Nello Sport Bis di Tsipras: rivince e governaUn nuovo governo Tsipras è una garanzia che la Grecia...

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-TRX IL:20/09/15 23:16-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 1 - 21/09/15-N: € 1,20* ANNO 137- N˚ 259 ITALIA Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Pesaro Lunedì 21 Settembre 2015 • S. Matteo IL MERIDIANO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT ` Nuovo successo nelle elezionigreche, Syriza oltre il 35%: «Trionfo del popolo, noi duri a morire» ` Ma per l’ex premier niente maggioranza assoluta, inevitabile l’alleanza con la destra di Anel Università, in arrivo la riforma Stop ai precari, sì all’autonomia ` Per i ricercatori contratti unici a tutele crescenti. Spazio al merito Bis di Tsipras: rivince e governa Luca Cifoni C orrettivi limitati, a benefi- cio dei lavoratori che han- no perso il posto o rischia- no di perderlo e delle don- ne interessate a lasciare il la- voro in anticipo rinunciando ad una fetta di pensione. A pag. 11 Franzese a pag. 11 Cristiana Mangani S ette itinerari concordati con il Vaticano, la città divi- sa per aree di intervento: Roma si prepara ad acco- gliere trenta milioni di perso- ne. In queste settimane la Pre- fettura continua a sovrintende- re ai lavori della segreteria tec- nica che sta mettendo a punto il piano per la sicurezza. Un si- stema di difesa che, probabil- mente, sarà definitivo intorno a metà novembre. Nei giorni scorsi, nei luoghi considerati “caldi”, come la Farnesina, San Pietro e la Stazione Ostiense si sono viste “teste di cuoio” in azione. A pag. 5 Oggi direzione dem Senato, Renzi: «Voglio un voto chiaro dal Pd» Dopo gli accordi Che lezione dal realismo di Atene Francesco incontra Fidel «Non serviamo le ideologie» Il personaggio La vita di Alexis 3.0 il ragazzo rosso che si è convertito Lazio travolta a Napoli: 5-0 Totti segna il gol n˚ 300 Ma la Roma delude: solo 2-2 con il Sassuolo Nello Sport ROMA Chiusa la “pratica” della Buona Scuola, il governo met- te in cantiere la Buona Univer- sità. Il primo appuntamento è a Udine, il 2 e 3 ottobre, per una due giorni del Pd dedicata al mondo universitario. Ma l’obiettivo è chiudere il mese con un decreto legge. Docu- menti ufficiali non ce ne sono ma sono chiari i tre capisaldi della riforma - autonomia, fi- ne del precariato dei ricercato- ri e diritto allo studio - così co- me sono evidenti i due proble- mi principali: le risorse e il cre- scente squilibrio Nord-Sud. Pronto un piano per assumere ricercatori. Esposito a pag. 16 Sicurezza, una zona rossa per il Giubileo Marco Conti S i cerca di stringere ma le posizioni restano ancora distanti e il vocabolario aiuta a cercare la media- zione ma sino ad un certo pun- to. ”Indicati” o ”eletti”? La sfi- da tra Matteo Renzi e la mino- ranza del Pd guidata da Pier Luigi Bersani sta tutta in due parole che oltre a mutare sen- so ad un Senato che il ddl Bo- schi vorrebbe come Camera delle autonomie, rischia di ri- mettere in discussione molto di più del comma 5 dell’artico- lo 2. A pag. 13 Gentili e Marincola alle pag. 12 e 13 dal nostro inviato Mario Ajello ATENE S e dovesse paragonarsi a un eroe greco, Alexis Tsipras sceglierebbe Eracle. A pag. 3 SUCCESSI IMPORTANTI PER IL SAGITTARIO Il focus Pensione anticipata, ecco le ipotesi di accesso per donne e disoccupati Errante a pag. 17 L’emergenza Migranti e quote vertice a rischio flop Viaggio a Cuba. Messa in Plaza de la Revolucion L’analisi La tela del Pontefice verso le Americhe Formula Uno Ferrari show a Singapore: primo Vettel terzo Raikkonen Nello Sport G iulio Sapelli Certamente il responso delle urne greche è chiaro ed è molto importante il di- stacco tra Syriza e Nuova Demo- crazia. Il tradizionale alleato di destra di Syriza sembra in gra- do di superare lo sbarramento elettorale, mentre il Pasok è crollato. E l’astensionismo ha superato il 50%. Si è trattato, in ogni caso, di un confronto diretto tra Alexis Tsipras e Vangelis Meimarakis e questo dà il segno dell’irrever- sibile cambiamento intervenu- to non solo nella macchina dei partiti ma negli stessi blocchi politico-sociali che per circa set- tant’anni hanno disegnato il volto della sempre incompiuta democrazia greca, ristretta dal- la cornice delle forze armate e della monarchia sotto l’usbergo della Nato e degli Usa. La fami- glia e il clan Papandreu eredita- va il lascito della Resistenza e della lotta all’anti maccartismo seguito alla guerra civile del 1944-49 che annientò fisica- mente ma non politicamente i comunisti greci filo-titini. Il Pasok della famiglia Papan- dreu si è dissolto perché non ha saputo trovare una mediazione tra la resa alla troika e la neces- sità di intercettare i nuovi movi- menti sociali degli anni Novan- ta soprattutto nell’università e tra i lavoratori portuali. Continua a pag. 20 Buongiorno Sagittario! Questo benaugurante primo quarto di Luna, che si compie intorno alle ore dieci, è un saluto all’estate che se ne va, ma segnala anche l’inizio di una nuova stagione professionale e forse ancora di più della vita familiare e sentimentale. Luna rossa è colorata dalla passione di Marte, con una sfumatura di verde-speranza di Venere, che resta in Leone. La base è solida per creare successi importanti. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 27 L’AVANA Il Papa celebra la messa su un altare improvvisato nella Plaza de la Revolucion davanti a migliaia di fedeli, poi incontra Fi- del Castro. A riceverlo in piazza il cardinale cubano Ortega e la pre- sidentessa argentina Kirchner. Giansoldati e Pompetti alle pag. 6 e 7 L’incontro tra Papa Francesco e Fidel Castro (foto AP) Ruffini a pag. 7 ATENE Alexis Tsipras vince di nuovo le elezioni con oltre il 35% dei consensi e si apresta a governare ancora, rafforzando così la propria posizione al tavo- lo di Bruxelles. Staccato al 28% il rivale Meimarakis di Nuova Democrazia. Ma siccome il par- tito del premier uscente, Syriza, non ha raggiunto la maggioran- za, il leader della sinistra è co- stretto a cercare alleati per dare vita a un esecutivo. A questo punto sembra inevitabile l’alle- anza con la destra di Anel. Andreadis Synghellakis, Carretta e Pierantozzi alle pag. 2 e 3

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  • -TRX IL:20/09/15 23:16-NOTE:

    -MSGR - 14 PESARO - 1 - 21/09/15-N:

    €1,20* ANNO 137- N˚ 259ITALIASped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma

    Pesaro

    Lunedì 21 Settembre 2015 • S. Matteo IL MERIDIANO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT

    `Nuovo successo nelle elezioni greche, Syriza oltre il 35%: «Trionfo del popolo, noi duri a morire»`Ma per l’ex premier niente maggioranza assoluta, inevitabile l’alleanza con la destra di Anel

    Università, in arrivo la riformaStop ai precari, sì all’autonomia`Per i ricercatori contratti unici a tutele crescenti. Spazio al merito

    Bis di Tsipras: rivince e governa

    Luca Cifoni

    Correttivi limitati, a benefi-cio dei lavoratori che han-no perso il posto o rischia-no di perderlo e delle don-

    ne interessate a lasciare il la-voro in anticipo rinunciandoad una fetta di pensione.

    Apag. 11Franzese a pag. 11

    Cristiana Mangani

    Sette itinerari concordaticon il Vaticano, la città divi-sa per aree di intervento:Roma si prepara ad acco-

    gliere trenta milioni di perso-ne. In queste settimane la Pre-fettura continua a sovrintende-re ai lavori della segreteria tec-nica che sta mettendo a puntoil piano per la sicurezza. Un si-stema di difesa che, probabil-mente, sarà definitivo intorno ametà novembre. Nei giorniscorsi, nei luoghi considerati“caldi”, come la Farnesina, SanPietro e la Stazione Ostiense sisono viste “teste di cuoio” inazione.

    Apag. 5

    Oggi direzione dem

    Senato, Renzi:«Voglio un votochiaro dal Pd»

    Dopo gli accordi

    Che lezionedal realismodi Atene

    Francesco incontra Fidel«Non serviamo le ideologie»

    Il personaggioLa vita di Alexis 3.0il ragazzo rossoche si è convertito

    Lazio travolta a Napoli: 5-0Totti segna il gol n˚ 300Ma la Roma delude:solo 2-2 con il SassuoloNello Sport

    R O M A Chiusa la “pratica” dellaBuona Scuola, il governo met-te in cantiere la Buona Univer-sità. Il primo appuntamento èa Udine, il 2 e 3 ottobre, peruna due giorni del Pd dedicataal mondo universitario. Mal’obiettivo è chiudere il mesecon un decreto legge. Docu-menti ufficiali non ce ne sonoma sono chiari i tre capisaldidella riforma - autonomia, fi-ne del precariato dei ricercato-ri e diritto allo studio - così co-me sono evidenti i due proble-mi principali: le risorse e il cre-scente squilibrio Nord-Sud.Pronto un piano per assumerericercatori.

    Espositoa pag. 16

    Sicurezza, una zona rossa per il Giubileo

    Marco Conti

    Si cerca di stringere ma leposizioni restano ancoradistanti e il vocabolarioaiuta a cercare la media-

    zione ma sino ad un certo pun-to. ”Indicati” o ”eletti”? La sfi-da tra Matteo Renzi e la mino-ranza del Pd guidata da PierLuigi Bersani sta tutta in dueparole che oltre a mutare sen-so ad un Senato che il ddl Bo-schi vorrebbe come Cameradelle autonomie, rischia di ri-mettere in discussione moltodi più del comma 5 dell’artico-lo 2.

    Apag. 13Gentili e Marincola

    alle pag. 12 e 13

    dal nostro inviatoMario Ajello A T E N E

    Se dovesse paragonarsi aun eroe greco, AlexisTsipras sceglierebbeEracle.

    Apag. 3

    SUCCESSI IMPORTANTIPER IL SAGITTARIO

    Il focusPensione anticipata, ecco le ipotesidi accesso per donne e disoccupati

    Errante a pag. 17

    L’emergenza

    Migranti e quotevertice a rischio flop

    Viaggio a Cuba. Messa in Plaza de la Revolucion

    L’analisiLa tela del Ponteficeverso le Americhe

    Formula UnoFerrari showa Singapore:primo Vettelterzo RaikkonenNello Sport

    Giulio Sapelli

    Certamente il responsodelle urne greche è chiaroed è molto importante il di-

    stacco tra Syriza e Nuova Demo-crazia. Il tradizionale alleato didestra di Syriza sembra in gra-do di superare lo sbarramentoelettorale, mentre il Pasok ècrollato. E l’astensionismo hasuperato il 50%.

    Si è trattato, in ogni caso, diun confronto diretto tra AlexisTsipras e Vangelis Meimarakise questo dà il segno dell’irrever-sibile cambiamento intervenu-to non solo nella macchina deipartiti ma negli stessi blocchipolitico-sociali che per circa set-tant’anni hanno disegnato ilvolto della sempre incompiutademocrazia greca, ristretta dal-la cornice delle forze armate edella monarchia sotto l’usbergodella Nato e degli Usa. La fami-glia e il clan Papandreu eredita-va il lascito della Resistenza edella lotta all’anti maccartismoseguito alla guerra civile del1944-49 che annientò fisica-mente ma non politicamente icomunisti greci filo-titini.

    Il Pasok della famiglia Papan-dreu si è dissolto perché non hasaputo trovare una mediazionetra la resa alla troika e la neces-sità di intercettare i nuovi movi-menti sociali degli anni Novan-ta soprattutto nell’università etra i lavoratori portuali.

    Continuaapag. 20

    BuongiornoSagittario!QuestobenauguranteprimoquartodiLuna,chesicompie intornoalleoredieci,èunsalutoall’estatecheseneva,masegnalaanche l’iniziodiunanuovastagioneprofessionaleeforseancoradipiùdellavitafamiliareesentimentale.LunarossaècoloratadallapassionediMarte,conunasfumaturadiverde-speranzadiVenere,cheresta inLeone.Labaseèsolidapercrearesuccessi importanti.Auguri.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    L’oroscopo a pag. 27

    L ’ A V A N A Il Papa celebra la messasu un altare improvvisato nellaPlaza de la Revolucion davanti amigliaia di fedeli, poi incontra Fi-del Castro. A riceverlo in piazza ilcardinale cubano Ortega e la pre-sidentessa argentina Kirchner.

    Giansoldati ePompettialle pag. 6 e 7

    L’incontro tra Papa Francesco e Fidel Castro (foto AP)

    Ruffinia pag. 7

    A T E N E Alexis Tsipras vince dinuovo le elezioni con oltre il35% dei consensi e si apresta agovernare ancora, rafforzandocosì la propria posizione al tavo-lo di Bruxelles. Staccato al 28%il rivale Meimarakis di NuovaDemocrazia. Ma siccome il par-tito del premier uscente, Syriza,non ha raggiunto la maggioran-za, il leader della sinistra è co-stretto a cercare alleati per darevita a un esecutivo. A questopunto sembra inevitabile l’alle-anza con la destra di Anel.

    AndreadisSynghellakis,Carretta ePierantozzi

    alle pag. 2 e 3

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    -MSGR - 20 CITTA - 2 - 21/09/15-N:CITTA’

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    Lunedì 21Settembre2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    Per la sinistraeuropea è

    unmessaggioimportante

    la Grecia avràpiù stabilità

    Tsipras potràfare il governo

    che credeMa Nuova

    Democrazianon è finita

    HANNODETTO

    FRANCOIS HOLLANDE

    VANGELIS MEIMARAKIS

    P A R I G I «Tutto è ancora da con-fermare. Ma i primi elementiche emergono da queste elezio-ni fanno ben sperare nel ritor-no a una sostenibilità dell'eco-nomia greca»: Nicolas Verongiudica positivamente la tenu-ta di Alexis Tsipras. Per l'econo-mista francese, cofondatore delthink tank di politica economi-ca europea Bruegel e docente alPeterson Institute di Washin-gton, i risultati del voto grecopotrebbero far tacere le criti-che «esistenziali» e fondamen-taliste sulla zona euro, quelleche la definiscono intrinseca-mente condannata a esplodere:«Queste elezioni - dice - potreb-bero dimostrare proprio il con-trario».Syriza del rivoluzionario

    Alexis Tsipras è diventato pa-radossalmente il partito dellastabilità?«Non credo che sia un vero pa-radosso. Se si osservano altripaesi costretti a passare attra-verso i piani di austerità, comeil Portogallo o la Spagna, i son-daggi non predicono la disfattadei partiti al governo alle pros-sime elezioni. Si potrebbe dire

    che accettare un piano dellaTroika è alla fine meno peggioelettoralmente di quanto sianogli effetti della crisi economi-ca».Come si spiega?«Prendiamo Syriza. I risultatisono sul filo del rasoio, e tutto èancora da vedere, ma il partitoè comunque chiaramente en-trato in una logica di coopera-zione con la Troika, più ancoradi quanto lo fossero i governi diPapandreu o Samaras, pure ac-cusati di totale sottomissione ai“diktat” dei creditori. Syriza èpassato da un estremo all'altro,è stato il partito eletto una pri-ma volta su un mandato di resi-stenza alla Troika e oggi, anchese i prossimi mesi dovrannoconfermarlo, potrebbe forma-

    re il governo più cooperativocon la Troika dall'inizio dellacrisi».Questo significa che le politi-che economiche europee so-no più accettabili, o soltantoche la Grecia non aveva scel-ta?«Probabilmente l'Europa haimparato dagli errori commes-si in passato, ma il piano adot-tato per la Grecia il 13 luglionon è certo un messaggio di las-sismo da parte dei creditori.Credo che la classe politica el'elettorato greco abbiano capi-to che dopo aver provato tutto,la sottomissione o la resistenzaa oltranza, resta ormai soltantola possibilità di cooperare con icreditori. Forse è l'unica cosache può davvero funzionare e

    far ripartire il paese».Cooperare con la Troika èpossibile? Non si tratta di un'accettazione pura e semplicedel rigore?«No. In Irlanda, Portogallo, Spa-gna e Cipro c'è stato un livellodi cooperazione che in Grecianon c'è ancora mai stato».L'Europa sta facendo il suo la-voro per gestire la crisi?«Non sarei così ottimista. La re-azione europea è stata segnatada molte incoerenze, errori einerzie, soprattutto all'inizio.In compenso, se la Grecia, co-

    me mi auguro, ritroverà una di-namica di crescita - anche senon spettacolare - servirà asconfessare tutte le critiche dichi riteneva l'euro fosse per suanatura ingestibile e causa discelte economiche sbagliate».Un nuovo governo Tsipras èuna garanzia che la Grecia ri-spetterà il piano dellaTroika?«Se ho ben capito il messaggioelettorale di Tsipras, la sua scel-ta non è di proporre una rinego-ziato dell'accordo, che è co-munque destinato a evolvere eche prevede altri negoziati amargine, ma senza sconfessareil memorandum iniziale. Ilprossimo dossier sarà quellodella ristrutturazione del siste-ma bancario. Immagino che cisarà grande attività legislativain Grecia nei prossimi mesi.Molti hanno ormai capito chel'atteggiamento di non coopera-zione del passato non ha fattobene al Paese».

    FrancescaPierantozzi©RIPRODUZIONE RISERVATA

    IL RISULTATOA T E N E Le previsioni dei sondagginon sono state smentite, ma am-piamente superate. Syriza e AlexisTsipras hanno vinto con un ampiomargine di vantaggio le elezionianticipate. Una vittoria non an-nunciata, dal momento che moltiscommettevano su un testa a testacon il centrodestra di Nuova De-mocrazia. La Coalizione della Sini-stra Radicale greca ha raggiunto,nonostante l'alta astensione, il35,5% dei voti, conquistando cento-quarantacinque deputati. Il centro-destra di Vanghèlis Meimarakis, siè fermato al 28,1%, con settantacin-que deputati.

    SUCCESSO PERSONALERispetto alle elezioni di gennaioscorso, in sostanza, la sinistra gre-ca ha perso un punto percentuale,la stessa percentuale che hannoguadagnato i conservatori. Ma ne-gli otto mesi di governo di AlexisTsipras ci sono stati il muro contromuro con l’Europa, il referendumpro o contro l’austerità, la chiusu-ra delle banche e un difficile com-promesso con i creditori, firmatoad agosto. L’essere riusciti a di-stanziare il centrodestra di ben 7punti percentuali, è quindi visto,ora, da molti elettori e dirigenti diSyriza, quasi come un miracolo. Sitratta, indubbiamente, di un chia-ro successo personale di Tsipras,che nel corso della campagna elet-torale ha visitato con la stessaenergia tutte le città della Grecia,insistendo su un messaggio chiaroe semplice: «Siamo il nuovo, conti-nueremo a combattere contro l’au-sterità e la corruzione».

    Il nuovo governo giurerà tra do-mani e mercoledì e sarà una riedi-zione dell’alleanza di Syriza con ilpartito conservatore dei Greci Indi-pendenti, Anel. Malgrado moltiistituti di ricerca avessero sottosti-

    mato la sua percentuale, alla fineAnel supera lo sbarramento del3% e porta a casa dieci deputati, ga-rantendo alla maggioranza parla-mentare del nuovo esecutivo cen-tosessantacinque seggi su trecen-to. Non una maggioranza amplissi-ma, ma sufficiente a garantire, al-meno in questa fase, la stabilità ri-chiesta.

    IL PRIMO DISCORSO«Vi ringrazio di cuore, è una chia-ra vittoria del popolo» ha detto ilnuovo primo ministro, parlandoalla folla di sostenitori, radunatisiin piazza Klaythmonos, nel centrodi Atene. «Abbiamo dimostrato diessere troppo duri per morire, que-sto risultato appartiene alle classipopolari del nostro Paese» ha ag-giunto Tsipras, promettendo di ri-cominciare a lavorare, da oggi, perlo sviluppo dell’economia, ma an-che per cambiare gli equilibri inEuropa. Il leader della sinistra ra-dicale ellenica ha ringraziato pub-blicamente Anel, per la fedeltà di-mostratagli, e ha abbracciato, sulpalco, Panos Kammenos.

    L’ESTREMA DESTRAPer quel che riguarda gli altri parti-ti, i neonazisti di Alba Dorata ri-mangono il terzo partito del Paese.Malgrado il suo gruppo dirigentevenga processato con accuse gra-vissime, tra cui associazione perdelinquere, e il capo del partito,Nikos Michaloliakos, abbia assun-to la responsabilità politica dell’uc-cisione del rapper di sinistra Pa-vlos Fyssas, Alba Dorata, riesce,con la retorica dell’odio, a sfrutta-re parte del forte malcontento cre-ato da cinque anni di austerità. Isocialisti del Pasok, rispetto a gen-naio, fanno un passo in avanti eraggiungono il 6,4%, con diciasset-te deputati. Tuttavia, né loro, né ilpartito centrista del Fiume (3,9%)saranno necessari per la formazio-ne del nuovo governo.

    Syriza e i Greci Indipendenti so-no chiamati ora a gestire sia la trat-tativa per l’alleggerimento del de-bito pubblico sia i finanziamentidel piano Juncker per la crescita elo sviluppo economico. Allo stessotempo, bisognerà vedere come Tsi-pras riuscirà a rendere meno dolo-rosi i tagli previsti dal nuovo me-morandum, specie per i cittadinipiù poveri.

    Gli scissionisti di Syriza, cheavevano formato il piccolo partitodi sinistra Unità Popolare, non rie-scono a superare il 2,8% dei voti, erimangono fuori dal P. I comunistiortodossi del Kke mantengono illoro elettorato tradizionale, conun 5,4%, ma non hanno nessunaintenzione di “scongelare” i lorovoti. La seconda sfida di governo,per Alexis Tsipras, sta per comin-ciare. «L’Europa non sarà più lastessa, da domani lotteremo percambiare gli equilibri del VecchioContinente» ha promesso Tsipras.

    TeodoroAndreadisSynghellakis

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    «Ora il voto deve portare la stabilitàCosì Atene può tornare a crescere»

    L’ECONOMISTA FRANCESE«L’EFFETTO SARÀANCHE QUELLO DIZITTIRE CHI PREVEDEVAUN COLLASSAMENTODELLA ZONA EURO»

    L’intervista Nicolas Veron

    Grecia, Tsiprasvince di nuovoe per governarechiama la destra

    I DISSIDENTI DI SYRIZAFUORI DAL PARLAMENTOIL NUOVO PREMIER:«LOTTEREMO ANCHEPER CAMBIAREGLI EQUILIBRI NELLA UE»

    ECONOMISTA Nicolas Veron,cofondatore del centro studiBruegel e docente negli Usa

    LA FESTA Sostenitori di Syriza in piazza ad Atene dopo il risultato delle urne

    `Probabile l’intesa con i nazionalisti di Anel. Alba Dorata èterzo partito. Affluenza mai così bassa: di poco superiore al 50%

  • -TRX IL:21/09/15 00:43-NOTE:CITTA’RIBATTE

    -MSGR - 20 CITTA - 6 - 21/09/15-N:CITTA’RIBATTE

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    Lunedì 21Settembre2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    Gesù e semplicenella sua rispostase uno vuole essere

    il primo, sial’ultimo di tutti

    e servitore di tutti

    Servire significaaver cura dellefragilità. Sonoi volti afflitti

    che Gesù invitaad amare

    L’OMELIA

    Papa Francesco in Plaza Revolucion (foto ANSA)

    IL VIAGGIOC I T T À D E L V A T I C A N O Un laborato-rio carico di attese. Ognuno sem-bra aspettarsi qualcosa. Cuba co-me simbolo. Tanto per comincia-re la gente spera di avere prestomaggiori possibilità economi-che con la fine dell'embargo, igiovani sognano un futuro più li-bero, il regime di Castro si augu-ra di non farsi spazzare via dalsuperpotere americano, la Chie-sa confida di riuscire ad arginarel'avanzata delle sette e della san-teria.

    Il Papa lavora alacrementeper consolidare il peso dei catto-lici in America Latina, enormeserbatoio di anime, anche se nelcorso degli ultimi due decenni siè verificato un forte calo. Secon-do il Pew Research Centre, tra il1970 e il 2014, i cattolici sono pas-sati dal 92% al 69% della popola-zione latinoamericana. Nel con-tempo la percentuale dei pente-costali è balzata dal 4% al 19%.Un salto notevole. Bergoglio, pe-rò, ha fiducia nel futuro e non si

    scoraggia. La sua speranza è cheCuba possa evitare gli errori deiregimi dell'Est, quando il crollodei sistemi comunisti lasciò spa-zio a un liberismo selvaggio ac-compagnato da squilibri socialienormi e sacche crescenti di po-vertà estreme. Tutti rischi colla-terali di un capitalismo senzaanima. Ecco perchè il pellegri-naggio a Cuba si è via via trasfor-mato in un'officina di speranze.

    LA RICETTALa ricetta che offre Bergoglio aicubani è semplice. Conduce alleradici del Vangelo e parla delrapporto tra l'uomo e il potere.«Gesù è semplice nella sua rispo-sta, se uno vuole essere il primo,sia l'ultimo di tutti, e il servitoredi tutti. Chi vuole essere grande,serva gli altri, e non si serva deglialtri». L'omelia preparata per lamessa nella Plaza della Revolu-cion, sotto le gigantografie diChe Guevara, si rivolge a tutti gliuomini di buona volontà. Natu-ralmente è diretta anche al presi-dente Castro e ai membri del suogoverno, così come al presidente

    Obama che tra due giorni acco-glierà Francesco negli Usa.

    In egual modo il messaggio sidirige ai responsabili dell'econo-mia e della finanza, ai vescovi, aicardinali, non solo cubani, ma ditutta l'America Latina. «Gesùsconvolge la logica dei discepolidicendo loro semplicemente chela vita autentica si vive nell'impe-gno concreto con il prossimo».La riflessione costituisce la sum-ma di mesi di predicazione papa-le.

    E' l'immagine della Chiesa del-le radici. L'invito al servizio.«Servire significa, in gran parte,avere cura delle fragilità. Averecura di coloro che sono fragilinelle nostre famiglie, nella no-stra società nel nostro popolo.Sono i volti sofferenti, indifesi eafflitti che Gesù propone di guar-dare e invita concretamente adamare». Anche in politica si pos-sono realizzare forme di amorealtruistico, con azioni e decisioniconcrete, a tutela di chi ha menopossibilità, di chi è ai margini eva protetto. Come dire che l'oriz-zonte di Gesù non è per i pochi

    privilegiati, ma è alla portata ditutti. E che il servizio non è maiun fattore ideologico. Una sigla,una bandiera. Sarebbe riduttivo.Al centro resta la persona, l'im-magine di Cristo.

    L’ETICHETTAIn questi due anni e mezzo dipontificato sono stati diversi itentativi di incasellare in sensoideologico questo pontefice ve-nuto dalla periferia del mondo.L'Economist un po' di tempo fachiedeva ai suoi lettori, in modoprovocatorio, se questo non fos-se un Papa comunista. Potrà maibastare una etichetta ideologicaper incasellare un pontificato? IlPapa è sempre il Papa, con unsuo proprio stile. Persino Ron-calli, nel frattempo fatto santo,fu accusato di coltivare simpatiea sinistra per le sue aperture almondo. Nel frattempo la revolu-cion di Bergoglio avanza, infiam-ma gli animi, fa riflettere, spari-glia le carte. A proposito di servi-zio Francesco per primo si impe-gna a dare il buon esempio.Quando può scansa le insegnedel potere; fosse per lui uscireb-be persino da Santa Marta perandarsi a mangiare una pizza.Naturalmente non gli è consenti-to. Ma nel volto di un vecchio chepiange, in solitudine, disperato,vede sempre la carne di Cristo.

    FrancaGiansoldati©RIPRODUZIONERISERVATA

    LA GIORNATAN E W Y O R K Papa Francesco ha cele-brato la messa ieri su un altare im-provvisato nella Plaza de la Revolu-cion all'Avana davanti a migliaia difedeli che erano accorsi ad incon-trarlo. E' arrivato poco dopo le 8 dimattina a bordo della tradizionalepapamobile dal tetto parzialmenteaperto, e nella piazza è stato ricevu-to dal cardinale cubano Jaime Orte-ga,accantoalqualec'eralapresiden-tessa argentina Cristina Kirchnercon la quale, successivamente, haavutounbreveincontro.Lafollaperquantonumerosastentavaariempi-relasuperficiedellaspianatamonu-mentale.

    La rivoluzione castrista non haabolito la libertà di religione, ma fi-noa quest'annoi cattolicinon eranoammessi nelle fila del partito comu-nista cubano, ed erano quindi uffi-cialmente esclusi da ogni caricapubblica. Ilcattolicesimo, spesso in-terpretato nella sua versione sincre-tica,è lareligioneprevalentenell'iso-ladoveperòl'80%dellapopolazioneconsultadevotamentei tanti 'santei-ros' di rito joruba, e dove solo il 5%afferma di frequentare settimanal-mentelamessaeisacramenti.

    LE CONTRADDIZIONILa piazza rifletteva tutte queste con-traddizioni,conlegigantografiecon-trapposte degli eroi rivoluzionariChe Guevara e Camilo Cienfuegos

    da una parte, e gli stendardi inneg-gianti alla figura di Gesù e di MadreTeresa. L'intera zona era stata accu-ratamente setacciata dalla polizianelle ore precedenti a cacci di dimo-stranti, e almeno tre persone sonostate arrestate durante la funzionereligiosa. Altri oppositori (tra le 17 ele 30 persone, a seconda delle diffe-renti fonti della blogosfera cubana),erano stati rimossi durante la nottedalle proprie case; tra di loro BertaSoler, conosciuta come una delleleaderdelgruppoDamas de Blanco,eilmaritoAngelMoja.

    Bergogliodurantel'omeliahalan-ciato solo un monito velato nei con-fronti del regime cubano, quandoha esortato i fedeli a concentrarsisull'imperativo di servire il prossi-mo: «Non si servono le ideologie male persone- ha detto - Chi non viveper servire, non serve per vivere».Alla fine della funzione nel corsodell'Angelus domenicale ha invecelanciato un augurio per il successodelnegoziatoperlapacetrailgover-no colombiano e i guerriglieri dellaFarc; una trattativa che lo stesso Pa-pa ha richiesto al governo cubanocome segno di riconoscenza per ilruolo che il Vaticano ha avuto nelriavvicinare l'isola all'eterno ami-co-nemico: gli Stati Uniti. Il messag-gio è stato immediatamente com-mentato con un tweet dal presiden-te presidente della Colombia Juan

    ManuelSantos:«Continueremosul-lastradadellapaceedellariconcilia-zione», e dal capo della delegazioneFarc all'AvanaPastor Alape: «Le pa-role del Papa accendono di speran-zainostricolloqui».

    I REGALIIn tarda mattinata è avvenuto il tan-toattesoincontrotraFrancescoeFi-delCastro,al qualetramite il fratelloil Papa aveva già trasmesso i suoi«sentimenti di speciale considera-zione e rispetto». I due hanno parla-topercirca40minuti, toccandoil te-ma dell'emergenza ambientale chesta a cuore ad entrambi. Si sono an-che scambiati regali: Fidel avevachiesto libri, e il Papa gli ha portatountesto sullacomicitàela religione,oltre a una copia della sua enciclica"Laudato Sii". Il lidèr della rivoluzio-ne cubana ha contraccambiato conuna collezione di interviste che glihafattoilpretebrasilianoFreiBetto.Unaparte del pomeriggioèstato de-dicato a incontri privati non calen-darizzati. La lista dei questuanti èlunga, e va dai rappresentanti dell'

    opposizionecubanaalconfrontodi-retto con Raul Castro (una cinquan-tinadiminutièduratol’incontronelcorso del quale il Papa gli ha donatoun mosaico della Virgen de la Cari-dad del Cobre, la Vergine il cui san-tuariovisiteràoggiaSantiago)sulte-ma della protezione dei diritti uma-ni, passando per un possibile incon-tro con la presidentessa argentina ela discussione su un prossimo avvi-cendamentonellanominadelcardi-nalecubano.

    In serata l'incontro con duemilagiovanicattolicidalleparrocchiedelpaese. Francesco ha imposto chel'evento fosse assistito dall'installa-zionedi un impianto di banda larga,che permettesse ai giovani di comu-nicare in diretta con altri praticantidi tutto il mondo le impressioni del-la giornata. Un privilegio questo an-cora raro nell'isola, attardato dallacarenza di risorse tecniche, ma an-che dallo stretto controllo che il go-verno ancora esercita sulle comuni-cazioniprivate.

    FlavioPompetti©RIPRODUZIONE RISERVATA

    L’obiettivo del messaggio di Bergoglio:recuperare i fedeli sudamericani in fuga

    I dissidenti: fermatiper ore dalla polizia

    TRA IL 1970 E IL 2014I CATTOLICINEL CONTINENTESONO PASSATIDAL 92 PER CENTOAL 69 PER CENTO

    Il Papa vede Castro«Non si servonole ideologiema le persone»`L’Avana, in mezzo milione per la messa in Plaza de laRevolucion. L’incontro di 40 minuti con Fidel: lo rispetto

    L’APPELLOPER LA PACIFICAZIONEIN COLOMBIATRA IL GOVERNOE I GUERRIGLIERIDELLE FARC

    Il Papa a L’Avana

    Plazade la Revoluciòn(S.Messa)

    1

    Palaciode la Revoluciòn(governo)

    2

    34

    1

    2

    5

    Cimitero

    Università

    L A H A B A N A Stazione

    Luoghi visitati da Francesco nella capitale cubana

    Aeroporto(riparte oggi)

    Centro Varela(giovani)

    4

    Nunziatura(alloggio)

    5

    Cattedrale(religiosi)

    3

    Bloccati dalla polizia perqualche ora: è quantodenunciano dissidenti cubani,sottolineando che gli arrestisono avvenuti in pienacoincidenza con l'arrivo delPapa all'Avana. A subire gli«arresti arbitrari» durati «trale tre e le sei ore» sono statiBerta Soler, leader delle Damasde Blanco (premio Sakharovdell'Europarlamento per idiritti umani), l'economistaMarta Beatriz Roque, lagiornalista Miriam Leiva e ilmarito della Soler, AngelMoya.Secondo altri fonti,sarebbero state bloccati ancheuna trentina di altri dissidentia Cuba, sempre in occasionedella visita pastorale di PapaFrancesco.

    La denuncia

    Fedeli in preghiera (foto AP)

  • -TRX IL:20/09/15 22:38-NOTE:

    -MSGR - 20 CITTA - 9 - 21/09/15-N:

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    Lunedì 21Settembre2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    Pier Carlo Padoan (foto ANSA)

    FISCOR O M A Recuperare l’evasione fisca-le con l’arma del dialogo, ma an-che con i maggiori incroci dellebanche dati. È la nuova faccia dalFisco, il “cambia verso” avviatodal governo che nel Def dettagliail piano 2015 per scalfire il maci-gno di imposte non pagate. Il taxgap delle imposte su redditi e at-tività produttive - è indicato inuno degli allegati al documentoinviato in Parlamento dal mini-stero dell'Economia - nella me-dia del 2007-2013 ammonta a cir-ca 91,4 miliardi.

    Il Def stima per il 2015 un au-mento del gettito dalla lotta all'evasione di 11,87 miliardi. E all'Agenzia delle Entrate c'è ottimi-smo: nonostante varie problema-tiche, infatti, spiega il direttoregenerale Rossella Orlandi, al 31agosto gli incassi da lotta all'eva-sione sono già arrivati a 8,5 mi-liardi.

    La nuova strategia del fisco si

    gioca più fronti. Ai contribuentiche dall'incrocio dei dati non ri-sultano in regola, sono state in-viate le prime 210 mila lettere:avranno la possibilità di ade-guarsi prima di ricevere sanzio-ni pesanti. Intanto è in arrivo nel-le banche dati del Fisco un’altramole di informazioni da control-lare, incrociare e valutare: scadeoggi il termine entro cui le ban-che e gli altri intermediari finan-ziari dovranno comunicare all'Agenzia delle entrate i dati suimovimenti bancari con l'esterosuperiori ai 15 mila euro effettua-ti nel 2014.

    LE AZIONIProcede inoltre la voluntary di-sclosure, per la quale al 16 set-tembre sono arrivate 18.879 do-mande: il Def stima 671 milioninel 2015. Sul fronte dello splitpayment, cioè l'Iva riversata di-rettamente dal committentepubblico, secondo la Orlandi«forse si andrà oltre» il gettito di988 milioni stimato dal governo.

    Nel Def si può scoprire di piùanche sulla strategia dei control-li, che varia per le diverse catego-rie di contribuenti. Per le grandiimprese, che ora hanno una visi-ta in media ogni 2 anni, si vaavanti con l'analisi di ciascunaposizione fiscale (tutoraggio).

    Diverso l'approccio per le im-prese di medie dimensioni: sipunta sul potenziamento dell'analisi del rischio basata sul con-fronto dei dati: in particolare,mappatura delle imprese e censi-mento dei rischi di evasione/elu-sione.

    Incroci bancari e analisi del ri-schio caratterizzano l'approcciocon i lavoratori autonomi, i pro-fessionisti e le mini-aziende. Losnodo sono le indagini finanzia-rie possibili grazie alla maggioretracciabilità dei pagamenti checonsente di calcolare la presun-zione ai maggiori compensi.

    Nei mirino ci saranno soprat-tutto le frodi, per le quali sono inarrivo inasprimenti penali. Sipunta a migliorare i livelli quali-tativi delle iniziative anche attra-verso la formazione del persona-le. Ma in questo caso l'arma stra-tegica è la maggiore cooperazio-ne internazionale con gli accordifirmati dall'Italia con Svizzera,Liechtenstein, San Marino, Vati-cano e Principato di Monaco.

    LE SCELTER O M A Il taglio della spesa pubblicapotrebbe essere meno dolorosodel previsto. A Palazzo Chigi nullaancora è stato deciso, ma standoalla Nota di aggiornamento del Do-cumento di economia e finanza,approvata venerdì dal Consigliodei ministri, l’intenzione sarebbequella di prevedere una spendingreview meno corposa. Soprattuttosul fronte della tax expenditures(gli sconti fiscali) e degli incentivialle imprese, che il governo con ilDef di aprile puntava a ridurre dicirca 3 miliardi di euro. Nel nuovotesto – atteso in Parlamento perl’approvazione – si fa riferimento aun «profilo più graduale» della ta-bella di marcia dei tagli a cui sta la-vorando il commissario YoramGutgeld insieme a Roberto Perotti,rispetto a quello ipotizzato nel Do-cumento approvato nella primaparte del 2015. La forbice, secondofonti del ministero dell’Economia,potrebbe scendere di 2-3 miliardi,

    racchiudendo la spending tra 6,5 e8 miliardi (rispetto ai 10 miliardistimati nei mesi scorsi). La stessaNota di aggiornamento confermache un forte taglio della spesa ri-durrebbe l’impatto positivo sullacrescita che potrebbe arrivare daltaglio delle tasse (Tasi sulla primacasa e Imu sui terreni agricoli e gliimpianti fissi) e la neutralizzazio-ne delle clausole di salvaguardia(aumento dell’Iva e delle accise suicarburanti).

    IL RIORDINODunque, un taglio più gradualedella spesa pubblica farebbe si chegli impatti depressivi sul Pil siano«leggermente inferiori» rispetto al-le precedenti stime contenute nelDef di primavera. In altre parole, ilgoverno punta a non intaccare lamanovra 2016, che sarà varata sot-to l’insegna del taglio delle tasse,con gli effetti negativi di una spen-ding ultra-pesante. In ogni caso, ilriordino della tax expeditures re-sterà inserito nella prossima spen-ding, ma come detto la riduzione

    dei tagli potrebbe interessare pro-prio gli sconti fiscali. Nella legge diStabilità, potrebbero ricevere unastretta più light e con tempi piùprolungati. Per poi rinviare a unalegge ad hoc il riordino completo.Ad essere meno pesanti anche i ta-gli agli incentivi alle aziende. «Piùche tagliare – spiega una fonte delMef - si pensa a un loro accorpa-mento». Ma il tema rimane stretta-mente legato alla decontribuzioneper i nuovi assunti: quanti incenti-vi ridimensionare o cancellare di-penderà dalla platea che sarà inte-ressata ancora dalla decontribu-zione (il Mef sta lavorando a unamisura a favore del Mezzogiorno e

    delle donne).Al momento rimangono fermi i ta-gli che riguarderanno i ministeri,il congelamento delle risorse delFondo sanitario nazionale (circa 3miliardi) e la riduzione dell’acqui-sto di beni e servizi. Non solo, per-ché nonostante la previsione diuna spending più soft, il menù del-la Stabilità potrebbe ricomprende-re anche alcune norme della rifor-ma Madia che potrebbero non es-sere inserire nei decreti attuatividella riforma. Non è escluso dun-que che entrino a far parte dellamanovra le misure volte al dima-grimento della macchina pubbli-ca: il taglio delle società partecipa-te in rosso, soppressione degli entiinutili ed eliminazione di uffici mi-nisteriali doppioni di Authority.Potrebbero essere inserite anchealcune norme sulle Forze di poli-zia (ma non riguarderanno la Fore-stale), con una razionalizzazionedegli acquisti della gestione di ser-vizi di supporto.

    SoniaRicci©RIPRODUZIONE RISERVATA

    `In questo modo l’esecutivo conta anche di rendere meno fortel’impatto negativo degli interventi sulla crescita dell’economia

    `Nel Def viene rivisto il piano di spending review per il 2016:risparmi più graduali su sgravi fiscali e incentivi alle imprese

    Spesa, tagli più lenti: obiettivo 7-8 miliardi

    RESTANO IN PIEDII PROGRAMMISU MINISTERI,FONDO SANITARIOE ACQUISTIDI BENI E SERVIZI

    Controlli, incroci bancarie lotta alle frodi:la strategia anti-evasione

    Rossella Orlandi, direttoredell’Agenzia delle Entrate

    GLI ISTITUTI DI CREDITODEVONO SEGNALARETUTTI I MOVIMENTIBANCARI CON L’ESTEROSUPERIORIAI 15 MILA EURO

  • -TRX IL:20/09/15 22:38-NOTE:

    -MSGR - 20 CITTA - 11 - 21/09/15-N:

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    Lunedì 21Settembre2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    LE IPOTESIR O M A Correttivi limitati, a beneficiodei lavoratori che hanno perso ilposto o rischiano di perderlo e del-le donne interessate a lasciare co-munque il lavoro in anticipo rinun-ciando ad una fetta consistente dipensione. Il governo ha riaperto ildossier flessibilità in uscita confer-mando però la forte attenzione al-l’equilibrio dei conti. I meccanismitecnici già definiti ed applicabili

    sono essenzialmente due: il cosid-detto prestito pensionistico, che asuo tempo aveva già ricevuto uninformale via libera dell’Unioneeuropea, purché risultassero co-perte le maggiori spese legate al-l’anticipo del trattamento al lavo-ratore, e l’opzione donna, che unacircolare restrittiva aveva limitatoalle lavoratrici in possesso dei re-quisiti entro il 2014 e ora potrebbeessere prolungata per un anno oanche di più. In alternativa potreb-be essere previsto l’accesso al pen-

    sionamento con i vecchi requisiti el’assegno decurtato (di almeno il3-3,5% l’anno) ma solo per coloro acui mancano non più di 2-3 anni altraguardo. L’eventuale necessitàdi reperire coperture finanziarieinterne al sistema previdenziale ri-porterebbe di attualità l’idea di uncontributo di solidarietà sulle pen-sioni più alte (più incisivo di quellogià in vigore). Ma lo stesso premiersi è espresso contro questa ipotesi.

    L.Ci.©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Pensione flessibileecco chi può averla`Primo obiettivo salvaguardarecoloro che restano disoccupati

    Troppo costosal’uscita “mobile”

    Esodati, si valutala settima tutela

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    Mercato del lavoro in ripresa

    NEL DEF UN’ANALISIDEL MERCATO DEL LAVORO:I DATI SULLE ASSUNZIONIFANNO SPERARE INUN RITORNO PIÙ RAPIDOAI LIVELLI PRE-CRISI

    3

    4

    1 Ai senza lavoro800 euro al mese

    Finestra a 57 anniper le lavoratrici

    Più che uno strumento di flessibilitàgeneralizzata, il cosiddetto prestitopensionistico è una forma di sostegno a coloroche perdono il lavoro prima di aver maturato irequsiti per la pensione e non riescono più atrovarne un’altro. In questa situazione, unavolta esaurite le altre indennità didisoccupazione disponibili, il lavoratoreinteressato potrebbe contare su un assegnointorno ai 700-800 euro al mese per unperiodo di due-tre anni. Una volta conseguitoil diritto effettivo alla pensione, l’interessatosarebbe chiamato a restituire gradualmenteuna parte delle somme percepite (in unaproposta di legge già formalizzata si parlavadei due terzi) attraverso mini-prelievi sullapensione vera e propria. La rimanente quotadell’assegno sarebbe invece a carico delloStato.

    L’opzione donna è una forma di flessibilitàpresente da molti anni nel nostro ordinamento.Venne introdotta con la riformaMaroni-Tremonti del 2004 e inizialmente fuusata pochissimo. Permette alle lavoratrici con57 anni di età e 35 di contributi di accedere allapensione di anzianità con un assegno calcolatointeramente con il sistema contributivo. Ladecurtazione effettiva, che dipende dallasingola carriera, è comunque sensibile e puòarrivare al 25-30 per cento. Dopo la riformaFornero che ha bruscamente innalzato irequisiti l’opzione è diventata più appetibile,pur in presenza della penalizzazione. Lascadenza per usufruirne era fissata dalla leggeal 2015, ma è stata di fatto anticipata di un annocon un’interpretazione restrittiva, che orapotrebbe essere rimossa. Non è poi escluso unulteriore prolungamento.

    Non entrerà nel nostro ordinamento ilprincipio generale della flessibilitàprevidenziale, in base al quale i lavoratoripossono scegliere liberamente il momentodell’uscita in un certo intervallo, a prezzo diuna pensione più bassa. Proposte come quellaelaborata da Cesare Damiano e Pier PaoloBaretta, che prevede l’uscita dai 62 anni conuna decurtazione del 2 per cento per ognianno che manca ai 66, appaiono troppocostose per gli equilibri futuri dei conti. Unaopzione di questo tipo potrebbe esserestudiata solo per categorie particolari dilavoratori in difficoltà occupazionale, distantinon più di due o tre anni dal traguardo dellapensione. Il taglio dell’assegno dovrebbeessere tale da compensare in prospettiva lemaggiori uscite, e dunque sarebbe superioreal 3 per cento l’anno.

    Il nodo degli “esodati” ha rappresentato in questianni la principale criticità della riformaprevidenziale del 2011. Si tratta di coloro chetramite accordi aziendali o personali avevanogià lasciato il lavoro, o programmato di farlo,contando di poter accedere alla pensione con iprecedenti requisiti più favorevoli. Per una partedi queste persone si è quindi materializzata laprospettiva di restare a lungo senza né stipendioné pensione. Uno stanziamento complessivo di 9miliardi ha permesso di salvaguardare 120 milasoggetti, in sei distinte fasi. Ora si ragiona su unasettima salvaguardia, che dovrebbe attingerealle risorse finanziarie non utilizzate nelleprecedenti operazioni. Il ministerodell’Economia sostiene che i fondi nonimpegnati devono tornare al bilancio dello Stato,ma si è detto comunque disponibile a valutareuna soluzione.

    La spesa per pensioni

    2014 2015 2016 2017 2018 2019250

    260

    270

    280

    290

    256,9 259262

    268,4275,8

    282,4

    Fonte: Nota di aggiornamento del Def

    In miliardidi euro

    in % del Pil

    15,4

    15,5

    15,6

    15,7

    15,8

    15,9 15,9 15,8

    15,6

    15,5 15,515,4

    `Sarà riaperta l’opzione donnaNo al contributo di solidarietà

    IL DOCUMENTOR O M A Il recupero c’è. Ed è anche piùveloce delle aspettative. Tanto che«se la tendenza dovesse confer-marsi» si potrebbe tornare ai livel-li pre-crisi «in tempi più rapidi diquanto previsto da diversi anali-sti». Ma se dal punto di vista quan-titativo l’occupazione avanza e lofa anche «più rapidamente delPil», a livello qualitativo ci potreb-bero essere delle sorprese. Non tut-te positive, però: per un po’, moltoprobabilmente, i lavoratori italia-ni dovranno rassegnarsi a stipendipiatti, tali da non riuscire a recupe-rare nemmeno quel poco di infla-zione che c’è. Sta già accadendo. Afarlo notare è lo stesso governonella nota di aggiornamento delDef. Nel documento di economia efinanza, varato qualche giorno fa,c’è infatti un interessante focus sulmercato del lavoro.

    IL MIGLIORAMENTOL’analisi parte da un punto fermo:in questo 2015 l’occupazione è au-mentata. I numeri sono quelli giànoti: nei primi 6 mesi del 2015 glioccupati sono cresciuti dello 0,8%rispetto allo stesso semestre del-l’anno precedente, con un incre-mento tendenziale dello 0,9% nelsecondo trimestre; a luglio il tassodi disoccupazione si è attestato al12% (12,4% nel secondo trimestre).

    La crescita quindi è stata superio-re a quella del Pil. Hanno contribu-ito il Jobs act, la decontribuzione ela ripresa della produzione, certo.Ma non solo. «L’elevata reattivitàdell’occupazione al Pil - si legge -sembra essere associata ad unamaggiore flessibilità dei salari e aduna più elevata efficienza del mer-cato lavoro». Dal 2008 al 2015 le re-tribuzioni di fatto ULA (unità di la-voro a tempo pieno) hanno avutoun incremento cumulato solo del12,8%, a fronte di un aumento com-plessivo dei prezzi del 13,7%. Ad es-sere decimata è stata la componen-te accessoria delle retribuzioni(che nel periodo ha avuto «una di-namica negativa per 12,4% che hacosì dimezzato gli incrementi con-trattuali che sulla carta risultanodel 25,2%). Insomma, niente paga-mento degli straordinari, nientebonus e indennità varie. E tantihanno dovuto accettare il part-ti-me involontario. Adesso bisogne-

    rà capire come e se andrannoavanti quei piccoli segnali di que-st’anno, che ha visto le retribuzio-ni aumentare dello 0,7% controun’inflazione dello 0,1%.

    UN PERCORSO LUNGONonostante il successo delle agevo-lazioni contributive per le assun-zioni a tempo indeterminato (nelprimo semestre 2015 ne hannousufruito il 21,5% dei nuovi rappor-ti e il 55,6% delle trasformazioni dicontratti a termine) la lotta al pre-cariato ha ancora il suo bel da fare:«La percentuale di lavoratori conun contratto a tempo indetermina-to (pari all’86,5% nel secondo tri-mestre del 2015) risulta ancora inlieve flessione (-0,3 punti percen-tuali nel primo semestre 2015 ri-spetto allo stesso periodo del 2014e -0,6 punti percentuali rispetto al2007)».

    I giovani - i più colpiti da questacrisi - restano sempre la fascia piùsacrificata e per ora sono toccatisolo marginalmente dall’aumentodell’occupazione. Complessiva-mente l’esercito di chi è senza unlavoro resta numerosissimo, oltreai disoccupati veri e propri infatti,bisogna calcolare anche gli scorag-giati, quelli cioè che un lavoro lovorrebbero volentieri ma sono co-sì rassegnati che nemmeno lo cer-cano più: è quella che l’Istat defini-sce forza-lavoro potenziale (flp),nel secondo trimestre del 2015 era-no circa 3,6 milioni di persone (pri-ma della crisi erano 2,2 milioni).«Aggiungendo questa componen-te ai disoccupati - ammette lo stes-so documento del governo - i debo-li segnali di diminuzione dell’areadella mancata occupazione dei pri-mi due trimestri del 2015 vengonofortemente ridimensionati».

    GiusyFranzese©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il governo: l’occupazione risalema c’è il nodo degli scoraggiati

  • -TRX IL:20/09/15 22:14-NOTE:

    -MSGR - 20 CITTA - 12 - 21/09/15-N:

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    Lunedì 21Settembre2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    R O M A Ministro Martina, l’accor-do sulla riforma del Senatosembrava vicino, ma Bersaniha rialzato l’asticella. Come fi-nirà?«Se restiamo al merito della que-stione, la possibilità di chiuderebene il confronto interno al Pdc’è ancora tutta. Bisogna dare at-to al segretario Renzi di avereaperto uno spazio di ragiona-mento nuovo, in particolare sultema del comma 5 dell’articolo2, che può definire ancora me-glio la strumentazione con cuieleggere i futuri consiglieri regio-nali-senatori. Il mio appello è distare concentrati sul merito, sen-za aggiungere elementi e propo-ste che possano portarci fuoristrada».E’ invece quello che hanno fat-to sabato Bersani e ieri Gotor eChiti. La minoranza di cui lei faparte chiede l’elezione diretta,non si accontenta del listinodei consiglieri-senatori.

    «Chiarendo lo strumento che ilcittadino avrà per partecipare al-la scelta dei consiglieri-senatorisi può trovare l’accordo. Sono unregionalista convinto e per me ilsuperamento del bicameralismoperfetto, con la creazione di unnuovo Senato delle istituzioniterritoriali, è fondamentale. Cosìcom’è cruciale ancorare i nuovisenatori alle istituzioni regiona-li. Due elementi condivisi dallaminoranza del Pd. Per questocredo che si tratti solo di fare l’ul-timo miglio. Tanto più che i no-stri elettori si aspettano da noi

    proprio questo passo unitario».In altre parole se non si trovala sintesi è perché il bersagliodi Bersani & C. non è tantol’elettività dei senatori, quantola leadership di Renzi?«Non voglio credere a chi sostie-ne che dietro a questa iniziativaci sia dell’altro. Ho sempre pen-sato che fosse un errore vivere ladiscussione sulle riforme comeuna discussione congressuale. Eho sempre creduto, e credo, nel-la totale buonafede di chi haavanzato critiche e proposto cor-rezioni per migliorare la rifor-ma. Bisogna stare assolutamen-te su questo punto. Solo su que-sto. Anche perché, ripeto, la no-stra gente non capirebbe unoscenario diverso».Quello che sta accadendo nonsembra darle ragione...«E io invece voglio continuare apensare che in queste ore, in par-ticolare nella Direzione di oggi,si possa arrivare a una sintesi.

    Non voglio immaginare uno sce-nario diverso in cui, a un metrodalla meta, ricominciamo tuttoda capo».E se così fosse?«Se così fosse, chi si prendesse laresponsabilità di rompere sba-glierebbe clamorosamente: noninterpreterebbe la responsabili-tà che ha il Pd in termini unitari.E si allontanerebbe dal senti-mento diffuso che c’è tra i nostrielettori. Ma non faccio la cacciaalle intenzioni e continuo a lavo-rare affinché si chiariscano ilpunto di novità e la sintesi chepossiamo raggiungere tutti insie-me. Sarebbe una vittoria di tutti,non solo di una parte».Renzi ha fatto capire che se lariforma non passa, punterà al-le elezioni.«Non credo possa esistere per ilPd uno scenario che preveda ilfallimento di questa riforma. Laaspettiamo da tanto tempo ed èutile per il Paese. E poi, finalmen-

    te, è scattata una fase socio-eco-nomica nuova che dobbiamo col-tivare con azioni per il lavoro, lefamiglie e le imprese. Questo go-verno, con tutta la fatica di que-sti mesi, ha ottenuto risultati fon-damentali anche grazie al nostrocontributo: il Pil adesso ha il se-gno più, i consumi, i mutui, gliinvestimenti, l’occupazione so-no ripartiti. E grazie al Jobs actc’è stata una forte stabilizzazio-ne del lavoro. Certo, sono il pri-mo a sapere che la strada è anco-ra in salita e che c’è molto da fa-re, come per gli esodati. Ma guaia noi se non riconoscessimo que-sti risultati».Da come parla, ministro, nonsembra l’ala dialogante dellaminoranza, ma un renzianoconvinto. E’ così?«Io provo a interpretare una mi-noranza nel Pd che si sente total-

    mente maggioranza responsabi-le di governo. Il successo di Ren-zi è anche il mio, il nostro succes-so. Lo dico difendendo il mio spa-zio di autonomia e di dialettica».A sinistra l’accuseranno di es-sersi affezionato alla poltrona.«Continuo ad avere massimo ri-spetto per gli argomenti seri,non per altro. Se cade il governonon ci rimette un singolo, ma tut-to il Pd. Chiedo alla minoranza dicontribuire, come ha fatto in tan-ti altri passaggi, a fare del Pd il pi-lastro dell’agenda riformatricedi questo Paese».Crede davvero che il suo appel-lo verrà ascoltato o è un artifi-cio retorico?«Siccome li stimo davvero e sic-come penso che ci siano moltepersone che lavorano seriamen-te a una sintesi, il mio appelloverrà ascoltato da tanta gente.Dico loro di stringere e di esseretutti all’altezza della responsabi-lità che abbiamo. Non si può ri-cominciare da capo una riformache è già stata discussa, condivi-sa e votata. Non ricominciare dacapo non è un argomento soloper Renzi, ma per tutto il Pd e perla sua credibilità».

    AlbertoGentili©RIPRODUZIONE RISERVATA

    LA GIORNATAR O M A «Per trovare l'accordo ba-sta un millimetro, non possiamorompere il Pd su queste cose».Pier Luigi Bersani misura la di-stanza che lo separa da un accor-do che spianerebbe la strada perla riforma del Senato. Ma parlan-do alla Festa dell’Unità di Bolo-gna riafferma il principio che è«indispensabile toccare l'artico-lo 2», il vero nodo. E l’ex segreta-rio dem non perde occasione persollevare altre perplessità sullaproporzione tra il numero dei de-putati (630) e quello dei senatori(100). Sullo sfondo resta lo scon-tro con la minoranza dem che

    rende sempre più tesa l’aria alNazareno. Le tracce di un possi-bile riavvicinamento ipotizzatodue giorni fa si sono volatilizza-te. Tutto da rifare. Così che la Bo-schi, madrina della riforma,apre «la porta al dialogo» e unminuto dopo la richiude «perchénon si può rimettere tutto in di-scussione per un singolo commadi un singolo articolo». Per il mi-nistro «i veti sono inaccettabili»,il rischio che si corre è «conse-gnare il Paese al M5S e alla Le-ga».

    LA PROPOSTA CHITIMiguel Gotor vede trame segre-te, sospetta che qualcuno dell’in-ner circle renziano abbia veicola-

    to «false notizie» spacciandoleper indiscrezioni pur di dare percondiviso un accordo che condi-viso non lo era affatto. «Perchéuna cosa è indicare - ha spiegatol’ex spin doctor di Bersani al Gr1- un’altra è invece votare ed eleg-gere mettendo il nome di unapersona che poi ti rappresenteràin Senato».

    Va da sé che è un passo crucia-le. Non l’unico, a ruota ce ne sa-ranno altri; la legge di stabilità,la riforma della giustizia e il pez-zo mancante della riforma dellaPa. Uscire malconci e divisi dalloscontro sul futuro assetto delnuovo bipolarismo renderebbefragilissima la maggioranza.

    Vannino Chiti, esponente del-la minoranza è convinto che l’in-tesa sull’elettività del nuovo Se-nato sia a portata di mano. H as p i e g a t o , i n t e r v e n e n d o a R a i N e w s 2 4 :«Nell’articolo 2 comma 5 dellalegge bisogna stabilire con chia-rezza che i senatori saranno elet-ti dai cittadini e che i consigli re-gionali dovranno prenderne attocon una ratifica».

    IL SOLCONella direzione convocata oggipomeriggio al Nazareno il segre-tario forzerà la mano. Metterà aivoti un documento rivendicandotutte le riforme fatte finora. Se da

    stasera si scaverà un solco piùprofondo trovare un’intesa lastminute sarà ancora più compli-cato. «Sull’elettività e la non ria-pertura delle votazioni sull'arti-colo 2» si può ancora trovare «uncompromesso onorevole», è l’au-spicio di Cesare Damiano, presi-dente della commissione Lavorodella Camera, basterebbe «modi-ficare soltanto il comma 5», sug-gerisce. In quanto al secondopunto, la riapertura del voto sul-l’articolo 2, valutazione che com-pete al presidente Grasso, il ca-pogruppo alla Camera Ettore Ro-sato dice di «non essere affattopreoccupato», perché «la letturaconforme tra Camera e Senatoha sempre rappresentato un car-dine per i lavori parlamentari».

    E gli altri partiti? Torna a farsisentire - telefonicamente - Berlu-sconi che alla Festa della Libertàdi Bologna ha bocciato di nuovola riforma definendola «autorita-ria», perché «sottrae ai cittadinila possibilità di votare e questoin una democrazia non è mai

    una buona cosa». Il presidentedei senatori azzurri Paolo Roma-ni ha smentito intanto la voceper cui una decina di senatoriforzisti al momento di votare la-sceranno l’Aula, «se non ci sa-ranno le modifiche che chiedia-mo, noi voteremo no». Ma con-ferma che «una caccia imbaraz-zante ai nostri senatori c’è».

    Senza ritocchi sostanziali ilCarroccio minaccia «milioni diemendamenti». Il M5S non arri-va a tanto ma ritiene la riforma«tanto inutile quanto dannosa -come ha spiegato ieri, ribadendoil concetto il vice presidente del-la Camera Luigi Di Maio a unamanifestazione che si è tenutadalle sue parti, a San Giorgio aCremano - non abolisce il Senatoma ne crea uno in cui entreran-no consigliere regionali e sindaciche potranno salvarsi dalla gale-ra perché per la prima volta nel-la storia godranno dell’immuni-tà parlamentare».

    ClaudioMarincola©RIPRODUZIONERISERVATA

    L’intervista Maurizio Martina

    «L’ultimo appello alla minoranza:la nostra base non capirebbe un no»

    Senato, il governo:veti inaccettabiliMa Bersani: bastaun millimetro...`Oggi la direzione dem, continua il braccio di ferro sull’art.2La sinistra insiste: «Non si può rompere il partito su questo»

    Calderoli minaccia:milioni di emendamenti

    IL MINISTRO DELLEPOLITICHE AGRICOLE«NON VOGLIOCREDERE CHE PIERLUIGI VOGLIA FARCADERE IL PREMIER»

    I numeri del Pd

    *elaborazione Istituto Cattaneo

    Deputati

    ALLE URNE % voti ottenuti

    33,2%26,1% 25,4%

    40,8%

    Politiche 2008 Europee 2009 Europee 2014Politiche 2013

    306Senatori

    Eurodeputati113

    31

    -33,8%

    -50,2%in confronto a Europee 2014

    in confronto a Politiche 2013Andamento Regionali 2015*

    L’AFFONDODI BERLUSCONI:QUESTA RIFORMAÈ AUTORITARIAOGGI NON SIAMOIN UNA DEMOCRAZIA

    Il ministro delle Politicheagricole, Maurizio Martina (fotoANSA)

    La riforma del Senato

    18 votano contro

    LE POSIZIONI

    I NUMERI IN AULAI CAMBIAMENTI NEL DDL BOSCHI

    L'ITER GovernoDisposto a mediare sull'elezione indiretta, ma senza toccare l'articolo 2: gli elettori potrebbero scegliere i consiglieri-senatori alle elezioni Regionali in un listino apposito

    Minoranza PdAlcuni sono orientati ad accettare la proposta del governo; altri vorrebbero inserire l'elezione diretta in Costituzione, riscrivendo l'art. 2

    OpposizioniCriticano la riforma in più punti. Forza Italia che votò a favore in prima lettura ora denuncia l'elezione indiretta e la perdita di potere del Senato

    Pd113

    Area Popolare35

    Per leAutonomie19

    A favoredel ddl Boschi

    157

    MAGGIORANZA

    OPPOSIZIONE

    Il presidente(Pietro Grasso, Pd)per consuetudine non vota

    357 Sì4125 No7 astenuti

    10 marzo2015

    CAMERA

    183 Sì4 astenuti(opposizioni fuori Aula)

    8 agosto2014

    SENATO

    Termine ultimo per presentareemendamenti in Aula

    Mercoledì SENATO

    nominatidal Capo

    dello Stato

    5 personeautorevoli

    COMPONENTI

    consiglieriregionali

    74

    100membri

    sindaci21

    ELEZIONE

    i senatori non sono scelti direttamentedai cittadini, ma dai consigli regionali

    FUNZIONE

    Il nuovo Senato non vota la fiducia al governo. Anche per le leggi i voti di palazzo Madama non sono vincolanti, salvo alcune materie

    Roberto Calderoli minaccia«milioni di emendamenti». «Io- ha detto ospite a"L'Intervista" di Maria Latellasu Sky Tg24 - la mia resistenzala faccio oggi, con i 510.293emendamenti. Voglioverificare se al governo sonodisponibili a fare un discorsoserio. Altrimenti sarannosommersi da milioni diemendamenti, parlo di cifre asette zeri».

    A “L’Intervista”

  • -TRX IL:20/09/15 22:14-NOTE:

    -MSGR - 20 CITTA - 13 - 21/09/15-N:

    13

    Lunedì 21Settembre2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    18È il numero dei senatori dellaminoranza Pd che nonvoterebbero la riforma seprevedesse il Senato elettivo

    100La riforma prevede il tagliodegli senatori da 315 a 100. Cosìsuddivisi: 74 dalle Regioni, 21sindaci e 5 nominati dal Colle

    `Un «mandato pieno» per evitare cheil Paese finisca «in mano a M5S o Lega»

    IL RETROSCENAR O M A Si cerca di stringere ma leposizioni restano ancora distantie il vocabolario aiuta a cercare lamediazione ma sino ad un certopunto. ”Indicati” o ”eletti”? La sfi-da tra Matteo Renzi e la minoran-za del Pd guidata da Pier LuigiBersani sta tutta in due paroleche oltre a mutare senso ad unSenato che il ddl Boschi vorrebbecome Camera delle autonomie,rischia di rimettere in discussio-ne molto di più del comma 5 del-l’articolo 2.

    MANDATOAl senso della riforma, che do-

    vrebbe cancellare il bicamerali-smo perfetto e ridurre i costi del-la politica, Matteo Renzi non in-tende rinunciare e l’esito delleelezioni in Grecia, dove la sini-stra radicale rischia di non entra-re nemmeno in parlamento, lorincuora in vista della riunionedi oggi della direzione del Pd. Ilpremier intende tentarle tuttepur di preservare l’unità del par-tito. Oggi pomeriggio, dopo le 15,lo spiegherà alla direzione delpartito che ha convocato per fareil punto su tutte le riforme fatte esulla situazione economica in vi-sta della legge di stabilità. Renzi,da segretario del Pd, chiederà alsuo partito, con un documentoche verrà votato, un mandato for-te per andare avanti ed evitareche, «il Paese finisca in mano allaLega e ai grillini», come ha soste-

    nuto ieri il ministro Boschi. A tut-ti gli effetti si tratterà di una sortadi ultimo appello prima delloscontro finale nell’aula di palaz-zo Madama. Anche la riforma co-stituzionale, come ha provato aspiegare qualche giorno fa il mi-nistro dell’Economia Pier CarloPadoan, rientra nel pacchet-to-scambio con Bruxelles. Rifor-me in cambio di flessibilità e sen-za riforme - o peggio ancora conelezioni anticipate - tutto salte-rebbe. Stavolta la riunione delladirezione non è stata convocatala sera, come tradizione, a confer-ma di un dibattito che si annun-cia complicato con la minoranzache ha già messo le mani avantisostenendo che su temi che atten-gono alla riforma costituzionalenon c’è vincolo di partito. «Unascusa - sostiene il renziano Gia-chetti - da quando hanno perso ilcongresso le regole non valgonopiù». Dopo settimane di discus-sione, incomprensibile ai più, ilnodo sul metodo di elezione deicento senatori dovrà essere sciol-to presto perché domani sera sca-dono i termini per gli emenda-menti e da giovedì il presidente

    del Senato Pietro Grasso dovràpronunciarsi sulla loroammissibilità.

    CLIMA«E’ ovvio che Grasso, come

    qualunque arbitro, preferisca unclima diverso», sostiene il senato-re Giorgio Tonini. Un auspiciodifficile da realizzarsi viste le mi-gliaia di emendamenti che la Le-ga, a sprezzo del ridicolo, intendepresentare. Renzi considera la ri-forma costituzionale la madre ditutte le battaglie e, trattative aparte, è convinto che la battagliadella minoranza sia e resti «tuttapolitica» perché, sostiene, con lastessa tenacia hanno detto ”no” a

    tutte le riforme fatte dal governo.D’altra parte appare perlomenocontraddittorio mettere nell’arti-colo 2 al comma 5 che i ”senatorisono eletti” quando al comma 2si parla di elezione da parte deiConsigli regionali, mentre al 6 sirimanda ad una legge nazionaleper disciplinare l’elezione neiConsigli regionali. A meno chenon si voglia far ripartire la rifor-ma da zero, senza considerareche può apparire surreale che labattaglia sull’elettività avvengacon tanto ardore dopo anni diPorcellum e di Parlamento com-posto da nominati.

    MarcoConti© RIPRODUZIONERISERVATA

    `Palazzo Chigi respinge la richiesta deiribelli di poter avere «libertà di coscienza»

    IL RISULTATO GRECODOVE I RADICALI EXSYRIZA RISCHIANODI RESTARE FUORIDALLE CAMERE,RAFFORZA MATTEO

    Renzi vuole una conta nel Pd:l’unica alternativa resta il voto

    Matteo Renzi (foto LAPRESSE)

    almeno 3 mesiSe il testo viene emendato

    si ricomincia da capoSe il testo passa senza modificheva a Montecitorio per il secondo sì

    almeno 3 mesi

    Misto30

    Lega Nord12

    Mov. 5 Stelle36

    ConservatoriRiformisti

    10

    Fi45

    Oppositorial ddl Boschi

    163

    321SENATO

    Ala10

    Gal11

    Primalettura

    Secondalettura

    GLI SCENARI

    Trattandosi di riforma costituzionale, servono due votazioni dei due rami del Parlamento a 3 mesi di distanza l'una dall'altra. Il testo è ora tornato al Senato, che può modificare solo gli articoli su cui è intervenuta la Camera. Sul resto può solo approvare o respingere

    Se in seconda lettura si approva a maggioranza semplice, non con 2/3 di voti, la riforma è passibile di referendum confermativo

  • -TRX IL:20/09/15 23:01-NOTE:

    -MSGR - 20 CITTA - 17 - 21/09/15-N:

    17

    Lunedì 21Settembre2015www.ilmessaggero.itCronache

    Un bimbo salvato (foto LAPRESSE)

    L’EMERGENZAR O M A Volontarietà, prontezza o di-sponibilità, anziché obbligatorie-tà nella redistribuzione dei rifu-giati. Ancora una volta il pianodella Commissione Juncker falli-sce. L’esame più difficile, l’ultimo,è previsto prossimi giorni, masembra già che l’Europa non siain grado di superarlo. I verticistraordinari, convocati perl’emergenza immigrazione, do-mani e mercoledì, saranno la pro-va della scarsa capacità politica diun’istituzione che non trova unalinea comune e rimane spaccata.Si naviga a vista, nella speranza ditrovare una mediazione primadel voto finale. Ma la proposta delConsiglio, che prevedeva l’obbli-go di ridistribuzione in base a pa-rametri stabiliti, è già saltata. Ep-pure, domani, il vertice dei mini-stri degli Affari Interni dovrà tro-vare un accordo sulla cosiddetta”relocation” dei 120mila profughi,una misura già approvata dal par-lamento, che una settimana fa haportato soltanto a un violentoscontro tra i ministri, con la nettaopposizione dei Paesi di Visegrad(Ungheria, Slovenia, RepubblicaCeca e Polonia). Il giorno successi-vo toccherà ai capi di stato e di go-

    verno incontrarsi, il Consiglio eru-ropeo non negozia né adotta attilegislativi, ma adotta all’unanimi-tà "conclusioni", fissando i termi-ni entro i quali raggiungere gli ac-cordi. E ipotizzare il consenso dei28, adesso, sembra impossibile,quasi quanto l’ipotesi che si possavotare a maggioranza.

    LE TRATTATIVEIeri a Bruxelles, il Coreper (comi-tato delle rappresentanze diplo-matiche permanenti) è andatoavanti fino a sera, ma l’attenzioneera già rivolta alla riunione di og-gi tra la presidenza lussembur-ghese di turno dell'Ue e i Paesidell'Europa centrorientale, com-patti contro il sistema di ridistri-buzione dei migranti. All'incon-tro straordinario, annunciato dalministro degli Esteri lussembur-ghese, Jean Asselborn, che staconducendo i negoziati, parteci-peranno i paesi del gruppo di Vi-segrad più Romania e Lettonia. Ilnodo è sempre la relocation dei120mila rifugiati da Ungheria,Grecia e Italia. La decisione piùprobabile è l'eliminazione dal te-sto finale dei criteri per il calcolodella redistribuzione, basato supil, tasso di disoccupazione, den-sità della popolazione, numero dirichieste di asilo, poco gradito an-che ad altri paesi come la Spagna.La nuova indicazione, con cifredefinite per ciascun paese, sareb-be preventivamente concordatasulla base della volontarietà dellaprontezza o disponibilità, anzichèdi obbligatorieta, come previstodalla Commissione Juncker. Re-sta un nodo: i 54mila rifugiati inquota all'Ungheria, profughi cheBudapest avrebbe dovuto cedere

    ai 27 paesi membri. Una parte dei120mila (16mila dovrebbero parti-re dall’Italia e altri 36mila dallaGracia). Ma la linea di Orban ènetta: pur di non rientrare nel Pia-no, rifiuta anche di cedere i profu-ghi. Sono due le ipotesi sul tavolo:la prima di dividere i 54mila tragli altri paesi in difficoltà, la se-conda, invece, che possa costitui-re una riserva per i futuri arrivi.

    Ieri, almeno altri 13 migranti(quattro bambini) sono morti allargo delle coste turche, dopo la

    collisione con un traghetto delgommone sul quale viaggiavanoin 46 per raggiungere l'isola grecadi Lesbo. Intanto, in Italia, mentreil confine con la Slovenia è ormaiun sorvegliato speciale, si tenta diprevedere come agire in caso diarrivi massicci da terra. Oggi al Vi-minale, il numero due del diparti-mento Pubblica sicurezza, Ales-sandro Marangoni, incontrerà ivertici della polizia di frontiera.

    ValentinaErrante©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Intrusione sospetta:chiusa la Tour Eiffel

    `Per la ridistribuzione dei profughi si punterà soprattuttosulla volontarietà. Oggi summit per convincere i Paesi dell’Est

    `Domani e mercoledì incontri decisivi a Bruxelles con ministrie capi di governo. Per ora è sparito l’obbligo dell’accoglienza

    Israele, la polizia spareràa chi lancia sassi o molotov

    Migranti e quote, vertici a rischio flop

    LA TENSIONET E L A V I V In certi casi e condizioni,al tiro di sassi e molotov la poliziaisraeliana a Gerusalemme rispon-derà aprendo il fuoco. Dopo giornidi scontri violenti sulla Spianatadelle Moschee e il tiro continuodelle ultime settimane di sassi ebombe incendiarie nei sobborghiarabi della città e in Cisgiordania,il governo del premier Netanyahuha approvato le misure che lo stes-so primo ministro aveva già an-nunciato. «Le pietre e le bottiglieincendiarie - ha spiegato - sono ar-mi letali: possono uccidere e han-no già ucciso. Per cui negli ultimigiorni abbiamo cambiato gli ordi-ni di apertura del fuoco per gliagenti impegnati a Gerusa-lemme». Una mossa subito conte-stata dall'ong araba, Adalah, cheha definito «illegali» le misure, de-nunciate già duramente dalla diri-genza palestinese nei giorni passa-

    ti. Ma i passi intrapresi dal gover-no non si fermano qui: Netanyahuha detto che sarà accelerata la legi-slazione «per imporre multe ai pa-renti dei minori che tirano pietre ebombe incendiarie». Così comeuna legge che stabilisce «un mini-mo di pena» per gli autori dei lan-ci: i media riferiscono di 4-5 annidi carcere per i tiri dei sassi e di 10anni per le bottiglie incendiarie.

    GIUDICI CONTRARIIl procuratore generale YehudaWeinstein non sembra però - se-condo quanto riporta Ynet - condi-videre la linea complessiva di Ne-tanyahu: le leggi attuali così comele regole di ingaggio della poliziasono sufficienti. Un braccio di fer-ro che dovrebbe essere sciolto neiprossimi giorni. Netanyahu ha poirigettato l'accusa politica - avanza-ta dal mondo arabo e da Ramallah- che Israele voglia cambiare lo sta-tus quo sulla Spianata delle Mo-schee; anzi - ha detto - «è vincolatoal suo mantenimento». Sulle ten-sioni sulla Spianata ha fatto eco daAmman il re Abdallah che ieri haincontrato una delegazione di de-putati arabi della Knesset. «Lo diròuna volta sola e per tutte - ha sotto-lineato, citato da Haaretz - non c'èpartnership né divisione: Al-Aqsaè un luogo musulmano di culto.Cosa vuole Netanyahu con questeazioni - ha continuato secondo lastessa fonte - Provocare una rottu-ra?». Poi ha annunciato che sullaSpianata avrà un incontro in sededi Assemblea generale dell'Onucon il presidente palestinese AbuMazen e quello egiziano Ab-del-Fattah al-Sisi. La delegazionedei parlamentari arabi della Knes-set dalla Giordania proseguirà perIstanbul dove, sullo stesso dossier,dovrebbe incontrare il presidenteturco Recep Tayyep Erdogan.

    R.Es.©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Domenica nera per la Tour Eiffele per migliaia di turisti cheaspettavano di entrare. Ilmonumento simbolo di Parigi èrimasto chiuso per alcune oredopo che all'alba, verso le 5.30,sono stati segnalati intrusi eriaperto solo nel pomeriggio.Sono stati i custodi a notare,attraverso le videocamere lapresenza di sconosciuti. In unprimo momento si è parlato dialcuni uomini con uno zaino,forse appassionati di sportestremi che volevano lanciarsicol paracadute. Quasi immediatol'arrivo dei pompieri, dellapolizia e l'invio di un elicotteroche ha perlustrato dall'altol'area. «Siamo stati chiamatidopo la segnalazione di due o trepersone che si sarebberointrodotte sulla Tour Eiffel», hadetto il portavoce dei vigili delfuoco Gabriel Plus. Nel corsodelle ore di chiusura si sonoformate 4 lunghe file di turisti.Per loro nessuna spiegazione.Sui pannelli elettronicicampeggiava un laconicomessaggio: «apertura ritardata».Non è mai stata avanzata l'ipotesiterrorismo ma il timore era chesi verificasse un incidente.Alcuni video su Youtube hannoimmortalato più volte salti daipiù alti edifici di Parigi. Nel 2005,un 31enne norvegese è mortosaltando con il paracaduteproprio dalla Tour Eiffel.

    ParigiLe porte d’Europa

    Fonte: Frontex

    Clandestini arrivati nel 2015 attraverso le principali rotte migratorie

    Mediterraneooccidentale

    7.892(gen-lug)

    Pugliae Calabrian.d.

    SPAGNA

    FRANCIA

    GERMANIA

    SLOVENIACROAZIA

    AUSTRIASLOVACCHIAUNGHERIA

    REP.CECA

    TURCHIAGRECIA

    ITALIA

    REGNOUNITO POLONIA

    Mediterraneocentrale106.341(gen-ago)

    Mediterraneoorientale

    228.967(gen-ago)

    Confini orientali

    934(gen-lug)Balcani

    occidentali115.120(gen-ago)

    TRAGHETTO URTAUN BARCONE:NUOVA STRAGEAL LARGO DI LESBOTRA LE VITTIMEQUATTRO BAMBINI

    LINEA DURA DELGOVERNONETANYAHUDOPO GLI SCONTRISULLA SPIANATADELE MOSCHEE

    Improvvisamente e’ venuto a mancareall’affetto dei suoi cari

    MARIO ANTONUCCIne danno il doloroso annuncio i figli CRI-STINA e GIANCARLO.

    Resterà per sempre il suo alto esempio divita e un vuoto incolmabile tra chi lo haconosciuto.

    Le esequie avranno luogo martedi 22 set-tembre alle ore 11:30 presso la Parrocchiadi San Roberto Bellarmino a Piazza Unghe-ria.

    Roma, 21 settembre 2015

    GIANDAVIDE TAMBORRA con SILVIA eNORA ricordano con affetto la cara Zia

    Arch.

    MARCELLA BARILE ULISCIARoma, 21 settembre 2015

    BRUNO e GIOVANNA LAROSA partecipa-no commossi al dolore della Sig.ra ANNAMARIA e della Sua famiglia per la scom-parsa dell’amata sorella

    MARCELLA ULISCIANapoli, 21 settembre 2015

    I dipendenti e i collaboratori della Sociétédes Centres Commerciaux Italia parteci-pano commossi al profondo dolore dellafamiglia per la scomparsa del loro

    Presidente

    ROBERT de BALKANYMilano, 21 settembre 2015

    Il Centro Commerciale Aprilia 2 partecipaal cordoglio per la scomparsa del

    Presidente

    ROBERT DE BALKANYAprilia (Lt), 21 settembre 2015

    Il Centro Commerciale San Martino 2 par-tecipa al cordoglio per la scomparsa del

    Presidente

    ROBERT DE BALKANYNovara, 21 settembre 2015

    Il Centro Commerciale Adriatico 2 parteci-pa al cordoglio per la scomparsa del

    Presidente

    ROBERT DE BALKANYPortogruaro (Ve), 21 settembre 2015

    Il Centro Commerciale Euroma 2 partecipaal cordoglio per la scomparsa del

    Presidente

    ROBERT DE BALKANYRoma, 21 settembre 2015

    DAVIDE MARIA ZANCHI profondamenteaddolorato partecipa al lutto della famigliaper la scomparsa del

    Presidente

    ROBERT de BALKANYche per 25 anni è stato maestro e guida diingegno e creatività unica.

    Milano, 21 settembre 2015

    Il giorno 18 settembre 2015 è venuto amancare, munito dei conforti religiosi il

    Sig.

    SOCRATE BERTONINe danno il triste annuncio la moglie TE-RESA, i figli MASSIMO e BARBARA, leesequie religiose saranno celebrate il gior-no 22 c.m. alla Chiesa Sacro Cuore di Cri-sto Re alle ore 11 viale Mazzini, 32.

    Roma, 21 settembre 2015

    Il giorno 20 settembre è venuto a mancareall’affetto dei suoi cari

    DANTE BUCCILLINe dà il triste annuncio la nipote CRISTI-NA.

    Le esequie avranno luogo oggi 21 set-tembre alle ore 16,00 presso la ParrocchiaImmacolata Concezione di Maria (Grotta-rossa).

    Roma, 21 settembre 2015

    RO. VAN. S.r.l.Tel. 06.33.20.999

    ALBERTINA ed ENRICO ricordano il lorocarissimo

    FRANCORoma, 21 settembre 2015

    ANGELO e GIANOLA MICONI con i figlipartecipano addolorati e commossi allaprematura scomparsa del caro

    GIUSEPPEe si stringono al dolore di ILDE, BENIAMI-NO e LUIGI e dei famigliari tutti.

    Palermo , 21 settembre 2015

    E’ improvvisamente mancato a Milano

    FOLCO PEDICONII fratelli GIAMPIERO con GIULIA e CLAU-DIA, BENEDETTA con PAOLO CARON eALESSANDRA, MARCO e ISABELLA.

    Con profondo dolore sono vicini alla mo-glie ANNAMARIA RICCARDI e i nipoti FA-BRIZIO GIANLUCA ed ALEXIA con le lorofamiglie.

    I funerali si terranno a Milano nella Chie-sa di S. Camillo De Lellis il giorno 22 ore14,45.

    Roma, 19 settembre 2015

    E’ improvvisamente mancato all’affetto deisuoi cari

    FOLCO PEDICONILo ricordano sempre con amore la moglieANNA e i figli FABRIZIO, GIANLUCA edALEXIA con le loro famiglie.

    I funerali si terranno il 22 settembre alleore 14,45 presso la Chiesa di S. Camillo DeLellis in Milano.

    Milano, 21 settembre 2015

    MARCO, LUDOVICA e VIRGINIA annuncia-no la scomparsa della loro adorata mogliee mamma

    ALESSANDRA SANSONETTIAvvocato

    I funerali si celebreranno a Roma martedì22 settembre alle 9,30 nella Basilica delSacro Cuore Immacolato di Maria in PiazzaEuclide.

    Roma, 21 settembre 2015

    TRIGESIMI eANNIVERSARI

    21 Settembre 1995 21 Settembre 2015

    PIO dè BERTI GAMBINISono passati venti anni. E da allora il Mon-do è più buio

    BRUNELLA

    1995 2015

    EMILIA GALLINARI VOLPEMamma sembra ieri che ci lasciavi per rag-giungere il Cielo.

    Ti ricordiamo ogni giorno che passa e tiringraziamo per tutto quello che hai fatto esei stata per noi.

    Ti vogliamo tanto bene i tuoi figli RICCAR-DO, MARIA, PAOLO e ELISABETTA.

    Roma, 21 settembre 2015

    ANNIVERSARIO

    A dieci anni dalla scomparsa di

    ALFONSO MARIOTTIla moglie LUCIA e il figlio LUCA lo ricorda-no immensamente.

    ANCONA, 21 settembre 2015

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    NECROLOGIEPARTECIPAZIONI

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    Lunedì 21Settembre 2015

    REDAZIONE: Viale della Vittoria, 35 (AN)T071/34386F071/3580726

    Tempo bello ma ventosoMassimiliano Fazzini

    CalcioIl Fano rallenta a IserniaLa Vis scaccia i fantasmiI granata non vanno oltre il pari, restano in vetta con Samb e MonticelliI biancorossi trovano la prima vittoria sul campo dell’AmiterninaAmaduzzi e Sacchi a pag. 40

    Giorno & NotteTeresa, reginadella sfogliaproclamatapentacampeonPerini a pag. 32

    RICONOSCIMENTOSi terrà stasera la cerimonia diconferimento della cittadinan-za onoraria a Maria RosariaValazzi, che ha ricoperto il de-licato ruolo di Soprintendenteper i Beni storici, artistici ed et-noantropologici delle Marchedi Urbino da febbraio 2012 afebbraio 2015. Il Consiglio co-munale di Urbino ha approva-to la proposta della giunta diassegnare il prestigioso rico-noscimento alla Valazzi perl’impegno che ha sempre di-mostrato nel corso della suaattività nel valorizzare la Gal-leria nazionale delle Marche eil suo rapporto con la città. Lacerimonia di conferimento av-verrà alla presenza di tutta lagiunta e del Consiglio staseraalle 20.30 nelle Sala Serpieri diCollegio Raffaello. Nella pre-sentazione della proposta dicittadinanza onoraria, l’asses-sore Roberto Cioppi ha ricor-dato «la determinazione concui la Valazzi, fresca della no-mina di Soprintendente, ha af-frontato l’emergenza dell’ecce-zionale nevicata del 2012, in-sieme a tutto lo staff della So-printendenza e al personaledella Galleria, e il suo grande

    impegno, durante i lavori di re-stauro di Palazzo Ducale, nelmantenere il museo sempreaperto e fruibile ai visitatori.Fondamentale il suo ruolo nel-la mostra che ha riportato gliUomini Illustri nello Studiolodel Duca Federico, un eventorealizzato soprattutto grazieai suoi rapporti professionali epersonali con la dirigenza delmuseo del Louvre». La Valazziha iniziato la sua carriera nel1981 quando è entrata in orga-nico negli uffici della Soprin-tendenza di Urbino, come“Ispettore storico dell’arte”, as-sumendo anche la direzionedella Rocca demaniale di Gra-dara, dove si è occupata dellagestione dei restauri e dei lavo-ri di adeguamento musealeche hanno poi portato la Roc-ca di Gradara a diventare unpolo di attrazione turistica econtenitore di manifestazioni,mostre ed eventi fondamenta-le per il nostro territorio. Perla Galleria Nazionale delleMarche, la Valazzi ha ricoper-to l’incarico di vice-direttoreper i servizi culturali (dal 1996al 2000) e per il settore “Pittu-ra del Rinascimento e operedel ‘700 e ‘800” (dal 2008). Il 20febbraio 2012 è stata nominataSoprintendente per i Beni Sto-rici artistici ed etnoantropolo-gici della Marche.

    Inizia oggi la settimana di passag-gio del testimone tra estate ed au-tunno. Dopo l’ennesima rimontaafricana culminata a metà dellasettimana appena terminata, du-rante il week-end è transitata unaprofonda saccatura atlantica, tipi-ca dei mesi autunnali; al suo segui-to la situazione rimarrà piuttostodinamica, con le correnti occiden-tali a dominare, pur senza ondula-zioni eccessive, la scena alle medielatitudini, come avviene frequente-mente nel trimestre autunnale. Ilpassaggio instabile avvenuto ierisulla nostra penisola ha apportatouna fenomenologia meno intensa

    e diffusa di quanto i modelli evi-denziassero. Nuclei temporaleschianche bene organizzati hanno in-teressato un po’ tutto i settentrionee durante la passata notte, ancheAbruzzo meridionale e Molise set-tentrionale, apportando temporalianche intensi. Sulla nostra regio-ne, il passaggio frontale si è risoltocon precipitazioni sparse sul Mon-tefeltro. La nota più significativadel passaggio frontale è stata la ro-tazione dei venti da nord, con in-tensificazione nel pomeriggio econseguente calo delle temperatu-re. Esse si sono riportate nelle me-die del periodo. La saccatura sta ra-pidamente scivolando vero est, alsuo seguito si afferma un promon-

    torio di alta pressione che stabiliz-zerà significativamente i livelli me-dio bassi dell’atmosfera, almenosulle regioni centrali. Dunque, giàda stamane, il tempo tenderà a mi-gliorare su tutto il comparto regio-nale; non mancheranno durante ilpomeriggio gli annuvolamenti cu-muliformi lungo la dorsale appen-ninica ma senza precipitazioni. Laventosità si manterrà moderata damaestrale, con mare mosso. An-che la giornata di domani sarà ca-ratterizzata da tempo bello anchese ancora ventoso per correnti set-tentrionali fresche ed asciutte. Nel-la notte tra martedì e mercoledì siavvicinerà una nuova ondulazionefredda, capace di destabilizzare iltempo sino a tutto giovedì. Le tem-perature odierne saranno compre-se tra 18 e 25˚C; le minime oscille-ranno tra 8 e 18˚C.

    SANITÀVisite di notte e nei festivi, medicidi famiglia più coinvolti e nienteCup per le patologie sensibili.Questo è il piano per abbattere leliste d'attesa, buco nero dei servi-zi della Sanità delle Marche ebandiera della campagna eletto-rale del presidente Luca Ceriscio-li. E ieri pomeriggio nel corso del-la Festa del Pd di Fano, il gover-natore ha sostanzialmente con-fermato le anticipazioni del Mes-saggero: i contenuti del Piano e laroad map. L’obiettivo: entro la fi-ne del mese in Giunta, a regime

    della primavera 2016. «Quellodelle liste d'attesa è stato il temadella campagna elettorale: un im-pegno che ho assunto personal-mente - premette Ceriscioli - C'èuna bozza di delibera che stiamopresentendo ai soggetti coinvoltinella gestione della sanità regio-nale. Siamo in una fase di concer-tazione: gli obiettivi si raggiungo-no più facilmente se si lavora tut-ti insieme. La bozza di delibera èstata vista da sindacati e medici.Abbiamo raccolto le loro osserva-zioni. L'obiettivo resta quello diportare i tempi d'attesa nelleMarche sui valori stabiliti da pa-rametri nazionali, entro 300 gior-

    ni. Dobbiamo farlo anche per re-cuperare un sano rapporto di fi-ducia tra la politica e i cittadini».Per farlo il presidente Ceriscioliha in mente una serie di misure(«Un combinato d'azioni»). Qua-li? Migliorare l'appropriatezzadelle prestazioni, ampliamentodell'offerta da parte del privatoaccreditato soprattutto in quelleprestazioni dove i tempi d'attesasono più lunghi e soprattutto al-lungare gli orari di esami e visite.«In primis faremo lavorare più alungo le macchine - premette Ce-riscioli - Si faceva anche tanti an-ni fa. E' stato un errore toglierel'orario aggiuntivo sulla diagno-

    stica. Maggiore lavoro sulle mac-chine». Non solo. La rivoluzionedi Ceriscioli prevede anche misu-re repressive. «Ci sono cittadiniche non si presentano per riceve-re prestazioni prenotate: unospreco totale - conclude - Da unaparte ci sarà una Regione piùamichevole che avviserà i cittadi-ni alla vigilia dell'appuntamento,ma dall'altra assumeremo ancheprovvedimenti sanzionatori neiconfronti di chi non si presenta.E' uno spreco di risorse. Qualiprovvedimenti? Gli faremo paga-re il ticket».

    LucaFabbri Altro servizio a pag.31

    L’INTERVENTOMomenti di tensione tra le forzedell'ordine e i giovani dello spa-zio autogestito Grizzly, l'altro ierisera a Fano nella zona del vec-chio aeroporto. Ragazzi e ragaz-ze erano seduti a tavola all'aper-to, qualcuno aveva invitato a ce-na anche mamma e papà, quan-do numerosi tra carabinieri, poli-ziotti e finanzieri si sono presen-tati per controlli di tipo ammini-strativo e fiscale. La risposta è sta-to l'immediato coagularsi di unmuro umano davanti al portonedel centro sociale: "Non si passa".

    Dopo una lunga attesa durataquasi tre ore, dalle 21.30 alla mez-zanotte a braccia incrociate gliuni davanti agli altri, è iniziatouno degli accertamenti in pro-gramma: un carabiniere del nu-cleo Nas ha valutato le condizioniigienico-sanitarie del centro so-ciale. Il controllo non ha rilevatopecche di sorta e le forze dell'ordi-ne hanno concluso l'intervento."Ci hanno spiegato - sostenevanoi ragazzi del Grizzly - che si tratta-va di un normale controllo, comese ne fanno in tutti i locali a Fano.Ma noi non facciamo ristorazio-ne, nemmeno bar. Eravamo a ce-na con i nostri genitori, conclude-vamo la seconda serata del Festi-val dell'editoria indipendente do-po avere ascoltato Silvia Baraldi-ni". Ieri l'assessore Samuele Ma-scarin ha invitato tutti a "non esa-sperare i toni e il clima". Ha spie-gato che "l'immobile occupatodal Grizzly è ancora proprietà delDemanio. A breve passerà al pa-trimonio del Comune e l'ente lo-cale dovrà verificare la possibili-tà di ricondurre l'esperienza del-lo spazio autogestito nell'ambitodel rispetto delle regole, così chele attività possano svilupparsisenza ambiguità. Tuttavia pensoche dovremo procedere con il me-todo che abbiamo sempre privile-giato da quando siamo al gover-no della città: confronto e dialo-go. Esasperare i toni non serve ein questo senso credo che sia sta-ta utile la consigliera comunaleCarla Luzi, presentatasi al Griz-zly per verificare la situazione eallentare la tensione. Se richiestocontribuirei volentieri a indivi-duare soluzioni condivise".

    METEO

    Fermo

    Ascoli P.

    Macerata

    PesaroANCONA

    Preso pirataInveste coppiae poi scappatraditodallo specchiettoApag.31

    «Liste d’attesa, ci siamo»`Visite anche di notte e nei festivi, niente Cup per patologie sensibili. Ceriscioli conferma piano e tempi«Agiremo anche su chi prenota e poi non si presenta: ingrossano le file. Gli faremo pagare il ticket»

    Urbino, staserala cittadinanzaonorariaalla Valazzi

    Il meteorologo

    Strade, riparte la stagione dei cantieri

    Luca Ceriscioli

    L’assessore Mascarin invitaa «non esasperare i toni»

    Blitz delle forzedell’ordineal centro Grizzly`A Fano momenti di tensione sabato seraallo spazio autogestito del vecchio aeroporto

    Strade martoriate e arredi della zona centro-mare, parte la stagione dei cantieri. Emergenza viaMancini, oggi si aprono le buste per un lavoro d’urgenza. Delbianco a pag.30

    Viabilità. La zona del Santa Colomba e via Mancini le urgenze

    LA CITTÀLE È GRATAPER L’OPERASVOLTAALLA GUIDADEL PALAZZODUCALE

    L’ARRIVO A SORPRESADI CARABINIERIPOLIZIOTTI E FINANZIERIPER ACCERTAMENTIPROVOCA LA REAZIONEDEI RAGAZZI PRESENTI

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    -MSGR - 14 PESARO - 31 - 21/09/15-N:

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    Lunedì 21Settembre2015www.ilmessaggero.itPesaro provincia

    PESAROTravolge una coppia sul ciglio del-la strada ma non si presta a ferma-re soccorso nè a chiamare aiuto.Preferisce pigiare sull’accelerato-re e scappare per non farsi prende-re. Ha ecceduto nell’alcol e baste-rebbe un controllo per accorgersidelle sue condizioni con le inevita-bili conseguenze che ne derivereb-bero: denunce, sequestro di paten-ti, sanzioni. Ma lo specchietto rot-to lo tradisce e poco dopo la sua fu-ga termina davanti a una pattugliadella squadra volante della poliziache lo blocca e lo porta in Questu-ra. E’ successo ieri nel tardo pome-riggio a Pesaro, tra i quartieri diMuraglia e Montegranaro. L’inve-stimento avviene intorno alle 18 instrada Barsanti, una traversa di viaFlaminia. Una coppia, marito emoglie di 53 e 48 anni, sta cammi-nando quando viene investita da

    un’auto che travolge e non si arre-sta. L’uomo resta fortunatamenteincolume ma sotto shock, la donnainvece è in condizioni più serie e isanitari si sono riservati la progno-si anche se non sembra essere inpericolo di vita. L’urto è stato vio-lento tanto da sbalzarla a terra connumerosi traumi mentre la bottafa volare sull’asfalto anche unospecchietto laterale dell’auto delpirata. Elemento preziosissimoper le forze dell’ordine che consen-tirà l’identificazione del modello.Tutto avviene con estremo tempi-

    smo e determinazione. Mentrescattano i soccorsi - entrambi i feri-ti vengono portati da un’ambulan-za del 118 al pronto soccorso del-l’ospedale San salvatore - sul luogodell’incidente arriva anche unapattuglia della polizia municipaleche raccoglie quel che resta dellospecchietto: è rotto ma non abba-stanza per non capire a quale mo-dello di macchina appartiene. UnaMercedes. Inizia la caccia a unaMercedes senza specchietto. La no-ta, non lontana dal luogo dell’inve-stimento, sempre in zona Mura-

    glia-Montegranaro, un poliziottofuori servizio. La segnalazione èsufficiente a far accorrere sul po-sto una pattuglia della squadra vo-lante che riesce a bloccare il fug-giasco in via Cantù, altra traversadi via Flaminia. Alla guida dellaMercedes c’è un ucraino di 50 annigià noto alle forze dell’ordine e vi-sibilmente alticcio. L’uomo vieneportato in Questura: il suo tasso al-colemico è di 1,70, oltre tre voltepiù del consentito. Scatta la denun-cia per omissione di soccorso e gui-da in stato di ebbrezza.

    IL CASO"Ha usato termini forti ma soloper tenere alto il livello di guar-dia". Il governatore delle Mar-che Luca Ceriscioli ieri pomerig-gio dal palco della Festa Pd di Fa-no è tornato sulle parole che ilprocuratore della RepubblicaManfredi Palumbo ha rilasciatoal Messaggero. Il numero unodella Procura pesarese ha parla-to di un "modello Pesaro", fattodi metodi clientelari e corruttelee della necessità della comunitàdi "uscire dalla palude" in cui stasprofondando. Parole forti chehanno scosso la città e le istitu-zioni. Il Governatore Cerisciolifornisce la sua chiave di letturadell'allarme lanciato dal Procu-ratore Capo. "La reazione delProcuratore Palumbo, all'indagi-ne su Confart, la leggo come unsegnale lanciato per evitare chesi abbassi il livello di guardia -spiega Ceriscioli al pubblico del-la kermesse democrat - Terminiforse un po' forzati ma solo pertrasmettere l'idea che è benenon abbassare la guardia e nonrinunciare ai valori della nostracomunità". La città non è in unapalude secondo il presidente diRegione ma, nonostante la crisie le difficoltà economiche, valoricome onestà e rispetto delle re-gole non devono venire mai me-

    no. "A mio avviso il procuratorePalumbo vuole dare un contri-buto alla comunità lanciandoun segnale di prevenzione - con-tinua il Governatore Ceriscioli -L'altra vicenda molto significati-va era quella legata alla commis-sione tributaria. Anche in quell'occasione aveva lanciato un mo-nito a tutti noi. A chi ricopre ruo-li pubblici ma anche a soggettiprivati. A non prendere vied'uscita laterali non conformi al-la legge anche nei momenti didifficoltà. Ci richiama ad un im-pegno rigoroso nel rispetto delleregole".

    IL TEMA SANITA’Il dibattito poi si è inevitabil-mente spostato sul tema sanità.E soprattutto sull'affaire ospeda-le unico Pesaro-Fano. Dal Gover-natore l'aut aut ai due Comuni:si scelga un sito condiviso altri-menti decide la Regione. "Il pro-blema sono le risorse o indivi-duare il sito più idoneo? - chiedeCeriscioli - Secondo me il proble-ma è il secondo. La Regione cre-de a un nuovo ospedale unicoprovinciale. Pesaro e Fano scel-gano il sito poi a seconda dellascelta individuata valuteremo imigliori strumenti finanziariper realizzare l'opera. Non c'èuna scadenza però dopo un tem-po ragionevole se le due cittànon troveranno la sintesi sarà laRegione a farla". Concetti ribadi-ti anche dal vicepresidente delconsiglio Minardi "le soluzionisono tante ma occorre arrivare auna conclusione perché noi dob-biamo dare giusti servizi ai citta-dini", dal vicesindaco faneseMarchegiani "il tema non riguar-da i singoli campanili ma tutti iterritori e serve una verifica se-ria tra le amministrazioni delterritorio: i tempi devono accele-rarsi e Fano deve fare la sua par-te indicando alternative valide aFosso Sejore perché quando laRegione scavalca i