Nessun titolo diapositiva · 2011. 6. 27. · NORME EN 1504 ” Prof. Ing. Luigi ... 8148...
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L. Coppola – Cum Solidare – Capitolati
“LA REDAZIONE DEL PROGETTO DI
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
E DEI CAPITOLATI D‟APPALTO PER
I MATERIALI E PRODOTTI
DESTINATI AL RIPRISTINO DI
STRUTTURE DI CALCESTRUZZO
ESISTENTI IN ACCORDO ALLE
NORME EN 1504”
Prof. Ing. Luigi Coppola
L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
restauro
DEFINIZIONE
Si definisce agente espansivo un
prodotto che, reagendo con l’acqua
di impasto ed eventualmente con gli
altri prodotti presenti nell’impasto
cementizio provoca un aumento di
volume.
L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
restauro
ESPANSIVI IN FASE DI INDURIMENTO
Sono soltanto gli espansivi in fase di
indurimento a poter controbattere gli
effetti del ritiro igrometrico nelle
strutture in calcestruzzo e quindi ad
essere utilizzati per la produzione di
malte e conglomerati a ritiro
compensato
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restauro
ESPANSIVI IN FASE PLASTICA
Gli agenti espansivi che esauriscono la
loro azione quando il calcestruzzo è
ancora plastico e, quindi, non in grado di
aderire ai ferri non sono in grado di creare
gli stati di coazione che vengono
vantaggiosamente utilizzati per
compensare il ritiro igrometrico quando la
struttura esposta all’evaporazione tenderà
a contrarsi
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restauro
ANALOGIA
Esiste una forte analogia con il calcestruzzo precompresso: i ferri pretesi vengono tagliati solo quando il calcestruzzo ha raggiunto una certa resistenza meccanica e quindi è capace per aderenza di trasferire lo sforzo di trazione all’armatura e quello di precompressione alla sezione in calcestruzzo.
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ANALOGIA
Se questa operazione venisse effettuata
quando il calcestruzzo è ancora plastico,
deformabile e privo di aderenza ai ferri, si
verificherebbe, all’atto della rimozione
dello stato tensionale, uno scorrimento tra
le armature e il conglomerato che pertanto
riassumerebbero la lunghezza originale
senza generare alcuno stato di coazione
nè nei ferri nè nel conglomerato.
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ANALOGIA
Questa inutile operazione è analoga
all’impiego di agenti espansivi che
provocano un aumento di volume in
fase plastica
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METALLI ANFOTERI
Si comportano da agenti espansivi in
fase plastica alcuni metalli anfoteri in
polvere, come l’alluminio, che
reagiscono con l’acqua e la calce
prodotta dall’idratazione del cemento
per sviluppare idrogeno
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SVILUPPO DI GAS
Poichè i gas occupano un volume molto maggiore dei solidi e dei liquidi, la reazione che porta alla formazione di idrogeno decorre con un aumento di volume. Finchè la pasta di cemento, entro cui avviene la formazione di idrogeno, é plastica e facilmente deformabile, lo sviluppo di H2 fa gonfiare il calcestruzzo.
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SVILUPPO DI GAS
Non appena però la pasta di cemento
comincia ad indurire lo sviluppo di
idrogeno non è in grado di deformare la
pasta di cemento e, quindi, neppure il
calcestruzzo. In altre parole questa
reazione cessa proprio quando il
calcestruzzo indurisce ossia quando
risulterebbe utile per creare le coazioni di
compressione/trazione.
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INGHISAGGI DI MACCHINE
Gli espansivi in fase plastica risultano
particolarmente utili soprattutto negli
ancoraggi dove occorre assicurare un
perfetto contatto tra la malta di ancoraggio
e il « sottopiastra ». In assenza di
espansione anche una minima risalita di
acqua di bleeding provocherebbe il
distacco tra macchina e malta.
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ESPANSIVI IN FASE DI INDURIMENTO
Accanto alla categoria degli agenti
espansivi che agiscono SOLO in fase
plastica esiste quella degli agenti
espansivi che espandono ANCHE durante
l’indurimento del calcestruzzo: in questa
seconda categoria rientrano diversi tipi di
sostanze tutte utilizzabili per la
produzione del calcestruzzo a ritiro
compensato e delle malte da restauro.
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CRONOLOGIA
L’espansione che avviene durante la stagionatura umida iniziale può richiedere un tempo più o meno lungo (da 24 ore a qualche settimana) a seconda dell’agente espansivo utilizzato. E’ compito del produttore raccomandare la durata della maturazione umida in relazione all’agente espansivo utilizzato
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AGENTI ESPANSIVI
Gli agenti espansivi normalmente
impiegati nella produzione del
calcestruzzo sono di due tipi:
- quelli per i quali l’aumento di volume è
legato alla trasformazione di un ossido nel
corrispondente idrossido
- quelli in cui la variazione di volume è
legata alla trasformazione di alcuni
alluminati in un sale complesso
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RAPIDITA’
In genere gli agenti espansivi basati
sugli ossidi sono più rapidi nel
reagire e, quindi, nell’espandere
rispetto a quelli che producono
ettringite
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FINEZZA
Poiché la reazione che provoca l’espansione avviene all’interfaccia acqua-solido è evidente che, riducendo la dimensione delle particelle di agente espansivo si aumenta la superficie esposta all’acqua e quindi si accelera il processo riducendo la durata dell’espansione.
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POROSITA’ DEI GRANULI
Analogamente un agente espansivo
sottoforma di granuli porosi diventa più
facilmente penetrabile dall’acqua. La
porosità può essere regolata dal
produttore mediante la temperatura di
cottura della materia prima: temperature
più alte portano ad un prodotto più
compatto a causa della sinterizzazione
favorita proprio dalle alte temperature
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VELOCITA’
Basandosi sulla composizione
chimica, sulla granulometria e sulla
porosità si può, quindi, regolare la
velocità e la durata del processo
durante il quale occorre garantire la
maturazione umida.
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CONSIDERAZIONI
Fermo restando che la stagionatura umida giova sempre all’idratazione del cemento e, quindi, alle proprietà del calcestruzzo/malta, è evidente come l’arresto della stagionatura dopo 1 giorno possa limitare significativamente il processo espansivo di un calcestruzzo/malta confezionato con un agente espansivo che richieda 7 giorni per esplicare al massimo l’azione espandente.
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MISURA DELL’ESPANSIONE
In un calcestruzzo/malta a ritiro
compensato l’espansione
contrastata dalla presenza dei ferri
dipende fortemente dalla geometria
del manufatto ed in particolare
dall’area di calcestruzzo e di acciaio
presenti nella sezione
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STANDARDIZZAZIONE
La misura dell’espansione può
essere effettuata secondo norma
ASTM C878 (76x76x254 mm, barra 5
mm) oppure secondo UNI 8147 e
8148 (50x50x250 e 80x80x240, barra 6
mm)
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VALORI MINIMI
Le norme UNI 8147 e 8148 precisano che il valore minimo dell’espansione deve risultare:
- 0.03% per le malte
- 0.02% per i calcestruzzi
Nessun limite è previsto dalle norme ASTM che si limitano a descrivere la metodologia di prova
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STRUTTURE REALI
L’espansione del provino non corrisponde a quella del manufatto reale. In teoria si potrebbe risolvere il problema trovando delle correlazioni tra l’espansione misurata in accordo alla metodologia di prova utilizzata in laboratorio e quella esplicata nella struttura. Solo in teoria purtroppo.
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VOCI DI CAPITOLATO
Scarifica del calcestruzzo della
struttura originaria al fine di
conseguire una superficie rugosa
con asperità non inferiori a 5 mm
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VOCI DI CAPITOLATO
Pulizia del ferro d’armatura con
spazzole metalliche, sabbiatura o
idropulizia per l’eliminazione dei
residui di ruggine che possano
compromettere l’adesione
acciaio/malta da ripristino. (Pulizia a
metallo grado St2 o Sa21/2).
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VOCI DI CAPITOLATO
Bagnatura a «rifiuto » fino a saturazione
del substrato costituito dall’elemento
originario con acqua. La bagnatura deve
essere interrotta pochi minuti prima
dell’applicazione della malta da restauro
procedendo, se del caso, all’eliminazione
dell’acqua liquida in eccesso sulla
superficie mediante stracci « bagnati » o
mediante aria compressa
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PRODOTTI A BASE EPOSSIDICA
L’operazione di bagnatura del supporto viene omessa se la ricostruzione della sezione prevede:
- la stesura di un primer per riprese di getto a base epossidica prima dell’applicazione di una malta a base cementizia
- l’impiego di una malta epossidica o epossi-cementizia (piccole riparazioni in elementi sottoposti a carichi concentrati e forte usura)
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VOCI DI CAPITOLATO
Predisposizione di una rete di
contrasto in acciaio zincato o
inossidabile fissata sulla testa di
tasselli ancorati alla struttura
originaria posizionata ad una
distanza dalla superficie esterna (a
sezione ripristinata) pari a 1/3 dello
spessore di materiale riportato
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VOCI DI CAPITOLATO
Per spessori di riporto superiori a 3 – 3.5 cm la rete di contrasto diventa obbligatoria e l’applicazione della malta avviene in due o più « shot » ognuno di spessore non maggiore a 3-3.5 cm. Ad esempio, per uno spessore di riporto pari a 5 cm si posiziona la rete a circa 1.5 – 2 cm dalla superficie, quindi si applica un primo strato di malta di 3 cm e, successivamente, il secondo strato di spessore pari a 2 cm.
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TISSOTROPIA
Sebbene tutte le malte da restauro posseggano sufficiente tissotropia da poter essere applicati in un solo shot anche in spessori rilevanti (ad esempio fino ad 8-10 cm) si rende opportuno effettuare l’applicazione in più strati in modo da evitare che per effetto del peso proprio la malta tenda ad assestarsi provocando microlesioni interne che ne pregiudichino le prestazioni meccaniche e di durabilità.
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STAGIONATURA
Un aspetto importante da segnalare riguarda la stagionatura umida che deve essere assolutamente realizzata se si vuole consentire all’agente espansivo di reagire con l’acqua e provocare il benefico aumento di volume. Sovente l’impiego di un agente espansivo non si accompagna con una adeguata maturazione umida iniziale, con la conseguenza di perdere in parte o in tutto l’espansione e i potenziali vantaggi derivanti da essa.
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ADDITIVI RIDUTTORI DEL RITIRO
Sono recentemente apparsi sul
mercato alcuni additivi capaci di
ridurre il ritiro idraulico dei
conglomerati cementizi. Questi
additivi sono definiti SRA (Shrinkage
Reducing Admixture) e sono
generalmente a base di glicole
etilenico.
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INCIDENZA ECONOMICA
Questi additivi sembrano promettenti
nel ridurre il ritiro sebbene al
momento il principale ostacolo al
loro impiego è rappresentato
dall’elevata incidenza sul costo del
conglomerato.
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DOSAGGI E COSTI
Perché risultino efficaci nel ridurre il ritiro occorre impiegare dosaggi variabili dai 5 ai 7 Kg/mc. Essendo il loro costo variabile da 3 a 5 €/Kg l’incidenza sul costo del calcestruzzo varia da 15 a 35 €/mc. Questi incrementi di costo improponibili se non in contesti eccezionali per un calcestruzzo possono, invece, esseri meglio accettati nel settore del restauro grazie all’elevato costo delle malte da ripristino.
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SRA
Stante le incertezze nell’impiego degli agenti espansivi in assenza di maturazione umida la ricerca si è orientata verso l’individuazione di sostanze in grado di ridurre la contrazione dimensionale. Sono additivi chimici (denominati riduttori del ritiro: Shrinkage Reducing Admixture – SRA) a base di glicoli etilenici in grado, attraverso una riduzione della tensione superficiale dell’acqua contenuta all’interno dei pori, di determinare una riduzione del ritiro idraulico.
L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
restauro
0
0,02
0,04
0,06
0,08
0 20 40 60 80 100
Concentrazione SRA (%)
Te
nsio
ne
su
perfi
cia
le (
N/m
)
L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
restauro
0,0000
0,0050
0,0100
0,0150
0,0200
0,0250
0,0300
0,0350
0,0400
7gg 14gg 28gg 112gg 224gg 448gg
Rit
iro
ig
rom
etr
ico
(%
)
CONTROL SRA C1% SRA C2% SRA C3%
L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
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0
400
800
1200
0 14 28 42 56 70 84 98
Età del provino (giorni)
Rit
iro
id
rau
lico
(. 1
0-6
)
a/c = 0.30 - SRA a/c = 0.50 - SRA a/c = 0.30 a/c = 0.50
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EFFETTI NEGATIVI
E’ da sottolineare che l’aggiunta di
questi prodotti, tuttavia, produce una
riduzione del grado di idratazione del
cemento e, conseguentemente, essi
penalizzano le prestazioni elasto-
meccaniche rispetto al calcestruzzo
non additivato.
L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
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0
5
10
15
20
25
30
35
7gg-
Compressione
7gg - Flessione 28gg-
Compressione
90gg-
Compressione
Re
sis
ten
za m
ecc
an
ica
a c
om
pre
ss
ion
e e
fle
ss
ion
e
(N/m
m2)
CONTROL SRA C1% SRA C2% SRA C3%
L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
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32
33
34
35
36
37
38
28 giorni 90 giorni
Mo
du
lo e
las
tico
(1
03N
/mm
2)
CONTROL SRA C1% SRA C2% SRA C3%
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SRA-ESPANSIVO
Una interessante sinergia, inoltre, è stata trovata ricorrendo all’impiego combinato degli agenti espansivi e degli additivi riduttori del ritiro: l’espansione, infatti, in presenza dell’additivo SRA sembra poco dipendente dalle modalità di stagionatura e può avvenire anche se il conglomerato viene esposto all’aria asciutta in assenza di protezione umida. Inoltre, la contrazione da ritiro subisce una drastica diminuzione grazie all’effetto combinato della maggiore espansione iniziale, ma anche della riduzione della tensione superficiale dell’acqua all’interno dei pori determinata dall’aggiunta dell’SRA (Fig. 11.29).
L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
restauro
-600
-500
-400
-300
-200
-100
0
100
200
1 2 3 7 14 21 28
Giorni
m
/m
CONTROL SRA ESPANSIVO SRA+ESPANSIVO
L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
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Reference SRA EXP SRA +
EXP
Ritiro a 28
giorni (μm/m)
525 400 475 100
D rispetto al
reference
(μm/m)
- -125 -50 - 425
D rispetto al
reference
(μm/m)
- -175 - 425
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ESPANSIONE-RITIRO CONTRASTATO
(STAGIONATURA ALL'ARIA)
-500-450-400-350-300-250-200-150-100
-500
50100150200250300350400450500
0 1 2 4 5 6 7 14 28
Tempo (gg)
m
/m
Rifer 20 EXP - 5 SRA 20 EXP - 2,5 SRA 20 EXP
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NORMA UNI EN 1504-3
Valutazione dell’adesione (mediante
prova di trazione diretta) su uno
strato di malta applicata su un
calcestruzzo di bassa porosità
(a/c=0.40) lasciato all’aria (U.R. 50%)
L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
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NORMA UNI EN 1504-3
Prescrizione di capitolato:
-Adesione misurata in accordo alla
EN 12607/4:
– > 1.5 MPa malte strutturali R3
– > 2.0 MPa malte strutturali R4
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L. Coppola – Cum Solidare– I criteri di scelta delle malte da
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restauro
D.M. 14.01.2008
A mettere riparo a questa situazione, che ha
generato non poca confusione tra gli addetti ai
lavori, ed in particolar modo tra i progettisti, ma
anche tra le stesse imprese esecutrici dei lavori
sono intervenute – oseremo dire finalmente – le
Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M.
14.01.2008), di recente pubblicazione, le quali
hanno univocamente stabilito i criteri generali di
progettazione, di esecuzione e di collaudo degli
interventi di ripristino che attengono a
costruzioni esistenti (Capitolo 8 del D.M.).
L. Coppola – Cum Solidare – Inquadramento normativo
D.M. 14.01.2008 (CAPITOLO 8 e 11)
Le Norme Tecniche per le Costruzioni , in
particolare, richiedono che gli interventi sulle
costruzioni esistenti debbono essere effettuati
(p.to 8.6) ricorrendo all’impiego di “Materiali e
prodotti per uso strutturale” le cui proprietà
vengono stabilite nel Capitolo 11.
L. Coppola – Cum Solidare – Inquadramento normativo
D.M. 14.01.2008 (CAPITOLO 11)
MATERIALI PER IL RIPRISTINO E LA
MANUTENZIONE “IDENTIFICATI” E
“QUALIFICATI”
In accordo con quanto contenuto in suddetto
Capitolo i materiali per il ripristino di strutture
esistenti debbono essere “identificati” e
“qualificati” dal produttore.
L. Coppola – Cum Solidare – Inquadramento normativo
RIPRISTINO DI STRUTTURE ESISTENTI
PROGETTISTA
INDIVIDUA I MATERIALI
DESTINATI ALL‟INTERVENTO
DI MANUTENZIONE
DEFINISCE LE SPECIFICHE
DI CAPITOLATO
LE PRESTAZIONI DEI MATERIALI
VENGONO DEFINITE IN BASE
AL P.TO.8.6 E AL CAP.11 DEL
D.M. 14.01.08
IL D.M. 14.01.2008 OBBLIGA AD UTILIZZARE PER IL RIPRISTINO
E CONSOLIDAMENTO DI STRUTTURE ESISTENTI MATERIALI
« IDENTIFICATI E QUALIFICATI » DAL PRODUTTORE
DIRETTIVA 89/106/CEE E NORMA
ARMONIZZATA DI RIFERIMENTO
EN 1504
Nel caso specifico dei materiali per la
manutenzione e il consolidamento di strutture
esistenti l’identificazione e la qualificazione, in
accordo a quanto previsto dalla Direttiva
89/106/CEE “Prodotti da Costruzione”, recepita in
Italia dal DPR 21/04/1993, n.246, modificato dal
DPR 10/12/1997, n. 499, deve avvenire in accordo
alla SERIE DI norme europee armonizzate di
riferimento EN 1504 .
L. Coppola – Cum Solidare – Inquadramento normativo
1 GENNAIO 2009
La serie di norme europee armonizzate di
riferimento EN 1504 entra in vigore a partire dall’1
gennaio 2009. A partire da questa data, quindi,
sarà obbligatoria per tutti i materiali destinati al
ripristino di strutture esistenti la marcatura CE
effettuata in accordo alle norme europee
armonizzate della serie EN 1504.
L. Coppola – Cum Solidare – Inquadramento normativo
SISTEMA DI ATTESTAZIONE 2+ E
CONTROLLO DEL PROCESSO DI
FABBRICA (FPC)
Per una maggiore sicurezza circa la qualità e le
prestazioni dei prodotti messi in commercio la
marcatura CE dovrà essere effettuata con un
sistema di accettazione di tipo 2+. In accordo con
questo sistema di attestazione il produttore dovrà
dotarsi di un sistema di controllo del processo di
fabbrica (Factory Production Control: FPC)
certificato da un organismo esterno all’azienda
produttrice.
L. Coppola – Cum Solidare – Inquadramento normativo
MATERIALI E PRODOTTI
IDENTIFICATI E QUALIFICATI
IN ACCORDO AL D.M. 14.01.2008
PRODUTTORE DI MATERIALI PER
IL RIPRISTINO
IDENTIFICA E QUALIFICA
E I MATERIALI ATTRAVERSO
LA MARCATURA CE PREVISTA
DALLA DIRETTIVA 89/106/CEE
LA MARCATURA CE DEI
MATERIALI VIENE EFFETTUATA
SECONDO LA NORMA EUROPEA
ARMONIZZATA EN 1504
LA MARCATURA CE DEI MATERIALI
PER IL RIPRISTINO E IL
CONSOLIDAMENTO DI STRUTTURE
ESISTENTI AVVIENE CON SISTEMA
DI ATTESTAZIONE 2+
IN ACCORDO CON QUESTO SISTEMA DI ATTESTAZIONE
IL PRODUTTORE SI DOTA DI UN CONTROLLO DEL PROCESSO
DI FABBRICA (FPC) CERTIFICATO DA UN ORGANISMO TERZO
L. Coppola – Cum Solidare –
L. Coppola – Cum Solidare – Mercato delle Costruzioni
PROGETTISTA – IMPRESA - DL
In definitiva, quindi, con la pubblicazione della serie di
norme europee armonizzate EN 1504 sulla Gazzetta
Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE) a partire dall’ 1
gennaio 2009 al progettista è fatto obbligo di prescrivere
per l’intervento di ripristino e manutenzione delle strutture
esistenti materiali provvisti di marcatura CE con sistema di
attestazione 2+ inserendo nel capitolato specifiche
congruenti con le prestazioni minime previste dalle norme
della serie EN 1504, all’impresa esecutrice di utilizzare
esclusivamente materiali identificati e qualificati in accordo
al Capitolo 11 delle Norme Tecniche per le Costruzioni e al
Direttore Lavori di accettare in cantiere solo prodotti
corrispondenti a queste caratteristiche.
L. Coppola – Cum Solidare – Inquadramento normativo
MATERIALI E PRODOTTI
ACCETTATI DALLA D.L.
IN ACCORDO AL D.M. 14.01.2008
L‟IMPRESA ESECUTRICE E‟
OBBLIGATA AD UTILIZZARE
SOLO MATERIALI PROVVISTI DI
MARCATURA CE IN ACCORDO ALLA
NORMA EUROPEA ARMONIZZATA EN 1504
LA DIREZIONE LAVORI E‟ OBBLIGATA AD ACCETTARE (AD AUTORIZZARE)
PER L‟ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI DI RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO
SOLTANTO MATERIALI PROVVISTI DI MARCATURA CE
IN ACCORDO ALLA SERIE DI NORME ARMONIZZATE EN 1504
PROGETTISTA PRESCRIVE
MATERIALI CONFORMI ALLA
EN 1504 CON MARCATURA CE
CONSEGUENZE E SANZIONI PER
L‟UTILIZZO DI MATERIALI E PRODOTTI
SPROVVISTI DI MARCATURA CE
UTILIZZO DI MATERIALI SPROVVISTI
DI MARCATURA CE IN ACCORDO
ALLA NORMA EUROPEA ARMONIZZATA EN 1504
IMPOSSIBILITA‟ DI COLLAUDARE LA STRUTTURA
SANZIONI PER L‟IMPRESA
SANZIONI PER IL PROGETTISTA
SANZIONI PER LA DIREZIONE LAVORI PER OMISSIONE NEL CONTROLLO
DI ACCETTAZIONE DEI MATERIALI
MATERIALI E SISTEMI
PRODOTTI IDENTIFICATI E
QUALIFICATI IN
ACCORDO AL CAPITOLO 11
NORME TECNICHE PER
LE COSTRUZIONI
RISPONDENTI AI REQUISITI
DELLA SERIE DI NORME
EUROPEE ARMONIZZATE
EN 1504
PROVVISTI DI MARCATURA CE
SECONDO DIRETTIVA EUROPEA
89/106/CEE
CERTIFICAZIONE DEL
CONTROLLO DI PROCESSO
DI FABBRICA DA PARTE DI
ORGANISMO ESTERNO
INTERNAZIONALE
MARCATURA CONSEGUITA CON
SISTEMA DI ATTESTAZIONE 2+
PRODOTTI RISPONDENTI
ALLE NORME DI LEGGE
ECCELLENTE COSTANZA
DELLE PRESTAZIONI
Prodotti
identificati e
qualificati D.M.
14.01.2008
FPC
SISTEMA DI
ATTESTAZIONE
2+
PROVVISTI DI
MARCATURA
CE
GARANZIA DI QUALITA‟
ECCELLENZA E COSTANZA
PRESTAZIONALE
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI-EN 1504-2
IMPREGNAZIONE IDROFOBICA (H)
Trattamento finalizzato ad ottenere una
superficie idrorepellente. I pori e le
capillarità vengono rivestite internamente,
ma non occlusi. Non vi sono pellicole
superficiali e pertanto, l’aspetto estetico
della supeficie non viene modificato
significativamente
(silani o silossani: WR)
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-2
IMPREGNAZIONE (I)
Trattamento finalizzato a ridurre la porosità
supeficiale per ridurre l’assorbimento
d’acqua e migliorare la resistenza a
trazione superficiale. Le porosità vengono
parzialmente riempite generando una
pellicola sottile discontinua sulla
superficie del calcestruzzo
(polimeri organici)
UNI-EN 1504-2
RIVESTIMENTO (C)
Trattamento finalizzato ad ottenere uno strato protettivo continuo sulla superficie del calcestruzzo di spessore 0.1-5 mm (dmin = frattile 5%)
(polimeri organici, polimeri con cariche, cementi modificati con lattici polimerici)
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-3
Malte, betoncini e calcestruzzi per la
restauro e/o la sostituzione di
calcestruzzo ammalorato al fine di
prolungare la vita di servizio della
struttura
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-3
Malte non strutturali (R1 e R2) per la
rasatura delle superfici in
calcestruzzo
Malte strutturali (R3 e R4) per
interventi di ripristino corticali o
strutturali con e senza incremento
della sezione originaria
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-3
Malte non strutturali (R1 e R2) per la
rasatura
EN 1504-3
Malta per la ricostruzione a spessore
centimetrico e per la rasatura (tixo):
– (ultrarapida)
– (rapida)
L. Coppola – Cum Solidare – Mercato delle Costruzioni
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-3
Malte strutturali (R3 e R4)
TISSOTROPICHE
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-3
Malte strutturali (R4) COLABILI
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-3
Leganti per betoncini e calcestruzzi
strutturali (R4) COLABILI e
AUTOCOMPATTANTI
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-4
Prodotti per l’incollaggio strutturale:
A) Incollaggio di piatti d’acciaio e
lamine in materiale composito sulla
superficie della struttura in
calcestruzzo a scopo di
consolidamento
(SISTEMI EPOX AD ALTA
VISCOSITA’)
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-4
Prodotti per l’incollaggio strutturale:
B) Incollaggio di calcestruzzo
indurito su calcestruzzo indurito
generalmente associato all’impiego
di unità prefabbricate
(SISTEMI EPOX AD ALTA
VISCOSITA)
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-4
Prodotti per l’incollaggio strutturale:
C) Getto di calcestruzzo fresco su
calcestruzzo indurito
(PRIMER EPOX)
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-5
Prodotti per l’iniezione:
- per l’impermeabilità
- per evitare la corrosione
dell’armatura;
- per consolidare la struttura
(SISTEMI EPOX A BASSA
VISCOSITA’)
(LEGANTI CEMENTIZI)
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-6
Prodotti per l’ancoraggio dell’acciaio
al calcestruzzo
MALTE CEMENTIZIE
L. Coppola – Cum Solidare– Introduzione al restauro delle
strutture in calcestruzzo
UNI EN 1504-7
Prodotti per la protezione dell’acciaio
dalla corrosione
MALTE CEMENTIZIE MODIFICATE
CON LATTICI E INIBITORI DI
CORROSIONE