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Turchia, popolazione, sviluppo: capitale umano

e relazioni euro-mediterranee

Alfonso Giordano

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Premessa -

spiegava che nel prossimo mezzo secolo quei paesi sarebbero stati destinati -

geopolitiche e territoriali, molto attraenti per gli investitori internazionali, pervenendo così a dirottare dalle mete tradizionali – i Paesi Occidentali –

dire Bangladesh, Corea del Sud, Egitto, Indonesia, Iran, Messico, Nigeria, Pa-

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Egitto, Turchia e Sudafrica (Geoghegan, 20101-

) che comprende Brasile, Cina, Corea

Research, 2011).

1 -gan, amministratore delegato di HSBC Holdings plc, durante una relazione presso la Camera

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Prescindendo dalla concreta applicabilità territoriale di queste sigle a con-

che accumuna tutti questi paesi – anche se in misura spesso non comparabi-

costante evoluzione2. Ciò che, inoltre, non dovrebbe essere sfuggito al lettore

di quello BRICS) ritenuti per il prossimo futuro, pur se a diverse intensità e

sempre presente. In effetti, negli ultimi anni la Turchia ha conosciuto una notevole espan-

sione economica, ha affrontato rilevanti riforme politiche e sociali e la sua

economico. Inoltre, come noto, il paese gode storicamente di una posizione geostrategicamente vitale. Insomma, si tratta di tutti quegli elementi che fanno della Turchia una realtà importante dello scacchiere geopolitico mon-diale, sicuramente imprescindibile in quello regionale mediterraneo.

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turo, questo contributo tenterà – con riferimento evidentemente alla Turchia

-mi anni e le implicazioni politico-economico-sociali in termini di sviluppo derivanti da questi . Si tenterà, quindi, di analizzare le politiche messe

paese sta sperimentando, e le conseguenze che potrebbero derivare dalla rin--

diterranea. E ciò soprattutto nei confronti dei paesi europei, dal momento che nessun altro paese del Nord Africa o del Medio Oriente, nonostante transizioni

stesse credenziali in termini di popolazione, capacità produttive e stabilità per assurgere al ruolo di protagonista.

2 Sono comunque da ricordare i rallentamenti di crescita, in termini di Prodotto Interno Lordo (PIL), che questi paesi, come del resto gran parte delle economie mondiali, stanno spe-

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concesso, il nesso esistente tra le questioni inerenti la popolazione turca e i processi di sviluppo territoriale del paese, con particolare riguardo al ruolo che il capitale umano – e le ad esso rivolte – può svolgere in questo contesto e nelle relazioni euro-mediterranee.

74.525.696 abitanti (Turkish Statistical Institute-TurkStat). Come si può facil-

in costante ascesa negli ultimi 50 anni, tanto che dai circa 30 milioni di abi-

cambio del secolo. -

alla combinazione di due fattori: un tasso di fecondità totale (numero medio di

Figura 1 - Evoluzione della popolazione turca (1961-2003). Fonte: Turkish Statistical Institu-te (TurkStat), 2013.

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circa 60 anni a poco più di 70 (Turkish Statistical Institute-TurkStat). Ciò, da un lato, ha prodotto un più che soddisfacente ricambio generaziona-

le3

una più lunga permanenza delle classi più anziane nella parte alta della stessa piramide. Il noto meccanismo alla base del modello della «Transizione De-

-stenuto rispetto a quello di mortalità invece declinante (grazie alle migliorate condizioni socio-economiche e igenico-sanitarie), conduce proprio, a seconda della incisività dei due tassi nel paese considerato, ad una più o meno marcata

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così costante negli anni la quantità di popolazione presente in un determinato paese e in un dato momento.

Figura 2 - Popolazione turca per gruppi di età (2010). Fonte: Turkish Statistical Institute (TurkStat), 2013.

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crescita quantitativa della popolazione turca, quanto anche, e soprattutto, quello relativo alla cospicua quota di giovani generazioni presente nella sua

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esempio, era di circa 43 anni, Istituto Nazionale di Statistica-ISTAT). Tuttavia, come già sperimentato dai paesi sviluppati, anche la Turchia si sta

avviando verso un lento, ma progressivo, invecchiamento della sua società. La

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quindi, di un indicatore del grado di invecchiamento di una popolazione.

Figura 3 - Età mediana, età media delle donne al momento del parto, tasso di natalità in Turchia

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anni circa, per poi elevarsi, come appena detto, di due anni nel 2010. E mal-grado il tasso di natalità (numero delle nascite per 1.000 abitanti) si mantenga come il più alto degli ultimi anni, da circa 20 nel 2005 a poco più di 17 nel 2010, rispetto ai paesi europei5, le proiezioni per il 2050 ci dicono che la sua età

2012), raggiungendo un grado di invecchiamento che i paesi europei stanno

accadrà per la Tuchia, appunto, non prima di 30 anni.

in termini di incremento-decremento e di ringiovanimento-invecchiamento, i -

ca migratoria) sono i citati tassi di fecondità totale per donna e di aspettativa media di vita. Nel caso della Turchia, ciò che porterà a un sostanziale invec-chiamento della sua popolazione saranno, appunto, un tasso di fertilità totale declinante (fenomeno comune a tutte le società sviluppate) e una aspettativa di

5 -cia supera la soglia dei 10 nati per 1.000 abitanti, arrivando a circa 12 (Giordano e Terranova, 2012).

Figura 4 - Tasso di fecondità totale in Turchia (1978-2007). Fonte: Turkish Statistical Institu-te (TurkStat), 2013.

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diversa combinazione dei due porterà con statistica certezza, a meno di imponenti e inaspettati sconvolgimenti epocali, la Turchia ad invecchiare. Nel 2030, infatti, il suo tasso di fecondità totale sarà sceso a 1,8 e la sua aspettativa

-

Ciò nonostante, nel 2020 la Turchia continuerà a mantenere, rispetto ai paesi europei, la più bassa età mediana e il più alto tasso di natalità. E ci si aspetta che già per quella data, ormai imminente, la popolazione turca cre-scerà arrivando più o meno a 86 milioni di abitanti, superando la Germania,

europeo. E ciò, senza dubbio, la porterà ad avere un peso nel Mediterraneo an-cora più ineludibile di quanto non lo sia già ora rispetto a potenze tradizionali

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al 2050, la Turchia potrebbe superare i 100 milioni (ma avendo ormai la spinta

Figura 5 - Aspettativa di vita media in Turchia, (1990-2006). Fonte: Turkish Statistical Institu-te (TurkStat), 2013.

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Bureau, International Database).

di fecondità stanno conducendo a una base della piramide turca meno folta rispetto al passato con la conseguente caduta del rapporto di dipendenza gio-vanile6Turchia solo il 6,6 per cento della popolazione totale, mentre la media europea

6 Percentuale di persone di età compresa tra 0-14 anni per le persone di età compresa tra 15-64 anni (popolazione attiva).

Figura 6 - -reau, International Database, 2013.

Figura 7 - -reau, International Database, 2013.

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infantile, oltre che un minor tempo di accudimento domestico e, rispetto ai

e, più in generale, un maggior peso della popolazione attiva rispetto a quella dipendente.

Come immaginabile, questa combinazione di fattori potrebbe avere po-sitive conseguenze sia sul versante della spesa sociale che su quello della

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fondamentale nello sviluppo di diversi paesi, Italia compresa del miracolo economico degli anni cinquanta e sessanta. E così potrebbe esserlo per la Turchia (Güersel, 2007).

saranno per la Turchia le possibili ripercussioni socio-economiche interne e nelle relazioni euro-mediterranee? E in che modo il governo turco sta cercan-do di mettere a frutto questo favorevole momento nella struttura della sua po-polazione? È quanto si cercherà di analizzare, seppur brevemente, nei prossimi

minacce per la TurchiaLe proporzioni tra popolazione giovane, adulta e anziana, che determinano

di massima, in discesa quasi dappertutto nel mondo, i tempi di insorgenza della discesa e la sua velocità variano però moltissimo tra le diverse aree

popolazioni si trovano. Ciò costituisce uno dei punti chiave delle differenze

seguissero universalmente, con i medesimi tempi e uguale velocità, lo stes-

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meno complesse e le relative analisi geopolitiche ed economico-sociali sicu-

sviluppo economico e sociale (Golini, 2009).

particolare riferimento al rapporto tra quella attiva e quella non attiva, in un determinato momento storico caratterizzato da peculiari situazioni politico-i-stituzionali e socio-economiche, possono dar luogo a differenti condizioni di

-se da una data popolazione, mentre con la seconda ci si riferisce sia ai rapporti di potere e di rappresentatività interni al paese (in particolare tra le diverse fasce generazionali, ma anche tra le differenti etnie), sia a quelli esterni nelle relazioni con gli altri stati. È evidente che tali condizioni diventano via via più rilevanti con il crescere della numerosità della popolazione e con la presenza

-so di risorse decisive.

Con riferimento alla geoeconomia della popolazione, al positivo momento

espansione economica e di sviluppo infrastrutturale degli ultimi anni. In ge-

giovane risulta particolarmente attraente per le imprese, gli investimenti diret-

La popolazione mediamente giovane e in parte istruita di cui la Turchia dispone in questo momento costituisce, infatti, da un lato una forza lavoro

opportunità restano prevalentemente localizzate nelle zone urbane7. Inoltre, un mercato in crescita come quello della Turchia offre allo stato e alle azien-

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popolazione totale era del 38,5% nel 1970, diventando più del 50% nel 1987 e del 64,9% nel

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Questo fondamentale contributo fornito dalla giovane popolazione turca -

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fatti, diventata più competitiva in termini di costo del lavoro e di produttivi--

denziale della produttività del lavoro insieme alla corrispettiva diminuzione -

tà internazionale, in particolare nei confronti dei paesi europei, sul lato del costo orario del lavoro.

Figura 8 - Indici di produttività e dei salari reali in Turchia (2005-2010). Fonte: Turkish Statisti-cal Institute (TurkStat), 2013.

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scevra dalle emozioni del momento. Come si ricorderà, un

un barometro del malcontento di parte del paese verso il suo governo ritenuto sempre più autoritario (Shafak, 2013). È forse troppo presto etichettare questa

-sta proveniente da una parte della popolazione turca, in prevalenza urbana e di classe media, ma soprattutto generazionalmente giovane e mediamente istruita, di maggiore partecipazione democratica. Dopo anni di sviluppo mo-

Come sostiene Francis Fukuyama (2013), gli attuali disordini politici han-no, in buona parte del mondo, un tema comune: il fallimento dei governi nel rispondere alle crescenti aspettative di quelle porzioni delle proprie popolazio-

paese, meno prospere e istruite, ma non ha esitato a mobilitare i membri del

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essa stessa divisa. La notevole crescita economica di questo paese negli ultimi

Al contrario, i giovani manifestanti di Taksim Square, ancora alla ricerca di una precisa collocazione nella società turca e, allo stesso tempo, sempre più mediaticamente collegati ai valori modernisti dei loro coetanei in Europa e

8, un atteggiamento più delibera-

aumentato la quantità di tempo dedicato alle lezioni di religione nel -, una mossa che gli studenti di stampo laico disapprovano

sostenendo che per questa via venga imposta una formazione non prettamente

successo, divenendo bersaglio di manifestanti troppo giovani per ricordare i tempi prima del suo governo, quando la Turchia era più povera e meno stabile (Topol turchi possa rivestire, giunta in età adeguata, un ruolo di una certa importanza nel futuro interno e internazionale della Turchia.

Dal punto di vista più squisitamente etnico, invece, il rapporto con i Cur-

per creare legami politici ed economici prima con i Curdi iracheni e dopo con

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-renti. Con gli attuali tassi di fertilità, le donne di lingua turca daranno vita

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tassi di istruzione tra i più alti in tutto il Medio Oriente.

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durante i loro anni riproduttivi ad una media di circa 1,8 bambini a testa a

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-paratista curdo), che avrebbe affermato: «ogni curdo deve o afferrare la pistola

sud-orientale a far elevare il tasso di fertilità totale per donna rispetto a tute

-dito e istruzione della stessa popolazione curda.

Le analisi indicano inoltre che, nonostante gli intensi movimenti migratori

anche che la convergenza dei due gruppi non sembra essere un processo in corso. Turchi e Curdi appaiono quindi come attori di diversi regimi demogra-

, 2008).

Figura 10 - Tasso di fertilità totale per regione in Turchia (2008). Fonte: Hacettepe

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dannato gli aborti e i parti cesarei (Zirin, 2012). È, inoltre, particolarmente preoccupato (Ghosh, 2012) dal fatto che attorno il 2038 la comunità curda potrebbe addirittura essere in maggioranza in Turchia visti gli attuali dislivelli

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comunque continuare a crescere.

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del mercato del lavoro, aumentandone la forza competitiva internazionale. Per

altre esigenze: quella di fornire alloggi a basso costo, che ha condotto anche a una rapida urbanizzazione, e quella di offrire opportunità educative a prezzi

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rurali, invece, in particolare nel sud-est del paese (con la problematica curda), restano poco sviluppate e caratterizzate da alti tassi di disoccupazione.

9) la Turchia ha registrato

con il 9,2%, mentre la produttività della forza lavoro per persona ha raggiun-

nasconde le citate disparità regionali, con la produttività più alta nelle aree occidentali rispetto a quelle orientali. Nonostante ciò, il dato pone la Turchia

9 -solidati per il 1999, 2001, 2003, 2005, 2007 e 2009. In altre parole, i più recenti dati consolidati

quanto in Turchia.

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ben al di sopra di Bulgaria (39%) e Romania (47), leggermente al di sopra

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dà alla Turchia maggior peso economico di Belgio (339 miliardi di euro) e Polonia (310), ma inferiore ai Paesi Bassi (572) e, naturalmente ai quattro

nonostante il grande salto degli ultimi dieci anni, detiene ancora il più basso reddito annuo pro-capite disponibile e il più alto livello di disuguaglianza

-spettativa di vita media in atto da circa un trentennio sta, come detto, accele-

quanto accaduto nei paesi europei, la forza lavoro si restringerà nei prossimi trenta anni, causando in tal modo carenze di competenze e, inoltre, aumen-

-stiche da preventivare per la popolazione over 65, e assistenziali per quella sopra gli 80 anni).

Bilanciare con adeguate progresso economico, equità sociale ed esi-

per il Paese.

Le policy turche per il capitale umano

della Turchia inizierà a chiudersi a partire dal 2025. Da quella data, il tasso

-mentare visto che la popolazione comincerà a invecchiare. Ciò comporterà un passaggio intergenerazionale delle risorse dagli investimenti in formazione e

previdenza per gli anziani. Prima che ciò avvenga, le autorità turche dovrebbero per tempo formare

e impiegare al meglio il capitale umano del quale dispongono attualmente.

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conoscenza nella quale pure la Turchia si candida ad entrare. Altri paesi sicuri protagonisti del sistema economico mondiale come Brasile (Giordano e Paga-no, 2013a) e Cina (Giordano e Pagano, 2013b) stanno da tempo operando in tal senso, anche se con politiche e risultati differenti.

Partendo dalle questioni legate a istruzione e formazione, la Turchia ha ottenuto un netto miglioramento tra il 2003 e il 2009 nella triennale valuta-

-

strutture e alla modernizzazione del curriculum. Tuttavia, la Turchia si trova

turchi di 15 anni non raggiunge un livello base di competenza in matematica

-guarda istruzione primaria e assistenza sanitaria, istruzione e formazione su-

ha compiuto negli ultimi anni sia delle ambizioni di competitività del paese.

altri paesi OECD (World Bank, 2011).

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corsi più marcatamente religiosi nel curriculum scolastico. Già in passato le

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forzare queste caratteristiche potrebbe rendere più complicato la formazione di future generazioni dotate di competenze necessarie per avere successo in un contesto economico globale sempre più complesso e interconnesso. A questo

Foundation For Political, Economic and Social Research (SETA) eseguita su 10.174 giovani di età compresa tra 15 e i 29 in sette regioni della Turchia, la maggioranza degli intervistati non parla una lingua straniera, solo uno su dieci

risultata essere quella di guardare la televisione, con le soap opera ultra-nazio-naliste come programma preferito (Bekdil, 2012).

Per quanto riguarda il mercato del lavoro va sottolineato che il 13 per cento

popolazione turca in età lavorativa pari al 48 per cento impallidisce in con-

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lavoratori, e ciò a causa della rigidità del suo mercato del lavoro (WB e IFC,

che la Turchia dispone di una fascia giovanile (15-30 anni) ora molto ampia

stia sprecando una grandissima opportunità nel non sfruttare adeguatamente un capitale umano potenzialmente innovativo, vera chiave di volta per entrare

-no una mancanza di talenti da impiegare.

per la crescita economica che per il rafforzamento del pluralismo democratico.

Deve rilevarsi che il conservatorismo sociale agisce come uno dei principali

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È da aggiungere che, nonostante i giovani possano (dal 1995) votare a 18 anni ed essere eletti in Parlamento a 25, e le donne abbiamo ottenuto il dirit-to di voto già nel 1935 (in Italia solo dal 1946), la partecipazione di giovani

della società e della politica nei confronti dei giovani sembra, però, essere

Non a caso solo il 4,7% dei giovani era, al momento dello studio, attivo in qualche partito politico e i tre quarti del restante 95,3% non consideravano

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sono notevolmente inferiori alle medie OECD (2013). I giovani universitari

i loro coetanei di altri paesi. Il basso capitale sociale della Turchia risulta

ricchezza. La Commissione europea, infatti, ha concluso in un suo studio -

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Europa, soprattutto in Germania, nel corso degli ultimi cinque decenni. Se un ambiente fatto di insicurezza sociale, economica e umana ha determinato

-menti nella società turca e lo sviluppo economico degli ultimi anni stanno

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attirando migranti verso il Paese. Le prospettive di sviluppo della Turchia

., 2012). Il capitale umano in entrata, costituito da rimpatriati, seconde e terze generazioni di emigrati turchi, necessita sicuramente da parte di Ankara di interventi di mirati a una integrazione virtuosa nella società e nel mercato del lavoro turco.

capitale umano ad alto potenziale che non solo non avrebbe bisogno di ul-teriori interventi formativi, andando così a rappresentare un risparmio di investimenti in istruzione, ma contribuirebbe, invece, decisivamente alla

-si migratori, i differenziali salariali sono spesso citati come uno dei fattori

credibilità delle riforme prospettate nella società e nel mercato del lavoro

capitale altamente istruito. Questo tipo di decisioni risulta essere più selet-

Tansel, 2010).

Figura 11 - Performance innovativa dei paesi europei (2013).

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Conclusioni

la diciottesima economia nel mondo (CIA, IMF, WB). È stata per lungo tem-

forza geopolitica regionale nel Mediterraneo da non sottovalutare. La sua stra-

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A dire il vero, la Turchia ha intrapreso alcune riforme positive sotto la guida

turca, e hanno riguardato anche aspetti sociali come la rimozione di alcu-ne norme discriminatorie nei confronti delle donne, e più recentemente, una

versante internazionale, la Turchia ha riposto molta attenzione ai rapporti con

-te con le operazioni di mantenimento della pace in tutto il mondo hanno mi-gliorato la sua statura internazionale.

Tuttavia, nonostante alcuni riconosciuti notevoli progressi, la Turchia deve fare di meglio per sostenere un percorso più consistente e coerente di cam-biamento e sviluppo per i suoi territori, come già segnalato da qualche tempo

sempre della giusta quota di progresso. La Turchia mostra ancora preoccupanti ritardi in settori chiave dello sviluppo, in particolare nella redistribuzione del

-reli, 2009). Ritardi che toccano soprattutto i giovani, le donne, le minoranze e alcune regioni della Turchia. La disoccupazione, inoltre, rimane alta soprattut-to tra le giovani generazioni.

La rilevanza strategica che i giovani possono avere nel futuro del paese non

di un paese fondamentalmente giovane al momento. Eppure, agli albori della

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Repubblica, proprio ai giovani era attribuito il compito di costruire il nuovo Stato turco. Infatti, il suo fondatore Atatürk lo sottolineava spesso nei suoi di-scorsi, dedicando ai giovani anche un giorno di festa (il 19 maggio). Tra gli anni

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scuole, e ad essere occupati in settori sociali e agricoli. Anche la Costituzione del ‘61 riconosceva loro una funzione positiva, e molte erano le associazioni studentesche attive nelle aree rurali e in opere comunitarie nelle città.

Le polarizzazioni politiche degli anni settanta, poi culminate nel colpo di -

che ancora oggi faticano a scrollarsi di dosso. I giovani, non più come pionieri

e ciò da ben prima delle proteste di piazza del giugno scorso (Mat, 2008).Come più volte fatto notare, essendo la crescita economica della Turchia

possa perdurare per più di altri quindici anni circa, ma anche dalle trasfor-mazioni che avverranno nella struttura della sua popolazione, molta parte del suo sviluppo territoriale futuro dipenderà dal più o meno virtuoso rapporto popolazione-produzione che il Paese riuscirà a mettere in atto. In altre paro-le, da come saprà gestire il trasferimento di lavoratori, soprattutto della sua componente giovanile, dai settori a bassa produttività verso quelli a più alto rendimento.

non costituiscono di certo una scienza esatta. Le previsioni sulla popolazione sono, infatti, incerte, tanto più quanto a lungo termine. Ma questo non cambia la sostanza di fondo, di cui si parla in continuazione per poi trascurarla nelle

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derivante dalla composizione e dalle dinamiche della popolazione per i diversi

e Teitelbaum, 2001). I

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Turchia si trova a un , oltre il quale il senso di marcia cambia e bisogna essere pronti a coglierne minacce e opportunità.

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