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Newsletter ALL | Luglio 2016 Il valore dell'innovazione Questo mese abbiamo scelto “innovazione” come parola chiave della nostra newsletter. Un termine evocativo, capace di costruire immaginari, anche se, come spesso accade nei processi comunicativi, usato e stressato oltre misura. Che cosa significa realmente innovare e riappropriarsi del valore dell’innovazione? Henry Ford lo descriveva perfettamente dicendo: “Se avessi chiesto ai miei clienti che cosa volevano, mi avrebbero detto un cavallo più veloce”. L’innovazione è anticipazione dei bisogni. Innovare significa rompere paradigmi, capovolgere priorità, creare connessioni laddove tutti vedono solamente distanze incolmabili. In una società complessa e articolata come la nostra innovare richiede coraggio, capacità di accettare sfide, di mettersi in gioco, di essere visionari. Significa scegliere di stare sulla frontiera e non vivere di rimessa. L’innovazione, infatti, non è solo competizione sul fronte tecnologico, ma anche su nuovi modelli di organizzazione del lavoro, nuovi progetti educativi, nuovi percorsi di conoscenza, nuovi piani urbani, ambientali, sociali. Tante piccole e grandi cose che hanno cambiato e migliorato le nostre vite e che continueranno a farlo, in maniera crescente, nei prossimi anni. L’innovazione, dunque, è una sfida avvincente, piena di incognite e di grandi opportunità. Una sfida che molti nostri laureati stanno affrontando con originalità, grinta e competitività. Nella consapevolezza che nessuna innovazione è un punto di arrivo, ma che è sempre il seme che farà germogliare altre piccole e grandi rivoluzioni. Buona lettura! Appuntamenti di Luglio 12 luglio ore 15. Roma, LUISS Via Parenzo, 11 (Aula Giovanni Nocco). Convegno su "Il nuovo codice dei contratti pubblici. Effetti sul mercato". Parteciperà Raffaele Cantone Presidente dell'Autorità nazionale Anticorruzione (ANAC). Per info e iscrizioni visita questo link. 13 luglio ore 19. Roma, LUISS Viale Romania, 32 (Aula Toti). Assemblea dell’Associazione Laureati LUISS. Dalle 20.30 il party Summer cALLing! L’appuntamento estivo di ALL all’insegna di truck food e street food di qualità, musica dal vivo e dj set, intrattenimento ed arte. Clicca qui per partecipare.

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Newsletter  ALL  |  Luglio  2016                      

Il  valore  dell'innovazione    

Questo   mese   abbiamo   scelto   “innovazione”   come   parola   chiave   della   nostra   newsletter.   Un   termine  evocativo,  capace  di  costruire  immaginari,  anche  se,  come  spesso  accade  nei  processi  comunicativi,  usato  e  stressato  oltre  misura.  Che  cosa  significa  realmente  innovare  e  riappropriarsi  del  valore  dell’innovazione?  Henry  Ford   lo  descriveva  perfettamente  dicendo:  “Se  avessi   chiesto  ai  miei   clienti   che  cosa  volevano,  mi  avrebbero   detto   un   cavallo   più   veloce”.   L’innovazione   è   anticipazione   dei   bisogni.   Innovare   significa  rompere   paradigmi,   capovolgere   priorità,   creare   connessioni   laddove   tutti   vedono   solamente   distanze  incolmabili.   In  una   società   complessa  e  articolata   come   la  nostra   innovare   richiede   coraggio,   capacità  di  accettare  sfide,  di  mettersi  in  gioco,  di  essere  visionari.  Significa  scegliere  di  stare  sulla  frontiera  e  non  vivere  di  rimessa.  L’innovazione,  infatti,  non  è  solo  competizione  sul  fronte  tecnologico,  ma  anche  su  nuovi  modelli  di   organizzazione   del   lavoro,   nuovi   progetti   educativi,   nuovi   percorsi   di   conoscenza,   nuovi   piani   urbani,  ambientali,   sociali.   Tante   piccole   e   grandi   cose   che   hanno   cambiato   e   migliorato   le   nostre   vite   e   che  continueranno   a   farlo,   in   maniera   crescente,   nei   prossimi   anni.   L’innovazione,   dunque,   è   una   sfida  avvincente,  piena  di  incognite  e  di  grandi  opportunità.  Una  sfida  che  molti  nostri  laureati  stanno  affrontando  con  originalità,  grinta  e  competitività.  Nella  consapevolezza  che  nessuna  innovazione  è  un  punto  di  arrivo,  ma  che  è  sempre  il  seme  che  farà  germogliare  altre  piccole  e  grandi  rivoluzioni.  Buona  lettura!      

Appuntamenti  di  Luglio      12   luglio   -­‐   ore  15.     Roma,   LUISS    Via  Parenzo,   11   (Aula  Giovanni  Nocco).                    Convegno  su  "Il  nuovo  codice  dei  contratti  pubblici.  Effetti  sul   mercato".   Parteciperà   Raffaele   Cantone     Presidente  dell'Autorità  nazionale  Anticorruzione   (ANAC).  Per   info  e  iscrizioni  visita  questo  link.        13  luglio  -­‐  ore  19.    Roma,  LUISS  Viale  Romania,  32  (Aula  Toti).      Assemblea  dell’Associazione  Laureati  LUISS.  Dalle  20.30  il  party   Summer   cALLing!   L’appuntamento   estivo   di   ALL  all’insegna  di  truck  food  e  street  food  di  qualità,  musica  dal  vivo   e   dj   set,   intrattenimento   ed   arte.   Clicca   qui   per  partecipare.  

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 13   luglio   -­‐   ore   18.30.   Bruxelles,   Istituto   Italiano   di  Cultura.        Dinner  debate:  L’Europa  dopo  la  Brexit:  Una  governance  economica  europea  è   ancora  possibile?   Intervengono   il  Professore   LUISS   Marcello   Messori,   Diego   Valiante,  European  Commission  e  Daniel  Gros  CEPS.      

     La  storia  siamo  noi  

Luigi  Capello,  CEO  of  LVenture  Group  e  Founder  di  LUISS  Enlabs    Che  cosa  le  ha  lasciato  l’esperienza  vissuta  in  LUISS  come  studente?  Che  esperienza  è  stata  e  come  l’ha  vissuta.  Ho  frequentato  l’università  dal  1980  al  1984.  Sono  passati  ormai  molti  anni  ma  ho  un  ricordo  profondo  del  senso  di  community  che  questa  esperienza  mi  ha  trasmesso.  Sebbene  sia  romano,  al  pari  dei  miei  colleghi  di  allora,  il  nostro  ateneo,  prevedendo  una  serrata  didattica  e  una  rigorosa  frequenza,  rappresentava  un  vivace  luogo  di  interazione  e  aggregazione.  Ritengo  che  il  qualificato  livello  di  istruzione  e  la  condivisione  di  spazi  e  di  occasioni  di  confronto,  anche  nei  momenti  di  pausa,  sia  stata  fondamentale  per  apprezzare   il  valore  e  l’importanza  del  lavoro  in  team.  Come  nasce  LUISS  Enlabs  e  quali  sono  i  progetti  in  corso?  Nel  2010  ho  preso   il  controllo  di  LVenture  Group,  una  società  quotata,  per   investire  nelle  start  up  e  con  alcuni   amici   ho   fondato   l’acceleratore   EnLabs,   divenuto   poi,   nel   2012,   LUISS   Enlabs   a   seguito   della  partnership  con  la  nostra  università  LUISS  Guido  Carli,  con  l’obiettivo  di  supportare  giovani  startup  digitali  nel   processo   di   crescita,   sviluppo   e   di   consolidamento.   Più   concretamente,   le   startup   digitali   che  selezioniamo  in  LUISS  Enlabs,  vengono  finanziate  da  LVenture  Group  con  80  mila  euro  (50  mila  euro  in  servizi  e  30  mila  cash)  e  sostenute  per  5  mesi  attraverso  un  intenso  training  imprenditoriale  in  cui  imparano  anche  a  presentarsi  agli   investitori  o  eventuali  acquirenti.  Ormai  contiamo  40  startup  in  portafoglio,  6  milioni  di  euro  investiti  in  proprio  da  LVenture  Group,  16  milioni  di  investimento  di  terzi  e  più  di  500  posti  di  lavoro.  Dal  21  giugno  scorso  LVenture  Group  è  in  fase  di  aumento  di  capitale  con  l’obiettivo  di  utilizzare  i  circa  5  milioni   di   euro   previsti   per   arrivare   a   finanziare,   nel   2019,   77   startup   attive.   La   prossima   settimana  

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inauguriamo  la  nuova  sede  LUISS  Enlabs:  siamo  passati  da  2  mila  a  5  mila  metri  quadri  con   l’obiettivo  di  creare  sempre  di  più  un  ecosistema  in  cui  le  startup  possano  incontrare  professionisti,  università,  aziende,  investitori   e   istituzioni   in   un   continuo   scambio   vicendevole   di   competenze   e   innovazione.   Infine   stiamo  sviluppando  programmi  di  accelerazione  verticale  che  consentano  la  creazione  di  startup  su  richiesta.  Quali  sono  i  consigli  che  darebbe  ai  nostri  giovani  colleghi  laureati?  L’alto  livello  di  istruzione  e  grandi  competenze  non  bastano  più.  È  necessario  lavorare  in  team.  L’innovazione  nasce   dalla   contaminazione.  Ormai   è   sempre   più   necessario   rimanere   connessi   e   avere   l’opportunità   di  scambiare   idee  e  professionalità.  Alla   lunga  non  è   sostenibile   la  possibilità  di   lavorare   in  modo  solitario.  L’isolamento,  alla  lunga  genera  insuccesso.  -­‐  Intervista  a  cura  di  Chiara  Rinaldi,  laureata  LUISS,  Giornalista  -­‐  Camera  dei  Deputati    

Il  motto  di  Luigi  Capello:    

“Investire  in  professionalità,  tempo,  passione  e  denaro”.        Testimonianze    

   Idee  da  tutto  il  mondo  nel  segno  dell’innovazione  sostenibile:  la  ricetta  TED    È  uno  dei  network  d’idee  a  più  alto  tasso  d’innovazione  su  scala  globale,  nato  in  America  nel  1984  per  riunire  persone  provenienti  da  tre  mondi  da  sempre  proiettati  nel  futuro:  Tecnologia,  Entertainment,  Design.  E’  il  TED,  organizzazione  non-­‐profit  votata  alle  "idee  che  meritano  di  essere  diffuse",  famosa  perché  ogni  speaker  può  intervenire  per  un  tempo  non  superiore  ai  18  minuti  e  donare  le  proprie  idee  alla  community.  Il  tutto  è  poi  disponibile  in  60  lingue  su  un  canale  You  Tube  da  circa  2  miliardi  di  visualizzazioni.  Hanno  partecipato  in  questi  anni  al  TED  personalità  come  Bill  Clinton,  il  Premio  Nobel  per  la  medicina  James  Dewey  Watson,  il  cofondatore  di  Wikipedia  Jimmy  Wales  e  i  cofondatori  di  Google  Sergey  Brin  e  Larry  Page.    Il  successo  è  stato  così  travolgente  che  nello  spirito  delle  “idee  che  meritano  di  essere  diffuse”,  TED  ha  lanciato  il  programma  TEDx,  che  consiste  in  una  serie  di  eventi  locali  organizzati  in  modo  indipendente  che  si  propongono  di  riunire  il  pubblico  per  vivere  un’esperienza  simile  a  quella  della  conferenza  TED  Global  che  si  svolge  ogni  anno  a  Vancouver.  Tra  i  TEDX  europei  più  importanti  c’è  il  TEDXRoma  organizzato  da  Emilia  Garito  che  il  9  aprile  scorso  ha  festeggiato  la  terza  edizione  dell’evento.  Direttamente  dal  TED  Summit  di  Banff  che  si  è  chiuso  

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giovedì  30  giugno  e  ha  riunito  circa  1000  persone  della  community  TED  su  scala  mondiale,  Emilia  Garito  lancia  il  suo  concetto  di  innovazione:  “L'innovazione  deve  avere  il  potere  del  cambiamento,  deve  generare  un   impatto  positivo   sui   singoli   territori   e   sostenibile   globalmente.   L'innovazione  del  nostro   secolo  dovrà  essere  sempre  più  responsabile  poiché  le  frontiere  tecnologiche  sono  talmente  ambiziose  e  al  contempo  raggiungibili   che   una   errata   valutazione   del   loro   impatto   potrebbe   non   portare   al   miglioramento  complessivo,  che  è  la  vera  missione  dell'Innovazione.  Quindi  auspico  un’innovazione  che  parta  dai  problemi  e   punti   a   risolverli,   e   non   dalla   tecnologia   fine   a   se   stessa.   Il   TED   ha   una   funzione   importante   nella  divulgazione   delle   idee   che   sono   alla   base   di   questa   Innovazione   e   rappresenta   oggi   uno   strumento  fondamentale   per   l'accelerazione   del   cambiamento   culturale   in   favore   dell'apertura   verso   nuovi   positivi  traguardi”.  L'innovazione  del  TEDx  è  arrivata  anche   in  LUISS  dove  da  due  anni  un  team  di  studenti  organizza,  anche  grazie  al  coinvolgimento  di  Alumni  LUISS  in  veste  di  speaker,  eventi  unici  ed  irripetibili.    -­‐  Emidio  Piccione,  laureato  LUISS  2001,  Account  manager  Edelman.  

 Focus  

 

   Dove  fallisce  l'innovazione    Haggerty,   uno   dei   fondatori   della   Texas   Instruments   descrive   la   difficoltà   di   sostenere   un'innovazione  tecnologica  all'interno  di  una  grande  azienda:  "Quando  un'organizzazione  cresce,  diventa  piu'  complessa.  […]  Per  sfruttare  al  meglio  l'innovazione  e  arrivare  alla  grande  distribuzione  il  prezzo  deve  scendere.  […]  In  una  prima  fase  nello  sviluppo  è  piu'  importante  che  i  managers  siano  dei  buoni  amministratori  piu'  che  dei  bravi  innovatori.[…]'"  Diversi   studi   sull’innovazione  dimostrano  come   il  70%-­‐75%  di  nuovi  prodotti   immessi   sul  mercato  siano  un  flop.  Perché  il  tasso  di  fallimento  dell’innovazione  è  così  elevato?  Da  Kodak  alla  biancheria  intima  usa-­‐e-­‐getta  di  BIC  a  Colgate  Kitchen  Entrees  alla  New  Coke.  Tra  gli  altri,  il  caso   Commodore   è   uno   dei   più   emblematici   in   quanto   il   suo   fallimento   innovativo   ha   contribuito   alla  scomparsa  dell’azienda  stessa.  Nel  suo  studio,  Amanda  Mazzucchi  sostiene  che  "le  cause  del  fallimento  di  Commodore   sono   […]   da  attribuirsi   principalmente  al   gap  di   comunicazione   tra   il   settore   della  Ricerca   e  Sviluppo  e  quello  commerciale  nella  gestione  di  un'innovazione  radicale:  Amiga".  Esiste  una  funzione  o  modello  che  detti  le  linee  guida  per  innovare  con  successo?  La  risposta  è  si.  Quello  che  manca  è  la  giusta  chiave  di  lettura  del  modello  da  parte  delle  aziende  in  termini  di  organizzazione  e  timing  di  intervento  sulla  catena  del  processo  innovativo.  Il  pillar  dell’abbattimento  degli  insuccessi  delle  idee  è  la  simultaneità  operativa  del  marketing  e  innovazione.      -­‐  Rossano  Capocecera,  Executive  MBA  2014,  Business  Advisor  Marketing  Manager  

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 Luoghi  

 (Foto:  il  "barcode"  a  Oslo  nuovo  quartiere  di  finanza  e  cultura)    Hai  un’idea  imprenditoriale?  Ti  conviene  andare  al  nord    Secondo  Business  Insider  i  Paesi  nordici  sono  ufficialmente  diventati  la  più  grande  fattoria  di  unicorni  nel  mondo.  Solo  negli  ultimi  5  anni  le  start-­‐up  nordiche  hanno  avuto  più  di  un  miliardo  di  dollari  di  profitto,  una  somma  enorme  considerando  che   la  popolazione  combinata  di  Danimarca,  Finlandia,  Norvegia  e  Svezia  equivale   solo   al   3%   del   totale   della   popolazione   europea.   La   ricetta   del   successo?  Un   florido   ambiente  imprenditoriale  favorito  dalla  stabilità  politica  ed  economica.  Soprattutto  in  Norvegia,  la  proliferazione  delle  start-­‐up   innovative  è   resa  possibile  dalla   combinazione  di  una  bassissima  percezione  di   corruzione,   una  elevata   percentuale   di   ricercatori,   un   progetto   politico   per   sviluppare   aziende   competitive   in   grado   di  sostenere   il   sistema   economico   norvegese   del   futuro,   attraverso   una   visione   generale   che   guarda   alla  sostenibilità  del  sistema  ed  al  coraggio  di  fare  impresa.  In  più,  numerose  istituzioni  e  incubatori,  privati  e  pubblici,  supportano  tale  strategia  per  dare  delle  possibilità  globali  a   idee  locali,  dando  priorità  a  settori  come   clean   energy,   salute   e   agricoltura,   come   dei   veri   collettivi   creativi-­‐tecnologici.   Infatti,   la   Norvegia  emerge  come  paese  modello  per  il  nuovo  standard  del  nord:  se  porti  idee,  volontà,  e  fame  di  successo  non  sarai  solo  il  benvenuto,  ma  troverai  un  ambiente  molto  più  caloroso  e  accogliente  di  quello  che  potrebbero  suggerire  le  temperature  esterne.      -­‐    Camilla  Haugland  Fischer,  laureata  LUISS  2016,  Geelmuyden  Kiese      

             

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Consigliato  dalla  redazione    

   Hackathon  2016:  la  maratona  delle  idee    Prendi  un  hacker.  Moltiplicalo  per  350.  Prendi  una  maratona.  Moltiplicala  per  due  giorni  e  otto  città.  Poi  mescola   idee,   sviluppi,  progetti   nella   cornice  di  Enlabs,   l’acceleratore   Luiss   che  ha  ospitato  dal  17  al   19  giugno   l’International  Hacktahon   2016.   Cento   start   up   si   sono   sfidate   contemporamente   a   Roma,   San  Francisco,   Istanbul,   Varsavia,   Parigi,   Bruxelles,   Londra   e   Berlino   per   presentare   progetti   orientati  all’esperienza  di  acquisto  del  cliente  in  ambito  FinTech.  Distintivo  il  contrbuto  italiano.  Tre  start  up  nostrane  –  Almonds,  Windmills  e  All  Industries  –  sono  state  selezionate  per  accedere  alla  seconda  fase  del  contest,  un  bootcamp  digitale  di  dieci  settimane  per  sviluppare  le  idee,  con  l’aiuto  dei  mentor  che  in  Hackathon  hanno  giocato  un  ruolo  fondamentale  accanto  agli  startupper.  Ne  parliamo   con  Massimo  Cussino,  mentore  dell’edizione  2016  Hackathon  e   laureato   LUISS  nel   2008   in  Comunicazione   Politica,   Economica   e   Istituzionale.   Consulente   strategico   in   un   istituto   bancario  internazionale,  si  dice  attratto  “dalle  idee  fresche  e  semplici”  e  da  “chiunque  riesca  a  migliorare  la  vita  delle  persone”.  Innovazione  e  creatività.  Facili  da  dire,  meno  facili  da  praticare.  Condividi?  La  creatività  è  un  modo  potente  per  spiegare  l'innovazione.  Diverso  ed  estremamente  complesso  è  capire  come  la  creatività   intervenga  per  generare   innovazione  all'interno  e  all'esterno  di  una  organizzazione.  La  forza  principale  della  creatività  è  guardare  le  situazioni  da  un  altro  punto  di  vista.  Se  applicato  a  un  team  di  lavoro   questo   crea   dinamiche   nuove,   spinge   alla   co-­‐creazione   che   spesso   genera   evidenze   prima   non  manifestate.   In   questo   senso   è   “creativo”   ciò   che   sposta   l'attenzione   dal   "non   si   può   fare"   al   "come   si  potrebbe  fare".  È  il  cambio  di  approccio  che  porta  a  risultati  sorprendenti  e  Hackathon  ne  è  la  riprova.  Kleiber   paragona   l’organizzazione   alla   pianta   che   sopravvive   grazie   a   più   cervelli   “periferici”   che   si  rinnovano   sempre   evitando   l’estinzione.   Quali   sono   in   una   organizzazione   i   “cervelli   periferici”   per    sviluppo  e  innovazione?  Il  motore  propulsivo  del   rinnovamento   sono   le  persone  che   trasformano  nel  quotidiano   l’organizzazione  contribuendo   allo   sviluppo   e   all'innovazione.   Il   tutto   è   certamente   facilitato   in   un   ambiente   aperto   e  dinamico   per   cui   più   che   di   cervello   periferico   parlerei   di   cervello   condiviso   tipico   dell’approccio   “open  innovation”.  Anche  in  questo  caso,  Hackathon  è  l’esempio  perfetto.  Qualcuno  ha  detto  che  l’invenzione  più  brillante  del  ventesimo  secolo  è  stata  il  cestino  della  carta  straccia.  Cosa  buttare  via  oggi  dalle  organizzazioni  per  favorire  l’innovazione?  Forse   l'approccio   classico   verso   i   competitors.   I   nostri   concorrenti   oggi   non   sono   solo   quelli   del   nostro  settore,  oggi  il  contesto  è  più  ampio  e  sfumato  sia  in  termini  geografici  che  di  servizi  offerti.  La  sfida  è  andare  oltre  la  classica  competizione  trasformandola  in  una  qualche  forma  di  collaborazione.  Hackathon  è  infatti  un  buon  esempio  di  collaborazione  e  di  co-­‐creazione  tra  realtà  aziendali  anche  molto  diverse  tra   loro.  Altro  

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esempio  è  la  gestione  delle  API    (application  programming  interface)  in  logica  Open.  Finora  le  organizzazioni  erano  strutturate  per  mantenere   i   loro  patrimoni   informativi  chiusi,  oggi   le  aziende   iniziano  a  rendere   in  parte   disponibili   le   loro   procedure   IT   perché   tutti   possano   riutilizzarle   e   anche   migliorarle   con   nuove  funzionalità.  “Impara  le  regole  come  un  esperto,  così  potrai  romperle  come  un  artista”.  Da  Picasso  ad  oggi,  una  lezione  di  management  dell’innovazione.  -­‐  Valentina  De  Matteo,  Brand  Manager  in  Diageo,  MBA  LUISS.    News    

   Innovazione  sociale  made  in  ItaliaCamp    Aggregare  e  mettere  al  centro  le  competenze  personali  e  professionali  delle  persone  per  fare  innovazione.  È  questa  la  sfida  dell'Associazione  ItaliaCamp  che  -­‐  come  precisa  il  Presidente  e  laureato  LUISS  Antonio  De  Napoli  -­‐  "è  un  laboratorio  continuo  di  pensieri  e  progetti".  Partiti  con  una  formula  nuova  di  incontri  pubblici,  i  BarCamp,  l'innovazione  di  ItaliaCamp  iniziata  nel  2009  è  cambiata,  si  è  allargata  alle  città  e  alle  18  Regioni  dove  oggi  sono  presenti  le  antenne  del  network.  "Per  fare  e  parlare  seriamente  di  innovazione  sociale  anche  in  termini  di  ricerca  accademica  abbiamo  deciso  con  gli  amici  della  Fondazione  ItaliaCamp  e  con  LUISS  di  perimetrare  il  tema  -­‐  spiega  De  Napoli  -­‐  con  un  centro  dedicato,   il  CeRIIS,  diretto  dal  Professore  Matteo  Caroli".  L'obiettivo  è  rendere  concreti  e  misurabili  i  fenomeni  legati  all'innovazione  sociale,  che  non  è  solo  innovazione   tecnologica,   "   per   creare   impatto   sociale   partendo   dai   bisogni   condivisi   delle   comunità".   I  progetti  realizzati  in  questa  direzione  sono  tanti,  dagli  spazi  di  coworking  alle  imprese  sociali  che  utilizzano  materiali  di  scarto,  dei  quali  ItaliaCamp  è  di  volta  in  volta  regista,  partner  e  promotrice.  L'ultima  e  più  grande  riflessione  dell'Associazione  riguarda  l'educazione,  tema  della  prossima  Assemblea  generale  (nei  giorni  2  e  3  luglio  a  Pescara).  "Non  si  può  prescindere  dal  partire  dalle  scuole  -­‐  sostiene  con  forza  De  Napoli  -­‐  per  fare  la   più   grande   innovazione:   educare   ai   sogni".   Nel   corso   dell'incontro   annuale   i   soci   discuteranno   come  l'ecosistema  dell'innovazione  si  approccia  all'educazione  in  senso  diffuso.          

Rassegna  stampa    -­‐  Onu  Ginevra:  Alessandra  Vellucci  nuova  direttrice  del  Servizio  Informazione  -­‐  Olio  di  oliva,  si  parla  di  “Legge  Mongiello”  grazie  alla  tesi  di  una  neo  laureata  Luiss  -­‐  Università,  Asquer  è  il  direttore