

novitagrave del nostro ordinamento direttamente scaturente dal recepimento

dellrsquoanalogo istituto comunitario

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 182004 sviluppa tale principio

statuendo che un operatore economico puograve per un determinato

appalto fare affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere

dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi purcheacute dimostri

la disponibilitagrave dei relativi mezzi

Lrsquoimpresa che offre i mezzi prende il nome di impresa ausiliaria

Lrsquoimpresa che utilizza i requisiti per partecipare alle gare prende

il nome di impresa ausiliata

Secondo alcuni la facoltagrave concessa allrsquooperatore economico di

avvalersi dei requisiti tecnici ed economici di altra impresa del gruppo

colliderebbe con la disciplina normativa del subappalto che prevede

stringenti limitazioni sia sotto il profilo procedurale che quantitativo Ma

la natura giuridica dei due istituti non egrave la stessa infatti mentre il

40

subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a soggetti terzi che

operano dunque come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso di cui allrsquoart 47 par 2 della Direttiva 182004 il

concorrente aggiudicatario saragrave comunque lrsquoimpresa operante tanto egrave

vero che dovragrave dimostrare il possesso dei beni aziendali dei quale

intenderagrave avvalersi

Neacute puograve valere ad escludere tale distinzione giuridica il riferimento

alla norma di cui allrsquoart 18 9deg comma della Legge n 551990 secondo

la quale ldquolrsquoimpresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve

allegare la copia autentica del contratto e la dichiarazione circa la

sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a

norma dellrsquoart 2359 del Codice civile con lrsquoimpresa affidataria del

subappalto o del cottimohelliprdquo

Nel primo caso le imprese ndash che evidentemente conservano una

propria soggettivitagrave ndash agiscono autonomamente e non come gruppo il

rapporto negoziale corrente inter partes integreragrave dunque i requisiti

della fattispecie negoziale del subappalto In questo caso la ratio

sottesa alla previsione di cui al 9deg comma dellrsquoart 18 della Legge n

5590 va rinvenuta nellrsquoesigenza di evitare facili elusioni delle restrizioni

poste dalla norma in questione attraverso lo strumento dei collegamenti

societari Nel secondo caso invece lrsquoimpresa agisce in proprio

avvalendosi perograve dei requisiti di altre imprese del gruppo non

integrando pertanto gli estremi della fattispecie negoziale del

subappalto Si potrebbe anzi affermare lrsquoesatto contrario in quanto il

collegamento fra le imprese egrave indefettibile requisito per lrsquoavvalimento

Tali peculiaritagrave dellrsquoistituto in esame sono state sufficientemente

rilevata dalla giurisprudenza amministrativa la quale ha riconosciuto che

in virtugrave della Direttiva comunitaria per tutti i pubblici appalti si consente

alloperatore economico o ad un raggruppamento di operatori economici

di cui allart 4 se del caso e per un determinato appalto di fare

affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere dalla natura

41

giuridica dei suoi legami con questi ultimi al fine della prova della

capacitagrave economica e finanziaria In tal caso deve dimostrare

allamministrazione aggiudicatrice che disporragrave dei mezzi necessari ad

esempio ldquomediante presentazione dellimpegno a tal fine di questi

soggettirdquo64

Il Codice ha pertanto recepito lrsquoistituto nellrsquoambito delle norme

che disciplinano la qualificazione dei concorrenti ed in particolare allrsquoart

49 statuendo che ldquoIl concorrente65 in relazione ad una specifica gara di

lavori servizi forniture puograve soddisfare la richiesta relativa al possesso

dei requisiti di carattere economico finanziario tecnico organizzativo

ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti

di un altro soggetto o dellrsquoattestazione SOA di altro soggettordquo

Emerge subito un primo elemento di novitagrave rispetto alla

formulazione europea della norma che risiede appunto nellrsquoestensione

dellrsquoavvalimento anche al sistema di qualificazione mediante attestato

SOA di cui al DPR n 34200066

La differenza fra lrsquoavvalimento e le tipologie negoziali che

comportano un frazionamento soggettivo ed oggettivo dellrsquoesecuzione

della prestazione quali ad esempio il subappalto egrave adeguatamente

tratteggiata dal Codice che dispone espressamente che ldquoIl contratto egrave

in ogni caso eseguito dallrsquoimpresa che partecipa alla gara alla quale egrave

rilasciato il certificato di esecuzione e lrsquoimpresa ausiliaria non puograve

assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore o di subappaltatorerdquo

In sostanza dunque nellrsquoavvalimento non si verifica un

frazionamento oggettivo della prestazione in quanto lrsquoimpresa

concorrente si avvale dei requisiti di unrsquoaltra impresa ma resta pur

sempre lrsquounica esecutrice dellrsquoappalto

64

art 47 commi 2 e3 65

singolo consorziato o raggruppato ai sensi dellrsquoart 34hellip 66

Che trova una propria regolamentazione nel successivo art 50 del DLgs n 1632006

42

Nel recepimento di tale direttiva comunitaria il legislatore italiano

introduce una serie di limiti alla concreta operativitagrave dellrsquoavvalimento

intese a evitare manovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di

associazioni criminali che non potrebbero partecipare in proprio alle

gare Infatti il comma 2deg al fine di accertare il ricorso allrsquoavvalimento

dovragrave chiedere allrsquoimpresa ausiliata una serie di dichiarazioni67 da parte

dellrsquoimpresa ausiliaria da allegare alla propria domanda di

partecipazione tanto che gli artt 49 e 50 relativi allrsquoavvalimento sono

oggetto procedura drsquoinfrazione comunitaria e che a oggi tale

procedimento egrave ancora sospesordquo68

67

una sua dichiarazione verificabile ai sensi dellrsquoarticolo 48 attestante lrsquoavvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara con specifica indicazione dei requisiti stessi e dellrsquoimpresa ausiliaria b) una sua dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 c) una dichiarazione sottoscritta da parte dellrsquoimpresa ausiliaria attestante il possesso da parte di questrsquoultima dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 d) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questrsquoultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dellrsquoappalto le risorse necessarie di cui egrave carente il concorrente e) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dellrsquoarticolo 34 neacute si trova in una situazione di controllo ai sensi dellrsquoart 34 c 2 con una delle altre imprese che partecipano alla gara f) in originale o copia autenticata il contratto in virtugrave del quale lrsquoimpresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dellrsquoappalto g) nel caso di avvalimento nei confronti di unrsquoimpresa che appartiene al medesimo gruppo in luogo del contratto di cui alla lettera f) lrsquoimpresa concorrente puograve presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dal comma 5

68 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 83-93

43

32 Il Dialogo Competitivo procedura di scelta del contraente

ldquoAlcune delle principali novitagrave della Direttiva 200418 riguardano

proprio le procedure di scelta del contraente in particolare la disciplina

comunitaria disciplina e regola alcune nuove tipologie procedimentali

che si aggiungono a quelle ldquoclassicherdquo69 fra le quali figurano lrsquoaccordo

quadro e il dialogo competitivo Il dialogo competitivo trattato nel

considerando (31) della Direttiva egrave disciplinato dallrsquoart 29 e 11 della

medesima Direttiva ed inserito allrsquoart 58 del Dlgs n 1632006

La ratio sottesa alla creazione dellrsquoistituto risiede nella necessitagrave

di dotare le amministrazioni aggiudicatici di uno strumento flessibile

capace di sopperire alla presenza di interventi estremamente complessi

sotto il profilo tecnico e finanziario allrsquoincapacitagrave di individuare

adeguatamente oggetto e caratteristiche della prestazione

Ai sensi dellrsquoart 1 comma 11 lett C) della Direttiva 182004 il

dialogo competitivo egrave ldquohellip Una procedura alla quale qualsiasi operatore

economico puograve chiedere di partecipare e nella quale lrsquoamministrazione

aggiudicatrice avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale

procedura al fine di elaborare una o piugrave soluzioni atte a soddisfare le

sue necessitagrave e sulla base della quale o delle quali i candidati

selezionati saranno invitati a presentare le offerterdquo La procedura in

esame pertanto egrave strumentale al raggiungimento degli obiettivi di

semplificazione snellimento e modernizzazione procedurale che

presiedono lrsquoadozione della Direttiva medesima Si tratta di una

procedura di aggiudicazione la quale peraltro non rappresenta

unrsquoassoluta novitagrave nel panorama normativo comunitario in materia di

appalti e che ha trovato un definitivo inquadramento solamente

nellrsquoultima versione della Direttiva

Il considerando (31) della Direttiva esplicita che nella misura in

cui il ricorso a procedure aperte o ristrette non consenta di aggiudicare

69

Procedura aperta procedura ristretta procedura negoziata

44

appalti occorre prevedere una procedura flessibile che salvaguardi sia

la concorrenza tra gli operatori economici sia la necessitagrave delle

amministrazioni aggiudicatici di discutere con ciascun candidato tutti

gli aspetti dellrsquoappalto

Il 1deg comma dellrsquoart 58 del DLgs 1632006rdquo70 subordina

lrsquoattivazione della procedura del dialogo competitivo a una duplice

condizione

1) una di carattere oggettivo che risiede nella particolare

complessitagrave dellrsquoappalto ossia quando la stazione appaltante non egrave

oggettivamente in grado di definire i mezzi tecnici atti a soddisfare i suoi

obiettivi quando non sia oggettivamente in grado di specificare

lrsquoimpostazione giuridica o finanziaria di un progetto e qualora non

disponga a causa di fattori oggettivi ad essa non imputabili di studi in

merito alla identificazione e quantificazione dei propri bisogni o

allrsquoindividuazione dei mezzi strumentali al soddisfacimento dei propri

bisogni alle caratteristiche funzionali tecniche gestionali ed

economico-finanziarie degli stessi e allrsquoanalisi dello stato di fatto e di

diritto nelle sue eventuali componenti storiche artistiche

architettoniche paesaggistiche

2) lrsquoaltra di natura discrezionale che consiste nella valutazione

effettuata dallrsquoamministrazione aggiudicatrice circa lrsquoimpossibilitagrave di

addivenire allrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto mediante una procedura

aperta eo ristretta La natura discrezionale non ha perograve natura

amministrativa ma preminentemente tecnica che non permette alla

pubblica amministrazione lrsquoaggiudicazione di un appalto attraverso il

70

Art 58 co 1 cosigrave modificato dallrsquoart 1 co 1 lettera g)dlgs 113 del 2007 Nel caso di appalti particolarmente complessi qualora ritengano che il ricorso alle procedure aperta o ristretta non permetta lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto le stazioni appaltanti possono avvalersi del dialogo competitivo conformemente al presente articolo Il ricorso al dialogo competitivo per lavori egrave consentito previo parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici hellip egrave altresigrave richiesto il parere del Consiglio Superiore dei beni culturali I citati pareri sono resi entro 30 giorni dalla richiesta Decorso tale termine lrsquoamministrazione puograve comunque procedere

45

ricorso di una procedura aperta o ristretta Drsquoaltra parte una diversa

impostazione della questione tesa ad individuare nella valutazione della

pubblica amministrazione una discrezionalitagrave di tipo amministrativo

creerebbe grave incertezza in merito al rispetto delle regole poste a

presidio della concorrenza di cui le procedure ad evidenza pubblica

sono garanzia

Va comunque rilevato che anche lrsquoistituto del dialogo competitivo

egrave stato sospeso fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento di attuazione

di cui allrsquoart 5 del DLgs 1632006 anche se per la giurisprudenza

esso rappresentava invece una norma self-executing Ma tale

disposizione per poter essere utilizzata immediatamente era

necessario che tutta la Direttiva comunitaria 200418 fosse stata

considerata self-executing

ldquoLa Corte comunitaria ha individuato tre requisiti percheacute una

Direttiva possa definirsi direttamente esecutiva (self executing)

1) le disposizioni in essa contenute devono essere chiare precise

complete e giuridicamente perfette in modo da essere

concretamente applicabili senza ulteriori valutazioni discrezionali in

merito alla loro esecuzione

2) tali disposizioni non devono essere condizionate nella loro efficacia

dallrsquointervento del legislatore interno

3) lo Stato membro deve risultare inadempiente nellrsquoattuazione della

Direttiva nel proprio ordinamento

Alla luce di tali considerazioni si puograve desumere che la Direttiva

200418 non abbia carattere self-executing in quanto lrsquoefficacia di

alcune delle sue disposizioni ed in particolare proprio quelle relative

agli ldquoistituti principalmente innovativirdquo71 egrave condizionata da uno specifico

e peraltro facoltativo intervento statale di recepimento In realtagrave alcune

disposizioni della Direttiva come il termine di pubblicazione dei bandi e

degli avvisi sarebbero state di immediata applicazione nei confronti

71 Accordo Quadro e Asta elettronica (limitatamente ai lavori pubblici)

46

degli Stati membri una volta scaduto il termine ultimo per il loro

recepimento

Altre invece dovevano essere applicate solamente previo

recepimento del competente legislatore nazionale quali appunto gli

istituti innovativi del dialogo competitivo e dellrsquoaccordo quadrordquo72

Il dialogo competitivo egrave una procedura che si sviluppa in tre fasi

crsquoegrave una fase negoziale (quella del dialogo) una fase relativa

allrsquoaggiudicazione e quella afferente al perfezionamento del contratto

Le amministrazioni sono tenute a pubblicare un bando di gara nel quale

debbono essere precisate le loro esigenze e necessitagrave i ldquorequisiti

generalirdquo73 e quelli ldquodi qualificazionerdquo74 richiesti ai candidati per la

partecipazione al dialogo il criterio di aggiudicazione e il termine di

presentazione delle domande Appare subito un elemento critico in

merito alla qualificazione dei candidati da invitare al dialogo in quanto il

possesso dei requisiti previsti nel codice sono quelli propri degli

operatori economici che vogliono partecipare alle procedure ordinarie di

affidamento mentre in caso del ricorso alla procedura del dialogo

competitivo lrsquoEnte motiva il ricorso a tale procedura giagrave nel bando di

gara per lrsquoimpossibilitagrave oggettiva di definire le caratteristiche tecniche

eo economiche della prestazione e chiedendo quindi un dialogo con i

candidati proprio per completare gli aspetti mancanti

La durata del dialogo egrave indeterminata essa potragrave proseguire fino

a quando lrsquoamministrazione non sia in grado di individuare anche dopo

un confronto ldquohellip la o le soluzioni che possano soddisfare le sue

72

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-20

73 art 38 Dlgs 1632006 lrsquoarticolo fa una classificazione delle ipotesi di

esclusione dellrsquooperatore economico alle procedure di affidamento come la situazione di fallimento la partecipazione a gruppi criminali la violazione dellrsquointestazione fiduciaria etc

74 Art 35 DLgs 1632006rdquo I requisiti di idoneitagrave tecnica e finanziaria per

lrsquoammissione alle procedure di affidamento degli operatori economici devono essere posseduti e comprovati dagli stessi secondo quanto previsto dal regolamento helliprdquo

47

necessitagraverdquo Una volta ritenuto concluso il dialogo lrsquoamministrazione

dovragrave darne comunicazione ai partecipanti invitandoli con lettera

formale a presentare le loro offerte sulla base dellae soluzionei

presentatae indicando i criteri di valutazione dellrsquoofferta

economicamente piugrave vantaggiosa in relazione alla specifica soluzione

prescelta

Con la comunicazione delle lettere di invito prende avvio la

seconda fase della procedura che rispecchia i requisiti tipici di una

procedura ad evidenza pubblica che egrave specificatamente volta ad

individuare lrsquoaggiudicatario della gara Una novitagrave di rilievo rispetto alle

procedure ldquoclassicherdquo ma anche una criticitagrave in confronto alla normativa

previgente egrave stata introdotta dallrsquoultimo comma del par 6 dellrsquoart 29 del

codice il quale dispone che ldquosu richiesta delle amministrazioni

aggiudicatrici lrsquoofferente potrebbe essere chiamato a chiarire

precisare e perfezionare ulteriormente lrsquoofferta presentatardquo Si tratta

di una innovazione che stravolge il convincimento radicatosi presso il

legislatore circa lrsquoimpossibilitagrave di successive negoziazioni delle offerte

una volta che le stesse siano giagrave state presentate Tale innovazione

perograve apre il varco ad una possibile lesione del principio di concorrenza

soprattutto per quanto concerne la locazione ldquoperfezionare

ulteriormenterdquo che sembrerebbe travalicare i limiti della mera correzione

eo integrazione Tale integrazione non appare giustificata neanche

sotto il profilo logico sistematico in quanto il dialogo competitivo lascia

ai concorrenti la possibilitagrave di modificare ed integrare sotto qualsiasi

profilo il progetto presentato prima della presentazione dellrsquoofferta Ma

una volta che questrsquoultima sia stata presentata non ha senso

legittimare lrsquointroduzione di ulteriori migliorie che per la stessa

configurazione della procedura non potrebbero essere indirizzate al

perfezionamento tecnico-operativo del progetto ma solamente a

48

migliorare lrsquoofferta economica in vista dellrsquoaggiudicazionerdquo75

Ma questo tipo di procedura non egrave mai potuta essere utilizzata

dallrsquoEnte pubblico percheacute egrave stata subito sospesa appena entrato in

vigore il codice con il Dl 1732006 cd Decreto ldquoMilleprorogherdquo al fine

di una valutazione piugrave approfondita e di una conoscenza piugrave coerente

dei risvolti applicativi di tale istituto76

75

L PASSERI ldquoAnalisi della Direttiva Comunitaria 200418CErdquo Tipografia DVS Roma 2005 pag 69

76 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Tipografia DVS Roma 2005 pagg 116-125

49

33 Lrsquoaccordo quadro procedura di scelta del contraente

ldquoAltra rilevante novitagrave prevista dalla Direttiva 200418 art 32 egrave

riportata ldquoallrsquoart 59 del DLgs n 1632006rdquo77 e riguarda lrsquoaccordo

quadro la cui definizione egrave riportata allrsquoart 3 comma 13

Lrsquoaccordo quadro egrave ldquoun accordo concluso tra una o piugrave stazioni

appaltanti e uno o piugrave operatori economici il cui scopo egrave quello di

stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato

periodo in particolare per quanto riguarda i prezzi ese del caso le

quantitagrave previsterdquo Ma la possibilitagrave di ricorrere allrsquoaccordo quadro non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento in tal senso da parte

dello Stato Pertanto si puograve affermare che come per il dialogo

competitivo tale disposizione non possa ritenersi self executing e che

lrsquoutilizzo di tale istituto egrave stato differito allrsquoentrata in vigore del

regolamento drsquoattuazione del Codice

Come per il dialogo competitivo anche lrsquoaccordo quadro non

rappresenta una novitagrave nel panorama normativo degli appalti europei

essendo giagrave stato previsto e disciplinato nei settori speciali

Pertanto con la Direttiva 200418 il legislatore europeo ha

solamente generalizzato lrsquoambito di applicazione estendendolo a tutte le

tipologie dei contratti La ratio giustificatrice dellrsquoaccordo quadro egrave

quella di soddisfare una duplice esigenza delle amministrazioni

pubbliche gestire le proprie commesse sul lungo periodo massimo 4

anni e tutelarsi dai rischi connessi dallrsquoeccessivo costo dei medesimi

appalti che sarebbero potuti lievitare con il decorso di un tempo piugrave o

meno lungo Dal punto di vista giuridico va precisato che lrsquoaccordo

quadro non egrave una appalto pubblico in quanto non riconducibile alla

categoria di un contratto attesa lrsquoindeterminatezza di alcuni degli

77

Art 59 co 1 Dlgs 1632006 Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente per i lavori di manutenzione Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale

50

aspetti essenziali richiesti per lrsquointegrazione anche atipica delle

fattispecie contrattuale quali in particolare il prezzo e lrsquooggetto della

prestazione infatti si puograve affermare che lrsquoaccordo quadro rappresenta

uno schema di convenzione ldquotipordquo che viene approvato attraverso una

procedura Lrsquoamministrazione cioegrave nella scelta degli operatori

economici dovragrave dunque operare come se stesse aggiudicando un

appalto

Per quanto concerne il profilo procedurale gli accordi quadro

che non possono avere durata superiore a quattro anni sono basati su

due distinte fasi di gara

1) La conclusione dellrsquoaccordo quadro

2) La relativa aggiudicazione degli appalti basati sul predetto accordo

La procedura inizia sempre con la pubblicazione di un bando di

gara seguendo con la selezione di uno o piugrave operatori economici

attraverso il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa (vista

la complessitagrave dellrsquoaffidamento) per terminare con la stipula

dellrsquoaccordo quadro Tale prima fase egrave diretta ad individuare gli

esecutori di lavori noncheacute le clausole relative agli appalti futuri da

stipulare allrsquooccorrenza con essi

La seconda fase egrave quella della stipulazione del contratto di

appalto Ogni volta che lrsquoEnte intende affidare un lavoro procederagrave alla

relativa stipulazione del contratto tra i vari operatori economici

aggiudicatari nel rispetto del principio di rotazione paritagrave di trattamento

e non discriminazione Si tratta di una vera e propria sequela

procedurale che si snoda nelle seguenti fasi

a) per ogni appalto lrsquoamministrazione consulta per iscritto gli operatori

economici che abbiano stipulato lrsquoaccordo quadro e che siano in

grado di eseguire la specifica prestazione

b) quindi esse fissano un termine per la presentazione delle offerte che

possa ritenersi congruo in relazione alla complessitagrave dellrsquoappalto da

aggiudicare ed al tempo necessario per la loro trasmissione

51

c) gli operatori dovranno provvedere a presentare le proprie offerte per

iscritto tali offerte dovranno rimanere segrete fino a quando non sia

scaduto il termine per la loro presentazione

d) lrsquoaggiudicazione dovragrave avvenire allrsquoofferta migliore sulla scorta dei

parametri indicati nel capitolato drsquooneri in sede di stipula

dellrsquoaccordo quadrordquo78

78

L PASSERI Il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 125-130

52

34 LrsquoAsta elettronica processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale

ldquoLrsquoAsta elettronica di cui allrsquoart 3 comma 15 del Codice egrave un

processo di semplificazione della procedura di aggiudicazione e dei

relativi adempimenti formali noncheacute di una maggiore efficienza delle

commesse pubbliche

Ai sensi dellrsquoart 3 comma 15 del DLgs n 1632006 lrsquoasta

elettronica egrave un processo per fasi successive basato su un dispositivo

elettronico di presentazione di nuovi prezziche interviene dopo una

prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro

classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento

automatico Tale definizione permette innanzitutto di individuare quale

sia lesatta collocazione dellasta elettronica nellambito del complesso

procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico non si tratta di

una procedura di aggiudicazione ma esclusivamente di un processo

per fasi successive che si interseca sulle e con le ordinarie procedure di

aggiudicazione definite dalla Direttiva ossia le procedure aperte

ristrette e negoziate e che incide esclusivamente sulla negoziazione dei

prezzi ovvero degli elementi delle offerte Ersquo lrsquoart 85 che definisce il

ricorso allrsquoasta elettronica Ai sensi del comma 179 lasta elettronica egrave

dunque un processo meramente facoltativo che si colloca nellalveo

delle ordinarie procedure di aggiudicazione ivi compreso il confronto

competitivo nellambito di un accordo quadro il sistema dinamico di

acquisizione e la procedura negoziata previa pubblicazione di un bando

di gara lasta pubblica potragrave avere ad oggetto esclusivamente i lavori

servizi e le forniture per i quali le specifiche dellappalto possano essere

fissate in maniera precisa e nei quali la valutazione delle relative offerte

possano essere effettuate automaticamente da un mezzo elettronico

79

ldquoNelle procedure aperte ristrette o negoziate previo bando quando ricorrono le condizioni di cui al comma 3 le stazioni appaltanti possono stabilire che laggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso unasta elettronicardquo

53

sulla base di elementi quantificabili in modo tale da essere espressi in

cifre o percentuali

Per quanto concerne invece il profilo procedimentale

ogniqualvolta una amministrazione aggiudicatrice intenda avviare

unasta elettronica dovragrave darne comunicazione mediante pubblicazione

nel bando di gara80 e nel capitolato doneri e in particolare gli elementi

oggetto di valutazione utilizzati per individuare lofferta economicamente

piugrave conveniente81 Le amministrazioni sono comunque chiamate ad

effettuare una prima valutazione delle offerte pervenute sulla scorta dei

criteri ordinari dellofferta economicamente piugrave vantaggiosa e del prezzo

piugrave basso

La gara si articoleragrave comunque in tre fasi

1) la prima ordinaria nel senso che lamministrazione aggiudicatrice

dovragrave pubblicare un bando di gara contenente oltre che lindicazione

che si procederagrave ad unasta elettronica le generali indicazioni

richieste per il bando di gara a seconda della procedura prescelta

2) la seconda consistente nellinvito simultaneo rivolto agli offerenti 82 a

presentare nuovi prezzi eo nuovi valori nel caso in cui il criterio di

aggiudicazione adottato sia quello dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa83

80

Art 85 5deg comma del DLGs n 1632006 ed art 54 par 3 della Direttiva 182004

81 Ai sensi dellart 85 6deg comma del DLgs n 1632006 il predetto capitolato

doneri dovragrave specificare a) gli elementi i cui valori saranno oggetto dellasta elettronica purcheacute tali elementi siano quantificabili in modo da essere espresse in cifre e percentuali b) i limiti eventuali dei valori che potranno essere presentati quali risultano dalle specifiche delloggetto dellappalto c) le informazioni che saranno messe a disposizione degli offerenti nel corso dellasta elettronica e se del caso il momento in cui saranno messe a loro disposizione d) le informazioni pertinenti sullo svolgimento dellasta elettronica e) le condizioni alle quali gli offerenti potranno rilanciare e in particolare gli scarti minimi eventualmente richiesti per il rilancio f) le informazioni pertinenti sul dispositivo elettronico utilizzato e sulle modalitagrave e specifiche tecniche di collegamento

82 le cui offerte siano ammissibili

83 Ai sensi dellrsquoart 85 7deg comma del DLgs n 1632006 linvito dovragrave contenere

ogni informazione utile per il collegamento individuale al dispositivo elettronico utilizzato e precisare la data e lora di inizio dellrsquoasta elettronica

54

3) la terza fase consiste invece nellesperimento vero e proprio

dellasta elettronica Questultima prenderagrave avvio solamente quando

lamministrazione valutata lammissibilitagrave delle domande e delle

offerte dei diversi candidati84 comunichi gli inviti di cui alla fase sub

2) a partecipare allasta che non potragrave tuttavia avere inizio prima di

due giorni a decorrere dalla data di invio degli inviti Lasta

elettronica puograve articolarsi in una pluralitagrave di fasi85 e la sua

conclusione deve essere predeterminata e potragrave essere disposta

alla data ed ora indicate nellrsquoinvito86 Una volta conclusa lasta

elettronica le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno ad

aggiudicare lappalto in funzione dei suoi risultati

Anche le disposizioni relative alla procedura dellrsquoAsta elettronica

sono recepite dal legislatore italiano con delle limitazioni Ersquo utile sapere

che nelle direttive lrsquoasta elettronica costituisce strumento usuale di

aggiudicazione delle procedure aperte ristrette negoziate con bando

con lrsquounica condizione che le specifiche dellrsquoappalto possano essere

stabilite in maniera precisa e che le offerte corrispondenti siano

suscettibili di valutazione automatica da parte del mezzo elettronico Al

pari degli altri istituti anche lrsquoapplicazione dellrsquoasta elettronica non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento del legislatore italiano

che rimanda al Regolamento di cui allrsquoart 5 i presupposti e le

ldquocondizioni specificherdquo87 per il ricorso alle aste elettroniche

84

nelle procedure aperte ovvero accertata lammissibilitagrave delle domande e diramati gli inviti a presentare offerte nelle procedure ristrette

85 con lobbligo da parte dellamministrazione procedente di comunicare in tempo

reale a tutti gli offerenti quanto meno le informazioni che consentano agli stessi di individuare la propria posizione nella graduatoria per ciascuna fase noncheacute il numero dei partecipanti per ciascuna fase ma senza renderne nota lidentitagrave

86 Art 85 10deg comma del DLgs n 1632006

40

Art 85 comma 12 a) i presupposti e le condizioni specifiche per il ricorso alle aste elettroniche b) requisiti e le modalitagrave tecniche della procedura di asta elettronica c) le condizioni e le modalitagrave di esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura di asta elettronica nel rispetto dellarticolo 13

55

Ad oggi anche questo istituto egrave sospeso a causa della mancanza

del Regolamentordquo88

88

L PASSERI ldquoIl Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 130-125

56

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della

disciplina comunitaria

Si puograve affermare che la prima vera rivoluzione nella disciplina

normativa in materia di lavori pubblici egrave avvenuta con lrsquoemanazione

della Legge 10994 che per la sua caratteristica di legge-quadro si egrave

proposta il perseguimento nel settore dei lavori pubblici di un livello di

qualitagrave predefinito in relazione ai risultati attesi ldquoseguendo procedure

improntate a tempestivitagrave trasparenza e correttezza nel rispetto del

diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatorirdquo

Ciograve che caratterizza la legge-quadro egrave il superamento di una

logica settoriale alla quale egrave risultata ispirata la quasi totalitagrave dei

provvedimenti legislativi che si sono succeduti in materia dopo la legge

fondamentale sui lavori pubblici 20 marzo 1865 n 2248rdquo89

ldquoLa prima versione delle legge-quadro era ispirata ad un maggior

rigore rispetto alla disciplina comunitaria nonostante i vari correttivi a

cui egrave stata sottoposta ciclicamente negli anni In taluni casi questo

rigore o rigiditagrave si egrave concretizzato in regole che si sono poste in

contrasto con la direttiva di recepimento volte a limitare il potere

discrezionale della stazione appaltante per arginare secondo le

aspettative del legislatore dellrsquoepoca la dilagante corruzione che si era

manifestata nel settore degli appalti pubblici

Particolare attenzione venne posta sulla progettazione e sulla

connessa fase di aggiudicazione Con ldquolrsquoart 21 co 1 della legge

10994rdquo90 si scelse il prezzo piugrave basso come criterio prevalente per

lrsquoaggiudicazione degli appalti sia sopra che sotto la soglia comunitaria

indetti mediante pubblico incanto o licitazione privata a sua volta

riconosciuti come sistemi di scelta ordinari relegando lrsquoapplicazione

89

PIETRANGELI PAPINI L ldquoI lavori pubblici negli Enti Localirdquo DrsquoAnselmi Editore ndash Ancitel ndash Hoegli Milano 1998 PAG 9

90 ldquoLrsquoaggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata egrave

effettuata con il criterio del prezzo piugrave basso inferiore a quello posto a base di garardquo

57

dellrsquoaltro criterio quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa ai

soli casi di appalto-concorso e di licitazione privata per lrsquoaffidamento

della concessione di sola costruzione e gestione

Il contrasto con la direttiva n 9337CEE risiedeva nel fatto che

questa ldquoallrsquoart 30 n 1rdquo91 stabiliva che i due unici criteri sui quali

lrsquoamministrazione si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono

equivalenti e posti sullo stesso piano

Il legislatore comunitario quindi assegnava ai due criteri pari

dignitagrave con la conseguenza che quanto meno per gli appalti sopra

soglia la disposizione della Merloni si poneva in contrasto con la

direttiva

Questa impostazione ha di fatto conferito una certa rigiditagrave

allrsquointera procedura circoscrivendo fortemente i margini di autonomia

negoziale della stazione appaltante di fatti questa una volta scelto il

sistema di realizzazione dei lavori le cui forme previste erano lrsquoappalto

o la concessione era in pratica vincolata anche nei successivi passaggi

relativi alla modalitagrave di scelta del contraente allrsquoindividuazione del

criterio di aggiudicazione ed in ultima analisi alle stesse modalitagrave di

definizione dellrsquooggetto prestazionale dedotto in gara configurandosi

cosigrave una sorta di percorso obbligatorio

Tale rigiditagrave era stata attenuata in parte con la cd Merloni-

quater nota ldquolegge 1662002rdquo92 attraverso lrsquointroduzione dellrsquoart 21

comma 1-ter con cui si stabiligrave una deroga allrsquoapplicazione del criterio del

prezzo piugrave basso a favore dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa

nel caso di ldquoappaltirdquo93 di importo superiore alla soglia comunitaria

rafforzato dalla determinazione dellrsquoAutoritagrave sui lavori Pubblici che

91

ldquoI criteri sui quali lrsquoamministrazione giudicatrice si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono o il criterio del prezzo piugrave basso o quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

92 Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e

trasportirdquo pubblicata nella GU n 181 del 3 agosto 2002 supplemento ordinario n 158

93 indetti con i sistemi ordinari dellrsquoasta pubblica o della licitazione privata

58

afferma che ldquoin caso di prevalenza della componente tecnologica o per

la particolare rilevanza tecnica delle possibili soluzioni progettuali si

ritiene possibile che la progettazione possa essere utilmente migliorata

con integrazioni tecniche proposte dallrsquoappaltatorerdquo94

Tuttavia anche in questo caso veniva di fatto confermata la

medesima filosofia di fondo che era quella di prestabilire sul piano

normativo gli elementi legittimanti lrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa

Inoltre con riguardo alla prestazione da richiedere al soggetto

aggiudicatario la legge 1662002 aveva attenuato la rigida separazione

tra progettazione ed esecuzione ndash voluta dal legislatore del 1994

sempre ai fini di una regolamentazione e moralizzazione del mercato ndash

attraverso una maggiore apertura nei confronti dellrsquoappalto integrato il

quale tuttavia nella sua originaria configurazione era imperniato

fondamentalmente sul massimo ribasso nei confronti di un progetto

definitivo a base di gara con traslazione della progettazione esecutiva

tra gli obblighi contrattuali nella fase di esecuzione a carico

dellrsquoaffidatario prescelto

Anche in relazione al criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa il legislatore interno aveva introdotto una disciplina piugrave

restrittiva rispetto a quella comunitaria in quanto nella formulazione del

co 2 dellrsquoart 21 della L n 10994 lrsquoindicazione dei criteri era tassativa

solo con la Merloni-ter95 (L 4151998) venne concessa ldquola possibilitagrave

per la stazione appaltante di introdurre ulteriori elementi in relazione al

tipo di lavoro da realizzarerdquo96

Il processo di graduale apertura se non di smantellamento di

alcune norme in contrasto con la normativa europea egrave proseguito ad

94

Determinazione n 27 del 16 ottobre 2002 Prime indicazioni sulla legge 1 agosto 2002 n 166

95 Legge 4151998

96 Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

59

opera della Corte di giustizia europea soprattutto sulla questione

attinente alla facoltagrave di scelta tra i due criteri di affidamento Il giudice

europeo con la sentenza 7 ottobre 2004 C-24702 aveva ritenuto in

contrasto con lrsquoart 30 n 1 della direttiva n 9337CE una norma

nazionale che ldquoai fini dellrsquoaggiudicazione degli appalti di lavori pubblici

mediante procedure di gara aperte o ristrette imponga in termini

generali alle amministrazioni aggiudicatici di ricorrere unicamente al

criterio del prezzo piugrave bassordquo

Questa sentenza va letta nellrsquoottica del principio comunitario

della libera concorrenza Difatti tale principio vuole che sia

lrsquoamministrazione nellrsquoesercizio della sua discrezionalitagrave a stabilire in

relazione alle specifiche caratteristiche dellrsquoappalto il criterio di

aggiudicazione che meglio assicuri il massimo grado di concorrenza e

pertanto una norma nazionale di tale portata era in contrasto con il

principio comunitario che esaltava invece la sostanziale equiparazione

tra i due criteri Inoltre la Corte di giustizia ha affermato che se egrave vero

che gli Stati membri in sede di recepimento delle direttive comunitarie

godono di una certa autonomia tale autonomia non puograve avvenire in

violazione dei principi generali del diritto comunitario e in tal caso

prosegue la Corte lrsquoart 21 della Legge 10994 ha violato il principio

della libera concorrenza sancito dallrsquoart 81 del Trattato dellrsquoUnione

La direttiva 200418CE riportata ldquoallrsquoart 53 co 9rdquo 97 del codice

tipologia e oggetto del contratto ha confermato tale impostazione

ponendo sullo stesso piano i due criteri la cui scelta egrave demandata alle

amministrazioni Ma la stessa direttiva interviene sulla discrezionalitagrave

dellrsquoindividuazione di tali criteri precisando che per essi devono essere

specificati il loro peso ponderale Pertanto il legislatore comunitario si egrave

orientato da un lato a garantire che la scelta dei criteri di valutazione sia

collegata allrsquooggetto dellrsquoappalto dallrsquoaltro lato che il peso di tali valori

97 Art 53 co 9ldquohellip la selezione della migliore offerta avviene utilizzando il criterio

del prezzo piugrave basso o dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

60

sia determinato giagrave in sede di avvio della procedura selettiva in modo

da consentire ai concorrenti di definire adeguatamente i contenuti della

propria offerta Tali criteri infatti vengono specificati nella Direttiva e

riportati ldquoallrsquoart 83rdquo98 del codice Si tratta di dodici elementi tra i quali il

pregio tecnico la qualitagrave lrsquoassistenza tecnica che vengono utilizzati in

riferimento allrsquooggetto dellrsquoappalto

La mera indicazione dei criteri di valutazione ndash ancorcheacute collegati

allrsquooggetto dellrsquoappalto ndash non egrave perograve sufficiente a garantire lrsquoequitagrave di

giudizio dellrsquoamministrazione egrave necessario che questrsquoultima individui

espressamente ldquola ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei

criteri scelti per determinare lrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosardquo

eventualmente prevedendo una forcella fra un valore minimo ed uno

massimo da attribuire a ciascun criterio La direttiva impone che i criteri

ed i relativi valori ponderali cosigrave individuati vengano espressamente

pubblicati nel bando di gara in modo che gli offerenti possano formulare

unrsquoofferta dai contenuti coerenti con essi

Il Codice nel recepire le disposizioni della direttiva succitata ha

dovuto effettuare anche una ricognizione ed una ldquoricuciturardquo dellrsquoampia

giurisprudenza che si egrave sviluppata nel corso degli anni sia nazionale

sia comunitaria nel rispetto dei limiti di delega Su tali questioni il

Consiglio di Stato con parere n 3552006 reso sulla prima versione

dello schema di decreto delegato ha ritenuto che il Codice dei contratti

avesse sostanzialmente rispettato i limiti posti dalla legge di delega e

che lrsquoampiezza della riforma operata dal legislatore comunitario

potesse giustificare lrsquointroduzione di modifiche anche sostanziali

allrsquoordinamentordquo99

98

Art 83 co 1 ldquoQuando lrsquoappalto egrave affidato con il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dellrsquoofferta pertinenti alla natura allrsquooggetto e alle caratteristiche del contratto

99

CONIO A ldquoEquivalenza dei criteri di aggiudicazione tra vecchie e nuove regolerdquo

Rivista Diritto Amministrativo n 2 ndash Il Sole 24 ore 2007 pagg 51-53

61

Il legislatore del 1994 oltre a recepire le direttive comunitarie ha

introdotto degli aspetti innovativi alla normativa nazionale rispetto a

quella previgente che riguardano

1) lrsquoobbligo della programmazione cioegrave lrsquoobbligo da parte dellrsquoEnte di

inserire tutti gli interventi dei lavori pubblici nel programma triennale

delle opere pubbliche e nel suo aggiornamento annuale in modo

che ogni intervento sia individuato attraverso studi di fattibilitagrave e il cui

costo sia preliminarmente previsto nel Bilancio di previsione annuale

ed in quello triennale per assicurarne la copertura finanziaria

2) la previsione di adozione di un regolamento costituente

lrsquoordinamento generale in materia di lavori pubblici atto a eliminare

tutte le norme legislative o regolamentari in contrasto con le

disposizioni delle legge-quadro e a determinare una unificazione

delle procedure e dei comportamenti

3) lrsquointroduzione di una nuova istituzione il Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) con funzioni di coordinamento controllo e

responsabilitagrave per ogni singolo intervento relativo alle fasi di

progettazione affidamento ed esecuzione dello stesso

4) lrsquoistituzione di un organismo di controllo lrsquoAutoritagrave per la vigilanza

dei lavori pubblici con il compito di accertare eventuali disfunzioni e

inadempienze e di proporre revisioni al regolamento

62

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE

ldquoIl 31 marzo 2004 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo

applicando la procedura condivisa di cui allrsquoart 251 del Tratta CE

hanno deliberato lrsquoadozione della ldquodirettiva 200418CErdquo100 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

di lavori Lrsquoiter procedurale che ha condotto le istituzioni comunitarie

allrsquoapprovazione della predetta direttiva egrave stato particolarmente

complesso e caratterizzato da una serie di atti prodromici fra i quali

spiccano indiscutibilmente il Libro Verde101 afferente ldquoGli appalti pubblici

nellrsquoUnione europea spunti di riflessione per il futurordquo del 1996 e la

successiva Comunicazione della Commissione europea dellrsquo11 marzo

1998 Il Libro Verde ha costituito il primo atto di impulso di un

procedimento che avrebbe condotto alla rivisitazione del quadro

normativo vigente in materia di appalti pubblici il quale seppur

cospicuo102 non era ndash giagrave allora ndash ritenuto adeguato a perseguire gli

obiettivi per il quale era stato strutturato Sulla scorta delle risultanze del

dibattito sollevato dal predetto Libro Verde la Commissione europea

emetteva infatti una prima ldquoComunicazionerdquo103 nella quale prendeva

100

Pubblicata nelle GUCE serie L n 134 del 30 aprile 2004 101

COM 96 (583) DEL 27111996 102

In particolare tale quadro era ed egrave tuttrsquooggi caratterizzato dalla compresenza di numerose Direttive quali Direttiva CE n 9752 del 1311997 Direttiva CE n 9337 del 14061993 Direttiva CE 9336 del 14061993 Direttiva CE n 9338 del 14061993 Direttiva CE n 9250 del 18061992

103 COM (98) 143 del 11 marzo 1998 Con tale Comunicazione la Commissione

Europea vuole proporre miglioramenti nelle procedure di aggiudicazione tenendo conto delle reazioni ricevute in seguito alla pubblicazione nel 1996 del Libro Verde Nella Comunicazione si sottolinea che attraverso la semplificazione dellrsquoassetto giuridico che si determina attraverso lrsquoadeguamento allrsquoera elettronica si giungeragrave ad un miglior funzionamento dei pubblici appalti che condurragrave non soltanto allrsquoaumento della qualitagrave dei servizi della crescita economica della competitivitagrave e della creazione di nuovi posti di lavoro ma anche al contenimento della corruzione nellrsquoambito dellrsquoUnione europea ma anche a rafforzare il rispetto delle normative vigenti ad aumentare il numero dei fornitori che rispondono ai bandi di gara ed a rafforzare la sinergia con le altre politiche comunitarie Gli obiettivi sono a) di rendere piugrave flessibile e piugrave chiare le procedure di aggiudicazione ossia il dialogo competitivo e i contratti flessibili a lungo termine ossia gli accordi quadro b) la definizione di un contesto giuridico che tenga conto della partecipazione dei capitali privati al finanziamento della gestione di infrastrutture e di servizi pubblici (Project financing) il controllo a livello

63

atto della ldquoimportanza capitale che riveste un assetto normativo stabile

per il buon funzionamento degli appalti pubblici e per salvaguardare la

fiducia di tutti i soggetti attivi dellrsquoefficacia del sistema Tuttavia il

quadro normativo attuale non costituisce un fine in se stesso esiste per

permettere di cogliere i frutti del mercato unico nel settore degli appalti

pubblicirdquo Da qui lrsquoesigenza di riorganizzare il vigente quadro normativo

alla luce delle imperfezioni dal medesimo palesate La realizzazione ed

il funzionamento di un ldquomercato unicordquo ndash precipua finalitagrave dellrsquoazione

della Commissione ndash sono incentrate sulla libera concorrenza intesa

quale criterio capace di collocare naturalmente le risorse economiche

imprenditoriali secondo parametri di efficienza ed efficacia Nelle

considerazioni della Commissione emergeva chiaramente che

lrsquoeccessivo proliferare di fonti cognitive e la parziale inadeguatezza

degli strumenti congegnati per lrsquoaffidamento e lrsquoesecuzione di appalti

pubblici erano la causa dellrsquoinadeguato funzionamento del criterio della

concorrenza per questa specifica nicchia di mercato Traspariva

pertanto il dibattito successivo alla pubblicazione del Libro Verde e

della Comunicazione della Commissione del marzo del 1998 la

direzione che avrebbe dovuto seguire una futura azione riformatrice

volta alla semplificazione del quadro normativo eccessivamente

complesso e molte volte causa della farraginositagrave delle procedure di

affidamento

Ersquo proprio in tale contesto che prende largo lrsquoipotesi della

emanazione di una nuova direttiva comunitaria in materia di appalti

pubblici idea fatta propria dalla Commissione nel suo programma di

lavoro del 2000104 e peraltro rimessa alla sua competenza in quanto

comunitario sullrsquoobbligo di pubblicazione degli avvisi di aggiudicazione dei pubblici appalti Lrsquoobiettivo ultimo egrave quello di adottare un codice multilaterale sui pubblici appalti nel contesto dellrsquoOrganizzazione mondiale del commercio (OMC)

104 COM (2000) 155 del 9 febbraio 2000

64

inquadrata nellrsquoadeguamento delle legislazioni adottate per la

realizzazione del mercato interno e fondata sullrsquoart 95 del Trattato CE

Con lrsquoemanazione della Direttiva n 200418CE la Commissione

ha inteso perseguire un obiettivo di sostanziale semplificazione e

riorganizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici

attraverso

1) lrsquoaccorpamento e la razionalizzazione del quadro normativo vigente

2) lrsquointroduzione di alcune procedure innovative

Per quanto concerne il punto 1) lrsquoazione del legislatore presenta un

duplice risvolto Il primo ha natura strutturale e consiste nella

riunificazione in un unico corpo normativo delle ldquotre direttiverdquo105

attualmente vigenti in materia di appalti pubblici Il secondo profilo

ha invece natura prettamente funzionale riguarda invece una

riscrittura della norma capace di chiarire a livello interpretativo le

principali questioni afferenti la sua applicazione non una modifica

dunque ma una riorganizzazione del testo della norma capace di

eliminarne le aporie originarie

Le innovazioni relative allrsquointroduzione delle nuove procedure

(punto 1) presentano carattere sostanzialmente residuale e sono state

poste in essere da parte del legislatore europeo ligrave dove gli interventi

relativi allrsquoaccorpamento e razionalizzazione del quadro normativo

(punto 2) siano stati ritenuti insufficienti per rendere coerente il quadro

normativo predisposto con le caratteristiche e le peculiaritagrave del mercato

europeo degli appalti pubblici In questrsquoambito vanno ricondotti questi

istituti innovativi introdotti dalla Direttiva quali tra i piugrave significativi le

aste elettroniche il dialogo competitivo gli accordi del quadrordquo106

105

nn 9337Ce 9336Ce e 9250CE 106

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 14-17

65

43 La nozione di appalto pubblico

Lrsquoart 1 della Direttiva 200418 contiene una serie di definizioni

degli istituti fondamentali per la materia degli appalti pubblici e fra

questi ovviamente anche quelle relative agli strumenti di realizzazione

dei lavori servizi e forniture ossia appalto e concessione

La Direttiva identifica generalmente come appalto pubblico quel

contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra uno o piugrave operatori

economici e una o piugrave amministrazioni aggiudicatrici avente per

oggetto in riferimento agli appalti pubblici di lavori ldquolrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione e lrsquoesecuzione di ldquolavorirdquo107 o di

unrsquoopera oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera

rispondente alle esigenze specificate dallrsquoamministrazione

aggiudicatricerdquo108 Questa rinnovata definizione di appalto di cui alla

Direttiva 200418 ancorcheacute simile a quella della pregressa direttiva n

371993 offre lo spunto per ldquoriesumarerdquo i probabilmente mai risolti

contrasti definitori tra la normativa comunitaria e quella nazionale di cui

alla legge 10994 e successive modifiche Non egrave difficile scorgere una

sostanziale differenziazione fra la normativa comunitaria e quella

nazionale nella definizione del contratto di appalto difatti mentre la

prima utilizza una formula generale quale quella della ldquoesecuzione con

qualsiasi mezzo di unrsquooperardquo capace nella sua genericitagrave di

ricomprendere qualsiasi modello negoziale di realizzazione di lavori ed

opere pubbliche109 nella legge n 10994 manca un riferimento a tale

107

Relativi a una delle attivitagrave di cui allrsquoallegato 1 della Direttiva Sinteticamente si tratta di attivitagrave relative alle costruzioni quali quelle di preparazione del cantiere edile costruzione completa o parziale di edifici (genio civile) lavori di completamento degli edifici noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore

108 Art 1 lett b) Direttiva n 200418

109 La normativa comunitaria fa esclusivo riferimento alla realizzazione di opere

pubbliche e non anche di lavori

66

clausola generale Infatti lrsquoart 19 1deg comma specifica che per appalto

di lavori pubblici bisogna intendere quei contratti a titolo oneroso

conclusi in forma critta tra un imprenditore e un soggetto di cui ldquoallrsquoart

2rdquo110 aventi per oggetto

a) la sola esecuzione di lavori pubblici di cui ldquoallrsquoart 2 comma 1rdquo111

b) la progettazione esecutiva di cui ldquoallrsquoart 16 comma 5rdquo112 e

lrsquoesecuzione dei lavori pubblici di cui allrsquoart 2 comma 1

Ersquo necessario dunque verificare se la nozione nazionale di

appalto circoscritta alla definizione datane dalla lett a) possa ritenersi

equivalente a quella utilizzata dalla Direttiva 200418

La questione ha pregio non solo dal punto di vista formale ma

anche sostanziale in quanto lrsquoart 19 1deg comma della legge n 10994

sulla scorta di una esplicita modifica introdotta dalla legge 41598 (cd

ldquoMerloni-terrdquo) afferma il principio della ldquotassativitagraverdquo dei sistemi di

esecuzione dei lavori pubblici che possono essere realizzati

ldquoesclusivamenterdquo mediante contratti di appalto di concessione o

attraverso ldquolavori in economiardquo Appare chiaro che dallrsquoestensione della

nozione di appalto dipende lrsquoindividuazione delle tipologie negoziali

utilizzabili per la realizzazione dei lavori pubblici che potrebbero portare

ad un mancato rispetto delle ldquoregole della concorrenzardquo113 In sostanza

110 Di cui allrsquoart 2 co 2 lett a) quali le Amministrazioni dello Stato Enti pubblici ed

economici enti ed amministrazioni locali associazioni consorzi ed organismi di diritto pubblico

111 Dispone lrsquoart 2 co 1 che ldquoai sensi e per gli effetti della presente legge e del

regolamento si intendono per lavori pubblici se affidati ai soggetti di cui al co 2 del presente articolo le attivitagrave di costruzione demolizione recupero ristrutturazione restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalisticardquo

112 i sensi dellrsquoart 16 co 5 ldquoIl progetto esecutivo redatto in conformitagrave al progetto

definitivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma tipologia qualitagrave dimensione e prezzo

113 Come univocamente ritenuto in dottrina la ratio a supporto della esclusivitagrave dei

sistemi di esecuzione previsti dalla legge egrave da ricercarsi nellrsquoesigenza di evitare che possano essere introdotti sistemi realizzativi potenzialmente elusivi delle regole di concorrenza In merito Determinazione Autoritagrave per la vigilanza sui lavori pubblici n 222002 pubblicata nella GU n 2062002

67

la questione egrave di verificare se la nozione di appalto possa

ricomprendere lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di lavori oppure per il

diritto nazionale riguardi la sola esecuzione di lavori

Secondo un orientamento dottrinario la risposta non potrebbe

che essere nel pieno di una equiparazione fra nozione di appalto

nazionale e quella comunitaria sia per ragioni sistematiche in quanto i

lavori preparatori della legge 10994 fanno sovente riferimento alla

normativa comunitaria sia per ragioni di gerarchia delle fonti in quanto

la normativa comunitaria assume ldquocarattere prevalente rispetto alla

normativa nazionalerdquo114 Tale impostazione dottrinale perograve non appare

pienamente condivisibile percheacute nellrsquoordinamento civile il contratto di

appalto individuato dallrsquoart 1655 del Codice Civile egrave definito come quel

contratto col quale una parte assume con organizzazione di mezzi

necessari e con gestione a proprio rischio il compito di unrsquoopera o di un

servizio verso un corrispettivo in denaro Esiste dunque una fattispecie

negoziale delimitata da elementi ben precisi 1) una organizzazione di

impresa che deve far capo allarsquoappaltatore 2) il rischio di impresa in

capo allrsquoappaltatore 3) il corrispettivo in denaro che il committente deve

corrispondere allrsquoappaltatore 4) il risultato finale della realizzazione

dellrsquoopera

Ebbene la Legge 10994 nel disciplinare la fattispecie di matrice

pubblicistica dei contratti di appalto pur delineandone elementi

peculiari non poteva non ispirarsi alla definizione di contratto di appalto

di cui allrsquoart 1655 del Codice Civile In particolare ai sensi dellrsquoart 19

comma 1 della legge 10994 e sm lrsquoappalto egrave quel contratto concluso

in forma scritta fra un imprenditore ed uno dei soggetti di cui allrsquoart 2 2deg

comma da questo punto di vista la nozione egrave del tutto corrispondente a

quella comunitaria e differisce da quella civilistica per quanto concerne

la forma scritta dellrsquoatto evidentemente giustificata da esigenze di

114

G LEONE La legge quadro in materia di lavori pubblici a cura di A Carullo ndash A Clarizia Padova Grafili Editore 2000 pag 602

68

certezza dei rapporti negoziali Per quanto riguarda il contenuto

lrsquoarticolo fa riferimento esclusivamente alla ldquoesecuzione dei lavori

pubblicirdquo senza specificare altro e proprio per questo rinviando

allrsquoappalto di diritto privato Sulla base di tali presupposti vanno esclusi

dallrsquoambito oggettivo di appalto di lavori pubblici tutte quelle fattispecie

negoziali che seppur strettamente idonee allrsquoesecuzione di lavori

pubblici non presentano le caratteristiche tipiche di un contratto di

appalto

Invece la norma comunitaria presenta una portata

oggettivamente piugrave ampia quando fa riferimento allrsquoesecuzione ldquocon

qualsiasi mezzordquo di lavori ed opere percheacute non egrave condizionata dalla

definizione nazionale del Codice Civile Non sono peraltro mancati

temperamenti a tale tesi secondo i quali lrsquoinciso ldquocon qualsiasi mezzordquo

sembrerebbe volersi riferire non a qualsiasi tipo contrattuale ma solo a

quelli in cui lrsquooggetto principale rimanga pur sempre un ldquolavorordquo115 Ersquo

possibile ritenere invece che la norma sia nata proprio con lrsquointento di

fornire una nozione quanto piugrave possibile capace di abbracciare tutte le

azioni attraverso le quali portare a compimento un lavoro od unrsquoopera e

di conseguenza garantire la piugrave ampia applicazione della Direttiva

comunitaria e dunque dei principi posti a tutela della concorrenza che la

medesima esprime Anche volendo aderire a siffatta impostazione si

dovrebbe ugualmente convenire circa la portata oggettivamente piugrave

ampia della nozione comunitaria di appalto rispetto a quella nazionale

Aderire perograve a tale impostazione comporta la conseguenza che

mentre gli appalti nazionali possono essere eseguiti esclusivamente

mediante lrsquoappalto che presenti gli elementi essenziali di cui allrsquoart

1655 del codice civile quelli comunitari possono essere realizzati

115 inteso come lrsquoazione dinamica che porta alla realizzazione del risultato finale

In realtagrave le restrizioni introdotte dallrsquoautorevole opinione espressa sembrerebbero non collimare perfettamente con la ratio che ispira la generica formulazione di appalto recata dalla normativa comunitaria e che risiede nella esigenza di trovare una formula che consenta una generalizzata applicazione a tutti gli Stati membri

69

attraverso una ben piugrave ampia pluralitagrave di tipologie negoziali come lrsquouso

del contratto di vendita di cosa futura ed il ldquoleasing immobiliarerdquo116 o il

contratto di sponsorizzazione Va precisato perograve che recentemente

alcune amministrazioni pubbliche hanno utilizzato tali forme contrattuali

la cui ammissibilitagrave egrave stata legittimata anche se a fatica dal Giudice

amministrativo e dalla stessa Autoritagrave di vigilanza dei lavori pubblici

116

La cui legittimitagrave egrave stata riconosciuta dalla Autoritagrave di vigilanza sui lavori pubblici con Deliberazione n 145 del 23 settembre 2004 Sulla scorta del principio lex specialis derogat generali

70

44 Innovazioni sospensioni modifiche

Il recepimento della direttiva 200418 introduce molte

innovazioni ma determina anche sospensioni e modifiche al codice

che si sono rese necessarie soprattutto in riferimento alle nuove

disposizioni introdotte dal legislatore comunitario Innanzitutto il Codice

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture ha inaugurato una

rivoluzione lessicale La familiare terminologia nazionale del 1994 delle

procedure di affidamento lascia il posto a nuovi termini comunitari

uguali in tutti gli Stati membri dellrsquoUnione Il pubblico incanto diventa

ldquoprocedura apertardquo la licitazione privata diventa ldquoprocedura ristrettardquo la

trattativa privata lascia il posto alla ldquoprocedura negoziatardquo117

ldquoDal punto di vista sostanziale le maggiori novitagrave

apportate dal Codice al quadro normativo previgente sono contenute

nella parte II ldquoContratti relativi a lavori servizi e forniture nei settori

ordinarirdquo CAPO III rdquoOggetto del contratto procedure di scelta del

contraente e selezione delle offerterdquo Si tratta comunque di disposizioni

che innovando il pregresso regime introducono una sostanziale

equiparazione fra appalto di lavori avente ad oggetto la sola esecuzione

dei lavori e lrsquoappalto avente ad oggetto invece lrsquoesecuzione congiunta

alla progettazionerdquo118 Le altre novitagrave riguardano i soggetti egli

organismi quali Lrsquoautoritagrave di Vigilanza sui lavori pubblici lrsquoOsservatorio

dei lavori pubblici il Responsabile unico del Procedimento che pur

presenti nella previgente normativa ampliano la lorro attivitagrave anche con

i servizi e le forniture Altra novitagrave egrave lo Sportello dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture

117

D COCCO E LE MANDRACCHIA Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture Roma Tipografia del genio Civile 2007 pag 33

118 L PASSERI Il Dlgs 1632006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200418CE e 200417CE Analisi e commenti Tipografia DVS Roma pagg 7-8

71

Dal punto di vista legislativo il cambio della maggioranza

parlamentare avvenuto prima dellrsquoentrata in vigore del ldquocodicerdquo119

determina una pausa di riflessione su alcune delle principali innovazioni

del testo La volontagrave di apportare alcune modifiche al codice pur nel

rispetto della necessitagrave di recepire puntualmente le ldquodirettiverdquo120 porta

ad una manovra normativa in piugrave tempi dal 1deg luglio 2006 entra in

vigore il Codice ma con il Decreto Legge n 1732006 convertito in

legge n 228 del 12 luglio 2006 vengono sospese ldquoalcune

disposizionirdquo121 innovative come lrsquoaccordo quadro e il dialogo

competitivo istituti non obbligatori previsti nelle direttive la cui entrata

in vigore era stata differita al 1deg febbraio 2007 Oggetto di importanti

contestazioni egrave stato invece lrsquoarticolo 53 del Codice che disciplina

ldquoLrsquooggetto del contrattordquo che egrave stato sospeso in un primo momento fino

al primo febbraio 2007 e successivamente la sua applicabilitagrave egrave stata

rimandata allrsquoentrata in vigore del regolamento di attuazione

Ma la direttiva 200418 e piugrave precisamente il considerando (9) di

tale direttiva che dispone dellrsquooggetto del contratto ldquoaffronta la

questione relativa alla separazione dellrsquoattivitagrave di progettazione da

quella di esecuzione dei lavori statuendo che ldquohellipegrave opportuno che le

amministrazioni possano prevedere sia lrsquoaggiudicazione separata che

lrsquoaggiudicazione congiunta di appalti per lrsquoesecuzione e la progettazione

dei lavori La presente Direttiva non egrave intesa a prescrivere

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta La decisione relativa a

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta dellrsquoappalto deve fondarsi su

criteri qualitativi ed economici che possono essere definiti dalle

legislazioni nazionalirdquo Tale considerando non sembrerebbe perograve

disciplinare affatto lrsquoipotesi di un istituto unico che integri attivitagrave di

119

1deg luglio 2006 120

N 200417CE E 200418CE 121

Si tratta dei nuovi istituti comunitari che rappresentano le nuove procedure di affidamento ad evidenza pubblica accanto a quelle ordinarie quali la procedura aperta ristretta e la procedura negoziata

72

progettazione ed esecuzione dei lavori ma esclusivamente un

affidamento congiunto ldquodi appalti per lrsquoesecuzione di progettazione e

lavorirdquo In sostanza quello che la direttiva 200418 rimanda alla facoltagrave

delle legislazioni nazionali egrave lrsquoeventuale regolamentazione normativa

dellrsquoaffidamento congiunto di due distinti appalti (uno per la

progettazione e uno per lrsquoesecuzione dei lavori) e non di un unico

appalto il cui oggetto si concreti in unrsquoattivitagrave di progettazione ed

esecuzione congiunta Si tratta dunque di una previsione orientata alla

semplificazione ed allo snellimento procedurale ma non anche

allrsquointroduzione di nuovi istituti

Ma nelle norme del codice come in quelle dellrsquoart 19 della legge

10994 dopo le modifiche di cui alla legge 1662002 non si fa

riferimento al mero profilo procedimentale della congiunta

aggiudicazione di due appalti ma alla configurazione della nuova

fattispecie dellrsquoappalto congiunto di progettazione ed esecuzione Ersquo per

questo motivo che il considerando (9) rinvia allrsquointervento del legislatore

nazionale che dovragrave procedere allrsquoindividuazione dei singoli casi sulla

base di criteri qualitativi ed economici cioegrave della co-presnza di tali

criteri che nella disciplina italiana ai fini dellrsquooperativitagrave dellrsquoappalto

integrato erano richiesti non in maniera congiunta tanto egrave vero che

lrsquoappalto integrato era ammesso sulla base o di soli criteri economici

come il valore dellrsquoappalto o di criteri esclusivamente qualitativi come

la complessitagrave della prestazionerdquo122

Contemporaneamente alla sospensione di tali disposizioni

viene avviato lrsquoiter del 1deg Decreto correttivo che nelle intenzioni del

Governo rappresentava lo strumento della riflessione finalizzata al

confronto piugrave aperto sugli istituti innovativi sospesi

122

L PASSERI La Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commenti Tipografia DSV Roma 2005 pagg 129-131

73

Il primo Decreto correttivo del Codice ldquoDlgs n 62007rdquo123 egrave

formato da cinque articoli che vanno ad apportare altre novitagrave

Tra le piugrave significative le seguenti in riferimento ai settori ordinari

lrsquoulteriore differimento fino al 31 luglio 2007 dei nuovi istituti giuridici

comunitari giagrave sospesi e che sarebbero entrati in vigore il 1deg

febbraio 2007 resosi necessario ai fini di una piugrave ampia riflessione

sui predetti istituti e sui relativi risvolti applicativi senza perograve incidere

sugli obblighi nazionali di adeguamento alle direttive comunitarie

in merito allrsquoistituto ldquodellrsquoavvalimentordquo124 il Decreto elimina il divieto

per lrsquoimpresa ausiliata di assumere le vesti di subappaltatore Per il

vero tale modifica si egrave resa necessaria in quanto il legislatore

italiano nella compilazione originaria del codice non aveva recepito

la direttiva comunitaria artt 47 48 e 52 in maniera fedele ma

aveva introdotto tale divieto e ciograve finiva per annientare la portata

stessa dellrsquoistituto che ndash va sottolineato ndash egrave istituto a recepimento

obbligatorio giagrave considerato dalla giurisprudenza amministrativa

ldquoself executingrdquo125 Ma il legislatore italiano ha recepito la normativa

comunitaria con taluni adattamenti resesi necessari per evitare

ldquomanovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di associazioni

criminali o comunque di soggetti che non potrebbero partecipare in

proprio alle procedure di affidamentordquo126

in riferimento alla individuazione del Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) figura obbligatoriamente prevista in ogni

123 Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2007 ed entrato in

vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella GU ndash serie generale ndash n 25 del 31 gennaio 2007 (si veda in proposito lrsquoerrata corrige pubblicata nella GU ndash serie generale ndash n 26 del 1deg febbraio 2007

124 Art 49 DLgs 1632006 che consiste nella possibilitagrave di unrsquoimpresa (ausiliata)

di poter usufruire dei requisiti tecnici economici e di qualificazione di unrsquoaltra impresa (ausiliaria) al fine di partecipare ad una procedura di gara senza i quali la stessa impresa (ausiliata) non avrebbe potuto partecipare

125 Una norma self-executing egrave una norma di grado comunitario che trova

direttamente applicazione allrsquointerno dellrsquoordinamento nazionale senza la necessitagrave di recepimento da parte del legislatore nazionale

126 Cosigrave la Relazione illustrativa al codice correttivo

74

procedimento amministrativo si afferma la possibilitagrave di individuare

tale figura in caso di accertata carenza di dipendenti qualificati di

ruolo anche tra il personale non di ruolo purcheacute in servizio nella

amministrazione stessa ldquoLa modifica in parola si egrave resa necessaria

per superare le difficoltagrave operative incontrate soprattutto dai comuni

di piccole dimensioni i quali ora possono individuare il Rup anche

attraverso formule meno rigide rispetto allrsquoassunzione a tempo

indeterminato che incidevano negativamente sul bilancio dellrsquoEnte

In riferimento alla forme di pubblicitagrave tale Decreto differisce a ldquosei

giorni feriali (al posto dei due) il termine entro il quale procedere alla

pubblicazione degli avvisi di gara nella Gazzetta Ufficialerdquo127

noncheacute per i contratti di lavori pubblici sotto soglia la pubblicitagrave si

estende anche agli ldquoavvisi sui risultati della procedura di

affidamentordquo128 Si assiste pertanto ad un rafforzamento dei

meccanismi di pubblicitagrave relativi ai contratti di importo inferiore alle

soglie di applicazione delle direttive ma che sono sottoposte alla

stessa disciplina pubblicistica in virtugrave dei principi di paritagrave di

trattamento non discriminazione sanciti dal Trattato CE che

comportano un obbligo di trasparenza ldquoche consiste in un adeguato

livello di pubblicitagrave che consenta lrsquoapertura del mercato alla

concorrenza noncheacute il controllo sullrsquoimparzialitagrave delle procedure di

aggiudicazionerdquo129

Alla luce di quanto esposto la ratio del primo decreto correttivo

al DLgs 1632006 si giustifica nellrsquoobiettivo di fugare i dubbi residui

127

Art 66 comma 7 ultimo periodo ldquoLa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana viene effettuata entro il sesto giorno feriale successivo a quello del ricevimento della documentazione da parte dellrsquoUfficio inserzioni dellrsquoIstituto poligrafico e zecca dello Stato

128 Art 122 co 3 ldquoLrsquoavviso sui risultati della procedura di affidamento helliprdquo e co 5

ldquoGli avvisi di cui al comma 3 ed i bandi hellip Sono pubblicati nella GU della repubblica italiana ndash serie speciale ndash relativa ai contratti pubblici helliprdquo

129 Comunicazione interpretativa della Commissione n 2006C 17902

ldquoComunicazione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici

75

generati dalle rilevanti novitagrave introdotte dal Codice al fine di addivenire

quanto prima alla definizione di un assetto normativo stabile capace di

dissolvere ogni incertezza per il buon funzionamento del mercato dei

contratti pubblici e la piena apertura dello stesso alla concorrenzardquo130

Sulla disciplina degli appalti interviene anche la ldquoFinanziaria per il

2007rdquo131 che prevede alcune revisioni al codice relative ai criteri di

individuazione e verifica delle offerte anormalmente basse ldquofinalizzate

ad introdurre nella valutazione dellrsquoanomalia delle offerte il ldquocosto del

lavorordquo cosigrave determinato periodicamente in apposite tabelle predisposte

dal Ministro del lavoro e delle politiche socialirdquo132

La chiusura del primo Decreto correttivo coincide con il varo del

secondo Decreto correttivo e piugrave precisamente con lrsquoapprovazione in

via preliminare dello schema di decreto correttivo da parte del

Consiglio dei Ministri avvenuto in data 25 gennaio 2007 Con il ldquoDLgs

1132007rdquo133 secondo Decreto correttivo prosegue lrsquoopera di revisione

del Codice che nelle intenzioni del Governo ha il significato della

decisione sui nuovi istituti sospesi dal primo correttivo mantenendo

lrsquoapertura ai nuovi istituti comunitari ma limitandoli in una cornice che

vuole mitigare il vento liberale di Bruxelles senza per questo ostacolare

la modernizzazione del sistema degli appalti Dal 1deg agosto 2007

entrano in vigore alcune delle disposizioni sospese quali le lrsquordquoaccordo

quadrordquo134 mentre si decide di differire lrsquoistituto del dialogo competitivo

allrsquoentrata in vigore del regolamento

ldquoMa lrsquoentrata in vigore del secondo decreto correttivo del codice

dei Contratti pubblici ripropone le tradizionali problematiche del diritto

130 A CONIO Prime note sul correttivo appalti Il Sole 24 Ore 2007 pag 50 131

Legge 27 dicembre 2006 n 296 132

Art 87 co 2 lettera g) del DLgs 1632006 133

Pubblicato nella GU n 176 del 31 luglio 2007 ed entrato in vigore il 1deg agosto 2007

134 Art 59 DLgs 1632006 che recepisce lrsquoart 32 della Direttiva 200418CE egrave

uno schema contrattuale stipulato tra le PA e uno o piugrave operatori economici che ha la durata massima di quattro anni e che prevede la fissazione dei prezzi per tutto il periodo

76

transitorio Il principio generale che regola la successione delle leggi nel

tempo egrave enunciato ldquoallrsquoarticolo 11rdquo delle preleggi Questo principio

comunemente indicato come quello tempus regit actum va tuttavia letto

alla luce delle particolari caratteristiche della normativa dei lavori

pubblici i cui effetti non esauriscono in un dato momento puntualmente

individuato Lrsquoiter procedurale che governa la realizzazione di unrsquoopera

pubblica si sviluppa infatti in un arco temporale prolungato sia con

riferimento alla fase di scelta del contraente sia a quella relativa

allrsquoesecuzione dei lavori Per quanto riguarda le disposizione sospese

fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento profondamente diversi sono

gli effetti per ognuno di esso che conseguono a tale differimento

Lrsquoefficacia delle disposizioni dellrsquoappalto integrato di cui allrsquoart 53

e del Dialogo Competitivo di cui allrsquoart 58 erano giagrave state sospese

dalla Legge 2282006 e riportate nel primo decreto correttivo n 62007

Tuttavia mentre la sospensione del dialogo competitivo aveva

comportato una vera e propria impossibilitagrave di utilizzarlo proprio percheacute

nuovo istituto comunitario altra cosa invece egrave stata per lrsquoappalto

integrato per cui era operante la disposizione contenuta nella legge

2282006 ndash successivamente richiamata dal primo decreto correttivo ndash

in base alla quale per tutto il periodo di sospensione della nuova

disciplina di cui allrsquoart 53 relativa allrsquooggetto del contratto di appalto si

continuavano ad applicare le norme dellrsquoappalto integrato contenute

nella legislazione precedente piugrave restrittive della legge 10994 Ma il

secondo decreto non contenendo alcuna norma di richiamo alla legge

2282006 di fatto ha vietato alle stazioni appaltanti in termini assoluti

lrsquoutilizzo di tale istituto135

La correzioni del secondo decreto correttivo coincidono con

lrsquoavvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione

Europea che coincide a sua volta con il cambio della legislatura e le

135

R MANGANI Codice dei contratti la revisione e il rebus del regime transitorio Edilizia e Urbanistica commento e norme del 24 settembre 2007 pag 6

77

elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che ha determinato la

sospensione di tutti i lavori del Governo uscente lasciando al Governo

Berlusconi lrsquoapprovazione proprio allo scadere del termine biennale

delle correzioni indicate dalla Commissione Europea

Questo fatto ha portato alla conseguente correzione del

regolamento che a tuttrsquooggi deve essere ancora emanato dal Governo

78

45 La procedura drsquoinfrazione n 20072309 avverso il sistema

italiano degli appalti pubblici

ldquoMa in data 31 gennaio 2008 ldquola Commissione europea ha

aperto nei confronti dellrsquoItalia la procedura drsquoinfrazione n 20072309

relativa al Codice dei contratti pubblici in cui si contesta sotto piugrave

profili un incompleto o infedele recepimento della direttiva Tra le

contestazioni piugrave rilevanti nel settore dei lavori pubblici la commissione

contesta le seguenti disposizioni

- artt 34 90 e 101 ldquosoggetti a cui possono essere affidati i contratti

pubblicirdquo136 quanto alla nozione restrittiva di operatore economico

ammesso alle gare il legislatore italiano individua solo i soggetti

privati mentre la Commissione aveva esteso la possibilitagrave ad essere

ammessi a partecipare alle gare anche ai soggetti pubblici e

organismi di diritto pubblico sia a forme organizzative diverse da

quelle elencate

- art 37 comma 11 che vieta per taluni lavori il subappalto e impone

la forma giuridica dellrsquoATI (nota) quando il concorrente non abbia i

requisiti per eseguirli in proprio da un lato si impone un limite (nota)

al subappalto che non esiste nel diritto comunitario dallrsquoaltro lato si

impone una forma organizzativa laddove il diritto comunitario non

impone forme giuridiche per avvaalersi di requisiti e capacitagrave altrui

- art 48 sul controllo a campione secondo la Commissione il

controllo deve essere generalizzato

- artt 45 49 e 50 ldquoavvalimentordquo atteso che lrsquoart 45 non lo consente

adeguatamente lrsquoart 49 fissa limitazioni non previste dal diritto

comunitario e lrsquoart 50 che ai fini della qualificazione limita

lrsquoavvalimento allrsquoinfragruppo estendendolo ai settori speciali dove

questo limite per il diritto comunitario non crsquoerardquo137

136

Artt 4 e 5 della Direttiva 200418CE

137 A VALLETTI La procedura drsquoinfrazione sul codice dei contratti pubblici Milano Ipsoa Editore Rassegna Urbanistica e Appalti n 62008 pag 672

79

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 200418 introduce lrsquoistituto

dellrsquoavvalimento in merito al sistema di qualificazione dellrsquooperatore

economico chegrave vuole fornire uno strumento piugrave flessibile il cui fine egrave

sempre quello di esaltare il principio della libera concorrenza e della

massima partecipazione alle gare da parte degli operatori economici

Lrsquoimpresa quindi puograve avvalersi dei requisiti economici tecnici e

finanziari di unrsquoaltra impresa al fine di partecipare ad una gara senza i

quali non avrebbe potuto partecipare Lrsquoimpresa che si avvale di tali

requisiti si chiama ldquoimpresa ausiliatardquo e quella che offre i requisiti

ldquoimpresa ausiliariardquo Ma mentre il paragrafo 2 dellrsquoart 47 della direttiva

afferma che i requisiti possono essere utilizzati dagli operatori

economici a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con

questi purcheacute dimostri la disponibilitagrave dei relativi mezzi il legislatore

italiano permette lrsquoutilizzo di tale istituto solo tra imprese che

appartengono allo stesso gruppo

ldquoSecondo alcuni studiosi la facoltagrave concessa dal legislatore

italiano allrsquooperatore economico di avvalersi dei requisiti tecnici ed

economici di altra impresa facendola partecipare anche ai lavori

colliderebbe con la ldquodisciplina normativardquo138 del subappalto che prevede

stringenti limitazioni Trattasi di opinione non del tutto condivisibile

qualora si consideri la diversa natura giuridica dei due istituti in esame

infatti mentre il subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a

soggetti terzi che operano come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso dellrsquoavvalimento cosigrave come disciplinato dal

legislatore comunitario il concorrente aggiudicatario saragrave comunque

lrsquoimpresa operante tanto egrave vero che dovragrave dimostrare il possesso dei

beni aziendali dei quali intenderagrave avvalersirdquo139 e solo ad essa verragrave

138

Art 18 legge 10994 n 55 che vieta la subappaltabilitagrave della categoria prevalente per una quota superiore al 30 dellrsquoimporto complessivo dei lavori)

139

D GALLI Le direttive europee sugli appalti Edilizia e Territorio ndash Il Sole 24 Ore n 202004 pagg 15 e ss

80

rilasciato il Certificato di regolare Esecuzione (CRE) Percheacute allora

non puograve essere lrsquoimpresa ausiliaria ad essere anche esecutrice dei

lavori per i quali presta i propri requisiti considerando anche il fatto che

essa non puograve partecipare ad altre gare dove sia richiesto proprio il

requisito ldquoprestatordquo

Inoltre sia lrsquoimpresa ausiliaria che ausiliata devono presentare

una serie di dichiarazioni al fine della possibilitagrave di fare ricorso a tale

istituto Pertanto lrsquoinfrazione si giustifica per il fatto che il legislatore

italiano attraverso il divieto di subappalto e le limitazioni al ricorso di

tale istituto di fatto vigraveola il principio caro al legislatore comunitario del

rispetto della libera concorrenza e della massima partecipazione alle

gare principio ispiratore di tale istituto noncheacute per il fatto che il

legislatore italiano non doveva apportare alcuna variante poicheacute

lrsquoistituto dellrsquoavvalimento egrave istituto a recepimento obbligatorio self -

executing

- art 58 sul dialogo competitivo quanto agli elementi di valutazione e

alla prevista possibilitagrave di riduzione dei termini della procedura il

recepimento italiano presenta refusi dovuti alla non del tutto chiara

percezione della sostanza del nuovo istituto

- art 79 quanto alle informazioni da fornire ai candidati e offerenti

percheacute prevede che lrsquoinformativa aggiudicazione sia fornita solo su

richiesta scritta anzicheacute drsquoufficio nel recepimento egrave stato commesso

un refuso

- art 83 laddove consente alla commissione di gara di fissare criteri

motivazionali di valutazione dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa che non sono giagrave contenuti nel bando di gara

- art 140 sulla cd gara a scorrimento in caso di fallimento

dellrsquoaggiudicatario percheacute in caso di aggiudicazione al secondo

classificato o successivi cambierebbero le condizioni iniziali siccheacute si

tratterebbe di un affidamento diretto

81

Ma poicheacute il termine per la correzione biennale del codice era

imminente e nel frattempo egrave cambiata di nuovo la maggioranza il

nuovo Governo ldquoha proposto un emendamento al disegno legge di

conversione del Decreto Legge 8 aprile 2008 n 59 recante

ldquodisposizioni urgenti per lrsquoattuazione degli obblighi comunitarirdquo un

articolo aggiuntivo e precisamente lrsquoart 8-bis volto a modificare lrsquoart 25

della legge 622005 che prevedeva ldquoil riordino normativo delle materie

interessate dalle direttive comunitarie entro un termine di due anni al

fine di coordinare le medesime con le normative legislative vigenti nelle

stesse materie apportando le sole modificazioni necessarie a garantire

la semplificazione e la coerenza logica sistematica e lessicale della

normativardquo140 Tale emendamento era volto a modificare il termine per

procedere alle modifiche al Codice da due anni sarebbe quindi

diventato ldquodi tre annirdquo e sarebbe scaduto il 30 giugno 2009

Ma lrsquoemendamento egrave stato ritenuto inammissibile e cosigrave il 27

giugno 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del

Ministro delle Politiche europee A Ronchi e del Ministro delle

Infrastrutture e trasporti A Matteoli il terzo decreto correttivo formato

di 3 articoli e precisamente

art 1 ldquoDisposizioni di adeguamento comunitariordquo

art 2 ldquoDisposizioni di coordinamentordquo

art 3 ldquoNorma finanziariardquo

140

GRECO M E MASSARI A Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007 pag 51

82

46 Le competenze sul recepimento della Direttiva 200418CE

ldquoLa disciplina dettata dal Codice assume una importanza

fondamentale soprattutto in relazione alla ripartizione della

competenza legislativa esclusiva e concorrente tra Stato e

Regioni nellrsquoambito dei contratti pubblici Infatti il Codice allrsquoart

4 ha individuato dettagliatamente gli ambiti di competenza dei

due legislatori cercando in questo modo di colmare la lacuna

insita nella formulazione del novellato ldquoart 117 comma 2rdquo141

della Costituzione che elaborando il rovesciamento

dellrsquoenumerazione delle competenze legislative riconosce al

legislatore nazionale competenze enumerate e ai legislatori

regionali competenza generale residuale in tutte quelle materie

non espressamente enucleate negli elenchi dellrsquoart 117 comma

2 e ldquocomma 3rdquo142

141 2) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie a) politica estera

e rapporti internazionali dello Stato rapporti dello Stato con lUnione europea diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti allUnione europea b) immigrazione c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose d) difesa e Forze armate sicurezza dello Stato armi munizioni ed esplosivi e) moneta tutela del risparmio e mercati finanziari tutela della concorrenza sistema valutario sistema tributario e contabile dello Stato perequazione delle risorse finanziarie f) organi dello Stato e relative leggi elettorali referendum statali elezione del arlamento europeo g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali h) ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della polizia amministrativa locale i) cittadinanza stato civile e anagrafi l) giurisdizione e norme processuali ordinamento civile e penale giustizia amministrativa m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale n) norme generali sullistruzione o) previdenza sociale p) legislazione elettorale organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province e Cittagrave metropolitane q) dogane protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale r) pesi misure e determinazione del tempo coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale regionale e locale opere dellingegno s) tutela dellambiente dellecosistema e dei beni culturali

142 2) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a rapporti

internazionali e con lUnione europea delle Regioni commercio con lestero tutela e sicurezza del lavoro istruzione salva lautonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale professioni ricerca scientifica e tecnologica e sostegno allinnovazione per i settori produttivi tutela della salute alimentazione ordinamento sportivo protezione civile governo del territorio porti e aeroporti civili grandi reti di trasporto e di navigazione ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dellenergia previdenza complementare e integrativa armonizzazione dei bilanci pubblici e

83

Si tratta di una materia quella della disciplina dei contratti

pubblici che nellrsquoattuale riparto di potestagrave legislativa operato

dallrsquoart 117 Cost non risulta attribuita espressamente neacute alla

potestagrave esclusiva dello Stato neacute rientra nelle materie di potestagrave

concorrente

Di conseguenza secondo la ldquoclausola residualerdquo di cui

allrsquoart ldquo117 comma 4rdquo143 per cui tutto quello che non risulta

espressamente attribuito allo Stato o alla potestagrave concorrente egrave

attribuito in via residuale alle Regioni la disciplina dei lavori

pubblici sarebbe da ricondurre tra quelle di potestagrave legislativa

esclusiva delle Regioni

Tuttavia tale orientamento interpretativo ancor prima

della redazione del Codice era stato messo in discussione da

una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale che

chiamata a svolgere il ruolo di arbiter dei rapporti tra i vari livelli

di governo soprattutto dopo la riforma del Titolo V ha

provveduto a fornire una prima soluzione alla vexata quaestio

circa il riparto della competenza legislativa in materia di contratti

pubblici

In particolare nelle sentenze nn 302 e 303 del 2003 il

giudice costituzionale ha statuito che non egrave possibile a priori

considerare i ldquolavori pubblicirdquo come una materia che puograve essere

attribuita in blocco alla disciplina legislativa statale o regionale

ma piuttosto come ambito per il quale egrave possibile individuare

spazi di intervento ldquopro-quotardquo riservati ad entrambi i legislatori

coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitagrave culturali casse di risparmio casse rurali aziende di credito a carattere regionale enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestagrave legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato

143 Spetta alle Regioni la potestagrave legislativa in riferimento ad ogni materia non

espressamente riservata alla legislazione dello Stato

84

Si tratta infatti di ambiti di legislazione che non integrano una

vera e propria materia ma si qualificano a seconda dellrsquooggetto

al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in

volta a potestagrave legislative esclusive dello Stato o a potestagrave

legislative concorrenti144

Un primo importante contributo nel senso di ridurre la

problematicitagrave della questione egrave rappresentato da un recente

parere del Consiglio di Stato145 relativo allo schema di decreto

legislativo inerente il Codice con il quale sono indicati gli aspetti

relativi ai lavori pubblici che a giudizio dello stesso Consiglio

rientrerebbero nella potestagrave legislativa esclusiva dello Stato tra i

quali la qualificazione e selezione dei concorrenti i criteri di

aggiudicazione il subappalto ed il contenzioso in quanto

segmenti procedurali che attengono alla concorrenza o

allrsquoordinamento civile

Tuttavia la problematicitagrave che permea il dibattito sui

rapporti Stato- Regione non solo non viene risolta dal parere su

citato ma viene addirittura ampliata da alcune affermazioni del

Consiglio di Stato basti pensare ai profili problematici sollevati

dallrsquoaffermazione secondo la quale ldquola concorrenza gioca un

ruolo fondamentale ma egrave da verificare se ciononostante sia

possibile un intervento normativo regionalerdquo

Il tema egrave stato affrontato anche dalle Commissioni

parlamentari competenti per materia che si sono espresse sullo

schema del Codice riconfermando in parte il contenuto del

parere del Consiglio di Stato circa la necessitagrave di attribuire gran

parte dei profili della materia ldquolavori pubblicirdquoalla potestagrave

esclusiva del legislatore statale

144

Corte cost sentenza n 3032003 145

Si veda il parere del Consiglio di Stato del 6 febbraio 2006

85

Il testo definitivo del Codice fa proprie le indicazioni fornite

dal Consiglio di Stato e dallrsquoVIII commissione della Camera dei

Deputati e pertanto attribuisce gran parte della propria

disciplina agli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello

Stato

Infatti ldquolrsquoart 4 comma 3 del dlgs 1632006rdquo146 definisce

di competenza esclusiva statale nellrsquoambito dei lavori pubblici i

seguenti aspetti la qualificazione e la selezione dei concorrenti

le procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione

amministrativa i criteri di aggiudicazione il subappalto i poteri di

vigilanza sul mercato degli appalti affidati allrsquoAutoritagrave per la

vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture le

attivitagrave di progettazione ed i piani di sicurezza la stipulazione e

lrsquoesecuzione dei contratti ivi compresi la direzione

dellrsquoesecuzione ed il collaudo il contenzioso

Relativamente alle materie oggetto di competenza

concorrente tra Stato e Regioni il Codice prevede che le Regioni

esercitino la propria potestagrave nel rispetto dei principi fondamentali

emanati dallo Stato in tema di programmazione di lavori

pubblici approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed

146 Le regioni nel rispetto dellarticolo 117 comma secondo della Costituzione

non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in relazione alla qualificazione e selezione dei concorrenti alle procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione amministrativa ai criteri di aggiudicazione al subappalto ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati allAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture alle attivitagrave di progettazione e ai piani di sicurezza alla stipulazione e allesecuzione dei contratti ivi compresi direzione dellesecuzione direzione dei lavori contabilitagrave e collaudo ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilitagrave amministrative al contenzioso Resta ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali i contratti nel settore della difesa i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori servizi forniture

86

espropriativi organizzazione amministrativa compiti e requisiti

del responsabile del procedimento sicurezza del lavoro

Tuttavia tale scelta normativa egrave stata messa in

discussione dalle Regioni ldquoalcune delle qualirdquo147

hanno

presentato ricorso alla Corte costituzionale ai sensi dellrsquoart 127

comma 2 Cost ritenendo il riparto delle competenze operato

dal Codice non conforme a quanto disposto dal novellato art

117 Cost mentre altre hanno provveduto a disciplinare la

materia ldquoappaltirdquo in maniera in parte difforme dal Codice

mettendone in discussione pertanto praticamente la legittimitagrave

costituzionale

In particolare le Regioni che si sono mosse verso questa

seconda direzione sono state la Campania148 la Toscana149 il

Veneto150 la Sardegna151 la Calabria152 ed in ultimo la

Liguria153 Tutte le Regioni qui indicate hanno disciplinato la

materia lavori pubblici adottando dei veri e propri testi organici

con cui hanno interferito in alcuni degli ambiti materiali assegnati

alla potestagrave esclusiva statale dettando una normativa difforme o

contrastante con quella contenuta nel Codice

147

Toscana Campania Lazio Abruzzo 148

Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

149 Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007

recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

150 Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti

pubblici ne relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo 151

Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

152 Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007

recante disposizioni in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

153 Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante

norme per la ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

87

Proprio per questo motivo in seguito allrsquoattenta analisi di

legittimitagrave costituzionale della normativa regionale in materia

effettuata dal Dipartimento degli Affari regionali il Consiglio dei

Ministri ha deliberato ai sensi dellrsquoart 127 Cost la loro

impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale chiamata ancora

una volta ad assumere il ruolo di arbiter nei rapporti tra Stato e

Regioni in merito allrsquoapplicazione e allrsquointerpretazione dellrsquoart

117 della Costituzione

Alcune Regioni in seguito allrsquoentrata in vigore del dlgs

1632006 che ha apportato sostanziali modifiche alla disciplina

degli appalti per lavori servizi e forniture hanno adottato dei testi

normativi organici con cui hanno provveduto a modificare la

precedente normativa regionale in materia alla luce sia delle

novitagrave legislative in materia sia del nuovo quadro costituzionale

di riferimento che ha ampliato la potestagrave legislativa regionale

La prima Regione che ha approvato un testo legislativo

organico in materia di contratti pubblici di lavori servizi e

forniture dopo lrsquoemanazione del Codice dei contratti egrave stata la

Campania con la legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata

sul BUR n 15 del 19032007 e recante la ldquo disciplina dei lavori

pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo Con la legge

in questione composta da 88 articoli la Regione disciplina la

programmazione la progettazione lrsquoaffidamento lrsquoesecuzione il

collaudo e la manutenzione di appalti pubblici di lavori servizi e

forniture di qualsiasi importo da eseguirsi sul territorio regionale

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost pur

essendo stati rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale non si egrave

avuta la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri a fronte perograve di un impegno della Regione

a modificare il testo normativo in modo da adeguarlo al dlgs

88

1632006 superando i rilievi di incostituzionalitagrave23

Nel caso di

specie quindi lrsquoattivazione delle procedure di negoziazione

presso il Dipartimento Affari regionali con la Regione interessata

ha consentito di evitare lo strumento del contenzioso

costituzionale

Diversa egrave stata invece la ldquosorterdquo della legge della

Regione Toscana n 38 del 13072007 con la quale la Regione

definisce lrsquoambito di applicazione della stessa le finalitagrave e

provvede a stabilire le nuove competenze dellrsquoOsservatorio

regionale sui contratti pubblici

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La legge detta poi regole per la programmazione

dellrsquoattivitagrave contrattuale e disposizioni finalizzate alla snellezza

procedurale ed alla semplificazione amministrativa noncheacute

norme per la qualificazione razionalizzazione esemplificazione

delle attivitagrave della committenza pubblica dettando inoltre regole

dettagliate per lrsquoattivitagrave contrattuale della Regione e degli enti da

essa dipendenti

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La deliberazione di impugnativa egrave perograve intervenuta solo

in seguito allrsquoattivazione di procedure di conciliazione154 con la

154

Presso il Dipartimento Affari regionali

89

Regione interessata al fine di superare il contenzioso

costituzionale in applicazione del principio di leale

collaborazione

Il ricorso al contenzioso costituzionale sia da parte del

Governo che ha deliberato le impugnative in via principale di

gran parte delle leggi regionali in materia di appalti sia da parte

di alcune Regioni che hanno sollevato dubbi di illegittimitagrave

costituzionale su numerose norme del d lgs 1632006 egrave indice

della problematicitagrave del riparto di competenze tra Stato e Regioni

in materia Infatti da una parte le Regioni asseriscono che la

materia dei contratti pubblici rientra negli ambiti di competenza

concorrente e che pertanto il riparto di cui allrsquoart 4 del dlgs

1632006 sia stato delineato dal legislatore ordinario in chiara

violazione dellrsquoart 117 della Costituzione dallrsquoaltra parte invece

il legislatore statale nel predisporre una normativa organica in

materia di appalti ha individuato tutti gli aspetti per i quali egrave

necessaria una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale

in quanto rientranti nella competenza esclusiva statale di cui

allrsquoart 117 comma 2 Cost In questo modo il legislatore statale

ha provveduto a riempire di contenuto almeno per quanto

concerne la materia degli appalti le due voci ldquo tutela della

concorrenzardquo e ldquoordinamento civilerdquo attribuite alla potestagrave

legislativa dello Stato dal novellato art 117 Cost

Si puograve dunque affermare che nonostante il DLgs

1632006 abbia elencato gli ambiti di competenza esclusiva

statale ed i profili di competenza concorrente- lasciando al

legislatore regionale in via residuale la disciplina di tutti gli altri

profili concernenti la materia ldquolavori pubblicirdquo non ivi indicati ndash si egrave

manifestato il problema di delineare praticamente i confini di

delimitazione tra le aree di competenza statale quelle

concorrenti e quelle residuali regionali soprattutto alla luce del

90

novellato art 117 della Costituzione Si tratta di un problema che

ha chiamato ancora una volta la Corte costituzionale a sopperire

allrsquoindeterminatezza del riparto costituzionale di competenze

legislative dal momento che egrave stata chiamata a pronunciarsi sul

punto da entrambi i ldquo contendentirdquo

In questo assetto giuridico caratterizzato da molteplici

criticitagrave assume pertanto un ruolo estremamente rilevante la

recente pronuncia della ldquoCorte costituzionalerdquo155

in merito alle

attribuzioni ai diversi livelli di governo nella materia dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture Si puograve sicuramente parlare di

una sentenza chiarificatrice che chiude almeno fino a successivi

interventi legislativi in materia la vexata quaestio del riparto di

competenze tra Stato e Regioni su tali ambiti

Nella sentenza 4012007 la Corte Costituzionale

sollevata in via principale ex art 127 Cost con ricorsi delle

Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio Abruzzo e della

Provincia autonoma di Trento va a pronunciarsi sulla legittimitagrave

costituzionale di alcune disposizioni del dlgs 1632006

Le ricorrenti ossia le Regioni assumono innanzitutto la

illegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 4 comma 2 seconda parte

limitatamente alle parole laquoprogrammazione di lavori pubbliciraquo156

e laquocompiti e requisiti del responsabile del procedimentoraquo157 per

violazione dellrsquoart 117 Cost

In relazione alle questioni sollevate dalle Regioni lo Stato

recuperando quanto giagrave affermato dalla Corte nella sentenza su

citata ha sottolineato che la disciplina dei contratti pubblici

155

Si veda la sentenza n 4012007 156

si sottolinea come essa non sia una materia in senso proprio ma un modo di esercizio

delle competenze che deve essere disciplinato di volta in volta con fonti statali o regionali a

seconda dellrsquoattinenza dellrsquoattivitagrave di programmazione ad ambiti dello Stato o delle Regioni 157

Si rileva come non si tratti di un aspetto oggetto di potestagrave legislativa concorrente attenendo essi ai profili organizzativi che ldquosono lasciati alla libera regolazione del legislatore regionalerdquo

91

investe diversi ambiti materiali molti dei quali afferendo

allrsquoordinamento civile alla tutela della concorrenza alla

giurisdizione e alle norme processuali rientrano nella

competenza esclusiva dello Stato ex art 117 comma 2 Cost

Inoltre si ritiene che la natura trasversale delle materie ldquotutela

della concorrenzardquo ed ldquoordinamento civilerdquo cosigrave come

La difesa dello Stato afferma che contrariamente a

quanto sostenuto dalle ricorrenti il riparto di competenze di cui

allrsquoart 4 commi 2 e 3 del dlgs 1632006 egrave pienamente

conforme alle disposizioni del novellato art 117 commi 2 3 e 4

In particolare per quanto concerne le censure riferite allrsquoart 4

comma 2 del dlgs 1632006 si ritiene che la disciplina inerente

la laquoprogrammazione dei lavori pubbliciraquo158 rientra nellrsquoambito

della materia concorrente del governo del territorio

In relazione al presunto contrasto con lrsquoart 117 comma

5 Cost si sottolinea come il Codice abbia mantenuto ferma la

competenza delle Regioni a dare attuazione alle direttive

comunitarie nelle materie di loro competenza in tali ambiti

infatti per lrsquoespressa previsione contenuta nellrsquoart 4 comma 4

le disposizioni del Codice stesso avrebbero natura cedevole

applicandosi sino a quando le Regioni non introducano una loro

normativa

Si ritiene inoltre non fondata neppure la censura di

asserita violazione del principio di leale collaborazione posto

che da una parte il testo del decreto legislativo egrave stato

sottoposto allrsquoesame della Conferenza Stato-Regioni non

assumendo rilevanza la circostanza che non siano state accolte

le richieste regionali dallrsquoaltra non esiste un fondamento

costituzionale dellrsquoobbligo di adottare procedure legislative

ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni come

158

e ldquoapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativirdquo

92

invece sostenuto dalle ricorrenti che ritenevano opportuna la

congiunta stesura del testo normativo in questione in

applicazione del principio su richiamato

Innanzitutto la Corte provvede a definire lrsquointero quadro

giuridico di riferimento precisando che non solo non sono

configurabili neacute una materia relativa ai lavori pubblici nazionali neacute

una materia afferente ai lavori pubblici di interesse regionale ma

non egrave neppure possibile tracciare il riparto di competenze

legislative tra Stato e Regioni secondo un criterio soggettivo

distinguendo tra gare indette da amministrazioni statale e

regionali

Sempre nellrsquoambito della competenza legislativa

concorrente la Corte ha invece dichiarato costituzionalmente

illegittime due disposizioni del dlgs 1632006 in quanto ritenute

di dettaglio e non contenenti meri principi fondamentali Si tratta

dellrsquoart ldquo84 commi 2 3 8 e 9 del dlgs 1632006rdquo159 nella parte

in cui vincola le Regioni allrsquoosservanza di norme in materia di

composizione e modalitagrave di nomina dei componenti delle

commissioni di gara anzicheacute disporre che le disposizioni

abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una diversa

159

2 La commissione nominata dallorgano della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto egrave composta da un numero dispari di componenti in numero massimo di cinque esperti nello specifico settore cui si riferisce loggetto del contratto 3 La commissione egrave presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali nominato dallorgano competente (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera r) dlgs n 113 del 2007) 8 I commissari diversi dal presidente sono selezionati tra i funzionari della stazione appaltante In caso di accertata carenza in organico di adeguate professionalitagrave noncheacute negli altri casi previsti dal regolamento in cui ricorrono esigenze oggettive e comprovate i commissari diversi dal presidente sono scelti tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui allart 3 comma 25 ovvero con un criterio di rotazione tra gli appartenenti alle seguenti categorie a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali b) professori universitari di ruolo nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltagrave di appartenenza 9 Gli elenchi di cui al comma 8 sono soggetti ad aggiornamento almeno biennale

93

normativa regionale dal momento che si tratta di profili che non

rientrano nella competenza esclusiva statale ma in quella

concorrente regionale e dellrsquoart ldquo98rdquo160 comma 2 del dlgs

1632006 nella parte in cui dispone che lrsquoapprovazione dei

progetti definitivi da parte del Consiglio comunale equivale a

variante urbanistica a tutti gli effetti trattandosi di una norma di

dettaglio non consentita nella materia urbanistica oggetto di

competenza legislativa concorrente

Si puograve quindi concludere affermando che sono

costituzionalmente legittime tutte le disposizioni presenti

nellrsquoarticolo 4 del DLgs 1632006 a cui le Regioni devono

conformarsi

Alla luce dei principi espressi dalla Corte nella sentenza

4012007 che costituisce sicuramente un importante contributo

per la chiara interpretazione del riparto della potestagrave legislativa

tra Stato e Regioni di cui allrsquoart 117 Cost si evince un

assorbimento di competenze in capo al legislatore statale per

quel che riguarda la disciplina di contratti pubblici di lavori servizi

e forniture Tale assorbimento trova la sua ratio nellrsquoesigenza di

garantire una disciplina uniforme sullrsquointero territorio nazionale di

una materia che richiede delle regole valide per tutti i soggetti

dellrsquoordinamento della Repubblica e quindi di evitare confusione

e disparitagrave di trattamento tra gli addetti del settore

A fronte della posizione assunta dalla Corte che in parte

conferma i motivi fondanti delle censure mosse dal Governo ad

alcune delle leggi regionali in materia si puograve prevedere che

molte delle disposizioni regionali impugnate saranno dichiarate

illegittime dal giudice costituzionale e quindi le Regioni saranno

chiamate a ridisciplinare i contratti pubblici di servizi lavori e

160

Art 98 Effetti dellapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi

94

forniture in modo da adeguare la normativa regionale al d lgs

1632006 i cui principi hanno trovato lrsquoavallo e la conferma della

Corte costituzionale chiamata a far fronte allrsquoincompletezza della

riforma del Titolo V e a colmare i vuoti lasciati dal legislatore

costituzionalerdquo161

161

V LEPORE Il riparto della competenza legislativa tra stato e regioni in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture alla luce del nuovo codice degli appalti e della recente giurisprudenza costituzionale Rivista elettronica di diritto pubblico di diritto dellrsquoeconomia e di scienza dellrsquoamministrazione a cura del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche di ldquoVittorio Bacheletrdquo Direttore Prof Giuseppe Di Gaspare pagg 11-31

95

47 Conclusioni

Per concludere si puograve affermare come il Codice che

doveva essere una rivoluzione epocale nellrsquoambito della materia

dei lavori pubblici ma anche in quelle dei servizi e delle forniture

che doveva metter ordine a 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia di

fatto egrave stata solo una rivoluzione dal punto di vista del

raggruppamento in un unico testo di tutta la normativa dei lavori

pubblici servizi e forniture

Il Codice degli contratti pubblici di lavori servizi e forniture

non ha avuto il successo meritato tanto che ad oggi esso non

entra ancora in vigore come anche il Regolamento di attuazione

Anche nel recente Convegno svoltosi a Roma lo scorso

23 settembre dallrsquoIstituto Grandi Infrastrutture dal Titolo ldquoLe

novitagrave legislative dellrsquoestaterdquo il Presidente Giuseppe Zamberletti

si egrave soffermato sulle ripetute modifiche del Codice dei Contratti

ed ha precisato che il ldquoquadro normativo continua ad essere

instabile creando non pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni

Appaltanti una incertezza operativa di fondo ed un esteso

contenzioso Certamente non puograve non rilevarsi che questo

continuo incidere sul testo del decreto 163 egrave sentore di un non

efficace funzionamento della disciplina previdente e ciograve impone

una riflessione comune al fine di pervenire a soluzioni efficaci e

soddisfacentirdquo

Al Convegno egrave intervenuto anche tra gli altri Bernardette

Veca Vice Capo Gabinetto e Direttore generale per la

regolazione del Ministero infrastrutture che ha relazionato sul

nuovo Regolamento e sullo stato dellrsquoarte dello stesso

In particolare il Direttore Veca ha ricordato lrsquointensa attivitagrave

di concertazione del nuovo testo che sta per concludersi in sede

96

tecnica al margine del tavolo permanente istituito un anno fa

dallo stesso Ministro e che si concluderagrave con lrsquoinvio del

provvedimento al Consiglio di Stato prima della delibera

definitiva del Consiglio dei Ministri ed il parere finale della Corte

dei Conti

Il Governo egrave in forte ritardo nellrsquoemanazione del Nuovo

Regolamento di attuazione del Codice

Al termine del Convegno il prof Zamberletti aggiunge ldquoErsquo

forse impensabile rimettere mano ad una riscrittura del Codice

dei Contratti ma occorre prendere atto che il tentativo di

risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non egrave

pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti

in questi tre annirdquo

97

Bibliografia

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- DLgs 17 marzo 1995 n 158 recante ldquoAttuazione delle direttive 90531CEE e 9338CEE

relative alle procedure di appalti nei settori esclusirdquo

dPR 21121999 n 554 recante ldquoRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di

lavori pubblici 11 febbraio 1994 n 109 e successive modificazionirdquo

- Dlgs 1882000 n 267 recante ldquoTesto unico delle leggi sullordinamento degli enti localirdquo

- Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e trasportirdquo

- Direttiva n 200418CE del 3132004 recante ldquoDirettiva del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di

forniture e di servizirdquo

- L 1842005 n 62 recante ldquoDisposizioni per ladempimento di obblighi derivanti

dallappartenenza dellItalia alle Comunitagrave europee Legge comunitaria 2004rdquo

- Dlgs 1242006 n 163 recante ldquoIl codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

- Dlgs 26 gennaio 2007 n 6 recante Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo

12 aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)

- Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per

la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

- Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007 recante

ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

99

- Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici ne relative

disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo

- DLgs 3172007 n 113 recante ldquoDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 12

aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)rdquo

- Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in

materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in

attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la

disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

- Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante norme per la

ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

- Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007 recante disposizioni

in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina

della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

Bibliografia - Fonti giurisprudenziali consultate

TAR Campania Napoli I 342000 n 904 in Foro amm 2000 2375

C St VI 142000 n 1885 in Giust civ 2000 I 2443

Corte di Giustizia CE VI 7122000 - C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss

C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

TAR Veneto 2752003 n 3014 in Foro amm TAR 2003 1579

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3032003

TAR Lazio III 2452005 n 4116 in Foro amm TAR 2005 5 1592

C St VI 1442004 n 2124 in Foro amm CdS 2004 1203

C St VI 232004 n 991 in Foro amm CdS 2004 899

Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3002007

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 4012007

100

Sitografia

L Passeri Commento al Codice dei contratti

pubblici relativo a lavori servizi e

forniture I parte

Centrostudicinit

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Centrostudicinit

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CErdquo

Centrostudicinit

V Lepore Il riparto della competenza

legislativa tra stato e regioni in

materia di contratti pubblici di lavori

servizi e forniture alla luce del

nuovo codice degli appalti e della

recente giurisprudenza

costituzionale

wwwamministrazioneincamminolussit

R FANIZZI Il Codice degli appalti generali e

novitagrave legislative

wwwentilocaliprovincialeit

  • INDICE COMPLETO
  • TESI TERMINATApdf
  • Bibliografia
Page 10: NICCOLO’ CUSANO - Tesionline · 2010. 11. 17. · niccolo’ cusano universita’ telematica delle scienze umane tesi di laurea in diritto amministrativo il d.lgs. 163 del 12 aprile

7

Il quarto Titolo disciplina i contratti di lavori servizi e forniture in

taluni settori specifici e in particolare nel settore della difesa e nel

settore dei beni culturali

La Parte III egrave intitolata ldquoContratti pubblici di lavori servizi e

forniture nei settori specialirdquo e contiene il recepimento della direttiva

200417CE Preliminarmente egrave dettato un articolo di ricognizione delle

norme proprie dei settori ordinari che si applicano anche ai settori

speciali

La parte IV egrave intitolata ldquoContenziosordquo e disciplina gli strumenti

stragiudiziali e giudiziali di composizione delle liti in materia di contatti

pubblici e in particolare la transazione lrsquoaccordo bonario lrsquoarbitrato

noncheacute le norma in tema di giurisdizione e riti speciali e la tutela

cautelare ldquoante causamrdquo

La Parte V contiene le disposizioni di coordinamento e

transitorie noncheacute le abrogazionirdquo1

1 COCCO D E MANDRACCHIA LE Codice contratti pubblici di lavori servizi e

forniture Roma Tipografia del Genio Civile 2007 pagg 43-45

8

12 Le definizioni del nuovo codice

In recepimento dellrsquoart 1 della Direttiva Comunitaria 200418

lrsquoart 3 del codice degli appalti reca le definizioni dei principali termini

giuridici utilizzati nellrsquoambito dello stesso codice in parte vengono

mutuate le definizioni comunitarie in parte vengono cambiate le

definizioni di diritto interno utili per una migliore lettura del codice

Fra le disposizioni di maggiore interesse rilevano quelle

contenute ai commi 4 e 5 ove si puograve conoscere la definizione di

ldquosettori ordinarirdquo e quella di ldquosettori specialirdquo dei contratti pubblici In

particolare il comma 5 ha il merito di aver coniato la nuova terminologia

di ldquosettori specialirdquo di contratti pubblici ad indicare i settori in

precedenza definiti ldquoesclusirdquo ed oggi soggetti alla dir 200417

In tale prospettiva di recepimento della normativa

comunitaria il ldquocomma 7rdquo2 dellrsquoarticolo in commento reca la definizione

di ldquoappalto di lavori pubblicirdquo allrsquointerno della quale vengono fatte

confluire non solo le ipotesi di contratto avente ad oggetto lrsquoesecuzione

di lavori ma anche lrsquoipotesi di appalto aventi ad oggetto sia la

esecuzione che la progettazione di lavori

Nella stessa nozione viene fatta rientrare infine la cd

esecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera rispondente alle esigenze

specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoente aggiudicatore sulla

base del progetto preliminare posto a base di gara Tale tipologia di

esecuzione egrave tuttavia circoscritta allrsquoambito dei lavori relativi ad

infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi

2 Gli ldquoAppalti pubblici di lavorirdquo sono appalti aventi ad oggetto lrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero previa acquisizione in

sede di offerta del progetto definitivo la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione

relativamente ai lavori o opere helliphelliphellip oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di

unrsquoopera rispondente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dallrsquoEnte

aggiudicatore sulla base di un progetto preliminare o ldquodefinitivordquo (parola cosigrave aggiunta

dallrsquoart 2 del DLgs 1132007) posto a base di gara

9

Il recepimento della nozione comunitaria di appalto di lavori

comporta il venir meno della terminologia nazionale che parlava di

appalto integrato e appalto concorso le quali ipotesi confluiscono

nellrsquounitaria nozione di appalto di lavori e vengono liberalizzate rispetto

ai casi tassativi in cui sono state finora previste

Attraverso questo ampliamento dellrsquooggetto del contratto il

legislatore comunitario si pone come obiettivo quello di liberalizzare il

mercato delle opere pubbliche il legislatore italiano invece recepisce

questa spinta di libertagrave con le dovute prudenze di chi deve fare i conti

con un mercato di lavori pubblici ad alto rischio di infiltrazione criminale

Prudenze che inevitabilmente sono state recepite dalla legge

10919994 soprattutto in riferimento allrsquooggetto del contratto che

prevedeva la netta separazione tra la progettazione e la esecuzione

dellrsquoopera pubblica Infatti il legislatore italiano subordina lrsquoapplicazione

di tale disposizione allrsquoapprovazione del Regolamento attuativo che ha

lo scopo di prevedere una disciplina di dettaglio Poicheacute ad oggi il

Regolamento attuativo deve ancora essere emanato dal Governo tale

disposizione egrave ancora sospesa

Il comma 8 reca poi la definizione e la differenza tra ldquolavori

pubblicirdquo3 ed ldquoopere pubblicherdquo Rispetto alla direttiva comunitaria le

definizioni nazionali sono state integrate tenendo conto dellrsquoarticolo 2

comma 1 l n 1091994 che rispetto allrsquoallegato I della direttiva

200418 contempla da un lato le opere di presidio e difesa ambientale

e di ingegneria naturalistica e dallrsquoaltro lato include nella nozione di

lavori non solo la costruzione demolizione e restauro ma anche il

recupero la ristrutturazione la manutenzione

3 i ldquolavorirdquo comprendono le attivitagrave di costruzione demolizione recupero

ristrutturazione restauro manutenzione di opere Per ldquooperardquo si intende il risultato di un insieme di lavori che di per seacute esplichi una funzione economica o tecnica

10

Le definizioni del codice continuano ai commi 11 con la nozione

di ldquoconcessione di lavori pubblicirdquo4 giagrave recepita nel diritto italianordquo5

preferendola a quella piugrave scarna contenuta nella direttiva comunitaria

I commi successivi dellrsquoart 3 in commento introducono nuovi

meccanismi di affidamento dei contratti mutuati dalle direttive

comunitarie e finalizzati al raggiungimento di obiettivi di semplificazione

e informatizzazione delle procedure di scelta del contraente

Da qui la definizione al comma 13 di ldquoAccordo Quadrordquo

lrsquoistitutordquo6 egrave lrsquoaccordo concluso fra una o piugrave stazioni appaltanti ed uno

o piugrave operatori economici preordinato a stabilire le clausole relative agli

appalti da aggiudicare durante un dato periodo in particolare per

quanto riguarda i prezzi e se del caso le quantitagrave previste La

disciplina dellrsquoaccordo quadro egrave successivamente ripresa allrsquoart 59 del

codice il quale recepisce lrsquoistituto introdotto dallrsquoart 32 della dir

200418 che egrave costituito dallrsquoobbligo di ricorrere alla previa gara per la

stipula dellrsquoaccordo quadro

Lrsquoarticolo recepisce la norma comunitaria con lrsquounica particolaritagrave

costituita dallrsquoobbligo di indicare i criteri di affidamento dei singoli appalti

nel caso in cui non si rilanci il confronto competitivo tra i soggetti

firmatari dellrsquoaccordo7 Per i lavori il recepimento dellrsquoaccordo quadro

viene circoscritto a lavori standardizzati e ripetitivi quali la

manutenzione e altre ipotesi da prevedersi nel regolamentordquo8

4 Le ldquoconcessioni di lavori pubblicirdquo sono contratti a titolo oneroso conclusi in forma

scritta aventi ad oggetto in conformitagrave al presente codice lrsquoesecuzione ovvero la progettazione esecutiva e lrsquoesecuzione ovvero la progettazione definitiva esecutiva e lrsquoesecuzione di lavori pubblici o di pubblica utilitagrave noncheacute la loro gestione funzionale ed economica che presentano le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori ad eccezione del fatto che il corrispettivo dei lavori consiste unicamente nel diritto di gestire lrsquoopera o in tale diritto accompagnato da un prezzo in conformitagrave al presente codice

5 allrsquoart 19 l n 1091994

6 giagrave presente nellrsquoordinamento interno allrsquoart 16 dlgs 1581995

7 comma 7

8 il vigente dpr n 56541999 contempla i contratti aperti

11

Ersquo pacifico come anche questa nuova procedura sia ancora

sospesa a causa del ritardo nellrsquoamenazione del regolamento da parte

del Governo

Le definizioni del codice continuano ai commi da 25 a 35 dellrsquoart

3 con le nozioni di ldquoamministrazione aggiudicatricerdquo9 ldquoorganismo di

diritto pubblicordquo ldquoimpresa pubblicardquo10 ldquoente aggiudicatore altri soggetti

aggiudicatori centrale di committenza

Nel quadro complesso di organismi che operano nel settore dei

contratti pubblici rileva la distinzione fra organismo di diritto pubblico ed

impresa pubblica Per ldquoorganismo di diritto pubblicordquo deve intendersi

qualsiasi organismo anche in forma societaria istituito per soddisfare

specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non

industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave

sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione

sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo

9 Le amministrazioni aggiudicatici sono le amministrazioni dello Stato degli Enti

pubblici territoriali gli altri Enti pubblici non economici gli organismi di diritto pubblico le associazioni unioni consorzi comunque denominati costituiti da detti soggetti

10 Llaquoorganismo di diritto pubblicoraquo egrave qualsiasi organismo anche in forma societaria

istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale dotato di personalitagrave giuridica la cui attivitagrave sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo damministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Le laquoimprese pubblicheraquo sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare direttamente o indirettamente uninfluenza dominante o percheacute ne sono proprietarie o percheacute vi hanno una partecipazione finanziaria o in virtugrave delle norme che disciplinano dette imprese Linfluenza dominante egrave presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici direttamente o indirettamente riguardo allimpresa alternativamente o cumulativamentea) detengono la maggioranza del capitale sottoscritto b) controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dallimpresa c) hanno il diritto di nominare piugrave della metagrave dei membri del consiglio di amministrazione di direzione o di vigilanza dellimpresa

12

drsquoamministrazione di direzione o di vigilanza sia costituito da membri

dei quali piugrave della metagrave egrave designata dallo Stato dagli enti pubblici

territoriali o da altri organismi di diritto pubblico Il codice riprende la

nozione comunitaria di organismo di diritto pubblico contenuta nella dir

200417CE

Di pregnante rilevanza egrave inoltre la nozione11 di ldquocentrale di

committenzardquo che altro non egrave se non lrsquoamministrazione aggiudicatrice

che acquista forniture o servizi destinati ad ulteriori amministrazioni

aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori ovvero che aggiudica appalti

pubblici o conclude accordi quadro di lavori forniture o servizi destinati

ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori

Lrsquoart 3 al comma 35 si preoccupa infine di stabilire il ldquoprofilo

del committenterdquo espressione usata ma non definita dalle direttive

comunitarie si tratta del sito informatico di una stazione appaltante su

cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice

Il gruppo successivo di commi dal 36 al 41 reca invece la

definizione delle varie tipologie di procedure di affidamento da quelle

giagrave note recepite nel diritto italiano come la procedura aperta ristretta

negoziata a quelle nuove del dialogo competitivo e dellrsquoaffidamento

tramite centrale di committenzardquo12

11

di origine comunitaria 12

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 7-9 wwwentilocaliprovincialeit

13

13 Ambito di applicazione verso una semplificazione della

disciplina previgente

La disciplina normativa nei settori dei lavori pubblici servizi e

forniture si presentava molto frastagliata tanto che ldquogli obiettivi di

semplificazione perseguiti dal nuovo codice sono immediatamente

apprezzabili nella previsione dellrsquoart 1 comma 1 che definisce in

termini generalissimi lrsquooggetto della disciplina comprensiva di tutti i

contratti volti ad acquisire opere lavori beni e servizi sia sopra che

sotto soglia comunitaria sia con lrsquoappalto che con altri strumenti

contrattualirdquo13

La norma egrave direttamente attuativa della prescrizione contenuta

nellrsquoart 25 della sopracitata legge comunitaria 2004 (L 6205) che ha

delegato il Governo italiano a recepire le direttive 200417CE e

200418CE allrsquointerno di un unico testo normativo contenente la

disciplina organica degli appalti e delle concessioni di lavori servizi e

forniture di rilevanza comunitaria e non allrsquointerno dei settori cd

ldquoordinarirdquo e di quelli cd ldquoesclusirdquordquo14

Infatti in ambito nazionale la materia degli appalti pubblici si era

contraddistinta per una diversa e variegata regolamentazione infatti le

fonti normative sui contratti delle Pubbliche Amministrazioni erano le

seguenti

1) Legge fondamentale del 1895 Legge 20 marzo 1865 n 2248

ldquoLegge sulle opere pubblicherdquo

2) Direttiva CEE n 9337 sui lavori nei settori ordinari

3) DLgs 19 dicembre 1991 n 406 concernente ldquoAttuazione della

Direttiva 89440CEE in materia di procedure di aggiudicazione

degli appalti di lavori pubblicirdquo

13

essenzialmente la concessione 14

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 3 wwwentilocaliprovincialeit

14

4) Legge-quadro sui lavori pubblici n 109 del 1994 come modificata

dalla legge n 2161995 4151998 e 1662002 rispettivamente

Legge Merloni bis ter e quater

5) Legge e regolamento di contabilitagrave di Stato che si riferisce a

qualsiasi contratto

6) Direttiva 9336 CEE che coordinava le procedure di aggiudicazione

degli appalti pubblici di forniture nei settori ordinari

7) DLgs 24 luglio 1192 n 358 concernente il ldquoTesto Unico delle

disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione

delle Direttive CEE nn 7762 80767 e 88295rdquo

8) DPR n 5731994 sulle forniture di importo inferiore alla soglia

comunitaria

9) Direttiva n 9250CEE che coordinava le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi nei settori ordinari

10) DLgs 17 marzo 1995 n 157 concernente ldquoAttuazione alla Direttiva

9250 CEE in materia di appalti di servizirdquo15

Davanti ad una situazione normativa cosigrave dispersiva si

inserisce la Legge 622005 legge comunitaria 2004 che ldquoallrsquoart25

comma 1 lett a)rdquo16 delega il Governo a recepire le due direttive

comunitarie n 200417CE e 200418 CE imponendo la raccolta in un

unico testo normativo sia della disciplina degli appalti e concessioni

sopra soglia che di quella sotto soglia enucleando le disposizioni

15

OPERAE ASSOCIAZIONE E SOC 3M ITALIA Profili problematici degli appalti pubblici tra diritto interno e diritto comunitario Grafiche Chicca amp C Tivoli 1996 ndash pagg 13-14

16 Art 25 1 Il Governo egrave delegato ad adottare con le modalitagrave di cui allrsquoart 1 uno o

piugrave decreti legislativi volti a definire un quadro normativo finalizzato al recepimento della direttiva 200417CE del parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali e della direttiva 200418CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di forniture e di servizi nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi a) compilazione di un unico testo normativo recante le disposizioni legislative in materia di procedure di appalto disciplinate dalle due direttive coordinando anche le altre disposizioni in vigore nel rispetto del Trattato istitutivo dellrsquoUnione europea

15

comuni e disciplinando in parti separate gli aspetti non comuni

noncheacute la raccolta sempre in un unico testo dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture sia sopra soglia che sotto soglia nei settori

speciali e ordinari

Il Codice dei contratti pubblici DLgs 1632006 ha avuto quindi

il compito di riordinare e semplificare lrsquointera normativa di settore

armonizzandola con quella comunitaria favorendone la concorrenza e

la trasparenza negli appalti

ldquoSignificativa infine la previsione del comma 2 che intende

risolvere la questione delle procedure di evidenza pubblica occorrenti

per la scelta del socio privato in caso di costituzione di societagrave

finalizzate alla realizzazione di unrsquoopera pubblica ovvero alla

realizzazione di unrsquoopera pubblica ed alla gestione della medesima

In applicazione di un principio generale enunciato in materia di

servizi pubblici locali dallrsquoart 113 comma 5 lett b) Dlgs 26700 la

scelta del socio privato nelle societagrave a partecipazione pubblica anche

non prevalente finalizzate alla realizzazione eo gestione di opere e

servizi pubblici dovragrave avvenire mediante il ricorso alle procedure di

evidenza pubblica Sul presupposto di tale principio e della ricognizione

delle norme vigenti la questione di quali siano le procedure di evidenza

pubblica da seguire viene risolta dal codice imponendo il rispetto dei

principi del Trattato a tutela della concorrenza e del ldquofavor

partecipationisrdquo

Di pregnante rilevanza egrave la previsione dellrsquoart 2 del codice in

commento il quale provvede allrsquoenunciazione dei principi ispiratori

dellrsquoattivitagrave contrattuale finalizzata allrsquoaffidamento ed allrsquoesecuzione di

opere e lavori pubblici servizi e forniture

La norma costituisce diretta applicazione dellrsquoart 2 Direttiva

200418CE dellrsquoart 10 Direttiva 200417CE dei principi del Trattato

16

CErdquo17 noncheacute dellrsquoart 1 della legge n 2411990 e dellrsquoart 1 comma 1

della legge n 1091994

In tale prospettiva lrsquoattivitagrave contrattuale pubblica deve essere

condotta in modo da garantire la qualitagrave delle prestazioni ed il rispetto

dei principi di economicitagrave efficacia tempestivitagrave e correttezza

Con particolare riguardo alla fase dellrsquoaffidamento egrave altresigrave

statuito il rispetto dei principi fondamentali del Trattato CE ovvero dei

principi di libera concorrenza di paritagrave di trattamento di non

discriminazione di trasparenza di proporzionalitagrave e pubblicitagrave giagrave

estesi dalla giurisprudenza comunitaria ai contratti posti al di sotto della

soglia comunitariardquo18

Per lrsquoeffetto la norma afferma il primato delle esigenze sociali

della tutela della salute e dellrsquoambiente noncheacute della promozione dello

sviluppo sostenibile rispetto al principio di economicitagrave il quale potragrave

anche essere subordinato (entro i limiti di legge) a criteri previsti dal

bando che siano comunque ispirati alle suddette finalitagrave

Lrsquoultimo richiamo egrave fatto alle norme sul procedimento

amministrativo di cui alla legge 2411990 con riguardo alle procedure di

affidamento ed alle altre attivitagrave amministrative connesse ai contratti

pubblici di lavori servizi e forniture noncheacute ai principi del codice civile

in relazione allrsquoattivitagrave contrattuale complessivamente considerata

comprensiva sia della fase di affidamento che di quella di

esecuzionerdquo19rdquo20

17

C Giust CE 3122001C-592000 ord in Foro it 2002 IV 67 18

Corte di Giustizia CE VI 7122000 C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

19 In analogia di quanto giagrave disposto dallrsquoart 1 comma 1 della legge 1091994

20 R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 4-

5 wwwentilocaliprovincialeit

17

14 Le Fasi di procedura di affidamento dei contratti pubblici

Nellrsquoambito della programmazione degli indirizzi di politica

amministrativa economica e sociale i presupposti per la concreta

attivitagrave negoziale dellrsquoEnte sono oltre alla contrazione di mutui e

concessioni di pubblici servizi anche gli appalti di lavori pubblici per cui

lrsquoEnte conforma lrsquoattivitagrave negoziale con strumenti tecnici che sono i

progetti preliminari definitivi ed esecutivi

Lrsquoattivitagrave negoziale dellrsquoEnte si ispira ai principi del

perseguimento dei fini pubblici ed egrave per questo motivo che la materia

dei lavori pubblici egrave sempre stata oggetto di modifiche ed integrazioni

proprio per rispondere allrsquoesigenza del rispetto del principio di

trasparenza attraverso la scelta della migliore procedura per

lrsquoaffidamento dei lavori e del migliore sistema di pubblicitagrave

Prima di passare alla elencazione delle fasi della procedura di

affidamento di un contratto pubblico egrave necessario introdurne la

definizione Il contratto pubblico egrave un contratto a titolo oneroso concluso

in forma scritta da un imprenditore e una amministrazione pubblica

avente ad oggetto lrsquoesecuzione dei lavori la fornitura dei prodotti e la

prestazione di servizi cosigrave come definiti dal Codicerdquo21 e rappresenta la

forma esclusiva per affidare un lavoro o una concessione

Lrsquoart 11 del DLvo n 1632006 disciplina innovando quanto

previsto dalla Legge n 1091994 lo schema della procedura di

affidamento di un contratto pubblico individuando le seguenti fasi

fondamentali

1) la programmazione

2) la determinazione a contrarre

3) la progettazione

21

Il Codice nel dare la definizione dellrsquoappalto pubblico riprende pedissequamente la definizione comunitaria giagrave recepita dal diritto italiano (v art 19 L n 1091994 art 2 DLgs n 3581992 art 3 DLgs n 1571995 art 7 DLgs n 1581995)

18

4) la procedura ad evidenza pubblica

5) la scelta dellrsquoofferta migliore

6) la stipulazione del contratto

7) lrsquoesecuzione dei lavori

La programmazione egrave una innovazione giagrave introdotta dalla legge

10994 mediante la quale vengono individuati i bisogni pubblici noncheacute

gli interventi e le risorse per soddisfarli attraverso lrsquoinserimento di tali

interventi sia nel bilancio triennale che nel bilancio annuale di

previsione e nellrsquoelenco dei lavori che viene aggiornato annualmente

Dopo aver inserito i lavori nel programma triennale dei lavori

pubblici e nellrsquoelenco annuale si prosegue con la pubblicazione allrsquoalbo

pretorio della determinazione a contrarre nella quale ai sensi dellrsquoart

192 del TUEL sono riportati tutti gli elementi essenziali del contratto

che lrsquoEnte andragrave a stipulare con lrsquoaggiudicatario lrsquooggetto le clausole

ritenute essenziali il tipo di procedura per la scelta del contraente e la

forma della pubblicitagrave In tale atto viene nominato da parte del

Responsabile del Servizio il Responsabile Unico del Procedimento

(Rup) figura obbligatoriamente prevista per ogni procedimento

amministrativo i cui compiti sono disciplinati sia dalla ldquolegge 24190rdquo22 e

sia dal ldquoTUELrdquo23

ldquoLa fase della progettazione anche se non egrave espressamente

prevista dallrsquoart 11 del DLvo n 1632006 deve ritenersi di

fondamentale importanza a tal punto da acquistare autonoma

rilevanza soprattutto per i contratti di lavori per i quali non solo

lrsquoesperimento della procedura di aggiudicazione ma addirittura anche la

prodromica attivitagrave di programmazione sono condizionate dalla previa

22

Art 5 -6-7-18 legge 24190 23

Art 198 del TUEL La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposite determinazione a contrarre da parte del Responsabile del procedimento

19

elaborazione di un documento progettualerdquo24 che puograve consiste in uno

studio di fattibilitagrave o in un progetto preliminare

A seguito dellrsquoapprovazione del ldquoprogetto preliminarerdquo25 lrsquoEnte

avvia la procedura di affidamento (o aggiudicazione) prevista dal

Codice Infatti lrsquoart 54 del codice riporta le procedure per

lrsquoindividuazione degli operatori economici che possono presentare

offerte ai fini dellrsquoaffidamento di un contratto pubblico mediante le

procedure aperte o ristrette ovvero mediante il dialogo competitivo a

specifiche condizioni oppure con procedure negoziate con o senza

pubblicazione di un bando

La stazione appaltante una volta scelta la procedura di

affidamento deve effettuare la relativa sub-procedura pubblicistica

attraverso la pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della

repubblica italiana ndash serie speciale ndash sul sito informatico del Ministero e

dellrsquoOsservatorio sul ldquoprofilo del committenterdquo26 e di un estratto di esso

su due giornali locali

Per sapere quale forma di pubblicitagrave deve essere adottata la

stazione appaltante prende in considerazione lrsquoimporto dei lavori posto

a base di gara Se tale importo egrave superiore ad euro 527800000 la

pubblicitagrave saragrave effettuata in Italia e in Europa tramite pubblicazione del

bando di gara nella Gazzetta Ufficiale e nella Gazzetta Ufficiale

Comunitagrave Europea (GUCE)

ldquoLa procedura aperta (ex pubblico incanto) egrave una procedura con

cui un Ente esprime la volontagrave di appaltare un lavoro attraverso la

pubblicazione di un bando a cui tutti gli operatori economici qualificati

cioegrave tutti coloro in possesso di requisiti generali e di qualificazione

24

L PASSERI Commento al Codice dei contratti pubblici relativo a lavori servizi e forniture I parte Tipografia DVS Roma 2006 pag 36

25 atto endoprocedimentale e in quanto tale non autonomamente lesivo se non

formalmente approvato dallrsquoorgano esecutivo 26

Sito informatico della stazione appaltante ove istituito

20

possono partecipare presentando unrsquooffertardquo27 La Direttiva 200418 non

presenta novitagrave di fondo rispetto alla previgente disciplina

ldquoLa procedura ristretta (ex licitazione privata) egrave una procedura

attraverso la quale gli operatori economici chiedono di essere invitati a

partecipare ad una procedura di affidamento e nella quale possono

presentare unrsquoofferta soltanto quelli formalmente invitati dalla stazione

appaltante con le modalitagrave previste dal Codicerdquo28

ldquoLa procedura negoziata (ex trattativa privata) con o senza

pubblicazione di un bando egrave la procedura in cui le stazioni appaltanti

consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o

piugrave di essi le condizioni dellrsquoappaltordquo29 Ersquo una procedura che perograve puograve

essere utilizzata in casi particolari percheacute non risponde ai principi di

trasparenza non discriminazione paritagrave di trattamento sanciti dal

Trattato della Comunitagrave Europea principi che devono sempre essere

rispettati anche quando una procedura non rientra nella disciplina del

Codice

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle offerte da

parte degli operatori economici lrsquoEnte procede alla valutazione

dellrsquoofferta piugrave vantaggiosa attraverso due criteri che sono il criterio del

ldquoprezzo piugrave bassordquo30 e quello ldquodellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosardquo31

La scelta dellrsquoofferta migliore avviene tramite la ldquoverifica delle

cd offerte anomalerdquo32 ossia di quelle offerte anormalmente basse

rispetto allrsquoimporto posto a base di gara Lrsquoofferta che risulteragrave migliore

saragrave quella successiva allrsquoultima offerta ritenuta anomala

La scelta dellrsquoofferta migliore corrisponde allrsquoaggiudicazione

provvisoria che avviene mediante la stesura di un verbale redatto dalla

27

Art 3 co 37 DLgs 1632006 28

Art 3 co 38 DLgs 1632006 29

ART 3 commi 37-38-40 DLgs 1632006 30

Art 82 DLgs 1632006 31

Art 83 DLgs 1632006 32

Art 87 DLgs 1632006

21

Commissione di gara Tra lrsquoaggiudicazione provvisoria e quella

definitiva deve trascorrere un tempo di 30 giorni che servono alla

stazione appaltante per verificare la veridicitagrave di tutta la

documentazione presentata a corredo dellrsquoofferta e per ricevere tutta

quella presentata ai sensi del ldquoDPR 4452000rdquo33 Dopo 30 giorni

dallrsquoaggiudicazione provvisoria lrsquoamministrazione aggiudicatrice

procede alla aggiudicazione definitiva attraverso un atto formale

Segue poi la stipula del relativo contratto di appalto dei lavori

che potragrave rivestire la forma dellrsquoatto pubblico notarile ovvero la forma

pubblica-amministrativa oppure potragrave consistere in una scrittura

privata con firme autenticate o non La stipula dovragrave intervenire entro

60 giorni dallrsquoaggiudicazione definitiva e fatto salvo lrsquoesercizio dei poteri

di autotutela nei casi consentiti dalla legge

Successivamente alla stipulazione del contratto prende inizio la

fase dellrsquoesecuzione del contratto che consiste nella materiale

esecuzione della prestazione contrattuale

Tutta la procedura di affidamento di un contratto pubblico si

divide in due serie la serie procedimentale e la serie negoziale

Nella serie procedimentale rientrano la determinazione a

contrarre la procedura ad evidenza pubblica la pubblicazione del

bando la scelta della migliore offerta lrsquoaggiudicazione provvisoria e

lrsquoaggiudicazione definitiva

La serie negoziale comprende la stipulazione del contratto e

lrsquoesecuzione della prestazione

33

Disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa artt 45 e 46 autocertificazioni e atti di notorietagrave

22

15 Regolamento di attuazione del codice e capitolati una nuova linea

di confine e lrsquoiter di approvazione

Costituisce indubbio elemento di novitagrave in materia di appalti la

previsione allrsquoart 5rdquo34 del codice in commento di un unico

34 Lo Stato detta con regolamento la disciplina esecutiva e attuativa del presente

codice in relazione ai contratti pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali e limitatamente agli aspetti di cui allarticolo 4 comma 3 in relazione ai contratti di ogni altra amministrazione o soggetto equiparato 2 Il regolamento indica quali disposizioni esecutive o attuative di disposizioni rientranti ai sensi dellarticolo 4 comma 3 in ambiti di legislazione statale esclusiva siano applicabili anche alle regioni 3 Fatto salvo il disposto dellarticolo 196 quanto al regolamento per i contratti del Ministero della difesa il regolamento di cui al comma 1 egrave adottato con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato ai sensi dellarticolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n 400 (comma cosigrave modificato dallarticolo 2 del dlgs n 6 del 2007)4 Il regolamento egrave adottato su proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle politiche comunitarie dellambiente per i beni culturali e ambientali delle attivitagrave produttive delleconomia e delle finanze sentiti i Ministri interessati e previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato esprime parere entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali il regolamento puograve essere emanato Con la procedura di cui al presente comma si provvede altresigrave alle successive modificazioni e integrazioni del regolamento5 Il regolamento oltre alle materie per le quali egrave di volta in volta richiamato detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice quanto a a) programmazione dei lavori pubblici b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori dei servizi e delle forniture e relative competenze c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico d) progettazione dei lavori servizi e forniture con le annesse normative tecniche e) forme di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave degli atti procedimentali noncheacute procedure di accesso a tali attif) modalitagrave di istituzione e gestione del sito informatico presso lOsservatorio g) requisiti soggettivi compresa la regolaritagrave contributiva attestata dal documento unico di cui allarticolo 2 comma 2 del decreto-legge 25 settembre 2002 n 210 convertito con modificazioni dalla legge 22 novembre 2002 n 266 certificazioni di qualitagrave noncheacute qualificazione degli operatori economici secondo i criteri stabiliti dal presente codice anche prevedendo misure incentivanti stabilite dalla legislazione vigente volte ad attenuare i costi della qualificazione per le piccole e medie imprese(lettera cosigrave modificata dallart 2 comma 1 lettera b) e dallart 3 comma 1 lettera a) dlgs n 113 del 2007) h) procedure di affidamento dei contratti ivi compresi gli incarichi di progettazione i concorsi di progettazione e di idee gli affidamenti in economia i requisiti e le modalitagrave di funzionamento delle commissioni aggiudicatici i) direzione dei lavori servizi e forniture e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativol) procedure di esame delle proposte di variante m) ammontare delle penali secondo limporto dei contratti e cause che le determinano noncheacute modalitagrave applicative n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dellarticolo 118 o) norme riguardanti le attivitagrave necessarie per lavvio

23

regolamento recante la disciplina attuativa ed esecutiva dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture di amministrazioni ed enti statali da

adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il Consiglio di Stato

Al fine di ovviare al complesso quadro delineatosi allrsquoindomani

del processo di privatizzazione delle pubbliche amministrazioni e del

sempre maggiore ricorso agli strumenti di diritto privato anche per il

perseguimento dellrsquointeresse pubblico il nuovo codice con esclusivo

riferimento alle materie di competenza esclusiva dello Stato35 ha

dellesecuzione dei contratti e le sospensioni disposte dal direttore dellesecuzione o dal responsabile del procedimento p) modalitagrave di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione q) tenuta dei documenti contabili r) intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva e contributiva dellappaltatore(lettera cosigrave sostituita dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007) s) collaudo e attivitagrave di supporto tecnico-amministrativo ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualitagrave le ipotesi di collaudo in corso dopera i termini per il collaudo le condizioni di incompatibilitagrave dei collaudatori i criteri di rotazione negli incarichi i relativi compensi i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori s-bis) tutela dei diritti dei lavoratori secondo quanto giagrave previsto ai sensi del regolamento recante capitolato generale di appalto dei lavori pubblici approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici 19 aprile 2000 n 145(lettera aggiunta dallart 3 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007)6 Per assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri nellambito di attuazione della legge 26 febbraio 1987 n 49 sulla cooperazione allo sviluppo il regolamento sentito il Ministero degli affari esteri tiene conto della specialitagrave delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e dalla Unione europea 7 Le stazioni appaltanti possono adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica della generalitagrave dei propri contratti o di specifici contratti nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 I capitolati menzionati nel bando o nellinvito costituiscono parte integrante del contratto 8 Per gli appalti di lavori delle amministrazioni aggiudicatrici statali egrave adottato il capitolato generale con decreto del Ministro delle infrastrutture sentito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel rispetto del presente codice e del regolamento di cui al comma 1 Tale capitolato menzionato nel bando o nellinvito costituisce parte integrante del contratto 9 Il capitolato generale dei lavori pubblici di cui al comma 8 puograve essere richiamato nei bandi o negli inviti da parte delle stazioni appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera b) dlgs n 113 del 2007 35

Art 4 comma 3

24

esteso lrsquoambito di applicazione del suddetto regolamento ai contratti

conclusi da qualsiasi amministrazione o soggetto ad essa equiparato

noncheacute in linea generale e solo se espressamente stabilito alle

amministrazioni regionali o a quelle appartenenti alle Province

autonome di Trento e Bolzano

Al comma 5 dellrsquoart 5 egrave poi contenuto lrsquoelenco delle materie di

cui il regolamento deve recare la disciplina di attuazione e di

esecuzione oltre a quelle ulteriori materie per le quali egrave di volta in volta

richiamato Detta elencazione egrave stata mutuata seppur con alcune

semplificazioni dalla disciplina contenuta al comma 6 dellrsquoart 3 l n

1091994 che viene estesa anche a servizi e forniture noncheacute ai settori

speciali (ex settori esclusi)

In attuazione della legge n 491987 recante ldquoLa nuova disciplina

della cooperazione dellrsquoItalia con i Paesi in via di sviluppordquo il codice

stabilisce che al fine di assicurare la compatibilitagrave con gli ordinamenti

esteri delle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori servizi e

forniture eseguiti sul territorio dei rispettivi Stati esteri il regolamento

sentito il Ministero degli affari esteri deve tener conto della specialitagrave

delle condizioni per la realizzazione di lavori servizi e forniture e delle

procedure applicate in materia dalle organizzazioni internazionali e

dalla Unione europea36 La norma riproduce sostanzialmente il comma

7-ter dellrsquoart 3 L 1091994 sebbene nella nuova formulazione

scompaia ogni riferimento al capitolato generale

I commi da 6 a 8 disciplinano invece i capitolati quali ulteriore

fonte regolatrice della materia cui egrave riconosciuta forma contrattuale al

fine di evitare inutili sovrapposizioni con il regolamento viene

insomma delimitato il confine tra le due diverse tipologie di disciplina

36

art 5 comma 5

25

La struttura della norma riflette la tradizionale distinzione fra

capitolati generali e speciali questrsquoultimi in particolare sono disciplinati

al comma 6 il quale prescrive che nel rispetto della disciplina del

Codice e del regolamento le singole stazioni appaltanti possono

adottare capitolati contenenti la disciplina di dettaglio e tecnica dei

propri contratti Tali capitolati se menzionati nel contratto o nellrsquoinvito

divengono parte integrante del contratto

Con riguardo invece al capitolato generale dei lavori pubblici il

codice ne estende lrsquoambito di applicazione stabilendo che possa

essere richiamato anche nel bando o negli inviti da parte di stazioni

appaltanti diverse dalle amministrazioni aggiudicatrici statali sino ad

assumere in tal modo valore contrattuale37rdquo38

Ai sensi dellrsquoart 5 co 4 del Codice lo Stato ha avuto il compito di

emanare il Regolamento che prevede la disciplina esecutiva ed

attuativa del Codice stesso ldquoIl Regolamento egrave stato adottato su

proposta del Ministro delle infrastrutture di concerto con i Ministri delle

politiche comunitarie dellrsquoambiente per i beni culturali e ambientali

delle attivitagrave produttive dellrsquoeconomia e delle finanze sentiti i ministri

interessati e previo parere obbligatorio del Consiglio superiore dei

lavori pubblici

Sullo schema di regolamento il Consiglio di Stato ha espresso il

proprio parere entro 45 giorni dalla data di trasmissione decorsi i quali

il regolamento egrave stato emanato

ldquoMa lrsquoallora ministro delle infrastrutture Di Pietro anche se non

espressamente previsto dal Codice ha preferito coinvolgere da subito

nella elaborazione del regolamento anche lrsquoAutoritagrave di vigilanza sui

contratti pubblici alla quale ha inviato in via informale la sua bozzardquo39

37

commi 7 ed 8 38

R FANIZZI ldquoil Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pag 10-12 wwwentilocaliprovincialeit

39 UVA V Regolamento pronto in autunno Edilizia e Territorio 2007 pag 5

26

ldquoPertanto il 13 luglio 2007 a circa 18 giorni dallrsquoapprovazione del

secondo decreto correttivo il Consiglio dei ministri approvava in via

preliminare lo schema di regolamento generale avviando cosigrave il

percorso per la sua definitiva emanazione a cui doveva seguire un

lungo periodo di vacatio legis di 180 giorni a partire dalla pubblicazione

nella GU che era necessario per la conoscibilitagrave di tale importante

provvedimento

Lo schema di regolamento alla data del mese di dicembre 2007 si

componeva di 363 articoli che sommati ai 257 articoli del Codice dei

contratti pubblici avrebbero formato il cd ldquounico testordquo40 della

contrattualistica pubblica con una mole complessiva di ben 620 articoli

Alle disposizioni normative si dovevano aggiungere gli allegati 14 allo

schema di regolamento e 22 al codice

Il testo egrave stato esaminato dal Consiglio di Stato che ha reso il

prescritto parere n 3262 del 17 settembre 2007 ma con numerose

indicazioni precisazioni e correzioni

Il Consiglio di Stato ha soprattutto messo in risalto la necessitagrave di

adeguare lo schema con le sopravvenute modifiche introdotte dal

ldquosecondo decreto correttivordquo41 Inoltre ha posto lrsquoaccento sulla esigenza

di semplificare il testo eliminando tutte le disposizioni che costituiscono

la riproduzione di similari disposizioni giagrave contenute nel Codice per non

incorrere nel rischio che norme regolamentari siano annullate in sede

giurisdizionale Il Consiglio di Stato ha precisato inoltre la natura

giuridica del regolamento una natura di attuazione ed integrazione e

non una natura di delegificazione escludendone ancora la natura di

regolamento indipendente Pertanto in base al parere del Consiglio di

Stato dovranno essere eliminate tutte quelle norme ldquopraeter legemrdquo 42

40

Art 25 Co 1 lettera a) legge 622005 ndash legge comunitaria 2004 41

Il Dlgs 1132007 secondo correttivo egrave stato approvato il 31 luglio e lo schema di regolamento il 13 luglio

42 Fuori dalla legge per esempio per appalti relativi a lavori allrsquoestero su beni

paesaggistici

27

che fanno atteggiare lo schema a regolamento indipendente tutte le

norme ldquocontra legemrdquo43 e tutte le norme prive di copertura finanziaria o

che comportano un aumento del costo delle opere pubbliche

Infine il Consiglio di Stato ha chiesto che sul testo integrato e

corretto siano acquisiti i concerti obbligatori previsti dallrsquoart 5 c 4 del

Codice che dovranno vista lrsquoimportanza del testo essere scritti

espressi e provenienti dai singoli ministri competenti evitando che il

concerto si intenda reso con la semplice approvazione del Consiglio dei

ministri cosigrave come si egrave verificato il 13 luglio 2007 in sede di

approvazione preliminare dello schemardquo44

Il Consiglio di Stato ndash sezione Consultiva per gli atti - nella

seduta del 17 luglio 2007 precisa che quando il regolamento generale

entreragrave in vigore saranno abrogati il Dpr 55499 il Dpr 342000 il Dm

1452000 e altri ldquoprovvedimenti minorirdquo45

Lo schema di regolamento a differenza del Codice che prevede

una parte di disposizioni generali comuni ai lavori pubblici servizi e

forniture ha tenuto separato il settore lavori pubblici46 dal settore delle

forniture e servizi47 La parte IV dello schema di regolamento contiene

disposizioni che sono la riproduzione di norme dettate dal codice per

lrsquoesecuzione dei lavori Al fine di non creare una sovrapposizione

normativa tra fonti di primo grado e secondo grado lo schema egrave stato

ritirato dal Ministero delle Infrastrutture per le opportune correzioni

introducendo un semplice rinvio a quelle del Codice e il 26 maggio

2008 lo ha sottoposto allrsquoesame della Corte dei Conti

43

Contro la legge per esempio il divieto di avvalimento per gli appalti relativi a beni culturali

44 G FAILLA Il Regolamento secondo Palazzo Spada Milano Il Sole 24 Ore 2007

pagg 54-55 45

Dpcm 1171999 Dpcm 18112005 Dpr 1012002 46

disciplinato dagli artt 1-280 47

disciplinato dagli artt 281-354

28

2 I SOGGETTI E I GLI ORGANISMI

Un settore nel quale il Codice si mostra particolarmente

innovativo egrave quello organizzativo esso difatti introduce nuovi organismi

e ridefinisce ruoli e competenze nel settore dei contratti pubblici

Occorre soffermarsi in particolare sullrsquoAutoritagrave di vigilanza sui contratti

pubblici di lavori servizi e forniture (art 6) sullrsquoOsservatorio dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 7) sullo Sportello

Unico dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 9) e sul

Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture (art 10)

21 LrsquoAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori

servizi e forniture

ldquoRispetto al regime previgente il dato che balza agli occhi con

immediatezza egrave lrsquoampliamento dellrsquoambito oggettivo di intervento

dellrsquoAutoritagrave anche ai contratti aventi ad oggetto servizi e forniture

coerentemente con lrsquounificazione della disciplina di aggiudicazione ed

esecuzione degli appalti operata dal DLgs n 1632006 ed in

attuazione della Legge delega

Funzione tipica dellrsquoAutoritagrave continua ad essere quella di

vigilanza in particolare ai sensi dellrsquoart 6 5deg comma del Codice

lrsquoAutoritagrave vigila sui contratti pubblici anche di interesse regionale di

lavori servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali

noncheacute nei limiti stabiliti dal presente Codice sui contratti pubblici di

lavori servizi e forniture esclusi dallambito di applicazione del presente

Codice al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e

trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed

efficiente esecuzione dei contratti noncheacute il rispetto delle regole della

concorrenza nelle singole procedure di gara

La sua azione egrave connotata da indipendenza funzionale oltre che

di valutazione e giudizio alla quale fanno da corollario lrsquoautonomia

29

organizzativa e finanziaria Questo organismo egrave dotato di un potere

regolamentare avente ad oggetto oltre al profilo organizzatorio48 anche

quello afferente alla disciplina dellrsquoesercizio della funzione di vigilanza49

e del potere sanzionatorio50

48

trova riconoscimento nellrsquoart 8 2deg comma secondo il quale ldquoLAutoritagrave nellambito della sua autonomia organizzativa disciplina con uno o piugrave regolamenti la propria organizzazione e il proprio funzionamento bilanci i rendiconti e la gestione delle spese nei limiti delle proprie risorse anche in deroga alle disposizioni sulla contabilitagrave generale dello Stato laccesso ai documenti amministrativi le modalitagrave di esercizio della vigilanza e i procedimenti sanzionatori di sua competenzardquo (peraltro giagrave riconosciuta dalla Legge n 1091994)

49 lrsquoart 8 3deg comma del Codice precisa che lrsquoAutoritagrave nellrsquoespletamento di tale

funzione dovragrave prevedere a) il termine congruo entro cui i destinatari di una richiesta dellAutoritagrave devono inviare i dati richiestib) la possibilitagrave che lAutoritagrave invii propri funzionari nella sede di amministrazioni e soggetti aggiudicatori e operatori economici al fine di acquisire dati notizie documenti chiarimenti c) la possibilitagrave che lAutoritagrave convochi con preavviso e indicazione specifica delloggetto i rappresentanti di amministrazioni e soggetti aggiudicatori operatori economici SOA o altri soggetti che ritenga necessario o opportuno sentire d) le modalitagrave di svolgimento dellistruttoria nel rispetto dei principi di cui alla legge 7 agosto 1990 n 241 e) le forme di comunicazione degli atti idonee a garantire la data certa della piena conoscenza

50 lrsquoart 8 4deg comma del Codice dispone che ldquoIl regolamento dellAutoritagrave

disciplina lesercizio del potere sanzionatorio da parte dellAutoritagrave nel rispetto dei principi della tempestiva comunicazione dellapertura dellistruttoria della contestazione degli addebiti del termine a difesa del contraddittorio della motivazione proporzionalitagrave e adeguatezza della sanzione della comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del provvedimento del rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle norme vigentirdquo

30

22 LrsquoOsservatorio dei contratti pubblici di lavori servizi e

forniture

Meno rilevanti le novitagrave per quanto concerne lrsquoOsservatorio il cui

ambito di operativitagrave viene anchrsquoesso esteso a tutti i contratti pubblici

relativi a lavori servizi e forniture e disciplinato dallrsquoart 7 del Codice

Sotto il profilo organizzativo lrsquoOsservatorio comunque articolato

in una sezione centrale ed in sezioni regionali opera nellrsquoambito

dellrsquoAutoritagrave ed egrave dunque oggetto di espressa disciplina che deve

essere inserita in capo al regolamento dellrsquoAutoritagrave La funzione di

monitoraggio dei dati estesa anche ai settori dei servizi e delle forniture

ha comportato lrsquoesigenza di coordinare lrsquoattivitagrave dellrsquoOsservatorio con

quelle degli altri enti competenti per tali settori ossia lrsquoIstat e la

Consip51

Invariati gli obblighi di comunicazione e le funzioni poste a capo

dellrsquoOsservatorio che ai sensi dellrsquoart 7 4deg comma del Codice sono

individuate nelle seguenti

a) provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi

concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e in

particolare di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara le

aggiudicazioni e gli affidamenti le imprese partecipanti limpiego della

mano dopera e le relative norme di sicurezza i costi e gli scostamenti

rispetto a quelli preventivati i tempi di esecuzione e le modalitagrave di

attuazione degli interventi i ritardi e le disfunzioni

51

Difatti lrsquoart 7 3deg comma del Codice dispone che ldquoLOsservatorio in collaborazione con il CNIPA opera mediante procedure informatiche sulla base di apposite convenzioni anche attraverso collegamento con gli analoghi sistemi della Ragioneria generale dello Stato dei Ministeri interessati dellIstituto nazionale di statistica (ISTAT) dellIstituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle regioni dellUnione province dItalia (UPI) dellAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI) delle camere di commercio industria artigianato e agricoltura e delle casse edili della CONSIPrdquo

31

b) determina annualmente costi standardizzati per tipo di lavoro

in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto di una

specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

c) determina annualmente costi standardizzati per tipo di servizio

e fornitura in relazione a specifiche aree territoriali facendone oggetto

di una specifica pubblicazione avvalendosi dei dati forniti dallISTAT e

tenendo conto dei parametri qualitagrave prezzo di cui alle convenzioni

stipulate dalla CONSIP ai sensi dellarticolo 26 legge 23 dicembre

1999 n 488

d) pubblica semestralmente i programmi triennali dei lavori

pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici noncheacute lelenco

dei contratti pubblici affidati

e) promuove la realizzazione di un collegamento informatico con

le stazioni appaltanti noncheacute con le Regioni al fine di acquisire

informazioni in tempo reale sui contratti pubblici

f) garantisce laccesso generalizzato anche per via informatica

ai dati raccolti e alle relative elaborazioni

g) adempie agli oneri di pubblicitagrave e di conoscibilitagrave richiesti

dallAutoritagrave

h) favorisce la formazione di archivi di settore in particolare in

materia contrattuale e la formulazione di tipologie unitarie da mettere a

disposizione dei soggetti interessati

i) gestisce il proprio sito informatico

j) cura lelaborazione dei prospetti statistici di cui allarticolo 250

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e di cui allarticolo 251

(contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori

forniture e servizi nei settori di gas energia termica elettricitagrave acqua

trasporti servizi postali sfruttamento di area geografica)

32

Una importante novitagrave introdotta dal Codice in capo

allrsquoOsservatorio dellrsquoAutoritagrave di vigilanza egrave quella della istituzione di in

sistema centralizzato informatico di controllo sul numero delle iscrizioni

da parte degli operatori economici in appositi elenchi che non deve

superare 30 In caso di accertato superamento del limite lrsquoOsservatorio

comunica il superamento del numero massimo alle stazioni appaltanti

che hanno proceduto alle iscrizioni le quali hanno tempo 20 giorni dalla

comunicazione dellrsquoOsservatorio per cancellazione e previo avviso agli

iscritti

Inoltre tale lrsquoelenco egrave disponibile ai fini della pubblicitagrave sul sito

dellrsquoOsservatorio52

52

L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-28

33

23 Lo Sportello dei Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 9 del ldquoCodicerdquo53 disciplina lrsquoattivitagrave dello Sportello dei

contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevedendo al comma 1deg

lett a) la facoltagrave per le stazioni appaltanti di istituire questo istituto i

cui compiti sono quelli di informazione della normativa vigente in

relazione allrsquoesecuzione dei contratti pubblici

La preoccupazione del legislatore comunitario egrave stata

essenzialmente quella di garantire che una volta ampliato il contesto

territoriale nel quale i soggetti economici dei vari Stati membri possono

partecipare alle gare drsquoappalto questi possano pure conoscere il

contesto normativo di riferimento del paese o addirittura della Regione

in cui dovragrave svolgersi la prestazione oggetto del contratto da affidare

La previsione si muove indubbiamente in un ottica di

semplificazione dei rapporti tra enti aggiudicatori e soggetti partecipanti

alle procedure selettive

Il merito del Codice egrave quello di non essersi arrestato allrsquoesigenza

chiarificatrice espressa dalla normativa comunitaria in relazione alla

normativa fiscale alla tutela dellrsquoambiente alla sicurezza ed alle

condizioni di lavoro in materia di contratti pubblici estendendo invece

lrsquoambito di azione dello Sportello ldquoa tutte le altre norme che debbono

essere rispettate nellrsquoesecuzione del contrattordquo

In tale prospettiva il codice ha inserito fra i compiti dello

Sportello quello di fornire ai candidati la ldquodocumentazione utile per la

presentazione delle candidature e delle offerterdquo54 trattasi di una

funzione assolutamente in linea con la ratio dellrsquoistituto rappresentare

un supporto tecnico-documentale per i partecipanti alle gare

53

In attuazione dellrsquoart 27 dir 200418CE 54

art 9 comma 1 lett b

34

La previsione dello Sportello non comporta ldquooneri aggiuntivirdquo55

per i bilanci pubblici e implica una remunerazione del servizio

informativo destinata a coprirne i costi

La possibilitagrave di funzionamento telematico dello sportello egrave poi

sancita mediante rinvio alle norme vigenti in tema di informatizzazione

della ldquopubblica amministrazionerdquo56

Dellrsquoesistenza dello Sportello e dei costi dei relativi servizi

occorreragrave comunque dare indicazione nel ldquobando o nel capitolatordquo57rdquo58

55

art 9 comm 3-5 56

Vedi DLgs n 8205 ldquoCodice dellrsquoAmministrazione Digitalerdquo 57

Art 9 comma 6 58

R FANIZZI ldquoIl Codice degli appalti principi generali e novitagrave legislativerdquo pagg 15-16 wwwentilocaliprovincialeit

35

24 Il Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture

ldquoLrsquoart 10 del Codice disciplina la figura del Responsabile delle

procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture Trattasi di figura giagrave oggetto di puntuale

regolamentazione generale ai sensi della Legge n 24190 noncheacute

speciale per quanto concerne i lavori pubblici ai sensi degli art 7 della

Legge n 1091994 noncheacute degli artt 7 ed 8 del DPR n 55499 solo

parzialmente abrogati dallrsquoart 256 del Codice e dunque allo stato

pienamente efficaci con le conseguenze di cui a breve si diragrave

soprattutto in termini di definizione delle specifiche competenze

Rispetto al regime previgente la disciplina speciale del

Responsabile viene estesa anche ai contratti di servizi e delle forniture

ma conserva il requisito dellrsquounicitagrave sigrave come si evince dal 1deg comma del

citato art 10 secondo cui ldquoPer ogni singolo intervento da realizzarsi

mediante un contratto pubblico le amministrazioni aggiudicatrici

nominano ai sensi della legge 7 agosto 1990 n 241 un responsabile

del procedimento unico per le fasi della progettazione dellaffidamento

dellesecuzionerdquo

Il Responsabile del Procedimento rimane sempre un dipendente

di ruolo delle amministrazioni aggiudicatrici59 i cui requisiti di

professionalitagrave dovevano essere quelli individuati dal Regolamento di

attuazione Tuttavia ad oggi occorre ancora fare riferimento alle

norme di cui allrsquoart 7 del DPR n 55499 fatto salvo60 dallrsquoart 256 del

59

nel caso in cui lorganico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalitagrave necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento secondo quanto attestato dal dirigente competente i compiti di supporto allattivitagrave del responsabile del procedimento possono essere affidati con le procedure previste dal presente Codice per laffidamento di incarichi di servizi ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico economico finanziario amministrativo

60 In particolare lrsquoart 256 abroga esclusivamente il comma 6 dellrsquoart 7 del DPR n

55499 a mente del quale ldquoI soggetti non tenuti allrsquoapplicazione dellrsquoarticolo 7 della Legge devono in ogni caso garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il

36

Codice Difatti anche se non oggetto di espressa abrogazione da parte

dellrsquoarticolo 256 le norme del regolamento potranno essere abrogate

solamente dal nuovo Regolamento di cui allrsquoart5 del Codice con effetto

dallrsquoentrata in vigore di questrsquoultimo A tal fine il Responsabile dovragrave

essere non solamente un tecnico ma dovragrave altresigrave essere in possesso

ldquodi un titolo di studio adeguato alla natura dellintervento da realizzare

abilitato allesercizio della professione o quando labilitazione non sia

prevista dalle norme vigenti egrave un funzionario con idonea

professionalitagrave e con anzianitagrave di servizio in ruolo non inferiore a

cinque annirdquo6139 Non saragrave sufficiente dunque qualsiasi preparazione

tecnica ma una preparazione adeguata alle complessitagrave connesse

allrsquointervento da realizzare Certamente la definizione delle competenze

e dei requisiti del responsabile rientrano nellrsquoambito della competenza

concorrente Stato ndash Regioni ma non vi egrave alcun dubbio che il

collegamento fra complessitagrave delle competenze ed idoneitagrave del titolo di

studioprofessionale sia un principio fondamentale ed in quanto tale

vincolante per il legislatore regionale

Sempre a causa della mancanza del Regolamento non egrave

applicabile lrsquoart 10 c 6 del Codice riguardo alla coincidenza fra RUP

progettista e direttore dei lavori Infatti il Regolamento ldquohellipper i lavori

determina limporto massimo e la tipologia per i quali il responsabile del

procedimento puograve coincidere con il progettista Le ipotesi di coincidenza

tra responsabile del procedimento e direttore dellesecuzione del

contratto sono stabilite dal regolamento in conformitagrave allarticolo 119rdquo

Pertanto ad oggi ancora occorre fare riferimento al vigente

regolamento generale del 1999 ed in particolare alla norma di cui al 4deg

comma dellrsquoart 7 secondo cui in genere le funzioni di RUP progettista

e direttore dei lavori potranno coincidere per uno o piugrave interventi e nei

responsabile del procedimento dalle norme della legge e del regolamento che li riguardanordquo

61 Art 7 4deg comma del DPR n 55499

37

limiti delle competenze professionali del dipendente in casi particolari62

e per importi superiori a 50000000Euro

Ersquo demandato ancora al Regolamento lrsquoindividuazione gli

eventuali altri compiti del responsabile del procedimento coordinando

con essi i compiti del direttore dellesecuzione del contratto e del

direttore dei lavori noncheacute dei coordinatori in materia di salute e di

sicurezza durante la progettazione e durante lesecuzione previsti dal

decreto legislativo 14 agosto 1996 n 494 e dalle altre norme vigentirdquo63

Occorre ricordare che per le acquisizioni di lavori in economia le

stazioni appaltanti operano attraverso il Responsabile del

Procedimento

Alla Luce di ciograve lrsquoart 125 detta le disposizioni circa lrsquoaffidamento

diretto da parte del Responsabile del Procedimento dettando un minimo

di garanzie procedimentali richiamando i principi del Trattato

Infatti ai sensi del comma 8 per i lavori superiori a 4000000 euro e

fino al 20000000 euro lrsquoaffidamento avviene mediante cottimo fiduciario

nel rispetto dei principi di trasparenza rotazione paritagrave di trattamento

previa consultazione di almeno 5 operatori economici individuati sulla

base di indagini di mercato

62

Si tratta rispettivamente di opere e impianti di speciale complessitagrave o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico o complessi o ad elevata componente tecnologica oppure di particolare complessitagrave secondo le definizioni rispettivamente contenute nellarticolo 17 commi 4 e 13 nellarticolo 20 comma 4 e nellarticolo 28 comma 7 della Legge le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi 1) utilizzo di materiali e componenti innovativi 2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa 3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltagrave logistica o particolari problematiche geotecniche idrauliche geologiche e ambientali 4) complessitagrave di funzionamento duso o necessitagrave di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalitagrave 5) esecuzione in ambienti aggressivi 6) necessitagrave di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali di progetto integrale di un intervento un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti architettonica strutturale e impiantisticardquo

63 L PASSERI Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 28-33

38

Per lavori di importo inferiore a 4000000 euro egrave consentito

lrsquoaffidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento

39

3 LE NOVITArsquo INTRODOTTE DAL CODICE

Il Codice introduce una serie di novitagrave in attuazione alla Direttiva

comunitaria 200418CE come lrsquoavvalimento procedura di

individuazione dei requisiti di qualificazione che devono possedere gli

operatori economici ai fini della partecipazione alle gare il Dialogo

Competitivo e lrsquoAccordo tra le procedure di scelta del contraente e

lrsquoAsta elettronica come il processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale ai fini della semplificazione della

procedura di aggiudicazione

31 LrsquoAvvalimento procedura di individuazione dei requisiti

di qualificazione

ldquoLrsquoAvvalimento egrave una procedura relativa alla individuazione dei

requisiti di qualificazione che devono possedere gli operatori economici

ai fini della partecipazione alle gare Esso trova la propria disciplina

negli artt 49 e 50 del DLgs n 1632006 Lrsquoistituto rappresenta una

novitagrave del nostro ordinamento direttamente scaturente dal recepimento

dellrsquoanalogo istituto comunitario

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 182004 sviluppa tale principio

statuendo che un operatore economico puograve per un determinato

appalto fare affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere

dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi purcheacute dimostri

la disponibilitagrave dei relativi mezzi

Lrsquoimpresa che offre i mezzi prende il nome di impresa ausiliaria

Lrsquoimpresa che utilizza i requisiti per partecipare alle gare prende

il nome di impresa ausiliata

Secondo alcuni la facoltagrave concessa allrsquooperatore economico di

avvalersi dei requisiti tecnici ed economici di altra impresa del gruppo

colliderebbe con la disciplina normativa del subappalto che prevede

stringenti limitazioni sia sotto il profilo procedurale che quantitativo Ma

la natura giuridica dei due istituti non egrave la stessa infatti mentre il

40

subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a soggetti terzi che

operano dunque come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso di cui allrsquoart 47 par 2 della Direttiva 182004 il

concorrente aggiudicatario saragrave comunque lrsquoimpresa operante tanto egrave

vero che dovragrave dimostrare il possesso dei beni aziendali dei quale

intenderagrave avvalersi

Neacute puograve valere ad escludere tale distinzione giuridica il riferimento

alla norma di cui allrsquoart 18 9deg comma della Legge n 551990 secondo

la quale ldquolrsquoimpresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve

allegare la copia autentica del contratto e la dichiarazione circa la

sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a

norma dellrsquoart 2359 del Codice civile con lrsquoimpresa affidataria del

subappalto o del cottimohelliprdquo

Nel primo caso le imprese ndash che evidentemente conservano una

propria soggettivitagrave ndash agiscono autonomamente e non come gruppo il

rapporto negoziale corrente inter partes integreragrave dunque i requisiti

della fattispecie negoziale del subappalto In questo caso la ratio

sottesa alla previsione di cui al 9deg comma dellrsquoart 18 della Legge n

5590 va rinvenuta nellrsquoesigenza di evitare facili elusioni delle restrizioni

poste dalla norma in questione attraverso lo strumento dei collegamenti

societari Nel secondo caso invece lrsquoimpresa agisce in proprio

avvalendosi perograve dei requisiti di altre imprese del gruppo non

integrando pertanto gli estremi della fattispecie negoziale del

subappalto Si potrebbe anzi affermare lrsquoesatto contrario in quanto il

collegamento fra le imprese egrave indefettibile requisito per lrsquoavvalimento

Tali peculiaritagrave dellrsquoistituto in esame sono state sufficientemente

rilevata dalla giurisprudenza amministrativa la quale ha riconosciuto che

in virtugrave della Direttiva comunitaria per tutti i pubblici appalti si consente

alloperatore economico o ad un raggruppamento di operatori economici

di cui allart 4 se del caso e per un determinato appalto di fare

affidamento sulle capacitagrave di altri soggetti a prescindere dalla natura

41

giuridica dei suoi legami con questi ultimi al fine della prova della

capacitagrave economica e finanziaria In tal caso deve dimostrare

allamministrazione aggiudicatrice che disporragrave dei mezzi necessari ad

esempio ldquomediante presentazione dellimpegno a tal fine di questi

soggettirdquo64

Il Codice ha pertanto recepito lrsquoistituto nellrsquoambito delle norme

che disciplinano la qualificazione dei concorrenti ed in particolare allrsquoart

49 statuendo che ldquoIl concorrente65 in relazione ad una specifica gara di

lavori servizi forniture puograve soddisfare la richiesta relativa al possesso

dei requisiti di carattere economico finanziario tecnico organizzativo

ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti

di un altro soggetto o dellrsquoattestazione SOA di altro soggettordquo

Emerge subito un primo elemento di novitagrave rispetto alla

formulazione europea della norma che risiede appunto nellrsquoestensione

dellrsquoavvalimento anche al sistema di qualificazione mediante attestato

SOA di cui al DPR n 34200066

La differenza fra lrsquoavvalimento e le tipologie negoziali che

comportano un frazionamento soggettivo ed oggettivo dellrsquoesecuzione

della prestazione quali ad esempio il subappalto egrave adeguatamente

tratteggiata dal Codice che dispone espressamente che ldquoIl contratto egrave

in ogni caso eseguito dallrsquoimpresa che partecipa alla gara alla quale egrave

rilasciato il certificato di esecuzione e lrsquoimpresa ausiliaria non puograve

assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore o di subappaltatorerdquo

In sostanza dunque nellrsquoavvalimento non si verifica un

frazionamento oggettivo della prestazione in quanto lrsquoimpresa

concorrente si avvale dei requisiti di unrsquoaltra impresa ma resta pur

sempre lrsquounica esecutrice dellrsquoappalto

64

art 47 commi 2 e3 65

singolo consorziato o raggruppato ai sensi dellrsquoart 34hellip 66

Che trova una propria regolamentazione nel successivo art 50 del DLgs n 1632006

42

Nel recepimento di tale direttiva comunitaria il legislatore italiano

introduce una serie di limiti alla concreta operativitagrave dellrsquoavvalimento

intese a evitare manovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di

associazioni criminali che non potrebbero partecipare in proprio alle

gare Infatti il comma 2deg al fine di accertare il ricorso allrsquoavvalimento

dovragrave chiedere allrsquoimpresa ausiliata una serie di dichiarazioni67 da parte

dellrsquoimpresa ausiliaria da allegare alla propria domanda di

partecipazione tanto che gli artt 49 e 50 relativi allrsquoavvalimento sono

oggetto procedura drsquoinfrazione comunitaria e che a oggi tale

procedimento egrave ancora sospesordquo68

67

una sua dichiarazione verificabile ai sensi dellrsquoarticolo 48 attestante lrsquoavvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara con specifica indicazione dei requisiti stessi e dellrsquoimpresa ausiliaria b) una sua dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 c) una dichiarazione sottoscritta da parte dellrsquoimpresa ausiliaria attestante il possesso da parte di questrsquoultima dei requisiti generali di cui allrsquoarticolo 38 d) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questrsquoultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dellrsquoappalto le risorse necessarie di cui egrave carente il concorrente e) una dichiarazione sottoscritta dallrsquoimpresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dellrsquoarticolo 34 neacute si trova in una situazione di controllo ai sensi dellrsquoart 34 c 2 con una delle altre imprese che partecipano alla gara f) in originale o copia autenticata il contratto in virtugrave del quale lrsquoimpresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dellrsquoappalto g) nel caso di avvalimento nei confronti di unrsquoimpresa che appartiene al medesimo gruppo in luogo del contratto di cui alla lettera f) lrsquoimpresa concorrente puograve presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dal comma 5

68 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 83-93

43

32 Il Dialogo Competitivo procedura di scelta del contraente

ldquoAlcune delle principali novitagrave della Direttiva 200418 riguardano

proprio le procedure di scelta del contraente in particolare la disciplina

comunitaria disciplina e regola alcune nuove tipologie procedimentali

che si aggiungono a quelle ldquoclassicherdquo69 fra le quali figurano lrsquoaccordo

quadro e il dialogo competitivo Il dialogo competitivo trattato nel

considerando (31) della Direttiva egrave disciplinato dallrsquoart 29 e 11 della

medesima Direttiva ed inserito allrsquoart 58 del Dlgs n 1632006

La ratio sottesa alla creazione dellrsquoistituto risiede nella necessitagrave

di dotare le amministrazioni aggiudicatici di uno strumento flessibile

capace di sopperire alla presenza di interventi estremamente complessi

sotto il profilo tecnico e finanziario allrsquoincapacitagrave di individuare

adeguatamente oggetto e caratteristiche della prestazione

Ai sensi dellrsquoart 1 comma 11 lett C) della Direttiva 182004 il

dialogo competitivo egrave ldquohellip Una procedura alla quale qualsiasi operatore

economico puograve chiedere di partecipare e nella quale lrsquoamministrazione

aggiudicatrice avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale

procedura al fine di elaborare una o piugrave soluzioni atte a soddisfare le

sue necessitagrave e sulla base della quale o delle quali i candidati

selezionati saranno invitati a presentare le offerterdquo La procedura in

esame pertanto egrave strumentale al raggiungimento degli obiettivi di

semplificazione snellimento e modernizzazione procedurale che

presiedono lrsquoadozione della Direttiva medesima Si tratta di una

procedura di aggiudicazione la quale peraltro non rappresenta

unrsquoassoluta novitagrave nel panorama normativo comunitario in materia di

appalti e che ha trovato un definitivo inquadramento solamente

nellrsquoultima versione della Direttiva

Il considerando (31) della Direttiva esplicita che nella misura in

cui il ricorso a procedure aperte o ristrette non consenta di aggiudicare

69

Procedura aperta procedura ristretta procedura negoziata

44

appalti occorre prevedere una procedura flessibile che salvaguardi sia

la concorrenza tra gli operatori economici sia la necessitagrave delle

amministrazioni aggiudicatici di discutere con ciascun candidato tutti

gli aspetti dellrsquoappalto

Il 1deg comma dellrsquoart 58 del DLgs 1632006rdquo70 subordina

lrsquoattivazione della procedura del dialogo competitivo a una duplice

condizione

1) una di carattere oggettivo che risiede nella particolare

complessitagrave dellrsquoappalto ossia quando la stazione appaltante non egrave

oggettivamente in grado di definire i mezzi tecnici atti a soddisfare i suoi

obiettivi quando non sia oggettivamente in grado di specificare

lrsquoimpostazione giuridica o finanziaria di un progetto e qualora non

disponga a causa di fattori oggettivi ad essa non imputabili di studi in

merito alla identificazione e quantificazione dei propri bisogni o

allrsquoindividuazione dei mezzi strumentali al soddisfacimento dei propri

bisogni alle caratteristiche funzionali tecniche gestionali ed

economico-finanziarie degli stessi e allrsquoanalisi dello stato di fatto e di

diritto nelle sue eventuali componenti storiche artistiche

architettoniche paesaggistiche

2) lrsquoaltra di natura discrezionale che consiste nella valutazione

effettuata dallrsquoamministrazione aggiudicatrice circa lrsquoimpossibilitagrave di

addivenire allrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto mediante una procedura

aperta eo ristretta La natura discrezionale non ha perograve natura

amministrativa ma preminentemente tecnica che non permette alla

pubblica amministrazione lrsquoaggiudicazione di un appalto attraverso il

70

Art 58 co 1 cosigrave modificato dallrsquoart 1 co 1 lettera g)dlgs 113 del 2007 Nel caso di appalti particolarmente complessi qualora ritengano che il ricorso alle procedure aperta o ristretta non permetta lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto le stazioni appaltanti possono avvalersi del dialogo competitivo conformemente al presente articolo Il ricorso al dialogo competitivo per lavori egrave consentito previo parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici hellip egrave altresigrave richiesto il parere del Consiglio Superiore dei beni culturali I citati pareri sono resi entro 30 giorni dalla richiesta Decorso tale termine lrsquoamministrazione puograve comunque procedere

45

ricorso di una procedura aperta o ristretta Drsquoaltra parte una diversa

impostazione della questione tesa ad individuare nella valutazione della

pubblica amministrazione una discrezionalitagrave di tipo amministrativo

creerebbe grave incertezza in merito al rispetto delle regole poste a

presidio della concorrenza di cui le procedure ad evidenza pubblica

sono garanzia

Va comunque rilevato che anche lrsquoistituto del dialogo competitivo

egrave stato sospeso fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento di attuazione

di cui allrsquoart 5 del DLgs 1632006 anche se per la giurisprudenza

esso rappresentava invece una norma self-executing Ma tale

disposizione per poter essere utilizzata immediatamente era

necessario che tutta la Direttiva comunitaria 200418 fosse stata

considerata self-executing

ldquoLa Corte comunitaria ha individuato tre requisiti percheacute una

Direttiva possa definirsi direttamente esecutiva (self executing)

1) le disposizioni in essa contenute devono essere chiare precise

complete e giuridicamente perfette in modo da essere

concretamente applicabili senza ulteriori valutazioni discrezionali in

merito alla loro esecuzione

2) tali disposizioni non devono essere condizionate nella loro efficacia

dallrsquointervento del legislatore interno

3) lo Stato membro deve risultare inadempiente nellrsquoattuazione della

Direttiva nel proprio ordinamento

Alla luce di tali considerazioni si puograve desumere che la Direttiva

200418 non abbia carattere self-executing in quanto lrsquoefficacia di

alcune delle sue disposizioni ed in particolare proprio quelle relative

agli ldquoistituti principalmente innovativirdquo71 egrave condizionata da uno specifico

e peraltro facoltativo intervento statale di recepimento In realtagrave alcune

disposizioni della Direttiva come il termine di pubblicazione dei bandi e

degli avvisi sarebbero state di immediata applicazione nei confronti

71 Accordo Quadro e Asta elettronica (limitatamente ai lavori pubblici)

46

degli Stati membri una volta scaduto il termine ultimo per il loro

recepimento

Altre invece dovevano essere applicate solamente previo

recepimento del competente legislatore nazionale quali appunto gli

istituti innovativi del dialogo competitivo e dellrsquoaccordo quadrordquo72

Il dialogo competitivo egrave una procedura che si sviluppa in tre fasi

crsquoegrave una fase negoziale (quella del dialogo) una fase relativa

allrsquoaggiudicazione e quella afferente al perfezionamento del contratto

Le amministrazioni sono tenute a pubblicare un bando di gara nel quale

debbono essere precisate le loro esigenze e necessitagrave i ldquorequisiti

generalirdquo73 e quelli ldquodi qualificazionerdquo74 richiesti ai candidati per la

partecipazione al dialogo il criterio di aggiudicazione e il termine di

presentazione delle domande Appare subito un elemento critico in

merito alla qualificazione dei candidati da invitare al dialogo in quanto il

possesso dei requisiti previsti nel codice sono quelli propri degli

operatori economici che vogliono partecipare alle procedure ordinarie di

affidamento mentre in caso del ricorso alla procedura del dialogo

competitivo lrsquoEnte motiva il ricorso a tale procedura giagrave nel bando di

gara per lrsquoimpossibilitagrave oggettiva di definire le caratteristiche tecniche

eo economiche della prestazione e chiedendo quindi un dialogo con i

candidati proprio per completare gli aspetti mancanti

La durata del dialogo egrave indeterminata essa potragrave proseguire fino

a quando lrsquoamministrazione non sia in grado di individuare anche dopo

un confronto ldquohellip la o le soluzioni che possano soddisfare le sue

72

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 19-20

73 art 38 Dlgs 1632006 lrsquoarticolo fa una classificazione delle ipotesi di

esclusione dellrsquooperatore economico alle procedure di affidamento come la situazione di fallimento la partecipazione a gruppi criminali la violazione dellrsquointestazione fiduciaria etc

74 Art 35 DLgs 1632006rdquo I requisiti di idoneitagrave tecnica e finanziaria per

lrsquoammissione alle procedure di affidamento degli operatori economici devono essere posseduti e comprovati dagli stessi secondo quanto previsto dal regolamento helliprdquo

47

necessitagraverdquo Una volta ritenuto concluso il dialogo lrsquoamministrazione

dovragrave darne comunicazione ai partecipanti invitandoli con lettera

formale a presentare le loro offerte sulla base dellae soluzionei

presentatae indicando i criteri di valutazione dellrsquoofferta

economicamente piugrave vantaggiosa in relazione alla specifica soluzione

prescelta

Con la comunicazione delle lettere di invito prende avvio la

seconda fase della procedura che rispecchia i requisiti tipici di una

procedura ad evidenza pubblica che egrave specificatamente volta ad

individuare lrsquoaggiudicatario della gara Una novitagrave di rilievo rispetto alle

procedure ldquoclassicherdquo ma anche una criticitagrave in confronto alla normativa

previgente egrave stata introdotta dallrsquoultimo comma del par 6 dellrsquoart 29 del

codice il quale dispone che ldquosu richiesta delle amministrazioni

aggiudicatrici lrsquoofferente potrebbe essere chiamato a chiarire

precisare e perfezionare ulteriormente lrsquoofferta presentatardquo Si tratta

di una innovazione che stravolge il convincimento radicatosi presso il

legislatore circa lrsquoimpossibilitagrave di successive negoziazioni delle offerte

una volta che le stesse siano giagrave state presentate Tale innovazione

perograve apre il varco ad una possibile lesione del principio di concorrenza

soprattutto per quanto concerne la locazione ldquoperfezionare

ulteriormenterdquo che sembrerebbe travalicare i limiti della mera correzione

eo integrazione Tale integrazione non appare giustificata neanche

sotto il profilo logico sistematico in quanto il dialogo competitivo lascia

ai concorrenti la possibilitagrave di modificare ed integrare sotto qualsiasi

profilo il progetto presentato prima della presentazione dellrsquoofferta Ma

una volta che questrsquoultima sia stata presentata non ha senso

legittimare lrsquointroduzione di ulteriori migliorie che per la stessa

configurazione della procedura non potrebbero essere indirizzate al

perfezionamento tecnico-operativo del progetto ma solamente a

48

migliorare lrsquoofferta economica in vista dellrsquoaggiudicazionerdquo75

Ma questo tipo di procedura non egrave mai potuta essere utilizzata

dallrsquoEnte pubblico percheacute egrave stata subito sospesa appena entrato in

vigore il codice con il Dl 1732006 cd Decreto ldquoMilleprorogherdquo al fine

di una valutazione piugrave approfondita e di una conoscenza piugrave coerente

dei risvolti applicativi di tale istituto76

75

L PASSERI ldquoAnalisi della Direttiva Comunitaria 200418CErdquo Tipografia DVS Roma 2005 pag 69

76 L PASSERI ldquoIl DLgs 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Tipografia DVS Roma 2005 pagg 116-125

49

33 Lrsquoaccordo quadro procedura di scelta del contraente

ldquoAltra rilevante novitagrave prevista dalla Direttiva 200418 art 32 egrave

riportata ldquoallrsquoart 59 del DLgs n 1632006rdquo77 e riguarda lrsquoaccordo

quadro la cui definizione egrave riportata allrsquoart 3 comma 13

Lrsquoaccordo quadro egrave ldquoun accordo concluso tra una o piugrave stazioni

appaltanti e uno o piugrave operatori economici il cui scopo egrave quello di

stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato

periodo in particolare per quanto riguarda i prezzi ese del caso le

quantitagrave previsterdquo Ma la possibilitagrave di ricorrere allrsquoaccordo quadro non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento in tal senso da parte

dello Stato Pertanto si puograve affermare che come per il dialogo

competitivo tale disposizione non possa ritenersi self executing e che

lrsquoutilizzo di tale istituto egrave stato differito allrsquoentrata in vigore del

regolamento drsquoattuazione del Codice

Come per il dialogo competitivo anche lrsquoaccordo quadro non

rappresenta una novitagrave nel panorama normativo degli appalti europei

essendo giagrave stato previsto e disciplinato nei settori speciali

Pertanto con la Direttiva 200418 il legislatore europeo ha

solamente generalizzato lrsquoambito di applicazione estendendolo a tutte le

tipologie dei contratti La ratio giustificatrice dellrsquoaccordo quadro egrave

quella di soddisfare una duplice esigenza delle amministrazioni

pubbliche gestire le proprie commesse sul lungo periodo massimo 4

anni e tutelarsi dai rischi connessi dallrsquoeccessivo costo dei medesimi

appalti che sarebbero potuti lievitare con il decorso di un tempo piugrave o

meno lungo Dal punto di vista giuridico va precisato che lrsquoaccordo

quadro non egrave una appalto pubblico in quanto non riconducibile alla

categoria di un contratto attesa lrsquoindeterminatezza di alcuni degli

77

Art 59 co 1 Dlgs 1632006 Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente per i lavori di manutenzione Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale

50

aspetti essenziali richiesti per lrsquointegrazione anche atipica delle

fattispecie contrattuale quali in particolare il prezzo e lrsquooggetto della

prestazione infatti si puograve affermare che lrsquoaccordo quadro rappresenta

uno schema di convenzione ldquotipordquo che viene approvato attraverso una

procedura Lrsquoamministrazione cioegrave nella scelta degli operatori

economici dovragrave dunque operare come se stesse aggiudicando un

appalto

Per quanto concerne il profilo procedurale gli accordi quadro

che non possono avere durata superiore a quattro anni sono basati su

due distinte fasi di gara

1) La conclusione dellrsquoaccordo quadro

2) La relativa aggiudicazione degli appalti basati sul predetto accordo

La procedura inizia sempre con la pubblicazione di un bando di

gara seguendo con la selezione di uno o piugrave operatori economici

attraverso il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa (vista

la complessitagrave dellrsquoaffidamento) per terminare con la stipula

dellrsquoaccordo quadro Tale prima fase egrave diretta ad individuare gli

esecutori di lavori noncheacute le clausole relative agli appalti futuri da

stipulare allrsquooccorrenza con essi

La seconda fase egrave quella della stipulazione del contratto di

appalto Ogni volta che lrsquoEnte intende affidare un lavoro procederagrave alla

relativa stipulazione del contratto tra i vari operatori economici

aggiudicatari nel rispetto del principio di rotazione paritagrave di trattamento

e non discriminazione Si tratta di una vera e propria sequela

procedurale che si snoda nelle seguenti fasi

a) per ogni appalto lrsquoamministrazione consulta per iscritto gli operatori

economici che abbiano stipulato lrsquoaccordo quadro e che siano in

grado di eseguire la specifica prestazione

b) quindi esse fissano un termine per la presentazione delle offerte che

possa ritenersi congruo in relazione alla complessitagrave dellrsquoappalto da

aggiudicare ed al tempo necessario per la loro trasmissione

51

c) gli operatori dovranno provvedere a presentare le proprie offerte per

iscritto tali offerte dovranno rimanere segrete fino a quando non sia

scaduto il termine per la loro presentazione

d) lrsquoaggiudicazione dovragrave avvenire allrsquoofferta migliore sulla scorta dei

parametri indicati nel capitolato drsquooneri in sede di stipula

dellrsquoaccordo quadrordquo78

78

L PASSERI Il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commenti Roma Tipografia DVS 2005 pagg 125-130

52

34 LrsquoAsta elettronica processo di selezione delle offerte e della

verifica delle offerte anomale

ldquoLrsquoAsta elettronica di cui allrsquoart 3 comma 15 del Codice egrave un

processo di semplificazione della procedura di aggiudicazione e dei

relativi adempimenti formali noncheacute di una maggiore efficienza delle

commesse pubbliche

Ai sensi dellrsquoart 3 comma 15 del DLgs n 1632006 lrsquoasta

elettronica egrave un processo per fasi successive basato su un dispositivo

elettronico di presentazione di nuovi prezziche interviene dopo una

prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro

classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento

automatico Tale definizione permette innanzitutto di individuare quale

sia lesatta collocazione dellasta elettronica nellambito del complesso

procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico non si tratta di

una procedura di aggiudicazione ma esclusivamente di un processo

per fasi successive che si interseca sulle e con le ordinarie procedure di

aggiudicazione definite dalla Direttiva ossia le procedure aperte

ristrette e negoziate e che incide esclusivamente sulla negoziazione dei

prezzi ovvero degli elementi delle offerte Ersquo lrsquoart 85 che definisce il

ricorso allrsquoasta elettronica Ai sensi del comma 179 lasta elettronica egrave

dunque un processo meramente facoltativo che si colloca nellalveo

delle ordinarie procedure di aggiudicazione ivi compreso il confronto

competitivo nellambito di un accordo quadro il sistema dinamico di

acquisizione e la procedura negoziata previa pubblicazione di un bando

di gara lasta pubblica potragrave avere ad oggetto esclusivamente i lavori

servizi e le forniture per i quali le specifiche dellappalto possano essere

fissate in maniera precisa e nei quali la valutazione delle relative offerte

possano essere effettuate automaticamente da un mezzo elettronico

79

ldquoNelle procedure aperte ristrette o negoziate previo bando quando ricorrono le condizioni di cui al comma 3 le stazioni appaltanti possono stabilire che laggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso unasta elettronicardquo

53

sulla base di elementi quantificabili in modo tale da essere espressi in

cifre o percentuali

Per quanto concerne invece il profilo procedimentale

ogniqualvolta una amministrazione aggiudicatrice intenda avviare

unasta elettronica dovragrave darne comunicazione mediante pubblicazione

nel bando di gara80 e nel capitolato doneri e in particolare gli elementi

oggetto di valutazione utilizzati per individuare lofferta economicamente

piugrave conveniente81 Le amministrazioni sono comunque chiamate ad

effettuare una prima valutazione delle offerte pervenute sulla scorta dei

criteri ordinari dellofferta economicamente piugrave vantaggiosa e del prezzo

piugrave basso

La gara si articoleragrave comunque in tre fasi

1) la prima ordinaria nel senso che lamministrazione aggiudicatrice

dovragrave pubblicare un bando di gara contenente oltre che lindicazione

che si procederagrave ad unasta elettronica le generali indicazioni

richieste per il bando di gara a seconda della procedura prescelta

2) la seconda consistente nellinvito simultaneo rivolto agli offerenti 82 a

presentare nuovi prezzi eo nuovi valori nel caso in cui il criterio di

aggiudicazione adottato sia quello dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa83

80

Art 85 5deg comma del DLGs n 1632006 ed art 54 par 3 della Direttiva 182004

81 Ai sensi dellart 85 6deg comma del DLgs n 1632006 il predetto capitolato

doneri dovragrave specificare a) gli elementi i cui valori saranno oggetto dellasta elettronica purcheacute tali elementi siano quantificabili in modo da essere espresse in cifre e percentuali b) i limiti eventuali dei valori che potranno essere presentati quali risultano dalle specifiche delloggetto dellappalto c) le informazioni che saranno messe a disposizione degli offerenti nel corso dellasta elettronica e se del caso il momento in cui saranno messe a loro disposizione d) le informazioni pertinenti sullo svolgimento dellasta elettronica e) le condizioni alle quali gli offerenti potranno rilanciare e in particolare gli scarti minimi eventualmente richiesti per il rilancio f) le informazioni pertinenti sul dispositivo elettronico utilizzato e sulle modalitagrave e specifiche tecniche di collegamento

82 le cui offerte siano ammissibili

83 Ai sensi dellrsquoart 85 7deg comma del DLgs n 1632006 linvito dovragrave contenere

ogni informazione utile per il collegamento individuale al dispositivo elettronico utilizzato e precisare la data e lora di inizio dellrsquoasta elettronica

54

3) la terza fase consiste invece nellesperimento vero e proprio

dellasta elettronica Questultima prenderagrave avvio solamente quando

lamministrazione valutata lammissibilitagrave delle domande e delle

offerte dei diversi candidati84 comunichi gli inviti di cui alla fase sub

2) a partecipare allasta che non potragrave tuttavia avere inizio prima di

due giorni a decorrere dalla data di invio degli inviti Lasta

elettronica puograve articolarsi in una pluralitagrave di fasi85 e la sua

conclusione deve essere predeterminata e potragrave essere disposta

alla data ed ora indicate nellrsquoinvito86 Una volta conclusa lasta

elettronica le amministrazioni aggiudicatrici provvederanno ad

aggiudicare lappalto in funzione dei suoi risultati

Anche le disposizioni relative alla procedura dellrsquoAsta elettronica

sono recepite dal legislatore italiano con delle limitazioni Ersquo utile sapere

che nelle direttive lrsquoasta elettronica costituisce strumento usuale di

aggiudicazione delle procedure aperte ristrette negoziate con bando

con lrsquounica condizione che le specifiche dellrsquoappalto possano essere

stabilite in maniera precisa e che le offerte corrispondenti siano

suscettibili di valutazione automatica da parte del mezzo elettronico Al

pari degli altri istituti anche lrsquoapplicazione dellrsquoasta elettronica non egrave

automatica ma richiede uno specifico intervento del legislatore italiano

che rimanda al Regolamento di cui allrsquoart 5 i presupposti e le

ldquocondizioni specificherdquo87 per il ricorso alle aste elettroniche

84

nelle procedure aperte ovvero accertata lammissibilitagrave delle domande e diramati gli inviti a presentare offerte nelle procedure ristrette

85 con lobbligo da parte dellamministrazione procedente di comunicare in tempo

reale a tutti gli offerenti quanto meno le informazioni che consentano agli stessi di individuare la propria posizione nella graduatoria per ciascuna fase noncheacute il numero dei partecipanti per ciascuna fase ma senza renderne nota lidentitagrave

86 Art 85 10deg comma del DLgs n 1632006

40

Art 85 comma 12 a) i presupposti e le condizioni specifiche per il ricorso alle aste elettroniche b) requisiti e le modalitagrave tecniche della procedura di asta elettronica c) le condizioni e le modalitagrave di esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura di asta elettronica nel rispetto dellarticolo 13

55

Ad oggi anche questo istituto egrave sospeso a causa della mancanza

del Regolamentordquo88

88

L PASSERI ldquoIl Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 130-125

56

4 LA DIRETTIVA COMUNITARIA 200418CE

41 Lrsquoevoluzione della normativa nazionale alla luce della

disciplina comunitaria

Si puograve affermare che la prima vera rivoluzione nella disciplina

normativa in materia di lavori pubblici egrave avvenuta con lrsquoemanazione

della Legge 10994 che per la sua caratteristica di legge-quadro si egrave

proposta il perseguimento nel settore dei lavori pubblici di un livello di

qualitagrave predefinito in relazione ai risultati attesi ldquoseguendo procedure

improntate a tempestivitagrave trasparenza e correttezza nel rispetto del

diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatorirdquo

Ciograve che caratterizza la legge-quadro egrave il superamento di una

logica settoriale alla quale egrave risultata ispirata la quasi totalitagrave dei

provvedimenti legislativi che si sono succeduti in materia dopo la legge

fondamentale sui lavori pubblici 20 marzo 1865 n 2248rdquo89

ldquoLa prima versione delle legge-quadro era ispirata ad un maggior

rigore rispetto alla disciplina comunitaria nonostante i vari correttivi a

cui egrave stata sottoposta ciclicamente negli anni In taluni casi questo

rigore o rigiditagrave si egrave concretizzato in regole che si sono poste in

contrasto con la direttiva di recepimento volte a limitare il potere

discrezionale della stazione appaltante per arginare secondo le

aspettative del legislatore dellrsquoepoca la dilagante corruzione che si era

manifestata nel settore degli appalti pubblici

Particolare attenzione venne posta sulla progettazione e sulla

connessa fase di aggiudicazione Con ldquolrsquoart 21 co 1 della legge

10994rdquo90 si scelse il prezzo piugrave basso come criterio prevalente per

lrsquoaggiudicazione degli appalti sia sopra che sotto la soglia comunitaria

indetti mediante pubblico incanto o licitazione privata a sua volta

riconosciuti come sistemi di scelta ordinari relegando lrsquoapplicazione

89

PIETRANGELI PAPINI L ldquoI lavori pubblici negli Enti Localirdquo DrsquoAnselmi Editore ndash Ancitel ndash Hoegli Milano 1998 PAG 9

90 ldquoLrsquoaggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata egrave

effettuata con il criterio del prezzo piugrave basso inferiore a quello posto a base di garardquo

57

dellrsquoaltro criterio quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa ai

soli casi di appalto-concorso e di licitazione privata per lrsquoaffidamento

della concessione di sola costruzione e gestione

Il contrasto con la direttiva n 9337CEE risiedeva nel fatto che

questa ldquoallrsquoart 30 n 1rdquo91 stabiliva che i due unici criteri sui quali

lrsquoamministrazione si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono

equivalenti e posti sullo stesso piano

Il legislatore comunitario quindi assegnava ai due criteri pari

dignitagrave con la conseguenza che quanto meno per gli appalti sopra

soglia la disposizione della Merloni si poneva in contrasto con la

direttiva

Questa impostazione ha di fatto conferito una certa rigiditagrave

allrsquointera procedura circoscrivendo fortemente i margini di autonomia

negoziale della stazione appaltante di fatti questa una volta scelto il

sistema di realizzazione dei lavori le cui forme previste erano lrsquoappalto

o la concessione era in pratica vincolata anche nei successivi passaggi

relativi alla modalitagrave di scelta del contraente allrsquoindividuazione del

criterio di aggiudicazione ed in ultima analisi alle stesse modalitagrave di

definizione dellrsquooggetto prestazionale dedotto in gara configurandosi

cosigrave una sorta di percorso obbligatorio

Tale rigiditagrave era stata attenuata in parte con la cd Merloni-

quater nota ldquolegge 1662002rdquo92 attraverso lrsquointroduzione dellrsquoart 21

comma 1-ter con cui si stabiligrave una deroga allrsquoapplicazione del criterio del

prezzo piugrave basso a favore dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa

nel caso di ldquoappaltirdquo93 di importo superiore alla soglia comunitaria

rafforzato dalla determinazione dellrsquoAutoritagrave sui lavori Pubblici che

91

ldquoI criteri sui quali lrsquoamministrazione giudicatrice si fonda per lrsquoaggiudicazione dellrsquoappalto sono o il criterio del prezzo piugrave basso o quello dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

92 Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e

trasportirdquo pubblicata nella GU n 181 del 3 agosto 2002 supplemento ordinario n 158

93 indetti con i sistemi ordinari dellrsquoasta pubblica o della licitazione privata

58

afferma che ldquoin caso di prevalenza della componente tecnologica o per

la particolare rilevanza tecnica delle possibili soluzioni progettuali si

ritiene possibile che la progettazione possa essere utilmente migliorata

con integrazioni tecniche proposte dallrsquoappaltatorerdquo94

Tuttavia anche in questo caso veniva di fatto confermata la

medesima filosofia di fondo che era quella di prestabilire sul piano

normativo gli elementi legittimanti lrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa

Inoltre con riguardo alla prestazione da richiedere al soggetto

aggiudicatario la legge 1662002 aveva attenuato la rigida separazione

tra progettazione ed esecuzione ndash voluta dal legislatore del 1994

sempre ai fini di una regolamentazione e moralizzazione del mercato ndash

attraverso una maggiore apertura nei confronti dellrsquoappalto integrato il

quale tuttavia nella sua originaria configurazione era imperniato

fondamentalmente sul massimo ribasso nei confronti di un progetto

definitivo a base di gara con traslazione della progettazione esecutiva

tra gli obblighi contrattuali nella fase di esecuzione a carico

dellrsquoaffidatario prescelto

Anche in relazione al criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa il legislatore interno aveva introdotto una disciplina piugrave

restrittiva rispetto a quella comunitaria in quanto nella formulazione del

co 2 dellrsquoart 21 della L n 10994 lrsquoindicazione dei criteri era tassativa

solo con la Merloni-ter95 (L 4151998) venne concessa ldquola possibilitagrave

per la stazione appaltante di introdurre ulteriori elementi in relazione al

tipo di lavoro da realizzarerdquo96

Il processo di graduale apertura se non di smantellamento di

alcune norme in contrasto con la normativa europea egrave proseguito ad

94

Determinazione n 27 del 16 ottobre 2002 Prime indicazioni sulla legge 1 agosto 2002 n 166

95 Legge 4151998

96 Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

59

opera della Corte di giustizia europea soprattutto sulla questione

attinente alla facoltagrave di scelta tra i due criteri di affidamento Il giudice

europeo con la sentenza 7 ottobre 2004 C-24702 aveva ritenuto in

contrasto con lrsquoart 30 n 1 della direttiva n 9337CE una norma

nazionale che ldquoai fini dellrsquoaggiudicazione degli appalti di lavori pubblici

mediante procedure di gara aperte o ristrette imponga in termini

generali alle amministrazioni aggiudicatici di ricorrere unicamente al

criterio del prezzo piugrave bassordquo

Questa sentenza va letta nellrsquoottica del principio comunitario

della libera concorrenza Difatti tale principio vuole che sia

lrsquoamministrazione nellrsquoesercizio della sua discrezionalitagrave a stabilire in

relazione alle specifiche caratteristiche dellrsquoappalto il criterio di

aggiudicazione che meglio assicuri il massimo grado di concorrenza e

pertanto una norma nazionale di tale portata era in contrasto con il

principio comunitario che esaltava invece la sostanziale equiparazione

tra i due criteri Inoltre la Corte di giustizia ha affermato che se egrave vero

che gli Stati membri in sede di recepimento delle direttive comunitarie

godono di una certa autonomia tale autonomia non puograve avvenire in

violazione dei principi generali del diritto comunitario e in tal caso

prosegue la Corte lrsquoart 21 della Legge 10994 ha violato il principio

della libera concorrenza sancito dallrsquoart 81 del Trattato dellrsquoUnione

La direttiva 200418CE riportata ldquoallrsquoart 53 co 9rdquo 97 del codice

tipologia e oggetto del contratto ha confermato tale impostazione

ponendo sullo stesso piano i due criteri la cui scelta egrave demandata alle

amministrazioni Ma la stessa direttiva interviene sulla discrezionalitagrave

dellrsquoindividuazione di tali criteri precisando che per essi devono essere

specificati il loro peso ponderale Pertanto il legislatore comunitario si egrave

orientato da un lato a garantire che la scelta dei criteri di valutazione sia

collegata allrsquooggetto dellrsquoappalto dallrsquoaltro lato che il peso di tali valori

97 Art 53 co 9ldquohellip la selezione della migliore offerta avviene utilizzando il criterio

del prezzo piugrave basso o dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa helliprdquo

60

sia determinato giagrave in sede di avvio della procedura selettiva in modo

da consentire ai concorrenti di definire adeguatamente i contenuti della

propria offerta Tali criteri infatti vengono specificati nella Direttiva e

riportati ldquoallrsquoart 83rdquo98 del codice Si tratta di dodici elementi tra i quali il

pregio tecnico la qualitagrave lrsquoassistenza tecnica che vengono utilizzati in

riferimento allrsquooggetto dellrsquoappalto

La mera indicazione dei criteri di valutazione ndash ancorcheacute collegati

allrsquooggetto dellrsquoappalto ndash non egrave perograve sufficiente a garantire lrsquoequitagrave di

giudizio dellrsquoamministrazione egrave necessario che questrsquoultima individui

espressamente ldquola ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei

criteri scelti per determinare lrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosardquo

eventualmente prevedendo una forcella fra un valore minimo ed uno

massimo da attribuire a ciascun criterio La direttiva impone che i criteri

ed i relativi valori ponderali cosigrave individuati vengano espressamente

pubblicati nel bando di gara in modo che gli offerenti possano formulare

unrsquoofferta dai contenuti coerenti con essi

Il Codice nel recepire le disposizioni della direttiva succitata ha

dovuto effettuare anche una ricognizione ed una ldquoricuciturardquo dellrsquoampia

giurisprudenza che si egrave sviluppata nel corso degli anni sia nazionale

sia comunitaria nel rispetto dei limiti di delega Su tali questioni il

Consiglio di Stato con parere n 3552006 reso sulla prima versione

dello schema di decreto delegato ha ritenuto che il Codice dei contratti

avesse sostanzialmente rispettato i limiti posti dalla legge di delega e

che lrsquoampiezza della riforma operata dal legislatore comunitario

potesse giustificare lrsquointroduzione di modifiche anche sostanziali

allrsquoordinamentordquo99

98

Art 83 co 1 ldquoQuando lrsquoappalto egrave affidato con il criterio dellrsquoofferta economicamente piugrave vantaggiosa il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dellrsquoofferta pertinenti alla natura allrsquooggetto e alle caratteristiche del contratto

99

CONIO A ldquoEquivalenza dei criteri di aggiudicazione tra vecchie e nuove regolerdquo

Rivista Diritto Amministrativo n 2 ndash Il Sole 24 ore 2007 pagg 51-53

61

Il legislatore del 1994 oltre a recepire le direttive comunitarie ha

introdotto degli aspetti innovativi alla normativa nazionale rispetto a

quella previgente che riguardano

1) lrsquoobbligo della programmazione cioegrave lrsquoobbligo da parte dellrsquoEnte di

inserire tutti gli interventi dei lavori pubblici nel programma triennale

delle opere pubbliche e nel suo aggiornamento annuale in modo

che ogni intervento sia individuato attraverso studi di fattibilitagrave e il cui

costo sia preliminarmente previsto nel Bilancio di previsione annuale

ed in quello triennale per assicurarne la copertura finanziaria

2) la previsione di adozione di un regolamento costituente

lrsquoordinamento generale in materia di lavori pubblici atto a eliminare

tutte le norme legislative o regolamentari in contrasto con le

disposizioni delle legge-quadro e a determinare una unificazione

delle procedure e dei comportamenti

3) lrsquointroduzione di una nuova istituzione il Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) con funzioni di coordinamento controllo e

responsabilitagrave per ogni singolo intervento relativo alle fasi di

progettazione affidamento ed esecuzione dello stesso

4) lrsquoistituzione di un organismo di controllo lrsquoAutoritagrave per la vigilanza

dei lavori pubblici con il compito di accertare eventuali disfunzioni e

inadempienze e di proporre revisioni al regolamento

62

42 Origini e finalitagrave della Direttiva 200418CE

ldquoIl 31 marzo 2004 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo

applicando la procedura condivisa di cui allrsquoart 251 del Tratta CE

hanno deliberato lrsquoadozione della ldquodirettiva 200418CErdquo100 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

di lavori Lrsquoiter procedurale che ha condotto le istituzioni comunitarie

allrsquoapprovazione della predetta direttiva egrave stato particolarmente

complesso e caratterizzato da una serie di atti prodromici fra i quali

spiccano indiscutibilmente il Libro Verde101 afferente ldquoGli appalti pubblici

nellrsquoUnione europea spunti di riflessione per il futurordquo del 1996 e la

successiva Comunicazione della Commissione europea dellrsquo11 marzo

1998 Il Libro Verde ha costituito il primo atto di impulso di un

procedimento che avrebbe condotto alla rivisitazione del quadro

normativo vigente in materia di appalti pubblici il quale seppur

cospicuo102 non era ndash giagrave allora ndash ritenuto adeguato a perseguire gli

obiettivi per il quale era stato strutturato Sulla scorta delle risultanze del

dibattito sollevato dal predetto Libro Verde la Commissione europea

emetteva infatti una prima ldquoComunicazionerdquo103 nella quale prendeva

100

Pubblicata nelle GUCE serie L n 134 del 30 aprile 2004 101

COM 96 (583) DEL 27111996 102

In particolare tale quadro era ed egrave tuttrsquooggi caratterizzato dalla compresenza di numerose Direttive quali Direttiva CE n 9752 del 1311997 Direttiva CE n 9337 del 14061993 Direttiva CE 9336 del 14061993 Direttiva CE n 9338 del 14061993 Direttiva CE n 9250 del 18061992

103 COM (98) 143 del 11 marzo 1998 Con tale Comunicazione la Commissione

Europea vuole proporre miglioramenti nelle procedure di aggiudicazione tenendo conto delle reazioni ricevute in seguito alla pubblicazione nel 1996 del Libro Verde Nella Comunicazione si sottolinea che attraverso la semplificazione dellrsquoassetto giuridico che si determina attraverso lrsquoadeguamento allrsquoera elettronica si giungeragrave ad un miglior funzionamento dei pubblici appalti che condurragrave non soltanto allrsquoaumento della qualitagrave dei servizi della crescita economica della competitivitagrave e della creazione di nuovi posti di lavoro ma anche al contenimento della corruzione nellrsquoambito dellrsquoUnione europea ma anche a rafforzare il rispetto delle normative vigenti ad aumentare il numero dei fornitori che rispondono ai bandi di gara ed a rafforzare la sinergia con le altre politiche comunitarie Gli obiettivi sono a) di rendere piugrave flessibile e piugrave chiare le procedure di aggiudicazione ossia il dialogo competitivo e i contratti flessibili a lungo termine ossia gli accordi quadro b) la definizione di un contesto giuridico che tenga conto della partecipazione dei capitali privati al finanziamento della gestione di infrastrutture e di servizi pubblici (Project financing) il controllo a livello

63

atto della ldquoimportanza capitale che riveste un assetto normativo stabile

per il buon funzionamento degli appalti pubblici e per salvaguardare la

fiducia di tutti i soggetti attivi dellrsquoefficacia del sistema Tuttavia il

quadro normativo attuale non costituisce un fine in se stesso esiste per

permettere di cogliere i frutti del mercato unico nel settore degli appalti

pubblicirdquo Da qui lrsquoesigenza di riorganizzare il vigente quadro normativo

alla luce delle imperfezioni dal medesimo palesate La realizzazione ed

il funzionamento di un ldquomercato unicordquo ndash precipua finalitagrave dellrsquoazione

della Commissione ndash sono incentrate sulla libera concorrenza intesa

quale criterio capace di collocare naturalmente le risorse economiche

imprenditoriali secondo parametri di efficienza ed efficacia Nelle

considerazioni della Commissione emergeva chiaramente che

lrsquoeccessivo proliferare di fonti cognitive e la parziale inadeguatezza

degli strumenti congegnati per lrsquoaffidamento e lrsquoesecuzione di appalti

pubblici erano la causa dellrsquoinadeguato funzionamento del criterio della

concorrenza per questa specifica nicchia di mercato Traspariva

pertanto il dibattito successivo alla pubblicazione del Libro Verde e

della Comunicazione della Commissione del marzo del 1998 la

direzione che avrebbe dovuto seguire una futura azione riformatrice

volta alla semplificazione del quadro normativo eccessivamente

complesso e molte volte causa della farraginositagrave delle procedure di

affidamento

Ersquo proprio in tale contesto che prende largo lrsquoipotesi della

emanazione di una nuova direttiva comunitaria in materia di appalti

pubblici idea fatta propria dalla Commissione nel suo programma di

lavoro del 2000104 e peraltro rimessa alla sua competenza in quanto

comunitario sullrsquoobbligo di pubblicazione degli avvisi di aggiudicazione dei pubblici appalti Lrsquoobiettivo ultimo egrave quello di adottare un codice multilaterale sui pubblici appalti nel contesto dellrsquoOrganizzazione mondiale del commercio (OMC)

104 COM (2000) 155 del 9 febbraio 2000

64

inquadrata nellrsquoadeguamento delle legislazioni adottate per la

realizzazione del mercato interno e fondata sullrsquoart 95 del Trattato CE

Con lrsquoemanazione della Direttiva n 200418CE la Commissione

ha inteso perseguire un obiettivo di sostanziale semplificazione e

riorganizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici

attraverso

1) lrsquoaccorpamento e la razionalizzazione del quadro normativo vigente

2) lrsquointroduzione di alcune procedure innovative

Per quanto concerne il punto 1) lrsquoazione del legislatore presenta un

duplice risvolto Il primo ha natura strutturale e consiste nella

riunificazione in un unico corpo normativo delle ldquotre direttiverdquo105

attualmente vigenti in materia di appalti pubblici Il secondo profilo

ha invece natura prettamente funzionale riguarda invece una

riscrittura della norma capace di chiarire a livello interpretativo le

principali questioni afferenti la sua applicazione non una modifica

dunque ma una riorganizzazione del testo della norma capace di

eliminarne le aporie originarie

Le innovazioni relative allrsquointroduzione delle nuove procedure

(punto 1) presentano carattere sostanzialmente residuale e sono state

poste in essere da parte del legislatore europeo ligrave dove gli interventi

relativi allrsquoaccorpamento e razionalizzazione del quadro normativo

(punto 2) siano stati ritenuti insufficienti per rendere coerente il quadro

normativo predisposto con le caratteristiche e le peculiaritagrave del mercato

europeo degli appalti pubblici In questrsquoambito vanno ricondotti questi

istituti innovativi introdotti dalla Direttiva quali tra i piugrave significativi le

aste elettroniche il dialogo competitivo gli accordi del quadrordquo106

105

nn 9337Ce 9336Ce e 9250CE 106

L PASSERI ldquoLa Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commentirdquo Roma Tipografia DVS 2005 pagg 14-17

65

43 La nozione di appalto pubblico

Lrsquoart 1 della Direttiva 200418 contiene una serie di definizioni

degli istituti fondamentali per la materia degli appalti pubblici e fra

questi ovviamente anche quelle relative agli strumenti di realizzazione

dei lavori servizi e forniture ossia appalto e concessione

La Direttiva identifica generalmente come appalto pubblico quel

contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra uno o piugrave operatori

economici e una o piugrave amministrazioni aggiudicatrici avente per

oggetto in riferimento agli appalti pubblici di lavori ldquolrsquoesecuzione o

congiuntamente la progettazione e lrsquoesecuzione di ldquolavorirdquo107 o di

unrsquoopera oppure lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di unrsquoopera

rispondente alle esigenze specificate dallrsquoamministrazione

aggiudicatricerdquo108 Questa rinnovata definizione di appalto di cui alla

Direttiva 200418 ancorcheacute simile a quella della pregressa direttiva n

371993 offre lo spunto per ldquoriesumarerdquo i probabilmente mai risolti

contrasti definitori tra la normativa comunitaria e quella nazionale di cui

alla legge 10994 e successive modifiche Non egrave difficile scorgere una

sostanziale differenziazione fra la normativa comunitaria e quella

nazionale nella definizione del contratto di appalto difatti mentre la

prima utilizza una formula generale quale quella della ldquoesecuzione con

qualsiasi mezzo di unrsquooperardquo capace nella sua genericitagrave di

ricomprendere qualsiasi modello negoziale di realizzazione di lavori ed

opere pubbliche109 nella legge n 10994 manca un riferimento a tale

107

Relativi a una delle attivitagrave di cui allrsquoallegato 1 della Direttiva Sinteticamente si tratta di attivitagrave relative alle costruzioni quali quelle di preparazione del cantiere edile costruzione completa o parziale di edifici (genio civile) lavori di completamento degli edifici noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore

108 Art 1 lett b) Direttiva n 200418

109 La normativa comunitaria fa esclusivo riferimento alla realizzazione di opere

pubbliche e non anche di lavori

66

clausola generale Infatti lrsquoart 19 1deg comma specifica che per appalto

di lavori pubblici bisogna intendere quei contratti a titolo oneroso

conclusi in forma critta tra un imprenditore e un soggetto di cui ldquoallrsquoart

2rdquo110 aventi per oggetto

a) la sola esecuzione di lavori pubblici di cui ldquoallrsquoart 2 comma 1rdquo111

b) la progettazione esecutiva di cui ldquoallrsquoart 16 comma 5rdquo112 e

lrsquoesecuzione dei lavori pubblici di cui allrsquoart 2 comma 1

Ersquo necessario dunque verificare se la nozione nazionale di

appalto circoscritta alla definizione datane dalla lett a) possa ritenersi

equivalente a quella utilizzata dalla Direttiva 200418

La questione ha pregio non solo dal punto di vista formale ma

anche sostanziale in quanto lrsquoart 19 1deg comma della legge n 10994

sulla scorta di una esplicita modifica introdotta dalla legge 41598 (cd

ldquoMerloni-terrdquo) afferma il principio della ldquotassativitagraverdquo dei sistemi di

esecuzione dei lavori pubblici che possono essere realizzati

ldquoesclusivamenterdquo mediante contratti di appalto di concessione o

attraverso ldquolavori in economiardquo Appare chiaro che dallrsquoestensione della

nozione di appalto dipende lrsquoindividuazione delle tipologie negoziali

utilizzabili per la realizzazione dei lavori pubblici che potrebbero portare

ad un mancato rispetto delle ldquoregole della concorrenzardquo113 In sostanza

110 Di cui allrsquoart 2 co 2 lett a) quali le Amministrazioni dello Stato Enti pubblici ed

economici enti ed amministrazioni locali associazioni consorzi ed organismi di diritto pubblico

111 Dispone lrsquoart 2 co 1 che ldquoai sensi e per gli effetti della presente legge e del

regolamento si intendono per lavori pubblici se affidati ai soggetti di cui al co 2 del presente articolo le attivitagrave di costruzione demolizione recupero ristrutturazione restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalisticardquo

112 i sensi dellrsquoart 16 co 5 ldquoIl progetto esecutivo redatto in conformitagrave al progetto

definitivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma tipologia qualitagrave dimensione e prezzo

113 Come univocamente ritenuto in dottrina la ratio a supporto della esclusivitagrave dei

sistemi di esecuzione previsti dalla legge egrave da ricercarsi nellrsquoesigenza di evitare che possano essere introdotti sistemi realizzativi potenzialmente elusivi delle regole di concorrenza In merito Determinazione Autoritagrave per la vigilanza sui lavori pubblici n 222002 pubblicata nella GU n 2062002

67

la questione egrave di verificare se la nozione di appalto possa

ricomprendere lrsquoesecuzione con qualsiasi mezzo di lavori oppure per il

diritto nazionale riguardi la sola esecuzione di lavori

Secondo un orientamento dottrinario la risposta non potrebbe

che essere nel pieno di una equiparazione fra nozione di appalto

nazionale e quella comunitaria sia per ragioni sistematiche in quanto i

lavori preparatori della legge 10994 fanno sovente riferimento alla

normativa comunitaria sia per ragioni di gerarchia delle fonti in quanto

la normativa comunitaria assume ldquocarattere prevalente rispetto alla

normativa nazionalerdquo114 Tale impostazione dottrinale perograve non appare

pienamente condivisibile percheacute nellrsquoordinamento civile il contratto di

appalto individuato dallrsquoart 1655 del Codice Civile egrave definito come quel

contratto col quale una parte assume con organizzazione di mezzi

necessari e con gestione a proprio rischio il compito di unrsquoopera o di un

servizio verso un corrispettivo in denaro Esiste dunque una fattispecie

negoziale delimitata da elementi ben precisi 1) una organizzazione di

impresa che deve far capo allarsquoappaltatore 2) il rischio di impresa in

capo allrsquoappaltatore 3) il corrispettivo in denaro che il committente deve

corrispondere allrsquoappaltatore 4) il risultato finale della realizzazione

dellrsquoopera

Ebbene la Legge 10994 nel disciplinare la fattispecie di matrice

pubblicistica dei contratti di appalto pur delineandone elementi

peculiari non poteva non ispirarsi alla definizione di contratto di appalto

di cui allrsquoart 1655 del Codice Civile In particolare ai sensi dellrsquoart 19

comma 1 della legge 10994 e sm lrsquoappalto egrave quel contratto concluso

in forma scritta fra un imprenditore ed uno dei soggetti di cui allrsquoart 2 2deg

comma da questo punto di vista la nozione egrave del tutto corrispondente a

quella comunitaria e differisce da quella civilistica per quanto concerne

la forma scritta dellrsquoatto evidentemente giustificata da esigenze di

114

G LEONE La legge quadro in materia di lavori pubblici a cura di A Carullo ndash A Clarizia Padova Grafili Editore 2000 pag 602

68

certezza dei rapporti negoziali Per quanto riguarda il contenuto

lrsquoarticolo fa riferimento esclusivamente alla ldquoesecuzione dei lavori

pubblicirdquo senza specificare altro e proprio per questo rinviando

allrsquoappalto di diritto privato Sulla base di tali presupposti vanno esclusi

dallrsquoambito oggettivo di appalto di lavori pubblici tutte quelle fattispecie

negoziali che seppur strettamente idonee allrsquoesecuzione di lavori

pubblici non presentano le caratteristiche tipiche di un contratto di

appalto

Invece la norma comunitaria presenta una portata

oggettivamente piugrave ampia quando fa riferimento allrsquoesecuzione ldquocon

qualsiasi mezzordquo di lavori ed opere percheacute non egrave condizionata dalla

definizione nazionale del Codice Civile Non sono peraltro mancati

temperamenti a tale tesi secondo i quali lrsquoinciso ldquocon qualsiasi mezzordquo

sembrerebbe volersi riferire non a qualsiasi tipo contrattuale ma solo a

quelli in cui lrsquooggetto principale rimanga pur sempre un ldquolavorordquo115 Ersquo

possibile ritenere invece che la norma sia nata proprio con lrsquointento di

fornire una nozione quanto piugrave possibile capace di abbracciare tutte le

azioni attraverso le quali portare a compimento un lavoro od unrsquoopera e

di conseguenza garantire la piugrave ampia applicazione della Direttiva

comunitaria e dunque dei principi posti a tutela della concorrenza che la

medesima esprime Anche volendo aderire a siffatta impostazione si

dovrebbe ugualmente convenire circa la portata oggettivamente piugrave

ampia della nozione comunitaria di appalto rispetto a quella nazionale

Aderire perograve a tale impostazione comporta la conseguenza che

mentre gli appalti nazionali possono essere eseguiti esclusivamente

mediante lrsquoappalto che presenti gli elementi essenziali di cui allrsquoart

1655 del codice civile quelli comunitari possono essere realizzati

115 inteso come lrsquoazione dinamica che porta alla realizzazione del risultato finale

In realtagrave le restrizioni introdotte dallrsquoautorevole opinione espressa sembrerebbero non collimare perfettamente con la ratio che ispira la generica formulazione di appalto recata dalla normativa comunitaria e che risiede nella esigenza di trovare una formula che consenta una generalizzata applicazione a tutti gli Stati membri

69

attraverso una ben piugrave ampia pluralitagrave di tipologie negoziali come lrsquouso

del contratto di vendita di cosa futura ed il ldquoleasing immobiliarerdquo116 o il

contratto di sponsorizzazione Va precisato perograve che recentemente

alcune amministrazioni pubbliche hanno utilizzato tali forme contrattuali

la cui ammissibilitagrave egrave stata legittimata anche se a fatica dal Giudice

amministrativo e dalla stessa Autoritagrave di vigilanza dei lavori pubblici

116

La cui legittimitagrave egrave stata riconosciuta dalla Autoritagrave di vigilanza sui lavori pubblici con Deliberazione n 145 del 23 settembre 2004 Sulla scorta del principio lex specialis derogat generali

70

44 Innovazioni sospensioni modifiche

Il recepimento della direttiva 200418 introduce molte

innovazioni ma determina anche sospensioni e modifiche al codice

che si sono rese necessarie soprattutto in riferimento alle nuove

disposizioni introdotte dal legislatore comunitario Innanzitutto il Codice

dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture ha inaugurato una

rivoluzione lessicale La familiare terminologia nazionale del 1994 delle

procedure di affidamento lascia il posto a nuovi termini comunitari

uguali in tutti gli Stati membri dellrsquoUnione Il pubblico incanto diventa

ldquoprocedura apertardquo la licitazione privata diventa ldquoprocedura ristrettardquo la

trattativa privata lascia il posto alla ldquoprocedura negoziatardquo117

ldquoDal punto di vista sostanziale le maggiori novitagrave

apportate dal Codice al quadro normativo previgente sono contenute

nella parte II ldquoContratti relativi a lavori servizi e forniture nei settori

ordinarirdquo CAPO III rdquoOggetto del contratto procedure di scelta del

contraente e selezione delle offerterdquo Si tratta comunque di disposizioni

che innovando il pregresso regime introducono una sostanziale

equiparazione fra appalto di lavori avente ad oggetto la sola esecuzione

dei lavori e lrsquoappalto avente ad oggetto invece lrsquoesecuzione congiunta

alla progettazionerdquo118 Le altre novitagrave riguardano i soggetti egli

organismi quali Lrsquoautoritagrave di Vigilanza sui lavori pubblici lrsquoOsservatorio

dei lavori pubblici il Responsabile unico del Procedimento che pur

presenti nella previgente normativa ampliano la lorro attivitagrave anche con

i servizi e le forniture Altra novitagrave egrave lo Sportello dei contratti pubblici di

lavori servizi e forniture

117

D COCCO E LE MANDRACCHIA Codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture Roma Tipografia del genio Civile 2007 pag 33

118 L PASSERI Il Dlgs 1632006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori

servizi e forniture in attuazione delle direttive 200418CE e 200417CE Analisi e commenti Tipografia DVS Roma pagg 7-8

71

Dal punto di vista legislativo il cambio della maggioranza

parlamentare avvenuto prima dellrsquoentrata in vigore del ldquocodicerdquo119

determina una pausa di riflessione su alcune delle principali innovazioni

del testo La volontagrave di apportare alcune modifiche al codice pur nel

rispetto della necessitagrave di recepire puntualmente le ldquodirettiverdquo120 porta

ad una manovra normativa in piugrave tempi dal 1deg luglio 2006 entra in

vigore il Codice ma con il Decreto Legge n 1732006 convertito in

legge n 228 del 12 luglio 2006 vengono sospese ldquoalcune

disposizionirdquo121 innovative come lrsquoaccordo quadro e il dialogo

competitivo istituti non obbligatori previsti nelle direttive la cui entrata

in vigore era stata differita al 1deg febbraio 2007 Oggetto di importanti

contestazioni egrave stato invece lrsquoarticolo 53 del Codice che disciplina

ldquoLrsquooggetto del contrattordquo che egrave stato sospeso in un primo momento fino

al primo febbraio 2007 e successivamente la sua applicabilitagrave egrave stata

rimandata allrsquoentrata in vigore del regolamento di attuazione

Ma la direttiva 200418 e piugrave precisamente il considerando (9) di

tale direttiva che dispone dellrsquooggetto del contratto ldquoaffronta la

questione relativa alla separazione dellrsquoattivitagrave di progettazione da

quella di esecuzione dei lavori statuendo che ldquohellipegrave opportuno che le

amministrazioni possano prevedere sia lrsquoaggiudicazione separata che

lrsquoaggiudicazione congiunta di appalti per lrsquoesecuzione e la progettazione

dei lavori La presente Direttiva non egrave intesa a prescrivere

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta La decisione relativa a

unrsquoaggiudicazione separata o congiunta dellrsquoappalto deve fondarsi su

criteri qualitativi ed economici che possono essere definiti dalle

legislazioni nazionalirdquo Tale considerando non sembrerebbe perograve

disciplinare affatto lrsquoipotesi di un istituto unico che integri attivitagrave di

119

1deg luglio 2006 120

N 200417CE E 200418CE 121

Si tratta dei nuovi istituti comunitari che rappresentano le nuove procedure di affidamento ad evidenza pubblica accanto a quelle ordinarie quali la procedura aperta ristretta e la procedura negoziata

72

progettazione ed esecuzione dei lavori ma esclusivamente un

affidamento congiunto ldquodi appalti per lrsquoesecuzione di progettazione e

lavorirdquo In sostanza quello che la direttiva 200418 rimanda alla facoltagrave

delle legislazioni nazionali egrave lrsquoeventuale regolamentazione normativa

dellrsquoaffidamento congiunto di due distinti appalti (uno per la

progettazione e uno per lrsquoesecuzione dei lavori) e non di un unico

appalto il cui oggetto si concreti in unrsquoattivitagrave di progettazione ed

esecuzione congiunta Si tratta dunque di una previsione orientata alla

semplificazione ed allo snellimento procedurale ma non anche

allrsquointroduzione di nuovi istituti

Ma nelle norme del codice come in quelle dellrsquoart 19 della legge

10994 dopo le modifiche di cui alla legge 1662002 non si fa

riferimento al mero profilo procedimentale della congiunta

aggiudicazione di due appalti ma alla configurazione della nuova

fattispecie dellrsquoappalto congiunto di progettazione ed esecuzione Ersquo per

questo motivo che il considerando (9) rinvia allrsquointervento del legislatore

nazionale che dovragrave procedere allrsquoindividuazione dei singoli casi sulla

base di criteri qualitativi ed economici cioegrave della co-presnza di tali

criteri che nella disciplina italiana ai fini dellrsquooperativitagrave dellrsquoappalto

integrato erano richiesti non in maniera congiunta tanto egrave vero che

lrsquoappalto integrato era ammesso sulla base o di soli criteri economici

come il valore dellrsquoappalto o di criteri esclusivamente qualitativi come

la complessitagrave della prestazionerdquo122

Contemporaneamente alla sospensione di tali disposizioni

viene avviato lrsquoiter del 1deg Decreto correttivo che nelle intenzioni del

Governo rappresentava lo strumento della riflessione finalizzata al

confronto piugrave aperto sugli istituti innovativi sospesi

122

L PASSERI La Direttiva 200418CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture Analisi e commenti Tipografia DSV Roma 2005 pagg 129-131

73

Il primo Decreto correttivo del Codice ldquoDlgs n 62007rdquo123 egrave

formato da cinque articoli che vanno ad apportare altre novitagrave

Tra le piugrave significative le seguenti in riferimento ai settori ordinari

lrsquoulteriore differimento fino al 31 luglio 2007 dei nuovi istituti giuridici

comunitari giagrave sospesi e che sarebbero entrati in vigore il 1deg

febbraio 2007 resosi necessario ai fini di una piugrave ampia riflessione

sui predetti istituti e sui relativi risvolti applicativi senza perograve incidere

sugli obblighi nazionali di adeguamento alle direttive comunitarie

in merito allrsquoistituto ldquodellrsquoavvalimentordquo124 il Decreto elimina il divieto

per lrsquoimpresa ausiliata di assumere le vesti di subappaltatore Per il

vero tale modifica si egrave resa necessaria in quanto il legislatore

italiano nella compilazione originaria del codice non aveva recepito

la direttiva comunitaria artt 47 48 e 52 in maniera fedele ma

aveva introdotto tale divieto e ciograve finiva per annientare la portata

stessa dellrsquoistituto che ndash va sottolineato ndash egrave istituto a recepimento

obbligatorio giagrave considerato dalla giurisprudenza amministrativa

ldquoself executingrdquo125 Ma il legislatore italiano ha recepito la normativa

comunitaria con taluni adattamenti resesi necessari per evitare

ldquomanovre elusive turbative di gara e infiltrazioni di associazioni

criminali o comunque di soggetti che non potrebbero partecipare in

proprio alle procedure di affidamentordquo126

in riferimento alla individuazione del Responsabile Unico del

Procedimento (Rup) figura obbligatoriamente prevista in ogni

123 Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2007 ed entrato in

vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella GU ndash serie generale ndash n 25 del 31 gennaio 2007 (si veda in proposito lrsquoerrata corrige pubblicata nella GU ndash serie generale ndash n 26 del 1deg febbraio 2007

124 Art 49 DLgs 1632006 che consiste nella possibilitagrave di unrsquoimpresa (ausiliata)

di poter usufruire dei requisiti tecnici economici e di qualificazione di unrsquoaltra impresa (ausiliaria) al fine di partecipare ad una procedura di gara senza i quali la stessa impresa (ausiliata) non avrebbe potuto partecipare

125 Una norma self-executing egrave una norma di grado comunitario che trova

direttamente applicazione allrsquointerno dellrsquoordinamento nazionale senza la necessitagrave di recepimento da parte del legislatore nazionale

126 Cosigrave la Relazione illustrativa al codice correttivo

74

procedimento amministrativo si afferma la possibilitagrave di individuare

tale figura in caso di accertata carenza di dipendenti qualificati di

ruolo anche tra il personale non di ruolo purcheacute in servizio nella

amministrazione stessa ldquoLa modifica in parola si egrave resa necessaria

per superare le difficoltagrave operative incontrate soprattutto dai comuni

di piccole dimensioni i quali ora possono individuare il Rup anche

attraverso formule meno rigide rispetto allrsquoassunzione a tempo

indeterminato che incidevano negativamente sul bilancio dellrsquoEnte

In riferimento alla forme di pubblicitagrave tale Decreto differisce a ldquosei

giorni feriali (al posto dei due) il termine entro il quale procedere alla

pubblicazione degli avvisi di gara nella Gazzetta Ufficialerdquo127

noncheacute per i contratti di lavori pubblici sotto soglia la pubblicitagrave si

estende anche agli ldquoavvisi sui risultati della procedura di

affidamentordquo128 Si assiste pertanto ad un rafforzamento dei

meccanismi di pubblicitagrave relativi ai contratti di importo inferiore alle

soglie di applicazione delle direttive ma che sono sottoposte alla

stessa disciplina pubblicistica in virtugrave dei principi di paritagrave di

trattamento non discriminazione sanciti dal Trattato CE che

comportano un obbligo di trasparenza ldquoche consiste in un adeguato

livello di pubblicitagrave che consenta lrsquoapertura del mercato alla

concorrenza noncheacute il controllo sullrsquoimparzialitagrave delle procedure di

aggiudicazionerdquo129

Alla luce di quanto esposto la ratio del primo decreto correttivo

al DLgs 1632006 si giustifica nellrsquoobiettivo di fugare i dubbi residui

127

Art 66 comma 7 ultimo periodo ldquoLa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana viene effettuata entro il sesto giorno feriale successivo a quello del ricevimento della documentazione da parte dellrsquoUfficio inserzioni dellrsquoIstituto poligrafico e zecca dello Stato

128 Art 122 co 3 ldquoLrsquoavviso sui risultati della procedura di affidamento helliprdquo e co 5

ldquoGli avvisi di cui al comma 3 ed i bandi hellip Sono pubblicati nella GU della repubblica italiana ndash serie speciale ndash relativa ai contratti pubblici helliprdquo

129 Comunicazione interpretativa della Commissione n 2006C 17902

ldquoComunicazione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici

75

generati dalle rilevanti novitagrave introdotte dal Codice al fine di addivenire

quanto prima alla definizione di un assetto normativo stabile capace di

dissolvere ogni incertezza per il buon funzionamento del mercato dei

contratti pubblici e la piena apertura dello stesso alla concorrenzardquo130

Sulla disciplina degli appalti interviene anche la ldquoFinanziaria per il

2007rdquo131 che prevede alcune revisioni al codice relative ai criteri di

individuazione e verifica delle offerte anormalmente basse ldquofinalizzate

ad introdurre nella valutazione dellrsquoanomalia delle offerte il ldquocosto del

lavorordquo cosigrave determinato periodicamente in apposite tabelle predisposte

dal Ministro del lavoro e delle politiche socialirdquo132

La chiusura del primo Decreto correttivo coincide con il varo del

secondo Decreto correttivo e piugrave precisamente con lrsquoapprovazione in

via preliminare dello schema di decreto correttivo da parte del

Consiglio dei Ministri avvenuto in data 25 gennaio 2007 Con il ldquoDLgs

1132007rdquo133 secondo Decreto correttivo prosegue lrsquoopera di revisione

del Codice che nelle intenzioni del Governo ha il significato della

decisione sui nuovi istituti sospesi dal primo correttivo mantenendo

lrsquoapertura ai nuovi istituti comunitari ma limitandoli in una cornice che

vuole mitigare il vento liberale di Bruxelles senza per questo ostacolare

la modernizzazione del sistema degli appalti Dal 1deg agosto 2007

entrano in vigore alcune delle disposizioni sospese quali le lrsquordquoaccordo

quadrordquo134 mentre si decide di differire lrsquoistituto del dialogo competitivo

allrsquoentrata in vigore del regolamento

ldquoMa lrsquoentrata in vigore del secondo decreto correttivo del codice

dei Contratti pubblici ripropone le tradizionali problematiche del diritto

130 A CONIO Prime note sul correttivo appalti Il Sole 24 Ore 2007 pag 50 131

Legge 27 dicembre 2006 n 296 132

Art 87 co 2 lettera g) del DLgs 1632006 133

Pubblicato nella GU n 176 del 31 luglio 2007 ed entrato in vigore il 1deg agosto 2007

134 Art 59 DLgs 1632006 che recepisce lrsquoart 32 della Direttiva 200418CE egrave

uno schema contrattuale stipulato tra le PA e uno o piugrave operatori economici che ha la durata massima di quattro anni e che prevede la fissazione dei prezzi per tutto il periodo

76

transitorio Il principio generale che regola la successione delle leggi nel

tempo egrave enunciato ldquoallrsquoarticolo 11rdquo delle preleggi Questo principio

comunemente indicato come quello tempus regit actum va tuttavia letto

alla luce delle particolari caratteristiche della normativa dei lavori

pubblici i cui effetti non esauriscono in un dato momento puntualmente

individuato Lrsquoiter procedurale che governa la realizzazione di unrsquoopera

pubblica si sviluppa infatti in un arco temporale prolungato sia con

riferimento alla fase di scelta del contraente sia a quella relativa

allrsquoesecuzione dei lavori Per quanto riguarda le disposizione sospese

fino allrsquoentrata in vigore del Regolamento profondamente diversi sono

gli effetti per ognuno di esso che conseguono a tale differimento

Lrsquoefficacia delle disposizioni dellrsquoappalto integrato di cui allrsquoart 53

e del Dialogo Competitivo di cui allrsquoart 58 erano giagrave state sospese

dalla Legge 2282006 e riportate nel primo decreto correttivo n 62007

Tuttavia mentre la sospensione del dialogo competitivo aveva

comportato una vera e propria impossibilitagrave di utilizzarlo proprio percheacute

nuovo istituto comunitario altra cosa invece egrave stata per lrsquoappalto

integrato per cui era operante la disposizione contenuta nella legge

2282006 ndash successivamente richiamata dal primo decreto correttivo ndash

in base alla quale per tutto il periodo di sospensione della nuova

disciplina di cui allrsquoart 53 relativa allrsquooggetto del contratto di appalto si

continuavano ad applicare le norme dellrsquoappalto integrato contenute

nella legislazione precedente piugrave restrittive della legge 10994 Ma il

secondo decreto non contenendo alcuna norma di richiamo alla legge

2282006 di fatto ha vietato alle stazioni appaltanti in termini assoluti

lrsquoutilizzo di tale istituto135

La correzioni del secondo decreto correttivo coincidono con

lrsquoavvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione

Europea che coincide a sua volta con il cambio della legislatura e le

135

R MANGANI Codice dei contratti la revisione e il rebus del regime transitorio Edilizia e Urbanistica commento e norme del 24 settembre 2007 pag 6

77

elezioni politiche per il rinnovo delle Camere che ha determinato la

sospensione di tutti i lavori del Governo uscente lasciando al Governo

Berlusconi lrsquoapprovazione proprio allo scadere del termine biennale

delle correzioni indicate dalla Commissione Europea

Questo fatto ha portato alla conseguente correzione del

regolamento che a tuttrsquooggi deve essere ancora emanato dal Governo

78

45 La procedura drsquoinfrazione n 20072309 avverso il sistema

italiano degli appalti pubblici

ldquoMa in data 31 gennaio 2008 ldquola Commissione europea ha

aperto nei confronti dellrsquoItalia la procedura drsquoinfrazione n 20072309

relativa al Codice dei contratti pubblici in cui si contesta sotto piugrave

profili un incompleto o infedele recepimento della direttiva Tra le

contestazioni piugrave rilevanti nel settore dei lavori pubblici la commissione

contesta le seguenti disposizioni

- artt 34 90 e 101 ldquosoggetti a cui possono essere affidati i contratti

pubblicirdquo136 quanto alla nozione restrittiva di operatore economico

ammesso alle gare il legislatore italiano individua solo i soggetti

privati mentre la Commissione aveva esteso la possibilitagrave ad essere

ammessi a partecipare alle gare anche ai soggetti pubblici e

organismi di diritto pubblico sia a forme organizzative diverse da

quelle elencate

- art 37 comma 11 che vieta per taluni lavori il subappalto e impone

la forma giuridica dellrsquoATI (nota) quando il concorrente non abbia i

requisiti per eseguirli in proprio da un lato si impone un limite (nota)

al subappalto che non esiste nel diritto comunitario dallrsquoaltro lato si

impone una forma organizzativa laddove il diritto comunitario non

impone forme giuridiche per avvaalersi di requisiti e capacitagrave altrui

- art 48 sul controllo a campione secondo la Commissione il

controllo deve essere generalizzato

- artt 45 49 e 50 ldquoavvalimentordquo atteso che lrsquoart 45 non lo consente

adeguatamente lrsquoart 49 fissa limitazioni non previste dal diritto

comunitario e lrsquoart 50 che ai fini della qualificazione limita

lrsquoavvalimento allrsquoinfragruppo estendendolo ai settori speciali dove

questo limite per il diritto comunitario non crsquoerardquo137

136

Artt 4 e 5 della Direttiva 200418CE

137 A VALLETTI La procedura drsquoinfrazione sul codice dei contratti pubblici Milano Ipsoa Editore Rassegna Urbanistica e Appalti n 62008 pag 672

79

Il par 2 dellrsquoart 47 della Direttiva 200418 introduce lrsquoistituto

dellrsquoavvalimento in merito al sistema di qualificazione dellrsquooperatore

economico chegrave vuole fornire uno strumento piugrave flessibile il cui fine egrave

sempre quello di esaltare il principio della libera concorrenza e della

massima partecipazione alle gare da parte degli operatori economici

Lrsquoimpresa quindi puograve avvalersi dei requisiti economici tecnici e

finanziari di unrsquoaltra impresa al fine di partecipare ad una gara senza i

quali non avrebbe potuto partecipare Lrsquoimpresa che si avvale di tali

requisiti si chiama ldquoimpresa ausiliatardquo e quella che offre i requisiti

ldquoimpresa ausiliariardquo Ma mentre il paragrafo 2 dellrsquoart 47 della direttiva

afferma che i requisiti possono essere utilizzati dagli operatori

economici a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con

questi purcheacute dimostri la disponibilitagrave dei relativi mezzi il legislatore

italiano permette lrsquoutilizzo di tale istituto solo tra imprese che

appartengono allo stesso gruppo

ldquoSecondo alcuni studiosi la facoltagrave concessa dal legislatore

italiano allrsquooperatore economico di avvalersi dei requisiti tecnici ed

economici di altra impresa facendola partecipare anche ai lavori

colliderebbe con la ldquodisciplina normativardquo138 del subappalto che prevede

stringenti limitazioni Trattasi di opinione non del tutto condivisibile

qualora si consideri la diversa natura giuridica dei due istituti in esame

infatti mentre il subappalto presuppone lrsquoaffidamento dei lavori a

soggetti terzi che operano come soggetti distinti rispetto al soggetto

subappaltante nel caso dellrsquoavvalimento cosigrave come disciplinato dal

legislatore comunitario il concorrente aggiudicatario saragrave comunque

lrsquoimpresa operante tanto egrave vero che dovragrave dimostrare il possesso dei

beni aziendali dei quali intenderagrave avvalersirdquo139 e solo ad essa verragrave

138

Art 18 legge 10994 n 55 che vieta la subappaltabilitagrave della categoria prevalente per una quota superiore al 30 dellrsquoimporto complessivo dei lavori)

139

D GALLI Le direttive europee sugli appalti Edilizia e Territorio ndash Il Sole 24 Ore n 202004 pagg 15 e ss

80

rilasciato il Certificato di regolare Esecuzione (CRE) Percheacute allora

non puograve essere lrsquoimpresa ausiliaria ad essere anche esecutrice dei

lavori per i quali presta i propri requisiti considerando anche il fatto che

essa non puograve partecipare ad altre gare dove sia richiesto proprio il

requisito ldquoprestatordquo

Inoltre sia lrsquoimpresa ausiliaria che ausiliata devono presentare

una serie di dichiarazioni al fine della possibilitagrave di fare ricorso a tale

istituto Pertanto lrsquoinfrazione si giustifica per il fatto che il legislatore

italiano attraverso il divieto di subappalto e le limitazioni al ricorso di

tale istituto di fatto vigraveola il principio caro al legislatore comunitario del

rispetto della libera concorrenza e della massima partecipazione alle

gare principio ispiratore di tale istituto noncheacute per il fatto che il

legislatore italiano non doveva apportare alcuna variante poicheacute

lrsquoistituto dellrsquoavvalimento egrave istituto a recepimento obbligatorio self -

executing

- art 58 sul dialogo competitivo quanto agli elementi di valutazione e

alla prevista possibilitagrave di riduzione dei termini della procedura il

recepimento italiano presenta refusi dovuti alla non del tutto chiara

percezione della sostanza del nuovo istituto

- art 79 quanto alle informazioni da fornire ai candidati e offerenti

percheacute prevede che lrsquoinformativa aggiudicazione sia fornita solo su

richiesta scritta anzicheacute drsquoufficio nel recepimento egrave stato commesso

un refuso

- art 83 laddove consente alla commissione di gara di fissare criteri

motivazionali di valutazione dellrsquoofferta economicamente piugrave

vantaggiosa che non sono giagrave contenuti nel bando di gara

- art 140 sulla cd gara a scorrimento in caso di fallimento

dellrsquoaggiudicatario percheacute in caso di aggiudicazione al secondo

classificato o successivi cambierebbero le condizioni iniziali siccheacute si

tratterebbe di un affidamento diretto

81

Ma poicheacute il termine per la correzione biennale del codice era

imminente e nel frattempo egrave cambiata di nuovo la maggioranza il

nuovo Governo ldquoha proposto un emendamento al disegno legge di

conversione del Decreto Legge 8 aprile 2008 n 59 recante

ldquodisposizioni urgenti per lrsquoattuazione degli obblighi comunitarirdquo un

articolo aggiuntivo e precisamente lrsquoart 8-bis volto a modificare lrsquoart 25

della legge 622005 che prevedeva ldquoil riordino normativo delle materie

interessate dalle direttive comunitarie entro un termine di due anni al

fine di coordinare le medesime con le normative legislative vigenti nelle

stesse materie apportando le sole modificazioni necessarie a garantire

la semplificazione e la coerenza logica sistematica e lessicale della

normativardquo140 Tale emendamento era volto a modificare il termine per

procedere alle modifiche al Codice da due anni sarebbe quindi

diventato ldquodi tre annirdquo e sarebbe scaduto il 30 giugno 2009

Ma lrsquoemendamento egrave stato ritenuto inammissibile e cosigrave il 27

giugno 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del

Ministro delle Politiche europee A Ronchi e del Ministro delle

Infrastrutture e trasporti A Matteoli il terzo decreto correttivo formato

di 3 articoli e precisamente

art 1 ldquoDisposizioni di adeguamento comunitariordquo

art 2 ldquoDisposizioni di coordinamentordquo

art 3 ldquoNorma finanziariardquo

140

GRECO M E MASSARI A Il nuovo codice dei contratti pubblici Maggioli Editore 2007 pag 51

82

46 Le competenze sul recepimento della Direttiva 200418CE

ldquoLa disciplina dettata dal Codice assume una importanza

fondamentale soprattutto in relazione alla ripartizione della

competenza legislativa esclusiva e concorrente tra Stato e

Regioni nellrsquoambito dei contratti pubblici Infatti il Codice allrsquoart

4 ha individuato dettagliatamente gli ambiti di competenza dei

due legislatori cercando in questo modo di colmare la lacuna

insita nella formulazione del novellato ldquoart 117 comma 2rdquo141

della Costituzione che elaborando il rovesciamento

dellrsquoenumerazione delle competenze legislative riconosce al

legislatore nazionale competenze enumerate e ai legislatori

regionali competenza generale residuale in tutte quelle materie

non espressamente enucleate negli elenchi dellrsquoart 117 comma

2 e ldquocomma 3rdquo142

141 2) Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie a) politica estera

e rapporti internazionali dello Stato rapporti dello Stato con lUnione europea diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti allUnione europea b) immigrazione c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose d) difesa e Forze armate sicurezza dello Stato armi munizioni ed esplosivi e) moneta tutela del risparmio e mercati finanziari tutela della concorrenza sistema valutario sistema tributario e contabile dello Stato perequazione delle risorse finanziarie f) organi dello Stato e relative leggi elettorali referendum statali elezione del arlamento europeo g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali h) ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della polizia amministrativa locale i) cittadinanza stato civile e anagrafi l) giurisdizione e norme processuali ordinamento civile e penale giustizia amministrativa m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale n) norme generali sullistruzione o) previdenza sociale p) legislazione elettorale organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province e Cittagrave metropolitane q) dogane protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale r) pesi misure e determinazione del tempo coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale regionale e locale opere dellingegno s) tutela dellambiente dellecosistema e dei beni culturali

142 2) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a rapporti

internazionali e con lUnione europea delle Regioni commercio con lestero tutela e sicurezza del lavoro istruzione salva lautonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale professioni ricerca scientifica e tecnologica e sostegno allinnovazione per i settori produttivi tutela della salute alimentazione ordinamento sportivo protezione civile governo del territorio porti e aeroporti civili grandi reti di trasporto e di navigazione ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dellenergia previdenza complementare e integrativa armonizzazione dei bilanci pubblici e

83

Si tratta di una materia quella della disciplina dei contratti

pubblici che nellrsquoattuale riparto di potestagrave legislativa operato

dallrsquoart 117 Cost non risulta attribuita espressamente neacute alla

potestagrave esclusiva dello Stato neacute rientra nelle materie di potestagrave

concorrente

Di conseguenza secondo la ldquoclausola residualerdquo di cui

allrsquoart ldquo117 comma 4rdquo143 per cui tutto quello che non risulta

espressamente attribuito allo Stato o alla potestagrave concorrente egrave

attribuito in via residuale alle Regioni la disciplina dei lavori

pubblici sarebbe da ricondurre tra quelle di potestagrave legislativa

esclusiva delle Regioni

Tuttavia tale orientamento interpretativo ancor prima

della redazione del Codice era stato messo in discussione da

una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale che

chiamata a svolgere il ruolo di arbiter dei rapporti tra i vari livelli

di governo soprattutto dopo la riforma del Titolo V ha

provveduto a fornire una prima soluzione alla vexata quaestio

circa il riparto della competenza legislativa in materia di contratti

pubblici

In particolare nelle sentenze nn 302 e 303 del 2003 il

giudice costituzionale ha statuito che non egrave possibile a priori

considerare i ldquolavori pubblicirdquo come una materia che puograve essere

attribuita in blocco alla disciplina legislativa statale o regionale

ma piuttosto come ambito per il quale egrave possibile individuare

spazi di intervento ldquopro-quotardquo riservati ad entrambi i legislatori

coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitagrave culturali casse di risparmio casse rurali aziende di credito a carattere regionale enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestagrave legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato

143 Spetta alle Regioni la potestagrave legislativa in riferimento ad ogni materia non

espressamente riservata alla legislazione dello Stato

84

Si tratta infatti di ambiti di legislazione che non integrano una

vera e propria materia ma si qualificano a seconda dellrsquooggetto

al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in

volta a potestagrave legislative esclusive dello Stato o a potestagrave

legislative concorrenti144

Un primo importante contributo nel senso di ridurre la

problematicitagrave della questione egrave rappresentato da un recente

parere del Consiglio di Stato145 relativo allo schema di decreto

legislativo inerente il Codice con il quale sono indicati gli aspetti

relativi ai lavori pubblici che a giudizio dello stesso Consiglio

rientrerebbero nella potestagrave legislativa esclusiva dello Stato tra i

quali la qualificazione e selezione dei concorrenti i criteri di

aggiudicazione il subappalto ed il contenzioso in quanto

segmenti procedurali che attengono alla concorrenza o

allrsquoordinamento civile

Tuttavia la problematicitagrave che permea il dibattito sui

rapporti Stato- Regione non solo non viene risolta dal parere su

citato ma viene addirittura ampliata da alcune affermazioni del

Consiglio di Stato basti pensare ai profili problematici sollevati

dallrsquoaffermazione secondo la quale ldquola concorrenza gioca un

ruolo fondamentale ma egrave da verificare se ciononostante sia

possibile un intervento normativo regionalerdquo

Il tema egrave stato affrontato anche dalle Commissioni

parlamentari competenti per materia che si sono espresse sullo

schema del Codice riconfermando in parte il contenuto del

parere del Consiglio di Stato circa la necessitagrave di attribuire gran

parte dei profili della materia ldquolavori pubblicirdquoalla potestagrave

esclusiva del legislatore statale

144

Corte cost sentenza n 3032003 145

Si veda il parere del Consiglio di Stato del 6 febbraio 2006

85

Il testo definitivo del Codice fa proprie le indicazioni fornite

dal Consiglio di Stato e dallrsquoVIII commissione della Camera dei

Deputati e pertanto attribuisce gran parte della propria

disciplina agli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello

Stato

Infatti ldquolrsquoart 4 comma 3 del dlgs 1632006rdquo146 definisce

di competenza esclusiva statale nellrsquoambito dei lavori pubblici i

seguenti aspetti la qualificazione e la selezione dei concorrenti

le procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione

amministrativa i criteri di aggiudicazione il subappalto i poteri di

vigilanza sul mercato degli appalti affidati allrsquoAutoritagrave per la

vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture le

attivitagrave di progettazione ed i piani di sicurezza la stipulazione e

lrsquoesecuzione dei contratti ivi compresi la direzione

dellrsquoesecuzione ed il collaudo il contenzioso

Relativamente alle materie oggetto di competenza

concorrente tra Stato e Regioni il Codice prevede che le Regioni

esercitino la propria potestagrave nel rispetto dei principi fondamentali

emanati dallo Stato in tema di programmazione di lavori

pubblici approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed

146 Le regioni nel rispetto dellarticolo 117 comma secondo della Costituzione

non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in relazione alla qualificazione e selezione dei concorrenti alle procedure di affidamento esclusi i profili di organizzazione amministrativa ai criteri di aggiudicazione al subappalto ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati allAutoritagrave per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture alle attivitagrave di progettazione e ai piani di sicurezza alla stipulazione e allesecuzione dei contratti ivi compresi direzione dellesecuzione direzione dei lavori contabilitagrave e collaudo ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilitagrave amministrative al contenzioso Resta ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali i contratti nel settore della difesa i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori servizi forniture

86

espropriativi organizzazione amministrativa compiti e requisiti

del responsabile del procedimento sicurezza del lavoro

Tuttavia tale scelta normativa egrave stata messa in

discussione dalle Regioni ldquoalcune delle qualirdquo147

hanno

presentato ricorso alla Corte costituzionale ai sensi dellrsquoart 127

comma 2 Cost ritenendo il riparto delle competenze operato

dal Codice non conforme a quanto disposto dal novellato art

117 Cost mentre altre hanno provveduto a disciplinare la

materia ldquoappaltirdquo in maniera in parte difforme dal Codice

mettendone in discussione pertanto praticamente la legittimitagrave

costituzionale

In particolare le Regioni che si sono mosse verso questa

seconda direzione sono state la Campania148 la Toscana149 il

Veneto150 la Sardegna151 la Calabria152 ed in ultimo la

Liguria153 Tutte le Regioni qui indicate hanno disciplinato la

materia lavori pubblici adottando dei veri e propri testi organici

con cui hanno interferito in alcuni degli ambiti materiali assegnati

alla potestagrave esclusiva statale dettando una normativa difforme o

contrastante con quella contenuta nel Codice

147

Toscana Campania Lazio Abruzzo 148

Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

149 Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007

recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

150 Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti

pubblici ne relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo 151

Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

152 Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007

recante disposizioni in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

153 Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante

norme per la ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

87

Proprio per questo motivo in seguito allrsquoattenta analisi di

legittimitagrave costituzionale della normativa regionale in materia

effettuata dal Dipartimento degli Affari regionali il Consiglio dei

Ministri ha deliberato ai sensi dellrsquoart 127 Cost la loro

impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale chiamata ancora

una volta ad assumere il ruolo di arbiter nei rapporti tra Stato e

Regioni in merito allrsquoapplicazione e allrsquointerpretazione dellrsquoart

117 della Costituzione

Alcune Regioni in seguito allrsquoentrata in vigore del dlgs

1632006 che ha apportato sostanziali modifiche alla disciplina

degli appalti per lavori servizi e forniture hanno adottato dei testi

normativi organici con cui hanno provveduto a modificare la

precedente normativa regionale in materia alla luce sia delle

novitagrave legislative in materia sia del nuovo quadro costituzionale

di riferimento che ha ampliato la potestagrave legislativa regionale

La prima Regione che ha approvato un testo legislativo

organico in materia di contratti pubblici di lavori servizi e

forniture dopo lrsquoemanazione del Codice dei contratti egrave stata la

Campania con la legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata

sul BUR n 15 del 19032007 e recante la ldquo disciplina dei lavori

pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo Con la legge

in questione composta da 88 articoli la Regione disciplina la

programmazione la progettazione lrsquoaffidamento lrsquoesecuzione il

collaudo e la manutenzione di appalti pubblici di lavori servizi e

forniture di qualsiasi importo da eseguirsi sul territorio regionale

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost pur

essendo stati rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale non si egrave

avuta la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri a fronte perograve di un impegno della Regione

a modificare il testo normativo in modo da adeguarlo al dlgs

88

1632006 superando i rilievi di incostituzionalitagrave23

Nel caso di

specie quindi lrsquoattivazione delle procedure di negoziazione

presso il Dipartimento Affari regionali con la Regione interessata

ha consentito di evitare lo strumento del contenzioso

costituzionale

Diversa egrave stata invece la ldquosorterdquo della legge della

Regione Toscana n 38 del 13072007 con la quale la Regione

definisce lrsquoambito di applicazione della stessa le finalitagrave e

provvede a stabilire le nuove competenze dellrsquoOsservatorio

regionale sui contratti pubblici

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La legge detta poi regole per la programmazione

dellrsquoattivitagrave contrattuale e disposizioni finalizzate alla snellezza

procedurale ed alla semplificazione amministrativa noncheacute

norme per la qualificazione razionalizzazione esemplificazione

delle attivitagrave della committenza pubblica dettando inoltre regole

dettagliate per lrsquoattivitagrave contrattuale della Regione e degli enti da

essa dipendenti

In sede di controllo di legittimitagrave costituzionale del

provvedimento regionale su citato ex art 127 Cost sono stati

rilevati profili di illegittimitagrave costituzionale che hanno determinato

la deliberazione di impugnativa dello stesso da parte del

Consiglio dei Ministri

La deliberazione di impugnativa egrave perograve intervenuta solo

in seguito allrsquoattivazione di procedure di conciliazione154 con la

154

Presso il Dipartimento Affari regionali

89

Regione interessata al fine di superare il contenzioso

costituzionale in applicazione del principio di leale

collaborazione

Il ricorso al contenzioso costituzionale sia da parte del

Governo che ha deliberato le impugnative in via principale di

gran parte delle leggi regionali in materia di appalti sia da parte

di alcune Regioni che hanno sollevato dubbi di illegittimitagrave

costituzionale su numerose norme del d lgs 1632006 egrave indice

della problematicitagrave del riparto di competenze tra Stato e Regioni

in materia Infatti da una parte le Regioni asseriscono che la

materia dei contratti pubblici rientra negli ambiti di competenza

concorrente e che pertanto il riparto di cui allrsquoart 4 del dlgs

1632006 sia stato delineato dal legislatore ordinario in chiara

violazione dellrsquoart 117 della Costituzione dallrsquoaltra parte invece

il legislatore statale nel predisporre una normativa organica in

materia di appalti ha individuato tutti gli aspetti per i quali egrave

necessaria una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale

in quanto rientranti nella competenza esclusiva statale di cui

allrsquoart 117 comma 2 Cost In questo modo il legislatore statale

ha provveduto a riempire di contenuto almeno per quanto

concerne la materia degli appalti le due voci ldquo tutela della

concorrenzardquo e ldquoordinamento civilerdquo attribuite alla potestagrave

legislativa dello Stato dal novellato art 117 Cost

Si puograve dunque affermare che nonostante il DLgs

1632006 abbia elencato gli ambiti di competenza esclusiva

statale ed i profili di competenza concorrente- lasciando al

legislatore regionale in via residuale la disciplina di tutti gli altri

profili concernenti la materia ldquolavori pubblicirdquo non ivi indicati ndash si egrave

manifestato il problema di delineare praticamente i confini di

delimitazione tra le aree di competenza statale quelle

concorrenti e quelle residuali regionali soprattutto alla luce del

90

novellato art 117 della Costituzione Si tratta di un problema che

ha chiamato ancora una volta la Corte costituzionale a sopperire

allrsquoindeterminatezza del riparto costituzionale di competenze

legislative dal momento che egrave stata chiamata a pronunciarsi sul

punto da entrambi i ldquo contendentirdquo

In questo assetto giuridico caratterizzato da molteplici

criticitagrave assume pertanto un ruolo estremamente rilevante la

recente pronuncia della ldquoCorte costituzionalerdquo155

in merito alle

attribuzioni ai diversi livelli di governo nella materia dei contratti

pubblici di lavori servizi e forniture Si puograve sicuramente parlare di

una sentenza chiarificatrice che chiude almeno fino a successivi

interventi legislativi in materia la vexata quaestio del riparto di

competenze tra Stato e Regioni su tali ambiti

Nella sentenza 4012007 la Corte Costituzionale

sollevata in via principale ex art 127 Cost con ricorsi delle

Regioni Toscana Veneto Piemonte Lazio Abruzzo e della

Provincia autonoma di Trento va a pronunciarsi sulla legittimitagrave

costituzionale di alcune disposizioni del dlgs 1632006

Le ricorrenti ossia le Regioni assumono innanzitutto la

illegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 4 comma 2 seconda parte

limitatamente alle parole laquoprogrammazione di lavori pubbliciraquo156

e laquocompiti e requisiti del responsabile del procedimentoraquo157 per

violazione dellrsquoart 117 Cost

In relazione alle questioni sollevate dalle Regioni lo Stato

recuperando quanto giagrave affermato dalla Corte nella sentenza su

citata ha sottolineato che la disciplina dei contratti pubblici

155

Si veda la sentenza n 4012007 156

si sottolinea come essa non sia una materia in senso proprio ma un modo di esercizio

delle competenze che deve essere disciplinato di volta in volta con fonti statali o regionali a

seconda dellrsquoattinenza dellrsquoattivitagrave di programmazione ad ambiti dello Stato o delle Regioni 157

Si rileva come non si tratti di un aspetto oggetto di potestagrave legislativa concorrente attenendo essi ai profili organizzativi che ldquosono lasciati alla libera regolazione del legislatore regionalerdquo

91

investe diversi ambiti materiali molti dei quali afferendo

allrsquoordinamento civile alla tutela della concorrenza alla

giurisdizione e alle norme processuali rientrano nella

competenza esclusiva dello Stato ex art 117 comma 2 Cost

Inoltre si ritiene che la natura trasversale delle materie ldquotutela

della concorrenzardquo ed ldquoordinamento civilerdquo cosigrave come

La difesa dello Stato afferma che contrariamente a

quanto sostenuto dalle ricorrenti il riparto di competenze di cui

allrsquoart 4 commi 2 e 3 del dlgs 1632006 egrave pienamente

conforme alle disposizioni del novellato art 117 commi 2 3 e 4

In particolare per quanto concerne le censure riferite allrsquoart 4

comma 2 del dlgs 1632006 si ritiene che la disciplina inerente

la laquoprogrammazione dei lavori pubbliciraquo158 rientra nellrsquoambito

della materia concorrente del governo del territorio

In relazione al presunto contrasto con lrsquoart 117 comma

5 Cost si sottolinea come il Codice abbia mantenuto ferma la

competenza delle Regioni a dare attuazione alle direttive

comunitarie nelle materie di loro competenza in tali ambiti

infatti per lrsquoespressa previsione contenuta nellrsquoart 4 comma 4

le disposizioni del Codice stesso avrebbero natura cedevole

applicandosi sino a quando le Regioni non introducano una loro

normativa

Si ritiene inoltre non fondata neppure la censura di

asserita violazione del principio di leale collaborazione posto

che da una parte il testo del decreto legislativo egrave stato

sottoposto allrsquoesame della Conferenza Stato-Regioni non

assumendo rilevanza la circostanza che non siano state accolte

le richieste regionali dallrsquoaltra non esiste un fondamento

costituzionale dellrsquoobbligo di adottare procedure legislative

ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni come

158

e ldquoapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativirdquo

92

invece sostenuto dalle ricorrenti che ritenevano opportuna la

congiunta stesura del testo normativo in questione in

applicazione del principio su richiamato

Innanzitutto la Corte provvede a definire lrsquointero quadro

giuridico di riferimento precisando che non solo non sono

configurabili neacute una materia relativa ai lavori pubblici nazionali neacute

una materia afferente ai lavori pubblici di interesse regionale ma

non egrave neppure possibile tracciare il riparto di competenze

legislative tra Stato e Regioni secondo un criterio soggettivo

distinguendo tra gare indette da amministrazioni statale e

regionali

Sempre nellrsquoambito della competenza legislativa

concorrente la Corte ha invece dichiarato costituzionalmente

illegittime due disposizioni del dlgs 1632006 in quanto ritenute

di dettaglio e non contenenti meri principi fondamentali Si tratta

dellrsquoart ldquo84 commi 2 3 8 e 9 del dlgs 1632006rdquo159 nella parte

in cui vincola le Regioni allrsquoosservanza di norme in materia di

composizione e modalitagrave di nomina dei componenti delle

commissioni di gara anzicheacute disporre che le disposizioni

abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una diversa

159

2 La commissione nominata dallorgano della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto egrave composta da un numero dispari di componenti in numero massimo di cinque esperti nello specifico settore cui si riferisce loggetto del contratto 3 La commissione egrave presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali nominato dallorgano competente (comma cosigrave modificato dallart 2 comma 1 lettera r) dlgs n 113 del 2007) 8 I commissari diversi dal presidente sono selezionati tra i funzionari della stazione appaltante In caso di accertata carenza in organico di adeguate professionalitagrave noncheacute negli altri casi previsti dal regolamento in cui ricorrono esigenze oggettive e comprovate i commissari diversi dal presidente sono scelti tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui allart 3 comma 25 ovvero con un criterio di rotazione tra gli appartenenti alle seguenti categorie a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali b) professori universitari di ruolo nellambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltagrave di appartenenza 9 Gli elenchi di cui al comma 8 sono soggetti ad aggiornamento almeno biennale

93

normativa regionale dal momento che si tratta di profili che non

rientrano nella competenza esclusiva statale ma in quella

concorrente regionale e dellrsquoart ldquo98rdquo160 comma 2 del dlgs

1632006 nella parte in cui dispone che lrsquoapprovazione dei

progetti definitivi da parte del Consiglio comunale equivale a

variante urbanistica a tutti gli effetti trattandosi di una norma di

dettaglio non consentita nella materia urbanistica oggetto di

competenza legislativa concorrente

Si puograve quindi concludere affermando che sono

costituzionalmente legittime tutte le disposizioni presenti

nellrsquoarticolo 4 del DLgs 1632006 a cui le Regioni devono

conformarsi

Alla luce dei principi espressi dalla Corte nella sentenza

4012007 che costituisce sicuramente un importante contributo

per la chiara interpretazione del riparto della potestagrave legislativa

tra Stato e Regioni di cui allrsquoart 117 Cost si evince un

assorbimento di competenze in capo al legislatore statale per

quel che riguarda la disciplina di contratti pubblici di lavori servizi

e forniture Tale assorbimento trova la sua ratio nellrsquoesigenza di

garantire una disciplina uniforme sullrsquointero territorio nazionale di

una materia che richiede delle regole valide per tutti i soggetti

dellrsquoordinamento della Repubblica e quindi di evitare confusione

e disparitagrave di trattamento tra gli addetti del settore

A fronte della posizione assunta dalla Corte che in parte

conferma i motivi fondanti delle censure mosse dal Governo ad

alcune delle leggi regionali in materia si puograve prevedere che

molte delle disposizioni regionali impugnate saranno dichiarate

illegittime dal giudice costituzionale e quindi le Regioni saranno

chiamate a ridisciplinare i contratti pubblici di servizi lavori e

160

Art 98 Effetti dellapprovazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi

94

forniture in modo da adeguare la normativa regionale al d lgs

1632006 i cui principi hanno trovato lrsquoavallo e la conferma della

Corte costituzionale chiamata a far fronte allrsquoincompletezza della

riforma del Titolo V e a colmare i vuoti lasciati dal legislatore

costituzionalerdquo161

161

V LEPORE Il riparto della competenza legislativa tra stato e regioni in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture alla luce del nuovo codice degli appalti e della recente giurisprudenza costituzionale Rivista elettronica di diritto pubblico di diritto dellrsquoeconomia e di scienza dellrsquoamministrazione a cura del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche di ldquoVittorio Bacheletrdquo Direttore Prof Giuseppe Di Gaspare pagg 11-31

95

47 Conclusioni

Per concludere si puograve affermare come il Codice che

doveva essere una rivoluzione epocale nellrsquoambito della materia

dei lavori pubblici ma anche in quelle dei servizi e delle forniture

che doveva metter ordine a 150 anni di stratificazione normativa

raggruppando in un unico testo le leggi emanate in materia di

fatto egrave stata solo una rivoluzione dal punto di vista del

raggruppamento in un unico testo di tutta la normativa dei lavori

pubblici servizi e forniture

Il Codice degli contratti pubblici di lavori servizi e forniture

non ha avuto il successo meritato tanto che ad oggi esso non

entra ancora in vigore come anche il Regolamento di attuazione

Anche nel recente Convegno svoltosi a Roma lo scorso

23 settembre dallrsquoIstituto Grandi Infrastrutture dal Titolo ldquoLe

novitagrave legislative dellrsquoestaterdquo il Presidente Giuseppe Zamberletti

si egrave soffermato sulle ripetute modifiche del Codice dei Contratti

ed ha precisato che il ldquoquadro normativo continua ad essere

instabile creando non pochi scompensi allrsquoattivitagrave delle Stazioni

Appaltanti una incertezza operativa di fondo ed un esteso

contenzioso Certamente non puograve non rilevarsi che questo

continuo incidere sul testo del decreto 163 egrave sentore di un non

efficace funzionamento della disciplina previdente e ciograve impone

una riflessione comune al fine di pervenire a soluzioni efficaci e

soddisfacentirdquo

Al Convegno egrave intervenuto anche tra gli altri Bernardette

Veca Vice Capo Gabinetto e Direttore generale per la

regolazione del Ministero infrastrutture che ha relazionato sul

nuovo Regolamento e sullo stato dellrsquoarte dello stesso

In particolare il Direttore Veca ha ricordato lrsquointensa attivitagrave

di concertazione del nuovo testo che sta per concludersi in sede

96

tecnica al margine del tavolo permanente istituito un anno fa

dallo stesso Ministro e che si concluderagrave con lrsquoinvio del

provvedimento al Consiglio di Stato prima della delibera

definitiva del Consiglio dei Ministri ed il parere finale della Corte

dei Conti

Il Governo egrave in forte ritardo nellrsquoemanazione del Nuovo

Regolamento di attuazione del Codice

Al termine del Convegno il prof Zamberletti aggiunge ldquoErsquo

forse impensabile rimettere mano ad una riscrittura del Codice

dei Contratti ma occorre prendere atto che il tentativo di

risolvere i problemi applicativi determinati dal Codice non egrave

pienamente riuscito alla luce degli interventi legislativi intervenuti

in questi tre annirdquo

97

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- Dlgs 1882000 n 267 recante ldquoTesto unico delle leggi sullordinamento degli enti localirdquo

- Legge 1 agosto 2002 n 166 ldquoDisposizioni in materia di infrastrutture e trasportirdquo

- Direttiva n 200418CE del 3132004 recante ldquoDirettiva del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori di

forniture e di servizirdquo

- L 1842005 n 62 recante ldquoDisposizioni per ladempimento di obblighi derivanti

dallappartenenza dellItalia alle Comunitagrave europee Legge comunitaria 2004rdquo

- Dlgs 1242006 n 163 recante ldquoIl codice dei contratti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

- Dlgs 26 gennaio 2007 n 6 recante Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo

12 aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)

- Legge regionale n 3 del 27022007 pubblicata sul Bur n 15 del 19032007 recante norme per

la ldquoDisciplina dei lavori pubblici dei servizi e delle forniture in Campaniardquo

- Legge regionale n 38 del 13072007 pubblicata sul Bur n 20 del 18072007 recante

ldquoNorme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave del lavorordquo

99

- Legge regionale n 7 del 2072007 recante ldquoNorme in materia di contratti pubblici ne relative

disposizioni sulla sicurezza e regolaritagrave sul lavorordquo

- DLgs 3172007 n 113 recante ldquoDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 12

aprile 2006 n 163 recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture in

attuazione delle direttive 200417CE e 200418CE a norma dellarticolo 25 comma 3 della legge

18 aprile 2005 n 62 (Legge comunitaria 2004)rdquo

- Legge regionale n 5 del 07082007 pubblicata sul Bur n 26 del 11082007 recante norme in

materia di ldquoProcedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori forniture e servizi in

attuazione della direttiva comunitaria n 200418CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la

disciplina delle fasi del ciclo dellappaltordquo

- Legge regionale n 31 del 1382007 pubblicata sul Bur n 2282007 recante norme per la

ldquoOrganizzazione della regione per la trasparenza e la qualitagrave degli appalti e delle concessionirdquo

- Legge regionale n 26 del 7122007 pubblicata sul bur n 22 del 12122007 recante disposizioni

in materia di ldquoistituzione dellrsquoautoritagrave regionale denominata ldquoStazione Unica appaltanterdquo e disciplina

della trasparenza in materia di appalti pubblici di lavori servizi e forniturerdquo

Bibliografia - Fonti giurisprudenziali consultate

TAR Campania Napoli I 342000 n 904 in Foro amm 2000 2375

C St VI 142000 n 1885 in Giust civ 2000 I 2443

Corte di Giustizia CE VI 7122000 - C-3241998 in Urb e App 2001 487 ss

C Giust CE II ord 3122001 C-592000 in Riv Giur Edil 2002 I 857 ss)

TAR Veneto 2752003 n 3014 in Foro amm TAR 2003 1579

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3032003

TAR Lazio III 2452005 n 4116 in Foro amm TAR 2005 5 1592

C St VI 1442004 n 2124 in Foro amm CdS 2004 1203

C St VI 232004 n 991 in Foro amm CdS 2004 899

Sentenza Consiglio di Stato sez VI n 7784 del 29 novembre 2004

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 3002007

Corte Costituzionale ndash Sentenza n 4012007

100

Sitografia

L Passeri Commento al Codice dei contratti

pubblici relativo a lavori servizi e

forniture I parte

Centrostudicinit

L Passeri Il DLgs 12 aprile 2006 Codice dei

contratti pubblici di lavori servizi e

forniture in attuazione delle direttive

200417CE e 200418CE Analisi e

commenti

Centrostudicinit

L Passeri Analisi della Direttiva Comunitaria

200418CErdquo

Centrostudicinit

V Lepore Il riparto della competenza

legislativa tra stato e regioni in

materia di contratti pubblici di lavori

servizi e forniture alla luce del

nuovo codice degli appalti e della

recente giurisprudenza

costituzionale

wwwamministrazioneincamminolussit

R FANIZZI Il Codice degli appalti generali e

novitagrave legislative

wwwentilocaliprovincialeit

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