NEWS DEL 17/05/2016

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N E W S DALL’ORDINE CORSI/CONVEGNI L’Ordine è stato informato dei seguenti corsi e convegni: 1) Ordine Veterinari Modena: La perdita di gravidanza: morte embrionale precoce/tardiva & aborto. Come gestire questa problematica in allevamento? 21 maggio Modena - [email protected] 2) Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche: Le dimensioni sociali ed emotive del benessere nelle professioni di cura con animali: complessità e sfide multidisciplinari 27 maggio Brescia - www.fondiz.it 3) Ordine Veterinari Verona: Il territorio montano – problematiche igieniche sanitarie: i prodotti di montagna: territorio e qualita’ 28 maggio Bosco Chiesanuova (VR) - [email protected] 4) Regione Lombardia: Lotta al randagismo e tutela degli animali d'affezione: piano triennale in Lombardia ed altre esperienze a confronto" 7 giugno Milano – [email protected] 5) Università Bologna e Società Italiana Ricerca Oli Essenziali: Gli Oli Essenziali in Medicina Veterinaria e Agronomia 8 giugno Bologna - www.siroe.it 6) IZSVe: L’attività di ricerca corrente in IZSVe dei progetti conclusi nel 2015 finanziati dal Ministero della Salute 9 giugno Legnaro (PD) - www.izsvenezie.it Sale, pepe e sicurezza corso on-line gratuito www.salepepesicurezza.it 7) Università Torino: Alpeggio e montagna-opportunita’ e sostenibilita’ del pascolamento in quota 8 luglio Ceresole Reale (TO) - www.agripiemontevet.it INCONTRO ASL/CCIAA SU PESCA 23 MAGGIO AL MAMU DI MANTOVA Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’ATS Val Padana – Sede Territoriale di Mantova informa di un incontro organizzano con la Camera di Commercio di Mantova, rivolto agli Operatori del Settore Alimentare che trattano, commercializzano o somministrano pesce o prodotti della pesca. Obiettivo dell’iniziativa: valutare e approfondire i requisiti previsti dalla normativa vigente agli operatori del settore per una corretta applicazione volta a prevenire possibili infrazioni e le conseguenti sanzioni amministrative. Saranno illustrati temi riguardanti l’etichettatura (comprese le informazioni obbligatorie per il pesce fresco) e la rintracciabilità; saranno inoltre considerate le criticità più frequentemente riscontrate durante l’attività di controllo ufficiale 2015. Interverranno: - Loris Zaghini Direttore del Dipartimento di Prevenzione ATS Val Padana, Area Territoriale di Mantova Dalla Capitaneria di Porto di Chioggia (VE) gli Ispettori Pesca - Giovanni NOVARO, Capo di 1ª classe Np - Sez. Polizia Marittima e Difesa Costiera di Chioggia; - Nicola DE PALO, Sottocapo di 2ª classe Np/op - Sez. Polizia Marittima e Difesa Costiera di Chioggia; L’incontro si terrà Lunedì 23 maggio 2016, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, a Mantova in Largo di Porta Pradella 1/B, presso il Centro Congressi MAMU- Mantova Multicentre “Antonino Zaniboni”, Sala Oltrepo’. Per motivi organizzativi, si prega di iscriversi accedendo al sito camerale al seguente link www.mn.camcom.gov.it entro venerdì 20 maggio p.v. ATTI CONVEGNO FARMACO SUL SITO Si informa che abbiamo messo gli atti del convegno svoltosi il 30/04/16 FARMACI 3.0: SVILUPPI DELLA NORMATIVA EUROPEA. WELFARE, USO CONSAPEVOLE E INFORMATIZZAZIONE sul sito dell’Ordine: www.ordineveterinarimantova.it nella sezione CORSI 2016 Troverete le relazioni tenute dai Dottori: Vitali, Vallisneri e Rigonat. RICERCA DI COLLABORATORI (ISTITUTO VETERINARIO DI NOVARA) L’Istituto Veterinario di Novara ricerca un medico veterinario con forte interesse nella Medicina d’Urgenza da

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N E W S

DALL’ORDINE

CORSI/CONVEGNI L’Ordine è stato informato dei seguenti corsi e convegni: 1) Ordine Veterinari Modena: La perdita di gravidanza: morte embrionale precoce/tardiva & aborto. Come gestire

questa problematica in allevamento? 21 maggio Modena - [email protected] 2) Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche: Le dimensioni sociali ed emotive del benessere nelle

professioni di cura con animali: complessità e sfide multidisciplinari 27 maggio Brescia - www.fondiz.it 3) Ordine Veterinari Verona: Il territorio montano – problematiche igieniche sanitarie: i prodotti di montagna:

territorio e qualita’ 28 maggio Bosco Chiesanuova (VR) - [email protected] 4) Regione Lombardia: Lotta al randagismo e tutela degli animali d'affezione: piano triennale in Lombardia ed

altre esperienze a confronto" 7 giugno Milano – [email protected] 5) Università Bologna e Società Italiana Ricerca Oli Essenziali: Gli Oli Essenziali in Medicina Veterinaria e

Agronomia 8 giugno Bologna - www.siroe.it 6) IZSVe:

L’attività di ricerca corrente in IZSVe dei progetti conclusi nel 2015 finanziati dal Ministero della Salute 9 giugno Legnaro (PD) - www.izsvenezie.it Sale, pepe e sicurezza corso on-line gratuito www.salepepesicurezza.it

7) Università Torino: Alpeggio e montagna-opportunita’ e sostenibilita’ del pascolamento in quota 8 luglio Ceresole Reale (TO) - www.agripiemontevet.it

INCONTRO ASL/CCIAA SU PESCA 23 MAGGIO AL MAMU DI MANTOVA Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’ATS Val Padana – Sede Territoriale di Mantova informa di un incontro organizzano con la Camera di Commercio di Mantova, rivolto agli Operatori del Settore Alimentare che trattano, commercializzano o somministrano pesce o prodotti della pesca. Obiettivo dell’iniziativa: valutare e approfondire i requisiti previsti dalla normativa vigente agli operatori del settore per una corretta applicazione volta a prevenire possibili infrazioni e le conseguenti sanzioni amministrative. Saranno illustrati temi riguardanti l’etichettatura (comprese le informazioni obbligatorie per il pesce fresco) e la rintracciabilità; saranno inoltre considerate le criticità più frequentemente riscontrate durante l’attività di controllo ufficiale 2015. Interverranno: - Loris Zaghini Direttore del Dipartimento di Prevenzione ATS Val Padana, Area Territoriale di Mantova Dalla Capitaneria di Porto di Chioggia (VE) gli Ispettori Pesca - Giovanni NOVARO, Capo di 1ª classe Np - Sez. Polizia Marittima e Difesa Costiera di Chioggia; - Nicola DE PALO, Sottocapo di 2ª classe Np/op - Sez. Polizia Marittima e Difesa Costiera di Chioggia; L’incontro si terrà Lunedì 23 maggio 2016, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, a Mantova in Largo di Porta Pradella 1/B, presso il Centro Congressi MAMU- Mantova Multicentre “Antonino Zaniboni”, Sala Oltrepo’. Per motivi organizzativi, si prega di iscriversi accedendo al sito camerale al seguente link www.mn.camcom.gov.it entro venerdì 20 maggio p.v. ATTI CONVEGNO FARMACO SUL SITO Si informa che abbiamo messo gli atti del convegno svoltosi il 30/04/16

FARMACI 3.0: SVILUPPI DELLA NORMATIVA EUROPEA. WELFARE, USO CONSAPEVOLE E INFORMATIZZAZIONE

sul sito dell’Ordine: www.ordineveterinarimantova.it nella sezione CORSI 2016 Troverete le relazioni tenute dai Dottori: Vitali, Vallisneri e Rigonat. RICERCA DI COLLABORATORI (ISTITUTO VETERINARIO DI NOVARA) L’Istituto Veterinario di Novara ricerca un medico veterinario con forte interesse nella Medicina d’Urgenza da

inserire nel proprio staff di Pronto Soccorso e Terapia Intensiva. Il candidato deve essere motivato ed intraprendente e deve aver maturato un’esperienza minima di 12 mesi in almeno una delle due discipline di destinazione. Il team di Diplomati del College dell’Istituto Veterinario di Novara consente ottime possibilità di crescita professionale. Il perfezionamento delle conoscenze del candidato rappresenta l'obiettivo di tutto il team. Se sei interessato puoi inviare la tua candidatura, possibilmente allegando curriculum vitae, al seguente indirizzo email: [email protected] RICERCA COLLEGHI A CALVATONE La Dr.ssa Stefania Borroni, dir.san. della clinica veterinaria Vittoria di Calvatone (CR) presso il parco rifugio "La cuccia e il nido" ci segnala che stanno cercando personale per turni diurni, notturni e festivi. Si tratta di una struttura per piccoli animali (anche NAC e selvatici) aperta dal lun al sabato dalle 10 alle 20; durante le notti e i festivi è attiva la reperibilità telefonica, andando in clinica al bisogno. Vicino ci sono il canile sanitario, il rifugio, il gattile e il CRAS. Vi è la possibilità di alloggiare i colleghi (all'interno della clinica, e nell'appartamento annesso). Chi è interessato contatti la Dr.ssa Borroni: 3388770003 e in clinica durante il lunedì e il martedì 0375 97697. BANDO DI CONCORSO “PREMI IMPRESA LAVORO 2016” La Camera di Commercio di Mantova informa di aver approvato il bando di concorso “Impresa e Lavoro 2016” – 48^ edizione”. Il bando e la modulistica sono scaricabili dal sito internet camerale www.mn.camcom.gov.it. Il termine per la presentazione delle domande è il 29 luglio 2016. SMARRIMENTO CAGNOLINA

Mario Vincenzi segnala lo smarrimento della piccola Kira il 20/04/2016, femmina di piccola taglia color marrone con striature nere, di peso tra 9-10 kg. Nata senza coda con numero di microchip 380260070045771. Segnalazioni al n.: 3335660954 NOTIZIE DALL’ORDINE Si è iscritta all’Albo la Dr.ssa Mariella Vescovi. Sono deceduti 2 Colleghi: Dr Facchinelli Stefano e Dr Frigeri Franco.

FISCO/SENTENZE/NORMATIVE

AGENZIA DELLE ENTRATE: COSA SUCCEDE AI VETERINARI PRIVI DI CASELLA PEC da Circolare n. 6/2016 FNOVI Il Ministero dello Sviluppo Economico ha diramato una nota a tutti gli Ordini e Collegi professionali nonché alle Federazioni Nazionali che offre lo spunto per richiamare l’importanza per tutti i professionisti iscritti all’Albo

professionale di ottemperare all’obbligo di dotarsi di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC). La nota in argomento richiama le novità introdotte dalla riforma del sistema di riscossione (D. L.vo n. 159 del 24 settembre 2015) e quella riguardante la posta elettronica certificata è probabilmente la più innovativa tra le norme introdotte dal decreto. Ditte individuali, società e professionisti iscritti in Albi o elenchi riceveranno le notifiche di pagamento esclusivamente tramite PEC, all’indirizzo risultante dall’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata (INI-PEC). Lo strumento utilizzato dagli enti creditori (Agenzia delle Entrate, Inps, Comuni, ecc.) per riscuotere i crediti vantati nei confronti dei contribuenti (persone fisiche, ditte individuali o società in genere) è la cartella esattoriale che attualmente viene inviata tramite posta tradizionale ma, dal 1 giugno 2016 la notifica delle cartelle esattoriali ai predetti soggetti avverrà esclusivamente utilizzando la casella Posta Elettronica Certificata. Nel caso in cui un indirizzo PEC risultasse non valido, disattivo o non funzionante, la notifica verrà depositata presso gli uffici della Camera di Commercio competente per territorio e un avviso sarà pubblicato sul sito web della stessa. Il destinatario ne riceverà notizia tramite raccomandata A/R. Nel caso in cui invece la casella PEC risultasse piena, la società incaricata della riscossione effettuerà un nuovo invio dopo almeno 15 giorni. Se anche il secondo tentativo avesse esito negativo, si procederà come nel caso precedente. La Federazione Nazionale invita gli Ordini a vigilare sulla condotta degli iscritti per fare in modo che gli stessi siano diligenti nell’attivazione e comunicazione all’Ordine di un indirizzo PEC, rilevando che - è bene ribadirlo anche se una logica meramente sanzionatoria non è mai stata la fonte ispiratrice dell’azione della FNOVI - la mancata comunicazione della PEC da parte degli iscritti è condotta valutabile sotto il profilo disciplinare. SI RINNOVA PERTANTO L’INVITO, A CHI NON AVESSE ANCORA PROVVEDUTO, A COMUNICARE ALL’ORDINE LA PROPRIA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA O DI ATTIVARLA GRATUITAMENTE PRESSO L’ORDINE Si rammenta che l’Ordine ha rinnovato la convenzione con Aruba e si fa carico dei costi di attivazione e mantenimento delle caselle di Posta Elettronica Certificata. Per coloro che non hanno ancora provveduto, ricordiamo che per richiedere l’attivazione della PEC bisogna andare sul nostro sito www.ordineveterinarimantova.it, sezione Info Utili, cliccare su “Posta Elettronica Certificata”: qui si trovano le condizioni generali del contratto, informazioni sulla PEC ed il “Modulo adesione PEC” da compilare, firmare e far avere all’Ordine (per fax, email, a mano o per posta, come preferite), unitamente alla fotocopia della carta d’identità. Dopodiché provvederemo all’attivazione della casella PEC e vi forniremo tutti i dati per l’accesso. Naturalmente ciascuno è libero di attivare autonomamente la propria casella PEC acquistandola presso uno dei Gestori iscritto nell’apposito elenco pubblico tenuto dal CNIPA; in tal caso l’unico obbligo è di comunicare il proprio indirizzo PEC all’Ordine, in quanto a nostra volta lo dobbiamo trasmettere all’INI-PEC (l'Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata, istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico, che raccoglie tutti gli indirizzi di PEC delle Imprese e dei Professionisti italiani). Attenzione a non acquistare una casella PEC col suffisso @postacertificata.gov.it in quanto non è valido. Ricordiamo che dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata è un adempimento obbligatorio in base alla Legge n. 2 del 28/01/09 (che ha l’obiettivo di diffondere le tecnologie telematiche nelle comunicazioni, con effetti equivalenti alle notifiche a mezzo raccomandata), anche se va precisato che al momento non risulta definito alcun regime sanzionatorio per i trasgressori.

DICHIARAZIONE DEI REDDITI: I CHIARIMENTI SULLE DETRAZIONI da Gazzetta Informa News del 9 maggio 2016 L'Agenzia delle Entrare ha pubblicato la circolare n. 18/E del 6.5.2016 con la quale vengono chiarite una serie di questioni interpretative che vanno dal Bonus Irpef alle spese di frequenza scolastica. Spese per la mensa scolastica: possono essere detratte in dichiarazione dei redditi anche se il servizio è fornito dal Comune o da altri soggetti terzi rispetto alla scuola, purché il bonifico o la ricevuta di pagamento contenga anche i dati dell'alunno e della scuola. Poiché non erano state ancora fornite istruzioni in materia, l'Agenzia delle Entrate chiarisce che nel caso in cui la documentazione dei pagamenti del servizio mensa per il 2015 sia incompleta, basterà annotare i dati relativi all'alunno o alla scuola sul documento di spesa. Installazione dei sistemi di contabilizzazione del calore nei condomini – Nella circolare, l'Agenzia chiarisce in che misura sono agevolabili le spese per l'installazione di contatori individuali nei condomini al fine di misurare l'effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda delle singole unità immobiliari o di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore. Queste spese sono ammesse alla detrazione prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio in quanto sono finalizzati al conseguimento di risparmio energetico

(per le spese sostenute fino al 31/12/2016, la detrazione è pari al 50% per un importo massimo di spesa di 96mila euro). Le Entrate specificano che queste spese danno diritto alla detrazione più vantaggiosa prevista per interventi di riqualificazione energetica (pari al 65% della spesa su un massimo di 30mila euro) nel caso in cui l'installazione avviene insieme alla sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione oppure con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia. Bonus Irpef nei modelli UnicoPf/2016 e 730/2016 – Qualora il datore di lavoro non abbia potuto riconoscere l'agevolazione prevista per i lavoratori dipendenti ovvero per i ricercatori e i docenti, il contribuente può fruirne direttamente nella dichiarazione dei redditi. A tal fine i contribuenti devano indicare nella casella “Casi particolari” (nella quadro C del modello 730/2016 oppure quadro RC del modello Unico Pf 2016): - il codice “1” se vogliono fruire in dichiarazione dell'agevolazione prevista per i lavoratori dipendenti - il codice “2” se vogliono fruire in dichiarazione dell'agevolazione prevista per i docenti e ricercatori. Spese sanitarie Le spese effettuate all'estero per la crioconservazione degli ovociti e degli embrioni sono detraibili solo se eseguite per finalità consentite in Italia e attestate da una struttura estera autorizzata o da un medico specializzato italiano. Per saperne di più: Leggi la circolare n. 18/E del 6.5.2016: www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/documentazione/provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/circolari/archivio+circolari/circolari+2016/maggio+2016/circolare+18e+del+6+maggio+2016/CIRCOLARE+N.+18+DEL+06+MAGGIO+2016.pdf

RC PROFESSIONALE FNOVI PER I NEO ISCRITTI 2016 da www.fnovi.it 10/05/2016 A un mese di distanza dalla pubblicazione della notizia che informava della polizza di assicurazione RC professionale stipulata a favore dei giovani medici veterinari iscritti nel 2016 le reazioni sono ancora di incredulità. Ancora oggi le richieste telefoniche rivolte alla Fnovi, a dimostrazione che il flusso di informazioni può essere migliorato, attengono alla verifica della gratuità della polizza: una volta descritta l'attività svolta dalla Federazione Nazionale l'incredulità lascia il posto alla gratitudine. Lo scrivente Ordine ne ha parlato nelle News del 14/04/16. Ricordiamo che sul portale Fnovi è stata attivata una sezione dedicata (www.fnovi.it/convenzioni/rc-professionale-fnovi-per-i-neo-iscritti-2016) dalla quale è possibile scaricare copia della “Polizza nr. 0714405458RC” e il “modulo denuncia sinistro” che il professionista dovrà compilare e spedire in caso di richiesta di risarcimento da parti terze che si ritenessero danneggiate a seguito di errori, negligenze od omissioni commessi durante l'esercizio della sua attività.

DIMOSTRARE CHE IL COMPENSO È PROPORZIONATO ALL’OPERA da Professione Veterinaria - N. 11/aprile 2016 Èstata nientemeno che la Cassazione (sentenza n. 5612/16) a dire che se il cliente contesta la prestazione, non basta la dichiarazione dell’Ordine che attesta la conformità del compenso: il professionista deve dare prova di aver eseguito la prestazione e delle modalità con cui l’ha svolta. Il caso ha riguardato due architetti che avevano eseguito alcuni lavori per conto di un Comune che però non pagava la parcella non essendo convinto né dell’opera né del suo valore economico (onorario). Così, l’ente locale si è visto arrivare un decreto ingiuntivo con cui si chiedeva il versamento in favore dei due professionisti. La Corte territoriale ha però dato ragione al Comune, perché i ricorrenti, sui cui incombeva l’onere probatorio, non avevano dimostrato né l’esecuzione della prestazione né le modalità della stessa. Non è bastata l’esibizione della certificazione rilasciata dall’Ordine professionale sulla conformità dei compensi alle normali tariffe professionali. La Cassazione ha confermato: in caso di contestazione, incombono sul professionista gli oneri probatori. Lo dice l’articolo 2697 del Codice Civile: chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento. Aspetto, questo, trascurato dai due professionisti che ha pregiudicato l’accoglimento dell’istanza.

AGENZIA ENTRATE: IL CONTENZIOSO TRIBUTARIO, ONLINE LA GUIDA PER I CONTRIBUENTI da Gazzetta Informa News del 16 maggio 2016 Come comportarsi in caso di cartelle di pagamento o avvisi di accertamento. Sul portale istituzionale dell'Agenzia delle Entrate è stata pubblicata la guida aggiornata sul contenzioso tributario. Se il contribuente ritiene illegittimo o infondato un atto emesso nei suoi confronti (per esempio, un avviso di liquidazione o di accertamento, una cartella di pagamento) può rivolgersi alla Commissione tributaria provinciale

per chiederne l’annullamento totale o parziale. Nel valutare l’opportunità di instaurare un contenzioso tributario, occorre comunque ponderare sia tempi che costi. Infatti, la proposizione di un ricorso comporta, nella maggior parte dei casi, costi aggiuntivi rappresentati dall’obbligo (per le controversie di valore superiore a 3.000 euro) di farsi assistere da un difensore e dal rischio, per chi perde, di essere condannato al pagamento delle spese. Il decreto legislativo n. 156/2015 ha introdotto alcune importanti novità alla normativa sul contenzioso tributario. Anzitutto, dal 1 gennaio 2016, per le controversie di valore non superiore a 20.000 euro, il ricorso produce anche gli effetti del reclamo e può contenere anche una dettagliata proposta di mediazione, cioè di rideterminazione degli importi dovuti. Tra le altre principali novità contenute nel decreto:

• l’estensione dell’istituto del reclamo e della mediazione a tutte le controversie di valore non superiore a 20.000 euro; l’istituto, quindi, non riguarderà più soltanto le liti derivanti da atti emessi dall’Agenzia delle Entrate

• l’introduzione della conciliazione giudiziale anche dopo il primo grado • la possibilità di conciliare anche le controversie per le quali è obbligatoria la procedura del reclamo e della

mediazione • le modifiche al regime delle spese di lite (è espressamente previsto il risarcimento del danno per lite

temeraria nei confronti della parte soccombente) • l’aumento a 3.000 euro del valore della controversia, che consente al contribuente di stare in giudizio senza

assistenza tecnica • l’inserimento tra i difensori abilitati dei dipendenti dei Centri di assistenza fiscale, anche se soltanto per le

controversie dei propri assistiti originate da adempimenti per i quali il Caf ha prestato loro assistenza • l’esecutività delle sentenze favorevoli al contribuente • l’introduzione del cosiddetto ricorso “per saltum”, cioè la possibilità di impugnare una sentenza emessa da

una Commissione tributaria provinciale, previo accordo delle parti in giudizio, proponendo ricorso direttamente in Cassazione.

Per consultare la guida completa: www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/pdf+guide+agenzia+informa+due/Guida_Contenzioso_tributario.pdf

REPERIBILITÀ: AL PROFESSIONISTA SPETTA OBBLIGATORIAMENTE IL GIORNO DI RIPOSO da www.quotidianosanita.it 15/05/16 La Corte di cassazione (sezione lavoro, sentenza 18 marzo 2016, n. 5465) torna sull’annoso problema interpretativo della pronta disponibilità. Il casus belli nasce all’interno del contratto collettivo nazionale della dirigenza medica del 2005 ma le considerazioni valgono, come per stessa ammissione della Suprema Corte, anche per il contratto del comparto, vista la pressoché totale sovrapposizione di norme. Come è noto la pronta disponibilità è un istituto contrattuale che prevede l’immediata reperibilità del dipendente e del dirigente non seguito da chiamata – per la giurisprudenza “pronta disponibilità passiva” – e, in caso di chiamata – per la giurisprudenza “pronta disponibilità attiva” – nell’obbligo di recarsi al posto di lavoro a rendere la prestazione lavorativa nel più breve tempo possibile secondo accordi da definirsi in sede locale. Inoltre i contratti stabiliscono che in caso di chiamata il lavoro può essere retribuito come straordinario o essere fruito come recupero orario. Infine, nel caso in cui la chiamata (in pronta disponibilità attiva), avvenga nel giorno di riposo settimanale al lavoratore “spetta” un giorno di riposo compensativo nella settimana successiva “senza riduzione del debito orario”. Quindi in caso di chiamata nel giorno festivo o nel giorno libero settimanale, la settimana successiva il lavoratore ha diritto a un giorno di riposo mantenendo però l’obbligo complessivo del “debito orario” settimanale di 36 o 38 ore a seconda della tipologia contrattuale. Riassumendo la sentenza, nella pronta disponibilità passiva effettuata nel giorno di riposo settimanale il lavoratore ha diritto, dietro sua richiesta, a un giorno di riposo compensativo, “senza riduzione del debito orario” vedendosi costretto comunque a garantire l’orario di lavoro “normale”. In caso di pronta disponibilità attiva – seguita quindi da chiamata – sempre svolta nel giorno di riposo settimanale, l’azienda “deve” comunque garantire il giorno di riposo nella settimana successiva, anche senza una specifica richiesta del dipendente in quanto diritto “indisponibile”. Anche in questo caso il debito orario deve essere assolto.

CONFERMATO IL «BONUS BEBÉ» PER IL 2016 da GrilloNews.it – 14.05.2016

Anche per il 2016 è confermato il sostegno economico alle neo mamme e ai neo papà. Il bonus è riservato alle famiglie con un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) inferiore a 25.000 euro e consiste in un assegno mensile da 80 euro per 3 anni a partire dalla nascita o dall’adozione di un bambino. Quando l’ISEE non supera i 7.000 euro, l’importo dell’assegno raddoppia: 160€. Possono chiederlo i genitori italiani, comunitari o extracomunitari rifugiati politici o con permesso UE per soggiornanti di lungo periodo. La domanda va presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’adozione tramite i patronati, presso i quali ci si può anche far compilare l’ISEE, tramite il Contact Center dell’Inps oppure online attraverso il sito dell’Inps. Per chi fa la domanda online serve il PIN rilasciato dall’Inps. Per maggiori informazioni, consultare: www.inps.it

FARMACI

GRANDI INVESTITORI CONTRO L’ABUSO SISTEMATICO DI ANTIBIOTICI SUGLI ANIMALI. RISCHI PER LA SALUTE E PER IL PORTAFOGLIO da www.ilfattoalimentare.it 28 aprile 2016 L’uso massiccio a scopo preventivo degli antibiotici aumenta la resistenza di alcuni batteri. Un gruppo di 54 grandi società di investimento, che gestiscono risparmi e fondi pensione per un patrimonio complessivo di mille miliardi di dollari, hanno chiesto alle catene della ristorazione di porre fine all’eccessivo uso di antibiotici da parte dei loro fornitori di carne e pollame. Il timore è che l’abuso di questi farmaci importanti per l’uomo danneggi la salute e procuri danni economici. Come ha riferito il Financial Times, il gruppo di investitori ha inviato una lettera a grandi catene di fast food, come McDonald’s e Domino’s Pizza, e ad altri otto gruppi di ristoranti a livello mondiale: Brinker International, Darden Restaurants, Mitchells & Butlers, Restaurant Brands International, Restaurant Group, The Wendy’s Company, Yum! Brands e JD Wetherspoon. In Europa è vietato l’uso di antibiotici per favorire la crescita degli animali. La preoccupazione degli investitori, così come dell’Organizzazione mondiale della sanità, è che l’uso massiccio a scopo preventivo e per favorire la crescita degli animali – come è consentito in vari paesi, tra cui gli Stati Uniti, ma non in Europa – diffonda la resistenza di alcuni batteri, con serie ripercussioni sull’efficacia delle cure dei pazienti. Tra gli investitori protagonisti dell’iniziativa, ci sono Aviva Investors, Boston Common Asset Management, Impax Asset Management, EdenTree Investment Management e Coller Capital, il cui amministratore delegato, Jeremy Coller, ha spiegato all’agenzia Reuters come le catene della ristorazione siano nel portafoglio della maggior parte dei loro fondi pensione e del risparmio gestito, e quindi chiedere come intendano rispondere a questa sfida rappresenta una corretta gestione del rischio.

NOVITÀ PER IL CONTROLLO DEL PRURITO NEL CANE da Settimana Veterinaria n.955/aprile 2016 La dr.ssa Michela De Lucia (diplomata al College europeo di dermatologia veterinaria (Ecvd), che opera presso la Clinica Veterinaria San Marco di PD), durante l’ultimo workshop di dermatologia comparata, ha esposto le novità nel campo della terapia del prurito. Primo fra tutti l’oclacitinib, un inibitore delle Janus chinasi (JAK) 1 e 2. Le JAK 1 e 2 sono gli enzimi responsabili del perpetuarsi del segnale intracellulare indotto dalle citochine proallergiche quali l’interleuchina 31, che detiene un ruolo particolarmente importante nella fisiopatologia del prurito. Tra gli aspetti più interessanti illustrati nel corso della relazione, vanno segnalati i risultati di alcuni studi che mettono in luce come l’oclacitinib abbia un effetto maggiore sul prurito piuttosto che sull’infiammazione, attraverso la modulazione di citochine ad azioni differenti, anche se, in uno studio condotto dalla dr.ssa De Lucia, l’analisi delle proteine di fase acuta a T0 e dopo 4 settimane, ha messo in risalto una diminuzione statisticamente significativa della proteina C reattiva e dell’aptoglobina, evidenziando anche proprietà antiinfiammatorie di questa molecola. L’89% dei pazienti inclusi in questo studio ha avuto una risposta eccellente, nonostante la presenza in alcuni di piodermite superficiale, evidenziando che l’oclacitinib, nonostante l’azione di immunomodulatore, non ostacola la guarigione. Tra i principali effetti avversi sono state osservate feci molli, sonnolenza, nausea, scialorrea, vomito, meteorismo, pomfi, edema del prepuzio e neutropenia. Un’altra molecola oggetto di interesse per il trattamento del prurito cronico è la palmitoiletanolamide (PEA), un cannabinoide normalmente presente nella cute normale e maggiormente espresso nella cute degli atopici come modulatore dell’infiammazione. Uno studio open-label ha mostrato una significativa riduzione del prurito e delle lesioni in seguito alla somministrazione di questa

sostanza effettuata per 2 mesi. La PEA potrebbe quindi essere utile per il cosiddetto “sparing effect” consentendo la riduzione della dose di altri farmaci.

PICCOLI ANIMALI

UNA MUTAZIONE GENETICA ASSOCIATA ALL’OBESITÀ NEL LABRADOR Da Vet.journal 9 maggio 2016 Il sequenziamento dei possibili geni dell’obesità nel Labrador ha consentito di identificare una delezione di 14 bp del gene della proopiomelanocortina (POMC) con una frequenza allelica del 12%. La delezione arresta la produzione di beta-MSH e beta-endorfina (entrambi associati al metabolismo energetico) ed è associata al peso corporeo, all’adiposità e al maggiore interesse verso il cibo. Tra le altre razze canine, la delezione è stata riscontrata solo nel Flat-coat retriever, razza strettamente correlata, in cui è similmente associata al peso corporeo e alla motivazione per il cibo. La mutazione è significativamente più comune nei Labrador selezionati come cani da assistenza, rispetto ai pet. La delezione nel gene POMC è associata al peso corporeo e all’appetito nei Labrador predisposti all’obesità, concludono gli autori.

CALCOLI VESCICALI NEL GATTO Da La rassegna di medicina felina n. 1/2016 Il segnalamento, l’anamnesi e i segni clinici che includono disuria, pollachiuria, stranguria e alterazioni del normale comportamento minzionale devono indirizzare l’attenzione nel complesso delle diagnosi differenziali ad un quadro clinico di FLUTD (Feline Low Tract Urinary Disease) Tabella 1

A differenza di quanto accade nella specie canina, in cui le patologie vescicali tendono ad aumentare

proporzionalmente all’età dell’animale in quanto la diluizione delle urine aumenta il rischio di infezioni del tratto urinario, nel gatto la massima incidenza di FLUTD si ha nei soggetti di 4-7 anni. La prevalenza della malattia sembra essere la stessa nei maschi che nelle femmine, anche se apparentemente sono i soggetti in sovrappeso e sterilizzati a presentare il rischio maggiore. Il tasso di mortalità varia dal 6 al 36% e l’iperkaliemia e l’uremia rappresentano le principali cause di morte nei gatti con ostruzione.

IAA, LA REGIONE LOMBARDIA RECEPISCE LE LINEE GUIDA NAZIONALI da AnmviOggi 6 maggio 2016 Definite modalità uniformi sul territorio regionale di formazione degli operatori e di rilascio del nulla osta ai centri e alle strutture presso le quali sono erogate le prestazioni IAA. Recepito in Lombardia l’Accordo Stato-regioni «Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)». Con propria determinazione - pubblicata sul Bollettino Regionale del 21 aprile- la Giunta ha definito in particolare la formazione degli operatori professionali e le procedure di autorizzazione delle strutture che erogano terapie ed educazione assistita. Nel territorio regionale i percorsi di formazione trovano collocazione all’interno del sistema di istruzione e formazione professionale istituito dalla legge regionale 6 agosto 2007 n. 19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia». I capisaldi del sistema di formazione regionale sono: accreditamento degli operatori che erogano servizi formativi; standard di erogazione, secondo i quali gli operatori accreditati devono rispettare procedure uniformi relative all’avvio e allo svolgimento dei percorsi; standard di certificazione, al fine di rilasciare attestati con il logo regionale spendibili su tutto il territorio nazionale. L'Allegato B dell'atto di recepimento «Formazione degli operatori e delle figure professionali ai sensi dell’art. 4 dell’Accordo Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)»definisce criteri e modalità di erogazione dei percorsi da parte degli enti accreditati ai servizi formativi di Regione Lombardia. L’Allegato C stabilisce le«Procedure per il rilascio del nulla osta ai centri specializzati e strutture che erogano TAA/ EAA, ai sensi dell’articolo 7 dell’accordo «Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)» D.g.r. 18 aprile 2016 - n. X/5059: www.consultazioniburl.servizirl.it/ConsultazioneBurl/ElencoBurl In ogni edizione delle News troverete un articolo in Inglese, una buona occasione per informarsi ripassando un pò la lingua:

LONGITUDINAL EVALUATION OF THE SKIN MICROBIOME AND ASSOCIATION WITH MICROENVIRONMENT AND TREATMENT IN CANINE ATOPIC DERMATITIS da www.jidonline.org (Journal of Investigative Dermatology) 29/04/16 Host-microbe interactions may play a fundamental role in the pathogenesis of atopic dermatitis, a chronic relapsing inflammatory skin disorder characterized by universal colonization with Staphylococcus species. To examine the relationship between epidermal barrier function and the cutaneous microbiota in atopic dermatitis, this study used a spontaneous model of canine atopic dermatitis. In a cohort of 14 dogs with canine atopic dermatitis, the skin microbiota were longitudinally evaluated with parallel assessment of skin barrier function at disease flare, during antimicrobial therapy, and post-therapy. Sequencing of the bacterial 16S ribosomal RNA gene showed decreased bacterial diversity and increased proportions of Staphylococcus (S.pseudintermedius in particular) and Corynebacterium species compared with a cohort of healthy control dogs (n = 16). Treatment restored bacterial diversity with decreased proportions of Staphylococcus species, concurrent with decreased canine atopic dermatitis severity. Skin barrier function, as measured by corneometry, pH, and transepidermal water loss also normalized with treatment. Bacterial diversity correlated with transepidermal water loss and pH level but not with corneometry results. These findings provide insights into the relationship between the cutaneous microbiome and skin barrier function in atopic dermatitis, show the impact of antimicrobial therapy on the skin microbiome, and highlight the utility of canine atopic dermatitis as a spontaneous nonrodent model of atopic dermatitis.

PREBIOTICI E PROBIOTICI: UTILIZZO NEL CANE E NEL GATTO da www.vetpedia.it 09/05/16 Il microbiota batterico gastrointestinale rappresenta un ecosistema molto complesso di cui fanno parte numerosissime specie batteriche, alcune benefiche ed altre potenzialmente nocive, la cui attività esercita una importante influenza sulla funzionalità dell’apparato digerente e, più in generale, su benessere e salute dell’ospite (Roberfroid et al., 1995). La possibilità di modulare composizione e metabolismo del microbiota rappresenta già oggi

uno strumento di prevenzione e cura di alcune patologie, ma tutto lascia presumere che le interazioni che hanno luogo tra il microbiota intestinale e l’ospite siano molto più complesse di quanto si possa immaginare. La composizione ed il metabolismo del microbiota batterico intestinale è influenzato in primo luogo dalla dieta (Grzeskowiak et al., 2015) e, in particolare, dalle sue componenti indigeribili, o scarsamente digeribili, che restano a disposizione dei microrganismi che vivono nell’ileo e nell’intestino crasso, ovvero nei segmenti intestinali dove si trovano le concentrazioni batteriche più elevate. Tra le componenti della dieta capaci di influenzare positivamente il microbiota intestinale dell’uomo e degli animali domestici vi sono alcuni particolari supplementi nutrizionali, tra i quali, in primo luogo, i microrganismi probiotici e le molecole ad azione prebiotica (l’associazione di un probiotico con un prebiotico costituisce un cosiddetto simbiotico). I principali effetti positivi che derivano dalla presenza nell’intestino dell’ospite di un microbiota stabile e ricco di specie batteriche benefiche possono essere così riassunti:

1. azione detossificante nei confronti di tossine assunte con la dieta o prodotte in sede gastrointestinale (Tomomatsu, 1994);

2. effetto barriera nei confronti di batteri patogeni, la cui proliferazione viene impedita attraverso fenomeni di competizione (per i siti di adesione alla mucosa e per la disponibilità di nutrienti) e produzione di specifiche batteriocine (Liévin-Le Moal e Servin, 2006);

3. utilizzazione dell’ammoniaca presente in intestino per la sintesi di proteine batteriche, con conseguente ridotto assorbimento di ammoniaca da parte dell’ospite (Howard et al., 2000);

4. modulazione del sistema immunitario dell’ospite (Round e Mazmanian, 2009); 5. produzione di vitamine (LeBlanc et al., 2012); 6. produzione di acidi grassi a corta catena che sono impiegati dall’ospite come fonte di energia (Stevens e

Hume, 1998) e contribuiscono ad abbassare il pH dell’ambiente intestinale, rendendolo Esistono però anche situazioni nelle quali una particolare composizione del microbiota intestinale viene associata a patologie, quali, in medicina umana, morbo di Crohn, colite ulcerativa e sindrome del colon irritabile (Nobaek et al., 2000; Seksik et al., 2003; Sokol et al., 2006). Nel cane, il coinvolgimento del microbiota intestinale è sospettato in diverse forme di IBD (Suchodolski et al., 2012). PROBIOTICI I probiotici sono stati definiti come supplementi alimentari costituiti da microrganismi vivi che hanno un effetto benefico sull’ospite attraverso il miglioramento della composizione del suo microbiota intestinale (Fuller, 1989). In Europa, il Regolamento EU 1831/2003 classifica i probiotici come additivi zootecnici ed essi possono essere commercializzati solo dopo specifica autorizzazione. Vista l’esiguità di ceppi probiotici specificamente autorizzati per l’impiego nel cane e nel gatto (nel corso degli ultimi anni, in Europa, sono stati autorizzati per cani e gatti soltanto un ceppo di Enterococcus faecium ed uno di Lactobacillus acidophilus), il medico veterinario deve spesso ricorrere a prodotti destinati all’uomo (in genere, a base di batteri lattici e bifidobatteri, spore di Bacillus spp., e lieviti come, ad esempio, Saccharomyces boulardii e S. cerevisiae). L’impiego di specifici ceppi di Lactobacillus spp. nel cane può essere di aiuto nel trattamento della diarrea dieto-responsiva (Sauter et al., 2006; Pascher et al., 2008) ed è stato osservato che l’impiego di batteri lattici, bifidobatteri e ceppi di Bacillus spp. possono migliorare il quadro clinico di cani affetti da enterite acuta (Kelley et al., 2009; Herstad et al., 2010) e da IBD (Rossi et al., 2014). Inoltre, a conferma del potenziale immunomodulante di alcuni microrganismi probiotici, è stato visto che la somministrazione del ceppo probiotico Enterococcus faecium SF68 a cani in accrescimento può aumentare la concentrazione di igA intestinali e migliorare la risposta anticorpale alle vaccinazioni (Benyacoub et al., 2003). L’impiego dello stesso ceppo di Enterococcus faecium SF68 potrebbe servire a ridurre l’incidenza di episodi diarroici nei gatti (Bybee et al., 2011). Più in generale, l’impiego di ceppi probiotici può migliorare la composizione del microbiota intestinale di cani (Baillon et al., 2004; Biagi et al., 2007) e gatti adulti sani (Biagi et al., 2013) determinando un aumento delle concentrazioni di specie batteriche benefiche a discapito di quelle indesiderate. Infine, si ricorda che nell’uomo e negli animali da laboratorio è stato osservato come alcuni ceppi probiotici possiedano proprietà anticancerogene (Donaldson, 2004) e persino la capacità di prevenire alcune forme di allergie alimentari (Del Giudice et al., 2010) ma, ad oggi, non esistono evidenze di questi effetti nel cane e nel gatto. I principali effetti dei microrganismi probiotici in un animale monogastrico sono schematizzati in Figura 1.

PREBIOTICI I prebiotici sono stati definiti come ingredienti fermentescibili, ad opera di specifici microrganismi, capaci di indurre modifiche della composizione e della attività del microbiota gastrointestinale, così da conferire benefici al benessere e alla salute dell’ospite (Roberfroid, 2007). I prebiotici devono essere necessariamente ingredienti resistenti alla digestione che raggiungono l’intestino crasso dove possono esplicare la propria azione, stimolando la crescita ed il metabolismo di microrganismi benefici per i quali rappresentano una fonte di energia. I prebiotici più spesso utilizzati sono oligosaccaridi, come ad esempio i frutto-oligosaccaridi (FOS; ottenuti mediante idrolisi di inulina estratta da materie prime vegetali quali cicoria, banana, carciofo e cereali), l’inulina stessa, i galatto-oligosaccaridi (GOS; in natura si trovano nel latte) e alcuni disaccaridi indigeribili, come lattitolo e lattulosio. Esistono, inoltre, alimenti naturalmente ricchi di fibre solubili ad azione prebiotica come, ad esempio, molti legumi, orzo e avena, le polpe di barbabietola, gli asparagi, i kiwi e le banane, così come molti altri tipi di ortaggi e frutta. Esistono diversi studi che dimostrano come l’aggiunta di sostanze prebiotiche alla dieta di cani e gatti possa modificare positivamente composizione e metabolismo del loro microbiota intestinale sebbene questi effetti benefici non siano sempre evidenti (Strickling et al., 2000; Swanson et al., 2002; Flickinger et al., 2003; Barry et al., 2009; Biagi et al., 2010; Kanakupt et al., 2011). I principali effetti dei prebiotici in un animale monogastrico sono schematizzati in Figura 2. Purtroppo, al momento, gli studi, condotti con cani e gatti, inerenti l’impiego di molecole prebiotiche nella pratica clinica sono pochissimi. Esiste però evidenza del fatto che l’impiego di inulina possa migliorare il quadro clinico di cuccioli di cane infettati con Salmonella typhimurium (Apanavicius et al., 2007). Un altro aspetto molto interessante legato all’impiego di principi prebiotici negli animali monogastrici consiste nella possibile riduzione della produzione di ammoniaca in intestino; questo fenomeno, osservato anche nel cane (Flickinger et al., 2003; Biagi et al., 2010), è di grandissimo interesse nella gestione di quelle problematiche renali ed epatiche che comportano una ridotta capacità del paziente di gestire l’ammoniaca presente in circolo. La fermentazione di molecole prebiotiche ad opera dei batteri intestinali porta anche nel cane alla produzione di acidi grassi a corta catena (acetato, propionato, lattato e butirrato; Flickinger et al., 2003; Propst et al., 2003; Beloshapka et al., 2012), tra i quali il butirrato è particolarmente interessante in quanto dotato di forte effetto trofico (Chapman et al., 1995) e anticancerogenico (Velazquez et al., 1996) sull’epitelio di ileo e intestino crasso. E’ noto dalla medicina umana come i prebiotici, se assunti in quantità elevate, possano avere un effetto lassativo, tanto è vero che alcuni di essi (lattitolo e lattulosio, ad esempio) vengono proposti come blandi lassativi (Cummings e Macfarlane, 2002). In realtà, l’effetto lassativo è legato alla dose di prebiotico e la maggior parte dei cani tollera concentrazioni di prebiotici fino al 2% della sostanza secca della dieta, senza che compaia alcuna alterazione della consistenza delle feci (Pinna e Biagi, 2014). A proposito dei possibili effetti di modulazione del sistema immunitario da parte di molecole ad azione prebiotica, benché ciò sia stato osservato in alcune specie animali (Lomax e Calder, 2009), ben poco è conosciuto oggi su questo possibile effetto nel cane e nel gatto.

SIMBIOTICI I simbiotici consistono nella associazione di uno o più ceppi probiotici con molecole ad azione prebiotica (Schrezenmeir and De Vrese, 2001), scegliendo le molecole prebiotiche tra quelle che i ceppi probiotici sono in grado di fermentare più rapidamente. Anche nel cane, esiste evidenza del fatto che l’associazione di probiotici e prebiotici

possa essere più efficace della somministrazione di una sola delle due componenti (Swanson et al., 2002; Tzortzis et al., 2004; Ogué-Bon et al., 2011) nella modulazione del microbiota intestinale.

INTOLLERANZE ALIMENTARI NEL GATTO Da Professione Veterinaria n. 13/aprile 2016 Tra le reazioni avverse al cibo, le più frequenti sono le intolleranze alimentari. Per quanto concerne le allergie alimentari, sebbene la loro incidenza sia relativamente bassa, esse rappresentano una problematica di cui il veterinario deve tenere conto nella diagnosi differenziale di diversi stati patologici coinvolgenti la cute e l’apparato gastrointestinale del cane e del gatto. A questo proposito, l’impiego delle diete ad esclusione rappresenta ancora oggi l’unico strumento diagnostico affidabile, sia che si impieghi una dieta di tipo casalingo o un cibo industriale appositamente formulato. Le intolleranze alimentari sono reazioni avverse al cibo che non vedono il coinvolgimento del sistema immunitario: esse comprendono le reazioni alimentari metaboliche e farmacologiche, le intossicazioni alimentari e, infine, le idiosincrasie alimentari. Le reazioni alimentari metaboliche Un esempio di reazione alimentare metabolica è rappresentato dai sintomi intestinali che accompagnano l’ingestione di un particolare nutriente in assenza dell’enzima preposto alla sua digestione. Questa situazione si osserva nei cani e nei gatti adulti in seguito all’assunzione di quantità più o meno elevate, a seconda della sensibilità del singolo soggetto, di lattosio: negli adulti, infatti, la produzione di lattasi è estremamente modesta, o addirittura assente, e l’ingestione di latte può provocare l’emissione di feci malformate o veri e propri episodi diarroici (diarrea osmotica). Lo stesso fenomeno può essere osservato in seguito all’ingestione di amido in cani caratterizzati da insufficiente produzione di amilasi (un fenomeno che si osserva in alcuni soggetti appartenenti a determinate razze di cani, come, ad esempio, il Lupo cecoslovacco). Si può ben capire come questi fenomeni siano in genere dipendenti dalla dose di sostanza che viene assunta, a differenza di quanto accade con le allergie alimentari che non sono fenomeni dose-dipendenti. Esistono altre reazioni alimentari metaboliche, ad esempio quelle legate a difetti ereditari del metabolismo che inficiano il corretto metabolismo di alcuni specifici nutrienti, una volta che essi sono stati assorbiti in sede intestinale: si pensi a questo proposito alla tendenza del cane Dalmata a formare uroliti costituiti da urato d’ammonio per la difettosa conversione dell’acido urico (derivante dal catabolismo delle purine, di cui la carne e gli organi sono molto ricchi) in allantoina. Le reazioni alimentari farmacologiche Un tipico esempio di reazione alimentare farmacologica è quello rappresentato dall’ingestione di cibo contenente quantità significative di istamina, come ad esempio nel caso di tonno e sgombro mal conservati. Nel cane è ben conosciuta la cardiotossicità della teobromina contenuta nel cioccolato. Anche l’alcool etilico può essere ritenuto responsabile di reazioni alimentari farmacologiche (Baldwin, 1997). Le intossicazioni alimentari Sono una causa molto frequente di problematiche gastrointestinali nel cane e nel gatto e riconoscono numerosi fattori eziologici, tra i quali, in primo luogo, i microrganismi patogeni (soprattutto batteri e muffe) e le tossine da essi prodotte. Un altro esempio di intossicazione alimentare è rappresentato dall’anemia del cane e del gatto conseguente alla ingestione di cipolle. Le idiosincrasie alimentari Le idiosincrasie alimentari sono reazioni che si osservano in alcuni individui come conseguenza della ingestione di una certa sostanza, in genere un additivo alimentare. Ad oggi, benché poco si sappia in merito alla reale incidenza di questa problematica nel cane e nel gatto, è conosciuta l’idiosincrasia del gatto al glicole propilenico (con possibile anemia), che è invece ben tollerato dal cane e dall’uomo.

MISURE DI ESITO NELL’OSTEOARTRITE CANINA Da www.vetjournal.it 13/05/16 Uno studio ha registrato e classificato le misure di esito utilizzate nei cani con osteoartrite spontanea (OA) mediante una revisione sistematica delle pubblicazioni peer reviewed sull’AO canina. Su 3.697 pubblicazioni identificate e valutate, 117 erano giudicate idonee per l’inclusione. In queste ultime, venivano utilizzate misure di esito 618 volte (mediana, 4 misure per pubblicazione). Gli esiti valutati venivano suddivisi in 5 gruppi contenenti 65 categorie. Gli esiti più frequentemente considerati erano la valutazione della zoppia con andatura non dichiarata/mista (66), l’esame radiografico (58) e la zoppia in andatura singola/movimento laterale (55). Delle 618 misure riferite, si valutava l’unicità di 491 e 348 (71%) erano uniche di singole pubblicazioni. Dieci misure di esito venivano descritte come validate Sono molte le misure di esito che sono state utilizzate per l’OA canina. Non vi è accordo su quali siano gli esiti e con quale metodo debbano essere valutati. Vi è un’esigenza pressante di accordo sulla segnalazione degli esiti nell’OA canina e per la validazione delle misure di esito utilizzate per questo scopo. Fino al raggiungimento di un accordo, gli autori consigliano di utilizzare almeno una misura di esito in ciascuno studio clinico.

NUOVE NORME TECNICHE PER ALLEVAMENTO E BENESSERE DEL GATTO DI RAZZA Da Notizie Anmvi 5 maggio 2016 Il Ministero delle Politiche Agricole ha approvato le nuove Norme Tecniche del Libro Geneaologico del Gatto di Razza gestito dall'AFeF (Associazioni Feline Federate). Le variazioni alle norme tecniche del Libro genealogico AFeF "rispondono alle esigenze di selezione e miglioramento delle razze feline" e sono in parte conseguenti a variazioni della normativa sanitaria e in parte associate ad alcune deroghe e aggiustamenti negli allegati A (Standard di Razza) e C (Norme Tecniche Esposizioni). Obiettivi della selezione- Le Norme si applicano nei confronti di allevatori e di proprietari di razze riconosciute o ammesse da WCF (World Cat Federation), con l'obiettivo di tutelare la salute e il benessere del gatto pur nella ricerca del miglioramento selettivo di razza. Gli obiettivi della selezione sono: la fissazione dei caratteri genetici delle razze, la diminuzione della possibilità statistica dell'insorgere di malattie, malformazioni genetiche o problemi di natura comportamentale, oltre all'ampliamento del patrimonio zootecnico, con particolare riguardo alle cosiddette 'razze rare'. Sono previsti adeguati programmi di screening per sensibilizzare gli allevatori al controllo della diffusione delle malattie geneticamente trasmesse. Controlli ad hoc sono disposti nei confronti di allevamenti e proprietari iscritti ai Libri Genealogici per verificarne i requisiti di inserimento. Microchip, profilassi e riproduzione- I gatti riproduttori devono obbligatoriamente essere microchippati (il numero del transponder dovrà comparire sulla denuncia di nascita) per poter essere iscritti al Libro Genealogico AFeF con la sola eccezione di quelli maschi residenti all'estero. Per la buona salute della fattrice sono ammesse al massimo tre cucciolate in 24 mesi e i cuccioli non potranno lasciare la madre prima delle 12 settimane di vita. Alla cessione, i cuccioli dovranno essere svezzati, sverminati se necessario e vaccinati completamente (vaccino trivalente e richiamo). I cuccioli non possono essere ceduti a negozi di animali nè ad istituti di ricerca. In caso di decesso del cucciolo prima della richiesta del pedigree o prima dei tre mesi di vita, il proprietario dovrà inviare all'AFeF un certificato veterinario. La fecondazione di una femmina può avvenire mediante monta naturale o fecondazione artificiale effettuata e certificata da un medico veterinario. L'allevatore che richieda la clausola 'not for breeeding' può essere richiesta- fra le altre motivazioni ammesse dalle Norme- solo previo certificato veterinario (o di giudice AFeF) nei casi di difetti geneticamente trasmissibili. In caso di sterilizzazione, castrazione, decesso, furto o smarrimento, il proprietario deve darne comunicazione all'Ufficio AFeF. Benessere generale del gatto- L'uso di gabbie è vietato con l'unica eccezione dell'isolamento temporaneo stabilito da un veterinario per quarantena, parto, degenze da malattie o eventi traumatici e altri eventi di tipo eccezionale. E' vietato allevare cuccioli in gabbie; non sono da considerarsi gabbie i recinti mobili utilizzabili ' a pavimento'. Gatti adulti e cuccioli devono essere regolamente vaccinati, i soggetti malati devono ricevere appropriate cure veterinarie appena possibile inoltre ogni soggetto deve essere regolarmente controllato e trattato per prevenire eventuali infestazioni di parassiti. Misure particolari devono essere prese per la prevenzione e la diffusione di malattie virali, batteriche o fungine. E' fatto divieto di onicectomia e di alterare il rapporto di ore luce/buio a scopo riproduttivo. L'AFeF incoraggia l'allevamento famigliare con i soggetti a stretto contatto con i componenti del nucleo familiare, ritenendolo insostituibile per la formazione di un carattere equilibrato dei cuccioli Norme specifiche di benessere sono dettagliate per i soggetti tenuti in casa, per i ricoveri all'aperto e per quelli separati dall'abitazione. Periodo transitorio- Un periodo di transizione viene inoltre previsto (termine 31 dicembre 2017) per la trascrizione di soggetti nati in Italia e provenienti da associazioni aderenti al WCC ma che non detengono un Libro genealogico per conto dello Stato. Dal 1 gennaio 2018, vi potranno essere registrati solo gatti nati in Italia che appartengano ad un Libro Genealogico riconosciuto da una autorità statale.

ANESTESIA: IL DIGIUNO PREANESTETICO E LE PRATICHE DA EVITARE DA La Settimana Veterinaria N°955/aprile 2016 IL DIGIUNO PREANESTETICO: ha l’obiettivo di evitare una falsa deglutizione e un reflusso gastro-esofageo che può essere responsabile di una stenosi dell’esofago. Tuttavia, un digiuno troppo prolungato fa aumentare l’acidità gastrica, diminuire il tono cardiaco e accrescere quindi il rischio di reflusso. Conviene dunque fare attenzione che il volume dello stomaco non sia troppo imponente per evitare rigurgiti, ma anche che non si svuoti mai completamente e che l’acidità non sia troppo elevata. Il migliore rapporto volume dello stomaco/acidità si ottiene inducendo un digiuno da tre a otto ore prima dell’intervento e somministrando l’ultimo pasto a mezza dose e sotto

forma umida. “Si deve evitare il più possibile i digiuni prolungati di 12-15 ore, soprattutto nel caso di interventi chirurgici effettuati nel pomeriggio o su animali soggetti a ipoglicemia come i cuccioli di 3-4 mesi, le razze toy e i nuovi animali da compagnia (nac). Un digiuno di 6 ore nel cane e nel gatto è un buon compromesso ». Raccomanda Maud-Aline Chesnel, anestesita veterinario dell’Ospedale veterinario Atlantia (Nantes). LE PRATICHE DA EVITARE: mettere in atto delle buone pratiche e utilizzare il materiale adeguato resta di primaria importanza per la gestione di un animale in corso di anestesia. Alcune procedure sono sconsigliate. L’induzione gassosa in una gabbia da induzione è inquinante e costosa. Un acquario da 40 litri che deve contenere un 5% di isofluorano costa caro e provoca una diffusione importante di anestetico nell’atmosfera. Di contro si può indurre una sedazione utilizzando un’associazione di medetomidina (5 μg/kg), butorfanolo (2 mg/kg) e midazolam (0,2 mg/kg) per via intramuscolare (utilizzando del diazepam al posto del midazolam, l’assorbimento intramuscolare diventerà aleatorio a causa dell’eccipiente, il glicole proprilenico). “L’utilizzo della gabbia con isoflurano, è riservata all’impiego in alcuni nac, ma sempre stando attenti ad adattare le dimensioni della gabbia alla taglia dell’animale”, consiglia Luca Zilberstein. Conviene anche fare molta attenzione alla posizione imposta all’animale in corso di anestesia: è preferibile evitare le posizioni che costringono, che limitano la ventilazione e che agiscano sui punti di pressione importanti. “Durante l’anestesia non c’è tono muscolare e riflesso di protezione; una cattiva posizione può provocare, al risveglio, dei dolori muscolari e nervosi importanti, soprattutto negli animali artrosici per i quali conviene prestare particolare attenzione”, sottolinea Maud-Aline Chesnel. “Nel gatto, è sconsigliato l’utilizzo prolungato di un apribocca che lo costringe a mantenere le fauci spalancate, perché può provocare un’ostruzione dell’arteria mascellare e causare una cecità postoperatoria provocata dalla diminuzione della circolazione arteriosa a livello di encefalo”, spiega Gwenola Touzo-Jourde, professore associato in anestesia a Oniris (Nantes, Francia). Per quanto riguarda le eventuali interazioni farmacologiche, Patrick Verwaerde, professore associato in anestesia presso L’Eécole nationale vétérinaire di Tolosa, consiglia di sospendere gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEi) 24-48 ore prima dell’anestesia per evitare i rischi di ipotensione.

CISTOSCOPIA PER L'INDAGINE EPATICA IN UNA TARTARUGA Da Vet.journal 16 maggio 2016 Una tartaruga scatola cinese (Cuora trifasciata) di 7 mesi d’età e 55 g di peso veniva visitata per un’anamnesi di letargia e anoressia da due settimane. Il proprietario aveva tentato vari trattamenti antibiotici senza miglioramento clinico. Si effettuava una valutazione cistoscopica della cavità celomatica. Il fegato appariva di colore da rosso scuro a marrone con aree multifocali di forma irregolare di colore da bianco a marrone chiaro e aree tondeggianti depigmentate della superficie capsulare. Una tartaruga scatola carenata (Pyxidea mouhotii) adulta deceduta nella stessa struttura e nello stesso momento, presentava lesioni epatiche simili evidenziate all’esame autoptico. Dalle lesioni epatiche si isolava Escherichia coli antibiotico-resistente. Il trattamento antibiotico basato sull’antibiogramma consentiva una rapida risoluzione dei segni clinici in Cuora trifasciata, con ripresa dell’appetito 4 giorni dopo la prima somministrazione. Una cistoscopia di controllo dimostrava la risoluzione macroscopica delle lesioni epatiche. Questo studio evidenzia per la prima volta, a conoscenza degli autori, l’utilità clinica della cistoscopia per la valutazione diagnostica del celoma dei piccoli cheloni. Questa tecnica mininvasiva rappresenta un valido strumento clinico nell’approccio medico ai cheloni immaturi, concludono gli autori.

GRANDI ANIMALI

LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DELL'IDONEITÀ AL TRASPORTO DEI SUINI da www.fnovi.it 10/05/2016 Sono state pubblicate in italiano, a cura del Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale, le Linee guida per la valutazione dell'idoneità al trasporto dei suini. Le linee guida sono frutto di due anni di lavoro congiunto tra UECBV, Copa e Cogeca, Eurogroup for Animals, Animals' Angels, FVE, IRU, ELT, INAPORC e Cooperl Arc Atlantique e sono state elaborate con la finalità di fornire uno strumento di supporto per assicurare una migliore e più omogenea valutazione dell'idoneità al trasporto. Mentre il ruolo della legislazione europea è essenziale nel definire regole armonizzate per la tutela del benessere degli animali, linee guida come queste spiegano come le norme debbano essere applicate nella pratica. Le linee guida non rappresentano la reale situazione del trasporto in

Europa, ma forniscono una lista esaustiva di situazioni nelle quali l'animale non è idoneo al trasporto. La presenza di numerose fotografie ed immagini rende le linee guida di più semplice consultazione da parte degli operatori, auspicando un miglioramento nel livello del benessere dei suini trasportati. Queste linee, saranno a breve disponibili anche in olandese, tedesco, polacco, rumeno e spagnolo e sono riservate esclusivamente al personale coinvolto nel trasporto (trasportatore, allevatore, macellatore) o a chi è deputato alle verifiche di idoneità al trasporto (medici veterinari, polizia stradale). Dopo accesso al portale http://formazioneresidenziale.profconservizi.it sarà visualizzato un box dedicato dal quale sarà possibile scaricare il file. Maggiori informazioni: www.fnovi.it/node/45945#sthash.MTlo1nwJ.dpuf

CITOLOGIA ENDOMETRIALE BOVINA: LAVAGGIO O CITOBRUSH? Da Vet.journal 29 aprile 2016 Le tecniche utilizzate per ottenere un campione endometriale sono solitamente invasive e possono mascherare la reale risposta infiammatoria. L’ecografia è una tecnica non invasiva che può contribuire a evidenziare la risposta infiammatoria successiva all’inseminazione artificiale (AI) nella bovina. In uno studio sono stati effettuati due esperimenti. L’esperimento 1 ha avuto come obiettivo di confrontare due metodi di raccolta di campioni citologici endometriali, cioè il citobrush uterino (UC) e il lavaggio uterino (UL), confrontando i loro effetti sull’emodinamica uterina. I due metodi venivano valutati mediante ecografia Doppler spettrale e color. Per questo scopo, si sincronizzavano 19 bovine Nellore per l’AI programmata, sottoponendole a UC (n = 9) o UL (n = 10) 4 ore dopo l’AI. I risultati mostravano che entrambe le tecniche consentivano la raccolta di un campione di buona qualità e con un numero sufficiente di cellule PMN per effettuare la conta. Si ottenevano più PMN mediante UL che con UC. Non vi erano differenze di flusso ematico uterino tra i gruppi UC e UL in nessuno dei periodi valutati (34 ore prima e 4, 24 e 48 ore dopo il prelievo del campione uterino). Sulla base dei risultati dell’esperimento 1, nell’esperimento 2 si studiava l’effetto di UL sulla fertilità. Si sincronizzavano 128 bovine Nellore per la TAI; 35 bovine venivano sottoposte a citologia endometriale mediante UL 4 ore dopo l’AI e 93 non venivano sottoposte ad alcuna procedura (controlli). La diagnosi di gravidanza veniva effettuata mediante ecografia transrettale 30 giorni dopo l’AI. La percentuale di gravidanza non differiva tra gruppo UL (54,29%) e controlli (56,99%). I risultati dello studio mostrano che il lavaggio uterino consente il prelievo di cellule più rappresentative della superficie uterina rispetto al citobrush e non causa danni all’apparato riproduttore. Inoltre, UL non aveva effetti sulla percentuale di gravidanza quando effettuato 4 ore dopo l’AI, concludono gli autori.

ISO 22002-6, IN VIGORE NUOVA SPECIFICA TECNICA SUI MANGIMI da http://mangimiealimenti.it 15/05/16 L’Organizzazione internazionale per la normazione (Iso) ha pubblicato una nuova norma tecnica relativa alla sicurezza alimentare dei mangimi. Si chiama “Iso Ts 22002-6 Prerequisite programmes on food safety – Part 6: Feed and animal food production” (www.iso.org/iso/home/store/catalogue_tc/catalogue_detail.htm?csnumber=66126) e andrà a sostituire la norma Pas 222 nel sistema di certificazione della sicurezza agroalimentare Fssc. La specifica tecnica Iso 22002-6 definisce i requisiti necessari per istituire, adottare e mantenere i Programmi dei prerequisiti (Prp), per fornire assistenza nel controllo dei rischi che possono insidiare la sicurezza dei mangimi e degli ingredienti impiegati per produrli. Nello specifico, il testo fa riferimento a tutti quegli elementi che possono mettere in pericolo la salute di animali e umani. I Prp sono, infatti, destinati a garantire la sicurezza dei mangimi e a prevenire, controllare e rilevare potenziali contaminazioni, comprese le contaminazioni incrociate che potrebbero verificarsi sotto la responsabilità dell'organizzazione. Per saperne di più: http://mangimiealimenti.it/articoli/1664-iso-22002-6-in-vigore-nuova-specifica-tecnica-sui-mangimi

DISTRIBUZIONE DELLE LESIONI CAUSA DI ZOPPIA NEL BOVINO DA CARNE Da: Canadian Veterinary Journal aprile 2016 Uno studio retrospettivo ha caratterizzato la prevalenza relativa della diagnosi e la sede delle lesioni di zoppia nei bovini da carne. Si rivedevano le cartelle cliniche degli anni 2005 - 2012 e si identificavano 745 casi di bovini da carne visitati per zoppia. La causa di zoppia era localizzata al piede nell’85% circa dei casi; era affetto un arto posteriore in più del 70% dei casi. L’unghione laterale era la sede più comunemente affetta nei casi di zoppia sia

anteriore sia posteriore. Le cause non infettive più comuni erano gli unghioni a cavatappi, le fissurazioni verticali e i fibromi interdigitali. Le condizioni infettive del piede costituivano soltanto il 20% delle cause di zoppia podale. Il pareggio abituale del piede può essere consigliabile in alcune mandrie per migliorare l’equilibrio di appoggio del peso e alleviare i sintomi di zoppia, concludono gli autori.

PROBIOTICI NEL CONTROLLO DI CLOSTRIDIUM DIFFICILE DEL SUINO Da Vet.journal 6 maggio 2016 Benché le infezioni da Clostridium difficile (CDI) siano comuni nel suino, sono carenti le strategie preventive. Uno studio ha valutato l’efficacia di Lactobacillus spp. e di C. difficile non tossigeno (NTCD) nella prevenzione dello sviluppo di CDI nei suinetti. Si assegnavano a caso i suinetti nati per parto cesareo (N = 150) a 6 gruppi: gruppo 1 – controlli negativi (n = 10); gruppo 2 – solo NTCD (n = 13); gruppo 3 – solo Lactobacillus spp. (n = 14); gruppo 4 – controlli positivi (esposti al ceppo tossigeno di C. difficile) (n = 35); gruppo 5 - NTCD ed esposizione al ceppo tossigeno di C. difficile (n = 34) e gruppo 6 - Lactobacillus spp. ed esposizione al ceppo tossigeno di C. difficile (n = 44). I suinetti che ricevevano NTCD mostravano una minore prevalenza di positività fecale alla tossina, di edema mesocolico e di lesioni microscopiche rispetto ai controlli positivi. La somministrazione di Lactobacillus spp. non mostrava benefici evidenti, concludono gli autori.

BSE. RISCHIO CONTROLLATO PER LA FRANICA, IN GU LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE UE da www.sivemp.it/notizie/bse-rischio-controllato-per-la-franica-in-gu-la-decisione-della-commissione-ue/7893.html 11/05/16 A seguito del caso di BSE classica in un animale di 5 anni rilevato in Francia a marzo, la commissione scientifica per le malattie veterinarie dell'OIE ha sospeso la qualifica come paese con un rischio trascurabile di BSE, (che era stato ottenuto a maggio 2015) e ha ripristinato, con effetto dal 25 marzo 2016, la sua qualifica precedente come paese con un rischio controllato di BSE. La Commissione europea ha quindi modificato la decisione 2007/453/CE che elenca i paesi o le regioni secondo la loro qualifica sanitaria relativa alla BSE. La decisione di esecuzione è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea dell’11 maggio: www.sivemp.it/notizie/bse-rischio-controllato-per-la-franica-in-gu-la-decisione-della-commissione-ue/7893.html

MYCOPLASMA HYOPNEUMONIAE DEL SUINO: DINAMICHE D’INFEZIONE IN DIVERSI SISTEMI PRODUTTIVI Da Vet.journal 13 maggio 2016 Uno studio ha valutato le dinamiche d’infezione di Mycoplasma hyopneumoniae in 66 allevamenti suini con diversi sistemi produttivi (sistemi a 1, 2 o 3 sedi) e ne ha considerato i diversi fattori di rischio. Mediante esame sierologico si identificavano gli anticorpi sierici verso M. hyopneumoniae e si effettuava la RT-PCR per identificare il DNA di M. hyopneumoniae nei tamponi tracheobronchiali. I risultati dimostravano che l’infezione da M. hyopneumoniae era influenzata principalmente dall’età dell’animale e dal tipo di sistema produttivo. Il tasso di infezione era maggiore negli animali più anziani e la prevalenza era maggiore nei sistemi a 1 o 2 sedi rispetto a quelli a 3 sedi. Le dinamiche infettive evidenziate mediante RT-PCR mostravano che le infezioni da M. hyopneumoniae si verificano più precocemente negli allevamenti a 1 sede e si verificano più tardivamente ma si diffondono più rapidamente negli allevamenti a 2 o 3 sedi, suggerendo che il contatto tra animali di età diverse favorisca la trasmissione, concludono gli autori.

EPATOPATIE EQUINE: RUOLO PROGNOSTICO DI ACIDI BILIARI E CARATTERI ISTOPATOLOGICI Da Vet.journal 11 maggio 2016 La concentrazione sierica degli acidi biliari (SBA) e il punteggio istopatologico delle biopsie sono utilizzati a fini prognostici nelle epatopatie del cavallo. Uno studio retrospettivo ha ipotizzato che le caratterstiche e il punteggio istopatologici, ma non la SBA, differissero tra soggetti sopravvissuti e non sopravvissuti e fossero correlati all’evidenza istopatologica di infiammazione e fibrosi epatica. Su 81 casi, il 90% sopravviveva a breve termine (fino alle dimissioni) e l’83% a lungo termine (> 6 mesi). La non sopravvivenza a breve e lungo termine era associata a SBA (P = .009; P = .006), infiammazione complessiva (P = .001; P = .002) e del parenchima (solo a breve termine; P = .01), fibrosi portale e a ponte (tutti P < .001), apoptosi o necrosi di singole cellule (P < .001; P = .008), deposizione di

emosiderina negli epatociti (P = .011; P = .028), iperplasia biliare (entrambi P < .001), vascolare (P = .003; P = .045) ed endoteliale (P < .001; P = .02), modificazioni nucleiche (P = .004; P < .001) e punteggio istopatologico (entramabi P < .001). La SBA era significativamente e positivamente correlata a infiammazione complessiva (P = .001), parenchimale (P < .001) e portale (P = .004) e a fibrosi portale (P = .036) e a ponte(P = .002). La SBA e le caratteristiche e il punteggio istopatologici differiscono tra sopravvissuti e non sopravvissuti. La SBA è associata a infiammazione e fibrosi, suggerendo un’interferenza con la funzione epatica. Un punteggio istopatologico >2 e, in misura minore, una SBA >20 μmol/L sono indicatori specifici ma non sensibili di non sopravvivenza, concludono gli autori.

PRESENZA DI DNA DI RUMINANTI IN MANGIMI PER ACQUACOLTURA, INDICAZIONI SUL CAMPIONAMENTO da nota DGSAF 10848 del 02/05/16 Ai sensi del Regolamento UE 56/2013, è stato reintrodotto l'utilizzo di proteine animali trasformate (PAT) di animali terrestri non ruminanti nei mangimi per acquacoltura; le PAT di animali terrestri ruminanti restano invece vietate per qualsiasi animale da allevamento eccetto gli animali da pelliccia. Il programma di campionamento ufficiale dei mangimi previsto dal PNAA ha evidenziato un certo numero di positività per la presenza di DNA di ruminante, che hanno dato luogo anche ad allerte comunitarie. Il Ministero della salute, con una nota, ha fornito chiarimenti sulla corretta etichettatura dei mangimi e indicazioni operative sulle attività di campionamento per la ricerca di Dna di ruminanti e la gestione delle non conformità.

INSULINORESISTENZA IN TARDA LATTAZIONE E FERTILITÀ DELLA BOVINA DA LATTE Da www.vetjournal.it 13/05/16 La difficoltà di ottenere il concepimento nelle bovine da latte durante le prime fasi della lattazione è un problema ben noto. Tuttavia, particolarmente negli allevamenti con condizioni riproduttive, nutrizionali ed ambientali mediocri, un basso tasso di gravidanza durante l’inizio della lattazione è inevitabilmente seguito da un numero maggiore di bovine non gravide dopo 150 giorni di lattazione, con difficoltà di concepimento anche maggiori. Per questo sono stati condotti numerosi studi per capire e sviluppare strategie di mitigazione della ridotta fertilità delle bovine durante l’inizio della lattazione. Sono stati effettuati studi per determinare le condizioni metaboliche delle bovine durante la lattazione e l’associazione dello stadio di lattazione con la qualità degli ovociti e la fertilità. Le bovine in lattazione non gravide per un esteso numero di giorni (es., > 150 giorni di lattazione) spesso presentavano alterazioni metaboliche sistemiche, incluso lo sviluppo di insulinoresistenza periferica e varie alterazioni degli ovociti, quali ridotta espressione di geni che codificano per le proteine di trasporto del glucosio, ridotte quantità di mtDNA, maggiore espressione di geni correlati ai mitocondri e all’apoptosi. Inoltre, in alcuni ma non in tutti gli studi la produzione di embrioni in vitro e il numero di gravidanze per AI erano minori nelle bovine in fase tardiva di lattazione rispetto a quelle in fase iniziale. Ciò nondimeno, quando un embrione normale veniva trasferito in una bovina in tarda lattazione, il tasso di gravidanza per transfer era ragionevole, rinforzando la convinzione che i problemi di fertilità in tarda lattazione possano essere associati a qualità degli ovociti, fertilizzazione e/o mancato sviluppo iniziale dell’embrione. L’insulinoresistenza può ridurre la competenza degli ovociti e conseguentemente la fertilità nelle bovine da latte in tarda lattazione, concludono gli autori.

Ente Nazionale Previdenza Assistenza Veterinari

da www.enpav.it

SOSTENIBILITÀ PREVIDENZIALE, L'ENPAV CHIUDE IL 2015 IN POSITIVO Ricavi in crescita per l'ENPAV con un positivo rapporto iscritti-pensionati. La 59a Assemblea Nazionale ENPAV, riunita a Napoli il 30 aprile ha approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo. Il punto sui risultati dell'esercizio 2015 è stato illustrato ai 95 Delegati presenti dal Presidente ENPAV Gianni Mancuso che ha delineato un assetto economico e patrimoniale a prova di sostenibilità. Bilancio dell’Esercizio 2015 - L’esercizio 2015 si chiude positivamente con un utile di € 48.597.062 (+9,27% rispetto al

2014) ed un patrimonio netto pari ad € 498.251.348. Le riserve patrimoniali complessive dell’Ente, comprensive del fondo pensione modulare, sono risultate pari ad € 562.350.056. Positivi gli indicatori relativi al rapporto iscritti/pensionati ed entrate contributive/onere per pensioni. L’aumento dei costi (+4,75%) rispetto al 2014 è da ricondurre alle prestazioni previdenziali e assistenziali e agli oneri tributari e finanziari. I ricavi crescono del 6,54% grazie alle entrate contributive complessive e ai risultati della gestione finanziaria. Investimenti- E' stato il Consigliere e Delegato della Provincia di Oristano, Francesco Sardu, a relazionare sull’andamento dell’investimento in campo agroalimentare PAI/FICO, sottolineando, oltre alla redditività prospettica dello stesso, anche l’aspetto etico e didattico dell’investimento, destinato a diventare un parco agroalimentare di produzione e didattica anche sulla sicurezza alimentare. Il Consigliere ha evidenziato che allo stato attuale gli investimenti in campo agroalimentare non sono considerati investimenti in economia reale e, quindi, sono esclusi dalla possibilità di applicare la normativa sul credito d’imposta, che permette alle Casse privatizzate l’applicazione di un’aliquota fiscale del 20% (anziché del 27%). Il Consigliere e Delegato della Provincia di Treviso, Davide Zanon, ha illustrato la tematica degli investimenti nei minibond, in cui ENPAV ha investito 24 milioni di Euro, suddivisi tra 3 diversi fondi. "Sugli investimenti in minibond, che sono a pieno a titolo investimenti in economia reale, viene applicata la normativa sul credito d’imposta e quindi risultano di particolare interesse". Trasparenza- Sulla relazione di Oscar Gandola, Consigliere e Delegato della Provincia di Como, relative alle norme di trasparenza applicate anche alle Casse dei professionisti, il CdA ha comunicato alll'Assemblea l'implementazione della sezione Trasparenza del sito ENPAV: maggiore fruibilità e chiarezza sulle informazioni da rendere pubbliche "improntando una politica e una procedura di assoluta trasparenza verso l’esterno in relazione alle attività dell’Ente", anche il relazione al cosiddetto "accesso civico", quale diritto di accesso a informazioni e dati svincolato dai requisiti di legittimazione e di formalità di accesso. Il CdA ha inoltre reso noto che saranno pubblicati -nell’area del sito Enpav riservata agli iscritti - anche le informazioni di interesse più specifico per gli associati, inerenti soprattutto l’organizzazione dell’Ente, gli argomenti all’ordine del giorno delle riunioni degli Organi collegiali e le strategie di investimento. L’Ordine del Giorno prevedeva anche la presentazione dei Regolamenti di due nuovi istituti: le Borse Lavoro Sostegno Assistenziale e i Sussidi per l’Avvio alla Professione. Si tratta di forme di sussidio che l’Enpav riconoscerebbe entro i limiti di uno stanziamento annuo, che non deve superare il limite dell’1,5% delle entrate correnti. Tali istituti sono in linea con l’obiettivo di sviluppare ed implementare l’offerta di sostegno e sviluppo della professione veterinaria. L’introduzione delle Borse Lavoro Sostegno Assistenziale è stata approvata all’unanimità. Esse rappresentano un intervento socio-assistenziale finalizzato a favorire l’integrazione sociale e lavorativa dei pensionati Enpav di invalidità, sotto forma di esperienza lavorativa/formativa presso una struttura pubblica o privata (struttura ospitante), dietro corresponsione di un compenso che Enpav riconoscerebbe al beneficiario nella misura di Euro ad € 400,00 mensili, per un periodo compreso tra 4 e 6 mesi. L’Assemblea ha invece chiesto di approfondire ulteriormente il regolamento dei “Sussidi per l’avvio alla professione”, proponendo, in particolare, di inserire tra i criteri per l’ottenimento del sussidio oltre ad elementi di natura puramente meritocratica, anche la situazione reddituale, certificato ISEE. Alla luce delle richieste emerse durante la discussione, l’argomento sarà oggetto di un’ulteriore istruttoria da parte degli Organismi consultivi e del Consiglio di Amministrazione, e sarà riproposto alla prossima Assemblea Nazionale.

ALIMENTI

GRANAROLO, VIRGILIO, PLAC E AOP GARANTISCONO RITIRO LATTE IN ESUBERO Da Informatore Zootecnico n. 8/2016 Alla fine di marzo, in Lombardia, si è temuto per il rischio del mancato ritiro di latte presso molti allevamenti lombardi. Ma grazie all’iniziativa di alcune cooperative e associazioni del settore (come Granarolo, Latterie Virgilio, Plac, Aop Latte Italia) il problema è stato tamponato: assorbiranno buona parte del latte in esubero. Il problema interessava un centinaio di allevamenti lombardi che dal 1 aprile non sono più stati coperti da contratti per il ritiro del latte, dopo la scadenza del patto di Natale sul prezzo. Nonostante ci si trovasse di fronte ad una situazione di gravissima difficoltà, ha affermato il Presidente di Confagricoltura Lombardia Matteo Lasagna, “ancora una volta il mondo della cooperazione ha dimostrato la sua capacità di far prevalere i principi di solidarietà, valore fondante del movimento cooperativo, alle mere logiche economiche. Ed è per questo che voglio ringraziare pubblicamente

alcune cooperative e organizzazioni di produttori attive nell’ambito del comparto lattiero caseario, in particolare Granarolo, Latterie Virgilio, Plac e Aop Latte Italia, che hanno garantito agli allevatori nostri associati a cui l’industria ha disdettato il contratto di fornitura del latte, una collocazione alternativa del loro prodotto. Una decisione che ha evitato a queste aziende di venirsi a trovare nella situazione assurda e insostenibile di vedere sprecato il frutto del loro lavoro quotidiano”. Coldiretti, da parte sua, punta i riflettori sul ruolo svolto dalla cooperativa Virgilio di Mantova. Regione Lombardia, Coldiretti Lombardia e coop. Virgilio di Mantova hanno messo a punto quello che Coldiretti ha definito “il Piano salva stalle” a favore di quegli allevamenti lombardi che dal 1 aprile non sono più stati coperti da contratti per il ritiro del latte, dopo la scadenza del patto di Natale sul prezzo. Il piano prevede che la coop. Virgilio nei prossimi 3 mesi assorba circa 90mila quintali di latte in esubero rispetto al collocato e li trasformi in Uht da destinare al mercato e alle reti di intervento sociale della Regione Lombardia. L’obiettivo, aggiunge Coldiretti Lombardia, è mettere al sicuro il sistema lombardo della zootecnia da latte.

LABORATORIO DI CHIMICA SPERIMENTALE. UN NUOVO SERVIZIO IZSVE PER IL CONTROLLO DEGLI ALIMENTI da www.izsvenezie.it Il Laboratorio di chimica sperimentale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie combina alcune tecniche innovative in un laboratorio in grado di elaborare rapidamente molti campioni per la raccolta di dati sia quantitativi che di fingerprinting. Questo approccio può fornire uno screening rapido e completo, ed è un ottimo strumento per la caratterizzazione degli alimenti e per la prevenzione delle frodi. Il sistema è stato applicato con successo a molti prodotti alimentari (prodotti a base di carne, formaggi, pesce, caffè, cioccolato, olio extravergine di oliva, miele, etc.). I principali vantaggi per le aziende sono:

• Brevissimi tempi di esecuzione dei test (2-3 giorni contro i 10 o 15 giorni normalmente necessari) • Costi molti ridotti (generalmente 1/3 di quelli convenzionali) • Elevato numero di parametri che consente un livello elevato di conoscenza e caratterizzazione del prodotto.

Per maggiori informazioni sul Laboratorio di chimica sperimentale dell’IZSVe, guarda il video o visita la pagina: www.izsvenezie.it/servizi/altri-servizi/laboratorio-chimica-sperimentale

GRANA PADANO ALLEATO CONTRO PRESSIONE ALTA, BASTA SPOLVERATA Da www.federfarma.it 16/05/2016 Se sulla pasta amate mettere una spolverata di grana padano, oltre che il gusto potrebbe beneficiarne anche la salute. Questo formaggio, nell'ambito di una dieta equilibrata nella quale naturalmente non si eccede col sale, può essere infatti un alleato prezioso contro la pressione alta, aiutando ad abbassarla. Ne basta una piccola quantità giornaliera, pari a 28 grammi circa, per vedere i benefici, che sono simili a quelli riscontrati con i farmaci antipertensivi. Lo dimostra uno studio italiano, svolto dai ricercatori dell'ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza in collaborazione con l'Università Cattolica. Lo studio, secondo metodiche affidabili (randomizzato, in doppio cieco), è stato svolto su 30 adulti con ipertensione, che per 2 mesi hanno consumato circa 28 gr di grana padano al giorno oppure la stessa quantità di un altro formaggio. È stato osservato un calo della pressione, pari a 7-8 millimetri di mercurio per la massima e a 5-7 per la minima. Non sono stati invece osservati cambiamenti nei lipidi e nel livello di zuccheri nel sangue e neppure nel Bmi (indice di massa corporea). «Gli effetti sono simili a ciò che ci si aspetta con i farmaci antipertensivi - spiega Giuseppe Crippa, autore dello studio - l'aggiunta di un pò di Grana a una dieta sana può fornire benefici rilevanti di abbassamento della pressione arteriosa». Secondo gli studiosi il meccanismo positivo sarebbe dovuto a due peptidi nel Grana Padano che darebbero lo stesso effetto di "rilassamento" dei vasi sanguigni dei popolari farmaci ace-inibitori.

VARIE

UNA NUOVA DEFINIZIONE PER L'ATTO MEDICO VETERINARIO DA Newsletter n. 16/2016 FNOVI La Federazione Nazionale ha inviato una richiesta di osservazioni e contributi da parte dei Consigli direttivi degli

Ordini in merito alla rivisitazione del testo dell'atto medico veterinario. Si definisce “atto medico veterinario” le attività compiute, nel rispetto dei valori etici e deontologici, con l’obiettivo di mantenere e promuovere la salute e il benessere degli animali; tutte le attività di prevenzione della malattie degli animali; tutte le procedure diagnostiche, terapeutiche – comprese le medicine complementari – e riabilitative; le attività relative alla protezione dell’uomo dai rischi e dai danni derivanti dalle malattie degli animali, dal consumo di prodotti di origine animale, con riguardo all’intera filiera produttiva finalizzato alla sicurezza alimentare; le certificazioni e le prescrizioni relative a tutti gli atti sopradescritti. Le attività definite come atto medico veterinario sono di competenza dei medici veterinari iscritti agli Ordini professionali. Il Medico veterinario è responsabile di ogni atto medico eseguito direttamente o sotto la sua supervisione e/o prescrizione. Questa la definizione di atto medico veterinario, in tutte le sue componenti scientifiche, etiche, professionali e di responsabilità, che la FNOVI ha inteso formulare. Era avvertita da tempo come urgente la necessità di declinare i contenuti della professione del veterinario, e ciò non con intenti corporativistici ma con la finalità di proteggere la salute e il benessere degli animali e dell’uomo e di scongiurare il pericolo di dequalificazione delle cure sanitarie con gravi disagi per la salute pubblica. Con una nota indirizza al Ministro vigilante sulla professione, Gaetano Penocchio ha espresso l’auspicio che da questa iniziativa possa originare una proposta regolamentare, progetto per il quale resta confermata la totale disponibilità per ogni costruttivo confronto. I colleghi che volessero contribuire con proposte alla riflessione possono inviare le loro opinioni per formare la base di una nuova stesura dell' atto medico veterinario che definisca in modo efficace gli ambiti riservati alla nostra professione mediante il form (www.fnovi.it/fnovi/contatti) indicando come oggetto "atto medico veterinario".

BENESSERE DEL POLLAME DURANTE IL TRASPORTO AL MACELLO, DOCUMENTO DI CONSENSO EUROPEO da Settimanale della Veterinaria Preventiva nr. 13/13.05.16 E' pubblicato sul sito del Centro di Referenza per il Benessere Animale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia Emilia Romagna (www.izsler.it), il documento di consenso europeo sul benessere del pollame durante il trasporto al macello, elaborato da esperti provenienti dagli Stati membri Ue, coordinati dalla FVO - Food Veterinary Office (che da gennaio 2016 ha cambiato nome in "Directorate on Health and Food Audits and Analysis"). L'intento è quello di promuovere il miglioramento degli standard di benessere animale durante il trasporto commerciale del pollame fornendo alle Autorità competenti e agli operatori del settore, indicazioni sulla natura e le cause dei rischi principali per il benessere nella fase immediatamente antecedente alla macellazione nella produzione del pollame, con un’enfasi particolare sul pollo da carne.

ONAOSI DIFFERIMENTO TERMINI PROCEDURE ELETTORALI Da email ONAOSI 06/05/16 La Fondazione ONAOSI ha riscontrato che le posizioni di 18.077 contribuenti contenevano dei dati incompleti. Si è proceduto con l'integrazione degli indirizzi da completare e si è disposta la trasmissione ai 18.077 contribuenti interessati dei nuovi plichi elettorali con indirizzo completo, così da garantire la più ampia e consapevole partecipazione al procedimento elettorale. Al tal fine si comunica che il Consiglio di Amministrazione ha differito il termine generale per la ricezione della scheda contenente l'espressione di voto di ogni elettore - originariamente previsto per il 17.05.2016 - al 23 giugno 2016 entro e non oltre le ore 15:00, e, conseguentemente, ha stabilito il nuovo termine del 03 giugno 2016 per poter richiedere un duplicato del plico elettorale nei casi previsti dall'articolo 7 comma 8 del Regolamento Elettorale vigente.

DOMANDE PAC 2016, CONCESSO AGLI ALLEVATORI UN MESE IN PIÙ da AnmviOggi 2 maggio 2016 Prorogato il termine di presentazione delle domande Pac e Psr 2016 al 15 giugno. In risposta alla richiesta avanzata da alcuni Stati membri nelle ultime settimane, il Commissario all'Agricoltura Phil Hogan ha confermato che autorizzerà gli Stati membri che lo vorranno a prorogare di un mese (dal 15 maggio al 15 Giugno) la data ultima per la presentazione dei pagamenti diretti (PAC) e di sviluppo rurale (PSR). Si tratta di una flessibilità rimessa agli Stati membri ceh desiderano dare un mese di tempo in più ai loro agricoltori. "Siamo soddisfatti della decisione del Commissario Hogan - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - perché viene incontro alle richieste fatte anche dall'Italia. I nostri imprenditori avranno così un mese di tempo in più per presentare le domande. Resta la necessità di lavorare concretamente per la semplificazione delle regole di una Pac che è ancora troppo burocratica. Su questo

fronte siamo già al lavoro per cogliere le opportunità della revisione di medio termine del 2017". Portale dello Sviluppo rurale 2014-2020: http://enrd.ec.europa.eu/it/policy-in-action/cap-towards-2020/rdp-programming-2014-2020

N.B.: L’Ordine declina ogni responsabilità sulla precisione delle informazioni contenute in questo servizio di rassegna stampa, messo a disposizione dei propri iscritti. Inoltre si evidenzia che le notizie che compongono le News sono per ovvi motivi sintetiche; per approfondimenti si rimanda alle fonti degli articoli. Mantova, 17 maggio 2016 Prot.: 283/16