Nella prossima dichiarazione dei redditi è possibile ... · della nostra sporca società. Un...

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Quadrimestrale - Anno XX - N° 1 - Marzo 2006 Nuova sede La convenzione Avis/Comuni discussa il 2 febbraio scorso Opinioni Analisi e commenti dell’Altomilanese pag. 10 Nella prossima dichiarazione dei redditi è possibile destinare il 5 per mille al volontariato pag. 4 L’assemblea La relazione del presidente durante l’ultima assise pag. 18

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Quadrimestrale - Anno XX - N° 1 - Marzo 2006

Nuova sedeLa convenzione Avis/Comunidiscussa il 2 febbraio scorso

OpinioniAnalisi e commentidell’Altomilanese

pag. 10

Nella prossima dichiarazione dei redditi è possibiledestinare il 5 per mille al volontariato

pag. 4

L’assembleaLa relazione del presidentedurante l’ultima assise

pag. 18

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3a tu per tu con Avis - marzo 2006

Questionid’equilibrio

n Paese in cui le donne sono costan-temente maltrattate senza che lasocietà civile, prima, e la giustizia,poi, facciano qualcosa di concreto

perché tutto ciò finisca, può dirsi un Paesematuro? Uno Stato dove prosperano imboni-tori, imbroglioni e capricciosi, volenterosisolamente di raggirare il prossimo e di rubar-gli i sogni e il futuro, può dirsi uno Statomaturo? E una comunità dove non si riesce ainstaurare un briciolo di reciprocità nel dia-logo (sia esso religioso, politico, culturale,sociale) che tenda se non a risolvere, quantomeno a mitigare diatribe senza fine, può dirsiuna comunità matura? Il prossimo 9 aprile siandrà alle urne per rinnovare il Parlamentodella Repubblica e Avis Legnano si domandase l’Italia - o meglio: la politica italiana – siapronta ad assumersi, definitivamente, delleresponsabilità. Crediamo che sia arrivato ilmomento di chiudere i rubinetti del chiac-chiericcio e dello scontro politico-istituzio-nale. Crediamo, al contrario, che la Politicacon l’iniziale maiuscola (merce rara, da que-ste parti) debba assumersi fino in fondo ilruolo di affidabilità che gli elettori le conce-dono sempre – e ribadiamo, sempre – con lamedesima intenzione: che sia una guida seriae capace di affrontare i temi reali della nostrasocietà. Non ci pare, a oggi, che i problemi

reali di questo Paese siano stati affrontati conattenzione. Talvolta sfiorati, altri lambiti, maicentrati. Non lo diciamo tanto per dire qual-cosa: lo dicono i fatti, le cronache di tutti igiorni. I pubblici ministeri di Milano chiedo-no di condannare una signora (VannaMarchi) e sua figlia (Stefania Nobile) a 12 e13 anni di carcere per le truffe smascherateda “Striscia la Notizia” e qual è il commento?«Mi aspettavo la pena di morte». Questa sìche è serietà. Così come è serio, in uno Statodemocratico, che sia un telegiornale satiricoa smascherare (ormai da 18 anni) le magagnedella nostra sporca società. Un lavoro nobile,quello del Gabibbo e del suo ideatoreAntonio Ricci, ma che dimostra tutta la fra-gilità delle nostre istituzioni e della nostrapolitica. Speriamo che il prossimo Governo,nei primi 100 giorni di legislatura, crei effet-tivamente (e definitivamente) l’ossatura diquesto Paese; che gli renda onore, a lui e aisuoi cittadini. Basta con questa cultura da“Bar Sport”; siamo qualcosa di meglio e ce lomeritiamo. Basta con i furbetti del quartieri-no e i grandi finanzieri che muovono ilNiente e intascano il Tutto. Loro, quelli dellecronache dell’ultima estate, non sono ilPaese. Loro sono una parte, minima e anchetriste, di questa nazione baciata dal sole, mache ha bisogno di riprendere colore.

U

«Quale governo,

si domanda,

è il migliore?

Quello che c’insegna

a governarci da soli»

Goethe

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minori di 14 anni di essere impiegati nellepubblicità televisive (escluse, va da sé, quelleper i prodotti per l’infanzia). Una norma cheaveva trovato il parere favorevole (una voltatanto!) di tutte le forze politiche. Un segnaleche indusse l’allora ministro MaurizioGasparri, a utilizzare questa «matura» interpre-tazione quale cavallo di battaglia per cercare dirabbonire i suoi contestatori nei salotti televisi-vi, in vista dell’approvazione definitiva dellalegge. Parafrasando un motto popolare:«Passata la legge gabbato lo santo». Infatti,nonostante il comma 10, capitava spesso divedere dentro il televisore pubblicità, soprat-tutto di case automobilistiche, in cui i bambini(decisamente sotto i 14 anni) erano protagoni-sti attivi. Come mai? Il divieto, infatti, nonesplicitava “la nazionalità” dei bimbi. Per lepubblicità venivano “arruolati” pargoletti daSan Marino o da altri paesi europei. Chapeu.Che fare dunque? Inserire tra le righe delcomma 10 il «divieto assoluto» a partecipare aspot e telepromozioni per «tutti i bambini, diqualsiasi nazionalità»? Macché. Il 25 gennaioscorso è stata modificata e il divieto è stato toltodel tutto. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del6 febbraio scorso, ora la Legge 112/2004 nonha proprio più nulla che metta tutti d’accordo.

he la Legge 112/2004, meglio notacome “Legge Gasparri”, non piacesse amolti è stato abbondantemente scrittoe commentato. Le Camere l’hanno

approvata a “colpi di maggioranza”, il presi-dente della Repubblica l’ha rispedita al mitten-te per «evidente incostituzionalità», ilParlamento l’ha approvata nuovamente modifi-cando qualche virgola e, alla fine, il «riassettodel sistema radiotelevisivo» italiano è entrato apieno titolo nell’elenco delle leggi dello Stato,nonostante i continui «avvertimenti» e «richia-mi» al pluralismo dell’informazione che giun-gono dall’Unione Europea. Da una parte, però,la Legge Gasparri era riuscita a centrare un ber-saglio che nessuno, prima di lei, aveva nem-meno sfiorato: la tutela dei minori. Il comma10, infatti, prevedeva il «divieto assoluto» ai

Legnano-Europa

Altomilanese

Bel Paese,solidarietà e apatia

di Stefano Morelli

L’Italia: Paese di solidarietà e accoglienza, maanche di menefreghismo e disattenzione. Se coor-dinata da una guida autorevole, un Paese chedimostra premura nei confronti del mondo. Selasciata sola alla ricerca della propria identità soli-dale, uno Stato apatico e cieco. L’Unione Europeaha diffuso i dati sugli aiuti umanitari del 2005:oltre 652milioni di euro. Cifra al netto dei contri-buti versati dall’Ue in seguito allo Tsunami che hadevastato il Sudest asiatico. Gli stanziamenti, ènoto, sono suddivisi in base alle quote pro-capiteche ogni Stato dell’Unione versa a Bruxelles.L’Italia, Paese fondatore, è uno dei principali con-tribuenti dell’Ue. Facile immaginare quale siastato l’apporto del Bel Paese. La decisione distanziare i fondi è stata presa dal Parlamentoeuropeo. Quando le decisioni sono autonome lecose cambiano. Il 16 febbraio scorso, la Farnesinaha comunicato all’Onu l’intenzione di tagliare icontributi volontari. Il segretario generale, KofiAnnan, l’8 marzo ha scritto una lettera all’amba-sciatore italiano presso l’Onu, Marcello Spatafora,esprimendo la «più profonda preoccupazione»riguardo la possibilità che il Governo italiano«possa decidere di ridurre o di eliminare total-mente i contributi volontari ai Fondi e aiProgrammi delle Nazioni unite nel 2006». L’Onu,ha scritto ancora Annan, «ha bisogno del sostegnofinanziario costante e continuato» da parte «didonatori importanti come l’Italia». Nessuno, dallenostre parti, ha ancora mosso un dito.

L’Arlecchino di Strehler ha fatto “sold out” e selo aspettavano tutti. Il resto lascia l’amaro inbocca. L’Altomilanese ha una possibilità che inpochi possono permettersi: una rassegna teatra-le (Scenaperta) che accompagna l’inverno conspettacoli “cult” e tanta sperimentazione. Ma ilpubblico pare non accorgersene. Tantoche gli organizzatori hanno lanciatol’Sos: calo di pubblico e rassegna tea-trale a rischio. Siamo troppo impegnatia osannare veline e calciatori o a sogna-re di vincere nei telequiz che nemmenoci accorgiamo delle possibilità che civengono offerte. Se, in aggiunta, ci simettono pure le scuole a snobbare ilteatro stiamo freschi. I Greci, 3milaanni fa, avevano la giornata lavorativapagata per assistere alle tragedie. Noi,oggi, regaliamo fior di serate per assi-stere alla “Fattoria”. Bel progresso, no?

Minori e TVal vento il “paletto Gasparri” Legnano:

quale futuro?«Cosa succede a Legnano?»; la domanda, non ozio-sa di questi tempi, è il titolo di un incontro organiz-zato sabato 11 marzo alla sala Ratti da Cgil-Cisl-Uil,Acli e dalle associazioni “Legnano insieme” e “Polis”per scrutare le prospettive politiche, sociali ed eco-nomiche nella Città del Carroccio post indagini giu-diziarie. Per Franco Crespi, coordinatore di Legnanoinsieme, «bisogna dare dignità alla politica, noncome privilegio personale, ma come ricerca delbene comune»; per Primo Minelli, segretario Cgil,urge ridisegnare le priorità, salvaguardare la struttu-ra produttiva esistente e invertire la rotta tentando lareindustrializzazione; per Piero Cattaneo, coordina-tore della Consulta del volontariato, se il puntodolente è il cortocircuito fra rappresentanti politici ecittà la ricetta per l’uscita dal tunnel è una pro-grammazione di lungo respiro e con idee chiaresugli investimenti; per Lorenzo Todeschini, segreta-rio Cisl, «Legnano è di tutti; di chiunque ci viva,siano questi italiani o stranieri», quindi voto ammini-strativo per questi ultimi e immigrazione da trattarecome risorsa. «Partecipazione» è invece la parolad’ordine pronunciata da Gianni Borsa, nome storicodi Polis, che in nome del coinvolgimento della citta-dinanza nelle scelte politico-amministrative, hachiesto lumi sulla scomparsa delle circoscrizioni, sulpeso delle consulte territoriali e sulle modalità percoinvolgere i nuovi residenti delle periferie, in parti-colare stranieri. Di taglio prettamente economico ilcontributo del vicepresidente di Ali, Luciano Bertelli,per cui servirebbero piani integrati sviluppati da ubi-care in aree strategiche a cavallo di più Comuni. Daqui la prorità riconosciuta dagli industriali non tantoal posto di comando di Legnano nello sviluppodell’Altomilanese, ma alla collaborazione fra ammi-nistrazioni per la crescita del territorio.

C

Teatrino popolare

Beati gli ultimi, perché… saranno ben premia-ti. Anziché andare a infoltire le file di disoccu-pati Senatori e Deputati hanno ben pensato ditutelare il proprio futuro con una leggina adhoc infilata senza troppo clamore nel caldero-ne e approvata, caso strano, senza nemmenoun oppositore, né di destra né di sinistra. Con vero spirito bipartisan, i parlamentarihanno elaborato una legge che prevede il col-locamento diretto alla dirigenza delle Aziendesanitarie (Asl) per i "poveri" deputati, senatorie consiglieri regionali che sono stati esclusidalle liste elettorali o che, a elezioni ultimate,hanno ottennuto il benservito dagli elettori.«Vorrai mica lasciarli per strada», avrà pensatoil legislatore che, penna alla mano, ha redattouna leggina minuziosa che offre una bella pol-trona come direttore generale-manager di Asl eospedali-azienda. Incarico non male, cherende tra i 150 e i 200mila euro all'anno.Premi esclusi, ovviamente. La nuova norma,tra le altre "perle", ha creato di punto in bian-co sei federazioni di Ordini delle professionisanitarie non mediche. Non soddisfatti, i par-lamentari hanno osato di più: due piccolicommi tagliati su misura sono stati aggiuntiper le proprie esigenze. Per diventare direttoregenerale di un'azienda sanitaria sarà sufficien-te «l'espletamento del mandato parlamentaredi senatore o deputato della Repubblica, non-ché di consigliere regionale». Unico, insupera-bile, paletto: per accedere agli incarichi ènecessaria la laurea. E se è in medicina, non cisarà bisogno nemmeno della formazione per-manente. La legge è passata all'unanimità,prima al Senato e poi alla Camera, senza nem-meno una manina che si sollevasse per espri-mere qualche obiezione. Alla faccia della sepa-razione tra politica e gestione. Alla faccia delconflitto di interessi.

sempre stato un sogno per chi si occu-pa di marketing. Un miraggio. Undesiderio di quelli che - si credeva -potevano avverarsi solo in un ipoteti-

co, quanto incredibile, “paradiso dei pubblici-tari”: arrivare là, dove i ragazzi trascorrono granparte delle proprie giornate, senza ricorrere amezzi sottili o subliminali, ma varcando, constile e senza vergogna, la porta principale. Glistudenti di oggi, cresciuti a merendine e spot,sono infatti consumatori eccellenti e onnivori,che nelle aule scolastiche hanno la mente aper-ta che attende di essere saziata di conoscenza,sapere, per assorbire tante nuove informazioni.Oggi, quella fantasia che nessuno credeva rea-lizzabile, è diventata realtà: le porte delle scuo-le si sono spalancate a lei, la signora Pubblicità.È già accaduto in Liguria e Veneto, e presto toc-cherà a Lombardia e Piemonte. A dare la prima picconata è stato il decretoministeriale 44 del 2001 che ha sancito la pos-sibilità ai cartelloni pubblicitari di invadere leaule scolastiche di tutti gli istituti di ogni ordi-ne e grado. Una norma che, da cinque anni, èrestata nel cassetto, ma che, oggi, è saltata fuoricon la sua potenza ammaliatrice. I presidi dellescuole superiori, i dirigenti scolastici dellemedie e delle elementari, ormai da tempolamentano la «scarsa disponibilità di risorse»utilizzabili per garantire (non ampliare o

migliorare, ma semplicemente «per garantire»)un corretto svolgimento delle attività didatti-che. E, se nessuno ti ascolta, cerchi, nel bene onel male, di sbarcare il lunario. Così il decretoministeriale 44/2001 è stato d’impulso rispol-verato. La prima a osare è stata la Provincia diPadova, che ha piazzato nelle palestre dellescuole superiori del Capoluogo dei cartelloni,grazie a una concessione affidata a“Sportprom”, una società del settore. Contrattiche variano dai 2mila ai 4mila euro l’anno.Subito a ruota, la Liguria, dove la società“Comunicare eventi” è riuscita a concluderecontratti con 15 istituti scolastici per la promo-zione pubblicitaria nei corridoi, nelle aulemagne, negli spazi comuni e, pensa un po’,dentro le singole classi. Apriti cielo: Cgil scuolaha acceso la miccia: «Una scelta scandalosa. Sicominciano a reclamizzare musei e turismo,poi si arriva alle merendine e ai telefonini».Anche gli studenti hanno detto "no" alla novità:«L’unico consumo a dover essere pubblicizzatoa scuola è la cultura». Pure i Comitati genitoridegli istituti si sono mobilitati a fianco deglistudenti e contro «la mercificazione» dellascuola pubblica. Ma le società del settore conti-nuano a macinare contratti, forti del decreto. Ipresidi: «Quattromila euro l’anno ci permette-ranno spese oggi negate». Ecco, questa è larisposta. A tutte le domande.

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Società

Scuola: zaino e spot

Cannocchiale

Un’assoc iaz ione spor t i va per non d iment icare una de l le t raged ie p iù assurdeche s i sono ver i f i ca te a Legnano neg l i u l t im i ann i . Per r icordare A lessandroPastore , i l tabacca io ucc iso ne l g iugno d i se t te ann i fa ment re era a l lavoro , ne imes i sco r s i un g ruppo d i r es i den t i de l r i one San Pao l o ha f onda to l a“Po l i spor t i va A lessandro Pastore” . «Vog l iamo – d icono i fondator i - che l ’a t t i v i tàlud ica e r ic rea t i va ser va a r icordare una persona, un uomo, un papà e un mar i -to che i l des t ino ha dec iso d i por ta rs i v ia in un ca ldo pomer igg io de l 1999». Lapo l i spor t i va s ta in i z iando so lamente ora a compiere i p r imi pass i . E lementocara t te r i s t i co de l la soc ie tà è puntare su spor t minor i come f reccet te , hockey sup is ta , skateboard , badminton (oss ia i l vo lano ) . Da buon i i ta l ian i , non può man-care una squadra d i ca lc io , che ha g ià in i z ia to la car r ie ra par tec ipando a l to r-neo amator ia le o rgan izza to da l la U isp (Un ione i ta l iana spor t per tu t t i ) . D i fa t to ,i l Comi ta to D i re t t i vo ( fo rmato da amic i e fami l ia r i d i A lessandro Pastore ) hasce l to d i ader i re a l la federaz ione U isp che, a Legnano, è l ’un ica rea l tà o rgan iz-za t i va che mancava. La sedede l la po l i spor t i va è a Legnano,in v ia Romagna a l c i v ico 9 (c /ot abacche r i a I d ea Rega l o ) .Per in fo rmaz ion i , i sc r i z ion i esugge r imen t i : 0331 .597076oppure 339.4564497.

Sport, nasce un’associazionein ricordo di un amico

È

Beati gli ultimi

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ell’ultimo numero di “A tu per tu”abbiamo parlato dello sviluppo delmercato equo-solidale nel nostro

territorio, partendo dall’osservazione chenegozi di “Altromercato” o con la dicitura“Equo e Solidale” stanno aprendo un po’ intutti i Comuni dell’Altomilanese. Un com-mercio più attento alle necessità dei lavora-tori dei Paesi poveri e più umano. Unmodo, insomma, per cercare, nel limitedelle proprie possibilità, di iniziare a cam-biare lo stato delle cose nel marcato globa-lizzato. Il «Sole 24 Ore», nel mese di gen-naio, ha riportato una serie di dati propriosul commercio “equo” nel mondo. E, sor-presa, l’Italia è il quinto Paese al mondo aconsumare equo. I più sensibili, secondol’indagine del «Sole», sono gli anglosassoni(Usa e Regno Unito) che si attestano incima alla classica delle vendite equo-solida-li con 214 milioni di euro di fatturato (Usa)e 205 milioni (Gran Bretagna). Terza posi-zione, in questa speciale classifica, se l’èaggiudicata la Svizzera (136 milioni dieuro), mentre, dalla quarta in giù non sisuperano i 100 milioni: Francia (69milioni)e Germania (57). Gli italiani, nel loro pic-colo, stanno dimostrando di essere notevol-mente sensibili a questa politica economi-ca: 45 milioni di euro il fatturato del 2004del mercato sostenibile nel Bel Paese. Moltopiù avanti di Paesi quali il Canada,l’Olanda, la Danimarca, il Belgio e laSpagna. Chiude la speciale classifica ilGiappone con “solo” 2,5 milioni di euro.

er monsignor Carlo Galli «è un furtoalla città», per Renato Sacristani, col-laboratore dell’assessorato provin-ciale alle Crisi industriali, una «man-

canza di responsabilità sociale e morale», perRenato Esmeraldi, segretario Fiom, «un attodi arroganza». Guardatela da ogni angolatu-ra, ma la decisione di Abb di chiudere lo sto-rico stabilimento di Legnano ha raccolto l’u-nanimità dei dissensi nel consiglio comunaleaperto convocato sabato 11 marzo nel muni-cipio di Legnano. Aula consiliare affollatacome accade soltanto nelle grandi e gravioccasioni, alla presenza dei rappresentantipolitici del territorio a livello nazionale, l’as-sise ha votato compatta un ordine del giornoche contiene quattro richieste secche: il ritiroimmediato della procedura di mobilità; ilmantenimento dello stabilimento a Legnano;il mantenimento del tavolo negoziale apertoal ministero delle Attività produtttive e l’in-tervento del Governo per sostenere le ragio-ni dell’interesse nazionale. Già perché il luc-chetto allo stabilimento di Legnano, oltre albenservito per 249 lavoratori, significa l’ad-dio a un presidio d’avanguardia in Italia peril settore energetico e la prospettiva di paga-re i trasformatori il 30% in più, quando

saranno realizzati altrove. Come convincereAbb a innestare la retromarcia? Una telefona-ta da Roma all’azienda in cui si minacci lafine delle commissioni - per la stragrandemaggioranza pubbliche - sarebbe per moltil’unico argomento convincente per fare inne-stare la retromarcia a Abb, indifferente comesi è mostrata ai risultati conseguiti nel presi-dio legnanese e intenzionata a fare le valigiea prescindere. «Il piano di Abb non puòessere definito industriale - ha attacccatoEsmeraldi -; è un documento redatto a uso econsumo degli azionisti, orientato esclusiva-mente al profitto». Ma un consiglio comuna-le aperto non deve essere un palco per farsuonare i violini fra politici e parti sociali;deve provare a trovare una soluzione, ancheperché il 9 aprile, alla scadenza del terminedelle procedura di mobilità, i giochi sarannofatti. Ed è stato il primo cittadino MaurizioCozzi a dare l’allarme: «Ho sentito tante belleparole, ma i lavoratori chiedono fatti, e sullaprocedura di mobilità non abbiamo mossoun solo passo in avanti; bisogna fermarla,altrimenti ogni sforzo, le puntate a Roma alministero, le manifestazioni sotto le finestredella multinazionale, il consiglio comunaleaperto, sarà stato vano».

Mondo

Data storica il 27 marzo 2006: con la posa della prima pietra dell’ospedale inizia una nuova epoca per le strutture di cura, non soltanto a Legnano e dintorni, ma per il Nordovest ita-liano, che da anni ha individuato nel nosocomio della Città del Carroccio un punto di eccellenza imprescindibile nella geografia sanitaria. Trattasi di intervento, quello che cambierà ilvolto della periferia a ovest di San Paolo, per cui le cifre parlano da sole: 550 posti letto, 19 sale operatorie, 70mila metri quadrati coperti dalla struttura e 200mila dall’intervento nelsuo complesso, 145 milioni di euro per la realizzazione dell’edificio, cui, presumibilmente, se ne dovranno aggiungere una cinquantina per l’arredamento e i macchinari sanitari. Operache ha diviso le forze politiche – il centro sinistra, a ogni livello, ha ripetutamente espresso le proprie perplessità –, la costruzione di un nosocomio che sostituirà la storica strutturadi via Candiani sembrava a rischio quando, sul finire del 2005, la Città del Carroccio è stata investita dalle indagini giudiziarie in materia urbanistica che ha coinvolto un imprendito-re della cordata privata chiamata a concorrere alla sua realizzazione. Struttura moderna nella concezione architettonica (blocco unico), inusuale è anche il sistema di finanziamento,cui concorrono la Regione Lombardia con 83 milioni di euro, la vendita dei terreni dove sorge l’attuale nosocomio con 25 milioni e 37 milioni da project financing, la formula con cuii soggetti privati possono contribuire alla realizzazione di un’opera pubblica. Detto che il presidio attuale continuerà a operare sino all’entrata in servizio della nuova struttura, il com-pletamento dell’opera è fissato per la primavera del 2009; per l’operatività, da quel momento, serviranno altri sei mesi fra collaudi e autorizzzazioni. L’ospedale sarà dotato di un asiloper i figli dei dipendenti e di un parcheggio da oltre 900 posti. La struttura andrà a colocarsi tra due provinciali, la Legnano-Inveruno e quella per Borsano; il Sempione, dopo un seco-lo circa, perde una struttura che ha fatto storia e contribuito a fare di Legnano una città.

27 marzo 2006: la prima pietra del nuovo ospedale

N

PAbb, politica in azione

Equo-solidale,l’Italia è quinta

A TU PER TU CON AVISQuadrimestrale

Direttore: Carlo Parolo

Direttore responsabile: Marino Pessina

Redazione:Stefano Morelli

Roberto StevaninIgor Osio

Riccardo LeidiGianfranco Guerini

Cesare RaimondiSergio BarazzettaRomano Storino

Riccardo Dell’AcquaFederico Caruso

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7a tu per tu con Avis - marzo 2006

Opinioni pag 4Commenti e notizie dal territorioe dal mondo

Copertina pag 8Tutte le informazioni per donare ilcontributo nella dichiarazione dei redditi

Primo piano pag 10La convenzione Avis/Comuni chepermetterà l’acquisto dell’arredamento

Sicurezza pag 14Le informazioni necessarieper il donatore consapevole

Mondo Avis pag 16Conosciamo Samantha, Lisa e Taniale volontarie del servizio civile

Edicola pag 17

Assemblea pag 18La relazione del presidente Paroloe uno sguardo sul futuro

Società pag 22News dal mondo e le vostre lettere

EventiLa seconda festa della Bcccui Avis parteciperà attivamente

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Il Cinque per andare La legge Finanziaria del 23 dicembre 2005prevede la possibilità di destinare il 5‰ alvolontariato. Rimane l’8‰; non sono alternativi

ovità in vista per il mondo delvolontariato. Nella prossimadichiarazione dei redditi, infatti, èprevista l’assegnazione di una

quota pari al 5 per mille del proprio getti-to d’imposta da destinare a enti, Onlus,

fondazioni, associazioni riconosciute(oltre al finanziamento al mondo dellaricerca scientifica) che abbiano, preventi-vamente, iscritto il proprio sodalizio in unapposito albo a disposizione dell’agenziadelle Entrate.

Ma andiamo con ordine. Nell’ultima leggeFinanziaria, approvata dal Parlamento loscorso 23 dicembre, è stata inserita unanorma che prevede l’assegnazione di unulteriore 5 per mille (differente, dunque,dallo “storico” 8 per mille) a favore di entiaventi evidenti scopi sociali. La novità èstata avviata «in via sperimentale»; di fatto,non pochi problemi sono sorti durante lastesura degli albi che pongono le associa-zioni nella possibilità di godere dei contri-buti. Dopo una prima proroga, il Governoha definitivamente chiuso le iscrizioni loscorso primo marzo. L’elenco delle associa-

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A fianco, il numero dicodice fiscale da inse-rire sul modello didichiarazione perdestinare il 5‰all’Avis di Legnano.Sotto, nel box, tutte leinformazioni per levarie tipologie dimodelli contributivi.

9a tu per tu con Avis - marzo 2006

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zioni è disponibile sul sito internetdell’Agenzia (www.agenziaentrate.it) dovesono contenuti, oltre ai nomi delle fonda-zioni, Onlus e di tutte le altre realtà che sisono iscritte all’Albo, anche tutte le infor-mazioni necessarie per donare, corretta-mente, il proprio 5 per mille. Tra queste,naturalmente, c’è anche l’Avis di Legnano.Come donare. Per destinare il 5 per milleè necessario essere in possesso del codicefiscale dell’ente a cui si vuole destinare ilproprio contributo. I modelli per la dichia-razione dei redditi sono stati “ampliati” diuna sezione apposita in cui è fondamenta-

le inserire il numero di codice fiscale: pertanto, quando il contribuente che ha inten-zione di destinare il proprio contributo asostegno di un’associazione deve avere giàinserito la serie alfanumerica da apporrenell’apposito spazio. Il codice fiscale perdonare il contributo all’Avis di Legnano è92007600155.Modelli di dichiarazione. Tutti i modellisono stati redatti, per la dichiarazione2006 relativa ai redditi del 2005, sulla basedella novità da poco introdotta. Modello730 e Cud 2006, al momento della pubbli-cazione del decreto, erano già disponibilinella versione “ammodernata”. Più diffi-coltà, invece, per il modello Unico cui lapresidenza del Consiglio ha dato disposi-zione all’agenzia delle Entrate di redigereun apposito modulo (differente da quelloche era già disponibile) per dare la possibi-

Batti un CINQUEper il volontariato

lità ai contribuenti di soddisfare la propriapreferenza. I modelli sono comunquedisponibili, e scaricabili, sul sitodell’Agenzia (www.agenziaentrate.it).Otto o cinque per mille? Molti dubbi, daparte dell’utenza, sono sorti dalla doppiapossibilità. Il 5 per mille non sostituisce enon è alternativo allo “storico” 8 per mille. Isoggetti riconosciuti dallo Stato italiano perla distribuzione dell’8 per mille restano quel-li che, dal 1985 in avanti, sono stati indicatinegli appositi spazi dei modelli per la dichia-razione. Il 5 per mille, al contrario, è unanovità assoluta che si aggiunge alle possibi-lità di donare una parte del gettito d’impostaalle associazione socialmente riconosciute ealla ricerca scientifica e medica. Così comeaccade per l’8 per mille, nel caso non siaindicata nessuna preferenza, il gettito vieneassorbito direttamente dallo Stato.

a Mille

➊ Possono godere del gettito di imposta del 5‰ tutte le associazioni, enti, Onlus,fondazioni che si sono iscritte in un apposito elenco, disponibile sul sitodell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.it;

➋ Avis Legnano è iscritta e può godere di questa novità. Per destinare il proprio5‰ è indispensabile il codice fiscale dell’associazione nell’apposito riquadroche si trova sui modelli della dichiarazione dei redditi;

➌ Modelli di dichiarazione: tutti i modelli sono stati redatti sulla base della legge23 dicembre 2005 (730 e Cud 2006). Al momento della pubblicazione deldecreto non era ancora disponibile il modello Unico cui il ministero ha datodisposizione all’agenzia delle Entrate di redigerne uno apposito che è scarica-bile dal sito www.agenziaentrate.it;

➍ Otto o cinque per mille? Molti dubbi sono sorti sulla doppia aliquota: il 5‰non sostituisce e non è alternativo allo storico 8‰, per tanto il contribuentepotrà indicare una doppia preferenza.

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UN TASSELLO ALLA VO

Il 2 febbraio scorso,l’assemblea dei sindaciha discusso uncontributo di 100milaeuro in dieci anni

puzzle più belli e grandiosi richiedonouna discreta dose di pazienza. Ma nonsolo. Anche tenacia, capacità logica e,talvolta, l’aiuto di una mano amica.

Quando un tassello proprio non ne vuolesapere di “saltare” fuori; quando il lavoro,lungo e sfiancante, sembra in stallo percolpa di un “pezzetto” che non si trova, cheè sperduto tra mille altri simili e che paionotutti uguali. Ma che non lo sono. Il tassellomancante, che ci blocca l’opera intera, è lì,in mezzo agli altri. Ma non si trova: gli

occhi faticano a riconoscerlo, i tentativi diincastrare un tassello risultano vani e losconforto inizia a prendere il sopravvento.Talvolta capita, però - e gli appassionati diquesto bellissimo hobby converranno -, chequalcuno ci giunga alle spalle mentre siamopienamente concentrati nella ricerca delpezzetto sperduto: si ferma, osserva un atti-mo (ma solo un attimo) il quadro che si stalentamente componendo, intuisce la nostradifficoltà e allunga la mano: afferra un colo-rato pezzetto e ce lo porge. Incredibile, è

I

11a tu per tu con Avis - marzo 2006

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Nella pagina accanto: in alto, un’immagine della nuova sede che sta nascendo in via Girardi;sotto, la sala d’apetto dell’attuale sede che, terminati i lavori, sarà più ampia e accogliente.Qui sopra, una ricostruzione al computer del piano terra della nuova sede.

proprio “quel” tassello; quello che ci bloc-cava, che da giorni sembrava essere scom-parso, tanto da farci domandare se la casaproduttrice del puzzle non avesse commes-so un errore nella preparazione delle confe-zioni. Quella mano, per noi di Avis Legnano, hanomi, cognomi e volti. E questa volta, livogliamo fare: Bruno Dell’Acqua, DonatoRaimondi, Antonio Lazzati, Giovanni Alli,Orazio Zoccarato, Marzio Colombo,Rosangela Olgiati, Pino Bravin. Sette uomi-

ni e una donna (le quote rosa ci perdone-ranno) che, rispettivamente, coprono lacarica di sindaco nei comuni di VillaCortese, Rescaldina, Cerro Maggiore, BustoGarolfo, Canegrate, San Giorgio suLegnano, Dairago e San Vittore Olona.Metafore a parte, a loro va il ringraziamen-to della sezione “Cristina Rossi” dei donato-

ri del sangue per aver discusso, durantel’ultima assemblea dei sindaci (tenutasi aVilla Cortese lo scorso 2 febbraio), un con-tributo di 100mila euro che serviranno perl’acquisizione degli arredamenti dellanostra nuova sede.Dopo i contributi del Comune di Legnano,della fondazione Cariplo e della Bcc di

OLTA. CON PAZIENZA

12 a tu per tu con Avis - marzo 2006

Busto Garolfo e Buguggiate (di cui parliamonel dettaglio nell’altra pagina), lo stanzia-mento degli altri otto Comuni in cui lanostra associazione opera ci permetterà diiniziare ad acqusitare gli arredi e i macchi-nari che serviranno non solo a garantire lanostra offerta sanitaria agli associati, maanche per ampliare la gamma di servizisanitari per i nostri donatori. La conferenza dei sindaci ha deliberato chegli otto Comuni copriranno la cifra erogatain dieci anni, con un contributo “standard”di 600 euro all’anno, più una quota “singo-la” suddivisa in base alla popolazione resi-dente in ciascuna municipalità. Un aiutoconcreto che è arrivato senza troppi pream-boli. Dopo aver presentato il progetto perl’ammodernamento e l’ampiliamento deilocali di via Girardi, i sindaci hanno imme-diatamente inserito nella propria agenda ladiscussione del prospetto e l’analisi dellapossibilità d’intervento. Ne è scaturita unadelibera che rende onore alla sensibilità deiprimi cittadini dei “nostri” Comuni, chedimostra l’attenzione per il sociale delnostro territorio, ma che è anche figlia delnostro operato, sempre attento e premurosonei confronti del prossimo.I lavori alla nuova ala della sede di viaGirardi, intanto, procedono spediti. La rea-lizzazione della struttura esterna è stata ulti-mata con la posa delle mura che ormai sonoben visibili. L’intervento, iniziato nel lugliodello scorso anno, dovrebbe terminareentro la metà di quest’anno, così come pre-visto dal progetto preliminare dei lavori, inpieno rispetto di tempi e modaliltà d’inter-vento. A breve inizieranno i lavori all’inter-no dei locali, contestualmente all’ultimazio-ne delle cosiddette “finiture” esterne. Sarà

realizzato il nuovo ingresso per i donatori,spostato di una decina di metri più a destrarispetto a quello attuale, in modo da agevo-lare le operazioni sia ai volontari sia agliaddetti dell’associazione. Grazie anche alcontributo arrivato dai Comuni in cui AvisLegnano opera, le nuove sale al primo esecondo piano dell’ala est della sede inizie-ranno a essere arredate. Inoltre, inizierannoad arrivare anche le nuove strumentazioniche porteranno ad ampliare la gamma deiservizi che, ogni giorno, garantiamo ai

nostri donatori. Nel frattempo, stanno con-tinuando i contatti con istituti di credito,strutture sanitarie, realtà socio/culutrali eimprenditoriali del territorio per creare unarete di servizi aggiuntivi da offrire alla gene-rosità di quanti, giorno dopo giorno, dedi-cano al prossimo una mano benevola chegiunge d’aiuto come nel completamento diun puzzle. Siamo consapevoli che ci vorràtempo, lavoro e pazienza. Ma, come scrive-va San Francesco, «la pazienza è opera diperfezione e prova di virtù».■

➊ Il locale frigo emoteca occuperà l’ul-tima parte dell’attuale sala d’attesa.

➋ La nuova “saletta riposo” sarà rea-lizzata dove attualmente si trova unaparte della sala d’attesa.

➌ L’odierno ingresso sarà riservato alpersonale e, nelle ore pomeridiane,diverrà l’accesso prioritario alla sede.

➍ Le sale dedicate alle visite sarannodedicate esclusivamente allo scopo,non più, come accade oggi, divise travisite e accettazione medica.

➎ Gli spazi della sala ristoro raddop-pieranno, passando da 12 a 22 metriquadrati.

➏ La sala donazioni sarà ampliata finoa raggiungere i 25 mq. Incorporeràl’attuale frigo emoteca e ospiterà 10poltrone (oggi sono solamente 6).

➐ Lo studio del direttore sanitariocostituisce una novità assoluta.

➑ La nuova sala d’attesa sarà ampliatadi oltre il 200%, passando dagliattuali 50 mq ai futuri 230 mq.

➒ Il nuovo ingresso sarà utilizzato daidonatori solamente la mattina.

➌ ➍➎

➑➒

➊ Il magazzino costituisce una necessità di cui si sentiva estrema-mente bisogno. Sorgerà al primo piano della nuova struttura.

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➋ Nei 30 mq della nuova sala riunioni si terranno i consigli diret-tivi dell’associazione.

In alto, Ester Maria Roberti pre-miata dal presidente Parolo per-ché ha effettuato la 400millesimadonazione di Avis Legnano.Le altre immagini riproducono ilocali e l’esterno della nuova sede.

Qui sopra, l’ingresso della sede del Gruppo Avis di Villa Cortese.In basso, il sindaco di Legnano, Maurizio Cozzi.

13a tu per tu con Avis - marzo 2006

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l merito di una così attiva parte-cipazione è da riconoscereesclusivamente ai cittadini».Bruno Dell’Acqua, sindaco di

Villa Cortese, quasi due anni fa (era illuglio 2004) si esprimeva così sulle paginedi questo giornale in merito al lavoro svol-to e alle attività della sezione villinadell’Avis di Legnano. Parole che non hannobisogno di commenti perché, come sannofare solo i gentiluomini, non sono rimaste“sulla carta”, ma hanno ceduto il passo allaconcretezza. Dell’Acqua, infatti, è stato ilpromotore della convenzione Comuni-Avis(di cui parliamo nelle prime pagine delgiornale) che è stata discussa e approvatanell’ultima conferenza dei sindaci svoltasiil 2 febbraio scorso proprio a Villa Cortese.Un sindaco che ha spronato la nascita e losviluppo del volontariato nella “sua” comu-nità («Villa Cortese conta sul proprio terri-torio 47 associazioni») e che ha sempredimostrato l’interesse all’aggregazione ealla socializzazione («Consideriamo dasempre la solidarietà uno dei valori fonda-mentali insiti in ciascuno di noi») comemezzo per «uscire dalla comunicazioneufficiale ed entrare direttamente in contat-to con gli altri». Il Gruppo di Villa Cortese

dell’Avis di Legnano, di fatto, è una dellepiù attive e prolifiche. L’attaccamentodimostrato dalla cittadinanza è manifestatoappieno anche dal primo cittadino che,ascoltate le nostre proposte, ha messo inmoto la macchina burocratica per cercaredi capire se i suoi “colleghi” sindaci avesse-ro medesime intenzioni. Ne è nata unaconvenzione che aiuta moltissimo la nostraassociazione nella realizzazione dellanuova sede e che garantisce ai Comuni laprofessionalità dei nostri servizi sanitariche, lo ripetiamo, saranno aumentati,migliorati e sempre più efficienti.

«Chi onora sarà onorato» scriveva BaltasarGracian. E, tra i soggetti che ci hanno datoun grosso aiuto per la realizzazione dellanuova sede, vi è anche la FondazioneCariplo che ha donato 50mila euro.Mediatore dell’operazione è stato il commis-sario Luca Galli che, come dice con mode-stia, ha solo «indicato la strada da percorre-re». Nata nel 1825 grazie agli Asburgo, laFondazione è diventata una delle realtàbenefiche più importanti del nostro territo-rio tanto che, ogni anno, vengono erogaticirca 130milioni di euro per soddisfare circa4.500 richieste inoltrate a Palazzo MelziD’Eril, sede milanese della Fondazione. Tra

questi, nel 2004, vi era anche quello di AvisLegnano: «La richiesta di contributo - hadetto Galli - è stata inoltrata nel novembre2004 e non è trascorso molto tempo perchéla commissione servizi alla persona intuissel’importanza sociale e territoriale di AvisLegnano. Proprio la “territorialità” è alla basedel nostro operato». Di fatto, dalla fine delloscorso anno, la Fondazione sta cercando didiramare le proprie attività su basi locali. ALegnano, infatti, è prevista la nascita dellaFondazione Comunitaria del Ticino Olonaperché è necessario, ha concluso il commis-sario, «essere presenti sul territorio e piùvicini alle sue esigenze».

Fondazione Cariplo, donati50mila euro per la nuova sede

Il primo passo graziealla Città del Carroccio

«I

Se i disegni sono stati realizzati, se gli architet-ti hanno iniziato a operare, ma, soprattutto, segli operai hanno innalzato i muri della nuovasede di via Girardi un “grazie” davvero partico-lare va al sindaco di Legnano, Maurizio Cozzi. Ilsorriso cordiale che gli pennellava il viso, inquel giorno di luglio del 2004 in cui ci donò(perché si trattò proprio di un dono) la notiziadel contributo di 500mila euro per l’ammoder-namento della nostra sede, era di quelli cherimarranno per sempre impressi nella memoria.Camicia bianca e jeans, vestito informale,chiacchierata tra amici. Grazie all’intervento delComune di Legnano, infatti, è stato possibileiniziare a sognare una nuova “casa” per tutti inostri donatori: spazi più accoglienti, ambientipiù comodi. Ma anche migliore qualità delladonazione, aumento dell’offerta sanitaria,incremento delle possibilità di collaborazionecon l’azienda ospedaliera di Legnano.Insomma: l’humus che fa della nostra associa-

zione un sodalizioalla continua ricercade l l ’ i nnovaz ioneconsapevole delfondamentale prin-cipio che aiutare ilprossimo è una virtùche nessuno potràmai mettere indiscussione.

Societàsolidale

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14 a tu per tu con Avis - marzo 2006

l compito principale del sistema trasfu-sionale italiano è garantire tutto il san-gue ed i suoi componenti e derivati(globuli rossi, plasma e farmaci plasma-

derivati, piastrine), della migliore qualità edella massima sicurezza oggi ottenibile, atutti i pazienti che ne presentano la neces-sità. Questo obiettivo può essere raggiuntosolo con il coinvolgimento delle Istituzioni,delle Strutture trasfusionali, dei donatori edelle loro associazioni.

Attualmente la massima sicurezza trasfusio-nale viene raggiunta grazie a:

● ricorso esclusivo a donatori consapevoli(volontari, anonimi, non retribuiti,periodici, responsabili);

● esecuzione dei test di laboratorio capacidi individuare la presenza di agenti(virus, batteri …) trasmissibili e diridurre i rischi immunologici;

● corretto utilizzo del sangue e dei suoiderivati.

I donatori consapevoli sono persone che

conoscono le tematiche collegate con ladonazione e la trasfusione e si autoescludo-no o si confidano con il medico, se ritengo-no di essere in condizioni fisiche o di averavuto comportamenti a rischio che possano,donando, causare danni alla propria salute ea quella dei riceventi: la trasfusione di san-gue e di emocomponenti rappresenta un’in-sostituibile cura per molte malattie e va con-siderata un trapianto di tessuto, prelevatoda una persona “sana” - il donatore - adun’altra - il ricevente -, esponendo quest’ul-timo a potenziali rischi. Nostro compito èfar sì che tali rischi siano i minori possibili,grazie alla collaborazione di tutti, a partiredai donatori.I dati presentati in occasione dell’ultimagiornata mondiale per la lotta all’Aids delprimo dicembre scorso, dimostrano che talepatologia è in aumento in Italia e numerosinuovi casi si sono verificati anche inLombardia. Poiché sono note le modalità ditrasmissione del virus Hiv, responsabile

L’intervento del direttore sanitario per sensibi-lizzare i volontari a una donazione consapevole:conoscere le tematiche, confidarsi con il medi-co e riconoscere il proprio ruolo nella società

Idi Vincenzo Saturnidirettore sanitario Avis Legnano

Garantire la massima

A sinistra, lo staffal completo di AvisLegnano. Qui adestra, i lavori diampliamento dellasede di via Girardi.

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15a tu per tu con Avis - marzo 2006

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Attualmente la massima sicurezza trasfusionaleviene raggiunta grazie a:

Trasfusione consapevole

ricorso esclusivo a donatori consapevoli (volontari,anonimi, non retribuiti, periodici, responsabili);

esecuzione dei test di laboratorio capaci di individua-re la presenza di agenti (virus, batteri …) trasmissibi-li e di ridurre i rischi immunologici;

corretto utilizzo del sangue e dei suoi derivati.

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Il dono, questioneinsostituibile

Si terrà il prossimo 14 giugno la terza giorna-

ta mondiale del donatore di sangue (World

Blood Donor Day). Dopo l’ottimo successo

dell’edizione passata, anche per il 2006, il

mondo dei donatori e del panorama medico-

scientifico internazionale si mobiliteranno per

sensibilizzare i cittadini, ma soprattutto i poli-

tici verso la donazione e la figura dei donato-

ri, volontari e anonimi e contro la “globalizza-

zione del sangue”. Avis Legnano, che l’anno

scorso ha realizzato un apposita cartolina e

un timbro postale ad hoc per l’occasione,

sarà, come sempre, in prima linea.

della malattia (rapporti sessuali promiscui,non protetti, con persone a rischio, scambiodi oggetti acuminati, tossicodipendenza conscambio di siringhe, contatto con liquidibiologici infetti, compresa la trasfusione), èindispensabile mettere in atto una serie distrategie di prevenzione.Nel nostro campo è fon-damentale l’accurata sele-zione dei donatori comepunto cruciale nella sicu-rezza trasfusionale, inquanto è noto che maicome oggi la trasfusione èstata così sicura, anche senon si può considerare arischio zero. Questo importantissimo risul-tato è stato raggiunto grazie al ricorso adonatori volontari, periodici, non remune-rati, anonimi e responsabili, all’accurata rac-colta dei dati sanitari con eventuale autoe-sclusione o esclusione da parte del medico,all’esecuzione di tutti i test a nostra disposi-

zione. Nonostante ciò negli ultimi 2 annisono stati riscontrati alcuni donatori, chenon avevano riferito comportamenti arischio, positivi per la ricerca del virusmediante biologia molecolare effettuata nelcorso delle loro donazioni.

Tutte le volte in cui sipossa essere verificato ilrischio, anche se remoto,di una infezione virale(epatite B, C, Aids) è fon-damentale che il donatoreriferisca la situazione incui si è trovato, certo chele informazioni fornitesono assolutamente riser-

vate e confidenziali, in quanto in questomodo si attua il primo principio per la mas-sima salvaguardia del ricevente, primaancora di avere eseguito i test a disposizio-ne.» I medici della nostra Unità di raccoltasono a completa disposizione per ogni ulte-riore chiarimento».

sicurezza

I dati relativiall’Aids in Italia

dimostranoche la patologia

è in aumento

Nella foto grande letre volontarie di Avis.Da sinistra a destra,Samantha, Tania eLisa. Qui a fiancoEster Maria Robertimentre effettua ladonazione numero400mila di AvisLegnano.

16 a tu per tu con Avis - marzo 2006

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iamo entrate a far parte della grandefamiglia dell'Avis di Legnano ilprimo settembre. Da allora è inizia-ta la nostra avventura, destinata a

durare per i 12 mesi successivi.Molti di voi già ci conoscono: siamo Lisa,Samantha e Tania, le tre volontarie delServizio Civile.Innanzitutto vorremmo spiegare, in dueparole, a chi avesse le idee un po' confusecosa significa esattamente “Servizio Civilevolontario”. Nato come proseguimento del-l’obiezione di coscienza in seguito allasospensione della leva obbligatoria, ilServizio Civile è diventato completamentevolontario. Possono partecipare tutti iragazzi e le ragazze dai 18 ai 28 anni cherispondono ai requisiti previsti dalla legge,rispondendo a bandi di concorso periodici.Gli enti accreditati presentano infatti dei“progetti” a cui i volontari fanno riferimen-to per tutti i 12 mesi del servizio. Chi supe-ra le selezioni e viene scelto riceve anche uncontributo mensile per l'attività svolta. IlServizio civile volontario è in primo luogoun’occasione per dedicare un anno dellapropria vita a un impegno dedicato alla soli-darietà, inteso come impegno per il bene ditutti. Ha quindi una forte valenza educativa,formativa e di crescita personale. Noi tre abbiamo deciso di aderire con entu-siasmo al progetto presentato dall’Avis, inquanto soddisfa in pieno a tutte le caratteri-stiche che abbiamo elencato.

In questi primi mesi di attività i compiti cheabbiamo svolto sono stati i più svariati:accogliamo i donatori all’ingresso o al risto-ro, aiutiamo in ufficio a sistemare le cartellee andiamo in ospedale a portare le sacche disangue a bordo del Doblò rosso guidato daMichele.La nostra attività si è svolta anche sul terri-torio, al di fuori della sede di via Girardi,durante fiere, manifestazioni e concerti, conlo scopo di reclutare sempre nuovi donato-ri. Non potevamo mancare anche il 30 otto-

bre alla Festa del donatore!Il bilancio dei nostri primi mesi di Serviziocivile è sicuramente positivo: siamo statepiacevolmente sorprese dalla puntuale orga-nizzazione dell'associazione e dal rapportoche si è instaurato con il personale dell’Avis,sempre molto disponibile nei nostri con-fronti. Vorremmo però ringraziare in parti-colar modo voi donatori, per i sorrisi concui ci avete sempre accolto e per l’apprezza-mento che avete dimostrato nei confrontidel nostro impegno. Grazie a tutti!

Sorrisi volontari

SServizio civile: un contributo di Samantha, Lisa eTania che dal primo settembre, operano in Avis

17a tu per tu con Avis - marzo 2006

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La sede del Dopolavoro della “Franco Tosi”dove si è svolta l’assemblea annuale di Avis.

18 a tu per tu con Avis - marzo 2006

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ominciamo ponendo una domanda:qual’è il concetto fondamentale cheemerge dall’Assemblea annualetenutasi lo scorso 24 febbraio pres-

so la Sala del Dopolavoro “Franco Tosi” aLegnano? In estrema sintesi il seguente:l’anno da poco iniziato sarà perAvisLegnano duro e faticoso, osiamo diredecisivo. Come mai? I motivi sono tanti, maandiamo con ordine.Dalla voce del presidente Carlo Parolo, isoci presenti apprendono dati rassicuranti,a proposito dell’attività dell’associazionedurante il 2005: 665 nuovi iscritti (che por-tano il totale dei soci attivi a 6.367), 15.529donazioni, 2.879 esami di controllo, 5.207visite mediche. Giusto per restare in tema,possiamo riassumere così: l’associazionegode di buona salute.Spesso i numeri annoiano, risultano freddi,non rendono giustizia della passione edella serietà necessari per ottenerli.L’intervento del presidente Parolo cerca didare l’idea dell’impegno profuso quotidia-namente da tutto il personale, nonché daidonatori, per raggiungerli, o per megliodire conquistarli. A tutti coloro che lihanno resi possibili va quindi il ringrazia-mento di tutta l’associazione.Ed ecco spiegato uno dei motivi che cihanno fatto rispondere in quel modo alladomanda di apertura. I risultati dello scorsoanno sono la base, il punto di partenza perquelli che l’associazione si prefigge per il2006. Tutto fa presagire che potranno esse-re ripetuti e migliorati, ma non sarà facile,questo è sicuro. Ma veniamo alla questioneprincipale, che Parolo con molta umiltà giu-dica «da far tremare i polsi per la sua gestio-ne»: la nuova sede. Lo scorso anno, in sedeassembleare, ne era stata annunciata l’immi-nente nascita. Se ne parlava come di unosplendido progetto, i cui contorni erano giàben chiari nella mente dei responsabili, eche fu annunciato come di imminente rea-lizzazione. Ebbene, a distanza di un annoquel progetto è sempre più reale, e chiun-que sia passato da via Girardi in questi mesiha potuto verificarlo coi propri occhi. Il

lavoro di costruzione del nuovo edificio eristrutturazione degli attuali locali sarà fini-to entro l’anno, secondo gli impegni presi invia preliminare. Questo grazie al contributodel Comune di Legnano, della FondazioneCariplo, e della Banca di CreditoCooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate,nonché, e questa è una notizia ancora frescaal momento dell’assemblea, dei Comuni incui Avis Legnano opera, i quali si sonoimpegnati a versare complessivamente oltre100 mila euro.Parolo fa capire che la stessa determinazio-ne con cui è cresciuta fin qui l’attività asso-ciativa, sarà quella che accompagnerà lagestione della nuova sede. Nuovi spazi,nuove attrezzature, nuovi materiali, checomporteranno però un altrettanto e accre-sciuto impegno da parte di Avis Legnanoper gestirli. Quello che si vuole ottenerenon sono solo più donazioni, più esami, più

visite, obiettivi considerati necessari, masuperare ulteriori traguardi che arricchisca-no le professionalità dell’associazione e ilrapporto con i donatori.Grazie alle nuove attrezzature e alle compe-tenze che l’associazione metterà in campocon la nuova sede, il rapporto tra la struttu-ra e i propri soci dovrà arricchirsi. Ciò checi si prefigge è di poter fornire un’assistenzapiù allargata e articolata ai donatori, anchein previsione di una collaborazione semprepiù stretta con l’Azienda ospedaliera.Alla luce di quanto discusso durante que-sta assemblea, crediamo, nessuno si mera-viglierà più se torneremo a definire il 2006come un anno decisivo per Avis Legnano.Ma stiamo parlando di un’associazioneche di “anni decisivi” ne ha già affrontatitanti, e non vediamo perché non dovrebbechiudere anche questo con i risultati posi-tivi di sempre.

Cdi Federico Caruso

Rimbocchiamocile maniche

19a tu per tu con Avis - marzo 2006

R i c e r c a p e r s o n a l e

Curriculum da inviare a:Responsabile del personale

AVISVia Girardi, 19/G - 20025 Legnano (MI) - Tel. 0331/453333 - Fax 0331/596620

E-mail: [email protected]

ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUEsede di Legnano (Mi)

C E R C APersonale Infermieristicocon esperienza nel settore dei prelievi,

(libera professione o dipendente per collaborazione part time)da inserire nella propria struttura sanitaria con disponibilità immediata.

SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO

Se vuoi vivere un’esperienza di solidarietà piena e appagantepuoi fare richiesta di partecipazione al “servizio civile volontario”.

Dodici mesi in compagnia di Avis Legnano per il tuo futuro e quello degli altri

Per tutte le informazioni:segreteria Avis

Sig.ra Tina PaganiniTel. 0331.453333(orari d’ufficio)

20 a tu per tu con Avis - marzo 2006

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A fianco il numeroso pubblico che ha assistitoallo spettacolo dei Legnanesi durante l’edizionedell’anno scorso della Festa Bcc. Sopra, l’esibi-zione di Paola Damì che ha riscosso un succes-so fuori da ogni previsione. Anche quest’anno,la festa sarà organizzata in più giorni per sod-disfare i gusti di giovani e meno giovani.

l rapporto che da un paio d’anni si èinstaurato con la Banca di CreditoCooperativo di Busto Garolfo eBuguggiate si sta quotidianamente

intensificando attraverso iniziative comuni,che partono dal riconoscimento da partedella Bcc «del ruolo insostituibile dei dona-tori di sangue per la nostra società». Al di làdelle parole, le proprie convinzioni la Bcc lemostra anche nei fatti. Ed ecco che la bancaha deciso di dare ampia visibilità alla nostraassociazione nell’ambito della seconda edi-zione della “Festa della Bcc”, che si terrà aMalpensa Fiere, dal 19 al 21 maggio. Oltre alprogramma, di cui parliamo diffusamentepiù avanti, la kermesse di Malpensa Fiere èun evento di quelli in grado di mobilitaredavvero tante persone dell’Altomilanese e delVaresotto. Basti pensare che la prima edizio-ne della festa, tenutasi nel settembre 2005,sempre al polo fieristico di Malpensa Fiere,ha fatto registrare oltre 20mila presenze.

In particolare, la collaborazione e la presen-za di Avis sarà estremamente visibile nei duemomenti dedicati ai giovani: il venerdì sera,quando si terranno concerti dal vivo, edurante tutta la giorna-ta di sabato, nel corsodella quale è previstoun torneo di streetba-sket (la pallacanestro atre con un solo cane-stro) cui parteciperan-no 32 squadre.avis sarà presente allamanifestazione effet-tuando, come di con-sueto, propagandasulla donazione e per consegnare materialeinformativo Sicuramente, si tratta di unappuntamento importante: per l’Avis, per laBcc e per tutti quanti parteciperanno allakermesse. Il programma della “tre giorni” prevede,

come consolidata consuetudine, una seratadedicata ai giovani, una ai meno giovani. Ladomenica, fino alle 19, sarà riservata ai Socidella banca, mentre, alle 20, le porte di mal-pensa Fiere si apriranno ancora per al pub-blico. Ma andiamo con ordine. Venerdì 19maggio, la festa prenderà il via alle 20 (aper-tura cancelli). Fino alle 22 è previsto un“happy hour” per il pubblico che attende laserata musicale. Alle 22 suonerà il gruppodei “Bassistinti”, band ska-reggae storica del

Varesotto che, da diecianni, propone la musi-ca giamaicana nei localipiù noti di tutta Italia.Alle 23, saliranno sulpalco di Malpensa Fierei “Matrioska” che, giàdal nome, denotanotutta la loro influenzaska. Il gruppo, che haraggiunto il successonel 2002 con il singolo

«La domenica mattina» trasmesso senzasosta dalle radio italiane e da Mtv, ha ottenu-to moltissimi riconoscimenti in tutte lemanifestazioni sonore sia locali (Rock’InRho) sia nazionali (Tora Tora Festival diMilano). Al termine delle esibizioni, la serata

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Al via la secondafesta della Bcc

Avis sarà prota-gonista attivadurante la festadella Bcc che sisvolgerà aMalpensa Fiere

Sopra: uno dei gruppi che ha preso parte alMusic Festival organizzato lo scorso anno.Sotto: due immagini della scorsa edizionedella manifestazione svoltasi a MalpensaFiere dal 22 al 25 settembre.

21a tu per tu con Avis - marzo 2006

continuerà con una dj-session che si pro-trarrà fino a notte inoltrata. Il sabato, lamanifestazione prenderà il via alle 9,30 conla registrazione delle squadre che partecipe-ranno alla prima edizione dello “streetbasketBcc”. Trentadue le formazioni previste per lacompetizione sportiva suddivise in otto giro-ni all’italiana da quattro squadre ciascuno. Lefinali si terranno nel tardo pomeriggio. Aseguire, serata musicale dedicata al tradizio-nale “liscio” con l’orchestra “MimmoArcieri”. La domenica, fino alle 21, sarà dedi-cata esclusivamente ai Soci del CreditoCooperativo che si riuniranno in assemblea,prima, e assisteranno, in seguito, a uno spet-tacolo de “I Legnanesi”. La serata, però, sarànuovamente aperta al pubblico: gli amantidei balli latino-americani, infatti, potrannodivertirsi ascoltando la musica dei caraibi eballando fino alla chiusura della terza edizio-ne della festa targata Bcc.

Il programma

Dal 19 al 21 maggioMalpensa Fiere Busto Arsizio

ore 20 - Apertura expo e cancelli(7 euro con consumazione)

dalle 20 alle 22 - Happy hour (birra media 2,50 euro)(cocktail 3,50 euro)

- Dj session, con Mr Whitedalle 22 alle 23,15 - Bassistinti in concertodalle 23,30 alle 01 - Matrioska in concertoore 01 - Ingresso liberodalle 01 alle 03 - Dj night session, con Mr Black

ore 9 - Apertura expo e cancelli (ingresso libero)

dalle 10 alle 18,30 - Streetbasket 32 squadre, 8 gironi da 4iscrizione: euro 5, a giocatore (max 5 x squadra)

dalle 19 alle 21 - Happy hour (birra media 2,50 euro)

(cocktail 3,50 euro)

- Musica diffusadalle 21 alle 22,30 - Orchestra Mimmo Arcieri in concertodalle 22,30 alle 22,50 - Esibizione di Jokerdancedalle 22,50 alle 01 - Orchestra Mimmo Arcieri in concerto

dalle 9 alle 19 - Giornata dedicata ai Sociore 20 - Apertura cancelli al pubblicodalle 20 alle 21 - Happy hour (birra media 2,50 euro)

(cocktail 3,50 euro)

- Musica diffusadalle 21 alle 01 - Serata latino-americana con Jokerdance

Venerdì 19 maggio

Sabato 20 maggio

Domenica 21 maggio

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22 a tu per tu con Avis - marzo 2006

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L’approccio a internet di una delle più cono-sciute associazioni per la tutela dei consu-matori mantiene fede alla sua filosofia dibase: informare in modo chiaro e semplice icittadini su ogni tipo di argomento. Il sito(www.altroconsumo.it) contiene infatti unnumero elevato di notizie organizzate inmodo da risultare facilmente accessibili. Lahome page del portale al servizio dei consu-matori presenta una notizia principale

(caratterizzata dalla testata “Focus”) e altre“minori”. Sono presenti anche una serie diservizi on-line, a cui possono però accederesolo gli utenti registrati. L’iscrizione, riserva-ta solo ai soci di Altroconsumo, permette diconsultare banche dati che possono offrirebenefici concreti su “prezzi e tariffe”, “ban-che dati” e “calcolatori”. Anche chi non èsocio dell’associazione può tuttavia accede-re a parecchie informazioni utili. Gli artico-li raccolti sono suddivisi per argomento e sipossono trovare con facilità cliccando suilink che compaiono in alto nella paginaprincipale, che riguardano “alimentazione”,“ambiente”, “casa”, “motori”, “salute”,“tempo libero”, “soldi”, “tecnologia”, “servi-zi e società”. Ognuna di queste sezioni è poi

suddivisa a sua volta in altre sottoaree. Nelsommario a sinistra compare invece un altroelenco che, oltre ai servizi on-line, com-prende “archivio”, “diritti” e “nostri siti”.Sulla destra, un box rimanda invece agliargomenti in primo piano, in cui c’è spazioanche per la voce dei lettori. Un po’ mac-chinoso, forse, il sistema utilizzato per tor-nare alla home page una volta che il navi-gante si è avventurato tra le varie sezioni:per riuscirci è necessario cliccare sulla testa-ta principale, mentre per tornare alla paginainiziale della sezione bisogna cliccare suisimboli che compaiono in alto a sinistra.Nel complesso, il sito di Altroconsumo siaggiudica un 8, soprattutto per la valenzasociale delle informazioni contenute.

Consumatori consapevoli anche on-line

Il libro/1

Trattate beneil vostro cuoreLa salute inizia dalla tavola.Per prendersi cura del pro-prio cuore non c’è niente dimeglio che un’alimentazio-ne diversificata e corretta,seguendo le indicazioni rac-colte nel volume "Le ricettedel cuore" (171 pagine, 13euro). Il libro, della collana"La salute in cucina", contiene un ricettario riccoe diversificato per una corretta alimentazione adifesa del cuore, utile per tutti ma soprattutto peri soggetti più a rischio. Tutte le preparazioni sonodivise in tre fasce caloriche, per ciascuna dellequali è riportato il contenuto dei grassi e di sodioda tenere sotto controllo. La sezione iniziale, inun linguaggio semplificato e volutamente sdram-matizzante, introduce i lettori ai principali eventicardiovascolari e alle strategie diagnostiche efarmacologiche che possono fronteggiarli, perconcludere, infine, con l'analisi dei rischi derivan-ti dall'eccesso di colesterolo. Della stessa collanaanche "Diabetario" (pagg. 142, 12 euro) di AnnaCantagallo per diabetici e non solo, realizzato incollaborazione con uno staff di dietisti.

Titolo: Le ricette che fanno bene al cuoreAutori: Anna Cantagallo e Valter GiancottaEditore: Airone

«Vorrei scendere e camminare e abbracciare ilvento, ma non posso. Mi piacerebbe andareincontro al temporale correndo, ma non posso.Vorrei innalzare un inno a questo spettacolomeraviglioso, ma le parole mi nascono nel cuoree mi muoiono in bocca. Tre anni fa mi sonoammalato ed è come se fossi morto. Il Deserto èentrato dentro di me, il mio cuore si è fatto sabbiae credevo che il mio viaggio fosse finito. Ora, soloora, comincio a capire che questo non è vero. Lamia avventura continua, in forme diverse, maindiscutibilmente continua. Se, infatti, ci si con-fronta con essa sul piano fisico si è sconfitti in par-tenza. L'intelletto è l'unica risorsa che può aiutar-ti. Per quanto riguarda gli esempi pratici, se nefacessi uno, il lettore potrebbe apprezzarlo cosìcome un cieco al quale è stato chiesto cosa provanel vedere un tramonto. Trovandomi costretto adover fare economia di parole, devo puntare condecisione a quei concetti che ho definito, percomodità, concetti conclusivi. Alcune persone, sicontano sulla punta delle dita, sostengono che iosia stato strumentalizzato. A questi, rispondo cheproprio io, muto, ho, in realtà, restituito la parola

a 50 premi Nobel, e a centinaia di scienziati ditutto il mondo, anche loro resi muti, in Italia, dalsilenzio della politica ufficiale e del sistema infor-mativo, su temi fondamentali per la vita, la salu-te, la qualità della vita, e la morte, dei cittadini ita-liani. La mia, la nostra battaglia radicale per lalibertà di Scienza, mi ha consentito di riaffermare,in particolare, la libertà all'elettorato passivo, ilpoter essere cioè eletto in Parlamento, per porta-re istanze delle quali nessun'altra forza politica,vuole, e può essere portatrice. In primo luogo, ilsignificato della mia esistenza è quello di viverla,così come mi è consentito, punto e basta. Di avereribadito che la persona malata è, innanzitutto per-sona, e come tale, ha diritto a vivere una esisten-za piena, e libera, contro il senso comune e le ipo-crisie quotidiane, che vorrebbero, invece, relegar-ci in una terra di nessuno. Che cosa può succe-dere quando ci si ritrova su una sedia a rotelle esenza voce? Succede di tutto. Il silenzio si fa, però,parola, anche se, parola interiore. C'era un tempoper i miracoli della fede. C'è un tempo per i mira-coli della Scienza. Un giorno, il mio medicopotrà, lo spero, dirmi: Prova ad alzarti, perchéforse cammini. E, tra una lacrima ed un sorriso, lenostre dure esistenze non hanno certo bisognodegli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma delsilenzio della libertà, che è democrazia. Le nostreesistenze hanno bisogno di una cura, di una curaper corpi e spiriti. Le nostre esistenze hanno biso-gno di libertà per la ricerca scientifica. Ma, nonpossono aspettare. Non possono aspettare lescuse di uno dei prossimi Papi».

Luca Coscioni

«Un amico di tutt i »

Panoramiche web

Luca Coscioni, presidente dei Radicali Italiani, è scom-parso lo scorso 20 febbraio. Negli anni ‘90, gli erastata diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica(morbo Lou Gehrig). Nel giorno in cui Marco Pannellaha annunciato la scomparsa del “suo” presidente, ilmondo politico-istituzionale è stato unanime: «unamico di tutti». Avis Legnano lo vuole ricordare così:pubblicando la lettera che Luca scrisse agli eurodepu-tati per sensibilizzare la ricerca scientifica. Le idee e leopinioni possono o meno essere condivise. Quello che,però, si legge in queste righe è la sincerità di una per-sona, la franchezza di un uomo, che sente, giorno dopogiorno, avvicinarsi il momento del suo ultimo respiro.

23a tu per tu con Avis - marzo 2006

Cara Avis,l’altro giorno stavo sfogliando un giornalelocale quando mi è caduto l’occhio su unanotizia che riguardava proprio la nostraassociazione. Essendo donatore da ormai25 anni, mi sono soffermato con particola-re attenzione sull’articolo, in cui si parlavadella nuova sede e si diceva che i Comunidel Legnanese si sono impegnati a donare100mila euro per la realizzazione dell’ope-ra. La notizia mi ha piacevolmente sorpre-so. Avendo per diversi anni vissuto l’attivitàpubblica (seppur in maniera margniale esenza entrare in poltica), conosco le diffi-coltà che le amministrazioni incontrano perfar quadrare i bilanci e per andare incontroalle tante richieste che, periodicamente,vengono inoltrate ai loro uffici. In un perio-do in cui le ristrettezze aumentano e i taglidella Finanziaria costringono i sindaci atirare la cinghia, non può che farmi piaceresapere che in zona si pensa non solo a inve-stire in opere per “fare cassa”, ma anche in

Plasmaferesi “in casa”Il libro/2Salve,

mi chiamo Chiara e da ormai sette anni sono una donatrice Avis. Da qualche tempo però mi è statoriscontrato dagli esami del sangue un livello di ferro leggermente basso: niente di grave (mi hanno dettoche soprattutto tra le donne è molto frequente) solo che il dottore mi ha consigliato di non fare la dona-zione “completa” ma di eseguire la plasmaferesi. Così, sono già tre o quattro volte che anziché recarminella sede di via Girardi vado all’ospedale di Legnano, dove ci sono le macchine necessarie per sepa-rare il plasma dal resto del sangue. Il personale è gentile, la struttura pulita e non ho riscontrato parti-colari problemi. Insomma, niente di cui lamentarmi solo che preferirei venire nella sede della nostraassociazione, dove l’ambiente è meno “ospedaliero”. Ho letto sul giornalino associativo che presto lasede di via Girardi si allargherà: mi chiedevo se magari nei nuovi spazi ci fosse posto anche per le mac-chine della plasmaferesi. In questo modo avrei più l’impressione di fare parte della “grande famiglia” diAvis.Grazie,

Chiara

progetti che hanno come scopo la solida-rietà. Tanti complimenti di cuore ai sindacie alle amministrazioni che hanno avuto ilcoraggio di fare questa scelta!

Marco

Cara Avis,sono uno studente universitario donatoreda quando sono diventato maggiorenne.Premetto che la politica non mi interessa eanzi un po’ mi annoia. Nonostante questoho saputo tramite un mio amico, anche luidonatore, che i comuni del Legnanese sisono impegnati a versare una somma con-sistente (mi sembra 100mila euro) per larealizzazione della nuova sede. A mioavviso si tratta di un gesto importante, chefa capire più di tante parole come la politi-ca possa influenzare in meglio, se lo vuolee lo desidera seriamente, la vita dei cittadi-ni. In questo caso specifico, servirà amigliorare la situazione di noi donatoriperché, diciamolo, nella sede attuale s’ini-zia a stare davvero un po’ troppo stretti.

Giulio

Cara Chiara,la tua lettera è stata la prima che abbiamo ricevuto e che riguarda la “plasmaferesi” e la possibilità dieffettuarla “a casa” piuttosto che tra le corsie dell’ospedale di Legnano. Ma, come te, ci hanno scrit-to moltissimi altri donatori e donatrici domandandoci se, realizzata la nuova sede, si potranno effet-tuare questi esami in via Girardi. Partiamo dal presupposto che, fino alla realizzazione della nuova “alaest” un’evenienza del genere non possiamo prenderla nemmeno in considerazione. Crediamo che necomprenderete le motivazioni senza ulteriori spiegazioni. Detto questo: ci stiamo lavorando. Non pos-siamo ancora darvi una risposta certa. I contatti con l’Azienda ospedaliera ci sono, continuano inmaniera costruttiva e garbata - come sempre - e attendono sviluppi. Ma, come detto, dobbiamo primaaver realizzato la nuova sede, averla strutturata al meglio e garantire comfort sanitari di tutto punto.Condizioni necessarie per sviluppare le nostre attività. Noi lo faremo. E - crediamo - la dirigenza ospe-daliera, con queste condizioni, ci verrà sicuramente incontro.

Mamma,non rompere! Per sopravvivere a un’adole-scente è necessario affrontareogni situazione con spirito e iro-nia. È questo il consiglio che lascrittrice Susan Borowitz e la psi-cologa Ava Siegler, autrici di"Mamma, non rompere" (245 pagine, 8,50 euro),rivolgono a tutte le mamme che hanno una figlia chesta attraversando (o che attraverserà) una delle etàpiù complesse e difficili delle vita. Un manuale spiri-toso e ironico che corre in aiuto di tutte le donne alleprese con le teenager, suggerendo trucchi e consigliper risolvere i piccoli conflitti e le difficoltà snervantiche oggi si incontrano.«Se qualcuno - si legge nella presentazione del libro- prendesse da parte una giovane donna che stringetra le braccia il suo frugoletto e le raccontasse checosa significa effettivamente essere il genitore diun’adolescente, la specie umana vedrebbe brusca-mente la propria fine». Il messaggio che il libro tra-smette è ironicamente drammatico: «Nessuna di noi- prosegue la presentazione - ha intrapreso questocammino a occhi aperti. Ci siamo fatte inebriare daldolce profumo della testolina di un neonato, ci siamofatte travolgere da un mare di nozioni di puericultura,cosa che, sebbene richiedesse tempo e fatica, erapur sempre un compito che sapevamo di poter gesti-re…». Insomma, nutrire una figlia, cambiarla, farlefare il ruttino, e persino andare su e giù per la stanzaper attenuare le coliche d’aria, è un gioco da ragazzise paragonato a mandarla in campeggio, consentirledi andare al primo appuntamento, avere a che farecon la successiva rottura e, soprattutto, andare su egiù per la stanza dopo averle consegnato le chiavidell’auto. Le neo-mamme, insomma, si preparino:«Le difficoltà dell’essere genitore di un’adolescentesono ben più estenuanti e snervanti di quanto ci siamai stato detto. O forse ce l’hanno detto, ma noi nonstavamo ascoltando perché avevamo il naso pigiatocontro la testa della nostra piccina». Susan Borowitz,ha lavorato per tanti anni come sceneggiatrice aHollywood ed è autrice di sit-com come "Il principe diBel-Air". Ava L. Siegler, psicologa, è direttrice di unistituto specializzato sui temi dell'adolescenza e dellafamiglia. Insieme hanno creato questa guida pratica edivertente per una pacifica coesistenza tra madri efiglie in uno dei periodi più difficili della vita: l'adole-scenza.

Titolo: Mamma non rompereAutori: Susan Borwitz e Ava L. SieglerEditore: Tea editori

Politica efficace

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Via Girardi, 19/G - 20025 Legnano (MI)Tel. 0331/453333 4 linee r.a.

Fax 0331/596620 - http://www.avis-legnano.org

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