New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare,...

14
1 I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA Cronaca tra parole e immagini Primo giorno: la battaglia invisibile Di anno in anno diventa più difficile. In apparenza è tutto normale. C‟è il sole, a Poggio Picenze. Fa moderatamente fresco, a Poggio Picenze, quando le nuvole si assemblano e incombono dalla smisurata volta del cielo. C‟è il Sindaco, a Poggio Picenze, che è anche il Dirigente Scolastico: si presenta come un uomo burbero, ma in fondo agli occhi gli leggi una tenerezza insolita. E‟ lui il sovrintendente del paese, teatro delle operazioni: ci apre la scuola, che mette a nostra completa disposizione per le attività. Arriviamo nella tarda mattinata e non c‟è gente, a Poggio Picenze. Tutto è fermo come questa aria calda, immobile. Ci troviamo a fronteggiare l‟armata del nemico invisibile. Il cielo è lo stesso dell‟anno scorso, stessa piazza, stesso bar. Noi non siamo gli stessi: siamo più pieni ma anche più carichi della responsabilità, della paura di fallire l‟intervento. Il nostro nemico è l‟inattività, la frustrazione di non poter entrare, subito, nel vivo delle attività. I bambini verranno solo nel pomeriggio. Verranno? L‟inattività fiacca e consuma il tempo: disponiamo le armi; il materiale è pronto. Andiamo a incominciar.

Transcript of New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare,...

Page 1: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

1

I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA Cronaca tra parole e immagini

Primo giorno: la battaglia invisibile

Di anno in anno diventa più difficile. In apparenza è tutto normale. C‟è il sole, a Poggio Picenze. Fa moderatamente fresco, a Poggio Picenze, quando le nuvole si assemblano e incombono dalla smisurata volta del cielo. C‟è il Sindaco, a Poggio Picenze, che è anche il Dirigente Scolastico: si presenta come un uomo burbero, ma in fondo agli occhi gli leggi una tenerezza insolita. E‟ lui il sovrintendente del paese, teatro delle operazioni: ci apre la scuola, che mette a nostra completa disposizione per le attività. Arriviamo nella tarda mattinata e non c‟è gente, a Poggio Picenze. Tutto è fermo come questa aria calda, immobile. Ci troviamo a fronteggiare l‟armata del nemico invisibile. Il cielo è lo stesso dell‟anno scorso, stessa piazza, stesso bar. Noi non siamo gli stessi: siamo più pieni ma anche più carichi della responsabilità, della paura di fallire l‟intervento. Il nostro nemico è l‟inattività, la frustrazione di non poter entrare, subito, nel vivo delle attività. I bambini verranno solo nel pomeriggio. Verranno? L‟inattività fiacca e consuma il tempo: disponiamo le armi; il materiale è pronto. Andiamo a incominciar.

Page 2: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

2

Nel pomeriggio arrivano le truppe alleate. I bambini sanno come sconfiggere questo tempo che non passa mai, riempiono il vuoto dell‟insicurezza e della frustrazione. Fanno. Fanno perché vogliono, perché si ritrovano e ti ritrovano, perché sono curiosi. Vogliono esserci, come noi. Costruiscono strumenti musicali, ma avrebbero ugualmente costruito elefanti di carta. Nelle loro carte di identità,che saranno appese nel corridoio della scuola, si inseguono storie, fantasie e frammenti di vita.

Intanto fuori minaccia la battaglia, oscura, che non puoi fronteggiare. Contro la natura non c‟è strategia che valga.

Page 3: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

3

Siliana Fedi e Gabriele Ara, della compagnia teatrale “Octava Rima” sono intanto arrivati: loro è lo spettacolo da rappresentare stasera in piazza, “Fiabilandia”, dedicato ai bambini e ragazzi. Il tempo atmosferico decide che no, questo spettacolo non s‟ha da fare. Se una qualità di un buon generale è quella di saper cambiare strategia, adattandola a seconda delle mutevoli circostanze che si trova a fronteggiare, la regola di un buon animatore è quella di de-strutturare l‟intervento, per ristrutturarlo in altra forma, altra sostanza. Si monta la scenografia nella mensa della scuola.

Fuori piove di brutto. La temperatura si è abbassata notevolmente. Non c‟è stato tempo e modo di avvisare che lo spettacolo era spostato dentro la scuola: Con questo tempo, poi, è difficile che la gente esca di casa. La truppa si intrattiene negli acquartieramenti, ma l‟incertezza abbatte il morale. Telefono allora ai genitori dei bambini che hanno partecipato ai laboratori nel pomeriggio: la voce si spande, noi ci siamo. Qualche temerario e i fedelissimi arrivano. C‟è anche Gianluca Balleri, l‟assessore alle politiche sociali del comune di Poggio Picenze: lo spettacolo si fa, con la squisita disponibilità di Gabriele e Siliana a replicarlo per un pubblico più vasto. Il pubblico si lascia coinvolgere, si diverte. La battaglia invisibile ha fine.

Page 4: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

4

Secondo giorno: la battaglia interiore La scuola in cui siamo ospitati è costituita da un lungo caseggiato color arancione e verde acido, costruita in legno e ricoperta in muratura dopo il sisma del 6 aprile 2009. E‟ ben attrezzata, percorsa in tutta la sua lunghezza da un ampio corridoio, ai due lati del quale da una parte si trovano le aule e dall‟altra ampie finestre, che assicurano la luminosità all‟edificio. Mi piace pensare che in questo corridoio i bambini giochino ad acchiapparella, sotto lo sguardo severo ma divertito del Dirigente, alias Sindaco. Noi ce ne impossessiamo e diventa il quartier generale, riempita com‟è dei lavori prodotti nei laboratori. Finché ci sono i bambini, il tempo ha un senso. Dopo, tutto si ferma. Rientriamo nell‟altra dimensione, fatta di incertezza, di mancanza di senso. Provo ad avviare una dinamica. Non parte. Il gruppo è invaso da tristezza e paura. Finché il combattimento incalza, è il combattimento stesso che dà un senso all‟azione. La solitudine impone di pensare, e pensare ti espone al pericolo. E‟ una resa. Alla paura, all‟incerto, all‟incomprensibile. Solo Daniele non prova impasse. Cattura il sentimento. Questo è il copione che, sotto le loro suggestioni, ho scritto quel giorno: CRISTINA: “Paura? Ma che cos‟è questa paura?! Si può mai dire che cos‟è che ci fa paura…”. DANIELE: “E‟ una di quelle emozioni che non si riesce a spiegare, né a darle un nome”. “Ieri con i bambini ho riso come non facevo ormai da tanto tempo. Autenticamente”. ANTONIO: “Voglio dire il mio nome. Voglio stare qua, ma non so come ci sono arrivato e perché. Non è vero, lo so. Ma non so dirlo”. FEDERICA: “Non riesco a concentrarmi. Questo mondo gira troppo in fretta. Qui il tempo non passa mai”. GAETANO: “Vorrei dire le parole più profonde che conosco, ma il cuore mi manca per esprimerle. Ho confuso il filo dei pensieri”. ERICA: “Una parola. Soltanto una parola. Una parola soltanto. Per farla diventare canzone”. FRANCESCO: “Un piccolo bambino che si aggrappa per venire in braccio. Girare a vuoto e sentirsi inutile. E questa strana sensazione…”.

“Solo e pensoso i più deserti campi vo mesurando a passi tardi e lenti e gli occhi porto per fuggire intenti ove vestigio uman l‟arena stampi”.

Page 5: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

5

Lampi. Come quelli che si profilano all‟orizzonte. Lampi che ci fanno annullare il concerto previsto per la sera, del Trio Tarantae, gruppo napoletano etno-folk che propone musica popolare. Siliana e Gabriele sono disponibili a replicare lo spettacolo “Fiabilandia”; ancora in mensa. Piove. Piove fuori. Dentro invece i bambini sono irrefrenabili: “…cento modi di ascoltare di stupire, di amare cento allegrie per cantare e capire…”

Dopo cena, dopo lo spettacolo, la truppa, lacera dentro, confusa, si ritira. Nessun finale di partita, perché partita non c‟è.

Page 6: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

6

Terzo giorno: la battaglia frontale La sera prima, in verifica, abbiamo discusso a lungo delle difficoltà che stiamo incontrando. Emerge ancora e sempre, prepotente, così come negli anni precedenti, la sensazione di un tempo dilatato, di un tempo ossessivo, di un tempo immobile. Un non tempo, un tempo senza tempo. I ragazzi sono troppo giovani, non riescono a capire. Il racconto di quel che è successo a questo paese, all‟Abruzzo tutto, non basta. Loro percepiscono solo l‟apparente normalità. E‟ il momento di scendere in campo. Ho deciso: domani ci sarà battaglia. Al mattino, prima del laboratorio, chiedo al Sindaco di accompagnarci nella fatidica, fantasticata, famelica “zona rossa”. E‟ qui che ha inizio la battaglia con le ombre.

Sono già stata qui. Ho già scritto di questo posto, ma ancora non ho detto nulla. Riconosco le pietre. Vorrei che parlassero, ancora una volta. Il sindaco, prof. Nicola Menna, ci fa da guida e racconta. Racconta una storia che non vuole dimenticare e che nessuno di noi avrebbe voluto ascoltare, sul filo di un‟emozione che serra la gola. Il tempo si è fatto piccolo e silenzioso. Un‟ora e mezza per perdere la battaglia. Un‟ora e mezza per guardare in faccia la paura. Non si può nulla contro le ombre. Ma contro noi stessi sì. “Lingua mortal non dice quel ch‟io sentiva in seno”.

Page 7: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

7

Frammenti di note scritte: “Appena abbiamo varcato la piccola transenna che separa l‟area terremotata da quella integra del paese è come se il tempo si fosse fermato, per ripartire solo quando la stessa transenna è stata risuperata. Un silenzio tombale, case aperte, due macchine distrutte dai massi, panni ancora stesi, un trenino giocattolo abbandonato e tanta tristezza. Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è fermato, e ti fermi anche tu con lui”. (Daniele)

Page 8: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

8

“La sensazione di straniamento è forte. Qualcosa non va e lo vedi nei volti, nei gesti e nell‟aria che si respira attorno a te. E‟ un vento tagliente di cui vedi solo i segni sulla pelle. Nei primi due giorni era tutto un crescendo. Le 48 ore sembravano dilatarsi e l‟intensità di quello che facevamo ci dava quasi l‟impressione di stare lì già da mesi. Non c‟erano problemi all‟interno del gruppo e i bambini erano di una dolcezza infinita. Non c‟era tensione di nessun tipo, forse perché non avevamo compreso bene il nostro ruolo. Avevamo bisogno di una sveglia, che Valeria ci seppe dare! Nelle macerie, nei racconti di un Sindaco segnato dall‟esperienza, in mezzo ai fantasmi di quella città ferma nel tempo. Rimangono solo alcuni flash. Una città fantasma”. (Francesco)

Page 9: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

9

“Ora, come ogni altra volta che ho tentato di scrivere di quest‟esperienza, sento un blocco e un forte senso di rifiuto, voglia di nascondermi e scappare. Sento un forte senso di straniamento, come se dovessi parlare di un qualcosa accaduto molto tempo fa, un‟esperienza perduta e lontana, quasi vissuta da altri e tuttavia quanto mai vivida e chiara nella mia memoria. Ingiusto avvertivo il mio profondo e profanatore dolore, come se io, così lontana, non potessi appropriarmi di una così grande sofferenza, sofferenza che non potevo cogliere perché non mia, che non dovevo provare. E‟ stata un‟esperienza significativa, quanto ingombrante, là dove il cielo è grande e le nuvole strane”. (Cristina)

L‟aver perso la battaglia ha dato forma alle azioni, voce alle parole.

Page 10: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

10

In questo giorno, l‟energia è fluita irrefrenabile: nel laboratorio teatrale con i più piccoli,

nelle attività con i più grandi

Page 11: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

11

Trovare un senso, capire un perché ha messo in fuga il reo tempo, e con lui parte delle cure e degli affanni. Mai sconfitta è stata più salutare. La sera, sempre in mensa, a causa delle condizioni atmosferiche pessime, Gabriele e Siliana hanno messo in scena “La ruota dei tarocchi”, interagendo con il pubblico accorso nonostante il maltempo.

Dopo lo spettacolo, ci intratteniamo con i genitori, auguriamo loro di creare una comunità viva, partecipe, consapevole dei propri bisogni e in grado di soddisfarli. Si crea un clima di attesa, di fiducia. Scappiamo in albergo sotto la pioggia, ma non ci sentiamo bagnati fradici.

Page 12: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

12

Quarto giorno: onore alle armi L‟entusiasmo è sorto insieme al sole. A scuola ci si dà da fare per allestire il setting: si ripone il materiale, si fa pulizia. Alle ore 11.00 sono attesi i genitori, il Sindaco e l‟Assessore, per i saluti finali, accompagnati da una piccola performance dei più piccoli (su una lettura preparata da Peppe con l‟aiuto di Erica) e dei più grandi che, con l‟aiuto degli altri animatori, si esibiranno in diversi momenti di spettacolo, a seconda delle proprie abilità. La Scuola è piccola per accogliere tutti, accorsi numerosi. Il Sindaco e l‟Assessore, dopo le esibizioni, prendono la parola, per i saluti e per spiegare il senso di una presenza. Ai genitori, con cui a lungo mi sono intrattenuta nei giorni precedenti, espongo il progetto Teatromoto, promettendo che continuerà. Con un laboratorio a scuola, per bambini e insegnanti. A Natale, con altri spettacoli, altri momenti di aggregazione, se riusciremo a superare la difficoltà di trovare una sala che possa ospitare molte persone. Teatromoto, per continuare, ha bisogno del cuore della gente. Di chi ci crede e scommette, e lo sostiene economicamente; di chi ci crede e lo vive, facendo sì che esso diventi il cuore pulsante di un nuovo modo di stare insieme, di una Comunità ferita a morte che, attraverso le sue radici, si ritrova e si riconosce. “Nobil natura è quella che a sollevar s‟ardisce gli occhi mortali incontra al comun fato, e che con franca lingua, nulla al ver detraendo, confessa il mal che ci fu dato in sorte, e il basso stato e frale; quella che grande e forte mostra sé nel soffrir, né gli odii e l‟ire fraterne, ancor più gravi d‟ogni altro danno, accresce alle miserie sue, l‟uomo incolpando del suo dolor, ma dà la colpa a quella Nicola Menna - sindaco che veramente è rea, che de‟ mortali madre è di parto e di voler matrigna. Costei chiama inimica; e incontro a questa congiunta esser pensando, siccome è il vero, ed ordinata in pria l‟umana compagnia, tutti fra sé confederati estima gli uomini, e tutti abbraccia con vero amor, porgendo valida e pronta ed aspettando aita negli alterni perigli e nelle angosce i genitori di Poggio Picenze della guerra comune” (Giacomo Leopardi, La Ginestra o fiore del deserto, vv. 111-136)

Page 13: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

13

I CAVALIERI CHE FECERO L’IMPRESA

PEPPE 25 anni Il Feldmaresciallo, con alte doti organizzative e di comando. Sua la tattica, non ha sbagliato un posizionamento ANTONIO 20 anni Il Veterano (presente in tutti e tre i progetti) Puntuale e preciso. Non privo di iniziativa personale

FEDERICA 17 anni la combattiva CRISTINA 17 anni l‟empatica ERICA 17 anni la tenace FRANCESCO 18 anni il riflessivo

Page 14: New I PARALIPOMENI DELLA TEATROMOTOMACHIA · 2020. 6. 21. · Quando stai lì non riesci a pensare, guardi solo intorno a te, e ascolti quell‟immondo silenzio. Lì il tempo si è

14

DANIELE 17 anni il partecipe GAETANO 17 anni il pugnace

BENEDETTA 6 anni e mezzo l‟entusiasta GABRIELE E SILIANA l‟onestà intellettuale “Sai che là corre il mondo ove più versi di sue dolcezze il lusinghier Parnaso; e che „l vero, condito in molli versi, i più schivi allettando ha persuaso: così a l‟egro fanciul porgiamo aspersi di soave licor gli orli del vaso: succhi amari ingannato intanto ei beve, e da l‟inganno suo vita riceve”. (Torquato Tasso, La Gerusalemme liberata, 1,3)

VALERIA “E la vita stessa mi ha confidato questo segreto. Vedi – disse – io sono il continuo, necessario superamento di me stessa… Mille sentieri vi sono non ancora percorsi; mille salvezze e isole nascoste della vita. Inesaurito e non scoperto è ancora sempre l‟uomo e la terra dell‟uomo.”

F. Nietzche