Amore come sofferenza fisica

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Amore nell’età classica I provenzali Lo Stilnovismo Preumanesimo Età moderna Musiche

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Amore nell’età classicaI provenzali

Lo Stilnovismo

Preumanesimo

Età moderna

Musiche

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Nell’antichità l’amore era affrontato come una vera e propria malattia:

Dai poeti: Dagli scienziati: Aristotele

Avicenna, lo cataloga come una malattia vera e propria elencandone i sintomi:

“il suo respiro è molto irregolare, profondo e con molte interruzioni; egli passa dal riso e dalla gioia alla tristezza e al pianto soprattutto quando ascolta canzoni d’amore…”

Avicenna

Catullo

“questa sciagura che, insinuandosi come un torpore fin nel più profondo delle mie fibre, mi estirpa da ogni angolo del mio cuore la gioia”. Morbus

Anima

Corpo

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La sofferenza amorosa nella lirica provenzale:

Accetta i mali provocati dall’amore vedendo il lato positivo “nulla è più dolce e piacevole dal viver sano al disfarmi le pene e l’amor fino allevia il mio martirio” rendendosi vittima della sofferenza amorosa fino a sfinire il poeta “...che colpa ho se amore vuol finirmi? Vinto sarò mi spegneranno le ansie...”

Folquet de Marselha

Bernart de Ventadorn è rigorosamente votato alla poesia d'amore per la la dama che lo fa soffrire fisicamente “così m’apparto da lei e m’arrendo; ella m’ha ucciso: da morto rispondo e me ne vado”. Come gli altri trovatori paragona la fedeltà verso la dama al servizio cavalleresco. A ostacolare l'amante, inoltre, non c'è solo la lontananza e la durezza della dama, ma anche le malelingue.

Bernart de Ventadorn

Dal vassallaggio provenzale si passa alla spiritualizzazione stilnovista ma anche alla disgregazione interiore di Cavalcanti e all’analisi degli effetti dell’amore sul poeta.

Indice

L’allegoria del buono e del cattivo tempo

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Gli stilnovisti succedono cronologicamente alla lirica provenzale.

La sofferenza amorosa nei poeti stilonovisti:

Per Guinizzelli:

l’amore è un avversario da combattere: “che tu m’assali, amore, e mi combatti”. L’ Amore vince e provoca la resa degli occhi e del cuore: ”Dice lo core agli occhi: “Per voi moro”. Tuttavia l’ Amore conduce il poeta dopo molti travagli alla morte; ”tanto m’ angoscia ‘l prefondo pensare che sembro vivo e morte” [Rime]

In Cavalcanti:

l’Amore è visto come devastante esperienza tragica. Cavalcanti tende a sottolineare gli effetti devastanti, distruttrici (soprattutto fisicamente) dell’amore. Sono riccorrenti nelle sue poesie elementi topici come “passaste ‘l core” “ven tagliando” “un dardo mi gittò”.

Stilnovista per eccellenza è Dante Alighieri.

Dante e Cavalcanti

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Dante AlighieriNonostante la nuova poetica di lode della donna Dante riprende alcuni elementi Cavalcantiani. Rivolgendosi ad un nuovo pubblico (che ha avuto esperienza amorosa) il poeta chiede pietà ed espone la conseguenza che l’Amore gli ha causato:

“Voi che savete ragionar d’Amore, udite la ballata mia pietosa, che parla d’una donna disdegnosa, la qual per suo valore”

In alcune rime chiede pietà direttamente all’amata “aggi

Nelle rime parla di questa donna crudele “d’ogni crudelitate una pintura” la quale “trae li sospiri altrui fora del core” “che m’ha fatto sentir de li suoi

LO STRUMENTO

dardi”.

m’ha tolto il cor

pietà del cor che tu feristi”

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La sofferenza amorosa in Petrarca si incentra tutta sul dissidio interiore causato da un amore inappagato messo in risalto da artifici retorici come l’antitesi:

L’ Amore priva la donna desiderata (Laura) al poeta costringendolo a rimanere in uno stato di prigionia, “ tal m’ha in pregion”, che suscita nel poeta un senso di attesa febbrile per ciò che l’Amore gli tiene in serbo,” né per suo mi ritien né scioglie il laccio e non m’ancide Amore e non mi sferra”Il poeta entra in uno stato di sofferenza

che lo priva delle sue parti del corpo ma non delle loro funzioni “ veggio senza occhi e non ho lingua e grido” .Questo stato diventa una vera malattia non solo del corpo ma anche dell’io interiore

fino ad arrivare a sacrificare se stesso per la donna amata” in questo stato son donna per voi”.

“ ardo e son ghiaccio”

” pace non trovo e non ho da far guerra “,

Petrarca

“piangendo rido, ho in odio me stesso ed amo altrui”

Laura e Petrarca

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Un altro motivo di sofferenza è il tempo che scorre:”la vita fugge e non s’arresta un ora”. Ciò è anch’esso motivo di dissidio interiore, poiché pone il poeta tra due scelte: pensare al passato” le cose passate mi danno guerra” e il futuro “ e le future cose ancora”.

Volgendo lo sguardo verso il passato il poeta vive in uno stato di angoscia per le opportunità mancate con la donna che amava, fino a dire che l’unica soluzione per non soffrire è morire ”se non ch’i ho di me stesso pietate i’ sarei già di questi pensier’ fora”

E ‘l rimembrare e l’ aspettar m’accora

A questo punto il poeta inizia a fantasticare sul suo futuro non potendo più contare sul passato si immagina di essere un marinaio “veggio fortuna in porto” che affronta una tempesta e ne rimane sconfitto “e stanco ormai il mio nocchier e rotte arbore e sarte e i lumi bei che mirar soglio ,spenti”

Tornami avanti, s’alcun dolce mai ebbe l’cor tristo; e poi d’altra parte veggio al mio navigar turbati i vènti

IndiceLaura e Petrarca

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TOPOI

Stilnovisti

[Guinizzelli] “Amor m’assale, mi combatte” [Cavalcanti] “Voi che per li occhi mi passaste il core” “sospirando la distrugge” “ ven tagliando ” “un dardo mi gittò” “giunse ritto l’colpo” “lassò lo core a la battaglia” “venne a ferire”

“disfarmi le pene” “amore vuol finirmi” “mi spegneranno le ansie” “ella m’ha ucciso”

Provenzali

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Preumanesimo [Petrarca] “in questo stato son donna per voi” “le cose passate mi danno guerra”

[Dante] “non trovo scudo ch’ella non mi spezzi”

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CLAUDIO BAGLIONI E TU

LIGABUE UN COLPO ALL’ANIMA

“Quante volte sei passata quante volte passerai e ogni volta è sempre un colpo all’anima”

“Quante volte sei mancata quante volte mancherai e ogni volta è sempre un colpo all’anima”

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CANZONI

GIORGIA E BOCELLI VIVO PER LEI

“...e tu fatta di sguardi tu e di sorrisi...”“e adesso non ci sei che tu soltanto tu e sempre tu che stai scoppiando dentro il cuore mio ed io che cosa mai farei se adesso non ci fossi tu ad inventare questo amore“

“... Vivo per lei da quando sai la prima volta l’ho incontrata, non mi ricordo come ma mi è entrata dentro e c’è restata. Vivo per lei perchè mi fa vibrare forte l’anima, vivo per lei e non è un peso...”

“...a volte picchia in testa ma è un pugno che non fa mai male...”

IRENE GRANDI ALLE PORTE DEL SOGNO

...Grazie per avermi spezzato il cuore...

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Ancora oggi il tema amoroso è di grande attualità. Basta leggere le numerose composizioni che i poeti contemporanei hanno steso in favore di questo nobile sentimento.

L’ Amore in età moderna

Sono visibili temi classici come nella poesia di Marina Cuetaeva:

I temi principali nella poetica moderna:

“Ancora una volta la riconosco l’ amore dal dolore lungo tutto il corpo” .Ancora una volta la sofferenza è uno dei temi cardine. Una interessante novità la possiamo notare nella poesia di Karin Boye, nella quale l’autore descrive gli effetti della voce nel poeta:“Come posso dire se la tua voce è bella. So soltanto che mi penetra e mi fa tremare e mi lacera e mi dirompe”.Ma anche la presenza fisica della donna diventa indispensabile per l’ innamorato:“Non posso esistere senza te”.

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Lavoro svolto da:

Vito Di Ruggiero Alessandro PaoliLorenzo Dominici

Renè Magritte - Gli Amanti

Mattia SantiroccoAlessandro Galluzzo