NEWS DALLA RSU CGIL - Sindacato Lavoratori · Non è ancora chiaro poi se il TFR in busta paga...

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http://flaiparmalat.cgilparma.it – e-mail: [email protected] facebook: flaiparmalat N. 01 Marzo 2015 NEWS DALLA RSU CGIL Era luglio 2011 quando Lactalis acquisiva Parmalat con un’opa sull’83% del capitale della multinazionale di Collecchio. Erano i giorni dove tutti noi ci chiedevamo perché Bondi non aveva investito la “cassa” per ampliare il perimetro aziendale, perché non si era dato seguito a quanto sembrava fosse in cantiere e cioè fare diventare Parmalat centro di un polo agroalimentare italiano con sede a Collecchio. La Parmalat se ne è andata con quel sogno, oggi rimane solo il marchio. Se ne è andata l’attenzione ai lavoratori, le relazioni sindacali sono scarsissime, si pensa di ottenere vantaggi soltanto smontando quello che è stato costruito negli anni e non si tiene adeguatamente conto delle esigenze delle persone . I lavoratori hanno pagato a caro prezzo questi ultimi quattro anni con piani di esubero e introduzione di una nuova cultura organizzativa con il risultato di avere impoverito gli organici sia dal punto numerico che di conoscenze (produzione) e una perdita di professionalità che è rimasto un privilegio a disposizione di pochi. E’ da questa situazione che vogliamo ripartire, dare un contributo per rilanciare la nostra Azienda. Ci vorrebbe più chiarezza da parte di Lactalis di cosa vuole fare di Parmalat Italia. Chiediamo più sostegno al nostro marchio, soprattutto nel canale del “fresco” e dello yogurt. Positiva è l’intenzione d’investire circa 12 mil. di € per quanto concerne l’area pallet – magazzini e rilanciare lo yogurt con nuovi item. Vogliamo dire la nostra in merito alla professionalità. Riteniamo che gli accordi che si sono susseguiti a partire dal 1997 non siano da buttare, anzi, l’impianto delle “griglie” professionali può essere implementato con altri “filoni” che rispecchino la fabbrica di oggi. La formazione deve essere un valore aggiunto che un’Azienda come la nostra non può farne a meno e per questo vogliamo che sia inclusiva. Il Performalat deve assolutamente essere lo strumento che permette di evidenziare le lacune dei lavoratori e dare accesso alla formazione per porne rimedio. Il 2015 sarà un anno ricco di appuntamenti tra cui il rinnovo dell’accordo di gruppo che scadrà a fine anno, e il rinnovo della RSU di Collecchio. La CGIL ritiene quest’ultima una tappa molto importante, i voti che ogni Federazione di Categoria (Flai CGIL) raccoglie in occasione delle elezioni delle RSU, presentando la propria lista di delegate e delegati candidati, sono utili a determinare la rappresentatività delle Organizzazioni Sindacali a livello nazionale. Questo è un fattore importante perché determinerà gli equilibri quando si andrà a rinnovare il nostro contratto nazionale (CCNL). Dedicheremo ampio spazio con un’edizione speciale del giornalino per spiegare l’importanza dell’elezione e chi saranno i nostri candidati.

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http://flaiparmalat.cgilparma.it – e-mail: [email protected] facebook: flaiparmalat

N. 01 Marzo 2015

NEWS DALLA RSU CGIL Era luglio 2011 quando Lactalis acquisiva Parmalat con un’opa sull’83% del capitale della multinazionale di Collecchio. Erano i giorni dove tutti noi ci chiedevamo perché Bondi non aveva investito la “cassa” per ampliare il perimetro aziendale, perché non si era dato seguito a quanto sembrava fosse in cantiere e cioè fare diventare Parmalat centro di un polo agroalimentare italiano con sede a Collecchio. La Parmalat se ne è andata con quel sogno, oggi rimane solo il marchio. Se ne è andata l’attenzione ai lavoratori, le relazioni sindacali sono scarsissime, si pensa di ottenere vantaggi soltanto smontando quello che è stato costruito negli anni e non si tiene adeguatamente conto delle esigenze delle persone. I lavoratori hanno pagato a caro prezzo questi ultimi quattro anni con piani di esubero e introduzione di una nuova cultura organizzativa con il risultato di avere impoverito gli organici sia dal punto numerico che di conoscenze (produzione) e una perdita di professionalità che è rimasto un privilegio a disposizione di pochi. E’ da questa situazione che vogliamo ripartire, dare un contributo per rilanciare la nostra Azienda. Ci vorrebbe più chiarezza da parte di Lactalis di cosa vuole fare di Parmalat Italia. Chiediamo più sostegno al nostro marchio, soprattutto nel canale del “fresco” e dello yogurt. Positiva è l’intenzione d’investire circa 12 mil. di € per quanto concerne l’area pallet – magazzini e rilanciare lo yogurt con nuovi item. Vogliamo dire la nostra in merito alla professionalità. Riteniamo che gli accordi che si sono susseguiti a partire dal 1997 non siano da buttare, anzi, l’impianto delle “griglie” professionali può essere implementato con altri “filoni” che rispecchino la fabbrica di oggi. La formazione deve essere un valore aggiunto che un’Azienda come la nostra non può farne a meno e per questo vogliamo che sia inclusiva. Il Performalat deve assolutamente essere lo strumento che permette di evidenziare le lacune dei lavoratori e dare accesso alla formazione per porne rimedio. Il 2015 sarà un anno ricco di appuntamenti tra cui il rinnovo dell’accordo di gruppo che scadrà a fine anno, e il rinnovo della RSU di Collecchio. La CGIL ritiene quest’ultima una tappa molto importante, i voti che ogni Federazione di Categoria (Flai CGIL) raccoglie in occasione delle elezioni delle RSU, presentando la propria lista di delegate e delegati candidati, sono utili a determinare la rappresentatività delle Organizzazioni Sindacali a livello nazionale. Questo è un fattore importante perché determinerà gli equilibri quando si andrà a rinnovare il nostro contratto nazionale (CCNL). Dedicheremo ampio spazio con un’edizione speciale del giornalino per spiegare l’importanza dell’elezione e chi saranno i nostri candidati.

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JOBS ACT: MANTIENE DIFFERENZE E RENDE PRECARIO IL CONTRATTO A T. INDETERMINATO Il Jobs Act amplia le differenze e riduce i diritti, il contratto a tutele crescenti è la modifica strutturale del tempo indeterminato che ora prevede, nel caso di licenziamento illegittimo o collettivo, che l'azienda possa licenziare liberamente pagando un misero indennizzo. Sulla precarietà, siamo alla conferma dell'esistente, se non al peggioramento, come nel caso del lavoro accessorio e all'assurdo sulle collaborazioni che si annunciano abolite dal 2016 ma comunque stipulabili in tanti casi, mentre nulla si dice delle cococo della Pa”. Insomma, dove sarebbe la svolta? Il governo parla di diritti ma mantiene la precarietà, dimentica le partite Iva e regala a tutti licenziamenti e demansionamenti facili. Per rendere i lavoratori più stabili non bisogna per forza renderli più licenziabili o ricattabili. Per la Cgil quello che il governo sta togliendo e non estende ai lavoratori stabili e precari, andrà riconquistato con la contrattazione e con un nuovo Statuto dei lavoratori. Vediamo cosa cambia in tema di licenziamento per i nuovi assunti a tempo indeterminato: - discriminatorio, nullo o inefficace perché intimato in forma orale: reintegrazione nel posto

di lavoro e risarcimento del danno commisurato all’ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento alla reintegrazione e non meno di 5 mensilità. Con diritto del lavoratore all’opzione sostitutiva della reintegra pari a 15 mensilità dell’ultima retribuzione di fatto;

- giustificato motivo oggettivo illegittimo: estinzione del rapporto di lavoro e indennità pari a 2 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto per ogni anno di servizio. In ogni caso, non meno di 4 mensilità e non più di 24.

- giustificato motivo soggettivo o giusta causa illegittimi: 1) estinzione del rapporto di lavoro e indennità pari a 2 mensilità per ogni anno di servizio, 2) solo se viene dimostrata insussistenza di quanto viene contestato c’è reintegra e indennità risarcitoria, 3) se il licenziamento è SPROPORZIONATO non c’è la reintegrazione, ma solo indennità risarcitoria;

Queste sono solo alcune norme discriminatorie in tema di licenziamento. Come si può notare il rapporto di lavoro viene estinto anche nel caso venga provata “l’innocenza” del lavoratore. Questo non lo possiamo accettare, metteremo in campo tutte le azioni dal punto di vista contrattuale per recuperare queste discriminazioni. Gli iscritti riceveranno materiale inerente questo argomento nella casella di posta elettronica, mentre chi volesse approfondire l’argomento troverà nella sezione modulistica del nostro sito http://flaiparmalat.cgilparma.it delle slides riassuntive dell’argomento.

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TFR IN BUSTA PAGA: SCELTA SBAGLIATA

Tfr in busta paga anziché in un fondo pensione o in Azienda? La liquidazione, per chi ancora ce l’ha, rappresenta da sempre una sorta di riserva per far fronte alle spese impreviste: comprare una casa, far fronte a spese sanitarie, studio dei figli, sostegno al reddito per inoccupazione in caso di chiusura del rapporto di lavoro. Non è assolutamente vero che si prende a fine del rapporto di lavoro! Dal 1995, con la prima grande riforma delle pensioni il TFR è diventato la fonte di finanziamento principale per incrementare la pensione Pubblica tramite i fondi pensione, ai quali sono iscritti con il TFR oltre 450000 lavoratori dipendenti. Il TFR è salario differito, forzosamente risparmiato dai lavoratori. Metterlo in busta paga in una condizione economica e sociale come quella attuale, indica una corrispondente riduzione prospettica, non solo dei salari ma anche delle capacità previdenziali dei lavoratori, già seriamente compromesse sia dalle deleterie riforme pensionistiche e del mercato del lavoro, sia dall’inadeguatezza degli ammortizzatori sociali. Se analizziamo inoltre l’aspetto fiscale del Disegno di legge C.2679-bis “Legge di Stabilità e tassazione del TFR in busta paga”, notiamo che i dipendenti che a partire dal 1 Marzo 2015 vorranno integrare la retribuzione con il TFR avranno una tassazione meno favorevole rispetto al versamento del TFR ai fondi pensione o all’accantonamento dello stesso in azienda perché la tassazione sarà progressiva e ordinaria. Il Disegno di legge prevede che il TFR in busta paga sia “neutro” per ottenere il bonus di 80€, e non imponibile ai fini di calcolo previdenziale ma inciderà su tutto il resto, come se fosse retribuzione: non è un caso se nel testo di legge ci sia scritto “integrare la retribuzione”. Pertanto si pagherà più irpef anche su add. comunali e regionali, inciderà sulle detrazioni del dipendente e sulle detrazioni per carichi familiari. Non è ancora chiaro poi se il TFR in busta paga sarà calcolato ai fini ISEE, con il rischio di avere meno agevolazioni per asili nido, mense scolastiche, tasse universitarie, ecc. In ogni caso il TFR in busta paga comporta, oltre che un maggior prelievo fiscale, anche una diminuzione delle detrazioni. Per queste ragioni è importante che il TFR rimanga a disposizione dei lavoratori come risorsa di risparmio per l’assistenza o la previdenza integrativa.

CALENDARIO DISTRIBUZIONE BUSTE PAGA

Periodo di paga GG. valuta Distribuz. cedolino GENNAIO Valuta 10 febbraio 13 febbraio FEBBRAIO Valuta 10 marzo 13 marzo MARZO Valuta 10 aprile. 13 aprile APRILE Valuta 12 maggio. 13 maggio MAGGIO Valuta 10 giugno. 12 giugno GIUGNO Valuta 10 luglio. 13 luglio LUGLIO Valuta 11 agosto. 13 agosto AGOSTO Valuta 10 settembre. 13 settembre SETTEMBRE Valuta 10 ottobre. 13 ottobre OTTOBRE Valuta 10 novembre. 13 novembre NOVEMBRE Valuta 10 dicembre. 14 dicembre 13ma Valuta 18 dicembre. 23 dicembre DICEMBRE Valuta 12 gennaio 2016 13 gennaio 2016

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LA COMUNICAZIONE DELLA CGIL DI PARMA

Elemento importantissimo per la CGIL di Parma e per la nostra RSU CGIL, la comunicazione ci permette di stare più vicino ai lavoratori. Per noi comunicare vuol dire informare, includere, e condividere. I canali sviluppati dalla nostra organizzazione offrono tematiche sia sul versante tradizionale come il cartaceo (semplice comunicato) che dal punto di vista elettronico. Elenchiamo di seguito i nostri canali:

Lavoro 2.0, bimestrale di news e approfondimento sindacale, sia in versione cartacea che elettronica. Lo trovi nelle camere del lavoro o sul nostro sito www.cgilparma.it;

www.cgilparma.it, sito internet ufficiale con informazioni istituzionali su confederazione, categorie, e servizi;

Telecamera del lavoro, notiziario web di informazione sindacale. Lo trovi sul nostro sito;

Facebook: CGILParma, aggiornamenti in tempo reale sulle tematiche politico sindacale;

Youtube, canale ufficiale CGILParma di video in rete. Notiziari sindacali;

Twitter: @CGILParma, istantanee di attualità sindacale;

Federconsumatori, trasmissione radiofonica sui diritti dei consumatori. Si trova su radio circuito 29 e su www.federconsumatoriparma.it;

Rls informa, newsletter sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Iscriviti a [email protected];

http://flaiparmalat.cgilparma.it, sito internet ufficiale della RSU CGIL parmalat. Puoi trovare comunicati, contatti con la RSU CGIL, accordi sindacali e news del mondo Parmalat. Gli iscritti riceveranno la newsletter. Per chi intendesse scrivere alla RSU CGIL l’indirizzo è [email protected];

FLAIPARMALAT.IT, giornalino della RSU CGIL Parmalat con news dal mondo Parmalat e argomenti d’informazione sindacale. Lo trovi sia in formato cartaceo che elettronico.

Facebook: flaiparmalat, pagina ufficiale della RSU CGIL Parmalat. Bacheca elettronica su tematiche parmalat e generali.

ISCRIZIONE ALLA CGIL

Iscriversi alla CGIL vuol dire entrare a far parte attivamente della più grande e articolata organizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori, con i suoi circa 6 milioni di iscritti e le sue centinaia di sedi. Iscriversi è una scelta importante, soprattutto, perché la CGIL difende e persegue la “confederalità”, cioè quella forma originale della rappresentanza degli interessi delle persone che assume valori generali, sociali, insieme alle rivendicazioni contrattuali e di categoria. La confederalità è un valore dirimente, rappresenta la solidarietà tra lavoratori, precari, pensionati nel loro costante processo di emancipazione. Solo l’azione collettiva, infatti, può porre un argine all’individualismo imperante, oggi più che mai. Per questi motivi la CGIL è la casa comune per i lavoratori, per i giovani e per i pensionati. Il valore dell’iscrizione passa anche attraverso l’offerta di servizi e tutele alle persone che cercano una risposta ai problemi che incontrano nell’attività lavorativa, nei rapporti con il fisco, in campo previdenziale, nella tutela della salute o nell’accesso ai servizi sociali alla persona. In tutti questi casi, e in generale per tutto ciò che riguarda l'esigibilità dei tuoi diritti, il “Sistema Servizi” della CGIL ti può efficacemente aiutare. Oggi più che mai rafforzare il sindacato è importante per arginare e contrastare gli attacchi contro i lavoratori, contro i giovani e contro i pensionati. Lo puoi fare iscrivendoti: scarica la delega dal nostro sito http://flaiparmalat.cgilparma.it e consegnala a un delegato CGIL.