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ANNO NUOVO, STESSO IMPEGNO A “FARE BENE” San Luca, nel raccontare la nascita di Gesù, disegna un percorso che dall’uni- versale, il censimento di tutta la terra, arriva al particolare, la mangiatoia di Betlemme. Da qui, con l’amore indifeso e liberante del bambino che è nato, riparte la storia della salvezza che si irradia nel mondo intero. Oggi i pastori sono un po’ diversi: in ogni angolo della terra ci sono gli uomi- ni del mondo globalizzato, oltre i confini, cittadini del mondo, ma anche popoli che gridano, donne e uomini che sperimentano sofferenze, figli che hanno paura. Tutti continuano ad avere fame e sete di pace e di giustizia. Un pensiero particolare, che vorrei fosse rivolto da tutti, a quanti sono nelle zone dell’Italia centrale dove la terra trema e la presenza e l’impegno Caritas restano costanti in tutti i paesi toccati, anche quelli spesso dimenticati. Ciò vuol dire anche avere e promuovere la consapevolezza che grandi sono i danni che questo terremoto ha prodotto, accanto alla perdita di vite uma- ne. Occorre riprendere il percorso di Luca, allargandoci a cerchi concentrici verso le zone meno battute dai media, ma non per questo con meno bisogni. La responsabilità è grande. Bisogna soprattutto “fare bene”, rispondendo a quattro criteri di fondo: un impegno di lungo periodo oltre le esigenze immediate dell’emergenza; accompagnarsi alle Chiese locali e alle Caritas diocesane per concordare gli interventi più opportuni; partire dagli ultimi, ossia da chi è rimasto ai margini della stessa emergenza, esprimendo così la duplice fedeltà a Dio e alle persone; mettersi alla scuola dei poveri per ma- turare relazioni di prossimità, di reciprocità, di speranza, di pace. Allargando lo sguardo a livello planetario, mentre si apre un nuovo anno, siamo spronati ad adottare gli stessi criteri di fronte alle tante situazioni di conflitto e di sofferenza. Con un’attenzione particolare, come ci chiede il Papa nel Messaggio per la 50° Giornata mondiale della Pace, a uno stile di nonviolenza, basato sulla salvaguardia della dignità di ogni essere umano, senza distinzioni. Ringraziando quanti ci hanno sostenuto nel corso del 2016, auguro a tutti un 2017 di concreto impegno solidale e soprattutto aperto alla speranza. don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana N ewsletter Caritas Italiana dicembre 2016 Invio promozionale e propagandistico Poste Italiane S.p.a. Sped. a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, Roma TERREMOTO CENTRO ITALIA Rimettere la comunità al centro, resta- re accanto alle persone, valorizzando la presenza della Chiesa locale anche vici- no a quanti si sono dovuti allontanare dal territorio. Queste le linee dell’inter- vento Caritas nelle zone dell’Italia cen- trale colpite dal terremoto. Intanto hanno preso il via i gemellaggi di tutte le Caritas d’Italia, da nord a sud, con la diocesi di Rieti, le sei diocesi delle Marche colpite dal sisma – Ascoli Piceno, Camerino-San Severino Marche, Fabriano-Matelica, Fermo, Macerata- Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, San Benedetto del Tronto-Ripatransone- Montalto –, la diocesi di Spoleto-Norcia, le diocesi di L’Aquila e Teramo-Atri. Caritas Italiana ha trasferito alle diocesi più colpite il milione di euro messo a di- sposizione dalla Cei per i primi interven- ti e, grazie alla colletta nazionale del 18 settembre e alla generosa risposta, assi- cura attività di ascolto con particolare attenzione alle fasce più deboli e a quan- ti vivono in frazioni o case sparse, accom- pagnamento pastorale, informazione, ri- sposte ai bisogni primari, contributi per la ripresa delle attività economiche, atti- vità di animazione per chi è alloggiato ne- gli alberghi lungo la costa. In tutte le zone colpite, dopo il monito- raggio dei bisogni socio-economici, si avviano interventi mirati e si stanno rea- lizzando centri di comunità. Il primo è stato ultimato ad Amatrice e altri sono in fase di realizzazione o progettazione sempre nella diocesi di Rieti, ma anche in Umbria e Marche. newsletter_dicembre2016_Layout 1 23/11/2016 15:26 Pagina 1

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ANNO NUOVO, STESSO IMPEGNO A “FARE BENE”San Luca, nel raccontare la nascita di Gesù, disegna un percorso che dall’uni-versale, il censimento di tutta la terra, arriva al particolare, la mangiatoia diBetlemme. Da qui, con l’amore indifeso e liberante del bambino che è nato,riparte la storia della salvezza che si irradia nel mondo intero.

Oggi i pastori sono un po’ diversi: in ogni angolo della terra ci sono gli uomi-ni del mondo globalizzato, oltre i confini, cittadini del mondo, ma anchepopoli che gridano, donne e uomini che sperimentano sofferenze, figli chehanno paura. Tutti continuano ad avere fame e sete di pace e di giustizia.

Un pensiero particolare, che vorrei fosse rivolto da tutti, a quanti sono nellezone dell’Italia centrale dove la terra trema e la presenza e l’impegno Caritasrestano costanti in tutti i paesi toccati, anche quelli spesso dimenticati.

Ciò vuol dire anche avere e promuovere la consapevolezza che grandi sono idanni che questo terremoto ha prodotto, accanto alla perdita di vite uma-ne. Occorre riprendere il percorso di Luca, allargandoci a cerchi concentriciverso le zone meno battute dai media, ma non per questo con meno bisogni.

La responsabilità è grande. Bisogna soprattutto “fare bene”, rispondendo aquattro criteri di fondo: un impegno di lungo periodo oltre le esigenzeimmediate dell’emergenza; accompagnarsi alle Chiese locali e alle Caritasdiocesane per concordare gli interventi più opportuni; partire dagli ultimi,ossia da chi è rimasto ai margini della stessa emergenza, esprimendo così laduplice fedeltà a Dio e alle persone; mettersi alla scuola dei poveri per ma-turare relazioni di prossimità, di reciprocità, di speranza, di pace.

Allargando lo sguardo a livello planetario, mentre si apre un nuovo anno,siamo spronati ad adottare gli stessi criteri di fronte alle tante situazioni di

conflitto e di sofferenza. Con un’attenzione particolare, come cichiede il Papa nel Messaggio per la 50° Giornata mondialedella Pace, a uno stile di nonviolenza, basato sulla salvaguardia

della dignità di ogni essere umano, senza distinzioni.

Ringraziando quanti ci hanno sostenuto nel corso del2016, auguro a tutti un 2017 di concreto impegnosolidale e soprattutto aperto alla speranza.

don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana

Newsletter CaritasItalianadicembre 2016

Invio promozionale e propagandistico Poste Italiane S.p.a. Sped. a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, Roma

TERREMOTO CENTRO ITALIA

Rimettere la comunità al centro, resta-re accanto alle persone, valorizzando lapresenza della Chiesa locale anche vici-no a quanti si sono dovuti allontanaredal territorio. Queste le linee dell’inter-vento Caritas nelle zone dell’Italia cen-trale colpite dal terremoto.

Intanto hanno preso il via i gemellaggi ditutte le Caritas d’Italia, da nord a sud,con la diocesi di Rieti, le sei diocesi delleMarche colpite dal sisma – AscoliPiceno, Camerino-San Severino Marche,Fabriano-Matelica, Fermo, Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, SanBenedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto –, la diocesi di Spoleto-Norcia,le diocesi di L’Aquila e Teramo-Atri.

Caritas Italiana ha trasferito alle diocesipiù colpite il milione di euro messo a di-sposizione dalla Cei per i primi interven-ti e, grazie alla colletta nazionale del 18settembre e alla generosa risposta, assi-cura attività di ascolto con particolareattenzione alle fasce più deboli e a quan-ti vivono in frazioni o case sparse, accom-pagnamento pastorale, informazione, ri-sposte ai bisogni primari, contributi perla ripresa delle attività economiche, atti-vità di animazione per chi è alloggiato ne-gli alberghi lungo la costa.

In tutte le zone colpite, dopo il monito-raggio dei bisogni socio-economici, siavviano interventi mirati e si stanno rea-lizzando centri di comunità. Il primo èstato ultimato ad Amatrice e altri sonoin fase di realizzazione o progettazionesempre nella diocesi di Rieti, ma anchein Umbria e Marche.

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Per sostenere gli interventi proposti o per ricevere il mensile Italia Caritas

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Newsletter Caritas Italiana - dicembre 2016

Fame, rischio di malattie, allevamento e agricoltura in ginocchio.Sono queste le principali emergenze che si trova a fronteggiare Haitidopo il passaggio dell’uragano Matthew. Nel 2010 il terremoto, ora ilPaese è stato colpito da questo altro evento devastante: Grand’Anse,Sud e Nippes i Dipartimenti maggiormente danneggiati (con oltre 750morti e migliaia di persone in condizioni di estrema povertà).

Caritas Italiana, in coordinamento con Caritas Haiti e Caritas Inter-nationalis, si è attivata per far fronte alle necessità di questa emergenza stanziando un primo contributodi € 200.000 per kit di igiene e alimentari. Il contributo si colloca in un più ampio programma di interventodella rete internazionale delle Caritas.

Causale: Emergenza uragano Haiti

CAMERUN - Vivaio per piante di cacaoIl MicroProgetto prevede la creazione di un vivaio di piante di cacao (circa 100.000esemplari) e corsi di formazione per la gestione e il mantenimento. L’obiettivo è di pro-muovere la coltivazione del cacao come attività generatrice di reddito capace di garan-tire ai giovani della comunità di Soa, zona rurale della capitale Yaoundé, un miglio-ramento delle condizioni di vita. Beneficiari: 100 giovani di diverse parrocchie che rice-veranno il corso di formazione, circa 1.000 piante a testa e saranno avviati alla creazionedi una cooperativa per la vendita del cacao. Causale: MP 105/16 - € 4.800

TUNISIA - Integrazione di giovani con disabilità attraverso avvio al lavoroIl MicroProgetto prevede l’avvio di corsi di formazione professionale in falegnameriae agricoltura. L’obiettivo è di accrescere le opportunità lavorative per giovani condisabilità attraverso una formazione tecnica che li aiuti a inserirsi nel tessuto socio‐economico locale, alle porte della città di Sfax, circa 300 km a sud di Tunisi. Bene-ficiari: 21 persone con disabilità; 100 persone verranno sensibilizzate sull’integrazionedei disabili nella comunità. Causale: MP 94/16 - € 5.000

IRAQ - Sedie speciali per emodialisiIl MicroProgetto prevede un sostegno all’ospedale oncologico di Kirkuk, garantendoun servizio di emodialisi a centinaia di pazienti al mese, che a causa del conflitto nonavrebbero la possibilità di accedervi. Beneficiari: circa 100 pazienti al mese. Causale:MP 275/16 - € 4.500

MIC

ROPR

OG

ETTI

Via Aurelia, 79600165 Roma

tel. 06 661771fax 06 66177602

www.caritas.it@CaritasItaliana

HAITI: uragano Matthew

PRO

GET

TI

DOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 10 – Dicembre 2015

Un’alleanza tra il pianeta e l’umanità

La comunità internazionale di fronte alle proprie responsabilità,

nell’anno dello sviluppo sostenibile

Africa | America Latina | AsiaDOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 11 – Gennaio 2016

Concentrato di povertà

Investire nella scuola per liberare un Paese

HaitiDOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 12 – Febbraio 2016

Salute negata

Epidemie, specchio delle disuguaglianze del mondo. La lezione di Ebola

Africa sub-saharianaDOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 13 – Marzo 2016

Cacciati e rifiutati

Un popolo in esodo senza terra promessa tra Medio Oriente ed Europa

Siria

DOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 14 – Aprile 2016

Nepal

Tratta di esseri umani. Disumana e globale

... E l’emergenza terremoto aggrava il fenomeno

DOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 15 – Maggio 2016

Grecia

Paradosso europeo

Impoverimento, indebitamento, iniquità. Ingiustizia

DOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 16 – Giugno 2016

Haiti

Rimpatri forzati

Rifugiati costretti a partire, costretti a tornare

DOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 17 – Settembre 2016

Asia

Per un’ecologia umana integrale

Salvare il pianeta, salvare i poveri, salvare l’umanità

DOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 18 – Giugno 2016

Argentina

Il narcotraffico come una metastasi

Produzione, commercio e consumo di droghe

danneggiano gravemente la qualità di vita di un popolo

DOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 19 – Ottobre 2016

Asia

Diversa da chi?

Piccoli popoli. Ripartire dal rispetto delle differenze

DOSSIER CON DATI E TESTIMONIANZE

Numero 20 – Novembre 2016

Europa

Generatori di risorse

Economia sociale: un approccio per un nuovo welfare

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