Nei figli si manifestano sempre alcuni caratteri dei genitori. Perché? L’opera di Mendel segna...

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Nei figli si manifestano sempre alcuni caratteri dei genitori.

Perché?

L’opera di Mendel segna l’inizio di una nuova scienza: la genetica

Il primo che studiò in modo scientifico tale fenomeno fu il biologo cecoslovacco “Gregor Johann Mendel”, il quale nel 1865 pubblicò il risultato di un lavoro durato oltre 15 anni.

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Mendel per i suoi studi scelse le piante di pisello odoroso selvatico. La scelta non fu casuale ma determinata da alcune caratteristiche di tali piante:

-Sono piante erbacee e questo permette l’osservazione di più generazioni di piante in tempi relativamente brevi.

-Presentano caratteri antagonisti: il colore dei fiori può essere rosso o bianco, il seme può essere liscio o rugoso e il suo colore può essere verde o giallo.

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-Le dimensioni dei semi: (alcuni millimetri di diametro) rendono facile la loro osservazione, la manipolazione e il conteggio.

Mendel selezionò alcune piante PURE ed effettuò alcune prove.

-La struttura del fiore: impedisce l’impollinazione incrociata ossia tra piante diverse. Il fiore presenta i petali che avvolgono e proteggono gli stami ed il pistillo. Grazie a questa caratteristica è facile ottenere piante pure.

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Mendel impollinò piante a fiori rossi con polline di piante a fiori bianchi e viceversa.

Il risultato fu che nacquero, alla prima generazione, piante tutte uguali, che manifestavano lo stesso carattere (fiore rosso): le chiamò IBRIDE per distinguerle da quelle PURE

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Mendel indicò come caratteri dominanti quelli presenti negli ibridi della prima generazione (ad esempio fiore rosso) e caratteri recessivi quelli che non si manifestavano (ad esempio fiore bianco).

Prima legge di Mendel detta anche legge della dominanza o dell’uniformità degli ibridi:

Se incrociamo due individui di una stessa popolazione differenti per una singola coppia di caratteri antagonisti, nascono individui in cui compare solo uno dei caratteri, quello DOMINANTE

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Il carattere recessivo, dunque, nella seconda generazione riappariva nel rapporto con quello dominante di 1:3.

Questo portò alla seconda legge di Mendel, detta anche legge della segregazione o della disgiunzione.

A questo punto incrociò tra loro le piante ibride ottenute con gli incroci precedenti, ad esempio, piante ibride a fiore rosso

e ottenne una generazione in cui il 75% delle piante era a fiore rosso e il 25% a fiore bianco.

Gli stessi risultati furono ottenuti incrociando gli ibridi di tutti gli altri caratteri antagonisti.