NEWS - Zoofarma · benefici della farina di estrazione di soia come alimento proteico, le cui ......

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Anno 1 - Numero 3 - luglio 2013 - Villafranca di Verona (VR) NEWS In questo numero: L’intervista: Azienda agricola “La Pernisa” A proposito di soia... FORCE PLUS, per la difesa dello zoccolo dalle malattie podali nutrizione e salute animale

Transcript of NEWS - Zoofarma · benefici della farina di estrazione di soia come alimento proteico, le cui ......

Anno 1 - Numero 3 - luglio 2013 - Vil lafranca di Verona (VR)

NEWS

In questo numero:

L’intervista: Azienda agricola “La Pernisa”

A proposito di soia...

FORCE PLUS, per la difesa dello zoccolo dalle malattie podali

nutr iz ione e sa lute animale

L’editorialedi Maria Cristina Caccia

Gestiamo la razione per una migliore efficienza alimentareIntervista a Fausto Marchi dell’azienda agricola “La Pernisa” a Santa Lucia ai Monti di Valeggio sul Mincio (Verona)

Benvenuti!

Il numero di luglio 2013 di “Zoofar-ma News” ci conduce a Santa Lucia ai Monti a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona per incontrare Fausto Marchi dell’Azienda agricola “La Pernisa”, il quale sottolinea l’ul-traventennale rapporto di fiducia con il team di tecnici e veterinari Zoofar-ma e ci svela alcuni aspetti operativi della gestione quotidiana dei capi del suo allevamento, come la cura dei foraggi, l’asciutta o l’Unifeed. Il dr. Stefano Manfrini, alimentarista Zo-ofarma, ci accompagna alla scoper-ta della “soia” e, in particolare, dei benefici della farina di estrazione di soia come alimento proteico, le cui specifiche caratteristiche sono deli-neate in modo chiaro e dettagliato, con grafici, tabelle e dati di settore che dimostrano come la soia sia la fonte proteica ideale complementare al mais. Il dr. Simone Gaino, direttore tecnico e medico veterinario Zoofar-ma, in un approfondito articolo, ana-lizza il problema della zoppia delle vacche e, soprattutto, il manifestarsi di tale patologia nel mese di settem-bre, delineando le principali cause e gli studi portati avanti per analizzar-ne anche le modalità di prevenzione. Non mancheranno le testimonianze di alcuni allevatori che utilizzano il prodotto FORCE PLUS, ricco in zinco chelato, utilizzato per potenziare le difese immunitarie degli zoccoli degli animali. Anche quest’anno Zoofarma sarà presente alla Fiera Internaziona-le del Bovino da Latte, giunta alla sua 68°edizione, che si terrà a Cremona dal 24 al 27 ottobre 2013. Un appun-tamento da non perdere.

Buona lettura!

Prosegue il ciclo di incontri con alleva-tori e produttori che si affidano alla qua-lità del marchio Zoofarma.

Questa volta ad accoglierci è Fausto Mar-chi, titolare dell’Azienda agricola “La Per-nisa” a Santa Lucia ai Monti, una locali-tà di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona. “La collaborazione con Zoofarma risale ad almeno venticinque anni fa - racconta Fausto - . Conosco l’intero staff dell’azienda, in particolare, sono seguito dall’alimentarista Stefano Manfrini e dal veterinario Luigi Turrina. Con Zoofarma è stato studiato un integratore specifico per le esigenze dei miei animali, che ne copre tutti i fabbisogni”. Abbiamo raccol-to la testimonianza di Fausto su moltepli-ci aspetti, dalla scelta delle materie prime all’uso dei foraggi di propria coltivazione sino all’importanza della selezione gene-tica.

Perché hai scelto di alimentare i tuoi ani-mali utilizzando materie prime e integra-zione?Da circa vent’anni ho scelto di utilizzare materie prime per due motivi principali. In primo luogo, perché mi accorgevo che gli animali, ad ogni consegna del mangi-mista, avevano bisogno di cinque giorni di adattamento. Le materie prime sono più costanti e posso controllarne meglio la qualità. In secondo luogo per una ra-gione economica: la razione di materie prime mi costa meno perché valoriz-zo i foraggi di mia coltivazione.

Come gestisci i foraggi nella tua azien-da?Ad oggi, grazie anche a Davide mio figlio, abbiamo raggiunto un buon livello nella cura dei foraggi. Cinque anni fa, a mio avviso, abbiamo dato una svolta impor-tante: abbiamo incominciato a fasciare alcuni tagli di Loietto e Medica per una questione pratica ovverosia non avevamo più il tempo di seccare i foraggi in cam-po. Ad oggi, vedendo la risposta positiva sugli animali, da un’esigenza pratica il fasciato è diventato una scelta tec-nica. Infatti è evidente che più fornia-mo fibra digeribile ai nostri animali più le performance in quantità e qualità del latte crescono. Utilizzo i fasciati anche in estate con l’accortezza di non lasciarli al sole una volta aperti. Sempre grazie all’utilizzo dei fasciati attualmente com-

pro soltanto del fieno secco per le man-ze.. Dal prossimo anno soddisferemo le nostre esigenze al 100%. Vorrei arrivare con l’utilizzo del pastone ad essere quasi

autosufficiente anche nelle fonti di ami-do, evitando di comprare mais, spesso di provenienza estera, con poco valore in amido rispetto a quello di origine na-zionale.

Qual è l’obiettivo principale dell’azienda Marchi?Da anni l’obiettivo principale è la fertilità e con tutti i miei collaborato-ri, veterinario e alimentarista, avviene un continuo scambio di informazioni in un’ottica di costante miglioramento. At-tualmente stiamo cercando di lavorare con 19/20 mg/dl di urea nel latte.

Quanto è importante la selezione gene-tica?Direi che lo è molto. La scelta si basa su vari parametri: kg di latte, valore della proteina e longevità. Grazie anche alla selezione genetica, vendo ogni anno ani-mali da vita e, inoltre, ad oggi, mi trovo

primipare che producono 110 q.li media anno precedente. Questo significa che nei parti successivi la produzione di latte sarà maggiore.

L’Asciutta ti dà problemi?Nella razione in Asciutta ho eliminato lo steamming-up. Gli animali con una buo-na integrazione sale vitaminica ad oggi non hanno problemi nel post parto.

Cos’è importante considerare nel preparare l’Unifeed ?Il carro miscelatore è importante. Cambio i coltelli ogni 4 mesi perché, altrimenti, utiliz-zando tanto fasciato, la fibra viene strappa-ta, con il rischio che gli animali la tralascino per mangiare prima i concentrati.

Come ti interfacci con i tecnici Zoofarma ?Per ogni problematica mi confronto con loro. Inoltre, faccio analizzare ogni nuovo inserimento di foraggio e chiedo consigli sul quantitativo da inserire in razione. Cerchia-mo comunque di variare il meno possibile nel tempo la razione. Più si è costanti con le vacche più loro rendono: sono ruminanti. In lattazione uso un integratore formulato ad hoc per le esigenze delle mie vacche ad alta produzione. Sono molto contento del rapporto con Zoofarma, sia dal punto di vista commerciale sia, soprattutto, dal pun-to di vista umano, grazie alla fiducia, alla qualità e alla tempestività. La forza di una collaborazione così duratura trae origine dal dialogo e dal confronto che reciprocamen-te portiamo avanti, sulla base del quale si strutturano programmi mirati. L’utilizzo dei prodotti Zoofarma avviene anche in ottica di prevenzione. Prevenire è una

regola perché evita sprechi e fa sì che la qualità della produzione e della salute delle vacche sia sempre ai massimi livelli, grazie a un alleato competente in grado di garanti-re una ottimale gestione della mandria.

In virtù dell’attenzione alla fertilità, attual-mente, l’azienda Marchi occupa il 29°posto nella classifica nazionale come produzioni.

Sali minerali

Ruminativi

Disintossicanti

Vitaminici

Immunostimolanti

Conservanti

CONSULENZA

Nutrizionale

Agronomica

La zoppia nelle bovine da latte ad alta produzione è un disordine multifattoriale. I fattori citati in letteratura, che concorrono allo sviluppo della zoppia, sono: nutrizionali, ambientali, infettivi, genetici e da determina-te abitudini umane e animali. Numerosi studi indicano però che, set-tembre, definito da alcuni veterinari “il mese delle solette”, si caratterizza per essere il periodo dell’anno in cui le ma-lattie podali si manifestano con maggio-re virulenza.

Presupposto che la terapia per le patologie infettive del piede non può prescindere dal pareggio del piede e dal trattamento locale delle lesioni da dermatite, è importante ca-pire cosa determini l’accentuarsi di tali pro-blematiche nel mese di settembre. Si tratta infatti di considerare eventuali azioni preven-tive al fine di impedire un’importante per-dita economica per l’azienda. Diversi au-tori hanno quantificato il costo aziendale per ogni singolo animale zoppo. Si stima, infatti, una spesa di 328 euro/capo durante il perio-do utile a riportare in salute l’animale che ha contratto questa problematica (includendo le cure veterinarie, perdite di performance e impatto sulla fertilità).In che modo, quindi, l’estate incide sulla sa-lute dei piedi? Un recente ed interessante studio dell’Università dell’Arizona ha eviden-ziato come il comportamento delle vacche di stare in piedi o sdraiate sia un indicatore dello stress da caldo. Le vacche ansima-no, mangiano meno e producono meno latte quando sale la temperatura interna del loro corpo. Il comportamento quotidiano dell’ani-male è quello di rimanere in piedi per pe-riodi molto lunghi e questo perché in tale postura gli animali espongono una pro-porzione maggiore della loro superficie corporea, favorendo la dispersione del calore nell’aria. Il piede per tale motivo si trova a dover supportare per più tempo il carico dell’animale stesso, indebolendosi

strutturalmente. Lo zoccolo inoltre è mag-giormente a contatto con il letame presente in corsia, che rappresenta la principale fonte di infezione, causando la dermatite e il flem-mone interdigitale. Altri studi dimostrano poi che gli animali, sempre in estate, tendono a mantenere più a lungo la stazione in piedi in presenza di mosche all’interno della stalla.

Lo stress da caldo porta ad un calo dell’inge-stione di sostanza secca, che può essere mi-tigato con un buon sistema di raffrescamen-to e razioni ricche in fibra di alta qualità che stimola la ruminazione, mantenendo così in salute il rumine. Se non vengono però mes-se in atto le misure sopra indicate l’animale andrà incontro ad un’acidosi in forma acuta o subclinica. A livello podale le conseguenze di entrambe le forme di acidosi sono laminiti e ulcere della suola.

Ecco spiegato perché al termine del periodo estivo, settembre, il piede risulterà più sensi-bile alle patologie podali.Come possiamo intervenire come Zoofarma? La carenza di alcuni microelementi, in par-ticolare Zinco e Iodio, inducono una crescita dell’unghiello non ottimale, con debolezza strutturale intrinseca e conseguente aumen-to del rischio di fessurazioni ed invasioni di agenti patogeni. Il calo immunitario inoltre rende più sensibile l’animale all’attacco dei radicali liberi sulla struttura dello zoccolo, pri-mo sistema di difesa nei confronti dei batteri presenti nell’ambiente.

Zoofarma ha formulato un prodotto in grado di rinforzare l’immunità e la struttura dello zoccolo. La nostra proposta si chiama FORCE PLUS, l’integratore che combina l’azione di diversi principi attivi:Biotina: è un aminoacido che agisce diret-tamente sulla salute del piede in quanto è essenziale per la produzione della chera-tina (Majee D.N. et al., 2003) Il fenomeno dell’acidosi ruminale, acutizzatosi durante il periodo estivo, porta ad una minore produ-zione endogena di biotina (Vitamina H), da parte dei microrganismi ruminali lasciando lo zoccolo senza protezione alcuna.Zinco: oltre ad essere un componente della SOD, ha la capacità di limitare la desquama-zione delle cellule dell’epidermide e di favo-rire la sintesi di cheratina che rappresenta la prima barriera contro le infezioni mammarie e dello zoccolo (Andrighetto et al., 2011).Iodio: ha un ruolo chiave nei meccanismi di difesa immunitaria in quanto è indispensabile nella sintesi degli ormoni tiroidei.Rame: anche il rame favorisce l’attività en-zimatica della superossido dismutasi (SOD), in grado di convertire i radicali superossido a perossido di idrogeno, successivamente inat-tivato dalla glutatione perossidasi. È, inoltre un cofattore della cerulo plasmina una pro-teina in grado di inattivare le forme reattive del ferro e altri radicali (Andrighetto et al., 2011).

Vitamina E: protegge gli epiteli dello zocco-lo, le mucose, i caroteni e la Vitamina A dai ROMs ed è indispensabile per l’integrità ed il funzionamento dei muscoli scheletrici e car-diaci (Therond et al., 2000). Ci sono numero-se evidenze scientifiche in merito all’efficacia dell’integrazione di vitamina E, associata al Selenio, sulla riduzione dell’incidenza di ma-stite soprattutto nei primi giorni post partum. L’effetto benefico sembrerebbe legato alla sti-molazione dell’attività funzionale di neutrofili e linfociti e al mantenimento dell’integrità di membrana: potenzia le difese immunitarie

dell’animale (Andrighetto et al., 2011).Selenio: gioca un ruolo fondamentale nell’at-tività di alcuni enzimi selenio-dipendente (es. glutatione per ossidasi), in grado di inattivare radicali tossici come il perossido di idrogeno (Kohrle et al., 2000). Sempre il Selenio ha un’azione diretta sul sistema immunitario, potenziandone il numero di cellule di difesa (Huang-ZhiJian et al., 2004 - Harris et al., 2005)

Gli Aminoacidi sono nutrienti clinici del fega-to dei Ruminanti, ma per essere pienamente efficaci devono essere somministrati in forma Rumino-Protetta e non essere così degradati all’interno del Rumine (Santschi et al., 2005). Metionina è detto aminoacido essenziale o limitante, in quanto, nella maggior parte degli alimenti, la sua concentrazione risulta essere non sufficiente per soddisfare i fabbisogni di sintesi delle proteine nel latte in bovine ad alta produzione.

La soia (sc.: Glycine max) è una colti-vazione introdotta in tempi abbastanza recenti (fine anni ’70) anche in Italia, inizialmente per la produzione di olio (dai semi) e poi, previa tostatura per eliminare fattori antinutrizionali con attività antitripsinica, per utilizzarne il panello o la farina di estrazione nell’ali-mentazione degli animali o nella formu-lazione dei mangimi ad uso zootecnico.L’interesse, come alimento proteico, della farina di estrazione di soia è sem-pre stato notevole per diversi motivi:- La proteina è di alto valore biologico (68.6) e, tra i vegetali, è il valore che si avvicina di più al valore biologico della proteina animale;- La sua solubilità e digeribilità è alta;- Il profilo aminoacidico è senza dubbio molto valido ed è l’ideale complemen-to di quello del mais.A tutt’oggi rimane “l’unità proteica” di minor costo nell’alimentazione zootec-nica, fatta eccezione per le farine di ori-gine animale, il cui utilizzo è però forte-mente limitato dalla vigente legislazione visto il forte pericolo sanitario conse-guente al loro impiego indiscriminato e incontrollato. La proteina della farina di soia tostata è di importanza fondamen-tale nell’alimentazione dei nostri animali (soprattutto bovini e ruminanti in gene-re) quando la fonte di energia principale della “razione” sia il mais. La bibliografia è vastissima a tale riguardo, e non esi-stono dubbi in tal senso: l’abbinamen-to mais-soia è l’ideale. Se noi diamo un valore alimentare (feeding value) pari a 100 alla farina di soia il confronto con altri alimenti è il seguente:- farina glutinata mais 40-45- f.e. girasole 55- f.e. girasole decort. 65

- f.e. colza 70- soia integrale tost. 85-90- f.e. soia proteica 105Questo valore viene determinato in base al concetto di “primo aminoacido limitante” che viene ottimamente illustrato dalla famosa “Botte di Liebig”.

Per comprendere meglio questo concetto e ridurlo in termini pratici, si può dire che, se io fornisco ad un animale tutti gli ami-noacidi in quantità necessaria per ottenere una quantità X di produzione, la produzione sarà “limitata” a X – y se anche uno solo dei 21 aminoacidi è disponibile in quantità tale (X –y) da dare appunto questa produzione (nell’illustrazione della botte la met. cioè la metionina). Questo concetto avvalora il di-scorso fatto precedentemente sull’ideale complementarietà tra mais e soia.Ecco perché nel calcolare una razione bilan-ciata per i nostri animali non è più possibile ragionare semplicemente in termini generici di “apporto proteico”, ma è molto più corretto parlare di apporti e fabbisogni in aminoaci-di, così da ottenere la massima efficienza alimentare della nostra razione. Questo equivale ad avere animali più sani e produt-tivi, riducendo nel contempo al minimo gli sprechi e i reflui “inquinanti”.

Domanda

- La soia è la fonte proteica più costosa?

- La soia può essere l’unica fon-te proteica da concentrati?

- La soia causa mastiti e proble-mi podali?

Risposta

- No: la soia è l’unità proteica con rapporto qualità prezzo più basso

- Sì: se associata a fonti proteiche da foraggi nobili (mediche)

- No: sono patologie multifatto-riali

(Fonte: www.clal.it)

Settembre il mese delle solette: prevenire è possibile Individuare le cause delle patologie infettive del piede è importante per attuare una corretta prevenzionedi Simone Gaino, direttore tecnico e medico veterinario Zoofarma

A proposito di soiaL’interesse per la farina di estrazione di soia è notevole, considerata come l’ ”unità proteica” di minor costo nell’alimentazione zootecnicadi Stefano Manfrini, alimentarista Zoofarma

Viale del Lavoro 18/a - 37069 Villafranca di Verona (Verona) - Tel 045 6300606 - 045 7902413 - Fax 045 6303646 - www.zoofarma.it - [email protected]

Filiale di Trento: Via alla Piena, 70 - Romeno (Trento) - Tel. e Fax 0463 875394

Sede operativa: Potenza

Sede amministrativa: viale del Lavoro 18/a - 37069 Villafranca di Verona (Verona) - Tel. 045 7903548 - Fax 045 6303646

Azienda agricola di Felice Silvano - Contrada Castelluccio, Bella (Potenza)

“Al termine della calda estate dello scorso anno, per recuperare integrità agli zoccoli ho trattato i miei animali con FORCE PLUS, essendo un

prodotto ricco di biotina”.

Errera Holsteins di Davide Errera, Borgoforte (Mantova)

“La cura dei piedi degli animali è uno degli obiettivi sanitari della mia azienda. Nel periodo tra fine agosto e settembre potenzio le difese degli

zoccoli con FORCE PLUS, prodotto ricco in zinco chelato”.

S.A. Bruno, Massimo e Tiziano Leso, (Mantova)

“Al termine dell’estate gli animali hanno necessità di essere sostenuti con prodotti capaci di potenziare le difese immunitarie e la robustezza

dello zoccolo. Per tale motivo utilizzo FORCE PLUS”.

Azienda agricola di Primo e Claudio Spaggiari, Bagnolo S.Vito (Mantova)

“Lo scorso anno ho utilizzato FORCE PLUS da metà agosto a metà ottobre per sostenere gli zoccoli dei miei animali. La mandria ha risposto

inoltre aumentando le difese immunitarie”.

S.A. Giovanni, Giorgio e Gino Avanzini, Bagnolo S.Vito (Mantova)

“Ho scelto di utilizzare FORCE PLUS per sostenere l’immunità dei miei animali e la sanità degli zoccoli durante e dopo lo

stress da caldo”.

Azienda agricola di Francesco Lavarini, Castelnuovo del Garda (Verona)

“Nella nostra azienda a cavallo della profilassi vaccinale trattiamo la mandria con FORCE PLUS per i suoi principi attivi altamente immunosti-

molanti”.

Azienda agricola di Giuseppe D’Acunto, Altavilla Silentina (Salerno)

“Conoscendo l’importanza dello Zinco e della Biotina per la sanità degli zoccoli ho scelto di utilizzare FORCE PLUS per alcuni periodi dell’an-

no, dopo averne riscontrato evidenti benefici”.

Cremona, 24-27 ottobre 2013Pad. 2 – Stand 163

FORCE PLUSLe testimonianze di alcuni allevatori

Azienda agricola di Mariano Messina, Località Valle dell’Oro, Bella (Potenza)

“La scorsa estate ho deciso di somministrare FORCE PLUS ai miei animali per prevenire l’inevitabile calo di difese immunitarie di fine estate.

Ho ottenuto ottimi risultati anche sulla sanità degli zoccoli”.