Negli ultimi tempi la Fondazione Willy Brandt ha dedicato ... · progetto si consegnano le schede...

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RICICLANDO Educazione Ambientale per la scuola primaria F O N D A Z I O N E W I L L Y B R A N D T via di S. Elena 29 00186 Roma tel. +39 06 68210997 – fax +39 06 68301564 [email protected] www.fondazionebrandt.org

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RICICLANDO

Educazione Ambientale per la scuola primaria

F O N D A Z I O N E W I L L Y B R A N D T via di S. Elena 29 – 00186 Roma tel. +39 06 68210997 – fax +39 06 68301564

[email protected] – www.fondazionebrandt.org

Premessa RICICLANDO, è stato sviluppato e realizzato dalla Fondazione Willy Brandt, con la collaborazione di Federambiente e Achab Group ed è stato sperimentato, in accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, i Provveditorati Scolastici Regionali del Lazio e della Campania in due istituti scolastici: 1. l’Istituto Comprensivo Domenico Purificato di Roma e 2. il 2° Circolo Didattico di San Giorgio A Cremano (Na). RICICLANDO è un modulo didattico a supporto delle attività di Educazione Ambientale del corpo insegnante delle scuole primarie. Attraverso una serie di azioni integrate e concordate, RICICLANDO stimola il radicamento di una consapevolezza e sensibilità sui temi della protezione dell’Ambiente negli alunni, e nelle loro famiglie, delle scuole primarie. Le azioni del progetto sono finalizzate a: 1. stimolare la sensibilità al riciclo dei rifiuti, alla raccolta differenziata e al valore della

protezione dell’ambiente; 2. trasferire le conoscenze di base sui temi della salvaguardia dell’ambiente e sul

valore dei materiali conferiti al sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani; 3. trasferire le conoscenze di base sulle caratteristiche dei vari materiali che

usualmente vengono conferiti al sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani; 4. trasferire le conoscenze di base sui pericoli derivanti dalla manipolazione di sostanze

tossiche presenti nei detersivi, solventi, vernici, correttori per uso scolastico, etc.; 5. trasferire le conoscenze di base sui costi ambientali derivanti da un non corretto

smaltimento del rifiuto.

Le 7 azioni strategiche

1. Attività formative in aula 2. La distribuzione ad ogni bambino del Gioco Elettronico Educativo RE-play 3. La Competizione tra scuole 4. La disseminazione delle conoscenze acquisite dai bambini nel loro ambiente

familiare attraverso una Eco Pagella e una Scheda di Autoverifica 5. Esaltare il senso di appartenenza al gruppo di RICICLANDO 6. La premiazione 7. Realizzare un’analisi statistica sui comportamenti dei nuclei familiari e para-

familiari degli alunni

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Le azioni del progetto

1. Le lezioni del Professor Riciclo Attività formative in aula. Un docente/formatore, il Professor Riciclo, vestito con un costume realizzato con i materiali che usualmente compongono il rifiuto domestico, realizza più lezioni di Educazione Ambientale integrando il programma didattico già svolto dagli insegnanti. Il Professor Riciclo si propone come uno scienziato originale, competente, curioso e divertente che parla ai ragazzi del ruolo dei rifiuti nella nostra società, delle diverse possibilità con cui possiamo gestirli salvaguardando l’ambiente, diffonde la cultura della sostenibilità con informazioni, puntuali e circostanziate, su ogni aspetto della protezione dell’Ambiente.

Progetto costume Professor RICICLO Professor RICICLO al 2° Circolo Didattico Le lezioni del Prof. Riciclo sono strutturate in accordo con il corpo docente delle scuole per essere inserite come elemento complementare nella programmazione didattica di Educazione Ambientale. A titolo di esempio si riporta il dettaglio degli argomenti trattati nella fase sperimentale di RICICLANDO.

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• Il pianeta Terra e le sue limitate risorse.

• La salvaguardia dell’ambiente come responsabilità di tutti.

• L’impronta ambientale di ognuno di noi. I comportamenti.

lezione alla Domenico Purificato di Roma

• Le 4 parole d’ordine: RIDUCI, RICICLA, RECUPERA, RIUTILIZZA. • L’effetto serra e l’aumento di immissione di anidride carbonica da parte dell’umanità.

lezione alla Domenico Purificato di Roma

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• Esistono plastiche riciclabili e plastiche non riciclabili. Come riconoscerle, come conferirle alla raccolta differenziata. Il PET ed il PVC.

• Attenzione ai materiali pericolosi. Il bianchetto/correttore, i solventi, le vernici, i detersivi ed i solventi. I loro simboli sui contenitori: il teschio, la croce, la fiamma.

• Lo smaltimento dei termometri a mercurio e delle medicine scadute o vecchie. La farmacia come punto di raccolta.

• Il ciclo della carta e del cartone.

lezione al 2° Circolo Didattico di S. Giorgio a Cremano

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• Cosa è l’EcoPagella, cosa serve.

• Come si compila l’EcoPagella.

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• Ecco la maglietta che vi distingue come assistenti del prof. RICICLO.

NOTE : I limiti di concentrazione degli scolari (9-10 anni) impongono di strutturare le lezioni del Professor Riciclo (circa 50 minuti per classe) in segmenti didattici di 4/5 minuti intervallati da brevi momenti di gioco.

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2. Il Gioco Elettronico RE- play

Il Gioco RE-Play è un gioco sulla sostenibilità ambientale dedicato alle scuole primarie. Obiettivo del gioco è di generare un’esperienza ludica ed educativa che permetta ai ragazzi di sperimentare concretamente le logiche della sostenibilità, il senso del limite, la capacità di carico dell’ambiente e la relazione tra qualità ambientale e capacità economica di un territorio di essere produttivo e generare reddito. La finalità del gioco è di migliorare il bilancio ambientale dei propri territori, migliorando la gestione del ciclo dei rifiuti, quali, ad esempio, la raccolta differenziata, gli acquisti verdi, il compostaggio domestico, la raccolta della frazione umida, ecc. Le azioni realizzate sui singoli territori permettono di ridurre le emissioni CO2 e di aumentare la rendita economica del territorio. E’ quindi necessario gestire le proprie risorse, sia economiche che ambientali, tenendo in considerazione che, ad ogni passaggio dal VIA, il giocatore deve, in funzione del proprio bilancio di CO2, incassare o pagare i relativi Crediti CO2. Vince chi raggiunge il massimo livello di efficienza dei propri territori, perde chi non è in grado di saldare il proprio bilancio CO2 ad ogni passaggio dal VIA. Il Gioco RE-play sarà distribuito su CD-Rom ad ogni alunno che potrà giocare la partita da solo contro il computer.

Schermata di apertura Schermata d’avvio gioco

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Il Gioco RE-play risiede anche su un server internet dedicato ed è giocabile on line accedendo con un browser internet da computer con differenti sistemi operativi. Ogni partita on line può essere giocata da 2, 3 o 4 giocatori, e più partite possono essere giocate contemporaneamente. I giocatori che utilizzano la modalità on line possono accedere al gioco semplicemente registrandosi sul sito. RE-play si caratterizza per utilizzare le tecniche del social network, applicate al territorio e all’ambiente, creando una comunità virtuale in grado di interagire, giocare, comunicare e scambiare informazioni e conoscenze.

cartellino scheda didattica

Come si vince e come si perde Vince chi raggiunge per primo il punteggio massimo nel proprio bilancio ambientale. Per questo serve acquisire territori e migliorare la loro efficienza ambientale. Perde chi raggiunge il punteggio minimo nel proprio bilancio ambientale, o chi, al passaggio dal VIA, non ha crediti a sufficienza per saldare le proprie emissioni di CO2. Quando si sosta su un territorio di un altro giocatore si deve pagare una rendita, proporzionale alla qualità del territorio. Perde chi non è in grado di far fronte agli impegni economici. Sono previste aste di crediti CO2 e possono accadere eventi imprevisti. Nel gioco è integrata una chat che permette il dialogo tra i giocatori per gestire trattative, quiz, scambi, discussioni e situazioni di gioco.

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3. L’ EcoPagella - due scuole in competizione Nel corso delle attività in aula del Professor Riciclo sono consegnate ad ogni alunno 10 EcoPagelle. Lo stesso formatore ne illustra le finalità e spiega il modo di compilazione. Le Eco Pagelle, compilate in tutte le loro parti, saranno poi inviate in un centro di digitalizzazione che, attraverso uno scanner ottico, le trasformerà in file di Excel per la successiva analisi statistica (curata da Federambiente).

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Come riportato sulla quarta di copertina, la competizione tra le due scuole ha come parametro il maggior numero di EcoPagelle compilate, in modo da massimizzare l’impegno dei ragazzi nella diffusione delle proprie conoscenze ambientali - in particolare del ciclo dei rifiuti - nel loro ambiente familiare. Di notevole interesse, come riportato dai ragazzi e dal corpo insegnante, è la possibilità data agli allievi di essere, con una classica inversione dei ruoli, formatori e valutatori degli adulti.

4. La Scheda di Autoverifica Con l’avvicinarsi della conclusione delle attività nei due istituti scolastici, ai ragazzi coinvolti nel progetto si consegnano le schede di autoverifica (10 per ogni allievo ed una scorta di riserva) con il compito di distribuirle alle proprie famiglie e di proporne l’utilizzo anche presso i parenti e le famiglie degli amici. Le schede, ideate e realizzate da Federambiente e da Achab Group, riportano, sul fronte, una sintesi del progetto RICICLANDO ed una breve spiegazione delle modalità di utilizzo.

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Nel verso della scheda sono state stampate 12 semplici domande attraverso le quali risposte è possibile sia autovalutare la correttezza dei propri comportamenti riguardo la raccolta differenziata sia avere indicazioni sulle procedure corrette di conferimento dei rifiuti.

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5. Il senso di appartenenza al progetto RICICLANDO

Durante le attività in aula del Professor Riciclo vengono distribuite agli allievi le magliette celebrative del progetto (particolarmente apprezzate in quanto polo, diverse dalle magliette promo-

zionali e assomiglianti a vere e proprie divise) che sono presentate come l’elemento distintivo degli assistenti del Professor Riciclo. Tale funzione è definita attraverso 3 compiti richiesti agli alunni-assistenti:

a) la diligenza nello spiegare, ai propri genitori o parenti, il significato ed il valore del corretto smaltimento dei rifiuti e del corretto rapporto con l’ambiente;

b) la diligenza nella compilazione delle interviste dell’EcoPagella riportando a scuola, entro la data del 6 maggio, il maggior numero di Eco Pagelle;

c) la distribuzione nel proprio nucleo familiare o parentale delle schede di autovalutazione stimolandone l’utilizzo.

6. La Premiazione Al termine delle attività e consegnato il diploma di primo premio (da affiggere all’ingresso dell’istituto) all’istituto scolastico vincente. Nella fase sperimentale sono stati dichiarati vincitori ex equo entrambe le scuole.

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7. L ’analisi statistica sui comportamenti dei nuclei familiari e para-familiari degli alunni Premessa Valutare i processi di educazione ambientale e le conseguenti acquisizioni da parte dei ragazzi delle informazioni ricevute presenta una sostanziale difficoltà per almeno tre motivi:

1) Con il termine educazione non ci riferiamo ad un oggetto concreto, che possiamo, con minore o maggiore approssimazione valutare con una certa facilità, ma facciamo riferimento a qualcosa di indefinito, di intangibile che ne rende problematica la misurazione valutativa.

2) È necessario tenere presente che non esistono metodi e strumenti codificati che ne garantiscono l’oggettività.

3) Poiché allo stato attuale non disponiamo di una unità di misura per l’educazione è arduo se non improprio parlare di misurazione dei dati raccolti.

Ne consegue che la definizione dell’efficacia della valutazione in riferimento all’educazione ambientale è sempre relativa ad una situazione determinata che ha i suoi elementi principali nella capacità comunicazionale degli educatori, nella loro capacità di rendere interessante il percorso, nel grado soggettivo di coinvolgimento dei ragazzi che si sono impegnati nel laboratorio educativo. La relatività è determinata anche dalla diversità sociale e culturale dei singoli individui con la conseguenza che spesso si hanno interpretazioni diverse di uno stesso concetto oltreché mutevoli in periodi diversi da parte della stessa persona. La comunicazione stessa, il modo di rapportarsi ai ragazzi, il lessico usato, il contesto ambientale in cui si sono trasmesse le informazioni, giocano un ruolo difficilmente misurabile fra quanto è stato percepito e quanto è stato trasmesso. E’ dunque bene precisare che affinché un processo valutativo espliciti tutte le sue potenzialità e quindi contribuisca al miglioramento dei processi, è opportuno che si impieghi un modello di valutazione adeguato all’oggetto da valutare e cioè un modello di tipo situazionale , non esistendo un modello unico e valido per ogni circostanza. Nel caso di un percorso educativo rivolto a ragazzi delle scuole elementari, e particolarmente nel nostro caso specifico, gli elementi tenuti in considerazione hanno riguardato la dimensione cognitiva (comprensione del messaggio e ricordo), la dimensione affettiva (emozioni e percezioni), la dimensione comportamentale. I l focus si è concentrato non solo e non tanto sul processo di comunicazione attivato, quanto piuttosto sui risultati ottenuti ed in particolare gli effetti out-take e gli outcome. Gli effetti out-take permettono infatti di capire se il ragazzo ha ricevuto il messaggio, se lo ricorda e se lo ha capito: e che reazione immediata ha avuto, mentre gli effetti out come riguardano i cambiamenti generati dall’attività svolta sulle opinioni, sugli atteggiamenti e sui comportamenti abituali dei ragazzi.

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Particolarmente significativo nel contesto del progetto “ Riciclando” è stato il rapporto fra ragazzi e adulti (genitori e parenti), dove i ragazzi li hanno sollecitato, con le loro conoscenze ed i loro apprendimenti, ad assumere atteggiamenti responsabili e più sobri riguardo le raccolte differenziate e più in generale sull’inquinamento ambientale. Il contesto Il progetto educativo “ Riciclando” nella fase sperimentale ha interessato una scuola elementare di Roma con la partecipazione di 179 alunni ed una scuola elementare di S. Giorgio a Cremano (Na) di 192 alunni. Le due scuole, inserite in quartieri popolari delle due città, presentano dal punto di vista sociologico forti analogie. Il ceto sociale di riferimento in entrambi i casi è quello operaio e impiegatizio con un grado culturale medio-basso, ma con una buona predisposizione alla socialità ed alla partecipazione. La raccolta differenziata dei rifiuti in entrambi i casi ha visto livelli di partenza piuttosto bassi che si sono via via incrementati grazie alle informazioni che i ragazzi portavano nelle famiglie e grazie alle attività educative specifiche svolte dai docenti che hanno sollecitato i ragazzi a rendere concreto anche al di fuori della scuola il loro impegno e le loro conoscenze. I ragazzi stessi, in relazione agli obiettivi fissati nel progetto educativo “Riciclando”, hanno svolto un’opera di informazione - formazione all’interno del quartiere di residenza contattando altre famiglie, trasmettendo le informazioni avute a scuola, illustrando le modalità anche tecniche della raccolta differenziata e sollecitando atteggiamenti positivi e buone pratiche ambientali. Una verifica relativa a questo impegno dei ragazzi è data dal fatto che è stata consegnata da ogni alunno alla scuola di appartenenza una media di 4,3 ecopagelle, evidentemente compilate da famiglie residenti nel quartiere. Questo dato è molto importante per due effetti: da una parte testimonia la positività dell’intervento educativo per i ragazzi che non si sono limitati ad apprendere, ma che sono diventati a loro volta formatori, dall’altra permette con assoluta certezza di sostenere che il progetto “Riciclando” ha coinvolto, oltre ai ragazzi ed alle loro famiglie, numerosi cittadini. In particolare se si considerano famiglie composte da tre membri ciascuna, il numero delle persone coinvolte ammonta a più di 4700. Analisi statistica Per l’elaborazione dei dati raccolti è stata svolta una analisi descrittiva relativa a ciascuna domanda e all’intero gruppo di bambini intervistati; inoltre è stata effettuata una analisi descrittiva relativamente a ciascun gruppo di bambini, Roma e S. Giorgio a Cremano. Le analisi sono state effettuate con il pacchetto statistico STATA 10.

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FASE SPERIMENTALE Relazione su analisi dati Ecopagella

Si allega per ogni domanda effettuata breve commento e analisi dei dati.

Sai cos'è la raccolta differenziata e a cosa serve?

A 1546 bambini di due scuole, una romana e una napoletana è stato somministrato un questionario composto da 10 domande inerenti la raccolta differenziata. Alla domanda di conoscenza dell’argomento il 98,9 % (1529 bambini) risponde di sapere in che cosa consiste la raccolta differenziata (Tabella 1; Grafico 1).

Tutti Si No Totale % 98,9 1,1 100 frequenza 1529 17 1546

Roma Si No Totale % 99,58 0,42 100 frequenza 715 3 718

S. Giorgio a Cremano Si No Totale % 98,31 1,69 100 frequenza 814 14 828

Tabella 1.

Sai cos'è la raccolta differenziata?

98,90%

1,10%

SI

No

Grafico 1. 16

Fai la raccolta differenziata?

Le risposte alla prima domanda del questionario vengono confermate dall’andamento dei dati in merito alla dichiarazione o meno di effettuare la raccolta differenziata: infatti il 95,2 % dei bambini dichiara di fare la raccolta differenziata mentre quasi il 5 % non effettua mai la raccolta. C’è molta attenzione nell’effettuare la raccolta: il 70% dichiara di effettuarla sempre, quindi con regolarità mentre il 24,6% riferisce di effettuarla “a volte” (Tabella 2, Grafico 2): i dati si riferiscono all’intero gruppo di bambini esaminati. .

Tutti Sempre A volte Mai totale % 70,42 24,6 4,98 100 frequenza 1088 380 77 1545

Roma Sempre A volte Mai totale % 62,44 32,41 5,15 100 frequenza 449 233 37 719

S. Giorgio a Cremano Sempre A volte Mai totale % 77,36 17,8 4,84 100 frequenza 639 147 40 826

Tabella 2.

Fai la raccolta differenziata?

70,42%

24,60%

4,98%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

Sempre A volte Mai

17 Grafico 2.

E' giusto dedicare 5 minuti tutti i giorni alla raccolta differenziata?

Anche in questo caso viene confermato l’interesse e la volontà nel dedicare una piccola parte del proprio tempo per effettuare le manovre di raccolta differenziata: la maggioranza dei bambini sarebbe disponibile a dedicare anche solo 5 minuti ogni giorno per fare la raccolta differenziata mentre quasi un 4% ritiene che non siano necessari: l’andamento dei dati è confermato per entrambe le città esaminate (Tabella 3).

Tutti Si No Totale % 96,25 3,75 100 frequenza 1489 58 1547

Roma Si No totale % 96,67 3,33 100 frequenza 696 24 720

S.Giorgio a Cremano Si No totale % 95,89 4,11 100 frequenza 793 34 827

Tabella 3.

Secondo te deve essere ripreso chi non fa la raccolta differenziata?

Nel questionario è stato chiesto anche se dovesse essere ripresa la persona che non effettuasse la raccolta differenziata: quasi il 9% dei rispondenti dichiara che non ci dovrebbero essere riprese mentre il 91 % dei bambini è d’accordo con la posizione di effettuare un richiamo (Tabella 4).

Tutti Si No totale % 91,73 8,27 100 frequenza 1420 128 1548

Roma Si No totale % 87,05 12,95 100 frequenza 625 93 718

S.Giorgio a Cremano Si No totale % 95,78 4,22 100 frequenza 795 35 830

Tabella 4. 18

E' vero che se tu adesso rispetti l'ambiente e fai la raccolta differenziata, quando io sarò grande vivrò in un ambiente più pulito?

L’idea di avere un ambiente pulito nel futuro generazionale interessa alla maggior parte del gruppo intervistato e a maggior ragione sembra diffondersi nell’idea comune di adottare una strategia preventiva e quindi attuare la raccolta differenziata nella quotidianità

Tutti Si No totale % 97,53 2,47 100 frequenza 1500 38 1538

Roma Si No totale % 96,63 3,37 100 frequenza 688 24 712

S. Giorgio a Cremano Si No totale

% 98,31 1,69 100 frequenza 812 14 826

(Tabella 5).

Quali materiali differenzi in casa?

In tabella 6 vengono illustrati i principali risultati su quali materiali vengono differenziati nelle proprie abitazioni: quasi l’83 % del gruppo afferma di differenziare sempre la plastica e molto simile è l’andamento per la raccolta del vetro (79%). Sembra molto meno usuale il differenziamento di altri beni quali le pile o farmaci scaduti, per i quali il 55% del gruppo dichiara di separarli sempre mentre circa il 30 % lo fa a volte; meno differenziata è la carta di alluminio – banda stagnata separata correttamente e sempre dal 49% delle famiglie mentre quasi il 18% del gruppo non separa affatto questo materiale. Nei grafici 3, 4, 5, 6 e 7 sono analizzate le modalità di differenziamento riferite a ciascuna categoria nell’intero gruppo di bambini intervistati. 19

Tutti Sempre A volte Mai VETRO % 79,29 15,47 5,24

frequenza 1225 239 81 CARTA CARTONE % 79,22 15,47 5,31 frequenza 1224 239 82

PLASTICA % 82,96 12,44 4,6 frequenza 1280 192 71

ALLUMINIO-BANDA STAGNATA % 49,06 33,29 17,65

frequenza 753 511 271 PILE-FARMACI SCADUTI % 55,89 29,86 14,25

frequenza 863 461 220 Roma Sempre A volte Mai

VETRO % 79,17 15,41 5,42 frequenza 570 111 39

CARTA CARTONE % 71,94 20,28 7,78 frequenza 518 146 56

PLASTICA % 76,71 17,57 5,72 frequenza 550 126 41

ALLUMINIO-BANDA STAGNATA % 42,24 32,31 25,45

frequenza 302 231 182 PILE-FARMACI SCADUTI % 64,06 21,87 14,07

frequenza 460 157 101

S. Giorgio a Cremano Sempre A volte Mai

VETRO % 79,39 15,52 5,09 frequenza 655 128 42

CARTA CARTONE % 85,58 11,27 3,15 frequenza 706 93 26

PLASTICA % 88,38 7,99 3,63 frequenza 730 66 30

ALLUMINIO-BANDA STAGNATA % 55 34,15 10,85

frequenza 451 280 89 PILE-FARMACI SCADUTI % 48,79 36,8 14,41

frequenza 403 304 119 Tabella 6. 20

VETRO

Sempre80%

A volte15%

Mai5%

SempreA volteMai

Grafico 3

CARTA CARTONE

Sempre80%

A volte15%

Mai5%

SempreA volteMai

Grafico 4 21

PLASTICA

Sempre83%

A volte12%

Mai5%

SempreA volteMai

Grafico 5

ALLUMINIO-BANDA STAGNATA

Sempre49%

A volte33%

Mai18%

SempreA volteMai

Grafico 6 22

PILE-FARMACI SCADUTI

Sempre56%A volte

30%

Mai14%

SempreA volteMai

Grafico 7

Pensi di poterti impegnare di più per migliorare la raccolta differenziata?

Circa il 10% del gruppo esaminato dichiara di non doversi impegnare oltre nelle manovre di raccolta differenziata, invece il 90% potrebbe dedicare ulteriore tempo alle procedure.

Tutti Si No totale % 90,82 9,18 100 frequenza 1355 137 1492

Roma Si No totale % 87,77 12,23 100 frequenza 610 85 695 S. Giorgio a Cremano Si No totale

% 93,48 6,52 100 frequenza 745 52 797

Tabella 7

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Tra questi sistemi di gestione dei rifiuti, tutti ugualmente importanti, quale ritieni più efficace per l’ambiente e quale meno?

Tra i diversi sistemi di gestione dei rifiuti, il 96% del gruppo ritiene che una organizzazione mirata della raccolta dei rifiuti sia un sistema efficace per tenere pulito l’ambiente. Molta importanza assume anche la riduzione dei rifiuti che nell’81 % degli intervistati sembra essere una buona strategia per mantenere l’ambiente pulito. Meno efficace è invece ritenuta la costruzione delle discariche (63%): un dato in controtendenza è invece quello di Napoli che ritiene la costruzione delle discariche un sistema più efficace per gestire i rifiuti.

Tutti Più Meno totale ORGANIZZARE LA RACCOLTA

DIFFERENZIATA % 95,97 4,03 100 frequenza 1478 62 1540

RIDURRE RIFIUTI % 81,42 18,58 100 frequenza 1249 285 1534

BRUCIARE I RIFIUTI NEGLI INCENERITORI % 53,92 46,08 100 frequenza 826 706 1532

COSTRUIRE DISCARICHE % 36,36 63,64 100 frequenza 557 975 1532 Roma Più Meno totale

ORGANIZZARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA % 94,94 5,06 100

frequenza 676 36 712 RIDURRE RIFIUTI % 82,46 17,54 100

frequenza 583 124 707 BRUCIARE I RIFIUTI NEGLI INCENERITORI % 44,54 55,46 100

frequenza 314 391 705 COSTRUIRE DISCARICHE % 37,82 62,18 100

frequenza 267 439 706

S. Giorgio a Cremano Più Meno totale

ORGANIZZARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA % 96,86 3,14 100

frequenza 802 26 828 RIDURRE RIFIUTI % 80,53 19,47 100

frequenza 666 161 827 BRUCIARE I RIFIUTI NEGLI INCENERITORI % 61,91 38,09 100

frequenza 512 315 827 COSTRUIRE DISCARICHE % 64,89 35,11 100

frequenza 290 536 826 Tabella 8.

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ORGANIZZRACCOLTA

DIFFERENZIATA

RIDURRE RIFIUTIBRUCIARE I

RIFIUTI NEGLIINCENERITORI

COSTRUIREDISCARICHE

PiùMeno

4,03% 4,03%

46,08%

63,64%

95,97% 95,97%

53,92%

36,36%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

90,00%

100,00%

PiùMeno

Grafico 8.

Cosa rende difficile fare la raccolta differenziata? E’ stato chiesto agli intervistati di rispondere quali fossero le caratteristiche che potevano influenzare la raccolta differenziata: per circa il 70% della popolazione il servizio di raccolta “scomodo” per esempio lontano da casa influisce molto. Meno influente invece è la mancanza di tempo per la quale il 68 % della popolazione non lo ritiene un motivo importante.

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Tutti Si No totale

SCARSA INFORMAZIONE % 67,16 32,84 100 frequenza 1035 506 1541

POCO SPAZIO IN CASA % 54,75 45,25 100 frequenza 842 696 1538

POCO TEMPO A DISPOSIZIONE % 31,29 68,71 100 frequenza 480 1054 1534

SERVIZIO RACCOLTA SCOMODO % 68,2 31,8 100 frequenza 1055 492 1547 Roma Si No totale

SCARSA INFORMAZIONE % 62,78 37,22 100 frequenza 447 265 712

POCO SPAZIO IN CASA % 59,01 40,99 100 frequenza 419 291 710

POCO TEMPO A DISPOSIZIONE % 37,85 62,15 100 frequenza 268 440 708

SERVIZIO RACCOLTA SCOMODO % 68,71 31,29 100 frequenza 494 225 719

S. Giorgio a Cremano Si No totale

SCARSA INFORMAZIONE % 70,93 29,07 100 frequenza 588 241 829

POCO SPAZIO IN CASA % 51,09 48,91 100 frequenza 423 405 828

POCO TEMPO A DISPOSIZIONE % 25,67 74,33 100 frequenza 212 614 826

SERVIZIO RACCOLTA SCOMODO % 67,75 32,25 100 frequenza 561 267 828 Tabella 9. 26

Ritieni di avere tutte le informazioni necessarie sulla raccolta differenziata?

A giudicare dall’andamento dei dati di risposta alla domanda, pare che si conosca ancora poco o in parte il sistema della raccolta differenziata. Ben il 35 % degli intervistati dichiara di non avere tutte le informazioni necessarie sulla raccolta differenziata.

Tutti Si No totale % 65,24 34,76 100 frequenza 976 520 1496

Roma Si No totale % 66,28 33,72 100 frequenza 462 235 697

S. Giorgio a Cremano Si No totale

% 64,33 35,67 100 frequenza 514 285 799

Tabella 10.

Ritieni di avere tutte le informazioni necessarie sulla raccolta differenziata?

67,16%

54,75%

31,29%

68,20%

45,25%

68,71%

31,80%32,84%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

SCARSAINFORMAZIONE

POCO SPAZIO INCASA

POCO TEMPO ADISPOSIZIONE

SERVIZIORACCOLTASCOMODO

SiNo

Grafico 9. 27

Si No0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%65,24%

34,76%

Ritieni di avere tutte le informazioni necessarie sulla raccolta differenziata?

Grafico 10

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Riflessioni conclusive Questa attività di valutazione su un percorso di educazione ambientale ha perseguito due finalità. La prima è quella di sollecitare attraverso la valutazione, una buona pratica, spesso ignorata nel campo dell’educazione ambientale che si limita a informare senza attuare un’analisi delle conseguenze e dei risultati ottenuti. Il processo valutativo permette infatti di migliorare la qualità dell’intervento, in particolare:

1) per operare eventuali correzioni delle azioni programmate alla luce di feedback ricevuti;

2) per capire se ciò che si sta attuando è corrispondente a quanto si intendeva realizzare e se questo corrisponde ai bisogni dell’utenza;

3) per imparare a migliorare la pianificazione e l’attuazione di altri programmi 4) per non disperdere risorse importanti.

La seconda finalità è stata quella di dare un orientamento agli obiettivi che nel nostro caso erano specifici, precisi, chiari e definiti. Il valore della valutazione dovrebbe garantire infatti l’azionabilità dei risultati e quindi avere un’utilità. In questo processo la componente comunicazionale e relazionale ha un ruolo prioritario e dovrebbe essere adeguatamente valorizzata oltre ad essere pianificata. Il progetto educativo “Riciclando”, pur nella parzialità di un percorso valutativo che si è limitato ad una valutazione ex post e cioè di confronto fra gli obiettivi del progetto ed i risultati ottenuti, ha comunque il merito di avere impostato un percorso in cui il giudizio valutativo è presente e riveste un ruolo importante, soprattutto nel caso si intenda dare continuità al progetto stesso. In questo caso, sulla base dell’esperienza fatta, sarà opportuno arricchire il progetto con una valutazione in itinere ed una valutazione ex ante. L’analisi dei dati raccolti è significativa sull’evoluzione degli aspetti conoscitivi sulla raccolta differenziata e sulle modalità con le quali è stato organizzato e realizzato il laboratorio educativo. Il merito del coinvolgimento dei ragazzi , testimoniato dai risultati ottenuti è dovuto alle loro conoscenze di base rese possibili dall’impegno e dalla sensibilità degli insegnanti e dall’azione educativa degli esperti nel laboratorio didattico. Non è quantificabile e quindi esula da ogni valutazione il ruolo dei genitori e delle famiglie coinvolte dai ragazzi rispetto alla capacità formativa e comunicativa dei ragazzi nei confronti degli adulti, sia per la non conoscenza del rapporto conoscitivo genitori-ragazzi sia per la mancanza di una verifica in itinere che avrebbe permesso una più approfondita valutazione del processo che, comunque, ha ottenuto un positivo riscontro sia sul piano delle conoscenze sia sul piano più strettamente educativo.

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La valutazione sull’efficienza ed efficacia del progetto RICICLANDO

da parte degli istituti scolastici

Alla conclusione delle attività di formazione in aula è stato chiesto ai due istituti scolastici di esprimere un giudizio sulle attività svolte e sull’efficienza/efficacia del progetto.

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La replicabilità di RICICLANDO L’efficacia del processo formativo è testimoniata dall’alta percentuale di risposte corrette nelle EcoPagelle e con il riferito reale radicamento nei ragazzi di una consapevolezza e sensibilità sui temi della protezione dell’Ambiente, del riciclo dei rifiuti e della raccolta differenziata.

L’effetto moltiplicatore nella diffusione di conoscenze e best practices con l’utilizzo dei ragazzi come formatori nelle loro famiglie e nel loro ambiente amicale e para-familiare come efficienza di processo è testimoniata dal fatto che, mediamente, ogni allievo ha contattato, con l’EcoPagella e con la Scheda di Autiverifica, 4 nuclei familiari per un totale desunto di almeno 12 persone. Da una stima verosimile i 371 allievi coinvolti nel progetto (179 della scuola Domenico Purificato a Roma e 192 del 2° Circolo Didattico di S. Giorgio a Cremano) hanno svolto un azione formativa su almeno 4.452 persone (adulti e ragazzi) con un marcato effetto moltiplicatore nella efficienza/efficacia del progetto. L’efficacia nel trasferimento delle conoscenze e delle best practices è rilevata dall’alta percentuale di risposte corrette nelle EcoPagelle.

La Fondazione Willy Brandt, Federambiente e Achab Group sono consapevoli che non è ipotizzabile reperire le risorse economiche per replicare il progetto RICICLANDO in ogni scuola primaria italiana ma considerano possibile una sua riproposizione nei quartieri, città o regioni dove il ritardo nella diffusione delle sensibilità ambientali (e di conseguenza nel tasso di raccolta differenziata) è più marcato. Da una prima lettura dei dati ISPRA del 2008 (di seguito riportati) emerge un’Italia “a due velocità” dove il dato nazionale vede che, in media, si avvia alla raccolta differenziata il 27,5% del rifiuto domestico: regioni virtuose regioni sotto la media Trentino Alto Adige 53,4% Molise 4,8% Veneto 51,4% Sicilia 6,1% Piemonte 44,8% Basilicata 8,1% Lombardia 44,5% Puglia 8,9% Emilia Romagna 37,0% Calabria 9,1% Valle d’Aosta 36,1% Lazio 12,1% Toscana 31,3% Campania 13,5% Sardegna 27,8% Abruzzo 18,6% Liguria 19,0% Marche 21,0% Umbria 25,0% e sulla base di questi dati si potrà avviare l’identificazione degli istituti dove potrà essere più alto il beneficio nella realizzazione delle attività di RICICLANDO.

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