New litrovatesulsito Economia … · 2018. 1. 20. · 2 P n

4
Dal 2013 ad oggi bloccati tre milioni di stipendi mentre in Spagna volano Andrea Bassi ROMA Due ultimi passaggi. Il primo so- stanziale, il secondoformale. Poi i dipen- denti dei ministeri, delle agenzie fiscali e del parastato, dopo 9 anni di blocco del- leretribuzioni, potranno incassare il pri- mo aumento. Ma soprattutto gli arretra- ti maturati per il 2016 e il 2017: la vera novità. Il governo vuole a tutti i costi che arrivino in busta paga di febbraio. Per farlo, è necessario che gli ultimi due pas- saggi si concludano entro il 5 del prossi- mo mese. Non è scontato. Anzi. Ieri il consiglio dei ministri ha ratificato l’ac- cordo raggiunto alla vigilia di Natale con i sindacati delle «funzioni centrali». La Cortedei conti avrà15 giorni per validar- lo o fare le osservazioni. Poi ci sarà la fir- ma definitiva del contratto che entrerà immediatamente in vigore. Cosa succede se, come sembra pro- babile, tutto l’iter non si concluderà per il 5 febbraio, giorno in cui vengono pre- parati i cedolini? Il governo ha già pron- ta un’a ipotesi alternativa: pagare sepa- ratamente gli arretrati dopo lo stipen- dio. Insomma, i soldi potrebbero essere accreditati alla vigilia del voto. Cifre non trascurabili. I primi 270 mila dipendenti che hanno rinnovato il contratto riceve- ranno tra i 320 e i 712 euro lordi, con una media di 492. Poi da febbraio scatteran- no anche gli aumenti a “regime”, da 63 euro a 117 euro. Chi si trova nella fascia inferiore, riceverà per tutto il 2018 un as- segno “una tantum” da 21 a 25 euro, in modo da raggiungere gli 85 euro pro- messi dal governo con l’accordo di no- vembre 2016, alla vigilia del referendum costituzionale. La ministradella Funzio- ne pubblica Marianna Madia, interpel- lata se l’una tantum possa sbloccarsi a febbraio, quindi prima del voto, ha ri- sposto che «l’auspicio, anche se ci sono dei passaggi forma- li, è che, sì, avvenga il prima possibile». Fin qui quel che ri- guarda gli statali in senso stretto (mini- steriali, dipendenti delle agenzie fiscali e del parastato). Me- no del 10% di tutto il pubblico impiego, che tuttavia fa da apripista al resto dei 3,3milioni di lavora- tori. Tanto che entro il mese dovrebbe essere fatta anche per scuola, enti locali e sanità. Il rinnovo del contratto dei prof, circa un milione, ha subito invece uno stop and go per il nodo delle risorse e per la richiesta dei sindacati di inserire nel pacchetto i fondi destinati al merito e la card per i prof. Discussione al mo- mento in salita. Tuttavia, c’è ottimismo. Il comparto della pubblica amministra- zione centrale, dal «punto di vista nume- rico è il più piccolo, è però molto signifi- cativo perché riguarda le funzioni diret- te dello Stato e soprattutto determina un quadro di riferimento», ha sottolineato Susanna Camusso, definendo il via libe- ra un«attodovuto». «Dimostra che i con- tratti si possono fare», ha detto Franco Martini, sempre della Cgil. «Una buona notizia», per Antonio Foccillo della Uil. «Dopo anni di ritardo ripartono le buste paga», ha affermato Massimo Battaglia della Confsal Unsa. E la Cisl con Ignazio Ganga ha definito il passaggio a Palazzo Chigi «fondamentale». Il governo non ha mancato di notare come «l’impegno assunto» sia stato rispettato. E il sottose- gretario Angelo Rughetti: «Berlusconi MatteoSalvini Renato Brunettai contrat- ti li bloccano noi li facciamo». Luca Cifoni In tutta Europa c’è una questio- ne salariale: ne è convinto da tempoMario Draghi che indivi- dua nell’insufficiente crescita delle retribuzioni uno dei fatto- ri che impediscono il ritorno a una “normale” dinamica dell’inflazione e quindi un’eco- nomia in salute. Visto dal pun- to di vista dei cittadini del Vec- chio Continente, il tema è me- no tecnico maugualmente sen- tito ed è di certo uno di quelli che influenzano gli umori al momento di esprimere il voto. In Italia il “grande freddo” de- gli stipendi c’è stato soprattut- to per tre milioni di dipendenti pubblici. Per i privati le cose so- no andate un po’ meglio. Soffermiamoci in particola- re su quel che è avvenuto dal 2013 in poi. In termini assoluti nel settore privato la dinamica italiana non è stata brillante ed è risultata generalmente infe- riore a quella degli altri Paesi europei. Ma due fattori hanno gioca- to a favore del portafogli dei la- voratori dipendenti: il primo, che riguarda tutti, è l’inflazio- ne praticamente piatta dal 2013 in poi, che ha interamen- te trasformato quei pur mode- sti aumenti in maggiore potere d’acquisto; il secondo è l’effet- to favorevole del bonus 80 euro sugli stipendi medio-bassi, quelli al di sotto dei 24 mila eu- ro di imponibile Irpef. Ci sono molti modi di misurare le retri- buzioni: il metodo sviluppato dall’Ocse e ripreso da Eurostat permette di confrontare quelle nette dei vari Paesi. Lo stipen- dio medio netto per un dipen- dente italiano senza carichi fa- miliari era di 20.675 euro l’an- no nel 2013 ed è arrivato a 21.106 nel 2016 (ultimo dato di- sponibile), con un incremento del 2,1per cento. Ben diversa è invece la situa- zione del corrispondente lavo- ratore tipo tedesco, che sem- pre nel 2013 era a quota 27.075 euro ed in tre anni ha messo a segno un aumento del 6,6 per cento passando a 28.848. Il mi- glioramento è stato più marca- to anche in Spagna (+4,7 per cento),mentre la Francia hafat- to meglio solo di un soffio (+2,2 per cento). Se invece guardiamo al lavo- ratore singolo con retribuzio- ne più bassa l’andamento è de- cisamente migliore, con 14.639 euro netti annui del 2013 che sono diventati tre an- ni dopo 16.039: la crescita è del 9,6 per cento grazie alla spinta degli 80 euro mensili arrivati in busta paga per otto mesi nel 2014 e poi in misura totale l’an- no successivo. Un incremento che risulta superiore a quello del lavorato- re tedesco. Sulla fascia un po’ più alta, lo svantaggio italiano è più evidente: il suo emolu- mento è sostanzialmente fer- mo appena al disotto dei31 mi- la euro, l’incremento è dello 0,2 per cento, che si confronta con il 2,4 della Francia, il 4,4 della Spagna e il 6,7 della solita Germania. Quanto alla pubblica ammi- nistrazione il blocco dei con- tratti ha provocato, in termini di retribuzione media, un leg- gero arretramento perché, nel frattempo, è cambiata la pla- tea. Naturalmente,sul netto del- la fascia medio-bassa come nel caso dei privati ha inciso fa- vorevolmente il bonus 80 euro introdotto dal governo guidato da Matteo Renzi. Negli altri grandi Paesi europei invece gli stipendi continuavano ad an- dare avanti, pur se con un pas- so non velocissimo (Germania in testa). Così si può osservare che il livello medio dei salari ri- sulta ora più basso anche di quello di Francia e Spagna. Il caso Salari, buste paga ferme: Italia in coda nell’Ue Gap fino al 6 per cento con Germania e Francia Statali, il governo: aumenti prima del voto Contratto ratificato dal Consiglio dei ministri. A febbraio l’una tantum, da marzo gli scatti L’impegno Madia: spero che gli arretrati vengano liquidati il prima possibile Come sono andate le retribuzioni nette nel settore privato Retribuzioni nette annuali in euro Fonte: Eurostat/Ocse Germania Spagna Francia Italia Retribuzione netta annuale lavoratore medio 6,5% 4,7% 2,2% 2,1% Incr. % 2013 su 2016 28.848,03 20.998,93 26.978,48 21.106,33 2016 28.268,14 20.844,88 26.775,26 21.113,61 2015 27.662,03 20.169,47 26.578,46 20.930,61 2014 27.075,17 20.061,89 26.396,38 20.674,77 2013 Retribuzione netta annuale lavoratore livello medio-basso 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 40.000 6,6% 4,7% 4,9% 9,6% Incr. % 2013 su 2016 20.912,80 14.894,22 19.048,92 16.038,70 2016 20.498,53 14.782,17 18.707,56 16.043,59 2015 20.054,34 14.297,48 18.293,84 15.600,97 2014 19.618,25 14.220,00 18.162,03 14.638,56 2013 Retribuzione netta annuale lavoratore livello medio-alto 6,7% 4,4% 2,4% 0,2% Incr. % 2013 su 2016 44.821,66 32.446,51 41.595,90 30.963,73 2016 43.902,85 32.132,57 41.250,07 30.973,63 2015 42.874,98 31.164,64 40.913,73 31.032,88 2014 42.011,07 31.078,53 40.617,74 30.909,86 2013 15.000 20.000 25.000 30.000

Transcript of New litrovatesulsito Economia … · 2018. 1. 20. · 2 P n

Page 1: New  litrovatesulsito Economia … · 2018. 1. 20. · 2 P n

Time: 20/01/18 00:25 IL_MATTINO - NAZIONALE - 12 - 20/01/18 ----

12 Sabato 20 gennaio 2018

[email protected]

fax0817947364

EconomiaQuotazionionlineIfondidi investimento

italiani,assicurativi

esteriautorizzati

li trovatesulsito

www.ilmattino.it/economia

Dal 2013 ad oggi bloccatitremilioni di stipendimentre in Spagna volano

AndreaBassi

ROMA Due ultimi passaggi. Il primo so-stanziale,ilsecondoformale.Poiidipen-dentideiministeri,delleagenziefiscaliedelparastato,dopo9annidibloccodel-leretribuzioni,potrannoincassareilpri-moaumento.Masoprattuttogliarretra-ti maturati per il 2016 e il 2017: la veranovità. Il governovuolea tutti i costi chearrivino in busta paga di febbraio. Perfarlo,ènecessariochegliultimiduepas-saggi si concludanoentro il 5del prossi-mo mese. Non è scontato. Anzi. Ieri ilconsiglio dei ministri ha ratificato l’ac-cordoraggiuntoallavigiliadiNataleconi sindacati delle «funzioni centrali». LaCortedeicontiavrà15giornipervalidar-loo fare leosservazioni.Poi cisarà la fir-ma definitiva del contratto che entreràimmediatamenteinvigore.

Cosa succede se, come sembra pro-babile, tutto l’iter non si concluderà peril 5 febbraio, giorno in cui vengonopre-parati i cedolini? Ilgovernohagiàpron-ta un’a ipotesi alternativa: pagare sepa-ratamente gli arretrati dopo lo stipen-dio. Insomma, i soldi potrebberoessereaccreditatiallavigiliadel voto.Cifrenontrascurabili. Iprimi270miladipendentichehannorinnovatoilcontrattoriceve-rannotrai320ei712eurolordi,conunamediadi 492. Poi da febbraio scatteran-no anche gli aumenti a “regime”, da 63euro a 117 euro. Chi si trova nella fasciainferiore,riceveràpertuttoil2018unas-segno “una tantum” da 21 a 25 euro, inmodo da raggiungere gli 85 euro pro-messi dal governo con l’accordo di no-vembre2016,allavigiliadelreferendumcostituzionale.LaministradellaFunzio-ne pubblicaMariannaMadia, interpel-lata se l’una tantum possa sbloccarsi afebbraio, quindi prima del voto, ha ri-sposto che «l’auspicio, anche se ci sono

dei passaggi forma-li, è che, sì, avvengail prima possibile».Fin qui quel che ri-guarda gli statali insenso stretto (mini-steriali, dipendentidelle agenzie fiscaliedelparastato).Me-nodel 10%di tutto ilpubblico impiego,che tuttavia fa daapripista al resto dei3,3milionidilavora-

tori. Tanto che entro il mese dovrebbeessere fatta ancheper scuola, enti localie sanità. Il rinnovo del contratto deiprof, circa unmilione, ha subito inveceunostopandgoper il nododelle risorseeper larichiestadeisindacatidi inserirenel pacchetto i fondi destinati al meritoe la card per i prof. Discussione al mo-mento in salita. Tuttavia, c’è ottimismo.Il compartodellapubblica amministra-zionecentrale,dal«puntodivistanume-ricoè il piùpiccolo, èperòmoltosignifi-cativoperchériguarda le funzionidiret-tedelloStatoesoprattuttodeterminaunquadro di riferimento», ha sottolineatoSusannaCamusso,definendoilvialibe-raun«attodovuto».«Dimostracheicon-tratti si possono fare», ha detto FrancoMartini, sempre della Cgil. «Una buonanotizia», per Antonio Foccillo della Uil.«Dopoanni di ritardo ripartonolebustepaga», ha affermato Massimo BattagliadellaConfsal Unsa. E laCisl con IgnazioGangahadefinito il passaggioaPalazzoChigi «fondamentale». Il governo nonhamancato di notare come «l’impegnoassunto»siastatorispettato.Eil sottose-gretario Angelo Rughetti: «BerlusconiMatteoSalviniRenatoBrunettaicontrat-ti li bloccanonoi li facciamo».

LucaCifoni

IntuttaEuropac’èunaquestio-ne salariale: ne è convinto datempoMarioDraghicheindivi-dua nell’insufficiente crescitadelleretribuzioniunodeifatto-ri che impediscono il ritorno auna “normale” dinamicadell’inflazioneequindiun’eco-nomia insalute.Vistodalpun-todi vista dei cittadini delVec-chioContinente, il tema ème-notecnicomaugualmentesen-tito ed è di certo uno di quelliche influenzano gli umori almomento di esprimere il voto.In Italia il “grande freddo” de-gli stipendi c’è stato soprattut-toper tremilionididipendentipubblici.Periprivatilecoseso-noandateunpo’meglio.

Soffermiamoci in particola-re su quel che è avvenuto dal2013 in poi. In termini assolutinel settore privato la dinamicaitaliananonèstatabrillanteedè risultata generalmente infe-riore a quella degli altri Paesieuropei.

Maduefattorihannogioca-toa favoredelportafoglidei la-voratori dipendenti: il primo,che riguarda tutti, è l’inflazio-ne praticamente piatta dal2013 inpoi, cheha interamen-te trasformato quei purmode-stiaumenti inmaggiorepotered’acquisto; il secondoè l’effet-tofavorevoledelbonus80eurosugli stipendi medio-bassi,quellialdi sottodei24milaeu-

ro di imponibile Irpef. Ci sonomoltimodidimisurare leretri-buzioni: il metodo sviluppatodall’Ocse e ripresodaEurostatpermettediconfrontarequellenette dei vari Paesi. Lo stipen-diomedio netto per un dipen-dente italianosenzacarichi fa-miliari era di 20.675 euro l’an-no nel 2013 ed è arrivato a21.106nel2016(ultimodatodi-sponibile), conun incrementodel2,1percento.

Bendiversaèinvecelasitua-zionedelcorrispondente lavo-ratore tipo tedesco, che sem-prenel 2013era aquota 27.075euro ed in tre anni hamesso asegno un aumento del 6,6 percentopassandoa28.848. Ilmi-glioramentoèstatopiùmarca-to anche in Spagna (+4,7 percento),mentrelaFranciahafat-tomegliosolodiunsoffio(+2,2percento).

Seinveceguardiamoallavo-ratore singolo con retribuzio-nepiùbassal’andamentoède-cisamente migliore, con14.639 euro netti annui del2013che sonodiventati tre an-nidopo16.039: la crescitaèdel9,6 per cento grazie alla spintadegli80euromensiliarrivati inbusta paga per otto mesi nel

2014epoiinmisuratotale l’an-nosuccessivo.

Un incremento che risultasuperioreaquellodellavorato-re tedesco. Sulla fascia un po’più alta, lo svantaggio italianoè più evidente: il suo emolu-mento è sostanzialmente fer-moappenaaldisottodei31mi-la euro, l’incremento è dello0,2 per cento, che si confrontacon il 2,4 della Francia, il 4,4della Spagna e il 6,7 della solitaGermania.

Quantoallapubblicaammi-nistrazione il blocco dei con-tratti ha provocato, in terminidi retribuzionemedia, un leg-gero arretramento perché, nelfrattempo, è cambiata la pla-tea.

Naturalmente,sulnettodel-la fascia medio-bassa comenelcasodeiprivatihainciso fa-vorevolmente il bonus 80 eurointrodottodalgovernoguidatoda Matteo Renzi. Negli altrigrandi Paesi europei invece glistipendi continuavano ad an-dareavanti,purseconunpas-so non velocissimo (Germaniain testa). Così si può osservarecheil livellomediodeisalari ri-sulta ora più basso anche diquellodiFranciaeSpagna.

Il caso

Salari, buste paga ferme: Italia in coda nell’UeGap fino al 6 per cento con Germania e Francia

+0,52%

26.179,355

Ftse Italia All Share

Milano

+0,50%

23.749,222

Ftse/Mib

Milano

+1,15%

13.434,45

Dax

Francoforte

+0,39%

7.730,79

Ft 100

Londra

+0,58%

5.526,51

Cac 40

Parigi

+0,19%

23.808,06

Nikkey

Tokyo

Dow Jones (ore 19)

New York

Nasdaq (ore 19)

New York

Euribor

Tassi

BTP-BUND

Milano

6-0,24%

25.955,35+0,26%

7.314,87 -0,275+0,57%

140,20+0,36%

Svolta in Venezuelaarriva la cripotovaluta«petro»: avrà il valoredel barile di petrolio

La scelta del presidenteMaduroper aggirare le sanzioni Usae rilanciare l’economia in crisi

La sfida

Statali, il governo: aumenti prima del votoContratto ratificato dal Consiglio dei ministri. A febbraio l’una tantum, da marzo gli scatti

L’impegnoMadia:spero chegli arretrativenganoliquidatiil primapossibile

Come sono andate le retribuzioni nette nel settore privato

Retribuzioninette annualiin euro

Fonte: Eurostat/Ocse

Germania

Spagna

Francia

Italia

Retribuzione netta annuale lavoratore medio

6,5%

4,7%

2,2%

2,1%

Incr. %2013

su 2016

28.848,03

20.998,93

26.978,48

21.106,33

2016

28.268,14

20.844,88

26.775,26

21.113,61

2015

27.662,03

20.169,47

26.578,46

20.930,61

2014

27.075,17

20.061,89

26.396,38

20.674,77

2013

Retribuzione netta annuale lavoratore livello medio-basso

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

40.000

6,6%

4,7%

4,9%

9,6%

Incr. %2013

su 2016

20.912,80

14.894,22

19.048,92

16.038,70

2016

20.498,53

14.782,17

18.707,56

16.043,59

2015

20.054,34

14.297,48

18.293,84

15.600,97

2014

19.618,25

14.220,00

18.162,03

14.638,56

2013

Retribuzione netta annualelavoratore livello medio-alto

6,7%

4,4%

2,4%

0,2%

Incr. %2013

su 2016

44.821,66

32.446,51

41.595,90

30.963,73

2016

43.902,85

32.132,57

41.250,07

30.973,63

2015

42.874,98

31.164,64

40.913,73

31.032,88

2014

42.011,07

31.078,53

40.617,74

30.909,86

2013

15.000

20.000

25.000

30.000

Page 2: New  litrovatesulsito Economia … · 2018. 1. 20. · 2 P n

#

38 ECONOMIA Sabato 20 Gennaio 2018 Corriere della Sera

I bitcoin«Clienti da tutelare»La Sec americanaferma i fondi

Contratto statali,gli aumenti arretratiattesi entro febbraioPer 245mila dipendenti. Manca l’ok Corte dei conti

ROMA Dopo il via libera di ieriin consiglio deiministri, il go-verno è impegnato al massi-mo per far arrivare entro feb-braio, cioè prima delle elezio-ni politiche, gli arretrati pre-visti dal rinnovo del contrattodi lavoro 2016-18 degli statali,circa 245 mila dipendenti deiministeri, delle Agenzie fisca-li, degli enti pubblici non eco-nomici e del Cnel. Si tratta diuna somma una tantum checopre il mancato rinnovo deicontratti dal 2010 in poi. Som-ma che oscilla dai 370 eurolordi per la fascia retributivapiù bassa ai 712 per quella piùalta. Poi damarzo scatterannogli aumentimensili di 85 euroin media.Per sbloccare i pagamenti

serve ancora il visto della Cor-te dei conti, ma l’auspicio delministro della Pubblica am-ministrazione, Marianna Ma-

dia, è che esso «arrivi il primapossibile».Il contratto degli statali era

stato sottoscritto il 23 dicem-bre dall’Aran, l’agenzia pub-blica che rappresenta il gover-no, e dai sindacati di catego-ria. Ieri, con la ratifica da partedel consiglio dei ministri, si ècompiuto il passaggio fonda-

mentale. «Un atto dovuto», hacommentato la leader dellaCgil, Susanna Camusso».«A questo punto - ha garan-

tito la ministra Madia - arrive-ranno sia gli arretrati sia poigli scatti di aumento». Soddi-sfatti i sindacati, che però re-clamano il rinnovo del restodei contratti che riguardano

oltre tremilioni di dipendentipubblici. Si tratta di quellidella scuola, della sanità e de-gli enti locali. In tutti e tre icomparti l’accordo appare piùcomplicato da trovare, perchémancherebbero, secondo leorganizzazioni dei lavoratori,le risorse per garantire au-menti medi di 85 euro come

per gli statali. In particolare,la trattativa procede con diffi-coltà nella scuola, deve nellaancora partire negli enti localimentre è in fase avanzata nel-la sanità. Il «quadro di riferi-mento», ha detto Camusso, èdato dalle soluzioni trovateper gli statali. E per questo an-che negli altri comparti, per

Il simbolo della criptovaluta

370euro l’aumentoper la fasciapiù bassa

85eurogli aumentimensili medi

Ministra La titolare del dicastero della Pubblica amministrazione Marianna Madia

Non «è ancora il momento» per i fondi di investimento in bitcoin. LaSec, Autorità di controllo dei mercati finanziari americani, ha respintola richiesta di costituire degli Etf, «Exchange-traded fund», cioèveicoli aperti a un’ampia platea di risparmiatori, grazie all’offerta diquote a prezzi più contenuti, intorno a qualche centinaio di dollari. Ilpiano è sospinto dall’azione di due lobby a Washington: l’InvestmentCompany Institute e La Securities Industry and Financial MarketsAssociation. Ma la Sec ha bocciato il progetto praticamente su tuttala linea. La formula proposta dell’«Etf digitale» sarebbe quellaclassica: il sottoscrittore è titolare di una quota del fondo, ma non

controlla come sia gestito il patrimonio amministrato. Il problema,però, nota la Sec, è che le criptovalute, oggetto degli scambi e degliinvestimenti, sono ancora volatili. Il rischio, anche se il documentonon si esprime in questi termini, è la produzione di una bollaincontrollabile. La Sec elenca una serie di «questioni da risolvere». Ladifficoltà di stimare il valore degli asset sottostanti all’offerta di quoteal pubblico; la mancanza di liquidità per rendere solventi le eventualirichieste di rientro. Infine un preoccupato paragrafo sulla «potenzialemanipolazione del mercato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RCS MediaGroup S.p.A.Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano

Per la pubblicità legale e finanziaria rivolgersi a:Via Rizzoli, 820132 MilanoTel. 02 2584 6665Fax 02 2588 6114

Via Campania, 59 C00187 RomaTel. 06 6882 8650Fax 06 6882 8682

TRIBUNALE DI RIMINISezione Fallimentare

il giorno 15 febbraio 2018 alle ore 11.00 per il Lotto 1presso la sala delle pubbliche udienze del Tribunale di Rimini

in Via Carlo Alberto Dalla Chiesa n. 11

VENDITA SENZA INCANTODI BENI IMMOBILI DI PERTINENZA DEL FALLIMENTO N. 73/2016

G.D. Dott.ssa Susanna ZavagliaCURATORE Dott. Andrea FerriLa vendita comprende tutti i beni immobili e mobili nelle consistenze indicate nella periziaimmobiliare e nel verbale di inventario contenuti nel fascicolo del fallimento.

CONDIZIONI DI VENDITAPer il lotto 1 il prezzo base d’asta è di Euro 10.000.000,00 composto daa) piena proprietà di compendio immobiliare composto da fabbricati su più livelli destinati

a sede della Questura, della Polizia stradale di Rimini e residenze, con annessa areacoperta e scoperta pertinenziale ad uso corte, sito in Comune di Rimini Viale UgoBassi;

b) appezzamento di terreno sito in Comune di Rimini, tra le vie Lagomaggio, Pascoli eUgo Bassi.

Le offerte in aumento non potranno essere inferiori ad Euro 200.000,00.Modalità di pagamentoTermine massimo di pagamento è 120 giorni dall’aggiudicazione.Ogni offerente, tranne il debitore e tutti i soggetti per legge non ammessi alla vendita,dovrà depositare entro le ore 13,00 dell’ultimo giorno non festivo precedente quello dellavendita, presso lo Studio del Notaio Luigi Ortolani, Viale Ceccarini n. 171 Riccione, inbusta chiusa l’offerta irrevocabile d’acquisto in regola con il bollo, l’assegno circolare nontrasferibile emesso da banca italiana o Poste Italiane Spa intestato al professionista de-legato con indicazione del numero R.G. Fall. n. 73/2016 - Notaio Luigi Ortolani, di importonon inferiore al 10% del prezzo offerto da imputarsi a titolo di cauzione.Per maggiori informazioni relative alle modalità di partecipazione alle venditerivolgersi al Curatore della procedura fallimentare Dott. Andrea Ferri con studioin Via D’Azeglio n. 19 Bologna, tel. 051-270321. Avviso di vendita e verbale di inven-tario su www.astegiudiziarie.it.

Istituto Universitario EuropeoArchivi Storici dell’Unione EuropeaVia Bolognese, 15650139 Firenze

AVVISO DI GARAOggetto: gara d’appalto con procedura aperta perl’affidamento del servizio di digitalizzazione di ma-teriale di archivio presso la sede degli Archivi Storicidell’Unione Europea. Criterio di aggiudicazione:offerta economicamente più vantaggiosa. Importostimato dell’appalto: Euro 250.000,00 Iva esclusa.Durata del contratto: 60 mesi. Termine di presen-tazione delle offerte: entro e non oltre le ore 12.00del 19/02/2018. Copia integrale della lettera di invito,del capitolato speciale d’appalto e di tutti i relativiallegati è reperibile sul sito internet dell’IstitutoUniversitario Europeo all’indirizzo: www.eui.eu/About/Tenders.aspx.

ACQUISTIAMOANTIQUARIATO E DESIGN

Inviateci le foto ad [email protected]. 02.33400800

PAGAMENTO IMMEDIATO - MASSIMA RISERVATEZZA

MILANO, Viale Espinasse, 99 Tel. 02.33400800CAMBIAGO, Via Castellazzo, 8 Tel. 02.95349193

Arredi dal ’600 a metà del ’900 - dipinti dal ’400 fino ad importanti autoridi epoca moderna e contemporanea

oggetti antichi, ceramiche, bronzi, lampadari - sculture antiche in marmo, legno,bronzo - design, mobilio e illuminazione - libri da collezione e intere biblioteche

WWW.ANTICONLINE.IT

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREDirezione Affari Contrattuali

Estratto Esito di gara Atto GE n. 11411del 13.07.2017 - CIG: 716015392B

Oggetto: Fornitura ed installazione di sistemi diserver di calcolo per il Tier-1 e Tier-2 dell’INFNe relativo servizio di manutenzione on-site per ladurata di quattro anni. Aggiudicatario: E4 Com-puter Engineering S.p.A. - Via Martiri della Liber-tà, 66 - 42019 Scandiano (RE). Importo appalto:€ 804.302,81 di cui oneri relativi a rischi da in-terferenze pari a zero (esclusa IVA). Data di ag-giudicazione: 19.12.2017 (GE 11551). Pubblica-to su GURI V Serie Speciale n. 7 del 17.01.2018e sul sito internet: https://servizi-dac.infn.it/.

Il Direttore generale

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREDirezione Affari Contrattuali

Estratto Esito di gara Atto GE n. 11413del 13.07.2017 - CIG: 7152383D28

Oggetto: Servizio di spedizioniere nazionale ingrado di garantire l’organizzazione delle spedizionicon corriere espresso/camionistico world wide, leoperazioni doganali di import ed export e la predi-sposizione e l’invio delle dichiarazioni intrastat perla durata di tre anni, per tutte le Strutture dell’IN-FN. Aggiudicatario: SOCISEC S.r.l. - Via Brodolini,26 - 84091 Battipaglia (SA). Importo appalto: €583.985,00 di cui oneri relativi a rischi da interferen-ze pari a zero (esclusa IVA). Data di aggiudicazione:19.12.2017 (GE 11552). Pubblicato su GURI V SerieSpeciale n. 7 del 17.01.2018 e sul sito internet:https://servizi-dac.infn.it/.

Il Direttore generale

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREDirezione Affari Contrattuali

Estratto Esito di gara Atto GE n. 11270del 15.02.2017

CIG: 6984535C9B - CUP: I12F14000090005Oggetto: Lavori di realizzazione della schermatura in ce-mento armato per un acceleratore elettrostatico da re-alizzare all’interno della sala B dei Laboratori sotterraneidei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, nell’ambito delprogetto premiale LUNA MV - I Lotto Infrastruttura/civi-le. Aggiudicatario: Vibrocementi S.r.l. - Zona IndustrialeBazzano Via Vinciali s.n.c. - 67100 L’AQUILA. Importoappalto: € 420.581,25 di cui oneri relativi a rischi dainterferenze pari a € 16.500,00 (esclusa IVA). Data diaggiudicazione: 19.12.2017 (GE 11553). Pubblicato suGURI V Serie Speciale n. 7 del 17.01.2018 e sul sitointernet: https://servizi-dac.infn.it/.

Il Direttore generale

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREDirezione Affari Contrattuali

Estratto Esito di gara Atto GE n. 11548del 19.12.2017 - CIG: 7240732910

Oggetto: Acquisto e aggiornamento di licenze di tipocampus per l’INFN, relativamente al prodotto soft-ware Spectrum Scale e relativo servizio di supportooperazionale-manutenzionale per Linux su hardwaremultipiattaforma per la durata di tre anni, nonchè l’ac-quisto di 512 licenze di Spectrum Protect per il Tier1.Aggiudicatario: I.B.M. Italia S.p.A. - CirconvallazioneIdroscalo - 20090 Segrate (MI). Importo appalto: €550.000,00 di cui oneri relativi a rischi da interferen-ze pari a zero (esclusa IVA). Data di aggiudicazione:19.12.2017 (GE 11548). Pubblicato su GURI V Se-rie Speciale n. 7 del 17.01.2018 e sul sito internet:https://servizi-dac.infn.it/.

Il Direttore generale

ESTRATTO DI AVVISO DI INDAGINE DI MERCATOMANIFESTAZIONE DI INTERESSE

Roma Capitale Dipartimento Sviluppo Infrastruttu-re e Manutenzione Urbana - Centrale Unica LavoriPubblici - U.O. Impianti Tecnologici Via Luigi Pe-troselli n. 45 00186 ROMA, con il presente avvi-so intende espletare una indagine di mercato peracquisire manifestazioni di interesse alla parteci-pazione ad una apposita eventuale gara con proce-dura negoziata per l’affidamento del servizio: “Perl’individuazione di soggetti interessati all’esecuzio-ne del servizio di supporto tecnico - amministrati-vo - legale alle attività di cui all’art.14, comma 1,del d.lgs. 23 maggio 2000 n.164 e ss.mm.ii., per:indirizzo, vigilanza, programmazione e controllosulle attività di distribuzione del gas naturale nelterritorio di Roma Capitale, e su ogni aspetto previ-sto dal contratto di servizio stipulato il 20-11-2012Rep.12524 per la distribuzione del gas naturale nelterritorio di Roma Capitale”. L’importo che si stimaverrà posto a base della eventuale gara è pari ad €200.000,00 (duecentomila/00) oltre IVA e contributidi legge. Per i requisiti di partecipazione ed ognialtra informazione si rinvia alla documentazionepubblicata sul sito di Roma Capitale www.comu-ne.roma.it/infrastrutture- Albo Pretorio on line.

Il Dirigente della U.O. - Dott. Ernesto Cunto

dare quest’anno a tutti i lavo-ratori 85 euro lordi in più almese al mese si ipotizza lacorresponsione di un «ele-mento perequativo» fino a di-cembre 2018 a beneficio dellequalifiche più basse cheavranno aumenti strutturaliinferiori a 85 euro.«Stiamo lavorando ininter-

rottamente - ha detto Madia -.l’Aran non si èmai fermata. Inparticolare, sta lavorandomolto sul comparto della co-noscenza che ha dentro lascuola. Spero, come ha giàdetto anche la ministra del-l’Istruzione, Valeria Fedeli,che si arrivi a breve al rinnovodel contratto. E poi stiamo la-vorando su enti locali e sanità,ma anche su tutti i non con-trattualizzati, in particolare ilcomparto sicurezza».

Enrico Marro

Page 3: New  litrovatesulsito Economia … · 2018. 1. 20. · 2 P n

-TRX IL:19/01/18 22:26-NOTE:RIBATTEBIS

-MSGR - 20_CITTA - 3 - 20/01/18-N:RIBATTEBIS

3

Sabato20Gennaio2018

www.ilmessaggero.itPrimo Piano

LA SVOLTA

ROMA Due ultimi passaggi. Il pri-mo sostanziale, il secondo for-male. Poi i dipendenti dei mini-steri, delle agenzie fiscali e delparastato, dopo nove anni diblocco delle retribuzioni, po-tranno incassare il primo au-mento. Ma soprattutto gli arre-trati maturati per il 2016 e il2017. E qui sta la vera novità. Ilgoverno vuole a tutti i costi chearrivino nelle buste paga di feb-braio. Il problema è che per far-lo, è necessario che gli ultimidue passaggi si concludano en-tro il cinque del prossimomese.Non è scontato. Anzi. Ieri il con-siglio dei ministri ha ratificatol’accordo raggiunto alla vigiliadi Natale con i sindacati delle«funzioni centrali». Adesso ilcontrattodovràpassare il vagliodella Corte dei conti che avrà 15giorni per validarlo o fare delleosservazioni. Poi ci sarà la firmadefinitiva del contratto che en-trerà immediatamente in vigo-re.

LA TEMPISTICACosa succede se, come sembraprobabile, tutto l’iter non si con-cluderà per il 5 febbraio, giornoin cui vengono preparati i cedo-lini? Il governo ha già prontauna ipotesi alternativa: pagareseparatamente gli arretratiqualche giorno dopo lo stipen-dio. Insomma, i soldi sui conticorrenti degli statali potrebberoessere accreditati proprio allavigilia del voto. Cifre, tra l’altro,non trascurabili.I primi 270 mila dipendenti sta-tali che hanno rinnovato il con-tratto, riceveranno arretrati trai 320 e i 712 euro lordi, con unamedia di 492 euro. Poi da feb-braio scatteranno anche gli au-menti a “regime”, che variano

da 63 euro a 117 euro. Chi si tro-va nella fascia inferiore, riceve-rà per tutto il 2018 un assegno“una tantum” da 21 a 25 euro, inmodo da raggiungere gli 85 eu-ro promessi dal governo conl’accordo firmato a novembredel 2016 alla vigilia del referen-

dum costituzionale. Che l’inten-zione sia quella di pagare gli ar-retrati a febbraio lo ha confer-mato la stessa ministra dellaFunzione pubblica MariannaMadia. Alla domanda se l’unatantum possa sbloccarsi già afebbraio, quindi prima del voto,

laministra ha risposto che «l’au-spicio, anche se ci sono dei pas-saggi formali, è che, sì, avvengail prima possibile». Fin qui quelche riguarda gli statali in sensostretto (ministeriali, dipendentidelle agenzie fiscali e del para-stato). Meno del 10% di tutto ilpubblico impiego, che tuttaviafa da apripista al resto dei 3,3milioni di lavoratori.

GLI ALTRI COMPARTITanto che entro il mese dovreb-beessere fatta ancheper scuola,enti locali e sanità. Il compartodella pubblica amministrazio-ne centrale dal «punto di vistanumerico è il più piccolo, è peròmolto significativo perché ri-guarda le funzioni dirette delloStato e soprattutto perchédeter-mina un quadro di riferimen-to», ha sottolineato la leader del-la Cgil, Susanna Camusso, cheha definito il via libera del Cdm,come un «atto dovuto». C’è co-munque soddisfazione da partedelle diverse sigle. Il sì di oggi«dimostra che i contratti si pos-sono fare», hadetto FrancoMar-tini, sempre dalla Cgil. «Final-mente una buona notizia», hacommentato Antonio Foccillodella Uil. «Dopo anni di ritardoripartono le buste paga», ha sot-tolineatoMassimoBattaglia del-la Confsal Unsa. E la Cisl conIgnazio Ganga ha rimarcato co-me il passaggio a palazzo Chigifosse «fondamentale». Il gover-no, nel comunicato successivoal Consiglio, non ha mancato dinotare come «l’impegno assun-to» sia stato rispettato. E il sotto-segretario Angelo Rughetti, viasocial, ha dato colore politico al-la delibera: « Berlusconi MatteoSalvini Renato Brunetta i con-tratti li bloccano noi li faccia-mo».

AndreaBassi

`Via libera definitivo del governoai nuovi salari per 270 mila ministeriali

Statali, aumenti a marzogli arretrati a febbraio

Marianna Madia

`Bonifico ad hoc il prossimo mesecon le spettanze del 2016 e del 2017

Il rinnovo del contratto

TOTALE 2018

1.860

da 1.401a 1.946

da 1.311a 1.568

da 1.274a 1.344

1.999

La nuova busta paga degli stataliAumenti concordati con i sindacati per il 2018. Arretrati pagati a febbraio.Aumenti mensili da marzo. Cifre lorde in euro

Ispettoregenerale

QUALIFICA

Primaarea

Secondaarea

Terzaarea

Direttoredivisione

AUMENTO

117

109

da 84a 114

da 86a 103

da 84a 88

ARRETRATI

712

661

da 477a 692

da 390a 492

da 370a 397

SCATTI DA 63A 117 EUROINOLTRE PER I REDDITIPIÙ BASSI UNA TANTUMTRA 21 E 25 EUROMA SOLO PER IL 2018

Page 4: New  litrovatesulsito Economia … · 2018. 1. 20. · 2 P n

2 » POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Sabato 20 Gennaio 2018

Gentiloni delude B. e occupail Cnel (che voleva abolire)

» CARLO TECCEE LORENZO VENDEMIALE

Per rinviare la delicata pra-tica di Rai Pubblicità, con-

trollata al 100% dal gruppoRai, una settimana fa, il diret-tore generale Mario Orfeo haaffidato ad interim l’in cari codi amministratore delegato alversatile Antonio Marano, le-ghista originario del foggiano,da tempo in azienda, tornato aMilano dopo varie stagioni aivertici a Roma e già presidentedell’ex Sipra.

IL FAVORITO per la guida di RaiPubblicità, la società che gesti-sce le sempre più scarne cassedelle inserzioni televisive e ra-diofoniche, resta però il giova-ne Mauro Gaia, come il Fattoha rivelato un mese fa, rico-

struendo i suoi rapporti conTiziano Renzi, il padre di Mat-teo. Per portare Gaia in azien-da, c’era da liberare la poltro-na di Fabrizio Piscopo, arruo-lato ai tempi diLuigi Gubitosi eproveniente daSky Italia. I crite-ri di aggressionedel mercato diPiscopo – congrossi ribassi –ha insolentitonon poco la con-c o r r e n z a , s o-prattutto Media-set. Piscopo halasciato qualchesettimana fa. Ora

dal Biscione, e non soltanto dalì, aspettano con trepidazionelo sbarco di Gaia, ex respon-sabile marketing di Seat Pagi-ne Gialle, poi capo di Italia O-

nline e adesso diVidea, una socie-tà di produzioneaudiovisiva.

Qu a nd ’era inPagine Gialle –parliamo del 2013– Gaia avrebbeconcesso dei la-vori su Torino eMilano a TizianoRenzi. Il “babbo”e Gaia discuteva-no d ’affari , haraccontato al Fat -

touna fonte molto vicina al pa-dre dell’ex premier: l’a rg o-mento centrale era la distribu-zione di Pagine Gialle, le a-ziende di Renzi senior – daChil Post alla Eventi 6 – se neoccupavano già dal 2010 consubappalti da Tnt Post.

La promozione di Maranoconsente a Viale Mazzini di al-lontanare la nomina di RaiPubblicità, almeno fino al votodi marzo: in questi ultimi gior-ni, però, fuori dall’azienda sispinge per un’a c c el e r a z io n e .Per giustificare la scelta diGaia, come al solito, verrà ri-ferito al Cda Rai che l’indica -zione è arrivata da una societàdi cacciatori di teste. Per assi-

curare il manager pare che glisia pervenuta una lettera diimpegno all’assunzione.

DA VIALE MAZZINI, i n ve ce ,fanno sapere che l’interim diMarano potrebbe durare circatre mesi e Gaia è uno dei can-didati alla successione di Pi-scopo. Con il tetto di 240.000euro agli stipendi dei dipen-denti – lo stesso che non valeper gli “ar t is t i” che vanno inonda – è più complesso reclu-tare dirigenti di valore. E purel’incessante tracollo di RaiPubblicità non aiuta a renderela poltrona comoda. Dieci annifa, per esempio, Viale Mazziniraccoglieva oltre un miliardo

» MARCO PALOMBI

La battaglia può sem-brare di piccolo conto,ma non lo è: ne va delprofilo bipartisan di

Paolo Gentiloni, destinato arestare a Palazzo Chigi alme-no finché non si chiuderannole (lunghe) trattative per ilprossimo governo. Per questoSergio Mattarella - ascoltate lelamentele del centrodestradalla bocca di Gianni Letta eMaurizio Gasparri - gli aveva“consigliato” di sospendere lenomine al Cnel, il Consiglionazionale dell’economia e dellavoro salvato dalla vittoriadel No al referendum. E, inve-ce, pare che non sarà così.

Nel Consiglio dei ministridi ieri il governo ha iniziato la“presa di possesso” del Cnelnominando il nuovo segreta-rio generale nonostante lacontrarietà delle opposizioni:è Paolo Peluffo, giornalista,storico collaboratore di CarloAzeglio Ciampi durante i go-verni di centrosinistra, dal2006 alla Corte dei conti e giàsottosegretario con Monti.Nel prossimo Cdm, Gentiloniprocederà a rinnovare l’i n t e-ro Consiglio, al quale ha rida-to – con l’ultima manovra – irimborsi spese aboliti neglianni passati.

QUAL È IL PROBLEMA? Per ca-pirlo serve un piccolo riassun-to. Secondo la Costituzione, ilCnel è l’organo che, riunendoil mondo del lavoro e delle pro-fessioni, dovrebbe aiutare l’e-secutivo a decidere le sue po-litiche in materia economica egiuslavoristica: da molti anniproduce poco e niente, va det-to, ma potrebbe fare molto,senza contare che ora - in col-laborazione con Istat - dovràelaborare gli indicatori BES(benessere equo e sostenibile)previsti dalla riforma dellalegge di Bilancio.

Come si ricorderà, Renzi,Boschi & C. usarono l’abolizio -ne del Cnel (8 milioni di rispar-mi secondo il Tesoro) come sefosse il vero contenuto della ri-forma costituzionale, maneanche la campagna sull’en -te “più inutile e costoso dellastoria”bastò a farli vincere. Daallora è successo questo. Amaggio il governo Gentiloninomina presidente del CnelTiziano Treu: trattasi dell’exministro del Lavoro di Roma-no Prodi (quello dei co.co.co.)che aveva fatto una convintacampagna per il Sì e firmato undocumento per l’a bo l iz i on edel Cnel. Il 29 agosto arriva unprovvedimento a firma MariaElena Boschi che, “a seguito

della complessa e articolatavalutazione degli elementiprevisti dalla legge”, nomina48 nuovi consiglieri riconfer-mando tutte le associazioni giàpresenti nel Cnel, compresi gliabolizionisti più sfegatati:Confindustria si tiene i suoi 6membri; Coldiretti, che rac-colse le firme col Pd, se ne tiene2; rientrano pure Confcom-mercio, Legacoop, Copagri,Cia, Confartigianato e la Cisl,sindacato già entusiasta dellariforma Boschi (ovviamenterestano anche Cgil, che era peril No, e Uil, che era per il Ni).

A quel punto, però, moltidegli esclusi - 19 per la preci-sione - fanno ricorso: tra chiresta fuori ci sono associazioni

di liberi professionisti o dato-riali (come l’unica schierataper il No al referendum, Con-fimprenditori) e i sindacati, adesempio quelli di base. Nessu-no può sapere se chi entre siapiù meritorio di chi resta fuori:la legge sulla rappresentanza,pur prevista dalla Carta, non èmai stata approvata e fa fedel’autocertificazione.

La scelta di includere o me-no qualcuno nel Cnel non è,peraltro, senza effetti: la pre-senza nel Consiglio ha il bene-ficio non secondario di sanci-re, automaticamente, la “mag -giore rappresentatività” di u-na sigla e le consente, per dire,di sedersi ai tavoli ministerialie a quelli sul rinnovo dei con-tratti. In questo senso, la cosa

ha una sua importanza anche acontrario: tener fuori qualcu-no dal Cnel assicura agli altri ilmonopolio della rappresen-tanza. Insomma, il governo“scaduto”ridisegna il Cnel peri prossimi 5 anni e, per sovram-mercato, incassa in campagnaelettorale la gratitudine deicorpi intermedi a cui ha con-cesso questo vantaggio com-petitivo sui concorrenti.

E QUI C’È IL PROBLEMA. A ll aformalizzazione delle nominefirmate da Boschi manca soloun passaggio: il formale re-spingimento dei ricorsi. Pa-lazzo Chigi aveva 45 giorni ditempo (scadevano a dicem-bre), ma non s’è ancora mosso.

E qui si torna alla particolareconformazione del governoGentiloni: di fatto negli ultimimesi questo è stato un esecu-tivo di larghissima coalizionee ha concordato tutte le mossepiù significative con Forza I-talia. Proprio i berluscones a-vevano chiesto di soprassede-re alla “lottizzazione”del Cnela cominciare proprio da Peluf-fo: evidentemente, però, lepressioni di Renzi & C hannoavuto sul premier più effettodegli inviti alla moderazionedel Quirinale. D’altra parte, daFerrovie al Consiglio di Statofino alle Forze armate, Genti-loni in tema di nomine non si èfatto mancare nulla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Poltrone incoerentiDa Confindustria in giùTornano in Consigliotutti quelli chevolevano chiuderlo

Il moderatob ipa r t i s a n

Paolo Gentilo-ni durante

una riunionedel Cipe. Sotto,

Maria ElenaB os chi

A n s a / La Pre ss e

In rapporti con babbo Tiziano Orfeo dà l’interim a Marano, ma il mandato sarà breve

Gaia a Rai Pubblicità: il renzismo e Mediasetspingono per fare la nomina prima di marzo

TV PUBBLICA

VERSO LE URNE

Lo strappo Il Colle, dopoaver ascoltato Gianni Letta,predicava prudenza: il governoperò ha nominato il segretariogenerale (Peluffo) e si apprestaa rinnovare tutto il Consiglio

Allarme contiGuaio Olimpiadiinvernali: pagati10 milionidi euro, via aimaxi-sconti pervendere gli spot

A VillaB org he s eL’ingre ss odi VillaLu bi n ,la sededel CnelAnsa

SPESE LEGALI A CARICO NOSTRO

La leggina pro-De Lucaalla Corte dei contidopo un esposto di FI

qFINIRÀ IN CORTE DEI CONTI laleggina ad personam grazie alla quale

il governatore Pd Vincenzo De Luca farà pa-gare alla Regione Campania quasi 10 milaeuro di spese legali per l’avvocato che lo hadifeso verso l’archiviazione nell’inchiestaMastursi, la trattativa a sua insaputa perscambiare una nomina Asl con una senten-za favorevole sulla Severino. C’è un esposto

firmato da Maria Grazia Di Scala, la con-sigliera regionale di Forza Italia che ha sco-vato le carte. La magistratura contabile nonpuò intervenire sulla legge regionale. Puòperò analizzarne l’applicazione, ovverochiarire se De Luca fu indagato per ragioniconnesse alle funzioni di governatore equindi ha diritto al rimborso. Ed è qui e suitempi record della liquidazione, sei giorni,

che si concentra l’esposto della consigliera.Intanto si apprende che la norma approvatanella legge di Stabilità campana il 21 dicem-bre 2016 fu sollecitata dai consiglieri di mi-noranza Caldoro (FI) e Passariello (FdI). Losostiene il presidente della commissioneBilancio, Franco Picarone, deluchiano doc.“Nessuna legge ad personam”. dice.

VIN. IUR.

Sabato 20 Gennaio 2018 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA » 3

» ROBERTO ROTUNNO

Il primo rinnovo contrat-tuale degli statali hacompiuto il penultimopasso verso la firma fi-

nale. Almeno i 270 mila di-pendenti delle funzioni cen-trali – ministeri, agenzie fi-scali ed enti pubblici non e-conomici – avranno quindiuna busta paga sonoramen-te rimpinguata pochi giorniprima delle elezioni del 4marzo, proprio come spera-va il governo. Ieri il Consi-glio dei ministri ha approva-to l'accordo del 23 dicembretra sindacati e Aran, l'agen-zia che tratta in nome dell'e-secutivo. Manca solo il va-glio della Corte dei Conti,poi l'aumento si materializ-zerà nel cedolino di feb-braio, quando mancherà po-co all'apertura delle urne.

PROPRIO in quel mese i mi-nisteriali avranno uno sti-pendio ben più sostanziosodel solito (e di quello dei me-si futuri). Per la fascia piùbassa, l'incremento sulla ba-se sarà di 370 euro mentreper chi è in cima alla pirami-de arriverà a 712 euro. Le ci-fre sono alte perché non sitratta del normale aumentodi 85 euro mensili –che scat-terà a marzo – ma del recu-pero di tutti gli arretrati de-gli ultimi due anni. Le paghedi tutti gli impiegati pubbliciitaliani, infatti, sono ferme al2010, come disposto da unalegge del 2011. Il 24 giugno2015, però, la Corte costitu-zionale ha bocciato quellanorma e ha ordinato disbloccare, a partire da quelmomento, le trattative per irinnovi. Il primo accordo,con la promessa di aumenti,

tra la ministra della Funzio-ne pubblica Marianna Ma-dia e i sindacati è arrivato il30 novembre 2016, un'altradata sensibile: quattro gior-ni dopo c'era il referendumcostituzionale. Un anno do-po, siamo vicini alla firmadel primo contratto, quellodel comparto centrale, chesta vedendo la luce solo oggi,ma si riferisce retroattiva-mente al triennio 2016-2018.Di conseguenza, agli statalivanno riconosciuti gli au-menti non percepiti nei dueanni passati che arriverannoin unica soluzione a feb-braio: sono le 26 mensilitàdel biennio 2016-2017 e an-che le prime due del 2018.Sommando tutti questi arre-trati, si ottengono le cifre in-dicate qualche rigo sopra.Dal 1 marzo in poi, invece,partiranno gli aumenti cheandranno dagli 84 euromensili per gli inquadra-menti più bassi ai 117 per i piùalti.

Q U E STO primo accordo, pe-rò, riguarda solo un decimodei 3 milioni di dipendentistatali. Per gli altri comparti,ben più popolosi, sono incorso le trattative e il gover-no farà di tutto per arrivare aridosso del voto almeno conpre accordo. La partita piùgrossa si gioca nel settorescuola, università e ricerca,che impiega più di 1,2 milio-ni di persone. In questa fasesi sta discutendo delle rela-

zioni sindacali, ma è sul temaeconomico che sono punta-te le attenzione. Per il mo-mento ci sono le risorse dellalegge di stabilità, che assicu-rano gli aumenti del 3,48% atutti. La categoria, però, sisente la più penalizzata emolti insegnanti stannochiedendo, tramite una pe-tizione, ritocchi di almeno200 euro mensili. Anche lediscussioni per i 653 mila ad-

IL TIMING Dopo 8 anni di blocco, si ricordano ora

Contratto elettoraleper gli statali: arretratipagati a fine febbraioIl governo vuole saldare i conti del passato nell’ultima bustae chiudere un preaccordo per tutta la Pa prima del voto

Cos’è e cosa fa

Sopravvissuto al voton IL CNEL, acronimo di Consiglio nazionaledell'economia e del lavoro, è un organo dirilevanza Costituzionale, istituito nel 1957. Sioccupa di fornire pareri e di promuovereiniziative legislative nel campo della legislazioneeconomica e sociale. É composto da 65 membri,tra cui il presidente – ad oggi è in carica TizianoTreu – nominato per decreto dal capo dello Stato.I membri del Consiglio restano in carica percinque anni e possono essere riconfermati

n LA RIFORMA della Costituzione voluta dalgoverno Renzi prevedeva anche l’eliminazione delCnel, inclusa nello stesso quesito referendariodelle modifiche al Senato e al titolo V della Carta.Con la vittoria del No al referendum del 4dicembre 2016, la riforma è stata respinta e ilCnel ha continuato a svolgere la sua attività

n INSIEME all’Istat, il Cnel sviluppa il Benessereequo e sostenibile (Bes), un indice che integra iparametri economici a quelli sociali e ambientaliper descrivere il grado di sviluppo di una società.Da quest’anno il Bes dovrebbe avere un primoriconoscimento ufficiale, comparendo anche nelDocumento di economia e finanza che disegna ilprofilo dei conti pubblici per il prossimo triennio

Tiziano TreuPiù volte mi-nistro, nomi-nato dal go-verno presi-dente del Cnela maggio 2017La Pre ss e

Flash mob I lavoratori protestano davanti alla Consulta Ansa

CODICE DELLA STRADA

Da febbraio le multepotranno esserenotificate via Pec

qA FEBBRAIO le notifiche delle multeper violazione del codice della strada av-

verranno prioritariamente tramite la casella diposta elettronica certificata (Pec) per gli au-tomobilisti che ne hanno una. La novità, pre-vista dal Decreto Legge 69 del 2013, è opera-tiva a seguito dell’emanazione del decreto at-tuativo del Ministero dell’Interno. In caso dicontestazione immediata della sanzione sarà

lo stesso guidatore a fornire alle Forze dell’or -dine l’indirizzo della sua Pec, altrimenti sarà in-dividuato dalle autorità ricorrendo ai pubblicielenchi. La comunicazione si riterrà formal-mente spedita “nel momento in cui - chiarisceil Decreto - viene generata la ricevuta di accet-tazione” e si riterrà notificata “nel momento incui viene generata la ricevuta di avvenuta con-segna completa del messaggio PEC”. Entram-

bi i messaggi vengono generati in automatico,indipendentemente, quindi, dal fatto che lamail sia stata vista o letta dall’interessato. Lacomunicazione dovrà avere come oggetto ladicitura “Atto amministrativo relativo a unasanzione amministrativa prevista dal Codicedella Strada” e dovrà includere come allegatola copia del verbale, sottoscritta con firma di-gitale, e la relazione di notifica.

INUMERI

3,2 mlnI dipendenti statali in totaledivisi tra funzioni centrali,istruzione, sanità, enti locali,sicurezza, difesa e vigili delf u o co

370-7 12Euro: l'una tantum, a secondadella fascia, che riceveranno i270 mila statali a febbraio pergli arretrati del 2016 e 2017

85Euro: l'aumento minimo (lordo)che scatterà a regime dal 1marzo. Durerà 10 mesi

detti della sanità non stannoprocedendo rapidamente,anche perché qui i fondi nonli assicura lo Stato, ma devo-no essere le Regioni a repe-rirli nei propri bilanci. Laprossima settimana si in-contreranno l'Aran e il Co-mitato di settore, che rap-presenta appunto le Regio-ni, per poi tornare al tavolocon i sindacati e formulareuna proposta sugli aspettinormativi. Solo dopo si pas-serà alle tabelle con gli incre-menti, e finora non è stato e-scluso che per assicurarli sitaglino servizi. “È fisiologi-co che la parte economica siaffronti alla fine – spi egaMassimo Vannini della FpCgil –Noi abbiamo un accor-do sugli 85 euro, è normaleche adesso ci sia dialetticatra diversi livelli istituziona-li per le risorse”. Secondo laConferenza delle Regioni,servono in totale 1,4 miliar-di.

UN DISCORSO simile per glienti locali, che contano su unpersonale di quasi 600 milaunità. Nei giorni scorsi, l'as-sociazione dei comuni Anciha ammesso che per far fron-te al rinnovo bisognerà tira-re il freno alle nuove assun-zioni. Chi invece ha maggio-ri possibilità di arrivare infretta alla firma è il compartosicurezza e difesa. Sono in500 mila al servizio della Po-lizia e delle Forze Armate;per loro, i soldi sono in ma-novra. “Dovremmo vedercilunedì – spiega Massimilia-no Prestini, che segue la Po-lizia penitenziaria per la Cgil– e l'amministrazione do-vrebbe presentare le tabel-le ”. In questo caso, gli au-menti saranno anche supe-riori a 85 euro, perché saràriconosciuta la peculiaritàdella funzione svolta. L'ese-cutivo spera di avere tutte lefirme in tasca prima delle e-lezioni, ma non è scontatoche ci riuscirà. Certo è che,pur essendo i rinnovi un ob-bligo stabilito dalla Consul-ta, il governo sta cercando dicavalcare l'onda per trarnebeneficio nelle urne con u-n'attenta scelta delle tempi-stiche.