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A. LXXVII - N . 17

1 SETTEMBRE 1953

NELL'IMMINENZA DEL XIV CONGRESSO EUCARISTICO

Pellegrinaggio a Valdocco

terra di meraviglie eucaristiche

La divina Provvidenza, sempre mirabile nellesue vie, ha suscitato l'Apostolo moderno dell'Eu-caristia proprio nella « Città del Sacramento» .Così i cooperatori salesiani che verranno a Torinoper il Congresso Eucaristico Nazionale, potrannoanche edificarsi scendendo a Valdocco a visitarela terra bendetta nella quale l'Apostolo dellaComunione frequente ebbe varie mirabili con-ferme dal Cielo al suo apostolato eucaristico .

1° moltiplicazione delle ostie (1848) .

Tra queste la più nota è la prima moltiplica-zione delle ostie, avvenuta nel 1848 .

Si celebrava all'Oratorio una delle feste piùsolenni. Parecchie centinaia di giovani eranopronti a fare la santa comunione. Don Bosco avevacelebrato la santa Messa convinto che nel taber-nacolo ci fosse la solita pisside piena di ostieconsacrate . Ma alla comunione ebbe l'amarasorpresa di constatare la dimenticanza del sa-grestano. Non potendo rassegnarsi a rimandarequella massa giovanile senza comunione, alzògli occhi al cielo e prese a distribuire le pocheparticole che aveva . Ed ecco che, con grandemeraviglia del sagrestano Buzzetti, il quale tuttoconfuso pensava al dispiacere che avrebbe recatoa Don Bosco la sua dimenticanza, le ostie si mol-tiplicarono tra le mani del Santo, che potè co-municare tutti i 650 giovani . Buzzetti, finita lafunzione, fuori di sè per la gioia e la sorpresa,raccontava a tutti l'accaduto, e in prova mostravala pisside preparata in sagrestia .

Quindici anni dopo, il 18 ottobre del 1863,Don Bosco stesso confermò la verità di questofatto . Interrogato sulla veridicità del racconto diBuzzetti, si fece serio e poi rispose : - Sì, vierano poche particole nella pisside, e ciò nonostante potei comunicare tutti coloro che si acco-starono alla sacra mensa ; e non furono pochi .Con tal miracolo nostro Signor Gesù Cristo volledimostrare quanto gradisca le comunioni ben fattee frequenti .

I presenti, prendendo più confidenza, anda-rono oltre e gli chiesero quali sentimenti avesseprovato davanti a quel prodigio . Don Boscoli compiacque dicendo : «Ero commosso, matranquillo. Pensavo: è un miracolo più grandequello della consacrazione che quello della mol-tiplicazione . Ma di tutto sia benedetto il Si-gnore» (1) .

2a moltiplicazione (1854) .

Quest'altro prodigio era rimasto ignorato, mauna provvidenziale conversazione con i suoi fi-gliuoli, un giorno del 1861, offrì a Don Boscol'occasione di raccontarlo ; e lo fece con quellasua incantevole semplicità con la quale narravaanche le cose più straordinarie . Il discorso eracaduto su alcuni giovani della casa che per la loroeccezionale bontà erano favoriti da Dio di donisoprannaturali. Dopo che il Santo ebbe narratoalcuni fatti prodigiosi, uno dei presenti con fi-liale confidenza chiese al buon Padre se anche a

(1) Memorie Biografiche, voi. III, pag . 441 .

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lui il Signore avesse concesso qualche visioneeucaristica .

« Riguardo all'Ostia santa io non fui maifavorito di segni straordinari, eccettuata però lamoltiplicazione delle particole. Quello del 1854è stato un fatto veramente bello e sorpren-dente .» Un mattino, essendo io solo prete in casa, se-condo il solito di quei tempi, celebravo la Messadella comunità. Dopo la consumazione, presi adistribuire la santa comunione ai giovanetti .Avevo nella pisside poche particole, forse diecio dodici .

» Da principio, essendosi presentati pochi, nonavevo pensato a romperle ; ma, comunicati i primi,vennero altri e poi altri, sicchè la fila dei giovanialla balaustra si succedette tre o quattro volte .Ci saranno state almeno cinquanta comunioni .Io volevo tornare all'altare dopo che i primi sierano accostati alla sacra mensa, per ispezzare lesacre particole, ma parendomi di vedere nella pis-side sempre la medesima quantità, continuai adare la comunione. Così seguitai, senza accor-germi che le particole diminuissero . Quando poifui all'ultimo da comunicare, con mia estremasorpresa mi trovai con una sola particola nellapisside e con questa lo comunicai . Senza sapercome, avevo veduto moltiplicarsi quelle ostie» (1) .

3a moltiplicazione (1864) .

Un altro fatto sorprendente avvenne nei primimesi del 1864. Don Bosco un giorno diceva laS. Messa dopo quella della comunità . Sapeva chela pisside era rimasta vuota di ostie consacrate,ma non si preoccupò di consacrare, persuasoche non vi fosse più alcuno da comunicare .Giunto però il momento della comunione, dueo tre giovani andarono a inginocchiarsi sul gra-dino del'altare . Il Santo, dato uno sguardo perassicurarsi del loro numero, spezzò in quattrol'Ostia grande dell'ostensorio, e poi si mise acomunicare i giovani . Il primo era FrancescoVicini . Il secondo Giuseppe Sandrone . Il giovaneche teneva la candela vide con sorpresa un'altradecina di giovani accostarsi alla sacra mensa esi domandò in cuor suo che cosa avrebbe fattoDon Bosco. Vide allora il Santo spezzare nuova-mente le sacre specie rimaste e comunicarli tutticon pezzetti d'ostia uguali ai primi. Del fatto siparlò tra i giovani dell'Oratorio, ma essi eranoormai talmente assuefatti a vedere in Don Boscol'uomo dei portenti, che non ne fecero grancaso (2) .

(1) Memorie, Biografiche, vol. VI, pag . 970.(2) Memorie Biografiche, vol. VII, pag. 644.

4a moltiplicazione (1885) .

Quest'altro prodigio avvenne nella Basilica diMaria Ausiliatrice, all'altare di S . Pietro (doveoggi s'innalza quello monumentale di Don Bosco),davanti ai Duchi di Norfolk . Era il 24 maggioe Don Bosco celebrava per i due illustri personaggiinglesi .Poichè l'altare non aveva tabernacolo, fu posta

sulla mensa una piccola pisside con una ventinadi ostie, sufficienti per comunicare i Duchi e illoro seguito . Il Santo le consacrò. Venuto il mo-mento della comunione, i numerosi divoti, ap-pena videro che il celebrante, quel celebrante,comunicati i Signori, dava la comunione anchealla loro gente, fecero ressa per riceverla essi pure .Il chierico e il prefetto di sacrestia cercarono benedi persuaderli che le particole scarseggiavanoe che bisognava lasciare per gl'Inglesi quelle chec'erano ; ma fu un parlare al vento . Sembravatroppo gran ventura poter essere comunicati daDon Bosco . E Don Bosco, notata la cosa, disseal serviente :

Lascia fare .- Ma le particole sono contate! Vuole che ne

faccia portare dall'altare maggiore ?- Lascia, lascia! - ripetè il Santo .Il chierico non osò più insistere, ma intanto

contemplava con crescente stupore un vero mi-racolo di moltiplicazione ; poichè Don Bosco,senza spezzare nemmeno un'ostia, comunicò oltreduecento persone (1) .

Estasi eucaristiche di Don Bosco .Passando ora ad un altro ordine di meraviglie

eucaristiche, faremo cenno delle estasi del Santoe dei suoi figli .Nel dicembre del 1878, Don Bosco celebrava

nella cappelletta attigua alla sua camera, quandoall'elevazione i giovani Garrone e Franchini cheservivano, videro il celebrante estatico e conun'aria di paradiso sul volto : sembrava cherischiarasse tutta la cappella . Quindi a poco apoco i suoi piedi si staccarono dalla predella edegli rimase sospeso in aria per ben dieci minuti .Garrone, fuori di sè dallo stupore, corse a chia-mare Don Berto, ma non lo trovò .

Terminata la Messa e terminato anche il lungoringraziamento, Garrone, portandogli il caffè, glidisse :- Ma Don Bosco, che cosa aveva questa

mattina al tempo dell'elevazione che è diventatocosì alto?

Don Bosco lo guardò un istante, poi gli disse :- Prendi un po' di caffè anche tu .

(1) Memorie Biografiche, vol. XVII, pag. 520-1.

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Altre due volte il Santo fu visto sollevarsidalla predella durante la celebrazione della santaMessa (1) .

Estasi eucaristichedei giovani dell'Oratorio .

Come la santità del Padre si comunicava aifigli, così anche il dono delle estasi . Don Boscosapeva trasfondere nei suoi giovani un amore aGesù Eucaristico così ardente che l'Oratorio diquei tempi aveva dei veri serafini dell'Euca-ristia .

È notissima l'estasi del Beato Domenico Saviodurata sei ore ; ma quella non fu l'unica . « Unaltro giorno, narra Don Bosco, terminato l'ordi-nario ringraziamento della Messa, io ero peruscire dalla sacrestia, quando sento in coro unavoce come di una persona che disputava . Vadoa vedere e trovo il Savio che parlava e poisi arrestava, come chi dà campo alla risposta .Fra le altre cose intesi chiaramente questeparole :

» - Sì, mio Dio, ve l'ho già detto e ve lo dicodi nuovo : io vi amo e vi voglio amare fino allamorte. Se voi vedete che io sia per offendervi,mandatemi la morte : sì, prima la morte, ma nonpeccare » .

Altre espressioni del Santo, come la seguente,ci confermano che le estasi eucaristiche nel Savioerano frequenti : « Più volte andando in chiesa,specialmente nel giorno che Domenico faceva lasanta Comunione oppure era esposto il SantissimoSacramento, egli restava come rapito dai sensi ;talmente che lasciava passare del tempo anchetroppo lungo, se non era chiamato per compierei suoi ordinari doveri » .

Meno note sono le estasi di altri discepoli diDon Bosco. Scegliamo un fatto che possiamocogliere sulle labbra stesso del Santo . Trovan-dosi a Lucca, circondato da un gruppo di coopera-tori, parlò così : - Molti attribuiscono a me ilpoco bene che fa la Congregazione Salesiana ; mas'ingannano. Se Don Bosco ha fatto e fa un po'di bene, lo deve ai suoi figli. Il Signore diede aDon Bosco dei figli tanto virtuosi, che fanno verimiracoli ; e per i meriti di essi Don Bosco vaavanti come in trionfo . Potrei contare molti fattia conferma del mio dire ; ma bastano i seguenti . -E dopo aver narrato l'estasi di un giovane davantia Maria Ausiliatrice, proseguiva : - Un'altravolta entrai in chiesa dalla sacrestia e vidi ungiovane innalzato all'altezza del santo Taberna-

(1) Memorie Biografiche, vol . XIII,pag. 897. Il Garrone,divenuto prete salesiano e partito nel 1889 per l'America,fondò e diresse il primo ospedale della Patagonia a Viedma

colo dietro del coro, in atto di adorare il Santis-simo Sacramento, inginocchiato nell'aria, con latesta inclinata ed appoggiata contro la porta delTabernacolo, in dolce estasi d'amore , come unserafino del Cielo. Lo chiamai per nome ed eglitosto si riscosse e discese a terra tutto turbato,pregandomi di non palesarlo ad alcuno (1) .

Visioni eucaristiche di Don Bosco .

Qui si entra in un campo così vasto che è neces-sario limitarsi a qualche citazione che basti adare un'idea della parte riservata all'Eucaristianelle visioni di Don Bosco .

Nel 1862 il Santo ha la celebre visionedelle due colonne . La grande nave della Chiesaè salva quando riesce ad ancorarsi tra due colonne .Su quella più alta sta un'Ostia di grandezza pro-porzionata alla colonna e sotto la scritta : « Sal-vezza di coloro che credono » ( 2) .

SANTIAGO (Cile) - Ai primi di luglio ungruppo di 21 studenti del Collegio Salesiano« Gratitud Nacional » di Santiago, col loromaestro salesiano, Don Livio Morra, e unprofessore esterno, Sig . Juan Alcaíno, rima-sero vittime di una enorme valanga di neveche li sorprese durante un'escursione nelleAnde. La sciagura fu dichiarata lutto nazio-nale e vi presero parte le più alte autoritàecclesiastiche e civili. I funerali raggiunserouna solennità non mai vista, con partecipa-zione di oltre 300.000 persone. Mentre pren-diamo viva parte al lutto di tante famigliee dell'Ispettoria cilena, raccomandiamo levittime alle preghiere dei lettori .

Nello stesso anno conobbe in due- altre visionigli sforzi del demonio per impedire ai giovanila santa comunione. Il 1° maggio lo vide in formaumana, alla balaustra, durante la comunione, conin mano una lanterna magica con la quale distraevai giovani distogliendoli dal comunicarsi . « Pen-sate - concludeva Don Bosco - che allontanarsidalla comunione è lo stesso che darsi in braccio aldemonio» (3) .

Un altro giorno parve a Don Bosco di cele-brare e di essere giunto al momento della comu-nione. Si volta per distribuirla, ma vede entrareper la porta maggiore una moltitudine di capretti

(1) Memorie Biografiche, vol.XIV, pag. 487.(2) Memorie Biografiche, vol . VII, pag . 169 .(3) Memorie Biografiche, vol . VIII, pag . 115

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che con mille vezzi incantavano i giovani e litrattenevano nei banchi, impedendo loro di co-municarsi (1) .

Nella celebre visione dell'inondazione e dellazattera salvatrice (1866), tra i vari spettacoli acui assistette ci fu anche questo : una moltitudinedi giovani, a causa delle loro imprudenze, avevanogli occhi, le orecchie, la lingua e persino il cuore

Nel luglio u . s . l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tenne ilsuo XII Capitolo Generale, nel quale fu fatta l'elezione delle Superiore .Superiora Generale è stata rieletta la Rev.ma Madre Linda Lucotti .Furono pure confermate in carica le altre Madri del Consiglio Generalizio.

A tutte gli auguri e le preghiere della Famiglia Salesiana .

pieni d'insetti e di vermi schifosi che li rosicchia-vano . Ed ecco apparire una fonte che . gettava ingran copia acqua fresca e ferruginosa: chiunqueandava a lavarsi in quella guariva all'istante . DonBosco seppe che quella fontana simboleggiava iSacramenti della confessione e della comunione (2) .

Nel 1868 ebbe un sogno misterioso nel qualeprevide con esattezza la morte di tre giovani .Due sarebbero morti santamente, l'altro avrebbefatto una morte che Don Bosco definisce « pernulla desiderabile» . Il personaggio misteriosospiega : - I due primi frequentano la santa co-munione con le dovute disposizioni ; così anchein morte la riceveranno con edificazione di tutti .Il terzo non si comunica, perciò morirà comehai visto . Di' ai tuoi giovani che se vogliono fareuna buona morte, frequentino la santa comunionecon le dovute disposizioni (3) .

Un prezioso autografo di Don Bosco dell'Ufebbraio 1871 c'informa che il Santo in unavisione, che egli per umiltà chiama « sogno », potécostringere « un mostro veramente orribile » apalesargli molte cose . A un tratto Don Boscodomanda :- Chi sono i tuoi più grandi nemici?- Quelli che frequentano la comunione -

rispose il demonio (4) .

Il 4 maggio del 1875 Don Bosco narrò unodei suoi « sogni» più meravigliosi, di cui egli stesso

(1) Memorie Biografiche, vol. VIII, pag . 315 .(2) Memorie Biografiche, vol . VIII, pag . 279, 283(3) Memorie Biografiche, vol. IX, pag. 14-(4) Memorie Biografiche, vol. X, pag. 43

parlando con Don Barberis si lasciò sfuggirequesta frase : «C'è qualche cosa ben più che unsogno!» . Tra le altre scene, assistette ad una lottaa sangue tra una moltitudine sterminata di mostriferoci e altrettanti giovani . Molti di questi soc-combevano vittime . Quelli che vincevano usavanocome arma delle forche a due punte. Don Boscole fissò e vide scritto sopra di una : Confessione;e sopra l'altra : Comunione (1) .

A una scena analoga, ma ancor più tragica,assistette il Santo l'anno seguente, quando nonsolo i giovani, ma anche Don Bosco e i suoi figlisi videro assaliti da tori furibondi, spaventosissimiall'aspetto . Disperavano ormai di salvarsi, quandoall'improvviso apparve una specie di chiesa colSantissimo esposto. Subito Don Bosco e i suoisi prostrarono in adorazione e quei tori si ferma-rono, trattenuti da una forza misteriosa (2) .

Anche quando al Santo appaiono in visione isuoi discepoli più virtuosi, domina l'idea euca-ristica .

Così nel dicembre del 1876 l'angelica figuradel B. Domenico Savio apparve a Don Boscocon un magnifico mazzo di fiori tra le mani .Intrecciate ai fiori spiccavano grosse spighe digrano, che il Savio dichiarò simboleggiare lacomunione frequente (3) .

Nel marzo del 1883 un altro angelico giovanetto,Luigi Colle di Tolone, comparve a Don Boscodurante la celebrazione della Messa e gl'indicòalcune contrade dell'America del Sud dove bi-sognava mandare Missionari .- Ora, gli disse Don Bosco, lasciami dir Messa!- Bisogna, ripigliò Luigi, che i fanciulli si

comunichino con frequenza . Deve ammetterlipresto alla santa comunione. Dio vuole che sinutrano della santa Eucaristia .- Ma come si fa a comunicarli, quando sono

ancora troppo piccoli?

(1) Memorie Biografiche, vol. XI, pag. 259.(2) Memorie Biografiche, vol. XII. pag. 465.(3) Memorie Biografiche, vol. XII, pag. 592

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(1) Memorie Biografiche,vol. XV, pag. 87.

(2) Memorie Biografiche,vol . IV, pag . 303 .

(3) Memorie Biografiche,vol. VI, pag. 967-8.

I frutti delle celebrazioni centenarie .I nostri cooperatori che avranno la gioia di as-

sistere alle celebrazioni di questo V Centenariodel Miracolo di Torino, e di pellegrinare a Val-docco, terra di meraviglie eucaristiche, ne riporte-ranno - ce lo auguriamo - frutti salutari.

Il primo sarà un aumento di fede nella pre-senza reale di Gesù nella santissima Eucaristia .« Solleviamo gli spiriti - scriveva il Ven . DonRua cinquant'anni or sono - e la nostra poveravita si conforti in questo dolcissimo pensiero difede : Non siamo soli; Dio è con noi! Egli sta neisacri tabernacoli, compagno del nostro esilio, enoi possiamo riposare tranquilli sotto il suo cuoreamoroso. Beati i figli degli uomini, ai quali èconcesso di condursi ai piedi del SantissimoSacramento ! » .

L'altro buon frutto sarà un desiderio vivissimodi attuare e propagare l'uso della Comunionefrequente. Non sia cosa riservata alle sole donneo a qualche anima pia, ma la pratichino anchegli uomini e senza rispetti umani ; non la si limitialla Pasqua e a poche altre solennità, ma la sirenda mensile, settimanale e anche quotidiana ; lecelebrazioni religiose non si riducano a festedi sfarzo e di parata, ma tornino ad essere vera-mente cristiane con l'uso dei santi Sacramenti .

La comunione frequente diffusa in Italia enel mondo sarà come il soffio di Dio che passasu questa povera terra e la purifica dai miasmidelle correnti pagane e paganeggianti. E la ri-correnza cinque volte centenaria del Miracolodi Torino sarà così festeggiata in modo degnodi un popolo cattolico che celebra uno dei piùgloriosi avvenimenti del cristianesimo .

- Dai quattro ai cinque anni si mostri lorola santa Ostia e preghino Gesù guardandola :sarà questa una comunione . I fanciulli debbonoessere ben compresi di tre cose : amor di Dio,comunione frequente e amore al Sacro Cuore diGesù. Ma il Sacro Cuore di Gesù racchiude lealtre due (1) .

Visioni eucaristichedei giovani di Valdocco .

Come per le estasi, così accadde per le visioni :non solo il maestro, ma anche parecchi tra idiscepoli furono favoriti di questi doni carisma-tici . Ci limitiamo a due casi .

Una domenica del 1850, mentre Don Boscocelebrava, un piccolo S . Luigi di nome Burziomandò un grido e svenne . I compagni pen-sarono a un improvviso malessere . Don Boscovolle interrogarlo. Il giovane rispose : - Neltempo dell'elevazione ho visto l'Ostia tutta gron-dante sangue, e nello stesso tempo ho uditouna voce che diceva: «Questa è una immaginedel come sarà trattato Gesù in Piemonte con isacrilegi » (2) .

Quest'altro fatto lo narrò Don Bosco stessoin una conversazione del 1861 .- Presentemente, disse il Santo, abbiamo

nella casa dei giovani favoriti da Dio di doni spe-ciali . . . Uno di essi contemplò, nel tempo del-l'elevazione dell'Ostia, il Divin Salvatore cro-cifisso . Sul principio era bellissimo, maestoso epieno di robustezza, ma poi incominciò a dimo-strare estrema sofferenza e a divenire scarno inmodo da far compassione . Allora gli parve divedere tutti i giovani avvicinarsi a Gesù con grandeaffetto e offrirgli ciboe ristoro, domandandogliansiosamente quale fossela causa dei suoi pati-menti e della sua ma-cilenza . Gesù rispose :- Miei cari figliuoli,questa è la volontà delmio eterno Padre! - Ecosì finiva la visione.Il giovane non capì il si-

gnificato di ciò che avevavisto ; ma al Santo parveche la visione signifi-casse che Gesù soffrivanella persona della suaChiesa (3) .

XIV Congresso Eucaristico Nazionale in Torino6-13 Settembre

Inaugurazione solenne del Congresso con l'arrivo del Legato Pontificio .Giornate riservate alle religiose, alle donne, alle giovani, ai sacerdoti,

agli ammalati, alle Forze Armate, ai lavoratori .Funzione particolare in Piazza Vittorio, trasformata in vastissimo

tempio .Assemblea Nazionale dell'Azione Cattolica Italiana .Processione di 60 chilometri da Exilles a Torino .Mostra Missionaria affidata ai Salesiani e ai Missionari della

Consolata .Mostra d'Arte Sacra a Palazzo Madama .Dramma della «Passione di Cristo», all'aperto, sul sagrato del

Duomo .Diorama di vita religiosa piemontese nel cortile dell'ex-Seminario .

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L'Opera di Don Bosco in Egitto e Medio Oriente

Fra i campi più difficili affidati alle cure deifigli di Don Bosco crediamo si possa annoverarela Ispettoria Orientale . Comprende opere in settenazioni diverse : Egitto, Giordania, Israele, Li-bano, Persia, Siria e Turchia . Queste opere pre-sentano non poche difficoltà, anzitutto per le lingueche variano dall'arabo, all'ebraico, al greco, al-persiano, al turco ; dall'italiano, al francese, al-l'inglese, a causa della mescolanza di popoli edelle influenze europee . La lingua araba poi, cheè la più diffusa, essendo parlata in Egitto, Gior-dania, Libano, Siria, e anche in Israele, è ritenutatra le lingue più difficili del mondo, non solo pergli stranieri, ma per gli stessi arabi .

Vi è poi la varietà di religioni e di riti . Nellastessa scuola s'incontrano ragazzi cattolici latini,greci cattolici, copti, armeni, greci scismatici,mussulmani, ebrei e protestanti. Quest'enumera-zione dà a vedere quale dev'esser la confusionedelle idee in mezzo a tutta questa - diversità dirazze e di religioni .

EGITTO

In Egitto i Salesiani furono invitati fin daprincipio ad occuparsi della gioventù italiana .Al Cairo hanno scuole elementari, medie e liceali,frequentate da figli d'italiani, che vengono finodall'Etiopia e dall'Eritrea ; le scuole professionalidi meccanica e di elettrotecnica invece sono fre-quentate in prevalenza da giovani egiziani, deiquali 123 cattolici, 93 greco ortodossi, 22 israeliti

e 11 mussulmani. È ammirevole la serietà concui questi giovani attendono all'apprendimentoteorico e pratico del mestiere . Un prospero re-parto di esploratori occupa i giovani nelle orelibere, mentre gli ex allievi si raccolgono gior-nalmente nelle sale del circolo formato per loro .Ad Alessandria abbiamo un'opera simile, con

un complesso di 550 allievi, di varie razze elingue, con interni ed esterni, studenti e artigiani ;oltre la parrocchia, il circolo degli ex allievi,l'Oratorio Festivo e altre attività . Un affezionatis-simo ex allievo, giunto agli ultimi stadi di pa-ralisi infantile, offre le sue sofferenze quotidianeper il Santo Padre, per il suo amato Collegio, pertutta la Congregazione .A Porto Said, all'imboccatura del Canale di

Suez, la «Scuola Italiana Maschile» raccoglie gliallievi delle scuole elementari e commerciali,che frequentano anche l'Oratorio festivo nelle orelibere ; gli ex allievi poi passano le serate in onestidivertimenti nei locali riservati a loro, mentrealtri giovani sono interessati nelle attività scou-tistiche .

GIORDANIA

La Giordania odierna ha territorio al di qua e aldi là del Giordano. A Ovest comprende la parteantica di Gerusalemme ; mentre la parte nuovasi trova nello stato d'Israele. Non lontano dallaCittà Santa, fioriscono tre nostri istituti .A Betlemme, sulla collina opposta a quella

ove si trova la Grotta che videnascere Gesù, abbiamo un or-fanotrofio con scuole professio-nali. Fu fondato dal venerandoCan. Belloni, che poi si feceSalesiano e trasferì le sue operealla nostra Congregazione.A Cremisan, poco distante

da Betlemme, c'è una magnificatenuta, ridotta, dal lavoro co-stante e sacrificato dei nostricoadiutori, a piantagioni di viti,ulivi e alberi fruttiferi . I pro-dotti della campagna vanno amantenere i nostri studenti difilosofia, che si preparano al-l'apostolato salesiano . Il rac-colto dipende in gran partedalle piogge invernali ; poichèpassano poi sette mesi senzapiogge. L'acqua per bere, perirrigare, per abbeverare gli ani-mali, bisogna raccoglierla du-

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rante la stagione piovosa in enormi cisterne, facen-dovi ingegnosamente affluire tutti i rigagnoli deifossi, delle grondaie, delle terrazze . È caratteristical'ansietà con la quale si controlla il salire del li-vello nelle vasche: quando queste sono piene,oltre avere la scorta per l'annata, si ha motivodi credere che anche il terreno è ben inzuppato

e può affrontare i mesi di secca.A metà strada, in linea retta, (ormai non più

praticabile, per le difficoltà sorte tra Giordaniae Israele) sopra di un cocuzzolo, sorge il « castello »di Tantur, proprietà dei Cavalieri di Malta, chel'hanno prestato a noi per albergarvi il noviziatoe lo studentato teologico . In tempi più tranquilli,potrà offrire sede propizia per studi biblici ainostri studenti di Sacra Scrittura . Dal terrazzodella casa si gode una vista incantevole : Geru-salemme al Nord, Betlemme al Sud, in un sus-seguirsi di colline rocciose, alle quali, con unaserie di terrapieni e di muri di pietre, i contadinistrappano quel po' di terra che trovano per farvicrescere ulivi, viti e mandorli . Oltre Betlemme,si scorge una collina più alta delle altre, ovesorgeva la fortezza di Erode ; sotto Betlemme ilvillaggio dei Pastori, il campo di Booz, ove spi-golava Ruth ; più lontano, a Oriente, appare lospecchio del Mar Morto, circa 400 metri sottoil livello del mare ; nello sfondo, le montagnedi Moab .

La strada che ora da Betlemme va a Gerusa-lemme, costeggiando la frontiera d'Israele, salee scende in capricciose svolte per le colline ; inun certo punto, gli scavi fatti per la costruzionestradale hanno messo a nudo e tagliato un acque-dotto che Pilato aveva fatto fare per portare aGerusalemme le acque delle così dette Vaschedi Salomone, non lontane da Betlemme .

ISRAELE

A Gerusalemme avevamouna scuola che ora si è dovutachiudere per le presenti con-dizioni politiche . Si trova nelterritorio dello stato d'Israele .Si trovano pure in Israele ledue case di Beitgemal e diNazareth .Beitgemal sorge su alta col-

lina, tra Gerusalemme e Giaffa .È una piccola scuola agricolache ha cambiato il brulloaspetto che ancora offrono lecolline circostanti, in boschi diconifere, oliveti, vigne e campiubertosi nelle valli . Alla colti-vazione della campagna, chedeve mantenere la scuola, lavo-rano i nostri coadiutori, troppopochi per il bisogno, aiutati

dagli allievi ; anche i sacerdoti dànno una mano .La cappella del collegio è un tempietto costruito

su quella che si crede con buoni argomenti esserestata la tomba originale di Santo Stefano. Saràcoincidenza? Don Mario Rosin, santo direttoredella casa, che aveva tanto promosso gli studiriguardanti la tomba di Santo Stefano, morivalapidato da malfattori, mentre faceva ritorno incollegio a cavallo, nel 1938 .A Nazareth, patria della S . Famiglia, sorge

in posizione incantevole, in cima alla collinaai cui piedi è adagiata la cittadina, l'orfanotrofiosalesiano, affiancato alla maestosa chiesa di GesùAdolescente ; gode una veduta invidiabile : a sudla pianura di Esdrelon, tutta un campo verde ;a sud-est le montagne di Gelboe, il villaggio diNaím ; più ad est il Tabor . A Ovest la catena delmonte Carmelo e la città di Haifa . Il collegio,dopo esser stato occupato prima dalle truppe epoi da profughi, durante gli ultimi anni di guerra,ha ora ripreso il suo ritmo ordinario, con una set-tantina di allievi, diretti da Salesiani provenientidalla Ispettoria della Francia-Nord .

LIBANO

I Salesiani sono entrati, da pochi mesi, a Beirut,nel Libano . Don Bosco li ha preceduti e si èfatto strada coi favori celesti impetrati ai suoidivoti . Lo chiamano «il Potente», e gli ex votovanno aumentando attorno al suo altare nellacattedrale .

La nostra opera per ora consiste in una scuolaappartenente all'Associazione Nazionale Missio-naria, per i giovani italiani e libanesi, con ele-mentari, medie, liceali e commerciali ; ma si

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desiderano anche la scuolaprofessionale e l'Oratorio Fe-stivo. Anche qui l'opera sale-siana è guardata con moltasimpatia .

SIRIA

In Siria, abbiamo una scuolaprofessionale ad Aleppo, cittàconsiderata tra le più antichedel mondo e anteriore a Roma .Un caritatevole Signore, Gior-gio Salem, lasciò un'eredità conla quale sussidiare un'opera dibeneficenza, che fu affidata aiSalesiani nel 1948, ed è am-ministrata dall'Arcivescovo Si-riano-Cattolico e dalla vedovadel Fondatore, Donna Metilde Salem . Gli allievi,scelti fra i più bisognosi della città, appartengonoa vari riti cattolici e ortodossi . L'oratorio festivo,sorto a fianco della scuola, raccoglie le ricono-scenti benedizioni dei genitori dei numerosi gio-vani che lo frequentano . Le lingue in uso sonol'arabo e il francese .

IRAN

A Teheran, nell'Iran (Persia), abbiamo findal 1936 una scuola per interni ed esterni . Anchequi le religioni e le razze sono mescolate ed unitenel nome di Don Bosco, il quale ha sempremolto da insegnare anche a chi non fa parte ancoradel gregge di Gesù . I confratelli attendono purealla vicina parrocchia .

TURCHIA

A Istambul i Salesiani mantengono una scuolaa beneficio di giovani studenti interni, esterni epensionanti, in un ambiente difficile a causa dellalegislazione che esige che tutti i figli di suddititurchi siano educati in scuole governative, almenonelle classi elementari ; per cui la scuola privatadeve limitarsi ai figli di stranieri . L'estremascarsità di sacerdoti, inoltre, rende prezioso e ri-cercato il ministero sacerdotale presso istitutireligiosi . Un nostro sacerdote accudisce ancheuna piccola colonia polacca di profughi di guerrastabilitisi in mezzo alla popolazione mussulmana .A mala pena ne ha ottenuto il permesso e per-corre a cavallo le tre ore di strada di campagnache lo porta tra i suoi fedeli .

Questa rapida rassegna delle attività salesianenel vicino Oriente è sufficiente per dare ai nostricooperatori un'idea di quanto vi si compie nelnome di Don Bosco e delle ampie possibilitàdi lavoro che si prospettano per l'avvenire .

Breve visita del Rettor Maggiore

in FranciaAlla fine dello scorso maggio il Rettor Maggiore

volle essere presente alla celebrazione del 75° didue tra le più antiche case fondate personalmenteda Don Bosco in Francia . In quella occasione visitòpure alcune altre case salesiane del Mezzogiorno .

26-28 maggio . - Arriva a Lione il 26 . I Chiericidello studentato teologico salesiano lo accolgonoal canto di " Don Bosco ritorna " e gli offronoun omaggio accademico quanto mai affettuoso .Vi si parla in francese, italiano, inglese, porto-ghese. Il Rettor Maggiore risponde in francese .Tutti poi hanno la fortuna di un breve colloquiopersonale col Superiore, che li impressiona assai .

Il giorno seguente si reca da Sua Em .za il Card .Pietro Garrier, che lo accoglie con espansivacordialità . Più tardi visita il celebre Santuario diNotre Dame de Fourvière . Quindi tiene confe-renza ai chierici .Consacra il giorno 28 alle fiorenti opere delle

Figlie di Maria Ausiliatrice, in particolare al-l' "Institut Ménager" o Scuola di Economia do-mestica, molto apprezzata e frequentata, dove anozioni teoriche si abbinano insegnamenti praticiper una completa formazione della donna di casa .

30-3 1 maggio . - È a Marsiglia per il 75° dell'Ora-torio San Leone, fondato da S . Giovanni Bosco il1° luglio 1878 . Il sabato 30 è dedicato agli ex al-lievi e ai benefattori, numerosi e assai affezionatifin dai tempi del Fondatore. Dopo il ricevimentoufficiale, ha luogo l'apertura dell'Esposizione pro-fessionale di Francia, seguita dall'inaugurazione

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del nuovo laboratorio degli elettro-meccanici eda una conferenza di Don Auffray .

Domenica 31, solenne chiusura delle feste conintervento dell'Ecc .mo Arcivescovo, molto be-nevolo verso i Salesiani . Messa all'aperto conassistenza pontificale e discorso del Parroco diS. Giuseppe, successore dei Canonici Guiol eMendre, la cui straordinaria venerazione perDon Bosco è ampiamente documentata nelle" Memorie Biografiche ." Nel pomeriggio, gran-dioso omaggio al santo Fondatore nella Par-rocchia di S. Giuseppe, con discorso del Rev.moDon Le Boulch, Ispettore salesiano a Parigi .

Nota caratteristica della festa è la cordialità.Notevoli i segni di venerazione per il Successoredi Don Bosco e di stima per l'opera salesiana .

1-3 giugno . - Arriva alla N avarre per cele-brare i 75 anni di attività di quella Casa salesiana,fondata da Don Bosco il 5 luglio 1878 . Alla Messasolenne assiste anche il Vescovo . Il Rettor Maggiorepartecipa al pranzo sociale degli ex allievi nelnuovo teatro . Sono presenti molti anziani . Mons .Vescovo parla con entusiasmo dell'attività svoltadai Salesiani e li invita a dilatare l'opera loronella sua Diocesi . Più tardi il sig . D . Ziggiotti, condelicato tratto di riconoscenza, visita alcune famigliedi discendenti dei primi grandi amici di Don Boscoin Francia .

Il 2 giugno consacra Messa e meditazione aiNovizi . Subito dopo fa una visita alla casa del" Bon Acueil," fatto segno alle entusiastiche ova-zioni di 300 ragazzi . Parte quindi per vizza, dovealle 12 i 650 giovani con i confratelli e amici glifanno in cortile un'accoglienza festosissima. De-dica il pomeriggio alle Figlie di Maria Ausiliatrice,che vi hanno orfanotrofio, pensionato e altrefiorenti opere .

L'indomani, 3 giugno, per la Messa del RettorMaggiore la vasta chiesa di Maria Ausiliatriceera affollata .

Anche a Nizza il sig . D. Ziggiotti s'intrattienea lungo con i Cooperatori anziani, tanto affezio-nati per antica tradizione alle opere nostre .

In tutte le case dove passò, il Rettor Maggiorecolse ogni occasione per parlare ai giovani, aicooperatori e agli ex allievi, riportando la piùgrata impressione dei loro amore a Don Boscoe dello spirito salesiano che li anima .

Per quanto breve sia stata questa visita inFrancia, Egli potè convincersi dell'interesse cheovunque destano le Opere Salesiane, della cor-dialità degli allievi e dell'attaccamento degli exallievi, i quali in ogni città gli diedero prove talidi affetto da commuoverlo profondamente ; eagli ex allievi si unirono tanti insigni coopera-tori e amici delle nostre Opere, che si rivelaronodegni successori di quelli dei tempi del santoFondatore .

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PalmeLa notizia che si sono già aperti alcuni processi

informativi per la beatificazione e canonizzazionedei molti Salesiani spagnoli caduti nella rivoluzionerossa del luglio 1936, acuisce in noi il desiderio diconoscerne il glorioso martirio . Per le vittime del-l'Ispettoria che ha sede in Barcellona vi ha prov-veduto il nostro confratello D . Amedeo Burdeus colvolume Lauros y Palmas, che in 352 pagine con-densa la cronaca delle Case salesiane in quei tor-mentati giorni e l'eroica fine dei Salesiani apparte-nenti a quell'Ispettoria (1) .

Come sempre, furono pretesto le accuse di poli-ticantismo, di occultamenti di armi, la resistenza alleforze del popolo e simili calunnie che dovevano giu-stificare massacri e distruzioni agli occhi dei gonzi .

A Valenza i Salesiani furono sorpresi in pieniEsercizi Spirituali. Appena la Radio diede notiziadella sollevazione dei Marocchini del gen . Franco,il Fronte Popolare scese in istrada, s'impossessò deidepositi di armi, armò la popolazione e incominciò

(1) A. BURDEUS, S. D. B., Lauros y Palmas, Cronica dela Inspectoria Salesiana Tarraconense durante la revoluciónroja, Barcelona, Sarrià, 1950.

e allorila caccia dei sospetti, l'incendio delle chiese, il sac-cheggio dei conventi . Le pagine di Don Burdeus,nella loro sobria semplicità narrativa, palpitano divita . Si trattiene il fiato nella trepidazione di quellasera del 20 luglio, sotto l'impressione della bellaesortazione dell'Ispettore Don Calasanz, che pochigiorni dopo doveva essere il primo Martire salesianodella rivoluzione, mentre al di fuori il magnificoCollegio veniva circondato interamente. E si hal'impressione di rivederli nella notte fonda a riceverela S. Comunione come Viatico dalle mani di DonRiccardo de los Rios e si ripensa ai primi cristianiche si presentavano sul primo sole all'imboccaturadelle Catacombe con le labbra ancora rosseggiantidel Sangue di Dio e finivano nelle braccia dei soldatiche li trascinavano nell'anfiteatro Flavio o ad altroluogo per il supplizio . All'alba il portone della chiesae quello del vecchio collegio che serviva da esternatocedono e una fiumana di forsennati vi si precipita,saccheggia, brucia quel che non può saccheggiare,indossa i paramenti sacri, gira per il collegio in un'or-rida parodia tra risate e bestemmie. E incominciail tremendo martirio dei Salesiani. Trasportati alle

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«Carceri Modello » e liberati otto giorni dopo, sidispersero in vari rifugi; qualcuno fu assassinatogià fin dal primo giorno di libertà, altri ritornaronoin prigione.

Sotto l'agile penna dell'Autore passano prima levarie case dove ferveva la vita allegra e operosadi numerosi Salesiani, di centinaia di allievi: Sarriàsaccheggiata, incendiata e distrutta, Tibidabo conla colossale statua del Sacro Cuore decapitata e but-tata a terra, Rocafort, San Vicente dels Horts,Matarò, Gerona, Alcoy, Alitante, Ciudadela . . . Pas-sano i confessori della fede, gettati in prigione, mal-menati, perseguitati come selvaggina, mentre bruli-cano per le strade gruppi di miliziani e milizianearmati fino ai denti, ubbriachi di vino, di lussuria,di sangue, inorgogliti per i primi successi, che can-tano inni rivoluzionari, canzoni oscenee blasfeme. Le carceri vecchie e nuoverigurgitano ; anche la nave-prigione« Uruguay » ne è strapiena ; fioccanole condanne anche gravissime . Chiriesce a nascondersi o a evadere è brac-cato e ricercato come malfattore . Alcuniriescono, con infinite acrobazie, a pro-curarsi i passaporti e riparare all'estero,specialmente in Italia . Passano, final-mente, i Martiri, e l'odio contro lareligione, contro la Chiesa, contro tuttociò che è santo si riversa feroce su diloro cercando d'insozzarli con la suabava velenosa e immonda . La crudeltàdi Nerone e di Domiziano non di radoè agguagliata e superata, mentre esaltae commuove la generosa dedizione deinumerosi Tarcisi e la pazienza in-commensurabile dei Martiri .

Gravissime furono le perdite del-l'Ispettoria durante la persecuzione, nelpersonale e nelle opere . Ma il sangueversato con generosità fu seme di rin-novati ardimenti; e oggi i Salesiani inIspagna si sono moltiplicati e sonoaumentate le loro opere .

Il volume si chiude con tre appen-dici. La prima parla delle sofferenzedelle Figlie di Maria Ausiliatrice edel martirio di due Suore . La secondacontiene la relazione della solenne tra-slazione dei corpi che si poterono iden-tificare dei Salesiani assassinati, conl'orazione funebre dell'Ecc . Mons. Mar-

cellino Olaechea, Vescovo di Pamplona, ora Arci-vescovo di Valenza. La terza riferisce l'elenco uffi-ciale degli 88 Salesiani assassinati durante il periododi dominazione rossa, dei 9 morti nelle carceri rossee dei 9 morti o dispersi durante i torbidi della guerra .Sono 106 vittime che la Società Salesiana ha man-dato al cielo come suo contributo di sangue per la causadi Dio .

Un volume che dovrebbe essere letto da quantiancora credono negli intenti pacifici del comunismo .La teoria quale ce la presentano i suoi corifei nellaveste pacifica d'una semplice dottrina economicache mira all'eguaglianza delle classi, non conta,quando si ha presente che non c'è paese che abbiaanche per poco gustato le delizie della dominazionecomunista, e non grondi di sangue innocente .

" MANCA DIO"

" Si dice - e non sempre a torto - che la causa di lottee di discordie in alcune famiglie è la mancanza del necessarioalla vita. Noi abbiamo spesso e altamente proclamato che nonsi può parlare di ordine cristiano, finchè non si sarà com-piuto ogni sforzo acciocchè tutti abbiano la possibilità di unvivere degno di esseri umani . Ma è anche vero che in nonpochi casi la ragione è ben altra . Vi sono famiglie, alle qualinulla fa difetto di ciò che dovrebbe rendere felici gli uomini ;eppure hanno l'agitazione e il tormento in casa : sposi disuniti,tradimenti della fedeltà coniugale, figli irriverenti e ribelli,litigi, rancori, in una parola, disordine . Qualche cosa non èal suo posto . Guardate bene: manca Dio . Dio è estraneoin quelle case . Non si prega ; non si parla nè si agisce sotto losguardo di Lui ; si fa a meno di Lui in tutto ; si va anzi con-tro di Lui e contro i suoi comandamenti . In altre famiglieinvece, anche di umile condizione, si vede tanta serenità,tanta pace. Eppure vi è una nidiata di bambini ; il padre è unmodesto impiegato ; ma regna, sovrano incontrastato, Dio inmezzo a loro . Ed ecco madri che fanno miracoli, perchènon manchi nulla ad alcuno ; ecco padri onesti ed affettuosi ;figli che sembrano gioielli di bontà . Noi, dal fondo del No-stro cuore paterno, auguriamo a voi questa pace . Fate che ilCuore di Gesù regni nei vostri focolari da Signore assoluto .Egli asciugherà le vostre lacrime, santificherà le vostre gioie,feconderà il vostro lavoro, benedirà la vostra vita, vi saràdappresso nell'ora dell'ultimo respiro " .

Sua Santità PIO XII .

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Esemplari attività catechistiche delle Figlie di Maria Ausiliatrice .Solo qualche schematica notizia,

fissata nell'eloquenza delle cifre .A Panamà, tre Suore, con l'aiuto

di due alunne, impartono l'insegna-mento catechistico quotidiano a 2000fanciulli della Scuola Elementare« Republica de Venezuela » .

A S. Iosè de Costarica, unaSuora con l'aiuto di un gruppo di« Missionariette », giovani Figlie diMaria da lei opportunamente pre-parate, ha dato vita all'opera degliOratori nei vari sobborghi dellacittà .

Al presente, coadiuvata anche daaltre cinque Suore della stessa Casa,è riuscita a organizzare ben 24 Ora-tori, con lo scopo dell'insegnamentoCatechistico a un numero comples-sivo di 5000 tra bambini e bambine .

Nelle Antille, ogni Casa, oltre leconsuete opere con il relativo inse-gnamento catechistico, sostiene fuori,in diversi e lontani sobborghi, varie- perfino sette - Catechesi peifanciulli, a cui spesso si unisconospontaneamente anche gli adulti .Una sola Suora a Santo Domingovide riunirsi ad ascoltare la sua le-zioncina anche 150 uomini .

Nel Messico pure le Catechesisi moltiplicano, e con l'aiuto dellealunne, si fa il Catechismo dapper-tutto, perfino sulla pubblica piazza ein un correzionale per ragazzi .

Nel Brasile, per portare un soloesempio, le alunne del Ginnasio« Auxilium » di Anàpolis, durantetutto l'anno scolastico, hanno im-partito l'insegnamento catechisticosettimanale in 26 classi delle Scuoleelementari pubbliche, frequentate da1050 fanciulli . Inoltre hanno fattoil Catechismo quotidiano, diurno

pei bambini e serale per le operaie,coronato da 175 prime Comunioni.

Nella Colombia, la sola Casa diBarranquilla sostiene ben nove Ora-tori festivi, riuniti al Collegio « Ma-ria Ausiliatrice» in alcune solennità .Così per l'Immacolata si mise in-sieme un esercito infantile di 2500bambini, e poco meno alla vigiliadi Natale, con una quarantina e piùdi battesimi e prime Comunioni .Anche nelle recenti fondazioni

della California s'intraprendono giàle Catechesi . Così a Lomita, in duelontani centri, si raccolgono i fanciulli- non pochi privi anche del batte-simo - in case private, aperte dabuone famiglie del luogo .

Questo è qualche saggio appenadell'abbondante seminagione evan-gelica che per opera delle Figliedi Maria Ausiliatrice si estende esi moltiplica sotto tutti i cieli .

A VALDOCCO

Sacerdoti novelli di ogni partedel mondo . - Il 1° luglio nellanostra Basilica S . Em . l'Arcivescovodi Torin Card . Maurilio Fossati,alla presenza di una folla devota ecommossa, conferiva il Presbiteratoa 31 Diaconi ed il Suddiaconato a40 Chierici del Pontificio AteneoSalesiano . La cerimonia solenne esuggestiva acquistava speciale ri-lievo per il fatto che tra i novelliSacerdoti vi erano i rappresentantidi dieci nazioni di tutti i conti-nenti, in primo luogo della marto-riata Chiesa del Silenzio ; mentreanche tra i nuovi Suddiaconi erano

Orizzonte

Salesiano

rappresentate sedici diverse nazio-nalità dei vari continenti. In talmodo durante i sacri Riti, nellamaestà raccolta della nostra Basilica,sembrava aleggiasse lo spirito degliinnumerevoli sacerdoti trucidati, in-carcerati o deportati in odio allaFede di Gesù Cristo: solenne am-monimento ai novelli Leviti, affinchèfossero sempre degni di quelli . Etutti sentirono che, per questecircostanze, le sacre Ordinazionicostituivano una nuova manifesta-zione dell'indefettibile vitalità dellaSanta Chiesa di Dio, poichè sul suotronco annoso, percosso ma nonstroncato dalla bufera della perse-cuzione, fiorivano 70 vigorosi vir-gulti al posto di quelli barbaramenteschiantati dai nemici di Dio .

E quando gli Ordinati, al cantosolenne del Magnificat di Maria SS .,lasciarono la Basilica per poi scia-mare in ogni parte del mondo eportare ovunque la fiaccola accesaai piedi dell'Ausiliatrice, tutti com-presero che si avverava ancora unavolta la visione profetica di DonBosco, che vide nella Basilica diValdocco il centro di irradiazionedella gloria di Maria Ausiliatricenel mondo : Hic domus mea, indegloria mea .

TORINO

La giornata del Coadiutore sa-lesiano all'Istituto Missionario" Conti Rebaudengo ". - Fu ce-lebrata domenica 28 giugno. Unagiornata intiera dedicata a studiarela figura del Coadiutore salesiano

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secondo la mente e il cuore di DonBosco . .Fu preceduta da una settimana

di preparazione in cui, per iniziativadelle Compagnie religiose, si illustra

-rono figure tipiche di Coadiutorisalesiani, destando nei giovani al-lievi interesse ed entusiasmo perl'apostolato del lavoro .

Nel giorno della festa celebrò la

santa Messa il Rettor Maggiore,circondato dai Salesiani coadiutoridel Magistero professionale .Dopo la messa solenne, si tenne

una adunanza onorata dal signor

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Don Ziggiotti . Il primo relatoresvolse il tema : « Chi è il Coadiutoresalesiano »,illustrando il pensiero diDon Bosco, che voleva i suoi reli-giosi laici « in maniche di camicia »,perchè potessero con più facilitàpenetrare nel mondo operaio.

Successivamente fu lumeggiata lafigura del coadiutore sotto l'a-spetto inteso da Don Bosco quando,parlando ai suoi coadiutori, siespresse così : « Io ho bisogno di aiu-tanti : vi sono delle cose che i pretie i chierici non possono fare, e lefarete voi ».

Fu letto quindi il resoconto di unReferendum indetto tra gli aspiranticoadiutori per conoscere quali attrat-tive li portino verso questo ideale .Nota dominante risultò essere l'o-perosità serena che vedono risplen-dere nei loro insegnanti e lo zeloper le anime che ammirano inquesti salesiani che lavorano, comeloro, « in maniche di camicia » .

Al termine dell'adunanza parlò ilRettor Maggiore :

Ho girato - disse - molte città ;ho incontrato molte persone altolocate :sindaci, prefetti, vescovi ; dappertuttoho sentito questo ritornello : abbiamo

bisogno di scuole professionali . Hogià ricevuto una trentina di domandedi Istituti, pronti e attrezzati, cheaspettano i Salesiani ; e i Salesianinon possono andare perchè non hannoi Capi d'arte a disposizione. Eppuredobbiamo compiere la missione che laProvvidenza ci affida in quest'ora digrandi sviluppi dell'industria : mol-tiplicare le scuole professionali, aiutarelo Stato in questo grande compito, crearedelle scuole dove non si insegni sol-tanto un mestiere, ma si educhi l'ope-raio, e gli si dia qualcosa anche perl'anima .

Ma per questa grandiosa opera civogliono dirigenti nostri, salesiani . Ilritornello - proseguiva Don Zig-giotti - che avete ripetuto nel vostroreferendum, è stato appunto questo :vi compiacete di trovare i vostri Capisereni, che vivono con voi, che parte-cipano delle vostre pene e delle vostregioie. Ecco che cosa deve fare ilcoadiutore salesiano : vivere in mezzoai giovani e moltiplicare le sue capa-cità di apostolato che distingue ilcoadiutore salesiano dal capo d'artesecolare . Questo potrà essere anchepiù perfetto come capacità tecnica ;ma se non convive nella scuola, nel

laboratorio insieme con i ragazzi, glimanca il novanta per cento .

Il Rettor Maggiore si intrattenevaquindi a osservare una esposizioneallestita dai confratelli dell'Istituto,che illustrava alcune mostre profes-sionali e soprattutto il lavoro checompiono in tutte le parti del mondoi trecento coadiutori usciti dall'Isti-tuto Rebaudengo nel primo ven-tennio di vita .

BIELLA

Inaugurazione della nuova Casaparrocchiale, sede delle Operecattoliche della Parrocchia sale-siana di S. Cassiano. - Domenica14 giugno, il Rev.mo Rettor Mag-giore volle intervenire alla cerimoniadell'apertura dei nuovi locali e alconvegno annuale degli ex allievi .

La funzione, onorata dalla presenzadi S. E. Mons . Vescovo, di S . E . ilPrefetto, del Sindaco e delle altreAutorità, si svolse nel cortile sa-lesiano, presente una grande folla .Dopo le parole del parroco DonTricerri e il discorso dell'Avv .Mongilardi, S . E. Mons . Rossi vollemanifestare la sua paterna compia-cenza per l'opera svolta dai Salesianinel rione di Biella-Riva, dove rac-colgono la gioventù in un fiorenteOratorio .

Infine parlò il Rettor Maggioreringraziando le Autorità e tutti iparrocchiani e sottolineando lo scopofondamentale dell'opera salesiana :andare al popolo, salvare i figli delpopolo, esposti oggi a tanti pericoli .

Lo stesso Rettor Maggiore tagliavaquindi il nastro tricolore e Mons . Ve-scovo impartiva la benedizione al-l'edificio .

CERIGNOLA (Foggia)

Nuovo trono marmoreo a SanGiovanni Bosco . - La Parrocchiadell'Assunta di Cerignola vanta, sindalla canonizzazione di Don Bosco,una grandiosa sua statua, che lo pre-senta circondato dal B . DomenicoSavio, da un altro fanciullo e da unselvaggio. Mancavano un altare euna nicchia che fossero degni delSanto ; e oggi, per lo zelo del par-roco D . Nicola Petronelli e la gene-rosità di molti parrocchiani, tuttoquesto è un fatto compiuto .

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Quando si consacrò l'altare e sibenedisse la nuova nicchia, il Par-roco si augurò che attorno a quel-l'altare si accendesse la scintilla diun gran fuoco che riscaldasse icuori fino a culminare nella fonda-zione dell'Oratorio maschile .

Con Don Bosco si vuole onorareanche il B. Domenico Savio ; perciòse ne fa conoscere la santità, e franon molto se ne cingerà il capocon un'aureola d'argento .

SICILIA

Il culto di Domenico Savio. -Il culto del B . Domenico Savio inSicilia va sviluppandosi rapidamente .

Solenni feste in suo onore si svol-sero non solo nelle città dove sonocase di Don Bosco, ma anche inaltri centri dell'Isola, dove il cultodel suo santo Maestro è vivamentesentito e praticato .

Nota caratteristica delle varie festecelebrate con l'intervento delle Auto-rità, di masse di popolo, con impo-nenti cortei e processioni, è statol'omaggio reso al Beato da alunnidi tutte le scuole, guidati da Presidi,Direttori e Insegnanti .

S. E. l'Arcivescovo Mons . Gio-vanni Peruzzo, in un convegno diDecurioni Salesiani tenuto ad Agri-gento, espresse il desiderio che ilBeato Domenico Savio fosse festeg-giato in tutte le parrocchie della suadiocesi, dandone mandato di onorealle Associazioni Giovanili di A. C .

L'illustre Presule si rese interpreteautorevole del sentimento dei Pastorie dei fedeli di Sicilia, dove il piccoloBeato sta diventando popolare comeil suo grande Maestro .

ARGENTINA

BUENOS AIRES . - Incoronazionedi Maria Ausiliatrice. - Stupendolo spettacolo di Fede, che presenta-rono la Chiesa Italiana e l'attiguogrande cortile Don Bosco la dome-nica 31 maggio, quando si svolse lacerimonia della Incoronazione dellaMadonna. Dall'interno della Chiesa,piena sino all'inverosimile, la bellis-sima statua passò nel cortile gremito,per essere collocata sull'artisticopalco tra gli evviva e gli applausidella folla, e le note festose dellabanda del Collegio Pio IX. Mentreil locutore al microfono dirige i

canti e le preghiere, l'Arcivescovosalesiano Mons. Roberto Tavellabenedire le due preziose corone(opera di un artista italiano), quindisale per la scaletta e colloca la primacorona sul Bambino Gesù e la se-conda sopra la Vergine Madre, trale acclamazioni festanti della folla .L'emozione interna affiora sul voltodi tutti, mentre le lagrime brillanosugli occhi di molti .

Segue la parola autorevole del-l'Ecc.mo Arcivescovo sul significatodella cerimonia, voluta non solo aricordo del 50° della incoronazionedella Taumaturga Immagine di To-rino, ma come nuova solenne testi-monianza di gratitudine all'Ausi-liatrice del Popolo Cristiano, dallaquale il mondo inquieto e tormen-tato aspetta protezione e salvezza .

Tra i presenti si notavano l'Ill .°Console Gener . d'Italia, Dr . EttoreBaistrocchi coi figliuoli Marco eMassimo, il Dr. Biondo e il Dr . Bor-ghesi del Consolato, sempre primiin ogni manifestazione di fede edi patria .

La scuola agropecuaria piùaustrale della terra. - A RioGrande, nell'antica missione sale-siana della Terra del fuoco fondatada Mons. Fagnano per ricoverare

gli indigeni fueghini, ora del tuttoscomparsi, sorge la scuola agrope-cuaria più australe della Terra .

Oltre alle moderne installazioniproprie di uno stabilimento dedicatoalla produzione agricola e all'alleva-mento del bestiame ovino e vaccino,questa scuola, aperta per i figli deicoloni, possiede un OsservatorioAgrometeorologico ufficiale prov-visto dei più perfetti strumenti attia segnalare le condizioni atmosfe-riche e geotermiche della regione,per una maggior conoscenza dellepossibilità di sfruttamento econo-mico .

L'Osservatorio dipende dalla se-zione di Agrometeorologia del Mi-nistero di Asuntos tecnicos di BuenosAires, a cui invia giornalmente lesue osservazioni .

BRASILE

Congresso Eucaristico Mariano .Fu tenuto a Natal, capitale dello Statodi Rio Grande del Nord, per com-memorare il 5 ° centenario del Mi-racolo di Torino e il cinquantenariodell'Incoronazione di Maria Ausilia-trice.

Preparato dalla peregrinatio diMaria Ausiliatrice in tutte le par-rocchie della città, da un'esposizioneliturgica - mariana - catechistica - mis-

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sionaria, e da una settimana di studisui vari argomenti e di radiotrasmis-sioni, ebbe il suo glorioso epilogo il17 maggio con una manifestazioneche, come si espresse Mons . Arci-vescovo, scosse ed elettrizzò il po-polo di Natal . Alla processioneprestarono servizio d'onore le Bandedell'Esercito, della Base navale e dellaPolizia, suonando inni sacri, cantatia voce di popolo. Prima della bene-dizione finale, la statua di MariaAusiliatrice, posta sul monumentalealtare preparato per l'occasione, fusalutata e simbolicamente incoronatada un paggio, rappresentante lacittà di Natal . Il Presidente lessequindi alla radio le risoluzioni delCongresso, che si possono compen-diare nelle tre cose tanto raccoman-date da Don Bosco : Messa e Comu-nione frequenti, Rosario nelle fami-glie.

CAPO VERDE (Africa)

Dal 1943 i Salesiani lavoranone.l'Isola di San Nicolao, nella Mis-sione di Capo Verde, possedimentoportoghese . Ogni anno cresce il nu-mero dei cristiani . Tra i battezzatiquasi la metà sono adulti . È fiorentela catechesi e fervente la popola-z ione, che porta un grande rispettoal Sacerdote e approfitta volentieridel suo ministero nelle confessioni .L'Oratorio festivo compie tra la gio-ventù un'opera preziosa .

Sono però gravi le difficoltà chedebbono superare i nostri Missio-nari per visitare i fedeli disseminatiin un terreno montagnoso e vulca-nico, che permette di viaggiare soloa cavallo o a piedi .

Gli abitanti dell'isola soffronomolto. La pioggia è scarsissima :quando l'annata è buona, piove solodue o tre volte all'anno . Avvienesovente che passino due o più annisenza piovere e allora molti muoionodi malattia e di fame . Quando invecela pioggia è regolare, la produzioneè sufficiente . I principali prodottisono: il granturco (con cui fannola cachupa, alimento principale), lapatata dolce, il fagiolo, il caffè, lacanna da zucchero, la banana .

L'anno scorso a novembre cad-dero due violente piogge che pro-dussero spostamenti di terra congrave pregiudizio delle coltivazioni .Alla fame seguì la febbre, che portòalla tomba gran parte della gioventù,specialmente dei piccoli .

FORMOSA

La prima cappella pubblica de-dicata a Maria SS . Ausiliatrice .- Il giorno 24 aprile 1953, nellacittà di Kaohsiung, al sud dell'isoladi Formosa in Cina, veniva benedettasolennemente una cappella per ilservizio religioso del Centro Catto-lico della città, funzionante nellafiliale della Hua Ming Press, affidataai Salesiani .

Compì la bella cerimonia il Rev .moPrefetto Apostolico di Kaohsiung,Mons. Giuseppe Arregui O . P. Loaccompagnavano il Superiore deiSalesiani di Taipei, il Cappellanolocale e le zelanti Figlie di MariaAusiliatrice a cui è affidato il Centro,che svolsero il programma di cantireligiosi appropriati alla circostanza .La nuova cappellina, che prov-

vede anche alle necessità spirituali deicristiani della zona, fu dedicata allaVergine Ausiliatrice, venendo cosìad essere la prima cappella dedicataalla potente Madonna di Don Boscoin quella incantevole isola .

GIAPPONE

Produzione libraria dell'edi-trice Don Bosco di Tokyo nel1992 . - Dopo l'ultima guerra, isalesiani hanno moltiplicato gli sforziper potenziare il loro contributo allastampa e diffusione dei libri catto-lici nel Giappone.

Nel 1952 furono lanciati 27 nuovilibri e 11 ristampe, per un totaledi 96 .500 volumi, con una mediadi pagine 237 . E nel 1953, fino al24 aprile, furono pubblicati 9 librinuovi e uno in ristampa per un to-tale di 37.000 volumi, alla mediaelevata di 3700 copie per libro,mentre la media delle pagine pervolume è salita a 360 .

Tutta la produzione della DonBosco sha è di carattere religioso-formativo . Numerosi volumetti dicontenuto apologetico e divulgativo :Dio, anima, Chiesa cattolica, comu-nismo e cattolicesimo, le indulgenze,le funzioni della Chiesa ; una seriedi Meditazioni liturgiche in settevolumi ; Meditazioni per tutti igiorni dell'anno del Carmagnola, in2 volumi ; Pensieri spirituali di SanGiovanni della Croce, 3a edizione ; ilTrattato della devozione alla Ma-donna, di S . L. M . Grignion deMontfort, 2aedizione;Cristo ideale

del monaco di Columba Mannion,e parecchi altri, aggiunti alle edizionidegli anni precedenti, dànno la pos-sibilità di un ricco assortimento diletture ascetiche. L'impegno mag-giore dell'Editrice Don Bosco è statorivolto ai Vangeli : Il Vangelo Unifi-cato, 9a edizione (43° migliaio nel1952) ; I Quattro Evangeli in linguaparlata, 2 3 edizione nel marzo 1952,3a nel novembre 1952 (16° migliaio) ;Il Nuovo Testamento, completo, inlingua parlata, traduzione BarbaroS.D.B.-Ogata, (10° migliaio) nelmarzo 1953 .Accenniamo ancora al bel volu-

metto, in 3000 esemplari, De Imi-tatione Christi, traduzione Barbaro-Ogata, edito nell'aprile 1953 ; e alLibro di preghiere, 2a edizione,stampato nell'ottobre scorso in ven-tiduemila copie.

I Salesiani e l'apostolato dellamusica. - « Tra gli italiani che hoincontrato a Tokyo - scrive C . Ru-spoli -, chi più mi ha colpito èstato Mons . Vincenzo Cimatti, sale-siano, conosciuto nel campo dellamusica per i numerosi concerti cheha tenuto nelle maggiori città, perle sue esecuzioni alla radio e perle sue composizioni. L'ho incon-trato in una scuola salesiana dellaperiferia di Tokyo . È un vecchiettoarzillo di 70 anni. Vi parla con vocearmoniosa e con semplicità dei suoisuccessi, come un ragazzo raccon-terebbe le sue avventure scolastiche .I giapponesi, mi dice, mi chiamanoOjizan (nonnino) . Infatti con quellabarba che gli scende folta dal mentoanch'io l'avrei chiamato così ».Mons. Vincenzo Cimatti nel 1925

lasciò la carica di preside del « LiceoValsalice » per assumere la fonda-zione della missione salesiana inGiappone . Scienziato, filosofo, mu-sicista, fece della musica un mezzodi penetrazione culturale valoriz-zato dai suoi talenti di compositore.Profondo psicologo, s'accorse su-bito che lo spirito giapponese, restioad ogni altro mezzo di penetrazione,è invece sensibilissimo alla musica,specie a quella italiana .

Ben coadiuvato da Don Margiaria,tenne oltre 2000 concerti nelle prin-cipali città. Fu così che il duo ita-liano, Cimatti-Margiaria, baritono etenore, comparve, riscuotendo i piùcalorosi successi, sui maggiori teatridel Giappone, della Manciuria edella Corea .

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La musica divenne un mirabilemezzo di propaganda, poichè conessa il missionario potè entrareovunque . Le chiese, i saloni di con-certo e di riunione, i teatri, lescuole, le fabbriche, gli alberghi, lefamiglie private, persino le prigioni,le piazze e le strade, accolsero i me-nestrelli di Dio, i quali in formanuova, gentile e istruttiva, facevanopropaganda di bene . E poichè aqueste riunioni potevano interve-nire anche i pubblici funzionari epersone di ogni ceto sociale, i mis-sionari salesiani riuscirono a strin-gere preziose relazioni, facendo co-noscere e stimare la loro opera .

Il programma delle audizioni eraordinato in modo che un brevecommento alle cantate e suonatecostituisse una buona istruzione nelcampo religioso-morale, storico eartistico .

Oltre all'attrattiva indiscussa cheesercitava la musica italiana, Mons .Vincenzo Cimatti, da spunti di me-lodie popolari giapponesi anticheseppe ricavare squisite e originalicomposizioni melodiche, usando ge-neralmente quei graziosi testi poeticiche tutti avevano appreso nelle scuole .Effetto e simpatia assicurati .

Nel 1940, in occasione del 26°centenario della casa imperiale, Mon-signor Cimatti fece una premiatacomposizione per pianoforte, a com-memorazione dell'avvenimento sto-rico, La calata degli dei . Il suo suc-cesso di compositore veniva pureconvalidato dal dramma lirico indue atti e cinque quadri intitolatoGrazia Osogawa, fervente e nobileeroina cristiana, la quale rifiutò difare karakiri, preferendo la fedeltàal suo credo cattolico, e andò cosìcoraggiosa incontro alla morte .

INDIA

MADRAS . - L'Oratorio Don Bo-sco . - È nel suo ottavo anno di vitae continua a progredire . Sono 250ragazzi che quotidianamente vi tro-vano le porte aperte. Tre Salesianigiocano, pregano, conversano conloro. Metà sono pagani, ma chi lodirebbe? Solo quando, alla fine delgiuoco, la campana chiama i cattoliciin cappella per le preghiere dellasera, si vede che solo parte di lorovi entrano . I pagani si fermano fuoridella soglia . Alcuni però si unisconoai loro compagni cattolici ; altri ri-

mangono riverenti e curiosi alle fi-nestre, altri non si azzardano perpaura dei genitori .

Con che allegria giuocano ! Allesei la campana della parrocchia suonal'Angelus ed i 250 ragazzi fermanotutti i giochi per un minuto : i catto-lici dicono la preghiera e gli altririmangono rispettosi ; anzi moltevolte i paganetti stessi sollecitano afermare i giuochi . Nessuno rimaneseduto o continua il giuoco . Èuna scena che fa stupire i curiosi,che non mancano mai .

Nel giuoco di football sono cam-pioni e hanno formato una dellemigliori squadre della città .

Ogni giorno alla santa Messa delle6,30 difficilmente manca uno deicattolici, così pure alle preghieredella sera . Vi sono due Compagniereligiose, quella dell'Immacolata equella di S. Luigi: da esse si formail gruppo del Piccolo Clero . Tra igrandi esiste la Legione di Maria,un piccolo drappello di scelti chevisitano l'ospedale e il villaggio vi-cino, distribuendo riviste, istruendonella religione.

L'Oratorio ha il suo Denaro ora-toriano . Questo è di grandissimoaiuto per sostenere le svariate attivitàoratoriane . Lo ricevono per la fre-quenza regolare, per il servizio in

chiesa, per la puntualità al Cate-chismo, ecc . ; e ritorna nella cassadell'Oratorio quando i ragazzi lodevono sborsare per andare al diver-timento dell'Oratorio, per comperaredolci e oggetti nella bottegucciadell'Oratorio, nelle passeggiate, ecc .Un vero successo da raccoman-darsi a tutti gli Oratori .

Del bene se n'è già fatto . Unova al noviziato quest'anno ; è unbramino convertito . Un altro, pureBramino convertito, andrà all'Aspi-rantato . Un terzo è già chierico .I più sono poveri, ma i fondi del-l'Oratorio permettono di dare laminestra a 25 tra i più bisognosi,di vestirne un'ottantina tre volteall'anno, di fare belle passeggiate .Si spera, con l'aiuto dei Benefattori,di avere presto un fabbricato mi-gliore per essere all'avanguardia diqualsiasi Club della città .

PARAGUAY

ASUNCIÒN . - Solenni feste aMaria Ausiliatrice, Patrona delChaco paraguayo e dell'EsercitoNazionale . -- La data cinquante-naria dell'Incoronazione diede occa-sione a celebrazioni grandiose in

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onore di Maria Ausiliatrice nellacapitale del Paraguay . Ci duole dinon poterle descrivere . Ricorderemosoltanto la Messa per la gioventùcelebrata dal Visitatore straordinario,Rev.mo Don Modesto Bellido, il 17maggio ; la prima Comunione distri-buita dall'Ecc .mo Nunzio Apostolico,Mons. Lunardi, a 253 bambini ;l'afflusso straordinario di fedeli allevarie feste celebrate durante il mese,e la trionfale processione del 31maggio con la partecipazione di alteautorità nazionali e dell'Ecc .mo Ar-civescovo, Mons . Annibale MenaPorta . Particolare interesse suscitòla sfilata in processione di intereunità delle Forze armate della Na-zione, che vollero così onorare laloro Celeste Patrona, Maria Ausi-liatrice .

PORTOGALLO

Il I° centenario delle ScuoleProfessionali Salesiane fu celebratosolennemente nella capitale dal 1° al3 maggio . Eccellentissimi Prelatipresiedettero ogni sera le comme-morazioni religiose, mentre illustridocenti di Lisbona e di Coimbra neisaloni della Società Geografica tes-serono in pubbliche sessioni le lodidel metodo di Don Bosco . L'ultimadi queste fu presieduta dallo stessoEm.mo Cardinale Patriarca e ono-rata dalla presenza dell'Ecc .moMinistro della Giustizia - che tenne

il discorso -, dell'Educazione Na-zionale, della Marina e delle Corpo-razioni. Il Rettor Maggiore avevadelegato a rappresentarlo il Rev.moCatechista Generale Don GiovanniAntal .

L'ottima riuscita delle celebrazionidice quanto siano stimati l'opera eil metodo di Don Bosco nella « Terradi Santa Maria » e giustifica i lusin-ghieri presagi circa l'avvenire dellaSocietà Salesiana nel Portogallo enei suoi possedimenti .

SPAGNA

UTRERA . - Il Ministro dell'Edu-cazione Nazionale impone il Na-stro dell'Ordine Alfonso X allabandiera del Collegio Salesiano .- Questa decorazione, « la più esi-mia ricompensa culturale spagnola»,come si esprime il Decreto, fu as-segnata su proposta del Ministro,che così volle premiare il lavoropedagogico che da oltre 65 anni iFigli di Don Bosco vanno compiendoa Utrera .

Al termine dell'omaggio accade-mico, il Ministro pronunziò alcuneparole per testimoniare il suo anticoaffetto per l'opera di Don Bosco ericordò di aver assistito in Romaalla Canonizzazione del Fondatore e,più tardi, come Ambasciatore diSpagna, alla Beatificazione di Do-menico Savio . Esortò quindi glialunni a ispirarsi ad Alfonso X il

Saggio, titolare dell'Ordine, percrescere degni cittadini e soprat-tutto « muy devotos de Santa Maria » .

VENEZUELA

Per gli Emigrati Lituani. -Verso la fine della seconda guerramondiale, quasi cento mila lituanidovettero lasciare la loro patria persfuggire al pericolo comunista . Lamaggioranza di questi profughi fu-rono accolti nella ben organizzatacolonia lituana degli Stati Uniti ;altri si sparsero nei diversi continenti .

Parecchie migliaia si rifugiarononel Venezuela, dove un sacerdotesalesiano, loro connazionale, prestòl'assistenza spirituale e si diedepremura di organizzarli in colonianelle cinque città principali : Caracas,M aracaibo, Barquisimeto, Valenciae Maracay. D'accordo con le auto-rità ecclesiastiche, si potè ovunquedar loro agio di assistere alla Messacon predicazione, istruzione catechi-stica e canti liturgici nella linguapatria .

Inoltre, i salesiani si accinseroall'apostolato della buona stampa .Nella nostra tipografia di Caracas sicominciò a pubblicare la rivista men-sile Tevu Kelias, la quale, modestain principio, oggi è diventata unadelle migliori riviste in lingua li-tuana ed è letta non solo da tutti ilituani residenti nel Venezuela, maanche in tutte le colonie lituanedel mondo libero . A questa rivistacollaborano tutti i vescovi lituani inesilio e i principali scrittori cattolici .

Vedendo lo sviluppo di quest'o-pera, il quinto Successore di DonBosco mandò nel Venezuela un altrosacerdote lituano, cacciato dalla Cinadopo vent'anni di fatiche missionarie .

L'Arcivescovo Coadiutore di Ca-racas, il vescovo di Valencia ed ilvescovo di Barquisimeto, che invarie occasioni presero parte allefeste dei lituani, si compiacquerograndemente della loro fede e liproposero come esempio ai proprifedeli.

Il vescovo lituano mons . VincenzoBrizgys, il quale visitò le colonielituane nel Venezuela e vi predicòle missioni, al suo ritorno negliStati Uniti, pubblicò un articolo sulquotidiano lituano Draugas di Chi-cago, nel quale si legge : « Nessunodei sacerdoti profughi lituani lavoratanto e con tanto esito quanto isalesiani in Venezuela ».

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Inbreve• TOKYO . - Consacrazione di sacerdoti salesiani

giapponesi. - Il 14 maggio 1953 furono ordinati aTokyo 4 sacerdoti salesiani, dei quali 2 giapponesi :Don Kaneka e Don Abe . Un terzo salesiano giappo-nese, Don Yamagashira, ebbe l'ordinazione sacerdotaleil 1° luglio a Torino-Bollengo . Così i sacerdoti salesianidi nazionalità giapponese salgono a 7, mentre altriventi studiano per raggiungere la stessa meta .

La casa di formazione del personale salesiano sorgea Tokyo-Chofu, ufficialmente riconosciuta come « Col-legio Universitario», col diritto di rilasciare regolarediploma di insegnamento nelle scuole medie .

* TOKYO . - Il Battesimo di due pittori giapponesi .- La sera del Sabato Santo di quest'anno 1953, nel acappella interna della Casa Editrice Don Bosco di Tokyo,il Direttore D . Federico Barbaro ebbe la gioia di rigene-rare con le acque battesimali due pittori giapponesi,che egli andava preparando da oltre un anno. Il SignorHiroshi Ikegami, la cui signora fu battezzata dallo stessomissionario due anni or sono, appartiene alla scuola« Miniaturekai o, e ha esposto varie volte all'AccademiaImperiale di Ueno (Tokyo) . I suoi lavori sono assaiapprezzati . Egli appartiene alla Commissione Artisticao Giuria di detta Accademia .

Il pittore Yamazaki Masao ricevette il battesimoinsieme con la signora e il figlio liceista . Egli appar-tiene alla « Dokuritsu bijutsukai » cioè alla Scuolaindipendente . Entrambi i pittori lavorano già da tempoper le illustrazioni dei libri editi dalla Don Bosco Sha,dando un valido contributo alla pittura religiosa cat-tolica giapponese .

Hiroshi Ikegami, al battesimo, volle chiamarsi An-gelico e Yamazaki Masao prese il nome di Raffaele.

• DIBRUGARH . - La diocesi delle inondazioni. - Unavasta area del distretto di Dibrugarh (Assam-India) sitrova nelle morse di un'altra terrificante inondazione,seconda solo a quella ancor piú disastrosa del 195o .L'immenso Bramaputra e centinaia di fiumi minorihanno invaso e coperto centinaia e centinaia di migliaquadrate, sommergendo i campi di riso e 25 villagginei pressi di Dibrugarh . Mentre gli esperti fanno ipiani per la costruzione di un argine lungo 10 km .per proteggere la città contro la crescente erosione,il Bramaputra mostra la tendenza a deviare dal suocorso regolare aprendosi la via verso il nord-est . Lastrada che va dalla città a Rangagora, attraversandoparecchie fattorie di tè, è già stata chiusa al traffico .La nuova svolta che il fiume sta per prendere ha resonecessario riesaminare gli schemi di rafforzamentodegli argini nella zona in pericolo .

• Continuano ad avverarsi le profezie di Don Bosco.• morto nell'URUGUAY il Salesiano Don Giacomo

Giovannini. Don Bosco gli aveva detto: « Fino a no-vantadue!». Morì il giorno del suo compleanno, nelquale entrava nei novantadue .

A San Francisco di California, tra la mezzanotte el'una dal 15 al 16 agosto 1942 moriva Don PatrizioO' Grady, primo Salesiano Irlandese . Don Bosco gliaveva detto : «Tu morirai il giorno del mio compleanno» .

La vedova dell'insigne benefattore della nostra Casa diMalta, Signor Alfonso Maria Galea, afferma di averudito varie volte questa profezia di Don Bosco dallelabbra di Don O' Grady, che fu per 19 anni direttoredel collegio di San Patrizio a Malta .

* A VIEDMA (Argentina) è stato recentemente inaugu-rato, in uno dei viali più belli della città, un monumentoal coadiutore salesiano Artemide Zatti, morto in concettodi santità il 15 marzo 1951 . Già una via cittadina è statadedicata al nome di questo salesiano, nato in Italia evissuto per 5o anni nell'ospedale salesiano di Viedma,consacrandosi con eroica dedizione alla cura dei malati .

* BEPPU (Giappone) . - Mamma cristiana . - Nelletragiche giornate della bomba atomica (agosto 1945)una mamma aveva perduto, oltre ad altre persone dellafamiglia, tre figliuole, due delle quali religiose . Lerimaneva soltanto l'ultima figlia giovanetta, che rive-lava anch'essa i segni della divina chiamata . La mamma,incontratasi con la Direttrice delle Figlie di MariaAusiliatrice di Beppu, accorsa sul luogo del disastroa portare aiuto ai superstiti, le offrì spontaneamentel'unica figliuola, dicendosi felice di poterla consacrareal Signore, perchè sostituisse le altre due figlie suore,già volate al cielo. Oggi la figlia è già suora di MariaAusiliatrice in piena attività .

* ASSAM (India) . - Il Vangelo in lingua khasi.-S . E. Mons . Stefano Ferrando, Vescovo di Shillong,ha fatto stampare la traduzione del Vangelo di S . Lucain lingua khasi . L'elegante edizione fu eseguita inFrancia . I 5000 esemplari sono già in distribuzionepresso le tribù khasi dell'Assam .

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IndiaPovertà di Vescovo, miseria di cristiani .

Amatissimo Padre,Ieri ebbi la gioia di ricevere la grossa Reliquia

della Santa Croce da Lei così benevolmenteinviatami per la mia Croce Pettorale . Non hoparole per ringraziarla di un sì prezioso dono .

Sono oramai trascorsi quattro mesi dacchèho preso possesso della mia nuova Diocesi . ComeLei può immaginare, i principi sono sempre diffi-cili, specialmente in una regione come questadel Nord Arcot . La vasta regione è secca quantomai. La mancanza di piogge in questi ultimi seianni e il sole cocente fanno patire a molti lafame. Per questo tutti i nostri Missionari s'im-pegnano di affrontare questo grave problema,cercando di alleviare la miseria dei nostri poveriCristiani, dando a molti di loro un pasto al giorno,perchè non muoiano di fame . Oltre a ciò, dobbiamo

pensare al bisogno stragrande che abbiamo dicatechisti, maestri, scuole e cappelle . Aspettarciaiuti dai nostri Cristiani è assurdo . Per questoconfidiamo tutto e solo nella Divina Provvidenza,la quale non ci mancò mai e siamo confidentiche non ci mancherà neppure nel futuro .

La nostra Diocesi è veramente una delle piùpovere. Una vecchia chiesa centenaria - Leipuò immaginare in che condizioni si trovi - hal'onore di essere la mia Cattedrale! Una casapresa in affitto, che a stento può soddisfare ibisogni di un Vescovo, ha il privilegio di esserel'Episcopio! Ma tutto questo non mi spaventa .La povertà evangelica in cui mi trovo attireràtante belle benedizioni dal Signore e dalla BeataVergine Ausiliatrice, che è la Protettrice di questanuova Diocesi .

Benedica, amato Padre, i nostri sforzi e micreda Suo dev.mo Figlio in Don Bosco Santo,

+ PAOLO MARIASELVAM,

Vescovo Salesiano di Vellore .Vellore, 24- VII-1953.

Dal NOSTRO MONDO MISSIONARIO

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Amatissimo Padre,La ringrazio di tutto cuore per la Sua paterna

lettera.Le feste Pasquali furono celebrate ovunque con

fervore e santa letizia. In Tezpur il lunedì diPasqua 130 coppie di promessi sposi vedevanola loro unione consacrata nel Santuario di S . Gio-vanni Bosco. Mai si ebbe un sì gran numero dimatrimoni nella medesima mattinata . Un corsomensile d'istruzioni morali e religiose e tre giornidi Esercizi Spirituali li preparano al grande atto .È una funzione lunga, ma commovente e salutare .

Il giorno 12 aprile ebbi la gioia di benedireuna cappella dedicata all'Ausiliatrice in un vil-laggio situato a 2000 metri di altezza sull'alto-piano a nord di Shillong . È un nuovo centrocristiano che sorge con 120 neofiti e molti cate-cumeni . Era domenica in albis e i nuovi battez-zati nella semplicità della loro vita montana e conla fede di neonati alla chiesa, cantarono le gloriedel Cristo Risorto . È stata una bella festa allietatada messa solenne, processione, gara catechistica clunga accademia intrecciata dai canti e saggi gin-nici .

Ma il cielo della chiesa assomiglia a quello di

Shillong durante il mese diaprile : serenità e fulgore disole sono alternati con nubi etemporali .

Sono di ieri le dichiarazionidel ministro degli Interni aDelhi, che vuole limitato illavoro dei missionari stranieria sole opere umanitarie esclu-dendo assolutamente il lavoroevangelico . L'atteggiamento dialcuni elementi della tribùNagas, che si misero all'op-posizione contro il Governo,ha intorbidato molto le acque .I missionari, specie Battisti, fu-rono accusati di agire sott'ac-qua e benchè noi cattolici sia-mo irreprensibili, tuttavia in-corriamo nella medesima taccia,rei solo di essere cristiani .

L'Assam si trova ora in unaposizione strategica confinando

col Tibet, Birmania, Cina e Pakistan. Il Governovuole affratellare tutte le numerose tribù abori-geni che abitano le colline e i monti assamesi .

L'opera prettamente religiosa dei missionariviene giudicata perciò contraria alla coltura nazio-nale, e si favoriscono le missioni Hindù .

Così noi ci troviamo in una posizione moltodifficile : da una parte gente semplice e buonache ci ama e ci vuole ; e dall'altra parte l'Induismocol suo nazionalismo diffida di tutto ciò che èeuropeo. Abbiamo quindi bisogno di molte pre-ghiere .

La nomina del nuovo Cardinale, la lealtà deiCattolici, la Chiesa Cattolica fortemente organiz-zata con la sua gerarchia e con preti indiani nelsud, fanno sperare che questa nube foriera ditempeste passerà .. Ma è una grande lezione pernoi a rimanere sempre fedeli alle direttive pon-tificie e a predicare Gesù Cristo con le opere dicarità e di civiltà .

Ci benedica tutti .

Shillong, 17-IV-1953 .

Dev.mo

+STEFANOFERRANDO,

VescovodiShillong.

Sole e nubi nel cielo dell'Assam

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Sacrificio pagano- A che ora passa il treno a Sorupathar? -

chiedo al mio catechista di Rangagora.- Itni bela (quando il sole è là) - mi ri-

sponde additandomi il punto ove il sole tramonta .Perciò appena il sole comincia a declinare, sa-luto i cristiani, parto accompagnato da due ro-busti giovani che mi portano la roba, e sudonon poco per tener loro dietro. Passiamo ilfiume col battello, e in un'ora circa siamo allastazione. Ma qui vengo a sapere che il trenoha due ore di ritardo. Nessuna meraviglia, chèquesto accade sovente.

Mi sento piuttosto stanco, e siccome non c'èsala d'aspetto, mi siedo sul mio bagaglio, a unacerta distanza dalla minuscola stazione. D'untratto prolungati rintocchi di campana, suono ditimpani, battere di tamburelli, e un robustocoro di voci attirano la mia attenzione . A circacento metri di distanza, nella veranda illuminatadi una casa, si sta facendo il puja (sacrificio) .Lumicini ad olio spandono una luce giallastrae debole. Nel centro v'è un braciere ardente,vicino al quale un sacerdote Hindu (Sadhu),vestito di giallo, con folta barba e capelli in-trecciati, getta di quando in quando grosse ma-nate d'incenso sul fuoco .

Sul rialzo che s'erge su d'un tavolo, carico difiori e rami fronzuti, è posta una statua di Kama,l'idolo con la testa di elefante, ed è a quest'idoloinsieme con Vishnu che si rende adorazione esi fa il puja, offrendo in sacrificio riso ben co-lorato di zafferano, frittelle di farina di riso,qualche gallo e dolci, che per l'occasione nonmancano mai . Il tutto poi sarà consumato dallafamiglia e dagli invitati alla funzione .Seduti per terra, con le gambe incrociate,

stanno alcuni uomini seminudi che eseguisconoil canto d'occasione seguendo il ritmo cadenzatodei tamburi, timpani, e cimbali. All'inizio lacadenza del canto e dei suoni è ben marcata,piuttosto lenta; ma poi si accelera sempre più,fino ad assumere un accento e crescendo taleche, verso la fine, tutti gridano a squarciagola .

Dopo alcuni minuti di riposo e di ristoro conqualche sorso di acquavite, si riprende il suonoe il canto, e così per ore e ore, e talvolta finoal mattino seguente, al sorger del sole . E alloraognuno se n'andrà a casa sua intontito e cosìubbriaco di acquavite da tenere tutta la strada .

Alcuni ragazzi e fanciulle vestiti a festa, s'ag-girano qua e là nella veranda, tutti giulivi e al-legri : sono quelli che godono di più, perchèavranno la parte migliore dei dolci offerti nelsacrificio .A quello spettacolo mi sento come smarrito

in questo mondo pagano, e non posso far a menodi esclamare : Fino a quando questa poveragente dovrà rimanere così avvolta nelle tenebredell'idolatria e del paganesimo? Quando questopopolo, lasciando il culto degli dèi falsi, si rivol-gerà al vero Dio e renderà a lui solo il dovutoomaggio di lode e di adorazione? Iddio solo losa, ma noi possiamo dire con certezza che questoavverrà quando l'otterremo con le nostre ferventipreghiere, col lavoro perseverante e col sacrificio .

E voi tutti, cooperatori e amici delle Missioni,veniteci in aiuto con le vostre preghiere, affinchèla luce del Vangelo possa, quanto prima, rischia-rare il cammino a questi poveri figli dell'India .

Sac . FIORENZO MELLINOMissionario salesiano .

GiapponeSport e apostolato .

Amatissimo Padre,Quest'opera di Tokyo-Meguro, cominciata ap-

pena 5 anni fa, sta prendendo un consolante svi-luppo.Per ordine di Mons. Cimatti, fui trasferito in

questo rione di Tokyo che conta 350 .000 anime,il 17 luglio del 1948 .

La casetta in legno a due piani era ancora incostruzione ; attorno si stendeva la campagna, conterreno melmoso, e quindi inadatto per cortile .

Il nostro terreno, poco più di un ettaro e mezzo,era nel punto più basso e vicino alla nostra ca-setta c'era una grande buca piena d'acqua piovanadel diametro di 30 m . e 2 di profondità.Quando Mons. Cimatti mi disse che qui si

doveva aprire un oratorio, gli risposi : « E che?dovrò coltivare le rape al posto dei ragazzi?!» .Infatti non si vedevano che campi. Però, dopopoche settimane, ebbi a ricredermi . Incominciaia spianare il terreno e a riempire quella fossache non si riempiva mai : ogni giorno, dal mat-tino alla sera, in maniche di camicia, per parecchimesi, non feci che trasportare terra con una ca-riola di ferro, coadiuvato dal ch . Veermeersch .

Fu un lavoro duro e penoso, ma il Signore cene fece raccogliere presto i frutti . Non si sa dadove, cominciarono a sbucare ragazzi che primatimiducci, ma poi rassicurati della nostra cordia-lità, pigliavano possesso del cortile, che si allar-gava sempre più .

Così in settembre si potè incominciare l'oratorio« S . Luigi » con 200 ragazzi, che ogni domenicaandarono aumentando fino a raggiungere il nu-mero di 800 il giorno di Natale .

Tutte le stanzette della casetta, cinque sotto ecinque sopra, alla domenica, erano invase ; soprat-

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tutto quando pioveva erano come un alveare e civoleva la pazienza di Giobbe!

Vista tanta affluenza di gioventù, Mons . Ci-matti diede ordine all'Economo Ispettoriale dicostruire un salone in legno capace di accogliere1200 ragazzi ; e con nostra gioia, nel giugno del1949, si potè inaugurarlo .

Ora questo salone viene spesso richiesto anchedalle scuole governative e private dei dintorni,sia elementari che medie, per i loro saggi e pre-miazioni. L'anno scorso, come quest'anno, intre soli giorni, entrarono nel nostro salone, a treturni per giorno, più di dieci mila giovani ditutte le scuole governative, elementari e mediedel nostro rione con i loro maestri . Tutti cosìpoterono vedere il Missionario cattolico e sentirela sua parola, perchè ogni volta vengo invitatoa parlare loro della nostra santa religione .

Anche il cortile, spianato con tanta fatica, èun centro di attrazione ed è il miglior cortile delMeguro-ku . Oltre a giochi di altalene (28) passo-volanti (4) montagne russe (2), ecc., ha due giochicompleti per il Base-ball (gioco preferito daiGiapponesi, come dagli Italiani il foot-ball) . Tuttii giorni, soprattutto la domenica, il cortile vieneinondato da ragazzi, ma viene anche spesso usatodalla polizia (circa 360 poliziotti) per esercitazioni,dai 250 pompieri (mentre scrivo, i pompieristanno esercitandosi con le macchine), dalle fab-briche e scuole vicine per i Base-ball e per isaggi e giochi ginnastici che si fanno in autunno .

Anche quest'anno, come negli anni passati, itornei di Base-ball del rione promossi dal Muni-cipio e quelli delle scuole si svolgono qui nel nostrocortile. Proprio ieri è finito un torneo dei maestridelle scuole elementari e medie e quindi può im-maginare, amato padre, quanta gioventù, nelpomeriggio, viene ad assistere alle partite deiloro maestri e a calpestare il nostro cortile!

Il sottoscritto, naturalmente, si trova semprein mezzo a loro, parteggiando ora per l'una oraper l'altra scuola .

Le nostre tre squadre del Base-ball, sono le piùquotate non solo nel nostro rione, nel quale siamola « imbattibile», ma anche nella città di Tokyo .L'anno scorso vincemmo 4 coppe e 3 gagliardettiin diversi tornei ; e 2 anni fa, la II squadra fu4a in classifica, sulle 1200 squadre di Tokyo! Ilnome della squadra « Salesian » per 3 giorni ri-suonò vittorioso nel più grande « Stadium » diTokyo, davanti a 20.000 spettatori . Radio egiornali ne parlarono . Anche lo sport è un belmezzo di propaganda, se bene usato: più di40 giovanotti delle nostre squadre ricevettero giàil battesimo e mi dànno un aiuto prezioso .

Con la costruzione del salone e delle stanzeattigue, si potè effettuare l'apertura di un asilo,che ora in Giappone dalle autorità religiose èraccomandato come uno dei più efficaci mezzi dipropaganda .

Si incominciò nel '49 con 3 classi e 8o allievi ;trovai brave maestre cristiane e così anche l'asilo

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prese uno sviluppo meraviglioso. Le domande diammissione erano continue, sicchè si venne nellanecessità di edificare l'asilo a parte . Nel '51 siriuscì a costruire un fabbricato in cemento armato,a due piani, di 550 mq. con 13 aule e una grandesala al 2° piano, adibita a chiesa . Ora gli allievisono 450, in 12 classi con maestre tutte cristiane .Imparano bene le preghiere e la vita di NostroSignore, spiegata col sussidio dei cartelloni venutidal Colle Don Bosco .

Per mezzo di questi bambini innocenti si ar-riva alle loro famiglie, ai genitori, dei quali orapiù di 120 studiano regolarmente il catechismo .I catecumeni in tutto sono circa 150, divisi inpiccoli gruppi ; e spero, se il Signore vorrà, dipoterli battezzare tutti entro l'anno .

La cristianità pure è sempre in aumento . Al-l'inizio veniva alla Messa Domenicale solo unafamiglia di cinque cristiani ; ora alla domenica sicelebrano 3 Messe, con oltre 18o comunioni . Sisono già amministrati più di 240 battesimi. Questacristianità, con le famiglie venute ad abitarevicino alla Missione, supera oggi i 350 cristiani .

Di qui la necessità della costruzione della chiesa,poichè ora, quando si celebra la Messa nella saladell'asilo, ci si trova a disagio .

L'oratorio, che è sempre stato la mia passione

anche da chierico, è sempre più fiorente ; gli iscrittisono 1800, e alla domenica sono più di 1200 cheregolarmente accorrono, per sentire la buona no-vella e vedere, in proiezione, la vita di N . Signore.Ecco, amato padre, le notizie che da tempo

desideravo darle su questa nuova opera in pienosviluppo. La chiesa è già al tetto e, se il Signorecontinua a benedirci, in un prossimo futuro visarà qui una piccola Valdocco!

Si sta trattando per acquistare, a nome delleFiglie di Maria Ausiliatrice, alcuni ettari di ter-reno vicino a noi per le scuole elementari, medie eliceali ; così dall'asilo fino al liceo si potranno averesotto la nostra cura, per più di 16 anni, migliaia emigliaia di giovani e di fanciulle .

Sono qui con D . Colussi, che si fa in quattroper raccogliere mezzi con cui proseguire i lavori .

Siamo contenti e allegri, perchè abbiamo moltolavoro e vediamo che il Signore ci benedice e laMadonna ci assiste .

Ci continui, amato Padre, la sua paterna bene-volenza e ci mandi una potente ed efficace bene-dizione dal Santuario di Maria Ausiliatrice .

Suo dev.mo figlio in Don Bosco

Tokyo, 22-VI-1953 .Sac. LUIGI DAL FIOR .

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La potente intercessione

di

Maria Ausiliatrice

e del suo Apostolo

AVVERTENZE•

Non si pubblicanti le relazioni anonime .•

Chi desidera la pubblicazione integra è pregatodi unire possibilmente il certificato medico oun attestato del Parroco .

Preghiamo di scrivere chiaramente nome, co-gnome e indirizzo.

• Per evitare ripetizioni si sopprimono nelle re-lazioni l'accenno all'offerta inviata e le espres-sioni di riconoscenza .

Due volte Maria Ausiliatrice e S. G. Boscointervennero a mio favore. -- La prima, nel 1942 .Ero allora occupato presso un comune e mi veniva of-ferta la possibilità di entrare in un Istituto Bancario,con uno stipendio molto superiore .

Non potevo però abbandonare il mio posto perchèmobilitato civilmente (eravamo in tempo di guerra) .Tentai ogni via legale, ma inutilmente . Un giorno unamico mi suggerì di fare una novena a Maria Ausi-liatrice e a S . G. Bosco .

La iniziai con molta fede: in quei nove giorni vidirisolversi tutte le difficoltà e, prima ancora che termi-nassi la novena, entravo a far parte del personale del-l'Istituto Bancario, con grande beneficio economico perla mia famiglia .

Passarono dieci anni e venni proposto per una pro-mozione di categoria, anche questa molto vantaggiosa .Ma, come spesso accade, voci invidiose parlarono amio sfavore, tanto che la proposta stava per naufra-gare. Ricorsi allora una seconda volta a M . Ausiliatricee a S. G. Bosco, e non passò molto tempo che nuova-mente vidi esaudito il mio desiderio .

Vicenza .

RiconoscentissimoVITTORIO MATTEAZZI .

Don Bosco me lo ha guarito. - Mio marito, il26 dicembre 1952, si metteva a letto con febbre alta .Chiamato il medico, dichiarò trattarsi di forte reuma-tismo diffuso a tutto l'organismo . Si applicarono le cureprescritte e in otto giorni i dolori si calmarono, ma lafebbre sempre alta ci teneva in esitazione . Difatti nontardò a sopraggiungere una epatite acuta con ittero . I me-dici chiamati a consulto non nascosero la gravità delmale e la quasi certezza di una atrofia gialla acuta .

Angosciati, ma fidenti, ci rivolgemmo a Don Bosco,di cui già in passato avevamo esperimentato la po-tente intercessione presso Maria Ausiliatrice, e lopregammo che ci ascoltasse ancora . Ritagliata dalBollettino Salesiano un'immagine del Santo, la misial capezzale dell'infermo e con tutti i familiari lo pregai,promettendo una piccola offerta per le sue opere edi far pubblicare la grazia . Durante la prima novenail male fu stazionario, nella seconda si constatò unmiglioramento, alla fine della terza la guarigione eracompleta . A quanti venivano a visitarci e si congratu-lavano con l'ammalato, egli additando l'immagine ap-pesa al letto, diceva : « È lui che mi ha guarito » .

Nel breve giro di un mese, mio marito poteva ri-prendere il suo consueto lavoro senza accusare nessundisturbo .

Un bel quadro di Maria Ausiliatrice con Don Boscoai piedi ha preso posto nella nostra casa e un lumicinovi arde continuamente davanti ad esprimere la nostraprofonda riconoscenza e a ricordarci la promessa diaccrescere in noi e diffondere la divozione a MariaAusiliatrice e a S . Giovanni Bosco .

Case Nuove di Maleo (Milano), 24 - V - 1953-Coniugi GINO ed ERMINIA TONANI .

CERTIFICATO MEDICO

Certifico che Tonani Cristoforo Gino è stato affetto da graveepatite acuta con ittero e coma imponenti, tale da sospettareatrofia gialla acuta e minaccia per la vita .

Quando le speranze erano ben scarse per la sua sopravvi-venza, si notti da un giorno all'altro improvviso risveglio escomparsa graduale di tutta la grave sintomatologia.

In fede28-II -1 953 .

Dott. LINO BELLONI .

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Altre cento grazie di Maria Ausiliatrice e di S. Giovanni BoscoMichele Tomasino (Cammarata) ottenne da M . A . e S . G . B .

varie grazie, tra cui la guarigione della signora da nefrite .Generoso Tirelli (Napoli) ringrazia S. G . B . per la gua-

rigione della figlia da tifo e per la propria da broncopolmo-nite con pleurite e disturbi cardiaci .

Suor Orazia Scala F . M . A . (Caltagirone) ringrazia M. A.per la visibile protezione su tre fratelli militari.

Biagio Badalamenti (Castrofilippo) rende noto che M . A.gli guari la figlia da grave deperimento organico.

Franca Venturini (Pulica di Fosdinovo) è grata a M . A.per l'aiuto concessole in circostanze difficili .

Giovanna Pinchetti (S . Fedele Intelvi) adempie il votofatto a M . A . per averle salvato la bimba in momenti deli-cati.

Maria C. (Vercelli) fece la novena per la sorella ricoveratanell'ospedale psichiatrico e, dopo cinque mesi, la vide uscire .

Angela Bettensoli (Gardone) con la novena consigliata daS. G. B . guarì da febbre che le durava da dieci mesi .Maria Candida Martini (Genova) è riconoscente per la

grazia ricevuta dal fratello Vittorio Alberto .James Zanella (Schio) ringrazia M . A . e S . G. B . del fe-

lice esito di una operazione di cancro. Dopo tre anni, con-tinua a star bene .

Celestina Ferrarotti ved . Rivalta (Trino Vercellese) è ri-conoscente a S . G. B . per grazia ricevuta .Vincenzina Del Gaudio (Lentiscasa) ottenne da M. A .

e S. G . B . la guarigione della mamma da malattia lunga ecomplessa .

Enrico doti . Marcon (Alpignano) esprime pubblicamentela sua riconoscenza a M . A . e a S . G . 13 . per i visibili segnidi protezione avuti in questi anni .

Ines Scipioni (Monterosso al mare) ringrazia per l'ottimoesito di una difficilissima operazione subita dal marito .T. Bollo (S . Antonino di Saluggia) ringrazia per la gua-

rigione di un familiare da una gravissima forma di esauri-mento nervoso .Pietro Simona (Guarene) rende vive grazie a M. A. per

la guarigione da rottura multipla del femore .Teresa Colombo (Torino) ringrazia M. A. per il felice

scioglimento di una penosa situazione .Carlo Borgatelli (Rive Vercellese) è grato a S. G . B . che

lo protesse durante un atto operatorio .C. Giacomino in Viano (Rivoli) non avendo il coraggio

di subire un'operazione, invocò M . A. e si sentì perfetta-mente tranquilla .C . Perusset (Neon - Svizzera) è riconoscente per due grazie

ricevute .Umberto Gatti (Torino) ottenne la guarigione da dolorosa

malattia .Aldo Guglietta, Maresciallo d'aviazione, ex-allievo dell'Ora-

torio Salesiano di Gaeta, affetto da artrite che lo rendevaquasi immobile, ricorse a Maria SS . Ausiliatrice, di cuiaveva un'immagine regalatagli da S. E. Mons. AmbrogioFelice Guerra il giorno delle nozze, e ne ottenne la guarigione .Luigina Vigon in Voyat (Nus) è vivamente grata per la

guarigione della bimba da polmonite e appendicite acuta .Carolina Masio (Stella-Savona) ottenne un'importante

grazia e desidera ringraziare pubblicamente.Maria Soressi (Mucinasso) dichiara che la miracolosa in-

tercessione di M . A . e di S . G . B . le salvarono il marito sot-toposto ad una gravissima operazione .Santina Causio (Borgo Sabotino) ringrazia M. A . che le

salvò il bimbo caduto sotto un autocarro .Innocente Fenisia (Torre di Pordenone) è riconoscente

a M. A . e a S . G . B . per tre belle grazie.Carlo Morandini (Pallanzeno) rende grazie per la completa

guarigione, senza ricorrere a una difficile operazione pol-monare, dai medici dichiarata inevitabile .Speranza Mura (Orbetello) è riconoscente per un'impor-

tante grazia ricevuta .Angelo Gnolfo (Roma), sempre confidando in M. A .,

prima fu salvo dai pericoli della guerra, poi trovò lavoro .Maria Cervellera (Martina Franca), colpita da un violento

attacco al cuore, aveva già ricevuto gli ultimi sacramenti ;ma la fede in M . A. la salvò .

Tina Montorsi (Reggio Emilia) rende nota la guarigionedella sorella, investita da un autocarro e spedita dai mediciper fratture multiple al cranio e commozione cerebrale.

Aldo Piantanida (Somma Lombardo) ottenne da S . G . B .la guarigione da frattura alla gamba .

Agnese e Gina Terzi (Gromo) ringraziano M . A . per laguarigione della mamma da grave anemia .

Celestino Boasso (Poirino) affidò i suoi esami a M . A.ed ebbe esito superiore all'aspettativa .

Caterina Armosino in Gallo (Tigliole d'Asti) raccomandòa S. G . B . la sua piccola Ercolina gravemente inferma e lavide tornare da morte a vita .

Giuseppe Demichelis (Roma) ringrazia con la famigliaM. A. e S . G. B . per la loro continua protezione .

Domenica Boero (Torino) è riconoscente a M. A . e aS. G . B. per la guarigione da nevrosi cardiaca .Maria Calvi Lunati ringrazia M . A. e S . G . B . per due

guarigioni : del figlio e del marito.Serafina Frattini (Bellinzago) invia offerta e anello d'oro

per ringraziare M . A . della guarigione del nipote.Coniugi Scalafiotti (Chieri) ottennero la guarigione del

figlio e della figlia da gravi malattie .Teresa Pavesio in Actis (Caluso), trovandosi in condizioni

di salute assai difficili, si raccomandò a S . G . B . e potè gua-rire e dare alla luce un caro bimbo .Ernesto Zaramella (Curtarolo) guarì da mal di stomaco

senza operazione dichiarata necessaria dai medici .Mario Vezzoli (Zandobbio) fu liberato da grave e immi-

nente pericolo di paralisi invocando con fede M. A.Fratelli Betti (Carpaneto Piacenza) ottennero da S. G . B .

e da D. Rinaldi la guarigione del padre da grave malattia .Maria Buttignol in Bagatica (Rorai di Pordenone) si tro-

vava in miseria ; i suoi fecero la novena a M . A . e al terzogiorno venne l'aiuto provvidenziale .

Bonaria Campagnola (Cagliari) ottenne da M . A. numerosee belle grazie. Riconoscente, chiamò la sua primogenitaMaria Ausilia .Angela Baldacchino (Camastra) invocò M . A . e fu liberata

da violenti capogiri che non le permettevano di stare in piedi .Anna Dedè (Lodi) fu liberata da una trombo-flebite, proprio

il 24 del mese .Costanza Testa (Sampeire) ottenne da M . A. e da S . G . B .

l'impiego del figlio .Carlotta Lutrario Mastrojanni (San Giorgio a Liri) rin-

grazia M . A ., S . G . B . e I) . F . R . per essere uscita benissimoda seria operazione .Maria Lanini Meduri (Sabbioneta) è grata a M. A . e a

S. G. B . per la guarigione del figlio .Gisella Asti (Genova) con la novena e la giaculatoria

« Maria Auxilium Christianorum, o . p . n. » guarì in pochigiorni da pleurite che sarebbe stata assai lunga.Anna Palombi (Roma) ottenne lavoro per un suo parente

e per sè .Piera Coghi (Milano) rende grazie a M. A. che le guarì

la figlia aiutandola a entrare tra le Figlie di M . A .Paolo Gaetano Moro (Montresta) ottenne la guarigione

del bimbo, ridotto in fin di vita da grave e misteriosa ma-lattia .Rosmina Ferrero (Moncalvo), gettata a terra da una « Vespa»,

rimase incolume ; malata a un piede, guarì invocando M. A .e S. G. B.

Elsa Bocco Pignatelli (Cantalupa Frossasco) ringrazia perla guarigione del bimbo da meningite, polmonite ed ente-rite, dichiarate letali dal medico .Luigia Bertea (San Secondo di Pinerolo) ottenne la gua-

rigione del fratello da grave miocardite complicata con ne-frite e dichiarata inguaribile .

Laura Perego in Doff Sotta (Treviglio) attribuisce a M. A.la grazia della guarigione da gravi disturbi funzionali .

Carolina Degiovannini (Crescentino) ringrazia M . A.S . G. B . e il B . D . S . per la guarigione della nipotina .Augusto e Maria Giusti (S . Zeno di Colognola) rendono

nota la guarigione della bimba da lunga e grave infermità.Irma Marogna (Goito) con fervorose preghiere ottenne

la guarigione della mamma da calcoli al fegato con compli-cazioni .Maria Luisa Rizzi (Foligno) rende grazie a M . A . e a S .

G . B . per aver superato in brevissimo tempo un esaurimentoe iniziato la sua prima maternità .

Leonilde Groppo (Vignale Monferrato) è grata a M . A .e a S. G . B ., che le salvarono il figlio Luigi in una cadutadal secondo piano .

Paolo Spata (Comiso-Ragusa) dichiara la sua vivissima ri-conoscenza a M . A . e a S . G . B . che gli guarirono la signora,cui le cure non avevano giovato .

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Riccardo Poletti (Torino) facendo la novena consigliatada S. G . B ., si sentì libero da forti dolori di cui soffriva datempo per colite contratta in prigionia .

Guido rag. Borella (Torino) per grazia ricevuta da S . G . B .a protezione della salute della famiglia .

Alina Gaballo (Nardò di Lecce) si raccomandò a M . A . ea S . G . B . e ottenne una grazia che pareva quasi impossibile .Maria Nava Maino (Almenno) ringrazia S . G . B . per aver

protetto la figlia in un difficile parto .Luisa Bellone n. Uberti (Ceva) invocando S . G . B . ottenne

la guarigione della nuora da peritonite e la propria da flebite .Luigia Zoppi da tempo desiderava la sistemazione del

figlio ; la ottenne proprio al termine della novena a M . A .Maria Patetta (Trezzo Tinella) rende note diverse grazie :

una guarigione, una conversione, la pace fra due famiglie,lavoro a un giovane, la morte cristiana di un moribondo .

A . Vettor (S . Vito al Tagliamento) ringrazia S . G. B .per una grazia speciale .Giuseppina Tomasello (Paternò) guari da forte scossa ai

nervi causata da spavento e ribelle alle cure mediche .Santina Damonte Opezzi rende vive grazie a M . A . e a

S. G. B. per la guarigione del figlio .Saveria Nisami Lo Menzo soffriva da qualche anno a un

orecchio . Fece con costanza tre novene a S . G . B . e guarìperfettamente .Raimondo e Rosa Leoncini (Campoligure) ottennero la

guarigione della bambina Anna Maria fecendo novene aM. A. e a S . G. B.Umberto Angelucci (Roma) è riconoscente a S . G. B.

per grazia ricevuta e ne attende un'altra .Cristoforo Orani (Capranica) potè ritrovare la sua bici-

cletta in circostanze particolarmente difficili .Cristina Piretto (Tonengo) è grata a M . A . e a S . G . B.

per la guarigione della figlia Maria .Michelina Restuccia (Rombiolo), tribolata da febbre alta

dovuta a un ascesso e non potendo sottoporsi all'operazione,pregò M. A . e S . G . B . e ne fu liberata in forma prodigiosa .Lucia Barberis ved. Roggero (La Morra) ringrazia M . A.

e chiede protezione per sè e per la famiglia .

Agnese Scapin (Cittadella), trovandosi in necessità, si ri-volse a M. A. e fu pienamente esaudita .F . Brosio (Villanova d'Asti), forte del detto di Don Bosco :

«Abbiate fede in M. A . e vedrete che cosa sono i miracolidichiara di aver ottenuto moltissimi aiuti materiali e morali .

Famiglia Ponzio (Nizza Monferrato) ringrazia S . G. B .per la protezione sulla sua piccola Amalia in una difficilis-sima operazione .Coniugi Emilio e Pasqualina Roggero sono grati a M . A .

e a S . G . B . per la guarigione da grave scottatura .Coniugi Dante e Maria Borghi (Capiago) rendono grazie

per la guarigione del marito (la grave malattia .Rag. Giovanni Locatelli (Milano) serba la massima rico-

noscenza a M . A . e a S . G . B . che lo salvarono in una cadutain montagna e lo aiutarono negli esami di abilitazione .

Stefano e Giselda Alberi (Torino) ringraziano per il buonesito di una operazione del nipote Stefanino .Rina Lenta (Cherasco) è riconoscente a M . A. per varie

segnalate grazie e invoca continua protezione .Agnese Garda in Garda (Quincinetto) ottenne la grazia

chiesta, proprio l'ultimo giorno della novena .R . C . Bordoni rende pubbliche grazie a M . A . e a S . G . B .

per una serie di segnalati favori .Agata Reitano (Catania) ottenne da M. A. e S . G. B .

la guarigione del padre e di uno zio .Famiglia Gaetano Galimberti (Bovisio) ringrazia S . G . B .

per la visibile protezione accordata al figlio militare .Lucia Turconi Rossi (Legnano) supplicò S . G . B . e ottenne

l'alloggio, atteso invano da tanto tempo .Ennio DeMartin (Padola di Cadore) ottenne la guarigione

della figlia, contro ogni previsione medica, da broncopol-monite doppia diffusa .

Salvatore Picane (Castronovo) ringrazia per il buon esitodi un'operazione .

Romilda Mantero Sterpone (Novi Ligure) rende graziea S. G. B . per alcuni segnalati favori .

Salvatore Speranza (Messina) è lieto di far sapere che ilfiglio ottenne un posto, da tempo inutilmente atteso .

Grazie attribuite all'intercessione del B . Domenico SavioDomenico Savio salva da sicura morte un bam-

bino. - A gloria del Beato Domenico Savio desiderorendere nota una grazia, anzi un vero miracolo col qualefu strappato alla morte il mio Mario, di appena seianni .

Il giorno 8 marzo 1951, vigilia della festa di Dome-nico Savio, il mio bambino venne ricoverato d'ur-genza nell'ospedale « Maria Vittoria » di Torino perperitonite generalizzata da appendicite acuta perfo-rata, e immediatamente operato dal Primario, Prof.Luigi Zanetti, di appendicectomia e drenaggio peri-tonale. Per evitare possibili illusioni, il noto chirurgomi dichiarò che il caso era gravissimo e disperato,specialmente a causa della paralisi intestinale e dellapersistente peritonite purulenta generalizzata. Ma,sostenuti da illimitata fiducia nella potente intercessionedi Domenico Savio, io e i miei fratelli chiedemmo alBeato la grande grazia con una novena di preghiere emettendo sotto il capezzale del malato una sua reliquia .La viva nostra fede fu messa a dura prova, ma nonvenne mai meno. Per ben 17 giorni dovetti assisterecol cuore straziato alla vera e propria agonia doloro-sissima del mio figlioletto, leggendo negli occhi deidottori e delle suore infermiere la meraviglia ognorcrescente di trovarlo ancora vivo . Ma finalmente, il24 marzo, gli intestini del malato diedero il primosegno di vita, fra lo stupore altissimo di tutti . L'in-tercessione del Beato aveva ottenuto da Dio il miracolo!Risoltasi la peritonite purulenta e superate gravi compli-cazioni polmonari, il bambino venne dimesso dal-

l'ospedale. Attualmente non presenta postumi dell'in-tervento chirurgico subito .

Riconoscenti per questa miracolosa guarigione, imiei figli e i miei fratelli si uniscono a me per rin-graziare il Beato Domenico Savio .

Torino, 9 marzo 1953 .

Giuseppe RUZZEDDU .

DICHIARAZIONE MEDICAOSPEDALE MARIA VITTORIA

TORINO

Il sottoscritto dichiara che il sig . Ruzzeddu Mario é statoricoverato d'urgenza nella 1a Sezione Chirurgia dell'OspedaleMaria Vittoria il giorno 8 marzo 1951 per peritonite genera-lizzata da appendicite acuta perforata ed operato dal Primariodott. prof. Luigi Zanetti, immediatamente, di appendicectomia edrenaggio peritonale .

Egli restò per diciassette giorni in condizioni generali gravis-sime per paralisi intestinale a causa di persistente peritonitepurulenta generalizzata. Risoltasi questa, egli venne dimessocirca un mese dopo l'intervento, dopo aver superato inoltre altregravi complicazioni polmonari .

5 marzo 1953 .

Il Direttore Sanitario(Firma illeggibile) .

Gavina Marongiu (Sassari), è grata al B . D . S .per la guarigione della nipotina e per la promozionedella medesima, nonostante la preparazione inadeguata .Lina Camilleri (Malta), insegnante governativa,

raccomandò al Beato la sua classe e ottenne una per-centuale di promosse assai superiore a quella dellealtre classi.Vincenzo ch . Gorgone (Palermo), con l'aiuto del

B. D. S. potè sostenere l'insegnamento regolare in

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una classe elementare e nello stesso tempo subire conesito felice l'esame di maturità classica .

Maria Pia Calcagno (Genova), ringrazia il Beatodi averla liberata da violenti dolori .

Rachele Cresci (Merced) da anni soffriva di unatormentosa insonnia che nessuna medicina era valsaa guarire . Si raccomandò al B. D . S . ed eccola ripren-dere un dolce sonno ristoratore .Carmela Matarazzo (Roma) era affetta da una

bronchite diffusa che le toglieva la respirazione . Imedici, consultati, non le recarono alcun sollievo . Sirivolse al B. D . S . mettendone l'immagine sotto il guan-ciale e subito ebbe a constatare un miglioramento, se-guito da guarigione .

Maria Pignataro (Napoli) si raccomandò a Dome-nico Savio e ottenne la grazia di poter realizzare i suoiideali formando una famiglia che l'ha resa felice.

Antonina Turato (Siracusa) raccomandò al B. D . S .il figlio allontanatosi da casa ed ebbe pronta la provadella sua speciale protezione.

Olga Bertorelli (S. Massimo) racconta che la mammanel pulire un rosaio si punse a una gamba riportandoneun'infezione . Temendo fosse necessario un interventochirurgico, la raccomandò al B. D . S . e il giorno dopoil male era scomparso .

Francesca Curci (Khereddine-Tunisia) avendo trefigli minorenni e il marito disoccupato, si raccomandòal B. D . S . e ottenne prontamente che il marito trovasselavoro .Angela Provasoli (Novara) ringrazia il Beato per

la guarigione di un suo parente .Rosa Cavallo (Torino) attesta che la zia di 84 anni,

a cui i medici avevano dato tre giorni di vita, guarìinvocando il B. D. Savio e applicando la sua reliquia .Luigi Giovannini due volte si ammalò e due volte

guarì invocando il Beato .Cesare Tabone (Torino) rende nota la guarigione

da grave febbre maltese .Giovanni Mantelli ottenne per sè la guarigione da

ascesso e quella della sorella da grave malattia .Margherita Bruno ved . Bergano (Bra) attesta di

aver ottenuto dal B. D. S. la guarigione propria equella della nipotina .Iva Pacini (Pescia) in un difficile frangente si ri-

volse al B. D . S . e fu pienamente esaudita .Dott. Andrea Burzi (Alessandria) ottenne dal

B. D. S. la favorevole soluzione di una causa .F. Corbetta (Romentino) ringrazia il B. D. S. che

la liberò da violenti dolori allo stomaco proprio il5 marzo, anniversario della sua Beatificazione .Giovanni e Adele Biondi (Genova) con la più

viva riconoscenza ringraziano il B. D . S. che salvòla loro piccola Maria-Serena, affetta da meningite ebroncopolmonite, già dichiarata perduta dai dottoriper ben due volte .G. B. Ramellini (Torino) da diversi mesi sofferente

di forti e acuti dolori ai piedi e alle gambe, che gl'im-pedivano talora persino di camminare, si rivolse confede al B. D . S. e si sentì completamente guarito .Dott. Anna Traversa (Taranto) per due anni salì

il suo calvario per una doppia frattura al braccio si-nistro, che tre ingessature eseguite da specialisti nonavevano risanato . Finalmente mise la cosa nelle manidel B. D . S., poi subì un intervento chirurgico e ilbraccio risultò perfettamente normale .

Per intercessione del Servo di Dio Don Rinaldi

Giuseppina Tedeschi Chenna (Fivizzano), colpitada grave meningite, si rivolse a D . R . e ottenne graziacompleta .Suor Gaetana Pavano, F. M. A. (Cairo), conoscendo

una ragazza scoraggiata per la malferma salute, laesortò a rivolgersi a D . R. e la vide tornare sana eserena come prima .Angela Zucchelli (Riva di Trento) aveva il figlio

in Australia disoccupato ed esasperato ; lo raccomandòa D. R. e poco dopo il figlio trovava un buon postoin un campo di aviazione .Elisa Capitani (Roma) non sa esprimere la sua

riconoscenza a D. R. che ridonò la vista al marito .Concetta Teneriello (Napoli) è riconoscente a

D. R. per due grazie, ottenute una per sè e l'altra peruna sorella .Margherita Ponzio (Carmagnola) ringrazia D. R .

che l'ha guarita da un tumore che l'affliggeva da treanni .L. Beni (Bologna), avendo un congiunto obbligato

a tenere il letto per lombaggine acuta, lo raccomandòa D. R. e lo vide presto guarire .Clementina Amerio (Asti) trovandosi in gravissime

condizioni di salute e avendo bisogno di recarsi al lavoro,si raccomandò a D . R. e ottenne quanto desiderava .La Direttrice dell'Orfanotrofio di Longo Cam-

marata, preoccupata perchè da 50 giorni l'influenzanon accennava a scomparire colpendo la seconda ela terza volta le povere orfanelle, si rivolse a D . R . etutto cessò .Suor Francesca Pedrick F. M. A. (Londra), es-

sendo tormentata da un dolore che le rendeva moltodifficile compiere il suo lavoro, fece ricorso a D . R . etosto si sentì guarita .Carlotta de Vilhena e Fonseca (Freixedas-Porto-

gallo) nel caso gravissimo di una zia colpita da con-gestione cerebrale, pregò D . R. e ottenne la graziadella guarigione.Carmela Messina (Acireale) ringrazia D. R. per

il buon esito di un difficile esame subito dalla figlia .Michele e Marcella Colombo (Gorla Maggiore)

ottennero la guarigione del figlio Angelo di sei mesi,ridotto agli estremi da bronco-polmonite .Suor Adele Spinelli, Direttrice F. M. A. (Serra-

lunga), piena di riconoscenza, rende noto che le pre-ghiere della comunità a D . R. ottennero fosse scon-giurata la cancrena al piede di una consorella . E puregrata per altri favori .Maria Zambonin (Caprino Veronese), trovandosi

in condizioni difficili per diverse malattie, si rivolsea D. R. e potè riacquistare la salute che le medicinenon le avevano ridonato .Lina Martinelli (Roma) raccomandò a D . R. la

figlia che doveva essere madre per l'ottava volta, eogni difficoltà fu felicemente superata .Suor Margherita Tovo (Roppolo Castello) ottenne

da D. R. di conservare la vista, nonostante i tristipronostici dell'oculista .Lucia Davico in Ribaldone (Mondovì) racco-

mandò a D. R. una sorella che a giudizio dei medicinon avrebbe potuto essere operata . Poco tempo dopo

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le condizioni erano tali da rendere possibile l'inter-vento e la completa guarigione .

Rita Zucchelli (Crescentino) si raccomandò aD. R . in due tempi diversi e ne ottenne ogni voltacompleta guarigione .Teresa De Masi ved . Busillo (Napoli), colpita da

paralisi facciale, invocò D . R. promettendo di pubbli-care la grazia e ne ricevette sensibile aiuto .

Rina Ianes Racchetti (Torino), prostrata da forteesaurimento nervoso e da insopportabile dolore allatesta, applicò alla fronte l'immagine di D . R. e quasiistantaneamente cessò il male, nè si ripetè in seguito .Paolo Mara (Busto Arsizio) dichiara che in famiglia

erano tutti disoccupati e che al terzo giorno della no-vena a D . R . gli antichi principali riassunsero al lavorotutta la famiglia.Teresa Volpi (Mirabello) pregò D . R . per evitare

un atto operatorio e fu esaudita .Adele Giordano (Torino) è riconoscente a D . R .

per essere migliorata moltissimo da un glaucoma .Severina Beccaria in Tomasuolo (Torino) ottenne

la grazia che il marito trovasse lavoro .Famiglia Pederiva (Soraga) ottenne da D . R. la

guarigione del figlio da una malattia nervosa agli occhi .Teresa Rosina Marchesi (Chieri) soffriva di un

male ai piedi che le rendeva faticoso il camminare .D . R. la guarì completamente .L . Cerutti ringrazia D . R. per essere guarita rapi-

damente da gravi scottature .Franco Gulini (Roma) è riconoscente a D . R. che

lo aiutò a superare una situazione irta di difficoltà .Benedetto Peyrolo (Susa) rende noto che per in-

tercessione di D. R. i suoi figli hanno trovato lavoro .Rina Cocconi (Parma), colpita da grave malattia,

ottenne la guarigione raccomandandosi a D . R .Suor Rosina Marengo F. M. A. (Torino) rende

note due grazie di D . R . : il buon esito di un'opera-zione ad una cugina e la guarigione da pleurite bilate-rale di un'altra parente .R. Masera (Torino) ringrazia D . R . per il felice esito

di un difficile atto operatorio e la guarigione da entero-colite e colicistite acuta complicata .

ALTRI GRAZIATI DI D. RINALDI :

Volpi Teresina - Beltramo E - Ponticello Bianca -Monichi Luisa - Brugiapaglia Maria - Giulia 'M . Pasteris- Mingardo Danila - Siffred B - Famiglia Bandi -Suor Lanzio Cecilia - Bardo Maria - Famiglia Henn- Saracco Cristina .

Ci hanno segnalato grazieottenute per l'intercessione di Maria Ausiliatrice, di S. Gio-vanni Bosco, di S. Maria Mazzarello, del B. Domenico Savio

e degli altri Servi di Dio - alcuni hanno anche inviato offerte

ed elemosine per sante Messe di ringraziamento - i seguenti :

Abbo M., Accastello A ., Adriano C ., Albertone C., AlessiM., Algarotti A ., Appendini A ., Arbea T., Arietti O ., Ba-dellino L., Baglioni C., Bagnati E . e I . ., Baldi S . e E ., Ban-chio A ., Banchio B ., Barbaso B ., Barbasso M ., Barberis V .,Barbero G., Basani Rag . M., Bassino M ., Bellora L ., Bel-tramo M., Bergadano G ., Bertello G ., Bertero, Bezzato C .,Bianco G ., Bianco L ., Bobola A ., Bogliani T ., Bonino M .,Borello D ., Borsotti Oscar M., Brugola E ., Buffa G . .A .,Bugliano A. M., Butta P ., Calliano T ., Calimeri A ., Campo-stini M ., Canella D ., Caratti D ., Carosso O ., Cartellini T .,Cascio Bosco D . C ., Casetta M ., Castello M ., Castiglio MacciòG., Cattaneo E ., Cattaneo G ., Cavaletto A ., Cavaletto L .e G . e C ., Cavallotti C ., Cellerino A ., Cerato L., Cerchio M .,Cerruti L. e E ., Chiappino C ., Claretto L ., Clovis A ., Co-niugi : Canalis e Vagnino, Coppo A ., Craveia P ., Crevola I .,Cristino G ., Cundari R ., De Ambrosis A ., De Catterina L,Degiglio R ., De Giorgis E ., De Giordanis M ., De la PierveM., Del Santo A . e M., Demaria R., Demichelis M ., DeStefano C., Di Stefano E ., Ellena L ., Ex allievo, Fabrini 11 .,Facci A ., Falco V ., Famiglie : Accomasso. Agnesio, Ares,Birago, Cogerino, Mainero e Fassetta ; Fattori R ., Fedeli E.,Ferrando V ., Ferreri C ., Ferrero B ., Ferrero E ., Fiorengo S .,Forestiere C ., Frigerio E ., Gabba G ., Galetto R ., Gallino A .,Cardini G ., Genta B., Giacchino G ., Giacomino M., Gi-raudo L ., Grimaldi G ., Guerra D ., Gugliermina M ., Late,M. L., Leoncini R ., Locatelli G ., Lombardi G ., LombardoM., Lo Parco G ., Lorè D., Manima Lina, Manente D . G .,Manzoni M ., Marchese G ., Margaria G ., Marino C ., Mar-tonio T ., Menicatti G ., Micca M ., Miletti I ., Mincozzi M . L .,Minuto G ., Morello E., Morra L., Muraro R ., Mussi T .,Nebbia L ., Negri T., Olivieri A., Ottria G ., Pagetti I .,Pagliarino S ., Pairetto R ., Paracchia sorelle, Parisi M ., Par-rocchia di Cunico, Parroco di Porto Ceresio, Pasturino G .,Patrucco E ., Peiretti A ., Pelassa M . L ., Pentenero M ., Pe-razzo-Brusasca A. M., Petralli D ., Poesio R ., Pomati A . .Porrini C ., Preranti M ., Preverino M ., Primiero C ., Princi-piano C ., Promino L ., Quaglino A ., Rapetti P ., RaviglioneR, Ravinetto B ., Raviolo M., Ravizza S ., Rege A ., RepossiE., Ressico M . e C ., Ricci M ., Righetti C ., Rinaldi F ., Ri-naudo R ., Robbiano C ., Ron R . e P ., Rongo G ., Rosestolato E .,Rosina L., Rossetti O ., Rossi C ., Rosso C ., Salamone E .,Sansoè A ., Savarese M ., Scalzotto A ., Scaraffia A., SclarendisM ., Sellan E ., Seren E ., Sereno D. M ., Sesia I .,Signorini L .,Spaziani M ., Stoffa R ., Tavella R ., Temone G., Thea G .,Tomasini M., Torterolo N . Toselli A ., Trimboli R., Trin-chreo G ., Tura E ., Turaglio B., Vacca C., Valentino E .,Valinotti B ., Vignino M ., Volpi R ., Zaccone F ., Zerega T .

Raccomandiamo caldamente alle preghiere

di tutti i devoti di Maria Ausiliatrice e di S . Giovanni Boscole particolari intenzioni delle seguenti persone :

Aghemo G ., Allais G ., Andorno G ., Appendino-coniugi,Arbinolo M ., Balbo G ., Barberis A ., Barbin A ., Beltramo M.,Berutti A ., Bianchi M ., Birago fam .a, Bollero P ., Bonetto M.,Bonetto S ., Brambilla, Carisio, Cavaletto A ., Chiaberta M.,Cignetti T ., Cinti N., Claretto L ., Cruciti G ., DabbeneM. M ., Dellarole T., Delmastro D ., Dottori G . B ., Drusa G.,Fontana G ., Fornaro Duella NI ., Franco C ., Gaggero M.,Galliani E ., Gallino A ., Garrone C ., Ghione R ., Gilli sorelle,Giolitto E ., Giromini M ., Gonella M ., Laguzzi coniugi,Lavarini fam .a, Macario A ., Macchioni I ., Maffei G ., MarnaC., Malugani M., Malassano D ., Mamma Lina, Montiglio G.,Musso A., Muzio fam .a, Nota R ., Occhiena A ., Oggero F .,Pagni M., Panero M. L., Paracchia, sorelle, Pessi M ., Po-roti F., Prato A ., Ramoni C ., Santero I ., Sassi M ., ScaraffiaA., Scotti C., Serratrice R ., Storato A., Testa A ., Tibaldi A .,Vagnini fam . Vietti R ., Viglietti P., Vitali A., Vivenza A .

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BEATI I MORTI CHE MUOIONO NEL SIGNORESALESIANI DEFUNTI :

Sac. GIOVANNI ALIBERTI, da Vinovo (Torino), † aPunta Arenas il 16-IV-1953 a 71 anni .

Cinquant'anni di vita missionaria intensamente vissuta :è il più bell'elogio di questo degno figlio di Don Bosco .

Quando il padre lo consegnò giovanetto a Don Griffa,missionario nella Terra del Fuoco, gli disse: «Vi consegnoun tesoro » . Per la Società Salesiana Don Aliberti fu realmenteun tesoro, sia per l'ardore missionario come per lo spiritod'iniziativa che lo portò a fondazioni varie ; ma soprattuttoper la sua fedeltà allo spirito di Don Bosco .

Nel 1927 il Servo di Dio Don Filippo Rinaldi lo elesseIspettore dicendogli : « Ti affidiamo l'eredità di Mons . Fa-gnano » . E il nuovo Superiore fu davvero un degno successoredel grande Apostolo della Patagonia . Nel decennio del suogoverno vide il personale salesiano triplicarsi e le operesvilupparsi, moltiplicarsi e fiorire . Ne riconobbe i meritianche la S . Sede, che nel 1928 lo nominò Superiore delleMissioni della Patagonia Meridionale e Terra del Fuoco ; e nel1936 Vicario del Territorio di Santa Cruz . Anche i Governid'Italia e di Cile ne apprezzarono l'opera conferendogli alteonorificenze.

La notizia della sua morte commosse l'intera RegioneMagellanica e un coro unanime di voci si levò da ogni cetodi persone a celebrare le virtù e i meriti di questo grandeapostolo, degno emulo dei Missionari salesiani della prima ora .Sac. GIACOMO GIOVANNINI, da San Giusto (Torino),

† a Montevideo (Uruguay) il 10-IV-1953 a 91 anni .Della vita di questo grande apostolo ci limitiamo a ri-

cordare alcuni dei suoi incontri con S . Giovanni Bosco.Entrato nell'Oratorio di Torino nel 1872, ebbe più volte

occasione di confessarsi dal Santo . Un giorno, dopo averloascoltato, Don Bosco gli disse : a E perchè non hai dettoquesto? » . Il ragazzo rispose: « È vero : mi ero dimenticato ».« Lo so che ti eri dimenticato ; ma guarda di far sempre benel'esame di coscienza ,, .

Nel 1881 il ch. Giovannini ottenne di partire per l'Uru-guay . Ecco come descrive il distacco dal Santo: « Il giornoprima di partire andammo a pranzare con Don Bosco : Eglici guardava e piangeva . Gli si domandò perchè piangesse .Rispose : « Perchè voi ve ne andate e io non vi vedrò più» .Quando ci imbarcammo pioveva a dirotto . Don Bosco ciaccompagnò alla carrozza e diceva : a Guardate come il de-m onio è arrabbiato con noi, che vogliamo essere semprevirtuosi! » .

Don Giovannini non dimenticò queste ultime parole delPadre e durante la sua lunga vita si sforzò di presentare inse stesso il salesiano secondo il cuore di Don Bosco .

Sac. LUCIO PERDOMO, da S. Josè (Uruguay), † aMontevideo il 26-IV-1953 a 82 anni .

Sac. FIRENZE BATTELLI, da Cordoso Stazzema(Lucca), † a Chiari (Brescia) il 20-1-1953 a 77 anni .

Sac. GIUSEPPE MARIA GRAZZINI, da Empoli (Fi-renze), † a Valencia (Venezuela) il 25-II-1953 a 76 anni .

COOPERATORI DEFUNTI :S. E. Mons. PIO GIARDINA, Vescovo di Nicosia, † il

18-II-1953 .Pio di nome e di fatto, fu uomo di profonda vita interiore .Esigente con se stesso, era tutta bontà e delicatezza nel

governo del gregge affidato alle sue cure pastorali.Amò come pochi la Famiglia Salesiana. I collegi di Ran-

dazzo, Catania, Palermo lo ricordano con vera simpatia ; i

Salesiani di Messina non dimenticheranno mai chi, perlungo giro di anni, fu loro consigliere illuminato, amico vero .I Cooperatori salesiani l'hanno sempre ammirato come

modello di attaccamento a Don Bosco e all'opera sua ; ilNoviziato Salesiano di San Gregorio di Catania, a cui il vene-rato Pastore aveva indirizzato più di una vocazione, ha scrittoil nome di Mons . Giardina nel suo albo d'oro e lo ricordagiornalmente presso il Signore. Siamogli anche noi larghidei nostri suffragi .ENRICO MERLO PICH, † a Nole Canavese (Torino),

il 10-VI-1953, a 73 anni.Ottimo cristiano e padre esemplare, educò la famiglia

all'esempio delle sue virtù . Instancabile sempre, amò finoall'ultimo il duro lavoro dei campi, largo con tutti di aiutoprestato con generosità e col suo immancabile sorriso . Sispense serenamente, attorniato dai suoi cari ed assistito dalfiglio sacerdote, che egli, pur sentendo tutta l'amarezza deldistacco, aveva senza difficoltà donato alla CongregazioneSalesiana.IRAIDE ZAMPONI ved . LIVIABELLA, † a Macerata

il 21-V-1953 a 85 anni .Insieme col consorte Cav . Oreste amò l'opera salesiana,

e ne fu fervente Cooperatrice per sessant'anni . Donna difede, praticò la vita cristiana, infondendola solidamente neifigliuoli . Sorella di un missionario, fu felice di possedereun figlio missionario. Gravemente inferma, aveva detto :« Ho tanto desiderato di rivederlo, ma se la sua assenzadalla missione può essere di danno alla salvezza di una solaanima, vi rinuncio ».

Il Signore invece permise che egli ritornasse in tempo dallontano Giappone ; ed ella, dopo aver ripetuto : «Com'è bellomorire col figlio sacerdote vicino! », serenamente lasciò laterra per il Cielo .ELISABETTA FERRO ved. AVENATTI, † a Feletto

(Torino) il 31-V-1953 a 80 anni .Madre di 14 figli, con lo spirito cristiano, alimentato alla

mensa eucaristica, santificò il lavoro e le molte croci cheportò con edificante rassegnazione dall'alba al tramontodella sua lunga giornata . Donò con gioia a Don Bosco il figlioDon Ferdinando .MARIA CONCETTA DE SIMONE, † a Montella il

3-IV-1953 a 63 anni, confortata dalla presenza del figliosalesiano Sac . Pasquale Buccella.

Rimasta vedova ancor giovane, dovette sacrificarsi per lafamiglia, lasciando a tutti l'esempio di madre veramentecristiana . Coronò la sua vita esemplare con lunghi mesi diindicibili sofferenze, sopportate con piena conformità allavolontà di Dio .

ALTRI COOPERATORI DEFUNTI :Allievi Riccardo . - Arlenghi . - Barrel Giuseppe. - Bernar-

dini Primo . - Bertagnolli Caterina . - Bertoldi Eustacchio . -Brean Enrichetta . - Cannata can . prof. Pietro . - CavallettiClelia. - Cervini can . Gaetano. - Cevasco Aurelia . - CortesiGiuseppe . - Daverio Giulia. - De Col Giuseppina . - Fer-raro Mons . Eusebio . - Festa A . - Fiorito Carolina . - FolettiGiuseppe . - Fusello Giuseppina . - Garneri Musso . - Mar-chese Mons . Pietro . - Medoni Aurelia . - Monesi Adele . -Pasinetti Don Basilio . - Pellegrini Cecilia . - Perniceni geom .Remo . - Petrucelli Michele . - Pieroni M° Francesco . - Ran-dane Maria . - Roggi Sebastiano . - Ronchi Don Francesco .- Rossi-Dazzoni Angela . - Ruppa Giuseppe . - Santa S . Ecc .Mons. Luigi Vesc . Rimini . - Sartori M . - Spazzapan Maria .- Staiolo Cecilia . - Tasini Don Pio . - Valtolina Giovanni .

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CROCIATA MISSIONARIATotale minimo per Borsa: L. 50.000

Borse complete.

Borsa CURTA FAMIGLIA, in suffr . di Bianco Giusep-pina, in prot . del figlio Giovanni e sorelle, a cura deiconiugi I . P . Costa - L . 50 .000 .

Borsa DE CASTRO CONT. GIUSEPPINA (1a), in suffr .,a cura della sorella Anna .

Borsa DE CASTRO CONT. GIUSEPPINA (2a ), in suffr . .a cura della sorella Anna .

Borsa ALLA MAGGIOR GLORIA DI M. AUSILIA-TRICE E DI .S . G. BOSCO, a cura di T . S . - L. 50 .000 .

Borsa BREZZA LUIGI, in suffr. e ricordo, a cura di C . C .(Torino) . - L . 50 .000 .

Borsa ZIGGIOTTI DON RENATO (S 4), la popolazionedi Bevadoro e Campodoro, l'Amm . Comunale, in occa-sione della visita al paese nativo - L . 50 .000 .

Borsa ZEFIRINO NAMUNCURA (1 4), a cura del doti.Ermete L. Antonio - Somma prec . 30 .000 - N. vers .20 .000 - Tot . 50 .000 .

Borsa ZIGGIOTTI DON RENATO (6a), a cura delleF. M. Ausiliatrice Isp . Veneta - L . 5o .ooo .

Borsa MARCON FULVIO F, LUCIA (i'), in suffr., a curadella figlia Margherita (Belluno) - I, . 5o .ooo .

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Borsa DIO MIO NON MI ABBANDONARE! a curadel Dott . Luigi Passarelli - Somma prec. 38 .210 - Nuovovers . 54 .284 - Tot . L . 92 .494 .

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Borsa DESIRELLO D. AGOSTINO, in suffr ., a cura deiSalesiani, Dame Patronesse dell'Oratorio e Coop . sal .(Forlì) - 1,. 50 .000 .

Borsa ROVAGLIO COLOMBA VED . PENNACCHIO,in suffr., a cura della figlia Rachele (,Cremona) - L. 50 .000 .

Borsa BORMOLINI CATERINA implorando preghiere persé e per i suoi defunti (Sondrio) - L . 50 .000.

Borsa GESÙ SACRAMENTATO M. AUSILIATRICE,S. G. BOSCO, mi proteggano in vita, in morte e in suffr,dei defunti, a cura di Bellia Carmela (Catania) - L. 50 .000 .

Borsa BURATTI D. NICOIAO, a cura della sorella ezia - L . 6o .ooo .

Borse da completare .

Borsa POZZONI D. CESARE, Direttore Orat . S . Paolo(Torino) - Somma prec . 18 .750 - F . B . 20 .000 - Tot . 38 .750 .

Borsa PER L'ANIMA DEI MIEI CARI DEFUNTI EPER LA MIA, a cura di Cataldo Clelia (Caserta) - i' vers .20 .000 .

Borsa PROTEGGI NOI, LE MISSIONI E LE VOCA-ZIONI SACERDOTALI, a cura di Palazzetti Giuseppee Salotti Antonia (Orvieto) - i° vers . io .ooo .

Borsa RUA D. MICHELE - Somma prec . 20 .703 - Man-garoni Gino 5000 - Tot . 25703 ,

Borsa RINALDI D. FILIPPO - Somma prec . i ioo - Ber-nasconi Bruna (Lugano) 23 .000 ; Aida Curti per guari-gione io .ooo ; Malvicino Bruna 700 ; Vriz Luigi zooo -Tot . 34 .700 .

Borsa RUA D. MICHELE E SUOR TERESA PENTORE,a cura di R . Fiore ved . Sant'Agostino (Vercelli) - Sommaprec . r5 .ooo ; M. P . iooo - Tot . 16,ooo .

Borsa RINALDI I) . FILIPPO, fondata dal Comm . Ameglio- Somma prec . 20 .000 - N. vers . 20 .000 - Tot . 40 .000.

Borsa SCIENZA FEDERICO, per la guarigione . i° vers .10 .000 ; Scienza Giovanni io .ooo - Tot . 20 .000 .

Borsa SS . SACRAMENTO, a cura di Rosa Lino (Trento)- Somma prec . 3000 - Libardi Ortensia 600 ; LibardiAlice 500 - Tot . 4400 .

Borsa SATTA GIORGIO E MARIANO, a cura di LuigiSarta (Cagliari) - Somma prec . 19.000 - N. vers . 2000- 7'ot . 21 .000 .

Borsa S. CUORE DI GESÙ M . AUSSILIATRICF, 1). BO-SCO D. ORIONE, vi affido i miei cari, a cura di Stop-pino Albertina - Somma prec. lo .ooo - N. vers . 4000 -Tot . 14.000 .

Borsa S, FREDIANO E S. G. BOSCO, a cura del Can . Ot-tone Frediano e S . Maria, per mancata vocazione delnipote - Somma prec . 24 .000 - N. vers . 8ooo - Tot . 32 .000 .

Borsa S. TERESINA DI,,L B. G . (114) - Somma prec .29 .095 - Zoffi Luigi insegnante 5ooo ; Bignotti Giacomo350 ; Maria Roscioli 150 - Tot . 34 .595,

Borsa S. CUORE AL AUSILIATRICE D. BOSCO,esauditemi, a cura di Nillka Velkonia (Grosseto) - Sommaprec . 29 .500 - N. vers . 3000 - Tot . 32 .500 .

Borsa S . CUORE DI GESÙ M. AUSILIATRICE S . GIO-VANNI BOSCO, a cura di Letizia Vittorio Bolla (Verona)- Somma prec . 27 .000 - N. vers . 11 .000 - Tot. 38 .000 .

Borsa SANTI SALESIANI pregate per i miei cari morti evivi, a cura dell'insegnante Lina Pucci (Lucca) - 1° ver-samento 10 .000 .

Borsa SAVIO DOMENICO BEATO, per ottenere grazie,a cura di Pozzi Guido (Treviso) - Somma prec . 7000 - VrizLuigi iooo ; D . Francesco Cocco iooo ; Besozzi Lina i000 ;F. M. C . 20 .000 - Tot . 30 .000 .

Borsa S . G. BOSCO, per ricevere una grazia, a cura diAntonietta Pausa (Potenza) - Somma prec. zooo - N . vers .iooo ; Maria Rescioli 150 ; Rigoletti Rina 8oo ; Rabino So-lari 5oo ; N. N . 100 ; Padovani G . 100 ; Malvicino Bruna250 - Tot ., 4900 .

Borsa S. VALERLO, 1,ì1 Monferrato - Somma prec . 4125- Bersano Primino óoo - Tot . 4725 .

Borsa SAVIO DOMENICO BEATO, a cura di C . S . l' .(Palermo) - Somma prec . 23 .500 - N. vers . lo .ooo -Tot . 33 .500 .

Borsa S . G. BOSCO E DIVINA PROVVIDENZA AIU-TATEAVII, a cura di una mamma Margherita (Novara)1° vers . 1000 .

Borsa .S . G. BOSCO EDUCATORE E MAESTRO, be-nedici la mia famiglia, a cura di Coquilord Matteo (Aosta)- Somma prec . 43 .500 - N. vers . 5ooo - Tot. 48 .500 .

Borsa S . CUORE DI GESÙ E VERGINE DI POMPEI, acura di Parodi Virginia - Somma prec . 22 .100 - N. vers .3000 ; Rolla Teresina M . Denegri 4000 - Tot . 29 .100 .

Borsa SCHLAEFFER 1). GIOVANNI (2 4) - Somma prec .15 .850 - N. N . 3000 ; Davico Lina 1000 - Tot . 19 .850 .

Borsa 5S . TRINITÀ M. AUSILIATRICE S. GIUSEPPES. G. BOSCO, salvate la mia famiglia, a cura di C . DeFranceschi (Udine) - Somma prec . 45 .000 - N. vers . 3000- Tot. 48.000 . .

Borsa S . RITA DA CASCIA - Somma prec. 45 .500 -Protti Giuseppina 300 - Tot . 45 .800 .

Borsa SAVIO IDA - Somma prec . 25 .000 - Fiorinda eLuisa Andreussi 5oo - Tot. 25 .500 .

Borsa S . CUORE DI GESÙ M. AUSILIATRICE S. GIO-VANNI BOSCO, mi affido a voi - Somma prec . 46 .375- Cerruti Ermanno 5oo ; M. R. a mezzo D . Burlina 5000 ;Nicolò Vitto 500 ; Rinaldi Enrico 5oo - Tot . 52 .875 .

Borsa SOLARO D. GAETANO (za) - Somma prec 38 .320- Romano Paolina 5ooo ; 'Porri Teresa 1000 ; Sinera Dante2000 - Tot ., 46 .320 .

Borsa S . ISIDORO, a cura di Rita Fossati (Casale M .) -Somma prec . i 1 .000 - N. vers . 9000 - Tot. 20.000 .

Borsa S . G. BOSCO, a cura di Rita Fossati - io vers . 65oo- Rigoletti Rina 100 - Tot . 66oo .

Borsa S . CUORE DI GESÙ M. AUSILIATRICE D. BO-SCO S. TERESINA, proteggi e converti la nostra fama,a cura di Clementina Maschio (Asti) - Somma prec. i8 .ooo- N. vers . 4200 - Tot. 22 .200 .

Borsa ULLA SILVIO, a cura della madre Fiorina - Sommaprec . 32 .250 - N. vers . 1500 ; Ulla Luciano 1250 ; coniugiActis 2000 - Tot . 37 .000 .

Borsa VALLESE MADRE ANGELA, a cura di PiazzanoMaria - Somma prec . 66oo - N. vers . looo - Tot . 7600 .

Borsa ZEFIRINO NAMUNCURÀ, grazie! Assistimi ancora,a cura di Stoppino Albertina - i° vers . 5ooo.

Borsa ZOR1'EA D. CELSO, i soci dell'Auxilium ricord . illoro assistente - Somma prec . 44 .500 - N. vers . 5000 -Tot . 49 .500 .

(Continua).